Letters to us.

di Summerdiedtoday
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** - ***
Capitolo 2: *** A mad,poor girl. ***
Capitolo 3: *** back to your arms ***
Capitolo 4: *** The nightmare. ***
Capitolo 5: *** Slave. ***
Capitolo 6: *** Drowning. ***
Capitolo 7: *** Survivor ***



Capitolo 1
*** - ***


Cara Annie,
molti mi reputano una persona coraggiosa. Un uomo forte,valente,uno sbruffone,uno schiavo,un re.
Sono tutto,sono niente,ma la cosa che davvero so di essere,quell'aspetto silenzioso che di me nessuno conosce è uno,e uno solo.
Sono un vigliacco.
Ed è questo il motivo della mia lettera,delle parole silenziose che sussurro come carezze tra i tuoi capelli non appena i tuoi occhi color del mare si chiudono,quando l'unico uomo a cui ti concedo,Morfeo,viene a stringerti tra le sue braccia calde e rassicuranti,e allora,solo allora amore mio ti lascio andare.
Perdonami,amore,le promesse infrante. Perdonami i giuramenti al vento.
Perdona ogni mano che mi ha sfiorato,ogni labbro che si è aggrappato al mio,succhiandone via la vita,quando non ho trovato alcun modo migliore di salvarti.
Perdonami per non aver creato un luogo sicuro,un posto sereno che fosse solo nostro,un mare calmo dove riposare dopo la tempesta,acque in cui immergersi per smettere di ascoltare.
Ti chiedo perdono per gli incubi,per l'amore,per il dolore,la mia anima peccatrice per ogni notte trascorsa lontani,per il tuo nome estratto,così dolce da soffocarmi,per le carezze,i desideri,ti chiedo perdono.
Ma ora che il demone ti ha lasciata andare,ora che sei tornata a riposare tra le mie braccia stanche,te lo prometto,te lo giuro sul mio onore di anima sporca,le tue labbra mai più sussurreranno un addio mentre le tue mani si aggrappano ai miei capelli,mai più lacrime d'ambra righeranno le tue guance lattee.
I giochi,amore,non finiscono mai.
Ma ti darò il mio respiro se sarà necessario,per riportarti alla vita.
Bentornata,piccola folle ragazzina.
Bentornata a casa,il posto dove sono insieme a te.
F.



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Capitolo 2
*** A mad,poor girl. ***


Caro Finn,
amo quando fai questo genere di cose. Lasciarmi una lettera sul cuscino,una rosa che odora di salsedine,un nastro ricavato da una rete dorata. Sono passate ore da quando mi sono seduta alla finestra,con carta e penna sulle ginocchia. Era mattina,ora è il tramonto e io non mi sono accorta del tempo che passava,che mi scorreva via tra le dita mentre il mio foglio rimaneva...bianco.
Forse è per questo che dicono che sono matta. Una piccola,matta ragazzina.
Una volta ti ho chiesto perchè ti sei innamorato di me. La risposta che mi hai dato,e che dato a tutti gli altri,è sempre la stessa. Che ti ho colto di sorpresa. 
Quella risposta mi ha fatto ridere. Mi ha fatto venire voglia di carezzarti i capelli,le labbra,di stringerti,e l'ho fatto.
Poi,il nome. Un semplice nome,il mio. Un demone...Il demone dei giochi che mi ha ghermita. E il viaggio fino a capital tra le tue braccia,come mio mentore. L'altro ragazzo,il mio compagno,abbandonato al suo destino. E tu,il tuo corpo,distrutto,martoriato,venduto...Per me. 
E la mia vittoria,e i giorni di sangue e d'odio e d'acqua e gelo nell'arena. I giorni che hanno divorato la mia anima.
Ma ora sono tornata a casa...Sono tornata tua.
E tra le tue braccia,quando leggerai queste poche,stupide righe e tornerai da me a ridarmi la vita.
Con amore,
Annie.

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Capitolo 3
*** back to your arms ***


Annie,
oggi ti ho vista,seduta sulla spiaggia. Solitamente non mi limito a osservarti,ma percorro quel tratto di terra e sabbia che ci separa e ti raggiungo,sedendomi accanto a te. Anche senza dire nulla,anche osservando quel naturale silenzio striato di sfumature che sembri amare tanto.
Oggi non l'ho fatto,però. Mi sono seduto sugli scalini di pietra che scendono verso il mare e sono rimasto a fissarti,spiando ogni tuo gesto senza alcuna malizia,mentre il tuo vecchio vestito color cielo sereno si agitava sospinto dal vento e che tu non ti preoccupavi di sistemare. 
Annie,Annie. Sono rimasto a chiedermi che percorso seguivano i tuoi pensieri,se lasciavano la tua mente sgombra,o si rincorrevano l'un l'altro come animali in fuga,che cercano una via di scampo dal fuoco che divampa.
Tornerai quando il sole tramonta e la marea si alza,come ogni notte.Tornerai con il sale sulla pelle e il profumo del mare tra i capelli,e fino ad allora attenderò un respiro silenzioso nella notte che mi segnali la tua presenza,osservando i raggi della luna che penetrano dalla finestra. Fino ad allora aspetterò inseguendo il filo dei tuoi pensieri come un gatto rincorre un gomitolo.
Presto dovremo tornare a Capital,l'ennesimo massacro,l'ennesimo delirio di onnipotenza,l'ennesimo bagno di sangue. E dovrò ancora sopportare quel dolore che ti fa chiudere gli occhi e tappare le orecchie con forza quando ci pensi,quello che vorrei farti dimenticare,quello a cui vorrei sfuggire. Ma se vuoi saperlo,Annie,se vuoi conoscere i miei reconditi pensieri,seppure io non abbia accesso ai tuoi,sappi una cosa. Sappi che tu per me sei mare e zattera,le acque calme dove naviga il mio cuore e il legno caldo a cui mi stringo per non affondare,che mi sorregge e impedisce di annegare.
Compagna e regina,e sappi che lo sarai.
Tuo
Finn

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Capitolo 4
*** The nightmare. ***


Finn,
hai visto il cielo,questa notte? Era qualcosa di incredibile. La sua luminosità,la sua complessità di irradiavano nello spazio,nel tempo,e stare lì immobile a guardarlo era come ascoltare i sussurri delle stelle che si bisbigliavano segreti e storie antiche secoli e secoli.
So che non vuoi che lo faccia,ma sono salita di nuovo sul tetto del treno. Solo per una volta,solo per guardare le stelle. Solo per sentire il profumo dell'aria,della vita e dell'erba. E' curioso che nessuno mi fermi mai,non credi? Forse semplicemente non sono una delle vincitrici adatte per Capital City. Ci vuole bellezza,umorismo,carisma...ci vuole sanità mentale. Quindi forse sono troppo per scomparire,ma troppo poco per essere tenuta al sicuro,nelle loro case dorate,sotto migliaia di occhi,sotto un unico grande occhio che non si sopisce mai.
Mi chiedo se sia un gioco perverso. Portiamo la ragazza matta oltre la follia. Oltre il limite sottile della paura,dell'ansia. La ragazzina che ha vinto non vincerà contro la sua mente,contro quei demoni che ancora la ghermiscono tutte le notti e la trascinano affondo,in acque nere,acque in cui Annie Cresta non sa nuotare.
Domani saremo a Capital City. Domani ci renderanno belli come la luce lunare,freschi come la brezza di primavera,domani precipiteremo ancora,e ancora,in quella girandola di colori e di dolore,domani torneremo a essere parte dei loro maledetti giochi. 
Slo che questa volta,saranno le creature che dovremmo difendere a morire.
Ragazzini,che abbiamo visto crescere. Che hanno pochi anni meno di noi.
Con cui giocavamo all'uscita da scuola.
Gli artigli del demone si stringono intorno alle nostre membra,ghermiscono tutti noi.
E io,la vincitrice per caso,eletta dal tuo amore,non voglio più fingere di non avere paura.
E' l'alba.
Non sei venuto,questa notte.
Riposa,amore mio. 
Perchè al tuo risveglio vivremo l'incubo.

A.

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Capitolo 5
*** Slave. ***


E l'incubo è già realtà,amore mio.

Vedi fuori dalla finestra,Annie? Le luci dorate di Capital City? I letti ornati di seta color del sangue,letti che mi hanno avuto ospite,e prigioniero. Non voglio immaginare l'ombra che profanerà i tuoi occhi lucenti quando leggerai queste righe,ma sono stanco,Annie. Vivo in catene,ma tra le tue braccia divento libero. Divento forte,e le mie ali con me,librandosi alte nel cielo,fino al punto in cui il mare bacia le nuvole. 
Oggi ricomincia la guerra,la guerra non è mai finita,ma il frastuono delle bombe è attenuato dal battito del tuo cuore,l'aria tossica e polverosa depurata dal tuo respiro,dall'odore dei tuoi capelli neri nati dal mare e dalla tempesta.
Annie,siamo insieme su questo pozzo pieno d'acqua torbida,e insieme ci aggrapperemo alla vita,saremo anima,carne,rifugio e condanna l'uno per l'altro. Non ti lascerò andare,Annie. Ti terrò con me,o con te attraverserò il confine. Oltre il limite,dove alla luce del sole non è concesso entrare. 
Ti vedrò tra un istante,ma non importa. Sono comunque in camera tua ad appoggiare questa lettera sotto il tuo guanciale. Una promessa,un ricordo,una carezza. 
Oggi l'inferno divamperà su questa terra d'oro e diamante,oggi il fumo appannerà le nostre viste e il sangue imbratterà le nostre mani,oggi vedremo morire chi solo noi avremmo potuto salvare.
E sarà così,ancora e ancora,fino alla fine del tempo.
Ed è questo l'istante dove non c'è coraggio,non c'è timore.
Dove perfino il re,lo schiavo,il burattino di Capital City sussurra queste parole,che impietose gli graffiano la gola e i polmoni.
Questo è il momento in cui anch'io ammetto di avere paura.

F.


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Capitolo 6
*** Drowning. ***


Lo senti quest'urlo? Quest'urlo silenzioso che è nato nel mio ventre,che mi ha percosso il petto,graffiato i polmoni e la gola? Le senti queste voci? Queste voci che si alzano verso il cielo,assordandomi,e hanno il sapore del sangue? Sono nella mia testa,mi stanno dilaniando,e si attaccano al mio corpo e a ogni respiro strappandomi via l'anima.
I giochi sono cominciati,Finn. Non importa chi vince,abbiamo perso tutti. 
Riesco quasi a sentirli. I respiri affannati. I rami che si spezzano,che schioccano sotto i loro piedi mentre corrono disperatamente verso la morte. Ricordo l'arena. Ricordo il sangue. L'acqua. La terra che tremava. E i conati di vomito salgono. E il tremore alle mani diventa impossibile di tenere a freno.
Sto soffocando. Vincitrice,sopravvissuta...? Allora perchè dev'essere tutte le volte come morire?
I senza voce mi guardano e piangono,piangono lacrime di miele e sale,lacrime di bile e fiele,tossiche,acide,corrosive,che bruciano la pelle e costringono i morbidi fiori primaverili ad appassire.
Voglio tornare a casa,Finn. 
Nel nostro distretto. Voglio tornare al mare,alle acque pure e perfette a cui appartengo,e annegare in esse.
Andare dove le urla smetteranno di straziare il mio animo,dove non ci saranno sangue,lacrime,dolore. Dove la luce è pura ed eterna e non meccanica e graffiante come quella di Capital City.
Sono uscita dall'arena,Finnick.
E' il momento di smettere di lottare.

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Capitolo 7
*** Survivor ***


Cara Annie,
amore mio,ricordi? Ricordi quell'acqua limpida e pura e i tuoi occhi che si chiudevano al sole,mentre i raggi del sole scivolavano sotto la tua carne,nelle tue vene,fino a riscaldare il tuo cuore?
Fino a restituirgli le sue dimensioni normali,liberandolo da quelle catene di ghiaccio che lo intrappolavano? Te lo ricordi,amore mio?
Ricordi il profumo dell'acqua salata e il velo leggero della sabbia che si nascondeva tra le dita? 
Non smetteremo mai di lottare,amore mio. Lottiamo perchè l'universo continui il suo corso,perchè il sole sorga,i fiumi abbraccino il mare,lottiamo per il sangue e per la vita. Lottiamo ogni giorno,ogni giorno è la notra piccola rivoluzione. Piccola. Silenziosa,che non scalfisce l'animo gelido come la neve del nostro amato presidente. Lottiamo per qualcosa che va oltre il semplice svegliarsi la mattina,il semplice alzarsi,riempire i polmoni d'aria,fare e rifare quegli automatici gesti finchè le nostre membra stanche non saranno che polvere.
Ricorda per cosa lottiamo,angelo mio. Ricorda i sorrisi,la luce che filtra dalle finestre,i bambini che gridano e si ricorrono intorno a un falò. Ricorda le stelle,le onde,ogni conchiglia raccolta,ogni granello di sabbia perduto nel tempo. 
Chiudi gli occhi e prendi la mia mano. Percorriamo strade buie per trovare la luce.
Tu sei la mia.
Con amore,
tuo F.


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