Albus Potter

di Lilian Luna Potter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova storia inizia così... ***
Capitolo 2: *** Lo Smistamento ***
Capitolo 3: *** Il primo giorno: uno strano ragazzo ***
Capitolo 4: *** Uno strano mistero ***
Capitolo 5: *** L' incontro ***
Capitolo 6: *** L' incontro (Pt II) ***
Capitolo 7: *** Confessioni... ***



Capitolo 1
*** Una nuova storia inizia così... ***


Una nuova storia inizia così...

 

Si udì il controllore del treno dire

-: IN CARROZZAAAA!!!! IN CARROZZAAAA -.

Per Albus era ora di lasciare la famiglia e di cominciare una nuova avventura. Appena salito, si affrettò ad affacciarsi ad uno dei finestrini e a salutare sventolando la mano verso i familiari, che ricambiarono. Mentre il treno avanzava, le persone nella stazione si facevano sempre più piccole, sempre più piccole, fino a scomparire dietro la galleria. Il ragazzo chiuse la mano in un pugno e la ritirò piano. Si sedette in uno degli scompartimenti e con sguardo sognante cominciò a rimirare il paesaggio. Pensò e ripensò a che cosa sarebbe accaduto a Hogwarts quell'anno e se mai avesse trovato nuovi amici. All'improvviso, bussarono alla porta ed entrò un ragazzo. Era alto, occhi grigi e freddi come il ghiaccio .I capelli era di un biondo luminoso, così chiaro che assomigliava al colori della Luna. I suoi abiti erano interamente neri e con una foggia elegante. Posò la sua valigetta che portava in mano nel portabagagli sopra i sedili e si sedette di fronte ad Albus. Il ragazzo aveva un'aria soddisfatta.

-Come ti chiami?- esordì Albus

-Io Scorpius e tu?-

-Io mi chiamo Albus Severus, ma mi puoi chiamare anche solo Albus perché Severus è il secondo nome o se preferisci semplicemente Al... o come ti pare-. I due ridacchiarono insieme. Gli occhi verdi di Albus luccicavano come stelle.

-Mi togli una curiosità?- chiese a Scorpius dopo un po' - Come fai a tenere tutte le tue cose in una valigia così piccola?-

-Magia, è ovvio- Rispose Scorpius con una punta di altezzosità, ma Albus non vi badò.

Iniziarono a raccontarsi l'uno all'altro e di cose più futili. Era l'inizio di una nuova, inseparabile amicizia.

Arrivarono verso le sette e mezzo.

Albus e Scorpius si affrettarono a guardare il finestrino per avere una prima impressione di Hogwarts, ma a causa del buio e della lontananza non si vedeva niente.

-E che cavolo!- Bofonchiarono i due.

Presero i bagagli e uscirono a fatica dal treno a causa della calca di ragazzi. Tutti gli studenti del primo anno avevano la testa rivolta in direzione della Scuola di magia. Arrivarono così ad una gigantesca porta di legno.

Hagrid come al solito bussò due volte al portone ed esso si aprì. Potete immaginare l'aspetto di Hogwars: più luminosa, accogliente e e bella che mai! Nella sala si sentivano solo gli ''WOW'' e i ''CHE MERAVIGLIA! GUARDA... LANTERNE SOSPESE A MEZZ'ARIA '' degli studenti. Il rumore fu zittito dal suono di tacchi che scendevano le scale. Una donna alta con un lungo vestito nero, un mantello smeraldo ed un cappello a punta disse:

- Benvenuti ad Hogwars! Questa sarà la vostra casa per ben nove mesi. Questa davanti a voi è la porta d'accesso alla sala grande. Tra poco ci sarà la cerimonia dello smistamento. dopodiché ceneremo e andrete a dormire nei rispettivi dormitori maschili o femminili che siano. A dopo!-

-Sono molto eccitato Al...non ho mai provato una sensazione simile! Chissà dove verremo smistati!-

-Anche io sono molto eccitato! Spero di essere smistato nella tua stessa casa, ora andiamo!- I due ragazzi seguirono il gruppo che si dirigeva verso la sala grande. Che la verimonia dello smistamento abbia inizio!

 

 

Appunti di XChloeX:

Prima di dire che il capitolo è troppo piccolo vi vorrei dire che questa è solo l'introduzione. I prossimi capitoli saranno più lunghi -ovviamente-. Comunque sono nuova su EFP e spero che le mie fanfiction vi piacciano. Recensite Please!!!!!!!!!!

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Capitolo 2
*** Lo Smistamento ***


Lo Smistamento

 

La sala era enorme, le pareti di pietra erano occupate da ampie vetrate e sul soffitto c'erano delle candele giallastre sospese per aria. Quattro lunghe tavolate occupavano la maggior parte della sala, mentre quella riservata ai professori si trovava sul fondo:

- Zio Ron mi ha detto che dopo lo Smistamento ci sarà un banc...- Voleva dire Albus, ma Scorpius spinse il mento dell'amico verso l'alto dicendo:

-Guarda!-

Albus rimase pietrificato alla vista dell'altissimo soffitto nel quale brillavano le stelle dello stesso cielo notturno che avevano lasciato poco prima di entrare nella scuola. Rimasero in fila e camminarono, seguendo il vicepreside, finché questo si fermò di fronte al tavolo dei professori, dove si trovavano un basso sgabello di legno e un leggio:

-Mmmh! Che pizza! Ho fame!-

-Scorpius, non mi parlare di pizze... anche io ho una fame da lupi! -

-Infatti, il viaggio è stato lunghissimo...-

-Sì, secondo me vogliono farci morire di fame!- disse Albus sogghignando.

Il professor During prese dal leggio una pergamena e un vecchio cappello polveroso che, gli studenti ne erano sicuri, poco prima non c'erano. Quello, pensò Albus, doveva essere il Cappello Parlante di cui suo padre gli aveva parlato. Ci fu un breve silenzio, poi, come era solito fare di ogni anno, il Cappello recitò la sua nenia:

Non c’è pensiero che nascondiate

che il mio potere non sappia vedere

quindi indossatemi ed ascoltate

qual è la casa in cui rimanere.

E’ forse Grifondoro la vostra via,

culla dei coraggiosi di cuore:

audacia, fegato, cavalleria

fan di quel luogo uno splendore.

O forse è Tassorosso la vostra vita

dove chi alberga è giusto e leale:

qui la pazienza regna infinita

e il duro lavoro non è innaturale.

Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,

se siete svegli e pronti di mente,

ragione e sapienza qui trovan linguaggio

che si confà a simile gente.

O forse a Serpeverde, ragazzi miei,

voi troverete gli amici migliori

quei tipi astuti e affatto babbei

che qui raggiungono fini ed onori!

Venite dunque senza paure

e mettetemi in capo all’istante

con me sarete in mani sicure

perché io sono un Cappello Parlante!


 

Gli alunni applaudirono calorosamente il Cappello, che ogni volta si sentiva compiaciuto della propria interpretazione. Il During srotolò la lunga pergamena color avorio:

-Louis Wesley-

Era uno dei tanti cugini di Albus. Il ragazzo nominato si alzò e raggiunse la sedia. Il prof poggiò il Cappello sul capo di Louis e subito disse:

-Si ne sono sicuro, tu sei un GRIFONDORO!-

Il tavolo dei Grifondoro applaudì e si passò all'alunno successivo:

-Fred Weasley-

Tutti bisbigliarono frasi come ''Mio padre conosce il suo! Dice che erano simpatici'' o '' Suo zio è stato ucciso da Tu-Sai-Chi''. Anche a lui misero il cappello sulla testa che disse:

-Proprio come tuo padre è? Beh la famiglia Weasley da sempre fa parte dei GRIFONDORO!-

Fred, col sorriso stampato sulla faccia, corse ad abbracciare suo cugino Louis. Stavano sempre insieme. Se c'era Fred c'era anche Louis.

-Ginevra Paciok-

Una ragazza graziosa dai capelli e gli occhi scuri. Era simpatica ma un po' troppo narcisista, a differenza del padre.

-Udite udite... Un bel CORVONERO!-

Intanto i due ragazzi aspettavano impazientemente di essere nominati. Si chiesero persino se fossero scritti nella lista.

-Simon Pitt!-

-TASSOROSSO!-

-Angelina Sprous-

-CORVONERO-

-Luke Hill-

-SERPEVERDE!-

Dopo varie ere geologiche finalmente arrivò il turno di...

-Albus Severus Potter-

Appena sentito il suo nome il suo capo scattò in aria e l'amico gli bisbigliò all'orecchio:

-Buona Fortuna!-

-Grazie Scorpius- Rispose lui.

Si diresse verso la sedia. Si sedette e nel momento in cui il vicepreside prese il Cappello per metterglielo sul capo, iniziarono a sudargli le mani e il cuore gli batté a mille, aveva paura ma allo stesso tempo era felice. Scorpius lo fissava con i pugni stretti. Non appena il Cappello si posò sulla testa del ragazzo, questo disse:-

-assolutamente GRIFONDORO!-

Immediatamente Albus balzò dalla sedia e corse al tavolo dei Grifondoro. Scorpius lanciò il pugno in aria come segno di vittoria e gli sorrise e Albus fece altrettanto.

-Scorpius Hyperion Malfoy-

Il ragazzo raggiunse con andatura elegante la sedia. Cercava di mantenere la calma, ma gli tremavano le mani, sebbene non lo desse a vedere. Il Cappello venne poggiato sulla sua testa e cominciò a parlare:

-Ma che testolina intelligente che abbiamo Malfoy, Eh? Sei perfetto per CORVONERO-

A quelle parole sia Albus che Scorpius divennero tristi. Il ragazzo si alzò e i sedette al tavolo dei Corvonero. Nel silenzio più totale della Sala.

-Un attimo... ragazzo vieni qui- disse il cappello- Scorpius si arrestò immediatamente - Temo di essere stato troppo affrettato. Per favore Francis, rimettimi sulla sua testa-. Il During aveva un'espressione basita, ma obbedì.

-Tu non sei un Corvonero, No no no. Sei molto intelligente. Ma Corvonero non ti si addice. Credo sia più giusto metterti in GRIFONDORO!-.

Scorpius corse ad abbracciare Albus.

-Che spavento che mi sono preso - Disse Scorpius ansimando.

-A chi lo dici! Comunque ti voglio presentare i miei cugini-

Scorpius fece un sorriso a trentasei denti. Albus invece chiamò due ragazzi dai capelli rossi e due ragazze dai capelli bruni.

-Io sono Louis Wesley e lui è Freddy, mio cugino-

-Deficiente mi chiamo ''Fred'' non ''Freddy'','' Freddy'' è un nome da contadino! - ribadì.

-Beh... ''Fred'' non è meglio!- Rispose Louis. Fred si presentò modo suo:

- E tu dovresti essere Scorpius Malfoy, giusto? Mio papà mi ha parlato molto di tuo padre, dice che non era un gran che come persona... spero che tu non sia come lui.- Albus diede un piccolo calcio a Fred:

-Non puoi stare zitto qualche volta?- Gli disse.

-Scusa! Non volevo offenderlo- Si schermii Fred. Scorpius fece un sorrisetto irritato. Sembrava che avesse qualcosa contro quel Weasley. Non aveva tutti i torti, dopo quello che ha detto di suo padre.

-Piacere io mi chiamo Rose, sono del secondo anno, benvenuto, vedrai ti troverai bene qui a Hogwarts!- Gli disse una ragazza dai capelli castani e mossi. Scorpius le sorrise

-Io sono Scorpius Malfoy, piacere! Non ho dubbi di trovarmi bene a Hogwarts, soprattutto se starò insieme ad Albus!-.

Albus ringraziò Rose e gli presentò infine una ragazza dai capelli neri,lunghi e mossi. Vicino alla bocca vi era un piccolo neo che quasi non si notava. Gli occhi erano di un blu acceso. Si... per Scorpius fu un colpo di fulmine. Si sentiva la temperatura del corpo che si alzava. Così cominciò ad avere il classico colorito rosso Wesley che sulla sua pelle chiara risaltava particolarmente.

-Io sono Lucy, molto piacere-

-Ehm... io sono Scorpius, quindi, anche tu un Weasley?- Le chiese

-E ne vado fiera! Anche se dai capelli non si direbbe hahahaha!-

Risero insieme. Albus aveva capito tutto. Così prese Scorpius da parte.

-E' carina Lucy, vero?-

-Si... più o meno- Scorpius distolse lo sguardo da Albus.

-Amore a prima vista?- gli chiese ironicamente l'amico.

-Ok, va bene mi piace tua cugina e con questo?-Rispose Scorpius. Albus diede un pugnetto amichevole all'altro. Per tutta la cena Gli parlò del suo carattere. Disse che era una ragazza che non si arrabbiava spesso, ma se veniva presa in giro, anche solo per poco, andava su tutte le furie.-Una volta l'ho presa in giro perché indossava una collana ridicola e lei mi diede uno schiaffo sulla guancia, con la scusa della mosca!- diceva.-Però il suo pregio è quello di essere sempre disponibile a tutti in qualsiasi momento. E' responsabile e anche molto precisa, ma in alcuni momenti si dimentica sempre di tutto, ecco perché nella borsa si porta la sua Ricordella che non diventa quasi mai rossa, solo in casi eccezionali. La cosa che più adora fare è scrivere nel suo diario segreto, a undici anni ancora col diario segreto, va be'.- Dopo la cena, si recarono nel dormitorio di Grifondoro passando per varie rampe di scale. La cosa più particolare, erano i quadri che sembrava avessero una vita propria, ma gli studenti non lo notarono dalla stanchezza. Arrivati alle stanze,all'istante, i ragazzi si misero a letto, aspettando con ansia, il giorno seguente.

Note di XChloeX
prima che qualcuno mi segnali di plagio della filastrocca del cappello, sappiate che l'ho fatto apposta a metterla e quindi non c'è nessun motivo che mi segnaliate. Comunque... vi è piaciuto il capitolo? fatemelo sapere con una recensione XD

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Capitolo 3
*** Il primo giorno: uno strano ragazzo ***


Il primo giorno: uno strano ragazzo


 

-Corri Albus! O ci perderemo la colazione, Sbrigati!-.

-Un attimo Scorpius ho messo al contrario la tunica, aiutami!-.

Così era iniziata la prima giornata in quella scuola per Albus e Scorpius, che erano impazienti di cominciare le lezioni.

Dopo circa dieci minuti i ragazzi si recarono, con molta difficoltà a causa delle varie rampe di scale che si spostavano costantemente da una porta all'altra, alla Sala Grande. Solo allora si accorsero che i quadri si muovevano, parlavano e discutevano tra loro.

Arrivati a destinazione, correndo verso il tavolo dei Grifondoro, si sedettero, ma la prima cosa che notarono era l'assenza del cibo. Ma Scorpius aveva un'aria compiaciuta, perché già sapeva che il cibo sarebbe comparso dopo il discorso della Preside.

La McGranitt si alzò dalla sua sedia e raggiunse il piedistallo, ornato ai lati da una lunga statua che raffigurava un gufo, in argento, e disse:

-Benvenuti a Hogwarts ragazzi, benvenuti! Prima della colazione, vorrei parlarvi di come si trascorreranno le giornate nei prossimi nove mesi. Innanzitutto, la mattina, verrete automaticamente svegliati dalla scossa che riceverà ognuno di voi alle sette e quaranta per recarvi alla Sala Grande alle ore nove. Dopo la colazione, inizieranno le sei ore di lezione. Passate quest' ultime, alcuni di voi dovranno allenarsi per il Quiddich, lo sport che pratichiamo noi maghi, gli altri alunni saranno liberi. Ho una novità per i ragazzi del terzo anno: Quest'anno potrete uscire da soli, senza la supervisione di un Professore. E' severamente vietato addentrarsi nella '' Foresta Proibita ''. Se un docente mi riferisce che un solo studente ha varcato il confine, la punizione sarà proporzionale alla gravità dell'accaduto. Inoltre vorrei ricordare che il servizio postale è controllato dai gufi, che spediscono e portano posta. Buona permanenza ad Hogwarts e buon appetito!-

Come volevasi dimostrare, i quattro tavoli erano imbanditi di vivande con un aspetto squisito.

-Finalmente! Non ce la facevo più ad aspettare, vero Scorpius? Scorpius Scor...- disse Albus al suo amico. - Vuoi aspettare almeno le lezioni per parlarle?- bisbigliò a Scorpius. L'altro invece di rispondere, fissava Lucy, con la testa appoggiata al sulla mano. Poi, Scorpius girò la testa e guardò Albus come se chiedesse di ripetere il predetto. Albus invece scosse lentamente la testa, ridendo sotto i baffi come per dire '' sei incorreggibile ''. L'altro alzò le spalle e le ciglia dicendo:

-E che ci posso fare!?-.


 

Dopo il pasto, il Primo anno di Grifondoro si recò in un'aula scura. Abbastanza larga con qualche finestra. C'erano molti banchi blu scuro al centro della stanza e davanti ad essi vi era una cattedra. Ai lati, armadi e tavoli lunghi di ogni tipo con sopra delle boccette colme di ingredienti, riempivano lo spazio. Non mancavano delle gabbie con ragni, rane, strani esseri che assomigliavano a delle farfalle con la testa da umano. Gli studenti erano affascinati e spaventati dalla situazione.

Si sedettero ognuno con un compagno, ad eccezione di un ragazzo di cui Scorpis e Albus non sapevano il nome. Aveva il volto pallido caratterizzato da diverse lentigini. Gli occhi neri e la corporatura ossea. Fissava il banco. Sembrava molto triste e con le mani continuava a formare dei piccoli cerchi sul suo appoggio. Appena capì di essere osservato, alzò la testa verso di Albus, e subito egli deglutì e si rigirò. Il ragazzo continuò a descrivere cerchi col dito. Chi è?

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Capitolo 4
*** Uno strano mistero ***


Uno strano mistero

 

-Beh?... chi stai fissando? Albus? Al?- Scorpius si era accorto che Il suo amico, stava fissando un'altro ragazzo. Aveva uno sguardo... indagativo. Sembrava che stesse cercando di riconoscere il ragazzo dai capelli mori, con le lentigini, come se lo avesse già visto. L'ora passò molto velocemente per Albus, che investigava, ma per tutti gli altri alunni, la lezione era una vera noia.

-... e ora chiderò a qualcuno di ripetere la lezione, per esempio tu, signor Potter? Mi sapresti dire gli ingredienti che servono per formare una pozione Scacciabrufoli?- disse dopo una lunga spiegazione, il Prof. Lumacorno. Albus, che stava ancora osservando l'altro ragazzo, si girò subito nel sentire il nome ''Potter''.

-Che? Mi ha chiamato Professore?-

la classe ridacchiò a quelle parole.

-Potter, odio dirlo, ma devi seguirmi nel mio studio-.

Lumacorno aveva un volto dispiaciuto. Adorava Albus come adorava Harry, e, anche se gli duoleva rimproverare Albus, sapeva che sarebbe stata la cosa più giusta da fare. Mentre andavano in ufficio, Albus si guardava le spalle e cercava tra i bisbigli e i commenti della classe, lo sguardo di Scorpius che gli trasmetteva sicurezza. Entrarono nello studio del Professor Lumacorno. Quest' ultimo, esitò un'attimo prima di aprire la porticina dorata, come se non volesse rimproverare Albus, il quale era confuso. Si sedettero uno davanti all'altro.

-Potter, tuo padre mi ha detto che non sei un ragazzo che non studia o non segue le lezioni, ma che cosa ti prende? C'è qualcosa che ti turba per caso?-

-Ehm... non credo no professore. Che cosa glielo fa pensare?- rispose il ragazzo con insicurezza.

-Sei proprio come tuo padre èh?- ribette' il prof. Albus accennò un risolino.

-Me lo ha detto anche il Cappello Parlante. Beh', ripensando alla sua domanda precedente mi verrebbe da chiederle una cosa prof., com'è che si chiama quel ragazzo dai capelli mori, alto e ha un po' di lentigini...?-

Lumacorno si pose un dito sulla tempia, chiuse gli occhi un attimo, poi rispose:

-Luke Malfoy, il fratello di Scoprius presuppongo-

Albus rimase a bocca aperta, gli occhi verdi erano a dir poco sgranati. Era sorpreso quasi tanto quanto il giorno che vide il '' finto cielo stellato'' della Sala Grande. Subito dopo corse da Scorpius giustificandosi con solo un:

-Scusi devo andare-.

Sfrecciò fuori dalla porta, salì la scalinata, girò a destra, a sinistra... e non si fermò un attimo per riprendere fiato. Finalmente vide il suo amico e corse contro di lui dicendo tutto d'un fiato:

-E QUANDO AVEVI INTENZIONE DI DIRMI CHE AVEVI UN FRATELLO?!- Albus cominciò ad ansimare, appoggiando la mano sulla spalla di Scorpius.

-Io non ho un fratello! Al chi ti ha detto che ho un fratello?-

-C'è un ragazzo a Grifondoro, del primo anno, chiamato Luke Malfoy. E' il mago che fissavo prima. E' strano, è molto chiuso, non ha amici per quanto mi risulta. Forse è solo un omonimo?-

-L'opzione dell'omonimo non credo sia possibile. Il cognome Malfoy è originario dell' Irlanda. Lui ha dei lineamenti Americani insieme al nome, Luke, e, che io ricordi, non ho cugini di questo nome, ma allora chi è?-


 

Passarono ore e ore a ripensare a Luke, a chi potesse essere. Anche dopo le lezioni. Quando finalmente decisero di accantonare i propri pensieri e recarsi in biblioteca per una ricerca sul ministero, ecco che trovarono un biglietto piccolo con su scritto: ''stanotte, alla sala comune dei Corvonero''

Ai ragazzi aspettava una brutta sorpresa.


 

NDA:

Ciaooooo! È da un po' che non scrivo le mie Note D' Autore... comunque volevo scusarmi per avervi fatto aspettare per questo capitolo. Ho avuto un piccolo blocco che è stato subito dissolto da un'aitrice di EFP di cui il nome è Risa Koizumi, ve la consiglio. Nel prossimo capitolo ci sarà un'altro nuovo personaggio. Questo nuovo personaggio, è stato preso dalla storia di Risa Koizumi '' A magic Heart''. Vi dico solo una cosa, LEGGETEVELAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA (se no non capite niente XD)

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Capitolo 5
*** L' incontro ***


L'incontro


 

Albus prese il suo libro di Storia della Magia. Girò le pagine fino a raggiungere il capitolo sul ''Ministero della Magia''. Stavano per iniziare a leggere il paragrafo, ma la loro attenzione si placò a causa di un piccolo biglietto tutto accartocciato su cui c' era scritto:'' Stasera, alla sala comune dei Corvonero ''. I due ragazzi si guardarono un attimo, spaesati. Poi Scorpius fissò il soffitto per cinque secondi e disse:

-Ci vogliono fare uno scherzo, non mi sembra una buona idea andare.- Albus lanciò un'occhiata basita all'amico.

-Scorpius, hai dodici anni! Mi stupisce che tu non ti incuriosica! Andiamo assolutamente!- Rispose. Scorpius sospirò e capì che Albus era un ragazzo assetato di avventura, e, infondo, lo era anche lui, quindi approvò.

Finirono la ricerca e filarono nei dormitori per raccogliere le bacchette. Corsero verso la Stanza delle Necessità, di cui gli avevano parlato i padri Draco e Harry. Si fermarono per riprendere fiato con le gambe piegate e le mani sulle ginocchia. Scorpius, era in procinto di aprire la porta della Stanza, quando vide Lucy con la coda dell'occhio. Subito si girò verso di lei:- Ehi Lucy! Come va!-Albus sospirò e rivolse gli occhi al cielo, bisbigliando:- Non ci posso credere!- Intanto l'altro amico parlava con Lucy.

-Ciao...Tutto apposto?- Disse a Scorpius, che era letteralmente diventato color capelli Weasley, come la prima volta che l'ebbe vista. La strega non sembrava interessarsi all'altro, sembrava sovrappensiero. Tra le braccia portava il suo diario turchese che fu subito avvistato dal Malfoy. Vi buttò una veloce occhiata.

-Si, più o meno, ma dimmi...- Scorpius venne interrotto proprio da Albus che lo tirò dalla mano e lo portò nella camera delle necessità. Lucy cominciò a pensare al biondo, al suo impulso di scattare verso di lei appena la vedesse, ma stranamente non arrivò a conclusioni affrettate. Si allontanò lentamente, scrivendo appunti sul suo diario. Intanto i due maghi erano entrati nella stanza. Era abbastanza grande, grigiastra, senza mobili. Non vi erano tavolini, pozioni, libri, armadietti... Solo Albus e Scorpius.

-Mamma mi ha detto che la stanza delle necessità si trasforma in un qualcosa di cui la persona entrata, ha bisogno.- disse Albus all'amico che ribbatte' :

-Questa sembra una stanza d'allenamento per incantesimi. Il che vuol dire che abbiamo bisogno di allenarci per questa sera. Quindi...-

-Dovremo fare un Duello tra Maghi...!-

A quelle parole i due cominciarono a scagliare incantesimi prima contro il muro, poi l'uno contro l'altro.

Arrivò l'ora di cena. Albus si sedette vicino a Scorpius, davanti a James, il fratello, per spiegargli la faccenda del biglietto.

-Verrò con voi, ma dobbiamo sbrigarci-

Così i tre maghi divorarono la cena in pochi minuti, senza neanche mangiare il dolce, e corsero alla Sala comune dei Corvonero, come diceva il biglietto, senza farsi vedere. Appena arrivati, si nascosero dietro le poltrone, quando sentirono dei rumori inaspettati. Il rumore si fece sempre più forte. Il legno scricchiolava bruscamente, quando quello strano suono si arrestò, e al suo posto una voce dal tono basso cominciò a parlare:

-Hai timore? Puoi ritirarti Potter-

Albus infuriato, balzò da terra. Aveva gli occhi pieni di rabbia, come non mai:

-IO NON HO PAURA NE DI TE NE DI NIENTE, HAI CAPITO!?!- Gridò, e subito dopo aver intuito che il ragazzo era lo strano mago dai capelli neri e le lentiggini, cominciò a lanciare scintille rosse contro di lui. Fu aiutato anche da Scorpius e da James che non vedevano l'ora di ''entrare in scena''. Dopo gli scambi di incantesimi, Luke, Si fermò cominciò a trasformarsi: Il suo naso diventava sempre più grande, e i suoi capelli più lunghi che gli si attorcigliarono intorno al viso. Il ragazzo diventava sempre più alto. Le gambe diventarono muscolose insieme ai piedi e alle braccia. Luke diventò così un vero e proprio mostro alto quanto Hagrid e Muscolosissimo. Dalla bocca gli usciva del fango melmoso e sporco che sporcava il tappeto sottostante. Esso fece un grido altissimo. Faceva davvero paura. I tre ragazzi restarono a bocca aperta, provarono a lanciare incantesimi, ma prima che potessero mandare altre scintille, Il Mostro, fece un lungo graffio sul braccio di Albus, che cadde per terra, svenuto.

-QUESTA ME LA PAGHIIIIIII!- sbottò Scorpius.

-MIO FRARELLO NON LO TOCCHI HAI CAPITO?!- si aggiunse James. Improvvisamente La creatura si accasciò al terreno, provocando un forte tonfo. Dietro ad esso c'era una ragazza dai capelli lisci, castani e gli occhi completamente azzurri, con un puntino nero al centro. Aveva il braccio alzato, con la mano che teneva la bacchetta. Ansimava. Subito dopo aver abbassato il braccio, scappò via. Scorpius piangeva sopra Albus, pur non essendo morto, ma solo ferito a un braccio. James raccolse il proprio fratello e lo portò in infermeria.

:- Va tutto bene, la cura non durerà più di un giorno: non è un graffio profondo e neanche velenoso.- Disse l'infermiera a Scorpius.

-Molte grazie, rimarrò io con lui-.

''Ma chi è quella ragazza?'' Pensò Scorpius. Albus emise un piccolo gemito, poi cominciò a parlare.

-Ehi Scorpius! Sei qui! L'avete sconfitto quel... coso?-

-Proprio di questo ti devo parlare. Meglio che aspettiamo domani. Ora riposa. Io dormo qui, tra poco verrà anche James.-

Albus annuì e si addormentò subito, insieme all'amico. Passarono la notte in Infermeria, ma l'Indomani, Albus avrebbe incontrato una persona molto speciale.


 

Note Di XChloeX: Vi dico solo una cosa: Senza la storia di Risa Koizumi non avrei potuto andare avanti. Ringrazio tutte le persone che seguono la mia storia. Alla prossimaaaa <3 XD.

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Capitolo 6
*** L' incontro (Pt II) ***


L'incontro (parte 2)


 

-HHHHAAAAWWW, che sonno-. Per Albus e Scorpius iniziò un'altro giorno. Albus, si era svegliato, dapprima stropicciandosi gli occhi verde smeraldo, poi si guardò intorno, realizzando che si trovava in infermeria. Sentiva uno strano peso sulle gambe: erano Scorpius e James, che dormivano seduti sulle sedie, con le teste appoggiate su entrambe gli arti inferiori del ragazzo. Dopodiché arrivò una dottoressa, vestita con un camice bianco e un piccolo cappellino, col segno di Hogwarts disegnatovi su.

-Come ti senti Albus? Ti fa ancora male il braccio?- Domandò l'infermiera. Il moro, scosse il braccio avanti e indietro, poi rispose:

-Abbastanza bene, ormai si è cicatrizzato, no? Scorpius ieri sera mi ha detto che il taglio non era profondo-.

La dottoressa annuì sorridendo. Disse al ragazzo che sarebbe tornata tra pochi minuti per andargli a prendere la colazione. Albus annuì e decise di leggere un libro. Dopo aver letto varie pagine, l' attenzione del mago venne interrotta da un rumore di coperte. Scorse la testa oltre il libro. Vide James, sveglio, che lo salutava con la mano.

-Come ti senti?- Chiese debolmente il maggiore.

-Credo di essere in grado di scrivere con questo braccio. Oggi pomeriggio, dopo pranzo, ritornerò ai dormitori.- Rispose l'altro.

-Mi fa piacere- Si aggiunse anche Scorpius alla conversazione, che era rimasto in dormiveglia da tutta la notte.

Chiacchierarono tutta la mattinata del mostro affrontato, finché Albus decise di rimettersi la divisa e ritornare nei dormitori. Scorpius si accorse che doveva restituire un libro alla biblioteca, quindi uscì con gran fretta dall'infermeria, seguito da James, che conosceva molto meglio quella stanza, e sapeva che il Malfoy si sarebbe perso tra i cento corridoi. Così Albus rimase solo. Dopo che l'infermiera gli avvolse il braccio con un gesso, ringraziò e uscì anche lui. Il ragazzo attraversò le varie stanze e arrivò alle scale a chiocciola della torre di Grifondoro. Stava per entrare nel suo dormitorio, quando si scontrò con una ragazza. La stessa che scagliò l'incantesimo a Luke Malfoy, il mostro. Occhi azzurri, capelli bruni.

-AAAh, il braccio!-

-Scusami! Non l'ho fatto apposta non..-

-Non ti preoccupare. E' gia passato tutto-

Si sorrisero a vicenda ed Albus diventò leggermente rosso sulle guance. Si passò un mano sul braccio e decise di presentarsi alla maga.

-... comunque io sono Albus Severus Potter.-

-Io Sarah Train. Molto piacere. Come mai hai un gesso?-

Durante la serata i due Grifondoro fecero molta amicizia e Albus spiegò all'amica del mostro. La ragazza rimase perplessa, ma non lo diede a vedere. E' stata lei a salvarli quella sera nella sala comune . Da quel momento Albus e Sarah si frequentarono molto: tante volte facevano i compiti insieme oppure si allenavano con incantesimi di trasfigurazione. Così due mesi volarono in un istante.

Questa amicizia, però, tendeva a diminuire il rapporto che Scorpius aveva con il moro. Non si frequentavano come prima, qualche volta, Albus si metteva vicino a Sarah, e il biondo, com'era il suo solito, si ingelosiva e diverse volte, accennava qualche lacrima e singhiozzi la notte.


 

Scorpius era stato abbandonato da Albus e decise che quella sera stessa, quattro giorni prima delle vacanza natalizie, gli avrebbe parlato.


 

NDA: Scusate l'attesa della pubblicazione del capitolo, ragazzi di EFP, questi giorni devo studiare molto più del solito. Voglio di nuovo ringraziare Risa Koizumi per avermi dato il permesso di rubacchiargli il nome e l'aspetto di Sarah, è un suo personaggio. La sua storia mi piace molto, e ho voluto prendere la protagonista. Aspetto le vostre recensioni. Al prossimo capitoloooo!

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Capitolo 7
*** Confessioni... ***


Confessioni...

-Vieni qui, c'è posto, Al-

-Scorpius, ti dispiace se mi metto vicino a Sarah? Grazie-

Era ora di cena, e, come al solito, Albus si sedette vicino all'amica Sarah. Il ragazzo non aveva sentito quello che Scorpius gli disse a causa del forte parlottare degli alunni di Hogwarts, nella Sala Grande, quindi avvertì l'amico che per l'ennesima volta non si sarebbe seduto vicino a lui.

-Ma aspetta Al, io...- sussurrò Scorpius, ma il moro non lo riuscì a capire perché stava già seguendo Sarah per andare a sedersi. Il ragazzo, dispiaciuto, sospirò. All'improvviso sentì una voce femminile, parlargli adiacente all'orecchio, che gli provocava un piacevole solletico al collo.

-Non ti preoccupare, fa sempre così quando ha trovato un'amica-. Era Lucy Weasly, affiancata da un ragazzo del terzo anno. Teneva la ragazza per mano ed aveva un'espressione contrariata. Non era particolarmente alto. Il colore dei capelli si avvicinava al biondo scuro e gli occhi erano rappresentati da due grandi sfere completamente nere. Aveva la pelle pallida, ma l'area zigomale, sfumava in un rosso chiaro, quasi roseo. Era affascinante, ma mai quanto Scorpius, o Albus.

-Sono Jared Lee, Corvonero, il ragazzo di Lucy, e tu?- chiese il mago biondastro all'altro.

-Piacere Scorpius Hyperion Malfoy , amico di Lucy- rispose. Il Grifondoro tese la mano a Jared, ma vedendo che il

Corvonero era infastidito dalla presenza dell'altro, la ritirò subito, piegando dapprima le dita, poi il gomito ed infine poggiò il braccio destro sulla gamba, accarezzandoselo, come se avesse freddo. Lucy e Jared si salutarono con un piccolo bacio. Scorpius diventò Viola, poi verde e poi rosso dall'invidia. Dopodiché ognuno si diresse verso il proprio tavolo.

-Scorpius, devo parlare con te- sussurrò Lucy al biondo.

Il mago non rispose ma si limitò ad annuire e a seguire la ragazza. Quando si sedettero, La rossa sospirò marcatamente e disse:

-So che non sono affari miei, ma tengo sia a te che ad Albus.-

-Cosa c'è? Puoi chiedermi tutto, se devo parlare con Te, non mi da fastidio.-

La ragazza sorrise ed il cuore di Scorpius batteva a mille.

-Grazie Scorpius, ma arriviamo al punto: Che sta succedendo tra te ed Albus? Ho notato un distacco...-

A quelle parole, il biondo rimase perplesso. Si passò la mano sulla fronte, e rispose:

-Tutto è cominciato l'altra sera. Io ed Albus abbiamo trovato nel mio libro un bigliettino su cui c'era scritto di raggiungere la Sala Comune dei Corvonero. Dopo cena, accompagnati da James, abbiamo segiuto il biglietto e ci siamo rivolti alla Sala Corvonero. Ci siamo nascosti dietro le poltrone, ma un ragazzo ha incominciato a insultare il tuo zio Harry. Ci siamo arrabbiati e abbiamo fatto un duello tra maghi. Il ragazzo si è trasformato in un mostro e ha ferito Albus. Improvvisamente il mostro si è disteso perché una tizia gli ha lanciato un incantesimo, poi è scappata. Il giorno dopo Albus e quella ragazza, Sarah, si sono conosciuti e... sono diventati amici-

Lucy rimase senza parole, poi rise con Scorpius, che tenne un gran respirone.

-Ti dico io cosa fare. Dopo dico ad Al di andare alla Sala Comune, tu aspettalo li, così tu puoi parlare con lui e io con Sarah.-

Il biondo annuì e accennò un sorriso.

Come volevasi dimostrare, Lucy si recò da Sarah, chiedendole se poteva conversare con lei per qualche minuto, mentre il Albus, a comando della rossa, raggiunse la Sala Comune dove ci trovò Scorpius.

-Ciao Al, noi... dobbiamo parlare- Gli disse

-Credo di aver capito di che cosa, vedi io... lo so che questi giorni non siamo stati molto insieme. Il motivo è...- Scorpius interruppe l'amico:

-So qual'è il motivo Albus, non me lo devi spiegare tu.-

Albus riprese a parlare:

-Sarah è una ragazza speciale per me, quando sto con lei, provo un ''non so che'' di bello. Come se niente in quel momento possa rovinare la mia felicità. Sarah...- La voce del ragazzo si arrestò. Non sapeva più cosa dire sul conto dell'amica, era convinto che Scorpius l'avrebbe compreso. Il silenzio invase la Sala per qualche secondo, finché il biondo si alzò e si avvicinò ad Albus. Quest'ultimo, si sollevò anche lui dalla poltrona e lo fissò per diversi istanti. Poi Scorpius sorrise come non aveva mai fatto prima, ed abbracciò l'amico con tanto affetto, come se fossero fratelli.

Dalla commozione, il Malfoy, aveva gli occhi lucidi, così chiuse delicatamente la palpebra e la riaprì, facendo uscire la sua prima lacrima che gli solcò il candido viso e cadde sulla spalla di Albus.


 

Commenti dell'autrice:

Bunaseraaa! XD questi giorni mi sono impegnata al massimo per la scuola. Mi occupa tutto il tempo. Comunque vorrei ringraziare tutti quelli che sono arrivati fin qui con la storia e spero che continuerete a leggerla. Mancano pochi capitoli, e spero che anche questa ultima nota vi abbia invogliato a continuare. Vorrei ringraziare soprattutto MaraMalfoy, Rita Coizumi e Aly99 e tutti gli altri che mi seguono\ricordano\preferiscono. Al prossimo capitolooo!

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