Zac, Vanessa e.........

di Bellissimaaa98
(/viewuser.php?uid=184733)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 28 II parte ***
Capitolo 30: *** Capitolo 29 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


1 CAPITOLO

In una mega villa in stile toscano,a Los Angeles,ci sono 2 ragazzi ke dormono tranquilli stretti l'un l'altro,ma la tranquillità dura poco per colpa della sveglia ke inizia a suonare nella stanza,sono solo le 7 del mattino ma Zac deve andare sul set del suo nuovo film e contro voglia si alza cercando di non svegliare la sua ragazza ke si rigira nel letto.La guarda e sorride,per lui è bella anche quando dorme,e starebbe a guardarla per ore ma il tempo stringe e allora inizia a prepararsi.Corre in bagno a farsi una doccia veloce,poi va in camera e piano piano sceglie cosa mettere,un jeans chiaro a vita bassa e una maglietta bianca a maniche corte,ai piedi mette delle converse nere.Si aggiusta i capelli e lascia cadere il ciuffo castano sul viso.Si avvicina piano alla ragazza che dorme tranquilla nel letto,la copre bene e le lascia un bacio sulla fronte.

Z:Ti amo piccola!

Mette i suoi Ray-ban,prende l'i-phone e le chiavi di casa e sale sulla sua porche nera.A quest'ora non ce quasi nessuno per le strade di Los Angeles e tanto meno i paparazzi che lo perseguitano ovunque vada.In 10 minuti arriva sul set e inizia la routine di sempre...

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Sono le 9:30 del mattino e una dolce ragazza dagli occhi scuri si sveglia infastidita dal suono del suo i-phone che indica che qualcuno la sta chiamando,lo cerca con la mano sul comodino e subito dopo lo trova,senza badare a chi la sta chiamando risponde con la voce un pò assonnata...

V:Pronto?
..:buongiorno amore ti ho svegliata?
V:buongiorno Zac,veramente si!
Z:oh scusa pensavo che fossi sveglia,di solito a quest'ora lo sei!
V:non fa niente amore non preoccuparti.
Z:ok ma,mi farò perdonare...!
V:ma non ce bisogno.
Z:e io voglio farlo.
V:ok...hai vinto.
Z:bene.Cosa farai di bello oggi?
V:m...aspetterò impaziente di vederti e abbracciarti.
Z:ke dolce che sei piccolina,non prendere impegni per pranzo!
V:perchè?
Z:sorpresa...sono libero da mezzogiorno alle tre.Ti porto a pranzo fuori,ti va?
V:siiiiiiiiiiiiiiii!
Z:ti adoro,ma ora devo andare,fatti bella,anche se è difficile diventare più bella di quanto non lo sei già!
v:ti amo tanto amore.
Z:anche io piccola,ci vediamo dopo,un bacio.
V:a dopo uno anche a te.Ciao.

Chiuse la chiamata e si alzò dal letto,scese di sotto e si preparò un caffè.Dopo averlo bevuto salì di sopra e si fece un bagno caldo.
Appena uscì il suo i-phone incominciò a squillare,ancora,questa voltà guardò chi era,e fù felice di leggere "stella" sul display,la sua piccola sorellina che ormai di piccolo non aveva niente,era una 16enne bellissima che si assomigliava a Vanessa,e,che come lei,da poco tempo era entrata a far parte del mondo delle stelle più ricercate di holliwood.

V:ciao stella.
S:hey van,ti va di farci un giro al centro commerciale? Devo comprare un vestito nuovo perchè sabato esco con Jas!
V:un'altro vestito? è quattro volte che esci con lui e sarebbe il quarto vestito nuovo che compri,per uscire con lui.
S:lo so ma lui è così bello e voglio fare colpo.
V:pensi ke un vestito lo faccia innamorare di te? Se esce con te forse è perchè le piaci e non perchè hai un vestito bello!
S:si hai ragione peròòòò dai ti prego,ti prego ti prego accompagnami!
V:e va bene ma entro mezzogiorno dobbiamo aver finito chiaro?
S:chiarissimo...hai impegni?
V:si...ti passo a prendere tra 20 minuti fatti trovare pronta ok?
S:ok grazie mille sei unica.Ti adoro.E ti voglio bene.
V:anche io.A dopo!

Dopo aver chiuso si avvicinò all'armadio e prese un vestitino bianco molto semplice,ma che a lei stava d'incanto,e abbinò dei decoltè anch'essi bianchi,si pettinò i capelli e gli piastrò velocemente,poi si avvicinò allo specchio e si truccò un pò.Era pronta,prese la borsa e i suoi immancabili Ray-ban che la proteggevano dal sole ma anche dai flash dei paparazzi che sperava tanto di non trovare fuori casa.
Uscì e salì sulla sua audi decapottabile che le aveva regalato Zac per i suoi 19 anni.In 15 minuti arrivò a casa della madre,suonò il campanello e poco dopo una Gina molto allegra aprì la porta.

G:tesoro mio!
V:ciao mamma.
G:Stella sta scendendo.
V:ok.
G:vane tu per caso conosci questo Jason che esce con Stella?
V:no perchè?
G:perchè sono preoccupata lei è ancora così piccola ho paura che si illuda troppo e poi soffra!
V:mamma non è piccola,ha 16 anni è normale che esca con i ragazzi e non penso che si illudi troppo,la conosci,è una dura! Non per niente è
una Hudgens!
G:forse hai ragione ma ti prego scopri qualcosa su di lui così sto più tranquilla!
V:va bene,oh shhh eccola!
S:ciao,lo sai ke sei in ritardo di 10 minuti vero?
V:scusami tanto,ma che bella che sei.
S:grazie!

Indossava un top rosa e bianco abbinato a una mini gonna in jeans,ai piedi aveva degli stivali di un rosa pallido,i capelli erano legati in due codette,aveva anche una borsetta bianca.

G:andate e divertitevi,a nessa dopo perchè non resti a pranzo qua,visto che Zac lavora.
V:non posso perchè vado a pranzo fuori con lui che è libero!
G:ok...ciao ragazze!
V&S:ciao mammy!

Le due uscirono di casa e salirono in macchina,accesero la radio e iniziarono a cantare nelle note di "the show must go on" dei queen,adoravano quella canzone,poco dopo arrivarono al centro commerciale,dopo aver parcheggiato entrarono e iniziarono con lo shopping...

V:allora dimmi qualcosa su Jason!
S:cosa vuoi sapere?
V:vi siete mai baciati?
S:non proprio!
V:che significa non proprio?
S:che si c'è stato un bacio,ma piccolo piccolo!
V:ah ecco,dove l'hai conosciuto?
S:è un'amico di keyla,perchè mi stai facendo l'interrogatorio?
V:così,voglio sapere ke tipo è,così posso consigliarti meglio!
S:ah e sapere dove l'ho conosciuto e se lo baciato ti aiuta?
V:hai ragione,cerchiamo il vestito e basta!
S:giusto!
V:ho trovato qualcosa!
S:fai vedere!

Vanessa mostrò alla sorella un vestito celeste,senza bretelline,molto chiaro,attillato,e lungo sino a metà coscia.Stella lo prese subito dalle mani della sorella e corse a provarlo...

S:come sto?
v:benissimo tesoro,è perfetto!
S:evvaiiii.Sei un genio.
V:bè si lo so!
s:ahah...ora paghiamo e magari ci prendiamo un frappè,ti va?
V:aspetta sono le 11:15,ok prendiamocelo velocemente che mi devo cambiare!
S:ok.

Dopo aver pagato si dirigono al bar.Appena arrivate una ragazza sui 25 anni si avvicina al balcone pronta a servirle.

Baris.:salve cosa volete ordinare?
S:io un frappè al cioccolato!
V:due,grazie!
Baris.:arrivano subito!
S:grazie.

Poco dopo la barista tornò coi 2 frappè richiesti,pagarono e uscirono dal centro commerciale.Una volta in macchina Vanessa accompagnò Stella a casa.

S:Grazie di avermi accompagnata,di nuovo.
V:a cosa servono le sorelle?
S:ad aiutarti! Ciao nessina,ci sentiamo!
V:ciao stèllì!

La sorella scese e Vanessa andò a casa sua.Zac intanto aveva finito un pò prima così decise di comprare alla ragazza dei fiori e andò dal fioraio e prese un bel mazzo di rose rosse,i suoi fiori preferiti.Poi anche lui si avviò a casa...Vanessa arrivò prima,salì in camera da letto e scelse cosa mettere...un paio di shorts in jeans e una maglietta lunga nera.Ai piedi indossò dei decoltè aperti neri con un tacco molto alto.Zac intanto era arrivato a casa...

Z:amore...ci sei?
V:amore scendo subito.
Z:corri.

Vanessa scese di sotto,lui in tutta la sua bellezza era all'inizio delle scale che la guardava sorridente lei ricambiava,appena arrivo da lui lo abbracciò,lui aveva le rose dietro la schiena,dopo che si staccarono dall'abbraccio lui le mostrò a lei...

V:oddio,che belle,amore non dovevi,grazie mille!
Z:volevo prendertele,è molto che non te le regalavo.
V:grazie.Le metto in un vaso.
Z:prima voglio un bacio!
V:certo mio signore.

Lui la prese dai fianchi e l'avvicinò a se per poi rubarle un tenero bacio.Vanessa prese un vaso,lo riempì d'acqua e ci mise le rose.Zac intanto era salito su a cambiarsi,visto che c'era caldo prese dei pantaloncini corti e una cannottiera bianca ke metteva in risalto il suo fisico palestrato.Riscese al piano di sotto e si sedette nel divano a guardare la tv.

Z:amore ma tu sei pronta?
V:si.Tu?
Z:si.Ho prenotato per l'una e mezza,quindi abbiamo ancora un oretta.
V:in un oretta si possono fare tante cose lo sai?
Z:si tantissime.Io avrei un'idea...

Disse facendola sedere accanto a se e iniziando a baciarle il collo per farle capire le sue intenzioni...Vanessa le diede un dolce bacio sul collo per poi alzarsi dal divano,prendere le mani del ragazzo,farlo alzare e baciarlo dolcemente,cosa che a lui faceva impazzire,la
strinse a se e le carezzò i capelli.

V:come pulire casa.
Z:e? Sono così stanco guarda neanche te lo immagini.
V:certo.Sei stanco per pulire ma per fare altro no?
Z:quello è diverso.Quello porta soddisfazioni,pulire è noioso e non ti rende felice.
V:bè una casa pulita,più soddisfazione di così!
Z:stai scherzando vero?
V:ahahah...riposati,visto che sei stanco.Io pulisco.
Z:ma no amore vieni a riposarti con me!
V:sei proprio un maialino lo sai?
Z:si.
V:però un maialino sexi.
Z:grazie.
V:prego...secondo te mi devo cambiare? O sto bene così?
Z:Sei stupenda così.
V:grazie amore mio.Dai andiamo,anche se arriviamo un pò prima...
Z:si infatti.

Uscirono di casa con le mani intrecciate,salirono sulla porche di lui per poi sfrecciare via dal vialetto di casa loro.Un insegna che conoscevano molto bene indica che sono arrivati all'orso restaurant,il loro ristorante preferito.Scendono e si dirigono all'entrata.

Z:salve ho prenotato un tavolo per due a nome efron.
Camer.:si è quello davanti alla finestra,il numero 15.
Z:grazie.

Lo raggiunsero e si sedetterò,c'era una magnifica vista sulla spiaggia poco distante dal ristorante,erano uno di fronte all'altro eparlavano gustandosi il pranzo che avevano appena portato.

V:come va sul set?
Z:al solito,bene.
V:non vedo l'ora di riaverti a casa tutto per me,e non solo la notte.
Z:non sai quanto lo voglio io.Però tra qualche settimana non mi avrai nemmeno la notte a casa.
V:lo so,devi andare a Londra per girare.
Z:già...ma non pensiamoci adesso.
V:infatti.
Z:visto che questo fine settimana non lavoro,ti va se andiamo dai miei a San Luis?
V:certo.
Z:perfetto.


A Zac incominciò a squillare l'i-phone,lo prese e rispose.Era la madre,Starla Basket,una donna sulla 50ina,bionda,non molto alta,una persona molto simpatica sempre pronta ad aiutare gli altri,le piaceva molto scherzare e adorava Vanessa.

Z:mamma,guarda caso stavamo parlando proprio di te!
S:ah e con chi ne stavi parlando?
Z:Vanessa...mamma ti va di ospitarci per il fine settimana?
S:certo tesoro,non sai quanto sono felice,vi preparo subito la stanza,la tua o quella degli ospiti?
Z:la mia va bene,tanto c'è ancora il letto grande vero?
S:si io non ho mai toccato niente,lo sai.
Z:sei unica.
S:bè lo so...ihih...comunque per me è un piacere avervi qua,poi ci sarà anche Dylan con la ragazza.
Z:ah si? Vuoi dire Mary?
S:si.A meno che lui non l'abbia cambiata nel giro di 3 giorni ahahah!
Z:non penso.
S:già,comunque volevo chiederti come andava,è un pò che non ci sentiamo!
Z:lo so e che sto girando quel film,sono un sacco impegnato.Scusa.
S:non devi scusarti tesoro mio.Ora vado,salutami Vanessa.
Z:certo mamma ricambierà sicuramente,ciao,saluta papà.
S:certo,ciao.
V:allora andiamo dai tuoi?
Z:si amore.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


2 CAPITOLO

Z:hai preso tutto?

Il fine settimana era arrivato e Zac e Vanessa stavano per andare all'aereoporto per prendere l'aereo che gli avrebbe portati a San Luis.
Erano davanti alla porta e Zac controllava che Vanessa non si dimenticasse niente...

V:si Zac te lo già detto mille volte,ho tutto!
Z:di solito dimentiche sempre qualcosa...comunque andiamo.

Uscirono di casa e salirono nell'auto che gli avrebbe accompagnati all'aereoporto.

V:Zac non ti manca qualcosa?
Z:no...cosa dovrebbe mancarmi?
V:forse la tua valigia?
Z:oddio....che scemo lo lasciata a casa!
V:e poi dimentico io le cose vero?
Z:può capitare...
V:Corri a prenderla scemino.
Z:si.

Zac tornò dentro casa a prendere la valigia,poi tornò in macchina e l'autista partì verso l'aereoporto.In 20 minuti passati a scherzare,
arrivarono all'aereoporto,entrarono con le loro valigie,e,dopo aver fatto tutti i controlli,salirono in aereo.

Z:oh finalmente una pausa dal lavoro.
V:si vede che sei molto stanco sai?
Z:davvero si vede tanto?
V:hai una faccia da zombie!
Z:oh grazie mille tesoro,sempre pronta a farmi stare meglio.
V:quando vuoi amore.
Z:cattiva.
V:ma no amore scherzavo,anche in versione zombie sei bello!
Z:dovrebbe farmi sentire meglio?
V:bè si...no dai sto scherzando lo sai.
Z:si che lo so,ormai dopo 6 anni capisco tutto di te.
v:già,ci pensi,6 anni,il tempo con te vola.
Z:e già.Spero che la nostra storia duri per sempre!
V:dici sul serio?
Z:si,non riesco a immaginare un'altra ragazza al mio fianco se non sei tu,invece tu no?
V:ovviamente si,solo che,non me l'avevi mai detto prima.
Z:lo so,bisogna trovare il modo e il momento giusto!
V:tu lo trovi sempre amore.Ti amo tanto.
Z:dio solo sa quanto ti amo io.

Vanessa sorrise e le rubò un bacio a fior di labbra,poco dopo l'aereo decollò e Zac si addormentò sulla spalla di Vanessa,lei per tutto il
viaggio non fece altro che pensare alle parole del ragazzo "Spero che la nostra storia duri per sempre!"..."non riesco a immaginare
un'altra ragazza al mio fianco se non sei tu" le batteva forte il cuore solo ripensandoci,lei lo amava tantissimo ed era felice di stare
con lui,ma aveva paura di perderlo,magari si sarebbe stancato di lei,ma cercò di cacciare via quel pensiero dalla mente e guardò il cielo.
Dopo 2 ore l'aereo atterrò a San Luis,Vanessa dolcemente cercò di svegliare Zac con qualche bacio in fronte o nella guancia...

V:amore,dai sveglia,siamo arrivati!
Z:si.Ke bel risveglio,coccolato da te.Dovresti farlo più spesso.
V:lo farò,dai andiamo dormiglione.

Il castano sorrise e si stiracchio per bene prima di alzarsi e scendere dall'aereo.Un uomo sulla 50ina coi capelli riccioluti e scuri
sorride vedendo arrivare i due piccioncini tenendosi per mano e ridendo,non si sono nemmeno accorti di averlo davanti.Dopo che Zac si è
guardato intorno,vede il padre che gli sorride contento di vederlo,lui si avvia verso il lui e lo abbraccia forte.Poco dopo anche Vane
si avvicina ai due.

Z:mi sei mancato tanto papà.
D:anche tu Zac.
V:salve signor efron,è un piacere rivederla!
D:ancora con questo signor efron? Basta,ti ho detto di chiamarmi David,ok?
V:va bene.David.
D:oh così va meglio! Andiamo che tua madre è impaziente di vedervi!
Z:immagino.Minimo ci salta addosso quando arriviamo.
D:hai detto bene,minimo!

Salirono nell'auto di David e si avviarono a casa degli efron,in 15 minuti circa arrivarono,dopo aver scaricato le valigie dall'auto
suonarono alla porta dove una Starla tutta contenta e pimpante aprì e gli avvolse in un caloroso e forte abbraccio.

S:finalmente siete qua,ke bello.
V:salve signora efron,è un piacere essere di nuovo qua.
S:signora efron? No,no,no Vanessa sono 6 anni che ti dico di chiamarmi Starla.Voglio che lo fai,ok?
V:ok.
S:bene,figlio mio,che bello stringerti forte,sei stanco vero?
Z:si vede così tanto?
S:si,abbastanza,hai 2 occhiaie che tra poco arrivano alla bocca.Qua ti riposerai.
Z:si lo farò,per questo siamo qua,per prenderci una pausa e per venire a trovarvi!
S:e io non potrei non essere felice.Sarete affamati venite in cucina che vi preparo qualcosa.
V:no io non voglio niente grazie.
Z:io si.Ho voglia di uno di quei tost che solo tu sai fare.
S:perfetto,Vane,dai prendine uno anche tu,fai contenta tua suocera.
V:e va bene però l'aiuto a prepararlo!
S:non dire sciocchezze sarai stanca dal viaggio,sdraiatevi nel divano o in camera,ci pensa Dylan alle valigie.DYLAN,SCENDI è ARRIVATO TUO
FRATELLO CON VANESSA.Io vado in cucina a preparare i toast.
V:vengo con lei.
S:no gli faccio io non preoccuparti.
V:ma non si preoccupi lei,l'aiuto.
S:no insisto,resta qua.
V:no l'aiuto.
S:no dai resta qua.
V:e faccia felice sua nuora.
Z:voi 2 mi fate morire dal ridere.Un altro pò e me lo preparo da solo.
Dy:fratello.Ciao,come stai?

Dylan,il fratello di Zac,era appena sceso,anche lui ormai era un "uomo",adesso aveva 20 anni,quasi 21,era un bel tipo,aveva i capelli di
un castano chiaro,quasi biondo,e ricci,gli occhi come il fratello,era alto e vantava un fisico niente male.Zac lo chiama sempre "Dy",da
quando erano piccoli.

Z:hey dy,bene tu?
Dy:non ce male.Sta scendendo anche Mary.Nessa,ke piacere rivederti.Vieni qui,fatti abbracciare.
V:dylan,come sei cresciuto!
Dy:sono passati solo 2 mesi,non penso di essere cresciuto tanto!
Z:si ma,quell'abbraccio sta durando più del dovuto.Lascia in pace la mia ragazza Dy.
V:ahahah sei geloso di tuo fratello?
Dy:più che geloso è ultra possessivo.
Z:ma lo detto a posta.Come potrei essere geloso di mio fratello?
V:nn lo so nemmeno io.Ma sai che io ho occhi solo per te.
Z:si,lo so!
..:ciao a tutti.
Dy:amore,vi ricordate di Mary vero?
Z:si.
V:certo.Ciao Mary.
M:ciao Van,tutto bene?
V:si a te?
M:idem.
V:io e Starla stavamo andando a preparare dei toast,vieni anche tu?
S:ti ho già detto che gli preparo solo io.
V:mi offendo se non posso aiutarla.
Dy:visto che ci siete fatene 3.Ne voglio uno anche io.
M:il tuo lo faccio io.Così aiuto.
V:dai andiamo.

Le 2 ragazze andarono in cucina seguite da Starla che cercava inutilmente di non farsi aiutare e tutte e 3 insieme prepararono i toast.
I due fratelli intanto parlavano in salotto col padre come un tempo,quando tutti e 2 i figli vivevano lì,adesso anche Dylan era andato a
vivere da solo in un appartamento sempre li a San Luis,vedeva più spesso di Zac i genitori ma non poteva andare sempre per via del lavoro
che lo teneva occupato per buona parte del giorno,e quando non era stanchissimo gli andava a trovare,quindi concedeva alcuni fine
settimana alla famiglia.

Z:ah Dy scusa se prima ti ho diciamo,"aggredito"...
Dy:parli di quando mi hai detto di staccarmi da Nessa?
Z:bè si.Scusa.
Dy:ma non stavi scherzando?
Z:ho detto così ma,in realtà,non so che mi prende in questo periodo e,sono super geloso di chiunque si avvicini a lei,forse è perchè
adesso che viviamo insieme la vorrei vedere più spesso invece per il lavoro non posso e mi dispiace tanto e allora,ho paura di perderla.
E divento geloso di chiunque.Sto diventando pazzo.
Dy:no Zac,sei solo innamorato,e geloso,poi non penso che la perderai,non è la prima volta che state lontani per il lavoro.Lei ti capisce.
Z:si lo so,però ho questa paura,forse non è solo per il lavoro,ho solo paura di perderla.
D:figliolo,ne hai parlato con lei?
Z:no,dove trovo il coraggio? Lei mi direbbe che non devo pensarlo perchè lei mi ama e vuole stare con me,ma,io ho lo stesso paura.
D:se te lo dice forse è perchè è la verità? Lei ti ama e credimi si vede da come ti guarda.E si vede che anche tu la ami.
Dy:infatti.
Z:lo so.Uffa,sono disperato,anzi direi pazzo.
D:ma smettila,parlaci e ti chiarirà le idee!
Z:si penso proprio che lo farò.
Dy:ecco bravo.

In cucina Starla parlava con le ragazze un pò di tutto,rimase sola con Vanessa perchè Mary aveva finito di preparare il toast per Dylan e
glielo stava portando.Appena andò via dalla cucina,Starla iniziò a parlare con Vane di quello che pensava su lei e Zac.

S:sai,io sono felice che Zac abbia trovato una persona come te.Gli sei sempre accanto,lo fai felice.E questo a me fa molto piacere.
V:grazie.
S:io ti adoro,sei una ragazza fantastica,sei la figlia femmina che non ho mai avuto,e sono contentissima che Zac sia con te,l'avrò detto
almeno mille volte,e lo dirò altre mille.
V:grazie Starla,io,veramente non so che dire! Tu sei una donna fantastica,e io ti stimo,perchè,sai sempre cosa dire,sai sempre cosa fare,
quando sono qua mi aiuti se ho bisogno,anche solo di parlare con qualcuno,tu sei una seconda mamma.E le cose ke hai appena detto mi hanno
fatto molto piacere.Grazie,veramente grazie.
S:è ciò che penso,portiamo questo toast a Zac prima che ci uccida,è mezz'ora ke lo prepariamo!
V:ahah infatti.Io il mio lo mangiato e lui sta ancora aspettando il suo,poverino!
S:portaglielo và.
V:si,vado.

Vanessa si avviò nel salotto e trovò Zac seduto sul divano a guardare una partita di basket insieme al padre,si avvicinò e gli diede il
toast che aveva chiesto prima,si sedette accanto a lui e si appoggiò alla spalla di lui.Zac mise il braccio nella schiena di Vanessa e la
strinse a se.Dopo aver finito il toast guardò il padre e...

Z:papà non è che potresti lasciarci soli,devo parlare a Van.Tanto la partita la stai registrando giusto?
D:si,ora vado di là.A dopo.
Z:grazie.
D:di niente Zac.
V:Zac che hai? Sembri un pò strano.
Z:ecco...non so come dirtelo ma...
V:Zac parla ti prego mi fai spaventare!
Z:no tranquilla,non è niente di grave,solo che ho paura di perderti amore.

Vanessa lo abbracciò e carezzò il viso angelico di lui per poi rassicurarlo dolcemente.

V:oh amore,non devi pensarlo neanche lontanamente.Io ti amo e non voglio perderti neanche io,lo sai no?
Z:si lo so ma io ho paura lo stesso,ho paura che ti stanchi di me.Non ci sono mai,è la cosa più triste e ke io lavoro vicinissimo a te,
ma non prendo mai una pausa.E quando sono a casa sono stanchissimo che crollo anche senza cenare.A volte torno tardi e tu già dormi,a volte
io torno a casa e tu magari sei da tua madre o con Ash.Ho paura,ed è una stupidaggine lo so ma,ho paura lo stesso anche se tu mi dici ke nn
devo perchè non hai intenzione di lasciarmi,che mi ami,io so tutte queste cose,ma è più forte di me,ho paura.
V:lo capito che hai paura amore,sai anche io oggi in aereo ho pensato che tu potevi stancarti di me.Ma ho tolto via subito questo pensiero
e sai perchè? Perchè so che tu tieni a me quanto io tengo a te,so che mi ami quanto io amo te,so che non mi lascierai,anche oggi mi hai
dato conferma di questo,so che non voglio perderti,e so che anche tu non vuoi perdere me.Sono contenta che tu me l'abbia detto.
Z:hai ragione,non devo preoccuparmi.Grazie di avermi,diciamo,"chiarito le idee",è bello parlare con te perchè mi ascolti,mi aiuti,mi
capisci,poche sono come te.Grazie piccola.Ti amo.
V:anche io piccolo ti amo,e sappi che puoi parlare di tutto con me,sempre.
Dy:adesso ci vuole un bacio!
Z:Dylan,ke ci facevi dietro il divano?
Dy:è ovvio no,spiavo!
Z:sei sempre il solito.
Dy:tanto già sapevo tutto,non è stata una novità.
Z:ma che centra,adesso vattene,via,corri o faccio vedere le foto tue di quando eri piccolino a Mary e Vane.L'album che nessuno ha mai visto.
Dy:scappo.
Z:scusalo,è sempre un pò bambino.
V:ho una sorella che è anche peggio di Dylan,ti capisco.
Z:lo so.Ma per il momento solo Dylan si è mostrato rompi scatole.
V:ahah...Però ha ragione,ci voleva un bacio!
Z:che problema c'è? Recuperiamolo no?

Sorrise a quella che per lui era un angelo,un angelo tutto suo,la sua anima gemella.Si avvicinò a lei e sfiorò le sue delicate labbra con
le sue per poi iniziare a baciarle passionalmente,le loro ligue si rincorrevano felici,come se fosse tanto che non si toccavano,
lui la stringeva a se dai fianchi e lei gli carezzava i capelli.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


3 CAPITOLO

S:Zac,io e tuo padre andiamo a fare la spesa.Controlla tuo fratello!
Dy:non ce bisogno,vengo con voi,ho voglia di uscire.Mary vieni?
M:certo.
S:ok andiamo.Ciao ragazzi,fate i bravi!

Fece l'occhiolino ai due ragazzi per poi uscire di casa seguita dal marito,il figlio e la ragazza di esso.Zac e Vanessa stavano guardando
un film in salotto,l'i-phone di Vanessa iniziò a squillare,lo prese dalla tasca dei jeans e rispose sotto l'occhio vigile di Zac che
controllava ogni sua mossa.

V:amore.
A:amore ciao,come va? Tutto bene?
V:si benissimo,a te?
A:magnificamente,ti va di venire a cena da me stasera?
V:non posso sono a San Luis con Zac!
A:ah ho capito,quando torni qua?
V:domenica sera,perchè Zac lunedi lavora.
A:ah si è vero.Bè magari ci vediamo lunedi,se ti va.
V:certo che si.
A:fantastico,ora vi lascio,divertitevi.Salutami Zac.
V:ok,lo faremo,ciao amore.
A:ciao tesoro.

Chiuse e ripose l'i-phone in tasca,sapeva che Zac moriva di curiosità per sapere chi l'aveva chiamata,cercava la risposta nello sguardo
di Vanessa che però faceva l'indifferente,si appoggiò a lui e continuò a guardare il film.Lui cercò di non dirglielo ma la tentazione era
forte da prendere il soppravvento e dopo neanche 10 minuti glielo chiese.

Z:ehm,ma,chi era prima al telefono?
V:ma nessuno di importante.
Z:se lo chiamavi amore era importante.
V:ke dolce ke sei quando diventi geloso.Non te lo dico,ti devi fidare di me.
Z:io mi fido di te ma sono così curioso,ti prego dimmelo.
V:nono signorino,se ti fidi,la curiosità la fai sparire.
Z:ma quanto sei cattiva.
V:lo so.
Z:oh andiamo dimmelo.
V:no.Sto guardando il film,magari dopo.
Z:e va bene.

Zac cercò di trattenere la curiosità fino alla fine del film,nell'attesa muoveva la gamba sinistra in continuazione,lei lo notò.Lo stava
facendo solo per farlo ingelosire un pò e e decise di smettere e di dirglielo.

V:era Ashley.
Z:e non potevi dirlo subito?
V:volevo farti soffrire un pò,comunque ti saluta.
Z:ho ragione,sei proprio cattiva.
V:lo so.Però dovresti fidarti un pò di più di me.
Z:io mi fido di te,sono geloso,lo sai ormai.
V:si che lo so,ma io chiamo "amore" solo due persone,quelle a cui tengo di più oltre la mia famiglia.Tu e la mia migliore amica.
Z:cercherò di ricordarlo.
V:bravo,visto che sono le 19:30 perchè non facciamo una sorpresa a tua madre e cuciniamo noi 2? O meglio,io cucino e tu mi aiuti.
Z:io stavo pensando di andare a cena fuori,io e tu,da soli.
V:oh,ma hai prenotato?
Z:si,per le 20.Sempre se non sei troppo stanca.
V:no,per me va benissimo.
Z:perfetto,e poi dopo cena,ti va di andare al cinema a vedere un film horror?
V:ma,oggi mi vuoi proprio far stare bene.
Z:si,approfitto del fatto che siamo lontani dai paparazzi,da tutto e tutti,noi 2 da soli,per passare un pò di tempo insieme.
V:ke dolce che sei,sono felice che tu voglia passare del tempo con me.
Z:per me è un piacere.Allora io vado a farmi la doccia,ti va di farla con me?
V:wow ke schiettezza,di solito passi ai fatti.
Z:lo so,ma oggi ho deciso di essere schietto.
V:fantastico,andiamo allora.
Z:prima vieni qua.

Zac la tirò a se dai fianchi e la baciò passionalmente,per poi portarla di sopra in camera,le sfilò la maglietta per poi buttarla da
qualche parte nella stanza,così fece lei con la maglietta di lui,e,dopo aver strappato la cintura dai pantaloni di lui,tolse anche quelli,
lui,un pò più delicato,sbottonò il bottone del jeans di lei,per poi sfilarglielo delicatamente,quasi le facesse male.Si spinsero fino al
letto baciandosi con passione,lei fù la prima a cadere su di esso,Zac si mise subito sopra di lei e le sganciò il reggiseno che finì a
terra così come le mutandine rosse e i boxer di lui.In pochi attimi lui entra con amore nel corpo di lei,fino a diventare una cosa sola.
Due corpi e un anima uniti dalla passione e dall'amore che quei due ragazzi provavano l'uno per l'altra.

V:ma non dovevamo farci una doccia?
Z:questo è stato molto meglio.
V:hai ragione,però adesso la doccia me la faccio veramente!
Z:l'offerta è ancoa valida,facciamocela insieme.
V:ok andiamo amore.

Si avviarono in bagno dopo aver raccolto i vestiti e averli messi bene in modo da non far capire a chiunque sarebbe entrato in quella
stanza che poco prima loro due si erano uniti ancora una volta.Entrarono nella doccia e se la fecero,insieme,per poi uscire e prepararsi
per la serata che gli aspettava.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


4 CAPITOLO

Zac era pronto per andare,indossava un jeans a vita bassa con una cintura marrone,una camicia bianca
che lo rendeva più sexidi quanto già non lo fosse,e ai piedi delle converse nere.
I suoi capelli erano tutti arruffati.Lei aveva un vestito rosso senza spalline
lungo fino a metà coscia,e ai piedi dei decoltè aperti neri,era truccata leggera con un rossetto
rosso che metteva in risalto le sue labbra.

Z:andiamo? Mamma già l'ho avvisata che uscivamo,quindi non dobbiamo aspettarli!
V:perfetto.
Z:ah,fattelo dire.
V:cosa?
Z:sei stupenda.
V:grazie amore mio,anche tu,ma lo sei sempre.
Z:anche tu lo sei sempre,ma oggi hai qualcosa che ti rende più bella.
V:grazie!
Z:adoro il tuo sorriso,è perfetto,proprio come te.
V:oh smettila,io non sono perfetta.
Z:per me lo sei!Andiamo.

La prese per mano e uscì fuori,chiuse la porta e si avviò verso la macchina del fratello,era stato gentile a prestargliela,nonostante non la faceva guidare a nessuno,per il suo fratellone avrebbe fatto
qualcunque cosa.
Zac aprì lo sportello a Vanessa,dopo che si fù seduta salì pure lui al posto di guida.
Guidò per almeno 20 minuti prima di arrivare al ristorante che aveva scelto.Entrò nel cancello
e parcheggiò.
Il ristorante era italiano,bellissimo e molto accogliente,fuori c'era un prato inglese con qualche
cespuglio di rose di ogni colore,al centro del prato vi era una fontana enorme,per entrare al
ristorante c'era una stradina fatta di mattoni a macchie.La porta principale era marrone,l'interno
era bellissimo,il pavimento era il legno,i tavoli erano lontani l'uno dall'altro per poter avere della
privacy,quel ristorante era fatto apposta per le occasioni speciali,appesi al muro c'erano tanti
quadri e qualcuno conteneva foto di coppie sposate che sicuramente avevano festeggiato l'avenimento lì.
Dopo essere entrati si sedetterò al tavolo indicatogli da una cameriera.

V:questo posto,è..è stupendo.
Z:già,vedi quella foto vicino al balcone?
V:si,quella di quei 2 sposi ke si baciano,che è in bianco e nero?
Z:proprio quella.
V:si.
Z:quella è mia nonna con mio nonno!
V:sul serio? Ma tua nonna Jemma e tuo nonno Jack?
Z:no,nonna Elvira e nonno Mike!Li nonna aveva 23 anni!
V:quant'era bella tua nonna!
Z:si,è vero.Si sono sposati qua,questo ristorante era di loro fino a poco tempo fa.
V:sul serio? è un posto bellissimo.
Z:si.
Cam:volete ordinare?
Z:si,io prendo gli spaghetti alle vongole.
V:anche io!
Cam:e da bere?
Z:vino rosso!
Cam:perfetto,subito arriva la vostra cena.
Z:grazie.

In 10 minuti arrivò tutto,mangiarono bene,ogni portata era ottima,preserò anche il dessert,
finiro di cenare alle 21 e 30,erano pieni per quanto avevano mangiato. Nessuno dei due aveva
più voglia di andare al cinema, allora si fecero un giretto al chiaro di luna mano per mano.

Z:ci sediamo in quella panchina?
V:d'accordo.
Z:piccola,è molto che penso a noi due,e,penso che,ormai siamo grandi,viviamo insieme,ci amiamo e quindi...
V:quindi?
Z:quindi...

Zac prese la mano sinistra di Vanessa sicuro di se e si inginocchio a terra,Vanessa senza che lui
parlasse aveva gli occhi lucidi e continuava a dire "oh mio dio" mentre lui sorrideva e toglieva dalla
tasca un anello tempestato di diamanti,e dopo un respiro profondo pronunciò le 2 parole che cercava
di dire da tempo...

Z:vuoi sposarmi?

Vanessa aveva le lacrime agli occhi e con la mano destra si tappava la bocca,guardava l'anello
incredula di quello che gli stava succedendo,non ci credeva,cercava di capire se stesse sognando
o se era tutto vero.Ma guardando negli occhi azzurri di lui capì che non era
la sua immaginazione...

V:i-io n-non so cosa dire.SI!

Lei ormai piangeva di felicità,lui dopo aver sentito quel "Si" le infilò l'anello al dito,e l'abbracciò
forte,la baciò felicissimo.Si era tolto un peso dallo stomaco,era tanto che cercava le parole e il
momento giusto.L'aveva trovato.Si portava sempre in tasca l'anello,e finalmente l'aveva usato.

Z:sono felicissimo!
V:anche io.Non mi sarei mai aspettata una cosa simile.Ti amo e voglio passare tutta la mia vita con te.
Z:anche io voglio passare tutta la mia vita con te,perchè sei tu la mia vita,questi sono stati i 6
anni più belli della mia vita.Ne voglio passare altri 6,e altri ancora.Ti amo!
V:tu mi lasci sempre senza parole!
Z:meglio così! Fa freddo,andiamo a casa?
V:si.A mia madre verrà un infarto quando lo saprà.
Z:aspetta che lo scopra mamma...piangerà come una matta.
V:ahah...anche la mia.

Tornarono al ristorante per prendere la macchina e si avviarono verso casa,lei non fece
altro che guardare l'anello e piangere di gioia,lui ogni tanto la guardava,sorrideva e le diceva
di smettere di piangere,non sopportava vederla piangere.Una volta arrivati a casa,entrarono e
andarono in salotto dove i genitori stavano guadando un film.Dylan e Mary non c'erano,sicuramente
erano di sopra...

Z:mamma,papà,dobbiamo dirvi una cosa.
S:cosa?
Z:bè presto io e Vane...
D:avrete un figlio?
S:oh santo cielo!
Z:no non avremo un figlio ma...
V:ci sposiamo!
S:AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
D:è FANTASTICO!
S:mi sto per sentire male dalla gioia!
Z:si e io forse resterò sordo per il tuo urlo!
S:ahahah,ma quando è successo?
V:meno di un ora fa.Me la chiesto al chiaro di luna,che romantico!
S:STO PER ESPLODERE DALLA FELICITàààààààààààààààààààà!
Dy:ma che avete da urlare?

Vanessa mostrò l'anello a Dylan che resto a bocca aperta,anche Starla e David vedendolo
rimasero stupiti dalla sua bellezza,brillava come gli occhi dei futuri sposi.Mary abbracciò Vanessa
e Zac felice per loro.Anche i genitori di lui gli abbracciarono,Starla gli strinse talmente tanto da
toglierli il respiro.Dylan fù l'ultimo ad abbracciarli.

M:che belli,sono felice per voi!
Dy:anche io,fratello dovevo sposarmi prima io,tu dovevi restare single a vita!
Z:COSA? Io sono più grande quindi il primo dovevo essere io per forza!
V:me l'hai chiesto per sposarti prima di Dylan?
Z:COSA? NO assolutamente NO! Te lo chiesto perchè ti amo!
V:anche io,tanto!
S:oh che teneri,aspettate prendo la macchina fotografica,voglio una foto!
D:amore!
Z:mamma ti prego,la foto? Non è il giorno del matrimonio!
S:un giorno mi ringrazierete,quando rivredete la foto tra 10 anni,poi la mostrerete ai vostri figli e poi ai vostri nipoti,fidatevi!
V:io voglio farla.Zac tua madre ha ragione,così potrò mostrare quanto eri bello prima di
diventare vecchio ai nostri nipoti!
Z:ah grazie mille,anche tu non resterai giovane per sempre,ti verranno le rughe!
V:perchè a te no?
Z:facciamo questa foto va...

La macchina fotografica fece un *flash* che immortalò Vanessa e Zac abbracciati che mostravano l'anello all'obbiettivo.Dopo la foto salutarono tutti e andarono al letto.Prima di addormentarsi si coccolarono
e parlarono di quello di cui parlavano sempre,ma adesso qualcosa era diverso,sarebbe accaduto
realmente,si sarebberò sposati,e non avrebberò mai dimenticato quel giorno,il 19 maggio del 2011,
sarebbe rimasto nei loro cuori per sempre.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


5 CAPITOLO

Il welekend passò velocemente.Zac e Vanessa erano tornati a Los Angeles,era lunedi mattina e lei si trovava davanti al suo armadio a
scegliere cosa indossare per uscire con l'amica.Scelse un paio di jeans a sigaretta ke mise dentro un paio di stivali bassi neri,una
maglietta a mezze maniche nera con scollatuta a U sul davanti.Pettinò i capelli,gli legò in 2 trecce e si truccò leggermente.Prese la borsa
con tutto il necessario dentro,il suo immancabile i-phone e le chiavi di casa e dell'auto.Visto che erano solo le 9 e con Ash dovevano
vedersi al centro commerciale alle 10:30,decise di prendersi un caffè al bar vicino casa sua e poi andare a trovare i genitori per darle
la bella notizia.Dopo aver preso il caffè andò dai genitori,Stella aprì la porta e,dopo essersi abbracciate andarono in salotto.

V:stella puoi chiamare mamma e papà e dirle di venire qua,vi devo dire una cosa molto importante!
S:certo.Eccoli.
Gr:tesoro,quanto tempo ke nn ci vediamo!
V:papà!
G:ciao Vany!

Gli abbracciò entrambi per poi iniziare a parlare...

V:bè,quando eravamo a San Luis io e Zac,no lui,non so come dirvelo!
Gr:ke ti ha fatto?
V:nono niente,anzi mi ha chiesto di sposarlo!
G:AAAAAAAAAAAAAA o mio dio e hai detto di si vero?
V:certo!
S:ke bellooooooooooooooooooooooooooooo! Ti sposi,sono troppo felice!
G:figlia mia,è stupendo,Zac è una bellissima persona,sono contentissima!
V:papà? Non sei contento?
Gr:ma certo che si vieni qui!

Greg l'abbracciò forte,dopo lo fecero anche Stella e la madre,Vanessa gli mostrò l'anello sorridendo,la famiglia fece dei lunghi commenti
sulla bellezza di esso.Poi Vanessa racconto come era accaduto tutto,la cena in quel bellissimo posto,la passeggiata romantica,e infine la
proposta,Stella si emozionò e gli occhi le diventarono lucidi,erano felici per Vanessa,aveva trovato la sua anima gemella,una brava persona
con un carattere stupendo.Ormai erano le 10 e 20 e Vanessa andò via per dirigersi al centro commerciale dalla sua migliore amica.Arrivò
in 10 minuti,puntuale all'appuntamento.Scese dall'auto e si trovò davanti i paparazzi che scattavano foto ad ogni sua mossa,alcuni invece
aveano la videocamera e filmavano,lei si coprì il viso con le mani,stufa di tutti quei flash accecanti e le mille cose che le dicevano.
Entrò e chiamò Ashley per sapere dove era...

V:ash sei arrivata?
A:si,sono dentro,davanti alla gioielleria!
V:ci sono anche io li davanti!
A:oh ti vedo,girati!

Vanessa chiuse e si voltò,vide l'amica correrle in contro,si abbriacciarono forte e i paparazzi approffittavano per scattare foto.Ashley
prese per mano l'amica e andarono al 2 piano del centro commerciale per iniziare lo shopping ke non facevano da tempo.Entrarono prima da
Luis Vuitton,adoravano quel negozio.Ashley notò l'anello di Vanessa e gli fece mille domande...

A:e questo? Cos'è un nuovo regalo di Zac? è stupendo!
V:è molto di più,quest'anello me l'ha dato,quando mi ha chiesto di sposarlo!
A:COSA? O mio dio!

Ashley iniziò a urlare a bassa voce e saltellava come una bambina,Vanessa cercò di farla smettere e si guardava intorno per vedere se
qualche paparazzo l'avesse vista o magari avesse sentito.Ashley abbracciò l'amica felicissima e ammirava quel magnifico anello che
incantava tutti quelli che lo vedevano.

A:come è successo? Voglio ogni dettaglio!
V:mi ha portata a cena fuori a San Luis,poi una bella passeggiata e infine me la chiesto,è stato tutto perfetto!
A:ke dolce,sono felice per voi,siete la coppia più bella del mondo!
V:grazie tesoro! Di va di pranzare da me?
A:oh,Jared mi ha chiesto se ci vedevamo a pranzo!
V:nn preoccuparti.Sarà per un'altra volta!
A:si.Andiamo a vedere le borse?
V:certamente,ne voglio prendere una nuova!

Salirono ancora di un piano ed entrarono nel negozio,passò mezz'ora prima di decidere quale borsa prendere,stavano per pagare ma a Vane
vibrò il cellulare,era un messaggio,lo lesse e sorrise,era Zac le aveva scritto "Buongiorno principessa,di sicuro sei sveglia da un bel pò,
però non te lo potuto mandare prima perchè stavo girando,scusa mi dispiace tanto,che stai facendo di bello?" lei pagò e poi
rispose,"amore ciao,non devi scusarti,so che stai lavorando,non preoccuparti,cmq sto facendo shopping con Ash,tu?"

A:adesso che ti va di fare?
V:nn lo so proprio,mi sta scoppiando la testa!
A:perchè non vai a casa e ti riposi?
V:si mi sa che è meglio!

Uscirono dal centro commerciale e si abbracciarono prima di andare ognuna a casa propria,i paparazzi erano li intorno che fotografavano
ogni secondo delle loro vite,erano stufe di quei tipi,ma ceca rcavano di mantenere la calma.Vanessa salì in macchina,i paparazzi le si
erano piazzati davanti alla macchina,suonò più volte il claxson prima ke si togliessero,appena fù possibile partì verso casa.Le squillo
l'i-phone,rispose mettendo il vivavoce visto che era ancora in macchina...

V:pronto?
..:piccolina,ti disturbo?
V:amore,certo che no!
Z:stai ancora girando per negozi?
V:no sto tornando a casa,mi sta scoppiando la testa.
Z:mi dispiace,ma stai guidando?
V:si ma non preoccuparti ho il vivavoce!
Z:ah ok ma non voglio distrarti.
V:ma smettila.
Z:amore volevo dirti di non aspettarmi per cena,penso che farò molto tardi!
V:oh,amore mi mancherai tanto stanotte!
Z:anche tu,però domani ho la mattinata libera!
V:anche a pranzo?
Z:si!
V:allora cucinerò per te,ti va?
Z:si,amo come cucini!
V:aspè ti richiamo che sono arrivata a casa e devo togliere le buste dal cofano,e poi ci sono i paparazzi che scocciano!
Z:dai non ti innervosire,cerca di stare calma,ci sentiamo tra poco!
V:ok a tra poco.

Chiusero la chiamata e lei scese dall'auto,aprì il cofano e prese le 3 buste,entrò in casa e le poggiò in camera,poi riscese e si sdraiò
nel divano per poi ricomporre un numero a lei familiare...

Z:amore,fatto?
V:si,questa casa è troppo grande!
Z:ahahah,e lo dici dopo 3 anni che ci viviamo?
V:si e che,quando non ci sei è così vuota!
Z:mi manchi! Non vedo l'ora di tornare a casa.
V:anche io non vdo l'ora,se non fai troppo tardi ti aspetto sveglia.
Z:
no amore tranquilla,non voglio che stai troppo sveglia,dormi tranquilla,tornerò verso mezzanotte l'una,non lo so!
V:ok ma finche resisto ti aspetto.Voglio baciarti il più presto possibile.
Z:anche io.
V:uffa mi sta scoppiando la testa,ti dispiace se ci sentiamo più tardi,voglio riposare!
Z:certo,potevi dirmelo prima.Cerca di stare bene!
V:lo spero.Ciao amore.
Z:ciao,ah amore..
V:si?
Z:oggi non ti ho ancora detto che ti amo!
V:anche io,tantissimo!

Dopo aver chiuso la telefonata poggiò l'i-phone sul tavolino di cristallo posto accanto al divano,si alzò e andò in cucina,aprì il mobile
dove tenevano le medicine e prese un'aspirina,poi,dopo aver bevuto un sorso d'acqua tornò nel divano e accese la tv,la guardò per un pò
sinche non si addormentò.

----------------------------------------------------------------------------

Dopo 3 ore si svegliò affamata,erano le tre del pomeriggio,andò in cucina e si preparò un panino con prosciutto,lo mangiò guardando un
reality in tv,dopo averlo finito andò di sopra per farsi un bagno rilassante.Si immerse nella vasca e si rilassò per mezz'ora.Il mal di
testa le era passato ma era stanca,così una volta uscita dalla vasca,indossò una tuta e una maglietta di Zac grigia.Si infilò tra le
lenzuola del suo grande letto e dormì ancora...Passò il pomeriggio a dormire,si svegliò a tarda sera,scese di sotto sbadigliando per la
dormita che si era appena fatta,prese l'ì-phone e controllò le chiamate o i messaggi.C'erano 2 messaggi,entrambi di Zac,il primo diceva
"piccola di sicuro stai dormendo ma volevo avvisarti che sto andando a girare perciò se dopo mi cerchi e non rispondo è per quello.A dopo,
ti amo" sorrise,l'aveva mandato alle due un quarto,l'altro diceva:"amore,di nuovo io,mi manchi tanto,spero tanto che il mal di testa ti sia
passato,odio quando stai male,ora torno al lavoro,che giornata pesante,non vedo l'ora di rivederti." questo l'aveva scritto alle sei e
venti,erano le sette,quindi sicuramente stava lavorando ma decide di scrivergli lo stesso un messaggio..."Zac,scusa se non ti ho risposto
prima,ho dormito tutto il pomeriggio da quando ho chiuso la chiamata con te,mi sono svegliata 10 minuti giusto perchè avevo fame,cmq si,
il mal di testa mi è passato,credo che sarò sveglia quando torni,ti amo".Vanessa,dopo aver cenato guardò la tv come ogni sera sdraiata sul
divano,a mezzanotte si addormentò,Zac tornò a casa all'una,appena entrato sentì la tv,entrò in salotto e la vide lì,mentre
dormiva.Non sapeva se svegliarla o portarla in camera loro...Decise di svegliarla,si avvicinò a lei e le diede piccoli baci sulla guancia.
Lei aprì gli occhi dopo un pò...

V:Zac,sei tornato!
Z:si,scusa se ti ho svegliata!
V:no hai fatto bene.

Si sedette nel divano e lo strinse forte a se,finalmente era a casa,da lei,dalla sua piccola Vane,la baciò,gli erano mancate le sue piccole,
dolci e sottili labbra.Lui era stanco,aveva delle occhiaie che nemmeno il trucco sarbbe riuscito a coprirgli,lei lo prese per mano e lo
trascinò su.

V:sei stanchissimo,si vede lontano un miglio,dormiamo!
Z:si,sono distrutto,manca poco e finirò tutto,e io e te ci faremo una bella vacanza al mare,da qualche parte!
V:si,però ora dormi,domani non ti sveglio,almeno sino all'ora di pranzo.
Z:sei un angelo.
V:no,tu sei il mio angelo,buona notte,ti amo!
Z:anche io amore,tanto.

Si scambiarono un bacio e spensero la luce,poco dopo lui crollò,lei gli carezzava quei bellissimi capelli castani che adorava,gli diede un
piccolo bacio sulla fronte si addormentò anche lei abbracciata all'amore della sua vita!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


6 CAPITOLO

La mattina seguente Vanessa si svegliò alle 7,la sera prima aveva dormito parecchio perciò non ne fù sorpresa.Si alzò e si fece una doccia,
mise una tuta bianca e si preparò un caffè,visto che Zac dormiva si mise a pulire casa.Accese lo stereo a basso volume per non svegliarlo,
ma,quando è stanco,dorme così profondamente da non sentire nessun rumore,e la sera prima era parecchio stanco.Dopo aver pulito
il piano di sotto,andò a quello di sopra,nonostante fossero in due avevano 6 camere e 6 bagni in quella casa,senza contare i corridoi,la
cucina e la sala.Passò la mattina pulendo,visto che era mezzogiorno quando finì,andò in cucina a preparare il pranzo,si accese la tv che
era in cucina e iniziò a prepararlo.Gli preparò il suo piatto preferito,riso alla milanese come primo piatto,e pollo e patate per secondo.
Quando ebbe finito,salì di sopra a svegliare il futuro marito.Entrò in camera,si avvicinò al letto e si sedette,lui era a pancia a terra
con le braccia aperte,si avvicinò e lo mosse un pò..

V:hey dormiglione,su sveglia...!

Lo scosse ancora un pò e lui controvoglia aprì i suoi splendidi occhi azzurri...

V:oh buongiorno signorino,dormito bene?
Z:si,benissimo!

Si sedette nel letto e si stiracchiò,lei si alzò e aprì le tende,lui la raggiunse e si accocolo tra le sue braccia,lei era più bassa perciò
lui si piegò per appoggiarsi al suo petto,lei gli carezzò i capelli...

Z:non dovevi allontanarti dal letto!
V:e perchè?
Z:voglio le coccole.
V:amo dobbiamo andare a mangiare,è pronto,dopo prometto che te ne faccio quante ne vuoi ok?
Z:ok,vado a vestirmi,mi lavo la faccia e scendo!
V:ma rimani così,mica mi dispiace...

Sorrise maliziosamente e le stampo un bacio sulle labbra,scese di sotto e inizò a mettere il pranzo sul piatto,dopo 10 minuti lui scese
con addosso solo dei pantaloncini,si sedette a tavola con lei e iniziarono a mangiare...

Z:i miei piatti preferiti,vuoi proprio viziarmi?
V:può darsi! Ti dispiace?
Z:no,affatto.
V:meglio così.

Dopo aver finito di mangiare si sedetterò nel divano e lei gli fece le coccole che gli aveva promesso,nel frattempo guardarono la TV,ma,
stufi di quei programmi sciocchi la spensero dopo un pò,lei era seduta e lui era sdraiato tra le sue braccia,parlarono fino a
quando lui non si andò a fare una doccia per andare al lavoro...Dopo 40 minuti scese di nuovo di sotto e raggiunse Vanessa che giocava
alla play.

Z:amore io dovrei andare,ma,stai giocando alla play?
V:si,strano ma vero!
Z:si,io ora devo proprio andare o farò tardi,ci vediamo amore!
V:bacino?
Z:non sarei uscito senza uno dei tuoi baci!

Si avvicinò e la baciò,lei si alzò e lo accompagnò alla porta,lui la tirò a se e le diede un altro bacio.

V:ti amo!
Z:anche io ti amo.


Zac uscì e Vanessa,non sapendo ke fare,decise di buttarsi nello shopping,si cambiò e andò al centro commerciale.


--------------------------------------------------------------------------------------

Era passato un mese,Zac aveva finito finalmente le riprese del suo film,voleva portare la sua futura moglie in vacanza,erano in cucina,e
stavano scegliendo dove andare,lei voleva andare in qualche isola non troppo conosciuta,lui voleva fare un bel viaggio in qualche città
europea...

V:Maldive!
Z:no,alle maldive no,ma non volevi un isola poco conosciuta?
V:si,ma se è poco conosciuta,nemmeno io la conosco!
Z:giusto.Ma perchè non andiamo in Spagna?
V:nooooo,mi ci vedi a parlare spagnolo? No,andiamo in un posto di mare!
Z:e se andiamo a Roma?
V:ci sono stata per un concerto l'anno scorso,e l'anno prima per la premier di "Love you".
Z:è vero! Allora...ke ne dici di Milano?
V:anno scorso,concerto!
Z:lo so,però dai amo,decidiamoci!
V:andiamo a vedere qualche isola su internet?
Z:ok,andremo in un isola,prendi il portatile.

Vanessa salì in camera loro e lo prese,scese e si collegò a internet,e insieme cercarono qualche isola,bella ma non molto conosciuta.

V:guarda questa!
Z:la Sardegna?
V:siiii,è lontana da qua,il mare è bello,è poi,basta scegliere una parte poco conosciuta,non la costa smeralda!
Z:si,magari questo,guarda qua,Stintino,ke ne pensi?
V:il mare è uguale ai tuoi occhi,è stupendo,andiamo li!
Z:è molto più chiaro dei miei occhi!
V:si.
Z:andiamoci,mi attira.Domani prenoto,ora cerchiamo l'albergo!
V:ok.

Scelsero un albergo a 5 stelle chiamato "cala rosa".Si affaccia sulla spiaggia più bella di Stintino,le pareti della camera sono di un
rosso scuro,il letto è a baldacchino e in legno,le coperte sono di un rosso fuoco,i comodini sono in legno con sopra delle bajour,poco
più avanti al letto c'è un divano posto davanti a un televisore al plasma.A destra del letto c'è una finestra che mostra il mare.In poco
tempo prenotarono tutto e il 5 luglio,2 settimane dopo la prenotazione,partitono per la Sardegna.Il viaggio fù lungo e stancante perciò
appena arrivarono all'albergo entrarono in camera e si addormentarono.La mattina seguente fù lui il primo a svegliarsi.Dopo essersi fatto
una doccia fece portare la colazione in camera,appena arrivò svegliò Vanessa e mangiarono.

V:non vedo l'ora di scendere in spiaggia.
Z:si,andiamo tra poco ok?
V:yes.

Così fecero,in mezz'ora si trovarono in spiaggia,erano stupiti dalla gente che c'era in quel posto,era difficile trovare un posto per
l'ombrello,così decisero di affitarne uno per tutta la mattina.

Z:"voglio un posto poco conosciuto".

Disse imitando la voce della ragazza...

Z:qua ce più gente di quanta c'è ne era ai caraibi qualche anno fa.

Vanessa scoppiò a ridere e si sdraiò nella sdraio...

V:ke ci posso fare? Anche a te piaceva questo posto.
Z:hai ragione ma io scherzavo.
V:pensi che non l'avevo capito? Amo ti conosco meglio delle mie tasche.
Z:si,forse mi conosci più di mia madre!
V:amo non esagerare.
Z:mi piace quando mi chiami amo.Sentito da te è così dolce.

Disse sdraiandosi accanto a lei nella sdraio,lei gli sorrise e si avvicinò di più a lui.Dopo un ora passata a prendere il sole i due
ragazzi si fecero un bagno nell'acqua cristallina,tra baci,giochi e chiacchiere arrivò l'ora di pranzo,tornarono in albergo e,dopo una bella
doccia scesero al ristorante per pranzare.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


7 CAPITOLO

Il pomeriggio scesero di nuovo in spiaggia,l'acqua era bellissima,appena arrivati,Zac si buttò tra le onde mentre Vanessa rimase a prendere
il sole...dopo una mezz'oretta le spuntò davanti il ragazzo,era tutto bagnato e le goccioline d'acqua scivolavano sul suo corpo perfetto,
fece cadere qualche goccia sul corpo minuto della mora.Si sdraia nell'asciugamano accanto al suo a pancia in giù.Lei si girò di fianco in
modo da poterlo guardare e carezzargli i capelli bagnati...

V:com'era l'acqua?
Z:stupenda...dopo vieni con me vero?
V:ma è troppo fredda!
Z:ma se nn lai nemmeno toccata!
V:ma le goccioline erano gelate.
Z:amo nn è poi così fredda.
V:va bè.
Z:io mi rituffo tu vieni?
V:vengo ma se è fredda non entro.
Z:ok...

I due innamorati si diressero verso l'acqua mano per mano,Zac si guardava intorno come se fosse la guardia del corpo di Vanessa,lei era
solo sua e così sarebbe stato per sempre.L'acqua cristallina sfiora i piedi di Vanessa ke subito indietreggia dal freddo,Zac,invece,
prosegue sino a che non si accorge ke lei non lo sta seguendo,è rimasta in riva.Si gira e le si avvicina...

Z:allora?
V:troppo fredda!
Z:ma dai non è poi così fredda.Io mi butto!
V:va bene ma atten..

Non fece in tempo a finire la frase che Zac si butto violentemente sull'acqua schizzandola un pò dappertutto.Appena salì in superficie notò
lo sguardo arrabbiato della mora.

V:..to a non schizzarmi!

Il castano si mise a ridere,l'aveva fatto apposta,sapeva ke stava per dirgli di non schizzarla,la conosceva troppo bene,si avvicinò a lei
ke ormai era bagnata,ma non gli bastava,la prese in braccio mentre lei lo pregava di lasciarla,fece qualche passo e poi la buttò nel acqua
cristallina...

V:perchè lai fatto? Sei proprio cattivo!
Z:volevo ke ti facessi il bagno con me.Mi perdoni?

Il castano fece gli occhi dolci alla mora che non seppe resistergli,fece un sorriso per poi fiondarsi su di lui e baciarlo,lui poggiò le
sue mani nei fianchi di lei che rabbrivisì al contatto,mentre lei intrecciò le sue piccole mani nel collo di lui.Quel bacio fù piccolo ma
intenso,salato ma dolce,lento ma passionale,un misto di cose ke lo rendevano speciale,uno di tanti.Dopo essersi allontanati,si fecero un bel
bagno e poi tornarono a prendere il sole...Zac si sdraiò sull'asciugamano a pancia in su e lei si accocolò tra le sue braccia.Poco più tardi
una biondina ke era poco distante dai loro asciugamani corse tutta felice e pimpante da loro urlando il nome di Zac.

..: ZAC!ZAC!ZACCCCCCCCC!
V:ki è questa?
Z:ke ne so io!

Appena gli raggiunse...

..:ciao Zac!
Z:ehm ciao...! Vuoi un autografo?
..:ma..come un autografo?...non ti rikordi di me?
Z:ehm veramente no!
..:sono Kristy!
Z:kristy,la Kristy di 9 anni fa?
K:esattamente.
Z:wow sei cambiata,ma come mi hai riconosciuto?
K:semplice,sono tua fan!
Z:ahah ma dai,tu mia fan?
K:certo,ma ke ci fai in sardegna?
Z:sono in vacanza!

Vanessa finse di tossire per attirare l'attenzione,a quel gesto Zac capì ke si sentiva esclusa,la guardò e cercò di kiederle scusa con lo
sguardo,poi le mise un braccio intorno alla spalla e la presento all'amica.

Z:lei è Vanessa,l'amore della mia vita,la mia ragazza.
K:l'avevo capito già al punto "l'amore della mia vita",cmq piacere Kristy!
V:piacere io sono Vanessa.

Si strinsero la mano,Vanessa sorrise,un sorriso vero,lei si fidava di lui,anche se era gelosa non lo fece notare.

K:ho sentito qualche tua canzone,sono davvero belle,hai una bella voce.
Z:è la migliore.
V:ma smettila,cmq grazie.
K:in vacanza eh? E quanto restate?
Z:altri 4 giorni e poi torniamo a Los Angeles.
K:aaah io invece sto qua un'altra settimana.
Z:sei sola?
K:no col mio ragazzo e amici.
Z:ah ho capito e dove è il tuo ragazzo?
K:adesso è in camera non aveva voglia di scendere,vi va di uscire a cena con me e il mio ragazzo?
Z:certamente...allora dove?
K:voi dove alloggiate?
Z:a "cala rosa" voi?
K:lo stesso...allora al ristorante alle..mmm...alle 8 va bene?
Z:perfetto!
K:ok ciaoooo a stasera.
V&Z:ciao..

Appena si allontanò Vanessa tirò un colpetto sulla spalla di Zac arrabbiata...

V:non mi hai nemmeno kiesto se volevo venire.
Z:scusa.Pensavo ke ti andava.
V:se non me lo kiedi come fai a saperlo?
Z:perdonami,non volevo farti arrabbiare.

Vanessa sbuffò.Era arrabbiata ma allo stesso tempo non voleva esserlo,avrebbe voluto sstringerlo forte e dirle ke nn le importava,ma voleva
allo stesso tempo dirgli ke aveva fatto male,ke lei non si fidava di Kristy...

V:non fa niente.Però la prossima volta kiedimelo!
Z:ok però scusa lo stesso.Se non vuoi andare le dico di no!
V:no dai andiamo così la conoscerò,ma ki è?
Z:è stata la mia prima vera fidanzata!
V:ah...fantastico...non voglio conoscere le tue ex,meglio pensare ke sono l'unica ragazza ke hai da sempre.
Z:ahahah dai,è simpatica.
V:se lo dici tu ci credo!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


8 CAPITOLO

Vanessa,avvolta in un asciugamano bianco,fruga inutilmente nella valigia per trovare il vestito adatto per la cena,dopo una quindicina di minuti di indecisione opta per una mini gonna in jeans e un top bianco,ai piedi indossa delle ballerine bianche con un grazioso fiocchetto.I capelli li lascia cadere sulle spalle mettendoci un cerchietto color argento.Si trucca leggermente e,dopo aver spruzzato un pò di profumo era pronta.Zac invece,non ci mise troppo e si infilò velocemente un jeans a vita bassa e una camicia nera,abbiante alle converse anch'esse nere.I capelli li tirò indietro con un pò di gel,rendendosi molto sexi.
La mora sorseggia un pò di thè alla pesca fissando un punto vuoto fuori dalla finestra,il castano vedendola pensierosa,le si avvicina cingendole i fianchi e poggiando il mento sulla spalla abbronzata di lei,le lascia dei piccoli baci,lei sorrise continuando a fissare fuori.
Z:piccola a che pensi?
V:a noi!
Z:e che pensi di noi?
V:penso che è strano che ci sposiamo.Insomma non che non sia felice,però devo abituarmi all'idea che tra qualche mese sarò la signora Efron!
Z:si,è strano ma non vedo l'ora di sposarti.
V:anche io.
Z:e se ci sposiamo entro settembre?
V:settembre? Ma sei pazzo? Vuoi dire di organizzare tutto in soli due mesi?
Z:si,siamo entrambi liberi da impegni,io a ottobre inizierei il tour promozionale,tu i concerti,insomma non troveremo mai il tempo!
V:hai ragione,vada per settembre!
Zac la fece girare verso di se lasciandole un dolce bacio a fior di labbra,uno dei tanti che si scambiarono,Vanessa avvolse le sue braccia attorno al collo di lui per poi poggiare la fronte contro la sua e chiudere li occhi.

V:lo sai che sei la mia vita?
Z:si,come tu sei la mia!
V:ti amo più di quanto tu possa immaginare,non mi stancherò mai di dirtelo.
Z:anche io amore,tu sei tutto per me.
V:come tu lo sei per me.

Un altro bacio racchiude quel dolce momento prima di scendere per la cena.Scendono al ristorante mano per mano,un cameriere sulla trentina li scorta sino al tavolo dove avrebberò cenato,Kristy e Tod,un ragazzo biondo dalla carnagione scura e gli occhi chiari,erano già seduti al tavolo,Kristy presentò Tod ai due e poi tutti e 4 si sedetterò al tavolo.

Z:allora,da quanto state insieme voi due?
T:da più o meno 4 mesi,voi due invece?
Z:da sei anni.
T:wow,sei anni!
V:si.
K:com'è stare sempre con la stessa persona per sei anni?
V:bè nel mio caso è bellissimo.
K:non è noioso?
Z:se ami davvero non lo è affatto,soppratutto se stai con una ragazza come lei!
V:quanto sei dolce.
K:siete molto carini insieme.
Z:grazie.
V:come vi siete conosciuti?
K:ci ha presentati mia cugina...è il suo migliore amico!
T:già...Invece voi due come vi conoscete?
V:io e Zac?
T:no no,voi due lo so,intendo,Zac e Kristy.
K:oh io e Zac.
Z:eravamo nella stessa scuola,è stata la mia ragazza per 7 mesi.
K:già.
T:ah,ho capito!
Z:perchè non ordiniamo?
V:si.
K:ok
T:cameriere,scusi vorremmo ordinare.
Cam:eccomi,ditemi pure.
Z:io prendo una pizza con le patatine.
V:io una pizza margherita.
K:due pizze margherite.
T:io il piatto del giorno.
Cam:ok,vi porto il vino?
T:si grazie.

Il cameriere si allontanò e sparì dietro una porta in legno che portava alla cucina,i 4 ragazzi mentre aspettavano la cena,cercavano di conoscersi meglio tra di loro.Non molto dopo il cameriere tornò con i piatti ordinati.
V:qua la pizza la fanno buonissima!
Z:si è vero.
T:pure questo non è male.
K:Vanessa se ti va qualche volta,quando torniamo a Los Angeles,potremmo andare a fare shopping!
V:certo,mi farebbe piacere.Sai sei molto simpatica.
K:grazie,anche tu mi stai simpatica,penso che diventeremo grandi amiche.
V:sarebbe bello.
T:Zac tu guardi le partite di basket?
Z:certo che si,che squadra tifi?
T:i Los Angeles Lakers.Tu?
Z:Anche io,hai visto la partita di sabato scorso?
T:si,abbiamo giocato una grande partita.
K:adesso inizia a parlare del basket e non finisce più,mi trascina a ogni partita!
V:non dirlo a me,però non mi dispiace,alla fine mi diverto.
K:io no,segue solo la partita,io divento invisibile.
V:ahah,no Zac se ti fidi si concentra più su di me che sulla partita!
Z:come faccio a seguire le partite se mi distrae la tua bellezza? E poi troppa gente guarda dove non deve...
V:ma quanto siamo gelosi...
Z:si,tu sei SOLO mia!
K:che carini che siete,io vi vedo sposati.Sareste davvero una grande coppia.
Z:infatti ci sposiamo,a settembre...
T:davvero? Wow..un grande passo!
Z:io sono pronto a farlo.
V:anche io..
Dopo aver finito la cena,deciserò di farsi una passeggiata in spiaggia al chiaro di luna,la sabbia era fredda,il mare calmo,e all'orizzonte si rifletteva la luna piena.Era una notte magica.Dopo aver camminato per un pò...

T:è davvero bello il mare di notte.
V:concordo,è così romantica la spiaggia di notte.
K:io e Zac il primo bacio ce lo siamo dati ad un falò.
Z:si..
T:torniamo indietro? Sono un pò stanco...
K:si anche io!
Z:torniamo allora...

------------------------------------------------------------------------------------------

Erano le 3 del mattino e un suono fastidioso si espanse nella stanza fino ad arrivare all'orecchio di Vanessa svegliandola,era il suo I-Phone,accese la luce e lo prese dal comodino...con voce assonata rispose...
V:pronto?
..:scusa se ti ho svegliato ma è importante..
V:mamma che succede?
G:tuo nonno...
V:cosa? Cosa è successo a nonno?
G:ha avuto un infarto..adesso è all'ospedale,te lo detto perchè so che ci tieni a lui.
V:hai fatto benissimo,ma come sta?
G:i dottori dicono che starà bene.
V:io torno a casa subito!
G:no,non voglio rovinare la vacanza a te e Zac.
V:lo so ma io devo vederlo.
..:amore,spegni la luce ti prego...
V:scusami tanto amore.
G:si è svegliato Zac?
V:si,ci vediamo domani.
G:tesoro non rovinarti la vacanza.
V:ma devo tornare..
G:fai come vuoi.Ciao.
V:ciao.
Z:dove devi andare domani?
V:Zac,voglio tornare a casa domani,mio nonno ha avuto un infarto e io..
Z:shhh,non dire altro,domani prendiamo il primo volo per LA.
Zac si sedette nel letto e la strinse a se mentre lei piangeva tra le sue braccia,suo nonno era una delle persone più importanti della sua vita,era come un migliore amico per lei,avvolte andava più d'accordo col nonno che col padre...e Zac lo sapeva bene...
V:non sopporterei se morisse e io non l'avessi visto.
Z:amore lui non morirà,ne sono certo.
V:lo dici solo per farmi stare meglio!
Z:no amore,lo penso veramente.
V:davvero?
Z:si.
V:allora non sei arrabbiato se torniamo a casa?
Z:no certo che no,come potrei esserlo? L'avrei fatto anche io...
V:sono stanca…dormiamo?
Z:si infatti.Notte piccolina mia.
V:notte amore mio.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


9 CAPITOLO

Un lettino bianco in mezzo alla stanza,dei macchinari,una sedia,un comodino,una finestra,una porta,tutto questo racchiuso in una stanza d'ospedale.
La stanza 9A del terzo piano dell'ospedale di Los Angeles,una ragazza seduta sulla sedia aspetta impaziente che l'uomo sdraiato sul lettino si risvegli,Vanessa.

..:Vanessa.

Una voce,un sorriso,un'altro spunta sulle labbra della ragazza,una lacrima,un abbraccio,un dolce bacio sulla guancia.

V:nonno come stai? Vuoi bere un pò d'acqua?
J:no tranquilla va benissimo così,ma tu non dovresti essere in vacanza con Zac?
V:siamo tornati.
J:non sarà perchè c'ero io in ospedale?
V:si,sono voluta tornare io.
J:ma no,dovevi restare là! Io sto bene vedi? Mi dispiace,ti ho rovinato la vacanza.Appena esco da qua te la regalerò io.Anzi io ti regalo
la luna di miele.
V:ma smettila,a proposito del matrimonio,vedi di stare bene perchè ci sposiamo a settembre.
J:sono così contento,sai Zac è un bravo ragazzo,sono felice che vi sposiate.
V:grazie,anche io sono felice di sposarlo,lo amo tanto.
J:e lui dov'è adesso?
V:è rimasto a casa,aveva mal di testa.Voleva venire ma gli ho detto di riposarsi.
J:allora va da lui che ha più bisogno di te.
V:vado tra poco,ora voglio stare un pò con te.
J:ok.
..:Jerry,buon giorno,la colazione la portiamo ora o dopo?
J:salve Maryon,la prendo adesso.
M:perfetto.Questa è tua nipote?
J:si lei è Vanessa.
V:piacere.
M:piacere mio.
V:nonno sarà meglio che io vada..torno stasera ok?
J:ok,ciao tesoro!
V:ciao..arrivederci Maryon.
M:arrivederci.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


V:amore,sono tornata!
Z:eccoti.
V:passato il mal di testa?
Z:un pò.Dopo pranzo mi prendo un'aspirina.
V:ok..lo so che non ti senti bene però io sono impaziente di scegliere il giorno delle nostre nozze.
Z:ma certo amore,scegliamola ora.
V:sei sicuro?
Z:sicurissimo.
V:ok...allora,preferisci un sabato o una domenica?
Z:sabato.
V:anche io.Mattina o sera?
Z:io direi mattina ma scegli tu,per me l'importante è che ti sposo.
V:anche per me,però anche io preferisco la mattina.
Z:però non è poi così difficile organizzare un matrimonio,siamo d'accordo su tutto!
V:si,però questo è solo l'inizo,ora il giorno.Quale ti piacerebbe?
Z:io stavo pensando che...visto che noi due facciamo l'anniversario il 9 settembre..che ne dici di sposarci quel giorno?
V:sai,sarebbe fantastico.Ora vedo se è un sabato!
Z:speriamo.
V:eh...siiiiiiiiiii è un sabato,perfetto abbiamo la data!
Z:sono felice che finalmente c'è una data.
V:anche io.Ora,ho voglia di fare l'amore.
Z:wow amore,che schiettezza! Mi piaci quando fai così.
V:bene,allora andiamo?
Z:ahah non me lo faccio dire due volte.

Coccole,baci,abbracci,carezze,parole dolci sussurrate all'orecchio,due corpi e un'anima sola.L'emozione che li lega è forte,ha un solo nome
l'amore.Dopo aver fatto l'amore ancora una volta,rimangono abbracciati a parlare,parlare e parlare per ore,a ricordare le giornate passate insieme,le litigate stupide,le volte che hanno fatto l'amore in posti assurdi,del loro primo bacio,del giorno in cui si sono incontrati la prima volta,la loro prima volta e tante altre cose che non hanno dimenticato.
Una lacrima dolce scende sul viso di lei che si emoziona ricordando questi momenti molto importanti.Lui la vede la caccia via con la sua mano dal suo viso perfetto,le bacia la fronte,la stringe forte a se,l'ama.L'ama più di ogni altra cosa al mondo,quasi più della sua stessa vita,e questo amore
è ricambiato da lei.

Z:lo sai che mi è passato il mal di testa?
V:ah si? Meglio così.
Z:è tutto merito tuo.
V:che ho fatto?
Z:hai fatto l'amore con me.
V:ahah,e questo che centra?
Z:non lo so.Ma grazie.
V:prego.
Z:lo sai che ti amo vero?
V:si,e io amo te!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


10 CAPITOLO

I preparativi per il matrimonio procedevano bene,per il ricevimento avevano scelto una tenuta molto moderna situata in un punto abbastanza strategico,per evitare i paparazzi il gran giorno.Era un ristorante molto lussuoso,posto su due piani,le finestre regalavano una vista mozzafiato dell'enorme giardino curato,e una grande piscina cristallina. Dei grandi gazebi bianchi coprivano altri tavoli posti all'aperto. Era piaciuto subito a entrambi. La scelta degli abiti l'aveano lasciata come ultima cosa da fare. Il momento di comparli era arrivato e i due futuri sposini si erano recati nei negozi per l'ardua scelta. Vanessa,accompagnata dalla madre,la sorella e la migliore amica,si trovava in una botique con abiti da mille e una notte,il che rendeva la scelta ancora più difficile. Dopo aver provato 3 abiti principeschi era già stufa,nel mezzo di una crisi di nervi,aveva paura di non trovare quello giusto. Dentro a un abito color crema,il nervosismo si fece sentire di più e scoppiò in un pianto isterico!

V:lo voglio bianco,non crema! Oggi non è giornata per scegliere l'abito!
A:tesoro calmati,lo troveremo.
V:lo hai detto anche per gli altri 3,è destino che non troverò l'abito giusto.
G:non dire sciocchezze,è solo il quarto,io ne ho provati almeno 10 prima di trovare quello giusto.
V:no,non è vero lo dici solo per calmarmi,e se poi l'abto che scelgo e non piace a lui? E come mi vede scappa....
A:stai delirando,guardi troppi film. Non aver paura di questo,lui non ti lascierà mai all'altare!
V:ne siete sicure?
S:io ne sono certa!
V:se lo dite voi.
G:su forza,esci da quel vestito e passiamo a quello successivo!

Nacque un piccolo sorriso sulle labra di Vanessa,quasi impercettibile,mentre si dirigeva nel camerino seguita dall'amica che l'aiutò a uscire dal vestito,per poi entrare in un altro,bianco candido. Il corpetto era stretto,con scollatura a cuore,senza spalline,decorato con qualche perlina che davano la forma di un fiore. La gonna era a campana,morbida e arrivava sino a terra,a completare tutto c'era uno strascico lungo e candido. Appena si guardò all'enorme specchio situato appena fuori dal camerino,rimase stupida dalla bellezza dell'abito,un brivido percosse il suo corpo,deglutì e respirò profondamente mentre faceva una giravolta per osservarsi meglio. Gli occhi le divennerà lucidi e tutte le preoccupazioni di poco prima svanirono.

V:l'ho trovato!

Esclamò con gioia.Aveva trovato l'abito perfetto.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Zac era appena uscito dal camerino con indosso uno smoking blu scuro,il 2° che la madre gli aveva costretto a indossare. Non gli piaque affatto e rientrò subito dentro per provare quello scelto da lui. La camicia bianca era coperta da una giacca nera a maniche lunghe,le gambe erano coperte da un paio di pantaloni neri,semplici.

Z: mi piace…che ne dite?
S:sei bellissimo figlio mio!
Z:grazie mamma.
S:non ci credo che stai per sposarti.
Z:a dire il vero nemmeno io!
D:sei un uomo ormai.
Dy:Zac io direi che questo è perfetto.
Z:si,ho trovato il mio abito.

----------------------------------------------------------------------------------------------
Vanessa arrivò a casa prima di Zac e avviò il pranzo. Era una grande cuoca,lui amava la sua cucina,era deliziosa e aveva un aspetto invitante sempre. Appena lui fù a casa si diresse in cucina sentendo il profumo invitante del pollo fritto,appena varcò la soglia lei gli si fiondò addosso felice e dopo avergli stampato un dolce bacio,lo strinse forte.

Z:scommetto che questa felicità è per l’abito,giusto?
V:giustissimo,amore è bellissimo,è perfetto!
Z:shhh voglio prendermi un colpo quando ti vedrò venire verso di me all’altare.
V:magari non ti piacerò.
Z:tu mi piaceresti anche con una busta della spazzatura addosso!
V:amore come sei dolce.
Z:grazie…Suppongo che non ci sia un incendio,quindi sta bruciando il pollo…
V:accidenti!

Corse a spegnere il fornello mentre la risata cristallina di lui si espanse in tutta la cucina contaggiando anche lei.Si sedette sul tavolo e lesse il giornale in silenzio,senza distrarre la ragazza mentre era ai fornelli...

V:non mi hai detto niente, tu hai trovato il tuo?
Z:si..mamma mi ha costretto a provarne due,orrendi! Poi per fortuna ho trovato quello giusto.
V:io ho avuto una specie di crisi…al 3° che provavo sono scoppiata a piangere.
Z: no piccola,come mai?
V:avevo paura di non trovare quello giusto!
Z: e invece l’hai trovato.
V:si,dopo essermi fatta mille paranoie…
Z: quali paranoie?
V:ho paura che tu mi lasci all’altare.
Z:questo non accadrà mai,perché ti avrei chiesto di sposarmi altrimenti?
V:magari cambi idea,in molti lo fanno.
Z:allora non amano veramente,io invece ti amo troppo e voglio che tu diventi mia moglie,tu lo vuoi ancora diventare?
V:si,certo che lo voglio.

La conversazione si chiuse con un bacio leggero.Lui le dava sempre sicurezza,sapeva come rassicurarla in ogni momento.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


11 CAPITOLO

Ormai mancava solo una settimana alle tante attese nozze,il nervosismo si sentiva,più dalla sposa che dallo sposo,che cercava di stare calmo almeno in presenza della sposa.I giornalisti avevano scoperto che si sposavano vedendo l'anello di fidanzamento al dito di Vanessa e,Zac confermò la notizia allo show di Ellen.
Erano le 9 del mattino e il suono del campanello risuonò nella villa,il castano,che si era appena svegliato,scese le scale con addosso dei semplici pantaloncini e aprì la porta.Si trovò davanti una donna,un uomo e un ragazzo,tutti e tre con le valigie in mano e un gran sorriso stampato in faccia.Era la sua famiglia.Li abbracciò e li fece entrare...

Z:pensavo sareste venuti venerdì!
S:ma volevamo venire un pò prima e farvi una sorpresa.
Z:è fantastico!
D:dov'è Vanessa?
Z:al letto,ieri era stanca,la lascio dormire ancora un pò!
S:si fai bene.
Z:resterete qua a dormire?
S:no,non vogliamo assolutamente disturbarvi...andremo in un hotel!
Z:ma quale disturbo,abbiamo altre 5 camere,c'è spazio per tutti qua.
Dy:io ci sto!
D:Dylan.
Dy:Che ho fatto? Ho solo accettato l'invito di mio fratello.
S:io dirò si solo quando ne parlerai con Vanessa e lei sarà d'accordo.
Z:lei ne sarà felicissima...

Un'ora dopo l'arrivo della famiglia,Zac salì di sopra con la colazione per Vanessa.Aprì la porta dell'immensa stanza dove dormivano e,senza fare rumore,si avvicinò al letto e posò il vassoio sul comodino. Aprì le tende e mosse dolcemente la futura moglie che non tardò ad aprire gli occhi.

Z:buongiorno piccolina.
V:buongiorno amore!
Z:abbiamo ospiti.
V:ospiti? E chi sono?
Z:i miei genitori!
V:e già venerdì?
Z:no,sono venuti prima per farci una sorpresa,ti dispiace se li faccio restare qua? Vogliono andare in un albergo e..
V:e spero tu stia scherzando...certo che possono restare,non devi chiedermi il permesso!
Z:grazie sei un angelo! Ti ho portato la colazione...
V:grazie amore,ho una fame!

Si sedette nel letto,mangiò un cornetto al cioccolato e bevette il caffè caldo. Dopo aver finito fece una doccia veloce e scese in cucina.

S:buongiorno,grazie di volerci ospitare in casa tua ma non vogliamo essere un peso per voi!
V:è casa anche di Zac,e poi non siete affatto un peso,anzi mi fa piacere avervi qui.
S:oh grazie mille!
V:di niente,siete sempre i benvenuti.
D:Zac la tua futura moglie è un angelo!
Z:lo so,anche per questo la sposo.

Stampò un bacio in guancia alla mora che sorrise imbarazzata.

Dy:è da parecchio che non vado in spiaggia qua a Los Angeles,e oggi è una giornata stupenda,Zac ci andiamo?
Z:ehm si perchè no..a te non dispiace vero amore?
V:no per me va bene,andate pure!
D:io vengo con voi!
S:mi sa tanto che verrò anche io,Vanessa dai vieni anche tu!
V:no no tranquilli andate pure,resto qua!
S:no perchè devi restare da sola a casa? Allora rimango con te.
V:no vada pure io ho un impegno,non starò a casa!
S:va bene.

Zac e Vanessa si stavano preparando nella loro camera,lei era davati all'armadio mentre lui si spogliava vicino al letto.

Z:amore dai vieni con noi...che cosa devi fare di così importante?
V:devo andare da Brittany,vuole farmi vedere il vestito che indosserà sabato!
Z:e non puoi andare domani o stasera?
V:e dai amore vai tu con la tua famiglia,io verrò la prossima volta.
Z:promesso?
V:promesso.

Vanessa scelse un paio di jeans a vita bassa e una maglietta bianca con scollatura a barca.Si avvicinò al letto mentre Zac si toglieva i pantaloni,rimanendo in boxer.

V:mi ci devo ancora abituare!
Z:a cosa?
V:a te,a vederti così,un giorno avrò un infarto e sarà solo colpa tua!
Z:oh bè cercherò di imbruttirmi così non rischi la vita.

Disse avvicinandosi sempre più alla mora,fino a poggiare le sue grandi mani nei suoi fianchi.Il castano girò la mora verso di lui per poi baciarle la fronte con una dolcezza unica che possedeva solo con lei.

V:oggi non mi hai ancora baciato!
Z:hai ragione...

Poggiò lentamente le sue labbra fini su quelle carnose di lei approfondendo piano piano quel bacio.Le loro lingue giocavano a rincorrersi
facendo scoppiare la voglia di andare oltre nei due futuri sposi.Zac tolse la maglietta a lei senza perdere il contatto con la sua bocca.Carezzo i suoi fianchi salendo e scendendo nel suo corpo snello.Vanessa tentò invano di allontanarsi dalle labbra di lui che la desideravano profondamente.

V:Zac - un bacio fece tacere la mora che tentava di parlare. - perfavore - ancora uno seguì al primo. - devi andare - un terzo bacio la fermò di nuovo.
Z:loro possono aspettare!

Spinse la ragazza nel letto per poi posarsi su di lei dolcemente,non voleva schiacciarla col suo peso.Lei carezzava la schiena nuda di lui e i suoi capelli morbidi e profumati.Lui,spinto dalla voglia che aveva di lei,sbottonò i pantaloncini velocemente per poi baciare ogni parte del suo fragile corpo.

Z:ho tanta voglia di farti mia!
V:anche io ho voglia di essere tua,però i tuoi ti stanno aspettando,rimandiamo.

Si sedette nel letto ma lui tentò di fermarla baciandole il collo mentre lei per tentare di fermarlo gli spostava la testa ridendo.Era il suo punto debole.

V:e dai,avevo chiesto un bacio e guarda dove siamo.
Z:è solo colpa tua - un bacio seguì a questa frase.-
V:dai mettiti il costume e vai.
Z:ho cambiato idea,voglio restare con te.
V:no mio caro esci con la tua famiglia ADESSO!

Si spostò sopra di lui mettendosi a cavalcioni,cosa che fece impazzire il castano.

Z:se fai così mi provochi e non me ne vado più.
V:hai ragione.

Mentre i due si baciavano la porta si aprì di colpo.

..: senti non è che...o mio dio! Ehm mi..mi dispiace.Avrei dovuto bussare.

Vanessa si tolse da sopra di Zac e si coprì rimettendo la maglietta blu che indossava prima.

Z:ehm non ti preoccupare,non è come sembra.
V:si infatti Dylan non è come sembra.
Dy:ah no? ahahahah sentite non dovete darmi spiegazioni,siete grandi,vaccinati e vi state per sposare.
Z:giusto però davvero non è come sembra,io stavo per mettermi il costume e lei si stava cambiando e...e niente il resto l'hai visto.Comunque che volevi dirmi?
Dy:se mi presti un tuo costume,mi sono dimenticato il mio a casa.
Z:c'è ne sono nel terzo cassetto.Scegline uno!
Dy:grazie.
Z:Dylan senti potresti...
Dy:nessuno saprà mai quello che ho visto 5 minuti fa.
V:grazie.
Dy:prendo questo nero.Ci vediamo giù.
Z:arrivo subito.

Dylan uscì e entrambi si vestirono.

V:che vergogna.
Z:è imbarazzante,ma meglio lui che mia madre o mio padre.
V:già mi sarei sotterrata!
Z:andiamo.

Scesero le scale e ogniuno andò per la propria strada.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


12 CAPITOLO

Zac

Non ero riuscito a chiudere occhio per niente stanotte.Girai di poco la testa e notai che erano le 6 del mattino,tra qualche ora sarei stato in chiesa,a sposarmi.Mio dio sto per sposarmi.Ho sempre detestato dormire da solo in questo enorme letto,lei ovviamente non può essere con me,per stanotte è a casa dei genitori.Chissà se lei ha dormito stanotte,era così nervosa ieri quando ci siamo salutati.

V:allora a domani amore!
Z:a domani - le stampai un bacio e mi incamminai verso la macchina -
V:amore,aspetta.. - corse fino a me e mi saltò al collo baciandomi passionalmente.- ho paura.
Z:di cosa?
V:che cambi idea e domani mi abbandoni all'altare...
Z:piccolina non lo farei mai e lo sai,sono solo paure che penso tutti abbiano,non è che poi quella che mi abbandona all'altare sei tu? - mi
fece sentire la sua bellissima risata e mi baciò ancora -
V:no stai tranquillo non lo farei mai.
Z:bene allora siamo apposto,domani a quest'ora saremo il signore e la signora Efron e chissà magari saremo in camera a concepire il nostro
primo figlio.
V:non così presto,facciamo passare un pò di tempo.
Z:ok,ora vado altrimenti mia madre mi sgrida come quando ero un ragazzino "sei in ritardo per la cena" - ridemmo entrambi. -
V:va bene allora a domani signor Efron.
Z:a domani signora Efron. - la baciai un'ultima volta per poi avviarmi a casa -


C'era caldo nel letto e avevo la gola secca,decisi di andare a bere,misi la prima maglietta che trovai e scesi al piano di sotto.In cucina c'era un silenzio deprimente,sentivo solo il rumore angosciante della sveglia appesa al muro e i battiti del mio cuore impazziti.Mi stava venendo il panico.Presi un bicchiere dallo scolapiatti e una bottiglia d'acqua dal frigo,bevetti 3 bicchieri d'acqua e mi sedetti a capo tavola,il mio solito posto.Fissai fuori dalla finestra il sole sorgere nel cielo,era davvero bella l'alba.Passarono 20 minuti e nemmeno me ne accorsi,avevo lo sguardo perso nel vuoto,ero immobile come una statua,e non sentivo alcun suono intorno a me.Tornai alla realtà dopo aver sentito il frigo aprirsi.Sbattei gli occhi un paio di volte e mi voltai per vedere chi avesse aperto il frigo.

Z:mamma sei tu.
S:si,ma che ci fai qua?
Z:potrei farti la stessa domanda.
S:è vero...bè non avevo più sonno.Tu che ci fai qua?
Z:avevo sete.
S:perchè guardi il vuoto da ben 20 minuti?

Sospirai e mi voltai di nuovo verso la finestra,mia madre mise una mano sulla mia spalle e si sedette accanto a me.Non disse una parola,forse si aspettava che io parlassi,o forse aveva capito tutto e non sapeva cosa dire,fatto stà che quel silenzio era imbarazzante.Decisi di mettere io fine al silenzio e parlai.

Z:ti prego parla,questo silenzio è imbarazzante.Non mi piace.
S:aspettavo che fossi tu a parlare.Non voglio costringerti a dirmi cosa pensi,non sei più un ragazzino,a dire il vero non ti ho mai costretto, prima eri tu a venire da me e voglio che sia così anche adesso.
Z:ho paura.
S:è normale.
Z:lo so,appena la vedrò mi passerà tutto.Però per adesso ho paura.
S:non posso far altro che dirti di stare calmo.
Z:facile dirlo...non ho dormito nemmeno 5 minuti stanotte.Penso che mi addormenterò in chiesa.
S:vuoi che ti preparo una camomilla? Così ti dai una calmata e magari dormi.
Z:va bene.Vado un attimo di sopra.
S:ok io la preparo...

Entrai in camera e cercai il cellulare,lo trovai sotto al cuscino.Riflttei un secondo su quello che stavo per fare.Era giusto chiamarla alle 6 e mezza del mattino? E se stava dormendo? No.La chiamata non era la cosa giusta da fare.Optai per un messaggio.

"Ehy amore...è stupido mandarti un messaggio a quest'ora,magari stai dormendo a differenza mia che non ho chiuso occhio tutta la notte.Volevo chiamarti ma non sono sicuro che tu sia sveglia,mi manchi troppo,in questo momento ho bisogno di te.Di solito ti tranquillizzo io,ora toccherebbe a te subirti le mie paranoie stupide.Ho paura e non so perchè.Io sono certo di volerti sposare,stavolta sono io ad aver paura che tu lasci me all'altare.Ci ho pensato tutta la notte,sono sicuro che senza di te non vivo.Volevo dirtelo per sentirmi più sicuro,bè ora vado a bermi una camomilla,tranquilla non manderò a fuoco la casa.Mamma mi ha visto agitato e me la sta preparando lei...Ti amo più della mia stessa vita..a dopo signora Efron."

Dopo aver premuto il tasto invio mi sentivo già meglio.Scesi di sotto col cellulare in mano e la camomilla era già sul tavolo in attesa di essere bevuta.Mi sedetti accanto a mia madre,che stava bevendo la sua e presi in mano la tazza bollente.

Z:le ho mandato un messaggio.Ho fatto bene?
S:tu credi di aver fatto bene?
Z:si,ora mi sento meglio.
S:e allora hai fatto bene.
Z:già...ma tu che ci fai sveglia?
S:a dire la verità sono felice.Felice perchè il mio bambino sta per sposarsi.
Z:mamma non sono più un bambino.
S:lo so.

Guardai mia madre negli occhi e notai che stavano diventando lucidi.Un attimo dopo stava piangendo.Mi preoccupai e le strinsi la mano che era poggiata al tavolo e con l'altra le asciugai le lacrime che scendevano sul suo viso.

Z:mamma perchè piangi?
S:perchè sei cresciuto troppo in fretta.Adesso ti dimenticherai di me e ti farai sentire solo per le feste e i compleanni.
Z:oh mamma ma che stai dicendo? Non potrei mai dimenticarmi della donna che mi ha messo al mondo e mi ha cresciuto.Prometto di farmi sentire almeno 4 volte a settimana.D'accordo?
S:si.
Z:ora smettila di piangere.Detesto vederti così.
S:va bene.

Abbracciai forte mia madre e poco dopo sentii qualcosa vibrare nel tavolo.Era il mio cellulare.Lasciai mia madre e le sorrisilei ricambiò.
Fissa il display del mio cellulare per qualche secondo,per poi realizzare che non era un messaggio ma una chiamata.Mi stava chiamado.
Un'enorme sorriso nacque spontaneo sulle mie labbra,corsi nel salone e risposi.

Z:piccolina mia.
V:amore mio.
Z:ti ho svegliata io per caso?
V:no,niente affatto.Sono rimasta sveglia anche io tutta la notte.Ho dormito solo due ore.
Z:beata te.Ho bisogno di te adesso.
V:mai quanto io ho bisogno di te.
Z:mancano soltando 3 ore e 27 minuti e potrò rivederti.
V:così tante?
Z:si...vedrai che volerà il tempo.
V:VOGLIO anzi DEVO vederti.
Z:ce la possiamo fare.Sono solo 3 ore e 26 minuti.
V:conterò i minuti che mancano.
Z:mi ami?
V:tantissimo.
Z:anche io.
V:e così hai paura anche tu adesso?
Z:si...
V:oh amore.Siamo in due.Però stai tranquillo io non ti lascio OK?
Z:ok...mi sento uno stupido.Per tutto questo tempo sono stato io a consolarti.Adesso devi farlo tu.
V:ahah hai ragione tu eri quello tranquillo e sereno.E invece ti sei preso una camomilla per calmarti.
Z:si infatti.Sono stupido.
V:amore,io ne ho prese due.Perciò smettila di dire scemenze.
Z:ahah allora sei più agitata di me?
V:si.
Z:piccolina mancano 3 ore e 20 minuti.Ho bisogno di una doccia.Ci vediamo dopo?
V:si amore.A dopo.Ti amo e tranquillo.
Z:anche io ti amo.E tranquilla anche tu.Ciaooooo.

Chiusi la chiamata e più felice che mai corsi di sopra a farmi una doccia.

-----------------

Dopo la doccia non so per quale motivo mi venne sonno.Decisi di dormire sino alle 9.Misi la sveglia e mi addormentati.Non sognai nulla.
Appena la sveglia suonò scattai dal letto e scesi a fare colazione.

D:ehy Zac,nervoso?
Z:tanto.
D:stai tranquillo appena..
Z:appena la vedrò tutto mi passerà.Lo so papà.Ora vado a vestirmi.

Salii di sopra e presi lo smocking dall'armadio.Lo poggiai sul letto e dopo essermi lavato la faccia e i denti lo indossai.Mi stava davvero bene.Entrò mia madre avvisandomi che i fotografi erano arrivati.Mancava solo 1 ora e 30 e l'avrei rivista.Aggiustai il ciuffo ribelle e scesi di sotto.Mia madre mi diede la cravatta e fece lei il nodo.Iniziai a fare le foto e il tempo passò velocemente.Ora ero seduto in macchina col bouquet in mano,15 minuti e l'avrei vista.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


13 CAPITOLO

Vanessa

Giravo e rigiravo in quel letto da ormai 2 ore e mezza,come previsto non avevo dormito quasi nulla.Nemmeno le 2 camomille che avevo preso mi avevano conciliato il sonno.Ormai erano le 6 e 30 cosa potevo fare? Assolutamente niente.Dovevo solo aspettare di vederlo,infondo erano solo poche ore,no? Avevo aspettato anche mesi prima di vederlo.E allora perchè quelle ore non passavano veloci ma lente? Perchè più passavano i secondi e più saliva l'ansia? Poi quella maledetta sveglia faceva quei tic tac tic tac,ero sull'orlo di una crisi di nervi,buttai giù la sveglia e cominciai a soffocare delle piccola urla col cuscino,poi non poteva di certo mancare un pianto isterico.Il miopianto fu interrotto da una suoneria che annunciava l'arrivo di un messaggio.


Le lacrime cessarono di scendere e un sorriso spontaneo nacque sulle mie labbra,per la prima volta era lui ad aver paura.Ero un pò più tranquilla e non c'era un vero motivo per esserlo,ma sentirlo mi tranquillizava sempre,in qualunque situazione lui era l'unico a calmarmi.Come sempre dopo aver smesso di piangere mi veniva un leggero mal di testa,mi sedetti nel letto massagiandomi le tempie in modo da farlo andar via subito. Quando iniziò a sentirsi appena mi alzai e andai a sciaquarmi il viso, gettai l'acqua fredda su esso e mi sentii meglio.Rientrai in camera e presi il telefono,dopo di chè composi un numero che sapevo benissimo a memoria.Dopo 5 squilli la persona che chiamavo rispose.



Chiusi la chiamata e guardai l'ora, erano le 7:10.L'estetista parrucchiera sarebbe venuta alle 8 e 30 perciò mi restava ancora 1 ora e 20 minuti per mangiare,anche se il mio stomaco era completamente chiuso,e di farmi una doccia.Scesi in cucina e preparai un caffè leggero.Appena fù pronto lo bevetti velocemente bruciandomi la gola ma poco mi importava.
Entrai nella mia stanza e presi il necessario per poi rinchiudermi in bagno e rilassarmi.Dopo 20 minuti buoni uscìì avvolta nell'accapatoio di mia sorella,poichè io avevo lasciato il mio a casa.
Mi lavai i denti e mi vestii con un pantaloncino nero e una cannottiera bianca.Adesso erano le 7:44.Non sapendo che fare decisi di infastidire mia sorella.Entrai in camera sua e la svegliai.

V:Stella ti prego alzati.
S:oh ti prego lasciami stare.Sono troppo giovane.
V:e che centra? Dai pazza alzati.
S:che ore sono?
V:quasi le 8.
S:COSA? Perchè mi hai svegliata così presto?
V:non sapevo che fare,scusa.Ora che sei sveglia alzati.Ti va magari di giocare alla play station?
S:uffa.E va bene andiamo a giocare.Però scelgo io il gioco.
V:ok.

Giocammo alla lotta,ovviamente vinsi io,ero allenata visto che Zac mi costringeva a giocare con lui.Quando finimmo la partita erano già le 8 e 30 ed era arrivata l'ora di prepararmi.Iniziarono a tremarmi le mani e il cuore batteva all'impazzata.Quella ragazza sembrava molto amichevole.
Si chiamava Audrey,aveva dei lunghi capelli corvini lisci che ricadevanosulle spalle,gli occhi erano piccoli e color nocciola e accanto alle guancie aveva
due fossette davvero dolci.Quando mia madre le aprì la porta lei mi abbraccio e mi sorrise io ovviamente ricambiai.Andammo in camera mia e iniziammo coi capelli.Li intrecciò in un'acconciatura alquanto complicata e difficile da ricreare.Audrey era una ragazza davvero simpatica,aveva
27 anni ed era sposata da 1 anno.Parlammo di molte cose mentre mi faceva il trucco,era davvero brava.Mia madre entrò in camera quasi alla fine del trucco per dirmi che i fotografi erano arrivati e mia sorella aveva ripreso ogni attimo della preparazione.

G:oh mio dio,dov'è finita mia figlia?
V:davvero una bella battuta mamma...
G:no davvero Ness sei stupenda.Complimenti Audrey sei bravissima.
A:grazie mille,ma non sono io ad aver un viso bellissimo come quello di Vanessa.
V:non esageriamo.
A:manca solo un pò di lucidalabbra e sei perfetta.Chissà quando Zac ti vedrà che faccia farà.
V:farà una faccia normalissima.Non sono così bella come dite.
S:no infatti Van sei stupenda.
A:ora che ho finito guardati.

Mi porse uno specchio e rimasi alquanto scioccata.Non per essere vanitosa ma ero davvero bellissima.I capelli erano raccolti benissimo,non c'era una ciocca fuori posto e il trucco era perfetto,non poco ma nemmeno troppo.Mancava solo il vestito che avrei indossato a momenti.

A:e se poi cambia idea e non ti vuole più sposare? -ironizzò Audrey ridendo insieme a mia madre e mia sorella-
V:e se lo facesse davvero?

Il panico si fece sentire più di prima e le lacrime iniziarono a salire agli occhi che divennero lucidi quasi subito al pensiero di essere lasciata da lui all'altare.Audrey lo notò e smise di ridere.

A:non ti azzardare a piangere,ho appena finito il trucco non vorrai farmelo rifare? Vuoi arrivare tadi? UNA sola lacrima te la concedo.
V:è colpa tua,mi hai rimesso il panico.

Sorrisi e feci scivolare due lacrime dagli occhi.Presi un respiro profondo e tirai fuori il vestito dall'armadio.Era più bello di come lo ricordavo.Mia madre,Audrey e persino mia zia che era appena arrivata mi aiutarono a metterlo,fu un'impresa riuscire metterlo,bisognava stare attenti al trucco e ai capelli ma alla fine ci riuscimmo.I fotografi entrarono e scattarono varie foto.Ero perfetta.Per ultima cosa misi il velo.Deglutii profondamente e uscii di casa con le guardie attorno a me,per evitare che qualche paps mi vedesse e seguisse per rovinare il giorno più bello della mia vita.
Salii in auto,per l'occasione non volevamo la solita limousine,avevamo affittato una stupenda ferrari california nera decapottabile,di certo non sarebbe passata inosservata ma poco importava.L'autista mi aprì lo sportello e salii in auto insieme a mia madre che mi avrebbe fatto compagnia nell'andare in chiesa.
In meno di 20 minuti arrivammo in chiesa.Il cuore ormai era impazzito,sembrava voler uscire dal petto e scappare via.Cera tanta gente,tutti erano lì.Mia madre mi diede un bacio sulla fronte per calmarmi.

G:andrà tutto bene vedrai.
V:lo spero.

L'autista mi aprì di nuovo lo sportello e camminai verso l'uomo della mia vita.


Non sto a ripetervi che a me non piace perchè lo sapete ù.ù
Bè per chi volesse sapere che macchina è guardate sotto questo spoiler,uguale solo a 4 porte ù.ù

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


14 CAPITOLO
Appena Vanessa mise piede fuori dall’auto molte persone le si avvicinarono per dirle quanto era bella con quel abito,la prima persona che le corse incontro fu la migliore amica,Ashley,seguita a ruota da Scott,il nuovo ragazzo.

A:Vì sei stupenda,questo vestito ti sta meglio di quanto ricordassi!
V:grazie Ash,anche tu sei stupenda.Questo vestito è stupendo.

Ashley era la testimone di Vanessa,insieme a Brittany,e indossava un abito blu chiaro,che arrivava a metà coscia,senza spalline,molto semplice ma elegante.I capelli erano sciolti sulle spalle e pieni di boccoli ben definiti .Ai piedi indossava un paio di decoltè aperti neri.Era semplice ma perfetta.

A:comunque Zac è già dentro e gli invitati stanno entrando pian piano tutti,sei pronta?
V:vuoi la verità? NO.
A:stai tranquilla andrà tutto bene.I paggi e le damigelle sono laggiù che ti aspettano,guarda come sono bellini,le bambine sembrano delle mini sposine e i maschietti degli sposini.

Avevano deciso che i nipoti di Zac e le cugine di Vanessa avrebberò fatto da damigelle e paggi.I nipoti di Zac,Nathaniel,5 anni,e Isaac,3 anni indossavano un mini smocking nero,con una cravatta abinata..Le cugine di Vanessa,Gretchen che aveva 4 anni,indossava un vestitino bianco col corpetto stretto e largo sotto,nella vita c’era un nastro rosa con un fiocchetto a destra.Sarah,che invece aveva 2 anni,indossava un vestito bianco che nel corpetto aveva dei fiori particolari fatti con delle perline,e cadeva morbido sul corpo della piccola.Sarah avrebbe anche portato le fedi agli sposi.



Si avvicinarono all’entrata della chiesa e Brittany le raggiunse.Indossava un abito di un rosa pallido che arrivava al ginocchio,la parte del seno era stretta e di un rosa più scuro rispetto al resto,ai piedi indossava dei decoltè bianchi non troppo alti.

B:quest’abito è..è magnifico!
V:grazie mille Brit.
..:Vanny

Una piccola manina tirò appena il vestito di Vanessa che si abbassò fino ad arrivare a quella piccola bambina.

V:ehy Sarah,ma come sei bella oggi!
S:glasie,andiamo?
V:certo tra poco entriamo.Ehy Gretchen anche tu sei bellissima,Nate sembri un principino! E tu Isaac,sei perfetto.
G:sono tutti dentro che aspettano!
B:io e Ashley entriamo,mi raccomando,calma e tranquilla.
V:sisi ok.

Entrarono dentro tutti,mancavano solo le damigelle i paggi e ovviamente la sposa col padre.Vanessa strinse forte il braccio del padre facendolo sorridere leggermente.

V:papà se svengo non farmi cadere.E non voglio inciampare nel vestito,ti prego tienimi.
Gr:tranquilla tesoro non succederà niente,appena la marcia nuziale parte entrerai lì dentro e tutta l’ansia scomparirà ok?
V:se lo dici tu.

La marcia nuziale partì e le damigelle e i paggetti seguirono la passerella come previsto.La sposa seguì a ruota i piccolini,appena varcò la soglia della chiesa e vide tutte quelle persone iniziò ad avere dei brividi in tutto il corpo,ma non appena sull’altare vide lui,il suo uomo,lì ad aspettarla sorridendo,anche se con un evidente ansia,il panico sparì,e sorrise anche lei.Notò solo alcune persone,tra cui i testimoni di Zac,Bubba e Corbin,i futuri suoceri e il cognato,insieme alla sua ragazza e alcuni dei ragazzi che lavorarono con loro in High School Musical,ovviamente non poteva mancare Kenny,l’uomo che li aveva fatti conoscere.Arrivò da Zac in un attimo,quella passerella che sembrava così lunga in realtà l’aveva fatta in meno di un minuto.E adesso era lì,accanto a lui,che le prese la mano tremante.Il prete iniziò la cerimonia.Era arrivato il momento dei “si”.Sarah portò le fedi all’altare,seguendo istruzioni precise date dalla madre,zia di Vanessa.

..:Zachary David Alexander Efron vuoi tu prendere la qui presente Vanessa Anne Hudgens come tua legittima sposa?
Z:si lo voglio!
..:e tu Vanessa Anne Hudgens,vuoi prendere il qui presente Zachary David Alexander Efron come tuo legittimo sposo?
V:si,lo voglio.
..:Bene,vi dichiaro marito e moglie.Ora,può baciare la sposa.
Z:Finalmente.

Fece un gran sorriso e si fiondò sulle labbra di quella che adesso poteva chiamare moglie,fu un bacio lungo,lento ma passionale allo stesso tempo,si poteva leggere il sorriso di entrambi sulle loro labbra,tra gli invitati scoppiò un applauso e qualche lacrimuccia scese ai più emotivi.Gina e Starla piangevano come due bambine,e Greg asciugò quell’unica lacrima solitaria che scese dai suoi occhi,a David luccicavano gli occhi,ma non scese una lacrima.Visto che il bacio durava troppo,Bubba,il migliore amico di Zac li urlò di smetterla di sbaciucchiarsi che aveano tutta la notte e tutta la vita per farlo.Si staccarono e si guardarono negli occhi,Vanessa iniziò a piangere e Zac l’abbracciò forte.

V:oddio come sono felice.
Z:anche io amore,smettila o piango anche io.
V:si ora mi passa,credo.

Qualche lacrima scese anche dagli occhi chiari di lui che tentò di non farle vedere a nessuno.Ma era troppo tardi.Dopo gli abbracci e gli auguri dei parenti più stretti uscirono dalla chiesa e,come di tradizione,furono colpiti da migliaia di chicci di riso.Salirono nellae ferrari e andarono al ristorante che avevano prenotato.Fecero un brindisi davanti alla piscina prima di andare dentro a mangiare.I neo sposini sparirono dopo il brindisi per andare a fare le foto.Tornarono una 20ina di minuti dopo e iniziarono a mangiare.Loro erano seduti in un tavolo a soli,tutti gli invitati erano nei tavoli intorno al loro.

Z:amore te lo detto che sei stupenda,no anzi sei molto di più.
V:grazie amore mio,ma quello stupendo qua sei tu.
Z:no davvero questo vestito è perfetto,ti sta benissimo,anche se non vedo l’ora ti togliertelo.

L’ultima parte la sussurrò all’orecchio di Vanessa,che rise alle sue parole.Praticamente non mangiarono niente del menù,visto che giravano per i tavoli in modo da parlare con tutti.Tagliarono la torta e la mangiarono.Zac diede indicazioni precise al dj sul pezzo che voleva ballare con Vanessa.Aprirono le danze sulle note di i knew i loved you dei savage garden.Era la canzone che Zac aveva dedicato a Vanessa qualche anno prima.




Rispecchiava quello che lui provava per lei,sapeva di amarla prima di incontrarla,lei era la sua migliore amica e per lui era la sua vita. Ballarono un po’,si scambiarono qualche bacio e poi lei iniziò a ballare con il padre e Zac con sua madre.Festeggiarono sino alla sera tardi,erano le 22 quando tornarono a casa.La luna di miele avevano deciso di farla più avanti,perché Zac avrebbe dovuto iniziare a girare un film drammatico,e Vanessa avrebbe iniziato un tour per il suo 5° cd che era appena uscito.I neo sposini dormirono in un albergo a 5 stelle appena fuori Los Angeles,passarono una notte d’amore nella suite matrimoniale,fecero l’amore,e fù come la prima volta,stessa emozione e stessi brividi.Ora erano il signore e la signora Efron e niente e nessuno li avrebbè più separati.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


15 CAPITOLO
Erano passati 2 mesi dal giorno delle nozze e i due sposini stavano partendo per la tanto attesa luna di miele.Avevano scelto di andare 5 giorgi alle fjii,5 a Bora Bora e altri 5 a Ibiza.Erano appena scesi dalla limousine che li aveva portati all'aereoporto dal quale avrebberò dovuto prendere il jet privato,quando il cellulare di Vanessa squillo..

V:pronto?
..:Sono incinta!
V:COSA? Ashley stai scherzando?
A:No,sono incinta!
V:wow,bè congratulazioni.
A:ho paura,se Scott non accetta la cosa e mi lascia? Non siamo nemmeno sposati!
V:ma che stai dicendo Ash,non ti lascerebbe mai,non è il tipo.E poi non tutti hanno figli dopo il matrimonio.Per esempio tua sorella!
A:è vero,un bambino non è una cosa brutta.Se mi ama dovrà accettarlo,grazie Van.Non saprei come fare senza di te!
V:non preoccuparti,per te ci sarò sempre!
A:ora ti lascio partire in pace,volevo che lo sapessi prima di partire,divertitevi! Ti voglio bene.
V:grazie Ash,a presto!
Z:ho capito bene? Ash è incinta?
V:a quanto pare si.
Z:wow,è..strano! Ash con un bambino! Non vorrei essere al posto di Scott.
V:e perchè? è una cosa bellissima avere un bambino,non c'è niente di male.
Z:oh no,di nuovo con il discorso dei bambini,lo sai che non sono pronto a diventare padre,ne abbiamo già parlato fin troppo,per favore non voglio litigare.
V:tu non vuoi mai litigare,non ne abbiamo parlato abbastanza invece,appena si apre il discorso "bambini" non mi fai mai dire ciò che penso,sai solo dire "non sono pronto ad avere figli,cambiamo discorso".E io? Ti sei mai chiesto se io voglio dei figli?
Z:bene,se ti rende felice...vuoi dei figli?
V:SI! SI io voglio dei figli Zac.
Z:calmati,non mi sembra il posto giusto per parlarne.
V:bene,il jet ci aspetta.Muoviamoci.

Girò i tacchi e si diresse all'imbarco.Poco dopo,anche il marito,un pò arrabbiato e triste per la situazione,la seguì! In quel periodo discutevano sempre,e sempre per lo stesso motivo.I figli che lei avrebbe voluto e che lui non era pronto a darle.Salirono sul jet che partì poco dopo.Erano seduti vicini ma non si degnavano di uno sguardo,lei fissava il cielo fuori dal finestrino,e lui la guardava pensieroso.
Nessuno dei due parlava.Zac sospirò e prese coraggio...era veramente arrabbiata con lui questa volta,e non se l'avrebbe cavata con un semplice "mi dispiace".

Z:van io non volevo..
V:lo so.
Z:io non voglio affrontare l'argomento perchè..
V:non preoccuparti,non ne parleremo per i prossimi 10 anni.
Z:ma perchè fai così?
V:così come?
Z:sei fredda,e non mi guardi nemmeno quando parli,sei incavolata nera e..-Senti un singhiozzo strozzato provenire da lei.- e stai piangendo.No amore per favore,odio quando lo fai.

La strise forte a se e le carezzò i capelli mentre le lasciò piangere tutte le lacrime che,probabilmente,si teneva dentro da troppo tempo.Le baciò la tempia più volte e asciugò le calde lacrime che scendevano sul suo viso angelico.

Z:perchè stai piangendo?
V:perchè detesto litigare con te.
Z:sono solo uno stupido codardo,non ne voglio mai parlare perchè ho paura,si lo ammetto ho paura di non riuscire a gestire un bambino.
V:ma che tipo di paura?
Z:ho moltissimi impegni lavorativi in questo periodo,stiamo ancora decidendo se vivere lì o comprare un'altra casa,voglio ancora godermi la vita,divertirmi con te,con i nostri amici.
V:pensi che avere un figlio ti impedisca di divertirti? Certo non sarebbe come adesso,ora siamo più liberi ma un bambino non ci impedirebbe di goderci la vita.
Z:no certo che non è un impedimento,ma io mi sento ancora un "ragazzino" devo ancora "crescere".
V:tu ti senti un ragazzino ma sei cambiato molto da quando siamo insieme,sei cresciuto,non solo in aspetto,sei più maturo,ma forse non te ne rendi conto.
Z:certo che sono cambiato,ma non mi posso definire maturo come dovrei. Avere un bambino significa cambiare la vita di tutti i giorni,se adesso la mattina mi alzo e faccio quello che voglio,quando avremo un bambino dovrò alzarmi,tenere d'occhio il bambino,cambiarli pannolini,quando sarà un pò più grande magari dovrò fare le pappette e quelle schifezze varie,portarlo a passeggiare preoccupandomi di ogni sua mossa.
V:ci sono anche io per queste cose.
Z:si ma non puoi fare tutto tu,detesto gli uomini che lasciano fare tutto alle mogli,io sono del parere che un figlio si fa in due,un padre deve esserci sempre,deve aiutare la donna a crescere il bambino e..- abbassò la testa sospirando congiungendo le sue mani..si alza di scatto dal sedile passandosi una mano tra i capelli e subito sotto il mento..non sapeva come dirglielo.ma subito il suo sguardo ritorna a fissare quello cioccolato di lei..uno sguardo che implora la sua comprensione- poi è anche una grandissima responsabilità che io non sono pronto a prendermi.
V:oh amore - passò una mano tra i capelli castani del marito,sorridendo - sei troppo tenero mentre cerchi di fare l'adulto,se non ti senti pronto io ti capisco,e posso aspettare! Ti amo.- gli carezzò la guancia facendo nascere un sorriso spontaneo a lui-
Z:ti amo anche io.
V:è stato difficile aprirti con me?
Z:no anzi è stato,liberatorio.Grazie!
V:dovremo parlare più spesso.
Z:si..me lo dai un bacio?
V:anche due.

Passò le mani dietro al collo di lui e unì le loro labbra in un bacio passionale.Ne seguirono altri prima che lei si addormentò tra le sue braccia.

----------------------------------------------------------

La luna di miele finì troppo presto,a parere loro,erano rimasti affascinati da quei posti paradisiaci tanto che si promisero di tornarci almeno un'altra volta.Si erano divertiti tantissimo,la mattina e il pomeriggio al mare,poi cena fuori e in giro per locali o negozi che restavano aperti per i turisti.
Oramai le feste si avvicinano,il compleanno di Vanessa,il natale e capodanno...la luna di miele è finita ma,le sorprese no...

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


16 CAPITOLO

Una ghirlanda sulla porta,le luci sul tetto,il tappetto rosso con la scritta "Merry Christmas" davanti all'ingresso.L'atmosfera natalizia è ormai nel vivo. E' la vigilia di Natale e una macchina grigia si ferma sul vialetto.Da questa scendono 4 persone.Una donna alta e magra con i capelli corti e castani,e un grande sorriso stampato in viso prende per mano i suoi due ometti e si dirige alla porta.Dietro di lei,un'uomo alto con i capelli scuri cerca di non far cadere dalle mani gli enormi pacchi regalo che è costretto a portare da solo.Arriva barcollando alla porta e cerca di suonare il campanello;sembra un'equilibrista ma riesce a suonarlo.
Una donna abbastanza grande d'età apre la porta e rimane stupita e sorpresa nel vederli. Abbraccia calorosamente sua nipote e il marito per poi dedicarsi ai pronipotini che cercano di nascordersi sotto il vestito della madre,la donna non ci fa molto caso e li sbaciucchia per bene.

..: Blake,Penn che bello rivedervi,andate in cucina,ci sono tutti quanti!
B:grazie nonna.
P:Alice dove lascio i pacchi?
A:sotto l'albero nel salotto.
P:grazie.

La casa aveva un'aria natalizia e accogliente.Accanto al camino c'era l'albero di natale che illuminava il salotto,le ghirlande ricoprivano il corrimano delle scale e un enorme babbo natale di plastica era appeso al soffitto in cima alle scale.
Posò i pacchi sotto l'albero insieme ai tantissimi altri e raggiunse la moglie e i parenti in cucina. C'erano quasi tutti:i padroni di casa David e Starla,Dylan e la ragazza Mary,Zac,la nonna Alice e il nonno Nicholas,la zia Carrie e lo zio Tom,da ormai due anni alla famiglia Efron si univa la famiglia Hudgens,Gina,Greg,Stella e ovviamente Vanessa.
Quest'anno a sorpresa si era aggiunta la cugina di Zac con la sua famiglia,Blake era sposata con Penn e avevano avuto due figli maschi,Nate,il più grande,e Isaac,il più piccolo.
Nell'enorme cucina erano tutti impegnati con la cena,c'era chi preparava il tacchino,chi controllava la torta di zucca,chi apparecchiava e chi rubava dal tavolo gli antipasti,chi parlava con i nuovi arrivati e chi coccolava i piccolini...Zac e Vanessa erano di sopra nella vecchia camera di lui sdraiati nel letto,lei era dolcemente accoccolata sul petto di lui con il suo orecchio appoggiato all'altezza del cuore,cuore che batteva sempre troppo forte in presenza di lei.La mano di lui esplorava molto delicatamente i capelli corvini di lei che emanavano un dolce profumo di pesca,il suo preferito. C'era quel silenzio rilassante e per niente imbarazzante,in quel momento non serviva nessuna parola:erano loro due e basta e nulla e nessuno poteva disturbare questo loro momento...erano quasi sul punto di addormentarsi..ma bussarono alla porta e un urlante Isaac arrivò saltando sul letto per mostrare a Vanessa il nuovo giocattolo che la nonna gli aveva comprato.

..:gualda gualda che bello!
V:Isaac ma che ci fai tu qua?
I:siamo venuti pel natale.
V:ma che bello..vieni qua,dammi un bacio grande grande.-fece sedere il bambino sulle sue gambe e a sua volta il piccolo la strinse nell'abbraccio più forte che riusciva a dare e le baciò la guancia affettuosamente.- ma che bravo ometto!
I:Vanessa gualda che bel legalo che mi ha fatto nonna...
V:fa vedere -prese in mano il giochino che Isaac aveva in mano e sorrise -mmh che cos'è? - il bambino mostrò meglio il giocattolo e spalancò la bocca stupito che lei non sapesse cosa fosse.-
I:ma come non lo sai? è una macchinetta telecomandata! -mentre il piccolo spiegava come funzionava la macchinetta lei gli carezzò i capelli
morbidi..gli ricordavano tanto quelli del marito..erano cosi soffici che era anche un piacere coccolarlo...-
V:davvero? Che bella,andiamo a provarla?
I: Siiiii andiamo andiamo.
V:facciamo così,tu corri giù e la prepari io arrivo subito ok? -mise il bambino in terra aggiustandogli il golfino celeste che si era sgualcito stando in braccio a lei...gli diede un bacio in fronte e lo lasciò andare via.-
I: si d'accoldo! -uscì correndo dalla stanza lasciando di nuovo soli i due giovani.-
V:è un'amore tuo nipote.
Z:eh guarda non ti dico-sbuffò leggermente abbassando la testa.Fissava la schiena di sua moglie quasi in trance finchè non alzò lo sguardo verso il suo volto guardandola profondamente negli occhi-ha rovinato un momento perfetto!-e la sua mano si ritrova a sbattere su quel materasso cosi morbido:era quasi amareggiato-
V:ma smettila,ne passiamo tanti momenti perfetti,è da quando ci siamo sposati che non li vediamo,muotivi andiamo giù.
Z:ma non possiamo restare qui? -cercò di fare gli occhi dolci,ma con scarsi risultati-
V:mmmh...-fece finta di pensarci mettendo un dito sotto il mento e assumendo lo sguardo più pensieroso che riusciva a fare- assolutamente no.
Z:uffaaa,vedi...un'altro motivo per odiare i bambini,rovinano tutto.
V:sei odioso quando fai così,non ti sopporto.
Z: scusa..-non era un tono molto convinto il suo,forse un tono quasi canzonato..in fondo era quello che pensava: per adesso,proprio non gli piacevano i bambini!

Vanessa si alzò dal letto leggermente infastidita dal comportamento di zac:è vero non gli piacevano i bambini ma a volte di comportava peggio di loro!. Scese velocemente le scale ansiosa di salutare il resto della famiglia;vide il piccolo Nate fermo alla soglia delle scale aspettarla a braccia aperte:le corse incontro saltandole addosso.Lei lo prese in braccio e gli baciò la lisca fronte coperta dai capelli.

Zac era rimasto solo in camera..seduto nel letto a pensare.
Z: ma sono proprio un idiota!-si dette un leggero colpo alla fronte e si avviò anche lui alle scale..in fondo era la sua famiglia!
Scendendo le scale lentamente,non voleva arrivare subito,sentiva provenire dal salone le risate dei suoi nipotini mischiati a quelli della moglie e subito si dipinse un sorriso sul suo volto adulto. Da lotano vide Vanessa che veniva trascinata dal piccolo Isaac a giocare:la zia gliel'aveva promesso. Lui si diresse a fare i dovuti saluti intrattenendosi a parlare con il piccolo Nate che gli mostrava la sua nuova maglia del basket che la nonna gli aveva comprato.Nel frattempo la giovane mora,intenta a capire il funzionamento di quello strano aggeggio,era osservata dal vecchio nonno di Zac,Nicholas:vedeva una particolare luce brillare negli occhi della giovane moglie del nipote,si trovava bene con i bambini e ci sapeva porprio fare!

La cena era ormai pronta:quasi tutti avevano preso posto.Alcune sedie erano ancora vuote in attesa di essere occupate.Dalla cucina non distante proveniva un leggero odore di buono e si respirava tutto in torno aria di festa.

Alice:Avanti ragazzi..tutti a tavola la cena è servita!Nicholas caro..vieni per la benedizione!Zac cercò vanesa(per capire se era arrabbiata con lui oppure no,) per avvertirla della cena ma non la riusciva a trovare.guardò in camera sua ma non c'era,scese di nuovo al piano di sotto e sentì le risate del nipote provenire dal salotto,si avviò lì e notò la figura della moglie seduta in terra che faceva il solletico al povero Isaac che cercava di scappare dalle braccia della zia.Stava per varcare la soglia del salotto quando la voce del nonno lo fece sobbalzare.

Z: oddio nonno,mi hai fatto prendere un colpo! -portò la mano all'altezza del cuore e alzò la testa al cielo.-ma...cosa diavolo stai pensando e cosa ci fai qui a fissare mia moglie?

Zac non ricevette alcuna risposta.Sentì solo un qualcosa che lo tratteneva il busto:il nonno lo aveva bloccato non distogliendo mai lo sguardo dalla piccola scena davanti ai suoi occhi.Il giovane nipote osservò attonito questo gesto del nonno ma non proferì parola.Alzò immediatamente lo sguardo rimanendo in silenzio:non sapeva che fare..o dire.

N: sai penso che Vanessa sarebbe un'ottima mamma,sembra fatta apposta per quello

E da che pulpito usciva questa affermazione?

Z:e lo so! Ma io? Io non so essere un buon padre! -Nicholas diede una leggera pacca sulla spalla al nipote-
N:trova fiducia in te stesso,non aver paura di una delle esperienze piu belle della tua vita... -Guadrò quelli che riconosceva come i suoi occhi avendoli entrambi dello stesso colore.Gli dette le spalle avviandosi nella sala da pranzo
N:sarà meglio che vada prima che tua nonna arrivi con il mattarello tra le mani a darmi qualche bastonata.

E con il sorriso beffardo tipico della famiglia Efron si allontanòe lo lasciò lì con altri mille dubbi che si creavano ogni giorno che passava.E cosa dire..il nonno colpiva sempre nel segno!Rimase per qualche secondo ancora appoggiato allo stipite della porta,le braccia incrociate al petto e gli occhi fissi su 2 delle persone più care a lui."Pensandoci bene,il nonno ha ragione e pure troppa" era questa l'unica cosa che riusciva a pensare con il sorriso sulle labbra,un sorriso amorevole,di devozione.Ma si stava facendo troppo tardi e la nonna sarebbe stata capacissima di arrivare con qualche arnese tra le mani intimandoli di correre a cena come quando faceva quando era piccolo.Si scosta leggermente dalla porta incomminandosi molto lentamente con le mani in tasca e fare indifferente..proprio non sapeva come interromperli:lo deve ammettere..erano troppo carini!Quasi si sentiva in colpa per la discussione precedente.
C'era quest'atmosfera serena che non gli sarebbe dispiaciuto osservare in seguito:erano seduti entrambi per terra davanti al caldo del camino acceso.Ovunque c'erano decorazioni e dal caminetto pendevano due piccole calze rosse che aspettavano di essere riempite.Isaac era dolcemente accoccolato tra le gambe di Vanessa e parlavano quasi a bassa voce:lei era cosi presa dal racconto che era entusiasta per ogni parola che usciva dalla piccola bocca del biondino.
Zac si sentiva quasi fuori posto ma si schiarì leggermente la voce per attirare almeno l'attenzione della moglie che a questo rumore ebbe un piccolo sussulto,non aveva sentito nessuno entrare e nè si aspettava di trovarselo dietro le spalle.

Z:mi dispiace interrompervi ma è pronto a tavola..la nonna è quasi sull'orlo di una crisi isterica..di già-Sorrise lievemente portandosi una mano dietro la nuca,era leggermente imbarazzato perchè entrambe le persone di fronte a lui erano rimate per un attimo mute.
Vanessa ancora non l'aveva perdonato per la questione di prima e per questo era leggermente distaccata e con lo sguardo basso intenta a raccogliere le cose di isaac.

V:Tu vai..vi raggiungiamo subito

Mormorò a Zac,non riuscendolo ancora a guardare negli occhi.
Un gesto di Zac,che si era accorto della situazione,la lasciò quasi allibita..ridendo e ridendo di gusto afferrò velocemente il nipote facendogli fare un piccolo volo e riacchiappandolo di fretta.Lo posizionò per bene tra le sue braccia e cominciò a correre leggeremente verso l'altra stanza

Z:viaaa scappiamo dalla zia Vane..adesso ti metti vicino a me e mi racconti tutto quello che hai raccontato alla zia e dopo vediamo perchè la macchinina non funziona che dici,eh?-gli regalò un tenero sorriso che portò al semplice annuire del piccolo bimbo.Il giovane fratello Nate li aveva raggiunti e cercava di aggrapparsi alle spalle dello zio Zac per ricevere pure lui attenzioni che di solito non dava cosi con entusiasmo.Una risata generale si espande per tutta la stanza..è proprio vero che il Natale è la festa dei buoni!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


17 CAPITOLO

..: OPS...STO BENE..E' TUTTO..SOTTO..CONTROLLO!- rise nervosamente e pensò tra sè:"o dio santo ma perchè sono cosi maldestro..e adesso chi glielo dice che ho bruciato mezza cena?"

Z:BUBBAAAA COSA DIAMINE HAI COMBINATO?
B:cosa ti fa credere che abbia combinato qualcosa?
Z:fammi pensare?forse..QUEL MACELLO CHE HAI FATTO? Probabilmente il casino l'avrà sentito pure mia madre a San Luis!
B:non è..successo.NIENTE..e fidati una volta!-si finse indignato.-
Z:l'ultima volta che l'ha detto mi sono ritrovato la macchina tutta graffiata! -si rivolse a Lizzie,la nuova ragazza di Bubba-..Bubba sto arrivando!

B:"cazzo..cazzo.cazzo..e mo cosa faccio? Pensa Tom..pensa..sei un attore..IMPROVVISA!"

Zac entrò in cucina e trovò Bubba piegato sulla cena.

Z:cosa diamine stai guardando??

Bubba diede un calcio ai piatti a terra.

B:ehm...niente!-disse come se fosse un bambino e sorrise nervosamente all'amico a qualche passo da lui.-

Zac poco convinto dalle parole dell'amico di avvicinò per vedere meglio.Quando si trovò davanti metà della cena in terra.Pensò subito a che reazione avrebbe avuto Vanessa vedendo le ore che ci aveva messo a preparare tutto buttate in terra.Si chinò all'altezza dell'amico e gli poggiò una mano sulla spalla.

Z:ah niente certo..e allora questa puzza di bruciato è perche il tuo cervello è andato in fumo pensando a come nascondere mezza cena per terra? -gli diede uno scappellotto dietro la testa e proseguì con tono più severo.- anche Isaac che ha 3 anni avrebbe saputo nascondere questo guai meglio di te! Adesso..sono calmo..e con molta calma ti dico di andare IMMEDIATAMENTE a comparare la CENA. Non vorrei essere in te quando Vanessa vedrà quello che hai combinato,ci ha messo almeno 3 ore a preparare tutto e DA SOLA.CORRI!
B:credi che si arrabbierà tanto? Non lo fatto apposta...
Z:arrabbiarsi? AHAH non la conosci..ti AMMAZZA.Ma sei fortunato...stasera sono buono,non voglio iniziare l'anno nuovo incazzato.Vanessa ama il cinese e se ti muovi riesci a prenderle qualcosa,io ordino le pizze per gli altri.

------------------------------------------------------------

V:ZACCCC CHE DIAMINE HAI COMBINATOOOO?

Vanessa era appena tornata a casa dopo aver preso all'aereoporto gli amici Edward e Leighton,entrò subito in cucina per controllare che avessero tolto la cena dal forno,ma quello che vide fù soltanto la cena bruciata sul pavimento.Sentì la rabbia ribollire nelle sue vene,spalancò gi occhi e incominciò a urlare chiamando il marito.
Zac capendo a cosa si riferiva,entrò in cucina spaventato e intimorito dalla reazione che avrebbe potuto avere Vanessa e balbettando cercò di spiegarle che era stato Bubba.

V:DOV'è LUI ADESSO?ZAC DIMMI DOV'è!!NON NASCONDERLO!!.......- si guardò un pò qua e in là cercandolo ma senza trovarlo.- THOMAS JEFFERY LEWIS...se ti trovo sei..un uomo..MORTO!

Oltrepassò Zac e si diresse spedita alla porta,aveva intenzione di uscire a cercarlo.Dall'appendi abiti prese il cappotto e se lo mise addosso,poggiò la mano sulla maniglia della porta e aprì...Si trovò davanti Bubba coperto in viso dalla cena,sicuramente l'aveva sentita urlare e aveva esitato ad entrare.Per fare scena iniziò a tremare spaventato.Lei incrociò le braccia al petto e aspetto una reazione dell'amico...

B:ti prego,risparmiami.Non lo fatto apposta!

Aspettò qualche secondo immobile,ma appena lui abbassò la cena dal suo viso e le sorrise dispiaciuto,lei si arrabbiò ancor di più...

V:MA IO TI RENDO LA VITA PEGGIO DI CENERENTOLA PRIMA CHE INCONTRASSE IL PRINCIPE! SAREBBE DA FARTI PULIRE A TERRA CON LA LINGUA.TU NON ESCI VIVO DA QUI IO..IO..

Zac arrivò da dietro e la alzò da terra e fece dietro front verso la cucina.

Z:shhh..respira..ispira...shh è tutto ok.

Vanessa si dimenò nelle sue braccia come una pazza urlandogli contro.

V:LASCIAMI..IO LO AMMAZZO...LASCIA...

Si guardò intorno e vide gli amici che la guardavano quasi impauriti dall'amica.Ritornò con i piedi per terra e si rifugiò imbarazzata nel collo di Zac che a sua volta la strinse forte.

V:sto esagerando vero? -sussurrò al marito.-mi dispiace.

Dopo aver accettato le scuse di Bubba,Ashley,Scott,Brittany,Rian,Bubba,Lizzie,Edward,Leighton,Jason,Crarliy,Zac e Vanessa si sedetterò a tavolta per cenare. Mangiarono e parlarono per tutta la cena,ovviamente non potevano mancare gli alcolici,altrimenti che cena di capodanno sarebbe stata?
Vanessa bevette un pò troppo,e al momento del brindisi,si alzò con il bicchiere e iniziò a parlare.

V:grazie a tutti di essere qui stanotte per festeggiare l'anno nuovo insieme yee,è fantastico avere amici come voi.-si voltò verso Zac che era al suo fianco,gli sorrise e proseguì.-ed è fantastico avere un marito come il mio.Tra poco inizia un'altro anno WOOOOOW,tanto lavoro da fare,tante notti al letto con il mio BRAVISSIMO maritino,vi assicuro è un mago del sesso ahahahahah ti amo amore...
Z:ehm forse dovresti sederti e lasciar finire me,che ne dici?
V:no no aspetta devo brindare a Bubba...Bubba tesoro mioooo brindiamo alla nostra salute..e brindiamo affinchè TU non distrugga nessun'altra cena per cui ho impiegato ore a preparare tutto! Vieni qui,abbracciami forte.

Bubba si alzò e la strinse forte,lei iniziò a ridere senza motivo,in fondo era ubriaca e non sapeva bene cosa stava facendo.
Quell'abbraccio non finì subito e Zac e Lizzie ci scherzarono su...

Z:Bubba stai consumando mia moglie,se non ti ha ucciso lei per la cena potrei farlo io...
L:e poi io ucciderò tua moglie che ha avuto la brillante idea di abbracciarlo.
V:ma io amo il mio maritinooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!

Tutti risero.Non era mai stata così ubriaca,nemmeno al suo 21° compleanno si era ubriacata così.
Ormai mancavano pochi secondi alla mezzanotte e si prepararono a stappare lo spumante e a contare alla rovescia...

..: 10-9-8-7-6-5-4-3-2-1 BUON ANNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Zac stappò lo spumante e il tappo finì in testa a Edward,non si arrabbiò tanto,anzi ci rise su con tutti.Dopo aver bevuto lo spumante e aver fatto giochi stupidi arrivata l'ora di andare via.

V:bè sarà meglio andare a dormire perchèèèè CHI NON LO FA A CAPODANNO NON LO FA TUTTO L'ANNO ahahahahahahah.-rise di gusto delle sue parole.-
B:tesoro tu stai proprio male!
V:nooooo ma che dici,mai stata meglio.
B:se lo dici tu.

Salutarono tutti quanti e dopo essere rimasti soli andarono in camera loro.Vanessa cercò di fare la sexi per sedurre Zac,ma riuscì solo a farlo ridere di gusto.Era proprio impazzita...ma questo non significava che non dovevano fare niente,anzi sarebbe stato più divertente così.
Vanessa scese di sotto e portò su la bottiglia di spumante rimasto,anche se gli amici erano andati via non voleva dire che loro avevano finito di festeggiare...
Obbligò Zac a berlo e poi fiestaaaaaa.
Alla fine anche Zac si ubriacò,certo non quanto lo era lei,ma perse la lucidità anche lui,e si lasciarono andare a una notte di passione.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


18 CAPITOLO
"I passeggeri del volo per Vancouver N577 sono pregati di recarsi all'imbarco 7 grazie."

Z:è il mio!
V:no,non è giusto! Così presto.
Z:lo so amore,devo andare ora.
V:uffa.Io ODIO il nostro lavoro.-sbuffò vistosamente per evitare di piangere ma la matita e il mascara iniziarono a colar giù a causa di alcune lacrime che impertinenti erano uscite dai suoi occhi.-
Z:no ti prego,mi fa stare male vederti piangere.

L'abbracciò forte cercando di non piangere anche lui,era l'uomo,quello con le palle,non doveva lasciarsi prendere dalle emozioni,almeno non davanti a lei.Vanessa pianse nascosta sulla spalla di lui.

V:perchè questo film deve durare così tanto? Ci vedremo così poco...
Z:lo so piccola,lo so,ma ti chiamerò tutti i giorni.Promesso.

La stringe più forte carezzandole e baciandole i capelli,lei alza la testa e fa un mezzo sorrisino con le lacrime agli occhi.Lui sorride a sua volta e passa una mano sulla sua guancia liscia e col palmo della mano asciuga l'ultima lacrima solitaria che era scesa dai suoi occhi.
Zac china la testa verso quella di lei e la bacia facendo incontrare le loro lingue che scorazzavano felici a quel contatto,sorrisero l'uno sulla bocca dell'altro,e lei carezzò i capelli e l'orecchio a lui,quel gesto gli piaceva tanto.

"Ultimo richiamo per i passeggeri del volo per Vancouver N577,sono pregati di recarsi all'imbarco 7 grazie."

Si staccarono a mal voglia e si presero per mano poggiando la fronte l'una sull'altra.

Z:devo andare.
V:vai.-sussurrò sulle labbra di lui.-

Non voleva lasciarlo andare,infatti lasciò le sue mani piano piano,mentre lui si allontava da lei.Percorse il corridoio sino all'entrata dell'imbarco e si voltò ancora una volta verso sua moglie che da lontano fece un mezzo sorriso con gli occhi gonfi di lacrime,le mandò un bacio e le mimò con la bocca un dolce "ti amo" e lei rispose con un "ti amo anche io".La gente dietro di lui lo incitò a proseguire e lui controvoglia proseguì sparendo dalla vista di lei.
Le venne un'improvviso mal di testa accompagnato da una leggera nausea,pensò che fosse a causa del suo umore.Non se la sentì di guidare fino a casa e prese un taxi.Avrebbe mandato la madre a recuperare l'auto.
Arrivò a casa dei genitori in 20 minuti e appena entrò,le bastò sentire l'odore della torta che la madre stava preparando per correre in bagno a vomitare.Si sciaquò la bocca e andò a salutare la famiglia.

G:ma tesoro sei uno straccio.
V:non mi sento tanto bene.
G:si vede,vuoi che ti preparo una camomilla?
V:no,per ora no.Papà potresti farmi un favore?
Gr:dimmi tutto.
V:andresti a prendere la mia macchina all'aereoporto? Non me la sentivo di guidare e ho preso un taxi,ma non posso lasciarla lì.
Gr:d'accordo..Stella vieni a farmi compagnia?
S:mmh ok.

Una volta rimaste sole Gina e Vanessa si sedetterò nel divano a parlare un pò.Gina pensava che la figlia stesse male per qualcosa successa con Zac..ma si sbagliava di grosso.

G:è successo qualcosa tra te e Zac?
V:eh? NO assolutamente niente.
G:sei sicura? Sei piuttosto ridotta male.
V:mi sento male,non è successo niente con Zac.Può succedere di star male se hai l'umore a terra ?
G:si.
V:forse è per questo allora.
G:vedi che allora è successo qualcosa con Zac!
V:no mamma,ho l'umore a terra perchè è partito.
G:aaaaah,ma non doveva partire domani?
V:no purtoppo oggi.Speriamo che mi passi in fretta.E per favore fai uscire l'odore della torta.
G:apro le finestre.

Gina iniziò a pensare che Vanessa fosse incinta,capita di stare male per l'umore ma non così tanto.Lo tenne per se,in fondo poteva sbagliarsi,l'avrebbe scoperto col passare dei giorni.Obbligò Vanessa a restare lì a dormire finchè non sarebbe stata meglio.

----------------------------------------------------------------

La settimana passò velocemente e il mal di testa e la nausea di Vanessa non erano spariti.Gina ogni giorno che passava ebbè la certezza che sua figlia fosse incinta.Un giovedì mentre erano in cucina a preparare il pranzo,a Vanessa tornò la nausea per gli odori forti che emanava il cibo,Gina smise di girare il mestolo nella pentola e si girò a scrutare la figlia.

G:non è che sei incinta?
V:COSA? Ehm no,credo di no.
G:non voglio essere invadente,ma quand'è stata l'ultima volta che voi due avete..?
V:mamma ti prego,che domande fai.
G:è solo per capirci di più...allora quando?
V:mmh...ehm prima che partisse.La settimana scorsa.
G:no ancora prima.
V:mamma non mi tengo a mente le date!
G:fai un piccolo sforzo.
V:credo fosse a capodanno.
G:quasi 4 settimane fa.-ci pensò un pò su..fece due conti sulle dita..-30-4x2..mmm-la guardò negli occhi e esclamò-SEI INCINTA.diventerò nonna siii!
V:NO,mi devono arrivare tra..-iniziò a contare a mente i giorni che mancavano.- oh cazzo! Mi dovevano arrivare lunedì!
G:vedi! Tu sei sempre un'orologio svizzero.
V:no,può essere un ritardo.
G:se non la smetti di negare l'evidenza esco a comprarti un test di gravidanza.
V:esci,tanto non sono incinta.
G:lo vedremo.

Dopo pranzo Vanessa andò a riposarsi,aveva mangiato pochissimo poichè ogni cosa che mangiava la vomitava.Gina,come aveva detto,uscì a comprare un test di gravidanza.Appena tornò a casa trovò Vanessa sveglia in camera sua,tolse dalla busta il test di gravidanza e lo poggiò sul letto,sedendosi di fianco a lei.

G:io te lo comprato,sta a te decidere se farlo o no!
V:non posso,NON devo essere incinta.
G:ma perchè? è una cosa bellissima.
v:si ma non ora.Puoi lasciarmi un'attimo sola per favore?
G:come vuoi!

Appena rimase sola prese in mano il test e lesse ogni scritta della scatola,poi lo aprì e lesse le istruzioni.Si fece coraggio e andò in bagno,fece il test.Dopo aver finito lo poggiò sul lavandino aspettando il tempo necessario a scoprire la verità.Lei in fondo sapeva di essere incinta ma non voleva ammetterlo a se stessa per paura.Andava avanti e indietro per il bagno con il cellulare in mano,ogni 5 secondi controllava l'ora e appena arrivò il momento di guardare si bloccò.Fece un respiro profondo e lentamente,con timore si avvicinò al lavandino.Si guardò allo specchio,e vide nei suoi occhi il terrore,l'ansia,la paura.Abbassò molto lentamente lo sguardo verso quel test che le avrebbe cambiato la vita.Lo prese in mano e chiuse con forza gli occhi.Un'altro respiro e poi...posò lo sguardo sul test.

V:Porca vacca...-le scivolò il test da mano e sospirò accasciandosi per terra.-positivo!- si passò una mano tra i capelli e scoppiò a piangere disperatamente.
Prese in mano il suo cellulare e compose il numero di Ashley.Uno,due,tre squilli.Finalmente rispose e Vanessa singhiozzò incomprensibilmente qualcosa.

V:Ash...io...test...positivo! Vieni.
A:non ti capisco! Che succede?
V:ho bisogno di te,vieni a casa dei miei.

In poco tempo Ashley arrivò a casa Hudgens e raggiunse l'amica in bagno,aprì la porta e la trovò a terra in lacrime.Entrò e chiuse la porta alle sue spalle,cercò di chinarsi accanto all'amica,ma col pancione di 4 mesi risultava parecchio goffa.Vide il test in terra e capì subito cos'aveva l'amica,si limitò ad abbracciarla in silenzio.Quando avrebbe avuto voglia di parlare lo avrebbe fatto.Non c'era fretta.
Rimasero così per 10 minuti buoni finchè Vanessa non sussurrò qualcosa.

V:è terribile.-un piccolo singhiozzò uscì dalla sua bocca.-
A:ma no perchè?-Le carezzò i capelli cercando di rassicurarla.- Ti assicuro che è stupendo,io lo sto vivendo ed è,una sensazione indescrivibile.Non capisco perchè stai piangendo.Tu volevi un bambino e ora che ne aspetti uno sei disperata! -Vanessa si liberò dall'abbraccio di ash guardandola appena.-
V:Zac non lo accetterà mai.Lui non è pronto,non voleva figli adesso.-Si torturò le mani..cosa avrebbe fatto ora?-
A:ma si che lo accetterà.-Un sorriso amico e sincero spuntò sulle sue labbra.-
V:no,e se dovesse lasciarmi? Allora non mi ama...e se non mi ama perchè lo sposato?-iniziò a gesticolare come una pazza isterica non controllando più i suoi movimenti.L'amica la guardò attentamente per poi bloccarle le braccia e guardandola seriamente negli occhi..-
A:smettila di dire stronzate e ascoltami:lui ti ama e accetterà questo bambino,ti è chiaro?
V:no.Ma lasciamo stare,lui non deve saperlo per ora.Magari questo coso si sbaglia.-prese lo scatolino in mano,lo rigirò tra le mani osservandolo per poi posizionarlo davanti gli occhi dell'amica.-
A:non sarò di certo io a dirglielo.Devi farlo tu! Domani se vuoi ti accompagno dal mio ginecologo,così ne avrai la certezza.
V:grazie Ash...non so proprio come comportarmi.-un abbraccio sincero segno di un'amizia interminabile.-
A:tranquilla,ti aiuterò io!

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***



CAPITOLO 19

..:sei pronta? La tua prima ecografia,sono felice di esserci anche io.
V:si,chissà se è maschio o femmina...
..:adesso pretendi di sapere troppo!-una piccola risatina uscì dalle loro labbra.-
V:si è vero! Magari sono gemelli.
..:oddio speriamo di no!Già uno basta e avanza!-un sorrisino nacque sulle sue labbra seguito da un leggero silenzio che non era per niente fastidioso.-
V:ho paura sai...-sospirò leggermente portandosi istintivamente le mani sul rigonfiamento che iniziava a vedersi.
..:no,stai tranquilla,ci sono io qua con te.-strinse la mano a Vanessa e le mostrò un sorriso sincero.-
V:grazie mille.-ricambiò il sorriso.-
..:Vanessa Hudgens?
V:eccomi.

Seguirono la dottoressa dentro lo studio e si sedettero a parlare un pò...Vanessa era molto ansiosa per la visita,avrebbe visto per la prima volta il suo bambino,ma non si sentiva davvero felice.Le mancava qualcosa.Qualcosa di molto importante.

D:allora chi di voi due deve fare la visita?
V:io.
D:bene,questa è sua sorella?
V:no è la mia migliore amica.
D:oh benissimo,vedo che anche lei è incinta.Vi siete messe d'accordo?-Rise delle sue parole riuscendo a strappare un sorriso sui volti delle due amiche.-
A:no,è successo per caso ad entrambe.
D:capisco.Bè..ehm -dette velocemente un'occhiata al foglio davanti a lei.-Vanessa,accomodati nel lettino e iniziamo.

Si sdraiò nel lettino bianco e alzò la maglietta il tanto che bastava per scoprire la pancia,la ginecologa prese la sonda e la ricoprì con il gel,lo poggiò sulla pancia di Vanessa,che al contatto col gel freddo sussultò leggermente rabbrividendo.Accese l'ecografo e iniziò a cercare il feto.

D:è un pò freddo
V:si,è molto freddo.-sorrise e spostò lo sguardo sull'ecografo cercando di capire quale fosse il suo bambino.Le si leggeva in visto l'agitazione e l'ansia.Era il primo figlio,era normale.-
D:eccolo qua.

Indicò con l'indice una piccola macchia scura sullo schermo,era davvero piccolo.Vanessa si alzò leggermente sui gomiti per vedere meglio la cellula,si stava muovendo velocemente sullo schermo,come se stesse giocando.Sorrise involontariamente finchè i suoi occhi da cerbiatta non iniziarono a luccicare,per poi lasciar scorrere sul suo viso tante lacrime calde.Si era emozionata,non pensava di farlo ma era una sensazione bellissima e non riuscì a trattenersi.Ashley le strinse la mano per rassicurarla,era piuttosto emotiva ma evitò di piangere.

V:mi scusi.-singhiozzò.-non avevo intenzione di piangere è solo che...-singhiozzò ancora coprendosi gli occhi con la mano.-è..è..bellissimo e non riesco a farne a meno.-si sentì come una bambina piccola a cui manca la mamma,si sentiva sola e senza protezione,due cose che poteva colmare solo una persona.
D:non si preoccupi,non è l'unica che piange.Il suo bambino sta bene e da quello che vedo è appena entrata all'11° settimana.
V:quindi sto per entrare al 3° mese?
D:si,esatto.

Tolse la sonda dalla pancia di Vanessa e la pulì dal gel rimasto.Vanessa si abbassò la maglietta e scese dal lettino andando a sedersi,seguita da Ashley,nella sedia di fronte alla scrivania.
La ginecologa sparì dietro la porta dicendo che sarebbe tornata subito.Dopo qualche secondo il cellulare di Vanessa iniziò a squillare,lo tolse dalla tasca dei jeans e un pò impaurita rispose schiarendosi la voce.

V:ehy.
..:ehy amore che stai facendo?
V:mah niente di che.-iniziò a tremarle la voce e dopo un sospiro continuò a parlare..-ho accompagnato Ashley dalla ginecologa,doveva fare un'ecografia...
Z:ah ho capito,e com'è andata?
V:bene,il bambino sta bene ma ancora non si sa il sesso.Non si fa vedere...-Ashley la guardò storta,sapeva che Zac era ignaro della gravidanza di Vanessa,ma non condivideva le bugie che gli raccontava,non era giusto.-
Z:ancora no? Sarà timido..-rise con gusto per la sua battuta,ma non contagiò sua moglie e questo lo fece insospettire..-che hai?
V:no niente,sono un pò stanca e ho l'umore a terra,scusa.

Zac sospirò,in quegli ultimi giorni era strana,si inventava una scusa diversa ogni giorno e questo lo faceva preoccupare.Che avesse un'altro uomo? Che si fosse stufata di averlo sempre lontano e stesse pensando a lasciarlo? Cercò di scacciare via quei pensieri sapendo che lei lo ama...

Z:ok...mi manchi lo sai?-chiese speranzoso di nessuna esitazione da parte di lei.-
V:si,manchi tanto anche a me.-qualche lacrima scese dal suo volto,si sentiva molto in colpa per quello che stava facendo,per lei era come tradirlo,era sicura che Zac stesse iniziando a sospettare qualcosa,la conosceva troppo bene.-
Z:perchè non vieni a trovarmi?-sperava in una risposta positiva.-
V:amore,vorrei tanto venire ma..non..-si morse il labbro inferiore strizzando gli occhi trannenedo l'ennesimo pianto.-non posso.

Ashley notò l'amica in difficoltà e,pur sapendo che sbagliava,prese il telefono dalle mani di Vanessa cercando di coprirla.

A:ehy Zac,scusa ma Vanessa sta proprio male.Va bene se ti richiama dopo?
Z:ma cos'ha? Perchè è così strana? Che vuol dire che sta male? Ti prego ripassamela.
A:no Zac,ora è tornata la ginecologa e devo proprio andare,lei non può stare al telefono.Ti richiamerà dopo.Ciao.-attaccò il telefono senza aspettare una risposta di Zac.-questa è la prima e l'ultima volta che ti copro.Lui si sente una merda,lo stai facendo soffrire,ma non te ne rendi conto?.-alzò un pò le voci cercando di far ragionare l'amica che piangeva guardando il vuoto.-
V:lo so e mi dispiace farlo stare male,ma fidati starebbe peggio se..se..-singhiozzò sonoramente coprendosi il volto con le mani.Ashley la strinse forte facendola rifugiare tra le sue braccia carezzandole i capelli e rassicurandola.-
A:perchè hai così paura di dirglielo?
V:perchè abbiamo litigato così tante volte perchè io volevo un bambino e lui no che ho paura di perderlo.
A:CAZZATE! Lo stai perdendo adesso,comportandoti così.Diglielo.-cercò di sembrare minacciosa.- altrimenti lo farò io.-Vanessa alzò di scatto la testa cercando di capire se l'amica scherzasse o no ma non trovò alcun segno amico.-
V:ti prego,non farlo! Voglio essere io,appena avrò la possibilità andrò da lui e gli dirò tutto.-la guardò con sguardo supplichevole sperando di averla convinta.
..:eccomi,scusate se ci ho messo molto.Fissiamo la prossima visita e potete andare.

-------------------------------------------------------------------------------

Zac dopo la telefonata si sentì peggio di come stava prima,era certo che sua moglie gli stava nascondendo qualcosa e non riusciva a stare tranquillo.Uscì dal suo camper per andare a cercare il regista,aveva intenzione di raggiungerla a Los Angeles a sorpresa.Doveva capire,doveva sapere cosa le stava succedendo.Lo trovò a parlare con alcuni ragazzi della troupe,appena vide Zac congedò i ragazzi e gli si avvicinò.

Z:Matthew scusa se ti ho disturbato ma ho bisogno di qualche giorno per andare a Los Angeles.
M:Zac,proprio ora non posso darteli.Mi servi qua! Te li posso concedere più avanti ma adesso proprio no,siamo già in ritardo con le riprese...mi dispiace.
Z:accidenti,più avanti quando?-si passò le mani tra i capelli disperato.Aveva bisogno di quei giorni..-
M:appena riprendiamo con i tempi giusti.
Z:va bè.-disse in tono arrabbiato,ma non lo era veramente con Matt,ma con se stesso.Non riusciva a parlare con sua moglie e ne aveva bisogno.-grazie lo stesso.-si allontanò dal regista per tornare nel suo camper.-
M:mi dispiace,appena potrò ti darò una settimana di pausa.Promesso.

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***



CAPITOLO 20

Z:ti prego ho bisogno di tre giorni per andare a Los Angeles.

Era passato un mese e mezzo da quando Zac aveva chiesto a Matthew dei giorni di riposo per tornare a Los Angeles,ma lui ancora non glieli aveva concessi.Zac per l'ennesima volta cercava di convincerlo.Erano nella roulot di Zac,seduti al tavolino sorseggiando un caffè,a lui tremavano le mani e la voce,mentre Matthwe era calmissimo.

M:Zac ti ho già detto mille volte che non possiamo rallentare la produzione.
Z:si ho capito ma io ho una vita privata fuori da questo set,e per colpa di questo film sto perdendo la persona più importante della mia vita.-si alzò dalla sedia e iniziò a camminare avanti e indietro con la mano tra i capelli.- è sempre più distaccata e la sento raramente,è fredda o parla pochissimo..sono preoccupato,ho bisogno di vederla e..- a denti stretti e pugni serrati disse.- il minimo che ti chiedo sono 3 fottutissimo giorni di pausa.Perfavore.-diede un pugno abbastanza forte alla porta del bagno facendosi male.-
M:no Zac,calmati per favore.
Z:NO.-cercò di stare calmo,non voleva picchiare il suo regista.Ma non riuscì a tenere un tono calmo.-Non mi calmo,lo vuoi capire o no che io sto male per questo schifo di situazione? HO BISOGNO di vederla e di parlarci guardandola negli occhi e tu,per questo cazzo di film non mi vuoi dare 3 schifosissimi giorni.SOLO TRE.O me li dai tu o me li prenderò da solo.-era parecchio agitato.-
M:non dire scemenze,non te li prenderai da solo.
Z:ah no? Vuoi vedere? Vuoi mettermi alla prova?

Da sotto il letto prese lo zainetto nero che portava sempre con se e iniziò a prendere la poca roba che aveva nella roulotte mettendola all'interno di esso,Le mani gli tremavano,era agitato e preoccupato,in tutti gli anni di lavoro non si era mai arrabbiato tanto.Matthew conosceva Zac da due anni ormai,avevano lavorato in altri film e non lo aveva mai visto così.

M:che stai facendo?
Z:te l'ho detto.ME NE VADO.-chiuse lo zaino e si mise il giubotto,si avvicinò alla porta stringendo i pugni.-
M:se esci da questa roulotte non so se ti riprenderò nel cast.-disse in tono serio e duro.-
Z:non me ne frega niente.Buona fortuna-senza voltarsi aprì la porta e se ne andò.-

-------------------------------------------------------------------------------------

Vanessa stava passando l'aspirapolvere al piano di sopra,nonostante le sue condizioni non si fermava mai.Suonarono alla porta e lei, credendo fosse Ashley scese e aprì tranquillamente.Indossava una cannottiera aderente nera e una tuta bianca,i capelli erano sciolti e mossi sulle spalle.Si trovò davanti qualcuno che non si sarebbe mai immaginata.Mise le mani sulla pancia cercando di nasconderla inutilmente.Lo fece entrare e andare in salotto.

V:che cosa ci fai tu qui? è successo qualcosa?
..:dobbiamo parlare.-iniziò a pensare che avesse capito tutto e trattenne le lacrime per la disperazione,adesso Zac lo avrebbe saputo e sarebbe stata la fine del mondo.-Non mi piace per niente come stai facendo soffrire Zac.Porca miseria Van è tuo marito.Parlaci!
V:non posso..Bubba..prova a capirmi..proprio non posso! Rovinerei tutto!-si sedette nella poltrona accanto al divano dove era seduto Bubba,mise i gomiti sulle ginocchia e le mani in testa per evitare di piangere.-
B:ma rovineresti che cosa? Lui ci sta male per il tuo comportamente,che cosa gli nascondi? Almeno dillo a me..so che sono il migliore amico di Zac,ma questo non significa che tu non puoi parlare con me,se tu non vuoi,io non gli direi nulla.-Vanessa sospirò e alzò la testa e Bubba notò gli occhi lucidi,decise di avvicinarsi per abbracciarla.- Cosa c'è di così grave da farti piangere?
V:sono una pessima moglie! Lui sta male ed è solo colpa di una mia stupida paura.Vaffanculo a quel maledettissimo giorno.Non ti posso dire niente,ti prego,non insistere perchè tanto è inutile.Lo saprai tra poco,appena troverò il coraggio...mi sorprende che tu non l'abbia già capito.

Bubba aveva la risposta davanti agli occhi,ma non era così furbo da arrivarci da solo.Infatti dopo le ultime parole di Vanessa assunse uno sguardo perplesso e confuso.Allentò la presa dell'abbraccio e le asciugò quelle poche lacrime che rigavano il viso di lei.Vanessa gli offrì un bicchiere di birra e dei dolcetti fatti da lei la sera prima.

V:come sta Lizzie?
B:bene,credo.Mi ha lasciato la settimana scorsa.Zac non te l'ha detto?
V:no,mi dispiace.Tu come stai?
B:mi manca,ma lei ha deciso di stare con un modello tutto muscoli e niente cervello.-sbuffò sonoramente bevendo un'altro sorso di birra.-
V:bè,non che tu abbia molto cervello...-risero entrambi,si vedeva che Bubba ci teneva davvero a quella ragazza.Stavano insieme da 1 anno e mezzo,stavolta lui era davvero innamorato ma a quanto pare lei no.-
B:tu sei fortunata,e tanto.Hai uno come Zac al tuo fianco da quanto? 6 anni? Siete davvero una bella coppia..anche se..
V:non ripetermi che lo sto facendo soffrire ti prego.Sto già male così...E comunque sono 7 anni e mezzo.-gli diede un colpetto sulla spalla quasi rimproverandolo per aver sbagliato.-
B:va bè,ricordi..sono senza cervello,come posso ricordare esattamente gli anni.Comunque non ho ancora capito cosa gli nascondi..Un'amante? Un regalo? Un bambino? Che cosa? -alle parole "un bambino" Vanessa sussultò credendo che Bubba avesse capito,in fondo la pancia era abbastanza visibile e Bubba non poteva essere così scemo da non accorgersene.Fece ancora finta di niente cercando di rimediare.Era un'attrice brava e doveva semplicemente recitare ma non fece in tempo perchè Bubba saltò dalla sedia mettendosi le mani nei capelli.Che fosse troppo tardi e che ci fosse davvero arrivato?- porco ken è tardissimo.Ho un'appuntamento tra 15 minuti.
V:appuntamento di lavoro?
B:nooo,con una ragazza.Sono tornato in pista ricordi? Devo far ingelosire Lizzie.-mentre lo diceva si alzò il colletto della camicia come un modello nei suoi photoshoot e mise le mani nei fianchi a fighetto.-
V:non cambierai mai,è passata solo una settimana e tu ti sei già buttato in pista! Pazzo,scappa o la tua ragazza si stuferà di aspettarti.

Sorrise,l'amico era proprio un bambinone.Lo accompagnò alla porta e dopo averle dato un bacio in guancia Bubba andò via.
Lo stomaco iniziò a brontolare per la fame,nonostante avesse pranzato poche ore prima.Andò in cucina e iniziò a cercare qualcosa tra le mensole..

---------------------------------------------------------------------------------------

Zac atterrò a Los Angeles nel tardo pomeriggio,prese la sua valigia e camminò spedito verso la limousine che l'avrebbe portato a casa.

Appena si sedette in macchina iniziò a pensare a cosa sarebbe successo,lei sarebbe stata felice di vederlo? Gli avrebbe spiegato perchè era così strana? Mille pensieri giravano nella testa del povero Zac tormentato e non riusciva a darsi pace.Sembrò il viaggio più lungo della sua vita eppure durò solo 10 minuti,12 se vogliamo essere precisi!
Una volta che la macchina si fermò nel vialetto Zac esitò a scendere,voltò lo sguardo verso le scale di casa sua e da queste vide scendere un ragazzo,scrutò con attenzione e capì che era Bubba.Il suo migliore amico era lì.E che fosse lui l'amante di sua moglie? Lizzie lo aveva lasciato davvero o era soltanto una scusa? Forse lui aveva lasciato lei per stare con Vanessa mentre lui lavorava fuori città,o forse Lizzie aveva scoperto il tradimento e lo aveva lasciato davvero lei.Bubba aveva il colletto sceso e sgualcito,che fosse stata lei a ridurlo così,magari mentre lo spogliava per buttarlo nel letto,nel loro letto,come di solito faceva a lui,per poi abbandonarsi tra le coperte a fare l'amore.Altri mille dubbi assalirono Zac.Aspettò fino a quando l'amico,senza averlo notato,andò via.Scese dalla macchina ansioso e impaurito allo stesso tempo.Era il momento della verità,della dura verità.

--------------------------------------------------------------------------------------

Vanessa era in cucina dubbiosa su cosa mangiare.Il suo stomaco brontolava rumorosamente,istintivamente poggiò una mano sulla pancia per palcare il rumore.Aprì la mensola accanto al frigo e vide la nutella,così le venne in mente di cucinare delle crepès alla nutella.Le adorava tantissimo,le preparava a Zac quando aveva fame e non c'era niente di buono.Mentre le uova cucinavano lei iniziò a parlare al suo bambino carezzandosi la pancia.

V:"ehy,scommetto che le crepès ti piaceranno tanto appena crescerai,sai tuo papà ed io le adoriamo.Sono davvero deliziose.-cambiò umore all'istante,diventò seria.-Nonostante tutto,sono felice di averti,non vedo l'ora di tenerti in braccio e darti l'amore che meriti."

Non si accorse che la porta d'ingresso si era appena chiusa,facendo entrare suo marito.Zac sentì dei rumori provenire dalla cucina,così senza mollare la valigia all'ingresso si diresse lì.Appena la figura di sua moglie gli si presentò davanti il suo cuore perse un colpo dallo spavento.Stava forse sognando? O magari era solo ingrassata di qualche chilo e si sbagliava di grosso! Cercò di restare calmo il più possibile,ma appena la sentì parlare alla pancia,capì tutto e fece cadere la valigia a terra,facendo molto rumore.
Vanessa si spaventò moltissimo e poggiò l'altra mano sul cuore voltandosi impaurita.Si trovò davanti il marito con gli occhi sbarrati e lucidi,la delusione gli si leggeva in viso.Non riusciva a muoversi o a parlare,stava lì immobile toccandosi la pancia e il cuore,gli occhi divennero lucidi anche a lei,ora si che era nei guai.Il momento era arrivato.Zac più freddo che mai si decise a parlare.

Z:Ti prego..dimmi solo che sei ingrassata e che parlavi da sola per la fame...

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


CAPITOLO 21

Z:Ti prego..dimmi solo che sei ingrassata e che parlavi da sola per la fame...

Vanessa rimase in silenzio,cercò di parlare ma non usciva alcun suono.Zac sospiro avendo capito tutto quanto.Era nervoso e deluso per la situazione,lei gli aveva mentito su una cosa così grande,tutta la fiducia che aveva per lei svanì all'istante,per lui la sincerità era molto importante.Lei ancora non parlava e lui preso dal nervoso diede un calcio alla valigia che andò a sbattere contro il tavolo,facendo cadere il vaso di fiori.Lei sobbalzò spaventata mentre Zac si passava le mani tra i capelli e copriva gli occhi.

Z:Sei incinta?-la guardò negli occhi con freddezza,se avrebbe potuto l'avrebbe fulminata.A lei tremavano le labbra..dopo un pò sospirò due parole.-
V:m-mi dispiace!- scoppiò a piangere come una bambina,c'è l'aveva con se stessa.Iniziò a torturarsi le mani per un'evidente agitazione,non era un bene nelle sue condizioni.-
Z:TI DISPIACE? CHE COSA TI DISPIACE?- alzò le voci,era arrabbiato davvero tanto.- TI DISPIACE AVERMI MENTITO PER QUANTO? 4-5 MESI?- tremava dall'agitazione,non era mai stato così!- OPPURE TI DISPIACE AVERMI FATTO SENTIRE UNO SCHIFO? SI PERCHè IN CASO TU NON LO SAPESSI MI SONO SENTITO UNO SCHIFO!- alzò le voci sull'ultima parola,facendo singhiozzare ancora una volta sua moglie.-SONO ARRIVATO A PENSARE CHE MI TRADISSI CON BUBBA MENTRE LO VISTO USCIRE DA QUA.MENTRE TU,TU NON MI HAI DETTO NIENTE.PERCHè? VOGLIO SAPERE IL PERCHè?-era sull'orlo della disperazione,probabilmente stava per piangere dal nervoso.-
V:COSA? TU HAI DUBITATO DI ME? NON TI FIDI?- si agitò parecchio anche lei.-
Z:SI HO DUBITATO DI TE!AVREI VOLUTO VEDERTI AL MIO POSTO SE IO TI EVITAVO E MENTIVO.
V:IO VORREI VEDERE TE..SOLA,LONTANA DAL MARITO PER MESI,SCOPRIRE CHE SEI INCINTA,ESSERE FELICE PER UN SECONDO E DOPO VEDERTI ABBATTARE QUESTA CERTEZZA PERCHE SAI CHE TUO MARITO NON AVREBBE VOLUTO CHE QUESTO ACCADESSE!-Zac si sentì strano,quasi in colpa...calò per un'attimo il silenzio ma Zac era talmente orgoglioso che continuò a urlarle contro.-
Z:QUESTO NON TI GIUSTIFICA! ME LO AVRESTI DOVUTO DIRE LO STESSO.
V:STAI URLANDO ANCORA!-urlò anche lei per farsi sentire,la spaventava vederlo così...-
Z:SI STO URLANDO.-non cambiò nulla,continuò a urlare lo stesso.-
V:mi spaventi..-sussurrò debolmente abbassando gli occhi gonfi di lacrime.-
Z:BHE SE FACCIO COSI TANTA PAURA PERCHE MI HAI SPOSATO!?- Prese la valigia da terra e uscì sbattendo la porta.-
V: ..perchè ti amo!

Sussurrò rispondendo alla domanda nonostante lui fosse andato via.Iniziò a piangere sedendosi per terra e coprendosi il viso. Piangeva,piangeva perchè forse lo aveva perso,avevano litigato come non era mai successo.Di solito si arrabbiavano per cavolate,magari per gelosia,ma stavolta era qualcosa di più grande,e in più lei era incinta...

-------------------------------------------------------------------------

Zac una volta uscito di casa,salì in macchina e partì senza sapere dove andare.Si fermò al molo e poggiò le mani sul volante e la testa sul clacson iniziando a pensare..gli scese qualche lacrima perchè anche lui si rese conto che era la prima volta che litigavano così però era ancora arrabbiato perchè lei gli aveva tenuto nascosto una cosa così grande.Non si rese conto che la colpa era anche sua,la rabbia offuscava la verità.
Decise di prendersi una pausa riflessiva.Chiamò lo zio Will Efron,un'uomo di 40 anni molto giovanile che viveva a Seattle con la moglie,Teresa una donna che aveva conosciuto in italia 15 anni prima.Avevano 2 figli,Jenny una 15enne in piena crisi adolescenziale e Tom un dolcissimo bambino di 9 anni.
Rispose quasi subito al telefono e accettò di accogliere Zac per un pò di tempo senza chiedere troppe spiegazioni.
Mise in moto l'auto e partì velocemente verso Seattle.
Arrivò a casa dello zio all'ora di cena,parcheggiò nella via e scese dalla macchina.Si trovò davanti a un'enorme palazzo grigio e con la sua valigia in mano cercò il citofono dello zio.Rispose Teresa e lo fece salire al 22° piano.
Quando entrò nell'appartamento lo zio lo accolse abbracciandolo e Teresa prese la valigia del nipote portandola nella stanza degli ospiti.
Non si vedevano dal matrimonio di Zac e Vanessa,i cugini lo baciarono timidamente tornando a sedersi a cenare.Will apparecchiò per lui ma Zac gentilmente si rifiutò di mangiare dicendo di aver già mangiato qualcosa in viaggio e si ritirò al letto usando la scusa della stanchezza.Nessuno fece domande,la cugina gentilmente lo accompagnò nella camera degli ospiti e lo lasciò solo.
Zac si infilò il pigiama e si sdraiò nel letto iniziando a guardare tutte le foto che aveva di Vanessa,o le altre foto di loro due
insieme,ne aveva qualcuna anche del loro matrimonio.Gli mancava tantissimo e cercò di chiamarla,ma invece di premere il tasto "call" tornava alle foto,scrisse anche un breve messaggio che diceva "Sai a volte penso all'errore..tutti possono sbagliare vero?siamo tutti essere umani d'altronde e stavolta sono sicuro:abbiamo sbagliato entrambi ma sono io il colpevole.Dopo tutto quello che ho detto e fatto non meriterei nemmeno di riaccostarmi a te;ti ho accusata dell'inveitabile e ho sbagliato.Mi manchi come non mai ma ancora non so dove ho la testa mi dispiace..non allarmarti per me..ci vedremo quando sarà giusto vederci e quando ne avrò la forza.Scusami..TI AMO..tuo per sempre" ma lo cancellò lettera per lettera sospirando sapendo che non era cosi semplice:non poteva risolvere tutto con un semplice sms.Si addormentò con il cellulare in mano che mostrava una foto di loro due al matrimonio mentre tagliavano la torta.

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


CAPITOLO 22

Erano passati 12 giorni da quando avevano litigato,i 12 giorni più lunghi che avesserò mai passato,soppratutto per Vanessa che emotivamente era a pezzi.Era un venerdì mattina e Vanessa aveva la visita dal ginecologo,non se la sentiva di andare da sola e decise di rendere partecipe Zac,gli mandò un messaggio in cui diceva "Ciao..so che forse non dovrei nemmeno mandarti questo messaggio ma ti ho nascosto tante cose,e non voglio farti perdere anche la 3°ecografia di tuo figlio.Se vuoi venire io ti aspetto.la visita è alle 10,passa a casa o magari direttamente lì..mi manchi". Si vestì cercando di coprire la piccola sporgenza che si intravedeva nel ventre,e appena fù pronta aspetto qualche minuto prima di uscire di casa,nella sparanza che Zac si facesse vivo...Erano le 9:45 e di lui ancora nessuna traccia,così decise di uscire,magari l'avrebbe raggiunta dal ginecologo.Una marea di flash la invasero appena chiuse la porta alle sue spalle,si strinse ancor di più nel giubotto in pelle che ormai le stava stretto.I paparazzi,invadenti come sempre,le ostacolarono il passaggio sino all'auto importunandola con varie domande.Ormai aveva imparato a ignorarli,e poi non era proprio in vena di fare la gentile con loro,perciò in silenzio salì in macchina e sfrecciò via.
Raggiunse lo studio ginecologico in 15 minuti e anche lì fu invasa dai paparazzi che l'avevano seguita,iniziarono a fare domande insospettiti del fatto che fosse da un ginecologo senza Ashley,il che significava che probabilmente anche lei era incinta.Vanessa nervosa come non mai entrò nello studio controllando il cellulare nella speranza di trovare una chiamata persa o almeno un messaggio..ma niente. Questo significava che a lui non importava niente di lei e di suo figlio? Oppure semplicemente non aveva letto il messaggio? O forse era troppo arrabbiato per chiarire..con i suoi dubbi e preoccupazioni entrò nella stanza che già altre volte l'aveva accolta.

-----------------------------------------------------------------

Qualunque ragazza avrebbe visto Zac in questo momento non avrebbe potuto fare altro che fissarlo o direttamente saltargli addosso.Era una visione celestiale e pur se aveva l'animo peggio dell'inferno dantesco,possedeva sempre quel viso angelico che faceva incantare chiunque.Dalla posizione si capiva certamente che non aveva avuto un sonno tranquillo.Pancia in giù,braccio penzolante dal letto,il lenzuolo quasi del tutto assente nel coprire il suo corpo,la gamba sinistra piegata in dentro verso l'altra gamba,testa sotto il cuscino braccio destro a reggere lo stesso cuscino: peggio di una mossa di wrestling insomma.Respirava leggermente affannatto..magari stava facendo anche un brutto sogno;sta di fatto che quel sonno è compagno di tante notte insonni passate ultimamente.
Una suoneria assordante lo avvisa che è appena arrivato un messaggio disturbando quel sonno leggere che era riuscito ad acquisire appena..giusto per riposare gli occhi.
Non aveva la forza ne fisica ne morale per poter prendere tra le mani quell'oggetto custode di tante dediche d'amore,riuscì solo con sforzo ad allungare il braccio sul comodino e,preso da un momento di rabbia,scaraventò quella scatoletta elettronica contro il muro.Chissa se avesse letto il mittente cosa avrebbe fatto,come avrebbe reagito.
A zac poco importava se lo aveva rotto,ne avrebbe comprato un altro..in questo momento voleva rimanere isolato.
Putroppo o forse per vantaggio questo strano tonfo arrivò anche alle orecchio dello zio che era beatamente intento ad aiutare il figlioletto con i compiti.Pensò che era meglio andare a vedere come stava..ultimamente vedeva cosi giu di morale il nipote che lo preoccupava tutto di lui.
Arrivò in fretta davanti la camera del nipote non sapeva se bussare o no..magari l'avrebbe disturbato o magari stava ancora dormendo.Qualcosa piu forte di lui lo spinse ad aprire con molta cautela la porta,quasi di soppiatto cercando di non farsi sentire.
Un respiro lento e deciso aveva sostituito quello affannato di prima:era completamente crollato per il sonno.
Si guardò in cerca di chissa cosa per la stanza fino a calare lo sguardo verso il pavimento e notare il cellulare che lampeggiava proprio a pochi passi da lui.
Decise di raccoglierlo e i bloccò per un istante quando vide il nome che s'illuminava con insistenza su quel piccolo schermo.
"Amore" diceva..Vanessa lo stava chiamando e lui non aveva risposto.
Decise di non invadere ancora di piu la sua privacy e non rispose,attese che il cellulare smettesse di squillare fissando la figura dormiente di quel giovane depresso davanti a lui.
Doveva fare qualcosa e subito!Ma chi poteva aiutarlo?
Non ci volle molto per capire cosa doveva fare..e l'avrebbe fatta!

-----------------------------------------------------------------------

Vanessa aveva il telefono nell'orecchio aspettando una risposta dall'altra parte,che purtroppo tardava ad arrivare.Le lacrime volevano uscire velocemente dai suoi occhi,ma cercò di frenarle...La sua ginecologa la invita a sdraiarsi nel lettino e arrabbiata,delusa e triste ripone il telefono in tasca. La ginecologa iniziò la normale procedura dell'ecografia,ma Vanessa era immersa nei suoi pensieri e non dava molto ascolto a ciò che diceva. Stava pensando che forse Zac tornerà da lei solo con i documenti del divorzio,o magari non tornerà proprio e lo troverà su qualche giornale in prima pagina appiccicato a una modella qualunque,ma no,non era da lui e lei lo sapeva più di chiunque altro.

G:credo che il mese prossimo potrebbe scoprire il sesso del bambino!..Sta crescendo molto bene..-cercò di rendere partecipe la futura mamma,però con scarsi risultati..quest'ultima scoppiò in lacrime fissando il suo bambino nello schermo. La ginecologa pensò che si fosse emozionata per via del bambino,e cercò in ogni modo di consolarla.- Dai su si calmi,per piangere c'è ancora tempo,aspetti di sentire i suoi calci..lì si che piangerà.- ci ridacchiò un pò su strappando un sorriso a Vanessa.-
V:mi scusi,sono un pò emozionata e gli ormoni non aiutano per niente..-mentì cercando di nascondere la vera motivazione del pianto.-
G:so cosa significa,ho 2 figli anche io e a ogni gravidanza piangevo per tutto.- La futura mamma sorrise,l'aveva creduta.-

Appena la visita terminò,Vanessa si fece dare le foto dell'ecografia,aveva in mente una cosa ben precisa,e niente l'avrebbe fermata.Dopo aver fissato il prossimo appuntamento,si avviò verso casa.
Il giorno dopo decise di andare a San Louis,dai suoceri,li avrebbe portato l'ecografia,e chissà magari avrebbe trovato anche il marito.
Salì in macchina e poggiò l'ecografia sul cruscotto,partì fissando decisa la strada.Il viaggio durò all'incirca un'ora,un viaggio molto silenzioso,non aveva acceso neppure la radio.
Quando spense il motore nel vialetto degli Efron,le salì il panico. Si fermò un'attimo a ragionare,cosa avrebbe detto? Cosa avrebbe fatto?
La macchina del marito non c'era,perciò ne dedusse che non era lì.Scese e raggiunse la porta,poggiò la mano sul campanello ma la ritrasse in fretta sospirando. Aspetto 5 minuti buoni prima di suonare...
Starla aprì la porta con il telefono all'orecchio..stava parlando con qualcuno e appena la vide sorrise felice di vederla.

S:ti posso richiamare io..? Ho l'altra metà del cuore qui davanti a me..!- Vanessa non capì bene a che si riferiva,ma non le importò molto.- Eccomi tutta per te,vieni entra..ma che ci fai da queste parti?
V:questo è tuo nipote...il motivo per cui Zac se n'è andato.

Lasciò l'ecografia in mano a Starla e si voltò di spalle,lasciando stupita la suocera,e una volta raggiunta la sua auto ritornò a Los Angeles.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***



23 CAPITOLO

S: DAVID..è nostro nipote,NIPOTE! Ma ti rendi conto ?Puoi mai crederci? - sfiorava quella piccola immagine quasi si potesse sciupare al solo tocco di un dito- ..non ci credo..figlio di nostro figlio..

David aprì la bocca cercando di emettere un qualsiasi suono che assomigliasse ad una parola ma fa un tentativo piu che vano..fissava letteralmente quell'immagine come se riuscisse a vedere solo quello nella stanza,come se all'improvviso il suo cervello si fosse focalizzato solo su quel preciso punto che corrispondeva a una mini-pagnotta..ma quella mini.pagnotta era suo nipote.

S:..che poi dico io..ma siamo sicuri che l'abbiamo cresciuto noi questo figlio nostro? Non gli abbiamo sempre insegnato il rispetto verso le persone amate? Come ha fatto a solo passargli per il suo cervello l'idea di abbandonare la moglie,che oltretutto ama piu della sua stessa vita,INCINTA senza un minimo di ragionamento? DAVID si vede che è tuo figlio..! - Queste parole molto confuse uscite a raffica dalla bocca della presto-nonna fecero risvegliare il povero marito da quella fase di momentaneo trance.-
D:..E io che centro adesso?
S:è TUO figlio..TU gli hai dato i geni maschili..TU hai contribuito a procrearlo..TU non gli hai detto niente! Dovevi farlo ragionare e farlo tornare indietro..sei o non sei suo padre?- Lo indicava colpevolizzandolo a ogni TU.E David da perfetto finto-tonto..
D:appunto..ho CORTRIBUITO..metà della colpa è anche tua! E comunque sia è adulto e vaccinato per prendere le sue decisioni da solo..sta anche per diventare padre quindi..problema risolto.- disse con fare molto indifferente senza pensare minimamente a quello che diceva.-
S:a volte mi chiedo perchè ti ho sposato..- Starla sull'orlo della disperazione portò la sua mano sinistra agli occhi per poi massaggiarsi leggermente la tempia fissando incredula il marito.Quello che accadde dopo fu..un bel collino sul collo del marito - MA LO FAI APPOSTA? Io già cosi sono nervosa e mi dai queste risposte idiote? E' appunto questo il problema!STA-PER-DIVENTARE-PADRE!è cosi spaventato e confuso che ha lasciato la moglie,David..RAGIONA,no?- David si risvegliò dal momento da scemo,battè i pugni sul tavolo,si alzò in piedi, prese l'ecografia in mano e disse.-
D:ma se manco lo sapevamo? Come facevo ad aiutarlo se non sapevo che stava per diventare padre? Adesso mi metto a fare il veggente e vedrai che al prossima volta lo so,che dici?
S:non mi pare il momento di scherzare questo..non credi che...

DRIIIIN.
La conversazione venne interrotta dallo squillo del telefono. Starla andò a rispondere,ricordando improvvisamente di aver detto al cognato che lo avrebbe richiamato più tardi,aveva fatto prima lui.

S:pronto?
..:HO UN'IDEA!- esultò il fratello di David.-
S:dimmi tutto Will.

Confabularono per un bel pò,mentre David cercava di attaccare l'orecchio al telefono per sentire anche lui,ma con scarsi risultati visto che la moglie camminava avanti e indietro per la cucina farfugliando qualcosa di poco comprensibile.
Quando chiuse il telefono,era di spalle al marito che ormai,rassegnato,si era seduto nella sedia. Si girò verso di lui con un enorme sorriso furbo,di chi la sa lunga.

S:ABBIAMO UN PIANO! Prendi le chiavi della macchina e fai benzina! Sarà una bella camminata.

--------------------------------------------------------
Il suono di una voce lontana infastidì Zac dal suo beato sonno,pian piano aprì gli occhi un pò arrabbiato..non si sentiva abbastanza riposato e aveva bisogno di dormire ancora,ma ormai era sveglio e in più si ricordò che era dal giorno prima senza andare in bagno.
Si alzò dal letto troppo in fretta e gli venne un leggero capogiro che passò in fretta,prese la prima maglietta che gli capitò a tiro e si diresse al bagno. Percorse il corridoio lungo e luminoso,purtroppo la porta del bagno era la prima,e la sua camera era l'ultima. Appena passò davanti alla porta del salone sentì qualcosa che lo incuriosì,lo zio parlava al telefono con qualcuno..non gli piaceva origliare ma la curiosità era troppa.

W:è a pezzi,sta quasi sempre chiuso in camera.- era in piedi,di spalle alla porta e camminava avanti e indietro ansiosamente,sbuffando e gesticolando in continuazione.

Capì immediatamente che si riferiva a lui,ma con chi ne stava parlando? E se avesse chiamato Vanessa per dirle che era lì,a casa sua? Non era pronto a scusarsi..dopo una leggera pausa lo zio,che sicuramente stava ascoltando la risposta della persona dall'altra parte della cornetta,riprese a parlare.

W:ha litigato con Vanessa,ma non dice il motivo,e non ne vuole parlare.- sentendosi osservato si voltò di scatto guardandosi intorno,niente. Non c'era nessuno. Zac, infatti, grazie ai suoi riflessi sempre pronti, si era nascosto dietro la porta, mentre lo zio continuava a sbuffare.

Era difficile sentire quel nome,gli mancava parecchio. Quando sarebbe finito tutto questo? Quando avrebbe potuto abbracciarla di nuovo? Quando avrebbe messo da parte l'orgoglio per tornare da lei? Quando sarebbe cresciuto? Adesso si sentiva solo un ragazzino nel mezzo dell'adolescenza, che non sa come comportarsi, cosa fare, e ha bisogno dei genitori o di un'adulto che lo segua, ma in questo caso è lui l'adulto, deve aiutarsi da solo. Smette di origliare stufo di sentir parlare di lei, un pò anche lui ha ragione, lei lo ha mentito ma nessuno lo sa, ha bisogno di stare da solo per un pò ma nessuno lo lascia in pace. Decide di uscire, un pò d'aria non può che fargli bene, entra in bagno si fa una bella doccia fresca. Sospirando un "ciao" allo zio uscì di casa senza attendere una risposta. Gli tornò in mente quando da bambino andavano a trovare lo zio lì a Seattle e la sera, per non farlo annoiare lo portavano in un parco poco distante da casa sua, ricordava benissmo la strada per arrivarci e ci andò.
Era tutto uguale a prima, niente era cambiato, solamente i giochi erano nuovi. Il prato inglese, nel quale ogni tanto apparivano dei cespugli di rose, era sempre ben curato. Gli arbusti che spiccavano facevano ombra alle panchine, le altalene ondeggiavano avanti e indietro occupate dai bambini sotto i 10 anni, alcuni genitori aiutavano a scivolare i bimbi più piccoli, altri stavano seduti nelle panchine a guardare i loro figli giocare con i nuovi amichetti, i bambini più piccoli giocavano nei cubetti di sabbia, altri genitori passeggiavano le carrozzine avendo figli troppo piccoli per giocare a qualsiasi gioco. Zac adorava andare sull'altalena, gli sembrava di volare, quella sensazione gli piaceva molto e ora era seduto in una panchina lontana da tutti, con i gomiti poggiati sulle ginocchia e le mani nella testa riflettendo sulla situazione.
Zac alza la testa solo quando una bambina dai poccoli boccoli biondi e gli occhi chiari gli corse incontro facendo svolazzare il vestitino bianco a fiori e urlando parole dette troppo velocemente e incomprensibilmente. Forse era una sua fan, no, impossibile, avrà avuto 2 o 3 anni e sicuramente non sapeva nemmeno chi fosse, arrivò da lui con lo sguardo triste prendendogli le mani.

..: ti tei fatto la bua?

Fece sorridere il castano, era proprio bella e aveva una voce dolcissima. Un uomo alto e giovane li raggiunse correndo, si fermò davanti a loro poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. Era sicuramente il padre della bambina bionda. La piccola alzò la testa sorridendo raggiante al padre, allargando il sorriso sul volto di Zac.

..: papi tei tanco? - lo prese in giro ridendo allegramente, contaggiando anche il castano e lo stesso padre. Era dolce, bellissima e simpatica, una bambina graziosa.
..: Sophie è colpa tua se sono stanco sai? Non dovevi correre qua, ti avevo detto di non disturbare questo signore. Mi scusi tanto. - stavolta si rivolse a Zac che guardava la scena sorridendo. La bambina aveva chinato la testa dispiaciuta e il padre cercava di essere serio e duro con lei, ma era troppo tenera, era impossibile.-
Z:no, si figuri, non mi ha disturbato affatto.- esclamò.-
..: perchè hai voluto correre fin qua?- il padre si rivolse ancora alla figlia.-
S:papiii tsava piangendo! Era tliste, pentavo ti fosse fatto la bua come me.- alzò il ginocchio destro mostrando a Zac che era graffiato e sbucciato, sicuramente era caduta giocando. Naturalmente non potè che sorridere a quella piccola creatura.-
Z:no, niente bua! Ma tu si che te la sei fatta, povera piccola, come hai fatto? - usò un tono di voce stupido, mai usato prima d'ora da lui. Sophie si arrampicò nella panchina e si sedette accanto a lui, mettendo su un broncio triste e terribilmente dolce.-
S:è tutta colpa di Logan, mi ha pinto! E' cattivo!- incrociò le braccia al petto cambiando il broncio, da triste a duro, arrabbiato.-
Z:aaah, ho capito, già il nome fa capire che è un furbacchione questo Logan! E tu ti chiami Sophie, giusto? - la bambina annuì timidamente. E Zac proseguì con la vocina che si adottava per parlare ai bambini. - hai un bellissimo nome sai? Sembri una principessa bellissima.- la bambina scese dalla panchina e si nascose dietro le gambe del padre, mettendosi il pollice in bocca e spostando i boccoli dal suo viso paffuto.-
..: non fare la timidona, ringrazia.- il padre carezzò la testolina bionda della figlia spingendola di più verso Zac.-
S:grazie.- la bambina fece un passo avanti dondolando a destra e sinistra tenendo il vestitino nelle mani, come una vera principessa. Questo intenerì Zac ancor di più, le carezzò la guancia paffuta e rosea.-
Z:non mi devi ringraziare.
S:tu hai un pupo che ta giocando come me?- chiese curiosa Sophie, riaprendo in Zac i ricordi del litigio con Vanessa. Il sorriso si spense sulle sue labbra aprendo un broncio, e rilasciando un sospiro sconsolato.-
Z:no, adesso no, ma presto ne avrò uno anche io sai, mia moglie aspetta un pupo piccolino piccolino.- Sophie spalancò la bocca entusiasta, congiunse le mani e si avvicinò a lui posando le piccole manine sulle sue guancie e baciandogli il naso con le sue labbra delicate.-
S:io voio un flatellino o una torellina, mi dai il tuo pupetto quando nasce?- il padre e Zac si misero a ridere sguaiatamente, divertiti, era così piccola e si capiva l'innocenza dei bambini da quella affermazione così spontanea.-
..: Sophie ma, ti sembrano domande da fare?- continuò ridendo il padre.-
S:tu e mammina non volete, dite temple che è troppo plesto, che tono tloppo piccola.- Il padre spalancò la bocca prendendola in braccio e iniziando a mordicchiarle il pancino, facendola ridere. Zac per un'attimo si sentì di troppo, il padre di quella bambina era così felice e lui stava lì, seduto in quel parco, a pensare alla moglie e al bambino che stavano per avere insieme, e lui, da grande idiota, non le era accanto.-
..:ma chi te l'ha mai detto? Sei una scemotta, la scemotta di papà.- la bambina rise sommensamente stampandogli un lungo bacio in guancia.-
S:l'avete detto alla nonna tu e mammi.- rispose pronta la bambina.-
..:hai solo 2 anni e già origli le conversazioni, scimmietta guarda un pò chi sta venendo da te..- Sophie spostò lo sguardo in basso e vide Logan avvicinarsi col capo chino e le guance rosse per il troppo correre.-
L:mi dispiace tanto Tophie, giochiamo ancora?- Gli occhi del bambino si illuminarono e sorrise, Sophie scese dalle braccia del padre e iniziò a rincorrere il suo amichetto lasciando Zac e il padre da soli.-
Z:è davvero bellissima, complimenti!
..:una bellissima piccola peste, aggiungerei. Ma se non ci fosse lei, i miei giorni sarebberò vuoti! Non so come ho fatto prima senza di lei..adesso come adesso non saprei immaginare la mia vita senza Sophie.- ci fù una pausa di silenzio, entrambi seguivano ogni mossa della bambina che scivolava con i suoi amichetti. L'uomo accanto a Zac si voltò e sorridendo gli porse la mano.- Io sono Kyle, piacere!- Zac strinse la sua mano.-
Z:io sono Zac.
K:Zac, Zac..mmh assomigli all'attore, Zac Efron.- Zac sorrise compiaciuto, non gli era mai capitato di incontrare un'uomo della sua età, che sapesse chi era.-
Z:a dire la verità sono io.-
K:davvero? Vanessa è incinta? Non lo sapevo..o meglio, mia cognata non lo sapeva, credo. Sai lei è una ragazzina in piena crisi adolescenziale pazzamente innamorata di te. Sa tutto, ogni cosa, ogni film, ogni tua mossa. E poi adora come stai bene con Vanessa.- Zac rise divertito, pensava non ci fossero più ragazzine urlanti che sanno tutto di lui, certo le fan con mancavano ora, ma non erano più così urlanti e appassionate.-
Z:si è incinta, di quattro mesi, almeno credo.- abbassò la testa amareggiato e quasi disperato, non sapeva nemmeno quanti mesi avesse la piccola creatura che sua moglie aveva in grembo. Kyle lo guardò e poggiò una mano sulla sua spalla facendo mille ipotesi sul perchè avesse quell'aria così triste.-
K:le cose non vanno bene tra voi? Sai all'inizio anche io e mia moglie avevamo dei problemi, non accettavo il fatto che fosse incinta, ma ti assicuro che ti cambia la vita, in meglio.- questo tirò leggermente su il morale di Zac, facendo nascere un piccolo sorriso su quelle labbra perfette.- capisco la situazione, ci sono passato, posso aiutarti anche se so benissimo che non sono fatti miei..
Z:è una situazione strana la mia, mi piacerebbe parlarne con te è solo che non..non mi va! Perchè parlarne mi fa sentire peggio di come sto.- si sedette nella panchina come prima che Sophie arrivasse da lui.-
K:ho passato anche questa fase, perchè adesso non torni a casa, o albergo, insomma, dove c'è lei e ci parli. Parlate, ci ridete su e magari poi andate in camera a fare l'amore come due ragazzini innamorati. Mia cognata dice che sei un mito, sai sempre cosa dire o cosa fare..dimostrami che lei ha ragione!- Poggiò ancora una volta la mano sulla sua spalla come se fosse un vecchio amico, poi tirò fuori il cellulare e chiamò Sophie che lo raggiunse tutta sporca, il vestitino ormai era diventanto nero. La fece sedere accanto a Zac e scattò una foto da far vedere alla cognata. Zac tirò fuori il suo e ne fece scattare un'altra.
K:oh si Sophie, la zia rosicherà tantissimo vedendo questa foto!- sorrise malignamente e Zac firmò un'autografo con tanto di dedica.

Si salutarono un'ultima volta e Zac tornò a casa dello zio, più sereno di prima, aveva capito un pò di cose e forse aveva capito cosa doveva fare.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


CAPITOLO 24

W:su dai non fatemi aspettare, voglio vedere il mio futuro pro nipote! - Starla estrasse dalla borsa la piccola immaginetta bianca e nera che ritraeva suo nipote, la porse al cognato che subito ripensò a qualche anno prima, quando lui e sua moglie aspettavano il secondo figlio.- è davvero piccolo! Mi viene voglia di fare il terzo!
S:si, così tua moglie ti fa castrare! - risero divertiti e sorseggiando i loro caffè bollenti.-
D:allora, fatemi capire un pò cosa avete deciso di fare...Starla non è per niente chiara quando parla!- Dopo aver ricevuto un'occhiataccia da parte della moglie, ebbe la sua risposta dal fratello.-
W:allora, per prima cosa porterò l'ecografia a casa e appena Zac lascerà la sua stanza la metterò sul letto. E speriamo che questo gli faccia capire l'errore che sta commettendo...sono quasi certo che funzionerà. Zac è sempre stato un bravissimo ragazzo, intelligente e poi ama tantissimo Vanessa! - David e Starla annuirono convinti e lasciarono l'ecografia in mano a Will, si salutarono e oguno prese la sua strada.

---------------------------------------------------------

Zac era seduto nel suo letto. Aveva passato tutta la mattinata fuori con la cugina per poi pranzare fuori in un ristorante messicano poco lontano da casa. Verso le tre era tornato a casa e si era chiuso in camera sua. Erano le sei e lui non aveva mosso un passo da quel letto a una piazza e mezzo, era comodo e le coperte erano morbide e candide. Certo niente era paragonabile al suo letto, al loro letto, ma quello non era male. Stava lì, poggiato alla testiera del letto con la testa abbassata, gli occhi arrossati e stachi per essere stati troppo tempo a fissare immagini di un telefonino...ormai l'azzurro delle sue iridi era cosi sbiadito che aveva lasciato posto ad un rosso fuoco, ardente, come il suo sangue in quel momento rinfrescando quei ricordi. Si soffermò su una foto scattata molti anni prima, avevano all'incirca 21 anni e si trovavano ad un gala per il St. Jude Children’s Hospital’s, dove onorarono Kenny Ortega...Zac aveva notato che quel bambino biondo non si staccava un'attimo da Vanessa, Alejandro era il suo nome, era davvero tenerissimo e aveva all'incirca 3 anni, si era avvicinato ai due che stavano seduti nel divanetto in pelle nera e aveva iniziato a giocare con le sue manine, senza che nemmeno se ne renderse conto un fotografo immartalò la scena. Per un attimo, mentre la guardava, immaginò che quel bambino fosse suo figlio e capì che alla fine non era poi così male stare accanto a un bambino...


--------------------------------------------------------------

Parallelamente Vanessa era sdraiata nel suo letto e con una mano carezzava dolcemente la piccola sporgenza che si intravedeva sotto la maglietta, e con l'altra stringeva una tutina che non aveva resistito a comprare passando davanti a una vetrina quella mattina. Era bianca, a mezze maniche con due orsetti disegnati sul davanti che mangiavano il miele. Era troppo presto per pensare ai vestiti del bambino o bambina, ma era stato più forte di lei, era così piccola e tenerla tra le mani le faceva realizzare la situazione in cui tra 5 mesi si sarebbe trovata. Per sbaglio le cadde l'occhio sulla foto posta nel comodino a destra, la parte del letto di Zac...aveva preteso che quella foto stesse dalla sua parte, era troppo bella a detta sua, lui la stringeva a se da dietro con un'enorme sorriso sulle labbra mentre lei si lasciava andare al suo petto guardando un punto vuoto davanti a se con un mezzo sorriso che lasciava intravedere quanto fosse felice in quel momenti, lì con lui. Distolse lo sguardo prima di iniziare di nuovo a piangere e scese di sotto a mangiare qualcosa.


------------------------------------------------------------------

Will era tornato a casa non troppo tardi e senza sembrare sospetto o ansioso entrò in camera di Zac. Lo trovò seduto a fissare il cellulare, assorto in chissà che cosa di magnifico per farlo sorridere in quel modo, inconsciamente. Con la complicità di Teresa fece in modo che Zac uscisse da quella stanza e, sentendosi come un'agente di chissà quale agenzia segreta, lasciò la busta contenente l'ecografia sopra il letto e poi abbandonò la stanza con disinvoltura. Zac appena rimise piede in camera sua notò la busta bianca sul letto, si avvicinò e con un'espressione alquanto perplessa in viso la prese. Leggendo il nome del Los Angeles Hospital rimase sconcertato al massimo, cosa ci faceva lì? E soppratutto cosa conteneva? Iniziò a pensare al peggio, un'esame di Vanessa? Dei genitori? Dei nonni? Degli zii? Magari qualcuno che scopre di avere una malattia grave e non ha il coraggio di dirlo a voce. Arrivò a pensare che in quel foglio c'è scritto nero su bianco che Vanessa ha abortito e gli si blocca il respiro, non poteva essere vero. Non ora che stava accettando la cosa. Sbuffa ansiosamente e prende coraggio per aprirla. Quando si trovò davanti quell'immaginetta bianca e nera, scoppiò a piangere come una femminuccia, si sentiva impotente e stronzo, terribilmente stronzo. In quel momento finalmente capì, di cosa doveva aver paura lui? Di niente, quella impaurita era sicuramente sua moglie, la sua piccolina, la sua bambina, la sua principessa, il suo tutto. Quella creatura nella foto la vedeva chiaramente, e provò una sensazione strana: si sentiva benissimo e malissimo allo stesso tempo. Benissimo perchè quel feto "tra le sue mani" era bellissimo, era suo figlio e solo ora l'aveva realizzato a pieno, e malissimo perchè aveva fatto l'idiota, si era arrabbiato per una stupidaggine e come un bambino era scappato via non facendosi più sentire. Senza nemmeno rendersene conto stava già mettendo tutta la sua roba in valigia, si fece una doccia veloce e prese il cellulare in mano. Solo ora notò una letterina sul display, un messaggio non letto...lo aprì e lesse il testo "Ciao..so che forse non dovrei nemmeno mandarti questo messaggio ma ti ho nascosto tante cose,e non voglio farti perdere anche la 3°ecografia di tuo figlio.Se vuoi venire io ti aspetto.la visita è alle 10, passa a casa o magari direttamente lì..mi manchi." era Vanessa, il messaggio era di due giorni prima, come aveva fatto a non vederlo? Ora si sentiva più uno schifo di prima, lei lo aveva cercato e lui non si era degnato nemmeno di rispondere. Decise di non farlo ora, le avrebbe fatto una sorpresa tornando a casa.
 
   Top

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


CAPITOLO 25

Era finalmente arrivato il momento tanto atteso: era ora che ritornasse a casa! Dopo aver preparato di fretta e furia la valigia buttandoci dentro qualsiasi cosa di suo trovava, fregandosene altamente se dimenticava qualcosa (Se la serebbe fatta mandare) e dopo aver ringraziato e salutato calorosamente zii e cugini per la gentile ospitalità, si rinchiuse nell'abitacolo della sua audi: Destinazione Los Angeles!
Il viaggio fu lungo e noioso, la musica non bastava a farlo smettere di pensare, cosa avrebbe detto per farsi perdonare? Sapeva che quello che aveva fatto era impossibile da perdonare, ma sapeva anche che Vanessa lo amava e anche se per ottenere il perdono ci sarebbe voluto un pò, lui non avrebbe mollato. Certo sua moglie era orgogliosa e testarda e di sicuro non avrebbe ceduto alla prima, ma ci sarebbe riuscito.
Man mano che si avvicinava a casa loro sentì l'ansia crescere sempre di più e la morsa allo stomaco aumentare; deglutì rumorosamente appena parcheggiò nel vialetto; scese dalla macchina ansioso e felice: tra poco l'avrebbe rivista. Appena varcò la soglia trovò tutto spento e venne invaso dal silenzio della casa. Niente era fuori posto, era tutto come il giorno in cui era partito. Fece un giro nel salotto e nel divano trovò l'album con le foto del loro matrimonio, probabilmente le aveva guardate in sua assenza, perciò le mancava? Passò in cucina ed era tutto pulito: nessun piatto nel lavandino, niente macchie di caffè sulla cucina, niente padelle in giro, nessun odore di cibo, nemmeno una bottiglia d'acqua sul tavolo. Era abbastanza inquietante la situazione; si sentì in un film horror dove lui torna a casa e mentre cerca la moglie, nel silenzio più totale, sbuca un'assassino pronto a ucciderlo dopo aver fatto fuori la sua famiglia. Pensò che se il suo cervello riusciva a partorire pensieri così idioti era colpa di tutti i film dell'orrore che Vanessa gli aveva fatto vedere in tutti quegli anni. Si guardò ancora intorno pensando che, forse, era a dormire dai suoi genitori. Molto lentamente e silenziosamente salì le scale per controllare al piano di sopra: era appena passata l'ora di cena, era possibile che stesse già dormendo? Entrò nella loro camera e l'inconfondibile profumo di sua moglie lo colpì. Quanto gli era mancato quel profumo? Grazie alla leggera luce che entrava dalla finestra notò la figura esile e piccola di Vanessa che dormiva nella sua parte di letto, girata di lato, come di sua abitudine! Si avvicinò lentamente, non voleva svegliarla, voleva godersi ancora un pò la vista del piccolo corpo di quella ragazza che gli aveva fatto perdere la testa dal primo giorno; appena fu vicino al letto notò la tutina bianca che Vanessa aveva comprato il giorno prima. Si sedette molto lentamente e prese in mano quel piccolo tessuto leggero, suo figlio sarebbe entrato lì dentro? Sarebbe stato così piccino? Già fremeva all'idea di poterlo prendere tra le braccia e coccolarlo, magari addormentarlo o fargli fare il ruttino dopo aver mangiato!
Appena Zac entrò nella stanza Vanessa se ne accorse, da quanto era incinta aveva il sonno abbastanza leggero e ad ogni rumore si svegliava ma non si azzardò a fare una mossa, magari stava sognando, non voleva credere che ci fosse qualcuno in casa, non nella sua stanza. Quando si sedette nel letto lei si spaventò a morte; prese coraggio e velocemente accese la lampadina del comodino e si voltò di scatto facendo sussultare Zac.
V: O mio dio! - esclamò appena riconobbe Zac, sgranò gli occhi per lo stupore e le manco il respiro quando le sorrise, uno di quei sorrisi sinceri che le regalava spesso quando erano insieme, uno di quei sorrisi disarmanti che potrebbe ucciderti. - Z-Zac? Se..sei t-tu? - le mancava la voce, era emozionata ma arrabbiata allo stesso tempo, gli ormoni non erano di certo d'aiuto, non capiva nemmeno lei se voleva saltargli addosso o rimanere impassibile; per il momento non riusciva a fare un movimento, se non quello di toccare la pancia leggermente visibile. Zac si sciolse alla vista di quella scena, era così dannatamente bella che non potè fare a meno di sorriderle, ancora.
Z: s-si, sono...sono io...- L'ansia aveva preso il soppravvento, lo sguardo vuoto di sua moglie non aiutava a calmarlo, capì che aveva tirato fuori l'orgoglio e che non sarebbe stato facile farsi perdonare. Si sentì amareggiato e distrutto, era stanco e voleva solo riabbracciare la donna della sua vita. Il suo cuore andò in frantumi quando vide gli occhi di Vanessa riempirsi di lacrime calde che buttò fuori all'istante, lacrime silenziose che scorrevano i lineamenti perfetti del suo viso. - perdonami! -fu l'unica cosa che Zac riuscì a sussurrare in preda ai sensi di colpa; Vanessa prese il lenzuolo e lo strinse tra le mani cercando di non singhiozzare, non doveva cedere a quegli occhi espressivi che volevano incatenarsi ai suoi, non poteva buttarsi su quelle labbra rosse che tanto la facevano impazzire, non doveva farsi stringere dalle sue spalle forti che incutevano sicurezza, non poteva avvicinarsi e perdere il controllo. Dopo 5 interminabili minuti di silenzio Zac trovò un pò di coraggio per parlare e sospirando rumorosamente iniziò a esprimersi confusionalmente.
Z: io n-non...non dovevo...perdonami perfavore, non era...non... - prese un respiro profondo e torturandosi le mani e i capelli proseguì. - non volevo, non dove far...farti, fare l'idiota, scusami! Ti ho fatto ciò che, cioè insomma, quello che non...questo! Soffrire, scusa! Perdonami perfavore, non..non vivo senza di te e mi spezzi il cuore, io l'ho spezzato a te, ho spezzato il mio e il tuo insieme, cioè io...ho sbagliato! Cazzo se ho sbagliato, è solo che...insomma io avevo, ho, avrò paura! Ma, ma io...non...- si inceppava continuamente, iniziò a tremare, sentì gli occhi lucidi e a stento trattenne le lacrime. - io non...- sospirò in cerca d'aria mentre delle lacrime calde percorrevano il suo viso, non riusciva a dire ciò che pensava, ciò che voleva, ciò che sentiva. - La verità è che io non sono...niente senza, senza di te! - silenzio! Nessuno dei due emetteva un fiato. Lei lo guardava di sottecchi, lui teneva il capo chino. Il tempo sembrava non passare mai; Vanessa piangeva tirando, di tanto in tanto, indietro i suoi lunghi capelli scuri che le ricadevano sul viso. Voleva mettere fine a quella tortura ma l'orgoglio era più forte di lei; doveva farlo soffrire ancora un pò, anche se questo comportava anche la sua sofferenza! Zac si sentiva un bambino che aveva appena perso la mamma, ma forse nemmeno un bambino alla perdita della madre soffriva come stava soffrendo lui in quell'istante. Fissava le sue scarpe non trovando la forza di guardarla negli occhi, il coraggio che aveva avuto poco prima era svanito nel nulla come un lampo in una tempesta. Aspettò ancora qualche minuto prima di prendere la decisione di andarsene; aveva capito che non l'avrebbe perdonato, non in quel momento, non in quella notte. Forse non aveva capito quanto lui fosse pentito, quanto lui l'amasse, quanto lui dipendeva da lei. Glielo avrebbe fatto capire lui, ma non lì, non in quella stanza, non in quella notte, non in quel momento! Senza nemmeno rendersene conto singhiozzò, si alzò dal letto barcollando preso da un leggero
capogiro, cercò di mantenersi in equilibrio e appena trovà stabilità fece un passo avanti. Non poteva andarsene senza dire ciò che doveva fare fin dall'inizio. Si girò cercando quegli occhi scuri che lo facevano impazzire, ma non li trovò: guardavano un punto vuoto davanti a loro. Aprì la bocca senza riuscire a emettere alcun suono, strinse i pugni per darsi forza e tirò fuori le parole.
Z: io ti amo! E amerò anche il NOSTRO bambino. Sei TUTTO per me, lo capisci? Ti amo ora e ti amerò sempre. - dopo aver sussurrato debolmente queste parole si rivoltò in fretta singhiozzando: non voleva sentirsi rifiutato ancora una volta quella sera anche se probabilmente non aveva sentito niente se non un brusio incomprensibile. Invece Vanessa a quelle parole non resistette, non c'è la faceva più ad aspettare! Butto all'aria le coperte e corse verso il suo uomo, e, piangendo e ridendo, iniziò a dargli dei pugni sulla schiena per poi stringerlo forte da dietro. Zac rimase impassibile: non aveva ancora realizzato cos'era accaduto in quei 2 minuti, stava forse sognando? Appena capì che era tutto vero scattò come se si fosse appena svegliato in ritardo per andare al lavoro e girandosi dalla sua parte l'abbracciò ancora più forte sfogando la sua gioia in un pianto liberatorio.
V: sei un grandissimo bastardo! Non dovevi abbandonarmi così, stronzo idiota! Ti odio, ti odio, ti odio! - iniziò a dargli dei colpetti sul braccio piangendo sempre più forte, lui cercò di calmarla carezzandole i capelli e stringendola sempre più forte. -
Z: lo so, lo so amore mio hai ragione sono un coglione! Uno stronzo, un'idiota, un bastardo! Odiami ma perdonami! - sussurrò queste parole nei suoi capelli chiudendo con forza gli occhi come se con quel gesto la stringesse più forte di come già stava facendo. -
V: come faccio a odiarti se ti amo? BASTARDO! - stavolta lo urlò ridendo, non sapeva che fare: ridere o piangere? Stringerlo o picchiarlo? Dirgli quanto lo amava o dirgli che lo odiava? Faceva un pò tutto questo più felice che mai. Zac le prese il viso tra le mani allontanandola di poco dal suo corpo, poggiò la fronte contro la sua e la obbligò a guardarlo negli occhi. Sorrise raggiante come quando l'aveva vista prima, sdraiata in quel letto, triste e spaventata; mentre ora era raggiante e felice, tutte le sensazioni brutte si affievolirono piano piano dando spazio alle sensazione che lei gli regalava ogni giorno.
Z: è esattamente ciò che volevo sentirmi dire! Ti amo, ti amo da matti amore mio TI AMO! E tu, tu mi ami? Mi ami nonostante tutto? - parlò velocemente, agitato, preso dalla gioia di quel momento. Non le diede il tempo di rispondere che si precipitò sulle sue labbra senza lasciarle, voleva tornare ad assaporarle come prima, voleva sentire di nuovo il suo sapore, era un bacio dolce ma bramoso, voleva farle sentire quanto le erano mancate quelle labbra. Vanessa si staccò per prendere
fiato e per rispondere alla domanda che le aveva posto poco prima. Non riusciva a smettere di sorridere, perciò Zac comprese che non era l'unico felice in quel momento.
V: si amore ti amo nonostante tutto, nel bene e nel male ricordi? TI AMO più della mia stessa vita... - si ributtò su quelle labbra perfette senza lasciarle più andare.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


CAPITOLO 26

Molte voci si mischiavano fra loro a casa Efron: tutti erano stati invitati ad un barbeque dagli sposini per annunciare la gravidanza di Vanessa. I rispettivi genitori già lo sapevano, ma i futuri zii e gli amici ancora erano ignari della gravidanza anche se, un pò tutti sospettavano il motivo per cui erano lì; la pancia era abbastanza visibile e poi erano fin troppo felici. Gina e Starla aiutavano Vanessa con gli antipasti, Ashley, Brittany, Mary e Carol, la nuova ragazza di
Bubba, apparecchiavano l'enorme tavolata mentre gli uomini si occupavano della carne. Gli unici scansafatiche erano i futuri zii: Stella e Dylan; se ne stavano seduti nel divano a giocare alla play station.
Zac abbandonò la griglia per raggiungere in cucina la moglie, da quando avevano chiarito le cose era diventato più possessivo del solito e se spariva dalla sua vista per molto doveva raggiungerla per assicurarsi che fosse ancora lì. Lei gli diceva sempre che era paranoico al massimo, e che se c'era qualcuno che doveva aver paura della sua sparizione era lei. Era stato lui ad andarsene via. Appena entrò in cucina la notò: stava cercando di prendere un vassoio dal mobile in alto;
si avvicinò oltrepassando la madre e le cinse i fianchi da dietro aiutandola a prendere il vassoio, lo portò in basso e poi le baciò la spalla scoperta e l'occhio gli cadde sulla scollatura abbastanza profonda.

V:la smetti di fissarmi le tette! - esordì lei girandosi per dargli una leggera pacca sulla spalla, lui invece di imbarazzarsi sorrise malizioso.
Z:hey amore non ci posso fare niente...stanno crescendo parecchio e questa scollatura sembra gridare "GUARDATEMI" perciò prenditela con te stessa.- le fece l'occhiolino lasciandogli dei baci sul collo per poi salire sulle guancie e infine arrivare alle labbra di lei che lo attendevano trepidante. Vanessa portò
le braccia dietro il collo di lui per approfondire il bacio. Dopo poco Vanessa si staccò, non ne aveva abbastanza voglia ma doveva fermarsi, c'era un via vai continuo e magari i nonni o i nipotini gli avrebberò visti.
V:smettiamola, potrebbe passare Isaac da un momento all'altro..- Zac guardò negli occhi la moglie e per un attimo immaginò il figlio o la figlia in giro per casa che correva dalla madre, che intanto, stava in cucina con il grembiulino legato in vita e le mani bagnate dopo aver lavato i piatti, e magari lui tornava a casa in quel momento e veniva accolto dalle persone che più amava al mondo. Perchè anche se il bambino non era ancora nato, lui sapeva già di amarlo. Si dice che di solito i papà inizino a diventare padri solo dopo la nascita, ma lui si considerava già tale, e già pensava a quando l'avrebbe portato alle partite di basket, indipendentemente dal sesso, o se fosse stata femmina, a quando l'avrebbe portata alla sua prima lezione di danza, perchè se assomigliava anche solo un pò alla mamma, la danza sarebbe stato il primo "capriccio". Senza nemmeno rendersene conto carezzò la pancia di Vanessa sorridendo felice.

Z:ok smettiamola, anche se non passa Isaac ci sono comunque minorenni qua dentro. - fece un'altro occhiolino a Vanessa e poi per mano raggiunsero gli altri per il pranzo.

--------------------------------------------

Quasi tutti ormai erano arrivati al dolce ed era arrivato il momento giusto per dirlo a tutti ufficialmente. I bambini si erano già stufati di stare a tavola da parecchio e stavano nuotando nella piscina riscaldata controllati dai rispettivi genitori, Stella, Dylan e Mary stavano prendendo il sole nelle sdraio a bordo piscina mentre tutti gli altri finivano di mangiare. Zac lanciò un'occhiata d'intesa a Vanessa che annuì leggermente. Zac si alzò in piedi, seguito da Vanessa e
richiamò l'attenzione di tutte le persone che si erano allontanate dal tavolo. Appena furono tutti abbastanza vicini per sentire la notizia, strinse la mano a sua moglie quasi volesse darle il consenso muto di parlare.

V:io e Zac dobbiamo dirvi una cosa...una bella cosa!- sorrise a vuoto al pensiero del bimbo che portava in grembo e nel momento in cui chi non sapeva la fissava disorientato, diede risposta alle loro domande silenziose. - se ve lo state chiedendo...SI, sono incinta! Aspettiamo un bambino.- sulle labbra dei futuri genitori nacque un sorriso smagliante. Susseguì un attimo di silenzio per realizzare ciò che avevano appena sentito e poi tutti insieme, quasi si fossero messi d'accordo, scoppiarono in grida di felicità per congratularsi con la coppia.

S:state dicendo che diventerò zia? - una Stella sorpresa dalla notizia si era avvicinata alla sorella e al cognato per avere conferma di ciò che aveva appena sentito.
V:siii, tra poco sarai zia di una bellissima bambina...o bambino, è ancora da scoprire il sesso! - rispose Vanessa mentre si lasciava carezzare la pancia da Dylan.
Dy:era ora che Zac facesse centro, pensavo non sarebbe mai arrivato questo momento! Sarò zio, congratulazioni, scommetto che Vanessa ha fatto tutto da sola!- delle risate susseguirono a questa affermazione sarcastica; l'unico a non ridere fu Zac che in quel momento pensava a come staccare la testa del fratello.
Vanessa dopo essersi ripresa dalle risate cercò di consolare il marito che intanto aveva messo il broncio.-
V:daiii amore non fare così, è Dylan lo sai com'è fatto! Scherza sempre...chissà lui quante volte fa cilecca...- scoppiò a ridere mentre cercava di sminuire il cognato.-
Z:heyyy io non ho mai fatto cilecca...se volevi consolarmi stai facendo un bel buco nell'acqua, ritenta! - aumentò il broncio incrociando le braccia al petto per sembrare più offeso.
Dy:nemmeno io ho mai fatto cilecca, sto semplicemente attento a non combinare casini! Sono un uomo responsabile io!- si vantò cingendo i fianchi della ragazza che intanto se la rideva di gusto per il tono pavoneggiante che aveva usato.-
Mary: se se, uomo responsabile...ti definisco uomo giusto per il fisico perchè di cervello sei ancora bambino.
Dy:grazie eh amore..anche io ti difenderei contro tutto e tutti senza mai metterti in imbarazzo davanti alla tua famiglia o una sciocchezza del genere...- altre risate generali nacquero in quel gruppetto.
Zac e Vanessa si allontanarono lasciando battibeccare la coppietta e si avvicinarono agli amici che litigavano sul sesso del bambino.

Ryan:sarà sicuramente un maschietto!
Br:ma finiscila! Sarà una femminuccia e già mi ci vedo a portarla a fare shopping sfrenato e a provare i vestiti e a commentare i ragazzi che passano e a consolarla per la prima delusione amorosa e a vederla sposarsi felice e..aaah non vedo l'ora! -disse con aria sognante
Bub:Brittany ma che dici? Non è manco nata e già le programmi la vita? ...Sarà un maschio e verrà in chiesa con me la domenica, e io, Zac e i ragazzi lo porteremo alle partite dei Lakers!
C:amore in chiesa con te non ci verrà mai, lo sai vero?
S:Bubba ha ragione Carol; verrà con noi in palestra e gli insegneremo tutto sullo sport ma soppratutto su come comportarsi con le donne. - tutti i maschi annuirono convinti all'ultima affermazione di Scott che ricevette in cambio un colpetto sulla nuca da Ashley.-
V:ragazzi smettetela! La settimana prossima lo scopriremo e allora potrete litigare quanto volete! - esclamò sedendosi sul dondolo accanto ad Ashley che aveva trovato una posizione comoda per la sua bambina che sarebbe nata fra 3 mesi. Lei e Scott avevano deciso di chiamarla Abigail Justine Speer.

A:okok basta, ha ragione Vì...- fece una pausa guardando tutti uno per uno - ma tanto sarà femmina e non si discute! - quest'affermazione scatenò risate generali tra il gruppetto di amici.
V:sei sempre la solita Ash! - le sorrise abbracciandola forte.

-------------------------------

Z:non pensavo l'avrebberò presa così bene! - ormai la serata era finita e Zac e Vanessa se ne stavano sdraiati a coccolarsi.- Insomma ci siamo praticamente appena sposati...l'unico scemo che l'ha presa male all'inizio sono stato io! - strinse più forte a se Vanessa abbassando il tono di voce per i sensi
di colpa; lei gli carezzo i capelli per ricordargli che ormai non importava più ciò che era successo.-
V:tranquillo dai..è stato il periodo più brutto che io abbia mai passato in vita mia ma ora è tutta acqua passata. Non voglio pensarci più ti prego...- lo tranquillizzò all'istante facendogli uno dei suoi sorrisi che tanto amava. Zac ricambiò abbassandosi per arrivare all'altezza del ventre, ormai visibile, iniziando a carezzarlo.
Z:si però adesso il tuo papà non vede l'ora di conoscerti lo sai?- si rivolse alla pancia continuando a carezzarla dolcemente facendo venire i brividi a Vanessa.- se sarai il mio campione ti insegnerò a fare tantissime cose come: giocare a basket, surfare, giocare a baseball, e se a te piacerà ti insegnerò anche a recitare, se invece sarai la mia principessa la prima cosa che ti insegnerò sarà stare lontana dai ragazzi perchè sarai sempre e solo mia, ti porterò alle lezioni di danza
che seguirai se vorrai, o in piscina o qualunche cosa deciderai di fare, e poi giocherò con te con le bambole anche se non so proprio come si fa, ma sono sicura che me lo insegnerai tu non è vero? - sorrise ancor di più e baciò la pancia dando un'occhiata veloce a Vanessa che lo guardava estasiata ed emozionata e continuò guardandola negli occhi.- lo sai che la tua mamma è proprio bella? Lo è sempre stata ma adesso che aspetta te lo è ancor di più...la amo tanto, tantissimo! - si allungò fino ad arrivare al suo viso e la baciò, attento a non schiacciarle la pancia; Vanessa lo strinse di più a se e si lasciò travolgere dal bacio.-
V:e anche la mamma ama tantissimo il papà..- continuarono a baciarsi per poi abbandonarsi alle loro emozioni per tutta la notte.

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


CAPITOLO 27

La settimana era trascorsa normalmente tra shopping per la bambina di Ashley e cene a casa dei genitori di Vanessa. Il giorno dell'ecografia era arrivato e Zac era un pò in ansia: era la prima ecografia a cui partecipava e in più avrebbero scoperto il sesso del bambino! Era certo che sarebbe stato un maschietto, l'aveva sognato ma non aveva mai detto niente a Vanessa perchè voleva evitare le tipiche discussioni su "è maschio" - "no, è femmina".
Vanessa, al contrario di Zac, era molto entusiasta all'idea di scoprire il sesso del piccolo che portava in grembo, almeno avrebbe definito il genere quando le o gli parlava.
Si stavano preparando per uscire e Zac, come suo solito quando era ansioso, non trovava le sue cose. Così Vanessa si dovette preoccupare di trovare la roba per entrambi.

Z:amore per caso hai visto la mia fede? L'ho tolta per farmi la doccia e l'ho poggiata nel lavandino ma è sparita...- la voce giunse la bagno, seguita dal rumore dei cassetti che si aprivano e chiudevano e dallo spostamento di oggetti vari. Il panico nei gesti e nella voce di Zac era notevolmente visibile, così Vanessa lo raggiunse in bagno per farlo calmare.-
V:amore, tranquillo! Stai fermo un attimo e ascoltami...- Zac non accennava a fermarsi continuando ad alzare i beauty-cause di Vanessa e lanciando gli asciugamani in aria nella speranza di trovare la fede. Vanessa allora gli bloccò il braccio e lo costrinse a fermarsi. - guardami...ho detto GUARDAMI.- Zac puntò gli occhi
su quelli di Vanessa che emanavano sicurezza. Lei posò le mani sulle guancie appena rasate di lui carezzandole dolcemente per tranquillizzarlo. - la fedina l'hai messa sul comodino in camera PRIMA di entrare in bagno...devi stare tranquillo ok? - gli sorrise comprensiva continuando a carezzargli le guancia e, avvicinandosi, posò un leggero bacio sul naso di Zac.
Z:si hai ragione - annuì chiudendo gli occhi e facendo un sospiro lento e prolungato come a prendere calma dall'aria. Non aveva motivo di essere così agitato.- devo stare tranquillo! - Sorrise impercettibilmente avvicinando le labbra a quelle di lei stampandoci un dolce bacio.-
Z:vado a prendere la fede e poi se sei pronta andiamo, d'accordo?
V:si, ti aspetto giù!- lasciò andare le ciocche dei capelli di Zac che stava accuratamente accarezzando e scese di sotto ad aspettarlo.

In pochissimo tempo si trovarono in macchina guidando verso lo studio privato della loro ginecologa. Durante il tragitto Zac picchiettava le dita sul volante e non stava fermo un attimo sul sedile sbuffando di tanto in tanto. Per via del traffico si bloccarono a metà strada e iniziò a imprecare contro tutte le auto davanti a lui facendo ridere Vanessa al suo fianco. Per fortuna poco dopo stavano parcheggiando l'auto vicino allo studio; appena scesero dalla macchina i flash dei paparazzi gli accecò e istintivamente si misero gli occhiali da sole scuri.

P1: allora è vero che sei incinta Vanessa?
P2: è un maschio o una femmina?
P3: siete felici di aspettare questo bambino?


Zac strinse la mano di Vanessa lanciandole uno sguardo d'intesa che lei confuse totalmente. E mentre continuavano a camminare rispose più sorridente che mai.

Z:si, aspettiamo un bambino e...- fissò sua moglie che da sotto gli occhiali da sole gli lanciò uno sguardo confuso e sorpreso.- non potremmo essere più felici di così! - per la gioia dei paparazzi si chinò a baciare Vanessa come non aveva fatto mai in tutti quegli anni: infatti il massimo dei baci che si erano scambiati in pubblico erano frettolosi e senza impegno; ma questo era tutt'altro che frettoloso e freddo; non durò molto ma bastò a far capire tutto il suo amore per Vanessa.
Lei rispose al bacio dopo molto, poichè fu presa alla sprovvista e non sapeva come comportarsi. Non era da lui un attegiamento del genere: prima di sposarsi di solito non la prendeva neanche per mano se davanti a loro c'erano i paparazzi: odiava gli scambi d'affetto in pubblico, per lui ogni piccolo gesto andava fatto in privato e non doveva essere immortalato da una persona che l'avrebbe fatta vedere al mondo.
Dopo essersi staccato dalle sue labbra si imbarazzò totalmente e divenne rosso per la vergogna; iniziò a torturarsi i capelli: gesto che faceva sempre quando
era in imbarazzo, e aumentò il passo verso la clinica trascinandosi dietro Vanessa.
Una volta che si furono seduti nella sala d'attesa dello studio Vanessa chiese spiegazioni a Zac con lo sguardo.

Z:ok, ok...ho fatto una mezza cazzata ma...- si torturò le mani iniziando a dondolare la gamba sinistra nervosamente. - ma non...non so cosa mi è preso!
V:ho notato sai? Non hai mai fatto una cosa del genere! - non era arrabbiata, era solo scioccata dal gesto del marito. - Però mi ha fatto piacere che ti sei "sciolto" davanti agli altri.
...: la signorina Hudgens? - una donna sulla 30ina le venne incontro con una cartellina in mano, richiamando la sua attenzione. Era la segretaria della sua ginecologa.
V:si sono io.
...:allora può accomodarsi dentro, la dottoressa Cameron vi sta aspettando.- indicò la porta bianca alla sue spalle e tornò dietro la sua scrivania per rispondere al telefono che aveva appena iniziato a squillare.-

Una volta dentro la dottoressa Cameron fece sdraiare Vanessa nel lettino di sempre, Zac subito le fu vicino per stringerle la mano. Appena la ginecologa accese lo schermo e iniziò l'ecografia lui non tolse lo sguardo dal monitor neanche un secondo, sembrava paralizzato alla vista di quel piccolo bambino che piano piano prendeva la giusta forma; era diverso dall'ecografia del mese prima che aveva visto in una semplice foto, era cresciuto e assomigliava sempre di più a un neonato.
Le immagini erano accompagnate dal suono del battito regolare di suo figlio.

D:si vede il sesso volete sapere cosa sarà?- Quella domanda risvegliò Zac dalla sua improvvisa paralisi. Non sapeva cosa rispondere a quella domanda così cercò una piccola conferma in Vanessa che sorridendo annuì alla sua domanda muta, Zac sorrise e alzando la testa annuì alla ginecologa.
Z:si..si ne saremmo veramente felici.- allargò le labbra in un sorriso più ampio e tornò a fissare lo schermo.
D:bene, sono certa che è un maschio!- A quelle parole Zac si sentì svenire, era completamente emozionato, strinse ancor di più la mano di Vanessa e prima ancora
di rendersene conto iniziò a piangere e ridere insieme. Si coprì gli occhi con le mani e poggiò il capo sul petto di Vanessa per non farsi vedere dalla dottoressa; Vanessa spalancò la bocca alla vista del marito così commosso e iniziò a carezzargli la testa sussurrandogli di stare calmo. La dottoressa sorrise davanti alla dolcissima scena che gli si presentò davanti e decise di lasciarli soli un secondo.

V:amore, tranquillo! Perchè piangi? - si mise a sedere e gli baciò la fronte continuando a stringerlo a se e carezzandogli la testa.-
Z:è una cosa troppo bella, non...non riesco a smettere! E' stupendo, avremo un maschietto ed è bellissimo, non sono riuscito a contenermi, scusa.- rise ancor di più contagiando Vanessa. Dopo qualche minuto di silenzio si allontanò da lei e si asciugò le lacrime con i polsi; infine l'aiutò a pulirsi dal gel in pancia e la fece scendere dal lettino. Fissarono il prossimo appuntamento con la ginecologa ed uscirono dallo studio.

Una volta fuori Zac portò Vanessa a comprare uno frozen yogurt, poichè all'improvvisa ne desiderava uno. Ne comprarono tre, due per lei e uno per lui. Zac rimase quasi sconvolto dalla velocità in cui gli divorò, mentre lui cercava di finire il suo; ma non disse niente: non voleva offenderla.
Dopo un'altra breve visita in un negozio di dolci, dove comprò una scatola di muffin ai mirtilli, tornarono a casa. Vanessa aveva sempre odiato quei muffin, preferiva di gran lunga quelli al cioccolato o allo yogurt e prendeva sempre in giro Zac quando gli mangiava. Durante il tragitto in macchina Zac notò con quanto gusto mangiava uno dei muffin e spalancò la bocca per lo stupore.

Z:dov'è finita la donna che ho sposato? - chiese Zac scherzando dandole un leggero pizzicotto sulla coscia. Vanessa fermò un muffin a qualche centimetro dalla bocca e lo guardo confusa, non capendo la sua affermazione.- bè mia moglie ha sempre odiato i muffin ai mirtilli e adesso sta divorando il secondo con gusto...chi sei tu e che cosa ne hai fatto di mia moglie?- scherzò ancora utilizzando un tono accusatorio ma sarcastico allo stesso tempo, Vanessa gli fece il verso e addentò un pezzetto del dolce; quando finì di masticarlo rispose al marito.
V:sono sempre io, solo un pò incinta e un pò con gli ormoni in subbuglio...Quindi se per caso domani avrò voglia di jambalaya tu dovrai accettarlo d'accordo? - fece una pausa per calmarsi, aveva spiazzato Zac con la sua risposta poco gentile, non sapeva nemmeno lei cosa le avesse preso. Cambiò immediatamente umore e tornò a sorridere. - scusa amore, non so cosa mi è presto! Sono gli ormoni, cambio gusti e umore ogni 5 minuti e non ci posso fare niente...mi dispiace sono stata così sgarbata...- iniziò a tremare la voce e gli occhi si fecero lucidi, stava attraversando uno sbalzo d'umore normalissimo in gravidanza. Zac spalancò gli occhi sconvolto, non c'era abituato: fino ad allora era sempre stata tranquilla e serena con tutti e adesso lui doveva trovare il modo di tranquillizzarla.
Z:hey hey hey amore...non è successo niente, tranquilla! Ho iniziato io a dire cavolate, non preoccuparti - strinse la sua mano portandola al cambio e poi vicino alle sue labbra per baciarla. La guardò di sottecchi e notò con piacere che stava sorridendo.
V:ok, allora è tutto a posto vero? - chiese con una leggera nota di disperazione nella voce. -
Z:tutto a posto. - confermò sorridendo.

----------------------------------------------

Appena misero piede in casa Zac corse al telefono: doveva assolutamente far sapere ai genitori il sesso di suo figlio; così tutto eletrizzato prese la cornetta e chiamò a casa dei suoi genitori. Dopo qualche squillo qualcuno rispose, e Zac senza neanche capire chi fosse iniziò a urlare di gioia come un pazzo.

Z:è MASCHIO, è MASCHIO, è MASCHIOOOO! Mamma ti rendi conto che è MASCHIO? Avrò, anzi avremo un bellissimo maschietto!- lanciò un urlo buttandosi sul divano accanto a Vanessa che intanto stringeva la scatola di muffin tra le mani.-
...: Zac, innanzitutto sono tuo padre! - Zac rise per la gaf appena fatta e chiese scusa a David che intanto si unì al figlio tra le risate.- comunque sono felice, un erede sicuro per gli Efron, complimenti a voi due! Vanessa voleva una femmina giusto?
Z:beh si... ma va bene così, l'importante è che sia sano.
D:giustissimo, ora vado ad aiutare tua madre con la spesa, sarà contentissima di sapere il sesso del bambino... è da giorni che non fa altro che parlarne. E sono certo che anche Dylan ne sarà felice, forse anche più di tua madre.- rise delle sue stesse parole facendo sorridere Zac che intanto carezzava i capelli a Vanessa
facendole venire sonno: era molto stanca.-
Z:si lo credo anche io. Ciao papà saluta tutti ci sentiamo. - Chiuse la telefonata e si dedicò alla moglie che si era appena sdraiata su di lui.
V:sono felici? - chiese poggiando la scatola dei muffin sul tavolino vicino al divano senza alzarsi da Zac.-
Z:mio padre si, mamma e Dylan lo scopriranno tra poco, ma credo che lo saranno. - Vanessa mugugnò una risposta insensata facendo capire a Zac di essere
quasi addormentata - Sei stanca? Vuoi andare a riposare? Se vuoi ordino la cena così non devi cucinare tu. - allungò un braccio verso la scatola posata sul tavolino e afferrò un muffin. Vanessa se ne accorse e scattò seduto dando un colpo alla mano di Zac in modo da farlo mettere a posto.-
Z:aaah! Mi hai fatto male sai? Non posso mangiarlo?- Vanessa lo fulminò con lo sguardo e avvicinò la scatola dalla sua parte come fosse un tesoro prezioso.-
V:si esatto! Non puoi, sono miei e tu sei un golosone, potresti mangiarmeli tutti.- Zac attaccò a ridere a crepa pelle, lui golosone non lo era mai stato se non
dei deliziosi waffles della suocera. Capì però che in quel momento sarebbe stato inutile ribattere così assecondò la moglie andando a cambiarsi al piano di sopra.

Quando, dopo una decina di minuti, tornò in salotto trovò Vanessa addormentata sul divano; aveva ragione lui: era davvero stanca! La prese in braccio e delicatamente la portò in camera da letto adagiandola sul letto, le tolse le scarpe e la coprì con il lenzuolo. Tornò di sotto e chiamò il ristorante spagnolo per farsi portare due piatti di Gazpacho, due di paella valenciana con carne, e infine, come dolce scelse la crema catalana. Decise di andare a farsi una doccia e passando davanti al salotto notò la scatola dei muffin sul tavolo che lo chiamava a gran voce. Visto che Vanessa dormiva, decise di togliersi lo sfizio e addentò di nascosto quel tanto desiderato muffin ai mirtilli.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


CAPITOLO 28: prima parte!

La sala d'aspetto era vuota nonostante fosse pomeriggio inoltrato, tutti aspettavano la nascita di quel fagottino che presto avrebbero stretto tra le braccia. Il quasi papà camminava avanti e indietro ansioso torturandosi le mani, sudando freddo, tormentandosi mentalmente sul perchè ci stessero mettendo cosi tanto a chiamarlo e sperando di vedere arrivare presto una faccia amica per un piccolo conforto.
Appena le contrazioni erano diventate insopportabili l'aveva portata in ospedale e aveva chiamato i futuri nonni e i loro migliori amici, doveva solo aspettare il loro arrivo e presto si sarebbe calmato. Si sedette e sospirò pesantemente quando, alzando lo sguardo, si trovo davanti un grosso pancione tondo e perfetto e il viso amico di Vanessa lo abbagliò all'istante con un sorriso perfetto; era sempre stata raggiante, ma da quando era incinta lo era ancora di più.
Subito Vanessa e Zac presero posto accanto a Scott, totalmente sollevato dalla loro presenza.

Z:hey papà com'è il momento pre parto? - Zac si tolse gli occhiali da sole posandoli sulla sua testa. - Sei in ansia? - chiese battendo la mano sulla spalla di Scott che aveva iniziato a calmarsi leggermente: non era più solo e sentiva che subito avrebbe visto Ashley e avrebbero vissuto insieme il momento più bello della loro vita.
S: sono sopprafatto dall'ansia e dal terrore, non so cosa fare, come comportarmi, come reagire! Devo solo...- sospirò buttando fuori tutta l'ansia che sentiva - stare seduto e aspettare... aspettare il momento in cui mi faranno entrare! E poi starò bene. - sorrise impercettibilmente, contagiando Vanessa al suo fianco che presa da un impulso lo abbraccio di slancio felicissima per lui e per l'amica. Lei non vedeva l'ora di stringere fra le braccia il suo bambino e poteva immaginare quanto era contenta Ashley là dentro mentre per lei l'attesa si prolungava di altri 2 mesi.
Z:E' così terribile? Devo preoccuparmi? Non sopporto l'ansia e le attese! Tra due mesi prenderò un'infarto ne sono sicuro.... - solo all'idea già si spaventava, come avrebbe reagito se durante la notte lo avrebbe trascinato in ospedale? E se lui non era con lei mentre le venivano le prime contrazioni? Non voleva neanche pensare al panico che l'avrebbe assalito tormentandolo con tutti i dubbi più stupidi...ma era fatto così e non poteva farci niente!
V:non ti azzardare a farmi impazzire quel giorno, non devo consolarti mentre morirò dal dolore è chiaro? E soppratutto non svenirmi davanti! - cercò di prenderlo in giro per sdrammatizzare la situazione, sapeva quanto sarebbe stato difficile per lui quel momento, quando si faceva prendere dall'ansia era terribile, perdeva la testa.
Proprio nel momento in cui Zac stava per ribattere uscì dalla porta bianca alla loro destra una donna con indosso un camice verde; si avvicinò a loro tre e chiese chi dei due uomini era il padre: Scott si alzò di scatto e dopo aver sospirato e sorriso salutò gli amici e seguì la donna in sala parto.
Passarono i seguenti dieci minuti in silenzio, semplicemente stringendosi le mani e aspettando; di tanto in tanto Vanessa si accarezzava la pancia, per calmare quel piccolino che non le dava mai tregua durante il giorno, era sempre in movimento e ogni tanto Zac si spaventava perchè la pancia si spostava tutta da un lato all'improvviso, proprio quando magari lui l'abbracciava. Vanessa gli ripeteva sempre che lo faceva perchè anche lui voleva abbracciarlo e allora lui si chinava e lasciava un bacio leggero dove lo sentiva scalciare. Vanessa si alzò di scatto non riuscendo più a sopportare quella posizione, a suo figlio non piaceva e non smetteva di scalciare forte.

Z: si sta muovendo? - chiese appena la vide andare avanti e indietro continuando a carezzare il pancione, come faceva molte volte per tentare di farlo stare fermo almeno un pò. -
V: si, non sta fermo un secondo, e non posso stare seduta. - Zac si alzò a sua volta e l'affianco. Posò la mano nel pancione sopra quella di lei per sentire ancora una volta il suo campione scalciare; era un'emozione che gli piaceva provare spesso, si sentiva bene, si ricordava che lui c'era e che stava per arrivare.
V:no aspetta... - prese la mano di Zac e la spostò nel basso ventre a sinistra. - ecco è qua adesso, lo senti? - sorrise vedendo il marito così perso in quel semplice gesto, ogni volta che suo figlio si muoveva Zac voleva "toccarlo", fargli sapere che c'era anche lui. Era diventanto ancora più dolce da quando era incinta e si erano uniti ancora più di prima, un legame indissolubile e forte.
Z: si lo sento, è proprio agitato stasera. Sicuramente ha capito che la sua amichetta sta per nascere e quindi è emozionato anche lui. Cerca di rilassarti, vedrai che anche lui si calmerà. - le baciò la fronte e la strinse di più a se; piano piano smise di scalciare e Zac si sedette portando sopra di se Vanessa.
V:ma sono una balena, ti spezzo le gambe. - tentò inutilmente di alzarsi ma Zac la stringeva troppo forte e si rassegnò.
Z:non è vero che sei una balena, sei stupenda. - stava per baciarla quando la porta della sala parto si aprì di scatto rivelando Scott, completamente felice ed emozionato.
S:E' NATAAAA! La mia bambina è nata ed è...è...cioè non potete neanche capire, immaginare quanto è stupenda! E' così piccola, e non la smette di...di...o mamma come sono felice! - corse incontro agli amici, che intanto si erano alzati in piedi, e li abbracciò forte mostrando un enorme sorriso e gli occhi luccicanti per la gioia.
Z:è fantastico amico, sei diventato papà! - gli battè una pacca sulla spalla, felicissimo per lui e per Ashley.
V:sono contentissima per voi. Chissà com'è bella Abigail! Quando possiamo vederle? - se avesse potuto si sarebbe messa a saltellare dalla felicità, ma il pancione non lo permetteva.
S:non...non lo so! - balbettò, non riusciva a pensare a niente in quel momento.

Vennero distratti dal suono in lontananza del pianto della bambina appena nata; Scott deglutì e ricorse dentro la sala parto dalle sue donne.

---------------------------

Vanessa e Zac si trovavano a casa di Ashley, era stata dimessa qualche giorno prima ma a causa di impegni non erano ancora passati a trovarla.
La bambina era tenerissima e bellissima, se ne stava addormentata tranquillamente nel suo passegino rosa vicino alla mamma, senza piangere. Sembrava fosse nata per dormire...
I neo genitori e Zac e Vanessa erano seduti nel divano parlando del più e del meno.

V:ma è un angioletto! Io credo che il mio sarà un terremoto, è sempre in movimento già da ora, figuriamoci quando nascerà! - morse un dolcino al cioccolato facendo un verso d'approvazione. Era buonissimo. -
A: si certo, è brava il giorno ma ti assicuro che la notte non è un angioletto. Spero che il tuo ti lasci dormire almeno un paio d'ore a notte. - carezzò il pancione dell'amica ridacchiando leggermente. - quanto manca? -
V:entro nell'ottavo mese tra due settimane! - si mise semi sdraiata sul divano e sorrise. -
S:ok, non so voi ma io sto morendo di fame! Restate a pranzo? - Scott si rivolse a Zac e Vanessa alzandosi già pronto a maneggiare il barbecue. -
Z:non saprei...tu amore che dici? - si alzò anche lui in piedi e guardò verso Vanessa sorridendo. -
V:si va bene! Grazie mille per l'invito! - Vanessa allungò la mano per farsi aiutare da Zac ad alzarsi, era un pò difficile riuscirci da sola.
Anche se non era ingrassata molto durante quei 7 mesi, il pancione era comunque enorme poichè il bambino era abbastanza grande. -
S:perfetto, mi metto all'opera, un bel barbecue è quello che ci vuole! - Zac e Scott uscirono in giardino a cucinare lasciando le due amiche da sole.-
A:io apparecchio nel frattempo, tu siediti, accendi la tv...fai come se fossi a casa tua! - iniziò ad andare in cucina ma Vanessa la raggiunse imperterrita, voleva aiutare.
V:se credi di liberarti di me così in fretta ti sbagli, non mi fa male un pò di movimento! Mi basta Zac con le ramanzine...prendo i piatti! - si allungò sullo scolapiatti e ne prese 4, quando si avviò in giardino una fitta la fece piegare in due dal dolore, i piatti caddero a terra facendo rumore.
V:AAH - Zac sentendo quel gemito di dolore la raggiunse di fretta davanti alla porta del giardino; la tenne stretta per paura che cadesse, facendosi stritolare una mano. Non passò troppo tempo quando si rialzò riprendendo il controllo di se, e si trovò circondata dagli amici e dal marito che preoccupato la teneva ancora stretta.
Z:oh mio dio amore stai...stai bene? Cosa...? Cosa è successo? - gli occhi e il tono della voce non emanavano sicurezza, ma panico totale! -
V:penso...penso che quella fosse una contrazione Zac...- iniziò a tremarle il labbro, segno che stava per piangere; si attaccò alla maglietta di Zac e la strinse forte. - io...ho...ho paura! - scoppiò in singhiozzi tra le braccia di Zac.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Capitolo 28 II parte ***


CAPITOLO 28: seconda ed ultima parte.

Nel giro di mezz'ora Zac si era ritrovato in una sala d'aspetto mentre Vanessa veniva visitata in una delle tante stanze del reparto di ginecologia dell'ospedale. Il panico si era impossesato di lui poichè non sapeva come comportarsi, cosa fare e cosa pensare. Scott aveva insistito per accompagnarlo e non lasciarlo solo ma lui aveva rifiutato convincendolo a restare con Ashley e la bambina, lui se la sarebbe cavata ma non sapeva quanto si sbagliava. Era consapevole di essere una femminuccia in certe situazioni ma era fatto così e non riusciva a cambiare.
Appena arrivati in ospedale, aveva chiamato i genitori di Vanessa per informarli dell'accaduto e senza bisogno che lo chiedesse lo avvisarono che presto sarebbero stati lì. Nel frattempo si torturava con pensieri inutili che non avrebbero cambiato la situazione. Si chiedeva: perchè in sette mesi? Perchè a loro non poteva andargliene una giusta?
Perchè si sentiva così inutile? Gli era bastato vedere gli occhi di lei mentre gli diceva che aveva paura per spezzargli il cuore in due, ormai erano l'uno lo specchio dell'altra; se lei stava male, anche lui si sentiva come lei e viceversa.
Passeggiava nervoso avanti e indietro per il lungo corridoio del reparto finchè non intravide un dottore che correva svelto verso una stanza dove era vietato l'accesso.
Aspetto che uscisse per chiedere informazioni su Vanessa e l'attesa non durò a lungo; appena il dottore si chiuse la porta alle spalle Zac gli chiese spiegazioni.

Z:mi scusi, lei si sta occupando di Vanessa Anne Hudgens? - camminavano veloci verso le ultime stanze del corridoio, e la preoccupazione che si trattasse di lei aumentava visto che la stanza in cui si trovava lei era l'ultima. -
D:non ho tempo per parlare, stia seduto e aspetti lì. - indicò le sedie con la cartella che aveva in mano e Zac lesse velocemente il nome di sua moglie nella cartella clinica. Poi, non avendo il tempo per ribattere, lo vide sparire dentro la stanza.
Si appoggiò al muro fissando un cartellone davanti a se che ritraeva un neonato e affianco all'immagine spiegavano come comportarsi
quando avevano le coliche nei primi mesi dopo la nascita; dopo si perse nei ricordi.

Flashback

Zac e Vanessa erano semi sdraiati nel loro comodo lettone matrimoniale, dopo una bella serata passata a passeggiare in un parco; lei era a pancia in su e leggeva una rivista premaman mentre lui guardava un film e di tanto in tanto la fissava, era proprio bella: i capelli legati in una coda alta, una semplice cannottiera che metteva ben in vista il suo pancione di 6 mesi, e i suoi pantaloncini le mettevano in risalto le gambe fini. Non aveva messo su molti chili, nonostante mangiasse tantissimo, il suo organismo bruciava tutto molto in fretta. La vide sorridere e buttò l'occhio in un riquadro rosa

"Quando c’è un bimbo in arrivo la scelta del nome è una delle attività in cui i genitori si dimostrano molto coinvolti e interessati. I fattori che determinano la scelta del nome sono numerosi; alcune coppie scelgono semplicemente in base a un gusto personale, altre, nel rispetto di qualche tradizione, fanno ricadere la scelta sul nome dei nonni, altre ancora si ispirano a personaggi letterari o cinematografici."

Smise di leggere prendendo la mano di Vanessa tra le sue per attirare la sua attenzione; lei mollò la rivista e si voltò verso di lui sorridendo, portò la mano libera sul suo viso e carezzò le guancie leggermente ispide prima di baciarlo dolcemente; durante quel bacio l'ennesimo brivido li percosse, ogni volta era come il primo.

Z:amore stavo pensando che non abbiamo ancora scelto il nome del nostro piccolino...- sorrise sulle sue labbra prima di continuare a baciarla. -
V: si hai ragione, stavo leggendo proprio adesso qualcosa sulla scelta del nome...hai qualche idea? - si sdraiò iniziando a carezzarsi la pancia, suo figlio iniziava a farsi sentire con i calcetti. Zac si mise di lato posando una mano su quella di Vanessa seguendo i suoi movimenti. -
Z:non saprei, non voglio che abbia uno di quei nomi strani tipo Cruz o Romeo...voglio che abbia un significato affettivo. Per te va bene? - le sorrise, quel sorriso a cui non si poteva dire di no in nessuna occasione. Neanche si rendeva conto di avere quel sorriso mozzafiato e contagioso, se lo vedevi sorridere ti era impossibile rimanere serio. -
V: si a me va benissimo, io pensavo che magari potrebbe avere un nome di famiglia! Tipo Alexander, o David o magari Zac Jr...voglio che nostro figlio abbia qualcosa che ti riguardi! - Zac scoppiò a ridere e la baciò mettendo entrambe le mani nel suo viso. Quando si staccò notò lo sguardo confuso della moglie...-
Z:amore mio ti amo lo sai ma di mio ha già lo spermatozoo...e poi Zac Jr? - riprese a ridere divertito dal nome appena sentito. Mentre Vanessa si finse offesa imbronciandosi. - sei adorabile quando metti il muso! -
V:visto che i nomi che dico io ti fanno tanto ridere, proponi qualcosa tu mister Efron! - a queste parole seguì una linguaccia scherzosa. -
Z:bene signora Efron... - rispose alla linguaccia della moglie con una pernacchia e poi scoppiarono a ridere insieme. A volte si comportavano come i bambini, ma era anche questo che
rendeva il loro rapporto unico e forte. - che ne dici del nome di mio nonno? Sai sono molto legato a lui, e un pò di tempo fa mi ha fatto capire l'importanza della famiglia...significherebbe molto per me (*)-
V:non sarebbe una cattiva idea, e poi tuo nonno ha un nome stupendo! - posò una mano sul petto di Zac facendola finire dentro la maglietta iniziando a massagiarlo.-
Z:quindi sei d'accordo se lo chiamiamo Nicholas? - l'attirò di più a se per sentirla più vicino a lui. -
V: Si Nicholas va benissimo, mi piace...e a te piccolino mio piace? - addolcì la voce carezzandosi la pancia lentamente.
Z:ti dispiace se seguiamo la tradizione? Lo so...sono troppi 3 nomi ma è una tradizione secolare della mia famiglia.. -
V:ma certo..non c'è nemmeno bisogno di chiederlo...hai già pensato ad altri nomi? - lo guardò negli occhi che quel giorno erano più sul blu che sull'azzurro -
Z:stavo pensando di...- si fermò timoroso un attimo finchè Vanessa non lo incoraggiò a continuare con lo sguardo. - di chiamarlo anche come mio
padre, così come anche io ho come secondo nome il suo...- abbassò lo sguardo timoroso di aver chiesto troppo. -
V: si! Va benissimo, Nicholas David Efron...suona anche bene! - gli sorrise tranquilla, le piaceva davvero quel nome e avrebbe fatto di tutto per rendere felice Zac -
Z:magari possiamo dargli un terzo nome che riguardi qualcuno della tua famiglia, non voglio scegliere tutto io...
V:mmh Nicholas David...- pensò ad alta voce - Nicholas David...- ripetè ad alta voce per cercare di trovare un altro nome adatto e di colpo le venne in mente. - OWEN...come mio nonno, Nicholas David Owen Efron! Ti piace? - lo guardò speranzosa capendo immediatamente quale sarebbe stata la risposta per via del suo sorriso.-
Z:mi piace, si mi piace proprio tanto!
V:ok perfetto...e tu - addolcì la voce per parlare al suo bambino.- amore della mamma che ne pensi? Sai per seguire la tradizione il tuo papà vorrebbe darti 3 nomi...sei d'accordo? - continuò a carezzarlo quando sentì un leggero calcetto proprio sotto le loro mani.
Z: ha scalciato! - iniziò a sorridere raggiante, felice di sentire, ancora una volta, il suo bambino scalciare nel pancione. -
V:credo che gli piaccia! - diede un bacio veloce sulle labbra di Zac.

Fine Flashback



Tornò in se appena si sentì chiamare da Gina, che, come aveva detto, era arrivata il più in fretta possibile insieme a Greg.
Notando lo sguardo molto preoccupato di Zac, Gina lo abbracciò forte come una mamma avrebbe fatto; sapeva quanto Zac ne sentisse la mancanza tutti i giorni.
Nonostante fosse adulto e vaccinato aveva comunque bisogno di quel supporto e di quell'abbraccio rassicurante che solo una madre poteva darti.
Zac sentì le lacrime agli occhi e non si vergognò a piangere sulle spalle della suocera, ne stava passando troppe in quel periodo: dopo aver abbandonato il set mesi prima erano sorti vari problemi per via del contratto che aveva firmato e, nonostante il suo regista capisse le motivazioni per cui si era comportato così, i dirigenti della Warner Bros non tolleravano certi comportanti e volevano tagliarlo fuori da quel progetto; in più adesso si aggiungeva anche questa.

Z:Gina io non...- singhiozzò nascondendo di più il viso nella spalla della suocera. - non ce la faccio! Se qualcuno non esce da quella stanza e...-prese un respiro profondo. - e mi dice qualcosa io impazzisco!
G:lo so Zac, lo so! Ma devi stare tranquillo, andrà tutto bene! Non lasciarti sopraffare dall'ansia! - alla consolazione si aggiunse silenziosamente anche Greg massaggiandogli la schiena. -
Z: si, lo so ma questo è un periodo di merda e ci mancava solo questo come ciliegina sulla torta! - smise di piangere e si ricompose asciugandosi gli occhi e andando a sedersi in una delle tante sedie che riempivano la sala d'aspetto.
G:so anche questo ma passerà! Dopo la tempesta viene sempre il sereno! - gli sorrise cercando di apparire tranquilla, quando in realtà era molto preoccupata. -
Z:e se nasce prematuro? E dovrà vivere in incubatrice? E se peggio ancora non dovesse farcela? Vanessa sarebbe distrutta..la mia vita
perduta..come faremo? - si passò esasperato le mani nel viso. - e se...
G: smettila, devi pensare positivo e andrà tutto bene! Ok? - utilizzò un tono molto severo...serviva qualcuno che mettesse del buon senso in quella testa prima che veramente desse completamente di matto.
Z:d'accordo... - si rassegnò alle parole della suocera ma ancora non si era convinto neanche un pò. Era troppo testardo e paranoico.

---------------------------------------------

Dopo un'oretta passata a farsi paranoie inutili finalmente uscì un medico dalla stanza in cui era entrava Vanessa. Si avvicinò a loro che erano gli unici in quel corridoio e li informò sulla situazione.

D:i parenti della signorina Hudgens? - posò la cartella sotto il braccio e si tolse gli occhiali da vista. -
Z: si, io sono il marito. E' tutto a posto? Come sta lei? E il bambino? - si era alzato in piedi di scatto avvicinandosi al dottore che di sicuro avera superato la cinquantina d'anni. -
D: è tutto a posto, siamo riusciti a fermare le contrazioni e a bloccare la rottura della placenta. Ma sua moglie dovrà stare a riposo, non dovrà fare sforzi se volete che il bambino non nasca prematuro.
Z:aspetti, ha detto rottura della placenta? - non sapeva se essere sollevato dal fatto che stessero bene, o essere disperato per il pericolo che avevano appena superato. -
D: si esattamente: le contrazioni erano molto frequenti perchè il bambino voleva nascere prematuramente e questo ha causato l'inizio della rottura della placenta, però non si preoccupi siamo riusciti a fermare tutto.-
Z:d'accordo. Posso portarla a casa? - chiese speranzoso, ora voleva solamente prendersi cura di lei e del loro bambino. -
D:no, per adesso no! La terremo qui un paio di giorni sotto controllo, poi potrà tranquillamente portarla a casa. -
Z:perfetto. Posso vederla, almeno?
D: si certo vada pure, l'ultima camera in fondo. -

Senza neanche ringraziare avanzò spedito verso la camera in cui si trovava Vanessa; aprì la porta e la trovò sdraiata, con il volto rivolto verso la finestra, si avvicinò lentamente per coglierla di sorpresa ma si bloccò appena si accorse che dormiva. Superò il letto e le si avvicinò senza fare rumore, le baciò la fronte socchiudendo gli occhi e si sedette nella sedia accanto al letto. La osservò sorridendo malinconicamente, avrebbe tanto voluto baciare quelle labbra tentatrici, sapere se stava bene e se aveva bisogno di qualcosa. Carezzò l'evidentissimo gonfiore della pancia in cui si trovava il suo bambino e pensò che già da lì dentro era una piccola peste; poi le prese la mano e la strinse per un pò di tempo.
Il suo nuovo I-Phone vibrò nella tasca posteriore dei jeans, lo prese con la mano libera e lesse il messaggio appena arrivato.

"Hey cognatino sbirulino bel culino (: come sta il figlio di mia sorella? ;] E lei?"

Tratenne a stento le risate al ricordo di quel soprannome che odiava: qualche anno prima fu stilata una classifica dei sederi più sodi dell'estate in cui lui rientrò al primo posto sbaragliando tutti e Vanessa lo prese in giro per un bel pò di tempo affibiandogli quel soprannome. Stella, ovviamente, non mancava mai di ricordarglielo tutte le volte che lo incontrava o che ci parlava. Era proprio solare e bella come la sorella, l'adorava e ci teneva tantissimo, era un pò come
una sorella che non aveva mai avuto.

"Hey Stella-bella...oppure dovrei chiamarti miss-al-ballo-ho-vinto-il-premio-per-la-migliore-figuraccia-dell'anno? LOL Tua sorella sta bene e adesso dorme. Non sei ancora diventata zia perchè per fortuna hanno bloccato le contrazioni...perciò mi dispiace ma aspetterai altri 2 mesi prima di vedere MIO figlio! ;p Ti faccio sapere appena si sveglia, tu continua a studiare rompi scatole!"

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Capitolo 29 ***



CAPITOLO 29

La villa Efron-Hudgens era decorata per festeggiare il baby shower del piccolo Nicholas che sarebbe nato da lì a un mese. Vanessa per l'occasione aveva indossato un vestitino celeste molto leggero che cadeva morbido sulle curve ben visibili del pancione, ai piedi indossava dei tacchi bassi bianchi, non voleva trovarsi a fine giornata con i piedi gonfi e doloranti; i capelli erano sciolti e liberi sulle spalle. Il viso era ricoperto dal trucco molto leggero. Zac, come tradizione, sarebbe dovuto essere già fuori casa con qualche amico, ma non se la sentiva di lasciarla da sola a casa, non dopo quello che le era successo, così era riuscito a convincerla ad aspettare che arrivasse almeno una delle tante ragazze invitate.
Nel frattempo Vanessa stava in cucina a ricontrollare che ci fosse tutto ciò che aveva ordinato qualche giorno prima; era impaziente per quella festa in onore del suo bambino, mai avrebbe pensato di essere così emozionata. In salotto aveva fatto appendere a Zac vari fiocchetti e palloncini naturalmente celesti.

Z:amore per favore puoi andare a sederti nel divano? Quei dolcini li hai controllati almeno 7 volte oggi, non verrà nessuno a portarteli via ok? - la trascinò via dalla cucina e la portò in salotto senza ricevere nessuna obiezione, si sentiva come una bambina indifesa davanti a una sgridata dei genitori. - Siediti e non stancarti troppo! Non voglio che ti, anzi vi capiti niente di brutto!-
V:io mi siedo ma tu smettila di essere così protettivo: non farò sforzi, non mi scatenerò troppo, non farò stupidaggini, tranquillo!- sbuffò stufata dalla situazione, suo marito esagerava come sempre; non le dispiaceva che si preocupasse per loro ma da quando era tornata dall'ospedale una settimana prima era diventanto un pò troppo eccessivo rispetto al dovuto e questo la faceva esasperare!-
Z:amore mio non te la prendere, è solo che... - si inginocchiò in terra per arrivare al viso di Vanessa, seduta nel divano, e posò le braccia nelle sue gambe trovandosi a pochi centimetri dall'enorme pancione. -...sapervi lontani da me mi fa preoccupare, quindi cerco di farti entrare in testa cosa non devi fare, ma sbaglio, lo so! Sono troppo assillante nei tuoi confronti e così facendo ti faccio solo esasperare, mi dispiace. Ma tu prova a capirmi! - le sorrise guardandola dal basso facendo gli occhi da cucciolo. Lei sorrise e gli stampò un bacio sulle labbra.

Il campanello suonò e Zac si alzò per andare ad aprire sorridendo ancora a Vanessa. Non erano passati neanche 50 secondi che il campanello risuonò costringendo Zac ad urlare un "arrivo". Appena aprì la porta sua madre si fiondò dentro senza neanche salutarlo correndo a salutare Vanessa che aveva raggiunto suo marito all'entrata. David ridacchio e abbracciò il figlio contento di rivederlo dopo un lungo mese, mentre Dylan si limitò a fissare sconcertato la madre che stringeva troppo forte Vanessa.

Z:grazie mamma, anche io sono contento di rivederti...no, no fai piano, mi stai stringendo troppo forte eh...- Zac cercò di attirare l'attenzione della madre che non gli aveva nemmeno rivolto la parola, troppo impegnata ad abbracciare e carezzare il pancione di Vanessa.
S: oh povero il mio bambino gelosone, vuoi anche tu un pò di attenzioni? - ironizzò la madre usando il tono che di solito si usa per i bambini piccoli piccoli senza allontanarsi da Vanessa.-
Z:non mi dispiacerebbe ricevere almeno un "ciao" la prossima volta, sai sono ancora tuo figlio se ricordi! Quello che una 20ina di anni fa hai partorito duramente...- tutti scoppiarono a ridere ma visto che la madre non accennava ad avvicinarsi, tentò di nuovo.- e poi mamma stai ammazzando Vanessa, la rivorrei intera se non ti dispiace!-
S: scusate, scusate è che sono completamente in estasi, sono tutta eccitata ed euforica che non riesco neanche a trovare le parole per esprimere ciò che sento, aspetto questo momento da quando ho partecipato al mio primo baby shower, non vedevo l'ora di esserci come nonna del mio primo e bellissimo nipotino e tu...tu non fare il gelosone c'è ne anche per te caro! - si avvicinò a Zac prendendogli le guancie e pizzicandole per poi stampargli un grosso bacio.
Z:mamma penso che possa bastare! - disse ridendo felice guardando Vanessa che veniva riempita di attenzioni da David e Dylan.
S: si hai ragione, voi dovreste essere già fuori! Perciò via andatevene sho sho è una festa per sole ragazze! - spinse leggermente Zac verso la porta per farlo uscire.-
Z: si ma io sono il padre, secondo le nuove tradizioni io potrei anche restare!
V:ma visto che io adoro le vecchie tradizioni tu te ne vai! - sorrise decisa per fargli capire ancora una volta che sarebbe andato tutto bene.-
Z:lo so, stavo solo scherzando amore...mamma, trattamela bene! - si avvicinò per baciarla spostandole i ciuffi ribelli dal viso e le carezzò la pancia prima di uscire insieme al fratello e al padre.

-------------------------------------------------------------

La festa si stava per concludere dopo i vari giochi, le chiacchere e l'apertura dei tantissimi regali: fino ad ora aveva ricevuto: tutine, magliettine personalizzate con frasi simpatiche, bavaglini, sonagli e giocattolini di ogni tipo. Erano rimaste davvero in poche: giusto le amiche più intime, le nonne e Stella.
Ashley e Brittany si erano messe d'accordo per il regalo a Vanessa, tutte avevano pensato a qualcosa per il bambino ma loro volevano rendere omaggio alla futura mamma con qualcosa di particolare.

A:io e Brittany abbiamo deciso di dartelo ora, che siamo in poche per non imbarazzarti...- se la ridevano sotto i baffi già pronte alla faccia di Vanessa, Brittany reggeva la videocamera pronta a ricordare quel momento per sempre.-
B:sisi aprilo aprilo! - urlò eccitata. Vanessa perplessa aprì il pacchetto e scoppiò a ridere trovandosi davanti a un completino intimo a dir poco sexy. Il reggiseno era di pizzo nero con dei fiori celesti ricamati mentre gli slip erano totalmente trasparenti, senza lasciare spazio all'imaginazione avrebbe mostrato tutto. Tutte le persone che si trovavano in quella stanza risero di gusto. Vanessa guardò le amiche cercando di sgridarle con lo sguardo ma ridevano come matte non riuscendo a smettere e non se ne accorserò nemmeno.

A:abbiamo pensato che ti sarebbe stato utile insieme a questo! - le porse un altro pacchetto, leggermente più piccolo continuando a ridere.
V:ho paura ad aprirlo sinceramente. - rise ancora più forte dopo aver tirato fuori un paio di manette color oro. - ma voi siete completamente matte!

B: appena il piccolo esce, tu ci dai dentro olè! - Vanessa inarcò un soppraciglio e scoppiò a ridere sentendosi in imbarazzo poichè sua madre e quella di Zac erano affianco a lei e se la ridevano allegramente.-
V:si certo, avrò tutto il tempo per dedicarmi a questo! - disse sarcastica alzando le manette e il completino intimo e tornando a ridere.-
G:tesoro qualche volta te lo posso tenere io, così potrai dedicarti anche alla tua vita sessuale!
V:mamma! Ma ti sembra il momento? Non è neanche nato e già devo pensare a tenere la mia vita sessuale attiva? - si imbarazzò e iniziò a toccarsi i capelli fissando la stanza intorno a se, si soffermò sul passeggino che la madre le aveva comprato, per poi posare gli occhi sul seggiolone che le aveva regalato la suocera. Il campanello fermò quelle battutine imbarazzanti e Vanessa senza pensarci due volte corse ad aprire.

Z:amore mio..- Vanessa non fece in tempo a realizzare niente perchè suo marito subito si fiondò addosso a lei baciandola ignorando il fatto di avere dietro il padre, il fratello e il suocero che aspettavano di entrare. - scusa se sono arrivato in anticipo, non sapevo più che fare! Volevo tornare a casa e vedere che combinavi..-
Gr:magari se vi spostate noi entriamo..- Greg li prese in giro ridacchiando.-
V:oh è vero, scusate..- spalancò la porta in modo che potessero tranquillamente entrare. - entrate pure! - il padre le si avvicinò e le stampò un bacio in fronte carezzando il pancione dolcemente; era sempre stato un padre molto affettuoso e nonostante non erano più delle bambine, lui continuava a trattarle allo stesso modo. Andarono in salotto lasciandoli sulla porta.
Z:ti è piaciuto il seggiolone? So che volevi scegliere queste cose tu, ma mia madre ha insistito così tanto e visto che non ne avevamo ancora uno...te l'ha comprato! Mi dispiace, se vuoi ne compriamo un altro, non credo che si offenderà...- parlava talmente veloce che Vanessa capì ben poco. -
V:Zac, Zac frena! - poggiò le mani sul suo petto e sorrise. - va benissimo il seggiolone, non voglio cambiarlo assolutamente, è perfetto! -
Z:davvero ti piace? - in quel momentò sembro un bambino piccolo che mostrava un disegno alla mamma. -
V: si, davvero! Dovresti vedere cosa tutto hanno portato, ho tutine per Nicholas fino ai 3 mesi, per non parlare del passegino che ha comprato mamma...vieni voglio farti vedere. - lo prese per mano e lo portò in salotto, nessuno li notò: erano troppo presi a parlare tra di loro. - Poi Lizzie ha preso una tutina che è davvero tenerissima...ed eccolo qua..- si fermarono davanti al passegino nero, molto moderno ma abbastanza semplice.

Zac si incantò a guardarlo e immaginò il suo piccolino là dentro, pensò che sicuramente lui e Vanessa avrebbero discusso su chi doveva spingere il passeggino.
Z:tua madre ha scelto perfettamente! Dopo la ringrazierò bene.
V:si ma...il regalo più bello e originale è sicuramente un altro...- si chinò leggermente per prendere una busta bianca, la aprì e tirò fuori una magliettina bianca personalizzata e stampata appositamente per Nicholas: davanti c'era scritto "My Daddy Has The Best Ass Of 2011". Appena lo lesse arrossì di colpo e immaginò subito chi ci fosse dietro quello scherzo, Vanessa iniziò a ridere e girò la maglietta mostrando una piccola foto di lui che surfava in cui si vedeva il suo bel sedere.

Zac iniziò a ridere nervosamente, completamente imbarazzato: la prese tra le mani e scosse il capo divertito, quasi non ci credeva.
Z:è stata Stella vero? Solo lei può averlo fatto...- la guardò da lontano e appena lei lo vide iniziò a ridere capendo che lui l'aveva vista.-
V: si, solo a lei vengono certe idee, però ha scelto una bella foto: sono sicura che Nicholas adorerà questa magliettina perchè gli ricorderà sempre il suo adorabile papino con un bel sederino! - gli scoppiò a ridere in faccia -
Z: brava amore prendimi in giro anche tu! Ora tua sorella mi sente...- fece qualche passo verso la cognata con un sorriso maligno sul volto - STELLINA VIENI IN PO' QUA. - urlò arrabbiato e divertito allo stesso tempo, lei iniziò a correre ridendo per tutta la casa e lui, molto più abile la prese quasi subito. - che avevi in mente signorina? -
S:così tuo figlio ricorderà per sempre il tuo bel sederino, daiii non te la prendere! - Zac rise e la strinse a se con un braccio.
Z:ragazzina...- le scompigliò i capelli facendola urlare infastidita: detestava quando li toccavano. - la vendetta sarà lunga e dolorosa - lo sussurrò con effetto sorridendo maligno.-


PENSO CHE QUESTA STORIA FINIRA' COSI', NON HO PIù IDEE PER CONTINUARLA...MI DISPIACE, SO CHE VI STO DELUDENDO... VOI AVETE IDEE??? SCRIVETEMI

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1103715