Mia

di Natalie95
(/viewuser.php?uid=149802)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo(prima parte) ***
Capitolo 2: *** Prologo(seconda parte) ***
Capitolo 3: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 30 ***



Capitolo 1
*** Prologo(prima parte) ***


 Isola sconosciuta
 
<< Ammiraglio Aokiji,qui abbiamo controllato,nessuna traccia di pirati! >> il marines aveva cercato in ogni piccolo angolo dell’isola pur di trovare traccia di qualche pirata.
<< Bene,allora possiamo anche andare!Ci sono sfuggiti questa volta,ma la prossima non scapperanno di certo! >>
L’ammiraglio guidò i suoi uomini verso la costa,ma prima la sua attenzione si soffermò ad un piccolo villaggio completamente distrutto.
<< Avete controllato anche qui? >> chiese l’ammiraglio ai suoi uomini.
<< No,non sapevamo che quest’isola fosse abitata!Controlliamo subito! >> gli uomini cominciarono ad ispezionare ogni angolo del villaggio,ma trovarono solamente macerie e cadaveri. Aokiji,intanto,si era seduto vicino ad una pietra per fare un pisolino;però fu interrotto dal pianto di una persona.
<< Chi sta piangendo? >> chiese l’ammiraglio alzandosi di scatto.
<< Mamma…papà…dove siete?! >>
<< Ehi,dove sei?!Esci allo scoperto! >> l’ammiraglio controllò sotto a delle macerie e,dopo un po’ di tempo,riuscì a trovare una ragazzina,accovacciata su se stessa,che piangeva disperatamente.
<< Papà sei tu? >> disse la bambina con occhi speranzosi.
<< No,non sono tuo padre. Che ci fai qui tutta sola? >> disse Aokiji cercando di tranquillizzarla.
<< Vattene via!Tu sei uno di quei sporchi pirati! >>
<< Non sono un pirata…e poi non so di cosa stai parlando. >>
<< Dei pirati hanno distrutto il nostro villaggio!Noi non avevamo fatto nulla di male…ci hanno minacciato dicendo che se non consegnavamo tutto l’oro ci avrebbero uccisi tutti quanti,e così hanno fatto! >>
<< Vieni qui ragazzina,sono qui per aiutarti. >>
La bambina,rassicurata dalle parole dell’ammiraglio,uscì allo scoperto:aveva gli occhi color nocciola,lucidi per il lungo pianto,e i capelli blu,portati in una lunga treccia.
<< Dimmi,come ti chiami? >> disse l’ammiraglio prendendola per mano.
<< Mi chiamo Mia. >>
<< Bene Mia,ti ricordi per caso l’aspetto di questi pirati? >>
<< No,ma ricordo benissimo ciò che hanno fatto. Hanno distrutto la mia famiglia. >> Mia cominciò a piangere;le lacrime le scorrevano sul viso pallido,mentre Aokiji cercava in qualunque modo di consolarla.
<< Ti prego,smettila di piangere. Facciamo così:ti porto via con me,ok? >>
Mia guardò negli occhi l’ammiraglio e,con un cenno del capo,salì in braccio ad Aokiji.
<< Ammiraglio,nessuna traccia dei pirati. Cosa facciamo? >>
<< Torniamo alle navi,ci aspetta un lungo viaggio. >>
 
 
Angoletto dell’autrice
Salve!Spero che abbiate gradito il primo capitolo di questa mia nuova ff!^^ Era da qualche giorno che avevo intenzione di scriverla,e finalmente sono riuscita a pubblicarla!Vorrei sapere i vostri pareri e magari anche qualche consiglio su come migliorarla!Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Prologo(seconda parte) ***


 Nave dell’ammiraglio Aokiji
 
Mia era stata portata dall’ammiraglio Aokiji su una grande nave,dove le vennero offerte le giuste cure per farla rimettere in forma. Ma lei rifiutava il cibo che le veniva offerto,addirittura gettandolo sul pavimento.
<< Avanti Mia,perché non mangi? >> chiese Aokiji cercando di incoraggiare la bambina a mangiare almeno un pezzo di cosciotto di pollo.
<< Non voglio nulla!Mangia tu questo cibo! >> disse la ragazzina respingendo il piatto ogni volta che l’ammiraglio provava ad avvicinarlo.
<< Guarda che se non mangi,diventerai uno scheletro!Avanti,questo cibo ti fa bene! >> Aokiji prese la forchetta ed infilzò un pezzo di carne;poi cercò in ogni modo di infilarlo nella bocca della bambina.
<< Ehi,guarda che sono capace anche di farlo da sola! >> con quelle parole Mia prese la forchetta e mangiò il pezzo di carne.
<< Hai visto che sono riuscito a farti mangiare?Sei una tipetta piuttosto orgogliosa! >> disse Aokiji scoppiando in una grossa risata.
<< Non c’è niente da ridere! >>
<< Dai Mia,sorridi un po’!Sei stata con il broncio per tutto questo tempo! >>
<< Come faccio a sorridere dopo tutto quello che mi è successo?! >>
Aokiji tornò serio;notò che Mia aveva ricominciato a piangere. A quel punto l’ammiraglio si alzò in piedi e si avvicinò a Mia,stringendola con tutte le sue forze.
<< Piccola,sta tranquilla,ci sono io con te…considerami come tuo padre… >>
<< Io ho paura…paura che quei pirati tornino per uccidermi… >>
<< Non torneranno se ci sono io qui con te… >>
Così i due rimasero per un po’ di tempo abbracciati:i minuti sembravano eternità in quel momento. Ma tutto fu interrotto da un Marine che era entrato nella stanza.
<< Ammiraglio Aokiji,siamo giunti a Marineford. Approderemo fra qualche minuto. >>
Aokiji si staccò da Mia e le diede un fazzoletto per asciugarsi le lacrime.
<< Prendi questo,ora potrai ammirare la maestosità del quartier generale più importante della Marina! >>
 
Marineford
Scesi dalla nave,Aokiji e Mia giunsero nel grande edificio dove si trovavano i più grandi ammiragli e viceammiragli della Marina.
<< Guarda che meraviglia:non credi che sia fantastico questo edificio? >> disse Aokiji indicando l’immenso palazzo dove alloggiava.
<< Si…molto bello… >>
<< Mia,cosa mi avevi promesso?Hai detto che avresti sorriso almeno un po’! >>
Mia allora sorrise,rendendo così l’ammiraglio felice. Entrambi entrarono nell’edificio,dirigendosi vero una grande porta,dove avrebbero incontrato altre persone. Ed infatti,appena passata quella grande porta,si ritrovarono in un grande studio,con altre tre persone.
<< Aokiji!Finalmente sei tornato dalla spedizione su quell’isola…abbiamo ricevuto il rapporto del Viceammiraglio Kizuki...avete trovato un villaggio distrutto da dei pirati,nessuna anima viva degli abitanti. Non è così? >> disse un uomo con un buffo gabbiano sulla testa.
<< Non  esattamente,grandammiraglio Sengoku. Ho trovato questa bambina di nome Mia,sopravvissuta alla strage. >> disse Aokiji mettendole una mano sulla spalla.
<< Ehi,ma che ci fa qui quella bambina?!Avresti dovuto affidarla a qualcun altro! >> disse Sengoku alzandosi di scatto dalla scrivania.
<< Ha ragione Aokiji,questo dimostra che sei un irresponsabile… >> disse Akainu,uno dei tre ammiragli assieme ad Aokiji.
<< No Akainu:questo dimostra che sono responsabile;come potevo lasciare morire di fame una bambina orfana? >>
<< Qui la situazione si sta suuriscaldando… >> disse Kizaru.
<< E ora cosa hai intenzione di fare con lei? >> disse Sengoku risedendosi sulla poltrona.
<< Me ne occuperò personalmente:sarà la mia figlia adottiva. >>
<< E la porteresti in giro con te anche nelle missioni pericolose? >> disse Akainu.
<< Potrebbe diventare un Marine,no?Sono sicuro che,allenandosi,diventerà forte. Ho scoperto che è una ragazza molto orgogliosa! >>
<< Fa’ come vuoi!Sarai tu il suo responsabile d’ora in poi! >>
<< Aokiji non è una persona cattiva!Sono certa che lui mi allenerà e,quando diventerò grande,riuscirò ad eliminare quei pirati che hanno distrutto il mio villaggio! >> disse Mia stringendo i pugni.
<< Ooh,questa si che potrebbe diventare una vera Marine! >> disse Kizaru.
<< Sei molto tenace…è lo spirito giusto per cominciare una carriera piena di successi! >> disse Akainu.
<< Bene,io vado a riposare…chiederò ad un Marine di portarti a fare un giro della struttura,ok? >> disse Aokiji scompigliandole i capelli.
La bambina fece un cenno del capo;nello studio entrò un Marine che prese per mano Mia.
<< Vieni piccola,ti mostro dove si allenano i Marines. >>
Mia fu condotta in una specie di palestra,dove c’erano molti altri Marines che si allenavano con pistole,spade ecc…
<< Guarda com’è grande questa palestra!Ci sono tutti i tipi di armi possibili,quando crescerai potrai specializzarti in un tipo di combattimento. C’è un tipo di arma che ti piace di più? >> chiese il Marines sorridendo.
<< Le spade… >>
<< Ottimo!Vieni,proseguiamo il nostro giro. >>
Mia visitò ogni singola camera di quell’enorme edificio:tra sale da pranzo,cucine e dormitori,quella si dimostrava una vera e propria struttura possente e massiccia.
Dopo aver finito il “tour”,Mia fu portata nella camera dove alloggiava Aokiji;lì lo trovò mentre sorseggiava del sakè.
<< Ehi Mia!Piaciuto il giro? >> disse Aokiji facendole spazio sul divanetto.
<< Si,mi è piaciuta soprattutto la palestra. >>
<< Bene,sono contento. Allora,adesso vorrai riposare,non è così? >>
<< Si…sono stanca…voglio che i brutti pensieri vadano via dalla mia mente… >>
<< Vedrai,una bella dormita e domani sarai come nuova! >>
Aokiji le preparò il letto;la mise sul letto e le rimboccò le coperte:<< Buonanotte Mia. >>
<< Buonanotte…papà. >>

Angoletto dell’autrice
Eccomi qua!^^ Ho deciso di aggiornare subito,questo capitolo mi è venuto tutto d’un soffio!Sono felice di aver ricevuto delle recensione,non me le aspettavo!ingrazio tutti coloro che hanno letto la storia e soprattutto Pecorella-chan e LaCla che hanno recensito!Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento!
P.S.: a breve pubblicherò un’immagine di Mia realizzata da me…sperò vi piacerà!
Alla prossima!


 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 1 ***


 Marineford,5 anni dopo…
 
Il sole splendeva alto nel cielo mentre un fresco venticello entrava,dalla finestra,nella palestra dove Mia,come suo solito fare,si allenava costantemente. Il rumore che le spade producevano quando si scontravano per lei era come musica,una musica dolce e tagliente allo stesso tempo. In tutto questo tempo Mia aveva deciso di specializzarsi nel combattimento a due spade:fu così che,il giorno del suo quattordicesimo compleanno,le furono regalate le due spade a cui è molto legata. Queste due spade avevano l’una un manico argenteo e l’altra un manico d’oro,con rifiniture pregiate;perciò aveva deciso di chiamare la prima “spada della Luna” e la seconda “spada del Sole”. Con esse Mia si allenava ogni giorno,sfidando Marine di diversa forza e con abilità diverse. Ma quella non era l’unica capacità della ragazza:infatti aveva anche ingerito il frutto Cura-Cura;esso gli dava la capacità di curare qualsiasi ferita,a meno che la persona fosse ancora cosciente. Per questo Mia,da tutti i Marines,veniva considerata un elemento fondamentale in battaglia.
Ad un tratto il suo allenamento fu interrotto dall’entrata di un Marine nella palestra:<< Mia,l’ammiraglio Aokiji la attende nella sua stanza! >>
<< Arrivo subito… >>
Mia lasciò le spade e,dopo essersi asciugata il sudore dalla fronte,si diresse nella stanza di Aokiji. Arrivata,trovò una sorpresa:una piccola torta era stata messa sul tavolino,con accanto un pacchetto regalo.
<< E questo cosa sarebbe? >> disse Mia prendendo il regalo.
<< Ma come non ti ricordi?Oggi compi 18 anni,Mia…è un bel traguardo! >> disse Aokiji.
<< Non c’era bisogno di preparare questa torta…ormai non sono più una ragazzina. >> rispose Mia aggiustandosi la treccia.
<< Mia!Ma è possibile che tu non sia mai felice?!Hai sempre quel broncio… >>
<< Sono fatti miei se sono felice o meno…piuttosto questo regalo è per me? >> chiese la ragazza rigirando il pacchetto tra le mani.
<< Secondo te?! >> disse Aokiji scoppiando a ridere.
<< Molto divertente… >> Mia aprì il pacchetto;ci trovò una collana di perle blu,proprio come i suoi capelli.
<< Ti piace? >>
Gli occhi di Mia si riempirono di lacrime:<< Ma…è…bellissima!Grazie Aokiji! >> disse la ragazza abbracciandolo.
<< Vedi che son come renderti felice?Ora mangiamo una fetta di torta e andiamo nello studio di Sengoku,ci deve parlare… >> disse Aokiji tornando serio.
Mia,dopo aver indossato la collana,tagliò due fette di torta e ne porse una ad Aokiji. Mentre mangiavano,Mia chiese:<< Sai il motivo per cui Sengoku ti ha convocato? >>
<< No,ma credo che sia qualcosa di importante… >>
<< Speriamo che riguardi anche me,è da un po’ di tempo che vorrei affrontare qualche pirata! >>
<< Non credi di essere ancora inesperta? >>
<< Ma se mi alleno ogni giorno!In più sto imparando ad usare i poteri del mio frutto,anche se in combattimento non sono molto utili… >>
<< Non importa se non sono utili per combattere;tu sei fondamentale perché puoi curare i Marines che ogni giorno tornano dalle battaglie,sfiniti e feriti. >>
<< Ma io non voglio essere un dottore,altrimenti a questo punto sarei in infermeria! >>
<< Ma infatti non è così:tu da piccola mi hai chiesto di volerti allenare per sconfiggere i pirati che hanno distrutto il tuo villaggio,e così stai facendo. Bene,ora andiamo,altrimenti Sengoku comincerà ad arrabbiarsi. >>
Detto ciò,Aokiji e Mia si alzarono e si diressero nello studio;come si aspettavano,trovarono anche Kizaru e Akainu.
<< Sei arrivato finalmente!Perchè hai portato anche Mia con te? >> chiese Sengoku.
<< Ma mi hanno detto che volevi vedere anche lei! >>
<< No,non è così! >>
<< Mi sarò distratto mentre mi comunicavano la notizia… >>
<< C’è qualche problema se resto qui? >> intervenne Mia nella conversazione.
<< No,va bene. Tanto dopo quello che sto per dirvi lo verranno a sapere tutti i Marines. >>
<< Allora Sengoku,come mai ci hai fatti venire qui? >> chiese Akainu leggermente irritato.
<< Ho una buona notizia per voi:è stato catturato Portgas D. Ace,pugno di fuoco!In questo momento lo stanno trasportando ad Impel Down,la prigione di massima sicurezza. Fra qualche giorno stabiliremo l’esecuzione… >>
<< Bene,questa si che è una bella notizia… >> disse Kizaru.
<< E chi sarebbe questo Ace? >> chiese Mia incuriosita.
<< Ace è il comandante della seconda flotta di Barbabianca,conosciuto come pugno di fuoco perché ha ingerito il frutto Rogia Foco-Foco. >>
<< Quindi lo dovrete giustiziare? >>
<< Si…a proposito di ciò,come l’ha presa Garp? >> chiese Aokiji.
<< Lui è un Marine,e come Marine deve rispettare il suo ruolo,non può ostacolare tutto ciò! >> disse Akainu.
<< Ha ragione,i sentimentalismi vengono dopo… >> disse Sengoku.
<< Invece non la penso così:i sentimenti sono una cosa importante e non devono venire prima del lavoro! >> disse Mia.
<< Cara,mi dispiace ma ha ragione Akaiinu… >> disse Kizaru.
<< Visto che sei qui Mia,ti voglio affidare un compito:sarai tu ad andare ad Impel Down per scortare il detenuto nelle celle del 6° livello! >> disse Sengoku lasciando a bocca aperta Aokiji.
<< Ma non credi che sia troppo inesperta?! >>
<< No,voglio metterla alla prova… >> disse Sengoku.
<< Bene,mi preparo subito! >>
Così Mia si allontanò e si diresse in camera,per prepararsi all’incarico che le era stato affidato.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 2 ***


 Marineford,stanza di Aokiji
Mia si stava preparando per scortare il prigioniero Ace verso la prigione di Impel Down;finalmente avrebbe eseguito il suo primo incarico,ed era sicura che lo avrebbe portato a termine. La ragazza stava per uscire dalla stanza ma,aperta la porta,si trovò davanti Aokiji,con un’espressione altro che contenta.
<< Mia,sei sicura di volerti prendere questo rischio? >>
<< Aokiji non cercare di fermarmi!Mi hanno affidato una missione e io la porterò a termine! >> rispose Mia stufata.
<< Va bene,ma ti prenderai tutte le responsabilità!Se qualcosa va storto,io non ne voglio sapere nulla! >> e con queste parole Aokiji se ne andò,lasciando la ragazza da sola.
“Si è arrabbiato…è un chiaro segno di quanto ci tiene a me!”pensò Mia accennando ad un sorriso.
Mia uscì dal quartier generale e si diresse verso una nave,che la avrebbe portata ad un altro piccolo quartier generale,dove,temporaneamente,era tenuto in custodia il prigioniero.
 
Quartier generale,due ore dopo.
La piccola nave,dove Mia si trovava,attraccò al porticciolo;scesa dalla nave,la ragazza entrò nella piccola sede,scortata da due guardie.  Successivamente incontrò un generale,che aveva in mano le chiavi delle manette del prigioniero.
<< Salve Mia,dalla centrale ci hanno comunicato del suo arrivo. Le affideremo il prigioniero,mi raccomando,lo tenga sotto controllo. Con lei ci sarà il generale Sentoru,quindi può stare tranquilla! >>
<< Bene,consegnatemi le chiavi delle manette… >>
Il generale consegnò le chiavi a Mia e,dopo che arrivò il generale Sentoru,entrambi entrarono nella stanza,dove,seduto su una sedia e sorvegliato da due guardie,si trovava Ace.
Appena Mia posò lo sguardo su quel ragazzo,notò subito le ferite sanguinanti sul corpo e sul viso del ragazzo;i capelli nero corvino erano scompigliati e gli occhi trasmettevano un profondo senso di angoscia e tristezza.
<< Ecco qui il prigioniero,signorina Mia. Lo condurremo sulla nave,che arriverà alla prigione di massima sicurezza. >>
<< Ok…ma che reato ha commesso per finire qui? >> chiese Mia.
<< è un pirata,e ciò basta. >>
<< Ma non ha distrutto villaggi o commesso qualche omicidio?Di solito la gente si giudica per aver commesso atti non civili. >>
 << I pirati portano scompiglio. Lui,essendo un pirata,deve essere giustiziato. >>
Mia annuì ma non era convinta di quella risposta.
<< Io vado a comunicare l’arrivo del prigioniero. Lei cominci a condurlo verso la nave. >> disse Sentoru uscendo dalla stanza.
Così Mia rimase sola con il prigioniero,poiché anche le due guardie erano andate via per la pausa pranzo.
<< Bene,andiamo Ace. >>
Il ragazzo si alzò e Mia cominciò ad accompagnarlo.
<< Ascolta,so che io e te non dovremmo parlare…ma mi piacerebbe sapere se hai mai commesso qualcosa di grave nella tua vita,non mi ha convinto la risposta del generale. >>
Ace per un po’ non rispose;poi,guardando con la coda dell’occhio Mia,disse:
<< Il mio reato?Forse è stato quello di sognare…la risposta del generale era corretta,secondo il suo parere. Ma tu sei un Marine,dovresti essere d’accordo con questa risposta. >>
<< No,non sono d’accordo. Una persona non può essere imprigionata solo per il fatto di aver scelto uno stile di vita diverso;se non commette reati anzi,se fa del bene per la comunità,essa deve essere lasciata libera. Anche se,a causa del mio passato,con i pirati non ho avuto un buon rapporto,comunque penso che non tutti siano cattivi. >>
<< Allora come mai sei un Marine? >>
Questa domanda lasciò spiazzata Mia:<< Io ho scelto di essere un Marine per eliminare i pirati che hanno distrutto il mio villaggio. >>
Ace e Mia non poterono più parlare poiché erano giunti alla nave,dove li aspettavano Sentoru e i Marines.
<< Eccoti qui,Mia!Possiamo partire. >>
La nave così prese il largo:il prigioniero era stato legato ad una sedia mentre Mia era accanto a lui per tenerlo sotto controllo. Ogni tanto la ragazza lo guardava,cogliendo ancora quel velo di tristezza nei suoi occhi.
 
Impel Down,prigione di massima sicurezza
Da lontano si scorgeva già l’imponente carcere che conteneva i più grandi criminali della storia. Arrivata,la grande nave si accostò ad un ponte di legno,dove c’erano tre persone ad attenderla. Essi erano Magellan,il direttore della prigione,Hannyabal,il vicedirettore,e Domino,uno degli ufficiali più importante.
Scesi dalla nave,Mia e Sentore si avvicinarono a Magellan:<< Benvenuti ad Impel Down. Raggiungeremo il 6° livello,dove rinchiuderemo Ace pugno di fuoco. Prego,venite. >>
Mia si avvicinò a Ace per sorvegliarlo;stranamente,quando lo guardava,sentiva dentro di sé qualcosa,qualcosa che non sapeva spiegare. Infatti,appena Ace la guardò,lei spostò il suo sguardo altrove,ma le sue guance divennero rosee.
“Cosa mi sta succedendo?Perchè quando lo guardò arrossisco?!Lui è il mio nemico ma lo considero anche come un innocente;provo pena per questo ragazzo così giovane,con una vita davanti,così carino… “
<< Signorina,tutto bene? >> chiese Hannyabal.
<< Si,mi sono distratta. Piuttosto dove siamo attualmente? >>
<< Al 6° livello. >>
<< Cosa?!Ma per quanto tempo ho avuto la testa fra le nuvole?! >>
Così Mia si ritrovò davanti alla prigione dove Ace doveva essere rinchiuso.
<< Bene,lei terrà in custodia le chiavi. La riaccompagneremo a Marineford il più presto possibile. >> disse Sentoru.
<< Non posso rimanere qui a sorvegliare Ace? >>
<< Non ce ne bisogno! >> disse Magellan.
<< Va bene… >> Mia guardò per l’ultima volta Ace:che cosa le stava succedendo?
 
Angoletto dell’autrice:
Eccoci qua al secondo chappy!Questo è sicuramente il più bello!^^
Il cuore della nostra cara Mia comincia a battere forte…
Spero che abbiate gradito anche questo capitolo!Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 3 ***


 Nave in rotta verso Marineford,un’ora dopo
 
Mia era seduta su una piccola poltroncina,mentre assaporava un gustoso pasticcino offertole dal cuoco di bordo. Ripensava ancora all’incontro con Ace,agli occhi di quel ragazzo,che la avevano colpita profondamente. Sentiva che quel ragazzo per lei era fondamentale,anche se lo conosceva a malapena. Pensava anche al fatto che Ace sarebbe stato giustiziato;come poteva accadere ciò se non aveva fatto nulla di male?E soprattutto cosa avrebbe potuto fare per impedire che ciò accadesse?Sapeva di non poter fare nulla da sola e non sarebbe mai riuscita a convincere Sengoku a sospendere l’esecuzione. Con questi pensieri,Mia ritornò a Marineford,cercando di rimettere ordine nella sua mente.
 
Marineford,palestra
 
Mia aveva deciso di andare direttamente ad allenarsi;non passò neanche dalla camera di Aokiji per dirgli che era tornata,tanto sapeva che lo glielo avrebbero comunicato.  Prese subito le spade e cominciò a colpire il manichino di paglia che aveva di fronte.
<< E così ora ci prendiamo la briga di non avvisare del proprio ritorno,eh Mia? >> quella voce era di Aokiji,che era entrato in palestra.
<< Aokiji,non ne vedevo il bisogno… >> disse la ragazza mentre sferrava i suoi colpi con le due spade.
<< Capisco…comunque,come è andata?Hai avuto qualche problema? >>
<< No,è stato un incarico facile da portare a termine. Piuttosto quando avverrà l’esecuzione? >>
<< Fra due giorni. >>
L’espressione di Mia cambiò improvvisamente:sembrava davvero sorpresa.
<< Come fra due giorni?!Non credete sia troppo presto? >> disse Mia fermandosi all’improvviso.
<< No,Sengoku dice che è un’ottima idea,l’ha proposta Akainu. >>
<< Lo sapevo…per lui è meglio sbarazzarsene in fretta!Io vedo tutto ciò ingiusto. Ace dovrebbe essere libero! >>
<< Come mai questa idea?Non eri contro i pirati? >>
<< Io odio solo quelli che mi hanno rovinato l’infanzia,e non quelli come Ace. >>
<< Perché Ace che cos’ha in particolare? >> chiese l’ammiraglio curioso.
<< Lui ha solo un sogno nel cassetto,non vedo il motivo per cui debba essere eliminato. >>
<< Ehi,non è che ti è successo qualcosa?Sembri strana quando parli di Ace. >>
Mia arrossì tutto d’un tratto:<< N-non mi è successo niente!Mi dispiace soltanto per Ace,ecco… >>
<< Mi nascondi qualcosa,Mia. Ti lascio,vado a riposare… >>
<< Come sempre,non sai fare altro… >>
Aokiji le rivolse uno sguardo divertito e se ne andò. Mia rimase sola,ma ormai non era più in vena di allenarsi. Decise così di andare a parlare con Sengoku. Bussò alla porta del suo studiò ed entrò.
<< Grandammiraglio Sengoku,posso parlarle? >> chiese Mia sedendosi su una sedia.
<< Oh,Mia. Certamente che puoi parlare con me,dimmi tutto… >> rispose Sengoku offrendo un biscottino a Mia,che lo prese volentieri.
<< Vorrei parlare riguardo al prigioniero Ace e alla sua esecuzione… >>
<< C’è qualcosa che non va?Vorresti proporre qualcosa? >>
<< Ecco,si…vorrei che l’esecuzione fosse rimandata. So di non avere il diritto di chiederle ciò poiché sono un semplice cadetto,ma so che terrà conto della mia parola. >>
<< E perché vorresti rimandarla? >>
<< Credo che giustiziare Ace sia troppo frettoloso. Bisognerebbe analizzare punto per punto i motivi per cui è prigioniero. >>
<< Mi dispiace Mia,ma non si può. Il nostro compito è quello di mantenere la pace catturando tutti i pirati. Sono una minaccia per i civili. >>
<< Ma non è giusto!Ace non ha fato nulla!Lui è un ragazzo come me,ha il diritto di vivere!Perchè non ascolta la mia opinione e invece quella di Akainu si?! >>
<< Lui è un tuo superiore,Mia. Dovresti tenerne conto,non credi? >>
Mia si calmò,perdendo tutte le speranze di poter cambiare qualcosa.
<< Ha ragione… >> detto ciò,Mia uscì dalla stanza,tornando in quella di Aokiji. Voleva davvero fare qualcosa,ma chissà se sarebbe riuscita a cambiare quella situazione.
 
Angoletto dell’autrice:
E anche questo capitolo è concluso!^^
La povera Mia non si scoraggia mai…sono sicura che non andrà molto d’accordo con Akainu!xD
Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo!Alla prossima!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 4 ***


 Marineford,due giorni dopo…
 
Stesa sul suo letto,Mia quella mattina non si voleva alzare;quel giorno ci sarebbe stata l’esecuzione di Ace:aveva cercato di impedire,in qualunque modo,che l’esecuzione avvenisse. Si era rivolta ad Akainu,per convincerlo a cambiare idea,ma niente,lui era fermamente convinto e aveva respinto la ragazza con un secco “no”. Perciò si sentiva “delusa” perché non aveva ricavato nulla,nonostante i suoi tentativi. Aokiji cercava in tutti i modi di farla alzare dal letto,poiché lei avrebbe dovuto assistere all’esecuzione.
<< Mia,alzati!Fra due ore comincia l’esecuzione! >> disse Aokiji togliendole le coperte di dosso.
<< Ancora mancano due ore…ho tutto il tempo per prepararmi. E poi non voglio partecipare. >>
<< Mia,so che non vuoi che Ace sia giustiziato,ma questo è un ordine di Sengoku,non possiamo disubbidire. >>
<< Non mi interessa… >>
Aokiji si arrese e uscì dalla stanza;Mia,a quel punto, si alzò dal letto e si diresse nel bagno per cambiarsi. Non voleva andare all’esecuzione ma,una parte di sé,diceva che forse avrebbe avuto un’altra possibilità di aiutare Ace.
Dopo essere uscita dalla stanza,Mia incontrò l’ammiraglio Akainu.
<< Vedo che ti sei preparata… >>
<< Sappi che ti considero una persona senza cuore. >> disse Mia ignorando la frase di Akainu.
<< Ricorda che sono pur sempre un tuo superiore. E poi ricorda che siamo stati noi a donarti le cure per vivere,altrimenti non saresti qui,stupida ragazzina! >>
<< Io non direi “noi”…piuttosto Aokiji è stato a prendersi la responsabilità di accudirmi! >>
<< Se fosse stato per me,adesso non saresti neanche sulla faccia di questa Terra! >>
<< Complimenti,non ti facevo così crudele! >>
<< Aokiji ti ha educato molto male…lui è solo un’irresponsabile! >>
<< Adesso basta!Smettila! >> Mia stava per attaccare l’ammiraglio,ma fu fermata dalla mano di qualcuno.
<< Mia!Basta litigare!Akainu è un tuo superiore! >> disse Sengoku fermando Mia.
<< Grandammiraglio Sengoku! >> Mia si fermò di scatto.
<< Io vado,non voglio avere a che fare con questa mocciosa! >> disse Akainu voltandosi e andandosene.
<< Mia,vieni con me,andiamo verso il patibolo. Fra un po’ comincia l’esecuzione. >> disse Sengoku accompagnandola.
<< Perché io dovrò stare sul patibolo? >>
<< Tu possiedi le chiavi delle manette,se succede qualcosa sarai tu la responsabile di Ace. >>
Mia abbassò lo sguardo:quell’incarico le sembrava ingombrante,ma,d’altro canto,in qualunque momento avrebbe potuto liberarlo,prendendosi tutte le responsabilità.
Finalmente Sengoku e Mia arrivarono al patibolo:da lì si poteva osservare tutta la piazza.
<< Qui sarà giustiziato Ace. Tu ti troverai accanto a Garp. >> disse Sengoku indicando una piccola sedia accanto ad una poltrona di velluto rosso.
<< Stanno arrivando delle persone… >> disse Mia indicando la piazza.
<< Quelli sono i membri della Flotta dei 7,assieme ai grandi generali e viceammiragli della Marina. Poi ci sono tutti i cadetti pronti a combattere. Ora arriveranno anche  i tre ammiragli e,infine,il prigioniero. Tu puoi aspettare qui. >> disse Sengoku tornando all’interno della fortezza.
“E chi se lo aspettava che io sarei dovuta stare qui,sul patibolo assieme ad Ace?Spero solo di poter fare qualcosa… “
Passo mezz’ora fino a quando tutti fossero arrivati pronti ad assistere all’esecuzione. Arrivò anche Ace:appena Mia lo vide,divenne rossa in viso ma,allo stesso tempo era molto triste per ciò che stava per accadere.
All’improvviso,sul patibolo,arrivò un giovane Marine,che,avvicinandosi a Sengoku,disse:<< Grandammiraglio Sengoku!Ci hanno detto dalla centrale che i cancelli della giustizia sono aperti!I pirati di Barbabianca sono arrivati! >>
<< Sapevo che sarebbe successo:prepariamoci a combattere. >>
Mia guardò all’orizzonte:navi pirata di avvicinavano a Marineford,segno che stava per iniziare una lunga battaglia.
 
Angoletto dell’autrice:
Eccomi qui con un altro capitolo!^^ Spero che anche questo vi sia piaciuto! Sta per iniziare la grande guerra di Marineford!Chissà se Mia potrà far qualcosa per aiutare Ace?
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 5 ***


 Marineford,un quarto d’ora dopo…
 
Ormai tutto era pronto:l’esecuzione stava per iniziare ma,alle soglie dell’ingresso per Marineford,delle navi pirata erano attraccate;Mia non riusciva a capire il motivo per cui ci fossero perciò si avvicinò a Sengoku e gli chiese:<< Grandammiraglio,come mai lì ci sono delle navi pirata? >>
<< Sono le navi di Barbabianca…Mia,sta per cominciare una dura battaglia,ecco perché tutti i Marines sono schierati in posizione di combattimento. >>
<< Sta per cominciare una guerra…io non sapevo nulla di tutto ciò!E come mai?Per Ace? >>
<< Barbabianca vuole liberare Ace pugno di fuoco…ma so che non ce la farà,abbiamo tutte le nostre reclute in campo. >>
Mia si fermò a guardare l’orizzonte:ci sarebbe stata una guerra solo per liberare Ace?Cominciava a sentire,dentro di sé,un senso di vergogna:gente che avrebbe scatenato una guerra pur di liberarlo e lei invece si preoccupava delle conseguenze che avrebbe portato se lei in quel momento gli avesse tolto le manette e lo avesse fatto scappare. Cosa doveva fare?Lasciare che il destino facesse il suo corso oppure liberarlo in quel momento così da risparmiare quella guerra che stava per incombere?
Mia guardò per un istante il prigioniero,messo lì in ginocchio,con la testa abbassata,rassegnato al suo destino;poi guardò Aokiji,seduto assieme ad Akainu e Kizaru,aspettando che arrivasse il momento di scendere sul campo di battaglia. All’improvviso la ragazza fu spaventata da un grido:
<< ACEEEE!!!STO ARRIVANDO!!! >>
<< Rufy?! >> disse Ace alzando di scatto la testa.
<< Cappello di paglia!Molto bene!Anche lui qui! >> disse Sengoku soddisfatto.
<< Chi è Cappello di paglia? >> chiese Mia ancora più confusa.
<< Il fratello di Portugese D. Ace… >>
<< Suo fratello è venuto fin qui per salvarlo…mi sento un’incosciente… >>
<< Cosa hai detto Mia? >> chiese Sengoku che si era distratto.
<< Nulla… >>
Mia ritornò a sedersi:lei voleva liberare Ace,ma adesso aveva paura che Sengoku lo avrebbe attaccato,visto il suo grande potere.
I pirati di Barbabianca,assieme a Marco la Fenice,Monkey D. Rufy,Emporio Ivankov,Jinbe e tutti i comandanti delle varie flotte di Barbabianca,cominciarono ad introdursi nella piazza principale,dove i Marines attendevano gli ordini dei più grandi viceammiragli. Anche la Flotta dei Sette si preparava a combattere,assieme a Sentomaru e ai Pacifista.
Mia osservava tutte quelle persone,che vedeva per la prima volta,pronte per cominciare una dura lotta,tra pirati e Marines.
La battaglia cominciò:nuvole di polvere si alzavano nell’aria,mentre il rumore degli spari aumentava sempre più,assieme a quello delle spade che si scontravano. Il sangue cominciò a riversarsi sulla piazza:Marines e pirati che cadevano per via delle gravi ferite provocate dalle spade e dai proiettili. Aokiji era sceso sul campo e aveva congelato il mare,per impedire che altre navi si avvicinassero a Marineford;Barbabianca scatenò tutto il suo potere,creando grosse crepe per tutta Marineford,a rischio di far affondare l’intera isola. I pirati erano riusciti ad avvicinarsi al patibolo grazie all’aiuto di Little Odr,che si era sacrificato per lasciare un piccolo passaggio per i pirati,tra quelle mura d’acciaio che Sengoku aveva fatto alzare,per impedire il loro arrivo. Marco la Fenice aveva tentato di avvicinarsi a Ace,ma era stato fermato da uno dei potenti pugni di Garp.
Ad un certo punto però,uno degli alleati di Barbabianca,creò una specie di ponte per far arrivare il fratello di Ace,Rufy,verso il patibolo. Il ragazzo riuscì ad arrivare fino a metà strada,quando Garp si mise in mezzo pur di non farlo passare;ma i sentimenti avevano invaso la mente dell’uomo,così da impedirgli di bloccare suo nipote all’ascesa verso il patibolo. Rufy così riuscì ad arrivare fino al patibolo. Mia rimase incredula da tutto ciò,ma era felice dal fatto che Ace finalmente poteva tornare libero.
<< Accidenti,come faccio a toglierti le manette?! >> esclamò Rufy disperato.
<< Aspetta…io ho le chiavi,prendile! >> disse Mia,prendendo le chiavi dalla tasca.
<< Oh,grazie… >> disse Rufy un po’ sorpreso.
<< E voi pensate che io rimarrò qui senza fare nulla?! >> Sengoku cominciò ad arrabbiarsi e utilizzò il suo grande potere trasformandosi nel famoso Buddha. Stava per tirare uno dei suoi micidiali pugni,quando Rufy si gonfiò come un pallone gigantesco e,sopra di Ace,comparve una specie di “protezione di cera”. Mia era rimasta lì e,appena Sengoku diede il pugno a Rufy,il patibolo crollò,facendo cadere tutti quanti. Mia stava cadendo nel vuoto:pensava che fosse giunta la sua fine,visto che i Marines avevano anche puntato i cannoni verso il punto in cui si trovava. Ma un braccio le si attorcigliò alla vita,trasportandola fino a Rufy.
<< Ehi,ti ringrazio per avermi dato la chiave,anche se adesso non è un buon momento! >> disse il ragazzo sorridendole.
I cannoni spararono:Ace,Mia e Rufy furono colpiti ma,giunti a terra,si aprì un varco di fuoco da dove i tre spuntarono.
<< Rufy,sei sempre il solito! >> disse Ace ironicamente.
<< Ace!Fratellone! >> rispose Rufy che,intanto,aveva lasciato Mia.
La ragazza era rimasta seduta a terra,ancora un po’ confusa e scioccata.
<< Mia,stai bene?Sai che hai fatto qualcosa che va contro le regole…potresti subirne delle conseguenze! >> disse Sengoku aiutandola ad alzarsi.
<< Non mi importa!La vita di una persona non va eliminata così,per me è più importante ciò! >> rispose la ragazza.
Ace e Rufy,intanto,avevano cominciato a combattere:i proiettili non li scalfivano e, combattendo assieme, riuscivano a battere tutti i Marines.
Ad un certo punto Ace e Rufy giunsero dove si trovava Akainu;in quel momento Barbabianca,ormai stanco,aveva dato il suo ultimo ordine:quello di andare via. Perciò Akainu,con fare disprezzante,disse:<< Liberano Ace e si ritirano immediatamente…che branco di codardi…devono dopotutto seguire gli ordini del proprio capitano…Barbabianca è un perdente della generazione passata! >>
A queste parole Ace si voltò verso l’ammiraglio:<< Come osi chiamare perdente colui che è un grande pirata che ha costruito questa intera epoca?! >> Akainu diede un pugno a Ace,che fu scaraventato a terra.
<< Che c’è,hai abbassato la guardia solo perché hai mangiato un Rogia?Tu sei soltanto fuoco,io sono il magma che consuma il fuoco! >>
A quel punto Akainu vide che Rufy si era inginocchiato per recuperare la vivre card di Ace e l’ammiraglio decise di colpire Rufy;Ace,vedendo ciò,si gettò verso Rufy,prendendo il pugno di Akainu al suo posto.
Tutti rimasero basiti:infatti,quando Akainu tolse il pugno dal corpo di Ace,sul corpo del ragazzo comparve una ferita gravissima,che aveva lacerato tutti i suoi organi.
<< ACE!!!! >> l’urlo di Rufy pervase le menti di tutti i presenti;Ace era gravemente ferito,per questo si accasciò su suo fratello,che lo prese al volo.
<< Sei ancora vivo,eh? >> Akainu stava per attacare,ancora una volta,Ace,ma Jinbe lo fermò. Anche Garp stava per avvicinarsi ad Akainu,ma Sengoku o fermò. Tutti attaccarono Akainu con le proprie forze,cercando di bloccarlo. Intanto Rufy era sconvolto;Ace gli disse:<< Perdonami Rufy…non sono riuscito a farmi salvare come volevi…ormai ho le viscere completamente lacerate… >>
<< Non dire queste cose,Ace!Presto,chiamate un dottore! >> disse Rufy;un medico si avvicinò ma non poté fare nulla per aiutare il ragazzo.
Mia aveva assistito a tutta la scena:non poteva lasciare che Ace morisse proprio in quel momento,dopo che suo fratello e Barbabianca avevano fatto tutti quegli sforzi per portarlo in salvo da Marineford. Perciò,con le lacrime agli occhi,corse verso Ace,spingendo qualunque persona si trovasse davanti a lei.
<< Aspettate!Io posso fare qualcosa! >> Mia si mise in ginocchio,dietro di Ace;per prima cosa controllò che fosse ancora cosciente:<< Ace,riesci a sentirmi? >> il ragazzo,con un cenno del capo,annuì.
Poi Mia mise le sue mani sulla ferita del ragazzo:esse cominciarono ad emanare una strana luce blu,che,piano piano,rimarginò tutti gli organi interni lacerati dal pugno di Akainu. Dopo un po’ di tempo la ferita scomparve completamente,ma Ace svenne.
<< Ace! >> Rufy era preoccupato ma Mia lo rassicurò:<< Non ti preoccupare,deve solo riposare. Ho utilizzato la mia energia vitale per rimarginare la ferita. >>
Gli occhi di Mia divennero socchiusi. Poi,buio totale.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 6 ***


 << Allora,la ragazza si è risvegliata? >>
<< No,ancora no…nonostante non avesse danni fisici,credo che il suo stato psicologico sia stata la causa del suo svenimento. >>
<< Ma lei ha utilizzato quel suo strano potere che ha usato per curare mio fratello,quindi c’è la possibilità che sia stato ciò a causarne lo svenimento? >>
<< Jinbe me ne ha parlato…l’energia vitale…può darsi che possa essere stato anche ciò. Comunque,per quanto riguarda Ace,le sue condizioni sono stabili e si dovrebbe risvegliare fra alcune ore… >>
La ragazza riaprì gli occhi. Non era ancora cosciente perfettamente,e non riusciva a riconoscere il luogo in cui si trovava. Era una stanza buia e gelida,da dove si sentiva il rumore delle apparecchiature mediche. Provò ad alzarsi,ma non ci riuscì. Era ancora troppo debole per farcela. Così,ancora una volta,chiuse gli occhi,sperando successivamente di potersi rialzare.
 
Qualche ora dopo…
Finalmente,dopo un paio d’ore,la ragazza aveva ripreso abbastanza forze per potersi rialzare. Appena posò un piede sul pavimento,sentì freddo:si,Mia era ancora viva.
Uscì fuori da quella stanza e si ritrovò sulla cima di un grazioso sottomarino giallo;davanti a sé,si stagliava un’enorme isola e,sulla costa,c’era un cospicuo numero di persone. Mia fu spaventata dall’arrivo di un ragazzo,dai capelli neri e con uno strano cappello in testa,a macchie nere e bianche.
<< Vedo che sei sveglia. Come ti senti? >>
<< Io sto bene…piuttosto tu chi sei?E dove mi trovo? >>
<< Il mio nome è Trafalgar Law. Vi ho portato via da Marineford,dopo che hai salvato Ace. Rufy ha deciso di portarti con lui,nonostante tu fossi un Marine. >>
<< Quindi mi stai dicendo che non siamo più a Marineford?! >>
<< Esattamente. Se vuoi incontrare Rufy e Ace,si trovano lì. Ace si è risvegliato da poco ed è molto nervoso. Ha appena saputo della morte di Barbabianca. >> disse Law indicando la costa.
Mia andò verso la costa;lì incontrò Jinbe,assieme ad altre tre persone.
<< Eccoti qui ragazza!Lei è colei che ha curato Ace. Per ringraziarti ti abbiamo tratto in salvo. Come ti chiami? >>
<< Il mio nome è Mia. Voglio sapere dove sono Rufy e Ace. >>
<< Vieni,ti ci accompagno. >> disse Jinbe alzandosi e accompagnando la ragazza.
I due arrivarono in un grande spazio,dove,al centro,si trovavano Ace e Rufy,che stavano parlando. La ragazza si avvicinò pian piano ai due;appena Rufy la notò,corse verso di lei abbracciandola.
<< Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto fino ad adesso!Senza di te,non immagino cosa sarebbe successo. Ancora però non mi hai detto il tuo nome… >>
<< Io mi chiamo Mia. Io ringrazio te per aver deciso di salvarmi. Ti dispiace se parlo un po’ con Ace? >> chiese timidamente la ragazza.
<< Certo,ma non sta molto bene… >>
Mia si avvicinò al ragazzo,che si trovava di spalle ed era seduto.
<< Ace… >> Mia si sedette accanto ad Ace;inizialmente non le rivolse lo sguardo ma poi,voltandosi,disse:<< Tu sei Mia… scusa se non ho voglia di parlare,ma per me non è un buon momento… >>
<< Ti posso capire Ace…mi hanno detto della morte di Barbabianca,che consideravi come tuo padre. Sai,anche io ho passato una situazione simile alla tua,ma con le persone giuste accanto il dolore si attenua. Quando ero piccola la mia famiglia è stata sterminata…però,l’ammiraglio Aokiji,mi ha portato con sé e mi ha accudito come una figlia. Col tempo ho imparato a sopportare la perdita dei miei genitori e so che loro non mi volevano vedere soffrire;so che ogni mio sorriso per loro è una gioia. Sento che loro sono ancora qui accanto a me,sono i miei angeli custodi. >>
<< Mia,lui era il mio unico padre!Una delle poche persone al mondo che teneva a me!E ora…ora non ho più nessuno! >>
<< No!Non è vero!Hai tuo fratello,i tuoi amici e…hai anche me…secondo te perché ti ho salvato la vita?!Perchè mi andava così?!No,Ace,io ti ho salvato la vita perché credo che tu debba vivere,devi realizzare i tuoi sogni,devi vivere nuove avventure,devi gioire in ogni momento in cui ti succede qualcosa di bello…e devi sorridere quando stai con le persone a cui tieni di più,perché loro ti amano e ti vogliono bene… >>
Mia abbracciò d’impulso il ragazzo:quel momento le ricordava molto quando Aokiji la abbracciò mentre lei piangeva.
Mia si staccò e guardò Ace negli occhi:le parole che la ragazza aveva detto lo avevano molto colpito e,perciò sorrise.
<< Grazie Mia…ti devo molto per tutto quello che hai fatto per me. >>
Intanto lì arrivarono anche Rufy e Jinbe.
<< Ace!Stai bene?! >> chiese Rufy.
<< Fratello!Si,ora sto un po’ meglio. >> disse Ace alzandosi e andando verso suo fratello.
Tutti quanti si diressero nel punto dove si trovava Trafalgar Law;lì trovarono Rayleigh,il re oscuro,che era arrivato fin lì a nuoto.
<< Rayleigh?!è tu che ci fai qui?! >> chiese Rufy sbalordito.
<< Sono venuto a trovarti. Volevo sapere come stavate,tutto qui. >>
<< Stiamo tutti bene. Adesso,io dovrei tornare a Sabaody per incontrare i miei compagni. >> disse Rufy.
<< Ne sei sicuro?Non credi di avere bisogno di allenarti? >>
Rufy ripensò a tutto quello che aveva passato fino a quel punto. In effetti l’uomo aveva ragione.
<< Che ne dici se incontri i tuoi nakama fra due anni?Credo sia un tempo sufficiente per allenarsi. Io sarò il tuo maestro! >>
<< Cosa?!Dici sul serio?!Va bene,ne ho proprio bisogno! >>
<< Ace,tu adesso che farai? >> chiese Jinbe.
<< Io…ripartirò! >> disse Ace mettendosi il cappello sulla testa.
<< E tu Mia? >> chiese Rufy.
<< Ehm…a dire il vero non so dove andare!La mia casa era Marineford e ora… >>
<< Ora Mia partirà con me! >> disse Ace mettendole una mano sulla spalla.
<< Cosa?! >>
<< Visto che non hai un posto dove stare,verrai con me!Mi devo pur sdebitare in qualche modo,no? >>
<< Ecco…va bene!Verrò con te! >>
Così Mia decise di partire con Ace;però ancora non gli aveva confessato cosa provava veramente per lui.
 
Angoletto dell’autrice:
Salve a tutti!Eccoci alla fine ad un altro capitolo…Mia  è riuscita a salvarsi assieme ad Ace…chissà adesso cosa combineranno assieme!
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 7 ***


 Un giorno dopo…
 
Ace e Mia ormai si erano già messi in viaggio da un giorno;Mia era riuscita a convincere l’imperatrice pirata Boa Hancock a darle una barca per il viaggio. Subito dopo avevano salutato Jinbe e Rufy,a cui Ace aveva promesso di rivederlo fra due anni esatti. I due così si erano imbarcati,in cerca di fortuna e di nuove avventure.
Ma Mia aveva ancora un pensiero per la testa:cosa stava pensando Aokiji su di lei?La riteneva una irresponsabile oppure era contento che avesse seguito il suo cuore? Queste domande assillavano la mente della ragazza,facendola apparire nervosa e triste.
<< Mia,c’è qualcosa che non va? >> chiese Ace mentre mangiava.
<< In realtà si…sono preoccupata della reazione di Aokiji. >>
<< Cosa senti dentro di te?Secondo te è contento o arrabbiato? >>
<< Non lo so…ho paura che le responsabilità di ciò che ho fatto ricadano su di lui. >> rispose Mia mentre giocherellava con la sua collana di perle blu.
<< Secondo me dovresti scrivergli una lettera. >>
<< Dici sul serio?Ma non sarebbe troppo rischioso se la trovasse qualcun altro? >>
<< No,credo che Aokiji non sia così stupido da lasciarla in bella mostra. Provaci… >> disse Ace sorridendo.
Ogni volta che Ace sorrideva Mia diveniva rossa come un peperone;la piaceva davvero quel ragazzo,ma ancora non si era decisa a confessarle i suoi sentimenti.
Nel tardo pomeriggio Mia decise di scrivere la fatidica lettera;così,presi carta e penna,si sedette sul ponte della piccola imbarcazione,e cominciò a scrivere.
Caro Aokiji,
mi dispiace di essere andata via in questo modo. So di aver fatto qualcosa che è andata contro la legge però ho deciso di seguire il mio cuore. Mi conosci,il mio pensiero è questo:prima i sentimenti,dopo il lavoro. E questa volta i sentimenti c’entrano davvero. Io sono follemente innamorata di questo ragazzo,anche se ancora non mi decido a dirglielo. Vedendolo sorridere il mio cuore ha provato un’emozione bellissima e rara. So che adesso starai pensando che sono un’irresponsabile e ribelle,ma devi capirmi. È come quando tu mi salvasti dopo che il mio villaggio è stato distrutto:hai deciso di prenderti cura di me e di affrontare ogni responsabilità che ogni uomo deve affrontare quando si trova davanti ad un bambino. Spero che tu possa perdonarmi e che questo gesto non sia ricaduto in modo negativo su di te…io dovevo salvare Ace,ad ogni costo. E tu lo sapevi. Ora vado,fammi sapere una tua risposta,almeno sarò sicura che mi avrai perdonato. Se non mi risponderai,vorrà dire che sei molto arrabbiato con me e che non mi vorrai più sentire. Io però ti spedirò una lettera ogni mese,per farti sapere ciò che sto facendo. Con affetto,Mia.
Un’ultima cosa:ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me e…ti voglio bene.”
Con queste ultime parole Mia chiuse la lettera in una busta ben sigillata.
<< Allora hai scritto la lettera? >> chiese Ace avvicinandosi a Mia.
<< Si,credo sia abbastanza decente. >>
<< Fammela leggere,voglio valutare… >> Ace si avvicinò per prenderla ma Mia bloccò la sua mano:<< Tu non puoi leggerla!Vedi,ecco…non sono cose che ti riguardano! >> disse la ragazza arrossendo,dato che nella lettera c’era anche la famosa confessione amorosa.
<< Ok,come vuoi… >> disse Ace arrendendosi facilmente.
In quel momento passò il solito gabbiano che portava i giornali;Mia lo fece avvicinare e mise la lettera dentro la piccola sacchetta che aveva al collo:sapeva che quel gabbiano sarebbe passato da Marineford,prima o poi.
Due giorni dopo Mia e Ace intravidero un’isola:una nuova avventura stava per cominciare.
 
Angoletto dell’autrice:
E un altro capitolo è andato!^^
Mia e Ace sono una coppia davvero formidabile:lei è abbastanza timida ma lui sa farla sorridere!Questa volta Mia ha deciso di “comunicare”ad Aokiji la sua scelta:ha seguito i suoi sentimenti! Bene,spero che vi sia piaciuto e…
Alla prossima

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 8 ***


Due giorni dopo…
Mia e Ace ormai,in viaggio da tre giorni,erano pronti per sbarcare:infatti,all’orizzonte,si intravedeva un’isola. Appena l’imbarcazione arrivò vicino ad un piccolo scoglio,i due ragazzi attraccarono e scesero dalla barca. Apparentemente l’isola sembrava disabitata:davanti a loro,infatti,si stagliava una grande foresta,composta da qualunque tipo di pianta e fiore.
<< Ace,sei sicuro di volerti stabilire qui? >> chiese Mia mentre seguiva il ragazzo.
<< Si,mi sembra un posto perfetto per allenarsi:disabitato e tranquillo. >>
<< Dovremmo costruirci un rifugio o qualcosa del genere…in più spero che ci sia un fiume o un lago,perché altrimenti moriremmo di sete. >>
<< Senti questo rumore? È il suono di una cascata. Quindi ci dovrebbe essere un lago…per quanto riguarda il rifugio,ora taglieremo un po’ di legna e troveremo un posto ideale e ben nascosto,così potremo essere al sicuro. >> disse Ace entrando nella fitta foresta.
L’ipotesi di Ace si era avverata:infatti,dopo aver camminato un po’,Ace e Mia si ritrovarono di fronte ad una cascata che finiva in un lago dall’acqua pura e cristallina.
<< Bene,qui sarà la nostra casa per due anni…ci alleneremo talmente bene che,appena rivedremo Akainu,sarà sconfitto in poco tempo! >> disse Ace.
<< Ora,dove costruiamo il rifugio? >> chiese Mia curiosamente.
<< Io direi di stabilirlo qui,vicino al lago. C’è spazio a sufficienza e poi questo lago sarà sicuramente pieno di pesci,quindi avremo anche abbastanza cibo. >>
<< C’è un piccolo problema…entrambi abbiamo mangiato un frutto del diavolo,quindi siamo incapaci di nuotare…se io mi volessi fare un bagno,non potrei,giusto? >>
<< Ma cosa stai dicendo?!Il lago non sembra molto profondo… >> Ace gettò un sassolino nel lago:in effetti,il tonfo del sasso,si sentì subito.
<< Vedi?Non è molto profondo. E poi potremo utilizzare i salvagente che si trovano sulla barca. >>
<< Hai ragione…bene,io vado a fare un giro dell’isola,voglio vedere se trovo qualcosa di interessante! >> disse Mia sorridendo.
<< Ok,se trovi legno o oggetti vari,portali qui,potrebbero esserci utili! >> disse Ace.
Mia cominciò ad incamminarsi verso la parte opposta della foresta:trovò,davanti a sé,tantissimi fiori e piante dall’aspetto variopinto e variegato. I raggi del sole non riuscivano a penetrare fra i rami poiché essi erano ricolmi di foglie.
Dopo una lunga camminata,Mia si ritrovò dall’altra parte dell’isola:sulla spiaggia trovò i detriti di una nave,sparsi per tutta la riva.
Ad un certo punto la ragazza fu spaventata dal pianto di qualcuno;Mia cercò in lungo e in largo la fonte di tutto quel baccano e,alla fine,accanto ad una gigantesca nave distrutta,riuscì a trovare qualcuno:
<< Ma come è possibile,un bambino?! >> Mia rimase stupita nel vedere quella piccola creatura che,appena aveva visto la ragazza,aveva smesso di piangere. Ora le sorrideva e la guardava incuriosito.
<< Piccolo,come ci sei finito qui? >> Mia lo prese in braccio e notò che,al polso,il bambino aveva un bracciale con scritto “Kumi”
<< Così ti chiami Kumi…meglio portarti via da qui…però è strano:indossi questi strani vestiti!E chissà perché hai questo bolla che ti ricopre la testa. >>
Mia portò il bambino da Ace che,appena lo vide,sobbalzò sorpreso:<< Mia…questo è il figlio di un Drago Celeste! >>

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 9 ***


 Alle parole di Ace,Mia rimase sorpresa:<< Cosa?!Accidenti,ecco perché è vestito in questo modo assurdo! >>
<< Il vero problema è: come ci è finito qui? >> disse Ace.
<< Credo di poterlo sapere: il bambino si trovava accanto al relitto di una grossa nave,affondata da poco tempo…può darsi che si sia salvato dal naufragio. Non ho visto altri sopravvissuti,per ora. >>
<< E cosa intendi fare col piccoletto adesso? >>
<< Secondo te?!Ce ne prendiamo cura!Vedrai,sarà bello giocare e prendersi cura di questo piccolo angelo…è così carino e… >>
<< Ok,ho capito che ti piacciono i bambini!Io comincio a costruire il rifugio,altrimenti diventerà buio e non potremo combinare più nulla… >>
Appena Ace si allontanò il bambino cominciò a piangere:<< Ace!Credo che Kumi si sia già affezionato a te! >> disse Mia sorridente.
<< Cosa?!Non ti sento?! >> urlò Ace che si trovava in cima ad un grosso albero.
<< Lascia perdere! >> rispose Mia.
<< Ora piccolino ti tolgo questo brutto vestito di dosso,avrai sicuramente caldo! >> disse Mia togliendo il vestito a Kumi e lasciandolo solo col pannolino.
La ragazza posò il bambino sull’erba fresca: Kumi cominciò a gattonare contento fra le margherite e i fili d’erba verde. Mia,invece,decise di rilassarsi un po’,anche se doveva aiutare Ace. Perciò indossò un costume viola e si sedette sulla riva del lago,in modo tale che si bagnasse un po’. “Da quanto tempo non mi rilassavo così!Devo dire che Ace è stato davvero gentile a portarmi con lui…anche se raggiungere questo posto non è stato per niente facile!Lui vuole allenarsi per diventare più forte e anche io lo voglio fare!Credo che,anche se soli,con costanza e perseveranza riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi!”
Intanto Ace,da lassù,guardava la scena:<< Accidenti a lei…al posto di aiutarmi,sta spaparanzata al sole come una sirena…queste donne fanno fare i lavori più pesanti a noi uomini. >> Il ragazzo osservò il panorama:si riusciva a vedere tutta l’isola e vide anche la nave di cui le aveva parlato Mia.
“Che meraviglia,il panorama è bellissimo!Questo posto mi ricorda tanto la grande foresta dove mi avventuravo con Rufy e Sabo… Quanti ricordi mi ritornano in mente!Ma io non sono qui per divertirmi;devo diventare più forte,per battere Akainu e Barbanera!”
Ace staccò un gigantesco ramo e lo lasciò cadere a terra;fece così con altri cinque rami e,dopodiché,scese dall’albero.
<< Ace,Kumi dov’è? >> disse Mia mentre prendeva il sole.
<< Tranquilla,è qui a giocare con dei vermi! >> disse Ace guardandolo.
Il ragazzo si inginocchiò e disse:<< Piccolo,sai che mi ricordi tanto il mio fratellino?Spero che,da grande,non sarai incosciente come lui! >>
Kumi guardò,con i suoi grandi occhioni neri,Ace e confabulò qualcosa:<< P…pa…papà! >>
<< Come mi hai chiamato?! >> esclamò Ace attonito.
<< Ace,cosa sta succedendo? >> disse Mia avvicinandosi ai due.
<< Non ci crederai!Mi ha chiamato papà!Ma io non sono suo padre,e non lo sarò mai! >>
<< Oh piccolo Kumi!Sei di una dolcezza infinita! >>
<< M…mamma! >> disse Kumi sorridendo.
<< Ehi Mia,questa situazione non mi piace!E se i suoi genitori fossero ancora vivi?!Se sentissero ciò,non ce la farebbero passare liscia! >>
<< Ma dai Ace,non essere così pessimista! È normale che ci consideri i suoi genitori,siamo le due uniche persone qui! >> disse Mia sorridendo << e poi,insomma,tu e io…non stiamo assieme… >>
<< E questo che c’entra?Vabbè,dovremmo andare a dare un’occhiata al relitto della nave…forse troviamo qualcosa in più su questa faccenda. >> disse Ace alzandosi in piedi.
<< Sarà meglio andare domani,ora è quasi il tramonto e non abbiamo ancora un posto per dormire. >> disse Mia indicando i rami sparpagliati per la radura.
In poco tempo Ace e Mia riuscirono a costruire un rifugio:grazie alle abilità e alle velocità di entrambi,in meno di 5 ore,Ace e Mia riuscirono a realizzare una piccola abitazione,con all’interno due letti e una piccola culla per il bambino. A tarda notte Ace,Mia e Kumi andarono a dormire.
Il giorno seguente Ace fu il primo ad alzarsi:era andato a caccia di qualche animale e,successivamente,aveva pescato dei pesci. Quando Mia e Kumi si svegliarono,all’esterno della casetta,trovarono un grosso cervo stecchito.
<< Questa è la colazione!Mia,sei brava a cucinare? >> chiese Ace.
<< Non molto,ma me la cavicchio. >> disse Mia avvicinandosi al ragazzo.
Così Mia preparò la colazione che,in poco tempo,fu divorata,soprattutto da Ace.
Nel pomeriggio Mia ricevette la tanto attesa risposta alla lettera che aveva mandato ad Aokiji. Così,seduta sotto un grande albero,aprì la busta e cominciò a leggere:
“Cara Mia,
sono contento che tu mi abbia scritto. Mi aspettavo una lettera da parte tua,ma non così presto. Parto col dirti che io non sono mai stato arrabbiato con te e che quindi non ti devo perdonare nulla. Hai fatto la tua scelta,e per questo io ne sono felice. Ormai sei grande e la vita è tua,non posso interferire più di tanto. Spero solo che continuerai a scrivermi perché voglio sapere come stai,non voglio perdere le tracce di una persona a cui sono molto legato. Un’ultima cosa:dopo aver letto ciò confessa i tuoi sentimenti al giovane Ace,non potrai tenerli nascosti a lungo!
Con affetto,Aokiji.”
Alle parole di Aokiji,Mia cominciò a piangere:quanto le mancava Aokiji,non sapeva se lo avrebbe mai rivisto,ma,alla fine,quella era stata una sua decisione. E non se ne sarebbe mai pentita. La ragazza richiuse la lettera e chiamò Ace:Aokiji l’aveva convinta a dichiarare il proprio amore verso il ragazzo.
<< Cosa c’è Mia?Devi dirmi qualcosa? >>
<< Si!Vedi,Ace…c’è un altro motivo per cui ti ho salvato la vita…vedi,io… >>
<< Aspetta Mia!Hai sentito questo rumore?Mi sembrava il suono di un’ancora! >>
Ace lasciò Mia e salì di fretta sull’albero;da lontano vide che,accanto alla spiaggia,era attraccata una nave della Marina!
<< Mia!C’è una nave della Marina! >>
La ragazza era ancora un po’ confusa,ma rispose:<< Vado a vedere! >>
Mia si allontanò e,nascosta dietro ad un cespuglio,osservò quella gigantesca nave che,stranamente,sulle vele,aveva una grossa X sul simbolo della Marina. Poi vide delle persone scendere:ed infatti,con grande sorpresa,quelli che scendevano non erano Marines ma pirati! Mia riconobbe uno degli amici di Ace:Marco la Fenice.
Nel frattempo Ace era sceso dall’albero ed era alle prese con Kumi:<< Su piccolo,vieni da Ace!Dobbiamo nasconderci! >>
<< Ace!Non è la Marina!Qui ci sono tutti i comandanti della flotta di Barbabianca i tuoi cari amici! >>
Appena il ragazzo sentì queste parole corse verso tutte quelle persone e,in un lampo,abbracciò Marco.
<< Marco?!Come avete fatto ad arrivare fin qui! >> chiese Ace ancora sorpreso.
<< Avevamo una nave della Marina presa durante la battaglia di Marineford. Abbiamo saputo che eri partito assieme alla ragazza che ti ha salvato e Rayleigh ci ha detto che saresti venuto qui. In fondo ti ha consigliato lui quest’isola,no? >>
<< Si,è vero. Sono davvero felice di vedervi:Vista,Izo,Halta,Jaws… amici miei!A proposito,lei è Mia,colei che mi ha salvato la vita,e lui invece è Kumi,un bambino comparso dal nulla… >>
<< Ciao piccolo! >> disse Halta avvicinandosi a Kumi.
<< Sei già diventato padre?! >> disse Izo.
<< Non scherziamo su queste cose!Non è mio figlio! >> disse Ace infuriato.
Mia scoppiò a ridere:Ace e i suoi amici erano davvero delle persone simpatiche.
<< Ace,noi siamo qui per un valido motivo:sappiamo che ti vuoi allenare,e per questo vogliamo che,dopo questi due anni che passerai qui,tu torni ad unirti a noi. Nonostante nostro padre non ci sia più dobbiamo continuare a vivere e a gioire. >> disse Marco.
<< Certamente!Però ad una condizione:vorrei che anche Mia si unisse a noi! >>
<< Ovvio!Non vorrai mica lasciare qui la tua ragazza! >> disse Halta scherzosamente.
<< Non è la mia ragazza! È solo…un’amica! >> disse Ace.
Mia intanto,come al solito,era diventata rossa come un pomodoro.
<< Ragazzi,che ne dite di restare qui per la cena?Oggi c’è stufato di orso! >> disse Ace.
<< Come no!Siamo o non siamo i tuoi cari amici? >> disse Vista.
Così la giornata si concluse con un’allegra festicciola.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 10 ***


 

Dopo che Marco e gli altri erano andati via,Ace e Mia,nei giorni seguenti,avevano deciso di indagare sull’arrivo di Kumi sull’isola. Così,dopo aver esaminato a fondo il relitto della nave,avevano scoperto che i genitori di Kumi e tutto il resto dell’equipaggio erano morti. Non erano riusciti a ritrovare i corpi,dato che gli squali li avevano divorati. Solo Kumi era riuscito a salvarsi da quella tragedia,ma ancora i due non erano riusciti a capire come si fosse potuto salvare. Controllando meglio,Ace e Mia trovarono una cesta con un biglietto “Chiunque troverà il mio bambino se ne prenda cura… “. Da ciò i ragazzi avevano capito che la madre di Kumi,prima che la nave affondasse,lo aveva risposto in quella cesta,in modo tale che arrivasse a riva sano e salvo. Dopo tutto ciò,Ace e Mia avevano cominciato il loro allenamento,alternando momenti di relax a momenti di prove di forza. Così le giornate passarono…
 

Un anno dopo,in una notte stellata…
Il sole ormai era calato. La luna era alta in cielo ed era circondata da una miriade di stelle,che,insieme,illuminavano il lago,rendendo l’acqua di colore argenteo. Mia era stesa lì,su quel prato,dopo una giornata di sfiancante allenamento,a guardare quel cielo e a pensare all’ultima lettera che Aokiji le aveva mandato. Le aveva detto che non le avrebbe scritto più,ma non le aveva specificato il motivo. La ragazza era un po’ malinconica,le dispiaceva di aver ricevuto questa notizia. Lei però gli avrebbe continuato a scrivere,per vedere se davvero non le avrebbe più risposto. Kumi,intanto,cresceva,nonostante fosse passato solo 1 anno. Sapeva camminare e parlare e,ogni volta che vedeva Ace o Mia allenarsi,voleva tentare anche lui di combattere,ma i due glielo impedivano. Ma la cosa a cui pensava più Mia era Ace. Ancora non gli aveva confessato il suo amore,ed esso cresceva ogni giorno di più,facendo arrossire Mia ogni volta che Ace la guardava o la toccava.
Il ragazzo,intanto,aveva notato che Mia era distesa sul prato,e aveva deciso di fare lo stesso. Si stese accanto alla ragazza e disse:<< A cosa pensi? >>
<< A tutto ciò che ci sta succedendo. >> disse Mia rivolgendo lo sguardo ad Ace.
<< Io invece sai a cosa penso?A te e a me… >>
Mia arrossì di colpo,anche se il buio della notte non lo mostrava.
<< In che senso? >> chiese la ragazza.
<< Abbiamo passato più di un anno assieme,Mia. Assieme a te e a Kumi mi sento come in una vera famiglia. Ma tu,Mia…quando sto con te mi sento una persona diversa. Tu mi fai provare qualcosa di diverso. >>
<< Ace…credo sia arrivato il momento di dirti una cosa. >> Mia si girò,con il corpo,verso di lui,e disse:<< Ace,io non ti ho salvato solo perché non meritavi di morire. Io ti ho salvato anche perché…ti amo. >>
A queste parole Ace si voltò verso Mia e,sorridendole,disse:<< Anche io. Negli ultimi tempi ho capito di provare qualcosa per te,ma pensavo che tu mi vedessi come un semplice amico. >>
Il ragazzo di avvicinò bruscamente alla ragazza e,le loro labbra,erano poco distanti le une dalle altre. A quel punto quello sfiorarsi divenne un lungo e appassionante bacio,che infiammò i cuori di entrambi,facendoli sfociare nella più grande e ardua passione.
Le mani di Ace cominciarono a toccare il corpo di Mia;stessa cosa le mani della ragazza,che ormai sembrava presa dalla passione. Pian piano si tolsero i vestiti e il loro amore durò tutta la notte,trasformandosi in un gioco di passione e armonia nel movimento dei corpi. Una passione che non si sarebbe mai spenta,da allora.
 
Angoletto dell’autrice:
Salve!^^ Da quanto tempo aspettavo di scrivere questo capitolo!Mi è venuto il batticuore quando sono arrivata alla parte della confessione!O.o Comunque ringrazio tutti coloro che leggono questa storia e,soprattutto,tutti coloro che recensiscono!Ditemi che cosa ne pensate di questo capitolo e…alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 11 ***


 Ormai i due anni di allenamento per Mia e Ace erano passati. Il loro rapporto,dopo quella notte,era cresciuto ed era ancora più forte e stretto. Kumi ormai era diventato un bambino di 6 anni,che voleva a tutti i costi diventare un pirata come i suoi genitori adottivi. I tre erano diventati una vera e propria famiglia:Mia trattava Kumi come suo figlio,si era molto affezionata a lui.
_______________________________________________
Mia ed Ace erano pronti. Erano pronti per affrontare nuove avventure,erano pronti per conoscere nuova gente,erano pronti per affrontare i nemici che,in passato,avevano cercato di ucciderli e ostacolarli. Sentivano un gran senso di vittoria,poiché si erano allenati duramente per tutto quel tempo. Avevano persino combattuto fra di loro pur di testare la propria forza. Ace era riuscito ad affinare le proprie tecniche,Mia riusciva a combattere meglio con le sue spade. E Kumi,ancora troppo piccolo(secondo Mia),voleva prendere esempio da Ace. Lo ammirava. E il ragazzo gli ripeteva sempre che assomigliava tanto a suo fratellino. Ed è proprio il suo fratellino che Ace voleva rivedere. Voleva vedere se era diventato più forte,voleva anche provare a combattere con lui. Era sicuro che Rufy avrebbe realizzato il suo sogno. E quel giorno sarebbe stato lì accanto a lui,per festeggiare e trionfare assieme.
Mia,invece,pensava a tutt’altro. Per lei vedeva un futuro roseo assieme ad Ace:aveva intenzione di formare una famiglia,ma ora aveva anche un altro obiettivo:rivedere Aokiji. Un anno prima,infatti,aveva ricevuto quell’amara notizia:non avrebbe ricevuto più risposte da lui. Ma lei gli aveva continuato a scrivere senza sosta,a raccontargli dei suoi sentimenti,delle sue paure,delle sue gioie. Ma niente. Nessuna risposta aveva ricevuto a quelle lettere. Forse era arrabbiato con lei?O forse aveva deciso di non pensarla più perché troppo distanti? Lei non aveva alcuna risposta,ma avrebbe continuato a cercare. Sapeva che Aokiji era una persona buona;e sapeva che lo avrebbe rivisto,prima o poi.
Ultimo giorno sull’isola...
Mattina presto. Quel giorno sarebbe stato il giorno della partenza. Ace aveva contattato Marco attraverso il lumacofono per dirgli che erano pronti. Sarebbero andati nel Nuovo Mondo. Mia si era appena svegliata e,i suoi lunghi capelli blu,le andavano in faccia per via del venticello che c’era quel giorno. Anche Kumi era già in piedi:i suoi capelli folti,color nocciola,erano tutti scompigliati e il sorriso non spariva mai dal suo dolce visino. Ace,nel frattempo,si trovava in spiaggia,dove aspettava,con impazienza,la nave dei suoi amici. Mia decise di stare con lui perciò,dopo aver preso Kumi,si diresse verso la spiaggia.
<< Ace... >>
Il ragazzo si girò verso di lei e sorrise:<< Mia,Kumi...venite qui. >> Mia e Kumi si sedettero accanto al ragazzo;Mia cominciò a parlare:<< Credi che Marco arriverà presto? >>
<< Si,fra poco arriverà...ci siamo sentiti quasi tre giorni fa,lui mi ha detto che entro oggi sarebbero arrivati qui. >>
<< Bene,non vedo l’ora di partire! >> disse Mia sorridendo.
<< Anche io!Diventerò un grande pirata! >> disse Kumi alzando le braccia per aria.
<< Si Kumi,vedrai,fare il pirata è bellissimo!Vivi una vita piena di libertà e di avventure! >> disse Ace scompigliando i capelli al bambino. << Tu Mia,sei ancora preoccupata per Aokiji,non è così? >>
<< Si,Ace. Voglio assolutamente rivederlo...dopo le notizie che abbiamo letto sul giornale,tutte alquanto negative sul suo conto... >> disse Mia abbassando lo sguardo.
<< Già...ora che non fa più parte della Marina,credo che sarà più semplice incontrarlo... >>
<< Guardate!Sta arrivando una nave! >> disse Kumi alzandosi in piedi e indicando l’orizzonte.
<< Bene,a quanto pare il viaggio comincia... >> disse Ace mettendosi il cappello sulla testa.
<< Aspettavo da molto questo momento... >> disse Mia.
<< SI PARTE! >> urlò Kumi.
 
Angoletto dell’autrice
Salve!E anche questo chappy è concluso!^___^ Finalmente Ace,Mia e Kumi partiranno...quante nuove e fantastiche avventure vivrà la nostra cara “famiglia”?!xD Spero che questo capitolo vi piaccia e,come sempre,ringrazio di cuore chi legge,chi recensisce e chi ha postato la storia fra preferiti,seguite e ricordate!;)   Siete tutti fantastici!^^
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 12 ***


 Mia,Kumi e Ace videro la gigantesca nave di Marco e dei suoi compagni arrivare vicino alla scogliera,dove attraccarono. Marco si affacciò dal parapetto e urlò:<< Ace!Da quanto tempo!Allora,siete pronti?! >>
<< Si,un attimo solo,Mia deve andare a prendere delle cose. >> rispose Ace facendo cenno con la mano.
Mia si allontanò per un istante:era tornata nella piccola abitazione dove,per due anni,aveva vissuto con Ace e Kumi. Era andata lì per prendere i suoi vestiti e,soprattutto,le lettere che Aokiji le aveva mandato in quegli anni. Si soffermò soprattutto sull’ultima lettera,che girò e rigirò fra le mani,provando un senso di commozione. Poi la ragazza tornò alla realtà e,dopo aver chiuso la porta della casetta e aver rimirato quel piccolo lago che scintillava alla luce del sole,tornò sulla spiaggia,pronta per partire. Arrivata,trovò Ace e Kumi ancora ad aspettarla.
<< Ehi,ma che stavi facendo?Volevi portarti dietro tutta la casa? >> disse Ace ironicamente e mettendole una mano sulla spalla.
<< No,stavo guardando per l’ultima volta questo posto. Insomma,siamo stati qui per ben due anni. >>
<< Si,ma ora è il momento di cambiare aria!Finalmente potrò tornare a viaggiare per mare. >> disse Ace provando un senso di pura felicità.
<< E anche io adesso sarò un pirata! >> disse Kumi sorridendo.
<< Già,piccolo mio,diventerai un bellissimo pirata!Ma ti dovrai allenare duramente! >> disse Mia accarezzandogli i capelli.
<< Ehi,vi volete sbrigare?!Anche se abbiamo tutto il tempo di questo mondo per partire,non possiamo rimanere qui in eterno! >> urlò Marco.
<< Si,ora arriviamo,non ti agitare! >> disse Ace.
I tre salirono sulla grossa imbarcazione:era ancora quella nave della Marina con cui erano arrivati per la prima volta su quell’isola,poiché era la sola in grado di superare la Calm Bet,ad eccezione delle vele,che erano state costituite con quelle che si trovavano sulla Moby Dick.
<< Eccovi qui!Allora,ora possiamo partire? >> disse Marco.
<< Certo! >> dissero Ace e Kumi.
<< Guarda un po’ com’è cresciuto il piccolo Kumi!Diventerà sicuramente un bel ragazzo quando sarà grande! >> disse Haruka avvicinandosi al bambino.
<< E voi due invece?Come siete messi? >> chiese Vista dando una pacca sulla spalla ad Ace.
<< Vi interessa così tanto?!Bhè,in questo momento siamo...fidanzati! >> disse Ace arrossendo leggermente.
<< Ahw!Che carini! >> disse Haruka.
<< Ragazzi,si salpa! >> disse Marco cominciando a togliere l’ancora.
La nave cominciò a muoversi;Mia si sporse dal parapetto e guardò,per l’ultima volta,l’isola su cui era stata per due anni. Anche Kumi fece lo stesso;il bambino,con un cenno della mano,disse:<< Ciao! >>
<< Mia,Ace,venite con me,vi mostro le vostre camere... >> disse Marco conducendoli in sottocoperta.
I tre arrivarono in una stanza con due letti grandi e uno più piccolo;acanto alla porta vi era un piccolo comò con uno specchio annesso e,vicino al letto di Kumi,c’era un armadio.
<< Bella stanza! >> disse Mia.
<< Mi dispiace soltanto per i letti separati...se avessimo saputo prima che voi due stavate assieme,avremmo provveduto. >> disse Marco.
<< Non ti preoccupare,basta avvicinare i due letti! >> disse Ace cercando di spostare il suo letto accanto a quello di Mia.
Kumi,nel frattempo,era entrato nella stanza,e aveva incominciato a saltare sul letto.
<< Si!Ho un letto gigantesco! >>
<< Certo che il bambino è cresciuto in fretta! >> disse Marco.
<< Eh si,il tempo è passato in un attimo...il problema è che Kumi ha bisogno di vestiti. Per tutto questo tempo ho dovuto utilizzare delle camicie di Ace per fare i vestiti a Kumi... >>
<< Tranquilla,appena ci fermeremo sulla prossima isola,potrete comprare tutti i vestiti che vorrete. >> rispose Marco.
<< Bene,allora che ne dite se andiamo a mangiare qualcosa?Ho un languorino! >> disse Ace toccandosi la pancia.
<< Certo!Andiamo subito a preparare qualcosa! >> disse Vista che,intanto,era entrato nella stanza.
Così la giornata passò velocemente,tra una grande festa per il ritorno di Ace fra i suoi amici e le due new entry,Mia e Kumi.

Angoletto dell’autrice
Salve!Finalmente Ace e Mia sono partiti!^^ D’ora in poi ho deciso che aggiornerò ogni venerdì,in modo tale da avere un giorno fisso,così posso organizzare meglio i capitoli!Oggi vi propongo una nuova fan art:sono Mia e Kumi dopo i due anni!Fatemi sapere cosa ne pensate!;) Alla prossima!
 













 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 13 ***


 Tre giorni dopo...
I giorni erano trascorsi velocemente sulla New Moby Dick:Mia e Kumi si erano già abituati al clima di festa e di allegria che arieggiava sulla nave. Ace era davvero felice di essersi ricongiunto ai suoi amici e,ogni giorno,gli raccontava le avventure che avevano vissuto sull’isola,fra gioie e difficoltà.
Quel giorno,finalmente,Marco era riuscito ad avvistare un isola all’orizzonte:<< Ragazzi!C’è un’isola a poco da qui! >>
<< Dici sul serio?!Finalmente potremo scendere un po’! >> disse Ace allegramente.
<< E Kumi adesso potrà avere dei vestiti nuovi! >> disse Mia prendendolo in braccio.
<< Io invece voglio combattere! >> disse Kumi con la faccia imbronciata.
<< Kumi,piccolo mio,sei ancora troppo piccolo per combattere. In futuro,se ti allenerai a dovere,potrai combattere quando vuoi! >>
Marco interruppe la conversazione:<< Bene ragazzi,fra poco si scende! >>
La nave,così,raggiunse velocemente la spiaggia:la sabbia era di un colore insolito,sul celeste chiaro,che incuriosì molto i pirati.
<< Guardate qua!La sabbia...è azzurra! >> disse Izo prendendone una manciata.
<< È molto strano,non ho mai visto una cosa del genere! >> disse Ace osservandola attentamente.
<< Su ragazzi,non soffermatevi su queste piccolezze!Chiederemo alla gente del posto perché la sabbia è di questo colore!Io proporrei di dividerci in gruppi e di visitare quest’isola per rilassarci e divertirci! >> disse Haruta sorridendo.
<< Già,ha ragione!Visto che ci sono,io e Kumi andiamo con lei,lo shopping è fatto solo per essere sopportato dalle donne! >> disse Mia facendo l’occhiolino.
<< Ok,io andrò da solo per trovare un buon ristorante per mangiare! >> disse Ace.
<< Come vuoi tu...noi altri troveremo qualcosa da fare. >> disse Marco.
<< Allora andiamo Haruta? >> disse Mia prendendola per mano.
<< Si,andiamo! >>
Ace osservò Mia per un attimo e sorrise.
<< Cosa c’è Ace? >> disse Marco mettendo una mano sulla spalla del ragazzo.
<< Nulla di importante...è che Mia mi sembra cambiata negli ultimi tempi. Da essere timida e fragile,sembra più solare e allegra. Forse sono stato io,forse è stato Kumi,o forse siete stati voi,ma a me Mia piace molto di più adesso .I suoi occhi brillano di gioia,ma so che,dentro di sé sta soffrendo per la mancanza di Aokiji. >> disse Ace assorto nei suoi pensieri.
<< Ehi,da quando sei diventato un romanticone? >> disse Marco dandogli una pacca sulla spalla.
<< Non sono un romantico!Sono il solito di sempre! >>
<< Si,si,come no!Allora è vero che le donne possono cambiare gli uomini...andiamo và,che è meglio. >> disse Izo guardando Ace con sguardo sarcastico.
Ace e tutti i suoi amici,come avevano fatto Mia e Haruta,entrarono nella piccola città che si prostrava davanti ai loro occhi.
<< Ragazzi,io vado da questa parte...sento un certo profumo di arrosto! >> disse Ace con l’acquolina in bocca.
<< Noi invece andremo verso nord,speriamo di trovare qualche negozio! >>
<< Ok,buona fortuna ragazze! >> disse Marco salutando tutti.
Distretto Nord...
<< Che meraviglia quel vestito rosso! >> disse Mia con gli occhi luccicanti.
<< Già,è davvero carino... >> disse Haruta pensierosa.
Mia notò subito lo sguardo malinconico della ragazza:<< Ehi Haruta,come mai quell’espressione sul tuo volto? >>
<< No,è che questi abiti che stai vedendo sono tutti molto carini...ma io non ne potrei indossare nemmeno uno,dato che non sono una bellezza... >> rispose Haruta sconsolata.
<< Ma cosa stai dicendo?!Guarda che,con i vestiti giusti e una bella acconciatura di capelli,tu saresti più bella e carina di me! >> disse Mia sorridendo.
<< Grazie Mia,ma i soldi non ci bastano...devi comprare i vestiti a te e a Kumi! >>
<< Tranquilla,io posso benissimo rinunciare ai vestiti!Oggi penseremo a te e a Kumi!Su,andiamo in questo negozio! >> disse Mia trascinando la ragazza nel negozio.
Distretto Est...
<< Ma questo cibo è squisito! >>
La gente guardava incredula Ace:aveva mangiato più di 10 piatti di tagliolini!
<< Guarda come si ingozza...possibile che il cibo non gli vada di traverso? >>
<< Portatemene altro!State tranquilli,pagherò tutto! >> disse Ace sorridendo.
<< Ragazzo,è sicuro di riuscire a mangiare tutto?Non è... >>
<< Ho già detto che questo cibo è squisito!Ne voglio altro!Ah,avrei una domanda da farle:come mai la sabbia qui è celeste? >> disse Ace mangiando l’ennesimo piatto di pasta.
<< Vede,questa questione è legata ad una leggenda:si dice che,molto tempo fa,su quest’isola,vi abitava uno stregone di nome Xandier che,per aver sbagliato uno dei suoi incantesimi,invertì i colori dell’acqua del mare e della sabbia,facendo così diventare la prima color oro e la seconda azzurra. >>
<< Ma l’acqua mica è color oro! >>
<< Si dice che col tempo sia tornata al suo colore originario. Deve anche sapere che,ogni anno,nella notte delle Stelle Azzurre,per effetto della luce lunare,la sabbia comincia a brillare proprio come le stelle!Questo  evento avverrà fra 2 giorni,le consiglio di vederlo! >>
<< Ok,arrivederci! >> Ace era già andato via,dopo aver lasciato qualche berry sul tavolo.
<< Ehi tu!Questi soldi non bastano! >>
Ace si era oramai allontanato dal locale:quella strana leggenda lo intrigava molto. “La notte delle Stelle Azzurre...scommetto che sarà davvero interessante. “
<< Ace!Allora hai finito di mangiare?! >> quella era la voce di Marco che,da lontano,chiamava l’amico.
<< Si!Ragazzi,io direi di restare qui per altri due giorni!Voglio vedere la sabbia brillare! >>
<< Cosa?Ma che stai blaterando?! >>
In un vicolo buio del Distretto Nord...
<< Mia...finalmente ti ho trovato... >>
<< Capo,ha intenzione di catturarla? >>
<< No,aspetteremo il momento adatto... >>
 
Angoletto dell’autrice:
Ed eccoci qui!Questo capitolo è andato,devo dire che mi stupisco di me stessa!L’idea della notte delle Stelle Azzurre è stravagante!^__^ Il finale lascia un alone di mistero:chi sarà questo tizio che ha pronunciato il nome di Mia?Alla prossima!;)

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 14 ***


 Distretto Nord
Mia,Haruta e Kumi si trovavano in un negozio di abiti.
<< Mia,sicuro che questo abito mi sta bene? >> chiese Haruta guardandosi allo specchio. La ragazza indossava un abito color verde smeraldo,con maniche bombate,e in vita aveva una cintura bianca e argentata,che si intonava bene con le scarpe.
<< Ma certo che ti sta bene!Ti rende molto più femminile...piuttosto,che ne pensi di quello che indosso io? >> Mia,invece,indossava un abito rosso,con le spalline,e con una rosa accanto ad una di esse.
<< Tu sei davvero carina! >> disse Haruta sorridendo.
Kumi,intanto,guardava le due ragazze mentre parlavano e ridevano;poi guardò fuori dalla vetrina e vide Ace e Marco che passavano di lì.
<< Ace!Zio Marco!Siamo qui! >> disse il ragazzino andando incontro ai due e abbracciandoli.
<< Ehi,piccolo!Mia e Haruta sono qui? >> disse Marco abbracciando il bambino.
<< Si,sono in quel negozio a provarsi dei vestiti! >> disse Kumi prendendo per mano i due e trascinarli verso il negozio.
Appena Ace e Marco entrarono,rimasero sbalorditi:Haruta e Mia erano davvero belle con quei vestiti.
<< Ragazze...siete semplicemente bellissime! >> disse Marco estasiato.
<< Grazie,ragazzi!Ma voi,che ci fate qui?Gli altri dove sono? >> chiese Mia avvicinandosi ai due.
<< Sono in giro...abbiamo deciso di rimanere qui per altri due giorni. C’è una cosa che ti vorrei mostrare assolutamente!Ma è una sorpresa! >> disse Ace sorridendo.
<< Uh,non vedo l’ora di scoprirla! >> disse Mia << Bene,devo assolutamente comprare degli abiti per Kumi...qui accanto c’è un negozio per bambini,ci andrò adesso. Tu Haruta,se vuoi,puoi restare qui a provare qualche altro vestito. Io prenderò solo questo,tu puoi prenderne altri,visto che abbiamo deciso così. >> disse Mia facendole l’occhiolino.
<< Grazie ancora,Mia. >> rispose Haruta arrossendo.
<< Voi ragazzi,cosa farete? >>
<< Noi faremo qualche altro giro!Ma saremo qui nei paraggi se vi serve qualcosa! >> disse Ace uscendo dal negozio assieme a Marco.
Mia,dopo aver salutato Haruta,uscì dal negozio assieme a Kumi per dirigersi verso il negozio per bambini. Appena entrata,notò che le pareti erano colorate e,su di esse,c’erano disegnate delle bolle di sapone e degli arcobaleni.
<< Che meraviglia!Vieni Kumi,proviamo qualche vestito! >> disse Mia prendendolo per mano.
Mia così fece comprare un sacco di magliette e pantaloncini per il bambino:tutte erano dei più svariati colori e con delle strane fantasie.
Dopo quasi un quarto d’ora,Mia e Kumi uscirono dal negozio con molte buste in mano. Ma qualcosa prese in pieno la testa di Mia,facendola cadere a terra senza sensi.
Haruta,intanto,si era diretta al negozio per bambini:<< Mia?Dove sei,Mia?! >> Ad un certo punto la ragazza notò che,sul pavimento,c’erano delle perline blu di plastica:<< Mia... >>
Luogo buio e isolato...
Mia riaprì gli occhi. Le girava forte la testa;si accorse subito di essere legata ad un palo e che non poteva muovere mani e piedi. Il suo vestito,quello che aveva comprato poco tempo prima,era già sgualcito e rovinato dalle macchie di sangue.
<< Dove...sono? >>
La ragazza,con gli occhi socchiusi,si guardò attorno:si trovava in una stanza di legno,vuota e malridotta,illuminata solamente dai raggi del sole che entravano dai buchini che si trovavano nel legno.
<< Kumi..piccolo mio,dove sei?! >> Mia si ricordò subito del bambino:così,aprendo di scatto gli occhi,lo cercò con lo sguardo,ma senza risultati.
All’improvviso una porta si spalancò e,nella stanza,entrarono quattro losche persone. Una di esse teneva Kumi per il collo della maglietta,mentre il bambino si dimenava per liberarsi.
<< Mia!Finalmente ti abbiamo trovato... >> colui che aveva parlato era un uomo sulla quarantina,grande e grosso;aveva barba e capelli color oro,mentre l’occhio destro era attraversato da una grossa cicatrice.
<< Voi chi siete?!Lasciate in pace Kumi! >> disse Mia mentre si dimenava.
<< Il mio nome è Tiger,e questa è la mia ciurma! È da anni che ti stiamo cercando,piccola Mia! >> disse l’uomo cominciando a ridere.
<< Che cosa volete da me?! >> disse la ragazza.
<< Avanti,sai cosa stiamo cercando...solo tu puoi saperlo! >> disse il pirata puntando una spada alla gola della ragazza.
<< Io non vi conosco e non so cosa cercate...ma se provate a torcere un capello a Kumi,vi polverizzo! >>
<< Cosa vorresti fare?Non farmi ridere!Con i poteri del mio frutto,non mi faresti nemmeno il solletico!Ora sputa il rospo,dicci dov’è il tesoro! >>
<< Frutto?Quale frutto?!E di che tesoro stai parlando?! >> disse Mia confusa.
<< Io ho mangiato il frutto Metal-Metal che permette di trasformare il mio corpo di acciaio puro!Allora,ti decidi a dirmi la posizione del tesoro?! >> disse Tiger cominciando ad agitarsi.
<< Non so di cosa state parlando!Lasciatemi andare! >>
<< E va bene,vorrà dire che passeremo alle maniere forti... >> disse Tiger prendendo un semplice bastone di legno.
 
Distretto Nord...
Haruta correva affannosamente,cercando con lo sguardo Ace e Marco. Poi,da lontano,videro che erano accanto ad una bancarella.
<< Ace!Marco! >>
<< Guarda Ace,c’è Haruta che corre verso di noi... >> disse Marco indicando la ragazza.
<< Cosa è successo Haruta?E dove sono Mia e Kumi? >> chiese Ace.
<< È questo il problema:dopo che sono uscita dal negozio non li ho più trovati!E in più ho trovato queste! >> disse la ragazza mostrando delle perline blu.
<< Ma queste sono le perle della collana di Mia!Dove saranno finiti?! >> disse Ace preoccupato.
<< Presto,andiamo ad avvertire gli altri,potrebbero essere in pericolo! >> disse Marco cominciando a correre.
 
Angoletto dell’autrice:
Eccoci qua,come ogni venerdì,all’appuntamento con un nuovo capitolo di Mia!:D Ora,abbiamo scoperto chi sono questi tizi...ma che caspiterina sarà questo tesoro di cui parlano e di cui Mia non sa una mazza?! Come sempre,lo scoprirete nel prossimo capitolo!^^ Ringrazio tutti coloro che leggono e recensiscono!Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 15 ***


 Distretto Ovest
<< Mia!Mia,dove diavolo sei finita? >> gridò Marco guardandosi intorno.
Ace,intanto,si era separato dal gruppo per cercare la ragazza in luoghi più isolati e periferici dell’isola. Il ragazzo era davvero preoccupato per Mia:sentiva che la ragazza si trovava in pericolo,di certo non le sarebbe venuto in mente di scappare assieme a Kumi. Sapeva che Mia aveva delle buone abilità in combattimento,ma ancora aveva bisogno di molta pratica per migliorare. Lei non era una persona dedita al combattimento,ma,nonostante tutto,le sue capacità erano buone.
Il ragazzo cercava con lo sguardo segni del passaggio di Mia e Kumi:in mano aveva le perle della collana della ragazza;le stringeva forte,si era pentito di lasciare Mia da sola. Non pensava che sarebbe successo qualcosa,quell’isola sembrava così tranquilla.
<< Ace,l’hai trovata? >> quella era la voce di Vista,che aveva raggiunto il ragazzo per aiutarlo.
<< No,Vista...maledizione! >> urlò il ragazzo stringendo i pugni con tutte le sue forze.
<< Ace,sta tranquillo,la troveremo. >> disse Vista mettendo una mano sulla spalla del ragazzo.
Luogo sconosciuto...
Mia era ancora appesa a quel palo;il sangue,che usciva da una ferita sul braccio,colava sulla sua pelle e sul vestito. La ragazza stava piangendo,ma né gridava né urlava:sembrava che non volesse far sentire la sua disperazione a Kumi,che oramai considerava come un figlio. Il piccolino,invece,era nelle mani di uno scagnozzo di Tiger,che lo stuzzicava con la punta di un pugnale affilato.
<< Allora,vuoi dirmi dov’è il tesoro?! >> gridò Tiger preparandosi a dare un altro colpo di bastone sul corpo della esile ragazza.
<< Io...non so nulla!Non so cosa diamine state cercando!Lasciate andare Kumi! >> disse Mia guardando il pirata con occhi ricolmi di lacrime.
Tiger diede un pugno alla ragazza:<< Tu invece sai dove si trova!Te lo avranno sicuramente detto i tuoi genitori! >>
<< I miei genitori?!Loro non erano di certo dei loschi pirati come voi!Loro erano semplici persone...avrete sicuramente sbagliato soggetto! >>
Tiger rifletté:<< Aspetta...vuoi vedere che tu non sai nulla suoi tuoi genitori?!Ahahahahahah!Non ci posso credere!Eppure erano molto famosi! >>
<< Cosa?!Famosi?Cosa stai blaterando? >>
<< La coppia di cuori...è così che venivano chiamati!Erano dei famosissimi pirati del Mare Orientale. Ma poi,per qualche assurdo motivo,si sono ritirati ad una vita pacifica!Forse perché tua madre era incinta di te,mocciosa! >>
<< La coppia di cuori...i miei non erano pirati! >>
<< Forse,se ti racconto le cose come stanno per davvero,rinfrescherai la tua memoria e mi dirai dove si trova il tesoro!I tuoi erano pirati!Hanno viaggiato in lungo e in largo per anni e anni,accumulando tesori su tesori,con onestà e perseveranza!Poi,hanno nascosto tutto ciò in qualche luogo sconosciuto,di cui io voglio scoprire la locazione!Allora,adesso ricordi Mia? >>
<< Pirati...ecco perché non ho mai saputo nulla del loro passato!Non mi hanno mai raccontato la loro infanzia,come si sono conosciuti...e poi il tesoro...non mi ricordo nulla riguardo a ciò!E poi,se anche lo sapessi,non ti direi mai dove si trova! >> disse Mia.
<< Allora vuoi la guerra!Brutta disgraziata,ora ti faccio vedere io!Se non mi dici dov’è,ora ammazzerò il bambino! >> disse Tiger prendendo Kumi e puntandogli una spada alla gola.
<< No!Fermo!Lascialo,ti prego,lui non c’entra nulla! >> disse Mia disperandosi.
All’improvviso la porta si aprì:<< Capitano!Non uccida quel moccioso!A quanto pare vale un sacco di soldi! >>
Tiger si girò di scatto rifoderando la spada:<< Cosa vuoi dire con “vale un sacco di soldi”?! >>
<< A quanto sembra,due anni fa,un bambino appartenente ai Nobili Mondiali è stato disperso...si dice che fosse morto assieme ai suoi genitori ma lo zio di questo bambino ha condotto alcune approfondite ricerche e ha scoperto che il bambino è stato preso da dei pirati come ostaggio!Ora lo sta cercando in ogni luogo e ha messo una grossa ricompensa se qualcuno lo ritrova... >>
<< Ma come facciamo a sapere se il moccioso sia proprio lui?! >>
<< Ha lo stesso bracciale che compare sulla foto di quando era appena nato che suo zio ha utilizzato per cercare suo nipote... >> disse il pirata mostrando la foto.
<< Bene,bene...credo che non avremo più bisogno del tesoro!Questo moccioso vale ancora di più!Fate fuori la ragazza,e alla svelta. >> disse il pirata uscendo dalla stanza con Kumi in braccio.
<< No!Aspetta! >>
<< Addio,ragazzina! >> disse un pirata puntando la pistola alla tempia della ragazza. L’uomo stava per premere il grilletto ma,d’improvviso,la porta si spalancò:<< Mia!Siamo venuti a salvarti! >>
 
Angoletto dell’autrice
Salve!Ho aggiornato un giorno prima,avevo già pronto il capitolo!^__^
Abbiamo scoperto cos’è questo “tesoro” di cui Tiger parla tanto. Ora,i nostri cari e amati pirati,sono giunti per salvare Mia!Ci riusciranno?! Al prossimo capitolo!

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 16 ***


 Nel covo dove era stata rinchiusa Mia,erano entrati Izo e Vista,armati fino, ai denti,e pronti per salvare la loro amica.
<< Ragazzi non pensate a me!Aiutate Kumi,è stato rapito dal capitano di questi stupidi pirati! >> disse la ragazza dimenandosi.
<< Non ti preoccupare,ci sono Ace,Marco e Haruta ad occuparsi di lui! >> disse Vista mentre parava i colpi di spada degli altri pirati.
Izo,nel frattempo,si era fatto largo tra decine di pirati per raggiungere e liberare Mia. Appena la vide rimase senza parole:la ragazza era completamente insanguinata e,nonostante fosse cosciente,aveva lividi e tagli dappertutto. Izo si avvicinò al palo e,con un pugnale rubato ad uno di quei pirati,tagliò le corde che legavano la ragazza. Subito dopo la prese in braccio e,mentre si avviava all’esterno del covo,disse a Vista:<< Vista,pensaci tu a questi qui,tanto sono mezze calzette. Io porto Mia al sicuro,sembra che stia davvero male! >>
<< Va bene,ci penso io!L’importante è che Mia esca viva da qui! >> disse il pirata continuando a combattere.
Izo uscì dal covo e si diresse verso un luogo riparato e nascosto;appoggiò la ragazza su un sacco ricolmo di fieno e disse:<< Mia,sei ancora cosciente? >>
La ragazza aprì gli occhi e disse:<< Si,sto bene...non preoccuparti per me,io posso curarmi da solo. Và ad aiutare Vista... >>
<< No Mia,anche se ti curi da sola,comunque la stanchezza si farà sentire. Resterò qui con te. >> disse Izo sedendosi accanto alla ragazza. Mia così,pian piano,curò tutte le ferite ma,dopo averle rimarginate tutte,la ragazza svenne,come aveva previsto Izo.
<< È la stessa cosa che è accaduta quando eravamo a Marineford...nonostante lei possa curare qualunque tipo di ferita,la sua forza vitale diminuisce... >>
Nel frattempo,nella parte in cui si trovava il porto,Ace,Marco e Haruta stavano seguendo Tiger,che si stava dirigendo alla sua nave.
<< Ehi tu!Lascia stare quel bambino,altrimenti te la dovrai vedere con me! >> disse Ace indicando il pirata.
<< Ma guarda chi c’è!Ace Pugno di Fuoco,colui che è riuscito a scampare all’esecuzione grazie alla ragazzina! >>
<< Ho detto che devi lasciare Kumi! >>
<< Oh,sei venuto per il moccioso!Mi dispiace,ma lui verrà con me...piuttosto la tua amichetta sarà ormai morta visto che ho ordinato ai miei uomini di farla fuori! >> disse Tiger cominciando a ridere.
<< Mia sta bene...Izo e Vista l’hanno salvata!Ora però mi hai stancata,bastardo! >> la mano di Ace si infuocò e il ragazzo si diresse verso il viso del pirata per darli un pugno sul naso. Ma la mano di Tiger,divenuta di metallo,bloccò quel pugno,lasciando sbigottiti Marco e Haruta.
<< Come è possibile?!Hai mangiato anche tu un frutto dl diavolo?! >>
<< Si,il mio corpo è fatto completamente di metallo!Ahahahahahah!Non riuscirai mai a battermi. >>
<< Ne sei sicuro?Guarda che il fuoco,se ad elevata temperatura,può fondere il metallo!Marco,prendi Kumi e và via assieme ad Haruta,mi occupo io di questo tizio! >>
Marco si trasformò in fenice e,con un agile scatto,riuscì a prendere Kumi e a portarlo va da quel pirata.
<< Maledizione!Pugno di fuoco,ora mi hai fatto veramente arrabbiare! >>
Il pirata sferrò un pugno verso il ragazzo,ma anche lui riuscì a pararlo,provocando una grossa onda d’urto,che spazzò via ogni cosa.
I due cominciarono un duro scontro:Ace utilizzò tutte le nuove tecniche che aveva imparato negli ultimi due anni,mentre il pirata d’acciaio tramutava qualunque oggetto in metallo e lo scagliava contro Ace,cercando di provocargli delle ferite.
<< Specchio fiammeggiante! >> Tiger fu accecato dal fuoco e,per un pelo,non finiva in acqua:infatti si trovava sul ciglio del piccolo porticciolo.
Ad Ace venne un idea:decise che avrebbe fatto cadere il pirata in acqua,così da indebolirlo del tutto.
<< Pugno di Fuoco! >> Ace sferrò un pugno talmente forte che riuscì a buttare il pirata in acqua.
<< Aiutami stupido,così affogherò! >>
<< Fatti aiutare dai tuoi uomini...ormai il vincitore è stato decretato! >> disse Ace allontanandosi e lasciando il pirata in acqua.
Il ragazzo raggiunse Marco e Haruta,che erano riusciti ad arrivare nel luogo dove si trovavano Izo e Mia. Anche Vista era riuscito a sconfiggere quei pirati che avevano tenuto segregata la ragazza.
<< Mia,stai bene? >> disse Ace abbracciando la ragazza.
<< Ace,Mia è svenuta. È riuscita a curare le ferite,ma ha bisogno di riposo. >> disse Izo.
<< E tu Kumi?Come ti senti? >> chiese Haruta accarezzando il bambino.
<< Io sto bene. Quel brutto pirata che mi ha preso mi ha detto una cosa...mi ha detto che ha distrutto il villaggio di mamma! >> disse Kumi piagnucolando.
<< Che cosa?!Quindi sono stati loro a distruggere il villaggio di Mia!Ma allora che cosa volevano da lei?! >>
<< Un tesoro...volevano un tesoro da Mia. >> disse Kumi abbracciando Ace.
<< Un tesoro?Aspetteremo che Mia si svegli,poi ci faremo raccontare meglio. >> disse Ace alzandosi in piedi.
Così i pirati ritornarono alla New Moby Dick,in modo tale che Mia si riposasse e che raccontasse come stava davvero la situazione.
Angoletto dell’autrice:
Salve!Vi ho fatto una sorpresa...volevo aggiornare subito,dato che la mia ispirazione è alle stelle. Quindi eccoci qui,Mia è salva e lo è anche il piccolo Kumi. Nel prossimo capitolo cercherò di dare nuovi chiarimenti...
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 17 ***


 Dopo circa un’ora,Mia si risvegliò e si ritrovò nella sua camera. Accanto a lei,c’era Kumi,che dormiva stringendo a sé la mano della ragazza. Mia,delicatamente,posò la mano di Kumi sul cuscino e,dopo essersi alzata,gli rimboccò le coperte. Vide che indossava ancora il vestito rosso che aveva comprato quello stesso giorno,ma esso era completamente macchiato dal sangue e rovinato qua e là. Mia guardò fuori dalla finestra e vide che il sole oramai era calato:il mare era divenuto di un bellissimo color oro. La ragazza uscì dalla sua camera e si diresse sul ponte;lì trovò Ace e Marco appoggiati al parapetto che guardavano il mare. Si stava avvicinando ai due ragazzi ma,davanti a lei,arrivò Haruta che,vestita con gli abiti nuovi che nella stessa mattinata avevano preso,disse:<< Mia-chan!Sei sveglia! >> la ragazza abbracciò Mia,che ricambiò.
Ace e Marco,sentendo quelle voci,si girarono e corsero verso la ragazza.
<< Mia?!Stai bene o ti senti ancora male? >> chiese Ace prendendola per mano.
<< Va tutto bene,non vi preoccupate. Ma...come mai ci troviamo sulla nave? >> chiese la ragazza confusa.
<< Siamo riusciti a sconfiggere quel pirata,Tiger. Poi ti abbiamo riportata qui per farti riposare. >> disse Marco.
Mia si ricordò di tutto quanto:Tiger che l’aveva rapita e portata in un posto sconosciuto,la rivelazione sui suoi genitori e la vicenda del piccolo Kumi che è ricercato da suo zio.
<< Mia,ascolta...Kumi ci ha detto una cosa:ha detto che è stato Tiger ha distruggere il tuo villaggio...lo sai già? >> chiese Ace mettendole una mano sulla spalla in segno consolatorio.
Il volto di Mia cambiò espressione:<< C-come?! È stato lui a distruggere la mia famiglia?! >>
<< Mia calmati,oramai ci siamo vendicati...quel bastardo l’ho messo KO in poco tempo. >>
<< Ecco perché conosceva i miei genitori...ora capisco tutto!Lui cercava quel tesoro...e,quando ha invaso il villaggio con la sua ciurma,li ha costretti a confessare dove si trovava,ma loro non hanno aperto bocca. E perciò hanno messo tutto a fuoco. >>
<< Ma allora come facevano a sapere che eri loro figlia?E soprattutto come mai i tuoi genitori avevano questo tesoro? >> chiese Ace dubbioso.
<< Mi ha detto che,un tempo,i miei genitori erano pirati e che loro,dopo che hanno terminato la loro carriera per un ignoto motivo,hanno lasciato questo tesoro da qualche parte...sapete,quando quei pirati invasero il mio villaggio,io non c’ero,nel senso che ero nel bosco a raccogliere qualche erba medica per mia madre. Poi,quando sono ritornata a casa,ho visto delle figure nere allontanarsi tra le fiamme e tra le macerie delle case. Ecco perché non ho mai saputo la loro vera identità. Ed è per questo che Tiger mi ha riconosciuto:io e mia madre eravamo identiche e mi avrà visto mentre scappava con la sua ciurma. Avrà sicuramente pensato che io sappia qualcosa su questo “tesoro”...ma io non ricordo che i miei me ne abbiano mai parlato. >>
<< Quindi i tuoi stessi genitori erano pirati?!Non ci posso credere,la faccenda è più complicata del previsto... >> disse Ace grattandosi la testa.
<< Lo so...ascoltate,questo famoso “tesoro” io vorrei trovarlo. E se fosse qualcosa di importante?E se fosse qualcosa per me?Sono convinta che i miei genitori mi abbiano dato qualche indizio per indicarmi la sua posizione... >> disse Mia cominciando a riflettere.
<< Non ti preoccupare,lo troveremo!Piuttosto,come mai quel pirata aveva Kumi con sé? >> chiese Marco.
<< Suo zio lo sta cercando. Ha sparso volantini con la scritta “preso in ostaggio da pirati”... >>
<< Suo zio?!Siamo in un bel guaio. Ma di certo non sanno che Kumi,oramai,vuole stare con noi! >> disse Haruta sorridendo.
<< Io non darò mai Kumi nelle mani di un drago celeste...conosco la loro crudeltà e il loro odio verso le persone comuni! >> disse Mia stringendo i pugni.
<< Kumi è un nostro Nakama,non lo daremo a nessuno...mai e poi mai. >> disse Izo intervenendo nella conversazione.
<< Già...lui è come un figlio per me... >> disse Mia sorridendo.
Ad un tratto,proprio il piccolo Kumi stava correndo verso Mia:<< Mamma!Mamma! >>
<< Kumi-chan,vieni qui! >> Mia lo prese in braccio e lo abbracciò con tutte le sue forze.
<< Allora ragazzi,che ne dite di cenare?Ho una fame! >> disse Ace.
<< Buona idea!Chi prepara la cena? >> disse Haruta guardando tutti.
<< Mia! >> dissero tutti in coro indicandola.
<< Va bene,va bene...non sapete rinunciare al mio fantastico pollo fritto,eh? >>
Così la giornata si concluse allegramente,cercando di dimenticare i momenti difficili.
 
Angoletto dell’autrice:
E così siamo giunti al 17° capitolo! Finalmente sappiamo con chiarezza cosa successe al villaggio di Mia...ma ancora non si sa cos’è questo tesoro di cui si parla tanto!xD Lo scoprirete solo seguendomi!^^ Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 18 ***


Passarono due giorni,e,in questi due giorni,Mia aveva cercato di ricordare se i suoi genitori le avessero rivelato,anche con giochi di parole,la posizione esatta del tesoro. Aveva anche comprato alcuni libri che parlavano di famosi pirati passati,sperando che ci fossero anche i suoi genitori. E così Mia era lì,da due giorni,chiusa nella sua camera,con solo una tazza di caffè a tenerla sveglia,mentre leggeva attentamente ogni singola parola di un libro che aveva comprato nei giorno precedenti. Ne aveva già letti 4,ma non aveva trovato nulla di interessante. Gli altri,intanto,erano preoccupati,poiché Mia usciva mai dalla sua camera ed era determinata,ad ogni costo,a trovare qualcosa su quel “tesoro”,che ora le stava a cuore più che mai.
Ace entrò nella camera della ragazza,con l’ennesima tazzina di caffè tra le mani,e con lo sguardo un po’ malinconico.
<< Mia...ecco,tieni il tuo caffè. >> disse il ragazzo posando la tazza sulla scrivania.
Mia prese il caffè e lo bevve tutto d’un sorso;poi,risorgendo la tazza ad Ace,disse:<< Grazie,ora puoi andare. >>
<< Mia,credo che dovresti prenderti un momento di pausa. È da giorni che non esci un po’ all’aria aperta,dovresti smetterla di cercare informazioni. In fondo,hai tutta la tua vita a disposizione. >>
<< Lo so Ace,ma per me è molto importante sapere dove si trova quel tesoro. Sono convinta che troverò qualcosa di molto interessante,forse un messaggio lasciato dai miei genitori. >> disse la ragazza guardando Ace.
<< So quanto è importante per te Mia. Ma almeno questa sera concedimi di portarti in un posto. C’è una cosa che non devi assolutamente perderti. >> disse il ragazzo sorridendole.
<< Va bene Ace,questa sera non mancherò. >>
Ace uscì dalla stanza e si diresse sul ponte,dove Haruta e Kumi stavano giocando. Marco gli si avvicinò e chiese:<< Allora Ace,sei riuscita a convincerla per questa sera? >>
<< Si,mi ha assicurato che verrà. Non può perdersi uno spettacolo del genere. >>
<< Ace,hai saputo più notizie di tuo fratello? >> chiese Marco.
<< Cosa?Mio fratello?Beh,so che si è riunito con la sua ciurma...c’era scritto sul giornale di qualche giorno fa. Credo che dovremmo salpare per il Nuovo Mondo,vorrei tanto rivederlo. >>
<< Certamente,sarà quella la nostra prossima meta. >> disse Marco dando una pacca sulla spalla al ragazzo.
Sera...
Mia si era preparata poiché avrebbe passato la serata assieme ad Ace:indossava un abito turchese,corto fino alle ginocchia,e con un grande fiocco dietro la schiena;in più si era legata i capelli in una treccia. Ace,invece,si era vestito in camicia e pantaloni.
Appena la ragazza uscì e vide Ace disse:<< Wow Ace!Non pensavo che ti saresti vestito così elegantemente!Sei molto...bello. >>
<< Grazie...sai,è da un po’ di tempo che non stiamo assieme,solo noi due. >> disse Ace prendendo la ragazza sottobraccio.
<< Andiamo?Spero che sia qualcosa di romantico. >> disse Mia sorridendo.
<< Certo...sarà sicuramente molto romantico. >> disse Ace cominciando a camminare.
I due uscirono sul ponte e furono travolti da Kumi:<< Dove state andando?!Posso venire?!! >>
Mia si abbassò e,accarezzando il viso del piccolo,disse:<< Mi dispiace Kumi,ma per questa volta vorremmo passare la serata da soli. Però non ti preoccupare,con te ci sarà Haruta,lo sai che ti fa divertire. >>
Kumi sorrise e abbracciò Ace e Mia;subito dopo andò verso Haruta che,con un cenno della mano,salutò i due ragazzi.
Scesi dalla nave,Ace e Mia si diressero sulla spiaggia dove,decine e decine di coppie,erano stese sulla sabbia,mentre guardavano il mare e il cielo.
<< Quanta gente!Allora ci deve essere un evento molto particolare! >> disse Mia togliendosi le scarpe e sedendosi sulla sabbia.
<< Non immaginavo che ci sarebbe stata così tanta gente!Pensavo che saremmo stati solo noi due... >> disse Ace un po’ amareggiato.
<< Oh,non ti preoccupare,se c’è tutta questa gente vuol dire che sarà qualcosa di davvero speciale. >>
<< Guarda!Credo che sia iniziato! >> disse Ace indicando la sabbia.
Infatti,pian piano,la riva cominciò a colorarsi e a brillare di un azzurro intenso,facendo così scintillare l’intera costa dell’isola.
Mia guardò incredula quello spettacolo:così prese una manciata di quella sabbia scintillante e disse:<< Ma è incredibile!Come fa la sabbia a brillare di una luce così intensa? >>
<< In realtà non lo so con precisione...ma so che chiamano questa notte “la notte delle Stelle Azzurre”,proprio perché la sabbia brilla in questo modo. Allora,che ne pensi? >>
<< Tutto ciò mi lascia senza parole...non mi aspettavo una cosa del genere!Grazie Ace... >> Mia abbracciò il ragazzo,lasciandolo un po’ in imbarazzo.
<< Lo sai...questo brillare...mi ricorda una ninna nanna che mia madre mi cantava...”Nel cielo brillano le stelle...la Luna è una delle più belle...e quando poi arriva il giorno...tutto si colora di brillanti colori...e il tesoro più grande si trova lì,sull’isola dove non tramonta mai il Sole...”
Mia si alzò di scatto:<< Aspetta un attimo...l’isola dove non tramonta mai il Sole...ci sono!Il tesoro si trova lì!Ace,so dov’è il tesoro! È  su un’isola chiamata Shining Day,un’isola dove la notte non esiste! >>
<< Sai dove si trova il tesoro!Benissimo!Sono felice che questa serata abbia portato ad un risvolto positivo! >> disse Ace sorridendo.
<< Da quanto ho letto su alcuni libri,pare che quest’isola si trovi nel Nuovo Mondo. Noi ci andremo Ace,vero? >> chiese Mia con sguardo supplicante.
<< Certamente!Ci andremo anche per rivedere Rufy,mio fratello! >>
<< Bene!Allora il mio prossimo obbiettivo sarà quello di trovare il tesoro!E anche quello di ritrovare Aokiji... >> disse Mia sedendosi accanto a Ace.
<< Quello è un’altra priorità,dato che sei molto legata a lui...Bene,che ne dici di tornare alla nave?Si è fatto tardi... >>
Così la serata si concluse e finalmente Mia sapeva dove dirigersi per trovare il tesoro.
 
Angoletto dell’autrice:
Scusatemi per il ritardo!^^” Ho avuto poco tempo questi giorni...comunque,in questo capitolo abbiamo saputo dove si trova il tesoro...ora non ci resta che trovarlo!xD
Ringrazio chi recensisce e chi legge la mia storia!Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo 19 ***


 La New Moby Dick aveva abbandonato,ormai da tempo,il porto e si stava dirigendo verso il Nuovo Mondo,dove tutta la ciurma si sarebbe diretta verso Shining Day,l’isola dove si trovava il tesoro che Mia cercava. La ragazza era molto entusiasta all’idea che sarebbe riuscita a trovare quel tesoro che,secondo lei,nascondeva qualcosa di importante:un messaggio,una lettera oppure un semplice oggetto che raccontasse a Mia il passato dei suoi genitori e il perché hanno deciso di abbandonare la loro vita da pirati. Mia,però,pensava anche ad Aokiji,che non sentiva da tempo. Si chiedeva che fine avesse fatto,perché non le scriveva più;Mia era davvero confusa,lei teneva molto ad Aokiji,lo considerava quasi come un secondo padre,anche se non lo ammetteva. Si chiedeva anche di cosa avrebbe pensato se l’avesse vista ora che stava assieme alla persona che amava e anche assieme al piccolo Kumi,suo bimbo adottivo. Sperava di poterlo incontrare al più presto,anche se sarebbe stato improbabile. Poi c’era anche Kumi a cui pensare:ora che suo zio lo cercava,dovevano proteggerlo ad ogni costo. Come si sarebbe sentita Mia senza di lui?Si era presa cura di lui e non voleva che tornasse nelle mani di quei farabutti dei Draghi Celesti.
Due settimane dopo,New Moby Dick...
<< Kumi!Vieni,è pronto il pranzo! >>
Mia si trovava in cucina;aveva appena finito di preparare il pranzo e aveva richiamato tutti a tavola. Il primo a fiondarsi era stato Ace,mentre l’ultimo,come sempre,era Kumi,dato che gli piaceva più giocare che mangiare.  In quelle ultime due settimane la ciurma aveva affrontato un lungo viaggio:aveva dapprima raggiunto Sabaody per rivestire la nave e,successivamente,aveva attraversato i fondali marini e,dopo una breve sosta sull’isola degli Uomini-Pesce dove,con grande piacere,avevano scoperto che,poco tempo prima,c’era stato anche Rufy,erano giunti nel Nuovo Mondo. Così da due giorni viaggiavano in cerca della prima isola su cui sostare.
<< Izo hai avvistato qualcosa?! >> urlò Ace,dopo aver mangiato cinque piatti di riso.
Izo,col cannocchiale,osservò l’orizzonte:<< No...aspetta si,vedo qualcosa! >> il ragazzo osservò meglio e notò un piccolo puntino molto distante:<< Si ragazzi!Credo che ci siamo!Riesco ad intravedere un isola! >>
<< Bene,allora spiegate le vele,così arriveremo subito! >> disse Ace dando una mano a Vista a spiegare le vele.
In meno di un’ora la ciurma giunse sulla nuova isola:tutti quanti erano eccitati su cosa avrebbero trovato di entusiasmante su quest’isola.
<< Si!Mamma io vengo con te! >> disse Kumi abbracciando Mia.
<< Questa volta vengo anch’io con voi...non vorrei vi ritrovaste nei guai. >> disse Izo affiancando la ragazza.
<< Ah,vai tu Izo? >> disse Ace stupito.
<< Avanti,tanto si sa che tu andrai nella prima locanda che trovi per mangiare... >>
Tutti quanti scoppiarono a ridere,lasciando Ace un po’ imbarazzato.
<< Non te la sarai mica presa per così poco?Non vorrai di certo che la tua signorina veda come divori piatti e piatti di carne! >>
<< Ok,ok ho capito...hai ragione,voglio subito andare ad assaggiare le specialità di quest’isola. Buona fortuna allora Izo,quando ti riempirà di spese per lo shopping non voglio essere lì! >> disse Ace cominciando a scendere dalla nave.
<< Uomini...tutti uguali... >> disse Mia imbronciata.
<< Ragazzi,la volete smettere?Andiamo a divertirci! >> disse Vista incoraggiando gli altri a scendere.
Così,tutti quanti,scesero dalla nave:si divisero in gruppi e si introdussero nella piccola città che si prostrava davanti a loro;quell’isola non sembrava avere nulla di particolare:non c’era qualcosa che attirasse l’attenzione della gente.
Ace aveva già trovato una locanda in cui mangiare;aveva ordinato dieci piatti della pietanza locale dell’isola,che era a base di carne e verdura. Il locandiere,alla richiesta del ragazzo,disse:<< Accidenti...ma tutti oggi arrivano?Un’ora fa è accaduta la stessa cosa;un moccioso che chiede quindici piatti di carne! È assurdo! >>
Mia,Kumi e Izo si trovavano invece nella parte nord dell’isola,dove era in corso un piccolo mercato che si svolgeva settimanalmente. Lì furono attirati dalla vendita di alcuni amuleti,che si diceva funzionanti contro il malocchio.
<< Io sinceramente non credo a tutto ciò... >> disse Izo guardando con disprezzo quegli amuleti.
<< No,invece io ci credo!Senta,ne avrebbe uno per la fortuna? >> chiese Mia al venditore.
<< Certamente!Vede questa pietra verde? È  smeraldo,si dice che porti molta fortuna! >> rispose il venditore mostrando una pietra lucente incastonata in un anello.
<< Wow!Lo compro! >> disse Mia porgendo i soldi al venditore.
I tre ricominciarono a camminare,ma Kumi si mise davanti ai due in modo tale da bloccarli:<< Io voglio lo zucchero filato!Lì c’è il signore che lo vende! >>
<< Ma certo che lo compriamo! >> disse Mia sorridendo al bambino.
Si avvicinarono alla bancarella ma dovettero attendere poiché,di fronte a loro,c’erano una ragazza dai capelli arancioni e una piccola renna che,stranamente,parlava.
<< Mamma...perché quella renna parla? >> chiese Kumi molto incuriosito.
<< Ehm,non lo so... >> disse Mia non sapendo cosa rispondere.
Kumi così si avvicinò alla donna e,tirandole i pantaloni,chiese:<< Mi scusi signora,come mai il suo animale parla? >>
La donna si voltò e vide Kumi che la guardava con uno sguardo dolce e innocente:<< Oh piccolo,questa piccola renna no è il mio animale,è un mio amico. E sa parlare perché ha mangiato un frutto del diavolo,che gli permette di avere questa capacità. >>
<< Mamma,quella renna ha mangiato un frutto come il tuo! >> disse Kumi sorridendo.
<< Cosa?Kumi,non devi disturbare le persone! >>
<< Non si preoccupi,è tipico dei bambini incuriosirsi per qualunque cosa. >> disse la donna girandosi verso Mia.
<< È un bambino molto curioso e giocherellone. La ringrazio per aver risposto alla sua domanda. Il mio nome è Mia,molto piacere di conoscerla. >>  disse Mia allungando la mano verso la donna.
<< Io sono Nami,molto piacere. Lui invece è Chopper,che in questo momento non può rispondere perché sta mangiando lo zucchero filato... >>
<< Io sono Kumi!E lui è Izo! >> disse Kumi indicando l’uomo.
<< Hai davvero un bel nome! >> disse Nami accarezzando il viso del bimbo.
<< E sai che ho anche un papà?!Si chiama Ace,e sa usare il fuoco! >>
A quella affermazione la donna dai capelli arancioni rimase spiazzata.
Intanto,nella locanda in cui si trovava Ace,erano sopraggiunti due uomini:uno con i capelli verdi e con una strana cicatrice sull’occhio e uno con delle strane sopracciglia a ricciolo.
<< Siamo qui per ripagarle il conto... >> disse quello biondo dei due.
<< Di solito non lo facciamo,ma questa volta Rufy ha davvero esagerato... >>
<< Aspettate un attimo...Rufy?!E poi vi conosco... >> Ace osservò quei due ragazzi,che ben conosceva.
 
Angoletto dell’autrice:
Salve!^__^
Si è concluso anche questo capitolo!Questo è stato molto interessante,poiché Mia e Ace hanno incontrato persone che ben conoscono(a parte Mia!xD) Avrete capito chi sono(tanto facile!XD) Ringrazio chi recensisce e chi legge questa storia!Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo 20 ***


 << C-cosa?Tuo padre si chiama Ace?! >>
La donna dai capelli arancioni non credeva ancora a ciò che aveva udito:Mia,incuriosita dall’atteggiamento della donna,chiese:<< Nami,ma tu conosci Ace?Sembra che tu sia rimasta molto sorpresa da ciò che ha detto Kumi... >>
Nami guardò Mia e,cambiando discorso le chiese:<< Lui è tuo figlio? >>
<< In un certo senso si. >> rispose Mia sorridendo.
<< Io conosco un ragazzo di nome Ace...è il fratello del nostro capitano,Monkey D. Rufy... >>
<< Rufy?!Non mi dire che tu fai parte della sua ciurma! >> disse Mia sorpresa.
<< Si,certamente...  e tu non mi dire che lo conosci! >>
<< Certo!Ci siamo conosciuti di persona a Marineford...non so se ve ne ha parlato,ma io ho salvato Ace da morte certa... >> disse Mia ricordando quei brutti momenti.
<< Quindi tu saresti quella Mia,di cui Rufy ci ha parlato tanto!Ti chiamava sempre “la ragazza con i capelli blu”. Ma quindi questo vuol dire che qui c’è anche Ace!Non ci posso credere. >>
<< Esattamente! >> disse Mia sorridendo.
<< Aspetta,Kumi ha detto che Ace è suo padre... >> Nami guardò attentamente Mia:la ragazza si sentiva osservata e scostò lo sguardo altrove.
<< Ok,sono la fidanzata di Ace...ma Kumi non è proprio suo figlio...diciamo che lo abbiamo adottato... >>
<< Hai capito Pugno di Fuoco? È riuscito a conquistare la sua salvatrice! >> disse Nami dandole una pacca sulla spalla.
<< Chopper,che ne dici di andare con loro?Così faremo incontrare Ace e Rufy. >> disse Nami parlando con la piccola renna che stava ancora gustando lo zucchero filato.
<< Ehi Kumi,Izo dov’è? >> disse Mia guardandosi attorno.
<< Sono qui! >> l’uomo fece un cenno con la mano e si avvicinò ai tre:<< Scusate ma mi ero fermato a quella bancarella di dolci... >>
<< Guarda,abbiamo incontrato la ciurma di Rufy,il fratello di Ace...hanno detto che verranno con noi!Li invitiamo a pranzo? >> chiese Mia prendendo in braccio Kumi.
<< Certamente!Ace ne sarà felice. >> disse Izo.
<< Allora facciamo così:Chopper verrà con voi e io andrò a cercare gli altri...mi serve solo che mi diciate dove si trova la vostra nave. >>
<< È nella piccola baia a nord dell’isola... >> disse Izo.
<< Bene,allora ci vediamo dopo! >> disse Nami allontanandosi.
Mia si voltò verso la piccola renna e le chiese:<< Allora piccolo Chopper,andiamo? >>
<< Si!Non vedo l’ora di vedere Ace...è da un sacco di tempo che non ci vediamo! >> disse la piccola renna saltellando.
Locanda...
<< Ecco qui il conto...ora possiamo andare. >> disse l’uomo dai capelli verdi.
Ace si voltò di scatto verso quei due ragazzi:<< Ehi voi due?!Non siete Sanji e Zoro,i nakama di mio fratello? >>
I due uomini si voltarono e,sorpresi,dissero:<< Ace?!Ma che ci fai qui?! >>
<< Io?!Sono qui assieme ai miei amici...e voi piuttosto?Dove sono tutti gli altri? >>
<< Sono in giro...fra poco torneremo alla nave per preparare il pranzo. >> disse Sanji accendendosi una sigaretta.
<< Ehi,voglio subito vedere il mio fratellino!Chissà come starà quel marmocchio... >>
<< Ne sarà sicuramente felice!La nostra nave si trova vicino alla baia,siamo arrivati circa un’ora fa... e tu Ace? >> chiese Zoro avvicinandosi.
<< Noi siamo qui da circa mezz’ora e la nostra nave si trova nello stesso luogo...non l’ho vista la vostra! >> disse il ragazzo.
<< Che ne dici di venire con noi?Visto che ci siamo,potreste pranzare con noi! >> disse Sanji.
<< Volentieri! >>
E così Ace si alzò dal bancone e,dopo aver lasciato qualche misera moneta al locandiere,seguì i due ragazzi verso la loro nave.
Intanto,nella baia dove si trovavano le due navi,erano arrivati Mia,Kumi,Izo e Chopper. Tutti erano giunti alla New Moby Dick,poiché Mia aveva invitato a pranzo i Mugiwara.
<< Ehi,le nostre navi si trovano vicino! >> disse Chopper indicando una bizzarra nave,con a poppa una strana testa di leoncino.
<< Molto meglio!Così ci assicureremo che arrivino tutti. >> disse Mia sorridendo.
Dopo un po’ di tempo giunsero anche tutti gli altri membri della ciurma di Ace,a cui Izo spiegò la situazione.
<< E così il fratello di Ace si trova qui?Allora oggi ci sarà una gran festa! >> disse Vista ridendo.
<< Mamma!Sia arrivando papà! >> Kumi indicò l’orizzonte:Sanji,Zoro e Ace si stavano dirigendo verso le due navi. Quando arrivarono,Marco si avvicinò ad Ace e chiese:<< Sai già che tuo fratello è qui? >>
<< Si,ho incontrato loro due...quindi anche voi avete incontrato i membri della sua ciurma! >> disse Ace sorridendo.
Intanto,il ragazzo di nome Sanji,si era avvicinato a Mia, e,con gli occhi cuoriformi,disse:<< Ma chi è questa bella ragazza?!Sei un fiore delicato!Sei bellissima! >>
Mia,un po’ imbarazzata,disse:<< Io mi chiamo Mia...piacere di conoscerti. >>
<< Mia-chwan!!!!!Che nome incantevole! >>
Ace si era accorto della scena e,avvicinandosi a Sanji,disse:<< Ehi Sanji,non fare troppo il cascamorto con lei!In questo momento è occupata! >>
<< Mia-chwan?!Sei fidanzata?!E chi sarebbe quel farabutto del tuo fidanzato?! >>
<< È proprio Ace... >> disse Mia indicandolo.
<< Oh,ora capisco... >> disse Sanji sorridendo.
<< ACE!!!!!!!!!!! >> da lontano,la voce di un ragazzo risuonò per tutta la baia.
<< Ehi,non mi dire che... >> appena Ace si girò fu travolto niente meno che dal suo caro fratellino Rufy.
<< Ace!Da quanto non ci si vede!Come stai? >> disse Rufy abbracciandolo.
<< Fratellino!Io sto benone!Vedo che non sei cambiato per niente! >> disse Ace sorridendo.
Rufy si staccò da Ace e si guardò attorno:<< Oh,ci sono tutti i tuoi amici...come state?Ehi Mia,ci sei anche tu! >> Rufy abbracciò anche Mia.
<< Che bello,ti ricordi ancora di me! >> disse Mia felicemente.
<< Come posso dimenticarmi la ragazza che ha aiutato mio fratello? >> disse Rufy allegramente.
<< Lei è la famosa Mia!Finalmente ti possiamo conoscere. >> una ragazza mora,dagli occhi cerulei,si era avvicinata a Mia.
<< Che ragazza SUPER!!!! >> disse un uomo-cyborg.
<< Allora,chi va a pranzo da chi? >> chiese Nami che,nel frattempo,era giunta con il resto della ciurma di Rufy.
<< Nami-swan!Robin-chwan!Mie dee,siete arrivate! >>
Rufy si era avvicinato al piccolo Kumi:<< Ace,lui chi è?Non l’ho mai visto. >>
<< Si chiama Kumi...è il membro più giovane della nostra ciurma!Lo abbiamo trovato io e Mia sull’isola dove ci siamo allenati... >>
<< Ciao Kumi!Io sono Rufy,il fratello di Ace!Piacere di conoscerti,piccoletto. >>
<< Tu sei zio Rufy!Papà Ace mi ha detto tante belle cose su di te! >> disse Kumi abbracciandolo.
<< Perché mi hai chiamato zio?E perché hai chiamato Ace papà? >>
<< Ace è il mio papà e Mia è la mia mamma... >>
<< Rufy,Ace e Mia stanno insieme... >> disse Nami al capitano.
<< Oh,ecco perché vi chiama così! >> disse Rufy ridendo.
<< Allora,vogliamo decidere dove mangiare? >> disse Zoro interrompendo il discorso.
<< Facciamo così:direi di mangiare sulla vostra nave e io e Sanji cuciniamo... >> propose Mia.
<< Ottima idea!Allora andiamo! >> disse Rufy sorridendo.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo 21 ***


 Entrambe le ciurme erano salite sulla Thousand Sunny,la nave del fratello di Ace;avevano sistemato un grande tavolo sul ponte della nave,che era ricoperto di una soffice e verde erba,e tutti quanti si erano occupati di apparecchiare e sistemare tutto ciò che serviva per il pranzo. Ora tutti si trovavano seduti a tavola,mentre aspettavano che le pietanze fossero servite. Mia e Sanji,nel frattempo,erano proprio in cucina a preparare i pasti:mentre Sanji si occupava di preparare una deliziosa lasagna,mentre Mia si occupava di girare la carne.
<< Sanji,devi essere davvero un bravissimo cuoco!Tutti quanti aspettano con ansia le tue pietanze. >> disse Mia mentre armeggiava con la padella.
<< Grazie per questi complimenti,mia cara Mia. Non per essere modesto,ma sono davvero un bravo cuoco. È merito di tutta l’esperienza che ho accumulato in questi anni;voglio sempre dare il meglio per i miei compagni,soprattutto per Nami e Robin... >>
<< Certo che sei davvero fissato con le ragazze! >> Mia cominciò a ridere << io ho imparato a cucinare solo da qualche annetto...mi destreggiavo tra i fornelli e dovevo cucinare per Ace e per Kumi. Ora diciamo che sono diventata la cuoca della ciurma. >>
<< Vedrai,col tempo potrai imparare a cucinare nuove pietanze e così potrai stupire Ace con i tuoi buonissimi piatti!Bene,la lasagna è pronta...come va con la carne? >> chiese Sanji mentre toglieva la lasagna dal forno.
<< Credo che si sia cotta...la metterò al centro del tavolo,ma ho paura che si sparirà presto...Ace è un pozzo senza fondo... >>
<< Per non parlare di Rufy!Gli darò un calcio se si azzarda a toccare la carne...vieni,andiamo mia cara. >>
I due uscirono dalla cucina,con i piatti in mano. Gli occhi di tutti quanti si illuminarono alla vista di quelle deliziose pietanze.
<< Si mangia!!!!! >> dissero in coro Ace e Rufy,con coltello e forchetta in mano e la bocca spalancata.
<< Rufy,se cominci a mangiare a sbafo,passerai i guai... >> disse Nami mostrando il pugno destro al ragazzo.
<< Anche tu Ace,cerca di comportarti da signore! >> disse Mia,cercando di imitare il tono di Nami.
Sanji e Mia servirono tutti quanti:così cominciarono a mangiare e,qualche volta,si sentiva un tonfo;Nami e Sanji si occupavano di tenere a bada Rufy,mentre Mia teneva sotto controllo Ace e anche Kumi,che imitava alla perfezione il modo di mangiare di Ace e Rufy.
<< No...non è possibile...anche lui mangia così! >> disse Mia demoralizzandosi.
<< Come si dice...tale padre,tale figlio! >> disse Usop scoppiando a ridere e contagiando il resto della ciurma,che scoppiò in una fragorosa risata.
<< Su Mia,forza e coraggio,vedrai che sarà uguale a te quando crescerà! >> disse Haruta consolando la ragazza.
<< Lo spero... >>
Il pranzo continuò allegramente:Sanji e Mia servirono il pesce,successivamente la frutta e i dolci. Alla fine,tutti erano stracolmi(tranne Ace e Rufy) e,con la pancia piena,si stesero sull’erba a guardare il cielo.
<< Mia...quindi tu facevi parte della Marina? >> chiese Nami avvicinandosi alla ragazza che,stesa sul prato,guardava le nuvole soffici e candide che ornavano il cielo. Si voltò di scatto verso la donna,che si era stesa accanto a lei,e le rispose:<< Si...ero una marine. Da piccola sono stata “adottata” da Aokiji e,da allora,sono cresciuta lì...poi,per amore di Ace,ho deciso di salvarlo,anche a costo di farmi odiare da Aokiji... >>
<< Ma non vi siete più sentiti da allora? >>
<< Si...ci siamo spediti delle lettere,ma poi non mi ha più scritto...ora sono in viaggio per cercarlo... >> disse Mia ritornando a guardare il cielo.
<< Spero che tu possa trovarlo...ci hanno detto che non fa più parte della Marina,quindi sarà più facile per te parlare con lui... >> disse Nami sorridendole.
<< Grazie Nami per queste parole... >>
Intanto Ace e Rufy,a pancia piena,erano affacciati al parapetto della nave,mentre guardavano il mare.
<< Allora Rufy,come sono andati questi due anni di allenamento? >> chiese Ace sorridendo.
<< Bene,ma difficoltosi!Rayleigh è stato un bravo maestro per me,mi ha insegnato molto...tu,piuttosto? >>
<< Io mi sono dovuto arrangiare da solo...ho affinato le mie tecniche e ho passato due anni bellissimi assieme a Mia...la sua compagnia mi ha rallegrato e mi ha fatto capire ancor di più quanto alcune persone tengono a me,proprio come te,fratellino... >>
Ace mise una mano sui capelli di Rufy,scompigliandoglieli un po’. Rufy sorrise e,con un’enorme sorriso sul volto disse:<< Ace!Grazie di esistere!Non so come farei se tu non fossi vivo! >>
<< Sono io che ringrazio te per avermi salvato...e anche Mia,che mi ha aiutato e che mi ama... >> disse Ace guardando la ragazza,mentre giocava con Kumi.
<< Ehi,guarda l’orizzonte...sembrano che ci siano delle navi in avvicinamento! >> disse Rufy sporgendosi dal parapetto.
<< Ehi,hai ragione!Nasone,tu che hai la vista acuta,vieni qui! >> disse Ace,facendo cenno ad Usop di avvicinarsi.
<< Come mi hai chiamato?!Comunque,fa vedere...aspetta!Quelle sono tre navi della Marina?! >>
<< Tre navi della Marina?!Credo che fra poco ci sarà uno scontro... >> disse Rufy sistemandosi il cappello sulla testa.
<< Non vedo l’ora! >> disse Ace.
 
 
Angoletto dell’autrice:
Salve!Siamo giunti al termine di questo capitolo...Kumi sta diventando uguale a Ace!xD Crescerà bene quel piccoletto...una battaglia in vista...o qualcosa di più?! Ringrazio chi recensisce e chi legge...alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Capitolo 22 ***


 Le navi della Marina si avvicinavano sempre di più;man mano che i minuti passavano,l’aria sulla Thousand Sunny si faceva sempre più turbolenta. Mia era abbastanza preoccupata cos’,avvicinatasi a Rufy ed Ace,chiese:<< Ragazzi,secondo voi perché la Marina è qui? >>
<< Mah,non so...forse sono stati avvertiti della nostra presenza. >> disse Ace guardando l’orizzonte.
<< Non importa...noi li sconfiggeremo! >> disse Rufy sorridendo.
<< Combatteremo ancora assieme,fratellino... >> disse Ace mettendo una mano sulla spalla del fratello.
Anche la gente dell’isola era allarmata dalla presenza della Marina;tutti si stavano chiedendo perché ben tre navi si stessero avvicinando alla costa. Era raro un avvenimento del genere,dato che quell’isola era molto pacifica e senza trambusti. Dopo quasi mezz’ora,le tre navi giunsero nella baia,dove si trovavano anche le navi dei pirati. Tutti quanti scesero dalla Thousand Sunny,tranne Kumi e Chopper,a cui Mia aveva chiesto gentilmente di tenere a bada il bambino,poiché preoccupata per la sua incolumità.
Dalle tre grandi navi cominciarono a scendere tantissimi Marines in divisa e armati fino ai denti. Con loro c’erano anche due generali,di cui,uno dei due,Mia aveva già incontrato:il generale Sentoru,che aveva incontrato durante il viaggio per portare Ace a Impel Down.
I pirati osservarono tutta la scena:i Marines si erano schierati l’uno accanto all’altro,pronti per un possibile attacco. Con grande sorpresa delle due ciurme,da una delle tre navi sbucò anche l’ammiraglio Kizaru. Non era cambiato molto negli ultimi due anni,solo i suoi vestiti erano diversi,sempre,però,di colore giallognolo.
Mia aveva assistito a tutto ciò incredula:cosa ci faceva Kizaru lì?Forse cercavano qualcuno?
Rufy e Ace,con i loro equipaggi,uscirono allo scoperto;Rufy,stringendo i pugni,disse:<< Cosa ci fate qui?Come mai un ammiraglio della Marina si è spinto fin qui? >>
<< Saalve...vedo che siete tutti presenti all’appello...abbiamo saputo che eravate qui e così abbiamo deciso di invertire la rotta per venire a verificare. >> disse Kizaru,con la sua solita espressione sul volto.
<< Cercate guai per caso? >> disse Ace.
<< Siamo qui per catturarvi...ma,per la precisione,cerchiamo una persona che,due anni fa,ha commesso un atto impuro e che rimarrà nella storia della Marina militare... >> Kizaru indicò la ragazza dai capelli blu,che si trovava in fondo << Mia...Akainu ha emesso una taglia sulla tua testa...sei incolpata di tradimento,poiché hai salvato il prigioniero Pugno di Fuoco. Tu sei stata un disonore...ed è anche per questo che Aokiji se ne andato. È colpa tua se è stato “licenziato” dal suo ruolo... >>
Il cuore di Mia si spezzò in due:a quelle parole,si sentì in colpa verso Aokiji e,forse,iniziava a capire perché non gli aveva più scritto. Nell’ultima lettera che Aokiji gli aveva inviato,l’uomo aveva scritto che non le avrebbe più scritto perché oramai Mia doveva vivere la sua vita. E invece,Kizaru,aveva dichiarato tutt’altre parole:Aokiji,in realtà,era arrabbiata a morte con lei,dato che lo aveva fatto congedare dal suo ruolo. Possibile che Aokiji avesse nascosto tutta quella rabbia nei suoi confronti per ben 2 anni?
<< No...non è vero!Aokiji e io abbiamo un bellissimo rapporto:quando mi spediva le lettere,mi ha detto di essere sincero e che non era arrabbiato con me!Queste parole sono solo frutto della mentalità di Akainu...quel lurido bastardo senza cuore!So che lui mi odia e tu,tu sati dicendo questo solo per farmi sentire in colpa! >> Mia prese entrambe le sue due spade dal fodero e cominciò a correre verso Kizaru;cercò di ferirlo con un fendente,ma non ci riuscì,dato che Kizaru aveva mangiato il frutto Pika-Pika re il suo corpo era completamente fatto di luce.
<< Uuh...non ti facevo così avventata,Mia. >> Kizaru lanciò un raggio di luce verso la ragazza:esso le trapassò la gamba,ferendola.
<< Mia! >> Ace corse verso la ragazza;poi,voltandosi verso Kizaru,disse:<< Adesso mi hai veramente stancato... >>
<< Ehi fratellone,vuoi una mano? >> Rufy si avvicinò ad Ace,che annuì.
Entrambi cominciarono a scontrarsi con Kizaru;il resto,invece,si sarebbe occupato di disfarsi dei Marines. Anche Mia,dopo aver guarito la sua ferita,ripartì all’attacco,verso il generale Sentoru.
<< Mia!Da quanto tempo non ci vediamo!E così adesso ci troviamo ad essere nemici...non avrò pietà di te!Porteremo la tua testa ad Akainu,con quella dei tuoi compagni! >>
Mia cominciò un duro scontro con Sentoru:la ragazza riusciva a parare quasi tutti i colpi d’ascia del generale,cavandosela con qualche graffietto qua e là. Anche lui,però,dimostrò di essere molto forte,dato che riusciva ad evitare i fendenti della ragazza. Dopo un lungo combattimento,Mia diede il colpo finale:<< Star Dust! >> con questo colpo,Mia fece cadere il generale a terra. Mentre si allontanava,però,Sentoru si rialzò:stava per colpirla ma Zoro lo colpì,riducendolo in fin di vita.
<< Grazie Zoro! >>
<< Ehi Mia,sei brava con quelle spade! >>
Tutti gli altri membri delle due ciurme,intanto,stavano ancora affrontando i Marines:riuscivano a stenderli facilmente,dato che erano molto deboli rispetto a loro.
Ace e Rufy erano impegnati nel combattimento con Kizaru;grazie all’utilizzo dell’haki,i due fratelli riuscivano a colpire l’ammiraglio.
<< Tempesta di fiamme! >>
<< Gear Second!Elephant gun! >>
<< Credete di potermi battere in questo modo?Ingenui... >>
Entrambi cercarono di colpire l’ammiraglio,ma senza risultato;allora Rufy si avvicinò ad Ace e gli sussurrò qualcosa:<< Fratellone,che ne dici di un attacco combinato?L’utilizzo dell’haki potrebbe stenderlo... >>
<< Ottima idea,Rufy! È giunto il momento di mettere al tappeto questo balordo! >>
Così Rufy ed Ace attaccarono assieme:<< Pugno di fuoco!Gom gom rifle! >>
Entrambi i pugni andarono a segno,colpendo l’ammiraglio nello stomaco. Kizaru si accasciò a terra;le due ciurme esultarono felicemente. Alcuni marines si occuparono di riportare Kizaru,Sentoru e i marines feriti sulla nave. Le navi della Marina ripartirono;quella battaglia era stata vinta,ma la guerra non era ancora finita.
Mia sorrise vedendo i suoi compagni gioire,mail suo sguardo era perso nel vuoto. I suoi pensieri erano rivolti alle parole di Kizaru:non riusciva ancora a comprendere se ciò che aveva detto era verità o menzogna. Perciò la ragazza si diresse sulla Thousand Sunny,dove c’erano Kumi e Chopper. Ace notò che la ragazza si stava allontanando,perciò la seguì.
<< Mia!Aspetta...cosa succede? >> disse il ragazzo con sguardo preoccupato.
<< Ace...non è nulla...sto pensando a ciò che mi ha detto Kizaru... >> disse la ragazza voltandosi verso il ragazzo.
<< Sono sicuro che ciò che ha detto erano solo sciocchezze...non credere alle sue parole,hai detto di fidarti di Aokiji,quindi non perdere la sua fiducia e lascia che le speranze prendano il posto dei dubbi. Mia guardò Ace negli occhi e,subito dopo,gli diede un bacio sulle labbra. Rufy guardò quella scena e disse:<< Ma che stanno facendo quei due?Andiamo a vedere! >>
<< Rufy...no! >> Nami e Sanji fermarono il ragazzo di gomma prendendolo per il braccio.
Alla fine,tutti quanti raggiunsero la Thousand Sunny;Mia prese in braccio Kumi e lo tenne stressa a sé:<< Piccolo mio... >>
Sanji preparò dei boccali di birra per tutti quanti e,per Kumi,preparò un bicchiere di succo d’arancia;successivamente Rufy,alzato il boccale verso il cielo,disse:<< Facciamo un bel brindisi per la nostra vittoria! >>
Tutti quanti alzarono i loro boccali al cielo ed esultarono assieme:<< Brindiamo!!! >>
 
Angoletto dell’autrice:
Salve!Eccoci alla fine di questo capitolo...purtroppo non sono molto brava nella descrizione dei combattimenti,ma spero che vi sia piaciuto!*^* Bene,alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Capitolo 23 ***


 Il giorno seguente entrambe le ciurme decisero di prendersi un giorno di relax:la battaglia con la Marina gli aveva stremati e perciò tutti assieme avevano deciso di passare la giornata in spiaggia. Infatti su quest’isola c’era una famosa spiaggia,chiamata “Blue Sea”,dove,ogni giorno, si riunivano molte persone per mangiare e divertirsi. 
Sulla Thousand Sunny regnava il caos:persone che facevano avanti e dietro per la nave,dato che si stavano preparando per andare in spiaggia. Mia,Nami,Robin e Haruta erano nella stanza delle ragazze,mentre decidevano che costume indossare.
<< Io credo che questo costume lilla mi stia benissimo!  L’ho comprato proprio su quest’isola! >> disse Nami mentre si guardava allo specchio. La ragazza aveva i capelli legati in due codine;il costume aveva due cuori ai lati del bikini. Robin,invece,indossava un trikini verde abbastanza sgambato. Mia,invece,aveva scelto qualcosa di semplice:indosso aveva un costume multicolore(bianco e azzurro),con i lacci che le pendevano dal costume. Haruta,infine,aveva addosso un costume rosa perlato a frange.
<< Aww!!!Questo costume è magnifico! >> disse Mia rimirando il costume di Robin.
<< Robin si becca sempre i costumi migliori... >> disse Nami sorridendo.
<< Allora,andiamo a vedere se i ragazzi hanno finito? È tardi! >> disse Nami aprendo la porta della stanza. Però si ritrovò di fronte a Kumi che,sorridendo,disse:<< Mamma!Zio Rufy ed Ace stanno litigando! >>
<< Ma come... >> Nami fu interrotta da Mia che,preso Kumi in braccio,disse:<< Aspettatemi,vado a controllare. Kumi,dove sono Ace e Rufy? >>
<< Nel bagno! >>
Mia,con un brutto presentimento,si diresse verso il bagno:bussò due volte,ma nessuno rispose. Allora,prese coraggio e aprì la porta:<< Ace!Rufy!Che sta succedendo?! >>
Mia spalancò gli occhi:Ace e Rufy,nudi e ricoperti di schiuma,giocavano e si schizzavano l’acqua.
<< Mia...ma che ci fai qui?! >> disse Ace imbarazzato.
<< Ehi Mia!Sei qui per giocare con noi? >> disse Rufy invitandola ad entrare nella vasca.
Mia richiuse di scatto la porta e,senza spiccicar parola,ritornò dalle ragazze.
<< Allora?Cosa stavano combinando,eh Mia? >> chiese Nami cominciando a camminare verso l’esterno.
<< Niente...nulla di importante... >> rispose Mia,ancora sconvolta.
<< Ehi,dalla tua faccia si direbbe che hai visto qualcosa che non dovevi vedere... >> disse Haruta guardandola dritto negli occhi.
<< No,no,vi assicuro che non è successo nulla! È tutto apposto! >> disse Mia cercando di sorridere.
<< Mie dolci ragazzeeeee!!!!Siete pronte?! >> Sanji arrivò fluttuando e,vedendo che le quattro ragazze erano in costume,cominciò a perdere sangue dal naso:<< Questo...è...il paradiso! >>
<< Non cominciare! >> Nami gli diede un pugno sulla testa,facendolo cadere a terra.
Le quattro ragazze uscirono all’esterno:trovarono il resto della ciurma pronto a partire verso la spiaggia. Tutti quanti cominciarono a scendere dalla Thousand Sunny;Ace si avvicinò a Mia e,prendendole la mano,disse:<< Scusaci per prima...Kumi era entrato improvvisamente e ha pensato che stessimo litigando...e scusami anche per quello che ha detto Rufy... >>
<< Ace,non ti preoccupare!Non è successo nulla di grave...non ho visto niente,in fondo... >> disse Mia diventando rossa.
<< Eh,eh!Su Mia,non essere così imbarazzata... >>
Finalmente,tutti quanti giunsero alla spiaggia:c’era qualche persona,dato che era ancora presto;i Mugiwara e tutti gli altri si misero vicino alla riva. Sanji e Marco prepararono l’ombrellone,mentre Vista e Franky si occuparono di sistemare il tavolo. Le ragazze posizionarono le sedie a sdraio e gli asciugamani. Kumi,Chopper e Rufy si precipitarono sulla sabbia bagnate e cominciarono a scavare buchi e a costruire castelli.
Successivamente i ragazzi cominciarono a giocare a palla,mentre Nami e Robin prendevano il sole;Mia,invece,osservava l’acqua del mare poiché voleva tanto fare un bagno,ma era impossibilitata perché aveva ingerito un frutto del diavolo. Vista notò l’espressione di Mia e le si avvicinò:<< Mia che succede? >>
<< Volevo fare un bagno ma non posso... >>
<< Ehi ragazza!Prendi questo! >> Franky le lanciò un salvagente a forma d’anatra:<< Con questo non affogherai,stanne certa! >>
<< Ehm,grazie Franky!Allora,chi viene con me a fare un bagno? >>
<< Vengo io,mia dolce Mia!!!! >> disse Sanji correndo verso la ragazza. Ma Nami lo fermò:<< Sanji,non dovresti preparare il barbecue? >> Il ragazzo indietreggiò;Izo così decise di prendere il suo posto.
<< Mia!Facciamo un bel bagno! >>
I due entrarono in acqua:era molto fredda e le piccole onde che si formavano,bagnavano il ventre di Mia,protetto dal salvagente. Arrivati entrambi dove l’acqua era più alta,Mia si aggrappò al salvagente e cominciò a galleggiare beatamente nell’acqua. Anche Izo fece lo stesso osservando,di tanto in tanto,la ragazza.
Sulla spiaggia Ace e Rufy stavano sotterrando il povero Usop:di lui si vedeva solo il volto,il resto del corpo era coperto dalla sabbia.
<< Ragazzi,fatemi uscire! >> disse Usop dimenandosi.
<< Avanti Usop,stiamo giocando!Poi toccherà ad Ace! >> disse Rufy guardando il fratello e sorridendogli.
<< Usop!Che ti stanno facendo! >> disse Chopper guardandolo.
<< Bene!Ora liberiamolo perché tocca ad Ace! >> disse Rufy sfregandosi le mani.
Così,liberato il ragazzo,fu il turno di Ace:il ragazzo si stese nella grande buca e Rufy,Usop e Chopper cominciarono a ricoprirlo di sabbia. Dopo un po’ di tempo i tre avevano finito di ricoprire Ace;ma,mentre stavano cominciando a dissotterrarlo,Sanji urlò:<< è pronta la carne! >>
Rufy si precipitò verso il tavolo e Usop e Chopper lo seguirono a ruota. Ace rimase lì,intrappolato nella sabbia,mentre si dimenava disperatamente per liberarsi. << Rufy!Qualcuno mi liberi da qui! >>
Mia,uscita dall’acqua assieme a Izo,vide il povero Ace e gli si avvicinò:<< Ma che ci fai in queste condizioni?! >>
<< Rufy mi ha sotterrato...e se ne andato per mangiare senza liberarmi! >>
<< Aspetta qui,torno subito. >> Mia si allontanò un attimo,lasciando Ace nuovamente solo. Quando la ragazza tornò,aveva in mano due piatti ricolmi di fettine di carne. << Ecco qui,ti ho portato qualcosa! >> Mia cominciò a tagliare la carne e ad imboccare Ace.
<< Ehi,ma io non sono un bambino!Mmm...buona questa carne! >> I due rimasero lì,ridendo e scherzando.
La giornata passò velocemente,tra partite di beach volley e gare di nuoto.

Angoletto dell’autrice:
Salve!Allora,questo capitolo è stato di passaggio,dal prossimo in poi comincia la parte interessante...ma non vi anticipo nulla!xD
Spero che vi sia piaciuto,ho cercato di renderlo carino e divertente...e con questo,alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Capitolo 24 ***


 All’alba del nuovo giorno,tutti quanti erano già in piedi su entrambe le navi;Marco e Ace stavano discutendo sulla rotta che avrebbero preso nei prossimi giorni,mentre Mia e Haruta facevano tranquillamente colazione. Ad un certo punto Mia si alzò in piedi e si diresse verso i due ragazzi:con sguardo ancora assonnato,chiese:<< Sapete come si chiama la prossima isola in cui finiremo? >>
<< No,ancora no...speriamo però che sia interessante da visitare! >> disse Ace sorridendo.
<< Oramai siamo nel Nuovo Mondo...potremmo incontrare di tutto! >> disse Marco esaminando la mappa.
<< Io spero tanto che sulla prossima isola ci sia Aokiji... >>
<< Speraci...potrebbe esserci! >> disse Ace scompigliandole i capelli.
Ad un tratto,in quella stanza,entrò di soprassalto Rufy:<< Fratellone!Noi stiamo per partire! >>
Ace si voltò di scatto e,con un enorme sorriso sul volto,si avvicinò a suo fratello dicendo:<< Davvero?Noi resteremo qui per un’altra ora fino a che non ci organizziamo meglio...ora veniamo a salutarvi! >>
<< Ok Ace,siamo tutti sul ponte della Sunny...ti aspettiamo! >> disse Rufy allontanandosi.
<< Ace,non ti dispiace separarti da tuo fratello?Abbiamo passato giornate così divertenti... >> disse Mia appoggiando le mani sulle spalle del ragazzo.
<< Un po’ si ma oramai ci sono abituato...voglio vedere mio fratello diventare Re dei pirati,a me basta solo questo per essere felice! >> disse Ace sorridendo.
<< Bene,io vado a vestirmi,così andiamo a salutare la ciurma di Rufy. >> disse Mia allontanandosi nella sua camera. La ragazza giunse nella sua camera:Kumi era nel suo letto che dormiva beatamente. Cercando di non fare rumore,prese dall’armadio un pantaloncino e una canotta azzurra,per poi dirigersi in bagno. Dopo essersi vestita,Mia si guardò nel piccolo specchio che c’era nel bagno:guardò i lineamenti del suo viso e constatò che più cresceva e più assomigliava a sua madre. Lei le voleva molto bene,le faceva sempre regali,le raccontava storie,la coccolava sempre...ma,da quando l’aveva persa,tutto era cambiato. Il suo cuore era colmo solo in parte;senza una figura materna,Mia si sentiva perduta. Cercava perciò di dare a Kumi tutto l’affetto che sua madre avrebbe dato a lei,giorno e notte. Mia tornò in camera. Vide che Kumi stava riaprendo gli occhi e si stava alzando:<< Mamma...come mai sei già sveglia? >>
<< Perché è il momento di salutare zio Rufy. Ora deve ripartire e,fra un’ora,partiremo anche noi. >> disse Mia sedendosi sul letto accanto al bambino
<< Mamma...ti posso chiedere una cosa? >>
Mia rimase sorpresa da quella richiesta:<< Si,certo,chiedi tutto quello che vuoi. >>
<< Volevo sapere...se voi siete davvero mia madre e mio padre...ho sentito che papà diceva che mi aveva trovato su una spiaggia... >>
Mia accarezzò i capelli del bambino e,con dolcezza,disse:<< Piccolo Kumi...è vero,noi ti abbiamo trovato sulla spiaggia;ma noi ci siamo presi cura di te,come due veri genitori. Stai crescendo sano e forte proprio come Ace...i tuoi veri genitori...io sono sicura che loro non ti avrebbero regalato la gioia di vivere in libertà!Ti avrebbero insegnato a considerare inferiori i pirati e la gente comune...ma tu,tu devi crescere in libertà e gioia,come tutti gli altri bambini del modo e devi sorridere alla vita. Sai,anche io sono stata “adottata” quando avevo 13 anni...però i miei genitori erano brave persone e hanno perso la vita ingiustamente. Ed ora la tua mamma sta cercando quella persona che l’ha cresciuta per 5 anni,facendola diventare sana e forte... >>
Kumi guardò Mia negli occhi:poi la abbracciò,stringendola forte e dicendo:<< Tu sei la mamma più bella dell’universo! >>
A quelle parole,gli occhi di Mia su colmarono di lacrime di gioia:<< Anche tu,piccolo mio...sei la gioia della mia vita... >>
Ace,d’improvviso,entrò nella stanza:<< Cosa sta succedendo?Che bel quadretto familiare!Siete davvero teneri,sapete?Andiamo,Rufy ci sta aspettando. >>
Mia e Kumi scesero dal letto e,mano nella mano,raggiunsero il ponte della Thousand Sunny. Ace e Rufy,l’uno di fronte all’altro,entrambi sorridenti,dissero:<< Realizza il tuo sogno,mi raccomando! >> si abbracciarono calorosamente,come solo due fratelli sapevano fare. Mia abbracciò Nami e Robin;Nami le disse:<< Cara fai un buon viaggio...sono sicura che troverai Aokiji al più presto...e tu,ometto non far arrabbiare la tua mamma! >>
<< Grazie Nami per queste parole...Robin,ringrazio anche te per avermi dato questi libri...sono sicura che mi saranno molto utili! >> disse Mia sorridendo.
Mia salutò anche Sanji con un caloroso abbraccio e gli sussurrò:<< Mi raccomando Sanji,vedi di trovarti una ragazza al più presto! >>
Dopo aver salutato tutti gli altri,Ace e il resto della sua ciurma scese dalla Sunny. La nave partì,mentre la ciurma di Rufy salutava ancora,con un cenno della mano,Mia e gli altri:<< A presto!Ci rivedremo ancora,non appena sarò diventato Re dei Pirati! >>
<< Ciao Rufy!Fate buon viaggio! >>
Così,dopo che la nave si era allontanata del tutto,l’unico suono che si sentiva era quello delle onde. Anche la New Moby Dick ripartì,solcando le acque del Nuovo Mondo.
Tre settimane dopo...
Erano passate ben tre settimane da quando la New Moby Dick aveva ricominciato a solcare le acque. La ciurma si era fermata su ben due isole per fare rifornimento,ma non aveva incontrato nulla di interessante. Mia perdeva sempre di più le speranze di rivedere Aokiji ma,quel giorno,qualcosa accese il suo interesse.
<< Ragazzi!Isola a poca distanza da noi! >> Marco di trovava in cima all’albero maestro,col cannocchiale in mano,mentre osservava l’orizzonte.
<< Bene...speriamo che stavolta ci sia qualcosa di interessante! >> disse Ace sfregandosi le mani.
<< Lo spero davvero! >> disse Mia mentre si legava i capelli in una coda.
<< Che bello!Che bello!Si sbarca! >> Kumi saltellava di gioia attorno ad Haruta.
<< Guarda com’è felice il piccolino!Cos’hai Kumi? >> chiese la ragazza sorridendo.
<< Ho una bella sensazione! >> disse il piccolo sfoderando uno dei suoi dolci sorrisi.
<< Beh,allora se lo dici tu c’è da fidarsi! >>
Vista e Izo spiegarono le vele,in modo tale che la nave andasse più veloce. Finalmente giunse verso la costa;vi era una piccola scogliera a cui si poteva attraccare con tranquillità. Tutti quanti scesero dalla nave e cominciarono,tutti assieme,a camminare verso la piccola città che si scorgeva da lontano.
<< Come mai questa volta non ci dividiamo? >> chiese Mia ridendo un po’.
<< Per una volta stiamo tutti assieme...e magari facciamo un bel pranzo! >> disse Ace allegro.
<< No!Prima visiteremo le bellezze dell’isola!Non vorremo rovinarci l’appetito! >> disse Haruta.
<< Ha ragione,sembra che qui ci siano monumenti molto interessanti;avete visto quel grosso campanile che si scorge da lì? >> disse Izo indicando un punto lontano;in effetti vi era un grande campanile,di colore grigio,che sembrava decorato da dipinti e affreschi.
<< Io amo i monumenti!Non vedo l’ora di visitarne alcuni! >> disse Mia eccitata.
La ciurma giunse all’entrata della città;vi era un grosso arco con la scritta “benvenuti”:tutti entrarono eccetto Kumi che,per curiosità,lesse un cartello che si trovava lì vicino:c’era scritto “Benvenuti a Shining Day,l’isola dove non cala mai il sole.”
 
 
Angoletto dell’autrice:
Salve!Allora,come avevo preannunciato,le cose da qui si faranno interessanti;anche se in questo capitolo siamo appena arrivati sulla nuova isola,la rivelazione del nome preannuncia già qualcosa...
Ringrazio tutti coloro che recensiscono:vi amo tutti quanti!*^*
E ringrazio anche chi segue silenziosamente la storia,chi l’ha postata tra le seguite,preferite e ricordate!:)
Un’ultima cosa:credo che nel prossimo capitolo posterò un bel disegno!*.*
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Capitolo 25 ***


 La ciurma di pirati entrò finalmente nella piccola cittadina che si stagliava di fronte a loro:era davvero molto grande e,soprattutto,molto moderna e piena di monumenti. Però,quando i pirati giunsero in strada,la gente cominciò a guardarli con timore e paura:sembrava che non avessero mai visto dei pirati. Mia si avvicinò lentamente ad Ace e gli chiese:<< Ace...qui la gente sembra non essere molto calorosa... >>
Ace si guardò attorno:la gente rientrava nei negozi e chiudeva le porte a chiave,mentre il resto degli abitanti si accalcava ai margini delle strade per far passare i pirati.
<< Hai ragione...forse ci temono!Ehi gente,non abbiate paura di noi,non siamo qui per farvi del male! >>
Nonostante Ace li avesse rassicurati,quelle parole non servirono per tranquillizzare la gente. Mia,così,si avvicinò ad una donna,e le chiese:<< Mi scusi signora,mi saprebbe dire il nome di quest’isola? >>
<< Andate via!Non vogliamo ancora pirati qui! >>gridò la donna scappando di tutta fretta.
<< Accidenti,le ho chiesto solo un’informazione! >> disse Mia imbronciata.
<< Lascia perdere Mia,quando capiranno che non siamo pericolosi ci daranno tutte le informazioni che vogliamo. >> disse Marco.
Tutti quanti giunsero davanti al famoso campanile che avevano notato precedentemente:era decorato con incisioni di scene di vita quotidiana e con affreschi che rappresentavano antiche leggende. La campana,che si scorgeva a malapena,era di bronzo,con decorazioni di fiori e foglie.
<< Che meraviglia!Io ho sempre adorato gli edifici monumentali! >> disse Mia senza fiato per lo spettacolo che aveva davanti a sé.
<< Hai ragione,è davvero meraviglioso!Peccato che non si possa entrare all’interno,dato che è in restauro. >> disse Izo indicando un cartello con la scritta “lavori in corso”.
Intanto,gli abitanti,parlavano sottovoce fra loro:<< Dovremo andarlo ad avvertire...potrebbero essere pericolosi!Chi si offre ad attraversare il boschetto per avvertirlo? >>
<< Ci vado io! >> disse una bambina,sui sei anni,dai capelli biondi e gli occhi verdi.
<< Ma tesoro,è troppo pericoloso!E se incontrassi qualche animale? >> disse una donna molto somigliante alla bambina.
<< Mamma,io ci vado!Lui mi conosce e mi dà sempre ragione! >> rispose la bambina in modo determinato.
<< E va bene!Però fai quella strada sicura che facciamo sempre assieme! >> disse la madre indicando una stradina.
La bambina cominciò a correre;arrivò così,in cinque minuti,in una radura verde,da cui si scorgeva una piccola casetta.
Avvicinatasi alla porta,bussò insistentemente,dicendo:<< Signor ammiraglio!Signor ammiraglio!Si sbrighi! >>
Un uomo,molto alto,che stava facendo un pisolino,si svegliò di soprassalto;stanco,si alzò e aprì la porta:<< Ehi piccola,quante volte ti ho detto di non chiamarmi in quel modo?Oramai tutto ciò fa parte della mia vita passata!Piuttosto,cosa c’è? >>
<< Ci sono dei pirati in città!Siamo in pericolo! >>
<< Cosa?Dei pirati?Che strano...di solito è molto difficile che riescano ad arrivare su quest’isola...vabbè,verrò a dare un’occhiata. >>
L’uomo e la bambina cominciarono a camminare velocemente verso la città.
Intanto,Mia e gli altri,cercavano ancora di sapere il nome dell’isola,mentre visitavano altri monumenti.
<< Uffa!Io voglio sapere come si chiama quest’isola!Perchè nessuno mi risponde?! >>
<< Calmati Mia!Vedrai che troveremo qualcuno che ce lo dirà! >> disse Ace consolandola.
<< Mamma!Io lo so!C’era un cartello quando siamo arrivati e c’era scritto:”Shining Day!” >> disse Kumi saltellando.
<< Shining Day?! >>
Nel frattempo,l’uomo e la bambina erano giunti in città e si stavano dirigendo verso quei pirati. Arrivati di fronte ad un enorme edificio,la gente cominciò ad esultare e ad indicare il luogo in cui si trovavano i pirati:<< Sono lì quei farabutti!Vogliono fare razzia di ogni cosa! >>
<< Va bene,va bene...ora ci calmiamo!Ehi voi! >> l’uomo urlò contro i pirati.
<< Ci stanno chiamando? >> disse Ace voltandosi verso l’uomo.
<< Si,è riferito a noi...aspetta un attimo,quella voce... >>
Mia si voltò di scatto:notò così quella figura alta e possente,che tanto conosceva:<< A...Aokiji... >>
Anche l’uomo riconobbe un viso familiare nella ragazza:<< Non ci credo...è proprio lei. >>
Mia corse verso quell’uomo e,con tutto il fiato che aveva in gola,urlò:<< AOKIJI!!!!! >>
Sul viso di Mia cominciarono a scorrere lacrime di felicità:quell’uomo le era mancato,i suoi abbracci,le sue risate,i suoi sorrisi,i suoi consigli...per lei,oramai,era divenuto il suo secondo padre. Aveva sentito tantissimo la sua mancanza e,quando aveva saputo quella notizia da Kizaru,il suo cuore si era svuotato improvvisamente di tutta quella felicità che aveva fino a quel momento. Ma adesso lui era lì,di fronte a lei,ancora incredulo di ciò che stava accadendo. Mia abbracciò Aokiji con tutta la forza che aveva nel corpo;le lacrime scorrevano senza sosta,e bagnavano persino il maglione blu di Aokiji. Mia alzò lo sguardo e,guardando dritto negli occhi Aokiji,disse:<< A...Aokiji...perché non mi hai più scritto?!Mi mancavano le tue lettere,le parole confortanti... ti stavo cercando!E poi...è vero che sei arrabbiato con me?Me lo ha detto Kizaru...ti hanno cacciato dal tuo ruolo di ammiraglio per colpa mia...mi dispiace tanto! >>
Sul volto di Aokiji apparve un sorrisetto:<< Mia,sei rimasta tale e quale...una piagnucolona! >>
<< Ma come...non ti importa nulla di tutto ciò che ho detto?! >>
<< Ora,con calma,ti spiegherò una cosa per volta...non voglio vederti piangere per le falsità che la gente mette in giro!Piuttosto,sono davvero felice di rivederti,non sai quanto mi sei mancata anche tu! >>
Mia si staccò da Aokiji e sorrise;poi lo condusse verso il resto della ciurma:<< Ragazzi...scusate per la mia fuga improvvisa! >>
<< Ah,non ti preoccupare!Sono felice di vederti così allegra! >> disse Ace sorridendo,<< Ah,piuttosto...salve Aokiji!Che strano effetto che fa...se fosse stato ancora ammiraglio mi avrebbe catturato! >>
<< Non ti preoccupare Ace...ora mi definisco neutrale...comunque,dobbiamo dire a questa gente che non siete comuni pirato. Potete stare tranquilli!Loro sono persone fidate! >>
Gli abitanti,sentendo quelle parole rassicuranti,tornarono alle loro attività quotidiane. 
<< Mamma!Chi è questo signore? >> chiese Kumi.
<< Lui...è colui che mi ha ridato il sorriso,piccolo mio. >>
<< Lui è Kumi? È cresciutello! >> disse Aokiji sorridendogli,<< Ora,che ne dite di andare a mangiare qualcosa?Così potrò parlare tranquillamente con Mia... >>
Tutti fecero un cenno di conferma:così si diressero verso una locanda per pranzare.
 
Angoletto dell’autrice:
Salve!Ed eccoci...Aokiji è tornato!*w* Spero di avervi reso felici con la sua ricomparsa nella storia...ringrazio di cuore chi recensisce e chi legge!*^*
Ed ora vi lascio con il disegno che avevo promesso...fatemi sapere cosa ne pensate!Alla prossima!


 

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Capitolo 26 ***


 Aokiji aveva condotto la ciurma di pirati in un piccolo ristorante,dove avrebbero mangiato qualcosa di delizioso mentre l’ex-ammiraglio avrebbe chiarito a Mia ogni dubbio. 
Arrivati,si trovarono di fronte ad una grande struttura,con porte di cristallo e grandi finestre che permettevano una bella vista sul mare. Ace già aveva l’acquolina in bocca:appena Aokiji aprì la porta,ne uscì un buonissimo profumo di carne e di altri cibi.
<< Ragazzi,vi assicuro che questo è il miglior ristorante della zona:ci vengo a mangiare spesso,infatti mi considerano un cliente affezionato. >> disse Aokiji facendo entrare tutti quanti.
Tutti si guardarono attorno:la sala era decoratissima con arazzi e tessuti pregiati,appesi alle pareti;i grandi lampadari,che pendevano dal soffitto,diffondevano la loro luce,creando così piccoli giochi di luce. Tutto sembrava di lusso e pregiato e Mia e gli altri non si sarebbero mai sognati di entrare in un posto del genere.
Ad un tratto,davanti a loro,giunse uno strambo vecchietto,con baffi a ricciolo e un sorriso smagliante sul volto:<< Oh!Signor Aokiji!Benvenuto ancora nel nostro ristorante!E vedo che ha anche degli ospiti con sé...anche se sono pirati,non si preoccupi,l’importante è che se lei li conosce vuol dire che sono persone di cui ci si può fidare...prego,venite. >>
L’uomo condusse tutti quanti ad un grande tavolo:le sedie erano in tessuto rosso e il tavolo era molto lungo e spazioso.
<< Prego,accomodatevi,ora vi faccio portare i menù così potrete ordinare. >>
Dopo essersi accomodati,Mia chiese ad Aokiji:<< Ma si può sapere come fai a permetterti di mangiare in un ristorante così lussuoso? >>
<< Mia,nella vita bisogna essere furbi... >>
Finalmente arrivarono i menù:come previsto,Ace ordinò qualunque tipo di carne e,a ruota,Kumi fece lo stesso. Gli antipasti finirono in un battibaleno,sotto lo sguardo sconcertato di Mia,Marco e Haruta. Anche Aokiji mangiava in gran quantità,stupendo persino Mia.
<< Uomini...tutti uguali... >>
Dopo aver ordinato porzioni su porzioni,Mia riuscì a convincere Aokiji a smettere di mangiare e a chiarirgli i suoi dubbi.
<< Ok...ok...chiedimi tutto quello che vuoi. >> disse Aokiji pulendosi la bocca con un tovagliolo.
<< Secondo te cosa vorrei sapere?!Mi spieghi perché hai lasciato la Marina e perché non mi hai più scritto? >> disse Mia leggermente arrabbiata.
<< Allora...il motivo per cui non ti ho più scritto te l’ho detto nell’ultima lettera che ti inviai:volevo che tu facessi la tua vita e che non rimanessi legata a me per sempre...ma,come te,mi sono reso conto anch’io di volerti bene. >>
<< Aokiji,è impossibile separarsi da una persona a cui si è legati...insomma,mi hai cresciuto per ben 5 anni!Come potevo non essere legata a te? >>
<< Lo so,lo so...comunque,ho lasciato la Marina di mia spontanea volontà perché non cominciavo a sopportare più Akainu. Sentivo parlare male di te e dicevano che se ti avessero catturata ti avrebbero giustiziata all’istante. Ma io sentivo che,se mi fossi posto fuori dalla Marina,tu mi avresti potuto incontrare tranquillamente,senza nessun ostacolo. E così è successo. >>
<< Ho saputo che Akainu ce l’ha con me...ma a me non importa:quello è solo un uomo spregevole e senza cuore. Sai,sono davvero felice di sapere che tu abbia lasciato la Marina di tua volontà... >> disse Mia sorridendo.
Ace intervenne nella conversazione:<< Posso fare una domanda anch’io? >>
<< Mh?Si certo... >>
<< Perché gli abitanti di quest’isola avevano così paura di noi?Insomma,di solito vengono accolti normalmente i pirati... >>
<< Questa domanda esige una risposta particolare...vedete,la particolarità di quest’isola è quella di “scomparire” nel nulla:con questo non voglio dire che l’isola svanisca del nulla ma,per effetto del sole,che ogni due mesi non tramonta mai,la gente che si avventura per il mare non riesce ad individuare quest’isola facilmente. Ora,per il discorso dei pirati,dovete sapere che qui i pirati non sono molto frequenti e,quelli che sbarcano,fanno razzie di tutto. È per questo che,quando vi hanno visto arrivare,hanno avuto paura. >>
<< Capisco...che strana storia... >> disse Ace perplesso.
<< Bene Mia,spero di aver chiarito i tuoi dubbi... >> disse Aokiji sorridendo.
<< Si,certamente... >> Mia diventò dubbiosa tutta d’un punto,<< ehi,aspetta,quest’isola si chiama Shining Day! È qui che si trova il tesoro dei miei genitori!! >>
<< Cosa?Quale tesoro? >> chiese Aokiji perplesso.
Mia spiegò tutto ciò che aveva scoperto sui suoi genitori fini ad allora:di Tiger,del fatto che i suoi erano stati pirati e che le avevano lasciato un tesoro su quell’isola.
<< Wow,questa non me l’aspettavo!I tuoi genitori pirati?! >>
<< Eh già,anche a me ha stupito la cosa... >> disse Mia.
<< E quindi avrebbero nascosto un tesoro per te su quest’isola? >> chiese Aokiji curioso.
<< Esattamente...il problema è che non so da dove iniziare a cercare. >>
<<  Perché non chiediamo a qualche abitante dell’isola?Può darsi che ci sia qualcuno che abbia conosciuto i tuoi genitori in passato... >> intervenne Marco.
<< Potrebbe essere una buona idea... >> disse Mia.
Ad un tratto,nel ristorante,entrarono tre persone:la bambina che precedentemente era andata a chiamare Aokiji,sua madre e un ragazzo,sulla trentina,che doveva essere il padre. Tutti e tre si avvicinarono al tavolo a cui era seduta la ciurma di pirati;la bambina si avvicinò ad Aokiji e disse:<< Buon pomeriggio signor Aokiji!La ringraziamo ancora per il suo aiuto,anche se era un falso allarme. >>
<< Non ti preoccupare piccola...piuttosto perché siete qui? >> chiese Aokiji.
<< Io...io vorrei parlare con la ragazza coi capelli blu. >> disse il ragazzo indicandola.
<< Con me?Ci conosciamo per caso? >> disse Mia alzandosi in piedi.
Kumi,intanto,si era avvicinato alla bambina e le aveva chiesto:<< Ehi ciao!Come ti chiami? >>
<< Io?Io sono Milly...e tu? >>
<< Io Kumi!Ti va di giocare a nascondino? >>
<< Si!!! >>
Il ragazzo si presentò a Mia:<< Il mio nome è Lars,mentre lei è mia moglie Jackie...voglio parlare con te perché credo di conoscerti...mi dici il tuo nome? >>
<< Io sono Mia...ma noi non ci siamo mai incontrati... >>
<< Mia?Non ci credo...non speravo che venissi davvero su quest’isola... >>
<< Allora,mi spieghi o no?!Come facciamo a conoscerci?! >>
<< Ah,si...noi non ci conosciamo,ma io,quando avevo otto anni,ho conosciuto i tuoi genitori. Tua madre,che si chiamava Sarah,era incinta di te. Era,se non sbaglio,al settimo mese e si trovavano su quest’isola. Vedi,a quel tempo avevano deciso che questa sarebbe stata la loro ultima tappa,dato che tu stavi per nascere. L’ultimo giorno in cui dovevano restare qui,è successa una cosa... >>
9 anni prima,Shining Day...
<< Sarah,credi che questo sia il posto giusto per nasconderlo? >> disse un uomo dai capelli neri e gli occhi cerulei. L’uomo accarezzò il grosso pancione della sua amata moglie:lei aveva i capelli blu lunghissimi e gli occhi nocciola.
<< Si,sento che un giorno verrà qui e troverà questo tesoro... >> disse la donna.
Un bambino,nel frattempo,si era avvicinato ai due;guardando il pancione della donna chiese:<< Mi scusi...ma come mai ha la pancia così grande? >>
<< Vedi piccolo,qui dentro c’è la mia bambina...si chiamerà Mia... >>
<< Oh... >>
<< Piccolo...mi fai una promessa?Se un giorno mia figlia verrà qui,dille che il suo tesoro si trova qui...sono sicura che te ne ricorderai... >> disse la donna accarezzando i capelli del bambino.
<< Va bene! >> disse il bambino sorridendo e andando via.
Mia non credette alle parole dell’uomo:lui sapeva la posizione esatta del tesoro.
<< Quindi mi stai dicendo che hai conosciuto i miei genitori e che ci hai anche parlato? >>
<< Si,esattamente...ti posso portare nel luogo dove hanno seppellito il tesoro. >>
<< Ci andiamo subito!Aokiji,ragazzi,venite con me! >>
Così tutti uscirono dal ristorante per dirigersi nel luogo prestabilito.
 
Angoletto dell’autrice:
Salve!Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che abbia chiarito alcuni vostri dubbi!Ringrazio chi recensisce e chi legge!Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Capitolo 27 ***


 Una radura verde si estendeva davanti agli sguardi estasiati di Mia e gli altri:una verde collina,decorata da fiori di vario colore e dall’erbetta verde e fresca con,al centro,un gigantesco albero di pesco. Lars condusse Mia proprio accanto a quell’albero,mentre Aokiji e la ciurma restavano a guardare. Mia e Lars si sedettero sotto l’albero,che li proteggeva con la sua ombra.
<< Vedi...i tuoi genitori erano delle brave persone. Quando vennero sulla nostra isola,non li scambiammo affatto per pirati. Poi ci raccontarono la loro storia e tutti gli abitanti dell’isola ne rimasero abbagliati e anche commossi... >>
<< I miei genitori erano brave persone;ricordo ancora lo sguardo dolce e sincero di mia madre...lei era tutto per me... >>
Mia guardò il grosso albero di pesco:era davvero maestoso e ricolmo di frutti;Lars si avvicinò alla ragazza e disse:<< Bene,ora ti mostro la locazione del tesoro. Si trova dentro quel grosso buco nel tronco dell’albero. >>
Mia,entusiasta,si alzò in piedi e mise il braccio dentro il buco;con la mano ispezionò attentamente l’interno del buco e,dopo un po’ trovò qualcosa:mise entrambe le mani e prese qualcosa.
<< Mia,hai trovato qualcosa? >> disse Ace.
<< Si...sembra un cofanetto o qualcosa simile! >>
Mia estrasse l’oggetto dal tronco:come aveva pensato era un piccolo cofanetto,di colore azzurro,con decorazioni strane. La ciurma e Aokiji si avvicinarono all’albero di pesco,sedendosi accanto alla ragazza. Mia aprì lentamente il cofanetto.
<< Qui...ci sono tre oggetti... >>,Mia li uscì dal cofanetto,<< una lettera,un taccuino e...una scatola. >>
<< Altro che oro e argento...quel Tiger avrebbe trovato cose che non gli sarebbero interessate! >> disse Ace osservando attentamente quei tre oggetti.
<< Allora...direi di aprire prima la lettera... >> Mia staccò il sigillo che teneva chiusa la lettera e,dalla busta,prese il foglio. La ragazza cominciò a leggere ad alta voce.
“Cara Mia.
Se stai leggendo questa lettera,vuol dire che,alla fine,sei venuta a sapere del nostro passato. A scrivere sono io,tua madre...ho scritto questa lettera prima di partire da Shining Day. Piccola mia,credo che sia giunto il momento di raccontarti qualcosa su di noi. Noi siamo stati una coppia di pirati,sin dall’età di 17 anni. Ci siamo conosciuti sull’isola dove sono nata;io vivevo assieme ai genitori. Tuo padre era un pirata già da allora e io mi innamorai perdutamente di lui. Anche lui provava qualcosa per me,così decisi di partire con lui e di vivere una vita da pirata. Viaggiammo in lungo e in largo,alla ricerca di una vita nuova ed emozionante. Passarono gli anni e,otto mesi fa,sono rimasta incinta. Ero felicissima all’idea di avere un bambino!E poi abbiamo scoperto che eri una femminuccia...e abbiamo deciso di chiamarti Mia,proprio come mia nonna. Devi sapere che la mia famiglia è composta da donne che,per anni,hanno viaggiato per i mari,facendoci diventare famose. Ci chiamano “le donne-pirata”,poiché le nostre antenate sono state donne possenti e forti. Ora,in questo scrigno,avrai trovato altri due oggetti:uno è il diario di bordo di tuo padre,dove potrai leggere le sue imprese e le sue avventure...e l’altro è un piccolo scatolino. Lì troverai un orecchino:quell’orecchino ha un significato importante per me e per tutte le donne della mia famiglia. È appartenuto alla piratessa più famosa della nostra generazione,la prima donna pirata che è riuscita a viaggiare per mare e a tener testa a molti uomini. Spero che tu lo indosserai,come ho fatto io...e,se stai leggendo questa lettera,vorrà dire che anche tu hai deciso di intraprendere un lungo viaggio verso una vita emozionante. Mia,vivi in libertà e realizza i tuoi sogni.
Ti vogliamo bene,Mamma e Papà.”
Le lacrime cominciarono a scorrere sul volto della ragazza:quelle parole l’avevano lasciata sia con gioia,nello scoprire che i suoi genitori avevano vissuto una bellissima vita,sia arrabbiata,perché Tiger aveva spezzato la loro vita e la possibilità di vedere la propria figlia crescere. Mia ripose la lettera nella busta e prese la piccola scatola che conteneva l’orecchino:la aprì e,come previsto,ci trovò dentro un orecchino argentato,da cui pendeva una bellissima gemma,l’acquamarina. Mia indossò l’orecchino e disse:<< Mamma...se mi stai ascoltando sappi che adesso sono felice... >>
Mia ricominciò a piangere,ma le braccia possenti di Aokiji la tennero stretta,per fermare quel pianto.
<< Ora basta piangere...i tuoi ti vogliono vedere sorridere!Sapevo che i tuoi genitori erano delle brave persone e che ti avevano cresciuto in modo sano e forte... >>
<< Mia,ricordati di una cosa:non piangere per il passato,piuttosto pensa al futuro e guarda avanti:ci sono persone che ti amano e che ti vogliono bene...e sono tutte qui,di fronte a te... >> disse Ace.
Mia si staccò da Aokiji e guardò tutti quanti:Ace,Marco,Vista,Izo,Haruta,Kumi,Aokiji...loro la avevano aiutata a farsi forza e a continuare a vivere una vita ricca di avventure. Loro avevano combattuto per lei e l’avevano aiutata a sorridere. Così,sul volto della giovane,apparve un sorriso. Un sorriso di gioia e felicità.
<< Ragazzi...vi voglio bene! >>
Mia abbracciò tutti quanti,uno a uno,lasciando trasparire la propria gioia e il proprio stupore.
Finalmente ripresasi dal lungo pianto,Mia e gli altri si alzarono in piedi;la ragazza si avvicinò a Lars e disse:<< Ti ringrazio...senza di te non sarei riuscita a ritrovare questo tesoro. >>
<< Di nulla...mi ha fatto piacere conoscerti! >>
Mia si girò verso Ace:aveva notato l’assenza di Kumi:<< Ace,dov’è Kumi? >>
<< È rimasto a giocare con quella bambina!Di regola c’è la madre a sorvegliarli. >>
<< Meno male,mi stavo spaventando... >>
 
Nave sconosciuta...
<< Allora,quanto manca per raggiungere la prossima isola,maledizione?! >>
<< S-signore,mi dispiace!Ma non riusciamo ad individuarla! >>
Un proiettile trapassò il corpo del giovane uomo.
<< Muovetevi a trovarla...voglio quel bambino ad ogni costo! >>
 
Angoletto dell’autrice!
Salve!Scusate il ritardo,ma purtroppo gli impegni non mi hanno dato il tempo per aggiornare...comunque,finalmente sappiamo cos’è questo tesoro!Altro che oro e gioielli!xD
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Capitolo 28 ***


 Quella grossa nave si avvicinava sempre di più alle coste di quell’isola;i marinai avevano faticato tanto per trovare la rotta giusta,pur di non essere uccisi da un proiettile del loro signore. Il corpo del marinaio ucciso,giaceva ancora lì,inerme,mentre gli altri andavano avanti e indietro per la nave. L’uomo barbuto,vestito elegantemente,si alzò e si avvicinò al parapetto:da lontano,scorse la piccola isola di nome Shining Day. Quel bambino,che oramai cercava da anni,si trovava lì,su quell’isola. E ne era pienamente sicuro. Voleva soltanto riaverlo ma,se qualcuno si sarebbe opposto alla sua volontà,lo avrebbe fatto fuori.
Intanto,i pirati,si erano fermati a casa di Aokiji per chiarirsi le idee. Mia era seduta sul letto dell’ex-ammiraglio,mentre sfogliava il diario di bordo di suo padre;Ace,invece,stava rileggendo la lettera della madre di Mia.
<< Che belle parole ha scritto tua madre... >> disse Ace sorridendo,mentre guardava affascinato quelle parole.
<< Mh?Dici?Ti piacciono davvero? >> disse Mia staccando lo sguardo dal diario e rivolgendolo al ragazzo.
<< Si,esprimono tutto l’amore che tua madre aveva nei tuoi confronti... >>
Marco,intanto,si avvicinò alla ragazza e,incuriosito,chiese:<< Mia,dimmi,cosa hai trovato sul diario di tuo padre?Qualcosa di interessante? >>
<< Mh,sì,diciamo di sì... >>,Mia cominciò a sfogliare velocemente le pagine del diario,<< qui mio padre ha scritto tutto ciò che ha vissuto nella sua vita;qui dice che suo padre,cioè mio nonno,è stato sempre contro la sua idea di diventare pirata...poi,però è partito senza ascoltare nessuno. A quanto pare ha viaggiato in lungo e in largo e ha combattuto contro grandi difficoltà. >>
<< Interessante...ragazzi,che ne dite di tornare in città?Fra qualche ora farà buio... >>
<< Buona idea!E poi voglio vedere cosa sta facendo Kumi. >> disse Mia alzandosi dal letto.
<< Allora andiamo... >> disse Aokiji aprendo la porta e facendo uscire tutti quanti.
Intanto,in città,era scoppiato il caos:la grande nave bianca era giunta accanto alle coste dell’isola e tutti i componenti della nave erano scesi a terra;l’uomo,scortato da alcuni grossi marinai,camminava verso l’entrata della città:appena le persone videro quell’uomo,cominciarono a scostarsi ai lati della strada,per lasciare il passaggio libero. L’uomo si fermò e,a gran voce,disse:<< Voi,insulsi uomini!Avete visto questo bambino?! >> L’uomo mostrò la foto di un bambino. Poi,impugnò la pistola e la puntò contro un gruppo di donne:<< Ditemi,altrimenti sparo! >>
Un ragazzo,tremando,disse:<< I-io l’ho visto...si trova in quel ristorante! >>
L’uomo abbassò la pistola e si diresse verso il ristorante;arrivato,aprì la porta in modo violento e urlò:<< Dove sei?! >>
Il proprietario del ristorante si avvicinò a quell’uomo barbuto e disse:<< Lei come si permette di portare scompiglio nel mio ristorante?!Esca subito di qui,altrimenti... >> il povero vecchietto non finì di pronunciare la frase che il suo petto fu trapassato da un proiettile.
L’uomo si guardò attorno:ad un tratto,da lontano,vide una donna che stringeva due bambini a sé. A passi lenti,gli si avvicinò e,puntandogli la pistola,disse:<< Finalmente ti ho trovato...tu sei quella sporca pirata che ha tenuto in ostaggio il bambino?! >>
<< I...io non so nulla!Lui non è mio figlio...io non ho fatto nulla! >>
<< Dammi quel bambino!E subito! >> L’uomo puntò la pistola vicino alla nuca della donna;le lacrime cominciarono a scendere sul suo viso poi,all’improvviso,il piccolo Kumi si sciolse dalla presa della donna e disse:<< Lei non ha fatto nulla! È solo una gentile signora!Che cosa vuoi da lei,brutto mostro! >>
<< Io...cerco te!Se verrai con me non le farò nulla,Kumi... >>
Kumi spalancò gli occhi,sorpreso:come faceva quell’uomo a sapere il suo nome?
<< Se verrò con te...tu non le farai del male,vero? >>
L’uomo accarezzò i capelli di Kumi:<< Ma certo piccolino!Non sai da quanto tempo ti cercavo...tu adesso non mi riconosci,ma io e te abbiamo un rapporto speciale...io sono tuo zio,Kumi. >>
Kumi guardò quell’uomo negli occhi:si ricordò della storia che sua madre le aveva raccontato,del fatto che loro non erano i suoi veri genitori. Kumi decise di seguire quell’uomo:non voleva che facesse del male a quella donna e alla piccola Milly,divenuta oramai sua amica. Perciò l’uomo allungò la mano verso il bambino e lui l’afferrò.
Intanto,accanto al ristorante,erano giunti anche Mia e gli altri:vi entrarono dentro e,appena Mia vide il cadavere del proprietario, si avvicinò ad Aokiji,spaventata:<< Ma che è successo?! >>
Aokiji guardò il corpo del vecchio e gli si avvicinò precipitosamente;gli toccò la gola e,chiudendo gli occhi,constatò che era morto. Poi,in lontananza,vide Kumi e l’uomo barbuto.
<< Ehi,sei stato tu a fare questo?! >>
<< Kumi!Cosa ci fai con quell’uomo?! >> disse Mia sorpresa.
<< Guarda guarda...l’ex ammiraglio Aokiji! >>
<< Quello...è un Drago Celeste!Cosa ci fa col vostro bambino,eh Mia? >>
<< Non lo so...aspetta,un Drago Celeste?!Deve essere...lo zio di Kumi,lo stava cercando! >>
<< Mamma!Sei qui! >> Kumi cercò di correre verso Mia ma l’uomo lo prese in braccio:<< Dove vai piccolo?Allora è quella la piratessa che ti ha preso molto tempo fa...lei non è tua madre!La tua,purtroppo,è morta! >>
<< No!Lei è la mia mamma,anche se mi ha adottato! >>
<< Ora mi hai stufato!Ti faccio vedere io! >>
 
Angoletto dell’autrice:
Salve!Scusate il ritardo!>.< purtroppo ho avuto poco tempo per scrivere...e poi,adesso che è iniziata la scuola,non so di preciso ogni quanto aggiornerò!:\ Comunque,lo zio di Kumi è arrivato...chissà che succederà!Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Capitolo 29 ***


 Ace si stava avvicinando pericolosamente allo zio di Kumi,ma Aokiji lo fermò:<< Attento,ha il piccolo con sé...non esiterebbe a fargli del male! >>
Ace si fermò di scatto e fece qualche passo indietro;l’uomo teneva ancora il bambino in braccio,mentre il piccolo cercava di staccarsi da quella forte presa che lo stava strozzando. Mia invece era rimasta lì immobile,mentre osservava sconvolta sia il corpo del vecchio proprietario e sia il piccolo Kumi,che cominciò a piangere. Il tempo era come se si fosse fermato:nessuno faceva nulla e tutti rimanevano immobili,mentre sentimenti e pensieri vagavano liberi nelle loro menti. L’uomo barbuto,con un ghigno sul volto,disse:<< Che c’è,avete paura?!Ahahahahahah,siete solo un branco di codardi! >>
<< Aokiji,dobbiamo intervenire!Quel bastardo potrebbe far del male a Kumi! >> disse Ace arrabbiandosi.
<< Ace...lo so,ma è un Nobile Mondiale!Potreste mettervi in guai molto grossi se lo eliminiamo... >> disse Aokiji incrociando le braccia.
<< Non mi interessa...può anche essere la persona più importante al mondo,ma in questo momento devo riprendere Kumi! >>
Ace,con la mano in fiamme,si buttò a capofitto verso quell’uomo:ma,ad un tratto,Ace sbatté contro qualcosa,contro una specie di muro invisibile.
<< Credevi che fossi armato solo di una pistola?Io non sono così debole come credete! >>
Ace si rialzò da terra e,strofinandosi il naso per il dolore,disse:<< Ma contro cosa ho sbattuto?! >>
<< È come se qualcosa fosse apparsa all’improvviso tra quell’uomo e Ace! >> disse Marco sbigottito.
<< Semplice:ho la capacità di creare barriere invisibili...ho mangiato un frutto del diavolo!Mi ritengono il Nobile Mondiale più forte tra tutti:gli altri sono solo un branco di incompetenti...per difendere sé stessi non bisogna solo affidarsi al proprio stato sociale ma anche alla forza fisica! >>
<< Incredibile...ma perché hai ucciso questa persona?!Cosa ti aveva fatto di male?! >> disse Mia stringendo i pugni.
<< Chi non è rapido a rispondere alle mie domande viene fatto fuori...ora che ho ritrovato il piccolo Kumi,la nostra famiglia potrà continuare a splendere tra tutti i Draghi Celesti! >> disse l’uomo ridendo avidamente.
<< Io sono un pirata!E da grande diventerò il pirata più forte di tutti i mari!L’ho promesso alla mamma! >> disse Kumi cominciando a piangere.
<< Kumi! >> Ace provò a dare dei pugni all’uomo,ma la barriera gli impediva di colpirlo. Anche gli altri,compreso Aokiji,cominciarono ad attaccarlo,ma lui rimaneva lì,senza essere scalfito dai loro colpi. L’uomo cominciò a camminare tranquillamente,con un sorriso malvagio stampato sul volto. Tutti lo seguirono,continuando a colpirlo.
<< Aokiji,come facciamo?!Non possiamo riprendere Kumi! >> disse Ace.
<< Non ho mai visto un simile potere...non so che dirti Ace! >>
<< Non ti porterai mai via il mio bambino! >> Mia,dalla fodera della sua cintura,prese uno strano pugnale:era di colore grigio scuro,con il manico di colore giallo oro. La ragazza si precipitò verso l’uomo e,sorprendentemente,riuscì a colpirgli il braccio sinistro,facendo sì che Kumi si liberasse. Kumi,dopo essere caduto a terra,corse fra le braccia di Ace,mentre Mia toglieva il pugnale dal braccio dell’uomo.
<< Tu...come hai potuto colpirmi?! È impossibile! >> disse l’uomo tenendosi il braccio.
<< Questo pugnale...è di algalmatolite. Me lo regalò uno dei membri della ciurma del fratello di Ace...mi ha raccomandato di usarlo solo in situazioni estreme,dato che me lo potevano rubare se qualcuno ne fosse venuto a conoscenza. >>
<< Mia...ma chi te lo ha regalato?! >> disse Ace incredulo.
<< La mia cara amica Nico Robin...ragazzi,attaccatelo adesso dato che è vulnerabile! >>
Ace e Aokiji così attaccarono assieme:mentre l’uomo,per il dolore,non riusciva a creare barriere,i due ragazzi,con pugni ricoperti da fuoco e ghiaccio,lo attaccarono,facendolo volare per qualche metro. Alla fine l’uomo fu sconfitto. Mia gli si avvicinò e disse:<< Tu non saresti stato in grado di prenderti cura di Kumi...lui vuole essere un pirata e questo è il suo destino. >>
<< Mia!Vieni qui! >> disse Ace facendole cenno con il braccio. La ragazza abbracciò Ace con tutte le forze che aveva e poi fece lo stesso con Kumi:sembravano una vera e propria famiglia assieme. Pian piano,tutti quanti decisero di risistemare il ristorante:il corpo del povero proprietario fu seppellito nel piccolo cimitero dell’isola;fu risistemato il ristorante e la gente fu rassicurata del pericolo scampato. Tutto ritornò alla normalità.
2 giorni dopo...
Mia si trovava seduta accanto all’albero in cui aveva trovato il tesoro lasciatole dai suoi genitori. In quei due giorni aveva letto costantemente il diario di suo padre:le mancavano poche pagine;tutto ciò che aveva letto le aveva lasciato un’emozione nel cuore,si era sentita accanto ai suoi genitori,ancora una volta. Oltre a ciò,la gestione del ristorante era passata in mano a Lars e alla sua piccola famiglia,dato che il vecchietto era proprio il nonno di Lars. Kumi giocava ancora assieme a Milly e con lei aveva cominciato ad instaurare un buon rapporto;Aokiji e Ace mangiavano e parlavano continuamente.
Mia cominciò a riflettere:ora che aveva ritrovato Aokiji e anche il tesoro dei suoi genitori,avrebbe desiderato vivere in pace. Certamente i suoi genitori avevano affrontato una vita colma di avventure,ma il suo sogno non era stato di certo quello di viaggiare per sempre per mare. Lei era riuscita a trovare persone molto importanti per lei ed ora che aveva anche ritrovato il caro Aokiji stava pensando di volersi fermare. Pensava anche a Kumi che,nonostante fosse un piccolo pirata,era stato in pericolo molte volte,rischiando addirittura la vita. Voleva che il bambino crescesse e diventasse un ragazzo forte,per poi lasciarlo partire per vivere delle sue avventure. Mia si stese sull’erba e guardò il cielo:aveva deciso cosa fare della sua vita.
La ragazza decise di ritornare alla piccola casa di Aokiji,dove si trovavano tutti quanti,compresi Lars e la sua famiglia. Mia entrò in casa e tutti la accolsero con grande gioia.
<< Mia!Cosa facevi tutta sola lì fuori?Unisciti a noi! >> disse Ace invitandola a sedersi.
<< Ace,ragazzi io vi devo parlare... >> disse Mia in tono serio.
Tutti si zittirono e cominciarono ad ascoltare la ragazza.
<< Ascoltate...io adesso sono felice:ho ritrovato Aokiji,il tesoro e quest’isola è bellissima...anche Kumi sembra contento di aver conosciuto Milly. Io...io vorrei fermarmi qui,per sempre... >>
<< Mia...credo che tu abbia ragione. Sicuramente non vorrai separarti ancora da Aokiji e lui qui ha un’ottima sistemazione. Negli ultimi tempi tu e Kumi siete stati sempre in pericolo. Io concordo con la tua scelta,ma io devo ripartire con i miei amici,perché c’è ancora qualcosa che devo fare. >> disse Ace sistemandosi il cappello.
<< E cosa? >> chiese Mia curiosa.
<< Devo eliminare Akainu. Credo di essere pronto per sconfiggerlo!Io e la mia ciurma ce la metteremo tutta!Ed io lo sconfiggerò per te,Mia...per quella volta che mi hai salvato la vita. >>
<< Oh,Ace... >> Mia abbracciò teneramente il ragazzo ma poi si rialzò e lo fissò dritto nei suoi occhi neri:<< ma se ti accadesse qualcosa?No,non voglio neanche pensarci...se non ci fossi io a curarti. >>
<< Mia,calmati. Non sarò solo:ci saranno i miei amici e anche mio fratello. Il giorno prima di partire mi ha detto che ci rivedremo proprio per combattere assieme,come una vera squadra. >>
Mia sorrise quel sorriso contagiò anche Aokiji;adorava vedere mia sorridere. L’atmosfera si rallegrò sempre di più,generando così una piccola festa.

Angoletto dell’autrice:
Salve!Scusate,come sempre,per il ritardo!Comunque,vi annuncio che questo è il penultimo capitolo. D: Quindi,col prossimo,si concluderà la storia...spero di non avervi deluso con questa notizia!>.<
Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Capitolo 30 ***


 2 giorni dopo,porto di Shining Day...
Tutto il necessario era pronto:Ace aveva acquistato nuovi abiti e aveva preparata ben bene il suo bagaglio;Aokiji gli aveva procurato tutto il cibo necessario,mentre Mia gli dava le ultime raccomandazioni,proprio come una moglie premurosa ma,allo stesso tempo preoccupata. In fondo al suo cuore,Mia era un po’ dispiaciuta di non poter rivedere per un po’ di tempo il suo caro Ace. Però,un sorriso raggiante era sul viso candido della ragazza,che oramai aveva tutto ciò di cui aveva bisogno per poter essere felice. Anche Kumi era contento,anche se sarebbe voluto partire con Ace,dato il suo istinto piratesco;ma,un giorno o l’altro,sarebbe potuto partire da solo e avrebbe potuto formare una ciurma tutta sua.
Il sole calava pian piano,lasciando espandere i suoi raggi color oro sul mare cristallino. La New Moby Dick era pronta per riprendere il viaggio,assieme ai suoi componenti. Tutti erano sul piccolo ponte di legno ma,all’appello,mancavano Ace e Mia.
<< Ma dove saranno finiti? >> chiese Izo guardandosi attorno.
<< Forse stanno passando un ultimo momento assieme... >> disse Aokiji.
<< Eh si,credo che sia proprio così... >> disse Izo guardando l’orizzonte.
Intanto,sulla piccola collinetta verde dove Mia osava andare di solito,Ace e la ragazza si tenevano abbracciati,mentre guardavano il tramonto.
<< Ace...torna presto,per favore... >> disse Mia affondando il volto nel petto del ragazzo.
<< Si,vedrai tornerò presto!Combatterò per te... >> rispose il ragazzo stringendola a sé.
Passò un’ora. Tutti erano ancora ad aspettare al porto Mia e Ace e,finalmente,li videro arrivare. Furibondo,Izo gli si avvicinò e disse:<< Ma che stavate combinando?! È da un’ora che aspettiamo! >>
<< Ehm,scusateci ma volevamo passare un po’ di tempo assieme... >> disse Mia divenendo rossa.
<< Dai ragazzi!Ora non possiamo passare neanche un po’ di tempo assieme io e Mia?! >>
<< Va bene,non vi preoccupate...ora però dobbiamo partire,prima che cali la notte... >> disse Izo cominciando a camminare.
Mia abbracciò tutti quanti:strinse a sé tutte quelle persone che,per tutto quel tempo,le avevano voluto bene. Poi abbracciò Ace e gli raccomandò di stare attento. Kumi fu abbracciato da tutti quanti e,quando fu abbracciato da Ace,cominciò a piangere perché voleva tanto partire con lui.
<< Un giorno potrai partire e realizzare i tuoi sogni,Kumi! >> disse il ragazzo sfoderando uno dei suoi sorrisi.
Fu il turno di Aokiji,che salutò tutti con una calorosa stretta di mano. 
<< Ragazzi,fate buon viaggio e eliminate quel bastardo per noi... >> disse Aokiji.
I pirati salirono sulla nave;Aokiji,Mia e Kumi rimasero l’uno accanto all’altro,mentre guardavano la vane staccarsi dal porto. Li salutarono con un cenno della mano,finchè non furono lontani.
<< Ciao,Ace... >> queste furono le ultime parole di Mia,che si lasciò andare ad un lungo e grande sorriso.
 
 
 
Un mese dopo,New Moby Dick...
Un gabbiano volava alto nel cielo:portava con sé una lettera;si appollaiò sul parapetto della nave e cominciò ad emettere il suo tipico verso. Marco lo vide e prese la lettera attaccata al collo del gabbiano;volò via lontano,mentre Marco controllò la lettera. Poi,con gran voce,disse:<< Ace!C’è una lettera per te! >>
Ace uscì in fretta e furia,con ancora lo spazzolino in mano e il dentifricio sul volto.
<< Che?!Una lettera? >>
<< Si...è da parte di Mia. >>
Il ragazzo la prese al volo e la aprì;si sedette sul ponte e cominciò a leggerla in silenzio:poi,i suoi occhi,si spalancarono in un colpo.
<< Ma cosa ti succede Ace?Hai una strana cera! >> disse Marco.
<< Io...non ci posso credere...sono,meravigliato! >>
Senza dire altro Ace porse la lettera a Marco,che la lesse.
<< Mia è... >>
<< Esatto Marco...sto per diventare papà. >>
 
 
 
Otto mesi dopo,Ace riuscì a tornare a Shining Day. Aveva sconfitto Akainu assieme a suo fratello e anche grazie alla forza che in cuor suo aveva. Kumi era abbastanza cresciuto e sembrava già più grande il suo spirito piratesco. Aokiji aveva fatto costruire una casa apposta per Mia e Ace,affinché vivessero felici. Quando Ace tornò,Mia fu talmente felice che scoppiò a piangere di gioia. E,un mese dopo,nacque una bellissima bambina di nome Sarah.
Angoletto dell’autrice:
Nooooo!!!!!Questo è l’ultimo capitolo di Mia e a me dispiace un sacco!! T.T
Allora,spero che il finale vi sia piaciuto!<3 Ho voluto concluderla così dato che mi sembrava il modo migliore!^.^ 
Sono strafelice che abbiate seguito questa fanfiction;ringrazio TUTTI coloro che hanno recensito,seguito e messa tra le preferite questa ff!  Forse potrei anche scrivere un seguito,ma ancora non ne sono sicura!:\
Vi ringrazio ancora e...alla prossima!!

 

Disclaimer:
I personaggi presenti in questa ff non sono di mia appartenenza;solo Mia,Kumi e altri personaggi secondari sono stati inventati da me.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1102575