Obbligo o Verità? Obbligo

di charlotte_styles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo giorno di scuola ***
Capitolo 2: *** La festa ***
Capitolo 3: *** Il gioco ***
Capitolo 4: *** "Comiciamo subito?" ***
Capitolo 5: *** My hero ***
Capitolo 6: *** "Bacio sempre al primo appuntamento" ***
Capitolo 7: *** La amo come non ho mai amato nessuno ***
Capitolo 8: *** I brividi che mi salirono non furono normali. ***



Capitolo 1
*** Primo giorno di scuola ***


Primo giorno di secondo superiore:la scuola era totalmente ristrutturata.
“Charlie!!! Finalmente qualcuno che conosco... hai trovato la nostra classe e i nostri compagni?" dissi io alla mia migliore amica che non vedevo da un mese,la conoscevo dall'anno scorso ma già sapevo che mi ci potevo fidare; "Ho trovato la nostra classe ma non c'era nessuno dentro quindi sono scesa a cercare qualcuno." disse lei;"Dai andiamo...indicami la strada" dissi io prendendo la sua mano.
Ci sono da fare almeno 70 scalini, mi hai detto che ti sei fatta male cadendo quindi conviene prendere l'ascensore .. no?"disse lei, è un'amica perfetta, così premurosa! "Si si ". Entrammo in ascensore e cliccò il tasto 4 "Cosa?Siamo al 4° piano ? No io non ce la posso fare quest'anno!" dissi io , lei vedendo la mia faccia si mise a ridere e io la seguì.L'ascensore si fermò di colpo e le porte si aprirono"finalmente...quanto è lento questo ascensore... hanno ristrutturato tutta la scuola ma non hanno cambiato l'ascensore, ma che schifo!"disse Charlie sbuffando."Buongiorno signorine" disse la nostra professoressa di matematica; "Buongiorno prof" dicemmo io e Charlie all'unisono. Uscimmo dall'ascensore e così vedemmo i nostri compagni venire verso di noi:"Le nostre CC !!" ecco come ci chiamavano:CC, siccome avevamo i nomi simili e che iniziavano con le stesse lettere avevano inventato questo soprannome."Ciao ragazzi.. mi siete mancati da morire!"disse Charlie correndo verso di loro e scordandosi che stavo male;"Charlie , ma sei cretina?" urlai io,"ti tengo io!" disse Max mettendo il suo braccio attorno a me "e la coppia si rimette insieme...!"dissero insieme i nostri compagni "senti Max te lo ripeto tu non mi piaci e non mi metterei mai con te! E riguardo a voi dovete farvi i cavoli vostri ... avete capito?" dissi io con voce arrabbiata mentre mi toglievo la mano di Max dalle spalle "Tu non stavi male?" disse Charlie sorridendo "si ma non tanto da stare con quel individuo" dissi io indicandolo "e Max ha ricevuto un'altro no" dissero i miei compagni . "già" dissero all'unisono le mie compagne ; eravamo una classe molto unita ."ma Giuliette ancora non arrivata?" dissi io accorgendomi di non vedere l'altra mia migliore amica "no..." disse Charlie pensierosa"...vabbé sarà in ritardo come sempre!" continuò lei "Già come sempre... non sei spiritosa"disse una voce proveniente da dietro la porta , era la sua voce , così dolce! "eccomi!" disse Giuliette puntando da dietro la porta si fiondò ad abbracciarmi "tesoro mi sei mancata un casino" mi disse abbracciandomi "anche tu!"risposi io;"ed io non esisto?!" disse Charlie scherzando "certo che esisti"disse Giù sciogliendo l'abbraccio con me ed andando incontro a lei."Com'è andata a Parigi?" si,Parigi , perché lei partiva con suo padre ogni estate per lavoro e quindi era dalla fine della scuola che non la vedevo.
"Apposto apposto, non sapete chi ho conosciuto..." Giù stava iniziando già con uno dei suoi discorsi su chi conosceva a Parigi, si lo faceva ogni anno, si perché la conoscevo dall'asilo.
La giornata passò molto velocemente e appena suonò la campana dell'ultima ora mi fiondai all'ascensore prima che si facesse la fila “aspetta un minuto senti, stasera faccio una festa come inizio anno, ti va’ di venire?”mi disse Giù precipitandosi verso l’ascensore che si stava per chiudere; “Ok, ok a che ora?” dissi io facendola entrare nell’ascensore “alle 7 a casa mia perché non possiamo fare tardi che domani c’è la scuola.”disse lei  “ok ok a dopo.” Dissi io uscendo dal cancello della scuola.
Salì in macchina e dissi “Pa stasera ho una festa ok?” “ok,com’è andata a scuola ?” disse lui mettendo in moto la macchina “apposto ” risposi io guardando il finestrino che lentamente si stava aprendo.
 
My space:
Che ne pensate???Vi chiederete se è una ff, si lo è ma prima dovevo mettere questo.E’ la mia prima quindi vorrei sapere se scrivo bene o se posso finire la mia “carriera” da scrittrice.Un grande bacio a chi la leggerà.Charlotte.

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Capitolo 2
*** La festa ***


Mi dovevo preparare per la festa e come sempre avevo indecisioni su cosa mettermi:
“Senti Ma, vuoi scendere per darmi una mano a vestirmi?” chiamai la mia amica che abitava sopra di me;
“Certo,indecisa come sempre?” disse lei ridendo;
“Esatto...invece di perdere tempo per favore scendi che fra mezz’ora devo essere pronta?” dissi io alzando la voce;
“Si si , non ti arrabbiare!” disse lei chiudendo la chiamata. Presi i vestiti che erano tra le due scelte e li misi nel letto quando qualcuno alla porta bussò , era Matilde.
Aprì la porta e dissi “Andiamo, che ancora mi devo fare i capelli e truccare!!!” “Si si…allora quali sono le due scelte?” disse lei arrivando nella mia stanza;
 “Le due scelte sono :un vestitino rosa con i pois bianchi e l’altro è un completo composto da pantaloni grigi con un top nero ed una giacca bianca sopra.. guardali sono lì sul letto.”dissi io indicandoli
“Beh direi il vestitino, l’altro è troppo elegante.” Disse lei prendendo il completo mettendolo nell’armadio;
“No Ma , tu sei grande, risolvi tutti i miei problemi!” dissi io dandole un bacio sulla guancia e lei sorrise.
“Dai vieni andiamo a fare questi capelli!” disse lei trascinandomi in bagno; “Oggi li lasciamo liberi , che ne dice signorina?” disse lei mentre ci guardavamo allo specchio; “Tu sei pazza…comunque si,è una buona idea!” detto questo scoppiamo a ridere tutte e due.
 Dopo mezz’ora uscimmo dal bagno “Che sei bella sorellina quando sarò più grande vorrei essere proprio come te” disse la mia sorellina che era seduta nel bordo del mio letto che giocava alla nintendo;
“No,sorellina tu sarai molto più bella di me!” dissi io avvicinandomi a lei e le diedi un bacio mentre prendevo la borsa che era posata proprio dietro di lei.
“Ci vediamo dopo, mi raccomando non fare uscire pazzi mamma e papà,eh!”dissi io guardandola con aria da adulta, “Tanto tu non sei grande quindi non mi puoi comandare!” disse lei quasi gridando, ecco era finito il suo momento coccoloso. 
“Dai pà andiamo!” dissi io a mio padre che era nel divano;
“Si si ”disse lui alzandosi e andando a prendere le chiavi.
“Grazie Matilde per il tuo aiuto,poi ti racconterò tutto,eh!” dissi io alla mia amica dandole un bacio sulla guancia in segno di saluto.
“Dai andiamo!!!” disse mio padre “Si arrivo” gli risposi. Salii in macchina con mio padre. Trenta minuti in macchina e poi arrivammo. Ero a casa di Giuliette , una cosa meravigliosa e grande persino con la piscina.
“Ehi,finalmente sei arrivata sei l’ultima!” gridò Giù.
“Scusa” dissi io abbassando lo sguardo.
“Una ragazza come si deve è sempre in ritardo!!” io risi anche se non sapevo chi fosse stato a dire questo, di sicuro era un ragazzo.
“Piacere, sono Harry!” disse un ragazzo riccio. “Piacere sono Charlotte, tu sei quello che ha detto quella meravigliosa frase?” dissi io ironica.
“Si sono io” disse lui ridendo ma allo stesso tempo arrossendo. “Harry, dai vieni!!” dei ragazzi gridavano il suo nome e allora lui mi disse “Scusa ora devo andare.” “ok” risposi io, lui si allontanò mentre io lo guardavo.
“E Charlotte ha fatto colpo!” cominciarono a dire all’unisono Charlie e Giuliette;
“Ragazze la volete finire!” dissi io arrossendo . Dopo una mezzoretta Giuliette si avvicinò a me ed a Charlie dicendo “Vi va di giocare a obbligo o verità?”, Charlie rispose subito di si io dissi : “No,non mi va” .
“Dai !!!C’è pure quel ragazzo tanto carino di prima.”Disse lei mentre mi prese un braccio ed iniziò a trascinarmi “Lasciami!!!NO, non voglio venire!!”



My space:Grazie a tutti quelli che hanno letto quello di prima e a quelli che lo leggeranno! Un bacio grande .
Charlotte.

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Capitolo 3
*** Il gioco ***


Come sempre Giuliette riuscì a convincermi pregandomi e facendo la faccia da cane bastonato che tanto adoravo .Mi portò dentro casa dove c’erano qualche 10 persone.
“Allora facciamo cinque ragazzi e altrettante ragazze” disse Giù indicando i cinque ragazzi che c’erano a terra;
“Loro sono:Niall,Louis,Liam,Zayn ed Harry il ragazzo di prima.” Disse lei indicandoli da destra verso sinistra. Il primo biondino con degli occhi azzurri cristallini mi tese la mano e mi disse : “Piacere di conoscerti”io senza rispondere annuì. Fecero lo stesso gli altri 3 ragazzi accanto a lui e io per tutti e tre annuì solamente.
“Sono contento di rivederti” disse l’ultimo ragazzo sorridendo.
“Anche io ” dissi io, me ne pentii subito dopo.  Mi sistemai a terra con le gambe incrociate, accanto a Charlie e di fronte  a Louis.Eravamo messi in cerchio.
“Allora a che cosa giochiamo?”disse Niall con aria seccata.
“Calmo, calmo iniziamo subito ..allora facciamo un gioco molto antico:Obbligo o verità!” disse Giù ai suoi amici. Si alzò ,prese una bottiglia vuota e si risiedé. Cominciammo a giocare girando al centro quella bottiglia verde mentre i ragazzi , evidentemente più grandi di noi , bevevano un po’ di birra. C’era chi sceglieva obbligo e quindi doveva fare per forza qualcosa, come a Louis cui andò a buttarsi in piscina con tutti i vestiti;e c’era chi sceglieva verità quindi doveva rispondere ad alcune domande insolite come a  Niall fu chiesto se c’era qualche ragazza nel gioco che gli piacesse, lui diventò tutto rosso e rispose di si, io e le ragazze ci guardammo e ridemmo,tutti i ragazzi a quel punto dissero chi fosse e lui  (intelligentemente) rispose che la domanda non chiedeva quello e quindi quel discorso si chiuse subito. Dopo Zayn ,che bevve tre bicchieri di birra in un minuto ,arrivò il turno di Harry: “Obbligo o Verità caro Harry?” disse Giù con sguardo minaccioso;Harry ci pensò per qualche secondo e disse: “ehm… direi obbligo”;
“Ok faccio io!” disse Louis con voce decisa, Harry aveva una faccia molto preoccupata. “Harry, per 10 giorni a partire da domani , ti dovrai vedere con una ragazza di loro. La sceglie la bottiglia.” Disse Lù con sguardo malizioso, Harry sorrise e abbassò lo sguardo, dagli altri ragazzi partii un -uhhhh- e lui arrossì dicendo : “Ok, ok gira quella bottiglia e dimmi con chi mi devo frequentare..”.Louis prese la bottiglia e con una mossa fulminea la fece girare. “Ecco  con chi devi uscire.” Disse Louis indicando la bottiglia che si era fermata. Si era fermata su … di  me. Un attimo  ora dovevo uscire per forza … no che mi dispiacesse ma non lo potevo dire. “Scusa, mi dispiace davvero tanto” disse Harry guardandomi con quegli occhi verdi lucenti che erano la prima cosa che avevo visto e sorridendomi spalancando un sorriso che fece le bellissime fossette e che erano da mordere .
“Non ti preoccupare” dissi io senza far trapelare quello che veramente pensavo. Mentre io ero avvolta nei miei pensieri non mi accorsi che era il mio turno; “Allora,Cha, Obbligo o Verità?” mi disse Liam.
“Beh,Verità”dissi io ripensando che aveva farro Zayn scegliendo obbligo.
“Ok,beh dì qualcosa che non ha saputo mai nessuno.” disse Liam guardandomi minacciosamente.
Non sapevo cosa dire e dissi l’unica cosa che proprio non dovevo dire.: “Ok. Ehm… in verità speravo che uscissi io con Harry.”
 
 
My space: ehi come va’? Spero bene, vorrei ringraziare chi ha letto e chi ha recensito i primi due capitoli. Questo come vi sembra? Recensite, please!!!!
Un grosso bacio.
Charlotte.

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Capitolo 4
*** "Comiciamo subito?" ***


Harry.

Ero avvolto nei miei pensieri quando sentii quella ragazza dire : “Ehm… in verità speravo,che uscissi io con Harry.”.
Sbarrai gli occhi e ridissi quella frase nella mia mente, in verità anche io volevo che uscisse lei, era così carina…
Un “Ops…” uscii   da quelle meravigliose labbra con quella voce così dolce.
“Uhhh… ti sei confessata eh,Charlotte…” disse la sua amica guardandola ridendo.
Era diventata tutta rossa, così era ancora più carina. “Scusateci un minuto dobbiamo andare in bagno.” disse lei pretendo la mano di Charlie facendola alzare con lei.
“Ma io non devo andare in bagno!” disse Charlie guardandola sorridendo .
“Si, tu ci devi andare!!” disse lei prendendo la sua mano e tirandosela in bagno. Avevo una minima idea perché stesse andando in bagno .
“Il riccioluto ha fatto colpo … eh?” dissero tutti all’unisono;io probabilmente diventai tutto rosso , lo sentivo dal calore che avevo dentro il corpo. Stavo cominciando a sudare. Dovevo andare in bagno a darmi una rinfrescata.

Charlotte.

La tirai in bagno con me.
“Non avrei dovuto dirlo, lo so’… ” dissi io aprendo la porta del bagno.
“Già …” disse lei guardando a terra.
“Solo un già sai dire?! Mi sono resa ridicola davanti a tutti soprattutto davanti a lui, chissà cosa sta dicendo ora su di me. Certo starà dicendo che sono solo un’illusa. Lui non uscirebbe mai con me. ” dissi io con voce arrabbiata mentre una lacrima stava scendendo sulla mia guancia.
Lei sorrise e mi rispose dicendo: “Si e intanto dovete uscire per 10 giorni … e secondo me neanche a lui è dispiaciuto che sei uscita tu … ”.
Io ci pensai su e dissi : “Speriamo che sia come dici tu …” dissi io sorridendole, mi avvicinai e l’abbracciai.
“E’ sicuro come dico io, a chi non piaceresti? A chi non piacerebbero i tuoi occhi verdi e i tuoi boccoli? Me lo dici?!” mi disse lei asciugandomi le lacrime che mi erano scese.
“Guarda qua il trucco, è tutto sbavato.” dissi io guardandomi allo specchio .
“Tu sei bella senza e con il trucco. Non importa.” Disse lei spingendomi fuori dal bagno. Andai a finire sopra a qualcuno. “Mi dispiace tanto.” Dissi io scostandomi per vedere se avevo fatto altri danni. “Ok, ho trovato il bagno.”
Non ci potevo credere, era lui. Alzai lo sguardo che tutto questo tempo avevo tenuto abbassato per non far vedere il trucco sbavato.
“Che cosa è successo qua?” disse lui passando i suoi pollici nelle mie guance. Io sorrisi.
“Vieni. Andiamo a togliere questo disastro.” Disse lui prendendo la mia mano e portandomi in bagno.
Prese un po’ di acqua unendo le mani;me la buttò in faccia , io indietreggiai perché era molto fredda. Nel mentre qualcuno aprì la porta.
“Dove vai? Attenta!” disse lui afferrandomi dal braccio. Stavo andando a finire sopra ad una ragazza. “Scusa ” dissi io quella ragazza. Lei annuii solamente.
“Charlotte a quanto vedo sei molto dannosa!” disse lui ridendo.
“Già … Guarda mi hai bagnato anche delle ciocche …” dissi io mostrandogliele .
Lui mi scostò quelle poche ciocche dietro le orecchie mentre si avvicinava ancora di più a me, prendendo la mia mano disse: “Ascolta tu sei bella lo stesso … anche senza trucco e con i capelli bagnati. Anzi ti dico di più sei ancora più carina senza trucco.”
Quelle parole mi risuonarono nel cervello, aveva detto “ancora più” quindi mi trovava carina.
Mentre stavo vagando nei miei pensieri sentii lui dire: “Cominciamo subito?” . All’inizio mi chiesi a cosa si riferisse e poi riflettei su quanto accaduto prima e capii. Io annuii .Lui prese per l’ennesima volta la mano e
 disse: “Andiamo!” e aprì la porta davanti a noi.

My space: grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito.Spero che questo capitolo vi piaccia .Un grosso bacio.
Charlotte

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Capitolo 5
*** My hero ***


Uscimmo da quel bagno mano nella mano, anche se non sapevo bene il perché.
“Guarda lì ... uhhhhh” tutti i nostri amici si misero a scherzare su di noi e sulle nostre mani unite.
“Che cosa è successo in bagno?Lo vogliamo sapere!” dissero Niall,Louis,Liam e Zayn all’unisono.
“Non vi preoccupate non è successo niente.”disse lasciandomi la mano.
“Senti, Charlotte dammi il tuo numero che io devo andare a fare cose molto più importanti che stare qua a parlare.” Disse lui con voce arrogante. Dov’era finito quell’Harry? Quello che in bagno mi tolse il trucco e mi disse che senza ero ancora più bella? Dov’era?
“Si te lo do subito … ” presi il telefono, andai nella rubrica, visto che non lo sapevo a memoria lo presi da là. Glielo dettai.
“Grazie,ti chiamo io.” Disse lui incamminandosi verso l’uscita.
“Sentite me ne vado anche io che domani c’è un’altra giornata dura.” Dissi io prendendo dal divano il giubbotto.
“Dai, non te ne frega niente della scuola , te ne stai andando ora perché se n’è andato Harry.”  Disse Niall. Probabilmente era ubriaco. Era quello che beveva più di tutti. Però era vero che non me ne frega niente di andare a scuola l’indomani, si me ne stavo andando perché se n’era andato lui.
“Vabbè Na, pensa quello che vuoi tanto sei ubriaco … ” dissi io a Niall facendo spallucce e continuai dicendo: “Vado, ciao.” Mi allontanai e ritornai a casa a piedi. Una macchina si fermò.
“Una bella ragazza come te non dovrebbe andare a spasso da sola a quest’ora.” Mi girai. Era lui, nella sua(almeno credo) macchina grigia.
“Dai Sali che ti accompagno a casa, è molto tardi.” Disse lui . Di solito non salivo in macchine di persone sconosciute o appena conosciute ma di lui, anche se lo conoscevo da una sera, sapevo che mi potevo fidare. Salii  sulla macchina.
“Dove abita signorina?”disse lui sorridendomi.
“Se la fai tutta dritta ci arrivi subito.”dissi io facendo una linea con la mano. Lui annuì . Facemmo tutto il tragitto in un religioso silenzio anche se gli avrei voluto fare molte domande. Lui interruppe il silenzio dicendomi: “Mi dispiace per prima, è che non volevo che mi infastidiscono quando cominciano a fare domande personali,soprattutto del genere che stavano facendo loro.”.
Io annuii. “E’ questa casa tua?” disse lui mostrandomela dal finestrino.
“Si si,è quella.”
Scesi dalla macchina e prima di entrare a casa dissi lo ringraziai.
Entrai in casa,tutti dormivano, andai nella mia stanza e mi buttai nel mio letto a pensare, quando mi arrivo un messaggio :
“Mi dispiace tanto per prima. Scusami.
Per farmi perdonare domani ti vango a prendere a scuola e andiamo a fare un picnic al parco.
Se per te va’ bene preparo tutto io.
Fammi sapere, un bacio grande.
Harry”     
Rilessi il messaggio e risposi positivamente. Mi spogliai, mi misi il pigiama e mi buttai a letto. Chiusi gli occhi e in un attimo mi ritrovai nel mondo dei sogni .
Tutti i sogni che feci riguardavano me e lui, solo noi due, come se fossimo in un mondo a parte. Svegliata mi vestii velocemente, andai in cucina a fare colazione. Tutta la mia famiglia era già a tavola e come al solito l’ultima ero io. In fretta e furia dissi ai miei che a pranzo non c’ero e uscii di casa. La scuola durò pochissimo per me. Uscii e trovai lui. Era sulla sua bellissima macchina, con gli occhiali, che mi aspettava.
“Già uscite?” disse Giù indicando Harry.
“Si, problemi?” le risposi io. Lei era una ragazza molto popolare nella mia scuola. L’anno scorso nel corso dell’anno ebbe 8 fidanzati che lasciò tutti . Ora non ne aveva ed era un pochettino gelosa che dovevo uscire io con Harry, me lo aveva confidato Charlie che ieri era rimasta da lei per aiutare a mettere a posto. “Ah, tu preferisci i ragazzi grandi e con la macchina, vero Charlotte?” disse Max facendolo notare agli altri miei compagni. Io non risposi.
“Che hai? Qualcuno ti ha tagliato la lingua?” disse lui avvicinandosi a me e afferrandomi dal braccio. Lui era altrettanto geloso. Ci provava con me dalle medie ma io non lo potevo neanche vedere, era troppo arrogante.
“Andiamo, piccola?” sentii qualcuno che mi prese l’altro braccio. Era Harry.
“Piccola, bravo è così che la devi chiamare … ti rendi conto che lei ha 15 anni e tu ne avrai 20?” disse Max lasciandomi il braccio che mi teneva molto stretto.
“Prima cosa io ho appena fatto 18 anni, secondo:si lei è la mia fidanzata e non mi importa che ha 15 anni.” Dicendo questo lui mi lasciò il braccio mi fece voltare verso di lui e mi baciò. La mia testa era piena di pensieri in quel momento.
“Che schifo!Mi fate solo schifo.” Disse lui andandosene trascinandosi dietro i suoi “seguaci.
“Non mi avevi detto che già eravate fidanzati … ”disse Giuliette quasi balbettando.
“Beh sai, neanche io lo sapevo.” Dissi io guardando Harry che da un po’ sorrideva.
“Allora andiamo? Ho le cose da mangiare in macchina …”  disse lui facendomi ricordare che doveva preparare lui le cose da mangiare per il picnic.
“Si si ” dissi io. Salutai le mie amiche che ancora pensavano alla scena di prima.
Salii in macchina e come prima cosa dissi: “Grazie mio eroe.”


My space: Ciao bellissimi!!! Come và? Siccome sono mancata per un po' ho deciso di mettere due capitoli molto vicini(l'altro è quello di prima).Spero vi sia piaciuto. Come sempre ringrazio le persone che mi seguono,che leggono e che recensiscono. Mi raccomando recensite pure qusti due capitoli! Un bacio grosso.
Charlotte.

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Capitolo 6
*** "Bacio sempre al primo appuntamento" ***


Harry.
Charlotte salì velocemente in macchina.
Mi guardò negli occhi, diventò tutta rossa e mi disse: “Grazie mio eroe … ”
Mi aveva chiamato “eroe” e io non avevo fatto alla fine niente. Odiavo gli atti di bullismo, soprattutto sulle ragazze, soprattutto su di lei che era così dolce, bella ed indifesa.
Mi girai verso di lei prima di mettere in moto la macchina e le dissi: “Niente, anzi scusami per il bacio ma mi sono fatto prendere la mano e poi non sopporto che ti prendono in giro proprio per me … ”
Lei mi fissò , poi guardò verso i piedi e poi si girò di nuovo verso di me e mi disse sorridendo: “E ti scusi pure?!?!” .
Inclinò leggermente la testa, che era dolce.
Misi in moto la macchina e guidai fino ad arrivare al parco.
Posteggiai, scesi andai a prendere la borsa nel bagagliaio e le andai ad aprire la portiera.
Lei scese leggiadra come una farfalla e mi disse : “Oh, che gentiluomo.”
La guardai, non avevo notato che era un incanto oggi. Era così fine.
Lei notò che io la guardavo interessato e disse:”Hai finito di scrutarmi?”
Sicuramente arrossii. Sicuramente pensava che io la guardassi maliziosamente ma non era così.
Charlotte.
Ci incamminammo verso il centro del parco per fare il nostro picnic.
Mi continuava a guardare come nessuno mi aveva guardato prima.
Però non era uno sguardo malizioso. Al contrario era molto dolce. Però mi stava cominciando a dare fastidio.
“La vuoi finire???” gli dissi spingendolo. Lui annuii solamente.
Ci sedemmo sull’erba e prese la borsa. Prima prese una tovaglia e la distese accuratamente e poi iniziò a prendere le cose che aveva portato. Cominciammo a mangiare. Avevo una fame da lupo.
“Queste cose sono ottime, tua madre è davvero brava!” dissi io leccandomi le labbra.
Lui sorrise e disse: “Sono contento che ti piacciano ma vedi che non le ha cucinate lei; le ho cucinate io!”.
Sicuramente arrossii. Ci pensai un po’ su e poi dissi: “Sei bravissimo anche in questo!” .
Lui sorrise e mi disse: “Anche? Perché dove altro sono bravissimo?”
Io sicuramente arrossi, lo sentivo,  sentivo un caldo micidiale.
“Beh, sei bravo a proteggermi e a difendermi.” Dissi io sorridendogli mentre abbassavo lo sguardo.
“Ah si?” disse lui guardandomi con quegli occhi meravigliosi che si ritrovava.
Diede un altro morso al panino che aveva accuratamente preparato e mi disse: “Beh, io ho sonno … e tu?” io gli sorrisi ed annuii. Sicuramente quel parco era il posto perfetto dove riposare in pace prima di arrivare a casa ed essere riempita di domande da mia sorella e da Matilde, che come il mio cane, appena sente la macchina si affaccia e mi dice: “Sto scendendo”, senza neanche chiedere se sto bene, appunto ogni volta che sto male io sta male pure lei , visto che è sempre a casa mia.
Lui tolse la tovaglia, la mise nella borsa e la scostò.
Con la mano fece segno di andarmi a sedere vicino a lui, e io lo feci.
“Lo sai quando ero piccola mi piaceva distendermi e dare una forma alle nuvole con la mia immaginazione … ” dissi io mentre mi distendevo accanto a quel meraviglioso ragazzo.
“Lo facciamo???” disse lui osservando il cielo.
“Beh, io lo facevo con mio padre. Lui si distendeva e io appoggiavo la mia testa nel suo petto. Che bei ricordi!” dissi io.
“Vieni.” Disse lui avvicinandosi a me.
Alzai la testa dal prato e l’appoggiai sul suo petto.                                                                      
“Guarda!!!” diceva lui ogni cinque minuti indicandomi sempre una nuvola diversa.
Mi accarezzava i capelli, questo mi rilassava molto tanto che finii con l’addormentarmi in quella posizione.
“Ben risvegliata principessa.”.
Aprii pian pianino gli occhi, lui mi stava accarezzando ancora i capelli con quel suo fare così dolce e romantico.
Mi alzai leggermente. Guardai l’orologio. Erano già le 6. Dovevo tornare a casa .
“Ma quanto cavolo ho dormito?” dissi io stropicciandomi gli occhi.
“Un bel po’, dai e ora di andare a casa.” Disse lui alzandosi e pulendosi .
Allungò la mano verso di me per aiutarmi ad alzare. La accettai.
Andammo verso la macchina mentre lui mi raccontava alcune cose.
Salimmo, e guidò per un quarto d’ora al massimo arrivando così a casa mia.
Come prima, scese dalla macchina e mi aprii lo sportello. Mi accompagnò fino alla porta.
“Grazie di tutto,è stata una giornata meravigliosa.”dissi io abbassando lo sguardo come mio solito.
“Di niente.” Si avvicinò a me.
Eravamo veramente molto vicini.
Lui accorciò la distanza che ci separava con un dolce bacio.
Cercò di aggiungere la lingua in quel bellissimo bacio, ma io mi allontanai.
“Per il primo appuntamento può bastare.” Dissi io cercando nella borsa le chiavi.
Lui annuì e poi si avvicinò un'altra a volta e mi sussurrò all’orecchio: “Io bacio sempre al primo appuntamento, quindi lo dovevo fare.”
Prima annuii poi mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurrai :“L’avevi già fatto!”
 
                                                                                                                                                         My space:
Hi!! Come state? Grazie a tutti quelli che seguono, leggono e recensiscono le mie storie. Per favore recensite anche questo capitolo. Allora… 2 recensioni e metto l’altro. Nel prossimo capitolo metto le foto della protagonista e degli altri personaggi. Quindi continuate a seguirmi. Tanti bacini.
Charlotte

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Capitolo 7
*** La amo come non ho mai amato nessuno ***


Mi allontanai dal suo orecchio e ci mettemmo a ridere.
“Ci vediamo domani, ancora non so bene dove andiamo ma sono sicuro che ti vengo a prendere a scuola, e poi vediamo se quello ha ancora il coraggio di sfotterti.” Disse lui incavolandosi.
Adoravo che qualcuno si interessasse tanto a me. Ok, ora sono sicura, sicuramente mi sono innamorata di lui. Mi riavvicinai a lui guardandolo nei suoi meravigliosi occhi verdi. Si volevo ripoggiare le mie labbra sulle sue che erano morbidissime. Lui si avvicino altrettanto a me, afferrandomi  dalla schiena.
Stavo per appoggiarle nelle sue quando sentii una vocina dire: “Ohi, Charlotte mi devi raccontare tutto su ieri … ok?”
Era Matilde che sicuramente voleva venire a casa mia.
Mi giro, stava scendendo le scale. Harry mi stava ancora tenendo stretta.
Si ferma all’improvviso si mette la mano sulla bocca e dice : “Scusatemi se ho interrotto qualcosa … ”
Sbuffai, mi girai di nuovo verso Harry.
Mi diede un leggero bacio sulla fronte, mentre lasciava la presa disse a Matilde con la sua voce soave e tranquilla: “Non ti preoccupare, dovevo andare lo stesso.”
Matilde saltò quelle ultime scale tutt’insieme e finì davanti a noi.
“Piacere , sono Matilde.” Disse lei allungando la mano verso Harry.
Harry la strinse e disse : “Piacere Harry, Charlotte ora devo andare ti chiamo più tardi.” Si avvicinò a me. Speravo che mi desse un leggero bacio nella bocca, quello che stavo per dargli prima io. Ma era solo un illusione perché mi diede un bacetto nella guancia. Scese quelle poche scale e salii in macchina sfrecciando via.
Mi accarezzai la guancia. Sperai che non si fosse arrabbiato. Mi voltai verso Matilde e le dissi con voce incavolata e seccata nello stesso tempo : “Quante volte ti ho detto di chiamarmi prima di scendere? Dimmelo.”
“Scusa hai ragione, è solo che non vedevo l’ora di vederti … e poi la peste si è addormentata.” Disse lei osservando le sue converse viola, il suo colore preferito.
“Ok, ma che ti servi da lezione. Vieni entra. Non c’è nessuno a casa perché mio padre è a lavoro , mia madre aveva la riunione a scuola con le altre colleghe per parlare dei primi giorni di scuola. Ah e mia sorella è a casa di una sua compagna.” Dissi io aprendo la porta e facendola entrare.
Posai le chiavi sul tavolino di vetro che si incontra appena si chiude la porta.
“Allora … chi era quell’Harry? E la festa di ieri? Com’è andata?” disse lei buttandosi sul divano, facendomi segno di sedermi accanto a lei. Mi sedetti e cominciai a raccontare tutto quello che era successo ieri e oggi .
Lei mi guardava con aria sognante mentre io parlavo. In fondo era ancora piccola. Doveva fare 12 anni. Io ne dovevo fare 16, però con lei mi sentivo bene.
“…. e poi sei arrivata tu ed hai rovinato il nostro bellissimo bacio …. ” finì io di raccontare.
“Scusami di nuovo … ” disse lei abbassando di nuovo lo sguardo.
“Niente, dai non ci pensare più … spero solo che non si sia incavolato.” Le dissi io rassicurandola.  Lei annuii .
Sentii il telefono squillare. Lo presi. Era lui. Gli risposi subito.
“Scusami se me ne sono andato di colpo ma sono sicuro che eri in imbarazzo … ah, mi dispiace anche di avere insistito troppo con il bacio.” Mi alzai dal divano ed andai nella mia stanza , mi affacciai nel mio piccolo balconcino.
“Scusarti?! Tu? Harry caro non hai fatto niente … sei stato solo un gentiluomo” gli risposi io. Davvero non aveva niente da scusarsi, era stato magnifico .Era il ragazzo che ho sempre cercato. Era dolce e sensibile e non gliene fregava niente che io fossi più piccola di lui.
“Harry caro??? Che, ti sto cominciando a piacere?” disse lui con una voce maliziosa.
Arrossì anche se lui non poteva vederlo, menomale.
“Che cavolo dici? Sono stata solo gentile come te.” Dissi io mentendo.
Harry.
“Che cavolo dici? Sono stata solo gentile come te.” Disse lei .
Speravo dicesse di si, spero che stesse mentendo.
“Ah ok, senti ti devo dire una cosa molto molto importante … ” dissi io . Ero così felice che mi avessero preso in quel programma per cantanti , ma non le avevo detto niente che dopo averla lasciata dovevo fare il provino. Avevo paura che si arrabbiasse.
“Certo … dimmi, sono qui per ascoltarti .” mi disse lei con la sua voce così dolce. Lei era così dolce e sensibile. Lei me lo avrebbe detto, ne sono sicuro.
“Ehm, dopo che ti ho lasciata sono andato a fare un provino per cantanti e mi hanno preso” dissi io con la voce bassa.
“Ma è grandioso!!! Non mi avevi detto niente, ah è sicuramente perché non eri sicuro che ti prendessero no?? Ma tu canti?” disse lei . Era così comprensiva.
Io le risposi: “Certo! Si canto, anche se non credo di avere una voce bella. I miei genitori mi hanno costretto. E forse hanno avuto una bella idea.”
Mamma mia, in quel momento la stavo amando come non avevo amato mai nessuno. Ne ero così innamorato . Del suo faccino così dolce, e poi adoravo quando diventava tutta rossa, mi ricordava il mio amico Niall. Il suo corpo così perfetto, non era né grassa né magra … era semplicemente PERFETTA.
“Ti va’ di venire a casa mia? Lo so che ci siamo lasciati un’oretta fa’ ma voglio assolutamente sentirti cantare … per favore!” disse lei .
Avevo tante cose da fare a casa ma non vedevo l’ora di vederla. Anche se mi vergognavo a cantare davanti a lei.
“Ok, sto arrivando.” Dissi io. Presi le chiavi della macchina mentre ero ancora al telefono.
“Ok, non vedo l’ora.” Disse lei abbassando la voce.
“Cosa ? Non ho sentito.” Dissi io facendo finta di non sentire.
“Non vedo l’ora!!!” disse lei chiudendo la chiamata. Misi il telefono nella mia tasca e ricominciai a pensare a lei . A quanto la adoravo.



My space: Ohi come va'??? Scusate se non aggiorno molto spesso ma sto facendo un flash mob a Palermo , quindi perora ho molto fa fare. Grazie a tutti per tutto!!! Due recensioni e aggiorno.  
queste sono le protagoniste :
charlotte:https://p.twimg.com/AwQuxsdCIAAK_oA.jpg:large
Matilde:http://a2.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/563966_255450681213830_1184415809_n.jpg
Giuliette:https://p.twimg.com/Av2JJ7hCEAE3ONm.jpg:large
Charlie:https://p.twimg.com/AwEj-FFCQAIRoid.jpg:large

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Capitolo 8
*** I brividi che mi salirono non furono normali. ***


Charlotte.
“Matilde te ne devi andare immediatamente … su su.” Dissi a Matilde spingendola verso la porta.
Lei si girò verso di me con aria maliziosa e mi disse : “Sta venendo il tuo Harry vero ??”
Sgranai gli occhi e lei capii.
“Ok, ok . ” disse lei uscendo da casa mia.
Chiusi la porta dietro di me e mi misi la mano nella fronte pronunciando : “Chissà come faccio io a sopportare quella  ragazza.” .Sorrisi da sola .
Mi diressi verso la mia stanza. Aprii l’armadio , volevo scegliere i vestiti per la scuola.
Cominciai ad uscire pantaloni e magliette poggiandole sul letto .
Sentii il campanello suonare, era Harry. Andai ad aprire .
Lui entrò . Si era cambiato. Aveva addosso una camicia a scacchi aperta fino al secondo bottone e dei pantaloni neri. Era assolutamente meraviglioso, d'altronde come sempre. Mentre camminavamo verso la mia stanza mi scappò dalla mia maledetta bocca un : “Sei meraviglioso vestito così”.
Lui si fermò all’improvviso e lo notai non sentendo più la sua presenza dietro di me.
“Che hai detto?” disse lui sempre fermo nel corridoio.
Io risposi : “Niente …” anche se sapevamo tutt’e due che non era vero appunto lui corse, quasi saltando verso di me. Io non mi girai. Mi prese dalla vita e mi fece girare in modo tale da poter essere a pochi centimetri dalla sua bocca.
“Vedi che ti ho sentito , mia cara.” Disse lui stringendomi a sé ancora più forte.
“Ah si?! E allora?”dissi io togliendo la sua mano dalla mia vita. Mi sarebbe piaciuto restare in quel meraviglioso modo ma non volevo far trapelare quello che io veramente provavo per lui.
“Vedi che lo so che tu provi qualcosa per me …” disse lui con voce da sapientone.
Io me ne fregai e continuai a camminare dritto verso la mia stanza, fino ad arrivarci, visto che la mia casa non era poi così grande.
Harry entrò nella mia stanza e vide quei completi nel letto e si mise la mano sotto il mento con aria pensierosa.
“Che staresti facendo?” dissi io mentre mettevo gli ultimi libri del giorno dopo nel mio zaino fuxia.
“Beh, secondo me è più bello questo completo!” disse lui indicendo il completo a destra. Aveva una voce soddisfatta, sicuramente era per il fatto che era riuscito a risolvere l’enigma.
“Ok, allora mi metterò l’altro!” dissi io prendendo la cruccia dove erano messi i vestiti che il ragazzo col sorriso smagliante aveva appena indicato.
“Ok, ora tu te li vai a provare.” Mi spinse verso il bagno.
Io mi girai e gli dissi : “Stai prendendo troppa confidenza mio caro, infondo è da poco più di un giorno che ci conosciamo. Quindi non prenderai decisioni apposto mio né tantomeno mi dirai cosa fare ok?!” dissi io rientrando nella mia stanza e aprendo l’armadio per posare quei vestiti.
“Fai come vuoi …. Direi che sei una gran testarda!” disse lui avvicinandosi ai vestiti che erano rimasti nel letto. Li prese e li scrutò per poi metterli nella sedia capovolti pronti per il giorno dopo. Era incredibile, lo facevo anche io nella stesse maniera.
“Ah, ma eri venuto per farmi sentire la tua voce, no?” dissi io chiudendo l’armadio e andando vicino a lui.
“Ehm, si si appunto la stai sentendo.” Disse lui accennando un piccolo sorriso.
“Stai scherzando??Ora tu ti metti serio e canti, grazie!” dissi io guardando dritto nei suoi occhi e mettendomi le mani nei fianchi.
“Ma io  …” disse lui, la sua voce stava cominciando a tremare.
“Dai, Harry caro non avere paura sono solo io !!” dissi io prendendo le sue mani che erano così fredde.
Probabilmente così gli feci coraggio, perché subito dopo mi abbracciò così forte che mi stava per strozzare.
“Harry così però tu mi strozzi!” dissi io.
Staccò la presa e mi disse: “Grazie, sei l’unica che riesci a farmi stare bene ed ad essere me stesso.”
Io sorrisi e abbassai lo sguardo senza rispondergli.
Nel bel mezzo del silenzio sentii una voce angelica, molto vicina a me. Alzai lo sguardo. Era lui. Stava cantando una canzone a me molto cara: “Isn’t she lovely?”, me la cantava mio padre quando avevo solo due anni, con questa canzone mi addormentavo, tra le sue braccia.
Harry aveva una voce meravigliosa, angelica.
“Isn’t she lovely?” disse Harry sempre cantando, quando con la sua mano che ora era diventata abbastanza tiepida prese il mio viso accarezzandolo lentamente con l’altra mano.
In quel momento i brividi salirono come mai prima d’ora.
Mi avvicinò al suo petto, tanto vicino da poter sentire il suo cuore che batteva veramente fortissimo.
Poi tolse le sue mani dal mio viso e le avvolse intorno al mio corpo, tutto questo mentre lui ancora cantava.
Nelle sue braccia mi sentivo protette, mi sentivo l’unica e mi sentivo finalmente amata o voluta bene da qualcuno. Quel qualcuno era lui.
 
 
                                                                                                                             My space:
                                                                                                       Salve ragazze, scusate tantissimo per il ritardo!!!
                                                                                                       Ma spero che questo capitolo ci piaccia!
                                                                                                       Grazie sempre a tutti!E leggete e recensite!
                                                                                        
Vi voglio bene, un bacio.      Charlotte.

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