I'll never let you go

di endlessharold
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue ***
Capitolo 2: *** Oh Caitlin, I miss you! ***
Capitolo 3: *** Really Christian? ***
Capitolo 4: *** I'm still in love with Caitlin ***
Capitolo 5: *** Miley, I need your help! ***
Capitolo 6: *** She's so beautiful, damn ***
Capitolo 7: *** Believe & Be Alright ***
Capitolo 8: *** I love you too, Justin ***
Capitolo 9: *** Be my girlfriend? ***
Capitolo 10: *** Bad bieber attacks lol ***
Capitolo 11: *** Stay with me baby ***
Capitolo 12: *** I'll never let you go ***



Capitolo 1
*** Prologue ***


I'll never let you go.

#jaitlin.






Erano seduti su quelle numerose sedie dell'aereoporto, Justin e Caitlin non smettevano un attimo di coccolarsi, baciarsi o abbracciarsi, era tutto troppo strano perchè potesse accadere, erano troppo piccoli per rinunciare l'uno all'altra, troppo confusi. Avevano tredici anni è vero, ma fra di loro c'era una complicità che andava oltre la semplice amicizia, Justin e Caitlin erano molto più che amici, lo sono sempre stati, ma quel volo che minacciava di atterrare da un momento all'altro li avrebbe separati per sempre. Gli occhi del biondo non smettevano di cercare quelli della sua ragazza, accarezzava i suoi capelli come fossero seta, Justin amava il loro profumo, quell'odore mandava in tilt ogni più stupido e banale pensiero. Lo sguardo della ragazza era perso, come quello di Justin, ma entrambi erano troppo testardi ed orgogliosi per farlo notare, si limitavano solamente ad osservare continuamente il tabellone delle partenze e sperare che all'ultimo momento quel volo venisse cancellato soprattutto per Caitlin. -Ti amerò per semore- disse il biondo intrecciandi le sue dita con quelle della ragazza. La bionda dagli occhi color ghiaccio non rispose, tirò solamente un sospiro perchè entrambi sapevano che non sarebbe andato tutto liscio come l'olio. -Sarò sempre accanto a te, ti chiamerò tutti i giorni a tutte le ore, ci sentiremo su skype, saremo sempre Noi, Justin e Caitlin, sarò sempre con te- cercò di ironizzare il canadese facendo apparire sul viso di Caitlin un enorme sorriso con un lieve rossore sulle gote; fece sprofondare il viso fra la spalla e la mascella per baciargli dolcemente il collo. Le dolci e carnose labbra di Justin premettero contro la fronte di Caitlin, poi sul naso ed infine sulle labbra, voleva assaporare quell'utlimo momento insieme alla sua ragazza, quella a cui avrebbe pensato tutti i giorni a tutte le ore e come diceva lui, le avrebbe tenuto compagnia anche attraverso una linea telefonica o uno schermo di un computer. Erano piccoli sì, ma il loro amore era troppo grande. Justin portava sempre con se un paio di cuffie con un Ipod dal quale non si separava mai, mise una cuffia nell'orecchio di Caitlin e l'altra sì poggiò sulla sua, cercò disperatamente una canzone, poi la trovò. You Are Not Alone - Michael Jackson, era la sua preferita, l'ascoltava tutte le volte che litigava con Caitlin, come faceva lei quando litigava con lui, erano un'unica persona, un'unico cuore. Premette il tasto play, strinse forte a sè la bionda e iniziarono a ballare su quelle note, si lasciarono andare, erano solo Justin e Caitlin, Caitlin e Justin, il resto del mondo l'avevano scordato. Le mani del biondo accarezzavano dolcemente la schiena della ragazza, il capo di quest'ultima era dolcemente appoggiato sulla spalla di lui, mentre con sottofondo quella canzone, come in uno slideshow intitolato "Justin & Caitlin's memories" attraversava la loro mente, i ricordi più belli, le foto più dolci e buffe, tutto ciò che avevano costruito e vissuto insieme, fino ad ora, fino ad arrivare a quest'aereoporto. Vide passare come dei flashback ogni cosa gli ricordava lui, il loro primo incontro, il primo bacio, quelle poche litigate che li coinvolgevano, proprio come due ragazzini. Caitlin lo amava, lo amava come una tredicenne ama il suo primo vero ragazzo, per lei era il suo più grande esempio da seguire, come persona, come carattere e come modi di fare. Justin per lei era come il centro del mondo, le sue braccia rappresentavano una fonte di sicurezza e protezione, nelle quali rifugiarsi quando ne aveva più bisogno, anche solo per un po' di coccole, giusto per stare un po' insieme. Si ricordò di quando erano al centro commerciale e corsero come pazzi per tutti i negozi, si ricordò di quando Justin tentò di salire sul suo cavallo, di quante volte ci provò e quando finalmente ci riuscì. Caitlin non dimenticava nulla, ogni cosa con Justin per lei era fondamentale, essenziale per il suo cuore. Le lacrime iniziarono ad impadronirsi dei loro visi, sommersero i loro occhi tanto da iniziare a vedere tutto sfocato, non servivano gli occhi in quel momento, il cuore bastava ed avanzava. I sospiri calmi di Caitlin iniziarono ad affannarsi, si tramutarono in singhiozzi, lasciandoli uscire poi silenziosamente versando le proprie lacrime salate sulla maglietta di Justin. Era tutto perfetto, loro erano perfetti, fino a quando una voce metallica annunciò l'arrivo del volo, facendo così esploderela ragazza in un pianto isterico. -Shh, ehi, sono qui- sussurrò Justin nell'orecchio di Caitlin. Sciolsero l'abbraccio, gli occhi della ragazza iniziavano ad arrossarsi velocemente, Justin non era molto abituato a vederla piangere, l'unica volta che pianse fu quando litigarono per chi dovesse fare per primo il tuffo nella piscina della famiglia Beadles, ed era un pianto da bambinetti frignanti. Caitlin non rispose, si limitò a tirare su con il naso per poi stampare un dolce e tremante bacio a stampo sulle labbra di Justin, non sapeva che dire o cosa fare, non poteva lasciarlo andare. La ragazza sentì cingersi una spalla, la mano calda e confortevole di suo fratello anche se puù piccolo le diceva che era tempo di lasciarsi e dirsi addio, forse definitivamente. Ma erano come due calamite, non volevano dirsi arrivederci o addio, in entrambi i casi avrebbero dovuto separarsi per un certo periodo di tempo. Non sarebbero più usciti insieme come facevano tutti i pomeriggi, niente, Caitlin era convinta di non potercela fare senza Justin, il suo Justin, e viceversa. Lasciò il suo busto per permettere agli altri della famiglia di salutare la neo-star mondiale, andò a sedersi sulla sedia lì vicino, si prese il viso fra le mani, i gomiti premevano sulle cosce scoperte da degli shots, quelli che Justin le aveva regalato ma che le stavano troppo grandi, tanto da arrivarle a metà coscia. Singhiozzava, altro non poteva fare, quanto avrebbe voluto poter tornare indietro per rivivere tutto una seconda volta solo Dio, il suo cuore colmo di sentimenti per il biondo possono saperlo. Alzò il viso, nella speranza di incontrare un'ultima volta i suoi occhi color nocciola e la prima cosa che le sue iridi misero a fuoco furono un paio di Supra, quelle Supra che quel qualcuno tanto amava. Sì alzò di scatto, strinse forte a sè Justin come per non volerlo lasciarlo andare, iniziò ad accarezzare quei capelli che tanto le piacevano, cercò di respirare più che poteva il suo profumo per non dimenticarlo. -Non ti lascerò mai- il biondo le sussurrò queste parole con fare talmente dolce che la ragazza rabbrividì. -Ti amo Justin, ricordalo- continuò lei fra le lacrime. -Lo ricorderò, ti amo anche io- anche Justin iniziò a singhiozzare rumorosamente, ma cercò in tutti i modi di ricacciare dentro le lacrime e tutto il resto, lui era della teoria che piangere è da deboli, da sfigati, da bambinetti dell'asilo. Baciò sulla guancia la sua mini donna, per poi tornare verso sua madre che lo aspettava con un mezzo sorriso. Caitlin lo lasciò andare, non avrebbe potuto fermarlo, neanche legandolo con le manette. -Ti amo!- le urlò il biondo indicando con la mano destra il suo cuore. -Ti amo anche io!- rispose lei per poi lasciare che altre lacrime le bagnarono il viso. Vide la sua ragione di vita farsi sempre più piccola, come d'altronde stava facendo il suo cuore. Caitlin sapeva quello che sarebbe successo dopo quel giorno. Justin si sarebbe rifatto una vita nuova, più movimentata, avrebbe rimpiazzato suo fratello con un ragazzino più cool e ricco, e soprattutto avrebbe rimpiazzato lei, magari con una ragazza più bella, una cantante, una modella o una ballerina. Caitlin non era ancora pronta a vedere le foto raffiguranti il suo Justin tra le braccia di un'altra ragazza, lei non lo avrebbe mai sostituito, lei lo avrebbe amato per sempre.

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Capitolo 2
*** Oh Caitlin, I miss you! ***


Tre anni dopo.
 




Mi riallaccio in fretta e furia i pantaloni, la maglietta è accanto a Selena ancora senza indumenti, coperta solo da un lenzuolo bianco, quello che ci ha coccolati dopo una notte un po’ troppo movimentata.
E’ sveglia per fortuna, la mia pessima abitudine di cantare sotto la doccia l’avrà sicuramente svegliata.
-Buongiorno Justin- mi dice tirandomi per un braccio verso sé.
-Buongiorno a  lei principessa Gomez- rispondo stampandole un dolce bacio sulle labbra.
Mi sorride, Selena è la ragazza perfetta, quella che tutti sognano.
Non mi importa di quello che dice la gente sulla nostra trombamicizia, ci divertiamo, ci vogliamo bene, oltre al sesso c'è una base di amicizia tra di noi, degli altri possiamo anche farne a meno. Le mani di Selena trafficano tra i miei capelli, me li scompiglia, li accarezza dolcemente.
E’ seduta sul letto, con la schiena appoggiata alla spalliera, il lenzuolo che le copre metà seno scivola giù.
E si sa, sono un ragazzo e l’occhio cade, ma è una cosa normale, giusto?
-Justin ma cosa guardi, smettila!- dice coprendosi arrossendo in viso.
-Ehi, sono un ragazzo, ho gli ormoni che impazziscono, e poi ti ho vista nuda un centinaio di volte- dico guardando malizioso la figura che il lenzuolo bianco forma sul suo corpo.
-Avrei bisogno di un passaggio, ho un appuntamento con Vanessa in centro, abbiamo bisogno di un po’ di shopping!- esclama alzandosi dal letto con il lenzuolo attorno al corpo.
-Va bene ma sbrigati, sono in ritardo per la colazione e Scooter non vuole ritardi in studio!- esclamo sedendomi sul letto matrimoniale per poi buttarmi di peso a pancia in su.
Sento la porta sbattere, Selena è  entrata in bagno, spero sia veloce, non voglio tardare.
Oh andiamo, chi voglio prendere in giro? Voi donne vivete in bagno, inizialmente ho pensato che Selena preferisse la tazza del water a me, passa così tanto tempo dentro quella cabina ristretta.
-Sono pronta, ci ho messo meno del solito- esclama soddisfatta di sé stessa.
-Ci hai messo un’ora, di solito sei più lenta, sono orgoglioso di te- rido tirandola a me.
La guardo, indossa un paio di shorts in jeans ed una maglietta larghissima che le scopre una spalla con la bandiera canadese, la amo ancora di più, è ufficiale. Le faccio fare un giro su sé stessa per poi darle un dolce bacio sulla guancia, chiudo la porta della camera d’hotel dietro di noi, metto il mazzo di chiavi in tasca e scendiamo la scalinata. Abbiamo scelto un hotel per il semplice motivo che la pigrizia è la prima cosa che condividiamo, volevamo starcene un po’ da soli ed una stanza d’albergo era proprio quel che faceva al caso nostro e poi siamo in America, dove tutto è concesso e mamma non vuole porcate in casa, soprattutto se siamo due trombamici. Aiuto Selena a salire in macchina, metto in moto e dopo qualche minuti raggiungiamo il centro dove Vanessa Hugdens, la sua migliore amica si sbraccia per attirare la nostra attenzione.
Mi stampa un bacio sulle labbra, farfuglia qualcosa e scende dalla macchina. Premo il piede sull’acceleratore, parto in quarta sgommando per la fretta, Scooter mi tirerà le orecchie di nuovo, ma è colpa di Selena e del suo amore sconfinato per il bagno a farmi tardare. Fortunatamente arrivo giusto in tempo, per questa volta solo salvo, m’è andata bene.
Scooter e Kenny mi aspettano nel parcheggio, insieme a qualche fotografo rompi palle.
Entro nell’edificio per un intervista affiancato dal mio inseparabile bodyguard, spero sia una cosa veloce.
Sento vibrare il cellulare nella tasca posteriore dei pantaloni, un messaggio, Caitlin, da quanto non la sento, devo ammettere che sento parecchi la sua mancanza, ogni tanto ci sentiamo su twitter o per messaggio, mi piacerebbe davvero tanto rivederla e riabbracciarla. Poco dopo il mio cellulare vibra di nuovo, una chiamata, la sua.
Non sento la sua voce da quasi tre anni, chissà com'è cresciuta, ho visto qualche foto e si è fatta davvero una gran bella donna. Tiro un sospiro, mi armo di coraggio e premo la cornetta verde del mio Iphone.
-Pronto?- dico con voce tremante per l'evidente imbarazzo.
-Justin? Ti ricordi di me? Sono Caitlin!- una dolce voce risponde dall'altra parte della linea.
-Caitlin! Come stai? Non ci sentiamo da tanto!- dico con il cuore in gola dall'emozione.
-Eh già, ci manchi tanto! Quando torni a trovarci in Canada?- chiede un po' troppo sicura.
-Non saprei, avevo intenzione di venire a trovarvi questa settimana, potrei approfittarne per un concerto a Stratford, che dici?- chiedo inutilmente sapendo già la risposta.
-Sarebbe perfetto! Magari provo ad informarmi e poi ti faccio sapere, ho così tanta voglia di rivederti!- dice in preda alla felicità, dalla comunicazione sento anche il ridere del mio migliore amico, Christian, è cambiata molto la sua voce, spero di riabbracciare presto anche lui e tutta la famiglia Beadles.
-Ho così tante cose da raccontarti, anche se penso che i giornali mi abbiano preceduto- sussurro.
-Della tua avventura amorosa con Selena? Mi fa piacere- un velo di delusione trapassa la sua voce.
Magari non le va di parlare della mia storia con lei, più che altro della mia trombamica, che è diverso.
-Dai Cait devo andare ora, ci sentiamo più tardi, ti voglio bene!- le dico sorridendo.
-Va bene Justin, ti farò sapere! Un bacione a te e al resto del team!- chiude la chiamata.
Mi piacerebbe davvero tanto tornare in Canada per tornare un po' ai vecchi tempi, anche se non sarà tutto come prima.

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Capitolo 3
*** Really Christian? ***


Sono nervoso, le mie fan che urlano come pazze nell'altra sala mi fanno agitare ancora di più.
Io e Kenny stiamo aspettando che l'aereo di Caitlin e la sua famiglia atterri, ho così tanta voglia di abbracciarla.
Selena purtroppo non è potuta venire, ha detto di avere un impegno con il suo studio di registrazione ed ha preferito rimanere ad Atlanta, anche se non mi convince molto, però ormai sono qui, non torni indietro senza Caitlin.
Continuo a fare avanti ed indietro per l'ansia, rivederla mi fa stare troppo male, devo calmarmi.
Scorgo una figura femminile in lontananza, sta attraversando il corridoio degli arrivi con un trolley trascinato dietro in qualche maniera, con accanto un ragazzino con un cappello non più alto della bionda, sono loro.
Appena i miei occhi incrociano quelli di Caitlin lancia il trolley al fratello per corrermi incontro senza fiato, fino a saltarmi in braccio come una bambina, come la mia Caitlin faceva tre anni fa.
Nessuno dei due dice nulla, sento dei piccoli singhiozzi sulla spalla, è scoppiata a piangere, la stringo forte.
-Sei qui finalmente- sussurra baciandomi la guancia mentrei flash ci colpiscono.
-Mi sei mancata tanto Cait- le dico restituendole il bacio squadrandola.
Prendo la sua mano, la stringo forte e lascio che i miei occhi la guardino da testa a piedi, in particolare sul suo seno prosperoso coperto da due ciocche di capelli biondi lasciati cadere su di essi.
Sciolgo l'abbraccio con Caitlin per salutare con un pugno contro pugno ed un abbraccio il piccolo Beadles e i loro genitori, torno poi a concentrarmi sulla mia bionda, no scusate, senza l'aggettivo possessivo.
Sono senza parole, deglutisco rumorosamente, è bellissima, i suoi occhi mi incantano, mi stregano.
In un secondo la mia mente si oscura, tralascia tutto l'ambiente esterno e si concentra solo su di lei e sulla maestosa figura di donna che i miei occhi catturano mettendone bene a fuoco ogni più piccolo particolare.
-Sei uno schianto- anche con uno straccio sarebbe sempre stupenda.
I ricordi iniziano a prendere forma, quell'addio mal pronunciato tre anni fa quando ero ancora un bamboccio, ma con una ragazza d'oro accanto. Ma ora sono cresciuto, sono adulto e sono cambiato come tutti.
-Caitlin!- sento una voce dietro di noi urlare il suo nome così meraviglioso.
Mi sporgo guardando verso la direzione della bionda e un biondo cenere viene verso di noi, un viso familiare.
Chaz Somers, che diavolo ci fa anche lui qui?
-Ehi Justin, da quanto tempo fratello!- mi da un'amichevole pacca sulla spalla.
Sono shockato, non è che ora appare anche Ryan da dietro qualche tabellone?
Christian mi scuote per una spalla, scuoto la testa e accenno un piccolo sorriso forzato.
-Cos'ho dimenticato?- chiede la bionda squadrandolo da capo a piedi.
-Niente, è così bello il tuo nome amore mio- le sorride un po' troppo dolcemente.
-Amore mio?!- balbetto sgranando gli occhi spostando lo sguardo su entrambi.
-Sì, non sapevi? Caitlin e Chaz stanno insieme- Christian mi "sussurra" all'orecchio con tono alto.
No no no, stiamo scherzando vero? Ditemi che da un momento all'altro uscirà qualcuno con una telecamera a dirmi che sono vittima di Punk'd. Magari è uno scherzo di Miley o Sean, vi prego ditemi che è una buffonato.
Caitlin Beadles esce con Chaz Somers? Svegliatemi da quest'incubo, vi prego, svegliatemi ora.
Fingo un sorriso e un sì accennato con il capo in qualche maniera, come ha potuto il mio migliore amico rubarmi la ragazza? Con che coraggio lo definisco ancora migliore amico? E' un codardo e anche lei.
-Dove pernotterete?- chiedo cercando di cambiare discorso e pensare ad altro.
-Staremo cinque giorni in hotel, non preoccuparti- dice la mamma sorridendomi.
Le urla spacca-vetri delle mie fans mi fanno quasi saltare per aria, lancio un'occhiata a Kenny e ci avviamo verso la limousine parcheggiata fuori dall'aereoporto, con un piccolissimo problema:
le mie fans hanno circondato l'uscita, a meno che non diventi una talpa o come super mario direi che siamo bloccati qui, oh, fantastico, quanto vorrei essere un verme o un topo di fogna in questo momento.

***

Fortunatamente le fans se ne stanno andando, con Kenny davanti dovremmo riuscire a passare, siamo bloccati qui da dieci minuti, giusto il tempo necessario per scambiare qualche chiacchiera con Caitlin dopo tanto tempo.
-Così stai con Selena- mi dice torturandosi le unghie smaltate di azzurro.
-Sì, sono così felice con lei, è la donna che vorrei sposare- le dico sicuro di me.
Mi dispiace Caitlin, mi hai mentito, probabilmente appena il mio aereo decollò tu eri già fra le braccia.
Sono stato male per te per quasi un anno, mi mancava baciarti, abbracciarti, combinare guai a non finire e tu ti eri già dimenticata di me? Sei davvero così insensibile Cait? Perchè proprio con il mio ex migliore amico?

Vedo Chaz avvicinarsi verso di noi, senza neanche dar peso al mio gesto mi alzo di scatto e vado da Christian nell'altra fila di sedie mentre sta giocando a Temple Run con il suo Iphone, lo affianco.
-Sapevi di Chaz e Caitlin e non mi hai mai detto niente?- dico guardandolo.
-Oh, mi sei mancato tanto anche tu Justin- esclama ironicamente sorridendomi.
-Chris ti prego non cambiare discorso- lo stringo forte per un braccio, quasi a farli male.
-Perchè t'importa? E comunque ora stai con Selena Gomez no? Non dovrebbe più interessarti mia sorella- dice guardando la coppietta mentre si scambia effusioni da voltastomaco.
-Saranno anche passati tre anni ma sei sempre stupido, non ho detto che mi interessa Caitlin, ma si da il caso che quei due che stanno limonando senza ossigeno siano la mia ex ragazza e il mio ex migliore amico- li indico prendendo il suo mento e avvicinandolo al mio braccio teso.
-Mi ha preso in giro vero?- dico con un tono deluso abbassando lo sguardo.
-No brò, sai com'è mia sorella, non resiste alle avance di un ragazzo, ma quando si trattava di te non vedeva più nessun ragazzo all'infuori di te. Piangeva giorno e notte aspettando una tua chiamata come le avevi promesso, non usciva più di casa pur di stare al computer aspettando che tu le scrivessi anche uno stupido "mi manchi". Caitlin avrebbe dato la vita per te e tu te ne sei fregato partendo per Atlanta, non è lei la bugiarda, l'hai lasciata da sola Justin, e per fortuna che c'era Chaz accanto a lei, così hanno iniziato ad uscire insieme e adesso la cosa è seria- termina riprendendo il gioco. 
Non rispondo, con Caitlin ci parlerò più tardi e lo stesso vale per Chaz. Vedo Kenny e i genitori di Cait e Christian farci segno di andare nonostante alcune fan siano rimaste davanti all'uscita, ho voglia di stare un po' con loro, di certo le mie Beliebers non mi sostituirebbero mai con nessun'altro artista.

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Capitolo 4
*** I'm still in love with Caitlin ***


Sono rientrato all’hotel da qualche minuto, ho trovato Selena sdraiata sul letto in intimo, non ci vuole un genio per capire cosa voleva e cosa volevo anche io. Mi butto sul letto a peso morto, due gambe mi cingono i fianchi, sento le labbra di Selena premere contro il mio collo, poi sulle mie spalle e sui miei addominali poco scolpiti dopo avermi levato con fretta la maglietta che avevo addosso.
Non riesco a concentrarmi sul corpo di Selena, continuo ad avere stampato in testa l’immagine di Chaz e Caitlin con allegata l’affermazione di Christian di stamattina. Sono rimasto in intimo anche io, la mora è a cavalcioni su di me, nota anche lei qualcosa di strano in me e si blocca, mi affianca e mi sfiora dolcemente la mano.
-Justin che hai?- mi chiede diretta senza girare intorno al problema.
-Niente Sel, scusa ma sono stanco, non mi va- dico girandomi su un fianco.
-Ti conosco e e sai che mentendomi le cose non migliorano. Siamo trombamici è vero, ma tra di noi non c’è solo sesso, alla fine della parola c’è anche “amici”, e io posso aiutarti- sussurra facendomi voltare.
Sbuffo, mi volto mettendomi  sull’altro fianco, con un braccio che mi sostiene la testa e gli occhi puntati su quel corpo tanto bello quanto esile e perfetto.
-Dimmi che hai, voglio aiutarti- mi sfiora una guancia con le dita.
-Ho scoperto che Caitlin sta con il mio migliore amico, capisci Sel? Mi ha preso in giro per tutto il tempo, appena ho girato il culo e me ne sono andato lei era già fra le braccia di Chaz- mi alzo, mi siedo all’estremità del letto mettendo giù i piedi al pavimento, mi prendo la testa fra le mani facendo premere i miei gomiti sulle cosce, Selena poco dopo mi affianca stringendomi forte a sé.
-E sei ancora innamorato di Caitlin aggiungerei- dice accarezzandomi i capelli come fa una mamma con il proprio bambino quando è triste e sconsolato per non so quale motivo.
-Sono stato male per lei per così tanto tempo quando poi mi ha sempre preso in giro, avevo anche scritto una canzone per lei e mi sembrava così innamorata- appoggio il capo sulle gambe di Selena mentre i miei occhi cadono casualmente sul suo seno.
-Devi riprenderti ciò che è tuo Justin, sono una donna e so cosa piace alle donne, però smettila di guardarmi le tette o non ti aiuto- ironizza recuperando la maglietta lì vicino e rimettendosela.
Scoppiamo entrambi in una sonora risata quando la porta della nostra stanza batte tre colpi.
-Chi è?- chiedo puntando gli occhi sulla porta in legno chiusa.
-Sono Caitlin, vorrei parlarti- mi alzo di scatto, Selena cerca di trattenere una risata tappandosi la bocca.
-Nasconditi sotto il letto, veloce!- le suggerisco vestendomi in fretta.
-Posso entrare?- sento la voce di Caitlin mentre sistemo all’ultimo momento il letto.
-Certo certo entra pure- mi siedo sul materasso aspettando che entri.
Dio, è come avere una visione di un qualcosa di troppo perfetto e meraviglioso per essere come noi comuni terrestri, milioni di pensieri attraversano la mia mente ma con un battito di ciglia di Caitlin che mi affianca la mia testa e il mio cervello si spengono automaticamente.
-Mi sembrava giusto dirti della mia storia con Chaz- mormora toccandosi i capelli.
-Non c’è bisogno- dico scocciato –Tuo fratello mi ha già detto tutto- termino secco.
-Mi dispiace Justin, io- la precedo –Tu cosa Caitlin, cosa? Chi mi dice che appena io me ne sono andato tu ti sia vista con altri seicento ragazzi eliminandomi definitivamente dalla tua vita? Io ho rinunciato a tantissime ragazze per te- i miei occhi incrociano i suoi, azzurri come il cielo, nel quale un tempo ci vidi un futuro.
-Pensi davvero che io sia così Justin? Dovresti conoscermi, rinunciavo a tutto pur di stare attaccata al telefono e al computer per sentirti anche solo per due secondi, sono stata malissimo fino a quando Chaz non ha deciso di farmi stare meglio- i suoi occhi sono increspati di acqua, non deve piangere.
-E come, aprendoti le gambe?- rispondo sarcastico.
-No, Chaz mi fa sentire considerata, quando ho bisogno lui c’è sempre stato-
-Sai benissimo che è innamorato di te da un secolo- la interrompo.
-E ho deciso di dargli una possibilità, almeno lui quando ho bisogno non prende un aereo e parte per Atlanta- si alza dal letto e si dirige verso l’uscita.
Non ho intenzione di fermarla, non l’obbligo a stare qui se non vuole, socchiude la porta, piomba il silenzio.
Mi butto a peso morto sul letto, vedo Selena uscire da sotto il letto, resta in silenzio.
Prendo il cuscino e lo sbatto contro il mio viso appoggiandoci le braccia morte sopra.
Forse ha ragione Selena, sono ancora innamorato di Caitlin dopo tutto questo tempo.
Provo ancora qualcosa di forte e profondo per lei, devo riconquistarla a tutti i costi, anche se non credo che un semplice mazzo di rose riesca a rimediare tutto questo caos, mi farò aiutare da mamma e da suo fratello.
Caitlin è stata mia e sempre lo sarà, è di mia proprietà.
Potrei invitarla ad uscire per “onorare i vecchi tempi” e cantarle una canzone, o portarla a fare una camminata romantica sulla spiaggia, sarebbe perfetto, ma c’è sempre il problema “Chaz Somers”, le sta attaccato come una sanguisuga.
Dovrò chiedere l’intervento di qualcuno di saggio, di esperto.. e chi meglio di Miley Cyrus non sa come sbarazzarsi dei “piccoli problemi di percorso”? Lei sarebbe perfetta, più tardi la chiamo.
Ma certo, Chaz è un grande fan di Miley, devo solo convincerla a trattenere il bell’omone-cattura-femmine così Caitlin rimarrà sola e spensierata come una bambinetta e SuperSwaggerBoy, cioè io, la coccolerò e la curerò come un fratello maggiore, meriterei gli oscar per i miei ragionamenti.
Rivoglio indietro la mia Caitlin, e la riavrò, parola di Justin Bieber.
Non mi importa di quello che diranno i giornali, scriveranno di tutto coinvolgendo anche Sel.
Ma Selena è solo una cotta passeggera e lei lo sa, è stato un amore di 24 ore se non di meno, siamo molto più di semplici amici ma non innamorati, anche perché lei si frequenta con un ragazzo di cui non ricordo il nome.
Si vergogna ad ammetterlo ma l’ho capito che è cotta un certo Adam o come diavolo si chiama, non lo ricordo mai.
Selena esce da sotto il letto sistemandosi i capelli sciolti lungo le spalle, non dice nulla, sento che mi tocca una gamba, mi sussurra un –Vedrai che andrà tutto bene- e in meno di dieci secondi è già fuori dalla stanza.
Mi alzo, raggiungo il bagno e successivamente il lavandino con lo specchio, osservo attentamente il mio riflesso per poi inondarlo di acqua gelida fino a rabbrividire, quando di nuovo, qualcuno bussa alla porta.
Mi asciugo il viso con l'asciugamano bianco che trovo vicino alla doccia e corro ad aprire sperando con tutto il cuore che sia di nuovo Caitlin. Spingo la maniglia della porta e la tiro verso di me, Chaz.

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Capitolo 5
*** Miley, I need your help! ***


-Ehi fratello, posso parlarti?- mi chiede passandosi una mano tra i capelli con lo sguardo basso.
Sbuffo alzando gli occhi al cielo, lo lascio entrare. -Sentiamo la tua versione- ironizzo chiudendo la porta.
-Verisone?- domanda stordito sedendosi sulla sedia vicino al letto. Mi metto di fronte a lui sul letto e lo ascolto.
-Poco fa è venuta la tua ragazza a raccontarmi un po' di voi due, come se la cosa mi interessasse-
-Non è come pensi, sai che Caitlin mi piace da quando eravamo piccoli, è stata molto male quando te ne sei andato e- lo interrompo, non voglio sentire per la terza volta la solita scusa, non è colpa mia.
-Senti sei già la terza persona che mi ripete sempre le stesse cose, io avrò anche sbagliato a partire per Atlanta, ma tu da amico che sei, Caitlin non avresti mai dovuto toccarla, sai che era la mia ragazza- lo fulmino con lo sguardo. Chaz non mi risponde, tira un lungo sospiro e poi riprende parola.
-Una ragazza non dovrebbe distruggere la nostra amicizia- tiene lo sguardo puntato sulle sue scarpe.
-Un migliore amico non dovrebbe tradirlo con una ragazza- rispondo io secco alzandomi.
Mi guardo allo specchio, mi sistemo i capelli mentre il riflesso di Chaz continua a tenere la testa bassa.
-Ma non preoccuparti, saprò come riprendermela- annuncio sistemandomi anche la maglietta.
-Non lo farai- mi fissa seguendomi verso l'uscita della stanza.
-Mh, hai ragione, non sarò io a riprendermela, sarà lei a tornare da me- lo spingo fuori.
-Stai scherzando?- mi chiede un po' intontito.
-Ovviamente- esclamo dandogli un pugno sulla spalla, scoppia a ridere.
-Oh meno male, pensavo dicessi sul serio brò- dice percorrendo il corridoio.
-Non vieni con noi?- mi chiede scendendo i primi gradini della scalinata.
-No, devo andare in studio questo pomeriggio. Ci vediamo stasera, buona giornata- 
Aspetto che scenda tutta la rampa di scale che porta al primo piano, impugno il telefono e digito un numero.
-Pronto?- dice una voce femminile dall'altra parte della comunicazione.
-Miley! Sono Justin, come stai?- rispondo con un sorriso sul viso.
-Ciao Justin! Tutto bene grazie, tu?- per fortuna mi ha riconosciuto.
-Tutto bene grazie. Senti dovresti farmi un favore- inizio a sussurrare con la mano sul telefono.
-Certo dimmi pure- risponde con tono leggermente curioso.
-Ti ricordi di Chaz Somers? Quel ragazzo che quando duettammo per Overboard cercò in tutti i modi di intrufolarsi nel tuo camerino per vederti nuda sotto la doccia?- le ricordo ridendo.
-Come potrei dimenticarmelo? Certo, cosa dovrei fare?- chiede una seconda volta.
-Faccenda personale, devi tenermelo lontano per i prossimi cinque giorni- aspetto mi risponda.
-Consideralo fatto Biebs, dammi il suo numero e ci penso io- fantastico, le do il numero.
-Tienimi aggiornato, tanto hai whatsapp, ci sentiamo lì- le dico prima di chiudere.
Sorrido come un cretino allo specchio, mai mettersi contro Justin Bieber, si perde, sempre.
Finalmente esco dalla stanza, chiudo a chiave e le metto in tasca, cerco di non dare nell'occhio e salgo in macchina.
Fortunatamente non c'era molta gente in giro, in dieci minuti arrivo in studio, puntuale.
-Justin Bieber è qui!- annuncio alzando le braccia al cielo.
Dopo aver salutato la mia amata Crew ci mettiamo subito al lavoro. -Hai buttato giù qualche idea per Believe?- mi chiede Usher appoggiando una mano sulla mia spalla. -Non ho avuto tempo, possiamo registrare Boyfriend intanto, stasera prometto di trovare qualche idea- dico incrociando le dita dietro la schiena.
Entro nella stanza di registrazione, metto le cuffie e cerco di trovare l'intonazione per la canzone.

***

Dopo due ore e passa di registrazione no-stop, Usher entra nella stanza per scambiare quatto chiacchiere.
-Ehi Justin, facciamo una pausa dai- mi porge la mano per dargli un bel cinque.
-Servirebbe proprio- dico levando le cuffie dalle orecchie e sedendomi vicino a lui su una sedia.
Butto la testa all'indietro e chiudo gli occhi, sono distrutto, ci vorrebbero le coccole di Caitlin ora.
-Allora, ho saputo che i tuoi amici da Stratford sono venuti a trovarti- tasto dolente fratello.
-Già e la sorpresa che hanno portato con sè non è una delle migliori- continuo guardandomi le scarpe.
-Cioè? E' successo qualcosa?- mi chiede leggermente preoccupato.
-Ti ho parlato di Caitlin, no? Era la mia ragazza, è venuta con la sua famiglia a trovarmi ma a quanto pare non è stata sola per tutto questo tempo- sento un piccolo magone crescere dentro me.
-Che vuoi dire? Non mi lasciare a metà, finisci le frasi- mi scuote per una spalla.
-Si è fidanzata con il mio migliore amico, è qui anche lui e mi ha rovinato tutti i piani- termino.
-E allora? Stai con Selena Gomez amico, non ha nulla da invidiare- mi da uno scappellotto.
-Non capisci- gli levo la mano dai miei capelli -io sono ancora innamorato di Caitlin, l'ho capito solo quando l'ho vista tra le braccia di un altro ragazzo, cioè il mio migliore amico- chiudo gli occhi.
-Non è un vero amico se ti ruba la ragazza, e con Selena?- chiede inclinando il capo.
-Selena lo sa, è stata una cotta da niente, lei si sente con un altro ragazzo e siamo ottimi amici, ogni tanto ci scappa un bacio ma a stampo, nulla di che, non preoccuparti- lo rassicuro sorridendogli.
-E forse è proprio per questo che Caitlin ha voluto iniziare ad uscire con il tuo amico- che vuole dire?
-Spiegati meglio- lo incito a continuare. -Stavate insieme prima giusto?- Annuisco. -Appena sono uscite le foto di te e Selena e della vostra presunta coppia, lei potrebbe essersi sentita come un giocattolo, proprio come ti stai sentendo tu ora, avete sofferto entrambi, solo in momenti diversi- genio, Usher, sei un fottuto genio. Come ho fatto a non capirlo? Si è messa con Chaz solo per cercare di dimenticarmi!
-La rivoglio indietro Usher, la amo- arrossisco leggermente ed accenno un piccolo sorriso.
-Stasera invitala ad uscire, solo tu e lei, vedrai che in meno di due settimane le cose si sistemano-
-Due settimane? Ma non ho tutto questo tempo! Non c'è un qualcosa di più accelerato?- vado nel panico. -Non riuscirò mai a riconquistare Caitlin in solo cinque giorni, è impossibile!- mi prendo la testa fra le mani. -Sei Justin Bieber, ricordalo- sussurra Usher prima di uscire dalla stanza. Sono Justin Bieber, posso ottenere tutto ciò che voglio in meno di mezzo secondo. Sì, non devo abbattermi, devo impegnarmi al massimo per riconquistare il cuore di una ragazza, la mia ragazza.

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Capitolo 6
*** She's so beautiful, damn ***


Sono appena uscito dallo studio, sono quasi le otto di sera e sono stanco morto. Ho tirato un calcio alla porta dell' hotel stranamente aperta, ho trovato Selena tutta in tiro mentre usciva, ci siamo salutati con un bacio sulla guancia.
Mi butto sul letto a peso morto, prendo il telefono tra le mani e compongo un messaggio di WhatsApp.
"Cait, ho voglia di stare un po' con te, solo con te, ho bisogno di parlarti e della tua compagnia.
Aspettami all'entrata dell'hotel per le otto e mezza, non ritarderò come al solito."

Butto il telefono accanto a me e strimpello un po' con la chitarra, quando un bip mi fa correre al cellulare.
E' lei, mi ha risposto, accidenti sto sudando come una capra, leggo il messaggio.
"Avrei preferito uscire con Chaz ma è con Selena e Miley, così ho optato per lasciarlo andare dal suo idolo, dopotutto un'occasione così capita una volta sola. Alle otto e trenta precise sono lì, bacio."
Perfetto, spengo lo schermo del mio Iphone bianco e mi fiondo sotto la doccia accennando qualche canzone.
Lascio che le goccioline d'acqua bollente mi percorrano tutto il corpo fino a cadere  nel box.
Chiudo il pomello dell'acqua calda e con un gesto prendo l'asciugamano bianco e lo metto intorno alla vita, muovo un po' i capelli facendo apparire schizzi su tutto lo specchio e mi soffermo sull'armadio, cosa metto?
Vada per jeans neri (non li metto quasi mai), una maglietta bordeaux a mezza manica degli Yankees e un giubbino blu in jeans. Tiro su i capelli in una piccola cresta con il gel, mi impuzzo di Someday e scendo, sono pronto.
Scendo le scale dell'hotel, stranamente è deserto, spero Selena non abbia detto ai paparazzi e  alle fans di non venire a rovinare l'appuntamento, ovviamente è un gesto davvero molto carino ma non trovo niente di male nel fermarmi qualche minuto per stare un po' in loro compagnia mentre aspetto che Caitlin arrivi, spero non faccia tardi.
Arrivo all'entrata principale, continuo a scendere e salire la scalinata che porta alla strada, l'ansia cerca di uccidermi.
Ogni macchina che si ferma davanti all'hotel mi fa prendere un mini infarto, fino a quando una Mini bianca con tettuccio nero si ferma davanti ai gradini, il panico mi assale, prendo un'enorme boccata d'aria, scende.
Il mio cuore si blocca per qualche secondo, quanto può essere bella una ragazza? Quanto?
Penso di non aver mai visto una ragazza più bella di lei, e credetemi, io di ragazze ne ho viste a miliardi.

Chiude la portiera e papà Beadles riparte, mi accenna un saluto che ricambio con un movimento di capo.
Mi sorride imbarazzata, sale i gradini fino ad arrivare vicino a me, mi saluta con un dolce bacio sulla guancia.
-Wow- è l'unico verso che esce dalla mia bocca, davvero sono senza parole, è meravigliosa.
I miei occhi la scrutano per bene, indossa un vestito color verde acqua con qualche pennellata di blu e varie tonalità di verde, una cintura degli stessi colori è stretta sotto il seno con una poschette fra le mani e due tacchi ai piedi.
Vogliamo parlare del viso? Vogliamo parlarne? Parliamone. Quei capelli mossi spostati tutti a destra e quel sorriso che mi fa sciogliere come un cubetto di ghiaccio in una giornata di estate afosa tanto da non sentire l'aria.

-Sei.. meravigliosa- dico facendole fare un giro su sè stessa guardandola per intero.
-Grazie Justin, allora dove andiamo?- Mi chiede guardandosi intorno piuttosto disorientata.
Mi gratto il capo. -Non saprei, volevo fare una passeggiata, giusto per parlare un po'- arrossisco.
-Perfetto- mi sorride. L'affianco, attraversiamo insieme la strada, cerco invano di sfiorarle la mano.
Noto in lontananza una coppia di paparazzi che ci pedinano, cerco di dare nell'occhio il meno possibile.
-Mi dispiace per oggi pomeriggio- dico guardando la strada torturandomi un gomito con l'altra mano.
-Non importa, ormai è passato- mi sorride spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Silenzio tombale, Dio che imbarazzo, odio questo genere di situazioni, sbuffo guardandomi intorno.
-Stranamente non eri in ritardo, è un evento da ricordare- scherza incrociando il mio sguardo.
-Già- mi limito a dire solo questa parola, perchè sono così freddo e rigido?
-Quando stavamo insieme non c'era mai una volta che eri puntuale- ride, mi tira un pugno sulla spalla.
Quando stavamo insieme? Caitlin ti prego non rendere le cose più difficili.
-E' passato tanto tempo, non ti ho mai dimenticata sai?- le intimo accarezzandole il viso.
-Mi sei mancato tanto anche tu, sono contento che tu stia con Selena ora- afferma voltandosi.
-Teoricamente sì, perchè sei gelosa?- chiedo dandole un'amichevole gomitata.
-No no, sono molto contenta, davvero- mi sorride forzatamente.
Lo sapevo, è gelosa! Ci scambiamo qualche sorriso prima che io inizi a urlare -Caitlin è gelosa! Caitlin mi ama!- così, giusto per scherzare un po' mentre i paparazzi facevano flash senza fermarsi.
Lei sembra essersene accorta, ma fa finta di nulla, come se non ci fossero, per fortuna.
Cerca in tutti i modi di tapparmi la bocca seguendo i miei movimenti, si butta su di me fino a spingermi contro il muretto che ci sta accompagnando per tutta la passeggiata fino a farmici spiaccicare il sedere contro.
-Mi dispiace per il tuo fondoschiena, ma stai esagerando- mi rimprovera con voce da mamma.
Da vicino è ancora più bella, stai crescendo bene ragazza mia. Il palmo della sua mano preme contro le mie labbra, mi limito a sorridere fino a quando non si allontana per una mia leccata sulla sua mano.
-Dai ma che schifo!- dice pulendosi su di me con espressione divertita e schifata.
-Non lamentarti, c'è chi pagherebbe oro per un mio bacio alla francese- annuncio avvicinandomi.
Mi prende a braccetto, si stringe forte a me sorridendomi, penso stia iniziando un discorso ma non la sto ascoltando, i suoi occhi mi hanno portato in un'altra dimensione, mi ci sono letteralmente perso.
-E sentiamo, sai anche parlare francese?- mi provoca prendendomile guance per farmi cioppi cioppi.
Mi libero da quella presa così ridicola ma pur sempre affettuosa, mi sistemo i capelli e rispondo.
-Non parlo francese, ma so baciare in quel modo- ammicco con l'occhiolino.
-Non ci provare, sono fidanzata lo sai, e anche tu- grazie mille bellezza, grazie per avermelo ricordato.
Sospiro, cerco di cambiare discorso. -C'è una gelateria dall'altra parte della strada, ti va?- le propongo.
Fa cenno di sì con il capo, in meno di un minuto siamo dentro al locale ad ordinare.
Mi guardo intorno, molte persone mi riconoscono, sorrido. Non vedo i paparazzi, meno male.
Usciamo dalla gelateria, lei con un mega frappè al cioccolato fra le mani e io una granita al limone.
Ogni tanto mi volto a guardarla, è stupenda anche quando mangia, è possibile?
-Sei sempre bellissima, complimenti- dico sorseggiando la granita dalla cannuccia.
Arrossisce, si limita solo a sorridermi per poi abbassare lo sguardo, è meravigliosa Dio santo.
-Come ti ha conquistato Chaz?- domando diretto accennandole un sorriso.
Sorseggia anche lei il suo frappè, si bagna le labbra con le mani e mi risponde con occhi sognanti.
-Non saprei, abbiamo iniziato ad uscire insieme, giusto per pensare ad altro- afferma.
-E come vorresti essere conquistata?- Bieber all'attacco, muahahah.
-Non ci ho mai pensato, sicuramente una dolcissima serenata mi farebbe innamorare a prima vista, sto obbligando Chaz a farmene una, ma niente, non vuole- ride -pazienza, aspetterò il mio principe azzurro- mi fa l'occhiolino con allegato un dolce sorriso che mi fa sprofondare nel frappè. 
Oh baby, hai trovato il tuo principe azzurro, questa notte non dormirò per buttare giù qualche idea e magari registrarla per Believe sarebbe un'ottima idea. Siamo davanti al mio hotel, come vola il tempo con lei.
-Torneresti indietro?- le chiedo mentre noto la macchina di suo padre avvicinarsi.
-Per un altro gelato? No ti prego Justin sono piena- mi fissa incredula.
Accenno una piccola risata, abbasso lo sguardo per poi iniziare a torturarmi le mani.
-Intendevo, torneresti indietro di tre anni?- sento le guance in fiamme, sono viola.
Tira un lungo sospiro, mi guarda sorridendo. -Mi piacerebbe- panico, sprofondo, sorrido come un'idiota.
Si volta, si avvicina fino a stamparmi un dolce bacio sulla guancia. Scoppio, la pressione mi sta salendo.
-Grazie per la serata- mi sussurra all'orecchio facendomi gelare il sangue.
-Figurati, si può rifare se vuoi- rispondo diretto con tono confuso grattandomi il capo.
Mi lascia con un sorriso, entra in macchina per poi scomparire dietro l'angolo. Alzo il viso al cielo sorridendo come un bambino quando vede un contenitore maxi di caramelle gommose alla frutta e rientro in hotel.









sssalve, what's up? uù
eccomi qui con il sesto, spero vi piaccia c:
volevo dirvi che penso che la storia si allungherà di uno o due capitoli in più, spero di farcela in dieci çç.
mi lasciate le vostre amate recensioni? Siete davvero dolcissime. dfhnoeuifhoqu abbracciatemi lol.
sono davvero contenta che seguiate questa fan fiction, allora non scrivo per i muri trololol.
Un bacione grande a tutte, vi voglio bene, siete stupende c:
#muchlove.


@ciastin.

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Capitolo 7
*** Believe & Be Alright ***


Sono le tre e un quarto di mattina, il sonno sembra avermi abbandonato da ore.
Continuo a fissare il soffitto a vuoto, sento il respiro regolare di Selena mentre dorme, per non disturbarla mi alzo e mi siedo vicino ad una piccola scrivania poco distante dal letto senza fare alcun rumore.
Prendo il cellulare per controllare la batteria quando noto un messaggio non letto nella barra delle notifiche, suo.
Mi affretto a leggerlo mentre il cuore aumenta le proprie palpitazioni cardiache.
'Volevo semplicemente ringraziarti per la bella serata passata insieme a te.
Nonostante tutti questi anni sei sempre il solito ragazzino di Stratford con idee strampalate in testa.
Mi sei mancato davvero tanto Justin, più di quanto immagini.'

Quanto vorrei riaverla mia, mi manca terribilmente il sapore delle sue labbra, lo ricordo ancora nonostante sia passato ormai non so quanto tempo. Leggo e rileggo più volte il messaggio, uno stupido sorriso appare sul mio viso.
La riavrò, sarà di nuovo mia, devo solo crederci e
 tutto andrà bene.
Una lampadina si accende nel mio cervello, mi alzo dalla sedia facendo attenzione a non svegliare Selena, traffico un po' nei cassetti fino a trovare un pezzo di carta ed una matita, proprio quello che mi serve.
Mi risiedo e lascio che la mia mano ed il mio cuore buttino giù quello che sento per Caitlin.


Finalmente il sole brilla quasi da spaccare le pietre su Atlanta, sono in studio per una proposta a Scooter.
-Braun!- esclamo entrando nell'edificio sbattendo forte la porta.
-Bieber!- ribatte lui con lo stesso tono di voce che ho usato con lui.
-Che ne dici se questa sera affittassimo un palazzetto per un concerto gratuito?- propongo.
-Certo e magari con pass gratuito nel tuo camerino- termina lui ridendo.
-Non scherzo Scoot, ho una ragazza da conquistare- affermo tirando fuori dalla tasca il foglio.
Resta in silenzio per qualche istante scambiandosi occhiate con la mia Crew, poi mi risponde.
-Che ti serve? Possiamo anche provare, canterai qualche canzone di Believe?- chiede Usher.
-Un coretto gospell, un pianoforte, una chitarra ed una batteria, nient'altro- 
-La chitarra già l'hai con te, c'è Dan, per quanto riguarda il coretto Gospell conosco qualcuno qui vicino, per il pianoforte potremmo noleggiarlo e la batteria pure- mi conferma.
Affermo un sì con il capo, prendo Dan per un braccio e lo porto in sala registrazione per iniziare ad esercitarmi un po'. In meno di dieci secondi la notizia arriva su twitter e migliaia di ragazzine si presentano sotto al mio studio e davanti al palazzetto poco distante. Amo le cose fatte all'ultimo momento.

Ho trascorso tutto il pomeriggio a provare con Dan e Mama Jan per l'intonazione giusta, sono pronto.
Ho chiesto gentilmente alla famiglia Beadles di lasciarmi Christian e Caitlin per tutta la serata, s
ento le urla delle mie fan che mi chiamano senza stancarsi un attimo, mi sistemo il ciuffo ed entro. I Beadles sono in platea nelle prime file, raggiungo il centro del palchetto e mi siedo sullo sgabello nero in legno.
Migliaia di ragazze mi accolgono, come solo le mie beliebers sanno fare, mi trasmettono un'emozione stupenda.
Mi guardo intorno al palchetto e noto che non manca nulla all'appello: Dan, il coretto Gospell, il piano e la batteria.
Fortunatamente ho avuto la possibilità e il tempo di provare tutte le canzoni con loro, non dovrebbero esserci problemi.
Cerco di mantenere silenzio quando il sottofondo del pianoforte ed un pianista che preme i tasti mi accompagna.
Impugno il microfono ed inzio con qualche canzone del mio primo album, My World.
Verso la fine di quel breve concerto, decido di passare alla parte più importante per me.
Mi alzo, inizio a camminare avanti ed indietro per il palchetto con il microfono appiccicato alle labbra.
-Sapete, questa notte non ho chiuso occhio, mi capita spesso di pensare a quanto io sia legato ad una persona, tanto da dedicarle gran parte del mio tempo. Ho rincontrato una persona a me molto cara, devo confessarvi che non ho mai visto una ragazza più bella e dolce di lei- le sorrido, è imbarazzatissima -Siamo usciti insieme l'altra sera, come amici, giusto per passare un po' di tempo insieme, e sono riaffiorati tantissimi ricordi, come quell'addio maledetto in aereoporto- evidentemente le mie fan conoscevano benissimo questa storia, tanto da incitare Caitlin a salire sul palco, e così fece.
Posizionarono un secondo sgabello vicino al mio e mi sedetti con lei accanto.
-Ho pensato così tanto a questa ragazza che ho rinunciato alle mie amate ore di sonno per scriverle e dedicarle un paio di canzoni scritte di mio pugno, fortunatamente senza errori grammaticali- sento delle piccole risate, do un segnale a Dan che inizia a pizzicare quelle corde che poco dopo accompagnano la mia voce.

Across the ocean, across the sea
Startin’ to forget the way you look at me now
Over the ocean and across the sky
Startin’ to forget the way you look in my eyes


Le stringo forte la mano, intreccio le mie dita fra le sue.
Caitlin non dice nulla, mi sorride paonazza in viso, incantata dalle mie parole.


And for you, I would walk
A thousand miles
To be in your arms
Holding my heart

Oh I, Oh I, I love you

Everything’s gonna be alright, I
Be alright, I

Through your sorrow,
Through the fights
Don’t you worry ’cause everything’s gonna be alright


Lascio che degli applausi scroscianti riempano quel bellissimo momento, volto lo sguardo sulla bionda accanto a me, ha gli occhi completamente lucidi, mi alzo, lei mi segue. Con una mano le stringo un fianco e l'avvicino al mio corpo, lascio che le nostre fronti si sfiorino e i miei occhi si perdano nei suoi.
 

All alone in my room
Waiting for your phone call to come soon
And for you I would walk a thousand miles
To be in your arms,
Holding my heart

Oh I, Oh I, I love you
Everything’s gonna be alright, I
Be alright, I


E' come ipnotizzata dalla mia voce, le parole che ho scritto sono tutte vere, escono direttamente dal mio cuore oltre che dalla mia bocca. Sono un pazzo lo so, sono innamorato pazzo della mia bionda.
 

You know that I care for you
I’ll always be there for you
Promise I will stay right here
I know that you want me too
Baby we can make it through anything
Cause everything’s gonna be alright, I
Be alright, I
Through the sorrow, through the fights
Everything’s gonna be alright
Be alright.


Appena il microfono si stacca dalle mie labbra si butta fra le mie braccia, la sento singhiozzare nonostante le urla delle mie fan mi spaccano i timpani, lei è l'unica persona che voglio accanto in questo momento.
Mi allontano da lei, le stringo forte la mano, prendo fiato e lascio che il palazzetto si riempa di nuovo della mia voce e dell'ultima canzone che chiuderà questo piccolo concerto, Believe.

 

Believe, believe, believe 
I don’t know how I got here 
I knew it wouldn’t be easy 
But your faith in me was so clear 
It didn’t matter how many times I got knocked on the floor 
But you knew one day I would be standing tall 
Just look at me now 
Cause everything starts from something 
But something would be nothing 
Nothing if your heart didn’t dream with me 
Where would I be, if you didn’t believe, believe
There were days when out you spoken, you know 
There were night when I was doubting myself 
But your kept my heart from falling 
It didn’t matter how many times I got knocked on the floor 
But you knew one day I would be standing tall 
Just look at us now 
Cause everything starts from something 
But something would be nothing 
Nothing if your heart didn’t dream with me 
Where would I be, if you didn’t believe 
Where would I be, if you, if you 
If you didn’t believe 
Would you know, how I feel 
Touch the sky, if you didn’t believe 
Believe, believe 
It didn’t matter how many times I got knocked on the floor 
You knew one day I would be standing tall 
Just look at us now 
Cause everything starts from something 
But something would be nothing 
Nothing if your heart didn’t dream with me 
Cause everything starts from something 
But something would be nothing 
Nothing if your heart didn’t dream with me 
Where would I be, if you didn’t believe 
Where would I be, if you 
If you didn’t believe 
Would you know, how I feel 
Touch the sky, if you didn’t believe 
Believe, believe 
Where would I be, if you didn’t believe 

 

I suoi occhi tralasciano un velo di stupore, gli applausi non vogliono cessare, lei sembra tutt'altro che spaesata.
Forza Caitlin, baciami, ti prego, fallo adesso. Dimmi che mi ami ancora e vuoi solo me, per favore.
Chiudo gli occhi, unisco le labbra aspettando quel bacio tanto sognato, ma l'unica cosa che ricevo sono le sue labbra che premono contro la mia guancia per poi scendere dal palco e dirigersi verso l'uscita.
Mi sento un idiota, o forse lo sono?















 


ssssssssssssssssssssssssssssssssalve uù eccomi qua, trallallà.
ho scritto questo capitolo tipo 75483928347 volte perchè ogni volta che arrivavo alla fine mi si cancellava tutto e ho dovuto riscriverlo çç.
volevo dirvi che non so se continuerò la nuova ff, onestamente la voglia comincia ad abbandonarmi, ci penserò.
mi lasciate una piccola recensione? dai dai dai *occhidolci* mi piace leggere le vostre idee e opinioni su come potrebbe svolgersi la storia.
e ho preso believe deluxe, mentre guardavo il cd piangevo come una bambina vgfhdjsk. çç
#muchlove c:

@ciastin.

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Capitolo 8
*** I love you too, Justin ***


Me la sono lasciata scappare, neanche il tempo di finire la canzone, se n'è andata.
Ho provato più volte a chiamarla, anche con il microfono, niente da fare, è uscita senza neanche voltarsi.
Non posso seguirla, ho un concerto da portare a termine, cerco di pensare ad altro e chiudo il concerto.
Nonostante qualche fan continuava a chiedermi di Caitlin ho cercato in tutti i modi di cambiare discorso o di non sentire.
Che ho fatto di male? Davvero non capisco dove ho sbagliato, se ho sbagliato.
Saluto le mie fan e con un cuore ed un bacio colmi d'amore e mi dirigo verso il backstage, con la coda dell'occhio vedo Christian farsi spazio tra la folla e raggiungermi cercando di non dare nell'occhio.
Entro nel mio piccolo camerino e sbatto violentemente la porta colpendo in pieno viso il biondino.
-Ahi! Justin mi hai quasi spaccato il naso!- esclama massaggiandoselo.
Mi butto a peso morto sulla poltrincina strofinando il palmo delle mani sul mio viso.
-Dico, l'hai vista fratello? Se n'è andata! Mi ha lasciato così come un cretino!- esclamo.
Christian mi raggiunge, si siede accanto a me lamentandosi del dolore al naso.
-Non se l'aspettava- commenta. -Non se l'aspettava? Amico ormai lo sanno pure i muri che sono sempre stato preso da Caitlin, fino ad adesso. Provo a riconquistarla e puf, scappa via- ci sono rimasto male.
Sento una piccola vibrazione, il telefono di Christian sta squillando, dev'essere suo padre.
-Justin io devo andare, è arrivato mio padre, vedrai che si sistemerà tutto- mi da una piccola pacca sulla spalla seguita poi da un'abbraccio, lui sì che è un vero amico.
Non sono in vena di parlare, non ho neanche fatto i conti per bene, fra tre giorni Caitlin partirà, dovremmo separarci di nuovo, finirebbe tutto come prima, ed io non voglio.
Sento delle nocche battere contro la mia porta, la riconosco, il mio cuore perde un battito.
-Avanti- dico con voce tremante, no, non può essere lei, se n'era andata.
La porta si apre, incontro due occhi color ghiaccio ed un sorriso a trentadue denti, gli occhi leggermente arrossati e le guance umide. Mi sorride, non dice nulla, richiude la porta dietro di sè per poi affiancarmi.
-Pensavo te n'eri andata- sussurro prendendomi il capo fra le mani.
-Ero uscita a prendere una boccata d'aria, stavo per sentirmi male- arrossisce in viso.
Alzo il viso, incontro ancora una volta i suoi occhi, ne rimango quasi folgorato da tanta bellezza.
-Non volevo lasciarti così, mi dispiace- ti dispiace? Non mi sembra tu sia distrutta!
-Tu.. tu non capisci. Ci ho messo anima e cuore per scrivere quelle due fottute canzoni. E sono solo per te, quelle parole racchiudono tutto quello che ho sempre provato, tu non vuoi accettarlo, mi dispiace di averti fatta soffrire, ma come sei stata male tu sono stato male anche io. Ma io sono ancora qui, ad aspettarti dopo tutto questo tempo.. Caitlin, io ti amo!- dalla mia bocca escono testuali parole, sono esploso, basta. La guardo, resta in silenzio con lo sguardo basso, continuo. -Ti amo e non mi vergogno a dirlo al mondo intero. Io amo Caitlin Beadles! Sono innamorato di Caitlin Victoria Beadles!- urlo alzando la voce guardandomi intorno come un bambino.
Non risponde, non ho ancora finito. Mi avvicino a lei, le prendo le mani ed intreccio le mie dita alle sue.
-Guardami- le dico con un sussurro. -Guarda come sono ridotto, il mio cuore sta rischiando di esplodermi in petto, sono tutto spettinato e penso che il mio viso stia andando a fuoco, ma non mi importa, tu mi hai visto in tutti i modi possibili, non ho bisogno di mascherarmi quando sto con te- i nostri occhi si fondono, le mie labbra fremono, continuo a mordermele nervosamente, voglio baciarla.
-Chaz è il mio ragazzo- sussurra distogliendo lo sguardo dal mio viso.
-Non dirmi che sei innamorata di Chaz perchè non ti credo Caitlin, non voglio crederci- affermo.
-Eravamo così perfetti insieme- sussurro con il magone in gola.
Si passa una mano sulla fronte, tira un lungo sospiro e scioglie l'intreccio delle nostre mani.
Perchè sono ancora qui? Perchè le mie labbra non stanno premendo contro le sue?
Mi da le spalle, il suo sguardo continua a fissare il pavimento. -Ti amo come Kidrauhl ama Caitlin. Ti amo come qualunque ragazzo ama una ragazza, non come artista. Sono sempre io, Justin, quel Justin che all'aereoporto ha pianto e ballato insieme a te You Are Not Alone, sono sempre io, amore- trattengo invano un singhiozzo, lascio cadere le braccia lungo i miei fianchi.
-Chaz sapeva tutto, se lo aspettava- esclama voltandosi verso di me. La guardo con un gigantesco punto interrogativo sul viso, non capisco. -Sapeva che quando sarei ritornata qui tu avresti provato a portarmi via da lui, non ti ho mai dimenticato, ho provato a farlo è vero, Chaz ha provato insieme a me, ma non ci siamo riusciti- continuo a non capire, non riesco a seguire il suo discorso contorto.
-Torna ad amarmi Caitlin, io non ho mai smesso di farlo- sento le lacrime scorrermi per il viso.
-Stai con Selena ora- ribatte pronta con le mani sui fianchi.
-No, siamo solo amici, se ti riferisci a quei baci che ci scambiamo, risalgono a molto tempo fa, per qualche giorno ho tentato di cambiare, di innamorarmi di lei ma non ci sono riuscito, tu sei il mio pensiero fisso- mi giustifico, è così, dopotutto con Selena non c'è stato assolutamente nulla di serio.
Una piccola risata sarcastica passa sul viso della bionda.
-E' divertente, ci stiamo facendo del male senza neanche rendercene conto- già, quanto male.
I nostri occhi continuano a cercarsi, al contrario delle nostre labbra che in un batter d'occhio si sono legate.
Mi prende il viso tra le mani e lo avvicina al suo, entrambi con gli occhi serrati.
La stringo forte per i fianchi, come se non volessi lasciarmela scappare, è mia, è solo mia.
Mi ha colto alla sprovvista, sono parecchio in confusione, il mio stomaco sta sparando i fuoci d'artificio.
Il sapore delle sue labbra, Dio quanto mi mancava, quel sapore di ciliegia è ancora impresso nei miei ricordi.
Sento la sua lingua toccare insistentemente le mie labbra, le apro leggermente trasformando un semplice bacio a stampo in qualcosa di più profondo, quello che avevo sempre desiderato dopo così tanto tempo.
Il mio cervello non risponde più a nessun impulso, si è completamente bruciato, le mie mani scorrono libere sulla sua schiena, le sue mani trafficano sui miei capelli senza fermarsi.
Un'irruzione di Scooter e Selena nella stanza ci fanno sobbalzare, tanto da staccarci di colpo cercando in qualche modo di ricomporci e far finta che non sia successo niente.
-Vi stavamo disturbando?- esclama Selena notando il nostro rossore in viso.
-No no, tranquilla- rispondo io imbarazzato, mi sistemo i capelli in qualche maniera.
-Volevo dirti che non dormo in hotel, se vuoi puoi ospitare Caitlin e stare un po' in santa pace- mi fa l'occhiolino per poi darmi una piccola gomitata facendomi arrossire più di prima.
Vorrei scomparire, il mio viso è inguardabile, sono più rosso di un pomodoro, grazie mille Selena, ci mancavi solo tu.
Scooter resta in silenzio, quasi ride ma cerca in ogni modo di trattenersi.
-Ti va?- le chiedo guardandole il vestito, guardarla negli occhi mi farebbe morire.
Annuisce buttandosi poi fra le mie braccia imbarazzata, la stringo forte scoppiando a ridere.
-Wooh, Justin Bieber won!- esclama Selena battendo il cinque con Scooter e dirigendosi verso l'uscita.
Piomba il silenzio, un silenzio che nè io nè Caitlin sappiamo colmare.
-Forse è meglio che vada- afferma la bionda staccandosi da me per dirigersi verso l'uscita.
-Non dormi con me?- chiedo diretto, poco dopo mi accorgo di quel che ho detto ed arrossisco.
-Non saprei- sussurra accarezzandosi il braccio nudo.
-Dai- chiedo assumendo un'espressione da cucciolo mostrando il labbro inferiore.
-E va bene, ma solo per una notte- conferma sorridendo, la prendo per un fianco e la tiro al mio corpo stampandole un ultimo bacio a stampo per poi lasciarla andare.
La guardo dirigersi verso l'uscita con un mega sorriso stampato in faccia.
Sono felice, anche se tra qualche giorno dovrò dirle addio di nuovo, sono sicuro di amarla, non la deluderò.

Sono tornato in hotel da circa mezz'ora, pimpante come un bambino e felice fino dentro al cuore.
Cammino nervosamente avanti ed indietro per la stanza con addosso un pigiama extra-large beige a righe, i capelli tirati sù con un po' di acqua giusto per non averli davanti agli occhi.
Mi volto per assicurarmi che sia tutto perfetto, sistemo la chitarra nella sua custodia e aspetto che arrivi.
Continuo a torturarmi le mani, mi stacco tutte le pellicine possibili sulle dita con i denti, fino a quando un rumore proveniente dalla porta mi fa spaventare tanto da urlare come una ragazzina.
Segue poco dopo un'interminabile risata della bionda davanti a me, in effetti è una situazione abbastanza imbarazzante, se mi avesse sentito qualcuno oltre lei non so che figura c'avrei fatto.
-Justin sembravi una ragazza, dovevi sentirti- dice tra una risata e l'altra.
-Ah sì? Una ragazza?- domando con tono provocante.
-Sì, una ragazzina- afferma continuando a ridere e chiudendo la porta dietro di sè.
-Io non sono una ragazzina- dico con tono infantile mettendole il broncio come un bambino.
-Dai tesoro, stavo solo scherzando- mi sussurre con il fiato sul collo, rabbrividisco.
Cerco in ogni modo di mantenere la calma, quel sussurro mi sta mandando in tilt.
-Adesso scherzo un po' io- esclamo prima di prenderla di peso per poi finire sul letto con il solletico.
-No Justin ti prego, basta!- cerca di dire mentre continuo a solleticarle i fianchi.
Continua a contorcersi per cercare di evitarmi, sono seduto sul suo ventre sostenuto anche dalle gambe per non schiacciarla, non mi scappi più dolcezza.
Dopo svariati minuti di solletico no stop e con Caitlin che a poco sevniva a causa del troppo ridere, la lascio respirare. Mi sdraio accanto a lei, facendola appoggiare dolcemente sul mio petto.
-Sono esausta, ci vorrebbe una doccia- sussurra alzandosi dal letto.
-Una doccia eh?- ripeto con sguardo malizioso.
-No, tu stai fuori, l'ultima volta che abbiamo fatto la doccia insieme in costume a casa tua abbiamo allagato mezzo bagno e tua madre a poco non ti sbatteva fuori di casa- oh, come dimenticarlo.
Sbuffo, la bionda si alza e si chiude in bagno con chiave inclusa, evviva.
Mi risdraio sul letto a pancia in sù, fisso ininterrottamente il soffitto, molto interessante.

E' dentro quel fottuto bagno da più di mezz'ora, quanto cavolo ci vuole per una stupida doccia?
Mi alzo, busso insistentemente alla porta. -Cait, va tutto bene?- chiedo con l'orecchio appoggiato.
Nessuna risposta, che sia annegata nel box doccia? O magari si è buttata giù dalla finestra, potrebbe anche essere caduta le water o essersi strozzata con il doccino. Scuoto ripetutamente la testa cancellando questi stupidi pensieri, quando finalmente mi apre girando la chiave nella serratura.
Due gambe nude e slanciate mi appaiono davanti agli occhi, quell'accappatoio di Selena è troppo corto, i capelli bagnati le ricadono sulle spalle, si allaccia con il doppio nodo il tessuto in cui è avvolta fino al petto.
-Ti stavo aspettando- mi dice con voce sensuale, spingendomi contro la porta per poi richiuderla a chiave.
Resto imbambolato come un pesce lesso a fissarla, nonostante abbia l'accappatoio color bianco panna addosso riesco a vedere chiaramente le sue forme prosperose, come il suo seno e il suo sedere.
Deglutisco rumorosamente mentre il suo respiro si fa sempre più vicino al mio.
Mi bacia attirando a sè il mio capo, le sue dita stringono forte i miei capelli ormai scompigliati.
Non resisto, la tengo per i fianchi spingendola poi contro quel piccolo lavandino con sopra uno specchio.
Le mie mani si sono impossessate del suo viso troppo perfetto per essere umano.
Di colpo si allontana, sento il sangue che sta ribollendo nelle vene, delle vampate di calore s'impossessano di me, spero solo di non venire nel pigiama, chi la sente mia padre poi?
-Ho un regalino per te- quella voce così sexy mi fa andare in tachicardia, seguo le sue mani che dai miei capelli vanno a giocherellare con le asole del fiocco dell'accappatoio che ha alla vita, quasi lo slaccia.
I miei istinti animaleschi potrebbero risvegliarsi da un momento all'altro, la sexy pantera che c'è in me tra meno di un minuto azzannerà la sua preda e la farà completamente sua.
-Però chiudi gli occhi- mi sussurra facendomi rabbrividire, ubbidisco restando immobile.
Sento alcuni rumori provenienti dal corpo di Caitlin ma non ci faccio caso, si starà spogliando.
Di colpo le mie narici si riempono d'acqua, come la mia bocca e le mie orecchie, un getto d'acqua fredda mi colpisce violentemente il viso, quasi mi fa affogare sotto le risate di Caitlin parecchio divertita.
Non riesco nemmeno a parlare, il getto è talmente forte che m'impedisce di aprire gli occhi.
Cerco in ogni modo di liberarmi, ma l'impugnatura della bionda che continua a ridere mi segue ovunque io mi giri, penso seriamente che il mio cervello si sia trasformato nella barca dei bastoncini di Capitan Findus.
Ma non so come e con una manata alla cavolo riesco a far cadere il doccino dalle mani di Caitlin, per poi finire a terra ed iniziare a bagnare ovunque.
Entrambi lo fissiamo, ci scambiamo uno sguardo malefico per poi buttarci entrambi su di esso. Continuamo a ridere come se fossimo ubriachi marci, nonostante i getti d'acqua che si alternano tra il suo e il mio viso siano gelidi, non riusciamo a smettere di ridere, fino a capitare nel box doccia, completamente fradici.
Il doccino nelle mie mani finisce nella posizione iniziale, al suo posto, prima che lo prendesse Caitlin.
-Una piccola vendetta per il solletico di prima- mi fa l'occhiolino stringendosi a me.
Dio se è perfetta, le goccioline d'acqua che continuano a rigarle il viso mi rendono geloso, i suoi occhi brillano con una lucentezza mai vista prima d'ora, istintivamente la bacio, e che bacio!
-Hai degli occhi stupendi- le dico allontanandomi dal suo viso.
-Non sono i miei occhi ad essere stupendi, ma la persona in cui si specchiano- diventa seria.
Sono senza parole, da quando è così saggia? Queste perle di saggezza da dove spuntano?
-Sarà meglio che ci asciughiamo, abbiamo combinato un bel guaio- chiude l'acqua e si guarda intorno.
Usciamo dal box doccia, ci alterniamo il bagno e cerchiamo di sistemare tutto l'ambaradam fino ad asciugarci.
Esco dal bagno, lascio i capelli leggermente umidi e lo stesso fa lei.
La trovo distesa sul letto raggomitolata come un gatto, è così dolce quando dorme, istintivamente sorrido, salgo sul letto e mi avvicino al suo volto, le stampo un piccolo bacio sulla fronte, le surrurro un -buonanotte piccola- e lascio che il mondo dei sogni accolga anche me.











what's up duuuuude?!
I'm back shawties uù
Ecco, finalmente li ho fatti tornare insieme #proudofme uù.
Non sono adorabili? Ce li vedo proprio insieme dfhneigweigwverfxqe.
Grazie infinite per le 20 recensioni che mi avete lasciato *ç* -sicommuove-
Oh sì, volevo dirvi che allungherò di qualche capitolo questa ff, tipo fino al 12-14, spero vi faccia piacere uù.
Per quanto riguarda la nuova ff, onestamente non saprei come continuarla, cioè un'idea l'avrei, però non mi convince molto, quindi mi ci vorrà un po' di tempo, solo per pensarci sù, nient'altro c:
Lasciatemi le recensioni eh c: Siete meravigliose. #muchlove.

@ciastin c:

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Capitolo 9
*** Be my girlfriend? ***


Continuo a svegliarmi per assicurarmi che sia tutto vero, vedere il dolcissimo viso di Caitlin accanto al mio è sicuramente la risposta a tutte le mie incertezze. Ogni tanto le accarezzo la spalla, sta andando tutto troppo bene.
Guardo l'orologio, sono solo le 5.45 del mattino, sento il telefono vibrare sul comodino, un messaggio di Sel.
Mi allungo per prenderlo facendo attenzione a non svegliate Caitlin e lo leggo.
'Non fare troppe porcate, fate i bravi e non svegliate tutto l'hotel.'

Oh, quanta simpatia signorina Gomez. Le rispondo.

'Tu piuttosto pensa a dormire, o stai facendo altro? Ahahahah.'

'Non sei simpatico. Comunque sono appena uscita da un locale, penso che durante la giornata me ne starò a dormire sul letto, non ho proprio le forze per andare a fare shopping.'

'Beata te, io domani ho un paio di interviste, che palle. Ma alla fine con Chaz e Miley?'

'Oh, quanto ridere, siamo andati in una piccola discoteca qui vicino, appena Miley è salita sul cubo a ballare dovevi vedere Chaz, per non parlare di quando l'ha vista con quell'abito bianco scollatissimo, stava per avere un orgasmo.'

'Ahahahahah, non mi sorprende, mi pare strano che non gli sia saltato addosso lol.'

'Oh credimi ci mancava poco, ahahah. E tu e Caitlin? Avete sfondato il letto? :P'

Arrossisco, diamine ma le piace così tanto mettermi in imbarazzo?!

'No, niente letto sfondato o robe simili, non preoccuparti -.-'

'Oddio, lo avete fatto in piedi? In doccia? Sul balcone?! Che selvaggi!'

'Selena la smetti per favore? Non abbiamo fatto niente! Ci siamo solo fatti un po' di coccole.'

'So io che coccole vorresti farle.. ;) Ahahahahahahahah.'

'SELENA!'

'Dai, stavo solo scherzando. Spengo il telefono, dobbiamo fermarci, Chaz deve rimettere -.-'

'Ci sentiamo, ciao porcona!'

'Ciao pisello moscio!'

Spengo lo schermo, appena la becco in giro si beccherà tanti di quei gavettoni che le passerà la voglia di essere così spiritosa. Anche se non penso la faccia cambiare, è la mia migliore amica proprio per questo motivo.
Appoggio il telefono sul comodino, quando sento le braccia di Caitlin che mi stringono forte il petto per poi strofinare leggermente la guancia contro il mio pigiama, un po' come fanno i cuccioli con la propria mamma.
La abbraccio dal dietro, sono steso su un fianco, con un braccio le cingo il fianco, sposto una ciocca dei capelli che ha davanti al viso dietro l'orecchio per stamparle un dolce bacio sulla guancia mi riaddormento.

***

Sono in piedi da quasi mezz'ora ormai, ho fatto la doccia nella speranza che Caitlin di svegliasse ma appena ho aperto la porta del bagno con un asciugamano in vita e i capelli grondanti d'acqua, l'ho trovata nella stessa posizione di prima.
Finisco di vestirmi con un paio di bermuda blu e una maglietta sbracciata bianca dei Lakers e provo a svegliarla.
Mi siedo a bordo del letto, mi avvicino poi al suo orecchio ed inizio a chiamarla.
-Cait- le sussurro accarezzandole una guancia.
-Cait, svegliati dai- alzo leggermente la voce scuotendola per le spalle.
Perdo la pazienza, ma lo fa apposta?!
-CAITLIN!- le urlo nelle orecchie facendola sobbalzare di mezzo metro più in là.
Si spaventa, tanto da tirarmi in piena faccia il cuscino sul quale ho dormito tutta la notte.
-Aah, Justin! Potevi usare modi più dolci per svegliarmi!- si lamenta stiracchiandosi.
-Andiamo, è un miracolo se ti sei svegliata! Neanche le cannonate ti sveglierebbero!- la correggo.
Fa una piccola smorfia, mi prende per il colletto della maglietta per darmi un bacio a stampo e poco dopo si dirige a perdifiato in bagno, dovrà fare la pipì trattenuta da ieri sera con il mio solletico.
-Adesso quanto pensi di stare dentro lì?- chiedo avvicinandomi alla porta.
Non ho neanche il tempo di terminare la domanda che mi ritrovo con il naso sanguinante, Caitlin ha aperto la porta con un po' troppa prepotenza che si è riversata sul mio setto nasale.
Me lo copro con entrambe le mani tirando giù varie Madonne per poi buttarmi sul letto dolorante.
-Dai finiscila, non ti ho neanche toccato- commenta lanciandomi l'asciugamano addosso.
-Tu no, ma la porta del bagno mi ha preso in pieno!- mi guardo le mani per assicurarmi che non esca sangue.
-Dai polentone, non hai niente, tra qualche minuto uscirà la botta- mi bacia la guancia e va a cambiarsi.

Dopo interi minuti ad aspettare che la mia bionda uscisse da quel maledetto bagno, quella porta che poco fa mi ha colpito violentemente il viso lascia passare una ragazza a dir poco meravigliosa.
-Quegli shorts, te li regalai io- sussurro guardandole il bacino.
-Sì, solo che a differenza di tre anni fa adesso mi stanno perfettamente- mi sorride.
Quella maglietta blu che le scopre una spalla le sta da Dio, non ho mai visto nessuna ragazza così bella.
Le stampo un bacio sulle labbra e scendiamo per la colazione.
-Hai da fare oggi?- le chiedo mentre ci sediamo al tavolo.
-No, nulla perchè?- mi ribatte dubbiosa.
-Ho un paio d'interviste, ma penso di annullarle- mordo un cornetto.
-Perchè?- esclama lei sorpresa.
-Non ho molta voglia, e poi oggi ho voglia di stare un po' con te- ingerisco la mia colazione.
-Sai che non puoi andare in giro senza Kenny- eh, eccome se lo so.
-A casa mia ho la piscina, ti andrebbe di andarci nel primo pomeriggio?- le propongo.
-E se ci vedono i paparazzi?- si guarda intorno nascondendosi dietro al tovagliolo.
-Dov'è il problema? Stiamo insieme ora no?- la guardo perplesso.
-Ehm.. no- oh giusto, non gliel'ho ancora chiesto, che sbadato.
-Okay, allora vuoi essere la mia ragazza?- le chiedo con gli occhi dolci.
Annuisce arrossendo leggermente in viso.
-Bene, adesso stiamo insieme, possiamo andare dove vogliamo- mi alzo dal tavolo.
La prendo per mano, usciamo dall'hotel e dopo una corsa frenetica per scappare dai fans, saliamo in macchina.
Sto per mettere in moto quando il mio Iphone squilla.
-Pronto?- dico allacciando la cintura di sicurezza.
-Justin, sono Scooter, c'è bisogno di te, lo studio è sottosopra- annuncia preoccupato.
-Che cosa!?- esclamo immobilizzandomi.
-Non so cos'è successo di preciso, sono appena entrato con la Crew, il vetro della finestra è rotto, i testi delle canzoni sono andati persi ed è tutto rotto- sono senza parole.
-Arrivo subito Scooter- dico prima di riattaccare.
Metto il telefono in tasca e metto in moto partendo in alta velocità.
-Chi era?- chiede Caitlin con tono terrorizzato dalla partenza.
-Lo studio è completamente per aria, il mio lavoro è andato in fumo- mantengo gli occhi sulla strada.
-E hai idea di chi possa essere stato?- mi chiede allacciandosi la cintura a suavolta.
Chi può essere stato se non Chaz Somers?!
Deve aver letto le notizie di me e Caitlin dell'altra sera e per ripicca mi ha fatto 'sto casino.
-Sì, lo so benissimo- le rispondo premendo il piede sull'accelleratore.
Sei fottuto Somers, inizia a pregare.














As long as you love me.
aye, I'm here c:
Io davvero mi sento un'idiota a scrivere sempre lo spazio autrice çç.
Non so mai cosa scrivere c'è, che imbarazzo. 
Spero vi piaccia questo capitolo, muahahahahahahah.
Recensite mi raccomando uù.
Ci si sente (?) al prossimo capitlo, trallallallallallà.
ccccccccccccccccccccccccccccciau. #muchlove.


@ciastin.

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Capitolo 10
*** Bad bieber attacks lol ***


Arriviamo davanti allo studio in fretta e furia, parcheggio l'auto in qualche maniera, tiro un calcio violento alla porta d'entrata dello studio mentre vedo con la coda dell'occhio Caitlin che mi segue con il respiro affannato.
Intravedo Scooter tra i vetri, lo saluto con un gesto di mano poco sincero ed entro.
In quell'istante, è come se il mondo mi crollasse addosso in quanto, due secondi?
Mi paralizzo davanti all'entrata dello studio di registrazione, sono come immobilizzato.
Ci sono fogli sparsi per aria, vetri spaccati, come se fosse passato un uragano, mi viene quasi da piangere.
Non dico una parola, tutto il lavoro e la fatica che ho fatto sono andati distrutti, i testi delle canzoni sparsi per la stanza, alcuni addiruttura bruciati con l'accendino, tutta l'attrezzatura rotta e rovinata, sono furioso.
Stringo forte i pugni, sento la mano di Caitlin cercare la mia, lascio la presa e stringo forte la sua mano.
-Justin forse è megl- cerca di sussurrarmi baciandomi la spalla ed appoggiandoci il capo.
Tiro un urlo liberatorio, mi prendo il capo con le mani e mi siedo sul pavimento.
Caitlin scambia un'occhiata con Scooter, poi si dirige verso l'uscita dello studio.
Si siede accanto a me, mi stringe per il petto, ci appoggia la guancia sopra e restiamo in silenzio.
Mi lascio coccolare, le sue mani trafficano sui miei capelli, mi bacia dolcemente la guancia.
-Ehi, Justin- mi sussurra prendendo il mio viso tra le mani.
Non le rispondo, onestamente non so neanche cosa dire, sono talmente spaesato che non riesco a guardarla in viso.
-Guardami- mi ordina cercando di incontrare il mio sguardo vuoto.
Resto immobile, nella stessa posizione di prima, come se non avessi sentito nulla.
-Non risolvi niente facendo il testardo- continua rimanendo seria.
Alzo leggermente lo sguardo, incontro il suo così tranquillo, piano piano inizio a calmarmi, i miei occhi iniziano a sgorgare acqua salata, un pianto di sfogo, di nervoso e incapacità di non poter fare niente.
Le dita affusolate della mia bionda assorbono le mie lacrime bollenti fino ad asciugarle.
-Non è andato tutto perso- mi sussura prima di darmi un dolce bacio sulle labbra.
Annuisco tirando su con il naso, cerco di ricacciare dentro alcune lacrime e mi asciugo il viso con la mano.
Ci alziamo, resto immobile mentre Caitlin recupera i fogli sparsi per la stanza.
-Forza, andiamo in piscina- mi sorride trascinandomi per mano fuori dallo studio.
In piscina? Non prima di aver fatto un bel regalino al signorino Somers.
Non dico nulla, saliamo in macchina e metto in moto.
Durante la prima parte del viaggio Caitlin fa di tutto per farmi sorridere, cerca di indovinare l'intonazione dei testi delle canzoni strappandomi un piccolo sorriso, ma quanto può essere dolce una ragazza? Quanto?
-Justin, ma casa tua è dall'altra parte- mi dice indicando l'altra via che ormai abbiamo alle spalle.
-Ah davvero? Ho sbagliato strada, pazienza- dico facendo spallucce con un sorriso ironico.
Nessuno dei due apre bocca, fino a quando sul marciapiede in lontananza noto un ragazzo in compagnia di altri due pischelli che ridono come matti, tra cui quello che sta per perdere sangue dal naso.
Inchiodo la macchina, per fortuna in un parcheggio e non in mezzo alla strada, sussurro a Caitlin un -arrivo subito, non muoverti- e scendo sbattendo forte la portiera della Range Rover.
-Biebs!- esclama Chaz vedendomi, alza il braccio per dirmi di avvicinarmi.
Oh caro mio, vedrai come mi avvicino a te ora, non ci staccheremo più!
Non rispondo neanche al saluto che un mio pugno finisce dritto dritto sul viso del biondo facendolo cadere a terra.
Sento il rumore di una portiera sbattere, Caitlin è scesa dalla macchina correndomi incontro come una matta.
-Justin smettila, non risolvi nulla!- mi urla mettendosi davanti a me.
-Ma che cazzo fai?- mi urla contro coprendosi il naso sanguinante.
Un suo amico si precipita vicino a lui per vedere se sta bene mentre l'altro, penso si chiami Ryan cerca di farmi indietreggiare per tenermi fermo. In pochi minuti una piccola folla di ragazzini con il cellulare in mano si raduna attorno a noi, ma non mi interessa, posso anche filmare, bella merda d'amico che ho.
-Fai schifo, prima mi rubi la ragazza e per ripicca mi distruggi lo studio!- gli urlo facendomi sentire.
Subito il biondo si rialza, tenuto in piedi dall'amico e da altri passanti cerca in ogni modo di venirmi addosso.
-Mi hai spaccato il naso!- mi spintona facendomi indietreggiare.
-Mi hai distrutto il lavoro!- ribatto restituendogli lo spintone.
-Hai fatto il lavaggio del cervello a Caitlin, bravissimo, sei riuscito nel tuo intento, ma non mi freghi questa volta, potevi almeno dirmelo, sai che sono sempre stato innamorato di lei!- oh, ma davvero?
-Dici davvero? Caitlin è sempre stata mia, sempre lo sarà, ci amiamo, tu sei solo d'intralcio- urlo.
Cerca in ogni modo di liberarsi dalla presa del suo amico e si scaglia contro di me, tutto quello che ricevo è un pugno nello stomaco, cerco inutilmente di indurire gli addominali per evitare la botta.
Dopo qualche secondo, non ho neanche il tempo per ribattere che viene preso e trascinato via.
Caitlin si butta fra le mie braccia terrorizzata, cerca di calmarmi prendendomi per mano.
-Pensavo fossimo amici- dice fermandosi e voltandosi verso di me.
-Lo pensavo anche io- rispondo prendendo Caitlin sotto braccio per poi dirigermi all'auto.
Zoppico un po', quel pugno mi ha quasi spaccato lo stomaco, risaliamo in macchina e metto in moto.
-Possiamo andare in spiaggia ora- dico guardando la strada davanti a noi.
Aspetto invano la sua risposta, ma non arriva. Mi volto per guardarla, mi stupisco di quanto possa essere bella.
Il suo sguardo è spento, che sia rimasta sconvolta dalla mini rissa e dalla mia reazione?!
Le accarezzo la gamba con una mano che poco prima premeva sul cambio.
-Va tutto bene?- le chiedo preoccupato diminuendo la velocità dell'auto.
-Fammi scendere- annuncia guardandomi negli occhi facendomi gelare il sangue nelle vene.
-Che cosa?!- esclamo. Mi prende la mano dalla sua gamba e la sposta con un gesto abbastanza distaccato.
-Accosta, vado in hotel a piedi- ripete fredda, si volta, il suo viso è bagnato da delle lacrime.
-Amore ma che ti prende?- le chiedo accarezzandole il viso.
Non mi risponde nemmeno, con un abile scatto apre la portiera della mia Range Rover e scende sbattendola.
Provo in ogni modo a chiamarla, ma niente, non si volta e fa finta di non sentirmi.
Me ne resto in silenzio, prima che mandi a quel paese anche lei, non può credere a quello che ha detto Chaz.
Premo il piede sull'accelleratore e riparto, accendo la radio per distrarmi un po' e vado da mamma.












- one love -
quanto è bella quella canzone?
quanto sono belle TUTTE le canzoni?
erfhweuifhniqzwedjqie mi sto gasando troppo lol.
aaanyway, ecco qui il decimo capitolo, è abbastanza scontato lo so çç.
non so ancora quanti capitoli farò, comunque in ogni caso vi avviso nel precedente per quanto riguarda la fine c:
anche se penso che alcune di voi l'abbiano già capita, tipo che va a finire che somers è gay (?).
cooomunque, ho chiesto un saggio consiglio ad una mia cara amica per la nuova fanfiction che inizierò.
e per quanto riguarda quella che avevo iniziato, l'ho ri-trasformata in una os, non avevo idee su come continuarla çç.
okay non mi ammazzate vi prego, io vi voglio taaanto bene çç.

@ciastin.

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Capitolo 11
*** Stay with me baby ***


Sono appena arrivato a casa, ho aperto la porta con un calcio buttando le chiavi sul mobiletto lì vicino e senza rispondere a mia madre sono salito in camera e mi ci sono chiuso dentro.
Ho smanettato un po’ con il cellulare nella speranza di ricevere una risposta da Caitlin con tutti i messaggi che le sto mandando, ma non arrivano, neanche una, così mi decido ad accendere il mio mac bianco e navigare un po’ su internet.
I miei occhi cadono sulla pagina iniziale del browser, in cui leggo una notizia a caratteri cubitali:
“Justin Bieber lascia Selena, esce con la sua vecchia fiamma e picchia il suo amico davanti a tutti”
Clicco sulla scritta “leggi tutto” e mi appare sulla schermata l’articolo, con una foto di me e Caitlin dell’altra sera.
Mi sistemo meglio sulla sedia della scrivania ed inizio a leggere.
 
“La giovane star canadese ne ha combinata un’altra delle sue.
Dopo aver chiuso la “storia d’amore” con la famosa cantante ed attrice Selena Gomez (mai stata confermata da loro) lo abbiamo scovato a flirtare con una sia vecchia fiamma, Caitlin Beadles. I due si fidanzarono circa tre-quattro anni fa, e a quanto pare il loro amore è ancora puro ed attivo.
Il dolce rubacuori dagli occhi color caramello ha portato la sua donna in una gelateria per avere un po’ di privacy e a quanto pare ci sono riusciti.
Che ci sia stato qualche bacio appassionato fra i due?
Sembrerebbe di sì, e a quanto pare il presunto “amico” della giovane coppia non ha gradito la notizia; infatti dopo esser tornato da un piccolo party con Selena e Miley Cyrus, ha scatenato un putiferio nello studio di Justin, tanto da distruggergli addirittura i testi delle canzoni e tutta l’attrezzatura da lavoro.
Ma Justin non si è fermato qui. Qualche giorno dopo durante un’uscita con la nuova fiamma, ha avuto l’opportunità di vendicarsi, tirandogli un pugno in pieno volto, scatenando così una piccola rissa tra i due.”

 
Istintivamente scoppio a ridere, è una reazione inaspettata lo so, ma che ci posso fare?
Riprendo il telefono dalla mia tasca, digito il numero di Caitlin nella speranza di una sua risposta.
Fortunatamente dopo qualche squillo, la comunicazione inizia.
-Pronto?- dice una voce così dolce.
-Cait, so che non vuoi parlare con me, ma devi ascoltarmi-
Sento che sbuffa, poi continuo.
-I giornali sanno tutto- le intimo sperando in una sua consolazione.
-E allora? E’ questo che volevi dirmi? C’ero arrivata anche io sai?- risponde con tono sarcastico.
-Mi manchi tanto. Voglio le tue coccole, i tuoi baci, mi sento solo- le sussurro.
Resta in silenzio, non dice nulla, sento a mala pena il suo respiro regolare.
-Ti aspetto questa sera nella stessa gelateria, so che verrai- dico sorridendo.
Mormora un -Va bene-  seguito poi da una risata.
-Adesso vado. Ehm, Caitlin- dico fermandomi.
-Dimmi Justin-
-Ti amo- aspetto ansioso una sua risposta.
Ricevo solo una seconda risata imbarazzante e poi il “tu, tu, tu” della chiamata terminata.
Non capisco la sua reazione, insomma, se l’è cercata Chaz.
Mamma continua a chiamarmi per pranzo, dopo aver insistito scendo e le faccio compagnia a tavola.
-Accompagnerai tu Caitlin in aeroporto dopodomani?- mi chiede guardando il piatto colmo di cibo.
Accidenti, me n’ero completamente dimenticato.
Caitlin non starà ad Atlanta per sempre, dovrò dirle addio per la seconda volta.
-Sì, l’accompagnerò io- annuncio prendendo con la forchetta una foglia d’insalata.
-Va tutto bene fra di voi?- mi intima accarezzandomi la spalla.
-Sì mamma, tutto bene- mento, nonostante vada tutto male non voglio che mia madre si metta in mezzo.
Non convinta della mia risposta farfuglia qualcosa per poi sparecchiare e dirigersi in cucina.
Sto per ritornare in camera quando il campanello della porta d’entrata attira la mia attenzione.
-Justin tesoro, vai tu ad aprire?- urla mia mamma dalla cucina.
-Sì, vado io- mi sistemo i capelli allo specchio e corro ad aprire la porta d’entrata.
Spero con tutto il cuore che sia Caitlin, sarà venuta qui per dirmi che le manco, che ha bisogno di me e del mio amore che straborda da ogni poro della mia pelle.
Oh no, Selena, non che mi dispiaccia vederla, però capitemi, Caitlin è tutta un’altra cosa.
-Ciao Sel- dico nascondendo una piccola delusione nella mia voce.
-Che entusiasmo. Disturbo?- chiede buttando la testa dentro.
-Assolutamente no, entra pure- ci scambiamo un piccolo bacio sulla guancia e la lascio entrare.
-Mamma, sono con Selena al piano di sopra- urlo facendomi sentire da mia madre.
Mi risponde con un -okay- sussurrato e saliamo in camera mia.
-A cosa devo questa visita?- le chiedo sedendomi sul letto.
-Nulla di che, ho letto la notizia sul web della tua rissa con Chaz e volevo vedere come stavi- risponde affiancandomi sul letto per poi accarezzarmi i capelli biondi.
-Oh, capisco- sussurro voltando lo sguardo altrove.
-Ha combinato un bel guaio eh?- mi chiede prendendo i fogli con i testi delle canzoni lì vicino.
-Già, per fortuna alcuni testi si sono salvati- guardo quei fogli mezzi bruciati.
-Questa canzone si intitola Be Alright?- mi porge un foglio scarabocchiato.
-Sì, il mio album è interamente ispirato a Caitlin, questa canzone in particolare e visto che tra neanche due giorni dovremo dirci addio di nuovo, è un modo per farci sentire più vicini l’un l’altro- arrossisco.
-Sono parole dolcissime, me la faresti sentire?- mi sorride dolcemente.
-Certo- ricambio prendendo la chitarra ed appoggiandola sulle gambe.
Le mie dita iniziano a pizzicare le corde e la mia voce segue le parole scritte con l’inchiostro leggermente sbavato su quel foglio tutto accartocciato. La mia voce riempie quella stanza per qualche minuto, fino a quando un suono proveniente dal campanello mi fa sobbalzare ma non ci do molto peso, così continuo a cantare, saranno gli amici di mia madre.

All alone in my room
Waiting for your phone call to come soon
And for you I would walk a thousand miles

Sento dei passi avvicinarsi sempre più alla mia stanza, convinto che sia qualcuno a me sconosciuto non mi fermo.

To be in your arms,
Holding my heart

Oh I, Oh I, I love you
And everything’s gonna be alright, I
Be alright, I

Sono completamente concentrato sul volto di Selena, abbagliata dalle bellissime parole di quella canzone.
Con la coda dell'occhio vedo Caitlin sulla soglia, faccio finta di non vederla e  inizio a parlare.
-E' una canzone bellissima- dice Sel con gli occhi sognanti.
-Grazie. Sai, ho litigato con Caitlin ieri pomeriggio, dopo aver picchiato Chaz penso sia rimasta sconvolta dalla mia reazione- dico facendole notare la sua presenza da dietro la porta.
Selena mi sorride, ha capito il mio segnale ed inizia ad approfondire l'argomento.
-Tra due giorni partirà, giusto?- accidenti, non intendevo quell'argomento.
-Non ricordarmelo ti prego, non penso ad altro, non so come farò senza di lei- dico abbassando lo sguardo.
-Chiedile di venire a vivere con te, no?- esclama Selena.
-Che cosa?!- io e Caitlin urliamo in coro.
Fingendo sorpresa e stupore ci voltiamo, la mia bionda è sulla soglia della porta con le lacrime agli occhi.
-Ehm, io ho da fare, è meglio che vada- Sel s'inventa una scusa per poi uscire di scena.

La saluto con un cenno di mano mentre la vedo uscire dalla stanza e scendere le scale.
-Dicevi sul serio?- dice Caitlin entrando nella mia stanza per poi sedersi sul letto accanto a me.
-Certo, per me non c'è problema, a mia madre farebbe solo piacere- le sorrido.
-Io vorrei ma, dobbiamo ancora parlarne con i miei e mio fratello mi mancherebbe troppo- sussurra.
Le stringo forte la mano, come per rassicurarla, non voglio perderla, ho così bisogno di lei al mio fianco.
-Mi dispiace per ieri pomeriggio piccola- le sue labbra interrompono il mio discorso.
-Non importa, devi solo imparare a moderare la tua impulsività- mi sorride accarezzandomi il viso.
-Lo farò, te lo prometto piccola- ricambio il sorriso per ricominciare a baciarla.
Più tardi andrò a casa Beadles per la proposta, sono un ragazzo affidabile, anche se non sembra.













- fall -
woooho, ssalve babies.
ecco, spero vi piaccia questo capitlo, anche se secondo me è penoso çç.
prometto che l'ultimo sarà bellissimo, e finirà bene, questa volta sì lol.
lasciatemi le recensioni ghfhshfjfk, siete fantastiche fjhnweuif #muchlove.

@ciastin.

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Capitolo 12
*** I'll never let you go ***


Sono  davanti alla porta d’entrata della camera d’hotel della famiglia Beadles, Caitlin ha preferito che io restassi fuori, dice di voler parlare con loro senza “estranei”. Sono nervoso, troppo direi forse mi sto pisciando sotto.
Continuo a fissare la porta nella speranza che qualcuno da dentro la apra, quando finalmente vedo la maniglia abbassarsi da dentro sprofondo nel vuoto più  totale. Inizio a sudare freddo, le mani sono bollenti come due fornelli.
-Fratello io volev- inizia a dirmi il biondino con un cappello della NY viola in testa.
-Ahh, Christian! Mi hai fatto prendere un colpo!- lo maledico in ogni lingua esistente.
-Scusa fratello, non ce la facevo più a stare dentro, si soffoca!- ribatte giustificandosi.
-Allora come va? Insomma, sono d’accordo?- chiedo scuotendolo per le spalle.
-Mi hanno detto di non dire niente- mette le braccia conserte con un mezzo sorriso.
-Brutto nano idiota con la macchinetta ai denti, questo non è un gioco!- lo prendo per la maglietta.
Lo alzo, le mie braccia tese verso le sue spalle lo spingono contro il muro senza neanche fargli toccare il pavimento con i piedi, non apre bocca, continuo a mandargli occhiate omicida quando la porta si spalanca.
Prima che la porta si apra del tutto lascio il colletto della maglia di Christian facendolo cadere a terra.
Caitlin con i suoi genitori si presentano davanti alla porta, cerco di ricompormi osservando attentamente il suo sguardo per cercare di capire com’è andato il discorso con mamma e papà Beadles.
Restano in silenzio, noto il viso di Caitlin spegnersi, farsi sempre più cupo, inizio a deglutire rumorosamente.
-Justin- mi sussurra Caitlin accarezzandomi la scapola.
Abbasso lo sguardo, ormai ho capito. La evito, voglio stare un po’ da solo, non voglio credere che se ne andrà di nuovo, sarò solo, di nuovo. Attraverso il corridoio, guardo tutte le porte delle stanze chiuse con un numero sopra, finalmente raggiungo le scale, scendo il primo gradino quando di colpo mi blocco.
-Justin ricordati di portare a casa tua la valigia di Caitlin!- esclama la mamma facendomi sussultare.
I miei occhi si spalancano, ho sentito male?
Un sorriso da idiota appare magicamente sul mio viso, vedo accanto a Caitlin la sua valigia colo rosa pastello, la butta a terra per iniziare una fantastica corsa a rallentatore come nei film.
Mi salta in braccio, mi cinge i fianchi con le gambe come un koala. -Non ti libererai così facilmente di me- mi dice stringendo forte i miei capelli fra le sue dita. -Uff che noia, per quanto dovrò sopportarti allora?- ironizzo cercando insistentemente un contatto con le sue labbra. Caitlin abbassa il capo e la distanza tra le nostre labbra diminuisce sempre più fino a scomparire. E’ come se le sue labbra siano state create per stare a contatto con le mie, siamo così perfetti insieme.
La faccio scendere appoggiando le mie mani sul suo sedere per cingerle poi i fianchi.
-Una bella uscita con il sottoscritto è di suo gradimento signorina Bieber?- le porgo il braccio che aggancia alla sua mano con un gesto dolcissimo. Recupera la valigia e scendiamo al piano di sotto. Senza dare molta importanza ai paparazzi che ci perseguitano anche quando andiamo al bagno, raggiungiamo la mia auto ma la sorpresa che troviamo non è una delle più gradite per quanto mi riguarda. Il biondino che ha avuto l’occasione di provare un mio pugno sul suo naso ci squadra da testa a piedi, solo, con un enorme cerotto bianco sul volto e qualche livido.
-Sei venuto per prenderle ancora? Che altro vuoi fare, rigarmi la macchina?- mi avvicino pericolosamente alla sua persona nonostante Caitlin cerca di tirarmi indietro con un braccio.
-Ehi ehi, calmati bulldozer, voglio solo parlare con te- dice facendomi segno di seguirlo.
Non convinto mi scambio un’occhiata con Caitlin, lei mi sorride, mi stampa un bacio a stampo sulle labbra e torna dentro all’hotel a prendere le ultime cose da caricare in macchina.
Lascio le chiavi al padre di Caitlin che ci ha raggiunto poco fa e mi allontano con Chaz.
-Allora che devi dirmi?- domando spazientito aspettando una sua risposta.
-Justin, mi dispiace- tentenna arrossendo in viso.
-Bè grazie per la compassione, non me ne faccio niente delle tue scuse. Posso andare ora?- chiedo fermandomi dalla camminata lasciandolo davanti a me.
-Aspetta- mi ferma con la voce, mi volto spazientito fin sopra i capelli.
Lo vedo trafficare con la tasca posteriore dei pantaloni fino a tirare fuori dei fogli tutti accartocciati fra di loro, cerca in qualche modo di sistemarli e me li porge.
-Sono i testi delle canzoni che ti mancavano, li ho letti, sono davvero bellissimi, ora capisco perché Caitlin è così innamorata di te- sussurra imbarazzato guardandosi le scarpe.
Il mio cuore si fa piccolo piccolo, forse ho esagerato con lui, cominciano a sorgermi tanti sensi di colpa.
Non me l’aspettavo, onestamente questa sua reazione mi ha davvero lasciato senza parole.
Allungo la mano per prenderli, lo prendo per un braccio e lo tiro forte verso di me, regalandogli un abbraccio da amico, quello che siamo sempre stati, due grandi amici.
-Una ragazza non può rovinare la nostra amicizia- gli sussurro stringendolo forte.
-Ti voglio bene Justin- ricambia colpendo la mia schiena con la mano ripetutamente.
-Anche io Chaz- sciolgo l’abbraccio staccandomi.


***


Ho deciso di fare una piccola rimpatriata a casa mia. E’ abbastanza grande, c’è anche la piscina all’aperto, stasera il cielo dovrebbe essere stellato, il che è assolutamente perfetto. Ho avvisato tutti con un messaggio. Tutti, Caitlin, i miei, Alfredo, Christian e la sua famiglia, Carly, Selena con Adam, Vanessa, Chaz, Ryan e la mia Crew, al completo. Volevo semplicemente far capire alla famiglia Beadles che sono un ragazzo serio (anche se non sembra), che tengo moltissimo alla loro figlia e la amo con tutto me stesso. Io e Caitlin continuiamo a lanciarci occhiatine e sguardi intensi, tra qualche sorriso imbarazzante cerco in ogni modo di avvicinarmi a lei per coccolarla un po’ ma scappa sempre, come una preda cerca in ogni modo di sfuggire al suo cacciatore. Dopo aver aspettato per quasi mezz’ora che arrivassero le pizze d’asporto abbiamo iniziato a mangiare proprio come se fossimo ad un autentico ballo scolastico, coppiette comprese: Selena ed Adam, Vanessa con Alfredo, Chaz con Ryan, io con Caitlin, mamma con papà, Jazmyn con Jaxon, e Christian con Carly. Purtroppo Caitlin di ballare non ne vuole proprio sapere, ho cercato in tutti i modi di portarla in mezzo al soggiorno per ballare un lento ma non c’è stato verso di scrollarla dal divanetto beige. Mi allontano per qualche istante ormai senza idee, mi dirigo verso la cucina a prendere un bicchiere di Coca Cola quando Alfredo mi segue come un cagnolino.
-Ehi Justin- mi saluta dandomi un’amichevole pacca sulla spalla.
-Ehi Fredo- ricambio facendo pugno contro pugno sorseggiando la bevanda nel bicchiere.
-Allora hai ballato con la tua donna?- ammicca squadrandola.
-Amico punta gli occhi su qualcun’altra, è mia- dico dandogli un pizzicotto sull’avambraccio.
-Perché non le chiedi di ballare? Domani partirà e non la vedrai più- oh amico, è qui che ti sbagli!
-Non vorrei infrangere tutti i tuoi sogni, ma vivrà a casa Bieber- annuncio fiero.
-E bravo il pischello!- con una mano mi scompiglia i capelli, scoppiamo a ridere.
-Ho provato ad avvicinarmi ma continua a scapparmi- dico sorseggiando un altro po’ di Coca Cola.
-Avete una “vostra canzone”?- mi intima mettendo giù il bicchiere che ha preso poco fa.
-Sì, perché?- gli chiedo curioso inclinando il capo ed alzando un sopracciglio.
-Vieni con me- mi trascina per un braccio facendo quasi cadere il bicchiere che ho fra le mani, per fortuna riesco a posarlo sul tavolo prima che Alfredo mi trascini via come un sacco di patate.
Saliamo le scale che portano in camera mia, con un calcio “amichevole” mi spinge dentro e chiude la porta dietro di sé.
-Fingi che Caitlin sia la tua One Less Lonely Girl, falla sentire speciale più di quanto già tu non faccia- traffica nel mio armadio per prendere l’abbigliamento che uso per il concerto, specialmente quello di Ollg: pantaloni bianchi, maglietta viola e sopra uno smanicato dello stesso colore dei pantaloni con il cappuccio, e il mio inseparabile cappello viola della NY, come quello di Christian di oggi pomeriggio.
-Vestiti, facciamola sentire speciale per una volta, no?- mi porge i vestiti spingendomi in bagno.
-Lei è sempre speciale per me- dico dal bagno mentre mi cambio.
Finisco di mettermi le scarpe che fortunatamente erano vicino al letto e sono pronto.
-Qual è la vostra canzone?- domanda trafficando nello scaffale del comodino per trovare il cd.
-Never Let You Go, è inutile che cerchi, il cd è nello stereo al piano di sotto- affermo trascinandolo verso l’uscita.
-Cadrà letteralmente ai tuoi piedi. Tu resta qui, appena inizia la canzone scendi le scale proprio come fai per One Less Lonely Girl durante i tuoi concerti- mi sussurra scendendo le scale.
-Non preoccuparti, so fare bene il mio lavoro- lo rassicuro con un occhiolino.
Osservo Alfredo mentre termina la scalinata, tiro un lungo sospiro ed aspetto che la canzone inizi.
Fortunatamente mamma ha dentro allo stereo il cd con solo la base musicale, non ho nemmeno il microfono, dovrò sforzare un po’ di più la voce, ma pazienza, ci sono abituato. Sento i primi accordi della canzone, deglutisco l’ultimo poco di saliva che mi rimane in gola e scendo le scale intonando le parole della nostra canzone. E’ come se le luci delle scale, messe in verticale lungo tutta la rampa mi accompagnassero nello scenderle, rende tutto più romantico. Butto un occhio sulla piccola folla, Caitlin è sola al centro del soggiorno seduta su una sedia da cucina mentre continua a torturarsi le mani chiedendosi cosa stia succedendo. Mi vede, un enorme sorriso le spunta sul viso tanto da mettere in evidenza la sua dentatura perfetta seguita poi da un lieve rossore sulle gote. Dio, ogni volta che i miei occhi si posano su qualunque parte del suo corpo continuo a fantasticare su quanto ancora possa stupirmi in ogni cosa che fa. Non è umano essere così meravigliosamente belle, o forse sono io che sono innamorato. Termino la scalinata, mi avvicino sempre più a lei, quando mi accorgo che mancano i fiori. Vado nel panico, cerco di farlo notare ad Alfredo che corre in cucina, prende il mazzo di fiori che mamma usa come centro tavola, lo avvolge nella pezza che usa per asciugare i piatti abbastanza umida e me li porge facendo finta di niente. Cerco in ogni modo di trattenere una risata concentrandomi sul quel viso angelico.

So take my hand, lets just dance
Watch my feet, follow me
Don’t be scared, girl I’m here
If you didn’t know, this is love

La distanza tra i nostri corpi diminuisce sempre più, sono di fronte a lei, non smettendo di cantare le porgo le rose che Alfredo mi ha dato all’ultimo momento, con la coda dell’occhio noto pure che mamma gli tira uno scappellotto sul capo per poi scoppiare a ridere. I miei occhi ora si fondono con i suoi azzurro cielo, di un colore ed una brillantezza che prima d’ora non avevo mai visto, meravigliosi come la persona che li possiede. Le ultime note che chiudono quella canzone echeggiano nella mia testa come in quella di tutti gli altri, la faccio alzare, lei posa i fiori e si attacca al mio collo per stringermi forte.
-Sei bellissima- le sussurro appoggiando la mia fronte alla sua. Di risposta sorride con un evidente rossore in viso, abbassa lo sguardo per l’imbarazzo che si è creato per poi appoggiare (a mia sorpresa) le sue labbra sulle mie, ma non per un bacio a stampo, qualcosa di più profondo, neanche un bacio alla francese per paragonare, i baci di Caitlin sono qualcosa di stupendo. Se sono innamorato? Oh sì, lo sono, lo sono eccome.

 

***



Mi stiracchio sul letto, senza pensare tiro una manata sul viso di Caitlin, quasi uno schiaffo che la sveglia.
E mi sveglio anche io sentendo i suoi lamenti mentre continua a scuotermi perché “siamo in ritardo”.
-Justin! Justin svegliati, l’aereo dei miei genitori parte tra mezz’ora!- queste parole mi trapassano il cervello facendomi andare nel panico, più di ieri sera per quel fatto dei fiori che poi Alfredo ricomprerà a mamma.
-Sì arrivo- mi lamento alzandomi mentre lei mi sbatte in faccia i vestiti da mettere.
Senza lamentarmi ubbidisco alla mia padrona ed in meno di dieci minuti siamo sulla Range Rover diretti all’aeroporto.
Fortunatamente devono ancora passare al check-in, Caitlin lascia la mia mano per buttarsi fra le braccia della loro famiglia e stringerli più forte che può. Resto in disparte, questo è il loro momento e io non centro nulla se non per il fatto che sono fidanzato con la loro bellissima figlia, per il resto sono solo un estraneo. Dopo aver scambiato dolci coccole ed abbracci con il fratellino dall’apparecchio metallizzato, lo vedo dirigersi verso di me con un mega sorriso stampato in faccia. -Fratello, non ti emarginare, fai parte della nostra famiglia- mi dice indicandomi di raggiungerli.
-Ti ringrazio Chris, ma preferirei stare qui, siete voi la vera famiglia- gli sorriso tirandomi indietro.
Ricambia con un dolce sorriso per poi concludere quel momento con un abbraccio fra veri amici.
-Mi mancherai Biebs- mi sussurra all’altezza del mento data la sua scarsa altezza.
-Anche tu mi mancherai- ricambio battendo la mano sulla sua spalla.
Una voce metallica chiama i passeggeri per il volo, casualmente proprio quello della famiglia di Caitlin, decido così di raggiungerli per un ultimo saluto. Mi lascio abbracciare, i suoi genitori sono così dolci e comprensivi.
-Tratta bene la nostra bambina- afferma il padre appoggiandosi alla mia spalla con una mano.
-Papà!- esclama lei imbarazzata facendo un segno con gli occhi per farlo smettere.
Sorrido a quel volto angelico per poi dedicarmi alla risposta all’affermazione precedente.
-Non si preoccupi, sarà la mia principessa- rispondo tirandola a me baciandole poi il capo.
Le sue mani circondano i miei fianchi, restiamo così per qualche minuto che sembra non finire mai.
-Sì, ma non trasformarla nella principessa sul pisello!- Christian se ne esce fuori con una delle sue solite battutine penose e imbarazzatissime. -Christian! Modera quei termini!- ribatte subito mamma Beadles tirandolo a sé per un orecchio. Di risposta io e Caitlin tiriamo un sorriso solo per nascondere l’evidente rossore in viso, la mia bionda saluta con un ultimo abbraccio la sua famiglia alla quale poi mi aggrego anche io. Poco dopo le braccia di Caitlin tornano a cingere i miei fianchi, questa volta un po’ più forte mentre noto alcune lacrime rigarle silenziosamente il viso. Resto in silenzio, le bacio il capo e le accarezzo la spalla.
-Non preoccuparti, volendo possono venire a trovarci quando vogliono, il viaggio lo pago io- le sorrido invitandola ad incamminarci nel verso opposto per uscire dall’aeroporto.
Mi sorride per poi tornare nella posizione precedente, il suo capo occupa lo spazio tra la spalla e il mento, come se fosse fatto apposta per lei, solo ed esclusivamente per lei.
-Mi prenderò cura di te, amore mio, non ti lascerò mai più- dico più a me stesso che a lei, prima di spingere quella porta e tornare a casa come una vera e dolce coppia felice.
 
 
 

The End.














okay, come al solito non so cosa scrivere nello spazio autrice çç.
come al solito ringraziarvi mi sembra inutile, davvero non so mai cosa dirvi oltre che un semplice 'grazie' non basterebbe.
spero solo vi sia piaciuta questa fanfiction e spero soprattutto di non avervi deluso, anche perchè questo finale è finito bene uù.
ma nella prossima fanfiction, che spero (inizierò a breve) tornerò spietata e diabolica come prima muahahahahaha.
grazie davvero per ogni visita e ogni recensione ed ogni commento, significano tanto per me. c:
un bacione, vi voglio bene. #muchlove.
@ciastin.

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