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Lista capitoli: Capitolo 1: *** Una nuova speranza... *** Capitolo 2: *** Malata terminale... *** Capitolo 3: *** Perchè lo hai fatto? *** Capitolo 4: *** Rivivere il passato... *** Capitolo 5: *** Voglio vivere fino all'ultimo... *** Capitolo 6: *** Il tempo passa in fretta... *** Capitolo 7: *** Non può finire in questo modo... *** Capitolo 8: *** Me ne sono accorto solo ora... ***
Konnichiwa! Come va? Non
avrete mica pensato che vi avrei lasciato in pace per almeno un mese vero???
Oh! Mi spiace per le vostre speranze, ma erano solo chimere!
Infatti sono tornata
con un’altra ff che come al solito... è una AU e inizia dove? (In
ospedale Ndfrancy) (Sempre qui? Ma noi abbiamo da fare! Ndinfermiera) (Io non
posso curare tutta la gente che mi mandate! Ho cose più importanti!
Ndmedico) (E io? Io ne faccio a meno di operare tutti quelli che sono rimasti
feriti o peggio hanno tentato di... Ndchirurgo) ZITTIIIIIII!!!!!!!!!!!!!
Sparite! Devo fare la ff! (Sai che ce ne frega!
Ndinfermiera+medico+chirurgo+francy+voi) ma come?! E io per chi scrivo!? (Per
noi no di certo! Ndinfermiera+medico+chirurgo+voi) NESSUNO MI CAPISCE
BUAAAAAAAAHHH!
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 1 – UNA NUOVA SPERANZA...
-
Come al solito era davanti al
distributore automatico di cibo dell’ospedale, non sapeva nemmeno lei
quanto lo aveva desiderato spaccare, distruggere e buttare dalla finestra, solo
per sapere cosa si prova a fare a pezzi qualcosa e vedere se si sarebbe sentita
meglio.
Era sempre la stessa storia,
si sentiva male e doveva correre all’ospedale per fare delle analisi, ma
che aveva fatto di così malvagio per meritarsi una punizione del genere?
Niente era sempre la sua risposta, aveva sempre pensato al prossimo prima di
qualsiasi cosa, le era sempre venuto naturale.
Si riscosse dai suoi pensieri
quando vide entrare una barella, tutti erano di corsa, sembrava una cosa grave,
e li, sulla barella stava immobile un ragazzo dai capelli argentati, ricoperti
di sangue che gli usciva sia dalla testa che dal petto.
Seguì a passo lento
quegli uomini e quelle infermiere trafelate che cercavano di rianimare il
ragazzo che era praticamente immobilizzato da delle fasce elastiche alla
barella, finché non fu fermata da un medico che chiuse la porta della
stanza operatoria.
Si sedette su una sedia
aspettando che la luce si spegnesse, si addormentò, quindi non vide
quando i medici e i chirurghi uscirono dalla sala operatoria e quando l’infermiera
andò nella stanza per vedere come stesse il paziente e vedendo che non
si riprendeva lo spostava nel reparto di prognosi riservata.
Quando si risvegliò
non vide più nessuno, si diresse verso le tende della sala operatoria,
ma quella era vuota.
Si dette pace e pensò
che forse non era sopravvissuto alla operazione, ma infondo al cuore sapeva
bene che in realtà non era così. E che presto lo avrebbe rivisto.
Perché quando lo aveva visto in quella barella, per un momento aveva
visto quegli occhi chiusi aprirsi e rivelare quel colore ocra che forse prima
era stato di un brillante oro lucente, si era persa per pochi secondi in quegli
occhi che la guardavano spenti, ma era sicura, benché li avesse visti
per un solo secondo, che erano stati attraversati da una luce quando avevano
visto i suoi. Forse la luce di una nuova speranza.
Continua...
Ecco fatto il primo
capitolo.
Nel prossimo vedremo
perché Inuyasha (Tanto lo avevate capito che era lui no?) è
ridotto così male, ma ci sarà anche un imprevisto che però
permetterà ai due di rivedersi...
Sapete, mi sento
cattiva, così mi sono vendicata su alcune persone della ff (Kagome e
Inuyasha) ma ho fatto avere una cattiva reputazione anche agli Psicologi,
infatti guardate come la pensa Inu a riguardo... (MALEDETTA! Il ruolo dello
psicologo è un mestiere nobile e che utile per aiutare gli altri!
Ndpsicologo) (Come d’altronde il ruolo di un medico Ndmedico) (O di una
umile infermiera! Ndinfermiera) (E il ruolo del chirurgo allora?! Ndchirurgo)
(Ci sono anche io!!!!!! Il mestiere della dolce alunna di scuola elementare!
Ndfrancy) (E CHE CENTRA!!!!!????? Nda+psicologo+medico+infermiera+chirurgo)
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 2 – MALATA TERMINALE... -
Aveva visto per pochi secondi
quegli occhi color marrone opaco, ma era l’unica cosa che si era
ricordato appena sveglio. Si guardò intorno, era in una stanza bianco
latte, di fianco a lui c’era un altro letto bianco, su cui era steso un
uomo sulla sessantina, dall’altra parte invece c’era un letto
immacolato, dove non vi era nessuno. Era solo, come lo era sempre stato
infondo, ma forse questo era finito, aveva avuto voglia di cambiare quando
aveva visto quegli occhi opachi, sembrava di rivedere se stesso attraverso uno
specchio e quello che aveva visto non gli era piaciuto, quegli occhi sembravano
sopraffatti da qualcosa, in qualche modo vinti, no, lui già 1 volta si
era sentito vinto, quella era la seconda volta che ci provava.
A prima volta era stata
quando suo padre era morto, in quel momento si era sentito un vero debole,
aveva avuto voglia di farla finita per sempre, per questo aveva provato a farsi
investire, ma niente, lo avevano salvato da quella morte che voleva.
Da allora lui aveva passato
la via da un manicomio all’altro, com’è che li chiamavano? A
centri per l’igiene mentale... BALLE! Quel posto non era quello che
volevano far credere! Lì dentro non c’erano malati mentali,
semplicemente c’era della gente che stava diventando pazza a furia di
parlare con quei dottori che cordialmente si chiamano ‘Psicologi’
ma il nome più adatto era ‘Strizzacervelli’!parlando con quella gente uno diventava
davvero pazzo!
La seconda volta che si era
sentito un debole era stato quando aveva ceduto il cuore ad una donna, la sua
psicologa, Kikyou Shimidamachiu, che inesorabilmente gli aveva spezzato il
cuore dicendo che lei non poteva amare un ragazzo che oltre ad essere per
metà demone era anche un malato mentale. Era stato in quel momento che
aveva tentato di spaccarsi la testa dopo essersi sparato al petto aveva dato
molte testate al muro, ma alla fine lo avevano di nuovo salvato...
Fu riscosso dai suoi pensieri
da un tonfo e delle urla che provenivano da fuori. Vide entrare una infermiera
velocemente, aprire i lenzuoli che c’erano nel letto immacolato vicino a
lui e correre di nuovo fuori. Si alzò a sedere, cercando di sbirciare
fuori dalla stanza, vedeva della gente chinata per terra cercando di soccorrere
un piccolo corpo inerte sul pavimento. Poi un urlò da parte di una delle
infermiere – DOTTORE!!! LA PAZIENTE TERMINALE! – si
immobilizzò un secondo, quel terminale significava forse che... allora
forse quel corpo era di quella ragazza dagli occhi opachi simili ai suoi,
velati della sua stessa tristezza, la tristezza di non riuscire più a
continuare...
Continua...
E sono qui di nuovo,
lo so che vorreste uccidermi perché la nostra kaggy potrebbe morire, ma
serve per la storia, perché il loro incontro, che fino ad adesso
è stato solo indiretto, forse nel prossimo sarà reale!
Ci sentimmo allua!
RINGRAZIO:
- ila:Mi fai troppi complimenti, io non scrivo così
bene; ecco il capitolo 2!
- inuyashalove: No non mi
piacciono molto gli ospedali, però visto che li conosco perché mia
madre ci lavora so come ambientarla e descrivere gli ambienti.
- daygum:grazie, eccoti il 2^capitolo!
- binnie:no la nostra beneamata (SEEEEEEEEE)
Kikyou non centra (Almeno non direttamente) nella sua situazione, comunque c’è
tutto scritto sopra!
Io sto benissimo! E
per questo per il capitolo con i personaggi sono stata un po’ più
buona! (Athy? Sei davvero tu??? Ndfrancy) Certo! [Io con super sorriso che
abbaglia] (E’ preoccupante la sua faccia! Meglio fare un prelievo!
Ndinfermiera) (Poi io lo analizzerò e vediamo, magari ha preso il
morbillo! Ndmedico) EHI! Ti sembro ricoperta di pustole rosse?! (No,
però forse tra poco arriverà qualche sfogo! Ndinfermiera) EH?!
[me che si tocca] (Questo è un sintomo di scarlattina! Ndmedico) MA SEI
FUSO?! E tu saresti un medico?! (Certamente! Io curo tutti quelli che stanno
male, e dopo poco ritornano in forma Ndmedico) Si nella tomba! (CHI HA DETTO
TOMBOLA?! Ndfrancy) Fanatica dei giochi di azzardo! (Non è vero!!!!!!
Ndfrancy) Ah si? Allora proviamo... Signori e signori puntate, puntate sulla
ruota! (3 Nero!!!!!!!!!!! 3 Nero!!!!!!!!!!! Ndfrancy) Che avevo detto? Io ho
sempre ragione! (MONTATA! ABBASSA LA CRESTA! Ndfrancy+medico+infermiera+voi)
[io con lacrime amare] Non è giustooooooooooooo!!!!!!!!!!!!
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 3 – PERCHE’ LO HAI
FATTO?... –
Kagome si svegliò con
un mal di testa tremendo, si era accasciata al suolo nel corridoi poco prima,
era stata subito soccorsa e poi era svenuta.
Si rigirò nel lettino,
ma sentì un pizzico sul braccio, lo guardò e vi vide uno di quei
così di plastica che chiamavano flebo.
Si sentì osservata e
si voltò verso la sua destra, non vedendo nessuno si girò verso
sinistra e si specchiò in due occhi color ocra che la fissavano curiosi
e un po’ imbarazzati.
Dilatò gli occhi, non
si aspettava di rivedere quegli occhi ocra che l’avevano tanto colpita
quando lo aveva visto nella barella, quindi non era morto! Almeno lui, lei
invece aveva la certezza di morire, sapeva che presto o tardi sarebbe morta,
non avrebbe lasciato niente di se al mondo, solo una triste lapide bianca.
- Ah... ehm... –
ritornò sul pianeta terra rendendosi conto di averlo fissato per molto
tempo, ma in realtà aveva pensato ad altro. – Scusa... –
disse lei distogliendo lo sguardo e arrossendo, era da così tanto che
non lo faceva, era da quando aveva scoperto di essere malata che non lo faceva,
ovvero da sempre.
- Tu che fai in questo posto?
– le chiese lui distogliendo lo guardo mentre lei tornava a fissarlo
– Io... diciamo che non faccio altro da 10 ani, diciamo che faccio avanti
e indietro da questo posto da quando hanno scoperto che ho qualcosa che non
sanno definire manco loro. E tu invece? Che ci facevi con un buco nel petto e
la testa quasi spaccata? – lo disse senza pensarci su, anche
perché non aveva più voglia di pensare, lui si girò dalla
parte opposta e guardando il muro e sorridendo amaramente rispose – Ho
tentato il suicidio per la seconda volta – lei dilatò gli occhi
dalla sorpresa, davvero quel ragazzo aveva deciso di farla finita? Davvero
aveva avuto il coraggio di provarci? Nonostante lui fosse sano e potesse
vivere, non era come lei, lei era condannata, ma lui... lui poteva vivere
cavolo! Come poteva considerare la sua vita così da poco?!
- Scusa se te lo dico, ma...
a me sembra che tu abbia fatto una cosa abbastanza stupida – disse lei
non guardandolo mentre lui cercava il suo sguardo come per leggere dentro di
lei. – Lo so, però... io in quel momento non ci capivo più
nulla – lei si girò per cercare lo sguardo di lui, gli occhi color
ocra avevano assunto un colore tendente all’arancio, quasi come il colore
dell’oro, quel colore le ricordava tanto il miele, e poi... quegli occhi
erano leggermente lucidi.
- Se non sono indiscreta, non
vorrei te la prendessi... perché lo hai fatto? – chiese lei
guardandolo dritto negli occhi che adesso minacciavano di colmarsi di lacrime
– Bè... io dopo che ho provato a suicidarmi perché i miei
erano morti, io sono finito in dei manicomi e... bè, diciamo che
lì, ho conosciuto una delle psicologhe e me ne sono innamorato, ma...
– Kagome lo interruppe – Ma scommetto che lei non lo era
perché tu eri un suo paziente e per di più, scommetto abbia
tirato fuori la storia che tu sei un Hanyou. Sai, io mi era innamorata del mio
medico, ma lui, bè, mi ha detto che oltre ad essere una sua paziente ero
anche diversa da lui essendo una umana – non si era mai aperta
così tanto con qualcuno, mai aveva parlato a qualcuno che si era
innamorata di Kouga, il medico che l’aveva curata all’inizio, se
quella si poteva definire cura, consisteva solo ad andare in ospedale tutti i
giorni per dei prelievi, che di fatto non dimostravano nulla per capire cosa
avesse.
- Allora siamo sulla stessa
barca... ehm, non so come ti chiami – disse lui guardandola – Ah!
Scusa, io sono Kagome Higurashi! E tu sei...? - - Inuyasha Hama – disse
lui dopo un primo imbarazzo per non essersi presentato per primo – Allora
piacere! Tu per quanto ci resti qua? – chiese lei con negli occhi color
marrone opacizzato una piccola luce che li faceva splendere del loro colore
naturale – Boh... forse uno o due giorni, e poi, probabilmente mi
spediranno di nuovo in un manicomio – disse lui diventando un poco cupo -
Ah... bè senti che ne dici se diventiamo amici? Sai, non ne ho mai avuti
– disse lei diventando un poco rossa – La cosa vale anche per me!
Mai fatto amicizia con nessuno! Ma meglio tardi che mai no? – disse lui
con un tiepido sorriso che da tanto non aveva sul bel viso – Vero!
– anche lei sorrise timidamente dopo molto tempo.
Entrambi dopo tanto tempo
avevano trovato qualcuno come loro, qualcuno che non era perfetto e non
pretendeva nulla da loro, qualcuno di vero e con un animo ferito come il loro.
Forse le speranze per Kagome di vivere i suoi ultimi anni felice non erano un
sogno e forse, la nuova vita di Inuyasha non era una cosa impossibile.
Continua...
Ve gusta?
A me piace un casino
la descrizione dei loro occhi e poi,
Oggi sapete, ho
sognato questo capitolo, probabilmente il mio cervello ha fatto in modo che io
scrivessi un capitolo, un po’... come dire zuccheroso? Inoltre sono stata
abbastanza maligna con i dottori e i medici e qui compariranno anche Kouga e
Kikyou. (allora è una abitudine la tua! Ndmedico) (Dottore, mi dispiace
ma dal prelievo della volta scorsa abbiamo riscontrato... Ndinfermiera) (...La
sua infermità mentale! Ovvero: è pazza! Ndpsicologo) (Io questo
lo avevo capito da quando mi ha preso in braccio nella culla e mi ha fatto
cadere! Ndfrancy) LA SMETTETE DI CRITICARMI?! (non ti stiamo criticando, tu sei
affetta da Inuyashite! Ovvero hai una personalità instabile e
scorbutica! Ndfrancy+medico+infermiera+psicologo) Non è possibile...
perché????? PERCHE’ SIETE COSI’ CRUDELI?!
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 4 – RIVIVERE IL PASSATO
–
Dopo un po’ di giorni
Kagome fu dimessa, per modo di idre ovviamente, perché comunque tutti i
giorni doveva recarsi in ospedale per le analisi, ma mentre aspettava i
risultati andava a trovare Inuyasha, ma un giorno stranamente non lo
trovò nella sua stanza.
- Dove... –
cercò di dire all’infermiera che stava rifacendo il letto di
Inuyasha – Parli del ragazzo che era qui? Be... è stato spostato
nel reparto di riabilitazione, proprio qui di fianco, devi solo passare davanti
all’ufficio del caposala – disse quella sorridendo amorevole
– Grazie signora – ringraziò lei – Di nulla piccola -.
Attraverso, come le era stato
detto, il corridoio finché non vide l’ufficio del caposala e dopo
di questo una porta antipanico con scritto ‘Reparto
riabilitazione’, spinse la maniglia e si ritrovò nel reparto,
cominciò ad esplorarlo e le vennero in mente vecchi ricordi e vecchie ferite.
Era proprio li che un giorno
come un altro era stata affidata al dottor Kouga, le era sembrato carino e
simpatico, ma conoscendolo meglio se ne era innamorata. Quando però si
era decisa a dichiararsi, una scena inattesa e delle parole la ferirono...
Aveva aperto la porta della stanza, e aveva visto una scena che non
avrebbe mai dimenticato.
Kouga era sdraiato sul lettino delle visite e sotto di lui
c’era una donna mora che gemeva di piacere mentre lui la baciava e
toccava. Pure la donna era vestita da medico, ma si poteva ben notare che aveva
la specializzazione per un campo psicologico, lo si notava dalla cartella che
era a terra aperta nella quale vi era un registratore con un fascicolo aperto.
Si richiuse prontamente la porta alle spalle e fece finta che non
fosse accaduto nulla, ma poi nel pomeriggio quando era giunta l’ora della
visita lui disse con freddezza – Ci hai visti? - - Si – disse lei
distogliendo lo sguardo – Mi spiace tu lo abbia scoperto così, ma
avevo già intenzione di dirtelo... – disse lui sempre con tono
distaccato e freddo – Che cos’ha più di me? Dimmi che
cos’ha lei più di me? – chiese Kagome ferita, voleva una
risposta, non le interessava se avesse sofferto, ma doveva sapere.
- Lei... lei è speciale, mi ci trovo bene, cerchiamo tutti e
due un rapporto duraturo e sincero, un qualcosa che non abbiamo mai avuto...
poi bisogna dire che, beh... a letto è una bomba, ma questo è un
altro discorso perché con te non ci sono mai stato e... – Kagome
gli tirò un ceffone, come poteva parlare così di una cosa
così importante? Come poteva parlare dell’amore paragonandolo al
sesso? Aveva fatto bene a non donarsi mai ne a lui ne a nessuno, sicuramente se
ne sarebbe pentita.
Quel giorno, dopo essere uscita da quella stanza non lo aveva
più rivisto e neanche lo aveva più cercato...
Giunta davanti alla porta che
le avevano indicato, la aprì e i suoi grandi occhi nocciola si
dilatarono a dismisura, mai avrebbe immaginato che la persona a cui avevano
affidato Inuyasha fosse proprio Kouga.
- Kagome ciao. Vedo che non
hai avuto problemi a ritrovarmi. Beh questo è il mio nuovo medico il
dottor Joro – disse Inuyasha guardando Kagome, che però come
risposta sussurrò -... Kouga... -.
- Ci si rivede Kaggy. Il
mondo è piccolo ne? Anzi l’ospedale è piccolo –
esclamò Kouga sarcastico fissando Kagome che intanto si era avvicinata
ad Inuyasha e lo aveva salutato per benino – Beh Kouga, i bastardi se non
crepano... di solito si rivedono! – disse Kagome facendo sorridere
Inuyasha, che adesso aveva capito che quello era il medico del quale Kagome si
era innamorata anni prima.
Dopo che entrambi si furono
congedati da Kouga lei decise di proporre ad Inuyasha di uscire un po’
fuori dall’ospedale – Che ne dici se andiamo a vedere un cinema? -
- Ma non penso che mi lasceranno uscire... – cercò di replicare
Inuyasha – Non ti preoccupare... so un metodo infallibile! – disse
lei facendogli l’occhiolino.
- Conosco tutti i passaggi
più veloci per uscire da qui senza essere visti – disse Kagome
mentre aiutava Inuyasha ad uscire da una piccola botola – Ma che diavolo
hai fatto quando eri qui? La scassinatrice? – domandò Inuyasha
uscendo – Più o meno – replicò lei dandogli la mano
per fargli tenere il passo e per attraversare la strada.
Giunsero in men che non si
dica davanti al cinema e Kagome prese due biglietti per un film comico –
Due biglietti per la sala 1: Notte al museo – disse lei alla cassiera. Si
sedettero ai loro posti e guardarono il film mangiando i popcorn e a volte
incrociando i loro sguardi (KE PUCCIOSIIII Nda) (Cretina... Ndfrancy) (Ma scusa
non ti piacciono??? Sembrano due fidanzatini ad un appuntamento!!! Nda) (guarda
ke in effetti penso tu abbia voluto fare quello... Ndfrancy) (Cugina ingrata
Nda) (Scusate... riprendiamo ke è meglio... Ndmedico+infermiera+psicologo+voi)
(D’accordo... Nda+francy).
Finito il film entrambi
uscirono dalla sala ma proprio mentre Inuyasha aprì il portone per
uscire con Kagome, vide qualcosa che lo sconvolse e gli fece ricordare un
episodio del passato...
La porta si aprì con un leggero suono e Inuyasha vide la sua
psicologa Kikyou entrare.
Si... la amava tantissimo, per questo quel giorno aveva deciso di
dichiararsi e di fare con lei la sua prima volta, ma non poteva certo
immaginare che le cose sarebbero andate diversamente.
Dopo la solita ora di seduta Inuyasha cercò di prendere la
parola ma Kikyou lo anticipò: - Inuyasha, devo chiederti scusa... forse
ti chiederai il motivo beh... io sono fidanzata e inoltre... devi sapere che
per un momento ho persino pensato di portarti a letto e poi scaricarti, beh...
sai ci ho riflettuto molto, e ho deciso che è meglio di No.
Perché comunque per me non sarebbe nulla di più che sesso -.
Inuyasha rimase imbambolato li dov’era, mentre kikyou stava per uscire
però dalle sue labbra uscì un sussurro – Perchè tanta
freddezza? - - Inuyasha... tu non hai ancora capito perché qui tutti mi
chiamano la Stronza vero? No... ehehe mi chiamano così perché mi
sono portata a letto praticamente tutti gli uomini del reparto e ho scelto il
mio ragazzo attuale solo perché mi attrae fisicamente e basta, e siccome
pure lui si basa su questi criteri... – per inuyasha quello fu come una
pugnalata allo stomaco, la donna che lui aveva sempre considerato buona e
gentile... in realtà non era nient’altro che una maschera che
copriva la verità, ossia che Kikyou non era altro che una puttana?
Uscito con una velocità sorprendente dalla stanza non aveva
mai più parlato con Kikyou e non l’aveva mai più vista...
Kikyou era li, di fronte a
lui, e accanto aveva... il dottor Joro?! Sbirciò l’espressione di
Kagome, lei non sembrava sorpresa, che lei avesse già visto Kikyou e
Kouga?
Kagome a quel punto quando
incrociò lo sguardo spaesato di Inuyasha capì... probabilmente la
donna che stava con Kouga era la sua vecchia psicologa, quella che lui le aveva
detto che gli aveva spezzato il cuore.
Lei allora con una mano prese
quella di lui e lo trascinò via, non salutarono ne Kouga ne Kikyou, due
persona così non meritavano neanche quello.
Inuyasha aveva sofferto come
lei a vedere quei due insieme, ma era anche stato aiutato, Kagome era molto
più coraggiosa di lui, lei che poteva morire in qualunque momento.
Sarebbe servito di più per cambiare le loro vite, soprattutto quella di
Kagome, ma come si dice... Tempus fugit (Per
coloro che sono così fortunati da non sapere latino: Il tempo fugge Nda)
infatti, anche se lei non lo sapeva ancora, le rimanevano appena 4 mesi di
vita...
Continua...
Lo so lo so...
è da molto che non aggiorno, ma che ce posso fare???
C’è la
scuola con cui fare i conti e inoltre a volte l’ispirazione va e viene e
da me di solito va...
Speriamo che torni
presto, anche perché adesso avevo in mente di iniziarne
un’altra...
Capitolo 5 *** Voglio vivere fino all'ultimo... ***
Eccomi! Dopo un lungo
periodo senza scrivere questa fic... beh sono tornata! Siete felici?
(NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Ndvoi+ francy+chirurgo+psicologo+infermiera) ueeeeeee nessuno mi capisce,
comunque tu e tu [,me indica l’infermiera e il chirurgo] dovreste stare
più attenti a non rivelare dettagli! Sapete a cosa mi riferisco quindi
silenziooooooooooooo! (Ok athena-sama. Vuole un caffé?
Ndinfermiera+chirurgo) no grazie... ihihih come mi piacciono i ricatti!
Ok... in questo cappy
vedremo degli sviluppi interessanti su inu e kaggy. Inoltre Kagome
scoprirà la triste verità che dovrà morire tra 4 mesi e
inu avrà il compito di tirarla su di morale. Ok basta spaccarvi le
palle... ecco il capitolo, spero vi piaccia!!!
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 5 – VOGLIO VIVERE FINO
ALL’ULTIMO... –
All’interno della
solita stanza di ospedale, Inuyasha aspettava impaziente che Kagome tornasse
dal reparto dove aveva dovuto fare degli esami, era preoccupato: aveva notato
da un po’ di tempo, una settimana più o meno, che Kagome aveva a
volte dei giramenti di testa e mangiava sempre meno. Così le aveva
consigliato di fare un nuovo esame e ieri l’avevano avvertita che doveva
recarsi al reparto perché avevano i risultati.
Dopo un quarto d’ora,
preoccupato perché no era ritornata, uscì dalla sua stanza, vide
una infermiera gesticolare con un medico, si avvicinò per chiedere
informazioni, ma quello che sentì dall’infermiera mentre parlava
col dottore gli bastò.
- Dottore... sono
preoccupata, quella ragazza aveva una faccia... non pensa avremmo potuto essere
meno diretti, siamo stati brutali! Dirle così in faccia che non sappiamo
assolutamente che ha, ma che sappiamo, di sicuro, che morirà entro 4
mesi! – Inuyasha si immobilizzò... sperava non parlassero di Kagome,
ma poi – La paziente Higurashi purtroppo, lo abbiamo sempre saputo, che
era una paziente terminale, dovevamo solo trovare delle indicazioni in
più... quindi mi sembra giusto averglielo detto chiaramente -.
Corse a perdifiato verso il
posto dove qualche giorno prima lei lo aveva fatto evadere dall’ospedale,
vi entrò e come previsto la vide raggomitolata contro il muro e
piangente.
- Kagome... –
sussurrò mentre lei alzava il volto che era rimasto appoggiato sulle
gambe piegate. Una stretta al cuore si impadronì di lui, aveva gli occhi
vitrei e così disperati... non sembrava più la solita Kagome, il
suo candido viso rigato da lacrime, le mani strette e bianche che stringevano
spasmodicamente i lembi della gonna che indossava, i capelli così
arruffati e bagnati di lacrime.
- Inuyasha, è
finita... – sussurrò lei, mentre Inuyasha si avvicinava lentamente
– Lo sapevo che sarebbe finita così... ODIO IL DESTINO –
urlò lei, mentre lui le apriva le braccia dove lei si rifugiò piangente
e sussurrando parole, parole che per lui avevano tanto valore –
L’unica cosa buona che ha mai fatto per me è stato farmi
incontrare te... – Inuyasha sorrise... era vero, anche a lui
l’unica cosa bella che aveva riservato il destino era l’incontro
con Kagome... però... però presto lei se ne sarebbe andata per
sempre da quel mondo, sarebbe morta, questa consapevolezza gli aprì gli
occhi... aveva cercato per ben 2 volte di abbandonare quella cosa che Kagome
presto avrebbe perso senza desiderarlo? Aveva davvero fatto questo torto a
quelli come Kagome?
In quel momento si
odiò, Kagome sarebbe morta non perché volesse, ma perché
la vita le sarebbe stata portata via... e lui... lui aveva cercato di
togliersela?! Era stato talmente stupido... talmente folle... poi per cosa? Per
chi? Per i genitori morti? Per Kikyou? Ma non diciamo fesserie! I suoi genitori
non avrebbero voluto! E a Kikyou non sarebbe importato un fico secco se fosse
morto! Però adesso... adesso che voleva vivere perché c’era
qualcuno che avrebbe sofferto se fosse morto... quella stessa persona se ne
sarebbe andata... Eh il destino è proprio crudele a volte... o come
diceva suo padre? Ironia della sorte
figliolo si odiò con tutto se stesso mentre accarezzava i capelli di
Kagome che continuava a piangere tra le sue braccia.
- Kagome calmati... ci sono
io – le sussurrò dolcemente all’orecchio mentre quella
continuava a singhiozzare. Poi ad un certo punto smise e alzò il volto
ancora rigato di lacrime – Grazie... ti sto proprio deprimendo ne? –
chiese lei derisoria verso le stessa – No... solo che non voglio vederti
piangere – disse facendola sorridere un poco – Hai ragione! Basta
deprimersi! Ok adesso però voglio andarmene via... vuoi venire con me
Inu_ chan? – chiese sorridendo con una luce bellissima negli occhi.
- D’accordo... dove
andiamo Ka_chan? – chiese anche lui sorridendo, nonostante dentro stesse
piangendo, perché presto avrebbe perso quella ragazza così
allegra e vivace.
- Mmm... – fece quella
con aria seria mettendosi una mano sotto il mento grattandolo, sembrava uno scrittore
in crisi creativa - ... andiamo a pattinare voglio imparare! Non ci sono mai
andata! – lui sorrise all’idea, neanche lui c’era mai stato,
troppo impegnato a disperarsi per andarci e imparare quello sport molto bello.
Dopo essere andati al
palaghiaccio, con un po’ di difficoltà riuscirono a imparare
più o meno bene a stare in piedi sui pattini, insieme. Dopo di che
Kagome lo portò in un sacco di posti, dove ne lei ne lui erano mai
stati, era così felice in quei momenti, non lo era mai stato così
totalmente.
Arrivò la sera e lei
gli chiese se voleva tornare all’ospedale – Ma scherzi?! Io la non
ci metto più piede! – esclamò lui serio e convinto –
Ok! Allora vieni a casa mia... tanto vivo sola... – gli sembrò che
dicendo quello si fosse incupita, ma non volle indagare.
Arrivarono alla scalinata di
un tempio scintoista, lei gli fece capire che abitava lì, infatti
iniziò la scalata. Lui la seguì silente, finché non
giunsero alla soglia di una casa rosata che distava pochi metri da un Hokora. Sorrise...
era carino quel posto, la cosa che lo colpì di più fu
l’albero secolare recintato che era vicino alla scalinata, era grande e
in fiore.
- E’ il Goshinboku,
l’albero protettore del tempio. Mio nonno diceva avesse più di
1000 anni e mi raccontava un sacco di leggende su un tempo antico e dove umani
e demoni lottavano – Kagome sbucò dal nulla fissando
l’albero con occhi brillanti, sembrava che quell’albero le piacesse
tanto...fissava rapita le fronde più alte, come se volesse volare fino
al cielo...
Continua...
Chiedo venia per il
mostruoso ritardo.
Sapete il blocco
dello scrittore mi aveva colpito...
E poi comunque ho
continuato a scrivere poco per volta il capitolo, anche se non è tanto
lungo spero vi sia piaciuto!
Raga ve voglio un
sacco de bene!
Ringrazio tutti
quelli che hanno letto, e in modo particolare:
RINGRAZIO:
Sesshydil:In
effetti sono un po’ sfigati... però tutto si aggiusterà... e
riguardo ai 4 mesi di vita... boh mi è venuta così e poi
chissà... magari la faccio morire... ma no... scherzo... li vedo troppo
bene quei due insieme
Hermione_harry4ever: Sono contenta ti piaccia! ^^
Mewkaggy: eh... in effetti io mi sono messa a piangere quando
ho immaginato la storia all’inizio... Q_Q
Eccomi con un nuovo
capitolo della ff! Siete contenti di rivedermi??? (NO!
Ndfrancy+psicologo+chirurgo+infermiera+voi) T_T ma perché siete
così crudeli?! (Perché ti odiamo! Ndfrancy) pure tu cuginetta
mia? (Prima tra tutti io! Ndfrancy) sniff... sniff... nessuno mi amaaaaa (Bella
scoperta! Ndfrancy+psicologo+chirurgo+infermiera) vabbè basta
sennò li strozzo sti ingrati... ecco il capitolo 6 della ff!
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 6 – IL TEMPO PASSA IN
FRETTA... -
La fissava sorridendo amaro,
perché una creatura così solare era stata punita così
duramente dal destino? Come poco tempo prima una rabbia verso se stesso gli
crebbe dentro...e pensare che lui poteva vivere e invece aveva deciso di
provare a morire...
Fu distolto dai suoi pensieri
da Kagome che lo trascinò all’interno della casa. La casa era
carinissima, purtroppo però sembrava abbastanza trascurata,
probabilmente Kagome non aveva avuto molto tempo per pulirla, visto che andava
sempre in ospedale.
- Allora... tu potresti
dormire qui! – esclamò solare Kagome indicandogli una stanza, lo
fece entrare, sembrava l’unica stanza abbastanza pulita da definirsi non
abbandonata. Poi notò la porta di un colore blu acceso di fianco alla
sua, spinto dalla curiosità chiese – E quella? – indicando
la porta.
La vide sorridere –
Quella è la mia stanza. Vieni te la faccio vedere – disse lei
trascinandolo all’interno della porta che aveva destato la sua
curiosità. L’interno era molto colorato, un po’ di tutti i
colori, disegni dappertutto, tempere aperte e altre sul pavimento, sembrava la
stanza di un pittore, poi notò un Pc e sugli scaffali tonnellate di
libri, decine di peluche... una tonnellata di fogli sulla scrivania di fronte
al computer...
- Mamma mia ma che ci combini
qua dentro?! – esclamò lui – Un po’ di tutto –
rispose lei. Lui sorrise, quella ragazza era proprio strana, strana ma tanto
simpatica. – Ehi! Ma dov’è Buyou? – esclamò ad
un certo punto Kagome guardandosi intorno preoccupata – Chi è
Buyou?! – chiese Inuyasha preoccupato.
Lei si voltò verso di
lui – Beh... Buyou è il mio gatto – lui cascò a terra
dalla rivelazione – Cioè tu hai un gatto e lo cerchi in casa? Non
potrebbe essere... – lei lo interruppe correndo come una furia verso la
porta di casa – Nell’hokora!!!!!! – Inuyasha dopo essersi
ripreso la seguì verso il tempietto del pozzo, e li Kagome aveva in
braccio un gatto tricolore che miagolava e si strusciava contro di lei.
- Bene ora che ho ritrovatoli
gatto meglio tornare in casa – esclamò lei tirandoselo dietro. Si
sedettero a tavola, Kagome riempì i piatti di tanti ravioli e si sedette
di fronte a Inuyasha iniziando a mangiare composta il contenuto del suo piatto,
mentre anche Inuyasha faceva la stessa cosa.
Poi, mentre Kagome si
apprestava a mettere nel lavandino i piatti, la vide tremare leggermente,
facendo cadere i piatti e poi la vide cadere a terra come in preda a spasmi.
Corse al suo fianco e veloce
come il vento decise di andare all’ospedale, la voce di lei lo fece
fermare però – Inu_chan aspetta... mi fai... un favore? – lui
la guardò vedendola sofferente – Tutto quello che vuoi – lei
sorrise sofferente – Vorrei... vorrei che mi portassi sulle fronde
più alte del Goshinboku... per favore – disse a fatica, lui la
accontentò immediatamente. Saltò sul ramo più alto
dell’albero e dopo essersi seduto sul ramo fece sedere Kagome sulle sue
gambe. Come quando l’aveva vista sotto l’albero, le vide gli occhi
brillare, fissare con occhi pieni di meraviglia il cielo, la terra sotto di
lei, le nuvole, tutto quello che la circondava... amava davvero stare al mondo
quella ragazza, era rapita da tutto quello che vedeva.
- Sai Inu_chan penso che
questa... sarà l’ultima volta che vedrò il cielo... –
sussurrò debolmente Kagome sorridendo amara. Lui si sentì come
pugnalato – Non dire sciocchezze... vedrai che tutto si sistemerà
– disse con tono dolce, lei lo guardò negli occhi sorridendo per
un secondo, poi la sua espressione tornò sofferente e Inuyasha corse a
perdifiato verso l’ospedale.
Entrò come una furia e
subito una infermiera che li conosceva di vista prese Kagome e la portò
immediatamente in sala operatoria, prima di sparire dietro la porta Kagome lo
fissò sorridendo come per rassicurarlo.
Inuyasha rimase per ore
davanti a quella sala, voleva rivedere Kagome come i giorni precedenti, sorridente
e felice.
Per la prima volta aveva
fede.
Non l’aveva mai
più avuta da quando i suoi genitori erano morti, credeva che Dio lo
odiasse, forse era vero, ma anche se odiava lui, era sicuro, anzi certo che
quel Dio non potesse odiare una creatura così solare e dolce come
Kagome. Altrimenti quel Dio non meritava niente. Kagome ci credeva, eppure...
eppure Dio l’aveva fatta ammalare.
Però lui adesso aveva
fede, si sforzava di credere che Dio non fosse così crudele da togliere
la vita ad una persona come Kagome, d’altronde Dio l’aveva salvato
per ben 2 volte dalla morte che lui cercava... allora questo forse significava
che Dio lo amava.
Però se amava lui, che
non ci credeva e non lo meritava, doveva amare anche Kagome, che ci credeva e
meritava di essere salvata, perché amava la vita.
Finalmente la porta si
aprì e vide la barella con una Kagome addormentata, tuttavia la vedeva
sofferente. Restò sempre al suo fianco, i dottori avevano proibito a
Kagome di uscire e anche di vedere la luce del Sole, era rinchiusa in una
stanza buia, ma lui era rimasto con lei, cercava di farla sorridere, eppure
sapeva che fino alla fine lei non avrebbe mai più rivisto il cielo.
- Sai Inu_chan penso che questa... sarà
l’ultima volta che vedrò il cielo... – gli aveva detto così 2 mesi prima... aveva
ragione, eppure lui voleva che lei lo vedesse di nuovo, non poteva vederla
sempre al buio e nell’oscurità, lei che emanava con un sorriso
tanta luce.
Eppure erano già due
mesi che rimaneva rinchiusa in quella stanza con solo lui al suo capezzale.
Mancavano un solo 2 mesi... 60 giorni maledetti prima che Kagome morisse,
eppure lui non voleva. Con lei aveva scoperto la voglia di vivere, non voleva
perdere quella ragazza così speciale.
Possibile che il tempo
passasse così in fretta?
Continua...
E lo so... sono in un
ritardo PAUROSO.
Ma non aveva
ispirazione!
Speriamo di averne
per finirla, non la abbandonerò comunque!
Capitolo 7 *** Non può finire in questo modo... ***
E ritorna finalmente
la malata mentale che tutti voi attendevate con impazienza (SEEEEEEEEEEEEE ma
non hai altro da fare te se non scassarci le scatole?!
Ndvoi+francy+medico+infermiera+chirurgo+psicologo) ç_ç perfidi...
e io che mi impegno tanto per finire presto i capitoli! Siete degli ingrati!!!!
(MA CHE INGRATI! Si può sapere chi ti ha chiesto sta storia! Fa
pena!!!!! Vattene in Alaska e lasciaci vivere in pace!
Ndvoi+francy+medico+infermiera+chirurgo+psicologo) Grrrrrr dannati! Peccato...
avevo intenzione di mettere una parte romantica nel capitolo... ma fa niente,
sarà per la prossima ff... e questa... FINIRA’ MALE MUWAHAHAHAHA
[me con risata satanica] (NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
scusascusascusascusascusascusascusa!!!!!! Perdonaci!
Ndvoi+francy+medico+infermiera+chirurgo+psicologo) ^^ così va meglio...
godetevi il capitolo mi raccomando!
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 7 – NON PUO’ FINIRE
IN QUESTO MODO... -
Kagome si stava contorcendo su
se stessa e urlava di dolore, Inuyasha scattò in piedi, la vide aprire
un secondo gli occhi e aprire ancora la bocca – Po... portami via... non
voglio morire in questo posto... voglio... vedere il cielo... Ahi... –
sussurrò con gli occhi lucidi – Non posso... – le rispose
abbassando lo sguardo e dirigendosi veloce verso l’uscita della stanza
per chiamare le infermiere – Lo so... – sussurrò quando lui
fu sparito dalla sua visuale, dopo pochi secondi svenne.
Le infermiere la portarono di
corsa di nuovo in sala operatoria... e lui fu di nuovo costretto a sperare in
qualche miracolo “Ti prego...” pensava quando la porta finalmente
si aprì e Kagome, bianca come un cencio dormiva respirando con uno di
quei dannati affari – Come... come sta? – si decise a chiedere ad
una infermiera – Beh... mi spiace ma non le è rimasto molto... si
e no... 2 settimane... mi dispiace... – disse l’infermiera
abbassando lo sguardo – Dovrà stare sempre in quel letto? Intendo
fino alla fine? – chiese scuro in volto – E’ consigliabile...
perché troppo sforzo potrebbe compromettere ancora la sua salute e la
sua vita terminerebbe ancora prima... – lui annuì e si diresse
nuovamente verso la stanza di Kagome.
Una stretta al cuore si
impadronì di lui vedendola li stesa nel letto bianco immacolato
dell’ospedale. – Inu_chan! Ciao... – sussurrò Kagome
vedendolo entrare, quell’espressione sul viso di lei era tanto dolce
quanto sofferente... chissà cosa stava pensando. – Senti... vorrei
davvero prima della fine... vedere il cielo un’ultima volta... mi
prometti che mi porterai sotto il cielo azzurro quando sarà giunta la
mia fine? – il volto di lei era luminoso, la rendeva così felice
il pensiero di poter rivedere il cielo? A lui veniva paura... lei... sarebbe
morta... sarebbe morta sotto il cielo azzurro che l’avrebbe salutata e
lei... lei avrebbe sorriso come solo Kagome sapeva fare... avrebbe affrontato
la morte, con un sorriso radioso dipinto sul volto.
- Inuyasha hai una faccia
strana – la voce di Kagome lo ridestò dal suo stato di trans...
– Scusa ero perso nei miei pensieri – lei sorrise –
Tranquillo capita molte volte anche a me di essere persa nei miei pensieri
– lui le sorrise, voleva renderla felice per quel poco che le rimaneva.
Il giorno seguente Inuyasha
ebbe una idea e quindi uscì presto dall’ospedale per recarsi in un
posto ben preciso. Quando fu di ritorno trovò Kagome con lo sguardo
perso nel vuoto, verso la finestra sprangata che le impediva di vedere il
cielo.
- Kagome buongiorno! –
esclamò facendola girare – Ciao Inu_chan! – lo salutò
sorridendo – Ti ho comprato una cosa – disse Inuyasha misterioso
– Cosa? Cosa? – domandò con gli occhi a cuore Kagome,
sembrava un cagnolino che aspettava il premio per essersi comportato bene, gli
fece tenerezza – Ecco... una volta mi hai detto che ti piacciono le
brioches al cioccolato ma che qui non le danno... e così... –
disse Inuyasha mentre Kagome apriva il fagotto fremente, ne tirò fuori
una enorme Brioches al cioccolato, piena come un uovo di farcitura –
INU_CHAN TI AMOOOOOOO – urlò lei saltandogli al collo facendolo
cadere all’indietro con lei sdraiata su di lui che saltellava felice come
una pasqua – Graziegraziegrazie!!! – disse lei dandogli un bacio
sulla bocca, lui assunse la tonalità di un papavero, mentre Kagome si
ricomponeva e arrossiva pure lei –Scusa – dice lei abbassando lo
sguardo, lui risponde che non fa niente, ma in realtà... il suo cuore in
quel momento aveva avuto un balzo... aveva aumentato velocemente i battiti e...
e si era sentito felice... più felice che in qualsiasi altro momento
della sua vita...
Ma dopo qualche secondo si
accorse che Kagome era rinchiusa su se stessa e tremava... poi si
spaventò...
vide il sangue uscire dal suo
naso e dalla sua bocca...
ed ebbe paura...
...paura di perderla...
-... il cielo... – sussurrò
lei... e lui la prese tra le braccia e corse verso l’uscita...
lei sorrise con la bocca
sporca di sangue sorrise illuminando tutto il cortile... in quel momento
Inuyasha ebbe la sensazione che il sorriso di Kagome... in quel momento avesse
fatto fermare il tempo... le guerre... il dolore... ma poi vide i suoi occhi
perdere lucentezza...
... i suoi occhi si
chiusero...
... e lui capì di
amarla più di quanto avesse mai amato Kikyou...
- KAGOMEEEEEEEEEEEEEEEE -
Continua...
Ok questo capitolo...
...è proprio...
...orribile!
ç_ç
piango per Inuyasha...
Cioè mi faccio
risentire dopo secoli e... e metto sto capitolo così sconvolgente?! Sono
una persona orribile ç_ç però questo capitolo è
fondamentale... quindi l’ho dovuto mettere... la ff finirà o il
prossimo o il capitolo dopo^^ (almeno una buona notizia l’ha data ndtt)
-___- e come al solito siete tt degli ingrati... NESSUNO COMPRENDE I MIEI
SENTIMENTIIIII ç_ç
RINGRAZIO:
- daygum: grazie^^ scusa non ho aggiornato
presto... tutt’altro... perdono ç_ç
- Kimy: °_° ehm... una di quelle
che mi ucciderà perché ho aggiornato tardissimo... mi scuso anche
con te... perdonoooooooo solo che è iniziata la scuola, l’ispirazione
non c’era e ho faticato come una matta a scrivere sto capitolo... ti
chiedo ancora scusa ç_ç
- pretty: na tranqui Kaggy si salva... (questa
cosa l’ho decisa da quando ho iniziato la ff... sn assurda decido una
cosa prima di finirla) io? Io non sono capace di stupire. Ti chiedo scusa x il
ritardo
- fairyelly83: ovvio io non farei mai
finire una ff male (vabbè... quelle lunghe no... a volte quelle corte si
XD) scusa per il ritardo... spero che il capitolo ti sia piaciuto!
- Yuna90: °////° naaa non sono
così brava come dici tu... troppi complimenti, non li merito... e poi ti
ho fatto aspettare per leggere questo capitolo... scusaaaa
- sesshydil: tranquilla non
morirà... l’avevo già deciso XD comunque ci sarà un
colpo di scena (si quale? Ndfrancy) ehm... ci devo pensare (SDENG ndfrancy) -_-
ti chiedo scusa per il ritardo!
Ecco l’ultimo
capitolo!! (Evviva evviva! Ndvoi+francy+medico+chirurgo+infermiera+psicologo
+francy) -____- e io che mi sono impegnata per scrivere la fine in fretta...
siete degli ingrati!!! è_é non meritate niente! (ma è
colpa nostra se ti ostini a scrivere ste cose?! Ndfrancy) io pensavo di farvi
un favore nel finirla perché vi avevo lasciato sulle spine!!! (E
chissene come finisce! Ndfrancy) ç___ç sei
crudeleeeeeeeeeeeeeeee.
Vabbè vi
lascio al capitolo... così tanto ho già in mente un’altra
ff... Xd (poveri noi... ndvoi+francy)
DA QUANDO HO INCONTRATO I TUOI OCCHI...
CAPITOLO 8 – ME NE SONO ACCORTO
SOLO ORA... -
Kagome era in preda a
convulsioni, la vedeva da fuori, i medici stavano cercando di rianimarla, ma
lei sembrava non riprendersi, era sempre più pallida ogni secondo che
passava.
Non voleva... non voleva
perderla! Era troppo importante... aveva finalmente capito i suoi sentimenti
e... ne era stato talmente felice... aveva persino immaginato il volto di lei
che gli sorrideva... aveva... aveva persino intravisto un futuro sereno...
pieno di felicità... eppure... eppure dopo nemmeno un secondo lei aveva
chiuso gli occhi.
Un rantolo soffocato
uscì dalle labbra fredde di Kagome, cosa che fece allarmare i medici,
continuava a sussurrare qualcosa, come in trans. Quando capirono quello che
continuava a ripetere uno di loro uscì come una furia e afferrò
Inuyasha per un braccio trascinandolo dentro.
- Cosa diavolo...?! –
sbraitò un altro medico vedendo il collega entrare accompagnato da un
personaggio non coperto dal camice e per giunta adolescente. – Questo
è... – iniziò il medico - ... Inuyasha? – sillabarono
gli altri – ehm... si mi chiamo così – sussurrò lui
imbarazzato – Deve dire qualcosa alla paziente – lui fece una
faccia stupita – CHE?! Cioè? – l’altro rispose
–Vede non fa che ripetere il suo
nome, quindi presumo che potrebbe aiutarla a tornare, clinicamente è
morta, ma... beh può tentare no? Noi non possiamo fare più niente
– disse quello uscendo dalla stanza con gli altri. Inuyasha rimase li, a
fissare il corpo inerte di Kagome, lo sentiva il sussurro, sentiva il suo nome
sussurrato dalle sue labbra... eppure... cosa doveva dire?
Aprì gli occhi... era
in un posto strano, non aveva compattezza, sembrava una nuvola... era...
sembrava un posto allegro... senza sofferenza... ebbe voglia di restare,
sorrise, come non faceva da tanto, ma quello sparì non appena si
ricordò cos’era successo poco prima: il volto di Inuyasha che si
contrae di sofferenza... i... i suoi occhi bagnati?! Non ricordava che Inuyasha
avesse mai pianto... però... perché se chiudeva gli occhi poteva
vederlo accanto a lei che piangeva? Ebbe voglia di abbracciarlo e dirgli che
lei stava bene... che non doveva piangere... allungò la mano... e... non
afferrò nulla. Dov’era finita?! Perché non riusciva a
toccarlo?! Cosa le era successo?! Iniziò a urlare forte il suo nome e a
tremare... a piangere... perché?!
Finalmente capì quello
che doveva dirle... non sapeva se avrebbe funzionato e se lei lo avesse
ascoltato... eppure voleva provarci.
- Kagome... torna qui... io... beh... non sono capace
di dirlo a parole... probabilmente non saprei dirlo manco con i fatti... ma ci
provo lo stesso. Se può servire a riportarti al mio fianco – La voce di Inuyasha la fece scattare e aprire le
orecchie, cosa? Lui la voleva di nuovo li? Cosa doveva dirle? – Ti amo... probabilmente da quando ho
incontrato i tuoi occhi color cioccolato – lei urlò...
urlò anche lei di amarlo, non sapeva se lui l’avrebbe sentita...
non sapeva nemmeno se sarebbe tornata... eppure voleva che lui lo sapesse.
- T... ti amo anche io
– sussurrò Kagome, poco dopo le macchine cominciarono a
funzionare, il regolare battito ritornò... e i suoi meravigliosi occhi
si aprirono fissandolo. Inuyasha si alzò in piedi, era... era viva!
– KAGOME! – urlò al colmo dalla felicità
abbracciandola – Dannata! Insomma la prossima volta non farmi venire un
colpo simile! – lei lo abbracciò a sua volta -
“Dannata”?! Come sarebbe?! E io che ti rispondo che ti amo
stupido!!!! –.
Lui sorrise...
Lei sorrise...
I loro occhi si
incrociarono...
E in quel momento... anche il
cielo azzurro sembrò felice di vederli di nuovo uniti, finalmente da un
bacio dolcissimo.
Fine
Potete dirlo...
È una fine che
è troppo scontata, è palese, è assurda e soprattutto...
come mi è venuto in mente di scrivere “Anche il cielo
sembrò sorridere”?! Ma andiamo! Sono assurda!
Chissà magari
sono gli effetti collaterali dell’amore...
(Non ce ne frega
niente del cretino Ndfrancy+medico+infermiera+chirurgo+psicologo)
Ma insomma!!!! Chi
sta parlando con voi?! Me fa il monologo!!!
(O_o sta qui è
pazza! Ndfrancy+medico+chirurgo+infermiera+psicologo)
Ragazzi arrivederci
(In reltà volevi dire “Addio” vero? Ndfrancy) No... ho detto
arrivederci perché ci rivedremo presto BWUAHAHAHA (NOOOOOOOOOOO Ndtt)