A Strange Story

di Hopless
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** The beginning ***
Capitolo 3: *** Triangle, triangle, triangle. ***
Capitolo 4: *** The best thing that i ever do ***
Capitolo 5: *** A blade, a mirror and a ticking ***
Capitolo 6: *** Curly hair and blue ocean; ***
Capitolo 7: *** Audition. ***
Capitolo 8: *** Xmast ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Io.
Lui.
Io lo odiavo.
Lui odiava me, o così pensavo.
Accadde di tutto tra i bachi di scuola ma di certo non mi aspettavo questo.
Si, lui aveva completamente l'aspetto del classico ragazzo figo che domina il mondo dall'alto.
Io, della sfigata che si ritrova sempre i vassoi del pranzo rovesciati addosso.
Accadde l'impossibile, l'inimmaginabile.
 
 
 
 
 
 
 
A place for me
Ok, è una FF strana che mi è venuta in mente ora. Se volete leggerla, recensite, capirò quanti la vogliono conoscere e
la scriverò in meno tempo possibile!
Hopless xx

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Capitolo 2
*** The beginning ***


Un giorno come gli altri a Bradford.
Mi preparai, feci colazione e uscii di casa.
La mia entrata a scuola fu la classica: accompagnata da commenti del tipo - Ehi Edwards, da dove le hai prese quelle scarpe? -
Si, le mie Dr. Martens erano l'oggetto preso di mira più frequentemente.
In realtà tutto il mio abbigliamento era preso di mira: i miei pantaloncini tenuti spesso da delle bretelle, le mie scarpe sempre
più grandi di quelle che indossavano tutti. Di certo neanche il colore viola scuro dei miei capelli passava inosservato. 
Entrai in classe e mi sedetti al mio posto senza guardare nessuno in faccia. Sentii picchiettare sulla mia spalla e mi girai, sapendo comunque a cosa andavo in contro.
- Per quanto pensi di continuare a vestirti in questo modo? Dici sempre che vuoi passare inosservata, ma così non ci riuscirai mai! -  - Malik, perchè mi devo lasciar
influenzare dai tuoi commenti o da quelli dei tuoi amici? Ho passato un'intera vita senza amici, rimanere ancora sola non mi porterà al suicidio -.
Per il resto della giornata scolastica, continuai ad essere fissata dall'intera classe, come fossi un alieno. Non si erano mai abituati a me?!
 
 
Alla fine delle ore scolastiche, mi incamminai verso casa mia, lasciandomi alle spalle l'idiota con il ciuffo di 6cm circondato da oche in adorazione. Appena uscita
dai cancelli dell'istituto, sentii correre qualcuno alle mie spalle ma non mi voltai sino a quando mi ritrovai Malik di fianco, con il fiatone. - Puoi fermarti un secondo? -
- Non ti basta prendermi per il culo tutti i santi giorni davanti a tutta la classe?! - gli urlai in faccia.
Rimase impietrito, probabilmente aveva capito che mi dava fastidio. - Senti... -  - L'unica cosa che dovresti fare ora è un esame di coscienza - continuai a camminare.
Non mi fermò più ma sentì qualcuno camminare dietro di me per tutto il tragitto. - Oh, ora sei anche uno stalker - non riuscivo a sopportarlo - Cazzo Jade, ascoltami! -
- Su, ti ascolto -  - Sò che ti hanno dato fastidio i commenti che ho fatto su di te negli anni passati, sò che sono un idiota, che faccio il figo e il resto ma ti chiedo
solo di iniziare tutto d'accapo -. Sembrava avesse rivelato di essere un alieno che veniva da un altro pianeta, rimasi allibita dopo quella sua frase - E con ciò cosa vorresti dire? -
- Ti sto chiedendo di iniziare a frequentarci, come due amici -  - Perchè mi chiedi questo, perchè ora? Stai perdendo amici e io sono la scorta? -
- No! Non credi che io sia cambiato? Che sia cresciuto mentalmente? -  - Non Zayn, per me tu rimarrai per sempre un bambino viziato - entrai in casa chiudendogli la porta in faccia.
- Tra un'ora ci vediamo, se non vorrai uscire, entrerò io in casa e rimarremo tutta la sera a parlare - detto ciò, sentì i suoi passi mentre si allontanava.
 
 
'QUEL RAGAZZO E' PAZZO' era l'unica cosa alla quale riuscivo a pensare. Non era possibile che mi avesse insultata per tutto quel tempo e ora se ne uscisse con
'ti passo a prendere tra un'ora'. Non sapevo se sarebbe tornato, ma mi sarei preparata comunque. Feci una doccia e mi cambiai.
Non indossai niente di speciale o insolito, solo un paio di jeans, una maglia bianca, una felpa e le mie vans. Sprecai un pò più di tempo davanti allo specchio, ma finì con il legare
i miei soffici capelli in una lunga coda.
 
Il campanello suonò.
Una.
Due.
Tre volte.
Insistentemente.
Andai ad aprire e mi ritrovai di fronte ad un ragazzo alto il doppio di me; sarei rimasta a fissarlo all'infinito ma le sue parole mi fecero tornare alla realtà.
Si appoggiò con l'avambraccio sullo stipite della porta, sporgendosi sempre più verso di me - Abbiamo deciso? - mi chiese con aria maliziosa - Usciamo da questa casa.. -
Mi chiusi la porta alle spalle e vidi che lui stava allungando il suo braccio sulla mia spalla -....e manteniamo le distanze - subito lo ritirò.
Passeggiammo in silenzio l'uno di fianco all'altra, per circa 10 minuti. - Cosa ti và di fare? -  - Volevo chiedertelo io, dato che hai avuto questa splendida idea di uscire -
- Per quanto ancora ce l'avrai come me?! - protestò - Facciamo una cosa: da oggi io sarò te e tu sarai me -  - Tutto quello che vuoi -.
- Edwards da dove li hai comprati quei vestiti? mia nonna si veste meglio! - imitai la sua voce - Malik, sei il ragazzo più fico del mondo! - scimmiottò la mia voce.
Rimasi a fissarlo - Ora mi dici quando ho detto una cosa del genere -  - Scesa, mi sono confuso con le altre ragazze.... -  - Non dirmi che ti dicono questo in continuazione? -
- Sai, quando sei un ragazzo meraviglioso, simpatico, talentuoso... -  - Talentuoso, si eh? E cosa sapresti fare di tanto talentuoso? -.
Iniziò a canticchiare qualcosa che a me sembrò I Gotta Feeling dei Black Eyed Peas. - Pensi ancora che io sia solo uno che si dà le arie? - sorrise maliziosamente
- Sai Zayn......si - picchiettai sulla sua spalla. Mi girai di spalle e andai a dare un'occhiata alle vetrine dei negozi lì vicino ma non ci arrivai perchè venni sospesa in aria dall'inglese.
- Malik andiamo in classe insieme, non ti ho dato tutta questa confidenza! rimettimi giù -  - Io non ti ho dato il permesso di protestare, devo zittirti nel modo che dico io? - non lo ascoltai
e continuai a urlargli di mettermi giù sino a quando non mi zittì con un bacio. Si, poggiò le sue labbra sulle mie facendo regnare il silenzio intorno a noi. Non volevo staccarmi da lui ma,
rimanendo così vicini gliel'avrei data vinta e non volevo essere una delle oche che gli giravano attorno. Mi staccai da lui e riuscì a scendere dalle sue braccia. - Zayn, voglio tornare a casa -
- Che hai? -  - Come che hai! Mi hai appena baciato e stamattina mi prendevi in giro! Sei poco coerente, io torno a casa - il mio passo si fece più svelto nella direzione di casa mia.
- Jade! -  - Zayn no, ci vediamo domani -.
Le lacrime iniziavano a rigare il mio viso, avevo pianto solo poche volte quando ero piccola, mi usciva strano piangere per un ragazzo, un ragazzo che odiavo.
Avevo sopportato per anni gli insulti, senza versare neanche una goccia. - Jade cazzo, o mi aspetti o ti devo rincorrere di nuovo?! - il tono di Zayn si era fatto più cupo, come se mi volesse rimproverare.
Mi voltai con il viso bagnato e lui, notandolo mi corse in contro - Scusami - mi abbracciò. Quel ragazzo era capace di farti disperare e gioire a distanza di secondi.
Asciugai le lacrime sulla sua maglietta e alzai lo sguardo verso di lui. - Sorridi, sei bellissima - mi sorrise lui. Mi riaccompagnò a casa e mi salutò baciandomi sulla fronte.
- Ci vediamo domani? -  - Ti passo a prendere per andare a scu... -  il suo cellulare vibrò - Devo andare, a domani! - si girò di scatto e mi lasciò sulla porta con un sorriso.
 
 
A place for me
Ecco il primo capitolo! Spero vi piaccia (: 
Grazie per le 48 visite del prologo e delle due recensioni! Se vi piace, recensite, mi farebbe molto piacere.
Hopless xx

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Capitolo 3
*** Triangle, triangle, triangle. ***


Arrivai a scuola correndo per il ritardo.
Notai appena in tempo Zayn in lontananza mano nella mano con una biondina cotonata, più simile ad una barbie che ad un umano.
Mi pietrificai.
Era come se il sangue avesse smesso di scorrere nelle mie gambe, non riuscivo più a muovermi. Lui sorrideva, gioiva, proprio come me, il giorno prima, fra le sue braccia.
Sentì qualcuno che mi strinse le spalle da dietro, come se mi invitasse a girarmi. Mi voltai e persi un'altra volta qualche battito, proprio come qualche secondo prima vedendo
Zayn con quell'oca. Un ragazzo meraviglioso, con occhi color miele e un sorriso che, se fosse stato mostrato più volte, mi avrebbe potuto far morire.
- C'è qualcosa che non và? - mi sorrise. Ancora. Doveva smetterla. - Ah, ehm...certo, và tutto alla grande -  - Sembri.....turbata, o mi sbaglio? - mi arresi - Infatti -.
Mi accasciai su una panchina, non avevo nessuna intenzione di entrare in classe. - Non ho mai fatto assenze dall'inizio di quest'anno, penso che oggi potrò permettermela.
Andiamo a farci un giro? -  - Volentieri -.
Non riuscivo a vedere altro che la scena di Zayn nella mia mente. - Piacere Liam, tu sei..? -  - Jade, Jade Edwards -  - Ow, se quella di cui si parla così tanto... - 
- Cosa? - mi fermai - Non sai niente? Stamattina tutti parlavano di te e Malik. Dicono che ieri siete andati a letto insieme. -  - CHI LO HA DETTO?! - ero infuriata 
- E' l'argomento del giorno a scuola! -  - Scusami Liam - presi il cellulare e mandai un messaggio a Zayn 'che diavolo vai dicendo in giro?! Jade.'
 
Non passò molto dal ricevere una risposta 'Scusami, io non ho detto niente. Qualcuno ci avrà visti ieri e si sarà inventato tutto. Scusami ancora, dopo ti spiego'
 
'Non mi spieghi proprio niente, tutto ciò che dovevo sapere l'ho saputo, ma dalla persona sbagliata. Con me hai chiuso' spensi il telefono.
 
- Hai bisogno di parlare? - apparve un'espressione triste sul viso di Payne, si, si chiamava Liam Payne quel bellissimo ragazzo. - Si Liam -.
Gli raccontai il giorno prima e, senza accorgercene, arrivammo su una spiaggia deserta. Ci sedemmo su un tronco secco - Hai freddo? - mi chiese, notando che non facevo altro che
sfregarmi le braccia per riscaldarle - Un po' -  -  Tieni - mi appoggiò la sua giacca sulle spalle. Era una ragazzo meraviglioso.
- ....e oggi era mano nella mano con una ragazza bionda che non ho mai visto. - non resistetti e scoppiai a piangere. Mi abbracciò - Mi dispiace, forse voleva smentire le voci su te e lui -
 
Quando mi calmai, ci conoscemmo meglio e ci demmo appuntamento a quella sera. Passarono le ore e decise di riaccompagnarmi a casa.
Passammo davanti a scuola ma non guardammo oltre i cancelli.
- Allora ci vediamo più tardi, ciao Jade - mi salutò e io risposi con un cenno di mano.
Mi feci una doccia e pranzai. Andai a dormire e qualche ora dopo fui svegliata da un campanello che risuonava insistentemente. Mi infilai una felpa e scesi a controllare chi fosse.
Aprì la porta e un Zayn infuriato irruppe in casa mia. - Chi era quello con cui hai marinato la scuola stamattina!? - urlò facendomi finire con le spalle al muro.
- Nessuno che tu conosca, cosa vuoi!? -  - Devi dirmi chi è! -  - No Zayn, lasciami! - mi andai a chiudere nella mia stanza e scivolai con la schiena sulla porta. 
Scoppiai in un pianto isterico, Zayn era fuori dalla porta e non aveva nessuna buona intenzione. - Jade esci da quella dannata camera! - urlava. Non smetteva di urlare.
Continuava a battere sulla porta ma io non l'avrei aperta, a meno che non fosse calato il silenzio. - Perchè eri mano nella mano con quella ragazza oggi!? - continuavo a singhiozzare.
- Hai sentito cosa dicevano di noi, dovevo far vedere che erano tutte voci false! -  - Zayn, ammettilo, tu ti vergogni di essere uscito con me ieri sera! - No Jade, non è come pensi, è solo che... -
Aprì la porta e finì stesa a terra insieme a Zayn. Si era appoggiato alla porta, arresosi dopo avermi urlato contro. - Jade, io... - mi asciugò le lacrime e mi fece rialzare dal pavimento.
Ci sedemmo sul letto - Ammettilo, tu ti vergogni di frequentarmi. Io sono la tipa stramba della scuola che non ha amici, quella brutta, quella invisibile, quella senza sentimenti. -
- Sono tutte cazzate, sei perfetta! -  - Quindi tu mi hai sempre insultata per non essere criticato dai tuoi amici?! - lo guardai imbambolata - Si e mi pento del vecchio me, ero un idiota -
- Non basteranno tutti gli insulti di questo mondo per farti perdonare -  - Ti prego, mi devo inginocchiare? -. Lo aveva detto. Zayn Malik si, proprio quel Zayn Malik mi stava chiedendo di perdonarlo
in ginocchio. 'ASSURDO' era l'unica parola a cui pensavo in quel momento. - Va bene...ora alzati - in quel preciso momento suonò il campanello. Mi pietrificai, dannazione, se quei due si incontravano
poteva scoppiare il finimondo. Liam non era certo un tipo magrolino e senza muscoli, al contrario. - Chi è...? -  - Nessuno Zayn, aspettami qui - andai di corsa alla porta ed aprì.
- Liam! - lo abbracciai - Ehi Jade - mi strinse a se. - Jade, chi è...? - chiese Zayn, circondandomi la spalla con un braccio e guardano fuori dala porta - Che vuoi da qui? - squadrò Liam - Calmati Malik,
sono passato a prendere Jade. Stasera dovevamo uscire -  - Mi dispiace, è occupata - si sarebbero uccisi se non fossi intervenuta io - Possiamo uscire tutti insieme! - ma un 'NO' all'unisono fù la risposta.
- Significa che resterò a casa stasera. Liam, entri? -  - Volentieri - sorrise in modo beffardo a Zayn, che ormai mi guardava in cagnesco. Presi un film horror dai centinaia di cd che possedevo - Liam, metti tu? -
- Certo -. Preparai una ciotola di pop corn e mi sedetti sul divano, in mezzo ai due. Feci partire il disco e Zayn mi tirò a se, facendomi stendere sul suo fianco. - Non pensavo avessi bisogno degli occhiali, Malik -
- Non ti capisco Payne -  - So che non centro molto qui ma credo che anche a te darebbe fastidio se mi mettessi in certe posizioni con altre persone -  - Permetti? E' la mia ragazza e faccio ciò che voglio -  - Zayn, ma che.. -
Mi zittì un'altra volta baciandomi, ma lo allontanai subito. C'era Liam accanto a me, se fossi stato io al posto suo, mi sarei alzata e me ne sarei andata. - Io non sono la tua ragazza, Zayn. Siamo usciti solo una volta insieme e
di certo non è stata una delle mie serate migliori -  - Mi dispiace, ce ne saranno di migliori - mi baciò la fronte.
- hahaahhaha che idiota! - Liam esclamò qualcosa - cosa? -  - quello del film, è un idiota -  - Liam, tu stavi seguendo veramente? - volevo scoppiare a ridere ma non ci riuscivo.
Due ore dopo Liam dovette andare e rimanemmo solo io e Zayn.
- Se ciò che ho visto stamattina, lo rivedrò domani, noi abbiamo chiuso - ripetei al ragazzo dalla pelle ambrata - Promesso - -....Zayn....? -  - si? -  - Non dovresti andare a casa ora? -  - Devo andarci per forza? - 
sul suo viso apparve un'espressione da bambino indifeso. - Zayn, non ho un letto in più! -  - Fa niente, dormirò sul divano -  - Dormi sul divano. E sul divano resti. Sistemati perchè io ora devo andarmi a cambiare -  - Tranquilla -.
Mi guardò in modo malizioso e capì che dovevo stare attenta ad ogni cosa che facevo, quel ragazzo era capace di tutto. Andai in camera da letto e mi sfilai la felpa. Il pigiama era scomparso, non riuscivo a trovarlo da nessuna parte.
Improvvisamente apparve un Malik a petto nudo, solo in jeans, con la maglia del mio pigiama in mano - Cercavi questo? - mi coprì con una mano il petto, non ero nuda ma non capitava tutti i giorni di essere vista in intimo da un ragazzo.
- Dannazione, dammelo subito Zayn! -  - Mi devi dare una cosa tu - continuava a parlare in quel modo malizioso, lo avrei ucciso - Che vuoi? - incrociai le braccia.
Mi avvolse la schiena nuda, ormai fredda e mi avvicinò a lui, troppo vicino per i miei gusti - Devi baciarmi -  - Non faccio parte delle tue fan in adorazione - misi le mani sul suo petto, mi sentivo soffocare.
- Devi farlo, altrimenti dormirai nuda -  - Che ne dici di dormire fuori di casa, sul tappetino di casa? -  - Io volevo dormire con te ma tu non me lo hai proposto...-
- E non te lo proporrò -  - Me lo dai il bacio!? -  - Perchè te lo dovrei dare? -  - Perchè ti voglio, io ottengo sempre ciò che voglio -  - Sei un bambino viziato. E se non te lo do? -  - Parlare con te è sinonimo di perdere tempo, devo agire io -
detto ciò mi baciò un'ennesima volta ma premette più forte. Dischiusi le mie labbra e lasciai libero accesso alla sua lingua, mi ero arresa. Quello strano intreccio fra le nostre lingue era piacevole, ma strano, una cosa che non avevo mai provato prima.
Due minuti dopo tutto ebbe fine. - Ora posso avere il mio pigiama? -  - Tu sei strana. Hai appena baciato il ragazzo più desiderato della scuola e ti limiti a chiedermi il piagiama? Ora ho capito perchè sei single -
- No Zayn, è per le persone come te che sono ancora single. Tutti i commenti negativi su di me portano le altre persone ad avere pregiudizi e ad evitarmi -  - Scusami... -  - Zayn.... -  - Si? -  -...mi ridai il pigiama? - provocai la sua risata - Tieni, buonanotte -
Mi baciò sulla fronte e scese dalle scale per dirigersi sul divano.
 
 
A place for me
Ciao gente! E' un capitolo tutto strano che si è creato mentre lo scrivevo :0 
Va bene, non ho mai niente da dire quindi.....a voi i commenti, spero siano più positivi che negativi (:
A presto!
Hopless xx

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Capitolo 4
*** The best thing that i ever do ***


- Buongiorno JayJay -
Spostai le coperte sulla mia testa e lasciai che i primi raggi di luce filtrassero dalla finestra. - buongiorno... - dissi con la voce impastata dal sonno.
- Alzati, ti devo portare in un posto speciale oggi - sorrise in modo strano, mi incuriosì.- Dove? - mi stiracchiai - Non te lo dirò mai, vestiti che ti ci porto - uscì dalla mia camera.
Andai in bagno, mi diedi una sciacquata al viso e tornai in camera per cambiarmi. Indossai i miei soliti pantaloncini insieme ai miei anfibi,  abbinati ad una camicia scozzese blu.
- Sono pronta, andiamo? - inizia a saltare come un'idiota per tutta la casa. Le sorprese erano qualcosa di speciale per me, da piccola nessuno me le faceva, erano rarissime le volte.
 
 
Usciti di casa, prendemmo un bus che si fermò proprio davanti ad un negozio mai visto prima, l'unica cosa che lo distingueva da un angolo comune della città era un'insegna enorme 'TATOOS&PIERCING'.
Entrammo e rimasi sbalordita: c'erano uomini e donne ricoperti di tatuaggi, erano tutti meravigliosi. - Zayn, perchè siamo qui? -  - Avevo deciso da tempo di farmi un tatuaggio -
- Da quando ti piacciono i tatuaggi? -  - Da sempre, solo che mi sono sempre preoccupato del giudizio degli altri. A te piacciono, vero? - era indeciso - Certo, vado a farmi un giro - gli diedi
un bacio a stampo e mi allontanai, girando nel negozio. Anch'io volevo tatuarmi qualcosa, era uno sfizio che desideravo togliermi da tempo. Optai per una 'Z' minuscola ma non invisibile, sulla parte destra
del polso destro. Non gli dissi niente e chiesi ad un uomo che lavorava lì, di svolgere il lavoro di nascosto. Non fece male, piuttosto pizzicava un pò.
Una mezz'oretta dopo lo vidi uscire dal negozio - Allora? - gli chiesi ansiosa - YinYang, sotto il braccio - mi sorrise - Guarda! - ero euforica e gli mostrai la 'Z' sul polso - Jade, la 'z' sta per Zayn? -
mi fissò incredulo - Tu che dici? - scoppiai a ridere. - Senti, ho scoperto che il tatuatore è un mio vecchio amico. Dopo dovremmo incontrarci al bar sotto casa tua, ti va bene? -  - Certo, non ho niente di meglio da fare -
 
 
Per un'ora girammo nei negozi sotto casa mia e, dopo uno squillo al cellulare di Zayn, ci dirigemmo verso il bar.
Ad aspettarci c'era un ragazzo poco più basso di Zayn, con i capelli castano chiaro arruffati e un sorriso da far invidia alle stelle - Ehi ragazzi -  - Bieber! - sorrise Zayn. Le sue braccia e parte del suo petto erano
ricoperti di tatuaggi, un paradiso per i miei occhi. Indossava una canotta larga e bianca che mostrava tutti i disegni sul suo corpo. - Piacere Justin - mi porse la mano - Jade - gliela strinsi. Passammo un'oretta a parlare e
a conoscerci fino a quando non dovette andare - Ragazzi, stasera un gruppo si esibisce al pub qua vicino. Magari ci vediamo là? -  - Perchè no, ci vediamo stasera -
 
 
Pranzammo fuori e tornammo a casa. - Io devo andarmi a lavare, mi porto la chiave per sicurezza - dissi dirigendomi in camera - Pensi che io entri in bagno mentre tu ti stia lavando? - mi voltai e lo guardai storto - Si, hai ragione, potrei farlo -
mostrò un sorriso a 32 denti - Stammi lontano -. Lasciai i vestiti in camera e mi infilai sotto la doccia calda. Un ventina di minuti dopo ne uscì e mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo. Ritornai in camera e, come previsto non trovai i vestiti.
Mi chiusi in camera - Zayn, stavolta no. Dammi i vestiti - non mi rispose ma lo sentì salire le scale - Ho chiuso la porta a chiave! - scoppiai a ridere - Me la pagherai, te li lascio sulla porta - lo sentì allonarsi.
Aprì la porta e raccolsi i vestiti. Un'ora dopo fui pronta: indossai un paio di jeans scuri; delle Jeffrey Campbell bordeu, dello stesso colore di una camicia legata in vita. Scesi le scale e mi sedetti sul divano - Ha chiamato Justin, ha detto che viene
anche la sua ragazza e altri due suoi amici -  - Per me va bene -  - Se vuoi andare....sono le otto -  - Si andiamo -
 
 
Prendemmo un pullman e arrivammo in 5 minuti a destinazione.
- Sono seduti là - Zayn mi indicò un tavolino in un angolo, mi prese per mano e si diresse verso esso. - Eccoci - sorrise Zayn a gli altri - Ehi, lei è Nicole, la mia ragazza. Loro sono Needy e Liam - Justin indicò uno ad uno i presenti.
- Ciao, io sono Jade - dissi un pò impacciata - Io Zayn - si sedette accanto al castano e io accanto a lui. Passammo il tempo a parlare del più e del meno. - Io vado a prendere da bere - annunciai - Vengo anch'io - mi seguì Needy.
Ci sedemmo sugli sgabelli accanto al bancone e parlammo di Liam - Stiamo insieme da due mesi, è un bravo ragazzo -  - Io l'ho conosciuto per caso ieri - continuammo così per una decina di minuti.
Ogni tanto ci voltavamo verso il tavolino e, puntualmente, Justin e Nicole erano in atteggiamenti teneri. Era una cosa che io odiavo. Non avevo mai sopportato le coppiette sdolcinate ma, infondo, relazione loro, cazzi loro.
- Ti sei innamorata del bancone? - mi ritrovai il ragazzo dalla pelle ambrata dietro di me - No Zayn, amo solo te tranquillo - non potevo credere di averlo detto - Finalmente lo hai detto! -  - Non montarti la testa, non sono una tua fan -  - Mi scusi capo - 
- Il mio ragazzo è un idiota, che sfortuna - feci un'espressione afflitta - Come mi hai chiamato? - Zayn mi guardò incuriosito - Il mio ragazzo...? Non stiamo insieme? -  - Io pensavo tu non volessi... -  - Hai un tatuaggio, un ciuffo di 6 cm e i muscoli. Credo che anche tu ti metteresti con te stesso -
scoppiai a ridere.
- Hai completamente ragione, sono il ragazzo più figo del pianeta -  - Ecco perchè spesso ho dei ripensamenti -  - Scusami - gli misi una mano tra i capelli, cercando di scompigliarglieli ma non ci riuscì. Dopo un pò salutammo tutti e ce ne andammo.
Arrivati a casa salì in camera mia e mi infilai il pigiama. - Torno tra un pò, vado a prendermi qualcosa da casa - mi urlò Zayn dal piano inferiore e uscì di casa.
Dieci minuti dopo rientrò e portò un borsone in camera mia.
- Allora sono il tuo ragazzo ora.. - mi guardò come sempre in modo malizioso - Penso di sì... - ormai decisi di stare al suo gioco. Si avvicinò sempre di più a me e mi circondò con le sue braccia - Non hai bevuto stasera, vero? -  - Non bevo Zayn -  - Quindi non mi potrei dare alla pazza gioia con te ...? -
- Chi ti dice che devo essere perforza fatta o fumata per farlo con te? -. Mi stese sul letto e lui sopra di me, ma non si era lasciato andare, si manteneva con le mani sul letto. Un sorriso apparve sul mio viso.
Probabilmente stavo facendo la peggior cazzata della mia vita insieme al ragazzo sbagliato ma non m'importava. Ricordo solo che quella fu la miglior nottata che io abbia mai passato insieme ad un ragazzo che odiavo e amavo allo stesso tempo.
 
 
 
A place for me
Non potevo lasciarmi andare alla fine, le persone che leggevano mi avrebbero preso per maniaca/sessuale/pervertita ma ok :')
Spero che recensiate, adios.
Hopless xx
ps. ciao Schena, ti amo. (mi andava di scriverlo ahahahha)

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Capitolo 5
*** A blade, a mirror and a ticking ***


I mesi passavano e la nostra relazione era sempre più strana.
Mi ci ero abituata alle cazzate che Zayn metteva in giro pur di non far sapere della nostra relazione. Era la miglior cosa: io non avrei avuto intorno oche imploranti che volevano il suo numero
e lui non avrebbe perso i suoi 'amici'.
Nell'ultimo periodo, però, si faceva vedere mano nella mano troppo spesso con le sue amichette che avrebbero pagato pur di avere una notte con lui, in particolae, con una.
Rossa, con due occhi verdi e due palloni sul petto più grandi della testa. Non la sopportavo. Più volte chiesi a Malik di non frequentarla, ma non mi ascoltò.
- Zayn, o me o lei -  - Che paragoni sono questi? tu sei la mia ragazza lei una qualunque -  - No, non credo sia una qualunque dato che mi trascuri da settimane pur di passare del tempo con lei -
- Ti prometto che passeremo più tempo insieme, ora devo andare, Jesy mi sta chiamando in continuazione al telefono -  - Lo stai facendo di nuovo! -  - Cosa? -  - Stai andando da lei mentre io ti sto
chiedendo di restare -  - Jade, dopo ne riparliamo - si chiuse la porta alle spalle.
Dovevo chiudere con lui. Mi chiusi in casa e rimasi sola tutto il giorno a piangermi addosso per un idiota. Il mio cellulare vibrò e lessi 'Needy: JayJay, tra un pò esco, vuoi venire? xx'
'Perchè no, ci vediamo.xx' fu la mia risposta. Avevo bisogno di cambiare aria, ormai lui era l'unica persone con cui mi relazionavo.
 
 
Passammo il pomeriggio per le vie di Londra, comprammo qualcosa, niente di che, poi tornai a casa.
Accesi il computer e aprì un sito che odiavo, che non avevo mai usato: Chatroulette. Non misi la webcam e continuai a cliccare ripetutamente il tasto 'Start' per far scorrere i malcapitati.
Quello stupido sito mi fece chattare con un soggetto che si definiva 'uomo'
'Ciao (:' iniziò la conversazione.
'Ehi'
'Tutto bene?'
'Diciamo'
 
Notai solo dopo metà conversazione che proveniva anche lui da Londra, precisamente Bradford.
 
'Se vuoi usciamo un po', giusto per conoscerci' continuò lui
'No, tranquillo, sto bene così....'
'Insisto, tra 20 minuti al Fighting Cock, ci vediamo. xx' si disconnesse.
 
 
Ero andata letteralmente nel pallone, uno sconosciuto mi aveva invitato a bere qualcosa. Ormai era iniziata la degradazione della mia vita sociale, andarci non mi costava niente.
Misi le prime cose che trovai, mi legai i capelli, presi la borsa e uscì di casa. Non avevo mai frequentato quel bar ma ne avevo sentito parlare.
Ci misi 10 minuti per trovare il posto, era invaso da uomini e donne sui 40 che bevevano birra e parlavano delle peggio cazzate. Non guardai in faccia nessuno e mi andai a sedere ad uno sgabello vicino al bancone.
Erano ciunque minuti che picchiettavo sul legno con le unghie, il nervoso saliva. Un ragazzo, biondo con due occhi ghiaccio si sedette accanto a me.
- Anche tu tutta sola? - cercò di attaccare bottone - Stavo aspettando un presunto ragazzo ma non credo venga più -  - Aspetta, eri tu quella su Chatroulette? - sorrise lui. E che sorriso. - Sei tu?! - scoppiai a ridere anche io
- Piacere Niall -  - Jade. Potremmo uscire di qui? l'odore dell'alcol mi sta dando alla testa...-  - Se non sei abituata, andiamo via -.
Uscimmo e passeggiamo per le strade buie, illuminate solo da alcuni lampioni sparsi. Lo vidi sfilare una pacchetto di sigarette dalla tasca. Notò che lo stavo fissando - Vuoi? -  - Non fumo ma proverei - accettai la sigaretta.
Dopo il primo tiro iniziai a tossire e Niall scoppiò a ridere - Sicura di voler continuare? -  - Non è poi tanto male -. Ciò che mi aspettavo ma non volevo accadesse si presentò davanti ai miei occhi: Zayn che passeggiava con quella rossa.
Senza pensarci avvolsi le mie braccia intorno a Niall. Lui non sembrò dispiaciuto e strinse di più. Zayn ci notò, abbassò la testa e accellerò il passo. Mi sentivo una stronza, ma mi aveva provocato.
- Ti affezioni facilmente, eh? - sorrise il biondo - Non ti fare strani pensieri, non sono la ragazzina che la dà a tutti -. Passeggiavamo ormai da mezz'ora senza una meta quando incontrammo Justin e Nicole.
- Jade! Stasera dò una festa, perchè non venite tu e.... -  - Niall, lui è Niall -  - Zayn? -  - Non lo so e non m'interessa -  - Non è aria, tieni, ci vediamo tra un'ora - mi diede un piccolo biglietto con una via scritta su di esso.
- Ci andiamo? - fissai Niall con un'aspressione interrogativa - Potrebbe essere diventente! -.
Solo più tardi scoprimmo di abitare a due isolati l'uno dall'altra - Tra mezz'ora ci vediamo qui - ci dividemmo a metà strada e tornammo alle rispettive abitazioni.
Infilai un paio di jeans neri con una casacca a fiori e le Jeffrey bordeau.
Ci rincontrammo all'angolo e in pochi minuti raggiungemmo l'indirizzo sul biglietto. - Alla fine siete venuti! - ci accolse Nicole.
Il biondo ed io ci andammo a sedere ad un divanetto e iniziammo a parlare del suo dilatatore scoperto poco prima. Non mi erano mai piaciute le feste, forse ero un'asociale o forse non adoravo la confusione.
Notai tra la folla Zayn e la rossa; sarei andata a prenderlo a pugni, con scarsi risultati.
Mi alzai, andai in cucina e iniziai a frugare nei cassatti. Stavo cercando qualcosa, non sapevo cosa fosse sino a quando non lo vidi. Un coltello, un semplicissimo coltello. Lo infilai in tasca e salì le scale.
Mi chiusi in bagno, non a chiave, ma non feci notare a nessuno della mia sparizione, almeno credevo. Rimasi per interminabili minuti a fissarmi allo specchio sino a quando non mi decisi.
Passai la lama del coltello sul polso destro, sulla 'Z', sempre più insistentemente. Iniziò a scivolare del sangue nel lavandino e i miei sensi si affievolivano sempre di più. 
Sentì due persone correre nella stanza accanto, probabilmente Justin e Nicole stavano per dare inizio ad una notte di follie. Ma non fu l'unica cosa che sentì. Prima che i miei sensi cedessero, sentì la porta dietro di me aprirsi.
L'ultima cosa che vidi fu un ciuffo di capelli corvini nelle specchio, poi più niente. Un tonfo e buio totale.
 
 
A place for me
Ecco il capitolo!
La cosa è un pò deprimente ma mi piaceva come idea (?) spero condividiate (:
Spesso, quando vado a capo, la storia può venir letta male. Non è che non sò scrivere, è che, siccome i capitoli li scrivo prima da un'altra parte per poterli salvare, vengono copiati in modo diverso qui.
Hopless xx

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Capitolo 6
*** Curly hair and blue ocean; ***


Sentivo bisbigliare intorno a me e l'odore di medicinali mi stava iniziando a dare alla testa.
Aprì lentamente gli occhi e vidi un ragazzo di spalle, intento a parlare con un'infermiera. La donna si accorse di me e si avvicinò al lettino - Ha aperto gli occhi, torno subito -
la vidi allontanarsi. Il ragazzo dai capelli scuri si chinò sul lettino - Jade? - - Cosa vuoi? perchè sei venuto? - - Ti ho portato io qui, cosa volevi fare?! - - Dovevo sbarazzarmi di te -
- Perdendo sangue? tagliandoti i polsi!? - - Non ti interessa, decido io cosa fare di me stessa - - Perchè ti comporti così?! - - Zayn io non sono più la tua ragazza, noi non stiamo più insieme! -
Entrò un uomo in camice bianco - Possiamo dimetterla, deve tenere le ferite coperte per una settimana - mi alzai dal lettino e uscì dall'edificio bianco, seguita da Zayn. - Da quando non stiamo più insieme? -
- Da ieri, non ho più intenzione di parlare con te. Fai finta di non avermi mai conosciuta e tornatene a casa - - Se è questo che vuoi ti accontento -.
Una figura alta e bionda continuava ad avvicinarsi, nella mia direzione, lo riconobbi solo quando fù vicino - Jade, l'altra sera sparita, che fine avevi fatto? - - Te lo racconto più tardi, andiamo -
Andammo a casa mia e gli raccontai ciò che era successo la sera prima - Quindi la prossima volta che usciremo insieme dovrò tenerti più sotto controllo? - scherzò - Sapevo quello che stavo facendo Niall! - - Sembri una boxer! -
- Siccome ti faccio questo effetto dovresti stare zitto, potrei pestarti - - Il mio dilatatore non fa il suo effetto? - - Cioè? - - Dovevo sembrare un duro che viene dalla strada - - Non ci sei riuscito -.
Il mio cellulare iniziò a vibrare e risposi alla chiamata 'Si?' 'JayJay, abbiamo saputo di ieri sera, possiamo venire a trovarti io e Liam?' la voce di Needy risuonava nel telefono' 'Magari, vi aspetto' 'Arriviamo' riattaccai.
- Chi era? - - Due miei amici mi vengono a trovare -. Un decina di minuti dopo suonò il campanello e andai ad aprire - Ehi Jade! - esultarono in coro i due ed entrarono in casa.
Li presentai a Niall e mi diressi in cucina. Frugai nel frigo e notai che accanto a me c'era Needy con un foglio in mano - Cos'è? - - Leggi! Fanno i provini per coristi! - - Cosa dovrei fare io? - - Provarci! Ti ho sentito cantare -
- Neanche se mi paghi oro - - Potresti diventare famosa! - - Si, con un miracolo! - - Perchè non ci provi? Non hai niente da perdere! - aveva ragione. Non avevo niente da perdere, avrei potuto diventare famosa o rimanere una comune persona.
Passammo il pomeriggio a casa mia, parlando e scherzando.
Il giorno dopo venni svegliata dalla vibrazione del telefono 'Buongiorno xx' Zayn. Non gli risposi e mi infilai sotto la doccia. Uscì e indossai una felpa, un paio di jeans e delle vans nere.
Arrivata a scuola, mi sedetti nel mio banco e aspettai la fine di quella tortura. Al suono dell'ultima campanella, uscì dall'istituto senza degnare Zayn di uno sguardo.
- Per quanto ancora mi terrai il broncio? - - Zayn, mi hai ridotto a questo, non ti perdonerò mai - gli mostrai il polso fasciato - Non accadrà più - - Certo che non accadrà più, non ci frequenteremo più infatti! -
Rientrai a casa fissai il giornale sul tavolo. Dovevo provarci. Annotai tutto su un foglio e lo infilai in tasca, sarei andata ai provini. Pranzai e svolsi quegli stupidi esercizi che mi tormentavano da una vita. Dannatissima scuola.
Due ore dopo mi ritrovai di fronte ad un enorme palazzo scuro. L'indirizzo era quello, entrai. C'erano ragazzi ovunque e voci che risuonavano dalle stanze. Mi avvicinai ad una signora minuta - Mi scusi, provini per coristi? - - L'ultima stanza a destra - mi sorrise.
Percorsi il corridoio e bussai. Un 'avanti' fu la risposta. Mi presentai e improvvisai un pezzo di Fly me to the moon, di Frank Sinatra. - Ti faremo sapere - sorrisero. Uscì dalla stanza e m'imbattei in un riccio dagli occhi verde smeraldo - Scusami - sorrise - Tranquillo - - Mi voglio far perdonare, tra un'ora ci ritroviamo qui, ci vediamo! -
mi lasciò e si allontanò correndo, verso un ragazzo dagli occhi oceano.
Uscì dalla stanza e battei un colpo di telefono a Needy.
- L'ho fatto, contenta? - - Sei seria? - - Si! Tra un pò esco con un ragazzo che ho conosciuto lì, poi ti faccio sapere i risultati, ciao! - - Passerai, chiamami! - chiuse la chiamata.
Mi feci una doccia, infilai un jeans chiaro, una maglia a caso, le mie bretelle e uscì di casa. Ero quasi arrivata a destinazione che scorsi in lontananza un cespuglio di capelli ricci. Era di spalle e non sapevo come farmi notare - Ehi - approssimai. Si voltò di scatto e apparve un enorme sorriso sul suo volto. E che sorriso. - Ehi, scusami, prima non ci siamo presentati. Harry -
- Jade - - Lui è Louis - indicò il ragazzo accanto a lui. - Belle bretelle, non sono l'unico allora - scostò la sua giacca per mostrare le sue.
Ci andammo a sedere ai tavolini di un bar vicino. - Anche tu per i provini? - chiese incuriosito Harry - Ci ho provato, non mi costava niente. Tu? - - Stesso motivo -
Parlammo del più e del meno sino a quando non ci scocciammo e decidemmo di farci un giro per le strade di Londra, ormai illuminate dai lampioni. Ci avevo preso confidenza con quei due e non mi sembrava strano passeggiare tra loro. Appoggiarono le braccia a peso morto sulle mie spalle - Credo proprio che tu sarai la mia ragazza - scherzò Louis - Tomlinson, non abbiamo capito niente - rise Harry.
Continuavano a ridere e a strattonarmi sino a quando non riuscì a liberarmi - Mi stavate uccidendo - non riuscì a trattenere una risata. Venni bloccata alle spalle e i volti dei due ragazzi difronte a me, impallidirono.
- Che ci fai con questi due? - Zayn mi allontanò fissando ancora Harry e Louis - Lasciami, sono due miei amici - mi liberai dalla presa e mi voltai - Sono gay - rimasi spiazzata. Non lo sapevo ma non m'interessava - E con questo? Sono simpatici - - Senti, andiamocene - - Se tu sei omofobo la colpa non è mia, io non me ne vado -.
Harry e Louis sbiancarono ancora di più. Zayn mi guardò in cagnesco, si voltò e se ne andò. - Complimenti, hai tenuto testa a Zayn Malik. Come ci riesci? - rise Louis.
- Sino a qualche mese fa ci odiavamo, poi abbiamo avuto una relazione e ora siamo di nuovo single per fortuna - sorrisi soddisfatta.
Il telefono di Harry vibrò e infilò una mano in tasca per rispondere 'Si, sono io. Capito. Grazie, buonasera' riattaccò - Bhe? - lo guardò Louis - Sono stato preso Lou, sono stato preso! - si scambiarono un tenero bacio ma si pentirono subito. - Volevamo dirtelo prima ma..non sapevamo come l'avresti presa - - Non sono omofoba o altro. Siete simpatici, perchè non dovrei essere vostra amica? -.
Sorrisero sollevati - Non tutti la pensano come te - - La stessa cosa vale per me, non tutti mi definiscono simpatica -.
Passammo ancora qualche ora insieme, sino a quando non decisi di tornare a casa.
Entri nell'appartamento e lasciai le chiavi sul tavolo. Notai 2 messaggi vocali in segreteria telefonica: premetti il tasto 'Play'
Il primo riguardava l'audizione e diceva che dovevo recarmi nello stesso palazzo il giorno dopo.
Il secondo era di Zayn.
Lo ignorai e andai a vedere la tv.
Suonò la porta, andai ad aprire e ritrovai davanti a me Zayn con gli occhi gonfi e lucidi - Cosa è successo? - - Da quando sono tornato a casa non ho fatto altro che piangere come un idiota, te ne rendi conto? -.
Volevo ridergli in faccia ma provavo pena. Era una cosa esilarante saper di aver messo al tappeto il ragazzo più desiderato dell'istituto - Non volevo ridurti a questo ma mi ci hai costretto. E' finita -
- Ne sei sicura? - - Ti ho dato troppe possibilità, ora basta. Possiamo rimanere amici se vuoi - apparve uno strano sorriso sul suo volto - Domani vuoi uscire? - - Ho un impegno, potresti accompagnarmi se no, ci vediamo dopo che l'ho sbrigato - - Ti accompagno. A domani -
mi baciò la fronte come vaceva sempre e corse via, non prima che gli riuscissi a urlare un 'Zayn, non sono più la tua ragazza!'
A place for me
Questo capitolo fa schifo e non sapevo che scrivere.
Prometto che nel prossimo mi farò perdonare (:
Hopless xx

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Capitolo 7
*** Audition. ***


Suonò l'ultima campanella e la scuola iniziò a svuotarsi.
Tornai a casa, pranzai e passai un paio d'ore al computer. Zayn suonò alla porta e, insieme, ci dirigemmo al palazzo scuro. Dopo essere entrati nell'edificio, mi diressi nella stanza del giorno prima.
- Si può? - - Edwards? -  - Si -  - Stavamo aspettando te! - sorrisero - Abbiamo rivalutato la tua audizione e pensiamo che tu potresti avere un successo superiore da solista. Se vuoi continuare, questa sera ti dovresti esibire al 'The Wyke Lion'. Se riscuterai il successo previsto, firmerai un contratto con una casa discografica. Vuoi continuare? -
- Va bene, cosa dovrei portare? -  - La scelta è tua, una traccia sola. Un'ora prima ti richiameremo per sapere la canzone scelta. Alle 20:30 è l'esibizione, A stasera -  - Arrivederci - sorrisi ed uscì dalla stanza.
Andai da Zayn tutta elettrizzata e con un sorriso stampato in viso. - Allora? - non riuscivo a rispondergli - Jade! Ti hanno tagliato la lingua? -  - Zayn Zayn Zayn Zayn - continuavo a ripetere il suo nome come un'idiota, non rispondevo delle mie azioni, sino a quando non mi strinse le mani e mi scosse - Edwards, riprenditi! - scoppiò a ridere - Zayn mi hano presa e forse firmerò un contratto! - iniziai a urlare e a saltare.
- Quando? -  - Stasera mi esibirò in un pub. Se ai presenti piacerà, firmerò il contratto! -. Vibrò il mio cellulare 'Jade, usciamo? Ho una notizia incredibile! Hazza xx'  'Va bene, sono con Zayn di fronte al palazzo scuro! xx'  'Se vuoi facciamo un'altra volta (:'  'Muoviti a venire ahahaha, ti aspetto xx'
- Zayn cosa cazzo hai fatto ad Harry e Louis?! -  - Chi? -  - Harry Styles e Louis Tomlinson! -  - Quelli gay? -  - Hai qualcosa contro la parola gay?! -  - Tu trovi normale due ragazzi che si baciano? Sono due maschi! -  - La loro storia esiste ancora e sta durando più della nostra, Harry non ha mai ferito Louis o viceversa. E' migliore della nostra relazione, renditene conto -  - Perchè finisci sempre con l'aggredirmi?! -
- Perchè sei un idiota. Aiutami a scegliere una canzone piuttosto -  - Let me love you -  - Zayn.... -  - E' la prima che mi è venuta in mente! - abbozzò un sorriso.
- Jade! - sentì chiamarmi e mi voltai scoprendo Harry - Harry! - gli sorrisi - Allora? -  - Stasera mi devo esibire in un pub e, se andrà bene, firmerò un contratto! -  - C'era d'aspettarselo - rise.
 
Passammo un'oretta in giro per i negozi, sino a quando non dovetti tornare a casa.
'Si?'  'JayJay sto venendo a casa, mi devi raccontare tutto!'  'Capito, muoviti!' chiusi il telefono.
Dieci minuti dopo suonò il campanello 'E' aperto!'. Needy mi posò una piantina grassa al lato dello schermo - Cos'è? -  - Piantina grassa, scaccia le radiazioni! -  - Che? -  - Lo ha detto l'oroscopo! - scoppiai a ridere. - Tu vedi quelle cose? La tua giornata andrà sicuro per il meglio allora! -  - Passiamo oltre, allora? -  - Stasera devo esibirmi in un pub, aiutami! -
La vidi andare in cucina e ritornare in camera mia con due cucchiai di legno. La guardai con espressione interrogativa - Canta! -.
Iniziai a canticchiare Let me love you e lei mi segui con le note più basse. Sembravamo due deficenti ma era dannatamente divertente. Ballavamo in modo insensato per la casa, piuttosto sembravamo delle ubriache.
Suonò il campanello andai ad aprire ridendo. Zayn si sporse in casa - Che stavate facendo? -  - Provavamo! - iniziai a ridere - Dobbiamo andare - mi ricordò Zayn.
Entrammo nella macchina di Zayn e in poco tempo raggiungemmo destinazione. All'entrata c'era Mavis, una dei giudici - Edwards, vieni! -  - Tra dieci minuti tocca a te, aspetta là dietro -
Needy si sedette ai tavolini sotto il palco, Zayn, il più lontano possibile. Odiavo le attese, erano frustranti, non le sopportavo!
I dieci minuti sembravano un'eternità e ormai mi stavo perdendo nei miei pensieri fino a quando una voce mi fece tornare alla realtà - Edwards, ti stanno aspettando! -.
C'era un'asta con un microfono e uno sgabello sul palco. Tutti che fissavano lo stesso punto, mi terrorizzava. Calò il silenzio nella sala e sentì partire la base musicale.
Riuscivo a malapena a far uscire le parole dalla mia bocca. Ogni tanto qualcuno guardava chi gli stava a fianco come, soddisfatto. Ora i suoni uscivano più limpidi, quegli sguardi mi davano sicurezza.
Quasi non me ne accorsi che finì la canzone.
Una.
Due.
Tre persone iniziarono a battere le mani e invitarono anche gli altri a farlo. C'erano tutti: Liam, Needy, Justin, Niall, Nicole, Harry, Louis e Zayn.
Sorrisi e riuscì a dire solo un 'Grazie' ale microfono per poi scendere dallo sgabello e ritornare dietro il tendone scuro. - Sei stata bravissima, ti faremo sapere domani - mi sorrise Mavis.
Uscì dal retro e mi accesi una sigaretta. Continuavo a saltellare su me stessa, come volessi riscaldarmi. - Posso avere un'autografo? - vidi sbucare una cresta folta di capelli neri. Mi scappò una risata - Non sono ancora famosa, non affrettiamo le cose -.
Si posizionò davanti a me, mettendomi di schiena contro la parete, si avvicinava sempre più. Provò a darmi un bacio a stampo ma soffiai fuori dalla mia bocca tutto il fumo. Iniziò a tossire - Ti diverti, si? Mi stai facendo impazzire -  - Allora sono veramente figa, devo supporre -
- Dubitavi? - fece spalline. - Ma spostati - gli colpì il petto ridendo, per farlo indietreggiare. - Non mi arrendo, ok? - alzai le braccia in aria - Decisione tua -
 
Tutti si complimentarono e, stanca, tornai a casa. Mi infilai il pigiama e mangiai le prime cose che trovai nel frigo.
Suonarono alla porta e aprì senza nemmeno guardare chi era. Zayn mi faceva visita quotidianamente la sera tardi. Mi sbagliavo. Non era Zayn, non era nessuno che conoscevo.
- Edwards, complimenti, bell'esibizione - mi voltai cercando di capire chi era. Green, il bullo della scuola, si. Neanche a Zayn era mai andato a genio.
- Cosa vuoi - cercavo di non agitarmi ma non riuscivo a non tremare. - Niente, volevo solo complimentarmi. Mi sei mancata, sai? Non parlavamo da tanto tempo - il tono della voce era simile a quello di uno psicopatico.
Si avvicinava e io stavo morendo dentro. Alle sue spalle riuscì a vedere Zayn che si presentò puntale. Mi fece cenno di stare zitta. C'era un mestolo sul tavolo da pranzo, lo prese e colpì Green, che cadde sul colpo.
Andai vicino a lui, mi circondò con un braccio e indietreggiò uscendo di casa. - Zayn, hai finito di fare l'eroe, cosa vorresti fare ancora con quel mestolo? -.
Chiamammo la polizia che portò via il ragazzo. Presi il cappello, la borsa e uscì di casa insieme a Zayn.
- Cosa vuoi per Natale? -  - Te - sorrise lui - Costa assai Malik! Cos'altro? -  - Non ho più idee - fece il labbruccio - Ceniamo insieme -  - E' migliore della mia idea! -.
 
Passeggiammo per le strade illuminate di Londra canticchiando canzoncine idiote per passare il tempo.
Era quasi mezza notte quando ci fermammo in un parco desolato. Ci stendemmo sull'erba a fissare il cielo. - Quella sei tu - indicò una delle poche stelle - Quello invece sei tu - indicai il vuoto - Cosa? - chiese speranzonso - Il nulla - sorrisi come un'idiota.
- Questa me la segno -  - Non mettere il broncio e rotolati, è divertente! - iniziai a rotolarmi nell'erba come un cane, era stupido ma divertente - Jade...? -
- Sei noioso Zayn - mi alzai e mi spazzolai la giacca da dietro. Iniziai a incamminarmi verso casa non curandomi di ciò che stesse facendo lui.
- Jade Edwards, può aspettarmi? -  - Se io non volessi? -  - Lo devi fare. Mi fai capire perchè sei così lunatica? Ieri mi odiavi, oggi mi tratti come il tuo ragazzo -
Diventai rossa in viso - Sono solo stanca -  - Balle. Ti piaccio ancora. - sorrise maliziosamente - Hai capito male. Io vado a casa - aumentai la velocità dei miei passi.
- Ciao, eh! - rise lui, ma si sentiva sempre di meno. Arrivata a casa mi chiusi la porta alle spalle e iniziai a ridere come una deficente: ero ancora innamorata.
 
A place for me
Uhuhuhuh eccomi!
La reazione finale di Jade e un pò 'na schifezza, la mia fantasia è andata in vacanza ç.ç
A chi interessava, qua sotto c'è Jade.
Probabilmente alcune di voi la riconosceranno perchè fa parte delle Little Mix, che io adoro.
#NoHate.
Bye (:
Hopless xx

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Capitolo 8
*** Xmast ***


Passavano i giorni e finalmente arrivò la vigilia di Natale.
Sentivo qualcuno respirare proprio sul mio viso, supposi fosse piegato ad osservarmi.
Sbarrai gli occhi e la prima cosa che vidi furono due iridi ghiaccio. Il ragazzo iniziò a urlare senza muoversi e, io, lo seguì a ruota.
La porta venne spalancata da Zayn che irruppe nella mia stanza - Cosa cazzo state facendo!? -.
Dopo aver smesso di ridere insieme a Niall, mi misi seduta al letto. - Avevo detto che potevi svegliarmela, non farla morire di infarto! - urlò ancora Zayn - Scusa Malik! Sono troppo bello per lei quindi, quando mi ha visto, ha creduto fossi un'angelo e lei fosse morta, vero? - cercò di farmi annuire.
- No Nialler, non è normale svegliarsi e scoprire che qualcuno ti sta fissando - gli sorrisi. - Giù è pronto. Buona vigilia JayJay - Zayn mi lasciò un tenero bacio in fronte. Non appena si voltò, l'irlandese lo scimmiottò - Buona vigilia amoruccio, ti amo tanto, sei il mio zuccherino! - mi abbracciò e quasi soffocai sotto il suo peso.
- Allontanati James, te lo dico solo una volta -  - Va bene. Jade, andiamo a fare colazione? - sorrise come un'idiota - Volentieri! - ci prendemmo per mano e scendemmo le scale saltellando, davanti al viso sconcertato del ragazzo dal ciuffo corvino.
Mi sedetti sull'isoletta in marmo della cucina e inziai a bere la tazza di latte preparata da Zayn. Non passò molto dall'arrivo degli altri: casa mia era molto spaziosa e da un paio di giorni ci riunivamo per addobbarla in tema natalizio.
- Swaaaaag ragazzi! -  - E' possibile che sei così ritardato? - Nicole poggiò una mano sulla spalla di Justin. Quel ragazzo andava in giro perennemente con i pantaloni sotto il culo, si. - Justin....? - attirai la sua attenzione - Si? -  - Percaso il tuo culo ha dei dei poteri? come fanno i pantaloni a non caderti mai? gli chiesi seria.
Tutti si voltarono a guardarmi sconcertati - Che c'è!? ma lo avete visto? secondo me ha dei poteri magici oh -  - Jade! - mi rimproverò Zayn - E' vero! - strinsi le spalle facendo scoppiare tutti a ridere. Mangiammo dei rustici a casa mia per non arrivare digiuni al cenone e passammo il pomeriggio a finire di decorare l'albero.
Io e Zayn cenammo in un ristorante e tornammo a casa. Mi cambia: infilai una maglia, un paio di jeans, le Vans rosse, un felpone grigio e mi legai i capelli con un fiocco. Zayn si lasciò addosso ciò che aveva indossato l'ora prima: un pantalone lungo nero e una camicia bianca, cambiando la giacca con una di pelle.
Uscì prima io dalla porta, nascondendomi lo skateboard dietro la schiena. Si chiuse la porta alle spalle, mi fissò e io inizia a sorridere come un'idiota.
- Che hai fatto ora...? - saltai, mostrandogli la tavola - Tataaan, skaaate! - gli scappò una lieve risata e mi chiese - Dove andiamo? -  - Alla pista abbandonata! - gli strinsi il polso e lo tira il più possibile per farlo avanzare.
 
Una mezz'oretta dopo arrivammo e io mi sedetti nella pista conca. 
Mi siedo sullo skate e inizio a dondolare avanti e indietro, sovrapensiero. - Perchè siamo venuti qui? -  - In realtà non lo so, non ci venivo da tanto tempo -
Era imbarazzante il silenzio che c'era così gli diedi un biglietto. Non perse un istante e lo aprì: ME.
Aveva un'espressione interrogativa, alzò il viso e spontaneamente mi avvicinai per lasciargli un bacio sulle labbra. Mi accarezzò una guancia e mi avvicinò a se.
Non faceva più tanto freddo, l'unica cosa che mi metteva i brividi era il tocco delle sue labbra sul mio collo. - Ora stiamo di nuovo insieme? - sussurrò al mio orecchio - E tu che dici?! - scoppiai a ridere.
Parlammo di cosa avremmo fatto il giorno dopo sino a quando il cielo scuro venne illuminato dalle luci dei fuochi d'artificio.
Lo skatepark era in prossimità di un boschetto da cui provenne un flash. Mi alzai e presi la tavola in mano - Zayn andiamo, sta per iniziare a piovere - le goccioline iniziarono a provocare un fastidioso ticchettio sul pavimento. Zayn mi prese sottobraccio e iniziò a correre verso casa.
- Fermati fermati, sento che sto per scivolare Zayn! - detto fatto. Mi ritrovai seduta per terra, completamente baganta con un ebete davanti a me che rideva fragorosamente. Si sfilò il telefonino dalla tasca. Era troppo. - Ma che cazzo fai!? Io sono caduta e tu mi scatti una foto?! - mi rialzai e legai i capelli ormai inzuppati d'acqua in una coda.
- Scusami, non mi sarebbe capitata di nuovo un'occasione simile! - continuava a corrermi dietro ridendo - Vaffanculo Jawaad -  - Non te la sei presa davvero così tanto... - mi fermai. Mi voltai e lo spinsi leggermente facendolo cadere in un aiuola - Non te la sei presa davvero così tanto...? - lo imitai e corsi facendo attenzione a non cadere.
Arrivai pochi secondi prima di lui e mi chiusi la porta alle spalle. Spinsi il più possibile con le braccia mentre ridevo. Tutti mi guardavano allibiti e Zayn iniziò a sbattere contro la porta - Jade apri! - chiamai Liam, gli feci prendere il mio posto e corsi dietro Justin.
Zayn si fermò e Liam aprì la porta. - Jade - sembrava uno straccio. Quell'idiota di Bieber iniziò a ridere e venni scoperta. Finì con la schiena in un angolo e lui si curvò su di me. Sorrise maliziosamente ma si scostò da davanti a me quando qualcosa al piano di sopra si ruppe.
Calò il silenzio in casa e lui scese di nuovo al piano inferiore. Si fermò difronte a me e iniziò a fissarmi negli occhi. - Che stai facendo? -  - Mi sto specchiando -  - Ti hanno rotto lo specchio? -  - Esattamente. -.
Lo abbracciai come se volessi consolarlo - Mi dispiace, so quanto ci tenevi a lui - e notai che Niall mi fece l'occhiolino: ddio, quel ragazzo era un genio.
 
Verso le due se ne andarono tutti e mi andai a lavare. Dopo di me ci andò Zayn.
Iniziai ad asciugare i miei capelli sino a quando non mi venne un'idea geniale. Tirai lo sciacquone e iniziò ad arrivare acqua bollente nella doccia - Jade ma che cazz... - scostai leggermente la tenda e accesi il phone, puntandolo su di lui.
- Jade smettila, mi si gela il cazzo! - urlo lui coprendosi davanti. Non resistetti più e caddi sul pavimento del bagno per le troppe risate. Involontariamente tirai la tendina che separava me e Zayn, scoprendo tutto il ben di dio che c'era dietro.
Un'altra volta il pakistano si coprì davanti e avvampò. Come si dice? ah si. ERA ALTAMENTE SCOPABILE, si. Era perfetto. Leggermente muscoloso, con qualche tatuaggio in vista.
Gli lanciai un asciugamano e uscì dal bagno. Mi infilai il pigiama, alzai le coperte e mi stesi nel letto.
Qualche minuto dopo, il mio corpo aderì con il suo e ci addormentammo.
 
 
A place for me
Allora. Scusatemi per il ritardo ma è successo un casino....
Volevo: ringraziare chi ha recensito la storia, chi la segue e chi l'ha messa tra i preferiti.
Questo capitolo mi piace perchè ci sono delle parti che fanno ridere anzi, a me fanno ridere ma ho la risata facile e.e
Non so il prossimo quando lo metterò anche perchè le idee sono andate in vacanza lol
Spero vi piaccia e recensiate (:
Hopless xx

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