Capitolo
12
Le giornate
si susseguivano frenetiche e la vita continuava a scorrere per gli
abitanti
delle terre ninja. Scontri e morti presagivano un’imminente
guerra e le forze
portanti erano braccate dall’Akatsuki che era intenzionata ad
estrarre tutti i
demoni, per usufruire di immensi poteri al fine di disfare il mondo
degli
shinobi creando una nazione unica sotto il loro controllo.
L’organizzazione,
però, non aveva messo in conto la grande resistenza dei
ninja ma, forte dei
suoi componenti, pensava che il lavoro sarebbe filato liscio e che
sarebbe
stata una guerra lampo. Sicuramente uno shinobi spiccò fra
tutti dando non
pochi grattacapi ai ninja traditori, soprattutto dato il fatto che era
uno
degli obiettivi dell’organizzazione catturarlo, riuscendo
ogni volta a sfuggire
loro e cavandosela anche in situazioni estreme: Naruto Uzumaki non si
arrendeva
e continuava a mandare avanti le proprie convinzioni lottando per
proteggere gli
abitanti del suo villaggio. L’obiettivo più
grande, però, che voleva raggiungere
era quello di riportare il suo migliore amico, Sasuke Uchiha, a Konoha
salvandolo dal baratro oscuro in cui era caduto.
In
realtà
Sakura non riusciva a capire. Va bene la promessa che le aveva fatto,
va bene
il fatto che fossero amici e rivali, ma le sembrava esagerata la
determinazione
del biondo: era lei che amava Sasuke e, nonostante ciò,
aveva continuato a
vivere anche se portava ancora nel cuore la speranza del suo ritorno.
Il fatto
che Naruto si concentrasse solo su quello, però, la lasciava
alquanto stranita,
si era completamente annullato per riuscire nel suo intento allenandosi
in
continuazione e non pensando più a nulla che riguardasse
sé stesso. Quando la
ragazza aveva tentato di aprire il discorso con lui cercando di
convincerlo a
uscire almeno con qualche ragazza, le aveva semplicemente risposto con
un “Tu
non capisci” voltandosi e ricominciando ad allenarsi
lasciandole intendere che
non desiderava essere disturbato.
In effetti
anche questo comportamento la lasciava basita, era come se Naruto
avesse una
doppia personalità: giocoso, vivace e allegro fin tanto che
nessuno gli
nominasse Sasuke. Allora diveniva tenebroso e freddo e desiderava
essere
lasciato solo. La ragazza comunque attribuì tutto
ciò al semplice fatto che il
biondo detestava non mantenere la parola data e odiava anche il fatto
di essere
stato battuto nella Valle dell’Epilogo quel giorno di tre
anni fa… sì
probabilmente era per questo che si impegnava così tanto:
non desiderava essere
superato nuovamente… che baka!
Comunque lei
non avrebbe demorso e prima o poi lo avrebbe convinto a lasciarsi
andare, sia
mai che notasse quell’angelo di Hinata che stravedeva per lui.
Nel
frattempo, miglia e miglia di distanza, un ragazzo biondo era seduto su
un
masso mentre dei vortici si sprigionavano tutto intorno a lui, creati
con la
forza del suo chakra. Naruto, grazie alle indicazioni della volpe,
diveniva
giorno dopo giorno più potente e le sue capacità
si sviluppavano incorporando
segreti tramandati da demoni di cui gli esseri umani non conoscevano
l’esistenza.
All’improvviso
uno sbuffo interno lo distrasse e si ritrovò davanti al
cancello di Kurama che
lo osservava ghignante
- Molto
bene, mocciosetto. Noto con piacere che impari in fretta, nonostante tu
sia un
banale umano – ringhiò sarcastica, facendo
innervosire il ragazzo che la
fissava truce – comunque non ti ho chiamato per questo. Sono
passati sei mesi
da quando te ne sei andato da Konoha e il tempo stringe, come tu ben sai
- sì.
Le
informazioni che la copia mi ha trasmesso non sono rassicuranti.
L’Akatsuki ha
incominciato a muoversi e per poco Gaara non ci lasciava la pelle
- infatti.
Per questo ti ho chiamato. Hai appreso tutte le tecniche che ti volevo
e potevo
insegnare ma ora arriva la parte più complicata
dell’addestramento. Devi sapere
che ci sono, sparsi in diverse parti oltre ai confini della Terra del
Fuoco,
tre templi custoditi da guardiani demoni. Questi templi sono dimora,
rispettivamente, di Conoscenza, Saggezza e Potenza. Devi recarti in
ognuno di
essi e, se i guardiani te lo permetteranno, acquisirai un potere non
concesso
agli esseri umani data la sua immensità
- è
la prima
volta che ne sento parlare- disse il ragazzo, stupito
-
ovviamente! - sbottò il demone - Sono cose che in teoria gli
umani non
dovrebbero conoscere, ma dato che tu di umano ti rimane ben poco, sono
certa
che i guardiani ti permetteranno di usufruire di tali templi.
- Kay
è
andata lì? - domandò Naruto in un fil di voce
- No. Quella
ragazza si è recata nel posto al di sopra di questi templi.
In quel palazzo
dimora la regina dei demoni, Inari. La tua cara amica è
stata un’incosciente! –
tuonò la volpe truce
- Cosa?
Perché? -
Naruto era spaventato … non
riusciva a comprendere cosa intendesse il demone ed era terrorizzato
dall’idea
che Kay potesse essere in pericolo
Kurama
sbuffò ma decise comunque di rispondergli altrimenti, era
certa, quel testardo
non si sarebbe concentrato quanto basta nel periodo successivo
– L’allenamento
a cui verrà sottoposta sarà estremamente duro.
Sono in pochi coloro che sono
sopravvissuti, per la precisione solo l’attuale marito di
Inari, Haru, e la sua
consigliera Akemi. Credo che Kay abbia qualche possibilità
di sopravvivenza ma
tu cerca di non fare affidamento sul fatto che, se tornerà
sana e salva, rimanga
la stessa ragazza che tu conoscevi.
Naruto era
semplicemente interdetto e non riusciva a capacitarsi di ciò
che Kurama gli
aveva svelato. Kay si stava sacrificando per loro, Sasuke non ricordava
più
nulla, Itachi era sicuramente attanagliato dal senso di colpa e non
vedeva l’ora
di morire per mano del suo oututo e lui era lì che osservava
tutto e sapeva
tutto ma non era ancora in grado di salvare nessuno di loro.
- sveglia
Naruto! Riprenditi baka. Se vuoi avere le capacità di fare
qualcosa devi
muoverti e impegnarti- tuonò la volpe innervosita
dall’afflizione del ragazzo.
Anche se non lo dimostrava era affezionata a quell’umano
impertinente e
desiderava che lui si impegnasse per poter perseguire i propri
obiettivi
rimanendo, possibilmente, vivo.
Il ragazzo
chiuse gli occhi mentre una lacrima solitaria scendeva a dimostrazione
della
disperazione che gli attanagliava il cuore. Dopo secondi che parevano
ore il
suo sguardo deciso si puntò in quello di Kurama che sorrise
soddisfatta.
- Andiamo
Kurama! Non c’è tempo da perdere!
Tornato alla
realtà, Naruto si alzò e si diresse verso la
casetta di legno che aveva
costruito come rifugio. Raccolse in fretta le poche cose che aveva e
uscì
mettendosi subito a correre in direzione delle terre oltre i confini.
*****************
Sasuke era
disteso su quello scomodo letto a pensare: erano oramai passati tre
anni da
quando aveva lasciato Konoha per poter vendicare il suo clan, ma
qualcosa non
gli tornava: c’era una consapevolezza che non tutto
ciò che aveva vissuto
corrispondesse al vero ma nonostante si sforzasse di indentificare quei
dubbi
non riusciva a venir a capo di nulla e l’unica cosa che
otteneva era un gran
mal di testa.
L’allenamento
con Orochimaru, oramai, non gli dava più di quanto
già non avesse e si rese
conto che il sennin non aveva più nulla da insegnarli: come
avrebbe fatto,
dunque, a battere Itachi se non poteva aumentare ulteriormente il suo
potere?
E, soprattutto, mancava veramente poco al momento in cui Orochimaru
avrebbe
deciso si prendersi il suo corpo e, certamente, lui non poteva
permetterlo… gli
salivano i brividi al solo pensiero che quell’essere immondo
potesse
impossessarsi di lui.
Sospirando
si alzò dal giaciglio e si diresse verso la camera del suo
sensei furtivo. Lo
percepì seduto ansante e debole sul proprio letto, debole a
causa di quel corpo
oramai privo di forze. Lo imprigionò con una lama di chakra
che lo immobilizzò
lasciandolo interdetto
- Ora sono più
forte di lei Orochimaru. Non ha
più senso regalarle il mio corpo- disse il ragazzo freddo e
convinto, facendo
infuriare il sennin che, deviato il flusso di chakra prese la forma di
un
gigantesco serpente cominciando poi ad attaccare il ragazzo.
Lo scontro
si fece subito serrato e i colpi si susseguivano, sferrati da entrambi
i ninja,
quando finalmente Sasuke riuscì a sferrare un colpo di
katana che ferì l’enorme
serpente. Ma comunque questo si rialzò e
all’improvviso si ritrovarono entrambi
in una dimensione parallela piena di una sostanza viscida e rosa che
faceva
ribrezzo
- il tuo
corpo sarà mio, Sasuke!- urlò Orochimaru
attaccando il ragazzo intrappolato.
All’improvviso il colore di quella sostanza mutò e
da rosa divenne nero mentre tre
ormi bocche comparivano dietro al ragazzo che liberatosi
cominciò a distruggere
quella dimensione annientando, così, il sennin.
- Il tuo
potere non può nulla contro questi occhi – disse
il ragazzo prima di
distruggere tutto.
**************
Kay era
rinchiusa in una stanza claustrofobica da un tempo che non seppe
quantificare.
Le venivano inferte più volte al giorno torture indicibili
che, però, non
lasciavano segni sul corpo per, a detta di Inari- sama, fortificare
fisico e
mente… sì, tutto bello, ma se non ci lasciava le
penne sarebbe stato meglio,
veramente.
Inari,
intanto, sedeva sul suo trono sorseggiando una tazza contenente sangue
umano,
mentre pensava alla ragazza che pareva reagire veramente bene a
ciò che le
veniva inferto e questo la compiacque veramente molto: sia suo marito
che la
sua consigliera avevano sopportato metà
dell’allenamento ed era curiosa di
vedere come la nuova arrivata avrebbe fronteggiato ciò che
l’aspettava. La
demone sorrise malefica e si alzò dirigendosi alle segrete
per controllare la
sua allieva e ciò che trovo le piacque veramente tanto.
Infatti, la ragazza era
seduta ansante e dolorante ma dritta e fiera con uno sguardo che
puntò deciso e
determinato sulla sovrana.
- Inari
sama. A cosa devo l’onore della sua visita? –
domandò con voce potente che
stupì non poco la visitatrice.
- Sono
venuta a controllare il tuo stato di salute mia cara Yami e noto con
piacere
che stai bene – sorrise l’interpellata –
per questo ti informo che da domani
comincerà il tuo vero allenamento, dato che sembri reagire
molto bene.
- in cosa
consiste? – domandò entusiasta la ragazza cercando
di alzarsi
- ci sono
diverse dimensioni in cui dovrai sopravvivere: la prima è
quella abitata dai
demoni e dalle creature maligne, la seconda è una dimensione
in cui c’è solo
acqua sia solida che liquida vale a dire niente terra ferma, nella
terza il
calore e il fuoco regnano sovrani. Infine, c’è la
dimensione delle tenebre e
quella della luce. Il consiglio che ti do è quello di
procurarti le provviste
necessarie nella prima dimensione. Ora Akemi ti verrà a
prendere per portarti a
riposare. Avrai bisogno di forze per affrontare il percorso che
seguirà. In
ogni dimensione passerai tre settimane e verrai sottoposta ad
addestramenti e
prove in ciascuna di esse.
La ragazza
annuì preoccupata e seguì la consigliera che nel
frattempo aveva affiancato la
sovrana. Akemi la condusse in una stanza luminosa del palazzo e le
indicò il
bagno per potersi lavare, mentre lei le avrebbe preparato degli
indumenti da
indossare una volta terminato il bagno.
Kay si
fiondò subito nella vasca, contenta di poter rimuovere lo
sporco accumulato
nell’ultimo periodo dato che non le era stato concesso prima
questo lusso; una
volta terminato uscì e indossò la tunica
preparata dalla consigliera che nel
frattempo era andata a procurarle qualcosa di cui cibarsi.
Quando
torno, Akemi spingeva un carrellino con carne al sangue e bottiglie
contenenti
un liquido rosso che emanava un odore invitante per Kay, i cui occhi
divennero
di un intenso rosso scarlatto
- Noto che
hai parecchia fame - disse
sarcastica la
demone osservando la ragazza che aveva afferrato una bottiglia e aveva
cominciato
a berne avidamente il contenuto
- se prima
di venire qui mi avessero detto che il sangue umano è
così buono sarei
rabbrividita dal disgusto - disse
la
ragazza pensierosa provocando l’ilarità di Akemi
che si sistemò sulla poltrona
situata di fronte al letto dove era seduta la ragazza.
- comunque,
Yami, ti vorrei spiegare qualcosina riguardo al percorso che dovrai
affrontare.
– disse seria mentre la ragazza cominciava a gustarsi la carne
- mi fa
strano sentirmi chiamare con questo nome ma suppongo che prima o poi ci
farò
l’abitudine
-
sicuramente – sorrise di rimando continuando ad osservarla
– le dimensioni sono
predisposte in ordine di difficoltà. I demoni e le creature
maligne le abitano
tutte ma nella prima li affronterai in un mondo molto simile a quello
in cui
viviamo ora. Come ci nutriamo di sangue umano possiamo sopravvivere
attingendo
anche dal sangue demoniaco. Ti consiglio, quindi, di portare con te un
rotolo
contenente bottiglie vuote che riempirai e userai come provviste.
Inoltre,
troverai dei demoni che ti terranno d’occhio e una volta
passati dieci giorni,
se sopravvivrai, ti insegneranno diverse tecniche e ti sveleranno
segreti che
ti doneranno un potere enorme. Non potrai passare alla dimensione
successiva se
non avrai prima completato l’addestramento in quella prima.
Quindi ti dovrai
impegnare veramente molto per completare l’addestramento nel
più breve tempo
possibile.
Kay la
guardò e annuì mentre si portava la bottiglia fra
le labbra prendendo un grande
sorso dal liquido rosso contenuto in essa.
Akemi
sorrise soddisfatta e, una volta che Kay ebbe finito di mangiare,
uscì dalla
stanza per permetterle di riposare.
La ragazza
si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi mentre il pensiero
volava ai suoi
compagni.
*************
Erano giorni
che Naruto correva e, finalmente, Kurama lo informò che fra
poco sarebbe giunto
al primo templio.
Quando il
demone gli disse di fermarsi il ragazzo si guardò intorno
confuso dato che di
fronte a lui c’era una semplice grotta
- devi
andare lì dentro Naruto, ma non correre in modo che possano
identificarti come
forza portante.
Il biondo
deglutì e si avvio lentamente all’interno della
caverna e camminò per un tempo
che gli sembro infinito, quando all’improvviso una figura
incappucciata gli
comparve davanti
- cosa ci fa
una forza portante qui?- domandò l’essere con una
voce talmente inquietante che
brividi scossero il corpo del ragazzo
- sono qui
perché Kurama mi ha detto che avrei potuto accedere ai
templi del potere- il
ragazzo si sforzò di utilizzare un tono calmo e sicuro per
cercare di
convincere il guardiano
- Un insulso
umano! La volpe a nove code ha permesso a te di venire a conoscenza di
questo
posto? – urlò con voce stridula e infuriata
l’essere
Naruto a
quel punto comprese che essere accondiscente non sarebbe servito, ma
avrebbe
dovuto imporsi per poter accedere al templio della Conoscenza
- Che ne
vuoi sapere tu?- disse gelido stupendo il demone – che ne
vuoi sapere del
motivo che mi ha spinto a non avere una vita pur di salvare le persone
che amo?
Voi siete qui a custodire un potere di cui io ora ho bisogno e a cui
accederò
non per mio sfizio, ma per poter aiutare il mondo ninja a sfuggire
all’oscurità. Perciò o mi fai passare o
giuro sul mio onore di shinobi che ti
combatterò e vincerò!
Il demone
osservò il ragazzo e sorrise – ti
permetterò di passare in quanto le tue
intenzioni non sono malvage, Naruto Uzumaki. Ma ti avverto. Se un
giorno, forte
del tuo potere, penserai di poter importi con ingiustizia sugli altri,
tutto
ciò ti ritorcerà contro
Il ragazzo
annuì – Non si preoccupi. Una volta finita questa
storia vorrei solo vivere
felice con la mia famiglia
Il demone
annuì e, una volta compiuti dei sigilli, si avviò
nel passaggio luminoso che
era comparso. Quando Naruto lo seguì venne avvolto da delle
funi che lo
incastrarono nel soffitto
- ora
dormirai Naruto e al tuo risveglio la conoscenza sarà tua.
– e così fu. Il
ragazzo cadde in un sonno profondo mentre informazioni su informazioni
inondavano la sua mente divenendo parte del suo essere.
Intanto nel
mondo ninja Suigestu, Karin e Jugo erano divenuti i membri del team
Taka
costituito da Sasuke il cui obiettivo di uccidere Itachi si fece sempre
più urgente.
- Baaasta!
Fermiamoci
Sasuke sono ore che corriamo!- si lamentò Suigetsu
beccandosi un pugno in testa
da parte di Karin che, però, in cuor suo condivideva le
lamentele del compagno.
- va bene
–
concesse Sasuke – oramai è il tramonto quindi
possiamo accamparci
Il primo
turno di guardia lo fece proprio quest’ultimo che, mentre i
compagni dormivano,
avvertì una presenza vicino all’accampamento e
subito si alzò mettendosi in
posizione di difesa
- Calmati
Sasuke non vogliamo farti del male.- disse una delle tre figure comparse
- voi chi
siete- domandò il ragazzo inquieto
I tre
abbassarono il cappuccio e l’Uchiha sgranò gli
occhi sorpreso – Non è
possibile- sussurrò sbigottito
- Io sono
Minato Namikaze, Quarto Hokage di Konoha, mentre loro sono Kushina
Uzumaki, mia
moglie e Eli Senju la madre di Kay. E siamo qui per rimuoverti il
sigillo
impresso ai tuoi ricordi
***************************************
Angolo
dell'autrice
Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo
e questa volta è un pò più lungo dato
che ho avuto più tempo! Non ho aggiornato settimana scorsa
perchè mi sono laureata e fra tesi e organizzazione della
festa ho avuto davvero poco tempo.
Mi auguro che il capitolo vi piaccia!
Alla prossima
Ailyn
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