Perchè solo amici?

di NancyGrangerWeasley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .1 Capitolo ***
Capitolo 2: *** .2 Capitolo ***
Capitolo 3: *** .3 Capitolo ***
Capitolo 4: *** .4 Capitolo ***



Capitolo 1
*** .1 Capitolo ***


Allora, questi giorni mi stanno vedendo lampi di genio a più non posso… saranno le vacanze??? Probabile! Comunque fatto sta che ho deciso di scrivere una fanfiction a capitoli ancora una volta sulla mia coppia preferita: Ron/Hermione…. Scoprirete di che si tratta leggendola. Volevo ringraziare Lisanna Baston e rupertmania che hanno scritto delle recensioni davvero uniche!!!Spero che seguiate anche quest’altra ficcy. Bacini baciotti, Nancy^_*

 

 

 

 

Ron continuava a russare rumorosamente, troppo per i gusti di Harry che al contrario non riusciva a chiudere occhio. Non bastava il fatto che il rosso aveva litigato con Hermione tutto il giorno? Ovviamente no! Anche di notte doveva fargli saltare i nervi. Il moro si alzò inforcando gli occhiali e scendendo nella Salacomune, “a costo di dormire per terra e al freddo!”pensò irritato. La Salacomune però non era affatto isolata. Infatti una ragazza da una folta chioma dorata singhiozzava tenendosi le ginocchia tra le braccia.

 

- Hermione che ci fai qui a quest’ora?-

 

- Potrei farti la stessa domanda sai?- rispose seccata la ragazza.

 

- Si può sapere che ti ho fatto? Se sei arrabbiata con Ron non è un motivo per prendertela anche con il tuo migliore amico!- sbottò Harry arrabbiato.

 

- sì lo so, scusa… però, lo sai quanto mi fa arrabbiare. Abbiamo sconfitto Voldemort noi tre assieme eppure continua a comportarsi da bambino! Cosa devo fare?- chiese la riccia voltandosi per osservare Harry. Anche lui, come Ron era diventato davvero alto, carino e muscoloso. Lei, Ginny, Ron ed Harry avevano sconfitto Voldemort e ora in via eccezionale frequentavano Hogwarts anche se avevano 18 anni.

 

- Lo sai com’è fatto, si diverte a farti arrabbiare, forse perché è l’unico modo in cui comunicate- disse Harry scrollando le spalle e sedendosi accanto all’amica.

 

- Non è giusto però!-

 

- è per lui che stai piangendo non è vero?- domandò Harry

 

- Prometti di non dirgli niente?- chiese la ragazza e Harry annuì convinto così Hermione dopo un lungo sospiro si decise a parlare:

 

- Ecco vedi abbiamo litigato perché lui dice che io sono troppo attaccata alla scuola e che dovrei divertirmi un po’ perché sono troppo noiosa. Io so che ha ragione, ma non ci riesco… Dopo quello che abbiamo passato non sono sicura di poter tornare come prima capisci? Il punto è che…- Hermione si bloccò di colpo iniziando ad arrossire- detto da lui è tutto più doloroso…-finì come se si fosse tolta un peso.

 

- Ti capisco ‘Mione, anche a me succede la stessa cosa, solo che tu trovi consolazione in un libro di 1000 pagine- sorrise Harry- e comunque un giorno mi spiegherai come hai fatto ad innamorarti di Ron ok?-

 

- E tu come… ?-

 

-Hai detto che quelle parole ti feriscono di più dette da lui no? E poi non bisogna essere Merlino per poterlo capire!- disse Harry come se fosse la cosa più naturale del mondo.

 

- Da quanto lo sai? O meglio da quando l’hai capito?-

 

- Non lo so, forse dal quarto anno o dal terzo… L’ho sempre saputo diciamo…Dovresti dirglielo sai?-

 

- Che cosa? Ma sei pazzo?!? Dice che sono una so- tutto, noiosa, e seccente secchiona! Come credi che lui potrebbe ricambiare?- si allarmò Hermione assumendo una tonalità molto simile al Bordeaux.

- Dai Hermione tentar non nuoce…-

 

-Ma rovinerei mai la mia amicizia con lui, è troppo importante…-

 

- E allora fai in modo che la vostra non sia solo amicizia…-aggiunse Harry sbadigliando -… Io vado magari il tuo promesso ha smesso di russare una volta per tutte, buonanotte ‘Mione-

 

-Buonanotte Harry e grazie- disse Hermione alzandosi assieme all’amico.

 

-         Di niente-

 

I due si separarono dirigendosi nel proprio dormitorio… “ E se Harry avesse ragione? Se gli dicessi tutto? Infondo siamo amici e capirà tutto! Ecco appunto siamo amici  e nient’altro!!! Levatelo dalla testa Hermione! Lui si sposerà con una bella donna purosangue simpatica, bella, esuberante e avranno un mucchio di bambini uguali a Ron… No, non posso stare a guardare, devo fare qualcosa!Mi distruggerebbe vederlo nuovamente con un’altra!” Con questi pensieri cadde in un sonno senza sogni.

 

*************************************************************************************************

Al contrario Ron sognava Hermione che baciava appassionatamente Viktor Krum e lui gli diceva di stare attenta che Viktor in realtà era un ragno gigante pronto a mangiarsela viva. La cosa strana era che nel sogno era lui il ragno! Si rigirò nel letto continuando a fare sogni strani dove c’era sempre la sua ‘Mione che non faceva altro che stare lontano da lui. Quando decise di svegliarsi Harry non era nel suo letto. “Probabilmente non riusciva a dormire”pensò Ron rigirandosi nuovamente nel letto. Pensava a Hermione… Come faceva a non pensarla? Sicuramente ora era talmente arrabbiata con lui che l’indomani non gli avrebbe rivolto la parola, così come il giorno a venire fino a qualche settimana, come facevano sempre ormai. Ma qualcosa era cambiato. Loro erano cambiati, cresciuti, diventati più di semplici ragazzini. Erano adulti e bisognava accettare la realtà anche se questa era troppo imbarazzante da affrontare. Ron era innamorato di Hermione, ma dirgli qualcosa con il rischio che lei non provi lo stesso e quindi rovinare una così bella amicizia gli avrebbe fatto troppo male… Qualcosa lo fece sussultare.. Harry era appena rientrato

- Ehi! Ti sei svegliato! Facciamo così, ora mi addormento prima io così non devo sentirti russare!- cominciò Harry. Poi non vorrei tornare in Salacomune e trovare nuovamente Hermione piangere per qualcuno che mi sta di fronte-

 

-Hermione stava piangendo? Per me?-

 

-Sì-

 

Dopotutto era una cosa positiva, almeno lo pensava anche se in negativo.

 

- Poi ho dovuto consolarla io ovviamente…-

 

- Consolarla? In che senso “consolarla?”- chiese Ron allarmato e con sguardo indagatorio.

 

- Le ho parlato, detto cose carine e si è tranquillizzata-

 

-Così sei innamorato di Hermione e non me lo hai mai detto? Bell’amico che sei! Lo sai che mi piace da tempo… Mi sarei aspettato tutto da te, ma questo no! Decisamente no!- sbottò irritato voltandosi e chiudendo gli occhi per potersi riaddormentare.

 

- Ron, guarda che ti sbagli, io non intendevo dire…-

 

- Certo, tu, tu e solo tu! Fai come Merlino ti chiede, ma non mi cercare per favore!- detto ciò fece finta di addormentarsi, anche se in realtà gli pungevano gli occhi. Non voleva che Harry e Hermione… Non riusciva neanche a pensarci… Tutto sembrava così confuso, troppo confuso. Iniziò a far cadere alcune lacrime sul cuscino prima di addormentarsi più triste che mai.

 

*******************************************************************************************************

 

Ora Hermione sognava e non stava semplicemente sognando, ma vivendo una realtà impossibile... Si trovava tra le braccia del suo Ron dopo che il rosso gli aveva confessato il suo amore. Ma anche se era un sogno sapeva fin troppo bene che questo non poteva accadere veramente... Lei era Hermione Granger e lui...Ronald Weasley. Quello che prima era un bambino scorbutico, goffo e buffo ora era un diciottenne richiesto dalle più belle ragazze di Hogwarts... Ma il suo amore nei confronti del ragazzo era diverso. Lei lo amava anche quando era goffo, buffo e scorbutico e soprattutto quando le sue orecchie arrossivano in quel modo e balbettava impacciato e timido. Amava tutto di lui, ma sapeva che il suo amore non era corrisposto, perciò si rifugiava in quei bellissimi sogni che di reale non avevano assolutamente nulla

 

Allora??? Come lo trovate come inizio? Un po’ brutto lo so, ma l’inizio è sempre un po’ noioso però spero continuiate a leggere. Aggiornerò presto, giuro ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** .2 Capitolo ***


Eccomi, sono tornata a strapazzare i vostri cuori con un altro capitolo. Ringrazio tutte le persone che hanno recensito, soprattutto rupertmania. Comunque i ringraziamenti singolari sono alla fine del chap… Buona lettura^^”

 

 

 

Il giorno seguente Ron si svegliò prestissimo deciso a far colazione prima degli amici, non aveva voglia di stare ancora male e di certo non si sarebbe fatto vedere dagli altri soffrire. A volte l’orgoglio è veramente, maledettamente stupido! Comunque… Si vestì il più velocemente possibile cercando di fare poco rumore e senza indugiare uscì dal dormitorio. Rimase per un po’ a scaldarsi accanto al fuoco scoppiettante.

 

- Ciao Ron, come mai così mattiniero?-chiese Hermione che le stava dietro e parlava come se il giorno precedente non fosse successo niente.

 

- Noi non avevamo…?-

 

- Litigato? Ormai è acqua passata, né abbiamo passate tante e mi sembra stupido tenerci il broncio per cose simili-

 

Ron la guardava sbigottito, non si era mai comportata così. Anche se era più sensibile di lui, aveva comunque quel maledetto orgoglio…

 

- Andiamo a fare colazione?- domandò felice iniziando a incamminarsi verso il buco del ritratto.

Hermione era stata sincera, era stanca di fare la bambina, chissà magari facendo così Ron avrebbe capito di avere 18 anni! Di certo non gli avrebbe rivelato i suoi sentimenti, ma avrebbe aspettato qualche segnale da parte sua (Che ottusi che sono! Non lo capiscono proprio N.d.N.). Ron la seguì ed insieme percorsero il tragitto dalla Salacomune dei Grifondoro alla Sala Grande. La Sala d’Ingresso non era ghermita di gente come al solito poiché era ancora presto.

 

- Hermione io devo chiederti una cosa- lo sguardo di Ron si fece tutto ad un tratto serissimo. Hermione con un cenno lo invitò a parlare.

 

- Ieri Harry mi ha detto che voi due vi siete visti in Salacomune…- cominciò.

“Oddio, spero che Harry non gli abbia detto niente che io piangevo altrimenti il mio piano andrà in frantumi. Lo uccido se ha fatto qualcosa del genere. Ora mi chiederà come mai stavo piangendo per potermi umiliare e poi riderà di me, lo so, però è così serio… No, lo fa apposta, fa tutto parte del suo piano”. Hermione entrò nel panico cercando di restare il più naturale possibile.

 

- Davvero?- disse con noncuranza la riccia.

 

- Sì, ha detto che ti ha “consolata”-continuò il rosso.

 

- Sì, è stato gentile e carino-

 

- Gentile? Carino? E da quando dici che Harry è carino? Anzi riformuliamo la domanda: da quanto ti piace Harry?- sbottò arrabbiato. Hermione si bloccò all’istante e si voltò verso Ron.

Hermione lo squadrò prima di scoppiare in una risata rumorosa.

 

- Che hai da ridere?- domandò interrogativo sul comportamento dell’amica.

 

- No…niente…è che…- cominciò a dire non riuscendo a smettere di ridere –io e… Harry… è divertente e impossibile!-  finì cercando di smettere di ridere.

 

Pensieri di Ron:“Ok, ok, sto cosa state pensando. Ronald Weasley ha fatto la figura dell’idiota. Miseriaccia! Possibile che devo sempre trovare un modo per complicare le cose? Stavo per allontanare il mio migliore amico e la ragazza che mi piace in un colpo solo. Stupido, stupido, stupido. Ora mi do degli schiaffi mentalmente; perfetto ora sono a posto… Ma cosa sto dicendo? Parlo da solo, non devo essere proprio apposto. Hermione dev’essersi accorta che sto pensando a qualcosa di inconcepibile perché mi guarda in modo strano, curiosa, ora sta sgranando gli occhi alla “Luna Lovegood”. La sento parlare, anzi la vedo parlare, perché la sua voce è lontana, non riesco neanche a leggere il labbiale troppo perso nel suo dolce viso. Ora comincia a non essere più dolce, sembra infuriata, ora mi uccide ma perché? Oddio, non la sto ascoltando!”

 

- Cosa dicevi?-cerca di dire Ron in un modo piuttosto naturale.

 

- Cosa dicevo? Cosa dicevo? Cosa dicevo? Hai il coraggio di chiedermelo? Sono dieci minuti che ti dico che tra me e Harry non c’è niente e tu neanche mi ascolti! – urlò di rimandò Hermione.

 

- Oh, insomma, non farla lunga, stavo solo pensando ad altro…-

 

- Bene, perfetto, allora pensa ad “altro” senza di me, ho altro di meglio da fare-

 

- E che cosa leggerti un libro magari?-

 

- E se anche fosse ti darebbe fastidio?-

 

- No, ecco vedi, dovresti lasciarti andare e pensare di più a divertirti come ti ho già detto-

 

- Sei solo invidioso! Io ho voti alti e so cosa farmene della mia vita, tu non sai neanche cosa farai una volta uscito di qui!-

 

- Invidioso? Una cosa è certa fuori di qui cercherò di starti lontano, almeno non dovrò sentire le tue irritanti urla!-

 

- Ti odio- sillabò con le lacrime agli occhi e subito dopo si diresse verso la Salagrande cercando di correre per non farsi vedere piangere da Ron.

“Sono stata una stupida, stamattina quando mi sono svegliata mi sono illusa di un sentimento da parte sua verso di me, ma a chi voglio andarla a bere?Ron mi vede come una ragazzina che le passa i compiti e siamo amici solo perché abbiamo una cosa in comune: Harry. Lo odio, lo odio, lo odio, lo odio, lo amo… Ecco, lo sapevo che andava a finire così, prima o poi mi vengono in mente queste due parole:”Lo amo”. Lo amo quando litighiamo, quando fa lo scorbutico, quando arrossisce, quando ha paura, quando sorride, quando fa la faccia dubbiosa… Tutto! Ma allora perché gli ho detto quelle cose e sono fuggita via?!? Devo tornare indietro” Hermione si asciugò le lacrime e si precipitò dove aveva lasciato Ron esterrefatto per aver sentito quelle parole. Il bel rosso era ancora lì che fissava il punto dove Hermione si era allontanata. Hermione ricominciò

a correre verso di lui.

“Ok, ora me la immagino tornando anche indietro… L’ho trattata davvero male, ne sono già pentito, ma non riesco a fermarmi, è più forte di me…. Sono proprio stracotto di lei… No, no, no! Ronald Bilius Weasley, riprenditi! Lei è la ragazzina carina che ti passava i compiti da quando avevi 11 anni, anzi dodici perché al primo anno non erano molto amici… Solo la ragazzina carina… Miseriaccia se era carina… Stupenda, con quel vestito rosa e Viktor Krum al suo fianco purtroppo. Oddio è lei, è lei, ma mi sa abbracciando. Non so perché ma la stringo più fortemente a me. Ha un odore di vaniglia nei capelli. Inspiro un po’ imbarazzato, ok, non un po’ molto….”

 

- Ron.. Mi dispiace, non è vero che ti odio, è che vedi, mi tratti così male a volte- disse stringendosi ancor di più al suo migliore amico.

 

-Lo so e mi dispiace- riuscì a dire soltanto prima che lei alzasse il viso.

 

- A volte mi diverto a guardare le tue lentiggini lo sai?Però da qui si vedono molto meglio- disse Hermione

 

Pensieri di Hermione“Da dove mi sta uscendo tutta questa naturalezza? Mi prenderà per pazza, poi sento che mi sta guardando, con quel mezzo sorriso sul volto. Pericolosamente vicino osservo i suoi occhi, così belli e profondi…Lui sembra imbarazzato perché arrossisce di botto, che tenero”

 

“Va bene Ron, mantieni la calma, hai solo il viso di Hermione a pochi centimetri dalle tue labbra… Che cosa? Bene, sono nel panico… Dice qualcosa sulle mie lentiggini.. Le piacciono. Sapessi tutte le cose che mi piacciono di te allora…Ecco cosa le dico:

 

-Magari se ti avvicinassi di più… le vedresti meglio-

 

-Già…-

 

“Lo so, sono pazzo, pazzo di lei del suo profumo, del suo modo di essere, della sua spiccata intelligenza, della sua bellezza e della sua semplicità…Ci stiamo per baciare perché entrambi socchiudiamo gli occhi pronti a lasciarci andare. Ci mancano solo due centimetri e ci baciamo…quando…La McGranitt apre le porte della Salagrande per poter entrare e fa un rumore non indifferente. Non ci guardiamo negli occhi imbarazzati e ci dirigiamo all’interno della Sala cercando di fingere che non sia successo nulla.”

 

********************************************************************************Pensieri di Hermione: “ Magari se ti avvicinassi di più… le vedresti meglio” mi dice, terribilmente imbarazzato, ma così puramente sensuale. Ti amo, vorrei dirgli, ma di certo non posso parlare in situazioni come queste. Spero non sia un sogno, lo sto per baciare, datemi un pizzicotto, non voglio illudermi che non sia la realtà. Profuma d’estate… Dei dell’Olimpo aiutatemi, ora gli svengo tra le braccia.”Già”riesco a pronunciare prima di socchiudere gli occhi pronta per appoggiare le mie labbra sulle sue e fare quello che avevo sempre desiderato:baciarlo. Ci mancano solo due centimetri e ci baciamo…quando…La McGranitt apre le porte della Salagrande per poter entrare e fa un rumore non indifferente… Amo la McGranitt perché mi reputa una studentessa modello, etc, etc… Ma adesso vorrei ucciderla, ha interrotto la cosa più bella che mi stava per accadere in 18 anni di vita. Or abbasso il capo non sapendo se lui mi sta guardando o ha fatto la mia stessa cosa, fatto sta che ora entriamo nella Salagrande cercando di fare finta che nulla sia accaduto”

 

 

 

 

Ringraziamenti:

 

 

 

chichi:Ecco infatti il secondo chap, spero ti piaccia!!!!

 

potterina7:bè, è sicuramente cambiato Harry, io infatti spero che Harry diventi così e poi per la mia storia è necessario che ci sia un Harry un po’ meno “sofferente”. Comunque a me non piace la Harry/Hermione, odio questa coppia, anche perché non riesco a coglierne qualche tratto, però sei libera di pensarla come vuoi e di sognare ciò che vuoi, poi magari hai ragione tu, chissà… Comunque grazie per la recensione.

 

Joannadellepraterie:Dire che sono stupidi e ottusi è poco, infatti si cercano senza riuscire a capire che sono innamorati l’uno dell’altra. Grazie per la recensione, spero continuerai a leggere la mia ficcy^^

 

Emma94:Sono felice che ti sia piaciuta e che l’hai messa addirittura tra i preferiti, sono onorata… Spero ti piaccia anche questo capitolo.

 

 

Giuly Weasley: Sì, proprio tonto XD Comunque ho continuato spero ti piaccia anche questo capitolo.

 

karmyGranger: Ecco, spero che la tua curiosità non sia stata sprecata, grazie per aver recensito.

 

robby:Grazie tante. Per quell’ORRORINO di Hermione, chiedo scusa, ero presa dall’euforia di scrivere. A volte non ci penso proprio, grazie per avermelo fatto notare, infatti ho corretto. Continua a leggere e recensire^^

 

EDVIGE86: Spero che leggerai questo capitolo e che torni presto.

 

fringu:Grazie per la recensione^^

 

rupertmania:Ovviamente sei la più grande con le recensioni, comunque non sei l’unica che soffre per Ronnino che piange, povero caro.. Lo vorrei consolare ioL Non ti preoccupare se non recensiscono la tua ultima storia, anche a me all’inizio hanno fatto così… Però a me non importa, anche se non ricevo recensioni, scrivendo mi sento libera e quindi nessuno può impedirmelo, sia a te che a me! Quindi spero continuerai comunque e grazie ancora^^

 

Vi aspetto al prox chap e soprattutto con le nuove recensioni. Bacini Baciotti Nancy^_*

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Capitolo 3
*** .3 Capitolo ***


Ecco un nuovo capitolo, scritto con un po’ di sofferenza dato che sono a casa con la febbre…. Però non volevo lasciare sulle spine chi ha letto la mia ficcy e soprattutto chi ha recensito, spero continuiate a farlo.

 

 

 

Ron ed Hermione camminarono spediti verso la Salagrande evitando accuratamente degli stupidi dandosi entrambi degli stupidi. Si sedettero uno di fronte all’altro e iniziarono a fare colazione in attesa che qualcuno scendesse a fare colazione. Poco dopo Harry scese e guardò dubbioso Ron per capire se era ancora arrabbiato con lui.  La risposta arrivò subito perché Ron lo fece sedere vicino a lui ed iniziarono a parlare come niente fosse. Hermione attese l’arrivo di Ginny per poter parlare un po’ e non sentirsi sola.  La colazione grazie agli altri impedì a Ron e Hermione di parlare. La mattinata non fu affatto tranquilla perché Ron ed Hermione inevitabilmente stavano vicini e l’imbarazzo aumentava anche al solo pronunciarsi qualche parola. Le prime due ore di Pozioni passarono molto lentamente, soprattutto per Harry e Ron. I due migliori amici avevano un’ora libera, mentre Hermione dovette recarsi nell’Aula di Aritmazia. Ron tirò un lungo sospiro di sollievo quando la vide svoltare l’angolo e salire verso l’aula di Aritmazia. Harry lo guardò parecchio dubbioso mentre varcavano entravano in Salacomune decisi a dedicare un’ora a fare assolutamente nulla e quindi rilassarsi.

- Ti prego non farmi domande, è già imbarazzante da sé…- disse Ron vedendo la faccia dubbiosa e curiosa del suo amico.

- D’accordo, spero solo che non abbiate litigato di nuovo perché non lo sopporterei. Diventate tutti e due insopportabili lo sai?- rispose Harry sedendosi comodamente nella poltrona più vicina all’ingresso della Salacomune e Ron dopo averlo imitato rispose con uno strano sorriso soddisfatto sul volto leggermente arrossato:

- No no, questa volta non abbiamo litigato, al contrario…insomma, io la stavo per…baciare-

 

- Frena frena, tu stavi per baciare Hermione?- domandò quasi arrabbiato il moro.

 

- Bhè, sì… Hai qualcosa in contrario?- domandò Ron interrogativo

 

-  No! Ma perché non l’hai fatto?-

 

- Purtroppo è arrivata la McGranitt, puoi immaginare come ci sono rimasto male, insomma la stavo per baciare, ti rendi conto? Io Ron Weasley stavo per baciare Hermione Granger…-

 

- Me ne rendo conto perfettamente… Mi domando soltanto perché la McGranitt doveva interrompervi sul più bello-

 

- Me lo chiedo anch’io cosa credi? Insomma da quanto tempo desidero di baciare Hermione, ormai saranno cinque o sei anni. Spero solo che lei non si sia pentita di avermi quasi baciato-

 

- Secondo me non si è pentita, anzi…- mormorò Harry sorridendo e incrociando le braccia al petto guardando Ron e la sua faccia interrogativa.

 

- Harry, qualcosa mi dice che tu sai qualcosa che io non so-

 

- No, ti sbagli, io non so nulla- rispose Harry facendo il finto innocente

 

Ron scrollò le spalle sospirando immergendosi per un attimo nei suoi pensieri. Pensava a come sarebbe stato baciarla, assolutamente bello e così semplice. Gli ritornò in mente il Ballo del Ceppo, probabilmente fu in quell’anno che si rese conto di cosa volesse dire amare una persona. Prima vedeva Hermione in un modo… diverso. La vedeva come una ragazzina seccente che stava dietro ad Harry per farsi un amico, ma era ovvio che non era così. Lei era diversa da come appariva, era sensibile, dolce, forte, intelligente, semplice…. Ora era sicuramente a lezione intenta a prendere numerosi appunti dove immergersi per almeno quattro volte al giorno per non poterli dimenticare neanche nel prossimo secolo.

 I 60 minuti passarono veramente velocemente, infatti i due Grifondoro dovettero recarsi subito nella Serra numero 3 per una nuova lezione di Erbologia. Hermione era già lì che li aspettava in compagnia di Dean, Seamus e Calì. Quando Ron la vide affiancata ai suoi due compagni di stanza gli venne voglia di prenderli a pugni entrambi.

“Contegno Ron, solo i tuoi compagni di stanza e stanno al suo fianco solo perché devono attendere l’arrivo della professoressa. Non c’è niente di male, devo far finta di niente. Harry mi guarda in modo strano, evidentemente si vede sul mio viso che qualcosa non và. Calma e sangue freddo… Ci avviciniamo e i quattro stanno lì e Hermione mi fissa ancora imbarazzata…. Mi da una pezzetto di carta, probabilmente un messaggio da recapitarmi in privato. Non lo leggo ora anche se la tentazione è sicuramente forte, fortuna che arriva la professoressa Sprite e apre le porte della serra per fare entrare noi e i Serpeverde che attendevano la lezione ad accurata distanza da noi Grifondoro… Non sento cosa dice la professoressa, ci sono delle piante carnivore di cui dobbiamo occuparci, ma non lo faccio con impegno, guardo Hermione che mi sta di fianco concentratissima sul suo lavoro. L’ammiro… Quando deve fare qualcosa di importante non pensa ad altro. Esco dalla serra      perchè mi sono fatto male ad un braccio, colpa della pianta carnivora… Ero troppo impegnato ad osservarla e ora mi ritrovo pieno di morsi di quella maledetta pianta. Vado da Madama Chips che mi medica accuratamente anche se arrabbiata dicendomi di stare più attento e chiedendomi più volte- Dove hai la testa?- bella domanda mi viene da rispondere dato che penso solo a Hermione… A proposito, il biglietto. Mi stando su uno dei tanti lettini e lo apro velocemente per poi leggere una calligrafia chiara e distinta”

 

Ciao Ron,

senti volevo chiarire delle cose riguardo a questa mattina, sai a cosa mi riferisco. Ci incontriamo davanti alla Torre di Astronomia alle 23.00 di questa sera. Cerca di non mancare per favore.

                          Tua Hermione.

 

“Incredibile, Hermione Granger che esce dalla Salacomune dopo il coprifuoco per incontrare il sottoscritto. Non è possibile… Ora sono nel panico… E se volesse semplicemente dirmi che è stato un errore causato da un momento di debolezza? Scaccio il pensiero sperando che non riguardi questo. Lo spero davvero tanto, non posso pensare che mi dica che non vuole che io e lei… Miseriaccia a me e ai miei pensieri negativi! Pensa al positivo e basta.”

 

*******************************************************************************************************

Hermione Granger osserva Ron voltargli le spalle e dirigersi all’interno del castello per andare in infermeria.

 

“Chissà a cosa stava pensando…” si chiede mentre esce dalla serra accompagnata da Harry ed insieme si recano all’ultima lezione della mattinata: Difesa contro le Arti Oscure. Lupin era il nuovo professore fisso e ad Harry non dispiaceva affatto anche se ogni tanto si doveva assentare per le sue faccende con la luna piena. Entrarono in aula, Hermione accanto ad Harry pensava a Ron sperando ardentemente che si sarebbe ripreso presto e che sarebbe venuto al suo appuntamento di questa sera. Lupin spiegava lanciando dei sorrisini ad Harry ed Hermione di tanto in tanto. Hermione prendeva appunti facendo credere a tutti che il suo unico pensiero era la lezione che stava volgendo, ma più di una volta si lasciava trascinare dalla sensazione che avrebbe avuto nel baciare Ron.

 

- … quindi per la prossima volta gradirei solo di fare un po’ di pratica con il vostro compagno di banco o con un vostro amico per essere pronti alla verifica che si terrà lunedì prossimo, potete andare- disse Lupin svegliando dai suoi teneri pensieri Hermione. Sistemò la borsa e con Harry andarono in Salagrande per il pranzo. Ginny li raggiunse oco dopo e Hermione si accorse che Harry le lanciava sguardi dolci. Sorrise tra sé iniziando a mangiare le prime cose che le vennero in mano, dato che la sua mente era altrove. Il pomeriggio passò lentamente o così sembro a Hermione ansiosa di vedere se Ron sarebbe venuto dato che non aveva avuto modo di vederlo visto che era stato tutto il pomeriggio nell’infermeria della scuola. Le 22:30… Hermione si preparò adeguatamente indossando la sua spilla da Caposcuola assieme alla solita divisa e i capelli lasciati sciolti. Ora le piacevano di più, erano meno crespi da quando si erano allungati e le ricoprivano quasi tutta la schiena. Uscì furtiva facendo attenzione a non fare rumore. Aveva portato  con sé il mantello dell’invisibilità di Harry dopo averglielo chiesto, per non farsi vedere, anche se oramai era ben troppo alta e c’era il pericolo che le si vedessero i piedi perciò dovette muoversi china. Raggiunse dopo 5 o 10 minuti, Hermione non ci fece caso, la torre di Astronomia. Entrò nella porta centrale, ma di Ron neanche l’ombra.

 

“È ancora presto…”cercò di convincersi mentalmente mentre si sedeva sul bordo della finestra ad osservare fuori il paesaggio circostante. Non le piaceva quel posto, affatto… Ma voleva non farsi beccare da nessuno mentre superava il coprifuoco. Il mantello le stava accanto mentre i minuti passavano superando le 23:00 di 10 minuti.

 

“Non verrà…” si rattristò lei non vedendo il bel rosso arrivare.

 

*******************************************************************************************************

 

“Se non mi muovo rischio di non trovarla più” correva a perdifiato non preoccupandosi del fatto che poteva essere beccato. Spalancò la porta della Torre di Astronomia e se la trovò davanti pronta ad andarsene.

 

- Se in ritardo- sbottò irritata la ragazza.

 

- Mi dispiace, Madama Chips vigilava continuamente l’infermeria e non riuscivo a scappare- rispose lui guardandola dubbioso per vedere se era ancora arrabbiata.

 

- Se è così allora….- mormorò appena abbassando il capo imbarazzata dal fatto di averlo rimproverato.

 

Ron si chiuse la porta alle spalle e attese che lei iniziasse a parlare, cosa che non accadde subito.

 

- Ecco io volevo parlare di questa mattina- iniziò lei tenendo ancora lo sguardo rivolto verso il pavimento.

 

-Sì, già lo sapevo-

 

-Sì, scusa-

 

- Credi che stavamo per fare una cosa… sbagliata vero?-

 

- Io… non lo so… Pensavo che forse tu te ne saresti pentito-

 

Ron la guardò accigliato, come poteva pensare che si sarebbe pentito?

 

- Io credo che… dovremo rifletterci un po’… siamo amici-

 

“Ma che miseriaccia sto dicendo? Stupido, stupido e ancora stupido!”

 

- Infatti noi siamo amici da tanto tempo e siamo cresciuti quindi siamo capaci di capire quello che… proviamo-

 

- Già-

 

-Cosa facciamo? Continuiamo come se non fosse successo niente perché in effetti non è successo niente no?-

 

“Bella mossa Hermione!Complimentoni!”si disse lei mentre pronunciava tali parole e alzava lentamente il viso verso Ron.

 

- Se vuoi questo per me va bene-

 

“No, che non va bene Ronald Weasley! Digli che ti piace, coraggio, tira fuori delle parole dolci e fai quello che hai sempre desiderato fare… Non, non ce la faccio, sono un codardo!”

 

- Bene-

 

- Bene-

 

- Allora andiamo?- propose Hermione indicando il mantello che teneva tra le braccia. Ron annuì soltanto e si misero entrambi sotto il mantello anche se stavano moto stretti lì sotto. Sentivano ognuno il respiro dell’altro e stare così vicino era imbarazzante per entrambi. Quando rientrarono in Salacomune tirarono un sospiro di sollievo e si congedarono andando ognuno nei rispettivi dormitori.

 

 

 

Ecco ultimato il capitolo un pò piccolo a dir la verità, sorry.Ringrazio chi ha recensito e scusate se non vi rispondo singolarmente, ma sto davvero male per via della febbre… Grazie a tutti e lasciate ancora commentino^_*

 

 

 

 

                                                                                  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** .4 Capitolo ***


Salve a tutti, avviso che questo sarà l’ultimo capitolo della mia nuova ficcy perché credevo che fosse opportuno non prolungarla troppo perché purtroppo con la scuola non ho molto tempo da dedicare alla mia fantasia. Vi voglio bene, tantissimo!!! Dedico le mia fanfiction a J.K.Rowling, a Marisa la ragazza che mi da sempre fiducia in queste cose, Francesca la mia migliore amica e ruertmania e le altre che recensiscono sempre, un bacio enorme, vostra Nancy^_*

 

Nessuno dei due dormì quella notte, troppo persi nei loro pensieri per potersi abbandonare in un sonno ristoratore.

 

Ron continuava a maledirsi per il suo mancato coraggio continuando a rigirarsi nel suo letto.

 

“ Dovevo finire tra i Tassorosso io! Prima sono al settimo cielo per quel… quasi bacio e poi non riesco a dirgli un accidenti. Dire che sono uno stupido è davvero poco. Se lo sa Ginny mi ammazza e non sarà una morte veloce e poco dolorosa, al contrario… Basta! Mi devo lasciare alle spalle questa storia e dimenticare Hermione per un po’, è la cosa migliore, sono stato quattro anni senza provare nulla per lei e così farò per il resto della mia vita”

 

Non era riuscito neanche a convincere se stesso con queste parole, ma voleva tentare, in un modo o nell’altro avrebbe finalmente dimenticato ogni sentimento oltre l’amicizia, per Hermione Granger.

 

 

Hermione dal canto suo singhiozzava silenziosamente tra le calde lenzuola del lettino singolo del dormitorio. Provava a respirare a fondo per darsi una calmata, non riusciva a capacitarsi del fatto che non fosse successo niente. Sussultò un attimo, Melody Skats stava mormorando qualcosa nel sonno, quella ragazza le ricordava tanto Lavanda Brown che per fortuna aveva concluso gli studì trascinandosi Calì Patil.

 

“ Con quell’aria sfacciata da grandissima oca viziata, sempre a pensare a ragazzi e moda, ma dico io un po’ di contegno!Capisco che essere perfetti è impossibile, ma provare almeno ad essere un po’ meno equivoche. Con quei vestiti striminziti da far paura solo per compiacere qualche ragazzo più bravo del solito a giocare a Quidditch. Più di una volta l’ho sentita fare commenti troppo positivi su Ron… Se ci prova con lui giuro che butto prima lui, poi lei ed infine io dalla Torre di Astronomia.”

 

Quel posto le fece ritornare in mente qualche ora prima, con Ron. Il suo migliore amico che per sua sfortuna sarebbe rimasto tale per il resto della sua vita.

 

 

La mattina seguente la giornata era pessima, grandi nuvolosi annunciavano un’imminente temporale. Hermione e Ron si davano solo fugaci occhiate salutandosi solo per il dovere di farlo.

 

-Avete litigato di nuovo o sbaglio?- annunciò il suo arrivò Ginny sedendosi di fronte a Ron e accanto a Hermione scavalcando la panca. Ron alzò lievemente il capo dalla sua colazione negando quasi impercettibilmente con la testa.

 

- Mi sarò sbagliata, forse siete solo un po’ assonnati- disse facendo spallucce. Salutò Harry con un gesto veloce della mano che lui ricambiò con un sorriso. La rossa arrossì, ma nessuno se ne accorse tranne Harry che abbassò lo sguardo iniziando a mangiare.

 

- Ron, gli allenamenti sono saltati, guarda che tempo- disse Harry per avviare il discorso. Nel frattempo fuori tuoni squarciavano il cielo con violenza e un’insistente pioggia picchiettava fastidiosamente nei vetri della Salagrande.

 

- D’accordo, allora niente, sarà per domani o dopodomani- rispose il rosso finendo la sua colazione. Hermione era impegnata in una conversazione con Ginny e una sua amica e sembrava piuttosto tranquilla.

 

“ Ron, smettila di fissarla, è tutta colpa sua se soffri e perdi il tuo grande orgoglio alla Weasley! Diventi debole”

 

“Ma è così carina…”

 

“No, no e mille volte no! Lascia quel che provi per lei in un angolino segreto del tuo cuore che pian piano dimenticherai”

 

“ Non ci riuscirò mai…”

 

“Sì, che ci riuscirai, sei un cocciuto Weasley, un testardo dai capelli rossi, e un coraggioso Grifondoro!”

 

“ Sto davvero impazzendo, penso e parlo da solo, qualcosa non va… Sto forse diventando matto?!? Sì, non c’è altra spiegazione…”

 

Hermione si era girata e guardava Ron che la fissava in modo strano, pensieroso. Lui parve non accorgersene perciò ritornò a parlare con Ginny senza tanti indugi….

 

Le lezioni furono più lunghe del solito a parere di tutti gli studenti, il tempo non faceva che far venire un malumore generale a tutti. Hermione e Ginny entrarono in Salacomune una volta finito di studiare in biblioteca e trovarono Harry da solo a guardare fuori dalla finestra, ma di Ron nessuna traccia.

 

- Ciao Harry, hai visto Ron?-

 

Domandò la riccia. Harry si voltò e fece spallucce non sapendo realmente dove diavolo si era cacciato il suo amico. Ginny osservava Harry incantata, il che fece sorridere Hermione che avendo bisogno di pensare uscì dal luogo, ma non trovava nessun luogo dove stare in pace. In dormitorio ci sarebbe stata sicuramente quell’ochetta di Melody e di certo non aveva voglia di sentire le sue inutili sciocchezze… La biblioteca era chiusa ormai, così decise nonostante il maltempo di uscire fuori, si sarebbe presa una malattia, ma che le importava, voleva stare sola. Aveva passato una giornata orrenda, ogni tanto inavvertitamente aveva posato la sua mano su quella di Ron o viceversa e questo aumentava l’imbarazzo. Ma l’imbarazzo per cosa? Abbiamo deciso che non significava niente quello che era successo e così doveva essere. Si ritrovò a correre mentre svariate lacrime bagnavano il suo viso accompagnate dalla pioggia. Voleva dimenticare quei pensieri, tornare a essere la secchiona studiosa che non pensava ad altro che alla sua reputazione come studentessa. Andò a sbattere contro qualcuno , questo qualcuno aveva la divisa da Quidditch tutta bagnata come i capelli e la scopa che teneva in mano. Aveva lo sguardo basso e guardava la figura che le era andata a sbattere contro.

 

- Hermione?- chiese tra l’impaurito e il preoccupato.

 

-  Ron? Che ci fai qui?-

 

- Potrei arti la stessa domanda lo sai?- disse sforzandosi di non sbattere i denti per il freddo.

 

- Smettila di rispondere alle mie domande con altre domande, è irritante!-

 

- Tu lo fai sempre-

 

- E questo cosa centra? Non puoi giustificarti così!-

 

- Sì, che lo faccio invece, non sarai di certo tu a impedirmelo!-

 

- Ron, io lo dico solo perché mi stavi infastidendo-

 

- A me invece infastidisce il tuo modo di fare da Miss Perfettina, non lo sopporto!-

 

Pensieri di Ron:” Ok, non lo volevo e soprattutto non lo DOVEVO dire, ma se l’ha cercata da sola, è quel che si merita, con chi crede di aver a che fare? Con Krum? No, no, si sbaglia di grosso se crede che mi farò mettere i piedi in testa. Anche se la persona in questione è Hermione Granger! Non la odio, anzi, ma a volte è veramente insopportabile! Ha gli occhi lucidi e non è effetto della pioggia, sta per piangere, che lo faccia pure io non mi scomoderò… Va bene, non sono un insensibile, ci starò male per giorni, ma farsi vedere deboli non serve a nulla”

 

-  Perfetto allora! Tu non credere di essere meglio, sei il solito immaturo che non capisce niente! Sei superficiale, un’insensibile e stupido ragazzino!- si sfogò la riccia guardandolo con rabbia stringendo forte i pugni facendo quasi sanguinare i palmi delle mani.

 

- Io non sono un ragazzino per tua informazione! L’unica ragazzina qua sei tu! Prima provi a baciarmi e poi mi dici che non è significato nulla per te-

 

- Ron, tu eri d’accordo-

 

Ron la guardò dubbioso non sapendo esattamente cosa rispondere, ora avrebbe dovuto dirgli la verità e lei lo avrebbe respinto se lo sentiva.

 

- L’ho detto solo perché noi siamo amici- rispose infine abbassando lo sguardo e guardandosi le scarpe ormai fradice.

 

- Perché solo amici?- disse Hermione in un pensiero però pronunciato a voce alta. Arrossì violentemente sbarrando gli occhi maledicendosi mentalmente.

 

Ron alzò lo sguardo per vedere Hermione che era arrossita in un modo allucinante e anche divertente. Tuttavia non aveva affatto voglia di ridere, la guardò sostenendo il suo sguardo mentre la pioggia continuava a cadere non rovinando l’atmosfera di tensione e imbarazzo.

 

- Perché questa domanda?-

 

- Io… In realtà, io non saprei… Ho solo fatto un pensiero a voce alta, tutto qui-

 

- Ma… è una domanda.. che ti poni spesso?-

 

“Hermione i giochi sono finiti, ora devi essere chiara, il danno è fatto e non puoi più tornare indietro!” si disse Hermione decisa cercando di guardare gli occhi un po’ oscurati di Ron.

 

- Sì-

 

- Allora siamo in due-

 

Entrambi arrossirono, ma non si guardavano. La prima ad alzare lo sguardo fu Hermione, lo guardava fisso e attendeva che anche lui alzasse lo sguardo. La pioggia li aveva bagnati completamente e di certo il giorno dopo avrebbero avuto la febbre, ma non le importava. Si avvicinò sicura anche se con timidezza. Ora fu il turno del rosso ad alzare lo sguardo. La guardò incerto sul da farsi prima che Hermione facesse una cosa assolutamente inaspettata. Si alzo sulle punte dei piedi e unì le sue labbra a quelle di Ron. Il ragazzo restò per un po’ immobile non essendo sicuro che quello che aveva appena fatto la sua migliore amica fosse vero. Ron dischiuse le labbra per poter approfondire quel bacio che aveva sempre desiderato e che ora anche se sotto la pioggia con il cuore a mille non avrebbe rinunciato per nessun motivo al mondo.

 

E così ho finito anche questa fanfiction spero sia piaciuta a chiunque l’abbia letta anche se non era niente di speciale. Ringrazio chi ha recensito finora e chi lo farà per quest’ultimo capitolo. Un grosso bacio

                                      Greta

 

 

 

                                                                                  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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