Goodbye

di Sayra
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Vieni con me.- ***
Capitolo 2: *** "Sei un egoista Sammy." ***
Capitolo 3: *** -Se te ne vai, non tornare mai più- ***



Capitolo 1
*** -Vieni con me.- ***




Goodbye - "Vieni con me."







-BASTA!-

urli dopo l’ennesima litigata con tuo padre.
No, no… questa sarebbe stata l’ultima.

-Ferma la macchina papà!- dici come se avessi dato un ordine e John Winchester non ama che gli si dia degli ordini.
Lui si ferma, spegne l’auto ed esce.
Esci anche tu.

-Non ti azzardare a darmi degli ordini!-
Ti dice e ti prepari a ricevere uno schiaffo che però tarda ad arrivare, così gli dici tutto ciò che provi.

-Io sono stanco di tutto questo, dei mostri, di cambiare sempre luogo e del tuo modo di fare. Scompari per settimane e non ci dai nessuna notizia di te. Io voglio studiare, voglio una mia vita: alzarmi al mattino, cambiarmi per il lavoro, voglio poter aprire la porta senza dovermi portare dietro un coltello e dell’acqua santa, addormentarmi la sera senza chiedermi se ho messo il sale alle porte e alle finestre. Voglio solo un po’ di normalità.-

Ti bruciano gli occhi, sei sul punto di piangere, ma resisti.
Non vuoi andartene davvero, li avresti chiamati tutti i giorni perché sai che sono la tua famiglia e gli sarai sempre accanto.

Tu non vuoi perderli per sempre.

Ma il tuo castello si distrugge quando tuo padre con fare deluso ti dice:

-Se te ne vai, non tornare mai più.-

Le tue lacrime ora si fermano, non vogliono più uscire dalle orbite, anzi scompaiono.

“Non l’ha detto sul serio?!” pensi, sei rimasto stupito o... deluso: non lo sai nemmeno tu.

Infuriato apri il cofano della adorata Impala e prendi la tua borsa con quelle quattro maglie che ti appartengono.
Guardi ancora una volta tuo padre sperando che ritirasse ciò che aveva detto, ma niente lui non ti guardava nemmeno in faccia.

Così te ne vai a testa alta.

Dean...

Dean che in tutto questo tempo è rimasto in disparte ti raggiunge e ti prende per un braccio, ma non dice niente, non ancora.

Ti guarda. VI guardate.

Vuoi chiedergli di venire con te perché sai che non riuscite a stare separati.
Ma lui non avrebbe mai disubbidito a suo padre.

-Sammy non farlo, ti prego non andartene.- dice con voce soffocata.
Se non lo conoscessi bene avresti giurato che stesse per piangere; lui, però, non avrebbe pianto davanti a te.
Scuoti il capo in segno di disapprovazione.

-Vieni con me.- lo supplichi, infine, di seguirti.
Lui ti guarda e abbassa lo sguardo.
Lo abbassi anche tu finchè non lo senti allentare la presa sul tuo braccio.

Ora lo stai guardando, ti sta guardando.

Sai che questo momento così silenzioso è un addio, per cui non vuoi rovinarlo dando delle spiegazioni che non verranno accettate.
Così gli dai le spalle e ti allontani voltandoti a guardarlo ogni tanto finchè la sua figura diventa sempre meno chiara.






Angolo di Sayra:
Ecco il primo punto di vista. Quello di un Sam che
non vede altro che le sue ragioni, il ragazzo che
sperava che il fratello andasse con lui.
Beh...Ho cercato di dare il meglio di me xD
E' un parolone, ma è così!
Spero vi piaccia :))
Besos                                 -Sayra

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Capitolo 2
*** "Sei un egoista Sammy." ***




Goodbye - "Sei un egoista, Sammy"




-BASTA!-

Lo senti gridare dopo l’ennesima litigata con vostro padre.
È sempre la stessa storia tra quei due, sono così simili e non riescono ad andare d’accordo. Questo non riesci proprio a capirlo.

-Ferma la macchina papà!- dice Sam con un tono che John non sopporta.

John si ferma e entrambi scendono dall’auto.
“Si mette male” pensi aprendo lo sportello.

-Non ti azzardare a darmi degli ordini- gli dice.

“Chiedigli scusa Sam.”

Ti tieni fuori da quello scontro di sguardi, non sapevi cosa fare provi ad avvicinarti ma tuo padre ti fulmina.

- Io sono stanco di tutto  questo, dei mostri, di cambiare sempre luogo e del tuo modo di fare che scompari per settimane e non ci dai nessuna notizia di te. Io voglio studiare, voglio una mia vita: alzarmi al mattino, cambiarmi per il lavoro, voglio poter aprire la porta senza dovermi portare dietro un coltello e dell’acqua santa, addormentarmi la sera senza chiedermi se ho messo il sale alle porte e alle finestre. Voglio solo un po’ di normalità.-  

“Sta dicendo che se ne vuole andare?” vorresti che questo pensiero sia sbagliato. Non vuoi perderlo.

Siete come lo Ying e lo Yang: uno ha bisogno dell’altro per poter andare avanti, separati non siete nulla.

-Se te ne vai, non tornare mai più- dice tuo padre con fare deluso.
Sgrani gli occhi, non riesci a credere che l’abbia detto sul serio. Sam l’avrebbe preso sicuramente in parola, non avrebbe dovuto dirglielo.

Senti improvvisamente caldo, un caldo dovuto alla paura di perdere Sammy, un caldo che aumenta al vedere tuo fratello prendere infuriato il borsone e allontanarsi.
Se ne va e tu non glielo hai impedito.

-Papà!- lo chiami sperando che facesse qualcosa.
Ma quello abbassa lo sguardo e torna in macchina.
Probabilmente avresti dovuto entrare anche tu, ma preferisci inseguire Sam.

Ti avvicini e lo fermi prendendogli il braccio, poi lo guardi.
Ti guarda anche lui.

Vuoi chiedergli di restare, di farlo per te almeno.
Ma lui è sempre così testardo.

Silenzio.

Un silenzio fastidioso, pensi che forse dovresti spezzarlo facendo il primo passo.
-Sammy non farlo, non andartene.-

Fai fatica a pronunciare quelle parole. Trattieni le lacrime con un enorme sforzo, non vuoi piangere davanti a lui, non lo hai mai fatto e mai lo farai.
Sam scuote il capo in segno di disapprovazione, mentre tu abbassi lo sguardo.

-Vieni con me.- ti supplica.

Lo guardi negli occhi, quegli occhi che conosci così bene ai quali non hai mai saputo dire di no.
Questa volta però è diverso.
Non sai che risposta dare, non riesci a dirgli che potrete trovare una soluzione, ma che sarebbe dovuto restare.

Abbassi lo sguardo di nuovo, poi gli lasci il braccio facendo cadere il tuo sui fianchi.
Sai che ti sta guardando, così lo guardi anche tu.
Vorresti delle spiegazioni, ma non vuoi rovinare quel momento che è ormai un addio.

Ti da le spalle e inizia ad allontanarsi, voltandosi a guardarti di tanto intanto.

Sei un egoista Sammy” pensi mentre una lacrima disegna un solco sul tuo viso.

Intanto lui si allontana sempre più.






Angolo di Sayra:

Ecco il punto di vista di ...Dean Winchester!!! xD
Spero solo di aver reso l'idea della sua tristezza.
Grazie a chi ha recensito sono rimasta così *O*
Grazie mille ^^
Bacettini              -Sayra

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Capitolo 3
*** -Se te ne vai, non tornare mai più- ***



GoodBye - "Se te ne vai, non tornare mai più"




-BASTA!- ti urla tuo figlio.

Perché deve sempre contraddirti in ogni cosa che dici?

-Ferma la macchina papà!- ti ordina.

Non avrebbe dovuto usare quel tono con te, questo ti fa irritare gliel’avresti sicuramente fatta pagare.

Fermi la macchina, non metti nemmeno le doppie frecce, scendi dall’auto seguito dai tuoi figli.

Ti ritrovi il più piccolo davanti, guardi i suoi occhi così simili hai suoi, leggi una grande mancanza.
No, non è quella della madre, ma la mancanza di una vita normale, al di fuori di tutto questo.

Una vita che tu, John Winchester, non sei stato in grado di dare ai tuoi figli.

-Non ti azzardare a darmi degli ordini.- dici con cattiveria ricordandoti del tono che Sam ha usato, vorresti tirargli uno schiaffo, ma ti fermi per sentire ciò che Sam ha da dire.
Vedi Dean fare un passo per avvicinarsi e dividervi come sempre, ma tu lo fulmini con lo sguardo prima che compia il secondo passo.

-Io sono stanco di tutto  questo, dei mostri, di cambiare sempre luogo e del tuo modo di fare che scompari per settimane e non ci dai nessuna notizia di te. Io voglio studiare, voglio una mia vita: alzarmi al mattino, cambiarmi per il lavoro, voglio poter aprire la porta senza dovermi portare dietro un coltello e dell’acqua santa, addormentarmi la sera senza chiedermi se ho messo il sale alle porte e alle finestre. Voglio solo un po’ di normalità.-

Lo guardi negli occhi, vedi le lacrime formarsi sulle orbite.

Quindi è questo che vuole, ma tu non vuoi perderlo, hai paura che gli accada qualcosa: Solo voi sapete cosa si nasconde nel buoi che vi circonda.

-Se te ne vai, non tornare mai più- dici deluso e adirato nello stesso tempo.

Sei troppo arrabbiato per potergli dare una normale risposta, per non permettergli di andarsene.
Le parole ti escono senza che tu non te ne sia accorto.

Sam ti guarda arrabbiato più di prima, forse è deluso anche lui per quello che gli hai detto. Prende la borsa dal cofano dell’ Impala e se ne va.
Tu hai lo sguardo fisso a terra: “Non l’ha fatto sul serio?” pensi.

-Papà?-

E’ Dean a chiamarti, vorrebbe che tu lo fermassi e gli chiedessi scusa per quelle ultime parole dette.
Tu invece rientri in auto.

Orgoglio.

È forse per orgoglio che ora stai perdendo tuo figlio?
Sei un idiota, come hai potuto lasciarlo andare così.

Hai sbagliato fin dall’inizio.
Hai sbagliato a seguire quel sogno di vendetta verso quella cosa che ha ucciso tua moglie.
Avresti dovuto dare una vita più sicura ai tuoi figli e tu non l’hai fatto.
Saresti dovuto essere un padre migliore, ma tu non lo sei stato, mai.

Guardi Dean che cerca di convincere Sam a restare: dovresti esserci tu al suo posto.
Invece rimani nell’auto, ti passi una mano sulla faccia e ripensi ai troppi errori commessi.

Errori.

Errori ai quali non puoi rimediare, errori che ti hanno portato a ricevere odio dai tuoi figli, che ti hanno portato ad allontanarsi da te.

Ora guardi Sam allontanarsi, non hai il coraggio di muovere un dito, l’hai perso senza fare nulla.

“-Se te ne vai, non tornare mai più-“ ti penti di ciò che hai detto.

Ma ormai è troppo tardi: Sam se n’è andato.




Angolo di Sayra:

E con questo ho finito :D
Ecco il punto di vista del freddo, anzi freddissimo John Winchester.
Penso che sia un personaggio complicato...Non nego che ho avuto
difficoltà a mettermi nei suoi panni :S Spero di esserci quasi riuscita,
di essermi avvicinata almeno un pochino al suo carettere.
Ringrazio
elekus483 per aver seguito la storia
e per tutti i complimenti ^^

Grazie mille :D
Bacetti                 -Sayra

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