A crazy life...

di ArthsEchelon97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1- The beginning. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- Si festeggia!!! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3- Cosa sono quei due?! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4- Gelosia. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5- Lei è una bomba sexy. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1- The beginning. ***


Ero seduta sul divano. Il sole batteva leggermente nella mia stanza ed io ero avvolta da una corperta di lana sottile con una tazza di cioccolata calda tra le mani. Accanto a me c'era la mia migliore amica Anna.. Lei si che era un'amica. Mi era sempre stata vicina in qualsiasi momento o situazione della mia vita! Non mi aveva mai abbandonata. Era lei la persona a cui tenevo di più sulla faccia della terra. Era semplicemente stupenda.. coi suoi capelli castani e ricci, ed i suoi occhi marroni e profondi che parlavano della sua fragile anima. Lei era diversa da me, ma la sentivo come se fosse una parte di me stessa. In effetti le cazzate che abbiamo fatto insieme, sono incredibili.. La conobbi in un gruppo, e da lì non la lasciai mai più. Adesso siamo grandi..abbiamo 54 anni ciascuna e nonostante tutto ci adoriamo ogni giorno di più.Anna aveva una coperta pesante di lana e un 'bottiglione' di cioccolata tra le mani! Era semplicemente divertente...

"Sai..non ci credo che sono sposata con lui!"

"Credici tesoro, che è vero..."

"Oddio..oddio Manu ma capisci? Cioè io sono sposata con lui"

"Tesoro.. credo che siano 29 anni di matrimonio ed ancora non ci credi?"

"Certo che non ci credo! Lo amo sempre di più"

"Aaaah l'amore"

 

 

Oh..si, vi racconto tutto..

POV MANU.

Un giorno io ed Anna eravamo sedute su una panchina e stavamo CAZZEGGIANDO.. si, cazzeggiando è il termine giusto. Stavamo Cazzeggiando con dei fogli. Ridevamo come delle pazze! Stavamo disegnando Shannon Leto, e non solo. . Avevamo all'incirca l'età di 25 anni ciuscuna. Sempre 'pucci' e 'puccia' i nostri nomi. Io ero a disegnare la tigre, quell'adorabile tigre che mi faceva venire la voglia di scannare le persone che mi avevano fatto del male. Anna invece era a disegnare Jared.Dio come disegnava bene...avrei tanto voluto avere la sua stessa abilità nel disegno: avrei disegnato dalla mattina alla sera.Insomma ridevamo e ci divertivamo a prendere in giro i nostri disegni, dicendo che erano orridi e brutti...poi mi colpì un signore, un "passante" più che altro che mentre camminava guardava in cielo. Era un uomo mooooolto strano. Pieno zeppo di tatuaggi con un vestito bianco e con dei fogli tra le mani.Io alzai subito lo sguardo incuriosita, mentre Anna rimase applicata a disegnare. "Quel tizio ha qualcosa che mi ricorda qualcuno"...pensavo ad alta voce, ed Anna era così applicata a disegnare che non mi aveva nemmeno sentita.Il tizio in bianco si girò e mi guardò. Fece due passi in avanti e mise un foglio a terra. Come una stupida mi sentii la voglia di andare a vedere cosa ci fosse scritto sopra. Il tempo di chiudere gli occhi e quel tizio era scomparso...svanito nel nulla. Mi avvicinai lentamente al foglio e mi abbassai per prenderlo. Lo lessi e su c'era scritto: "GUARDALO: E' LUI."

'Chi diavolo dovrei ricordare?!" pensavo tra me e me.. quando mi venne addosso una persona facendomi cadere e ritrovandomela addosso. Aprii subito gli occhi e non volevo crederci...

 

 

-POV SHANNON.

Un uomo, alto, scuro e vestito di bianco mi passò davanti e mi lasciò un foglio ai piedi. Sparì subito dalla mia vista. Mi abbassai a raccogliere il foglio. Su di esso c'era scritto: "GUARDALA: E'LEI..."

Mi misi subito alla ricerca di quella 'LEI' non sapendo nemmeno chi fosse. Il foglio mi scappò dalle mani e mi ritrovai a rincorrerlo. Andai a finire addosso ad una ragazza, e quando mi guardò sembrò non credere ai suoi occhi.

"Cazzo Manu" una ragazza ci venne incontro e ci separò con delicatezza andando subito a toccare l'amica, per vedere se stesse bene o avesse qualcosa di rotto!

"Cavolo ma sei un tornado quando vai addosso alla gente!"

"Hei.. scusami. Non l'avevo vista!"

"Metti gli occhiali..."

A quella parola, la povera ragazza che avevo frantumato sgranò gli occhi:"Anna.."

"Che vuoi?"

"E' vero che mi sembra di aver sbattuto contro ad un muro.. ma..oddio povero! Se mi ha detto che non mi ha visto, non mi ha visto!"

"Esatto..."

Uno dei due fogli cascò per terra ai piedi della ragazza e l'altro cadde davanti ai miei piedi. Lo presi tra le mani e lessi:"GUARDALO: E' LUI..."

"GUARDALA: E' LEI..? Ma che cazzo..." alzò subito gli occhi, come feci io, e ci scambiammo subito il foglio. Dopo quel gesto i fogli risultarono bianchi, senza scritte o macchie...

"Non è possibile" rigirava il foglio tra le sue mani con nervosismo, poi si arrese e mi guardò:" Sei tu quel LUI?"

"E io che ne so"

"Mh, bella risposta!"

"Come sei acida"

"Non sono acida, sono nervosa!"

"Aaah c'è tanta differenza!"

"Si e adesso sta zitto!"

"Hei.."

"Che vuoi?"

"Come sei sgarbata!"

"Oddio ma hai sempre da dire sulla gente?"

"Eeeh?"

"Si, va bè lasciamo stare!"

"Non lasciamo stare nulla."

"Comunque dovremmo andare via.." disse l'altra ragazza.. "Si, forse è meglio. Ciao!" "Hei aspetta" mi venne spontaneo di tenerla per il braccio e guardarla negli occhi: "Mi dici come ti chiami?!"

"Mi chiamo Emanuela, e lei è Anna! La mia migliore amica!"

"Come sei pucci quando lo dici"

"Aaaawh" Si abbracciarono e poi si accorsero della mia presenza!

"Comunque noi andiamo.. Ciao Shannon, è stato un piacere conoscerti!"

"Aspettate! Siete Echelon?"

"Bello, ce lo domandi anche?"

Manu alzò la manica della sua maglia mostrandomi il tatuaggio che aveva.."CAZZO! E' UGUALE AL MIO"

"Si ma non urlare!"

"HAHAHAHAH, SCUSAMI."

"Ok...noi andiamo. Ciao!"

"Ciao.. e spero di ricontrarvi ancora"

Mi squillò il cellulare ed era quel rompicoglioni di mio fratello che voleva sempre sapere dov'ero! "Si adesso vengo, ciao!"

 

 

-POV ANNA.

Io e Manu non facemmo altro che parlare di tutto ciò che fosse accaduto! Eravamo al settimo cielo. Non è certo cosa di tutti i giorni incontrare Shannon Leto!! "Cazzo l'autografo" Manu e si fermò e per poco non pianse..."E dai ti rimarrà il ricordo!!"

"Uff..." Continuammo a camminare ed arrivate a casa decidemmo di 'festeggiare'. Quella sera ci saremmo divertite come due matte nella discoteca. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2- Si festeggia!!! ***


-POV SHANNON.

Ero appena tornato a casa e alla fine trovai Jared spaparanzato sul divano con Tomo che suonava la chitarra!

"Dove sei stato?" parlava, senza nemmeno guardarmi. Come al solito il canale era messo su MTV Music.. aspettando con ansia che potesse venir trasmesso un nostro fottuto video! Ma senza risultati.

"Sono stato...a fare una passeggiata"

"Mica hai rivisto Antoine?" Tomo... non lo aveva maaaaai sopportato!

"NO! Però questa sera..."

Jared m'interruppe, continuando la frase al mio posto:"Però questa sera devo andare in una discoteca fighissima con lui. Mi ha già prenotato tutto e non posso mancare, poi ci starebbe male."

"E' così tutte le sere! Mai che rimaniamo un pò insieme" Tomo si alzò dal divano e se ne andò sbattendo la porta. Poi rientrò e disse:"Ci vediamo Domani. Ciao!" guardò Jared e lo abbracciò per bene:"Ti voglio bene.."

Ovviamente da Jared ci fu risposta:"Anche io"

Se ne andò via, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo! 'GELOSONE' pensavo..

La SHOMO non era più la stessa da quando Tomo si era sposato ed io avevo incontrato Antoine.

In effetti quel tizio mi stava portando sul fondo di un barile. Era simpatico, ma per colpa di quelle maledette feste non avevo nemmeno il tempo di guardare in faccia mio fratello. Per giunta c'era una ragazza nuove ogni sera. Diciamo che a stento ricordavo quali fossero i loro nomi.

Andai a fare una doccia e ripensai all'accaduto. Quella ragazza era strana.. all'apparenza sembrava una svitata, ma quando mi ha guardato negli occhi, ho capito subito che non era così. E' una ragazza tranquilla a cui piace divertirsi. Invece l'amica non ero ancora riuscito a capire che carattere avesse. Però anche lei mi sembrava sbarazzina e divertente!

Decisi di andare da Jared e gli dissi che quella sera se non sarebbe venuto anche lui gli avrei staccato i gioielli che mammina aveva dato ad entrambi!

Che fottuto genio che sono.

Mi ritrovai praticamente Jared vestito come un puffo..

Aveva pantaloni bianchi e maglia azzurra, con la capoccia bionda, poi! 

Ci mettemmo in auto e subito ci recammo al locale che mi disse Antoine.

Parcheggiamo la macchina a pochi metri di distanza, sul lato destro del marciapiede, proprio di fronte ad un vialetto ben illuminato da cui vidi uscire quelle ragazze di quella mattina stessa.

La bionda aveva un vestitino corto con dei tacchi enormi. Aveva i capelli mossi e quella ciocca FUCSIA le spiccava in quel miscuglio di ricci.

L'amica invece aveva i capelli lisci, era ben truccata e aveva un leggings di una bellissima fantasia, con sfumature bianche/grigie ed una maglia stupenda, accompagnata da un giacchetto di jeans. Lei, aveva delle zeppe, alquanto particolari, ma comunque carine. 

Insieme facevano faville e scintille.

Mi rivolsi a Jared con esultanza:"Bro aspetta qui che vado a vedere una cosa."

Non mi rispose. Attraversai la strada e corsi da loro.

Appena mi videro mi salutarono con un sorriso sul volto e le portai da Jared per fargliele conoscere.

 

-POV ANNA

Oddio che emozione, conoscerò Jared, Jared Leto!

Ci fermammo proprio di fronte a lui. Lui era di spalle e Shan lo chiamò.

Si girò verso di noi e guardò subito Manu.. che capitan ovvio, era bionda!

Poi spostò lo sguardo verso di me e mi baciò la mano.

Entrammo nel locale.

Era stupendo, poltrone rosse, una marea di gente in festa attorno al Dj e tutti in attesa di "ANTONIO LA BIRRA SFIATATA" e "SHANNOLO IL CANNOLO". Eh si.. i nomi che Manu dava a loro....

Ci sedemmo nel privè, dove c'erano altre due ragazze e Tomo.

Una di quelle ragazze era Vicki. Era semplicemente dolce e bella. Aveva i capelli sciolti e portava un jeans stretto con una maglia molto elegante e dei tacchi. Era una ragazza semplice, di poche parole, e con un cuore d'oro.

Shannon si alzò e trascinò Manu in pista. Iniziarono a ballare come due pazzi scatenati!

Anche Tomo e Vicki ballarono ma con la differenza che dopo dieci minuti andarono via perché a Vicki faceva male la testa!

Ah bè, dicono tutti così!

Io e Jared rimanemmo seduti. Lui era sempre attaccato a quel suo maledetto BB. Gli feci accorgere della mia presenza dando un calcio (in) volontariamente al tavolino posto tra le poltroncine.

Jared staccò lo sguardo dal cellulare e mi disse:"Oh.. scusami. Che scostumato che sono."

Si alzò e si venne a sedere tra me e quella fottuta biondina del cazzo che lo fissava da 30 minuti esatti!

Si, me l'ero pure contati!!

Jared si avvicinò al mio orecchio e mi disse:"Grazie per avermi fatto notare che mi stava fissando"

Io, irritata mi alzai dal tavolo ed andai fuori.

Uscita diedi un calcio al muro! Si, mi feci male, ma il dolore che avevo al cuore non era paragonabile a quello!

Mi prese un attacco di pianto, ma fortunatamente riuscii a trattenere le lacrime perché vidi Jared venirmi incontro al quanto infuriato!

"Devi andare via. Torna dentro dalle tue belle pupatelle. Tanto sono bionde e migliori di me. Avranno anche le forme giuste e gli occhi belli, ma alcune sono senza un miligrammo di un cervello. Quello di un uccellino pesa il doppio del loro."

"Zitta!" mi tenne i polsi e mi guardò negli occhi.

"Devi andare via"

"Io non vado via. Da te, no! Tu sei speciale me lo sento. Sei speciale e bellissima"

"Jared..."

"Tu mi hai rapita! Adesso il mio cuore appartiene solo a te!"

Mi zittì con un bacio. Un lungo bacio, passionale e bellissimo.

Mi sentivo al settimo cielo. Ero completamente impallata e non capivo nulla.

In quel momento mi dimenticai di tutto e di tutti. C'eravamo solo io e lui. Lì fuori, a baciarci come se nulla fosse.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3- Cosa sono quei due?! ***


-POV JARED

Cazzo, non riuscivo più a staccarmi dalle sua labbra, avevo voglia di rimanerci incollato per tutta la mia vita. Non volevo abbandonare quel sapore di cioccolato che si trovava su quelle morbide e candide labbra, che mi facevano stare bene, e mi facevano sentire al sicuro.

In quel momento vibrò il mio fottuto cellulare del cazzo, ma non ci pensai e così continuai a baciare quella ragazza da quel volto angelico e quelle labbra morbide.

Ci staccammo piano, e ci guardammo intensamente negli occhi, come se... come...come se stessimo facendo l'amore con lo sguardo.

Sapevo che quella ragazza mi avrebbe dato tanto, e non me la sarei lasciata scappare. Avrei perso la migliore ragazza se l'avessi fatta andare via dalla mia vita. Le diedi un piccolo bacio sfiorando le sue labbra con delicatezza, e la guardai negli occhi:"Non so cosa mi stia succedendo, ma tu mi hai rapita. E non posso scappare, anche perché non voglio. E' la prigione più bella della mia vita. Se sono il tuo ostaggio, tienimi con te e non lasciarmi mai.."

Mi guardò le labbra e mi disse:" Sono io che ti ho rapito? Sei tu che hai rapito da me.. da quando avevo 14 anni. Adesso mi sembra di vivere un sogno e di sapere che prima o poi mi sveglierò e tutto svanirà.."

"Allora farò in modo che tu non ti svegli mai..."

La presi per mano e la riportai dentro.

Quando mi avvicinai al tavolo vidi che le ragazze\civette tutte bionde mi guardavano con aria di..."schifo" .

Una si alzò, mi venne incontro e mi mollò un ceffone.

Fece per andarsene quando Anna la bloccò per il braccio e le disse:" Stammi bene a sentire, metti di nuovo le mani su Jared e giuro che ti spezzo le gambe e ti sgonfio il seno."

La ragazza bionda la guardò sconvolta e andò via piangendo...

Le altre rimasero lì.

Una era bionda tinta e aspettava ANTOINE...l'altra era rosso fuoco, e aspettava mio fratello, che era impegnato a ballare con Manu.

"Mh..."

"Che hai, Anna?"

"Nulla, solo che più li guardo e più ho paura per Manu.."

"Cosa intendi dire..?"

"Bè, diciamoci la verità.. tuo fratello non è capace di starsene buono!"

"Oh.. non vuoi che Manu soffra, vero?"

"E certo che no! Ha sofferto abbastanza"

"Mmmh.. io credo che Shannon la trovi una buona amica, e non credo che Manu voglia stare con lui.."

"Oh bè...in quel caso..sarei felice. Ma conosco Manu..e so che dopo un po’ di tempo potrà cominciare a provare qualcosa nei confronti di tuo fratello. Io ho solo paura che se la porti a letto e poi arrivederci e buonanotte! "

Risi a quelle parole: era così dolce, e allo stesso tempo così protettiva e comprensiva. Parlava come se già ci fosse passata.. o come se già sapesse cosa potesse succedere alla sua amica. In fondo anche io mi ero affezionato a Manu. Era una brava ragazza, disposta a tutto pur di difendere i suoi amici, anche a spada tratta. Si capiva benissimo com’era fatta. Era una stupenda anima trasparente capace di trasmetterti un infinità di dolcezza anche solo con un sorriso. Forse non ne ero certo, ma sapevo che saremmo diventati  inseparabili. Insomma era l’amica che avevo sempre desiderato ma che non avevo mai avuto. Anna mi capiva su questo.. non per niente, erano migliori amiche da anni. Da 13 o 15 se non sbaglio. Questo vuol dire che si volevano bene sul serio.. Venni distratto dai miei pensieri, perché mi sentivo osservato: La rossa mi guardava in un modo languido.. Meno male che Anna non se ne accorse. Feci finta di nulla e continuai a guardare Shan e Manu che ballavano e si scatevano.

 

 

-POV MANU.

Stavamo ballando come mai. Ci stavamo scatenando di brutto. Shannon suonava su una batteria, mentre ANTONIO LA BIRRA SFIATATA era a fare il "DJ".

Io ero dietro di lui e guardavo Shan con tanta ammirazione.

Cavolo, adoravo quell'uomo. Era praticamente lui che mi aveva fatto venire la passione per la batteria. Adoravo il modo in cui suonava e la passione che ci metteva. Non si stancava mai di farlo, adoravo come amava la sua Christine e come la trattasse bene ogni volta che finiva un concerto.

Finì la musica ed io uscii un pò fuori per prendere aria fresca.

Uscì anche Shannon che era sudaticcio al massimo..

Mi guardò...

"Non ci pensare nemmeno"

"E dai, solo un piccolo abbraccio, Manu."

"No..Shannon.. allotanati. Sei sudato fradicio, bleeeeah"

"Abbracciamiiiiiiii"

Mi venne incontro correndo e mi abbracciò. Ovviamente io non lo abbracciai perché era sudato come...come...oddio talmente che era sudato non so come descrivervelo.

Cercai in tutti i modi di staccarmelo da dosso, ma invano. Sciolse quell’abbraccio e mi guardò dritto negli occhi. Gli tolsi quei fottuti occhiali che gli coprivano quegli occhi bellissimi e felini.

“Stai meglio senza ‘sti cosi.”

Ridemmo insieme e lui continuò a guardarmi sorridendo. Mi sentivo alquanto cretina nel sorridere solamente, così decisi di avvicinarmi a lui e mordergli dolcemente il naso.

Mi guardò, arrossendo un po’ e poi mi sorrise.

 

POV SHANNON.

“OH MIO DIO. SHAN ENTRIAMO”. Mi tirò dentro e corse subito in pista a ballare. Si confuse tra la gente, e mi tirò dietro di se. Sentimmo il ritornello di “Dance Again” di Jennifer Lopez e cominciammo a scatenarci. Lei ballava benissimo, io ero alquanto impacciato.. Mi portò un braccio intorno al collo e comincio a strusciarsi contro di me. Mi guardava con un sorrisetto alquanto strano e poi si voltò, strusciandomi il sedere addosso. Mi venne istintivo prenderla per i fianchi e tirarla a me. Cominciammo a ballare come se fossimo una sola persona. Mi lasciavo guidare da lei, dato che ballava meglio.. Al momento della musica vedemmo che i ragazzi ci guardavano stupiti. Molti ragazza guardavano Manu con un bel po’ di bavetta alla bocca. Me la tirai dietro per evitare che gli altri la guardassero. Lei lo prese come un gioco, così cominciò a girarmi intorno, giocherellando e ridendo. Era bello vederla ridere, così decisi di tirarla verso di me e cominciammo a ballare una specie di tango. Le mia mani erano scivolate piano sui suoi fianchi, le sue braccia erano attorno al mio collo e lei mi guardava negli occhi sorridendo. Continuammo a ballare finchè non sentimmo che la canzone finì.

“Balli da dio”. Le bacia la guancia e la tirai verso i divanetti. I ragazzi ci guardavano a bocca aperta ed Anna si alzò per abbracciare Manu. “Porcaputtana, tu sei sempre brava a ballare amore mio!”

Manu rise, e si andò a sedere tra Jared e la biondina, che gli fissava il pacco.

“Scusami bella, ti fai più là?! Sai a me ed il mio ragazzo piace stare seduti vicini!”. Mise una mano sulla spalla di Jared e lo tirò a se. Jared capì tutto e gli resse il gioco, portando il viso vicino a quello di Manu. Imitarono un finto bacio, mai stato.

Anna rise tra se e se, mentre io un po’ mi ero ingelosito.

La biondina si alzò subito ed Anna mi corse vicino quando vide che la rossa mi stava venendo incontro. Andò via anche la rossa e così rimanemmo noi, soli. Anna e Jared andarono via con una scusa incredibile: probabilmente mio fratello voleva portarla a casa per vedere un po’ come avrebbe reagito, io e Manu invece decidemmo di restare ancora un po’.

 

POV ANNA.

“Mio Dio che stanchezza!”. Mi tolsi le scarpe appena entrata in auto e Jared mi guardò ridendo..

“Che vuoi?! Perché ridi?” lo guardavo divertita, mi piaceva la sua risata, era molto contagiosa e tenera.

“Niente. E’ che.. sono zeppe.” Rideva ancora, ma io non arresi. “Guarda che non sono abituata. Amo le scarpe basse. Amo le converse..quindi non vedo perché dovrei mettere queste cose tutti i giorni come fa Manu”

Mi guardò negli occhi:”Per me sarai sempre bellissima.”..Mi lasciò un lieve bacio sulle labbra e quando arrivammo a casa, mi fece entrare ed accomodare per bene. Quel ragazzo aveva un gentilezza mai vista.

Lo vidi avvicinarsi al frigo e prendere qualcosa da bere:”Vuoi qualcosa?”

“No, grazie.” – sorrisi e mi sedetti sul divano. Acceso la tv e come al solito non c’era un emerito tubo da vedere. Jared mi venne incontro con un dolce sorriso e si sedette accanto a me. Mi guardò negli occhi per tanto minuti, ed io arrossivo sempre più.

Vidi che lentamente il suo colto si avvicinava al mio, quasi come se volesse baciarmi. Istintivamente presi il suo volto tra le mani e gli bacia dolcemente. Posò la sua bibita sul tavolino, di fronte a noi e si alzò in ginocchio sul divano. Pochi minuti dopo mi ritrovai stesa sul divano, che ansimavo alle sue spinte. Eravamo una sola persona. Un insieme. Ed io non potevo crederci. Era così bello fare l’amore con lui, e lui non nascondeva i suoi sentimenti.. Salimmo al piano di sopra e ci addormentammo stretti, nelle lenzuola e in un grande abbraccio.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4- Gelosia. ***


 POV SHANNON

“Oh, Shan, io vado un po’ fuori..ho bisogno d’aria!”

“Va bene Piccola, a dopo”.

La vedo uscire dal locale un po’ in fretta, evidentemente non le piace molto stare lì. Dopo tutto come darle torto? Insomma, un posto sudicio, che puzza di alcool e sesso. Uomini maniaci ovunque, e donne che sbattono le loro forme a destra e manca, per cercare di ottenere una notte di sesso, gratuito. Forse non era fatto per me tutto quello. Avevo anche io dei mal di testa atroci.

Ero così assorto nei miei pensieri che non mi resi conto che Antoine mi stava chiamando.

“OH, MA CI SENTI?”

“Eh? Si, scusa.. Pensavo.”

“Dov’è la tua amichetta?”

“E’ uscita fuori, perché?”

“No niente”.

Lo vedo che posa le cuffie e lo fermo per un braccio.. sono incuriosito.

“Dove vai?”

“A prendere da bere!”

Guardo Antoine con la fronte corrugata. Quel ragazzo non mi convince. Decido di seguirlo e vedo che esce dal restro del locale. Apro piano la porta senza farmi sentire e vedo che si sistema per bene.

Hei aspetta…ma chi è quella do..Manu? Che vuole da Manu? Non capisco.

Mi apparto dietro un angolino, al buoio, per non farmi vedere e guardo Antoine parlare con Manu, molto tranquillamente.

Chi sa, magari si metteranno insieme.. Nah, Non mi piace quest’idea. Lei è solo mia.

 

POV ANTOINE

Mh.. questa ragazza mi piace proprio tanto. Se solo Shannon me la facesse portare a casa.

“Vuoi?”- Mi guarda dritto negli occhi, offrendomi una sigaretta dal suo pacchetto.

“Come sai che fumo?”

“Intuito” – fa spallucce e tira fuori una sigaretta dal pacchetto, porgendomela con un sorriso.

“Allora, come mai sei qui?”..Poggio un braccio sul muro, cominciando a fare il cascamorto con lei. Se Shannon mi vedesse adesso, sarebbe fiero di me.

“Ehm”-mi guarda il braccio un po’ spaventata e poi riprende a parlare guardando avanti a se- “Sono qui perché ci vivo. Sono da mia sorella per un po’. “

“E..per quanto resti?”- mi avvicino di più a lei, ma si scansa.. DANNAZIONE. VIENI QUI.

 

POV SHANNON

E no eh! Questo sta a fare il cascamorto in una maniera esagerata. Per la miseria, non me la deve toccare. Lei è solo mia.

Vedo Manu, spostarsi un po’, mentre Antoine le accarezza la spalla scoperta con due dita. Mi sta salendo il nervoso. Odio a morte quando fa così. Per la miseria, lo sa che mi piace..perché deve comportarsi in questo modo?

Mi avvicino piano piano a loro, non facendomi sentire, e mi nascondo dietro un auto nera e grande. Guardo Manu dal finestrino e comincio a guardare le mosse di Antoine.

“N-non lo so per quanto resto!”- lei balbetta e si allontana ancora un po’, ma Antoine la ferma e porta l’altra mano sul muro, intrappolandola.

Il suo sguardo è un po’ impaurito. Antoine è ubriaco fradicio, e non so per quanto ancora resisterà nel non toccarla o sfiorarla. Le iridi azzurre di Manu sono diventate color ghiaccio: troppa paura, forse?! Intanto i suoi occhi mi ricordano tantissimo quelli di mio fratello. Sono praticamente dello stesso colore. E della stessa grandezza, solo che la sua forma è più orientale. Mi soffermo un attimo sul volto di Manu: è stupenda. Non ha imperfezioni. Quel nasino dolce e tenero, tirato all’insù, ben formato e perfetto. Quelle labbra grandi e carnose, che secondo me, sono anche morbide. I suoi occhi, poi. Dio che belli. Vengo distratto da una mano che mi si poggia dietro la schiena: Tomo.

“Che diavolo ci fai qui?” –alza la voce come un pazzo.

“COGLIONE”- Sussurro piano tirandogli un pugno in testa- “Zitto. Antoine fa il cascamorto con Manu”

“E tu ti assicuri che vada tutto bene?”- mi guarda divertito ma io lo fulmino con lo sguardo e lui ritorna serio- “Ok, Ok. Scusa”

“Ma non eri andato a casa con Vicky?”- mi guarda perplesso e poi guarda anche lui la scena-

“No. L’ho accompagnata a casa e poi sono tornato, mi annoiavo.”

“Io spezzo le gambe ad Antoine.” – lo vedo mentre porta una mano sul fianco di Manu, e lei si guarda intorno allarmata-

“Non muoverti. Aspetta”

 

 

POV MANU

Ma che diavolo vuole questo? Chi lo conosce?! Diamine Shannon, esci da quella porta e vieni qua.. per favore, per favore..

Chiudo gli occhi allarmata, quando Atoine comincia a baciarmi il collo, con voracità.

Stringo le mani al muro, pregando Dio che Shannon arrivi da un secondo all’altro.

“ADESSO BASTA.” Sento la sua voce e apro subito gli occhi. ECCOLO! La mia salvezza. Lo vedo arrivare con passo veloce e sguardo infuriato. Si butta su Antoine e lo spinge via da me. Tomo intanto mi stringe forte in un abbraccio e mi guarda negli occhi per capire se sto bene: quell’uomo mi capisce moooolto al volo.

Mi volto e vedo Antoine steso a terra con Shannon sopra che lo riempie di pugni:”NON. AZZARDARTI. MAI. PIU’. A . TOCCARLA. LEI. E’. MIA. CHIARO?”-Gli sferra un ultimo pugno, alquanto pesante sull’addome e poi si alza.-“Adesso andiamo a casa!”-Mi prende per la mano e mi trascina verso la sua auto. Tomo corre dentro a prendere le nostre cose, mentre Shannon mi apre lo sportello e mi butta in macchina come fossi un sacco di patate: quell’uomo non ha limiti quando è incazzato. Mi chiude lo sportello e sale al posto guida. Lo guardo e vedo arrivare Tomo.

“Hey bello, portala a casa e mi raccomando, non far entrare Antoine se bussa”- Tomo gli da una pacca sulla spalla, mi guarda facendomi l’occhiolino e poggia le cose sul sedile posteriore. Shan mette in moto l’auto e parte.

“Ma lui non viene con noi?”- guarda davanti a se. Nessuno risposta. Cazzo è proprio infuriato.-“Sto parlando con te!”

“ZITTA. Devo calmarmi”- Mi rannicchio di più sul mio sedile e abbasso la testa. Non pensavo che Shan potesse arrabbiarsi così per certe cose. Me la sarei potuta cavare da sola.. No. Non è vero. Non ce l’avrei mai fatta senza di lui. Mi piace questa sua gelosia e mania di possessività in fondo. Sono una sua amica. Gli voglio molto bene. Spero solo di non arrivare ad innamorarmi, come il solito e poi rovinare tutto quanto. Vengo distratta dai miei pensieri dalla musica del mio cellulare. Lo prendo: Mia madre.

No. Non rispondo. Con lei non parlo da anni.

“Che fai, non rispondi?”- mi guarda un po’ più calmo e scuoto la testa, staccando la chiamata. Alzo i piedi, senza le scarpe sul sedile e poggio il mento sulle ginocchia. Si ferma l’auto.

“Che diavolo è successo?”-lo guardo perplessa

“Mi sono fermato”- si volta verso di me e mi guarda negli occhi per pochi secondi-“Vieni qui.”-allarga le braccia ed io mi ci tuffo al loro interno. E’ così bello stare tra le sue braccia. Mi sento protetta in un modo incredibile. I suoi muscoli possenti, mi indicano protezione assoluta. Sorrido, e lui mi bacia la fronte-“Stai meglio, piccola?”

Annuisco, guardandolo negli occhi e poi l’inaspettato.. quel piccolo ed imabarazzante silenzio amichevole, si colma con un innocente e casto bacio sulle labbra. Lo guarda con gli occhi un po’ sgranati e lui si gira di nuovo al posto di guida, riaccendendo il motore e ripartendo.

Che diavolo succede? Perché quel bacio? Gli piaccio? Oh mamma no. Ecco che ricominciamo con le solite e stupide domande.Arriviamo a casa sua. Mi mostra una stanza ed io senza neanche farmi una doccia mi butto sul letto. Con gli stessi vestiti. Continuo a riempirmi la testa di domande:  MANU, DATTI UNA CALMATA. RIPOSA. DOMANI PARLERETE. Mi addormento tranquillamente, pensando a quel bacio. In fondo non era male.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5- Lei è una bomba sexy. ***


Salve a tutti! c: Questo capitolo è un pò moscio, lo so. Cercherò di fare meglio. Che dire?! Ah, si.. vi prego, recensite, perché mi piacerebbe sapere cosa ne pensate! :3 Grazie, Arths! 

Ps: Buona lettura! c:

POV MANU

Ero sveglia dalle 6 di questa mattina. Il sole che penetrava dalla finestra, mi accarezzava dolcemente la pelle, candida. Guardai quel raggio di sole e mi stiracchiai per bene. Mi alzai dal letto, e mi recai verso il bagno. Andai vicino lo specchio  e mi diedi un’occhiata. Facevo paura: due borse enormi sotto gli occhi, anche un po’ violacee per colpa della stanchezza, i capelli arruffati e spettinati, il viso pallido e le labbra gonfie. Non capisco il motivo, ma ogni volta che mi svegliavo le mie labbra sembravano canotti gonfiabili, che se si toccano con un ago si sgonfiano in 5 secondi. E non avevo le labbra rifatte..Ero al naturale. Come mamma mi ha creata.
Decisi di fare una bella doccia bollente.  Tolsi quegli ingombranti vestiti della sera precedente, e aprii l’acqua, aspettando che si riscaldasse. Quando vidi il fumo uscire da essa, aprii la tenda della doccia ed entrai, richiudendola per bene, alle mie spalle. Avevo lasciato la porta aperta, pensando che Shannon sarebbe ancora a dormire. Per quel poco che lo conosco, mi ha raccontato i suoi difetti ed anche i pregi, e credetemi se vi dico che non è poi così animale come si pensa. Forse quando si fa sesso con lui, ma generalmente è molto dolce e protettivo con chi lo merita. Pensavo e sorridevo al suo pensiero, mentre l’acqua calda, scorreva dolcemente sulla mia pelle. Uscii dalla doccia, e mi avvolsi in un asciugamano. Rientra  in camera e mi guardai intorno: non avevo nulla da mettere, e non volevo indossare gli stessi abiti di ieri. Decisi di entrare nella camera di Shannon, in punta di piedi, per non fare rumore. Ero quasi vicina all’armadio quando andai a sbattere contro il letto e mi scappò un gemito di dolore ed una pesante imprecazione. Shannon accese subito la luce del lumino e con sguardo sconvolto e spaventato, anche un po’ preso dal sonno, mi guardò e mi disse:”PORCAPUTTANA.  CHI CAZZO SEI?”
“Shannon.. se fossi un ladro, secondo te entrerei alle 7 del mattino in una casa e ti direi anche chi fossi?”- lo guardavo perplessa. Il sonno rincoglionisce, e tanto, a quanto vedo.
“Io ho sonno.”- si stropicciò gli occhi…DIO CHE TENERO.-“Ma tu che vuoi?”-mi guardava perplesso, ma quando mi alzai e mi vide in asciugamano il suo volto cambiò, era più…..maniaco.
“Mi servirebbe qualcosa da mettere…Non ho assolutamente niente.”-mi grattai la testa con uno sguardo dispiaciuto e guardai l’armadio-“Posso?”
“C-Certo fa.. fa pure”-balbettava come se non avesse mai visto una donna in asciugamano in vita sua. Forse era ancora sconcertato dal sonno. Non credo che Shannon sbavi dietro me, quando alla fine ci sono donne che hanno taglie di seno più grandi e culi più belli.
“Comunque.. potevi usare il mio accappatoio”- Si avvicina a me, le sue mani si posano sui miei fianchi, ed il suo mento sulla mia spalla-“Almeno non mi facevi venire voglio di strapparti questa pezza di dosso”
OH. MIO. DIO. Shannon non avrebbe dovuto dirmi quelle cose dopo il bacio di ieri sera. Ora si che cominciavo a pormi delle domande serie. Per la miseria, perché tutte a me?
Non gli risposi, presi una maglietta bianca, di quelle larghe e stracciate ai lati ed un pantaloncino della tuta che mi sembrava più una mutanda.
Aprì il suo cassetto e mi porse un reggiseno in pizzo, rosso con il perizoma. Deduco che siano di una si quelle là che si porta a letto. Non faccio domande e me ne vado in camera mia. Mi chiudo a chiave e mi vesto velocemente. Scendo giù e lo trovo già intento a mangiare biscotti e preparare il caffè. E’ così buffo vederlo all’opera.
“Allora, che si fa oggi?”- mi guarda con un sorriso a 32 denti-
“Non lo so Shan.. Quello che vuoi!”- gli sorrido e gli bacio la guancia, così, giusto per sfizio (?). Vado a sedermi sul divano, di fronte alla cucina e lo guardo da lì sorridendo.
“Io di solito di Domenica faccio un po’ di sport”-mi raggiunge con il caffè bollente tra le mani e qualche biscotto in più per me.
“Oh, quindi andiamo in palestra?”
Ride guardandomi e mi porge un biscotto che prendo e comincio a mangiare:”Nah. Qui. In casa. Faccio qualche esercizio così, per sgranchirmi”- mi sorride e mi bacia la guancia, facendomi arrossire involontariamente.
“Mh, per me va bene.”
 
***
Quattro del pomeriggio. Io e Shan ci stiamo mettendo qualcosa di comodo per poter fare ‘palestra’ in tranquillità. Lo vedo scendere dalla rampa di scale con una tuta nera, una di quelle maglie larghe e buchi voraci (?) al posto delle maniche. Mi guarda con la bocca aperta e non posso fare a meno di farmi scappare una risata.
 

POV SHANNON.

OH CRISTOIDDIO! Questa vuole farmi venire.
La guardai ed era semplicemente stupenda: delle calze gialle che arrivavano poco più giù del sedere. Una “mutanda” verde che mostrava il sedere sodo e tondo, ed un top rosso che le lasciava tutta la schiena scoperta e che evidenziava il seno.
“Allora? Cosa si fa?”-si avvicinò a me, e mi sembrava quasi di non capire più nulla. Sudavo freddo e avevo gli occhi da mianiaco sessuale.
“Shannoooooooooooooooonn”- mi sventolò la mano davanti agli occhi: finalmente ero tornato sulla Terra! E che bella Terra.
Cominciammo con dei semplici esercizi. Inutile dire che sbavavo peggio di un cammello, e che mi si era intirizzito tutto quanto.
Decisi di fare le flessioni, mai l’avessi fatto. Si stese accanto al muro e cominciò a fare le flessioni..
Il suo sedere. Era qualcosa che doveva essere stato concepito da Dio stesso.
Perché mi comporto così con lei? Diavolo ho avuto mille donne, e adesso sbavo a morte per lei? Ieri ho anche rifiutato la rossa, perché pensavo che sarei andato a letto con lei, ma ho capito che era troppo presto, insomma, ci siamo appena conosciuti. Io spero solo che prima o poi lei mi dica “Hei, Shan. Mi paici”. Sarebbe la cosa più bella del mondo. Non capisco perché ma dopo quell’incidente del foglio. Quando sono andata a sbattergli contro..è stata una cosa…assurda, ma allo stesso tempo stupenda.
I suoi occhi, uguali  e identici a quelli di Jared, m’incantavano ogni volta. Non lo so, con lei mi sentivo strano, ma anche felice. Forse sarebbe nato qualcosa, o forse no. Meglio non illudersi Shannon. Vai tranquillo. E se un giorno te lo dirà allora proverete a stare insieme, se invece non te lo dirà, pazienza.
Morto un Papa se ne fa un altro.
******
Finalmente arrivò la sera. Eravamo ancora in tuta, sfiaccati sul divano a guardare la tv  mentre mangiavamo dei popcorn. Io la trovavo ogni secondo più bella. Era intenta a fissare lo schermo, che mostrava Jared e Colin Farrell. ‘Alexander’ era il suo film preferito. Le piaceva da morire.
“Oh mio dio, questa scena”-e fu così che si precipitò ai piedi del tavolino di legno, inginocchiata davanti ad esso e con i gomiti poggiati su di esso: ripeteva le battute di entrambi. Lo sapeva a memoria.
La guardavo stupita. D’un tratto si girò:”Resta con me questa notte Efestione.”-si alzò e si mise a cavalcioni su di me. Quanto era bella-“E per il dolce respiro di Afrodite sono geloso di perderti a causa di questo mondo che vuoi così fortemente.”-eravamo pericolosamente vicini. Molto vicini.
Lei mi guardava negli occhi, un po’ rossa in volto, io invece, io mi avvicinavo sempre di più a lei. Volevo baciarla. Volevo le sue labbra, come non mi era mai capitato con una donna in vita mia.
E qui rimasi perplesso, perché fu lei a colmare le distanza con un dolce bacio. Le sue labbra erano poggiate delicatamente sulle mie. Non feci una singola mossa, lasciai a lei il tempo di sciogliersi.
La sua lingua giocava dolcemente con la mia e le mie mani poggiate sui suoi fianchi, ardevano.
Poggiò una mano sul mio collo, continuando a baciarmi. Che droga! Non riuscivo a staccarmi da lei, o forse non volevo.
Restammo lì, non so per quanti minuti a baciarci, e colmare quel silenzio che si era creato attorno a noi.
Quel bacio? Il migliore della mia vita. 

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