Lettere da un cuore che ha voglia di amare

di InsaneMind
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione ***
Capitolo 2: *** Capitolo 01: Risveglio ***
Capitolo 3: *** Capitolo 02 : Da: Lettere che mai leggerai ***
Capitolo 4: *** Capitolo 03: Da: Lettere che mai leggerai ***
Capitolo 5: *** Capitolo 04: Da: Lettere che mai leggerai ***
Capitolo 6: *** Capitolo 05: Da: Lettere che mai leggerai ***



Capitolo 1
*** Prefazione ***


Cari lettori, care lettrici

come avrete notato-mi auguro-questa è la seconda storia che scrivo. Appena ho scoperto questo sito mi son subito precipitata, morivo dalla gioia di poter iniziare a scrivere, a condividere i miei pensieri.
Amo molto scrivere anche se mi rendo conto che alcuni discorsi sono molto noiosi e confusi.


Sarei grata a voi tutti se ad ogni capitolo da voi letto, lasciaste un piccolo commento, giusto per farmi un'idea, per ricevere critiche, ma soprattutto consigli.

Mi auguro di portare a termine un buon lavoro, non tanto per avere persone che mi seguano man mano che scrivo ma, bensì, per riuscire a portare a termine qualcosa da sola, per dar vita e ''forma'' ai miei pensieri, alle mie idee.
Per qualsiasi chiarimento, informazione, ecc contattatemi senza problemi!
Un caro saluto a voi tutti.

InsaneMind

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Capitolo 2
*** Capitolo 01: Risveglio ***


Risveglio.
Guardava il cielo oscuro dalla sua finestra sul tetto, immaginando di poter essere libera, di poter realizzare i suoi sogni, di poter vivere una vita senza dover star continuamente a pensare alla sofferenza che si portava dentro.

 
 Gli oscuri pensieri che ogni giorno la divoravano dall'interno cominciavano a farsi spazio nella sua mente. Si sentiva così sola: sola con quei pensieri così strazianti che non riusciva a confidare a nessuno. Nonostante si trovasse in quel posto che da lei era considerato come un rifugio, un luogo  quasi sacro, sentiva un profondo sentimento di rabbia misto a un pizzico di solitudine che iniziava a crescere a dismisura. Aveva bisogno di parlare con qualcuno perché per la prima volta dopo tanto tempo stava cominciando a sentirsi di nuovo così abbandonata. Prese il telefono che aveva lasciato sul comodino affianco al suo letto prima di cadere in un leggero e tormentato sonno, per vedere se c'era qualche messaggio ma nulla, solo uno sfondo bianco con scritto l'ora e la data esatta di quel giorno. Erano le 03.14  e come ogni dannatissima notte era di nuovo sveglia, circondata solo dal buio e dalle sue paure che col passare dei secondi prendevano il sopravvento nella sua mente. Si rallegrò pensando che era ancora notte, ovvero il suo momento preferito di tutta la giornata perché anche se si trovava da sola in quelle quattro mura, rinchiusa e lontana da tutto ciò che invece poteva renderla felice, senza nessuno che potesse farle pesare ogni minima cosa, lì si sentiva al sicuro, come in un piccolo rifugio.
Dopo aver rimuginato a lungo su ciò che le si annidava nella mente, decise di riaddormentarsi e si lasciò accarezzare dal dolce abbraccio del sonno.

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Capitolo 3
*** Capitolo 02 : Da: Lettere che mai leggerai ***


Da: Lettere che mai leggerai
 

Dio, assolvimi da questa pena, troppo grande, insostenibile per uno scricciolo come me, ovunque tu sia, ti prego, assolvimi dal vivere  questa vita.
 

Assolvimi da quella continua ossessione di renderti una mia priorità, di farmi dipendere completamente da te.
Da quell'assillante voglia che ogni giorno covo dentro me nel poterti vedere per poter scambiare almeno due parole ed arricchirmi allo stesso tempo nel sentire la tua soave e dolce risata che continuamente mi regala istanti di sollievo e beautitudine: ha il dono sublime di farmi vivere, anche se per pochi istanti, nel paradiso. Ma non il paradiso di cui tutti parlano continuamente per aggrapparsi alla speranza di una vita migliore, senza sofferenza, per ritrovare tutte le persone che hanno perso.

Mi sento costante inferiore,indegna di poter passare del tempo con te facendotelo sprecare anche se quando accade, oltre alle insopportabile idea di sentirmi  al disotto  delle tue aspettative, idea che ogni giorno si fissa nella mia mente come un chiodo fisso, viene alternata con un baratro di luce: un'emozione così intensa, così gioiosa che mi sento felice quando i nostri sguardi si incrociano, quando mi cerchi anche per dirmi la cosa più banale. 
 
Esco dall'inferno che sono costretta a vivere per la maggior parte del tempo, vedendo anche gli spiragli del paradiso grazie a te.
 
Pensare a quanto mi fai stare bene, quante emozioni calde mi fai provare, sono come vetri nella mia pelle.
Sanguino.
Quel senso di inferiorità mi stritola, non mi lascia in pace. Provo moltro ribrezzo, invidia, nel vederti  abbracciare  le  tue  amiche, nello starci vicino a parlarci, nel condividere qualcosa. Capisco quanto necessito della tua presenza, di  quanto  io  ho   bisosgno  di  te, perché solo con te riesco ad affrontare il mondo, e forse un giorno riuscirò anche a sconfiggerlo, ma ci riusciremo insieme.

Non ho più le forze, me le hai assorbite tu.

 
Quella continua voglia di stringere le tue mani nelle mie, di rientrare a casa la sera col tuo profumo nei miei vestiti, mi fa letteralmente  impazzire.
 
Quella voglia di correre da te, stringerti e dirti quanto bene mi fai, quanta forza mi dai quando insieme per affrontare il futuro,
il passato, tutti. 
 
 La voglia di urlarti quanto sei stato e quanto sei importante mi strazia.



Perdonami se non sono più così forte.
  

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Capitolo 4
*** Capitolo 03: Da: Lettere che mai leggerai ***


Da: Lettere che mai leggerai.

Seconda lettera



 

Quando tutti si sentono così soli, oppressi, senza speranza, è quello il momento in cui tutto si risveglia, tutto ricomincia, 
tutto riprende il suo corso anche se non siamo noi a volerlo, anche quando non abbiamo la forza di rialzarci.
Ci sentiamo così spiazzati, abbandonati. Ma è solo un incubo o siamo così realmente soli?
Lungo il mio cammino ho perso la fede insieme a ciò che ho reputato importante per la mia formazione, coloro che mi davano un aiuto per rimanere sempre in piedi. La speranza che ho nutrito in tutti questi anni cercando di poter ricominciare, di poter dire 'Anche io sono riuscita a rialzarmi' mi ha consumata.
Solo tu sei stato in grado di aiutarmi.


-Portami di nuovo alla realtà solo come tu sei riuscito a fare fino ad ora.
Torna da me, stringimi forte e non lasciarmi più.
Stringimi forte e fammi mancare il respiro, ma cosa più importante fammi sentire viva.
Fa' sì che l'unico odore che sento sia quello della tua pelle.
Fammi risalire in superfice non lasciarmi affogare in questo mare di solitudine.
Ci hai mai pensato che dopo tutti questi anni saremmo arrivati ad oggi?
E ora che ti guardo in quegli occhi così profondi...No, non mentirmi.
Abbracciami, stringimi e portami lontano, scollega la mia mente, sconfiggi le mie paure insieme a me. Ti prego, non lasciarmi più sola in questo oceano di oscurità.
Vaga insieme a me in questa valle di mistero e abbatti questo muro di solitudine.
Baciami senza esitare, stringimi le mani e non farmi sentire più sola.
Camminiamo insieme vivendo di questo amore fino a quando sarà possibile.
Sconfiggi i mostri che si annidano sotto il mio letto, veglia durante il mio sonno come del resto farò io con te.
Fammi sognare senza dover chiudere gli occhi e rischiare di non vederti più.
Infrangi questo silenzio e regalami le tue parole, narrami di ciò che ti passa per la mente, di ciò che pensi e di ciò che ti manca.
Narrami di tutte le sofferenze che sei riuscito a superare.
Voglio narrare la storia del nostro amore, parlarne a più non posso, urlarla ai quattro venti, dare la conferma a tutti che non è mai troppo tardi per ricominciare.
Non è mai troppo tardi.
Ti prego, dimostrami che non è già troppo tardi, che posso ancora recuperare ciò che ho perso.
Stupiscimi con le tue idee come io cercherò di darti consigli su come edigerle.
In questa valle di mistero non siamo soli perché tutti hanno bisogno di qualcuno, come io ho bisogno di te.
Arricchiscimi col suono della tua risata e, ti prego, non smettere mai di sorridere perché esso è la luce che illumina la mia vita.
Continua a parlare, fa' sì che l'unico suono che io udisca sia il suono melodioso della tua voce.
Fa' sì che io non mi innamora del tuo aspetto ma di ciò che si cela all'interno della tua mente, della tua bontà. 
 
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 04: Da: Lettere che mai leggerai ***


Da: lettere che mai leggerai

Non sono adirata.
Non mi tocca minimamente il fatto di non saper più come ci si sente ad esser felici.
Come ci si sente a svegliarsi la mattina trovando vicino la persona che più ami?
Come cazzo ci si sente?
La guardi mentre è ancor persa nel suo sonno, ricco forse di sogni, mentre ti perdi in quei vortici di pensieri che ti assalgono improvvisamente la mente.
Pensi che non ci sia niente di meglio di poter condividere quel piccolo angolo di paradiso con quella persona, non tanto per far sesso, ma giusto per poter dividere il proprio riposo con qualcuno, aver l'opportunità di dormire assieme, di guardare come ultima cosa lo sguardo della propria compagna, poter sfiorare con delicatezza il corpo dell'altro, sfiorarsi per poi ridere insieme, guardarsi così in profondità da poter osservare l'anima dell'altro.
Sorridi e ti senti un po' ebete. 



Dimmi perché le mie lacrime continuano a scendere, nonostante tutto questo tempo in cui ho dovuto curare le mie ferite da sola. Non ho mai preteso che qualcuno fosse rimasto con me, dopotutto tutto cambia, tutto si evolve, tutti rimangono soli.

In tutto questo tempo sono stata la tua casa, il luogo dove ti sei sempre rifugiato per piangere, per poter ricevere un consiglio, per avere un po' di amore.
Le tue lacrime, che scendevano imperterrite come adesso accade a me questa notte, ho voluto curarle perché non mi sarei mai perdonata di lasciarti morire dal dolore. Perché ora non sei qui? In quello che una volta è stato il nostro letto.
Questo dolore è troppo grande, troppo reale.
Perchè non sei qui a sostenermi come nei vecchi tempi? Mi manca il vecchio te. Ciò che eravamo prima. ormai non mi è rimasto più nulla di me, mi hai portato via tutto.
Non ho più la forza di rialzarmi, ti prego, dammi un qualche segno, una qualsiasi cosa per poter trovare ciò di cui necessito ORA.
Urlo a me stessa di non pensare, di andar avanti. Sono ridicola, patetica, mi odio ed odio te allo stesso momento. Dov'è finito il mio orgoglio? Dov'è  finita la mia dignità?
Star continuamente a rimuginare sul passato, a ferirmi continuamente pensando a ciò che mi distrugge.
C'è tanta rabbia dentro di me, voglio trovare solo il modo per uscire da questo circolo.
La delusione cresce giorno dopo giorno, il disprezzo aumenta ogni giorno che mi guardo allo specchio e vedo un corpo senz'anima*.
Ho tanta voglia di urlare, di porre fine a questo incubo, di potermi svegliare felice, di iniziare la giornata con un sorriso, di trovare la felicità nelle piccole cose, come mi dicesti tempo fa.
Ma tu non puoi saperlo, non potrai mai sapere quanto sto male.
Non sono più arrabbiata con te, sono arrabbiata con me stessa peché nonostante tutto questo tormento, non so come uscirne fuori.


Come ti sentiresti se tutto ciò in cui avevi riposto la tua fiducia ti avesse lasciato in asso di punto in bianco ?

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Capitolo 6
*** Capitolo 05: Da: Lettere che mai leggerai ***


Da: lettere che mai leggerai.

Sarà l'ennesima notte in bianco che trascorro qui nella mia camera vuota, i muri sono troppi bianchi. Questa stanza mi sembra troppo grande per me: doveva essere la stanza dei nostri sogni dove avremmo potuto nutrire, costruire e curare giorno dopo giorno il nostro amore.
 Una lacrima scende sulla mia guancia per poi cadere sul mio foglio bianco.  Ci sono poche righe confuse e piene di cancellature; cade intaccando l'inchiostro e formando una piccola macchina nera. 
Le mie lacrime scendono come un torrente in piena, sempre più infrangendosi sul foglio quasi candido facendo scolorire tutto il senso delle mie frasi. Le parole sono quasi tutte sbiadite.
Vorrei che questo procedimento accadesse anche nella mia mente. Ogni qualvolta che mi scende una lacrima un pensiero negativo svanisce.  Mi piacerebbe se fosse così, ti avrei già dimenticato da un pezzo ed ora non dovrei avere il cuore appeso ad un chiodo in camera. Lo voglio lontano da me, voglio finalmente capire che stare male è solo un fatto psicologico, che tutto cambia. Ogni pensiero butta via la sua veste,  così da poter esser liberate da questa maledizione: nel dover far parte della vita degli uomini, portando sofferenza con il loro significato. Ma purtroppo ora non è così, l'angoscia cresce affiancata da un grave senso di delusione.
Blatero le stesse cose, gli stessi pensieri con parole diverse.
Vorrei renderti partecipe in questo dolore: vorrei vedere la sofferenza nei tuoi occhi facendo nascere un ghigno selvaggio sul mio volto.
Tutto questo sentirsi sofferenti mi ha portato alla pazzia. O forse è questa la vera natura delle persone?
Vorrei vedere il sangue che cola dai tuoi occhi e non dai miei polsi ormai consumati.
Per anientare tutto questo sono dovuta ricorrere ad un modo ancor più masochista.
Vorrei vedere che faccia faresti appena udiresti queste parole. Di sicuro mi tireresti qualche ceffone e urleresti imprecando contro di me. Certo, una persona che ha sempre avuto tutto cosa ne può sapere della sofferenza che causa negli altri? Essere così egocentrico non ha fatto altro che aumentare la mia voglia di starti vicina, di sostenerti, di dirti di continuo ''Andrà tutto bene, non preoccuparti''. 
Volevo esserti da aiuto e che almeno un po' potessi esserci anche tu per me.  Sai, provare quella sensazione di sicurezza, sapendo che anche per me c'è qualcuno che prova a sostenermi, che mi guarda e mi dice 'Ci sono io qui'. Ed invece?
L'unica persona che mi bastava per provare a dare un senso a questa vita vuota non c'è. Non c'è più.
Quanto fa male la convinzione di saper che ormai non c'è più nulla per me? Che tutto quello che desideravo si è sgretolato davanti ai miei occhi.
Dammi una risposta, accidenti.
Fammi un cenno, fammi sapere come poter andare avanti.
Per quanto tempo ancora dovrò stare così? Io voglio andare avanti...Senza di te. Ma non posso, tu mi appartieni come io ti son sempre appartenuta. Ancor prima delle nostre nascite eravamo destinati ad appartenerci, a star bene e ad affrontare le avversità assieme.
Quante volte ancora dovrò pugnalarmi da sola per provarmi a dissuadermi dicendomi che posso andare avanti da sola?

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