Are you with my best friend?!

di HeyFox
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You can't make this to me! ***
Capitolo 2: *** Forgotten and Forgiven ***
Capitolo 3: *** Oh no, love isn't mistake! ***



Capitolo 1
*** You can't make this to me! ***


Periferia di Los Angeles,15 Gugno, 2015
 
Finalmente, dopo 9 estenuanti mesi di scuola sono arrivate le vacanze d'estate.
Potro' finalmente godermi questa lunga pausa. Ho gia fatto un bel programmino per tutto il tempo libero: il mio migliore amico, spiaggia, Tv, computer, camera mia, uscire col cane, mangiare, bere, dormire, poltrire, fare zapping e tutte quelle belle storielline la', come dice il mio prof di matematica.
Mentre penso a come godermi l'estate, sento la porta di casa sbattere e una chioma arancione apparire davanti ai miei occhi.
No, una cosa non l'avevo calcolata: mia sorella... Doveva per forza esserci questo piccolo intralcio?
- Hey scema!- Mi saluta con fare disinvolto, ma vedo che dentro di se' sta fremendo per qualcosa di entusiasmante.
Io le faccio solo un cenno con la mano. Siamo sorelle di sangue, ma non c'è molto "contatto" fra noi due.
Sposto lo sguardo sul libro che sto leggendo, ma subito dopo, con la coda dell'occhio, noto che mia sorella si è girata verso di me, fissandomi con uno sguardo tra il maligno, allegro e divertito, ma non ci faccio caso, visto che è un suo comportamento normale questo.
- Devo dirti una cosa fantastica!- Esclama alla fine, notando che non volevo alzare lo sguardo.
Scocciata la guardo, facendole il segno di continuare, mentre prendevo un sorso del succo di frutta che avevo poggiato sul tavolino accanto a me.
Lei prende un respiro e poi, con una faccia allegra e malefica, mi dice - Io e Logan stiamo insieme- E allarga le braccia, come se mi volesse abbracciare.
Io invece spalanco gli occhi e, senza volerlo, sputo tutto il succo che avevo in bocca, come in quei film comici.. Peccato che qui, per me, di comico non c'era nulla.
- Beh, grazie per la doccia,eh! Adesso dovro' cambiarmi prima di uscire- Esclamo' lei, indignata, guardandosi i vestiti appena bagnati.
- Cosa. Diamine. Hai. Detto?!- Quasi urlo, sconvolta.
Possibile che quello scemo di Logan non mi abbia detto nulla? Ma quanto puo' essere rintontito?
- Ho detto che esco con Logan.- Ma quanta noncuranza!
- Ti prego, dimmi che non è quel Logan. Dimmi che non è il mio migliore amico- Le dico, quasi supplicando.
- E quanti "Logan" conosci? Io soltanto uno.. Ed e proprio quello- E le si dipinge quel sorrisino fastidioso che tanto odio.
Ma quanto puo' essere str... vabbe, avete capito, una sorella?
A quel punto mi alzai dal divano, infuriata, le vado incontro e le punto un dito contro.
- Tu non puoi farmi questo. Non puoi portarmi via il mio unico e migliore amico! Me ne hai gia portati via 4 che non si sono mai piu' fatti risentire. Non puoi portarmi via anche Logan, non ci puoi uscire. Tu lo devi mollare-
- Ah si, eh? La piccola Joey si sentira' sola, poverina. Non ha amici tranne il piccolo, stupido e ingenuo Logan. Ma quanto siete infantili tu e il tuo amichetto.- Rise, beffarda, facendo scattare dentro di me la scintilla che mi fece scattare in avanti, prenderla per il colletto e schiacciarla contro il muro, quasi ringhiando contro di lei.
Puo fare tutto: insultarmi, prendermi a sberle o rompere le mie cose, ma Logan non si tocca.
- Figlia di buonadonna- Ringhiai io a voce bassa e minacciosa, non essendo abituata a dire parolacce - Ritira quello che hai detto e non ti permettere piu di insultare Logan, e sai bene che non me ne frega nulla se siamo sorelle, ti prendero' benissimo a sberle-.
Nonostante fosse piu grande di me di 2 anni, io la superavo sia in altezza che in robustezza e questo di certo non era a suo favore.
Lei guardo' disgustata le mie mani strette attorno alla sua camicia, poi alzo' lo sguardo sul mio, mi guardo' scettica e sputo' li accanto, ridendo.
-Ohh, a Joey piace il suo amico.Credi davvero che tu mi faccia paura? Non ritiro quello che ho detto... E il tuo amichetto lo lascio quando mi stanco di lui..-
Queste parole mi fecero imbestialire ancora di piu, e, dopo aver caricato un pugno, glielo tiro sulla spalla e mi allontano, guardandola con tutto il disprezzo di questo mondo, mentre lei rideva.
- Stronza- Riusci a sussurrare. Lei è l'unica per cui mi escono parole poco carine.
Salgo infuriata le scale, afferro il telefono al volo e poi ridiscendo per andare nel giardino.
Mi siedo su una sedia di plastica all'ombra di un albero e compongo velocemente il numero.
Dopo nemmeno 3 squilli Logan mi risponde.
- Hey, sciao Joey! Come va?- Beh, almeno lui è allegro.
- Logan vieni subito a casa mia- Tagliai corto, sicuramente facendolo preoccupare.
- Joey, che succede?- E infatti, era preoccupato. E se fossi in lui lo sarei anch'io.
- Logan Henderson, vieni subito qui.- Usai pure il suo cognome, e li' non fece piu proteste,sapendo che il suo cognome lo uso solo in casi importanti.
- Arrivo in 5 minuti- Disse con un filo di voce.
Dopo 5 minuti precisi lo vidi arrivare alla porta, con l'intendo di suonare, ma lo chiamai dal giardino e lui, scavalcando il recinto con un agile salto, venne vicino a me.
- Che è successo Joey? Tu stai bene? E tua sorella?- Si avvicino di piu, per vedere se avevo qualcosa che non va, visibilmente preoccupato, ma io, invece di rassicurarlo che va tutto bene come avrei fatto in un' altra occasione, risposi con un secco - Siediti- E lui si sedette all'istante.
Pensai per un attimo alle parole adatte, poi esplosi - Come diavolo ti è venuto in mente di metterti con mia sorella?-
- Joey, io..- Inizo' lui, ma io non lo feci finire.
- Logan, sai come è fatta! Sai come tratta i ragazzi! Li cambia come fazzoletti di carta, lo sai meglio di me.- Non so da dove fosse venuto quel mio tono di voce duro, ma so che con lui non l'avevo mai usato.
- Joey, ascoltami..- Ma lo interruppi anche questa volta, alzando il tono della voce.
- Logan, ti rendi conto che lei non ti ama? Da quando sei diventato cosi' cieco? Ti ha dato del piccolo, stupido e infantile!- Alle mie parole, pero', incomincio a surruscaldarsi anche lui e, mentre si alzava, incomincio' a parlare, alzando la voce di un ottava.
- Cavolo, Joey, possibile che tu non possa essere felice per me almeno una volta? E poi non credo che lei abbia detto tutte quelle cose!- Esclama.
- Ah no? Ti devo portare una registrazione? Ti ha dato del bambino! Ti vuole allontanare da me, vuole separarci, vuole che tu soffra per amore e che io soffra per aver perso il mio migliore amico. Magari non tanto il primo punto quanto il secondo!- Esclamai anch'io, gesticolando con le mani. Possibile che fosse cosi' ottuso?
- E tu da quando sei diventata cosi egoista?- Chiese lui, alzando di molto la voce e guardandomi negli occhi, mentre, pian piano, sentivo che incominciavano a pizzicarmi.
Non mi aveva mai data dell'egoista. Non mi aveva nemmno mai insultato. Noi non avevamo mai litigato, ma quella sua frase fece davvero traboccare il vaso.
- Esci di qui- Dissi semplicemente, guardando il vuoto, con le braccia abbandonate lungo i fianchi.
- Joey, io non volevo dirlo... L'ho fatto senza ri..- Ma lo interruppi per l'ennesima volta in quella conversazione, indicandogli la porta
-
Esci di qui Logan. Esci di qui e non tornare da me quando quella figlia di cane ti lascera' perchè io non ci saro' per consolarti-.
Ormai le lacrime stavano arrivando ai bordi, mentre vedevo il suo sguardo colpevole posarsi per l'ultima volta sul mio viso sicuramente arrossato, per poi dirigersi verso la porta.
Da lui non me lo sarei mai aspettato.
Appena senti' la porta chiudersi, diedi un pugno sul tronco dell'albero, per poi appoggiarci le spalle e lasciarmi scivolare fino a terra, mentre alzavo lo sguardo sulle finestre delle camere.
Vedo mia sorella affacciata, con ancora l'ombra della risata sulle labbra, con lo sguardo malefico sempre presente sulla sua faccia.
La odio.
La odio con tutto il mio cuore.
Mi ha portato via tutto: i nostri genitori ci hanno lasciato per colpa di un suo capriccio in un incidente stradale mentre andavano a San Francisco per prendere una sua amica; Ryan mi aveva abbandonata perchè non la sopportava; James era andato via perchè lei aveva giocato con il suo cuore come si fa con una giostra e non sopportava di vederla ogni giorno; Danny si è innamorato di lei e ha fatto la stessa fine di James;  Kevin era stato portanto in inganno dai suoi atteggiamenti, finendo purei lui nella trappola mortale per poi uscirne distrutto... E adesso... E adesso anche Logan.
Questo è davvero troppo.
Detesto la mia vita.





Angolino dello squilibrato.

Ebbene si, sono tornato molto, ma molto prima del previsto! Come nell'altra storia, anche qusta l'ho scritta con mia cugina (benedetta ragazza che mi sopporta).
Che dire.. Siamo consapevoli che e molto piu corto del solito questo pezzo, ma l'abbiamo fatto apposta: abbiamo deciso di dividere la storia in 3 parti perche fra un avvenimento e l'altro ci passera' un lasso di tempo non ben determinato, quindi ci sembrava piu ordinato dividere la storia in parti.
Spero che vi piacera (continuo alle 20 visualizzazioni, anche  perche dobbiamo ancora scrivere il secondo capitolo).
Per ultimo, vorrei ringraziare inifinitivamente  BTRloverForEver per aver messo le mie storie fra i preferiti, per averle recensite e per avermi messo tra gli autori preferiti, se sono onorato.
Beh, scusate questo monologo, vi auguro buon pomeriggio/ serata/ mettina.
Nick.

 

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Capitolo 2
*** Forgotten and Forgiven ***


42esima strada a Los Angeles, 4 Ottobre, 2015.

Sento un fastidiosissimo "Bip" provenire dalla mia destra, cosi allungo la mano verso quella direzione, piggiando un piccolo tasto della radiosveglia.
Con un grugnito alzo il busto e mi guardo attorno: la mia camera è immersa nel disordine totale e Max ronfa beatamente sulle mie gambe.
Faccio un sospiro e, di malavoglia, poggio i piedi sul pavimento gelido, cercando di non svegliare il bel cane, mentre guardavo la sveglia che segnava le 7:15.
Feci un verso di lamento: ma perchè hanno inventato la scuola? Certo, se hai degli amici con cui sfrenarti e distrarti fra una lezione e l'altra puo pure essere uno spasso, ma se il tuo migliore amico ti ha lasciato per tua sorella, e tu non sai con chi stare, beh, allora diventa davvero...un inferno.
Mi svesti in fretta e accesi l'acqua tiepida della doccia e mi ci fiondai sotto.
E, come ormai succede da mesi, la mia mentre si riempie subito di pensieri.
Non parlo con Logan da quel giorno in cui litigammo. Non lo vedo nemmeno, oltre che in classe, visto che, tre giorni dopo quella discussione, mi ero messa a cercare casa e, dopo soli 2 giorni la trovai alla 42esima, a un prezzo davvero ridotto.
Esco dalla doccia e, mentre mi vesto, guardo fuori dalla finestra.
Stava piovendo fittamente, proprio come piaceva a me e a Logan. Sorrisi ricordandomi le giornate di quando eravamo piccoli, quando ci divertivamo a correre su e giu per il giardino sotto la pioggia, sotto lo sguardo divertito dei nostri genitori.
Scossi la testa fortemente, in modo da scacciare quei pensieri, senza pero riuscire a scacciare il sorriso.
Andai in cucina, feci una veloce colazione formata da un caffè bello forte e due fette tostate e poi misi da mangiare e da bere in una ciotola a Max, in modo che, quando si sarebbe svegliato, avrebbe trovato tutto pronto.
Poi andai di nuovo in camera, dove afferrai lo zaino e il mio IPad e accarezzai il cane, mettendomi una cuffietta nell'orecchio destro.
A quel punto ero pronta per uscire, cosi afferrai le chiavi di casa e mi diressi verso la porta, la aprii e, mentre giravo su me stessa per chiuderla, qualcosa, o meglio, qualcuno, attiro' la mia attenzione.
Un ragazzo stava dormendo tutto fradicio, con una gamba piegata e una distesa, con il viso posato sul braccio che a sua volta posava sul ginocchio.
Mi avvicinai di piu in modo da vedere bene il viso, visto che era semi nascosto dal cappuccio.
Quando scopri' chi era seduto davanti casa mia la sorpresa fu inevitabile: un Logan Henderson tutto bagnato, con gli occhi arrossati e le guance e il naso rossi per il freddo stava dormendo davanti a casa mia.
Non sapevo se essere arrabbiata e orgogliosa, fregarmene e andare a scuola lasciandolo congelare, oppure se dimenticarmi di quello che ci eravamo detti, perdonarlo e svegliarlo, magari invitandolo ad entrare dentro casa.
Inutile dire che non ci volle molto per prendere la decisione scegliendo la seconda opzione.
Allungai una mano per svegliarlo, ma si desto' dal sonno prima che lo potessi svegliare io. Mi guardo' sorpreso, scrutando bene il mio viso e poi tutto il mio corpo, ormai bagnato almeno tanto quanto lui.
-
Joey- Sentii appena il suo sussurro un bel po' roco.
Io sorrisi, cercando di rassicurarlo, tendendogli la mano.
-
Dai Loggie, entrimo- Dissi io, sempre sorridendo, mentre lui mi scrutava incredulo, ma poi scosse la testa, facendo cadere indietro il cappuccio.
-   
Siediti qui, accando a me  - Rispose, come se non mi avesse sentito, battendo il terreno accando a lui con una mano.
-
Logan, ma sta piovendo. E sicuramente ti sarai gia preso un malanno- Insistetti io per poi cedere davanti al suo sguardo.
Con un sospiro mi sedetti accanto a lui mentre guardava davanti a se, come se avesse il timore di guardarmi in faccia.
-
Mi dispiace- Sussurro' ancora - Avevi ragione. Mi ha solo usato- Aggiunse, abbassando il capo.
-
Ma io non sono arrabbiata con te. Tu mi devi scusare. Ti ho trattano davvero male quel giorno.. Mi dispiace davvero tanto. E avevi anche ragione, stavo incominciando a comportarmi da egoista.-
Lui scosse la testa, sorridendo, ma evitando accuratamente di guardarmi -
La colpa non è tua; è mia e soltanto mia. Sapevo come era fatta tua sorella, ma non ti ho ascoltato comunque. Non volevo dire tutte quelle cose. Non era mia intenzione ferirti. E' stata la rabbia e la sorpresa a farmi reagire cosi' e a farmi dire quelle cose.- Si interruppe un attimo, girandosi per guardarmi - Mi puoi perdonare?-. Strano che non si sia accorto che l'avevo fatto gia 5 minuti fa.
In risposta mi avvicinai un po' di piu a lui, poggiando la testa sulla sua spalla, mentre lui passava un braccio intorno alle mie spalle -
Non voglio mai piu litigare col mio migliore amico-.
Lui sospiro' e poggio' la sua testa sulla mia -
Nemmeno io Joey, nemmeno io-.
Solo in quel momento notai che scottava. Avevo detto io che si prendeva un malanno!
-
Logan, andiamo dentro che stai scottando- Cercai di tirarlo su, ma fu lui a trattenermi giu.
-
Aspetta ancora un po'.. Sai quanto adoro lo pioggia- Disse a bassa voce, contemplando il paesaggio intorno.
Io scossi la testa, divertita -
Quando sei venuto qui?- Lui alzo' le spalle - Credo che intorno alle 3 di mattina... Non riuscivo a dormire- Si alzo' in piedi, mentre io aprivo la porta - e il mio subconscio mi ha portato qui. Non volevo affatto svegliarti, tanto meno disturbarti, cosi mi sono seduto li e poi devo essermi addormentato- Aprii la porta e lui entro' con me al seguito.
-
Poi mi spieghi un paio di cose... Adesso vai in bagno e togliti i vestiti bagnati e mettili in un angolo e fatti una bella doccia calda, ne hai bisogno... Cerco di trovarti qualcosa, intanto- Dissi velocemente, spingendolo in bagno.
-
E tu? Pure tu sei bagnata.- Una delle cose che mi mancavano di lui è proprio la sua premura.
-
Non ti preoccupare di me. Io non ho la febbre mentre tu si. E adesso fila in bagno che ti prendo i vestiti piu grandi che tengo.Quando finisci chiamami che ti porto i vestiti.- Chiusi la porta del bagno e mi avviai verso la mia, dove mi cambiai velocemente. Poi presi a trafficare nell'armadio in cerca di vestiti per Logan e riusci a trovare qualcosa: pantaloni della tuta che a me andavano grandi e una maglietta che di solito usavo per dormire, visto che mi arrivava quasi alle ginocchia.
Riordinai il mio letto e poi mi sedetti, in attesa che Logan finisse.
Dopo neanche 5 minuti mi senti chiamare, cosi presi i vestiti e andai verso il bagno e bussai -
Si puo?-.
-
Certo, entra.- Lo senti' esclamare, cosi' entrai, arrossendo subito.
Lui, dallo specchio, deve aver notato il mio rossore perchè si giro' ridendo.
-
Suvvia, mi avrai visto migliardi di volte a mare! Non puo' essere una novita' vedermi senza maglietta- Disse fra una risata e l'altra.
Si, l'ho visto migliardi di volte a mare, ma era con il costume, mentre adesso è con i soli boxer... E poi, prima non aveva ancora questo fisico!
Oh cavolo, ditemi che non l'ho pensato davvero.
Scuoto la testa -
Ehm, si, certo. E' stato solo inaspettato,ecco. Comunque, eccoti i tuoi vestiti.- Dissi, porgendogli quello che avevo trovato.
-
Uhm, grazie- Disse, prendendoli e iniziando a infilarsi la maglietta.
Quando fini' di vestirsi fece per avviarsi verso la porta, ma lo fermai.
-
Dove credi di andare?-
-
Di sotto... Prendo qualcosa di freddo da bere- Disse con disinvoltura, ma lo afferrai per la manica.
-
Tu non vai da nessuna parte oltre al letto. Vieni qui- Gli misi una mano sulla fronte e constatai che scottava ancora. - Visto? Fila a letto che vado a fare il the-.
Lui sbuffo' -
Sei peggio di mia madre- Poi si avvio' verso la camera, girandosi prima di entrare - Ma anche questo tuo lato mi è mancato- Poi entro', chiudendosi la porta alle spalle.
Io sorrisi e scesi di sotto per preparare il the.
Quando fu pronto, lo portai su, dove trovai Logan intento a maneggiare col mio IPad.
Poggiai il vassoio sul comodino e mi sedetti accanto a lui -
Cosa combini?- Chiesi alzando un sopracciglio.
Lui continuo' a muovere le dita -
Vedo quali canzoni hai-.
-
Allora, signor Henderson, la soddisfano i miei gusti musicali?- Chiesi io, con un ombra di sorriso sulle labbra.
Lui distolse lo sguardo dall' IPad e lo poso' su di me -
Beh, è ovvio che si. Quasi tutte le canzoni sono le nostra canzoni-.
Sorrisi del tutto -
Davvero? Non lo sapevo.. Ma adesso ridammelo,bevi il the e dormi per qualche ora. Ti fara' solo bene- Dissi, togliendogli di mano l'IPad.
Lui annui', bevve il the in fretta e, prima che mi potessi alzare, propose un patto -
Dormo solo a una condizione- Disse, incrociando perfino le braccia.
Io, rassegnata e divertita,alzando un sopracciglio, gli risposi -
E va bene, spara. Mi sembri tanto un bambino piccolo.-
Lui rise leggermente -
Dormo a patto che tu ti stenda accanto a me-.
Io alzai di nuovo il sopracciglio -
Dove diamine è finito il mio amico? Stare con mia sorella ti ha rincitrullito?- Chiesi divertita.
Lui mi fece il verso -
Davvero divertente. Dicevo sul serio. E sono sempre io, Logan, il tuo Loggie Bear, come mi chiami tu.-
Io sbuffai -
E va bene, ma quando ti addormenti io me ne vado in cucina, ok?-
Lui annui', con un sorrisino beffardo. -
Non mi piace affatto quel sorriso- Dissi io, sospettosa, stendendomi sopra le coperte.
-
Beh, di solito dicevi che ti piaceva, ma va beh. Comunque, sei impazzita? Fa freddo, vieni sotto le coperte- MI prese in giro.
Io sbuffai un' altra volta, poi mi infilai sotto le coperte -
Contento?-.
-
Mhh, molto!- Disse, passandomi un braccio sotto la testa, facendo in modo che mi appoggiassi alla sua spalla.
-
Sai, chiunque ci vedesse in questo momento penserebbe che stiamo insieme!- Dissi ridendo, pensando alla stupidata che avevo appena detto.
-
Beh, non dirlo troppo forte, altrimenti ci scoprono!- Disse ridendo anche lui.
Restammo per qualche secondo in silenzio, poi pero' fui io a interromperlo.
-
Logan... Mi canteresti qualcosa?- Chiesi in un tono incerto, quasi timoroso.
-
Ma certo- Esclamo' lui e, pur non guardandolo, sapevo che stava sorridendo leggermente.
Inizio' a cantare una canzone a me sconosciuta, che faceva:


  I'll love ya, if you have got nobody to love
Girl I'll adore you, if there's no one to adore
And I'll show you, hey, if there's no one to show
Oh, and I'll know you, if you want somebody to know, oh oh oh yeah

Every time you come around you put a lightning bolt on my face
Baby, everytime you come around, girl you take my breath away

And I just wanna breathe until I take you in
Cause I want you to breathe until you take me in
  

Quando fini' di cantare, io ero mezza rimbambita.
-
Allora, ti piace?- Sussurro' lui, quasi avendo paura di rompere quell'atmosfera di calma.
-
Certo, è meravigliosa! Ma da dove l'hai tirata fuori? Non l'ho mai sentita- E questa era una cosa strana, visto che ho sentito tutte le canzoni dei suoi autori preferiti.
-
Dalla mia testa!- Disse lui, tranquillo come non mai.
-
Vuoi dire che l'hai inventate te? E da quando scrivi canzoni?- Chiesi curiosa.
-
Da qualche mese.. Ma non sono un gran che- La prossima volta che lo dice lo strozzo.
-
Dillo un' altra volta e sei morto.- Lo minacciai, facendolo ridere.
-
Non è che me la potresti ricantare, per favore?-  Chiesi, facendo gli occhi alla "Gatto con gli stivali".
Lui annui e ricomincio' a cantare, cullandomi con la sua dolce voce.
Adesso potevo pur morire felice.



Angolino-ino-ino

Allora, voglio solo ringraziare che leggeva e chi continua a leggere le mie pazze storie, chi le recensisce, le mettre tra i preferiti/ seguiti/ ricordati.
Una cosa che nel primo pezzo non ho scritto: i ragazzi in questa fan fict non sono famosi, ma forse lo avevate capito da sole.
Come dice il mio prof, I hope you enjoy.
Buonaserata, Nick.

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Capitolo 3
*** Oh no, love isn't mistake! ***


Collina " Hollywood",  15 Settembre, 2018.

 
Oggi è il mio diciottesimo compleanno! Sicuramente alla parola " diciottesimo" tutti hanno pensato che avessi fatto una festa " ragazza, amici piu' stretti, discoteca", e invece no.
La ragazza non ce l'ho, ho un' unica amica che proprio in questo giorno aveva preso un impegno e non sono il tipo fatto per le discoteche...
Si, mi sono ritrovato da solo come un cane nel giorno del mio compleanno, che bella cosa.
Ma sinceramente, non posso lamentarmi piu' di tanto.. In fondo, chi ha la fortuna di trovarsi sotto la scritta " Hollywood" di sera inoltrata, nel giorno del suo compleanno, quando non c'è proprio nessun turista?
E poi, il panorama che mi ritrovo davanti non è male: palazzi e palazzi con le luci accese, insegne di negozi e fastfood, in lontananza il mare di un colore nero intenso e sopra di me migliardi di stelle che risplendono come lampadine...... Beh, pero una cosa manca. O meglio, una persona.
Manca Joey.... Quanto mi piacerebbe averla accanto a me.
Ok, si, sto cercando di consolarmi da solo... Che tristezza.
Mi guardai intorno, presi una pietrolina e la lanciai il piu lontano possibile, tanto per passare un po' il tempo.
Guardai l'orologio: 21.30. Un minuto e sarebbe stato il mio compleanno.
Come uno scemo iniziai a canticchiarmi da solo.
-
Tanti auguri a te, tanti auguri a te...- Ma, inaspettatamente, sentii una voce sovrapporsi alla mia.
-... Tanti auguri a Logan, tanti auguri a te-.
Mi girai lentamente, per accertarmi di aver sentito davvero la sua voce oppure se me l'ero immaginata.
E invece, con mia grande sorpresa, quando mi girai vidi una figura snella e di media statura, con i capelli legati in una coda alta, girata verso di me.
-
Bel compleanno Hederson... Meno male che dovevi farlo in spiaggia, con un mucchio di ragazzi e ragazze e la ragazza che ti piace... Hai per caso sbagliato posto?-
-
No Tomasewski, non ho sbagliato posto... Ma sapevo che se ti avessi detto " Guarda Joey, nel giorno del mio compleanno saro` da solo a deprimermi come un cane sulla collina "Hollywood" tu avresti mandato a quel paese tutti i tuoi impegni gia` presi e saresti venuta da me per festeggiare- Non che mi dispiaccia, avrei voluto aggiungere.
Lei scosse la testa, divertita -
E bene, avevi pensato bene.. Ma, secondo te, conoscendoti da ormai 5 anni, non avrei intuito che non stessi dicendo la verita`?- Chiese sorridendo.
Io feci finta di pensarci su -
Beh, in effetti, hai ragione... Mi conosci quanto le tue tasche-.
La ragazza annui` -
E se sai quello, saprai anche che non lascerei per nulla al mondo il mio migliore amico nel giorno del suo compleanno, vero?-
Quella volta fui io ad annuire -
Gia, hai ragione... Allora, che fai, ti siedi accanto a me o resti li` impalata?- Chiesi subito dopo, con tono scherzoso.
Lei inizio` a camminare verso di me -
Certo che mi siedo. Devo ancora farti gli auguri per bene.-.
Quando si sedette accanto a me mi abbraccio` forte, posando il mento sulla mia spalla e sussurrandomi un "Buona compleanno" melodico, per poi staccarsi e darmi un bacio all'angolo della bocca, che mi fece arrossire.
Lei lo noto` e rise lievemente -
Non mi dire che sei arrossito per il bacio! Te ne avro` dati milioni di questi!- Mi spinse leggermente con la spalla.
Io arrossi` di nuovo, cercando una scusa... -
Ehm..E` come quella volta in cui tu mi hai visto con i boxer a casa tua, quando abbiamo fatto pace..Mi hai solamente preso alla sporvvista!- Beh, niente male come scusa per aggirare la situazione.
Anche lei arrossi` di botto, chiaro segno che non sarebbe piu' tornata sull'argomento -
E va bene, hai vinto tu per questa volta.- E, notando il mio gesto di vittoria, aggiunse subito, puntandomi il dito indice contro - Ma non ti montare troppo la testa che potrei ritornare sempre sull'argomento-.
Io invece alzai la mani verso il petto, in segno di resa, mentre ridacchiavo.
-
Ti va di fare un passeggiata?- Le chiesi poi, per rompere il silenzio in cui alleggiava un filo di imbarazzo.
-
Certo, con molto piacere- Sorrise, alzandosi, perdendo pero` l'equilibrio.
Molto prontamente l'afferrai, trovandomi faccia a faccia con lei.
Non avevo mai notato che i suoi occhi fossero cosi` belli. Sembravano una distesa di prato verde smeraldo. Sorrisi, mentre sentivo un brivido scorrermi lungo la schiena.
" Classica scena da bacio" Pensai, per poi arrossire di nuovo ed allontanarmi.
Me schiari` un po' la voce, sentendo qualcosa di pesante in gola -
Ehm, allora... Andiamo a destra?-.
Lei annui` solamente, ancora scossa.
Si avvicino' a me, e, nonostante il momento d'imbarazzo, le misi un braccio sulle spalle e lei si avvicino` a me, mentre camminavamo sotto le stelle e la luna piena, con un lontano rumore di macchine come sottofondo.
Ad un tratto lei si fermo`, battendosi una mano sulla fronte -
Ma certo, non ti ho dato il mio regalo!- Esclamo`, tastandosi le tasche.
Io alzai un sopracciglio -
Ma non dovevi, davvero-
-
Beh, non pensare che sia un gran che.. Di anno in anno le mie idee per i regali sono sempre piu` pessime-.
Poi, da una tasca dei jeans, estrasse un pacchetto rettangolare e me lo porse.
Io lo apri` incuriosito e quando realizzai di cosa si trattasse scoppiai a ridere -
Carino! Finito del tutto le idee per i regali, eh, Tomasewski?- Chiesi abbracciandola, mentre continuavo a ridere.
Lei annui` gravemente, ricambiano l'abbraccio -
Eggia Henderson.. Quindi non ti meravigliare se il prossimo anno ricevi un paio di calzini oppure un comune CD-.
Mi staccai da lei e, mentre rigiravo fra le mani il mio libretto di buoni di Joey Tomasewski, le sorrisi -
Ma tu lo sai che chiunque tue regalo è comunque bello, vero?-
Lei rise -
Lecca piedi di un Henderson, lo so che non lo pensi sul serio-.
Risi anch'io per poi sfogliare il libretto abbastanza spesso, molto piu` spesso di quelli normali: " Cena con Joey"," Pranzo con Joey", " Cinema con Joey", " Bowling con Joey", "Biglietti di baseball/ basket da Joey", " Abbraccio da Joey", " Regalo decente da Joey", " Una cosa a propria scelta", " Una cosa a propria scelta, " Una cosa a propria scelta".... Continuai a girare le altre paginette e poi alzai il viso, con un sorriso divertito.
-
Finite anche le idee per i buoni, eh?- Le chiesi, mostrandole una delle pagine con su scritto " Una cosa a propria scelta".
Lei fece un' espressione indignata -
Ma certo che avevo idee per quelle... Solo che.. Solo che volevo darti la liberta' di scegliere la cosa che ti piacerebbe fare davvero- Poi alzo` le spalle.
Io sorrisi, con un espressione tipo " Seh, come no", e lei mi diede una piccola spinta -
Smettila scemo!- Rise seguita a ruota da me.
Venimmo interrotti dal suo cellulare. Rispose e dopo qualche minuto riattacco` con un espressione dispiaciuta.
-
Scusami davvero Logan, ma devo scappare. Il capo mi ha detto che un cameriere si è ammalato, che manca del personale e che c'è un enorme movimento al ristorante.- Mi abbraccio', baciandomi la guancia - Mi dispiace davvero non poter festeggiare per bene il tuo compleanno, ma prometto che domani mi faro` perdonare in qualcunque modo tu voglia- Mi sorrise, iniziando ad allontanarsi.
-
Certo, non ti preoccupare. Beh, buona serata.. Domani ti passo a prendere io al lavoro, ok?- Le chiesi, visto che si era fermata un attimo.
La vidi annuire -
Certo, mi farebbe molto piacere. Domani dovrei smontare alle 13 e 15. Scusami ancora e buon compleanno!- Esclamo` un' ultima volta, per poi correre giu dalla collina.
Io sorrrisi e scossi la testa, sedendomi a guardare il cielo.
Che strambo compleanno....
Restai piu` o meno altri 10 minuti la' sopra, poi scesi e mi diressi verso casa.
Entrai, chiusi la porta a chiave e mi diressi in camera dove mi cambiai e mi stesi sul letto, prendendo il libretto e sfogliando di nuovo le paginette.
Solo in quel momento mi accorsi di una paginetta che avevo saltato: " Bacio da Joey".
Leggendo quelle tre parole qualcosa dentro al mio stomaco si mosse... Chissa cosa era stato.
Scossi la testa, mi misi sotto la coperta leggera e posai il libretto sul comodino, accanto alla radiosveglia, addormentandomi dopo pochi minuti.

 
 50esima strada a Los Angeles, 16 Settembre, 2018.

 
Aprii gli occhi svegliandomi e,con gli occhi ancora appannati dal sonno, guardai la sveglia, notando che erano le undici.
Stiracchiai le braccia e mi alzai, prendendo i vestiti per cambiarmi e mettendo un po' di musica.
Mi feci una doccia veloce e mi vestii, aprendo le finestre per far cambiare l'aria.
Constatai di avere un po' di fame, ma non avevo nessuna voglia di prepararmi la colazione, abituato com' ero a trovarmela preparata da Joey. Si, lo ammetto, sono un tantino sfaticato.
In quattro e quattr' otto decisi di fare colazione da Starback vicino al ristorante dove lavorava Joey.
Cosi` spensi la musica, afferrai il libretto di buoni e le chiavi della macchina, avviandomi verso la porta.
Entrato in macchina accesi la radio e dopo una quindicina di minuti arrivai a destinazione.
Scesi ed entrai nel locale poco affollato con mia grande sorpresa.
Mi sedetti ad un tavolo e subito una cameriera mi si avvicino` per prendere l'ordinazione.
Durante l'attesa la mia mente vago` da un argomento all'altro, soffermandosi pero` in paricolar modo su quel bigliettino su cui c'era scritto " Bacio da Joey"... Doveva sicuramente trattarsi di uno dei comunissimi baci sulla guancia, pensai.
Dopo davvero pochi minuti il mio caffè e i miei due muffin furono posati davanti a me dalla stessa ragazza.
Io pagai e afferrai uno degli muffin pronto ad addentarlo, ma un bigliettino piegato a meta` attiro` la mia attenzione; posai di nuovo il muffin sul piatto e presi il bigliettino, aprendolo.
Con mia grande sorpresa e imbarazzo ci trovai scritto un numero telefonico. Alzai lo sguardo sulla ragazza che mi aveva portato l'ordine e la vidi con il sorriso sulle labbra, mentre mi osservava.
Io mi costrinsi a sorridere a mia volta, abbassando poi lo sguardo.
Pur non volendo, mi misi il bigliettino in tasca.
Non volevo illuderla con quell'azione, ma non mi sembrava affato carino buttare il bigliettino davanti a lei.
Cercai di mangiare con disinvoltura, anche se mi sentivo osservato.
Appena finii di mangiare, presi il mio caffè ed usci, sollevato dal potermi liberare da quello sguardo.
Guardai l'orologio che segnava appena le dodici, cosi` pensai di farmi una passeggiata per un parco che si trovava li` vicino.
Mi piaceva sedermi su una panchina e osservare la gente che passava.
Potevi trovarci di tutto: coppiettine innamorate, genitori con i figli viziati, ragazze pazze per i prorpi idoli, coppiette in crisi, ragazzi depressi, quelli che seguono i propri sogni, chi con la testa fra le nuvole, chi invece immerso nelle proprie consol portatili, gruppi di amici intenti a fare i pazzi e ragazzi con il disperato bisogno di ripassare in vista ad una imminente verifica.
Seduto su quella panchina il tempo volo` alla velocita` della luce e quando controllai l'ora, l'orologio segnava le tredici meno dieci.
Mi alzai di fretta, buttai il bicchierone di plastica nella prima pattumiera che trovai e mi diressi verso l'uscita del parco.
Attraversai un paio di strade e alla fine mi trovai davanti al ristorante della mia amica, vicino alla mia macchina.
Presi il cellulare e scrissi in fretta " Ti aspetto davanti al ristorante" e lo inviai.
La risposta mi arrivo` dopo qualche minuto " Ok, adesso mi sto cambiando. Arrivo al massimo tra cinque minuti".
Risponderle "Ok" mi sembrava inutile, cosi` mi sedetti sul cofano.
Il mio sguardo fini` sul Starbuck dove avevo mangiato qualche ora prima e proprio in quel momento notai che stava uscendo la ragazza del bigliettino.
Afferrai velocemente il cellulare e abbassai la testa, cercando di non farmi riconoscere, ma, per mia sfortuna, la ragazza si fermo` a qualche metro di distanza da me con una sua amica.
Ero tanto concentrato a non farmi riconoscere che non notai che qualcuno si steva avvicinando.
-
Ciao Logan!- Sentii qualcuno esclamare. Io trasalii e mi girai lentamente, per poi tirare un sospiro di sollievo: era soltanto Joey.
Per paura che la ragazza sentisse e riconoscesse la mia voce accennai soltanto un saluto con la mano, tenendo la testa sempre abbassata.
Joey, notando il mio comportamente strano e capendo perchè mi comportassi cosi`, chiese divertita -
Da chi ti stai nascondendo?-.
Io le intimai ad abbassare la voce e poi feci un cenno con il capo, indicando la ragazza.
Lei segui` il mio sguardo e poi scoppio` a ridere -
E che ti ha fatto?-.
Io in risposta presi il biglietto con il numero e glie lo mostrai. Lei fece una faccia " Ahh, ho capito tutto" -
Beh, almeno non puoi lamentarti di non avere ammiratrici sparse per tutta L.A.!- Disse ridendo.
Io le feci il verso, notando subito dopo che la ragazza incominciava ad allontanarsi. Tirai un sospiro di sollievo e rimisi il cellulare in tasca, mentre Joey rideva ancora.
Non avevo mai notato di quanto fosse bella la sua risata.
Scossi la testa, notando cosa avevo pensato. Non potevo pensarlo.
Scesi dal cofano, la abbracciai e le baciai una guancia, salutandola come si deve -
Scusami. Comunque, come è andato il lavoro?- Chiesi poi, invitandola a salire in macchina.
Lei alzo` le spalle, mentre io mi sedevo accanto a lei -
Come sempre, anche se oggi era particolarmente affollato. Il capo voleva trattenermi fino a sera, ma me la sono cavata con una scusa-.
Io sorrisi -
E brava la mia Joey- Dissi mentre prendevo la strada che portava a casa mia.
Anche lei sorrise -
Allora, cosa devo fare per farmi perdonare per ieri?- Chiese infine.
Io alzai le spalle -
Venire a casa mia.-.
Lei alzo' un sopracciglio -
Stai scherzando, vero?-. Io scossi la testa e lei abbasso' il sopracciglio - Come vuoi..-
Io annui' soddisfatto accellerando un poco e sorpassando un tizio che andava a 30 quando c'era il limite dei 60, mentre la mia mente ritornava a quel maledetto " Bacio da Joey".
Dopo 10 minuti arrivammo sotto casa mia e scendemmo.
Entrammo in casa, dirigendoci verso camera mia.
-
Scusami Logan, vado un attimo a lavarmi le mani, ok?- Chiese e io annuii.
Appena usci` dalla stanza, afferrai il libretto e scrutai la pagina interessata.
Si`, ci avrei provato. Almeno mi sarei tolto un peso di dosso.
Ritorno` con un sorriso stampato sul viso e io le mostrai il libretto.
-
Voglio usare un buono- Dissi, aprendolo.
Lei annui' -
E quale vorresti usare?- Chiese curiosa.
-
Questo- Dissi mostrandole il biglietto che tanto mi aveva perseguitato.
Lei lo guardo` per bene e poi arrossi' -
Ehm, sicuro che sia proprio quello?-.
Io annui, avvicinandomi un po'.
Lei mi guardo` un' altra volta negli occhi e poi avvicino il suo viso al mio.
Punto` sulle labbra, ma poi cambio` rotta, puntando sulla guancia; all'ultimo momento, pero`, fui io a voltare il viso, ritrovandomi le sue labbra sulle mie.
Per qualche secondo sembro` non rendersene conto e quei pochi secondi bastarono a scatenare dentro al mio stomaco una voragine, facendomi trovare la conferma dei miei sentimenti.
Ad un tratto si stacco`, rossa in faccia.
-
Cosa diamine fai?- Quasi urlo`, allontanandosi da me.
Io ci rimasi un po' male -
Faccio quello che il mio cuore mi dice di fare- Dissi, cercando di avvicinarmi, ma le si allontano` di nuovo, finendo con le spalle al muro - In fondo, lo dici sempre " Fai quello che ti senti di fare"- Le arrivai davanti, intrappolandola e non dandole nemmeno il tempo di contraddirmi perchè la baciai un' altra volta, ma lei si stacco` nuovamente, spingendomi da parte.
-
Logan, noi non possiamo! Commetteremo soltanto un errore.- Disse, lasciandosi scivolare verso il pavimento.
Io mi avvicinai cautamente a lei, per poi sedermi a terra -
Oh no, l'amore non è un errore- La corressi, guardandola.
Possibile che non mi fossi mai accorto di quanto fosse bella?
Lei si volto` a sua volta per guardarmi, anzi, scrutarmi prima il volto, poi gli occhi e infine le labbra.
-
Oh, al diamine!- Esclamo, prima di prendermi per il colletto della maglietta e avvicinare il suo volto al mio.
Fu il bacio piu` bello di tutta la mia vita. Non che ne avessi dati molti, ma quello fu speciale.
Mi avvicinai di piu` a lei mettendole una mano sul collo, spostandole i lunghi capelli marroni, mentre lei mi accarezzava i capelli.
Sentii un sorriso spuntarmi sulle labbra e mi staccai lentamente, aprendo gli occhi per guardarla.
Aveva gli occhi chiusi, un sorriso dipinto sulle sue labbra e una mano ancora fra i miei capelli.
-
Se questo è un sogno non svegliatemi- Sussurro`, sempre sorridendo.
-
Beh, se sentirai questo bacio vorra` dire che non stai sognando- Dissi io con un tono divertito, avvicinandomi di nuovo a lei, dandole un bacio a stampo.
-
No, non sto sognando- Disse allontanandosi e aprendo gli occhi.
-
A quanto pare no- Sorrisi, appoggiandomi alla parete dietro di me e abbracciando Joey.
Restammo per qualche minuto in silenzio.
-
Cosa accadra` se non dovesse andare bene fra noi due? Non voglio perderti come amico Logan.- Sussurro` giocando con la mia maglietta.
Io sospirai -
Ma perchè dobbiamo pensare sempre al futuro? Ma in tal caso..In tal caso nessuno sa come andra` a finire Joey. Non posso sapelo io e non puoi saperlo tu. Possiamo solo aspettare e vedere, anzi, vivere i momenti che ci verranno dati a disposizione. E io direi di iniziare da adesso- Conclusi, dandole un altro bacio.
 

No, l'amore non sara` mai un errore, tanto meno fra due migliori amici.
 



Angolino autore.

Salve a tutti! Spero che non mi abbiate abbandonato! Comunque, si, sono consapevole che dovevo pubblicare 24 visite fa, ma purtroppo ho problemi con il computer e con internet, quindi spero mi perdoniate.
So anche che questo capitolo fa davvero schifo, ma seriamente, non sapevo come concludere. Spero comunque che almeno una parte vi sia piaciuta.
Con affetto, Nick.

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