Le cose che amo di te.

di ___malikismine
(/viewuser.php?uid=178084)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** double fuck. ***
Capitolo 2: *** My brother is an idiot. ***
Capitolo 3: *** I hate monday. ***
Capitolo 4: *** Pakistan angry. ***
Capitolo 5: *** Die Malik! ***
Capitolo 6: *** Turtles? ***
Capitolo 7: *** Pigiama party. ***



Capitolo 1
*** double fuck. ***


 

Double fuck.





 

«mamma. Papà. perchè mi fate questo?» chiedo quasi in lacrime.
«Laila sono solo tre mesi» ,ridono anche, spalanco gli occhi. state scherzando vero?
«voi non sapete cosa significa stare due mesi sola con lui» ,indico mio fratello che se ne sta beato sul divano a fare zapping. Già lo so che mi farà passare le pene dell'inferno. 
Oh povera me.
«non ti farà arrabbiare, VERO LOUIS?» ,dicono alzando di un'ottava la voce sulle ultime due parole, per far sentire la domanda al quel rincoglionito.
Che poi mi chiedo da chi ha preso? Insomma io non sono così cogliona..forse solo un pò.
In un primo momento ho pensato anche che fosse stato adottato, ma i miei genitori mi ripetono che abbiamo lo stesso sangue. Mha.
«Mhmh» ,mugugna lui, secondo me nemmeno ha sentito.
«Visto?» ,dicono due stupidi genitori rivolgendosi a me..ma dico, siete scemi o cosa? grazie a questo gran cazzo, non vi dirà mai la verità ,mica vi può rispondere 'si ucciderò mia sorella'..non è stupido fino a questo punto.
«siete orribili» ,dico a bassa voce, scuotendo la testa a destra e a sinistra.
Loro partono per lavoro a Ginevra e io me ne resto qui a Londra, il bello è che devo anche sopportare quel troglodita di mio fratello. Che vita ingiusta.
«ma dov'è che andate?» ha parlato il grande genio, i miei gliel'avranno ripetuto un centinaio di volte.
«te lo abbiamo ripetuto un centinaio di volte» ,dice sbuffano la signora 'mamma sonocrudeleeloso'. Lo avevo detto io che gliel'avevano già ripetuto un centinaio di volte.
«mamma, è stupido» ,le faccio presente per l'ennesima volta.
«partiamo per lavoro, Louis» ,dicono i miei sospirando, essendo stufi di ripeterlo sempre. Quando distribuivano la stupidità mio fratello era in prima fila. 
«ma smettila Laila!» ,fa il grande errore di parlare colui che ora si sta alzando dal divano e ha spento la tv, venendo verso di me.
«ci divertiremo un sacco» ,aggiunge parlando con quella vocina irritante come se fossi una bambina di 3 anni e per di più mi sta prendendo le guance facendo cioppicioppi.
«Louis ho sedici anni, non tre» ,gli ricordo.
«mamma, papà state tranquilli ci penso io alla piccola Laila» ,dice ignorando quello che ho appena detto, mentre mi circoda le spalle con un braccio e fa' una faccia rassicurante...ma di rassicurante c'è ben poco, credetemi.
Più che un dicianovenne sembra un bambino di 5 anni. 
«mi raccomando, fate i bravi» ,nonononono, non mi lasciate.
«mamma,papà» ,gli richiamo.
«si?» ,domandano all'unisono.
«vi ho sempre voluti bene, ricordate queste mie ultime parole» ,dico in attesa della mia morte. Sono troppo giovane, ho solo sedici anni. Ringrazio tutti,addio.
«ciao Laila -dicono stampandomi entrambi un bacio in fronte, ignorando le mie suppliche- ciao Louis, non mangiate tante schifezze e se avete qualche problema chiamateci, il numero lo sapete» ,dicono mentre cominciano a prendere le valigie e aprire la porta...noo, non aprite quella porta!
«noo, non aprit..» ,Louis mi tappa la bocca prima che possa finire la frase e con un sorriso da ebete saluta i genitori senza cuore. Bastardo questa me la paghi.
Booom.
 
La porta è stata appena chiusa, oddio non ci posso credere, mi hanno lasciata?
Che la guerra abbia inizio.. pensandoci in questi tre mesi potrei vendicarmi di tutte le cose che mi ha fatto, senza che mamma o papà mi sgridino. Ohohoho malefica Laila (?)
Mi ricordo ancora quando staccò la testa alla mia Barbie, o quando scrisse tutta la faccia di cicciobello, o quando..ok basta sono troppe le cose orribili che mi ha fatto, continuerei all'infinito.
«oggi Julie viene a dormire da noi, ok? ok» ,mi rispondo da sola per il semplice motivo che l'opinione di Louis non conta un cazzo, punto.
«No. starete tutta la notte 'ihihihihihihiih' -imita una , se si può chiamare così , voce femminile- oppure 'huhuhuhuh' -seconda imitazione di voce femminile- e via dicendo» ,dice sbuffando. Non è vero che parliamo così, o forse sì..ma solo quando parliamo dei super fighi della scuola. Ok, quindi sempre.
«almeno parliamo di cose 'intelligenti' -faccio virgolette con le mani- fuori dalla portata del piccolo cervello che vi ritrovate tu e i tuoi amici» ,dico sfottendolo, ricordandomi delle discussioni che fanno :'figa,tette,culo,figa,tette,culo..' e via dicendo, d'altronde i maschi sono tutti uguali.
«sisi» annuisce come per prendermi per il culo, come osi tu, stupido plebeo? Oh che paroloni .Vai così, spacchi i culi a tutti.
«vado a farmi la doccia, se vengono Harry e gli altri falli entrare e digli di aspettarmi»
«ok» ,ora sarebbero anche venuti gli altri trogloditi, se mi volete cercatemi in un manicomio..  giuro che se iniziano a fare battutine squallide gli sbatto fuori a calci nelle palle.
 
Dlindlon.
uffa.
Dlindon.
oh calma, andate di fretta?
Dlindlon dlindlon dlindlon dlindlon dlindlon.
«un attimo,CAZZO» inizio a camminare più velocemente se non voglio che il campanello si rompe.
 «Ahia, ahia , ahia. fanculo» ,il mio povero mignolino contro lo spigolo della sedia, doppio cazzo. oh Santi numi. Ce la faccio ad arrivare alla porta saltellando su un piede? ce la posso fare.
Apro mi ritrovo quei fottutissimi quattro ragazzi, per colpa loro il mio mignolo fa' un male cane.
«Buonaseraaaa» che cazzo ti urli? mi pare che questo si chiama Laim, o Lino , o Lima..o chi se ne fotte.
«Louis è in bagno, entrate non rompete i coglioni e aspettatelo» il mio povero mignolo soffre ancora cazzo. 
«Acidella stasera eh» afferma il biondino, Niall. Questo nome lo ricordo, perchè lui sembra un angelo ma non lo è. Anzi è tutt'altro, quando si dice che l'apparenza inganna.
Arrivo al divano saltellando di nuovo, maledetti figli di... 
Faccio quello che sò fare meglio: NIENTE.
Si siedono tutti al tavolo, aprono il frigorifero e prendono del succo d'arancia.
'Oh ma sì, fate come foste a casa vostra.' Non ho mai pronunciato questa cazzo di frase quindi come cazzo vi  permettete? Quanti cazzi in una sola frase, wooow.
«Vuoi?» ,mi fa cenno con la testa Harry per indicarmi il succo nella sua mano.
«Si» ,almeno qualcosa di buono la fanno.
 
«LOUIS, CAZZO! TI MUOVI» ,grida il pakistano.cazzo ti urli?
«ARRIVO,ARRIVO» ,grida mio fratello scendendo le scale. Oh ma avete la mania di urlare?
«ok andiamo-dice riferendosi ai suoi amici- non mi aspettare -dice lui riferendosi a me».
«ritirati presto, anzi ripensandoci non ritirarti più».ùùù
ho sempre voluto dire 'ritirati presto' come faceva la mamma-traditrice. Mi sento,come..potente? si potente.
Booom. Porta-violentemente-chiusa.
«ma buonasera anche a voi» ,maleducati.
Prendo il telefono di casa e massaggiandomi il mignolo dolorante chamo Julie.
«Lì, vieni casa libera». 
«arrivo subito».
tututututu, quanta fretta. Cos'è questa mania di non salutare più, Mah.
 
 
 
 
 
 
 
Ciao bele.    
Piacere Alessandra:)
Questa è la mia prima FF, spero sia di vostro gradimento. Oggi mi è venuta l'ispirazione e ho scritto, era da tanto che volevo farne una, ma sono stata sempre e solo una lettrice. 
Così eccomi qua hahsoicasjoicuasoidjasmcasiuadoas
mmmh, non c'è molto da dire. Diciamo che ho più o meno qualche idea in testa, ma se volete suggerirmi qualcosa fatelo pure tramite recensione o messaggio.
Se volete seguirmi su twitter sono @AlliMarz   grazie a chi lo farà, muuuuch love.
Se volete godere (non fate le pervertite) di una meravigliosa vista andate sotto: c'è un sexy Malik che vi aspetta, tutto per voi asicasiuidujaoiscjaisuaijdasio
ok?ok, sto rompendo troppo Mi dissolvo, puuuff.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** My brother is an idiot. ***


My brother is an idiot.




 

«Lì, alzati è tardi» ,sono le 11:30 di domenica e io mi sono appena alzata, aaah io amo la domenica. 
«Lì» ,la richiamo, ma sono sicura che nemmeno con le cannonate si svegia.
La posso capire: ieri sera appena è arrivata a casa abbiamo fatto le coglione fino a mezzanotte, poi per ben 2 ore abbiamo aspettato che tornasse Louis. Ma niente.
Volevo non addormentarmi per essere sicura che rientrasse a casa perchè ,anche se non lo sopporto, mi preoccupo io eh. Così abbiamo aspettato fino alle 3:25 e finalmente ,dopo una lunga attesa, è rientrato. Non avevo nemmeno la forza di fargli la ramanzina. Così per le 3:30 ci siamo messe a letto.
«Lì,Lì,Lì» ,la ri-richiamo sbattendola da una parte all'altra del letto.
«Mmmh» ,finalmente è uscita dallo stato comatoso, non del tutto ,ma questo può essere già un passo avanti.
«E' tardi cazzo, svegliati» ,sbotto.
«Mhmh» ,mi ignora, girandosi dall'altra parte. 
«Oddio Lì è arrivato Harry, sta dilà» ,urlo.
«Aaaaah dove?dove?» ,di colpo si alza sbattendo la testa alla mensola sopra il letto, che cogliona ahahhaha
«Ahia cazzo» ,aggiunge lamentandosi, massaggiandosi le tempie con movimenti circolari delle dita.
«Era un pretesto per farti alzare ahahhah» ,le scoppiò a ridere in faccia ,indicandola con un dito. Da come avete capito Julie ha un debole per Harry, ma non ha mai avuto il coraggio di attaccare bottone..anche perchè lei crede che non potrà mai esserci qualcosa di più oltre l'amicizia. Io gli ripeto sempre mai dire mai, ma lei è più cocciuta di un mulo.
«Non.è.divertente.» scandisce bene le parole, sedendosi sul letto.
«dovresti vederti invece ahahhaha» le tendo una mano per aiutarla ad alzarsi.
«hai fame?» aggiungo.
«si, tanta. spero per te che hai 'i delizione cereali cheerios'-imita il verso della pubblicità.» è una minaccia questa?
«se mio fratello non gli ha finiti, credo di averli» approposito di mio fratello, quello stronzo, starà ancora dormendo dopo la sbronza di ieri sera. Me ne sono accorta dalla testata che ha dato alla porta della sua camera ,ieri notte, appena arrivato.
Poi perfortuna, dopo vari tentativi, ci è entrato da normale essere umano. Quando si sarebbe alzato gli avrei fatto la ramanzina, che si è scansato ieri sera, da brava sorella quale sono. pff.
 
 
 
«Louis, è ora di pranzo alzati» gli dico, picchiettando la mia mano sulla sua spalla.
«Si, solo 5 minuti» e fa per girarsi dall'altra parte,eh no.
«se lo vuoi sapere, è da un quarto d'ora che cerco di svegliarti» sbuffo.
«appunto ,5 minuti in più non ti cambiano la vita» mi prendi per il culo?
«ok, l'hai voluto tu» lo minaccio.
Tolgo il cuscino dove appoggia la testa, butto le coperte a terra e apro la finestra per far entrare un pò di luce visto che non si vede un cazzo qua dentro, sembra notte fonda.
«che palle che sei» si alza disperato e si trattiene dal picchiarmi. Perfortuna.
Julie se ne andata da circa mezz'ora, quindi per oggi siamo solo io e lui.
Si dirige verso la cucina e io lo seguo.
«che si mangia oggi?» ho fame e anche se sarà Louis a cucinare non mi importa, mangerò qualsiasi cosa anche se correrò il rischio di essere avvelenata.
«lo sai che non sò cucinare» mi ricorda. Questo che vuol dire? digiuno? oh nono.
«Quindi?» chiedo spaventata, al solo pensiero del mio stomaco vuoto mi vengono i brividi.
«ho chiesto ad Harry se voleva venire a mangiare da noi, così cucina lui» dice, cominciando ad apparecchiare la tavola.
«e quando dovrebbe arrivare?» 
«credo tra qualche minuto»
Dlindlon.  Parli del diavolo e spuntano le corna.
«vado io»  Vado ad aprire e mi ritrovo un riccio sorridente.
«ciao Harry» lo saluto nel modo più gentile che posso.
«ciao Laila» uh che bel sorriso.
«Louis è in cucina, ti stavamo aspettando» mi scosto per farlo passare.
«LOUIS E' ARRIVARO HARRY» grido.
Harry va verso la cucina e io lo seguo.
Driiiin,driiiin. Il telefono, oh ma che palle.
«VADO IO» come sempre.
«Pronto?»
«Laila tutto bene?»
«Eii mamma, sisi non ti preoccupare»
«avete mangiato?»
«Louis ha invitato Harry che è appena arrivato, cucina lui..per fortuna» da alcuni racconti di Louis avevo capito che Harry era un ottimo cuoco.
Si sente una leggere risata dall'altra parte del telefono.
«non litigate, se c'è bisogno di qualcosa chiamate zia Anne» 
«ok, è bella Ginevra?» 
«mmh passabile»
 
«LAILA E' PRONTO» sento urlare mio fratello dalla cucina.
«ARRIVO» 
 
«mamma ti devo lasciare, vado a mangiare. Salutami papà»
«Ciao piccola, ti voglio bene»
tutututututututu.
 
«allora che si mangia?» la mia voce va sempre calando man mano che va avanti la frase. Ho davanti il ben di Dio. 
«Harry ho mai detto che ti amo?» dico con gli occhi spalancati guardando la tavola. si, è confermato, lo amo. Fa' una leggera risatina.
C'erano patatine fritte, cotoletta, insalata, carote..
Ditemi se questo non è il paradiso?!
«modestamente» si vanta lui. Ok se lo poteva permettere in abito culinario.
«BUON APPETITO» dico prendendo tutto quello che trovavo sulla tavola.
«Buon appetito» dicono all'unisono.
«peffato che Jufi è andata fia» ok non dovevo più parlare con la bocca piena.
Tipo che ho sputato pezzi di cibo a destra e a manca. mi faccio schifo da sola, eppure mamma mi diceva sempre 'non si parla con la bocca piena'.
«cosa?» mi domanda il riccio facendo una smorfia e alzando un sopracciglio. Ok, da questo posso dedurre che non ha capito un cazzo.
«ho detto che..»Ripensadoci è meglio che non parlo, se lo avrebbe saputo Julie mi avrebbe ucciso. E io non voglio morire.
«niente, pensavo a voce alta» dico giocando col cibo nel mio piatto, se lo avrei guardato negli occhi si sarebbe accorto che sto mentendo, non sono una brava attrice.
«sei una rincoglionita» commenta mio fratello.
«chissà da chi ho preso» dico ironica ,facendo una smorfia di offesa.
 
 
Macciao.
grazie mille per le recensioni sono asochasoihoiasncoeif
io vi amo, è ufficiale.
spero che questo capitolo vi soddisfi e mi farebbe tanto piacere ricevere tante recensioni sia positive che negative, perchè si può sempre migliorare.
nello scorso capitolo c'era un sexy Malik, questa volta vi lascio un a dir poco figo Liam Payne, tutto vostro come sempre asoaosicoirfwifew
ok io vi lascio, sto scassando le ovaie fin troppo:')
much love, Ale-
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** I hate monday. ***


I hate monday.


 
 
 
ripongo i libri e chiudo l'anta dell'armadietto.
E chi mi ritrovo ,con un sorriso da ebete e una faccia da schiaffi?
Terry. La ragazza più scassa ovaie di questo mondo. 
«ciao Laila» mi saluta con un sopracciglio alzato e le labbra leggermente in avanti, con fare da puttana qual'era. ma perchè devi rivolgerti proprio a me? Ci sono oltre 400 persone a cui potresti scassare i maroni in questa scuola ,sai?
«che vuoi?» chiedo con tono scocciato guardandola dall'alto in basso.
Dio mio quella non è una gonna, al massimo ti può fare da cinta per quanto è corta.
«io?» chiede autoindicandosi con un dito e guardandosi intorno, come per vedere se c'era qualcun'altro a cui potevo chiedere. Cogliona.
Annuisco con fare ovvio.
«niente, volevo solo augurarti buona giornata» dice sorridendo e mostrando una sfilza di denti bianchi. La guardo con occhi spalancati e me ne vado sussurrando un «questa è matta» tra i denti. Aveva qualcosa in mente, non di buono ovviamente, me lo sentivo.
Oggi, prima ora quella sclerata della prof. di matematica, la Cooper. Bella merda.
Arrivo in classe e la prof. era già lì seduta alla cattedra, guardava il registro, in cerca di qualcuno da poter interrogare per poi mandare a posto con un 4..
«sempre la solita Tomlinson» mi riprende tirandosi sù gli occhiali con un dito.
che palle, fottuto ritardo. E' colpa di quella puttana di Terry.
«mi scusi» dico andando al mio posto salutando con un cenno della testa Julie ,messa infondo la classe.
Io ero in prima fila-cosa che trae a mio svantaggio vito che non puoi fare niente che subito ti sgamano- vicino al secchione della classe-cosa che trae a mio vantaggio nelle verifiche.
«Aprite il libro a pagina 83, fate tutti gli esercizi e poi gli correggiamo alla lavagna» dice con un tono che non amette obbiezioni.
Apro il libro a casaccio, non avrei fatto l'esercizio, tanto anche se ci provassi non capirei ugualmente niente.

 
«Tomlinson alla lavagna!» urla, sobbalzo dallo spavento. ohccccccazzo. 
Mi alzo molto lentamente sperando che la campanella suonasse il più presto possibile.
Prendo il gessetto e lo punto sulla lavagna, naturalmene rimango immobile non sapendo cosa scrivere.
«avanti!» mi incita la professoressa. Un attimo puttana, il tempo di farmi suggerire.
Mi giro verso il mio compagno di banco e gli lancio occhiatacce. Lui fa finta di niente.
«Lucas suggerisci» gli sussurro.
«no» bastardo, fanno bene a picchiarti durante la ricreazione.
«ti prego» metto le mani a mo' di preghiera e faccio il labbruccio.
«no» ribbatte.
«Tomlinson?» mi richiama la Cooper.
«allora,eehm..» mi mordo il labbro, ritornando con lo sguardo sulla lavagna.
Driiiiiiin. Ti amo campanella.
«non credere che sia finita qui» mi lancia uno sguardo di sfida.
Taci puttana.
Mi pulisco le mani di gessetto ,strinsciandole tra di loro. Prendo i libri dal mio banco e aspetto sulla soglia della porta che arrivi Julie.
«Lì» la chiamo.
«Laila» sorrde aggiustandosi la coda rossa alta, perfetta.
ci dirigiamo verso gli armadietti, perfortuna vicini, e riponiamo i libri di algebra per prendere quelli della prossima ora.
«prova ad indovinare chi è venuto ieri a casa» gli dico sbattendo l'anta dell'armadietto.
«chi?» dice curiosa.
«Harry!» esclamo, ridendo.
«abbassa la voce, scema» 
alzo gli occhi al cielo e la ignoro. «ha cucinato lui, è un cuoco perfetto» dico con occhi sognanti.
«è.mio.» puntualizza.
«non te lo tocco» dico alzando le mani in segno di pace. Gelosa la ragazza, eh.
«ho francese ora, meglio che vado» giusto meglio che vado anch'io.
Aspetta, ma dove vado?
«che cos'ho io?»
«possibile che siamo a febbraio e ancora non sai l'orario?» mi rimprovera.
«hai educazione fisica,ciao» sorride e mi da' una pacca sul braccio.
Non ho la tuta quindi non faccio niente, yep.
Vado verso la palestra saltellando, felice di come si prospettava quest'ora.
«Buongiorno» entrò in palestra.
Il prof. fissa i miei jeans, come per chiedere 'la tuta?'
«ho il ciclo» solita scusa.
Distoglie lo sguardo da me, stufo del mio ciclo che compare quasi ogni volta che si fa' attività fisica, e lo fissa sulla classe intenta a fare esercizi di riscaldamento.
Mi siedo in un angolino con le ginocchia al petto.
che palle.
«Buongiorno» dice entrando Josephine, una mia compagna.
«la tuta?» le chiede il professore.
«ho il ciclo» si giustifica lei, venendosi a sedere vicino a me.
 
«anche tu ciclo immaginario?» mi informo.
«si» dice ridendo leggermente e guardando un punto non definito della palestra.
seguo la traiettoria dei suoi occhi nocciola,boh.
«che guardi?» chiedo.
nessuna risposta. si è rincogionita di colpo?
Gli passo una mano davanti.
«eh?» sobbalza.
«che guardi?» richiedo.
«niente,niente» si ricompone dallo stato di trans.
Le do una gomitata «aah, chi ti piace?» dico indicando la classe di quinto messa dall'altra parte della palestra, a fare flessioni, che lei continuava a fissare. Uh guarda c'è anche Louis.
Ride ma non parla. Te le devo tirare io di bocca le parole,ok..
«dai ,chi è?» dimmelo,dimmelo,dimmelo.
«un ragazzo..» ma grazie eh, pensavo fossi lesbica.
«nome e cognome?» quando faccio l'interrogatorio sono unica.
«L..» eh? corrugo le sopracciglia, segno che non ho capito.
«Li...» su, ce la puoi fare.
«Liam Payne..» abbassa lo sguardo e le sue guance si colorano di un leggerissimo rosa.
«Oooh» dico avendo capito di chi parlava, era amico di Louis.
«seguimi» dico iniziando a gattonare verso l'altra parte della palestra, senza farmi vedere dal prof. 
«Ora hai una visuale migliore, no?» ,dico riferendom a Liam Payne davanti a noi, impegnato a fare flessioni.
Josephine mi da' una gomitata e urlo un «ahio» ,risvegliando l'attenzione di Liam che si ferma un attimo per regalare uno splendido sorriso a Joe, per poi ritornare a fare flessioni.
«TOMLINSON!» ,grida il prof.
«Oh cazzo» ,dico un pò troppo ad alta voce, tanto che quelli di quinto ridono divertiti.
Figuraccia yeah.
 
 
 
OH YES!
spero vi piaccia:3
scusate se ci metto troppo tempo per aggiornare, ma sono sempre impegnata con la scuola, perfortuna che tra qualche giorno finisce..a me ci vorrà qualche giorno in più perchè ho gli esami cwc
Ma accontentatevi, ci sono alcune che aggiornano una volta al mese, quindi:)
Per postare il prossimo capitolo chiedo almeno 6 recensioni, senò non aggiorno.
Sono cattiva lo so, ma se non ho recensioni non ho motivo per andare avanti con la FF, non siate pigre recensite su, lol
Seguitemi su twitter @__malikismine
Come sempre vi lascio con un immagine, questa volta c'è Niall oaisjhaoijfoifkcmaoihaosidfsdaoifudsioso,ok basta così.
Ciao,ciao. much love,Ale-

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Pakistan angry. ***


Pakistan angry.


 


«Laila,amica mia!» esclama qualcuno in fondo al corridoio, sbracciandosi per farsi notare e venendo verso di me.
Chiudo l'armadietto sbuffando. Solo una voce poteva irritarmi così tanto: Terry. 
Me la ritrovo davanti con i suoi soliti vestiti striminziti, le sorrido falsamente per poi ritornare subito seria.
«contenta di vedermi eh?» chiede posandomi una mano sulla spalla e annuendo sicura. Guardo la sua mano sulla mia spalla e poi la sua faccia da schiaffi, e poi di nuovo la sua mano e poi di nuovo la sua faccia, mano-faccia-mano-faccia. Il tutto contornato dalla mia espresssione tremendamente impaurita, perchè dovete sapere che Terry non ha mai osato parlarmi , ritenendosi nettamente superiore, e tanto meno ha provato a toccarmi. Ha qualcosa in mente, ne sono fermamente convinta. Faccio un sospiro per tranquillizzarmi.
Prendo la sua mano e la tolgo dalla mia spalla, posandogliela sui fianchi e sorridendo sforzatamente.
«guarda sono così contenta che potrei lanciarmi dal big-bang in stile caduta libera» dico sarcastica.
«mannò, io non voglio che tu ti faccia male!» dice facendo un finto labbruccio.
Io invece voglio che tu ti faccia male, ma sul serio.
Annuisco e dico fintamente dispiaciuta «vorrei trascorrere altro tempo a chiacchiere con te, ma devo fare una cosa importante.» ovvero andare a mangiare. 
«oh che peccato, ciao cara» mi manda un bacio volante, la guardo schifata spalancando gli occhi. In questi giorni è strana, le sarà caduto qualcosa di molto pesante in testa. Faccio per superarla e andare a zittire la mia pancia che da ore mi implora di mangiare. Questa mattina ,oltre ad essere arrivata in ritardo in questa fottutissima scuola, mi sono dovuta subire le prediche della professoressa di fisica riguardo il mio rendimento scolastico che non va a gonfie vele.
 
Arrivata all'unica e mal ridotta macchinetta di questo istituto, infilo le monetine nella fessura e digito il numero per prendere una Kinder Delice, la mia merendina preferita. Aspetto 1, 2, 3, 4, 5 secondi. Di solito in una macchinetta funzionante almeno per il 50% la merendina sarebbe già scesa, ma per mia sfortuna non è questo il caso.
Incrocio le braccia al petto e sbatto un piede a terra, impaziente di avere la mia salvezza fra le mani. 
Dò un calcio alla macchinetta, facendomi anche male. 
«stupida macchinetta» mormoro infastidita.
Un braccio ,molto più muscolo del mio, colpisce violentemente il vetro da cui si potevano scorgere i prodotti disponibili. Improvvisamente la mia adorata Kinder Delice cade rovinosamente sul fondo della macchinetta.
Alzo lo sguardo e aggroto le sopracciglie.
Oh santo cielo.
Zayn Malik il Pakistano-cioccolatino intento a recuperare la mia merendina.
Me la porge e io ,ancora sconvolta, la prendo.
«grazie» sussurro abbassando lo sguardo per l'imbarazzo, mentre lui inserisce le sue di monetine per prendere la sua di merenda. Fa un sorriso sforzato, io giro i tacchi e cerco una chioma rossa ovvero Julie, tra le tante teste sparse per il corridoio. Oggi è una giornata strana: prima Terry che intavola un discorso con me e mi tocca la spalla, e ora il Pakistano che mi aiuta. E' un giorno di quelli da segnare sul calendario, wow. Ci manca solo che la Cooper mi metta una bella 'A' cerchiata di rosso sul registro per l'interrogazione di matematica che mi aspetta domani. In tal caso potrei dire di essere in un mondo parallelo al mio, dove tutto è il contrario di tutto. Si, sogna Laila, sogna.
Intravedo una chioma rossa e subito le corro incontro.
«Julie,Juulie» urlo per far sentire la mia voce tra le tante che rimbombavano nel corridoio. Lei alza una mano al cielo sventolandola, segno che mi aveva visto e sentita. La raggiungo, dando spallate a destra e a manca, senza degnarmi di chiedere scusa.
«Finalmente ti ho trovata!» esclamo.
«non potrai mai indovinare cosa è successo.» strilla scandendo bene le parole.
«si tratta di Harry?» ipotizzo vedendo la sua espressione più che eccitata.
«SI!SI!» dice con una voce acuta, facendo piccoli saltelli come una bimba di tre anni che ha appena scartato il suo regalo di Natale.
«sono salita in metropolitana e indovina chi c'era?»
«Harry?» domando con fare ovvio, alzando un sopracciglio.
«SI! Mi ha anche salutata!» dice iniziando per la seconda volta a saltare con occhi sognanti, in più comincia a roteare su stessa come una ballerina.
Annuisco fingendomi interessata.
«sisi,ok. Ho bisogno che tu mi dica che materia mi tocca subire ora» dico disperata, non ricordandomi come sempre l'orario scolastico.
Sbuffa, roteando gli occhi al cielo e scuotendo la testa disperata quanto me. «storia, Laila, storia.»
«sei unica» dico baciandole la fronte e lodando la sua mente, che non memorizzava solo il suo di orario, ma anche il mio. Io a mala pena ricordavo cosa avevo mangiato la sera precedente.
Inizio a camminare verso l'aula dove si sarebbe svolta la noiosa lezione di storia , visto che la campanella è suonato da un pezzo e se non volevo sentire le solite lamentele del professore, dovevo sbrigarmi. «ah, Lì ci vediamo a mensa» le ricordo girandomi verso di lei ma continuando sempre a cammminare per non perdere tempo prezioso. Mi risponde con un gesto della mano e dirigendosi dalla parte opposta alla mia.
«E guarda dove metti i piedi sfigato» ordina una voce a pochi metri da me. Mi volto e vedo il capitano della squadra di nuoto, lo stesso Zayn Malik della merendina, e uno spaventato Lucas Morris , lo stesso secchione che non mi volle suggerire all'interrogazione di matematica, schiacciato contro gli armadietti verdi.
«s-scusa» dice balbettando, terrorizzato da quello che gli potrebbe capitare di lì a poco. Zayn alza un pungo all'altezza del viso di Lucas, pronto per spaccargli il setto nasale. Oddio, devo fare qualcosa.
Arrivo alle spalle del Pakistano e picchietto sulla sua spalla.

«chi cazzo è?» ringhia il cioccolatino rabbioso.
«ciao piccola, ci sentiamo dopo, ora sono impegnato» dice malizioso. nono, non hai capito niente.
«Lucas ti ha chiesto anche scusa ,non penso sia il caso di sfigurarlo» dico ingnorando quello che ha appena detto, cercando di scacciare via le immagini di qualunque porcata avrebbe pensato che io facessi in quel 'ci sentiamo dopo'
«fatti i cazzi tuoi» risponde arrogante.
«senti non sono una delle puttanelle che ti sbatti quando ne hai voglia, quindi modera i termini» dico cominciando ad alterarmi. 
«sentito sfigato, c'è qui una troietta pronta a difenderti» ride sprezzante.
«sei solo un coglione.» dico alquanto meravigliata, mi era sembrato un bravo ragazzo alle macchinette, mi sbagliavo di grosso, inoltre è amico di mio fratello quindi non c'è da stupirsi.  ok, il Pakistano è il doppio di me e può mandarmi all'ospedale con uno schiocco di dita, ma niente paura.
«ringrazia la stronzetta -dice guardando Lucas e indicandomi- mentre tu rigrazia di essere nata femmina.»  aggiunge soffiandomi del fumo sul viso, tossisco scacciandolo con la mano.
Per mia fortuna e anche per quella di Lucas, il Pakistano se ne va con la solita sigaretta tra le labbra, senza dare importanza alle regole dell'istituto.
«mi devi un favore» dico tirando un sospiro di sollievo e  aiutando Lucas a raccogliere i suoi libri caduti -sicuramente a causa di Malik- sul pavimento. «grazie,grazie,grazie. Farò tutto quello che vuoi.» dice frettolosamente e ancora agitato per l'accaduto.
«Tu -gli punto un dito contro, avvicinandomi e facendolo ritrovare nuovamente con le spalle agli armadietti- domani mi suggerirai all'interrogazione di matematica» metto le mani ai fianchi e alzo un sopracciglio, aspettando un sua approvazione.
«o-ok» balbetta.
Giro velocemente il capo soddisfatta e proseguo la mia strada verso l'aula di storia, avrei fatto tardi.. questo ormai era sicuro, ma ne è valsa la pena.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
YAAA.
ciao belle, per vostra sfortuna sono ancora viva:3
Con questo capitolo finalmente è apparso, in modo più concreto, il protagonista maschile della FF.
Beh spero vi piaccia e come sempre recensite perchè non sapete quanto mi rendete felice:)
much love, Ale-
-

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Die Malik! ***


Die Malik!


 


Lo stato comatoso con cui sto vagando nei corridoi della Harlington High school non è decisamente l'aspetto che avrei voluto avere questa mattina, ma purtoppo il mal di testa ha preso il sopravvento. Entro in bagno per darmi una ritoccata al trucco, per coprire - per quanto si potesse - la faccia stile zombie. Sento il cigolio della porta, segno che qualcuno  è appena entrato. Nel riflesso dello specchio noto una perfetta coda bionda, un sorriso degno della pubblicità della mentadent e i vestiti striminziti. Ma indovinate un pò? Terry. Mi perseguita ovunque.
«Laila, che sorpresa!» squittisce battendo le mani entusiasta.
Per risposta le lanciò un occhiata ,come per salutarla.
«non serve che ti aggiusti il trucco, sei perfetta» dice non molto sicura.
«mai quanto me -si corregge- ma non ti preoccupare» mi incoraggia mettendomi una mano sulla spalla. Rimane lì a osservarmi. E' irritante, molto irritante.
«Ok, ora basta -dico mettendo i trucchi nel beauty e girandomi verso di lei appoggiandomi al lavandino umido-dimmi cosa vuoi.» le ordino.
«a cosa ti riferisci?» domanda portandosi una mano alla bocca e spalancando gli occhi, come se non sapesse di cosa sto parlando.
«ma fammi il piacere. Terry -dico facendo un respiro profondo, come per tranquillizzarmi- non siamo mai state amiche, perchè ora ti ostini a diventarlo?»
«fammi conoscere tuo fratello e non ti darò più fastidio» mette le mani ai fianchi in attesa di una mia risposta. 
«e per quale motivo?» porto le braccia al petto e alzo un sopracciglio. 
«perchè è un figo, e poi ci sono i suoi amici..» parla dei trogloditi? si, sicuramente.
«scordatelo.»
«sei una stronza.» urla puntandomi un dito contro. pff, parla per te.
«si ok, ora se non ti dispiace...» faccio per superarla.
mi prende per i polsi «non finisce qui.» dice decisa.
Finalmente lascia i miei polsi, faccio un sospiro di sollievo. Inizio a massaggiarmeli, sentedo un leggero bruciore nel punto in cui si erano posate le sue mani.
Ok, meglio svignarsela. La lascio lì, intenta a cercare un modo di scoparsi mio fratello e compagnia. La campanella è suonata da un pò e ora dovrei andare nell'aula di matematica per l'interrogazione..
Ma niente panico. Avevo fatto quel patto con Lucas, quindi no problem.
Entro in classe in punta di piedi per non attirare l'attenzione della professoressa su di me, che sono perennemente in ritardo. E anche questa volta è colpa di quella puttana di Terry.
«Tomlinson, l'ho vista che sta camminando in punta di piedi per far sì che io non la mandi in presidenza per il suo perenne ritardo, ma non si preoccupi oggi sono particolarmente buona» dice senza alzare lo sguardo e continuando a osservare concentrata il registro. Faccio un sospiro di sollievo e vado frettolosamente al mio banco. Mi sorride strafottente. 
«ora spiego, dopo interrogo» dice sbattendo più volte la mano sulla cattedra e andando alla lavagna.
 
Picchietto la penna sul banco nervosa.
«Silenzio!» strilla isterica la professoressa.
Sono passati dieci minuti dall'inizio di questa fottuta spiegazione e manca poco alla fine e quel cazzuto di Lucas non è arrivato. Lui non è mai in ritardo, quindi o non è venuto perchè sta male o si caca in mano da quando ieri c'è stata quasi una rissa tra lui e Zayn.
Ora come cazzo faccio?
«qualche domanda?» chiede la professoressa pulendosi le mani sporche di gessetto. Nessuno fiata.
«un chiarimento?» riprova, ma non ha capito che un cazzo di nessuno a sentito la sua stramaledetta lezione? 
Di nuovo silenzio. Si possono sentire i grilli fare cri-cri e il leggero vento che sposta le balle di fieno.
«bene, interroghiamo» dice sedendosi alla cattedra e sfogliando il registro in cerca di qualcuno a cui abbassare la media.
Oh porca Terry, ora faccio finta di cercare qualcosa nella cartella.
«Tomlinson, vuole venire?»
«merda..» mormoro.  
alza velocemente lo sguardo, guardandmi in cagnesco «COSA? RIPETA QUELLO CHE HA DETTO!» urla diventando rossa in volto.
Ohps, forse l'ho mormorato troppo forte..
«io..ehm..» sussuro mordendomi un labbro e guardandomi intorno in cerca della risposta da dare alla Cooper visivamente incazzata.
 
5 MINUTI DOPO.
Sbatto ripetutamente un piede per terra, fischiettando una canzoncina inventata al momento. La Cooper mi ha sbattuta fuori ripetendo continuamente un «in presidenza, in presidenza, in presidenza!» aumentando il tono ad ogni volta.
C'ero solo io lì, i corridoi erano vuoti: alla fine delle lezioni mancavano ancora 30 minuti circa. Ero persa ad osservare le mie converse malridotte, quando qualcuno si lascia cadere a peso morto sulla sedia affianco alla mia, sbuffando sonoramente. Roteo gli occhi alla vista di Malik.
«cos'è, hai picchiato una professoressa?.» lo prendo in giro. 
«'cos'è hai picchiato la professoressa?'- mi scimmiotta lui- non sei divertente.» dice serio, distogliendo lo sguardo.
«se la metti su questo piano, nemmeno tu.» dicco secca.
«Stai zitta.» mi ordina arrogante, come sempre.
«Altrimenti mi fai un occhio nero?» lo sfido.
Malik fa per aprire bocca, ma la porta della presidenza si spalanca mostrando un nanetto calvo con un papillon stretto al collo.
«Tomlinson! Venga dentro.» mi richiama il Preside.
Mi alzo, e vado di corsa verso la porta rimasta spalancata.
«Buongiorno.» dico osservando la figura minuta dietro la scrivania ordinata.
«si sieda..» dice calmo prendendo in mano un foglio bianco.
Mi faccio avanti, sedendomi su una delle due poltrone poste dietro la scrivania, davanti a lui.
«Laila Tomlinson: voti bassi, scoperta a saltare le lezioni, perenni ritardi.. » fa l'elenco, continuando a leggere il foglio bianco che tiene in mano.
Annuisco, ricordandomi di ogni singolo evento.
Mi guarda da sotto la montatura dei tondi occhiali «che cosa hai combianto questa volta? Non mi dire che hai di nuovo risposto in modo non proprio consono?» ipotizza.
«in un certo senso..» dico giocando con le mani e guardando in basso.
«cosa hai detto?» chiede posando il foglio sulla scrivania e togliendosi l'occhiali posandoli su una pila di libri.
«non posso dirlo..»
«puoi dirlo..per questa volta sei autorizzata, ripeto: solo per questa volta!»  mi rimprovera.
«merda..» mormoro insicura, in attesa di un suo improvviso infuriamento.
sbuffa «per questa volta non chiamerò i tuoi genitori, ma che non si ripeta.»
«evvai..» dico a bassa voce, improvvisando un piccolo balletto. Alzo lo sguardo, notando il preside che mi guarda scettico. Potrei ballare la conga anche con te, nanetto. Yuppi!
«puoi andare..» ride rassegnato.
Faccio per alzarmi e il nano mi richiama «Tomlinson!»
«si?» mi giro nuovamente verso lui.
«fai entrare il tuo compagno» dice scuotendo la testa a destra e a sinistra.
Faccio una leggera risatina, pensando al casino che sicuramente ha creato Malik.
«Malik, sei pregato di entrare..» gli faccio segno.
Si alza sbuffando dandomi una spallata. Mi lancia uno sguardo freddo, prima di darmi le spalle ed allontanarsi, chiudendosi la porta alle spalle.
Muori Malik.
 
 
 
 
 
 
 
 
Yeah!
Oggi ho fatto l'esame di francese, che mi ha fatto perdere la twitcam di Liam e Andy cwc
Fottuti esami ! Menomale che ho finito, mi manca solo l'orale che sarà questo sabato. Auguratemi buonafortuna uu Questi qui sono capitoli di passaggio, giusto per far capire il rapporto fra Zayn e Laila.
Dal prossimo se ne vedranno delle belle, già immagino ahahahahah
Mmmmh, vabbè come sempre spero vi piaccia e scusatemi per il ritardo. 
Vi lascio. Au revoir, Ale-

 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Turtles? ***


Turtles?




 

Mi ritrovo su una spiaggia, sdraiata su un asciugamano. Si sente benissimo l'odore dell'acqua salata e il fruscio leggere del vento che mi scompiglia i capelli, versione top model.
«Laila..» mi sento chiamare. Vedo Zayn affianco a me.
«Che ci fai qui?» lo guardo stranita.
«Ti devo confessare una cosa..» fa spalluce e fissa il mare.
Oh, no. «Mi vuoi picchiare? Ma io ho solo difeso una sfigato» ,dio allarmandomi e gesticolando frettolosamente con le mani. Fa per parlare, lo blocco. «E poi sono femmina!».
Ridacchia, «No, non è quello..».
«E cosa?».
«Non so come dirtelo, quindi..» Mi giro verso di lui e lui verso di me.
Lui mi fissa intensamente negli occhi, avvicinandosi al mio volto. Deglutisco rumorosamente.
 
 
 
 
 
«Aaaaaaah!» strillo sollevandomi di scatto dal letto e mettendo una mano sul petto, all'altezza del cuore. Tutta sudata sposto un ciuffo di capelli dietro l'orecchio e guardo l'ora.
Appena le 3:o5 di pomeriggio.
«Chi c'è qui?» urla irrompendo in camera mia Louis, in pigiama: maglia bianca e pantaloni larghi con fantasia scozzese,  molto preoccupato. Tiene in mano un mazza da baseball pronta per essere scaraventata in faccia a qualcuno. Mi squadra vedendomi terrorizzata. Faccio per parlare, ma mi interrompe.
«E' fuggito, eh?» ,dice affacciandosi al balcone. «Quel bastardo!» ,posa la mazza ai piedi del letto
Faccio per aprire bocca, ma mi interrompe per la seconda volta.
«Non ti preoccupare, lo prenderemo» ,sfrega le mani. Ma che sta dicendo 'sto minchione?
«Louis..» tento di parlare,ma mi tappa la bocca. 
«Shh. Non devi ringraziarmi, tutto per una sorella» ,batte due pugni sul petto, stile rapper.
«Ma non c'è nessuno, minchione» ,dico stropicciandomi il viso, ancora assonnata.
«E che cazzo ti urli?» mi chiede arrogante.
«Per divertimento, no? -sorrido- Mica ho sognato io e Malik pronti per slinguazzare sulla spiaggia. Che pensieri vai a fare? Pervertito.» dico facendo un gesto veloce della mano.
Spalanca e di seguito rotea gli occhi. «Comunque c'è Julie di sotto.» dice uscendo e sbattendo la porta, rivolgendomi tutti gli insulti possibili e immaginari.
Scendo velocemente le scale.
«Che ci fai qui, Lì?» domando guardando la rossa vicino la porta d'ingresso. La chiude e sbuffa. Mi siedo al tavolo della cucina, poggiando la testa su una mano e guardando un punto fisso.
«Che ci fai tu -mi punta un dito contro- ancora così?» chiede, venendosi a sedere affianco a me.
«Perchè? Hai qualcosa contro gli orsacchiotti?» insinuo proteggendo le piccole e adorabili figure sul mio pigiama.
«No, è che..sai, oggi abbiamo l'allenamento di pallavolo.» dice esasperata.
«a che ora?» mi agito.
«3:30» dice stufa. Mi ero totalmente dimenticata.
«e che ore sono?» dico facendo un sorriso nervoso, tamburellano le dite sul tavolo.
«3:15» dice guardando il suo orologio al polso, con estrema tranquillità.
Non la faccio finire di parlare che salgo velocemente le scale e urlo «Un attimo e sono sccccciiiubito da lei» ,sono sicura che ora Julie si sarà schiaffeggiata la fronte, scuotendo la testa, disperata.
 
**
 
Arriviamo a scuola e perfortuna ancora tutti gli studenti sono nel cortile. 5 minuti e 12 secondi, mio tempo record per prepararmi e uscire di casa, Yeah. 
La campanella suona e tutti interrompono le loro chiacchiere ed entrano nell'istituto, riversandosi nei corridoi. Io e Julie ci affrettiamo a raggiungere la porta di ingresso. 
Corriamo fino alla palestra, per evitare il ritardo.
«Ci siamo anche noi!» urlo col fiatone, entrando nell'enorme stanza e poggiandomi sulle ginocchia.
«Bene, giusto in tempo. Allora ragazze cominciamo con una piccola corsetta.» 
Ma che cazzo dici? io non ce la faccio più a correre.
«Ma..e...» faccio per ribattere, «ooh, lasci stare.» dico andando sconsolata verso le altre della squadra, che hanno già cominciato a correre.
Ci mettiamo tutte una dietro l'altra e corriamo per tutto il perimetro della palestra, arrivando vicino la piscina che si trova nell'altra metà.
Tutte aprono la bocca e rallentano la corsa, posso vedere anche qualche filo di bava colare.
Oh. A causa della squadra di nuoto, che soprattutto sono 'solo' in costume dentro la piscina, quindi tutti bagnati.
«Laila! Hai visto chi c'è?» dice ,eccitata ,tra i denti Julie dietro di me, mentre continuiamo a correre.
Chi? «Oh merda, il mio incubo» ,dico inziando ad accellerare il passo.
«ma che minchia stai dicendo? E non andare così veloce!» piagnucola.
«Ah, c'è anche Harry.» dico con tono malizioso. Uhlala, che fisico. Poi tutto bagnato..
«Laila!» mi rimprovera. Ma che cazz, legge nel pensiero?
«Che c'è?» dico innocentemente.
Fa un verso nervoso. 
«Forza! un,due,un,due..» incoraggia il Mister, iniziando a correre sul posto.
Tutte quante sbuffano. Ma taci e non rompere i coglioni.
«Harry!» lo chiamo e lo saluto con una mano.
«Laila!... Julie!» ci sorride e poi torna a parlare con i sui compagni. Posso vedere con la coda dell'occhio Julie in uno stato di trance.
«Respira» ,le consiglio a bassa voce.
«Harry non ci presenti le tue amiche?» ,dice ridendo un bestione dietro di lui.
«Magari dopo, eh..» lo rassicura. Col cazzo.
«Laila!..» grida Julie, mentre io cado. Oh merda.
Sento l' «Attenta!» pronunciato sempre da lei ,più ovattato.
Tutto il mio corpo ,dalla punta dei capelli alle unghie dei piedi, lo sento bagnato.
Oh no, non mi dire che...Non voglio più risalire. Evvai, diamo il via alle freschissime figure di merda.
Faccio qualche bollicina con la bocca.
Posso restare qui sotto per sempre, si.
Altre bollicine.
Qualcuno mi prende per le braccia e mi tira fuori dall'acqua.
Appena uscita, prendo una grande boccata d'aria e inizio a respirare affannatamente.
«Tutto bene?» mi chiede ridendo sempre quel 'qualcuno' tenendomi ancora per le braccia.
Apro gli occhi lentamente. Oh merda, Malik. Non mi riesco a muovere. Sono sicura che ho la bocca spalancata. Sei bello, ma proprio bello, oh. Ma bello bello.
Lui tossice. Aspetta una mia risposta. Che cazzo gli dico? Se apro bocca sparo minchiate.
«Se non fosse che sono tutta bagnata, benissimo direi» faccio un sorriso che si spegne, trasformandosi in una smorfia.
Ridacchia, «Se tu stessi più attenta...».
Oh si. Una tartaruga, due tartarughe, tre tartarughe.. 
«Tomlinson! Che ci fai lì?» mi rimprovera il Mister, squadrandomi.
«Testavo la temperatura dell'acqua e contavo le tartarughe» ,dico con nonchalance, indicando gli addominali di Malik. Vedo i ragazzi dietro il Pakistan-boy darsi gomitate e ridere tra i denti
Forse non dovevo dirlo... 
Il Mister soffia nel suo fischietto, «Esci immediatamente di lì e va a cambiarti.» ordina.
«Aah, le ragazzine di oggi. Hanno tutte gli ormoni scombussolati» ,mormora ritornando dalle altre, che continuano a correre.
Ok, oggi ho capito che mi merito qualcosa...si, il premio Nobel per le figure di merda. 
Sorrido amorevolmente a Malik e vado via.








Cipolla (?)
Sonoooo qui. Per vostra sfortuna sono ancora viva,si. Tipo che ho aggiornato dopo una settimana e più. Scusatemi cwc *mi metto in ginocchio*
Allora che dire? Questo capitolo è stupido lo so lol , ma si capisce che un pò a Laila piace Malik, anche se per il momento solo fisicamente. Ma nel prossimo capitolo ne vedremo delle belle...scherzavo, ancora non so cosa devo scrivere lol .Sono a corto di idee, quindi se ne avete alcune.. siete libere di esprimerle c:
Ora vi lascio, Ale-





 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Pigiama party. ***


Pigiama party.




 
In fin dei conti non è tanto male questa casa senza genitori.
Posso fare tutto quello che voglio, cioè niente.
Questo pomeriggio non ho fatto una beata minchia,causa? Stamattina non ci hanno dato compiti. Non è una cosa bellissima?
Infilo una mano nella busta di patatine, mentre guardo la tv, stesa beatamente sul divano. Tocco il fondo di essa, ma non c'è più niente.
«Louis!» ,urlo masticando le patatine che avevo ancora in bocca.
Arriva correndo e si butta sul divano, accanto a me.
«Dimmi» ,dice rivolgendomi un enorme sorriso.
«Prendimi delle altre patatine» ,gli ordino mentre faccio zapping.
«Subito!» ,corre verso la cucina. Sono un po' sconvolta. 
Apro la bocca in una 'o' e il telecomando mi cade dalla mano.
Cioè... Louis fa quello che gli dico? E' un sogno questo.
Arriva in un batter d'occhio. «Tieni» ,dice gentilmente porgendomi la busta.
Mi chiudo la bocca con la mano libera e mi giro di scatto, spalcando gli occhi.
«Louis, che ti è successo?» mi agito, lo prendo dalle spalle e lo scuoto.
«Niente» ,dice tranquillo.
Lo ignoro. «Non dirmi che hai il cancro e in questi ultimi giorni della tua ''inutile'' -faccio virgolette- vita vuoi fare il carino con me?» strillo con gli occhi sbarrati dal terrore.
«Ma sei pazza!» si tocca i genitali, superstizioso.
«E allora perchè fai tutto il 'bravo fratello'?» dico confusa.
«Smettila di scuotermi!» esclama. Si aggiusta il maglione.
«Oh, scusami».
«Comunque, perchè ti voglio bene..» riprende il discorso abbassando la testa e facendo l'offeso, poichè ho dubitato di lui.
Scoppio in una risata nervosa, gli do un pugno amichevole sul braccio. «Louis seriamente..» ,mi ricompongo.
«Non è che stasera potresti andare a dormire da Julie o da chi vuoi tu?» confessa.
Lo sapevo che c'era qualcosa sotto. «Per quale motivo?» dico alzando un sopracciglio e prendendo altre patatine, masticando rumorosamente.
«Io e i miei amici abbiamo organizzato una specie di ''pigiama party'' qui, e devi sapere che non è proprio come quello che fate voi femmine...» ,lascia intendere.
Faccio una smorfia di disgusto. «Ma che schifo!»
«Quindi?» ,aggiunge.
«No, non mi va» ,protesto.
«Sei una rompipalle Laila» ,sbuffa.
«'Sei una rompipalle Laila'» ,lo scimmiotto.
Dlin dlon.
Si alza di malavoglia e va ad aprire.
«E' qui la festa?» ,saluta Niall un po' troppo entusiasta. Secondo me ha già bevuto qualcosa. Appena mi vede fa una faccia confusa.
«Louis, tua sorella non doveva andarsene?» ,mormora. Come se non l'ho sentito, pff.
Faccio un sorrisetto. «No, sono qui perchè sono una 'rompipalle'» ,rispondo più garbatamente possibile.
Gli altri 3 entrano con varie pizze e scataloni contenenti birra, ancora ignari di tutto.
Mi ritrovo con 5 pai di occhi puntati addosso, che mi scrutano attentamente.
Alzo le mani al cielo. «Ok, ho capito..Vado in camera mia» sbuffo.
 
 
 
Sono chiusa in camera mia da due ore. E ho fame. Ora vado di sotto e frego qualcosa a qualcuno.
Scendo velocemente le scale, camminado in punta di piedi per non schiacciare tutte le porcherie che ci sono a terra. La mia casa è diventata una pattumiera, tanto io non pulisco.
Vedo Zayn nascosto dietro la porta della cucina, solo in boxer. Oh god.
Socchiudo gli occhi, guardandolo confusa e mi avvicino. «Zayn che stai facendo?»
Mi tira verso di lui e mi tappa la bocca. «Zitta, stiamo giocando a nascondino!» ,dice a bassa voce.
Ah, che maturi. 
«Ma io ho fame!» ,mi lamento.
«Non mi interessa, avvicinati di più a me senò ci scoprono!» sibila.
«Se proprio insisti...» dico sarcastica e mi avvicino.
«Dove siete bastardi?» dice Louis ridendo leggermente, con una voce da maniaco. Sembra uno di quei assassini che cerca le sue vittime (?)
Zayn mi stringe a lui per farci ancora più piccoli e non farsi scoprire. Mi sento avvampare, fa improvvisamente caldo qui... pur essendo il 10 febbraio.
«Visto Harry dietro il divano!» urla mio fratello. Si sente lo sbuffare leggero di Harry.
«Mi scappa la pipì..» annuncio a Zayn mormorando.
Fa una leggera risatina, «Trattienila!»
Saltellò sul posto, non ce la faccio più. «Stai ferma!» mi rimprovera Zayn.
Ho fame, mi scappa la pipì. Guardo Zayn dall'alto in basso..e ho anche caldo.

«Visti Zayn e...Laila?» chiede confuso Louis. Usciamo dal nascondiglio.
«Non è giusto, è colpa di Laila» , piagnucola Zayn. «Si muoveva sempre e parlava!»
«Non mi interessa, ti ho trovato quindi ho vinto io» ,dice Louis con tono di superiorità.
«Le regole sono regole!» ,aggiunge. Zayn mi guarda in cagnesco, gli sorrido inncentemente e mentre loro discutono, corro in bagno per liberarmi.
Entro in bagno e vedo Liam nascosto dentro la vasca. Ma che cazz?
«Liam dovrei pisciare..» ,spiego.
«Oh,scusami...» ,esce in punta di piedi per non essere scoperto.
Piscio e poi scendo nuovamente giù. Entro in cucina e tutti sono seduti intorno al tavolo con la proprio pizza e la propria birra davanti. Mangiano come maiali, soprattutto Niall.
Mi avvicino a Louis e gli rubo un pezzo di pizza.
«Ehi!» 
«Io ho fatto venire i tuoi amici rompicoglioni a casa, me lo devi»
«Ehi!» , esclamano i quattro sentendosi chiamati in causa.
Alzo le spalle, è la verità. Sbadiglio, stiracchiandomi...ho sonno.

«Io vado a dormire, non fate troppo casino, senò vi strappo le palle a morsi!» ,minaccio.
«Ahia!» ,tutti mettono le mani sopra...ehm, si avete capito. Rido di gusto.
 
Mi sento scuotere leggermente.
«Laila...» ,mi sento chiamare in un sussuro.
Mugugno qualcosa di incomprensibile, ancora troppo assonnata per aprire gli occhi
«Laila...» ,ma chi cazzo è che rompe le palle?
Apro gli occhi e gli stropiccio per mettere a fuoco il deficiente. Oh, Zayn.
Guardo l'orologio che segna le 4:30 del mattino.

«Cosa vuoi alle 4:30 del mattino?» ,dico con la voce impastata dal sonno.
«Senti posso dormire nellla tua camera, quei 4 coglioni russano di brutto...»
«Senti io potrei stuprarti nel sonno quindi forse è meglio che ritorni da dove sei venuto...»
«Eh?» ,dice sconvolto. 
«Ciupa» ,dico scuotendo la testa. Scosto le coperte e mi alzo.
Prendo un lenzuolo lo stendo per terra accanto al mio letto, e gli do un cuscino.
«Grazie» dice stendedosi su di esso. «Un po' scomodo, ma vabbè...» ,aggiunge.
«Accontentati» ,sbotto. Mi accoccolo di nuovo nella coperta del mio letto.
Non lo sento più parlare, mi sporgo leggermente per vedere se dorme.
Aaw, che carino. Aaw, le labbra. Aaw gli addominali. Aaw...

Apre di colpo gli occhi, cogliendomi alla sprovvista. «Laila, perchè mi fissi? Non riesco a dormire così...»
Sposto la testa velocemente. «Io? fissarti? Pff...»
Ridacchia. «Questa è matta...» sussura.
 


Ehi!
Ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao! Come va?
Ok, si lo so che non aggiorno da tanto, scusatemi.

Ringrazio le perosone che hanno messo la storia nelle preferite/seguite/ricordate, chi recensisce e anche chi legge in silenzio. Ma in particolsare ringrazio enne_ che recensisce sempre, grazie bella uu
Io vado, ciao c:

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1082977