Childish feelings

di My Vanya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 7 Aprile 2012 ***
Capitolo 2: *** 27 Maggio 2015 ***
Capitolo 3: *** 23 Marzo 2017 ***
Capitolo 4: *** Settembre 2019 ***
Capitolo 5: *** Giugno 2022 ***
Capitolo 6: *** Giugno 2022 ***



Capitolo 1
*** 7 Aprile 2012 ***


7 Aprile 2012


-Bandit, sei pronta? Andiamo a trovare Miles.

La voce di mio padre è bellissima ed dolce, come sempre. Mi prende in braccio ed io gli sorrido. Lo bacio ridendo. Non mi ricordo chi è Miles. Mi ricordo che c'entra Frank, e anche Jamia, e le mie amiche Cherry e Lily. Mi ricordo che quando mi hanno detto che è arrivato questo Miles ed erano tutti felici.
Mio padre un po' meno, in realtà. Aveva un'ombra negli occhi, ma piccola piccola, e quando gli ho chiesto cos'era ha sviato.
Oggi non vado all'asilo perché andiamo a trovare questo Miles. Me l'ha spiegato mamma che lui è più importante dell'asilo. Chissà se è grande come mio papà o come me. Forse invece è piccolo come le gemelle. È un po' di tempo che non le vedo. Ho voglia di giocare con loro. Sono piccole. È divertente essere la più grande.
Salgo in macchina e mamma si mette accanto a me. Mamma è tanto bella. Per me è la mamma più bella del mondo anche quando si arrabbia. Mi dicono tutti che ho gli stessi suoi occhi. Ma non è vero. Gli occhi di mamma sono più belli.
Odio il seggiolino perché mi stringe e devo stare ferma. Non mi piace proprio per niente stare ferma. Per questo sbuffo e guardo mamma. Lei però non mi slega, anzi inizia a cantare con papà. Mettono su il CD che piace a me. Quello che comincia con il tizio che parla. Papà trova sempre il modo di mettere le parolacce nelle canzoni e poi quando le ascolto io cerca di non farmele sentire, ma io le sento lo stesso. Ma non glielo dico che sennò poi si arrabbia.
Ci fermiamo davanti ad una casa bianca. Finalmente scendo. Cioè, mamma mi tiene in braccio e mi porta dentro. È tutto bianco qui. Anche le persone sono vestite di bianco. Mamma mi mette giù ed io cammino stringendole la mano. Mi fa paura tutto il bianco. Non lo so perché. Il nero mi piace di più. E tutti gli altri colori. Ma il bianco no, il bianco è vuoto. Non mi piacciono le cose vuote.
Saliamo tante scale e in cima c'è Frank che ci aspetta. Quando ci vede mi abbraccia e mi tira su. Mi piace Frank. Mi ha promesso che quando sono grande mi sposa. È bello.
-Ciao piccola. Come sei cresciuta- sorride. Mi piace quando sorride. Sorrido anche io.
-Lo so. Sono grande ora. Mi sposi domani?- Lui ride. Anche papà ride e lo guarda come a volte guarda la mamma e me. È bello lo sguardo di papà. E anche quello di Frankie. Scuote la testa e non mi risponde. Perché non mi risponde? Uffa. Vabbé. Mi portano in una stanza grande dove c'è Jamia in un letto. Sembra stanca, dovrebbe dormire.
La vado ad abbracciare. Jamia sorride più di mamma ma non è bella quanto lei. È bella, certo, ma non quanto mamma. Comunque mi piace Jamia perché non si arrabbia mai. Cherry e Lily non ci sono. Uffa. Frank mi prende in braccio e mi porta vicino ad una culla.
C'è un bambino dentro e Frank lo guarda appena, sembra che abbia paura di romperlo con lo sguardo. Io lo guardo curiosa e sfioro la culla. È bello. Sembra Frank più piccolo.
-Lui è Miles, è il fratellino di Cherry e Lily-
Lo guardo. Cioè, guardo Frank e poi Miles. Si assomigliano tanto. Accarezzo una guancia del bimbo che mugola. Allora mi ritiro, non voglio fargli male. È bello. Sorrido perché sono contenta. Non so perché sono contenta. Frank mi mette giù sorridendo e poi si allontana con papà. Mi sembra che si tengano la mano e sorrido. Sono belli anche loro. Ed io sono felice.
Abbraccio mamma ridendo mentre parla con Jamia e mi metto sul letto con loro.
-È proprio bello. Poi quando diventa grande invece di Frank sposo lui, posso?- Jamia mi guarda con gli occhioni e scoppia a ridere. Poi annuisce e mamma mi accarezza i capelli.
Io guardo ancora la culla e lo saluto con la manina. Poi mamma mi dice che Jamia deve riposare e torniamo a casa. Anche papà sembra più contento ed io mi addormento in macchina. Non so cosa sogno.  Ma è bello. E c'è Miles che sorride.





N.d.A.
Okay. Non so cosa mi sia preso. Non voglio saperlo. Mi sono svegliata stamattina con questa idea e l'ho buttata giù.
Si, potete fucilarmi.
No, non mi incazzo se recensite v.v
Se non piace non credo che la continuerò quindi fatemi sapere è.é
Un bacio.

Ancora una volta, per la mia Rossina che ha sclerato con me quando ha saputo della sua nascita.
Ancora una volta, per loro cinque (si, anche Bob) che mi hanno reinsegnato a sorridere.
Ancora una volta, per coloro che mi leggono.
Ancora una volta, per me stessa e per continuare a crederci.

Maylene

 

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Capitolo 2
*** 27 Maggio 2015 ***


27 Maggio 2015


Oggi è il mio compleanno, sono contentissima. Papà mi ha promesso di portarmi al luna park insieme a mamma, Miles e le gemelle. Noi li stiamo aspettando qui davanti ad un cancellone e papà mi ha preso lo zucchero filato. È buono, anche se mi si appiccica tutto ai denti, e non lo sopporto. Dopo un po' mamma me lo toglie di mano e gli da un morso ridendo. Rido anche io... Anche se quello era mio! Vabbè. Papà mi prende in braccio e io gli tiro i capelli mentre sento arrivare le voci della famiglia Iero. Frankie mi stampa un bacione sulla guancia ed io divento tutta rossa. Anche Jamia lo fa. Poi scendo e vado a salutare Cherry e Lily che mi fanno un sorrisone e poi iniziano a litigare per un fermaglio. Nemmeno tanto bello poi. Miles mi abbraccia forte ed io anche. È il mio migliore amico. Dopo un po' entriamo nel Luna park, andiamo sulle tazze e giriamo e giriamo e giriamo. Dopo un po' papà mi tira giù perché dice che poi vomito. Forse ha anche ragione. Frankie tira giù anche i suoi bambini e, alzando il nasino vedo la ruota panoramica. Ancora in braccio a papà gliela indico ridendo.

Andiamo lì su?- mugolo mentre lui mi mette giù e gli prendo la mano. Lui annuisce e insieme a tutti gli altri andiamo ridendo e scherzando verso la giostra. Io entro in un posticino da quattro insieme a Miles, Frankie e papà. Mamma, Jamia, Cherry e Lily entrano in quello dopo di noi. Ripensandoci mamma sembra un po' incazzata per questo. Boh, vabbè. Dopo gli chiedo perché è arrabbiata. Ultimamente è spesso arrabbiata, in genere con papà. Li sento urlare a volte. Ma fanno finta di urlare sottovoce. Non è bello urlare sottovoce perché poi fa male la gola, e non voglio che i miei genitori si facciano male alla gola. Quando la ruota inizia a muoversi quasi mi spavento, e vedo tutto farsi piano piano più piccolo. È bello. È bello anche papà che sorride a Frank, e Frank che ricambia... rosso in viso. Le loro mani si sfiorano ed anche Miles prende la mia. Io la stringo sorridendo.

-Siamo i re del mondo ora, vero?- Frank e mio padre ridono forte e mi rispondono che sì, lo siamo. Guardo papà, ed è più contento ora. Mi viene da ridere. Rido e stringo Miles.

Bambini, chiudete gli occhi un attimo. E non sbirciate mi raccomando!- Papà sorride e mi fa cenno di chiuderli davvero. Le manine di Miles si posano sui miei occhi e le mie sulle sue.

-Vedete qualcosa?-

-No- rispondiamo in coro. Poi si sente uno schiocco quasi e una risatina che assomiglia a quella di Frankie. Papà ci dice che possiamo aprire gli occhi e Frank è tutto rosso, con i capelli scompigliati. Sembra che sia stato colto di sorpresa da qualcosa, chissà da cosa poi...

-Adesso sta a voi chiudere gli occhi!- Mi guardano strani e poi ridendo si tappano gli occhi a vicenda. Io metto i capelli di Miles tutti in disordine, e lui fa lo stesso con me. Poi ridiamo e i nostri papà ci rivolgono un nuovo sguardo. Anche loro scoppiano a ridere e ci riaggiustano con cura i capelli. Guardando fuori vedo il parco giochi piccolo piccolo. Miles si stringe a me per guardare e sembra che abbia visto una caramella gigante da quanto è meravigliato e felice. Le mani dei nostri padri si intrecciano per un attimo, e sembra che si incastrino proprio bene, come i pezzi del puzzle che mi hanno regalato zio Mikey e zia Alicia. Mi piacciono i puzzle, tutto va al loro posto. E anche questa giornata assomiglia ad un puzzle, perché è tutto proprio proprio perfetto.

Dopo che siamo scesi finiamo il giro e, piano piano, diventa buio. La luna è grande grande e tonda tonda stasera. È bella. Come i miei amici, e i miei genitori e questa giornata. Ed io sono contenta. Anzi, non potrei esserlo di più. Ho sei anni, sono in un luna park con le persone a cui voglio più bene. A settembre inizio ad andare alla scuola dei grandi e sono contenta. Le uniche cose brutte sono che mamma è arrabbiata ed i gridi sottovoce, ma a quelli basta far finta di non sentirli. E per mamma, non lo so. Per mamma non so nemmeno se un abbraccio basta.





N.d.A.
Rieccomi. Sono in ritardo, ne sono consapevole e per questo chiedo umilmente perdono.
Ma spero sarete felici di sapere che... Il terzo capitolo è già pronto!
Quindi, se tutto va come deve, o giovedì o venerdì potrete leggerlo v.v
Grazie a chi ha recensito ovvero: 
La mia stupendissima rossina che tutte le volte che mi recensisce qualcosa scrive più di me nella storia. (Ti adoro piccola mia)
Rory Gilmore che mi ha dato la sua benedizione 
gee_frerard e spazio ai giovani! (LOL)
DangerousHeart che spero sia contenta dei primi accenni di frerard è.é

Inoltre grazie a chi l'ha messa nella preferite (Rossina, Rory Gilmore, LProudEchelon, The last thing I see), a CamiWay che l'ha messa nelle ricordate e alle 7 che l'hanno messa nelle preferite ( DangerousHeart, gee_frerard, killjoy way_pansy, mad_about_you, mamakilljoy, Rory Gilmore [sei ovunque tu xD] e SuperPuff)

Insomma siete tantissimi *O*
Un bacio, e a presto,
Maylene

 

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Capitolo 3
*** 23 Marzo 2017 ***


23 Marzo 2017


Anche questa mattina andiamo a prendere Miles. Avendo fatto la primina quest'anno viene a scuola con me. Sono contentissima. La terza elementare non è difficile, in realtà visto che papà mi aveva già insegnato a leggere e scrivere il primo anno è scivolato liscissimo. Anzi, quasi mi annoiavo. Ora le cose diventano interessanti.

Miles salta su e mi si siede accanto mentre papà scende a salutare Frank. Jamia a quest'ora dorme ancora e loro sono soliti appartarsi cinque minuti in casa. Non so cosa facciano ma quando torna papà ha sempre un sorrisone assurdo. Meglio così. Mi piace vederlo felice. Ultimamente litiga molto di più con mamma, tardi, quando pensano che io dorma. Non sanno che soffro d'insonnia. Vabbé, non importa nemmeno che lo sappiano.

Miles ed io siamo amici da sempre, direi. Come fratelli quasi. Mi guarda con i suoi occhioni nocciola e mi sorride, è disarmante. Dopo pochi secondi arrivano anche quelle due pesti di Cherry e Lily. Se non fosse per loro odierei quella scuola. Cherry è in classe con me, anche lei ha saltato un anno, Lily invece è nella classe di mezzo. Siamo le quattro pesti della scuola, attiriamo giornalisti e tutto il resto. Che stress avere i genitori famosi... Non voglio immaginare quando arriverà anche il figlio di Ray che sta frequentando il secondo anno di asilo. Sarà da sparo.

Comunque è abbastanza divertente vedere come le maestre tentino di trattarci come gli altri senza riuscirci. Le altre bambine mi odiano. Hanno ragione. Sono diversa da loro, e fiera di esserlo. Preferisco giocare con i bambini. Spesso giochiamo a nascondino e non ho paura di tornare a casa con i pantaloni verdi di terra. E poi mi piace che anche Miles giochi con noi. Anche Cherry, in realtà. Lily invece è completamente persa per le barbie. Non le sopporto.

Ma a volte anche io ci gioco con Lily. Solo per farla contenta.
Alleluia, papà e tornato. Accende la radio e si porta davanti Cherry. In genere facciamo a turno per stare davanti. Anche se spesso ci stà Lily in effetti. Le gemelle sono l'una l'opposto dell'altra. Non è difficile vedere Cherry vestita con Jeans e converse mentre l'altra è tutta in tiro. Sono buffe. A volte mi pesa essere figlia unica. Ma poi ho loro. Non mi serve altro. Una volta a scuola le ore scivolano velocemente, tra uno scherzo e dieci minuti di attenzione.

Quando finalmente suona la ricreazione tutti fuori. Anche la classe di Miles è fuori. Oggi gli ho promesso di giocare con lui. Ha insistito per giocare a moglie e marito. Stiamo assieme per tutta la ricreazione e ci divertiamo un mondo. Io faccio Jamia, lui e Frank e le gemelle... Beh, fanno le gemelle. Ad un certo punto lui mi prende la mano e mi bacia. Lo guardo un po' e rido. Le gemelle urlano schifate. Poi torniamo in classe come se niente fosse successo. Uffa, devo fare matematica. Non mi piace per niente. Non è difficile, ma non mi piace. Guardo Cherry implorandola di aiutarmi ma è troppo lontana, e abbiamo verifica. Una volta terminato mi fermo a pensare che tra poco sarà il compleanno di papà. E di Miles. Ho già deciso cosa regalare ad entrambi, per questo domani io Jamia e le gemelle andiamo a fare shopping. Mia madre è in tour con i Mindless e mio padre si è offerto di fare compagnia a Frank per tenere Miles.

All'ultima campanella troviamo Frank che ci aspetta e mi porta da lui dicendo che mio padre è dovuto andare fuori città per una conferenza stampa. Me l'aspettavo. Del resto il loro ultimo disco sta andando bene. E poi sono tutti emozionati perché zia Alicia è rimasta incinta. Quando l'ho saputo ho visto zio Mikey sorridere. Capita raramente.

Anche oggi sono triste. Non so perché.
Sono triste quasi tutti i giorni da quando soffro d'insonnia.

-Tutto ok Bandit?-
Guardo Miles che mi prende la mano sorridente, non so come faccia a sapere sempre tutto.
Annuisco in silenzio guardando fuori dal finestrino.<
Per un attimo incontro gli occhi di Frank che mi sorridono. <
Miles stringe la mia mano.

Scoppio a piangere senza motivo.





Eppure una speranza mi brilla dentro.
Sarò felice come Frank e Jamia un giorno.
Sarà come oggi a ricreazione.
Sarà come quel bacio e quella risata.
Sarà come Miles, Cherry e Lily che mi si stringono attorno e Frank che per solo un secondo ha gli occhi lucidi.
Sarà bello, come da piccola.









N.d.A
Rieccomi qua :D
Soliti ringraziamenti a chi recensisce ovvero:
la mia Rossina: che non manca mai a recensirmi tutto e alla quale voglio un bene enorme
Poisoned_Rose: eccolo, il terzo capitolo v.v
DangerousHeart: Gli accenni di Frerard prima o poi aumenteranno è.é
Rory Gilmore: Allora si capisce che è un bacio saiohfioahf Evvai v.v
MarkmanTaughtMe: Mi sento onoratissima *O* p.s. Markman quella di A Splitting Of The Mind? Amo quella donna
OhChesireCat: si, tento di uccidere i miei lettori v.v
foolshaded: non mi avevi mai vista perché in realtà non esisto (?) LOL

Chi segue <3 (
astrozombieDangerousHeartgee_frerardKathy Gkilljoy way_pansy, mad_about_youmamakilljoy , MarkmanTaughtMe , OhCheshireCat , Rory Gilmore e SuperPuff)
Chi preferisce <3 (
LProudEchelon, Mama we re All full of LiesMarkmanTaughtMe, Poisoned_Rose, Rory Gilmore, The last thing I see)
Colei che ricorda ovvero CamiWay

A presto belli <3

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Capitolo 4
*** Settembre 2019 ***


Settembre 2019 Ore 23.52


-Sei solo un brutto frocio del cazzo Gee, lo sei sempre stato, non so come ho fatto a sposarti!- Le grida arrivano benissimo in camera mia, ed io soffoco l'ennesimo singhiozzo. Sono giorni che va avanti così. Mia madre che urla dietro a mio padre le cose più orrende immaginabili e lui che se le prende, in silenzio, senza ribattere.

-Stai zitta Lindsay. Chiudi quella bocca per una volta, e stai zitta.- la voce di mio padre è stanca, strozzata quasi. Lo sento uscire dalla sua camera sbattendo la porta mentre mia madre ci tira contro quacosa. Probabilmente una delle sue innumerevoli scarpe col tacco. Ogni urlo è un colpo al cuore. Non voglio più sentire. Carezzo il cuscino bagnato di lacrime e sento la mia porta aprirsi piano. Chiudo gli occhi fingendo di dormire. Gerard si siede sul ciglio del mio letto accarezzandomi i capelli con una dolcezza infinita. Anche ad occhi chiusi riesco ad immaginarlo con lo sguardo offuscato. Spento.

-Sei sveglia piccola?- sussurra dolcemente carezzandomi una guancia. Io schiudo un occhio e annuisco. Mi porta via la scia di una lacrima e mi bacia dolcemente la fronte.

-Io devo andare lo sai? Mamma non mi vuole più. E per te è meglio restare con lei...- In quei soffi di voce sento tutto il dolore che quelle parole stanno provocando a lui per primo. Non voglio che se ne vada. Non può andare via. Non può abbandonarmi.

-Resta...- un bisbiglio spezzato da un altro singhiozzo. Lo abbraccio e lui mi accarezza i capelli neri stringendomi a se. È mio padre, Cristo. Ed io ho... Ho solo undici anni, e domani devo iniziare le medie... E non credo che ce la farei senza di lui. A far niente.

-Principessa... Lo sai che non posso. Lo sappiamo entrambi. Devo solo... stare via per un po', come in tour.- continua a stringermi ed io ricomincio a piangere. Sento anche i singhiozzi soffocati di mia madre, dall'altra parte del muro. Dio, siamo solo frammenti ormai. Una famiglia divisa in frammenti.

-Dove andrai?- non riesco a mantenere un tono costante, o a fermare il mio petto che sobbalza. Non sono forte. Non sono mio padre.

-Da Frank credo. Per un paio di giorni starò lì, poi in hotel. Continueremo a vederci amore, non preoccuparti. Sarò sempre il tuo papà.- Mi bacia tra i capelli. E so che questo è l'ultimo bacio che avrò da lui, stanotte. Sciolgo l'abbraccio e mi asciugo le lacrime. Guardo i vestiti, già pronti per domani. La cartella abbandonata ai piedi di una sedia, accanto ad un paio di All Star, che erano di Frankie un tempo. Quasi rotte. Quelle che mia madre non sopporta. Mia madre non sopporta come mi vesto. Oddio, ultimamente sopporta poco. Quasi niente in realtà.

-Domani mattina ti passo a prendere alle 7 e poi passiamo da Cherry, così partite per questa nuova avventura, che ne dici?- Dico che fa schifo. Ecco cosa dico.

Annuisco in silenzio e lui si alza e si avvia alla porta.

-Tenta di dormire piccola. Almeno un paio d'ore. Ti voglio bene, principessa mia. Non immagini nemmeno quanto.- Mi guarda triste, ed io ricambio lo sguardo. Non è giusto. O forse si. Lo saluto appena con un cenno della mano e lui chiude la porta. Lo sento scendere le scale, prendere delle valigie e partire con la macchina. Io nel frattempo sono un po' morta dentro.

Prendo il cellulare e chiamo Cherry. È irraggiungibile. Lo spengo e lo lascio sul comodino. Guardo la libreria davanti al mio letto, mi alzo tremante e prendo un libro. Harry Potter e la pietra filosofale. Me lo ha regalato Frankie, insieme a tutta l'antologia. So che era il suo preferito. Accendo una luce e mi perdo nelle pagine. Affogo il dolore in lettere d'inchiostro. Quando lo chiudo, finito, il sole inizia a rischiarare il cielo. Io mi metto la mia maglia dell'Hard Rock di Firenze, regalo di papà, i miei Jeans a sigaretta e le mie converse quasi rotte. La matita nera, pesante, per la prima volta mi calca gli occhi. Sono una principessa grande ormai. Mi guardo allo specchio. Sono pallida. Non mi importa. Prendo la cartella, la metto a tracolla e vado in camera di mamma a lasciarle un bacio sulla guancia. Le voglio bene, nonostante tutto. Poi scendo ed il vento invernale mi scompiglia i capelli neri. Salgo in macchina con mio padre e faccio finta di niente.

Per la prima volta, sono sola in questa macchina.









N.d.A
Bentornati bentornati :D
Ecco un altro allegrissimo (si fa per dire) capitolo. Chi mi conosce già (Ogni riferimento alla Rossina è puramente casuale) sa che non posso non metterci qualcosa di abbastanza tragico nel mezzo.
Grazie, come sempre a chi recensisce: 
Rossina ogni tanto arrivi prima anche tu, eh amore? <3
foolshaded come ti ho già detto mi diverto un sacco a scrivere nelle varie età di Bandit :3 
Chi preferisce: (LproudEchelon, Mama we re All full of Lies, MarkmanTaughtMe, Poisoned_Rose, Rory Gilmore, The last thing I see), Coloro (si sono due) che seguono (CamiWay, Extraordinary Girl) e chi segue, che siete tantissimi! (astrozombie, DangerousHeart, Extraordinary Girl, gee_frerard, Kathy G, killjoy way_pansy, mad_about_you, mamakilljoy, MarkmanTaughtMe, OhCheshireCat, romancer79, Rory Gilmore, SuperPuff)

Un bacio, e a presto,
Maylene
 

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Capitolo 5
*** Giugno 2022 ***


Giugno 2022 -Ultimo Giorno di scuola-


E' finita. Grazie a Dio dopo tre anni di tortura è finita. Basta flash all'entrata da scuola, basta flash all'uscita, basta leccaculo. Saluto anche l'ultimo compagno che fa finta di essermi amico e mi rintano nella macchina di Frank, insieme a Miles. Lui è ancora in prima. Cherry e Lily tornano in motorino con degli amici, quindi siamo solo noi quattro, come al solito del resto. Già, quattro. C'è anche papà.

Papà e mamma hanno divorziato, io sto con papà, e papà sta con Frank quindi beh, facciamo due conti, abito con i miei migliori amici ed il compagno di mio padre, nonché suo chitarrista e migliore amico. Mi piace abbastanza come sistemazione, mia madre chiama si e no tre volte l'anno. Natale, il mio compleanno, e quando non è troppo ubriaca da ricordarsi di avere una figlia. Non che odi mia madre, ma ho un po' di rancore nei suoi confronti. Non so nemmeno bene il motivo. Ce l'ho e basta e nemmeno con papà è più la stessa cosa. Viviamo in mondi quasi paralleli, ci vediamo, e ci vogliamo bene ma è come se fossimo impermeabili l'uno all'altro.

Guardo fuori dal finestrino, osservando il paesaggio scorrere veloce. Come in quei film vecchio stile, dove le macchine non si fermano mai e percorrono stati e stati. Una volta a casa un pranzo veloce e poi mi rintano in camera mia. Osservo il soffitto e mi perdo nei miei pensieri, la finestra socchiusa lascia entrare solo qualche raggio di luce. Ed io non posso che ripassare a memoria questi tre anni. I processi, la separazione dei miei, la prima volta che ho visto Frank che baciava papà, la decisione di seguire le orme di mio padre ed iscrivermi alla scuola d'arte. Mi sale la nausea ripensando a tutto questo tempo in cui ho fatto finta di stare benissimo.

Cherry andrà al linguistico, sarò sola a settembre, forse è meglio così. Non ho paura della solitudine. Ad un tratto sento bussare e mi volto verso la porta. Il labbro piercingato di Frank fa capolino dalla fessura ed io gli faccio segno di avvicinarsi. Lui si siede sul letto e mi accarezza i capelli. Strano come in quasi due anni e mezzo tra me e Frank si sia instaurato un rapporto fin troppo profondo. Lui mi capisce solo con uno sguardo, sa quando a scuola è andata bene o male. Conosce le mie espressioni più di mio padre.

-A cosa pensavi?-
-A tutto.-
-Ti manca mamma?-
-No-

Sa che mento ma non dice altro. Si stende di fianco a me e prende un libro a caso. Harry. Inizia a leggerlo a voce alta, strascicando le parole come sempre. Io mi stringo a lui mentre legge, e anche Miles, entra e si siede ai piedi del letto ad ascoltare. Restiamo in silenzio entrambi ascoltando Frank che racconta. È incredibile, è bravissimo a farlo. Trasmette tutto ciò che c'è da trasmettere in quelle pagine, la paura, l'amicizia, la speranza.



Non so la ragione che ha causato il mio attaccamento a Frank. Forse non voglio che mio padre soffra, e con lui lo vedo felice come mai. Forse è che anche lui, più o meno alla mia età ha subito la separazione dei suoi genitori, e ascoltatene le grida. Forse sono quei suoi occhi nocciola, identici a quelli di Miles, che per me sono diventati sinonimo di casa.
Dopo un po' crollo sfinita e sogno. Sogno di non dover essere la figlia di un cantante famoso. Sogno di poter vivere in una famiglia come tutte, senza flash fotografici, con una madre ed un padre che mi si stringono attorno, se ce n'è il bisogno. Sogno di vivere da un'altra parte, non a Belleville, dove tutti conoscono tutti e tutti giudicano chi sei. Sogno di veder arrivare la lettera che mi spedirà ad Hogwarts per sette anni, lontana da questo posto e da questa casa. E da questa situazione.



Riapro gli occhi quando tutti se ne sono andati. Aprendo la finestra noto che deve essere tardi, e la sveglia che segna le 2,30 notturne non fa che confermarmi tutto.

Vado in bagno senza far rumore e prendo una tinta qualsiasi di quelle di papà. Ne ha a migliaia. Non che le usi più, ma continua a comprare i colori più disparati. Credo sia un divertimento ormai. Alcune sono aperte, presuppongo le usi come tempere.
Apro il lavandino e prendo un paio di guanti. Il colore? Blu elettrico, non so quanto si vedrà con i miei capelli neri ma, tanto vale provare. Una volta tinti, una lacrima azzurra mi macchia il viso e mi viene da ridere. Mi limito a sorridere giocherellando con un paio di forbici. Inizio a tagliare ciuffi senza un'ordine preciso, e a guardarli cadere. È una liberazione che volevo conquistarmi da tre anni. Asciugo i capelli alla meglio e mi guardo soddisfatta. Sembro una di quelle ragazze dei video musicali. Mi piaccio. Mi sento me. Me ne torno in camera e metto a tutto volume lo stereo. Ballo, grido, canto, piango. Sono libera




-Bandit?-







N.d.A
Buonsalve e scusate per il ritardo. Ma se non disperate arrivo anche io è.é
Prima di tutto vorrei dire alle mia Guastafeste Scopanti (Mio padre regna LOL) che le amo tantissimo v.v In secondo luogo grazie a chi recensisce:
foolshaded: Dai che non ho ritardato più di troppo LOL
Hey_Ashes: Benvenuta benvenuta!
UnaStupidaCheNonConosco: Beh, ma che ti ringrazio a fare te? Evapora scemina <3 Dai, scherzo, si ho cambiato il Rating... E anche Bandit LOL
simokilljoys: Non deprimerti D:
OhChesireCat: Scusa l'altra volta ho sbagliato a ringraziarti in fondo D:

Chi segue: astrozombie, DangerousHeart, Extraordinary Girl, foolshaded, gee_frerard, Kathy G, killjoy way_pansymad_about_you, mamakilljoy, MarkmanTaughtMe, OhCheshireCat, pane, Rory GilmoresimokilljoysSuperPuff, xromancerx

Chi ricorda: CamiWay, cara_meLLo, Extraordinary Girl

Chi preferisce: LProudEchelon, Mama we re All full of Lies, MarkmanTaughtMe, Poisoned_Rose, Rory Gilmore, simokilljoys, The last thing I see

Ultima premessa, non so quando potrò aggiornare D: E perdono per la grafica disordinata delle note. Ma EFP ha i suoi problemi, e lo sappiamo tutti.
Un bacione, 
May

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Capitolo 6
*** Giugno 2022 ***


Giugno 2022 -Prima notte di vacanza-


Guardo gli occhi di mio padre, quegli occhi così simili ai miei e dentro ci vedo mille, forse più sensazioni. Purtroppo nessuna, o quasi, definibile. Intravedo un pizzico di sorpresa, paura, forse. Ma vedo chiaramente le lacrime. Già, signore e signori, Gerard Way ha un cuore, e sembra che io, sua figlia, sia riuscita a scalfirlo, almeno restiamo così, in silenzio, mentre i Misfits continuano a gridare e suonare nello stereo. Abbasso lo sguardo, non riuscendo più a sostenere il suo e lo sento sospirare. Un sospiro che, ancora una volta, per me è un’incognita. Muove qualche passo verso di me, incerto. Mi sfiora una guancia con le punta delle dita, quasi fossi di porcellana, quasi non volesse farmi male.

Come se non mi avesse già distrutta abbastanza andandosene una volta.

Mi guarda e cerca di riconoscere in questa ragazza sua figlia, mentre una lacrima silenziosa scende sulla mia guancia e lui si appresta a raccoglierla, senza ancora proferire una parola. Poi mi stringe silenziosamente a se, io inizio a piangere come quella sera. Perché anche se sono passati tre anni io sono ancora la debole, piccola, Bandit.

-Scusami Principessa- Biascica le parole stringendomi ancora più forte. Io piango lasciando scorrere via tutto quello che mi sono tenuta intrappolata dentro in questo tempo. Giurerei che anche lui stia iniziando a piangere, mentre mi bacia i capelli e continua a chiedermi scusa. Restiamo così per un po’, anche quando mi sono calmata. Lui che mi accarezza la schiena, io che mi lascio andare a lui, a mio padre, per la prima volta dopo tanto, troppo tempo. Troppi giorni passati facendo finta che tutto andasse benissimo, troppi istanti passati l’uno di fianco all’altra senza mai accorgerci di quanto stessimo soffocando dentro. E d’un tratto capisco tutto quello che mi era sfuggito, negli ultimi mesi.

-Grazie papà- sussurro con il viso premuto sul suo petto e la voce ancora roca per il pianto. “Grazie di non essertene mai andato davvero, nonostante tutto” vorrei aggiungere. Ma credo che un “grazie papà” sia più che sufficiente per ora.

Qualcuno entra e spegne la musica, abbracciando entrambi. Sorrido quando riconosco le braccia tatuate e forti di Frank che ci stringono. Anche mio padre sembra essere sollevato dalla sua vicinanza. Non ci sono più lacrime adesso. Solo, una famiglia. Un abbraccio piccolo e grandissimo insieme, uno squarcio di luce, in un mondo che mi è sembrato troppo buio, da quella sera di settembre. Che stupida sono stata a non averlo capito fino ad ora. Frankie è sempre stato il punto di appoggio mio e di mio padre. Ci ha spinti l’un verso l’altro per tutto questo tempo. Chi ha preparati a dovere, per essere di nuovo pronti alla vicinanza, per toccarci di nuovo dentro. Ci ha curato con la cura di una mamma, ci ha lenito le ferite, lentamente, con calma, senza fretta. Ha aspettato che metabolizzassimo la cosa, dandoci attenzioni diverse, ma ricominciando a cucirci insieme, come la più abile sarta.

Non sono immaginare quanto sia stata dura per mio padre. Non riesco nemmeno a pensarci. anche se so quanto è stata dura per me, e per Frank, prima di me. Forse questo basta per provare a capire. Forse nemmeno devo provare a capire. Anzi, credo che molto spesso sia inutile, tentare di capire. Voglio solo continuare a vivere in questo abbraccio, con i due uomini che ora sono la mia famiglia. Con colui che mi ha ha generata, e colui che mi ha salvata dall’affogare in un dolore che non sarebbe dovuto appartenermi. Insieme ai due uomini ai quali dovrò sempre e solo dire “Grazie.”.



-Frankie, smetti di fare lo scemo e restituiscimi il caffé!- Urla mio padre tra le risate mentre Frankie stringe a se la tazza, con la stessa espressione giocosa. Dio quanto sono belli, alle 4 di notte a litigarsi un caffè mentre io bevo silenziosa la mia cioccolata calda. Alla fine mi sono convinta di essere stata fortunata ad avere loro due con me, nonostante tutto quello che abbiamo passato. Ma quelle sono solo cicatrici, che andrò fiera di mostrate.

Il cellulare che squilla mi risveglia dai miei pensieri, chi diamine potrà essere a chiamare a quest'ora? Vedo la scritta “Lyn-z” sul display ed attacco, non voglio sentire la sua voce strascicata e che trasuda ubriachezza. Non voglio rovinarmi un momento di gioia in famiglia, dopo anni. Mi volto verso i due uomini (anche se sembrano due bambini) alle mie spalle e corro a rubare la tazza di Frankie.


Che i giochi abbiano inizio.








N.d.A
Sono in ritardissimo lo so D:
Ma con la scuola e tutto non ho mai avuto tempo di postare, chiedo umilmente perdono.
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito, che seguono, che preferiscono e che ricordano.
Chiedo perdono ma non ho tempo di citarli tutti D:
Anyway, nel prossimo capitolo la nostra B. Affronterà le superiori e conoscerà un simpaticissimo ragazzo di cui la mia Rossina sa tutto ma voi non saprete niente dino a che non aggiornerò è.é *si sebte nalefica*
Spero di essere puntuale.
Un bacio,
Maylene

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