In my dreams it's me and you, it's there I saw it all come true

di Black Chandelier
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Invito ***
Capitolo 2: *** Festa. ***
Capitolo 3: *** Che cosa ho combinato? ***
Capitolo 4: *** Kiss. ***
Capitolo 5: *** Ballo? ***
Capitolo 6: *** I'll never feel alone again with you by my side. ***
Capitolo 7: *** Un dolce risveglio.. o quasi? ***
Capitolo 8: *** Tradimenti. ***
Capitolo 9: *** Bitch ***
Capitolo 10: *** The End. ***



Capitolo 1
*** Invito ***


Ciao ragazze/i! Questa è una nuova long, che sarà lunga 10 capitoli insomma, una fan fiction estiva. Beh, che dire, i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro. Buona lettura!



In my dreams it's me and you, it's there I saw it all come true

 
1.Invito

 
Come tutte le mattine, mi dirigo quella che dovrebbe essere la mia scuola. La scuola dove i prof mi odiano e la preside mi butterebbe fuori a calci nel culo, peccato che non può farlo, le servo solo per pagar la retta.
E gli alunni, che non si fanno i cazzi loro e ti giudicano, i gruppetti di cheerleader, i balli Natalizi, Pasquali ed estivi, sembra di essere in High School Musical.
Peccato che io non faccio parte del gruppo delle cheerleader, e ai balletti mi isolo (tengo a sottolineare che il mio posto preferito è il bancone del bar) con la mia migliore amica. Anche lei, un piccolo genio, che mi capisce e non è come le altre ragazze che ti usano per avere fama. Lei si chiama Hilary, ed è bellissima, non per niente è la mia migliore amica. Io invece mi chiamo Juliette Moss, e ho 17 fottuti anni, come la mia migliore amica.
Arrivo a scuola, con la mia maglia degli Iron Maiden e una sigaretta in bocca, guardo male tutti quelli che mi guardano da testa a piedi, si stupiscono solo perché ho i capelli rossi e non biondi come tutte le troie di questa scuola. Bah.
“Hayley!” chiamo la mia migliore amica sfoggiando uno dei miei miglior sorrisi, ma noto con grande stupore che è in compagnia di.. oh, no. Haner. Fingo di non notare quest’ultimo e abbraccio la mia amica, dopo aver buttato a terra la sigaretta. “Ehm Ehm” mi volto e saluto Haner con un accenno, per poi rigirarmi verso la mia amica. Mi domando che cosa ci fa la mia migliore amica con l’essere più presuntuoso di tutta Huntington Beach. Nonché (sigh, povera me) mio compagno di banco?
“Brian ha chiesto se stasera andiamo alla sua festa” Hayley mi guarda in modo supplichevole e non capisco perché. “Oh, okay” faccio finta di niente e  sfilo un’altra  sigaretta dal mio adorato pacchetto di Marlboro. “Aspetta.. tu Juliette Moss hai appena accettato un mio invito? Ohoho, è da segnare.” Dice Haner ridendo, sinceramente fa ridere i polli. “Se lo faccio è solo per lei” dico indicando Hayley. “Non montarti troppo la testa.” Haner annuisce e se ne va, lasciando da sola me e Hayley. “Perché mi hai guardato così? Cos’è ti piace Haner?” dico acida mentre faccio un altro tiro dalla mia sigaretta. “No, e anche se fosse dobbiamo smetterla di fare le asociali” replica guardando altrove, rido isterica e sbuffo: “Cos’è Haner ti ha dato alla testa?” le rivolgo uno sguardo scazzato e me ne vado.
Entro in classe, ormai abituata dalle urla isteriche della prof di Arte, che come al solito minaccia di bocciarmi. Vado a sedermi al mio posto notando con grande dispiacere che Haner è già seduto e sta scrivendo su un foglio. “Oddio Haner che prende appunti” dico sarcastica sedendomi. Mi rivolge un’occhiataccia e continua a scrivere, faccio finta di nulla e appoggio la testa sul banco, addormentandomi.
 
“Jul, Jul..” una voce maschile mi arriva alle orecchie, apro gli occhi e mi trovo davanti Haner. Caspita, questo ragazzo è ovunque.. oh, già, è il mio compagno di banco. “Che c’è? Che vuoi?” gli rispondo scazzata, mentre alzo lo sguardo e noto che non c’è nessuno in classe. Ma non era solo la prima ora? “Ehm, sono tutti in cortile, la professoressa di Arte voleva svegliarti ma ho inventato la scusa del mal di testa, quindi ringraziami. E ah, muoviti che abbiamo educazione fisica, pigrona.” Lo guardo male e mi alzo, mettendo la roba nella borsa. “Primo, pigrona non mi chiami e secondo non ti ringrazio, era tuo dovere inventare una scusa.” Dopo aver finito di preparare la borsa esco dalla classe, senza far tanto caso ad Haner che mi sta dietro.
Dobbiamo smetterla di fare le asociali.Le parole di Hayley mi rimbombano in testa, che voleva dire con quella frase? Che con me non sta bene? Che forse sbaglio ad essere scontrosa con gli altri?
Nel frattempo arrivo in palestra,  notando che tutti stanno giocando. La prof mi guarda male, ma io me ne frego e mi siedo, tanto la mia media non cambierà più di tanto.
Ho bisogno di parlare ad Hayley, peccato che sia nella sezione opposta alla mia.
E Haner, si sta avvicinando.. ma che vuole?
“Ehi, perché non giochi? Non eri tu quella che batteva tutti a tennis?” sbuffo. Non fa altro che punzecchiarmi, o rompermi le palle, sembra lo faccia apposta. “Senti Haner, non è giornata ok? Ok che vengo alla tua cazzo di festa, ma non rompermi i coglioni.
Detto questo mi alzo, e me ne vado negli spogliatoi, dove scoppio a piangere, senza un motivo.
Forse le parole di Hayley mi hanno ferito?
 

 
 

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Capitolo 2
*** Festa. ***


Eccomi qui con il nuovo capitolo, ringrazio chi legge e chi recensisce, xoxo R.


Festa.

 

La mattinata è passata in modo abbastanza veloce e ora sono in casa, con il dilemma delle 16:50, che cosa metto stasera? Ah, bella domanda, ma tanto metterò su una delle mie felpe enormi, come al solito.
Sto per aprire l’armadio quando sento la porta di camera mia bussare. “Avanti” urlo mentre mi butto sul letto, scommetto che è mia madre che come al solito mi fa la ramanzina. “Disturbo?” appena sento la voce di Hayley mi si illuminano gli occhi, mi alzo e le corro incontro abbracciandola forte. “Amore mio!” dico ridendo, ci guardiamo e ridiamo. “Scusami per stamattina, non volevo” sorrido. Lei, la mia Hayley. “Figurati, forse avevi ragione, quindi andiamo a quella festa e.. spiegami perché ci tieni così tanto.” Dico ridendo, lei mi guarda e arrossisce, non me la racconta giusta. “Beh, hai presente Baker?”
Come dimenticarmi di Zacky Baker, o meglio conosciuto come la “Porchetta” della scuola, è un sacco simpatico quel tizio, ci ho parlato si e no due volte quando sono capitata in punizione, chissà se si ricorda di me.
“Oh si, si, la porchetta!” dico ridendo, noto che lei arrossisce, di nuovo.. oh, no.. “Non ti sarai mica presa una cotta per lui!? Ma non era insieme a Gena?” oh, Gena. Mi è sempre stata sulle palle, quella ragazza, non la sopporto. Guardo Hayley inarcando un sopracciglio, attendendo la sua risposta. “Era. Si sono lasciati più o meno una settimana fa, è per questo che io voglio andare alla festa, è il miglior amico di Haner, non mi lascio sfuggire una situazione simile.” Ridacchia, guardandomi. “Oh, beh.. e io? Che farò mentre ti farai quel bel fanciullo?” scoppiamo a ridere entrambi, sono di una finezza a dire certe cose. “Oh, starai con Haner, ho visto come ti sta dietro. Ma perché ce l’hai tanto con lui?” abbasso lo sguardo. Ecco, ha fatto bene a chiedermelo, perché ce l’ho con lui? Perché per una buona volta non provo a trovare un lato positivo di lui, che non sia il suo egocentrismo? Perché gli rispondo male, ma a volte mi dà fastidio se lo vedo insieme a qualche ragazza?
“Lo sai già. Il suo egocentrismo mi da ai nervi.” Rispondo, guardando altrove. La sento ridere, e la guardo male. “Bah, ma secondo me non è egocentrico, non è che ti piace?” ecco, ricominciamo.. non mi piace Haner. Dicono tutte così. Smettila, coscienza, taci, una buona volta. Eh? Allora perché ti da fastidio se qualcun’altra ci parla? Perché gli dai così importanza? Eh? Ok. Smettila. NON. MI. PIACE. Oh, ora parlo pure da sola.
“No. No, è impossibile. Beh, che ne dici di prepararci?” scoppia a ridere e mi fa l’occhiolino. “Prepariamoci, dai.”
 

La sera è arrivata, e io e Hayley siamo già pronte e siamo già in macchina. Lei bellissima, truccata, con la gonna e un top, io invece indosso i leggins neri, una maglia degli Iron Maiden e ho un po’ di matita agli occhi, niente di che.
“Ju, non sei agitata?” dice Hayley torturandosi le mani, faccio segno di no con la testa e continuo a fissare fuori il finestrino. Cazzo, di sicuro sarà pieno di ragazzine che urlano e che girano mezze nude, la musica sarà musica elettronica o quel cazzo che è.. oh, dio.
Nel frattempo arriviamo, scendo dall’auto, notando che la festa è già iniziata, e che la musica (elettronica, che avevo detto?) e che c’è già gente ubriaca nel giardino, davvero wow. Ma almeno c’è l’alcool, suvvia.
Io e Hayley entriamo in quella che dovrebbe essere casa Haner ( a me pare un porcile ). “Ehm, guarda chi c’è” Hayley mi indica un gruppo di ragazze che ballano su un tavolo. E chi sono, se non le sorelle DiBenedetto e altre loro amiche, nonché le cheerleader della scuola. E figurarsi se Haner non se le porta appresso, bah.
“Eccovi qui, finalmente..” una voce, purtroppo, nota e famigliare mi giunge alle orecchie, facendomi voltare.
Brian è davanti a me, i capelli sparati in aria, una maglietta bianca con il collo a V e i pantaloncini corti. Oh dio, non l’avevo mai trovato così.. sexy, in vita mia.
Sorrido, ci guardiamo negli occhi, Hayley mi guarda e lo saluta, il suo sguardo è uno sguardo come per dire: “Avevo ragione, ti piace Haner” ma non è vero. Lo trovo solo sexy, stasera.
“A quanto pare non potevano mancare le troie eh” dico guardando le DiBenedetto sul tavolo, Brian arrossisce. “Ehm, è Zacky che le ha volute, mica io.” Ridacchia. No, mi domando, che cazzo ridi? E poi non ti crede nessuno.
“Seh, Zacky. A proposito, dov’è?” chiede Hayley diventando rossa, anti sgamo proprio. “è fuori, in giardino, lo trovi, indossa un cappello enorme quanto una casa” dice Brian ridendo, io incoraggio la mia amica con uno spintone, lei mi guarda e poi si avvia verso la porta. Sorrido, per poi riprendere a parlare con Brian. “Beh, dov’è questo bancone degli alcool?” ridacchio, mentre lo guardo avviarsi verso quel famoso “bancone”.
 
 
Ho bevuto un po’ troppo, per i miei gusti, e ora non ci sto capendo più niente, sto ballando probabilmente, da sola e sembro una asociale del cazzo. Ah, no, lo sono. Vedo un po’ offuscato, ma riesco a notare che Brian si sta avvicinando a me, anche lui non è così sobrio, eh.  Mi sorride, un sorrido “ubriaco” ma così sexy. Avvampo, sentendolo sempre più vicino. “Ehi, ciao” biascico, facendogli l’occhiolino e mettendo le mie mani intorno al collo.
Non capisco più niente, e lo sto baciando, rendendomi conto della cazzata che ho appena fatto. 

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Capitolo 3
*** Che cosa ho combinato? ***


3. Cosa ho combinato?

“DRIIIIIIIN”
Sobbalzo giù dal letto, con un mal di testa atroce. Tento di rialzarmi, ma ricado, mi gira la testa. “PORCA PUTTANA!” impreco. Puzzo, puzzo di alcool in una maniera enorme. Sento una porta sbattere, mia madre sta arrivando.
Non mi ricordo un cazzo, chissà cos’ho combinato. Oh, ecco mia madre.
“JULIETTE, CHE COSA FAI PER TERRA? CHE PUZZA DI ALCOOL, MIO DIO!” No, io mi domando che cazzo si urla. Mi porto le mani alle orecchie, rialzandomi e sedendomi sul letto. “Mamma, calmati, per dio. Mi fa male la testa, esci che mi faccio una doccia e poi vado a scuola, o almeno, tento, ok?” Mia madre mi guarda, schifata, ed esce.
In queste condizioni mi ci trova pochissime volte, ma sento che se continuerò a frequentare questa gente mi ci troverà spesso.
Vado in bagno, e mi levo i vestiti, e poi faccio una doccia veloce. Metto a fuoco tutto quello che mi ricordo di ieri sera. Io e Haner che ballavamo insieme, non è possibile, devo esser stata ubriaca. E poi spero non sia successo niente, a proposito.. chi è che mi ha portato a casa? Non mi ricordo  nulla, spero che Hayley sia capace di ricordare.. se no.
Dopo essermi preparata (si fa per dire perché ho due occhiaie da paura) scendo e bevo una tazza enorme di caffè, preparata da mia madre, che se ne sta in silenzio sul divano. Quando è così vuol dire che è incazzata, quindi meglio non parlarle.
Bevo il caffè in silenzio, guardando fuori dalla finestra, e tento ancora una volta di focalizzare la serata ma non ci riesco, non ricordo nulla, ho bevuto veramente troppo. Spero di non aver combinato una cazzata delle mie, spero di non aver picchiato qualcuno e aver fatto andar male la festa di Brian, perché mi sentirei una merda. Ok, forse lui non mi sta simpatico, ma non mi è mai piaciuto rovinare qualcosa di speciale per gli altri, e poi mi aveva pure invitato, nonostante sapesse del mio odio verso di lui.
“Muoviti, che fai tardi” Mamma compare sulla soglia della stanza con una smorfia, avvicinandosi a me. “Si può sapere che hai fatto, ieri sera? Eh? Ti ha portato a casa un tizio sconosciuto, puzzava pure lui e non Hayley, barcollava e ti ha mollato qui, senza nemmeno salutarmi” dice mia madre, mettendosi le mani intorno ai fianchi. Mi ha portato a casa Brian? E Hayley? Oh mio dio, che ho combinato? “Ah, scusami mamma, ma secondo te uno ubriaco, ti saluta? Già è tanto se mi ha riportato indietro, non so io.” Sbuffo nervosamente, mentre mia madre se ne va parlando da sola.
Mi alzo ed esco di casa, avviandomi verso scuola e cercando con lo sguardo qualche mio conoscente, ma con scarsi risultati.
“Jul! Jul! Fermati!” una voce, ben conosciuta, mi arriva alle orecchie. Mi volto e vedo una Hayley correre a fatica verso di me, con tutti i capelli spettinati e due occhiaie da paura. “Oh..O-Oh, c-che faticaaah” Hayley respira affannosamente, io la fisso ridendo. “Beh, allora.. faremmo meglio ad andare a scuola, intanto ti spiego..” sorrido, abbracciandola. Mi era mancata tanto e mi è venuto un colpo quando ho saputo che non era lei  ad avermi portato a casa. “..Mamma mi ha detto che mi ha portato a casa Haner e mi ero preoccupata e.. per favore, dimmi che ho combinato che non mi ricordo niente, ho bevuto come un cammello, però assetato di alcool e non di acqua.” Hayley scoppia a ridere, mentre io mi porto due mani sulla faccia. “Ehm, vi ho visti ballare insieme e poi niente, diciamo che hai quasi fatto a botte con le diBenedetto perché una di loro, Michelle mi pare, stuzzicava Brian e tu l’hai presa per i capelli, ma dopo vi hanno allontanate. Poi non lo so perché io me ne sono andata con Zacky” ecco che la vedo sorridere come un ebete, scoppio a ridere e la guardo. Nel frattempo arriviamo a scuola, e io sono ancora assorta nei miei pensieri, e nel cortile trovo Brian che ride con il suo gruppo di amici, nei quali c’è anche Zacky. Vedo la mia migliore amica diventare rossa come un peperone e salutarlo, mentre io faccio finta di nulla e mi guardo intorno. “Ehi, ciao ragazze. Venite, unitevi a noi.” Sgomito con il braccio verso la mia amica che annuisce felice.. oh dio, ma perché a me? Fisso Haner che fuma, è  davvero sexy. Devo smetterla, devo ricordarmi che io lo odio.
“Oh, ciao eh.” Haner, si volta e mi guarda facendomi l’occhiolino. Oddio, ma che ha? E quel sorriso.. oh mio dio. Avvampo, e lo noto dalle mie guance che stanno andando a fuoco. “C-Ciao” mi volto verso la mia amica e la guardo, starà fissando Zacky da più o meno 10 minuti, non so io. E poi è rossa, anche lei.. wow. “Ehm, io vado in classe, ciao ragazzi!” Fuggo via da loro ed entro a scuola, e di conseguenza in classe. Mi siedo al mio banco, nonché vicino a quello di Haner e comincio a giocare con qualche biro a caso.
E’ possibile che non mi ricordi niente? E cosa voleva dire Brian con quell’occhiolino? E quel sorrisino? Cos’ho combinato? Oh mio dio. Spero di non averlo portato a letto o cose così.. oh meglio che non ci penso.
“Ora scappi, mh?” Sobbalzo, trovarmi Haner a un centimetro dalla mia faccia. “E-Eh?” balbetto, dannazione. Che cosa mi prende?
Ridacchia divertito e si siede, continuando a fissarmi. Che cazzo si guarda, dico io? Cosa ride? Mi imbarazza e voglio cambiare posto, non voglio star vicino a lui. Soprattutto dopo una sbronza da paura e non sai nemmeno cosa hai fatto.
“Ieri sera ti divertivi, però. Ora non fare la scontrosa, scommetto che non ti ricordo niente.” Ride, di nuovo. E io arrossisco, abbassando lo sguardo. “N-Non è successo niente.” Rimane in silenzio, fissandomi. Di sicuro ho detto una cazzata, me lo sento. “Beh, se chiedermi di ballare, e poi baciarmi per tutta la serata lo chiami niente, mh. Hai anche fatto a botte con le diBenedetto, perché una di loro voleva ballare con me.”
No, non è possibile, ho baciato Brian Elwin Haner Jr. HO BACIATO L’ESSERE CHE IO REPUTAVO IL MIO PEGGIOR NEMICO. Ma cosa mi è preso?
“C-Come? Io ti.. ti ho.. oh mio dio. Ero ubriaca, sicuro.” Ridacchio nervosamente, mentre cerco di non incontrare i suoi occhi, che mi fissano da quando sono entrata in questa fottuta scuola.  “Si, ma sai com’è da ubriachi si dicono e si fanno le cose che vorresti fare o dire quando non lo sei. La maggior parte delle volte è così.” Rimango in silenzio. Non so cosa dire, sono totalmente confusa, ora. E sono in un imbarazzo.. mamma mia, l’ho baciato. Beh, alla fine devo smetterla di trattarlo male, non è stronzo così come sembra.
 

 
La campanella della scuola suona, e queste 5 ore sono passate, fra silenzio e disagio, io e Brian non ci siamo parlati. Lui ha smesso di fissarmi una volta per tutte e io ho fatto finta di niente, naturalmente. Penso che lui non sia interessato a me, nonostante quello che è successo.
Nel frattempo raggiungo Hayley, che corre verso di me con aria sognante. “Zacky.. mi, mi ha chiesto di uscire.. cioè, Baker!” mi abbraccia forte e rido. Poi si stacca e si ricompone, arrossendo. “Beh, sono felice, davvero. E’ così tenero quel ragazzo, stareste così bene insieme. Mamma mia, la porchetta si fidanza con la mia migliore amica!” scoppio a ridere ricevendomi un occhiataccia da lei. “Primo, smettila di chiamarlo porchetta, e secondo, con Brian?” Mamma mia, quello è ovunque. “Ehm.. io.. ci.. ieri sera.. l’ho baciato. E lui ha detto che di solito da ubriachi si fa quello che si vorrebbe fare quando si è sobri ma non si ha il coraggio. Aiutami, Hayl. Cinque fottute ore di silenzio, mamma che imbarazzo” Lei scoppia a ridere, dandomi un pizzicotto. Ma cosa ride, io sono in panico totale. “Ehm.. vabè, secondo me dovresti parlarci, infondo io so che ti piace, si vede. Per poco stamattina non svenivi e so perché sei andata via e di sicuro immagino i tuoi pensieri. Quindi parlaci, okay? Ora devo andare, Zacky mi accompagna a casa..” sorride, e io la abbraccio, notando in lontananza Zacky che mi saluta e indica l’orologio. “Porchetta, adesso Hayley arriva! Non uccidermela che mi serve!” urlo ridendo, lui mi guarda e mi fa il medio. La mia migliore amica mi sorride e se ne va con lui.
“Ma chi si vede..” Oh. Haner.
“Io e te dobbiamo parlare.” Dico schietta. 



Se siete arrivati fino qui vi ringrazio tantissimo, e spero che questo capitolo sia gradito. Ringrazio VaVa e Mary che hanno recensito, e chi ha messo la storia nelle seguite e nelle preferite. Grazie, davvero.
Xoxo.
R.

 

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Capitolo 4
*** Kiss. ***


4. Kiss.

 

Brian mi guarda, alzando un sopracciglio e facendo quel sorrisino che fa impazzire chiunque. “Dimmi tutto.” Mi è così dannatamente vicino che sento il suo profumo, che è fottutamente buono. “Beh, ecco. Volevo parlar di ieri sera. Io non so cosa mi sia preso, di sicuro la colpa non è dell’alcool, in parte sì.. però..” Brian scoppia a ridere. Mi manda in estasi averlo così vicino, il cuore mi batte all’impazzata. Mi tocca ammetterlo, mi piace Haner. Ecco, ora si spiega il perché del mio, chiamiamolo così, odio verso di lui. Non volevo ammettere che mi piaceva.
E’ vicino alle mie labbra, e io rimango incantata a fissare le sue. Sono così perfette, sottili ma perfette. Si avvicina sempre di più a me, fino ad appoggiarsi sulle mie labbra. Ho i brividi e metto le braccia intorno ai suoi fianchi, baciandolo. Lui approfondisce il bacio, ed è una sensazione bellissima, e sento che sto per morire da un momento all’altro. Mi stringe a sé, e lentamente ci stacchiamo. Arrossisco visibilmente e mi appoggio al suo petto, che è caldo, lasciandomi  stringere. Non me lo aspettavo, tutto questo. Non pensavo fosse così dolce, io l’ho solo giudicato per tutto questo tempo. Certo, a volte si monta la testa, ma non troppo. E sa essere così dolce.
“Scusa” sussurro, forse non mi ha nemmeno sentito. “Come?” Alzo la testa e lo guardo, sul suo viso si è formato un sorriso. “Scusami, io ti ho solo giudicato. Pensavo fossi uno senza sentimenti, uno che si monta la testa, beh a volte sembra che lo fai, ma invece sai essere terribilmente dolce. Beh io sono stata una stupida a trattarti così.” Abbasso di nuovo la testa, mordendomi il labbro. Lui con una mano mi alza il viso, e mi guarda. Mi perdo nei suoi occhi marroni, e sorrido. “Può capitare a tutti, sai? Stai tranquilla, a tutti può capitare di sbagliare. Comunque volevo chiederti una cosa, oggi alle 15 vieni a sentire il nostro gruppo suonare? Siamo gli Avenged Sevenfold.” Sorrido annuendo. “Che genere fate? Posso portare anche Hayley?” dico, sempre sorridendo. “Certo, io sono il chitarrista solista e Zacky, anche lui chitarrista. E poi c’è Johnny, che è bassista, lo avrai visto di sicuro stamattina. Jimmy invece è batterista e Matt è cantante. Comunque il genere è heavy metal.” Lui, che suona? Mio dio, che cosa bella. Spero di non svenire, soprattutto a vedere Brian suonare la chitarra. “Wow. E’ uno dei miei generi preferiti, verrò di sicuro.” Annuisco felice, notando sull’orario del cellulare che si è fatto tardi e devo tornare a casa. “Beh, io vado.. ci si vede oggi, allora. Ciao Brian!” arrossisco e me ne vado, con un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia.
Mi avvio verso casa, ripensando al bacio di Brian. E’ stato stupendo, bellissimo. Ma io sono pronta per una storia? Lui la vuole, o sono solo una delle tante? Ma perché non la smetto di farmi queste paranoie?
Nel frattempo arrivo a casa, e c’è un silenzio totale, mamma deve essere andata a fare spesa, mi ha lasciato un bigliettino sul tavolo:
Sono uscita con la nonna, torno stasera probabilmente, l’ho accompagnata dal medico e poi a fare compere. Mi raccomando, non combinare casini.
Mamma.
P.s: Nel frigorifero ti ho lasciato da mangiare, mangia mi raccomando.”
Sbuffo, mamma non ha ancora capito che io non mangio un piatto enorme di pasta, ma solo qualche biscotto. Metto giù la borsa e mi precipito in camera, devo chiamare Hayley.
Uno squillo, due squilli..
“Pronto?” oh, eccola, la mia migliore amica. “Hayley, ciao. Dimmi che sei sola, ti prego.” La sento ridacchiare dall’altra parte del telefono e una voce maschile. “C’è Zacky ma ora sono in bagno. Racconta.” Ridacchio. “Hm, e così sei con la porchetta, digli di stare attento che mi servi. No beh a parte gli scherzi. Brian, mi ha baciato e io..” tiro un sospiro “io sono felice. Però boh, non mi convince, ho paura di essere una delle tante, e non voglio. Ho anche ammesso che mi piace.” La sento sospirare, dall’altra parte, e poi sento un gridolino. “T-Tu, oh mio dio, non ci credo. Beh, comunque.. complimenti, lo hai ammesso, dai. Beh, non devi pensare male, pensa positivo, su. Comunque alle 15 vado alle prove della band di Zacky. Vieni anche tu? Ci sarà Brian” la interrompo, scoppiando a ridere. “Lo so, me lo ha detto lui. Beh, comunque ci sarò. Ora vado, salutami la porchetta.” Riattacco ridendo e mi rilasso sul letto, attendendo le famose ore 15.
 
Il pomeriggio è finalmente arrivato, e io mi sto avviando verso casa Haner, che non dista molto da qui. Sono eccitata dall’idea di vederli suonare, spero siano bravi.
Ecco, sono finalmente arrivata, e sono piuttosto agitata. Dopo quel bacio abbiamo cambiato subito argomento e.. oddio, cosa gli dico?
Suono il campanello, un po’ tremante, attendendo che qualcuno venga ad aprirmi. Ecco che vedo Brian uscire dalla porta di casa, con un sorrisino stampato sulla faccia. “C-Ciao” dico arrossendo, ed entro in casa in silenzio. “La cantina è giù, sono tutti lì.” La voce calda di Brian mi arriva alle orecchie, sobbalzo e timidamente mi avvio verso la cantina, seguendolo. Lo osservo, è davvero stupendo. E tu, caro cuore, smettila di battere all’impazzata, per dio.
“Eccoci” Brian mi interrompe dai miei pensieri, lo guardo ed entro nella stanza, dove noto che ci sono tutti, anche Hayley, in braccio a.. Zacky. Scoppio a ridere vedendo quella scena. “Ciao a tutti..” abbasso lo sguardo e mi siedo su una sedia. “Ciao anche a voi due, piccioncini.” Ridacchio e vedo che Hayley arrossisce e Zacky la stringe, sono così carini insieme, aw.
“Beh, iniziamo..” dice Jimmy sorridendo e tutti prendono le postazioni. Faccio un sorriso ad Hayley e dopo mi concentro su di loro. Iniziano a cantare Streets, una canzone che hanno scritto loro e qualche cover.
Guardo soprattutto Brian, che mi fa impazzire, i suoi assoli sono qualcosa di stupendo, cioè.. mi sto per emozionare, ma cerco di trattenermi. Sento lo sguardo di Brian fisso su di me ed arrossisco, guardandolo e sorridendo. Continua a suonare e io ascolto la voce nasale di Matt, è bellissimo tutto questo. Secondo me faranno successo.
“Beh, allora, come siamo?” dice Zacky sorridendo alla mia amica, che quasi si scioglie. “Siete davvero bravi, ragazzi. È tutto perfetto, secondo me farete carriera.” Mi intrometto e guardo Brian, che mi fa l’occhiolino ed esce dalla cantina. Tutti scoppiano a ridere e mi guardano. Che ho detto/fatto di male? Ti incitano ad andare da Brian, no? Vai, stupida. Zitta coscienza, non sai niente. Sorrido e faccio finta di nulla, poi mi alzo ed esco, sentendo un “Oooooh” provenire dai ragazzi. “Devo solo andare al bagno.” Ridacchio e me ne vado.
Non faccio a tempo a voltarmi che mi trovo Haner davanti, stesso sorrisino. “Che fai, mi segui?” mi mette una mano sul mento, accarezzandomelo. “C-Cercavo il bagno.” Dico cercando di essere credibile. “Hm, il bagno eh. Va bene, vai pure.” Abbasso lo sguardo guardando Brian che si toglie da me. “N-No, veramente..” mi avvicino a lui e lo bacio timidamente sulle labbra. Mi stringe forte a sé e approfondisce il bacio schiudendo le labbra leggermente. Caro cuore, capisco che ti sei preso una cotta per lui, ma non morire.
“EEEH, POI DICEVATE PER ME, EH!” Porchetta. Io lo ammazzo, ha rovinato un momento romantico. “Zacky..” mi porto una mano sulla faccia arrossendo e staccandomi da Brian, che ride divertito. Ma cosa ride?

 


I'm here!
Ringrazio chi legge e chi recensisce, e dedico questo capitolo a Vale, che mi ha dato idee. 
E poi ringrazio chi ha messo la storia nelle seguite e nelle preferite, mi fa piacere!
xoxo.
R.

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Capitolo 5
*** Ballo? ***


Ballo?

 

Le ore a casa Haner passavano, e non volevo. Voglio che il tempo si fermi, siamo cos’ perfetti insieme. La casa ormai era diventata un porcile e in questo preciso momento io continuo a saltare sul divano insieme ad Hayley, sono appena le 18:00 e sembriamo già ubriache. I ragazzi ci guardano e ridono, ma io mi sento fissata soprattutto da Haner che è seduto su una poltrona con la bottiglia di  birra in mano e mi fissa sempre col sorrisino. Mio dio, sono in imbarazzo e smetto di saltare, sedendomi. “Che hai?” mi chiede Hayley ridendo e guardando gli altri. “Niente, perché?” arrossisco, sentendomi fissata. Mi alzo e passo davanti a Brian sorridendo. “Vuoi una foto, tesoro?” dico ridendo e lui mi squadra da capo a piedi. “Sei perfetta, sai?” ora mi sciolgo. Devo mantenere la calma! “Oh, anche tu.” Gli faccio l’occhiolino e vado dai ragazzi, che ridono allegramente, beh è ora di attaccare bottone, non voglio sembrare un’asociale del cazzo anche se fino a 5 minuti fa lo ero.
“Oh, ciao ragazzi, come ve la passate?” sento le guance bollire, come al solito. Si voltano e mi guardano sorridendo “Oh, ciao.. bene, dai e tu? Ti diverti eh?” dice Matt mostrandomi le sue bellissime fossette. “Oh si tutto ok..” sospiro guardandomi intorno. “Ohi, con chi vai al ballo della scuola che c’è stasera? Con Brian immagino” dice Jimmy ridendo, io arrossisco visibilmente e ridacchio. “Oh cristo, il ballo, dimenticavo. Ci saranno anche le cheerleader, o meglio dette le troie della scuola..” sospiro, rassegnata e mi becco un’occhiataccia da Matt. “Val non è una troia.” Dice serio. “Scusami, davvero. Dimenticavo che hai una cotta per lei, scusa Matt.” I ragazzi scoppiano a ridere, guardandolo. Lui sorride mostrandomi un’altra volta le sue fossette. “Non fa niente, se ti riferivi a Michelle, concordo.” Ridacchio nervosamente. “Chi ha parlato di Michelle? Quella figa assurda? Oh, sempre meglio di Val, fa di quelle cose..” una voce. La sua voce, la voce di Brian. Quelle parole mi spezzano, e rimango in silenzio, sentendo il mio cuore andare a pezzi. Dietro di lui c’è Hayley, che a quanto pare ha sentito tutto e vorrebbe tirargli un pugno, so com’è fatta. Faccio finta di nulla, trattenendo a stento le lacrime. Stasera ci sarebbe stato il ballo, e io, ancora una volta ero sola e mi ero illusa, lo sapevo che non interessavo veramente a lui.
“R-ragazzi, io devo andare, ci si vede stasera..” Mi volto ed esco da casa Haner, con le lacrime che ormai scendevano sulla mia faccia. Dovevo andarci a quel ballo, nonostante tutto non avrei fatto la ragazza innamorata persa, dovevo reagire.
Percorro tutto il tragitto piangendo e ripensando alle sue parole, lo so, mi sto facendo del male da sola, ma da uno come lui cosa mi devo aspettare? Una stupida, sono stata a “fidarmi” di lui. E l’ho pure baciato.. sono una testa di cazzo.
Entro in casa sbattendo la porta e asciugandomi le lacrime, non volevo essere riempita di domande da mia madre. “Mamma, sono a casa” salgo in camera e mi butto sul letto, accendendo la musica: “Fear Of The Dark – Iron Maiden” a palla, che mi aiuta a calmarmi. Vado a tempo canticchiando qualcosa, quando all’improvviso mi suona il cellulare, rispondo senza guardare chi è. “Jul, sono io.. senti, so come ti senti e boh, ho mollato un ceffone a Brian e me ne sono andata. Stasera io e Zacky veniamo a prenderti e vieni al ballo, non accetto no.” Ridacchio. “Oh.. Certo che ci vengo, non pensare che gliela do’ vinta” Sento la mia amica dall’altro parte del telefono sospirare e ridacchiare “Oh, così mi piaci. Beh, a otto e mezza siamo lì, non tardare che Zacky si lamenta. E per piacere, sai che lui e Brian sono molto legati, non fare certi commenti, mh?” sospiro, c’è chissene frega di Brian. “Certo.. ora vado, ciao tesoro!” riattacco e mi rilasso.
 
Le 20.30 sono arrivate e ora mi trovo in macchina con Zacky e Hayley, che chiacchierano fra loro, io rimango in silenzio, di sicuro Zacky e gli altri hanno parlato con Brian di quello che ha detto e boh, chissà cosa si sono detti. “Che poi stasera Brian ballerà con Michelle, credo. Sono un sacco carini quei due.” Hayley tossicchia, e guarda male Zacky. Io sono dietro e stringo i pugni, vorrei tanto mandarlo a cagare, mi vuole proprio fare star male il ragazzo, mh? Ma non voglio fare la bimbetta che si lascia prendere per il culo da uno come lui. “Senti, se non avevi voglia di portarmi potevi fare a meno, ma non parlarmi di Brian, perché chissene frega di quel montato di merda, voi due andate d’accordo per questo, e ora che ci penso mi pento di avere una migliore amica che sbava per uno come te!” la macchina si ferma, di colpo, e lui si volta. Lo guardo con sguardo torvo. “che bimbetta che sei, sinceramente preferisco Michelle a te.” Ridacchia. Le lacrime stanno già iniziando a uscire. “VAFFANCULO!” urlo, apro la portiera e scendo, ignorando le urla di Hayley. Tanto la scuola è qui vicino, ci andrò a piedi. Mi asciugo le lacrime e aggiusto il trucco, e noto in lontananza delle luci, sono già arrivata. Si sente già la musica e wow, c’è già un casino di gente.
Mi faccio spazio fra la folla, confusa, non sapendo dove andare. Forse era meglio che me ne stavo a casa. “Juliette!” sento urlare, mi volto e vedo Matt di fronte a me. Oh, un altro. “Se sei venuto qui per sputtanarmi come ha fatto il tuo caro amico Zacky in auto prima, vai fuori dalle palle.” Dico nervosa, lui mi guarda preoccupato. “Mh? Che ha fatto Zacky?” mi guarda. “Niente, mi ha solamente insultato e io sono scesa dalla macchina e sono venuta qui da sola.” Matt mi abbraccia forte, credo che l’unico con un po’ di cervello sia lui qui. “Vieni là con noi, che ci sono gli altri.” Non faccio domande sulla parola “altri” e seguo Matt sorridendo, non voglio darla vinta a Brian. “Ciao ragazzi” saluto Jimmy e Johnny che mi danno una pacca sulla spalla. C’è anche Brian, sento il suo odore, ma non lo saluto. Sento solamente il suo sguardo fisso su di me, ma non ci faccio tanto caso, dopo quello che ha detto. “Stasera c’è molta più gente dell’anno scorso” dice Johnny. “E’ vero! L’anno scorso era una noia mortale, il mio amico fedele era il bancone del bar” i ragazzi scoppiano a ridere, me compresa. “Sono felice di avervi conosciuto, anche se ci conosciamo poco” sorrido, vedendo gli occhi dei ragazzi illuminarsi. “Oh..” Jimmy, Johnny e Matt mi abbracciano, lasciando Brian da solo.
“Ti devo parlare.” Tutti, me compresa, si voltano verso Brian. “Eh?” dico guardandolo male. “Vieni con me.” Lancio un’occhiata agli altri e seguo Brian nei bagni della scuola.
“Senti, scusami. Io non volevo dirti quelle cose.” Sospira, guardandosi intorno. Scoppio a ridere: “Ah, no? Le hai dette così per hobby? Tanto chissene frega, mh? Io ho fatto praticamente tutto il giorno a piangere, Zacky ha detto in macchina che preferisce Michelle a me e sono scesa venendo qui da sola e ho un fottuto bisogno della  mia migliore amica, pensavo che andasse tutto bene con te, ma invece no, mi sono soltant-” vengo fermata da Brian, che mi bacia. Mi perdo nel suo bacio, sentendo le sue mani intorno ai miei fianchi.
Ci stacchiamo e sospiro, abbracciandolo forte. “Tu mi piaci davvero, io..  io l’ho fatto apposta, non pensavo potessi prendertela così.” Sorrrido, stringendolo. “Mi hai fatto spaventare, coglione” scoppia a ridere e mi prende per mano, portandomi in mezzo alla sala. “Mi offre questo ballo, signorina?” Sento che sto per piangere dalla gioia. “Certo, signorino.”
Cominciamo a ballare e io mi perdo nei suoi occhi marroni, sarà, ma io mi sono innamorata.





 Hi guys! 
MLMLMLML Qui ho fatto lo Zacky stronzo e il Brian stronzo, eh? :°D
Però dai li ho fatti andare a buon fine quei due. Sono stata buona.
Come sempre ringrazio chi legge e recensisce e chiedo perdono a Vale perché ho trattato male il suo Zacky.
xoxo r.

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Capitolo 6
*** I'll never feel alone again with you by my side. ***


6. I'll never feel alone again with you by my side. 



Io e Brian continuiamo a ballare, ignorando le occhiatacce delle diBenedetto e delle altre ragazze. “Sei davvero stupenda stasera” mi sussurra Brian in un orecchio, facendomi venire i brividi. “A-Anche tu lo sei, non per niente ti stanno guardando tutte le ragazze che stanno rosicando perché balli con me, la asociale della scuola.” Ridacchio stringendomi di più a lui, e lo guardo negli occhi. “Chissene frega di quelle e tu puoi essere asociale quanto vuoi ma rimani una figa della madonna” scoppio a ridere e lo bacio sulle labbra.
Ad un certo punto sento qualcosa, o meglio, qualcuno toccarmi la spalla. Mi volto e vedo Zacky con uno sguardo dispiaciuto. Brian lo guarda male, io gli faccio cenno di star tranquillo e lui si allontana. “Mh? Che vuoi?” dico guardandolo male, mi ha ferito dicendo quelle cose. “Scusami, Jul. Io non volevo ferirti dicendoti quelle cose, ma Brian è mio amico e mi ha dato fastidio il fatto che te la eri presa così tanto e lo avessi insultato. Dai, secondo te vado a preferire quell’arpia a te? Ma per piacere” mi si illuminano gli occhi e lo abbraccio dolcemente, dandogli un leggero schiaffo sulla nuca. “Figlio di puttana, ti voglio bene!” scoppiamo a ridere insieme  e vediamo arrivare una Hayley soddisfatta. “Ciao amore” dico abbracciandola e dandogli un bacio sulla guancia. “Deh, dovevi vedere come rosicavano le ragazze” Rido e mi guardo intorno, beh, in effetti, Brian è amato un po' da tutte le ragazze. Era sempre circondato da qualcuna prima che ci conoscessimo e non faceva altro che vantarsene. Per questo, fino a due settimane fa lo odiavo a morte. È strano, non mi sono mai immaginata un Brian così dolce, soprattutto con me.

La festa è passata in modo abbastanza veloce, infatti decido di salutare gli altri e andare a casa, accompagnata da Brian, ovviamente.
"Beh, è stata la serata più bella della mia vita" dice sorridendo e stringendomi una mano. Sorrido, dandogli un bacio sulle labbra. "Anche la mia, è iniziata male ma è finita bene.." sospiro, guardando il cielo. "Scusami ancora" sussurra, grattandosi la testa. "Sei perdonato, ma ti giuro che il modo in cui l'hai detto, sembrava tutto così vero.." abbasso lo sguardo, scacciando quei brutti ricordi. "Era una battuta, di merda, peró." scoppio a ridere e lo abbraccio forte. "Vuoi salire?" mi stacco da lui e noto un sorrisino malizioso sulle sue labbra. "Lo prendo come un sì, ma smettila di fare quel sorriso o ti stupro. Ah, c'è mia madre, niente cose ambigue.." lo sento ridacchiare mentre io entro in casa, e noto che mia madre è andata a letto. "Shh, fai piano" salgo le scale facendo il più piano possibile e tenendo la mano a Brian, che per poco non inciampa. "Benvenuto nella mia fottuta camera. Ah, non badare al disordine. Ti prego, anche se saprai come sono fatte le donne" sospiro, notando che lui si è incantato a guardare i poster e la mia chitarra. Lo lascio fare, e mi perdo a guardarlo, sorridendo come un ebete. "I-Io.." scoppio a ridere. "Se pensavi che era una camera rosa, con tutti pupazzini bianchi con fiocchetti fucsia che si illuminano al buio e il letto rigorosamente di Hello Kitty o come cazzo si chiama, ti sbagli" mi butto sul letto, aspettando una sua risposta. "No, non sei il tipo. Ma cazzo, è fighissima questa stanza!" dice sedendosi accanto a me. "Vero? Mia madre non capisce un cazzo.." sospiro, alzando gli occhi verso l'alto. 
Ecco che si cala un silenzio imbarazzante, uno di quei momenti in cui non sai cosa dire e ogni cosa ti sembra una cazzata. 
"Ma tuo padre? Scusami se te lo domando, parli sempre, o meglio, nomini sempre tua madre.." BOOM, bella domanda, baby. Mio padre è da qualche parte del mondo che fa la bella vita circondato da troie che hanno bisogno di soldi. "Mio padre? Chiamarlo padre è assurdo. Otto fottuti anni fa ha lasciato me e mamma da sole, senza un soldo, dicendo che si era stufato. Io ero ancora piccola, avevo dieci anni e ci ero rimasta male. Mia madre, disoccupata, riuscì a trovare lavoro grazie a mia zia. Anni dopo, quando avevo quindici anni, chiesi di nuovo notizie di quello che doveva e dovrebbe essere mio papà, e mamma mi raccontó tutto. Quel giorno mi ricordo che me ne andai di casa nervosa, incolpando chiunque e insultando mio padre. E poi ritornai a casa e arrabbiata, cercai qualche musica forte e mi comparvero il genere rock e metal." sospiro guardando Brian, che ha gli occhi lucidi e proseguo: "Poi, era il mio secondo anno di liceo e si sa, col passare del tempo si cambia. Iniziai a non fidarmi più di nessuno e stavo sempre in casa. Mi fidavo solo di Hayley che non mi ha mai lasciata sola, nonostante fossi l'asociale della scuola. Poi boom, mi capitasti tu come vicino di banco, all'inizio di quest'anno e la mia vita cambia all'improvviso. Non ti sopportavo davvero, con quel modo di fare da 'Hey, sono Brian Haner e sono figo' mi davi ai nervi, finchè non aprii gli occhi e mi resi conto di quanto eri bello e sei. Beh, il resto si sa." Mi stringo a lui, asciugandomi le lacrime che mi erano scese prima. Era l'unico che sapeva la storia di mio padre oltre ad Hayley. "Non sono bravo con le parole ma mi dispiace fottutamente tanto, e un po' ti capisco perchè mio padre ha divorziato e sai che palle esser trascinato di qua e di là?" dice sbuffando e facendo una smorfia. "Sai, solitamente io le persone che mentono le riconosco, infatti è per questo che fino a prima solo Hayley sapeva di queta storia. E sai perchè? Perchè non voglio sentirmi dire parole come: 'Mi dispiace' o cazzate varie da chi se ne sbatte il cazzo, e io lo noto dallo sguardo. Il tuo, Haner, era uno sguardo sincero e sono fottutamente soddisfatta." Sorrido compiaciuta notando la sua espressione sorpresa. Lo bacio dolcemente, sentendo le sue mani nei miei capelli.
Ci stendiamo insieme sul letto, stringendoci e nell’arco di cinque minuti ci addormentiamo.

 



Hola!
Eccomi qua con un altro capitolo, che è mezzo triste (?) perchè Jul racconta a Brian, diciamo, la sua vita. 
Come sempre ringrazio chi recensisce e chi legge, e ricordate che una recensione non fa mai male u.u 
xoxo r. 

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Capitolo 7
*** Un dolce risveglio.. o quasi? ***



7. Un dolce risveglio.. o quasi?
 

Una leggera luce mi sveglia, sento qualcuno al mio fianco, mi volto e vedo Brian che dorme. Gli accarezzo la faccia e lentamente mi alzo per non svegliarlo.
Scendo in cucina, notando che mia madre ha preparato dei biscotti.. che onore, o ha sospettato qualcosa o.. boh. “Ciao mamma” dico sorridendo, lei si volta verso di me. “Siete tanto carini, vi ho visto nel letto, mentre dormivate.” Arrossisco, sconvolta. Mia madre ha visto me e Brian dormire insieme non è possibile. "Ah." sussurro, facendo finta di nulla. "Eddai.. Non arrossire, l'ho capito fin da subito che c'era qualcuno che ti interessava." dice ridacchiando. Mi mette in difficoltà così. "Sa il nostro segreto, mamma" dico sospirando. "Mi fido di lui." proseguo. "Va bene. Sai, spero solo che non lo venga a sapere il mondo" un tocco di acidità c'è nelle parole che dice mia madre. "No, mamma." sbuffo e me ne vado di sopra, a svegliare Brian. 
"Buongiorno cucciolo" sì, sembrava un cucciolo. "Mmmh, comodo il tuo letto principessa" Dice ridacchiando, io mi avvicino e gli do' un leggero bacio sulle labbra. "Ehm.. Mia mamma ci ha visto.. E ha detto che siamo carini.." scoppia a ridere, portandosi una mano sulla faccia "Non ti ha detto che di sicuro sono uno di quei ragazzi non affidabili? Wow è fantastico" un sorriso compiaciuto si forma sul suo viso. "Dai scendi, ha fatto i biscotti" ridacchio tirandolo per un braccio e scendendo in cucina seguita da lui. 
Timidamente entro in cucina.. "Buongiorno signora Moss, lieto di conoscerla, sono Brian" evito di scoppiare a ridere e mi limito a sorridere, non ho mai visto Brian cosí.. "Oh! Piacere mio, chiamami pure Deborah!" Brian sorride sedendosi a tavola, io faccio la stessa cosa sedendomi vicino a lui. Prendo un biscotto e inizio a mangiucchiarlo, mentre Brian e mia madre continuano a chiacchierare. Posso dire che sono felice e che spero solo che non accada qualcosa di brutto, perchè di solito è così.. 
" Mamma, ehm.. Noi andiamo a scuola!" Mi alzo stampandole un bacio sulla guancia. "Oh, ciao tesoro! Ciao Brian!" 
Usciamo di casa e ci avviamo verso scuola. Una folata di vento mi scompglia i capelli, ma non è questo il problema.. Il problema è che davanti a noi ci sono le gemelle diBenedetto.. Sì anche Michelle. 
Faccio finta di nulla, ma il cuore mi batte a mille, lei ha una cotta per Brian e a quanto pare sono stati insieme. 
"CHE BELLO, STASERA C'È LA MIA FESTA!" urla Michelle. Spero solo che non inviti .. "Oh ma guarda chi c'è! Haner! Stasera siete invitati tu e i miei amici alla festa, mh?" ecco, come non detto. Rimango in silenzio, la rabbia mi scorre nelle vene. "Oh, tesoro.. Tu non sei invitata" dice scoppiando a ridere come un'oca. "Chi cazzo ci vuole venire alla tua festa?! Inviti Brian sperando che ti scopi e che mi lasci, ma la convinzione ti fotte, amore mio. E divertiti stasera" detto questo me ne vado via aumentando il passo e ignorando i suoi commenti, seguita da Brian che ridacchia. "Wow, che discorso." non cambiare discorso, tesoro. "Andrai a quella festa?" dico ignorando la sua affermazione. Rimane in silenzio, fissando l'asfalto. "CI ANDRAI SI O NO??" alzo la voce, sono parecchio scazzata. "Mi tocca. Non toccheró alcool." scoppio a ridere ironicamente, diventando seria subito dopo. "La cazzata del giorno? Beh Brian, ci si vede" detto questo entro nel cortile della scuola a passo veloce. Sto per andare a sedermi sotto un albero, quando sento delle voci. Sono gli amici di Brian, perfetto.. E mi hanno anche visto. "Jul!" Matt mi chiama mostrandomi le sue fossette. "Ciao ragazzi" fingo un sorriso, so che mi chiederanno di Brian. "Tutto bene?" mi chiede Jimmy. "Sì." Rispondo acidamente. Michelle mi ha rovinato la giornata che era cominciata benissimo. "Scusate, ci vediamo in giro" entro a scuola e mi siedo su una sedia che c'è in corridoio, prendendo il mio ipod. È possibile? Avevamo appena chiarito e deve esserci sempre qualcosa che non va, io proprio non capisco. O non siamo fatti per stare insieme oppure la gente si diverte a dividerci. 
Metto in play "Paradise City" dei Guns'n'Roses a palla e chiudo gli occhi, rilassandomi.

"JULIETTE!" Apro gli occhi di colpo, trovandomi una Hayley davanti e "Highway to hell" nelle orecchie a tutto volume. "Eh? Mi sono.. Addormentata ??" guardo l'orologio che segna le 8.20. Cazzo, sono in un fottuto ritardo. "ANDIAMO IN CLASSEEEEE." urla Hayley trascinandomi in classe. Mi sarei subita le urla del professore di Storia, che palle. 
Entro in classe ignorando totalmente i miei compagni che mi guardano come se fossi un alieno sceso in terra. "Mi scusi il ritardo professore, anzi, ci scusi" dico guardandolo. "Le scuse non servono a niente, Moss! E anche per la sua amica! Filate a posto!" mi avvio verso il mio posto, mi ero totalmente dimenticata che Brian era il mio vicino di banco. Lo ignoro e mi siedo, iniziando a battere la penna sul banco nervosamente. Vedo Hayley guardarmi e rivolgermi delle occhiate, devo darle spiegazioni. 
Brian è voltato dall'altra parte, lo guardo con la coda dell'occhio. Mi dispiace averlo trattato così, ma so le intenzioni di quella ragazza, so che vuole farselo tutto per sé e che Brian berrà di sicuro, non riesce a resistere.
"Moss, alla lavagna." dice acido il professore, guardandomi male. "Perché?" dico facendo una smorfia. "Perché è tutto adesso che fissi Haner e non stai attenta" arrossisco vistosamente, sentendo i miei compagni ridere. Merda, merda e merda. "O la mando in presidenza" sorride compiaciuto, ridacchiando. Mi chiedo che cazzo si ride. "Mi mandi in presidenza, tanto, chissene frega. La mia vita è e rimarrà una merda, non è un sei in Storia a cambiarla" detto questo mi alzo ed esco dalla classe. So che mia madre mi farà la solita ramanzina ma tanto sa come sono. 
Esco in cortile e mi siedo su un muretto, sfilando una sigaretta dal mio pacchetto di Marlboro. La accendo e inizio a fumarmela, guardandomi intorno, qua si sta da dio quando non c'è nessuno. Ripenso alla mia figura di merda con Brian, sarà stato soddisfatto. Ma io non voglio perderlo, ma non posso star tranquilla sapendo che una sua ex lo ha invitato a casa sua.
“Ehi” sento una mano appoggiarsi sulla mia spalla. Mi volto e vedo Brian. “Ciao” sussurro. Il cuore prende a battere all’impazzata, non ce la faccio più, voglio baciarlo. “Scusami. Mi sono fatto buttare fuori per te e .. volevo dirti che.. ecco, stasera verrai anche tu, tanto Michelle non può buttarti fuori di casa. E volevo chiederti una cosa, ehm..” sospira, prendendomi la mano. “T-Ti.. ecco.. andrebbe di essere la mia ragazza?” sbarro gli occhi guardandolo. “Certo.. io..” non mi lascia finire di parlare che le sue labbra sono già sulle mie. Lo bacio dolcemente, portando le mie mani sul suo viso, mentre lui mi cinge i fianchi e mi stringe a sé.
“Non vale così” dico scoppiando a ridere e scompigliandogli i capelli. “Ma come faremo per stasera? Dico, o manda me o te fuori a calci nel culo.. ma dubito che mandi te..” sospiro grattandomi la testa. Lui scoppia a ridere e mi guarda con un sopracciglio alzato. “Beh? Dai, sono amico di Val, che si sta frequentando con Matt, vuoi che ti caccia fuori? Eddai! Ci divertiremo..” fa un sorrisino malizioso e io lo bacio di nuovo, ridacchiando. In lontananza sento una voce, anzi due che sembrano quelle  di Zacky e Hayley.. Mi volto e li vedo correre verso noi due, a quanto pare è suonata la campana. “Ma cosa ci fate voi due qua, eh?” dice Hayley sbuffando e cercando di riprendere fiato, Zacky meglio non parlarne, avrà fatto un metro di corsa e sembra uno che ha fatto una maratona ma dettagli.. “Hayley, sì so che sarai stanca di andare alle feste e blablabla.. ma sai com’è qua ne organizzano una ogni 5 minuti” dico ridendo e guardando Brian. “Michelle ha organizzato una festa e oggi per strada l’abbiamo incontrata e ha invitato SOLO Brian e i ragazzi.. lasciamo perdere il dopo, Hayley stasera noi ci andiamo, mh?” continuo a guardare con sguardo severo Brian che non smette di ridere. “Certo che ci andiamo! E faremo vedere chi SONO le ragazze degli Avenged Sevenfold” dice Hayley ridendo.
Ecco, la mia vita è quasi perfetta.



Ehilà! *sparge cioccolatini* 
I'm back con un nuovo capitolo! Che è stato scritto mentre ero in spiaggia al caldo (sottol'ombrellone) con l'ipod :°D 
ringrazio chi è arrivato fino qui a leggere e a chi recensisce, xoxo r. 
 

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Capitolo 8
*** Tradimenti. ***


8. Tradimenti.

 

Eccomi qui, a casa di Brian. Sono andata a fare shopping con lui, prima, e mi sono presa un bellissimo vestito per stasera. Sì, qui più o meno si vive di feste e non solo. Sospiro, guardandomi per l’ennesima volta allo specchio, sentendo Brian ridacchiare. “Sei bellissima, andiamo che facciamo tardi.” Mi volto e gli sorrido, guardandolo negli occhi e prendendolo per mano. Scendiamo le scale di casa sua assieme e, dopo essere usciti di casa saliamo in macchina.
“Brian, promettimi che non berrai molto, ti prego.” Sussurro guardandolo, lui sospira e si morde il labbro. Non voglio che si ubriachi, perché superato un certo limite potrebbe fare cazzate.. e siccome c’è  anche Michelle, non vorrei che facesse qualcosa di sbagliato.
“Ehm, amore, non posso farti promesse del genere. Dai, lo sai. Starò accanto a te, okay?” Annuisco, cercando di sorridere. Mi è difficile sorridere, quando so che accadrà qualcosa. Sospiro e guardo fuori dal finestrino, notando che la macchina si è fermata, oh. Che l’incubo abbia inizio.
Io e Brian, ovviamente mano per mano, ci facciamo spazio fra la folla per raggiungere gli altri. “Oh ecco la coppia dell’anno..” dice Jimmy abbracciandomi, lo stesso fanno gli altri. Sorrido appena, guardandomi attorno.. Oh no, ditemi che quella non è Michelle. E’ su un tavolo che balla con in mano due bottiglie di vodka e, intorno a lei, c’è un tavolino con sopra gli alcolici. Deglutisco, guardando Brian e notando che non dà importanza a lei. “Stai tranquilla” mi sussurra Jimmy nell’orecchio, sorrido annuendo e decido di stare calma.
Mi avvicino con Brian a quella specie di “porno – alcool” creato da Michelle e verso sia a me che a lui un po’ di Jack Daniel’s. Lo buttiamo giù tutto in un sorso e ci posizioniamo al centro della folla, iniziando a ballare. E’ tutto così magico e bello che wow, sembra un sogno.
Poco dopo ci stacchiamo, per andare a bere un altro po’ e io vado un po’ con gli altri, non mi preoccupo molto per Brian. Ridacchiano fra loro, di sicuro sono già un po’ ubriachi, visto che Zacky pensa di essere una papera e gli altri fanno discorsi insensati e l’unico ad essere sobrio è proprio Jimmy. “Ehi, perché non bevi?” dico ridacchiando e dandogli una pacca sulla schiena. “Eh, cara.. non ho proprio voglia di divertirmi, ho come il presentimento che succederà qualcosa..” questo ragazzo è un genio, cavolo. “In effetti anche io..” sospiro e lo trascino fuori con me, tirando fuori un pacchetto di sigarette e porgendoglielo. “Tieni dai” sorrido e gliela accendo, facendo la stessa cosa per me. Iniziamo a fumare, sentendo la musica provenire dall’interno. “Ho come il presentimento che Brian..” deglutisco, prendendo un respiro profondo: "Sai, Brian e Michelle.. Nella stessa stanza" sbuffo voltandomi verso Jimmy che mi guarda preoccupato, facendo un tiro dalla sigaretta. Finisco la mia in fretta, quando sono agitata fumo tantissimo. Ripenso a Michelle che balla sopra al cubo e schiaccio la cicca con forza, fino a farla sgretolare. Anche Jimmy finisce la sua sigaretta e la butta via, guardandomi e trascinandomi dentro. Iniziamo a ballare, non mi preoccupo dov'è Brian anche se l'effetto dell'alcool si fa sentire. Rido e ballo come un idiota, quando una vocina si fa spazio nella mia testa: "Brian.." sussurro, staccandomi da Jimmy e iniziando a urlare il suo nome per tutta la sala. Michelle non c'è più, vado in panico e urlo con tutta me stessa, notando che di Brian non c'è traccia. Sono sicura che Jimmy mi sta seguendo, ed ecco che mi reco verso uno dei bagni. Sento ansimare e sono un po' timorosa nell'entrare, ma lo faccio.
Una visione orrenda, disgustosa mi si presenta davanti: Brian che bacia, o meglio, si sta per scopare Michelle che ha le gambe intorno alla sua schiena ed è appoggiata al muro.
"STRONZO! SEI UN BASTARDO! MI FIDAVO DI TE, BRIAN! AVEVO PROPRIO RAGIONE SUL TUO CONTO!" urlo, urlo con tutta me stessa mentre Brian si volta e molla Michelle, portandosi una mano alla bocca. "J-Jul.. Oddio io.." mi avvicino a lui e gli tiro uno schiaffo, per poi voltarmi e sputare in faccia a Michelle. Sento due mani afferrarmi, di sicuro è Jimmy. Scoppio in lacrime urlando una catena di insulti verso quei due, ed uscendo dal bagno. Abbraccio Jimmy appoggiandomi alla sua spalla, sussurrandogli un leggero: "Grazie" e baciandogli una guancia. Mi porge un drink che è fortissimo e che butto giù in pochissimo tempo, iniziando a ballare. Ad un certo punto, mettono una canzone romantica e circondo il collo di Jimmy con le mie braccia sorridendo. Non faccio caso al suo modo di essere impacciato e mi struscio ballando e ridacchiando. "Fermati.." mi ripete più volte, ma io non gli do ascolto e continuo, trascinandolo dall'altra parte della sala. Lo butto su un divanetto e mi siedo sopra di lui, accarezzandogli i capelli. "Dai Jimmy, sciogliti.." ridacchio, non rendendomi conto di quello che sto facendo. Lui annuisce e sorride, noi siamo sempre più vicini e le nostre labbra idem. Poi puff, all'improvviso lo bacio, e non un bacio di sfuggita, ma un bacio con tanto di lingua in bocca. Gli lecco le labbra e gliele mordicchio, notando che lui non dice niente e partecipa al bacio. Continuo a baciarlo per un po' per poi passare sul suo collo e leccarlo avidamente, lasciando dei piccoli morsi e succhiotti. Sento la sua mano infilarsi sotto il mio vestito e nelle mie parti intime, sospiro di piacere e lo bacio con foga, per poi staccarmi e dire: "Mmmh, Brian, ti amo". Poi il buio.


Mi sveglio, cercando di visualizzare, o meglio, di fare un pensiero sensato dentro alla testa che mi ritrovo. Mi guardo intorno e noto che questa stanza non è mia, ci sono bacchette di batteria ovunque, poster degli Iron Maiden, vestiti maschili.. Mi alzo di botto procurandomi pure una botta sulla testa e imprecando contro il letto. "Porca troia! Dove sono?" urlo per poi pentirmene, ho un mal di testa atroce. Mi alzo dal letto e osservo una fotografia, che ritrae Jimmy e... Brian. Su quest'ultimo ricordo tutto alla perfezione, purtroppo, mentre su Jimmy mi sto chiedendo cosa ci faccio a casa sua. "Buongiorno" un Jimmy sorridente si avvicina e mi bacia la guancia, ridacchio notando dei segni sul suo collo e aggiungo: "Ti sei divertito eh?" gli do' una pacca sulla spalla e lui improvvisamente mi bacia con foga, mi stacco immediatamente e lo spingo. "Questo è quello che hai fatto ieri sera sul divanetto. A me. E anche i segni sul collo.. Poi ho allungato le mani lì sotto" dice indicandomi il vestito "e poi hai nominato Brian e sei svenuta.." sospira e si siede sul letto. Ho baciato Jimmy. Ho. Baciato. Jimmy. La voglia che ho di urlare è tanta, troppa, ma mi limito a mordermi il labbro. "I-Io... Scusami Jim. Non volevo.. E poi sai che sono innamorata di Brian.. E ieri sera era l'alcool a parlare, perché se non avessi bevuto sarei stata a piangere come una fontana" sorrido amaramente, aspettando una risposta da parte di Jimmy: "Ehy... Tranquilla, so che ti piace Brian.. Certo, tu sei stupenda ma non sei il mio tipo.." ridacchio insieme a lui, per poi abbracciarlo.
Ripenso alla scena di Brian e Michelle ieri sera e una sensazione di nervosismo si impossessa di me. Mi stacco da Jimmy e stringo i pugni, cercando di mantenere la calma. “Quello stronzo, bastardo, infame.. lo odio!” urlo con tutta me stessa, facendo scendere le lacrime sul mio viso. Non ci posso ancora credere, mi ha tradito dopo che mi ha chiesto di stargli insieme.. che merda!
Pensavo di fidarmi di lui, ma invece ho fatto malissimo. Pensavo, pensavo e pensavo. E’ ovvio che uno come lui pensa solo a divertirsi, dovevo capirlo prima.. sono solo una povera illusa e ho bisogno di stare da sola. Peccato che dovevamo andare a scuola:“Jimmy, forse è meglio che andiamo a scuola un po’ prima.. non hai una maglietta degli Iron Maiden, o qualche altro gruppo da prestarmi?” dico asciugandomi le lacrime. Lui annuisce e apre il suo armadio rigorosamente pieno di poster e mi lancia una maglia dei Megadeth. “Grazie!” Mi accompagna in bagno, dove mi cambio e mi infilo la sua maglietta. Mi è piuttosto larga ma non fa niente, io amo le magliette larghe. Mi sciacquo la faccia e poi Esco dal bagno e noto che Jimmy mi sta aspettando, così esclamo un: "Andiamo!" sorrido appena, accorgendomi di non avere lo zaino e libri. "Ehm, lo zaino?" Jimmy scoppia a ridere e apre la porta, facendomi uscire. "Beh, passiamo a casa tua! Tanto facciamo a tempo" sospiro, di sicuro mia madre si sarà preoccupata a non vedermi tornare a casa.. protettiva com’è.
Cammino al fianco di Jimmy trattenendo a malapena le lacrime che vogliono proprio uscire, ogni minimo particolare mi ricorda Brian e credo di non riuscire a farcela.
Insomma.. è stato uno stronzo, basta. Voglio le sue spiegazioni, se gli piacevo davvero non doveva fare quella cazzata..
Sospiro suonando al campanello di casa mia, mia madre esce velocemente e corre verso di me abbracciandomi. “Scusa mamma, ho dormito da Jimmy” dico sorridendo appena e staccandomi da lei. Non voglio che si preoccupi per me, quindi non le dirò nulla di quello che è successo. “Oh, vado a prenderti la borsa” mi sorride dolcemente ed entra in casa, io resto lì fuori con Jimmy. “Non le dico niente.. sai.. le madri” Jimmy mi abbraccia forte e annuisce, segno che è d’accordo con me. Nel frattempo mia madre arriva con la borsa e me la porge, la saluto con un bacio sulla guancia e vado a scuola.
Sarà una giornata piuttosto faticosa.
 



Rieccomi qui! Spero non mi tiriate i pomodori per la cosa successa qui sopra *viene invasa dai pomodori* D:
Maa... dicevo, mi serviva c.c 
Innanzitutto ringrazio chi recensisce e chi legge, saluto anche la mia amica Monica che non è iscritta qui ma legge questa ff, un bacio! :3 


 

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Capitolo 9
*** Bitch ***


9. Bitch. 
 

Arrivo a scuola e per poco non scoppio a piangere. Brian è sul muretto, quel muretto dove ci siamo messi insieme ed è da solo. Spero soltanto che Jimmy non lo veda perché so già che finirà male.
"Jimmy.. Che.. Che materia hai ora?" tento di distrarlo, lui ha occhi per tutto e non sarà facile. "Mmmh.. Matematica" dice sbuffando e guardandosi intorno. Sto per rispondergli ma è troppo tardi, a quanto pare ha già notato Brian. Lo tiro per la maglia, anche se non serve a niente. Si volta e mi guarda, per poi dire: "Lasciami, forse non risolverò nulla ma almeno gli faccio capire qualcosa" si allontana e va da lui, io entro a scuola perché non voglio vedere la scena.
Sbuffo vedendo praticamente tutti che mi guardano, alcuni ridacchiano, altri mi guardano come se avessi una malattia. Mi siedo su una sedia accanto alla sala degli insegnanti, attendendo Hayley. Credo non sappia cosa sia successo, o forse sì visto che a quanto pare Michelle ha messo fuori i manifesti. 'Juliette la cornuta della scuola' Wooah, stupendo. Il primo che me lo dice, però, si trova appeso a qualche attaccapanni.
Mi guardo intorno: vedo tutto in modo così strano.. Non mi è mai importato essere popolare qui, però odio le prese per il culo. Due secondi fa sono passati due ragazzi e mi hanno riso in faccia, cioè bello, no?
"Guarda chi si vede, ciao cornuta" Sento il sangue ribollire nelle vene, mi alzo e guardo quell'elemento tanto odiato da me sorridere, stringo i pugni e alzo un braccio, facendo finire la mia mano sul naso di quell'oca. Cade a terra, urlando e si porta una mano sul naso, ridacchio e la guardo, per poi esclamare: "Troia. Sei solo una sfigata, tutti ti credono reginetta perché mi hai sputtanato e ti sei fatta Brian che in teoria dovrebbe esser fidanzato con me. Vergognati, spero un giorno proverai quello che ho provato io, che il tuo ragazzo si scopi una nel bagno e tu entrerai e ti sentirai il cuore andare a pezzi." prendo un respiro profondo, trattenendo le lacrime, per proseguire: "E complimenti ce l'hai fatta a prendertelo. Beh, credo che tu non lo ami davvero, lo hai fatto perché volevi qualcuno con cui scopare. Ci sentiamo, Michelle. Anzi a mai più" mi volto e me ne vado nei bagni, piangendo. Mi chiudo dentro al bagno e piango, mi torna in mente la scena della sera precedente. Il modo in cui Brian la toccava, quella passione..
"JUL! Dove sei? So che sei qui" una voce. La sua voce, stranamente.. Strozzata dal pianto. Sussurro un leggero: "Sono qui" ed esco. I suoi occhi sono arrossati, ha un occhio nero e dei graffi sul collo. Mi avvicino lentamente e lo guardo mordendomi il labbro, vorrei baciarlo ma non lo faccio, non è così che si risolvono le cose. "Che ti ha fatto Jimmy?" lo guardo, guardo i suoi segni. "Mi ha fatto male" sussurra, portandosi una mano sulla testa. "Di sicuro ha fatto più male sentirsi il cuore spezzato dopo aver visto il tuo ragazzo scopare con un altra" dico alzando leggermente la voce. Rimane in silenzio e si avvicina a me, accarezzandomi il viso: una lacrima scende ancora, prendo un respiro profondo e lo guardo negli occhi. "Perché.. Perché lo hai.. Fatto..?" continuo a guardarlo, lui si guarda intorno e risponde: "Io.. Non ero in me. Michelle mi ha praticamente trascinato al bancone e mi ha fatto bere, io l'ho allontanata e.. Se ne é andata. Sono rimasto lì a bere e poi sono andato in bagno per risciacquarmi la faccia, quando ad un certo punto è entrata Michelle. Si è avvicinata a me e mi ha baciato, io non capivo nulla e l'ho messa contro al muro e.." gli metto una mano sulla bocca, non voglio sentire i particolari, farebbe solo male. “B-Basta così. Okay? Non avresti dovuto bere e basta. Ti ha fatto bere ma tu hai continuato, ed ecco le conseguenze.” Sospiro arrabbiata, appoggiandomi al muro. Non voglio vederlo, mi fa solo male, vedere quegli occhi marroni scrutarmi, pieni di lacrime..
“Scusa”
Ho sentito bene? Mi.. mi ha appena chiesto scusa. Io, io non so cosa fare, sono confusa, forse dovrei.. No. Io non mi faccio imbambolare così, deve dimostrarlo che mi ama. “Scusa? E pensarci prima? Ciao Haner, ci si vede in giro.” Lo spintono contro il muro e me ne vado in classe, arrabbiata. Credo che la Juliette stronza sia tornata, proprio ora.
Ed è un po’ come fanno tutte le ragazze, forse è una cavolata ma, io mi sento davvero stronza. Il ragazzo ti fa le corna? Fai la stronza, sempre e comunque.
Entro in classe a testa alta, sorridendo, non voglio farmi sfottere da quei cretini che non sanno altro che commentare tutto. Esclamo un “Buongiorno” e mi siedo al mio posto. Spero proprio che Haner non si faccia vedere, nonché mio vicino di banco, potrei sputtanarlo davanti a tutti, solo che non vorrei che la professoressa mi sospendesse. Osservo il cielo dalla finestra, mordendomi un labbro: dannazione a lui e a quel giorno in cui finì nella mia classe e la professoressa lo mise vicino a me. Dannazione a quel giorno in cui la sottoscritta, la cogliona, direi, si è innamorata di uno che non sa nemmeno cosa vuol dire amare. E vaffanculo al mio cuore che ha scelto proprio lui e non una persona intelligente.
Ecco che sento la porta aprirsi, e dei passi. Mi batte forte il cuore, tengo lo sguardo basso cercando di far finta di niente. Sento il suo “buongiorno” sussurrato, la classe passa da: casino totale a : silenzio, credo proprio che siano contenti che lui mi abbia fatto stare male. Stronzi, capitasse a loro.
Sento la sedia accanto muoversi, continuo a fissare il banco senza sbattere le palpebre. Non poteva marinare la scuola? Doveva per forza venire in classe? Come se gli importasse qualcosa della scuola.
“Moss, vogliamo continuare a fissare il banco?” urla la professoressa, scatenando le risate dei miei compagni di classe. Stronza, stai zitta prima che ti finisca lo zaino in faccia, acida. Vorrei dire, ma  mi limito ad annuire e a fingere interesse per la lezione.
Lui scrive, continua a scrivere, tento di sbirciare non facendomi notare ma vedo solo scarabocchi. Batto nervosamente la biro contro il banco, scacciando i ricordi..
 
Era ottobre, faceva piuttosto freddo. In classe c’era un gran trambusto e all’improvviso entrò la professoressa, che urlò: “Si cambiano i posti!” così, dal nulla. Non lo avevano mai fatto, ma oggi..
Sbuffai, tanto a me non avrebbe cambiato niente, come vicino di banco avevo un ragazzo che non parlava mai, non avrebbe fatto differenza a parte con quello sbruffone di.. Haner.
Incrociai per sbaglio i suoi occhi pieni di vanità, di egocentrismo con cattiveria. Non lo sopportavo, si credeva chissà chi ma in realtà era solo un montato egocentrico.
“Haner, vicino a Moss.” Quella stronza di una prof lo mise vicino a me, sbuffai mordendomi il labbro e notando un sorriso sulle sue labbra.. dico, che cazzo si rideva? Lui annuì e spostò la sua roba al banco accanto al mio, ghignando. Alzai un sopracciglio e lo osservai in silenzio, avrei potuto prenderlo a parole.
“Tu studi?” chiede, guardandomi. “Per favore. Ti sembro il tipo? E no, non sono una secchiona-puttana che dà i compiti per una scopata, hai sbagliato persona” dissi acida, guardandolo negli occhi. Aveva degli occhi stupendi, però.. “Scusami tanto, miss vamp” ridacchiò.
 
Iniziava a darmi sui nervi già da allora e ora mi sono pure innamorata di quel coglione.. 



Heilààààà! Mi scuso come al solito per il ritardo, e boh, questo capitolo non mi piace perchè è corto e poi booh... vabè!
Ringrazio come al solito chi legge e chi recensisce, un bacio!

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Capitolo 10
*** The End. ***


Salve!
E' l'ultimo capitolo e.. no aspettate. *schiva gli insulti* Lo so, sono passati secoli dall'ultima volta che ho aggiornato.
Ma lo conoscete il blocco dello scrittore? Ecco, quella m***a di blocco mi impediva di andare avanti. Ogni volta che pensavo ad un possibile continuo, mi veniva ispirazione per altre Fan Fiction *facepalm*
Ma dunque.
Volevo ringraziarvi tutte, dalla prima all'ultima, chi ha recensito e chi l'ha letta e ringrazio soprattutto la mia migliore amica che mi ha aiutato a "sbloccarmi".
Bene, buona lettura! E Buon Anno!

10. The End.

 
 

La mattinata è passata e no, non sto bene.
Non sto bene sia fisicamente sia mentalmente, ed è stato fottutamente difficile stare attenta quando avevo Brian di fianco. Bello, no?
Mi sto dirigendo a casa con Hayley, che a quanto pare sa già tutto ma deve farmi un bel discorso.
E’ sempre stata brava  nei discorsi, mi ha sempre capito e mi ha sempre consigliato cos’era meglio fare.
Appena è uscita da scuola si è precipitata da me correndo e mi ha abbracciato forte, sussurrandomi un “Ci sono io per te”. Non ho potuto fare a meno di sorridere.
Percorriamo il tragitto in silenzio, preferisco dirgliele quando siamo in casa da sole le cose, in modo che posso sfogarmi urlando.
Lei mi stringe la mano e non me ne vergogno, siamo due migliori amiche e non c’è niente di male ad andare in giro così.
E’ bello sapere che c’è qualcuno che tiene a te e che è disposto a tutto pur di renderti felice. E io in questo momento ne ho bisogno, ho bisogno di qualcuno che mi aiuti perché non so davvero cosa fare.
A me piace tanto Brian, ci sono affezionata tanto a lui. Però non so proprio come andare avanti, ho paura di un’altra delusione e non ci tengo ad averla.
Nel frattempo arriviamo a casa, prendo le chiavi dalla tasca dei miei jeans e apro la porta, notando che mia madre non c’è e va bene così, oggi io e Hayleyabbiamo bisogno di parlare, io ne ho bisogno e soprattutto non voglio nessuno in casa se non lei.
“Hey, hai fame Hayl?” le chiedo sorridendole debolmente, lei fa cenno di no con la testa. “Sediamoci sul divano, dai e spiegami. So già tutto, sai le voci girano..” Perfetto, no? Non posso nemmeno parlare alla mia migliore amica che sa già tutto.. Sto per aprire bocca ma lei mi blocca dicendo: “Però ovviamente non credo alle duemila versioni che mi hanno raccontato.” Sorrido, di nuovo e inizio a spiegarle tutto, dall’inizio alla fine. Ovviamente qualche lacrima mi è scappata ma è normale. “E quindi, io ho, diciamo, ascoltato la lezione con Haner a fianco che non faceva altro che fissarmi, bello no?” scoppio in una risata nervosa, mentre mi mordicchio l’unghia del dito. “Mh, interessante. Beh sai, secondo me lui non lo ha fatto apposta. Cioè era sotto effetto dell’alcool ma si è davvero pentito, io l’ho incrociato prima nei corridoi e sembrava un cane bastonato! Non lo difendo, però secondo me dovresti parlarci, prima.” sbuffo nervosamente, torturandomi le mani.
“Ci ho già parlato.” dico secca, sono decisamente stufa di questa faccenda, non ne posso più!
“Stai calma, mi hai chiesto un consiglio? Eccomi qui, pronta ad aiutarti. Allora fai come vuoi, ripeto, ma non fare cose che poi ti pentirai di aver fatto..”
Quanto può essere saggia da uno a dieci? Quanto? La abbraccio istintivamente, stringendola forte a me. Lei ridacchia ricambiando l’abbraccio e scompigliandomi i capelli, mormoro un “grazie” e lei mi bacia una guancia.
All’improvviso mi vengono in mente gli occhi di Brian, quegli occhi marroni che mi hanno colpito dalla prima volta che li ho visti, senza nemmeno accorgermene. Quegli occhi che ti guardano in modo “stronzo”, con aria di superiorità, ma invece se li conosci davvero sono tutto il contrario.
Sono davvero innamorata di lui, lo ammetto. E farei di tutto pur di andare là e dirgli la fottuta verità ma.. Non ce la faccio. Ho paura che mi respinga, che  mi dica è troppo tardi. So che mi faccio un sacco di paranoie mentali, però è così.
“A che pensi?” mi chiede Hayley, guardandomi attentamente. “Indovina..” incrocio le gambe appoggiandomi allo schienale del divano. “Lo so, lo so. Ascolta, io devo andare ora, mia madre mi aspetta.. Ci sentiamo stasera, passo ancora, okay? A dopo!” la abbraccio e la accompagno alla porta, sorridendole debolmente.
“Ciao tesoro, a dopo!”
 
 
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Esco di casa e guardo l’orologio che mostra le 16.44. Sospiro, ho rimandato l’appuntamento con Hayley stasera e sì, sono stata una cogliona perché sto andando al Johnny’s  a.. beh, a bere qualcosa.
Ho bisogno di staccarmi dai miei pensieri, di lasciarli a parte per un attimo, devono darmi tregua perché ho sempre quel fottuto pensiero fisso che riguarda lui.
Se Hayley lo sapesse mi ucciderebbe, so com’è fatta e non vuole che mi rovino la vita bevendo, lei dice che i problemi non si affogano nell’alcool e ha ragione, solo che io sono testarda e faccio tutto per conto mio.
“Oh, fanculo” mormoro scalciando un sasso.
Zacky dovrebbe venirmi a prendere, anzi, dovrebbe essere già qui, ma di lui non c’è traccia.
Ovviamente lui non sa che ho dato buca ad Hayley e io gli ho semplicemente detto che doveva studiare e che stasera non usciva.
Sono stronza, lo so, ma se glielo dicevo, o meglio, glielo chiedevo.. mi mandava felicemente a quel paese.
Odio mentire, ma dovevo farlo, volevo uscire.
“Persa nei suoi pensieri, signorina?” la voce di Zacky mi fa voltare, gli mostro un sorriso e noto che è a piedi.
“Scusa, ma hai perso la macchina?” ridacchio, abbracciandolo. “No, è qui dietro l’angolo. Vieni.”
Lo seguo in silenzio, adoro quel ragazzo. Ispira sempre felicità e non solo, ti fa stare bene. Sono felice che la mia migliore amica sia fidanzata con uno come lui, sono perfetti insieme, io l’ho sempre considerato un ragazzo dolce e gentile, nonostante a volte sembra un bullo, ha un cuore grande grande.
“A che pensi?” mi chiede, aprendomi la porta dell’auto. Salgo e lo ringrazio con un sorriso, poi ridendo come una pazza rispondo: “A te.”
Mi guarda interrogativo e mi affretto a rispondere, prima che possa pensare a qualcosa di strano. “No, pensavo al fatto che ti reputo un ottimo.. beh.. fidanzato? Per Hayley, dico. Falla soffrire che ti spezzo in due come un grissino, okay?”
Abbassa lo sguardo ed arrossisce, io gli do un leggero pugno sulla spalla destra e sprofondo nel sedile, guardando fuori dal finestrino. Tante villette scorrono e siamo sempre più vicini al Johnny’s.
Comincio a pensare alle probabili persone che ci saranno e subito,  mi viene in mente lui, Brian. Spero, spero davvero che non ci sarà perché mi rovinerebbe la serata, io ho bisogno di divertimento e non voglio piangere ancora.
“Ci sarà Brian?” sbotto improvvisamente, voltandomi verso Zacky e fissandolo. Lui scuote la testa ed esclama: “Lo abbiamo pregato di non venire, e spero non lo farà. Non è detto, lo sai che se vuole fare una cosa la fa.”
Rassegnata, mi limito ad annuire e mi perdo di nuovo ad osservare il paesaggio.
“Siamo arrivati” mi distrae Zacky, spegnendo il motore e scendendo dalla macchina. Apro la portiera e scendo, respirando a pieni polmoni l’aria di Huntington Beach.
Con Zacky accanto entro al Johnny’s, sentendo subito la musica che arriva alle orecchie e l’odore di fumo misto alcool.
“Guarda, c’è Johnny” urla indicandolo, ci avviciniamo a lui sorridendo e lo salutiamo, noto che c’è anche Jimmy. Li abbraccio tutti e iniziamo a ordinare da bere, e mentre loro iniziano a giocare a biliardo, io li guardo in silenzio.
Inizio a guardarmi intorno finché non decido di andare a fare un giro per il bar, tanto per distrarmi un po’ dai pensieri.
Sbatto improvvisamente contro qualcuno, il suo profumo mi sembra familiare, evito di alzare lo sguardo e mormoro un: “Scusami” , scansandomi velocemente.
Mi tira per un braccio e mi fa voltare, con l’indice mi alza il mento e mi trovo davanti i suoi occhi marroni come nocciole.
Perdo un battito, mi sono mancati tantissimo anche in così poco tempo. È successo tutto così in fretta che se ci ripenso mi viene un mal di testa atroce.
“Affrontiamo da persone civili questa situazione e non comportiamoci da bambini, per favore.”
Rimango in silenzio e mi faccio trascinare da lui verso i bagni, tentando qualche volta di liberarmi ma senza successo, la sua presa è troppo forte.
“Odio ammetterlo, Brian, ma hai ragione. Ragioniamo!” esclamo sicura, chiudendo la porta del bagno dietro di me.
Lo vedo parecchio teso, non fa altro che toccarsi le mani e spostare lo sguardo ovunque, segno che vuole evitare i miei occhi.
“Io non sono molto bravo con le parole, lo sai, Jul..” sospira, prendendomi una mano e accarezzandomela lentamente. “Io quella sera, cioè, non volevo. Lo sai che non volevo, lo sai che io ci tengo a te. Lo sai, in questo poco tempo.. sono stato male. Davvero.” Lo guardo attentamente e.. una lacrima, una fottuta lacrima sta scendendo su quel viso che poco tempo prima consideravo un viso da stronzo.
“E nonostante tutto, voglio dirti che io quella la odio. Fosse stato per me l’avrei mandata a quel paese, ma era colpa sua e dell’alcool. Quindi, ti chiedo scusa, Jul. Perdonami.”
Non so bene cosa dire, mi limito ad abbracciarlo forte e a piangere sulla sua maglietta nera, mormorando un “Ti perdono”. Lui mi cinge i fianchi e si stacca, per baciarmi.
Appoggio le labbra sulle sue, lui mi prende in braccio e mi trascina fuori dal bar, sotto gli occhi di tutti (Johnny, Zacky e Jimmy compresi) e sorride.
“Dove mi vuoi portare?” gli domando ridacchiando e scompigliandogli i capelli scuri. “In macchina, voglio recuperare il tempo perso.” Fa un sorrisino malizioso e io metto la testa nell’incavo del suo collo.
Lo sento aprire la portiera – sì, la macchina era a fianco all’entrata del pub -  e mi fa sedere, gli faccio spazio e si siede anche lui.
“Brian.. mi sei mancato, io.. credevo che tu e Michelle.. lascia perdere. Sono felice che tu sia qui.” Lo bacio dolcemente sulle labbra e lo stringo a me.
E nell’arco di pochi secondi, fra baci lungo il collo e sospiri, i nostri corpi si uniscono creando un’anima sola.
Caro Brian, ti amo da morire.

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