La realtà nascosta

di ailyn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Cpaitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** avviso ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 15: *** capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Era sdraiata sul letto, rannicchiata su se stessa i posizione fetale, mentre lacrime di dolore le solcavano il viso...loro sapevano.... erano a conoscenza della sua relazione e ora si stavano consultando sul come punire lei ed eliminare lui... dopotutto doveva aspettarselo: una storis fra una Senju e un' Uchiha non sarebbe mai dovuta esistere.
Ma loro si amavano e, anche se sapevano che era un amore pericoloso, lo avevano vissuto.
All'improvviso sentì qualcuno bussare alla sua finestra e, guardando, vide il suo Uchiha che la fissava e aspettava che aprisse.
- Madara! Che ci fai qui?- domandò la ragazza una volta fatto entrare l'uomo. Lo fissò attentamente e notò qulcosa di strano: nello sguardo di Mdara Uchiha c'era uno strano bagliore che simboleggiava una rabbia che faticava a contenere e, lei ne era  certa, si sarebbe trasformata in follia....e ne fu spaventata.
- Devo parlarti, amore. Non posso permettere che ti facciano qualcosa.
Lei lo guardò e poi lo invitò a sedersi.
- Dimmi cos'hai in mente- sussurrò
Madara le prese la mano delicatamente, cosa che non aveva mai fatto con nessun altra...ma con lei era diverso...quella ragazza era riuscita a cambiarlo, a trasformarlo. Non era più un uomo freddo e distaccato. Aveva imparato ad apprezzare ed amare la sua vita in ogni sua sfumatura perchè la sua vita era lei, e il pensiero che le succedesse qualcosa o che la portassero via da lui lo faceva impazzire.
- Distruggerò Konoha. E poi io e te sare liberi di andarcene, di vivere indisturbati. - le disse fissandola dritto negli occhi.
La ragazza tremò spaventata e sconcertata...Madara voleva distruggere Konoha, il suo villaggio, quello che avrebe protetto con la sua stessa vita senza ripensarci due volte... Non era possibile che l'uomo che tanto amava potesse aver pensato una cosa del genere.
Madara sembrò leggerle nel pensiero e la guardò intensamente.
- Ci ho pensato e ripensato, amore mio. E non sono riuscito a trovare un'altra soluzione per punire tutti gli abitanti di Konoha dell'umiliazione che ti hanno inferto oggi. Tutti quegli insulti, quelle grida di disprezzo, il fatto che sei stata poi trascinata per i capelli da tuo padre dalla piazza centrale fino a casa tua e le tue lacrime, mi hanno fatto impazzire. E io non ho potuto fare nulla mentre ti venivano inferte tutte quelle atrocità.
Ma stai tranquilla. dalle ceneri della vecchia Konoha, sorgerà quella nuova dove io e te governeremo in pace e tranquillità e nessuno potrà più dirti o farti nulla.-
Lei lo guardò ancora per un attimo e poi chiuse gli occhi, mentre una lacrima le solcava il volto.
- me lo prometti?- domandò dopo parecchi secondi di silenzio.
- Si. Te lo prometto.
La ragazza riaprì gli occhi decisa 
- Quando, Madara? Si stanno già consultando su cosa fare di noi. Non abbiamo più tempo. 
- Fra due giorni. Libererò il Kyuubi e per Konoha non ci sarà più scampo.
- Ricorda la tua promessa, però. Ricostruiremo il villaggio.
Madara annuì e le regalò il sorriso che solo lei poteva vedere, la baciò e poi se ne andò com'era venuto.
La ragazza chiuse la finestra, si risedette sul letto e chiuse gli occhi mentre stringeva i pugni. 
Dopo un pò si riprese e aprì il cassetto del comodino prendendo il suo coprifronte. Lo legò e poi si alzò.
lei era Eli Senju. Jonin di Konoha... e avrebbe salvato il suo villaggio sacrificando il suo amore per Madara. Era arrivato il momento di andare da Minato namikaze. Quarto hokage di Konoha

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Mi scuso per il ritardo ma in questo periodo non ho proprio avuto tempo di aggiornare.... ringrazio tutti coloro che leggono anch senza recensire e quelli che hanno inserito questa fic fra le preferite e seguite :)

Capitolo 1

Eli correva a perdifiato per le strade di Konoha diretta alla residenza del quarto hokage: solo lui avrebbe potuto salvare il villaggio ed Eli avrebbe fatto di tutto per aiutarlo.
Una volta arrivata bussò insistemente e dopo poco la porta si aprì rivelando un uomo bellissimo biondo con gli occhi di un azzurro intenso che la fissavano attentamente.
- Eli! Cosa ci fai qui a quest'ora?- domandò sorpreso
- Hokage le devo parlare! è urgente. Konoha è in grave pericolo!
- Come? Entra pure.- disse l'uomo facendosi da parte per permetterle di varcare la soglia.
La ragazza fu fatta accomodare nel salotto e dopo poco i due vennero raggiunti da Kushina che era in dolce attesa.
Eli raccontò ai due tutta la sua storia con Madara e rivelò loro i piani dell'uomo mentre calde lacrime le sgorgavano dagli occhi. Minato e Kushina rimasero senza parole: com'era possibile che Madara volesse fare una cosa del genere?
l'Hokage fissò attentamente la sua ospite e poi sospirò.
- potrei usare il sigillo del diavolo per bloccare la volpe dentro un altro corpo
- Ma così rimetterà la vita! Morirà di sicuro con questa tecnica!
Minato sorrise amaro.
- non ho altra scelta. devo salvare Konoha e l'unica maniera è quella lì...non posso fare altrimenti.
Eli lo fissò accigliata e poi chiuse gli occhi rimuginando.
- Forse c'è una soluzione alternativa.
- Quale?- domandò Kushina speranzosa.
- vedete esiste un altro tipo di sigillo che però implica la presenza di due ninja. la forza che occorre in questo modo verrebbe prelevata da entrambi i corpi. 
Minato la fissò incredulo dato che non aveva mai sentito parlare di questo tipo di tecnica.
- Io posso aiutarla Hokage. Possiamo fare insieme questo sigillo...dobbiamo solo trovare il corpo adatto.
- Non abbiamo tempo. Devi farmi vedere questa tecnica....il corpo lo troveremo quel giorno stesso. 
- Molto bene Hokage. Allora ci vediamo domani.
Disse la ragazza alzandosi stancamente.
- Eli....grazie- disse Kushina riconoscente
                                                                                                                       ************************************************

La volpe a nove code si stagliava minacciosa su Konoha e distruggeva tutto ciò che incontrava.
Elizabeth creò una sua copia priva di vita in modo tale che venisse trovata da madara in quello stato e l'uomo avrebbe creduto fosse morta. Poi corse a più non posso con un unico obiettivo: salvare il suo villaggio.
Arrivata dove si trovava Kushina la trovò in fin di vita a causa del parto e della liberazione del Kyuubi  cercò di salvarla in tutti i modi fortunatamente riuscendoci e poi si fiondò sulle strad alla ricerca del quarto Hokage che si apprestava a dare battaglia alla volpe a nove code.....

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Ciaoooooo! Per farmi perdonare dell'enorme ritardo dell'ultima volta, ecco il nuovo capitolo :)

Ringrazio nuovamente tutti colore che hanno letto e inserito nelle seguite e preferite!

Se volete lasciare qualche commento mi farebbe molto piacere! Naturalmente anche le critiche sono ben accette :). Adesso vi lascio al capitolo. Buona lettura!!

 

 

CAPITOLO 2

 

 

Minato guardava la volpe deciso e sicuro di sé dato che sapeva per certo che in un modo o nell'altro avrebbero vinto e Konoha sarebbe stata in salvo. Posò lo sguardo sul figlioletto e sorrise amaro: lo stava condannando ad una vita diversa da chiunque altro ma era certo che sarebbe diventato agl'occhi degli abitanti del villaggio come un eroe perchè se non ci fosse stato lui non ci sarebbe stato un corpo dove sigillare il demone

-Allora Gamabunta, sei pronto?- domandò rivolto al rospo su cui si ergeva e l'animale sorriese

-Certo!

L'uomo si preparò ad effettuare il sigillo del diavolo dato che Eli non lo aveva raggiunto ma fu interrotto da una voce

-Hokage! Cosa stà facendo? - domandò la Senju comparsa all'improvviso di fianco all'uomo

-Eli! Credevo ti fosse successa qualcosa!

-Ho salvato vostra moglie. Ora sta bene. Prima di andarcene dovremo prendere anche lei

-Davvero? Oh Kami grazie!

-Il corpo?

Minato la guardò tristemente e poi fissò il fissò il figlio e di nuovo un sorriso amaro comparve sul suo volto. La ragazza impallidì visibilmente ma annuì, guardando il piccolo con compassione.

-Iniziamo.- disse poi e Minato non potè essere più daccordo

I due cominciarono a comporre sigilli ad una velocità impressionante, mentre la volpe indietreggiava terrorizzata.

Una luce si sprigionò dai corpi dei due ninja e circondò il demone e il piccolo. Dopodichè Kyubi scomparve fra le urla gioiose degli abitanti di Konoha.

Eli e Minato si guardarono stremati e annuirono: era l'ora della seconda parte del piano.

Minato creò una sua copia esattamente come aveva fatto la ragazza prima di andare da loro in modo tale da far credere di essere morto, mentre la Senju si preoccupava di fare la stessa cosa per Kushina.

L'uomo guardò il figlioletto e gli diede un bacio sussurandogli che avrebbe sempre vegliato su di lui poi prese in braccio la moglie e sparì insieme ad Eli.

 

*******************

Eli piangeva disperatamente mentre Kushina la guardava comprensiva e cercava di consolarla.

-Perchè!- urlò la ragazza disperata

Minato si sedette vicino a loro e le accarezzò i capelli pieno di compassione e pena per la ragazza.

-Cosa hai intenzione di fare?- domandò timoroso della reazione della giovane

-Lo terrò, ovviamente. Ma non desidero che questo bambino viva una vita da ninja senza terra perchè è ciò che sarà se starà con noi.

-E allora cosa farai?- domandò Kushina in ansia

-è ora che il clan Uchiha si prenda le sue responsabilità. Il piccolo che verrà al mondo è parte della loro famiglia e non possono negarlo. Andrò a Konoha e parlerò con Mikoto. Lei è l'unica che mi abbia capita di tutto quel clan. Sono sicura che si prenderà cura di mio figlio o figlia che sia.

-Sicura?

Eli annuì e si preparò: era certa che Mikoto e Fugaku non avrebbero rifiutato   

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Ciaooooooooooooo! ecco il nuovo capitolo spero che vi piaccia! Prometto di aggiornar presto e spero che qualcuno mi lasci qualche commento .... :)


CAPITOLO 3
5 anni dopo.......
Un bambino biondo con gli occhi azzurri pieni di lacrime correva cercando di scappare dai bambini più grandi che lo stavano rincorrendo come al solito per picchiarlo.
Il piccolo però stremato dopo poco perse l'equilibrio e i suoi inseguitori lo raggiunsero cominciando immediatamente ad infierire sul povero corpicino ammaccato e scosso dai singhiozzi
- Mostro!- gridavano i teppisti continuando a calciarlo sullo stomaco
- Devi morire! Sei solo un mostro!
I singhiozzi del piccolo aumentarono ancora di più mentre subiva ciò che ormai era abitudine ricevere.
- Basta! Perchè lo state picchiando! Nii-san fa qualcosa!- disse una voce scossa lì vicino. I teppisti si voltarono e videro una bambina dai capelli neri lasciati  sciolti sulle spalle e i grandi occhioni azzurri che osservavavano la scena spaventati mentre dietro di lei si ergeva un ragazzino un pò più grande di loro che dopo aver guardato la piccola li osservò grave facendoli tremare di paura.
- Andatevene- disse poi il maggiore con voce fredda e minacciosa e i bambini scapparono via lasciando il corpicino scosso da tremiti e singhiozzi steso per terra in posizione fetale.
Il ragazzino gli si avvicinò e gli accarezzò i cappelli
- Come ti chiami?- domandò al piccolo che ora lo guardava stupito dato che non aveva mai ricevuto una carezza prima
- Na...Naruto.- sussurrò mentre le lacrime ricominciavano a sgorgargli dagli occhi.
Il ragazzo sgranò gli occhi
- Ciao Naruto!- disse la bambina che fino a quel momento era rimasta in disparte - Io sono Kay! Adesso il mio nii-san ti farà stare bene, prchè da adesso tu sei il mio migliore amico, vero fratellone?- disse la piccola sorridendo dolcemente
Naruto ricambiò titubante il sorriso mntre il ragazzo lo prendeva in braccio
- Il mio nome è Itachi Uchiha. tranquillo da oggi in poi non ti succederà più niente di brutto fino a che io sarò in circolazione.
Naruto sorrise e si accoccolòmeglio al petto del ragazzo sorridendo

                                                                                  ****************
- Nii-san!-
- Naruto! Perchè urli? ci sento benissimo- sbottò di rimando Itachi guardandolo divertito ed esasperato.
erano passati 6 mesi da quando lui e Kay lo avevano soccorso e da allora i due si erano affezionati tantissimo a quello che si era rivelato essere un uragano biondo pieno di energia e col sorriso sempre stampato sulle labbra.
- Voglio il ramen! mi avevi promesso che mi avresti portato al chiosco di teuchi questa sera con Kay!
- Va bene, Naruto. Ti porterò al chiosco di Teuchi e andrò a prendere kay, contento?
- Siiiii!
- Però non lo so...forse Kay non potrà venire
- Perchè?
- Naruto sai che abbiamo un altro fratello. Ultimamente Sasuke si sente escluso.
- Ma nii-san perchè non portate anche lui?- domandò il bambino non capendo
- Non lo so...Sasuke è molto attaccato sia a me che a kay...Non so come la prenderebbe l'entrata di un altro in famiglia...
Naruto abbassò la testa in preda allo sconforto e annuì e itachi sorrise
- Ci possiamo provare però. Sta sera vi conoscerete. Kay ne sarà entusiasta!
Il faccino di Naruto s'illuminò mentre un sorriso enorme si apriva sulla sua faccia e si fiodò fra le braccia già aperte di Itachi che da bravo Uchiha lasciò trapelare solo un sorrisetto sulla sua faccia che però era pieno di affetto verso quel bambino che poteva essere paragonato al sole caldo dell'estate che porta allegria e voglia di vivere  

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Capitolo 5
*** Cpaitolo 4 ***


Wow! Mi sorprendo di me stessa. Non credevo di riuscire ad aggiornare così presto :P
Questo capitolo è un pò più lungo degli altri anche se non di molto :)
Spero vi piacerà!
Se avete qualche consiglio non esitate a farmelo sapere così potrò migliorare il mio stile di scrittura.
Ringrazio:

Angel_Demon (anche per la recensione)
kaede93
matura93
zia76

Per avere messo la mia fic fra le preferite
e :

cesarina89
Deby92
fan_harry_potter_twilight
HikaruUzumaki
Lilla95
May Des
shuroxkei
Simy_
valepassion95

Per averla messa fra le seguite
e ovviamente ringrazio anche coloro che leggono e basta :)
Adesso vi lascio a questo capitolo, buona lettura

CAPITOLO 4


Itachi rincasò a pomeriggio inoltrato e subito fu investitò da due furie che poi si rivelarono essere Kay e Sasuke i suoi due terribili fratellini.
- Bambini spostatevi, per favore! Non siete dei pesi piuma, sapete?
I due risero e poi si alzarono da sopra il ragazzo che si sollevò mostrando loro un sorrisetto e toccando le loro fronti con l'indice e il medio scatenando altre risa.
- Allora, piccole pesti. Vi va di andare a mangiare fuori a cena sta sera?
Ai due gli occhi cominciarono a brillare mentre rispondevano entusiasti al fratello con un urlato -Siii!- che si sentì in tutto il quartiere Uchiha
Itachi (con un grosso gocciolone sulla testa) sospirò già esausto e disse loro di andarsi a cambiare ma non finì la frase che i bambini erano già spariti.
Il ragazzo sorrise e poi notò la madre che lo fissava teneramente dalla porta della cucina.
- Finalmente ti sei liberato dai tuoi impegni e dedichi un pò del tuo tempo ai tuoi fratelli. Sai sentivano molto la tua mancanza.
- lo so mamma. Ma essere un ninja di Konoha implica delle grandi responsabilità e tu lo sai bene.  
- Si, tesoro, ne sono consapevole ma tu sei così giovane...
- Mamma ti prego. Io farò del mio meglio per servire Konohapunto chiusa la questione.
Mikoto osservò il figlio tristemente ma la sua contemplazione fu interrotta dalle voci allegre dei piccoli che stavano scendendo facendo un rumore inimmaginabile.
Itachi li guardò impassibile ma, in realtà dentro stava cominciando ad instaurasi nel suo povero cuore il terrore di ciò che lo stava aspettando. Infatti a quei due si sarebbe aggiunto anche Naruto e Itachi cominciò a sudare freddo: ma chi glielo aveva fatto fare?
-Aniki, andiamo?- domandò Sasuke guardandolo sorridendo e il ragazzino annuì prndendo sia lui che kay per mano.
Quando uscirono dopo poco Itachi interruppe il chiacchericcio dei due che lo stavano riempiendo di domande sui suoi incarichi ninja
- Bambini, non saremo soli questa sera-
- Cooosa?- domandò Sasuke perplesso mentre la sorella lo guardava speranzosa
- Si otouto. Ci sarà anche un bambino che ha la tua stssa età. Si chiama Naruto
- Siiiì! Davvero nii-san? Verrà anche lui che bello! Che bello!- urlò Kay mettendosi a saltare contenta.
-Chi è questo qui?- domandò indispettito Sasuke
- Il mio migliore amico! - strillò kay -vedrai fratellone ti piacerà!
- E perchè io non l'ho conosciuto prima?- chiese l'altro mettendo su un'adorabile broncio
- Quanto ti lamenti fratellone! Adesso lo conoscerai! Dai andiamo, Naruto ci starà aspettando!
Ed in effetti Naruto li stava veramente aspettando. Infatti quando arrivarono lo trovarono già per strada che li attendeva impaziente.
Kay gli saltò praticamente al collo e Itachi gli accarezzò la zazzera di capelli biondi bellissimi che gli incorniciavano il volto, mentre Sasuke lo guardava con aria critica come per valutarlo.
E la sua opinione?
Capelli troppo biondi.
Occhi troppo azzurri.
Sorriso troppo bello
Voce troppo melodiosa e rumorosa
Sintesi?
Naruto Uzumaki era un dobe e un giorno sarebbe stato solo suo e di nessun altro.
 Intanto il biondo lo fissava curioso e anche lui cominciò a studiare l'aspetto dell'altro
E la sua opinione?
Capelli troppo buffi.
Occhi troppo penetranti.
Sorriso inesistente.
Voce...che voce aveva?
Sintesi?
Sasuke Uchiha era un teme e un giorno non lo avrebbe diviso con nessun altro.
Il biondo gli sorrise mentre l'altro continuava a fissarlo con fare superiore.
- Ciao! Io sono Naruto Uzumaki! Piacere di conoscerti, teme!
I tre Uchiha sgranarono gli occhi e Itachi e Kay si misero a ridere mentre Sasuke lo guardò indispettito
- Come mi hai chiamato dobe? Io sono Sasuke Uchiha!
- Sì sì. Come vuoi.- disse Naruto ma poi si accorse di come lo aveva chiamato l'altro
- Dobe a chi?- urlò infatti dopo danneggiando seriamente l'udito di alcuni passanti
- hey, bambini basta!- intervenne Itachi - Non so voi ma io ho fame
- Sììì anche io- urlò naruto - Andiamo nii-san ho voglia di ramen!
- Tzè dobe.- commentò Sasuke ma poi realizzò un'altra cosa - hey tu dobe! Come hai chiamato il mio aniki?
A Kay ed Itachi spuntò un gocciolone sopra la testa: eeh sì. Quei due li avrebbero fatti faticare parecchio.
Ed infatti loro rimasero indietro mentre i due litiganti li precedevano continuando a bisticciare ininterrottamente.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Ciao ciao ciaooooooo!
Ecco il nuovo capitolo :)
Spero vi piaccia...buona lettura a tutti!

CAPITOLO 5
- Mamma?- chiese Sasuke curioso - Perchè stai addobbando la casa? Non è il compleanno di nessuno
Kay annuì dando man forte al fratello dato che Mikoto era indaffaratissima a posizionare degli ornamenti nella grande sala.
- Non si festeggia alcun compleanno- disse Fugaku Uchiha entrando in quel momento e i bambini lo guardarono timorosi - Oggi vostro fratello Itachi è stato promosso a chunin. A soli dieci anni. Sasuke. Devi impegnarti molto per raggiungere i risultati di tuo fratello - continuò impassibile l'uomo.
il bambino abbassò la testa e Kay lo guardò, sorridendo poi al padre
- Papà vedrai Sasuke diventerà fortissimo! Io ne sono sicura! E io mi allenerò con lui! Diventeremo grandi ninja, vero fratellone?
Sasuke guardò con graditudine la sorellina mentre il padre semplicemente andò oltre loro senza curarsene
- Kay.- disse poi - cercate di farcela. Questa sera però non vi voglio fra i piedi. Ci sarà gente importante
I bambini annuirono e poi uscirono in giardino correndo
- Non credevo Itachi sarebbe diventato chunin così presto.- mormorò Sasuke sconsolato
- Ma fratellone anche noi ce la faremo, vedrai! che ne dici se andiamo ad allenarci nel bosco?
Sasuke s'illuminò - Sì, andiamo !
- Possiamo portare anche Naruto con noi?
- Coosa? E perchè dovremmo portare quel rompi scatole con noi?
- E dai Sasuke! Lui si allena da solo, potremmo anche invitarlo per una volta con noi! E poi ammettilo che ti sta simpatico. Quando siamo usciti a cena parlavi solo con lui...o meglio litigavi solo con lui...dettagli.
- A me? Simpatico lui? Ma che stai dicendo?
- Ammettilo fratellone, ammettilo! Vedi che stai sorridendo.
- Io sorridendo?
- si. Impercettibilmente però stavi sorridendo
- Se prometti di chiudere quella bocca potrà venire anche quel dobe.
- Sììì! Fratellone sei il migliore!
- Sì sì. Andiamo adesso a prenderlo così potremo incominciare.
Kay mascherò un sorriso soddisfatto e seguì il fratello che aveva incominciato ad avviarsi verso la casa del biondo.
Naruto intanto si stava mangiando una ciotola di ramen istantaneo e quando suonò la porta strabuzzò gli occhi sorpreso: le uniche visite che riceveva erano di Itachi e Kay ma il maggiore degli uchiha gli aveva chiaramente detto che per un po non si sarebbero visti dato che lui avrebbe fatto l'esame chunin e se fosse passato non avrebbe avuto più tanto tempo da passare con loro...e Naruto sapeva che il ragazzino sarebbe stato promosso. Itachi era fortissimo glielo aveva dimostrato durante i loro allenamenti insieme.
Il bambino si alzò ed andò ad aprire. Quando vide chi c'era alla porta gli si illuminarono gli occhi
- Kay! Teme! Come sono contento di vedervi! Entrate.
I due bambini entrarono e Sasuke sgranò gli occhi
- Ohy Dobe. Ma che casino c'è qui dentro?
Naruto mise su un adorabile broncio
- Non ho mai tempo di pulire! Sono una persona molto impegnata- dissè offeso il bambino
- I tuoi genitori dove sono?- domandò curioso Sasuke.
L'altro bambino si rabbuiò
-Io...non ho mai conosciuto i miei genitori.- sussurrò impercettibilmente ma gli altri due bambini lo sentirono.
Kay gli si avvicinò
- Trenquillo Naruto. Adesso siamo noi la tua famiglia.
Il bambino sorrise riconoscente
- Ohy Dobe. Noi stavamo andando ad allenarci. Vieni con noi?- chiese il moro cercando un modo di chiedergli scusa senza farsi scoprire
Naruto lo guardò raggiante
- Certo Teme! Andiamo!   

                                                                      ********************
3 anni dopo.....

- Ragazzi, ma dov'è Itachi?- domandò Naruto sdraiato vicino ad un albero dopo un allenamento particolarmente duro, affiancato da Kay da una parte e Sasuke dall'altra.
- Non lo sappiamo.- rispose Sasuke - è da un pò che non lo vediamo.
- Mamma dice che adesso che è jonin ha più responsabilità e quindi gli affidano più missioni. Però il nostro nii-san è cambiato. Non parla più molto e sembra che sia impaurito da qualcosa...- disse kay pensierosa.
- Perchè non cerchiamo anche noi di entrare in accademia?- chiese il biondo alzandosi a sedere.
- Siamo molto forti...insomma. Abbiamo memorizzato tutte le tecniche proibite e non, custodite nei rotoli del tempio e anche tutte le tecniche del clan Uchiha. Voi due inoltre sapete anche padroneggiare splendidamente lo sharingan e non capisco perchè non dovremmo tentare di fare la stessa carriera ninja di Itachi. Inoltre magari così ci riavviciniamo a nii-san e capiremmo cosa nasconde
Kay e Sasuke si guardarono
- mi sa che per una volta hai ragione, dobe. Potremmo provare.- commentò il bambino
- hey, teme ma la  vuoi smet...
- Shh- li interruppe Kay alzandosi di scatto - non siamo soli.- commentò poi mettendosi in posizione di difesa seguita dai due bambini che si erano fatti vigili e seri.
- Complimenti.- commentò una voce sconosciuta e all'improvviso si materializzò davanti a loro un ninja con una maschera buffa sul viso.
- un ambu- sussurrò Sasuke
- esatto. sono stato mandato dal terzo hokage a cercarvi. Dovete venire con me. l'hokage vi aspetta.
I bambini si guardarono stupiti e poi annuirono. Se era una trappola erano sicuri che si sarebbero liberati velocemente e facilmente, ma l'ambu era stato veramente mandato dall'hokage che li stava aspettando in quello stesso bosco poco più distante.
Quando arrivarono i bambini cercarono di mostrarsi non molto sorpresi ma non ci riuscirono per molto dato che l'uomo disse loro cose che non si aspettavano dicesse.
- Ciao bambini.- esordì infatti
- Hokage.- risposero i tre abassando educatamente il capo.
- Voglio saltare i preamboli e arrivare subito al punto se per voi non è un problema.
Il clan Uchiha è in grave pericolo.
I bambini lo guardarono esterrefatti
- Co..come?- balbettò Kay
- Avete capito bene. Vostro fratello Itachi è un ambu ormai...per la precisione...gli è stato ordinato dai tre consiglieri di eliminare il clan Uchiha.
I bambini erano senza parole...come era possibile?
- Ma...ma Itachi non ha accettato, vero?
- Invece sì. Non aveva altra scelta...Doveva per poter salvare i suoi fratelli. Se non avesse acconsentito sarebbe stato mandato qualcun altro e nessuno sarebbe stato risparmiato.-
- Ora- continuò l'uomo dopo un attimo- vi starete sicuramente chiesti il motivo per il quale vi sto dando queste informazioni.
I tre annuirono ancora interdetti
- Vi ho osservati e ho notato il livello in cui siete e non ho potuto fare a meno di constatare che siete potenti...molto potenti. Perciò da ora in avanti siete ambu di Konoha e vi affido la missione di salvare il clan Uchiha...tutto il clan. Itachi compreso.

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Capitolo 7
*** capitolo 6 ***


Ciaoooo! Ecco il nuovo capitolo.  Anticipo che non mi piace più di tanto ma purtroppo sia questo che il precedente sono necessari per il proseguimento della fic.
Ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia e che l'hanno inserita fra le preferite e seguite! Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Ovviamente i personaggi non mi appartengono


Capitolo 6
Kay, naruto e Sasuke si riunirono sotto al loro albero ancora interdetti e senza parole mentre un groviglio di emozioni s'insediava nel loro cuore.
L'hokage se n'era andato da poco lasciando ai bambini un peso troppo grande da portare e una confusione incredibile dentro.
- Non ci posso credere- sussurrò Naruto spezzando il silenzio opprimente che si era andato a creare.
- Già - rispose Sasuke balzando poi in piedi - ma cosa stiamo facendo? Dobbiamo salvare il clan e Itachi e noi stiamo qui a fare niente! Ormai siamo anbu di Konoha e abbiamo una missione che come ha detto l'Hokage siamo gli unici che possiamo portarla a termine.
- Il teme ha ragione! Dobbiamo mettere giù una strategia- replicò Naruto determinato più che mai.
- Bene. Allora piantatela di essere ridicoli e tornate a sedervi.- sbottò Kay - dobbiamo escogitare una strategia...un piano che prenda in considerazione non solo la salvezza del clan ma anche ciò che avverrà dopo.
N. - Kay ha ragione. Se questo sterminio è stato ordinato dai consiglieri gli Uchiha non potranno girare indisturbati per il villaggio.
S. - e se gli avvertiamo potrebbero davvero mettere in atto il colpo di stato che avevano progettato. Dobbiamo far ricorso a tecniche proibite. Dovremo far scendere una quantità tale di chakra da far scendere su di loro un sonno che non riusciranno a trattenere.
K. - Poi però dovremo trasportarli in un luogo lontano...molto lontano dove nessun ninja potrà mai trovarli fin tanto che non sarà giunta l'ora.
N. - Ragazzi...cosa c'è oltre le terre ninja?
S. - Non si sa...ma penso che qualunque cosa esista in quei luoghi i componenti del mio clan sopravviverebbero.
I tre si guardarono ed annuirono
N. - perciò altra tecnica proibita. Dovremo distruggere temporaneamente confini enormi di spazio aprendo un portale. Perciò. Uno di noi induce il sonno, un altro crea le copie supreme perchè copie normali non è neanche pensabile scomparirebbero appena toccati dalla katana di Itachi e un altro apre il portale mentre gli altri due spostano i corpi.
K. - è perfetto direi che non fa una piega.
S. - Un momento però. Stiamo tralasciando un particolare importantissimo.
Gli altri due lo guardarono stupiti non riuscendo a capire ciò che voleva dire loro
S. - Insomma concetratevi. Per quanto il mio Aniki possa essere potente non riuscirebbe mai a distruggere tutte quelle forze di polizia da solo...avrebbe sicuramente bisogno di un aiuto
N. - E' vero!- urlò
S. - Shhh! Zitto dobe!
K. - Hai ragione nii-san...ma chi può mai essere? Insomma...
N. - Deve essere per forza un ninja molto potente
S. - un giorno ho sentito papà e aniki parlare di un certo Orochimaru. Un ninja leggendario che ha tradito Konoha. Molto potente e pericoloso. Forse centra lui.
Un altro silenzio scese sui tre bambini mentre ognuno di loro cercava una soluzione. Fu Kay a parlare.
K. - uno di noi dovrà fingere la propria morte Sas'ke.
Gli altri due la guardarono con occhi spalancati dallo stupore
K. - pensateci. L'Hokage ci ha detto che Itachi ha accettato per poter salvare i suoi fratelli ma gli è stato concessa la possibiltà di risparmiarne solo uno. Ora. Se uno di noi morisse nii-san non si troverebbe in una situazione in cui dovrbbe scegliere chi mettere in salvo.
S. - hai ragione sorellina. Ma adesso doviamo decidere chi di noi dovrà mettere su questa falsa.
N. - Se fossi tu a scomparire Sas'ke, kay verrebbe mandata all'orfanatrofio femminile che si trova al confine sud del villaggio e lì rimarrebbe fino al ccompimento dei 14 anni poichè secondo quello che ho capito quando me l'hanno spiegato secondo loro le bambine sono meno capaci dei  maschi che invece riuscirebbero a cavarsela. Infatti a me l'anno scorso diedero un monolocale e periodicamente un tizio dell'orfanatrofio viene a controllare come mi vanno le cose: se riesco a cavarmela mi lasciano in pace, se invece dimostro di essere in difficoltà mi rimandano all'istituto. Semplice. Se tu dimostrassi di essere abbastanza responsabile ti permetterbbero di tornare a casa e avresti delle visite periodiche di accertamento, mentre Kay sarebbe ostacolata in tutto.
K. - Quindi mi sembra ovvio che sarò io a morire. Dopo seguirò Itachi tenendolo d'occhio e aggiornandovi periodicamente sulle sue attività. Naturalmente facendo attenzione a non farmi scoprire, ma non penso sarà un problema. Ora. Sicuramente il ninja che aiuterà Itachi e che forse è Orochimaru attaccherà nuovamente Konoha perchè sicuramente mira alla distruzione del villaggio. Uno di voi dovrà fingere di diventare un nukenin per poter tener sotto controllo la situazione su quel fronte.
S. - Sarò io a farlo.
N. - perchè tu Sas'ke?
S. - Mi sembra ovvio, dobe. Io troverei giustificazione nel fatto di voler diventare più potente per uccidere Itachi.
N. -  Hai ragione. Perciò dovremo mascherare la  nostra forza.
K. - Sarebbe opportuno anche che tu cambiassi aspetto Naruto.
N. - Perchè?
K. - Semplice. Dovrai sembrare un imbranato. In questo modo Sas'ke potrà fingere meglio. Insomma se la squadra è incompetente lui non potrà mai raggiungere il livello sperato.
S. - Quindi dovremo anche manipolare loro le manti per farci mettere in squadra insieme.
N. - non ce ne sarà bisogno. le squadre sono bilanciate. Perciò se io sarò un buono a nulla dovranno mettermi col migliore.
I tre sorrisero soddisfatti
- E' deciso allora- Disse Kay alzandosi seguita dagli altri due - domani metteremo in atto il piano. Cominciando ovviamente dalla mia morte.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Chiedo immensamente scusa per il ritardo imperdonabile ma davvero non sono riuscita ad aggiornare prima a causa degli impegni universitari e la non disponibilità del computer..... prometto che cercherò di aggiornare più spesso d'ora in poi...ovvimente aspetto dei commenti sul capitolo!
Buona lettura!!
 
Capitolo 7
 
I tre bambini tornarono alle rispettive abitazioni con un senso di vuoto e paura dentro al cuore e una responsabilità troppo grande sulle loro piccole spalle. A quell'età i bambini non dovrebbero pensare a salvare un clan intero dalla morte ma dovrebbero solo pensare a divertirsi e vivere la loro infanzia in modo piacevole nel calore di una famiglia. Sasuke e Kay avevano i loro genitori mentre Naruto aveva loro che erano diventati come fratelli se non di più.
Da quel giorno la loro infanzia era finita....da quel giorno erano entrati nel mondo crudele degli adulti fatto di inganni, tradimenti, dolore e sofferenza....emazioni fino a quel momento sconosciute o, almeno, conosciute per sentite dire. Perfino Naruto, nonostante non avesse genitori, nonostante vivesse fra i continui insulti e fra la diffidenza della gente aveva conosciuto i calore di una famiglia.
Nessuno dei tre dormì quella notte consapevoli che il giorno dopo sarebbe cominciato il loro piano....l'indomani Kay sarebbe morta.
 
 
I raggi del sole filtravano attraverso la finestra ma quel giorno non c'era un bimbo biondo che dormiva placidamente ma un piccolo ninja preparato ad affrontare una missione che implicava l'uscita o quasi dalla sua vita della sua migliore amica.
Naruto uscì di casa e si diresse verso il parchetto di Konoha dove avrbbe dovuto incontrarsi con gli altri due.
- Sempre in ritardo dobe?- domandò Sasuke appena lo vide, ma l'interpellato si accorse subito del tentativo dell'altro di sembrare il più normale possibile ma notò anche il velo di preoccupazione che inondava gli occhi dell'amico. Si sforzò perciò di apparire anche lui come al solito e mise su un broncio adorabile
- Non è colpa mia teme! Non mi è suonata la sveglia e non trovavo la mia confezione di ramen per la colazione!
- ti mangi il ramen anche per colazione?- domandò Kay sinceramente stupita
- certo!- rispose il biondo noncurante e si diresse verso lo scivolo.
Gli altri due scossero il capo esasperati e lo seguirono cominciando a giocare con lui. 
Dopo un'oretta si scambiarono uno sguardo d'intesa ed uscirono dal parchetto dirigendosi al di fuori delle mura del villaggio verso il laghetto che si trovava nel bosco confinante. Più volte gli adulti avevano raccomandato loro di non andare lì dato che l'acqua era piuttosto profonda e loro non avevano mai disobbedito...ma questa volta era differente...in questa occasione una di loro doveva annegare.
Quando arrivarono Kay li guardò ansiosa mentre la paura si faceva sentire sempre più forte.
- Allora raggazzi avete capito bene il piano?- domandò.
- Certo sorellina.- rispose Sasuke cercando di sorridere in modo rassicurante ma quello che ne uscì fu solo uno strano stiramento di labbra che provocò le risate di Naruto che allentarono la tensione
- Che hai da ridere dobe?- domandò il moro risentito
- Dovevi vederti Sas'ke! Quel sorriso era perfetto!
Sasuke lo guardò stupito: era mai possibile che quel dobe fosse così....così....così dobe? 
- Piantala di ridere testa quadra!- convenne poi fiero di aver trovato un nuovo insulto per il biondo che lo fissò un attimo prima di diventare bordò dalla rabbia
- Testa quadra a chi?- urlò poi di rimando
Kay rimase ad osservarli irritata quel battibecco sperandò che la finissero, ma quando le fu chiaro che non avevano alcuna intenzione di smettere urlò esasperata anche perchè la discussione era sfociata in minacce di fine atroce
- Maledizione ragazzi sono io che devo morire piantatela!
Gli altri due ammutolirono immediatamente consci della gravità delle loro azioni e abbassarono il capo sentendosi in colpa.
Kay sospirò e poi li abbracciò forte.
- ricordate ragazzi. Molte volte non mi vedrete ma io sarò con voi.-
Rimasero abbracciati per un pò e quando si staccarono Kay cominciò a comporre sigilli ad un ritmo che diventava sempre più frenetico, mentre dal suo corpo usciva una grande quantità di chakra che si materializzò in una copia identica alla piccola.
- bene- disse dopo aver terminato - la copia suprema è pronta. Io vado ragazzi. Mi raccomando.
Detto questo Kay sparì fra i boschi lasciando i due con la copia che dopo averli guardati sorrise e si voltò cominciando a camminare nel lago. L'acqua si fece sempre più profonda e dopo qualche metro la copia sprofondò per non tornare più a galla.
Naruto e Sasuke si guardarono, annuirono ed entrarono anch'essi in acqua, bagnandosi completamente per poi risalire e precipitarsi verso la casa di Sasuke simulando un'espressione di terrore sul visino.
Quando entrarono sbatterono la porta e urlarono con quanto fiato avevano in corpo facendo precipitare Mikoto dalla cucina spaventata.
- Che succede bambini?! - domandò ansiosa cercando di calmare il loro pianto.
- K...Kay!- urlò Naruto
Mikoto si sentì gelare il sangue e cominciò a scuotere il biondo cercando di ottenere qualche informazione, ma fu Sasuke a parlare.
- S...siamo andati al lago.- disse, infatti, fra le lacrime.
La donna si pietrificò ma dopo poco la ragione la fece scattare per andare a cercare il marito che era in giardino.
Quando Fugaku lo seppe si precipitò al laghetto e tirò fuori il corpicino freddo e senza vita. cercò di rianimare la bimba ma senza alcun successo e non gli rimase altro da fare che tornare a casa con la morte nel cuore...quel cuore che aveva aperto a quella bambina solare ed allegra che era riuscita a fargli accettare Naruto insieme a ciò che conteneva...e nei pressi di quel lago lontano dagli sguardi della gente Fugaku Uchiha pianse lacrime amare...lui che non ne aveva mai versate...lui il capoclan Uchiha...ma non potè non farlo. Doveva svuotare il suo dolore per poter apparire forte davanti alla gente...per poter tenere alto il morale della sua famiglia e sostenerli come un buon padre e marito doveva fare in un momento così buio.
Dopo qualche minuto di pianto si asciugò gli occhi e raccolse il corpicino da terra, incamminandosi poi per portare Kay a casa.
 
Quando Itachi tornò a casa e seppe dell'accaduto si precipitò verso il lago ma appena fatto qualche metro vide Fugaku con il corpo inerme di Kay fra le braccia, lo sguardo fiero pieno di dolore ma degno di un Uchiha.
Itachi morì dentro a quella vista: sua sorella...la sua adorata Kay era morta...ma cercò di farsi forza...almeno Sasuke ora si sarebbe salvato di sicuro.
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8

Un ninja deve essere forte. Deve contenere le proprie emozioni. Deve mantenere la pace in ogni modo possibile…era a questo che Itachi pensava mentre uccideva ad uno ad un i membri del proprio clan.
Sasuke e Naruto intanto stavano osservando da lontano la scena, freddi senza alcun senso di sollievo o altro dentro al cuore: Kay stava ricollocando il clan Uchiha oltre le terre ninja ma ciò non toglieva che Itachi sarebbe vissuto per anni con un senso di vuoto e dolore per non contare il disgusto che avrebbe sicuramente provato per se stesso.
- Vai Sasuke penso sia ora che tu torni a casa- disse Naruto e l’altro dopo aver annuito andò a sostituire la sua copia che si era recata a scuola al posto suo quel mattino.
Arrivò a casa e assistette alla morte dei suoi presunti genitori.
-Stupido fratello ! Se vuoi uccidermi mi devi odiare, devi sopravvivere come un miserabile, continuare a scappare e ad aggrapparti alla vita e un giorno presentati davanti a me con i miei stessi occhi- furono queste le ultime parole che sentì da parte del suo aniki prima di sprofondare nelle tenebre.
 
*****************
Era notte fonda e Naruto e Sasuke si stavano dirigendo verso il lago dove Kay era, presumibilmente, annegata e come previsto la trovarono lì.
- Ciao ragazzi- disse la bambina andando loro incontro e abbracciandoli
- La ricollocazione è avvenuta con successo. Ho anche creato un sigillo in modo che non potessero entrare nelle terre ninja.
- Come l’hanno presa?- domandò Sasuke
- Male sarebbe troppo generoso come aggettivo. Sembravano delle furie ed è anche per questo che ho creato il sigillo.
I ragazzi ammutolirono e poi annuirono dato che si aspettavano una reazione del genere da parte degli Uchiha.
- Sasuke, Naruto. Ho seguito Itachi. L’ho visto mentre entrava nel covo di un’organizzazione chiamata Akatsuki composta da ninja traditori. Io lo seguirò e mi accerterò che stia bene…temo che non ci vedremo per un bel pezzo.-
I due la guardarono e poi sorrisero tristi
- Lo immaginavamo- disse Sasuke - prenditi cura di te stessa e stai attenta. Noi continueremo col piano esattamente come avevamo previsto.
-Molto bene allora. Ci vediamo ragazzi.
 
************
5 anni dopo. Prova di selezione chunin. Foresta della morte
- Dov’è Sakura?- domandò urlando come suo solito Naruto
- è andata al fiume a lavare non so cosa. Piantala di fare l’idiota siamo da soli.- rispose Sasuke
Subito Naruto divenne serio e si avvicinò al compagno toccandogli il colle nel punto dove c’era il segno maledetto
-Orochimaru- commentò
- Si. finalmente
 




Scusate per l'immenso ritardo :( 
Ecco il nuovo capitolo e nel weeckend spero di pubblicare quello dopo :) 
Come avete potuto leggere siamo arrivati alla prova di selezione dei chunin e da qui per me cominceranno le difficoltà perchè dovrò cercare di far combaciare gli avvenimenti.
mi raccomando se avete qualche particolare richiesta fatemelo sapere e io cercherò di soddisfarvi :)
al prossimo capitolo
Ailyn

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Capitolo 10
*** capitolo 9 ***


Capitolo 9


Sasuke quella notte si recò a casa di Naruto per  fissare bene i particolari del loro piano da quel momento in avanti: Orochimaru si era fatto vivo e, quindi, dato che era il principale complice di Itachi sospettato dai  tre, era scattato il momento di dare il via alla seconda parte della loro strategia e il ragazzo era certo che la strada d' ora in avanti sarebbe stata solo in salita. Non che fosse stata una passeggiata la vita dopo quella notte: Kay era sparita e non riuscivano più a contattarla in alcun modo mentre la preoccupazione era sempre presente nei loro cuori, lui aveva dovuto fingere di odiare un fratello a cui in realtà voleva un mondo di bene e che gli mancava da morire e Naruto aveva cambiato il suo aspetto per far in modo di sembrare il più idiota possibile e c’era riuscito. Sasuke scosse la testa sorridendo pensando a quante ne combinava quel dobe e lui riusciva persino ad arrabbiarsi…I ricordi si fecero spazio nella sua mente e nel suo cuore: Itachi, la sua famiglia, Kay… tutti andati, tutti lontani…l’unico che gli era rimasto in quel posto era Naruto e l’unico che era rimasto a Naruto era lui. Il loro legame si era fatto più potente che mai e, anche se litigavano ancora come bambini, non potavano fare a meno l’uno dell’altro ed entrambi rappresentavano per l’altro la sua famiglia…e ora avrebbe dovuto lasciare quell’idiota da solo…Sasuke sospirò: sapeva che Naruto se la sapeva cavare…ma avrebbe comunque preferito rimanere al suo fianco…soprattutto adesso che avevano scoperto ch era la forza portante di Kyuubi la volpe a nove code.
-è ciò che dobbiamo fare- si disse osservando il palazzo dove abitava il biondo e incamminandosi verso di esso.
Quando arrivò trovò la porta aperta come sempre e Naruto che se ne stava tranquillo sul suo letto ad osservare la luna pensieroso.
- Non far andare troppo quel cervello dobe che potrebbe prendere fuoco – disse sarcastico ma si preoccupò quando l’altro non rispose
- Guarda Sas’ke. Guarda la luna com’è bella. Sta la ad osservarci indifferente, fredda, immune a ciò che noi passiamo. Anche Kay e Itachi la staranno osservando…è triste siamo tutti sotto lo stesso cielo ma non siamo vicini e ognuno soffre, ma lei è la in alto e ci guarda come se non esistessimo. Non è come il sole che ci riscalda e ci rassicura. Che ci sussurra che andrà tutto bene in inverno e ci  urla che presto finirà in estate. La luna è la Sasuke e noi non possiamo raggiungerla. Anche tu fra qualche giorno starai lì ad osservarla. Saremo sotto lo stesso cielo ma non saremo insieme
L’Uchiha fissò il biondo: quando Naruto diventava così serio non era un buon segno. Infatti ogni volta se ne usciva con qualche idea folle ma questa volta doveva impedirgli di fare qualche sciocchezza dato che lui non sarebbe stato lì per aiutarlo
Si sedette di fianco a lui e lo osservò qualche istante prima di sospirare
- Naruto cos’hai in mente?
- c’era la luna quando la volpe che ho dentro si è liberata
Sasuke sgranò gli occhi e abbandonò completamente ogni principio Uchiha che aveva afferrando Naruto per le spalle cominciando a urlargli contro con gli occhi sgranati e una paura folle dentro.
- Naruto Uzumaki sei un dobe! Non ti permettere neanche di pensare a una cosa del genere mi sono spiegato? Potresti mettere in grave pericolo la tua incolumità! Qualsiasi folle proposito ti sia venuto in mente devi rimuoverlo sono stato chiaro?
Delle lacrime cominciarono a rigare le guance di Naruto. Sasuke cercò di tranquillizzarsi e l’abbracciò fino a che il biondo non si fu calmato.
- Guarda che mi fai fare dobe- disse il moro staccandosi e tirandogli un pugno sulla testa.
-Aaaah teme mi hai fatto male!
- Ben ti sta! Testa quadra che non sei altro.
- a chi hai detto testa quadra?-
- a te dobe!- replicò l’Uchiha mentre Naruto si lanciava su di lui per fare a botte. Ma il biondo notò il mezzo sorriso che era spuntato sulle labbra dell’altro e il cuore gli si riscaldò.
Risero e fecero a botte per ore prima di crollare a terra esausti
- Dobbiamo metterci al lavoro teme
- mmmm  cominciamo dobe e vedi non dire cavolate.
Il biondo sorrise mettendosi seduto e Sasuke fece lo stesso.
- Cominciamo.
 

Intanto lontano da lì una ragazzina dai capelli neri e gli occhi azzurri correva più veloce che poteva. Erano passati giorni da quando si era messa in viaggio per raggiungere il tempio del ghiaccio situato sopra la montagna più alta di tutte le terre ninja, il monte koori, dato che solo lì avrebbe potuto trovare la cura per guarire Itachi…ma non sapeva ancora che prezzo gli sarebbe stato chiesto…..
 

To be continued…..
 
 
Okkay….emmm… non uccidetemi vi prego…
Mi dispiace tantissimo di non aver aggiornato ma ho scoperto all’ultimo che avevo un esame che ho dovuto preparare in pochissimo…
Spero che questo capito vi sia piaciuto….alla prossima sperando di aggiornare presto
 
Ailyn
 
Ps. Koori in giapponese vuol dire ghiaccio ;)

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Capitolo 11
*** avviso ***


avviso Ciao a tutti!
​In un tempo lontano cominciai una fanfiction che, purtroppo, ho dovuto sospendere per mancanza di tempo. Ho, però, intenzione di tornare a scrivere e cercare di portare a termine questa storia quindi nei prossimi giorni inserirò il nuovo capitolo e aggiornerò una volta la settimana in modo da completare questo scritto.
​Grazie a tutti per l'attenzione

​A presto

Ailyn

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


capitolo 11 CAPITOLO 11

Era già passata una settimana dall'incontro con Kay e Naruto si era preparato un bel discorsetto da fare con la volpe: le avrebbe semplicemente spiegato che, dato che per colpa sua lui era rimasto senza genitori, gli era in qualche modo debitrice e, quindi, avrebbe fatto leva sul suo senso di colpa per convincerla ad allenarlo. Proprio mentre, più che convinto della veridicità dei suoi pensieri, sorrideva soddisfatto, sentì una roca risata e si ritrovò davanti ad un enorme cancello da cui riusciva a scorgere degli occhi rosso rubino che lo fissavano derisori.
- Ripeti un pò, mocciosetto. Come esattamente ti dovrei essere debitrice
Naruto la guardò spaesato e poi si aprì in un sorriso a trentadue denti  - quindi tu sei kyuubi! - esclamò soddisfatto ed entusiasta dato che ora avrebbe potuto dare inizio al suo piano per farsi allenare dalla volpe
- Il mio nome è Kurama. E per inciso io non ti devo proprio nulla! Lì'unico che dovrebbe pagare per tutto questo è solo il pazzo che ha rotto il sigillo- tuonò il demone che comiciava a detestare l'entusiasmo di quel ragazzino... ragazzino che ora la guardava erplesso dato che non era a conoscenza dell'esistenza del ninja
- Colui che mi ha liberato è lo stesso shinobi che si cela dietro a tutto ciò che stà accadendo mocciosetto. E se ho accolto il tuo desiderio di incontrarmi, è solo perchè anche io desidero più di ogni altra cosa vendicarmi.- la voce tenebrosa e possente della volpe si fece ancor più cupa mentre decideva di permettere a quel ragazzino di interagire con lei. Mai nessun umano, infatti, aveva avuto l'onore di avere la grande Kyuubi no Yoko come alleato se non contro volere di quest'ultima. Ma ora era diverso. Aveva visto come si stavano svolgendo i fatti e temeva di ricadere nuovamente sotto il controllo del suo più temuto nemico.
- Quindi mi stai dicendo che mi aiuterai? - il ragazzo pose la domanda con fare impacciato, temendo di dire qualsiasi cosa che facesse cambiare idea al maestoso demone che si trovava davanti a lui.
- Farò molto più di questo. Ti allenerò, ma bada bene ragazzo! Nessuno lo deve anche solo sospettare perchè attireresti lo sguardo del nemico e per ora non sei ancora pronto per affrontarlo.
- Chi è, Kurama? Chi c'è dietro a tutto questo?-domandò flebilmente Naruto, attendendo la risposta del demone che lo guardò studiandolo. Non riusciva a credere come quei tre ragazzini portassero un tale peso sulle proprie spalle senza arrendersi - Madara Uchiha-
Un nome. Una consapevolezza.
Naruto la guardò con occhi fuori dalle orbite, stupito. Aveva letto rotoli su rotoli su quello shinobi straordinariamente dotato e sulla  sua travagliata storia d'amore con Eli Senju, una fantastica guerriera morta anch'ella durante l'attacco della volpe. Se ciò che aveva studiato corrispondeva alla realtà, allora ciò che guidava Madara era la vendetta e il dolore, oltrechè la consapevolezza di aver perduto l'amore più grande della sua vita.
- Sarà difficile batterlo- sussurrò affranto, non più certo che sarebbe riuscito nella sua missione
- Non ho mai detto che sarà semplice. Per questo non posso allenarti qui. Si noterebbe in fretta.
Naruto alzò la testa di scatto guardando il demone con occhi consapevi e poi sorrise amaramente mentre tornava alla realtà.

***********

Quel pomeriggio Naruto girò per tutta Konoha guardando con affetto tutto, persino gli edifici, del villaggio che lo aveva tanto fatto soffrire.
Kurama aveva dato una risposta a tutte le domande che sia lui che i suoi due amci si erano posti, ma di loro tre, solo lui ne era a conoscenza e solo lui avrebbe potuto impedire che tutti i sacrifici fatti fino ad allora andassero perduti.
Camminando arrivò fino alla radura dove era solito allenarsi il team 7 e lì incontrò con sua grande sorpresa, Sakura che si stava allenando
- Hey Sakura!- la salutò vivacemente mentre si avvicinava
La ragazza sobbalzò dallo spavento e gli assenstò un pugno in testa furibonda - Mi hai spaventato, baka!- urlò furibonda mentre il ragazzo si massaggiava la testa dolorante
- Aaah Sakura! Ma perchè devi essere sempre così manesca?- chiese lui maggaggiandosi il capo dolorante - Comunque. Cosa fai da sola qui?- domandò sedendosi a gambe incrociate per terra.
La ragazza sospirò e gli sorrise - mi stavo allenando. Vedi Naruto, anche io voglio riportare Sasuke a Konoha...ma finora hai fatto tutto tu. Non voglio più essere un'intralcio, per questo mi sto impegnando e lavorando duramente... devo cominciare a proteggere non voglio più essere protetta
Naruto la guardò fiero e le disse che era orgoglioso di lei e di come stava reagendo a tutti gli eventi che li stavano travolgendo, abbracciandola con affetto.
Sakura sorrise e lo guardò interrogativa ricevendo come risposta uno sguardo pieno di affetto, mentre il ragazzo si alzava allontanandosi dirigendosi a casa.
Una volta varcata la soglia del suo monolocale mise in una borsa le poche cose di cui non poteva fare a meno e cominciò a creare sigilli a un ritmo sempre più rapido, creando una copia suprema, infine si tolse il coprifronte e glielo pose.

*************

- Sei tornata- disse una donna bellissima dai capelli argentati e lucenti  e gli occhi rosso sangue che scrutavano la ragazza che aveva di fronte interessati e soddisfatti. Vestiva una tunica nera lunga e aderende che le lasciava scoperte le spalle e la rendeva di una sensualità quasi unica
- Non avevo molta scelta, purtroppo -  disse Kay puntando il suo sguardo fiero in quello dell'altra che le sorrise comprensiva - Lo so. Ti stavamo aspettando da millenni e ora sei arrivata. Seguimi, da oggi comincerà il tuo allenamento, ma per prima cosa ti comunico che da ora il tuo nome non sarà più Kay dato che esso rappresenta una comune mortale. Da ora in avanti ti chiamarai  Yami No Musume* e controllerai le tenebre nei cuori delle genti. Ora vieni con me, avrà inizio la tua trasformazione e tutto ciò che riguardava la tua umanità ti sembrerà un ricordo lontano
La ragazza annuì e seguì la donna all'interno del grande templio

***********

Eli era stranamente irrequieta... sentiva che c'era qualcosa che stava accadendo a sua figlia e non riusciva a tranquillizzarsi. Lei, Minato e Kushina avevano continuato a tenere d'occhio il mondo ninja da lontano mandando i loro animali a controllare la situazione ma era ormai passato tanto tempo da quando erano riusciti a rintracciare Kay per l'ultima volta.
- Dobbiamo tornare a Konoha- sbottò all'improvviso fissando i suoi due compagni che la guardarono comprensivi - lo sai che non possiamo - disse Minato tristemente.
- VOI NON CAPITE!- urlò la castana sull'orlo delle lacrime
- Calmati Eli- disse Kushina andandole in contro per abbracciarla - anche noi vorremmo andare ad aiutare nostro figlio ma saremo in grado di intervenire nel momento più adatto! Se la stanno cavando... ce la faranno
La Sanju si abbandonò nell'abbraccio dell'amica e sussurrando le chiese di promettere che non esiteranno a intervenire se venissero a conoscenza di qualche grande minaccia che metterebbe a rischio la vita dei loro bambini
- Te lo prometto- sussurròKushina osservando Minato che fissava tristemente l'orizzonte.
Loro sapevano dove fosse andata Kay ma per poter evitare una carneficina nell'imminente guerra non potevano far altro che continuare ad osservare da lontano quei coraggiosi ragazzi che lottavano per salvare l'umanità





* Yami No Musume : figlia delle tenebre



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Capitolo 13
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10

Naruto era pensieroso: da quando Sasuke era andato via con Orochimaru erano riusciti a vedersi poche volte. Durante il loro ultimo e rapido incontro il moro lo aveva informato che si erano quasi sicuramente sbagliati riguardo al ninja leggendario e che, nonostante le sue fissazioni, manie e sete di potere, non era implicato nella disfatta del clan Uchiha.
Il biondo non sapeva più cosa fare in quanto non era più certo di nulla. Qualcuno necessariamente aveva aiutato Itachi... ma chi? Kay era praticamente sparita e lui aveva anche un brutto presentimento riguardo a Sasuke: era certo che sarebbe successo qualcosa al suo amico ed era sicuro che non sarebbe stata una bella cosa. 

**********

Era una fredda notte senza stelle e Naruto era nella foresta che circondava Konoha e stava studiando dei rotoli proibiti che era riuscito a sottrarre durante l'ultima missione di team. Si sentiva solo e la malinconia albergava nel suo cuore tormentato dal pensiero dei suoi due amici di cui non aveva più notizie; infatti, era tornato dal viaggio con Jiraya da poco ed erano quasi due anni che non vedeva Sasuke
All'improvviso una bellissima ragazza dai capelli neri e occhi di ghiaccio comparve davanti a lui e gli sorrise: un sorriso dolce ma contenente una nota di malinconia evidente anche dallo sguardo spento.
Il ragazzo stentava a crederci dato che erano anni che non la vedeva e dalla sua bocca il nome della fanciulla uscì come un sussurro:
-Kay - la voce esitante del ragazzo face tenerezza alla mora che si precipitò ad abbracciarlo. Anche a lei era mancato molto quell'uragano biondo e evrebbe tanto voluto che quello fosse un incontro piacevole, non uno in cui lei avrebbe dovuto comunicargli delle pessime notizie... notizie che non poteva tenergli nascoste dato che ora sarebbero stati solo loro due contro una forza di dimensioni assurde.
- Ciao Naruto. Mi sei mancato così tanto - disse, a sua volta, in un  sussurro pieno di malinconia che allarmò subito il ragazzo
- Che succede Kay? - chiese infatti lui intuendo che ciò che la ragazza gli avrebbe comunicato non sarebbero state liete novelle.
Kay lo guardò esitante e si sedette davanti a lui non sapendo bene come comiciare il discorso e cosa dire esattamente.
- Sputa il rospo Kay. Dimmi ciò che devi senza farti troppi problemi. cosa c'è?- Naruto cominciava a irritarsi: erano giorni che aveva un brutto presentimento e ora la comparsa di Kay non faceva altro che aumentare la paura che a qualcuno dei fratelli Uchiha fosse successo qualcosa.
La ragazza tentennò e fece un lungo respiro prima di iniziare - Non porto buone notizie Naruto. Anzi, ciò che ti dirò ti spaventerà. - e così era stato infatti. Naruto la guardava e la sua espressione si faceva via via più sconvolta mente lei gli raccontava della malattia di Itachi che avrebbe potuto ucciderlo e dell'Akatsuki in cui era entrato un nuovo membro che avevano chiamato Tobi... ma Kay sapeva che egli non era colui che dimostrava di essere dato che aveva il chakra degli Uchiha. Ma la ragazza gli disse anche un'altra cosa che fece sprofondare il ragazzo... qualcuno aveva scoperto che Sasuke non era in realtà un nukenin e aveva capito tutto ciò che era successo. fortunatamente il sigillo applicato alle terre in cui ora viveno gli Uchiha impediva a chiunque, tranne a chi lo aveva evocato, di entrarci. Ma a Sasuke non era andata bene... gli avevano cancellato la memoria facendogli credere che tutto ciò che era successo al suo clan fosse vero e che lui realmente odiasse suo fratello e lo volesse morto. Inoltre ora il ragazzo avrebbe cercato di uccidere davvero Naruto  per avere lo mangekyo Sharingan.
- Come faremo ora?- chiese il ragazzo con le lacrime agli occhi dopo un silenzio che era sembrato durare ore.
-  Tu continua così Naruto. Io devo tornare in un posto dove riceverò un addestramento particolare per poter far fronte a tutto ciò
Il ragazzo la guardò esitante chiedendo tacitamente più informazioni che lei dopo un sospiro gli diede
- Andrò in un templio situato sul Monte Koori. Lì ci sono dei sacerdoti che hanno accetato di aiutarmi.
- Nessuno fà nulla senza niente in cambio Kay. Chi sono e cosa ti hanno chiesto... perchè altrimenti non si spiega come tu non abbia già comiciato l'allenamento con loro.
La ragazza abbassò la testa per poi puntare il suo sguardo deciso in quello del biondo.
- La mia umanità, Naruto.

*********

Naruto aveva voglia di urlare fino a farsi scoppiare i polmoni e squarciarsi le corde vocali... era un ragazzo disperato Naruto. La sua famiglia si stava sgretolando e il suo mondo crollando.
Dopo avergli comunicato ciò che aveva da dirgli Kay era sparita lasciandolo solo e distrutto. Kay sarebbe diventata un demone...avrebbe rinunciato alla sua umanità per salvare coloro che amava...e lui cosa stava facendo? Era rimasto sempre a guardare mentre i suoi amici si sacrificavano uno dopo l'altro.
Ma Naruto non era un debole. Lui era la forza portante del Kyubi e forse era giunto il momento di fare una bella chiaccherata con il demone che il suo corpo conteneva.

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12

Le giornate si susseguivano frenetiche e la vita continuava a scorrere per gli abitanti delle terre ninja. Scontri e morti presagivano un’imminente guerra e le forze portanti erano braccate dall’Akatsuki che era intenzionata ad estrarre tutti i demoni, per usufruire di immensi poteri al fine di disfare il mondo degli shinobi creando una nazione unica sotto il loro controllo.

L’organizzazione, però, non aveva messo in conto la grande resistenza dei ninja ma, forte dei suoi componenti, pensava che il lavoro sarebbe filato liscio e che sarebbe stata una guerra lampo. Sicuramente uno shinobi spiccò fra tutti dando non pochi grattacapi ai ninja traditori, soprattutto dato il fatto che era uno degli obiettivi dell’organizzazione catturarlo, riuscendo ogni volta a sfuggire loro e cavandosela anche in situazioni estreme: Naruto Uzumaki non si arrendeva e continuava a mandare avanti le proprie convinzioni lottando per proteggere gli abitanti del suo villaggio. L’obiettivo più grande, però, che voleva raggiungere era quello di riportare il suo migliore amico, Sasuke Uchiha, a Konoha salvandolo dal baratro oscuro in cui era caduto.

In realtà Sakura non riusciva a capire. Va bene la promessa che le aveva fatto, va bene il fatto che fossero amici e rivali, ma le sembrava esagerata la determinazione del biondo: era lei che amava Sasuke e, nonostante ciò, aveva continuato a vivere anche se portava ancora nel cuore la speranza del suo ritorno. Il fatto che Naruto si concentrasse solo su quello, però, la lasciava alquanto stranita, si era completamente annullato per riuscire nel suo intento allenandosi in continuazione e non pensando più a nulla che riguardasse sé stesso. Quando la ragazza aveva tentato di aprire il discorso con lui cercando di convincerlo a uscire almeno con qualche ragazza, le aveva semplicemente risposto con un “Tu non capisci” voltandosi e ricominciando ad allenarsi lasciandole intendere che non desiderava essere disturbato.

In effetti anche questo comportamento la lasciava basita, era come se Naruto avesse una doppia personalità: giocoso, vivace e allegro fin tanto che nessuno gli nominasse Sasuke. Allora diveniva tenebroso e freddo e desiderava essere lasciato solo. La ragazza comunque attribuì tutto ciò al semplice fatto che il biondo detestava non mantenere la parola data e odiava anche il fatto di essere stato battuto nella Valle dell’Epilogo quel giorno di tre anni fa… sì probabilmente era per questo che si impegnava così tanto: non desiderava essere superato nuovamente… che baka!

Comunque lei non avrebbe demorso e prima o poi lo avrebbe convinto a lasciarsi andare, sia mai che notasse quell’angelo di Hinata che stravedeva per lui.

Nel frattempo, miglia e miglia di distanza, un ragazzo biondo era seduto su un masso mentre dei vortici si sprigionavano tutto intorno a lui, creati con la forza del suo chakra. Naruto, grazie alle indicazioni della volpe, diveniva giorno dopo giorno più potente e le sue capacità si sviluppavano incorporando segreti tramandati da demoni di cui gli esseri umani non conoscevano l’esistenza.

All’improvviso uno sbuffo interno lo distrasse e si ritrovò davanti al cancello di Kurama che lo osservava ghignante

- Molto bene, mocciosetto. Noto con piacere che impari in fretta, nonostante tu sia un banale umano – ringhiò sarcastica, facendo innervosire il ragazzo che la fissava truce – comunque non ti ho chiamato per questo. Sono passati sei mesi da quando te ne sei andato da Konoha e il tempo stringe, come tu ben sai

- sì. Le informazioni che la copia mi ha trasmesso non sono rassicuranti. L’Akatsuki ha incominciato a muoversi e per poco Gaara non ci lasciava la pelle

- infatti. Per questo ti ho chiamato. Hai appreso tutte le tecniche che ti volevo e potevo insegnare ma ora arriva la parte più complicata dell’addestramento. Devi sapere che ci sono, sparsi in diverse parti oltre ai confini della Terra del Fuoco, tre templi custoditi da guardiani demoni. Questi templi sono dimora, rispettivamente, di Conoscenza, Saggezza e Potenza. Devi recarti in ognuno di essi e, se i guardiani te lo permetteranno, acquisirai un potere non concesso agli esseri umani data la sua immensità

- è la prima volta che ne sento parlare- disse il ragazzo, stupito

- ovviamente! - sbottò il demone - Sono cose che in teoria gli umani non dovrebbero conoscere, ma dato che tu di umano ti rimane ben poco, sono certa che i guardiani ti permetteranno di usufruire di tali templi.

- Kay è andata lì? - domandò Naruto in un fil di voce

- No. Quella ragazza si è recata nel posto al di sopra di questi templi. In quel palazzo dimora la regina dei demoni, Inari. La tua cara amica è stata un’incosciente! – tuonò la volpe truce

- Cosa? Perché?  - Naruto era spaventato … non riusciva a comprendere cosa intendesse il demone ed era terrorizzato dall’idea che Kay potesse essere in pericolo

Kurama sbuffò ma decise comunque di rispondergli altrimenti, era certa, quel testardo non si sarebbe concentrato quanto basta nel periodo successivo – L’allenamento a cui verrà sottoposta sarà estremamente duro. Sono in pochi coloro che sono sopravvissuti, per la precisione solo l’attuale marito di Inari, Haru, e la sua consigliera Akemi. Credo che Kay abbia qualche possibilità di sopravvivenza ma tu cerca di non fare affidamento sul fatto che, se tornerà sana e salva, rimanga la stessa ragazza che tu conoscevi.

Naruto era semplicemente interdetto e non riusciva a capacitarsi di ciò che Kurama gli aveva svelato. Kay si stava sacrificando per loro, Sasuke non ricordava più nulla, Itachi era sicuramente attanagliato dal senso di colpa e non vedeva l’ora di morire per mano del suo oututo e lui era lì che osservava tutto e sapeva tutto ma non era ancora in grado di salvare nessuno di loro.

- sveglia Naruto! Riprenditi baka. Se vuoi avere le capacità di fare qualcosa devi muoverti e impegnarti- tuonò la volpe innervosita dall’afflizione del ragazzo. Anche se non lo dimostrava era affezionata a quell’umano impertinente e desiderava che lui si impegnasse per poter perseguire i propri obiettivi rimanendo, possibilmente, vivo.

Il ragazzo chiuse gli occhi mentre una lacrima solitaria scendeva a dimostrazione della disperazione che gli attanagliava il cuore. Dopo secondi che parevano ore il suo sguardo deciso si puntò in quello di Kurama che sorrise soddisfatta.

- Andiamo Kurama! Non c’è tempo da perdere!

Tornato alla realtà, Naruto si alzò e si diresse verso la casetta di legno che aveva costruito come rifugio. Raccolse in fretta le poche cose che aveva e uscì mettendosi subito a correre in direzione delle terre oltre i confini.

*****************

Sasuke era disteso su quello scomodo letto a pensare: erano oramai passati tre anni da quando aveva lasciato Konoha per poter vendicare il suo clan, ma qualcosa non gli tornava: c’era una consapevolezza che non tutto ciò che aveva vissuto corrispondesse al vero ma nonostante si sforzasse di indentificare quei dubbi non riusciva a venir a capo di nulla e l’unica cosa che otteneva era un gran mal di testa.

L’allenamento con Orochimaru, oramai, non gli dava più di quanto già non avesse e si rese conto che il sennin non aveva più nulla da insegnarli: come avrebbe fatto, dunque, a battere Itachi se non poteva aumentare ulteriormente il suo potere? E, soprattutto, mancava veramente poco al momento in cui Orochimaru avrebbe deciso si prendersi il suo corpo e, certamente, lui non poteva permetterlo… gli salivano i brividi al solo pensiero che quell’essere immondo potesse impossessarsi di lui.

Sospirando si alzò dal giaciglio e si diresse verso la camera del suo sensei furtivo. Lo percepì seduto ansante e debole sul proprio letto, debole a causa di quel corpo oramai privo di forze. Lo imprigionò con una lama di chakra che lo immobilizzò lasciandolo interdetto

-  Ora sono più forte di lei Orochimaru. Non ha più senso regalarle il mio corpo- disse il ragazzo freddo e convinto, facendo infuriare il sennin che, deviato il flusso di chakra prese la forma di un gigantesco serpente cominciando poi ad attaccare il ragazzo.

Lo scontro si fece subito serrato e i colpi si susseguivano, sferrati da entrambi i ninja, quando finalmente Sasuke riuscì a sferrare un colpo di katana che ferì l’enorme serpente. Ma comunque questo si rialzò e all’improvviso si ritrovarono entrambi in una dimensione parallela piena di una sostanza viscida e rosa che faceva ribrezzo

- il tuo corpo sarà mio, Sasuke!- urlò Orochimaru attaccando il ragazzo intrappolato. All’improvviso il colore di quella sostanza mutò e da rosa divenne nero mentre tre ormi bocche comparivano dietro al ragazzo che liberatosi cominciò a distruggere quella dimensione annientando, così, il sennin.

- Il tuo potere non può nulla contro questi occhi – disse il ragazzo prima di distruggere tutto.

**************

Kay era rinchiusa in una stanza claustrofobica da un tempo che non seppe quantificare. Le venivano inferte più volte al giorno torture indicibili che, però, non lasciavano segni sul corpo per, a detta di Inari- sama, fortificare fisico e mente… sì, tutto bello, ma se non ci lasciava le penne sarebbe stato meglio, veramente.

Inari, intanto, sedeva sul suo trono sorseggiando una tazza contenente sangue umano, mentre pensava alla ragazza che pareva reagire veramente bene a ciò che le veniva inferto e questo la compiacque veramente molto: sia suo marito che la sua consigliera avevano sopportato metà dell’allenamento ed era curiosa di vedere come la nuova arrivata avrebbe fronteggiato ciò che l’aspettava. La demone sorrise malefica e si alzò dirigendosi alle segrete per controllare la sua allieva e ciò che trovo le piacque veramente tanto. Infatti, la ragazza era seduta ansante e dolorante ma dritta e fiera con uno sguardo che puntò deciso e determinato sulla sovrana.

- Inari sama. A cosa devo l’onore della sua visita? – domandò con voce potente che stupì non poco la visitatrice.

- Sono venuta a controllare il tuo stato di salute mia cara Yami e noto con piacere che stai bene – sorrise l’interpellata – per questo ti informo che da domani comincerà il tuo vero allenamento, dato che sembri reagire molto bene.

- in cosa consiste? – domandò entusiasta la ragazza cercando di alzarsi

- ci sono diverse dimensioni in cui dovrai sopravvivere: la prima è quella abitata dai demoni e dalle creature maligne, la seconda è una dimensione in cui c’è solo acqua sia solida che liquida vale a dire niente terra ferma, nella terza il calore e il fuoco regnano sovrani. Infine, c’è la dimensione delle tenebre e quella della luce. Il consiglio che ti do è quello di procurarti le provviste necessarie nella prima dimensione. Ora Akemi ti verrà a prendere per portarti a riposare. Avrai bisogno di forze per affrontare il percorso che seguirà. In ogni dimensione passerai tre settimane e verrai sottoposta ad addestramenti e prove in ciascuna di esse.

La ragazza annuì preoccupata e seguì la consigliera che nel frattempo aveva affiancato la sovrana. Akemi la condusse in una stanza luminosa del palazzo e le indicò il bagno per potersi lavare, mentre lei le avrebbe preparato degli indumenti da indossare una volta terminato il bagno.

Kay si fiondò subito nella vasca, contenta di poter rimuovere lo sporco accumulato nell’ultimo periodo dato che non le era stato concesso prima questo lusso; una volta terminato uscì e indossò la tunica preparata dalla consigliera che nel frattempo era andata a procurarle qualcosa di cui cibarsi.

Quando torno, Akemi spingeva un carrellino con carne al sangue e bottiglie contenenti un liquido rosso che emanava un odore invitante per Kay, i cui occhi divennero di un intenso rosso scarlatto

- Noto che hai parecchia fame -  disse sarcastica la demone osservando la ragazza che aveva afferrato una bottiglia e aveva cominciato a berne avidamente il contenuto

- se prima di venire qui mi avessero detto che il sangue umano è così buono sarei rabbrividita dal disgusto -  disse la ragazza pensierosa provocando l’ilarità di Akemi che si sistemò sulla poltrona situata di fronte al letto dove era seduta la ragazza.

- comunque, Yami, ti vorrei spiegare qualcosina riguardo al percorso che dovrai affrontare. – disse seria mentre la ragazza cominciava a gustarsi la carne

- mi fa strano sentirmi chiamare con questo nome ma suppongo che prima o poi ci farò l’abitudine

- sicuramente – sorrise di rimando continuando ad osservarla – le dimensioni sono predisposte in ordine di difficoltà. I demoni e le creature maligne le abitano tutte ma nella prima li affronterai in un mondo molto simile a quello in cui viviamo ora. Come ci nutriamo di sangue umano possiamo sopravvivere attingendo anche dal sangue demoniaco. Ti consiglio, quindi, di portare con te un rotolo contenente bottiglie vuote che riempirai e userai come provviste.

Inoltre, troverai dei demoni che ti terranno d’occhio e una volta passati dieci giorni, se sopravvivrai, ti insegneranno diverse tecniche e ti sveleranno segreti che ti doneranno un potere enorme. Non potrai passare alla dimensione successiva se non avrai prima completato l’addestramento in quella prima. Quindi ti dovrai impegnare veramente molto per completare l’addestramento nel più breve tempo possibile.

Kay la guardò e annuì mentre si portava la bottiglia fra le labbra prendendo un grande sorso dal liquido rosso contenuto in essa.

Akemi sorrise soddisfatta e, una volta che Kay ebbe finito di mangiare, uscì dalla stanza per permetterle di riposare.

La ragazza si sdraiò sul letto e chiuse gli occhi mentre il pensiero volava ai suoi compagni.

*************

Erano giorni che Naruto correva e, finalmente, Kurama lo informò che fra poco sarebbe giunto al primo templio.

Quando il demone gli disse di fermarsi il ragazzo si guardò intorno confuso dato che di fronte a lui c’era una semplice grotta

- devi andare lì dentro Naruto, ma non correre in modo che possano identificarti come forza portante.

Il biondo deglutì e si avvio lentamente all’interno della caverna e camminò per un tempo che gli sembro infinito, quando all’improvviso una figura incappucciata gli comparve davanti

- cosa ci fa una forza portante qui?- domandò l’essere con una voce talmente inquietante che brividi scossero il corpo del ragazzo

- sono qui perché Kurama mi ha detto che avrei potuto accedere ai templi del potere- il ragazzo si sforzò di utilizzare un tono calmo e sicuro per cercare di convincere il guardiano

- Un insulso umano! La volpe a nove code ha permesso a te di venire a conoscenza di questo posto? – urlò con voce stridula e infuriata l’essere

Naruto a quel punto comprese che essere accondiscente non sarebbe servito, ma avrebbe dovuto imporsi per poter accedere al templio della Conoscenza

- Che ne vuoi sapere tu?- disse gelido stupendo il demone – che ne vuoi sapere del motivo che mi ha spinto a non avere una vita pur di salvare le persone che amo? Voi siete qui a custodire un potere di cui io ora ho bisogno e a cui accederò non per mio sfizio, ma per poter aiutare il mondo ninja a sfuggire all’oscurità. Perciò o mi fai passare o giuro sul mio onore di shinobi che ti combatterò e vincerò!

Il demone osservò il ragazzo e sorrise – ti permetterò di passare in quanto le tue intenzioni non sono malvage, Naruto Uzumaki. Ma ti avverto. Se un giorno, forte del tuo potere, penserai di poter importi con ingiustizia sugli altri, tutto ciò ti ritorcerà contro

Il ragazzo annuì – Non si preoccupi. Una volta finita questa storia vorrei solo vivere felice con la mia famiglia

Il demone annuì e, una volta compiuti dei sigilli, si avviò nel passaggio luminoso che era comparso. Quando Naruto lo seguì venne avvolto da delle funi che lo incastrarono nel soffitto

- ora dormirai Naruto e al tuo risveglio la conoscenza sarà tua. – e così fu. Il ragazzo cadde in un sonno profondo mentre informazioni su informazioni inondavano la sua mente divenendo parte del suo essere.

Intanto nel mondo ninja Suigestu, Karin e Jugo erano divenuti i membri del team Taka costituito da Sasuke il cui obiettivo di uccidere Itachi si fece sempre più urgente.

- Baaasta! Fermiamoci Sasuke sono ore che corriamo!- si lamentò Suigetsu beccandosi un pugno in testa da parte di Karin che, però, in cuor suo condivideva le lamentele del compagno.

- va bene – concesse Sasuke – oramai è il tramonto quindi possiamo accamparci

Il primo turno di guardia lo fece proprio quest’ultimo che, mentre i compagni dormivano, avvertì una presenza vicino all’accampamento e subito si alzò mettendosi in posizione di difesa

- Calmati Sasuke non vogliamo farti del male.- disse una delle tre figure comparse

- voi chi siete- domandò il ragazzo inquieto

I tre abbassarono il cappuccio e l’Uchiha sgranò gli occhi sorpreso – Non è possibile- sussurrò sbigottito

- Io sono Minato Namikaze, Quarto Hokage di Konoha, mentre loro sono Kushina Uzumaki, mia moglie e Eli Senju la madre di Kay. E siamo qui per rimuoverti il sigillo impresso ai tuoi ricordi

 

***************************************

Angolo dell'autrice

Ciao a tutti! Ecco il nuovo capitolo e questa volta è un pò più lungo dato che ho avuto più tempo! Non ho aggiornato settimana scorsa perchè mi sono laureata e fra tesi e organizzazione della festa ho avuto davvero poco tempo.

Mi auguro che il capitolo vi piaccia! Alla prossima

Ailyn

 

 

 

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Capitolo 15
*** capitolo 13 ***


Capitolo 13

 

Puzza di morte si sprigionava dal campo di battaglia dove, oramai, giacevano i corpi dei valorosi combattenti che avevano sacrificato la propria vita per difendere la loro terra e le proprie famiglie. Dopo anni spesi a combattersi e a odiarsi i vari villaggi ninja avevano stretto un’alleanza e creato un unico esercito per combattere i Zetsu bianchi e sconfiggere Obito e Madara Uchiha che ottenendo il potere dello Yin e dello Yang lanciò lo Tsukuyomi Infinito sul mondo.

Ma nessuno si sarebbe aspettato che si sarebbe manifestato un potere nemico ancora maggiore e infinitamente più pericoloso. Madara venne tradito dallo Zetsu nero che lo trafisse per liberare la coscienza della sua vera padrona, Kaguya Ōtsutsuki, che prese il controllo del corpo di Madara facendolo suo e assorbì il chakra di tutte le persone sotto l'influsso dello Tsukuyomi Infinito.

Altri guerrieri si sacrificarono per il bene del proprio Paese facendo tutto ciò che potevano per cercare di dare un contributo alla sconfitta della potentissima Kaguya e innumerevoli sforzi vennero fatti anche da Naruto e Sasuke che insieme a Kakashi, Sakura e Obito vennero catapultati dalla rivale nella sua dimensione dando così inizio ad una battaglia fino all’ultimo respiro che portò alla morte di Obito che, in prima di disintegrarsi, diede a Kakashi anche l’altro occhio contenente lo Sharingan.

Dopo innumerevoli sforzi finalmente Naruto e Sasuke riuscirono a sigillare Kaguya e Zetsu Nero e portando così alla liberazione dei cercoteri e di Madara che, però, essendo divenuto una forza portante ed essendo stato privato del demone contenuto, morì.

Finalmente la guerra era finita e i ninja potevano piangere i loro morti e ricostruire i loro villaggi. I corpi vennero raccolti e seppelliti e di chi non venne trovato il cadavere venne comunque predisposta una tomba nel cimitero dei martiri di guerra e i nomi di tutti loro entrarono nella storia venendo associati a coraggio, fedeltà e devozione.

La pace finalmente era raggiunta e i ninja cercarono di tornare ad una vita per quanto possibile normale, mentre uno in particolare venne acclamato come eroe e gli vennero assegnati i testi da studiare per coronare il suo sogno di divenire Hokage: Naruto Uzumaki era riuscito a conquistare l’affetto degli abitanti di tutte le terre ninja e non vedeva l’ora di fare quanto in suo potere per mantenere la pace e la serenità raggiunti dopo molto, troppo tempo.

Era una serata serena e il cielo scuro era tempestato di stelle. Si respirava un’aria fresca e leggera mentre una leggera brezza accarezzava la pelle dei giovani ragazzi seduti uno di fronte all’altro in una radura verde.

- Siamo stati dei grandi! – esclamò Naruto con un sorriso a trentadue denti mentre si rilassava in compagnia dell’altro ragazzo

- Lo saremmo stati ancor di più se tu fossi stato il vero Naruto – disse atono Sasuke provocando lo stupore dell’altro

- Cosa? Ma tu come..

- Come faccio a saperlo? – sorrise sarcastico il moro – diciamo che dopo aver ucciso Orochimaru, ho ricevuto la visita di tre ninja che mi hanno sbloccato i ricordi e mi hanno spiegato come stavano le cose

- ma ora dimmi- continuò mentre il sorriso si spegneva – dov’è il vero Naruto? E, soprattutto, perché non ha partecipato alla guerra?

Il biondo sospirò e alzò lo sguardo verso il cielo – Il vero me stesso è stato bloccato nell’ultimo tempio – svelò sottovoce

-Cosa? – Sasuke era esterrefatto e spaventato non metabolizzando ciò che l’alto gli aveva svelato

- il tempio della potenza è il più insidioso dei tre. Per riuscire a controllare il potere che gli è stato dato ci ha messo più tempo del previsto, ma comunque lui sapeva che ce l’avremmo fatta.

Il moro rimase sbigottito – e… e Kay -  sussurrò poi

- Non si chiama più Kay ma Yami- rivelò l’altro guardando il compagno che ricambiò uno sguardo pieno di stupore mentre ascoltava la copia che gli raccontava dell’allenamento della sorella

- Cosa? Ma tu… tu come fai a sapere queste cose?

- il primo templio visitato è stato quello della Conoscenza e ciò che il corpo originale ha appreso mi è stato trasmesso. Come so che i miei genitori sono ancora vivi così come la madre di Yami.

- Non. Chiamarla. Yami- sillabò il moro infuriato

Naruto lo guardò con tristezza e si alzò – purtroppo devo contraddirti, Sasuke. Il suo nome ora è Yami e dopo tutto ciò che ha passato non possiamo permetterci di chiamarla come un tempo.

- Naruto. Ho bisogno di più spiegazioni

- Vai al tempiio della Potenza, Sasuke. Hai la scusa del viaggio di redenzione. Recati lì e troverai il vero me che per l’ora del tuo arrivo sarà riuscito a liberarsi. Dopodiché andrete da Yami perché io più di quello che ti ho detto non posso rivelarti altro

Sasuke annuì e puntando lo Sharingan negli occhi del compagno riuscì a focalizzare la posizione del templio decidendo di mettersi in viaggio l’indomani.

Il mattino seguente di buonora salutò l’Hokage e Sakura e partì alla volta del tempio della Potenza. Il suo viaggio durò una settimana in cui sentimenti contrastanti si facevano spazio nel suo animo e si chiedeva cosa sarebbe successo d’ora in poi sia con Kay che con Naruto. E poi Minato, Kushina, Eli e la sua famiglia… come avrebbero fatto a reintegrarli a Konoha? Come avrebbe reagito la gente?

Era metà mattina quando raggiunse la sua meta e non ci mise molto a trovare un ragazzo biondo che gli dava le spalle che indossava dei pantaloni di tuta neri e una maglietta a maniche corte bianca con motivi rossi. I capelli erano più lunghi di quelli portati dalla copia ed erano raccolti in un piccolo codino

- Naruto?- sussurrò stupito Sasuke richiamando l’attenzione del ragazzo che si voltò verso di lui sorridente lasciando il moro come ammaliato. Il viso del biondo, infatti, era più marcato e asciutto di quello della copia e gli occhi erano talmente profondi che più Sasuke li guardava e più gli sembrava di annegarci. Naruto era bello… molto bello. E questa consapevolezza fece stringere lo stomaco all’Uchiha che non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

- Sasuke! Ti stavo aspettando – rispose il ragazzo precipitandosi verso l’amico e abbracciandolo di slancio – scusami, Sasuke. Scusami se non ci sono stato. Ho rischiato di rimanere bloccato in quel temptoio per l’eternità – continuò aggrappandosi al moro che rimaneva di un paio di centimetri più alto.

L’Uchiha ricambiò la stretta e i due rimasero abbracciati l’uno all’altro per un tempo che parve infinito mentre i sentimenti a lungo dimenticati si facevano strada nei loro cuori

- mi sei mancato, dattebayo! - esclamò Naruto una volta staccatosi dando un leggero pugno all’amico

- sai combattere affiancato da una copia non è stato stimolante- sorrise il moro facendo ampliare il sorriso dell’altro ragazzo

- sapevo che ce l’avreste fatta!

- dobe! Abbiamo rischiato grosso – Sasuke cercò di assumere un’aria seria ma di nuovo si perse a contemplare il viso dell’altro ragazzo che si avvicinò di nuovo poggiandogli una mano sul volto

- sapevo ce l’avreste fatta – sussurrò il biondo

Sasuke si perse osservando il compagno mentre un calore si sprigionava all’altezza del cuore diffondendosi per tutto il suo corpo e il respiro accellerava… Naruto era bello! Naruto era suo! Naruto era tutto ciò che lui in quel momento desiderava.

Dimenticò tutto. Dimenticò le preoccupazioni che lo avevano attanagliato fino a quel momento. Dimenticò le angosce, il dolore, le speranze…c’era solo Naruto.

L’Uchiha circondò con le braccia la vita del biondino e lo attirò a sé avvicinando il suo viso a quello dell’altro che lo osservava in attesa. Un’attesa che non durò molto dato che Sasuke appoggiò le sue labbra su quelle dell’altro e cominciò ad assaggiare conscio di aver aspettato quel momento per anni. E Naruto ricambiò schiudendo le labbra e lasciando libero accesso al ragazzo dando vita ad un bacio pieno di attesa, passione e amore a lungo repressi.

Si staccarono per mancanza di fiato per poi incatenare i loro occhi e si scambiarono un dolce sorriso.

- Kay – sussurrò Sasuke, notando come gli occhi dell’altro s’incupirono al suono  di quel nome

- Yami non è più umana, Sasuke. – disse Naruto, sedendosi per terra - Ma ha raggiunto una potenza straordinaria e, anche se non te sei accorto, durante la guerra ha fatto qualcosa di incredibile assieme ai miei genitori e a sua madre.

- Cosa ha fatto?

- Nessuno ha perso la vita, Sasuke! Sono tutti vivi e sono stati portati nello stesso luogo del tuo  clan! Anche Itachi ce l’ha fatta

Il moro ammutolì e lo guardò esterrefatto. Erano tutti vivi! Nessun morto, nessuna perdita per il villaggio, nessuna vittoria per i nemici caduti

- quando ci andiamo? – sussurrò poi incapace di parlare con tono abbastanza alto

Naruto sorrise dando un altro bacio al ragazzo, intenerito dalla sua reazione – ora – rispose mentre si alzava e cominciava a comporre dei sigilli che a Sasuke parvero famigliari. E, infatti, poco dopo un varco si aprì e il biondo lo invitò a seguirlo.

Attraversandolo si ritrovarono in una valle piena di abitazioni e videro dei bambini giocare e cantare mentre gli adulti erano affaccendati nella loro routine giornaliera

- Era ora. – disse una voce femminile alle loro spalle e i ragazzi si voltarono di scatto scorgendo una ragazza bellissima con i capelli neri come la pece e due occhi azzurri come il ghiaccio che indossava dei pantaloni attillati e un top che lasciava intravedere il tatuaggio a linee ricamate che partiva dall’ombelico e saliva verso il lato sinistro del corpo fino al collo.

- Kay- sussurrò Sasuke con un groppo alla gola mentre osservava la sorella

 

ANGOLO DELL’AUTRICE

 

Ciao a tutti.

Come vedete ho deciso di arrivare direttamente alla fine della guerra preferendo accelerare i tempi di narrazione per poter focalizzarmi sul rapporto fra i ragazzi e su ciò che ho pensato di far accadere d’ora in avanti come finale alternativo del manga.

Spero vi piaccia! Fatemelo sapere, se vi va!

A presto

 

Ailyn

 

 

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