I'm the swagger girl, living in this shit of world.

di BieberforPresident
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Au revoir Paris. ***
Capitolo 2: *** Conoscenze. ***
Capitolo 3: *** I'm what!? ***
Capitolo 4: *** Where to Miss? To the stars. ***
Capitolo 5: *** I want my mom. ***
Capitolo 6: *** Sorry, I forgot. ***
Capitolo 7: *** I'm Lost, Again. ***
Capitolo 8: *** I WANNA BE IN LOVE. ***
Capitolo 9: *** Perhaps it's true... Maybe i like him. ***
Capitolo 10: *** What do you want!? ***
Capitolo 11: *** Two kisses, in a day. ***
Capitolo 12: *** Sex? ***
Capitolo 13: *** My boyfriend. ***
Capitolo 14: *** I was her Jack. ***
Capitolo 15: *** Betrayal. ***
Capitolo 16: *** I think i love you. ***
Capitolo 17: *** This is the beginning of a great love story. ***



Capitolo 1
*** Au revoir Paris. ***


Au revoir Paris.


5 ore. Mancano esattamente, 5 ore alla mia partenza.

Partenza non è il termine esatto. Forse... Crociera?
Starò 8 lunghissimi mesi, in crociera. Scuola, stanza, compagne nuove... Tutto gratis. Pure le compagne, pensate un po' alla mia fortuna.
Mio padre è il capitano della nave, per questo è gratis.

Tipo Zack e Cody! Solo che la mia, non è un film. E' un'esperienza vera, che non vedo l'ora di portare a termine.
Addio, Parigi. Non sentirò la tua mancanza, affatto. Parigi, è il sogno di tutti, ma non il mio. Perché? Perché io sono io, e tu sei tu! Altro da spiegare?
« Mamma, non ti preoccupare. Ho preso tutto! » Mia madre non verrà. Mi mancherà, credo. Ci sono i pro e i contro.
« Ricorda quello che ti ha detto tuo padre. » Mio padre si vergogna di me! Forse.. Cioè mi ha chiesto esplicitamente di non dire a nessuno che sono sua figlia.. Non credevo di essere così brutta.. (?)
« Nicholas, tesoro prenditi cura di lei. » i rivolse a mio padre, che sbuffò.
Sì, perché ovviamente, sto per partire per la guerra.
« Tranquilla, mamma! Ho preso un fucile, così appena un estraneo mi si avvicina, gli sparo. » Sbuffai.
Davvero, avevo presto un fucile.. Quello d'acqua, però.

« Non scherzare su questo, Destiny! » Mia madre assieme a mio padre, mi chiama Destiny. Pff, sempre meglio di April. Sì, perché visto che sono nata ad Aprile, i miei fantastici genitori hanno avuto la brillante idea di chiamarmi “April Destiny Hope Davis”

Aprile Destino speranza Davis. Erano indecisi tra questi nomi... E per fortuna che sono solo tre.
« Sì, okay.. Vado a salutare le mie amiche! Ci vediamo! » Uscii dalla porta.

5 ore dopo
JUSTIN'S VERSION
« Mamma, perché!? » Chiesi sull'orlo di una depressione mentale.
« Justin, volevo solo passare un po' di tempo in pace con mio figlio! Ma vai, va via se fare una vacanza con la madre ti vergogna così tanto. » Oh, no.
Mia madre che piange. Ma che cazzo! Ho bisogno di ragazze, non di stare con mia madre.
E' vero, non ci frequentiamo più tanto spesso, ma non posso stare con lei a vita.
« Dai, mamma non piangere. Verrò... » Dissi tra uno sbuffo e l'altro.
I suoi occhi si illuminarono.
Faccio eccitare pure mia madre, figo.

« Allora preparati in fretta! Dovremo già essere lì! »
Porca puttana, questa mi ha già preparato la valigia.
Me lo sentivo, che non dovevo andare in Francia.
APRIL'S VERSION
Non c'è nessuno. La 'scuola' qui, inizia domani. E nel frattempo, non posso fare niente.
Ordini di mio padre..
E' così assurdo. Che ci sono venuta a fare, allora?
Mi sto letteralmente, rompendo er cazzo.
« Papà! » Dissi intravedendo colui che mi ha creato.
« Ti ho detto di non chiamarmi papà! » Mi urla contro.
Oh, scusa tanto eh. Feci una faccia scazzata, e pensai di andare nella mia cabina.
Che – Ovviamente – non è come quella degli altri. E'... Una fogna, avete presente? Okay, sto esagerando... E' meglio di una fogna. Però non è lo stesso come le altre.
Ha un letto, pareti bianche, un armadio e ha la forma di una scatola.

Ho cambiato idea. A descriverla, mi fa venir voglia di buttarmi in acqua.
Tra poco, questa nave salpa. Andiamo in cerca di qualche ragazzo! Possibilmente, figo.

Tralalala (?)
Bel ragazzo, a ore 9. Avviciniamoci! Tanto per rendere la distanza minima.
« Hei! Serve aiuto? » Sorrido, per sembrare amichevole.
« Em, io e la mia fidanzata, non riusciamo a trovare la nostra cabina. » Tu e la tua fidanzata? Quanto sono sfigata.
« E che devo cercarvela io? » Dissi per poi andarmene.

Forse, sono sgarbata. Togliamo, il forse.
Andiamo April. Credevi davvero, che in una crociera, ci possano essere ragazzi carini non fidanzati?
Credevi proprio male.
Camminavo su e giù per la nave. E' lunghissima, non sono nemmeno arrivata a metà.
Sento sei urli di ragazzine, provenire dalla parte in cui sto andando.
Mm, cambiamo direzione, allora.
Sono sulla prua, di questa nave. Sapete Titanic? Dove c'è Rose, che vola?
Beh, voglio provare pure io. Anche se non ho un Jack, alle mie spalle.
Tanto se cado in acqua importerebbe solo a me stessa che non so nuotare. Mio padre, non mi conosce. O sbaglio!?
Metto i piedi sul terzo gradino di ferro, e apro le braccia.
La paura di cadere, è tanta. Ma ho le converse, e di loro mi fido.
Sento l'aria andarmi in contro, il profumo dell'acqua inebriarmi le narici.
E' una cosa stupenda, almeno, era stupendo. Finché qualcuno mi fece distogliere la concentrazione, mettendomi le mani sui fianchi, e salendo alla mia stessa altezza.
« Ti fidi di me? » Mi sussurrò poco dopo, con voce sensuale. Sentivo le sue labbra sulla mia pelle. Un brivido, mi percorse la schiena.
« No. » Risposi secca. Il ragazzo ridacchiò, e scese.
Scesi pure io. Aveva un cappuccio, e gli occhiali da sole. Non mi riusciva tanto, intravedergli il viso.
« Potevi cadere. » Disse poco dopo.
« Non sono così stupida da cadere. » Risposi indifferente.
« Piacere, Justin. » Disse togliendosi il cappuccio.
Oh, ma questo lo conosco.
« Chi? » Dissi squadrandolo.
« Justin Bieber, non mi conosci? » Fece una faccia sbalordita.
« No, chi te l'ha chiesto? » E' vero. Sono sgarbata, ma non sono sempre così.
Oggi, sono così. Solo perché mi sto annoiando. E poi, lui è una super star. Le super star, ti portano a super guai.
Sorrise scuotendo la testa.
L'ho spento. Fuck yeah.
« Vedo, che sei un'Hater. » Hater io? Nah. Non sono Hater, sono solo stanca.
« Oh, no. Alcune tue canzoni mi piacciono. E' solo che hai disturbato il mio momento di relax. » Dissi sorridendo.

« Oh, scusami tanto. Mi sentivo il Jack del momento. » E perché mai?
« Capisco. E' meglio che vada, ci si vede. » Gli sorrisi un'altra volta, portandomi una ciocca di cappelli dietro l'orecchio.
Lui mi guardava come incantato da qualcosa, forse ho qualcosa tra i denti. Ritrassi il mio sorriso, e iniziò a fissarmi gli occhi.
Okay, questo mi sta squadrando.
Ma infondo, io l'ho salutato e non me ne sto andando.
Scuotei la testa, per ritornare alla realtà, e iniziai a camminare verso il bar. Avevo fame, lo ammetto.
« Aspetta, ragazzina. » Scusami, ragazzina?
« Ragazzina? » Dissi scuotendo la testa.
« Posso sapere almeno il tuo nome, Madame? » Chiese facendomi un inchino.
« Sono la signorina Davis. » Mi inchinai a lui, come per ricambiare il suo gesto.
« Il nome è segreto? » Sorrise.
Quello, non è un sorriso normale, no no.
« Per il momento, sì. » Gli feci una smorfia, e me ne andai.
Le urla di prima, erano sicuramente rivolte a lui.
Ma se era dall'altra parte della nave, come ha fatto a raggiungere la parte opposta?

Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3.
Sono la stessa Carota, che ha scritto
"Everything i do, is EPIC." 
I titoli delle storie, non sono il mio forte. (Notare, il titolo di questa o.ò)
Ho cambiato Carota con cipolla. E' stata dura, però dovevo fare un cambiamento.
Spero che vi piacci. Se non vi piace, ditemelo che provo a scriverne un'altra (?) 
Che però non so quando potrebbe arrivare. ò.o 
A
llllllllllllora. Ho messo "April Destiny Hope" Perché c'erano tante persone che volevano sti nomi, e volevo accontentarvi D: Ma se volete, tolgo.
Fatemi sapere che ne pensate. 
Che ne so.. Visto che è il primo capitolo.. di recensioni me ne basterebbero...
2.. O anche più, se volete. Okay, basta D: Pretendo troppo. 
Alla prossima (?) Spero di riuscire a finire questa storia entro il
3496 :3
 


 

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Capitolo 2
*** Conoscenze. ***


Conoscenze.

E' sera, e io non ho ancora fatto amicizia con nessuno. La nave, ormai ha già salpato. E io sono tutta sola distesa su un lettino, a guardare le stelle.
Domani scuola, che bella notizia. Devo farmi un'amica! Sì, perché vivere 8 mesi da sola, non è il massimo. Chissà se i telefoni funzionano, qui.
Provo a mandare un messaggio:
– Ciao, nonna! Come te la passi? – Inviato.
No, momento mi fa 'servizio non disponibile.'
Che palle però, oh.

Sbuffo, mi guardo un po' intorno. E' pieno di gente. Noto una coppia, come sono carini.
Mi fanno pensare al mio ex, il quale mi ha tradito un mese fa. Nel mio volto compare una smorfia di disprezzo.
Basta. E' tutto il giorno che non faccio un cazzo.
Mi alzo dolorante, visto che ero in quella posizione da 2 ore.
Camminai per un po', dopodiché mi stancai.
Sbattei un piede a terra, non era affatto divertente questa crociera.
« Hei. » Una voce dietro me, si fece sentire.
« Hei. » Dissi con un'aria confusa.
« Ti annoi pure tu? » Annuii.
« Diamine, è una crociera. Dovremo divertirci. » Disse sbuffando.
Feci spallucce.
« Come ti chiami? » Chiese poco dopo.
« April, tu? » Ero un po' distaccata, infondo non lo conoscevo.
« Dave, piacere. » Mi porse la mano.
Ricambiai, il gesto.
« Facciamo un giro? » Chiese.
Mm, April pensaci.. E e ti vuole stuprare?
Un'esperienza nuova! Su, andiamo.
« Certo! » Gli sorrisi.
« Sei di Parigi? » Chiese, fissandomi.
Stavo di profilo, odio fissare una persona che già mi sta fissando, inizio a ridere.
« Purtroppo, sì. Tu? » Istintivamente mi girai. Era davvero carino.
« Mm, sì. » E che risposta è?
« Sei in viaggio da sola? » Ma i cazzi tuoi?
« No, sono qui con mio padre. » Dissi abbassando lo sguardo.
« Capisco, io sono qui con la mia famiglia. Loro sono tutti a cena, in questo momento.”

Cena? Ammazzati, Dave! E io che mi mangio? Non ho soldi, per quello. Dovrei chiederli a mio padre, ma si arrabbierebbe.
La mia pancia, fece un suono smorzato.
Porca puttana, che figura di merda.
« Hai fame? » Chiese ridacchiando.
Sorrisi, e rossa in viso dissi di si.
« Se vuoi, puoi venire a mangiare assieme a me mia madre, e le mie sorelle. » No, ma ché! Farò la figura della barbona.
« Meglio di no, ma grazie per l'invito. » Dissi.
La mia pancia, fece un altro suono.
Porca eva, smettila! Mangeremo poi.
« Dai, vieni! » Mi prese per mano, e iniziò a correre verso il ristorante.
« Dave no, fermati! » Dissi ritraendo la mia mano. Troppo tardi, eravamo già dentro.
« Non fare storie. Poi alla mia famiglia non darà fastidio. » Stetti zitta.
Non lo conosco, e mi offre pure la cena. E' dolce, sì.

« Hei famiglia! Disse sorridendo. – Questa è una mia nuova amica, cenerà con noi stasera. » Disse facendomi segno di sedermi.
Mi accomodai, sorridendo a tutti, e accennando un grazie.
« Piacere! Io sono Charlotte, la madre di Dave. » Disse accennandomi un sorriso, che ricambiai.
« April, piacere. » Dissi porgendole la mano.
« Sta sera ci saranno anche una mia amica, con suo figlio se non ti dispiace. » Disse, pulendosi il viso con un fazzoletto.
« Oh, fa niente. Se vuole vado via.. » E magari, era un modo gentile di dirmi “Levati dalle palle”

« No no, non ti preoccupare! Anzi, più siamo e meglio è, no? » Sorrisi.
« Allora, grazie davvero. » Conclusi.
Dave mi sorrise.
C'era sua madre, e due ragazze. Presumo fossero sue sorelle.
Me ne stavo zitta, e imbarazzata. Loro facevano discorsi famigliari strappa lacrime, e io ero concentrata ad addentarmi il pane.
Finché la made di Dave, si alzò in piedi educatamente.

« Pattie! Finalmente! » Mi girai, tossendo. Credo un pezzo di pane, mi sia andato di traverso.

« Hei, bro. » Mi girai dalla parte di Dave, e notai Justin.
Mm, elegante rispetto a prima.
Mi vide, e mi sorrise. Imbarazzata, abbassai la testa.
« Piacere, signora. » Dissi alzandomi in piedi dando la mano a 'Pattie'.

« Piacere mio! Chiamami Pattie, per favore. » Simpatica, sìsì.

Le sorrisi, e mi riaccomodai a tavola.
Ero di fronte alla super star, ma poco mi importava.
Io volevo solo nutrirmi.
« Come ti chiami? » Mi chiese poco dopo Pattie.
« April. » Risposi sotto gli occhi di Justin, che accennò un sorriso.
« April. Bel nome. » Commentò la donna.
Okay, mi sento a disagio, è possibile?
Più che possibile, direi.
Mangiai, in silenzio e gustando con piacere quel cibo, mentre loro facevano conversazione.
Sono ricca, eppure mi sono intrufolata come un barbone.
Finii prima degli altri, e mi alzai.
Cosa che non dovevo fare, perché mi cadde il bicchiere a terra.
Non potete immaginare il mio imbarazzo in quel momento.
« Oh dio! Mi scusi, non volevo! » Cercai di raccogliere i cocci di vetro.
« Non si preoccupi signorina, faccio io. » Disse il cameriere.
« No, lasci che l'aiuti. » Ma perché non me ne sto zitta?
Dopo l'enorme figura di merda, decisi di farmi coraggio.
« Forse è meglio che io vada. Grazie per la cena. » Accennai un sorriso imbarazzato a tutti.
« Sono le 10 di sera, siamo in una nave, ma i malviventi non mancano. Dave, accompagnala. » Oh, no. Se avrebbe visto dove alloggio, mi sarei vergognata da morire.
« Non si preoccupi, davvero. » Parole buttate alla cazzo.
« Justin, vieni pure tu. » Lo invitò Dave.
Figo, mi sento una super star, con due body gard.


« Così ti chiami April. » Disse Justin.
« Eh, già. » Dissi con lo sguardo verso i miei bellissimi (?) piedi.
« Vi conoscete? » Chiese Dave.
« Sono stato il suo Jack, per un lieve momento. » Disse la superstar ridacchiando.
« Carino. » Disse Dave.
« Adesso posso andare anche da sola, grazie. » Camminai all'indietro.
Altra cosa che non avrei dovuto fare. Inciampai, però prima di cadere, Bieber mi afferrò.
« E' la seconda volta che ti salvo. » Disse a pochi centimetri da me.
« Prima, Justin. » Lo corressi.

Mi sorrise, e mi lasciò.
« Dave, io vado. A dopo. » Disse facendo un cenno di mano.
« La mia cabina è a pochi metri, tranquillo. A domani.. » Dissi, per poi andarmene. 


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3.
Per prima cosa: Grazi davvero tante per le 9 recensioni. *-*
Vi amo, di nuovo. Non ho mai smesso u.u 
Comunque, spero che vi piacci. 
Qualcuno sa per caso come si mettono le immagini all'interno della storia? D:
Perché vorrei mettere la foto di April ç_ç
Ho provato, ma non ci sono riuscita '-'
Sono una frana su ste cose. 
Okay, altre 9 recensioni me le lasciate? :3 
Grazie mille v.v xD

 

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Capitolo 3
*** I'm what!? ***


 I'm what!?


Questa è Colei, che oso chiamare April Destiny Hope Davis.!
Spero che vi piaccia. Lasciate un commento anche per la foto ;)

Driiin

Che cos'è questo rumore? Ho sonno, non posso svegliarmi.
Dopo un po' di tempo, collego il corpo con la mente, e mi ricordai che oggi c'è scuola.
« Oh, merda! » Urlai.
Mi alzai dal letto, cadendo, e mi posizionai davanti all'armadio.

Mi vestii: http://www.polyvore.com/cgi/set?id=48577748&.locale=it
Forse non era un abbigliamento adatto a una scuola, ma diamine! Ho caldo, nonostante sia febbraio. E poi, siamo in una scuola navale, (?) quindi.

Mi catapultai velocemente in classe, attraversando tutta quella gente che si stava godendo la crociera. Perché papà mi ha iscritto!?
Ritornando nella realtà, aprii la porta quasi cadendo e ansimando, dissi:
« Mi scusi, davvero! Non lo farò più. » Dissi.
« Ma come si è conciata!? » Che ho che non va?
Feci una faccia interrogativa.
« Non è un abbigliamento consono, signorina. » Sì certo. E che devo venire in tuta da sci?
« Ma è sexy. » Mi girai, un ragazzo con occhi di ghiaccio (Ho fatto la rima. Forse.) mi sorrise.
« Signorino Carter! » Carter? Che brutto cognome. Sì perché il mio è bello, no?
« Si sieda. E la prossima volta, si vesta meglio. » Sbuffai, e mi sedetti vicino a questo 'Carter'.
« Heilà, bellezza. » Mi disse.
Gli sorrisi semplicemente.
« Come ti chiami? » Mi chiese producendo un suono “Sexy” (?).

« A- – Non volevo dirgli il mio nome! Quindi mi fermai sulla A. – Hope. Mi chiamo Hope. Tu? » Chiesi curiosa.
« Nate. Nate Carter. » Disse sorridente.
Bel sorriso, devo dire.
Gli sorrisi, e mi girai a far finta di ascoltare la lezione.
Finite le 3 ore – Sì perché per fortuna sono solo 3 le ore di lezione al giorno. – Ritornai in cabina sbuffando, lascia la borsa all'interno di essa, e mi diressi dal capitano.
« Buongiorno Capitano. » Ma che brava figlia che sono.
« April. » Disse concentrato a osservare il mare.

« Mi servirebbero dei soldi. Sai, il cibo qui non è gratis. » Si girò di colpo. Mi osservò per qualche minuto. Sbuffò mettendosi una mano nel posteriore, dove estrasse il suo portafogli.
« 100$ Ti bastano per oggi? » Chiese.
Se mi bastano!? Ma anche sì!
« Certo! » Il mio volto era illuminato.

Me li diede, e lo abbracciai.

« Grazie! Ti voglio bene. » Dissi baciandoli la guancia.
Saltellai, fino ad arrivare alla gelateria.
Sentii delle mani afferrarmi per i fianchi, e sobbalzai.

« Piccola. » Oh, no. E' Nate.
« Hei, Nate. » Dissi.
« Te lo offro io, il gelato dolcezza. » Se proprio insiste, lo farò offrire.
« Facciamo una passeggiata. » Disse poso dopo.
Annuii.


Che palle questo, non smette di parlare.
« Senti, io devo andare. » Dissi poco dopo.
« Dove? » Chiese.
« Cazzi miei. » Dissi indifferentemente.
« Come sei Sexy, quando fai la misteriosa. » Oh, sì. Sono Sexy (?).
« Ahah, ma ti prego. » Dissi roteando gli occhi al cielo.
« Dico davvero. » Mi fece l'occhiolino.

Me ne andai. Ho tutta la giornata per me! Ricapitolando, ho 100$ e sono pronta a spenderli.
Li terrò per quando salperemo a Roma.

Come feci ieri, mi distesi su un lettino per riposare, sta volta ero vicino alla piscina. Mi piace l'odore del cloro.

Mi misi degli occhiali da sole, che trovai per caso lì, e mi godetti il sole. Finché una mano, non si posizionò nei miei occhi. Cioè, negli occhiali. Me li tolse, sta merda.
« Hei! Ma che fai? » Mi alzai di colpo.
« Che faccio? Mi riprendo i miei occhiali. » Disse.
Il sole mi impediva di guardarlo in faccia, e credo che nemmeno lui riuscisse a vedermi, perché mi tenevo la mano davanti agli occhi per guardare meglio.
Mi alzai in piedi, e constatai che era Justin.
« April cara, sei tu. » Disse malizioso.
« Justin caro, sei tu. » Risposi allo stesso modo.
« Se vuoi, te gli regalo. » Disse riferendosi agli occhiali.
« Oh no, grazie. Gli ho presi solo per il sole.. » Dissi guardandolo negli occhi.
« Sai, mi piacerebbe conoscerti meglio. » Disse.
« Scusa amico, ma l'ho vista prima io. Ciao, Hope. » Sentii un braccio avvolgermi le spalle.
« Nate, ancora tu? » Dissi sbuffando.
« Piccola, sei mia. » AAHHAHA. Okay, non mi conosce nemmeno ed è strano.
« No, sono di mia madre. Ciao. » Dissi per poi andarmene.
« Bambolina, aspetta. » Disse afferrandomi per il braccio.
« Lasciami in pace! » Dissi sbuffando. Ma lui, non liberava la presa.
« Hei, ti ha detto di lasciarla in pace. Per caso non capisci? » Disse Justin, guardandolo con aria minacciosa.
Nate se ne andò, dopo aver sbuffato.
« Grazie. » Gli dissi.
« Figurati. » Mi fece l'occhiolino.
« Sei Sexy, te lo ha mai detto qualcuno? » Ma per caso, hanno tutti la stessa mente sti ragazzi?
« Sì, il mio cane. » Dissi ironica.
« Ha carattere la ragazza.. » Disse, come se stesse parlando con qualcuno.

« Non dovrei? » Dissi. Fece un sorriso malizioso, e mi attirò a se prendendomi per un fianco. 
« Ovvio. Senti, ti va? » Mi va cosa? Feci una faccia interrogativa. Disse a pochi centimetri da me.
« Sì cioè, ti pago quanto vuoi. » Come scusa?
« Mi paghi? Che intendi dire? » Feci una faccia interrogativa, un'altra volta. Mi staccai da lui.

« Non sei una escort? Cioè, mi pare- » IO ESCORT!? Ma vai a farti una sega. Montato del cazzo.
Gli tirai uno schiaffo, che tutti si girano.
« Ma come ti permetti!? » Gli urlai contro.
« Scusa, ma ieri Dave, poi prima ho ti ho visto ricevere soldi dal capitano, e dopodiché lo hai baciato e adesso sto tizio qui... Credevo che fossi una che la da via facilmente. » Disse massaggiandosi la guancia destra.
Gli tirai uno schiaffo sulla sinistra.
« Senti ragazzina, smettila. » Disse afferrandomi il braccio, con violenza.
« Non sono una puttana, sia chiaro. » Lo guardai con aria assassina.
« Qual'è il tuo vero nome? April, Hope. E poi dici pure che non sei una Escort? » Questo sul serio, se continua si becca un calcio nelle palle.
« Mi chiamo April Destiny Hope Davis. » Dissi guardandolo male. Gli presi gli occhiali dal viso, e me ne andai.
Rimase lì, a massaggiarsi le guancie. Ben gli sta, e che cazzo. 


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Grazie mille per le 10 recensioni! 
Vi amo, ve l'ho mai detto?
u.u
Justin Crede che April sia una puttana .-. 
Okay, si sarà fatto un'idea sbagliata
v.v 
Spero vi piaccia, e una cosa; Nella vecchia storia, c'erano tante persone che mi chiedevano la nuova storia, e adesso che l'ho postata non la cagate '-' Io l'ho scritta perché siete state voi a chiedermelo.. Ma okay, per fortuna le recensioni non mancano.
Spero che April, vi piaccia come aspetto. Fatemi sapere che ne pensate ;)
Alla prossima, con altre
10 recensioni? **
P.s. Non mettetemi Spam delle vostre storie sulle recensioni, mandatemele per messaggio persononale, lo gradirei di più. ;)
Passate qui: 
Sarò mai felice? 

 

:)

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Capitolo 4
*** Where to Miss? To the stars. ***


Where to Miss? To the stars.

Che sfacciato quel Bieber. Ma come si permette!? Nemmeno mi conosce, e salta a conclusioni porno.
Mancano 5 ore, e salperemo a Roma. Non vedo l'ora, magari ci incontro un italiano. Ho sentito dire, che gli italiani sono molto carini. Carini e romantici! Spero che questa leggenda, sia vera. (?)
Ma perché penso ancora a quel Bieber!? Cioè, non so se augurargli la morte sia pensarlo.
Boh, non lo.
Cammino per la nave, con l'intento di raggiungere il “Mini LunaPark” Questa nave, ha proprio tutto. Forse è per questo che è stata nominata 'La nave dei sogni'. Spero solo che non affondi come Titanic. Nah, io sono all'interno, e non affonderà. Porco cazzo, non può!
Pensiamo a positivo: Bieber riceverà un calcio nelle palle.
Ma perché se penso positivo mi vien in mente lui!?
Scossi la testa, per cacciare quei pensieri dalla mia mente.
Ad un tratto, un clacson suonò dietro a me. Che ci fa un clacson in una nave?
Mi girai.
« Ma che vuoi? » Urlai contro a quell'essere: Justin Bieber.
« Chiederti scusa. » Disse scendendo dal suo motorino. Oh, ecco con cosa mi ha raggiunta l'altra volta.

« Non accetto scuse. » Dissi continuando a camminare.
Mi afferrò dolcemente il braccio, e mi fece girare.

« Le mie le accetterai, perché ti voglio invitare a cena. » Cena? Ma ti prego!
Gli risi in faccia.
« Che c'è di divertente? » Disse ridacchiando.
« No, niente. E' che non ci vengo a cena con te. » Incrociai le braccia.
« Perché no? Sono Justin Bieber, chiunque vorrebbe. » Disse facendo l'incredulo.
« Ma sai cosa? Io non sono chiunque. Mi hai dato della Puttana, e non perdono semplicemente. » Lo guardai con aria di sfida.

« Immaginavo. » Immaginavi cosa?! Quant'è burlone sto ragazzo.
Però ha un bel fondo schiena, devo dire.
Rise, e si diresse verso la sua motocicletta. Non so nemmeno io, se era una motocicletta, insomma, da quel coso estrasse dei fiori.
Oh mio dio. E' da lì che i fiori nascono!?
« Gli ho presi per te, spero che ti piacciano. » Me gli porse.
Erano delle rose rosse. Con un bigliettino all'interno con su scritto:
“Scusa se ti ho scambiato per Escort.”
Qualcosa di più dolce no, eh? Dicono che lui sia romantico, beh non mi sembra romantico questo.

Risi, da tanta stupidità.
« Allora, ci vieni a cena con me o no? » Chiese implorante (?)
« Va bene. A una condizione; Il ristorante lo scelgo io. » Gli sorrisi.
« Hai un sorriso stupendo, è la prima cosa che ho notato in te, l'altro giorno. » Ho un sorriso stupendo, ho un sorriso stupendo, ho un sorriso stupendo.
Okay, April calmati. Perché ti sta iniziando a battere forte il cuore? Perché sto sorridendo? Okay, torniamo alla realtà.

« Grazie. Pure il tuo non è male. » Dissi con un filo di voce e imbarazzata.
Mi sorrise.
« Dicevamo, in che ristorante vuoi che ti porti? » Chiese accarezzandosi la nuca.
Mm, che ristorante voglio che mi porti? Italiano? Spagnolo? Giapponese? Arabo?
Trovato!

« Quello cinese! » Dissi pimpante.
« C-cinese!? » Che ha? Non gli piace? Sta facendo una faccia preoccupata.
JUSTIN'S VERSION

Ma perché tra tutti i ristoranti presenti in questa crociera, ha scelto proprio quello che mi manda in bagno!?
« Sì, non ti piace? » Chiese fissandomi negli occhi.
Dio, che occhi che ha. Non credo di aver mai visto occhi come i suoi.
Okay Bieber, torna alla realtà.
« E' perfetto.. » Dissi insicuro.
« Stupendo. » Disse sorridendo, portandosi una ciocca dietro ai capelli.
Cazzo, quant'è Sexy.

Notai che il suo sguardo andò a finire nel mio (non so come si chiama, ma lo chiamerò motorino.) motorino.
« Ci vuoi fare un giro? » Le chiesi.
« Sì! » Disse avanzando verso quell'oggetto.
Sorrisi, e la raggiunsi.
« Ma non c'è un sedile? » chiese squadrando quel coso.
« No, ci si sta in piedi. – Mi posizionai nel posto del guidatore. – Sali. » Dissi facendole segno con la testa.
Salì, e si strinse forte al mio petto.
Dio, che bella sensazione.
« Dove la porto signorina? » Le chiesi con fare elegante.
« Su una stella. » Mi sussurrò all'orecchio.
Un brivido mi percosse tutta la schiena, per poi fermarsi sull'inizio della colonna celebrale, e trasformarsi in calore. Sì, calore. Calore che mi fece accaldare parecchio, devo dire.

« E stella sia. » Dissi facendo una voce da 'omone'.

E' bella. Cioè, ha un viso elegante dolce, e allo stesso momento sexy.
Quanto avrei gradito, se fosse stata una escort.
Iniziai ad andare più veloce, e più lo facevo, più mi stringeva.
La portai davanti a un negozio, il quale nome era “Stella”. Quanto sono romantico? Ditelo.
« Ahah. Bel posto, sì! » Disse accarezzandomi i fianchi, per poi scendere. Scesi pure io, e ci dirigemmo all'interno del negozio.
Sinceramente, è stato puro caso portarla qui. Insomma, il mio intento era quello di farci un giro e basta, poi però ho visto in grande la scritta stella e ce l'ho portata.
Non ho idea, di che cosa ci sia all'interno.

Entrammo, e porca merda quanta roba Sexy.
« Ma sei un maniaco! » Disse ridacchiando, e dandomi una pacca sul braccio.
« Hei, io non sapevo che c'era dentro. » Dissi sorridendo.
Scosse la testa,e rise.
Oltre al sorriso, gli occhi, il viso, il corpo, quando sorride produce una dolce melodia.
Voglio dire, ci sono ragazze che quando ridono, ti danno un fastidio immenso.

« Bene, visitiamo l'interno, allora. » Disse leccandosi le labbra.
Hei April Destiny Hope, vuoi farmi impazzire per caso?
Sorrisi maliziosamente, e ci avviammo verso della roba.
« Questo ti starebbe bene. » Dissi prendendo in mano dell'intimo femminile.
– Tanga, e reggiseno con il pizzo trasparenti. – A parte, che il tanga di per sé, è trasparente di suo.
Fece una faccia disgustata, poi si avvicinò al mio orecchio, e mi sussurrò:
« Chi ti dice, che io non lo abbia già addosso? » Porca puttana, che voce Sexy.
Quanto scopabile è, questa ragazza!? Dio, mi fa alzare Jerry.

Rimasi con occhi sognati, per un po'. Insomma, me la stavo immaginando con quella cosa addosso. Poi, mi fece tornare alla realtà schioccando le dita davanti a miei occhi.
« Sto scherzando. Non sono quel tipo di ragazza. » Risse ridacchiando.
Okay, sogno finito.

« Ah no? Non la vestiresti mai, quindi? » Chiesi.
Lei, si stava guardando in giro.
« No. Cioè, sì. Ma solo per il mio fidanzato. » Si girò, fissandomi.
« Sei fidanzata? » Chiesi.
« No, e non credo che lo sarò per i prossimi 10 anni. » Disse ridacchiando.
Le nostre conversazioni, si basano tutte sul sorriso, e cose simili.

« Perché? » Chiesi curioso.

« Un mese fa ero fidanzata, e quell'idiota mi ha tradita. Ci sono, e ci sto ancora, molto male. Non voglio più innamorarmi. » Disse con uno sguardo triste.
« Deve essere proprio un idiota, per aver tradito una ragazza come te. » Dopo aver detto questa frase, me ne pentii. Perché gliel'ho detto? L'idiota qui, sono io.

« Grazie. » Disse.
Il suo viso, sta iniziando a diventare rosso. Oh, sì. Faccio quest'effetto.
Prese sei Boxer in mano, e disse:
« Voi maschi, indossate tutti boxer simili. » Mi stai provocando?
Mi avvicinai a lei, e le sussurrai:
« Chi ti dice, che in questo momento io abbia vestito intimo? »  


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Grazie per le 9 recensioni! Davvero davvero.
Però boh, se nel precedente ne ricevo 12, gradirei che ce ne fossero 12 anche nel prossimo D:
Voglio dire, siete state voi a supplicarmi di scriverla sta storia D:
Le recensioni, le voglio ricevere v.v 
Dai, che posto anche veloce:3
Okay, mi sto prolungando troppo ._. 
Giuro che se non ricevo più di 9 recensioni (?) Continuo dopo un mese u.u

 

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Capitolo 5
*** I want my mom. ***


I want my mom.

Ma dov'è? Perché non arriva? 
Scommetto che l'ha fatto apposta a invitarmi, per poi non venire.
Però non dovrebbe fare così, e a me che iniziava a stare simpatico.
Sono passati 20 minuti, e ormai ci rinuncio.
Sbuffo strofinando il piede a terra, e inizio ad incamminarmi verso il mio camerino.
Sento afferrarmi il braccio, scommetto che è Justin. E' assurdo, no? Come nei film.
Mi giro lentamente, non è lui.
E' una bambina, che sta piangendo. 
Quanta tenerezza. 
Mi avvicino a lei, le asciugo le lacrime con il pollice.
« Hei, piccola. Che succede? » Le chiedo teneramente.
« Non so dov'è la mia mamma. » Dice singhiozzando. 
D'istinto l'abbracciai. 
« April! Scusa davvero, alcune fan mi hanno intrattenuto. » Mi giro lentamente, tenendo tra le braccia ancora la bambina. E' Justin, che sta ansimando. Ha fatto un po' di esercizio fisico, sì.
« Mi dispiace, ma non mangio alle nove di sera. » Dico prendendo la bimba in braccio, singhiozzante.
« Mi dispiace! Giuro che non è colpa mia. Ti prego, fammi avere l'onore di cenare con te. » Dovrò chiedere al mio giullare, suppongo.
Oh, al diavolo! Ho fame, e i 100$ mi servono per Roma.
« Va bene. Però cenerà con noi, pure questa bella bimba qui. » Dico baciandole la guancia.
« Io voglio la mia mamma. » Dice abbracciandomi forte forte. 
« Forse è meglio se l'aiutiamo a trovare sua madre. » Dice Justin. 
« E' la prima cosa giusta, che tu abbia mai pensato oggi. » Dico accennando un sorriso.
« Bel vestito. Ma non si veste con le Vans. » Mi passò di fianco. Ma i
 cazzi tuoi? A me piace. 
( E' questo : 
http://www.polyvore.com/something_wirld/set?id=48684145&.locale=it )
« Parla colui che veste calzini sopra i pantaloni. » E con questa frase l'ho mandato in off!
Spero. 
Rise. 
« Hei piccolina, come ti chiami? » Chiese alla bimba, poco dopo.
« Charlie. » Tirò su con il naso. 
Estrassi un fazzoletto dalla mia borsa, e le soffiai il naso.
Potrebbe sembrare una cosa disgustosa, ma non lo è.
« Dove sono i tuoi? » Chiesi.
« Non so. Voglio mamma. » E su 'voglio mamma' iniziò a urlare piangendo.
« Calmati, dai. Adesso andiamo a cercarla, però mi devi promettere che starai buona. Okay? » Dissi accarezzandole una guancia. Annuì e appoggiò la testa, sulla mia spalla mentre io la tenevo in braccio.
« Che strano, mi sa tanto che oggi non ceneremo. » Disse Justin.
« Pensa un po' che dilemma. » Dissi guardandolo male. 
« Ma io ho fame. » Disse facendo una faccia troppo dolciosa!
« Io no. » Dissi continuando la retta via (?) verso una donna di cui non so il nome.
« Che dolce. Si è addormentata. » Disse fissando la bambina. 
« Oh sì, è tenerissima. » Dissi prima che un rumore, non interruppe le nostre voci canore. (?) 
Porca merda, è la mia pancia! Un'altra volta.
« Chi sarebbe quella che non aveva fame? » Disse stra sfottente (?)
Divenni rossa all'improvviso. 
« Senti un po', andiamo dal capitano. Voglio dire, lo diremmo a lui che non so con quale potere, troverà la madre. » Mi guardò stranito.
« Cosa c'è tra te, e il capitano? » Ma è ancora fisso con la storia della Escort?
« E' un amico di mio padre. » Dissi in imbarazzo.
« Amico di tuo padre, eh. » Disse con un sorriso malizioso.
« E' vero. » Dissi guardandolo male. 
« Dammela. » Darti cosa!?
« Ma sei un maniaco pervertito di merda! » Dissi allontanandomi da lui.
« Ma che hai capito? La bimba. Si vede che ti pesa. » Disse scuotendo e contemporaneamente, ridendo.
Gliela cedetti, e per un'istante le nostre mani si sfiorarono. 
Mi sento strana.

« Hei, capitano! » Urlai.
« Hei, piccola. » Disse sorridendomi.
« Questa bimba si è persa. » Dissi indicando la bimba nelle braccia di Justin.
« Piacere, signore. » Disse Justin stringendogli la mano.
« Piacere mio. » Disse mio padre stringendogli tanto forte la mano. 
E lo capì, dal fatto che Bieber gridò.
« Okay, senti si chiama Charlie, e non sappiamo altro. » Dico sospirando per farlo allontanare.
« Dalla a me. » Dice poco dopo.
« Bene. Possiamo fidarci, a lasciarla lì con te? » Dico ridendo.
« Sì, tranquilla. » Disse facendomi l'occhiolino. 
« Bene, allora noi andiamo. » Dissi baciandogli la guancia.
Non so perché, ma la faccia di Justin era piuttosto pallida.
« Ti tengo d'occhio, ragazzo. » Disse mio padre guardando in cagnesco. 

Justin's Version.
E' impossibile che tra quei due non ci sia del tenero. 
Sono innamorati. PORCA MERDA! Potrebbe essere suo padre, vecchio com'è.
E' pedofilo.
« Si è fatto tardi. Io vado, notte. » Qualcosa di soffice si posa sulla mia guancia destra.
Sento un calore dentro me, e un sorriso uscire fuori involontariamente. 
« Em, sì. Notte piccola. » Dissi facendole l'occhiolino.
« Senti un po'. – Disse ritornando indietro. – Domani facciamo un giro per Roma? » Io e te? Si può fare, sì.
« Sicuro! Così mi farò perdonare per oggi. » Incurvai un sopracciglio.

« Non ne essere tanto sicuro. Ho bisogno di qualcuno che mi tenga le borse. » Mi fece l'occhiolino e sparì dietro l'angolo. Mi piace questa ragazza, è misteriosa e non la da via subito.


« Hei bambolina. » Presi per i fianchi una bionda.
Questa me la porto a letto. Appena mi vide, spalancò gli occhi, e si slacciò la camicetta per farmi intravedere il suo seno.
Incurvai la testa per vedere meglio, e cazzo se era un bel seno.
« La bambolina ha voglia di giocare. » Mi sussurrò, mordendomi il lobo dell'orecchio.
Bieber si sta eccitando. 
Ho tutte le ragazza che voglio. Sempre, e quando voglio. Diciamo che le parole “Astinenza dal sesso” nel mio vocabolario, sarà difficile trovarle.


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Grazie mille per le recensioni!
Siete fantastiche, 12 ù.ù
Spero di non perdervi per strada (?)
Spero che vi gusti (?) Vedete, io ve li posto veloce veloce se ricevo abbastanza recensioni.
Che ne dite, riusciamo a superare le 12? 
Ci conto eh. 
Oh, e se ce ne sono meno di 10, continuo dopo un mese!
Se mi cercate (?) Mi trovate su Twitter: @SmileatCyrus

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Capitolo 6
*** Sorry, I forgot. ***


Sorry, i forgot.
Mi sveglio la mattina, soddisfatto. 
Non capisco di cosa, finché il mio sguardo non va a finire alla mia destra. C'è una ragazza bionda, nuda.
Mi alzo sbagliando, e mi vesto. 
Lascio un bigliettino alla ragazza: 
“Notte stupenda, sai muoverti bene piccola. Addio;)” 
E' una cosa che faccio sempre, non è un dramma. 
Mi avvio al bar, vedendo una ragazza scontrarsi contro metà persone. Rido dell'enorme figura di merda che sta facendo. 
Poi intravedo meglio il suo sguardo, è April.
« April! » Le grido.
Mi rivolge un sorriso, per poi scomparire di nuovo. La nave è ferma, presumo che sia arrivata a Roma, da un bel po'.
Non c'è tanta gente in giro. 
Perché è scomparsa? Prima mi dice che vuole visitare Roma insieme a me, e poi sparisce.
Cerco di inseguirla, finché non la vedo che sta parlando con Dave.
Io davvero, vado con la teoria che lei ci prova con tutti. Ma è meglio non dirglielo, poi si incazza.
 
« Eilà! » Dicco accerchiandole le spalle.
« Hei, Bro. » Conferma (?) Dave.
Cazzone, non parlavo con te.
Lei mi rivolge un dolce sorriso, che ovviamente ricambio.
APRIL'S VERISON
Ma questo mi pedina per caso?
Okay, pensiamo all'enorme figura di merda che ho appena fatto.
Perché nessuno mi ha avvertito che quando ci fermiamo in un posto, non c'è scuola?!
E io che mi ero pure vestita adeguatamente oggi.
Energie sprecate, direi. 
Sospiro. 
« April, verresti a visitare Roma con me? » Mi chiede poco dopo, Dave.
« Certo! Perché no? » Dico entusiasta. 
Il mio sguardo va a finire verso Justin, il quale si fece triste di colpo. 
Tolse il braccio dalle mie spalle. 
Ma che ha? 
« Stupendo. » Dice per poi darmi un bacio in guancia.
« Vado a cambiarmi, ci vediamo tra 15 minuti? » Chiedo.
« Sicuro. » Concluse facendomi l'occhiolino.
Andai via.
JUSTIN'S VERSION
Che ragazza maleducata. 
Prima mi invita e poi ci va con un altro. Okay, non mi cambia la vita, ma ci sono rimasto un po' male.
« Justin, tu che sei bravo con le ragazze... Dimmi come faccio a conquistare April. » Perché devo dirti come conquistare qualcuno che mi piace?
Cazzo, no. Per una volta che ne trovo una a cui non piaccio.
« Ti piace April? » Chiedo schietto.
« Sì, si nota così tanto? » Chiede imbarazzato.
No Dave, nessuna persona avrebbe interpretato il tuo “Dimmi come faccio a conquistare April” come un “Mi piace”. Ma devo dire, che sono scemo io a chiedertelo.
« Abbastanza. Senti un po', ti aiuterò. Quindi, primo passo; Mai far capire a una ragazza che ti piace. » Meglio se non glielo dice, va. Se glielo dice poi magari lei ricambia.
« Ah okay, grazie per il consiglio. » Dice sorridendomi.
Gli sorrido a mia volta.
« Eccomi. » Mi girai: April.
Ma che s'è sciupata? Adesso la offendo. 
Lei mi ha dato buca, io l'offendo.
APRIL'S VERSION
Justin è bello. No, ma dai? Mi vestii così:http://www.polyvore.com/hj/set?id=48827672&.locale=it
« Sei stupenda! » Com'è dolce Dave.
« Hei April, ha chiamato mia nonna, rivuole la sua camicia. » Brutto coglione montato!
Ma perché deve prendermi in giro!?
« Ah Ah, divertente. » Mi sono offesa, sì. 
Ci ho messo tanto, a scegliere che vestire. Poi questo mi offende.
Feci un broncio, e lo guardai con disprezzo. 
Notai Dave dare una gomitata a Justin. 
« Te la sei presa? Stavo scherzando, dai. » Certo, scherzavi.
« Okay. Dave, andiamo? » Chiedo porgendogli la mano. 
Lui sorrise, e l'intrecciò con la mia.
Ma che fa? Ritiro la mano, e gli sorrido alla Demi Lovato.
Dio, che imbarazzo.
« Emm, meglio andare. » Mi giro verso Justin, ha la mano sul mento, scuote la testa e ride di sottofondo. 
Cazzo ha da ridere?
Mi incammino verso l'uscita della nave, toccherò terra. Sarà come... Non so. Sarà come qualcosa, insomma.
« Dove vuoi andare? » Chiede Dave.
« Mm, non so. Prendiamo un gelato, intanto. » Dico sorridendo.
 
2 ore dopo
Ci siamo persi. Porca puttana, perché!? E come facciamo adesso? 
Non so un cazzo di sto posto, so solo che c'è il Colosseo. 
« Dave, dove cazzo siamo!? » Dico esasperata.
« Non lo so... » Dice sull'orlo di scoppiare a piangere. (?)
« Che cosa dolce, non trovi? » Ho fame, cazzo.
« Vedrai, che riusciremo a trovare un'uscita da questo posto affollato. » Si morde le unghie.
E' nervoso, ha paura. Perché non può essere un ragazzo normale il quale mi dice cose dolci, tipo “Piccola tranquilla, ci sono io.”  ?
Non credo che lo farebbe mai.
E' un ragazzo dolce, però è diciamo un po' bimbo. 
« Senti un po', andiamo in un bar e chiediamo informazioni. » Annuisce, e mi prende per mano. 
Arriviamo all'interno del bar, e c'è tanta folla. Già da fuori, era un caos, dentro lo è ancora di più.
« Ma che succede? » Mi domanda Dave. 
Faccio spallucce. Cazzo ne posso sapere io?
Noto una testa a me famigliare.
Collego il cervello: Urla, testa famigliare.
Ci deve essere Justin.
« Hei Bieber! » Urlo, ma non mi sente. 
Allora salgo sul balcone. 
« JUSTIN! » Lancio un urlo, che nemmeno io mi sarei mai aspettata di fare.
Di colpo, si zittì tutto. 
« Bambolina. » Bambolina? 
Adesso ho l'attenzione di Justin, fuck yeah. La gente ricomincia a leccargli il culo, però.
« Mi sono persa, mi accompagni di nuovo sulla nave? » Chiedo speranzosa.
« Fammi indovinare, Ti sei persa e Dave, uomo com'è si lamenta più di te. Dico bene? » Dice alzando un sopracciglio. 
Come fa a saperlo?
« Esatto. » Dico sfoggiando un sorriso.
« Stai chiedendo alla persona sbagliata. » Dice girandosi a dare un bacio a una. 
Hei Bieber, sono qui. 
Mi siedo sul balcone, e aspetto che le sue labbra si stacchino da quelle di quella troia (?)
Dopo un po', finalmente si stacca. Sono stata tutto il tempo a osservargli.
Lui è così teneramente carino! Ha dei piccoli neei attorno alla bocca. 
Mi piacerebbe baciarlo, il movimento che le sue labbra facevano prima, era davvero provocante. 
« Cazzo hai da fissare? » Chiede infastidito.
Ma com'è che ieri era tutto dolce, e oggi no?
« Niente... Ti prego portami sulla nave. » Dico implorandolo. 
Fissa Dave, che sta bevendo un po' di sano latte (?) e poi ridendo, dice:
« Fatti accompagnare da quel macho man. » Seh. Macho man sto cazzo.
« Ma che hai? » Chiedo.
« Che ho!? Ieri mi hai detto che volevi farti un giro per Roma con me, poi te lo chiede quel bambino lì e ci stai subito. Sei un'ingrata, ecco cosa sei. » Cazzo!
Me ne ero scordata. Giuro, non mi era passato per la testa. 
PORCA PUTTANA. Ma se ci sta male, vuol dire che voleva passarla con me questa giornata!
« Santo cielo, scusami. Me ne ero scordata, giuro. » Gli faccio gli occhi dolci dolci.
« Il tuo verde smeraldo, non colmerà la rabbia. » Disse. 
Ha notato i miei occhi? Mi serve lui, per tornare sulla nave.
« Per favore. » Gli faccio il labbro, quello tenero tenero. 
« Dammi un bacio, e ti porto sulla nave. Perché presumo che a te non freghi un cazzo del mio perdono. » Mm, però! Intelligente.
Ero seduta sul balcone del bar, lui era davanti a me, lo attiro verso di me tirandolo per la maglietta. Intreccio le mie gambe al suo bacino, mentre lui mi stringe i fianchi.
Devo dirlo; ha delle labbra che attirano. Ho voglia di baciarlo, sì.
Non posso non baciarlo. Cioè... E' un bacio. Ho fatto di peggio, quindi. 
Che cosa tenera i suoi occhi.
Ed ecco il momento magico.
I nostri nasi si sfiorano, i nostri respiri si mescolano. Appoggio una mano sulla sua guancia destra. Mi fissa gli occhi e labbra di continuo.
Ecco, ci siamo. Meno 1 centimetro, meno 5 millimetri.. Meno un millimetro e..
« April, vieni. » Sento un braccio farmi cadere dal balcone. 
CAZZO CHE MALE, E CAZZO MI HA FATTA PROVARE UN BRIVIDO PAZZESCO.
Perché doveva interrompere quel momento!?
« Dave. » Dico scocciata.

Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
12 recenioni:3 Raggiungere le 13 è una cosa impossibile, eh? t.t
Mi mancano le vecchie recensioni, ma okay. Ho voi adesso. 
Il passato rimane passato! 
Chiedo almeno che queste dodici persone, non mi abbandonino dopo questo capitolo u.u
Siete meravigliose, voi 12 CHE RECENSITE.
Perché la storia la leggete, ma non recensite. Non è difficile, basta scrivere più di 10 parole çç Infondo io sto qui anche più di un'ora a scrivere D:
Okay, parlando del capitolo:
Dave doveva davvero, rovinare quel momento?
Sì, no. Boh._. 
Cazzi loro, no?
Comunque spero vi piaccia. Ciao bellezze (?)

P.s. Pregate purché (?) Domani non mi interroghi in diritto?
       Ho bisogno dell'aiuto di dio :')

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Capitolo 7
*** I'm Lost, Again. ***


I'm lost, Again.




I nostri nasi si sfiorano, i nostri respiri si mescolano. Appoggio una mano sulla sua guancia destra. Mi fissa gli occhi e labbra di continuo.

Ecco, ci siamo. Meno 1 centimetro, meno 5 millimetri.. Meno un millimetro e..
« April, vieni. » Sento un braccio farmi cadere dal balcone.
CAZZO CHE MALE, E CAZZO MI HA FATTA PROVARE UN BRIVIDO PAZZESCO.
Perché doveva interrompere quel momento!?
« Dave. » Dico scocciata.
Non doveva intromettersi, cazzo. Devo trovare una persona per dimenticare Kevin, e Justin è perfetto.
« Dave, te l'ha mai insegnato qualcuno a non interrompere i momenti? » Sono schietta, mi irrito facilmente.
« E' che non volevo che pure tu diventassi una preda di Justin. » Dice aiutandomi ad alzare.
Ma che dice? Preda di Justin!? Ma per favore.
Faccio una faccia interrogativa.
« Dave sta scherzando. Nessuno è mai stato una mia preda. » Dice Justin guardando l'amico con un'aria assassina.
« April, andiamo. » Mi attira per il braccio, portandomi all'uscita del bar.
« Dave! Justin è l'unico che ci può aiutare! » Ritrassi la mia mano.
« E va bene. » Disse rassegnato.

JUSTIN'S VERSION

Perché mi sento così scombussolato?
Voglio dire, ero entrato in un momento di trans, mi ero perso tra i suoi occhi, poi quello me la toglie di dosso.
Oh, momento dove sono finiti?
Io quella ragazza la devo baciare. Mi piace assai tanto.
Esco tra un grido e l'altro, e dopo un po' li raggiungo.
« Hei, aspettate. » Grido.
Stanno chiedendo informazioni a un ragazzo. Italiano, presumo.
Gli raggiungo.

« Bieber! Senti un po'. Non abbiamo più bisogno di te, adesso sto figo mi accompagna. » Figo lui? Ma ti prego.
« Con “Sto figo” Intendi me, babe? » Le accarezzo un fianco.
« No, intendo lui. » Dice prendendolo sotto mano.
« April, smettila. » Disse Dave.
Che intreccio di cuori.
Allora, a me piace April. A Dave piace April. Al tipo Italiano, piace April.
E' per caso una sorta di “Tutti pazzi per Mary” ? Scossi la testa, per distrarmi da sti stupidi pensieri.
Non sono sicuro che mi piaccia. Fisicamente? Sì mi piace.
Ma come carattere... Ci sto lavorando su.
Insomma, non sono innamorato. Voglio solo provarmela. Sarà una sorta di obbiettivo per questa stupida crociera la quale mia madre mi ha costretto a venire.

 

 

April sta cinguettando con quel Danirele.. Marco, da mezz'ora.
Sono davanti a noi, non credevo il tipo parlasse francese.
(Sì parlano francese, anche se scrivo in Italiano!)
Quella ragazza sa sia Inglese, che francese. Che cosa meravigliosa. (?)
« Sai Justin... Credevo che a April piacessi tu. Invece quella si fa tutti. » Ooh la! Non lo penso solo io.
« Ma io le piaccio. Come faccio a non piacerle? » Fa una faccia scazzata.
« Okay, comunque quando gliel'ho detto, s'è incazzata. » Dico insicuro.

« Ma allora sei scemo! Non si dicono queste cose alle ragazze. » Dice sospirando.
Ma veramente, io non le ho detto proprio questo.
« Veramente, le ho detto che era una Escort. » Sgrana gli occhi, e scoppia in una risata.
April e Marco si girano verso noi con una faccia interrogativa.
« Niente, si è ricordato di com'è bella sua nonna nuda. » Dico serio.

Fanno una leggera risata, dopodiché ritornano a “Cinguettare”.

« E che ti ha detto poi? » Dice asciugandosi le lacrime.
« Se l'è presa. » Dico semplicemente.
« Comunque... Ti prego non ci provare con lei. » Torna serio.
« Se lei ci sta, io ci sto. » Dico indifferente.
« Justin, hai tutte le ragazze che vuoi... Questa lasciala a me. » No, cazzo!
E' vero... Ho tutte le ragazze che voglio... Ma io voglio lei.
« Ti lascio le così dette “Tutte ragazze che vuoi” » Ecco.. Magari non tutte però.
« Ma non capisci, che mi piace lei!? » Mi ringhiò come un cane.
« Ho capito. Provaci, ma se preferisce me non andare a piangere dalla “Mammina”. Vuoi conquistarla? Va da lei, e distanziala da Nicola. » Mi sono scordato il nome di quello.

« Marco. » Mi corresse.
« Fa lo stesso. » Confermai.
Dave iniziò ad avvicinarsi ad April, che nel frattempo stava incollata a Nicola. Sì insomma, al tipo.
Ha un bel culo quella ragazza.
APRIL'S VERSION
Mi sento attratta da Justin... Non so. Quando parlo con Marco, mi immagino che lui mi guardi, e rosichi. Ma non so perché.
Sì insomma, vorrei avere il suo sguardo fisso su di me, è carino come ragazzo..

« April, ti va di fare un po di shopping? » Oh santo cielo, e questo da dove è sbucato?
« Sì. » Infondo sono a Roma per questo, no?
« Stupendo! » Dice entusiasta.
« April, davvero? Sei venuta a Roma per i vestiti? Quelli li trovi ovunque. Ma il Colosseo, la fontana di Trevi e tutte le altre cose, si trovano solo qui. » Ha ragione, cazzo.
Giro lo sguardo verso Bieber, che è intento a messaggiare.
Nota che lo sto fissando, e mi sorride. Ricambio.
Ha un sorriso bellissimo, magico quasi.

« Em, vero. Andiamo, allora! Justin... Vieni pure tu? » Chiedo avvicinandomi a lui.
« Mica mi volevi lasciare solo, no? » Ovvio. (?)



Mi sono persa, un'altra volta. E ora sono sola con Justin.
« E' tutta colpa tua! » Urlo sbraitando come un cavallo, (?) contro Bieber.
« Non è colpa mia, smettila. Li troveremo. » Ah, non è colpa tua?
Adesso vi ricapitolo; Bieber aveva caldo e voleva un gelato, e io l'ho accompagnato, poiché lui è famoso, ci furono urla di fans. Inseguimenti di ragazzine per un po' di tragitto e dopodiché Booom. Siamo nel vuoto più totale.
“Vuoto” si fa per dire.

« Justin, ho paura. E se ci dimenticano qui? » Ho davvero terrore, lo ammetto.

« Non preoccuparti piccola, se sei con me, non ti dimentica nessuno. » Mi avvicinai a lui abbracciandolo.
Non so, mi venne d'istinto. E non so se venne d'istinto pure a lui, ma mi abbracciò forte, e mi baciò la testa.
Non so, mi fece sentire in qualche modo protetta.
Ridacchiai, ripensando a Dave.

« Che succede? » Chiese Justin.
« No è che, se ci fosse stato Dave, si sarebbe messo a piangere. Credo. » Dissi distaccandomi.
« Probabilmente. Sai, è un po' mammone. » Sì, l'avevo capito.
Sorrisi.
« Senti, non ho intenzione di disperarmi. Anche perché Roma è bella. Ti va di visitarla con me, Madame? » Si inchinò come quel primo giorno in cui ci incontrammo.

FLASHBACK
« Posso sapere almeno il tuo nome, Madame? » Chiese facendomi un inchino.
« Sono la signorina Davis. » Mi inchinai a lui, come per ricambiare il suo gesto.
« Il nome è segreto? » Sorrise.
Quello, non è un sorriso normale, no no.
« Per il momento, sì. » Gli feci una smorfia, e me ne andai.
Le urla di prima, erano sicuramente rivolte a lui.
Ma se era dall'altra parte della nave, come ha fatto a raggiungere la parte opposta?
FINE FLASHBACK



Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Grazie per le 15 recensioni *--------*
Davvero, grazie mille!
Sapete, oggi mi hanno detto che non mi merito recensioni... E ci sono rimasta anche un po' male. 
Un po' tanto, forse. 
So di non scrivere benissimo, e che faccio errori grammaticali. 
Però qualcosa di più carino, poteva dirmelo t.t
Okay, non siamo qui per parlare di me. ._.
Questo capitolo non mi convince tanto xD Ma dovevo postare :)
Spero che ci siano 15 recensioni? *-*
Grazie in anticipio. 
TURN TO YOU E' FANTASTICA. :3



 

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Capitolo 8
*** I WANNA BE IN LOVE. ***


I WANNA BE IN LOVE.

« Senti, non ho intenzione di disperarmi. Anche perché Roma è bella. Ti va di visitarla con me, Madame? » Si inchinò come quel primo giorno in cui ci incontrammo.
« Con piacere, Monsieur. » Dissi con lo stesso tono.
« Allora vieni! » Mi prese per mano, e iniziò a correre e correre.
Ma 'ndo cazzo stiamo andando? 
Dico io, avrà una meta, no (?)
« Bieber, fermati! » Dissi ansimando. La ginnastica, l'ho sempre odiata.
« Sai cosa sei? Sei una sfaticata! » Disse ironico.
Sfaticata? A nessuno piace correre, mi pare. 
Forse ai bimbi.. Ma loro con il passare del tempo capiranno quanto stupidi erano. 
« E tu sei Justin Bieber! Vedi.. Il tuo nome è già un'offesa. » Dissi ironica. 
Spero non mi abbia presa a male.
« Ah sì? Tante donne hanno gridato il mio nome... E sai? Non credo foss per offendermi. » Mi sussurrò.
Dio, che voce provocante. 
Misi entrambe le mani sui suoi pettorali ricoperti da una maglietta, e lo buttai a terra. 
In un primo momento cadde e si fece serio, ma poi sorrise. 
« Oh April cara, questo non lo dovevi fare. » E da quel “Questo non lo dovevi fare” Capii che dovevo iniziare a correre, di nuovo. Mannaggia a me! Perché non sto zitta? Se – come minimo – non perdo 1 kilo, mi incazzo con il fato. 
Girai la testa per vedere la distanza tra me e lui, finché non caddi a terra.
« Aiha, che male! » Fantastico, ero andata a sbattere contro un palo.
*Figura di cacca.*
Justin rideva, mentre io avevo il naso sanguinante.
« Non ridere, idiota! Trovami un fazzoletto, piuttosto. » Gli urlai contro con la mano davanti al naso. 
Fece una faccia interrogativa.
« Oh, ma stai sanguinando? » Chiese avvicinandosi piano a me.
« No, sta mattina volevo mettermi lo smalto rosso, e non ho azzeccato l'unghia e ho dipinto la mano. Lo noti solo ora, Justin? » Dissi ironica, facendo la faccia di un meme da “You don't say?!”
« Hei Gente! Qualcuno ha un fazzoletto? » Gridò.
Ma questo è scemo, siamo in Italia.. Qui mica parlano in inglese. ( Giocate un po' con l'immaginazione, io non posso mica scrivere in inglese D: )
« Sai Justin, non credo che parlino inglese! » Ringhiai. Porca puttana mi ero sporcata la camicia di sangue, per fortuna che era rossa e non si notava. Lasciando da parte la camicia, avevo la mano rossa. 
Ma perché sono così sfigata?
« Oh, vero. M'avranno preso per scemo. Senti un po', alzati in piedi e stai con la testa per aria. Nel frattempo mi alzai. E metti la mano qui. Mi indicò un punto nel naso (?) O dio, che schifo. Sai... Prima volevo baciarti.. Ora ne farei pure a meno. » Dio, che stronzo. 
Lo guardai in cagnesco. 
« E dai, il sangue mi fa un po' schifo. » Si giustificò. Scossi la testa, e mi precipitai su un ruscello, seguita da Justin. 
Mi sciacquai il naso, e lavai le mani. Ma il sangue, non smise. 
« Oh che scemo! Guarda! Disse togliendosi qualcosa dalla tasca. Avevo un pacchetto di fazzoletti a portata di mano. » Io lo ammazzo. Giuro che lo prendo a pedalate in culo. Ride pure, a sto coglione!
« Oh, Bieber non hai idea, di cosa io ti voglia fare in questo momento. » Gli dissi guardandolo male.
« Mm, ecciti ragazza. » MA CHE HA CAPITO!?
« Non quello, coglione! Ti vorrei morto, giuro! » Dissi sospirando. 
« Non sei l'unica. » Ridacchiò. 
A lui fa piacere che le persone ce lo vogliano morto?
Ah, contento lui.
« April, guarda. » Mi indicò una fontana.
« Dicono che se lanci una moneta all'interno di essa ed esprimi un desiderio, esso si avvera. » Disse, con occhi sognanti. 
« Vieni! » Mi disse per poi prendermi la mano libera. L'altra ce l'avevo sul fazzoletto attaccato al naso (?).
Arrivammo davanti alla “Fontana di trevi”.
« Girati. Mi girai. Tieni questa. Mi porse una moneta da 5 centesimi. Ammazza quanti soldi. Adesso esprimi un desiderio, e gettala all'indietro. » Ma che mi prende per un'anticcapata? 
« Justin, non sono nata ieri. So come si lancia una moneta. » Dico gesticolando.
« Ma io mica ti ho spiegato come lanciarla ti ho detto come devi fare. » Disse sbuffando.
« Fa lo stesso. » Conclusi. 
NARRATRICE'S VERSION. (?)
April prese un gran sospiro, chiuse gli occhi e dentro di se si disse:
« Voglio innamorarmi di nuovo, innamorarmi e non soffrire più. » Lei ci sperava, dopo Kevin, provava un po' di rabbia nel vedere le altre coppie lanciarsi effusioni romantiche. 
Justin invece non lanciò ancora i suoi 5 centesimi. Osservò April, mentre lo faceva e nonostante avesse ancora un po' il naso rosso a causa del sangue, le sembrò bellissima. Non aveva mai visto tanta bellezza racchiusa in una sola ragazza. 
Si leccò le labbra più volte, nel vederla. 
Lui aveva già tutto, cosa poteva desiderare di più?
Soldi? Già ce li aveva.
Ragazze? Cadevano già tutte ai suoi piedi.
Fama? Di certo non gli mancava.
Ci pensò a fondo e arrivò alla conclusione che non aveva mai amato.
Aveva frequentato tante ragazze, ma mai era riuscito a innamorarsi. Voleva provarla quella sensazione di cui tante persone ne sono felici.
Così fece come April. Chiuse gli occhi, prese un respiro profondo e pensò al desiderio;
« Voglio innamorarmi. Ma non di una ragazza qualsiasi, di una speciale che mi piaccia davvero, fisicamente e dentro. » 
Lanciò la monetina, e aprì gli occhi. 
C'era April che lo stava fissando. Il ragazzo d'istinto sorrise, perché pure lui la fissava mentre compiva quei atti. Pensò che la ragazza pensasse le stesse cose che lui prima pensava nell'osserva.
« Alla buon ora, Bieber! Ci voleva tanto per lanciare una moneta? »


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Non voglio scrivere le solite cavolate, adesso. Voglio dirvi grazie per le recensioni, e 
lasciare questo spazio, per salutare un angelo: Melissa Bassi.
L'ho presa da una pagina su facebook. Leggete.

Ti svegli, il tuo primo pensiero é: Buongiorno Mamma, Buon giorno Papa', vi voglio bene...
Ti prepari per andare a scuola e con un bacio e un sorriso dici: Ciao, ci vediamo più tardi. Poi arriva una telefonata, quella stessa telefonata che ti dice che il tuo piccolo angelo non c'è piu', che è volato via.
E' volata in paradiso insieme ad altri angeli come lei. Sai che non ritornera piu' e che non ci sarà più il suo sorriso e la sua voglia di vivere, e questo ti ferisce. La sua vita è stata spezzata da un pazzo, un bastardo, che speri non avra' pace per il resto della sua vita. Non ti dico addio, non ti dico ciao, il minimo che posso dirti è: Arrivederci!
Anche se non ti conosco, mi ha spezzato il cuore il cuore questa notizia, come a tanta altra gente..
Arrivederci Melissa! ♥

 Al prossimo capitolo, e spero che in questo ci siano recenioni!

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Capitolo 9
*** Perhaps it's true... Maybe i like him. ***


Perhaps it's true... Maybe i like him.

« Alla buon ora, Bieber! Ci voleva tanto per lanciare una moneta? » Seriamente, io ci avrò messo 2-3 secondi.. Questo sembrava essersi incantato. 
« Emm, sì scusa. » Scusa, scusa, scusa. Non serve chiedere scusa, non ha fatto niente di sbagliato.
Gli sorrisi, non sapendo che altro fare.
« Che desiderio hai espresso? » Si accarezzò la nuca.
« Non si dice. » Dissi ridacchiando.
« Giusto. » Disse. Scosse la testa imbarazzato. 
« Andiamo? » Chiesi.
Ma infondo.. Andare dove? La nave, non si sa dove cazzo sia, e siamo soli.
Oddio, Povero Dave. Sarà la nuova fontana di trevi. 
« Vieni con me. » Disse come se conoscesse bene la città.
« No Justin, ci perderemo ancora di più! » Dissi preoccupata.
« Ti fidi di me? » Sto avendo un Flashback.
« No. » Dissi ridacchiando.
« Ho un Deja Vuu! » Disse ridendo.
« Ma va? Pure io. » Dissi allo stesso modo.
« Farò in modo purché tu ti fida di me! » Mi prese a forza per il polso, portandomi non so dove.
Sì Justin. Fidati che se continui così inizierò a fidarmi di te, eh!
Va beh, tanto vale correre.

JUSTIN'S VERSION
Okay. Non ho idea di dove cazzo io mi stia dirigendo. Corro a vuoto, per le strade.
Sforza il cervello Bieber, cosa c'è a Roma?
Ma perché mentre studiavamo l'Italia dovevo farmi i cazzi miei? 
O meglio, era qualcun altro che faceva il mio cazzo (?). 
Okay, basta. 
Ma Roma è stupenda! Cioè, diavolo stiamo correndo e noto delle cose stupende. Mi piacerebbe visitarla meglio. Ma adesso purtroppo non posso. 
Vedo un ponte, o la va o la spacca.
« Justin, siamo arrivati!? » Chiese ansimando.
« Emm, Sì. » Dissi insicuro.
« Sia ringraziato il cielo. » Disse tirando un sospiro di solievo.
Intravide qualcosa che non sapevo nemmeno io, che ci fosse.
C'erano tanti lucchetti attaccati ad esso.
« Oh Justin, è bellissimo! » Disse sognante.
Sì Justin, è bellissimo.
« Oh, ti ci ho portata apposta. » *Rotola gli occhi al cielo*
Mi sorrise dolcemente portandosi una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Mi avvicinai meglio ai luchetti, per vedere cos'erano. (Forse dei semplici lucchetti?!)
Lessi una scritta “Ponte Milvio”
E c'erano tanti, parecchi lucchetti attaccati ad esso. 
Ma che ci trova di bello?
« Che cosa romantica. » Mi sorrise dolcemente imbarazzata.
« Perché mi hai portata qui? » Chiese poco dopo.
« Oh, Beh... Perché.. Volevo farti vedere che il vero amore esiste! » Cristo santo, Justin!
Una scusa migliore non c'era?
« E perché? » Chiese avvicinandosi a me. 
« Perché tu hai detto che non ti vuoi più innamorare, ricordi? » Dissi agitato pensando se me lo avesse detto lei, o qualcun altro. 
« Oh, giusto. » Ho una memoria formidabile, devo dire.
« Quindi.. Ti piace? » Ma che domande faccio?
Non rispose. Semplicemente si avvicinò a me, fissandomi nelle pupille.
Hei cuore, smettila di battere. Sì cioè, batti quanto basta per farmi vivere, ma non battere tanto forte da farmi arrossire. 
Mi regalò un sorriso, che ovviamente ricambiai. 
Si alzò in punta di piedi, visto che è bassa, e mise entrambe le mani sulle mie spalle. Ed ecco che le nostre labbra fanno conoscenza. 

APRIL'S VERSION
Oh, dio. Che sto facendo?
No okay, continuo a farlo. Non voglio più staccarmi, è che mi è sembrato così teneramente romantico, diamine!
Poi dovevamo baciarci già da prima, solo che prima c'era Dave, ora ci siamo solo noi.
Non riesco nemmeno a descrivere la sensazione che sto provando in questo momento.
Ho i brividi da per tutto, e mi sento avvampare le guance.
Perché? Ho baciato milioni di ragazzi, perché con lui mi sento strana?
Non capisco. Okay, è molto attraente, ma può una semplice attrazione provocare tutto ciò?
Mi strinse a se, intensificando il bacio. 
E' un mix di lingue. 
Si stacca lentamente. 
Oddio, che faccio adesso? Mi sento in imbarazzo.
Che rispondo? Che dico.. Oddio.
« E questo per cos'era? » Chiese imbarazzato.
Pensa April, pensa!
« E-era per... Il bacio! Quello al bar, te lo dovevo.. no? » Sgranai gli occhi. Quanto sono stupida...
« Oh sì, giusto. » Mi sorrise. 
« Baci bene. » Mi lasciai sfuggire. 
Oh no, vi prego uccidetemi.
Sono nella fase in cui dico la verità. Ogni volta che sono imbarazzata, ma molto imbarazzata, inizio a fare così. 
QUALCUNO MI TAPPI LA BOCCA.
« Oh, grazie pure tu. » Disse guardandomi stranito.
« E mi sono pure sentita tanto bene. » Ok. Adesso mi butto dal ponte.
« Oh, ne sono felice... » Fatemi smettere. 
« Anche io, tanto. Pure il tuo cuore batteva forte? » Mi tappai la bocca. 
Porca eva, sembro pazza. 
« Smettila di dire ste cose. » Mi sussurrai. 
Lui sgranava gli occhi. Era a bocca aperta. 
Oh santo dio, sono pazza sul serio.
“Buttati dal ponte April, Buttati.” Mi ripeteva la testa.
“Digli che ti piace, o lo farò io.” Mi ripeteva il cuore.
No, non mi piace, porca zozza. E' solo attrazione fisica.
« Ti senti bene, Destiny? » Destiny? E da quando mi chiama così?
« Grazie a te, stupendamente. Tu invece Drew? » Sì va beh, ho capito che al cuore non si comanda. 
Fa tutto da solo, sta merda.
« Senti April... Non vorrei che tu con questo bacio abbia capito male. » Ed ecco che mi è appena arrivato uno spentone. 
Il mio cuore smise di parlare, ci è rimasto male, mi sa. Pure la testa, ci è rimasta male.
Abbassai la testa, ero come dire... triste. 
« Non preoccuparti. » Rialzai la testa, facendogli un falso sorriso, che ricambiò.
« Voglio ritornare sulla nave. » Dissi secca e decisa. 
« Sì, adesso ci andiamo. » Perché fa come non fosse successo nulla?
Camminai a testa bassa per un po', dopodiché mi sentii afferrare il braccio. 
Alzai il capo, era Justin . 
« Ci sei rimasta male? » Ma com'è intuitivo.
« Dovrei? » Chiesi.
« Oh, non so. So che sono irresistibile... Ma.. » Lo interruppi.
« Senti Bieber, non ci sono rimasta male. Posso avere qualsiasi ragazzo, quando voglio. » Fuck yeah, sono ritornata April.
« Ah sì? Scommettiamo. 
» Non mi sfidare, Bieber.
« Con cosa? » Chiesi.
« Vedi quel ragazzo? – Mi indicò un ragazzo. – Conquistalo. Se non lo fai, verrai a letto con me. » Scusa un po', siamo passati da un discorso all'altro. E' stato lui a dirmi che io “Ho capito male”
E adesso vuole fare sesso con me? Ripigliati, Bieber.
Adesso faccio la troia davanti ai suoi occhi. Non so perché lo faccio, forse è vero.. forse mi piace.


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Si sono baciaaati! Eh sì:3
Lei fa la stupida, lui la spegne. 
Per così dire.. no?
Grazie per le 11 recensioni, ma ci sono rimasta un po' male. 
Da 16 a 11? 
Cioè in quei 16 c'erano persone che mi dicevano "Continua" E alla fine? 
Non recensiscono .-. 
Mi sto prolungando troppo con la storia di Roma çç Mi dispiace! D: 
Che poi a Bieber piace, poveva far a meno di scrivere quelle cose '-'.
Spero vi piaccia! Alla prossima con altre 11 recensioni ?

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Capitolo 10
*** What do you want!? ***


What do you want!?


« Vedi quel ragazzo?Mi indicò un ragazzo. –Conquistalo. Se non lo fai, verrai a letto con me. » Scusa un po', siamo passati da un discorso all'altro. E' stato lui a dirmi che io “Ho capito male”.
E adesso vuole fare sesso con me? Ripigliati, Bieber.
Adesso faccio la troia davanti ai suoi occhi. Non so perché lo faccio, forse è vero.. forse mi piace.
« Ci sto! Anche perché è carino. » Dissi maliziosa.
Capelli castani, occhi come i miei. Stupendo, insomma.
« Pff. Dimentichi chi hai vicino? » Mi sussurrò.
« Justin Bieber, perché? » Dissi indifferente.
Fece una faccia strana, forse non avevo intuito il suo senso ironico.
Scosse la testa, e mi diede una leggera pacca sul sedere come per farmi avanzare verso il ragazzo.
« Prova a rifarlo, e quella mano te la trovi infilata sul sedere, tagliata. » Dissi con fare assassino.
« Trasgressiva la ragazza. » Disse malizioso.
Scossi la testa e mi incamminai verso quel Palyboy. (?)
« Hei. » Toccai la spalla al ragazzo x.
Mi girai per intravedere Bieber, piegato in 2 dalle risate.
Cazzo hai da ridere!?
« Oh, hei! » Disse il ragazzo castano, girandosi verso me.

« Sono April, piacere! » Fece una faccia sbalordita. Che ho?
« Sono Italiano. » Grazie al cazzo.
« Lo so. » E' palese, dai.
« Non capire tu lingua. » Ma un minimo di inglese, non lo capisce?
Non sarà affatto facile, no no.
[Fate conto che io parli inglese e lui inglese non correggiuto. (?)]

« Sono April, il mio nome è April. Il tuo nome com'è? » Insomma, è base dell'inglese!
Ecco perché Bieber rideva. Sapeva che non potevo risolvere nulla se il mio lui da conquistare parla un'altra lingua. Che bastardo.
« Oh.. Em.. Enrico. » Enrico. Sarebbe Harry in inglese? No? A be cazzo ne posso sapere io!?
« Bel nome! » Dissi in “Inglese” Tutta pimpante.
Fece una faccia da “Che cazzo dice!?”
Ok se l'inglese non lo sa lui, l'italiano provo a sapercelo io.
« Bielo. » Dissi con un accento strano.
Dio, mi stavo ridicolizzando.
Ma dai, cazzo. L'inglese è lingua internazionale questo è proprio stupido a non saperlo.

« Grazie. » Disse sforzato e imbarazzato in inglese.

Gli sorrisi.
Non risolvo nulla così.
Dopo un po' di silenzio, arrivò Justin.
« Hai perso, bellezza. » Ma che!
« No, non ho perso. » Il povero Enrico nel frattempo ci fissava sgranando gli occhi.
« Sì invece. Io sono irresistibile, ti piaccio. Ed è ovvio che hai in testa solo me e.. » Mi ha rotto i coglioni. Lui crede di essere irresistibile!? E con quale principio!?
Presi tra le mani il viso di Enrico, e iniziai a baciarlo. E sembrava contento, del mio bacio. Finché qualcosa non ci interruppe.
Una ragazza bionda, presumo.
« Amore, non è come pensi! » Formulò il ragazzo, dispiaciuto.
Capii che la bionda era la sua ragazza, da come gli tirò uno schiaffo piangendo.
Ho rovinato una coppia, quanto sono stupida!
« Oh mio dio, mi spiace, non lo sapevo! » Dissi mortificata. Ma il ragazzo mi guardò solo un
sguardo perso e triste, dopodiché scappò rincorrendo la ragazza.
« Hai perso. » Puntualizzò Bieber. Ma dico io, ho appena spezzato 2 cuori, non me ne frega un cazzo se ho perso o meno!
E lui pure rideva.
« Ti fa ridere aver diviso una coppia!? » Gli urlai contro.
« No, ma il fatto è stato divertente! Oddio. AHAHAH. » Ma sta male, per caso?
« Sei un idiota! » Dissi.
« E quest'idiota ti porterà a letto. » Disse malizioso.
Porca puttana, la scommessa.
« Mio padre ti ucciderà. Vuoi davvero rischiare, Justin? » Dissi.
« Sì, sono Justin Bieber, e ti voglio nuda. » Che pervertito del cazzo.

« Okay, tanto non mi cambia niente. Sono stata a letto con tanti ragazzi, uno in più non mi cambia la vita. » Sinceramente? Ho perso la verginità con Kevin. Lui e basta... Ma mi atteggio, sì. Perché io posso, e tu no! #Bimbaminchiatime
« Tanti ragazzi.. eh. Fammi indovinare.. Eri una Escort, adesso non lo sei più però ti è rimasta l'abitudine. » Ma insiste allora!? Vai a fare in culo, Bieber!
« Ma.. cosa dici!? Sono andata a letto con dei ragazzi, ma perché li amavo. Non sono, e non sarò mai una ESCORT. » Specificai incavolata.
« Va bene, va bene. Quindi stasera provocheremo un terremoto in mare. » Disse avvicinandosi al mio lobo, per poi morderlo.
« Mi fai schifo, levati. » Lo spinsi via.
« Faccio schifo.. eh? Prima non dicevi così. » Ero sottomessa dall'imbarazzo, prima.


« Finalmente, finalmente! Justin, abbiamo trovato la nave! » Cazzo, dopo 2 ore di camminata, finalmente abbiamo raggiunto sta benedetta nave!
« Grazie a chi!? » Disse in un tono come per dire “Ringraziami.”
« A Dio! Mi ha sempre sostenuto. » Dissi.
« Sì va beh, la prossima volta ti abbandono qui. » Fece il finto offeso.
« Su dai, scherzavo. Grazie Bieber. » Gli sorrisi.
« Ho un nome. » Disse.
« Grazie, Drew. » Rise di buon gusto. (?)

Devo trovare mio padre per dirgli che sono sana e salva (?)
« Non vedo l'ora di fare sesso con te. » Qualcosa mi afferrò i fianchi facendomi sobbalzare.
« Cosa vuoi fare tu!?!? » Disse una voce a me conosciuta. Mi girai, c'era Justin aggrappato a me, e dietro a Justin c'era... MIO PADRE!?!?
Oh merda, adesso qui qualcuno finisce sotto mare.



Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
graaaaaaaaaaazie per le 14 recensioni ù.ù
Davvero, ve ne sono grata.. Perché c'è ancora gente che mi insulta dandomi della "Bimbaminchia" Perché secondo lei non me le merito '-' 
Del tipo: 
Bhe può capitare di sbagliare un verbo,ma non tutti,sei tu che non sai scrivere,e si,non meriti tutte quelle recensioni perchè è penosa come storia,apparte che è carina la trama! La ridicola sei tu,che non accetti le critiche! BimbaMinchia!
PS:Se vuoi ti dico dove abito,così possiamo parlarne faccia a faccia,così qualunque cosa tu voglia farmi,puoi farmela! ahahahahahhahahahahah mamma mia,le bambine oggi giorno!

Io le critiche le ho accettate, le ho detto che sapevo che sbagliavo qualche verbo! Ma mi sembra esagerato TUTTI! Me l'avrebbero cancellata se no D:
Che poi non voglio essere modesta (?) Ma non sono una bimbaminchia e a ste cose purtroppo ci rimango male :')
Piccolo sfogo, scusate.
Ritornando al capitolo, spero vi piacci! E aspetto altre 14 recensioni. (?)


 

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Capitolo 11
*** Two kisses, in a day. ***


Two kisses, in a day.


Devo trovare mio padre per dirgli che sono sana e salva (?)

« Non vedo l'ora di fare sesso con te. » Qualcosa mi afferrò i fianchi facendomi sobbalzare.
« Cosa vuoi fare tu!?!? » Disse una voce a me conosciuta. Mi girai, c'era Justin aggrappato a me, e dietro a Justin c'era...MIO PADRE!?!?
Oh merda, adesso qui qualcuno finisce sotto mare.

« Niente! Non vuole fare niente. Vero Bieber? » Ero parecchio agitata, lo ammetto.

« Oh. Emm Sì, vero. » Sbaglio, ho si stava agitando pure lui?
« Prova a sfiorare la mia piccola, e ti butto in mare. » Gli lanciò uno sguardo assassino.
Guardò me poi, come per dire “Mi hai deluso”. Mi sentii male in un primo momento, ma che cazzo.. Non è colpa mia.

Mio padre andò via, restammo solo io e Justin.
« SEI UN IDIOTA! » Gli urlai contro infuriata.
« Scusami tanto, ma non sono sensitivo a sentire se qualcuno mi senta o meno. » Ma che cazzo stava dicendo?
« Senti, non immagini in che guaio mi sono cacciata per colpa tua. » Iniziavo a disperarmi.
Mi sedetti su uno sgabello con le mani tra i capelli.

« Su dai, non è niente. » Disse.

Si appoggiò su un palo, per così dire, con una gamba piegata e le mani in tasca.
« Tu non capisci Justin. » Alzai lo sguardo per guardarlo.
Sbuffò.

« Non c'è niente da sbuffare! Mi rimanda in Francia, appena sbarcheremo da qualche parte! » Conosco mio padre, e sono sicurissima che lo farà. A lui non vanno mai a genio i ragazzi con cui esco, figuriamoci con i ragazzi che mi dicono “Non vedo l'ora di fare sesso con te.”

« E con quale diritto? » Si mise affianco a me.
« Lui lo farà, non ha bisogno di nessun diritto. » Dissi.
« Non può, hai tuo padre.. Non può portarti via da lui. » Dio, che nervi! Se gli dico una cosa, è perché è così.
« Ma non capisci che mio padre è lui!? » Gli urlai contro con tutta la voce che avevo.

Sgranò gli occhi, fece per parlare ma gli uscì solo un suono smorzato.
Dopo 2 minuti di silenzio, parlò.
« Io.. Non lo sapevo, mi dispiace. » A che mi serve il tuo “Mi dispiace” !?
Lo guardai male, e feci per alzarmi.
« No, aspetta! Dimmi che non ti manderà sul serio in Francia. » Mi afferrò per il polso.
« Io.. Non lo so! » Roteai gli occhi al cielo.
« Lascia fare a me, va bene? » Mi accarezzò una guancia.
« No, faresti solo peggio. » Dissi togliendogli la sua mano dal mio viso.
« Fammi fare. » Disse serio.
« Faccio prima a buttarti in acqua. Mi si accese una lampadina, in testa. Ho trovato! Tu ti butti in acqua, e mio padre non mi manderà da nessuna parte, se tu non ci sei! » Mi entusiasmai.
« Non è divertente, buttati tu. » Disse.
« Ma nemmeno se mi ci butti a forza! » Non sono brava a nuotare, purtroppo.
Nel suo volto si stampò un sorriso maligno.
Lo guardai impaurita. Corse verso di me, e mi prese in braccio.
Del tipo, il mio culo era esposto a fianco alla sua faccia, e il suo, sotto la mia faccia.
« Ma che fai!? Mettimi giù! » Urlai.
Si avvicinòin un punto crociale della nave. Sotto c'era il vuoto, ovvero il mare.
« Justin, ma io scherzavo! Non ti avrei mai buttato giù sul serio! » Oddio oddio oddio, mi vuole buttare. Il mio cuore sta battendo a mille dalla paura.
« Eh no, adesso impari! » Disse ridendo, e porgendomi verso l'acqua.
« Justin giuro che se m butti, tu mi segui a ruota. » Lo minacciai.

Ridendo mi mise giù.
« Tu sei pazzo! » Lo accusai. (?)
« Non l'avrei fatto sul serio, dai! Era per farti rilassare. » Seh.
« Non mi sono affatto rilassata! » Lo spintonai.
« Non mi spintonare! » Ridacchiò, spintonandomi.
Mi stavo per caso divertendo? Oh diamine, è tutto il giorno che mi diverto!
« Stiamo seri. Abbiamo 2 problemi! Il primo: Dave, si è perso, e secondo: Mio padre mi manda in Francia! » Sospirai.
« Tranquilla. Dave l'ho visto prima, il tizio Nicola... » Lo fermai per correggerlo.
« Marco, Justin. » Dissi.
« Fa lo stesso. Insomma, lo aveva accompagnato fino a qui. E riguardo la Francia, non ci andrai! Parola di Bieber. » Mi fece l'occhiolino.
« Speriamo.. » Dissi sospirando.
C'era un silenzio imbarazzante, ci guardavamo entrambi negli occhi, ormai mi ero immersa in quel miele. (?)
Una bimba passò di lì correndo, e mi fece cadere sulle braccia di Justin.
Il quale sorrideva.
« Em, io dovrei andare.. » Mi staccai.
« Oh, Em certo, Buona serata... » Disse baciandomi la guancia.


« Papà, ti prego! » Sapevo che non l'avrebbe presa bene.
« Destiny, no! Mi hai deluso, ti rendi conto!? Quel marmocchio lì ha detto che ti vuole portare a letto! » Mi urlò contro.
« Ma non ci vado! Lui può dire quello che vuole! Ti prego, fammi stare qui, prometto che non succederà più! » Dissi con le lacrime agli occhi.
Sospirò incazzato, mise le mani sui fianchi e mi guardò severo.
« Va bene. A patto che tu e lui, non vi parliate più. » Disse.
« Ma.. è assurdo! » Gli gridai.
« Vuoi ritornare in Francia!?!?! » Scossi la testa in segno di negazione.
« Bene. » Disse per poi andarmene.
Mi diressi in lacrime verso la mia cabina. Perché stavo piangendo? Non sarei partita, questo è l'importante, no? Ma sapere che non potrò più parlare con l'unico essere umano decente in questa crociera, mi fa male. Male perché iniziava a piacermi.

Aprii la porta, e trovai Justin intento a curiosare le pareti bianche nella mia 'Suite'.
Oh, no.
« Che ci fai tu qui!? » Dissi asciugandomi le lacrime.
« Io volevo trovarti.. Perché piangi? » Chiese dispiaciuto avvicinandosi verso me, asciugandomi le lacrime.
« N-niente. Justin non possimo più vederci io e te. » Dissi a sguardo basso.
« Perché? Che ho fatto? » Mah, non lo so... Pensa, va!
« Mio padre mi ha detto che non mi manda in Francia a patto che.. » Mi interruppe con un bacio. Due baci in un giorno! Ah, fantastico.


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Allora, inizio con il dirvi: GRAZIE.
Anche se un misero Grazie, non serve a ringraziarvi.
Grazie per avermi sostenuto, e per tutto! 
Volevo mettervi un po' le idee a posto, visto che in molte me lo chiedete.

Non mi sono ispirata a Titanic, di conseguenza non andrà a finire come nel film.
Io amo Titanic, e che non ce la farei a scrivere una storia come quella. 
Anche se, le frasi di titanic, potrebbero esserci u.u
Detto questo, spero che vi piaccia anche perché so che non è il massimo çç
Mi scuso in anticipo D:
Che ne dite, me le regalate altre
14 recensioni? D:

 

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Capitolo 12
*** Sex? ***


Sex?

Perché mi ha baciata? E perché non mi sto fermando? E perché stiamo andando oltre?
Troppi, parecchi perché.
« J-Justin, fermati. » Sussurrai sulle sue labbra.
Come risposta questo coglione che fa? Mi bacia ancora. Ancora ancora e ancora. E' dannatamente bello, diamine.
Non riesco a staccarmi.
« Bieber, per favore. » Sussurro baciandogli il collo.
Okay, a sto punto devo essere proprio scema, eh.
Gli dico di fermarsi, quando quella che continua sono io.
Lo sento sorridere maliziosamente sulla mia guancia.
Mi prende in braccio. Ho le braccia intrecciate al suo collo e le gambe intrecciate attorno ai suoi fianchi.
Le sue mani? Sul mio fondo schiena, ovvio. Mi appoggia delicatamente sul letto, accarezzandomi e baciandomi.
Le sue mani si spostano, non sono più sul mio sedere, adesso sono sotto la mia maglietta.
Mi sta accarezzando i fianchi delicatamente, alzandomi di poco in poco la maglietta.
Decido di intrufolare pure le mie mani sotto la sua maglietta, testando i suoi addominali.
Dopo un po', gliela sfilo quella cosa chiamata 'maglietta'.
Inizio a baciarli il petto, e più scendo giù, più la mia maglietta si alza.
Arrivo al suo bacino, l'eccitazione devo dire, è alle stelle.
La mia maglietta ormai è volata, troppo redbull, suppongo.
Si mette sopra di me, capovolgendo la situazione.
Mi bacia dolcemente il petto, le sue mani vanno a finire sul gancio del mio reggiseno, dopodiché mi ricordai la scommessa.
« Aspetta, Bieber. » Sussurro.
« Justin, basta! » Urlo cavandolo (?) Via dal mio corpo ormai senza maglia.
« Che succede piccola? » Chiede continuando a baciarmi il collo.
« Fermo, dai. » Lo spintono via.
Rimane a cavalcioni sopra me.
« Tu.. Questo per te è solo una scommessa! » Lo accuso. Embé? Non per dire, ma è vero.
« Non è vero... » Disse mordendosi le labbra, e avvicinandosi alle mie labbra.
Mi bacia con dolcezza accarezzandomi da per tutto.
« No, Justin... Ti prego, basta. » Sussurro seria. Si ferma per qualche istante sulle mie labbra. Non le bacia, ma ci resta appoggiato sopra fissandomi gli occhi, finché non sospira, mi da un ultimo bacio a stampo, e si stacca.
« Scusa, non volevo importi di fare sesso. » Sesso, sesso, sesso. Non ho mai fatto sesso, ho solo fatto L'amore (?).
« Em.. Forse non è il modo migliore. Non stiamo insieme, voglio dire... Io non ti posso più vedere. » Dico tutto d'un fiato.
« Tu mi vedrai. Eccome se mi vedrai. » Disse infine tutto convinto.
« E come? » Chiedo sgranando gli occhi.
« Boh. Ma di certo non mi farò scappare delle labbra come le tue » Disse accarezzandole, e dopodiché le leccò, per poi baciarle.

Mi lasciai andare a lui, non sono una puttana, ma era colpa sua, mi provocava delle sensazioni alquanto strane.
Continuò a baciarmi, dopo un po' sentii il mio reggiseno volare.
O dio, quanta cautela non me ne ero nemmeno accorta.
JUSTIN'S VERSION.
Mi stava portando all'orgasmo, eccome se lo faceva.
Si sapeva muovere come una dea.
E' una solita notte da una botta e via? No, non credo.
Voglio dire, non me la sento di lasciarla sola domani. Poi è dannatamente bella.
Mi sfila leggermente i jeans, e capovolge la situazione. 
Mi bacia il petto, mi lascio scappare qualche gemito, ride sulla mia pelle. 
Arriva ai boxer, con le dita traccia la linea dell'indumento. Mi sta facendo impazzire.
Decido di farla mia del tutto, non ce la faccio più ad aspettare. 
Ansimo sulle sue labbra, e lei pure lo fa. 
lentamente le mie mani vanno a finire sui suoi slip, glieli sfilo lentamente. 
Non mi è mai sucesso con le altre, di solito cercavo di fare in fretta. 
April la sto trattando come un fiorellino. 
Dopo un po' mi sfila i Boxer, la guardo come per chiederle il persomesso, la bacio dolcemente per deviarle il dolore, e entro in lei.


Sono stremato, lo ammetto. Questa ragazza è un portento. E' stata così movimentata per tutta la notte.
Noto che si è addormenta. Appoggio leggermente la testa sopra il suo petto, e cado in un sonno profondo.

« April! » Sento la porta aprissi di colpo, April dorme ancora mentre io mi sono 'pisciato' addosso dallo spavento.
« Tu che cazzo ci fai qui!? » Oh-Oh.


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
9 recensioni, ma l'ho postato lo stesso!
Non sono arrabbiata, non preoccupatevi ;) Sta volta sono buona e posto subito u.u

 

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Capitolo 13
*** My boyfriend. ***


My Boyfriend.

« April! » Sento la porta aprissi di colpo, April dorme ancora mentre io mi sono 'pisciato' addosso dallo spavento.
« Tu che cazzo ci fai qui!? » Oh-Oh.
Mi alzai di colpo strofinandomi gli occhi.
« Cazzi miei. » Dissi cercando i miei boxer.
Poco dopo gli intravidi. Porca merda, sono dall'altra parte del letto.
« No, Justin. Ti avevo detto che lei piaceva a me! Sei un coglione, Bieber. » Senti un po', non è che se a te piace qualcosa io non posso averla, eh.

« Eh beh? Non può piacere pure al sottoscritto? » Dissi alzando gli occhi al cielo.
Ero nudo di fronte a lui. Diventerà gay, suppongo.
« Oh ma che schifo, copriti. » Disse mettendosi una mano agli occhi.
« Schifo? Beh Dave, sembra che questo schifo abbia soddisfatto parecchio questa ragazza. » Dissi indicandola con lo sguardo.
Mi guardò selvaggiamente, come se volesse uccidermi.

« Ho sentito la vostra conversazione ieri sera. » Ne abbiamo fatte parecchie, quale?
Mi lanciò un lenzuolo, con il quale mi coprii il mio 'membro'.
Feci una faccia interrogativa.
Girò attorno a me, squadrandomi. Io l'ho detto, che sarebbe diventato gay.
« E così, il padre è il capitano.. No? » Ah, questa conversazione.
« Che te frega a te? » Dissi spingendolo.
Cadde a terra, sul suo viso c'era stampato un sorriso beffardo.
« Ascolta bene; Stai lontano da April, oppure dirò tutto a suo padre. Se non ho capito male, la riporta in Francia, giusto? » Si alzò.
No, non può. Se davvero le piace, non la farà andare via.
« Non hai le palle per farlo. » Dissi ridacchiando.
« Ah sì? Scommettiamo? » Okay, ha le palle.
Non posso farle questo, odia la Francia da quanto ho capito.
Lo guardai per un po'. Era serio e si vedeva.
Forse aveva un po' di ragione. Tutte le ragazze che ha avuto gliele ho fottute.
« Va bene. » Dissi a sguardo basso.
Per la prima volta in vita mia, non sono egoista. Amatemi, bellezze.
Però era così brutto non poterla vedere più.
La sua voce, il suo sorriso, il suo corpo... Mi restavano impressi nella mente. Non riuscivo a non pensare ad altro.
« Perfetto, esci fuori. » Concluse stra fottente.
Quanto mi sta sui coglioni?
« Devo vestirmi, esci tu. » Dissi secco.
Fece come gli dissi.
Mi misi i boxer, e mi sedetti sul bordo del letto, affianco alla sua testa.
Le accarezzai la guancia. Com'è tenera quando dorme.
Passai ad accarezzarle i capelli, sono così morbidi e imbottiti.
Si mosse, e piano piano aprì gli occhi.
« Hei.. » Mi sussurrò.
Le sorrisi falsamente e misi le mani in testa come per segno di disperazione.
« Che succede, Justin? » Chiese alzandosi.
« Niente.. Devo andare, è stato bello. Ciao. » Dissi seccamente.
Afferrai i miei Jeans, la maglietta e mi vestii.
Il suo sguardo era perso nel vuoto. Si poteva notare anche un filo di tristezza, ma lo faccio per lei.

 

APRIL'S VERSION
Perché? Lo sapevo.
Faceva tutto parte della scommessa. Mi sento una vera merda!
Sentivo gli occhi pizzicarmi, e tutta furiosa mi vestii ( 
http://www.polyvore.com/kiko/set?id=49648798&.locale=it ) e uscii da quella camera.
Oggi avevo scuola, bello schifo.

Entrai bruscamente in classe.
« Signorina, esca di nuovo fuori. » Ma non mi rompere la minchia che non ho.
« Ho la giustifica. » Si può usare la giustifica pure in crociera (?) Ovviamente, era falsificata.
« Dia qui, mi faccia vedere. – Le diedi il fogliettino di carta. – Mia figlia entra in classe alle ore 9.00 per brusca caduta in piscina. » Legge a voce alta. La privacy di una persona questa non la conosce?
Schiarii la voce.
« Le basta? » Chiesi.
Intanto meno di metà classe ridacchiava, senza motivo.
Mi guardò severa, a denti stretti.
« E per l'abbigliamento ha la giustifica? » Disse ringhiando.
Uh che palle! Che ha il mio abbigliamento che non va?! Fa caldo, cazzo. Devo venire a scuola in tuta da sci?!
« No, per quello no. » Dissi seccamente.
Mi andai a sedere vicino a uno che prima non avevo mai visto.
« Bene, domani mi dia la giustifica per quella. » Mi guardò lanciandomi un'aria severa.
E che palle.
Sbuffai.
Accavallai le gambe, e mi girai alla mia destra.
« Hei ciao! Tu sei.. ? » Chiesi al ragazzo affianco a me.
« Ryan, tu? » Disse sorridente.
« April. » Gli sorrisi a mia volta.
Era molto carino. Carino? Bellissimo. Bellissimo!? Porca zozza, era stupendo.
Mi incantai a fissargli gli occhi. Sono di un azzurro intenso.
« Hai degli occhi stupendi. » Dissi poco dopo.
« Sei stupenda tu. » Oddio. Nemmeno ci conosciamo e sembriamo due fidanzati.
Gli sorrisi, e mi voltai ad ascoltare la lezione.
Il mio volto era triste a causa dei miei pensieri. Tutti concentrati sulla notte focosa trascorsa la sera prima. Lui sembrava così dolce.. sembrava vero in quello che faceva.
Voleva solo soddisfare la scommessa, cazzo.

Le due ore passarono, mi ero incantata osservando il muro.
Quando mi accorsi di essere sola in quella stanza di merda, feci per andarmene. Ma notai un bigliettino.
– Hei splendore, ti va di andare al cinema? Ryan. –
Okay, mi spuntò un lieve sorriso alla vista del messaggio.
Era un ragazzo davvero dolce. Non lo conosco, è vero.
Lo conosco solo da 2 ore, però già mi piace.


E' passata una settimana, e Bieber? E' andato a farsi fottere. Non lo vedo più, per quanto ne so può esser sceso dalla nave.
Non ci riesco ad odiarlo, non so perché.. Mi manca, mi mancano le sue battute. Quelle squallide, intendo. Nessuno le faceva brutte quanto lui. Mi mancava il suo sorriso, la sua risata.. Il suo modo di far sentire una ragazza protetta anche di fronte a un vulcano. ( No okay, qui esagero.) E per dimenticarlo che faccio? Mi metto assieme a Ryan. Non voglio farlo soffrire, è un ragazzo davvero dolce.
Sono al bar, intenta a fissare qualcosa che non sono io. Sono incantata, lo ammetto.
Mi capita spesso, ultimamente.
Qualcuno mi sveglia da quel stato di trans, afferrandomi per i fianchi.
« Amore mio. » E' Ryan.
« Hei splendore. » Gli sussurrai prima di affondare le mie labbra sulle sue.
« Sai che ho scoperto? » Mi chiede poco dopo sedendosi di fronte a me.
Sorseggio la mia acqua. Era gratis, per questo l'ho comprata.
Mio padre non mi paga più, credeva che i 100$ mi sarebbero bastati per 8 mesi.

Un po' coglioncello, sìsì.
« No, cosa? » Dico ridacchiando.
« Il mio migliore amico alloggia in questa crociera. » Disse a trentadue denti.
Migliore amico? Che migliore amico è se non si sentono? Bah.
« Oddio amore, sono felicissima per te! » Dissi alzandomi per poi abbracciarlo.
Ricambiò l'abbraccio, ovviamente le mani le posò sul mio fondo schiena.
L'unica cosa negativa di lui, è troppo perverso. Ma quale maschio non lo è?
Gliele levai, comunque.
« Smettila di palparmi il culo. » Dissi mordendogli una guancia.
Rise.
« Senti un po', gli ho parlato di te e ha detto che vuole conoscerti. » Disse.
« Perfetto! » Dissi per poi baciarlo a stampo.
Mi prese le mani e le accarezzò.
« Sei splendida. » Mi disse.
Mi baciò entrambe le mani.
« Che pulcini che siete! » Mi girai di colpo.
Oh, è Angie.
Angie è la mia nuova amica! L'ho conosciuta qualche giorno fa, è davvero simpatica.
In una settimana, sono cambiate svariate cose. Tranne il fatto che Dave mi sta appiccicato. Però Ryan gli ha detto di starmi lontano, quindi.
Ridacchiai.


 

Okay, oggi devo incontrare l'amico di Ryan, sono abbastanza agitata. Però mi sono vestita. Cosa che dovrebbe farmi agitare ancora di più (?) Sento la porta della mia cabina bussare. La porta non bussa da sola. No okay, capitan ovvio. 

Nel frattempo...


JUSTIN'S VERSION
Cazzo, non sono più solo. C'è Ryan, il mio migliore amico!
Sono sicuro che lui potrà aiutarmi con April. E' tutta la settimana che cerco di non incontrarla, perché se lo facessi mi scioglierei dal suo sguardo pulcioso (?) E la bacerei.
Mi vestii, quando qualcuno bussò bruscamente alla porta.
Sbuffando, l'aprii.
Era Dave, feci per richiuderla, ma mise il piede in mezzo facendosi pure male.
« Ti sta bene, frocio. » Dissi ridendo.
« Justin... April mi ha tradito. Si è messa insieme a uno. » Disse triste.
No aspetta, cosa!? April sta insieme a chi?!
Quella ragazza non perde mai l'occasione di farmi stare male.

Okay, devo trovare April. Non so perché, ma ho voglia di spiegazioni. Spiegazioni che non mi merito, forse.
Andai nella sua cabina, che faceva parecchio schifo, e bussai finché mi aprì.
Dio, quant'era bella. Era vestita così: 
http://www.polyvore.com/loool/set?id=49720110&.locale=it
Rimasi a fissarla per un po', e pure lei lo fece. Scosse la testa, e iniziò a parlare.
« Cosa vuoi? » Mi chiese scocciata. Deglutì, e così feci anche io.

« Non mi presenti il tuo amore? » Le chiesi schietto. Potevo sebrare geloso? Oh merda, sì. 

Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Scusate se sono mancata. E' che sono stata una settimana a studiare Diritto, per un 5. 
Odio quella troia. Ma okay, adesso non ho più scuola. *-*
Vi piace? u.u Sì sì, lo so. Non vi aspettavate Dave, ma il padre di April :')
Vi ho rovinato la sorpresa, chiedo perdono D: 
Comunque sia, i fake gli cancello ._. Non interessano a nessuno, è inutile che continui.
Gli avevo creati per farvi partecipare un po' di più alla storia ma se non vi frega potevate dirmelo! D: 
Okok, mi ritiro.
Anzi no, devo ringraziarvi per le 18 recensioni *--*
Grazie mille, davvero! Spero di trovarne 18 pure qui ù.ù Se no, più di 12, grazie :'D

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Capitolo 14
*** I was her Jack. ***


I Was her Jack.



« Cosa vuoi? »
Mi chiese scocciata. Deglutì, e così feci anche io.
« Non mi presenti il tuo amore? » Le chiesi schietto. Potevo sembrare geloso? Oh merda, sì.

APRIL'S VERSION
Ma come? Non mi ha badata per una settimana e adesso si presenta chiedendo pure chi è il mio 'amore'? Che poi, a lui che frega?
Feci una faccia strana, e scoppiai a ridere.
Mi guardò interrogativo.
« No scusa, ma è che è davvero divertente. Tu hai il coraggio di venire qui dopo una settimana che mi eviti, e chiedermi del mio fidanzato. Ma che hai in quella testa? » Lo guardai ridendo.

« Hai ragione, devo sembrare proprio stupido in questo momento. » Si strofinò la mano sulla nuca. Era imbarazzato.
« Non posso far altro che darti ragione. » Gli dissi.
Ci rimase un po' male, ma non me ne importa.
Gli chiusi la porta in faccia, aspettando che lui andasse via perché dovevo uscire.

Dopo 10 minuti, uscii e mi diressi da Ryan.
Era di spalle, e potevo constatare che stesse parlando con qualcuno.
Il suo amico?
Lo abbracciai da dietro, e si girò a darmi un lungo bacio.
Ma quanto bacia bene?
« Amore, questo è Justin. » WTF!? Justin!?
*Fa che non sia Justin Bieber, fa che non sia Justin Bieber, fa che non sia Justin Bieber.*

E' Justin Bieber.
Perfetto, potrei mai essere più sfigata?
Mi guardò a bocca aperta.
Gli porsi la mano. Eh sì, mamma mi ha fatta educata.
« Piacere. » Dissi indifferente.
Non mi parlò, mi fece solo un cenno con la testa.
E feci una grande figura di merda. Restai come un'imbecille a mano sospesa.
« Okay, le presentazioni si son fatte, andiamo a cena? » Oh sì, che bello.
Justin non faceva parola, stava per i cazzi e i pensieri suoi.
*Raffinatezza portami via.*


 

Uffa che palle, mi sento sola. Parlano solo loro, e io mangio. Mangio per ingrassare.
Però è vero, questo cibo è fantastique.
« Amore tu che ne pensi? » Mi chiese poco dopo Ry.
« Eh? » Chiesi risvegliandomi dal mio stato di trans.
« Ti vedo assente, c'è qualcosa che non va? » Mi chiese avvicinandosi al mio viso.
Feci cenno di no con la testa, mi accarezzò la guancia destra, e mi baciò.
Sentii qualcuno tossire.
Il tavolo? No.. E' il nostro amato Bieber!
« Qualcosa non va, Justin? » Gli chiesi.
« No, piuttosto.. Come vi siete conosciuti? » Domandò sorseggiando la sua coca cola.
« In classe. » Rispondemmo all'unisono.
« Ah, bell'incontro. Io e April ci siamo conosciuti in modo diverso. » Disse con un sorriso ebete, stampato in faccia. A Justin, stanno iniziando a crescere le palle..

« Già vi conoscevate? » Chiese Ry stupito.

« Eh già, che tristezza. » Dissi ridacchiando.
« E com'è che vi siete conosciuti? » Chiese poco dopo.
« Hai presente la scena ti Titanic, quella dove Rose dice “Sto volando”? Beh, io in quello momento ero il suo Jack. » Okay, l'ha descritto in un modo brutto.
« Ma che dici? Io stavo volando, poi tu come un idiota, ti sei messo a volare assieme a me. (?) » Dissi.
Ryan, ci guardava e non sapeva che dire.
« Però adesso sono io il suo Jack, giusto piccola? » Disse Ry, lanciandomi uno sguardo dolcioso.
Annuii.

Dopo un po' di sana conversazione, nell'ora dell'antipasto (?) Ryan annunciò una cosa molto interessante:
« Devo fare pipì. » E senza aspettare una risposta, corse in bagno.
Intanto mi chiedevo, ma la pipì e la pupù che facciamo, dove va a finire? Spero non in mare..

« Smettila di illuderlo, a te piaccio io. » Disse Justin, interrompendomi da quel meraviglioso pensiero.
« Ahh, vai convinto. » Dissi.
« Senti.. Ti posso spiegare perché non mi sono più fatto vedere. » Dici?
« Tu puoi, ma io non voglio. Senti, tanto è una cosa passata, non me ne frega.. » Dissi indifferente. Si leccò le labbra... Motivo (?) Solo dio lo sa.
« Come vuoi, ma a te Ryan non piace. Oh per lo meno, non ti piace quanto ti piaccio io. » Mazza come si vanta.
« Ma che ne sai te!? E' stato amore a prima vista. » Dico fissandolo male.
« April, non fa per te.. Non puoi capire. » Sto cercando di capire come un ragazzo dolce come Ryan, è amico tuo, taci.

« Cosa c'è da capire? » Domandai scocciata.
« Niente, lo conosci da una settimana, non da una vita come me. Se poi ti fa soffrire, non venire a piangere da me. » Oh, ma è questa la sua preoccupazione?
« Non verrò, tranquillo. » Dissi mangiando un pezzo di pane.
« Impara a mangiare a bocca chiusa, bocciolo. » Ridacchiò.
« Bocciolo? » Dissi mandando giù.
« Sì, è bel soprannome, non credi? Sei un fiore che ancora deve fiorire, quindi sei un piccolo bocciolo. Quando crescerai, sarai pronta per uno come me. » Mm, da quanto ho capito mi sta dando della bambina.
Mi fece l'occhiolino.
« Ma come, non lo sai? Peter Pan è mio fratello. Purtroppo per te, non crescerò. » Dissi con un sorriso stampato in faccia.
Ridacchiò.
« Hei, scusatemi. » Disse il mio fidanzato sedendosi di nuovo con noi.

Quella cena, andò a finire bene. Insomma, Bieber si comportò bene.
A parte il momento in cui mi tirò addosso una lumaca – Per sbaglio, dice lui. – e quando immerse 2 patatine nel ketchup dicendo al cameriere:
“Stanno facendo l'idromassaggio, non sono carini?”
E poi boh, mi ritrovai a ridere, davanti a tanta stupidità.


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Grazie per le 17 recensioni! *-*
Spero che vi piaccia.
Avete visto Bieber ieri all'Arena di Verona!?
Era swag. Troppo Swag. Cioé cazzo, ho cantato e ballato come se fosse davanti a me :')
Coooooooooooomunque spero di trovarci più di 12 recensioni u.u
 P.s. Vi piace la foto di April? :'D 

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Capitolo 15
*** Betrayal. ***


Betrayal.



E' passato un mese. Ryan rimane il mio fidanzato, ma Bieber rimane il mio chiodo fisso.
Mi sento felice quando sto con lui, penso sempre a lui.. Nonostante io sia fidanzata.
Okay, basta pensarci. Lui mi sfotte sempre, e ogni giorno ha una ragazza diversa.

« Angie, ma tu come mai sei in questa nave? » I suoi genitori non si sono, e ho sempre avuto il timore di chiederglielo. Evviva il mio coraggio. (?)
« Sono una ballerina. Sai.. L'intera Crew è qui. » Oh santo cielo.
Magari riesce ad insegnarmi come fare il dougie. Ho sempre sognato farlo.
Quella mossa delle mani.. L'ondeggiamento. Okay, volo troppo in alto.
« Oddio, me la fai conoscere? » Chiesi ad occhi sognanti.
Mi è sempre piaciuto ballare. Infatti in Francia ballavo come non mai, musica ad alto volume, e non c'era persona che potesse superarmi. Ballavo in camera mia da sola, intendiamoci.

« Sì, ma sono persone normali.. » Se sanno fare il dougie non sono persone normali.
« Non vuoi farmele conoscere perché hai paura che ti metta in imbarazzo, ammettilo. » Dissi con un filo di ironia.
« E ha ragione! Ciao Angie. » Disse una foce dietro di me.
Quella voce così dolcemente sua.
« Sempre a sfottermi, eh Bieber? » Feci l'offesa.
« E' pane quotidiano per me farlo. Angie vieni un attimo, ti devo parlare. » Mi sentii esclusa. O forse quello che sento è solo gelosia. Perché deve parlare con lei? Che ha di così importante da dirle? Perché mi tratta male, poi?
Abbassai lo sguardo triste, quando un indice me lo dirò su.

« Che succede? » Alzai gli occhi, e intravidi un colore celeste.
« Niente, Ryan. » Dissi seccamente.
Gli spostai il dito da sotto il mento, mi alzai e me ne andai.
« Dove vai? » Gridò da lontano.
« A fare in culo. » Risposi allo stesso modo.

 

L'acqua mi da un senso di tranquillità. Qualcosa che non si può avere in città.
(Se notate profondamente , ho fatto la rima.)
Chiudo gli occhi, immergendomi nei miei pensieri più profondi, quando sobbalzai.
Quattro dita. Due nel fianco sinistro, e due nel destro. Questo è il mio punto debole, accidenti.
« Ahaha Oddio, quasi quasi ti tuffavi in mare. » Con una mano stretta al cuore, mi girai.
E' quel coglione di Bieber. Ma guarda te se deve venire a rompermi i coglioni anche quando trovo un momento di Relax, non pensando a lui.

Lo guardo male, sbuffo e vado via. Non ho voglia di parlare con esseri umani opposti al mio sesso. Troppo stupida, mi fanno sentire.

« Ma te la sei presa? » Mi raggiunse.
Mm, presa cosa?

« Martini campari? Oh, Michele. » Dissi allo stesso tono della donna nella pubblicità.
Ok, il mio accento Italiano fa un po' schifo. Un po' tanto, forse.
Mi guardò per un istante, poi prese a ridere.
Era piegato in due, dopo si alzò, e si fece serio.

« Era squallida, ti consiglio di non dirla in giro. » Accennai qualcosa con la mano, e cercai di andarmene.
Avevo bisogno di una bella doccia fredda.

« Ma che hai? » Mi prese per i capelli.
« Ahaa! Ma sei impazzito!? Leva quelle mani dai miei capelli! » Dissi. La presa non era forte, era delicata. Ma odio quando mi toccano i capelli!
« Ma sono così morbidi! »
Eravamo uno di fronte all'altro. Lui aveva una mano dietro alla mia nuca, intrecciata con i miei capelli. E mi accarezzava la testa.
« Sì, ma tu togli lo stesso la mano. » Dissi.
« Che shampo usi? » Chiese interessato.
« Uno rosa. Ora togli quella manaccia? » Chiesi lottando contro la sua mano. Insomma, cercavo di toglierla.
Lasciò poco a poco la presa, avvicinando il mio viso al suo.
Sento qualcosa nello stomaco, sento i brividi percorrermi tutta la colonna vertebrale, sento le emozioni crescere mano a mano che il bacio si intensifica.
Mi schiude le labbra con il labbro inferiore, e fa conoscere la mia lingua con la sua, un'altra volta.
Si potrebbe dire che le nostre lingue, stiano facendo l'amore.
Di colpo divenni intelligente. Bieber stava tradendo il suo amico, e io stavo tradendo il mio fidanzato. Appena mise le mani attorno ai miei fianchi, mi staccai di colpo.
« No! Io sto con Ryan. » Scossi la testa. Ma per cosa? Ormai il danno era fatto.


Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Non mi convince questo capitolo t.t 
Mi sembra...
Infantile. (?)
Scusate se è corto, ma non avevo idee e non avevo un cazzo da fare.
Ultimamente sono sotto stress. 

Grazie per le 16 recensioni. Siete fannnnnntastiche *----*
La foto all'inizio.. Immaginate Bieber e April :3 
Alla prossima (?) !

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Capitolo 16
*** I think i love you. ***


I think i love you.



« No! Io sto con Ryan. »
Scossi la testa. Ma per cosa? Ormai il danno era fatto.
« Troppo tardi piccola. » Mi sta sfottendo?
Lo spinsi con violenza, e cadde a terra.
« Ti sta bene. » Ridacchiai.
Scosse la testa ridendo.
Corsi via nella mia cabina. Doccia, sto arrivando.
Aprii la porta, e raggiungendo il bagno, iniziai a spogliarmi.
Rimasi nuda, ed entrai nella doccia. Dopo mezz'ora uscii, e mi ritrovai Ryan giocherellare con il mio reggiseno.
Che cazzo fa!?
« Ryan! Che diavolo fai!? » Gli urlai contro.
« Oh, ciao Piccola. » Mi sorrise.
Qualcuno bussò alla porta, chi diavolo è adesso!?
L'aprii e trovai Bieber. Sembra un film, interessante.
« Vi siete messi d'accordo? » Dissi.
« No, Bieber esci fuori. » Disse il ragazzo dagli occhi azzurri al ragazzo con gli occhi color miele.
« Io? Tu esci fuori. » Ribatté Bieber.
« E' la mia ragazza, ho la priorità su di lei. » Affermò Ryan.
« A te non frega un cazzo di lei! » Urlò Justin.
Okay, che diavolo sta succedendo?
« Quant'è divertente... Uscite entrambi fuori! » Gli sgridai. Sembro una mamma alle prese con i propri figli.


« Quindi se ho capito bene, basta fare così, no? » Chiesi ad Angie.
Iniziai a muovermi facendo il 'dougie' Oh almeno credo che quello che stavo facendo fosse il dougie.
« Ahahahah non è molto convincente, ma okay. » Disse. Sorrisi, e feci spallucce.
« Angie, vieni un attimo. » Di nuovo Justin che la prende in disparte, e ci parla.
Okay, mi sto rompendo il cazzo.
« Ma che avete da confabulare? » Chiesi aggiungendomi a loro.
« Cazzi nostri. » Rispose lui secco.
Che bella merda.
« Angie, vado in piscina... Poi se vuoi raggiungimi. » Me ne andai.

Okay, il bagnino è molto carino. Fa pure rima.
Ho un'idea: Faccio finta di annegare, così che lui si tuffa ad aiutarmi.

Cerco di tuffarmi, quando qualcuno mi chiama, facendomi sobbalzare. Caddi e sbattei la testa contro il bordo piscina.
« Oddio, ma sei caduta? » Chiese.
« No, sto testando il bordo piscina. » Dissi con una faccia da “You don't say”
« Vieni, ti porto in un'infermeria... Stai sanguinando. » Disse per poi prendermi in braccio.
« Non serve Justin, lasciami. » Mi dimenai per scendere dalle sue braccia, ma non servì.
« Ma mi dici che ti prende? » Gli dissi. Mi posò a terra.
Oh, momento. Non siamo in infermeria.
« Ma questa non è l'infe- » Mi fece smettere di parlare, baciandomi.
Oh, no. Non di nuovo. Non mi piace tradire, accidenti.

« Molla Ryan, non ti merita. » Disse sospirando sulle mielabbra.
« Sono io che non merito lui. » Dissi.

« No, tu sei una ragazza fantastica.. Sai credo che per la prima volta, io mi stia innamorando. » Il mio cuore di colpo accelerò. Credo che stia per uscire dal petto.
« Davvero? » Chiesi in modo delicato. Come risposta, iniziò a baciarmi.
Amo le sue labbra, sono così morbide.
« Mi sto innamorando di te, ed è tutto sbagliato. » Dissi sospirando sulle sue labbra.
« No, se è amore non è mai sbagliato. » Disse per poi riprendere a baciare le mie labbra.

 

 

Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Taddddddddddddddddan! Ecco, ho postato anche con solo 10 recensioni.
Ci sono rimasta un po' male, ma okay. Per questo ne voglio 
Più di dodici! Ah, e questo è il penultimo.
Di conseguenza il prossimo è l'ultimo. 
Mi dispiace, non era nei programmi çwç
Ma ho iniziato a scrivere una nuova storia, su Bieber.
Vorrei scriverla anche sui One Direction, ma davvero non riesco. Se tipo è una storia d'amore, non riesco lasciare in disparte nessuno t.t
Quindi... Mi spiace. D: 
Questo è corto, mi spiace.. :/
Riguardo la nuova storia, vi lascio un'anticipazione di come sarà, ditemi che ne pensate, 
E se la vorreste leggere:) :


« E dai che ti importa? Ci sono io ora.. No? » Si avvicinò a me.
Okay, possibile che in 3 anni sia diventato ancora più idiota?
Mi spostai.
« La sfortuna allora, ce l'ha con me. » Dissi a braccia conserte.
Fece spallucce e si mise a ridere.
« Ma che hai da ridere!? Moriremo. » Gli urlai.
« Sono Justin Bieber, faranno di tutto per trovarmi. » Constatò divertito.
« Eilà, voi! » Mi voltai. Una voce lontana, gridò.
« Wow. Due donzelle per Bieber. » Disse malizioso, avvicinandosi alla ragazza.
« J-Justin Bieber!? Oddio, sono in un isola sconosciuta con Justin Bieber. » Scossi la testa.
Questa situazione mi fa innervosire più del dovuto.


Ditemi che ne pensate, è importante.

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Capitolo 17
*** This is the beginning of a great love story. ***


 

This is the beginning of a great love story.


2 settimane più tardi

Mi sto scocciando del fatto che Angie e Bieber parlino sempre.
Lei è una ragazza molto simpatica, ma non si deve avvicinare a ciò che è mio.  Sì, mio. Io e Bieber ci stiamo baciando molto spesso, queste settimane.
Sono seduta al solito bar, e ho detto a Angie di raggiungermi. Tra poco dovrebbe essere qui.
« April! » Eccola, è lei.
« Hei, Siediti pure. » La incitai.
« Che volevi dirmi? » Disse sorridente.
« Niente di importante... C'è qualcosa tra te e Justin? » Chiesi schietta.
Si mise a ridere, la guardai interrogativa.
« Assolutamente! » La guardai male.
« Assolutamente, no! » Confermò poi.
Uhh, che solievo.
« Ma allora che avete sempre da parlare? » Chiesi curiosa.
« Sono una ballerina, faccio parte della sua Crew. » Disse.
Ah, okay. Adesso mi è tutto chiaro.
« D'accordo. » Dissi sorridente.
« Ti interessa Bieber? » Chiese.
Feci spallucce.
« Non è male... » Dissi vaga.


Devo trovare Ryan. Devo lasciarlo, non ce la faccio più. I sensi di colpa mi stanno uccidendo.
Mi dirigo verso la sua Suite, busso alla porta, ma nessuno mi risponde. Eppure sono sicura che sia qui dentro.
Faccio per aprire la porta. Oh ma guarda. E' aperta!
Non c'è nessuno, però devo dire che per essere un ragazzo è davvero molto pulito.
Trovo delle mutande femminili vicino alla porta del bagno. OH MIO DIO, Sto insieme a un trans. Non è possibile, non avrei mai creduto che lui indossasse intimo femminile.
La porta del bagno era semi aperta, così l'aprii del tutto.
So che non dovrei curiosare all'interno del bagno. Magari si era tolto gli slip, perché aveva diarrea. Oh, accidenti. Come sono volgare, a volte.
TADAN TADAN!
Oh mio dio, è nella doccia assieme a qualcuno.
« Ryan! » Gridai stupita.
« Oh mio dio, April. » Disse uscendo dalla doccia. Rimasi pietrificata, davanti a quel 'spettacolo'.
Si stava facendo Angie, in doccia.
Mi ha tradito, e chissà da quanto lo fa. Era così dolce, prima.
Cercò di ricomporsi, scossi la testa, e me ne andai. Mi seguì con addosso solo un asciugamano, Azz che figura di merda.
Sinceramente? Sono felice. Così ci lasciamo, e ho tutto il tempo per Justin.
Poi va beh, mi ha tradito con l'unica amica che avevo in nave, ma fa niente.
Se è felice, sono felice pure io. Anche perché pure io lo tradisco.
Cercai di correre, nonostante lo avessi già perdonato (Si fa per dire ._.) Non avevo voglia di parlarci.
Orca vacca, questo non molla. Feci l'intero giro della nave, e passando per la cabina di Bieber, trovai il Segway, fuori dalla porta. Perfetto!
Mi ci misi sopra, e iniziai ad accelerare. Senza offesa, ma mi sa che non ha benzina.
Voglio dire, Ryan è a un metro da me. Oh, al diavolo! Scesi e di fretta mi diressi in piscina.
Cioè, la strada mi portò lì. Mi scontrai contro qualcuno, e finii in acqua.
Perfetto! Il mio I-Pod è andato, suppongo.
Riemersi in superficie, Ryan stava ridendo come un coglione, e mi trovai appesa ai pettorali del bagnino. Khhdkjsd Che bella caduta.
« Hei, bro guarda April. E' caduta. AHHAHAHA. » Si mise a parlare con Justin, che ne frattempo ci stava seguendo perché gli avevo fregato il segway.
Justin si mise a ridere, così mi staccai dal bagnino, purtroppo, e mi diressi da Ryan. Stava ancora ridendo, presi l'accappatoio con il quale era avvolto, e glielo tirai giù.
E dopo che tutti fissarono il suo amichetto, mi misi a ridere.
Mi spintonò in acqua di nuovo.
E Caddi di nuovo tra le braccia del bagnino.
« Oh, il destino ci vuole insieme. » Sussurrai al bagnino, che si limitò a sorridermi.
JUSTIN'S VERSION
Non capisco, che diavolo è successo!?
April, mi ha mandato in tilt il Segway, adesso come viaggerò da sud a nord?
« Hei Ry, cazzo è successo? » Chiesi.
« Mah, niente. Mi ha trovato con un'altra. Non credo le dispiaccia. » Fece spallucce.
Okay, non capisco.
Feci una faccia interrogativa.
« Come non credi che le dispiaccia? » Chiesi.
« Secondo me, ha una cotta per te. Vado di nuovo dalla mia dama, provaci amico. » Mi stava incitando a provarci con April Destiny Hope? Amico mio, è già da un po', che ci sto provando.
Con un sorriso da Ebete, mi diressi verso April. Ci stava già provando con il bagnino, patetica.
Mi tuffai in acqua, e gli raggiunsi.
« Scusa amico, è roba mia. » Dissi per poi spingerlo via. Fece spallucce e se ne andò.
« Allora, da quanto ho capito non stai più con Ryan. » Annuì.
Mi avvicinai a lei, e la baciai lentamente.
« Ti va di iniziare una nuova avventura con me? » Non fece parola, sorrise, si aggrappò a me, e iniziò a baciarmi.

Questo è solo l'inizio di una grande storia d'amore.

 

THE END.

Leggimi o ti picchio con una Cipolla:3
Ed eccomi qui, con l'ultimo capitolo.
Che tristezza, in parte mi dispiace çwç
Mi dispiace anche di aver affrettato le cose, chiedo perdono. :/
Beh, 2 capitoli in un giorno :3
Che bella cosa, nè? Prima volta u.u
Comunque sia, grazie mille per avermi tenuto compagnia fino a qui, davvero.
Siete fantastiche! E qui, voglio più di 12 recensioni! Oh, non continua l'altra. ;)
Spero ci sarete anche nella mia nuova storia, che tra poco posterò.
Approposito di quella, vi lascio un anticipo pure qui:


« No, voglio sapere perché mi tratti male. » Disse serio.
Mm, ipnotizziamo che tu mi avessi ucciso l'anima, come ti dovrei trattare?
« Perché ti odio. » Dissi iniziando a disegnare cerchi sulla sabbia. I cerchi nel grano? Non sono niente a confronto dei miei disegnini.

« Oh, wow. E contare che 3 anni prima, mi amavi. Come cambiano le cose, eh? » Ma questo mi sta pigliando per il culo, o che?
« Già, com'ero stupida. Amavo qualcuno che non mi amava. » Dissi disgustata.
« Hei, io ti amavo sul serio. » Disse serio afferrandomi la mano.
« No. Puoi andartene ora? » Chiesi infastidita.
« Se non ricordo male, tu hai la fobia dei serpenti, beh qui da sola ne becchi sicuro uno. » Mi sussurrò all'orecchio.
Deglutii. Andò via.

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