I would do anything for them

di Marty_Winchester
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Eccomi ***
Capitolo 3: *** L'amore può tutto ***
Capitolo 4: *** Ricordi ***
Capitolo 5: *** Non ci credo ***
Capitolo 6: *** 24 maggio ***
Capitolo 7: *** Matrimonio ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***


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Quattro anni dopo

«Melissa avanti, perché non mangi come tua sorella e tuo fratello?»
Ormai sono dieci minuti che si divincola sulla sedia, non vuole mai mangiare e non capisco il motivo. Non è minuta, ma ormai mi sono impuntato: deve nutrirsi.
Jessica se ci fossi tu sono sicuro che sapresti come comportarti…
Una lacrima sfugge al mio controllo, rigandomi una guancia.

«Papy, piangi?»
Mi giro verso Ambra, le accarezzo una guancia e le rivolgo un sorriso.

«Non è niente tesoro, vi voglio tanto bene»

«Ti manca la mamma, vero?»
è proprio intelligente la mia bambina.

«Si, mi manca tantissimo. L’amo tanto»

«Perché parli al presente?»

«Il mio amore per lei è così forte da sopravvivere alla mo… mangia devo prendere una cosa di là»
L’ultima cosa di cui mia figlia ha bisogno e vedermi piangere come una femminuccia, quindi mi alzo andando un attimo in camera. La stanza è ricoperta di ricordi, foto mai scattate, ma messe lì da Jessica prima di morire: ha creato questa casa per noi.

«Castiel so che hai cose più urgenti da fare, ma ho bisogno che badi ai bambini per me»
Bofonchio cercando di non far tremare la voce. Dopo nemmeno un secondo sento il leggero battito d’ali che anticipa l’arrivo di un angelo.

«Dove vai Dean?»
Cass è apparso davanti a me, indossa il suo solito trench.

«Devo uscire da qui… puoi occuparti dei bambini?»
Annuisce, spostandosi dalla porta per farmi passare
.
 
Mi accorgo troppo tardi di non aver preso le chiavi, fa niente camminerò un po’.
Il cielo è temporalesco, tira un forte vento, ma non mi interessa: il dolore che provo nell’anima copre ogni altra sensazione. Passeggio per le strade della città, vedo un sacco di coppiette e donne incinte; sembra fatto apposta. Impreco, a bassa voce.

«Corri Carlo, è stata avvistata una donna nuda in spiaggia! Sembra apparsa magicamente nel mare»
Bastardi. Il mio cuore si riempie di speranza alla parola “magicamente”. Inizio a correre dietro ai due uomini, mi sento il cuore rimbombare nella testa, ma non posso fermarmi.  
Arrivo finalmente in spiaggia e noto un gruppo di gente intorno a una ragazza, coperta solo da una asciugamano di Hello Kitty.

«Non ci credo»
La mia voce è appena un sussurro.


**angolo dell'autrice**
è molto breve questo capitolo, ma ci tenevo a cominciarlo presto
come al solito ringrazio tutti voi che recensite sempre

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Capitolo 2
*** Eccomi ***


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L’acqua è fredda, il mare agitato. Cerco di tornare a galla, ma le onde mi spingono sotto l'acqua.
Chiudo gli occhi, smetto di lottare, ‘perché dovrei farlo?’.
L’acqua sopra alla mia testa aumenta sempre di più, le orecchie cominciano a fischiarmi e tra poco i miei polmoni pretenderanno aria. Il mio cervello comincia a subire la mancanza d’ossigeno, in questo stato di semi incoscienza - sotto le palpebre- si disegna una scena: un uomo, bellissimo, circondato da tre figure minute.
Non riconosco quelle figure, solo dei nomi: Dean, Melissa, Ambra e Daniel John. Trovo la forza per tornare a galla, il cervello ossigenato fa sparire l'immagine disegnata dal mio subconscio. Nuoto con una forza che non sapevo di avere e finalmente riesco a riposare i muscoli sulla spiaggia.
Mi siedo sulla sabbia, notando solo adesso il mio corpo nudo. Sulla spiaggia non c’è molta gente, il cielo è cupo e tra poco inizierà a piovere; tira un forte vento e il mio corpo bagnato si riempie di brividi. Una bambina si avvicina, ha corti capelli ricci, mi guarda incuriosita e poi esclama:

«La mia mamma dice che quando è brutto tempo non bisogna farsi il bagno, aspetta ti porto la mia asciugamano»
Si volta e sparisce tra gli ombrelloni.
Dopo un paio di minuti riappare, seguita da molte persone. Incrocio le braccia cercando di coprirmi il più possibile.

«Tieni»

«Grazie piccolina»
Mi avvolgo nell’asciugamano, ringraziando di cuore quella bambina.

«Camilla torna a giocare sotto l’ombrellone»
La bambina ubbidisce. Una volta che è lontana, la donna continua:

«Ti sembra il caso? Abbiamo chiamato la polizia»
Non riesco a capire le parole della madre, ma solo il tono di voce: disgusto misto a rabbia.
Intanto altre persone stanno arrivando, ma la mia attenzione è catturato solo da un paio di occhi verdi. Quando i nostri sguardi si incontrano il mio cuore perde un battito, mentre il cervello elabora un nome: Dean.
Mi faccio largo tra gli sguardi accusatori delle donne e quelli eccitati degli uomini. Rimango a un passo da Dean, la sua espressione è sbalordita.

«Sei tu»
Mormora, i suoi occhi sono lucidi.

«Credo»
Mi stringo nell’asciugamano.

«Sei tu… sei tu… sei tu… sei tu!»
La sua voce è sempre più alta, annulla la distanza e mi bacia. Solo adesso mi accorgo di quanto desiderassi quel contatto, di quanto il mio corpo ne avesse bisogno.

«Jessica, andiamo a casa»

***

Arriviamo davanti a una casa spettacolare: un’enorme villa su quattro piani che possiede un grande giardino, pieno di fiori e ortaggi in coltivazione, nonché una piscina e dei giochi per bambini.

«è davvero una casa spettacolare»
Non riesco a trattenere quel pensiero, mi esce con forza dalle labbra.

«Lo penso anch’io, dopotutto ogni cosa che fai è spettacolare»
Quella risposta mi fa arrossire, ma anche rimanere di sasso: ho costruito io tutto questo? E quando?
Evidentemente l’uomo accanto a me riesce a leggere il mio dubbio; si ferma e mi accarezza una guancia.

«Non ti ricordi nulla vero?»
Cerca di non far trasparire il suo dolore, ma io lo colgo comunque. Molto probabilmente ci conosciamo così bene da non poter nasconderci nulla.

«Ricordo il tuo viso e il tuo nome…»

«Non ti ricordi di Ambra, Melissa e Daniel John?»
La sua voce è appena un sussurro.

«Si… tre bambini bellissimi… sono i miei figli, vero?»

«I nostri... amore mio, mi sei mancata così tanto...» Le lacrime che aveva trattunuto fino a prima adesso escono. «Sei tutta la mia vita, quando te ne sei andata l'unica cosa che mi ha fatto andare avanti sono i nostri bambini»

«Sento chiaramento i miei sentimenti per te»
Mi abbraccia forte, posso sentire il suo cuore sul mio petto.
In un secondo mi passano davanti delle informazioni, talmente velocemente da farmi giare la testa; se non fossi stata ancora abbracciata al padre dei miei figli sarei caduta.

«Vorrei vederli, se posso»

«Certo, tu sei la loro mamma»

***

Vista da dentro la casa è ancora più bella, ma niente in confronto ai tre bambini davanti alla tv.
Dean sta per chiamarli, ma lo faccia stare un attimo in silenzio: vederli così felici, innocenti, abbracciati e in armonia mi riempie il cuore di amore e gli occhi di lacrime.

«Quanti anni hanno?»
La mia voce è appena un mormorio.

«Quattro»
Quattro, ho perso quattro anni della loro vita.

«Non ti preoccupare amore, hai perso solo cacca e pannolini»
Usa un tono divertito.

«Ti amo»
Due parole semplici, ma piene di un significato profondo che io provo. L’amore è questo secondo me: riuscire a capirsi al volo, consolarsi con la sola presenza, amare malgrado tutto e tutti.

«Anch’io ti amo Jessica, sempre fatto e sempre lo farò»

«Hey…»
Un uomo affascinante spunta dalla cucina, sta per parlare con Dean, ma appena mi ha riconosciuto rimane impietrito.

«Cass, andiamo a parlare in cucina»
Dean parla a voce bassa e con circospezione li seguo in cucina.

***

«Quindi non si ricorda nulla?»

«Si ricorda di alcune cose, altre no»

«Dobbiamo chiamare subito Gabriele»

«Ci ho provato, ma da quando sua figlia è scomparsa è sparito anche lui. Non ha mai nemmeno voluto vedere i suoi nipoti»

«Gabriele è mio padre?»
Intervengo nella discussione.

«Si… lui è un arcangelo»
Altre informazioni mi travolgono, questa volta perdo l’equilibrio e cado.

«Jessica ti senti male?!»
I due uomini urlano, attirando l’attenzione dei bambini.

«Si sto bene, sono solo stata investita da molte informazioni»
Mentre mi aiutano ad alzarmi noto Daniel sulla porta.

«Papy, zio Cass, lei chi è?»

Ci scambiamo uno sguardo veloce, senza sapere come rispondere.


**angolo dell'autrice**

scusate il ritardo, ero in blocco... anzi dire blocco è brutto: pausa, si ecco ero in pausa di riflessione^^
grazie a Tasha e Miss_tennant <3 per la lettura e le recensioni

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Capitolo 3
*** L'amore può tutto ***


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Punto di vista: Gabriele

 

Non ho mai pensato di potermi ridurre così. Io sono un potentissimo arcangelo, ma sarebbe più corretto dire che lo ero un tempo. Quando ho perso mia figlia niente ha avuto più senso, nessun dolore è comparabile a quello che si prova nel perdere un figlio. Nemmeno la vendetta può aiutarmi: Lilith è morta insieme alla mia Jessica.
 Jessica… un nome come tanti, ma la persona che lo portava era tutto il mio mondo.
Ho pregato i miei fratelli di darmi l’unica arma che può uccidermi, ma loro non vogliono perdere il loro comandante.
Odio gli angeli, Dio aveva ragione: siamo noi le creature inferiori.
 

Punto di vista: Jessica

«Danny lei è…»
Tenta di temporeggiare Dean.

«Sono tua mamma»
Deglutisco rumorosamente, non posso evitare di analizzare ogni espressione di mio figlio.

«Mamma?»
Nella sua voce c’è più allegria che sorpresa. Dopo poco tempo compaiono due splendide bambine, niente al mondo è più bello di loro. I miei occhi diventano lucidi, non posso trattenere un sorriso.

«Mamma, sei tornata!»
Ambra si avvicina e mi abbraccia forte, invece Melissa e Danny si tengono a distanza.

«Ambra, sei una bimba così splendida!»
La prendo in braccio e sento dei suoi leggeri singhiozzi: la mia bambina sta piangendo e tutto a causa mia.

«Ambra tranquilla, sono qui e non andrò da nessuna parte»
La faccio scendere accarezzandole i morbidi capelli biondi.

«Ci hai abbandonato, sei cattiva!»
Melissa scoppia in un pianto isterico, lasciandosi cadere sulle ginocchia.
Rivolgo uno sguardo eloquente a Dean e Cass.
Quando sono rimasta sola con i miei figli, mi metto seduta sul pavimento, rimanendo un po’ distante da Mely.

«Melissa, sai perché la mamma non c’era ieri, o un anno fa? E tu Daniel, lo sai?»
Mi rivolgo a loro in tono dolce ma deciso.

«Io lo so mamma!»
Mi volto verso Ambra e le accarezzo una guancia.

«E i tuoi fratelli lo sanno?»
Annuisce energicamente, poi mi abbraccia.

«Tu mamma… hai salvato il mondo?»
Daniel risponde con voce timida, abbassa lo sguardo appena incontra il mio: lui deve essere un bimbo un po’ introverso.

«Perché lo hai fatto, perché ci hai lasciato!»
Melissa mi rivolge uno sguardo colmo di dolore e delusione, la sua affermazione non è una vera e propria domanda.

«Ho sbagliato, ho fatto moltissime scelte sbagliate e alla fine ho dovuto pagarne il prezzo… mi sono assunta le mie colpe e ho rimediato»
Quando leggo le loro espressioni, mi sento un po’ meno in colpo: hanno appreso un grande insegnamento.

«Ti voglio bene mamma, non sbagliare più così non ci dovrai più lasciare»
Melissa ha capito che sono stata costretta a lasciarli, è una mezza vittoria.

«Allora…» Mi alzo e i gemelli fanno automaticamente lo stesso. «Facciamo merenda?»

***

«Che cosa intendi con sparito?»

«Sembra scomparso nel nulla, era molto depresso dopo…»

«Dillo Castiel: dopo che sono morta»
Sbadiglio e mi massaggio le tempie.

«Okay basta, Jessica è loro di andare a letto. Sei tornata umana, hai bisogno di farti una bella dormita»
Il tono di Dean è premuroso, evidentemente è abituato a prendersi cura dei propri cari.

«Va bene, andiamo a letto… questo non implica necessariamente dormire»
Gli faccio l’occhiolino e lui ridacchia.

«Io andrei…»
Castiel scompare nel nulla, Dean ed io ci dirigiamo in camera da letto. Non accendiamo nemmeno la luce, ben presto sono nuda – indossavo solo la maglia di Dean, abbastanza lunga da arrivarmi sopra al ginocchio- e i nostri corpi diventano una cosa sola.
Le ultime parole lucide che sento sono:

«Sposiamoci»

 ***
Alle prime luci del mattino sono costretta ad alzarmi: mi è venuta una forte cefalea, mi sento disorientata e confusa. Dopo aver girato senza una meta, esco sul balcone a prendere una boccata d’aria.

«Gabriele, papa… sono viva, sono qui. Forse è tutto inutile, magari non puoi sentir...»
Mi blocco. Una figura è apparsa davanti a me, non ho bisogno della luce del sole per ricoscerlo.

«Non posso crederci… Jessica, figlia mia!» Annulla la distanza tra noi, mi stringe così forte da farmi quasi male. «Sei stata una…»
Lacrime veloci rigano le guance dell’arcangelo.

«Lo so, ma dovevo salvare i miei bambini da Lucifero e il mondo da Lilith...»
«Non importa, sei riusciuta a tornare, ma... ti senti bene?»

«Sono tornata umana e non ho memoria…»

«Non è quello che intendevo dire»


**angolo dell'autrice**
scusate per il ritardo, è stata dura scrivere questo capitolo...
grazie a tutti voi che leggete e recensite!

 

 
 

 

 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Ricordi ***


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mi scuso anticipatamente per gli eventuali errori, oggi non mi sento molto bene... buona lettura



Gabriele mi saluta con un ambiguo: “tornerò presto a controllarti”. Non capisco cosa voglia dire, mi stringo nelle spalle e raggiungo Dean nella camera.
La stanza adesso è illuminata dalla luce del mattino: ci sono foto dipinte sul muro – non appese, proprio disegnate- uno splendido letto a baldacchino, una scrivania con sopra un computer, una libreria (nei ripiani più bassi libri sul sovrannaturale, in quelli più alti armi) e un armadio molto grande. Mi avvicino al muro, la cosa che più mi interessa osservare sono le foto; ogni immagine mi riporta alla mente ricordi, sono investita da moltissime informazioni.
Le gambe non mi reggono più, inizia ad uscirmi sangue dal naso e dagli occhi.

«Dean, aiuto»
Cerco di usare un tono abbastanza alto da svegliarlo, ma non troppo da far spaventare i gemelli. Non c’è bisogno che mi ripeta, in meno di un secondo Dean si è svegliato e mi è venuto vicino.

«Dio…» Mi asciuga il sangue che ancora esce dai miei occhi. «Che diavolo è successo Jè?»

«Sono i ricordi, sono troppo intensi per lei»
Gabriele è apparso dal nulla, a due passi da noi.

«Che cosa vuol dire? I ricordi non possono mica uccidere»

«I suoi si. Come sai lei era molto potente, aveva una visione assoluta del mondo… un cervello normale non riesce a tollerare un simile sovraccarico»

«Fai qualcosa!»
Dean alza lo sguardo dal mio volto per fissare mio padre, ma appena inizio ad avere anche degli spasmi si concentra solo su di me.

«L’unica soluzione sarebbe quella di mettere un muro, ma…»

«No!»
Ritrovo l’energia per parlare, non posso permettere che Gabriele faccia quello che credo.

«Figlia mia, è l’unico modo per salvarti la vita… in questo momento hai un tumore al cervello, sarebbe inutile curartelo senza estirpare la fonte»

«Così non potrò mai più ricordare il mio passato»

Oltre al sangue iniziano a uscirmi lacrime dagli occhi. Dean mi accarezza i capelli e mi bacia la fronte.

«Almeno avrai un futuro»
Sussurra il cacciatore, con la voce impastata. Lo guardo negli occhi, non riesco a vederlo bene per colpa del sangue e dell’annebbiamento che comincio a provare, ma capisco che devo farlo per lui: non può assolutamente perdermi.

«Okay, fa…»
Non riesco a finire la frase, la voce mi si spezza.

«Non ti preoccupare, dopo potrai guardare tutte queste foto senza rischiare la vita. Dean, Io, Castiel e Sam ti racconteremo tutto quello che vorrai sapere. Ah, Jessica? Ti voglio bene, mi dispiace»

«Per cosa? Chi è Sam?»
Sono invasa da un dolore lancinante, mi toglie il fiato e perdo i sensi, non riesco nemmeno a sentire la risposta.

***

Punto di vista: Sam

Non è mai stata una persona facile mio fratello.
Quando è morta nostra madre, l’unica cosa che l’ha fatto andare avanti è stata la sua “missione”, cioè proteggere il suo fratellino. Quando è morto nostro padre ci ha messo del tempo a riprendersi, ma alla fine ci è riuscito. Il primo anno dell’apocalisse è arrivato il turno di Bobby, ma aveva messo un bavaglio ai suoi sentimenti dalla fuga di Jessica. Quando alla fine è morta anche lei, la sua dolce metà, sono stati Melissa, Ambra e Daniel a farlo andare avanti.
Non potevo vederlo così, ho provato a fargli affrontare il problema, ma ci ho guadagnato solo un naso rotto. Ho mollato, ho abbandonato mio fratello, ma dopo moltissimi tentativi mi sono arreso. Anch’io ho trovato l’amore, circa un anno dopo la morte di mia cognata (io la definisco così, non era ufficialmente sposata con mio fratello, ma l’amore non ha bisogno di vincoli) e questo è un’altra cosa che mi ha fatto allontanare da lui.
Vanessa Natasha (ma lei si fa chiamare solo Nesha) è una donna affascinante; i suoi occhi, scuri come il cielo notturno, mi hanno subito catturato e mai lasciato.
 
«Sam, tieni il cellulare. È tuo fratello»

«Grazie amore»
Le do un bacio e afferro il cellulare, è l’uomo all’altro lato del telefono a cominciare la discussione.

«Sam? Sono io, Dean…»

«Dean… era molto che non parlavamo…»

«Mi dispiace molto Sammy»

«Non preoccuparti… che succede? Stanno bene i miei nipotini, vero?»

«Si, stiamo tutti bene. Chiedono sempre di te…»

«Dean, perché mi hai chiamato?»

«Si tratta di Jessica, è tornata!»
Deglutisco rumorosamente.

«Dean lei è… » Guardo Nesha e mi blocco, e se fosse vero? La mia ragazza non sa ancora niente del sovrannatural. «Verremo dopo cena»

«Non sono pazzo né pericoloso, comunque anche lei vuole conoscerti»

«è?»

«Ha perso la memoria»

***

Punto di vista: Jessica
Siamo tutti riuniti a tavola.

«Allora Mely… come va la scuola?»
Cerco di rompere il silenzio assordante che si è creato.

«Mi annoio, poi non ho nemmeno i miei fratelli con cui giocare…»
Sono felice che mia figlia non abbia risposto con un apatico “bene”, ma sono molto triste che non si diverta.

«Ma ci sarà pur qualcuno di simpatico con cui giocare»

«Non piaccio alle persone»

«Melissa Jessica Winchester, non dire certe cose»
Interviene Dean, lasciandomi di stucco: le ha dato il mio nome. Gli sorrido e dopo una dozzina di secondi riprendo il discorso.

«Perché dici cosi Mely?»

«Nessuno vuole mai giocare con me…»

«Dean, cos’è questa storia?»
Mi rivolgo a Dean, con tono irritato.

«Le maestre dicono che ha un carattere… “particolare”»

«Le persone che non ci vogliono, non ci meritano. Tenetelo sempre presente»
Andiamo avanti a parlare del più e del meno, l’aria diventa più leggera e la cena si conclude tranquillamente. Guardiamo un po’ di tv – tutti insieme- Dean ed io leggiamo una favola della buona notte ai bambini e quando si sono addormentati, ci sediamo un po’ in giardino.
Ormai in cielo sono apparse molte stelle quando sentiamo un’auto parcheggiarsi vicino a casa. Mi offro di andare ad aprire, ma Dean mi dice che è meglio se aspetto qui.
Dopo poco tempo ritorna, seguito da un uomo molto alto e da una ragazza carina.

«Non ci credo»
è la prima cosa che mi dice l’uomo, appena mi riconosce.
*
«Ciao»
L’uomo alto mi abbraccia, molto forte. La ragazza che lo accompagna tira un colpetto di tosse per attirare l’attenzione del ragazzo, che si scioglie dal mio abbraccio.

«Io sono Vanessa Natasha, la ragazza dell’uomo che hai vicino»

«Piacere»
Le sorrido, ma lei non ricambia.

«Dean com’è possibile che sia qui?»
Sam si rivolge al fratello, al quale non sembra importare granché.

«Volete un caffè?»
Interloquisco io, cercando di essere gentile.

«No grazie, siamo solo di passaggio. Jessica, Dean, è stato un piacere vedervi»
Il suo tono di voce non sembra dire lo stesso. Prende Sam sotto braccio ed escono da casa nostra.

«Che cosa strana… ho fatto qualcosa di male Dean?»

«No, tu sei fantastica»
Mi abbraccia e mi bacia. Senza staccarci l’uno dall’altra arriviamo in camera da letto, smettendo di pensare a tutto il resto.




**angolo dell'autrice**
scusate il ritardo...ringrazione Miss_tennant e Tasha_Natasha
grazie dellla lettura!

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Capitolo 5
*** Non ci credo ***


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facciamo un passo indietro per vedere cosa è successo prima che Sam incontrasse Jessica...

Punto di vista: Sam
A bordo della nostra porsche, nera metallizzata, ci dirigiamo verso casa di Dean. Vado un po’ troppo veloce, ma ho nella testa un turbinio di emozioni e di pensieri: se Dean fosse in preda a un crollo psicologico? E se invece Jessica fosse davvero tornata? Ma come? Perché ha perso la memoria? Perché mi sento come se una parte di me si fosse svegliata? Non sarà che… impossibile, io amo Nesha.

«Sam ti prego rallenta un po’. Non capisco come Dean possa riprendersi quella Jessica con sè, è scappata abbandonando i suoi tre figli»
Distolgo momentaneamente lo sguardo dalla strada per fissare la ragazza accanto a me. Forse non le ho detto che Jessica era morta perché speravo arrivasse questo giorno; una parte di me sa che se Dio esiste, una creatura splendida come Jess non può morire.

«Non sappiamo cosa sia successo…»

«Spero avesse una questione importante da sbrigare per andarsene via così»
Sono sicuro che se sapessi la verità, tu e lei diventereste ottime amiche, ma non sono pronto ad aprire certe porte.

«Non lo so tesoro… voglio solo assicurarmi che sia veramente tornata»
Devo, devo farlo.

«Ma che sia una cosa veloce, non voglio aver nulla a che fare con… sai che voglio dire, mi conosci, non sono una persona cattiva, ma…»

«Non ti preoccupare»
Le stringo una mano, ma tutto ciò che vorrei adesso è assaporare l’odore di Jessica.


(torniamo al presente)

 
Punto di vista: Jessica
È lunedì, tra poco inizierà una normale giornata, ed io non vedo l’ora di avere una routine. Dean non caccia più, con tre bambini non potrebbe, così ha dovuto iniziare a lavorare in modo normale. La mattina accompagnava i bambini a scuola, per poi andare a lavorare nell’officina meccanica di un amico; Castiel si preoccupava di prenderli all’uscita da scuola e stava con loro fino a sera: adesso mi occuperò io di loro, come dovrebbe fare una madre.                               
Sorrido, definirmi mamma mi fa sempre rallegrare. Con delicatezza mi alzo dal letto e preparo la colazione. Ho le farfalle nello stomaco, mi sento come se fosse il mio primo giorno di scuola
.
«Ciao Jessica, sei splendida, come sempre»
Trasalisco e il mio cuore perde un battito per lo spavento. Quella voce… non può essere, è morto, io sono morta per ucciderlo.

«Si sono morto… ma comunque non vado da nessuna parte»
Mi giro di scatto e per poco non vado in iperventilazione.

«Lucifero, non è possibile»
Borbotto tra i denti, cadendo sulla sedia.

«E invece è possibile… il tuo cervello da umana non riesce a sopportare certe conoscenze, così le “esorcizza”»

«Non riesco a capire…»

«Sono solo frutto della tua testa… Lo sai vero che la mente controlla il corpo? Quindi se voglio posso farti molto male, ma non lo farò, sempre se tu farai la brava»
Deglutisco e istintivamente cerco un potere che non trovo.

«Mi dispiace, penso proprio che tu abbia le pile scariche…»

«Ormai non ho più quelle pile»
Mormoro, non voglio certo allarmare qualcuno.

«Non ti preoccupare, le hai ancora le pile. Sai dov’è il tuo potere? Un po’ all’inferno, un po’ nella gabbia, un po’ in purgatorio e indovina il quarto luogo»

«In paradiso»
Borbotto tra me e me. La sagoma del diavolo annuisce e mi rivolge un sorriso ambiguo.

«Bè, cosa conti di fare adesso Jess?»

«Niente »

«Io direi di rimettere insieme il tuo potere; preferisci essere una madre pazza piuttosto che potente?»
Sto per rispondere, ma alle spalle di Lucifero appare Dean.

«Jessica, con chi stai parlando?»

«Con nessuno Dean, cioè con me stessa»
Cerco di mostrarmi tranquilla e serena, ma è davvero difficile stare quieti mentre satana ti accarezza i capelli e ti parla.

***

Dopo aver accompagnato i bambini a scuola, insieme a Dean, ritorno a casa. La mattinata passa tranquillamente: sbrigo delle faccende domestiche e dopo pranzo vado a fare la spesa, accompagnata da Castiel. Chissà come reagirebbe quella vecchietta, o quella commessa, se sapessero di aver vicino un potente angelo. Mi fa davvero sorridere vedere Cass tra carta igienica e salviettine umidificate, quasi mi dimentico di aver visto il diavolo nella mia cucina, quasi.

***

Un mese dopo

Ormai vedo Lucifero solo nei miei sogni, quindi ho preferito non informare Dean o altri dell’accaduto. Ho stretto un patto con satana, ma sarebbe più corretto dire con me stessa. Devo liberarmi di Lucifero e per farlo ho bisogno del mio potere, per ottenere il mio potere devo seguire le indicazioni del diavolo. L’unico modo per ricaricare le mie pile è fare delle cose, alcune di queste non saranno molto facili, ma sono necessarie per l’incantesimo:

Il sangue di un angelo caduto;

La prima goccia d’acqua sputata fuori dopo l’annegamento di una persona amata;

Il sangue di un demone;

Per ora sono riuscita ad avere solo queste informazioni, ma gli elementi necessari sono molti.


**angolo dell'autrice**
scusate il ritardo ^^ spero di non aver fatto errori e di essermi evitata un po' di torture xD
grazie a tutti voi che leggete e recensite

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Capitolo 6
*** 24 maggio ***


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Ciao a tutti! Questo capitolo è un po’ speciale: la data del capitolo, la stessa di oggi, è anche quella del mio compleanno e di Jessica. Spero vi piaccia, grazie mille e un bacione a Vanessa, Natasha e Miriam! <3


Il giorno del proprio compleanno dovrebbe essere pieno di gioia e felicità, amore e speranza, ma per me non è mai stato così: una volta il braccio rotto, un’altra diagnosticano un tumore al mio migliore amico, quello dopo mia madre viene investita (non riportò gravi danni) mentre l’anno successivo iniziò il vero orrore: la mia famiglia uccisa da un demone.
L’unica cosa buona che è uscita fuori da tutto questo schifo è il mio amore per Dean, i nostri tre figli e aver conosciuto mio padre, Gabriele, e Castiel.
Questo è un periodo felice - a parte le mie visioni di lucifero- dovrei essere felice e serena, ma lo sarò di più a fine giornata.

«Sh-h!»
Sono sveglia da un leggero mormorio e dalla sensazione di essere osservata, impugno il coltello che tengo sotto al cuscino e apro gli occhi.

«Auguri mamy!»
Appena riconosco quattro occhi bellissimi, tolgo la mano dall’arma e stampo un leggero bacetto sulle guance di Ambra e Melissa; subito, però, mi accorgo che manca qualcuno e sono assalita dal panico.

«Grazie tesorucci miei, ma dove sono Danny e vostro padre?»
Mi metto seduta e le stringo in un forte abbraccio, il mio naso è invaso dal loro delizioso profumo, più buono di qualsiasi Chanel o Dior.

«Sono fuori, ma tu non puoi andarci»
Il tono da maestrina che usa Ambra mi fa sorridere e passare ogni brutta sensazione. Mi alzo dal letto, ma loro si parano davanti, decise a non farmi passare.

«Aspetta dieci minuti e poi raggiungi papà in giardino»
Mi ordina Melissa, cercando di usare un tono autoritario. Metto un finto broncio e mi siedo sul letto. Dopo pochi minuti è Melissa a parlare.

«Papà vuole che tu metta questi abiti»
Indica dei vestiti poggiati al lato del letto. Sempre più incuriosita dalla situazione, obbedisco senza parlare. Guardo più attentamente i vestiti che ho davanti, sono molto familiari; istintivamente guardo il muro, trovando la foto in cui indosso gli stessi vestiti: ci sono io e Dean, siamo in una stanza debolmente illuminata.
Corrugo la faccia e mi vesto. Melissa e Ambra mi prendono per mano e mi “scortano” in giardino.

«Ma che…»
Appena esco di casa rimango piacevolmente colpita: il giardino non è mai stato più bello. Davanti a me c’è un enorme tavolo, pieno di foto, fiori e vari oggetti, ma l’unica cosa che mi importa è lui: l’uomo più bello del mondo, con il cuore più dolce dell’universo e un paio di occhi capaci di scaldare l’intero globo per millenni.

«Dean»
Pronuncio il suo nome, solo questo basta a far nascere nel mio cuore mille emozioni.

«Jessica, amore»
Dean finisce di sistemare delle cose sul tavolo, insieme a nostro figlio, e poi mi viene incontro; il mio corpo reagisce come se fosse il primo incontro: una scarica elettrica mi passa in tutto il corpo. Dean si volta qualche secondo verso i gemelli, rivolgendosi a loro in tono dolce.

«Daniel grazie dell’aiuto, Ambra e Mely ottimo lavoro. Il nonno Gabb è venuto a trovarci, sapete che con il lavoro che fa è raro che possa venire a farci visita, quindi approfittate del tempo per stare con lui»

«Si!»
Velocemente tornano in casa, correndo come nei matti.

«Dean, non sanno niente della loro vera natura? Della mia? Di quella di Castiel o di Gabriele?»
Dean sospira e si passa una mano nei corti capelli.

«No, ho sempre sperato di farlo un giorno con te… ma oggi non pensiamoci, questo è il tuo giorno! Auguri amore»
Mi stringe al suo caldo corpo, baciandomi molto, molte volte.


***

Dopo una dozzina di minuti siamo ancora abbracciati, ogni tanto ci abbandoniamo a qualche bacio fugace, per poi tornare semplicemente l’uno accanto all’altra. Vorrei starei così per sempre, questo è l’unico paradiso che si possa definire tale, ma il mio stomaco comincia a brontolare.

«Oh! Sciocchina, perché non mi hai ricordato che devi fare colazione?»
Sto per dire: “No, non ti alzare dal divano a dondolo”, ma lui è già corso al tavolo e mi sta tagliando una fetta di torta.

«Ecco»
Mi porge un piattino con la torta e sopra ad essa una candelina accesa.

«Grazie Dean sei fantastico, ti amo davvero molto»
Il mio fidanzato torna a sedersi vicino a me e inizia a baciarmi un orecchio: una, due… ventiquattro volte precise.

«Per così poco, ancora non ho fatto nulla» Lentamente si sposta dall’orecchio alle labbra, per poi sottrarsi al contatto «Jessy ormai è impossibile sapere la tua età, sei stata in luoghi dove il tempo passava diversamente, quindi io opto per ventiquattro»

«Mi sembra perfetto, ma non mi interessa. L’unica cosa di cui mi importa sei tu, oltre ovviamente ai nostri figli»
Gli metto sul naso un po’ di panna e iniziamo a ridere.
Spengo la candelina, senza esprimere alcun desiderio: l’ultima volta mi si è ritorto contro. Finisco la torta e sto per alzarmi a buttare il piatto, ma Dean scatta in piedi e lo fa al mio posto.

«Potevo farlo io»

«Non devi avvicinarti al tavolo, ci tengo a mostrarti quelli oggetti in un certo ordine»
Mi sfugge una risata nel riconoscere il tono da maestrina usato da Ambra.

«Perché ridi?»

«Niente, niente»
Dean si risiede accanto a me, mi prende le mani e mi fissa negli occhi.

«Riconosci gli abiti che indossi?»
Abbasso un attimo lo sguardo sul mio corpo, per poi tornare velocemente a guardarlo.

«In camera nostra c’è una foto, indosso proprio questa maglietta blu e questi Jeans»

«Era quello che indossavi il primo giorno che ci siamo incontrati, eravamo in quella casa abbandonata»
Strabuzzo gli occhi e guardo ancora i miei abiti.

«Perché volevi che lo indossassi?»
Dean appoggia la schiena contro il cuscino, senza smettere di guardarmi dolcemente.

«Chi ti conosce sa quanto il non sapere sia doloroso per te. In passato hai preferito sapere, nonostante molti di avessero raccomandato di non farlo. Una volta mi hai detto: “Accetto il dolore, lo sconforto, i rimpianti, ma non tollero le bugie o il non sapere”»
Annuisco, mi riconosco perfettamente in quello che ha detto.

«Quindi Jess, con l’aiuto di tuo padre, sono riuscito a mettere insieme degli oggetti importanti, significativi del tuo passato. Curiosa?»

«Certo!»

«I vestiti che indossi rappresentano l’inizio del nostro rapporto, il secondo oggetto è una collana d’oro, quando te l’ho vista indosso, inconsciamente almeno, ho capito di amarti»
Si avvicina al tavolo, afferra una catenina d’oro con un cuore e torna vicino a me.

«Vorrei indossarla»
Mi bacia, mi accarezza una guancia, dopo di che mi aiuta a metterla al collo.

***

«Manca solo un oggetto, questo è il più speciale! Adesso ti lego questo intorno agli occhi… ecco così. Seguimi»
Mi prende per mano e mi accompagna chissà dove, ma a giudicare dal profumo di fiori non stiamo uscendo dal giardino.

«Ecco, adesso aspetta e non toglierti la benda. Jessica mi raccomando, so quanto tu sia curiosa…»
Annuisco e combatto contro la tentazione di sbirciare.
 Dopo pochi minuti sento rumore di passi in avvicinamento.

«Dean, sei tu?»

«Si, adesso non parlare»
Lo sento sempre più vicino, mi prende la mano sinistra e mi autorizza a togliermi la benda (con una mano sola ho bisogno di qualche secondo in più). Quando ho gli occhi liberi lo posso vedere inginocchiato davanti a me, in mano tiene una scatoletta.

«Jessica, sei la persona più bella che abbia mai conosciuto. I tuoi occhi così meravigliosi trasmettono calore, sicurezza e tanto affetto; hai un cuore puro e nonostante tutti gli sbagli e tutte le sofferenze sei sempre rimasta te stessa. Ti amo, nonostante tutto e per sempre» Apre la scatola e l’anello che contiene brilla alla luce del sole «Ho chiesto il permesso a Gabriele e lui ha acconsentito alle nozze, Jessica vuoi diventare mia moglie?»
 Sto per piangere dalla commozione, ma cerco di trattenermi.

«In fondo lo sono già, si tratterebbe solo di ufficializzarlo… si certo che voglio sposarti!»
Mi infila l’annello*, davvero meraviglioso, poi si alza e mi bacia.

 
 
ecco l’anello:
* http://www.google.it/imgres?start=54&num=10&hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla%3Ait%3Aofficial&channel=np&biw=1920&bih=972&addh=36&tbm=isch&tbnid=rFLVb5cLhNlr7M%3A&imgrefurl=http%3A%2F%2Fwww.alfemminile.com%2Fmag%2Flusso%2Fd5910%2Fc130230.html&docid=1k8qS-SYXcpEVM&imgurl=http%3A%2F%2Fimworld.aufeminin.com%2Fdossiers%2FD20090128%2F7-Recarlo-classici-154934_L.jpg&w=400&h=257&ei=kNu7T9qHOqaC4gSWhcDPCQ&zoom=1&iact=hc&vpx=173&vpy=679&dur=516&hovh=180&hovw=280&tx=162&ty=105&sig=100044395028789766887&page=2&tbnh=144&tbnw=186&ndsp=56&ved=1t%3A429%2Cr%3A9%2Cs%3A54%2Ci%3A88

**angolo dell’autrice**
che ne pensate di questo capitolo? Finalmente ha fatto la grande proposta ;) Non è stato dolcissimo? :3
alla prossima, grazie a tutti voi che recensite e leggete sempre ^^

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Capitolo 7
*** Matrimonio ***



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Punto di vista: Sam

Ormai è mezz’ora che continuo a rileggere il messaggio che mi ha mandato mio fratello:
Sammy oggi le farò la proposta, sono così emozionato.

Sono molto felice per mio fratello, ma la gioia non è l’unico sentimento che provo. Che razza di persona prova simili sentimenti verso la quasi moglie di suo fratello, madre dei suoi tre nipoti?!

«Sam cos’è che continui a leggere sul cellulare?»
Mi volto verso Nesha: io amo lei, è il mio unico amore.

«Niente, mio fratello si sposa»
Cerco di usare un tono euforico, voglio mascherare i miei sentimenti.

«Come? Se la sposa?»
Risponde acida, roteando gli occhi.

«Nesha, non ti ho detto tutta la verità…»
Il suo sguardo mi inchioda, non riesco a continuare il discorso. Mi siedo su una sedia, invitandola a mettersi vicino a me, cerco di prendere tempo.

«Nesha ascolta… lei non è il mostro che credi…»

«è andata via, abbandonando la sua famiglia!»

«Non è andata così! Lei è morta per salvare i propri figli e il mondo!»
Le parole mi escono da sole, non riesco a fermarmi in tempo; Nesha strabuzza gli occhi, sono sicuro che se non fosse stata seduta sarebbe caduta.

«Che? Cosa? Come?»
Sospiro, passandomi una mano nei lunghi capelli; è arrivato il momento del discorso, dio quanto ho rimandato questo momento.

«è una storia lunga… per farla breve io e mio fratello eravamo cacciatori, ma non di cervi o cinghiali, uccidevamo mostri come vampiri, demoni, fantasmi…»
Nesha scoppia a ridere, una risata isterica e nervosa.

«Mi prendi in giro?»

«No» Scuoto con forza la testa. «Questo tatuaggio è utile contro le possessioni demoniache»
Indico il mio petto, senza distogliere lo sguardo dalla mia ragazza.

«Ammesso e non concesso che questo sia vero, cosa c’entra con Jessica?»

«Mentre eravamo a caccia, abbiamo incontrato questa ragazza: orfana, sola, sconsolata… non potevamo abbandonarla, così l’abbiamo fatta entrare nelle nostre vite»

«Jessica… e poi?»

«Poi lei ha scoperto di essere molto potente, ma per sviluppare tutti il suo potenziale doveva morire per mano sua»

«Suicidio?»
Mormora Vanessa Natasha, accavallando le gambe.

«Si… spinta dalla sete di vendetta l’ha fatto, è stata avventata e sconsiderata, ma poi ha usato quel potere per salvarci tutti»
Non dico niente sulla questione di Lucifero, non è necessario che sappia le conseguenze del suo gesto.

«Ci ha salvato tutti? E come?»

«Ha usato tutto il suo potere per uccidere le più grandi minacce dell’umanità: Lucifero e Lilith»
Ometto anche la parte “Lilith-madre”.

«E come ha fatto a tornare?»

«Non lo so»
E questa volta sono sincero, fino in fondo.

«C’è altro che dovrei sapere?»
Scuoto la testa, lei annuisce e rivolge lo sguardo altrove.

Un anno dopo:


Ecco, è tutto pronto. Ho indossato il mio bellissimo vestito da sposa*, i capelli sono pronti e il trucco è sistemato. Dopo una lunga terapia sono riuscita a non avere più allucinazioni su satana, sono sana mentalmente e pronta a iniziare un nuovo capitolo delle mia vita.
Nesha e sua sorella Tessa – le mie damigelle d’onore – hanno supervisionato ogni cosa, tutto è perfetto, ed io devo preoccuparmi solo di non piangere.
Mi dicono che è il momento, tra poco entrerò in chiesa, sposerò l’unico uomo che abbia mai amato; questa è la felicità, non può essere niente altro.
Entro, preceduta da Ambra e Melissa: spargono petali di rosa davanti a me, sono così belle nel loro vestito* da farmi quasi piangere. Tutti mi guardano, ma l’unico di cui mi importa è lui: Dean, l’amore delle mia vita. Gabriele mi accompagna all’altare, fa il simbolico gesto di concedermi in sposa, poi si va a sedere. Inizia la cerimonia; arriva presto il momento delle promesse, ovviamente abbiamo scelto quelle non tradizionali. Comincia Dean:

«Jessica non ti faccio promesse, ma giuramenti: giuro di non tradirti mai, giuro di amarti sempre, giuro di esserci sempre quando avrai bisogno, giuro di darti tutto l’amore che meriti, giuro che il mio amore per te sopravvivrà anche alla morte e giuro di non abbandonarti, anche se scopriremo che aspetti altri tre gemelli»
Tutti scoppiamo a ridere, me compresa.

«Anche io avevo scelto di farti solo giuramenti, siamo proprio anime gemelle. Dean: giuro di amarti sempre, sempre di più. Giuro di rimanere sempre accanto a te, giuro di non riversare mai su di te le mie frustrazioni, giuro di non avere mai segreti con te, né dirti mezze verità. Giuro che sarò sempre una spalla su cui piangere, un gommone di salvataggio e una luce nel buio. Ti prometto, scusa non posso fare di più, di non prendermela con te quando sono indisposta…»
Altre risate riecheggiano in chiesa. Daniel, anche lui vestito elegante*, porta le fedi e finalmente arriva la parte del:

«Può baciare la sposa»
Ci baciamo, così a lungo e appassionatamente che il prete dopo un po’ si schiarisce la gola.
Andiamo in uno splendido ristorante, con una vista strepitosa sull’oceano.

«Dean»

«Si, signora Winchester?»

«Ti amo tantissimo»

«Anch’io»
Si sporge dalla sedia e ci baciamo molto allungo. Solo quando arriva il pasto, ci stacchiamo.

«Signora Winchester, ha notato come le damigelle (Nesha, Tessa, Miriam, Sofia, Veronica, Monica) ci provino con il suo testimone, Castiel?»

«Smettila con questa signora Winchester!»
Scherzo io, fingendo di essere infastidita e iniziando a mangiare un po’ di pasta.

«E comunque… lo fanno anche con il suo, signor Winchester, il caro Sammy trova pace solo con le nipotine damigelle»
Continuo, cercando di mantenere un tono da vecchia signora inglese.

«Jessica, ma ci pensi? Siamo sposati, abbiamo tre bambini splendidi e tra poco nascerà un altro Winchester!»

«Già, faccio fatica a crederci anch’io»

«Sai amore, hai organizzato tutto alla perfezione: il vestito delle damigelle* e quello delle damigelle d’onore* è molto carino, e sai benissimo che non mi intendo molto di moda. I fiori, il ristorante, le bomboniere… tutto perfetto, io non sarei riuscito a fare niente nemmeno con cinquanta cristiani a darmi una mano»
Gli sorrido, continuando a mangiare.
Quando è finito il pranzo, qualcuno gioca a pallavolo, altri a calcio, io e le mie damigelle ci sediamo tranquillamente in riva al mare.

«Facciamo il bagno mamma?»
Chiede subito Melissa, senza nemmeno aspettare cinque secondi.

«Si il bagno!»
Continua Ambra, togliendosi il prendisole che le ho portato come cambio.

«Abbiamo appena mangiato, dopo lo facciamo promesso»

Le bambine sbuffano, sedendosi l’una accanto all’altra.

«Allora Jessica… quando saprai il numero di feti?»

«Mamma cos’è un feti?»
Interviene Melissa, continuando ad accarezzare il mio vestito.

«Natasha, chiamali bambini»
Vanessa rimbecca la sorella, facendola sentire un po’ mortificata.

«Tessa non preoccuparti, Nesha non c’è problema. Mely il feto sarebbe il nome di un bimbo quando è nella pancia»
Spiegato questo, passiamo un po’ di tempo a parlare del più e del meno, mi sento molto bene con loro, l’amicizia è indispensabile proprio come l’amore.


«Okay Jessica, adesso credo sia possibile farci il bagno, così finalmente le tue bambine smettono di strapazzarti il vestito»
Esclama Miriam, alzandosi in piedi. Andiamo in riva al mare, l’acqua è fredda e non sono tipa da “buttati e nuota, così ti riscaldi”.
«Al tre»
Mi sento presa in braccio, mi volto e vedo due occhi verdi.

«No Dean, lasciami»

«Okay»
Mi butta in acqua, facendomi bagnare completamente. Quando riemergo, sento un coretto di:
«Sposa bagnata, sposa fortunata»
Mi metto a ridere, afferro Dean e riesco a trascinarlo in acqua con me. Ci baciamo, tutti iniziano a fischiare, ma in questo momento siamo solo io e lui.
 
La giornata svolge al termine, sono stanca ma molto felice.
Penso di meritarmi un po’ di felicità…

** angolo dell'autrice**
finalmente il matrimonio! che ne pensate?
ringrazio Vanessa, Tasha, Miriam... insomma tutti voi che recensite ^^

*vestito damigelle:

https://www.google.it/search?q=immagini&hl=it&client=firefox-a&hs=buW&rls=org.mozilla:it:official&channel=np&prmd=imvns&source=lnms&tbm=isch&ei=BfvYTsqsEYvfsgb-na2ADA&sa=X&oi=mode_link&ct=mode&cd=2&ved=0CBoQ_AUoAQ&biw=1920&bih=967#hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it:official&channel=np&tbm=isch&q=vestito+damigella&spell=1&sa=X&ei=id00UZy5KsjoswaP8YGgCg&ved=0CEoQvwUoAA&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&bvm=bv.43148975,d.bGE&fp=bcffefdd2d121690&biw=1920&bih=955&facrc=_&imgdii=_&imgrc=Bz533x7EdhkZPM%3A%3B62Rx9_TynsrxqM%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.makewear.com%252Fimages%252Fl%252F201104%252F13041586260.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.makewear.com%252Fit%252Fshopping-abiti-damigelle_c106%3B282%3B282

 *vestito damigelle d'onore

https://www.google.it/search?q=immagini&hl=it&client=firefox-a&hs=buW&rls=org.mozilla:it:official&channel=np&prmd=imvns&source=lnms&tbm=isch&ei=BfvYTsqsEYvfsgb-na2ADA&sa=X&oi=mode_link&ct=mode&cd=2&ved=0CBoQ_AUoAQ&biw=1920&bih=967#hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it:official&channel=np&tbm=isch&q=vestito+damigella&spell=1&sa=X&ei=id00UZy5KsjoswaP8YGgCg&ved=0CEoQvwUoAA&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&bvm=bv.43148975,d.bGE&fp=bcffefdd2d121690&biw=1920&bih=955&facrc=_&imgdii=_&imgrc=5zwMoNf1Lk4TJM%3A%3BUIimq1m6HHiy4M%3Bhttp%253A%252F%252Fdonnauniversochic.it%252Fimage%252Fcache%252Fdata%252Fdamigelle%252FFOR_711102-2-1000x1200.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fdonnauniversochic.it%252Findex.php%253Froute%253Dproduct%252Fproduct%2526product_id%253D2408%3B1000%3B1200

*vestito sposa

https://www.google.it/search?q=immagini&hl=it&client=firefox-a&hs=buW&rls=org.mozilla:it:official&channel=np&prmd=imvns&source=lnms&tbm=isch&ei=BfvYTsqsEYvfsgb-na2ADA&sa=X&oi=mode_link&ct=mode&cd=2&ved=0CBoQ_AUoAQ&biw=1920&bih=967#hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it%3Aofficial&channel=np&tbm=isch&sa=1&q=vestito+da+sposa&oq=vestito+da+sposa&gs_l=img.3..0l10.62391.64356.0.64587.10.6.1.2.2.0.151.692.2j4.6.0...0.0...1c.1.5.img.MboeTZq28Ug&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&fp=bcffefdd2d121690&biw=1920&bih=955&facrc=_&imgdii=_&imgrc=kz_d4NqVQYbUzM%3A%3B8Rr4U3pIcqoAqM%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.protagonisti.it%252Fwp-content%252Fuploads%252F2012%252F11%252Fabiti-da-sposa-taglie-forti-2.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.protagonisti.it%252Fcategory%252Fcollezione-2013%252F%3B600%3B800

*vestito Dean

https://www.google.it/search?q=immagini&hl=it&client=firefox-a&hs=buW&rls=org.mozilla:it:official&channel=np&prmd=imvns&source=lnms&tbm=isch&ei=BfvYTsqsEYvfsgb-na2ADA&sa=X&oi=mode_link&ct=mode&cd=2&ved=0CBoQ_AUoAQ&biw=1920&bih=967#hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it%3Aofficial&channel=np&tbm=isch&sa=1&q=jensen+ackles+ELEGANTE&oq=jensen+ackles+ELEGANTE&gs_l=img.3...20646.21789.4.21972.8.8.0.0.0.0.184.809.5j3.8.0...0.0...1c.1.5.img.GJ-UWEItkTQ&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&fp=bcffefdd2d121690&biw=1920&bih=955&imgrc=dJWqcaWRBtp8rM%3A%3BMJ7AiBB91xo2cM%3Bhttp%253A%252F%252Fimages.movieplayer.it%252F2008%252F04%252F21%252Fjensen-ackles-nel-ruolo-di-dean-winchester-nell-episodio-red-sky-at-morning-della-serie-supernatural-58493.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.movieplayer.it%252Ffoto%252Fun-elegante-jensen-ackles-nel-ruolo-di-dean-winchester-nell-episodio-red-sky-at-morning-della-serie-_58493%252F%253Fpersonaggio%253D35883%3B800%3B531

* Vestito Daniel

https://www.google.it/search?q=immagini&hl=it&client=firefox-a&hs=buW&rls=org.mozilla:it:official&channel=np&prmd=imvns&source=lnms&tbm=isch&ei=BfvYTsqsEYvfsgb-na2ADA&sa=X&oi=mode_link&ct=mode&cd=2&ved=0CBoQ_AUoAQ&biw=1920&bih=967#hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it%3Aofficial&channel=np&tbm=isch&sa=1&q=VESTITO+PAGGETTO&oq=VESTITO+PAGGETTO&gs_l=img.3..0j0i24.19322.21867.6.22324.16.12.0.4.4.2.265.1647.5j5j2.12.0...0.0...1c.1.5.img.H6ABeoORCws&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&fp=bcffefdd2d121690&biw=1920&bih=955&imgrc=iGzprmNU1jPVpM%3A%3BSdUbTUXVv8qphM%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.petitsora.it%252Fclassici%252Fclassici%252Fdata%252Fimages%252Fimage01.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Fwww.petitsora.it%252Fclassici.htm%3B332%3B500

*vestito Ambra e Melissa
https://www.google.it/search?q=immagini&hl=it&client=firefox-a&hs=buW&rls=org.mozilla:it:official&channel=np&prmd=imvns&source=lnms&tbm=isch&ei=BfvYTsqsEYvfsgb-na2ADA&sa=X&oi=mode_link&ct=mode&cd=2&ved=0CBoQ_AUoAQ&biw=1920&bih=967#hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it%3Aofficial&channel=np&tbm=isch&sa=1&q=vestito+damigelle+bambina%C3%B9&oq=vestito+damigelle+bambina%C3%B9&gs_l=img.3.3.0j0i24l3.46399.57671.8.57693.27.17.6.4.4.1.292.2309.8j4j4.16.0...0.0...1c.1.5.img.w0NUCElWDjg&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_cp.r_qf.&fp=bcffefdd2d121690&biw=1920&bih=955&facrc=_&imgdii=_&imgrc=GAr9inJsTMvaJM%3A%3BOwP4p7f5tcnAlM%3Bhttp%253A%252F%252Fcloud4.lbox.me%252Fimages%252Fx%252F201107%252FBOULDER---Abito-da-Damigella-Bambina-in-Raso_qnre1311645771921.jpg%3Bhttp%253A%252F%252Foccforeclosure.net%252Fabiti%252Fabiti-da-matrimonio-abiti-da-damigella-abiti-da-damigella-modesto.htm%3B1140%3B1500

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Capitolo 8
*** Epilogo ***


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(non ci credo, ecco la fine...)



«Nonna, ci racconti un’ultima storia?»

«Certo, ma che questa volta sia davvero l’ultima. Lo sapete che i vostri genitori erano proprio come voi? Anche Melissa, Ambra, Daniel e Thomas non volevano mai dormire»
La porta si apre e fa capolino Dean, accompagnato da un bastone.

«Nonno! Raccontate una storia insieme, ti prego»

«Guarda questa stanza Jess, nove bambini splendidi. Quattro figli ci hanno dato nove nipoti; quando vi guardo mi si riempie il cuore di orgoglio»

«Anche a me tesorini miei, vi amo tantissimo. Ti ricordi Dean quando Ambra, Melissa, Daniel e poi Thomas erano piccoli? Eravamo proprio in questa stanza, su queste sedie e raccontavamo loro molte storie e...»

«E noi eravamo giovani»
Conclude mio marito, toccandosi la schiena.-

«Raccontate!»

«Siediti Dean, raccontiamogli la storia che non hanno mai ascoltato»

«Quella?»
Annuisco e gli do un leggero bacio, prima di iniziamo a raccontare. Ci teniamo per mano, sento una scossa lungo il corpo, come la prima volta che l'ho sfiorato.
L'amore, quello vero, non invecchia mai...


**angolo dell'autrice**
sto piangendo, non ci credo: è finita ç_ç

Ringrazio di cuore Vanessa e Miriam, le prima a recensire e a darmi forza
A pari merito Tasha: in breve tempo sei diventata più che una semplice lettrice, sei una amica <3
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito in questa lunga f f, ma anche quelli che per qualche motivo non lo fanno.
Grazie a tutti!




E DOPO MOLTO TEMPO L'HO CONTINUATA, QUESTA STORIA MI TRASMETTE TROPPE EMOZIONI PER LASCIARLA PERDERE  

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