But if you smile it's still ok...

di Zick
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Loveless... ***
Capitolo 2: *** Dream ***



Capitolo 1
*** Loveless... ***











“Senti, Atsushi, potremmo incontrarci uno di questi giorni? Vorrei discutere con te di qualcosa”
L’aveva vista arrossire mentre pronunciava quelle parole con un dolce sorriso sulle labbra.
 
Dannazione, Otani, di qualcosa no? Dille di sì, è Kanzaki, quella di cui sei innamorato da una vita!
 
La porta della palestra cigolò, cosa che lo spinse a voltarsi. Risa se ne stava andando, un espressione sofferente in volto. Si girò nuovamente verso la sua ex, che attendava ancora una sua risposta. Eppure... eppure non sentiva più il batticuore, non sentiva più le gambe diventargli molli e la lingua attorcigliarsi quando la guardava. Aveva in mente solo una cosa. L’espressione di quell’idiota mentre piangeva.
 
Ultimamente piangi un sacco, vero?
E di chi credi che sia la colpa, stupido?!
 
Le parole di una delle loro ultime discussioni gli rimbombavano in mente e istintivamente sorrise. Adesso sapeva cosa dire.
“Scusami, Kanzaki. Ma se ci incontrassimo c’è un idiota che piangerebbe di sicuro!” così dicendo il sorriso gli si ampliò, mentre la ragazza lo guardava stupita. Prese la giacca e si diresse alla ricerca di Koizumi. Finalmente aveva messo in chiaro uno dei tanti punti confusi della sua vita.
Non era più innamorato di Mayu Kanzaki.







ANGOLINO DELLO SCLERO
Eccomi qua! Muhahahahaha, il mio intelletto (se così si può chiamare) ha infettato anche questo fandom! Posterò presto un nuovo capitolo. Per il momento chiudo qui!

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Capitolo 2
*** Dream ***


 
 
 
 
 
 

 
 
Lui non la abbracciava mai. Metteva in risalto la loro differenza di altezza, cosa che non era gradita a nessuno dei due. Per questo fu uno shock anche più grande.
 
“Otani...”
“Scusami! Dimentica che voglio lasciarti, ritiro tutto”
 
L’unica volta che era rimasta così stupita era stato quando l’aveva baciata per la prima volta. Consapevolmente, si intende.
 
“Ma... gli esami?”
“No, lascia perdere gli esami.”
 
Lasciar perdere... No, quello non era Otani. Doveva essere finita in una qualche strana dimensione parallela. Otani non si arrendeva mai, non in una discussione ne in nient’altro. Forse quello era un sogno!
 
“Credo che tu mi piaccia molto di più di quanto pensassi, Koizumi!”
 
Sì, era decisamente un sogno.
 
 
 
 
 
 

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