Perchè solo amici? di NancyGrangerWeasley (/viewuser.php?uid=13042)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** .1 Capitolo ***
Capitolo 2: *** .2 Capitolo ***
Capitolo 3: *** .3 Capitolo ***
Capitolo 4: *** .4 Capitolo ***
Capitolo 1 *** .1 Capitolo ***
Allora, questi giorni mi stanno vedendo lampi di genio a più non posso…
saranno le vacanze??? Probabile! Comunque fatto sta che ho deciso di scrivere
una fanfiction a capitoli ancora una volta sulla mia coppia preferita:
Ron/Hermione…. Scoprirete di che si tratta leggendola. Volevo ringraziare
Lisanna Baston e rupertmania che hanno scritto delle recensioni davvero
uniche!!!Spero che seguiate anche quest’altra ficcy. Bacini baciotti,
Nancy^_*
Ron continuava a russare rumorosamente, troppo per i gusti di Harry che
al contrario non riusciva a chiudere occhio. Non bastava il fatto che il rosso
aveva litigato con Hermione tutto il giorno? Ovviamente no! Anche di notte
doveva fargli saltare i nervi. Il moro si alzò inforcando gli occhiali e
scendendo nella Salacomune, “a costo di dormire per terra e al freddo!”pensò
irritato. La Salacomune però non era affatto isolata. Infatti una ragazza da una
folta chioma dorata singhiozzava tenendosi le ginocchia tra le
braccia.
- Hermione che ci fai qui a quest’ora?-
- Potrei farti la stessa domanda sai?- rispose seccata la
ragazza.
- Si può sapere che ti ho fatto? Se sei arrabbiata con Ron non è un
motivo per prendertela anche con il tuo migliore amico!- sbottò Harry
arrabbiato.
- sì lo so, scusa… però, lo sai quanto mi fa arrabbiare. Abbiamo
sconfitto Voldemort noi tre assieme eppure continua a comportarsi da bambino!
Cosa devo fare?- chiese la riccia voltandosi per osservare Harry. Anche lui,
come Ron era diventato davvero alto, carino e muscoloso. Lei, Ginny, Ron ed
Harry avevano sconfitto Voldemort e ora in via eccezionale frequentavano
Hogwarts anche se avevano 18 anni.
- Lo sai com’è fatto, si diverte a farti arrabbiare, forse perché è
l’unico modo in cui comunicate- disse Harry scrollando le spalle e sedendosi
accanto all’amica.
- Non è giusto però!-
- è per lui che stai piangendo non è vero?- domandò Harry
- Prometti di non dirgli niente?- chiese la ragazza e Harry annuì
convinto così Hermione dopo un lungo sospiro si decise a parlare:
- Ecco vedi abbiamo litigato perché lui dice che io sono troppo attaccata
alla scuola e che dovrei divertirmi un po’ perché sono troppo noiosa. Io so che
ha ragione, ma non ci riesco… Dopo quello che abbiamo passato non sono sicura di
poter tornare come prima capisci? Il punto è che…- Hermione si bloccò di colpo
iniziando ad arrossire- detto da lui è tutto più doloroso…-finì come se si fosse
tolta un peso.
- Ti capisco ‘Mione, anche a me succede la stessa cosa, solo che tu trovi
consolazione in un libro di 1000 pagine- sorrise Harry- e comunque un giorno mi
spiegherai come hai fatto ad innamorarti di Ron ok?-
- E tu come… ?-
-Hai detto che quelle parole ti feriscono di più dette da lui no? E poi
non bisogna essere Merlino per poterlo capire!- disse Harry come se fosse la
cosa più naturale del mondo.
- Da quanto lo sai? O meglio da quando l’hai capito?-
- Non lo so, forse dal quarto anno o dal terzo… L’ho sempre saputo
diciamo…Dovresti dirglielo sai?-
- Che cosa? Ma sei pazzo?!? Dice che sono una so- tutto, noiosa, e
seccente secchiona! Come credi che lui potrebbe ricambiare?- si allarmò Hermione
assumendo una tonalità molto simile al Bordeaux.
- Dai Hermione tentar non nuoce…-
-Ma rovinerei mai la mia amicizia con lui, è troppo
importante…-
- E allora fai in modo che la vostra non sia solo amicizia…-aggiunse
Harry sbadigliando -… Io vado magari il tuo promesso ha smesso di russare una
volta per tutte, buonanotte ‘Mione-
-Buonanotte Harry e grazie- disse Hermione alzandosi assieme
all’amico.
-
Di niente-
I due si separarono dirigendosi nel proprio dormitorio… “ E se Harry
avesse ragione? Se gli dicessi tutto? Infondo siamo amici e capirà tutto! Ecco
appunto siamo amici e
nient’altro!!! Levatelo dalla testa Hermione! Lui si sposerà con una bella donna
purosangue simpatica, bella, esuberante e avranno un mucchio di bambini uguali a
Ron… No, non posso stare a guardare, devo fare qualcosa!Mi distruggerebbe
vederlo nuovamente con un’altra!” Con questi pensieri cadde in un sonno senza
sogni.
*************************************************************************************************
Al contrario Ron sognava Hermione che baciava appassionatamente Viktor
Krum e lui gli diceva di stare attenta che Viktor in realtà era un ragno gigante
pronto a mangiarsela viva. La cosa strana era che nel sogno era lui il ragno! Si
rigirò nel letto continuando a fare sogni strani dove c’era sempre la sua ‘Mione
che non faceva altro che stare lontano da lui. Quando decise di svegliarsi Harry
non era nel suo letto. “Probabilmente non riusciva a dormire”pensò Ron
rigirandosi nuovamente nel letto. Pensava a Hermione… Come faceva a non
pensarla? Sicuramente ora era talmente arrabbiata con lui che l’indomani non gli
avrebbe rivolto la parola, così come il giorno a venire fino a qualche
settimana, come facevano sempre ormai. Ma qualcosa era cambiato. Loro erano
cambiati, cresciuti, diventati più di semplici ragazzini. Erano adulti e
bisognava accettare la realtà anche se questa era troppo imbarazzante da
affrontare. Ron era innamorato di Hermione, ma dirgli qualcosa con il rischio
che lei non provi lo stesso e quindi rovinare una così bella amicizia gli
avrebbe fatto troppo male… Qualcosa lo fece sussultare.. Harry era appena
rientrato
- Ehi! Ti sei svegliato! Facciamo così, ora mi addormento prima io così
non devo sentirti russare!- cominciò Harry. Poi non vorrei tornare in Salacomune
e trovare nuovamente Hermione piangere per qualcuno che mi sta di
fronte-
-Hermione stava piangendo? Per me?-
-Sì-
Dopotutto era una cosa positiva, almeno lo pensava anche se in
negativo.
- Poi ho dovuto consolarla io ovviamente…-
- Consolarla? In che senso “consolarla?”- chiese Ron allarmato e con
sguardo indagatorio.
- Le ho parlato, detto cose carine e si è tranquillizzata-
-Così sei innamorato di Hermione e non me lo hai mai detto? Bell’amico
che sei! Lo sai che mi piace da tempo… Mi sarei aspettato tutto da te, ma questo
no! Decisamente no!- sbottò irritato voltandosi e chiudendo gli occhi per
potersi riaddormentare.
- Ron, guarda che ti sbagli, io non intendevo dire…-
- Certo, tu, tu e solo tu! Fai come Merlino ti chiede, ma non mi cercare
per favore!- detto ciò fece finta di addormentarsi, anche se in realtà gli
pungevano gli occhi. Non voleva che Harry e Hermione… Non riusciva neanche a
pensarci… Tutto sembrava così confuso, troppo confuso. Iniziò a far cadere
alcune lacrime sul cuscino prima di addormentarsi più triste che mai.
*******************************************************************************************************
Ora Hermione sognava e non stava semplicemente sognando, ma vivendo una
realtà impossibile... Si trovava tra le braccia del suo Ron dopo che il rosso
gli aveva confessato il suo amore. Ma anche se era un sogno sapeva fin troppo
bene che questo non poteva accadere veramente... Lei era Hermione Granger e
lui...Ronald Weasley. Quello che prima era un bambino scorbutico, goffo e buffo
ora era un diciottenne richiesto dalle più belle ragazze di Hogwarts... Ma il
suo amore nei confronti del ragazzo era diverso. Lei lo amava anche quando era
goffo, buffo e scorbutico e soprattutto quando le sue orecchie arrossivano in
quel modo e balbettava impacciato e timido. Amava tutto di lui, ma sapeva che il
suo amore non era corrisposto, perciò si rifugiava in quei bellissimi sogni che
di reale non avevano assolutamente nulla
Allora??? Come lo trovate come inizio? Un po’ brutto lo so, ma l’inizio è
sempre un po’ noioso però spero continuiate a leggere. Aggiornerò presto, giuro
^^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** .2 Capitolo ***
Eccomi, sono tornata a
strapazzare i vostri cuori con un altro capitolo. Ringrazio tutte le persone che
hanno recensito, soprattutto rupertmania. Comunque i ringraziamenti singolari
sono alla fine del chap… Buona lettura^^”
Il giorno
seguente Ron si svegliò prestissimo deciso a far colazione prima degli amici,
non aveva voglia di stare ancora male e di certo non si sarebbe fatto vedere
dagli altri soffrire. A volte l’orgoglio è veramente, maledettamente stupido!
Comunque… Si vestì il più velocemente possibile cercando di fare poco rumore e
senza indugiare uscì dal dormitorio. Rimase per un po’ a scaldarsi accanto al
fuoco scoppiettante.
- Ciao Ron,
come mai così mattiniero?-chiese Hermione che le stava dietro e parlava come se
il giorno precedente non fosse successo niente.
- Noi non
avevamo…?-
- Litigato?
Ormai è acqua passata, né abbiamo passate tante e mi sembra stupido tenerci il
broncio per cose simili-
Ron la
guardava sbigottito, non si era mai comportata così. Anche se era più sensibile
di lui, aveva comunque quel maledetto orgoglio…
- Andiamo a
fare colazione?- domandò felice iniziando a incamminarsi verso il buco del
ritratto.
Hermione era
stata sincera, era stanca di fare la bambina, chissà magari facendo così Ron
avrebbe capito di avere 18 anni! Di certo non gli avrebbe rivelato i suoi
sentimenti, ma avrebbe aspettato qualche segnale da parte sua (Che ottusi che
sono! Non lo capiscono proprio N.d.N.). Ron la seguì ed insieme percorsero il
tragitto dalla Salacomune dei Grifondoro alla Sala Grande. La Sala d’Ingresso
non era ghermita di gente come al solito poiché era ancora presto.
- Hermione io
devo chiederti una cosa- lo sguardo di Ron si fece tutto ad un tratto serissimo.
Hermione con un cenno lo invitò a parlare.
- Ieri Harry
mi ha detto che voi due vi siete visti in Salacomune…-
cominciò.
“Oddio, spero
che Harry non gli abbia detto niente che io piangevo altrimenti il mio piano
andrà in frantumi. Lo uccido se ha fatto qualcosa del genere. Ora mi chiederà
come mai stavo piangendo per potermi umiliare e poi riderà di me, lo so, però è
così serio… No, lo fa apposta, fa tutto parte del suo piano”. Hermione
entrò nel panico cercando di restare il più naturale
possibile.
- Davvero?-
disse con noncuranza la riccia.
- Sì, ha
detto che ti ha “consolata”-continuò il rosso.
- Sì, è stato
gentile e carino-
- Gentile?
Carino? E da quando dici che Harry è carino? Anzi riformuliamo la domanda: da
quanto ti piace Harry?- sbottò arrabbiato. Hermione si bloccò all’istante e si
voltò verso Ron.
Hermione lo
squadrò prima di scoppiare in una risata
rumorosa.
- Che hai da
ridere?- domandò interrogativo sul comportamento
dell’amica.
- No…niente…è
che…- cominciò a dire non riuscendo a smettere di ridere –io e… Harry… è
divertente e impossibile!- finì
cercando di smettere di ridere.
Pensieri di
Ron:“Ok, ok, sto cosa state pensando. Ronald Weasley ha fatto la figura
dell’idiota. Miseriaccia! Possibile che devo sempre trovare un modo per
complicare le cose? Stavo per allontanare il mio migliore amico e la ragazza che
mi piace in un colpo solo. Stupido, stupido, stupido. Ora mi do degli schiaffi
mentalmente; perfetto ora sono a posto… Ma cosa sto dicendo? Parlo da solo, non
devo essere proprio apposto. Hermione dev’essersi accorta che sto pensando a
qualcosa di inconcepibile perché mi guarda in modo strano, curiosa, ora sta
sgranando gli occhi alla “Luna Lovegood”. La sento parlare, anzi la vedo
parlare, perché la sua voce è lontana, non riesco neanche a leggere il labbiale
troppo perso nel suo dolce viso. Ora comincia a non essere più dolce, sembra
infuriata, ora mi uccide ma perché? Oddio, non la sto
ascoltando!”
- Cosa
dicevi?-cerca di dire Ron in un modo piuttosto
naturale.
- Cosa
dicevo? Cosa dicevo? Cosa dicevo? Hai il coraggio di chiedermelo? Sono dieci
minuti che ti dico che tra me e Harry non c’è niente e tu neanche mi ascolti! –
urlò di rimandò Hermione.
- Oh,
insomma, non farla lunga, stavo solo pensando ad
altro…-
- Bene,
perfetto, allora pensa ad “altro” senza di me, ho altro di meglio da
fare-
- E che cosa
leggerti un libro magari?-
- E se anche
fosse ti darebbe fastidio?-
- No, ecco
vedi, dovresti lasciarti andare e pensare di più a divertirti come ti ho già
detto-
- Sei solo
invidioso! Io ho voti alti e so cosa farmene della mia vita, tu non sai neanche
cosa farai una volta uscito di qui!-
- Invidioso?
Una cosa è certa fuori di qui cercherò di starti lontano, almeno non dovrò
sentire le tue irritanti urla!-
- Ti odio-
sillabò con le lacrime agli occhi e subito dopo si diresse verso la Salagrande
cercando di correre per non farsi vedere piangere da
Ron.
“Sono stata
una stupida, stamattina quando mi sono svegliata mi sono illusa di un sentimento
da parte sua verso di me, ma a chi voglio andarla a bere?Ron mi vede come una
ragazzina che le passa i compiti e siamo amici solo perché abbiamo una cosa in
comune: Harry. Lo odio, lo odio, lo odio, lo odio, lo amo… Ecco, lo sapevo che
andava a finire così, prima o poi mi vengono in mente queste due parole:”Lo
amo”. Lo amo quando litighiamo, quando fa lo scorbutico, quando arrossisce,
quando ha paura, quando sorride, quando fa la faccia dubbiosa… Tutto! Ma allora
perché gli ho detto quelle cose e sono fuggita via?!? Devo tornare indietro”
Hermione si asciugò le lacrime e si precipitò dove aveva lasciato Ron
esterrefatto per aver sentito quelle parole. Il bel rosso era ancora lì che
fissava il punto dove Hermione si era allontanata. Hermione ricominciò
a correre
verso di lui.
“Ok, ora me la immagino
tornando anche indietro… L’ho trattata davvero male, ne sono già pentito, ma non riesco
a fermarmi, è più forte di me….
Sono proprio stracotto di lei… No, no, no!
Ronald Bilius Weasley, riprenditi! Lei è la ragazzina carina che ti passava i
compiti da quando avevi 11 anni, anzi dodici perché al primo anno non erano
molto amici… Solo la ragazzina carina… Miseriaccia se era carina… Stupenda, con
quel vestito rosa e Viktor Krum al suo fianco purtroppo. Oddio è lei, è lei, ma
mi sa abbracciando. Non so perché ma la stringo più fortemente a me. Ha un odore
di vaniglia nei capelli. Inspiro un po’ imbarazzato, ok, non un po’
molto….”
- Ron.. Mi
dispiace, non è vero che ti odio, è che vedi, mi tratti così male a volte- disse
stringendosi ancor di più al suo migliore
amico.
-Lo so e mi
dispiace- riuscì a dire soltanto prima che lei alzasse il
viso.
- A volte mi
diverto a guardare le tue lentiggini lo sai?Però da qui si vedono molto meglio-
disse Hermione
Pensieri di
Hermione“Da dove mi sta uscendo tutta questa naturalezza? Mi prenderà per pazza,
poi sento che mi sta guardando, con quel mezzo sorriso sul volto.
Pericolosamente vicino osservo i suoi occhi, così belli e profondi…Lui sembra
imbarazzato perché arrossisce di botto, che
tenero”
“Va bene Ron,
mantieni la calma, hai solo il viso di Hermione a pochi centimetri dalle tue
labbra… Che cosa? Bene, sono nel panico… Dice qualcosa sulle mie lentiggini.. Le
piacciono. Sapessi tutte le cose che mi piacciono di te allora…Ecco cosa le
dico:
-Magari se ti
avvicinassi di più… le vedresti meglio-
-Già…-
“Lo so, sono
pazzo, pazzo di lei del suo profumo, del suo modo di essere, della sua spiccata
intelligenza, della sua bellezza e della sua semplicità…Ci stiamo per baciare
perché entrambi socchiudiamo gli occhi pronti a lasciarci andare. Ci mancano
solo due centimetri e ci baciamo…quando…La McGranitt apre le porte della
Salagrande per poter entrare e fa un rumore non indifferente. Non ci guardiamo
negli occhi imbarazzati e ci dirigiamo all’interno della Sala cercando di
fingere che non sia successo nulla.”
********************************************************************************Pensieri
di Hermione: “ Magari se ti avvicinassi di più… le vedresti meglio” mi dice,
terribilmente imbarazzato, ma così puramente sensuale. Ti amo, vorrei dirgli, ma
di certo non posso parlare in situazioni come queste. Spero non sia un sogno, lo
sto per baciare, datemi un pizzicotto, non voglio illudermi che non sia la
realtà. Profuma d’estate… Dei dell’Olimpo aiutatemi, ora gli svengo tra le
braccia.”Già”riesco a pronunciare prima di socchiudere gli occhi pronta per
appoggiare le mie labbra sulle sue e fare quello che avevo sempre
desiderato:baciarlo. Ci mancano solo due centimetri e ci baciamo…quando…La
McGranitt apre le porte della Salagrande per poter entrare e fa un rumore non
indifferente… Amo la McGranitt perché mi reputa una studentessa modello, etc,
etc… Ma adesso vorrei ucciderla, ha interrotto la cosa più bella che mi stava
per accadere in 18 anni di vita. Or abbasso il capo non sapendo se lui mi sta
guardando o ha fatto la mia stessa cosa, fatto sta che ora entriamo nella
Salagrande cercando di fare finta che nulla sia
accaduto”
Ringraziamenti:
chichi:Ecco infatti
il secondo chap, spero ti piaccia!!!!
potterina7:bè, è
sicuramente cambiato Harry, io infatti spero che Harry diventi così e poi per la
mia storia è necessario che ci sia un Harry un po’ meno “sofferente”. Comunque a
me non piace la Harry/Hermione, odio questa coppia, anche perché non riesco a
coglierne qualche tratto, però sei libera di pensarla come vuoi e di sognare ciò
che vuoi, poi magari hai ragione tu, chissà… Comunque grazie per la
recensione.
Joannadellepraterie:Dire che sono
stupidi e ottusi è poco, infatti si cercano senza riuscire a capire che sono
innamorati l’uno dell’altra. Grazie per la recensione, spero continuerai a
leggere la mia ficcy^^
Emma94:Sono felice
che ti sia piaciuta e che l’hai messa addirittura tra i preferiti, sono onorata…
Spero ti piaccia anche questo capitolo.
Giuly Weasley: Sì, proprio
tonto XD Comunque ho continuato spero ti piaccia anche questo
capitolo.
karmyGranger: Ecco, spero
che la tua curiosità non sia stata sprecata, grazie per aver
recensito.
robby:Grazie tante.
Per quell’ORRORINO di Hermione, chiedo scusa, ero presa dall’euforia di
scrivere. A volte non ci penso proprio, grazie per avermelo fatto notare,
infatti ho corretto. Continua a leggere e
recensire^^
EDVIGE86: Spero che
leggerai questo capitolo e che torni
presto.
fringu:Grazie per la
recensione^^
rupertmania:Ovviamente
sei la più grande con le recensioni, comunque non sei l’unica che soffre per
Ronnino che piange, povero caro.. Lo vorrei consolare ioL Non ti preoccupare se non recensiscono la tua ultima
storia, anche a me all’inizio hanno fatto così… Però a me non importa, anche se
non ricevo recensioni, scrivendo mi sento libera e quindi nessuno può
impedirmelo, sia a te che a me! Quindi spero continuerai comunque e grazie
ancora^^
Vi
aspetto al prox chap e soprattutto con le nuove recensioni. Bacini Baciotti
Nancy^_*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** .3 Capitolo ***
Ecco
un nuovo capitolo, scritto con un po’ di sofferenza dato che sono a casa con la
febbre…. Però non volevo lasciare sulle spine chi ha letto la mia ficcy e
soprattutto chi ha recensito, spero continuiate a farlo.
Ron ed Hermione camminarono spediti
verso la Salagrande evitando accuratamente degli stupidi dandosi entrambi degli
stupidi. Si sedettero uno di fronte all’altro e iniziarono a fare colazione in
attesa che qualcuno scendesse a fare colazione. Poco dopo Harry scese e guardò
dubbioso Ron per capire se era ancora arrabbiato con lui. La risposta arrivò subito perché Ron lo
fece sedere vicino a lui ed iniziarono a parlare come niente fosse. Hermione
attese l’arrivo di Ginny per poter parlare un po’ e non sentirsi sola. La colazione grazie agli altri impedì a
Ron e Hermione di parlare. La mattinata non fu affatto tranquilla perché Ron ed
Hermione inevitabilmente stavano vicini e l’imbarazzo aumentava anche al solo
pronunciarsi qualche parola. Le prime due ore di Pozioni passarono molto
lentamente, soprattutto per Harry e Ron. I due migliori amici avevano un’ora
libera, mentre Hermione dovette recarsi nell’Aula di Aritmazia. Ron tirò un
lungo sospiro di sollievo quando la vide svoltare l’angolo e salire verso l’aula
di Aritmazia. Harry lo guardò parecchio dubbioso mentre varcavano entravano in
Salacomune decisi a dedicare un’ora a fare assolutamente nulla e quindi
rilassarsi.
- Ti prego non farmi domande, è già
imbarazzante da sé…- disse Ron vedendo la faccia dubbiosa e curiosa del suo
amico.
- D’accordo, spero solo che non abbiate
litigato di nuovo perché non lo sopporterei. Diventate tutti e due
insopportabili lo sai?- rispose Harry sedendosi comodamente nella poltrona più
vicina all’ingresso della Salacomune e Ron dopo averlo imitato rispose con uno
strano sorriso soddisfatto sul volto leggermente
arrossato:
- No no, questa volta non abbiamo
litigato, al contrario…insomma, io la stavo
per…baciare-
- Frena frena, tu stavi per baciare
Hermione?- domandò quasi arrabbiato il moro.
- Bhè, sì… Hai qualcosa in contrario?-
domandò Ron interrogativo
-
No! Ma perché non l’hai fatto?-
- Purtroppo è arrivata la McGranitt,
puoi immaginare come ci sono rimasto male, insomma la stavo per baciare, ti
rendi conto? Io Ron Weasley stavo per baciare Hermione Granger…-
- Me ne rendo conto perfettamente… Mi
domando soltanto perché la McGranitt doveva interrompervi sul più
bello-
- Me lo chiedo anch’io cosa credi?
Insomma da quanto tempo desidero di baciare Hermione, ormai saranno cinque o sei
anni. Spero solo che lei non si sia pentita di avermi quasi
baciato-
- Secondo me non si è pentita, anzi…-
mormorò Harry sorridendo e incrociando le braccia al petto guardando Ron e la
sua faccia interrogativa.
- Harry, qualcosa mi dice che tu sai
qualcosa che io non so-
- No, ti sbagli, io non so nulla-
rispose Harry facendo il finto innocente
Ron scrollò le spalle sospirando
immergendosi per un attimo nei suoi pensieri. Pensava a come sarebbe stato
baciarla, assolutamente bello e così semplice. Gli ritornò in mente il Ballo del
Ceppo, probabilmente fu in quell’anno che si rese conto di cosa volesse dire
amare una persona. Prima vedeva Hermione in un modo… diverso. La vedeva come una
ragazzina seccente che stava dietro ad Harry per farsi un amico, ma era ovvio
che non era così. Lei era diversa da come appariva, era sensibile, dolce, forte,
intelligente, semplice…. Ora era sicuramente a lezione intenta a prendere
numerosi appunti dove immergersi per almeno quattro volte al giorno per non
poterli dimenticare neanche nel prossimo secolo.
I 60 minuti passarono veramente
velocemente, infatti i due Grifondoro dovettero recarsi subito nella Serra
numero 3 per una nuova lezione di Erbologia. Hermione era già lì che li
aspettava in compagnia di Dean, Seamus e Calì. Quando Ron la vide affiancata ai
suoi due compagni di stanza gli venne voglia di prenderli a pugni
entrambi.
“Contegno Ron, solo i tuoi compagni di
stanza e stanno al suo fianco solo perché devono attendere l’arrivo della
professoressa. Non c’è niente di male, devo far finta di niente. Harry mi guarda
in modo strano, evidentemente si vede sul mio viso che qualcosa non và. Calma e
sangue freddo… Ci avviciniamo e i quattro stanno lì e Hermione mi fissa ancora
imbarazzata…. Mi da una pezzetto di carta, probabilmente un messaggio da
recapitarmi in privato. Non lo leggo ora anche se la tentazione è sicuramente
forte, fortuna che arriva la professoressa Sprite e apre le porte della serra
per fare entrare noi e i Serpeverde che attendevano la lezione ad accurata
distanza da noi Grifondoro… Non sento cosa dice la professoressa, ci sono delle
piante carnivore di cui dobbiamo occuparci, ma non lo faccio con impegno, guardo
Hermione che mi sta di fianco concentratissima sul suo lavoro. L’ammiro… Quando
deve fare qualcosa di importante non pensa ad altro. Esco dalla serra perchè mi sono
fatto male ad un braccio, colpa della pianta carnivora… Ero troppo impegnato ad
osservarla e ora mi ritrovo pieno di morsi di quella maledetta pianta. Vado da
Madama Chips che mi medica accuratamente anche se arrabbiata dicendomi di stare
più attento e chiedendomi più volte- Dove hai la testa?- bella domanda mi viene
da rispondere dato che penso solo a Hermione… A proposito, il biglietto. Mi
stando su uno dei tanti lettini e lo apro velocemente per poi leggere una
calligrafia chiara e distinta”
Ciao Ron,
senti volevo chiarire delle cose riguardo a questa mattina, sai a cosa mi
riferisco. Ci incontriamo davanti alla Torre di Astronomia alle 23.00 di questa
sera. Cerca di non mancare per favore.
Tua Hermione.
“Incredibile, Hermione Granger che esce
dalla Salacomune dopo il coprifuoco per incontrare il sottoscritto. Non è
possibile… Ora sono nel panico… E se volesse semplicemente dirmi che è stato un
errore causato da un momento di debolezza? Scaccio il pensiero sperando che non
riguardi questo. Lo spero davvero tanto, non posso pensare che mi dica che non
vuole che io e lei… Miseriaccia a me e ai miei pensieri negativi! Pensa al
positivo e basta.”
*******************************************************************************************************
Hermione Granger osserva Ron voltargli
le spalle e dirigersi all’interno del castello per andare in
infermeria.
“Chissà a cosa stava pensando…” si
chiede mentre esce dalla serra accompagnata da Harry ed insieme si recano
all’ultima lezione della mattinata: Difesa contro le Arti Oscure. Lupin era il
nuovo professore fisso e ad Harry non dispiaceva affatto anche se ogni tanto si
doveva assentare per le sue faccende con la luna piena. Entrarono in aula,
Hermione accanto ad Harry pensava a Ron sperando ardentemente che si sarebbe
ripreso presto e che sarebbe venuto al suo appuntamento di questa sera. Lupin
spiegava lanciando dei sorrisini ad Harry ed Hermione di tanto in tanto.
Hermione prendeva appunti facendo credere a tutti che il suo unico pensiero era
la lezione che stava volgendo, ma più di una volta si lasciava trascinare dalla
sensazione che avrebbe avuto nel baciare Ron.
- … quindi per la prossima volta
gradirei solo di fare un po’ di pratica con il vostro compagno di banco o con un
vostro amico per essere pronti alla verifica che si terrà lunedì prossimo,
potete andare- disse Lupin svegliando dai suoi teneri pensieri Hermione. Sistemò
la borsa e con Harry andarono in Salagrande per il pranzo. Ginny li raggiunse
oco dopo e Hermione si accorse che Harry le lanciava sguardi dolci. Sorrise tra
sé iniziando a mangiare le prime cose che le vennero in mano, dato che la sua
mente era altrove. Il pomeriggio passò lentamente o così sembro a Hermione
ansiosa di vedere se Ron sarebbe venuto dato che non aveva avuto modo di vederlo
visto che era stato tutto il pomeriggio nell’infermeria della scuola. Le 22:30…
Hermione si preparò adeguatamente indossando la sua spilla da Caposcuola assieme
alla solita divisa e i capelli lasciati sciolti. Ora le piacevano di più, erano
meno crespi da quando si erano allungati e le ricoprivano quasi tutta la
schiena. Uscì furtiva facendo attenzione a non fare rumore. Aveva portato con sé il mantello dell’invisibilità di
Harry dopo averglielo chiesto, per non farsi vedere, anche se oramai era ben
troppo alta e c’era il pericolo che le si vedessero i piedi perciò dovette
muoversi china. Raggiunse dopo 5 o 10 minuti, Hermione non ci fece caso, la
torre di Astronomia. Entrò nella porta centrale, ma di Ron neanche l’ombra.
“È ancora presto…”cercò di convincersi
mentalmente mentre si sedeva sul bordo della finestra ad osservare fuori il
paesaggio circostante. Non le piaceva quel posto, affatto… Ma voleva non farsi
beccare da nessuno mentre superava il coprifuoco. Il mantello le stava accanto
mentre i minuti passavano superando le 23:00 di 10
minuti.
“Non verrà…” si rattristò lei non
vedendo il bel rosso arrivare.
*******************************************************************************************************
“Se non mi muovo rischio di non trovarla
più” correva a perdifiato non preoccupandosi del fatto che poteva essere
beccato. Spalancò la porta della Torre di Astronomia e se la trovò davanti
pronta ad andarsene.
- Se in ritardo- sbottò irritata la
ragazza.
- Mi dispiace, Madama Chips vigilava
continuamente l’infermeria e non riuscivo a scappare- rispose lui guardandola
dubbioso per vedere se era ancora arrabbiata.
- Se è così allora….- mormorò appena
abbassando il capo imbarazzata dal fatto di averlo
rimproverato.
Ron si chiuse la porta alle spalle e
attese che lei iniziasse a parlare, cosa che non accadde
subito.
- Ecco io volevo parlare di questa
mattina- iniziò lei tenendo ancora lo sguardo rivolto verso il
pavimento.
-Sì, già lo
sapevo-
-Sì, scusa-
- Credi che stavamo per fare una cosa…
sbagliata vero?-
- Io… non lo so… Pensavo che forse tu te ne saresti
pentito-
Ron la guardò accigliato, come poteva
pensare che si sarebbe pentito?
- Io credo che… dovremo rifletterci un
po’… siamo amici-
“Ma che miseriaccia sto dicendo?
Stupido, stupido e ancora stupido!”
- Infatti noi siamo amici da tanto tempo
e siamo cresciuti quindi siamo capaci di capire quello che…
proviamo-
- Già-
-Cosa facciamo? Continuiamo come se non
fosse successo niente perché in effetti non è successo niente
no?-
“Bella mossa Hermione!Complimentoni!”si
disse lei mentre pronunciava tali parole e alzava lentamente il viso verso
Ron.
- Se vuoi questo per me va
bene-
“No, che non va bene Ronald Weasley!
Digli che ti piace, coraggio, tira fuori delle parole dolci e fai quello che hai
sempre desiderato fare… Non, non ce la faccio, sono un
codardo!”
- Bene-
- Bene-
- Allora andiamo?- propose Hermione
indicando il mantello che teneva tra le braccia. Ron annuì soltanto e si misero
entrambi sotto il mantello anche se stavano moto stretti lì sotto. Sentivano
ognuno il respiro dell’altro e stare così vicino era imbarazzante per entrambi.
Quando rientrarono in Salacomune tirarono un sospiro di sollievo e si
congedarono andando ognuno nei rispettivi dormitori.
Ecco
ultimato il capitolo un pò piccolo a dir la verità, sorry.Ringrazio chi ha
recensito e scusate se non vi rispondo singolarmente, ma sto davvero male per
via della febbre… Grazie a tutti e lasciate ancora
commentino^_*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** .4 Capitolo ***
Salve
a tutti, avviso che questo sarà l’ultimo capitolo della mia nuova ficcy perché
credevo che fosse opportuno non prolungarla troppo perché purtroppo con la
scuola non ho molto tempo da dedicare alla mia fantasia. Vi voglio bene,
tantissimo!!! Dedico le mia fanfiction a J.K.Rowling, a Marisa la ragazza che mi
da sempre fiducia in queste cose,
Francesca la mia migliore amica e ruertmania e le altre che recensiscono sempre,
un bacio enorme, vostra Nancy^_*
Nessuno dei due dormì quella notte,
troppo persi nei loro pensieri per potersi abbandonare in un sonno ristoratore.
Ron continuava a maledirsi per il suo
mancato coraggio continuando a rigirarsi nel suo
letto.
“ Dovevo finire tra i Tassorosso io!
Prima sono al settimo cielo per quel… quasi bacio e poi non riesco a dirgli un
accidenti. Dire che sono uno stupido è davvero poco. Se lo sa Ginny mi ammazza e
non sarà una morte veloce e poco dolorosa, al contrario… Basta! Mi devo lasciare
alle spalle questa storia e dimenticare Hermione per un po’, è la cosa migliore,
sono stato quattro anni senza provare nulla per lei e così farò per il resto
della mia vita”
Non era riuscito neanche a convincere se
stesso con queste parole, ma voleva tentare, in un modo o nell’altro avrebbe
finalmente dimenticato ogni sentimento oltre l’amicizia, per Hermione
Granger.
Hermione dal canto suo singhiozzava
silenziosamente tra le calde lenzuola del lettino singolo del dormitorio.
Provava a respirare a fondo per darsi una calmata, non riusciva a capacitarsi
del fatto che non fosse successo niente. Sussultò un attimo, Melody Skats stava
mormorando qualcosa nel sonno, quella ragazza le ricordava tanto Lavanda Brown
che per fortuna aveva concluso gli studì trascinandosi Calì
Patil.
“ Con quell’aria sfacciata da
grandissima oca viziata, sempre a pensare a ragazzi e moda, ma dico io un po’ di
contegno!Capisco che essere perfetti è impossibile, ma provare almeno ad essere
un po’ meno equivoche. Con quei
vestiti striminziti da far paura solo per compiacere qualche ragazzo più bravo
del solito a giocare a Quidditch. Più di una volta l’ho sentita fare commenti
troppo positivi su Ron… Se ci prova con lui giuro che butto prima lui, poi lei
ed infine io dalla Torre di Astronomia.”
Quel posto le fece ritornare in mente
qualche ora prima, con Ron. Il suo migliore amico che per sua sfortuna sarebbe
rimasto tale per il resto della sua vita.
La mattina seguente la giornata era
pessima, grandi nuvolosi annunciavano un’imminente temporale. Hermione e Ron si
davano solo fugaci occhiate salutandosi solo per il dovere di farlo.
-Avete litigato di nuovo o sbaglio?-
annunciò il suo arrivò Ginny sedendosi di fronte a Ron e accanto a Hermione
scavalcando la panca. Ron alzò lievemente il capo dalla sua colazione negando
quasi impercettibilmente con la testa.
- Mi sarò sbagliata, forse siete solo un
po’ assonnati- disse facendo spallucce. Salutò Harry con un gesto veloce della
mano che lui ricambiò con un sorriso. La rossa arrossì, ma nessuno se ne accorse
tranne Harry che abbassò lo sguardo iniziando a mangiare.
- Ron, gli allenamenti sono saltati,
guarda che tempo- disse Harry per avviare il discorso. Nel frattempo fuori tuoni
squarciavano il cielo con violenza e un’insistente pioggia picchiettava
fastidiosamente nei vetri della Salagrande.
- D’accordo, allora niente, sarà per
domani o dopodomani- rispose il rosso finendo la sua colazione. Hermione era
impegnata in una conversazione con Ginny e una sua amica e sembrava piuttosto
tranquilla.
“ Ron, smettila di fissarla, è tutta
colpa sua se soffri e perdi il tuo grande orgoglio alla Weasley! Diventi
debole”
“Ma è così
carina…”
“No, no e mille volte no! Lascia quel
che provi per lei in un angolino segreto del tuo cuore che pian piano
dimenticherai”
“ Non ci riuscirò
mai…”
“Sì, che ci riuscirai, sei un cocciuto
Weasley, un testardo dai capelli rossi, e un coraggioso
Grifondoro!”
“ Sto davvero impazzendo, penso e parlo
da solo, qualcosa non va… Sto forse diventando matto?!? Sì, non c’è altra
spiegazione…”
Hermione si era girata e guardava Ron
che la fissava in modo strano, pensieroso. Lui parve non accorgersene perciò
ritornò a parlare con Ginny senza tanti indugi….
Le lezioni furono più lunghe del solito
a parere di tutti gli studenti, il tempo non faceva che far venire un malumore
generale a tutti. Hermione e Ginny entrarono in Salacomune una volta finito di
studiare in biblioteca e trovarono Harry da solo a guardare fuori dalla
finestra, ma di Ron nessuna traccia.
- Ciao Harry, hai visto
Ron?-
Domandò la riccia. Harry si voltò e fece
spallucce non sapendo realmente dove diavolo si era cacciato il suo amico. Ginny
osservava Harry incantata, il che fece sorridere Hermione che avendo bisogno di
pensare uscì dal luogo, ma non trovava nessun luogo dove stare in pace. In
dormitorio ci sarebbe stata sicuramente quell’ochetta di Melody e di certo non
aveva voglia di sentire le sue inutili sciocchezze… La biblioteca era chiusa
ormai, così decise nonostante il maltempo di uscire fuori, si sarebbe presa una
malattia, ma che le importava, voleva stare sola. Aveva passato una giornata
orrenda, ogni tanto inavvertitamente aveva posato la sua mano su quella di Ron o
viceversa e questo aumentava l’imbarazzo. Ma l’imbarazzo per cosa? Abbiamo
deciso che non significava niente quello che era successo e così doveva essere.
Si ritrovò a correre mentre svariate lacrime bagnavano il suo viso accompagnate
dalla pioggia. Voleva dimenticare quei pensieri, tornare a essere la secchiona
studiosa che non pensava ad altro che alla sua reputazione come studentessa.
Andò a sbattere contro qualcuno , questo qualcuno aveva la divisa da Quidditch
tutta bagnata come i capelli e la scopa che teneva in mano. Aveva lo sguardo
basso e guardava la figura che le era andata a sbattere
contro.
- Hermione?- chiese tra l’impaurito e il
preoccupato.
-
Ron? Che ci fai qui?-
- Potrei arti la stessa domanda lo sai?-
disse sforzandosi di non sbattere i denti per il
freddo.
- Smettila di rispondere alle mie
domande con altre domande, è irritante!-
- Tu lo fai
sempre-
- E questo cosa centra? Non puoi
giustificarti così!-
- Sì, che lo faccio invece, non sarai di
certo tu a impedirmelo!-
- Ron, io lo dico solo perché mi stavi
infastidendo-
- A me invece infastidisce il tuo modo
di fare da Miss Perfettina, non lo sopporto!-
Pensieri di Ron:” Ok, non lo volevo e
soprattutto non lo DOVEVO dire, ma se l’ha cercata da sola, è quel che si
merita, con chi crede di aver a che fare? Con Krum? No, no, si sbaglia di grosso
se crede che mi farò mettere i piedi in testa. Anche se la persona in questione
è Hermione Granger! Non la odio, anzi, ma a volte è veramente insopportabile! Ha
gli occhi lucidi e non è effetto della pioggia, sta per piangere, che lo faccia
pure io non mi scomoderò… Va bene, non sono un insensibile, ci starò male per
giorni, ma farsi vedere deboli non serve a nulla”
-
Perfetto allora! Tu non credere di essere meglio, sei il solito immaturo
che non capisce niente! Sei superficiale, un’insensibile e stupido ragazzino!-
si sfogò la riccia guardandolo con rabbia stringendo forte i pugni facendo quasi
sanguinare i palmi delle mani.
- Io non sono un ragazzino per tua
informazione! L’unica ragazzina qua sei tu! Prima provi a baciarmi e poi mi dici
che non è significato nulla per te-
- Ron, tu eri
d’accordo-
Ron la guardò dubbioso non sapendo
esattamente cosa rispondere, ora avrebbe dovuto dirgli la verità e lei lo
avrebbe respinto se lo sentiva.
- L’ho detto solo perché noi siamo
amici- rispose infine abbassando lo sguardo e guardandosi le scarpe ormai
fradice.
- Perché solo amici?- disse Hermione in
un pensiero però pronunciato a voce alta. Arrossì violentemente sbarrando gli
occhi maledicendosi mentalmente.
Ron alzò lo sguardo per vedere Hermione
che era arrossita in un modo allucinante e anche divertente. Tuttavia non aveva
affatto voglia di ridere, la guardò sostenendo il suo sguardo mentre la pioggia
continuava a cadere non rovinando l’atmosfera di tensione e
imbarazzo.
- Perché questa
domanda?-
- Io… In realtà, io non saprei… Ho solo
fatto un pensiero a voce alta, tutto qui-
- Ma… è una domanda.. che ti poni
spesso?-
“Hermione i giochi sono finiti, ora devi
essere chiara, il danno è fatto e non puoi più tornare indietro!” si disse
Hermione decisa cercando di guardare gli occhi un po’ oscurati di
Ron.
- Sì-
- Allora siamo in
due-
Entrambi arrossirono, ma non si
guardavano. La prima ad alzare lo sguardo fu Hermione, lo guardava fisso e
attendeva che anche lui alzasse lo sguardo. La pioggia li aveva bagnati
completamente e di certo il giorno dopo avrebbero avuto la febbre, ma non le
importava. Si avvicinò sicura anche se con timidezza. Ora fu il turno del rosso
ad alzare lo sguardo. La guardò incerto sul da farsi prima che Hermione facesse
una cosa assolutamente inaspettata. Si alzo sulle punte dei piedi e unì le sue
labbra a quelle di Ron. Il ragazzo restò per un po’ immobile non essendo sicuro
che quello che aveva appena fatto la sua migliore amica fosse vero. Ron
dischiuse le labbra per poter approfondire quel bacio che aveva sempre
desiderato e che ora anche se sotto la pioggia con il cuore a mille non avrebbe
rinunciato per nessun motivo al mondo.
E
così ho finito anche questa fanfiction spero sia piaciuta a chiunque l’abbia
letta anche se non era niente di speciale. Ringrazio chi ha recensito finora e
chi lo farà per quest’ultimo capitolo. Un grosso bacio
Greta
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=110262
|