First Love at First Song.

di lovely_panda
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1 - Hey, we'll be always there for you. ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 - You are crazy, but I love ya. ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 - Why you? It can't be! ***
Capitolo 4: *** Chapter 4 - Are you killing me? ***
Capitolo 5: *** Chapter 5 - Don't worry, be happy. ***
Capitolo 6: *** Chapter 6 - Paris, we're coming! ***
Capitolo 7: *** Chapter 7 - This song is for you. ***
Capitolo 8: *** Chapter 8 - Don't be shy, cause love is in the air. ***
Capitolo 9: *** Chapter 9 - Aww, c'mon. Don't be mad! ***



Capitolo 1
*** Chapter 1 - Hey, we'll be always there for you. ***


In riva alla spiaggia, un tramonto, due ombre. Di nuovo. Sempre la stessa scena...



"Lauren, Lauren, svegliati! Faremo tardi a lezione!" sentii Liam bussare initerrottamente alla porta della mia stanza.
Di malavoglia mi alzai e guardai l'orologio.
"Merda, Liam ha ragione" detto questo, mi precipitai subito davanti all'armadio, presi la prima maglietta che mi capitò tra le mani, un paio di jeans e un felpone gigante; mi misi un filo di matita e via.
"Eeee...Stop. Sono 5 minuti e 45 secondi esatti. Nuovo record!" mi disse appena chiusi la porta di casa.
"Ohoh, quanto mi piace questa cosa! Miglioro ogni giorno." risposi dandogli uno schiaffo alla spalla.
Mi sorrise dolcemente.
"Ehmm, Lauren?"
"Che c'è?"
"Sei comoda con quelle scarpe?"
"Uhm si, tanto. Sono così... Calde?" guardai di sotto e ad un certo punto scoppiai a ridere. Mi corressi "Queste pantofole sono molto calde."
"Dai entra e cambiati. Ti aspetto qui." mi disse sorridendo.


Piacere io sono Lauren, Lauren Wilkinson, una sedicenne che vive a Londra. Una ragazza molto semplice e abbastanza sbadata. Come avrete notato, abito in un appartamento con un ragazzo, Liam. E no, non è il mio fidanzato, ma il mio migliore amico. Ci conosciamo fin dai tempi dell'asilo e io lo considero come un fratello maggiore. Mi è sempre stato vicino e gli devo più della mia vita...
 

"Allora ci sentiamo dopo tesoro?" mi domandò con un sguardo da cucciolo.
"Ahah, certamente Mr. Payne!" gli stampai un bacio sulla guancia e corsi subito in classe.
Per mia fortuna la professoressa di chimica non era ancora arrivata. Col fiatone mi misi a sedere nei banchi in fondo.
E *puff*, dal nulla sbucò Ashley, la mia migliore amica.

"Bbbbuongiorno ragazza dalle occhiaie evidenti!"
La fulminai col sguardo. "Si vedono così tanto?"
"Nuoo, giusto un pochino.."
"Eh che ieri sono rimasta sveglia fino a tardi... Sai, Liam e la sua audizione ad x-factor? Non ce la fa più! Tutte le sue paranoie, la sua ansia.. Ha paura che quello che è successo due anni fa succeda di nuovo."
"Ce la farà, ce la farà benissimo!"
"È questo il punto. Solo che sta perdendo la sicurezza che aveva..."

Le ore passarono velocemente. Ritornai a casa con Ashley, la quale non smetteva di parlare del ragazzo che le piaceva, ma come al solito non la stavo ad ascoltare...



Ashley Bennington aveva la mia stessa età ed era una ragazza super-attiva. Molto estroversa e tutta pazza. Sparava cazzate a tutto spiano, ma il suo miglior pregio era quello di far ridere facilmente le persone, in particolare me.

In quest'ultimo periodo ho avuto molti problemi, ma non gli do molto peso, perchè non voglio che Liam e Ashley si preoccupino per nulla. Ma credo che a voi possa raccontare tutto.
L'estate scorsa durante una vacanza-studio ho conosciuto un ragazzo. Avete presente il tipico figo? Capelli biondi, occhi azzurri, fisico mozzaffiato... Ecco. All'inizio sembrava un ragazzo per bene, simpatico, dolce, affettuoso, molto protettivo, educato...
Ma alla fine si è dimostrato solo uno stronzo. Ed io che mi ero affezzionata a lui. Sono stata la sua ragazza, ma alla fine ho sofferto; in parte è anche colpa mia, perchè mi faccio condizionare molto dalle persone.



"So che questo ti spezzerà il cuore, ma devo farlo."
"Ricky, non girarci. Arriva al punto, per favore."
"Tu non mi meriti, hai bisogno di qualcuno che ti possa fare felice... Sicuramente riuscirai a trovarne uno migliore di me.."
"Mi stai lasciando?"
Abbassò lo sguardo e poi fece un cenno con la testa.



Stupido soffrire per amore, vero? Ma ora sono felice più che mai. Ho vicino le persone più importanti della mia vita, e questo mi basta.




*****

My space:
Saaaalve gente! Grazie per aver letto il mio primo capitolo ** Uhmm, cosa posso dirvi? Essendo il primo, non ho molto da dirvi ç.ç Spero solo che vi sia piaciuto e iniziate a seguire questa fanfic :)
Ora vado bellezze, magari ditemi cosa ne pensate con una piccola recensione.. #muchlove - Angie.

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Capitolo 2
*** Chapter 2 - You are crazy, but I love ya. ***


Ogni giorno solita routine: casa, scuola, lavoro, casa.
Vi ho già detto che abito in un appartamento con un amico, vero? Bene. Per pagare l'affitto e mantenermi faccio qualche lavoretto part-time; faccio la dogsitter e la commessa in un negozio d'abbigliamento. Non è così pesante e mi diverto anche!



Arrivate a casa, posammo le borse sul divano e accesi la tv.
"Avete del cibo?" mi chiese Ashley facendo i famosi 'occhi dolci'
La guardai come per dire 'ma il tuo stomaco non ha fondo D: e sei magrissima!' "Ahah, certo, guarda pure in cucina!"
Come al solito c'erano solo stupide pubblicità, ma ad un certo punto lessi 'Le audizioni di X-Factor inizieranno da domani.'
Quando finii di leggere, qualcuno cacciò un urlo. Guardai dietro di me. Liam era sbucato dal nulla.



Eh si, a quanto pare i miei due migliori amici sbucano sempre dal nulla.


"Ehi, ehi. So che sei felice e che si sta avvicinando sempre di più, però vorrei almeno sentire la tua audizione prima di diventare sorda!" dissi scherzando rivolgendomi a Liam.
"Hai ragione, scusami..." rispose.
Ad un certo punto si alzò e andò in camera sua con un sorrisino cretino stampato in faccia.
Io ed Ashley ci guardammo come per dire 'ma che gli passa per la testa?'.
"Boooh!" le feci io.
Qualche istante dopo vedemmo Liam nel corridoio che stava prendendo la rincorsa. E 3... 2... 1... Viaaa!
Ed eccolo che correva come un pazzo con un cuscino in mano. Aspetta, un cuscino? A cosa gli serviva?


Alle volte quel ragazzo era abbastanza strano! Non vi dico! Una volta siamo andati allo zoo e mi ha chiesto se avevo del cibo in borsa.
"Ma abbiamo appena mangiato! Non puoi avere di nuovo fame! Comunque sì."
"Ah ok, grazie. Nono, era solo per chiedere..."
Poi quando andai in bagno gli lasciai la borsa.
Quando uscii, lo vidi seduto insieme alle tartarughe a mangiare l'iceberg che mi ero portata dietro! Era un tesoro.


Di cosa stavo parlando? Ah si, di lui che stava correndo a 100 kilometri all'ora con un cuscino in mano.
*BADABOOM!* e fu così che Liam James Payne scivolò sul tappeto peloso. Chiusi gli occhi e quando li riaprii, lo vidi con la faccia spiaccicata a terra e abbracciato al suo cuscino. Scoppiai in una risata. Ashley pure.
"Ehm, fa male?"
Non rispose.
"Liam, stai bene?"
Ancora niente.
Cominciai a preoccuparmi e così mi avvicinai lentamente a lui.
Gli toccai la testa. Ancora niente. Gliela spostai. Vidi che accennò appena appena un sorriso. Da lì capii che mi stava prendendo per il culo. Allora gli feci il solletico dappertutto. Sapevo benissimo che avrebbe ceduto.
"Eddai, così non vale!"
"E invece sì. Ci hai prese in giro!"
"Ma voi invece di aiutarmi, avete riso!!"
"Scusaci allora! Haha."
Si girò dall'altra parte facendo il broncio e mettendo le braccia conserte.
"Liamiiiiino! Dai, guaddaci." cercavamo di fare delle facce buffe.


Liam era molto serio, ma qualche volta anche lui faceva lo scemo.


"Nuo!" rispose lui.
"Vabbè allora ciao." io ed Ashley andammo a sederci sul divano.
Poi da dietro lo sentimmo abbracciarci. Si era messo in mezzo, e continuava a baciarci. Adoravo quando faceva così.


Il resto della giornata lo passammo raccontandoci tutte le stupidaggini che avevamo fatto a scuola. Apparte questo non avevamo nulla da fare, ma per far sì che il tempo passasse velocemente dovevamo pur fare qualcosa.
Ormai mancavano poche ore a quel momento, a quell'audizione.
Alla fine crollai in un sonno profondo e cominciai a sognare...



Un palco, tante luci, un ragazzo... Un ragazzo?
Ero dietro le quinte. Da dietro vedevo poco, ma non era Liam. Non aveva i suoi stessi lineamenti.
Era alto quanto bastava. Capelli abbastanza strani, ma scuri.

Iniziò a cantare. Dio mio, addio mondo.
Aveva una voce a dir poco fantastica, mi trasmetteva tantissime emozioni. Il cuore ormai batteva a mille.
Appena finì di cantare, corsi da lui, ma più mi avvicinavo, più lui si allontanava.
Chi era? E quando avrei potuto risentire la sua voce?



"Lauren Wilkinson, alzati subito da quel letto!"

Stop. Il sogno ormai era finito.




*****

My space:
Bonjour mes amours! Comment ça va? A me tutto bene. Coomunque questo che avete appena letto era il secondo capitolo. Mi semra ovvio, sopra c'era scritto 'Chapter 2' u.u
Cosa ne pensate? Vi piace il modo con il quale scherzano i tre migliori amici? E del sogno? Cosa ne pensate?
Secondo voi chi può essere il ragazzo? Fatemi sapere tutto con una recensione, mi raccomando! 

Alla prossima! I LOVE YOU 

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Capitolo 3
*** Chapter 3 - Why you? It can't be! ***


"Ma si può sapere cosa ti prende?!" dissi io tra uno sbadiglio e l'altro.
"Ahi, ahi, ahi! Qualcuno si è svegliato male stamattina..." mi rispose lui.
"Eddai, scusami... E che ieri notte ho fatto un sogno bellissimo, ma allo stesso tempo strano. E poi mi hai svegliata."
"Uh, su racconta!" si sedette sul letto affianco a me.
"C'erano un palco e un ragazzo, ma non eri tu. Quando ha iniziato a cantare mi si sono illuminati gli occhi. Era una cosa fantastica, ogni singola parola mi scaldava il cuore..."
"Uhhh, la mia Lauren ha una cottaa!"
"E poi alla fine ho cercato di raggiungerlo, ma più mi avvicinavo più lui si allontanava. Stavo per piangere... Poi mi hai svegliata." gli dissi tristemente.
"Chiedo perdono." disse dispiaciuto. "E sai il suo nome?" fece poi.
"Purtroppo no.. Solo che aveva i capelli scuri e una voce dolce." risposi, pensando ancora a lui che cantava.
"Vedrai che prima o poi lo troveremo, tranquilla!" mi fece l'occhiolino.
Lo abbracciai forte.
"Alloooora, ma che ci facciamo ancora qua?! Hai una performance da fare, e siamo in p..." non mi fece finire la frase che subito mi prese in braccio.
"Fammi scendere, fammi scendere subito!"
"Ma anche no."
"Fammi.scendere.subito. Non sai con chi hai a che fare!" replicai.
"Ohhh, che pauuura!"
"Mr. Cucchiaio, le ricordo che io sono molto potente!" presi un cucchiaio dalla tasca del pigiamino rosa che indossavo e glielo mostrai. Avevo sempre un cucchiaio a portata di mano, in caso Liam mi facesse cose del genere.
Mi lasciò cadere sul letto e spaventato scappò via. Haha. Non riuscivo più a smettere di ridere!


Ci misi un po'di tempo per prepararmi. Era un giorno davvero importante per Liam e ci tenevo molto. Mancavano sei ore alla sua esibizione. L'ansia si stava facendo sentire, ma anche l'emozione.
Non capisco come facesse Liam a stare così tranquillo.



Fischiettava come un cretino appoggiato alla porta.
"Sei pronta?"
Avevo messo una felpa gialla, dei pantaloni larghi con il cavallo alto e un paio di converse bianche. Per completare il tutto, un filo di matita nera e un panda-hat morbidoso con due pom-pom.
"Credo di sì!" mi guardai allo specchio per un'ultima volta.


Il viaggio per Manchester durò meno di tre ore. Cosa abbiamo fatto?
A parte mangiare, dormire, mangiare e dormire, nulla di che.
Aspettammo qualche minuto in stazione e poi vennero a prenderci i genitori di Liam. Subito ci avviammo verso lo studio di X-Factor.
Il sogno si stava avvicinando sempre di più.
"Ragazzi, com'è stato il viaggio?" chiese la madre.
"Bene signora, tutto bene grazie!" dissi io.
"Figliolo, come ti senti?"
"Boh, normale.."
"Vedrai che andrà tutto bene, questa volta ce la farai!" gli sorrise.


Pioveva a dirotto. Di solito avevo tutto nella borsa, ma questa volta avevo lasciato l'ombrello sul comodino. Cercai di coprirmi col cappuccio della felpa.
Aprii lo sportello e lentamente scesi dall'auto. Per mia sfortuna scivolai e finii a terra. Indaffarata mi alzai velocemente.
Alzai la testa e vidi un ragazzo che rideva passarmi davanti. M'innervosii. Che aveva da ridere?!A tutti capita di scivolare. Lo avrei preso a schiaffi. Pff.



"Lauren, stai bene?"
"Sisi, tutto apposto Liam."
"Allora entriamo."
Lo seguii. Gli presi la mano e la strinsi. Ne aveva bisogno. Sapevo che anche se fuori era calmo, dentro stava scoppiando. Arrivati dietro le quinte, mi sedetti su una sedia. Ancora due o tre persone e sarebbe toccato al mio migliore amico.
Troppa tensione. Troppa ansia. Anche se non ero io quella che doveva cantare sul palco, ero preoccupata. Decisi di avvicinarmi un po'di più al palco, per vedere le esibizioni degli altri.
Bella merda. Vidi il ragazzo che qualche istante prima mi aveva riso in faccia.


Un ragazzo sui sedici anni; indossava una giacca nera e sotto una maglietta marrone. Pantaloni abbastanza a vita bassa e poco larghi. E stivaletti abbinati alla maglia. Zayn, Zayn Malik diceva di chiamarsi. Aveva un accento strano.


"Cosa ci canti?" gli chiese uno dei giudici.
"Let Me Love You di Mario." rispose.
"Ok."


Iniziò a cantare.
Farfalle allo stomaco. Confusione in testa. Ma tante emozioni, e il cuore? Eh beh, lui non ce la faceva più. Stava per cedere. Troppi battiti.
Mi ritornò in mente il sogno che avevo fatto. Mi ero subito innamorata della sua voce; e poi beh, la canzone era molto bella! 

Però cazzo no, non poteva essere. Non poteva essere lui quel ragazzo! Come poteva essere possibile?!




*****

My space:
Heeey lovers! ?) Questo era il terzo capitolo! Spero vi sia piaciuto! :3

Comunque volevo dirvi una cosa: vi sarete accorte che lo stile della storia sta cambiando sempre di più (rispetto al primo capitolo)... Sinceramente non so che fare e mi sto demoralizzando t.t
Vabbè, alla prossima! Un bacio e grazie mille a tutte quelle che stanno seguendo questa storia!! #muchlove. -Angie

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Capitolo 4
*** Chapter 4 - Are you killing me? ***


Ero felice di aver trovato il ragazzo del sogno, ma boh, allo stesso tempo non ero così felice..
Avevo fatto una figura di merda davanti a lui e poi mi aveva riso in faccia. Ma la sua voce era così dolce, rassicurante, mi faceva sentire bene. 



Ipnotizzata dalla sua voce andai subito da lui.
Quando me lo ritrovai davanti, ritornai sulla Terra. 
'Cazzo, che sto facendo?' pensai tra me e me. Cercai di indietreggiare, ma ormai troppo tardi.
"Ciao!" mi fece un sorriso malizioso.
"Ehm... Ciao. Ti faccio i miei complimenti, sei stato veramente bravo!" dissi io con una voce tremante.
"E io per per la caduta epica di prima! Comunque grazie! Ahah.


Ok. Gli stavo per tirare un cazzotto in faccia, ma sapete, io sono una ragazza per bene, tutta educata e bla bla bla, perciò mi sono trattenuta. 
No, scherzavo. Non lo sono mai stata. Tutto è iniziato quando ero in prima media: era il primo giorno di scuola e un gruppo di ragazze mi si era avvicinato. Sembravano gentili dal loro modo di accogliermi...
Poi dopo una serie di avvenimenti sono venuta a scoprire che lo facevano ogni anno, solo per prendersi gioco e sparlare dietro le matricole. Ho iniziato ad odiarle e loro a trattarmi male, ma dalla mia parte c'era Liam. Sì, lui mi difendeva sempre, lo fa da quando siamo piccoli! Ma non potevo continuare così... Dovevo difendermi da sola. E in questo modo sono diventata fredda con le persone che non conosco bene, che mi sembrano opportuniste anche se mi dicono un semplice ciao, riesco a capire che tipo di persone sono.



"Sei simpatico, direi!" dissi sarcastica e subito dopo feci un sorrisone.
Girai i tacchi e me ne andai offesa. 
"No dai, scherzavo!" cercò di rimediare.
Non gli diedi retta e continuai a camminare. Ad un certo punto sentii qualcuno afferrarmi per il polso. Mi girai. 
Dio, come mi guardava! Era troppo tenero. Rimasi a fissarlo. 


Mi piace fissare le persone, guardarle intensamente negli occhi per qualche minuto per poi vedere la loro reazione. Mi diverto. 


Iniziò a parlare. Balbettava. Si sentiva a disagio. Poi realizzò che non lo stavo ascoltando, cosa non vera, avevo sentito tutto. 
"Scusa." abbassò la testa.
Massì dai, poteva bastare, lo avevo torturato troppo, in effetti dieci minuti a fissarlo erano tanti! 
Scoppiai a ridere per la sua reazione. 
Mi guardò come per dire 'ma questa è pazza!' 
"Sei perdonato."
"Grazie."
"Lauren, ora tocca a me! Vieni!" urlò Liam dall'altra parte del palco.
"Scusami Zayn, ora devo andare. Spero tanto di rivederti!"
"Ciao, Lauren! Ci si vede!"
Mi allontanai lentamente.


Certo che oggi non me ne va giusta una! Ma come si fa a dire "Spero tanto di rivederti." ad uno che hai appena conosciuto?! 
In effetti non mi dispiacerebbe...


Vidi Liam salire gli scalini. Sembrava sicuro. Corsi subito da lui, e gli presi la mano. Mi accennò un sorriso. Io ricambiai.
Era un modello da seguire. Due anni prima non era stato accettato, aveva bisogno di lavorare di più. È ritornato dopo tanto duro lavoro ed ora eccolo lì.



"Cry me a river..." finì la canzone.
I miei occhi brillavano, e così anche quelli dei giudici. Erano fieri, entusiasti. All'ultimo 'sì' saltai dalla gioia per il mio migliore amico! Se lo meritava ed ero sicura che questa volta ce l'avrebbe fatta, finalmente avrebbe realizzato il suo sogno, quello di cantare.


Appena ritornò dietro le quinte, gli saltai addosso e lo abbracciai forte forte.
"Liam, sei stato fantastico!" mi complimentai con lui.
"Già, sei stato meraviglioso, Liam." sbucò dal nulla Ashley, sembrava che piangesse. 
Chissà perchè.
"Ahah. Grazie mille ragazze, grazie a tutti per il vostro sostegno! Abbraccio di gruppo, dai!"
"Per festeggiare, cosa vorresti fare?" chiese sua madre.
"Boh, per me è uguale, mi andrebbe bene anche tornare a casa. Sono molto stanco."
"Pff. Come mai oggi sei così noioso?" ci scherzai su.
Mi diede un pizzicotto alla guancia. Mmm, che nervoso!


Ci dirigemmo all'auto e prima di salire parlai con Ashley.
"Hey tesoro, perchè prima stavi piangendo?"
"Credo di essermi innamorata."
"E di chi si tratta? Puoi dirmelo!
"Di una persona molto vicina a noi..."




*****

My space:
Lalala. Eeee questo era il quaarto capitolo! Come al solito fa schifo, lo so ç.ç Mma vi prometto che tra taaanti (?) capitoli tutto cambierà e sarà aufazjnfgsj (see certo ç.ç) *sogna*
Coomunque volevo ringraziare ognuna di voi! Sopratutto quelle che mi hanno lasciato una recensione slkjfna ** SIETE FANTASTICHE, ceh :') LOOOVE YOU.
♥ Certo, anche quelle che la seguono :o
Aspettate, cosa moolto più importante: spero vi sia piaciuto sto capitolo, anche se fa pena ç.ç Ddditemi cosa ne pensate :3 
Ora vvado a farmi a una doccia (?) #sapevatelo ahah. 
Con taaanto amore, Angie 

 

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Capitolo 5
*** Chapter 5 - Don't worry, be happy. ***


Il viaggio di ritorno durò meno dell'andata. Liam si era addormentato e così lo lasciammo in macchina. Questo non per fargli uno stupido scherzo, ma solo per preparare la festa a sorpresa con i nostri amici.
Quando scesi corsi subito, presi i soldi a casa e via; tutti al centro commerciale a fare le commissioni.
Il regalo naturalmente gliel'avevo già preso un m
ese prima: un maglione verde e il suo profumo preferito. Poi nel pacchetto gli avevo disegnato un cucchiaio gigante conscritto 'Buon Compleanno!' 
A tarda sera riuscimmo finalmente a finire. Liam stava ancora dove lo avevamo lasciato, devo dire che era proprio stanco! 
Mi avvicinai lentamente all'auto con Ashley, svegliammo con delicatezza Liam e lo portammo davanti alla casa. Aprì la porta. Le luci erano spente.
"SORPRESAAA!" urlarono tutti in coro.
"Oh, ragazzi! Proprio non me l'aspettavo! Solo una parola: grazie!" iniziò ad abbracciare tutti. 


Sì, un ragazzo che abbraccia altre persone. Non mi sembra così strano.
Lui non è come gli altri. Certi ragazzi non mostrano il loro lato dolce, solo perchè vogliono che agli occhi degli altri loro siano dei duri, forti. Sì, vabbè, avete capito. Lui, invece, è simpatico, sensibile...
Ci tiene alle persone a cui vuole bene e la maggior parte delle volte mostra il suo lato dolce.



"Buon compleanno Liam!" vidi Ashley avvicinarsi al ragazzo.
"Grazie mille cara." le diede un bacio sulla guancia.
La vidi arrossire. 
'Ahi, ahi, ahi, sorriso da ebete!' pensai tra me e me.
"Ragazza, stai bene? Hai la febbre? Sei diventata rossa come un peperone ahah." chiese Liam ridendo.
"Eh? Chi, io? Ma cosa dici. Ahah. No, sai.. Ho solo un po' di caldo." si guardò attorno per cercare una finestra. 
"Ehi tu! Sì, proprio tu con la cresta da Majin Bu! Potresti aprire la finestra, per favore? Si muore di caldo qui dentro.


Oddio, non l'avevo mai vista così, era proprio imbarazzata! 
Dovevo aiutarla, poverina... Ahah



"Ashley, mi aiuti a prendere la torta?" feci io ad un certo punto.
"Sisi, vengo subito." fece un sospiro.
Ci dirigemmo in cucina. Chiusi subito la porta alle mie spalle.
"Ho visto come sei diventata rossa prima, eh! Ora ho capito chi ti piace.." sbottai io.
"Eh?" fece la finta tonta.
"Ti piace Liam, vero?"
Arrossì violentemente.
"Ohoh, allora non mi sbaglio... Questo pomeriggio la persona per la quale piangevi era Liam?"
Fece un cenno col capo. Mi venne istintivo abbracciarla, era troppo tenera.


Ashley era una ragazza forte, ma sotto sotto era come me. Fragile. 
Quando si innamorava, diventava un'altra persona, s'illudeva troppo, e poi andava sempre a finire che veniva delusa, e soffriva, anche troppo.



"Questa volta non soffrirai. Ti aiuterò."
"Dici davvero?"
"È una promessa."
All'improvviso sentimmo Liam in soggiorno "Oh, ma quelle due si sono ingozzate di torta?! Sono sparite nel nulla."
"Nono, stiamo mettendo le candeline." risposi io urlando.


"Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Liam, tanti auguri a teee!" cantammo tutti in coro.
Liam soffiò le diciassette candeline. Espresse un desiderio. 

Mi ricordo ancora il desiderio del mio sesto compleanno. 
"Desidero solo essere felice. Ti prego, fa che si avveri." soffiai le sei candeline.
Non che questo compleanno abbia qualcosa in particolare, ma a quei tempi tutto andava male: i miei litigavano ogni santo giorno. Ero piccola, ma comprendevo la situazione e sinceramente non ce la facevo più. Poi alla fine hanno divorziato e sono andata a stare con mia madre. Ero molto legata a lei. Perchè parlo al passato? Lei è morta dopo quattro anni. Mi ha abbandonata, tutta sola, sola come un cane. Invece di mio padre non ho più avuto notizie da quando si sono lasciati.
Non avevo parenti, e così per non finire all'orfanotrofio o in un'altra famiglia i Payne mi hanno adottata. 



"Ora che ne dici di aprire i regali?" fece il signor Payne.
Liam li aprì molto velocemente, era entusiasta di tutto quel ben di dio!
Ma il regalo migliore sono stati i tre biglietti aerei, da parte dei suoi, destinazione Parigi, la città dell'amore.


Liam decise di portare con sé me ed Ashley. 
"Il volo Londra-Parigi..." ancora non ci credevo. Una vacanza a Parigi con i miei due migliori amici! Non sapete quanto ero felice! Sicuramente sarei finita nei guai con quei due cretini, ma boh ero sicura che mi sarei divertita un mondo con loro.




*****

My space:
Ed eccomi qui con altro capitoooolo! Saalve dolcezze! 
So che non sta ancora succedendo nulla, maaa chi lo sa... Magari durante questa bbellissima vacanza può succedere qualcosa... ahah. Siete curiose, veero? 
Bene, ora non vi dico più nulla, che altrimenti finisco per dirvi tutta la stooria :3 Comunque la trama la so già tutta, e quindi so anche come finirà :o 
Traa tre o quattro capitoli ci sarà una sorpresa ;) Ora vaaado belle! Grazie a tutte voi che leggete questa fanfic e la seguite auazjngdz ** - Angie  


ps. Cche ne dite di lasciarmi almeno due o tre recensioni? ** Glassie. 
Ah, dimenticavo, due altre cose: vvvi è piaciuto? e #muchloove 

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Capitolo 6
*** Chapter 6 - Paris, we're coming! ***


"Cavolo. Liam, Ashley stiamo partendo per Parigi! Vi immaginate tutte
le cazzate che faremo?!
"
"Wilkinson, sta calma, che se l'aereo non arriva a destinazione, la colpa sarà solo tua, per il tuo tanto entusiasmo." ci scherzò su Liam.
"M-ma... Comunque vicino al finestrino ci sto io!" feci io superando quelle due lumache.
"Io sto vicino a te tesoro." disse Ashley.
"Mi spiace per te Payne, ma dovrai stare vicino al corridoio." dissi io.
"Vabbè dai, meglio, così scapperò prima di voi e vi lascerò tutte sole solette, e nessun supereroe verrà a salvarvi. Muhaha."


Non so perchè ma ad un certo punto mi girai.
Vidi di nuovo 'quel ragazzo'.
Rimasi di sasso. I nostri sguardi s'incontrarono. Nessuna parola. Non ce la facevo, mi sentivo troppo in imbarazzo. Abbassai lo sguardo e quando lo rialzai lui non c'era più.
"Oddio, ho le allucinazioni!"
"Eh?" chiesero i due vicino a me.
"Eh cosa? Ahh, no nulla."
"Tu stai male!" fece Ashley indicandomi.


Mi sedetti e mi misi le cuffie. Wherever You Will Go. Non so se la conoscete tutte. È la mia canzone preferita: mi trasmette delle emozioni incredibili.
Mi è stata dedicata da ... Uhm, si da Ricky. So benissimo che dovrei voltare pagina, andare avanti e bla bla bla, ma mi ha lasciato un segno...
Pian piano mi addormentai.



"Lauren, svegliati! Siamo arrivati! Siamo a Parigiiii!" sentii qualcuno urlarmi nell'orecchio sinistro.
Scendemmo dall'aereo e andammo a prendere le valigie.
C'era un piccolo problema: quelle di Liam ed Ashley non erano ancora arrivate e forse c'era stato un errore. Per sbaglio erano finite in un altro aereo e ora si trovavano in Italia!
"Scusi signora, ma noi come facciamo ora?"
"Ci scusiamo per il disagio. Per ora le consigliamo di andare all'hotel, in qualche modo le faremo arrivare le valigie."
"Grazie."


Ci dirigemmo verso il nostro hotel. Si trovava nelle vicinanze dei Champs Elysées. Un posto molto bello! Decidemmo di fermarci un attimo e sederci sul prato.
Ashley iniziò a rotolarsi, poi vidi Liam alzarsi e allontanarsi. Dopo un po' si riavvicinò.
"Ecco, cara mia migliore amica, ti regalo questa in segno di amicizia e affetto..." mi pose una rosa rosa e mi baciò una guancia.
"Awww, quanto sei dolce!" lo ringraziai.
"Invece per te, Ashley, questo papavero; perchè i papaveri son alti, alti, alti, e tu sei piccolina, e tu sei piccolina..."
Scoppiammo tutti e tre i una risata.
"Oh, grazie per il pensiero!" fece lei.
"Credi davvero che voglia regalarti questo fiore?! Ahah. Stavo scherzando... Questa è per te!" le pose una rosa rossa.
Lei arrossì.
"Awww. Che scena romantica!" feci poi avvicinando i due piccioncini.


Andai alla reception e chiesi le chiavi della nostra sweet.
"Cognome prego..."
"Payne, Wilkinson e Bennington."
"Ecco a lei, è la stanza numero 21 al secondo piano." la signorina sembrava gentile.
Mi precipitai dai ragazzi. "Eccomi qua. Siamo nella 21." detto questo mi girai e corsi verso le scale.


"Ahi, la testa!" mi scontrai con qualcuno. "Sta più attento a dove cammini la prossima volta!" urlai contro a quella persona.
Si scusò. La voce sembrava familiare. Alzai il capo.
"Oh cavolo!" involontariamente mi uscì dalla bocca. Restai a fissarlo per qualche secondo. Dio, che occhi! Senza dubbio era bellissimo, aveva un suo fascino...
"Ciao Lauren." fece con una voce dolcissima e poi ammiccò.
Ok, stavo andando in iperventilazione soltanto per un occhiolino, mi pare normale, no?
Fatto questo, andò via lasciando la scia di profumo.


Cavolo, ma perchè queste figuracce capitano solo a me?! Posso capire che sono una sfigata, però Dio poteva almeno risparmiarmela questa!


*lalala* il telefono di Liam squillava.
"Pronto?"
"Signor Payne?"
"Sì, chi è?"
"Siamo la compagnia aerea Air F. e volevamo comunicarle che per le sue valigie non possiamo fare nulla... A meno che non vada lei a prenderle."
"Cosa?! Mi dica dove."
Dopo qualche minuto rispose "Sono a... Venezia."
"E scusi, per i biglietti?!"
"Glieli daremo noi. Ritorni all' aereoporto e si rechi all'assistenza clienti. Là le daranno tutto."


"Allora ci rivediamo tra tre giorni splendori!" li salutai allo sportello. Avevano deciso di andare a prendere la loro roba in Italia.
Mi avevano chiesto se volevo venire anche io, ma poi pensai 'maaa se li lasciassi soli? Magari combinano qualcosa... Uhmm si dai! Ashley se la caverà di sicuro.' e quindi decisi di rimanere a Parigi. In qualche modo me la sarei cavata, avrei trovato qualcuno a cui rompere le scatole.




*****

My space:
Ed ecco qui il sesto capitolo... Direi che i miei capitoli stanno diventando sempre più corti e schifosi. Coomunque GRAZIE MILLE a tutte quelle che seguono questa fanfic e hanno recensito il quinto capitolo, davvero, grazie! Vi amo ♥
Uhmm, cosa ne pensate di questo? Tra Liam e Ashley sta nascendo quaaalcosa... ahah. Non so cosa scrivervi ç.ç Vabbè, vi lascio con un GRAZIE MILLE e con un abbraccio forte forte e paaandoso!
Spero che continuiate a seguire questa stooria! :3 Ora vado sul serio ahah. Vi voglio bene #muchlove - Angie.

ps. che ne dite di lasciarmi quaalche recensione ** *occhioni doolci*

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Capitolo 7
*** Chapter 7 - This song is for you. ***


 

Gironzolavo da più di tre ore per tutto l'aereoporto in cerca di aiuto; ma nulla, non sapevo come fare: primo, perchè non sapevo il francese, e secondo, perchè tutti mi guardavavano con quell'aria fastidiosa, boh non so come spiegarvelo...
Avete presente quando le persone non sono accoglienti e ti guardano nei peggiori dei modi? Ecco.
Mi fermai un attimo in un ristorante. Mi sedetti ad un tavolo e respirai profondamente.
"CAVOLO, E ORA COME FACCIO?!" ops. Avevo pensato ad alta voce. Tutti si girarono a guardarmi. Figura di cacca.
Il cameriere si avvicinò e accennò qualcosa "esque vu è prè a comandé?"
E ora cosa cavolo voleva questo?! Alzai un sopracciglio.
Mi fece vedere il menù.
"Ahhhhhh!" feci un sorriso a trentadue denti.
Mi guardò stranito, magari aveva pensato che ero una fuori di testa e moolto disperata. In fondo non gli avrei dato torto...
Guardai il libretto: c'erano tante cose buone, ma anche taanti nomi strani!
"Vorrei questo. Com'è che si chiama? Escargot? E un piatto di pommes frites." sì, ovviamente parlai nella mia lingua, tanto ero sicura che avrebbe capito.
Sinceramente non sapevo neanche quello che avevo ordinato. Decisi di ordinare qualcosa che non avevo mai assaggiato e il mio piatto preferito. Chissà cos'erano gli escargot! Morivo dalla fame.


Dopo una bella mezz'oretta ritornò il francese. Aveva in mano due piatti giganti, uno con le patatine, e un'altro con... Con le LUMACHE?!
"Bon appétit!" mi lasciò davanti a quell'orrore.
"Oh Lord, save me!" unii le mani e guardai il soffitto.
Giuro, stavo per vomitare! Potete immaginare la mia faccia disgustata.


Sentii delle risate piccole piccole giusto dietro di me.
Mi girai immediatamente.
La ragazza non smetteva di ridere. Ormai stava morendo dalle risate!
Finalmente finì. Mi sorrise e mi si avvicinò.
"Ho visto che sei inglese! Piacere io sono Donya, ho diciotto anni e anche io sono inglese. Tu, invece?" disse tutto d'un fiato. Sembrava simpatica.
"Uhmm. Io sono Lauren e ho sedici anni. Piacere mio!" le porsi la mano.
Si sedette al mio tavolo, prese il piatto di lumache e lo spostò.
"Grazie mille!" dio, non ce la facevo più ad avere sotto quella roba.
Iniziammo a mangiare. In questo modo ebbi l'occasione di guardarla meglio...
Era una ragazza alta e di corporatura normale. Aveva i capelli scuri, ma non molto e un ciuffo liscio laterale. Gli occhi di un castano scuro, truccati appena appena con un filo di matita nera e mascara.


"Così sei inglese... Perchè sei qui?" decise di rompere il silenzio, aveva notato che la guardavo.
"In teoria dovrei essere in vacanza con i miei due migliori amici, ma ci sono stati dei problemi con le valigie e sono dovuti andare in Italia... E così eccomi qui, da sola in una città gigante. E nemmeno so la lingua. Tu?" dissi con aria disperata.
"Oh, mi spiace. Io, invece, sono qui in vacanza con mio fratello... Ideonaaa! Potresti venire con noi!" disse tutta entusiasta.
"Oh no, non vorrei essere di troppo."
"Ma va, cosa dici! Se ti dicessi che mi offenderei se tu rifiutassi?"
"Oh, allora va benissimo, grazie mille!" fiùù.
"Ecco, brava! Figurati."
"In che hotel stai?" feci poi.
"Ora non so bene come si chiami, ma si trova vicino ai Champs Elysées."
"Anche io!"
"Ma è una cosa fantastica! Magari dopo torniamo insieme."


Avevo girato per tutto l'aereoporto, ma alla fine ne era valsa la pena, perchè avevo trovato una ragazza molto gentile, disposta a sopportarmi nei tre giorni successivi. Visto? Visto che poi alla fine me la sarei cavata?


"Eccoci qui!"
"Io sono nella stanza 21, tuu?"
"Io nella 23, ohh! Va di bene in meglio! Abbiamo le stanze quasi vicine. Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere!"
Ci scambiammo il numero e ci ritirammo nelle nostre rispettive camere.
Ci diedimo appuntamento la sera per mangiare fuori e conoscerci meglio... Anche suo fratello sarebbe venuto; chissà com'era. Speriamo un bel ragazzo!



Intanto in Italia...


LIAM's POV.
Avevo sempre desiderato visitare l'Italia, ma non mi aspettavo che ci sarei venuto soltanto per un errore... Comunque mi faceva piacere essere là con Ashley.

Oh Ashley, perchè sei tu Ashley? Era da un po' di tempo che questo nome mi faceva uno strano effetto. Naturalmente in senso positivo.
Ogni volta che la vedevo o la sentivo, sentivo le farfalle nello stomaco, i brividi lungo la schiena, la pelle d' oca, gli occhi lucidi e quella voglia di essere sempre felici.
Mi si riempiva il cuore di... Sinceramente non lo so, eh che è difficile da spiegare.
Forse mi stavo innamorando.



"Liam? Terra chiama Liam." i miei pensieri furono interrotti.
"Si, dimmi."
"Guarda quelle! Sono le nostre valigieee!" la vidi correre come una pazza.
"Ehi, aspettami." la raggiunsi.


"Ora dove vuoi andare?" le chiesi ad un certo punto.
"Che ne dici di fare un bel giro?"
"Sì, sarebbe bello! Che ne dici di tre o quattro musei? Poi facciamo quello che vuoi!" proposi io.
"Tre o quattro musei?! Stai scherzando, vero?"
"Affatto."
"Va bene, però come hai detto tu dopo facciamo quello che voglio io!" disse lei con rassegnazione.


"Bla bla bla bla... Per quanto ancora dobbiamo ascoltare questa guida?!"
Non le risposi; ero troppo interessato, o almeno facevo finta di esserlo.
In verità stavo pensando di portarla da qualche parte. Avevo bisogno di pensare.
"Ma certo!" mi uscì ad un certo punto.
"Liam?"
"Vieni dai!" la trascinai fuori dal museo.


ASHLEY's POV.
Ma secondo me, questo ragazzo sta male. Prima mi fa subire due ore di musei e poi mi trascina tutto felice per portarmi non so dove?!


"Ti fidi di me?"
"Mmm, non saprei. Dipende." gli risposi.
"Si ok, ti fidi." detto questo, prese una benda e me la mise sugli occhi.
"Ci vedi?" fece poi.
"Secondo te? È ovvio che non ci vedo!" risposi abbastanza acida.
"Ora cammina e non ti preoccupare, ti guido io."


Dopo qualche minuto non sentii più nessuno affianco a me.
"Liam, Liam? Dove seeei?"
"Tranquilla, sono qui. Ora stai attenta, c'è un gradino." mi aiutò prendendomi delicatamente le mani.
Sentivo qualcosa di strano. Di sicuro non ero più sulla terra. (?) Difficilmente riuscivo a mantenermi in equilibrio.
Mi tolse la benda.
"Woooooooow!" era l'unica cosa che mi era uscita dalla bocca.
"Ti piace?" fece gli occhi da cucciolo.
"E mi chiedi se mi piace?! Eccome!" ero così felice che lo abbracciai.
Stavamo girando per Venezia con una gondola. Era fantastico.


Ad un certo punto il gondoliere cominciò a cantare...
Oh mio dio. Io e Liam ci guardammo e poi scoppiammo a ridere.
"E uno, e duuue, e treee!" buttammo giù il gondoliere.
"Ahah." se fosse risalito, ci avrebbe ammazzato, e quindi Liam prese il remo e iniziammo a scappare. Sì, era abbastanza stupido quello che avevamo fatto, però ci stavamo divertendo.
Dopo qualche istante vidi Liam sedersi e prendere la sua chitarra.


"I've tried playing it cool. Girl when I'm looking at you. I can't ever be brave.Cause you make my heart race.
Shot me out of the sky. You're my kryptonite. You keep making me weak. Yeah, frozen and can't breathe.
" si fermò un attimo, prese il respiro e ricominciò.
"Some things gotta give now. Cause I'm dying just to make you see." piano piano si avvicinava sempre di più.

"That i need you here with me now. Cause you've got that one thing." finì la canzone. Ormai eravamo a pochi centrimetri di distanza. 


Era bellissima. Era stato molto dolce quello che aveva fatto!

Cosa avrei dovuto dirgli? Grazie? Sinceramente non lo sapevo. Era evidente che si stava dichiarando, con questa canzone mi aveva dimostrato che gli piacevo, e anche molto.
Io, invece? Sappiamo tutti che sono cotta di lui e che giorno dopo giorno mi sto innamorando sempre di più.
No, è impossibile, non posso piacergli. E io non mi sto innamorando, sarà la solita cotta, sono sicura che tra un po' passerà.
Boh, non lo so. Sono veramente confusa.




                                                                                                                                                                                             *****                                                                                                                                                                           

My space:
Eeeeeeeee questo era il settimo! Dddai, almeno è più lungo degli altri ** Spero tanto vi sia piaciuto! Vi piace la coppia Liam-Ashley? (?) 
Comunque GRAZIE MILLE ANCORA a quelle che hanno recensito l'altro capitolo e grazie a quelle che hanno messo nei preferiti/ricordate/seguite questa storia! ** 
L'ottavo capitolo lo sto ancora scrivendo e sincermente sono indietrissimo D: Non so ancora quando lo metterò... Scusatemi ç.ç
Ora vado! Vi voglio tanto bene. #muchlove - Angie. 


ps. Veeero che mi lasciate una recensione?
Vi maaando tanti baci e abbracci forti forti, ma paandosi! :3

 
 

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Capitolo 8
*** Chapter 8 - Don't be shy, cause love is in the air. ***


Sono quasi le sei e mezza e io sto ancora qui a decidere cosa mettere. Ma è possibile che sia sempre così ritardataria?! 
Alla fine mi decisi e indossai un paio di jeans stretti, un golfino largo color beige e le mie solite converse bianche; un filo di trucco e il mio solito profumo al fiore di loto. Presi la borsa, ci misi l'ipod, il telefono, il portafogli e le chiavi della stanza. 
Pian piano mi diressi verso la camera dei due fratelli. 
Bussai. Ancora niente. Bussai di nuovo. Sentii delle urla. 
"E che cavolo, apri tu quella porta!" sembrava la voce di Donya.
"Va beeene, maa non c'è bisogno di scaldarsi così tanto!"
"Vaaai!"
La porta si aprì. Dietro di questa apparve una sagoma alta. Era sicuramente un ragazzo. Rimasi un attimo di sasso.
"Ohohoh, chi si vede!" sbottò il ragazzo, che portava un paio di pantaloni neri, ed era a torso nudo.
Vi giuro che dentro stavo morendo, la voglia di saltargli addosso era taanta, ma mi limitai a fargli una smorfia.
"Entra pure!" mi fece accomodare. Entrai confusa.


Lui? Zayn? Lei? Donya? Erano fratello e sorella, sul serio? No, dai non poteva essere, sicuramente stavo sognando. 


A quanto pare Donya si stava ancora preparando... Dopo qualche minuto comparì, uscendo dalla sua stanza. 
Guardavo perplessa i due fratelli.
"Ciao Lauren! Tutto bene?" iniziò lei.
"Sisi, una meraviglia! Tu?"
Il moro s'intromise "Mai stato meglio..." lasciò la frase sospesa, poi la finì "... Perchè ci sei tu.
Mi girai verso di lui e strabuzzai gli occhi. 
Lui sorrise maliziosamente.
"Ah sì, lui è mio fratello Zayn, quello di cui..." disse Donya, che subito fu interrotta dal fratello "Ci conosciamo già...".
"Mi sono persa qualcosa?
"Nah, diciamo che ci siamo parlati alle audizioni.
"Ah, ora capisco perchè eri così esaltato al ritorno!
"Sorella, ma cosa stai dicendo?! Ero felice perchè ero passato!" disse agitato, cercando di giustificarsi.
Come potete notare sono stata zitta tutto il tempo. 
"Che ne dite se iniziamo ad uscire? È passata più di un'ora e i negozi chiudono prima delle otto." disse Donya, dandosi un'ultima sistematina ai capelli.


Ci dirigemmo verso il primo fastfood più vicino. L'esperienza di qualche ora fa non sarei riuscita a riviverla, sarei finita sicuramente in bagno. Ordinammo schifezze e robe varie, e poi andammo a sederci al tavolo vicino la finestra.


C'era una bella visuale della Torre Eiffel, bella è dire poco, diciamo magnifica; quelle sue luci... Nel buio profondo della notte. Una cosa spettacolare. Mi fermai a guardarle, con tristezza.

Mi mancavano i miei due migliori amici, chissà cosa stavano facendo in quell'esatto momento, e chissà come stava andando fra loro. Mi immersi nei miei pensieri... Mi mancava anche qualcun'altro: potete immaginare chi. Avevo sempre sognato di visitare Parigi, la città dell'amore, con quella persona speciale, ma che poi mi aveva fatto soffrire. Mi vennero in mente tutti i ricordi passati con lui. Sognavo un futuro con lui. Sognavo che avrei passato tutta la vita affianco a lui. Perchè? Perchè l'aveva fatto? O forse c'era qualcosa di sbagliato in me? Ditemelo, perchè questa cosa mi stava davvero distruggendo. 
Una lacrima mi rigò il viso. Sospirai.
I miei pensieri furono interrotti.



"Ehi bella, tutto apposto?" mi chiese Donya un po' preoccupata.
"Eh? No, sisi." cercai di non farmi notare troppo.
"Dai, se hai bisogno di qualcosa, dicci. Così possiamo vedere se in qualche modo ti possiamo aiutare." era gentile, dolce, troppo per i miei gusti. Perchè era così disponibile nei miei confronti? In fondo mi aveva appena conosciuto. Il fratello, invece, sembrava non gli importasse nulla. Un tipo piuttosto menefreghista. 
"Non preoccuparti, sto bene!" le feci un sorriso a trentadue denti.


Uscimmo dal ristorante e facemmo un giro dei negozi. Niente d'interessante. Praticamente le cose che c'erano qui, c'erano anche a Londra. Decidemmo di prendere un bel gelato e di fare una passeggiata.
I due erano a braccetto, mi sentivo abbastanza a disagio. 
Vidi Donya ridere. "Dai vieni! Non starei lì da sola! Vai vicino a Zayn."
Il ragazzo subito mi mise un braccio dietro la spalla. Sentii i brividi. Cercavo di allontanarmi, ma poi Zayn se ne accorse e mi stinse di più a sè. Oh god, can you save me? 
C'era silenzio, anche troppo.


"Potremmo conoscerci un po' di più... Che ne dici di dormire da noi stanotte?" propose nuovamente Donya.
"No dai, vi rompo già troppo. Voglio lasciarvi in pace almeno quando dormite. Ahah." risposi.
"Secondo me è una buona idea! E poi a me non dispiacerebbe." il moro finalmente parlò per la prima volta e poi sfoggiò uno dei suoi sorrisi. Era stato zitto tutta la sera.
"Sì dai, mi avete convinta!" mi arresi. "Grazie mille ragazzi, dico davvero!" mi venne spontaneo abbracciarli.


Arrivammo in hotel, presi le mie cose dalla camera, mi misi il pigiama e andai da loro. 
"Rieccomi qui!" sorrisi.
"Vieni pure! Dove vuoi dormire? Abbiamo solamente due letti. Visto che Zayn è un gentiluomo, ti lascerà il suo letto!" disse Donya come per far un dispetto al fratello.
"M-ma..." Zayn cercò di contraddire, ma poi stette zitto. Lo vidi fare un sorriso malizioso. Quasi mi spaventava.


Passammo l'intera notte a parlare di noi, era il miglior modo per conoscerci meglio. Ma parlammo proprio del minimo indispensabile.
Ad un certo punto Zayn mi fece una domanda: "Perchè prima piangevi?

Lo guardai negli occhi: era dispiaciuto
Accennai un piccolo sorriso. Cercai di riflettere per un attimo. Quella domanda era del tutto inaspettata. 
In effetti mi ero sbagliata sul suo conto: non era menefreghista; cercava solo di fare l'indifferente, ma un po' sì, gli importava.
"Ehm, ehm... Stavo pensando ad uno." risposi calma.
"Capisco." disse poi lui muovendo il capo con approvazione.


Poco dopo spegnemmo la luce e andammo a dormire.

Non sapevo il perchè, ma non riuscivo a prendere sonno. Ero stanca, ma gli occhi non si chiudevano proprio.

Pensai a quella giornata che avevo appena passato.
Era il mio primo giorno a Parigi: avevo girato tutto l'aereoporto, avevo trovato una ragazza simpaticissima, avevo cenato con lei e suo fratello, e infine ero andata a dormire da loro. Tutto questo in un giorno.




Ad un certo punto sentii un rumore. Rimasi immobile. Poi vidi qualcuno alzarsi nel buio e... Oddio, stava andando verso di me. Lo vidi poi sdraiarsi affianco a me. 
Mi spaventai di colpo, coprendomi con le lenzuola.
"Ehi calma, sono io." era Zayn. Zaaayn? Che voleva da me?
"Perchè sei qui? Cioè tu dovresti essere per terra. Togliti." stavo arrossendo dalla vergogna, ma per mia fortuna la luce era spenta.
"Senti eh, questo è il mio letto, e mi sta venendo un mal di schiena terribile." rispose lui, acido.
"Molto gentile." rimasi sdraiata. 

Avevo freddo, tremavo. Zayn mi abbracciò. Brividi. Mi trasmetteva calore. Mi sentivo leggermente in imbarazzo.
"Ma che stai facendo?!
"Nulla, mi era sembrato che avessi freddo. Ti ho solo abbracciato. Tutto qui."
"Non ce n'era bisogno." mentii.
"Come vuoi tu." tolse il suo braccio. 
Ci fu un attimo di silenzio. 
"Domani ti andrebbe di fare un giro?"
"Dove?" chiesi poi io.
"Dove vuoi tu.
Era un appuntamento? Boh, non lo so. Ma in quel momento non avevo voglia di pensarci e farmi seghe mentali. Speravo soltanto in una giornata divertente quanto quella appena passata.
No, aspettate un attimo, riavvolgiamo tutto. Io e lui. Da soli, senza Donya? In giro per il centro di Parigi? 
Poteva sembrare strano, ma mi piaceva l'idea di passare una giornata con Zayn... Ma dovevo fidarmi di lui

Lentamente ci addormentammo. 
Era stata una giornata incredibile!




In Italia...


LIAM's POV.
Avevo appena finito di cantarle una canzone. Eravamo a pochi centimetri di distanza. Non si muoveva. Non dava segni di vita. Si era incantata oppure non aveva apprezzato il gesto? 
Presi l'iniziativa: in meno di un attimo mi ritrovai a baciarla. Tanto, cosa avrebbe potuto fare? O avrebbe ricambiato o come minimo mi avrebbe buttato giù, anche con un ceffone in piena faccia. Avrei preferito la prima opzione. 
E così fu, lei ricambiò.



ASHLEY's POV.
Ero davvero confusa, ma dopo qualche istante le nostre labbra si uninoro. Da lì non capii più nulla. Avevo solo una cosa in mente, anzi no, una persona: Liam James Payne. 
Non lo respinsi e così ricambiai. Mi cinse i fianchi. E il bacio divenne sempre più passionale.



"Voi due!" Io e Liam ci staccammo, dispiaciuti.
E ora chi cavolo era? Chi aveva osato interrompere quel momento meraviglioso?! 
"Si può sapere perchè mi avete buttato giù?!" l'uomo sembrava abbastanza infuriato. "Ohh, ma che bella coppietta!" subito cambiò tono, e poi espressione, forse ci aveva accolti in un momento molto... Ehm... Sì, avete capito.
Lo guardammo confusi.
"Venite con me, dai! Vi offro una bella cenetta!"
Ci sarebbe piaciuto cenare in un bel ristorante, però non ci sembrava giusto approfittare di un povero vecchio. 


Stavamo ritornando a casa. E l'unica cosa a cui pensavo era il bacio, quello che c'era stato tra me e Liam. Cosa significava? Cioè era evidente: ci piacevamo, e anche tanto. 
Avevo il bisogno di parlargli. Ora cosa eravamo io e lui



"Senti... io." enntrambi pronunciammo le stesse esatte parole. Scoppiammo poi in una risata.
"Inizia tu." mi disse sorridendo.
"Beh... Io mi chiedevo... Cioè... Ora cosa siamo io e te?" dissi io un po' indecisa all'inizio, per poi andare dritta al punto.
Si passò un mano fra i capelli e poi mi sorrise dolcemente.
"Ora non siamo più 'io e te', ma 'noi'." concluse poi con un altro bacio.



*****

My space:
Eeeeee questo era l'ottavo capitolo! Finalmente i due si sono messi insieme akdjncjefna **. 
So che fa abbastanza cacare, maaa boh. Prima o poi dovevo continuare ç.ç Mi dispiace tantissimo se vi ho deluse...
Comunque volevo ringrazie TUTTE voi che leggete, seguite, avete messo nei preferiti o ricordate questa fanfic! Non sapete quanto sia felicee! Volevo ringraziare tutte quelle che mi hanno recensito il settimo e sì, credo basta. lol.
Oraaa vado. Un bacio a tutte. Vi voglio bene, Angie.

ps. veeeero che anche se fa pena, mi lasciate una recensione con quello che pensate di questa fanfic?? *occhi doolci* *vi dà un ultimo abbraccio pandoso* *se ne va*. Ah un'altra cosa, SCUSATE se vi ho fatto aspettare così tanto tempo, chiedo perdono, come sempre. Ahaha. Poi in questo capitolo avrete notato delle espressioni... Uhm, come dire? Dirette? Cioè non sapevo come scriverle ç.ç scusate HAHA.

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Capitolo 9
*** Chapter 9 - Aww, c'mon. Don't be mad! ***


Allooora, prima che leggiate questo schifosissimo capitolo, fatto con i piedi, vi volevo dire che qui ho aggiunto un nuovo 'point of view', ossia quello di Zayn. Ok, ora vi lascio in pace. A dopo bellezze!
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"Allora se avete bisogno di me, fatemi uno squillo e io ci sarò!" disse in panico Donya. Aveva un colloquio di lavoro, e sarebbe dovuta uscire un'ora prima.

"Dove vuoi andare?" mi chiese Zayn.
"Uhm... Vorrei visitare un po' tutta la città." proposi io.
Sbarrò gli occhi. "Stai scherzando, vero?"
"Massì dai. Scusa, ci troviamo in una delle città più belle d'Europa, perchè non sfruttare quest'opportunità?!
Dopo aver rifluettuto per qualche secondo, si rassegnò "Ok."

Girammo tutta Parigi per l'intero pomeriggio: visitammo il Pompidou, il museo di Louvre, la cattedrale di Notre Dame... Sì, vabbè, ora non vi sto a fare la lista di tutti i posti che abbiamo visitato, ma ci terrei tanto a consigliarvi questo posto...

A tardo pomeriggio andammo alla Basilica del Sacro Cuore.
Ci sedemmo sulle scalinate per riposarci un po'.
"Soono staanca!" sospirai rumorosamente.
"Sei tu che hai voluto fare il giro di tutta la città, perciò non ti lamentare!" mi disse abbastanza scocciato.
"Calmino, eh!"
"Guarda che..." non finì la frase. Fissava qualcosa: seguii il suo sguardo.
"... Cosa stupenda!" conclusi io.
Rimanemmo in silenzio.

Avevamo davanti a noi uno spettacolo unico: il panorama di tutta Parigi con un tramonto incredibile. 
Ci guardammo intorno. Tutte coppiette sdolcinate a baciarsi. 
"Ehmmm..." vidi Zayn grattarsi la testa, imbarazzato.
Mi alzai di colpo. "Che ne dici di andare all'ultima nostra tappa?
Annuii, come segno d'approvazione.

Qual era l'ultima tappa? Naturalmente la torre Eiffel. Era stata una mia scelta, perchè avevo paura delle altezze. Dovete sapere che cerco sempre di evitare le cose, e più sto lontana dalle cose che odio, meglio è per tutti. 

Ormai eravamo quasi vicini alla biglietteria. Questo significava che avevo ancora tempo per tirarmi indietro, scappare e lasciare là Zayn, come un povero cretino. Sudavo. Non avevamo nemmeno messo piede sulla torre, e già mi stavo sentendo male. 
Zayn mi guardò perplesso. "Tutto bene?"
Feci un sorriso forzato e annuii. 
'Lauren, ma che cazzo fai?! Ti ha chiesto se stavi bene e tu hai risposto di sì, quando invece ti senti uno schifo e vorresti dartela a gambe.' 
Presi i biglietti, Zayn mi trascinò subito per le scale. Cercai di impormi.
"Ora che ti prende?
"Nnnulla!" balbettai per poi seguirlo.


Ormai eravamo a metà, avevo la nausea. Mi sentivo sempre peggio. 


Zayn's POV
C'era qualcosa che non andava in quella ragazza. Aveva il volto sbiancato, ma diceva di star bene. 
Riuscimmo ad avanzare: eravamo a metà strada del primo piano.
Ogni tanto vedevo Lauren voltarsi e guardarmi, come per dire 'ti prego, fermiamoci, non ce la faccio più'; volete la verità? Sinceramente nemmeno io ce la facevo più. L'altezza era sempre stata una delle mie debolezze... Ed ero sicuro che prima o poi uno dei due si sarebbe fermato.
E fu così che vidi la ragazza cadere.


Lauren's POV
Non riuscivo più a reggermi in piedi. I miei respiri diventavano man mano sempre più corti e affannati, ma cercavo di non farmi notare molto; non volevo che Zayn si preoccupasse per niente. 
Nulla da fare: in men che non si dica gli crollai davanti agli occhi. 


Zayn's POV
La presi al volo e la appoggiai lentamente a terra. Respirava con fatica.
"Lauren, ma stai male! Soffri d'asma?!" La ragazza aveva ormai perso i sensi. In questi casi non si dovrebbe andare in panico, giusto?
Analizziamo tutta la situazione. Eravamo su una torre, Lauren era svenuta e io non sapevo a chi chiedere aiuto, perchè non c'era nessuno. Che cavolo potevo fare?

Controllai il polso, nulla. Appoggiai la testa sul suo addome, ancora nulla. Stavo andando in panico. "Lauren, Lauren, svegliati!" la scossi un po' e subito le feci la respirazione bocca a bocca, la prima cosa che mi venne in mente, ovviamente. 
Non muoveva un ciglio, rimasi impassibile. Avevo paura, tanta paura di perderla. La conoscevo appena... Era una ragazza alquanto impacciata, stupida, strana, acida e chi più ne ha più ne metta, ma allo stesso tempo poteva essere tenera.
Sapevo che poteva tenermi testa, sapevo che era diversa da tutte le altre ragazze, e sapevo che poteva farmi felice: mi piaceva; era così, lo dovevo ammettere.
La volevo, la volevo a tutti i costi, ma lei? Lei cosa pensava di me? Ricambiava quella specie di cotta? Forse no, magari sì. Prima o poi comunque sarebbe stata mia.
No, non posso essere così egoista. 

Un instante dopo la vidi riprendere conoscenza. 


Lauren's POV
"Sei viva, grazie a Dio!" mi abbracciò. "Ora giurami che non mi farai più prendere uno spavento come questo!"
"Ma cos'è successo?" gli domandai. 
"Stavi per cadere... Sei svenuta e ti ho fatto la respirazione... Ehm..."
"Tu coooooosa?!" non potevo crederci. "Che schifo, che schifoooo!
"Hai capito benissimo, comunque, ora che stai bene, preferisci tornare a casa oppure vuoi ancora continuare?"
"Siamo qua, continuiamo, no?" gli sorrisi.
"Come vuoi tu, ma per sicurezza prendiamo l'ascensore. Non voglio che quest'episodio si ripeta un'altra volta..."
"Ok.
Salimmo gli ultimi scalini per arrivare al primo piano e ci dirigemmo verso l'ascensore, che ci avrebbe portato in cima alla torre.


Tutte le persone scesero, rimanemmo in due, solo noi due. Silenzio assoluto. Imbarazzo totale. Odiavo il silenzio, odiavo quel silenzio. Ogni volta che mi trovavo in un ascensore, qualunque cosa poteva diventare interessante, perfino la targhetta che indicava la capacità.
"90 persone." lo lessi ad alta voce.
"Eh?" mi guardò Zayn con aria interrogativa.
"Sono 90 le persone che può trasportare questo ascensore gigante."
"Interessante..." si voltò dall'altra parte.
Ad un certo punto sentimmo una grave scossa.
"Cosa sta succedendo?! Zayn, Zayn." mi alzai di scatto e corsi subito da lui. Lo abbracciai per la paura. 
Lo sentii ridacchiare e poi lo vidi alzarsi e tastare i pulsanti. 
"Merda, ora siamo bloccati!
"Dimmi che stai scherzando!"
"No...
Cercai anche io di tastare i pulsanti. 'Pulsante giallo, stop, apri porte. Pulsante giallo, stop, apri porte,...' "Cazzo apritii!!!" Cercai di picchiare contro le porte, chiedendo aiuto, ma nulla. Mi appoggiai da una parte e mi lasciai scivolare a terra, rassegnata. 
"Tu e le tue idee del cazzo." gli urlai.
"Cosa hai detto?" era tranquillo.
"Che sei un cretino. Mi spieghi come cavolo fai a stare così tranquillo in una situazione come questa?!" "E poi... Se tu non avessi proposto di prendere l'ascensore, ora non saremmo bloccati!"
Non rispose, ma poi mi guardò.
"Un attimo... Ti ricordo che prima ti sei sentita male, e ti ho salvata, perciò ho voluto..." lo interruppi.
"Chissene frega. Io lo sapevo, lo sapevo che non mi dovevo fidare di te! È tutta colpa tua, soltanto tua!" iniziai a piangere.


Lo sentii avvicinarsi e asciugarmi le lacrime. 
"Non piangere, vedrai che si sistemerà tutto." mi asciugò un'altra lacrima. "Arriverà Super Man che ci salverà!
A quella stupida battuta mi scappò un sorrisino. "Grazie Zayn." lo guardai negli occhi. 
I suoi occhi... Non li avevo mai visti da così vicino. Erano profondi, tanto.
Le nostre labbra si stavano per toccare, ma mi spostai e mi allontanai il più possibile da lui. 
Non ce la facevo, non era ancora il momento, mi vergognavo troppo.
Di nuovo il silenzio.




(Sono ancora io. Ciao, ahah. Ora, a questo punto vi volevo consigliare di aprire questo link e far partire la canzone per rendere tutto pù carino lol) (Spero tanto che lo farete!)
Canzone: Boyce Avenue - We Found Love - 
http://www.youtube.com/watch?v=CFzSSFztXzU



Zayn's POV.
Quella ragazza era davvero strana. Aveva paura, era corsa da me. Aveva paura, si era sfogata con me. 
Ci stavamo per baciare, ma lei si era allontanata. Uffa, che cosa straziante.
Di lei non sapevo quasi nulla, no, diciamo come stanno veramente le cose: lei non la conoscevo proprio. Desideravo tanto conoscerla.
"Cosa mi dici di te?" le domandai curioso.
"Non saprei. Cosa vuoi sapere esattamente?"
"Quanti anni hai, di dove sei, cosa ti piace fare nel tempo libero, con chi vivi, cose così..."
"Ho sedici anni, sono di Londra, vivo con il mio migliore amico. Amo disegnare, cantare, ballare, uscire fuori con gli amici,..."
"Hai solo sedici anni... Perchè non vivi con i tuoi?" mi venne spontaneo chiederglielo.
"Semplice, perchè sono morti."
Mi sorprese, non mi aspettavo una risposta del genere.
"Non mi guardare in quel modo. E se vuoi ti dico anche come: tra loro non era tutto rose e fiori, litigavano sempre, purtroppo. Alla fine divorziarono e andai a vivere con mia madre, che dopo qualche anno morì, lasciandomi da sola. Mio padre, invece, sparì; dopo che si separarono, non ebbi più nessuna notizia di lui. Dopo tutta questa bellissima storiella, i parenti del mio migliore amico mi adottarono. Fine della storia. Bello il lieto fine, eh?" finì con un'espressione ironica.
"Mi dispiace...
"A me no." non aveva dimostrato alcuna emozione nel raccontare quello che le era successo.
Non le chiesi più nulla, mi sentivo già in colpa per quello che le avevo appena chiesto.
Si appoggiò sulla mia spalla. "Lauren? Sei sveglia?"
Non ripose, a quanto pare era stanca. 
Dopo un po' mi addormentai anche io.


Lauren's POV.
Un'altra scossa. Mi svegliai e mi stiracchiai un po'. 
"Zayn, svegliati!"
"Ma che ore sono?
"È quasi mezzanotte."
Finalmente le porte dell'ascensore si aprirono, scorgemmo delle persone.
Un momento... Io e Zayn eravamo per terra, abbracciati come due fidanzati. Eravamo entrambi sfatti e sembravamo due pazzi usciti da non so dove. Potevano pensare male.
Afferrai la mano di Zayn e lo tirai su, trascinandolo fuori. Ero imbarazzata.

"M-ma siamo in cima alla torre Eiffel! Parigi... Che spettacolo fantastico!" ero davvero senza parole.
Tutte le luci delle case illuminavano la città. Una cosa tipo Las Vegas, no? Però qualcosa di più classico e romantico.
Cosa c'era di più bello? Non poteva andar meglio di così.
Come non detto, iniziarono a scoppiare i fuochi d'artificio, rendendo tutto una cosa più magica. 
Guardai Zayn, i nostri sguardi si incontrarono. Le nostre labbra si toccarono, finalmente.


Ritornammo a casa, nessuno dei due apriva bocca. 
"Alla buon'ora! Che vi è successo ragazzi?" sbucò Donya dalla porta.
Io e Zayn ci guardammo e scoppiammo a ridere "Pff, nulla d'interessante."




*****

My space:
Zaaaalve. Rieccomi qui con un nuovo capitolo! 
Scusate tantissimo per il terribile ritardo di più di due mesi! Vi chiedo anche questa volta perdono ç.ç 
Comunque un grazie di cuore di nuovo a tutte quelle che hanno messo nei preferiti, nelle seguite e nelle ricordate questa fanfic! Un'altra cosa importantissima... L'ottavo capitolo è arrivato a ben 17 recensione, cioè io dico, DICIASSETTE. Siete pazze?? IO VI AMO infinitamente! Ahahah. Prima o poi risponderò a tutte quante :'). 
Per ora vado che altrimenti non concludo nulla... Alla prossima eee buone vacanze a tutte! Oh, e buon esami a quelle che li devono fare (?)
Vi voglio un sacco bene. With love, Angie. 

ps. Un'altra cosa e non vi rompo più le palle per un po' di tempo. Vi volevo dire che ho iniziato una nuova FF sui 1D. Per ora sono solo al secondo capitolo, perciò se vi va di dar un'occhiata, passate qui: I wanna make you happy, just because I love you. (su Harry Styles, Louis Tomlinson, e un'altra ragazza) - http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=995243&i=1

Poi volevo consigliarvi delle FF che seguo da un po' di tempo:


Ecco qui, ho finito. Ora vi lascio. Vi amo. Vi mando degli abbracci forti forti e pandosi! Una cosa... Ma il capitolo vi è piaciuto? Siate sincere e.e
Veeero che mi lascerete una piccola recensione? ** Ok basta, cià.

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