× Capitolo
3 ×
Hermione continuò a correre cercando di non urtare
coloro che percorrevano i corridoi in quel momento. Continuava a piangere senza
trattenere oltre le sue emozioni tormentate per l'ennesima volta da Ronald
Weasley. Ogni qual volta che litigavano andava a finire così:cominciavano a
urlarsi contro e chi riusciva a dire l'ultima parola in qualche modo aveva
vinto. Si comportavano da bambini ormai da sette anni..."No, si comporta da
bambino!"si diceva Hermione non accettando il fatto che anche lei qualche volta
o forse sempre si comportava in egual modo a Ron. Giunta vicino alla Salacomune
disse la parola d'ordine che in quei giorni di Settembre era Carpe Diem.
Oltrepassò il buco del ritratto della Signora Grassa senza badare ai presenti
che le lanciavano sguardi ambigui. Salì le scale del dormitorio femminile in
modo frettoloso rischiando più volte di cadere. Non andò immediatamente nella
sua camera, ma cercò quella di Ginny. Bussò tre volte prima di ricevere risposta
da lei, con tono triste e afflitto. Così Hermione entrò senza dire niente,
inizialmente. La camera di Ginny era vuota oltre lei e la sua amica,
probabilmente le compagne di stanza erano impegnate in Salacomune.
- Gin, posso parlarti?-chiese dopo pochi istanti una
volta entrata.
- C-certamente...Scusa Herm, stavo pensando...-aveva
acconsentito Ginny alzandosi dal letto dove stava coricata abbracciata al
cuscino.
-Quindi non sono l'unica a essere triste
giusto?-chiedeva Hermione frenando la voce tremante che non le permetteva di
comunicare al meglio.
-Già. Sai ho deciso di dimenticare Harry. Per
sempre!-la tristezza di Ginny si trasformò quasi subito in rabbia allo stato
puro. A dimostrarlo più di ogni altra cosa erano i suoi occhi ancora lucidi per
il lungo pianto.
-Non dovresti essere così precipitosa Gin, qualunque
cosa sia successa io credo che si possa sorvolare, no?-disse
Hermione
G:- Perchè non sai che cosa ha detto e fatto!Hai
proprio un bel migliore amico lo sai?Prima si lascia baciare senza dire niente,
anzi ne approfitta e poi mi dice con quel tono da idiota:"Per me sei un'amica e
poi non so se c'è altro sinceramente". Secondo te si può sorvolare?Io non credo
proprio. Dovrei continuare a sbattere le ciglia ogni volta che lo vedo con
quell'aria da eroe?Non se ne parla!Basta ho chiuso, non voglio più restare a
pensare a me e Harry durante l'ora di Pozioni e quindi combinare un
disastro...Non voglio più restare senza cibo solo perchè c'è lui davanti a
me!-
Hermione che aveva ascoltato incredula il discorso di
Ginny cercò le giuste parole da dire,anche se in situazioni del genere ci si
ritrova ben poche volte soprattutto se si tratta di "Hermione
Granger".
Hr:- Ginny, io non sapevo che le cose stavano così
scusami tanto-
G:- No, figurati. Sono io a dovermi scusare. Solo che
dovevo sfogarmi con qualcuno-
Hr:- Sai Gin, sono felice di essere quel
qualcuno-
G:-Grazie. Piuttosto come mai sei venuta fin qui tutta
triste?-
Hr:- Non è nulla di importante. Volevo solo
vederti-disse Hermione facendo, fin quanto potesse farcela,
l'indifferente.
G:- Aspetta...Fammi indovinare... Il mio
"caro"fratello ti ha nuovamente insultato, tu gli hai urlato contro e te ne sei
andata arrabbiata più che mai però sei pentita giusto?-replicò Ginny. Era
inutile nascondere la verità a Ginny:sapeva troppo di
Hermione.
Hr:- In realtà è andata così, solo che prima di
andarmene gli ho detto praticamente che non volevo più avere a che fare con
lui-
G:- Nulla che non si possa risolvere no?Tanto alla
fine vi riconciliate sempre-
Hr:- Io non ci tengo a fare la pace con un tipo
così!Sai che ti dico?Faccio come te. Me ne infischio!Al diavolo Ron e le sue
critiche-
G:- Bravissima. Determinazione...ecco cosa ci
vuole-
La sera proseguì al meglio, andando a sviare
l'argomento Harry-Ron. Tuttavia entrambe non scesero a cena, probabilmente
troppo prese dalle chiacchiere o dai propri pensieri. Harry, invece, aveva
passato il resto della giornata libera di lezioni, in infermeria con Ron non
raccontando nulla dell'accaduto del pomeriggio. Neanche il rosso raccontò a
Harry perchè era così triste e vacuo. Ron uscì dall'infermeria la mattina
seguente quando gli studenti erano impegnati nella lezione di Difesa contro le
Arti Oscure, guidata in quei giorni dal professor Doom:un mago giovane e
attraente dall'aria presuntuosa, ma talvolta anche gentile e disponibile. Ron si
diresse verso l'aula ignaro del fatto che il professore stava svolgendo la prima
lezione teorica a proposito della cooperazione dei maghi. Nel preciso istante in
cui il professor Doom diede parola a Hermione, il rosso
busso.
-Avanti- disse la voce calda e avvolgente del
professore avvolta da un misto di vanità e spensieratezza. Ron fece capolino
nell'aula, per grande orrore di Hermione.
- Ah, signor Weasley. Entri pure. Madama Chips mi ha
informato della sua situazione e che probabilmente sareste arrivato un pò tardi
alla mia lezione-fece Doom invitando Ron a sedersi con la mancina. C'era un
posto libero di fianco ad Harry e così si sedette lì. Il professore aveva
domandato per quale motivo la Cooperazione magica non era del tutto possibile e
questo centrava con le Arti Oscure. Ovviamente Hermione fu la prima a rispondere
e l'avrebbe fatto se non fosse entrato Ron.
-Bene. Continui pure signorina Granger- disse Doom
Hermione si schiarì la voce lanciando sguardi furtivi
a Ron non facendosi notare, dopodichè iniziò a
parlare.
-La cooperazione magica mondiale non è del tutto
possibile per via della presenza di maghi oscuri presenti nel mondo magico.
L'unica soluzione plausibile è che il male terreno venga sconfitto
definitivamente anche se se purtroppo è quasi impossibile. Per questo ci sono
gli auror che si impegnano ogni giorno per far sì che questi maghi che oscurano
la nostra vita, vengano sconfitti-rispose la ragazza soddisfatta quasi a pieno
della sua risposta.
-Esattamente signorina Granger. Mi delude che non
sappiate le cose elementari di questa materia. Non c'era nessun'altro a dare la
risposta esatta, ho visto- disse il professor Doom. Tutti si zittirono e
attesero lo svolgersi della lezione. Dopo due ore di questa materia i Grifondoro
e i Serpeverde del settimo anno avevano un'ora libera a disposizione.
- Harry, perchè non andiamo al Lago?Possiamo parlare
un pò invece di stare sempre a studiare no?-aveva proposto Hermione il che fece
rimanere Harry e Ron spiazzati.
- Hermione, sei sicura di star bene?- chiese Harry
preoccupato
- Chi io? Benissimo perchè?- rispose Hermione con un
largo sorriso
- Lascia perdere Harry, cerca solo di attirare
l'attenzione- disse Ron che finora non aveva spicciato parola. Hermione non
rispose, ma continuò a sorridere ampiamente ignorando del tutto
Ron.
H: - Comunque io torno alla Salacomune per finire il
tema di Trasfigurazione altrimenti con la McGranitt sono guai. Tu vieni
Ron?-
R:- Certo, non voglio restare indietro con il
programma dato che nessuno se ne occupa apparte te,
Harry-
Hr:- Ok. A dopo Harry!
Hermione con quello strano sorriso sul viso si diresse
al Lago non volendo davvero studiare. Come aveva promesso a Ginny, avrebbe
vissuto il suo ultimo anno ad Hogwarts in modo spensierato e felice e l'unico
modo era ignorare Ron. Anche se l'impresa era difficile, doveva
farcela:determinazione! Molti Grifondoro erano presenti tra cui Lavanda Brown e
Calì Patìl che come al solito ridacchiavano in modo fastidioso; Cormac McLaggen
che se ne stava in un angolo a scrivere qualcosa di indistinto su una nuova
pergamena e poi Dean Thomas e Seamus Finnegan che parlavano di chissà cosa.
-Ehi, ciao Hermione. Sfrutti quest'ora studiando
immagino-disse Dean Thomas allegro.
- No, volevo solo fare una pausa...-replicò Hermione
muovendo altri passi verso di loro
- Hai...hai visto Ginny?-chiese Dean con un certo
rossore in viso.
- Credo sia a Divinazione ora. Ha un'ora libera dopo
pranzo credo- rispose Hermione divertita dall'espressione sognante di Dean
rivolta a Ginny nei suoi pensieri. Seamus invece se ne stava zitto zitto in un
angolo a fissare Hermione.
- Ciao Seamus!-salutò allegramente Hermione, il che
fece sobbalzare Seamus evidentemente preso dai suoi
pensieri.
- Oh!Ehm...Ciao Hermione. Io non...non ti avevo
visto-disse Seamus portandosi una mano dietro la nuca per alleviare
l'imbarazzo.
Hr:- Non importa, figurati. C'è qualcosa che non va?Mi
sembri sovrapensiero-
S:- No, nulla. I soliti pensieri...I M.A.G.O. mi
stanno mettendo sottopressione-
D:- Non dovresti pensarci così tanto. Abbiamo altre
cose a cui pensare... Vero?Comunque io vado a prendermi la roba per
Incantesimi, ho lasciato il tema nel dormitorio. Ciao
ragazzi-
Così Dean lasciò Seamus ed Hermione facendo un piccolo
cenno verso Lavanda e Calì che lo guardavano con quel solito sorrisino irritante
da oche(a parere mio e anche di Hermione.
N.d.a)
- Bene, vado anch'io-disse Hermione voltandosi. Seamus
la richiamò.
S: - Hermione?-
Hr:- Sì?-
Seamus si schiarì la voce in un modo che ricordava
tanto Ron... Quanto gli mancava la sua espressione imbarazzata con il suo
rossore delle orecchie che sembrava facesse tutt'uno con i capelli...Perdersi
nei suoi occhi blu oceano che poteva guardare in poche occasioni ultimamente.
Cercò di scacciarsi il pensiero dalla mente prima che Seamus
proferisse:
- Ti va se domenica andiamo ad Hogsmeade assieme?
Giusto per passare un pomeriggio, se non hai nulla in
contrario-
- Certo. Perfetto. Allora ci incontriamo alle 9:00
davanti al portone d'Ingresso ok?-rispose Hermione cogliendo l'opportunità della
cosiddetta "bellavita"tanto desiderata.
- Per me va benissimo. Ora sarà meglio che andiamo a
lezione altrimenti il professore ci boccia all'istante.- disse Seamus. I due si
diressero insieme nell'aula di Incantesimi ancora semivuota. Hermione prese
posto nel solito posto a tre nelle ultime file dove stava con Ron ed Harry,
anche se in questo periodo solo con Harry. La lezione trascorse normalmente. Le
lezioni pratiche di incantesimi erano ormai sempre più frequenti perciò anche
quest'oggi tutti i Grifondoro ed i Corvonero stavano imparando un incantesimo
studiato teoricamente una settimana fa. Dopo Incantesimi Hermione, Ron ed Harry
si recarono in Salagrande per il pranzo con Ron che continuava a guardare
Hermione in modo furtivo per cercare di capire la sua felicità improvvisa.
- Hermione, Domenica vieni a Hogsameade con noi
vero?-aveva chiesto Harry mentre iniziarono a consumare le pietanze presenti
nella tavolata.
- No, devo andarci con... Ho un appuntamento-tagliò
corto Hermione guardando per un a manciata di secondi
Seamus.
- E con chi?-chiese
Harry
- Lascia perdere, piuttosto dopo abbiamo
Trasfigurazione, avete..- Hermione cercò di correggersi immediatamente-...hai
finito il tema?-
- Sì, mio malgrado non è uscito un granchè però è
leggibile-rispose Harry. Continuarono a mangiare tra varie chiacchiere tranne
Ron che guardava il piatto quasi assente.
Andarono anche a Trasfigurazione, Storia della Magia
ed infine la solita cena prima di andare in Salacomune. Gli atri tre giorni
passarono in modo veloce anche se la situazione tra Ginny ed Harry e Ron ed
Hermione non era cambiata. La domenica mattina Hermione indossò dei pantaloni
bianchi a vita bassa con un top molto grazioso del colore degli occhi di Ron.
Alle nove in punto Seamus ed Hermione si ritrovarono all'ingresso. Lui aveva
indossato una camicia bianca autunnale e un paio di blu jeans che gli stavano
davvero d'incanto(Mi piace tantissimo Seamus, non quanto Ronnie però *_*N.d.a.).
Anche Harry e Ron stavano lì a quell'ora. Mentre Harry mostrava il permesso, Ron
pareva guardare qualcosa o meglio, qualcuno con ferocia.
-Ehi Ron. Cos'hai da guardare?-chiese Harry tornando
dall'amico e guardando nella direzione dove guardava il rosso. Vide così
Hermione e Seamus che parlavano
scherzosamente.
- Non mi rispondere, ho capito...-aggiunse
Harry.
- Adesso gli spacco la faccia- disse Ron seguendo con
lo sguardo i due.
- Dai Ron, piantala! Dopotutto è una ragazza ed è
libera di fare ciò che vuole e di stare con chi gli pare-sbottò Harry, il che
fece calmare leggermente Ron. Sopraggiunsero anche Ginny e Dean che si
scoccavano un bacio sulle labbra di tanto in tanto. Questo non fece inizialmente
alcun effetto su Harry, ma dopo poco tempo notò di essere geloso. Non voleva che
Dean toccasse Ginny in quel modo e che la abbracciasse e baciasse in
continuazione.
- Seamus, che ci fai con Hermione? Finalmente gli hai
chiesto di uscire con te. Sai Hermione, era già da due anni che non riusciva a
dirti che voleva stare un pò con te. Poi alla fine si è deciso-proferì Dean,
cosa che fece arrabbiare visibilmente Seamus. Quando girò l'angolo con Hermione
voltata, fece uno sguardo malevolo a Dean che doveva essere interpretato come
un:"Dopo vedrai che ti faccio". Dopo aver preso l'espresso per Hogsmeade, il
solito villaggio grazioso e accogliente tanto amato dai maghi, soprattutto i più
giovani. Hermione e Seamus stavano bene insieme fin quando decisero di entrare
ai Tre Manici di Scopa dove sedevano anche Harry e Ron.
- Herm, dove ci sediamo?-domandò
Seamus
- Che ne dici di quel tavolo vicino alla
finestra?-propose Hermione indicando un tavolo vicino ad un'ampia
finestra.
- Per me va benissimo tutto ciò che piace a te-
rispose il ragazzo baciando su una guancia Hermione. Ron, invece, parve
parecchio turbato dalla visione dei due.
- Non può chiamarla Herm, non ti pare? Non le parla
mai, non può farlo!-sbottò il rosso in tentazione di alzarsi e dare una lezione
a Seamus.
- Dopo possiamo fare un giro in un posto meno
affollato magari, no?Ah!Dimenticavo, volevo chiederti se...bè, per il ballo di
Halloween, venivi con me, che ne dici?-domandò del tutto imbarazzato
Seamus.
- Certo, non vedo l'ora-rispose un'eccitata Hermione.
Detto questo Seamus e Hermione si guardarono negli
occhi per un pò prima di unirsi in un bacio profondo e pieno di trasporto. I due
non badarono ai presenti o così pareva. Ron a tal gesto serrò talmente forte i
pugni da farsi male alle nocche e farsi uscire alcune goccie di sangue dal palmo
della mano. "Ora lo uccido...Gli faccio vedere io chi è il Grifondoro!"stava
muovendo i primi passi verso il tavolo della coppia quando Harry lo trattenne
per un braccio.
- Ron, non fare l'idiota!Torna a sederti e lascia
perdere.- disse Harry. Con uno strattone Ron si liberò dalla presa del moro e
continuò ad avanzare verso i due.
- Ciao Ron, anche tu da queste parti?-disse Seamus
allegramente, il che fece arrabbiare ancor di più
Ron.
- Non fare lo sbruffone, Finegan, razza di...
codardo-rispose Ron
- Codardo a chi?Mi spieghi che ti ho fatto?- domandò
Seamus alzandosi
- Lascialo stare Seam, vuole solo attirare
l'attenzione-disse Hermione guardando Ron con occhi ridotti a fessure per la
rabbia.
- M-ma..-mormorò Ron mentre Hermione trascinò via
Seamus, non guardando neanche per
un istante Ron. Il resto dei giorni furono pacati e poco intensi, ma questo
valeva per Ron ed Harry mentre Ginny ed Hermione parevano spassarsela alla
grande. Hermione con Seamus e dato che si erano messi assieme non facevano altro
che stare appiccicati. Ginny, invece, non stava con Dean, ma con un ragazzo
misterioso che avrebbe rivelato a tutti soltanto la sera del ballo di Halloween.
Ron aveva trovato una dama, anche se non desiderata particolarmente: Demelza
Robins, mentre Harry decise di andarci con Lavanda Brown. Non che i due
dispiacesse portare le due belle ragazze al ballo, ma si sa: quando si desidera
una persona non si leva dalla testa facilmente! Doveva essere una festa in
maschera, così Ginny decise di mascherarsi da fantasma in un modo che ricordava
tanto Mirtilla Malcontenta, ma comunque molto carina. Hermione aveva un bel
vestito, lungo fin sotto le ginocchia, da strega scollato con due sottili
spalline. Ron si vestì da vampiro, evitando però i denti nel caso che Demelza
volesse dargli qualche bacio dopo la festa, molto improbabile. Harry si vestì
con un abito da Frankestain con smoking elegante. La sera del ballo la
Salacomune dei Grifondoro era affollatissima e la solitudine di Ginny dava a
pensare che il suo cavaliere non fosse della sua casata. Seamus, indossando un
buffo costume da Lupo Mannaro prese Hermione a braccietto e la portò con se in
Salagrande.
- Quel tipo è peggio di Krum te lo dico io- borbottò
Ron in direzione di Harry che guardava Lavanda Brown che indossava un vestito da
fata molto grazioso a dire il vero, mentre Demelza aveva un bel vestitino corto
con due orecchie da coniglietta molto carine. Tutti e quattro scesero in
Salagrande con Ginny a pochi passi da loro. Harry ogni tanto la guardava di
sottecchi. Quando raggiunsero la porta d'Ingresso della Salagrande videro una
scena inaspettata:Ginny veniva baciata sulla guancia da Draco Malfoy(vorrei
essere io al suo posto*__________*N.d.a.) che indossava un vestito molto simile
a quello di Harry, ma ovviamente più lussuoso.
- No, non ci credo... Mia sorella con Draco Malfoy.
Impossibile- diceva Ron guardandoli allontanarsi con affianco un Harry ridotto
ad uno straccio. Poco dopo si aprirono le danze e si scoprì che Ron era un bravo
ballerino tutto sommato. Demelza chiese un pò di pausa dopo 5 canzoni delle
Streghe Stravaganti e così si sedettero ad un tavolo accompagnati da Lavanda e
Harry.
- Ehi, Lavanda, guarda Finnegan. Non è carino con quel
costume? Accidenti la Granger zitta zitta e poi guarda un pò con chi esce:prima
Krum poi lui.- disse Demelza parlando con
Lavanda
- Già, bel gusto la ragazza!-rispose Lavanda
divertita.
- Smettetela di parlare di lei in questo
modo!- replicò Ron infuriato.
- Non ti scaldare non le facciamo mica del male,
anzi... Seamus ha detto che per poco lo picchi quando l'hai visto baciare la
Granger. Non ti sembra esagerata come reazione. È la tua migliore amica non la
tua ragazza- disse Lavanda incrociando le braccia al petto annoiata dal fatto
che Harry sembrava assente e continuava a guardare Ginny e Draco in modo
ambiguo.
- Se continui a guardarla così prima o poi si scoglie
non trovi?- Demelza cercò di fargli spicciare parola, ma
invano.
- Cosa ha detto quel Finnegan?Ma che non dica
sciocchezze, stavamo parlando pacificamente!- replicò Ron all'affermazione di
Lavanda.
- Parlando pacificamente?!?Per poco non gli molli un
pugno dritto alla faccia! E poi da quando lo chiami per cognome? È il tuo
compagno di stanza da sette anni-rispose la
Brown
- Lo chiamo come voglio. Tu poi non sei nessuno per
dire come sono andate le cose!Non c'eri e non hai visto niente.- sbottò Ron che
fece subito per alzarsi e dirigersi nella Salacomune. Demelza si consolò con
Peakes, il battitore della squadra di Grifondoro, poichè la sua compagna era
andata in infermeria in seguito ad una bevuta di troppa burrobirra.Lavanda ed
Harry continuarono a ballare di tanto in tanto. Hermione e Seamus decisero di
salire in Salacomune per stare da soli ignari del fatto che anche Ron si godeva
la sua solitudine cercando di scacciare Hermione dalla sua mente.
All'attraversare del ritratto Seamus strinse Hermione a se e la baciò con
ardente passione e di certo lei non rifiutò. Ron si voltò per vedere chi fossero
i due entrati e alla loro vista spalancò gli occhi cercando di trattenere la
rabbia.
- Potete andare da qualche altra parte a fare le
vostre schifezze?- sbottò Ron irritato. La coppia sobbalzò;si voltarono verso
Ron con aria inferocita.
- Bè, Weasley, puoi sempre salire nella
nostra stanza così non vedi, no?E poi sinceramente a me non sembrano
schifezze, anzi...- rispose Seamus sottolineando accuratamente le parole
"Weasley" e "nostra".
- Vorrei, ma c'è Dean impegnato, per così dire, con
Calì- disse Ron acido.
S:- Vai giù allora! Oppure chiudi gli occhi, voltati o
fai finta di niente-
R:- Far finta di niente. Tu che mangi le mangi la
faccia e io devo far finta di niente?!?-
S:- Sì, esatto!-
- Adesso ti faccio vedere io!-urlò Ron sferrando un
pugno allo stomaco di Seamus
- Oh, santo cielo, Seamus! Stai bene?- domandò
frettolosa Hermione.
- Tutto..ok...n-non...preoccup..arti-rispose Seamus
dolorante
Hr: - C'è la fai ad andare in
infermeria?-
S:- Sì, ma non..ti.. lascio sola con
quel..pazzo-
R: -Pazzo a chi? Razza di
idiota!-
Hr:- Seamus, vai!Ci penso io a tenerlo a
bada-
Seamus esitò un momento prima di fare uno sforzo per
alzarsi e uscire pian piano dalla salacomune diretto in infermeria come
richiesto da Hermione. Ron ed Hermione una volta soli si fissarono in cagnesco,
soprattutto lei.
- Spero sarai contento ora. Sai vorrei
ringraziarti con uno schiaffo, ma non ci tengo ad abbassarmi
al tuo livello, quindi farò finta che non esisti come ho fatto finora-disse
Hermione infuriata senza dar segno di tristezza nei suoi occhi:solo rabbia. Ron
la trattenne per un braccio vedendola voltarsi per salire nel proprio
dormitorio.
R:- Guarda che è stato lui a
provocarmi!-
Hr:- Primo:lasciami, secondo: tu hai davvero un bel
modo per rispondere alle provocazioni vero?-
R:- Ma pensala come ti pare, sappi che a me non me ne
importa niente... Ah, dato che dopo
un mese mi hai rivolto la parola, volevo dirti che per Natale io e la mia
famiglia andiamo al mare non so dove e la mamma dice di invitarti, ma forse
sarai impegnata con Seamus no?-
Hr: -Mi aveva accennato qualcosa Ginny. Comunque
verrò, non lascio tua sorella sotto il controllo di due immaturi come te e
Harry-
R:- Harry che
c'entra?-
Hr:- Non è niente che ti riguarda e ora se vuoi
scusarmi devo andare a dormire se me lo
permetti-
Hermione si allontanò spedita verso i sui dormitori
essendo a conoscenza di essere stata dura con lui, ma era l'unico modo per farlo
zittire...
- Perchè non capisci?- mormorò Ron vedendola salire verso il dormitori
femminile.
(°°*Anche questo chap è finito e dopo tanta fatica
sono riuscita a farvelo leggere. Spero che vi sia piaciuto e che continuiate a
leggere la mia R/H. Ciao ciao bacini baciotti ^_^*°°)