-Here We Go Again.

di Hopeinyourlife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. My Hero. ***
Capitolo 2: *** 2. My Heart Beats For Only You. ***
Capitolo 3: *** 3. You're Clouding Up My Mind. ***
Capitolo 4: *** 4. Where's Hope When Misery Comes Crawling? ***
Capitolo 5: *** 5. You Can't Be Too Careful Anymore. ***



Capitolo 1
*** 1. My Hero. ***


Stavo correndo.

L'ossigeno mi bruciava nei polmoni, non sarei riuscita a resistere ancora per molto.

“-Hey tesoro, aspettaci! Non ti faremo del male, giusto ragazzi?-”

Risate da strafottenti, luridi bastardi.

Le mie gambe non riuscivano più a fermarsi e correvo, correvo, correvo.

Per scappare da loro, quelli che non vedevano l'ora di pestarmi di brutto.

No, non poteva andare a finire così, ero innocente.

Svoltai in un vicolo mentre mi stavo guardando alle spalle per assicurarmi che non mi prendessero.

BUM. Ero per terra.

Ero andata addosso a qualcosa di duro, un muro? Probabile.

Appena riaprii gli occhi mi dovetti ricredere, ero andata a sbattere contro un ragazzo parecchio più grosso e alto di me.

Mi guardava fisso come se non rendesse conto di quello che era successo. Subito mi persi nel profondo dei suoi occhi, ero vestito con una maglietta bianca a maniche corte con dei pantaloni neri aderenti. Non riuscivo a staccare i miei occhi dal suo sguardo penetrante.

Quanto tempo era passato? Secondi? Minuti?

“Oh no.” Balzai in piedi ricordandomi che qualcuno mi stava seguendo, qualcuno di cui avevo una paura folle.

I miei occhi si spalancarono in preda alla paura e non riuscii a rallentare la caduta della mascella, stavo lanciando un grido silenzioso che non mi avrebbe potuto salvare.

“S-s-s-s-scusa..” Ero così maledettamente spaventata che iniziavo anche a balbettare.

Mi girai appena in tempo per vedere che i ragazzi erano appena arrivati alle mie spalle.

“Hayley, Perché scappi? Vogliamo solo divertirci!-”

Si avvicinavano e io morivo dalla paura, stavo tremando.

Abbassai la testa, pronta ad essere picchiata anche se sapevo che non era giusto. Che avevo fatto di male? Ero solo una ragazza che voleva stare per i fatti suoi.

Non aveva mai dato fastidio a nessuno. Gli sto antipatica perché ho i capelli rossi fuoco forse.. No, perché avevo avuto un pensiero stupido in un momento così cruciale?

Avevo gli occhi chiusi e aspettavo il colpo, che non arrivò.

Che succede?” pensai tra me e me, incomincia ad alzare la testa per cercare di capire che cosa li avesse fermati. Pena? Un ripensamento? No no, loro erano spietati e senza cuore, di sicuro il mio gesto di arresa non li aveva addolciti.

Davanti a me c'era lui, quello contro cui mi ero scontrata poco prima, il mio salvatore.

Uno dei miei inseguitori, Jeremy Davis, era con il braccio fermo a mezz'aria pronto a colpire, forse me, ma era stato bloccato e questo non gli sarebbe piaciuto per niente.

I suoi occhi era fiammeggianti per la rabbia, mai nessuno lo aveva ostacolato quando voleva picchiare qualcuno, o per paura o per menefreghismo.

“-Che vuoi Farro? Mi stai intralciando la strada e hai interrotto il mio divertimento, togliti.-”

“-No-” Era stato un no secco e tranquillo, sembrava che non percepisse il pericolo.

Il pugno colpì la mascella di Farro e il suo volto si girò di lato, non avendo attutito il colpo.

“-Mi hai fatto perdere la pazienza e ora non ho più voglia di giocare brutto idiota. Andiamocene ragazzi, qui stiamo sprecando il nostro tempo.-” Prima di andarsene si sporse per vedere oltre la spalla di lui, per vedere me.

“-Con te faremo i conti più tardi Hayley, abbiamo ancora delle cose in sospeso.”

Se ne stavano andando per fortuna, i seguaci di Jeremy sputarono sui piedi di Farro, che crudeltà e che schifezza.

Io ero rimasta tutto il tempo a guardare la scena impietrita, come se i miei muscoli non potessero più muoversi.

Il ragazzo era ancora con il viso piegato di lato. Mi avvicinai a lui.

“-Ehm, tutto bene?-” Dio, che domanda stupida! Mi sarei voluta picchiare da sola per averla detta.

Iniziai a mordicchiarmi il labbro inferiore per colpa del nervosismo.

Lui si girò a guardarmi dall'alto al basso calmo e tranquillo, quasi incurante del fatto che aveva appena preso un cazzotto per proteggere me, una completa sconosciuta.



Spazio autrice. (Posso chiamarmi così? Massì, fuck the rest! )
Biene biene, eccomi qui a rompervi con un'altra FF! Spero che almeno questa vi piaccia più di quella che ho scritto prima.
Domande, chiarimenti, critiche, incitamenti? Recensitemi! :D 

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Capitolo 2
*** 2. My Heart Beats For Only You. ***


 

 

Stavamo immobili a fissarci, in silenzio, come se le parole non fossero abbastanza in quel momento, non mi sorrise e la sua voce era neutra.

-Sto bene, la prossima volta stai attenta agli amici che ti scegli Hayley.-”

No, loro non..-” troppo tardi, se ne stava già andando e mi stava dando le spalle. Lo guardai con più attenzione; aveva delle spalle larghe e muscolose che venivano messe in evidenza dalla maglietta bianca, dal suo fisico si potrebbe pensare che frequentava regolarmente la palestra. Potevo dirlo? La sua camminata era sicura e fiera, quasi compiaciuta. Scomparve dalla mia vista, finalmente riuscii a rilasciare il respiro, lo avevo trattenuto per troppo tempo e la mia faccia stava diventando verde, poco male come colore.

I miei occhi sono verdi, quindi sarei diventata un bel figurino anche con la faccia verde, no?

E' ufficiale, il mio cervello è proprio andato in tilt. Colpa sua o colpa del sole?

Meglio andare via da questo posto, prima che Jeremy e gli altri tornino per darmi il colpo di grazia e io non impazzivo dalla gioia di rivederli.

Decisi di tornare a casa anche se l'orario scolastico non era finito, qualcuno se ne sarebbe accorto? Certo che no, ero come un fantasma a scuola; se chiedevi di me in giro ti rispondevano “-Hayley chi?-”.. non è proprio il massimo per una ragazza di 17 anni, ma sopravvivo.

Ho un migliore amico, Taylor York, io e lui ci conosciamo dalla nascita ed è come se fossimo fratelli.

Arrivai a casa, ovviamente non c'era nessuno,visto che mia madre di sicuro era a lavoro e mio padre era con lei. Bè, casa mia è un appartamento, né grandissimo ne piccolissimo. Grande abbastanza per viverci in tre.

Ho anche un cane, Boris, strano nome per un cane ma simpatico. E' un lupo, maschio.

Inutile dirlo, visto il nome no?

Mi stava venendo incontro trotterellando, felice che fossi tornata a casa, lui era la mia salvezza nella famiglia. L'unico che mi rendesse felice, ovviamente anche Taylor lo faceva.. ma in un modo del tutto diverso.

.Usciamo bello? Ho bisogno di prendere un po' d'aria.-” Come risposta mi scodinzolò e abbaiò.

.Lo prendo come un si Bo.-” Secondo me il guinzaglio non gli andava a genio. Perché ogni volta che glielo mettevo al collo abbassava le orecchie,povero il mio Bo.

Decisi di andare in spiaggia, tanto a quell'ora nessuno sano di mente ci sarebbe andato.

Appena superato il cancello Bo iniziava a tirare perché voleva essere libero. Libero di correre, in fondo come volevo essere anche io; chi non lo voleva?

Gli tolsi il guinzaglio e lui subito corse verso gli altri cani poco più avanti per giocare con loro, mi misi le cuffiette e premetti il tasto play sul mio ipod.

La spiaggia, come avevo previsto era quasi vuota. C'erano solo tre o quattro cani e i loro padroni che passeggiavano tranquilli.

Chiamai Bo fischiando e lui corse da me, ci andammo a sedere sulla scogliera per guardare il mare. Era proprio una meraviglia, libero e selvaggio. Avrei mai potuto smettere di guardarlo?

La risposta sarebbe sempre stata no. Mentre lo guardavo assorta ripensai a quella mattina, con Farro e Jeremy, di come mi aveva difesa senza indugiare, come si era preso il pugno senza difendersi. Perché lo aveva fatto?

Passarono dei minuti e percepii una presenza dietro di me, qualcuno che forse era li da molto tempo, o forse era appena arrivato. Guardai Bo con la coda dell'occhio e lo vidi che stava guardando lo sconosciuto. Scodinzolava, impossibile a credersi ma scodinzolava. Mi girai, troppo curiosa di scoprire chi fosse. Rimasi a bocca aperta, non ci potevo credere.

-Che ci fai qui?-”

.Ti stavo cercando.-”

Lui, il mio eroe.


Spazio autriiice. 
Lo so, lo so.. è corto, e magari non vi piace ma sono le 22:38 e gli occhi non mi stanno aperti. Volevo finirlo a tutti i costi oggi visto che domani è il compleanno di mio fratello ( 18 anni, yaaay.) e di sicuro non posso scrivere il 3 capitolo.
Bè, aspetto sempre che qualcuno mi recensisca! :D
Un bacio.
Piesse. Scusate se ci sono degli errori ma non lo ho riletto, siate buoni con me eh! 

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Capitolo 3
*** 3. You're Clouding Up My Mind. ***


La brezza marina mi scompigliava i capelli rosso fuoco.

Perché mi cercava? Voleva qualcosa in cambio dopo avermi salvato?

Non capivo.

Come mai?”

Non sapevo che fare, il suo sguardo era troppo profondo, abbassai il mio.

Voglio parlarti di alcune cose e poi volevo vedere se stavi bene.”

Il suo tono era privo di emozioni, gli occhi neri come la notte cercavano i miei che erano intenti a osservare i miei piedi, ero troppo imbarazzata. Nessuno mi aveva mai guardato con uno sguardo così. Dovevo assolutamente calmarmi.

Avevo sentito bene o cosa? Vedere se stavo bene? Nonono, mi ero immaginata tutto. Di sicuro.

Lui che si preoccupava per me? Casomai dovevo io preoccuparmi per lui, in fondo non ero io quella che aveva preso un pugno in piena faccia.

Okay, come vedi sto bene, grazie a te. Scusa se prima non ti ho ringraziata..”

Parlavo troppo in fretta, mangiandomi le parole. Si vedeva che ero agitata?

Tranquilla, mi trovavo al posto giusto nel momento giusto. Se non ti avessi aiutato sarei stato un vigliacco e non lo sono, per niente.”

E io lo sapevo bene.

Non sapevo più che dire, poi mi ricordai di quello che avevo pensato prima.

Oddio, ti hanno tirato un cazzotto! Come stai?”

Mi avvicina e alzai la mano per toccare la sua guancia violacea per colpa del colpo subito quella mattina. Fermai le mie dita a pochi millimetri dal suo viso. Ma che mi aveva preso? Da dove usciva tutta quello coraggio e quella naturalezza nei miei gesti?

Avevo agito senza pensare e ora avevo paura delle conseguenze, lui era immobile col viso rilassato.

Ehm, allora.. ti fa ancora male?”

Abbassai la mano e me la misi in tata, per non correre altri rischi di fare brutte figuracce.

Bo guardava la scena ancora scodinzolante e con la lingua fuori, forse aspettando delle attenzioni dal nuovo arrivato che ancora non lo aveva degnato di uno sguardo.

Si, sto bene. Ormai sono abituato.”

Quell'ultima frase mi colpì in modo particolare, che cosa intendeva?

Stavo per chiederglielo ma lui non mi lasciò parlare.

E' il tuo cane quello? Molto bello.”

Eh?

Ah già, il cane.

Sisi, si chiama Boris ma io lo chiamo Bo ed è molto protettivo nei miei confronti quindi stai attento.”

Stupida, stupida, stupida.

Volevo alleggerire l'aria con un po' di sarcasmo visto che era diventata troppo frizzante, ma si vede che non ero abbastanza brava. Mentalmente mi stavo prendendo a schiaffi.

Lui rise, una risata quasi trattenuta ma era una risata. La prima volta che lo vedevo ridere ed era semplicemente stupendo.

No, sul serio. Era così bello quando sorrideva, sembrava diverso da quel ragazzo che non sorrideva mai e stava da solo chissà a far cosa.

Lo guardavo incantata, incapace di distogliere lo sguardo.

Lui si avvicinò a Bo e iniziò ad accarezzarlo, lui aveva un espressione beata per le coccole che stava ricevendo.

Quanto avrei voluto essere Bo in quel momento, essere accarezzata dalle sue mani che ispiravano dolcezza e protezione, dalle sue mani. Quelle di Josh Farro.

Ma che cavolo mi stava facendo quel ragazzo? Non riuscivo a ragionare lucidamente, come se ogni volta che si trovava nei paraggi o mi parlava i miei pensieri venissero eclissati.

Rimanemmo così, io che guardavo lui, lui che guardava con espressione divertita Boris.

Sarei rimasta così per ore, a contemplarlo imbambolata e a immaginarmi tutte le cose impossibili e inimmaginabili che una ragazza di 17 anni potesse pensare.

Tolse la sua mano dalla testa di Bo e lui gliela leccò, ritornò a guardarmi.

Il mio cuore andava a rallentatore avevo paura che da un momento all'altro smettesse di battere.

Ora devo andare ma la prossima volta che ci vediamo devo parlarti, urgentemente. Ciao Hayley e mi raccomando, stai attenta.”

No, questo era un vero e proprio problema.

Certo, ciao.”

No, non volevo ammetterlo, non poteva essere vero.

Mi ero innamorata di lui.


Spazio autrice.
Weeeell.. questo è il mio terzo capitolo. Mi sento molto soddisfatta di questa FF, sono anche molto felice che qualcuno continui a recensirmela quindi.. Grazie davvero! :D 
Se volete saperlo, sto già scrivendo il 4 capitolo. Questa storia mi prende troppo! 
Un baaacione! 

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Capitolo 4
*** 4. Where's Hope When Misery Comes Crawling? ***


Ero rimasta sola con Boris, sulla spiaggia. Iniziava a fare freddo e si stava facendo tardi, meglio tornare casa.

A casa c'erano i miei, avevano finito di lavorare e stavano litigando, di nuovo.

Che avevano quei due che non andava? Litigavano 7 giorni su 7, 24 ore su 24.

Entrai di soppiatto per non essere presa parte della litigata, Boris mi seguì e poi andò a distendersi ai piedi del mio letto dove c'era la sua cuccia.

Si mise a fissarmi, con la testa appoggiata sul suo cuscino.

“Non ne possiamo più di queste litigate, vero cucciolone?”

gli sorrisi, come se potesse capirmi, il suo sguardo valeva più di mille parole, mi capiva.

Sentii bussare alla porta.

“Avanti.”

Era mia madre con i capelli scompigliati e il viso arrossato dalla rabbia.

“Tesoro, mi dispiace ma dobbiamo tornare a lavoro e non mi sa che non finiremo prima di domani mattina.

Ti dispiace farti da mangiare da sola?”

Non era una novità per me, quindi annuii con aria assente.

“Certo, nessun problema.”

Lei mi mandò un bacio e uscì di casa con mio madre.

Finalmente ero da sola, un po' di tranquillità dopo quella giornata.

Misi della musica in sottofondo, per rilassarmi.

Toc toc.

Chi poteva essere?

Magari è Josh! Subito un sorriso ebete mi si stampò in viso e corsi ad aprire mentre Boris mi abbaiava eccitato anche lui.

Aprii la porta e subito mi si spense il sorriso.

Era la mia vicina di casa, con la sua bambina di 4 mesi, Lucie, e un'altra di 4 anni di nome Nicky.

Mi stava sorridendo.

“Ciao Hayls, scusa se ti disturbo ma volevo chiederti un favore.”

Abbassò lo sguardo imbarazzata e le guance le diventarono di una sfumatura rosea più accesa del solito.

Io stavo aspettando che continuasse la frase, del tutto incredula.

“Devo partire per andare dai miei genitori perchè mia madre è malata, non è che terresti Lucie e Nicky per una settimana mentre io sono via? Per piacere, non so a chi altro chiedere.”

Dio, sul serio? Insomma, quelle due bambine erano dolcissime e certe volte le facevo giocare insieme a Boris ma non più di 2 ore..

“Va bene, tranquilla. Te le tengo io per tutto il tempo che ti serve.”

Sorrisi, incerta di quello che avevo appena detto e che responsibilità mi ero presa.

Lei ricambiò il sorriso e mi mise Lucie in braccio di slancio, come se lo facesse tutti i giorni.

“Grazie, davvero! Guarda, qui ci sono tutte le cose che ti servono per loro.

Mi raccomando, non far mangiare le fragole a Nicky che è allergica.”

Detto questo mi buttò tutta la roba dentro e mi salutò con la mano mentre se ne andava, pronta a prendere il suo volo per Phoenix.

Nicky mi guardava con i suoi occhioni nocciola.

“Dai piccola, vieni dentro che mangiamo.”

Lei si guardò in giro prima di entrare, incuriosita e incosciente allo stesso tempo, entrò ed andò ad accarezzare Boris che era subito dietro di me.

Ora che faccio? I miei cosa avrebbero detto? Di sicuro loro non avrebbero badato alle bambine. Mi diressi in cucina con Lucie ancora in braccio, quando sorrideva gli si formavano delle fossette sulle guance paffute, che bambina dolce.

Mangiammo e poi misi le bambine a letto.

Il giorno dopo sarebbe stato domenica quindi non sarei dovuta andare a scuola, per fortuna! A mezzanotte Nicky venne in camera mia e salì sul mio letto, svegliata dal temporale. Lei mi si accoccolò addosso e io le strinsi le braccia intorno.

Dopo 5 minuti ci addormentammo beate l'una tra le braccia dell'altra.

***

Aprii gli occhi.

Nicky era ancora fra le mie braccia che dormiva con un'espressione sognante, Lucie tava piangendo nell'altra camera.

“Oh cavolo” sussurrai preoccupata.

Scesi dal letto cercando di non svegliare Nicky e corsi da Lucie. Piangeva e urlava nella sua culla, la presi in braccio.

“Tesoro, che succede?” lei non smetteva di urlare e piangere.

“Andiamo a fare una passeggiata, che ne dici? Così ti calmi un po' e prendi un po' d'aria.”

Sveglia Nicky e Boris e uscimmo di casa tutti ancora assonnati tranne Lucie.

Erano circa le 9 e 30, di sicuro erano tutti a letto a dormire, mentre noi eravamo fuori a passeggiare.

Boris stava dietro di noi, come se ci tenesse d'occhio.

Che bisogno c'era?

In giro non c'era quasi nessuno, tranne che per dei ragazzi fuori ad un bar. Uno lo riconobbi e subito smisi di camminare, paralizzata.

“Oh no.”

 

 

Spazio autrice. 

Hola :D Allora, questo capitolo vi potrà sembrare noioso ma.. questo è quello che è venuto. L'idea delle bambine mi è venuta in mente guardando una foto di Hayley con in braccio una neonata. :D 

Chi sarà lo sconosciuto? Josh o  David con i suoi scagnozzi?

Se volete saperlo continuate a seguire questa storia;)

Un baciooone! :D 

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Capitolo 5
*** 5. You Can't Be Too Careful Anymore. ***


Okay, era Josh. Dovevo essere felice? Certo che no visto che una ragazza gli stava attaccata come una cozza e lui, ovviamente, sembrava apprezzare.

Chi era quella?

Eravamo ancora fermi in mezzo alla strada: Boris aveva le orecchie attente pronto a scattare se fosse successo qualcosa.

Nicky mi strattonò la mano, impaziente di andare avanti. Ovviamente non capiva quello che stava succedendo e quello quello che Josh mi stava facendo, come poteva?

Il mio cuore minacciava di uscirmi dal petto da un momento all'altro ma in quel momento non me ne importava, decisi di andare avanti come se nulla fosse successo e loro non fossero li, abbracciati, o cosa diavolo stavano facendo.

Presi un bel respiro e continuai a camminare cercando di non guardarli, non ero gelosa. Lo ero?

Arrivai vicino al bar dove erano loro e cercai di accelerare il passo per non farmi vedere ma Lucie cominciò ad urlare e la sua bocca cominciava a diventare secca.

Magari ha sete la piccolina.” Pensai.

Cercai di calmarla invano, più le parlavo più lei urlava,

Ti prego dolcezza. Ora ti porto a bere qualcosa ma calmati, va bene?”

Ero preoccupata e si vedeva, lei non smetteva di piangere.”Okay Nicky, ora io e te andiamo a in quel bar visto che la tua sorellina deve bere; tu stammi attaccata.”

Per fortuna Josh era ancora di spalle e non mi aveva visto, forse era troppo impegnato con la sua ragazza a farsi le coccole.

Mi tirai uno schiaffo mentalmente, non dovevo assolutamente pensare quelle cose.

Basta, basta, basta!

Entrai nel bar, con Nicky che si teneva ai miei pantaloni e Boris che le stava dietro;

il barista mi squadrò da capo a piedi.

Che ti serve tesoro?” Mi stava guardando di traverso, ma che voloeva quello?

Un bicchiere d'acqua per piacere.”

Si mise a ridere e tutti i clienti lo imitarono.

Che capelli strani che hai, cosa è, hai sbagliato colore bambina?”

Mi sta letteralmente rompendo questo posto,non avevo più voglia di rimanere lì ed essere presa in giro.

Cercherò un altro bar, non bastava Jeremy a picchiarmi e a farmi vergognare, ora si erano aggiunti anche loro a prendermi in giro.

Tutti scoppiarono a ridere in una fragorosa risata, stavo iniziando ad andarmene ma una mano mi bloccò. Chi era adesso?

Fermati.”

Mi girai di malavoglia, magari era un altro che voleva prendermi in giro.

Era lui, il mio Josh.

Mio? Nonono, meglio dire SUO, della cozza vicino a lui che mi guardava con aria annoiata.

Boris iniziò a ringhiare vero di lui, forse pensava ci fosse un pericolo.

Ssshh buono Boris, che ti serve Josh?” Lui mi guardava sorridendo.

Volevi dell'acqua per la bambina?” Guardò Lucie tra le mie braccia, ancora rossa in volto.

Si, ma questi qui sono troppo impegnati a prendermi in giro quindi...” Non finii nemmeno la frase che lui si rivolse al barista dicendo.

Forza Paul dalle dell'acqua, pagherò io.” Paul riluttante ne versò un po' in un bicchiere e me lo porse.

Grazie” presi il bicchiere e posai i soldi sul bancone, andai a sedermi fuori ignorando Josh che mi stava ancora fissando.

Guardai meglio la ragazza vicino a lui, era bionda e magra con gli occhi nocciola. Era questo il tipo di ragazza che piaceva a Josh?

Avevo già perso in partenza allora.

***

Ora che aveva bevuto, Lucie era molto più calma, anzi, si stava perfino per addormentare.

Mi rivolsi a Nicky e a Boris che mi guardavano.

Che ne dite, torniamo a casa?”

Nicky annuì e cominciò a sfregarsi gli occhi e a sbadigliare. Mi alzai e mi diressi verso casa, erano quasi le 11 del mattino.

Ero quasi arrivata a casa quando sentii dei passi dietro di me, qualcuno che correva.

Dio, che succedeva quella mattina? Mi girai, pronta ad affrontare chiunque fosse dietro di me.

Okay, questa non me l'aspettavo.

Hayley, ti dispiace se ti faccio compagnia?” sorrideva, forse un po' troppo tranquillo.

Ehm, certo Josh.” Cosa dovevo rispondergli? La lingua era impastata e la mente era piena zeppa di pensieri incontrollabili.

Cavolo, i suoi occhi erano così maledettamente profondi!

Stavi andando a casa?”

la sua voce era bassa e sensuale.

Si, come vedi le bambine si stanno già addormentando.” sembravo imbarazzata, quasi incerta nel dire quelle parole.

Posso salire?”

OH. MIO. DIO.

Cioè, sul serio? Era serio o voleva solo prendermi in giro?

Oh, bè, si okay, certo.”

Quanto bello era il suo sorriso caspita.




Spazio autriceee, YO! (?)
Buooonasera a tutti :D Allora, volevo innanzittutti ringraziaziare quelle 8 persone che seguono la mia storia e anche le altre 6 che me l'hanno recensita. Grazie davvero di cuore, non sapete quanto significhi per me tutto questo! Volevo anche avvisarvi che ho postato questo capitolo così tardi solo perchè in questo periodo ho gli esami e vi assicuro che lo studio mi occupa un botto di tempo purtroppo, io ovviamente cercherò di scrivere il prossimo capitolo il più presto possibile ma voi cercate di capirmi! ;)
A parte questo, bè, spero che il capitolo vi piaccia anche se non è uno dei migliori.
Un bacione a tutti! ;D 
P.s. pensate che mi sia dimenticata di Taylor? Certo che no, ma questo è un'altra sorpresa! ;) 

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