Ricominciare a vivere

di Shia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ricominciare a vivere

Ecco a voi la mia nuova creazione! Innanzitutto ringrazio le mie migliori amiche che mi hanno aiutato a scrivere questa storia che, spero, vi piacerà.

Alcune note: in Giappone le scuole sono strutturate in modo diverso: 6 anni di elementari, 3 di medie e 3 di superiori. Quindi i personaggi che frequentano la prima liceo da noi frequenterebbero la seconda. In questo momento la storia non è ancora conclusa e sarà ancora molto lunga. Purtroppo la scuola a le mancanza di ispirazione mi impedisce di scrivere più velocemente e quindi vi avviso che la storia sarà aggiornata a tempi lunghi ma, un giorno o l’altro, sarà sicuramente finita. Per ora è tutto ^^

DISCLAIMER: I personaggi e la storia qui presenti sono tutti frutto della mia fantasia dalla prima all'ultima parola, quindi siete gentilmente pregati di non copiare assolutamente nulla senza previo consenso della sottoscritta. Ogni riferimento a cose e/o persone reali è puramente casuale e non voluto.

 

Capitolo 1

A Tokyo tutti i ragazzi si stanno preparando per il primo giorno di scuola. Ma nel quartiere di Odaiba, in una carina casa bianca a due piani, c’è ancora una ragazza che dorme beatamente nel suo letto, immersa nel mondo dei sogni. La ragazza, raggomitolata sotto le coperte, non sa che tra poco sarà svegliata dalla potente voce della madre.

Infatti, una voce risuona nell’aria:

< HIKARI!!!!!!!! MUOVITI! SEI IN RITARDO! ALZATI SUBITO! >

La ragazza di nome Hikari si gira dall’altra parte, noncurante delle parole della madre, mormorando:

< Ancora cinque minuti mamma, sono solamente le 8.00… COOOSA?!?! LE 8.00 ?! E’ TARDISSIMO!!!!>

Hikari si precipita in bagno, esce e acchiappa la nuova divisa scolastica, scende come un razzo le scale, entra in cucina, mentre cerca di infilarsi un calzino e contemporaneamente legare il fazzoletto della divisa, agguanta un toast, nel frattempo la madre le sistema la divisa con un sospiro, prende la sua merenda e corre fuori infilandosi i rollerblade.

< CIAO!!! > grida verso i genitori che probabilmente si guardano con sguardo afflitto. Quella ragazza non cambia mai, anche il primo giorno di scuola è in ritardo.

Hikari sta pattinando in mezzo ad un viale pieno di alberi di ciliegi in fiore e sorride malinconicamente, le ricorda tutto quel fatidico giorno ma è uno spettacolo così bello da rimanerne comunque incantati. Si sta frugando nelle tasche nel disperato bisogno di essere sicura di aver portato tutti i dispositivi che la fanno stare più tranquilla. “Trovati!” pensa mentre un sospiro di sollievo le sfuggisce dalle labbra. Vive continuamente nella paura che le riaccadesse la stessa cosa e non vuole rivivere tutto ciò, una volta era stata più che sufficiente. Cerca di dimenticare, di separarsi da quegli aggeggi capaci di rintracciarla in qualunque luogo, ma è troppa la paura e alla fine cede. Ma quanto ancora avrebbe vissuto così? Con la paura che tutto si ripetesse, che la sua vita fosse nuovamente sconvolta? Aveva senso vivere nell’angoscia? “Per quanto tempo ancora resisterò? Non ce la faccio più di vivere continuamente nel terrore. Devo dare una svolta alla mia vita basata solamente nel terrore e nell’angoscia.”. Deve cambiare, lo sa, ma come fare? Nemmeno i migliori psichiatri sono riusciti a sollevarla da tutto questo. “Ma sono io che devo combattere, nessun altro al di fuori di me. Solo e solamente Hikari Yutari può cambiare se stessa, ed è giusto che questo avvenga ora. Non posso continuare, devo diventare più forte. E io ci riuscirò! E’ una promessa!”. In quel momento vede due figure assolutamente identiche poco più avanti, sorride e va loro incontro.

< Ciao ragazze!> dice salutando le due gemelle, che sono le sue migliori amiche. Si chiamano Izumi e Yukino ed= sono esattamente una la copia dell’altra, ma Hikari riesce a distinguerle come se non si assomigliassero per niente. Nemmeno lei sa il perché, ma tutto ciò la rende felice perché consapevole della profonda amicizia che le lega. Tutti affermano che sembravano tre gemelline, anche se lei non somiglia per niente alle due amiche: Hikari è alta e magra, i capelli neri con dei riflessi violetti a caschetto, due occhi blu scuro con una parvenza di viola profondi ed espressivi<= /span> solo per chi ci sa leggere dentro e pochissimi riescono a farlo; Izumi e Yukino sono di media statura e magre, i capelli castani con i riflessi rossastri lunghi fino a metà delle spalle e dei grandi occhi verde chiaro.

< Ehi Hikari sai che questa divisa ti dona molto? Stai proprio bene! >. Izumi è una ragazzina che ama mettere in risalto la tua bellezza, esteriore e interiore, e adora la sua amica, le sarebbe sempre piaciuto essere come lei prima dell’incidente.

La divisa scolastica delle ragazze è formata da una maglietta azzurra a maniche lunghe con il colletto alla marinara dello stesso colore con due righe sul bordo verdi e sotto un fazzoletto verde abbinata ad una gonna a pieghe sopra il ginocchio verde con il bordo azzurro.

< Grazie Izumi, ma anche a voi due non sta per niente male la nuova divisa… devo dire che ho sempre invidiato i ragazzi delle superiori perché avevano una divisa decente. Quella della scuola media era proprio brutta…>

< Senti Hika – le dice Yukino piuttosto imbarazzata – come va oggi? >

Hikari sa benissimo di cosa sta parlando e le dice con un bel sorriso sereno e tranquillo che non fa da molto tempo:=

< Oggi va e andrà benone! Ho deciso di lasciarmi il passato alle spalle e di ricominciare da capo, voglio tornare quella di prima. E il cambio di scuola è il modo adatto: non conosco nessuno della mia classe, sono tutte di altri quartieri e non credo che si ricorderanno di quello che mi è successo; quindi devo cominciare a comportarmi come se nulla fosse accaduto: devo ritornare la vecchia Hika di sempre. Non guardatemi con quelle facce – dice osservando lo sguardo spaventato e preoccupato delle amiche – non volete anche voi che torni quella di prima? So molto bene cosa pensate, vi conosco come le mie tasche come voi conoscete me, ma è giunta l’ora di dare una svolta. E̵= 7; una promessa! >

Detto ciò comincia a pattinare velocemente poi si gira verso le due amiche e dice:

< Scommettiamo che arrivo prima io?! >

La ragazza si volta e ricomincia a pattinare, mentre le due amiche la seguono sorridenti. Per Hikari quel giorno segna l’inizio di una nuova vita basata su speranza e gioia di vivere. Ma non sa che quel anno scolastico sarà tutt'altro che facile, pieno di sentimenti e incontri inaspettati che daranno non pochi problemi a quella spensierata ragazzina che deve ricominciare a vivere.

Tutti gli studenti del primo anno sono nel cortile della scuola davanti alle scalinate aspettando che il preside chiami le classi. Gli insegnanti stanno uscendo dalla sala professori con il preside dirigendosi verso la folla di nuovi studenti del primo anno. Ma un professore, invece di chiacchierare con qualche collega, scorre tutta la scolaresca alla ricerca di una persona. “Ora che ti ho trovato potrò compiere la missione che mi è stata affidata. pensa il misterioso insegnante osservando la scolaresca con un sorrisetto per niente bonario “Non mi sfuggirai più, cara Hikari Yutari, questa volta non scapperai.”.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Capitolo 2

 

Ecco a voi un altro capitolo della mia storia! Sembra che a nessuno sia piaciuta. Spero che con il prox capitolo qualche anima buona mi lasci una recensione… mai perdere la speranza! Con questo concludo e vi lascio al secondo capitolo. Ciao! ^^

 

Hikari si guarda intorno con aria spaventata, non sa il perché ma è sicura di essere spiata e tutto ciò non le piace per niente. Izumi, vedendo la ragazza così nervosa, le dice con aria ironica:

< Ci rimangiamo già tutto Hika? Fra un po’ fai un infarto…la tua promessa è andata a farsi benedire o sbaglio? >

Dopo averle lanciato un’occhiataccia la ragazza le risponde con un sorrisetto ironico:

< Mica colpa mia se mi sento spiata, stavolta non è una conseguenza dell’incidente ma una sensazione tutt’altro che rassicurante. L’ultima volta che mi sono sentita veramente così è stato il giorno dell’incidente, penso che al mio posto non resteresti a chiacchierare tranquillamente… sbaglio?>

Yukino, con aria seriamente preoccupata, le dice:

< Hika, non stai scherzando, vero? Perché se è così non è affatto divertente…>

< Yu secondo te io mi metto a scherzare su cose così serie?! Non sono mica scema! >

Ma nessuna delle tre può continuare il discorso perché in quel momento il preside comincia a chiamare le classi.

< Ia E: ….. Yutari Hikari,… voi andrete in aula con la professoressa Yagami >

< Ci vediamo dopo raga!dice Hikari guardando le due amiche – c’incontriamo davanti al cancello, buona giornata! >

< Anche a te! – rispondono insieme le due amiche – Buona fortuna! >

Ma non fanno in tempo a finire la frase che la ragazza è già corsa su per la scalinata verso l’insegnante.

Yukino dice, guardando la sorella con sguardo preoccupato:

< Izumi ho paura per lei, ho visto molto bene il suo terrore negli occhi e non era la solita espressione di quando aveva paura. Era completamente terrorizzata e io sono terribilmente in ansia. >

La sorella le rivolge un sorriso rassicurante:

< So cosa vuoi dire, ho visto anch’io come stava ma non possiamo fare assolutamente niente per lei. L’unica cosa che possiamo fare è stare in guardia e controllarla il più possibile, dobbiamo lasciarla sola il meno possibile. Ma ora basta pensieri tristi, anche perché ci hanno chiamato! Andiamo! = > e così dicendo Izumi agguanta la sorella per un braccio e la trascina verso il loro insegnante.

 

“Ma guarda un po’ tu i casi della vita, ho sotto controllo sia te che le tue sciocche amiche. Ora niente riuscirà a fermarmi e io finirò ciò che avevo iniziato due anni fa. Sarai mia dolce Hikari.”

L’uomo guarda con soddisfazione le due ragazze, certo che presto o tardi avrebbe finalmente concluso la sua missione.

 

Nell’aula della classe Ia E i ragazzi si osservano con curiosità mentre l’insegnante scorre velocemente il registro per poi posare lo sguardo sulla classe.

< Allora – dice con voce autoritaria – io sono la professoressa Yagami e sarò la vostra insegnante di lettere per i prossimi due anni. Comincerò con l’appello, vi prego di rispondere con un “Presente” quando vi chiamerò e di dire a me e ai vostri nuovi compagni da quale scuola venite, dove abitate e data di nascita.

Bene cominciamo: …>

Hikari si guarda intorno molto più tranquilla, sembra che la persona sospetta non faccia parte della classe. “Bene, niente di sospetto, posso stare tranquilla. Sarà meglio ascoltare la prof, penso sia molto severa e non ho alcuna voglia di farmi riprendere il primo giorno di scuola. Speriamo che nessuno mi riconosca”

< Hikari Yutari >

< Salve a tutti, mi chiamo Hikari, ho frequentato la scuola media di Odaiba , abito ad Odaiba, ho I5 anni e compio gli anni il 6 gennaio. >

“Tutto ok. Meglio cos'ì, ora concentriamoci e al resto ci penso dopo con Umi e Yu.

La mattinata passa tranquillamente per tutte e tre le ragazze e, come d’accordo, Izumi e Yukino aspettano Hikari all’uscita. Tanto per cambiare la ragazza è in ritardo, ma stavolta ha un motivo più che valido:

“ Accidenti alla prof, doveva beccare proprio me come volontaria? Oltretutto con questo ragazzo, non ha mai aperto bocca. Proviamo a fare conversazione, questo silenzio mi mette una certa ansia…”

Comincia a chiacchierare con lui poi gli chiede:

< Senti Ishida, dicevi di abitare ad Odaiba, dove più precisamente? Io abito davanti alla libreria. >

< Io ci abito di fianco! Vuol dire che abitiamo uno davanti all’altra e non ce ne siamo mai accorti?! Sono proprio cieco, come avrei fatto a non notare una ragazza così carina poi…ops, ho fatto una gaffe! >

< Sei gentile, ma credo di sapere bene il perché… >

< E posso sapere qual è? >

< Ehm, il motivo è be’ il motivo è…> la ragazza non riesce a finire la frase perché in quel momento entrano in classe Izumi e Yukino che, preoccupate per l’assenza della ragazza e collegandola alla sensazione avuta quella mattina, sono visibilmente preoccupate.

< Hika! – esclama Izumi correndole incontro – Ci hai fatto prendere uno spavento! Già mi immaginavo un’altra ventina di interrogatori… Ma chi è questo affascinante ragazzo? >

Yukino, dopo aver sentito l’ultima frase detta dalla sorella si porta una mano alla testa con fare sconsolato, che lingua che ha Izumi.

< Tranquille, sto bene, non volevo farvi preoccupare. E questo è Takeru Ishida, un mio nuovo compagno di classe. Siamo stati scelti per mettere in ordine alcune cose in classe e mi sono dimenticata di avvisarvi. Ah Ishida – dice rivolta al compagno – queste sono le due mie migliori amiche Izumi e Yukino Shisuke, Izumi è quella con una sfrontatezza da far paura e una lingua lunga un chilometro mentre Yukino è la ragazza silenziosa dietro di lei. Saranno anche due gocce d’acqua ma come carattere sono l’una l’opposto dell’altra… sentite, siccome qui ci vorrà ancora un po’ voi intanto andate e avvisate i miei genitori. E dì a mia mamma che non si azzardi a venirmi a prendere o chiamare sul cellulare ogni cinque minuti, sono passati due anni quindi si metta calma. Ci sentiamo dopo! >

< Come vuoi – risponde Yukino sorridente – ci sentiamo. Buon lavoro! Ciao Hika e arrivederci Ishida. >

Detto questo prende la sorella per un braccio e se ne . Takeru le guarda sconvolto.

Hikari, dopo aver ripreso il lavoro dice con un sorriso a Takeru:

< Continuiamo? Dai sbrighiamoci, così andiamo subito a casa >

Il ragazzo si gira verso di lei e le dice:

< Non ho afferrato bene quello che ha detto la tua amica, Shisuke giusto? >

La ragazza abbassa la testa con aria cupa e gli dice:

< In tutti questi anni non mi hai mai vista di recentemente, almeno da circa due anni a questa parte, perché i miei genitori e la polizia non mi ha ritenuto al sicuro dopo quel che mi è successo due anni fa. Ricordi il caso di rapimento avvenuto due anni fa vicino alla scuola media di Odaiba, la ragazza che era stata scambiata per la sorella maggiore delle due amiche? Be’ quella ragazza ero io. >

Takeru osserva sconvolto la ragazza: chi avrebbe mai immaginato che è quella Hikari della quale i giornali, due anni prima, avevano parlato per mesi e mesi? Aveva avuto un presentimento, ma sentirselo dire così faceva uno strano effetto.

< Mi dispiace, non volevo farti ricordare. Ti prego di scusarmi. >

< Ehi, tranquillo, è acqua passata. Ora basta pensare al passato, pensiamo al presente e a questa montagna di roba da fare. Al lavoro Ishida! > dice Hikari con un sorriso.

< Sissignore! - risponde con fare militaresco Takeru – Ma chiamami per nome per favore! >

< Come vuoi Takeru >

< E certo che fai come voglio Hikari, altrimenti ti metto sotto tortura! >

< Ah, ma davvero?! E’ così che ci si comporta? Quando avremo finito di sistemare qui te la faccio vedere io la tortura, caro Takeru! >

< Allora appuntamento dopo aver messo a posto sta’ roba? Vieni con me a mangiare finito questo? >

< Mi dispiace …- dice Hikari guardando il ragazzo che ha, dopo aver sentito le ultime parole della ragazza, un’espressione su volto alquanto dispiaciuta – ma mi dovrai subire anche dopo la scuola! >

Con un sorriso, i due ragazzi continuano il loro lavoro.

 

Poco dopo a casa Yutari Izumi e Yukino hanno appena riferito alla madre di Hikari quello che ha detto loro l’amica:

< Non si preoccupi signora Yutari, Hikari è rimasta a scuola con un compagno per svolgere un compito assegnato loro dall’insegnante. Ci ha anche detto di riferirle di non venire a prenderla e di non chiamarla assiduamente sul cellulare. >

La donna le guarda incredula, come se non fosse sicura che quelle ragazze fossero le amiche di sua figlia, quella figlia diventata così timorosa del mondo come poteva essere cambiata così tanto in un giorno?

Yukino, vedendo l’incredulità della signora, le dice con un sorriso:

< So che può sembrarle inverosimile, ma Hikari è stanca di vivere nella paura e ha deciso di cambiare… E io sono molto contenta per lei, era da tanto tempo che non la vedevo così piena di vita. Mi creda. >

< Come potrei non fidarmi di voi due? La conoscete quasi meglio di chiunque altro e credo nelle vostre parole, è solo che non mi sembra ancora vero. Ora vi lascio andare a casa, Kaede e Sasuke cominceranno a preoccuparsi. Spero di rivedervi presto ragazze e salutatemi i vostri genitori! >

< Arrivederci signora Yutari >

 

Allora? Che ve ne pare? Al prox capitolo! ^^

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Capitolo 3

 

Questo capitolo è un po’ palloso, ma mi serve per base per i prossimi. Prometto di aggiornare tra mercoledì e venerdì, vista la bruttezza del capitolo… spero che vi piaccia comunque!

Vorrei ringraziare Balthus (il mio primo recensore! Grazie!!!), damned88 e chichi.Grazie ragazzi! ^^

 

Hikari sta chiacchierando con Takeru davanti a un bel panino e a una bibita. Non si era mai sentita così bene con una persona che non fosse Izumi o Yukino. A proposito di Izumi, ma quella ragazza aveva un po’ di buonsenso? Difficilmente pensava prima di parlare, anche se, ora che lo notava, non aveva tutti i torti, Takeru è proprio un bel ragazzo. Molto alto, magro, capelli biondi e occhi azzurro cielo, probabilmente piace a una marea di ragazze. “ Ma cosa vado a pensare! Certo è carino, e allora? Non cominciare a farti strane idee Hikari Yutari!”.

Ma Hikari non è la sola a pensarla nello stesso modo, infatti Takeru sta pensando: “ Accidenti alla mia mania di non pensare prima di aprire la bocca! Ho fatto una figuraccia con Hikari, anche se devo dire che è veramente bellissima… ma che mi viene in mente! Takeru sei un caso disperato”.

Finito il pranzo i due ragazzi sono indecisi sul da farsi: tornare a casa o stare ancora un po’ insieme? Infatti:

< Allora Takeru – dice Hikari guardando serenamente il ragazzo – cosa si fa ora? Torniamo a casa oppure bighelloniamo un po’ in giro? >

< Mmm, non saprei… tu che proponi? Non vorrei costringerti a stare in giro contro la tua volontà, non vorrei che avessi paura >

< E chi avrebbe paura con una guardia del corpo come te? Forza andiamo a farci un giro. >

< Agli ordini mia principessa > Takeru si diverte un mondo a prendere in giro la ragazza, anche se non ha ancora recepito bene la prima parte dell’ultima frase detta da Hikari. Poi:

< Come mai non hai paura di andare in giro da sola con me? Attenta, potrei un assassino che si spaccia per un simpatico studente del liceo e miete vittime tra le sue innumerevoli fans… >

< Attento a non sottovalutarmi troppo mio caro! Sono stata ben istruita, visto quello che è successo… Mai sottovalutare troppo l’avversario, ti potrebbe essere fatale. >

< Uao! Non sapevo di avere come amica una ragazza così istruita! >

< Allora siamo amici? >

< Secondo te io invito a mangiare tutte le ragazze che mi capitano sotto il naso?! >

< Se sei un assassino, si. Se non lo sei allora non è detto, sempre che tu non faccia la lista delle tue conquiste per mese… da un ragazzo ci si può aspettare questo e altro! Ma tu mi sembri una persona a posto, anche se non vorrei sbagliarmi. E spero di non dovermi sbagliare, mi dispiacerebbe tantissimo. Tu sei la terza persona che mi considera un’amica dopo Umi e Yu. >

Takeru è sbalordito, come può una ragazza così carina e simpatica avere solo tre amici? Ha anche notato quel sorriso amaro, così straziante da vedere su quel viso così espressivo.

< Dimmi Hika, non è stato solo colpa dell’incidente, vero? >

< No. Il fatto è che prima ero una persona insopportabile, ero decisamente diversa da come sono ora: arrogante, egoista, snob, insomma chi ne ha più ne metta. Poi da quel giorno sono cambiata completamente: mi sono tagliata i capelli e li ho lasciati del mio colore naturale, sono diventata più discreta e riservata, sono cambiata da un opposto all’altro. Ecco tutto. Negli ultimi due anni sono stata io che non ho più voluto stringere amicizie e quindi… >

< Allora ci somigliamo più di quello che pensi. Ma dimmi com’eri prima? >

La ragazza allora prende una foto dal diario che aveva dentro lo zaino e la porge al ragazzo:

< Quella in mezzo sono io >

Nella foto ci sono tre bambine sui dieci anni vestite come quelle da tredici, con i capelli biondi tinti con le meches rosa, azzurre e verdi.

< Penso di aver capito il perché. Ma come mai anche Yukino è come te e Izumi? Sarà vestita in modo meno appariscente, ma non cambia più di tanto. >

< Ah, be’ vedi anche lei era un po’ come me, poi è; cambiata. Diciamo che si comportava come Izumi si comporta adesso, deducine che io e Umi eravamo decisamente più deficienti. Ma come hai fatto a distinguerle? Non ci riesce mai nessuno a parte me e i suoi parenti più stretti… >

< Non so come, ma si capisce che sono diverse, diverse dentro. Capito? Ma come mai sono cambiate anche loro due? E tu perché sei cambiata? >

Improvvisamente Hikari abbassa la testa, poi quando ha la forza di parlare ha le lacrime agli occhi, i ricordi possono fare ancora male:

< Umi, Yu e io eravamo a capo di un gruppetto di ragazzine snob, impertinenti e menefreghiste. Ci divertivamo a prendere in giro quelli che non erano come noi e li consideravamo essere inferiori. Poi, quando mi hanno rapita, mi è stato detto perché hanno deciso il rapimento: avevamo fatto cose molto crudeli e volevano farla pagare a me soprattutto, facendo del male alla sorella delle mie migliori amiche. Volevano farmi sentire in colpa per quello che stava soffrendo Rika, ma hanno scambiato me per lei. In quel mese di prigionia ho capito gli errori che avevo fatto e mi sono sentita sollevata al pensiero che quella volta avessero preso me. Può sembrare stupido ma il rapimento è servito a qualcosa, almeno mi sono pentita di quello che ho fatto. Il mio carceriere capì che mi ero pentita, ma gli altri no, visto che mi vedevano solo qualche minuto al giorno. Infatti l’ultimo giorno volevano farmi qualcosa di brutto, non sono riuscita a capire cosa, e quando hanno finito di picchiarmi, per farmi stare ferma, hanno abbassato la guardia e sono riuscita a fuggire. Poi, non so come, mi sono ritrovata nel viale dove abitano Umi e Yu e sono svenuta davanti al cancello per lo sforzo e le ferite. Entrambe, dopo aver sentito il mio racconto, si sono pentite come me. >

Takeru, ancora una volta, sente una fitta dolorosa al cuore vedendola in quello stato. Si avvicina e le asciuga le lacrime dicendole:

< Hika, nessuno è perfetto e tutti possono sbagliare. Lasciati alle spalle il passato e guarda avanti, hai capito i tuoi errori e si vede. Ma ricorda che non è mai giusto fare del male a una persona per ripicca. >

Le dà un bacio sulla fronte e:

< Ora ti accompagno a casa, vieni. >

Hikari è ancora stupita per la dolcezza delle parole dell’amico, ma sente che ha ragione. Così lo segue mentre si avviano verso casa.

 

I due, dopo una passeggiata silenziosa, arrivano a casa Yutari.

< Ci vediamo domani mattina Takeru. >

< Vuoi fare la strada insieme? Ti passo a prendere? >

< Guarda che non ho più paura! >

< Volevo fare la strada con te, cosa c’è di male a non voler andare a scuola da soli? >

< Ok. Ti aspetto qui alle 8.05 >

< Per me va bene. Ci vediamo domani >

Il ragazzo sta per andarsene ma Hikari lo trattiene per un braccio. Lui si gira a guardarla:

< Hikari cosa…>

Non fa in tempo a finire la frase che lei si alza in punta dei piedi e gli schiocca un bacio sulla guancia e gli sussurra:

< Grazie Take… >

Poi corre dentro, imbarazzata per quel gesto così avventato. Ma il suo volto, abbassato durante la corsa, è incorniciato da un bellissimo sorriso.

 

Grazie per aver letto fin qui (siete ancora vivi?) e vi chiedo di recensire… se avete qualche consiglio sono ben accetti! Con questo concludo baci Shia ^^

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Hikari cap 4

Capitolo 4

Ciao a tutti!!!!! Ecco il capitolo 4, anche se in ritardo bestiale... Chiedo umilmente perdono! Ragazzi, abbiate pazienza, ma con la storia che bisogna alleggerire le ff sto impazzendo. Grazie a Balthus che ha avuto il buon cuore di recensire il mio orrido precedente capitolo. Tranquillo, non sto correndo troppo! E poi mica è detto che li metterò insieme... (Deni non mi uccidere, sennò chi la continua la storia? ^^) Quindi, aspettate e vedrete! Passando al capitolo corrente, non è che ci sia quel granchè ma serve per introdurre il resto... Chissà perchè mi sembra di averlo già detto... ah, certo nel terzo capitolo! Mi dispiace che alcuni capitoli sembrino inconcludenti, ma inizialmente la storia era stata scritta in capitoli molto più lunghi e ho pensato di ridurli, quindi alcune parti non sono interessanti. Mi dispiace. Spero che leggiate e recensiate comunque... Buona lettura! ^^

Casa Yutari, camera di Hikari. La stanza è un miscuglio di libri, vestiti e oggetti vari. Una musica dance si diffonde per la camera mentre Hikari è spaparanzata su una pontrolcina chiacchierando al telefono. Ovviamente sta riferendo alle amiche il pomeriggio passato con Takeru. Ad un tratto dal telefono si leva un urlo:

< COS'HAI FATTO?! GLI HAI DATO UN BACIO?! MA SEI DIVENTATA PAZZA?! GLI HAI RACCONTATO TUTTO QUELLO CHE E' SUCCESSO COME SE GLI RACCONTASSI QUELLO CHE HAI MANGIATO IERI A CENA!!!!!!! > Izumi è allibita: ma che è saltato in mente all'amica?

Yukino ovviamente ragiona prima di parlare e chiede all'amica:

< Quando gli hai raccontato tutto ti sei sentita meglio, giusto? >

Hikari rimane inizialmente stupita dalla domanda, poi sorride e risponde all'amica:

< Si, non aveva senso nasconderglielo. E' finito il momento di nascondersi e devo imparare a convivere con il mio passato. Takeru è stato molto carino, non mi ha giudicato per quello che ho fatto e mi ha detto che devo guardare avanti lasciandomi alle spalle il passato. Ho sentito subito che aveva qualcosa di diverso dagli altri. E' complicato da spiegare >

< Hai fatto la cosa giusta > dice Yukino mentre la sorella la guarda allibita, incapace di ribattere.

< Grazie Yu. Umi non mi ucciderai, vero? > le due sorelle sorridono dall'altro capo del telefono

< No. Se la mente pensante del gruppo ha detto che chai fatto bene, deve essere così.Ora è meglio chiudere, prima che nostra madre tagli il filo del telefono > risponde Izumi

< Ho capito - ribatte Hikari - Dimenticavo, domani mattina Takeru fa la strada con noi. Non vi dispiace vero? >

Izumi dall'altro capo del telefono sorride felicissima

< Si, può venire... ma a patto che mi presenti tutti i suoi amici carini. Visto lui, non può che avere amici altrettanto belli... Se non lo fa, pena la tortura! >

< Come vuoi Umi. Ora è meglio chiudere. Ciao! > risponde Hikari

< Ciao! > chiudono la conversazione le due ragazze

Hikari spegne il telefono mentre osserva il suo diario segreto aperto sulle ginocchia. le due pagine aperte sono piene di T.V.B. Takeru, Hikari love Takeru, Takeru I love u! ecc...

"Eh si - pensa la ragazza - Sono proprio innamorata"

Chiude il diario, lo pone dentro un cassetto della scrivania e si corica.

 

Il suono della sveglia si diffonde nella stanza di Hikari che, girandosi, mormora:

< Stamattina vedrò Takeru... >

Di scatto apre gli occhi e dice:

< Devo sbrigarmi!!!!! >

Si alza velocemente ma, guardando il display della sveglia, si rilassa: sono solo le 7.30. (la scuola in Giappone, secondo le mie fonti, inizia verso le 8.30 N.d.A)

< Una volta tanto posso prepararmi con calma > dice sorridendo

Si avvia verso l'armadio per prendere la divisa mentre la sveglia suona ancora. La madre, preoccupata per non aver sentito l'abituale sonoro schianto causato dall'abitudine di Hikari di lanciare la sveglia addosso al muro per spegnerla, sale nella sua stanza. Aprendo la porta chiede alla figlia:

< Hika tesoro non spegni la sveglia? >

< Ciao mamma, adesso la spengo, ero ancora mezza addormentata e non me ne sono accorta > risponde la ragazza soffocando un grosso sbadiglio

La donna guarda incredula la figlia che ha già indossato la divisa e sta rifacendo il letto.

< Hikari, ti senti bene? Solitamente ti alzi alle 8.00, devo iniziare a preoccuparmi?

< Non posso alzarmi in orario anch'io qualche volta? Comunque sto benissimo, solo che se Takeru mi aspetta davanti casa alle 8.00 mica posso alzarmi a quell'ora! > risponde mentre si pettina i capelli guardandosi allo specchio

La madre è confusa

< Scusa Hikari, ma chi sarebbe Takeru? >

< Takeru è un mio nuovo compagno di classe e ieri siamo diventati amici. Ora vado a fare colazione >

La ragazza afferra la cartella e scende le scale tranquillamente canticchiando e va in cucina, mentre la madre è ancora in camera a osservare un punto del muro. "Da quando in qua mia figlia fa amicizia il primo giorno di scuola?" si chiede la donna. Poi sorride, felice che Hikari abbia cominciato a voltare le spalle a quel passato che l'ha tanto tormentata.

 

Nel frattempo Takeru si sta dirigendo verso la casa di Hikari, imbarazzato per il comportamento della ragazza il pomeriggio precedente. "Non sono l'unico che si è comportanto stranamente ieri - pensa il ragazzo - Che sia innamorato di lei?". Il ragazzo scuote la testa contrariato. " Ogni cosa a suo tempo, mister rubacuori, non correre. Vi conoscete da neanche 24 ore e già pensi di esserti innamorato di lei? Calma! Ora basta, muoviti che arrivi in ritardo".

Hikari, intanto, si sta infilando i rollerblade mentre continua a guardare ansiosamente l'orologio. "Ora basta Hikari! Metti 'sti rollerblade e concentrati, è la seconda volta che li infili al contrario". Dopo aver, finalmente, allacciato i pattini, saluta i genitori uscendo da casa:

< Io vado! Ci vediamo oggi pomeriggio!>

Persa nei suoi pensieri, non si accorge della figura ferma di spalle davanti al cancello e la centra in pieno, cadendo a terra.

< Mi scusi, non l'avevo vista, spero non sia fatto male... > le parole le muoiono in gola, quando si accorge che la persona che aveva centrato in pieno era nientedimeno che Takeru.

< Hikari! Sei tutta intera? > chiede il ragazzo preoccupato

< Niente di rotto, ho la testa dura io! Ti sei fatto male? Ero sovrappensiero e non ti ho visto, di solito non ho un ragazzo davanti al canacello che mi aspetta. Oltre al fatto che esco perennemente in un ritardo atroce... Ehm, ho finito il monologo, andiamo? > chiede infine Hikari dopo aver cominciato a parlare a ruota libera dall'emozione

Takeru, sorridendo, risponde dolcemente:

< Certo! >

I due si incamminano verso la scuola chiacchierando amabilmente. Ad un tratto HIkari ricorda la telefonata con le amiche e riferisce al ragazzo la decisione de Izumi:

< Dimenticavo di dirti che Izumi ha deciso che puoi venire con noi a patto che tu le presenta tutti i suoi amici carini. Non ti conviene non accettare, ne va della tua salute... >

Il ragazzo si fa pensieroso e Hikari lo guarda attentamente mentre pensa. "Com'è bello... Passerei ore a guardarlo con quell'espressione così concentrata" pensa la ragazza immersa in contemplazione dell'amico

< E va bene! - dice dopo un po' Takeru, riportando alla realtà la ragazza - Glieli farò conoscere a patto che veniate tutte e tre ai miei allenamenti di calcio oggi pomeriggio dopo la scuola >

< Ehi frena! Perchè anche Yukino ed io dovremmo venire solo a causa di quella fissata che vuole vedere qualche ragazzo a petto nudo?!?! Hai la minima idea di quanto sia noioso per noi comuni ragazze che non sbaviamo dietro ad ogni essere maschile che sia decente stare a guardare dei ragazzi che non hanno niente di meglio da fare che correre dietro ad un pallone per due ore di fila? Sotto il sole, poi! Scordatelo! > esclama arrabbiata Hikari

Il ragazzo è furbo e non si lascia abbattere solo dalle proteste di Hikari

< Se non venite tutte e tre e se non state lì per tutto l'allenamento potete dire a Izumi che io non le presento proprio nessuno. La colpa sarebbe solo vostra che non avete sostenuto un'amica... > risponde prntamente con furbizia

< Accidenti a te! - esclama Hikari depressa, sapendo di non avere alcuna via d'uscita - Questo è un ricatto bello e buono! Vergognati! > e detto questo fa un'espressione offesa

< Se siamo amici non ti dovrebbe costare tanto stare un'ora in più a scuola... Ci sono le tua amiche > ribatte lui

Infatti poco più avanti vediamo le due sorelle che chiacchierano amabilmente. Hikari alza una mano e urla:

< EHI RAGA!!! >

Le due ragazze si girano e salutano i due, fermandosi ad aspettarli.

< Ciao Hika, salve Ishida > dice cordiale Yukino mentre la sorella saluta i due con una mano

Il ragazzo le guarda sorpreso, poi risponde con un sorriso:

< Ciao, ma chiamatemi per nome per favore! >

< Come vuoi Takeru > risponde Yukino

Izumi lo guarda avvicinandosi con aria furba poi dice con voce soave:

< La carissima Hika-chan ti ha già detto tutto? >

< Si e va bene, a patto che veniate tutte e tre al mio allenamento di oggi pomeriggio... > risponde lui tranquillo

< Cosa cosa cosa? - esclama Yukino per niente contenta - E io che c'entro? Assolutamente NO! >

< O tutte e tre o niente > risponde Takeru

Hikari e Yukino si guardano rassegnate mentre Izumi chiede maggior dettagli a Takeru con allegria. E così arrivano a scuola.

 

Fine del capitolo! Ci vediamo nel capitolo 5... Ciao Shia ^^

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 1
Capitolo 5
 

Ciao! Come al solito la sottoscritta fannullona Shia ha aspettato ben quattro mesi per decidersi a darsi da fare. Ringraziate la mia amica Yukki-chan che mi ha assillato per mesi finchè non ho ripreso in mano la storia. Ieri sera ho finito di scrivere un'altro capitolo e quindi ho deciso di mettere on-line anche questo. Anche questo capitolo non è dei migliori, i ringraziamenti e le anticipazioni alla fine del capitolo. Buona lettura! ^^

 

Hikari e Takeru stanno facendo finta di seguire la lezione di geografia. La materia è per entrambi noiosa e il professore ha una voce così fievole… Takeru, che ormai si è arreso a cercare di ascoltare, lancia un bigliettino a Hikari che ha il banco a fianco del suo. Il biglietto dice :” sei ancora sveglia? Io non so come faccio a tenere ancora gli occhi aperti… che ne dici se dopo aver assistito agli allenamenti studiamo insieme?” . Hikari sorride, felice. Gira il biglietto e scrive “Ok, a che ora e dove?”, poi lo rilancia al mittente. Takeru legge e risponde: ”Finito l’allenamento a casa mia, ti va?”. Dopo aver letto il messaggio lei si gira e alza il pollice in segno di assenso. In quel momento, per fortuna di tutti gli studenti, suona la campanella che segna l’inizio dell’ora destinata al pranzo. Dopo che il professore è uscito i due si guardano e dicono insieme:

< Finalmente è finita! >

< Sbaglio Take o ti piaceva da matti la geografia?! >

< Appunto mi piaceva, con questo prof è una noia… Passando ad altro pranziamo insieme? >

< Se vuoi pranzare circondato da ragazze, sei ben accetto >

< Molto gentile Hika > detto questo i due si incamminano verso il cortile della scuola che è gremito di studenti che si ritrovano in gruppetti con gli amici per mangiare.

Hikari e Takeru stanno guardando in giro alla ricerca di Izumi e Yukino, che non si vedono da nessuna parte.

Ad un tratto i due si sentono chiamare:

< HIKA! TAKERU! Siamo qui! > è Izumi che si sta sbracciando per farsi vedere dagli amici.

Hikari si gira verso l’amica e vede altre cinque figure con lei. Una di queste è di Yukino, ma le altre? Hikari e Takeru si guardano confusi.

< Hikari tu hai idea di chi siano quei ragazzi? >

< Nemmeno mezza, ma adesso lo scopriremo. Vieni! > e si avvia verso il gruppetto seguita da Takeru

Si avvicinano mentre Yukino li saluta con la mano e i nuovi amici delle gemelle li osservano.

Sono tre ragazzi e una ragazza. Uno è alto, con due penetranti occhi color nocciola e i capelli castano scuro che gli incorniciano il viso, quello affianco è di media statura dai capelli rosso scuro e gli occhi color cioccolato, una ragazza non molto alta con i capelli biondi raccolti in due codini bassi che le arrivano alle spalle e gli occhi verdi, infine un ragazzo molto alto con i capelli neri abbastanza corti e gli occhi color ghiaccio.

< Ciao! Novità in vista o sbaglio? > chiede Hikari con un sorriso alle due amiche

< Già già. Ragazzi, vi presento Aira Hamaki, – dice Izumi mentre la ragazza dai capelli biondi sorride – Satoshi Mizui, - il ragazzo dai capelli rossi alza una mano in segno di saluto – Rei Ayami, - il ragazzo dai capelli color pece accenna un inchino – e infine Kanata Famuki - e il ragazzo con i capelli castani esclama un “Ciao!” sorridente – tutti compagni di classe>

< Mi presento, sono Hikari Yutari , piacere di conoscervi > dice facendo un inchino in perfetto stile giapponese

< Io sono Takeru Ishida, ciao > continua Takeru

< Ora che vi conoscete tutti – dice Izumi – propongo di iniziare a mangiare!!!! >

Sconvolgimento generale. Hikari si rivolge a Takeru con un bisbiglio:

< Te lo avevo detto che Umi è incredibile! >

E lui:

< Lo sapevo io che una ragazza speciale come te doveva per forza avere delle amiche speciali. Ora mangia e non farti sentire da lei, non hai detto che è pericolosa? >

< Infatti >

Poi si illumina e si rivolge a Izumi:

< Izumi, ricordati che alle 16.30 devi trascinarti dietro queste due – indicando Hikari e Yukino – al campo da calcio altrimenti i miei amici non li vedi. >

< Carissimo Takeru, secondo te io mi dimentico il patto? Me le porto dietro a qualunque costo, sono capace di legarle e imbavagliarle. >

< Prima – ribatte Hikari – devi riuscire a prenderci, soprattutto me. Vuoi mettere te contro la mia preparazione? Non mi prenderai mica tanto facilmente! >

I quattro nuovi amici si guardano interrogativamente, poi guardano Yukino e Takeru chiedendo spiegazioni, poiché la due amiche stanno battibeccando ignorando gli altri.

< Diciamo che – risponde lei – Izumi ha detto a Takeru che stamattina poteva venire a scuola con noi a patto che lui le presentasse dei suoi amici carini. Lui le ha detto che se vuole deve venire con noi due all’allenamento di calcio di oggi pomeriggio >

< Volete venire anche voi? > dice il ragazzo per dare compagnia a Hikari e Izumi che, immagina, si sarebbero annoiate il pomeriggio

I quattro si guardano, poi Aira risponde:

< Perché no? >

 

< Vi volete muovere? Sono quasi le 16.30 e siamo ancora qui. Se sgarriamo di un solo minuto sono fritta! >

Izumi è nervosa.

< Umi calmati! Non penso che Takeru sia tanto cattivo, o almeno lo spero. > risponde Hikari sconsolata

< Proprio per questo dobbiamo sbrigarci! >

Yukino e Hikari si portano una mano alla testa scotendola con fare sconsolato. “Non cambierà mai…” pensano contemporaneamente le due ragazze.

Gli altri, invece, cominciano a ridere.

< Andiamo a sederci sugli spalti, va’ > propone Aira

< Dimenticatevi di Izumi, in questi casi il suo comportamento può provocare seri disturbi alla psiche altrui > dice Hikari ai nuovi amici

< Se lo dici tu… > risponde Kanata perplesso

 

Dopo l’allenamento, durante il quale solo Izumi lo segue con interesse mentre tutti gli altri chiacchieravano, stanno tutti aspettando Takeru all’uscita degli spogliatoi. Il ragazzo, con fare felino, si accinge a spaventare Hikari prendendola da dietro. Purtroppo per il ragazzo, a due passi dalla “preda”, Hikari esclama:

< Ahia Take, non dovresti provare a fare questi giochetti con me, sono stata addestrata in maniera eccellente. Sei spacciato. >

Tutti si girano verso la ragazza, che ha alle spalle Takeru, con una faccia stupita.

< Come facevi a sapere che ero dietro di te Hika? > Takeru è sconvolto.

< Semplice – risponde la ragazza con un sorriso - dopo un anno di addestramento secondo te non riesco a riconoscere il rumore di una persona che mi si avvicina con passo non troppo leggero? Per tua informazione sono risultata la migliore del corso e gli istruttori mi hanno fatto i complimenti, chiedendomi se più avanti volevo entrare a far parte della polizia. So difendermi. >

< E come mai Yutari hai fatto questo corso? > chiede Satoshi con curiosità

Hikari pensa “Accidenti a me e alla mia voglia di sbalordire gli altri, e adesso che gli dico?”. Takeru, intuendo il guaio in cui si è andata a cacciare Hikari, decide di darle una mano:

< Sentite, non dovevo presentare i miei amici a Izumi? Volete venire anche voi? Mi stanno aspettando. >

< Mi pare logico! > ovviamente Izumi non poteva che rispondere in questo modo.

Seguono Takeru fino allo spogliatoio, ma non c’è anima viva.

< TAKERU ISHIDA!!!!!!!!!! – urla Izumi furiosa – SI PUO’ SAPERE DOVE SONO ANDATI A CACCIARSI I TUOI AMICI?! >

Il ragazzo è sconvolto dalla reazione inusuale della ragazza. Hikari, che vuole aiutare l’amico a togliersi dai guai, dice all’amica:

< Calmati Umi! Può darsi che si siano dimenticati di aspettarlo. Probabilmente quando hanno visto andare via Takeru hanno pensato che potessero andare. >

Il ragazzo le lancia uno sguardo riconoscente, poi si rivolge a Izumi, che si trattiene dal non fargli male, dicendole :

< Mi dispiace Izumi. Ora è meglio andare a casa, Hikari e io dobbiamo studiare un bel po’ di cose, giusto? >

< Purtroppo devo confermare sul fatto che le cose da studiare siano tante. Perché ho scelto questa sezione?! Non potevo farne una più semplice? > dice depressa, poi sorride e esclama:

< Mi dispiace ragazzi ma purtroppo è meglio che andiamo! Ci vediamo domani! Ah, Umi! Yu! Ci sentiamo per la solita telefonata della sera! >

< Certo! – rispondono le due amiche – a dopo Hika! Ci vediamo domani Takeru! >

< A domani! > risponde il biondino.

E ognuno se ne va per la propria strada.

 

Hikari e Takeru stanno passeggiando per le vie di Odaiba chiacchierando del più e del meno. Poi Hikari sente di togliersi un dubbio su Takeru. Così:

< Takeru, i compagni della squadra di calcio non sono tuoi amici, vero? >

Il ragazzo, preso in contropiede dall’amica, abbassa il capo con espressione truce senza rispondere. Hikari continua a parlare:

< Devo confessarti una cosa, l’ho capito subito che io e te eravamo in una situazione simile e la tua affermazione di ieri “siamo molto più simili di quello che pensi” ha rafforzato ancora di più la mia teoria. Non ti chiederò di dirmi come mai sei così, ma ti chiedo se hai un amico importante, come io ho Yu, Umi e te. >

Takeru sollevò il capo sorpreso. Lo considerava un amico importante.

< Non fare quella faccia, sembri un pesce lesso! Scusa, ma non avevi detto tu che eravamo amici? Perché sei così sorpreso? >

< Semplicemente non pensavo di essere già entrato nella “top ten degli amici”. Se ti interessa saperlo, ho due amici importanti: Matt, il mio amico che ho incontrato in rete, e te. Ah, ecco siamo arrivati. >

La casa di Takeru è davvero bella: a due piani, gialla, con un porticato e un’ampia terrazza, un giardino molto curato e un piccolo laghetto. La ragazza non ha parole: è sbalordita.

Takeru, divertito dallo sguardo incantato dell’amica, le disse sventolandole una mano davanti agli occhi:

< Se lasci la bocca aperta entrano le mosche! Vuoi entrare oppure vuoi rimanere qui? Guarda che io entro…> e così dicendo prende un mazzo di chiavi dentro le tasche del giubbotto e apre il cancello.

Hikari in quel momento si rende conto di quello che le accade intorno e esce dal suo stato di trans.

< TAKE ASPETTA!!!! > e corre verso il ragazzo che ormai era entrato in casa.

 

Casa Yutari, ingresso. Hikari è appena rientrata dopo un pomeriggio di studio a casa di Takeru, si sta sfilando i rollerblade quando squilla il telefono. Prontamente la ragazza afferra l’apparecchio e risponde:

< Pronto chi parla? >

< Ciao Hika! – le risponde Izumi dall’altro capo del telefono con voce dolce dolce – Com’è andato il pomeriggio con il tuo caro Takeru? >

Hikari sorride e assume un’espressione furba

< Molto bene Umi. Sapessi cos’è successo… >

< E non lo racconti alle tue migliori amiche? >

< Non so se voglio raccontarlo alle mie due amiche impiccione, ma dammi un motivo valido per farlo e forse ve lo dirò >

< Ehi! – esclama Yukino – e io che c’entro? >

< Semplicemente perché anche se non partecipi alla conversazione stai ascoltando con mooolto interesse, mia cara Yu > le risponde di rimando la sorella.

< Visto che dovete convincermi è meglio se prima mi metta comoda e quindi devo andare in camera mia. Perciò richiamate fra un minuto please. >

< E va bene – risponde Izumi con voce rassegnata – ma guarda che non mi fermerai! Ti farò raccontare tutto, vedrai! > e detto questo riattacca.

Hikari corre su per le scale e si fionda in camera brandendo il telefono. Si era appena seduta quando il telefono squilla.

< Sono pronta ad ascoltare le vostre motivazioni sul perché dovrei raccontarvi quello che ho fatto a casa di Takeru… >

< E come mai dovresti farti convincere per raccontare quello che è successo? Abbiamo solo studiato. > la persona che sta chiamando Hikari in questo momento è Takeru.

< Ciao Takeru! “cacchio che figura!!!”  Ehm… perché… be’… perché… ops, scusa Take ma devo proprio chiudere. Ci sentiamo ciao! >

< Hikari aspetta! > ma la ragazza ha già chiuso la conversazione.

< Chissà perché stava facendo la misteriosa… > dice il ragazzo

 

Finito un altro capitoletto. Il prossimo lo posterò a Natale... ok, ok, scherzavo! XD Se vado avanti così, la prossima settimana.

Ringraziamenti:

Deny: Yukki-chan adorata! Hai recensito il mio chappy! Grazie! Ci vediamo domani (Sperando che si faccia sciopero... E' da lunedì che non entra praticamente nessuno a scuola! ^^)

Balthus: Il mio affezionato lettore! Se ti piacciono i capitoli inconcludenti, quelli fondamentali ti fanno schifo? (ok, sto sclerando...) XD Spero che anche questo ti piaccia... ^^

NEL PROSSIMO CAPITOLO: capitolo (a mio parere) da morire dalle risate. Ne succedono di tutti i colori. Izumi e Yukino cercheranno in tutti i modi di sapere cos'è successo... e che modi! XD

Ci vediamo al prossimo capitolo! Baci Shia ^^

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


cap 6

Capitolo 6

 

Ciao miei amati lettori! Shia non vede l'ora di ammazzarvi perchè non avete recensito lo scorso capitolo, ma è un dettaglio di secondaria importanza, no? XDDD scherzavo! Non che non ci sia rimasta male, ma , come dico sempre, c'est la vie (oddio, si scrive così? ^^°). Poi oggi Shia ha scoperto con sua grande sorpresa che c'era una recensione... ç.ç Che felicità! (Non ci redevo... ormai avevo perso le speranze...)(Come avrete capito, avevo scritto la presentazione la settimana scorsa e oggi, quando sono andata a guardare per aggiungere il capitolo mi sono accorta della recensione. Solo che mi dispiaceva togliere l'inizio... XD) Passiamo alla presentazione del capitolo, va'! Mi sono divertita un mondo a scriverlo e ogni volta che lo rileggo muoio dalle risate XD Non so se sono io che sono scema e rido per stupidate oppure fa veramente ridere... Rileggendolo, sembra che la storia si stia scrivendo di suo... Entra in scena un nuovo personaggio, che nei prossimi capitoli, sarà abbastanza presente. Ora vi lascia al capitolo... Come al solito, i ringraziamenti e le anticipazioni sono alla fine

Intanto, nella stanza di Hikari la ragazza si sta maledicendo in tutte le maniere per la sua stupidità.

< Perché sono così scema?! PERCHE?!!!!!!!!!!!!! >

< Forse perché non usi la testa prima di parlare… > le risponde Yukino con voce atona

Hikari, che era seduta sul poggiolo della finestra con la schiena sul muro a osservare il tramonto, si gira di scatto e si alza, dimenticandosi della sua posizione. STONK!  La ragazza prende una bella botta in testa e cade all’indietro, cadendo sul terrazzino della camera.

< Hika, ringrazia tuo padre per aver costruito la tua stanza con terrazza molto grande, così se ti sporgi dalla finestra e cadi almeno non ti sfracelli al suolo. > le dice Izumi mentre si sta sbellicando dalla risate.

< Se non foste arrivate nel momento in cui ero persa nel mondo dei sogni magari non sarei caduta! Accidenti! Fa male! > dice Hikari riapparendo con un bel bernoccolo in testa e con le lacrime agli occhi da dolore.

< Sei ancora tutta intera? > le chiede Yukino preoccupata.

< In teoria si… visto che dentro la testa ho dedotto che c’è solamente aria… passando ad altro, come mai siete qui? >

< Vogliamo sapere cos’hai fatto da Takeru > rispose Izumi come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

< Ehi! Non mettermi in mezzo nei tuoi loschi piani! > le dice con un accento di ira Yukino

La sorella la guarda con malizia

< Ma se eri tu quella che voleva registrare la conversazione per poi farla sentire a Takeru! >

< COOOSA!?!?!?!?!?! COME VI PERMETTETE?! SIETE LE MIE MIGLIORI AMICHE O DELLE ARPIE?! > urla arrabbiata nera Hikari verso le due amiche

< Ehm, vedi.. ecco… >

< ORA VELA FACCIO PAGARE!!!!!!! >

< AIUTOOOOOOOO!!!!! > urlarono le due gemelle vedendo l’amica arrabbiatissima

< NON SCAMPERETE ALLA MIA IRA!!!!!!!!!!!!! > aggiunge Hikari infuriata.

Con una corsa veloce si lancia addosso alle amiche buttandole con lei a terra, poi comincia a fare loro il solletico

< Hika smettila! > le dice Yukino

< Basta!! Lo sai che soffro il solletico Hika! > le fa eco Izumi

< Proprio per questo ora vi torturo… > risponde la ragazza con un sorriso non molto rassicurante riprendendo a fare il solletico alle amiche.

Le due, con un’occhiata, prendono due enormi cuscini tra quelli sparsi nella camera e li lanciano in faccia a Hikari che, non prevedendo questa mossa, viene centrata in piena faccia.

< Vi conviene stare attente perchè ora vi farò vedere io cosa significa battaglia dei cuscini… >

< Noi siamo pronte > rispondono le due gemelle mentre Hikari si avvicina con un cuscino

< Che la guerra cominci! >

La stanza è invasa da urla e risa mentre le tre amiche si lanciano cuscini. Ma le tre non hanno previsto l’entrata in scena della madre di Hikari che, sfortunatamente, si prende un cuscino in piena faccia.

< Ragazze – dice rivolgendosi a Izumi e Yukino – ho appena chiamato Kaede chiedendole se le andava bene che voi rimaneste a dormire qui e lei ha accettato, vi va bene vero? >

< SII!!! Che bello! Grazie signora Yutari! Ma come facciamo senza le nostre cartelle di scuola? > rispondono in coro le due ragazze

< Tranquille, Kaede mi ha detto che vi porterà le vostre cose domani mattina > dice mentre esce dalla stanza della figlia

Yukino sorride e si volta verso le altre due ragazze

< E ora… riprendiamo la battaglia!!!!! > e così dicendo scaglia in faccia ad entrambe un cuscino. Le ragazze continuano ancora per un po’ finché non entra nella stanza una ragazza bellissima sui sedici anni identica ad Hikari, sembra quasi la sua fotocopia, se non è per il fatto che lei ha gli occhi castani.

< Ehi Hikari! > dice la ragazza appena entrata con voce scontrosa

< Dimmi Sakurako > le risponde la sorella con lo stesso tono di voce dopo essere riemersa dall’ammasso informe formato dalle sue amiche, i cuscini e lei.

< Mamma ha detto di andare a dormire. cercate di non fare troppo casino, che io vorrei dormire, chiaro?! > dice loro con voce miacciosa. Poi se ne và.

Hikari apre l’enorme armadio e lancia due pigiami verso le amiche che li afferrando al volo.

< Vi serve altro? Sapete com’è, dovrei cercare i vostri vestiti qui dentro e c’è un disordine… >

< Tranquilla Hika – le risponde Yukino – basta così. Ora pronte ad andare a letto! Domani si va a scuola! >

Tutte andarono verso uno dei tre letti e si spogliarono. Poi Izumi dice:

< Sai Hika, i tuoi genitori sono stati molto buoni ad acconsentire a comprarti altri due letti in più per quando venivamo qui a dormire >

< La mia arte di persuasione… > risponde la ragazza con ironia

< La stessa arte che hai usato per non raccontarci quello che è successo da Takeru.. > le dice Yukino

< E’ vero! Devi raccontarci tutto! > le dà man forte sua sorella

Hikari comincia a sudare freddo “Adesso mi uccidono se dico loro che abbiamo solo studiato e che ho fatto tanta scena per niente…ma non posso mica raccontare bugie… CHE ACCIDENTI FACCIO?! “ e diventa rossa per l’imbarazzo.

In quel momento squilla un telefonino e tutte si mettono a cercare il proprio che avevano perso durante la “battaglia”.

< TROVATO! > esclama Hikari dopo un minuto di affannosa ricerca

< L’ho trovato anch’io ma non era il mio a suonare > risponde Yukino subito dopo

< Nemmeno il mio… > risponde Izumi che si gira e si avvicina all’amica con la sorella

< Hikaari? > esclamano le due in coro

< Sembrate delle pecore quando mi chiamate così… e cosa avete da guardarmi? – osserva le amiche con crescente paura – oh no, no no, il messaggio non lo leggete… no no no… TOGLIETE LE VOSTRE MANACCE DAL MIO AMATISSIMO TELEFONINO!!!!!!!!!!! >

Purtroppo per Hikari le due amiche riescono a prenderle il cellulare ma quando cercano di vedere il messaggio trovano la memoria vuota! Le due gemelle si girano verso la ragazza con uno sguardo decisamente arrabbiato e Hikari esclama con un sorriso di derisione:

< Vi ho fregato! Ho tolto la sim e ce ne ho messa una di quelle che non uso più. Ah, dimenticavo di dirvi che ho letto il messaggio… e indovinate un po’ di chi era? Takeru! >

Izumi e Yukino si avventano su Hikari cercando di estorcerle informazioni, quando suona il telefono

La ragazza si appresta a rispondere mentre le due gemelle si posizionano ai lati

< Pronto, casa Yutari. Chi parla? >

< Salve, sono Takeru Ishida, posso parlare con Hikari?>

< Ciao Take! Sono Io>

< Ciao Hikari-chan! Non ti avevo riconosciuto. Prima non hai risposto alla mia domanda >

Izumi e Yukino, che hanno sentito tutto, le chiedono:

< Che domanda?! VOGLIAMO SAPERLO! >

< Hika? – chiede Takeru perplesso – che succede? >

< Zitte amiche impiccione! > dice Hikari rivolta alle due ospiti

< Senti Take.. > comincia a dire la ragazza ma le amiche le tolgono di mano il telefono

< Ciao Takeru – saluta Izumi – non è che ci racconti quello che è successo? Siamo mooolto curiose >

Il ragazzo è perplesso e con tranquillità risponde:

< Abbiamo solo studiato… Ma non capisco il perché di tutta questa curiosità >

Izumi guarda Hikari incavolata nera e chiede:

< Ma come Takeru? E io che pensavo che saltasse fuori una bella dichiarazione, seguita da un bacio… e tu mi vieni a dire che avete solo studiato?! Potevi, anzi dovevi approfittarne! I ragazzi!  Mammamiachepazienza… > e si porta una mano alla testa.

< Scusa Izumi, sei sicura di star bene? > le chiede Takeru divertito

Yukino toglie di mano il telefono alla sorella e risponde a Takeru:

< Non è mai stata bene, non preoccuparti. E’ capace di dire cose ben peggiori… Aspetta che passo il telefono a Hikari, ciao! >

Hikari prende il telefono a dice:

< Ora che hanno finito con l’interrogatorio sei libero di parlare. Attento, però, sono sempre in agguato. >

< Ora che Izumi mi ha illuminato sulla tua affermazione posso chiudere. Ci vediamo domani. Ti aspetto davanti casa tua alla 7.30? >

< Certamente. Buonanotte! >

< Sogni d’oro Hika-chan! > le dice Takeru prima di attaccare

Izumi e Yukino guardano l’amica dicendo maliziosamente:

< Da quando in qua ti chiama Hika-chan? >

La ragazza, rossa per l’imbarazzo, risponde:

< Da quando siamo amici! ‘Notte raga! >

< Buonanotte > rispondono le due amiche coricandosi.

 

 

Allora? Spero che qualcuno sia rimasto vivo...

Ringraziamenti:

Yukki-chan: Grazie! ^///^ (Shia arrosisce, cosa incredibile! N.d.Izumi)(Nel prox capitolo Izumi morirà... *.* N.d.Shia)(Shia lo sai che sei la migliore scrittrice del mondo? N.d.Izumi)(^^ Izumi a cuccia! N.d.Shia) ehm, ok, intermezzo demente a parte,  spero che ti sia piaciuto questo capitolo... Sinceramente ci tengo molto. Se fa schifo, dillo! Io non mi offendo! (Ti ammazzo e basta!)(Dai, scherzavo! XP)

NEL PROSSIMO CAPITOLO: Ci saranno entusiasmanti novità per i nostri amici che metteranno un po' in confusione tutti e non solo in confusione... Inoltre scoprirete qualcosa di più su Matt (Ricordate l'amico di Takeru? Ecco, lui). Qualche recensione in più e magari la prox volta potrei anche fare aggiornamento doppio... Cercherò di postare il prossimo capitolo il prima possibile (Ho miliardi di idee in testa e devo fare ordine, scusatemi)

A presto! Baci Shia ^^
P.S. Mi raccomando, R-E-C-E-N-S-I-T-E!!!!! è.é

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7

                                                                                                Capitolo 7

 

Ta-dan! Aggiornamento! Strano ma vero, la vostra cara Shia ha deciso di aggiornare... il motivo di tutto ciò? Oggi compie gli anni! Shia ora ha 15 anni, anche se il cervello resta sempre quello di una da sette.

Tralasciando, ribadisco che se non recensite non aggiorno, quindi se volete che aggiorni recensite (magari anche con gli auguri di compleanno, visto che non se ne è ricordato quasi nessuno ç.ç). Ho messo due capitolo in uno (si vede che è più lungo del solito, no?) perchè oggi sono buona... Vedete di recensire, ok?!

Questo capitolo non è un granchè, rileggendolo mi sembra di avreli fatti un po' scemi i personaggi, ma non sapevo come altro fare... Vi lascio al capitolo, va'!

 

Era quasi ora di pranzo e Hikari e Takeru stanno ascoltando la lezione di giapponese con insolita attenzione. Anche gli altri compagni stanno ascoltando con interesse la professoressa Yagami, anche se l’argomento che stava esponendo non rientrava certamente con la lezione di giapponese. Infatti:

< Ragazzi, vi annuncio che, dopo molte discussioni, il corpo insegnanti ha deciso di far partecipare alcune classi, con l’aggiunta di alunni estranei ad esse, ad un progetto di intercultura con l’America. Degli studenti americani si trasferiranno qui a Tokyo per due settimane, inoltre alcuni di essi hanno ricevuto una borsa di studio e resteranno nel nostro paese per tutto l’anno scolastico. Il prossimo anno alcuni studenti giapponesi della nostra scuola potranno fare la stessa cosa. Tra queste classi, la vostra è stata scelta per accogliere alcuni degli studenti americani che arriveranno in Giappone tra un mese. Per questo motivo, è indetta una riunione domani sera presso la nostra scuola per decidere chi di voi ospiterà gli studenti americani. Spero che collaboriate a questo progetto in maniera eccellente ed aiuterete i nuovi arrivati, accogliendoli nel migliore dei modi >

In quel momento suona la campanella di inizio pranzo e i ragazzi si avviano verso il giardino, luogo adatto per pranzare in primavera. Hikari è felicissima di questo scambio, un buon modo per fare nuove conoscenze e imparare meglio l’inglese.

< Adesso che ci penso, Take, il tuo amico Matt non è americano? Sarebbe bello se lui fosse tra uno dei partecipanti allo scambio! Sai in quale scuola va? In teoria dovrei trovare in internet il sito della scuola per vedere se fanno parte dello scambio e guardare l’eventuale lista dei partecipanti… >

< Frena l’entusiasmo Hika-chan! Ci sarà una possibilità su un miliardo che Matt capiti proprio qui… Aspetta un secondo! – esclama ad un tratto Takeru sconvolto – Matt mi aveva parlato di un progetto di scambio… >

< E SE MAGARI FOSSE LO STESSO? > esclamano in coro i due amici, facendo voltare qualche testa verso di loro

Hikari, con un sorriso enorme, dice all’amico:

< Vieni con me nell’aula di informatica, durante l’ora di pranzo gli studenti la possono usare liberamente. Andiamo sul sito della scuola con la quale faremo lo scambio e guardiamo se Matt è iscritto a quella scuola, in caso affermativo controlliamo la sua presenza sulla lista degli studenti partecipanti. Muoviti! > e lo prende per mano trascinandolo verso l’aula informatica della scuola.

< Bene, non c’è anima viva. Meglio così, quello che probabilmente farò non è del tutto legale… > continua a parlare Hikari, purtroppo per lei il suo amico non la sta ascoltando.

< Allora, ti ricordi per caso il nome della scuola? Se non lo ricordi controllo, è solo che ci vuole più tempo… > continua a parlare mentre i tasti scivolando veloci sulla tastiera

si volta verso il ragazzo che non dà segno di rispondere.

< Takeru, io mi faccio anche in duemila per gli amici, ma vorrei anche tu mostrassi un po’ di entusiasmo e cose simili… MA MI ASCOLTI?! > urla infine, offesa dal comportamento di Takeru.

Il ragazzo, dopo l’urlo di Hikari, si desta dal suo stato di semi-trans e la guarda interrogativamente:

< Cos’hai detto? >

< Che io ti sto aiutando e tu non dimostri il minimo interesse per la cosa! > e detto questo esce dall’aula e si avvia verso le amiche arrabbiata per comportamento di Takeru.

< Ciao a tutti > fa con voce atona sedendosi a fianco di Kanata con fare imbronciato.

Tutti la guardano perplessi, e Izumi le chiede:

< Come mai senza il fidanzatino? >

< L’ho mollato nella sala informatica, se vuole sapere qualcosa di più faccia da solo! >

< Ma come – esclamano tutti – eravate fidanzati?! >

< Ma cosa vi salta in testa?! Eravamo in aula informatica e me ne sono andata, ma che avete capito? > sbotta Hikari arrabbiata

< E cosa ci facevi in aula informatica? > le chiede Yukino con curiosità

< Una storia troppo lunga che non ho la minima voglia di raccontare. Buon appetito > risponde con voce atona

Tutti si guardano con fare interrogativo, imitando poi l’amica. Takeru non si fa vedere per tutto il pranzo e quando Hikari entra in aula lo trova già seduto che legge con attenzione gli appunti. Lei non dà segno di vederlo e si siede al suo posto con disinvoltura. Lui si avvicina e le lancia un biglietto. La ragazza lo prende e lo legge, Takeru le scrive : “ Mi dispiace per prima, devo parlarti di una cosa molto importante, dopo capirai… ti prego ti aspetto in aula informatica alla fine delle lezioni. Take “. Hikari sta per appallottolare il biglietto e fare canestro nel cestino, ma poi pensa “Magari è veramente dispiaciuto e continuando a fare l’offesa non miglioro di certo la situazione… meglio mettere da parte l’orgoglio e sentire quello che ha da dire.”.

Alla fine delle lezioni, con molta calma, va nell’aula di informatica dove Takeru la stava aspettando. Infatti, appena entra, lo vede seduto su una sedia che guarda fuori dalla finestra.

< Allora – gli chiede Hikari – cosa mi devi dire? >

Takeru si gira e la guarda con occhi tristi, i ricordi dolorosi non smettono mai di lacerarti il cuore:

< Vedi Hika-chan, da piccolo i miei genitori hanno deciso di trasferirsi in America. Io e mio fratello, ovviamente, siamo andati con loro. Poi divorziarono e io tornai in Giappone con mia madre mentre mio fratello rimase in America con mio padre. Mio fratello è Matt, il mio migliore amico. In America tutti lo chiamavano Matt anche se il suo nome è Yamato. Ora lui tra un mese ha la possibilità di venire qui e io sono da una parte felicissimo e dall’altra agitato, paura che lui non si comporti più come prima, che sia cambiato, paura di non riconoscere più mio fratello! >

Hikari, con le lacrime agli occhi, gli si avvicina e lo abbraccia dicendogli:

< Tranquillo Take, andrà tutto bene. Ora, invece, dobbiamo pensare ad un modo per far andare tuo fratello in una famiglia dove non avrai problemi ad andarlo a trovare e raccontare tutto… >

< Mio padre non vuole assolutamente che lui venga da noi… cha posso fare? > domanda lui con voce triste

< Io una soluzione ce l’avrei… >

< Spara Hika! Sei la mia ancora di salvezza! >

< Potrebbe venire a casa mia! Tu potrai venire quante volte vorrai e nessuno darà fastidio a tuo fratello! Che ne dici? Così almeno avrai un buon motivo di venire a casa mia senza che ogni volta quelle due arpie che dicono di essere le mie migliori amiche ti facciano il terzo grado con processo a intenzione… > risponde la ragazza contenta di aver aiutato l’amico.

< Hika ti adoro! Grazie di cuore! Per sdebitarmi… studi con me grammatica! > esclama scherzosamente il ragazzo, che ha finalmente ritrovato il buon umore

< Vade retro! Vuoi farmi diventare pazza?! Non ci penso nemmeno! Mai e poi mai! Meglio la morte! Tralasciando, vieni con me a mangiare un gelato? Ti prego… > dice infine Hikari supplicante

< D’accordo! Ma ti conviene sbrigarti… chi arriva per ultimo paga pegno! > esclama Takeru schizzando fuori dall’aula

< Cattivo! Non puoi lasciare indietro una dolce donzella indifesa! Takeru Ishida! Questa me la paghi cara! > e gli corre dietro.

Nell’ombra qualcuno ha appena assistito alla scena con soddisfazione:

< Ora, cara Hikari, so come prenderti. Niente e nessuno riuscirà a fermarmi! Hai abbassato troppo presto la guardia e ora ne pagherai le conseguenze… Ah! Ah! Ah!> dice con soddisfazione la persona nascosta nell’ombra

< Sarai mia… > conclude poi prima di dileguarsi

 

Hikari sta camminando su e giù per la stanza nervosa a causa della riunione che si sarebbe svolta tra poco meno di due ore nel suo liceo. E’ veramente agitata. “E se qualcosa va storto? Se Yamato non viene assegnato a noi e va da un altro studente? Devo pensare ad un piano alternativo per fare in modo che, qualsiasi cosa accada lui venga qui. MA COME?!” e finito di fare il suo ragionamento si butta a peso morto su letto più vicino a lei. In quel momento bussano alla porta della sua camera. “Chi sarà mai? Umi e Yu entrano semplicemente senza tante cerimonie come tutto il resto della famiglia… Bah, vediamo!” e si alza per aprire la porta.

< Ciao Hika-chan! > la saluta un ragazzo

Hikari osserva il ragazzo con perplessità, poi accende la luce della stanza e riconosce Takeru.

< Ciao Take! Entra! > gli risponde con un sorriso

< Tua madre mi ha dato una lettera indirizzata a te. Tieni > dice porgendole una busta.

La busta in questione è grande e di colore azzurrino. La ragazza la apre curiosamente e all’interno trova due fogli e un cd. Comincia a leggere il foglio con sempre maggiore curiosità. Esso dice: “Cara Hikari, so che hai interesse a farti affidare come ospite lo studente americano Yamato Ishida, partecipante al progetto di intercultura America-Giappone. Per questo motivo ho deciso di aiutarti. Se inserirai il cd allegato in un qualsiasi computer della scuola esso abbinerà lo studente americano a tua sorella. Dopo aver inserito il cd segui le istruzioni che ti inserito, poi estrailo e spezzalo, dopodichè buttalo nel cestino dell’aula magna. In questo modo nessuno saprà mai quello che hai fatto con il mio aiuto. Spero di averti resa felice. Un tuo ammiratore segreto”. La ragazza guarda incredula la lettera e il cd, finalmente aveva trovato la soluzione al suo problema!

< Hika, posso sapere di chi è? > le chiede Takeru curioso

Lei lo guarda con le lacrime agli occhi dalla gioia e risponde:

< Take ho trovato il modo per attuare il nostro piano! >

< Davvero?!?!?!?! > dice il ragazzo euforico

< Il mittente di questa lettera mi ha dato il modo di aiutarti. Ma ho bisogno del tuo aiuto, penso di dover coinvolgere anche Umi e Yu, ho bisogno del loro aiuto. Non spiegherò loro il motivo preciso del piano ma ho bisogno di loro. Abbiamo fatto spesso cose del genere, quindi posso lavorare velocemente, efficacemente e senza lasciare tracce. - risponde lei seria – Ci stai? Senza di loro io non posso fare niente>

Il ragazzo la guarda perplesso, “Di Hikari mi fido ma non vorrei che nascessero sospetti… ma d’altro canto è la mia unica possibilità certa che Yama vada da lei. E avrò anche le possibilità di vederla più spesso… ma sì, buttiamoci! “

< D’accordo, ma voglio aiutarti anch’io in qualche modo > esclama infine lui

< Molto bene. Chiamo Umi e Yu e prepariamo il piano. > detto questo la ragazza afferra il cellulare, che si trovava sopra la scrivania, e compone un numero.

< Yu, ciao, sono Hika. Potete venire a casa mia per una bella manomissione informatica? Si, dopo ti spiego. Vi aspetto. Uff! – esclama dopo aver sentito la squillante voce di Izumi chiederle se ci fosse immischiato anche Takeru – Umi sei paranoica! Si c’è. Contenta? > stacca il cellulare dall’orecchio e lo posa sul tavolo, mentre Izumi continua a parlare credendo di avere l’attenzione dell’amica, Hikari si rivolge a Takeru con sguardo afflitto:

< Mi dispiace, quando Umi inizia nessuno la ferma più… probabilmente quando arriverà qui smetterà di vaneggiare e si concentrerà sul piano… si spera. Altrimenti penso che dovremmo ricorrere al tuo aiuto in maniera più ingente, se per te va bene. >

< Nessun problema Hika! > le risponde Takeru rassicurante

Dopo qualche minuto le due gemelle entrano nella stanza dell’amica, la quale, nel frattempo, ha ingannato il tempo fino ad ora leggendo un libro commentando contemporaneamente con Takeru su alcune decisioni dei loro insegnati.

< Ci dispiace di aver interrotto i due piccioncini ma ci avete chiamato voi…. > dice Izumi ma naturalmente non riesce a finire la frase perché Hikari le lancia un cuscino in piena faccia.

< Ma… > prova a dire, purtroppo anche questa volta viene bloccata

< Niente ma Umi, stai diventando ossessiva! > le dice la sorella visibilmente scocciata

< E va bene, scusatemi. Ora ci dite che facciamo stasera di bello? > si scusa lei

Takeru guarda Hikari con severità, per ricordarle di non dire più dello stretto indispensabile, e lei espone alle amiche il piano:

< Ho incontrato un ragazzo in rete e, facendola breve, parteciperà al progetto di scambio. Così volevo venisse da me. Siccome ha dei problemi particolari, ho pensato bene di fargli un favore facendo in modo di capitare mio ospite. Qui mi ha inviato un modo per truccare le combinazioni in modo che, in qualunque caso, lui venga assegnato a me. Anche Takeru è in contatto con questo ragazzo e, visto che sono molto amici, ha deciso di darci una mano. Ora vi espongo il piano d’azione e ci suddividiamo i compiti… > e così inizia a esporre il piano.

 

Hikari si sta preparando nella sua stanza per andare alla riunione. La ragazza è molto tesa anche se, prima, con i suoi amici non l’ha voluto far vedere. Sanno tutti che se vengono scoperti si cacciano in un grosso guaio. Izumi e Yukino hanno fatto finta di crede alla storiella dell’amico di internet, ma hanno capito che sotto c’era qualcos’altro, e che in questo qualcos’altro c’entra Takeru, molto anche. Hanno deciso di rispettare la decisione dell’amica sapendo che è stato necessario.

 

Allora? E' un orrore, vero? Tranquilli, non mi offendo se me lo dite... Magari se recensite e non vi piace datemi qualche consiglio per metterlo a posto, ne sarei più che felice.

Non ci sono ringraziamenti perchè nessuno dei 7 che ha letto ha recensito ç.ç Fate uno sforzo per il mio compleanno, onegai...

ANTICIPAZIONI: Il gruppo alle prese con lo svolgimento del piano... Mi ci sono ingegnata moltissimo e credo che sia moolto più bello di questo. Ah già, Takeru farà una figuraccia...

Se recensite, penso che potrei postare l'ottavo capitolo a Natale.

Al prossimo capitolo! Baci Shia ^^

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


capitolo 8

Capitolo 8

 

Buon Natale a tutti! La vostra amatissima (l'importante è crederci) Shia è mooolto buona e ha deciso di aggiornare oggi come avevo detto la settimana scorsa anche se non avete recensito. Questo capitolo mi ha dato molti problemi, poichè non sapevo come fare la parte di azione (che non è il mio forte) ma alla fine me la sono cavata ^o^. Che dire? Buona lettura!

 

Scuola superiore di Odaiba. Nell’atrio e nel giardino della scuola ci sono molti genitori e studenti che chiacchierano in attesa della riunione sullo scambio America-Giappone che avverrà tra meno di un mese. Takeru è con la madre in giardino che aspetta Hikari, Yukino e Izumi. Ad un tratto nota una ragazza appoggiata con la schiena al muro della scuola e sembra cercare qualcuno. La ragazza assomiglia molto a Hikari, anzi è Hikari! Il ragazzo si stacca dalla madre e si avvicina alla ragazza e le chiede:

< Mi stavi cercando? >

La ragazza si gira verso Takeru e lo guarda con aria interrogativa

< Ci conosciamo? >

Takeru la fissa perplesso e le risponde:

< Hika sono Takeru, ricordi? Il tuo compagno di classe? >

La ragazza lo guarda strano e poi sbuffa sonoramente. Takeru la guarda perplesso e lei, dopo aver visto lo sguardo sgomento, gli dice:

< Temo di non essere la persona che tu cerchi. Sono la sorella maggiore di Hikari e mi chiamo Sakurako. Vedi di non scambiarmi più per lei >

Dopo averla guardata con attenzione, il ragazzo nota il diverso colore degli occhi e un caratteraccio decisamente diversi da quelli della sua amica.

< Mi dispiace Yutari-san. Non avevo intenzione di disturbarti >

< Mi stavi cercando? > esclama una voce femminile alle spalle di Takeru

Lui si gira e saluta Hikari:

< Hikari! Ti stavo aspettando >

< Dovresti imparare ad essere in orario. Oltre a dire ai tuoi amici che hai una sorella che ti somiglia molto, almeno non fanno una brutta figura > dice Sakurako alla sorella

< Mi dispiace onee-sama. Non accadrà più > risponde Hikari con una sottile nota di sarcasmo

< Vieni > dice poi a Takeru portandolo via con lei

I due entrano nella scuola e si dirigono furtivamente verso l’aula di informatica, pronti a mettere in atto il piano che avevano programmato.

La ragazza fa uno squillo sul cellulare alle amiche, già all’interno dell’aula di informatica, per avvisarle del loro arrivo. Il cellulare della ragazza squilla a sua volta e i due entrano.

< La maga dell’informatica è arrivata per risolvere i vostri problemi! > esclama Hikari con un sorriso per sciogliere la tensione

Tutti la guardano con derisione e Izumi esclama:

< Abbiamo un’amica veramente modesta! E poi tu non devi fare molto: solo inserire quel cd e inserire qualche password… >

< Uffa! Il lavoro sporco lo faccio io comunque! Avete preparato tutto come previsto? > dice poi in tono serio

< Tutto ok, basta solo inserire il cd al momento giusto ed entrare nel server quando è il momento. Ora noi andiamo. Ti copriamo le spalle > le dice Yukino

< Ok, a dopo! > risponde la ragazza con enfasi guardando uscire gli amici

Appena si chiude la porta si volta verso il pc ed esclama:

< E ora… che l’operazione change abbia inizio! >

 

Genitori e studenti sono radunati nell’aula magna della scuola. Entra il preside con il corpo insegnanti e tutto tace. Il preside inizia il suo discorso:

< Buonasera a tutti. Come sarete già stati informati la nostra scuola parteciperà ad un progetto intercultura con l’America. Alcune classi si trasferiranno nel nostro paese per due settimane mentre alcuni studenti rimarranno qui fino alla fine della scuola grazie ad una borsa di studio. Ora esporremo l’iniziativa in modo più approfondito e raccoglieremo i nomi delle famiglie che sono disposte ad ospitare questi ragazzi. >

Dopo un’ora e mezza gli insegnati hanno esposto il progetto e risposto a tutte le domande dei genitori, si stanno raccogliendo gli ultimi dati per assegnare ad ogni ragazzo una famiglia:

< E con Yukisaga abbiamo finito. Ora assegneremo ad ogni alunno un ragazzo con un programma che abbinerà a caso due studenti. Bene… ma che succede? >

La corrente salta e l’intera scuola resta al buio.

In un’altra ala della scuola una figura sorride soddisfatta e dice al suo interlocutore tramite walkie talkie:

< Umi, dì a Hika di muoversi. Non posso stare qui ancora per molto e devo ridare la corrente al primo piano. Chiedi anche a Takeru cosa pensano di fare i professori. Fa’ in fretta!!! >

< Agli ordini capitano! Ho capito che è rischioso, ma calma! Passo e chiudo, per ora. Sta’ attenta! > le risponde Izumi

Intanto nella sala informatica una ragazza sta lavorando su un computer con fare attento e veloce. La dita battono la tastiera velocemente e gli occhi guardano lo schermo con ansia.

“Ce la devo fare! Forza computer, non mollare. Carica questo virus e sbrigati… muoviti accidenti!”

Si vede che è preoccupata.

< Ah – esclama all’improvviso, prendendo poi dalla tasca un walkie talkie – si? >

< Hika, sono Umi. – le dice dall’altra parte dell’apparecchio l’amica- Ho appena sentito Yu. Ha detto di far presto, non può star lì ancora per molto. Potrebbe essere scoperta. Quanto ti manca? >

Hikari guarda con attenzione il monitor poi, ad un tratto, il suo viso si illumina e risponde all’amica:

< Missione compiuta. Passo e chiudo! >

Dopodichè la ragazza estrae dal pc un cd e se lo mette in tasca. Poi esce di corsa dall’aula senza fare rumore e si chiude la porta dell’aula di informatica alle spalle… subito dopo la luce riappare nel primo piano della scuola.

 

Allora? Penso sia stato scritto meglio del precedente. Non ho nessuno da ringraziare perchè nessuno recensisce (su Harry Potter fanno a gara a chi recensisce di più, qui è un miracolo avere una minuscola recensione... le ingiustizie della vita T.T) quindi passiamo direttamente alle anticipazioni

ANTICIPAZIONI: Sakurako non è molto entisiasta del suo nuovo compagno (Yamato ha un anno in più di Hikari e Takeru, quindi Hika ha pensato di affibbiarlo alla sorella) e Izumi si scopre infatuata di qualcuno...

Il prossimo aggiornamento è ignoto anche alla sottoscritta, quindi pazientate e sarete ripagati (sopratutto con una piccola recensione potrei fare miracoli). Vi auguro ancora Buon Natale

Al prossimo capitolo! Baci Shia ^^


12/02/2007 La storia sarà riscritta, poichè ho scritto innanzitutto alcune cavolate e sto inventando altre cose che, per inserirle, devo modificare altre. Non ci saranno grandi sconvolgimenti, state tranquilli! ^^ Per almeno due settimane non potrò lavorarci, sia perchè sono in vacanza sia perchè il mio pc deve essere sistemato. Mi dispiace tantissimo, aggiorno poche volte e ora mi ritrovo a risitemare per l'ennesima volta la fic. Spero che la nuova stesura sia apprezzata... Per favore, niente pacchi bomba! XD
A presto! Shia ^^

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