Il mio sogno sei tu

di shelly2010
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo ***
Capitolo 2: *** La festa della Vigilia di Natale ***
Capitolo 3: *** L'inizio di una nuova amicizia? ***
Capitolo 4: *** Confidenze ***
Capitolo 5: *** Primo batticuore ***
Capitolo 6: *** Sentimenti nascosti ***
Capitolo 7: *** Un ritorno improvviso ***
Capitolo 8: *** Ti amo ***
Capitolo 9: *** Una giornata insieme ***
Capitolo 10: *** Il compleanno di Bunny ***
Capitolo 11: *** Una notizia sconvolgente ***
Capitolo 12: *** Punto d'incontro ***
Capitolo 13: *** Il piano di Marta ***
Capitolo 14: *** Sorpresa a Parigi ***
Capitolo 15: *** Il compleanno di Seiya ***
Capitolo 16: *** La fine del sogno? ***
Capitolo 17: *** Corsa contro il tempo ***
Capitolo 18: *** Gli ultimi giorni a Parigi ***
Capitolo 19: *** Il Festival della Musica ***
Capitolo 20: *** Ti sposerò perché... ***
Capitolo 21: *** Quando il sogno diventa realtà ***



Capitolo 1
*** L'arrivo ***


Per cominciare, volevo chiedere scusa a tutte le persone che avevano letto e recensito la precedente versione di questa storia, nonché chi l'aveva inserita tra le preferite e seguite.
Purtroppo, rileggendola mi sono resa conto che mi era un po' "sfuggita di mano" e non descriveva quello che pensavo in realtà all'inizio. Perciò ho deciso di riscriverla, perché non sarei comunque riuscita a proseguire con la storia.
Spero che vogliate comunque seguirmi, e che mi facciate sapere i vostri pareri!
Un abbraccio
Shelly

 

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Capitolo 1   -   L'arrivo


L’aeroporto era piuttosto affollato quel giorno. D’altronde era l’antivigilia di Natale e la maggior parte delle persone presenti era in partenza per le proprie vacanze natalizie, probabilmente diretta verso qualche località esotica.
Bunny si trovava lì in attesa dell’arrivo di Marta, una delle sue quattro migliori amiche, che quel giorno sarebbe tornata dagli Stati Uniti, dove aveva girato il suo ultimo film. Adesso le riprese erano terminate, e lei rientrava finalmente a casa. Guardò verso il tabellone che indicava i prossimi arrivi, ma l’aereo dell’amica non risultava ancora. Si accomodò meglio sulla panchina dove era seduta, avvolgendosi nel cappotto per ripararsi dal freddo, e iniziò a pensare.

L’amicizia che la legava alle sue amiche risaliva dal tempo delle elementari: frequentavano la stessa classe e si erano conosciute proprio il primo giorno di scuola; nonostante avessero caratteri differenti l’una dall’altra, legarono subito e con il passare degli anni la loro amicizia divenne sempre più profonda, tanto da considerarsi delle “sorelle nell’anima”. Facevano sempre tutto insieme, ed erano talmente inseparabili che persino sua mamma aveva finito per affezionarsi talmente tanto a quelle ragazze da considerarle quasi figlie sue. Anche adesso che, finito il liceo, ognuna aveva intrapreso la propria strada, trovavano sempre il modo di tenersi in contatto e di frequentarsi.
Rea era la saggia del gruppo, un porto sicuro per le sue amiche, quando quest’ultime avevano qualche problema: aveva lunghi capelli neri, portati quasi esclusivamente sciolti, e occhi del medesimo colore. Al termine della scuola aveva trovato lavoro come impiegata in una multinazionale, dove tuttora lavorava. Lì aveva incontrato Yuri, un suo collega, che con discrezione aveva iniziato a corteggiarla, fino a farla capitolare. Erano ormai due anni che stavano insieme, e recentemente la sua amica le aveva confidato che stavano progettando di andare a convivere.
Morea era la più irascibile, ma nello stesso tempo era anche quella che spesso svolgeva il ruolo di paciere quando scoppiava qualche litigio all’interno del gruppo: era la più alta di loro, aveva i capelli castani leggermente mossi, che portava quasi sempre legati in una coda di cavallo alta, e gli occhi erano di un bel colore verde. Era sposata ormai da un anno con il suo fidanzato storico, Moran, che aveva conosciuto proprio grazie a Bunny; con il marito aveva rilevato un locale del centro, trasformandolo in un bar pasticceria, che in poco tempo aveva acquistato parecchia clientela. Ovviamente il “Crown” (così avevano chiamato il locale) era diventato il punto di ritrovo fisso di quel gruppo di amici.
Amy era la secchiona: quante volte durante il liceo erano andate tutte quante a casa sua a studiare per un compito in classe! Se Bunny era riuscita ad arrivare alla maturità senza “incidenti di percorso” era proprio grazie alla sua amica, che l’aveva molto aiutata negli studi, soprattutto in matematica, che era da sempre la sua spina nel fianco. Era molto carina e semplice e non indossava nulla che attirasse l’attenzione su di sè: aveva i capelli blu tagliati a caschetto e gli occhi del medesimo colore. Amy era l’unica del gruppo ad essersi iscritta all’università: frequentava la facoltà di medicina, ottenendo ottimi risultati. Spesso doveva partire per la Germania, dove si trovava una clinica associata a quella dove svolgeva il suo tirocinio, ma anche se era oberata da impegni universitari, trovava sempre tempo per le sue amiche-sorelle.
Marta era la gemella separata alla nascita di Bunny, l’amica che forse preferiva un po’ di più rispetto alle altre. Anche di aspetto si assomigliavano molto: entrambe erano bionde con bellissimi occhi azzurro cielo, anche se l’amica portava i suoi lunghi capelli legati in un fiocco, che cambiava in base al vestito che indossava. Marta era una vera forza della natura, che aveva sempre voglia di divertirsi e mai di studiare (Bunny aveva spesso marinato i pomeriggi di studio a casa di Amy proprio con lei, girovagando per negozi e commentando i ragazzi che incontravano). Sin da piccola sognava di entrare un giorno nel mondo dello spettacolo e, finito il liceo, aveva iniziato a partecipare a un provino dietro l’altro, fino a quando non era riuscita ad ottenere una piccola parte in una sit-com. Da allora di strada ne aveva fatta tanta, e ormai era considerata una delle migliori attrici emergenti del Paese.
E infine c’era Bunny, che era considerata la sognatrice del gruppo, con i tutti i suoi sogni romantici sul grande amore. Sin da bambina il suo chiodo fisso era quello di incontrare il principe azzurro che, in groppa al suo cavallo bianco, l’avrebbe portata nel suo castello incantato, proprio come accadeva a quelle belle principesse addormentate, protagoniste delle favole che sua mamma le raccontava tutte le sere prima di andare a dormire. Anche la professione che aveva intrapreso rispecchiava in pieno il suo romanticismo: gestiva con successo un negozio di abiti da sposa, e tutti i giorni consigliava ragazze agitatissime su come rendere memorabile il giorno più bello della loro vita. Non a caso, nella vetrina centrale del suo negozio capeggiava in bella mostra un abito da sogno, che ben poche ragazze avrebbero potuto permettersi: taglio a sirena, senza spalline, ricamato con dei piccoli cristalli che creavano una luce particolare a ogni passo compiuto dalla sposa; per quel vestito non era previsto né il velo, né il capello, ma un’elegante coroncina, molto simile a quelle portate dalle principesse delle favole.
- Chissà se prima o poi mi sposerò! – si chiese, un po’ sconsolata.
Nella sua vita Bunny si era innamorata seriamente soltanto una volta. Durante il periodo centrale delle superiori (intorno ai 16-17 anni), aveva avuto un ragazzo: si chiamava Marzio ed era più grande di lei. Frequentava l’università con ottimi risultati, tanto da fargli guadagnare una borsa di studio per l’Inghilterra. Il giorno in cui le aveva comunicato la sua partenza, lei si era disperata e all’aeroporto gli aveva promesso che lo avrebbe aspettato per sempre. All’inizio si erano sentiti e scritti lettere tutti i giorni; poi, pian piano, i contatti si erano diradati, e al suo ritorno lui le aveva confessato di aver conosciuto un’altra ragazza e di essersi innamorato di lei. Per Bunny all’inizio non era stato semplice, ed era arrivata persino ad odiarlo, lei che trovava sempre del buono in tutti; con il tempo, però, aveva capito che la loro storia non era destinata a durare, visto anche le enormi diversità di opinioni che avevano su tutto, e iniziò a trattarlo più civilmente. Alla fine lui era ripartito per raggiungere la ragazza che aveva lasciato a Londra, e non avendolo più sotto gli occhi, era stato più facile per lei dimenticarlo.
In realtà, prima di Marzio, Bunny aveva avuto una cottarella per Moran: con i suoi capelli biondi e i modi gentili, le sembrava veramente il principe azzurro dei suoi sogni. Lei lo aveva conosciuto per caso un pomeriggio, quando si era fermata nella gelateria dove il ragazzo lavorava per comprare un gelato. Da allora quella era diventata la sua gelateria preferita, e ci trascinava anche le sue amiche: fu così che assistette al primo incontro tra il ragazzo e Morea, e fu la prima ad accorgersi che quei due provavano qualcosa l’uno per l’altra. Aveva deciso, a quel punto, di mettersi da parte, scoprendo tra l’altro di non essere poi così dispiaciuta, segno che la sua era soltanto un’infatuazione passeggera.
Per le questioni di cuore, comunque, l’imbattibile era Marta: la sua amica aveva sempre collezionato ragazzi, proprio come una ragazza normale in genere colleziona borse o scarpe, soprattutto adesso che frequentava il mondo dello spettacolo e aveva l’occasione di conoscere tutti quei personaggi famosi che prima vedeva soltanto al cinema o in televisione. Anche attualmente era fidanzata: quando aveva telefonato a Bunny per chiederle di andarla a prendere in aeroporto, le aveva confidato che ultimamente faceva coppia fissa con uno dei Three Lights, senza però specificare chi dei tre fosse il suo ragazzo.
I Three Lights erano un gruppo musicale che negli ultimi anni aveva ottenuto un discreto successo, soprattutto fra le donne, visto che oltre ad essere bravi erano anche tre bellissimi ragazzi: Seiya, il cantante, era quello più corteggiato e aveva capelli neri e occhi blu scuro; Yaten, il chitarrista, aveva capelli color argento e occhi verdi da gatto; infine Taiki, il tastierista, aveva occhi e capelli castani. I tre erano fratelli: Taiki era il maggiore, mentre Seiya era il minore; da quanto Bunny aveva capito, Marta aveva conosciuto il suo nuovo ragazzo sul set, perché proprio i Three Lights erano stati ingaggiati per cantare la colonna sonora del film.
- Chissà chi dei tre è il suo ragazzo! – stava pensando Bunny in quel momento. – L’affascinante Seya, il misterioso Taiki, o il distaccato Yaten? – con la mente, però, scartò l’ipotesi che fosse quest’ultimo: Marta era una ragazza così gioiosa e piena di vita, e non riusciva proprio a immaginarla insieme a quel ghiacciolo! Era più probabile che il suo nuovo fidanzato fosse Seiya, che tra l’altro come tipo assomigliava moltissimo a tutti gli ex della sua amica.

Ad un certo punto, Bunny venne distolta dai suoi pensieri dall’altoparlante che annunciava l’atterraggio dell’aereo di Marta. Si alzò quindi dalla panchina, mettendosi in piedi per farsi notare dalla sua amica.
Passarono dieci minuti, quando alla fine Bunny vide comparire la sua amica, accompagnata da tre bellissimi ragazzi: al telefono le aveva preannunciato che quel giorno le avrebbe presentato il suo nuovo fidanzato, ma non aveva specificato che insieme a loro ci sarebbero stati anche i fratelli del ragazzo! La comitiva fu subito accerchiata dai fans che, riconosciutili, cercavano di ottenere autografi o di scattare foto ricordo. Quando però Marta si accorse della presenza della sua amica, abbandonò tutto e tutti e le corse incontro, abbracciandola stretta stretta per la felicità.
- Bunnyyyyyy!!!!! Come sono contenta di rivederti! – esclamò.
- Anch’io Marta, tantissimo!... Però, se non allenti un po’ la presa, fra non molto morirò soffocata – le rispose Bunny.
- Ahahahahah! Hai ragione, ma sai come sono fatta: non riesco mai a controllare il mio entusiasmo!
Intanto i tre ragazzi avevano assistito a tutta la scena e guardavano incuriositi la bionda ragazza con una buffa acconciatura che stava parlando con Marta. Lentamente si avvicinarono a loro.
- Ah, eccovi qua! – disse Marta. - Bunny ti presento i Three Lights; ragazzi vi presento Bunny. Lei è una delle quattro amiche di cui vi ho tanto parlato… anche se con Bunny c’è un rapporto ancora più speciale – continuò, guardando teneramente l’amica, che le sorrise dolcemente. – Lei per me è come se fosse la gemella che mi è stata tolta alla nascita!
Bunny, rossa pomodoro per l’imbarazzo e l’emozione di trovarsi davanti quei tre bellissimi ragazzi, li guardò facendo un timido sorriso. Poi, come sempre le accadeva, la sua timidezza prese il sopravvento, facendole fare una pessima figura: cercando di fare la disinvolta, si rivolse a Seya e, porgendogli la mano, gli disse: - Piacere, sono proprio contenta di conoscerti! Marta mi ha tanto parlato di te!
Seiya sembrava non capire, e la guardava sbigottito, senza muovere un muscolo.
Fu Marta che, capendo l’equivoco, prese in mano la situazione: - Ma Bunny! Non è Seya ad essere il mio ragazzo! Io sto con Yaten! – le precisò.
In quel momento Bunny avrebbe tanto voluto che una voragine si aprisse nel terreno e la inghiottisse, tanta era la sua vergogna. Non aveva più il coraggio di guardare in faccia quei ragazzi.
Quando capì tutto, Seiya si mise a ridere, ma poi disse dolcemente: - Mi dispiace molto per l’equivoco, ma anche se Marta è una ragazza fantastica, non arriverei mai a rubare la fidanzata a mio fratello!
Per togliere dall’imbarazzo la sua amica, Marta le chiede come stavano le altre.
- Stanno benone! Non vedono l’ora di rivederti! Dobbiamo assolutamente organizzare una delle nostre serate a base di gelato e schifezze varie per aggiornarci a vicenda su tutto! – le rispose Bunny. Poi, come se le fosse venuta in mente qualcosa all’improvviso, aggiunse: - Quando ha saputo del tuo ritorno, mia mamma mi ha raccomandato di ricordarti della sua tradizionale festa della Vigilia di Natale! Lo sai quanto ci tiene, e se non verrai si offenderà a morte!
- Ma è ovvio che non mancherò! Anzi… ragazzi, dovreste venire anche voi! Le feste della Vigilia di Natale della mamma di Bunny sono spettacolari e aperte a tutti gli amici! Vedrete, ci divertiremo un sacco! – disse Marta.
- Ha ragione Marta: è scontato che siete invitati anche voi! Sempre che non abbiate altri impegni presi in precedenza, si intende! – disse educatamente Bunny. I tre ragazzi si guardarono: per la sera successiva non avevano altri impegni, quindi decisero di accettare l’invito di quella buffa ragazza. Poi presero a seguire le due amiche che, tenendosi a braccetto, chiacchieravano allegramente e si dirigevano verso l’uscita.
L’imbarazzante episodio di poco prima sembrava completamente dimenticato.

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Capitolo 2
*** La festa della Vigilia di Natale ***


Capitolo 2   –   La festa della Vigilia di Natale


Bunny aveva accompagnato a casa Marta e i Three Lights: questi ultimi sarebbero stati ospiti a casa della sua amica, ma si sarebbe trattato di una sistemazione temporanea, perché i tre cantanti avevano deciso che, passate le festività natalizie, avrebbero iniziato a cercare un appartamentino dove andare ad abitare. Durante il tragitto si era creata un’atmosfera tragi-comica: i tre ragazzi erano stati costretti a sedersi sul sedile posteriore della macchinina di Bunny, pigiati come sardine in quello spazio ristretto, obbligati, tra l’altro, a tenere tra le gambe varie borse perché il bagagliaio dell’auto non era abbastanza spazioso per contenerle tutte. Le due ragazze si divertirono un mondo a prenderli in giro per la loro posizione piuttosto grottesca, guadagnandosi occhiate torve da parte dei tre cantanti.
- Chissà cosa penserebbero le vostre fans se vi vedessero in questo momento! – disse Marta, ridendo come una matta.
- Dovremmo far loro una foto e mandarla a qualche giornale scandalistico – le diede corda Bunny. – Mi immagino già i titoli: “I Three Lights come non avremmo mai voluto vederli” – e giù altre risate.
I tre cantanti si finsero molto offesi da quei commenti, ma alla fine cedettero alla situazione piuttosto ridicola, e scoppiarono a ridere anche loro.

Seiya era rimasto piacevolmente colpito dall’amica di sua “cognata”: con quei lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri sembrava un angelo, per non parlare del fatto che era bella da togliere il fiato. Ma a parte il suo aspetto fisico degno di nota, quella ragazza aveva un’allegria contagiosa e non si sarebbe stupito nello scoprire che era circondata da tantissimi amici.
Anche Bunny aveva avuto subito un’ottima impressione del cantante. Considerata l’enorme popolarità di cui lui godeva e della sua fama da play-boy, si aspettava di trovarsi davanti una persona arrogante e antipatica, invece Seiya si era rivelato un ragazzo molto semplice e simpatico, oltre ad essere indubbiamente un bellissimo ragazzo e con gli occhi più belli che avesse mai visto.

In poco più di mezz’ora arrivarono a destinazione: scesero tutti dall’auto, salutandola e ringraziandola per il passaggio, dandole poi appuntamento per la sera successiva in occasione della festa. Nel salutarsi, Bunny e Seiya si lanciarono un lungo sguardo e si rivolsero un timido sorriso: loro ancora non lo sapevano, ma quell’incontro avrebbe segnato un notevole mutamento nella vita di entrambi.

Era la sera della Vigilia di Natale. Bunny si stava preparando per la festa che, da lì a un’ora, sarebbe iniziata a casa dei suoi genitori, mentre la sua gattina Luna la osservava indifferente, comodamente sdraiata sul piumone che rivestiva il letto.
Da un anno circa viveva sola in quel piccolo bilocale situato nel centro della città, con l’unica compagnia della sua adorata gattina: aveva preso questa decisione per essere più vicina al suo negozio. I suoi genitori, infatti, vivevano in una bellissima villetta in una zona periferica, e Bunny impiegava quasi tre quarti d’ora in auto per recarsi al lavoro, costringendola ad alzarsi prestissimo tutte le mattine, lei che era una nota dormigliona. Adesso poteva andare al lavoro tranquillamente a piedi, visto che il negozio era vicinissimo alla sua abitazione, permettendole di alzarsi alla mattina anche all’ultimo minuto.
Per la festa Bunny aveva deciso di indossare un vestito rosso cremisi, colore che in genere non prediligeva, ma che le sembrava il più adatto e in sintonia con il Natale: la gonna a campana le arrivava appena sopra il ginocchio, risaltando le sue belle gambe, mentre la scollatura era a barchetta e metteva in evidenza il suo seno sodo; aveva anche aggiunto una stola di morbido cachemire, visto che l’abito era piuttosto leggero. Ai piedi portava delle eleganti décolleté, leggermente a punta, con tacco 12 e dello stesso colore del vestito. Invece di acconciare i capelli nei suoi soliti buffi codini, decise di rendere giustizia all’eleganza dell’abito che indossava, lasciandoli sciolti, ma arricciandoli in morbidi boccoli, facendoli arrivare a metà schiena. Un leggero trucco, infine, completava il suo look. Si guardò un attimo allo specchio e sorrise soddisfatta del risultato ottenuto.

A circa un chilometro di distanza, anche Marta e i Three Lights si stavano preparando per la medesima festa: la ragazza correva come una trottola avanti e indietro tra bagno e camera, agitatissima, come tutte le volte che doveva partecipare a qualche evento; i tre ragazzi, invece, si erano radunati in camera di Seiya e, mentre si vestivano, chiacchieravano allegramente. La casa di Marta era molto grande, e ognuno di loro aveva avuto a disposizione una camera da letto, fatta eccezione di Yaten, che ovviamente divideva la stanza con la sua ragazza.
- Vi assicuro che rinuncerei volentieri ad andare a qualsiasi festa pur di evitare lo stress da preparazione di Marta! – disse sbuffando Yaten, buttandosi a peso morto sul letto del fratello.
- E’ il bello di essere innamorati! – lo prese in giro Taiki. – Dai, che sono sicuro che dopo saprà farsi perdonare! E poi Marta ha assicurato che questa sarà una festa strepitosa, e conoscendo la sua perenne voglia di divertirsi, sono tentato di crederle. Pensate che bello: per una volta parteciperemo a una festa senza essere travolti da ondate di fans!
- E poi Bunny mi è sembrata molto simpatica, quindi sono propenso a pensare che ci divertiremo davvero stasera – intervenne Seiya.
- Bunny, eh???? – lo presero in giro i suoi fratelli.
- Cosa volete dire? – chiese Seiya, arrossendo leggermente per l’imbarazzo di essere stato colto in flagrante.
- Guarda che lo abbiamo notato come la guardavi ieri in aeroporto! – disse Yaten in tono annoiato.
- … e poi non puoi negare che sia molto bella! – continuò Taiki.
Seiya non rispose, ma mentalmente diede ragione al fratello: Bunny era effettivamente bellissima, e da quando li aveva salutati il giorno prima non faceva altro che pensare a lei. Non capiva cosa gli fosse successo: nella sua vita aveva conosciuto milioni di ragazze, ma nessuna lo aveva colpito tanto come invece era capitato con lei.

La villetta dei genitori di Bunny era stata addobbata a regola d’arte per l’occasione: ovunque si vedevano lucine che si accendevano a intermittenza, rendendo l’ambiente molto allegro, e un grande abete era stato addobbato con palline di ogni colore.
Mentre varcava la soglia di quella casa, Seiya si ritrovò a guardarsi intorno nella speranza di vedere spuntare una testolina bionda, acconciata con due buffi codini, ma purtroppo non ebbe successo. All’improvviso la sua attenzione fu catturata da una ragazza bionda con lunghi capelli mossi e vestita con un abito rosso, che stava parlando con le persone verso le quali Marta si stava dirigendo.
- Ilenia! Kenji! Che piacere potervi riabbracciare! – grida Marta rivolta ai due. – E Sam dov’è? E’ riuscito a svignarsela anche questa volta?
- Marta! Bambina mia! – rispose la donna piuttosto commossa, una signora molto giovanile, con lunghi e ondulati capelli viola. – Sì, Sam è riuscito a trovare una scusa anche quest’anno per non partecipare alla festa: ha preferito passare la serata con i suoi compagni di liceo! … Ma raccontami di te: come sono andate le riprese del tuo ultimo film? Ti sei trovata bene negli Stati Uniti? – poi, con fare cospiratore, le chiese: - E dimmi un po’: hai conosciuto qualcuno di carino sul set?
Marta si gira verso i tre cantanti che l’avevano seguita, e prendendo per mano il suo ragazzo, le rispose: - Ilenia, ti presento Yaten, il mio fidanzato; loro due, invece, sono Seiya e Taiki, i suoi fratelli. Insieme formano il gruppo musicale Three Lights, che è stato ingaggiato per cantare la colonna sonora del mio film. – Poi, rivolta ai tre ragazzi, riprende: - Vi presento Ilenia e Kenjii, i genitori di Bunny!
- Siamo molto lieti di conoscervi! E vi ringraziamo per la vostra ospitalità di stasera. – dissero in coro i tre fratelli.
Ilenia guardò con gli occhi luccicanti quei tre bellissimi e molto educati ragazzi, pensando a quanto le sarebbe piaciuto che anche sua figlia avesse un fidanzato simile.
- Il piacere è tutto nostro! Sapete, Marta per noi è come una figlia, e siamo felici di vederla sistemata! – rispose. – Quanto ci piacerebbe poter dire lo stesso della nostra Bunny…
- Mamma! Ti ricordo che io sono qui presente! – esclamò Bunny in imbarazzo. Ci mancava solo che sua mamma rivelasse loro il fatto che fosse single e in cerca di un fidanzato!
Seya rimase a bocca aperta: la ragazza vestita di rosso che aveva colpito la sua attenzione non era altri che Bunny! Doveva ammettere che stava benissimo vestita così!
Anche Bunny non riusciva a togliere gli occhi di dosso al ragazzo: vestito in giacca e cravatta era ancora più bello del giorno prima.
I due ragazzi si lanciarono un lungo sguardo e si rivolsero un piccolo sorriso.

Taiki stava guardando una foto incorniciata che si trovava appoggiata su un tavolino: raffigurava una giovane Ilenia sorridente, circondata da cinque bambine con il volto sporco di cioccolato.
- Quella foto è stata scattata un giorno in cui la mamma di Bunny si era messa in testa che dovevamo assolutamente imparare a preparare la torta al cioccolato – disse all’improvviso una voce femminile alle sue spalle. – Avremo avuto sì e no otto o nove anni.
Il ragazzo si girò e vide che a parlare era stata una ragazza molto carina e semplice, con corti capelli blu e occhi del medesimo colore. In quel momento gli stava sorridendo dolcemente.
- Io sono Amy, una delle amiche di Marta. Tu devi essere Taiki, giusto?
- Esatto, sono proprio io. Piacere di conoscerti – le disse, porgendole la mano. Quando le loro dita si toccarono, entrambi provarono una strana sensazione, come se si conoscessero da sempre e non da due minuti. Si guardarono, piuttosto turbati.
- Amyyyyyyyyy! – gridò Marta, interrompendo sul nascere quel misterioso idillio. – Finalmente sei arrivata! Come sono felice di rivederti! – e detto questo la travolse completamente, proprio come aveva fatto con Bunny il giorno prima.
- Anch’io sono felice di rivederti! – le rispose più quietamente lei. Amy era convinta che la sua amica non sarebbe cambiata più: si comportava ora esattamente nello stesso modo di quando aveva sette anni! Poi volse per un attimo lo sguardo verso Taiki, e si accorse che anche lui la stava guardando: sentì all’improvviso una strana ma piacevole sensazione alla pancia, come se avesse dentro mille farfalle che volavano liberamente.

La festa proseguiva nel migliore dei modi: tutti si stavano divertendo e le cinque amiche si erano finalmente riunite dopo tanto tempo.
I Three Lights ebbero modo di conoscere le altre amiche di Marta e i compagni di due di loro, dovendo ammettere che lei non esagerava quando aveva descritto la loro amicizia: quel gruppo era molto affiatato e le cinque amiche si comportavano davvero come se fossero sorelle. In generale erano tutte molto carine e simpatiche, ma soltanto Bunny aveva quell’allegria che contagiava tutti.
Come al suo solito, Marta si fece subito notare dai presenti, tirando a destra e sinistra il malcapitato Yaten, trascinandolo più volte sotto il vischio, per avere così l’opportunità di baciarlo davanti a tutti, visto che lui non amava le effusioni in pubblico.
Amy e Taiki, dopo aver subito l’attacco dell’ “uragano Marta”, ripresero a chiacchierare tranquillamente e scoprirono di avere molti interessi in comune.
Rea e Morea, invece, passarono quasi tutta la serata ballando abbracciate ai loro innamorati, occhi negli occhi, e con un sorriso sulle labbra che valeva mille parole.
Bunny si trovava al tavolo dei rinfreschi per prendere qualcosa da mangiare, visto che le era venuto un leggero languorino allo stomaco. Aveva appena addentato un buonissimo krapfen alla crema, quando qualcuno dietro di lei le disse: - Allora Marta aveva ragione quando sosteneva che tu sei una delle persone più golose che conosce!
La ragazza si girò con ancora il dolce in bocca e si trovò davanti Seiya che le sorrideva divertito. Immediatamente arrossì imbarazzata: quella era la seconda figuraccia che faceva con lui in due giorni che lo conosceva!
- Ehm… il fatto è che stasera non ho cenato e adesso ho un po’ di fame – si giustificò lei, tentando nel frattempo di pulirsi la bocca sporca di crema.
- Guarda che non ti devi giustificare con me! – le disse lui.
Bunny stava per rispondergli quando furono interrotti da un grido di Marta: - Ehi voi due! Ma vi siete accorti di essere proprio sotto al vischio? Ora siete costretti a baciarvi!
Per la prima volta da quando la conosceva, Bunny sentì un profondo risentimento nei confronti dell’amica: come poteva pretendere che baciasse un ragazzo che conosceva appena? Lanciò uno sguardo verso Seiya e si accorse che anche lui doveva essere della sua stessa opinione. Comunque adesso, grazie alla sua amica, loro due si trovavano al centro dell’attenzione generale e tutti i presenti li guardavano, aspettando quel bacio.
Senza stare troppo a pensarci, Seiya si abbassò verso di lei e le diede un leggero bacio a fior di labbra. Al contatto delle loro bocche, avvertirono una sensazione stranissima, come se quella fosse una situazione normale per loro. Si guardarono imbarazzati e, rivolgendosi un debole sorriso, si separarono.
Marta corse subito dall’amica e, abbracciandola, le disse: - Hai visto? Grazie a me hai provato l’emozione di baciare uno dei Three Lights!
Bunny non le rispose, volendo tenere per sé quelle sensazioni che aveva appena provato. Tra l’altro adesso aveva un problema più urgente da risolvere: i suoi genitori avevano assistito alla scena del bacio, e in base ai loro caratteri aveva reagito in modo diverso.
Suo padre si era molto infastidito per la scena appena offertagli, rivelando la profonda gelosia che provava nei suoi confronti. Sapeva che era sbagliato, che lei ormai era una donna e che per giunta non viveva più con loro, ma per lui sarebbe sempre stata la bambina che viveva nel mondo delle favole, immaginando di essere una principessa e sognando di incontrare prima o poi il suo principe azzurro.
Sua madre, invece, reagì in modo diverso, dichiarando la sua contentezza che la figlia sia stata baciata da un così bel ragazzo. A dir la verità Ilenia guardava già avanti, e sperava che quel gesto portasse a qualcosa di bello per loro. Da quando quasi tutte le sue amiche avevano un uomo al loro fianco, aveva preso a ripeterle che la vita non era fatta di sogni, che la realtà era tutta un’altra cosa e che prima o poi lei doveva rendersene conto.
Bunny però era con la testa altrove, e non stette molto ad ascoltare i suoi genitori. Cosa sarebbe successo adesso? Sarebbe cambiato qualcosa nella sua amicizia nascente con Seiya?


 

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Eccomi qua con il secondo capitolo! Volevo ringraziare tutte le persone che hanno letto e recensito il capitolo precedente, nonché chi ha inserito questa storia tra le preferito e/o seguite.
Vi invito a lasciarmi il vostro parere, ci tengo tantissimo per sapere se questa storia vi piace o se meriterebbe qualche modifica.
A presto!
Shelly

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Capitolo 3
*** L'inizio di una nuova amicizia? ***


Prima di cominciare questo nuovo capitolo volevo precisare, a chi avesse letto la precedente versione della storia, che da adesso inizieranno i veri cambiamenti. In sostanza la storia è la stessa, ma ho apportato dei tagli e delle aggiunte che a mio giudizio sono più consoni alla nuova impronta che ho dato alla vicenda. Aspetto con ansia i vostri commenti in proposito!

 

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Capitolo 3 – L’inizio di una nuova amicizia?


Quella mattina Bunny si svegliò con la sensazione che qualcosa di umido le stesse toccando il viso. Aprì un occhio e si trovò davanti il musino di Luna, che cercava in tutti i modi di svegliarla perché aveva fame. Alzò leggermente la testa e guardò verso la sveglia per vedere che ore erano: già le 10.00! Facendo un sonoro e poco femminile sbadiglio, si girò in posizione supina, cercando di ritardare un pochino il momento in cui sarebbe stata costretta ad alzarsi, e con la mente riandò alla sera precedente.

Alla fine i Three Lights avevano accettato il suo invito ed erano venuti alla festa. La prima impressione che aveva avuto di loro era stata confermata quella sera: erano tipi molto simpatici, e per niente “montati”, come invece aveva pensato all’inizio. In più Seiya era stato gentilissimo e si era rivelato un ragazzo molto dolce: non c’era da stupirsi, quindi, se era venerato da milioni di ragazze! Chi non avrebbe voluto un ragazzo così? Pensando a lui, fu inevitabile che le venisse in mente la scena del bacio sotto il vischio. Se avesse potuto, in quel momento avrebbe strozzato volentieri Marta: ma cosa le era venuto in mente? Per fortuna quel fatto non aveva provocato problemi di sorta e, nel salutarla alla fine della festa, Seya si era comportato normalmente.

Vedendo che i suoi sforzi non ottenevano i risultati sperati, Luna richiamò l’attenzione della sua padroncina iniziando a miagolare in modo sempre più insistente, distogliendola completamente dai suoi pensieri: sbuffando, Bunny tirò indietro il piumone che la copriva e si alzò. Dopo essersi vestita alla bell’e meglio, si diresse lentamente verso la cucina, seguita a ruota da Luna.
Quel giorno ci sarebbe stato il pranzo natalizio a casa dei suoi genitori, ed era meglio che si desse una mossa a prepararsi, altrimenti sarebbe arrivata in ritardo come al suo solito. Al pranzo ci sarebbero stati anche Marta e i tre cantanti, perché sua mamma aveva scoperto per caso che loro non avevano programmi per quel giorno e lei era una convinta sostenitrice del fatto che nessuno doveva passare il Natale da solo. Questo avrebbe comportato il passare un’intera giornata con loro e Bunny onestamente non ne era molto dispiaciuta: aveva provato un’immediata simpatia nei confronti dei tre ragazzi, in modo particolare verso Seiya, e quel giorno ne avrebbe approfittato per approfondire la loro conoscenza.

Per la seconda volta nel giro di due giorni Seiya stava varcando la soglia di quella casa. La mamma di Bunny era stata molto gentile a invitarli al loro pranzo natalizio quando aveva scoperto che loro non avevano progetti per quel giorno: aveva insistito parecchio, sostenendo che nessuno deve passare il Natale da solo, e per essere del tutto sinceri loro non avevano fatto molta resistenza! Effettivamente passare il Natale da soli era molto triste.
Il suo sguardo vagò in giro per la stanza, fino a quando non si posò su Bunny che in quel momento era molto concentrata mentre aiutava sua madre a sistemare la tavola. Quel giorno la ragazza indossava un vestito in maglina color grigio perla, dal quale spuntava un lupetto nero; ai piedi portava alti stivali neri con il tacco a spillo. I capelli, invece, erano acconciati in quei buffi codini che aveva visto il giorno in cui si erano conosciuti.
Al pranzo era presente anche Sam, il fratello di Bunny, che il giorno prima non aveva partecipato alla festa. Seiya notò che assomigliava in modo impressionante al padre e che si divertiva un mondo a prendere in giro sua sorella. Ma a osservarli con occhio attento, si capiva che quei due si volevano molto bene.
Ilenia aveva organizzato la tavola in modo che Bunny e Seiya sedessero l’una di fronte all’altro. La sera precedente le era sembrato che quei due avessero legato molto e voleva dare loro l’occasione di parlarsi per conoscersi meglio. Durante il pranzo sorrise tra sé soddisfatta della sua idea, perché i due ragazzi parlavano e scherzavano tra loro, completamente a proprio agio.

Bunny non sapeva se ringraziare o strozzare sua mamma, che aveva organizzato la tavola in un tentativo palese di farla parlare con Seiya. All’inizio lei si trovava piuttosto in imbarazzo, non sapendo come intavolare un discorso con il ragazzo; fu lui a rompere il ghiaccio ponendole le solite domande di rito quando si è appena conosciuto una persona, ovvero lavoro, studi, e altro. In poco tempo lei si rilassò e prese a ridere e scherzare con lui come se fossero amici da sempre.
Ad un certo punto sua mamma annunciò a tutti che nel pomeriggio sarebbero arrivate anche le altre per passare il resto della giornata con loro. A Bunny non sfuggì il fatto che a Taiki si illuminò lo sguardo nel sapere che presto avrebbe rivisto Amy e disse sorridendo a Seya: - Mi sa che la nostra Amy ha fatto colpo su tuo fratello!
- Dici? – chiese Seiya guardando verso suo fratello. – Sarebbe un miracolo, sai? Lui di solito non ha mai dato molta importanza alle ragazze. Non intendo che non gli piacciano… solamente ha sempre dato la priorità ad altre cose!
- Anche Amy è così – rispose Bunny. – Ha sempre dato la priorità allo studio e le poche storie che ha avuto sono finite perché lei non aveva mai tempo sufficiente da dedicare al ragazzo di turno. Ma credo che in fondo non si sia mai innamorata sul serio, altrimenti penso che il tempo lo avrebbe trovato comunque.
- E tu? Sei mai stata innamorata? – le chiese Seiya a bruciapelo, non riuscendo a capire da dove gli saltasse fuori tanta curiosità.
Bunny diventò rossa a quella domanda inaspettata e, abbassando lo sguardo, rispose: - Sì una volta lo sono stata, ma è finita male e da allora non sono più stata fidanzata.
Seiya si maledisse mentalmente per aver compiuto un passo falso con lei e lasciò cadere l’argomento, capendo che era un argomento spinoso per la ragazza.

Come era stato preannunciato dalla mamma di Bunny, verso metà pomeriggio arrivarono Rea, Morea ed Amy, accompagnate da Moran e Yuri. Immediatamente la casa si riempì del loro chiacchiericcio e delle loro risate. I tre cantanti rimasero stupefatti nel vedere come quelle cinque ragazze si volessero bene: con la vita che conducevano, loro non avevano la possibilità di stringere delle vere amicizie, perché la maggior parte delle persone che li avvicinavano facevano parte del loro mondo e quindi alla fine risultava che erano sempre interessati per qualcosa. Mentre osservavano quelle ragazze prendersi in giro a vicenda, provarono per un momento una forte invidia nei loro confronti.
Come Bunny giustamente aveva intuito, Taiki fu particolarmente contento dell’arrivo di Amy, della quale catturò immediatamente l’attenzione. La sera precedente i due ragazzi avevano scoperto di avere parecchi interessi in comune ed erano parecchio interessati ad approfondire la loro conoscenza.
Quel pomeriggio segnò l’entrata ufficiale dei Three Lights all’interno del gruppo, che vennero coinvolti più volte nei loro scherzi. Per la prima volta da quando erano diventati famosi i tre ragazzi provarono la sensazione di trovarsi tra amici sinceri.

Come capita sempre quando ci si diverte, quel pomeriggio in allegria passò velocemente e presto arrivò il momento per tutti di tornare a casa.
Mentre aiutava sua mamma a riordinare, Bunny fu raggiunta da Marta che le chiese: - Tu stasera rimani qui dai tuoi o vai a casa?
Bunny conosceva bene l’espressione che aveva in quel momento la sua amica, e ciò voleva significare solo una cosa: problemi in vista!
- Pensavo di andare a casa, perché? – le rispose Bunny in tono circospetto.
- Ecco… vedi… volevo portare Yaten in un posto, ma con noi ci sono Taiki e Seiya… - disse la sua amica un po’ imbarazzata.
- … e tu vuoi che li accompagni a casa io in modo da lasciarvi soli, giusto? – finì lei per Marta, trovando nello stesso tempo conferma ai suoi sospetti.
- Lo faresti? – chiese Marta speranzosa.
- E va bene! Ma soltanto per questa volta perché è Natale, e a Natale si è tutti più buoni! Che non diventi un’abitudine però! – si raccomandò Bunny, conoscendo troppo bene la sua amica.
- Grazie! Non ti devi preoccupare: sarà soltanto per questa volta! E un’altra cosa… te l’ho mai detto che sei la migliore amica del mondo? – disse Marta abbracciandola.
- Almeno un milione di volte… e sempre in queste occasioni! – borbottò Bunny, trattenendo a stento un sorriso divertito. Era più forte di lei: non riusciva a rimanere arrabbiata per troppo tempo con la sua amica!
Intanto Ilenia osservava tutta la scena di nascosto, ringraziando silenziosamente Marta per la sua richiesta così tempestiva: in questo modo Bunny e Seiya avrebbero avuto a disposizione un altro po’ di tempo da passare insieme, avendo così la possibilità di conoscersi un po’ meglio.

Il tragitto in auto procedeva tranquillamente. Seiya era seduto affianco a Bunny sul sedile del passeggero, mentre Taiki era seduto su quello posteriore. Ad un certo punto quest’ultimo ruppe il silenzio e pose alla ragazza una domanda che gli stava molto a cuore: - Senti Bunny, ma Amy ha per caso il ragazzo? – chiese a bruciapelo, piuttosto in imbarazzo.
Bunny trattenne un piccolo sorriso divertito, fatto che non passò inosservato a Seiya, che le era seduto vicino. I due si lanciarono uno sguardo e trattennero a stento una risatina: sapevano che prima o poi quella domanda sarebbe arrivata.
- No, attualmente Amy non ha il ragazzo. E’ troppo impegnata con i suoi studi universitari e il tirocinio alla clinica e non pensa ad altro. Con questo non voglio dire che non sia interessata ai ragazzi, è solo che secondo me non si è mai innamorata sul serio. Devi sapere che sin da bambina Amy sognava di diventare un bravo chirurgo, e ce la sta mettendo davvero tutta per realizzare il suo sogno – gli rispose.
- … e pensi che io potrei avere qualche possibilità con lei?
A questo punto Bunny non resistette più e diede libero sfogo alla risata, seguita a ruota da Seiya, che guardava divertito il fratello, il quale nel frattempo era diventato di un colore molto simile a quello di un pomodoro maturo.
- Scusa Taiki, non volevo prenderti in giro. – si scusò Bunny, smettendo di ridere immediatamente. – La mia reazione è dovuta al fatto che avevo capito il tuo interesse per Amy e mi aspettavo prima o poi questa domanda da parte tua. Comunque non ti posso essere molto di aiuto, mi dispiace: devi sapere che Amy è molto riservata e non si confida con noi riguardo ai sentimenti. Però una cosa posso dirtela: ho notato che con te è serena e non evita la tua compagnia; per un tipo come lei questo è un passo da gigante… quindi oserei dire che qualche possibilità potresti averla.
Soddisfatto della risposta di Bunny, Taiki si rilassò completamente contro lo schienale del sedile e proseguì il tragitto verso casa completamente assorto nei suoi pensieri e con un perenne sorriso sulle labbra.

Seiya guardava con la coda dell’occhio quella buffa ragazza che gli sedeva accanto, cercando di non farsi scoprire. Nella sua vita non aveva mai conosciuto persone che possedessero la sua dolcezza e sensibilità: le trovava delle virtù straordinarie ed era sempre più contento di aver avuto la possibilità di incontrata. Si augurava che in qualche modo anche lei provasse la simpatia istintiva che lui aveva sentito nei suoi confronti sin dall’inizio e che con il tempo sarebbero diventati grandi amici.

Nel frattempo erano arrivati a destinazione. I due ragazzi ringraziarono Bunny per il passaggio e si apprestarono a scendere dall’auto. Prima di chiudere la portiera, però, Seiya si sporse all’interno dell’abitacolo e, rivolgendole un sorriso, le disse: - Spero di rivederti presto… Testolina buffa! – e senza darle il tempo di replicare si diresse lentamente verso casa.
Come l’aveva chiamata? Bunny era sbigottita: prima di allora soltanto una persona l’aveva chiamata in quel modo… e non ne aveva un bel ricordo!


 

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Ecco qui il terzo capitolo! Cosa ne pensate? Come sempre, aspetto con ansia i vostri commenti!
Approfitto per ringraziare chi ha letto e recensito il precedente capitolo, nonché chi ha inserito la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Un abbraccio
Shelly

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Capitolo 4
*** Confidenze ***


Capitolo 4   -   Confidenze


Bunny correva da una stanza all’altra come impazzita, mentre nel contempo cercava di vestirsi. Alle 11.00 aveva appuntamento al Crown con i suoi amici per organizzare la serata di Capodanno ed era tremendamente in ritardo. E giusto per non farsi mancare nulla, quella mattina si era anche svegliata con il mal di testa e il raffreddore!
- E adesso chi la sente Rea? – pensava mentre iniziava a pettinare i lunghi capelli nei suoi soliti codini. – Un ritardo di quasi un’ora non mi era mai capitato! Sicuramente sarà arrabbiatissima, lei che ama così tanto la puntualità! In più non sono neanche raggiungibile sul cellulare perché mi si è scaricata la batteria e mi sono dimenticata di ricaricarla.

- Ma si può sapere dove è andata a cacciarsi Bunny? – sbottò per l’ennesima volta Rea, arrabbiatissima con la sua amica. – Questa volta ha proprio battuto se stessa: un’ora di ritardo! Incredibile! Almeno avesse avvertito!
- No, al cellulare non risponde. – disse Morea, dopo aver fatto un ennesimo tentativo di chiamare Bunny. – Non è che le sia successo qualcosa per caso?
- Ma cosa vuoi che le sia successo!? – gridò Rea. – Lei è la solita ritardataria che si dimentica di avvertire, ecco cosa è successo! Ma questa volta mi sente, come è vero che mi chiamo Rea Hino!
Il tintinnare prodotto dalla porta del locale mentre si sta aprendo interrompe la ragazza: una Bunny trafelata e imbarazzatissima li raggiunge al tavolo: - Scusate, scusate, scusate! Stamattina mi sono svegliata con il mal di testa e sono rimasta a letto!
- Ma non potevi avvertirci? – la rimprovera Rea. – Comunque complimenti: un ritardo di un’ora non lo avevi mai raggiunto! E pensare che abiti a due passi dal Crown! E un’altra cosa: si può sapere dov’eri finita? Abbiamo provato a chiamarti un sacco di volte, ma il cellulare risultava sempre spento!
- Si è scaricata la batteria e mi sono dimenticata di caricarla – rispose Bunny mortificata, diventando se possibile ancora più rossa.
- Perché devi essere sempre così distratta? – le inveì contro l’amica. – Un giorno o l’altro dimenticherai a casa la testa se continui così!
- Dai Rea, adesso basta: Bunny è arrivata e si è anche scusata. Io consiglierei di iniziare a discutere per Capodanno, che ne dite? – intervenne Seiya, interrompendo il litigio sul nascere.
Le due ragazze, continuando a guardarsi in cagnesco, annuirono e raggiunsero gli altri al tavolo: Rea si sedette vicina a Yuri, mentre Bunny prese posto sull’ultima sedia rimasta, tra Seiya e Amy.
Per le cinque amiche era molto importante organizzare bene la serata di Capodanno perché sarebbe stata l’ultima che avrebbero passato tutte quante insieme: infatti con il giorno successivo ognuna sarebbe tornata alla propria vita di tutti i giorni, e sarebbe stato difficilissimo riunirsi come adesso.
Ci furono un po’ di discussioni per decidere come passare l’ultimo dell’anno: chi proponeva una tranquilla festa casalinga con dolci a volontà (Morea e Bunny), oppure di passarlo in un locale alla moda (Marta). Le ore passavano e non si riusciva a raggiungere una decisione. Alla fine i Three Lights si ricordarono di una festa privata a cui erano stati invitati e che si sarebbe tenuta in una nota discoteca: in questo modo avrebbero passato il Capodanno in un locale alla moda come voleva Marta, ma nello stesso tempo sarebbe stato qualcosa di un pochino più “intimo” del passarlo in un normale locale pubblico, andando incontro anche ai desideri di Bunny e Morea.
- Una discoteca? – si lamentò Bunny. – Non si potrebbe scegliere un locale un pochino più tranquillo?
- Uffa Bunny! Perché devi essere sempre la solita guastafeste? – perse la pazienza Rea, che ancora non aveva perdonato all’amica il suo enorme ritardo di quel giorno.
- Dai Testolina buffa! Vedrai che ci divertiremo un mondo! – intervenne Seiya, cercando nuovamente di mettere pace tra le due.
Bunny quel giorno era ridotta veramente uno straccio: la testa le pulsava in continuazione e il raffreddore non le dava tregua. Questo suo malessere generale l’aveva resa di cattivo umore, e sentirsi apostrofare in quel modo da Seiya fu la classica goccia che la fece sbottare: - Io mi chiamo Bunny e non Testolina buffa, razza di rockettaro di terza categoria! – e detto questo si alzò per andarsene. – Io torno a casa: fatemi poi sapere cosa avete deciso per Capodanno.
Bunny lasciò il locale come una furia; Seiya era rimasto allibito dalla reazione improvvisa della ragazza e si chiedeva cosa avesse detto di così tremendo per provocare una simile reazione.
- Non te la prendere! In fondo tu non potevi sapere cosa avresti provocato e quando le sarà passata la rabbia lo capirà anche lei! – gli disse Marta.
- Che cosa dovrei sapere? – chiese Seiya.
- Il nomignolo con cui l’hai chiamata prima… Testolina buffa… è lo stesso che usava Marzio quando si rivolgeva a lei – gli spiegò Amy.
- Chi è Marzio? – chiese il ragazzo, immaginando però già la risposta.
- Marzio è stato il ragazzo di Bunny per due anni ai tempi del liceo – gli rispose Rea. – E’ stato il suo primo amore.
- E cosa è successo? Sempre se posso chiederlo, ovviamente! – era troppo curioso in quel momento per apparire discreto.
- Lui è più grande di noi… allora frequentava già l’università. Successe che vinse una borsa di studio e dovette partire per Londra: all’inizio si sentivano e scrivevano tutti i giorni, ma con il tempo i loro contatti iniziarono a diradarsi; passava anche una settimana senza che Marzio la chiamasse e lei si disperava. Noi cercavamo sempre di tenerla su di morale, ma dentro di noi avevamo paura che tutto questo era sinonimo di qualcosa di più grave. E quando Marzio tornò i nostri sospetti ebbero ragione: a Londra aveva conosciuto un’altra ragazza e se ne era innamorato – gli spiegò Morea.
- E che fine ha fatto questo Marzio? E’ ancora in contatto con Bunny? – chiese Seiya, volendo scoprire tutti i retroscena di quella storia.
Questa volta fu Moran a rispondergli: - Marzio tornò quasi subito a Londra per raggiungere la sua nuova ragazza. Ti prego però di non fare commenti su di lui davanti a me: sono convinto che lui non si sia comportato per niente bene nei confronti di Bunny, l’ha fatta soffrire tantissimo, ma è un mio carissimo amico, con il quale tuttora sono in contatto, e non me la sento di parlargli alle spalle.
Seiya annuì con la testa mentre pensava che questo Marzio doveva essere davvero un pazzo per aver lasciato una ragazza meravigliosa come Bunny.

La festa era nel suo pieno svolgimento. I suoi amici si stavano divertendo sulla pista da ballo, mentre Bunny li osservava seduta su un divanetto, mentre sorseggiava il drink che una cameriera le aveva appena portato: il suo raffreddore non era per niente migliorato e lei preferiva non scatenarsi troppo, per non sudare e finire per prendere definitivamente l’influenza.
Con gli occhi seguiva i movimenti di Seiya, il quale stava ballando accerchiato da alcune ragazze che lo avevano riconosciuto e non avevano perso tempo per avvicinarlo, cercando di ottenere un invito da parte del cantante. Fece vagare lo sguardo intorno alla sala per paura di essere scoperta da lui mentre lo fissava. Si sentiva profondamente in colpa nei suoi confronti, per come lo aveva trattato qualche giorno prima, e sapeva di dovergli parlare per chiedergli scusa, ma non trovava il modo opportuno per farlo, né tantomeno il coraggio.
Era talmente immersa nei suoi pensieri da non accorgersi che qualcuno le si era avvicinato; fece quindi un sobbalzo quando sentì il suo divanetto muoversi e, girandosi, si trovò davanti proprio Seiya.
- Cosa ci fai qui tutta sola? – le chiese il ragazzo. – Non vieni a ballare con noi?
- Senti Seiya, io avrei bisogno di parlarti – disse Bunny, sorvolando sulla domanda del ragazzo, ma prendendo il coraggio a due mani e affrontando quell’argomento spinoso. – Ti devo chiedere scusa per il mio comportamento di qualche giorno fa…
- Non ti devi scusare – la interruppe lui. – Per me è già acqua passata.
- Ma io ho bisogno di chiarire con te – insistette lei testarda. – Vedi, il fatto è che il nomignolo con cui mi avevi chiamata quel giorno, Testolina buffa, è lo stesso che usava con me una persona qualche anno fa e non ne ho un bel ricordo…
- Bunny, non sei obbligata a spiegarmi nulla… - tentò ancora Seiya. Lui sapeva già tutta la storia perché le amiche della ragazza gliel’avevano raccontata, ma non voleva ammetterlo con lei perché era sicuro che si sarebbe molto arrabbiata con loro; e poi voleva sentire anche la sua campana per rendersi conto di come effettivamente erano andate le cose.
- Lui si chiamava Marzio ed è stato il mio ragazzo per due anni – continuò lei, senza ascoltarlo, ormai lanciata e desiderosa di chiarire con Seiya. – Ci siamo conosciuti tramite Moran, del quale lui è grande amico. All’inizio tra noi era nata soltanto un’amicizia, anche se piuttosto strana, fatta più che altro di battibecchi e prese in giro reciproche: mi aveva dato quel soprannome, Testolina buffa, a causa dei miei codini. Poi un giorno tornai a casa con un brutto voto in matematica, l’ennesimo: in genere era Amy che mi dava ripetizioni in quella materia, ma non sapeva più come farmi entrare in testa quell’argomento. In mio soccorso venne Marzio: lui era molto bravo negli studi e si offrì di darmi una mano. Durante quel periodo, forse anche a causa del fatto che ci vedemmo tutti i giorni, scattò qualcosa tra noi e ci innamorammo. Lui è stato il primo di tutto per me: il primo amore, il primo bacio, … e il primo in altre cose – terminò, arrossendo lievemente.
- E poi cosa successe? – chiese Seiya particolarmente serio.
- Lui era più grande di me, allora frequentava già l’università: vinse una borsa di studio e partì per Londra. All’inizio ci scrivevamo e sentivamo tutti i giorni, poi però con il tempo i suoi contatti diminuirono… passava anche un’intera settimana senza che si facesse vivo. Quando tornò mi confessò di aver incontrato un’altra ragazza e di essersi innamorato di lei. In quel periodo provai per la prima volta nella mia vita odio per qualcuno… dopo poco lui ripartì per tornare a Londra da lei. Con il tempo ho imparato a lasciarmi alle spalle tutta questa storia e ad andare davanti.
- Lo senti ancora? – le chiese Seiya.
- No con lui ho perso completamente i contatti. So però che si sente ancora con Moran: loro due sono rimasti ottimi amici, ma non mi ha mai parlato di lui, né io gli ho chiesto niente.
Seiya ormai aveva sentito quello che gli interessava sapere perciò si alzò e, tendendole una mano, le chiese: - Ti va di ballare?
- Seiya non ho voglia di scatenarmi. – si rifiutò Bunny. – Ho ancora quel terribile raffreddore e ho paura di prendermi l’influenza.
- E dai! Neanche per un lento? – insistette lui.
Bunny lo guardò e dopo qualche tentennamento decise di accettare il suo invito. Insieme si diressero verso la pista da ballo. Seya circondò la vita di Bunny, mentre lei gli mise le mani sulle spalle, e insieme iniziarono a muoversi a tempo di musica. Entrambi provarono una sensazione molto piacevole.
Ad un certo punto, con tempismo perfetto, una ragazza mora, molto carina, si avvicinò a loro con atteggiamento piuttosto provocante che infastidì non poco Bunny e chiese a Seiya di ballare; il ragazzo la guardò in modo scocciato e le rispose: - Non vedi che sto già ballando con un’altra ragazza? Mi dispiace, ma la mia risposta è no – e detto questo ritornò a prestare tutta l’attenzione a Bunny, lasciando l’altra completamente di stucco.

Le ore passarono piacevolmente. Allo scoccare della mezzanotte i Three Lights furono costretti a nascondersi dalle fans che volevano avere l’occasione di baciare i loro idoli, facendo divertire non poco i loro amici; con fatica Marta riuscì a scovarli per poter dare il bacio di inizio anno al suo Yaten.
Presto venne l’ora di tornare a casa: si erano fatte le 4.00 del mattino. Quando uscirono dal locale trovarono una sorpresa ad accoglierli: il mondo era tutto imbiancato. In quelle ore aveva iniziato a nevicare e ormai c’erano parecchi centimetri di neve per le strade.
- E adesso come faccio a tornare a casa? – piagnucolò Bunny. – Lo sapete che io ho paura a guidare con la neve!
Gli altri si guardarono in cerca di una soluzione.
- Se vuoi ti posso accompagnare io – intervenne Seiya. – Tanto Taiki accompagna a casa Amy e Yaten e Marta hanno deciso di proseguire la nottata in un altro locale. Anch’io sono a piedi e mi sarei dovuto cercare un passaggio.
- Davvero non ti dispiace? Non vorrei farti allungare troppo la strada – disse Bunny.
- Non ti preoccupare. In fondo non abiti molto lontano dalla casa di Marta, mi sembra. Potrei poi riportarti l’auto domani, se non devi uscire.
- Perfetto! Allora… andiamo? – salutarono tutti e si avviarono insieme verso l’auto di Bunny.

Il tragitto fu molto piacevole. Scherzarono tra loro per tutto il tempo: Bunny continuava a ricordare la scena in cui i Three Lights erano stati costretti a nascondersi per scappare dalle fans che volevano a tutti i costi fare loro gli auguri di buon anno e continuava a ridere, fino a farsi venire le lacrime agli occhi.
- Guarda che c’è poco da ridere! Vorrei vedere te se avessi milioni di fans che vorrebbero ricoprirti di attenzioni! – ribatté Seiya, facendo il finto offeso.
- Ma dai!!!! Avete così tanti ammiratori? – lo prese in giro la ragazza.
- Certo! Cosa credi? Le nostre canzoni piacciono tantissimo: non appena esce un nostro CD arriva subito ai primi posti delle classifiche – le rispose, vantandosi un pochino. – Ma tu non mi hai ancora detto quale delle nostre canzoni ti piace di più!
- Ehmmm… non saprei! – disse Bunny un po’ imbarazzata. – A dir la verità io non mi intendo molto di musica…
- Tu non ci conoscevi prima della presentazione di Marta? – le chiese stupito. – E io che credevo di essere famosissimo!
- Sì sapevo chi eravate, d’altronde non c’è rivista o spettacolo televisivo che non parli di voi! Quello che volevo dire è che non ho mai sentito una vostra canzone perché non mi interesso di musica!
- Allora dovrò colmare questa tua lacuna! Vedrai, tra poco tempo diventerai una delle nostre fan più accanite!

Nel frattempo erano arrivati a destinazione. Bunny stava per aprire la portiera quando Seiya la raggiunse da fuori e gliela aprì.
- Ma non era necessario! Posso benissimo arrivare al cancello da sola – cercò di opporsi Bunny.
- Con quelle scarpe? – le rispose lui, guardando con intenzione le minuscole scarpette con il tacco a spillo che la ragazza portava. – Sarebbe già un miracolo se riuscissi a fare due passi senza cadere!
- Sì… bhe… forse hai ragione! – disse Bunny, prendendo la mano che il ragazzo le stava porgendo in quel momento.
Camminarono lentamente fianco a fianco, continuando a ridere come due matti. ùAd un certo punto Bunny mise un piede in fallo e scivolò; nel tentativo di non cadere si aggrappò alla prima cosa che trovò, cioè Seiya, trascinandolo a terra. I due ragazzi si guardarono in faccia, sbigottiti di trovarsi in quella posizione, e scoppiarono subito a ridere.
Il primo a ricomporsi fu Seiya, che si alzò e aiutò Bunny a fare altrettanto.
- Ti consiglio di andare a casa e di toglierti subito quei vestiti bagnati, altrimenti il tuo raffreddore peggiorerà! – le disse.
- Hai ragione. Grazie per il passaggio… e scusa per la caduta – gli rispose, trattenendo a stento un’altra risatina. Poi di istinto si allungò e gli diede un bacio sulla guancia per poi chiudersi il cancello alle spalle.
Seiya rimase a guardare il cancello ormai chiuso, toccandosi la guancia che Bunny aveva appena sfiorato con le sue labbra. Poi scrollando le spalle si diresse verso l’auto per andare a casa di Marta.


 

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Eccomi qua con un nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto! Come sempre, vi invito a lasciarmi un vostro parere in proposito, in modo da migliorare sempre di più!
Ringrazio vivamente chi ha letto e chi ha recensito il precedente capitolo, nonché chi ha inserito questa storia tra le seguite.
Un abbraccio... ci vediamo prossimamente con il prossimo capitolo!
Shelly

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Capitolo 5
*** Primo batticuore ***


Capitolo 5   -   Primo batticuore


Bunny fu svegliata dal suono del citofono e non era la prima volta che il suo sonno veniva disturbato quel giorno; infatti già dalla prima mattina sembrava che tutti si fossero messi d’accordo per svegliarla bruscamente: a turno le sue amiche l’avevano chiamata per comunicarle la grande notizia e cioè che la sera prima Taiki si era fatto coraggio e aveva chiesto ad Amy di uscire. Erano state talmente dettagliate nel raccontarle l’avvenimento, che quando la diretta interessata le aveva telefonato ormai sapeva già tutto, ma aveva fatto finta di niente per non urtare la sua amica: conosceva fin troppo bene il carattere riservato di Amy, e sapeva che in quel caso si sarebbe arrabbiata tantissimo per l’indiscrezione delle altre.
Il citofono suonò per la seconda volta, facendola tornare alla realtà. Sbuffando, si alzò un po’ barcollando: quella mattina si era svegliata con la febbre ed era per questo motivo che era ancora a letto a quell’ora.
- Chi è? – domandò alzando la cornetta.
- Sono Seiya. Ti ho riportato l’auto come promesso – rispose una voce dall’altra parte del microfono.
Seiya… se ne era completamente dimenticata! Accidenti alla febbre!
- Vieni su, ti apro: sono al terzo piano! – dopo avergli aperto il cancello, corse in camera per indossare almeno una vestaglia per coprire il suo pigiama. Mentre tornava alla porta di ingresso, passò davanti a uno specchio e guardò con aria critica la sua immagine riflessa: - Capelli spettinati, volto pallido, occhi lucidi e un bel pigiamone. Non c’è che dire, il look ideale per accogliere nella propria abitazione un cantante venerato da milioni di ragazze! – pensò Bunny, sorridendo in modo ironico per la situazione.
L’ascensore arrivò al piano e ne uscì Seiya tutto sorridente, con le guance leggermente arrossate a causa del freddo.
- Hai visto che ho mantenuto la promessa? Ti ho riportato subito l’auto – disse, entrando nell’appartamento. Solo in quel momento si accorse che Bunny era in pigiama e continuò: - Ti ho svegliata? Mi dispiace! Me ne vado subito.
- Scusami tu, invece: questo non è esattamente l’abbigliamento più adatto per ricevere ospiti – gli rispose Bunny un po’ in imbarazzo. – Il fatto è che stamattina mi sono svegliata con la febbre, perciò sono rimasta a letto… e mi era passato completamente di mente che saresti venuto in giornata, mi dispiace.
- Hai la febbre? Hai preso la medicina per farla scendere? E hai mangiato qualcosa? – le chiese Seiya molto premuroso.
- Sì ho preso un antipiretico e no, non ho mangiato nulla: non ho né fame, né voglia di mettermi ai fornelli – rispose Bunny.
- Ma devi mangiare qualcosa, altrimenti il tuo fisico non si riprenderà più! – la rimproverò lui. – Senti, io non sono un granché come cuoco, ma se ti fidi potrei cucinarti qualcosa…
Bunny rimase completamente spiazzata dalla proposta del ragazzo. -
Ma… non vorrei esserti troppo di disturbo: ieri sera sei stato costretto ad accompagnarmi a casa, oggi mi hai riportato l’auto e in più ti chiedo di farmi da cuoco… non vorrei approfittare troppo della tua disponibilità.
- A me fa piacere, sul serio! Dai forza, tornatene a letto che qui io ho da fare – le disse scherzando, mentre si toglieva il piumino che indossava e lo appoggiava sul divano lì vicino. – Quando sarà pronto in tavola ti verrò a chiamare.
- Va bene va bene me ne vado! Ma a una condizione: tu rimani a pranzo qui! – rispose Bunny, facendo la finta offesa. Poi, poco prima di entrare nella sua stanza, si girò verso di lui – Seiya?
- Dimmi! – le rispose lui.
- Grazie! – e facendogli un dolce sorriso entrò nella camera da letto.
Il ragazzo sorrise soddisfatto e si mise subito al lavoro. Non aveva detto una bugia: come cuoco non era propriamente una cima, però se la cavava.
Mentre era concentrato a cucinare, ad un certo punto sentì qualcosa toccargli una gamba; abbassò lo sguardo e vide un gatto nero con una strana macchia sulla fronte che si stava strusciando.
- Ehi, ciao piccolino! – disse grattando la testina del gatto. – Non sapevo che ci fossi anche tu! Bunny non me lo aveva detto. Scommetto che hai fame, vero? Vediamo se scopro dove la tua padroncina tiene le scatolette di cibo… - continuò guardandosi intorno. Nella sua ricerca trovò una ciotola bianca con scritto in rosa “Luna” – Scommetto che Luna sei tu! Allora sei una femminuccia, non un maschietto!
Per tutta risposta Luna si profuse in mille fusa, che aumentarono di intensità quando Seiya appoggiò a terra la ciotola con la pappa, che nel frattempo aveva trovato dentro un armadietto della cucina.
- Scommetto che d’ora in poi noi due saremo grandi amici! – le disse sorridendo.

Era passata circa mezz’ora e il pranzo era pronto. Non aveva preparato granché: riso in bianco e verdure al vapore, l’ideale per una persona che non si sentiva bene pensava.
Adesso era ora di andare a chiamare Bunny.
Si avvicinò piano alla stanza e bussò appena sulla porta prima di entrare: la ragazza stava dormendo e non si era accorta di nulla; Seiya provò un’infinita tenerezza nei suoi confronti nel vederla in quello stato e pensò a quanto fosse piccola in confronto all’enorme piumone che la copriva. Gli dispiaceva quasi svegliarla.
Forse accorgendosi di essere osservata, Bunny si svegliò e iniziò a sbattere gli occhi, per poi posarli su Seiya. Il ragazzo si sentì beccato sul fatto e si imbarazzò un pochino.
- E’ tanto che sei qui? – chiese Bunny con la voce ancora impastata dal sonno.
- No… sono appena arrivato. – rispose, senza riuscire a guardarla in viso. - Sono venuto a chiamarti perché è pronto il pranzo.
- Arrivo allora! – esclamò Bunny, mettendosi a sedere sul letto.
- Io ti aspetto di là. Fai pure con comodo! – le disse Seiya, e uscì dalla stanza per lasciarle il tempo di sistemarsi.

- Che buon profumino! Dev’essere tutto buonissimo! – disse Bunny entrando in cucina. Si era cambiata e aveva indossato un paio di jeans e un comodo maglioncino; i capelli li aveva raccolti alla bell’e meglio con un mollettone.
- Aspetta a dirlo dopo aver mangiato! – scherzò Seiya. – E ricordati che ti avevo avvisata del fatto che non sono un bravo cuoco, quindi mangia a tuo rischio a pericolo!
- Esagerato Sono sicura che invece è tutto ottimo! – rispose la ragazza sedendosi a tavola. Seiya le mise davanti il piatto con il riso e lei decide di assaggiare subito il cibo. – Avevo ragione: è buonissimo! – esclama con la bocca ancora piena, facendo ridere il ragazzo.
Quando anche Seiya si siede a tavola per mangiare, Luna gli salta in grembo, lasciando di stucco Bunny.
- E’ la prima volta che vedo Luna così affabile con un estraneo: in genere è molto più riservata! Persino le mie amiche fanno fatica a farle una carezza perché non appena loro si avvicinano, lei scappa.
- Ma io e lei prima abbiamo fatto amicizia – rispose Seiya accarezzando la testina della gatta, che ricambiò iniziando a fare le fusa. – Mentre preparavo il pranzo è venuta a chiedermi da mangiare e io gliel’ho dato: ho fatto male?
- Sai cucinare e ti occupi anche degli animali domestici? Ma tu sei un ragazzo da sposare! – esclamò Bunny senza pensarci. Non appena però si accorse di quello che aveva detto, arrossì e cercò di scusarsi.
- Beh, per lo meno tu mi sposeresti per le mie doti casalinghe e non perché sono un cantante famoso – le rispose Seiya, un po’ serio e un po’ no.
- Davvero ci sono persone disposte a sposarsi soltanto per quello? – chiese Bunny stupefatta.
- Sai una cosa Bunny? Sei di un candore stupefacente! – le disse Seiya.
- Con questo vorresti dire che sono un’ingenua? – s’indispettì la ragazza. – Beh… forse lo sono un po’, ma ti rendo noto che in genere alle persone piaccio proprio per questa mia caratteristica!
- Ma io non ho detto che tu non mi piaci! – le rispose Seiya. – Non ne avevo mai incontrate di ragazze come te e, credimi, nel confronto sono loro che ci perdono!
Bunny rimase imbambolata da quelle parole: Seiya le aveva appena detto che lei gli piaceva e che la trovava speciale?
Adesso era Seiya a sentirsi imbarazzato: - Ma cosa mi è venuto in mente di dirle? Mi sono tradito da solo come uno stupido! – pensava.
Fu Luna a sbloccare la situazione: dopo la gaffe fatta con Bunny, Seiya aveva smesso di accarezzarla e lei protestò a gran voce; i due ragazzi si riscossero e scoppiarono a ridere.
Il pranzo continuò senza altri intoppi: i due ragazzi erano molto in sintonia e passarono tutto il tempo a ridere e scherzare. Quando però arrivò l’ora di sparecchiare e di lavare i piatti, ritornò un po’ di tensione perché Seiya voleva fare tutto lui, mentre Bunny protestava il fatto che lui aveva già cucinato e sfamato Luna.
- Bunny, basta! Tu sei malata e non ti faccio mettere le mani nell’acqua fredda! – protestò per l’ennesima volta Seiya.
- Guarda che esistono quelle splendide invenzioni chiamate lavastoviglie! – rispose Bunny testarda.
- Sì, ma se mi ricordo bene prima i piatti bisogna sciacquarli, e quindi li devi mettere sotto l’acqua fredda! – la rimbeccò lui.
- Uffa! Ma quanto sei testardo!
- E tu invece sei una testona!
I due si guardarono per un po’ in cagnesco. Alla fine Seiya, con un gran sospiro, disse: - Facciamo così: io sciacquo e tu carichi la lavastoviglie. Ti può andare bene come soluzione?
- E va bene… - gli rispose Bunny in tono un po’ sostenuto.
In pochi minuti l’armonia tornò a regnare sovrana. Per loro era così: ogni tanto si pizzicavano e bisticciavano, ma non riuscivano a rimanere arrabbiati l’uno con l’altra per troppo tempo.
Una volta che i piatti furono tutti sistemati e la lavastoviglie fatta partire, arrivò il momento per Seiya di tornare a casa.
- Sei sicura di stare bene? – le chiese preoccupato.
- Sì, stai tranquillo. Adesso ritorno a letto e mi faccio un’altra dormita e ora di domani mi sarà passato sicuramente tutto.
- Allora vado… - disse lui, non proprio convinto.
- Vai e non preoccuparti! – insistette Bunny. – Comunque grazie per tutto – gli disse con un dolce sorriso.
- Figurati… se non ci si aiuta tra amici… - e detto questo le diede un veloce bacio sulla guancia e se ne andò, lasciando Bunny alquanto confusa.

Era passato un mese dal giorno in cui Seiya aveva aiutato Bunny, e in quel lasso di tempo i due ragazzi erano diventati molto amici. Si sentivano spesso per telefono e qualche volta uscivano anche da soli tra loro, visto che nel gruppo erano ormai tutti in coppia da quando anche Amy e Taiki si erano messi insieme.
Una domenica pomeriggio Bunny ricevette una telefonata da Marta.
- Hai sentito la novità? I ragazzi hanno finalmente trovato la casa che cercavano! – le disse l’amica.
- Sì, Seiya mi aveva accennato qualcosa l’altro giorno, ma mi era parso di capire che non erano ancora sicuri – le rispose Bunny.
- Invece ci hanno ripensato e l’hanno comprata! – disse Marta.
Bunny non ne era sicura, ma le era sembrato che la sua amica stesse piangendo. Decise di indagare.
- Marta? Sei contenta che vanno via, vero? In questo modo adesso riavrai la casa tutta per te! – Bunny, infatti, conosceva l’amica come le sue tasche e sapeva che da una parte lei amava molto la compagnia della gente, ma dall’altra era molto gelosa delle sue cose e sicuramente in quel periodo in cui aveva convissuto con quei tre ragazzi non erano mancate le scenate per cui Marta era famosa.
- … A dir la verità incominciavo ad abituarmi a loro… e poi mi piace poter avere sempre vicino Yaten. Sai… stavo iniziando a pensare di proporgli una convivenza duratura! – le rispose Marta.
- E perché non lo fai? – la incoraggiò Bunny. – Penso che sia un’idea stupenda!
- Non so come la potrebbe prendere lui… - si lamentò la ragazza. – Magari scappa a gambe levate!
- Chi… Yaten? Ma se è pazzo di te! Magari non è proprio la persona più espansiva del mondo, su questo ti do ragione, ma non puoi dubitare del fatto che sia innamorato di te, perché è evidente!
- Bunny… il fatto è che non ho mai provato per nessuno quello che sento per lui e ho una grande paura di perderlo…
- Non lo perderai, vedrai… secondo me dovresti tentare!
- Comunque ti ho telefonato per un’altra cosa: volevo farti sapere che i Three Lights hanno organizzato una festa per inaugurare la nuova casa e ovviamente anche tu sei invitata: mi hanno chiesto di fare da portavoce.
- E qual è data fissata per la festa?
- Il 14 febbraio! – rispose Marta in un soffio.
- Il giorno di San Valentino? Pensavo che lo avreste passato in coppia da soli…
- Lascia stare che mi sono già arrabbiata abbastanza! – le rispose l’amica. – Sono uomini e a queste cose non ci pensano… comunque ci sarai, vero?
- Certo che ci sarò! Ci vediamo alla festa allora! – e dopo essersi scambiate ancora qualche pettegolezzo le due amiche si salutarono.

La musica era altissima e si sentiva già appena usciti dall’ascensore. I fratelli Kou avevano acquistato un attico in un moderno stabile situato nel centro della città.
Quando Bunny entrò dalla porta fu travolta dalla musica e dalla folla che era presente nell’appartamento: non si aspettava che i suoi amici avessero invitato così tanta gente! Si guardò intorno: vide le sue amiche insieme ai rispettivi fidanzati, e nel caso di Morea marito, ma Seiya non si vedeva. Dopo un po’ lo vide parlare con una ragazza molto carina, con lunghi e ondulati capelli e una grazia che lei non avrebbe mai avuto: non capì il motivo, ma alla vista di quella scena le crebbe dentro una grande rabbia.
Nel frattempo Seiya l’aveva vista e le aveva fatto un cenno di saluto con un gran sorriso: se si era messa in testa di defilarsi per non farsi vedere da lui, ora non poteva più farlo ed era anzi costretta ad avvicinarsi per salutarlo.
- Ciao Testolina buffa! Sono contento che tu sia arrivata! Ti presento Milena Kaio, è una famosa violinista e ci siamo conosciuti in uno dei miei ultimi concerti. Milena, ti presento Bunny Tsukino, la mia migliore amica.
- Non sapevo che un rubacuori come te riuscisse ad avere anche delle amiche tra le ragazze! Pensavo che tu considerassi le donne soltanto per prenderle e buttarle poi via – disse una voce alle spalle di Bunny. La ragazza si girò e si trovò davanti una donna vestita in modo piuttosto mascolino.
- Dovete scusare Heles – intervenne Milena. – Sapete, a lei non piacciono i rubacuori! – e detto questo prese sottobraccio la sua amica e si allontanò.
- Che tipe strane! – pensò Bunny mentre le seguiva con lo sguardo. Non riusciva a capire se le fossero simpatiche o no.
- Allora Testolina buffa: ti piace la nostra casa? – le chiese Seiya, interrompendo i suoi pensieri.
- Sì è molto bella… avete fatto proprio una bella scelta!
- Ehi Seiya, non mi presenti la tua amica? – chiese una voce dietro di loro, interrompendoli. Bunny si girò e si trovò davanti un uomo piuttosto piacente, intorno alla cinquantina, molto abbronzato, ma con uno sguardo che non le piaceva per niente.
- Ah Joe… - disse Seiya – ti presento Bunny, una mia carissima amica; Bunny, ti presento Joe, il manager del gruppo.
- Allora sei soltanto una sua amica? – le chiese l’uomo con un sorriso che le piacque ancora meno dello sguardo. – Pensavo fossi la sua ultima fiamma!
- Joe, ma come ti permetti? – disse Seiya, iniziando ad arrabbiarsi.
- OK OK ho capito: qui sono di troppo! Me ne vado! – e così dicendo si allontanò.
La festa proseguì per parecchie ore ancora, ma Bunny con la testa era da un’altra parte: cos’era il tuffo al cuore che aveva sentito quando Joe l’aveva scambiata per la fidanzata di Seiya? Ma soprattutto, perché quando Seiya aveva dichiarato che lei era una semplice amica, lei si era sentita così triste?


 

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Eccomi qua con un nuovo capitolo!!! Ringrazio tantissimo tutte le persone che fino adesso hanno letto la storia e l'hanno recensita. Vi invito a lasciarmi i vostri commenti: per me sono importanti perché mi aiutano a migliorare sempre di più!
Un grazie anche a chi l'ha inserita nelle preferite.
Un abbraccio.
Shelly

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Capitolo 6
*** Sentimenti nascosti ***


Capitolo 6 - Sentimenti nascosti


I mesi passarono velocemente e presto il freddo inverno lasciò il posto alla stagione più bella dell’anno, la primavera: le giornate si fecero più lunghe e il mondo si riempì dei colori e dei profumi della natura che si era risvegliata dal suo lungo sonno.
Era arrivato il mese di maggio e, con lui, il periodo di maggior lavoro per Bunny: maggio era considerato da sempre il mese ideale per sposarsi, perciò aveva un bel po’ di appuntamenti fissati per le ultime prove e le consegne degli abiti; addirittura c’erano giorni in cui era costretta a rimanere in negozio oltre l’orario di chiusura per soddisfare tutti.
Nelle ultime settimane aveva frequentato pochissimo Seiya perché anche lui era indaffarato tra interviste, concerti e presenze in spettacoli televisivi: stava per uscire il nuovo CD dei Three Lights e c’era nell’aria un clima di grande aspettativa. Ma anche se non potevano vedersi, si sentivano comunque quotidianamente per telefono. Negli ultimi mesi la loro amicizia si era rafforzata sempre di più e ormai i due ragazzi erano diventati inseparabili.
Non avendo più l’opportunità di vederlo tutti i giorni, o quasi, in quell’ultimo periodo si era resa conto di quanto si fosse abituata alla sua presenza e le mancava, le mancava tantissimo; quando poi si era accorta di aspettare le telefonate di Seiya con un’attesa che rasentava il ridicolo, e che dopo aver parlato con lui rimaneva con un sorriso smagliante stampato sulle labbra per svariate ore, iniziò a porsi delle domande… e alla fine la risposta arrivò come un fulmine a ciel sereno: lei si era innamorata di Seiya!
Un sentimento che l’aveva colta alla sprovvista, impreparata: prima di allora era stata innamorata una sola volta, di Marzio, ed era finita male; adesso le era capitato di nuovo, ma questa volta quello che provava era diverso… era felicissima anche di sentire solo la sua voce, ma nello stesso tempo aveva paura perderlo: la sua presenza ormai le era diventata basilare, proprio come l’aria che respirava. Come doveva comportarsi adesso? Rischiare il tutto per tutto o mettere a tacere la voce del proprio cuore e rassegnarsi a stargli vicina solo come amica?

Bunny entrò nella caffetteria dove aveva appuntamento con Marta. Come i tre cantanti, anche la sua amica in quel periodo era oberata di lavoro, in quanto stava girando una serie televisiva che doveva essere trasmessa in autunno, perciò quella era la prima volta che si incontravano da settimane. La trovò già seduta al tavolo, con enormi occhialoni da sole appoggiati sul naso e un po’ camuffata per non farsi riconoscere dai clienti del locale.
- Ciao Marta! E’ da tanto che mi aspetti? – le chiese, dandole i classici due bacini sulle guance.
- No sono appena arrivata, tranquilla! – le rispose l’amica.
Subito si avvicinò al loro tavolo un cameriere per prendere le ordinazioni: Marta chiese un semplice caffè, mentre Bunny non si smentì e ordinò un’enorme coppa di gelato con tre gusti, panna montana, colata di cioccolato fondente, biscottini e piccole meringhe.
- Con quello che mangi è un miracolo che tu rimanga sempre in linea! – esclamò Marta. – Se facessi il mio lavoro ti obbligherebbero a rimanere a dieta perenne!
- Infatti sei tu quella che fa’ l’attrice, mentre io mi limito a vendere abiti da sposa! – rispose la ragazza, mentre sgranocchiava delle noccioline che si trovavano in un piattino sul tavolo. – E poi non è mica colpa mia se ho il metabolismo veloce e tu no! – scherzò facendo la boccaccia alla sua amica.
Furono interrotte dal cameriere che tornò con quanto ordinato precedentemente: le due ragazze lo ringraziarono cortesemente, lasciandogli anche una generosa mancia; quando l’uomo si allontanò, scoppiarono a ridere come matte perché la coppa di gelato ordinata da Bunny era veramente enorme e una persona “normale” avrebbe sicuramente fatto fatica a mangiarla tutta!
Ad un certo punto Marta prese a parlare del suo argomento preferito, ossia i tre cantanti di loro conoscenza: - Hai sentito che i Three Lights stanno per uscire nei negozi con un nuovo CD?
- Sì lo so, Seiya mi ha accennato qualcosa. Da quello che mi è parso di capire sono tutti e tre molto elettrizzati! – le rispose Bunny.
- Non me lo dire! – esclamò Marta. – Yaten è intrattabile in quest’ultimo periodo e in più se voglio vederlo sono costretta ad andare ad assistere alle loro prove, perché quelli sono gli unici momenti in cui sono liberi da impegni! Dopo le prove, infatti, hanno sempre o qualche intervista o qualche partecipazione televisiva in programma. Per il momento hanno persino sospeso le date del tour perché non ce la farebbero! E so che anche Amy risente di questa situazione, anche se lei è sempre così discreta e non lascia trapelare niente. Ma da una parte li capisco: questa volta le canzoni contenute nell’album sono scritte totalmente da Seiya e sono molto preoccupati per come verrà accolto questo lavoro dal loro pubblico.
- Ma non è sempre stato così? Cioè… credevo che anche le altre canzoni fossero tutte scritte da loro… ovvero… da Seiya! – disse Bunny.
- Seiya ha sempre scritto la parte musicale delle loro canzoni – rispose Marta. – Ma per le parole ci pensava la loro casa discografica, che per l’occasione ingaggiava dei parolieri professionisti. Questa volta, però, i Three Lights hanno preteso che l’album fosse una loro completa creazione.
- Non ero a conoscenza di tutti questi particolari… - disse la ragazza un po’ delusa per il fatto che Seiya non le avesse confidato questa novità molto importante per la sua carriera. Insomma, erano amici o no?
Marta conosceva Bunny come le sue tasche e si rese conto che era rimasta male per la storia delle canzoni. Le venne perciò in mente qualcosa che sicuramente avrebbe tirato su di morale la sua amica: - Senti… io sto per andare alla sala prove per incontrarmi con Yaten: perché non mi accompagni? – le propose.
- Non lo so… Seiya non mi ha mai invitata alle loro prove… magari non gli fa’ piacere! – rispose Bunny tristemente.
- Ma cosa stai dicendo!? Voi due siete pappa e ciccia! Sono sicura che non è questo il motivo per cui non ti ha mai invitata! Secondo me la spiegazione più plausibile è perché ormai ti conosce molto bene e sa che non ami in modo particolare la musica. Magari non te l’ha mai proposto perché pensava che la cosa non ti interessasse! – le disse Marta.
- … e poi magari non mi faranno neanche entrare! In fondo lì dentro conoscono te e Amy come le fidanzate di due componenti del gruppo, ma io chi sono? Potrebbero scambiarmi per una fan che cerca di intrufolarsi con una scusa per avere la possibilità di conoscere i suoi idoli e bloccarmi all’entrata – continuò Bunny. – Non riuscirei a superare una figuraccia del genere!
- Uffa, sei sempre piena di problemi tu! – sbuffò Marta. - Allora facciamo così: adesso provo a chiamare Yaten e gli dico che vorrei portarti con me alle loro prove; se mi risponde che non ci sono problemi, vieni con me. Sei d’accordo?
Bunny si limitò ad annuire con la testa, sperando in cuor suo che non ci fossero problemi: non sapeva se Seiya avrebbe considerato la sua comparsa improvvisa come un’intrusione, ma era così tanta la voglia di vederlo che era decisa a rischiare la figuraccia dell’impicciona.
Intanto Marta aveva preso in mano il suo cellulare e stava chiamando Yaten. - Pronto Yaten? Ciao tesoruccio, sono io, il tuo amore bello! …. Sì sì sto arrivando! Lo so che sei sempre in trepidante attesa di vedermi, Yatenuccio mio! – cinguettò Marta. – Ascolta, ho una richiesta da farti: sono qui in una caffetteria con Bunny. Le ho proposto di venire con me ad assistere alle vostre prove, ma lei oppone resistenza sostenendo che vi creerebbe disturbo... – si fermò ad ascoltare quello che le stava dicendo il suo fidanzato e poi gli rispose. – OK allora la porto con me! Arriviamo nel giro di dieci minuti. Un bacino e a dopo – concluse la telefonata.
- Yaten dice che non ci sono problemi e che puoi venire tranquillamente – disse Marta all’amica, riponendo il cellulare nella borsa. – Dai forza, andiamo allora perché stanno per cominciare a suonare ed io rischio di non dare neanche un bacio al mio tesoruccio!
Bunny sentì i battiti del suo cuore accelerare all’improvviso: - Che bello, presto rivedrò Seiya dopo ben due settimane di astinenza! – pensava tutta felice.

I Three Lights si stavano preparando per le prove che sarebbero iniziate fra pochi minuti: Yaten e Taiki accordavano i loro strumenti, mentre Seiya scaldava la voce con dei vocalizzi. Ad un certo punto furono interrotti dalla porta che si apriva per far entrare Marta con la sua solita carica adrenalinica.
- Eccomi qua! E guardate un po’ che sorpresa vi ho portato!... Dai forza, vieni dentro! – disse rivolta verso la porta, dalla quale spuntò Bunny rossa peperone e un po’ imbarazzata.
- Ehm… Ciao ragazzi! E’ da un po’ che non ci vediamo! Come state? – disse timidamente.
- Testolina buffa! Ieri dovevi dirmelo che avevi in mente di farmi una sorpresa, così mi preparavo! – disse Seiya, veramente felice di rivedere la sua amica.
- Non ti dispiace che sia venuta? – gli chiese Bunny. - Insomma… da quando ci conosciamo non mi hai mai proposto di venire ad assistere alle vostre prove e pensavo che la cosa non ti facesse piacere.
- Ma cosa stai farneticando? Certo che mi fa’ piacere averti qui! – rispose Seiya. – Non ti ho mai invitata alle prove perché ti conosco e so che non ti piace la musica, quindi pensavo che ti saresti annoiata e basta! Ma sono contento che la mia migliore amica sia venuta ad ascoltarmi cantare! Così adesso potrai darmi il tuo parere se ti piacciono o no le nostre canzoni!
- Ecco… a dire la verità io le conosco già le vostre canzoni! - confessò la ragazza un po’ in imbarazzo. – Vedi, da quando siamo diventati amici ho iniziato a chiedermi come fosse la vostra musica e un giorno, per pura curiosità, ho acquistato un vostro CD… beh, mi è piaciuto talmente tanto che adesso a casa ho tutti i vostri album, che ascolto quotidianamente a rotazione.
- Allora si può ufficialmente sostenere che ormai sei diventata una nostra fan a tutti gli effetti – le rispose Seiya sorridendo divertito.
Il cuore di Bunny perse un colpo alla vista di quel sorriso: è vero, loro erano amici e si volevano un mondo di bene, ma sentire Seiya dire che era felice della sua compagnia e vedere quel suo sorriso rivolto soltanto a lei, aveva il potere di provocarle dei brividi di piacere lungo la schiena.
Soltanto in quel momento Bunny si accorse che nella stanza c’era anche Amy, seduta vicina al suo Taiki: le fece un cenno di saluto, che la sua amica ricambiò con un sorriso. Anche Amy aveva trovato l’amore e doveva ammettere che con Taiki formava davvero una bellissima coppia.
- Chissà se prima o poi qualcuno dirà la stessa cosa anche di me e Seiya! – pensò un po’ tristemente.
Marta, intanto, si era precipitata verso il suo Yaten e lo aveva travolto con il suo solito entusiasmo, prendendolo alla sprovvista e facendogli cadere di mano la chitarra che stava accordando, provocando un rumore assordante. Ovviamente il ragazzo si arrabbiò non poco, sia per tutto il lavoro sprecato, sia perché quella chitarra era la prima che aveva acquistato e aveva un grande valore affettivo per lui. La rimproverò, quindi, ma la ragazza si fece subito perdonare con un bacio che fece dimenticare al ragazzo il resto del mondo.
I tre cantanti furono richiamati all’ordine dal tecnico del suono: era ora di iniziare le prove. Con un po’ di dispiacere furono costretti a separarsi dalle tre ragazze e mettersi alle loro postazioni; le tre amiche, invece, furono condotte in uno stanzino dove, attraverso un vetro, potevano assistere comodamente alle prove senza disturbare i tre ragazzi.
- Mamma mia, solo a vederlo il mio cuore ha preso a battere all’impazzata, se non si ferma rischierò di sicuro un infarto! E poi ho una grandissima voglia di abbracciarlo e appoggiare la testa sul suo petto… e mi sembra ancora più bello del solito, accidenti! – pensava Bunny, mentre non riusciva a staccare lo sguardo da Seiya. – Se prima potevo avere qualche dubbio, adesso ne ho l’assoluta certezza: la presenza di Seiya è diventata troppo importante per me… cosa devo fare? Se gli confesso i miei sentimenti rischio di perdere anche la sua amicizia! Meglio rischiare o adattarsi ad averlo vicino anche soltanto come amico, pur di non rinunciare alla sua vicinanza? Ma in che guaio sono andata a cacciarmi?

Mentre la testa di Bunny era sommersa da tutti quei pensieri, Seiya si preparava per iniziare le prove.
In un breve momento in cui non erano presenti orecchie indiscrete che potevano ascoltare i loro discorsi, chiese ai suoi fratelli: - Ma voi sapevate che oggi sarebbe venuta anche Bunny alle prove?
I due ragazzi si guardarono sogghignando e Yaten rispose in modo falsamente indifferente: - Marta mi ha telefonato prima per avvertirmi: è stata una sua idea e Bunny all’inizio non voleva venire perché aveva paura di disturbare; Marta allora, per rassicurarla, mi ha chiesto se c’erano problemi e io le ho risposto di no, che poteva venire tranquillamente anche Bunny.
- E perché non me l’hai detto, scusa? – gli chiese Seiya stupito.
- E perdermi così il divertimento di vedere la tua faccia non appena lei fosse entrata? – gli rispose il fratello divertito.
- Eh??? – fece Seiya, non capendo dove volesse andare a parare Yaten.
- Guarda che lo abbiamo capito che Bunny ti piace… e non semplicemente come amica! – gli rispose il fratello. – Non siamo ciechi e vediamo come la guardi e come cambi espressione anche solo a sentirla per telefono.
- Si nota così tanto? – chiese Seiya un po’ in imbarazzo per essere stato beccato in flagrante.
- Soltanto perché noi ti conosciamo molto bene. Se hai paura che lo abbia capito anche qualcun altro stai tranquillo, non è successo… altrimenti Marta me lo avrebbe detto subito, conoscendo l’indole pettegola che si ritrova! – rispose Yaten.
- Quando pensi di confessarle i tuoi sentimenti? – intervenì Taiki.
- Non credo di farlo adesso… mi sembra troppo presto per dichiararmi – rispose Seiya. – Non ho ancora ben chiaro quello che pensa Bunny, cioè se mi considera soltanto il suo migliore amico o se prova qualcosa di più di una semplice amicizia per me. Tengo troppo a lei per rischiare di rovinare tutto a causa di un passo troppo affrettato: piuttosto che perderla, preferisco rimanerle vicino anche come semplice amico!
- Ma voi due sareste una coppia perfetta! Guarda che se non provi, rischiando magari anche un rifiuto da parte sua, non saprai mai con certezza se lei ricambia i tuoi sentimenti – gli consigliò Yaten.
- Parli proprio tu che non hai il coraggio di parlare con Marta e di proporle di fare un passo avanti nel vostro rapporto andando a vivere insieme! – lo prese in giro Seiya.
- Ma questo cosa centra? – disse Yaten. – Non stavamo parlando di me e di Marta, ma di te e Bunny. Per quanto riguarda noi due è tutto un altro paio di maniche: ti dovresti ricordare com’era Marta prima che ci mettessimo insieme! Non aveva lo stesso fidanzato per due mesi consecutivi e di certo non era una persona molto affidabile! E poi sai bene che all’inizio della nostra storia non facevamo altro che prenderci e lasciarci… il mio tentennamento è dettato soltanto dal timore che prima o poi lei si stanchi di me e mi pianti in asso dall’oggi al domani! … Ma Bunny è un altro tipo di ragazza: anche se lei e Marta sono amiche per la pelle, penso che non si comporterebbe mai come Marta!
- Però ormai tu e Marta state insieme da più di sei mesi… un vero record per lei! Qualcosa vorrà pur dire! – ribattè Seiya.
- Allora, si può sapere cosa vi è preso oggi? Se andate avanti di questo passo oggi tiriamo mezzanotte! – li interruppe lo stesso tecnico di prima.
- Hai ragione Steve… cominciamo subito! – risposero in coro i tre cantanti, prendendo in mano i rispettivi strumenti.

Le prove proseguirono per tutto il pomeriggio senza altri intoppi: le nuove canzoni erano una più bella dell’altra ed a Bunny piacquero tantissimo.
- Questo CD ha tutte le caratteristiche per diventare un nuovo grande successo – pensò tra sé convinta. Era rimasta molto colpita nel vedere Seiya nel suo “habitat” naturale: - E’ incredibile come cambia quando entra nel suo ruolo di cantante! Ha una voce incredibilmente sexy e un’espressione molto affascinante: non c’è da stupirsi che tante fans dei Three Lights preferiscano lui ai suoi fratelli… e le capisco pienamente! Sicuramente quel Joe ha sfruttato il suo successo sulle fans per costruire su di lui la fama del cantante play boy! Perché adesso che lo conosco bene, posso affermare con sicurezza che Seiya è completamente diverso da come lo dipingono: è dolce e molto affettuoso, non arrogante e pieno di sé come scrivono sui giornali!

- OK, e anche per oggi abbiamo finito! – esclamò Yaten, riponendo la sua chitarra nella rispettiva custodia. – Sapete cosa vi dico? Voglio chiedere a Bunny di venire più spesso ad assistere alle nostre prove! A quanto pare ha un’ottima influenza su di te Seiya, perché oggi non hai sbagliato nemmeno una volta!
- Pensa a parlare per te! – gli rispose indispettito il fratello. – Cosa credi? Ho visto gli sguardi che lanciavi a Marta alla fine di ogni canzone! Mi sa che sì qui c’è qualcuno che voleva pavoneggiarsi davanti alla sua ragazza, ma di certo quel qualcuno non sono io!
La rispostaccia di Yaten fu interrotta dall’arrivo delle tre ragazze.
- Ehi ragazzi! Siete stati bravissimi! Sicuramente l’uscita del vostro nuovo CD sarà un successone! – esclamò Marta.
- E’ vero! E’ la prima volta che vi sento cantare dal vivo e mi sono emozionata tantissimo – intervenì Bunny.
- Vi ringraziamo per tutti questi complimenti! Speriamo che anche il nostro pubblico sia d’accordo con voi! – rispose Taiki.
- Ehi, mentre seguivo le vostre prove mi è venuto in mente che è da un po’ di tempo che il nostro gruppo non si riunisce al completo! Che ne dite se organizziamo qualcosa per la prossima domenica? Voi avete qualche impegno?
- No non abbiamo niente in programma per quel giorno, quindi siamo liberi – le rispose Yaten.
- Allora perché non andiamo al mare? Il caldo di questi giorni ci potrebbe permettere di andare in spiaggia e fare addirittura il bagno! Che ne dite? Conosco un posto che è poco frequentato e quindi noi quattro non dovremmo nasconderci per non essere riconosciuti!
- Beh è un’idea… - disse Seiya. – Tu Testolina buffa cosa ne pensi?
- Penso che sarebbe fantastico! Un’intera giornata al mare tutti quanti insieme! Sarebbe magnifico!
- Anch’io penso che sarebbe meraviglioso! – intervenì Amy. – Ormai è passato troppo tempo dall’ultima volta da quando siamo usciti tutti quanti insieme.
- Allora è deciso: penso io a contattare gli altri e poi vi faccio sapere, così poi ci organizziamo! – disse Marta.

Anche il resto del gruppo accolse con entusiasmo la proposta di Marta e fu stabilito di trovarsi alle 6.00 del mattino davanti al Crown, che per l’occasione quel giorno sarebbe rimasto chiuso.
I giorni passarono in fretta e presto arrivò domenica, che si rivelò essere una giornata molto calda sin dalle prime luci dell’alba.
Bunny era in piedi davanti all’entrata del Crown: quel giorno era decisa a stupire tutti arrivando addirittura in anticipo; voleva proprio vedere se anche questa volta Rea sarebbe riuscita a trovare un pretesto per rimproverarla della sua pigrizia.
Era lì da circa cinque minuti quando vide arrivare Seiya, a bordo della sua decappottabile rossa.
- Ehi Testolina buffa! Non vorrai mica far piovere proprio oggi, vero? Non solo sei arrivata in orario… ma addirittura in anticipo! – la prese in giro lui.
- Uffa! Sei sempre il solito antipatico! – sbuffò lei. – Sono troppo contenta del fatto che oggi passerò l’intera giornata con tutti i miei amici che non volevo rovinarmela con le solite prediche di Rea su i miei ritardi, così ho puntato la sveglia un po’ prima del solito! – si giustificò. – Tu piuttosto: come mai sei arrivato da solo? Dove sono i tuoi fratelli?
- Yaten e Taiki sono andati a prendere Marta e Amy e non avevo proprio voglia di reggere il moccolo! – le rispose.
All’avvicinarsi dell’ora prestabilita iniziarono ad arrivare tutti gli altri. Marta già a quell’ora del mattino era euforica in previsione della giornata al mare e continuava a gridare nella direzione dei suoi amici per incitarli a muoversi in modo da riuscire a partire il prima possibile. Alla fine furono costretti a dirle di smetterla altrimenti qualche abitante delle case vicine avrebbe chiamato la polizia per disturbo della quiete pubblica.
Non ci fu bisogno di organizzarsi per le macchine, in quanto erano arrivati al punto di ritrovo già debitamente divisi: nella prima auto ci sarebbero stati Yaten, Marta, Taiki e Amy; nella seconda Rea, Yuri, Morea e Moran e nella terza Seiya e Bunny. Ovviamente questi ultimi furono molto contenti di questa soluzione; in questo modo avevano l’opportunità di rimanere da soli per tutto il tempo occorrente per arrivare al mare.
Non c’era dubbio: per loro la giornata iniziava sotto i più rosei prognostici.

Ci vollero circa tre ore per arrivare a destinazione: per fortuna quello non era ancora il periodo giusto per recarsi al mare, quindi non trovarono molto traffico in autostrada.
Il posto si rivelò realmente molto tranquillo, proprio come aveva detto Marta, e addirittura la spiaggia era tutta loro.
Non appena arrivarono a destinazione, si precipitarono subito in spiaggia, muniti di zaini e ombrelloni, pronti e ben carichi per passare un’intera giornata di puro divertimento.
Dopo aver sistemato gli ombrelloni ed essersi cambiati, rimanendo in costume, decisero di organizzare una partita di beach volley ragazzi contro ragazze. Nell’aria si sentivano soltanto le loro urla e le loro risate… i ragazzi risultarono da subito essere i migliori e vinsero 5:1.
- Non è giusto però! – protestò Rea. – Noi siamo partite svantaggiate, visto che in squadra avevamo Bunny!
- Ehi! E con questo cosa vorresti dire? – protestò l’accusata.
- Che sei una vera schiappa negli sport, tesoro! Avessi preso una palla! – rispose Rea, facendo ridere tutti gli altri.
- Mi dispiace ragazze, ma i patti erano chiari: la squadra vincitrice si sarebbe aggiudicata il pranzo cucinato da Morea… e noi non abbiamo nessuna intenzione di cedere il nostro premio! – disse Seiya divertito.
Le ragazze brontolarono dicendo che non ci sono più gli uomini di una volta e chiedendosi dov’erano finiti quei cavalieri che arrivavano con il cavallo bianco e viziavano le loro dame.
Alla fine della partita le varie coppiette decisero di appartarsi un pochino per rimanere soli con il suo lui/lei. Bunny e Seiya furono quindi lasciati da soli.
- Ehi Testolina buffa! Che ne dici se andiamo a farci il bagno? – le propose Seiya. – Tanto mi sa che gli altri ci degneranno della loro presenza soltanto tra moltissimo tempo.
- Va bene! Non ho proprio voglia di sdraiarmi sotto l’ombrellone per prendere il sole! - rispose la ragazza.
Entrarono in mare rincorrendosi e tuffandosi in sincronia: l’acqua non era propriamente caldissima e per un attimo mancò loro il respiro, per poi guardarsi in faccia e scoppiare a ridere.
Passarono il resto della mattinata a nuotare o a giocare in acqua, mentre i loro amici erano immersi in altre attività di diverso tenore sulla spiaggia.
Ad un certo punto, mentre giocavano a spruzzarsi con l’acqua, Bunny inciampò in qualcosa e sarebbe caduta se Seiya non l’avesse prontamente presa al volo. I loro visi si trovarono molto vicini e per un lungo momento i due ragazzi si guardarono intensamente negli occhi; ad un certo punto le loro teste iniziarono ad avvicinarsi molto lentamente… quando però le labbra stavano per sfiorarsi, Bunny spalancò gli occhi e con un scatto si tirò indietro, arrossendo per l’imbarazzo.
- Ehm… credo che sia arrivata l’ora per il pranzo. Forse è meglio se torniamo in spiaggia – disse, stando ben attenta a non guardare verso Seiya.
Lui si limitò ad annuire con la testa, piuttosto deluso per il mancato bacio, e insieme si incamminarono verso i loro amici.

Dalla spiaggia apparentemente gli altri non li degnavano di attenzione… tutti tranne una persona: Marta aveva visto tutta la scena, anche se non era riuscita a sentire quello che si erano detti dopo perché era troppo lontana, e adesso li osservava avvicinarsi ponendosi un sacco di domande.
- Credo che sia arrivata l’ora per il pranzo. Cosa dici? Chiamiamo gli altri? – chiese Morea, distogliendola dai suoi pensieri.
- Ehi Morea, dimmi una cosa: ma li hai visti quei due? Non ti sembrano un po’ strani? – le chiese Marta, facendo segno nella direzione di Bunny e Seiya.
Morea si girò e li vide avvicinarsi uno al fianco dell’altra, come loro solito.
- Cosa c’è di strano? A me sembra tutto normale: sono insieme come al loro solito! Lo sai che quei due sono diventati inseparabili!
- Non lo so… ma c’è qualcosa che mi dice che quei due non la raccontano giusta! – rispose.
- No, decisamente quei due non la raccontano giusta! – pensò, mentre li osservava avvicinarsi, notando l’espressione sognante degli occhi di Bunny.


 

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E siamo arrivati al capitolo 6! Le acque iniziano a muoversi: cosa succederà adesso? Lo saprete soltanto leggendo il prossimo capitolo! ^_^
Come sempre, ringrazio le persone che hanno letto e recensito il precedente capitolo, nonché chi ha inserito questa storia tra le seguite. Vi invito a lasciarmi un vostro commento, per sapere se questo capitolo vi è piaciuto!
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un abbraccio
Shelly

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Capitolo 7
*** Un ritorno improvviso ***


Capitolo 7   -   Un ritorno improvviso


Era passato un mese esatto dalla famosa gita al mare e ormai le calde giornate di giugno avevano preso il posto di quelle tiepide di maggio.
Dopo quella fatidica giornata al mare, tra Bunny e Seiya si era creata un po’ di tensione, causata dal famoso bacio mancato; ma superato l’imbarazzo iniziale il loro rapporto era tornato quello di sempre, con la differenza però che adesso il ragazzo trovava ogni scusa per sedersi vicino a lei o per accompagnarla a casa, le loro conversazioni telefoniche erano diventate sempre più lunghe e frequenti e avevano preso l’abitudine di salutarsi con due bacini sulle guance, cosa che prima non accadeva quasi mai.
In questo periodo di tempo era anche uscito nei negozi il nuovo CD dei Three Lights, che si era rivelato sin da subito un successone, con grande soddisfazione dei tre cantanti, ma soprattutto di Seiya, visto che era l’autore di tutte le canzoni.
Ormai gli impegni di lavoro sia dei tre cantanti sia di Marta erano un po’ diminuiti, permettendo loro di unirsi sempre più spesso al resto del gruppo, che aveva preso l’abitudine di trovarsi tutti i fine settimana al Crown.

Era una tranquilla domenica pomeriggio di fine giugno, e come di consuetudine si trovavano tutti al Crown. In realtà quel giorno quell’affiatato gruppo di amici era partito per una gita in montagna, ma alla fine di comune accordo avevano deciso di anticipare il rientro e passare a fare un salutino a Morea e Moran, i quali quella volta non erano proprio riusciti ad aggregarsi alla comitiva a causa della grande mole di lavoro che, come tutti gli anni, arrivava per loro con l’inizio della bella stagione.
Come sempre Bunny e Seiya erano seduti vicinissimi: il ragazzo aveva allungato casualmente il braccio e lo aveva appoggiato sullo schienale della sedia di lei, provocandole un’improvvisa accelerazione del battito cardiaco.
- Ecco qui le vostre ordinazioni! – disse Morea, avvicinandosi al loro tavolo.
Mise davanti a ognuno una tazzina: tutti avevano preso un caffè o un cappuccio… tutti tranne Bunny, che non si era smentita nemmeno questa volta e aveva ordinato un’enorme fetta di torta al cioccolato, guarnita di panna montata e frutti di bosco.
- E’ incredibile l’enorme quantità di dolci che mangi! - la prese in giro Seiya. – Se continui così rischi seriamente di diventare la donna cannone… e poi voglio proprio vedere se riuscirai a trovare il principe azzurro dei tuoi sogni!
- La tua è soltanto invidia perché devi seguire una dieta ferrea a causa della tua immagine! – replicò Bunny. – D’altronde sei un rockettaro di terza categoria e quei poveracci dei tuoi produttori devono puntare sul tuo aspetto per farti avere successo!
- Con questa tua affermazione posso dedurre il fatto che tu mi trovi bello!? – continuò lo scherzo Seiya.
Bunny diventò all’improvviso tutta rossa: scherzando non si era proprio accorta di avergli detto di trovarlo bello.
– Bello tu? Beh diciamo che dopo essere passato al trucco, e grazie ai ritocchi fatti con il photo shop, riesci ad essere passabile!
Seiya all’improvviso, senza alcun preavviso, l’abbracciò. Se già prima il cuore di Bunny aveva avuto dei problemi a mantenere un battito regolare, adesso la povera ragazza rischiava un vero e proprio infarto.
- Però dimmi la verità: anche se mi consideri un rockettaro di terza categoria appena appena passabile, mi vuoi bene lo stesso! – le disse in un orecchio, facendola arrossire.
- Mmmm… va bene lo ammetto! Basta però che mi lasci respirare! – protestò la ragazza, con il cuore che batteva sempre più veloce.
L’intera scena avvenne sotto lo sguardo attento di Marta, che non si perdeva un solo movimento della coppia.
- Sì, ormai non ci sono dubbi: quei due provano qualcosa l’uno per l’altra e non lo vogliono ammettere! – pensava tra sé.

I due ragazzi erano troppo impegnati a prendersi in giro a vicenda per accorgersi che una coppia era appena entrata nel locale. Loro non se n’erano accorti, ma gli altri sì, anche perché erano seduti proprio davanti alla porta d’ingresso: Amy, Marta, Rea e Morea impallidirono all’improvviso.
- Ehi ragazze, si può sapere cosa vi è preso? – le prese in giro Bunny. – Dalle vostre espressioni sembra che abbiate appena visto un fantasma!
Una voce interruppe i suoi scherzi… e non una voce qualunque, bensì QUELLA voce.
- Non è possibile! Bunny, sei proprio tu? – chiese l’interlocutore misterioso.
Bunny sgranò gli occhi e si girò di scatto: - MARZIO!???? Ma cosa ci fai tu qui? Pensavo fossi ancora a Londra!
- Sono tornato da qualche giorno e sono venuto al Crown per salutare Moran… non credevo di trovarti qui! – le rispose il ragazzo, lievemente imbarazzato.
I due si guardarono. Erano passati sette anni dall’ultima volta che si erano visti: entrambi erano cambiati e maturati. Cosa era rimasto in loro di quei due ragazzi che anni addietro si erano amati?
Marzio si riscosse e le disse in modo impacciato: - Vorrei presentarti Sydia… la mia… fidanzata.
Le due ragazze si scambiarono un lungo sguardo e poi si strinsero la mano: entrambe avevano capito perfettamente chi fosse l’altra e il suo ruolo in questa telenovela.

Seiya vide Bunny smettere di ridere improvvisamente e sgranare gli occhi, impallidendo visibilmente. Quando poi la sentì pronunciare QUEL nome, capì tutto: aveva notato che prima le altre ragazze erano impallidite, molto probabilmente perché si erano già accorte della sua entrata nel locale. E così Marzio era tornato! Seiya si domandò se quel ritorno fosse temporaneo o definitivo, e come adesso avrebbe reagito la sua adorata “testolina buffa”.
Non resistette alla curiosità e si girò per vedere finalmente in faccia il suo “rivale”: si trovò davanti un ragazzo molto alto e di bell’aspetto, con corti capelli scuri un po’ spettinati e occhi blu; era accompagnato da una ragazza altrettanto bella e sofisticata, con lunghi capelli raccolti in una coda alta e trucco perfetto.
Seiya seguiva attentamente lo scambio di battute tra Bunny e Marzio, tenendo d’occhio contemporaneamente le espressioni di entrambi. Ad un certo punto Marzio aveva presentato a Bunny la sua fidanzata: non poteva credere alla sfacciataggine di quel ragazzo! Era sicuro che quella Sydia fosse la stessa ragazza con la quale Marzio aveva tradito Bunny, e dallo sguardo di quest’ultima Seiya aveva capito che anche lei ne era pienamente consapevole. Vide le due ragazze stringersi la mano con un po’ di titubanza e subito dopo Marzio, capendo la situazione di forte imbarazzo che si era creata, salutò tutti e, insieme a Sydia, raggiunse Moran al bancone.
- Non posso credere che Marzio sia tornato proprio adesso! Come reagirà adesso Bunny? – pensò Seiya preoccupato.

Marzio si era allontanato per raggiungere Moran, lasciando dietro di sé un clima di grande tensione: le quattro ragazze erano ammutolite dallo stupore e vedevano la loro amica terribilmente pallida; volevano fare qualcosa per aiutarla e farle capire che le erano vicine, ma non sapevano cosa! Morea decise che quella sera l’avrebbe fatta pagare molto cara a Moran per non averla avvisata in tempo del ritorno di Marzio.
Come al solito, fu Marta a rompere il ghiaccio: - Bunny, ti senti bene? Sei terribilmente pallida!
Bunny si riscosse dai suoi pensieri e rivolgendo un sorriso tirato verso la sua amica disse: - Sì, certo che sto bene! E’ solo che mi è appena venuto in mente di aver promesso a mia mamma che sarei andata a trovarla oggi… è da un po’ che non la vedo, sai? Quindi è meglio che mi muova altrimenti arrivo tardi! – e detto questo si alzò per andare via.
Questa era palesemente una scusa, ma le sue amiche non la trattennero oltre, capendo perfettamente il suo stato d’animo e il suo desiderio di rimanere sola in quel momento.

Bunny era seduta su una panchina del parco e seguiva con lo sguardo le paperelle che giocavano ad inseguirsi nell’acqua del laghetto proprio davanti a lei.
Quel pomeriggio era stato ricco di emozioni per lei: prima il batticuore provato con Seiya e il suo abbraccio improvviso che l’aveva fatta sentire così bene e protetta; poi l’arrivo del tutto inaspettato di Marzio con quella che, ne era sicura, fosse la stessa ragazza che gliel’aveva portato via tanti anni fa.
- Marzio… perché proprio adesso?- disse piano, sospirando.
Era cambiato molto in quegli anni: era diventato più maturo e forse ancora più bello. Quello che l’aveva fatta stare male era il constatare che la ragazza con la quale l’aveva tradita era completamente diversa da lei: ai tempi in cui stavano insieme, era solito raccomandarle di non cambiare mai, di rimanere sempre quello che era perché era perfetta così, semplice e pura. Allora perché l’aveva tradita con una donna che era tra le più sofisticate che avesse mai visto? Anche Seiya era solito ripeterle che gli piaceva molto il suo essere così semplice e un po’ ingenua… e se anche lui si stancasse prima o poi di lei e iniziasse a frequentare un’altra ragazza? Questa volta sarebbe riuscita a sopportare il dolore? La risposta arrivò subito forte e chiara: no, non ci sarebbe riuscita e sarebbe sicuramente impazzita per il dispiacere.
Era talmente immersa nei suoi pensieri da non accorgersi che qualcuno le si stava avvicinando. Si riscosse quando sentì qualcuno sedersi sulla panchina vicino a lei; si girò e si trovò davanti l’oggetto dei suoi pensieri.
- Sapevo che ti avrei trovata qui – le disse, guardando davanti a sé nella direzione del laghetto.
- Evidentemente mi conosci meglio di quanto pensassi – gli rispose. – Questo posto ha il potere di calmarmi e oggi ho proprio bisogno di qualcosa che mi tranquillizzi.
- Dev’essere stato un vero shock trovarti all’improvviso Marzio davanti. – disse Seiya, voltandosi finalmente a guardarla. – Eri talmente pallida che ho pensato seriamente che stessi per svenire! E in più ti ha ancora presentato la sua fidanzata… mi dispiace tanto Bunny, sul serio. – i suoi occhi erano più dolci del solito mentre la guardava e il cuore di Bunny perse un colpo.
- Se solo fossi stata a conoscenza del suo ritorno sarei stata preparata psicologicamente, ma così… sì è stato un vero colpo! - Bunny sentiva le lacrime iniziare a scendere lungo le sue guance. – Ma quello che mi ha fatto più male è stato il fatto che per tutto il tempo che siamo stati insieme mi ha mentito: allora sosteneva di essersi innamorato della mia semplicità, e mi esortava a non cambiare mai… ma hai visto la sua fidanzata? E’ l’esatto mio opposto! E’ bella, sofisticata… sembra una modella! Di certo io perdo alla grande in un confronto con lei!
- A mio giudizio tu sei molto meglio di lei, anche se non la conosco. – le rispose Seiya serio. – Di ragazze belle e sofisticate ne ho conosciute parecchie con il lavoro che faccio, e ti assicuro che a lungo andare vengono a noia. Tu invece sei speciale e unica: da quando ti conosco il mondo è diventato più bello e sei tu a renderlo tale, con la tua allegria e spensieratezza. Non fare il grosso errore di sentirti inferiore agli altri, perché non è così: a mio avviso se le persone assomigliassero di più a te, il mondo sarebbe decisamente migliore!
Le parole di Seiya arrivarono dritte al cuore di Bunny, che non si sforzò più di trattenere le lacrime. – O Seiya! – disse tra un singhiozzo e l’altro.
Il ragazzo non sopportò di vederla piangere e l’avvolse in un abbraccio ricco di calore e affetto; Bunny si sentì al sicuro stretta tra le sue braccia. Non riusciva a fermare i singhiozzi e le lacrime bagnarono il davanti della maglietta di Seiya, mentre lui, apparentemente incurante della cosa, le accarezzava lentamente la schiena per farla calmare.
Quando i singhiozzi e le lacrime finalmente cessarono, Bunny disse: - Grazie Seiya, non so cosa farei senza di te!
Lei aveva ancora la testa appoggiata sul petto dell’amico, perciò non vide il sorriso che le sue parole provocarono in lui: se lo avesse visto, sicuramente tutti i suoi dubbi riguardo a Seiya sarebbero spariti all’istante.
 
Era passata una settimana dal ritorno di Marzio nella vita di Bunny. Adesso era sabato ed era prossimo l’orario di chiusura del negozio di abiti da sposa: quella sera il gruppo di amici si era accordato per andare a vedere un film nel multisala lì vicino, perciò Bunny aveva deciso di chiudere un pochino prima e di raggiungere gli altri a piedi. In quel momento era fuori dal negozio impegnata a chiudere il tendone che aveva il compito di riparare le vetrine dai raggi del sole, mentre la sua commessa stava riordinando gli abiti che aveva provato poco prima un’aspirante sposa.
- Ciao Bunny! – una voce la distolse all’improvviso dal suo lavoro.
- Marzio! Che cosa ci fai tu qui? – chiese Bunny, piuttosto nervosa.
 
Seiya sta camminando tranquillamente per le vie del centro cittadino, debitamente travestito per non farsi riconoscere dalle fans. Era molto soddisfatto in quel momento perché era riuscito finalmente a trovare quel CD che cercava da tempo e che sembrava introvabile.
Quando era uscito, aveva avvertito i suoi fratelli che li avrebbe raggiunti al multisala: aveva intenzione di fare una sorpresa a Bunny e di andare a prenderla in negozio, in modo da poter passare un po’ di tempo da solo con lei. Non gli era sfuggito il sorriso che Yaten gli aveva rivolto: il fratello continuava a spingerlo affinché lui si dichiarasse con Bunny, soprattutto adesso che era tornato Marzio, e lui stava cominciando a convincersi che forse era arrivato veramente il momento di farlo.
- Chissà… magari potrei dichiararmi proprio stasera! – pensava divertito.
Era quasi arrivato a destinazione quando, girato l’angolo, decise di fare immediatamente dietrofront, per poi mettersi a sbirciare per capire se quello che aveva visto era reale o frutto di un’allucinazione: davanti alla vetrina del negozio di abiti da sposa si trovavano Bunny e Marzio, in piedi uno di fronte all’altra; da quella distanza però non riusciva a capire cosa si stessero dicendo quei due. Poi all’improvviso li vide sorridersi e Bunny buttare le braccia al collo del ragazzo.
Il cuore di Seiya si spezzò all’istante.
 

 

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Ahi ahi ahi! Sento tutte le maledizioni che mi stanno tirando in questo momento le fans di Seiya!
E così Marzio è tornato: cosa accadrà adesso? Prometto che cercherò di aggiornare il prima possibile in modo da togliervi l'ansia!
Come sempre, ringrazio chi ha letto e chi ha recensito il precedente capitolo, e vi invito a lasciarmi le vostre opinioni riguardo a questo.
Ci vediamo presto!
Un abbraccio
Shelly

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Capitolo 8
*** Ti amo ***


Capitolo 8   -   Ti amo

 
- Ciao Bunny! – una voce distolse all’improvviso la ragazza dal suo lavoro.
- Marzio! Che cosa ci fai tu qui? – chiese Bunny, presa alla sprovvista e non propriamente contenta di trovarselo davanti.
- Ho bisogno di parlarti, così ho chiesto a Moran se poteva indicarmi dove sicuramente sarei riuscito a trovarti. – le spiega. – Hai un minuto?
- Grazie mille amico mio! Ma stasera me la paghi! –pensò Bunny rivolta a Moran, per poi rispondere a Marzio. – A dir la verità sto lavorando… - disse, sperando in questo modo di riuscire a mandarlo via.
- Soltanto un minuto, ti prego! – le disse in tono supplichevole. – Sei sempre circondata dai tuoi amici e trovarti da sola è sempre un’impresa! Questa è l’unica occasione che ho per parlare a quattr’occhi con te.
- E va bene! – rispose esasperata. – Allora parliamo… ma che sia veramente soltanto un minuto! Io sto lavorando e sono molto impegnata!
- OK… vedrò di essere veloce allora - disse Marzio, visibilmente in tensione. – Sono venuto qui perché ci sono delle questioni di cui sicuramente prima o poi verrai a conoscenza, e preferisco che tu le sappia da me piuttosto che da terze persone… anche in rispetto al rapporto che in passato c’è stato tra noi due…
- Sono qui e ti ascolto! Vai avanti – gli disse Bunny, ma la sua espressione non prometteva nulla di buono.
- Ecco… penso che sarai rimasta sorpresa di vedermi entrare al Crown l’altro giorno… il fatto è che il mio periodo di internato a Londra è finito e sono stato assunto dall’ospedale di questa città; inizierò a lavorare lunedì. Il mio ritorno è stato talmente improvviso che non ho fatto in tempo ad avvertire nessuno: questo te lo dico anche per farti sapere che Moran non ne era a conoscenza, quindi non arrabbiarti con lui per non averti avvertita. Volevo parlarti anche del motivo per cui Sydia mi ha seguito, abbandonando così il lavoro e la vita che conduceva a Londra: ecco… il motivo è che Sydia aspetta un bambino da me, è al terzo mese di gravidanza: questa novità ha semplicemente accelerato i nostri piani per il futuro e presto ci sposeremo… non abbiamo ancora fissato la data, ma comunque sicuramente avverrà prima della nascita del bambino.
Bunny rimase molto sorpresa da questa notizia, ma non lo diede a vedere, fingendo completa indifferenza.
- Non capisco il motivo per cui mi vieni a dire tutte queste cose! – gli disse. – Vuoi per caso le mie congratulazioni? Va bene, le hai. Però adesso scusami, ma devo proprio tornare in negozio… ciao! - e fece per andarsene.
Marzio la fermò all’istante trattenendola per un braccio: - Aspetta Bunny! Oggi io sono qui anche perché devo chiederti una cosa: ormai è passato tanto tempo… non possiamo mettere definitivamente una pietra sopra su tutto quello che è accaduto tra noi, sotterrando l’ascia di guerra e ricominciando tutto daccapo? Guarda che non ti sto chiedendo di diventare amici per la pelle – le precisò, notando lo sguardo non proprio amichevole di Bunny. – Ti chiedo soltanto di avere un rapporto civile… soprattutto perché abbiamo degli amici in comune e non voglio metterli in imbarazzo, costringendoli a scegliere tra me e te!
Bunny non sapeva proprio cosa rispondergli: era stata presa completamente in contropiede.
- C’è anche un altro fatto che vorrei chiarire con te, e in passato non ne ho mai avuto la possibilità, ma è giusto che questa cosa venga detta: devi sapere che, finché siamo stati insieme, ti sono sempre rimasto fedele e non ti ho mai tradita con Sydia – le confessò Marzio.
- Sì, e gli asini hanno le ali e volano! – gli rispose Bunny. – Ma per chi mi hai presa, scusa? Forse ai tempi in cui stavamo insieme ero una ragazzina ingenua e credulona, ma adesso non lo sono più e non mi incanti con le belle parole!
- E’ l’assoluta verità invece! – le risponde Marzio, iniziando a perdere la pazienza. - Ho conosciuto Sydia la settimana successiva il mio arrivo a Londra: anche lei era nuova in quell’ospedale e così abbiamo iniziato a parlare. Subito ho sentito un’affinità con lei che, scusa se te lo dico, con te non ho mai avuto. Parlavamo di tutto e di niente: uscivamo per bere qualcosa oppure per andare a teatro o al cinema… lei era appena uscita da una storia che l’aveva lasciata molto amareggiata, io sentivo tantissimo la tua mancanza e non facevo altro che parlarle di te. Poi col tempo qualcosa è cambiato, ci siamo sentiti sempre più vicini e alla fine abbiamo capito che ci eravamo innamorati. Sydia però era stata chiara sin dall’inizio con me: non avrebbe mai iniziato una relazione con il ragazzo di un’altra… fu così che presi la decisione di tornare a casa per parlarti… e poi, beh, il resto della storia la sai!
Bunny lo guardava stupita, non sapendo bene che cosa pensare: in un certo senso la descrizione che Marzio le aveva appena fatto dell’inizio della sua relazione con Sydia assomigliava moltissimo a quello che c’era tra lei e Seiya, con la sola differenza che tra loro due, purtroppo, non c’era stato il medesimo mutamento del legame che li univa. A malincuore dovette ammettere a se stessa di essere quasi tentata di credergli.
- Allora? – le chiese Marzio.
- Allora cosa? – gli rispose lei.
- Non hai niente da dirmi? – le chiese. – A questo punto mi va bene anche un insulto.
- Nessun insulto – gli rispose Bunny. – A dir la verità… devo confessare che inizio a comprendere come ti devi essere sentito con Sydia… è la stessa sensazione che ho provato io quando ho conosciuto Seiya.
- Seiya? E’ forse il ragazzo che ti era seduto vicino l’altro giorno? Quello con il quale stavi scherzando quando sono entrato al Crown? Sai, ha attirato la mia attenzione perché mi è parso un volto noto, anche se non riesco a capire dove possa averlo incontrato.
- Sì è proprio lui – gli rispose. – E ti sembra di conoscerlo perché molto probabilmente lo avrai visto in televisione o su qualche giornale: è un cantante, e anche molto famoso.
- Non sapevo che frequentassi i vip!– le disse sorpreso. – Anche se Marta ha intrapreso la carriera di attrice, pensavo che tu fossi lontana migliaia di anni luce da quel mondo! Da quanto tempo state insieme tu e Seiya? – le chiese, più che altro per uscire da quella situazione imbarazzante. – Anche se vi ho visto insieme per poco tempo, mi siete sembrati una coppia molto affiatata.
- Io e Seiya non stiamo insieme… lui mi vede soltanto come un’amica, purtroppo! – gli rispose con tono un po’ triste.
- Ma ne sei proprio sicura? Insomma… io vi ho visti insieme soltanto una volta, e non conosco lui, ma dal modo in cui ti guardava si vedeva lontano un miglio che ti vuole molto bene… e tu avevi un sorriso raggiante, che non ti ho mai visto ai tempi in cui stavi insieme a me.
- Ma che lui mi vuole bene lo so già: d’altronde è il mio migliore amico! Ma da volermi bene ad amarmi c’è un abisso! E per quanto riguarda il mio sorriso… ho detto che è lui a non essere innamorato; io invece lo sono, e tanto anche! – gli confessò.
- Se lo dici tu! – rispose Marzio, facendo spallucce. – In fondo sei tu a conoscerlo, non io! Mi dispiace che tu non sia ricambiata: vedrai che prima o poi le cose cambieranno – disse, cercando in qualche modo di consolarla. - OK, adesso è meglio che vada, altrimenti Sydia mi darà per disperso: le avevo detto che sarei venuto a parlarti, ma ultimamente è piuttosto irritabile… sarà a causa della sua condizione.
- Va bene… allora ci vediamo in giro! – disse lei.
- Ci vediamo in giro. – le rispose.
- Allora ciao… futuro papà! – lo salutò, facendogli un largo sorriso, il primo che gli rivolgeva dopo tanto tempo.
- Ciao… e ti auguro buona fortuna con Seiya! – le rispose Marzio, ricambiando il sorriso.
D’istinto Bunny lo abbracciò stretto, segretamente soddisfatta di se stessa per essere stata capace di buttarsi alle spalle il dolore del passato, gettando in questo modo le basi per ricostruire quel rapporto, che non era più amore, ma che poteva tornare ad essere una bella amicizia.
Mentre compiva questo gesto istintivo e del tutto innocente, non era a conoscenza del fatto che, poco più avanti, una persona a lei molto vicina aveva assistito a tutta la scena, fraintendendola completamente.
 
Bunny era in procinto di terminare la sua giornata lavorativa: aveva deciso di chiudere il negozio con qualche minuto di anticipo per avere così la possibilità di raggiungere i suoi amici al multisala con tutta tranquillità, senza dover correre come al suo solito. In quel momento stava congedando la sua commessa, che era fin troppo contenta di potersene tornare a casa presto quella sera, dandole le ultime istruzioni per il martedì successivo, giorno di riapertura del negozio: - Allora Licia, la prima cosa da fare martedì sarà riordinare i campionari e poi… - fu interrotta da un bussare lieve alla porta di ingresso.
- Ma chi può essere? Possibile che arriva sempre il ritardatario di turno che, infischiandosene completamente del cartello che annuncia la chiusura del negozio, pretende di essere servito ugualmente? – pensò sbuffando Bunny, fermandosi subito dopo, riconoscendo la persona al di là della porta: - Seiya – pensò, e immancabilmente il suo cuore iniziò a battere come impazzito, perché era sempre quello l’effetto che le provocava la vista del ragazzo. Corse subito ad aprirgli la porta.
- Ciao! Ma non dovevamo trovarci direttamente al multisala? – gli chiese.
- Sì è vero, però mi trovavo qua nei dintorni e ho pensato di passare per vedere se eri pronta, in modo da fare la strada insieme – le rispose entrando nel negozio e guardando per un attimo in direzione della commessa.
 
Licia vide la sua datrice di lavoro aprire la porta del negozio ad un ragazzo, sicuramente un suo amico vista la confidenza con cui gli si rivolse: lo guardò incuriosita e vide un tipo abbastanza piacente che indossava grandi occhiali da sole e un cappellino. Non appena varcò la soglia del negozio, però, il ragazzo in questione si tolse cappellino e occhiali… e per poco lei non venne colpita da un attacco di cuore: ma era Seiya dei Three Lights! Non avrebbe mai immaginato che la signorina Bunny lo conoscesse! Anche se, a pensarci bene… era a conoscenza del fatto che la sua datrice di lavoro fosse molto amica dell’attrice Marta Aino, la quale a sua volta sapeva essere fidanzata con Yaten, altro membro dei Three Lights, nonché fratello di Seiya; era quindi logico che quei due avessero avuto l’occasione di conoscersi!
- Chissà cosa diranno le mie amiche stasera quando glielo dirò! – pensava, mentre guardava Seiya con gli occhi a cuoricino. – Sicuramente moriranno di invidia e diranno che mi sono inventata tutto!
 
A Bunny non sfuggì lo sguardo sognante che Licia rivolgeva a Seiya e provò una forte rabbia nei confronti della sua dipendente.
- Allora Licia, adesso puoi andare – le disse in tono piuttosto brusco. - Ci vediamo martedì. Ricordati che io arriverò un po’ più tardi perché ho quell’appuntamento in banca. Spero di arrivare in tempo, comunque ti preannuncio che verso le dieci verrà la signora Galli: deve provare l’abito per il matrimonio della figlia e scegliere le scarpe; mi raccomando, trattala con i guanti perché è una cliente molto difficile!
- Non si preoccupi signorina, andrà tutto bene. Allora ci vediamo martedì. – rispose la commessa, piuttosto perplessa per il tono con cui la sua datrice di lavoro le si era rivolta; nel giro di pochi minuti se ne andò, lanciando un’ultima occhiata ammirata nella direzione di Seiya. Proprio perché lo stava guardando, si accorse che il cantante rivolgeva a Bunny uno sguardo piuttosto freddo: - Ahi! Si prevede maretta qui dentro! Meglio che me ne vada alla svelta! – pensò.
 
- Vado un attimo di là a sistemarmi, se hai la pazienza di aspettarmi un attimo – disse Bunny, una volta che lei e Seiya rimasero da soli. Era piuttosto nervosa: come lui era entrato nel negozio, aveva subito notato che aveva uno sguardo diverso dal solito, freddo e distaccato, anziché dolce e sorridente, e questo fatto le metteva addosso una strana agitazione.
- Si può sapere perché hai trattato così male quella povera ragazza? – le chiese all’improvviso Seiya, rompendo il silenzio che si era creato tra loro.
- Come? Non capisco a cosa ti riferisci… - gli rispose lei, alquanto confusa.
- Invece che dare le istruzioni a una dipendente sul lavoro che dovrà svolgere, sembrava che le stessi impartendo una punizione! La poverina è scappata a gambe levate! – le disse. – Cos’è… oggi hai la luna storta?
- Guarda che ti stai completamente sbagliando! Comunque sono io a voler sapere cos’hai tu: non ti ho mai visto di umore così irritabile! Guarda che se sei venuto qui per litigare hai sbagliato luogo e persona! – gli disse.
Seiya per un attimo non parlò, limitandosi a guardarla fisso negli occhi, ma alla fine disse: - Prima ti ho vista con Marzio e sono rimasto piuttosto stupito: qualche giorno fa ti ho dovuta consolare mentre piangevi per lui, e adesso ti vedo addirittura abbracciarlo…
- Ah sì… poco fa me lo sono trovato fuori dal negozio: aveva bisogno di parlarmi… - gli confessò Bunny con tono indifferente.
- E da quando siete tornati ad essere così amici? Scusa se te lo chiedo, ma credo di essermi perso qualche passaggio intermedio!
- Non siamo diventati amici! – gli rispose lei, iniziando a perdere la pazienza. – Almeno, non proprio! Ha chiesto a Moran dove poteva trovarmi ed è venuto qui all’improvviso, semplicemente per farmi sapere che è tornato per restare definitivamente, che presto si sposerà con Sydia e che stanno per avere un bambino; in più mi ha chiesto se possiamo lasciarci il passato alle spalle e sotterrare l’ascia di guerra, visto che abbiamo parecchi amici in comune che potrebbero trovarsi in imbarazzo oppure costretti a scegliere tra me e lui… ma un attimo: non è che per caso ti sei messo in testa che io sarei tornata con lui, vero?
- Beh… la scena che mi si è parata davanti agli occhi non lasciava adito a molti dubbi… - rispose lui, stringendosi nelle spalle.
- E cosa avresti visto, sentiamo? – gli chiese piuttosto bellicosa.
- Te l’ho già detto: ti ho vista mentre lo abbracciavi sorridendo – rispose lui.
- Ma quello era soltanto un abbraccio amichevole, per congratularmi con lui del fatto che sta per sposarsi e diventare padre! Guarda, te lo assicuro, mi hai profondamente delusa: pensavo che tu mi conoscessi bene e tenessi conto di quello che ti dico, e invece non è affatto così! Innanzitutto ti avevo già ribadito più di una volta di non provare più niente per Marzio, e comunque non andrei mai insieme al ragazzo di un’altra; in secondo luogo, poi, io non potrei mai tornare insieme a lui perché io t… amo un altro! – concluse in fretta.
- Mi stavo quasi per tradire, accidenti a lui!– pensò Bunny.
- Ti sei fidanzata? – chiese Seiya stupito, mentre sentiva le sue ultime speranze disintegrarsi. – Mi dispiace che non ti sia confidata con me: pensavo fossi il tuo migliore amico!
- Ma certo che sei il mio migliore amico! E non ti ho nascosto proprio un bel niente. Si può sapere cosa avete tutti oggi? Possibile che fraintendete sempre le mie parole? Io non ho detto che mi sono FIDANZATA, ma INNAMORATA di un altro! C’è una grossa differenza, mi sembra. E, visto che lo vuoi sapere, il mio amore è a senso unico, purtroppo, quindi penso proprio che non mi vedrai fidanzata ancora per molto tempo – continuò tristemente.
- E perché dici questo? Te lo ha detto lui di non provare niente per te? – le chiese, pensando intanto che questo ragazzo doveva essere proprio stupido per rifiutare la sua Bunny.
- No, con lui non ho ancora parlato – disse Bunny. – La realtà è che lui è un mio carissimo amico: mi vuole bene, questo ne sono sicura, e nel momento del bisogno lui c’è sempre per me, ma concorderai con me che da qui ad essere innamorato di me c’è un abisso.
 
Seiya ebbe un’illuminazione improvvisa: - Un amico che le vuole bene e che c’è sempre per lei nel momento del bisogno? Vuoi vedere che… no, non è possibile! Eppure tutto quadra! E se, per ironia della sorte, anche lei fosse innamorata di me e non me lo avesse detto per gli stessi motivi per cui non l’ho fatto io? Certo che se fosse davvero così saremmo un vera coppia di stupidi! – pensò. Ormai questo tarlo gli rodeva il cervello: doveva indagare e scoprire se i suoi sospetti avevano un reale fondamento.
- Secondo me stai completamente sbagliando – le disse in tono fintamente indifferente. – Rischi in futuro di avere un grande rimpianto non parlandogli. D’altronde, per quello che ne sai, anche lui potrebbe provare qualcosa per te e non farsi avanti per i tuoi stessi motivi. Se uno dei due non si sveglia, rischiereste di soffrire inutilmente in due!
- Tu dici? – gli chiese Bunny dubbiosa. – Infondo tu non lo conosci, quindi non puoi sapere cosa gli passa per la testa!
- Hai ragione: io non lo conosco per niente! Però ricordati che sono pur sempre un uomo e come tale non ritengo così assurda quest’idea! – le spiegò.
 
Una particolare luce negli occhi di Seiya mandò Bunny in confusione: - Possibile che lui abbia capito tutto e mi stia spingendo a dichiararmi? – pensò. – E adesso cosa faccio? Se gli parlo dei miei sentimenti rischio di perderlo definitivamente, ma se non lo faccio potrei averne il rimpianto per tutta la vita! … Ho deciso, tanto credo che ormai a questo punto non serva a niente tirarmi indietro, quindi o la va o la spacca! Adesso gli confesso tutto, e speriamo solo di aver interpretato bene le sue parole!
- Ehmm… Seiya… dovrei dirti una cosa… - disse Bunny fortemente in imbarazzo, violentando anche se stessa vista la sua innata timidezza.
- Dimmi – le rispose lui tranquillo.
- Misonoinnamoratadite – disse tutto d’un fiato.
- Cosa hai detto scusa? Non ho capito niente! – la prese in giro lui, perché invece aveva compreso perfettamente.
- Ho detto che mi sono innamorata di te! – disse con le guance che ormai erano diventate rosse come due peperoni.
- Ti sei decisa finalmente a dirmelo! Era ora! Mi hai fatto sudare sette camicie per fartelo tirare fuori! – la prese in giro lui e Bunny ci rimase un po’ male.
Poi però le si avvicinò di qualche passo e la sua espressione cambiò di colpo, diventando dolce e intensa; il cuore di Bunny batteva talmente forte da farle avere la certezza che lui potesse sentirlo.
- Sai Bunny? Evidentemente in questa storia siamo stati stupidi in due: anch’io mi sono innamorato di te – le disse guardandola intensamente negli occhi; poi fu questione di un attimo, avvicinò il suo volto a quello di Bunny e le chiuse la bocca con la propria.
Il cuore della ragazza prese il volo, quasi come se stesse per uscirle dal petto; Bunny mise le braccia attorno al collo di Seiya per sostenersi, visto che aveva l’impressione che le gambe non l’avrebbero retta ancora per molto. Presto il bacio si intensificò, facendo sgorgare in superficie la passione a lungo repressa: le bocche si aprirono, permettendo alle loro lingue di rincorrersi, mentre Seiya la stringeva sempre più forte, quasi come se avesse paura di vederla scappare da un momento all’altro.
Fu lui a mettere fine a quel bacio: allontanò il volto da quello di Bunny, ma continuò a tenerla abbracciata: - Non sai quanto ho sognato questo momento negli ultimi mesi! – le confessò. – Per me stava diventando sempre più difficile fingere di essere soltanto tuo amico, quando in realtà tutte le volte che eravamo vicini volevo prenderti tra le mie braccia e baciarti fino a farti perdere la ragione. Il giorno della gita al mare per me è stato il colpo di grazia: se non ti fossi tirata indietro all’ultimo secondo, ti avrei sicuramente baciata, lì davanti a tutti.
Bunny non parlava, limitandosi a guardarlo intensamente, imprimendosi nella mente ogni dettaglio di quel viso tanto amato, beandosi delle parole del ragazzo, mentre con un dito gli accarezzava il mento e le labbra.
- Quel giorno per allontanarmi da te c’è voluta tutta la mia forza di volontà – gli confessò alla fine. – Anch’io desideravo quel bacio, proprio come te, ma avevo troppa paura di sentirti dire alla fine che era stato tutto uno sbaglio… e sicuramente non avrei retto nel sentirti pronunciare quelle parole…
Seiya appoggiò la sua fronte su quella della ragazza, mentre inspirava il suo dolce profumo di vaniglia misto a quello di rose: - Se questo è un sogno, non voglio svegliarmi più – disse chiudendo gli occhi.
- Non è un sogno, ma la nostra realtà – gli disse sorridendo, mentre gli accarezzava una guancia.
Bunny si scostò un attimo per guardarlo bene in viso, mettendogli le mani a coppa intorno alle guance: - Adesso purtroppo dobbiamo andare, altrimenti gli altri ci daranno per dispersi, ma ti confesso che sono quasi tentata di disertare per restare sola con te.
Seiya annuì impercettibilmente: - Anche per me vale la stessa cosa. Sinceramente non ho nessuna voglia di andare a vedere quel film, ma se non andassimo i miei fratelli capirebbero al volo il motivo e non la finirebbero di prendermi in giro… sai, loro sanno tutto dei miei sentimenti nei tuoi confronti e mi spingevano a dichiararmi.
- Davvero? Io invece non l’ho detto a nessuno, anche se penso che Marta abbia intuito qualcosa: ho visto come ci guardava ultimamente! – gli disse. – D’altronde lei mi conosce come le sue tasche e di tutte le mie amiche è sempre stata quella che mi capiva di più. Ascolta… volevo chiederti un favore: ti dispiace se stasera facciamo finta di niente con loro? Insomma, se non diciamo niente sul fatto che ci siamo messi insieme? Vorrei potermi godere questi primi momenti con te senza le intromissioni di esterni: per l’annuncio ufficiale c’è sempre tempo domani…
- Per me va bene, ma ti avviso che quasi sicuramente i miei fratelli capiranno tutto non appena mi guarderanno in faccia: è così che hanno capito quello che provo per te. Però non preoccuparti perché sicuramente terranno la bocca chiusa, permettendoci di renderlo pubblico quando vorremo – le disse. – E poi non mi dispiacerebbe fare questo bello scherzetto a Marta! – continuò con un sorrisino birichino.
- Perché proprio a Marta? – gli chiese Bunny. – Infondo lo teniamo nascosto a tutti, no?
- Sì… ma devi sapere che la tua cara amica ha nascosto a tutti una cosuccia: vi ha fatto credere che lei e Yaten si fossero messi insieme intorno al periodo di Natale, vero? – alla risposta affermativa della ragazza, continuò. – In realtà con è propriamente così: lei e mio fratello si conoscevano già da tempo: per mesi si sono presi e lasciati in continuazione; quando ha reso pubblica la loro relazione, avevano semplicemente deciso di fare finalmente “sul serio”.
- Hai capito Marta!? E io che credevo fosse la mia migliore amica e che mi dicesse tutto! – disse Bunny piuttosto indignata.
- Non ti arrabbiare, dai. Alla fine credo che abbia aspettato a parlartene per essere sicura che la loro storia fosse importante…
- Va bene, ma adesso lasciamo perdere Marta e Yaten, perché ho qualcosa di molto più importante a cui pensare – lo fermò Bunny. – Baciami – gli disse, guardandolo seria.
E Seiya non se lo fece ripetere due volte, accontentandola subito; presto si persero nel loro mondo fatato, troppo coinvolti dalle splendide sensazioni che stavano provando in quel momento.
 
- Presto! Cerca di correre più veloce, altrimenti non arriveremo in tempo per l’inizio del film – la incitò Seiya, senza smettere di correre.
- Parli bene tu: non hai ai piedi quello strumento di tortura chiamato scarpe con i tacchi alti! – si lamentò Bunny. – Uffa, anche stasera sarò costretta a subirmi i rimproveri di Rea per il mio ritardo! – piagnucolò.
- Mi dispiace cara, ma è colpa tua visto che non riuscivi a smettere di baciarmi! – le rispose Seiya sorridendo.
- Ma senti un po’ questo! Non mi sembra che tu ti sia tirato indietro, però! Anzi!
- Cosa ci vuoi fare se sono un gentiluomo? Mi hanno insegnato che le donne vanno sempre accontentate! – le rispose lui.
Girarono l’angolo e finalmente arrivarono a destinazione.
- Era ora che arrivaste voi due! Stavamo iniziando a pensare di dover chiamare Chi l’ha visto! – li accolse Rea con il suo solito tono “gentile”.
- Colpa mia che ho chiesto a Bunny di… mostrarmi il suo negozio – inventò su due piedi Seiya. – Non avevo mai visto prima d’ora un negozio di abiti da sposa ed ero curioso.
- Sì va bene, adesso però entriamo che sta per iniziare il film – disse Rea avviandosi verso l’entrata, seguita a ruota da tutti gli altri.
- Curioso di vedere il suo negozio, eh? – gli chiese Yaten malizioso, passandogli vicino e parlando a bassa voce. – Potevi almeno inventarti una scusa un po’ più plausibile!
- Non è facile inventarsi qualcosa così su due piedi! – disse Seiya in imbarazzo.
- Ma almeno ne è valsa la pena? – gli chiese Yaten curioso.
Seiya annuì. – Oggi io e Bunny ci siamo messi insieme.
- Sono proprio felice per te, fratello – gli disse sinceramente Yaten.
- Grazie. Però ti devo chiedere di tenere la bocca chiusa per il momento: Bunny per oggi vuole tenere la notizia segreta, per rendere questi primi momenti insieme solo nostri; abbiamo intenzione di dirlo domani.
- Non c’è problema: lo sai che per me i segreti sono sacri. Comunque sono veramente felice per te… presto te ne renderai conto anche tu: avere al fianco una donna che ti ama per quello che sei e non per quello che rappresenti è una delle sensazioni più belle che si possano provare.
- Ehi voi due: che ci fate ancora lì? Venite che il film sta per iniziare! – li chiamò Bunny.
Yaten la guardò e sorrise: - Andiamo… la tua ragazza ti reclama!
 
La sala era gremita di gente, tanto che il gruppo di amici non era riuscito a trovare dei posti a sedere vicini e le varie coppie erano state costrette a separarsi: Bunny e Seiya presero posto su due poltrone in fondo alla sala, in modo da poter avere un po’ di intimità.
- Sai, Yaten ha già capito tutto! – disse Seiya.
- Ma come ha fatto? Comunque… terrà la bocca chiusa, vero? – gli chiese lei preoccupata.
- Sì non ti devi preoccupare: Yaten è fidato e finché non saremo noi a parlare non dirà niente – la rassicurò.
Bunny sorrise e diede un veloce bacio sulle labbra a Seiya: poteva farlo tranquillamente, visto che erano molto distanti rispetto al resto del gruppo e intorno a loro era buio. Lui le prese una mano e intrecciò le sue dita con quelle della ragazza. Rimasero così per tutta la durata del film: mano nella mano e con la testa di Bunny appoggiata sulla spalla di Seiya.
 
Il film durò poco più di due ore, ma Bunny e Seiya non lo seguirono molto, troppo presi da quello che era appena nato tra di loro.
L’intero gruppo si riunì all’esterno del multisala: ognuno di loro diceva il proprio parere sul film appena visto. Soltanto Bunny e Seiya erano rimasti in silenzio.
- E tu Bunny cosa ne pensi del film? Ti è piaciuto? – le chiese Marta.
- Ecco… a dire la verità non è che l’ho seguito poi molto… - rispose Bunny.
- Testolina buffa sei sempre la solita! Scommetto che a metà film stavi dormendo! – la prese in giro Seiya.
- La finisci di prendermi in giro? E poi se mi fossi addormentata te ne saresti accorto, visto che mi sedevi accanto… non è che invece eri tu a dormire? – ribatté lei.
- Voi due siete incredibili: se non sapessimo che siete così amici, penseremmo che non vi potete sopportare! – intervenne Morea.
Bunny e Seiya si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere per l’assurdità della situazione: se solo Morea avesse saputo la realtà del loro rapporto...
- OK ragazzi… voi cosa fate adesso? – chiese Bunny quando finalmente riuscì a tornare seria. - Io pensavo di andarmene a casa… oggi è stata una giornata pesante per me e sono un po’ stanca.
- Noi invece pensavamo di andare a bere qualcosa da qualche parte… Seiya vieni con noi? – chiese Rea.
- Va bene… ma prima accompagno Bunny a casa: è venuta qui a piedi e non me la sento di mandarla a casa da sola con questo buio – rispose il ragazzo. – Fatemi sapere dove andrete che vi raggiungo dopo.
- Seiya tieni – disse Yaten.
Seiya si girò e prese al volo un paio di chiavi che gli aveva lanciato il fratello.
- Sono le chiavi della mia auto: io e Marta siamo venuti qui con due macchine. Te la presto, così puoi accompagnare a casa Bunny e poi raggiungerci, tanto poi stasera io rimango a dormire a casa di Marta, perciò non mi serve. Mi raccomando: trattala con cura! – e Seiya capì che non si riferiva alla sua auto.
- Non ti preoccupare: la tratterò con i guanti – gli rispose. – Allora Testolina buffa, andiamo?
La ragazza acconsentì, salutarono gli altri e si avviarono verso l’auto di Yaten.
 
Bunny si staccò dal lungo bacio che Seiya le stava dando.
- Sei proprio sicuro di non voler salire? – gli chiese con occhi da cucciola.
- Sì, te l’ho già detto! Oggi tu hai lavorato tutto il giorno, in più per te è stata una giornata ricca di emozioni con l’apparizione di Marzio e quello che è successo tra noi due: sarai stanchissima e non voglio rischiare che tu ti addormenti proprio sul più bello! Quando accadrà voglio che sia speciale per entrambi – le rispose Seiya. – E poi gli altri mi stanno aspettando: se non mi dovessero vedere arrivare, inizierebbero a porsi delle domande! … Però non guardarmi in quel modo, altrimenti per me diventa davvero difficile andare via!
- Io volevo soltanto rimanere ancora un po’ con te – brontolò la ragazza.
- Anch’io Bunny, e non sai quanto! – le rispose lui abbracciandola. – Però è meglio così, credimi. Comunque domani mi farò perdonare: voglio passare l’intera giornata con te, quindi se hai impegni con le tue amiche annullali immediatamente, perché non voglio dividerti con nessuno.
- No, domani non ho nessun impegno con loro; solo il solito appuntamento con l’intero gruppo al Crown verso sera.
- Beh, meglio così! Allora ci vediamo domani mattina per le 7.00: ti porterò un posticino speciale, vedrai – le disse dandole un buffetto sul naso.
- E non mi dici dove mi porterai? – gli chiese lei curiosa.
- No, è un segreto! – scherzò lui.
- Almeno dimmi come mi devo vestire! Elegante, sportivo, come?
- Vestiti sportiva e portati dietro anche una maglia a maniche lunghe perché, nel caso andasse via il sole, lì l’aria diventa subito molto fresca.
- Va bene… allora ci vediamo domani – disse rassegnata. Poi gli diede un ultimo bacio a stampo e scese dall’auto.

Seiya aspettò che la ragazza entrasse in casa prima di partire: la vide girarsi verso di lui e mandargli un bacio prima di entrare nel portone. Quando lei scomparve dalla sua vista, accese l’auto e partì verso il locale dove gli altri lo stavano aspettando.


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Ed eccomi arrivata finalmente con il fatidico capitolo 8! Allora, cosa ne pensate? Siete soddisfatti o ho deluso le vostre aspettative? Aspetto come sempre i vostri commenti.
Ringrazio di cuore chi ha recensito il precedente capitolo, chi lo ha semplicemente letto e chi lo ha inserito tra le preferite e le seguite.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un abbraccio
Shelly

 



 

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Capitolo 9
*** Una giornata insieme ***


Capitolo 9   -   Una giornata insieme
 

Erano le 6.30 di una domenica mattina e Bunny era pronta per uscire, fatto alquanto strano per lei visto che in genere adorava crogiolarsi tra le lenzuola fino a tardi, specialmente quando era libera dagli impegni di lavoro come ora. Ma quella era una giornata speciale per la ragazza: tra poco meno di mezz’ora sarebbe passato a prenderla Seiya per portarla in un luogo speciale, come le aveva promesso il giorno prima, e lei non stava più nella pelle… un po’ per la curiosità di scoprire quale fosse quel posto, ma soprattutto per l’immenso desiderio di rivedere quello che dalla sera prima era diventato in tutto e per tutto il suo ragazzo.
Aveva seguito il consiglio di lui e indossava un paio di pinocchietti bianchi, una polo rosa pallido e alla vita aveva legato una felpa di un rosa acceso, mentre ai piedi portava un paio di sneakers bianche e rosa; i capelli li aveva invece acconciati nei suoi soliti e pratici codini, proprio quelli che avevano spinto Seiya a soprannominarla “testolina buffa”.
Quella notte aveva dormito poco o niente: troppe le emozioni e ancora stentava a credere che tutto fosse reale e che davvero Seiya il giorno prima le avesse detto di essersi innamorato di lei; le sembrava di fluttuare in un sogno e aveva paura che da un momento all’altro si sarebbe svegliata, tornando bruscamente alla triste realtà. Nonostante la notte in bianco, però, non si sentiva stanca, bensì ben carica d’aspettativa per la giornata che le si presentava davanti.
Con un dolce sorriso sulle labbra prese in mano il suo cellulare e andò nella sezione “messaggi”, rileggendo per l’ennesima volta l’ultimo che aveva ricevuto.
 
Quando la sera prima era rientrata a casa, dopo aver rifocillato la sua gattina e averle dato le sua dose quotidiana di coccole, era andata direttamente a letto: nonostante avesse chiesto a Seiya di rimanere con lei, era davvero molto stanca e non vedeva l’ora di essere accolta tra le braccia di Morfeo. Mentalmente aveva ringraziato la sensibilità del ragazzo, che non le aveva messo fretta, ma si era preoccupato soltanto che lei stesse bene. Puntò la sveglia per le 5.30, in modo da avere abbastanza tempo per farsi bella la mattina dopo, e si mise sotto le lenzuola, convinta che presto si sarebbe addormentata. Ma il sonno tardava ad arrivare: continuava a pensare a tutte quelle belle sensazioni provate tra le braccia di Seiya, i suoi baci, i suoi sguardi… il povero cuore di Bunny quel giorno rischiava veramente un infarto. Era dunque ancora sveglia quando, verso l’una, le arrivò un messaggio. Allungò la mano verso il comodino, prese in mano il cellulare e lesse: “Stasera il cielo è trapunto di mille stelle luminose, ma la più bella e luminosa ormai è qui accanto a me e si chiama Bunny. Ti amo piccola. A domani”. Bunny sorrise nel leggerlo e gli rispose: “Ancora non riesco a credere che tutto questo sia accaduto davvero. Non ho parole per esprimere l’immensa felicità che provo in questo momento. Ti amo anch’io. Buona notte”. Seiya non rispose al suo messaggio, ma non ce n’era bisogno. Bunny si alzò dal letto e sollevò leggermente la tapparella per poter vedere il cielo che Seiya le aveva appena descritto nel suo messaggio: in questo modo aveva l’illusione di trovarsi accanto a lui.
 
Il suono del citofono la distolse bruscamente dai suoi pensieri: era arrivato Seiya. Corse a rispondere, afferrò la borsa a tracolla, salutò Luna con una carezza sulla testa e corse giù per le scale, emozionata all’idea della meravigliosa giornata che avrebbe passato con il suo amore e talmente impaziente da non riuscire nemmeno ad aspettare l’arrivo dell’ascensore.
Trovò Seiya fuori dal portone, appoggiato alla sua auto. Per un attimo Bunny si fermò a guardarlo ammirata. Quel giorno lo trovava particolarmente affascinante: non indossava niente di speciale, un paio di jeans, una polo dello stesso blu dei suoi occhi e un paio di scarpe da ginnastica, ma a lei non era mai parso così bello… che fosse tutto effetto dell’amore?
Come la vide, Seiya le sorrise e le andò incontro abbracciandola e dandole un bacio a stampo sulle labbra: - Buon giorno Testolina buffa! Hai dormito bene stanotte? Io non ho fatto altro che sognare te! – le disse dolcemente.
- Sei stato più fortunato di me allora: io non sono riuscita a chiudere occhio stanotte! – gli rispose lei.
Seiya si accigliò: - Non hai dormito? Non ti sei sentita bene? Dovevi chiamarmi…
- Ma no, sciocco! – rise lei. – Non sono riuscita a dormire perché continuavo a pensare a quello che è successo tra noi due! Ero talmente felice, con l’adrenalina a mille, e il sonno ha tardato ad arrivare!
- Ah, meno male! Per un attimo mi hai fatto preoccupare! – le rispose sorridendo. – Cosa ne dici se ci avviamo?
- Non posso che essere d’accordo con te… anche perché la vecchietta del secondo piano ci sta guardando insistentemente da dietro la tenda! – gli rispose Bunny.
Seiya guardò nella direzione indicata dalla ragazza e salutò con la mano l’amabile vecchietta che, in risposta, si allontanò stizzita dalla finestra; Bunny iniziò a ridere a crepapelle e, presolo per mano, lo trascinò in macchina. Una volta dentro l’abitacolo, sempre ridendo, gli disse: - Tu sei tutto pazzo!
- Sì, ma di te! – le rispose, baciandola all’improvviso. Il bacio divenne subito molto passionale e a Bunny iniziò a girare la testa.
Dopo un paio di minuti Seiya mise fine con riluttanza a quel bacio e, accarezzandole delicatamente una guancia, disse: - E’ meglio che andiamo, altrimenti troveremo traffico in autostrada.
Bunny si limitò ad annuire: quel bacio l’aveva emozionata tantissimo e lasciata letteralmente senza parole.
 
Impiegarono poco più di un’ora per arrivare a destinazione. Durante il tragitto parlarono tranquillamente del più e del meno, accordandosi, tra le altre cose, anche su come dare quella sera l’annuncio ufficiale del loro fidanzamento agli amici.
- Io penso che dovremo semplicemente presentarci al Crown abbracciati o mano nella mano, senza dare troppe spiegazioni: in questo modo loro lo capiranno da soli ed eviteremo imbarazzanti spiegazioni che non ho intenzione di dare – diceva Seiya. – Come è successo… quando… dove… perché… ti avviso che non ho nessuna intenzione di rispondere a certe domande: quello che è successo è nostro e basta – precisò deciso.
- Ma allora tu non conosci quella che potrebbe diventare un giorno tua cognata così bene come credi! – gli rispose Bunny. – Se facessi una cosa del genere, Marta non mi parlerebbe più per il resto dei miei giorni. Lei vorrà sapere sicuramente per filo e per segno com’è andata tra noi… no, mi dispiace, ma quello che dici è impossibile con i miei amici: loro vorranno sapere tutto e quelle domande che odi così tanto verranno sicuramente poste.
- Non ti sembra di esagerare? In fondo stai parlando della stessa persona che per mesi ti ha tenuto nascosta la relazione con mio fratello! – disse lui. – Credimi, io sto benissimo con i tuoi amici e sono felicissimo che mi abbiano accolto così bene nella vostra compagnia, però a volte trovo insopportabile questa loro mania di farsi sistematicamente gli affari degli altri.
- Sì hai indubbiamente ragione, però… - rispose Bunny, e andarono avanti in questo modo per parecchio. Alla fine decisero che la soluzione migliore era quella proposta da Seiya: si sarebbero affidati al caso, senza stare a pensarci troppo.
Quando la strada percorsa glielo permetteva, Seiya staccava una mano dal volante e la intrecciava con quella di Bunny: un gesto dolce che le faceva capire quanto il ragazzo fosse felice di essere lì in quel momento con lei. Bunny aveva il cuore che batteva a mille e ancora stentava a credere che il periodo delle incertezze sui sentimenti del ragazzo verso di lei fosse definitivamente finito e che ormai lui fosse totalmente suo.
Una volta giunti a destinazione, Seiya faticò non poco a trovare un posto libero dove parcheggiare la sua auto e fu costretto a girare in tondo per un bel po’. Bunny ne approfittò per guardare attraverso il finestrino il luogo dove avrebbero passato l’intera giornata: il suo ragazzo l’aveva portata in una località di lago molto suggestiva. Non avevano potuto attraversare il centro con l’auto perché era zona pedonale, ma in lontananza riusciva ad intravedere delle costruzioni molto antiche e, ancora più in là, il lago con la sua acqua che brillava sotto i raggi del sole.
Quando finalmente poterono scendere dall’auto, Seiya prese subito Bunny per mano e con calma la trascinò verso il centro del paese. Alla ragazza sembrò di essere catapultata all’improvviso in un’altra epoca: poco prima si trovavano in una zona molto trafficata, dove auto di ogni tipo sfrecciavano a velocità abbastanza sostenuta, mentre adesso era circondata da costruzioni di evidente epoca antica e passava attraverso strade più strette rispetto a quelle consuete, proprio come quelle del passato, e lastricate con mattoni di pietra, anziché con il classico asfalto. Bunny si guardava attorno a bocca aperta, proprio come una bambina in un negozio di giocattoli, e stringeva forte la mano di Seiya; il ragazzo, di rimando, guardava le espressioni stupefatte della sua Testolina buffa, sorridendo dolcemente, completamente soddisfatto del piacere provato in quel momento dalla sua ragazza.
Passarono la mattinata camminando tranquillamente per quelle vie: Bunny ogni tanto lanciava un gridolino estasiato davanti a un affresco sulla facciata di un palazzo o a una decorazione particolare in ferro battuto. Ma quando Seiya la portò a fare la passeggiata sul lungo lago, tutto quello visto fino a quel momento fu messo nel dimenticatoio di fronte alla bellezza della natura che le si presentava davanti agli occhi: la camminata consisteva in una strada in pietra, larga sufficientemente per far passare soltanto due persone affiancate e, mentre a destra c’erano dei prati lussureggianti, a sinistra la strada cadeva a picco sul lago… a Bunny in quel momento sembrò di essere completamente estraniata dal resto del mondo insieme al suo Seiya e provò una pace infinita nel cuore. Forse pensando la stessa cosa della ragazza, Seiya la trasse a sé e la baciò teneramente; poi, sempre tenendola abbracciata, si girò con lei guardando verso il lago: quello era il momento perfetto, dove niente e nessuno poteva infastidirli, completamente in pace con se stessi e il resto del mondo.
- Questo posto è magnifico – sussurrò Bunny, timorosa di spezzare quel momento d’incanto con il suono della sua voce.
- Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto – le rispose lui con un sorriso soddisfatto, appoggiando il mento sulla testa della ragazza. – Mi sono innamorato di questo luogo dalla prima volta in cui ci sono stato: anni fa noi Three Lights abbiamo tenuto una specie di concerto in un locale della zona e in quell’occasione mi ero ripromesso che prima o poi ci avrei portato la persona che per me sarebbe stata speciale… ed eccoci qui.
- Ed io sarei quella persona? – gli chiese Bunny voltando la testa verso di lui e guardandolo con una luce ironica negli occhi.
- Tu sei molto di più per me – le rispose appassionato Seiya. – Sei il mio sole di giorno e la mia stella la sera… sei tutto, insomma! Eh cara mia… d’ora in poi ti sarà molto difficile allontanarmi da te, perché ti starò appiccicato peggio che se fossimo stati uniti con la colla!
A quella dichiarazione Bunny si emozionò tantissimo: sarebbe mai riuscita a venire a patti con tutte queste sensazioni? No perché aveva paura che prima o poi un infarto le sarebbe sicuramente venuto con tutti questi batticuore!
- Te l’ho già detto quanto sono felice in questo momento? – gli chiese lei, girandosi completamente verso di lui, abbracciandolo in vita e appoggiando la testa sul suo torace. Sentiva il cuore di Seiya battere forte e per lei quel suono era la melodia più bella.
- No non l’hai fatto – le rispose lui con un dolce sorriso, accarezzandole lentamente la schiena. – Ma non c’era bisogno che tu me lo dicessi perché l’ho capito lo stesso dalla luce che hai avuto negli occhi per tutta la mattina.
Bunny sorrise e non si spostò da quella posizione: in tutta la sua vita non si era mai sentita così bene e protetta come in quel momento che si trovava tra le braccia di Seiya.
 
Il resto della giornata passò più o meno come la mattina: passeggiarono tantissimo, pranzarono in un ristorantino fronte lago, tenendosi teneramente per mano mentre mangiavano, e nel pomeriggio presero un traghetto per andare a visitare un’isola che si trovava di fronte al paese e che incuriosiva entrambi.
Le ore passarono velocemente e presto arrivò il momento di rientrare per trovarsi con gli altri al Crown. Decisero di arrivare con qualche minuto di ritardo, in modo da essere sicuri che ci fossero tutti e non doversi ripetere all’infinito.
Varcarono la soglia del locale tenendosi per mano e, anche se non volevano darlo a vedere, erano piuttosto agitati per la reazione che avrebbero avuto i loro amici nell’apprendere la notizia.
Alla perspicace Marta non passò inosservato l’atteggiamento ambiguo ostentato dai due ragazzi quando entrarono al Crown. Poi si accorse che si stavano tenendo per mano e capì all’istante che si era avverato quello che fino a poco tempo prima era soltanto un vago sospetto per lei.
- Lo sapevo! Lo sapevo! – gridò, raggiungendo in un lampo la coppia. – E adesso noi due facciamo i conti: perché non ti sei confidata con me? Credevo di essere la tua migliore amica! – le disse con atteggiamento bellicoso.
Bunny, presa alla sprovvista, si ritrovò spiazzata e non seppe cosa rispondere, vergognosa anche del fatto che tutti i presenti nel locale si erano girati e in quel momento stavano guardando nella loro direzione.
- Ho capito! Qui sta per iniziare una delle classiche conversazioni tra donne, perciò vi lascio sole – intervenne Seiya. – Vedi però di non rubarmela per troppo tempo! – disse rivolto a Marta.
Lanciò uno sguardo che era meglio di mille parole nella direzione di Bunny e raggiunse gli altri, lasciando le due ragazze da sole per potersi spiegare.
 
- Allora? Non mi devi dire niente? – chiese Marta tra lo seccato e l’arrabbiato, pugni appoggiati ai fianchi e piede che picchiava a terra ininterrottamente, segno del nervosismo della ragazza.
- Beh… tanto l’hai già capito da sola: io e Seiya ci siamo messi insieme – rispose Bunny rossa pomodoro per l’imbarazzo.
- Sì questo lo avevo già capito da sola! – sbuffò Marta. – Ma io non intendevo quello! Perché non mi hai detto che tra te e Seiya c’era qualcosa di più di una semplice amicizia?
- Guarda che tra me e lui è iniziato tutto ieri sera: prima eravamo davvero soltanto due semplici amici… anche se adesso abbiamo scoperto che in realtà entrambi provavamo qualcosa che andava molto aldilà della semplice amicizia! – le spiegò Bunny. – Ma a quanto pare non sono soltanto io che devo dare delle spiegazioni: c’è qualcosa che mi è stato nascosto ben bene mi sembra! – le disse, fulminandola con lo sguardo.
Fu il turno di Marta ad essere imbarazzata.
- Te lo ha detto Seiya, vero? – chiese sapendo già la risposta. – Sì, è vero: quando ti ho presentato Yaten in realtà lo conoscevo già da parecchio. Insomma Bunny… tu mi conosci bene e sai come io sia sempre stata inaffidabile con le questioni di cuore: ero una farfalla che volava da fiore in fiore senza pensarci troppo e mi piaceva anche farlo! Poi ho conosciuto lui: bello e completamente diverso dai miei ex… e che mi chiede di fare sul serio! Io… ecco… mi sono spaventata dall’immenso impegno che mi veniva richiesto… e sono scappata! Però Yaten mi piaceva sul serio e non riuscivo a stargli troppo lontana: ci incontrammo nuovamente e riprovammo a stare insieme… e ancora una volta scappai, perché lui chiedeva più di quello che ero disposta a dargli. Andammo avanti così ancora per tre o quattro volte… fino a quando lui si stancò di tutta questa situazione e mi diede un ultimatum: o stavamo realmente insieme, comportandoci come una vera coppia di fidanzati, oppure mi dovevo scordare di lui. Fui presa dal panico all’idea di perderlo e solo allora capii che mi era entrato nel sangue… che non potevo più vivere senza di lui, insomma… perciò capitolai e accettai le sue richieste. E siamo arrivati dove siamo ora e sai cosa ti dico? Mi piace avere un fidanzato fisso, mi piace trovarmelo vicino alla mattina quando mi sveglio, mi piace il suo sorriso, il suo modo di sgridarmi, per poi darmela sempre vinta, o quasi… mi piace tutto di lui, ecco! E non mi sono mai pentita di aver preso questa decisione.
- Hai semplicemente trovato l’altra metà della tua mela! – le disse semplicemente Bunny.
- Già… è proprio così – le rispose l’amica. – E se Seiya è solo la metà di suo fratello, sarai sicuramente la donna più felice del mondo!
- Non mi posso lamentare! – disse Bunny fintamente indifferente. – Diciamo… che ho scoperto in lui un lato romantico che non avrei mai immaginato possedesse!
Marta batté le mani eccitata, nella prospettiva di un giusto e sano pettegolezzo con la sua migliore amica: - E dimmi: Seiya bacia come suo fratello? Perché se lo fa’ come Yaten…
- Beh… non sono tenuta a sapere come bacia Yaten… ma se è come Seiya… direi che buon sangue non mente! Ti dico solo che come posa le sue labbra sulle mie le gambe mi cedono, la testa mi gira e non capisco più niente!
- Sì… allora direi che i due fratelli si assomigliano molto! – ridacchiò Marta. – Dovremo chiedere a Amy se anche Taiki conserva la tradizione di famiglia!
- Potresti farlo… ma conoscendola diventerebbe tutta rossa e, scandalizzata, ti chiederebbe se sei impazzita a porre certe domande così sconvenienti! – ribatté Bunny. Poi guardò l’amica e entrambe scoppiarono a ridere.
 
Seiya si diresse verso il tavolo dove erano seduti i suoi amici: era una sua impressione o tutti quanti lo stavano fissando?
Non appena arrivò loro vicino, Yaten non perse l’occasione per dire: - Vi siete decisi ad uscire allo scoperto finalmente!
Il resto del gruppo lo guardò incuriosito, non riuscendo a capire cosa il ragazzo intendesse. Fu Rea a prendere la parola: - Cosa intendi dire, Yaten?
- Fattelo dire da lui! – le rispose con un sorrisetto divertito.
Seiya guardò in aria: lo sapeva che sarebbe finita così!
- OK, adesso vi accontento subito… però vi avverto: io sono poco propenso a raccontare i miei fatti personali agli altri, quindi non risponderò a domande imbarazzanti.
- Adesso ci stai facendo morire di curiosità! – disse Morea. – Dai, sputa il rospo!
- Io e Bunny ci siamo messi insieme – disse tutto di un fiato, aspettandosi di essere assalito da un momento all’altro da un coro di domande; quello che ricevette, invece, fu un silenzio assoluto e sette paia di occhi che lo fissavano.
- Beh, non dite niente? – chiese nervoso.
- E noi che ci aspettavamo chissà quale rivelazione! – disse Rea. – Ma lo sapevamo già che prima o poi questo sarebbe successo! Era inevitabile! Tutti quanti avevamo notato il modo in cui vi guardavate e ci chiedevamo quando vi sarete decisi!
- Cosa??? – chiese stupefatto Seiya, scatenando l’ilarità degli altri.
- Dovresti vedere la tua faccia in questo momento: sei troppo ridicolo! – rise Taiki, guadagnandosi un’occhiataccia dal fratello.
- Sì lo sapevamo già che tra voi c’era qualcosa – disse la dolce e calma Amy, l’unica a rimanere seria in quel momento. – Però ti avviso: Bunny sarà una ragazza irrimediabilmente ritardataria, pigra e distratta, ma noi qui le vogliamo tutti bene, per noi è un’amica speciale… e se solo la farai soffrire…
- Questo non accadrà mai! – esclamò convinto Seiya.
- … e se solo la farai soffrire, te la dovrai vedere con tutti noi – concluse la ragazza.
- Non ti devi preoccupare: io amo Bunny e adesso l’unico scopo della mia vita è renderla felice.
- Me lo auguro per te: lei ha già sofferto troppo a causa di Marzio e non se lo merita proprio.
- Sono d’accordo con te – rispose Seiya serio. – Ma con me è al sicuro: non farò mai niente che potrebbe ferirla.
 
Bunny aprì la porta di casa e fece entrare Seiya, che in quel momento si trovava dietro di lei.
- Prego, entra pure e accomodati. Vado un attimo in bagno e torno.
Seiya la seguì in silenzio, le sorrise dandole un leggero bacio sulle labbra e andò a sedersi sul divano.
Quando Bunny ritornò nella stanza, dopo aver espletato dei bisogni fisiologici che non poteva rimandare, lo trovò ancora nella stessa posizione, con in braccio Luna che gli si strusciava contro facendo le fusa.
- Allora… che dovevo vedermela con le tue innumerevoli fans lo avevo messo in preventivo… ma non avevo capito che avrei avuto a che fare con ogni essere vivente di sesso femminile! – gli disse in tono ironico.
Seiya scoppiò a ridere alla battuta della ragazza. – Te lo avevo detto che io e Luna eravamo diventati subito amici! Comunque non ti preoccupare: solo tu sei e resterai la principessa del mio cuore! – le disse allungando una mano in chiaro invito a raggiungerlo lì sul divano.
- Ancora devo capire come hai fatto: Luna non si è mai dimostrata molto affettuosa nei confronti degli estranei… anche quando vengono le mie amiche lei scappa e non si fa’ trovare… solo con te ha questi atteggiamenti “svenevoli” – brontolò avvicinandosi a lui.
- Sarà chiaro segno del mio fascino! – ridacchiò divertito.
- Te l’ho mai detto che sei un insopportabile arrogante e vanitoso? – gli chiese.
- … però mi ami! – le disse.
Bunny non perse tempo a dire cose anche fin troppo ovvie e passò direttamente ai fatti, prendendo per la prima volta l’iniziativa di baciarlo. Subito quel bacio divenne molto appassionato e Luna, infastidita, scese dalle gambe di Seiya miagolando in segno di protesta, ma i due ragazzi non se ne accorsero, troppo presi nel loro mondo magico.
Le carezze di Seiya divennero quasi subito molto più audaci e le sue mani presero a farsi strada sotto la polo di Bunny, accarezzandole nel tragitto la pelle nuda.
La ragazza si staccò per un attimo da quel bacio infuocato e lo guardò dritto negli occhi, tenendogli nel frattempo il viso tra le mani; sempre guardandolo fisso, si alzò e gli porse la mano, come invito ad alzarsi e seguirla; Seiya non se lo fece ripetere due volte e in un attimo fu accanto a lei. Poi, mano nella mano, si diressero verso la stanza di Bunny: quella, per loro, sarebbe stata una lunga notte.

 

 
 

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Ed eccomi qua con il nono capitolo, l’ultimo prima di Natale.
Ci tenevo a precisare che il luogo descritto in questo capitolo non esiste, ma è frutto della mia immaginazione.
Come sempre, ringrazio chi legge e recensisce questa storia, nonché chi l’ha inserita tra le preferite/seguite/ricordate.
Ci vediamo al prossimo capitolo… e con l’occasione porgo a tutti i miei più sinceri auguri per un sereno Natale.
Shelly

 

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Capitolo 10
*** Il compleanno di Bunny ***


Capitolo 10   -   Il compleanno di Bunny
 

Seiya giaceva a letto in posizione supina, un braccio appoggiato dietro la nuca a sostenergli la testa, i sensi completamente appagati dopo la nottata di passione appena trascorsa. Posò lo sguardo sulla dolce ragazza che dormiva appoggiata sul suo petto, i biondi e lunghi capelli di lei sparsi un po’ ovunque e che a tratti di mescolavano con i suoi, per una volta liberi dalla perenne coda: biondo e moro, chiaro e scuro, giorno e notte. Un tenero sorriso gli illuminò il volto: Bunny era entrata nella sua vita all’improvviso e sin dall’inizio aveva sentito con lei un feeling particolare; presto il loro rapporto si era trasformato in una bella amicizia, che però nascondeva nel suo profondo un sentimento ancora più intenso… l’amore. Amava la sua Testolina buffa con tutto se stesso e non sarebbe più riuscito a vivere senza di lei. Con la mano libera le scostò delicatamente una ciocca di capelli per riuscire a guardarle meglio il viso; il suo gesto parve disturbarla, perché lei si scostò impercettibilmente, brontolando leggermente, e alla fine i due pezzi di cielo che erano gli occhi della ragazza comparvero alla sua vista.
 
Il sonno di Bunny fu interrotto da qualcosa che la ragazza non riuscì a individuare: ancora con gli occhi chiusi e la mente annebbiata dal sonno, si accorse che un rumore sordo le batteva a ritmo regolare contro l’orecchio… non era particolarmente fastidioso, ma il non riuscire a capire cosa fosse e da dove provenisse quel suono la stava facendo svegliare completamente; soltanto dopo qualche minuto a lambiccarsi la mente assonnata si rese conto di avere la testa appoggiata sul petto di Seiya e che quel rumore era il battito del cuore del ragazzo. Subito fu presa da una dolce euforia al ricordo di quello che era accaduto tra loro quella notte.
 
Bunny guardò Seiya dritto negli occhi, tenendogli nel frattempo il viso tra le mani: sapeva cosa sarebbe accaduto tra loro da lì a qualche minuto, e al solo pensiero il suo cuore mancò un battito: era felice, ma nel contempo temeva quel momento… e se alla fine lo avesse deluso? In fondo lei non aveva grandi esperienze in quel campo, mentre per lui era tutto un altro paio di maniche. Prese coraggio e, sempre guardandolo intensamente, si alzò dal divano e gli porse la mano, un chiaro invito ad alzarsi e seguirla; Seiya non ci pensò due volte e in un attimo fu accanto a lei. Si presero per mano e, lentamente, si diressero verso la stanza da letto di Bunny.
Non appena varcarono la soglia della camera, Seiya la riprese subito tra le braccia e ricominciò a baciarla con sempre più passione.
Bunny gli cinse il collo con le braccia e dolcemente lo tirò verso di sé per sentirlo più vicino, mentre alzava una mano, tirando l’elastico che gli tratteneva i capelli in una coda, e facendoglieli cadere a cascata lungo la schiena. Sentì nell’immediato un brivido che le correva lungo la schiena nel constatare che avevano la stessa lunghezza dei suoi e al pensiero che presto quei capelli avrebbero accompagnato le mani del ragazzo, accarezzandola su tutto il corpo.
Seiya ricambiò immediatamente il gesto e presto anche i capelli della ragazza furono liberi da costrizioni e sciolti lungo la schiena. Delicatamente la spinse verso il letto: quando le gambe di Bunny ne toccarono la sponda, si sedette di colpo e, aiutandosi con le braccia, si spinse verso il suo centro, mentre Seiya la seguiva a carponi, senza smettere un secondo di baciarla, sovrastandola con il suo corpo.
Presto le loro maglie caddero ai piedi del letto e il reggiseno di Bunny le raggiunse poco dopo. Le mani di Seiya presero ad accarezzarla, ora delicatamente, ora in modo più deciso, infiammandola sempre più.
In poco tempo entrambi furono liberi dai rispettivi indumenti e lui entrò in lei: si guardarono negli occhi, resi lucidi e più scuri dal desiderio, e insieme raggiunsero le vette più alte del cielo.
Quella notte Seiya cercò Bunny altre due volte, facendo l’amore con lei con passione sempre maggiore, insaziabile nel suo desiderio.
 
Bunny decise finalmente di aprire gli occhi, sbattendoli un po’ per abituarli alla luce del giorno, e sollevò la testa, trovandosi davanti due dolci occhi blu che la guardavano sorridenti.
- E’ da tanto che sei sveglio? – gli chiese dopo aver risposto al tenero bacio sulle labbra che il ragazzo le aveva dato.
- No, non da molto… ti stavo ammirando mentre dormivi! – le disse sorridendo, mentre le accarezzava dolcemente una guancia. – Mi dispiace di averti svegliata.
Bunny si sdraiò su un fianco, scostandosi un pochino da lui per poterlo guardare più facilmente; a quel gesto Seiya rispose allungando un braccio e trattenendola per un fianco, come se avesse paura che lei da un momento all’altro se ne andasse.
Rimasero così per un po’ a coccolarsi e a scambiarsi teneri baci, fino a quando Seiya iniziò dicendo: - Se non mi sbaglio dopodomani sarà il tuo compleanno!
- Sì è vero… - gli rispose Bunny, non capendo dove volesse andare a parare il ragazzo.
- Pensavo… quella sera mi piacerebbe invitarti fuori a cena – le confidò mentre giocava con le dita di una mano della ragazza.
- Ma in genere non è il festeggiato che dovrebbe pagare? – chiese divertita, alzando un sopracciglio.
- Non in questo caso: la cena sarebbe il mio regalo di compleanno. Allora, cosa ne dici? – le chiese guardandola speranzoso.
- Come posso dire di no a un regalo di compleanno? – rispose lei sempre più divertita.
- Allora lo prendo per un sì. Ti prometto che quella sera verrai viziata come una regina – le disse lui, iniziando a baciarla con sempre più trasporto… e una cosa tira l’altra… fecero l’amore per tutta la mattina.
 
Seiya camminava per le vie del centro cittadino nella sua solita tenuta anti-fans per non farsi riconoscere: cappellino con visiera e grandi occhiali da sole. Il giorno successivo sarebbe stato il compleanno di Bunny e stava cercando un regalo degno di lei. Nonostante le avesse detto che la cena al ristorante sarebbe stata il suo regalo, voleva anche farle dono di un oggetto che le avrebbe fatto ricordare quella sera tutte le volte che lo avesse guardato.
Per un attimo imprecò contro se stesso per non aver pensato prima a comprarle un regalo, ma alla fine si rese conto che lui e Bunny stavano insieme soltanto da quattro giorni e se le avesse già comprato un regalo, sicuramente sarebbe stato uno da “amico” e non da “fidanzato”.
Ad un certo punto passò davanti a un negozio di antiquariato e un ciondolo esposto in vetrina colpì subito la sua attenzione: Bunny era senza dubbio una ragazza con gusti molto moderni, ma era sicuro che quel gioiello le sarebbe piaciuto. Entrò quindi nel negozio, uscendo da lì poco dopo con un bel pacchetto regalo in mano e l’aria molto soddisfatta per la propria scelta.
 
Bunny camminava avanti e indietro nel soggiorno di casa sua, attendendo con ansia l’arrivo di Seiya. Quella sera l’avrebbe portata a cena fuori, anche se non aveva voluto dirle dove. Sbuffò al pensiero che il suo ragazzo avesse la “pessima” abitudine di volerle fare delle sorprese, rischiando di trovarla impreparata. In quell’occasione, per esempio, si era semplicemente sbilanciato raccomandandole di vestirsi elegantemente, ma da quello che ne sapeva lei, poteva anche aver deciso di portarla in una pizzeria! Aveva comunque deciso di seguire il suo consiglio e in quel momento indossava un vestito molto aderente senza spalline dello stesso colore dei suoi occhi e che le lasciava scoperte le ginocchia, mentre ai piedi portava un paio di sandali argento, con tacco alto e allacciatura “alla schiava”; i capelli erano acconciati in un morbido chignon che le lasciava sfuggire a tratti delle piccole ciocche.
All’improvviso il suo sguardo cadde su un vaso contenente delle rose rosse appoggiato sul tavolino del salotto e l’irritazione sparì all’istante, sostituita da un sorriso dolce al pensiero di quella mattina.
 
Si trovava nel magazzino del negozio, impegnata a controllare la merce arrivata proprio quella mattina, quando sentì il campanello della porta d’ingresso suonare, segno che qualcuno era appena entrato.
Sbuffando per essere stata interrotta in un lavoro che considerava noioso e che quindi voleva concludere il più in fretta possibile, si alzò e andò a controllare chi fosse entrato. Trovò Licia, la sua commessa, intenta a parlare con un giovane fioraio, mentre tra le braccia teneva un enorme mazzo di rose rosse.
- Questi fiori sono stati consegnati per lei signorina – le disse porgendoglieli.
Alquanto sorpresa, Bunny lo prese dalle mani di Licia e lesse il biglietto che accompagnava i fiori: “Ti dono queste rose, seppur nessun fiore sia paragonabile alla tua bellezza. Buon compleanno amore mio. Seiya”.
Bunny strinse al petto quel biglietto, mentre affondava il viso tra quei petali per sentirne il profumo, pensando che il suo ragazzo non poteva farle regalo più bello e inaspettato.
 
Il suono del campanello alla porta d’ingresso la distolse dai suoi pensieri. Corse subito ad aprire e si trovò davanti Seiya, bellissimo nel suo completo scuro, anche se non portato in base ai canoni tradizionali, infatti la camicia bianca era portata fuori dai pantaloni e aperta sul collo, la giacca era slacciata completamente e la cravatta portata allentata. Seppur vestito in modo alquanto insolito, a Bunny sembrò elegantissimo lo stesso.
- Buona sera amore mio! – le disse sorridendole mentre si abbassava per darle un lieve bacio sulle labbra. – Sei pronta per i festeggiamenti di stasera?
- Come hai fatto ad arrivare fin qui senza suonare il citofono? – gli chiese curiosa, mentre si faceva da parte per farlo entrare in casa.
- Mentre stavo scendendo dall’auto ho incontrato la gentile vecchietta di qualche giorno fa e mi sono fatto tenere aperto il portone – le spiegò. – Sai… non credo di esserle molto simpatico, anche se non riesco a capire come mai! – continuò ridacchiando.
- Buffone! – lo apostrofò lei, dandogli uno scappellotto sulla spalla, per poi unirsi a lui nelle risate.
- Direi di andare, cosa dici? Ho prenotato per le 20.00 e in quel posto se non arrivi puntuale danno via subito il tuo tavolo!
- Non mi vuoi ancora dire dove mi porterai stasera? – gli chiese speranzosa lei, guardandolo con gli occhi da cucciola.
- No mi dispiace: deve essere una sorpresa! – disse lui con un sorrisetto furbo.
- Tu e le tue sorprese! – brontolò Bunny, prendendo nel frattempo la stola in seta per coprirle le spalle e la pochette entrambe color argento.
Seiya scoppiò a ridere e, prendendola tra le braccia, le diede un altro bacio a fior di labbra dicendole all’orecchio: - Vedrai che non rimarrai delusa!
E Bunny si perse negli occhi blu del suo ragazzo che in quel momento la stava guardando con infinito amore.
 
- Non ci posso credere: il ristorante più caro della città – pensò Bunny quando arrivarono a destinazione, circa dieci minuti più tardi. – Di certo prima di mettermi insieme a Seiya non mi sarei mai sognata di metterci piede… e anche adesso, a dir la verità, mi sembra tutto molto surreale! – continuò a pensare, mentre Seiya affidava le chiavi della sua auto a un parcheggiatore, impiegato ad occuparsi delle vetture dei clienti.
- Soddisfatta della sorpresa? – le chiese Seiya quando la raggiunse, mettendole una mano dietro la schiena e sospingendola verso l’entrata del ristorante.
- Più che altro stupefatta! – gli rispose lei guardandosi attorno come se si trovasse nel paese delle meraviglie, mentre un altro impiegato del ristorante apriva loro la porta per farli entrare. – Non avrei mai immaginato che prima o poi avrei frequentato un posto così meraviglioso!
- Niente è più bello di te stasera! – le disse galante, baciandole una mano, che poi si mise sotto braccio.
Bunny sentì il cuore batterle a mille: ma tutta quella felicità era reale? Aveva paura di trovarsi in un meraviglioso sogno e che prima o poi avrebbe avuto un brusco risveglio.
Mentre seguivano il maitre che li stava guidando la loro tavolo, Bunny si accorse che nella sala tutte le donne indossavano abiti da sera, mentre per gli uomini sembrava d’obbligo il completo scuro: mentalmente ringraziò Seiya di averla invitata ad indossare un abito elegante, altrimenti in quel momento si sarebbe sentita terribilmente fuori posto, mentre per quanto riguardava lui… beh, che dire: gli altri uomini, al suo confronto, sembravano tanti pinguini!
 
La serata passò piacevolmente, anche se Bunny era un po’ in imbarazzo ad essere servita come una regina: non appena il suo piatto era vuoto, subito un cameriere glielo riempiva, e la stessa cosa valeva per il bicchiere del vino, obbligandola a bere più di quello che fosse abituata… Bunny si sentiva un po’ brilla, ma tanto felice e non faceva altro che specchiarsi negli occhi del suo ragazzo, che la guardava con dolcezza e amore.
 
Alla fine della cena i due ragazzi si recarono al parco dove due settimane prima Seiya aveva trovato Bunny piangente dopo il ritorno improvviso di Marzio. Camminavano tranquillamente mano nella mano, godendosi la tranquillità del luogo. Dopo un po’ arrivarono alla panchina dove, sempre due settimane prima, Seiya aveva abbracciato teneramente Bunny per consolarla: la ragazza vi si sedette sopra, aspettandosi che lui facesse altrettanto… invece Seiya si posizionò alle sue spalle, mettendole qualcosa al collo. Presa completamente alla sprovvista, Bunny si trovò a rimirare un ciondolo a forma di mezza luna, all’apparenza piuttosto antico, sostenuto da una fine catenina.
- E questo cos’è? – chiese molto sorpresa girandosi verso di lui.
- Non avrai davvero pensato che ti avrei regalato soltanto una cena e un mazzo di fiori, vero? – le rispose sorridendo, appoggiando i gomiti alla spalliera della panchina, avvicinando in questo modo i loro visi. – Guarda bene: il ciondolo ha un’apertura.
Bunny fece come il ragazzo le aveva detto e scoprì che il ciondolo si apriva, rivelando una piccola foto raffigurante loro due sorridenti. Ricordava benissimo quando era stata scattata quella foto: il giorno del loro “quasi bacio”.
- Quel giorno rimarrà per sempre impresso nella mia mente – disse Seiya, come se le avesse letto nella mente.
- Anche per me è la stessa cosa – gli rispose Bunny profondamente commossa.
Poi all’improvviso si alzò dalla panchina, le girò intorno e si buttò tra le braccia del suo ragazzo, dandogli un lungo e profondo bacio.
- Grazie – gli disse semplicemente, guardandolo negli occhi.
- Per che cosa? – gli chiese lui alzando un sopracciglio.
- Grazie per essere tu, per amarmi e per avermi regalato un compleanno indimenticabile! – gli rispose riprendendo a baciarlo.
Seiya ricambiò immediatamente il gesto della sua ragazza, stringendola forte a sé, felice che la sua Testolina buffa avesse apprezzato la sorpresa da lui ideata.
 

 

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Ed eccoci qua a un nuovo capitolo… l’ultimo del 2011!
Come sempre, ringrazio di cuore tutte le persone che hanno letto il precedente e tutte le persone che lo hanno recensito. Vi invito a fare altrettanto con questo.
Colgo l’occasione per augurare a tutti un buon inizio 2012… dandovi appuntamento per l’anno nuovo!
Un abbraccio
Shelly

 

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Capitolo 11
*** Una notizia sconvolgente ***


Capitolo 11   -   Una notizia sconvolgente
 

 
 

Era passata una settimana dal compleanno di Bunny e i due ragazzi erano sempre più innamorati l’uno dell’altra: per loro ogni occasione era buona per passarla insieme, anche se il loro tempo libero era sempre molto limitato, soprattutto a causa degli impegni lavorativi di Seiya.
 

Quel giorno, per esempio, il cantante si trovava insieme ai suoi fratelli negli uffici della casa discografica dei Three Lights per assistere alla solita riunione settimanale dove il loro manager avrebbe comunicato le eventuali interviste o a quali trasmissioni televisive sarebbero intervenuti nei giorni successivi.
 

- Allora ragazzi… questa volta iniziamo con una gran bella notizia: la vostra musica ha varcato per l’ennesima volta i confini del Paese ed è arrivata fino in Francia – disse Joe, il manager, guardandoli con un sorrisino soddisfatto.
 

I tre cantanti si guardarono compiaciuti, dandosi scherzose pacche sulle spalle.
- C’è un “ma”, però – continuò il manager, interrompendoli e guardandoli uno ad uno, ben consapevole del fatto che, una volta sganciata la bomba, sarebbe successo il finimondo. – Proprio a causa di questa nuova popolarità, non potete permettervi di snobbare i fans appena acquisiti, quindi ho organizzato una lunga serie di interviste e partecipazioni televisive presso la stampa e le televisioni francesi. E’ già stato tutto prenotato: partirete alla volta di Parigi fra due settimane e ci resterete per un mese intero.
- Che cosa??? – urlano all’unisono i tre cantanti, lanciandosi intanto delle occhiate molto preoccupate: - E adesso come facciamo a dare questa notizia alle nostre fidanzate? – sembrava si stessero dicendo in quel momento.
- Mi dispiace ragazzi, lo so che stare via da casa per così tanto tempo non vi piace più come una volta, ma nello stesso tempo siete a conoscenza del fatto che questo è purtroppo il prezzo da pagare per continuare a rimanere sulla cresta dell’onda – disse loro Joe. – State tranquilli: sono sicuro che le vostre fidanzate capiranno e vi aspetteranno! E giusto che siamo in argomento… - continuò, spostando tutta l’attenzione su Seiya.
- E adesso cosa c’è? – chiese il cantante piuttosto stizzito, perché sapeva fin troppo bene che quando Joe aveva quello sguardo non arrivavano mai belle notizie per loro!
Il manager lo guardò, iniziando a sorridere malizioso: - Sai Seiya… alla festa che avevate organizzato per inaugurare il vostro attico avevo capito benissimo che quella bella ragazza non poteva essere soltanto una semplice amica per te, ma qualcosa di molto diverso – gli disse ghignando divertito nel vedere la perplessità del cantante che, evidentemente, non aveva ancora capito dove volesse andare a parare l’uomo. – Puoi forse ingannare tutti gli altri, ma di certo non il buon vecchio Joe! – continuò ridendo sguaiatamente.
A Seiya quella risata non piacque proprio per niente e gli rispose in tono sostenuto: - Allora… muoviti a sputare il rospo e facciamola finita una volta per tutte! Si può sapere cosa stai cercando di farmi capire tra le righe?
- OK… se proprio la metti in questo modo, vorrà dire che andrò direttamente al sodo: è trapelata la notizia che tu non sei più single e ormai tra la stampa è caccia allo scoop: aspettati di trovarti paparazzi sotto la porta di casa in attesa di immortalarti insieme alla tua fidanzata.
Seiya si mise le mani tra i capelli incredulo: - E’ peggio di quello che credessi! – pensò preoccupato. – Ma si può sapere come è stato possibile ciò? Ti assicuro che sono stato molto attento a non farmi scoprire! – disse rivolto a Joe.
Il manager fece spallucce: - Eri l’ultimo del gruppo ad essere rimasto single: c’era d’aspettarselo che ti avrebbero tenuto d’occhio per scoprire quale fosse la tua ultima fiamma. Molto probabilmente avranno anche inserito una “talpa” nel nostro team.
- E adesso cosa facciamo? – chiese Seiya sempre più preoccupato.
- La cosa migliore sarebbe un’intervista in esclusiva a cui dovrà intervenire anche la tua fidanzata e dove risponderete a domande sul vostro rapporto e sulla nascita del vostro amore – rispose prontamente Joe, che si aspettava una domanda simile.
- Questo te lo puoi anche scordare! – ribatté Seiya deciso. – Bunny non verrà coinvolta in questo schifo e, finché ci riuscirò, lei ne resterà fuori!
Il manager sbuffò, iniziando anche ad arrabbiarsi un po’: - Ma si può sapere cosa sono adesso tutti questi capricci da “prima donna”? Se non mi sbaglio, prima di te, anche i tuoi fratelli e le loro fidanzate hanno partecipato a un’intervista di questo genere, e non mi sembra che sia morto qualcuno! Anzi, sono ancora felicemente fidanzati da quello che mi risulta!
- Tu dimentichi che Marta, la ragazza di Yaten, fa’ anche lei parte del mondo dello spettacolo visto che è un’attrice, e quindi in quel caso ne andava anche della sua carriera; per quanto riguarda Taiki e Amy, invece, sfortunatamente erano stati beccati dai paparazzi mentre si scambiavano delle effusioni e quindi non avevano avuto altra scelta… ma per quanto riguarda me e Bunny è tutto diverso: primo perché lei non fa’ parte del mondo dello spettacolo; secondo perché sono sicuro che non siamo stati visti insieme da nessuna parte e che quindi nel nostro caso si tratta semplicemente di una voce di corridoio che questa volta ha fondamento… ma nonostante questo, mi batterò con tutte le mie forze per permettere il suo anonimato! Se la tua richiesta è quella che io dichiari ufficialmente e pubblicamente che anch’io sono fidanzato non c’è problema e lo farò sicuramente… ma Bunny ne rimarrà fuori! Questa è la mia condizione. Questo mondo è composto soltanto da barracuda pronti a saltarti addosso non appena volti le spalle, e tu lo sai bene… lei è troppo candida per tutto questo: finirebbe soltanto per soffrire e sarebbe stata soltanto per colpa mia!
Joe lo guardò fisso per un paio di minuti poi, sospirando rassegnato, disse: - Va bene, hai vinto: parteciperai da solo  a quell’intervista in esclusiva e dichiarerai che anche tu non sei più single! Inizierò subito a cercare la Rivista che farà l’offerta migliore per aggiudicarsi la pubblicazione di questa notizia.
Seiya però era di tutt’altro avviso e lo fermò subito con un gesto della mano.
- Farò quell’intervista e dichiarerò tutto quello che vuoi, ma non prima che Bunny abbia parlato con i suoi genitori. Loro ancora non sanno di noi due e non voglio che, a causa del mio lavoro, lei abbia dei problemi con i suoi parenti.
- E così sia! Tanto ormai ho capito che non riuscirò mai a farti cambiare idea! – disse Joe sospirando. – Adesso però torniamo a parlare dei vostri impegni lavorativi… non abbiamo ancora discusso con quale canzone parteciperete al Festival della Musica che si terrà a settembre…
 
Era una tranquilla e soleggiata domenica pomeriggio di inizio luglio. Bunny e Seiya stavano passeggiando teneramente abbracciati in quello che ormai consideravano il “loro” parco, circondati da famiglie con bambini che approfittavano della giornata di sole per passare un po’ di tempo insieme e da coppiette che, proprio come loro due, godevano di quel momento racchiuse nel proprio mondo privato tinto di rosa.
- E così quest’anno anche voi parteciperete al Festival della Musica! – disse Bunny sorridendo. – Questa è una grossa opportunità per i Three Lights, giusto?
- Ci puoi scommettere! Partecipare a quel Festival equivale a essere considerati dei musicisti ormai “arrivati”… agli artisti emergenti, proprio come eravamo noi fino a qualche mese fa, è preclusa la partecipazione – le rispose Seiya sorridendo alla ragazza che gli camminava accanto e che lui amava ogni giorno sempre di più.
In quel momento, però, nonostante fosse felice di passare un po’ di tempo insieme alla sua fidanzata, il cantante si sentiva un po’ come se camminasse sulle spine perché non sapeva come intavolare con Bunny due discorsi molto delicati: quello dell’intervista in cui avrebbe dichiarato al mondo la sua relazione con lei, e quello più ostico della sua imminente partenza alla volta di Parigi e che lo avrebbe tenuto lontano da lei per un mese intero.
Nel frattempo, continuando a camminare, erano giunti alla “loro” panchina, quella posta davanti al laghetto, e vi si sedettero sopra.
Seiya prese a giocherellare soprapensiero con i capelli di Bunny e lei, conoscendolo ormai fin troppo bene, capì che c’era qualcosa che lo preoccupava e gli chiese: - Come mai sei così silenzioso? C’è per caso qualcosa che non va?
Seiya rimase per un attimo in silenzio senza risponderle, e Bunny iniziò a preoccuparsi seriamente.
- E’ inutile che io tenti di girarci intorno… tanto l’effetto finale sarà lo stesso anche se cerco di essere il più delicato possibile, quindi è meglio che te lo dica direttamente e basta: è trapelata alla stampa la notizia del nostro fidanzamento… ormai è stata aperta ufficialmente la stagione della caccia allo scoop che vedrà protagonisti noi due.
- E con questo cosa vorresti dirmi? – gli chiese Bunny un po’ preoccupata da quelle parole.
- Voglio dirti… che d’ora in avanti dovrai stare ancora più attenta di prima quando uscirai di casa… e forse anche quando sarai in negozio: se dovessero anche solo minimamente sospettare che la mia fidanzata sei tu, sicuramente inizierebbero a pedinarti con la speranza di trovarti insieme a me. … Molto probabilmente dovremo anche rinunciare alle nostre uscite all’aperto per evitare di essere visti insieme.
Bunny si sentiva girare la testa: cosa le stava dicendo Seiya? Che non potevano più vedersi come prima a causa di uno stupido scoop? O la realtà era un'altra e lui usava quel fatto come scusa per evitare qualcos’altro? Che si vergognasse in qualche modo di farsi fotografare insieme a lei? In fondo un po’ lo capiva: lei era molto diversa da quella Milena e quella Heles che aveva conosciuto a casa sua la sera dell’inaugurazione dell’attico! Bunny automaticamente si diede della stupida, Seiya l’amava e in quel momento stava pensando soltanto al suo bene… ma il tarlo del sospetto e della gelosia era ormai entrato nella sua testa e non accennava a volersene andare via.
- Ascolta… - continuò Seiya, del tutto ignaro dei pensieri della sua fidanzata. – Non sarebbe meglio iniziare ad accennare qualcosa ai tuoi genitori? A giorni dovrò partecipare a un’intervista in cui, tra le altre cose, dovrò dichiarare pubblicamente di non essere single… e forse mi porranno anche delle domande molto personali… ho pensato che forse sarebbe meglio se loro sapessero di noi due direttamente da te!
- Dovrai partecipare a un’intervista soltanto per dire che hai una relazione con me? – chiese Bunny totalmente sconvolta: tutto le sembrava sempre più assurdo.
- Purtroppo è così Testolina buffa! All’inizio mi avevano proposto un’intervista di coppia, ma non ti preoccupare: sono riuscito a tenerti fuori da tutto questo e ho ottenuto che l’intervista sia fatta unicamente a me.
Un’altra stilettata arrivò al cuore di Bunny: - Allora è vero che si vergogna di me! Altrimenti perché si sarebbe opposto così fermamente alla prospettiva di una partecipazione in coppia a quell’intervista?
- Allora… cosa ne pensi? E’ meglio o no avvertire i tuoi genitori della nostra relazione prima che lo facciano i mass media? – le chiese nuovamente Seiya.
- Sì hai ragione… forse è meglio avvertirli: non tanto per mamma, che già ti adora e lo sai bene, bensì per papà… ho paura che potrebbe andar fuori di matto nell’apprendere la notizia! – ma mentre diceva questo, Bunny si chiedeva se veramente valesse la pena informare i suoi genitori, quando magari lui stesso iniziava ad avere dei dubbi su loro due.
Seiya non immaginava minimamente i pensieri di Bunny e silenziosamente tirò un sospiro di sollievo.
- E una cosa è fatta! – pensò – Adesso però arriva la parte più difficile: come faccio a dirle che rimarrò a Parigi per un mese intero?
Nel frattempo Bunny cercò di combattere la gelosia che rischiava di sopraffarla in quel momento e decise di cambiare argomento: - Se non mi sbaglio fra due settimane sarà il tuo compleanno: hai già pensato come ti piacerebbe festeggiarlo?
Seiya sbiancò visibilmente e questo fatto fece preoccupare non poco Bunny. Da parte sua Seiya sapeva che ormai era giunto il momento di sganciare la bomba più potente, ma ne temeva il risultato.
- Ecco… Bunny… il fatto è che per quel giorno io non sarò qui – le disse tentennando. – Tra qualche giorno, infatti, io e i miei fratelli dovremo partire per Parigi e restarci per un intero mese.
Bunny rimase spiazzata da tale notizia: - Parigi? Per un mese intero? E da quanto tempo lo sai? Perché non me ne hai parlato prima? – gli chiese, iniziando seriamente ad arrabbiarsi.
- Non arrabbiarti, ti prego! L’ho saputo soltanto l’altro giorno in occasione della riunione… e comunque oggi te lo avrei detto: cercavo soltanto il momento migliore per farlo! Dovremo partire per Parigi perché, a quanto pare, la nostra musica ha varcato i confini francesi e il nostro manager ha organizzato una serie di interviste e partecipazioni televisive – le spiegò. Poi, notando l’espressione triste e confusa della sua ragazza le si fece più vicino e le disse: - Lo sai che se solo potessi manderei tutti a quel paese per poter rimanere qui con te, vero? Ma purtroppo non posso farlo: in questa faccenda sono coinvolti anche i miei fratelli e poi ci sono tante persone che vivono con lo stipendio che percepiscono lavorando per noi… comunque ti prometto che quando tornerò festeggeremo alla grande, soltanto tu e io, va bene? – le propose accarezzandole dolcemente uno zigomo.
Bunny si limitò ad annuire anche se sapeva che ciò che le aveva promesso Seiya non sarebbe mai stato mantenuto: al suo ritorno da Parigi sarebbe stato ormai prossimo il Festival della Musica, e con lui anche l’aumento degli impegni lavorativi di Seiya… e sicuramente non avrebbe avuto il tempo materiale per mantenere la sua promessa.
- Si è fatto tardi – disse Bunny alzandosi dalla panchina. – E’ meglio se iniziamo ad avviarci verso il Crown: oggi non ho proprio voglia di sentire i rimproveri di Rea per il nostro ritardo.
Seiya si alzò senza replicare: sapeva che in qualche modo l’aveva fatta soffrire e si odiava per questo.
Quella sera lui non si fermò a casa di Bunny: la desiderava tantissimo, ma osservandola bene aveva capito che quel giorno la sua ragazza preferiva rimanere da sola.
 
Bunny si girava e rigirava nel letto con un unico pensiero fisso: l’imminente partenza di Seiya. Il sonno sembrava non voler arrivare quella notte e lei continuava a pensare di essersi comportata da vera stupida e che invece di godere degli ultimi giorni rimasti passando il più tempo possibile in sua compagnia, lo aveva trattato con freddezza, dandogli ad intendere che preferiva rimanere da sola.
Dopo aver cambiato per la milionesima volta posizione nel letto nella speranza vana di riuscire ad addormentarsi, si alzò di scatto e, preso in mano il cellulare, iniziò a digitare velocemente un messaggio: “Ti prometto che in qualche modo cercherò di digerire il fatto che per un mese intero tu sarai lontano da me… ma adesso sono io che ti faccio una richiesta: voglio passare gli ultimi giorni prima della tua partenza insieme, solo ed esclusivamente con te, in modo da avere poi tanti bei ricordi a cui appoggiarmi” cliccò su invio e aspettò, ma la risposta di Seiya non arrivò.
Un po’ delusa, Bunny ritornò a letto: d’altronde era già l’una di notte e lui magari stava già dormendo…
Dopo circa un’ora il campanello della porta suonò, facendola sobbalzare spaventata. Senza minimamente pensare di indossare qualcosa sopra la camicia da notte, andò ad aprire la porta e si trovò davanti Seiya con in mano un borsone. La sorpresa di trovarselo lì davanti all’improvviso le fece dimenticare di chiedergli come avesse fatto a salire al piano senza suonare il citofono.
Soltanto dopo un po’ Bunny si accorse di essere praticamente sul pianerottolo con solo una sottile camicia da notte a coprirla, perciò si fece da parte e Seiya entrò in casa.
Non appena fu dentro, il ragazzo appoggiò il borsone a terra e disse: - Come ho letto il tuo messaggio non ho resistito: ho preso quattro cose e sono corso subito. Pensavo di rimanere da te in questi giorni… ti va bene?
Come risposta, Bunny gli si gettò al collo baciandolo con passione. Lui all’inizio fu preso alla sprovvista, ma fu solo questione di un attimo… infatti dopo poco l’abbracciò stretta e rispose al bacio con altrettanta passione.
I due ragazzi in qualche modo riuscirono ad arrivare al divano, dove Seiya si sedette, trascinando con lui anche Bunny. La ragazza prese da subito l’iniziativa e gli si mise a cavalcioni addosso. Seiya fece scorrere le sue mani lungo le cosce di lei e poi sempre più su, provocandole brividi di piacere, mentre Bunny gli sfilava la maglia dalla testa e prendeva a baciargli il petto.
Quella notte si amarono come non avevano fatto mai: lentamente e con passione crescente. Quando tutto finì, Bunny si accasciò esausta contro Seiya, i sensi completamente appagati dopo l’amore.
Rimasero in quella posizione per un tempo indefinibile, ebbri della reciproca vicinanza.
Ad un certo punto Bunny si alzò su un gomito per poter guardare meglio Seiya in viso; lui d’istinto la prese subito per un fianco, trattenendola. La ragazza sorrise dolcemente: intimamente le piaceva quel semplice gesto di possesso del suo compagno, segno di quanto lui volesse sempre sentire la sua vicinanza. Non si fece distrarre comunque e si alzò ancora un pochino dalla sua postazione. Quando finalmente riuscì a raggiungere quegli occhi blu come la notte, ma talmente belli e dolci da toglierle il fiato, disse semplicemente: - Ti amo.

 

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Eccomi qua finalmente con un nuovo aggiornamento! E’ passato un po’ di tempo, lo so, e di questo vi chiedo umilmente scusa, ma questioni di carattere personale mi hanno tenuta un po’ lontana dalla scrittura. Adesso però sono tornata e prometto che presto aggiornerò anche le altre mie storie aperte… e poi forse… magari… chissà… arriverà anche una sorpresa, giusto per farmi scusare del mio ritardo!
Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che hanno recensito o semplicemente letto il precedente capitolo, nonché chi ha inserito questa storia tra le preferite o le seguite. In modo particolare vorrei ringraziare Usasei, che in un solo pomeriggio ha letto e recensito i precedenti dieci capitoli, nonché i capitoli delle altre storie aperte. Grazie veramente di cuore!
Adesso passo il testimone a voi: sono proprio curiosa di sapere le vostre opinioni su questo capitolo! Ci conto!
Un abbraccio
Shelly

 

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Capitolo 12
*** Punto d'incontro ***


Capitolo 12   -   Punto d’incontro
 
I giorni che seguirono furono per Bunny e Seiya i migliori tra quelli vissuti insieme: a parte quando la ragazza si recava al lavoro, tempo che il cantante sfruttava per andare in sala prove con i suoi fratelli, non si staccavano l’uno dal fianco dell’altra neanche per dieci secondi consecutivi e la sera si addormentavano sempre abbracciati dopo aver fatto l’amore.
In quel periodo Bunny era a dir poco raggiante e tutti i dubbi e la gelosia che avevano invaso la sua mente alcuni giorni prima sembravano completamente svaniti nel nulla.
Su insistenza del suo fidanzato, la ragazza si decise finalmente a chiamare i suoi genitori. Quando Ilenia sentì che la sua bambina voleva andare a trovarli per presentare loro una persona, esultò felice, capendo sin da subito che “quella persona” non poteva essere altri che il suo fidanzato. Fu deciso che i due ragazzi sarebbero stati loro ospiti per cena il venerdì successivo.
 
Bunny e Seiya si trovavano davanti alla casa dei genitori di lei, quando all’improvviso Seiya, del tutto inaspettamente, iniziò ad agitarsi.
- Cosa hai detto di aver raccontato a tua mamma su noi due? – chiese piuttosto nervoso, cercando invano di nascondere il suo stato d’animo alla fidanzata.
- Semplicemente che volevo presentare loro una persona… però conoscendo mia mamma avrà già capito che stavo parlando del mio ragazzo – gli rispose lei, intimamente divertita dal nervosismo di lui.
- E tuo padre come l’ha presa? – chiese sempre più agitato.
- Non ne ho idea… ma conoscendolo sarà già sul piede di guerra al solo pensiero di doverti incontrare – disse Bunny, sempre più divertita.
Seiya deglutì sonoramente.
- Il famoso cantante che affronta milioni di fans tutte le volte che tiene un concerto ha paura di incontrare i genitori della sua ragazza! – lo schernì un pochino Bunny ridendo come una matta. Poi, presolo per un braccio, gli diede un leggero bacio sulla guancia e continuò: - Stai tranquillo che andrà tutto bene! Mia mamma ti ha adorato dal primo sguardo e già a Natale faceva di tutto per farci stare vicini e darci così la possibilità di parlare, ricordi? … E per quanto riguarda papà… lui abbaia, ma non morde. Ha semplicemente paura che io possa soffrire come era capitato con Marzio… ma tu non sei Marzio e quando constaterà con mano il grado di felicità che provo con te ti accoglierà anche lui a braccia aperte, ne sono sicura.
Seiya la guardò un po’ rincuorato e le rivolse un timido sorriso per poi dire: - Dai suoniamo alla porta, altrimenti perdo quel poco di coraggio che mi è rimasto! – facendo scoppiare a ridere Bunny per l’ennesima volta.
La ragazza suonò il campanello e dall’interno si sentì qualcuno ciabattare veloce per venire ad aprire. Nel giro di un minuto dalla porta apparve una Ilenia sorridente che per l’occcasione indossava un abito molto elegante, sopra cui portava un grembiule.
- Benvenuti! La cena è quasi pronta… - poi, accorgendosi dell’identità della persona che accompagnava la figlia, fece scorrere lo sguardo dall’uno all’altra con espressione alquanto perplessa. Ad un certo punto, però, sembrò che una lampadina le si accendesse e un’idea prese a farsi strada nella sua testa… idea che a quanto sembrava le piacque molto, perché rivolse ai due ragazzi un sorriso smagliante e si fece da parte per farli entrare in casa.
Bunny e Seiya entrarono nella sala da pranzo, dove trovarono ad attenderli Kenji seduto sul divano. L’uomo si alzò e abbracciò calorosamente la figlia, mentre lanciò uno sguardo freddo nella direzione del ragazzo.
- Iniziamo bene! – pensò lui preoccupato.
- Kenji fai accomodare i ragazzi, che la cena è quasi pronta – disse Ilenia, lanciando uno sguardo di avvertimento che soltanto l’uomo colse. – Sam stasera non sarà dei nostri: ho tentato di convincerlo, ma aveva già preso degli impegni con i suoi amici e tu Bunny sai come è fatto…
- Non ti preoccupare mamma – la rassicurò la ragazza. – Comunque era con voi che volevamo parlare – continuò guardando nel frattempo nella direzione di Seiya che annuì con la testa.
- Ma accomodatevi, vi prego! – disse Ilenia, facendo segno verso la tavola già imbandita con ogni ben di Dio. – Io arrivo subito con gli antipasti.
- Gli antipasti? Mamma non è che hai esagerato come al tuo solito? – chiese Bunny.
- Stasera voi due siete miei ospiti. Cosa credevi? Che vi avrei offerto pizza surgelata e gelato? – rispose indignata la donna.
- Questo no… però…
- Bunny forse è meglio se ci accomodiamo… – intervenne Seiya.
Bunny lo guardò: il suo ragazzo si sentiva molto a disagio in quel momento, sicuramente a causa di suo padre, e le stava chiedendo aiuto. Si diresse perciò verso la tavola e si sedette al posto che era stato destinato a lei: di fronte a Seiya e tra i suoi genitori, che invece si sarebbero seduti ai due lati del tavolo.
 
Durante la cena Bunny e Ilenia fecero di tutto per rompere il ghiaccio che si era creato, parlando di tutto e di niente, ma non riuscendo in pieno nel loro intento: Kenji parlava soltanto se interpellato, e sempre a monosillabi, mentre Seiya sedeva dritto come un fuso, dando l’impressione che fosse pronto a fuggire da un momento all’altro. Bunny ogni tanto gli rivolgeva delle occhiate preoccupate: il suo ragazzo era abituato ad affrontare milioni di fans, ma a quanto pareva non era per niente pronto ad incontro con Kenji Tsukino!
Al momento del dolce, Ilenia si alzò da tavola e disse: - Bunny verresti un attimo con me in cucina? Ho bisogno del tuo aiuto.
- Certo! – le rispose la ragazza alzandosi e rivolgendo uno sguardo preoccupato nella direzione di Seiya ottenendo un debole sorriso da parte del ragazzo.
- Si può sapere perché mi hai fatta venire qui? – chiese Bunny piuttosto alterata entrando in cucina. – Seiya in questo momento ha bisogno di me! Non voglio lasciarlo da solo con papà troppo a lungo: chissà cosa potrebbe succedere!
- Calmati tesoro! Non ho dubbi sul fatto che il tuo Seiya ti vorrebbe sempre vicina, ma lui e tuo padre hanno bisogno di parlare a quattrocchi e questo non accadrà mai se saremo presenti anche noi.
- Papà lo tratterà malissimo ne sono sicura! – esclamò Bunny sempre più preoccupata. – Lo conosco… si comporterà come ai tempi fece con Marzio e io non voglio!
- Ma Seiya è completamente diverso da Marzio e tuo padre lo capirà subito, quindi stai tranquilla che non accadrà nulla di grave al tuo ragazzo – cercò di rassicurarla Ilenia con un dolce sorriso.
- Un attimo… con questa tua affermazione mi stai forse dicendo che anche a te Marzio non piaceva? – le chiese Bunny stupefatta.
Ilenia sospirò e si rivolse alla figlia: - Non è che non mi piacesse… nonostante quello che ti ha fatto, Marzio è un bravo ragazzo, questo lo so… l’unica cosa che ti ho taciuto è di non essere stata per niente convinta del fatto che lui fosse il ragazzo giusto per te. Tu hai bisogno di avere vicino un uomo che ti tratti con rispetto, e spesso Marzio peccava in questo, troppo preso dai suoi studi e dal miraggio di una carriera da medico stimato e ricercato da tutti. Anche tuo padre, che ancora adesso ti considera la sua principessa, si era accorto di ciò ed era per questo che non riusciva ad accettarlo come tuo fidanzato. Ma stasera, senza essere vista, ho osservato attentamente Seiya e ho notato come ti riempie di attenzioni e ti guarda con occhi colmi d’amore, e come di rimando tu eri molto protettiva nei suoi confronti: non ho dubbi sul fatto che lui sia il ragazzo giusto per te… e alla fine tuo padre lo capirà… ma per questo ci vorrà tempo e comunque non prima di averci parlato a quattr’occhi, da uomo a uomo.
- Perché in quel periodo non mi avevi parlato dei tuoi dubbi su Marzio? – le chiese Bunny alquanto shockata dalla rilevazione della madre.
- Sai bene che io e tuo padre abbiamo due opinioni contrastanti su come comportarci con te: lui ti metterebbe volentieri sotto una campana di vetro per proteggerti da qualsiasi cosa possa ferirti; io invece penso che da ogni sofferenza nasca un insegnamento… e a quanto pare ho visto giusto! Tu hai sofferto molto a causa di Marzio, ma questo ti è servito da lezione perché adesso hai scelto un tipo di ragazzo completamente diverso… azzeccando in pieno questa volta, oserei dire!
Bunny rimase senza parole: non aveva mai pensato che i suoi genitori avessero discusso di lei in questi termini.
 
Contemporaneamente nella sala da pranzo regnava un silenzio di tomba. Seiya sedeva sempre più rigido sulla sedia non sapendo bene cosa dire o come comportarsi. Dal canto suo, invece, il padre di Bunny sembrava comportarsi come se lui non fosse presente.
- E così tu saresti il nuovo fidanzato di mia figlia – disse all’improvviso Kenji Tsukino, facendo sobbalzare il ragazzo. - Se non mi sbaglio sei quel cantante che alla festa della Vigilia di Natale baciò mia figlia sotto il vischio – continuò l’uomo con tono apparentemente indifferente.
- Ehm… sì signore: sono proprio io - rispose Seiya, non riuscendo a capire dove volesse andare a parare il padre della sua ragazza.
- Bunny in passato ha già sofferto per un ragazzo che le aveva dichiarato di amarla e poi l’ha tradita alla prima occasione; non voglio che questa scena si ripeti per l’ennesima volta! – disse papà Tsukino.
- Sì sono a conoscenza dei fatti… - cercò di ribattere Seiya, ma fu interrotto dall’altro che, sbottando, disse:  - Lo sai? E come fai a saperlo? Non mi sembra che in quel periodo voi due vi conoscevate!
- Prima di fidanzarci, io e Bunny eravamo molto amici e un giorno si è confidata con me… - gli spiegò Seiya.
- Questo vuol dire che non l’hai vista in che stadio di disperazione l’ha portata quel … il suo ex, giusto? – e a una risposta negativa di Seiya continuò. – Allora te lo descrivo io: non mangiava più, non usciva di casa e non faceva altro che piangere. I suoi voti a scuola, che già lasciavano alquanto a desiderare, caddero a picco e ci fu anche sentore di bocciatura. Le sue amiche venivano qui tutti i giorni cercando di spronarla ad uscire e a mangiare, ma ci volle molto tempo prima lei si riprendesse e iniziasse a risalire la china. E’ soltanto grazie a Amy se quell’anno non è stata bocciata: le prestò tutti i suoi appunti e l’aiutò a mettersi in pari con il programma.
- In linea di massima io conoscevo già questa situazione e le confesso che non capisco cosa lei stia cercando di dirmi – gli disse Seiya molto serio.
- Ho visto mia figlia soffrire le pene dell’inferno per colpa di quel disgraziato e non voglio che la storia si ripeta una seconda volta! – si decise a confessare Kenji.
- Le assicuro che con me Bunny non dovrà soffrire mai – dichiarò Seiya molto convinto.
- Anche Marzio disse la stessa cosa, ma quando incontrò un’altra ragazza che gli fece perdere la testa non ci pensò due volte a scaricare mia figlia e a metterla da parte con la scritta “passato”.
Seiya finalmente capì lo stato d’animo dell’uomo e il motivo per cui gli era stato ostile sin dal principio: aveva paura che sua figlia soffrisse ancora, e questa volta per causa sua… doveva assolutamente fargli capire che questo non sarebbe mai accaduto.
- Bunny mi ha piacevolmente colpito sin dal primo sguardo: ricordo che con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri mi era sembrata un angelo… in più era anche molto simpatica e questo particolare fece sì che cercassi sempre di più la sua compagnia. Non ci misi molto a capire di essermi innamorato di lei, ma Bunny mi aveva appena confidato il suo passato con Marzio e dentro di me sapevo che non si sentiva ancora pronta per lasciarsi andare in un altro rapporto. Con il tempo, frequentandoci, scoprimmo di avere un’affinità rara da trovare e diventammo molto amici: in realtà lei divenne la mia migliore amica, e io ero lo stesso per lei. Da parte mia sentivo l’amore per sua figlia crescere sempre di più man mano che il tempo passava, ma non volevo rischiare di perderla, così mi feci andare bene la situazione dell’amico, anche se non posso negare che il più delle volte mi pesava molto.
- E poi cosa è successo? – chiese Kenji molto interessato al discorso del ragazzo. – Quando i vostri rapporti sono cambiati?
- Una sera era stato organizzato con gli altri di andare a vedere un film al multisala; siccome quel pomeriggio mi trovai nei pressi del suo negozio più o meno nell’ora di chiusura, pensai di fermarmi a prenderla per raggiungere insieme con lei gli altri. Purtroppo però la trovai mentre rideva e scherzava con Marzio… - e all’occhiata perplessa dell’altro spiegò: - Sì, ha capito bene: proprio QUEL Marzio… da quello che mi è sembrato di capire è terminato il suo lavoro in Inghilterra ed è tornato qui… comunque… io mi arrabbiai moltissimo con Bunny e l’accusai di essere una bugiarda, che in fondo lei voleva tornare insieme a lui. A quel punto sua figlia perse del tutto le staffe e mi gridò in faccia che non avrebbe mai potuto tornare insieme a Marzio per il semplice motivo che lei amava me. Con una confessione simile io non potevo starmene zitto, perciò anch’io le confessai i miei sentimenti… e il resto lo sa: io e Bunny siamo fidanzati da circa un mese e le posso assicurare che sono l’uomo più felice della Terra.
Kenji Tsukino rimase per un tempo indefinito in silenzio, valutando le parole appena pronunciate dal ragazzo, e alla fine disse: - A quanto pare io e te abbiamo una cosa in comune: teniamo talmente tanto a Bunny che faremmo di tutto pur di non farla soffrire. Alla luce di questa scoperta, devo dire di non avere più ragioni di sorta ad avercela con te, però se solo venissi a sapere che mia figlia ha versato anche solo una lacrima a causa tua, giuro che ti vengo a cercare e ti faccio vedere i sorci verdi!
Seiya fece un sorriso smagliante e rispose: - Vedrà che non ce ne sarà bisogno e se Bunny dovesse versare delle lacrime con me, sarebbe soltanto a causa del troppo ridere.
 
Quando Bunny e Ilenia tornarono in sala da pranzo, trovarono un clima molto diverso da quello che avevano lasciato: sicuramente più disteso e amichevole. La ragazza mentalmente diede ragione alla madre sul fatto che quei due avevano soltanto bisogno di parlare a quattr’occhi, ma nello stesso tempo continuava a chiedersi che cosa si fossero detti tanto da far cambiare in modo così drastico il rapporto tra i due.
Il resto della serata proseguì nel modo migliore e, quando giunse l’ora per i due ragazzi di andare via, fu proprio Kenji a invitare Seiya per un’altra cena, mentre Ilenia strizzava l’occhio alla figlia da dietro le spalle dell’uomo.
 Quanto giunsero in auto, Bunny non riuscì a trattenere la sua curiosità e chiese: - Posso sapere cosa vi siete detti tu e mio padre tanto da cambiare in modo così drastico il vostro rapporto?
Seiya le rivolse un sorriso smagliante e le rispose: - Semplice: parlando abbiamo scoperto di avere… un punto di incontro!
Bunny lo guardò piuttosto perplessa, non capendo a cosa lui si riferisse, ma non diede ulteriori spiegazioni; avviò l’auto e si diresse verso la casa di Bunny, dove li attendeva una nuova nottata d’amore.


 

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Ed eccomi qua… questa volta ho aggiornato a tempo di record, siete contenti? Cosa ne pensate di questo avvicinamento tra Seiya e il padre di Bunny? Sono proprio curiosa!
Ringrazio tutte le persone che hanno recensito e letto il precedente capitolo, invitandovi come sempre a lasciarmi un segno del vostro passaggio.
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Un abbraccio
Shelly

 

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Capitolo 13
*** Il piano di Marta ***


Capitolo 13   -   Il piano di Marta
 
I giorni passarono velocemente, anche fin troppo secondo il modesto parere di Bunny, e presto arrivò all’antivigilia della partenza dei Three Lights alla volta di Parigi.
Quel giorno, a malincuore, i tre cantanti dovettero partecipare a una riunione indetta dai loro produttori e dal loro manager dove sarebbero state comunicate le istruzioni necessarie per la partenza e l’arrivo a Parigi; per quanto riguardava il programma degli impegni, invece, sarebbe stato deciso giorno per giorno perché qualcosa poteva cambiare all’ultimo minuto. Le rispettive fidanzate, quindi, furono lasciate sole.
Le tre amiche, per non lasciarsi prendere dalla tristezza per l’imminente partenza delle loro ragioni di vita, decisero di passare l’intera giornata insieme, facendosi compagnia. Era una splendida e calda domenica di luglio e, guarda caso, era anche il giorno in cui i negozi del centro sarebbero stati aperti per l’apertura domenicale, perciò Marta aveva proposto alle sue amiche di dedicarsi allo shopping consolatorio, proposta accettata di buon grado da Bunny e un po’ meno da Amy, che avrebbe preferito invece andare a teatro o al cinema.
 
Seiya entrò nella stanza da bagno dove Bunny stava finendo di stendere il gloss sulle sue labbra. Le scostò delicatamente i capelli per darle un bacio sul collo, mentre con le braccia le circondava i fianchi rimanendo dietro di lei; appoggiò poi il suo mento sulla spalla della ragazza e, guardandola attraverso il riflesso dello specchio, le disse: - Alla fine tu e le tue amiche come avete deciso di passare la giornata?
- Andremo in giro per negozi e ci daremo allo shopping sfrenato; magari ci fermeremo anche a pranzare da qualche parte. – gli rispose Bunny. Poi, guardando l’orologio che portava al polso, si allontanò da lui e disse: - Devo scappare: come sempre, sono in ritardo!
- Vedo che alla fine non ti dispiace poi più di tanto abbandonarmi – le disse Seiya un po’ offeso.
Bunny si fermò all’istante e, girandosi verso di lui, gli rispose: - Non mi sembra di essere io quella che sta per partire per Parigi e che starà via per un mese intero!
- Bunny… te l’ho già spiegato più volte: se fosse per me non partirei, ma si tratta del mio lavoro… - cercò di giustificarsi per l’ennesima volta Seiya.
- Sì questo me l’hai già detto e io devo farmene una ragione! – ribatté Bunny. – Comunque, visto che siamo in argomento, ti avverto che se nel periodo in cui saremo lontani sentirò un qualsiasi pettegolezzo che ti riguardi, al tuo rientro sarai un uomo morto.
- Testolina buffa! Non è che per caso sei gelosa? – cercò di scherzare Seiya.
- Ricordalo Seiya: io ti ho avvertito. Non un pettegolezzo su di te! – e detto questo se ne andò, lasciando il ragazzo alquanto perplesso e deluso.
Dopo poco, però, il cantante la vide tornare indietro: - Hai per caso dimenticato qualcosa? – le chiese con un sorriso incerto.
- Sì, questo! – gli rispose lei e in un attimo lo baciò con passione.
Seiya all’inizio rimase spiazzato dal gesto della ragazza, ma fu soltanto per un momento: d’impeto l’abbracciò forte e approfondì il bacio.
Fu Bunny a staccarsi per prima, ridendo con aria furbetta, felice di essere riuscita a fargli credere di essere arrabbiata con lui.
- E così adesso ti prendi anche gioco di me, eh? – le disse Seiya con un sorriso malizioso, ben interpretando l’espressione della sua fidanzata e in un attimo le ricatturò le labbra per un altro lungo bacio, tirandosela sempre più vicino.
- Seiya! Adesso sono davvero in ritardissimo! Stasera però recupereremo il tempo perduto, OK? – gli disse Bunny sorridendo, sfiorando le labbra di Seiya con le dita, dandogli un ultimissimo bacio a fior di labbra e poi andò via, questa volta per davvero, lasciando però Seiya con un sorriso soddisfatto ben stampato in volto.
 
Bunny camminava distratta tra gli scaffali di quel negozio di abbigliamento intimo femminile, sfiorando con le dita quelle preziose camicie da notte che non avrebbe mai comprato perché troppo audaci per il tipo di ragazza che era lei: erano entrate lì su insistenza di Marta, decisa ad acquistare dei capi in grado di rendere memorabili gli ultimi due giorni che avrebbe passato insieme al suo Yaten prima della partenza di quest’ultimo per Parigi.
Passare la mattina con le sue amiche era stato molto divertente ed era riuscita anche ad acquistare un paio di scarpe e una sciarpetta veramente carini, ma il suo pensiero era sempre stato rivolto verso Seiya e in quel momento avrebbe tanto voluto che lui fosse lì accanto a lei.
Un grido di richiamo lanciato da Marta la distolse dai suoi pensieri.
- Bunny vieni qui: ho trovato qualcosa di strepitoso e perfetto per te! Non puoi non acquistarlo! – le gridò dietro.
La ragazza, rassegnata, si avvicinò all’amica e vide che teneva in mano una ridottissima camicia da notte in raso rosso con inseriti in pizzo che, una volta indossata, sicuramente avrebbe lasciato ben poco all’immaginazione; abbinato alla camicia c’era anche un tanga del medesimo colore.
- Marta, ma sei impazzita? Io non indosserò mai una camicia da notte simile! – disse Bunny arrossendo fino alla radice dei capelli al solo pensiero.
- Dai Bunny! Non puoi fartela scappare! E’ anche del colore preferito di Seiya! Pensa che bello quando la indosserai davanti a lui! – le disse maliziosa.
- Io e Seiya per fortuna non abbiamo bisogno di questi mezzi! – le rispose Bunny arrossendo sempre di più. – E poi tu come fai a sapere qual è il colore preferito di Seiya? – le chiese sospettosa.
- Ehm… ma è logico: quando entra in scena indossa sempre qualcosa di rosso e quindi l’ho dedotto da lì!
- Marta…
- OK, va bene… lo ammetto: ho chiesto quest’informazione a Yaten! – le rivelò, sentendosi messa con le spalle al muro.
- E si può sapere perché hai chiesto al TUO ragazzo qual è il colore preferito dal MIO fidanzato? – le chiese, mentre stava iniziando ad arrabbiarsi.
- Non ti arrabbiare, ti prego! E’ che volevo aiutarti ad acquistare qualcosa che avrebbe reso i tuoi ultimi giorni con lui indimenticabili – le disse con un sorrisetto malizioso.
Bunny sentì le guance andarle a fuoco.
- Marta… ma cosa ti sei messa in mente? E poi… cosa ne sai di quello che io e Seiya facciamo quando rimaniamo da soli?
- Sono fidanzata con suo fratello, ricordi? E se Seiya è come suo fratello…
- Ho capito! Ho capito! La storia del gene ereditario… - le disse Bunny bloccandola con una mano.
- Esatto. Dai! Fammi contenta! Acquistala! Vedrai che ne rimarrai soddisfatta.
- Non ti arrenderai, vero? – le chiese Bunny e, vedendo la sua amica negare con la testa, sospirò e continuò: - E va bene, la compro!
 
Seiya stava guardando fuori dalla finestra, non ascoltando minimamente quello che gli organizzatori del viaggio a Parigi stavano dicendo in merito alla partenza.
- Dannato Joe! Accidenti a lui e alle sue riunioni! E pensare che in questo momento potevo essere insieme a Bunny e magari staremmo facendo l’amore!– pensò sconsolato. Guardò verso i suoi fratelli e si accorse che anche loro, più o meno, avevano i suoi stessi pensieri.
- OK ragazzi. Si è fatta ora di pranzo: andate pure a mangiare… ci ritroveremo qui fra un’oretta circa.
I tre cantanti non se lo fecero ripetere due volte: si alzarono di scatto dalle rispettive sedie e uscirono dalla stanza. Ognuno con il proprio cellulare ben stretto in mano.
 
Dopo tanto cercare, le tre amiche avevano finalmente trovato un tavolo a cui sedersi per pranzare. Stavano ridendo ricordando la scena di Marta che cercava di spuntare un prezzo ridicolo per un paio di jeans altrettanto ridicoli, quando il suono di tre cellulari si intromise tra loro.
Le tre ragazze frugarono nelle loro borse e dissero all’unisono: - E’ Seiya!
- E’ Yaten!
- E’ Taiki!
Poi si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere. Intendendosi con un’unica occhiata, Marta e Amy si alzarono per andarono separatamente a rispondere ai rispettivi fidanzati, mentre Bunny rimase seduta al tavolo per non rischiare di perderlo dopo la fatica che avevano fatto per trovarlo.
- Pronto? – rispose al telefono mentre stava ancora ridendo.
- Testolina buffa! Noto con piacere che ti stai divertendo, mentre io stamattina ho sentito poco o niente di quello che mi è stato detto perché ero troppo preso a pensare a te e a sentire la tua mancanza – disse la voce di Seiya vagamente offesa.
- E dai Seiya! Non mi vorrai far credere che adesso sei geloso di Amy e Marta per caso!? – lo prese in giro lei.
Dall’altro capo non ci fu risposta.
- Seiya? – chiese Bunny dubbiosa.
Silenzio.
- Non ci posso credere: è davvero geloso! – pensò tra sé Bunny, mentre un caldo sorriso si fece strada sul suo viso: in fondo la cosa non è che le dispiacesse poi più di tanto… anzi! Decise però di rimediare: - E’ vero: mi sto divertendo molto con le mie amiche – iniziò a dire. – Ma non ti nascondo che avrei preferito di gran lunga che al loro posto ci fossi stato tu.
Dall’altro capo ci fu per un attimo ancora silenzio, poi la voce di Seiya disse: - Continua… stai migliorando.
Bunny trattenne a stento una risatina.
- E stasera non cercare di arrivare a casa stanco perché dobbiamo assolutamente recuperare tutto il tempo perduto – gli disse insinuante lei.
- Conoscendo la propensione di Marta per lo shopping è più facile che ad arrivare a casa stanca sia tu – le rispose Seiya stando allo scherzo.
- Mmm… più che altro c’è il rischio che arrivi a casa con un bel mal di piedi, ma sono sicura che ci sarà qualcuno pronto a massaggiarmeli.
- Puoi scommetterci! – le rispose lui con voce calda e provocante, facendole accelerare il battito del cuore.
Dopo un po’, però, Seiya disse: - Bunny… mi dispiace, ma mi stanno chiamando: devo rientrare in riunione. Ci vediamo stasera, OK? Ti amo.
- Ti amo anch’io – gli rispose Bunny prima di chiudere la comunicazione.
Vide le sue amiche tornare verso il tavolo: entrambe avevano un debole sorriso e uno sguardo triste. Evidentemente anche loro soffrivano per l’imminente partenza dei tre cantanti.
 
Bunny sbocconcellava distratta la pasta che aveva nel piatto immersa nei suoi pensieri. Le sue amiche la guardavano preoccupate: quel comportamento non era proprio da lei.
- Bunny… per caso non ti senti bene? – si decise a chiedere Marta preoccupata.
La ragazza sospirò e poi si decise a parlare: era stanca di essere comprensiva, di far finta che tutto andasse bene… per una volta voleva essere egoista, così disse: - E’ che fra due giorni Seiya partirà e starà via per un mese intero!
- E’ per questo che sei così giù, allora? – le chiese Marta. – Ti capisco sai? E anche Amy. Anche per noi due è difficile separarci da Yaten e Taiki, ma tutto questo fa parte del loro lavoro. So che non è bello sentirselo dire, ma purtroppo dovrai farci l’abitudine: più i Three Lights avranno successo, più i loro viaggi saranno frequenti.
- Il fatto è che il 30 luglio sarà il suo compleanno e non lo potremo festeggiare insieme – disse sconsolata.
A questo punto le due amiche capirono al volo il motivo dello stato d’animo di Bunny: aveva raccontato loro della bella sorpresa che Seiya aveva organizzato per il compleanno della ragazza, ed erano sicure che lei voleva ricambiare il gesto in qualche modo, e con la partenza del cantante per Parigi questo non sarebbe stato possibile.
- Sono sicura che festeggerete al suo ritorno – la consolò stringendole delicatamente una mano. – E magari sarà anche più bello per via della vostra recente lontananza.
Bunny però scosse il capo: - Al suo ritorno sarà ormai prossimo il Festival della Musica, e lui dovrà partecipare a numerose interviste, per non parlare poi delle prove… e la festa per il suo compleanno passerà nel dimenticatoio, già lo so.
Marta e Amy si guardarono, sinceramente dispiaciute per lo stato d’animo di Bunny, desiderando di avere a portata di mano una soluzione per sollevarla un po’ di morale.
Ad un certo punto a Marta si accese la lampadina che aveva in testa e disse: - Bunny… il 30 luglio cadrà di sabato. Mi è appena venuta un’idea, ma prima di proportela vorrei sapere se sei disposta a chiudere il negozio per un giorno.
- Beh… dal 1 agosto il negozio sarebbe stato chiuso per le ferie estive: potrei benissimo anticipare la chiusura di un giorno, perché?
- Stavo pensando… se Maometto non va alla montagna, sarà la montagna ad andare da Maometto – poi, vedendo lo sguardo vacuo di Bunny, segno che non aveva capito cosa volesse dirle, spiegò: - Visto che non potete passare insieme il giorno del compleanno di Seiya perché lui sarà lontano, vorrà dire che sarai tu ad andare da lui! Semplice!
- Dici semplice? E dove la metto Luna? E poi mica posso andare a Parigi così, senza neanche sapere come riuscire a raggiungere Seiya: Parigi è una grande città e potrei finire per perdermi! E se salta fuori che gli do fastidio? Ricordati che lui sarà lì per lavorare, non per divertirsi.
- Su quello non ti devi preoccupare: parlerò con Yaten e insieme a lui organizzerò tutto per filo e per segno. Per quanto riguarda Luna, invece, potresti portarla ai tuoi genitori: loro stravedono per quella gatta, soprattutto tua mamma, e sono sicura che non ti diranno di no. Allora, cosa ne pensi? Dimmi di sì, ti prego, e mi metterò subito in moto per organizzare tutto.
Bunny ci pensò su un pochino: certo che la proposta di Marta era veramente allettante… le dava la possibilità di rivedere Seiya prima di quello che avesse preventivato e avrebbero potuto anche festeggiare il suo compleanno. Certo, c’era sempre la possibilità che, capitandogli all’improvviso, potesse creargli dei problemi sul lavoro, ma per una volta decise di rischiare, perciò disse: - Va bene Marta, accetto. Organizza pure tutto con Yaten e poi fammi sapere cosa avete deciso.
La sua amica l’abbracciò forte. Bunny, che ora era più sollevata, prese a divorare la pasta che aveva nel piatto: l’appetito le era improvvisamente tornato.



 
Eccomi qua con un nuovo capitolo! Sì lo so che è passato un po’ di tempo dall’ultimo aggiornamento, ma – come qualcuna di voi sicuramente saprà – ultimamente sono stata molto impegnata con la storia che sto scrivendo a quattro mani insieme a Cri Cri, quindi tutte le altre storie sono passate un po’ in secondo piano.
Ma adesso eccoci qua: cosa ne pensate di questo capitolo? Aspetto con ansia i vostri commenti, che spero arrivino numerosi.
Ringrazio tantissimo le persone che hanno recensito il precedente capitolo e chi ha inserito questa storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Un abbraccio
Shelly

 

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Capitolo 14
*** Sorpresa a Parigi ***


Capitolo 14   -   Sorpresa a Parigi
 
Una leggera brezza passava attraverso le finestre, lasciate spalancate alla disperata ricerca di un po’ di fresco in quella caldissima serata estiva.
Bunny e Seiya si trovavano seduti in silenzio sul divano del salotto: il braccio del ragazzo circondava le spalle di lei, la quale aveva appoggiato la testa sulla sua spalla, e distrattamente giocava con i suoi capelli.
Entrambi erano immersi nei loro pensieri: il giorno dopo il cantante sarebbe partito per Parigi e l’imminenza del distacco pesava su di loro come un macigno.
All’improvviso Seiya si allontanò impercettibilmente dalla fidanzata, che lo guardò interrogativamente, le sollevò delicatamente il viso e prese a baciarla: all’inizio erano lievi baci a stampo, in seguito però prese a leccarle delicatamente le labbra, invitandola a dischiuderle… invito che Bunny accolse subito, facendo incontrare le loro lingue, che si accarezzarono dando vita ad un bacio sempre più appassionato. La ragazza venne scossa da mille brividi in tutto il corpo e, senza quasi accorgersene, si ritrovò sdraiata, con lui che la sovrastava, mentre una mano le stava accarezzando il seno morbido, stuzzicandolo.
Il suono improvviso del cellulare di Seiya interruppe il momento magico che i due ragazzi stavano vivendo. Seiya si staccò a malincuore da Bunny, imprecando a denti stretti contro la capacità di certe persone nel cogliere i momenti meno opportuni per chiamare. Sollevò il telefono per vedere chi fosse il mittente e sbuffò sonoramente: - E’ Joe! Mi dispiace, ma devo rispondere per forza: può essere che mi debba comunicare qualcosa di importante per la partenza di domani.
Bunny gli carezzò delicatamente una guancia sorridendogli: - Non ti preoccupare: io ne approfitto per andare a fare una doccia. Vedi soltanto di non metterci tanto, ok? – gli disse e, dandogli un delicato bacio sulle labbra, si alzò e si diresse verso la camera da letto.
Dietro di lei sentì Seiya rispondere al telefono dicendo: - Joe… spero tanto per te che rompi per una questione di estrema urgenza, altrimenti ti attacco il telefono in faccia!
 
Entrando nella sua camera, Bunny aprì la cassettiera per prendere la biancheria pulita e, facendo questo, con le dita sfiorò il completino rosso che il giorno prima era stata praticamente obbligata ad acquistare da Marta.
Lo guardò indecisa per un momento per poi, preso il coraggio a due mani, portarlo con sé in bagno.
 
Bunny era davanti allo specchio del bagno e si guardava indecisa se uscire o meno vestita in quel modo. Aveva indossato il completo intimo rosso, appurando così che la sua prima impressione era stata esatta: una cosa era certa, e cioè che quell’indumento lasciava ben poco all’immaginazione. Aveva una profonda scollatura a V con spalline sottilissime e l’orlo della camicia da notte le arrivava a malapena a metà coscia. Gli inserti in pizzo, infine, avevano la funzione di “vedo-non vedo” che creava un profondo imbarazzo in lei.
Sentì un rumore dietro la porta, segno che Seiya aveva finalmente terminato la telefonata con il suo manager: la ragazza fece un profondo respiro e con il poco coraggio che le era rimasto in corpo e le gambe che le tremavano aprì la porta, mostrandosi così alla vista del suo fidanzato.
Seiya in quel momento le voltava le spalle e non si era ancora accorto del suo arrivo: anche lui si era cambiato per la notte e indossava semplicemente dei boxer neri a causa del caldo. Bunny arrossì vistosamente alla vista del corpo perfetto del ragazzo e per il ricordo delle sensazioni che provava quando era a stretto contatto con il suo.
Accorgendosi della presenza di Bunny alle sue spalle, Seiya si voltò verso di lei e per un attimo ci fu il rischio che gli venisse un infarto quando vide cosa indossava la ragazza.
- Bunny… ma come ti sei vestita? – le chiese lui, deglutendo a fatica un po’ di saliva che gli si era fermata in gola.
- Mi ha obbligata Marta ad acquistarla ieri – gli spiegò la ragazza rossa come un pomodoro, tenendo gli occhi bassi per l’imbarazzo. – Ecco… lo sapevo che non dovevo darle retta: sono ridicola vestita in questo modo! Vado immediatamente a cambiarmi e torno subito.
Seiya l’afferrò prontamente per un braccio e disse: - Dove credi di andare tu? Sono rimasto semplicemente sorpreso visto che questo… insomma… non è proprio il look con cui sono abituato a vederti a letto… ma dire che mi dispiace sarebbe una grossa bugia… e sicuramente NON sei ridicola, anzi!
Bunny si sentiva come se stesse camminando sui carboni ardenti: era eccitata per le parole di lui e nello stesso tempo si vergognava parecchio perché lei non era solita vestirsi e comportarsi come una seduttrice.
A toglierla dall’imbarazzo ci pensò Seiya che le si avvicinò, iniziando ad accarezzarla dolcemente prima lungo le braccia, per poi salire lungo il collo e arrivare al viso, che raccolse a coppa nella sua mano, costringendola così  a guardarlo negli occhi.
- Non ti devi assolutamente vergognare, capito? – la rassicurò con tono dolce. – In questo momento tu sei bellissima ed io ti desidero da impazzire.
- Da… davvero? – gli chiese lei, ancora incredula, nonostante tutto, di essere capace di sedurlo così facilmente.
- Lascia che te lo dimostri – le rispose semplicemente lui e, detto questo, la trasse a sé, schiacciandola con il suo corpo e iniziando a divorarle la bocca.
Bunny sentì contro di sé il corpo eccitato del ragazzo e fu percorsa da tanti brividi lungo la schiena, ma inspiegabilmente si sentì anche molto potente nella consapevolezza di essere in grado di causare simili reazioni in lui.
Seiya abbandonò per un attimo le labbra di Bunny e si abbassò per baciare l’incavo tra i seni della ragazza, sorridendo nel vedere l’effetto che facevano i suoi baci sul corpo di lei attraverso il leggero tessuto di quella camicia da notte.
Con dolcezza, la spinse lentamente verso il letto, facendola sdraiare sopra, e intraprese con lei una danza che li portò in breve tempo a raggiungere le vette più alte del cielo.
 
Bunny si svegliò e, sbadigliando leggermente, si voltò verso il posto nel letto occupato da Seiya, trovandolo però vuoto. Alzò immediatamente la testa guardandosi intorno, vedendo il fidanzato camminare avanti e indietro lungo la stanza, in assoluto silenzio per non svegliarla.
- Stai già partendo? – gli chiese in tono triste, mettendosi a sedere più comoda e portandosi il lenzuolo al petto per coprire il suo seno nudo.
- Scusa, non avevo l’intenzione di svegliarti per il momento – sussurrò lui. – Tranquilla, è ancora presto: stavo radunando le mie cose, in modo che dopo avrei avuto tutto il tempo per svegliarti e stare ancora un po’ con te prima di partire.
- E così è arrivato finalmente il fatidico giorno… - disse Bunny tristemente.
- Bunny… lo sapevi benissimo che sarebbe arrivato… - sospirò Seiya. – E sai anche che, se solo potessi, manderei all’aria tutto quanto, vero?
La ragazza annuì con la testa e poi riprese: - Ma a volte volere non è potere, ne sono perfettamente consapevole. Il fatto è che in questi giorni… averti qui in casa… mi ci ero ormai abituata! Mi mancherà terribilmente non vederti più girare per le stanze canticchiando qualche motivetto strano…
Seiya la guardò serio per un minuto, poi abbandonò ciò che stava facendo e si sedette sul bordo del letto accanto a lei: - Un mese passa in fretta – le disse accarezzandole una guancia. – Vedrai che prima che tu te ne accorga sarò già di ritorno.
Una lacrima vinse la sua battaglia e riuscì a passare la barriera delle ciglia scivolando lentamente lungo la guancia di Bunny. Seiya se ne accorse subito e con il pollice gliela asciugò.
- Non piangere, ti prego, altrimenti mi rendi ancora più difficile la partenza: già non ho assolutamente voglia di andare, se poi ti lascio qui piangente… - la supplicò lui.
- Hai ragione, scusa. – disse lei, asciugandosi le altre lacrime che, seguendo l’esempio della sorella, avevano preso a scendere. – E’ stato soltanto un momento, adesso passa.
Seiya l’abbracciò d’impeto, baciandole nel contempo la testa, e stettero così per un bel po’ di tempo, assaporando entrambi il calore della reciproca presenza, cercando di imprimersi nella memoria il ricordo, che li avrebbe accompagnati per l’intero mese che i due innamorati sarebbero stati separati.
- E’ meglio che riprenda a radunare le mie cose, così dopo possiamo stare tranquillamente insieme un altro po’ – disse Seiya mettendo fine a quell’abbraccio.
Lei annuì con la testa e lo guardò alzarsi per dirigersi verso la valigia che aveva lasciato abbandonata ai piedi del letto: il cuore le si strinse a quella vista, ma gli aveva promesso che non avrebbe pianto più ed era fermamente decisa a mantenere la promessa.
 
Il tempo passò, purtroppo, molto velocemente e presto arrivò il momento per Seiya di recarsi alla casa discografica, dove gli altri lo aspettavano per partire.
Bunny lo accompagnò alla porta, stretta in una vestaglia che copriva la sua solita camicia da notte, molto diversa da quella che aveva indossato la sera prima, ma che in Seiya produceva lo stesso effetto: aveva la testa chinata e stava cercando di ricacciare indietro le lacrime che ancora una volta, dispettose, erano ricomparse nei suoi occhi.
- E così è arrivato il momento… - disse Seiya per rompere quel silenzio che era andato a crearsi tra loro.
Bunny annuì con la testa senza parlare, ben sapendo che se lo avesse fatto in quel momento avrebbe iniziato a piangere, e lei non voleva che lui vedesse le sue lacrime.
- Vieni qui! – disse lui, ben capendo lo stato d’animo della ragazza, essendo identico al suo, e l’abbracciò stretta, come se non volesse lasciarla più. – Ti telefonerò tutti i giorni, anche più di una volta, e ti manderò delle lunghe mail in cui ti racconterò tutto quello che mi è capitato durante la giornata… vedrai che i giorni passeranno in fretta!
Bunny annuì con la testa appoggiata al petto del ragazzo e si limitò a rispondergli soltanto abbracciandolo ancora più stretto.
Con una mano Seiya la obbligò ad alzare la testa per guardarlo: gli occhi della ragazza erano lucidi, le sue guance ancora bagnate, a causa delle lacrime che lei aveva versato e cercato di tenergli nascoste; lui si specchiò per un lungo momento nei suoi occhi, come se volesse imprimersi nella memoria il suo viso, e poi si abbassò per baciarla. Fu un bacio lungo, dolce e tenero, che esprimeva in pieno l’amore profondo che i due ragazzi provavano nei confronti dell’altro. Quando finalmente staccarono le loro labbra, Seiya diede un lieve bacio sulla punta del naso a Bunny per poi dire: - Adesso devo proprio andare: sto rischiando di arrivare in ritardo e poi chi lo sente Joe? Mi raccomando: fai la brava e pensami in questo mese… io non farò altro – le disse facendo un piccolo sorriso. – E non dimenticare che ti amo.
Bunny sorrise leggermente e gli rispose: - Anche tu, specialmente tu, fai il bravo: con tutte le parigine in circolazione non è che sto molto tranquilla! … Sì, sono gelosa, va bene? – affermò accorgendosi dello sguardo divertito del suo fidanzato. – Mi mancherai terribilmente… ti amo.
Seiya le fece una carezza, un ultimo bacio e poi entrò nell’ascensore, sparendo alla vista di Bunny.
- Ci rivedremo presto amore mio! – pensò Bunny appoggiandosi allo stipite della porta e guardando l’ascensore che aveva inghiottito la sua ragione di vita. – Due settimane… e poi saremo insieme a Parigi.
 
Bunny si trovava in aeroporto insieme alle sue amiche: era in partenza per Parigi e tutte loro si erano offerte volontarie per accompagnarla.
La ragazza era immersa nei suoi pensieri e non ascoltava il chiacchiericcio delle sue amiche: era un po’ preoccupata e iniziava ad avere paura di aver commesso un grosso errore ad accettare il piano organizzato da Marta… certo, Seiya la chiamava come minimo tre volte al giorno e le inviava lunghissime mail in cui le raccontava per filo e per segno tutto quello che gli capitava durante la giornata, messaggi che lei conservava gelosamente salvati su una chiavetta… in questo modo aveva quasi l’illusione che lui non fosse mai partito… però lei era piena di dubbi.
- E se con il mio arrivo gli dessi fastidio? Se iniziasse a pensare che non mi fido abbastanza di lui e per questo iniziasse a stancarsi di me? In fondo è vero che a volte sono troppo gelosa… - questi erano soltanto alcuni dei pensieri che le giravano per la testa in quel momento.
- Ehi, Bunny? Sei ancora tra noi? – la riscosse la voce di Marta.
- Cosa? Scusa… mi sono distratta un attimo… - disse Bunny arrossendo leggermente per essere stata beccata in flagrante.
Marta alzò lievemente le spalle e riprese: - Allora… darai un bacio a Yaten?
- E perché dovrei baciare Yaten quando il mio ragazzo è Seiya? – chiese Bunny perplessa, mentre Marta la guardava stupefatta, le altre scoppiavano a ridere e Rea si teneva la testa dicendo: - Ecco… l’abbiamo persa definitivamente!
- Intendevo dire… darai un bacio a Yaten da parte mia? – le spiegò gentilmente l’amica, avendo capito perfettamente che in quel momento Bunny non ci stava molto con la testa.
- Oh… - disse semplicemente lei. – Sì… certamente!
Intanto dalle altoparlanti si sentì una voce dire: - E’ in partenza il volo con destinazione Parigi: i passeggeri sono pregati di recarti al punto di imbarco n. 2.
- E’ il mio volo… ci siamo ragazze! – disse Bunny con un sorriso un po’ tirato causato dall’agitazione sia per il fatto che dovesse prendere l’aereo da sola, sia perché tra poco meno di due ore avrebbe rivisto il suo amore.
- Dai che andrà tutto bene! Yaten continua a dirmi che Seiya non fa’ altro che parlare di te tutto il giorno… gli farai una sorpresona con i fiocchi per il suo compleanno! – la incoraggiò Marta, mettendole una mano sulla spalla.
- Già… anche Taiki dice lo stesso: ormai quei due sanno di te più cose di quelle che conoscono di me e Marta… - confermò Amy, facendo arrossire l’amica per l’imbarazzo.
- Davvero non fa’ altro che parlare di me? – chiese ancora incredula.
- Quando ti renderai conto che Seiya ti ama alla follia? – chiese Marta. – Credimi: lui è completamente pazzo di te.
- Mi sembra ancora impossibile… insomma… lui è un cantante bello, famoso, simpatico, circondato tutti i giorni da bellissime donne… e ha scelto me! Mi sembra di vivere in una delle favole che mi piacevano tanto da bambina!
- Allora, principessa, ti conviene muoverti perché l’aereo non aspetterà di certo che i tuoi reali piedini si posino su di lui per partire! – la incitò Rea.
Bunny la guardò storta per un attimo, poi rendendosi conto che l’amica aveva perfettamente ragione, salutò tutte con un abbraccio e si avviò verso il punto d’imbarco indicato poco prima nell’annuncio.
 
Nel frattempo, a Parigi, Seiya e Taiki erano seduti al tavolo della cucina nell’appartamento che avevano affittato per quel mese, giusto perché a tutti e tre non andava di passarlo in una stanza di albergo.
Yaten entrò nella stanza allacciandosi la camicia, proprio nel momento in cui Seiya lanciava il suo cellulare sul tavolo, sbuffando; l’argenteo alzò un sopracciglio e gli disse: - Noto che sei già di buon umore di primo mattino…
- E’ da quando mi sono svegliato stamattina che provo a chiamare Bunny, ma ha sempre il telefono spento… - gli spiegò il fratello con aria mogia.
- Mi sa che l’hai sfiancata, povera ragazza: quante volte l’hai chiamata ieri? – gli chiese divertito.
- Sei – rispose il moro sottovoce.
- E poi ti lamenti se ti tiene il telefono spento? – gli chiese Yaten stupito. – E’ già un miracolo che abbia resistito tanto! Se per sbaglio mi capita di chiamare Marta una volta più del necessario, lei mi fa capire chiaramente che sono troppo esagerato!
- Cosa ci posso fare se mi manca da morire? – rispose Seiya sospirando.
- Guarda che anche noi due siamo nella stessa barca – intervenne Taiki, mettendogli una mano sulla spalla. – Dai Seiya, che sono passate già due settimane… ormai manca pochissimo al nostro rientro! – e intanto guardò Yaten, facendogli un lieve cenno del capo cercando di non farsi scoprire dall’altro fratello: l’aereo di Bunny stava per atterrare e, se non si sbrigava, c’era il rischio che la ragazza non trovasse nessuno ad attenderla.
- Allora io vado – disse Yaten, accogliendo perfettamente l’invito del castano.
- E dove andresti, scusa? – chiese Seiya stupito. – Oggi è il primo giorno che abbiamo libero e avevamo deciso di approfittarne per visitare un po’ la città…
- Arrivo subito – gli rispose l’altro con un cenno della mano senza voltarsi. – Devo semplicemente fare una commissione… - e senza aspettare la risposta dell’altro uscì di casa.
 
L’aereo era atterrato e Bunny si apprestava a scendere a terra: era molto agitata, ma nello stesso tempo euforica all’idea di essere di nuovo a soli pochi chilometri di distanza dal suo amore.
- Chissà chi sarà venuto a prendermi… oppure se, con una scusa, hanno portato Seiya qui in aeroporto! Mi sono dimenticata di chiedere a Marta come è rimasta d’accordo con Yaten, accidenti! – pensò Bunny.
Andò alla ricerca del suo bagaglio e poi prese le scale mobili per uscire… e proprio in cima vi trovò Yaten, debitamente mascherato per non farsi riconoscere, che l’attendeva appoggiato a una colonna.
- Era ora che arrivassi! – l’accolse Yaten non appena la vide spuntare.
- Scusa… l’aereo ha fatto un po’ di ritardo…
- No, non intendevo quello! Per fortuna è arrivato il giorno del tuo arrivo: ti avverto che io e Taiki non reggiamo più Seiya… se dovevamo aspettare ancora un po’ c’era il rischio che gli facevamo fare un bel volo dalla finestra! – le spiegò Yaten tra il serio e l’ironico.
- E perché, scusa? – chiese sorpresa Bunny.
- Perché non fa altro che parlare di te! – le spiegò Yaten, facendola arrossire vistosamente. – Credimi… ormai io e Taiki conosciamo ogni minimo particolare che ti riguarda!
- E’ così… esagerato? – chiese lei, stentando a credere che l’argenteo stava parlando proprio del suo Seiya.
- Esagerato? Credimi: non parla di te soltanto quando dorme! – e tranquillamente si diressero verso l’uscita dell’aeroporto. – Però in fondo sono contento che ti abbia incontrata: da quando voi due state insieme lo vedo veramente felice! – le confessò improvvisamente.
- Gra… grazie! – disse Bunny presa in contropiede. – Anch’io devo dire di essermi completamente ricreduta su di te: all’inizio pensavo che non fossi il tipo di persona adatta per stare con Marta… e invece devo ammettere di essermi completamente sbagliata sul tuo conto.
- Già… ricordo il giorno in cui ci siamo conosciuti – ridacchiò Yaten. – Però scommetto che adesso sei contenta di non aver indovinato allora…
- Devo dire che hai proprio ragione – gli rispose lei con un piccolo sorriso divertito.
 
Impiegarono circa mezz’ora per arrivare a destinazione: a quell’ora della mattina il traffico era molto concentrato e impiegarono più del dovuto.
Quando furono in prossimità della porta che conduceva all’interno dell’appartamento dove risiedevano i tre cantanti, Yaten si girò verso Bunny e, facendole segno di non fare rumore, disse sottovoce: - Adesso io entro e con una scusa farò uscire Seiya: tieniti pronta, mi raccomando!
Bunny si limitò ad annuire con la testa.
Non appena Yaten entrò in casa, la ragazza sentì la voce di Seiya e il cuore prese a batterle all’impazzata.
- Si può sapere dove ti eri cacciato? Possibile che tu debba sparire proprio nell’unico giorno che siamo riusciti a tenere libero dopo due settimane?
Bunny sorrise divertita nel sentire il tono indignato del suo ragazzo.
- Uffa, quanto sei noioso! E va bene, te lo dico: sono andato a ritirare la sorpresa che ti ho preparato per il tuo compleanno! Soddisfatto adesso? – gli rispose stizzito l’argenteo.
- Compleanno? Già è vero… oggi è il 30 luglio! Ma dove sarebbe questa sorpresa che dici di avermi preso? Io non vedo niente! – lo schernì.
- L’ho lasciata fuori dalla porta perché è troppo ingombrante: se vuoi vederla vai a prendertela – gli rispose il fratello.
- Sempre molto gentile tu, vero? E pensare che iniziavo a credere che in qualche modo ti eri addolcito quando ho saputo che mi avevi preso una sorpresa per il mio compleanno…
- Non si può avere tutto dalla vita – disse con tono non curante Yaten. – Prendere o lasciare…
- Prendo, prendo… - rispose il moro. – Però aspetta un attimo che provo ancora a chiamare Bunny… no, ancora niente… ma si può sapere dove si è andata a cacciare quella benedetta ragazza? Possibile che si sia dimenticata anche che oggi è il mio compleanno? Sto iniziando a preoccuparmi seriamente!
- Cos’è… hai paura che sia scappata con un altro? – gli chiese con tono divertito Yaten.
Bunny intanto, fuori dalla porta, ascoltava lo scambio di battute tra i due fratelli e tratteneva a stento le risate. Sentì dei passi avvicinarsi alla porta d’ingresso e, mentre quest’ultima veniva aperta, sentì la voce di Seiya dire: - Vediamo che sorpresa mi hai portato: conoscendoti, magari è tutta una bufala.
Seiya uscì sul pianerottolo ridendo e si volse verso di lei, bloccandosi totalmente e spalancando gli occhi: - Bunny? – chiese semplicemente.
 
 
Ed ecco arrivato finalmente, dopo tantissimo tempo, questo nuovo capitolo. Chiedo veramente scusa per il ritardo, ma ormai ho forse troppe storie aperte e tenerle aggiornate tutte in tempi brevi sta diventando veramente un’impresa.
Ringrazio veramente di cuore tutte le persone che hanno letto e quelle che hanno recensito fin qui i precedenti capitoli: vi confesso che io sono molto affezionata a questa storia e leggere tanti consensi mi rende veramente felice!
Un abbraccio
Shelly

 

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Capitolo 15
*** Il compleanno di Seiya ***


Capitolo 15   -   Il compleanno di Seiya
 
Seiya era lì davanti a lei, fermo sulla porta d’ingresso, e la stava guardando con gli occhi spalancati senza proferire parola.
La sicurezza di Bunny iniziò poco alla volta a scemare nel vedere il suo ragazzo non reagire minimamente alla sua comparsa improvvisa lì e, completamente in imbarazzo, disse: - Ehm… lo so che sono arrivata del tutto inaspettatamente… ma la verità è che non ce la facevo proprio a passare il giorno del tuo compleanno senza festeggiarlo insieme! Mi dispiace per esserti capitata così tra capo e collo…
Seiya parve non sentire le parole della ragazza e, uscendo dallo stato di trance in cui era caduto, disse trasognato: - Bunny… ma sei proprio tu?
Guardandolo interrogativamente, lei rispose: - Sì sono io… sono venuta per farti una sorpresa per il giorno del tuo compleanno…
- Quindi non sei un sogno, una visione, un’allucinazione… sei proprio qui, in carne ed ossa? – continuò lui.
Capendo finalmente la situazione, Bunny scoppiò a ridere e disse: - Seiya… sì, sono proprio io… qui, davanti a te… in carne ed ossa!
- No… non ci credo! Non puoi essere qui… sicuramente sto dormendo e questo è un sogno dal quale non vorrei mai più svegliarmi! – ribatté lui convinto.
Sospirando divertita, lei disse: - Adesso ti do’ la dimostrazione pratica che sono proprio io, qui davanti a te, e che non stai per niente sognando – e, detto questo, gli si avvicinò dandogli un leggero bacio sulle labbra.
- Ma allora è proprio vero: sei tu! – disse il ragazzo con un sorriso a trentadue denti e abbracciandola stretta come se avesse paura che da un momento all’altro lei potesse scomparire, adesso che finalmente si era reso conto che lei era lì davanti a lui. – Ma come hai fatto a trovarmi? Sono sicurissimo di non averti detto in che zona di Parigi soggiornavo!
- Merito di Yaten e Marta – gli spiegò Bunny. – Sono stati loro ad organizzare tutto quanto nel momento in cui sono venuti a conoscenza del mio dispiacere per il fatto che non potevamo festeggiare il tuo compleanno insieme.
- Allora dopo ricordami che li devo ringraziare… adesso però voglio pensare soltanto a noi due: mi sei mancata tantissimo, piccola! – e, detto questo, abbassò la testa verso di lei per catturarle le labbra in un bacio molto passionale.
Non seppero mai quanto tempo rimasero lì sul ballatoio a baciarsi e coccolarsi: entrambi avevano sentito enormemente la mancanza dell’altro in quelle ultime due settimane e adesso avevano l’impressione di trovarsi su una nuvoletta rosa, tanto erano felici di stare insieme e di essersi ritrovati.
Alla fine fu Bunny la prima a staccarsi ed a tornare alla realtà: - Seiya, forse è meglio se entriamo in casa… a parte il fatto che qualcuno ci potrebbe vedere… - disse imbarazzata. - … i tuoi fratelli potrebbero darci per dispersi: ti hanno visto uscire e non rientrare…
- Non ti preoccupare: loro capiscono perfettamente – disse Seiya convinto. – Comunque hai ragione: non possiamo di certo rimanere qui in eterno… - e, detto questo, prese in mano la valigia di Bunny e, cingendole la vita come se temesse veramente che lei potesse svanire da un momento all’altro, la guidò verso l’interno della casa.
Yaten e Taiki li stavano aspettando in cucina seduti al tavolo, mentre sorseggiavano tranquillamente una tazza di caffè: non appena li videro entrare abbracciati, si scambiarono un sorriso sornione e l’argenteo chiese: - Allora Seiya: quest’anno ti è piaciuto il mio regalo di compleanno?
- Devo dire che questo è il più bello che tu mi abbia mai fatto, tenuto conto sia    di quelli per i compleanni passati, sia di quelli per Natale – gli rispose euforico, mentre dava un leggero bacio sulla testa alla sua ragazza.
- Io però avrei qualcosa da obiettare a Yaten, se mi è consentito – intervenne Bunny seria e accigliata; espressione che fece gelare sul posto i tre ragazzi, preoccupati di quello che la ragazza avrebbe potuto dire. Incurante delle espressioni dei tre fratelli, lei continuò: - Si può sapere come ti sei permesso di definirmi “sorpresa ingombrante”? – scherzò, rimanendo comunque seria. – Guarda che io ho il fisico di un fuscello, mica quello di una balena!
I tre si guardarono in faccia sbalorditi per un attimo: chissà cosa si erano messi in mente che lei dovesse dire! Alla fine iniziarono a ridere come dei matti tutti e tre.
- Testolina buffa… soltanto tu potevi saltare fuori in questo momento con una battuta del genere! – le disse Seiya abbracciandola stretta, non riuscendo proprio a staccarsi da lei neanche per un secondo. – Comunque, anche se mio fratello non se n’è accorto, non ti preoccupare che io invece ho notato perfettamente il tuo fisico mozzafiato – le disse in un orecchio, facendola arrossire vistosamente.
Fu Taiki il primo a tornare serio e, rivolto a Yaten, disse: - Ci conviene metterci in cammino prima che si faccia troppo tardi… tanto è chiaro che loro due non verranno con noi a fare un giro per la città…
- Avete in progetto una gita per Parigi? – chiese Bunny eccitata. – Possiamo unirci anche noi a loro? Ti prego, ti prego, ti prego! Non ho mai visitato questa città e mi piacerebbe tanto vederla! – disse con occhi speranzosi rivolta a Seiya. – E poi dicono che Parigi sia la città degli innamorati! – disse con intenzione, facendo ridacchiare divertiti i suoi cognati.
- Lo sai che non ti posso negare niente quando mi guardi in quel modo, vero? – disse Seiya. – Va bene… andremo anche noi con loro – le confermò, più per vederla contenta che per altro, perché in quel momento avrebbe preferito di gran lunga rimanere da solo con lei, visto il lungo periodo trascorso lontani l’uno dall’altra.
- Grazie! – gli disse euforica buttandogli le braccia al collo. – Te lo ha mai detto nessuno che sei il fidanzato ideale?
- Beh… spero tanto che lo terrai a mente per… dopo – le disse, facendola arrossire nuovamente.
- Allora voi due: avete finito di tubare o dobbiamo stare ancora qui per molto? – disse Yaten che iniziava a spazientirsi davanti a quei due, dato che gli facevano continuamente tornare in mente la lontananza che lo divideva da Marta.
- Sì hai ragione, scusa – gli disse Bunny in imbarazzo, staccandosi immediatamente da Seiya. – Vi chiedo semplicemente un attimo per andare in bagno e poi possiamo andare.
Dopo aver lanciato verso il fratello uno sguardo che poteva essere tranquillamente definito omicida, Seiya la guidò verso quella che sarebbe stata la loro camera, portandosi dietro anche la valigia della ragazza.
Quando Bunny entrò all’interno della stanza, si guardò intorno sbalordita: - Ma questa è soltanto la camera da letto? Seiya… ma è più grande del mio appartamento!
- Che esagerata! – minimizzò lui. – E’ grande, sono d’accordo con te, ma non così tanto da essere paragonata ad un appartamento! Comunque questo appartamento ha una grossa qualità, sai? Ogni stanza da letto ha il suo bagno privato, così non sarai costretta a dividerlo con i miei fratelli.
- Sì… direi che questo è proprio un grosso vantaggio! – rispose lei divertita. – E, se me lo consenti, approfitterei subito di questo comfort! – scappò dentro, facendo ridere Seiya come un matto.
 
Bunny si guardava intorno completamente estasiata e a bocca aperta: Parigi era una città veramente spettacolare!
La loro prima tappa era stata d’obbligo al museo del Louvre, richiesta partita ovviamente da Taiki, il più istruito del gruppo. Lì Bunny aveva potuto ammirare dal vivo i quadri più famosi al mondo, tra cui la celebre Gioconda di Leonardo: dovette ammettere di essere rimasta all’inizio piuttosto delusa da quel quadro, in quanto se lo aspettava decisamente più grande, ma alla fine si sentì in qualche modo attratta verso di esso. Aveva la curiosa particolarità che, in qualsiasi angolo della stanza ti trovassi, avevi l’impressione che la donna del quadro ti stesse guardando… adesso Bunny finalmente capiva la vera ragione del suo grande successo.
La seconda tappa fu alla cattedrale di Notre Dame: e anche lì la ragazza rimase molto colpita dalla maestosità dell’edificio e dalle sue decorazioni. Non appena arrivarono lì vicino, istintivamente guardò in alto, quasi come se si aspettasse di vedere da un momento all’altro il famoso Gobbo raccontato da Victor Hugo in un famoso libro, poi ripreso dalla Disney in un altrettanto famoso film, facendo ridere di gusto i tre ragazzi.
Girarono in lungo e in largo quel giorno, senza mai fermarsi, ma la ragazza non sentì minimamente la stanchezza, troppo felice di trovarsi lì, con il suo amore, e ammirare tutte quelle cose belle. A dir la verità a lei sarebbe piaciuto tanto andare a visitare anche il palazzo di Versailles, ma i tre fratelli le spiegarono che era impossibile: innanzitutto si trovava fuori Parigi e in secondo luogo occorreva una giornata intera per visitare soltanto lui. La ragazza era un po’ dispiaciuta, ma alla fine capitolò, soprattutto dopo che Seiya le aveva detto: - Testolina buffa, ti prometto che prima o poi io e te torneremo a Parigi da soli… e allora potrai passare anche due giorni soltanto a Versailles.
 
Come sempre quando ci si diverte, la giornata giunse al termine anche fin troppo velocemente per i gusti di Bunny: ormai era arrivata l’ora del tramonto ed era giunto il momento di tornare a casa.
Come se le avesse letto nel pensiero, Taiki disse: - La nostra gita di oggi finisce qui… presumo, però, che adesso voi due vogliate rimanere un pochino da soli…
- Hai indovinato! – gli rispose prontamente Seiya. – Prima di uscire ho preso il secondo mazzo di chiavi, quindi non vi preoccupate di aspettarci alzati stasera, anche perché non so bene a che ora torneremo a casa.
I due fratelli annuirono e, dopo averli salutati, si allontanarono diretti verso il loro appartamento.
Rimasti soli, Seiya si volse verso la sua ragazza e, datole un bacio a fior di labbra, le chiese: - Sei pronta alla seconda parte della giornata, quella riservata soltanto a noi due?
- Dove vorresti portarmi? – gli chiese Bunny curiosa.
- In un luogo molto suggestivo, credimi: non si può venire a Parigi e non esserci stato almeno una volta – le rispose Seiya, prendendola per mano e trascinandosela dietro.
Dopo cinque minuti di cammino arrivarono sotto la Tour Eiffel che svettava maestosa verso il cielo parigino.
- Seiya… non mi vorrai mica fare salire su quel coso spero… - disse Bunny tremando al solo pensiero.
- E invece è proprio quello che voglio fare – le disse convinto lui. – Dai Bunny… non puoi venire a Parigi e non dire di essere salita sulla Tour Eiffel.
- Ma io ho paura, Seiya! Io soffro di vertigini e non posso minimamente pensare di riuscire ad arrivare fino in cima… non ce la farei… mi girerebbe troppo la testa! – gli confidò spaventata lei.
- Non devi avere paura: ci sono io qui con te e non permetterei mai che ti succedesse qualcosa di male, lo sai! E comunque non bisogna necessariamente salire a piedi… possiamo sempre prendere l’ascensore: è trasparente e si vede lo stesso tutto il panorama. Dai Bunny… ti prego…
La ragazza lo guardò in quegli occhi blu che in quel preciso momento sembravano quelli di un bambino e sospirando disse: - Va bene… andiamo: però non ti lamentare se poi ti dico che ho paura!
- Non lo farò, te lo prometto! – le rispose con un sorriso smagliante e, prendendola per mano, se la portò dietro diretto verso uno degli ascensori.
 
- Bunny… guarda che puoi aprire gli occhi – le disse Seiya divertito. – Non c’è il vuoto sotto di te, ma un vetro che ti permette di vedere il panorama circostante…
- Te l’avevo detto che non faceva per me tutto questo! – gli rispose lei, tenendo sempre gli occhi chiusi. – Ho troppa paura…
Non fece in tempo a finire la frase, che si sentì circondare la vita dalle braccia di Seiya e lui le disse piano all’orecchio: - Bunny… fammi quest’ultimo favore: apri gli occhi e guarda… poi potrai anche dirmi che sono uno stupido o quant’altro… ma non puoi perderti questo spettacolo.
Lei decise di farlo contento e aprì gli occhi… e quello che vide la lasciò letteralmente senza parole: - Seiya… ma è… bellissimo! – disse veramente sorpresa.
Il cielo di Parigi era diventato completamente arancione a causa del sole che stava tramontando: dalla loro postazione potevano vedere l’intera città immergersi piano piano nell’oscurità della sera, mentre alcuni lampioni iniziavano ad accendersi lungo le strade.
- Ero sicuro che ti sarebbe piaciuto… anche se il termine “bellissimo” che hai usato per definirlo non lo trovo molto corretto; io direi che è qualcosa di molto “piacevole”… io “bellissima” definisco soltanto la persona che in questo momento si trova tra le mie braccia.
Il cuore di Bunny perse un battito per l’emozione: Seiya l’aveva appena definita “bellissima”. Rimanendo nella stessa posizione, girò unicamente la testa per guardarlo, e quello che vide negli occhi del ragazzo le fece provare tante sensazioni insieme. Lentamente, i loro visi si avvicinarono l’uno all’altro fino ad arrivare a toccarsi per dar vita a un bacio che esprimeva il profondo amore reciproco.
Sotto di loro, Parigi si preparava alla notte nascente.
 
Erano arrivati finalmente in cima alla Torre e Bunny rimase molto stupita nel constatare che lì sopra erano presenti numerosi negozi e ristoranti.
Nel vedere la sua espressione, Seiya sorrise divertito dicendo: - Te lo avevo detto che valeva la pena di salire qui sopra! Comunque stasera ceneremo qui.
- Qui? Vuoi dire sulla Torre? – gli chiese lei.
- Certo! Ho sempre desiderato farlo, e adesso mi si è presentata proprio l’occasione giusta! – le rispose Seiya, prendendola per mano e portandola verso il ristorante che aveva scelto.
 
Mentre aspettavano che venisse portato loro quello che avevano appena ordinato, Seiya sorrise dolcemente a Bunny e, prendendole una mano attraverso il tavolo, le disse: - Dicevo il vero quando stamattina ho sostenuto che questo è il regalo migliore che Yaten mi avesse mai fatto, sai? Sono proprio felice che tu sia qui con me… è stata una sorpresa bellissima la tua.
Bunny arrossì compiaciuta e disse: - Sono contenta che tu la pensi così: comunque il merito va tutto a tuo fratello e a Marta, i quali hanno organizzato tutto dalla a alla z… se non ci fossero stati loro a quest’ora non sarei di certo qui!
Seiya sollevò la mano di Bunny e se la portò alle labbra, baciandola, poi disse: - Bunny… se ti chiedo una cosa prometti di pensarci? – le chiese seriamente.
Il cuore della ragazza iniziò ad accelerare i battiti non sapendo cosa lui volesse chiederle: si limitò ad annuire con la testa molto agitata.
- Bunny… so che la tua permanenza qui è prevista soltanto per due giorni e domani sera dovresti partire per ritornare a casa. Te la sentiresti di rimanere qui con me fino al mio rientro? Si tratta, infondo, soltanto di due settimane…
- Mi piacerebbe molto Seiya… non immagini quanto! – gli ripose lei. – Ma come la metti con tutti i tuoi impegni? L’ultima cosa che voglio è crearti dei problemi sul lavoro. E poi ho Luna a cui pensare: adesso la stanno accudendo i miei genitori, ma non posso approfittarne troppo della loro disponibilità, capisci?
- Per quanto riguarda il mio lavoro non ti devi preoccupare: ci potremmo organizzare in qualche modo… e per quanto riguarda Luna, non credo che i tuoi genitori ti farebbero storie per qualche giorno in più… ti prego, almeno pensaci! – le disse con sguardo supplichevole.
- Va bene, lo farò, te lo prometto – disse lei sorridendo, accarezzandogli dolcemente una guancia.
Soddisfatto dalla risposta della ragazza, Seiya iniziò a mangiare il pasto che il cameriere del ristorante gli aveva appena portato, senza staccare la sua mano da quella di Bunny, tenendo le loro dita intrecciate per tutta la durata della cena.
 
Bunny pensava di non aver mai provato una sensazione così piacevole come quella che sentiva in quel momento mentre, con la testa appoggiata sulla spalla di Seiya, navigavano con il battello sulla Senna, osservando le luci di Parigi che si riflettevano sulle acque del fiume.
- Penso che questo possa definirsi il momento perfetto! – disse Seiya rompendo il silenzio, come se le avesse letto nel pensiero.
- E’ la stessa cosa che stavo pensando io… non mi sono mai sentita in pace con me stessa come in questo momento – gli rispose lei alzando la testa e guardandolo con un’espressione molto dolce.
- Lo so che oggi te l’ho già ripetuto un sacco di volte, ma vorrei farti sapere ancora quanto sono felice che tu sia qui con me… questo è stato il compleanno più bello di tutta la mia vita… e questo è accaduto principalmente grazie a te!
Bunny si emozionò molto nel sentire queste parole dette da lui, e non riuscendo a dare voce alle sue sensazioni, decise di agire con i fatti: gli prese dolcemente il viso tra le mani e gli diede un bacio che esprimeva tutto l’amore che provava per lui.
- Ti amo Bunny! Il giorno più fortunato della mia vita è stato quando ti ho conosciuta! – le disse, facendole credere che il suo cuore potesse scoppiare da un momento all’altro per la forte emozione.
 
Quando tornarono a casa, trovarono Yaten e Taiki che li attendevano ancora alzati.
- Ma non vi avevo detto di non aspettarci, visto che molto probabilmente saremmo rientrati tardi? – chiese Seiya.
- Sì… ma avevamo bisogno di parlarvi di una cosa – disse Taiki.
- Allora sputa il rospo: siamo tutti orecchi.
- Scommetto che stasera hai chiesto a Bunny di rimanere per tutto il periodo restante della nostra permanenza qui, giusto? – disse Taiki sorridendo, e alla risposta affermativa del fratello continuò: - E per questo motivo io e Yaten abbiamo chiesto ad Amy e Marta di raggiungerci: arriveranno domani mattina, così Bunny non rimarrà da sola quando tu dovrai lavorare… e Bunny… non ti preoccupare per Luna: ha già pensato a tutto Marta: se ne occuperanno i tuoi genitori senza problemi, quindi potrai rimanere tranquillamente qui.
Bunny guardò sgomenta il suo ragazzo e disse: - Beh… a quanto pare hanno pensato a tutto loro, quindi la mia risposta alla tua domanda di stasera è: sì, rimarrò qui con te per tutto il tempo della tua permanenza a Parigi.
Seiya non parlò, ma si limitò ad abbracciarla stretta vinto dalle sue stesse emozioni; Yaten e Taiki si guardarono e, con uno sguardo di intesa, uscirono silenziosamente dalla stanza per lasciare ai due innamorati la loro intimità.
 
Non appena entrarono nella loro stanza, Bunny si rifugiò in bagno per fare una bella doccia rinfrescante: d’altronde da quando era scesa dall’aereo non si era fermata ancora un secondo e iniziava a sentire la stanchezza della giornata; il getto dell’acqua avrebbe sicuramente contribuito ad aiutarla a rilassarsi.
Quando uscì pulita e rinfrescata, con già addosso la sua camicia da notte rosa, trovò Seiya sdraiato sul letto in posizione supina che l’attendeva. Il cuore di Bunny mancò per l’ennesima volta un battito alla vista del petto nudo del ragazzo e al pensiero di quello che sarebbe successo tra loro da lì a poco… ma aveva un’ultima “missione” da svolgere prima di darsi ad altre piacevoli attività.
- Seiya… mi dispiace, ma mi sono proprio dimenticata del tuo regalo di compleanno – gli disse dispiaciuta.
- Non ti preoccupare Testolina buffa: per me il regalo più grande è averti qui con me: il resto non conta – le rispose lui con un dolce sorriso.
- Ehi… ma io ho detto che mi sono dimenticata del tuo regalo… non che ho scordato di prendertene uno! – gli disse scherzando. - Con le emozioni di questa giornata, l’ho semplicemente lasciato in valigia… - e, detto questo, si diresse verso di essa estraendone un pacchetto blu con un bel fiocco rosso.
- Bunny… io… non so cosa dire… grazie! – le disse lui commosso.
- Aspetta a ringraziarmi dopo che hai visto che cos’è: magari non ti piace! – gli sorrise lei.
A questo punto lui iniziò a strappare impaziente la carta, dalla quale apparve una collanina con il cordino di caucciù avente un ciondolo a forma di mezzo cuore con incisa sopra la lettera B.
Vedendo che lui non reagiva, Bunny ruppe il silenzio dicendo: - L’altra parte del cuore ce l’ho io e lo porto insieme al ciondolo che mi hai regalato per il mio compleanno – disse facendogli vedere il suo, dove invece era incisa la lettera S. – Ho pensato che in questo modo avresti sempre avuto con te un pezzo del mio cuore anche quando saremo lontani.
- E’ bellissimo Bunny… grazie davvero! – disse lui con la voce rotta dall’emozione e l’abbracciò d’impeto, baciandola con passione.
Lei rispose subito al bacio, circondandogli il collo con le braccia per sentirlo sempre più vicino. Lui allora si chinò su di lei e la prese in braccio, per depositarla subito dopo dolcemente sul letto.
E dopo si sentirono soltanto sospiri e gemiti di piacere, mentre fuori la luna si specchiava nelle acque della Senna, poco distante da loro.
 

 

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Ed eccomi finalmente tornata, dopo tanto tempo, con questa storia! Spero di non avervi deluse con questo capitolo e che ne sia valsa la pena aspettare!
Volevo specificare che per la descrizione di Parigi mi sono basata esclusivamente a dei racconti sentiti o ad alcune ricerche fatte su Internet: per la maggior parte, comunque, ho usato esclusivamente la fantasia, quindi chiedo umilmente scusa per gli errori che troverete nella narrazione.
Il libro che ho citato nel momento in cui parlavo della cattedrale di Notre Dame è “Notre Dame de Paris” di Victor Hugo, mentre il film è ovviamente “Il gobbo di Notre Dame” della Disney: su entrambi non ho nessun diritto, ma sono citati esclusivamente ai fini di questa storia, senza scopo di lucro.
Volevo ringraziare tutte le magnifiche donne che mi seguono sempre con tanto affetto e mi sostengono con il loro incoraggiamento continuo. Grazie veramente di cuore… non potete nemmeno immaginare quanto questo sia importante per me!
Un bacione grande.
Shelly

 

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Capitolo 16
*** La fine del sogno? ***


Capitolo 16   -   La fine del sogno?
 
 
Quel pomeriggio Bunny passeggiava per le vie parigine insieme a Marta ed Amy mentre pensava un po’ malinconicamente a come fossero trascorsi troppo velocemente quei giorni e all’ormai prossimo rientro a casa. Era passata più di una settimana dal giorno in cui loro tre erano arrivate in quella città per raggiungere i loro ragazzi e l’esperienza della convivenza a sei si era rivelata molto divertente, troppo per riuscire a mettere con indifferenza la parola fine ad essa.
Immediatamente ricordò divertita quella volta in cui Marta si era messa in testa di preparare una bella sorpresa ai tre cantanti facendo trovare loro una cenetta perfetta ed a lume di candela: peccato che le tre ragazze fossero totalmente negate nell’arte culinaria e avessero combinato un bel pasticcio, creando una specie di poltiglia al posto del risotto e bruciando tutto il resto; alla fine i tre ragazzi, tornati a casa, erano stati costretti a portarle al ristorante per poter cenare con qualcosa di commestibile. Quella storia era diventata subito una leggenda metropolitana per loro e i tre fratelli spesso si divertivano a punzecchiarle ricordando scherzosamente della “bella sorpresa” che avevano trovato tornando a casa quella famosa sera.
Questa volta, invece, le tre ragazze avevano deciso di passare la giornata dedicandosi allo shopping sfrenato, mentre i loro fidanzati erano impegnati in un’intervista televisiva. Bunny aveva l’impressione di vivere un déjà vu e di tornare indietro nel tempo di circa un mese, quando mancava poco alla partenza dei Three Lights per Parigi e loro tre avevano passato l’intera domenica dedicandola allo shopping consolatorio. Ricordava benissimo come si era poi conclusa la giornata la volta precedente e con un sorriso divertito si chiese se anche questa volta si sarebbe ripetuta quell’esperienza.
Marta, alla quale non sfuggiva mai nulla, si accorse immediatamente del sorriso di Bunny e le chiese maliziosamente: - Perché stai sorridendo con quell’aria sognante, Bunny? Non è che per caso stai facendo qualche pensiero poco casto sul mio caro cognatino?
- Ma cosa stai dicendo? – le chiese la biondina diventando tutta rossa per l’imbarazzo. – Se vuoi proprio saperlo, stavo ricordando quando hai coinvolto me ed Amy per preparare la famosa “sorpresa” che volevi ideare l’altro giorno per i nostri fidanzati e che alla fine si è rivelata un vero e proprio disastro!
- Non me ne parlare! Yaten me lo sta rinfacciando ancora!– gemette l’altra toccandosi la fronte in modo molto plateare, che fece ridere di gusto le sue due amiche.
- Ho idea che i tre fratelli Kou, mettendosi insieme a noi, abbiano fatto un magro affare sotto quel punto di vista! – scherzò Amy. – Non ci sono persone più negate di noi in cucina!
- Scommetto però che sotto altri punti di vista non avranno niente di cui lamentarsi! – ribatté Marta, strizzando l’occhio alle sue amiche in tono molto malizioso, le quali di rimando diventarono subito rosse per l’imbarazzo.
- Ehm… sì… Marta però anche tu: vieni fuori con certe cose… e per fortuna che quel chiodo fisso dovrebbe averlo soltanto gli uomini… - rispose Bunny, che in quel momento era diventata color melanzana. - Comunque Amy ha ragione: dovremmo impegnarci di più per imparare a cucinare, altrimenti un giorno o l’altro finiremo davvero per avvelenare i nostri fidanzati. Basta, ho deciso: quando torneremo a casa chiederò a Morea di farmi un corso accelerato di cucina, così Seiya non dovrà più lamentarsi! – continuò con espressione decisa.
- Bell’idea! E sai cosa ti dico? Che ci aggregheremo anche io ed Amy… e tanto che ci siamo, costringeremo anche Rea a partecipare: chissà il povero Yuri come ci sarà riconoscente! Sarà sicuramente stufo di dover sempre mangiare soltanto riso bollito! – disse Marta, facendo scoppiare a ridere le altre due ragazze.
Ad un certo punto Marta si fermò di colpo e disse: - Ma guarda un po’ dove siamo capitate! Qui vicino ci sono gli studi televisivi dove i Three Lights devono essere intervistati: cosa ne dite se facciamo loro una sorpresa? – chiese euforica, già pregustando l’espressione del suo Yaten nel vedersela spuntare all’improvviso.
- Un’altra sorpresa? Non ti è bastata la figuraccia dell’altra volta? – chiese Bunny un po’ titubante. – E poi in questo momento loro tre stanno lavorando: magari diamo loro anche fastidio…
- Ma cosa stai dicendo, Bunny? – le chiese l’altra quasi scandalizzata. - Sono sicurissima, invece, che loro tre saranno molto contenti nel vederci arrivare! A meno che… tutto bene tra te e Seiya, vero? A vedervi insieme si direbbe di sì, però…
- Sì… tutto bene, anche se… - disse Bunny, fermandosi di colpo rendendosi conto all’improvviso di aver parlato troppo.
- Anche se? Dai Bunny, non tenerci sulle spine! – esclamò Marta un po’ preoccupata, spalleggiata da Amy che si limitò ad annuire in silenzio.
- Ecco… il fatto è che, poco prima che loro tre partissero per venire a Parigi, era trapelata la notizia che Seiya non è più single… - iniziò a spiegare Bunny.
- Sì mi ricordo: me lo ha accennato Yaten – disse Marta. – E allora?
- Il fatto è che il loro manager aveva proposto a Seiya un’intervista in coppia con me, però lui si è rifiutato categoricamente; non ha voluto nemmeno fornire il mio nome ai mass media… di conseguenza, ogni settimana esce un articolo su di lui dove gli viene affiancata questa o quell’altra ragazza come sua probabile fidanzata… ed io tutte le volte mi costringo a stare zitta, rodendomi però il fegato… e volete sapere tutta la verità? Dentro di me sto iniziando a domandarmi se lui sia veramente felice con me come dice, oppure sotto sotto un po’ si vergogna di farsi vedere insieme alla sottoscritta!
- Ma si può sapere cosa ti salta in testa adesso? Bunny… Seiya ti ama moltissimo! Come puoi mettere in dubbio i suoi sentimenti? – replicò Marta scandalizzata.
- E’ vero… anch’io ti posso confermare che lui ha dichiarato più volte a tutti noi che ti ama alla follia – confermò Amy.
- E allora mi spiegate perché vuole tenere la nostra relazione nascosta? E pensare che a me piacerebbe così tanto gridare ai quattro venti che noi due stiamo insieme… non mi interesserebbe nemmeno dei giornalisti in caccia di scoop: l’importante per me sarebbe stare insieme a lui…
- Ma ne hai mai parlato con Seiya di tutto questo? – le chiese Marta, piuttosto turbata dal fatto che la sua amica si fosse tenuta dentro tutti quei dubbi e paure per così tanto tempo. Al cenno negativo dell’altra, riprese: - Ma Bunny! Perché non gliene hai parlato? Sono sicura che c’è una spiegazione plausibile al suo comportamento: magari l’ha fatto semplicemente pensando, in questo modo, di proteggerti! Il mondo dello spettacolo è molto insidioso, te lo posso assicurare, e credo che Seiya, tacendo la tua identità, abbia solamente voluto farti da scudo contro i pettegoli…
- Marta… la verità di sottofondo è che ho troppa paura di sentirmi dire che si è reso conto di essersi sbagliato, che lui per me prova soltanto una profonda amicizia e basta… sono codarda? Sì, tantissimo: il fatto è che ho troppa paura di perderlo…
- Bunny, adesso basta! Non voglio sentire una parola di più! – si alterò Marta improvvisamente. – Ma ti rendi conto di quante sciocchezze stai dicendo? Seiya si è sbagliato e in fondo ti vede soltanto come un’amica? Ma dico: lo vedi come ti guarda tutte le volte? Ti sembrano sguardi “da amico”? E poi da quando in qua gli “amici” telefonano sei volte al giorno alle “amiche” semplicemente per sapere cosa stanno facendo in quel momento? Sì, so anche questo: credimi, Yaten e Taiki non ne potevano più del comportamento ossessivo di Seiya! – disse notando lo sguardo shoccato della sua amica. – Sai adesso cosa facciamo? Entriamo in quegli studi televisivi e ti chiarisci una volta per tutte con Seiya!
- Ma… - cercò di ribattere Bunny, ma fu interrotta da Amy, la quale disse: - Questa volta devo dare perfettamente ragione a Marta. Se vuoi costruire un rapporto stabile e duraturo con Seiya, devi parlargli con franchezza, senza tacergli niente: altrimenti rischieresti che dei piccoli malintesi diventino macigni enormi, impossibili da superare.
Bunny guardò in silenzio le sue due amiche e alla fine, alzando le spalle, rispose: - E sia! Avete vinto voi: entriamo in fretta però, prima che ci ripensi…
 
Le tre amiche avevano da poco varcato la soglia degli studi televisivi quando Bunny si sentì chiamare da una voce che, purtroppo, ricordava molto bene, visto che apparteneva a una persona che popolava i suoi incubi peggiori.
- Scusa biondina… ma ho l’impressione di conoscerti, anche se non ricordo dove ci siamo incontrate… – disse la voce, che apparteneva a Milena Kaio, la famosa violinista. Quando Bunny si voltò verso di lei, continuò: - Ma certo! Tu sei l’amichetta del cuore di Seiya dei Three Lights! Come ti chiami? Bambi se non mi sbaglio…
- Mi chiamo Bunny – disse lei sottovoce, in tono non propriamente amichevole.
- Bambi… Bunny… infondo sempre di animali si tratta! – replicò l’altra, ridacchiando insieme alla sua amica. – Ma dimmi: sei venuta per fare una sorpresina al tuo amichetto? Sai, mi dispiace tanto che sia proprio io a dovertelo dire, ma se ti eri fatta qualche illusione su di lui temo che dovrai metterti l’anima in pace: il tuo caro Seiya è fidanzato, anche se non vuole rendere nota l’identità di questa fantomatica ragazza.
Marta, la quale aveva assistito a quello scambio di battute, trovando la violinista fortemente antipatica, stava per ribattere al posto dell’amica, ma fu bloccata da quest’ultima che le fece cenno di non intromettersi.
La voce di Joe interruppe la conversazione e Bunny, per la prima volta da quando lo conosceva, fu veramente felice di vederlo: - Marta, Amy, Bunny… cosa ci fate qui? I Three Lights sono a conoscenza del vostro arrivo?
- Caro Joe! – disse Marta con il suo tono da attrice navigata. – No, loro non sanno niente: passavamo di qui per caso e abbiamo pensato di fare loro una sorpresa! – spiegò strizzandogli un occhio.
- Ah beh… adesso però stanno registrando l’intervista, quindi dovrete aspettare un attimo dietro le telecamere.
- Non c’è problema: aspetteremo!
- Allora venite con me, che vi faccio strada – replicò l’uomo, che pareva non molto contento di vederle, e facendo un cenno di saluto a Milena si diresse dentro una stanza, seguito a ruota dalle tre ragazze, ben felici di allontanarsi da quella star presuntuosa.
 
Era la prima volta che Bunny entrava in uno studio televisivo e si guardava intorno affascinata. Ovunque c’era un gran via vai di operatori, che comunicavano tra loro a gesti per non disturbare l’intervista in atto.
Al centro della stanza era stato creato un ambiente che assomigliava molto a un salotto, con un divano e un paio di poltrone, dove appunto erano seduti i Three Lights e la donna che li stava intervistando in quel momento con un sorriso smagliante; nell’insieme, davano l’impressione di una chiacchierata tra amici, piuttosto che di un’intervista. I tre cantanti non si erano accorti dell’arrivo delle tre ragazze e parlavano amichevolmente con l’intervistatrice.
Bunny non conosceva il francese, quindi non capì nulla di quello di cui stavano parlando, però si accorse di come i tre ragazzi lo parlassero in modo molto fluido e guardò con orgoglio il suo fidanzato.
Ad un certo punto Seiya, come se si fosse reso conto di essere osservato, fece vagare distrattamente il suo sguardo lungo tutto lo studio, fino ad accorgersi della loro presenza: sussultando impercettibilmente, fece un piccolo sorriso rivolto a Bunny, poi diede una lieve gomitata a Taiki che gli era seduto di fianco, e gli fece segno di guardare verso di loro; il castano ripeté il gesto con Yaten… tutti e tre i fratelli ebbero la stessa reazione nel vederle: un sussulto impercettibile e un piccolo sorriso rivolto verso la propria ragazza.
 
Quando l’intervista finalmente terminò, i tre cantanti si diressero subito verso di loro.
- Testolina buffa! A cosa devo questa sorpresa? – le chiese Seiya con sorriso scompligliandole i capelli, gesto che le diede un po’ fastidio, soprattutto quando si accorse che invece Yaten e Taiki avevano salutato le rispettive fidanzate con un lieve bacio sulle labbra. Per la prima volta in vita sua, Bunny provò una forte invidia nei confronti delle sue amiche: - Nessuna dimostrazione d’affetto in pubblico. Ufficialmente per i mass media noi due siamo semplici amici e basta, ricordatelo Bunny! – si disse, provando però una grande fitta al cuore.
Riscuotendosi immediatamente, e rendendosi conto di non avergli ancora risposto, si affrettò a dire: - Siamo capitate qui per caso e Marta ha voluto farvi una sorpresa… di nuovo! – gli rispose con un sorriso tirato. Poi, captando lo sguardo di incitamento da parte delle sue amiche, gli disse: - Ascolta Seiya: potrei parlarti un attimo? C’è un luogo abbastanza tranquillo qui intorno?
- Certo! Vieni: andiamo nel mio camerino… - le rispose Seiya, non immaginando minimamente cosa lei avesse da dirgli, pensando erroneamente che volesse semplicemente rimanere un attimo da sola con lui.
- Il tuo camerino? Cioè… ne avete uno per ciascuno? – gli chiese lei alzando le sopracciglia con espressione stupita.
- Certo! Cosa credi? Noi siamo delle vere star! – replicò lui sorridendo ironico, pavoneggiandosi un po’.
- Forza star… andiamo, che è meglio! – sospirò Bunny imitando il tono teatrale di Marta, facendo ridere il resto del gruppo.
 
- Allora Testolina buffa: sei pronta a visitare il mio regno? – scherzò Seiya mentre apriva la porta del suo camerino.
- Regno? Non è che ti stai montando davvero un po’ troppo la testa? Non sei mica un re! – ribatté Bunny in tono ironico, prendendolo in giro.
Ridendo, entrarono nella stanza, ma si fermarono di botto alla vista di quello che si parava loro davanti: Heles, l’amica di Milena Kaio, era sdraiata in posizione volutamente sexy sopra un divano con indosso soltanto della biancheria intima di pizzo nera.
Vedendoli entrare insieme, la donna disse in tono provocatorio: - Era ora che arrivassi, tesoro! E’ da tanto che ti aspetto, sai? Ti devo però sgridare perché non mi avevi avvertita che avevi in mente una cosa ‘a tre’… oppure volevi che la tua amichetta assistesse per poter imparare qualcosa? Ho idea che ne abbia proprio bisogno: ha tanto l’aria di una verginella inesperta – affermò squadrandola dalla testa ai piedi.
Immediatamente Bunny si girò verso Seiya lanciandogli sguardi di fuoco e disse: - Cosa vuol dire tutto questo?
- Ti giuro che non ne sapevo niente… ha colto impreparato anche me – rispose lui, bianco come un lenzuolo.
- Ma davvero? E invece io ho avuto proprio l’impressione che voi due vi siate messi d’accordo… peccato che sia arrivata io a rompervi le uova nel paniere! – ribatté lei sempre più arrabbiata.
- Bunny… ragiona: se davvero mi fossi messo d’accordo con Heles, come sostieni, secondo te ti avrei portata proprio sul luogo del delitto? Io ero all’oscuro di tutto, te lo assicuro!
- Eri tanto all’oscuro che lei ha ipotizzato l’idea che volessi fare una cosa ‘a tre’… senti Seiya: io sarò anche un po’ ingenua, ma non sono di certo stupida! So bene cosa sarebbe successo in questa stanza se non fossi arrivata io, del tutto inopportunamente a questo punto. Sai, Seiya? Ti sei rivelato una vera delusione per me: non mi sarei mai immaginata un comportamento del genere da parte tua! E dimmi… quante ce ne sono state prima di Heles? Con quante mi hai tradita prima di lei?
- Tradita? Seiya, tesoro: non dirmi che questa ragazzina è la tua fidanzata fantasma!? – disse Heles del tutto shoccata.
- Heles fammi il piacere e stai zitta, che nessuno ti ha interpellata! Anzi… rivestiti e vattene via e spero tanto di non rivederti mai più! – sbottò Seiya molto adirato; poi si girò verso Bunny e con tono più dolce le disse: - Bunny, amore, ti giuro che è tutto un fraintendimento…
- Non chiamarmi amore, capito? Anzi… non chiamarmi affatto, visto che da questo momento tu non sei più nessuno per me! – gridò Bunny, allontanandosi da lui di qualche passo.
- Bunny… non stai dicendo sul serio, vero? Adesso Heles si riveste e se ne va… e tutto ritorna come prima.
- Come prima, cosa? A fingere di essere la coppietta felice, quando invece tu mi tradivi appena giravo le spalle? Mi spieghi cosa non ti è chiaro della frase: io non voglio più avere niente a che fare con te? Dimmi! Dal mio punto di vista ti sei rivelato peggio di Marzio: per lo meno lui mi aveva lasciata prima di mettersi con Sydia… e non voglio più neanche questa… è un regalo di uno sporco traditore e non voglio esserne contaminata – esclamò con enfasi, strappandosi di dosso la catenina con ciondolo che lui le aveva regalato per il suo compleanno e buttandogliela addosso, per poi scappare via per non fargli vedere le lacrime che avevano cominciato a scenderle lungo le guance.
Seiya rimase fermo e impalato, non riuscendo a rendersi conto che quello appena accaduto fosse successo realmente: Bunny lo aveva lasciato per uno stupido malinteso… non voleva più saperne di lui. Inebetito, si chinò a raccogliere con delicatezza la catenina che lei aveva gettato a terra con rabbia e con una stretta al cuore vide anche l’altra sua metà di cuore, quella con incisa la lettera S.
Fu la voce di Heles a riscuoterlo, la quale con tono ironico disse: - L’ha presa proprio male la ragazzina, vero? Beh, non ti preoccupare: ci sono qua io adesso… vieni a farti consolare da una vera donna!
Guardandola con vero disgusto, Seiya non si preoccupò nemmeno di risponderle e uscì di corsa dalla stanza sperando di riuscire a fermare Bunny e chiarire tutto con lei, mentre in una mano stringeva forte la catenina a forma di mezza luna.
 
Marta e Yaten si trovavano all’ingresso degli studi televisivi in attesa delle altre due coppie per poi tornare a casa tutti insieme.
Stavano chiacchierando tranquillamente tra di loro lanciandosi languidi sguardi, quando furono interrotti all’improvviso da Bunny che arrivò come un fulmine e si fiondò tra le braccia della sua amica. Sorpresi, i due ragazzi si guardarono per un attimo, poi Marta disse: - Bunny, tesoro: cosa ti è successo? Perché stai piangendo?
- Marta… ti prego, portami a casa! Voglio tornare a casa mia! – le rispose l’altra senza smettere di piangere.
La bionda guardò sempre più preoccupata il suo fidanzato: sicuramente doveva essere successo qualcosa di grave per ridurre Bunny in quello stato. Apparentemente incurante, disse: - Va bene, adesso ti accompagno a casa… ma prima dobbiamo aspettare Amy, Taiki e Seiya.
Non appena sentì il nome di quest’ultimo, Bunny urlò: - No! Voglio andare a casa subito! Ti prego…
A questo punto intervenne Yaten dicendo: - Marta, tesoro, forse è meglio se accompagni a casa Bunny… al resto ci penso io, non ti preoccupare – facendole intendere che avrebbe pensato lui a capire cosa fosse successo tra Bunny e Seiya.
Annuendo seria, la ragazza si diresse verso l’uscita trascinandosi dietro l’amica, che non riusciva a smettere di piangere.
 
Passati all’incirca due minuti, Yaten vide spuntare Seiya, anche lui piuttosto agitato. Senza degnarlo di uno sguardo, si limitò a chiedergli confusamente: - Hai per caso visto passare Bunny? Devo parlarle… spiegarle…
- Bunny è appena andata via con Marta e adesso tu mi devi spiegare cosa è successo tra voi due per ridurla in quello stato: piangeva a dirotto e parlava a fatica.
A quelle parole Seiya abbassò le spalle, sconfitto.
- Cos’è successo? Perché Bunny è andata via piangendo? – chiese Amy in tono molto serio: era giunta proprio in quel momento insieme a Taiki e aveva sentito soltanto l’ultima parte del discorso.
- Non lo so… a me non ha voluto dire niente – le rispose Yaten. – Sto aspettando che questa zucca vuota mi risponda… allora Seiya? Ci spieghi cosa è successo?
E Seiya fu costretto a confessare, lì nell’atrio di quegli studi televisivi, quello che era appena successo: - Ho portato Bunny nel mio camerino… avevo voglia di stare un po’ da solo con lei… ma quando ho aperto la porta vi ho trovato dentro Heles, l’amica di Milena Kaio, mezza nuda e che ha fatto dei commenti facendo intendere che noi due fossimo d’accordo di trovarci lì… ma non è vero, ve lo giuro! Non tradirei mai Bunny, lo sapete! La amo troppo per pensare a una cosa del genere. Ho cercato di spiegarmi anche con lei, ma non mi ha creduto… e mi ha lasciato.
- Sei un idiota! – gridò una voce, che si rivelò essere quella di Amy. – E pensare che all’inizio mi ero raccomandata tanto  di non farla soffrire, perché lei non se lo merita! “Io amo Bunny e adesso l’unica ragione della mia vita è renderla felice. Con me è al sicuro: non farò mai niente che potrebbe farla soffrire” – ripetendo quello che le aveva detto in quell’occasione. – Beh… lasciatelo dire Seiya: se questo è il tuo modo di amare e proteggere è meglio che non fai niente che fai più bella figura!
- Amy, tesoro, adesso però calmati: credo che Seiya non avesse l’intenzione di far soffrire Bunny… - intervenne Taiki, ma la ragazza non lo stette nemmeno a sentire e continuò: - E pensare che oggi pomeriggio Marta, con il mio aiuto, ha impiegato più di mezz’ora per convincerla a venirti a parlare…
- Perché… cosa doveva dirmi? Amy… cosa doveva dirmi Bunny? – le chiese in tono molto agitato.
- Soltanto oggi pomeriggio abbiamo scoperto che Bunny era profondamente insicura in merito al vostro rapporto: dopo che tu ti sei rifiutato di dire pubblicamente chi è la tua fidanzata e di fare un’intervista in coppia con lei.
- Ma io l’ho fatto soltanto per proteggerla… per non fare che i giornalisti la sommergessero di domande intime su noi due… - rispose lui indignato.
- E glielo hai detto questo? Mi pare proprio di no, visto che lei è convinta che tu non la ami abbastanza e che da un giorno all’altro le avresti detto di esserti sbagliato su voi due… poi viene nel tuo camerino e trova “quella” più svestita che vestita: sinceramente, la biasimeresti per il suo comportamento? Seiya… lei si è auto convinta che tu ti vergogni a farti vedere in giro con lei perché non è abbastanza bella, o appariscente, o che ne so…
Seiya rimase molto sconvolto nel sentire tutto questo: mai e poi mai avrebbe pensato che nella mente della sua adorata Testolina buffa si annidassero tutti questi dubbi. Camminando avanti e indietro, passandosi in contemporanea una mano nei capelli, disse: - Senza saperlo, ho combinato un gran casino! Volevo proteggerla, e invece le ho fatto credere tutto il contrario… cosa faccio adesso?
Yaten gli mise una mano sul braccio per tranquillizzarlo un attimo e disse: - Adesso Bunny è con Marta: sono sicuro che lei eviterà che faccia qualche sciocchezza. Ora prendiamo tutti quanti un taxi e andiamo a casa: sono sicuro che insieme riusciremo a farci ascoltare e si risolverà tutto per il meglio.
Seiya guardò il fratello e si limitò ad annuire; poi uscì di corsa dagli studi televisivi in cerca del primo taxi disponibile: - Testolina buffa aspettami: è stato tutto un malinteso! Io ti amo e te lo farò capire ad ogni costo!
 

 

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Eccomi qua con un nuovo capitolo! Come state? Siete rimaste shoccate? Beh… questa coppia era troppo perfetta e un piccolo scossone ci voleva proprio, non trovate? Spero soltanto che non mi vogliate uccidere adesso! XD
Attendo con ansia i vostri commenti.
Un abbraccio
Shelly

 

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Capitolo 17
*** Corsa contro il tempo ***


Capitolo 17   -   Corsa contro il tempo
 
 
Il taxi si fermò davanti al palazzo dove i tre cantanti avevano affittato un appartamento mentre Seiya, Yaten, Taiki ed Amy si catapultarono fuori trafelati. Il moro corse immediatamente su per le scale, lasciando indietro i suoi fratelli e la ragazza che lo avevano accompagnato. Entrò come una furia nell’appartamento, andando di stanza in stanza, ma di Bunny non c’era nemmeno l’ombra. Un’idea gli passò immediatamente per la testa e si precipitò a controllare nell’armadio della sua stanza, ma tutti gli effetti personali della ragazza si trovavano ancora lì, dove lei li aveva lasciati quella mattina prima di uscire.
- Dove diamine si sarà cacciata? Perché è chiaro che non è passata di qui… - si chiese agitato e anche un po’ preoccupato, mentre camminava avanti e indietro per la stanza passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
Yaten sopraggiunse alle sue spalle proprio in quel momento e, senza voltarsi verso di lui, Seiya anticipò sul nascere la domanda che sarebbe sicuramente arrivata di lì a poco: - Bunny non è venuta qui e nell’armadio ci sono ancora tutte le sue cose… dove può essersi cacciata? Se adesso fossimo a casa nostra, in questo momento saprei benissimo dove andare a cercarla, ma in questa città non ne ho proprio idea! Lei non conosce bene Parigi… sono veramente preoccupato: ho paura che si sia cacciata in qualche guaio…
- Stai tranquillo: insieme a lei c’è anche Marta, quindi non è sola… - gli disse Yaten cercando di sembrare rassicurante, ma all’improvviso fu interrotto da un suono acuto che annunciò l’arrivo di un messaggio sul suo cellulare: l’argenteo se lo sfilò dalla tasca dei jeans e, dopo averlo letto, disse serio: - E’ un messaggio di Marta… Bunny non ha voluto saperne di venire qui e loro due stanno recandosi in direzione dell’aeroporto in cerca del primo volo disponibile per tornare a casa… Seiya, mi dispiace… ma sembra proprio che Bunny non voglia più neanche sentire pronunciare il tuo nome…
- Non può finire così, Yaten! Io sono innamorato di lei Bunny è tutta la mia vita! Lo vuoi capire che la amo e non riuscirei più a vivere senza il suo sorriso? – gli disse disperato, con le lacrime agli occhi.
- Forse una soluzione c’è… - si intromise Amy, arrivando proprio in quel momento, seguita a ruota da Taiki. – L’ultima cosa che vorrei è metterti in testa illusioni sbagliate, però forse se ti precipiti subito all’aeroporto e le parli con il cuore in mano, proprio come hai fatto prima con noi, potrebbe esserci la tenue speranza che lei finisca con il crederti e possiate così ricongiungervi come se non fosse successo niente, o quasi…
La ragazza non aveva ancora finito di parlare, che Seiya si era già precipitato fuori dalla porta con in mano le chiavi dell’auto che i tre fratelli avevano noleggiato per quel periodo di permanenza a Parigi, pronto a raggiungere la sua ragazza anche in capo al mondo se necessario, pur di riportarla a casa.
- Ma guarda un po’ te questo! – sbuffò Yaten prendendo a corrergli dietro. – Giuro che se non mi viene un infarto oggi con tutti i suoi colpi di testa, sicuramente non mi verrà più.
- Yaten! – lo chiamò Taiki, e quando l’argenteo si voltò verso di lui, continuò: - Io ed Amy rimaniamo qui, nel caso in cui o Bunny o Marta si facessero vive. Alla fine è meglio che sia tu ad accompagnare Seiya nella sua missione, visto che di noi due sei quello che ha il rapporto più stretto con lui e sei anche l’unico che saprebbe come consolarlo al meglio nel caso in cui le cose non Bunny non dovessero andare come speriamo tutti. Solo… cercate di riportarla a casa, ok?
Il fratello annuì serio e poi uscì di corsa dalla porta per raggiungere Seiya prima che partisse alla volta dell’aeroporto senza di lui: era troppo agitato e avrebbe sicuramente rischiato di causare un incidente lungo la strada per guida pericolosa.
- Marta, resisti ancora un po’: io e Seiya stiamo arrivando… questi due non possono lasciarsi in quel modo! Sono troppo innamorati l’uno dell’altra per poter vivere separati!
 
All’interno dell’aeroporto gli altoparlanti annunciavano in continuazione i vari voli in partenza verso svariate destinazioni, mentre persone di diversa nazionalità camminavano con passo veloce, trascinandosi dietro i propri trolley, e dirigendosi verso i terminal per completare le operazioni di imbarco.
Bunny era seduta su di una panchina un po’ isolata rispetto alle altre, in trepidante attesa che le venisse comunicata la notizia di un posto libero su qualche aereo, per poter così tornare finalmente a casa sua.
Marta le si avvicinò in silenzio, porgendole in silenzio la bibita in lattina che le aveva preso al bar lì vicino per permetterle di dissetarsi, considerato il caldo afoso di quel giorno, ma Bunny con un cenno della testa la rifiutò: aveva la gola e lo stomaco chiusi da una morsa e sicuramente non sarebbe riuscita nemmeno a inghiottire un sorso d’acqua.
La ragazza si sedette accanto a lei e di tanto in tanto le lanciava delle occhiate molto preoccupate. Durante il tragitto verso l’aeroporto Bunny le aveva raccontato cosa era successo con Seiya e Marta era rimasta molto allibita dall’accaduto, anche se dentro di lei sentiva che non tutto era come sembrava in apparenza: conosceva e stimava suo cognato, ma soprattutto sapeva perfettamente quanto fosse innamorato della sua amica, quindi stentava a credere che lui l’avesse tradita così spudoratamente, facendosi tra l’altro anche beccare da lei. No… la cosa le puzzava troppo: c’era sicuramente sotto qualcosa, se lo sentiva a pelle.
- Bunny, sei sicura di quello che stai facendo? – le chiese per l’ennesima volta. – Lo sai, vero, che una volta preso quell’aereo, le cose potrebbero non tornare più come prima? Non vorrei che poi te ne dovessi pentire in futuro… e poi tutte le tue cose sono rimaste nell’appartamento dei ragazzi: come farai senza?
- Marta te l’ho già ripetuto un sacco di volte: so quello che ho visto in quel camerino e, se ben ricordi, in passato ho già vissuto un tradimento e non voglio di certo ripetere l’esperienza! Per quanto riguarda invece le mie cose, in qualche modo mi organizzerò: se proprio non riuscirò a rientrarne in possesso, me ne ricomprerò delle altre una volta tornata a casa.
Marta era strabiliata dalla cocciutaggine della sua amica: - Ma non puoi paragonare Seiya a Marzio: sono due tipi completamente diversi! E poi sono convintissima che Seiya non sapesse nemmeno della presenza di Heles nel suo camerino! Te lo ripeto: lui è completamente pazzo di te e non ti tradirebbe mai! Ne sono più che convinta… ci metterei perfino la mano sul fuoco! A mio avviso ti stai comportando in modo un po’ troppo infantile… io almeno gli avrei dato modo di difendersi dalle accuse mossegli contro…
Bunny stava per replicare all’amica, quando si sentì chiamare da qualcuno alle sue spalle e all’improvviso Seiya le apparve davanti, guardandola disperato, completamente incurante del fatto che potesse essere riconosciuto da un momento all’altro da qualcuno, e con il fiato corto a causa della corsa appena fatta per raggiungerla.
- Bunny… non puoi partire così! E’ stato tutto un equivoco, te lo giuro… devi darmi la possibilità di spiegare, ti prego! – le disse agitato, cercando di prendere le mani della ragazza tra le sue, ma lei gli sfuggì, alzandosi in pieni e voltandogli le spalle.
- Non abbiamo più nulla da dirci noi due. Non so neanche perché ti sei preso la briga di venire fin  qui – disse Bunny con un tono freddo che frantumò il cuore del ragazzo. – Quello che ho visto nel tuo camerino è stato più che eloquente.
Nel frattempo il gruppetto fu raggiunto da Yaten, il quale anche lui aveva il fiato corto a causa della corsa.
Sentita l’ultima frase pronunciata dalla ragazza, l’argenteo decise di intervenire dicendo: - Bunny, ti chiedo un favore personale: dai a Seiya la possibilità di spiegarsi. Questo pazzo furioso ha rischiato di farmi morire giovane da come guidava in modo spericolato per riuscire a raggiungerti in tempo. E’ un miracolo se non abbiamo avuto un incidente, te lo assicuro!
A questo punto intervenne anche Marta che, mettendo una mano sul braccio dell’amica in segno di assoluto sostegno morale, le disse dolcemente: - Ascolta Bunny: adesso io e Yaten vi lasciamo soli, così voi due potete parlare e chiarire… se hai bisogno di noi, ci trovi al punto di ristoro qui vicino, va bene?
Bunny annuì, sorridendole debolmente, troppo nervosa per riuscire a parlare.
Marta e Yaten lanciarono un lungo sguardo nella direzione di Seiya in segno di incoraggiamento, poi si allontanarono in silenzio tenendosi abbracciati.
Non appena furono lasciati soli, Seiya riprese a parlare: - Dopo che te ne sei andata Amy mi ha raccontato dei dubbi che avevi su noi due… mi dispiace tantissimo… io non lo immaginavo affatto! Avresti dovuto parlarmene ed io ti avrei spiegato il motivo per cui non volevo rendere nota la nostra relazione: la verità è che io volevo soltanto proteggerti… il mondo dello spettacolo è pieno di iene e non volevo che tu ne fossi coinvolta…
Con un gesto secco della mano Bunny lo fece tacere per poi dire: - E’ tutto inutile Seiya: ormai ho preso la mia decisione e non tornerò più indietro. Ammesso e non concesso che io ti creda, quello che è accaduto nel tuo camerino mi ha fatto capire che effettivamente il mondo in cui vivi tu è troppo diverso dal mio: mi conosco, e so adesso che sono venuta a conoscenza delle cose, tutte le volte in cui sarai lontano per qualche concerto non vivrei più, rodendomi il fegato per la gelosia. Ho già vissuto una relazione a distanza una volta in passato, e sai bene come è andata a finire perché te l’ho raccontato. Non ci tengo che la stessa cosa accada una seconda volta.
Seiya rimase completamente spiazzato dalle parole di lei: quindi non era più un problema di presunto tradimento, ma alla base c’era qualcosa di più profondo…
- Bunny, non puoi paragonarmi a Marzio… non è detto che quello che è successo con lui accada anche tra noi due! Io posso soltanto dirti che ti amo da impazzire e che per me non esistono altre donne al di fuori di te, che sei la mia stella splendente… io non ti tradirei mai…
- Seiya, ormai ho visto come funziona il tuo mondo… fino a quando ne ero all’oscuro tutto filava liscio, ma adesso… ho visto come vanno in giro vestite… o per meglio dire, svestite… le donne che ti girano intorno: io non sono completamente ingenua come si potrebbe pensare… tu sei un bellissimo uomo e so che attrai le altre donne: sei sicuro di potermi assicurare che non cadrai mai in tentazione? Che comunque mi rimarrai per sempre fedele?
- Certo che te lo posso assicurare! – esclamò lui con enfasi. – Bunny, te lo ripeto: io amo solo te… per me esisti soltanto tu!
- Mi dispiace, ma è più forte di me: ho troppa paura di dover rivivere quello che mi è capitato in passato, e non so se riuscirò a sopportarlo… cerca di capirmi…
- Capirti? Bunny, io so soltanto che nel giro di un’ora tutta la mia vita è stata completamente sconvolta: eravamo felici e innamorati, poi sono stato accusato di un fatto di cui sono del tutto innocente, e alla fine proprio a causa di questo mi sento dire che noi due non possiamo più stare insieme! Sinceramente non credevo che tu fossi così codarda: pensavo avresti lottato sempre per il nostro amore, e invece preferisci nascondere la testa sotto la sabbia per paura di soffrire. Sai cosa penso? Che in realtà quello che è accaduto oggi nel mio camerino sia soltanto una scusa, che in verità tu avessi già intenzione di lasciarmi e non ti è parso vero di avere una giusta motivazione per farlo…
- Non è vero! Non volevo assolutamente mettere fine alla nostra storia… - gli rispose con enfasi lei.
- Beh… scusami tanto, ma questa volta è il mio turno di non crederti. Sai tutti i pezzi ormai stanno combaciando e il puzzle è finito: adesso capisco perché ti sei sentita tanto offesa dal fatto che io non abbia voluto rendere nota la nostra relazione: in effetti in questo modo non potevi di certo pavoneggiarti dicendo che sei la fidanzata di un famoso cantante… - disse con un sorriso cattivo, che non gli si addiceva per niente.
- Cosa vorresti dire? – chiese lei sorpresa dalla piega che stavano prendendo gli eventi.
- Che in realtà tu ti sei messa insieme a me per finire sui giornali e in televisione… sai che impennata ai tuoi affari dopo questa notizia? “Andiamo a comprare l’abito da sposa dalla ragazza di Seiya dei Three Lights, così magari abbiamo anche l’occasione di incontrarlo”… magari anche l’amicizia che dicevi di provare all’inizio per me era tutta una falsa… - disse sarcastico.
- Non puoi pensare veramente una cosa del genere! Mi conosci, sai che non sono quel tipo di ragazza…
- Ti conoscevo, Bunny. O meglio, credevo di conoscerti… ma adesso non so più chi è la persona che ho davanti – replicò lui secco.
A quelle parole la ragazza sentì qualcosa rompersi dentro di lei e calde lacrime presero a scorrerle lungo le guance.
- Cosa fai adesso, piangi? Guarda che non servono per farmi intenerire… non questa volta! Finalmente ho aperto gli occhi e ho visto che tipo di persona sei in realtà: sono stato uno stupido, perché credevo di avere incontrato una persona speciale, di avere trovato l’amore della mia vita, e invece sei proprio come tutte le altre… in me hai visto soltanto il cantante famoso e non l’uomo con dei sentimenti, che in questo momento sono stati calpestati da te… mi dispiace soltanto di aver fatto perdere del tempo a Yaten e Marta con questa storia… e anche a Taiki ed Amy che in questo momento sono a casa in attesa di una nostra chiamata… ti saluto Bunny: ti auguro veramente di trovare prima o poi quello che cerchi – e, detto questo, si girò per raggiungere Yaten e Marta e tornarsene così a casa con il cuore a pezzi.
Bunny rimase spiazzata dalle parole del ragazzo: era troppo concentrata sul proprio dolore, sulle proprie paure, da non rendersi conto del fatto che anche lui stava soffrendo al pari di lei. Lo vide voltarsi per andarsene e all’improvviso capì di non volere che tutto finisse così, che lui se ne andasse via, uscendo definitivamente dalla sua vita. D’impulso allungò una mano, afferrandoli un braccio per fermarlo: - Aspetta… non andartene così… - gli disse con voce rotta dal pianto.
- Non abbiamo più niente da dirci, mi sembra… - rispose lui in tono freddo, senza voltarsi indietro.
- No… io… sono stata una stupida, Seiya: troppo spaventata del fatto che gli eventi del passato si potessero ripetere, ho agito d’impulso, mettendo me davanti a tutto, senza considerare il fatto che ci sei anche tu come parte in causa… io… non è assolutamente vero quello per cui mi hai accusata: io ti amo davvero, e del fatto che sei un cantante non me ne può fregare di meno, anzi… se fossi un semplice impiegato per me sarebbe molto meglio, perché in questo modo avrei l’opportunità di starti ancora più vicino, anche se so che anche in quel caso avresti miliardi di donne che ti muoiono dietro… e come dare loro torto? Tu sei meraviglioso ed è quindi logico per te avere un sacco di spasimanti. Comunque hai ragione tu: il problema sono soltanto io. Sono fortemente gelosa e ho paura che da un momento all’altro tu possa accorgerti che io non sono poi così speciale… alla fine è già successo una volta che mi sia sentita dire così… - e non riuscì più a continuare perché fu scossa da altri singhiozzi, che erano sopraggiunti al pensiero di quello che sarebbe successo se veramente si fosse avverato quello che aveva appena ipotizzato.
Nel frattempo, mentre Bunny parlava, Seiya si era girato verso di lei e il suo sguardo freddo era stato sostituito da un’espressione molto più dolce, guardando con infinita tenerezza Bunny. Alla fine non resistette più e l’abbracciò, facendola sfogare liberamente.
Quando finalmente la ragazza pareva essersi calmata, delicatamente le fece alzare la testa per guardarla negli occhi e, mentre le accarezzava con il pollice una guancia, le disse dolcemente: - Io ti amo Bunny! Devi mettertelo bene in testa, ok? E non ti tradirei mai. Facciamo un patto io e te, vuoi? D’ora in poi non dovranno esserci più segreti tra di noi e al minimo dubbio ne discuteremo insieme, va bene?
La ragazza annuì in silenzio in segno di assenso e lui non resistette più, fiondandosi sulle sue labbra rosse per suggellare in quel modo la loro riappacificazione, stringendola nel contempo a sé come se avesse paura che da un momento all’altro lei potesse cambiare nuovamente idea.
 
Poco distante da loro Marta e Yaten guardarono la scena con un sorriso stampato sul volto.
- Alla fine l’amore ha vinto anche questa volta! Bel lavoro socio! – disse Marta soddisfatta dandogli il cinque.
Il ragazzo prese la mano di lei e delicatamente la tirò verso di sé per baciarla, poi sulle labbra le disse: - Marta… quando finalmente saremo soli e più tranquilli, ricordami che devo assolutamente dirti una cosa!
Marta lo guardò perplessa: - Cosa avrà da dirmi di così importante Yaten? Non è che per caso le crisi di coppia sono contagiose per i fratelli Kou, vero? Non posso permettere di perderlo, adesso che finalmente ho trovato il ragazzo giusto per me.
 

 

_____________________________

 
Ed eccomi qui con un nuovo capitolo! ^^
Lo so, è un po’ più corto rispetto ai precedenti, ma spero che l’epilogo che gli ho dato mi faccia perdonare!
Adesso aspetto con ansia i vostri commenti, che spero arrivino numerosi!
Un abbraccio
Shelly

 

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Capitolo 18
*** Gli ultimi giorni a Parigi ***


Capitolo 18   -   Gli ultimi giorni a Parigi
 
Bunny sentiva il cuore galopparle nel petto per la felicità: si trovava nell’aeroporto di Parigi, tra gente sconosciuta che andava e veniva passandole accanto, magari anche sfiorandola accidentalmente, ma lei non si rendeva conto di nulla. In quel momento si trovava tra le braccia di Seiya e lui la stava baciando con passione, tenendola stretta come se avesse paura che lei scappasse da un momento all’altro, e solo questo contava per la ragazza.
Era felice perché finalmente tutti i suoi dubbi su Seiya erano svaniti nel nulla con il chiarimento avvenuto poco prima con lui: ora si sentiva libera di vivere quell’amore a cuore leggero, senza paura che arrivasse qualcun’altra a portarglielo via.
Il bacio durò un tempo infinito, ma dopo un po’ entrambi furono costretti a mettere fine ad esso per acquisire ossigeno sufficiente per respirare. A malincuore, quindi, si separarono, senza però smettere di guardarsi negli occhi e di sorridersi a vicenda.
Seiya allungò una mano e le accarezzò delicatamente una guancia, dicendole nel contempo: - Ti amo.
- Ti amo anch’io… e non posso immaginare come sarei stata male se la mia cocciutaggine avesse prevalso sulla ragione… non ci voglio neanche pensare… - disse Bunny, rabbrividendo al solo pensiero.
- Adesso è tutto passato: ci siamo finalmente chiariti e stiamo ancora insieme, più innamorati di prima… solo questo conta. In fondo l’esperienza insegna, e da quello che ci è capitato oggi, abbiamo imparato che è sbagliato tenerci dentro i dubbi e che al minimo presentimento dobbiamo parlarne insieme…
- Questo è poco ma sicuro! – gli rispose Bunny convinta. – Anche perché, con il senno di poi, mi rendo conto che tu in realtà non mi hai mai dato motivo di dubitare di te e dei tuoi sentimenti… tutto è nato dalla mia insicurezza e dalla paura di perderti… certo, bisogna anche mettere in conto che trovare una ragazza mezza nuda nel tuo camerino non ha giocato molto a tuo favore…
- Io non ne sapevo niente, te lo giuro… è stato uno shock anche per me trovare Heles lì e… con quella mise succinta per giunta! – si affrettò a dire lui.
- Adesso lo so – lo rassicurò lei sulle labbra, mentre con le mani gli accarezzava la nuca. – Volevo soltanto farti capire come si sono sentita io in quel momento… solo questo… ma non voglio più parlare di questo argomento: d’ora in poi ci metteremo una pietra sopra, ok?
Seiya stava per risponderle, ma fu interrotto dalla voce di Marta che, sopraggiunta proprio in quel momento insieme a Yaten, disse: - Allora piccioncini: dal vostro atteggiamento deduco che abbiate fatto pace…
- Deduzione esatta – disse Bunny, distogliendo a fatica lo sguardo da Seiya per posarlo sull’amica. – Comunque… grazie: ricordami che ti sono debitrice di un favore! – disse rivolgendole un sorriso luminoso, appoggiandosi nel contempo al petto del suo ragazzo, il quale d’istinto l’abbracciò stretta.
- Oh… non mancherò di farlo, stanne pur certa! – le rispose l’amica, facendo ridere divertiti tutti quanti.
 
Amy e Taiki erano seduti al tavolo della cucina e si guardavano in silenzio, troppo tesi anche per dire una sola parola: qualche minuto prima Marta aveva mandato un messaggio sul cellulare dell’amica, preannunciando l’imminente rientro a casa dalla missione “far riappacificare Bunny e Seiya”, senza però specificare se fossero riusciti a convincere Bunny a non tornare a casa o meno, e adesso la preoccupazione per la sorte di quella coppia che tutti quanti consideravano così perfetta faceva da padrone.
La porta d’ingresso si aprì di scatto, facendo sobbalzare i due ragazzi, i quali avevano i nervi a fior di pelle per la tensione.
Dalla soglia apparvero Marta e Yaten con un’espressione talmente seria da far presagire il disastro.
- Allora? Siete riusciti a fermare Bunny? Lei e Seiya si sono chiariti? – chiese Amy agitata, mentre Taiki le prendeva dolcemente una mano tra le sue per cercare di donarle conforto.
- Sì, Bunny e Seiya sono riusciti a parlarsi… - le rispose Marta rimanendo sempre seria.
- … E? Cosa è successo? E dov’è Seiya adesso? Dai, forza: parlate, non lasciateci sulle spine! – esclamò Amy.
In tutta risposta, Marta e Yaten si guardarono per un attimo per poi separarsi sorridendo, lasciando libera la porta, dalla quale apparvero Bunny e Seiya abbracciati.
- Bunny! Seiya! – esclamò Amy, registrando nel contempo i loro gesti e le loro espressioni. – Questo vuol dire che voi due…
- Ci siamo chiariti, sì… alla fine siamo rimasti insieme – rispose Bunny sorridendo all’amica, mentre Seiya le dava un lieve bacio dietro l’orecchio, provocandole brividi lungo la schiena.
- Meno male! Adesso posso stare più tranquilla! – esclamò Amy, sedendosi sulla sedia, mentre Taiki le si metteva dietro, posandole le mani sulle spalle in segno di appoggio.
- Ehi, voi: vedo che avete messo gli spaghetti a cuocere sul fuoco… meno male, perché tutta questa agitazione mi ha messo addosso un certo appetito… - intervenne Marta per sdrammatizzare, facendo scoppiare tutti in una fragorosa risata.
 
Seiya era in camera e attendeva con ansia Bunny che si stava preparando per la notte: non vedeva l’ora di averla tutta per sé dopo quella giornata ricca di emozioni negative.
La porta del bagno si aprì ed il ragazzo si voltò per accogliere la fidanzata con un sorriso, ma si bloccò sul posto all’istante, completamente shoccato: Bunny indossava lo stesso completino intimo rosso sexy di qualche settimana prima e non gli era mai parsa più bella come in quel momento.
Con passo volutamente provocante, la ragazza si avvicinò a lui, guardandolo insistentemente negli occhi.
- Bunny… ma cosa ti sta succedendo? – chiese Seiya non capendo quell’atteggiamento così strano per lei.
- Devo riabilitare la mia reputazione: oggi sono stata accusata di essere una verginella inesperta, e devo far capire che non è assolutamente così – gli rispose lei.
A questo punto Seiya comprese e, scherzando, disse: - Scusi signorina… non è che per caso ha visto la mia fidanzata? Era in bagno anche lei, ma adesso è scomparsa… sono anche un po’ preoccupato, a dir la verità…
Ma Bunny non aveva assolutamente voglia di scherzare: gli si avvicinò e, mettendogli una mano su una spalla, lo spinse delicatamente verso il letto, facendolo sedere sopra. A questo punto lei gli si mise tra le gambe e iniziò a baciarlo, leccandogli le labbra, mordendole un pochino e infine insinuandovi dentro la lingua, perlustrandogli il palato fino ad arrivare ad accarezzare quella del ragazzo, che immediatamente si intrecciò con la sua.
Nel frattempo Seiya l’aveva afferrata per i fianchi e Bunny sentì il calore delle sue mani attraverso il leggero tessuto della camicia da notte, iniziando a sentire sempre più caldo.
La bocca di Seiya cominciò il suo percorso lungo il collo di Bunny, mentre le sue mani corsero alle spalline dell’indumento indossato dalla ragazza, abbassandogliele e facendolo scorrere lungo quel corpo sinuoso, mentre le sue mani seguivano il suo percorso, dando languide carezze che fecero tremare di piacere la ragazza.
In un attimo Bunny si trovò davanti a lui coperta soltanto da un piccolo tanga rosso, ma per la prima volta in vita sua non si sentì in imbarazzo, bensì provò un immenso piacere nel sentire gli occhi di lui colmi di desiderio correrle lungo tutto il corpo.
A questo punto Seiya si spostò e la fece sdraiare sul letto, senza smettere mai di baciarla, mentre con le mani iniziava ad accarezzarla in modo sempre più provocante.
La ragazza gli insinuò una mano sotto la maglietta, iniziando ad accarezzargli gli addominali scolpiti per salire sempre di più e arrivare al suo torace, accarezzando e stuzzicando, fino a quando lui si sfilò la maglia dalla testa, rimanendo a petto nudo davanti a lei.
Bunny lo guardava con occhi estasiati, mentre con le mani seguiva il percorso fatto dal suo sguardo, fino a scendere sempre più e scoprire il grado di eccitazione raggiunto dal ragazzo.
In un attimo Seiya liberò Bunny dall’unico indumento che ancora indossava e si denudò a sua volta, poi con un’unica spinta entrò in lei, portando entrambi al piacere più estremo in pochissimo tempo.
Quando tutto fu finito, Seiya guardò Bunny e iniziò a tempestarle il viso di piccoli baci, mentre intanto continuava a ripetere: - Ti amo! Ti amo! Ti amo! – e la ragazza sorrise felice, completamente appagata, per poi abbracciarlo stretto e dirgli: - Promettimi che non litigheremo più così… se dovesse succedere ancora io…
- Shhh – le soffiò sulle labbra lui, mentre gliele accarezzava delicatamente. – Mai più, te lo prometto – e le chiuse le labbra in un bacio dolce e tenero a suggellare quella promessa.
 
Due stanze più in là, anche Marta e Yaten si stavano preparando per la notte, ognuno immerso nei propri pensieri. La ragazza continuava a chiedersi cosa lui avesse da dirle di così importante, temendo quasi la risposta, mentre l’argenteo cercava di radunare le idee per affrontare al meglio quel discorso con la sua fidanzata.
Dopo una decina di minuti in cui entrambi erano rimasti in silenzio, Marta si decise a chiedergli: - Se non mi sbaglio oggi mi avevi detto che dovevi parlarmi…
Sussultando leggermente nel sentire la voce della ragazza, che in quel momento aveva rotto i suoi pensieri, l’argenteo si girò verso di lei e, con espressione seria, le disse: - Sì, infatti… è così.
Poi lasciò cadere per terra quello che teneva in mano e le si avvicinò, sedendosi sul letto accanto a lei.
- Ascolta Marta… quello che è accaduto oggi tra Bunny e Seiya mi ha fatto molto riflettere… quei due stavano per mettere fine alla loro storia per delle stupide incomprensioni che sarebbero state chiarite subito se solo avessero avuto l’accortezza di parlarne insieme… - La ragazza gli rispose limitandosi a fargli un cenno di assenso con il capo, perciò lui continuò: - Perciò ho deciso di parlarti di una cosa che mi gira per la testa da un po’ di tempo, ma non ho mai avuto il coraggio di dirterlo per paura della tua reazione…
- Mi vuoi lasciare vero? La nostra storia non ti basta più, non è così? Avrei dovuto immaginarlo: siamo entrambi troppo impegnati e spesso passa troppo tempo prima che riusciamo a stare un po’ insieme… va bene, ti prometto che cercherò di rallentare un po’ i ritmi, di essere più libera in futuro, però ti chiedo di pensarci un attimo ancora, di non fare precipitare le cose così…
Il ragazzo la guardò stralunato, non riuscendo a capire cosa lei stesse dicendo: - Ma si può sapere cosa… - poi una lampadina gli si accese nella testa e le disse sorridendo: - Non ti sto lasciando! Stai tranquilla… non è di quello che ti volevo parlare!
- Ah no? E allora di cosa…
Lui allungò la mano e intrecciò le sue dita con quelle della ragazza; poi, guardandola intensamente, cominciò a parlare: - Ultimamente ho pensato spesso a noi due, al nostro rapporto: all’inizio nessuno avrebbe scommesso su di noi… tu l’attrice con la fama di collezionare un flirt dietro l’altro senza impegnarsi seriamente in una relazione; io il cantante freddo e cinico, soprannominato “il ghiacciolo”… e diciamo pure che ci sono stati tanti alti e bassi tra di noi… ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ormai è quasi un anno che stiamo insieme…
La ragazza lo guardava rapita, non riuscendo ancora a capire dove lui volesse andare a parare con quel discorso.
- … ultimamente… cioè, da un bel po’ a dir la verità, ma in quest’ultimo periodo l’idea si è fatta più insistente… sto pensando di fare un cambiamento… un passo avanti nel nostro rapporto… insomma, quello che piuttosto confusamente sto cercando di dirti… di chiederti… è: Marta, vorresti venire a vivere con me? Passare tutto il tempo possibile insieme… addormentarti tutte le notti con me, e svegliarti tutte le mattine nello stesso modo?
Marta lo guardò per un lungo attimo senza parlare, facendo innervosire un pochino il ragazzo, che per la prima volta in vita sua si era completamente esposto davanti a un’altra persona e temeva in cuor suo una risposta negativa.
- E io che pensavo mi volesse lasciare! E invece… vuole venire a vivere con me… passare tutto il suo tempo con me… o Yaten, amore mio…- pensava la ragazza emozionatissima, senza proferire parola.
- Allora? Qual è la tua risposta? – le chiese il ragazzo visibilmente nervoso.
- Accetto! Non sai quanto mi hai resa felice in questo momento… - gli rispose lei, buttandogli le braccia al collo e tenendolo stretto a sé. – Anch’io volevo chiederti la stessa cosa, ma come te avevo paura di una tua risposta negativa a causa dei nostri trascorsi…
- Io ti amo Marta – le disse Yaten guardandola con occhi pieni d’amore. – Sono consapevole di avere un carattere pessimo, e forse non sono il fidanzato più dolce e affettuoso del mondo, però i miei sentimenti nei tuoi confronti sono più che sinceri, e se me lo permetterai, cercherò in tutti i modi di renderti felice.
- Oh Yaten… amore mio… - disse Marta con le lacrime agli occhi per l’emozione.
E poi fece parlare per lei il suo cuore, chiudendogli la bocca con la sua, dandogli un bacio che racchiudeva al suo interno tutti i sentimenti che provava nei confronti dell’argenteo.
Presto quel bacio si fece sempre più profondo e passionale e Yaten fece stendere la ragazza sul letto, mentre iniziava ad accarezzarla in modo sempre più intimo, fino a quando la stanza non si riempì dei loro gemiti di piacere.
 
Il mattino seguente i sei amici si trovarono seduti al tavolo della cucina per consumare la prima colazione tutti insieme, anche se quattro di loro sembrava avessero la testa un po’ sulle nuvole: Bunny e Seiya si tenevano per mano da sotto il tavolo; Marta e Yaten si lanciavano misteriosi sorrisi a trentadue denti; Amy e Taiki guardavano prima l’una e poi l’altra coppia sentendo che c’era nell’aria qualcosa, ma non riuscendo a capire cosa.
Ad un certo punto il silenzio fu interrotto da Marta che disse: - Ehm… ragazzi: avrei una cosa da dirvi…
Quattro paia di occhi si volsero verso di lei pieni di curiosità, mentre Yaten rimase con lo sguardo fisso sulla sua tazza di latte, già sapendo quale fosse l’annuncio volesse fare la sua fidanzata.
- Ecco… dovete sapere che ieri sera io e Yaten abbiamo parlato e… ecco… sì, insomma… abbiamo deciso di andare a vivere insieme – dichiarò in un soffio, insolitamente in imbarazzo.
Per un attimo la notizia fu accolta da un silenzio di tomba, che innervosì parecchio i due fidanzati, ma fu solo questione di pochi minuti, perché presto furono travolti da un’ondata di euforia.
- Era ora fratellone! Finalmente ti sei deciso a chiederglielo! – esclamò Seiya.
- Perché… tu lo sapevi? – gli chiese Bunny curiosa.
Il ragazzo annuì con la testa e poi disse: - E’ già da un po’ che Yaten voleva chiederlo a Marta, ma non trovava mai il coraggio, avendo paura di una sua risposta negativa… diciamo che c’è stato un periodo in cui tutt’e tre avevamo problemi di cuore: Yaten che voleva andare a convivere con Marta e non si decideva a chiederglielo; io che mi ero preso una cotta colossale per te e cercavo tutti i in modi di stare in tua compagnia, mentre tu mi trattavi come un semplice amico; e Taiki che era rimasto molto colpito da Amy… e alla fine è stato l’unico di noi tre che si è dato una mossa, chiedendo a Amy di uscire… - le spiegò con un sorriso.
Bunny era rimasta senza parole per quella scoperta e disse: - Ma… in quel periodo io e te ci conoscevamo appena! Non vorrai mica dire che…
- Bunny io sono innamorato di te da quando ci siamo scambiati il nostro primo bacio sotto il vischio durante la festa della Vigilia di Natale a casa dei tuoi genitori – le confessò lui con sguardo brillante.
- Ma… non è possibile… insomma… ci parlavamo appena allora…
- Cosa devo dirti: nel mio caso è stato il classico colpo di fulmine… il che deduco che la stessa cosa non è stata per te, giusto? – le chiese un po’ deluso.
- No… infatti: mi sei subito stato simpatico, ma per innamorarmi di te c’è voluto un po’ più di tempo… diciamo che le prime avvisaglie ci sono state durante l’inaugurazione del vostro attico, ma ho compreso veramente i miei sentimenti per te soltanto quando sei stato via per tanto tempo in tournée e ci sentivamo soltanto per telefono: allora sentivo terribilmente la tua mancanza, e finalmente ho capito che non ti vedevo più come un semplice amico…
- Com’è romantico! – sospirò Marta con gli occhi a cuoricino. – Ma… adesso che ci penso: Amy, Taiki… voi due come vi siete innamorati? Non ne avete mai fatto parola e confesso di essere un po’ curiosa…
- Per quanto riguarda me e Taiki, galeotta è stata una foto di noi cinque da bambine – disse sorridendo Amy. – Ossia quella che Ilenia tiene in salotto e che raffigura noi cinque mentre cercavamo di preparare la torta al cioccolato.
- Ricordo quel giorno! – esclamò Bunny. – Mia mamma si era messa in testa che dovevamo imparare a preparare quel tipo di torta e noi cinque, in un suo momento di distrazione, avevamo mangiato tutto il cioccolato necessario per il ripieno… ricordo ancora la faccia basita di mia mamma quando ha visto i nostri visi tutti impiastricciati… - disse ridendo divertita.
- Insomma… anche allora come cuoche eravate delle vere schiappe! – disse Seiya con espressione fintamente inorridita, ritirando in ballo il vecchio scherzo.
- Eh già, caro Seiya: mi sa tanto che voi tre con noi avete fatto proprio un magro affare sotto quel punto di vista… però sono sicura che per quanto riguarda un altro campo non vi potete proprio lamentare… - rispose Marta maliziosa, facendo arrossire le sue due amiche.
- No… direi proprio che di quello non mi lamento! – disse divertito il moro, abbracciando nel frattempo la sua fidanzata e dandole un sonoro bacio in cima alla testa, mentre la ragazza sentiva il cuore scoppiarle nel petto.
Gli altri quattro li guardarono inteneriti, pensando a come Bunny e Seiya formassero veramente una bellissima coppia e sospirando di sollievo per il fatto che la loro crisi fosse stata soltanto passeggera.
 
Il periodo parigino era giunto al termine: i sei ragazzi si trovavano in quel momento all’aeroporto in attesa che venisse chiamato il loro volo. Joe e la troupe del gruppo era già partita il giorno precedente, ma i ragazzi avevano deciso di ritardare la partenza ancora di un giorno per poter fare i turisti ancora una volta.
Bunny e Seiya si erano recati ancora una volta sulla Tour Eiffel, cercando di rivivere i momenti in cui vi erano stati precedentemente, sperando in qualche modo di esorcizzare Parigi, che per loro aveva perso tutto il suo fascino, da quando avevano rischiato di lasciarsi.
In quel momento si trovavano davanti a una vetrata ad osservare gli aerei in partenza, ed erano insolitamente pensierosi. Fu Bunny la prima a rompere il silenzio formatosi tra loro: - Come sei silenzioso… - gli disse con un piccolo sorriso.
- Stavo pensando… a come Parigi solitamente è definita la città dell’amore, mentre a noi due ad un certo momento ha portato veramente sfortuna, tanto che ci stavamo anche lasciando… - le rispose lui. Poi, guardandola di sbieco le disse: - Ma anche tu non sei molto loquace oggi… cosa c’è? Non sei contenta di tornare a casa tua?
- No, non è per quello: è che stavo pensando al fatto di non essere riuscita a visitare Versailles, nonostante abbia prolungato la mia permanenza qui! – dichiarò un po’ tristemente.
- Ma come? Io cerco di fare il romantico, e tu invece mi fai la turista delusa? – le chiese Seiya in tono un po’ seccato.
Bunny, allora, gli rivolse un piccolo sorriso malizioso dicendo: - Ci sei cascato in pieno! Possibile che credi sempre a tutto quello che ti dico? – lo prese in giro. Poi, divenendo più seria, continuò: - La verità è che anch’io pensavo la stessa cosa: sono arrivata qui piena di aspettativa, immaginando la bella sorpresa che ti avrei fatto; poi la tua richiesta di rimanere, con i tuoi fratelli che avevano organizzato tutto affinché venissero anche Marta ed Amy… mi sono divertita tantissimo in questi giorni, ma quello che è successo poi è servito per rovinare tutto. Per fortuna con te le cose si sono sistemate, però temo che d’ora in avanti per me Parigi significherà sempre la crisi che abbiamo vissuto… anche se poi è vero che mi è dispiaciuto non poter visitare Versailles, si intende…
Seiya le mise un braccio intorno alle spalle e la trasse a sé, dandole un piccolo bacio sulla fronte, mentre le sussurrava all’orecchio: - Ti prometto che un giorno ti ci porterò, ma saremo soltanto noi due, allora…
Bunny si volse a guardarlo, rivolgendogli un dolce sorriso pieno d’amore, ma se voleva rispondergli, fu comunque interrotta da Marta che piombò su di loro esclamando: - Ehi, voi due! Non avete sentito che hanno chiamato il nostro volo? Dai, forza: muovetevi, che non voglio mica perdere questo aereo… con l’arrivo di Yaten a casa mia ho un sacco di cose da sistemare… per tubare avrete tutto il tempo del viaggio… e poi anche dopo!
- Ehi! Si intende che se ti sono così tanto di disturbo posso sempre rimanere a casa mia… - intervenne l’argenteo un po’ risentito.
- Ma cosa stai dicendo? Guarda che mi riferivo al fatto che adesso è una casa da single e sta per diventare l’abitazione di una coppia, quindi ci sono delle modifiche da apportare! Anche se… guarda Yaten che ti avverto: se solo oserai mettere mano nella mia cabina armadio o nelle mie scarpiere, giuro che ti butto fuori di casa! – disse con tono che voleva essere minaccioso.
- Ma in che guaio mi sono cacciato? Perché l’altra sera non me ne sono stato zitto? – brontolò il ragazzo tra sé, per poi calmarsi immediatamente quando la sua fidanzata lo prese a braccetto per dirigersi insieme verso il punto di imbarco.
Bunny e Seiya erano rimasti un po’ indietro e li guardarono divertiti.
- Certo che quei due sono veramente fenomenali insieme! – esclamò Bunny ridacchiando. – A guardarli non si scommetterebbe un centesimo su di loro… eppure sono una coppia affiatatissima!
- E’ questo il loro punto di forza: in apparenza non hanno nulla in comune, sono proprio agli antipodi, ma in sostanza sono legatissimi e formano proprio una bellissima coppia. Certo… non come noi due, però ci vanno molto vicini! – le rispose Seiya scherzando.
E poi i due ragazzi si diressero verso lo stesso punto in cui si erano recati i loro amici, tenendosi abbracciati: stavano per tornare a casa e presto quel periodo parigino sarebbe rivissuto soltanto nei loro ricordi.
 

 

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Ciao a tutte! Allora, ho soddisfatto la vostra curiosità circa cosa volesse dire Yaten a Marta? Nel capitolo precedente avevo proprio svegliato una certa curiosità! ^^
Ormai Bunny e Seiya hanno fatto definitivamente pace e la loro coppia è uscita da questa crisi ancora più forte e affiatata di prima… cosa accadrà adesso?
Aspetto con ansia i vostri commenti, che spero arrivino numerosi!
Un bacione
Shelly

 

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Capitolo 19
*** Il Festival della Musica ***


Capitolo 19   -   Il Festival della Musica
 
 
Come Bunny aveva profetizzato qualche settimana prima, con l’avvicinarsi del Festival della Musica gli impegni dei Three Lights erano aumentati a dismisura, tanto che lei e Seiya ultimamente passavano ben poco tempo insieme, visto che lui era sempre impegnato tra prove, riunioni ed interviste… gli unici momenti in cui riuscivano a vedersi erano quando le prove del gruppo non finivano troppo tardi, permettendo così a Seiya di raggiungerla a casa la sera. In quelle occasioni, però, erano più le volte che lui crollava sul letto sfinito che altro, e Bunny passava intere notti sdraiata sul fianco a guardarlo dormire, pensando con ironia a come tanti giovani invidiassero lo stile di vita di quei cantanti, desiderando di essere come loro, senza immaginare minimamente quanto in realtà essa fosse stressante.
 
Bunny aveva appena finito di sistemare la cucina dopo aver cenato e in quel momento si stava dirigendo nella sua stanza per andare a dormire.
Il Festival della Musica era iniziato già da una settimana e il giorno successivo ci sarebbe stata la gara cui avrebbero partecipato anche i Three Lights. Seiya e Taiki erano riusciti ad ottenere dei pass speciali per lei ed Amy, in modo che loro due quella sera potessero essere accanto ai loro fidanzati per sostenerli, mentre Marta era stata invitata come ospite VIP della serata.
Con l’avvicinarsi del giorno della gara, Seiya aveva confessato a Bunny che ogni canzone in gara era totalmente inedita, quindi anche la loro. Quando però Bunny gli aveva chiesto di poterla sentire in anteprima, lui le aveva risposto: - Mi dispiace Testolina buffa, ma non posso farlo. La commissione organizzatrice è stata molto chiara: nessuno deve sentire la canzone in gara, nemmeno parenti o amici, pena la squalifica immediata… però una cosa posso dirtela: quando arriverà il momento, ascoltala bene, perché l’ho scritta pensando solamente a te.
A quell’affermazione la curiosità di Bunny esplose all’inverosimile, e la ragazza sperò che quei giorni passassero in fretta per potere finalmente ascoltare quella canzone…
Bunny si riscosse da quei pensieri e si diresse verso la sua camera da letto, quando all’improvviso suonò il citofono, facendola sobbalzare per la sorpresa: - Chi sarà a quest’ora? – si chiese tra sé curiosa e anche un po’ spaventata. – Sì? Chi è? – chiese, alzando la cornetta dell’apparecchio.
- Bunny… ciao, sono Seiya! Mi apri il cancello per favore? – disse la voce dall’altra parte del microfono.
- Seiya? – pensò Bunny sorpresa, mentre si affrettava ad aprirgli la porta, sentendo nel frattempo ritornare il furioso batticuore che le veniva tutte le volte che lui si trovava nelle vicinanze.
Dopo un paio di minuti lo vide uscire dall’ascensore travestito con la sua solita tenuta anti fan e gli chiese: - Come mai sei qui? Stasera non dovevi essere nell’albergo convenzionato con il Festival insieme ai tuoi fratelli? – e nel frattempo si scostava per farlo entrare in casa.
Quando la porta d’ingresso fu chiusa dietro di loro, lui le spiegò: - Noi tre siamo scappati dalla sorveglianza di Joe, che tra l’altro non si deve essere ancora accorto della nostra fuga, perché non mi è ancora arrivata nessuna sua chiamata sul cellulare… la verità è che non ce la facevamo a stare lontani da voi proprio questa sera… così Taiki è corso da Amy, Yaten è tornato a casa sua da Marta e io sono venuto qui…
- Beh… non posso certo dire che questa vostra iniziativa di ribellione mi dispiaccia… soprattutto la parte che riguarda te… - gli disse Bunny con un sorriso, per poi avvicinarsi a lui e dargli un bacio a stampo sulle labbra.
Dalla cucina, Luna arrivò camminando sinuosa e iniziando a strusciarsi contro la gamba del ragazzo, quasi come se volesse dirgli le stesse parole della sua padroncina.
- Ecco… vedi? Anche Luna la pensa come me! – esclamò la ragazza divertita, per poi zittirsi, sentendosi il cuore in gola sotto lo sguardo intenso che lui le stava rivolgendo in quel momento.
- In questi giorni mi sei mancata tantissimo Bunny… - le disse con voce resa un po’ roca dall’emozione.
E poi fu soltanto questione di un attimo: in pochi secondi si ritrovarono abbracciati mentre si baciavano con passione, senza sapere chi dei due avesse fatto la prima mossa.
Quando si staccarono per riprendere fiato, Seiya la guardò negli occhi per un lungo momento, per poi chinarsi e prenderla in braccio, dirigendosi verso la sua camera da letto e impossessandosi nel frattempo nuovamente delle sue labbra.
Quando varcarono la soglia della stanza, lui si diresse deciso verso il letto, facendola sdraiare sopra dolcemente, mentre con le labbra scendeva lungo la gola della ragazza e con una mano prendeva ad accarezzarle e stuzzicarle il seno, provocandole mille brividi lungo la schiena.
Quella notte si amarono come non ebbero fatto mai e nemmeno il suono del cellulare di Seiya che prese a squillare insistentemente quando Joe si accorse della sua fuga dall’albergo, riuscì a distoglierli dal mondo fatato in cui si erano immersi.
 
Il caos regnava sovrano dietro le quinte del teatro dove si teneva il Festival della Musica. C’era gente che andava e veniva, tecnici del suono con le cuffie alle orecchie che sintonizzavano le proprie apparecchiature, i presentatori dello spettacolo con in mano un quaderno che ripassavano la scaletta della serata; e ovunque si vedevano i cantanti che avrebbero partecipato alla gara con un’espressione tesa in volto. Bunny osservava tutto ciò con grande curiosità: aveva visto dei volti noti del mondo dello spettacolo, ma l’unico cantante che voleva veramente ammirare non era lì, rapito insieme ai fratelli dal suo manager per andare a prepararsi.
Quella sera Bunny indossava un abito blu cobalto, proprio dello stesso colore degli occhi di Seiya, con la scollatura a cuore e allacciatura dietro alla nuca e che le lasciava completamente scoperta la schiena; il corpetto era impreziosito nella sua parte inferiore, corrispondente al fianco della ragazza, da un fiore cucito con lo stesso tessuto dell’abito, dal quale partiva poi la gonna, che era larga e con orlo asimmetrico, lunga fino alle ginocchia. Ai piedi portava dei sandali color argento dai tacchi vertiginosi e con il cinturino che legava la caviglia impreziosito da alcune pietre che richiamavano il colore del vestito. I capelli erano stati lasciati sciolti e formavano dei morbidi boccoli.
In quel momento la ragazza passeggiava avanti e indietro un po’ annoiata, visto che tutti, chi per un motivo, chi per un altro, l’avevano lasciata da sola.
Ad un certo punto sentì una voce femminile chiamare il suo nome e, voltandosi, si trovò davanti Milena, la violinista. L’espressione di Bunny mutò immediatamente, diventando rigida e vagamente scontrosa.
- Che piacere vederti, Bunny! Scommetto che sei qui per sostenere Seiya… - le disse l’altra con un sorriso chiaramente falso.
- Hai indovinato! – le rispose secca la biondina. – Quindi se mi vuoi scusare…
Ma l’altra fu più svelta di lei e con una mano la bloccò per poi dirle: - Ho saputo quello che ha combinato Heles… ne sono veramente dispiaciuta, credimi…
A questo punto Bunny perse completamente la ragione e per la prima volta in vita sua inveì contro quella che in fondo era una perfetta estranea: - Forse pensi che io sia un’ingenua, ma per tua sfortuna non lo sono: so quello che avete in mente tu e la tua amica… volete distruggere il mio rapporto con Seiya. Beh… mi dispiace molto deluderti, ma io e lui siamo legatissimi e molto innamorati, perciò nessun vostro giochetto riuscirà a separarci!
Nel sentire quelle parole, la violinista cambiò completamente la sua espressione di falsa gentilezza e con tono tagliente disse: - Questo è tutto da vedere! Seiya è un bell’uomo ed è molto corteggiato: dai tempo al tempo e vedrai che arriverà qualcun’altra a portartelo via!
- E magari pensi che quel “qualcun’altra” sarai proprio tu, vero? Guarda, tra le due mi sa tanto che chi si sta facendo delle illusioni su Seiya sei proprio tu: io mi fido ciecamente del mio fidanzato… non è sempre stato così, lo ammetto, e per un lungo periodo di tempo ho creduto di non essere alla sua altezza e che lo avrei perso da un momento all’altro… ma adesso so che lui mi ama quanto lo amo io e non mi tradirebbe mai! Di conseguenza… ti consiglio di girare al largo se non vuoi rimetterci la faccia…
A questo punto, alla violinista non restò altro da fare che girare i tacchi e allontanarsi, ben sapendo che l’altra aveva perfettamente ragione.
Bunny la guardava allontanarsi con uno sguardo molto compiaciuto, quando all’improvviso si sentì circondare la vita da due braccia muscolose, mentre qualcuno le sussurrava all’orecchio: - Sei stata grandiosa prima, Testolina buffa… una vera leonessa!
Girandosi tra quelle braccia, Bunny si trovò faccia a faccia con Seiya, il quale in quel momento le rivolgeva un sorriso compiaciuto: la ragazza pensò che era ancora più bello del solito e come sempre il suo cuore iniziò a battere furiosamente. Il cantante indossava un abito scuro elegante, ma portato alla sua maniera, con il colletto della camicia bianca sollevato e la cravatta portata un po’ allentata; la camicia era ovviamente portata fuori dai pantaloni.
- E così mi stavi spiando, non è vero? – gli chiese scherzando, sollevando impercettibilmente un sopracciglio.
- Ti giuro che ero appena arrivato quando sei stata avvicinata da Milena e… beh, lo ammetto: ero molto curioso di sentire quello che le avresti risposto, così non ho rivelato la mia presenza – le rispose lui con il suo sorriso affascinante.
- E lo sai cosa si dice di chi origlia? Che in genere finisce con lo scoprire cose che non avrebbe voluto sapere… - insistette lei con lo stesso tono scherzoso.
- Ma per fortuna questo non è avvenuto nel mio caso… anzi: ho sentito proprio quello che desideravo!
- E sarebbe? – gli chiese Bunny, facendo la finta tonta.
- Ho scoperto che la mia ragazza mi ama tantissimo e ADESSO ha piena fiducia in me – le rispose lui sulle labbra, per poi darle un bacio appassionato.
- Seiya! Dai… muoviti che fra poco tocca a voi tre entrare in scena… avrai tutto il tempo dopo per stare con Bunny! – esclamò Joe, interrompendoli.
Imprecando a denti stretti per quell’intrusione, Seiya si staccò da Bunny, chiedendole con gli occhi scusa per il fatto che doveva lasciarla in quel modo, e rispose al manager: - Arrivo! Arrivo!
Bunny lo guardò avvicinarsi ai suoi fratelli camminando con il suo solito passo lento, e con una mano infilata in una tasca dei pantaloni; Amy e Marta, anche loro rimaste orfane dei loro fidanzati, si avvicinarono a lei. La bionda amica le mise una mano su una spalla, sorridendole dolcemente, per dirle: - Non sono bellissimi i nostri fidanzati? Oltre ad essere anche molto bravi, ovvio! Sono sicura che stasera la vittoria sarà nelle loro mani!
Lei annuì in silenzio, non riuscendo a distogliere gli occhi da Seiya, che in quel momento stava parlando con i suoi fratelli. Ad un certo punto lui scoppiò a ridere per una battuta detta da Yaten e Bunny sentì il suo cuore riempirsi d’amore per lui; come se avesse la sensazione di essere osservato, Seiya si girò verso di lei: i loro sguardi si incrociarono per un lungo momento, poi lui le indirizzò un largo sorriso, facendole l’occhiolino. Bunny si ritrovò a sorridere felice senza quasi rendersene conto.
 
I presentatori del Festival salirono sul palco al termine dell’esibizione del quarto cantante in gara e, dopo averlo salutato e aspettato che lui uscisse di scena, disse: - E adesso è giunta l’ora del quinto cantante in gara… in questo caso di tratta di un gruppo musicale: sono tre fratelli che in poco tempo hanno scalato tutte le classifiche, tanto che la loro fama ha superato i confini del Paese. Ultimamente sono stati in Francia per promuovere la loro musica… beh… dalle acclamazioni che sento arrivare da voi, penso proprio che abbiate capito di chi sto parlando… e allora, bando alle ciance, ecco a voi i Three Lights che partecipano con una canzone le cui parole sono state scritte da Seiya , mentre la parte musicale è di Taiki…
A quell’annuncio i tre cantanti entrarono in scena, accolti da una grande acclamazione del pubblico in sala, e si misero nelle loro posizioni.
Dopo un breve pezzo solamente strumentale, Seiya iniziò a cantare:
 
Se io non avessi te
forse mi arrenderei
tu sei la prima che
fa un viaggio dentro me
e poi non molla mai.
Se io non avessi te
che alternative avrei
qualcuno ha detto già
che non funzionerà
ma io non cambio idea
do retta solo a me
scelgo e riscelgo te.
 
Sai che amarti non è mai abbastanza
e che tu sei tutto quello che mi manca
dimmi un po'
dimmi cos'altro c'è
se io non avessi te.
 
Se io non avessi te
forse vivrei a metà
e un uomo chiuso in sé
vegeta e non lo sa
che se non dai non hai
e ti convinci poi
che solo non ce la fai.
 
Sai che amarti non è mai abbastanza
è che tu sei tutto quello che mi manca
e così
come una scheggia te
sei entrata dentro me.
 
Se io non avessi te.
 
Sai che amarti non è mai abbastanza
e che tu sei tutto quello che mi manca
ed andiamo avanti soli o in mezzo a tanti
sempre accelerando sempre fino in fondo
finché vuoi.

 
La canzone fu accolta da un enorme applauso, gesto che fece enormemente piacere ai tre cantanti, i quali si guardarono sorridendo soddisfatti.
I due presentatori ritornarono sul palco con un grande sorriso stampato sul volto e, dopo aver posto loro qualche domanda, li fecero uscire di scena.
I tre ragazzi si diressero verso le quinte, dove furono accolti da un Joe che sprizzava gioia da tutti i pori, pronto a dare delle pacche sulle spalle ai tre: - Allora? Avete visto che grande successo avete ottenuto? – ma i tre cantanti non gli prestarono la minima attenzione, dirigendosi invece verso le rispettive fidanzate.
Bunny aveva gli occhi lucidi e delle lacrime di commozione le scendevano lungo le guance: aveva seguito il consiglio di Seiya e aveva ascoltato con attenzione quella canzone, sapendo che le parole erano state scritte pensando a lei… ed era rimasta profondamente commossa per quell’amore così grande che traspariva tra le righe e sapeva rivolto completamente a lei.
- Ehi, Testolina buffa! Perché piangi? Abbiamo fatto così schifo? – le chiese lui scherzando e strappandole in questo modo una risatina divertita.
- No… è che mi sono commossa nell’ascoltare quelle parole… - gli spiegò.
Lui si avvicinò guardandola in modo molto intenso e le disse: - Sono state scritte pensando unicamente a te… anche se non bastano per spiegare quello che provo per te.
Nel sentire ciò, il cuore di Bunny prese a battere all’impazzata e lei pensò che era veramente fortunata ad averlo come fidanzato… e a quanto era stata una stupida qualche tempo prima, rischiando di perdere tutto quello.
 
Le ore passarono ed alle esibizioni dei cantanti in gara si susseguivano gli intermezzi degli ospiti della serata. Presto arrivò anche il turno di Marta di entrare in scena. Era la prima volta che Bunny assisteva ad un’esibizione dell’amica dal vivo e dovette ammettere che era veramente brava: i due conduttori dello spettacolo affrontarono da subito l’argomento della relazione dell’attrice con Yaten dei Three Lights. Marta sviò abilmente le domande volte a scoprire qualche succulente pettegolezzo sui due innamorati, rendendo alla fine l’idea di una normalissima coppia di fidanzati, con i loro alti e bassi, ma che avevano la particolarità di essere entrambi dei personaggi famosi.
Alla fine, arrivò la domanda che fece irrigidire sul posto sia Bunny che Seiya: - Essendo la fidanzata di Yaten, sicuramente tu conoscerai l’identità della fantomatica ragazza di Seiya… noi tutti siamo molto curiosi su di lei… puoi raccontarci qualcosa?
Marta rimase in silenzio per un attimo, non sapendo proprio come rispondere a quella domanda; alla fine si decise a parlare dicendo: - Posso soltanto dirvi che quei due sono profondamente innamorati l’uno dell’altra e sono una coppia indissolubile… fa quasi invidia vederli insieme! – continuò ridacchiando per la sua battuta. E poi riuscì a sviare la conversazione su altri argomenti, facendo tirare un sospiro di sollievo alla coppia che stava ascoltando dietro le quinte.
Bunny guardò Seiya per un lungo momento: il ragazzo le rivolse un piccolo sorriso accompagnato da uno sguardo profondo ed enigmatico, che le mise addosso una strana sensazione, come se lui le tenesse volutamente nascosto qualcosa.
Presto però fu distratta da Marta che, finito il suo intervento, arrivò dietro le quinte come un uragano e chiese: - Come sono andata? Vi sono piaciuta? – poi si voltò verso Bunny e Seiya e disse con un cipiglio che voleva essere severo: - E voi due sbrigatevi ad uscire allo scoperto: prima sul palco non sapevo proprio che cosa dire! Ho dovuto persino dire che siete una coppia da invidia, distraendo così il primato a me e Yaten come coppia perfetta! – facendo scoppiare a ridere tutti quanti.
 
Il tempo passava e le esibizioni dei cantanti in gara si erano da poco concluse: adesso i giudici si erano raccolti per decidere chi fosse il vincitore e il loro responso sarebbe arrivato nel giro di un’ora. Nel frattempo, per intrattenere il pubblico, venivano fatti entrare a turno i vari cantanti che ripresentavano parti delle loro canzoni appena eseguite e venivano sottoposti a delle brevi interviste.
L’ora del responso si avvicinava e l’agitazione si faceva sempre più evidente: i tre fratelli Kou si erano ritirati insieme alle loro fidanzate nel camerino di Taiki e camminavano avanti e indietro per il nervosismo, rischiando di formare un buco nel pavimento.
Ad un certo punto Marta sbottò: - Ma volete calmarvi un attimo? Sicuramente andrà tutto bene… ma se continuate in questo modo rendete l’attesa veramente insopportabile!
- Parli bene tu… ma se per caso non dovessimo vincere? – ribatté Yaten.
- Marta non ha tutti i torti: quello che è stato è stato… - rispose Amy con la sua solita calma. – Anche se non doveste vincere questa gara, comunque continuerete ad essere sulla cresta dell’onda, perché sono sicura che i vostri fans non vi abbandoneranno di certo a causa di una gara non vinta… ma continuando a fare avanti e indietro non solo non ottenete niente di concreto, ma diventate ancora più nervosi…
Seiya stava per ribattere, quando Joe entrò nel camerino dicendo: - I giudici sono arrivati con il loro responso: venite là che adesso verrà proclamato il vincitore della gara… - e detto questo se ne andò, lasciando i tre cantanti ghiacciati sul posto per la tensione, seguiti a ruota dalle loro fidanzate le quali, nonostante quello che avevano appena dichiarato per tranquillizzarli, erano anche loro molto agitate.
Quando arrivarono dietro le quinte, trovarono un clima di grande tensione tra manager e cantanti in gara.
Dopo cinque minuti, i presentatori salirono sul palco ed annunciarono: - I giudici sono giunti al loro verdetto: arrivare ad una decisione è stato molto difficile, tenuto conto della bravura di tutti gli artisti in gara… comunque adesso abbiamo qui i nomi dei tre vincitori, che vi annunciamo immediatamente – e, tirato fuori un biglietto dalla busta che teneva in mano, lesse: al terzo posto con “Polvere di stelle” si classifica Ayame Okada!
Da dietro le quinte uscì una ragazza giovane con lunghi capelli neri, che preso il suo premio dalle mani di una valletta, si inchinò davanti a tutti per poi lasciare la scena.
- E il terzo posto è andato! Speriamo almeno nel secondo… - disse Seiya a mezza voce, sentito soltanto da Bunny, la quale gli disse: - Vedrai che sarete voi i vincitori – e intanto gli accarezzava un braccio per calmarlo.
Intanto dal palco si sentì la voce del presentatore dire: - E adesso è il turno del secondo classificato… con “Le giornate di maggio” vince Eichiro Nishimura!
Da dietro le quinte arrivò un uomo già di una certa età, prendendo anch’egli il premio dalle mani della valletta e con un sorriso si inchinò in segno di ringraziamento.
- E adesso il momento tanto atteso, quello del vincitore del primo premio… voi non potete vederlo, ma dietro le quinte c’è una forte agitazione in attesa di questo annuncio… - disse il presentatore, facendo una battuta cercando di sollevare un po’ gli animi, riuscendoci però soltanto con il pubblico, che rispose alla sua frase con una risatina divertita, mentre i partecipanti alla gara rimasero molto tesi.
- Ma torniamo a noi… il primo premio è vinto dai Three Lights con “Se non avessi te”! – esclamò contento il presentatore.
Quando sentirono la loro proclamazione a vincitori della gara, i tre cantanti per un attimo non reagirono, shoccati da quella notizia: speravano di poter vincere, ma dentro di loro non ci credevano fino in fondo. Quando però si riscossero dal loro torpore, per prima cosa ognuno di loro abbracciò la propria fidanzata, troppo felici per parlare.
- Sei stato grande, amore! Hai visto che alla fine avete vinto? – disse Bunny accarezzandogli la schiena, mentre Seiya non parlava, troppo emozionato per trovare anche solo una parola da dire: si limitò a guardarla intensamente negli occhi con un sorriso radioso, per poi darle un lieve bacio a stampo sulle labbra e apprestarsi a seguire i suoi fratelli per tornare nuovamente sul palco e ritirare così il loro premio.
Quando i tre cantanti entrarono in scena, si sentì una grande ovazione proveniente dal pubblico. Il presentatore li accolse con un ampio sorriso e disse loro: - Voi tre siete tra i cantanti più giovani partecipanti a questa gara… ditemi: volete dedicare a qualcuno in particolare la vostra vittoria?
Il primo dei tre fratelli a prendere la parola fu Taiki, il quale rispose: - Io vorrei dedicare la nostra vittoria alle prime persone che hanno creduto in noi: i discografici e il nostro manager… ma in particolar modo vorrei dedicarla alla mia fidanzata, che mi è sempre vicina in ogni momento.
Il secondo a prendere la parola fu Yaten, il quale aggiunse: - Io vorrei invece dedicarla a tutte le persone che ci hanno seguito fin dall’inizio, permettendoci quindi di arrivare fin qui… ma anch’io vorrei dedicarla in modo speciale a Marta Aino che, come ben sapete, è la mia compagna…
E alla fine arrivò il turno di Seiya, il quale dopo un breve momento di silenzio disse: - Questa vittoria la dedico tutta alla persona più importante della mia vita, anche perché questa canzone è stata scritta interamente pensando soltanto a lei. Sto parlando della stella che per me è la più luminosa di tutto il firmamento, la mia luce guida nel buio cammino della vita, la mia fidanzata… la mia Bunny.
Il presentatore prese subito la palla al balzo e disse: - Finalmente conosciamo almeno il nome di questa fantomatica ragazza! Seiya non hai idea di quanta curiosità hai fatto nascere intorno a questa fidanzata fantasma: come mai non si è ancora vista neanche un’immagine di voi due insieme? Per caso ci sono dei problemi di cui noi non sappiamo?
- No… nessun problema se non il fatto che sono molto geloso di lei… perché lei è la ragazza più dolce e più bella del mondo! Comunque sono pronto a soddisfare la curiosità di tutti, perché Bunny è qui, dietro le quinte, e adesso ve la presenterò una volta per tutte – e, detto questo, si diresse verso la ragazza per andare a prenderla e portarla con sé sul palco, sotto lo sguardo divertito dei suoi fratelli che erano perfettamente a conoscenza di questa sua trovata nel caso avessero vinto.
Bunny aveva assistito alla dichiarazione d’amore pubblica di Seiya con il cuore che batteva forte e adesso lo vedeva arrivare verso di lei e fu presa da una forte agitazione.
- Seiya… ma cosa fai? Sei impazzito? – gli chiese agitata quando lui la raggiunse.
- Shhhh! Fidati di me! E poi non eri tu quella che voleva uscire allo scoperto rendendo nota la nostra relazione? – le chiese provocatorio Seiya.
- Sì… ho capito… ma non doveva essere così! – protestò Bunny. – Io volevo qualcosa di più normale… In questo modo io mi vergogno!
- Non ti preoccupare: fidati di me e vedrai che andrà tutto bene! E poi lì con te ci sarò io, quindi non avrai nulla di cui temere – e, detto questo, la trascinò dietro di sé verso il palco.
- Ecco… lei è Bunny… la luce della mia vita! – disse, tenendo Bunny teneramente per mano e rivolgendosi al pubblico, il quale in quel momento stava osservando con curiosità quella bella ragazza bionda e rossa in viso per l’imbarazzo.
Ad un certo punto, però, l’attenzione di Seiya di rivolse completamente verso la sua ragazza, la quale si ritrovò completamente estraniata dal mondo intero, vedendo soltanto gli occhi blu di Seiya che in quel momento la stavano guardando in modo molto intenso: - Bunny… tu sei la persona più importante per me; è vero, non è tanto che ci conosciamo e che stiamo insieme, però io so che sei l’unica ragazza che vorrei al mio fianco per tutta la vita, perciò ti chiedo: Bunny, mi vuoi sposare?
 

 

_________________________

 
Eccomi qua con un nuovo capitolo di questa storia! Lo so, sono malefica, perché l’ho interrotto proprio sul più bello… secondo voi cosa risponderà Bunny a Seiya?
Ringrazio tutte le persone che hanno recensito i precedenti capitoli, e attendo con ansia i vostri commenti anche per questo… sperando che arrivino numerosi!
La canzone cantata dai Three Lights durante la gara è “Se non avessi te” di Nek, di cui non ho nessun diritto. Vi lascio qui di seguito il link dove potrete ascoltarla con tutta tranquillità:

http://www.youtube.com/watch?v=Ljde7hUy__Y&ob=av3n
Un bacione a tutti quanti!
Shelly

 

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Capitolo 20
*** Ti sposerò perché... ***


Capitolo 20   -   Ti sposerò perché…
 
 
Bunny aveva l’impressione di trovarsi in un’altra dimensione: era sul palco del Festival, davanti a milioni di persone, con Seiya che la teneva per mano, guardandola come se fosse la donna più bella del mondo, e le aveva appena chiesto di sposarlo… lì, davanti a tutti. La sua mente era come annebbiata e non capiva più nulla. In quel momento vedeva soltanto gli occhi blu del suo fidanzato, il quale la stava osservando con infinita dolcezza.
Fu la voce di Seiya a riscuoterla dal suo torpore: - Bunny… ehi… allora cosa rispondi? Mi vuoi sposare? – le chiese con un’espressione piuttosto turbata, come se si aspettasse una risposta negativa.
Soltanto allora Bunny tornò in sé e gli rispose: - Ma certo che ti sposo! La mia risposta è sì! – e, dicendo questo, gli buttò le braccia al collo, baciandolo con infinito amore, mentre dalla platea partì un enorme applauso per congratularsi con i due ragazzi.
 
Bunny e Seiya raggiunsero il dietro le quinte ridendo felici e tenendosi stretti l’una all’altro.
Ad accoglierli c’erano Marta ed Amy che abbracciarono subito l’amica, piangendo commosse per lei, mentre Yaten e Taiki, i quali li avevano seguiti a ruota, diedero delle pacche sulle spalle al fratello in segno di affetto.
All’improvviso una voce interruppe quel momento di gioia: - Seiya… congratulazioni per il tuo prossimo matrimonio, ma almeno potevi avvertirmi delle tue intenzioni! Adesso avrò il mio bel da fare per contenere l’irruenza dei giornalisti e per tenere sotto controllo i paparazzi…
Seiya si girò verso il manager e gli rispose serio: - Non vedo perché avrei dovuto raccontarti i fatti miei… soprattutto a te, dopo quello che hai combinato…
L’uomo impallidì visibilmente nel sentire quell’accusa detta dal cantante, mentre Yaten e Taiki guardarono il fratello con espressione piuttosto perplessa, non capendo quello che intendesse dire.
- Seiya… a cosa ti riferisci? Cosa ha fatto Joe di così tremendo da farti arrabbiare in questo modo? – gli chiese Taiki, dando voce alla domanda che imperversava nella mente di entrambi.
- Mi riferisco al fatto che ha pagato Heles affinché quel giorno a Parigi si facesse trovare mezza nuda nel mio camerino: sapeva che c’era Bunny agli studi televisivi e voleva creare in qualche modo uno scandalo per fare arrivare altra pubblicità… a nostro discapito però… - poi, guardando fisso il manager, disse con un ghigno. – Non ti aspettavi che sarei venuto a conoscenza dei fatti, vero? Ma, purtroppo per te, io ho i miei informatori e mi è bastato fare qualche domanda in giro per scoprire tutta la verità. Mi sembrava troppo strano che proprio Heles si facesse trovare nel mio camerino con quell’atteggiamento ambiguo, quando fin dall’inizio della nostra conoscenza non si era fatta scrupolo nel dire che non mi sopportava…
Tutti i presenti guardarono allibiti il manager.
- E’ vero quello che ha detto Seiya? Hai fatto veramente una cosa del genere? – gli chiese Yaten che iniziava ad arrabbiarsi seriamente.
- Seiya si era ostinato a non rendere nota l’identità di Bunny, e la sua popolarità rischiava di subire un forte scossone. Non potevo permettere che il lavoro e la fatica di anni per riuscire a farvi arrivare sulla cresta dell’onda fossero spazzati via con un colpo di spugna a causa di uno stupido puntiglio da parte di vostro fratello… dovevo escogitare qualcosa: e così ho fatto – rispose con naturalezza Joe, come se non si rendesse conto del danno che aveva combinato con il suo comportamento.
- Senza però mettere in conto che stavi per rovinare quello che ho di più bello al mondo: il mio rapporto con Bunny! – gli rispose Seiya incollerito. – Joe… noi tre siamo persone, proviamo dei sentimenti, non siamo oggetti inanimati che puoi sistemare a tuo piacimento come vuoi: se io mi sono comportato così è solo perché conosco benissimo come gira il mondo dello spettacolo e non volevo che la mia fidanzata fosse coinvolta in tutto questo lerciume… però adesso, grazie a te, non posso più mantenere le mie intenzioni. Ho anche sbagliato non spiegandomi bene con Bunny, è vero… però ciò non toglie il fatto che sono profondamente deluso da te e dal tuo comportamento: non so i miei fratelli, ma dal canto mio non sento più di fidarmi di te, quindi per quello che mi riguarda puoi anche fare le valigie… sei licenziato.
- Cosa? Seiya… non puoi parlare così: io l’ho fatto per te… per voi… per non farvi perdere la stima dei vostri fans… non puoi licenziarmi in questo modo! – gli rispose Joe bianco come il lenzuolo.
- Ovviamente sia io che Yaten siamo solidali con nostro fratello e ti ripetiamo quello che ti ha detto lui: d’ora in poi dovrai cercarti un’altra band da seguire, perché da questo momento non sei più il nostro manager – intervenne Taiki serio. – Tu forse non hai capito la gravità delle tue azioni: il tuo lavoro consiste nell’occuparti dei nostri affari e interessi… tramando nell’ombra alle spalle di Seiya e Bunny hai minato per sempre la fiducia che noi riservavamo a te… e senza fiducia non ci può essere un giusto rapporto di collaborazione, mi spiace.
- Ma ragazzi… io l’ho fatto per voi, per… - cercò di giustificarsi nuovamente Joe, ma fu interrotto da Yaten, il quale sbottò dicendo: - Che cosa non ti è ancora chiaro in quello che ti hanno detto Seiya e Taiki, sentiamo? Tu non hai ancora capito che per noi conta di più il rapporto che abbiamo costruito con le nostre fidanzate piuttosto che tutto il successo di questo mondo… se dovessimo scegliere se perdere la notorietà o lasciarci con loro, stai sicuro che sceglieremmo la prima opzione…
A questo punto Joe dovette ritenersi sconfitto e, a testa bassa, si allontanò, lasciando soli i tre cantanti con le rispettive fidanzate, che nel frattempo erano ammutolite dallo shock di quella scoperta.
- Amore… non è che adesso voglia prendere le difese di Joe, ci mancherebbe… tra l’altro non mi è mai piaciuto granchè, lo sai… ma non è che sei stato un po’ troppo brusco con lui? – disse Bunny rivolta a Seiya. – E’ vero che con le sue azioni ha creato non pochi problemi a noi due… però in fondo l’ha fatto per voi… io penso…
- Tu sei sempre pronta a vedere il buono in tutti Bunny, e questa è una caratteristica di te che amo in modo particolare, credimi… ma questa volta hai proprio preso un abbaglio, perché sono sicurissimo che l’unica ragione che abbia portato Joe a comportarsi in quel modo è la provvigione che qualche giornale gli avrà promesso in caso di scoop… - le rispose Seiya molto serio.
- Ma cosa stai dicendo? Non è possibile… - disse Bunny sgranando gli occhi.
- E’ possibilissimo invece, purtroppo… Joe è sempre stato un uomo molto avido, e questo lo abbiamo sempre saputo, cercando di farcelo andare bene, ma adesso ha veramente esagerato: non può pretendere di nuocere a uno di noi tre e passarla liscia! – intervenne Taiki.
Bunny non seppe cosa replicare al castano, quindi rimase in silenzio.
Ad un certo punto fu Yaten a rompere il silenzio e, rivolto a Seiya e Bunny, disse: - Forse sarebbe meglio che voi due andiate via adesso passando da una porta secondaria: con la proposta di matrimonio di poco prima le conseguenze non tarderanno di certo ad arrivare e qui fuori ci sarà sicuramente il putiferio…
- Sì hai ragione… è meglio che noi due scappiamo… - gli rispose Seiya serio; poi guardando Bunny le chiese: - Dove andiamo però? Casa mia sicuramente sarà già invasa dai giornalisti a quest’ora…
- Andiamo a casa mia: non credo che sia già trapelata la notizia di chi sono e dove vivo, quindi lì dovremmo stare un po’ tranquilli… - gli rispose Bunny prontamente.
Insieme si avviarono verso l’uscita, dove li attendeva già un’auto pronta per portarli a destinazione, ma con essa anche un gruppetto di fans che, chissà come, avevano saputo che loro due sarebbero usciti proprio da lì.
- Seiya! Seiya! Non sposarla! Sposa me invece!
- Seiya… cos’ha lei che noi non abbiamo? Non puoi sposarti!
Queste, e molte altre ancora, erano le urla che si sentivano nell’aria. Seiya entrò nell’auto insieme a Bunny senza guardarsi intorno. Quando entrambi furono seduti all’interno dell’abitacolo, si girò verso la fidanzata e le disse con un sorriso ironico: - Benvenuta nel mondo dei VIP, Testolina buffa… dove l’assurdo diventa realtà!
- Sembravano veramente disperate quelle ragazze lì fuori – gli rispose Bunny piuttosto preoccupata, guardando fuori dal finestrino.
- Sono soltanto delle invasate, dammi retta: si credono innamorate di me, quando nemmeno mi conoscono… e poi loro non sono la mia Testolina buffa, quindi non possono pretendere niente – le sussurrò lui all’orecchio facendole battere il cuore a mille, per poi darle un lieve bacio sulle labbra e abbracciarla stretta contro il suo petto.
 
Entrarono abbracciati nella casa di Bunny: come la biondina aveva giustamente ipotizzato, i giornalisti non erano ancora arrivati a lei, e di conseguenza ebbero libero accesso all’abitazione.
Si diressero verso il divano per poter discutere tranquillamente del loro matrimonio: Bunny si stava per sedere, quando Seiya all’improvviso la trasse a sé obbligandola a sedersi sulle sue ginocchia.
- Sei felice Testolina buffa? – le chiese sulle labbra, sorridendole dolcemente.
Lei annuì e ridusse i pochi centimetri che la separavano da lui, prendendo l’iniziativa di baciarlo: un bacio dolce e passionale al tempo stesso, che manifestava i sentimenti che provavano l’una per l’altro in quel momento.
Quando entrambi ebbero bisogno di respirare, misero fine a quel bacio: Bunny appoggiò la testa sulla spalla di Seiya, mentre lui le strinse maggiormente la vita, rafforzando l’abbraccio. Rimasero per un attimo in quella posizione, in silenzio, assaporando appieno la vicinanza dell’altro.
Alla fine Bunny ruppe il silenzio dicendo: - Abbiamo un sacco di cose di cui discutere: la data del matrimonio, come organizzare il ricevimento, gli invitati, le bomboniere, il viaggio di nozze, ma principalmente dove andremo a vivere…
- Per la data non ti devi preoccupare, l’ho già fissata io: ci sposeremo il 23 dicembre, in occasione dell’anniversario del nostro primo incontro – le rivelò Seiya. – A dir la verità avrei preferito sposarci il 24 dicembre, in occasione della ricorrenza del nostro primo bacio, ma sono sicuro che tua madre non l’avrebbe presa molto bene se le avessimo rovinato la sua famosa festa della Vigilia di Natale…
A quella notizia, Bunny alzò di scatto la testa ed esclamò: - Cosa? Ma… Seiya: mancano soltanto tre mesi a quella data! Non ce la faremo di sicuro ad organizzare tutto in tempo! E poi i ristoranti pretendono di ricevere le prenotazioni per i matrimoni un anno prima dalla data stabilita… come faremo?
- Semplice: per il ricevimento ci rivolgeremo a Morea e Moran, chiedendo loro se si possono occupare del pranzo di nozze… sono sicuro che saranno felici del fatto che abbiamo scelto il loro locale per il nostro ricevimento… oppure tu preferivi un matrimonio in grande stile con tanto di parco e cigni?
- No… io non sono il tipo per queste cose, lo sai… sono felice di tenere il nostro ricevimento al Crown… sono sicura che Morea sarà al settimo cielo per questo… ok… data e ricevimento sono apposto… mancano le bomboniere, il vestito, il viaggio di nozze, la casa…
- Per le bomboniere… beh, ci penseremo; per il vestito… sono sicuro che sceglierai uno di quelli del tuo negozio, quindi anche quello è apposto; per il viaggio di nozze, ci penserò io perché voglio farti una sorpresa; e per la casa…
- Ma hai organizzato già tutto tu? Questo non dovrebbe essere compito della sposa? E poi ancora questo vizio delle soprese? Io…
- Sì… ho organizzato tutto perché non volevo correre il rischio che tu campassi qualche scusa per non sposarmi… e per la sorpresa… voglio farti un regalo di nozze: me lo permetti? – le chiese Seiya.
- Come se io fossi tanto stupida da non volerti sposare… va bene, dai… ti concedo tutto… adesso però pensiamo alla cosa più importante: dove vivremo? – gli chiese Bunny.
- Io ho l’attico in comunione con i miei fratelli… ma non credo che sia indicato iniziare la nostra vita matrimoniale convivendo con Taiki… perciò ho pensato che per il momento potremmo vivere qui… poi quando arriveranno i bambini potremmo traslocare… - le rispose lui.
- Bambini? E di grazia quanti figli vorresti avere? Giusto per essere informata… – gli chiese divertita.
- Bambini sì… e per risponderti, come minimo voglio una squadra di calcio… ma al femminile, però… tutte bambine bionde e con gli occhi azzurri come te…
- …o maschietti con i capelli scuri e gli occhi blu che ti somigliano… - lo rimbeccò lei, per poi dire: – Però una squadra di calcio mi sembra un po’ esagerata, non trovi? Non sarebbero meglio due… al massimo tre bambini?
- Uff… vedrò di farmeli bastare… intanto però rispondimi: ti va bene se all’inizio ci sistemeremo qui?
- Sì… anche perché ho tantissimi bei ricordi di noi due legati a questa casa, come per esempio quella volta in cui ci conoscevamo ancora a malapena e, nonostante questo, tu mi avevi accudita mentre ero malata… - gli rispose sorridendo, tornando nel contempo ad appoggiargli la testa sulla spalla.
- … oppure la prima volta che abbiamo fatto l’amore… quello è il ricordo che io preferisco in assoluto – continuò lui con un sorriso malizioso.
- Sempre con certi pensieri in testa tu! – lo rimproverò Bunny bonariamente. – Comunque… dov’è che avresti intenzione di portarmi in luna di miele?
- Non ci provare Testolina buffa: lo verrai a sapere soltanto a tempo debito, cioè il giorno del nostro matrimonio! – le rispose lui ridacchiando divertito.
- Beh… io ci ho provato… cercherò di fare tacere la mia curiosità… anche se ti avverto subito che sarà molto difficile!
Seiya ridacchiò alla risposta della sua fidanzata e prese a canticchiare: - Ti sposerò perché…
mi sai comprendere… e nessuno lo sa fare come te… ti sposerò perché… hai del carattere… quando parli della vita insieme a me… e poi mi attiri sai da far paura… fra il bianco e il nero dell'abbronzatura… ti sposerò perché… ti piace ridere… e sei mezza matta proprio come me…

- E così io sarei ‘mezza matta’, giusto? – gli disse lei scherzando. – Lo terrò bene a mente…
- Se hai ascoltato bene, ho detto “mezza matta proprio come me”, Testolina buffa – le rispose lui stando allo scherzo. – E poi devi ammettere che un po’ lo sei se hai accettato di sposarmi così in fretta senza quasi battere ciglio…
- E’ soltanto perché ti amo tantissimo e non vedo l’ora di dividere la mia vita con te… - gli confessò lei affondando il viso nel petto muscoloso del ragazzo.
- Anch’io ti amo tanto Testolina buffa… sai… accettando di sposarmi, mi permetti di realizzare il mio sogno più segreto… - le rivelò lui.
- E sarebbe? – gli chiese Bunny alzando la testa per guardarlo dritto negli occhi.
- Quello di trovare la donna della mia vita… di amare e di essere riamato… e con il lavoro che svolgo per me questo sogno era praticamente irrealizzabile, visto che sono circondato da ragazze infatuate più che altro dalla mia immagine piuttosto che da quello che sono io come persona… - le confessò.
Bunny era rimasta molto colpita da quella confessione così dolce del ragazzo e gli accarezzò una guancia sorridendogli con affetto: - E’ molto bello quello che mi hai appena detto, anche se… beh… per me non è così.
- Ah… capisco… - disse Seiya un po’ deluso.
- Mi fai finire di parlare, per piacere? – lo pregò Bunny, sorridendo divertita. – Stavo dicendo… che per me non è la stessa cosa perché il mio sogno si è realizzato molto tempo prima… ed esattamente il 23 dicembre, nel momento in cui ci siamo visti per la prima volta… perché devi sapere che il mio sogno segreto era quello di incontrare il mio principe azzurro, proprio come accade nelle favole, e ciò è avvenuto proprio quel giorno…
- Così io sarei il tuo principe azzurro? – le chiese lui divertito e anche un po’ orgoglioso.
- Ci puoi scommettere – gli rispose lei sulle labbra, per poi baciarlo: un bacio casto che ben presto divenne più passionale, riaccendendo nei due ragazzi quel fuoco che non si sarebbe mai spento tra loro.
All’improvviso il suono del telefono li interruppe, facendoli tornare dal mondo delle favole in cui erano finiti.
- Fallo suonare… adesso non ho assolutamente intenzione di separarmi da te – le disse Seiya con il fiato corto.
Bunny si limitò ad annuire, non avendo in quel momento la voce necessaria per rispondere.
Dopo qualche squillo a vuoto, partì la segreteria telefonica e la voce di Marta invase la stanza: - Ehi signorina! Non pensare di sfuggirmi, sai? Tanto prima o poi ti becco! Dobbiamo assolutamente organizzare per il meglio la cerimonia… e poi c’è da pensare anche al ricevimento. Per il vestito scommetto che ne sceglierai uno del tuo negozio… aspettami comunque, che voglio esaminare per bene se è adatto a te e al tuo fisico... e guarda che non ti chiedo, ma pretendo, di essere la tua prima testimone… mi offendo se sceglierai al mio posto qualcun’altra! OK… adesso vado perché c’è Yaten che mi sta chiamando… ah… Bunny… sono veramente felice per te, amica mia! – concluse con voce più dolce chiudendo la comunicazione.
Bunny sorrise teneramente nel sentire l’ultima frase della sua amica, mentre Seiya diceva: - Non c’è che dire: Marta ha proprio un bel caratterino… mio fratello si è preso una bella gatta da pelare! Non che lui sia un santo, s’intende…
- Marta è così: esuberante e chiassosa… ma al momento del bisogno lei c’è sempre… ti ho mai detto che tra tutte le mie amiche lei è la mia preferita?
- No… non me lo avevi mai detto, ma tanto l’avevo capito da solo… soprattutto visto che il giorno in cui ci siamo conosciuti eri l’unica che si trovava in aeroporto ad aspettarla…
- Ne abbiamo combinate un sacco io e lei in passato… - gli rivelò Bunny persa nei suoi ricordi. - Magari era stato organizzato di trovarci tutte quante a casa di Amy per studiare, e noi due eravamo invece in giro per il centro a bighellonare… in quelle occasioni sentivi Rea urlare a chilometri di distanza – gli raccontò ridacchiando divertita. – Marta è come se fosse la mia gemella separata alla nascita: siamo molto simili e nello stesso tempo diverse, e ci completiamo a vicenda…
- E adesso tramite me e Yaten diventerete cognate… quindi in un certo senso sarete davvero due sorelle – le disse Seiya.
- Già… non avevo pensato a questo particolare, sai? E lo stesso vale per Amy: sarà come una sorella per me adesso che è fidanzata con Taiki…
- Ma adesso basta parlare degli altri… pensiamo a noi due… futura signora Kou! – le disse Seiya, catturandole nuovamente le labbra in un bacio appassionato.
Bunny non se lo fece ripetere due volte e gli cinse il collo con le braccia, approfondendo sempre più il bacio.
A questo punto Seiya fece presa sotto la ragazza e si alzò dal divano, portandola in braccio verso la camera da letto, senza mai staccare le sue labbra da quelle di lei.
Quando entrarono nella stanza, la pose delicatamente sopra il letto, mettendosi di fianco a lei per poi scendere a baciarle la gola, e nel contempo con una mano le accarezzava la vita.
Bunny piegò la testa di lato per dargli maggior accesso, mentre a sua volta prendeva ad accarezzarlo.
In poco tempo i loro respiri si fecero più affrettati e le loro carezze sempre più intime. Bunny iniziò a slacciare la camicia del ragazzo, mentre lui trovò e sciolse il fiocco che teneva legato il vestito alla nuca della ragazza, scoprendole in questo modo il seno non coperto dal reggiseno e lasciandola in slip davanti a lui.
In un lampo lui si fiondò su un seno leccandolo e succhiandolo, facendola gemere di piacere. Bunny era in preda a mille sensazioni che soltanto Seiya scatenava in lei e inarcava la schiena in un chiaro invito per il ragazzo a proseguire.
La passione cresceva sempre più e in poco tempo entrambi arrivarono ad un punto in cui difficilmente sarebbero riusciti a tornare indietro. Con una mossa veloce Seiya denudò entrambi e in un’unica spinta entrò in lei facendo esplodere intorno a loro una miriade di fuochi d’artificio.
 
Bunny e Seiya erano sdraiati sul letto abbracciati, con i sensi ancora intorpiditi dopo l’atto d’amore che li aveva visti protagonisti.
La ragazza accarezzava il petto di lui con movimenti lenti ed ipnotici, assaporando in pieno quel momento.
Ad un certo punto, però, decise di rompere il silenzio dicendo: - Dovremo andare a parlare con i miei genitori: sicuramente avranno seguito il Festival alla televisione e adesso si aspetteranno che li contattiamo per discutere del matrimonio…
- Dover affrontare il temibile Kenji Tsukino… tremo per la paura… quasi quasi non ti sposo più – le rispose lui scherzando.
- Quanto sei stupido! – gli disse lei dandogli un lieve scappellotto sulla parte che poco prima stava accarezzando. – Ma se dopo quella cena avvenuta prima della tua partenza per Parigi tu e lui siete diventati pappa e ciccia… e a proposito di questo… non mi hai mai raccontato cosa vi siete detti tanto da provocare questo cambiamento nel comportamento di mio padre…
- Te l’avevo già detto allora: abbiamo trovato un punto d’incontro… e cioè l’amore che entrambi proviamo per te… anche se ha caratteristiche completamente diverse…
Bunny lo guardò completamente stranita, facendolo ridacchiare divertito: - Come mai sei così sorpresa? Infondo lo sai bene che noi due siamo gli uomini che ti amano di più al mondo…
- Sono veramente meravigliata, lo ammetto: mio padre si è sempre dimostrato molto geloso nei confronti dei ragazzi che mi giravano intorno… addirittura Marzio non lo poteva proprio soffrire… e invece tu in una sola sera lo hai completamente conquistato…
- Sarà il mio fascino segreto… - si pavoneggiò lui scherzando.
- Ah ah ah… veramente spiritoso! – lo rimbeccò lei con una linguaccia. – Ma torniamo seri: adesso credo che sia giunto il momento per me di conoscere i tuoi genitori, non credi? In fondo tra poco diventeranno i miei suoceri…
L’espressione di Seiya si fece subito molto seria, facendo capire a Bunny di avere toccato un tasto dolente.
- Ecco Bunny… in realtà io i genitori non li ho più: io e i miei fratelli siamo rimasti orfani di entrambi a causa di un brutto incidente ferroviario che li ha trovati coinvolti… l’unica parente che abbiamo è una cugina, che sicuramente conoscerai il giorno del nostro matrimonio… - le rivelò Seiya con un’espressione triste.
- Oh… non immaginavo una simile tragedia… - gli disse Bunny sconvolta.
- Scusa se non te l’ho detto prima, ma per me è ancora difficile parlarne, nonostante ormai siano passati svariati anni da quel terribile giorno… mi mancano sai? E mai come in questo momento vorrei che loro fossero in vita per farteli conoscere: sono sicuro che saresti piaciuta tantissimo a mia mamma… - le disse mentre alcune lacrime di commozione gli scendevano lungo il volto.
Bunny sentì il suo cuore stringersi per la pena di vedere il dolore del suo fidanzato e in un moto di affetto per lui gli prese la testa stringendosela sul petto; a quel punto Seiya fu scosso da forti singhiozzi, dando finalmente sfogo a tutto il dolore che si era tenuto dentro per tanto tempo. Poi spossato si addormentò con la testa appoggiata sul seno di Bunny, la quale dopo poco lo raggiunse nel mondo di Morfeo.
 
________________________
 
Eccomi qua con questo nuovo capitolo che, mi dispiace tantissimo comunicarvelo, è il penultimo!
Chi mi segue abitualmente, sa che sono solita ai colpi di scena e così ecco qua: si è scoperto che Joe è il responsabile della messinscena inscenata da Heles a Parigi e che i tre fratelli Kou sono orfani di entrambi i genitori, ma che hanno come unica parente in vita una cugina… chi sarà mai?
La canzone cantata in uno spezzone da Seiya è “Ti sposerò perché…” di Eros Ramazzotti, di cui non ho nessun diritto, e che mi è stata richiesta espressamente da Ledy77: vi lascio qui di seguito il link per poterla ascoltare.

http://www.youtube.com/watch?v=JENitNoopDg
Ancora grazie a tutte le persone che leggono questa storia: aspetto con ansia i vostri commenti!
Un bacione grande grande
Shelly

 

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Capitolo 21
*** Quando il sogno diventa realtà ***


Capitolo 21   -   Quando il sogno diventa realtà
 
 
Il giorno fissato per il matrimonio si presentò sin dalle prime luci dell’alba come una giornata splendida, seppure la temperatura era decisamente fredda, ma in fondo era la fine di dicembre e quello era il clima normale per il mese in corso.
Quella mattina Bunny fu destata dal suo sonno dal bussare discreto alla porta della sua stanza. Un po’ intontita e con la mente ancora nel mondo dei sogni, si guardò intorno come per capire cosa l’avesse svegliata, fino a quando il suo sguardo non si posò sull’abito da sposa appeso lungo l’anta del suo armadio e un dolce sorriso comparve sul suo volto: ancora stentava a credere che finalmente quel giorno tanto atteso era arrivato e che tra poche ore si sarebbe unita per tutta la vita all’uomo che amava, diventando la signora Kou.
Quegli ultimi mesi erano stati molto faticosi a causa dei preparativi e per organizzare al meglio sia la cerimonia che il ricevimento: come aveva previsto, Morea e Moran erano stati molto contenti nel venire a sapere che gli sposi avevano scelto il loro locale per festeggiare il giorno più bello della loro vita e Bunny era sicura che la sua amica avrebbe offerto loro un pranzo di matrimonio che avrebbe fatto invidia ai migliori chef del mondo.
Un ulteriore bussare alla porta la distolse dai suoi pensieri e, dopo aver fatto un piccolo sbadiglio, disse: - Avanti!
Dalla soglia della sua stanza apparvero Marta ed Amy, le sue testimoni di nozze, che la guardarono sorridenti, già praticamente pronte per il matrimonio.
- Buongiorno sposina! Come stai? Sei nervosa? Hai dormito stanotte? Oppure sei stata sveglia con la paura che il tuo Seiyuccio oggi non si presenti all’altare? – le chiese Marta un po’ maliziosa, mentre entrava nella stanza portando con sé un vassoio.
- Ho dormito benissimo… non so cosa dire… ma a me l’ansia prematrimoniale non è ancora venuta! Sarà normale secondo voi? – rispose Bunny un po’ dubbiosa, per poi aggiungere: - Ma voi due siete già pronte? Ma che ore sono? E che cosa c’è in quel vassoio?
- Quante domande mamma mia! Su rilassati un po’… altro che ansia prematrimoniale che non ti è ancora arrivata: tu ci sei pienamente dentro, credi a me! - la prese in giro Marta.
- Non ti preoccupare Bunny: è molto presto, e tu non sei in ritardo! – intervenne Amy per tranquillizzare la sposina. – E’ solo che, come testimoni di nozze, volevamo essere presenti alla tua preparazione. Questo vassoio è la colazione che abbiamo preparato apposta per te: oggi è il tuo giorno, quindi è giusto che tu venga viziata un po’.
- La mia colazione? Uh… che bello! Potevate dirmelo subito, no? Venite venite… che ho una fame… - esclamò la ragazza, facendo ridere divertite le sue amiche.
Marta si avvicinò al letto ponendo il vassoio davanti a lei, ma come Bunny sentì l’aroma del caffè e delle brioches fresche impallidì visibilmente; poi, mettendosi una mano davanti alla bocca, disse: - Scusate, ma io devo… - e, senza finire la frase, tirò indietro le coperte, precipitandosi di corsa verso il bagno, lasciando le sue amiche a guardarsi in volto visibilmente preoccupate.
Dopo circa cinque minuti, Bunny tornò nella sua stanza e, se possibile, era ancora più pallida di prima.
- Non ti senti bene? E’ forse l’agitazione? – le chiese Marta preoccupata.
Amy, invece, la guardava seria, osservandola in modo professionale, per poi chiederle a bruciapelo: - Sei incinta, vero?
Marta spalancò gli occhi presa completamente in contropiede e le chiese a sua volta: - Sei incinta?
Bunny si limitò ad annuire con la testa, senza guardarle negli occhi.
- Adesso Yaten mi sente! Perché non mi ha detto niente? – sbottò Marta inviperita.
- Calmati! Yaten non ti ha detto niente perché non sa niente… e neanche Taiki… visto che nemmeno Seiya ne è a conoscenza – disse Bunny.
- Non gli hai detto niente? Ma perché? – le chiese Marta.
- Ecco… tanto per cominciare non è tanto che lo so… di essere incinta, intendo… saranno un paio di giorni: avevo un ritardo del ciclo e mi sentivo un po’ stanca, ma davo la colpa allo stress dei preparativi per il matrimonio; poi l’altro giorno sono stata male con la torta al cioccolato di Morea, e sapete quanto io l’adori… così sono andata in farmacia e ho fatto il test, che ovviamente è risultato positivo. Il fatto che non lo abbia detto ancora a Seiya, è che… beh… non ho ancora trovato il momento giusto per dirglielo – spiegò Bunny, sedendosi nel contempo sul suo letto e guardando le sue amiche.
- Ma avete parlato di avere dei bambini, vero? – le chiese Amy in tono dolce.
- Sì certo… e lui era molto entusiasta all’idea: pensate che vorrebbe una squadra di calcio – rivelò sorridendo. – Però questo bambino è arrivato un po’ troppo presto… e non so come potrebbe prenderla lui.
Le due ragazze si sedettero ai lati dell’amica e Marta le disse in tono più dolce rispetto a quello che aveva usato fino a poco tempo prima: - Vedrai che andrà tutto bene e Seiya sarà felicissimo di questa novità.
- Dici sul serio? – le chiese Bunny speranzosa.
- Bunny… Seiya ti ama alla follia! Lo ha dimostrato più di una volta, mi pare – intervenne Amy. – Vedrai che non starà più nella pelle dalla gioia! Però devi dirglielo… è giusto, visto che è il padre di questo bambino. Adesso vado a prenderti il telefono così lo chiami – e fece per alzarsi, ma fu bloccata all’istante dalla ragazza.
- No… aspetta… conosco Seiya e so che se gli dicessi una cosa del genere adesso si precipiterebbe subito qui, non tenendo conto delle tradizioni, facendo tra l’altro innervosire ancora di più i miei genitori, i quali sono già agitati per conto loro… per non parlare poi del fatto che una notizia del genere è bene che sia detta a quattr’occhi e non per telefono… glielo dirò oggi, ve lo prometto, ma non adesso… lo farò durante il ricevimento – disse Bunny seria.
- Va bene… se è proprio questo quello che vuoi… l’importante, infondo, è che lui lo sappia… - cedette Amy.
- Allora… visto che il problema “bambino in arrivo” è stato parzialmente risolto… che ne dite di iniziare a muoverci? Qui c’è una sposa che deve prepararsi! – esclamò Marta, facendo ridere le sue amiche. – Su… forza sposina… di corsa a farti la doccia, che poi pensiamo al trucco e ai capelli.
- Signorsì signor generale! – la prese in giro Bunny, facendole il saluto militare, per poi dirigersi verso il bagno ridacchiando tra sé, improvvisamente più serena, come se rivelare alle sue amiche il segreto che portava dentro l’avesse sollevata da un grosso peso; inconsciamente si accarezzò dolcemente il ventre e pensò: – Tra qualche ora anche il tuo papà saprà del tuo arrivo, piccolino… e adesso sono ancora più certa che ne sarà molto felice.
 
Non appena arrivò in Chiesa, Bunny iniziò a sentire l’ansia crescere dentro di lei: le gambe le tremavano e il cuore pareva volere uscire dal suo petto. Dal finestrino dell’auto che la trasportava vedeva tutti gli invitati voltati verso di lei che l’attendevano, tra i quali individuava Rea e Morea, mentre Marta ed Amy erano già all’interno della chiesa nella loro postazione di testimoni, insieme a Yaten e Taiki che invece erano i testimoni dello sposo.
Non appena l’auto si fermò, la prima a scendere fu la sua cuginetta Chibiusa, la quale sarebbe stata la sua damigella: la bambina, che aveva cinque anni, era molto orgogliosa del suo ruolo e si pavoneggiava davanti a tutti nel suo abito che sembrava quello della sposa in miniatura.
- Forza tesoro, adesso tocca a noi – le disse Kenji emozionato, guardando la sua “bambina” con affetto.
Bunny lo guardò in silenzio e gli rivolse un piccolo sorriso, per poi annuire con la testa.
Il padre fece il giro intorno all’auto ed andò ad aprirle la portiera, per poi porgerle la mano per aiutarla a scendere.
Non appena mise un piede per terra, un forte applauso l’accolse, facendole gonfiare il cuore di emozione e pungere gli occhi a causa delle prime lacrime che minacciavano di scendere.
Tutti i presenti rimasero a bocca aperta non appena la videro. Bunny era già bella di natura, ma il vestito da lei scelto, quello che da tempo era esposto nella vetrina del suo negozio, era perfetto su di lei: il taglio a sirena dell’abito evidenziava il suo corpo perfetto, mentre il collo in eco pelliccia della giacchetta che era stata abbinata per proteggerla dalla temperatura invernale metteva in risalto il suo collo da cigno; in più i cristalli applicati sulla gonna luccicavano ad ogni passo compiuto dalla ragazza, creando un effetto veramente spettacolare. Sui suoi lunghi capelli, che scendevano a cascata in morbidi boccoli, era stata posta una tiara luccicante molto simile alle corone delle principesse. E infine, a completare il tutto, il bouquet di roselline bianche.
Non appena giunse sulla soglia della Chiesa, con lo sguardo cercò l’uomo che da lì a poco sarebbe diventato suo marito, trovandolo immediatamente: quel giorno Seiya era bellissimo nel suo completo blu che richiamava alla perfezione il colore dei suoi occhi ed era voltato verso di lei, guardandola con un dolce sorriso dipinto sulle labbra.
Come Bunny mise piede in Chiesa, immediatamente partì la marcia nuziale e su quelle note lei e suo padre iniziarono ad avanzare lentamente verso l’altare, con Chibiusa che procedeva davanti a loro molto emozionata.
Mentre avanzava nel suo percorso lungo la navata, Bunny non notava minimamente né gli invitati che la stavano ammirando in quel momento, né i grandi vasi pieni di gigli e rose gialle che la adornavano: tutta la sua attenzione era concentrata sull’uomo che l’attendeva ai piedi dell’altare e che non smetteva un attimo di guardarla.
Come in un film, a Bunny tornarono in mente tutti i momenti magici che lei e Seiya avevano vissuto insieme: il loro primo incontro all’aeroporto, dove lo aveva scambiato per il fidanzato di Marta; il loro primo bacio sotto il vischio alla festa della Vigilia di Natale; il primo ballo fatto insieme alla festa di Capodanno; il momento in cui Seiya si era preso cura di lei mentre si trovava a letto con la febbre; il loro quasi bacio al mare; l’abbraccio che le aveva dato su quella che poi era diventata la loro panchina il giorno in cui era tornato Marzio; e poi la loro confessione, quando entrambi avevano scoperto di essere innamorati l’una dell’altro; la breve crisi vissuta a Parigi e causata da Heles e Joe; la corsa di Seiya all’aeroporto per raggiungerla e farle cambiare idea; fino ad arrivare alla proposta di matrimonio fatta davanti a tutti i fans… quante cose erano successe in un solo anno, e adesso erano lì, in quella Chiesa, in procinto di sposarsi.
Mentre Bunny era immersa nei suoi ricordi, lei e suo padre avevano raggiunto nel frattempo Seiya ai piedi dell’altare: con atteggiamento molto serio, Kenji porse al ragazzo la mano della figlia e gli disse a bassa voce: - Te l’affido: trattala bene, mi raccomando.
- D’ora in poi l’unica mia ragione di vita sarà rendere Bunny felice – gli rispose Seiya, prendendo nel frattempo la mano della ragazza tra le sue.
Kenji gli fece un cenno con la testa in segno di assenso e approvazione, e dopo aver rivolto un sorriso alla figlia, raggiunse la moglie che aveva già iniziato a piangere prima ancora che la cerimonia avesse inizio.
Seiya guardò negli occhi per un attimo Bunny e sottovoce le disse: - Sei bellissima Testolina buffa – per poi voltarsi insieme a lei verso il celebrante, dando così inizio alla cerimonia.
- Fratelli e sorelle siamo riuniti quest’oggi per celebrare l’unione di quest’uomo e questa donna nel sacro vincolo del matrimonio – iniziò il sacerdote, ma Bunny stentava ad ascoltarlo, avendo la mente completamente annebbiata dall’emozione; l’unica cosa di cui veramente aveva la percezione in quel momento era la presenza di Seiya accanto a lei e del suo braccio che ogni tanto la sfiorava, facendola tornare alla realtà.
Durante la cerimonia, altre due coppie non prestarono minimamente attenzione alle parole del sacerdote: nella loro postazione da testimoni, Marta ed Amy guardavano sorridendo i loro fidanzati, immaginando intimamente il momento in cui sarebbe toccato a loro essere al posto di Bunny e Seiya.
Intanto il tempo passava e presto arrivò il momento delle promesse matrimoniali. Bunny e Seiya si alzarono in piedi, insieme ai rispettivi testimoni, mentre i restanti invitati restarono seduti nei loro posti. Il sacerdote recitò la frase di rito: - Bunny e Seiya siete venuti a contrarre matrimonio senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione?
- Sì – risposero i due ragazzi emozionati.
- Siete disposti nella nuova via del matrimonio ad amarvi e onorarvi l’un l'altro per tutta la vita? – chiese nuovamente il celebrante.
- Sì – risposero nuovamente i due sposi.
- Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?
A questa domanda Bunny sentì un tuffo al cuore al pensiero che, in effetti, un figlio era già in arrivo, ma rispose insieme a Seiya con voce sicura: - Sì.
- Se dunque è vostra intenzione di unirvi in matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso.
Bunny e Seiya si guardarono per un brevissimo momento negli occhi per poi prendersi per mano; quel contatto sembrò infondere in entrambi un nuovo calore e una nuova sicurezza.
Il primo a recitare la formula fu il ragazzo, il quale disse: - Io, Seiya, accolgo te Bunny, come mia sposa. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
A questo punto Bunny prese la parola e disse: - Io, Bunny, accolgo te Seiya, come mio sposo. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
E il sacerdote concluse questa parte recitando: - Il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e si degni di ricolmarvi della sua benedizione. L'uomo non osi separare, ciò che Dio unisce.
E dall’assemblea si sentì un forte e chiaro: - Amen.
- Adesso dovrebbe venire avanti quella bella bambina con gli anelli – disse il sacerdote riferendosi a Chibiusa, la quale avanzò con espressione molto seria e compita, che fece sorridere divertita Bunny al pensiero di quanto, in realtà, quella bambina fosse una vera peste. Poi il sacerdote riprese: - Il Signore benedica questi anelli che vi donate scambievolmente in segno di amore e di fedeltà. Per Cristo nostro Signore.
E tutti risposero: - Amen.
Seiya prese dal cuscino davanti a lui uno degli anelli e rivolgendosi verso Bunny disse: - Bunny, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo – e dopo avervi posato sopra un bacio, lo infilò all’anulare della ragazza, rivolgendole nel contempo un ampio sorriso.
Bunny prese dal cuscino il secondo anello e rivolgendosi verso Seiya disse: - Seiya, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo – e dopo aver a sua volta posato sopra un bacio, lo infilò nell’anulare di lui, mentre gli rivolgeva un timido sorriso, intrecciando poi entrambe le mani con quelle dell’uomo che era da poco diventato suo marito.
A questo punto il sacerdote rivolse loro un tenero sorriso e proclamò: - Adesso siete realmente marito e moglie. Facciamo un enorme applauso alla nuova famiglia che quest’oggi si è formata – e l’interno della Chiesa si riempì del rumore di un fragoroso applauso.
La cerimonia proseguì verso la sua conclusione e chissà perché a tutti sembrò molto più veloce adesso.
Dopo aver firmato insieme ai rispettivi testimoni il registro dei matrimoni e posato per le classiche foto di rito, i due sposi si diressero lentamente verso l’esterno, dove furono accolti dal lancio di coriandoli bianchi a forma di cuore e da petali di rose.
Yaten e Taiki, supportati da Sam, iniziarono a gridare: - Bacio! Bacio! – presto imitati da tutti quanti.
Bunny e Seiya si guardarono con un sorriso e si diedero un bacio a fior di labbra, il primo da sposati, mentre i presenti accoglievano il gesto con un fragoroso applauso.
A questo punto tutti gli invitati si avvicinarono per baciare gli sposi: i primi furono ovviamente i genitori di Bunny, seguiti a ruota dai fratelli dello sposo con le rispettive fidanzate e da tutti i loro amici.
- Tantissimi auguri signorina! Le auguro che il suo matrimonio sia tra i più felici – le augurò Licia avvicinandosi, arrossendo leggermente nel trovarsi così vicina a Seiya.
- Licia! Grazie mille… sei molto gentile! – le disse Bunny.
- Ah… ecco qua la mia complice! – esclamò Seiya, strizzando l’occhio alla ragazza, la quale arrossì ancora di più per l’imbarazzo.
- Complice? – gli chiese Bunny guardandolo stupita e con una punta di gelosia nella voce. – Cosa intendi dire, scusa?
- Quanto sei curiosa Testolina buffa… tutto a tempo debito! – tergiversò Seiya, chinandosi nel frattempo verso Licia per darle i classici due bacini sulle guance. A questo punto la povera ragazza temette davvero di cadere lunga distesa per terra per l’emozione.
 
Il ricevimento proseguiva nel migliore dei modi: Morea e Moran avevano dato il meglio di loro stessi affinché la festa fosse un successo. I piatti di portata erano molto ricercati e gli invitati si ritennero più che soddisfatti del trattamento a loro riservato.
Ogni tanto Marta ed Amy lanciavano degli sguardi eloquenti alla sposa, e lei si sentiva come se camminasse sui carboni ardenti: sapeva che il momento in cui avrebbe rivelato a Seiya il suo segreto si stava avvicinando e lei a quel pensiero si sentiva sempre più agitata.
A circa metà del pranzo di nozze, dopo che furono serviti i primi, Marta disse ai due sposi: - Ehi voi due: non vi sembra l’ora di fare il vostro primo ballo da sposati?
Bunny e Seiya si guardarono in faccia un po’ indecisi e la biondina colse la palla al balzo per prenderli per mano e trascinarli al centro del salone: - Ecco… adesso vi mettiamo la base musicale e voi iniziate a ballare.
Bunny era visibilmente in imbarazzo, sentendosi ancora di più gli occhi puntati addosso, e non sapeva più da che parte guardare.
- Coraggio Testolina buffa: ci sono qui io con te… immaginati che adesso ci siamo soltanto noi due senza tutta questa gente che ci guarda… - le disse Seiya con un sorriso dolce, cercando di infonderle un po’ di coraggio.
La ragazza annuì in silenzio, ma non riuscì a rispondergli perché proprio in quel momento partì la base musicale e loro dovettero iniziare a ballare…
 
You can dance-every dance with the guy
Who gives you the eye,let him hold you tight
You can smile-every smile for the man
Who held your hand neath the candle light
But don't forget who's takin' you home
And in whose arms you're gonna be
So darlin' save the last dance for me

Oh I know that the musics fine
Like sparklin' wine,go and have your fun
Laugh and sing,but while we're apart
Don't give your heart to anyone
But don't forget who's takin' you home
And in whose arms you're gonna be
So darlin' save the last dance for me

Baby don't you know I love you so
Can't you feel it when we touch
I will never never let you go
I love you oh so much

You can dance,go and carry on
Till the night is gone
And it's time to go
If he asks if you're all alone
Can he take you home,you must tell him no
'Cause don't forget who's taking you home
And in whose arms you're gonna be
So darling,save the last dance for me

'Cause don't forget who's taking you home
And in whose arms you're gonna be
So darling,save the last dance for me
Save the last dance for me
Save the last dance for me.

 
Mentre ballavano, Bunny e Seiya non smettevano un attimo di guardarsi negli occhi. Dopo un po’ di tempo anche qualche invitato si mise a ballare intorno a loro.
Ad un certo punto Seiya si avvicinò un po’ di più a lei e le sussurrò in un orecchio: - Secondo te se scappiamo per un attimo ci verranno subito a cercare?
Bunny lo guardò curiosa e gli rispose: - Non lo so… perché ti vuoi assentare?
- Voglio averti tutta per me per un po’… da quando ci siamo sposati non siamo riusciti a rimanere soli neanche per un minuto – disse lui. – E poi credo proprio che sia giunta l’ora di dirti dove andremo in luna di miele! – continuò con un sorriso, sapendo benissimo di aver toccato il tasto giusto dicendo così.
E infatti Bunny reagì come lui si aspettava: - E siamo ancora qui? Dai… su… andiamo…
Seiya scoppiò in una risata fragorosa e la strinse per un attimo a sé dicendole: - Ti amo da morire Testolina buffa, lo sai vero?
Bunny sentì un tuffo al cuore e staccandosi leggermente da lui per poterlo guardare negli occhi gli disse seria: - Seiya… a dir la verità anch’io avrei qualcosa d’importante da dirti…
Notando l’espressione della moglie, lui si preoccupò un pochino e, senza tante cerimonie, la condusse deciso verso l’esterno della sala per potersi appartare un attimo con lei.
Trovarono rifugio in una stanzetta lì vicino. Come si chiuse la porta alle spalle, Seiya disse sorridendo: - Finalmente! – prendendole entrambe le mani e dandole un leggero bacio sulle labbra. – Allora Testolina buffa: cos’hai da dirmi?
- Prima tu – gli rispose Bunny, facendolo scoppiare a ridere per la curiosità della donna che amava.
- La mia Testolina buffa curiosona! – la prese in giro lui, per poi porgerle una busta che aveva estratto dall’interno della sua giacca.
- Che cos’è? – gli chiese perplessa lei, rigirandola tra le mani.
- Aprila e lo scoprirai! – le rispose lui con un sorriso dipinto sulle labbra.
Bunny fece come le aveva detto ed estrasse due biglietti aerei: - Sono due biglietti… destinazione… Milano Malpensa… - alzò la testa per guardarlo e disse: - Milano è in Italia… andremo in Italia? – chiese felice.
Lui annuì sempre sorridendo e le spiegò: - Noleggeremo un’auto in aeroporto e gireremo per tutta l’Italia, visitando i luoghi più suggestivi.
- Tutta l’Italia? Ma impiegheremo un sacco di tempo… - protestò Bunny.
- Staremo via per un mese – le rivelò lui. 
- Un mese? Ma Seiya… io non posso stare via per tutto questo tempo! Ho il negozio a cui pensare! – disse Bunny seria.
- Beh… tanto per cominciare hai deciso di tenerlo chiuso per due settimane, giusto? – al cenno di assenso di lei continuò. – Per le altre due settimane ci penserà la tua commessa. Un giorno in cui sapevo che tu non c’eri perché eri impegnata con i preparativi del matrimonio, sono andato in negozio e ho parlato con lei… mi ha assicurato che non ci sarà alcun problema e che può benissimo occuparsi da sola del negozio.
Bunny era rimasta alquanto stupita e non sapeva cosa rispondere.
Seiya le si avvicinò abbracciandola e sussurrandole all’orecchio le disse: - Pensa che bello… andremo a visitare il duomo di Milano, il balcone di Romeo e Giulietta, il Colosseo, i Musei Vaticani, la costiera amalfitana, gli scavi di Pompei, andremo in un paese chiamato Alberobello dove si trovano delle costruzioni particolari chiamate ‘trulli’… e poi, quando avremo finito di visitare l’Italia… - e lì si interruppe per incuriosire volutamente la moglie.
- E dopo? – gli chiese lei, abboccando alla perfezione.
- E dopo… prima di tornare a casa, andremo a Versailles! – le rivelò.
- Versailles? Andremo a Versailles? O Seiya… ti amo… ti amo… ti amo! – gli disse abbracciandolo stretto al collo, facendolo ridere felice.
Lui ridacchiò divertito per poi staccarla leggermente e dirle: - Se non mi sbaglio anche tu avevi qualcosa da dirmi…
- Già… - gli rispose lei, diventando improvvisamente seria e abbassando lo sguardo, facendolo preoccupare nuovamente.
- Bunny? – le chiese, abbassando la testa per cercare i suoi occhi.
- Ecco… ti ricordi quando avevamo parlato di avere dei figli e tu mi avevi detto che volevi una squadra di calcio al femminile?
- Certo che me lo ricordo! – le rispose lui sorridendo al ricordo dell’espressione inorridita di lei.
- E se… tutto avvenisse prima del previsto? – gli chiese lei con voce un po’ tremante.
- Prima del previsto? – ripetè lui, non riuscendo a capire dove Bunny volesse andare a parare. Poi una lampadina parve accendersi nel suo cervello: - Bunny… non starai per caso dicendomi che…?
- Sì… aspetto un bambino – gli rivelò con lo sguardo basso. – E prima che tu me lo chieda, lo so soltanto da un paio di giorni: all’inizio pensavo che il ritardo fosse dovuto allo stress per i preparativi, poi però ho iniziato a stare male e ne ho avuto la conferma – a questo punto lei si arrischiò ad alzare lo sguardo e vide alcune lacrime scendergli lungo le guance. – Seiya… perché stai piangendo? – gli chiese stupita.
- Perché sono felice – le rispose semplicemente lui.
- Non ti dispiace, quindi? Lo so che è forse un po’ troppo presto… che in fondo ci siamo appena sposati… - disse lei.
Lui negò con la testa e tornò ad abbracciarla: - Non potevi farmi regalo più bello di questo, Testolina buffa. Ci pensi? Il frutto del nostro amore e sta crescendo dentro di te.
Bunny sentì il suo cuore gonfiarsi d’amore per lui e a sua volta lo abbracciò stretto. Rimasero in quella posizione per alcuni minuti, in silenzio, beandosi semplicemente del reciproco contatto.
Fu Seiya il primo a rompere quel silenzio: - Pensi che vada bene per te viaggiare? L’Italia non è propriamente dietro l’angolo e non vorrei provocarti qualche problema…
- Non ti preoccupare per questo: basta che non mi stanchi troppo e andrà tutto bene. E poi lo sai che per me l’importante è stare con te, vero? – gli rispose dandogli un bacio sulle labbra.
- Vieni! Devo rendere noto a tutti di questa novità! – le disse, prendendola per mano e trascinandosela dietro.
- Seiya! Aspetta… - protestò bonariamente lei, divertita dalla reazione di lui.
Non appena entrarono della sala dove si teneva il loro ricevimento di nozze, Seiya attirò immediatamente l’attenzione di tutti i presenti dicendo: - Scusate l’interruzione, ma ho un importante annuncio da farvi: questa meravigliosa donna che oggi è diventata mia moglie mi ha appena comunicato una notizia che mi ha reso l’uomo più felice del mondo… - prese un attimo fiato guardando nel contempo Bunny con occhi pieni d’amore e poi continuò: - Dentro di lei sta crescendo una creatura che è frutto del nostro amore… e fra meno di nove mesi diventerò padre – disse tutto di un fiato.
Quest’annuncio lasciò i più completamente senza parole: Marta ed Amy, già a conoscenza della cosa, sorrisero soddisfatte per il fatto che Bunny si fosse decisa a comunicare la notizia a Seiya.
- Tu lo sapevi? – chiese Yaten nell’orecchio di Marta.
Lei si voltò verso il suo compagno e, sorridendo, gli rispose: - L’ho saputo soltanto questa mattina, quando sono andata insieme ad Amy ad aiutarla a prepararsi. Si è sentita male e ha confessato di essere incinta. Non è stupendo? Diventeremo zii! – disse euforica.
- Già… un’emozione davvero grande! – le rispose lui abbracciandola e dandole un bacio in cima alla testa.
I genitori di Bunny erano rimasti letteralmente senza parole. Dopo un primo momento di intontimento, Kenji sbottò all’improvviso dicendo: - Come ha osato quell’essere toccare la mia bambina in quel modo? Io adesso lo prendo e…
- … e non farai niente! – lo bloccò immediatamente Ilenia con sguardo intimidatorio. – Ricordati che quell’uomo adesso è il marito di Bunny e tu non puoi dirgli più niente. Oppure ti devo forse ricordare il motivo per cui noi due ci siamo sposati? – gli chiese con un sopracciglio alzato, zittendolo all’istante.
A questo punto Taiki prese la parola e, schiarendosi la voce, disse: - Visto che siamo in tema di annunci, ne avrei anch’io uno da fare, se non vi dispiace… - attirando immediatamente tutta l’attenzione su di sé. – Ecco… ad Amy è stato offerto di trasferirsi per sei mesi in Germania per prestare servizio nella clinica associata a quella in cui lavora, ed io ho deciso di seguirla – disse tutto di un fiato.
- Ma come? Amy… perché non ci hai detto niente? – le chiesero immediatamente Bunny e le sue amiche.
- Non ero sicura di accettare… ho preferito prima parlarne con Taiki per vedere cosa ne pensava… - rispose la ragazza arrossendo per l’imbarazzo.
- Ma Taiki… e il nostro gruppo? Se tu te ne vai in Germania è ovvio che si dovrà sciogliere… - protestarono i suoi fratelli.
- Non è vero – rispose Taiki. – Ho pensato molto anche a questo prima di decidermi a seguire Amy: senza Joe noi tre non abbiamo un manager che organizzi i nostri appuntamenti, e in più ultimamente abbiamo lavorato veramente tanto tra concerti, serate e interviste… prenderci una breve pausa non può che farci bene… nel frattempo potremo scrivere delle nuove canzoni e al mio rientro in Giappone tornare alla grande con un  nuovo CD.
Seiya e Yaten si guardarono per un attimo, poi entrambi andarono verso il fratello per abbracciarlo: - Ci mancherai fratellone! – disse Seiya commosso.
Tutti i presenti erano azzittiti per la commozione. Sentendosi al centro dell’attenzione, i tre fratelli si staccarono imbarazzati e Seiya prese la parola dicendo: - Adesso credo che sia ora della sorpresa per Bunny, cosa ne dite? – facendo annuire i suoi fratelli, i quali guardarono la sposa con un sorriso malizioso.
- Sorpresa? Cosa intendete dire? – chiese lei stupita e un pochino preoccupata.
- Vieni… siediti qui – le disse Seiya conducendola verso una sedia e dandole un bacio sulla guancia, per poi allontanarsi e dirigersi verso i suoi fratelli, i quali nel frattempo avevano preso, chissà dove, i loro strumenti e tirato fuori un microfono. Mettendosi dietro ad esso, Seiya disse, guardandola fissa negli occhi: - Testolina buffa… questa canzone è stata scritta appositamente per te – e, detto questo, iniziò a cantare…
 
Ora vi racconto una storia che
Farete fatica a credere
Perché parla di una principessa
E di un cavaliere che
In sella al suo cavallo bianco
Entrò nel bosco
Alla ricerca di un sentimento
Che tutti chiamavano amore

Prese un sentiero che portava
A una cascata dove l’aria
Era pura come il cuore di quella
Fanciulla che cantava
E se ne stava coi conigli
I pappagalli verdi e gialli
Come i petali di quei fiori che
Portava tra i capelli
Na na na na na na na na na

Il cavaliere scese dal suo cavallo bianco
E piano piano le si avvicinò
La guardò per un secondo
Poi le sorrise
E poi pian piano iniziò a dirle
Queste dolci parole:

Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
 Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella
Na na na na na na na na na

La principessa lo guardò
Senza dire parole
E si lasciò cadere tra le sue braccia
Il cavaliere la portò con se
Sul suo cavallo bianco
E seguendo il vento
Le cantava intanto
Questa dolce canzone:
 
Vorrei essere il raggio di sole che
Ogni giorno ti viene a svegliare per
Farti respirare e farti vivere di me
Vorrei essere la prima stella che
Ogni sera vedi brillare perché
Così i tuoi occhi sanno
Che ti guardo
E che sono sempre con te
Vorrei essere lo specchio che ti parla
E che a ogni tua domanda
Ti risponda che al mondo
Tu sei sempre la più bella
Na na na na na na na na na

 
Bunny ascoltò quella canzone dolcissima con le lacrime agli occhi, pensando a come la sua vita fosse cambiata da quel giorno all’aeroporto, quando incontrò per puro caso un cantante con la fama da rubacuori, che invece si era rivelato essere il ragazzo più dolce e romantico del mondo, permettendole in questo modo di realizzare il suo sogno: quello di vivere in una favola.
 
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Ed ecco qua l’ultimo capitolo di questa storia, che confesso di avere particolarmente nel cuore. In questo momento sto piangendo nel salutare questa Bunny e questo Seiya.
Prima che mi dimentichi, le canzoni inserite in questo capitolo sono “Save the last dance for me” di Michael Bublé e “Favola” dei Modà, di cui non ho nessun diritto.
Credo che sia doveroso, a questo punto, fare alcuni ringraziamenti.
Prima fra tutti vorrei ringraziare Cri Cri perché se sono qui adesso è proprio merito suo, visto che ha insistito tanto per farmi tornare a scrivere dopo la mia prima ff: grazie veramente di cuore anche per esserci sempre in ogni mia storia.
Per seconde, ma non per importanza, vorrei ringraziare due amiche carissime che ho conosciuto proprio tramite Il mio sogno sei tu e che continuano sempre a sostenermi e a incoraggiarmi: sono vale89 e beppin79. Grazie mille ragazze: il vostro sostegno per me è molto importante, lo sapete! Vi voglio bene!
Poi vorrei ringraziare tutte le mie amiche di Facebook, chi ha inserito questa storia tra le proprie preferite/seguite/ricordate, chi ha letto questa storia lasciandomi un suo commento o semplicemente rimanendo in silenzio. Grazie, grazie veramente a tutte di cuore.
E poi… un grazie speciale a chi mi ha inserita tra i propri autori preferiti: ne sono veramente onorata e spero di non deludervi mai.
Adesso non mi resta che salutarvi, insieme a Bunny e Seiya, i quali vi danno appuntamento per qualche altra avventura.
Un abbraccio caloroso a tutte quante.
Shelly

 

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