Friends..?

di _strawberry_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Math. ***
Capitolo 3: *** Photo. ***
Capitolo 4: *** Park. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Guardatelo. È bellissimo, non è vero? Gli occhi grandi e scuri, i capelli perennemente spettinati e quel sorriso, capace di far girare la testa all'umanità intera. Credo sia la creatura più bella dell'Universo, così bella che a volte mi chiedo se esista davvero o se sto solo sognando. E se sto sognando, non svegliatemi.

Si chiama Robert, ed è il mio migliore amico da quando andavamo all'asilo, 13 anni fa. Devo riconoscere, però, che io non l'ho mai considerato solo un semplice amico: mi ha stregato da subito, seppure incoscientemente, e pure io l'ho capito molto dopo. A dir la verità quando ho realizzato che anche solo sentire la sua voce mi provocava brividi lungo la schiena che non ho mai provato con nessun altro. Mi piace da impazzire, e credetemi se vi dico che è una tortura dover stare gomito a gomito praticamente tutto il giorno a sentirlo parlare delle sue conquiste amorose mentre io vorrei solo chiudere quelle meravigliose labbra con un bacio. Ho sognato moltissime volte di baciarlo, accarezzarlo dolcemente, ma ho impedito ai miei pensieri di correre più avanti perché ho una paura fottuta di perdere la nostra amicizia, e preferisco starmene zitto e ammirarlo da lontano che essere costretto a vivere senza di lui.

Lo guardo dalla finestra della nostra classe, fingendo di ammirare il panorama nonostante anche lui sia consapevole del fatto che ho abbandonato il mio libro di letteratura aperto sul banco solo per spiarlo. Sta scherzando con i suoi amici nel loro angolo del cortile, ridendo forse a qualche battuta stupida mentre quelle oche delle mie compagne ridacchiano cercando di attirare la sua attenzione, guadagnandosi però solo un'occhiata di sufficienza.

Ridacchio tra me e me quando lo vedo roteare gli occhi al cielo, e sorrido timido quando i suoi occhi si incatenano ai miei. Un attimo dopo ricambia il mio saluto con un ampio sorriso e un occhiolino spensierato, e mi ritrovo a scuotere la testa divertito, mangiucchiandomi un'unghia. Dà un morso al suo panino al prosciutto, e sono costretto a dare le spalle alla finestra quando lo vedo pulirsi la bocca dalle briciole con la punta della lingua, costringendomi a tornare al mio posto e serrare le mani a pugno solo per farmi male e non pensare a lui e alla sua maledetta lingua.

Dannazione! Ok che sono in piena crisi ormonale..ma proprio il mio migliore amico?!

Robert è etero, ETERO. Io non gli interesso in quel senso! Forse come amico si, ma..oh, andiamo! Muoio di invidia ogni volta che lo vedo passeggiare in corridoio cingendo la vita a due delle tante ragazze che sbavano per lui.

Ora però basta paranoie. La prossima ora interroga e devo finire di ripassare.

Respiro profondamente e..che fine ha fatto la mia matita?!

Ah, eccola. Nell'astuccio di Robert, come al solito. Si, siamo anche vicini di banco, potete rendervi conto da soli della gravità della situazione.

Sbuffo e mi riapproprio della mia matita, apro il suo diario alla pagina di domani rigorosamente bianca (sia mai che Robert si segni i compiti, vero? Tanto poi chiama me e risolve tutto. Non che mi dispiaccia in effetti...), e gli lascio un piccolo appunto, nonostante abbia qualche dubbio sulla possibilità che venga letto.

Comprare una matita e smettere di cercare si impadronirsi di quella di Jude :P”

Chiudo il diario proprio mentre suona la campanella che annuncia la fine della ricreazione, e subito Robert entra in classe rivolgendomi un sorriso smagliante che mi sta facendo sciogliere le gambe, ma fingo di essere concentrato nella lettura e non alzo troppo la testa.

Che avevi a ricreazione?” Chiede, poggiando le mani sul mio banco, decisamente troppo vicine alla mia.

Mhm..?” Alzo lo sguardo su di lui che mi sta ancora sorridendo e mi costringo a non sbilanciarmi.

Hai capito, Jude...” Inclina la testa di lato, guardandomi con sguardo eloquente.

Oh..ehm...dovevo ripassare..” Riaffondo la testa nel libro, tamburellandomi nervosamente la gamba.

Sono fottuto? No, è solo un'apparenza.

L'importante è crederci.

Poco dopo lo vedo crollare nella sedia vicino alla mia e incrocia le braccia sul banco, appoggiandoci sopra la testa e chiude gli occhi, un mezzo sorriso sulle labbra.

Jude, letteratura!

Lo sbircio con la coda dell'occhio e mi accorgo che ha le palpebre socchiuse: mi sta guardando. Arrossisco leggermente e torno a concentrarmi sulla lettura del libro, ma quasi immediatamente sento le sue dita solleticarmi il dorso della mano, che si apre quasi contro il mio volere permettendogli di intrecciare le dita con le mie. Sono consapevole che io stia per morire di infarto, ma ciò nonostante non riesco a distogliere lo sguardo dalle nostre dita intrecciate. Il cuore batte forte in gola e quasi non riesco a respirare, ma sarei in grado di uccidere chiunque si azzardi a interrompere questo momento, davvero.

Sono ancora imbambolato a guardare le nostre mani quando sento un piccolo e leggero bacio sulla tempia, e poi il respiro di Robert vicino all'orecchio, solleticandomi il collo.

Buona fortuna, Judsie...

Addio.

 

N.d.A. Buonasera :DD Come state? Quanto avete letto qui sopra ( complimenti se siete arrivati qui u.u) è l'inizio di una nuova long che sto scrivendo, l'altra è The show must go on, e spero sia di vostro gusto ^^ Sono nuova qui su EFP, anche se ho letto moltissimo prima di decidermi a pubblicare qualcosa, ed ora eccomi qui. Non ho pretese, davvero, però mi piacerebbe sapere un po' da chi legge cosa ne pensa e se ha qualche consiglio da darmi dato che sono alle prime armi e mi sento ancora abbastanza inesperta in fatto di fanfic xD Quindi consigli, lamentele e suggerimenti vari sono sempre ben accetti :D

Fatemi sapere cosa ne pensate, spero di ritrovarvi tutti nel prossimo capitolo!

Baci :D

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Capitolo 2
*** Math. ***


Robert è in ritardo di dieci minuti; non ha mai ritardato così tanto la chiamata del pomeriggio nella quale dovrebbe chiedermi i compiti assegnati mentre invece restiamo a scherzare, trascorrendo le ore.

Direi che mi sto preoccupando se non fossi troppo orgoglioso per ammetterlo.

C'è da dire, però, che è sempre puntuale quando si tratta di farmi perdere tempo.

Non l'ho più sentito da quando ci siamo lasciati all'incrocio, a tre isolati di distanza da casa mia, e devo confessare che mi manca: mi manca la sua risata, mi mancano i suoi occhi, i suoi modi di fare..mi manca lui.

Ora sono disteso a pancia in giù sul mio letto, con il telefono e il diario a fianco in caso Robert si decidesse di chiamare, il libro di storia aperto davanti e la matita che ogni giorno lui cerca di sottrarmi tra i denti.

No, non pensate che lo faccia solo perché l'ha toccata lui e nutro quindi la vana speranza che abbia conservato almeno un po' della sua essenza..invece si. Ma è anche vero che mangiucchiarmi le unghie o, in questo caso, la matita, per me è un ottimo anti-stress.

Alla fine l'interrogazione è andata bene, anche se facevo fatica a mantenere la concentrazione su quello che stavo dicendo perché mi perdevo a contemplare il sorriso rassicurante del mio migliore amico, ma alla fine credo di essere riuscito a strappare al prof un bel voto e Robert mi ha lasciato un altro bacio sulla guancia e mi ha circondato le spalle con un braccio facendomi i complimenti.

Ok, non pensiamoci.

Perché non chiama, dannazione?!

Che gli sia successo qualcosa..? No. Insomma, è grande, si sa difendere. Mica è come me!

Sbuffo e mi giro a ancia in su, contemplando il soffitto bianco della mia camera.

È possibile innamorarsi del proprio migliore amico?

Ciao, Jude!”

Il volto capovolto del suddetto compare davanti alla mia visuale e mi tiro a sedere di scatto, sbattendo la fronte contro la sua.

Ahiaa!” Entrambi capitoliamo per terra, massaggiandoci la fronte. Sapevo che avesse la testa dura, ma non pensavo così tanto!

Il dolore piano piano si attenua, e ora riesco a sentire Robert ridacchiare, anzi, no, sganasciarsi dal ridere mentre è ancora sdraiato sul tappeto blu della mia stanza.

Mi alzo sui gomiti per guardarlo, ritornando a pancia sotto sul letto.

I capelli spettinati, gli occhi strizzati e la bocca spalancata dal ridere, il petto che si alza e si abbassa seguendo il suo respiro alterato. È bellissimo.

Sbuffo divertito e scendo dal letto, porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi, se non che poi è lui che trascina a terra me, stringendomi tra le braccia e continuando a ridere. Mi ritrovo schiacciato contro il suo corpo, le mie mani che si sono scontrate sul suo petto.

Rimango un attimo confuso, poi mi rendo conto della situazione e cerco di allontanarmi, ma la sua presa si rafforza e quando alzo lo sguardo vedo che ha messo su un broncio adorabile.

Lo fisso alzando un sopracciglio, sollevandomi sui gomiti per non essere troppo appiccicato a lui e per non dimenticare come si respira.

Beh, che c'è?” chiedo, sbuffando, constatando che lui non sembra intenzionato a spiccicare parola e continua a ostentare quell'adorabile espressione da cucciolo abbandonato. No, devo resistere.

Non si saluta più..?!” chiede lui, incrociando le braccia sul petto e costringendomi ad alzarmi ulteriormente, mettendomi praticamente a cavalcioni su di lui.

Ridacchio appena, facendo spallucce “E da quando in qua si piomba in camera degli altri senza un minimo avvertimento?” Ribatto, anche se in realtà sono felice che sia qui.

Da quando quel cazzone di Kilmer si è messo in testa che il pomeriggio dobbiamo fare solo matematica!” Sbotta esasperato, facendomi ridacchiare mentre finalmente mi alzo e subito dopo si tira in piedi anche lui, spettinandosi ancora di più i capelli e spazzolandosi i jeans, gli stessi jeans che gli fanno un culo da paura.

L'ho pensato davvero? Si? Bene, lo confermo.

Mentre io lo guardo imbambolato, lui si mette steso sul letto nel punto dove cinque minuti fa mi tormentavo in merito alle sue sorti, e si riappropria automaticamente della mia matita, recuperando con l'altra mano il mio libro di matematica dalla tracolla e cercando la pagina degli esercizi per domani.

Per lui è naturale fare qui come se fosse a casa sua: l'ha sempre fatto; e io non gli ho mai proibito nulla, un po' anche perché mi piace questa situazione: sa tanto da “familiarità”.

Si, perché io, di notte, sogno della nostra vita insieme, in una casa tutta nostra, con un giardino tutto nostro e un can-

Ehi!”

La voce di Robert mi riporta alla realtà, e sono ora mi accorgo che mi sta sventolando la mano davanti, nascondendo un sorriso.

Si..?” Chiedo, schiarendomi la voce.

Lui in risposta scoppia e mi viene incontro, e quasi senza accorgermene mi ritrovo abbracciato a lui, le sue braccia intorno alle mie spalle e alla mia vita. Il suo odore mi travolge e lo ringrazio mentalmente per il sostegno delle sue braccia intorno al mio corpo.

Non so cosa farei senza di te, Judsie..” bisbiglia, poco sotto il mio orecchio, e all'improvviso mi sento avvampare.

Chiudo gli occhi e sospiro, poi prendo il coraggio a due mani e mi butto.

Saresti una frana a scuola..”

Oh, andiamo!” mi tira un affettuoso pugno sulla spalla, sciogliendo l'abbraccio, e io sono libero di tornare a respirare “Sei un rovina-momenti unico nel tuo genere!”. Ride, e mi lascio contagiare dalla sua risata mentre torniamo sul letto e mi sistemo a gambe incrociate accanto a lui.

Sono stato fortunato a trovarti” mi fa l'occhiolino, prima di sfilarmi di nuovo la matita dalle mani, ridacchiando.

Si, si può essere innamorati del proprio migliore amico.

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Capitolo 3
*** Photo. ***


Finalmente è venerdì, domani si sta a casa. Non ne potevo più.

Arrivo a scuola, e appena entro nell'istituto attraverso le porte anti-panico, vengo subito investito da una brutta sensazione.

Non lo so, mi sento strano, ho come l'impressione che ci sia qualcosa che non quadra, qualcosa che oggi non andrà nel verso giusto.

Sento molti sguardi puntati addosso, qualche risolino che appena percepisco, si ferma.

Tutti mi guardano con scherno, indicandomi dai lati del corridoio.

Non mi piace.

Arrivo al mio armadietto.

C'è un biglietto che sporge leggermente all'infuori, ne vedo l'angolo bianco in contrasto con il grigio del metallo.

Lo sfilo dalla fessura.

È una foto.

Ritrae due mani, intrecciate sul banco, fotografate da lontano.

Sento le lacrime salirmi agli occhi.

Robert?

No, non può essere, è la sua mano quella intrecciata alla mia, non è materialmente possibile che sia stato lui a scattare la foto.

Vedo il suo sorriso di ieri, prima che io venissi interrogato.

Vedo il mio sguardo timido e le mie guance rosse di imbarazzo.

Vedo la scritta “FINOCCHIO” scritta a caratteri cubitali sotto la foto, una freccia che indica verso il mio viso.

Non ci vedo più.

Rimango immobile, non sento più niente. Non sento le risa che stanno aumentando di volume intorno a me, non sento le grida della gente che passa, non sento Robert che mi circonda le spalle con un braccio salutandomi.

Non sento niente.

Lascio cadere a terra la foto e scappo fuori dalla scuola, nel cortile, verso gli alberi che ne ombreggiano il confine.

Corro, le lacrime mi rigano il volto e non faccio niente per trattenerle.

Forse inciampo e cado, non lo so. So solo che devo fuggire, andarmene il più lontano possibile da questa scuola, da loro, da lui.

Mi lascio cadere contro il tronco nodoso di un albero, facendomi piccolo tra le mie braccia e cercando di nascondermi alla vista di tutti.

Ora l'avrà capito.

Non vorrà più parlarmi.

Tutto per colpa di una foto.

Non volevo lo venisse a sapere così.

È tutto rovinato.

Tutto.

 

 

Sento dei passi sull'erba che si avvicinano.

No, vattene via! Lasciatemi morire in pace! Non voglio nessuno!!

Si fermano a pochi metri da me, qualcuno sta riprendendo fiato respirando pesantemente.

Non faccio niente, resto immobile trattenendo il respiro.

Non voglio nessuno qui, andatevene tutti!

Serro gli occhi, nascondendo la testa fra le mani, ma all'improvviso sento di nuovo quei passi, lenti, che si avvicinano a me.

Mi stringo di più quando questi si arrestano e qualcuno si lascia cadere in ginocchio di fronte a me. Ormai so che è Robert, sento il suo profumo buono.

Non voglio che sia qui, non voglio che mi veda in questo stato, non voglio parlare di quello, voglio solo che mi abbracci, forte.

E lo fa.

Sento le sue braccia intorno al mio corpo, la mia fronte appoggia sulla sua spalla mente mi stringe forte.

Sciolgo le braccia e mi aggrappo alla sua maglietta, stringendola tra le mani bagnate di lacrime.

Quasi senza accorgermene, riprendo a singhiozzare abbracciato a lui, mormorando scuse su scuse mentre Robert mi accarezza i capelli, sussurrandomi che va tutto bene, che c'è lui.

È per questo che va male.

Dovrebbe odiarmi. Dovrebbe odiarmi perché non mi sono mai confidato con lui, il mio migliore amico.

E invece è qui, che mi abbraccia come farebbe un fratello maggiore con il più piccolo della famiglia, mi coccola mentre io mi calmo e il mio respiro torna regolare.

Riesco finalmente a calmarmi e mi stacco appena da lui, incontrando i suoi occhi e il suo sorriso dolce.

Mi dispiace..” mormoro, appoggiandomi all'albero dietro di me.

Non preoccuparti..non ci pensiamo, d'accordo?”

Annuisco, poco convinto, e distolgo lo sguardo da lui, asciugandomi il viso con la manica della felpa e solo ora mi accorgo che anche la sua è zuppa delle mie lacrime.

Oddio, ho combinato un casino!” recupero un pacchetto di kleenex dallo zaino e glielo porgo.

No, va bene così” sorride.

Devi far vedere che sei l'eroe consolatore?”
“Proprio così!”
“Che cretino!” ridacchio, rimettendo i fazzoletti nello zaino.

Ho visto la foto, sai?”

Resto in silenzio, prendendo tempo mentre cerco di chiudere la zip della tracolla.

E quindi..?” chiedo, senza guardarlo.

Credo la terrò, mi piace..ah, ovviamente, toglierò le scritte, quelle non mi piacciono tanto..” Storce la bocca e io sorrido, alzandomi in piedi e spazzolandomi i pantaloni.

Dai, torniamo, ormai le lezioni saranno cominciate..credo di aver fatto abbastanza la femminuccia per oggi.”

Anche lui si alza “Appunto perché ormai le lezioni sono cominciate, non è che verresti a fare un giro..? Tanto non perdiamo niente oggi...”

Sbuffo. “No, gli occhi da cucciolo no, Robert. E poi lo sai, non mi piace saltare scuola, non ho mai fatto un giorno di assenza!”

Ride. “E' il momento buono per cominciare!”

E senza che possa aggiungere altro, si sta già dirigendo verso l'uscita del cortile.

Scuoto la testa e lo seguo con gli occhi, indeciso se raggiungerlo o di deviare verso l'istituto e prendermi un'altra abbondante dose di risatine e occhiatine.

Mhm.

Robert, aspettami!!”

 

 

 

 

N.d.A. Per la serie “Chi Non Muore Si Rivede”. Dai, mi sono già fatta rivedere aggiornando l'altra storia una settimana fa, siate clementiii *puppy eyes*.

E poi, dai, ho promesso che aggiornerò con regolarità, su u.u

Bene, non ho altro da dire, se non che spero che la lettura sia stata piacevole e che mi auguro di trovare qualche recensione piccina-picciò :3 Tanto per vedere come sto andando, vah x'D

Buona serata :DD

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Capitolo 4
*** Park. ***


Abbiamo passato tutta la mattinata insieme, il suo braccio appoggiato mollemente a circondarmi le spalle mentre parlavamo di tutto e di niente.

Ora siamo seduti su una panchina del parco, il pranzo take-away sulla ginocchia e qualche piccione affamato che spera di rubacchiare qualche briciola.

Che stupidi i piccioni, non li sopporto.

Si aggirano per le strade tutti fieri e pieni di sé, guardandoti come se fossero degli dei, e poi, appena ti alzi, corrono.

Si, corrono. Non volano.

Che idioti.

Mi fanno ridere, mi piace vederli correre in giro goffamente.

Cazzo!”

Robert mi fa risorgere dai miei pensieri. Come al solito, con parole molto fini.

Mi giro, guardandolo incuriosito balzare in piedi e guardarsi shockato la maglietta.

Si è versato la Fanta addosso.

Scoppio a ridere, stando attento a non far cadere nulla e guadagnandomi un'occhiataccia che mi fa ridere ancora di più.

Oddio, fa troppo ridere davvero!

Jude, piantala. Non è divertente!”

Beh, guarda il lato positivo. Ora puoi dire anche di essere “L'eroe consolatore di aranciate”, non solo di femminucce come me!”

Ridacchia “Si, hai ragione. Andiamo, femminuccia, devo andare a cambiarmi a casa, questa maglietta ne ha passate troppe per una sola mattinata”. Afferra il suo zaino mentre io finisco il mio panino, e ci avviamo insieme mentre finisco la mia Pepsi fredda.

Che goduria.

Cerca di rimettere il braccio intorno alle mie spalle, ma mi scanso prontamente “Non ti azzardare! Sei tutto appiccicaticcio!”

Mi guarda, prima stupito e poi..malizioso? Comunque sia, fa paura.

E infatti.

Senza che abbia il tempo di cominciare a correre, mi placca in mezzo al viale, abbracciandomi da dietro e ridendo, mentre io cerco di scrollarmelo di dosso “Robert! NO!! Lasciamiiiii!!”

Ma ormai il danno è fatto.

Il dietro della mia maglietta è inevitabilmente sporcato di Fanta.

Meraviglioso.

Non posso tornare a casa conciato così, mamma mi ammazzerebbe.

Lo guardo malissimo, maledicendolo mentalmente e seguendolo verso casa sua mentre lui ridacchia.

Scuoto la testa. Crescerà mai? Forse no, e forse è meglio così.

All'improvvizo si ferma, afferrandomi il polso.

Lo guardo spazientito. “Cosa c'è ancora?!”

Mi guarda, sorridendo, poi sembra si concentri, chiude gli occhi e contorce lo stomaco.

E rutta.

Per 5 secondi buoni.

Questo è troppo.

Robert!! Sei un maiale!” Mi slaccio bruscamente e comincio a camminare spedito, ma subito mi è di nuovo addosso. La mia maglietta!!!

E tu sei un inglesino del cazzo...”

Brividi.

Perché mi ha sussurrato all'orecchio?! Con quella voce poi!

Gli tiro una gomitata in pancia “Chi sarebbe l'inglesino del cazzo, adesso..?

Nessuna risposta, solo un tonfo.

Mi giro e lo vedo per terra.

Che cazzo ho fatto?!

Mi precipito su di lui, inginocchiandomi accanto a lui.

Porca miseria!

Avvicino l'orecchio alla bocca.

Non respira.

Okay, calma. Va tuuuutto bene, Jude,

Respira.

Allora, ricordi il corso di pronto intervento?

Si. Bene.

Chiudo una mano a pugno e gliela appoggio sul petto.

Uno, due..

Nessuno mi ha baciato, vero?!”

Okay, lo ammazzo io.

Robert, hai tre secondi di vantaggio. Fa in modo che non ti prenda.” Chiudo gli occhi “Uno, due..”

Ohoh..”
“TRE!”

E' già fuggito, ma gli sono subito alle costole.

Robert Downey Jr, vieni qui se ne hai il coraggio!”

Nemmeno se mi paghi!!”

Dio mio, è così..non lo so. Ci rinuncio!

 

 

N.d.A. Boh, non so cosa dire. Vi piace? Bene :DD Non vi piace? Ditemi perché così la prossima volta miglioro :DD

A presto, baci :)

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