Loving you is a suicide.

di sandyshair
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Hey, be careful. ***
Capitolo 3: *** -It's 10,00 £ ***
Capitolo 4: *** Only if you give me a kiss. ***
Capitolo 5: *** -Who the fuck is that leech?- ***
Capitolo 6: *** -I'll be right (first part) ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


Nessuno avrebbe mai potuto credere che quel piccolo corpicino fosse stato popolato da così tanta insicurezza.

Sulle sue piccole e fragili spalle sgorgavano i suoi lunghi e biondi capelli, che terminavano in una scia di riccioli.

Indossava un piccolo vestitino color salmone che le arrivava fino alla caviglia. 

Il suo bacino era cinto da uno spago dello stesso colore che all'indietro era legato in un fiocco.

Due piedini nudi trabbalavano su una vecchia sedia di paglia che quasi cadeva a pezzi.

La piccola Sandy osservava incredula fuori la finestra della sua cameretta un ragazzino che correva per il prato della casa di fronte alla sua.

 

 

*dodici anni dopo* 

 

Erano cambiate così tante cose. 

All'età di sette anni Sandy si trasferì salutando la sua vecchia città una volta per tutte. 

Oggi, dopo ben dodici anni Sandy era ritornata in quel posto, popolato da così tanti ricordi, così tanti che non ne ricordava a malapena uno, o due.

Uno di questi erano i giochi che svolgeva nella sua cameretta.

Era una bimba così svitata all'epoca...

ed anche fottutamente sola.

Sandy finalmente si svegliò dai suoi pensieri, e si rese conto che si trovava proprio davanti lo specchio, mentre sua madre le accarezzava con delicatezza i capelli color biondo cenere.

Le stampò un bacio sulla guancia piena di lacrime che le finirono accidentalmente all'interno della bocca e corse sù per le scale. 

Era appunto giunta nella sua vecchia stanza...i suoi ricordi erano per lo più legati a quel luogo.

Le pareti erano sempre tappezzate dei suoi disegni, anche la sedia di paglia che aveva costruito con suo padre era rimasta al medesimo posto.

Sandy non potè evitare di andare davanti la sua finestra, tutta sporca ed appannata.

Passò il palmo della mano su di essa tossendo per la polvere che le aveva circondato il viso. 

Adesso riusciva finalmente a vedere tutto, senza doversi aggrappare a qualunque cosa.

Un ragazzo uscì dalla porta della casa di fronte... così come in un film a Sandy venne in mente LUI.

Quel ragazzo che vedeva ogni giorno così felice, così spensierato, ma soprattutto così LIBERO.


Hi to every1 ! 
Okay, ho finalmente avuto il coraggio di pubblicare la mia prima FF. 
Questo è solamente il prologo, quindi voglio lasciarvi 'fantasticare' sul viso di Sandy prima di descriverlo bene nel prossimo capitolo...
Ma soprattutto: chi è il misterioso ragazzo ? 
*Lo scoprirete nella prossima puntata di... A TUTTO...REALITY...*, no vabbeh, lasciatemi una piccola recensione e se volete scrivetemi un po' di Sandy e del ragazzo, mi farebbe un immenso piacere!
xx, Sandra.



 

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Capitolo 2
*** Hey, be careful. ***


Il ragazzo si avvicinò ad una macchina situata proprio nel suo giardino.
Indossava degli occhiali da sole della rayban e dopo qualche acrobazia con le chiavi salì in macchina e se ne andò.
 
Era passata circa una settimana dal trasferimento ed a Holmes Chapel regnava la pioggia.
Stava quasi per iniziare l'estate e il clima non era certo dei migliori! 
Sandy era sdraiata sul suo letto, sperando nel ritorno di quel ragazzo. 
Ecco una sgommata e tante risate succedute a quella.
Probabilmente era ritornato! Quel triste momento fu interrotto dalla voce di qualcuno. 
 
-Sandra Thompson, vieni subito in cucina! Non ti muovi da giorni da quella camera!- quella era di sicuro mia mamma. 
La consideravo quasi un angelo sceso dal paradiso qui per aiutarmi, se non ci sarebbe stata lei sarebbe stato tutto così osceno.
Mia mamma, Carey, era una donna giovane dal viso sottile e leggermente rugoso, gli occhi di un verde profondo e i capelli color biondo cenere.
Io avevo chiaramente preso tristemente preso il colore degli occhi da mio padre, Daniel Thompson, 45 anni, occhi neri e profondi, capelli neri con qualche ciuffo argentato e un viso dal gentil uomo.
Mio padre lavorava solo fino l'una del pomeriggio, quindi trascorrevo tanto tempo con lui.
Mi consideravo davvero la ragazza più fortunata del mondo siccome non tutte le ragazze passavano la giornata con il proprio padre.
Quando finalmente mi svegliai dai miei pensieri, scesi rumorosamente le scale e arrivai in cucina, da mia madre.
-Ma che fine avevi fatto?!- mi chiese accarezzandomi leggermente la guancia rosata.
-Stavo...pensando...- 
-Tesoro, senti, ci trasferimmo in California per farti conoscere nuove persone, ma non siamo riusciti in questa impresa...Sono sicura che tu debba trovare un amico da sola. Quindi adesso vestiti, lavati, fa qualcosa, ma SCENDI. Hai bisogno di conoscere qualcuno.-
Le sorrisi, anche se un po' infastidita. 
Ero una persona molto riservata, odiavo quando qualcuno mi obbligava di fare qualcosa, ma mia madre aveva chiaramente ragione.
Andai sotto la doccia, uno schizzo caldo d'acqua percorreva la mia schiena.
Dopo aver finalmente finito di insaponarmi e sciaquarmi andai in cameretta ed aprii uno dei mille scatoloni che erano posti ancora sotto il mio letto.
Siccome uscii il sole decisi di vestirmi leggera!
Indossai un paio di pantaloncini a vita alta leggermente strappati qui e lì, una semplice maglietta bianca e larga che infilai nei miei shorts e un paio di converse bianche (che bianche più non erano).
Mi truccai leggermente con un po' di mascara.
Prima di uscire mi guardai allo specchio.
Vedevo una ragazza insicura, mai felice di se stessa. 
Un viso leggermente abbronzato che era contornato da capelli color biondo cenere lisci, tanto che non avevano bisogno di una passata di piastra.
Occhi color nero pece, delle labbra a forma di cuoricino e un corpo che veniva odiato.
Ero una ragazza normale per la mia età, tutte invidiavano il mio corpo.
Forse era per questo che non ebbi mai l'occasione di avere un'amica, o un amico.
Tutti mi prendevano per svitata da piccola, perché mi creavo mille amici immaginari per nascondere la mia solitudine.
Mi accorsi che per l'ennesima volta mia madre mi accarezzava i capelli.
Quando lo faceva mi sentivo in un altro pianeta, mi addormentavo e dicevo praticamente addio a questo mondo.
-Buona fortuna tesoro- mi disse la donna dietro di me.
-Grazie mamma, ti adoro- 
L'abbracciai leggermente e lei mi infilò una banconota nella tasca posteriore degli shorts.
Uscita da quella porta infilai le cuffiette collegate al mio blackberry e iniziai a correre.
Dopo un paio di metri mi andai a schiantare contro il corpo di qualcuno.
-Ehi, sta' più attento- furono le uniche parole che mi uscirono.
-Sta attenta a te signorina ! Sai che non è questo il modo di parlare?!- 
Alzai lo sguardo dal suolo e vidi gli stessi ricci che non vedevo da una settimana.
Cavolo, ecco il sudore, lo sapevo. 
Sapevo che quando finalmente lo avrei incontrato mi sarei ridicolizzata!

Ehi guys !
Finalmente Sandy-LaSolitaria (?) ha incontrato il suo amoruccio:3
No davvero, credo che voi abbiate capito chi è il riccioluto.
Nei prossimi capitoli Sandy incontrerà mano a mano gli altri ragazzi, ce ne saranno delle belle quindi DAI, recensite.
Continuo almeno ad una recensione, okay ?

See you soon, Sandra. 
(Perdono per i pochissimi dialoghi, ma la storia deve ancora cominciare del tutto)

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Capitolo 3
*** -It's 10,00 £ ***


Presi una mia ciocca di capelli che mi ronzava sul viso e la spostai delicatamente dietro l'orecchio destro.
Il riccio rideva, quasi come se fosse una presa per i fondelli.
-Senti riccio...- oh cavolo, ecco che mi ridicolizzo sempre di più, l'ho chiamato riccio... -uhm, senti tizio, se ti faccio ridere, puoi anche andare via- 
Lui mi guardò inizialmente stranito, non sapevo cosa stesse facendo ma si avvicinava sempre di più al mio viso...
-Oh, ma tu sei quella che mi spia!- 
Oh mio Dio. Cavolo, se n'era accorto ?! 
-Ahahahahahah...- perché stavo ridendo ?! -Oh, caro. Ma ti senti così tanto importante da essere SPIATO? Non ti ho mai visto, da nessuna parte quindi adesso evita di fare il fighetto.-
Mi guardò, mi sorrise e si allontanò. 
-Ehiii! Ehi tu, non puoi andartene senza rispondermi!- 
Ormai se n'era andato...
Ero felice, ma non avevo ancora scoperto quale fosse il suo nome.
Cacciai dal retro dei miei pantaloni una banconota da 20,00 £ e decisi di andare a fare un po' di shopping.
Avevo appena acquistato due paia di shorts, e con i soldi rimanenti avevo voglia di andare da Zara. 
 
Entrata lì andai subito a dare un'occhiata alle t-shirt. 
Adoravo Zara, e la maggior parte dei miei vestiti provenivano da quel negozio.
-Le serve aiuto?- un brunetto, col viso di un color ambrato e degli occhi scuri, quasi come i miei guardavano il pavimento.
Forse era anche più interessante del mio viso.
-Hmm, piacere. Sandy- gli sorrisi.
Lui finalmente mi degnò di uno sguardo, e mi sorrise per pochi attimi, che sembrarono infiniti.
Il suo sorriso era così...perfetto.
-Io sono Zayn, piacere. Dicevo...ti serve aiuto ?- adesso le tue scarpe sono più interessanti di me, eh signor Zayn ?
-Ahw, no. Ho scelto. Prendo questa!- adesso anche io guardavo imbarazzata le mie scarpe, in quel buio intravedevo le mie belle converse.
-Okay. Vieni con me alla cassa.- 
 
-Fanno 10 £- 
-Okay, grazie tante!- 
 
Tornai a casa molto delusa. Avevo incontrato due ragazzi stupendi e non avevo neanche il loro numero. 
Uno era un vanitoso riccio che pensava di essere il ragazzo più bello al mondo, l'altro non mi pensava nemmeno e ricordavo a malapena in suo nome.
Raian, Zaran ? Com'era ?
*driindriin*.
Il cellulare di casa suonava, erano appena le 10.28 e non c'era ne mia madre, e tanto meno mio padre.
Mia madre era di sicuro andata a fare compere, mentre mio padre era a lavoro.
-Ma chi diavolo è?!- cavolo, ero finita davvero nella merda, parlavo da sola. 
Presi di fretta il telefono, prima che quella persona tanto fastidiosa si arrendesse.
-Pronto? Chi è?- 
-Ciao Sandy, sono...- 


WELCOME IN ITALY JUSTIN DREW BIEBER!
Innanzi tutto ho voluto dare il benvenuto a Bieber anche se non sono una Belieber.
A voi piace Bieber ?
Comunque, parliamo del capitolo. 
Harold si sta facendo conoscere, il suo carattere da bastardo poi?! *U*
Questo ragazzo è la dolcezza assoluta.
Comuuuuunque, è anche comparso Zayn. 
Awwwww. Che figa Sandy che non viene cagata ne da Harry ne da Zayn.
Che ne dite di questo capitolo ? L'ho trovato abbastanza scontato, ma comunque si va avanti uu.
VI RINGRAZIO TANTO PER QUESTO: 


Sandra!

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Capitolo 4
*** Only if you give me a kiss. ***


-Pronto? Chi è?- 
-Ciao Sandy, sono Zayn-
-Z-zayn?! Aspetta ma come cavolo fai a sapere il mio numero... e... aspetta. Tu stai chiamando dal MIO cellulare?!-
-Ehi, ehi calma. Mi fai parlare?!-
-Si, va bene, scusa-
-Allora, io ho il tuo blackberry sicco...-
-COSA COSA COSA?!-
-Ehi, allora?! Fammi parlare. Ho il tuo blackberry, ti sarà caduto da mano o dalla tasca mentre stavi alla cassa. Potremmo vederci oggi, magari te lo posso ridare.-
-Certo, che ne dici di venire a casa mia?- 
 
Dopo aver spiegato a Zayn dove si trovava casa mia  si fecero le 10.43, e decisi di approfittare di quel silenzio. 
Mio padre era ancora a lavoro, mentre mia madre era di sicuro scesa a fare compere.
Sempre di corsa, salii le scale ed entrai nella mia stanza e cacciai da sotto il letto ancora pieno di scatole, la mia chitarra.
Era di legno chiaro e sul retro era incisa la scritta 'LET IT BE', lascia che sia.
Iniziai a giocherellare con le corde, producendo dei suoni strani, ma anche rilassanti.
Ovviamente, in quella casa il silenzio durava poco. 
Ecco un rumore, era una pietra, sembrava quasi che si schiantasse verso il vetro della mia finestra. 
Decisi di aprirla, e vidi un paio di occhioni verdi fissarmi. 
-Mi fai entrare ?- mi sorrise.
Scesi velocemente le scale, aflitta da milioni di curiosità.
Perché il mio vicino-riccio era lì, ma soprattutto 'perché voleva entrare?!' 
Aprii la porta il più velcomente possibile. 
-Uhm, che ci fai qui riccio?-
-Ormai non dovrò più farci caso, quello è il mio soprannome- mi sorrise.
-Esatto. Ma prima rispondi alla mia domanda!- 
-Ti spiegherò dopo, potrei prima andare in bagno?- Prese uno dei tanti ciuffi che mi coprivano il viso e lo spostò, come sempre sorridendomi.
-Certo, sali le scale, è l'ultima stanza a destra- 
-Grazie vicina- mi fece un occhiolino.
Non sapevo il suo nome, ma già mi infastidiva parecchio quel ragazzo.
Ritornai alla mia postazione sul letto, con la mia stupenda chitarra tra le mani, e iniziai a suonare 'Let it be', adoravo quella canzone.
-Wow, suoni anche la chitarra?-
-Beh, si, tu suoni qualche strumento?-
-Oh, no. Mi piacerebbe molto imparare, pero'.- mi fece un occhiolino.
-Scusa, ci staresti provando con me ?- 
Lui si mise a ridere come un pazzo. Che cavolo avevo detto di male?!
-Beh, allora, ti andrebbe di imparare?- sapevo già che cosa fare, volevo vendicarmi un pochino.
Mi fece segno di si con la testa riccioluta e si sedette sul letto.
-Oh, no siediti su quella sedia-
Fece di nuovo segno di si, provocando un terremoto nei suoi capelli.
-Puuum- 
Cadde a terra con il sedere.
Iniziai a ridere come una pazza, inseguita dalla sua risata.
Mi fermai. Perché cavolo rideva?! Perché non era arrabiato con me?!
Mi buttai sul letto e lui iniziò a farmi il solletico. 
Una cosa che soffrivo esageratamente era proprio il solletico.
-R-r-ahahah Riiicciooooo, smettila!-
-Solo se mi dai un bacino- 
-M-ahah-uoviti!- 
Si scollò da me e ci sedemmo entrambi sul letto a gambe incrociate.
-Allora, facciamo un gioco- mi disse il riccio -Facciamoci delle domande, solo per conoscerci meglio.-
-Okay, comincio io!- mi sorrise -Per prima cosa: dimmi qual è il tuo nome, se no continuerò a chiamarti riccio a vita- 
-Harold, per gli amici Harry-
-Okay, Harold- 
-Noi non siamo amici?- mi fece la faccina da cucciolo, era così carino.
-No che non lo siamo! Non sai neanche come mi chiamo!- gli feci la linguaccia.
-Allora...come ti chiami tu signorina?- 
-Sandra, Sandy per gli amici.- gli sorrisi.
-Certo, Sandra...- cercò di fare il serio ma non ci riuscì, chiaramente.
-Se io ti chiamo Harry, tu mi chiami Sandy, è chiaro?-
-Si, va beh...- mi disse un po' deluso. 
-Mi devi ancora spiegare il motivo per il quale ti trovi qui- gli dissi.
-Oh, si, giusto! Mi sono dimenticato le chiavi in casa, ti starai chiedendo se ne ho altre. Beh, no. Mia madre è partita a Londra e tornerà solo giovedì, quindi non so dove andare- mi lanciò un'occhiata.
-Harry, ti farei rimanere qui, ma solo per una notte. I miei genitori sono molto...come dire... all'antica- 
-Oddio, grazie Sandy- mi baciò la guancia, che diventò subito rosso fuoco.
*DINDON*
-Vado ad aprire- mi sorrise. 
-Chi è?- 

HI! 
Ciao ragazze (ragazzi, se ce ne sono)!
Ieri, come avete visto ho scritto un capitolo veramente osceno, quindi spero che questo vi piaccia:3 
Come state ? Io ho un mal di testa incredibile, ma si va avanti!
Vi avviso che continuo solo con due recensioni, quindi susu :))
Love ya, Sandra
PS. Mi scrivete in una recensione il vostro nick di twitter? Così vi avviso quando pubblico il capitolo uu. 

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Capitolo 5
*** -Who the fuck is that leech?- ***


Ebbi un improvviso blocco al cuore.
Non volevo restare in casa sia con Harry che con Zayn.
-Sono io tesoro, aprimi- era mia madre.
Aprii immediatamente la porta e l'abbracciai forte appoggiando la mia testa sulla sua spalla, lasciandomi cullare.
-Tesoro che succede? Da dove esce tutta questa dolcezza?-
Stavo appunto per risponderle quando sentii il rumore di un paio di converse bianche avvicinarsi, accompagnate da uno stupendo profumo.
Era il riccio, cioè Harry. 
-Salve- disse a mia madre porgendogli la mano.
Mia madre gli sorrise prese la mano ma lo tirò verso di se stringendolo in un abbraccio, anche lui poggiò la testa riccioluta sulla spalla di mia madre, ma questa volta su quella sinistra.
-Ma tesoro, tu sei il figlio di Anne?! Quanto sei cresciuto, e quanto sei bello!-
Harry le sorrise, e mia mamma lo prese come un si. 
-Beh, e cosa ci fai qui? Stai insieme alla mia bambina?- le feci un occhiataccia e Harry iniziò a ridere divertito.
-Oh, no. Siamo solo amici, ci siamo conosciuti oggi e...le volevo chiedere un piacere- 
-Dimmi pure caro mio!- mia madre era stranamente attratta da quel ragazzo, come se lo conoscesse da un'intera vita. 
-Mia madre è partita per Londra e quando stamani sono uscito ho dimenticato le chiavi sul tavolo e non ne ho altre, quindi, le vorrei chiedere...-
Neanche il tempo di finire che mia madre si era già fiondata sul riccio per abbracciarlo -Certo che puoi rimanere tesoro! Anne quando tornerà? Non vedo l'ora di rivederla! Non ci sentiamo da una vita.-
-Oh, tra una settimana!- le disse con un sorriso capace di sciogliere tutti i ghiacciai del polo nord
-Allora rimani tutto il tempo che vuoi! Tesoro- si rivolse a me questa volta -Dormirà nella tua stanza, tanto tu hai un letto enorme a due piazze, ci entrerete benissimamente entrambi.-
-Ma, mamma- la implorai facendo la faccia da cucciolo, che non funzionò affatto siccome con il dito puntò le scale, quasi come una statua.
Mi avvicinai ad Harry, lo superai e lo guardai mentre si sghignazzava dalle risate.
Arrivati entrambi al piano di sopra cacciai le nuove lenzuola e le buttai su Harry che sbuffò.
-Ma io sono solo l'ospite- e mi fece il labbruccio a cui io diedi un leggero schiaffetto.
 
 
Dopo esserci rincorsi e aver fatto la lotta con i cuscini io e il riccio eravamo praticamente esausti e ci sdraiammo sul letto.
-Allora, stasera che pensi di fare?- mi chiese.
-Oh, dormire?- una risata si unì al silenzio straziante di quella camera.
-Stai scherzando vero?!-
-Ho mai scherzato con te?- mi piaceva sfidarlo, mi piaceva vederlo ridere. 
-Beh, ora che ci penso... no. Comunque, se non hai in serbo niente, ti porterò in un bel posto, vestiti sexy, mi raccomando-
Gli diedi un piccolo colpetto sulla spalla che lui ricambiò.
-Daii Harry, dimmi dove andremo. Sono troppo troppo curiosa.-
-Ehi, frena la tua curiosità babe- e se ne andò, lasciando un vuoto in me stessa. 
Che idiota quel riccio. 
 
-Tesoro, ti vogliono a telefono!- era mia mamma, e al telefono era di certo Zayn.
-Arrivo!- 
La situazione nella cucina era questa: mia madre cucinava, Harry era seduto a tavola e leggeva una rivista per donne. 
Mia madre mi passò il telefono e mi posizionai proprio dietro Harry, accarezzandogli i ricci.
-Pronto?- si, era proprio la sua voce, leggermente rauca e pacata. 
-Zayn? Come va?- sentii delle voci femminili di sottofondo.
-Ciao Sandy ! Senti, possiamo vederci tra una mezzoretta al parco?-
-Certo, a dopo- 
-Senti ti dispiace se...- ormai era troppo tardi, ero salita per cambiarmi, non volevo presentarmi conciata così.
Indossai un paio di pantaloni molto leggeri a righe nere e bianche verticali e una semplice maglietta bianca, non mi piaceva andare troppo nell'occhio.
Perché certe ragazze non evitavano nel farlo? Ognuna di noi e bella, anche senza trucco, dobbiamo semplicemente aspettare il ragazzo che ci amerà per ciò che siamo.
 
-Mamma, io scendo, torno subito- 
Eccomi circondata dalla semplicità di quella cittadina.
Holmes Chapel era davvero una bella città, diciamo che mi era mancata.
Mi fermai davanti una fontana imponente e mi sedetti, circondata da anziane che gettavano molliche di pane, giovani coppie che scambiavano effusioni d'amore.
In lontananza mi si avvicinava una figura mascolina, era Zayn probabilmente.
Al suo braccio, quasi come una sanguisuga, c'era una ragazza, probabilmente era più piccola di noi.
-Chi cazzo è quella sanguisuga?- pensai.
Quando finalmente eravamo vicini, quasi sgarbatamente, mi baciò sulle guance. 
-Ciao bellezza! Non vi ho ancora presentate?! Beh lei è...-


CIAO BELLEZZE !
Come va la vita? Da me la scuola è finita, anche se non ci vado da giovedì, ma non sapevo che scrivere quindi...
A voi? Come procede la vita? :3
Allora, questo è solo un capitolo di passaggio, siccome oltre a scoprire chi è la 'saguisuga' ci sarà la serata con Harry. 
Che ne dite di questo capitolo? Non vedo l'ora di iniziare DAVVERO la storia.
Grazie a tutti quelli che recensiscono, o anche che leggono la storia, sappiate che rendete le mie giornate nettamente migliori.
See you soon.

PS. Si continua a 3 recensioni c: 

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Capitolo 6
*** -I'll be right (first part) ***


-Ciao bellezza! Non vi ho ancora presentate?! Beh lei è mia sorella, Waliyha!- mi sorrise.
Adesso che ci pensavo erano davvero molto simili, entrambi abbastanza scuri di pelle, capelli scuri e occhi color cioccolato.
Waliyha abbracciò leggermente il fratello che le baciò il capo.
-Beh, ecco il tuo cellulare- mi porse il mio blackberry, era perfettamente identico a prima, forse anche più interessante dopo aver saputo che fosse stato nelle sue grinfie.
-Grazie tante- mi sorrise, ecco un colpo al cuore.
Era così bello il suo sorriso, così smagliante, così contagioso. 
Avrei voluto tenerlo sempre al mio lato, in modo che nelle giornate buie come un sole avrebbe oltrepassato ogni nuvola per arrivare da me.
-Zayn, prendiamo un gelato? Ti prego, ti prego!- 
-Va bene Wali!- Zayn passò la sua mano davanti il mio viso quasi addormentato, come un radar e mi disse -Terra chiama Sandy, Terra chiama Sandy- gli presi la mano e la portai verso il basso ma lui la impugnò, e mi prese delicatamente per la mano.
-Allora, andiamo tutti e tre a prendere il gelatino! Yeahhh!- Zayn strinse Waliyha in un abbraccio e successivamente anche me.
Sentivo le guance scoppiare. 
-Sandy, che gusto preferisci?- 
-Ohw, gradirei cioccolato e vaniglia, grazie!- strinsi il suo corpo muscoloso con il mio.
-Wali, vedi? Ha i tuoi stessi gusti!- 
La ragazza mi si avvicinò, tra il suo braccio strinse le mie spalle e dopo esserci un po' allontanate mi disse -Noi due saremo grandi amiche!-
Dopo aver passato un'oretta tra le battutacce di Zayn e le rivelazioni tra me e Waliyha decisi di tornare a casa.
 
-Madre, sono ritornata- appoggiai il mio cellulare sul tavolino del soggiorno e mi buttai a peso morto sul divano, senza essermi accorta di aver schiacciato, qualcosa, o meglio qualcuno.
-Aush- un piccolo gridolio di dolore proveniva dal corpo sottostante al mio, abbastanza muscoloso, mi ritrovai faccia a faccia con degli occhi color cielo, un viso beffardo e dei capelli castani che incorniciavano quel che si poteva chiamare perfezione.
-Ciao principessa!- mi disse.
-C-ciao...- le mie guance erano improvvisamente calde, come la lava.
-Wow, qui sta per nascere una nuova coppia!- i suoi ricci inimitabili si avvicinavano a noi.
Mi resi conto che il mio corpo era ancora coricato su quello di quella sottospecie di angelo sceso sulla terra.
-Oh Harold, vorrei farti tanti applausi...- notai il suo viso compiaciuto -Ma con la tua faccia in mezzo! Idiota che non sei altro!- 
Scoppiarono entrambi in una sonora risata che fu interrotta dalla voce di mia mamma, che ci chiamava per pranzo.
-Ciao pà, scusa, non ti ho salutato- lo abbracciai da dietro. 
Dopo aver assaporato le deliziose pietanze di mia mamma decisi di scegliere cosa indossare.
Optai per un vestitino bianco.
 
Erano le nove e mezza quando un rumore interruppe quel silenzio monotono.
-Oh, Harry, sei tu, mi hai fatto prendere un colpo!- non disse niente, semplicemente mi squadrò da testa a piedi, e mi prese sulle spalle.
Sentivo il cuore salire in gola, non avevo mai visto quel lato di Harry, quel lato dolce, che ti sapeva far morire, resuscitare e ancora morire con pochi gesti.
Ci ritrovammo su un motorino -Stringiti forte a me- mi disse.
Mi sentivo quasi in una fiaba.
Non mancava proprio nulla: c'era un cavallo, una principessa forse innamorata e un principe spettacolare.
In men che non si dica ci ritrovammo in un parco, proprio davanti un ponte su un lago, illuminato da mille candele profumate.
Mi sfilai i tacchi e andai in fondo a quel ponte, sedendomi e mettendo i miei piedi a mollo.
Successivamente mi seguì Harry, mi accarezzò i capelli.
-Torno subito- mi sussurrò all'orecchio.
Sentii i suoi passi allontanarsi e il mio cuore ristringersi. 
 
POV HARRY.
Era così bella, speciale. 
Aveva quel qualcosa che la rendeva perfetta, e nascondeva i suoi innumerevoli difetti.
L'avevo lasciata sola senza un perché, avevo bisogno di chiarimenti.
L'avrei dovuta baciare? In quel momento seppi solo che volevo vederla felice, lasciai in quel posto buio i miei pensieri e salii sulla barca che avevo acquistato, per andare da lei.
 
POV SANDY.
Ecco, sapevo che il mio principe sarebbe ritornato, questa volta al di sopra di una stupenda barchetta.
Mi porse la sua mano e con rapidità salii al di sopra di quella barca con i piedi nudi.
Faceva freddo, ma per la prima volta non mi lamentai, perché lui se ne accorse e mi abbracciò.


HI GIRLS ! 
Innanzitutto scusatemi per il ritardo, ieri ho avuto tanto da fare e anche oggi quindi mi ritrovo a pubblicare solo adesso.
Questo episodio a me piace molto, la 'sanguisuga' in realtà non è tanto cattiva, visto?!
Zayn è un grande e poi la dolcezza di Harry che esce da tutti i pori?!
Quanto amore, diamine!
Spero tanto che piaccia anche a voi, perché ci ho lavorato tanto:3

SEE YOU SOON, Sandra

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