Cronache feline di una convivenza ai ferri corti

di Akisan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In cui il mostro è stranamente affettuoso ***
Capitolo 2: *** In cui la bestia corre un rischio orribile ***



Capitolo 1
*** In cui il mostro è stranamente affettuoso ***



Capitolo 1: In cui il mostro è stranamente affettuoso
 
E dire che lui non lo aveva mai voluto un animale domestico.

E che a quella stupida palla di pelo non piacesse avere un padrone era più che ovvio.

Quindi perché diavolo Ichigo Kurosaki doveva ritrovarsi a dividere il suo appartamento con quel demonio travestito da gatto?

<< GRIMMJOW, MALEDETTO FIGLIO DI… >> lo si sentiva spesso urlare a squarciagola, stringendosi la mano decorata da nuovi profondi graffi mentre il farabutto si defilava fuori dalla finestra con un gigantesco pezzo di tonno  - che era il suo pranzo, maledizione! -  tra i denti.

Ichigo era pieno di tagli simili, vecchi e nuovi, praticamente ovunque, al punto da suscitare la preoccupazione dei suoi amici, convinti che invece che un semplicissimo gatto nel suo appartamento doveva esserci rinchiusa come minimo una pantera.

<< La sai una cosa, Kurosaki-kun? Io credo proprio che sia il suo modo per dimostrare affetto! >> aveva affermato una volta Inoue, mentre Ichigo era impegnato a cercare di scrollarsi di dosso Grimmjow, che gli aveva teso un agguato da sopra un armadio e gli aveva azzannato il collo tanto forte da farlo sanguinare.

Affetto un corno!

Quella bestiaccia assatanata gli metteva sottosopra la casa, si faceva le unghie sui mobili e su di lui, gli rubava il cibo, lo svegliava di notte saltandogli sullo stomaco di colpo e non era raro che gli facesse trovare in giro per casa regalini come ratti morti e altre delizie simili.

Poi spariva di colpo, a volte anche per settimane intere, ma era inutile sperare, tornava sempre.
 

Infine un giorno accadde un fatto incredibile: Ichigo era stravaccato sul divano davanti alla TV, più vicino al coma che al sonno, quando improvvisamente Grimmjow sbucando da chissà dove gli saltò sulle gambe.

Ichigo sussultò e sollevò automaticamente le braccia davanti alla faccia per scongiurare qualsiasi attacco, ma il felino si limitò a fissarlo con i suoi affilati occhi azzurri e, dopo avergli sbadigliato davanti con un chiaro intento offensivo, gli si acciambellò in grembo.

Il ragazzo non credeva ai suoi occhi.

Mai, in sei mesi di turbolenta convivenza, Grimmjow gli si era avvicinato per un motivo che non fosse attaccarlo o farlo incazzare in qualche modo.

Esitando, Ichigo avvicinò con estrema lentezza una mano all’animale, aspettandosi da un momento all’altro di sentire delle zanne affondarci dentro.

Invece, incredibile ma vero, le sue dita affondarono nel pelo senza subire alcuna forma di ritorsione.

Anzi, quando il ragazzo incredulo cominciò lentamente a grattarlo dietro le orecchie, si levò un suono che mai avrebbe creduto di poter udire in tutta la sua vita.

Assurdo!

Grimmjow ringhiava, Grimmjow soffiava, Grimmjow non… non faceva le fusa!

Eppure era proprio il ronfare tipico di un gatto qualsiasi quello che sentiva, non poteva sbagliarsi.

Improvvisamente gli scappò un mezzo sorriso.

Forse in fondo Inoue non aveva tutti i torti, magari Grimmjow non era solo un gattaccio dal pessimo carattere.

Certo, gliene aveva fatte passare di tutti i colori, ma forse ora si era deciso a darsi una calmata.

Rilassato per quella nuova situazione di tregua, Ichigo continuò ad accarezzare il gatto fino a quando non suonò il citofono, facendo sobbalzare sia lui che Grimmjow, che schizzò verso la porta alla velocità della luce, seguito poi con passo strascicato dal ragazzo.

<< Chi è? >>

<< Ehm, sono io, Kurosaki-kun! Oggi il mio capo mi ha di nuovo dato il pane che non abbiamo venduto, quindi mi chiedevo se ne volessi un po’! >>

<< Ah ok, sali pure >>

Stiracchiandosi Ichigo si diresse in cucina per preparare del tè: Inoue non voleva mai nulla in cambio del pane che ogni tanto gli portava, quindi lui le offriva almeno qualcosa da bere.

Mentre metteva a bollire l’acqua sentì la voce della ragazza nell’ingresso che faceva qualche moina a Grimmjow, che di solito con lei stranamente si comportava in modo quasi civile.

Chissà, forse da quel giorno in poi pure lui avrebbe potuto avere una convivenza perlomeno sopportabile con quel felino.

Mentre era ancora immerso in simili rassicuranti pensieri lo sguardo gli cadde per caso sullo specchio di fronte a lui, e improvvisamente lo strano comportamento amichevole di Grimmjow gli fu chiaro.

Incazzato come una bestia si precipitò immediatamente verso l’amica.

<< FERMA INOUE, NON PRENDERLO IN BRACCIO! >>

La ragazza lo guardò perplessa. << Kurosaki-kun, che è successo? Sei tutto pieno di peli! >>

<< QUESTO BASTARDO STA FACENDO LA MUTA! >>
 
 


 
Angolo felino

Perché Grimmjow in versione gattesca?
Perché adoro vederlo alle prese con Ichigo, ma non mi sento ancora pronta per scrivere una vera e propria GrimmIchi, avrei paura di scrivere cose non molto originali, quindi ho preferito rimanere più sul leggero e limitarmi a farli litigare xD.
Detto questo, sono partita da un’esperienza di vita vissuta: la mia gatta è la più grande produttrice mondiale di peli durante la muta, e vi assicuro che non c’è nulla di più difficile da togliere dai vestiti, anche se li passi in lavatrice centinaia di volte te li puoi ritrovare perfino nelle mutande a distanza di mesi xD.
Spero che questo capitoletto vi abbia fatto almeno sorridere, per il momento l’ho buttato lì perché mi ronzava in testa, ma conto prima o poi di aggiornare.
Grazie mille per l’attenzione (si inchina profondamente).
 

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Capitolo 2
*** In cui la bestia corre un rischio orribile ***



Capitolo 2: In cui la bestia corre un rischio orribile.

 
<< Whaaaa! Che carini! Micetti! >>

Ichigo gettò un breve sguardo compassionevole alle ragazzine pigiate contro la vetrina di un negozio di animali.

Illuse.

“Non hanno la minima idea del pericolo mortale a cui andrebbero incontro, portandosi via uno di quei cosi” pensò, mentre dal trasportino che reggeva si levava un verso agghiacciante, che tutto ricordava tranne che un miagolio.

Un paio di passanti sussultarono, rivolgendo sguardi ansiosi prima alla sua figura piena di graffi, e poi al trasportino, da cui sbucava una zampa munita di artigli che cercava di mutilargli la mano.

<< Scusi… >> si azzardò a chiedere uno. << Ma che razza di animale c’è lì dentro? >>

Ichigo sospirò, mentre il suo braccio, nel tentativo di non mollare la presa sul suo carico, subiva violenti strattoni.

<< Un comunissimo gatto. Perché? >>

*

<< Comunque, Kurosaki-san, mi fa piacere vederla così in salute. >>

Ichigo finì di applicarsi l’ultima benda sulle mani martoriate e fissò Unohana stralunato, chiedendosi se lo stesse prendendo apertamente per il culo.

<< Questa è la prima volta che riesce a portarlo fin qui da solo, state forse cominciando a diventare amici? >> continuò lei sorridendo.

Per tutta risposta il trasportino ricominciò a sussultare e a sbatacchiare come se fosse posseduto.

Questo risparmiò ad Ichigo la fatica di esprimere a parole quello che pensava della loro presunta amicizia.

Subito dopo comunque Unohana finì di infilarsi i guanti bianchi con uno schiocco secco, e quasi per magia ogni movimentò cessò.

<< Le dispiace aprire la gabbietta, Kurosaki-san? >>

Ichigo esitò.

<< È sicura? Voglio dire, oggi è particolarmente di cattivo umore… >>

 << Sicurissima, non si preoccupi. >>

Il ragazzo allungò la mano e fece scattare la chiusura, ma stranamente non successe assolutamente nulla.

Nessuna bestia demoniaca uscì di botto per appiccicarglisi in faccia ringhiando.

<< Allora, come sta il nostro Grimm-chan? >> chiese dolcemente la veterinaria, infilando dentro le mani e tirandone fuori a forza Grimmjow, che si aggrappava con gli artigli alla plastica nel disperato tentativo di rimanere nel posto da cui, fino a pochi istanti prima, aveva fatto il diavolo a quattro per uscire.

Ichigo non poté fare a meno di provare un’enorme soddisfazione.

Vendetta, dolce vendetta.

<< Il suo pelo è migliorato parecchio dall’ultima volta >> dichiarò la donna, osservandolo con occhio critico. << A quanto pare si nutre più adeguatamente. Posso sapere cosa gli dà da mangiare? >>

<< Il mio pranzo >> borbottò Ichigo, memore del fatto che, non più tardi del giorno prima, la bestiaccia era riuscita ad avventarsi per l’ennesima volta sul suo piatto per rubare il tonno.

Grimmjow venne appoggiato sul lettino, dove cominciò a soffiare e a rizzare il pelo, ed Ichigo per puro istinto di conservazione afferrò la sua cartella, per usarla, se necessario, a mo’ di scudo: sapeva che nel dubbio quel sacco di pulci avrebbe preferito attaccare lui, perché aveva troppa paura della veterinaria per alzare anche solo mezzo artiglio su di lei.

In effetti, malgrado fosse sempre sorridente e cordiale con tutti, Unohana era la donna più inquietante che il ragazzo avesse mai incontrato.

Donna che ora aveva sollevato una siringa colma di un liquido trasparente.

<< Sembra parecchio agitato. Forse sarebbe il caso di aiutarlo a rilassarsi. >>

Due secondi dopo Ichigo si ritrovò a cercare disperatamente di scollarsi Grimmjow di dosso, visto che si era arrampicato sulla sua schiena a unghie sguainate per rifugiarsi sulla sua spalla e, da lì, soffiare in direzione dell’odiato oggetto.

 Lei tuttavia non si scompose e lo sollevò con delicatezza materna.

<< Su, su, Grimm-chan, non coinvolgere sempre il povero Kurosaki-san, non vorrai mica che si preoccupi! >>

“E chi si preoccupa!” protestò Ichigo mentalmente, chiedendosi se fosse il caso di fare un salto da suo padre per farsi dare qualche punto di sutura sulla schiena.

Visto che Unohana aveva messo via la siringa, il resto della visita procedette in modo quasi tranquillo: gli disinfettò un paio di ferite che doveva essersi procurato litigando con altri gatti, gli pulì per bene le orecchie e riuscì perfino a fargli un vaccino a tradimento, in seguito al quale Grimmjow si rifugiò di nuovo sulla spalla di Ichigo, ringhiando come un matto.

<< Abbiamo finito? >> chiese esasperato il ragazzo, una volta smesso di imprecare per questa nuova abitudine del felino di darsi alla scalata della sua persona.

<< Ancora una cosa. >> rispose la veterinaria riacciuffando il gatto e tenendolo in braccio.

 
<<Ha mai pensato di farlo castrare? >>
 

Ichigo strabuzzò gli occhi.

<< C-come? E perché mai? >>

Con suo sommo stupore, dopo le parole della donna Grimmjow si era completamente immobilizzato, quasi avesse capito il loro catastrofico significato.

<< Ha un carattere davvero troppo aggressivo, in questo modo si calmerebbe considerevolmente, senza contare che probabilmente non si azzufferebbe più in questo modo con gli altri gatti. Sarebbe la soluzione migliore sia per la salute di Grimmjow che per la sua, Kurosaki-san. >>

Il ragazzo ci rimase di sasso.

Non aveva mai pensato a una simile soluzione, ma in effetti la proposta di Unohana sembrava ragionevole.

Poi vide una cosa che lo lasciò ancora più esterrefatto, tanto che era sicuro che gli occhi gli sarebbero rotolati via dalle orbite per spiaccicarsi a terra: lo sguardo di assoluto orrore e disperazione che gli stava rivolgendo Grimmjow in quel preciso istante.
 

Gli stava… chiedendo aiuto?

 
Ichigo strinse i pugni. Ora aveva capito con precisione cosa doveva fare.

Lentamente, prese il suo cellulare, scorse le varie opzioni del menù, lo mise in posizione... 

E scattò una foto.

<< Grazie Unohana-san, ma non ce ne sarà bisogno. >> disse poi con un ghigno sadico, osservando il piccolo schermo.

Rivedere Grimmjow con un simile sguardo disperato e quasi supplichevole lo avrebbe risollevato di morale parecchie volte, in futuro.
 
 

 
Angolo felino
 
Bene, avevo detto che prima o poi avrei aggiornato, e così ho fatto, anche se non sono soddisfattissima del risultato, ma pazienza.
Stavolta è stato il turno di Grimmy di soffrire un po’, e finalmente Ichigo ha potuto vendicarsi! (Anche se alla fine è lui quello più martoriato fisicamente,ma chissenefrega.)
Poverino, prima si ritrova tra le grinfie di Unohana e poi Ichigo approfitta di un suo momento di debolezza per fargli una foto “compromettente”… quanto sono cattiva ~
Boh, spero vi sia piaciuto anche questo sclero, e intanto ringrazio Shuura, Saeko_san, Potatoes, LullabyMylla, Libiky, darkmeme13 e Chiby Rie_chan per aver messo questa storia tra le seguite, e Noemy90_ e Eliza per averla messa tra le preferite.
Alla prossima!

 

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