Adorabile trasposizione dell'Infelice Amore

di Eugenie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hai penetrato le mie barricate ***
Capitolo 2: *** Seduzione: death in the afternoon ***
Capitolo 3: *** Strappami l'idillio del cubismo ***
Capitolo 4: *** L'occasionale trivialità dell'insolito ***
Capitolo 5: *** La tua vana e caduca bellezza terrena ***
Capitolo 6: *** Frescura della notte, calore della mia vita ***
Capitolo 7: *** Old Man Willow (Adorabile trasposizione dell'infelice amore) ***
Capitolo 8: *** Simmetrie ***



Capitolo 1
*** Hai penetrato le mie barricate ***


"Deve esserci un modo. Di certo deve esserci un modo a cui non abbiamo ancora pensato."

[Charles Bukowski, Poesie]


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Hai penetrato le mie barricate.
Hai spinto le tue dita nella natura del mio animo, pronto a riceverti.
Hai sfiorato la soglia del mio essere.
Solo un grande uomo, come sei tu, poteva regalare tante tenerezze alla parte del corpo femminile che più di tutte ricorda la virilità.
Dischiudi le mie labbra con un solo gesto. Dolce, amorevole e sincero. Riesci ad insinuarti dentro con vigore, ma non puoi fare a meno dell'innata e premurosa leggiadria che ti contraddistingue.
Provochi in me la più sconvolgente delle agitazioni. Pervade tutto il mio corpo, la mia mente, il mio Io.

 

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Capitolo 2
*** Seduzione: death in the afternoon ***


"All our words from loose using have lost their edge."
[Ernest Hemingway - Death In The Afternoon]


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E' la perfetta seduzione, questa.
Quella che mette in crisi, che fa sì che dubbi già esistenti si moltiplichino. Quella per cui disperi.
E i dubbi diventano certezze e la seduzione diventa conduzione. Un cambiamento repentino quanto atteso, sperato.
E' lei a condurre i giochi e le danze, lo è sempre stata.
Ti corrompe, ti inganna; tuttavia non ne ha alcun bisogno. E' un vezzo, il suo.
Sa che tu le saresti succube, in ogni caso. Te l'aspettavi: godere dell'eccessivo, soddisfare le mancate necessità.
La sua eternità metafisica è abbacinante.

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Capitolo 3
*** Strappami l'idillio del cubismo ***



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Strappami, strappami.
Ah... cos'è quest'idillio? L'impeto del nostro amore.
Guardami: cosa dici, cosa pensi? Mi ami? Sono sempre la stessa?
Stringimi forte, voglio sentire le mie giunture scricchiolare, voglio rompermi in te, voglio che tu mi rompa.
E rimango e me ne vado e torno a chiederti: cosa siamo, Lucius? Perché ci confondiamo con gli altri, perché esistono anche queste erbacce?
Ci deturpano, minacciano la nostra bellezza. Uccidili, uccidili, uccidili tutti.
Dobbiamo rimanere solo noi, solo radure di fiori all'apice del bene.

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Capitolo 4
*** L'occasionale trivialità dell'insolito ***


"Are you locked up in a world that's been planned out for you?
Are you feeling like a social tool without a use?"
[Green Day, She]


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Sono una donna, e ho bisogno che tu mi parli.
Non i gesti, non le pose, né le ostentazioni... raccontami l'ebbrezza, osserva i miei fremiti.
La voce lasciva che penetra nella mia carne, che sconvolge l'armonia e la stabilità delle mie ragioni... questa è la tua più efficace arma.
Abbandono ogni cautela, dimentica del distacco che troppo spesso mi convinco essere parte della mia verità e, disperata, mi avvinghio al tuo peso, pregando che tu mi trafigga
.
Voglio che ti insinui tra le mie membra, voglio vedere i miei duri sistemi irreparabilmente mutilati.
Censura i miei oscuri anatemi con l'occasionale trivialità dell'insolito, ricordami l'intreccio della trama dei nostri cuori.

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Capitolo 5
*** La tua vana e caduca bellezza terrena ***




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Accovacciata per terra, la schiena curva, ti raggomitoli su te stessa, cerchi di romperti tutte le ossa.
Si avvicina lentamente, facendo meno rumore possibile. Tremi... sono spasmi di sofferenza, questi.
Si avvinghia al tuo corpo indifeso, debilitato... tremendo. Si scopre a rinchiudere le tue mani fragili nelle sue, a baciarne le dita affusolate.
Sei ridotta in frammenti meschini e ingombranti, e l'agonia e lo strazio e l'inquietudine ti uccidono.
Sospiri di sollievo: te l'hanno picchiato in testa, che puoi permetterti di gravare sulle spalle di qualcun altro.
Hai sopportato, hai inghiottito, hai urlato.
Sei esaurita, adesso... piegata, decaduta.
Ti accasci addosso a lui: puro, perfetto, amato... Lucius.

 

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Capitolo 6
*** Frescura della notte, calore della mia vita ***


Per i Tempi che Corrono!



"Dolce dono del presente
Frescura della notte
Calore della mia vita."
Jean Jacques Prevert, Alicante




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Tracci profondi solchi nelle carni straziate del mio corpo e della mia anima, sopprimendo il dolore dell'umanità con una lama di ferro arrugginita.
Mi inginocchierei davanti a te, se potessi. Ti chiederei di annullare quel lutto che ha fatto di me una martire nuda.
E' un patimento devastante, che invade la mia coscienza fino a portarmi oltre l'inverosimile, verso ciò che si esclude a priori.
Guardo le mie mani e vedo chiodi piantati a sangue in un contesto quantomai appropriato, ma fanno male.
Urlo e urlo e urlo per non sentirmi, per non accorgermi di quello che mi sto facendo. Il dolore c'è ancora ed è lancinante, insopportabile.





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Capitolo 7
*** Old Man Willow (Adorabile trasposizione dell'infelice amore) ***


Old Man Willow


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Sono una piroga che scivola sulle acque nere del tenero fiume che prima era un rigagnolo. Scavata dal tronco di un albero,
Sono nata sulla morte della natura.
Sono leggerissima.
Sono le ossa della foresta pluviale, lo scheletro di un paesaggio deturpato dal decadimento essenziale, l'usurato e ricorrente tramonto che sancisce la fine ultima della graziosità.
E qui, qui comincia il mio pellegrinaggio... mi hai detto di cercare qualcosa di migliore, e lo sto facendo.
Mi hai detto di non meritarmi, perché mi causi troppo dolore.
Lo so.
Le pagine del mio animo, le hai strappate, le hai squarciate... e ti sei ferito.




"Nulla è statico, tutto va in pezzi."
[Chuck Palahniuk - Fight Club]


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E proseguo, ostinata, la via del rinnovamento.
E mi rendo conto troppo presto che devo tornare indietro, che la dissoluzione mi appartiene, che sono e sarò sempre disposta e costretta ad ancorarmi a te, adorabile trasposizione dell'infelice amore.
Il culto del funereo furore, cinico compagno che conduce le nostre esistenze, mi ha piegata al suo insaziabile desiderio di lussuria abituale e collaudata.
Era un percorso che mi avrebbe giovato, che mi avrebbe regalato serenità... ma non sei riuscito a convincermene del tutto, Lucius.
Io ho fiducia nell'irripetibile tenacia delle radici su cui si ergono i tronchi presso cui le opere dell'umanità faranno ritorno.

 NDA: La figura dell'albero è stata ispirata dall'Uomo Salice (Old Man Willow) di Tolkien, da cui il titolo.

 

Questa storia si è classificata terza al contest "Personaggi minori, dove trovarli" di TheGostOfYou sul Forum.
 

 

Ti bacerei per aver utilizzato la figura dell’uomo salice *___* (amo Tolkien, non so se si è capito!). è una figura che nessuno usa ed io ho deciso che ti farò una statua!
Grammatica,sintassi e lessico: 15/15 – Sei assolutamente un portento! Le tue due drabble sembrano più poesie: hai scelto delle parole importanti ma sei stata bravissima a giocarci. In particolare mi ha colpito questa frase “Le pagine del mio animo, le hai strappate, le hai squarciate , e ti sei ferito”. Ho apprezzato molto anche la citazione da Fight Club.
 Stile; 10/10  - Hai uno stile aulico ma non pomposo, complesso ma non noioso; ci sono molte autrici che usano termini importanti e risultano comunque banali. Beh, tu non sei una di queste! Mi piace molto come scrivi.
Titolo: 3/3 – Come ti ho già detto, apprezzo che tu abbia usato l’uomo salice ed apprezzo che abbia scelto proprio la sua figura per il titolo.
Originalità: 4,8/5 – Purtroppo parlando di Lucius e Narcissa l’originalità spesso va a farsi benedire, ma tu hai introdotto la figura dell’uomo salice e hai descritto i pensieri di Narcissa in modo originale e ben costruito.
Utilizzo prompt: 2/2  -  Mi piace l’idea di viaggio che hai dato nelle drabble, senza mai citarlo ma tenendolo presente in ogni riga.
Caratterizzazione personaggi: 5/5 – Adoro la tua Narcissa, così maledettamente IC! Brava, hai descritto perfettamente i pensieri di una donna innamorata ma delusa!
Gradimento personale: 5/5 – Mi è piaciuto molto in generale il tema, come hai usato le parole e il senso di poesia che c’è in entrambe le drabble; hai del talento e si capisce in tutto ciò che scrivi.
 
Per un totale di: 44,8/45

  

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Capitolo 8
*** Simmetrie ***





Simmetrie


omar galliani Pictures, Images and Photos
 

Narcissa Black lo sentiva, lo sfregare delle vite degli altri contro la sua pelle, che diventava sempre più ruvida, sempre più arida.
Covava dentro di sé un tormento di rumori che aveva passato una vita a raccogliere e a odiare.
Cercava le simmetrie e gli incastri perfetti, che erano pochi ma troppo preziosi per rischiare di essere dimenticati.
Narcissa Black sapeva di essere migliore, di andare bene più di tutti gli altri, di non potersi scrollare di dosso le sinestesie di cui viveva. 
Narcissa Black sapeva che l'unica cosa da fare era esibire il bene ostentato e soverchiante
. 

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