I've never had the words to say,but now I'm asking you to stay!❤

di You only live once_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1. ***
Capitolo 2: *** Chapter 2. ***
Capitolo 3: *** Chapter 3. ***
Capitolo 4: *** Chapter 4. ***
Capitolo 5: *** Chapter 5. ***
Capitolo 6: *** Chapter 6. ***
Capitolo 7: *** Chapter 7. ***
Capitolo 8: *** Chapter 8. ***
Capitolo 9: *** Chapter 9. ***
Capitolo 10: *** Chapter 10. ***
Capitolo 11: *** Chapter 11. ***
Capitolo 12: *** Chapter 12. ***
Capitolo 13: *** Chapter 13. ***
Capitolo 14: *** Chapter 14. ***
Capitolo 15: *** Chapter 15. ***
Capitolo 16: *** Chapter 16. ***
Capitolo 17: *** Chapter 17. ***
Capitolo 18: *** Chapter 18. ***
Capitolo 19: *** Chapter 19. ***
Capitolo 20: *** Chapter 20. ***
Capitolo 21: *** Chapter 21. ***
Capitolo 22: *** Chapter 22. ***
Capitolo 23: *** Chapter 23. ***
Capitolo 24: *** Chapter 24. ***
Capitolo 25: *** Chapter 25. ***
Capitolo 26: *** Chapter 26. ***
Capitolo 27: *** Chapter 27. ***
Capitolo 28: *** Chapter 28. ***
Capitolo 29: *** Chapter 29. ***
Capitolo 30: *** Chapter 30 ***
Capitolo 31: *** Chapter 31. ***
Capitolo 32: *** Chapter 32. ***
Capitolo 33: *** Chapter 33. ***
Capitolo 34: *** Chapter 34. ***
Capitolo 35: *** Chapter 35. ***
Capitolo 36: *** Chapter 36. ***
Capitolo 37: *** Chapter 37. ***
Capitolo 38: *** Chapter 38. ***
Capitolo 39: *** Chapter 39. ***
Capitolo 40: *** Chapter 40. ***
Capitolo 41: *** Chapter 41 ***
Capitolo 42: *** Chapter 42 ***
Capitolo 43: *** Chapter 43. ***
Capitolo 44: *** Chapter 44. ***
Capitolo 45: *** Chapter 45. ***
Capitolo 46: *** Avviso ***
Capitolo 47: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Chapter 1. ***


E’ che non bisogna aver paura di lasciare. Perchè tutto quello che conta non ci lascia mai.
Anche quando non vogliamo.

 




“Spiegatemi perché non può semplicemente essere in orario!” – sbottai incazzato chiudendo bruscamente il mio povero armadietto.
“Allora Harry, vorrei farti notare che ieri sera è tornata da Parigi. Quindi, se normalmente è in ritardo, perché oggi dovrebbe essere in orario?” – mi fece notare Niall, sbuffai sonoramente.
“Ehi, ragazzi!” – ci salutò Zayn arrivando con la solita aria misteriosa,che lo contraddistingueva.
Zayn era il nuovo della “cricca” , si era trasferito da una settimana circa, e subito avevamo stretto amicizia.
Eravamo a Portsmouth , una città dell’Inghilterra non molto grande, ma abbastanza carina.
Erano una città di mare, anche se il tempo non era quello ideale per passare le giornate in spiaggia.
“Ehi” – salutammo di rimando.
“Che c’è?” – chiese poi rivolgendosi a me
. Louis pensò bene di rispondere al posto mio, dato che ero troppo nervoso.
“Stiamo aspettando una nostra amica, che fa sempre tardi. E’ appena tornata da Parigi e vorremo stare un po’ con lei prima delle lezioni.” – Zayn annuì.
“E’ carina?”
“E’ la nostra versione al femminile, Zayn! Quindi ti lascio immaginare!”
– dissi io ridendo.
“Quindi è una puttana?”
– aggiunse lui ridendo di gusto.
“Ehi, noi non siamo delle puttane!” – dissi fintamente offeso.
“Solo perché ci piace fare sesso, non vuol dire che gli altri ci debbano discriminare!” – continuai ridendo.
Il portellone d’ingresso che sbatteva, ci fece ridestare dalla nostra conversazione.
Finalmente si è decisa! – pensai.
La nostra migliore amica, varcò la porta e si diresse verso di noi, con più grazia di una modella.
I perfetti capelli di un castano scuro, le ricadevano mossi lungo le spalle, gli occhi di un azzurro ghiaccio, erano più brillanti di sempre.
Aveva un trucco leggero, come sempre, ed era vestita in modo impeccabile.
Aveva un vestitino, che sembrava abbastanza leggero, bianco, calze nere di filo, giacca e tronchetti neri, e borsa cammello alla mano.
(http://1b.img.v4.skyrock.net/1b2/street-style-only/pics/2955865279_1_3_UXazf2WM.png) .
In quella città eravamo tutti, o quasi, “figli di papà”; per cui non mi sarei stupito se a scuola avessi visto ragazze in abito da sera.
Appena ci vide si aprì in un caloroso sorriso, che riservava a pochi, e si fiondò tra le braccia di Niall.
Quei due avevano una specie di rapporto di bene viscerale, si amavano da quando erano nati, mentre noi li avevamo conosciuti solo in prima elementare.
Restarono abbracciati per un millennio.
“Avete finito?” – chiesi stizzito.
Lei si stacco dal biondo e lo guardò negli occhi.
“Mi sei mancato angelo!” – disse abbracciandolo nuovamente.
“Anche tu scricciolo. Ma smettila di chiamarmi angelo!”- disse facendoci ridere tutti.
Lo chiamava così da sempre, diceva che quel biondino era il suo angelo custode.
Quando ebbe ritenuto di aver salutato abbastanza Niall, passo a Louis.
Un’altra mezzo’ora, e poi a Liam.
Che se la tenne per un secolo, accertandosi che stesse bene.
Poi , in ultimo, si ricordò di me.
Mi abbracciò, e l’accolsi tra le mie braccia per un tempo che mi parve pochissimo.
Non passavamo così tanto tempo separati, anche se era solo una settimana, da quando in terza media i suoi divorziarono e lei partì per la prima volta per Parigi.
“Finalmente..” – le sussurrai, e la sentii sorridere.
“Ti sarebbe piaciuta Parigi stavolta, era piena di turiste” – disse facendoci ridere tutti.
Quando finimmo i saluti, aprì l’armadietto trovandovi un piccolo pacchetto, messo lì da noi.
Lo aprì curiosa, lesse il bigliettino e prese il “regalo” in mano.
“Preservativi? Siete seri?” – chiese scettica, facendoci ridere.
“Almeno non abbiamo brutte sorprese!” – disse Niall, tra una risata e l’altra. Sbuffò e li mise in borsa.
“Possono servire..” – assentì.
Alzò lo sguardo, notando che non eravamo soli.
“Perché c’è un ragazzo di colore, che si immischia dei fatti nostri?”
– chiese sprezzante.
“E’ un nostro amico. Si è trasferito qui questa settimana.” – la informò Liam.
“E per la cronaca, non sono di colore, sono mulatto!” – rispose Zayn con lo stesso tono di superiorità di Emma.
“Emma, Zayn. Zayn, Emma. Sento che andrete d’accordo.” – dissi facendo ridere tutti, eccetto i due interessati.
Em per tutta risposta si voltò , prese i libri e si avviò verso l’aula di letteratura inglese.
“Allora che fate? Rimanete lì impalati, o venite a lezione?” – ci chiese entrando in classe.
La seguimmo subito, recuperando le nostre cose.
E’ sempre così sprezzante?” – mi chiese Zayn, scossi il capo.
“Si deve solo abituare a te. Siamo sempre stati solo noi cinque. Sei una novità, dalle tempo.” – Zayn annuì seguendomi in classe.
Presi posto dietro Emma e Niall, Louis al mio fianco aveva già preso posizione per dormire, così come Liam e Zayn alle nostre spalle.
“Sempre la solita noia eh?”
– domandò retorica la nostra amica, mentre la professoressa faceva il suo ingresso in aula.                                                                                                                                                                                 


Finalmente l’ultima campanella della giornata suonò, lasciandoci liberi.
Raccolsi le poche cose che avevo sul banco, buttandole distrattamente in borsa, e passandomi un filo di gloss sulle labbra.
“Venite da me a pranzo?” – chiesi ai ragazzi, che mi aspettavano sulla soglia della porta.
“Allenamenti.” – risposero solo.
“Quando la smetterete di anteporre il calcio alla vostra migliore amica?”
“Sta’ zitta cretina! Non anteponiamo proprio un bel niente a te!”
“A parte le partite, gli allenamenti e le scopate!”
– dissi continuandomi a lamentare.
Risero di gusto, perfino il ragazzo nuovo si lasciò andare a una risata.
Mi dava fastidio averlo in giro, era una nuova faccia, della quale non sapevo niente.
Eravamo solo noi cinque sin dalle elementari.
Non avevamo avuti altri amici al di furori di noi, non avevo mai avuto amiche femmine, ovviamente per scelta.
Solo io e loro, ed ora questo tipo nuovo.
La paura più grande era che mi sostituisse, prendendosi i miei amici.
“Anche lui gioca a calcio?” – chiesi ai miei amici, indicando il ragazzo nuovo con un cenno del capo.
“Si, si è inscritto in squadra appena arrivato. E il suo nome è Zayn, scricciolo!”
– mi rispose Niall.
Amavo quel ragazzo, era tutto ciò che di bello c’era al mondo.
In un certo senso, era la mia anima gemella, eravamo amici sin dalla nascita e non ci eravamo mai separati.
Gli sorrisi dolcemente, e lui mi cinse le spalle con il braccio, posandomi un bacio tra i capelli.
“Mi sei mancata, stronzetta!” – risi. Presi le chiavi della macchina e l’aprii.
“Almeno dopo l’allenamento passate? Così stiamo un po’ insieme!” – chiesi esasperata.
“Alle sei.” – assentì Harry.
Liam mi fece un segno impercettibile con il capo, in direzione di quello nuovo. Sospirai.
“Puoi venire anche tu, ovviamente.” – gli dissi , lui annuì solamente. Alzai gli occhi al cielo e salii in macchina.
“Sta’ attenta squilibrata. Ci vediamo dopo.” – disse il biondo mentre si allontanavano.
Ingranai la marcia, accesi lo stereo e mi diressi verso casa.





Il giorno dopo è sempre così.
Il giorno dopo qualsiasi cosa: un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce.
Non riesci ad abituarti all’idea di essere già al giorno dopo.

Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo.
Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.
-A.G. Pinketts)






HOLAAA
Ecco il primo capitolo :D
Dato che la'ltra mia FF sta volgendo al termine , non ho resistito e ne ho scritta un'altra xD
Non odiatemi! ahah

Allora, non so se vi sitete fatti un idea ma, ricapitolando:
Emma è la protagonista ed ha quattro migliori amici: Niall,Harry,Louis, Liam
Ma Niall, e il miglior migliore amico xD, si conoscono da sempre e hanno questa specie di relazione fraterna, che personalmente amo :3
Poi c'è Zayn, il "nuovo arrivato" , che non Emma non sopporta, anche se non lo consoce..
Ma, cosa succederà di interessante.. anche per dall'introduzione, penso vi siate fatti un'altra idea.. eheheh

Aspettate, leggete e capirete :)
Spero vi piaccia, ora vado. 
Ci si vede al prossimo capitolo :D

- Un bacio

P.s. Mi fate sapere cosa ne pensate con una piccola recensione ? Grazie xx

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Capitolo 2
*** Chapter 2. ***


A volte, la cosa più importante che possiamo fare per qualcuno è farlo sentire qualcosa di diverso dagli errori che ha commesso






Il campanello suonò alle sei in punto.
Urlai di aspettare e indossai velocemente i pantaloncini della tuta con una canottiera sopra.
“James, va' via! Sono arrivati i ragazzi.” – intimai al ragazzo steso ancora seminudo sul mio letto.
Svogliatamente, si alzò , raccolse i propri indumenti rivestendosi frettolosamente, e scese con me al piano di sotto.
Aprii la porta trovandomi i volti stanchi dei miei quattro migliori amici , più uno.
James mi posò un bacio all’angolo della bocca e fece per uscire.
“Già la solita routine, Jonson?” – chiese Harry sprezzante.
Il ragazzo gli rivolse un ghigno poco cortese, girandosi poi verso di me.
“Chiedilo alla tua amica, non riesce a starmi lontana!”
“Come se non ti chiamasse solo perché sa che gli dici sempre di si.”
– alzò un sopracciglio, e senza rispondere al ricco, andò via.
“Non importunare la mia scopata facile!” – dissi ridacchiando e spingendolo leggermente, mi attirò a sé stritolandomi in un abbraccio.
“Fa schifo quel Jonson di merda!” – assentì in fine.
“Oh perché le tue puttanelle sono migliori? Almeno lui non è rifatto!”
“Se tu verresti a letto con me..”
“Hazza sai le regole!”
– disse intransigente Niall.
Harry per tutta risposta alzò gli occhi al cielo, buttandosi a peso morto sul divano.
“Anche una sola volta! Secondo me sei brava!” – disse Harry malizioso.
Non secondo te, mio caro riccio. Io sono brava! Su questo non ci piove!” – dissi facendolo ridere.
“Anche io me la cavo parecchio bene, a detta altrui. Magari insieme faremmo scintille, non trovi?”
“Harry ..”
– lo richiamò ancora Niall, facendo sbuffare nuovamente il riccio.
“Che regole?” – chiese Zayn, all’oscuro di tutto.
“Possiamo andare a letto con chiunque, eccetto tra di noi.”
– gli spiegò Liam.
“E perché?”
“Perché si! Metti caso che uno di noi si innamora di lei, o viceversa, e uno dei due non contraccambia.. sarebbe un disastro! Un’amicizia secolare buttata nella merda, per una scopata? Non se ne parla.”
“E da quando vige questa regola?”
“Primo giorno , secondo quadrimestre , terza media!”
– dissi , ricordando alla perfezione quel giorno, i ragazzi risero.
“Perché proprio quel giorno lo decideste?”
“E’ la prima volta che Emma ha fatto sesso. Poi la cosa è diventata abituale.”
– mi prese in giro Louis.
“Ah-Ah. Come se tu non ci dessi dentro!” – dissi facendoli ridere.
Mi accoccolai tra le braccia di Niall, che prese ad accarezzarmi i capelli, ero in trans.
“Allora, tutto bene?” – mi chiese Liam apprensivo. Annuii, non riuscendo a fare un discorso di senso compiuto.
“Mi sono fatto la Morrison” – mi informò Harry.
“Quando?”  - chiesi.
“L’altro ieri e ieri.” – disse fiero.
“Mi fa schifo quel relitto umano, lo sai vero?” – disse con tutto l’odio del mondo, lui alzò gli occhi al cielo.
“Che non ricapiti più!”
“Non rompere!”
“Non parlarmi così!”
– sbottai incazzata.
“Altrimenti?”
– mi istigò.
“Harry, l’ultimo altrimenti è finito che non ti ho parlato per un mese!”
“Prova a farlo ancora, allora!”
“Fottiti, sei una merda.”
“Tu sei una merda!”
“No tu!”
“No tu stronza!”
“Non chiamarla stronza!”
– intervenne Niall.
“Non attaccare Hazza!” – lo difese Louis.
“BASTA!” – urlò Liam, mentre Zayn se la rideva allegramente.
“Che minchia hai da ridere? Illuminami!” – ero incazzata, e quando sono incazzata nessuno mi deve deridere.
Sembrate dei bimbi dell’asilo!”
“E’ tu uno stupido pakistano di merda!”
– sbottai.
“Ti sei informata sulle mie origini a quanto pare..” – disse con tono lusingato.
“Ho le mie fonti..” – dissi con un sorrisino finto.
“Ehi chiariamo le regola varrà anche per te, se hai intenzione di essere nostro amico!” – lo avvertì Harry.
“Non credere che solo perché sei nuovo te la puoi scopare.” – a quelle parole risi di gusto.
“Cosa ti fa pensare che mi voglia scopare il tuo amichetto?” – dissi riferendomi a Zayn, Harry scrollò le spalle.
“Lasciando cadere il discorso sesso, per almeno dieci minuti, vorrei sapere se la mia migliore amica sta bene!”
– disse Liam.
Sei stressante! Ti ho già detto di stare bene no?”
“Em non funziona con me!”
– sbuffai.
“Hanno detto che è questione di poche settimane..”
“Qui?”
– chiese Liam, annuii.
Le mie emozioni erano un misto tra l’agitazione, la paura e l’impazienza. Niall sospirò, sollevato da quella notizia.
“Finalmente!” – disse stringendomi dolcemente a sé , sorrisi.
“Facci sapere il giorno preciso ok?” – annuii.
“Lou giuro che appena me lo dicono, sarete i primi a saperlo.”
“I tuoi torneranno?”
– chiese poi Harry.
Sorrisi, come se ci fosse qualcosa di divertente nelle sue parole, e in effetti c’era.
“Conosci i miei! Credi gliene importi davvero qualcosa?!” – chiesi retorica.
Comunque, vorrei farmi un tatuaggio!” – annunciai.
“Un altro?” – chiese Liam scettico.
E’ solo il secondo! Lo dici come se chissà quanti ne avessi!” – dissi ridendo.
“Che vuoi tatuarti?” – chiese Zayn.
“Per ora ho una mezza idea, ha lavoro compiuto saprete.”
“Lui è esperto di tatuaggi..”
– mi informò Niall.
“Ne ha il corpo pieno.”
“Fico, punto per Malik!”
– dissi ridendo .
“Pronto?”
– disse annoiato Lou, rispondendo al cellulare, poi le sue labbra si dischiusero in un sorriso.. conoscevo quel sorriso.
“Certo, arriviamo.” – disse alzandosi, chiuse la telefonata e ripose il cellulare nella tasca posteriore dei jeans.
“Andiamo !” – disse battattendo una pacca sulla spalle di Harry, mi passò accanto e mi posò un bacio sulla guancia per poi dirigersi all’ingresso, stessa cosa fece Harry.
Zayn li guardava interrogativi, essendo nuovo certe cose non le sapeva.
“Scopata..”- dissi per fargli capire, lui annuì con un ghigno sulle labbra.
“Piccola io vado da Ash, ti chiamo più tardi!”
– disse Liam baciandomi i capelli e uscendo da casa mia
. Liam era l’unico tra i cinque ad avere una relazione stabile da più di quattro mesi , ormai.
Lei era una ragazza carina, per ora faceva star bene Liam , quindi nulla in contrario.
“E rimasero in tre..” – dissi ridacchiando.
“Avete fame?” – chiesi, Niall subito assentì , così ci spostammo in cucina.
“Allora Zayn, raccontami qualcosa su di te..”
“Va bene, una cosa che non sai, e che non capisco perché debba piacerti. Insomma sono amico dei ragazzi, perché devo piacere anche a te?”
– chiese confuso.
Lo guardai negli occhi, un po’ offesa dalle sue parole.
Insomma mi aveva esplicitamente detto che non ero nessuno e che non si sarebbe sforzato di farsi piacere da me, ok forse non così esplicitamente, ma quello era il senso.
“Siamo una famiglia noi. Loro mi amano e io amo loro, stiamo insieme 24 ore su 24, o quasi, e se tu vuoi essere loro amico devi per forza avere a che fare con me. Non sei obbligato a piacermi o farti piacere me, non preoccuparti” – dissi con un finto sorriso.
 “Mi piaci, sei carina” – disse lui improvvisamente.
“Carina?” – chiesi seriamente offesa.
“Oh-oh” – disse Niall ridacchiando .
“Gran bella offesa Zayn Malik! Io non sono carina -dissi sprezzante- sono BELLA! Ricordalo la prossima volta che vuoi farmi un complimento!” – dissi stizzita, lui rise.
“Ok scusa!” – alzai gli occhi al cielo.
Sapevo di essere bella e la parola carina, era semplicemente dispregiativo.
Carina significava che la ragazza era insipida, non aveva nulla di speciale, e non era tanto bella per essere definita bella, ma semplicemente guardabile da essere definita carina.
“Vado in bagno, non scannatevi” – disse Niall uscendo dalla cucina, e salendo velocemente le scale per raggiungere il bagno al piano di sopra.
“Allora..”
“Non devi per forza intavolare un discorso Malik, possiamo stare anche in silenzio”
– dissi ridacchiando, mentre finivo di mettere il gelato nelle coppette.
Lui mi guardò fare, mentre muoveva freneticamente la gamba destra.
“Ti scongiuro, ferma quella gamba!”
– dissi esasperata, lui ridacchiò e fece come gli avevo detto.
“Sembri un bravo ragazzo, perché vuoi fartela con noi?”
– chiesi curiosa.
“Non voglio farmela con voi, ho conosciuto i ragazzi e abbiamo fatto amicizia. E poi scusa, voi non siete bravi ragazzi?”
“Si, si lo siamo! Però ci hai visti, siamo strani, pensiamo sempre al sesso.. Tu invece mi sembri apposto..”
“Grazie?!”
– chiese incerto, facendomi ridere.
“La verità è che non ho mai avuto dei veri amici, e quel giorno quando ho visto i ragazzi, ho pensato Diamine pagherei oro per un’amicizia come quella. E poi loro dal nulla, vedendomi in disparte,si sono avvicinati per fare amicizia.”
“Già, loro sono così. Hanno un cuore enorme.”
– ammisi consapevole della bellezza d’animo dei miei amici.
“Perché tu no?”
“Il mio ècarino  -
dissi sottolineando quella parola- Ma è difettoso.” – lui annuì comprensivo.
“Allora questo gelato è pronto o no?” – chiese Niall arrivando all’improvviso.
“Tutto per te amore.” – dissi porgendogli la coppetta.
“Sareste una bella coppia.” – disse Zayn. Noi scoppiammo a ridere, di gusto.
“Noi? Siamo troppo amici per guardarci in quel modo” – disse Niall.
“E poi siamo anime gemelle!” – dissi facendogli l’occhiolino e spintonandolo scherzosamente.
Il resto del pomeriggio passo così, tra chiacchiere e risate.
Scoprii che la compagnia di Zayn era piacevole, e che era un bravo ragazzo.
Una cosa che amavo, era ricredermi sulle persone, e su Zayn Malik mi ero completamente ricreduta.





Non è che mi piace l'alcol, è che l'acqua arruginisce.


 


La vita prese il suo solito ritmo, fin troppo velocemente.
Ma ovviamente, la nostra vita non era mai così monotona, come quella di qualunque studente inglese.
“Babe stasera party dalla McG.” – mi avvertì Louis passandomi di fianco, prima di raggiungere la classe in cui si sarebbe svolta la sua prossima lezione.
La McG era una ragazza che viveva in questa villetta con “cantina” , e appunto in questa cantina organizzava feste strepitose.
Che poi non capisco perché tutti la chiamavamo cantina, quella era più che altro un appartamento a parte, situato nel sottoscala.
La giornata passò piuttosto in fretta.
E alla sette realizzai che dovevo pensare a qualcosa da poter indossare la sera. 








HELLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Allora eccoci con il secondo capitolo ed escco svelata la famosa "regola" 
Questo è più un capitolo di passaggio, perchè non ci sono colpi di scena o cose varie, per quelli dovrete aspettare il prossimo capitolo :)

Grazie in quanti hanno recensito e letto l'inizio di questa nuova FF
Spero commentere anche questo capitolo, ci terrei tanto! :D

Vorrei sapere, vedreste Emma più con un Harry o con unn Zayn?
Infondo Harry è il suo amico di sempre, sarebbe strano vederli insieme
Però sembra che lei sia così scontrosa con Zayn.. 
Oppure entrerà un terzo personaggio??

DITEMI COSA NE PENSATE
Ora vado che è meglio.. xD
- un bacione.


P.S. vorrei specificare una cosa, ovvero che le frasi che metto ad inizio di ogni "paragrafo" , non lo riassumono, bensì raccontano un po' i personaggi e le loro storie astrattamente. Non so se m i spiego .. ad esempio la frase che ho posto all'inizio di questo capitolo era per far capire che i ragazzi hanno commesso tanti errori, hanno fatto cose sbagliate, però si voglio bene comunque , perchè l'amicizia è questo.. saper apprezzare le cose belle ma anche quelle brutte della persona che ti è di fornte, un pò com el'amore. Spero di essermi fatta capire, se così non fosse ditemelo . xx

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Capitolo 3
*** Chapter 3. ***


Deve sceglierti perché sei tutto ciò che desidera e non perché sei tutto ciò che gli resta.
- Serena Santorelli
 






Optai per un vestitino rosso, per niente scollato, con una fascia argento sotto il seno , che ricadeva morbido fin sotto al sedere.
(http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/538156_162130377250706_1987190375_n.jpg http://a1.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/576954_162130497250694_915073739_n.jpg )
Decolté nere e pochette dello stesso colore. Contornai gli occhi color ghiaccio con un leggero filo di matita nera e del mascara, un po’ di fard sulle guance, e basta.
Non amavo le persone che si truccavano molto, e di conseguenza non amavo truccarmi molto nemmeno io. I capelli li lasciai cadere mossi sulle spalli, senza una piega precisa.
I ragazzi arrivarono verso le dieci e un quarto.
Come al solito puntuali – pensai sarcastica.
Aprii la porta un po’ infastidita dal loro ritardo, ma subito mi aprii in un sorriso, vedendoli tutti preparati.
Niall indossava una camicia bianca, Liam l’aveva a quadretti e Zayn di un azzurro chiaro. 
Harry invece, indossava una maglietta bianca con una giacca blu sopra e Louis, una maglia a strisce rosse, bianche e blu.
“Sei bellissima” – mi disse dolcemente Niall, cingendomi la vita e baciandomi una guancia.
Sorrisi in segno di riconoscimento e ci avviammo in macchina.
“Allora pronta?” – mi chiese Harry con lo sguardo di chi la sapeva lunga, risi.
“Sono nata pronta Styles.” – lui annuì ridacchiando.
“Cosa ci giochiamo?” – lui sembrò pensarci.
“Se vinciamo io o Louis, tu mi devi baciare, se vinci tu .. bhé a te la scelta.”
“Tronchi i rapporti, tutti i tipi di rapporti, con quella sgualdrina.”
– dissi sapendo a chi mi riferissi. Annuì per poi stringermi la mano.
“Non la finirete mai vero?” – ci chiese Liam.
“No” – rispondemmo in coro per poi scoppiare a ridere, proprio come dei bambini.
“Mi spiegate?” – chiese Zayn confuso.
“E’ una scommessa che fanno sempre, il primo che arriva alla festa e pomicia con una-uno vince.” – gli spiegò brevemente Niall, Zayn rise.
Le inventate tutte voi!” – assentì poi.
Arrivammo alla “cantina” e ad aprirci venne la proprietaria.
“Ciao McG” – la salutai con un sorriso e scendemmo nella festa vera e propria.
La musica pompava forte nella casse, e tutti già ballavano e si strusciavano.
Vidi un ragazzo biondo cenere attraversare la pista e subito mi ci fiondai su.
“Ehi”- gli sussurrai prima di prendergli il capo con le mani e iniziarlo a baciare.
Dischiuse leggermente le labbra per far incontrare le nostre lingue, che si muovevano frenetiche in quello che, sicuramente, non era un bacio da film romantici.
Mi staccai pochi minuti dopo, voltandomi soddisfatta in direzione dei miei amici, dirigendomi poi da loro senza nemmeno salutare il biondo.
“Mi dispiace fiorellino, Louis ti ha battuto sul tempo” – mi disse Niall indicandomi con il capo Lou che ancora flirtava con una ragazza rossa.
Alzai gli occhi al cielo guardandolo truce.
“Ti odio Tomlinson! -sbottai nervosa- Mi ha fatto baciare quello schifo di ragazzo che nemmeno sapeva come usare la lingua!” – dissi risentita, i ragazzi risero di gusto.
Due braccia mi cinsero la vita, Harry mi scostò i capelli dalla spalla baciandomi il collo.
“Vinto!” – sussurrò fiero, sbuffai sconfitta.
“Non ora , non ti conviene. Ho il sapore di quel pivello in bocca”- dissi disgustata, ridacchiò.
“Quando vuoi”- mi sussurrò prima di baciarmi il collo e sparire tra la folla.
Era sempre stato così tra me ed Harry, c’era qualcosa che rendeva il nostro rapporto diverso da quello che avevo con gli altri.
Eravamo sempre stati attratti l’uno dall’altra, ma la regola “dell’amico” vigeva incontrastata, e c’era Liam che non ci permetteva di infrangerla.
Non che non ci fossimo mai baciati, successe una volta in secondo superiore ad una festa, giurammo di non dirlo ai ragazzi ma, ovviamente, l’avevo raccontato a Niall che da buon amico qual’era, tenne il segreto per sé.
Mi era piaciuto, Harry era un ragazzo meraviglioso sia dentro che fuori, e aveva un carattere totalmente affine al mio, ma in cuor nostro sapevamo che non era giusto e anche, perché no, che non saremmo durati molto come coppia.
Per questo ci limitavamo a battutine , anche spinte, soprattutto da parte sua, e frecciatine provocatorie. E ci andava bene così, eravamo amici.
“Ehi vuoi ballare o resti lì per il resto della serata?” – disse Lou riscuotendomi dai miei pensieri. Lo spinsi amichevolmente e lui rise.
“Ti odio Tommo!”
– mi cinse le spalle con un braccio portandomi in pista, e iniziando a ballare come un matto.
Ballavo un po’ con i ragazzi, un po’ con estranei , uscii con qualcuno.. solita routine insomma, niente di cui valga la pena parlare o che valga la pena di essere ricordato pienamente.
A metà serata uscii in giardino a prendere una boccata d’aria e riconobbi nel ragazzo seduto a fumare, la figura di Zayn.
“Ehi.” – dissi sedendomi di fianco a quest’ultimo, che fece un cenno con il capo.
“Fumi?”
“A quanto pare..”
– disse lui ridacchiando.
“Domanda stupida -assentii- Voleva essere un’esclamazione sorpresa” – gli spiegai ridacchiando, annuì comprensivo.
“Allora, ti diverti? La tua prima festa qui..”
“Si, niente male.”
“Non hai trovato nessuna? Ci sono alcune belle ragazze, certo non al mio livello.. ma sono.. carine
– a sentire quella parola ridacchiò e io sorrisi di rimando.
“Si, carine. Ma non belle!” – disse guardandomi negli occhi, un brivido mi percosse la schiena. Era sicuramente il freddo.
“Mi fai provare?” – domandai, mi guardò interrogativo.
“Non ho mai provato, e se dovessi morire vorrei sapere che gusto ha la sigaretta” – dissi ridacchiando sottovoce.
“Perché dovresti morire?”
– mi chiese serio, scrollai le spalle.
“Non si sa ma come va la vita!” – dissi filosofica, alzò gli occhi al cielo e mi passò la sigaretta quasi finita.
“Piano” – mi avvertì,annuii e inspirai. Subito scoppiai a tossire come una forsennata.
 “Merda è uno schifo!”
– dissi ridendo.
“Certo, se non sai fumare! Sei una sfigata!” – mi derise.
“Ehi vacci piano pakistano!” – lo ammonii.
“Sennò?!” – disse alzandosi e piazzandosi di fronte a me.
Il suo viso era ad una spanna dal mio, e sentivo il suo fiato solleticarmi il collo.
Lentamente si avvicinò, e le nostre labbra si incontrarono per la prima volta, dischiusi la bocca per permettergli una accesso totale, e la sua lingua prese a giocare con la mia.
Durò un paio di minuti, fino a quando non realizzai cosa stesse succedendo e lo scostai leggermente dal mio corpo e dal mio viso.
“Zayn mi dispiace..”
“Per?”
– chiese interrogativo.
“Questo!” – dissi indicandoci con le mani.
“Io non sono così..” – dissi.
“Oggi hai detto che sono un bravo ragazzo, senza sapere che ti sbagli. Sono esattamente come voi, e se tu reputi te e i ragazzi cattivi ragazzi,allora io sono lo scarto” – lo guardai interrogativa.
“Ci sono un sacco di cose che non sai di me Emma, fossi in te non darei giudizi solo perché con voi so comportarmi..”
“Sei pericoloso?”
– chiesi scettica, trattenendo un ghigno.
“No. Ma diciamo che ho un passato turbolento, e non sono un pivello invertebrato.”
“Non capisco perché tu mi stia dicendo questo!”
– ammisi.
“Sono come te”
– disse prima di avvicinarsi nuovamente alle mie labbra, mi scansai prontamente.
“Devo andare a saldare un debito, scusa.” – dissi uscendo da quella situazione.
Rientrai velocemente nel locale, sospirando e scrollando le spalle, scrollandomi di dosso anche ciò che era successo fuori.
Intravidi una chioma riccia ballare con una biondina insignificante, così mi incamminai a passo di carica.
Gli accarezzai i capelli e lui subito si voltò sorridendomi appena capì chi fossi, avvicinai il suo viso al mio facendo incontrare dopo tanto tempo le nostre labbra.
Un brivido mi percosse la schiena, baciare Harry mi faceva un certo effetto, e poi ci sapeva proprio fare, questo bisognava concederglielo.
Le nostre lingue si rincorrevano frenetiche , come a voler recuperare il tempo che era state divise.
Mi afferrò i glutei , intimandomi con quel gesto di allacciare le gambe alla sua vita, e così feci.
Mi spinse contro un muro , alle sue spalle, continuandomi a baciare con passione.
“Harry, Emma!” – ci ammonì una voce che conoscevamo fin troppo bene, ma facemmo finta di non sentirla, il piacere delle nostre labbra attaccate era più forte.
Prese ad accarezzarmi le cosce e un mio verso di piacere, fu represso dalle nostre labbra sigillate.
“Hazza, sul serio basta!” – questa volta a parlare non fu Liam, ma Louis,  mossa astuta Liam! – pensai.
Era noto a tutti che Harry e Louis avessero un rapporto tipo il mio con Niall, e Harry avrebbe fatto qualsiasi cosa Louis gli avrebbe chiesto.. o quasi.
Si staccò con riluttanza dalle mie labbra, con un sospiro scocciato.
“Eccoti la tua vittoria Styles!”
– dissi sorridendo maliziosa.
“Dovremmo scommettere ogni giorno allora!”
– disse posandomi per terra, e prendendomi il viso tra le mani.
Mi guardava con quei suoi meravigliosi occhi magnetici verde smeraldo, e giuro che le mie gambe stavano per cedere.
Che ti succede Emma? E’ come se tu non avessi mai visto un ragazzo! – pensai.
“Ragazzi sono le tre , torniamo?” – chiese Liam rivolto più a noi, che al resto del gruppo.
Harry mi accarezzò il collo, portando le mani sulle mie guance e avvicinando i nostri visi un’ultima volta per un ultimo fugace bacio, subito interrotto dalla voce di Liam.
Lo spostai sorridendo e guardai i volti dei nostri amici che ci guardavano per lo più interrogativi, subito cercai il suo sguardo, tanto simile al mio.
Quando lo trovai mi accorsi che era preoccupato e confuso.
Raggiunsi velocemente il mio migliore amico, che anche se spiazzato dal bacio di poco prima, mi accolse tre le sue braccia, cingendomi la vita mentre mi portava fuori da quell’edificio.
“Dormi da me?” – gli chiesi in quella che sembrava più una preghiera che una domanda.
Annuì con fare rassicurante, stringendo leggermente la presa e facendomi salire in macchina. 






Bel caratterino, era tosta, niente a che fare con le altre che avevo incontrato fino a ora.
Se c'era da tirare fuori le palle non esitava. Le altre si limitavano a tirar fuori le mie. 

-Fabio Volo








WOOWOOWOOWOOWOOWOOWOOWOOOOOOW
Due baci in un solo capitoloooo ahaha
Mi sono superata xD
Cooooooomuqnue cos'è questo strano rapporto tra Emma e il riccio?
E perchè Emma si è comportata così con Zayn? 
Perchè gli piace troppo o troppo poco?
Cosa succederà tra i tre?
Si aprirà un triangolo amoroso, o Emma saprà scegliere?
E i ragazzi cosa penseranno? Con chi si schiereranno? Si infrangerà la fatidica regola dell'amico?
Sono tante le domande che sorgono spontanee alla fine del capitolo, ma le risposte le avremo solo nei prossimi capitoli:)

Grazie a tutti quelli che hanno recensito o hanno semplicmente letto, Grazie!!
Per questo capitolo che ne dite di arrivare alemno a 5 recensioni? :3

Voglio sapere se siete team Harry o team Zayn.. o se addirittura, la vedreste meglio con un altro dei ragazzi che fino ad ora è rimasto in disparte come Louis, Liam o addirittura Niall.
RECENSITE!!!!
Poi anche un'altra cosa, avrei pensato ad un volto per Emma, lo velete vedere o preferite immaginarla voi?
E poi ancora, qualcuno sa' come si mettono le immagini a inizio o fine capitolo? Perchè io sono totalemente negata! ahahaha

Sono molte domande lo so, ed è un papiello.. spero lo leggiate e mi rispondiate xD
Ora vado che ho rotto :s


- Un bacione a tutti xx

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Capitolo 4
*** Chapter 4. ***


Forse questo mondo è l’inferno di un altro pianeta.
- Thomas Henry Huxley.

 

La mattina seguente mi svegliai verso le undici, era sabato e , per grazia divina, il sabato non c’era scuola.
Andai in cucina, notando che Niall non era a letto, e lo trovai lì intento a cucinare la colazione.
“Ehi angelo!”- lo salutai.
“Ciao fiorellino.”
– mi accolse con un sorriso che sarebbe stato capace di scaldare anche la persona più indifferente del mondo, e io ricambiai lasciandogli un sonoro bacio sulla guancia.
“Fame?” – mi chiese, mentre mi sedevo intorno all’isolotto in cucina. Annuii con veemenza e lui ridacchiò.
Dopo alcuni minuti, in cui si sentì solo il rumore delle pentole che maneggiava Niall intento a preparare la colazione, si decise a parlare, non riuscendo più a trattenere le domande.
“Io non capisco -se ne uscì-  Baci Zayn e ti piace, poi baci Harry, e ti piace ancora di più, dato che non ti staccavi da lui! Spiegami!!” – mi intimò, risi di gusto vedendo il mio migliore amico cercare di capire quelli che erano i miei sentimenti.
“Non lo so cucci, mi sento bene quando sto’ con Harry, lo sai. E’ stato il ripetersi di una scena già vissuta, però siamo amici. E Zayn.. è nuovo non lo conosco e non so perché, ma non voglio dargli troppa confidenza, e poi non sono il tipo da bacio romantico. Non lo so! -dissi prendendomi il capo tra le mani, confusa più che mai- C’è qualcosa che mi frena verso tutte e due le parti!” – ammisi.
“Sappi che piaci ad entrambi. Andiamo Harry è palese che ti muore dietro, anche se lo fa per scherzare, in fondo so che il suo tono giocoso camuffa la verità. E Zayn, ti guarda con aria sognante da quando ti ha vista,non so cosa sogni però!”
– disse facendomi ridere.
Scrollai le spalle, facendo così cadere il discorso.
Niall servì la colazione e si sedette di fronte a me, prendendo a mangiare.
Quando stavamo sparecchiando il suono del campanello ci distrasse.
“E’ aperto!”
– urlammo contemporaneamente.
Era un quartiere talmente sicuro che ci potevamo permettere il lusso di non chiudere la porta a chiave ogni volta che rientravamo, eravamo in un limbo paradisiaco.
La figura di Harry ci si parò davanti infuriata.
“Ehi” – lo salutò Niall.
Sei una stronza falsa puttana!” – disse , sputandomi praticamente quelle parole in faccia.
Lo guardai scioccata per un minuto , prima che il nervoso raggiungesse ogni cellula del mio corpo.
“Scusa?!”
– chiesi incredula, facendo finta di non aver capito bene.
“Vi lascio soli..” – disse Niall sgattaiolando al piano di sopra.
“Sei una troia. Ma questo già lo sapevamo tutti, non c’è da stupirsi vero?!” – chiese retorico, continuai a guardarlo interrogativo, e quindi continuò.
“Malik!” – sputò, alzai gli occhi al cielo.
“Chi te l’ha detto?”
– chiesi atona.
“Lui!” – annuii.
“Quindi?” – chiesi.
Quindi?? Prima esci con chissà quanti ragazzi, poi con Zayn, e poi con me?! Con ME!!” – urlò incredulo.
“Con quante ragazza sei uscito tu ieri ? Non fare il moralista del cazzo Harry!! E poi era una scommessa no?” – i suoi occhi si spensero di botto.
“QUEL bacio , è stata solo una scommessa?” – chiese incredulo, scrollai le spalle, non sapendo cosa rispondere.
“Cazzo Emma rispondi!” – disse fermandomi dal mettere a posto la cucina.
“Cosa vuoi sentirti dire eh? Che ti amo? Bhè non è così Harry, non ti amo! E’ stato un bel bacio, ma siamo io e te. Harry e Emma, non ci può essere nient’altro!” -  sbottai seriamente arrabbiata.
“Non voglio sentirmi dire ti amo, perché nemmeno io provo questo per te e lo sai, voglio solo dirti che sei una puttana!”
“Non sono tua!”
– dissi scandendo tutte le parole, per fargli capire il concetto, che sembrò arrivargli
. Mi guardò deluso, sorrise tristemente scotendo il capo e abbassò lo sguardo.
“Ci si vede in giro eh?” – disse prima di uscire dalla cucina, un paio di secondi dopo sentii sbattere la porta d’ingresso.
“Niall!” – urlai, il mio migliore amico fece capolino in cucina un paio di secondi dopo.
Ci guardammo negli occhi per un secondo, e poi senza dire niente mi abbracciò.
Eravamo così noi due, non avevamo bisogno di parole, c’eravamo e basta, sempre.
“Non capisco..” – ammisi infastidita dal comportamento di quello pensavo fosse un mio amico.
“Ehi, ora non ci pensare più ok?” – mi sussurrò Niall, sciogliendo l’abbraccio.
“No! Perché non è giusto!! Si scopa tutta la scuola, e poi dice a me di essere una puttana?! Con quale diritto? Perché ora? Siamo sempre stati così, tutti!! E ora, dopo quanto? 17 anni? Mi viene a dire che sono una puttana?!!
 -chiesi retoricamente, scioccata- Con me ha chiuso!” – sentenziai.
Non avrei più rivolto la parola ad Harry Styles, fino a nuovo ordine!




Non ci sono motivi per parlare male di te.. voglio dire, guardati!
 



Niall tornò a casa dopo poco, e io rimasi sola, a cullarmi nel dolce far niente.
Verso le sei del pomeriggio, mentre ero intenta a guardare un, davvero poco interessante, programma televisivo, il mio cellulare vibrò, provocando un fastidioso rumore contro il tavolino in legno.
Tra un quarto d’ora al solito bar. Ci sei?  -Lou xx
Il tempo di preparami ;)  -A xx
Corsi velocemente al piano di sopra, imbambolandomi davanti all’armadio, indecisa su cosa mettere.
Optai per una tuta intera color fucsia, decolté e giacca nera.
(http://a1.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/421607_105399042923840_140536198_n.jpg )
Feci una doccia veloce, facendo attenzione a non bagnare i capelli,misi un filo di trucco, mi vestii e scesi .
Fortunatamente il bar non era molto distante da casa mia, così andai a piedi.
“Buonasera signorina Davis tutto bene?” – mi chiese la mia anziana vicina, quando passai di fianco la sua villetta.
Mi aveva aiutata molto, soprattutto quando ero piccola e i miei mi lasciavano solo, le ero molto affezionata.
“Si. La trovo bene!” – dissi sorridendole cordialmente per poi proseguire sulla mia strada.
Arrivai al bar in cinque minuti, e scorsi i ragazzi già seduti all’interno.
“Ciao” – dissi per poi salutare tutti, tranne Harry, con un bacio sulla guancia.
“Ash, ciao! Non ti avevo vista!”
– dissi salutando la ragazza di Liam.
“Tutto bene?” – mi chiese, le sorrisi gentilmente annuendo.
I ragazzi iniziarono a parlare del più e del meno, facendo battute su battute, come sempre.
“Dopo domani c’è la festa di fidanzamento di mamma e Jim, sarete dei nostri vero?” – chiese Harry, i ragazzi annuirono con veemenza.
“Tutti?” – chiese guardandomi, annuii distratta.
Non avrei mai potuto mancare a quell’evento.
Anne , la madre di Harry, era stata per me una madre ed un’amica da sempre, mi voleva bene e io ne volevo a lei.
Sarei andata solo per esserle accanto in un momento come quello.
“Bene, mamma ne sarà contenta” – constatò Harry.
La serata passò così, chiacchiere tra amici e caffè, nulla di speciale, eppure solo stare con loro mi faceva stare bene.
“Ehi Davis!” – mi chiamò Johnny  Calder, capitano della squadra di pallanuoto e mio acerrimo nemico.
Una volta era un po’ ubriaca, e andai a letto con lui, e da allora mi dava il tormento, molestandomi a parole.
“Come va dolcezza?” – disse avvicinandosi a me, e accarezzandomi il viso.
“Toglimi quelle mani sudice di dosso!” – dissi scostandomi.
Era il ragazzo più spregevole e disgustoso che avessi mai incontrato in vita mia, e tra l’altro, non aveva la fama di bravo ragazzo.
“Stai calma tesoro, non voglio farti niente”
“Ah davvero? Allora allontanati da me!”
– sentenziai.
“Come siamo scontrose oggi. Nessuno è venuto a letto con te ieri?”
– disse ridendo, e facendo ridere i suoi amici.
Alzai gli occhi al cielo, patetico – pensai .
“Calder lasciala in pace e va’ via!”
– disse Harry duro.
“Sennò che fai? Mi picchi?” – altre risate.
“Si ti picchio, e ti sfiguro talmente il viso, che quello stupido ghigno sarà invisibile.”
– disse alzandosi e mettendosi tra me e lui.
“Non mi fai paura Styles”
– disse Johnny.
“Neanche tu mi fai paura!” – disse sicuro Harry.
“Ci! -lo corresse Niall- Nemmeno tu CI fai paura!” – Calder alzò gli occhi al cielo e si allontanò insieme alla sua crocchia.
Non sarebbe stata la prima volta che i ragazzi avrebbero fatto a pugni per me, si mettevano sempre in mezzo per difendermi, anche se non ne avevo bisogno.
“So difendermi da sola!”
– dissi irritata.
“Certo fiorellino, ma meglio se stai alla larga da quello ok?” – mi disse dolcemente Niall.
Annuii alzando gli occhi al cielo.










CIAOOOOOOOOOOOOOOOOO
Lo so che questo capitolo non è il massimo, ma è di passaggio.
Il prossimo compenserà, dato che sarà importante :))

Grazie per le recensioni, arriviamo a 5 anche per questo?
Siete tutte carinissime, e mi fa piacere leggere i vostri pareri.

Dato che alcuni me l'hanno chiesto vi posto posto la foto di Emma.
Dato che io l'immagino come bellissima, ma davvero BELLA, ho scelto una modella perfetta.
E' esattamente come me la immagino, quindi spero vi piaccia
http://tinypic.com/r/6e0mqf/6
Ora vado, mi raccomando RECENSITEEE :)))
E continuate a farmi sapere se patteggiate per Zayn o Harry..

- Un bacio :D

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Capitolo 5
*** Chapter 5. ***


Ti ho sempre guardato lontano da me, e visto accanto.
Non eri mai troppo un sogno, sapevo di esserti vicina e di non poter esser mai tua, e questo, questo mi portava distante da ogni felicità.
Non ho mai chiesto niente , non ti ho mai chiesto se, potevo regalarti un sorriso, l'ho sempre fatto non troppo vicino per non farti capire quanta voglia c'era nei miei occhi.
Le uniche parole che avrei voluto dirti erano che non mi bastava niente di te, avrei voluto tutto, sopratutto le cose che non mi hai mai detto.






Il giorno della festa di Anna, a casa di Harry, arrivò in un batter d’occhio.
Con Harry non parlavo dalla litigata, e in quei giorni , sembra strano, ma non ero uscita un granché.
Dato che era una serata elegante indossai un abito lungo nero, con un corpetto stretto che poi scendeva morbido e trasparente fino alle caviglie, con uno spacco davanti.
Decolté aperte nere, un filo di trucco, capelli sciolti ed ero pronta.
(http://a1.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-prn1/528076_121745314622546_249917769_n.jpg )
Niall passò a prendermi verso le nove e mezza, e alle dieci meno venti eravamo da Harry, dato che abitavamo piuttosto vicino.
Ad aprirci fu proprio Anne, che aveva un meraviglioso vestito verde scuro.
“Ciao tesoro!” – disse abbracciandomi calorosamente.
“Sei bellissima!” – le sussurrai.
“Anche tu.” – disse sciogliendo l’abbraccio e salutando Niall.
“Auguri comunque. Sono felicissima per te, Anne!”
“Oh , siete dei tesori. Grazie per essere venuti!”
– ci congedammo e raggiungemmo gli altri, già seduti sui divani in pelle.
“Wow Em, stavolta hai superato te stessa!” – disse Liam abbracciandomi.
“Grazie, faccio del mio meglio” – dissi ridacchiando.
Prendemmo da bere, e passammo la serata, per lo più tra di noi.
Ogni tanto salutavamo qualche parente che conoscevamo o parlavamo con Anne e Jim.
A metà serata Harry, decise di degnarci della sua presenza.
“Scusate, troppi parenti in una sola stanza” – si scusò.
Tutti iniziarono a parlare con lui, così io mi allontanai leggermente dato che non avevo niente da dirgli.
“Mi terrai il broncio per sempre?”
– disse venendomi alle spalle e facendomi sobbalzare.
“Si! Vattene!” – per tutta risposta mi prese per il braccio e mi trascinò in giardino.
Non c’era nessuno, ed era leggermente illuminato dalle luci esterne.
“Parliamone” – decretò, alzai gli occhi al cielo.
“Non c’è nulla di cui parlare.” – dissi cercando di entrare dentro, ma mi fu impossibile, dato che Harry mi bloccava il passaggio.
“Io vorrei parlarti del fatto che ogni volta che ti vedo penso solo di voler fare questo..” – si avvicinò alle mie labbra, baciandomi con fervore.
Un bacio avido di passione.
Le nostre lingue si rincorrevano, cercando il contatto l’una dell’altra, mentre lui mi teneva il viso con le mani.
Mi poggiò con le spalle contro il muro, le sue mani scendevano e salivano, accarezzandomi ora il collo ora il viso.
Prese a baciarmi il collo, provocandomi un gemito di piacere.
“Harry..” – lo chiami.
“Mh?”
“Harry.”
– dissi ferma, facendogli capire di smetterla, mi guardò interrogativo.
“Questa cosa non va bene”
– dissi contro la mia volontà, facendo prevalere l’animo razionale.
“Perché? Perché Liam lo dice? Perché sono tutti fissati con la regola dell’amico? Non me ne frega niente, mi piaci, e non voglio fare altro che stare con te e baciarti, facendo capire agli altri che sei mia.”
“Chi ti ha detto che sono tua?”
“Vorresti esserlo?”
“Non si può..”
– dissi poco convinta.
“Non voglio sapere cosa di può o non può fare. Voglio sapere cosa tu, vuoi fare!” – disse prendendomi il viso tra le mani e guardandomi negli occhi.
Al contatto con quegli occhi mi dimenticati del mondo, e raggiunsi velocemente le sue labbra, baciandolo dolcemente.
“Questo” – dissi contro le sue labbra.
“Voglio fare questo, sempre!” – sorrise contro le mie labbra, e io sorrisi di rimando, mentre assaporavo il bacio più bello della mia vita.


Dopo una decina di minuti rientrammo senza un accordo su come comportarci, lui si diresse dai parenti, mentre io affiancai Niall.
Mi guardò interrogativo, e io sorrisi timidamente facendogli capire che avremmo parlato dopo.
“Ehi” – disse Zayn spintonandomi amichevolmente, gli sorrisi.
“Tutto bene?” – chiese con tono indagatore, annuii.
“Tu?” – chiesi.
“Bene, non ti sei fatta più vedere.. Volevo dirti che mi dispiace, voglio essere tuo amico, e solo che sei talmente bella..”
“Zayn”
– lo fermai.
“Non devi scusarti, davvero” – dissi rassicurandolo con un sorriso, lui annuì pensieroso.
“Vuoi da bere?” – annuii con veemenza, con occhi avidi di alcool.
 


 

Siano maledetti i tuoi occhi, che mi hanno stregato e tagliato in due.
- W. Shakespeare.  

 

 

 

-Harry-

Le regole della buona educazione imponevano che  passassi  la maggior parte del tempo con i miei parenti , ma mi era difficile restare concentrato su ciò che mi dicevano, soprattutto dopo quello che era successo con Emma.

L’avevo desiderata tanto, ed ora che vedevo finalmente interesse anche da parte sue, non riuscivamo comunque a stare insieme.

Appena messo piede in casa, aveva fatto finta che non fosse successo niente, affiancando tranquillamente Niall, e intavolando una conversazione con Zayn.

Ora erano al bancone che fungeva da bar, parlavano e scherzavano come se nulla fosse, con una confidenza inaspettata.

Lui le cingeva la vita con un braccio, si avvicinava a sussurrargli qualcosa all’orecchio che la faceva ridere, la guardava con dolcezza.
Dovevo essere io al suo posto, non lui.. il nuovo.
Gli era concesso di fare quello che stava facendo solo perché essendo il nuovo della cricca, pensava di non dover rispettare la “regola”.
Invece dovevo essere io, io che ero qui sin dall’inizio, che l’ho adorata silenziosamente per tutti questi anni, che l’ho vista andare a letto con decine e decine di ragazzi.
Io che ho camuffato questo sentimento sporcando le mie lenzuola con il sentimento di altre ragazza, illuse e poi lasciate.
Io che ora era geloso marcio a guardarla scherzare con Zayn.
Ti diverti? – H
Le inviai velocemente un messaggio, aspettando che lo ricevesse per vedere la sua reazione.
Aprì la pochette e lesse velocemente il messaggio, sorridendo appena.
Muoveva le dita veloci sulla tastiera, fino a quando non ripose di nuovo il cellulare al suo posto, e il mio vibrò avvisandomi dell’arrivo di un nuovo messaggio.
Abbastanza, ma il tuo fissarmi mette ansia ;) – E
Ridacchiai, sentiva il mio sguardo. Risposi velocemente, aspettando una sua risposta.
Se magari la smettessi di parlare con quello lì.. – H
Zayn, il suo nome è Zayn. E non è tuo amico?? – E
Non se ci prova con te! – H
Haha non sei il mo ragazzo Hazza. – E
Ma sono geloso marcio, come la mettiamo nome? – H
Mi sono scocciata di scrivere. Se vuoi parlare, possiamo farlo con la voce? Grazie –E
Sorrisi leggendo quel messaggio, affiancato dalla sua espressione stufa.
La raggiunsi e le sussurrai un “Si” all’orecchio, che la fece sobbalzare.
“Ma sei cretino?” – disse ridacchiando.
“Scusa Zayn, ma mi serve l’aiuto di questa decerebrata per preparare il regalo di mia madre.” – inventai, trascinando Emma al piano di sopra.
Chiusi la porta della mia stanza a chiave e mi girai a guardarla.
Era meravigliosa, con quel vestito nero, che lasciava intravedere le cosce, e le fasciava in maniera perfetta l’esile busto.
Sorrisi , inumidendomi le labbra con la lingua.
“Dicevi?” – disse con un sorrisetto irriverente, riferendosi alla conversazione tramite messaggi.
“Che odio vederti scherzare, parlare o anche solo essere vicina ad un altro ragazzo, che non sia io.” – dissi avvicinandomi pericolosamente al suo viso, ridacchiò.
“Quante pretese Styles. Tutto questo solo dopo un bacio..”
“Sei mia”
– le sussurrai baciandole il collo, per poi mordicchiarle l’orecchio, la sentii rabbrividire sotto le mie mani, e sorrisi compiaciuto.
La sua mano sul mio busto, mi fece indietreggiare, mentre mi guardava sorridendo.
Un sorriso incerto, di .. scuse?
Harry, ti voglio un bene dell’anima, lo sai. Ma non ci può essere nient’altro.” – mi disse guardandomi come si guarda un bambino a cui è stato appena detto che Babbo Natale non esiste.
Con uno sguardo di scuse e compassione, che era davvero offensivo, per me.
“E quel bacio? Mi è sembrato ti fosse piaciuto!” – dissi arrabbiato e con tono offeso, mi accarezzò dolcemente il viso, per poi passare ai capelli.
Amavo come mi accarezzava i capelli, soprattutto mentre mi baciava, partiva dalla radice per poi raggiungere il centro del capo e stringere i miei ricci tra le sue mani, come a rassicurarmi, o a volermi tenere con sé .
“E’ così, mi è piaciuto. Ma ci sono tanti, troppo motivi per cui non possiamo stare insieme. Devo.. passare un po’ di tempo da sola e con i miei amici. Quindi , ti prego, sii mio amico, perché ho bisogno di te in quanto tale.” – mi chiese con un tono di voce che lasciava trasparire la supplica, che aveva cercato di nascondere con scarsi risultati.
Annuii non del tutto convinto.
“Ti do una tregua, ma sappi che dopo martedì 14 , giuro che riprendo ancora più testardamente!”
– rise leggermente e mi guardò con gli occhi pieni di gratitudine.
“Sei fantastico Harry, sappilo!” – disse posandomi un leggero bacio a stampo sulle labbra.
Quel minuscolo contatto con le sue dolci labbra sottili, aveva issato in me, uno sciame di farfalle, che svolazzavano tormentando ogni parte del mio povero stomaco.
Ogni volta che solamente guardavo quella perfezione, che aveva il nome di Emma, mi sentivo il corpo percosso da brividi, la mente offuscata ed incapace di pensare a qualsiasi altra cosa che non fosse lei, e la voglia di prendere e baciare quelle labbra, fino a quando lei non avesse dimenticato chi fossimo e perché ci stessimo baciando.  
Mi accarezzò nuovamente il viso, superandomi e raggiungendo gli altri nella sala da pranzo.
Sono sciuro che appena avesse messo piede in sala, avrebbe cercato lo sguardo di Niall, inspiegabilmente uguale al suo, e si sarebbe rifugiata tra le braccia dell’amico, nascondendo il viso nel suo petto.
L’idea mi fece sorridere, non c’era persona al mondo che fosse in grado di capire Emma, quanto Niall.
Erano due animi affini, entrambi forse troppo buoni, entrambi sembravano venire da un altro pianeta per l’infinita bontà che contraddistingueva i  loro cuori.
“ Harry tesoro, scendi?”
– le parole di mia madre, mi colsero alla sprovvista, facendomi sussultare lievemente, annuii e la seguii al piano di sotto, dove sott’occhio vidi Emma tra le braccia di Niall.
Sorrisi tra me e me.




 

"Come quella volta in cui stavi scivolando e io ti ho tenuta per un braccio.
«Mi hai salvata» hai detto.
«Anche tu» ho detto io.
E non avevi capito. ''

-F. Roversi 

 




-Emma-
La voce di Jim, che parlava ad Anne, mi riportò alla realtà facendomi abbandonare il rifugio sicuro, quale le braccia di Niall erano per me da anni.
Gli sorrisi insicura, cosa insolita per me, e lui mi strinse lievemente a se per la vita.
Jim si inginocchiò ai piedi di Anne, e le porse l’anello, chiedendole ufficialmente, davanti ad amici e parenti, di diventare sua moglie.
Lei con le lacrime agli occhi aveva accettato, abbracciandolo con veemenza e ringraziandolo con un bacio.
Fu un attimo e non capii più niente, la vista mi si offuscò e i battiti del mio cuore aumentarono spaventosamente.
Mi portai una mano al petto, come a volerli calmare, ma il cuore non aveva intenzione di rallentare la corsa , facendomi mancare il fiato.
Niall se ne accorse, mi prese il viso tra le mani costringendomi a guardarlo negli occhi per calmarmi, mentre parlava con i ragazzi, ma le voci mi arrivavano ovattate.
Tutto ciò che sentivo era il  mio cuore, che batteva furente contro la gabbia toracica, che iniziava a farmi male.
Vi prego fatelo smettere- è tutto ciò che riuscivo a pensare.
Me lo sentivo ogni volta che mi succedeva, era come se lo sentissi arrivare.
“Ora.”  - dissi prima che il mio cuore perdesse due o tre battiti.
 


 

Finisci col misurare quanto tu stai bene in base a chi sta più male.
 
- J-Ax




-Zayn-
Jim aveva appena chiesto la mano di Anne, e i due si stavano felicemente baciando.
Ero preso dalla scena, perso nei miei pensieri.
A distrarmi fu lo sguardo preoccupato di Harry, verso di noi, il quale dopo una frazione di secondo si avvicinò al nostro gruppo.
Lo seguii con lo sguardo, per vedere cosa fosse successo di preoccupante o urgente .
Arrivò di fianco a Niall, che teneva il viso di Emma fra le mani, mentre lei lo guardava con gli occhi sgranati dalla paura.
Con la mano destra si manteneva il petto, con l’altra torturava il vestito.
Mi avvicinai, capendo che non stesse bene, ma non riuscendo a capire a cosa fosse dovuto il malessere.
Fino ad un attimo prima era sanissima, l’avevo constatato con i miei occhi, lasciandomi sfuggire uno sguardo nella sua direzione mentre Jim faceva la proposta ad Anne.
“Louis dell’acqua” – impartì Niall all’amico, che senza farselo ripetere una seconda volta, si diresse al bar in cerca di un bicchiere d’acqua.
“Em..”
– cercava di chiamarla Niall.
Harry le accarezzava leggermente i capelli, con uno sguardo terrorizzato e preoccupato, che mi fece accapponare la pelle.
Tutti avevano più o meno la stessa espressione, eccetto Niall, concentrato sull’amica.
“Em, respira. Per piacere.”
– cercava di aiutarla, ma niente, sembrava persa in un mondo parallelo.
Guardava Niall , senza vederlo realmente, strinse la mano più forte sul petto per poi sussurrare un flebile “Ora”.
Mi parve di vedere  Niall e i ragazzi trattenere il fiato, come ad aspettare che quell’incubo passasse. 
Louis arrivò con l’acqua , la porse a Niall il quale fece segno di aspettare.
Poi Emma prese un enorme respiro e si accasciò nelle braccia dell’amico, che subito l’accolse accarezzandole i capelli per rassicurarla.
La trascinò su un divanetto vicino, facendole bere l’acqua che Louis aveva preso poco prima.
Guardavo la scena confuso, tutti dopo essersi accertati che stesse bene, erano tornati alla festa come se niente fosse.
Eccetto Niall ed Harry che le erano vicino , aiutandola a calmarsi.
Mi guardai in giro confuso, fino ad incontrare lo sguardo di Liam.
Dovevo avere uno sguardo davvero perso, e pieno di domande, perché Liam mi fece segno di raggiungerlo e mi raccontò ciò che prima avevo visto solo come un semplice malessere.
“Emma ha un soffio al cuore, parecchio esteso.” – disse Liam, con voce tremula e rammaricata, come se fosse stata colpa sua.
“Sai cos’è?” – mi chiese vedendomi ancora perplesso, scossi impercettibilmente la testa, e lui proseguì.
“E’un disturbo dovuto al passaggio anomalo del sangue attraverso le valvole cardiache. Si manifesta come un rumore particolare dovuto al passaggio del sangue attraverso le valvole. Il flusso non è più silenzioso, ma diventa turbolento e quindi percepibile. Se compare in giovane età, esso è più spesso di tipo “innocente”, sfortunatamente questo non è il caso di Emma. Il lato positivo è che è operabile, e quindi martedì 14 si opera. Lo ha scoperto un paio di anni fa, e da allora combatte con questi attacchi. Praticamente il cuore a volte perde battiti, può perderne solo uno o di più. Lei lo avverte, non so come faccia, e quindi si agita ancor prima che avvenga il tutto. Si isola, sente il resto ovattato, perché il rumore del cuore che pulsa veloce e il sangue che scorre nelle vene, diventano più forte di qualsiasi altra cosa. I genitori l’hanno ignorato per anni, facendo finta che fosse solo una sua invenzione per attirare attenzione. Quando è andata a Parigi, che è dove vivono i genitori, ci è andata per parlare principalmente con la nonna, che vive lì anche lei, da parecchi anni. Le ha dato i soldi per l’operazione, e finalmente martedì vedremo di superare questo problema.”– disse distrutto.
“E’ difficile l’operazione?” – chiesi seriamente preoccupato per le sorti della mia nuova amica. Liam scosse la testa.
“Non dovrebbe. Ti  fanno l'anestesia totale e ti fanno un buchetto all'inguine con un ago e ci fanno passare dell'aria, poi l'ari arriva non so come al soffio e forma tipo come un palloncino sopra al soffio che, con il passare del tempo, si amalgamerà al cuore e il problema è risolto. Dovrebbe essere semplice, se non ci sono complicazioni.”
“Perché dovrebbero essercene?”
– chiesi fiducioso, Liam alzò le spalle e mi sorrise impaurito, per poi raggiungere la sua ragazza.
Avevo la fronte imperlata di sudore e le mani tremule, ero in mezzo ad una stanza circondato da sconosciuti, preoccupato per la vita della ragazza di cui , fino a pochi minuti fa, mi accorsi non sapere nulla.







 


ECCOMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
Come sono bravaaa?!?! Ho postato questo capitolo luuuunghissimo :)
Allora, povera cucciola di una Emma che ha il soffio al cuore :(
Vedremo di farla operare e archiviare questa brutta storia :(
Niall super dolcioso, che cerca di aiutarla.
In realtà preciso, è l'unico che sa come cercare di calmare Emma in questi casi.
Perchè il preambolo della'gitazione e cose varie non è per il soffio al cuole, il quale comporta solo la perdita di battiti.
Quello era un attacco d'ansia, dei quali appunto Emma soffre in correlazione al problema al cuore, ma che si presentano anche quando è preoccupata e cose varie.
Ve lo spiego perchè non mi sembra il caso di fare un intero capitolo sui problemi fisici della protagonista, ma comunque dovete sapere per i prossimi capitoli ;)
Harry si dichiara, ma lei seppur interessata (?) declina gentilemente l'offerta.
Perchè? E' interessata, si o no?
Lo scopriremo..

Nel frattemo RECENSITEEEEE
VI RICORDO SEMPRE EMMA
http://tinypic.com/r/6e0mqf/6
http://2.bp.blogspot.com/-HtwPNd8ujPk/Tjcv5Bf-2XI/AAAAAAAABig/VCU32guFmtw/s640/emily.jpg 
Ora, volevo dirivi che ho pubblicato una nuova FF e mi piacerebbe che la leggeste e mi faceste sapere cosa ne pensate, lo so che sono una rompipalle perchè non faccio altro che pubblicare FF, ma è più forte di me :( ahahhaah E' questa :  Maybe looking closer.. there’s more to discover!♥ 
-Un bacio

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Capitolo 6
*** Chapter 6. ***


Mi piacciono le persone che lasciano il segno. Non cicatrici.
(K. Kyown)
 






Alle 7 in punto, come ogni mattina, la sveglia suonò indisturbata.
Sbuffai aprendo gli occhi, che furono immediatamente colpiti da quei pochi raggi di sole che entravano dalla finestra semi aperta, mi alzai spegnendo la sveglia, che ancora suonava fastidiosa.
Mi diressi in bagno , recuperando della biancheria pulita dalla cassettiera, e mi infilai sotto il getto d’acqua tiepida, che aveva uno strano e meraviglioso effetto calmante.
Dopo una decina di minuti trovai la forza di uscire e mi avvolsi in un asciugamano di spugna bianco, mi asciugai per poi indossare la biancheria e dirigermi così, davanti all’armadio, dove ero consapevole sarei  restata per svariati minuti in cerca di qualcosa da indossare.
La vibrazione del cellulare contro il mobiletto in legno, attirò la mia attenzione.
Risposi alla chiamata di Niall, che arrivava puntuale come ogni mattina.
“Biondo, non ce la faccio a scendere le scale, usa la chiave di riserva” – dissi solamente prima di attaccare.
Un minuto dopo, sentii la serratura della porta di ingresso scattare, e poi la porta aprirsi e richiudersi.
Dei passi percorsero le scale, e il capo biondo del mio amico spuntò nella mia camera.
Come tutte le mattine Niall passò a prendermi, ovviamente arrivando presto entrava, aspettando che io mi preparassi.
“Che fai resti sulla porta?”
– chiesi sorridendo.
E’ incredibile come la presenza di quel ragazzo riuscisse a mettermi di buon umore.
Mi passò accanto baciandomi una guancia e accarezzandomi il ventre piatto, facendomi rabbrividire.
Lo faceva sempre, era un gesto usuale, come una specie di stano vizio che aveva, o chissà cosa, che si ripeteva dall’asilo.
Sorrise, sedendosi tranquillamente sul mio letto.
“E’ il completino che ti ha regalato mia madre al tuo compleanno?” – mi chiese, riferendosi alla mia biancheria, annuii distratta.
Essere in biancheria davanti a lui non mi creava alcun tipo di problema, ne tantomeno ne creava a lui, ci conoscevamo da sempre, e ci voleva ben altro per metterci in soggezione.
Mentre con gli altri ragazzi.. era un'altra storia.
“Ti sta bene” – disse guardando prima me e poi l’armadio, per poi alzare gli occhi al cielo e buttarsi sul letto.
“Grazie Nialler” – dissi sorridendogli.
Fissai altri cinque secondi l’armadio e poi sbuffando, presi un paio di pantaloni arancione neon a zampa di elefante con un camicetta a giro maniche bianca leggermente trasparente, pensai di poterci abbinare i decolté neri con la borsa e la giacca dello stesso colore , non troppo convinta mi girai verso Niall in cerca di un parere
(http://a8.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc7/577692_401715396517293_25503547_n.jpg  ).
“Allora?” – chiesi mostrandogli il tutto.
“Indossali no? Sennò come faccio a dare un parere?!” – mi chiese retorico, ridacchiai ed indossai il tutto come mi aveva chiesto.
“Sei perfetta, come sempre.” – disse con nonchalance.
Gli sorrisi per poi buttarmi sul letto addosso a lui e abbracciarlo.
“Ti voglio bene!” – gli urlai.
“Perché ora?” – chiese ridendo.
“Perché sei l’unico che direbbe che sono bella anche con la faccia squartata.”
– mi sorrise comprensivo, prima di ricordarmi che dovevamo andare a scuola.
Sbuffano finii di prepararmi.



‎-'Che cosa fai dalla mattina alla sera?'
-'Mi subisco.'
(E. Cioran)




Le ultime due ore – pensai cercando di infondermi coraggio da sola, prima di entrare nell’aula di chimica.
Scrutai i banchi in cerca di una chioma riccia, con la quale condividevo l’ultimo banco dell’aula 13 da sempre.
Sorrisi appena incrociò il mio sguardo e mi diressi verso il banchetto per prendere posto.
“Ciao bellezza”
– disse baciandomi la guancia.
“Riccio, sono esausta!” – mi lamentai poggiando la testa sulla sua spalla, prese ad accarezzarmi i capelli, e dovetti alzarmi per evitare di cadere in un sonno profondo.
“Dopo che facciamo allora? Me le dai o no queste ripetizioni di chimica?” – chiesi al mio amico che mi guardò scocciato.
Zoppicava in tutte le materie, ma in chimica era un asso.
Mi aveva salvata da milioni e milioni di impreparati e , impartendomi ripetizioni gratis ogni tanto, riuscivo ad evitare anche brutti voti alle interrogazioni e ai compiti.
“Certo!”
“Bene!”
– dissi sorridendo.
“A che ora vengo?” – mi chiese divertito.
“Mangi da me.” – dissi come se fosse una cosa già decisa, alzò gli occhi al cielo.
“Decidi sempre tutto tu, eh?” – era una domanda che non voleva una risposta, estrasse il cellulare dalla tasca componendo un messaggio d’avviso per Anne, e rimettendolo al suo posto appena la professoressa entrò in classe.
Inutile dire che non capii una sola parola di quello che spiegò, quindi mi limitai a navigare in internet con il mio amato iphone.
“Vi ricordo che domani abbiamo una verifica! Vorrei mettere tanti impreparati per cui.. non preparatevi!” – disse aprendosi in un ghigno maligno.
La odiavo, quella donna era più sprucida di un limone.
Appena la campanella suonò, sancendo la fine delle lezioni, ci alzammo per assaporare l’aria di libertà.
“Dimmi che sei venuto in macchina!” – lo supplicai con lo sguardo.
“Quando mai sono venuto a piedi?!” – chiese retorico mentre si apriva in una meravigliosa risata.
“La tua macchina?” – mi chiese una volta entrati nell’abitacolo.
“Oggi sono venuta con Niall..”
“Come sempre.”
– mi interruppe.
“Già, a proposito, devo chiamarlo!” 
“Siete peggio di due fidanzati”
– lo sentii borbottare, mentre componevo il numero, sorrisi facendo finta di non sentire.
“Pulce dove sei?” – chiese appena premette il tasto verde.
“In macchina con Harry, mangia da me, perché mi deve aiutare con la chimica!”
– lo avvertii, come se fosse mia madre.
“Si, con l’anatomia, vorrai dire!” – disse ridendo da solo.
Ovviamente, gli avevo raccontato cosa era successo alla festa, e quindi non perdeva occasione per mettermi in croce.
“Niall!” – lo ammonii.
“Ti chiamo io più tardi, perché ho intenzione di dormire oggi pomeriggio ok?” – mi avvertì.
“Va bene, allora a dopo.” – dissi chiudendo la telefonata, quando eravamo davanti casa mia.



“Sai di doverti accontentare vero?” – dissi ad Harry, riferendomi al cibo. Annuì sorridendo comprensivo.
“Bene, ho dei tramezzini. Ti vanno?”
“Non credo ci sia dell’altro.. quindi..”
– disse scoppiando a ridere, e facendo ridere anche me.
Iniziai ad armeggiare inesperta con il pane eccetera, fino a quando Harry non me li strappò di mano.
“Da’ qua, faccio io.”
– disse ridacchiando tra sé e sé .
Scossi la testa baciandogli una spalla per ringraziarlo, prima di sciacquarmi le mani.
“Mi piace.”  Disse improvvisamente.
“Cosa?”
– chiesi girandomi per guardarlo.
“Quando sei così affettuosa, mi piace.” – ripeté e io sorrisi, per poi andare dietro di lui e abbracciarlo.
“Bene, allora lo sarò più spesso. Basta chiedere.” – dissi dandogli un bacio sotto l’orecchio, e sentendolo rabbrividire sotto le mie braccia, sorrisi e lo guardai preparare il nostro pranzo.





Non ce la faccio più così
- la lontananza da te, questa astrazione -
perché non riesco a contenere tutto quello che sta succedendo:
ho veramente bisogno di un contatto diretto.
Di un contatto diretto con te.
Basta, vieni con il tuo corpo, nella tua interezza, completa o parziale, divisa o moltiplicata.
Ma vieni a braccia aperte.

- Grossman





Eravamo da due a studiare quella dannata materia, e il mio cervello era ormai fuso, ma continuavo a ripetere.
I libri di chimica erano sparsi sul mio metto, mentre Harry era steso poggiato sul gomito che mi guardava annoiato, mentre ripetevo cose che lui ormai sapeva a memoria.
“ L’ossigeno, quindi, non lo troveremo mai allo stato atomico. Questo
– dissi indicando il composto appuntato sul quaderno- Sarebbe la magnetite che per la precisione si scrive..”
Le labbra di Harry si posarono delicatamente e inaspettatamente sulle mie, interrompendo la mia spiegazione, sorrisi spostandolo.
“Ehi, cercavo di spiegarti questa reazione..” – lui mi sorrise colpevole , alzando le spalle.
“Scusa è che eri sexy mentre spiegavi, e poi le tue labbra..”- disse riavvicinandomi ma feci prima di lui, e mi spostai all’indietro.
“Harry! Sto cercando di prepararmi per un compito.”
“Sai che poi te lo passerò io.. perché ti ostini a voler studiare?!”
– mi chiese retorico ridacchiando.
“Ah-Ah, allora cosa hai accettato a fare se sapevi che non sarebbe servito a nulla?” – lo sfidai.
“Per stare con te.”  - disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo, gli sorrisi dolcemente.
Mi sporsi verso di lui, cercando il contatto con le sue labbra, che non tardò ad arrivare.
Le labbra di Harry, sottili ma carnose erano le più belle che avessi mai visto, e poi lui era un baciatore fantastico.
Sorrisi contro le sue labbra, interrompendo poco dopo, quel bacio.
Chiusi i libri e i quaderni, sistemandoli sulla scrivania, per poi risedermi sul letto.
“Non credo che faremo altra chimica per oggi, mi sbaglio?” – chiesi guardando Harry, che annuì contento.
“Spostati.” – dissi facendolo stendere normale e accoccolandomi al suo fianco.
“Perché mi hai baciata?” – gli chiesi d’un tratto, lo sentii sorridere.
“Per lo stesso motivo per cui ti ho baciato ieri, e all’altra festa” – disse semplicemente.
“Ovvero?”
“Mi piaci Emma. Penso tu mi piaccia dal primo giorno d’asilo, solo ho soppresso questo sentimento, in un primo memento perché eravamo troppo piccoli, e poi per il fatto della “regola”. Ma ora mi sono stancato di mentire a me stesso, e anche a te.”
– sorrisi.
“Mi dispiace .. di non essermene accorta, intendo!”
“Non devi scusarti, nessuno lo sa.”
– annuii pensierosa.
“Non ci fidanzeremo, lo sai questo vero?” – gli chiesi, sentendolo sospirare sotto il mio viso, poggiato sul suo petto.
“Perché? Davvero non capisco perché ti ostini a ripetere che non possiamo stare insieme..” – mi alzai sedendomi di fronte a lui.
“Harry, io tra tre giorni ho l’operazione. E se dovesse succedermi qualcosa, non vorrei perdere più di quello che già perdessi che se non stessimo insieme. Non so se mi spiego.”
“Perché la pensi così? Andrà tutto bene!”
“Se così sarà, vedremo. Ma per ora rimango ferma sulle mie convinzioni.”
– mi guardò dolcemente, per poi aprirsi in un sorriso scaltro.
“Bene! Ma questo non mi impedisce di rubarti dei baci!” – disse attirandomi a se e baciandomi.
Le sue mani mi accarezzavano il viso, mentre la sua lingua giocava esperta con la mia, provocandomi mille sensazioni all’interno dello stomaco.
“Non mi sembra ti dispiaccia..” – disse contro le mie labbra.
“Affatto” – ammisi. 
Si staccò leggermente dal mio viso, poggiando la fronte contro la mia e guardandomi con quei due meravigliosi pozzi verde smeraldo, nei quali annegavo sempre.
“Andrà tutto bene.. all’operazione. Io sarò lì con te, Niall sarà lì con te. Tutti noi ci saremo! Tu uscirai, e finalmente non avrai più scuse per evitarmi!” – alzai gli occhi al cielo e ridacchiai.
“Grazie”
– mormorai , prima di lasciargli un bacio a fior di labbra. 








CIAOOOOOOOOOOOOOO
Scusatemi se c'ho messo tanto a postare e che mi scocciavo.. 
perchè sembra che questa storia non piaccia molto.. per cui vi chiedo di dirmelo se non vi piace, così la chiudo.
Perciò fatemi sapere :)
Ora vado.. se volete seguitemi su tumblr http://heysmartissexy.tumblr.com/

-Un bacio 

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Capitolo 7
*** Chapter 7. ***


‎-Paura del dolore?
-Sì, ma non tanto di quello che posso ricevere.
Mi spaventa la quantità di dolore che si può dare a chi si lega a te




Il tempo parve volare e il fatidico giorno arrivò in un lampo.
Mi svegliai di buon’ora, per farmi doccia e shampoo prima dell’intervento.
Indossai dei jeans grigi stretti con risvolto, una maglia a strisce bianche e gialle e le converse gialle.
Legai i capelli in una coda alta, e presi il borsone con i miei effetti.
(http://a2.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/577675_401715233183976_1444376129_n.jpg)
Mangiai qualcosa, fino a quando i ragazzi non bussarono al campanello.
Appena aprii la porta sorrisi, grata per avere dei fantastici amici, erano tutti lì, nessuno escluso.
Ci dirigemmo in ospedale con il fuoristrada di Louis, che era l’auto più grande a nostra disposizione.
“Allora, come va? Preoccupata?” – mi chiese Niall, scossi la testa e accennai un sorriso incerto.
Harry, seduto all’altro mio lato, prese ad accarezzarmi i capelli.
“Andrà alla grande”
– mi rassicurò, sussurrandomelo all’orecchio.
Rabbrividii e chiusi gli occhi per controllarmi.
“Secondo te, ti fanno uscire subito dopo l’operazione?”
– chiese allegro Louis, storsi il naso dispiaciuta.
“Non credo, perché?”
– si rattristò.
“Volevo portarti a mangiare un gelato” – mi sporsi per posargli un bacio sulla guancia.
“Apprezzo il pensiero” – gli dissi sorridendo.
“Ehi non distrarre il guidatore” – disse serio Liam, prima che tutti ci mettessimo a ridere.
 



“Forse l’amore poteva talvolta 
riassumersi così: Il desiderio di non raccontare niente 
se non a una sola persona…”
-Un po’ di sole nell’acqua gelida




-Niall-
Stava seduta al mio fianco mentre ci dirigevamo all’ospedale, ostentando serenità.
Sapevo che in realtà era agitata almeno quanto me, ed io era davvero agitato!
Appena arrivammo, ci recammo alla reception, avvisando la signorina che avevamo prenotato un intervento.
Ci disse di attendere e dopo poco un’altra infermiera ci accompagnò in una stanza, con un letto, due sedie vicino ad esso e un piccolo armadio.
“Devi mettere quello..” – disse l’infermiera ad Emma, indicandole una specie di camice per malati.
Lei annuì titubante e l’infermiera lasciò la stanza, avvisando che sarebbe tornata più tardi.
Senza fiatare Emma prese il camice e si diresse in bagno, uscendone poco dopo con i suoi vestiti in mano.
“Niente a che vedere con i tuoi vestiti firmati eh?” – la prese in giro Louis, lei fece una smorfia e si mise a ridere, sedendosi sul letto.
L’affiancai prendendole la mano, e lei mi sorrise grata. Dopo pochi minuti arrivò il medico, con un infermiera e una sedia a rotelle.
“Buongiorno, tu devi essere Emma, Emma Davis. Giusto?” – chiese alla mia amica, la quale annuì.
“Bene, siediti qui, che andiamo” – lei lo guardò spaventata, e lui le sorrise.
“Stai bene?” – lei annuì, ancora una volta, titubante, per poi alzarsi e sedere su quella sedia a rotelle.
Vederla così piccola ed indifesa, con la paura dipinta sul volto, mi fece sentire male.
Quanto ci vuole?” – chiesi al medico.
“Un paio di orette. Voi siete?”
“I suoi amici, io sono il suo migliore amico e no, i genitori non ci sono e non verranno. Quindi la prego di rendere conto a noi, i genitori hanno fatto una delega..”
“Si, l’ho letta. Bene, allora quando avremmo finito vi verrò ad informare.”
– ci disse prima di lasciare la stanza.
L’infermiera stava per fare lo stesso, con Emma, ma lei la fermò.
“Aspetti”
– disse girandosi poi, verso di noi.
Mi guardò e capii subito che aveva bisogno di me. L’abbracciai e lei si fece sfuggire una lacrima di paura, mi accovacciai di fianco a lei, asciugandole quella lacrima solitaria.
“Andrà bene, io sono qui. Ci vediamo quando esci ok?”
“Ti voglio bene”
– mi disse solamente.
“Anche io, un mondo di bene Em”
– le dissi sorridendole.
Si girò cercando qualcun altro con lo sguardo, fino a quando non incrociò lo sguardo di Harry, gli fece segno di avvicinarsi e lui così fece.
Si guardarono un attimo negli occhi e lui le accarezzò il viso.
Emma inspirò e facendo un cenno agli altri ragazzi, avvertì l’infermiera di essere pronta.
Appena uscì dalla stanza, tutti iniziammo a trattenere il fiato.
Non ci saremmo rilassati fino a quando non avremmo visto la nostra amica tornare viva e vegeta
. “Harry, cos’era quello?” – chiese Louis scettico, riferendosi al gesto di poco prima tra lui e la nostra amica.
Ero al corrente di tutto quello che era successo tra i due, grazie ad Emma, ma i ragazzi ne erano allo scuro.
A lei piaceva Harry, ma aveva troppa paura di lasciarsi andare, ne ero certo.
“Lasciate perdere..almeno oggi.” – cercai di troncare la conversazione.
“No, ve lo dico da adesso. Cercate di abituarvi, a me piace da morire Em e ho intenzione di chiederle di fidanzarci, dopo che tutto ciò sarà passato. Se lei sarà d’accordo, ovviamente.” – disse Harry, lasciando tutti senza parole.
“E la regola?”
– chiese Liam.
“Non è solo sesso Liam, non ti ho detto che me la voglio portare a letto. Ho detto che voglio avere una relazione vera, con lei. Quindi la regola non vale, mi dispiace” – disse asciutto, mettendo fine alla conversazione.
Ad Emma sarebbero piaciute le sue parole, e non avrei mancato a riferirgliele.
 

Eravamo seduti da un’ora in corridoio, aspettando che qualcuno uscisse per avvertirci, ma niente.
 
Ci guardavamo in giro confusi e preoccupati, ma non avevamo notizie dell’operazione da più di un ora e mezza.
 
“Il dottor. Grayson , è atteso in sala 8. Il dottor. Grayson, è atteso in sala 8” – aveva ripetuto una voce metallica, attraverso l’altoparlante.
Io e i ragazzi ci guardammo allarmati, la sala otto era quella in cui stavano operando Emma,  le sarà successo qualcosa?
Un dottore, seguito da due infermiere, ci sfrecciò davanti superando le porte in legno, che dividevano il nostro corridoio da quello delle sale operatorie.
Un senso di nausea mi prese alla bocca dello stomaco.
Se le fosse successo qualcosa, non sapevo come avrei reagito.
 




Puoi chiudere gli occhi alle cose che non vuoi vedere,
ma non puoi chiudere il cuore alle cose che non vuoi provare.

-J. Depp





Dopo due ore e qualcosa, una dottoressa uscì da quelle ormai odiate porte in legno, con la nostra Emma stesa dormiente su un lettino.
La trascinò in stanza passandoci accanto, e accennando un sorriso.
Subito dopo, comparve il medico, con un espressione sconvolta sul viso.
“Come sta?” – mi affrettai a domandargli, mentre io e i ragazzi lo accerchiavamo preoccupati.
“Ora sta bene, ma abbiamo avuto delle complicazione nell’intervento. Fortunatamente è riuscito” – ci disse sorridendo, era un sorriso triste quello, niente a che vedere con i sorrisi di chi è davvero felice.
“Che tipo di complicazione?” – chiese Liam guardingo.
“Il suo cuore ha smesso di battere per circa cinque minuti. Ce la siamo vista brutta, ma con le piastre l’abbiamo risvegliata, ed ora sta bene. Però dovrà stare a riposo, niente corse o emozioni troppo forti. Per stasera la teniamo in osservazione, domani potete riportarla a casa. Con chi vive?” – ci chiese poi, ci guardammo preoccupati, poi Louis essendo il più grande, prese in mano la situazione.
“Da sola, i genitori vivono a Parigi..”
“Ha bisogno di assistenza, qualcuno che si prenda cura di lei..”
– disse il medico pensieroso.
“Ci siamo noi, siamo con le 24 ore su 24 quasi sempre, faremo dei turni per accertarci che non rimanga mai sola.” – affermò Lou convinto.
“Siete sicuri? E’ una grande responsabilità questa”
– ci avvertì il medico, noi annuimmo convinti.
“E’ la mia migliore amica da una vita, davvero non vedo persona più adatta a prendersi cura di lei se non io o i ragazzi!” – dissi irremovibile, il medico mi guardò come a voler trovare un segno di cedimento nei miei occhi, che ovviamente non c’era.
“Bene, ci vediamo domani quando la rimettiamo , allora” – si congedò uscendo dal nostro campo visivo.
Fu allora che potemmo tirare un sospiro di sollievo.
Ce l’aveva fatta.






ECCOMIIIIIIIIIIIIIIIIII
Grazie per le recensioni, siete carinissimi :3
Allora ecco la nosta Em che supera l'intervento anche se con qualche complicazione.
Harry che si dichiara agli amici..
E il meraviglioso rapporto tra Niall ed Em..
Allora.. secondo voi le cose fileranno lisce?
Emma ed Harry si fidanzano, Niall sarà sempre al fianco dell'amica, i ragazzi accetteranno il tutto..
e vissero felice e contenti?
Bhè vedremo, cosa certa è che in questa storia non c'è spazio banalità, quindi preparatevi a molti colpi di scena ;)

Bene, vorrei che mi lasciaste una recensione facendomi sapere cosa ne pensate..
Facciamo che aggiorno non appena raggiungiamo le 5.6 recensioni  ok? :)
Ora vado, così pubblico , leggete e recensite ahah
Vi ricordo la nosta meravigliosa Emma :
 
http://tinypic.com/r/6e0mqf/6
http://2.bp.blogspot.com/-HtwPNd8ujPk/Tjcv5Bf-2XI/AAAAAAAABig/VCU32guFmtw/s640/emily.jpg 
E poi se volete seguirmi su tumblr sono UNBROKEN †
-
 Un bacione :))

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Capitolo 8
*** Chapter 8. ***


“(…)
Preoccupata dal tono di voce con cui aveva detto:
“io e te”.

Mi piaceva più di quanto fosse lecito.”

- Stephenie Meyer




-Harry-
Il dottore ci aveva detto che doveva riposare quindi l’avevamo lasciata dormire per una mezzoretta, poi quando si era svegliata era stata tutto il tempo con Niall, i ragazzi erano entrati a salutarla e ora erano andati a prendere qualcosa da mangiare.
Invece io ero ancora lì, aspettando di poter star anche solo cinque minuti con lei, quando lei ne avrebbe avuto voglia.
Niall uscì dalla stanza, sorridente.
“Ti vuole vedere. Ti và di entrare?” – mi chiese facendosi da parte, annuii sorridente e, dopo averlo ringraziato, entrai.
Era stesa sul lettino che si guardava le mani, era così piccola ed indifesa, spoglia di qualsiasi maschera.
Appena sentì la porta alzò gli occhi, incontrando i miei.
Quei meravigliosi occhi azzurro cielo , mi scrutavano attenti e sorridenti.
“Ehi” – sussurrò sorridendomi.
“Ciao” – dissi avvicinandomi e baciandole la fronte.
“Come ti senti?”
“Strana”
– rispose con una smorfia.
“Strana bene, o strana male.”
“Strana”
– ripeté e io ridacchiai.
“Sei sempre strana.. per cui..” – dissi sedendomi sul letto di fianco a lei, rise e mi spinse leggermente.
“Cretino” – le sorrisi dolcemente.
Era la persona più bella che avessi mai visto, e non solo esteticamente, ma all’interno.
Aveva una luce propria che brillava perpetua, illuminando tutto ciò che aveva intorno, come se fosse un’aurea di felicità.
E in quel momento indifesa e fragile, era più bella che mai.
“Ho parlato con i ragazzi..” – l’informai, assottigliò gli occhi, con un espressione interrogativa.
“Niall non te l’ha detto?”
“Forse..”
– rispose vaga.
“Ho detto loro che tu mi piaci e che non appena saresti uscita a avrei voluto provarci.. se tu avessi voluto, ovviamente” – sorrise.
“E loro?” 
“L’hanno accettato, se ne faranno una ragione.”
- annuì.
“Quindi?”
– chiesi in attesa di un responso.
“Quindi cosa Styles? Dovrai fare le cose per bene, mi dovrai invitare ad uscire, dovrai passarmi a prendere..” – la bloccai posandole un leggero bacio a fior di labbra, che mi provocò mille brividi.
“Tutto quello che vuoi” – sussurrai sulle sue labbra, e lei sorrise.
“Bene, ora vorrei mangiare” – disse con un broncio dolcissimo, risi.
“I ragazzi sono andati a comprarti qualcosa..E’ buono avere Niall come migliore amico”
“Già”
– assentì.
“Eccociii” -  disse Louis urlando, mentre entrava nella stanza.
“Abbiamo svaligiato il McDonald’s” – ci informò Liam, ridacchiando.
Tutti i ragazzi le posarono un bacio sulla fronte o sulla guancia, ma quando lo fece Zayn, la guardò in un modo che mi fece andare il sangue in testa.
Non si doveva permettere di guadarla in quel modo, lei era mia. 
Cioè non ancora, ma quasi.
Quando lo sarebbe stata, non avrei perso tempo a farlo capire a lui, e tutti gli altri ragazzi che fino a quel momento avrebbero avuto intenzione di provarci.
Emma Davis era off-limits.
 



E poi tornammo ad essere un forse,
un possibile amore,
un eccezione degli occhi,
noi come un puntino in mezzo al mare in mezzo a tanti mai più.




-Emma-
Il giorno dopo mi svegliai di buon’ora, i ragazzi dovevano essere presenti quando il medico mi avrebbe congedata , ma dato che dovevano andare a scuola, questo avvenne di prima mattina.
Mi portarono a casa e poi, salutandomi ripartirono per andare a scuola, solo Zayn rimase con me.
“Come mai rimani tu a farmi da balia?” – dissi ridacchiando sull’ultima parola, mentre salivo di sopra a sistemare le cose che avevo portato con m in ospedale.
Lui sorrise e mi diede una mano.
“Sono appena arrivato a scuola, e non ho ancora fatto un’ assenza.. quindi..” – spiegò, annuii.
“Bhè grazie, so che non ti sono molto simpatica. Però è stato carino da parte tua essere presente all’operazione ed ora essere qui. Non dovevi e non devi, ma te ne sono grata.”
“Non mi sei antipatica. Anzi, ti ho rivalutata in questi ultimi giorni.”
“Solo perché ti ho fatto pena?”
“No, no! Non per quello. E’ che in questi giorni ho visto il tuo lato umano, e non da stronza capitalista!”
– disse ridendo e facendomi ridere.
“Bhè grazie! Hai fame?”
– mi guardò scettico.
“Tu che dici? È mezzogiorno.. secondo te non ho fame?!” – chiese retorico.
“Ma come sei antipatico!” – dissi ridendo e spingendolo leggermente, lui rise con me e ci dirigemmo in cucina.
“Pasta?”
– chiesi, annuì, così iniziai ad armeggiare ai fornelli.
“Sono una frana, quindi non so cosa ne uscirà”
– lo avvertii.
“Aspetta ti aiuto..” – disse prendendo il comando della situazione.
“Grazie”
“E smettila di ringraziarmi”
– disse sorridendo, abbassai lo sguardo.
Era vicinissimo a me, e mi concessi di guardarlo bene.
I tratti serrati e definiti della mascella gli davano un’aria da duro, mentre gli occhi color cioccolato o neri pece, a seconda della situazione, lo tradivano, lasciando trasparire un po’ d’animo buono.
Non tutto, solo un poco, il resto lo teneva per se.
Aveva delle belle labbra e un sorriso mozzafiato quasi come quello di Harry, mi ritrovai a pensare, la pelle ambrata gli donava fascino e ciò che lo rendeva ancora più interessante, e curioso era il fatto che fosse sempre “in tiro” , lo si notava dai capelli sempre sistemati in una cresta impeccabile.
“Mi consumi”
– sussurrò aggiungendo del sale all’acqua che bolliva, abbassai lo sguardo arrossendo leggermente.
“Scusa..”
– sussurrai, lui ridacchiò.
Poi si girò vero di me, ad un palmo dal mio naso, fissandomi con quei pozzi petrolio, facendomi girare la testa.
“Amo i tuoi occhi”
– mi disse continuando a fissarmi.
“Anche i tuoi non sono male” – sussurrai.
“Sono l’opposto dei tuoi.”
– annuii.
“Tu , se il mio opposto” – gli dissi.
“Bhè.. gli opposti si attraggono.”
Si avvicinò lentamente alle mie labbra, posandovi le sue leggermente, non fu un bacio passionale, ma un semplice ed innocuo bacio a timbro.
Sorrisi contro le sue labbra e mi scostai, quando sentii il campanello suonare.
“Devono essere i ragazzi”
– osservò, mentre mi dirigevo alla porta.
Ed effettivamente erano proprio loro, appena entrati mi bombardarono di domande, chiedendomi come stessi, e ci misi dieci minuti buoni a rassicurarli.
“Che si mangia?”- chiese Niall, sorrisi.
Pasta al sugo.”
“Hai cucinato tu?”
– mi domandò, facendo trasparire un po’ di agitazione, ridacchiai scuotendo il capo.
Zayn..” 
“Ah, bene”
– disse, dirigendosi in cucina con gli altri.
Rimanemmo solo io ed Harry, che mi guardava sorridendo in modo strano.
“Che c’è?” – gli chiesi, si limitò a scrollare le spalle.
“Tutto bene?”
– mi chiese, alzai gli occhi al cielo ed annuii.
“Dopo stimo un po’ insieme?” – scrollai le spalle.
“Devo dirti una cosa..”
“Dimmi”
“Dopo.”
– tagliai a corto dirigendomi in cucina.
Mi sedetti su uno degli sgabelli che circondavano l’isolotto, guardando Zayn cucinare e chiacchierando con i ragazzi.
Dopo un po’ ci raggiunse anche Harry, che mi abbracciò da dietro e mi posò un bacio sotto l’orecchio che mi fece rabbrividire.
“Come mai così dolci oggi, Hazza?” – gli sussurrai per non far sentire agli altri.
“Devo prendermi cura della mia malata preferita” – disse baciandomi il collo, facendo nascere altri brividi sulla mia pelle.
“Freddo?” – chiese con un sorriso malizioso, stralunai gli occhi e scossi il capo.
“Eccitata?” – ridacchiai e mi girai per guardarlo negli occhi.
“So che il tuo amichetto freme per giocare con la mia amichetta, che non è da meno. Quindi ora va lì e siediti, prima che io dia di matto!” – ammisi con un sorriso malizioso, ma intransigente.
Rise di gusto attirando l’attenzione dei ragazzi che liquidai con un “E’ un cretino”.
Lui si avvicinò nuovamente al mio orecchio e me lo baciò.
“Il cretino si è eccitato”
– disse ridacchiando, sbuffai e mi alzai per aiutare Zayn a servire ed  uscire da quella situazione. 




“Ci sono delle persone che si attirano, non c’è niente da fare.
Non c’è ‘odio’ che tenga.
Sono quelle persone che non hanno bisogno di dirsi o fare chissà cosa,
hanno solo bisogno di esserci, l’una per l’altra.”

- The spammer queen




“Merda non scopo che saranno due tre giorni”– disse Louis disperato.
“Ritieniti fortunato.. io non scopo da una settimana!” – dissi scocciata, risero di gusto.
“Che minchia vi ridete!?”
“Ci credo che sei acida forte”
– disse Liam tra le risate. Sorrisi scotendo la testa.
“Giochiamo quel gioco dove si canta..”
“Singstar Niall, si chiama singstar!”
– dissi ridendo.
“Si quello, allora?” – tutti appoggiarono l’idea , così si prepararono per una sfida.
“Vado a prendere gli altri microfoni, qui ne ho solo tre”
– dissi salendo su per le scale per andare in camera mia.
Aprii la porta che dopo cinque minuti si richiuse.
Mi girai sorpresa, trovando Zayn appoggiato alla porta ormai chiusa.
“Ehi..” – dissi continuando a cercare i microfoni nell’armadio.
“Ehi” – disse lui avvicinandosi.
Una volta trovati li poggiai sul letto e richiusi l’anta.
Mi girai trovandomi Zayn ad un soffio da me, ero praticamente con le spalle al muro, con lui che mi guardava con un sorrisetto malizioso.
“Sai, io non sono dolce come Harry, per arrivare a certe cose. Vado direttamente al punto.”
“Ah si?”
– dissi maliziosa dandogli corda.
“Già..Cos’è che ti serviva?”
– disse insinuando una mano sotto la mia gonna e spostando il lembo delle mie mutandine.
Insinuò l’indice nella mia intimità, facendomi sussultare per la sorpresa, repressi un gemito di piacere torturandomi il labbro inferiore con i denti.
Ben presto l’indice fu raggiunto dal medio, le sue dita si muovevano lentamente nella mia intimità, facendomi impazzire di eccitazione.
“Zayn..”
– sussurrai stordita dal piacere.
Prese a muoverle più velocemente facendomi ben presto venire.
Sospirai ad occhi chiusi, soddisfatta e appagata.
Quando li riaprii il viso di Zayn era ad un centimetro dal mio.
“Mi devi un favore” – mi disse malizioso, ricambia lo sguardo.
“Quando vuoi” – dissi sfacciata, sorrise , dopo avermi lasciato un bacio all’angolo della bocca, si diresse sull’uscio della porta.
“Grazie”
– dissi ridacchiando.
Non rispose scendendo in salotto, seguito da me pochi secondi dopo.
“Finalmente. Perché ci avete messo tutto questo tempo?”
– ci chiese Liam.
“Erano sepolti nell’armadio questi cosi..” – dissi posando i microfoni sul tavolino , sotto lo sguardo divertito di Zayn.
Mentre i ragazzi giocavano Harry mi si sedette accanto, circondandomi le spalle con un braccio.
“Allora, cosa volevi dirmi?” - scossi il capo.
“Niente, l’ho dimenticato” – dissi sorridendo incerta.
Non mi andava di dire ad Harry ciò che era successo in cucina, né tantomeno quello che era successo di sopra, non ora almeno.
Caro Styles mi sa’ che hai un rivale, ora. 






TA DA DA DAAAAAAAAAAAAAN
Quesito da un milioni di dollari: Harry o Zayn??? (let me know)
Allora, allora, allora *colpoditosse*
Sono stata brava, ho postato in fretta, ed è anche lunghissimo (nel senso non perverso della parola)
*clappinghands*
Ora.. Elle e Zayn? seriously? YEP I'm serious
Sono carine :3 tutti e due scuri aaww :3
MAAAA no cari! Non hanno firmati contratti, non si sono fidanzati nè niente. 
Nella mente della cara carissima Emma c'è il nostro riccio preferito.
Ma nelle sue fantasie.. bhè il moretto più ambito da noi directioners ;)
Ora.. come si svolgerà la storia?!
Non sono affari vostri, dovrete lebbere per scoprirlo
*perfidiamodeon* ahahah
AAAAAAAAALLORa, grazie per le belle BELLISSIME recensioni.
Il prossimo capitolo lo aggiorno a
6 / 7 alright?

NOW: Per i fan accanti * bu uh* di Everything about you!! ♥ ho una notizia
*rullo di tamburi*
Ho scritto una one-shot sul dopo..
Non riesco proprio a staccarmi da Ellie :'s ahhaha
Ora.. se voi la volete leggere, la posto.. altrimenti me la tengo ahahah

FATEMI SAPEREEEEE

Ultimissima cosa: NON ENTRATE IN PARANOIA PER LOUIS, si dice fosse una cosa inventata
Quindi keep calm #js


Ora mi dileguo, penso che in questo sproloqui abbia scritto tutto.. so, see you soon guys love you all!!
- Un bacio :))


P.s. si stasera ero inglesina *yes, i'm a foolish* e comunque vi ricordo il mio tumblr, del quale mi sono innamorata perchè ho scoperto che è davvero figo ahahha UNBROKEN † 
Love xx
Ah e.. non odiatemi :3

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Capitolo 9
*** Chapter 9. ***


Rating rosso



Si annoiava, ecco tutto, si annoiava come la maggior parte della gente.
Perciò s'era fabbricato con le sue mani una vita di complicazioni e di drammi.
-A. Camus.




Un paio di giorni dopo, mio malgrado, dovetti rientrare anche a scuola.
Come tutte le mattine della mia vita la sveglia suonò anche quel giorno puntuale.
Mi alzai, feci una doccia veloce ed indossai un vestitino pesca con un cardigan nero, e le bamboline nere
(http://a1.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc7/403465_132837460179998_1913663923_n.jpg ).
Borsa, occhiali da sole ed ero pronta.
I capelli li lasciai sciolti, e in viso misi solo del fard.
Niall passò stranamente più tari del solito quel giorno, tanto è vero, che quando bussò ero già pronta.
Salii in macchina e ci dirigemmo a scuola.
“Come mai hai fatto tardi oggi?”
“Ho accompagnato mamma a lavoro, gli si è rotta la macchina”
“Capisco”
– dissi facendo cadere il discorso.
Arrivammo comunque abbastanza presto, rispetto al nostro solito orario.
Lui si fermò con Harry Liam e Louis fuori, mentre io dopo averli salutati, entrai in quell’orribile edificio grigio.
Lo trovai vicino al so armadietto, intento a smanettare con il cellulare.
“Hai un minuto?” – gli sussurrai, facendolo sobbalzare, per poi prenderlo per la mano e condurlo nel bagno delle ragazze.
“Potresti evitare, almeno a scuola, di vestirti in modo arrapante?” – mi chiese il moro con un sorriso malizioso mentre mi studiava attentamente.
“No, non posso” – dissi togliendomi il cardigan e poggiandolo sul marmo intorno al lavandino, per poi chiudere la porta d’ingresso ai bagni a chiave.
“Allora
 -dissi avvicinandomi al viso di Zayn- Odio avere delle questioni in sospeso, per troppo tempo” – dissi sbottonandogli i pantaloni.
“Buon per me” – disse sorridendomi.
Gli abbassai leggermente i boxer, per prendere il suo membro eccitato tra le mani.
Lo accarezzavo, primo con movimenti lenti e poi sempre più veloci.
Vedevo l’eccitazione sul suo volto, e il piacere uscire sottoforma di gemiti dalla sua bocca.
Quando mi venne in mano, mi scostai per sciacquarmi le mani.
“Mi fai impazzire”
– disse mentre si riallacciava i jeans.
“E poi ci sai proprio fare con quelle manine.” – disse abbracciandomi da dietro e baciandomi il collo.
“Grazie, anche le tue sono piacevoli”
– dissi girandomi.
Mi circondò il bacino con le braccia, avvicinandosi alle mie labbra, per baciarle con passione.
Le nostre lingue si trovarono presto, iniziando a giocare animatamente.
Mi fece sedere sul marmo del lavandino e allacciai le mie gambe intorno alla sua vita, mentre perlustrava il mio corpo con le sue mani.
Poi ne mise una sotto al vestito per vedere s’ero bagnata, per poi sorridere contro le mie labbra.
“Il tuo amichetto non è da meno” – dissi riferendomi al fatto che fossimo entrambi eccitati.
La campanella suonò, riportandoci alla realtà scolastica.
Mi staccai da lui, guardandomi allo specchio per ricompormi, mentre lui faceva lo stesso.
“Oggi vieni da me? Stiamo un po’ insieme..”
“Mi stai invitando a fare sesso Malik?”
– chiesi esplicitamente.
“No, se avessi voluto fare quello avrei detto.. vieni a fare sesso da me oggi? Invece ti ho chiesto se volessi passare del tempo con me..”
“Non lo so .. sono venuta con Niall”
“Oh, andiamo”
– disse scettico.
“Sei a piedi?”
“Ovvio che no. Ho la moto”
– annuii
. “Ci vediamo fuori scuola” – dissi posandogli un bacio all’angolo della bocca ed uscendo dal bagno.
Mi diressi in classe , dove la lezione era già iniziata, prendendo posto di fianco ad Harry.
“Dov’eri?”
“In bagno”
– sussurrai.
“Oggi ripetiamo chimica?” – mi chiese malizioso.
“Facciamo domani? Oggi devo stare con Zayn.. sto cercando di fare amicizia con lui, dato che voi ci tenete” – dissi cercando di mostrarmi il più scocciata possibile.
Serrò la mascella e sorrise falsamente.
“Certo”
– per il resto dell’ora non fiatammo.
Stavo tenendo il piede in due scarpe, come ai vecchi tempi, ero tornata ad essere la solita sgualdrinella?
Però questa volta si trattava dei miei amici, avrei dovuto prestare molta più attenzione, capendo bene chi dei due mi interessasse maggiormente.
Non potevo continuare così.
 



Non ce la faccio più così
- la lontananza da te, questa astrazione -
perché non riesco a contenere tutto quello che sta succedendo:
ho veramente bisogno di un contatto diretto. Di un contatto diretto con te.
Basta, vieni con il tuo corpo, nella tua interezza, completa o parziale, divisa o moltiplicata.
Ma vieni a braccia aperte.

- Grossman




Uscii e lo trovai all’ingresso dell’istituto già in sella ad una moto nera, enorme.
“Tu sei pazzo! Io non salgo su quella cosa!”
“Oh andiamo! Fa’ poco la capricciosa.”
“Zayn..”
“Emma!”
– disse guardandomi con sfida.
Sbuffai e presi il casco che mi stava porgendo, salii in sella e mi strinsi forte a lui.
“Ti prego non farmi morire” – dissi prima che mettesse in moto e partissimo. 
Ci fermammo sul corso principale, Zayn si tolse il caso e scese dalla moto.
“Subito torno, non far rubare né te né la moto, se possibile. Grazie” – disse facendo un sorriso sghembo e attraversando.
Sospirai e mi girai a guardare il mare.
Una delle poche cose belle di quella città era il mare, quasi sempre sereno, con qualche bambino che giocava sulla sabbia anche in pieno inverno.
Dopo una decina di minuti qualcuno mi baciò il collo facendomi sobbalzare.
“Scusa” – sussurrò Zayn, scossi il capo.
“Ho preso qualcosa da mangiare.” – disse indicandomi un sacchetto di carta che aveva in mano, gli sorrisi.
“Mangiamo da te?”
– chiesi.
“Si, i miei sono a lavoro.. quindi non ci sono problemi.” – annuii, salì in moto e ripartimmo.
Ci fermammo davanti ad una villetta bianca, molto carina.
Zayn parcheggiò aiutandomi a scendere da quella cosa enorme, e fece gli onori di casa.
“Carina” – dissi sorpresa, entrano.
“Allora non ti piace” – disse sicuro riferendosi alla mia teoria del carino e del bello, risi.
“Wow, vedo che ricordi. E poi quello vale per le persone non per le cose. Ma se ti fa stare meglio.. è bella, davvero” – sorrise e mi fece strada in salotto.
Ci sedemmo sul divano , mangiando i panini fatti poco prima, mentre ci raccontavamo cose l’uno dell’altra.
Non mi ero sbagliata, Zayn non solo era un ottimo “amante” , ma anche un’ottima persona con cui passare del tempo e chiacchierare.
“Perché ti vesti sempre così, anche per venire a scuola?”
– mi chiese, riferendosi al mio abbigliamento. Scrollai le spalle.
“Perché non ti piace?” – chiesi maliziosa.
Con una mossa fulminea mi ritrovai stesa sul divano, con il suo corpo sopra il mio, faceva leva sulle braccia per non pesarmi.
“No, ti preferirei nuda.. ma bisogna accontentarsi, giusto?” – mi chiese sulle mie labbra.
“Giusto” – assentii.
“Si da’ il caso che io odi accontentarmi”
– disse prendendomi a baciare.
Dischiusi leggermente le labbra, per far incontrare le nostre lingue, che iniziarono una danza tutta loro.
Le sue mani vagavano sul mio corpo, sentivo la sua eccitazione premere sulle mie cosce.
Strusciai il bacino contro di essa, facendolo gemere contro le mie labbra, sorrisi soddisfatta.
Le sue mani cercarono la cerniera del mio vestito, e la trovarono velocemente lasciandomi in biancheria.
“Sei anche meglio di come immaginassi” – disse Zayn guardando il mio corpo, sorrisi per poi cercare nuovamente le sue labbra, dopo avergli sfilato la maglietta.
Feci lo stesso con il jeans, lasciandolo velocemente in boxer, mi slacciò il reggiseno, e iniziò ad accarezzarmi il seno, per poi succhiarlo di tanto in tanto.
Io intanto gli avevo sfilato via i boxer, lasciando libera dalla stoffa la sua eccitazione.
Velocemente capovolsi le posizioni, mettendomi sopra di lui, accolsi il suo membro nella mia bocca e cominciai a muovermi lentamente e poi più velocemente, sentendolo fremere dal piacere, mi fermai prima che venisse nella mia bocca, e tornai alle sue labbra, baciandogli quel sorriso eccitato.
Mi sfilò le mutandine, mi baciò il petto poi scese fine al ventre passando all’interno coscia.
I brividi di piacere erano ormai padroni del mio corpo, quando le sue dita entrarono in me ed iniziarono a muoversi in maniera saggiamente esperte.
Mi torturavo il labbro per sopprimere i gemiti di piacere.
“Zayn..”
– sussurrai per fargli capire che stavo quasi venendo.
Sembrò capire dato che sorridendomi cacciò le dita fuori e raggiunse la mia bocce per baciarmi.
Poi mi guardò come a chiedermi il consenso per “completare”.. “andare oltre” annuii.
“Hai il preservativo? Sennò finisci in bianco” – rise e lo tirò fuori dai jeans, per poi metterlo velocemente.
Annuii ed entrò in me, iniziò con spinte delicate per poi aumentare man mano d’intensità.
Il piacere era fortissimo, e i nostri gemiti si mischiavano con il rumore dei nostri corpi che si muovevano su quel divano, di quella casa silenziosa.
Venimmo più o meno insieme, urlando l’uno il nome dell’altro.
Uscì da me e mi si stese di fianco, attaccandosi al mio corpo per non cadere dal divano.
“Aveva ragione Harry.. sei brava forte!” – disse sorridendomi, ridacchiai.
Cazzo Harry.
Come glielo avrei detto?
Merda!!
Mannaccia ai miei ormoni del cavolo.
“Che pensi?” – mi chiese ridestandomi dai miei pensieri, scossi il capo.
“Niente.. anche tu sei bravo”
– dissi baciandolo. Dopo un po’ guardò l’orologio.
“Che palle.. Dovremmo rivestirci tra poco tornano i miei..”
“Che ore sono?”
“Le otto..”
“Già?!”
– mi alzai e mi rivestii velocemente , mentre Zayn al mio fianco faceva lo stesso.
Mi alzi la lampo?”
“No, mi piaci così” “
Zayn ti prego!”
“Noo”
– cantilenò. 
“Zayn Malik, alzai immediatamente la lampo” – dissi mettendomi a cavalcioni su di lui.
“Altrimenti?”
– chiese sfidandomi.
Sorridendo presi a baciargli il collo e a mordicchiargli l’orecchio, sentivo la sua eccitazione crescere tra le mie gambe.
“Ok.” – disse facendomi alzare mentre io ridevo.
“Che ti ridi? Stanno per tornare i miei e tu mi fai eccitare? Non è divertente.” – disse mentre mi alzava la lampo.
“Si che lo è. Comunque ora devo andare..” – annuì e mi accompagnò alla porta.
“Sicura che non vuoi che ti accompagni?” – scossi il capo e sorrisi.
“Devo andare da Niall, abita qui vicino.”
“Ok”
– disse baciandomi le labbra, mi scostai e sorridendogli lo salutai, dirigendomi a casa di Niall.








CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Eccomi eccomi eccomi eccomii ahaha
Allora.. 10 RECENSIONIII?! Ma io vi amo troppo! ahah
No, davvero. Non potevo non aggiornare .. insomma, 10 recensioni, vi meritavate di leggere questo capitolo! ahahahh
A porposiro del capitolo.. *colpoditosse* *arrossisce*

Già è un pò.. rosso ahahahah
Però ci stava tutta una degenerazione della situazione.. 
Parliamoci chiaramente Emma si è messa nella merda da sola, però n'è valsa la pena.. vero? :s
Vedremo cosa succederà.. può essere pure che Harry non lo scopre..
*scoppia a ridere dopo questa cazzata*
Ora, vi voglio dire che sto per impazzire.. Vi giuro che ora impazzisco!

NON SO CHI SCEGLIERE :'(
Harry o Zayn.. Zayn o Harry.. questo è il dilemma.
Mo mi scoccio io e la faccio mettere con un altro..*impossibile*
AIUTO!!!! 

Chiedo umilmente aiuto! Vi supplico in ginocchio, con le mani giunte e le lacrime agli occhi (?) ahahha
Quindi ditemi chi volete e PERCHE'? Perchèè dovrei scegliere uno pittosto che un altro??
Help me, I'm fucking lost!!

By the way, my dears..dato che vi siete tutti mostrati pro OS Everything about us!! ♥ eccovela ahahah
Giuro che senza Ellie non so stare, quindi non mi stupirei di un continuo.. sempre se a voi farebbe piacere.
Ho qualche idea però  non saprei, non ci metterei troppo il pensiero.. let me know your ideas!


Ora vado, che vi ho stancate già abbastanza :)
- un bacione xx

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Capitolo 10
*** Chapter 10. ***


Come s'interrompe un sentimento fatto solo di parole,
fatto di promesse che non si toccano,
che sfiorano l'amore di pochissimo,
e amore non ne hanno visto mai? 


Come ci si allontana dal quasi, dal potrebbe?
Ciò che si sente allontanandosi,
è come se ti strappassero la pelle del cuore,
e tu non sapevi di averne.







Una delle cose che scoprii quella sera, fu che Niall e Zayn abitassero straordinariamente vicino, infatti dopo cinque minuti di cammino arrivai davanti a quella familiare villetta che mi ospitava da sempre.
“Ehi” – dissi sorpresa di trovare Liam ad aprirmi la porta.
“Ciao” – mi accolse sorridente.
“Cosa ci fai qui?”
“Ci siamo tutti, abbiamo passato il pomeriggio qui e Maura ci ha invitati a restare anche per la cena”
– annuii ed entrai, raggiungendo quest’ultima in cucina.
“Ciao Maura” – la salutai.
“Tesoro, come stai? Resti a cena vero?” – disse abbracciandomi calorosamente, le sorrisi.
“Sto bene, grazie. Non lo so se resto”
“Fa’ come voi, questa è casa tua lo sai!”
“Grazie”
– dissi dirigendomi in salotto, dove trovai i ragazzi spaparanzati sui divani.
“Amore” – mi salutò allegramente Niall.
“Ciao angelo” – risposi passandogli accanto e accarezzandogli i capelli.
“Che hai fatto oggi?” – chiese Lou.
“Niente, sono stata con Zayn” – scrollai le spalle.
“Ti avevo detto che fosse simpatico! Tu non mi credi!” – disse Liam con aria da saputello, risi.
“Voi? Che avete fatto?”

“Niente che ti interessi.” – rispose freddo Harry.
Tutti lo guardarono stupiti , me compresa.
Mi faceva male quel comportamento, ma in fondo me lo meritavo più di quanto lui stesso sapesse.
“Ti posso parlare?” – gli chiesi davanti a tutti, annuì.
“Andate di sopra”
– disse Niall, gli sorrisi e salii seguita da Harry.
Entrai in stanza di Niall, e mi accomodai sul letto, mentre lui rimase in piedi di fronte a me.
“Allora?” – chiese impaziente.
“Devo dirti una cosa,però non voglio che tu ti arrabbi più del dovuto.”
“La presmessa non è buona. Che cazzo devi dirmi?”
– chiese scontroso e agitato.
“Un paio di giorni fa ho baciato Zayn, poi lui mi ha fatto un servizzietto e io a lui, e oggi lo abbiamo fatto” – dissi velocemente guardando il pavimento, che d’un tratto era diventato molto interessante.
“Tu cosa? Voi cosa? Dimmi che stai scherzando” – disse urlando, scossi il capo.
“Guardami negli occhi almeno, cazzo!! Sei una gran troia!” – lo guardai basita.
“Va a farti fottere” – gli dissi alzandomi arrabbiata.
“No, sei tu quella che si fa fottere da chiunque. Sei solo una sgualdrina che non merita l’amicizia e l’amore di nessuno. Devi rimanere sola, per capire quanto fai schifo!”
“Esageri”
– dissi in un sussurro, con le lacrime agli occhi.
Esagero? Esagero?!  Dopo tutto quello che ti ho detto, tu ti scopi Zayn? Zayn!” – ripeté per ribadire il concetto.
“Non ho intenzione di restare qui a farmi insultare da te.. Te l’ho detto per essere corretta.”
“Eh certo, hai pensato di dirmelo, per non avere la coscienza sporca, troia!”
– continuava ad urlarmi dietro, mentre scendevamo al piano i sotto.
“Harry!” – lo ammonì serio Niall.
“Tu non sai, sta’ zitto!”
“Non ti rivolgere a Niall così. Lui non c’entra prenditela con me, cretino!”
– dissi infastidita per il modo in cui si era rivolto al mio migliore amico, entrai svelta in cucina per salutare Maura.
“Scusa, non penso di essere gradita per la cena. Torno un'altra sera.”
“Non preoccuparti, ti voglio bene!”
– mi sussurrò abbracciandomi. Uscii e andai a salutare i ragazzi.
“Fai finta di non sentire, deficiente?” – Harry continuava ad inveirmi contro, fuori di sé.
Ma infondo non gli dicevo niente perché lo capivo, mi ero comportata male e mi meritavo tutti quegli insulti.
“Cazzo Hazza, ora esageri. Qualsiasi cosa abbia fatto..”
“Si è scopata Zayn!”
– urlò Harry su tutte le furie.
“Ti chiamo dopo” – sussurrai a Niall, con gli occhi lucidi.
“Non devi andar via..” – scossi la testa per fermarlo.
“Preferisco andare. .” – dissi avvicinandomi alla porta.
“Non avvicinarti più a me, non ti rivolgerò più la parola, sappilo!” – mi disse Harry serio con tono controllato, prima che uscissi e mi dirigessi verso casa.
Non potei impedire alle lacrime di scorrere silenziose sul mio viso, durante il tragitto per tornare a casa.
Avevo mille cose che mi frullavano per la testa, mille emozioni, e le parole di Harry rimbombavano nel mio cervello provocandomi ogni volta una nuova ferita.
Non meriti di essere amata da nessuno. Meriti di rimanere sola.
Cose, di me stessa, che avevo pesato più volte, ma poi stando con i ragazzi mi ero sempre ricreduta; avevo pensato Loro mi amano, forse posso essere amata anche io, forse sono capace anche io di amare e farmi amare.
Ma , evidentemente, mi sbagliavo.
Sentirsi dire quelle cose da una delle persone più importanti della mia vita, era straziante.
Ma ci tenevo troppo ad Harry per permettere che si allontanasse da me, lui era fondamentale nella mia vita.
Avrei messo da parte l’orgoglio , mi sarei umiliata.. ma avrei riconquistato la sua fiducia.
Anche se in quel momento, era troppo difficile da fare.. per quella notte, mi sarei abbandonata al dolore.







CIAOOOOOOOOOOOO
12 recensioni una più bella dell'altra, onestamente :3 vi amo troppo *-*
Comunque siamo arrivati al decimo capitolo e sappiate che la strada è tutta in salita :s hahaahah 

Harry si è incazzato di vrutto, com'era prevedibile, le ha detto davvero delle cose orribili.
Ma abbiamo visto un'Emma determinata alla fine.. riuscirà a riconquistare la sua fiducia?! :s
Vedremo..
Allora diciamo che i commenti sono partiti con il vantaggio di quelli team-Harry però ci sono anche abbastanza team-Zayn..
Ora il problema è un altro, io sono molto più avanti con i capitoli, e il problema persiste quindi sappiate che più in là vi ripropporrò questo quesito.
Dopo che sarete a conoscenza di certi eventi..

Ora, che ne dite se mi fate trovare tante belle o brutte recensioni anche a questo capitolo?
Lo so che è piccolo, soprattutto rispetto agli altri, però essendo importante volevo che quest'episoio fosse isolato da quello di prima e quello di dopo lol
Fatemi vedere quanto volete un nuovo capitolo.. posto a 10 recensioni.
Seme le fate trovare domani mattina posto a pranzo o prima .. sennò di pomeriggio.. oppure quando raggiungeremo 10 recensioni massime ahahaha
Ora vado che vi ho già rotto abbastanza..:s

Se qualcuno mi volesse seguire, vi lascio il mio twitter e il mio tumblr.. se volete il mio facebook basta chiedere e ve lo mando per messaggio :) 
twitter : 
@12Gennaio93
tumblr: 
UNBROKEN †
Se mi seguite e volete essere ricambiati ditemelo e vi seguo :)))
- Un bacio xx

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Capitolo 11
*** Chapter 11. ***


Cancellami fino all'anima; disegnami migliore sfiorandomi dentro







Il giorno seguente mi alzai ed andai a scuola, anche se il mio morale non era dei migliori.
Misi un vestitino giallo di pizzo con una cintolina crema in vita, e delle bamboline marroni abbinate ad un giacchetto.
(http://a8.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/561330_156623414468069_945745477_n.jpg)
Giusto per influenzare il mio umore con un bel colore solare, quale è il giallo.
Lasciai i capelli sciolti, presi la borsa, le chiavi della macchina e mi avviai a scuola.
Sapevo che Harry arrivava sempre presto, allora decisi di non poter aspettare che Niall mi venisse a prendere.
Proprio a quest’ultimo inviai un messaggio per avvisarlo, quando ormai ero fuori scuola, sicura che lui ancora non fosse partito di casa.
Trovai Harry facilmente, dato che la scuola era semideserta, era seduto un muretto vicino all’entrata.
Mi avvicinai silenziosamente, e mi appoggiai allo stesso muretto, senza guardarlo negli occhi.
“Ciao” lo dissi talmente piano, che temevo non mi avesse sentita.
“Cosa non capisci del : Non voglio parlarti più?”
– mi chiese freddo, distaccato , atono.. quello non era il mio Harry.
Mi girai ferita dal suo distaccamento, anche se avrei dovuto aspettarmelo.
“Non farlo, ti prego! Non essere così, non con me!” mi guardò scettico e strafottente.
Ogni dimostrazione di indifferenza era una coltellata, una nuova ferita che lacerava il mio cuore.
“Harry..” non mi guardava nemmeno.
“Harry!” sbottai spazientita prendendo il suo viso tra le mani per farmi guardare negli occhi.
I suoi occhi era vuoti, senza sentimenti, l’anima sembrava aver abbandonato il suo corpo.
Rimasi scioccata, lasciai subito andare il suo viso allontanandomi di un passo.
“Non mi interessa se ce l’hai con me, cercherò di fare il possibile per avere ancora la tua amicizia, ti chiedo solo due cose. Non farmi perdere la voglia, non smontarmi se anche tu hai voglia di riavvicinarti, altrimenti è la fine per noi. E poi non lasciarti andare a te stesso, solo perché io mi sono comportata male non vuol dire che tu debba far peggio!” gli accarezzai il braccio, che ritrasse prontamente, ed entrai nell’istituto, ancora incredula di aver allontanato Harry.
 



Sai fermarti sempre troppo bene dentro il mio cuore.




Ero lì impalata, dinanzi al mio armadietto, da dieci minuti buoni e avevo visto la scuola prendere vita e popolarsi man mano.
Ma dei miei amici nemmeno l’ombra, probabilmente erano con Harry.
La porta d’ingresso si aprì ancora, e io mi voltai nuovamente sperando in volti amici.
Entrò l’ultima persona che volessi vedere in quel momento, così mi girai di spalle sperando non mi avesse vista. Sbagliato.
Mi accarezzo la schiena e si parò di fronte a me.
“Ciao?” azzardò incerto, mi fece sorridere teneramente.
“Ciao” il solo parlare con lui, mi faceva sentire in colpa.
“Gli altri?” avevo bisogno di sapere dove fossero i miei amici, avevo bisogno anche io di loro.
“Sono con Harry, ma io sono l’indesiderato numero uno.” Disse ridacchiando, ma percepii il dispiacere nella sua voce.
“Mi dispiace, è colpa mia io.. non avrei dovuto permettere che succedesse.”
“Prima cose le cose si fanno in due, ed io non me ne pento. Secondo Harry non è il tuo ragazzo, quindi faccia poche scene!”
sbottò scocciato.
“Sai la situazione..”
“Ha detto che ci avrebbe provato a diventare il tuo ragazzo, ma se non sbaglio non lo è, giusto? Allora se ci vuole provare deve capire che dovrà scontrarsi con altri, perché sei bellissima è ovvio che ci siamo altri ragazzi..oddio mi fa sbottare! Crede che solo perché ti conosce da più tempo abbia la precedenza. Che poi manco ci fossimo fidanzati, abbiamo fatto solo sesso!”
sbraitò seriamente arrabbiato.
“Urlalo un altro poco, quella ragazza lì infondo non ti ha sentito bene” ironizzai.
“Smettila” mi ammonì ridendo.
“Comunque ora sono solo, dimmi che non mi abbandoni anche tu, perché se hai intenzioni di farlo mi metto l’anima in pace e accetto di aver perso tutto” mi disse con il cuore in mano.
“No Zayn, non ti abbandono , e sta’ sicuro che nemmeno i ragazzi lo faranno. Forse solo Louis, perché è troppo legato ad Harry, lo sai..” annuì e al suono della campanella dopo avermi ringraziato si recò in classe, ed io feci lo stesso.
 



Ma tu continua a trovare me quando ti giri, hai freddo, e cerchi il sole. 




La giornata passò in fretta e monotona, troppo monotona.
Ad ora di pranzo non andai a mensa, non mi andava di dover fronteggiare l’aria tagliente che immaginavo si fosse creata, così la passai con Zayn in giardino, dato che gli avevo promesso di non lasciarlo solo.
“Giuro che sono un corridore fantastico. Potrei fare le olimpiadi” ripeté mentre me la ridevo allegramente.
“Ma smettila, se tu vai alle olimpiadi a fare corsa , io vado come atleta”
lui risa insieme a me.
“Sei bellissima” disse d’un tratto serio, lo guardai stranito, lui scrollò semplicemente le spalle ed io sorrisi.
Mi aveva sorpresa, ma Zayn era così, diceva sempre ciò che pensava, sempre anche a costo di essere inopportuno.
La campanella ci riportò alla realtà e dovemmo tornare in classe, in corridoio incrociai Niall che mi sorrise.
“Non tu!” gli urlai mentre lui si dirigeva spedito in classe, si fermò di botto e si girò con uno sguardo interrogativo.
“Tu non mi abbandonare, ho troppo bisogno di te” ammisi con gli occhi lucidi, lui ripercorse i suoi passi all’indietro e mi abbracciò forte.
“Non ti potrei mai e dico MAI lasciare solo Em! Siamo io e te,Emma e Naill, ricordi? Noi siamo inseparabili, sarò sempre dalla tua parte, e ho passato la mattinata a convincere Harry che sembra cedere , ormai. Sai come è fatto, non riesce a tenerti il muso”
sorrisi, leggendo negli occhi del mio migliore amico tutto quello che mi stava dicendo anche a parole.
“Quindi, non pensare mai più, nemmeno per un secondo che io possa preferire qualcun altro che non sia tu. Emma Davis sei la mia migliore amica da tipo il mio primo giorno di vita, e non permetterò a niente e nessuno di mettersi fra di noi. Detto questo, ci vediamo all’uscita perché ora ho algebra.”
Mi baciò sulla guancia e corse in classe, io dopo essere rimasta a sorridere come un ebete in mezzo al corridoio, raggiunsi la mia aula e aspettai che la giornata finisse per poter riabbracciare il mio biondo preferito.
 



Al suono della campanella, che sanciva la fine delle lezioni, mi precipitai fuori tra le braccia del mio amico.
“Dovresti farlo più spesso. Ho bisogno di affetto io!” risi contro il suo petto e lo strinsi più forte a me.
“Ehi Nialler andiamo?” Louis.
Mi staccai dall’abbraccio e mi girai verso l’altro mio amico, che cercava di guardarmi freddamente.
Gli sorrisi intenerita, sapevo lo facesse solo per spalleggiare Harry ma che in fondo mi volesse bene,  lui ricambiò con un mezzo sorriso incerto.
“Arrivo” disse Niall.
“Stasera vieni con noi al Pacha , ok?” annuii, consapevole che non accettava un no come riposta.
“Bene, passo verso le 10 a prenderti però. Perché devo andare a prendere anche Zayn” sorrisi a quelle parole.
“Non ce l’avete con lui, quindi?”
“Nah, mi consoci. Solo Harry..ma gli passerà, forse!”
disse ridendo e facendomi ridere.
“Ora vado, hai come tornare?” chiese premuroso, annuii nuovamente.
“Sono venuta con la macchina”
“Ah, bene. Sta’ attenta però. Ci sentiamo più tardi.”

Mi stampò un bacio sulla guancia e si dileguò con Louis, salii in macchina e mi diressi a casa.
Stasera mi sarei spogliata di ogni preoccupazione, per questa sera sarebbero andati al diavolo tutti i pensieri.. Harry e Zayn compresi.
Stasera, avrei pensato solo a divertirmi.








CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Vi aspettavate che già vi sbrogliavo la matassa?
ahahahahahah no tesori cari, dovete aspettare ancora un pochina lol
Lo so che è piccolo, ma date tempo al tempo, l'attesa verrà ricompensata, fidatevi.
Vi voglio annunciare che
HO SCELTO
*il pubblico esplode in un boato di gioia, gli occhi della folla si cercano gli uni con gli altri, pieni di domande.. chi sarà il lui di Emma?*
Ok basta, mi sono fatta prendere dalla mia vena da scrittrice (?) ahhaah 
Sto sclerando, compatitemi :s ahaha
Coooooooomunque ho fatto una cosa per voi, della serie ho tempo da perdere.. tadannnnn 
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7663ax1ww1ry9k6go1_1280.jpg aprite ne vale la pena dai dai :P
Allora, grazie sempre delle recensioni, il prossimo lo metto quando arriviamo alle 10-11 recensioni ok?
Domani non penso di aggiornare perchè sono fuori tutta la giornata, però se mi fate trovare le recensioni , anche di più.. (sogna) faccio la nottata e ve lo posto.

Detto questo vi lascio un'altra immagine di Emma sono perfetta Davis. 
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m73mheym9N1rx10u4o1_500.gif
Amo questa donna, diamine! Sappiate che nelle immagine è sempre la stessa ragazza, quindi.. non lo so ci tenevo a precisare ahahah
Ora vado, grazie mille per aver letto questa merdata di "spazio autrice" ahahaha


- un bacione xx 


p.s. se qualcuno della foto non si vede ditemelo :)

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Capitolo 12
*** Chapter 12. ***


Potrei facilmente perdonare il suo orgoglio, se solo lui non avesse mortificato il mio.




Verso le nove feci una doccia veloce e lo shampoo, mentre lasciavo asciugare i capelli al naturale, indossai un jeans super stretto a vita alta, una maglia rossa con una fantasia a fiori, giacca celeste e tronchetti blu scuro.
Ovviamente bracciali e la borsa, dentro la quale vi misi le cose per restare a dormire da Niall.
(http://farm8.staticflickr.com/7185/6794409986_af339c7a69_b.jpg
Il giorno dopo saremmo dovuti andare in gita, e per questo Niall aveva insistito affinché dormissi da lui.
Misi poi l’eyeliner  nero, mascara e del fard.
Verso le dieci un clacson richiamò la mia attenzione, presi tutto ciò che mi serviva ed uscii.
Niall mi aveva lasciato il posto accanto a quello del guidatore libero, sapeva quanto lo amassi.
“Sera”
salutai Niall e Zayn entrando in macchina, e partimmo per il Pacha, che non distava molto.
“Allora? Come và?” guardai Niall, sapendo che aveva capito a cosa mi riferissi, infatti sospirò.
“Gli è abbastanza passata. Diciamo che cercherà in tutti i modi di fare l’incazzato ma in cuor suo ti ha perdonata..”
annuii tra me e me, escogitando qualcosa per rimettere tutto a posto.
Dopo aver parcheggiato raggiungemmo gli altri all’entrata.
“Sicura di voler lasciarla in macchina, la giacca?”
“Si Zayn, non ho freddo, davvero”
sorrisi per rassicurarlo, e parve funzionare.
“Sei bellissima, come al solito d’altronde” sorrisi riconoscente e salutai gli altri. Tutti tranne Harry, a lui avrei pensato dopo.
“Wow niente vestitino stasera?” mi prese in giro Liam.
“Non mi andava.. perché sto male?”
“No, è solo che tu e i vestitini siete una cosa sola”
tutti risero assecondandolo, e io sorrisi ammettendo la mia colpa.
“Entriamo, o chiacchieriamo per tutta la serata?” chiesi retorica dirigendomi all’entrata.
Dentro c’era un inferno totale, la musica pompava forte nelle casse, l’alcool scendeva veloce nei bicchieri e i corpi si strusciavano gli uni con gli altri a ritmo di musica.
Ci mischiammo subito tra la folla, prendendo a ballare come pazzi.
Non ricordo di aver mai ballato tanto come quella sera, a metà serata non vedevo più Harry, così girandomi intorno per cercarlo incrociai lo sguardo di Niall, intento a ballare con una rossa, che mi indicò con il capo il bar.
Mi ci diressi, e lo trovai in attesa del suo drink.
“Ancora arrabbiato?” mi alzai sulle punte per sussurrarglielo all’orecchio, ed essere sicura che mi sentisse.
Gli posai un bacio sotto l’orecchio e lo sentii rabbrividire sotto le mie labbra, ma non si scompose.
“C’è uno che ti sta mangiando con gli occhi.”
Mi guardò truce così, incazzata nera, alzai gli occhi al cielo e mi scostai da lui.
“Allora sarà meglio che non lo faccia aspettare” mi diressi da quel ragazzo, che continuava a fissarmi e lo portai in pista a ballare.
Era carino, castano chiaro, occhi scuri, fisico niente male.. poteva andare.
Presi a strusciarmi su di lui, con fare provocatorio e giuro che sentivo lo sguardo di fuoco di Harry, bruciarmi le spalle, sorrisi soddisfatta.
Verso le due di notte una mano afferrò il mio braccio e mi tirò via da quel tipo.
“Ehi..”
protestai.
“Oh scusa, non avevi finito di fare la troia?!” la voce di Harry completamente infastidita, mi fece ridacchiare.
“No, infatti. Quindi se la smettessi di voler essere al suo posto e mi lasciassi ritornare da lui..” dissi provocatoria, e funzionò.
“Non voglio essere proprio al posto di nessuno! E poi dobbiamo andarcene” mi strattonò, trascinandomi fuori dal locale, la sua presa salda sul mio braccio iniziava a farmi male.
Una volta usciti l’aria fredda ci sbatté in faccia come uno schiaffo, facendoci riprendere dallo stordimento della musica, ma Harry non accennava a lasciarmi ma anzi, mi guardava fissa negli occhi stringendo sempre di più la presa, per la rabbia.
“Mi fai male” lo informai con voce rotta dal dolore.
“Non ripetere mai più quello che hai detto prima. Sei solo una puttana e nessuno ti vorrebbe” aveva un tono e uno sguardo totalmente schifato, che mi fecero letteralmente morire.
“Ho detto che mi fai male” tentavo di trattenere le lacrime, ma di lì a poco se non mi avesse lasciata, gli avrei urlato in faccia come una matta.
“Harry, lasciala immediatamente!”
la voce incazzata di Niall venne in mio aiuto, poggiò una mano su quella di Harry come ad intimargli di mollare la presa.
“Harry cazzo le fai male”

Niall strattonò Harry, che mollò la presa e si allontanò di un passo o due da noi, poi prese il mio braccio tra le mani, costatando che vi erano i segni della presa del riccio.
“Cazzo le hai lasciato il segno! Sei uno stronzo, non vedevi che si stava facendo male?! Eh?”
“Niall calmati”
Louis, come prevedibile, corse a difendere il suo amico.
“Lou non giustificarlo, le ha fatto male! Non importa quanto sia arrabbiato, ma non gli permetto di procurargli dolore fisico oltre a quello morale! Non rifarlo mai più, Harry! O giuro che anche se sei mio amico, ti spacco tutte le ossa del corpo” detto questo mi cinse le spalle con il braccio e mi portò in macchina.
Durante in tragitto cominciai a singhiozzare e Niall mi strinse più forte a sé.
Ci raggiunse anche Zayn, che non proferì parola fino a casa sua, scese e noi ripartimmo.
Una volta arrivati a casa Horan, mi spogliai e indossato il pigiama, mi stesi tra le braccia del mio migliore amico, sempre pronto a difendermi.
“Dovevi vedere il suo sguardo.. ha detto che nessuno mi vorrebbe..” la mia voce fu strozzata dai singhiozzi. Niall cercò di calmarmi, con buoni risultati.
“Non pensarci, ha detto un mare di scemenze. Ci sono io a difenderti, tu non devi preoccuparti di nulla tesoro”
Niall era così.
Era la mia ancora di salvezza in mezzo alla tempesta più impetuosa , il mio arcobaleno dopo un acquazzone,la mia serenità a fine giornata.
Il caffè fumante a prima mattina, la torta a cioccolato il giorno del tuo compleanno, una giornata in spiaggia in piena estate..
Insomma Niall era le cose belle della vita, messe in una sola persona, tutta mia.
Niall era la cosa più bella che la vita mi avesse offerto.
E mi ripromisi, quella sera stessa, che un giorno o l’altro glielo avrei detto.
 


Se la mattina ti svegli e ci pensi subito, sì, è importante.




La mattina seguente ci svegliammo prestissimo, fortunatamente già avevo pronto cosa indossare e fui maledettamente fortunata a constatare che era, stranamente,  una bellissima giornata di sole.
Indossai degli shorts di jeans a vita alta,cinta marrone, corpetto con fiori, borsetta con tracolla lunga e frange e delle scarpe con il tacco nere e di legno.
( http://a1.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc6/269306_399559160081634_286123523_n.jpg)
I capelli rigorosamente sciolti, occhiali da sole ed ero pronta.
“Porti una giacca vero? Può far freddo in serata” annuii pensierosa, aveva ragione Niall l’avevo quasi dimenticato, così presi la giacca della sera precedente e la misi vicino le cose che dovevo portarmi.
Scesi a fare colazione mentre Niall finiva di prepararsi e passai un po’ di tempo con Maura.
“Ciao splendore” mi salutò un volta entrata in cucina.
“Giorno”
“Tieni”
mi porse una ciotola di latte e mille fette biscottate con nutella.
“Maura io non sono Niall” rise di gusto ed io con lei.
“Hai ragione, è che sono così abituata a cucinare tanto, che a volte dimentico che non sono tutti come mio figlio”
Il suo tono di voce totalmente dedito al bene del figlio mi fece aver voglia di avere dei genitori, certo avevo qualcuno che mi aveva messo al mondo, ma quelli non erano i miei genitori ,perché loro non si prendevano cura di me come Maura faceva con Niall.
“Non ti ho mai ringraziata.. per aver messo al mondo Niall, intendo. Grazie, io senza di lui sarei persa e so che se è così fantastico è anche e soprattutto merito tuo, quindi grazie di cuore.”
Lei sorrise sinceramente commossa e sorpresa dalle me parole, e mi abbracciò.
“Grazie a te per essere la figlia femmina che ho sempre desiderato e la sorella che a Niall non è mai mancata” sorrisi stringendola forte a me.
“Ehi che succede?” chiese Niall entrando in cucina.
“Niente, ringraziavo Maura per aver cucinato tanto da saziarti per un ora”
risi e i due Horan mi seguirono a ruota.
Era bello stare con loro, sembrava di essere in famiglia ma, d’altronde, loro erano la mia famiglia.
 

Entrammo in macchina di Niall per dirigersi al luogo di incontro per poi partire.. una gita in una città marittima, che fantasia! – pensai sarcastica.
“Come ti comporterai?” le parole di Niall mi colsero alla sprovvista, non ci avevo ancora pensato a come comportarmi.
“Non penso starò con voi oggi, ho bisogno di ..”
“Ho capito”
mi venne in aiuto capendo che non trovavo le parole.
“Non parlerai nemmeno con gli altri?” scossi il capo.
“Solo con Zayn.. lui è l’unico , a parte te, che sono sicura sia dalla mia parte” Niall sorrise e non accennò più a quell’argomento.








CIAOOOOOOOOOOOOOOO
Ma quanto sono buona quando posto a prescindere dalle recensioni?! mi amo #sarcasm ahahaha 
Vabbè comunque.. c'è un po' di maretta in questo capitolo.
Harry scendi le mani da Emma, brutto cretino! ahah
Ok inizio a sclerare. 
Coooomunque sottolineo:
- Uno Zayn super gentile.
- Un Niall super protettivo
- Un Harry terribilmente geloso e frustrato. Ma anche abbastanza violento..
- E una Emma abbastanza malinconica, come si può vedere a fine capitolo.
Tenete a mente questo particolare.
Il grande momento si avvicina.. ma no!
Non è finita qui.. questo è solo l'inizio bella gente.
Eeeee già!!

Cooomunque fatemi trovare tante belle o brutte recensioni, sennò non posto.. ù.ù
Inoltre.. ma avete visto Liam a Venezia?! Io sto rosicando come un matta ahahah
Ora vado che tra un po' devo scendere (anche se non ve en frega niente)
Al prossimo capitolo..

E come sempre grazie a tutti :D
- Un bacio 

p.s. vi ricordo Emma.. 
http://24.media.tumblr.com/tumblr_m7741p2Nc61qk73j0o1_500.jpg

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Capitolo 13
*** Chapter 13. ***


C'erano stati sorrisi che la gente non avrebbe saputo leggere,
sorrisi che sul mio viso nascevano appena mi ricordavo del nostro noi;
Nessuno riusciva a guardarmi dentro;
ma io sapevo, che anche se il resto stava in dubbio attorno a me,
anche se tutto mi avrebbe lasciata, da sola,
lungo una strada buia,
eri mio,
eravamo nostri come lo siamo sempre stati.





Arrivammo perfettamente in orario, anche se già tutti i nostri compagni di classe erano vicino al bus pronti a prendersi i posti che preferivano.
Niall si scusò mille volte con me e andò a salutare gli altri, mentre io mi diressi da Zayn, che era seduto su una panchina distante dal gruppo.
“Ehi ragazzo solitario” lo salutai accennando ad un sorriso.
“Ehi fotomodella” risi di gusto a quel saluto strano.
“Già, so di essere irresistibile”
mi pavoneggiai.
“Eggià, anche se senza quella stoffa addosso sei ancora meglio” arrossii leggermente.
“Ma sta’ un po’ zitto Malik”
rise con me e poi ci dirigemmo anche noi al bus.
Lo pregai di sedersi vicino a me, e non se lo fece ripetere due volte.
Passammo tutto il viaggio a scherzare e ascoltare musica, era bello passare il tempo con Zayn, non ti faceva annoiare mai.
Arrivammo in una località di mare vicino alla nostra e notai subito che era identica alla città in cui abitavamo, dato che era anch’essa una città marittima.
Allora mi chiesi, qual è il senso di andare in gita in una località marittima se vieni da una località marittima?
Cerco tutt’ora una risposta.
Ci fecero visitare la città e poi ci lasciarono liberi per fare shopping o quant’latro.
Zayn dopo un po’, seppur riluttante, mi abbandonò per raggiungere certi amici della squadra di calcio ed io vagabondai da solo per le strade di questa città totalmente sconosciuta.
Decisi di andare un po’ in spiaggia, così mi sfilai i tacchi beandomi della calda sabbia sotto i miei piedi.
Mi sedetti su di uno scoglio lontano dai bagnanti, chiusi gli occhi e mi rilassai.
Una mano che mi sfiorava il braccio mi fece sobbalzare, il mio cuore batteva a mille dalla paura, ma era solo Harry.
“Cazzo ma sei coglione! Sai che non posso alterare i battiti del mio cuore e che fai? Mi spaventi? Cretino” preoccupata mi portai una mano al cuore , aspettando che rallentasse la corsa.
“Scusa” disse accarezzandomi il punto dove erano ancora visibili i segni della sua presa.
“Mi dispiace per tutto. Per quello che ti ho detto.. mi sono comportato da schifo.” assentii.
“Riuscirai mai a perdonarmi”
Nessuno ti vorrebbe
citai tristemente le sue parole e il suo corpo fu scosso da un brivido.
“Non dicevo sul serio..”
“Ah no?”
urlai alzandomi.
“L’hai detto solo perché ti diverti a farmi sentire uno schifo?”
non capivo davvero come potesse aver una simile faccia tosta.
“No! Cazzo Emma, sono il primo che ti vuole, il primo che farebbe follie per sapere che sei sua, come potrei mai lontanamente pensare che nessuno ti vorrebbe?!” lo guardai con le lacrime agli occhi.
“Però l’hai detto..”
“E me ne sto pentendo amaramente dal secondo dopo che quelle parole sono uscite dalla mia bocca, perché, avevi ragione.. volevo disperatamente essere al posto di quel ragazzo. Ma tu hai occhi per tutti, tranne che per me”
“Sei solo uno stupido, cretino, egocentrico! Cosa credi, che se non mi fossi piaciuto ti avrei baciato o mi sarei lasciata baciare?!”
chiesi retorica.
“Però ti piace anche Zayn..”
disse a sguardo basso.
“Però Zayn non è te..” confessai finalmente.
Dopo tanto tempo gli avevo detto , anche se non con parole dirette, che mi piaceva e, se non l’avesse capito nemmeno questa volta, mi sarei arresa.
Mi guardò con gli occhi che gli brillavano.
“Ci vogliamo provare?” mi chiese in un sussurro.
“Chiedilo” gli imposi.
Sorrise divertito, prima di prendere coraggio e fare quello che avrebbe dovuto fare anni ed anni fa.
“Emma Davis, vuoi essere la mia fidanzata?” sorrisi soddisfatta, buttandomi tra le sue braccia.
“Si, si , si”
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò dolcemente, senza fretta, assaporando ogni attimo ed ogni sensazione.
“Finalmente”
lo spintonai amichevolmente e lui prendendomi la mano mi attirò nuovamente a sé.
“Dove vai? Per minimo ventiquattro ore non devi staccarti da me” risi di gusto cingendogli la vita con il mio braccio destro, mentre lui mi teneva le spalle con quello sinistro.
Si abbassò leggermente per far sfiorare le nostre labbra in un bacio a stampo.
“Se le cose dovessero andar male..”
“Ci riproveremo! Ho bisogno di te Davis, e so che siamo entrambi difficili e inclini al tradimento.. ma sai cosa? Ce la possiamo fare”
rise ed io con lui.
“Lo so che possiamo. E ce la faremo.”
“Ah, mia madre ti vuole come damigella. Dopo la litigata non mi andava di dirtelo, ma ora..”
“Sono onorata. Di’ ad Anne che ci sarò”
mi sorrise e mi baciò nuovamente, sembrava d’essere in paradiso.
 



“Mi aspetto molto da coloro che amo. Forse troppo. Mi aspetto molto, e magari chiedo troppo.
Ma non so esigere.”
- Simone De Beauvoir 





Stemmo un po’ per fatti nostri e poco prima di dover riprendere il bus e tornare a casa, raggiungemmo gli altri.
Appena ci videro, notai i loro occhi saettare dai nostri volti alle nostre mani intrecciate, talmente velocemente che mi chiesi come ci riuscissero.
“Voi..?” accennò Niall.
“Harry ha trovato il coraggio” suscitai l’ilarità dei miei compagni.
Guardandomi intorno notai Zayn in disparte che ci guardava tristemente, ma appena incrociò i miei occhi distolse lo sguardo.
“Aspettatemi..” dissi mentre i miei amici erano ancora presi dal ridere, e raggiunsi Zayn.
“Ehi..” fece un segno con il capo a mo’ di saluto.
“Ci tengo ad essere tua amica, mi piaci come persona e mi trovo bene con te.. mi hai sempre capita fino ad ora. Quindi, se mettessimo ciò che è successo da parte e ci comportassimo da buoni amici quali siamo?”
buttai lì, sperando in una risposta positiva.
Lui mi guardò incerto, prima di aprirsi in un meraviglioso sorriso.
“Anche io voglio essere tuo amico” lo abbracciai forte, volevo bene a Zayn, anche se non lo conoscevo da molto.
“Bene, ora andiamo dagli altri..”
“Mi odiano ancora..”
“Io non credo, comunque me ne preoccupo io. Vieni.”
gli presi la mano e lo trascinai con me, i ragazzi ci guardavano confusi e Harry abbastanza infastidito. 
“Io vi amo alla follia, ma se escludete lui, sappiate che non ci penserò due volte a fare l’esclusa con lui piuttosto che stare con voi” esordii seria.
“Non vogliamo escluderti Zayn, siamo amici! Sei tu che ti sei allontanato perché avevi paura che l’avremmo fatto noi.” Ammise Liam.
“Si, ma voi non avete fatto niente per non farglielo credere” intervenni al posto di Zayn, che ridacchiò stringendo più forte la mia mano, come a ringraziarmi.
“Ok, allora scusaci..Tutto come prima?” propose Niall, l’ho sempre detto che era il più cucciolo di tutti.
Zayn annuì e sorrise ai miei amici, io intanto, fissavo Harry.
“Scusami per quello che è successo..”
Zayn si rivolse inaspettatamente ad Harry, il quale con mia grande sorpresa gli sorrise.
“Non eravamo fidanzati,ed è stata eccessiva la mia reazione. Ma ora che siamo fidanzati, se accade di nuovo, non avrai scusanti.”
Aveva un tono intransigente, per marcare il territorio.
“E’ tua.”
Concesse Zayn, Harry sorrise soddisfatto e mi cinse la vita con il braccio.
“Aw i miei ragazzi” dissi un attimo prima di coinvolgerli in un abbraccio di gruppo.













CIAOOOOO
Allora ecco il capitolo.. ho un paio di punti all'ordine del giorno ahahah :

  1. Harry ed Emma happy ending ?
  2. Zayn davvero gliela lascia ad Hazza? Se si ..per quanto?
  3. I ragazzi davvero sono felici di riavere Zayn con loro? Non l'hanno escluso fino al capitolo precendente?! Come mai questo ripensamento?
  4. Harry ed Emma dureranno? Perchè dovrebbero e ancora, perchè NON dovrebbero?!
  5. Il matrimonio di Anne si avvicina .. ci sarà qualche scoop succulento (?) ahah Tra l'altro adoro la vera Anne è troppo dolciosa.. (anche se non c'entra hah )
  6. Il capitolo è piccolo, ma.. è importante e ricco di cose.
  7. Non state recensendo in tanti come prima.. che vi prende non vi piace più la storia? :(
  8. VOGLIO e DEVO sapere cosa ne pensate di Emma ed Harry.. già so che ci sranno quelli del "finalemente" e quelli del "andiamo, lei è per Zayn" (?) aahahha 
  9. Non so quando aggiorno, cioè non so il numero preciso di recensioni.. diciamo che se arriviamo a 10 sarebbe bellissimo ma anche ad 8/9 mi accontento (?)
  10. Vi adoro comunque alla follia, perchè quelli che recensiscono sono sempre super gentili e appassionati. Siete F A N T A S T I C I
  11. Ora la premessa per i prossimi capitoli è la stessa : La strada è tutta in salita per la nostra Emma.
  12. Vi ricordo che potete, se volete, seguirmi su twitter ( @12Gennaio93 ) e tumblr ( UNBROKEN † )
  13. Ed eccovi un'altra foto della meravigliosissima (?) Emma ... : http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7cuhakFY41r2g1a0o1_1280.jpg  e ancora http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7c8bzMDSx1r4668co1_1280.png
  14. Ora vado.. hahah sono impazzita oggi con questi cosi numerati ahhah 
- Un bacio 

P.s. sono l'unica che a preso la "x" mania a causa dei ragazzi ? ahahahh #strange
P.p.s EPIC WIN per la frase iniziale :')

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Capitolo 14
*** Chapter 14. ***


Bisognerebbe innamorarsi solo di chi è in grado di sceglierci ogni giorno, sempre e comunque.




Fortunatamente questa volta le cose sembravano essersi sistemate davvero.
Con Harry andava tutto alla grande e , giorno dopo giorno, eravamo più legati.
Conoscendoci da una vita era tutto più semplice, non c’era imbarazzo, sapevamo tutto l’uno dell’altra.
Dopo tutto quel casino che era successo mi ero , incredibilmente, avvicinata a Zayn, era dolcissimo e mi trovavo davvero bene con lui.
E poi c’erano gli altri, che erano semplicemente i migliori amici che si potessero desiderare, tra cui Niall, che era il mio angelo protettore.
Presi dall’armadio un jeans scuro a vita alta, corpetto nero e scarpe rosso fuoco con il tacco.
Ero soprapensiero quando il rumore della porta mi fece sussultare, mi girai giusto in tempo per vedere Niall entrare nella mia camera sorridente.
“Ciao” mi baciò la guancia e mi passò la mano sul ventre scoperto, il solito insomma.
“Mi hai fatto prendere un colpo, com’è che non hai chiamato?”
“E’ più presto del solito, ero certo fossi ancora in mutande”
risi sarcastica e lui mi regalò una linguaccia.
“Sai ieri con chi sono uscito?” chiese mentre giocherellava con il mio cellulare.
“Si, uscito dissi sottolineando l’ultima parola e facendolo ridacchiare.
“Ora è così che lo chiami?” lui mi fulminò con lo sguardo, odiava quando cambiavo discorso impedendogli di terminare il suo.
“Con chi Nialler?” chiese stralunando gli occhi.
“Con la spagnola che è appena arrivata a scuola.. è caliente” scoppiammo a ridere, mentre mi infilavo le scarpe.
“Quelle scarpe te le ho regalate io, vero? Hanno una faccia conosciuta” lo guardai e feci labbruccio.
“Solo tu mi vizi, quindi si amore, me le hai regalate tu”
si sporse per poggiarmi un bacio sulla spalla nuda.
“Ti voglio bene, lo sai vero?” lo guardai perplessa annuendo.
“Perché me lo chiedi? Anche io te ne voglio..”
“Si, lo so. È che tra Harry e Zayn hai poco tempo per me”
disse con un faccino triste.
“Ehi tu sei sempre il mio migliore amico, sei l’uomo della mia vita” dissi facendogli l’occhiolino e alzandomi per truccarmi.
“Lo spero, perché se mi metti da parte, ti lincio!” disse serio ed io ridacchiai.
Raccolsi i capelli in uno chignon poco elaborato , lasciando qualche ciocca cadere sul viso, indossai i miei braccialetti, anelli e collanine varie e presi borsa ed occhiali pronta per uscire.
(http://24.media.tumblr.com/tumblr_m5kwf7NnT41rxmyb3o1_500.jpg )
“Non porti niente sopra?” mi chiese il biondo , alquanto perplesso.
Ci pensai e presi dall’armadio un giacchetto nero, mettendolo in borsa.
Scendemmo e ci avviammo verso scuola, con la nuova macchina di Niall.  Arrivammo in un secondo.
“Wow questa si che è una macchina!” dissi ammirando il gioiellino del mio amico.
“Visto è una sportiva, per forza che va veloce”
gli feci il verso e lui stralunò gli occhi, guadagnandosi una spinta amichevole.
Entrammo nell’istituto e ci dirigemmo agli armadietti, dove ci stavano aspettando  tutti gli altri.. o quasi.
“Ciao”
ci salutarono scoordinati.
Feci un cenno con il capo, dirigendomi subito da Harry.
Mi prese per i fianchi e fece aderire la mia schiena agli armadietti freddi, travolgendomi in un bacio non molto casto.
Le farfalle svolazzavano impertinenti nel mio stomaco, e le gambe tremavano più del lecito.. la routine, da quando stavo con Harry.
“Ehi” sussurrò staccandosi dalle mie labbra e poggiando la fronte contro la mia.
Sorrisi e gli poggiai un altro bacio a stampo, su quelle labbra a dir poco perfette.
Qualcuno tossicchiò attirando la nostra attenzione. Louis ci guardava serio.
“Siamo a scuola, non in un locale a luci rosse.”

Disse intransigente prima di scoppiare a ridere.
Ci staccammo e io presi i libri che mi sarebbero serviti per le prime ore di lezione.
“Ehi ma Zayn?” chiesi al gruppo, loro scrollarono le spalle ed io sospirai esasperata.
Era così da quando li avevo costretti a fare pace, anche senza aver prima litigato, i rapporti si erano raffreddati.
Diciamo che non era cambiato niente, tutto era rimasto perfettamente immobile, io ero la sola a spostarmi dal gruppo a Zayn e viceversa.
I ragazzi cercavano di camuffare il fastidio che provavano alla presenza di Zayn, senza tuttavia riuscirci, così dopo un paio di volte che Zayn era stato con noi cercando di sopportare il disagio, finiva sempre che se ne tornava in uno dei suoi angoletti a nascondersi questa volta nel disegno, quella nella musica, con la solita sigaretta tra le dita.
Odiavo vederlo in disparte era un ragazzo fantastico e meritava amici che lo sapessero apprezzare, per questo gli facevo sempre capire che ero sua amica e che, almeno io, non l’avrei mai lasciato solo.
Spesso era anche argomento di discussione tra me ed Harry, a lui dava fastidio passassi tanto tempo con Zayn e io gli rinfacciavo il fatto che lui non facesse niente per integrarlo nel gruppo, anzi faceva di tutto per essere freddo.
La campanella suonò ridestandomi dai miei pensieri, Harry mi diede un bacio fugace e corse in classe, così come gli altri che se ne andarono dopo avermi salutato con la promessa di vederci a pranzo.
Mi diressi nella classe di inglese e mi sistemai comoda, pronta per un’altra lezione su chissà quale poeta, che scriveva di chissà quale perfetto amore.




Amo il modo in cui parla con me.

Quando parla con gli altri, non riesce a guardarli negli occhi.
Se solo ci prova, lo sguardo dura dieci secondi, non di più. 
C'è sempre qualcosa che distrae il suo sguardo!

Quando parla con me, qualcosa lo ferma ogni volta.
Mi osserva, per ricordarmi: che ci sono due occhi oltre ai miei, che possono guardarmi in mille modi.





La pausa pranzo arrivò straordinariamente preso, mi catapultai letteralmente in sala mensa, bisognosa di vedere volti amici.
Mi sedetti al nostro tavolo chiacchierando allegramente con Louis che era il primo ad esservi arrivato.
Dopo poco ci raggiunsero anche gli altri, iniziando a raccontare le avventure e le disavventure della mattinata.
“Ehi piccola..” alzai il volto per farmi baciare da Harry che poi subito dopo mi si sedette affianco.
“Non mangi?” mi chiese avvicinandosi con la sedie e iniziando a mangiare la poltiglia che aveva nel piatto.
Scossi il capo con espressione disgustata.
“L’acqua mi farà sopravvivere” dissi mostrandogli la bottiglina nelle mie mani e facendogli l’occhiolino.
Sorrise e mi posò un bacio nell’incavo del collo facendomi rabbrividire.
Mentre Harry era intento a mangiare chiacchierando con gli altri, constatai che Zayn non era in mensa, sospirai pensierosa prima di alzarmi.
“Ehi dove vai?”
protestò Harry con un broncio adorabile.
“Da Zayn” dissi con tono di scuse, lui stralunò gli occhi e gli poggiai velocemente un bacio a fior di labbra, scappando subito via.
Uscii in giardino e mi guardai intorno.. di Zayn nessuna traccia.
Andai vicino alle scale antincendio e lo trovai con la sigaretta tra le labbra, mentre era piegato a torturare con la matita un foglio del suo blocchetto da disegno.
Sorrisi intenerita da quella scena, un duro che se ne sta per conto suo.
Silenziosamente mi avvicinai , sedendogli in parte.
Lui alzò lo sguardo sorpreso ed infastidito, ma poi appena incrociò i miei occhi accennò un sorriso , rilassandosi.
“Ciao” sussurrai sorridendogli.
“Ehi bomba sexy. Come ti vanno le cose?” ridacchiai sentendo come mi aveva chiamata, ogni volta trovava un nomignolo diverso.
“Le cose, mi andrebbero meglio se tu ti facessi vedere in giro e non te e stessi qui da solo come un lebbroso” lo rimproverai seppur con sguardo comprensivo, lui abbassò gli occhi e prese di nuovo ad armeggiare con matita e foglio.
“Lo sai, non mi va di fare l’indesiderato numero uno”
“Ma non lo sei”
“Si! Si Emma lo sono e lo sai anche tu”
disse guardandomi serio negli occhi, percepii del dolore in quelle parole.
“La tua compagnia la desidero io, però. Non importa ciò che dicono gli altri, tu stai con me..”
“No, tu stai con Harry..”
“Si, ma dico tu stai con me, sei mio amico”
lui abbassò nuovamente lo sguardo sul foglio.
“Lasciamo stare” disse facendo cadere il discorso.
Sorrisi amara e poggiai la testa sulla sua spalla.
“Potrei stare così per sempre..”
“Così come?”
chiese confuso.
“Con te, in silenzio, mentre disegni.” Sorrise e mi poggiò un bacio tra i capelli.
“Soli contro il mondo” disse facendo una voce teatrale, sorrisi.
“Si, sai che sono dalla tua parte no?” annuì e strappò il foglietto porgendomelo e alzandosi per prendere lo zaino.
“Diamine sono davvero così finta nella tua testa? Sembro una barbie in questo disegno..” dissi ridendo.
“Appunto, sei perfetta!” mi baciò la guancia e si allontanò.
“Vuoi arrivare tardi a trigonometria?” mi urlò aspettandomi sulla porta per entrare di nuovo nell’istituto.
Mi alzai velocemente e lo raggiunsi, non avevo nemmeno sentito il suono della campanella.
“Il libro..” disse avviandomi all’armadietto, Zayn mi tirò per un braccio conducendomi in aula.
“Non abbiamo tempo, dividiamo il mio”
gli sorrisi e mi strinsi al suo braccio.
“Grazie per prenderti cura di me” gli dissi, lui si bloccò un attimo, interdetto dalle mie parole.
Mi guardò serio e poi fece un mezzo sorrisino.
“Grazie a te per non lasciarmi solo.” Sorrisi felice ed entrammo in classe.








BU HU.. eccomi 
Allora bella gente una altro giornata scolastica è finita, e tante cose sono strane... :s
Cosa c'è di nuovo all'orizzonte?!
Emma take a decision, wtf! ahah
No vabbe, allora chiariamo :

-Emma e Zayn hanno rafforzato il rapporto a causa dell'esclusione di Zayn da gruppo.
 In un certo senso Emma si è sentita colpevole, ed essendo diventata sua amica, non se la sente di lasciarlo da solo.
 Ma Zayn.. ci nascondi qualcosa dietro questo comportamento da "amicone"?
- Niall è spaventato dall'eventualità che Harry o Zayn possano , in qualche modo, sostituirlo..
 Ci avrà visto lungo, o si starà sbagliando alla grande?
-Harry ed Emma are in love
 Lo si capisce da come ne parla Emma, alla scena "dell'armadietto"
-Tutti quanti eravate fiduciosi nella bontà d'animo dei ragazzi. WRONG
 Si stanno comportanto da "ragazzine stronze" aahah
 Questa situazione cambierà? Se si.. quando come e perchè?

Sono proprio queste le tre domande alla base di questa FF quando (succederà qualcosa che aspettate, ho che vi lascia perplesse, o col fiato sospeso) 
come ( si sistemerà o sconvolgerà tutto) e PERCHE'? ..
bhè.. perchè lo dico io, ovvio no?! ahahah
Ora vado che è meglio, ma volgio TANTE RECENSIONI!!! mi raccomando :)
Grazie a coloro i quali recensiscono sempre.
i'm in love you! :')

tumblr: 
UNBROKEN †   
twitter : 12Gennaio93  


Emma: http://24.media.tumblr.com/tumblr_m7hh0a3iz01ra5y2yo1_1280.jpg 
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7h79sZpc21r95jeco1_400.gif 

- Un bacio xx

p.s. La frase a inizio secondo "paragrafo" è la più azzeccata di sempre, ed èper la situazione Emma/Zayn.
        Fidatevi se vi dico che non ho mai scelto frase più consona ad una situazione, come in questo caso!

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Capitolo 15
*** Chapter 15. ***


Rating rosso

Gli innamorati: gli unici ancora capaci di coniugare i verbi al futuro.
-Gramellini 

“Con me, non avrebbe mai potuto avere una conversazione. Cosa avrei potuto dirgli? Non avevo mai delle idee, sempre solo dei sentimenti.”
- Jean-Luc Godard

“Era così che andava. Nel cuore le cose non finiscono mai.”
- M. Connelly





“Nialleeer!” urlai dal bagno, la testa bionda del mio migliore amico non tardò a fare capolino dalla porta. 
“Che c’è?” mi fermai un attimo a guardarlo, aveva indosso il pantalone dello smoking e la camici metà dentro i pantaloni ancora sbottonata.
“Sei bello sai?” lui alzò un sopracciglio, scettico.
 “Ma dai?!” fece sarcastico.
“Ti odio! Ti faccio un complimento e non dici grazie?”
“Grazie”
disse scocciato, tanto per assecondarmi, risi e gli feci la linguaccia.
“Quindi? Perché mi hai chiamato?”
“Ah si! Ti piace il trucco così?”
dissi chiudendo gli occhi per farglielo vedere bene, annuì.
“Perfetto” sorrisi compiaciuta, e mi aggiustai i capelli corvini in uno chignon alto, ben tirato.
Misi delle pinzette con brillantini, per illuminarlo un po’.
E poi il vestito, era un’impresa indossarlo.
Era troppo bello e, onestamente, avevo paura di romperlo.Era un abito , letteralmente, divino.
Lilla chiaro con una parte trasparente color carne sulla schiena con dei ricami floreali.
Era fluttuante, ed era uno dei vestiti più belli che avessi mai indossato fino ad ora.
(http://a3.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc7/428521_430580426964123_306275717_n.jpg )
Dopo aver indossato le scarpe con il tacco uscii dal bagno ed entrai nella stanzetta, dove trovai Niall a fare le lotte con la cravatta.
Risi di gusto e lo aiutai a fare il nodo.
“Dio Em sei meravigliosa!”
disse guardandomi sognante. Sorrisi davvero riconoscente e lo abbracciai.
“Grazie” gli sussurrai.
Ci controllammo un ultima volta allo specchio e poi uscimmo di casa.
Quel sabato mattina non eravamo andati a scuola, per partecipare al matrimonio di Anne, ed io essendo una delle damigelle dovevo essere impeccabile ed arrivare in orario.
Passammo a prendere Zayn, che venne sotto mie minacce, con l’accordo che gli avrei dovuto un favore.
Quando arrivammo, non mi stupii della location fiabesca scelta da Anne, era proprio un posto adatto a lei , conoscendola.
Entrammo e trovammo, stranamente, già tutti i ragazzi ad aspettarci.
“Ehi” salutai Harry con un bacio che scatenò in me mille emozioni.
“Sei.. meravigliose Em” disse sincero.
“Grazie, anche tu se sexy. Sappi che sto facendo pensieri poco casti su di te” dissi assottigliando gli occhi, rise di gusto e mi baciò nuovamente.
“Siamo in due allora, anche io vorrei toglierti quest’abito , seppur bellissimo” sorrisi risoluta e andai a salutare gli altri.
“Emma!” mi chiamò eccitata Gemma, la sorella di Harry.
“Ehi bella mora”
“Tu sei una bella mora.. mi farai sfigurare”
stralunai gli occhi e sbuffai.
“Smettila, sei perfetta” mi liquidò con un gesto della mano, facendoci ridere tutti.
“Vieni, dobbiamo iniziare a prepararci.”
Andammo da Anne che era super emozionata e dopo poco ci avviammo all’altare.
La cerimonia fu emozionante, e vedere l’amore negli occhi degli sposi lo fu ancora di più.
Mentre eravamo vicino l’altare guardai i volti dei miei amici uno ad uno, chiedendomi se un giorno avrei assistito al matrimonio di ognuno di loro.
Ma , inevitabilmente, mancava un volto.
Percorsi tutte le file di invitati con gli occhi e lo trovai in ultima fila, nell’angolo della panca.
Mi stava guardando e quando incrociò il mio sguardo sorrise impercettibilmente, sorrisi di rimando , rammaricandomi di non poter far niente per farlo sentire a suo agio.
Mi girai verso l’altare incrociando gli occhi verde smeraldo di Harry, dall’altro lato dell’altare.
Mi sorrise e gli si illuminarono gli occhi, sorrisi di rimando chiedendomi se quelle farfalle che nascevano nel mio stomaco tutte le volte che incrociavo il suo sguardo o lo sfioravo, sarebbero mai morte.
A fine cerimonia ci recammo nella sala da pranzo, dove erano sistemati tanti tavoli rotondi dove gli invitati si accomodarono aspettando le portate.
Ci sedemmo e facendo un veloce conto mi accorsi, ancora una volta, dell’assenza di Zayn.
“Ok io ora mi alzo e vado a prendere Zayn e quando sarò di ritorno voglio vedere da parte di ognuno di voi la massima disponibilità a farlo sentire a suo agio, o giuro che mi alzo e cambio tavolo!” dissi intransigente alzandomi e andando in giardino , sicura che stesse fumando.
“Ehi posso conoscerti?” alzò lo sguardo e sorrise beffardo.
“Non so, di solito non esco con le dee”
“Wow, la smetterai mai di enfatizzare la mia bellezza?!”
dissi stranita, e lusingata.
“Non enfatizzo niente Em, lo sai” strinsi le labbra per evitare di aprirmi in un sorriso che poi nacque, inevitabilmente, sul mio viso.
Mi cinse le spalle con un braccio stringendomi a sé e gettando la sigaretta, mi lasciò un attimo dopo guardando l’interno.
“Andiamo..?” lui mi guardò timoroso, gli presi la mano e gli sorrisi incoraggiante.
“Ci sono io. Due contro il mondo, ricordi?” rise e mi seguì all’interno, lo feci accomodare di fianco a me ed Harry mi sorrise.
Iniziammo a parlare e mangiare, cercavo di far inserire Zayn nella conversazione il più possibile, con risultati abbastanza buoni.
Quando finimmo di mangiare si aprì la pista da ballo e tutte le coppiette si precipitarono.
I miei amori di amici stavano continuando a cazzeggiare allegramente, e mi fece sorridere il fatto che andassimo contro tutti i canoni e contro tutte le masse.
Vidi Zayn silenzioso guardare la pista da ballo, allora mi girai a guardarla anche io e poi guardai nuovamente lui.
“Vuoi ballare?”
gli sussurrai, lui mi guardò e scosse la testa ridacchiando.
“Non sono capace.”
“Oh bhé nemmeno io”
dissi prendendogli la mano e alzandomi.
“Noi andiamo a ballare” avvertii e ci dirigemmo verso la pista.
Mi cinse i fianchi con le bracci mentre io intrecciai le mie alla sua nuca, prendendo ad accarezzargliela.
Più che ballare dondolavamo qui e lì, giusto per.
“Visto? Ancora devi calpestarmi i piedi”
dissi facendolo ridere.
“Zayn Malik il timidone. Chi l’avrebbe mai detto?”
lui stralunò gli occhi.
“Non sono timido”
“Ah no? È come chiami quello stare in disparte?”
“Sentirsi escluso, così lo chiamo. Se la mia presenza non è apprezzata non amo imporla.”
“D’oro.. sei fatto d’oro Zayn, sono felice d’averlo capito ed essere tu amica”
dissi stringendolo in un abbraccio, lo sentii sorridere sul mio collo.
“Quindi.. potrai dire si esserti scopata l’oro” disse al mio orecchio, scoppiai a ridere fragorosamente.
“Sei un cretino” rise con me.
“Ehi me la cedi un po’?”
“Aw il mio Nialler vuole ballare”
dissi con una vocina sciocca.
“A dopo”
disse Zayn staccandosi da me, gli feci un occhiolino e si allontanò.
“Giusto per informazione, Harry è verde dalla gelosia.” Ridacchiai e mi strinsi al mio migliore amico, posando il viso nell’incavo del suo collo.
“Ci penserò dopo, ora sono con il mio biondo finto preferito” ridacchiò e mi strinse un attimo più forte.
Presi a dargli tanti piccoli bacetti sul collo, sapevo che gli facevo il solletico e per questo lo facevo sempre, per infastidirlo.
“Ti adoro, anche se mi torturi.” risi.
Ti ricordi quando lo scoprii?” rise più forte facendomi sorridere.
“Eravamo tipo all’ultimo anno d’asilo e tu mi stavi dando un bacio sulla guancia ma io casualmente mi girai e tu me lo desti sul collo facendomi sussultare.. non lo dimenticherò mai. Ridemmo fino allo sfinimento.”
Risi nostalgica di quei tempi, era tutto più bello quando eravamo piccoli, questo era certo.
“Non mi lascerai mai vero?” gli chiesi scostandomi per guardarlo negli occhi. Scosse il capo, serio.
Mai, non potrei.”
“Quindi mi inviterai al tuo matrimonio?”
chiesi facendo labbruccio.
“Sarai la mia testimone”
“Ma di solito i maschi hanno testimoni maschi no?”
“Chissenefrega”
risi di gusto e gli schioccai un sonoro bacio sulla guancia.
“Fidanzato in arrivo” ricambiò il bacio e mi lasciò tra le braccia di Harry.
“Sembro io la sposa, sto ballando con tutti” ridacchiai, mi strinse a se e mi baciò delicatamente.
“Sei bellissima, già te l’ho detto?”
“Si, ma potresti sempre ripeterlo”
sorrise annuendo.
“Sei bellissima.”
Mi sussurrò prima di posarmi un bacio sull’orecchio.
“Vieni con me?”
“Dove?”
“Via..”
“Harry, è il matrimonio di tua madre”
“Cosa credi? Le ho chiesto il permesso.. è poi torneremo per la torta.”
Lo guardai e annuii.
“Aspetta” mi diressi al tavolo.
“Ehi vado un attimo con Harry, faccio il prima possibile, resisti senza isolarti?” chiesi all’orecchio di Zayn, annuì accennando un sorrisino.
“Bene, Niall te lo affido, mi fido di te”
lasciai un ultimo sorriso ai miei amici e raggiunsi il mio ragazzo.
“Sei troppo gentile con Zayn, inizio ad essere geloso”
“Oh sta’ zitto”
ridacchiò e chiuse la porta della camere in cui eravamo appena entrati.
Eravamo in una specie di villa, ma mi stupii di vedere che vi erano delle vere camere ai piani superiori.
Mi baciò lentamente assaporando ogni attimo, poi passò al collo ed io chiusi gli occhi mentre mi facevo pervadere dal piacere.
Mi sfilò velocemente il vestito, mentre io gli sfilavo la camicia e i pantaloni.
Guardò il mio completo intimo che consisteva in delle semplici mutandine di pizzo.
“Mi semplifichi le cose” disse prendendo a baciarmi nuovamente il collo e facendomi stendere sul letto.
Baciò i miei seni stuzzicandoli con la lingua, facendomi gemere dal piacere, mentre scendeva verso la mia intimità lasciando baci lungo il ventre lo sentii sorridere.
Accarezzò il mio interno coscia prima di aprirmi le gambe e stuzzicare la mia intimità con la lingua, poi dopo vi inserì l’indice muovendolo con movimenti circolari e poi, inserì il medio e l’anulare.
“Harry..”
gemetti per fargli capire che stavo quasi per venire, sorrise soddisfatto prima di riprendere a torturare il mio corpo.
Ribaltai la situazione e mi posizionai su di lui, presi il suo membro ormai eretto tra le mani, muovendole sapientemente mentre lo vedevo invaso dal piacere mentre gemeva sotto le mie mani.
Si mise sopra di me, prima di venirmi tra le mani e mi baciò dolcemente.
Ci guardammo per un attimo negli occhi, scambiandoci un assenso silenzioso e lui entrò in me.
Si muoveva sapiente , toccando più volte il mio punto, mentre gemevo impotente sotto il suo corpo.
Poggiò la sua fronte contro la mia, mentre aumentava le spinte e quindi aumentava anche il piacere.
Era la prima volta che facevamo l’amore da quando ci eravamo fidanzati, e fui grata di non aver affrettato i tempi.
“Guardami” mi sussurrò un secondo prima che arrivassimo all’apice del piacere insieme.
Gli sorrisi e lui mi baciò ancora una volta, dolcemente.
“Ti amo Em” sussurrò.
“Anche io, ricciolo, anche io.”
Dissi sorridendogli felice, seppure stanca.
Uscì da me e mi si accasciò di fianco.
Mi poggiai sul suo petto e glielo baciai.
“Sei perfetta” disse accarezzandomi la schiena sorrisi e stemmo per un po’ in silenzio, a riprendere fiato e forze.
Dopo una decina di minuti ci vestimmo e tornammo giù, giusto per l’apertura della torta.
Affiancai gli altri mentre Harry raggiungeva la sua famiglia.
“Tutto bene?”
chiese Niall con sorriso complice.
“Non potrei stare meglio” mi strinse in un mezzo abbraccio e poi fummo chiamati per la foto.
Era la verità, in quel momento non potevo stare meglio.
Avevo fatto l’amore con il ragazzo che amavo e che mi amava.

Perché l’amavo vero?







CIAOOOOOOOOO
Ecoomii :)
Ta da da daaaaaaan
l'ultima frase enigmatica (?) o_o

what the fuck is going to happen..?
Allora:
- Zayn/Emma :3
- Niall/Emma :3
- Harry/Emma :3

E' un capitolo dolce in cui succedono tante cose, e nel quale si capiscono o almeno, dovreste capire, tante cose ;)
Raga voglio TANTE recensioni perchè è un capitolo bello e lunghissimo 'o' forse uno dei più lunghi.. :s
Quindi finchè non arriviamo a minimo 8/9/10 recensioni, non posto. sorry 
VOGLIO sapere cosa vi aspettate accadrà..perchè quella domanda finale e se vi è piaciuto il capitolo :)
Ora vado che muoio di sonno lol

- Un bacione xx

Emma: http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7mwnqVNDP1qgf0wro1_1280.jpg
 http://24.media.tumblr.com/tumblr_m7mmutAuNf1qd0qmvo1_500.jpg

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Capitolo 16
*** Chapter 16. ***


Che dire, è più forte di me,
non trovo interessante quasi nessuno ma le poche persone che mi piacciono,
mi piacciono davvero.
 




Quella mattina mi svegliai particolarmente stanca, la sera precedente eravamo stati ad una festa di un nostro vecchio amico ed avevamo fatto tardi, e per non cambiare, dovevamo andare a scuola.
Mi alzai dirigendomi in bagno, feci una docce veloce ed indossai la biancheria, dopodiché tornai in camera e svegliai Niall, che era rimasto a dormire da me.
“Biondo c’è scuola..” fece un verso indecifrabile ed aprì un occhio , mentre strofinava l’altro, aveva un espressione buffissima e sorrisi intenerita da quella scena.
“Necessito di una doccia..” disse buttandosi giù dal letto e raggiungendo il bagno con passo felpato, ridacchiai e estrassi dall’armadio i vestiti del giorno.
Misi un pantaloncino di jeans chiaro con una maglietta giallo fluorescente , scarpe basse nere e bracciali di ogni tipo.
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/319706_432014683475812_1997268957_n.jpg )
“Oddio ma tu non ha mai tipo.. freddo?” chiese ridacchiando.
“No, qui in macchina e a scuola c’è l’aria calda.. quindi”
“Hai ragione”
assentì, per poi vestirsi.
Quando fummo pronti ci dirigemmo a scuola con la mia auto, dato che la sua era parcheggiata da lui e non era il caso raggiungere casa sua solo per prendere la macchina super sofisticata.. non che la mia fosse da buttare.
Arrivammo in orario e , come sempre, ci dirigemmo agli armadietti.
Vi trovammo anche Zayn che prendeva libri dal suo senza parlare con gli altri, che cazzeggiavano allegramente tra di loro.
Salutai Harry ed i ragazzi , per poi avvicinarmi al mio armadietto che era di fianco a quello di Zayn.
“Ehi” lo salutai, mi guardò e fece un cenno con il capo.
“Tutto bene?”
“Non è giornata Em”
“Scusa.. che ti prende?”
chiusi l’armadietto e mi ci poggiai girata verso di lui, scrutandolo attentamente.
“Ma che cazzo vuoi da me?.. stattene con i tuoi amichetti e non mi rompere le palle” rimasi ferita da quelle parole, sapeva che cercavo di fare di tutto pur di essergli amica e questo era il ringraziamento?
Vidi che c’era qualcosa che gli faceva male, ma ciò che faceva male a me era il fatto che non mi volesse rendere partecipe.
Tutti gli occhi erano su di noi, dopo che Zayn aveva alzato la voce e sbattuto violentemente il suo armadietto.
“Ehi amico, calmati” disse Harry mettendosi in mezzo , letteralmente in mezzo, mi si parò davanti.
“Sennò che fai, Harry? Uh?”
“Non sfidarmi Zayn”
disse ad una spanna dal suo viso.
Zayn lo spinse violentemente facendomelo finire addosso ed entrambi sbattemmo contro gli armadietti.
Mi distrussi la schiena contro il ferro duro, l’impatto fu ancora più doloroso a causa del peso del corpo di Harry, che subito si girò per accertarsi che stessi bene.
Vidi una scintilla di rammarico negli occhi corvini di Zayn, che subito lasciò spazio all’ odio nei confronti di Harry che gli si gettò addosso sferrandogli un pugno in pieno viso.
“Harry!” lo ammonii.
“Che succede qui?” la voce del vicepreside rimbombò tra le mura del corridoio, portando tutto all’ordine.
Harry si allontanò da Zayn affiancando me e gli altri.
“Malik, sempre lei in mezzo ai casini eh?” Zayn stava per rispondergli ma fu interrotto dal vicepreside che continuò.
“Styles per lei questa volta chiuderò un occhio, quanto a lei Malik..”
“Certo, chiudiamo gli occhi per il figlio di papà, ma per Malik invece..No! lui lo dobbiamo torturare.”
Disse arrabbiato nero, il vicepreside indignato si mise a sbraitare.
“Come osa parlarmi in questo modo, chi si crede di essere?..”
“Oh ma mi faccia il favore..”
disse Zayn voltandogli le spalle per poi avviarsi verso l’ingresso.
“Se esce io la sospendo”
Zayn fece segno con la mano, per liquidarlo. Subito mi affrettai e affiancai Zayn.
“Signorina Davis sospenderò anche lei se non torna qui subito!” disse il vicepreside nero dalla rabbia, mi girai per guardarlo e per guardare i miei amici, che avevano degli sguardi confusi.
“Em..” sussurrò Harry.
Mi rigirai e continuai a camminare affrettando il passo per raggiungere Zayn, sentivo gli sguardi di tutta la scuola puntati sulle spalle, ma quello di Harry mi bruciava paeticolarmente la schiena.
“Io..” Zayn cercò di dire qualcosa ma le parole gli morirono in gola. “Lo so, ci sono io qui Zayn” intrecciai le mie dita alle sue e marciammo fino all’uscita, salimmo in macchina e lo portai a casa mia.
Non avrei abbandonato Zayn, ero il tipo che se vedeva un ingiustizia non stava zitta.. a costo di andare contro i miei amici e il mio ragazzo.
Zayn aveva bisogno di me e io ci sarei stata.
 


“Non c’ è niente di più profondo di ciò che appare in superficie.”

- Georg Wilhelm Friedrich Hegel



 
Entrammo in casa e chiusi la porta alle nostre spalle.
“Vado in bagno..” sussurrò Zayn prima di scomparire oltre la porta.
Andai in cucina e preparai dei tramezzini, anche se non avevo molta fame.
Era da più di un quarto d’ora che era chiuso in quel bagno, così decisi di andare a vedere cosa stesse facendo, ma non ricevendo risposta  aprii la porta e lo trovai seduto in un angolino del bagno con il viso tra le mani che.. piangeva?!
Corsi di fianco a lui e lo abbracciai forte.
“Scusa..” mi sussurrò.
“Zayn, Zayn ehi guardami.” Alzò gli occhi umidi di pianto nei miei e gli sorrisi.
“Io sono qui per te, non devi scusarti, lo faccio perché ti voglio bene” il suo pianto si fece più forte e mi strinse a se.
“Nessuno mi ha mai detto di volermi bene, sono solo Em.”

Lo abbracciai in silenzio, non capendo le sue parole.
Dopo poco mi sedetti di parte a lui e poggiai il viso sulla sua spalle, aspettando che si calmasse mentre gli carezzavo i capelli.
Tutto quello che era successo meno di un ora fa mi sembrava irreale.
Ero stata sospesa da scuola per stare di fianco a Zayn, che non capivo cosa avesse.
Non me ne pentii.
L’avrei fatto per gli altri e lo feci per lui.
È questa l’amicizia.
 



Sarebbe tutto più facile se la gente si parlasse.
Se mettesse da parte il suo orgoglio e la piantasse di ingoiare parole.
Dev’esserci ancora qualcuno in grado di spingerti contro uno schifoso muro e dirtelo.
Ti amo.
Ti odio.
Guardami.




Eravamo in quel bagno da un ora ormai e Zayn si era calmato.
“Che succede Zayn?”
“Io.. i miei genitori”
sospirò pesantemente e poi continuò.
“Stamattina mi sono svegliato e ho trovato un biglietto dei miei che diceva che loro si trasferivano in America e che non volevano che andassi con loro.. io mi sono sentito una merda, cioè nemmeno i miei genitori mi vogliono, come posso biasimare i ragazzi se non vogliono essere miei amici, faccio schifo!”
“Smettila di dire cazzate!”
sbottai.
“Sei fantastico! Fantastico, Zayn. E io ti voglio un bene dell’anima, e non sei solo, ci sono io. E sai cosa? Se le persone non vogliono esserti amiche e perché tu sei troppo diverso, troppo intelligente, troppo alternativo, troppo bello.. loro hanno timore di te, quando cazzo hai intenzione di capirlo questo?” ormai ero in piedi davanti a lui, mi guardava riconoscente per quella parole.
Si alzò e prese il mio viso tra le mani.
Lo guardai negli occhi e poi in un attimo, mi ritrovai incollata alle sue labbra mentre le nostre lingue si muovevano esperte l’una nella bocca dell’altra.
Quando ci staccammo mi sentii morire.
“Non farlo” sussurrai, mi guardò perplesso.
Non farmi innamorare di te”
“Io già sono follemente innamorato di te, Em”
“Zayn”
dissi scostandomi da lui, contrariata.
“Non ti chiedo niente, posso continuare a far finta di niente se è questo che vuoi.”
Mi disse dolcemente, mi presi il capo tra le mani, torturando i miei poveri capelli corvini.
“No, cazzo. È questo il problema, non voglio.. Mi piaci, ma poi che c’è anche Harry e non capisco, sono terribilmente confusa. Merda” alcune lacrime mi rigarono il volto, mille sentimenti si fecero strada in me.
Paura, senso di vuoto, confusione, smarrimento, e colpa.
Mi sentivo terribilmente in colpa , perché sapevo che mi stavo comportando male.
Le braccia di Zayn mi fecero girare verso di lui e mi accolse in un abbraccio calorose.
Ero un disastro umano.








RULLO DI TAMBURIIIIII
Ecco svelato l'arcano (?) ahahahha
Perchè lo amavo vero? .. la risposta è: evidentemente no, mie care lettirici 
La nostra Emma si fa sospendere e difende Zayn per niente?!
Oh andiamo, è ovvio che prova qualcosa no?

MAAAAAAAAAAAAA non è detto che lei ora si metta con Zayn..
Non ha detto di amarlo, anzi NOTARE BENE.. ha detto non farmi innamorare. 
Cosa da tenere a mente nell'avvenire della storia.
Bhè poi c'è il fatto che lei si trovi bene con Harry..
ma la "palla" ora passa nelle mani di Harry..
Sarà disposto a perdonarla per essersene andata con Zayn , piuttosto di rimanere al suo fianco?


Grazie a coloro che hanno recensito, siete super dolci e dedicate .. e io vi amo per questo :3 
E, questo capitolo è una piccola soddisfazione per tutti quelli che non hanno mai smesso di credere in Zayn :') (?) ahaha


Allora ho aggiornato per 2 ragioni..
1) mi fa stare bene pubblicarvi i capitoli :3
2) Perchè fino a 30 minuti fa era il mio onomastico e quindi sono buona
MA sappiate che voglio tanti commenti.. raggiungiamo i 9/10 e aggiorno.. altrimenti niente ahah


Ora vado che vi ho annoiate fin troppo, spero vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa vi aspettate sceglierà.. oppure se non sceglierà proprio..
potrebbe succedere, tutto può succedere qui ehehe ahahahha

su twitter sono : 12Gennaio93

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UNBROKEN †
se vi va seguitemi :)


Un bacione :)

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Capitolo 17
*** Chapter 17. ***


E' necessario che una donna lasci un segno di sè,
della propria anima ad un uomo perchè a fare l'amore siam brave tutte.
- Alda Merini   






“Ehi” mi stupii di trovare Zayn già sveglio quando la mattina seguente scesi al piano di sotto, l’avevo invitato a restare da me per non farlo stare da solo, ma aveva dormito sul divano.
Ci dirigemmo in cucina e facemmo colazione, parlando tranquillamente mettendo da parte ciò che era successo il giorno precedente.
Quando suonò il campanello e aprii la porta trovandomi Harry davanti, rimasi spiazzata, dato che sarebbe dovuto essere a scuola.
“Ciao”
mi salutò cauto. Accennai un sorriso e lo guardai.
“Non dovresti essere a scuola?”
“C’è assemblea, l’hai dimenticato?”
“Si, sinceramente si.”
“Senti per ieri..”
disse avvicinandosi a me.
“Lui è qui” dissi guardandolo negli occhi, i quali si spensero di botto, vidi il dolore invadere le sue iridi verde smeraldo e qualcosa mi morì dentro.
“Non fraintendere non è successo niente, però ha avuto dei problemi in famiglia e l’ho invitato a dormire qui, è stato sul divano.”
“Em cosa succede?”
mi chiese preoccupato e spaventato.
“Non lo so Har, io penso di amarti lo giuro, però anche quando sto con lui sto bene. Non mi va di mentirti siamo sempre stati sinceri, per questo te lo dico. Ho bisogno di pensarci” le lacrime riempirono quei meravigliosi occhi, ma non pianse, non l’avrebbe mai fatto, non davanti a me
“Mi stai lasciano?”
chiese titubante.
“Una pausa Harry.. un paio di giorni, non di più” non disse niente ed indietreggiò fino a raggiungere la sua auto, lo richiami ma non mi diede ascolto e partì.
Rientrai e trovai Zayn sulla porta della cucina a braccia conserte.
“Tutto bene?” mi chiese, gli andai incontro e lo abbracciai.
“Devo stare sola”
gli sussurrai per poi baciargli la guancia. Annuì prese le sue cose ed uscì.
“Chiama se hai bisogno” gli sorrisi ed annuii,  lui lasciò casa mia.
Andai il corridoio e presi il cordless, composi freneticamente quel numero che sapevo a memoria.
“Ho bisogno di te” dissi mentre le lacrime mi scorrevano sulle guance e la mia voce venne spezzata dal pianto.
La linea cadde all’istante e sapevo che presto tra le sue braccia sarei stata meglio.





-'Stai piangendo?'
-'No. Mi è entrato qualcosa negli occhi.'
-'Cosa?'
-'Un ricordo.'



Ero stesa sul letto tra le sue braccia anche quel pomeriggio, avevo consumato tutte le lacrime, quindi ora ero in uno stato di trans dopo pianto.
Alzai leggermente il viso incrociando quello sguardo azzurro cielo, che era stato da sempre il mio rifugio più sicuro, e sorrisi.
“Grazie” sussurrai per poi posargli un bacio sul collo, mi sorrise e mi strinse più forte.
“Sai, da sempre mi sono chiusa in questa sorta di gabbia ermetica che non permetteva a nessuno di interloquire con i miei sentimenti, a parte te si intende. E poi, non so quando, questa gabbia si è aperta e mi sono trovata travolta e soffocata dalle mie stesse emozioni, non so cosa fare capisci? Mi sento troppo male, in colpa.. mi sento sola Nialler” una lacrima mi rigò il viso, un’unica lacrima solitaria che ancora non avevo espulso dal mio corpo.
Quello era il mio ultimo giorno di sospensione, il giorno dopo sarei dovuta tornare a scuola e avrei rivisto tutti i miei compagni.. tutti, anche Harry e Zayn.
E non ero assolutamente pronta.
Quei pochi giorni che ero rimasta a casa da sospesa, li avevo passati in uno stato di agonia pura, iniziavo a piangere quando aprivo gli occhi, mi calmavo appena quando vedevo Niall, che passava ogni pomeriggio, e quando mi lasciava per tornare a casa era ancora peggio.
La verità è che mi sentivo terribilmente sola, l’unico vero affetto che avevo avuto era stato quello del mio migliore amico, ma mi mancava una famiglia, perché la mia faceva pena.
I miei genitori mi avevano sempre trascurata ed odiata, anche.
Mi avevano sempre sminuita e fatta sentire a disagio, per questo avevo un po’ paura di loro, perché in passato mi ero sentita maltrattata psicologicamente.
“Ehi.. hai me” mi sussurrò, tirai su con il naso e lo guardai seria.
“Lo so, io ho solo te. È cosi da sempre.”
Mi sorrise, un sorriso triste di quelli comprensivi.
Mi alzai di scatto recuperando le scarpe dall’armadio.
“Che fai?” chiese Niall confuso.
“Vieni con me..” scendemmo velocemente e ci mettemmo in auto con una sola meta.. John.
Era il miglior tatuatore della città, ed io avrei fatto il tatuaggio più bello del mondo.
Lo conoscevo perché spesso ero entrata con l’idea di fare questo o quel tatuaggio ma poi, non convinta, tornavo sempre a casa con la pelle pulita.
Ma quella volta era diverso, avevo bisogno di fare quel tatuaggio.
“Ehi Emma” mi salutò appena misi piede nel negozietto, gli sorrisi felice e mi avvicinai al bancone.
“Voglio un tatuaggio” dissi seria.
“Sicura? Pensaci..”
“No, John sta’ volta sono convinta.”
“Ok, sai già cosa vuoi fare?”
annuii convinta.
“Bene, vieni. Se vuoi il tuo amico può entrare a farti compagnia.”
“No. Ti spiace rimanere qui e vedere il lavoro completo? Ti prego..”
“Em sei sicura.. cioè un tatuaggio?!”

“Si angelo ti prego, sono convinta.”
Sospirò ed annuì, capendo che ero determinata e non mi sarei lasciata convincere.
Uscii da quella saletta una mezz’oretta dopo e trovai Niall esattamente dove l’avevo lasciato.
“Allora?”
mi chiese, sorrisi raggiante e alzai la maglietta scostando di poco il reggiseno.
Sotto il seno sinistro avevo tatuato My angel  con un minuscolo cuoricino stilizzato.
“Emma..” disse colpito e anche un po’ emozionato.
“Tu Niall Horan mi hai salvato la vita, e con questo tatuaggio ti terrò sempre vicino al cuore, oltre che dentro. Non potrei mai ringraziarti abbastanza per tutto quello che hai sempre fatto per me, e questo è solo una piccola cosa per ricordarmene sempre.”
“Non avresti dovuto, è troppo..”
“Niall”
mi abbracciò forte.
“TI voglio bene” i suoi occhi erano bagnati da lacrime di gioia e questo mi riempì il cuore
. “Io di più angelo” sorrise ed insieme uscimmo da quell’edificio.
Il mio primo tatuaggio, esprimeva ciò che ero.
Un essere umano totalmente dipendente da un meraviglioso angelo Irlandese, che aveva letteralmente salvato la mia vita.
 




Per colmare un vuoto devi inserire ciò che l'ha causato.
Se lo riempi con altro,ancora di più spalancherà le fauci. Non si chiude un abisso con l'aria.

-E. Dickinson


 




Mi rigiravo nel letto, con una serie di immagini che mi si ripetevano nella testa.
Il primo bacio con Harry tanti anni fa, l’incontro con Zayn, Harry ed io che litigavano e che facevamo pace, Zayn che mi baciava, le parole orribili di Harry dopo che ero stata a letto con Zayn, i suoi occhi verde smeraldo spenti dal dispiacere.
Mi alzai di scatto tutta sudata.
Io ero la causa della sofferenza delle persone che amavo, ero una persona orribile, come potevo comportarmi così egoisticamente?
Andai in bagno mi sciacquai il viso e mi guardai allo specchio.
Ricordo che pensai Non ti fai schifo per quante cazzate hai fatto?
Le lacrime rigavano il mio volto imperterrite, aprii il cassetto del bagno con gli occhi appannati ed estrassi le forbicine.
Mi guardai il polsi  e poi , dopo aver chiuso gli occhi, incisi una linea orizzontale precisa sul polso sinistro.
Il sangue caldo bagnò il mio braccio colando per terra, gettai la forbicina nel lavabo e mi accasciai sul pavimento reggendomi il polso.
Il senso di colpa, tutti i pensieri ..scomparvero di colpo, lasciando spazio solo al dolore fisico.
Era la sensazione più bella del mondo. 



Ho avuto tanti coltelli bloccati dentro di me, quando mi danno in mano un fiore, non riesco a capire di cosa si tratta.
-C. Bukowski






BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM
Ve lo aspettavate???
Alloraaaaaa

La prima parte è tutta : cazzo Emma non puoi davvero chiedere una pausa ad Harry e poi mandare via anche Zayn..Che ti passa per la testa? Fumo? Cogliona!
La seconda è tutta: aaww che dolci, Niall è sempre lì per lei, si sposeranno? ditemi di sii (?) ahhahahah Che bel gesto quello del tatuaggio, è così perfetto il loro rapporto lol
La terza è: *lacrimeagliocchi* Emma no, non farlo, ti prego.. pui sistemare tutto senza farti del male. Cazzo ora come pensi di risolvere la situaizone? Perchè l'hai fatto


Ok mi sono lasciata trasportare D: ahahahahah
Comunque il dilemma è: ora che si è tagliata, continuerà a farlo o è stata una cosa occasionale?
E poi se non è occasionale come ne esce?
Ma soprattutto:  CHI DIAMINE HA INTENZIONE DI SCEGLIERE???
 *vocina stupida* lo scopriremo nella prossima puntata *pubblicità*


GRAZIE a tutti voi che con le recensioni mi fate senite ugfvbuhs 

Dato che avete più che rispettato il numero di recensioni (?) ho postato subitissimo :D:D
Ora riposto a 10 recensioni :D 


Oggi le Olimpiadiiii wohu, sono emozionata (?) hahaha
Avete visto il nuovo tatuaggio di Harry.. IO LO AMO! merda! ahahah
ok basta con i miei pensieri.. voglio sapere cosa ne pensate, ma se non la smetto di scrivere non posso pubblicare e voi non potete leggere e quindi poi recensire quindi..
Ciao! ahah


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-Un bacio xx

P.S. perdiamo tutti insieme un po' d'autostima guardando le foto di Emma : http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7spieTqac1r2jtdao1_400.jpg
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7sktehDpq1qfdmzyo1_400.gif
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7sklwkYV31r7bhl1o1_500.gif

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Capitolo 18
*** Chapter 18. ***



E ti mostro le spine, per non farti vedere i petali che cadono.








La mattina seguente mi svegliai sul pavimento del bagno, che era sporco di sangue. 
Mi guardai la ferita in parte rimarginata e subito mi affrettai a ripulire la stanza.
Feci una doccia veloce e mi vestii il più in fratta possibile.
Misi dei jeans scuri e una camicetta a quadri azzurra, scarpe basse e maniche alzate.
(http://images.werdyo.com/2011/02/23/didonato/emily-didonato-ralph-lauren-polo-jeans-fall-2010-0.jpg )
Non mi andava di vestirmi in maniera troppo elaborata, non ero dell'umore adatto.
Contornai gli occhi con un po’ di matita nera, per non evidenziarne la stanchezza, e lasciai i capelli sciolti.
Dopo aver messo un bracciale enorme al polso sinistro e preso la borsa, uscii di casa, trovando Niall che parcheggiava sul mio vialetto.
Entrai in auto e lo salutai frettolosamente.
“Come mai già sei pronta? Tutto bene?”
“Si, mi sono svegliata presto”
dissi sfuggente.
“Mi piaci con questo look semplice” disse mentre eravamo in viaggio, sorrisi nervosa senza rispondergli.
Mi sentivo sporca, non ero abituata a nascondere qualcosa a Niall, e farlo mi faceva essere nervosa.
Avevo una terribile paura che mi scoprisse, e non avrebbe più voluto essere mio amico.
Sembravo una sciocca bambina insicura.
Arrivammo fuori all’edificio grigio in poco tempo e raggiungemmo gli armadietti in silenzio.
Salutai i ragazzi con un sorriso accennato e recuperai dall’armadietto i libri per la lezione.
“Ehi, come và?”
chiese Harry accarezzandomi il braccio che scostai bruscamente, lo guardai mortificata e poi abbassai gli occhi.
“Sto bene, ora vado in classe” mi allontanai velocemente, nascondendomi in bagno.
Aprii la borsa e presi il kit da manicure che portavo sempre con me, estrassi le forbicine e mi infersi un nuovo taglio sul polso sinistro.
Subito mi sentii meglio.

-Harry-
La vidi scappare diretta verso l’altro corridoio, era agitata.
Appena l’avevo toccata si era sottratta come se avesse avuto paura che le facessi qualcosa, ed era scappata via.
“Niall?” chiesi al mio amico, che chiacchierava con gli altri.
“Che prende ad Emma? Era stana..”
lui mi guardò un po’ confuso e poi sospirò.
“Non lo so , in questi giorni è stata male per quello che è successo, ma ieri pomeriggio abbiamo fatto una cosa insieme e sembrava finalmente essersi ripresa. Poi oggi sono andata a prenderla e si è fatta trovare pronta. Era nervosa e scostante, mi ha fatto preoccupare, ma non ha voluto dirmi cosa non andasse. Non so cosa le sia successo nel giro di poche ora, certo è che lo scoprirò..” pensai alle sue parole.
Nervosa e scostante, esattamente come era stata anche con me.
Poi mi saltò in mente un altro particolare.
“Avete fatto una cosa insieme?” chiesi sospettoso, il biondo mi guardò serio.
“Mi spiace, cosa tra migliori amici, top secret” la campanella suonò e preoccupato e curioso mi diressi in classe.
 
Pochi centimetri più avanti le attente orecchie di Zayn avevano ascoltato tutto.
 



❝ L’acido cloridrico presente nel nostro sistema digestivo è così corrosivo che può sciogliere un chiodo.
In altre parole, dentro di te c’è qualcosa per smaterializzare il metallo solido.
Perché, allora, trovi così difficile concepire la possibilità di vaporizzare un ricordo doloroso,
una cattiva abitudine o una fantasia che ti spaventa?


- Rob Brezsny




-Emma-
Ad ora di pranzo mi recai in sala mensa come al solito, presi una bottiglina d’acqua e mi avvicinai al tavolo dove erano seduti i miei amici.
Parlavano fitto e a bassa voce, scostai la sedia per sedermi e loro drizzarono la schiene ammutolendosi.
Non chiesi nulla, non mi andava di sapere di cosa stessero discutendo, magari era uno dei loro stupidi complotti per conquistare qualcuna.
Presi un sorso d’acqua e posai la bottiglia sul tavolo , mentre ascoltavo distratta la loro conversazione.
“Em è tutto ok?” mi chiese Louis che era seduto di fronte a me, gli altri si voltarono di scatto prestando attenzione ad una mia qualsiasi risposta.
“Si, perché?” chiesi agitata.
“Ti stai torturando quel povero polso da quando ti sei seduta..” guardai il mio polso e in effetti me lo stavo massaggiando da un po’, continuava a farmi male ma essendo sovrappensiero non ci avevo fatto caso.
“E’ il bracciale, è stretto..” trovai una scusa che non reggeva, e che fu subito sminuita da Liam.
“Toglilo no?”
“No, mi piace.. voglio tenerlo”
  mi guardò perplesso e stranito dalla mia risposta.
“Signorina Davis?” mi girai sentendomi chiamata.
Mi trovai il vicepreside con una ragazza biondina alle sue spalle, probabilmente del primo anno.
“Si?” risposi confusa.
“Mi segua un attimo” lo guardai circospetta e feci come mi disse, mi portò nel suo ufficio seguiti sempre dalla stessa ragazza.
“Ho fatto qualcosa di male?” chiesi preoccupata.
“Allison ripeti cosa hai visto..” intimò il vicepreside alla ragazza.
Lei mi guardò con uno sguardo tra il preoccupato e il mortificato e poi in un sussurro si decise a parlare.
“Ero in bagno prima delle lezioni, e ti ho vista..” fece una pausa in cui mi si gelò il sangue nelle vene, deglutì rumorosamente e continuò.
“E ti ho vista tagliarti il polso.”
Abbassò lo sguardo, incapace di reggere il mio che voleva solo farla tacere.
“E come facevi a sapere che fossi io?” le chiesi freddamente.
“Bhé sei abbastanza famosa qui a scuola, sai?!” mi chiese retorica, alzai un sopracciglio e guardai il preside.
“Quindi confermi fossi tu?” mi chiese.
“Assolutamente no” risposi decisa.
“Bene, allora mostrami i tuoi polsi.”
“Lei non può farlo. Semplicemente questa è una cosa che va oltre le sue competenze, non è nulla che abbia a che fare con lei, non può sfiorarmi e io non le mostrerò proprio un bel niente.”

Dissi risoluta e con tono neutro, lui mi guardò frustrato e scocciato dal fatto che avessi ragione.
“Con queste parole lei sta confermando ciò che dice la signorina Allison”
“Non ho assentito nulla, se non erro”
ero determinata a non far trapelare alcun sentimento dalle mie parole, e me la stavo cavano piuttosto bene.
“Sappia che chiamerò i suoi genitori.” Mi disse severo e serio.
“E lei sappia che a loro non fregerà niente. Gli dica che sto morendo, vedrà che le manderanno un assegno per il funerale” dissi fredda e risoluta.
“Vedremo..”
“Posso andare?”
“Si, ma prima le voglio dire una cosa. Se davvero non lo sta facendo bene, ma se così non fosse la smetta. Non risolve niente facendosi del male, mi creda.”

Stralunai gli occhi ed uscii da quella stanza opprimente.
Mi creda.
Cosa ne voleva sapere lui dei miei problemi e di come mi sentivo meglio dopo essermi tagliata?
Cosa ne sapeva lui del mio dolore, del mio cuore malato e del fatto che da tutta una vita lottavo contro la solitudine?
Che ne sapeva lui della mia vita?
Una volta in corridoio mi voltai verso la ragazzina con sguardo minaccioso e mi avvicinai a lei per non essere udita da altri, che sarebbero potuti passare per di lì.
“Come ti sei permessa ora di fare una cosa del genere, non permetterti mai, e dico mai più. O giuro che ti rovino, ragazzina!”
“Lo fatto per il tuo bene”
disse con le lacrime agli occhi.
“No, lo hai fatto per non avere la coscienza sporca. Per il mio bene mi avresti fermata, ma non l’hai fatto. Non osare mai più guardarmi o solo nominare il mio nome, perché se lo vengo a sapere, per te  mia cara bambina è la fine. E se dico una cosa, mantengo la parola”
lei se ne andò in lacrime ed io mi voltai per tornare in mensa, trovandomi davanti i miei amici, compreso Zayn.
“Em tutto bene? Perché sgridavi quella bambina? Che voleva il preside?” mi chiese Niall preoccupato.
“Niente, era un malinteso” sorrisi , ma non convinsi nemmeno me stessa.
“Penso di tornare a casa , ora. Sono molto stanca.”
“A piedi?”
chiese Niall preoccupatissimo, era davvero dispiaciuto glielo leggevo negli occhi.
Scrollai le spalle e mi diressi all’uscita, quando qualcuno prese a camminarmi di fianco.
“Em..” girai di poco il capo per vedere la figura di Zayn.
“E’ una situazione diversa.. non c’è nulla che tu possa fare per aiutarmi, non può aiutarmi nemmeno Niall.”
Con queste parole lasciai l’edificio, dirigendomi a passo di carica verso casa.
Appena entrai corsi in bagno e soffocai quel dolore, con altro insano dolore.
Ora anche il mio polso destro era conciato maluccio.
Sapevo che era sbagliato, ma se la cosa sbagliata mi faceva stare meglio, allora avrei sbagliato per il resto dei miei giorni.







BUONASERA
Allora, premetto che ho aggiornato solo perchè tra poco parto e quindi non so se posso postare ancora..
Se tipo raggiungiamo le 10 recensioni in massimo 1-2 giorni ce la faccio a postare
Altrimenti se ne parla quando torno dalle vacanza :)
Sta arrivando la parte della storia più delicata e più bella (a mio parere) e mi dispiace fare queste pause ma è inevitabile..
Quando torno dalle vacanza dobbiamo fare dei lavori in casa e quindi non so se e quando riuscirò a postare.. spero di farcela, per questo voglio pubblicare il più possibile prima di partire.

Parlando del capitolo..
Emma continua a tagliarsi , molto spesso tra l'altro.
I ragazzi iniziano a preoccuparsi, e il vicepreside cerca di farla ragionare..
Ma lei non sente ragione e , anzi, minaccia addirittura la ragazzina.
Davvero il dolore sta prendendo il sopravvento sulla nostra protagonista...speriamo riesca ad uscirne.
Come vedremo, ovviamente, ruolo principale nei i prossimi capitoli sarà quello di Niall, che cercherà di capire cos'ha e aiutara.
Ci riuscirà? Troveremo risposta più avanti..
Anche gli altri ragazzi, contribuiranno ad aiutare Emma... e , tra un bel po' , capiremo anche chi sceglierà.

Spero recensiate, ci tengo a sapere cosa ne pensate di tutta questa faccenda :s
Grazie a quelli che lo fanno sempre, e quelli che lo fanno occasionalemente.. significa molto per me.
Ora vado, che già ho rotto aahah


-Baci

Emma: 
Anche nel link dell'abbigliamento è Emma :)
 http://24.media.tumblr.com/tumblr_m7mk8p4L0s1r4lxqto1_500.jpg
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m7y7klVL9j1r5dql4o1_500.jpg
http://24.media.tumblr.com/tumblr_m7xtp4PLMP1r2g1a0o1_500.jpg

 
   
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Capitolo 19
*** Chapter 19. ***


Vorrei chiarire una cosa che ho dimenticato di precisare nell'altro capitolo:
I comportamenti di Emma non sono assolutamente da emulare, vi prego!
E' una fanfiction per cui finzione, nella relatà non vorrei che nessuna di voi si facesse del male.
Quindi NON CI PENSATE, vi supplico! Niente è più importante di voi stesse.
Potrà sembrare superfluo a molti questa parentesi, ma ci tenvo a dirlo.
Se invece , al contrario, qualcuno volesse parlare di qualcosa che non si sente di dire a persone che conosce 
per paura di essere giudicato, o cosa, mandatemi un messaggi privato, sono disposta ad ascoltarvi :)
Scusate l'invadenza, ma ci tenevo davvero a sottolinerarlo.
Ci vediamo sotto , buona lettura :)












“Il coraggio non sempre ruggisce.
Qualche volta, il coraggio è la voce quieta che alla fine della giornata dice:
« Ritenterò domani ».”

- Mary Anne Radmacher





Il pomeriggio seguente i ragazzi erano a casa di Niall per una partita alla playstation, Niall era in cucina a prendere cibo e quegli zulù dei suoi amici si litigavano i joystick.
“Ragazzi smettetela di essere degli animali!” li ammonì il biondo entrando in salotto, loro risero facendogli il verso  e rubandogli le patatine da mano.
Una decina di minuti dopo suonò il campanello e Liam si offrì di andare ad aprire, si trovò sull’uscio due signori con un aria familiare.
“Prego?” chiese Liam vedendo che questi non parlavano.
“Cerchiamo Niall Horan, è in casa?” Liam li guardò circospetto, assottigliando gli occhi.
“Certo, entrate.”
Si scostò dall’uscio facendoli entrare, e dopo aver chiuso la porta, li accompagnò in salotto dove era gli altri ragazzi.
“Niall questi signori ti cercavano” il biondino si girò sorridendo alle strane smorfie di Louis, ma quando vide quei due, il sorriso gli morì in viso.
“Che ci fate qui? Lei lo sa?”
chiese freddo e un pochino incazzato.
 “C’è una cosa seria di qui dobbiamo parlarti” i ragazzi seguivano la conversazione confusi, non capendo chi erano quei due signori e perché Niall aveva tutto quell’astio nei loro confronti.
“Sono i genitori di Emma..”
spiegò brevemente il biondo.
Janeen, Marcus, loro sono Harry, Liam, Zayn e Louis altri carissimi amici di Emma sin dall’asilo. Ma voi questo non potete saperlo” disse sarcastico il biondo.
I ragazzi avevano cercato di integrare Zayn il più possibile, per far sentire Emma meno a disagio, con scarsissimi risultati per quanto riguardava quest’ultima.
“Allora, qual' è il problema che vi ha mosso da Parigi?” chiese Niall scontroso.
“Emma”
disse Marcus, il padre della ragazza.
“Emma non è un problema” sputò Niall , nero di rabbia.
“No, ma ha un problema”
il biondo assottigliò gli occhi alle parole della donna.
“Il cuore l’abbiamo curato” gli riferì.
“Non quel problema, un altro. Ieri ci ha chiamati il vicepreside dicendoci che Emma ha dei problemi psicologici..”
non la fece nemmeno finire di parlare che iniziò a sbraitare come un matto.
“La mia Emma, non ha alcun tipo di problema. E non capisco come voi o il vicepreside Hunk possiate mettervi in mezzo alla sua vita quando di lei non ve n’è mai fregato niente. Lei sta tirando avanti da sola e voi l’accusa di essere mentalmente insana, ma scherziamo?” il biondo continuava ad urlare, sputandogli in faccia tutte quelle verità che non aveva mai avuto occasione di dirgli.
“E’ autolesionista!” grido Janeen ancora più forte per attirare la sua attenzione, quando tutti furono in silenzio continuò.
“Si taglia le vene.” Disse calma.
Come poteva essere calma? In quel momento Niall voleva solo morire, sprofondare in un baratro profondo, ed è quello che stava facendo, dato che gli mancò la terra sotto i piedi.
“No, non è vero. Lei non lo farebbe, voi non la conoscete..” disse con gli occhi lucidi.
I ragazzi, silenziosi, assistevano increduli a quella conversazione, che aveva dell’impensabile.
“Una ragazza l’ha vista nel bagno della scuola..” raccontò Janeen, e a Niall tornarono in mente le immagini di Emma che minacciava a bassa voce quella ragazzina bionda, sarà stata del primo anno, non aveva ragioni per prendersela con lei.
A meno ché i genitori di Emma non stessero dicendo la verità.
“Non lo farebbe..” disse, afferrò le chiavi della sua nuova sportiva e si diresse all’uscita.
“Venite a scoprire la verità, o volete volare direttamente a Parigi?”
chiese sprezzante.
I due lo seguirono con la propria macchina, così come fecero i ragazzi.
 
 



Mi sentivo ed ero un libro con righe chiare di parole sensibili e taglienti,
nessuno sapeva intravedere le fraligità,
si pungevano e andavano via,
sono sempre stata e mi son sempre sentita come un libro aperto,
circondato analfabeti.

- Sylvia Plath





-Emma-
Sentii il campanello bussare, così infilai velocemente la maglia grigia a lunghe maniche, e tirando queste ultime corsi ad aprire.
La figurai di Niall comparve per prima sotto i miei occhi, ma poi guardando bene vidi altre persone alle sue spalle, si scostò per farmi vedere bene chi fossero ed incrociai gli occhi dei miei genitori.
Non li vedevo da un po’, ma avevano sempre le stesse facce di cazzo.
Li guardai con odio, anche se dentro morivo dalla paura.
Perché erano lì?
E perché erano con Niall?
Guardai meglio e c’erano anche i ragazzi.. ok, che stava succedendo?
“Tutto bene?” chiese sbrigativo Niall, entrando e dirigendosi in salotto, seguito a ruota da me e dagli altri.
“Non lo so, dimmelo tu. Che succede?” chiesi terrificata, guardando il mio migliore amico.
“Te lo ripeto con calma Em, tutto bene?” mi chiese Niall, mi sembrava leggermente arrabbiato , ma più di tutto preoccupato all’ennesima potenza.
Fu in quell’attimo che capii che sapeva, e di sicuro sapeva per bocca dei miei, troppo codardi ed inesperti per prendere in mano la situazione.
Così lasciavano fare a Niall, che era l’unico che mi conosceva realmente.
“Si” sussurrai colpevole, cercando di trattenere le lacrime nel mio corpo.
“Bene, allora dammi le mani” strinsi automaticamente la magli intorno a quest’ultime, facendo un passo indietro.
“Che succede Nialler?” chiesi preoccupata e circospetta.
Sembravo un pazza con la quale non si poteva comunicare, mi sentivo osservata e giudicata.
“Em ti prego, dammi le mani” scossi il capo.
“Piccola dammi le mani, ti supplico. Poi andrà tutto bene e noi torneremo a giocare alla play e tu stari in camera tua a farti le unghie, perché sarà così no? Dammi le mani” non potevo mentirgli ancora, non a lui.
Leggevo nei suoi occhi azzurri che credeva in me, credeva che gli avessero mentito, perciò farlo mi risultò difficile il triplo, dato che lo stavo deludendo.
Mi avvicinai al mio migliore amico, porgendogli le mani e distogliendo lo sguardo mentre delle lacrime silenziose mi rigavano il viso.
Girò i polsi e alzò le maniche, rimase in silenzio per un tempo che mi parve infinito.
“Em..” mi chiamò in un sussurro impercettibile, quel sussurro però mi urlava forte tante cose come un come hai potuto farlo?
“Scusami” sussurrai incolpa, guardandolo piangere a causa mia.
“Te l’avevo detto!” urlò vittoriosa mia madre.
“Ora vieni con noi!” mi prese per un polso ancora dolorante facendomi gemere, strappandomi letteralmente dalle mani di Niall, che era in una sorta di trans.
“Dove la portate?” chiese Harry allarmato.
“In una clinica a curarsi. È mentalmente instabile lì l’aiuteranno.”
“No, non ne ho bisogno”
sussurrai tra le lacrimi, mia madre mi tirava ed io cercavo di fare resistenza con scarsi risultati.
“La lasci” intimò Louis
“Sta’ zitto. E tu muoviti” mi urlò facendomi accapponare la pelle.
Come un genitore può comportarsi in maniera così brutale, con il proprio figlio?
“Niall!” urlai una supplica al mio migliore amico, ancora interdetto dai miei tagli.
Niall, ti prego! Niall” sembrava non sentirmi.
“Non potete costringerla!”

Zayn cercava di farle mollare la presa, ma non c’era storia, era troppo determinata per lasciarmi andare.
Era la sua occasione per sbarazzarsi definitivamente di me, rinchiudendomi in una clinica.
“Ok basta! La lasci!” urlò serio Niall, riprendendosi dal suo shock improvviso.
Mia madre non gli diede retta e continuava a tirarmi.
“Ho detto la lasci, subito!”
disse Niall tirandomi a sé, lasciandomi libera dalla presa di quella che doveva essere mia madre.
Mi accolse tra le sue braccia, nelle quali mi rifugiai per poi scoppiare a piangere ancora più forte.
“Ragazzino, noi dobbiamo portarla via! È per il suo bene disse perfida. Mi scostai dal suo petto e lo guardai negli occhi.
“Non lasciarglielo fare. Aiutami gli sussurrai in modo ché solo lui potesse udirmi. Annuì e mi strinse a sé.
“Lei è maggiorenne è non verrà proprio in nessun posto, voi invece ve ne tornerete da dove siete venuti, e non vi farete più vedere”
“Davvero? E secondo te noi diamo ascolto ad un mocciosetto?”
disse perfido mio padre.
“Si, perché se la spacciate per pazza io vi porto in tribunale con accusa di molestie psicologiche su vostra figlia. E giuro che vi rovino!” i miei non fiatarono e si guardarono preoccupati ed intimoriti dalle parole di Niall.
“Bene, ma se muore o uccide qualcuno sono affari tuoi. Da ora lei è affar tuo. Bell’acquisto!” disse sarcastica mia madre, dirigendosi all’uscita.
“Lei è sempre stata affar mio” gli urlò dietro Niall, carezzandomi i capelli.
“Vero piccola? Sei affar mio tu, eh?” mi parlava  con si parla ad un neonato, cercando di rassicurarmi e farmi calmare, ci sedemmo sul divano, io sempre nascosta nel petto del mio migliore amico.
“Ci sono io a prendermi cura di te, non devi preoccuparti di niente. Ti curo io, lo superiamo insieme.”
Mi cullava dicendomi parole rassicuranti, e non so quando mi addormentai, sicura che Niall mi avrebbe sempre protetta.




Se ti senti tra parentesi, permettimi allora di infilarmici dentro, e che tutto il mondo ne rimanga fuori.
▪ David Grossman 





BUONASERA
Ecoomi con un'altro capitolo :)
E' tra i miei preferiti per una serie di piccolezza che in realtà sono abbastanza importanti.
Esempio - il fatto che Niall creda che loro mentano, troppo fiducioso nell'amica
-Il fatto che ancora Niall, l'aiuti salvandola dai suoi stessi genitori.
- La supplica d'aiuto di Emma, consapevole che il biondo è l'unico in grado di aiutarla.
-I ragazzi che fanno fronte unito per aiutarla.
-La dolcezza nelle ultime "battute" di Niall.
- La svolta, in un certo senso, nascosta in questo capitolo.
E' un capitolo chiave forse, perchè cambieranno alcuni comportamenti di Emma da ora, e il rapporto con Niall si intensificherà parecchio.
Non sarà facile, ed Emma non ha smesso di torturarisi, ma Niall l'aiuterà parecchio.


Spero che ognuno di voi abbia letto il preamobolo iniziale :)
Detto questo GRAZIE per le recensioni e ad alcuni anche grazie della fiducia, chi sa capirà :)
Sono felice vi stiate appasionando o vi siate già appassionate. 
Sappiate che adoro ognuna/o di voi
Ho postato velocissimamente (?) Non avevo mai postato due sere di fila, penso.
Appena arriviamo 10-11 recensioni posto.
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE.

E' importante per me questo capitolo, e vorrei sapere se vi ha trasmesso un minimo di emozioni che ha trasmesso a me scrvendolo. 
Se anche io riuscissi a farvi provare una delle emozioni che cerco di mettere in questa storia, sarebbe un traguardo meraviglioso.
Infondo tutto gira intorno a questo..provare qualcosa. E spero che la mia storia ci riesca.
-Vorrei farvi sentire l'amore di Niall, come se stesse amando voi.
-Il desiderio celato di Zayn
-La dolcezza di Harry, seppur camuffata da sfrontatezza.
-La presneza silenziosa ma forte dei ragazzi.
- Ogni volta che uno di loro , che sia Niall, Zayn, Harry, Liam o Louis, l'accarezza ..vorrei che voi sentisse le farfalle nello stomaco come esatamente le sente Emma
Se avete sentito una di queste cose ditemelo, perchè saprò di essere riuscita a comunicarvi qualcosa.
Vorrei che leggendo vi sentisse amate com'è amata Emma :)

Ora vado che vi ho annoiate già abbastanza :s

- Un bacione.

Emma: 
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Capitolo 20
*** Chapter 20. ***


E’ buffo come la gente scelga sempre il dolore quando vuole salvarsi,
sembra di no ma è cosi che funziona,
ci si aggrappa alla morte per scalare la vita,
ciò che crediamo vette sono profondissimi abissi,
siamo le sabbie mobili di noi stessi. 

-M. Landi





Quando mi svegliai era probabilmente già mattina, dato che la stanza era illuminata dalla luce che penetrava discreta dalle finestre, ero ancora stesa sul divano dove mi ero addormentata.
I ragazzi erano seduti intorno al tavolo del soggiorno parlando animatamente, anche se a bassa voce.
Incrociai casualmente lo sguardo di Louis, che mi sorrise preoccupato, facendo un cenno con il capo a Niall per fargli capire che ero sveglia.
Mi alzai e mi misi seduta con le gambe al petto, stringendo la maglia intorno ai polsi.
Il mio migliore amico si alzò e si accovacciò di fronte a me, con un sorriso preoccupato.
Aveva paura che se avesse detto qualcosa di sbagliato, sarei corsa in bagno a tagliarmi, tutti ne avevano.
“Come stai?” mi chiese dolcemente.
“Non ho intenzione di andarmi a tagliare per ora, se è questo che vuoi sapere.”
Tutti assunsero un espressione colpevole e abbassarono lo sguardo.
“Noi ti vogliamo solo aiutare, vogliamo solo il meglio per te Em” disse Liam avvicinandosi. Annuii e sorrisi amaramente.
“Il meglio eh? Allora lasciatemi fare quello che voglio, perché l’unica cosa che mi far star bene sono quelle forbici, te lo assicuro”
“Non dire così, ti prego”
mi supplicò Niall ad occhi lucidi.
“Volete la verità no? Volete sapere come mi sento.. Bhé eccola.”
“Ti aiuteremo a smettere”
disse Zayn serio.
“Ce la farai”
mi guardava come se fossi una malata terminale.
“Non è un malattia, io..Voi non capite, è proprio per questo che non ve l’avrei mai detto. Dovreste vedere gli sguardi di compassione nei vostri occhi, siete spaventati. Avete paura che io impazzisca da un momento all’altro. E questo, mi fa male!”
 
“Come ci dovremmo comportare?!” chiese Harry retorico. 
“Diccelo, perché io almeno mi sento di merda. Smettila, e risolviamo la questione” lo guardai con odio.
“Tu non capisci, nessuno capisci, e questo fa male” dissi guardando Niall, che fissava il pavimento pur di non incrociare il mio sguardo.
Mi alzai e mi diressi in cucina, seguita da tutti gli altri, che guardavano attenti ogni mio movimento.
Alzai la manica e afferrai velocemente le forbici che avevo lasciato lì qualche ora prima, incidendo un veloce, seppure preciso taglio sul polso sinistro.
Subito mi sentii meglio.
Niall si precipitò di fianco a me strappandomi le forbici di mano e buttandole nel lavabo.
Prese il mio polso tra le mani cercando di far scorrere la minor quantità di sangue possibile, e mi abbracciò.
Lo sentivo piangere contro la mia spalla, e sapevo che la causa di quel dolore e di quel pianto ero io. Questo mi faceva male.
Cercai di scostarmi e riappropriarmi delle forbici ma lui me le tolse nuovamente di mano.
“Em” non lo ascoltavo, il dolore era più forte di tutto, volevo solo tagliarmi e farla finita.
“Em guardami!” mi impose prendendomi il viso tra le mani.
Incrociai quegli occhi azzurro cielo, e mi sentii meglio, mi sentii leggermente sollevata.
“Io sono qui, ti voglio bene e ti aiuterò. Però lasciamelo fare, ok? Ti voglio bene, non sei sola” una lacrima silenziosa rigò il mio volto e mi nascosi nel petto di Niall, lasciandomi rassicurare dalle sue parole.
Si scostò da me , mantenendomi il viso tra le mani.
“Ora tu mi giuri, che non appena ti verrà voglia di tagliarti me lo dirai” annuii, non troppo sicura.
“Giuramelo!” mi intimò.
“Te lo giuro, ora mi abbracci?” sorrise dolcemente e mi accolse tra le sue braccia.
Avevo bisogno d’affetto, e Niall era l’unico capace a darmene, a quanto pareva. 
“Ho chiamato mamma, le ho detto che mi trasferisco qui per un po’. Per te va bene?” annuii contro il suo petto, era la notizia migliore degli ultimi tempi
“Bene, allora io ora vado a casa a prendere le mie cose, ma trono subito ok?”
annuii ancora, con la paura di rimanere da sola.
“Chi resta con lei?” chiese poi agli altri.
“Io” rispose prontamente Harry, Niall annuì e si staccò dal mio abbraccio, lasciandomi un bacio sulla fronte per poi uscire solo dopo avermi sussurrato un ennesimo ti voglio bene, non mi sarei mai stancata di sentirmelo dire.
“So che non sono Niall, ma se vuoi posso abbracciarti anche io” mi disse incerto il ricco, guardandomi dolcemente.
Gli sorrisi e mi fiondai tra le sue braccia, è vero , non era lo stesso, ma era comunque fonte d’affetto.
“Senti mi dispiace per prima..” cercai di scusarmi, ma mi liquidò con un non preoccuparti, ed io sorrisi.
Mi avvicinai alle sue labbra e lo bacia, un bacio lento, dolce, un bacio che succhiava tutto l’amore dal corpo di Harry, per farlo penetrare in ogni fibra del mio.
“Non ti sto dicendo che torniamo insieme..”
sussurrai sulle sue labbra.
“Lo so..”
“Non ti sto dicendo nemmeno che ti sarò fedele, è un periodo strano e ho bisogno d’affetto, sarei disposta a prenderlo da chiunque..”
“Lo so, ma io sono qui e ti amo Em”
lo guardai stranita e preoccupata.
“Ti amo, ti amo tantissimo, e sono disposto ad aspettarti e a subire tutti i tradimenti di questo mondo pur di vederti felice.”

Gli sorrisi e lo baciai con più foga, aggrappandomi al suo amore.
Il suono del telefono mi fece staccare a malavoglia dalle sue labbra.
Era Maura, voleva sapere come stessi e dirmi che Niall stava venendo da me.
Infatti mentre attaccavo, il biondo entrò in casa.
“Tutto bene?” chiese guardando Harry, il quale annuì.
“Grazie Har, puoi anche andare” gli disse il biondo.
Il riccio annuì per poi guardarmi e posarmi un bacio a fior di labbra, accarezzandomi il viso.
Quando uscì Niall mi guardò interrogativo.
“Cos’era quello?” chiese con un sorrisetto beffardo.
“Possiamo parlarne dopo?” gli chiesi stanca. Annuì e mi abbracciò.
Era tutto quello che volevo, restare tra quelle braccia finché il mio corpo non avrebbe avuto nausea d’amore, di tutto l’amore che Niall era disposto a darmi. 




L’amore ha sempre un passo in più della paura.
- M. Bisotti.



 





IO. VI. AMO.
Nello scorso capitolo avete superato voi stesse con 16 recensioni, c'è, siete una meraviglia!
Allora questo capitolo non è molto lungo ma vi dovete preparare al prossimo,
vi dico solo che c'è una parte dolciosa da lacrime e che entra nella top 10 dei miei capitoli preferiti..
Chi ne sarà il protagonista? Lo vedremo..
Ora:

- Niall mette le cose in chiaro con Emma.. tutti lo fanno e lei capisce che deve lasciarsi aiutare 
- Emma ed Harry ..
Bhè avverto solo al team pro Harry di non cantare vittoria troppo in fretta.. devono succedere ancora molte cose,
e c'è da capire bene quello che Emma ha detto ad Harry in questo capitolo..
Non gli ha fatto alcun tipo di promessa, ne tantomeno sono tronati insieme
si sono SOLO baciati.. poi vedremo..

Allora non so quando aggiorno, sto cercando di aggiornare sempre velocemente perchè giovedì parto.
Però comunque la storia rimarrà sospesa, dato che non è ancora finita.
Spero che non mi abbandoniate e che al mio ritorno vi ricordiate ancora di questa FF.
Detto questo aggiorno a 9-10 recensioni :)
Ora vado, che ho annoiato abbastanza.

 
-Un bacione

Emma:
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P.s. Tenete sempre a mente l'ultima frase, e non nella storia.. ma nella vostra vita :)

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Capitolo 21
*** Chapter 21. ***


Sai cosa diceva mia nonna?
Che anche dopo anni e anni di matrimonio tutte le volte che vedeva suo marito tornare da lavoro dalla finestra della cucina le tremavano le gambe dall’emozione.
Mi faceva sempre l’esempio delle mandorle, che a volte hanno due noccioli all’interno:
diceva che lei e suo marito erano così, erano legati stretti come due noccioli di mandorla.
Sai come sono fatti i noccioli di mandorla?
Stanno uno incastrato nell’altro, uno concavo e uno convesso, devono adattarsi e combaciare.
Ecco, finché non troverai una persona che ti faccia sentire così,
una persona che sia il tuo nocciolo di mandorla,
allora potrai star certa che non sarà la persona con cui passare il resto della tua vita.
-Portami dentro, T.

 




Le cose sembravano migliorare, ma di tornare a scuola proprio non ne volevo spere, ne tantomeno Niall voleva che ci ritornassi.
“Coca o tè?”
mi urlò il biondo dalla cucina.
“Tè” urlai di risposta, entrò dopo poco in salotto con due bicchieroni di tè alla pesca.
Presi un sorso del mio, prima che Niall si alzasse per andare ad aprire la porta.
I nostri amici entrarono, salutandomi  allegri, Harry si abbassò di poco e m posò un tenero bacio a fior di labbra, per poi andarsi a sedere sul divanetto di fronte al mio, di fianco a Liam.
Non avevamo chiarito le cose, né dato un nome a quello che eravamo.
Eravamo solo Emma ed Harry che si baciano ma non erano fidanzati, nulla di più.
Dopo poco vidi comparire in salotto Niall seguito da Zayn, gli feci un sorrisone e quest’ultimo si venne a sedere di parte a me.
“Ciao” mi sussurrò cingendomi le spalle con un braccio, mentre io nascondevo il viso nell’incavo del suo collo e glielo baciavo
“Ciao” sussurrai di rimando, lo sentii sorridere contro i miei capelli.
Sicuramente una persona esterna che avrebbe guardato quella scena, mi avrebbe etichettato come stronza patenta di prima categoria.
Ma non era così.
Non potevo, non volevo e non riuscivo a scegliere tra Zayn ed Harry, così mentre con quest’ultimo mantenevo un rapporto diciamo più intimo, con il primo mi limitavo a scambio di effusioni amichevoli.
 “Allora brutta stronza, che hai fatto stamattina mentre mi spaccavo il culo a trigonometria?” mi chiese il moro facendomi ridere.
“Mh vediamo.. ho mangiato, visto un film, cazzeggiato e basta!”
dissi scrollando le spalle, sentivo lo sguardo di tutti addosso, alzai istintivamente gli occhi al cielo.
“Voi, tutto bene?” chiesi guardando Harry, il quale annuì con una stana smorfia.
“Cos’era quella?” gli chiesi e lui per tutta risposta inarcò le sopracciglia.
“La smorfia” chiarii,scrollò le spalle e io gli feci la linguaccia. Mi alzai e mi fermai davanti a lui.
“Liam mi scuseresti?” il mio amico rise, lasciandomi il suo posto, mi accomodai di fianco ad Harry e poggiai il gomito sulla sua spalla.
“Allora, ripeto. Tutto bene?” gli sussurrai, si girò e mi sorrise sghembo.
“Molto meglio , grazie”
disse rubandomi un bacio, risi di gusto per poi far aderire nuovamente le nostra labbra.
“Ok, basta vi prego!”
supplicò Niall facendoci ridere tutti.
Mi accoccolai ad Harry, che mi accarezzava i capelli, facendomi cadere in uno stato di trans.
Sentivo le voci dei ragazzi in sottofondo, fino a quando il viso carico d’odio di mia madre, si fece largo tra i miei pensieri.
“Niall” sussurrai impaurita, stringendo forte gli occhi.
Sentii il mio amico alzarsi ed avvicinarsi a me, facendo allontanare Harry.
“Apri gli occhi e guardami” scossi il capo, impaurita, mia madre mi inveiva contro.. era arrabbiata.
“Emma apri gli occhi e guardami” ripeté, scossi nuovamente il capo, mordendomi il labbro talmente forte da farlo rompere a sangue.
“Ok, io sono qui. Siamo a casa, scherzando, Louis sta mangiando tutti i popcorn facendo passare me per il mangione, Zayn non la smette di torturare i capelli di Liam, mentre Harry è seduto qui di fianco a noi che ci guarda preoccupato. Sei al sicuro, siamo a casa.”
Inspirai assimilando quelle parole, e aprii lentamente gli occhi incrociando lo sguardo blu oceano del mio migliore amico, mentre con le mani mi torturavo i polsi.
Mi concentravo sulla respirazione, cercando di pensare ad altro, ma era come se sentissi le forbici chiamarmi dalla cucina, invocare il mio nome affinché le cibassi del mio sangue.
“Niall” ripetei spaventata.
“Emma, siamo qui insieme, e va tutto bene” scossi il capo, contrariata dalle sue parole, dentro di me non andava nulla bene.
“Ti ricordi quel giorno , quando facemmo quella cosa, che mi dicesti?” disse riferendosi al giorno del tatuaggio, annuii non capendo dove volesse andare a parare.
Fissavo quegli occhi limpidi, dai quale non trasparivano insicurezze, solo determinazione.
“Ripetimelo”
“Sei il mio angelo e non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi salvato la vita”
annuì con un sorrisetto.
“Ora ripetimi quello che mi dicesti il secondo anno di asilo, al tuo compleanno”
“Che sei più di un migliore amico, sei la mia anima gemella, perché nessuno mi rende felice come te”
“Ok, e ti ricordi anche che mi hai detto l’hanno scorso ai tuoi 18 anni?”
annui ancora, sorridendo ripensando a quelle parole un po’ sciocche, ma veritiere.
“Che se mi fosse successo qualcosa un giorno, avrei voluto che di me si ricordasse la mia parte migliore. Avrei quindi voluto che si ricordassero di te, perché sei la mia parte migliore” annuì con le lacrime agli occhi.
“E in quinta elementare quando litigasti con Brenda Sollimoon e io ti difesi, cosa mi dicesti?”
“Ti chiesi come riuscissi sempre a salvarmi, e come riuscissi ad essere così perfetto per me. E tu mi rispondesti..”
mi bloccai capendo dove volesse arrivare, mentre una lacrime mi rigava il volto.
“Continua” mi intimò.
“Mi rispondesti che io ero il tuo nocciolo di mandorla, che combaciavamo alla perfezione e tu saresti stato la mia ombra per tutta la vita perché sono la cosa migliore che ti sia capitata” annuì soddisfatto.
“Ne ero convinto allora e ne sono convinto adesso”
un senso di serenità mi invase completamente.
Quella non era semplice serenità, quello era amore.. amore per una persona che con piccole e grandi gesti aveva sempre dimostrato di volermi bene e tenerci a me.
Amore di una persona che in quel momento mi fece dimenticare quel paio di forbici chiuse in un cassetto, e tutto il vuoto chiuso invece, dentro me. Lo abbracciai forte.
“Grazie Nialler, è per questo che dico che sei il mio angelo” gli sussurrai
. “Sai che sono qui per questo” si accomodò di fianco a me, ed io poggiai il capo sulla sua spalla, rasserenata.
I ragazzi tornarono a fare le solite stupidate, mentre io mi godevo pochi minuti di totale amore.
Si, mi sentivo amata.






Oggi sarà il giorno 
Che te lo getteranno indietro 
Ad oggi avresti dovuto in qualche modo 
Realizzare ciò che devi fare 
Non credo che nessuno 
Senta quello che provo io per te adesso 
II beat è tornato, era di dominio pubblico 
Che calore del tuo cuore si è spento 
Sono sicuro che hai già sentito tutto ciò prima 
Ma non avevi mai veramente dubbi 
Non credo che nessuno 
Senta quello che provo io per te adesso 
E tutte le strade che dobbiamo percorrere sono tortuose 
E tutte le luci che ci guidano sono accecanti 
Ci sono tante cose che mi 
Piacerebbe dirti 
Ma non so come 
Forse perché 
Sarai colui che mi salverà 
E dopotutto 
Tu sei il mio muro delle meraviglie 

Oggi sarebbe stato il gran giorno 
Ma non te lo getteranno mai indietro 
Ad oggi avresti dovuto in qualche modo 
Realizzare ciò che non devi fare 
Non credo che nessuno 
Senta quello che provo io per te adesso
 
E tutte le strade che ti conducono là sono tortuose 
E tutte le luci che illuminano la via sono accecanti 
Ci sono molte cose che vorrei dirti 
Ma non so come 
Ho detto forse 
Sarai colui che mi salverà 
E dopotutto 
Tu sei il mio muro delle meraviglie 
Ho detto forse 
Sarai colui che mi salverà 

Oasis -Wonderwall





BUONASERAAAA
Allora, questo è l'ultimo capitolo prima della 'pausa estiva' ahahah
Appena torno tra 15 giorni ricomincio a postare normalmente :)
Ho deciso di mettere questo come 'ultimo' per chiudere in bellezza

AMO questo capitolo, la dolcezza nelle parole e nei ricordo di Emma e Niall è qualcosa di magico, a mio parere.
Non so cosa ne pensiate voi.. ma loro sono troppo in là per essere una coppia..
C'è troppo amore reciproco per essere sprecato in un fidanzamento, loro sono altro..
Sono molto di più..
Sono AMORE allo stato puro.
Sono il bello l'uno dell'altro, la mano che si trova quando cadi, il sorriso che ti riscalda in mezzo ad una tempesta, il pasto caldo in tavola che trovi di ritorno da lavoro o scuola.
Insomma sono molto di più di due semplici persone che si voglio bene o che si amino.. loro darebbero la vita per l'altro.
Non so se mi sono spiegata bene :s

Comunque a parte lasciarvi con il diabete.. spero di lasciarvi anche incuriositi. Perchè?
Perchè vediamo che lei bacia Harry, cerca Harry, non vuole che lui si allontani..
Ma nello stesso tempo, si fa coccolare da Zayn, si illumina non appena lo vede, cerca un contatto con lui..
Quindi Emma, chi hai intenzione di scegliere?!!?!
Voglio che questa domanda vi torturi.. finchè non capite la risposta.. andiamo indovinate prima di vedere il capitolo :3

Spero che al mio ritorno mi facciate trovare tante recensioni :3
Posto a 11-12 recensioni.. perchè questo capitolo per me merita :))))
La canzone finale, è meravigliosa e trovo sia adattissima a loro e alla situaizone.
Non vi ho consigliato di ascoltarla mentre leggete perchè vi volevo concentrati.. e la canzone sarebbe stata una distrazzione..però ora ascoltatela se vi và :)
Ora vado che è meglio..

Grazie a tutti per le magnifiche recensioni, e i messaggi sin troppo gentili che mi mandate su twitter.
Vi adoro tutti, e sono grata ad ognuno di voi prchè leggete questa robbaccia che scrivo hahahah
Basta vado davvero! ahahah
Ci si vede tra 15 giorni bella gente..
Fate buone vacanze :))


- Un bacione xx


Emmahttp://media.tumblr.com/tumblr_m8e7ypGgNE1rs8u4d.jpg
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UNBROKEN †

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Capitolo 22
*** Chapter 22. ***


"Ovunque tu fuggirai, io rimarrò sempre tua.
Ritirati agli estremi confini del mondo, io rimarrò sempre tua.
Ama cento altre donne, io rimarrò sempre tua; si nell’ora della morte sarò ancor tua.
Le parole stesse che adopero contro di te, ti provino che io sono tua.
Tu hai ardito ingannare una creatura fino al punto di divenire tutto per essa.
Io sono tua, tua, tua: la tua maledizione."

-Kierkegaard






Due mesi dopo la situazione era tornata alla normalità.
Non mi tagliavo da più di un mese e mezzo, ma Niall preferiva restare con me in casa qualora avessi avuto bisogno di lui e io questo lo apprezzava, di stare da sola proprio non mi andava.
Quella mattina mi svegliai verso le dici, con tutta la calma del mondo  mi alzai e mi feci una doccia, stavo indossando la biancheria quando la voce di Niall mi fece sobbalzare.
“Emma” mi urlò dalla cucina, decisi di non rispondere, il tempo di vestirmi e sarei scesa.
“Em corri, muoviti” allarmata dall’urgenza nella voce del mio amico, mi precipitai di sotto, trovandolo a smanettare con qualcosa nel frigo, lo guardai circospetta ed incuriosita, non capendo quale fosse l’emergenza.
“Niall?” chiesi attirando la sua attenzione, chiuse il frigo e mi sorrise, mi passò accanto mi bacio la guancia, mi accarezzò il ventre e mise sul bancone della cucina la colazione.
“Cosa succede?” chiesi esplicitamente, lui mi sorrise eccitato ed io risi di gusto.
“Ho organizzato una festa” mi informò emozionato
“..per stasera, qui!” lo guardai scettica.
“Qui? E perché mai, scusa?”
“Per divertirci, è da un po’ che non lo facciamo..divertirci, dico”
gli sorrisi dolcemente e assentii, dopo poco suonò il campanello e io corsi all’entrata.
Aprii la porta e con un sorrisone mi fiondai tra le sue labbra, dopo poco mi scostai sorridendogli nuovamente e carezzandogli i ricci perfetti.
“Perché sei nuda?” mi chiese guardandomi.
“Se vuoi mi vesto..” lo provocai assottigliando gli occhi, lui si passò la lingua sulle labbra e distolse lo sguardo.
“A me fa piacere che la mia ragazza mi accolga così ma sai, vivi con un altro uomo.. quindi mi urta leggermente” disse geloso fino al midollo, ridacchiai.
“Niall è abituato a vedermi in biancheria da prima ancora che tu ti accorgessi che fossi una ragazza”
“Ho sempre saputo fossi una ragazza”
disse facendomi la linguaccia, per poi attirarmi a se e baciarmi dolcemente. 
“Vieni.. Niall sta organizzando una festa per stasera..” dissi ridacchiando sotto i baffi e trascinandolo in cucina.
Appena Harry mise piede in cucina, Niall lo sequestrò, impegnandolo nell’organizzazione.
Io decisi di lasciarli fare, e salii di sopra per vestirmi.
Indossai una pantalone blu scuro a sigaretta, con dei tronchetti grigi, intonati al top di seta, e poi una giacca blu sopra, con una borsa marrone per completare il tutto.
I capelli li lasciai sciolti sulle spalle, contornando con un filo di matita blu, i miei occhi.
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/393878_323257167696450_1847022965_n.jpg )
Quando fui pronta scesi di sotto, dove Niall ed Harry ancora erano concentrati a chiamare i vari amici.
Andiamo a fare un giro?” proposi ad Harry, lui mi guardò e si aprì in un sorrisone facendo nascere le sue meravigliose fossette.
“Certo” assentì congedandosi dall’amico.
“Sei bellissima” mi sussurrò posandomi un bacio tra i capelli.
“Lo so” dissi altezzosa, per vederlo portare gli occhi al cielo sbuffando, così mi avvicinai sorridendo e gli baciai leggermente le labbra.
“Niall torno per pranzo, non invitare troppa gente ok? Ti voglio bene” lo salutai.
“Non preoccuparti, te ne voglio anche io” dopo esserci congedati da Niall uscimmo, mi aggrappai al braccio di Harry, prendendolo in giro ora per questa ora per quella cosa.
Amavo vederlo innervosirsi e poter farlo rilassare solo con un bacio.
Mentre camminavamo vedemmo Zayn camminare nella direzione inversa alla nostra, quando fummo vicini gli sorrisi e lo abbracciai per salutarlo.
“Tutto bene?” chiese sia a me che ad Harry, assentimmo , scoprendo che era una recluta per l’esercito di organizzazione di Niall.
“Ora vado, che sennò mi mangia vivo” disse facendoci ridere, consapevoli che avrebbe potuto farlo.
Quando si stava allontanando mi ricordai di una cosa, quindi mi girai nella sua direzione.
“Zayn” lo richiamai, lui si girò guardandomi interrogativo.
“Domani posso venire da te?” mi guardò circospetto, ma assentì senza pensarci due volte.
Harry mi stava  praticamente chiedendo spiegazioni con lo sguardo, e io gli sorrisi.
“Devo parlargli di una cosa..” lui annuì ed entrammo nel bar.
Prendemmo due caffè e li sorseggiammo, facendo cretinate.
“Diamine, penso che potrei accarezzarli per sempre” dissi mentre, sporta sul tavolo, gli accarezzavo i ricci vedendolo sorridere sornione.
“Harry Styles?” chiese una voce da oca, mi girai nella direzione di quest’ultima e notai una ragazza bionda tinta, con un seno palesemente rifatto dirigersi verso di noi.
“Char?” chiese Harry sorpreso, si alzò per salutarla tornando poi al suo posto,mentre quest’ultima stava di fronte a noi.
“Vedo che alla fine hai trovato un buon partito” disse riferendosi a me e facendo una risatina da cavallo.
“Già, ha finalmente capito che era da sciocchi farsi le sgualdrine” dissi sorridendole falsamente, ed essendo ricambiata altrettanto.
Si misero a parlare dei vecchi tempi, e di quanto a lei mancasse la loro vecchia compagnia di amici, e del fatto che lei non conoscesse nessuno perché lei si era trasferita in una nuova scuola.
Lei, lei , lei..
“Ehi stasera a casa di Emma c’è una festa, perché non vieni? Ti faccio conoscere qualcuno..” quelle parole attirarono immediatamente la mia attenzione ed incenerii subito Harry con lo sguardo, quando l’oca acconsentì.
Le diede l’indirizzo e si congedò da noi.
“Alla mia festa, senza il mio consenso?! Davvero, Harry davvero?” chiesi abbastanza infastidita, mi sorrise dolcemente e io stralunai gli occhi.
“Ti odio” dissi prendendo la borsa ed andando alla cassa, Harry si offrì di pagare, dopodiché mi accompagnò a casa.
C’erano tutti i ragazzi, ma appena entrai fuggirono via per fare delle commissioni.
“Siete strani” dissi a Niall, lui ridacchiò e mi baciò la tempia.
“Tu non preoccupartene, pensiamo a tutto noi” annuii e dopo pranzo, decisi di concedermi un pisolino, dato che la notte sarebbe stata giovane.
 




Per allontanarti da qualcosa devi essere diversa tu–
reinventarti, rinascere,
scavare in quella che sei al punto da chiederti chi fosse la persona che eri e che non tornerà,
quella che per alcuni aspetti non riconosceresti e che,
ancora più importante,
non verrebbe riconosciuta. 






I ragazzi la sera arrivarono a casa anche prima del dovuto, ed io ero in estremo ritardo.
Erano le nove passate ed ero ancora in biancheria, la voce di Niall mi sollecitò ad accelerare, avvisandomi che gli invitati iniziavano ad arrivare.
Indossai velocemente un pantaloncino a vita alta nero, con una camicetta colorata sopra, decolté neri e un quantità smisurata di accessori.
Legai i capelli in uno chignon morbido, mettendo sugli occhi solo un filo di mascara.
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/310902_295196187169215_1083137359_n.jpg )
Quando scesi in salotto già erano arrivati la maggior parte degli invitati, una musica non troppo forte riempiva l’ambiente e tutti gli alcolici e le bevande erano posizionate su di un tavolo all’angolo della stanza.
Mi avvicinai ai miei amici per salutare loro ed Harry, mi intrattenni con loro per la maggior parte del tempo ma poi, a metà serata, il gruppo si disperse.
Mentre ero intenta a sorseggiare il mio cocktail, intravidi la bionda amica di Harry, conversare troppo animatamente con Zayn.
Ora stai esagerando – pensai prima di dirigermi verso quest’ultima a passo di carica.
“Scusa” dissi con tono e sorriso falso, strappandole Zayn dalle mani.
Lo trascinai in cucina e, dopo aver chiusa la porta, mi accomodai sul bancone.
Lui mi guardava interrogativa e io sbuffai sonoramente.
“Scusa.. la odio” ammisi abbassando gli occhi.
“Ok, e perché se tu la odi, io non ci posso parlare?”
“Oh bhé allora scusami tanto, torna pure da quell’ochetta”
dissi offesa ed infastidita, scendendo dal bancone e allungandomi a prendere dell’acqua per poi versarla nel bicchiere. “Coglione” sussurrai scocciata.
Sentii le sue braccia cingermi i fianchi e il suo viso posarsi tra la mia spalle e il collo, dove mi lasciò un piccolo bacio.
“Scusa, non volevo farti arrabbiare..” si scusò, mi girai facendogli alzare il viso, mentre con le mani ancora mi cingeva i fianchi.
“No, dispiace a me. È che oggi l’abbiamo incontrata al bar.. a quanto ho capito è un ex di Harry e..” sospirai stanca.
“Già ha avuto lui, non può prendersi anche te” dissi capricciosa abbassando lo sguardo, lui sorrise dolcemente e mi abbracciò.
“Sono tuo” mi sussurrò, poi mi posò un bacio sulla guancia ed uscì dalla cucina.
Alzai gli occhi al cielo sospirando e riaccomodandomi sul bancone.
“Ehi mora sei qui” disse Niall entrando e sedendosi di fianco a me, scrollai le spalle.
“Di che parlavi con Zayn?” alzai , nuovamente, le spalle.
“E’ lui”
mi disse in un sussurro, mi girai guardandolo interrogativo e lui mi sorrise dolcemente, accarezzandomi il viso.
“E’ lui Em, lo cerchi sempre, anche quando sei con Harry. Questa è la verità. Ammettilo a te stessa.. so che ad Harry vuoi un bene dell’anima, ma non potete essere più che amici, perché lo siete da troppo tempo. Non so se mi spiego..”
“No, in effetti no”
ammisi facendolo ridacchiare.
“Vi piacete tu ed Harry, questo non lo metto in dubbio. Ma tutta la passione è andata a scemare negli anni, insomma avete fatto passare una vita prima di fidanzarvi, ed ora le cose sono cambiate. Io penso che tu abbia bisogno di Zayn al tuo fianco. Siete così diversi che , paradossalmente, non potete fare a meno l’uno dell’altro.”
“Non lo so biondo..che dirà Harry?!”

“Io non lo so, so solo che tu devi pensare al bene per te stessa, e se il bene è Zayn.. bhé devi stare con lui” lo guardai intenerita e lo abbracciai.
Sei tu l’unico uomo della mia vita, sappilo”
“E tu l’unica donna
, per questo odio vederti addirittura con due di loro. Tu sei miadisse abbracciandomi forte.
“Per sempre” gli sussurrai per poi baciargli l’orecchio e farlo sobbalzare.
Risi e scendendo dal bancone, mi diressi in salotto.
Harry parlava intimamente con la bionda e , straordinariamente, a me non diede fastidio.
Come se Niall mi avesse aperto gli occhi dicendo: Ehi ti svegli?! È Harry siamo amici da un vita Styles, non può essere tuo in quel senso. È anormale.
Forse dentro di me l’avevo sempre saputo, però ci avevo voluto provare per non avere rimpianti.
In fondo, avevo sempre immaginato come sarebbe stato essere la ragazza di Harry Styles, ed ero sicura che chiunque avesse preso il mio posto, sarebbe stata fortunata.
Mi avvicinai a lui e lo portai via dalla ragazza, chiusi la porta della mia stanza e gli dissi tutto ciò che mi aveva detto Niall, e che io ero d’accordo con lui, anche se a malincuore.
“Forse avete ragione..” disse triste.
“Almeno ci abbiamo provato no?” chiese incerto ed io annuii intenerita , per poi abbracciarlo.
“Sappi solo che ti amo davvero, e lo continuerò a fare per sempre, credo. E che se avessi bisogno di qualsiasi cosa ci sarò per te” mi dissi tristemente.
“Anche io ci sarò Harry, te lo prometto” mi sorrise e scese di sotto.
Mi buttai sul letto e chiusi gli occhi.
Ero l’unica ad avere una vita così, inspiegabilmente, complicata?






‎"Non voglio più niente che non sia vero, 
sentito, partecipato, condiviso. Tutte quelle cose 
che stavano in piedi per educazione 
non mi stanno più dentro."










BOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Sono tornataaaaaa :D:D
*ok placo l'entusiasmo e torno seria (?)*
Le 0.40 di sera dopo un viaggio estenuante e una doccia rigenerante.. eccomi, con il capitolo e, come promesso

LA SCELTA (?)
BU IA non si capisce niente.. *bugia*
Dai, non lo so può essere che le carte in tavola si mischieranno ancora, perchè la partita è ancora aperta dolcezze!
Sorry team Harry, per ora il riccio è out, ma chissà.. ho in mente taaaante cose.
*clapping hands* per quelli che c'hanno visto lungo non fermandosi ai primi capitoli, e alle emozioni più descritte..
So congratulations team Zayn (?)..
I mean se hai letto di più in quel poco (rispetto ad Emma-Harry) descritto di Emma-Zayn (Diciamo Zemma?) che in quello di Emma-Harry sei uno forte che ha capito tutto.
Ma anche se  credevi in Zayn e basta eri dalla parte giusta..
Anche se la parte di Harreeh non è del tutto errata, .. BASTA! Sto parlando troppoooo!!!!!!

Anyway standing ovation for Niall *clapping hands*
Se non ci fosse lui che merda sarebbe Emma?!?!!?!??!!?!
Sarebbe come winnie the pooh senza pimpi (?) ahahhaha sto sclerando di brutto :s

Ricapitolando:
-Emma e Harry felici
-Emma chiede a Zayn di parlargli.. (soffermiamoci un attimo, cosa voleva dirgli ancor prima di lasciare Harry?? Glielo dirà? Se si, quando?)
-Incontrano l'amica di Harreeeeeeeh, Emma sembra ingelosirsi
-Alla festa si ingelosisce seriamente di Zayn
-Comportamenti stranamente confidenziali per i due in cucina.. non trovate?? :s
-Niall opens her eyes
-Lei capisce qualcosa e lascia Harrrrrreeeh
What will happen?

Spoiler: 
La parte finale del prossimo capitolo la amo ahahahah
Che merda non è uno spoiler, lo so, ma col cavolo che ve lo do.. sennò voi mi capite tutto e non leggete :(
BASTA PARLARE, MI DEVO FERMAREEEE!!


Comunque per quelli che mi avevano chiesto di parlare SCUSATE ma col cellulare non riuscivo a fare una beata minchia (scusate il francesismo)
Ora però sono qui, e le orecchie (gli occhi più che altro) sono aperte.
Tell me everything you want


Si me ne sto andando, un secondo ancora..
Aggiorno quando arriviamo a 10 recensioni..
Spero presto perchè ho voglia di aggiornare data l'astinenza di questi giorni che sono parsi infiniti ahahahahah
ORA GIURO CHE VADO.


Vi amo troppo, cioè le vostre recensioni sono meravigliosee!!!
BUONA NOTTE a chi legge ora, e BUON GIORNO a chi legge domani mattina :)))


Love u all <3
-Baci 

 
P.s le foto di Emma le metto al prossimo, ora sto troppo assonnata, sorry guys


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UNBROKEN †


AVETE CAPITO PER CHI E' LA FRASE INIZIALE?? A ME E' CHIARISSIMO E A VOI, LEGGETELA ATTENTAMENTE E LEGGETE IL CAPITOLO.. CAPIRETE
FATEMI SAPERE :d:d

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Capitolo 23
*** Chapter 23. ***


Rating rosso





E lo guardai, lo guardai, e seppi con chiarezza, come so di dover morire,
che l’amavo più qualunque cosa avessi mai visto o immaginato sulla terra, più di qualunque cosa avessi sperato in un’altra vita.

- V. Nabokov 




Ero davanti alla sua porta da una decina di minuti, ma non mi decidevo a bussare.
Insomma dovevo dirgli che avevo scelto lui dopo aver scelto per mille volte Harry, e se mi avesse rifiutata?
Avrebbe potuto dire che ero arrivata troppo tardi e il treno era già passato, che ero solo una cretina per non aver preso prima una decisione.
Sospirai cacciando tutti quei pensieri dalla mia mente e bussai alla porta, quattro colpi secchi.
Nemmeno un secondo dopo mi trovavo sulla soglia a fissare il suo viso perfetto, incorniciato da un sorriso sincero, e io amavo vederlo sorridere.
Il suo sorriso, quello sincero, era come l’eclissi, una cosa assolutamente rara.
Era una cosa che riservava a pochi, e tra quei pochi, c’ero fortunatamente capitata io.
Non so come si possa descrivere il sorriso o la risata sincera di Zayn, è come un esplosione nel cuore, come se tutto introno prendesse forma, colore e senso, come se le cose diventassero più belle.
“Ehi”
mi disse sventolandomi una mano dinanzi agli occhi, abbassai lo sguardo imbarazzata.. lo sapevo, mi ero incantata.
Lo rialzai e gli sorrisi mortificata, sussurrando un saluto confuso.
Mi fece accomodare in casa ed andammo in cucina, per prendere qualcosa da bere.
Sorseggiando il mio tè, parlammo del più e del meno, così mi decisi a dire quello che ero andata a dire.
“Zayn, ieri ti ho chiesto di venire perché dovevo parlarti di una cosa..”
iniziai torturandomi le mani e il labbro inferiore.
“Dimmi” disse poggiando una mano sulle mie, per farmi smettere e farsi guardare negli occhi, non appena incrociai quei pozzi color nocciola mi sciolsi.
“Volevo spiegarti che stare con Harry per me era importante, e che mi dispiaceva ma volevo rimanerti amica perché a te ci tengo..” lui abbassò lo sguardo lasciandosi andare per un microsecondo al dispiacere, per poi rialzarlo e sorridermi un po’ triste.
“Va bene..” non lo feci finire e continuai.
“Poi ieri sera, con l’aiuto di Niall e dopo averne parlato anche con Har, ho capito che sei tu. Il mio lui, sei tu. Mi capisci, anche essendo esattamente il mio opposto, mi fai stare bene, mi fai sorridere, mi tratti bene, e mi vuoi bene. Io non ti ho mai lasciato solo, sono sempre stata dalla tua parte e ieri ho capito che è perché la tua parte è la mia parte. Voglio stare nella tua parte, scoprirla e capirla, se tu vuoi.. puoi stare nella mia” dissi sorridendogli insicura.
“Davvero?” mi chiese incredulo, annuii velocemente.
Mi si avvicinò e mi prese il viso tra le mani, carezzandomelo con i pollici.
“Ti prego resta nella mia parte per sempre.”
Mi disse un attimo prima che le nostre labbra si incontrassero, e lo stormo di farfalle si aizzasse nel mio stomaco, sorrisi inevitabilmente contro le sue labbra.
“Che modo strano di dichiararsi eh?” chiesi imbarazzata, quando ci staccammo per prendere fiato.
“Il più bello, efficace ed originale della storia. Come te” le nostre labbra si incontrarono nuovamente, mentre io torturavo i suoi capelli corvini.
Mi portò di sopra, facendomi stendere sul letto ad una piazza e mezza in camera sua, per poi stendersi su di me facendo peso sui polsi, per non pesarmi.
I brividi percorrevano il mio corpo interamente, mentre mi baciava il collo e quel poco di seno scoperto dalla maglietta, che poi si decise a sfilarmi via.
Io feci lo stesso con i suoi pantaloni , mentre lui si sfilava la maglietta.
Mi baciò tutta la pancia, poi il ventre e di nuovo i seni.
Mi sfilò la gonna che avevo indosso, e dopo sganciò espertamente il reggiseno.
Sentivo la sua eccitazione premere contro le mie gambe, e mi ci strusciai per sentirlo sorridere e gemere contro la mia pelle.
Mi sfilò le mutandine e baciò la mia intimità, mentre io gli sfilavo i boxer.
Tornò a baciarmi le labbra, mentre io gli torturavo il labbro inferiore con i denti, entrò in me facendomi inizialmente gemere dal dolore.
Le spinte divennero più forte, mentre chiamavamo l’uno il nome dell’altra e il piacere cresceva.
Mi guardò negli occhi e mi sorrise, ed io feci lo stesso mentre insieme raggiungemmo l’apice del piacere.
Si abbassò a baciarmi dolcemente, e io gli accarezzai il viso.
Uscì da me e mi si distese di fianco, coprendoci con il lenzuolo.
Mi accoccolai al suo petto, disegnando con le dite cerchi immaginari.
Mi prese il polso e mi accarezzò le cicatrici, guardandole con una smorfia dolorosa, per poi stringermi a se e baciarmi il capo, sorrisi dolcemente.
“Non mi lasciare ok?” mi sussurrò e io non potei fare altro che sorridere nuovamente.
“Non ho in programma di farlo” dissi ridacchiando, lui mi baciò ancora ed io pensai che era la cosa più bella godersi la persona giusta, con la piena consapevolezza che essa lo sia.
“A proposito, prima ho visto una cosa, ma essendo impegnati in altro..” disse alzando il lenzuolo e guardandomi sotto al seno.
Accarezzò la scritta con l’indice , guardandomi interrogativo.
“E’ per Niall, mi ha anche accompagnato a farlo.. un paio di mesi fa” mi sorrise dolcemente e mi posò un bacio a fior di labbra.
“Siete così carini”
disse con una voce scema, lo spinsi via e mi alzai.
“Ehi dove vai? Non ti ho dato il permesso di lasciarmi” disse mettendo su un broncio molto, troppo sexy.
“Niall è da solo devo tornare a casa, se vuoi venire sei il benvenuto” dissi sorridendogli irriverente.
“Certo che vengo stronzetta, ora ti ho avuta non ti lascio” mi sporsi a dargli un bacio, che prolungò facendolo diventare troppo passionale.
“Ok Zayn vorrei davvero tornare a casa.. non provarci” sbuffò buttandosi sul letto, facendomi ridere. Poi si decise ad alzarsi e prepararsi.
 



Allora ti guardo negli occhi e dico stringi i denti, che io son qui, son qui e ti stringo le mani.




Quando arrivammo fuori casa mia, notai sul vialetto un’altra macchina parcheggiata.
Era una smart rossa, non l’avevo mai vista prima.
Guardai Zayn interrogativa, per incrociare uno sguardo altrettanto confuso, scendemmo dall’auto e ci dirigemmo all’ingresso.
Aprii la porta, e mentre attraversavamo il corridoio mi annunciai.
“Niall sono a casa” dissi entrando in salotto.
Stava baciando una ragazza rossiccia sul divano, ma appena sentirono la mia voce si staccarono imbarazzati.
“Ehi” mi salutò sorridendo, seppur imbarazzato, mentre io lo guardavo scioccata.
“Ehi amico, tutto bene?” gli chiese Zayn , prendendo in mano la situazione.
“Si, vedo che anche a voi va tutto bene.. mi fa piacere” disse sorridendoci sincero, improvvisamente mi ripresi dallo stato di shock e sorrisi forzatamente alla ragazza.
“Piacere Emma” le dissi porgendole la mano.
“Adrianne, il piacere è mio, Niall mi ha parlato molto di te” disse alzandosi per ricambiare il saluto.
“Lui è Zayn..” dissi presentando il moro, il quale le strinse prontamente la mano, mentre lei ripeteva il suo nome.
Era magrolina, non molto alta, con dei capelli di un rosso sbiadito e gli occhi di un castano intenso. Non era niente male nel complesso.
“Spero abbia detto cose buone” dissi guardando severa Niall.
“Oh si, certo” disse lei riaccomodandosi di fianco al biondo.
“Posso parlarti un attimo?” dissi proprio rivolta a quest’ultimo, che annuì e mi seguì dopo essersi scusato con Adrianne.
“Tieni mani e occhi a posto Malik, sennò ti castro” dissi sottovoce, puntandogli un dito contro, prese il mio dito e mi attirò a se per stamparmi un bacio sulle labbra, facendomi sorridere
. Raggiunsi Niall in cucina , chiudendomi la porta alle spalle, poggiandomi poi al bancone, mentre lui mi era di fronte.
“Non posso credere che tu non me l’abbia detto..”
ammisi delusa.
“Tu avevi già abbastanza cose da pensare, che senso aveva metterti anche i miei pensieri in testa?!”
“Ci siamo sempre detti tutto. Tu hai sempre avuto molti pensieri per la testa, ma questo non ti ha mai impedito di farti carico anche dei miei problemi, molto più pesanti anche.”
“Non c’entra, io sono io. Tu sei..”
“Cosa? Cosa Niall? Non ti fidi? Oppure pensi che mi sarei tagliata perché uscivi con un'altra e quello più quello mi avrebbe fatto crollare? Davvero?”
chiesi offesa, lui mi guardò ferito e dispiaciuto, abbassando lo sguardo.
“Scusa..” mormorò.
“Pensavo ci dicessimo tutto.. ma evidentemente era una confessione a senso unico.”
Dissi uscendo dalla cucina e salendo in camera mia, mi stesi sul letto con la testa sul cuscino.
Un secondo dopo sentii il rumore della porta, e della mani accarezzarmi la schiena.
“Ehi piccola..”
“No Zayn ,non ci provare. Non lo difendere! Me lo doveva dire!”
sbottai incazzata, mettendomi seduta.
“Tu non capisci, mi fa male vedere che l’unica persona a cui ho sempre confidato tutto, mi nasconda una cosa del genere.. ha una fidanzata! Lo capisci?! Io sono sconvolta.”
“Sei sconvolta dal fatto che abbia una fidanzata o dal fatto che non te l’abbia detto?!”
ci pensai su, prima di rispondere.
“Entrambi” ammisi abbassando lo sguardo.
“Lui è il mio Nialler, non so se sono pronta a dividerlo con qualcuno” conclusi, colpendomi da sola con la pura verità.
“Piccola lui lo fa, provaci anche tu. Siete sempre stati voi due, lo so. Ma ora tu hai me, ed è giusto che anche lui abbia qualcuno. Questo non vuol dire che ti vorrà meno bene, perché lo sai che lui ti mette sempre al primo posto. Davanti alla sua stessa famiglia. Davvero non credo che tu abbia qualcosa di cui preoccuparti”
mi disse abbracciandomi, lo lasciai fare, perché abbracciarlo mi calmava.
“Ti adoro, altri al posto tuo avrebbero fatto una scenata di gelosia, e tu sei qui a consolarmi” lo sentii sorridere tra i miei capelli.
“Semplicemente so che non ho nulla di cui preoccuparmi, e so che per te Niall è importante. Quindi chiarisci il prima possibile” annuii, ma decisi che l’avrei fatto quando la rossa sarebbe andata via.
Così passammo tutto il pomeriggio in camera mia, a scherzare e vedere film.
Zayn era la parte migliore della giornata, era la parte delle risate, degli sguardi fugaci, dei baci amorevoli, dei sorrisi sinceri.
Si, Zayn era la mia parte preferita del giorno.. e anche della notte.
 








BU IAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Sono qui con il capitolo!
Ammettetelo, l'avete atteso *si illude* aahhahaha
Le carte sono in tavola e sono scoperte.
Emma ama Zayn e lui ricambia pienamente.
Niall è segretamente fidanzato con una rossa sconosciuta ed Emma si arrabbia leggermente. *sarcasm*
Devo confessare che il mazzo di queste carte e grande ahaha
Per cui molte carte le scopriremo nei prossmi capitoli, per ora godiamoci un nuovo amore *u*

Basically volevo dire a chi ci aveva riflettuto ( e vi ringrazio per avermi calcolata e averlo fatto) che la frase all'inizio dell'altro capitolo era per Niall. :))
I'm in love with the Irish one *occhi sognanti*
Onestamente oggi sono poco logorroica D: ahaha
Spero siate felici di sapere che oggi ho l'ispirazione, per cui sto scrivendo tantissimo..
Dato che sto tipo venti capitoli avanti a quelli pubblicati, vi dico che la storia totalmente inaspettata. 
Oggi ho deciso che sarebbe andata in quella direzione, perchè mi piacerebbe finirla in un certo modo. 
E sembro essere abbastanza ispirata per fa sì che avvenga.
Oggi sono tipo.. * inizio a scrivere* *poi chiudo e apro una qualsiasi altra cosa* * poi riapro word pensando "No devo scrivere sennò mi dimentico*
ahahah ok non ve ne frega niente :s ahahah

Aggiorno a 12/13 recensioni :))) love u guys <3
-Baci xx


Allora eccovi Emma : 
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Capitolo 24
*** Chapter 24. ***


I rapporti non funzionano come li vediamo in televisione o al cinema:
Lo faranno? Non lo faranno?
Poi lo fanno e sono felici per sempre... Ma figurati!
Nove su dieci si mollano perché non sono ben assortiti fin dall'inizio, e la metà di chi si sposa divorzia comunque.
Glielo dico subito: nonostante tutto non voglio passare per cinico, perché non lo sono.
Sì, è vero: io credo che l'amore serva soprattutto a vendere molte scatole di cioccolatini e, sa, in certe culture, una gallina.
Mi dia dell'ingenuo, non fa niente.
Perché, in fondo, continuo a crederci.
In buona sostanza, le coppie veramente giuste sguazzano in mezzo alla stessa merda di tutti gli altri, la grossa differenza è che non si lasciano sommergere:
uno dei due si farà forza, e ogni volta che occorre, lotterà per quel rapporto, se è giusto e se sono molto fortunati, uno dei due dirà qualcosa.
-
Scrubs





Entrai silenziosamente in cucina dove Niall era intento a mangiare delle patatine, perso in chissà quali pensieri, data l’espressione accigliata.
Mi accomodai intorno al bancone di fronte a lui, che alzò gli occhi sorpreso, mi fissò per un attimo e risentito, spostò nuovamente lo sguardo.
“Ti voglio un bene dell’anima, che forse neanche immagini. Anzi, forse ti amo addirittura, per quanto ci tengo a te. Certo un amore fraterno, ma pur sempre amore” dissi con un sorriso amaro, pieno di scuse e risentimento.
“Quello che voglio dirti” cercai di arrivare al punto, sospirai e continuai.
“E’ che mi dispiace. Mi dispiace per essere una criticona, per non essere perfetta, per darti noie, per essere troppo esigente, per non essere l’amica che ti meriteresti. Mi dispiace di non riuscire a volerti mai abbastanza bene, perché per quanto il cuor mio stia esplodendo per amarti, non è mai abbastanza. Non per te, perché tu sei troppo.. troppo per me, troppo per questo mondo che, onestamente ti merita meno di quanto non ti meriti io” dissi sincera, abbassando lo sguardo.
“Sei una cretina” mi disse chiudendo il pacco di patatine, poi si alzò e lo ripose nell’armadietto.
Si girò verso di me e mi guardò cercando un qualcosa sul mio viso.
“Odio il fatto che tu non creda mai abbastanza in te stessa, odio il fatto che tu non capisca mai la verità, odio il fatto che per quanto uno possa ripeterti che sei meravigliosa tu non lo capirai. Odio vederti soffrire credendo che non sei abbastanza per me, quando in realtà sei tutta la mia vita. Sei l’aria che respiro da tempi immemorabili, sei il sole in una giornata di pioggia, sei la primavera che batte l’inverno uggioso e l’estate assolata. Sei, semplicemente, tutto ciò che non mi è mai mancato. L’amore” disse guardandomi dolcemente, mentre le lacrime inondavano i miei occhi.
“Una volta pensavo a ciò che fossi per me, e mi venne in mente la torta al cioccolato il giorno del compleanno”
dissi ridacchiando e facendolo aprire in una meravigliosa risata.
Si avvicinò a me, stringendomi in un abbraccio fortissimo che riuscì a scaldarmi il cuore.
“Scusami” sussurrai tra le lacrime.
“No, avevi ragione. Avrei dovuto dirtelo, e mi dispiace di non averlo fatto”
“La verità”
dissi staccandomi dall’abbraccio per guardarlo negli occhi, quei meravigliosi pozzi azzurri.
“E’ che ho paura di perderti. Per te ci sono sempre stata solo io e ora che c’è questa tipa, ho paura che tu vorrai più bene a lei che a me”
ammisi, vergognosa, abbassando lo sguardo.
“Dio, Em non potrà mai succedere” disse stringendomi, nuovamente, tra le sue forti braccia.
“Sei l’unica cosa al mondo che non potrei mai mettere da parte. L’unica!”
lo strinsi più forte e gli baciai la guancia.
“Mi sento una sciocca” ammisi, lui ridacchiò e mi baciò i capelli.
“Lo sei, perché mai e poi mai si potrebbe dubitare del fatto che tu sia la mia assoluta priorità disse baciandomi la guancia e scostandosi definitivamente da me.
“Grazie Dio, per avermi dato lui” urlai con il capo rivolto verso l’alto.
Niall scoppiò in una risata fragorosa, seguito da me.
Prendemmo del gelato e ci mettemmo sul divano, a raccontarci le cose più stupidi.
Ero stata davvero una sciocca a dubitare del mio migliore amico.
Davvero una sciocca.




 

"Ah questo vuoto!
Questo tremendo vuoto che sento qui nel petto!
Spesso penso, se potessi stringerla, una sola volta,
un unica e sola volta, stringerla al cuore,
questo vuoto verrebbe colmato."

-Johann Wolfgang von Goethe


 


Due settimane dopo eravamo in cucina, insieme a Zayn a discutere del futuro.
“Che palle, io non ho mica tanta voglia di andare all’università” ammisi storcendo il naso.
“Ah no? Mi dispiace ma io non la voglio una ragazza ciuccia, devi essere istruita” disse Zayn con tono altezzoso.
“Ma per piacere” dissi spintonandolo, provocando una risata incontrollabile in Niall.
“Comunque sembra che resteremo tutti qui. L’università ha abbastanza facoltà per soddisfarci tutti, così il gruppo non si scioglierà”
disse quest’ultimo dopo essersi ripreso dalle risate.
“Almeno un lato positivo c’è, vedi?”
mi disse Zayn, appoggiandosi alle parole del biondo.
Scrollai le spalle, mentre stralunavo gli occhi.
“Non ho mica detto che non ci vengo, ma solo che mi scoccio” ammisi.
Sapevo che l’università era la cosa giusta per il mio futuro, dovevo andarci, anche perché non avevo in mente un futuro da commessa, con tutto il rispetto per questa professione.
Volevo di più per me stessa.
Suonò il campanello e noi ci guardammo aspettando che uno di noi si decidesse ad aprire, ma vedendo che nessuno si decideva, scoppiammo a ridere come degli ebeti.
“Principessa perché non vai tu?” mi dissi Niall facendo gli occhi dolci, mi alzai infastidita.
“Si, principessa solo a fatti tuoi” dissi lasciando la cucina, riempita dalle risate dei ragazzi.
Il campanello suonò nuovamente mentre ero in corridoio e io sbuffai innervosita dall’insistenza del visitatore.
Aprii la porta e mi trovai di fronte un ragazzo alto ed abbastanza snello, capelli di un castano scuro e occhi neri come la pece, con qualche sfumatura grigiastra.
“Sei Emma Davis?” mi chiese con voce baritonale, e alquanto sexy, annuii.
“Posso esserti d’aiuto?” chiesi gentilmente
“In realtà si.. sei mia sorella!”
 









F?
Quando è stata l'ultima volta che ho aggiornato con il sole ancora alto in cielo?! Non me lo ricordo onestamente, perchè è una cosa rara haha
Comunque.. Niall ed Emma è amore!
Ma quanto quanto quanto, posso essere dolci? QUANTO? io mi chiedo * inizio a sclerare*
Vabbè, parliamo di cose serie..

Chi è sto tipo misterioso?
Dice di essere il fratello di Emma, ma così sarà?
E perchè esce fuori solo ora?
Comprometterà tutto ciò che la nostra mora s'è costruita con fatica e dolore?
Lo vedremo al prossimo capitolo *stacchetto (?)*
Mi dispiace - no non è vero - ma ormai avrete capito che la monotonia non so nemmeno dove abita ahah

Non potete capire quello che sto scrivendo in questi giorni.. 
Mi O D I E R E T E :'(
ahahahahh amo lasciarvi suspance, * come se non si fosse capito *
Vi prego non maledicetemi, io vi amo tutti :3

Allora aggiorno vorrei aggiornare a 13-14 recensioni.. ce la facciamo?
Mi sa che dobbiate aspettare molto, mentre le raggiungo ahahha
Non sarà un attesa vana, lo prometto.

Vorrei solo sprecare un rigo per la grande notizia.. *ok fatto,, passa avanti disinvolta come se lwwy non fosse la cosa più attesa al momento*
Non so più che dirvi, vi ho riempiti di minchiate, avete fatto il pieno.. posso anche andare.
See ya soon :)))

- Un bacio.



P.s. So che la frase iniziale sarebbe da dedicare ad una coppia di fidanzati, ma io mi sento di dedicarla a Niall ed Emma, sempre perfetti.. sempre meglio di una coppia.



Emma : http://25.media.tumblr.com/tumblr_m99p615B4a1rdpexto1_500.jpg
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m99n7sYjQt1ra5y2yo1_500.jpg
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Capitolo 25
*** Chapter 25. ***


Non riuscivo a perdonarmi troppo amore. Ma ho sempre perdonato te, che non ne hai avuto mai.





‎"Tutti non fanno altro che mettere in scena le proprie ferite,
come i bodybuilders fanno con i loro muscoli.
La cosa divertente è che credono di poterle cancellare così,
trasformandole in spettacolo"

- Ryu Murakami




Bene, la storia che mi raccontò era questa.
Mia madre e suo padre si conobbero al college due anni prima che mia madre incontrasse mio padre.
Mia madre si fece mettere incinta e decise di tenere il bambino solo perché il padre di Nathan , così si chiamava mio “fratello” , si era offerto di crescerlo da solo pur di non farla abortire o darlo in adozione.
Mia madre appena partorito si dileguò , scomparendo dalle vite di Nathan e di suo padre, senza spiegazioni.
Poi incontrò mio padre, e il resto della storia la sapevo.
Ero in camera da letto con Niall, mentre Zayn teneva compagnia a Nathan al piano di sotto, ero in preda ad una crisi di isteria.
“Un fratello illegittimo? Ma che scherziamo? Sembra una barzelletta” dissi mentre mi tenevo il capo con le mani, non sapendo cosa fare.
“Cosa vuoi fare?”
mi chiese il biondo, sempre al mio fianco
. “E’ questo il punto. Io che ne so? L’ha fatto quella stronza il guaio e io me lo devo risolvere?! Se lo scordi!” sbottai seriamente infastidita dal comportamento di mia madre.
“Em calmati, respira e troviamo una soluzione”
chiusi gli occhi, e cercai di fare come mi aveva detto.





‎" E adesso guardami. 
Quelli che ora sembrano essere senza un cuore,
un tempo hanno creduto troppo in qualcosa che li ha lasciati senza fiato,
senza un fottuto motivo per sorridere ancora."

- Rose Liam Johans,





-Zayn-
Ero in salotto seduto con questo tipo che diceva di essere il fratello di Emma, era alquanto imbarazzante il silenzio che aleggiava nella stanza, ma d’altronde cosa potevamo fare.
Fui salvato dal suono del mio cellulare, che mi fornì un diversivo almeno per pochi minuti.
“Pronto?”
“Ehi, tutto bene?”
mi chiese Liam dall’altro capo della cornetta.
Le cose andavano alla grande con tutti i ragazzi, come se non fosse successo niente, eravamo diventati ottimi amici.
“Si bro però ora non posso parlare. Volevi dirmi qualcosa?” chiesi sbrigativo.
“Si, noi stasera siamo al bar, venite?”
“Non penso, abbiamo delle cose da fare..”
“Zayn tutto bene?”
si accertò nuovamente.
“Si, quando sarà tutto risolto ne parleremo. Ora vado.”

Attaccai senza aspettare una risposta e mi accomodai, nuovamente sulla poltrona di fronte al divano.
“E’ così sono un problema da risolvere..”
disse il ragazzo che fino a quel momento era stato in silenzio.. aveva un tono risentito, e non me la sentii di rispondere.
Cosa avrei dovuto dirgli?
“Chi sei tu?” mi chiese, non con astio, era veramente interessato.
“Il suo ragazzo”
lui mi guardò sorpreso e poi corrucciò le sopracciglia, confuso.
“Il suo ragazzo non è il biondino che è di sopra con lei?” chiese come se fosse una cosa ovvia.
“No, quello è il suo migliore amico..” lui sospirò divertito.
“E perché è con lui e non con te?” chiese beffandosi di me.
“Non potresti capire. Senti tu non sai niente di me, di Niall o di Emma. Quindi se credi di poter venire qui, entrare nella sua vita e giudicarla ti stai sbagliando di grosso. Non so cosa tu abbia in mente, ma farà meglio ad essere qualcosa che non ferirà Emma, perché se così non fosse te la vedrai con me. E non sono molto gentile se qualcuno mi tocca Emma, sappilo!” dissi abbassando la voce, in tono di sfida.
“Amico è una minaccia?” chiese strafottente.
“Uno: non sono tuo amico. Due : si, è una minaccia!” ci guardammo negli occhi per alcuni secondi prima che Niall ed Emma ci raggiungessero.
 



“Ringrazia sempre di essere come sei,
persino quando esserlo significherà soffrire con un’intensità superiore a quella di qualcun altro.”

- Massimo Gramellini




-Emma-
Scesi nuovamente in salotto seguita da Niall, e trovai Zayn e Nathan che si guardavano in cagnesco.
Appena ci sentirono arrivare, ritornarono normali, girandosi verso di noi.
Zayn si alzò e mi raggiunse prendendomi il viso tra le mani.
“Tutto bene?”
si accertò scrutandomi il viso, annuii e lui mi baciò la fronte, per poi tornare al suo posto.
Io mi sedetti di fianco a Nathan , girata verso di lui, mentre Niall restava in piedi dietro di me. 
“Prima cosa, io non so nemmeno se tu stia dicendo o meno la verità” iniziai guardandolo truce.
“Ho i certificati dell’ospedale, che attestano che tua madre mi abbia partorito” disse estraendo un foglio dalla tasca e porgendomelo.
Lo lessi e lo rilessi, per poi passarlo a Niall che lo afferrò prontamente. Era vero.
“Bene. Seconda cosa, perché sei venuto qui e non da mia madre? Sanno tutti che abita a Parigi e non più qui” mi guardò ed annuì.
“Ci sono stato, e mi ha sbattuto la porta in faccia, due volte”
“E allora perché sei qui? Io e lei non abbiamo un bel rapporto, anzi non abbiamo per niente un rapporto, quindi non ti posso aiutare”
lo informai.
“Io voglio conoscere mia sorella, ho rinunciato a mia madre molti anni fa, ma quando ho scoperto che avevo una sorella.. ti ho voluto conoscere” lo guardai scettica.
“E cosa ti  ha fatto pensare che anche io avrei voluto conoscerti?!”
“Senti.. per tutta una vita ho vissuto con mio padre dato che mia madre, quella che mi ha cresciuto, è morta quando avevo cinque anni. Non siamo mai stati ricchi, all’inizio avevamo parecchi problemi economici e non abitavamo in una villa, ma mio padre non mi ha mai fatto mancare niente. Da un paio di anni faccio il modello e con i soldi che guadagno, gli sto dando tutte le cose di cui lui si è privato per me. Quando ho scoperto che quella che pensavo mia madre non lo era,è stato un duro colpo. E da allora mi sono sentito solo, non so se tu sai come ci si sente. È brutto e frustante, e non lo auguro a nessuno. E poi ho scoperto di avere una sorellastra, e ho pensato che magari lei.. tu mi avresti capito, essendo comunque mia sorella. Forse mi sbagliavo, forse nemmeno tu puoi donarmi quell’affetto che ho già cercato in tua madre, la quale ha rifiutato apertamente. Mi dispiace di essere di troppo, cerco solo qualcuno che mi capisca e sia disposto a conoscermi.”

Avevo le lacrime agli occhi, nelle parole di quello sconosciuto che aveva in parte il mio stesso sangue, mi ci ero rivista un po’.
Guardai prima Niall e poi Zayn, grata di avere almeno loro.
“No, non mi sono mai sentita sola, loro ci sono sempre stati” gli dissi, mentre guardavo due delle cinque persone più importanti della mia vita.
“Però so come ci si sente a non avere una famiglia, so che è brutto e che fa male. Quindi si, sono disposta a darti una possibilità, però non sprecarla perché non ne avrai un'altra.”
Lo guardai finalmente negli occhi, trovando anche questi inumiditi dalle lacrime.
Mi sorrise riconoscente e, inaspettatamente mi strinse in un abbraccio che aveva un qualcosa di familiare.
Forse avevo trovato un pezzo di famiglia mancato negli anni.
Se vuoi vi lasciamo soli.. torno a casa per un po’” mi disse Niall, per lascarci privacy.
“No!” sbottai allontanandomi dall’abbraccio e guardando Niall spaventata.
“Non andartene, questa è casa tua e..” ero impaurita, avevo bisogno di lui in casa, avevo bisogno di averlo vicino.
“Amore tranquilla se vuoi che resti non vado da nessuna parte, calmati” mi disse amorevole mentre mi accarezzava i capelli. Gli sorrisi riconoscente e sospirai.
Sarebbe stata un’altra sfida questa.







AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH
Allora ecco chi era! ahahah
Ecco il capitolo rivelatore (?)  in cui spiego chi è sto quà.

Dato di fatto: è davvero fratello ad Emma.
Ma la domanda è: ci si può fidare?
Questo sta ad Emma deciderlo..
Ho pensato di dedicare un intero capitolo allo sciogliemento dell'intera faccenda.. perchè
*spoiler* nel prossimo capitolo succederà una cosa che stravolgerà la storia..
allora per non fare troppa confusione, ho preferito dividere le cose :)))

A massive thank you *feel like one direction* per le 15 recensioni
Vi amo così tanto, che neanche ve lo sognate :')
Mi fate trovare 16-17 per questo? *occhi dolci* dai dai daiii :3
Più recensite e io più velocemente aggiorno dai dai dai :P

Comunque volevo informarvi che sono un emerita idiota..
mi è venuta ispirazione per un altra ff e così ho iniziato a scirverla 
Ieri dopo aver scritto, casualmente non ho salvato il documento e quindi ho dovuto riscrivere tutto. * sono un imbecille*
Ok non ve ne frega :s hahaha

Per curiosità.. qualcuno è di Napoli, perchè io sono di lì *cazzi privati time* e volevo sapere se qualcuno di voi vive qui:)
Tanto per sapere..

COOOOOMUNQUE 
Grazie ancora per le recensioni, siete adorabili..
Una ragazza al capitolo precedente mi ha chiesto di postare una foto del famoso fratello.. in fondo l'allego con quelli di Emma :)))
Ora vado che è meglio..
Ci vediamo al prossimo capitolo,
pulcini (?) *u*
-Baci


Emma: 
http://24.media.tumblr.com/tumblr_m9cawjSUyp1rsxdooo1_500.jpg
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m9c835wIpq1r2pbbdo3_250.jpg
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Emma e il fartello : http://25.media.tumblr.com/tumblr_m8wchp1fYm1r2g1a0o1_500.jpg ( a me me gusta perchè è quelle bellezze un po'.. non so se mi spiego ahahha )


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Capitolo 26
*** Chapter 26. ***


Aveva il sorriso contagioso di chi aveva sofferto tanto. Era dannatamente bella, vestita dei suoi sbagli.
-Lara Adrian





“Si vede che ti vuole bene” disse Nathan mentre eravamo in cucina, riferendosi a Niall che era appena uscita.
Avevamo passato tutte e due le sere precedenti a conoscerci, e lui era rimasto a casa con noi in questi giorni.
“E io ne voglio a lui” dissi sorridendogli e prendendo del succo dal frigo.
“Ne vuoi un po’?” annuì , così presi due bicchieri e versai il liquido arancione in essi, per poi porgergli il suo.
“Ho sempre sognato una sorella che mi guardasse come tu fai con lui..” ammise ad occhi bassi, ridacchiai.
“Perché, come lo guardo?” lui mi sorrise sincero.
“Non te lo so spiegare, ma quando vi guardate negli occhi si sente nell’aria che vi volete bene. Sei sempre attenta a quello che fa e viceversa, vi prendete cura l’uno dell’altro, non vi perdete mai di vista. È bellissimo, siete fortunati” sorrisi nel sentire quelle parole, e presi un sorso dal bicchiere non sapendo cosa rispondere.
“Cosa hai qui?” mi chiese prendendomi il polso, che ritrassi prontamente.
“Scusa..” sussurrò.
“Un'altra cosa in cui in miei genitori non mi hanno aiutata”
dissi risentita.
“Mi dispiace.. ti va di parlarne?”
mi chiese gentilmente, era interessato a sapere .. non curioso, semplicemente gli importava.
“Non c’è molto da dire, mi sentivo sola e ho iniziato a farmi del male. Quando lo sono venuti a sapere, i miei volevano rinchiudermi in una clinica, ma Niall non gliel’ha permesso. Si è preso cura di me, si è trasferito qui e mi ha impedito di rifarlo, e mi ha fatto uscire da questa situazione” ero grata a Niall per tutto quello che aveva fatto per me, era un miracolo.
“Come ci è riuscito?”
“Non è ho idea. So solo che quando sentivo il bisogno di tagliarmi glielo dicevo e lui mi raccontava cosa, cose di noi, cose di quello che era accaduto.. per farmi distrarre, farmi pensare positivo.. farmi capire che c’era un’altra via, una via d’uscita. E la voglio di tagliarmi scompariva.”
“Spero che un giorno avremo un rapporto nel quale io possa aiutarti. Non sarò mai come Niall per te, però almeno voglio esserti amico”
mi disse prendendomi la mano, gli sorrisi incoraggiante.
“Ho pensato ad una cosa..”
iniziai a raccontargli.
Ci stavo pensavo da quando la sera dopo che si era presentato a casa, avevamo parlato di lui e della sua vita.
Mi sentivo in dovere di farlo, anche se sapevo che in cuor mio, non volevo farlo.
 



Perché lo amavi allora? Che senso aveva? Dopo tutto quel male, dopo tutte le lacrime scese.
(...)
Oh, Andy , vedi io lo amavo perché quando chiudevo gli occhi il buio non era più buio , e il tunnel aveva una fine col cielo azzurro. 
- Kerol Daesy Fley

 


“Allora signorina come possa aiutarla?” chiese mentre mi baciava il collo.
Eravamo a casa sua, i genitori erano fuori, e lui era steso su di me e diciamo che la mia lucidità stava scemando pian piano.
“Ti devo parlare” dissi seria, lui si scostò e mi guardò preoccupato.
“Non è mai buono quando si sentono queste parole.”

Non ricevendo smentite da parte mia, si mise a sedere al centro del letto seguito da me.
“Parto” dissi guardando le mani che mi stavo torturando.
“Accompagno Nathan a Parigi, almeno me dovrà ascoltarmi quella.. o lei o papà. Devo parlarne con uno di loro.”
Lui mi guardò scioccato, mi prese le mani per attirare la mia attenzione e funzionò.
Piantai i miei occhi azzurri nei suoi pozzi petrolio vedendoci dentro.. paura (?).
“Per quanto tempo?” mi chiese, timoroso della risposta.
“Non lo so Zayn.. forse restiamo lì per un po’.”
“Ma poi torni..no?”
scrollai le spalle. Non sapevo niente, sapevo solo che sarei partita.
“Niall non te lo lascerà fare” disse speranzoso che il mio migliore amico sarebbe riuscito a fermarmi.
“Gliene ho già parlato ed è d’accordo” confessai, lui mi guardò e delle lacrime che non furono mai cacciate, invasero i suoi occhi.
“Se pensi sia la cosa giusta da fare..”
concesse.
“Quando parti?” guardai altrove, trattenendo il respiro.
“Em..?”
“Domani mattina, già è tutto pronto”
“E sono l’ultimo a saperlo perché..”

Perché sei quello che è più doloroso lasciare, Zayn.”
“Quindi mi stai lasciando?”
scossi il capo.
“No, ti avrò lasciato quando metterò piede su quell’aereo. Fino ad allora se mi vorrai sarò ancora tua.”
Gli dissi timorosa. Inaspettatamente mi baciò, con passione e amore, un bacio carico di parole ed emozioni.
“Tu sei mia” mi sussurrò tra un bacio è l’altro.
Mi fece stendere sotto di lui, mentre si preoccupava di riempire ogni centimetro del mio collo di baci umidi.
Mi sfilò con naturalezza il vestitino, che fu seguito dai suoi vestiti e la nostra biancheria.
Mi baciò ogni centimetro di pelle, mi accarezzò ogni centimetro di pelle, amò ogni centimetro della mia pelle.
Entrò in me facendomi sussultare, per poi farmi abituare e farmi pervadere dal piacere.
Ecco cos’era Zayn, era piacere puro.
L’amore che ti coglie all’improvviso e ti costringe, non ti da via di uscita.
L’amore che aspetti tutta una vita, e poi si presenta prendendo possesso di te senza chiedere il permesso.
Qualcosa che si insinua nella tua mente, si incatena, e non puoi fare niente per rimuoverlo.
Tutto ciò era Zayn.
Era l’unica persona che aveva saputo capirmi ancora prima che gli dessi il permesso di rivolgermi la parola.
Quella sera mentre eravamo nudi sul suo letto a fare l’amore, mi passò davanti la scena del nostro primo incontro.
Eravamo così diversi, così distanti.. io ero così ostile nei suoi confronti, per niente al mondo avrei dato confidenza a quel ragazzo tenebroso dalla pelle ambrata.
E ora, a distanza di un anno, lo stavo amando con tutta me stessa.
Arrivammo all’apice del piacere chiamando l’uno il nome dell’altro, guardandoci negli occhi, mentre i brividi erano padroni del mio corpo.
Mi baciò dolcemente e sospirò.
“Ti amo Emma”
disse serio guardandomi insistentemente.
“Anche io Zayn. Anche io ti amo” dissi prima di stampargli un altro bacio su quelle labbra perfette.
Non avrei mai potuto dimenticare quelle sensazioni.. quelle emozioni.
Mi avrebbero riempito il cuore per sempre.






BUONASERAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Premetto che ho aggiornato perchè mi sono scocciata di aspettare recensioni hahahha
Btw here we are.. BOOM 
what the hell is going on??
Emma vas happeninnnnnnnnnnnn?
Isomma che succede qui?.. BHO

Zayn amorevole e comprensivo come sempre.. è semplicemente il fidanzato ideale #ammettetelo
Nathan si è rivelato alla fine un bravao ragazzo.. che vuole davvero conoscere sua sorella :3
Ma il fatto è .. che succede ora?
C'è un poi o finisce tutto qui..
NON VE LO DICO..

Se commentate lo scopriete *suspance*
Aggiorno a 15 recensioni .. e grazie a tutti quelli che recensiscono o mi mandano messaggi privati.. siete gentilissimi :3
Ora vado, ma voglio trovare tante recensioni ok?

Vi adoro troppo, giuro <3
- Un bacione 


P.s. mi scuso se è estremamente piccolo questo spazio autrice, ma non ho molto da dire :(


Emma : 
http://24.media.tumblr.com/tumblr_m9lbjvBuES1rql89uo1_400.jpg
http://25.media.tumblr.com/tumblr_m9mnce6JCd1qevanto1_500.jpg
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Capitolo 27
*** Chapter 27. ***


Pensavo tanto che mi faceva male la gola, perché è lì che si fermano le tristezze.








Il prete recitava il primo comandamento: “Non nominare il nome di Dio invano.”
Il nome di Dio invano non l’avevo mai fatto, ma di addio invano ne avevo detti tanti e dentro di me ho giurato di non aggiungerne un altro.
- Perchè si dice addio , G. C.







La voce metallica chiamò il nostro volo e io mi girai verso i miei ragazzi per salutarli un ultima volta.
“Sono fiera di voi” dissi con le lacrime agli occhi.
“Siamo cresciuti e voi siete sempre come il primo giorno. E per tutto questo tempo siete restati al mio fianco e io non ve ne sarò mai grata abbastanza. Davvero”
Louis corse ad abbracciarmi, stritolandomi in uno dei suoi abbracci.
“Ehi tu sei il più grande, mi raccomando” ridacchiò e mi strinse più forte.
“Sono in buone mani, tu piuttosto sta’ attenta a te stessa”
si scostò da me e gli sorrise per rassicurarlo.
“Liam..” dissi prima che mi abbracciasse.
Non dire niente, lo so che mi vuoi bene” le lacrime iniziarono a rigarmi il viso. Mi scostai e raggiunsi la figurai di Harry.
“Ehi..”
“Ehi”
mi salutò.
“Mi dispiace di tutto, però sappi che non me ne pento” gli dissi.
“E tu sappi che ti amo ancora”
disse abbracciandomi , per poi lasciarmi andare.
“Non posso farlo, mi dispiace. Non ti posso salutare..” dissi al mio migliore amico, una volta arrivato il suo turno.
“Cucciola è un arrivederci, non pensare che sia una addio”
“Come faccio senza di te? Tu sei tutto per me”
mi abbracciò intimandomi di calmarmi.
Stemmo così per un po’ e poi slacciò l’abbraccio, con riluttanza da parte mia.
“Ti amo” mi disse sorridendomi, sorrisi di rimando.
“Io di più. Chiamami tutti i giorni”
gli imposi, annuì e spostò lo sguardo per evitare che le lacrime gli rigassero il viso.
Mi avvicinai a Zayn e lo portai in disparte.
Lo abbracciai e baciai con foga, imprimendogli nella mente tutto il mio amore.
“Ti amo tantissimo, sappilo”
gli confessai.
“Anche io Em. È un addio?”
mi chiese preoccupato.
“Non lo so”
dissi tra le lacrime.
“Siamo io e te, e tutte le altre persone e non so perché ma non posso toglierti gli occhi di dosso. C’è qualcosa che ti riguarda ora, non riesco a capire bene. Tutto quello che fai è bello, tutto quello che fai è giusto.” canticchiò.
“Sarà la nostra canzone, promesso?” mi disse con le lacrime agli occhi, annuii e lo strinsi nuovamente.
“Emma è ora di andare” mi chiamò Nathan, e io come di riflesso strinsi Zayn più forte.
“Non mi lasciare” sussurrò.
“Non mi dimenticare, ti prego” lo supplicai io di rimando, un attimo prima di staccarmi dall’abbraccio, senza riuscire a guardarlo negli occhi.
Mi diressi nuovamente da Niall e lo abbracciai forte.
“Allora ciao , angelo.”
“Ciao bella mora”
ingoiai il vuoto e mi allontanai dal gruppo, prima che sentissi una mano afferrami il braccio, mi girai e mi trovai Zayn in lacrime.
“Scusa, avevo bisogno di guardarti un ultima volta negli occhi.”
“Zayn..”
scosse il capo.
“Tu mi hai salvato la vita, sappilo.”
Non sapendo cosa rispondere gli lasciai un bacio a fior di labbra e mi allontanai.
In quell’aeroporto stavo lasciando non solo la mia vecchia vita, ma stavo lasciando tutto l’amore che mi ero conquistata negli anni.
C’avevo messo una vita a costruire quel rapporto con delle persone meravigliose e ora lo dovevo lasciare.
Ma se c’era una cosa che non avrei lasciato, era il loro ricordo.
Li avrei portati con me per sempre.
Loro erano la mia vita.







Lo capisco subito quando sono innamorato.
Ti guardo con l'aria di chi ti vorrebbe dire tante cose

ma alla fine non dice niente.
Mi accontento del tuo viso, ancora una volta.









TA DANNNNN
aaaaaaaaaaaaaaaaaah stasera i vma sono in fribbilazzione asdfghjkl
Vabbe mi calmo e parlo del capitolo ù.ù
Basically è il capitolo che speravate non esistesse ammettetelo!!!
Emma dice addio (?) alla sua vecchia vita per una nuova con il fratello..
ma ora cosa succederà?
Davvero non torna più indietro? Se si le cose camiberanno, saranno cambiate, le faranno cambiare?
E' tutto un mistero che non ho intenzione di svelare qui ed ora haha 

BTW ho aggiornato in onore dei vma, così nell'attesa vi leggete questa merda ahah
Sono super stra mega eccitata, non vedo loro di vedere quei cucciolotti inisieme a tutte quelle star che da sempre siamo abituati a vedere a questo genere di eventi.
Ma quanto sono cresciuti in questi anni?
Io sono fiera di loro, e ogni occasione è buona per ricordarmene **

Cambiando ancora argomento.. se qualcuno voesse fare amicizia/parlare con questa povera sfigata ci possiamo conoscere du twitter oppure vi posso dare il mio fb :)
Mi va di conoscere tanta nuova gente, e se fosse qualcuno di voi sarebbe ancora meglio..

Vabbè.. aggiorno a 10-11 recensioni :D
Ora vado che vi sto annoiando troppo.. 

VI AMO 
-Un bacione 


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UNBROKEN †
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Capitolo 28
*** Chapter 28. ***


Per colmare un vuoto devi inserire ciò che l'ha causato. Se lo riempi con altro, ancora di più spalancherà le fauci. Non si chiude un abisso con l'aria.
 






“Sei un cretino” dissi spintonandolo amichevolmente, lui fece altrettanto ed iniziammo una mini lotta che finì, come sempre, tra le nostre risate smodate.
Erano ormai passati due anni e il mio rapporto con Nathan si era stabilizzato.
Anzi, diciamo che erano nato e si era consolidato.
Eravamo all’aeroporto di Londra pronti a tornare a casa, alla mia vecchia casa.
Avevamo girato un po’ in quegl’anni.
Prima eravamo stati a Parigi per parlare con mia madre la quale si era mostrata totalmente indifferente a Nathan, con una faccia tosta da prendere a schiaffi, poi l’avevo portato a conoscere mia nonna, sempre a Parigi, con la quale andavo molto d’accordo e anche lui ci si trovò bene.
Dopodiché mi portò a conoscere suo padre, che si era trasferito a Madrid per lavoro.. con quest’ultimo , Derek era  il suo nome, avevo instaurato davvero un bel rapporto.
Era amorevole e apprensivo nei miei confronti, mi trattava come se fossi figlia sua, e un po’ mi fece ripensare a Bobby Horan.
Ah, si.
Con Niall mi sentivo minimo una volta al giorno, mi raccontava tutto quello che gli succedeva, come andavano le cose all’università eccetera.
E io gli raccontavo dei miei viaggi, del rapporto con Nathan e degli studi, che stava effettuando da sola, per poi dare gli esami quando poi ero pronta.
Gli altri li avevo sentiti solo per una settimana o due dopo la mia partenza, poi erano scomparsi.
 “A che pensi scema?” mi chiese Nathan, ridestandomi dai miei pensieri.
“Ehi scemo sei tu” lui mi passò un braccio sulle spalle e mi strinse a se.
“Non temere, andrà tutto bene” mi rassicurò, intuendo i miei pensieri, annuii poco convinta prima di salire sul taxi che ci portò a casa.
 






Poi arriva un momento in cui non sai più cosa fare. 
Vorresti voltare pagina e ricominciare.. ma non ci riesci! 
Perché ci sono quei ricordi che ti fanno mancare l'aria,
fingi sempre di stare bene e di nascondere la tua tristezza dietro un sorriso,
fingi di averlo dimenticato una volta per tutte..
ma in fondo sai che non è così,
perchè lui è sempre nei tuoi pensieri,
è ancora in te,
in una parte di te che forse resterà li per sempre.
Ammettilo che tu lo ami..
però non puoi e non devi amarlo perché in questo momento le vostre strade non posso incontrarsi di nuovo
perché il destino ha deciso questo percorso
''conoscersi, affezionarsi, innamorarsi, lasciarsi e diventare sconosciuti.''
e per adesso bisogna rassegnarsi come dice Liga
'Non è tempo per noi e forse non lo sarà mai..'
©







“Senti se non ti muovi mi spoglio e non ti accompagno più da nessuna parte” mi urlò Nathan dal salotto, mentre io ero immobile davanti allo specchio a fissarmi.
Avevo indosso una gonna gialla che arrivava sopra al ginocchio con una rouche in vita, una camicia azzurra abbottonata fino al colletto e dei decolté neri.
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/526242_416959614992871_2137358848_n.jpg )
I capelli li avevo legati in una coda bassa, ed avevo fatto un leggero trucco intorno agli occhi.
Ero pronta per la festa di compleanno di Niall, il mio angioletto biondo compiva venti anni, e per niente al mondo avevo intenzione di perdermela.
Ero solo un po’ intimorita di rivedere tutte quelle persone con le quali, fino a qualche anno fa, condivido la mia vita.
Chiusi gli occhi e scossi la testa, come a voler scacciare via quei pensieri, li riaprii afferrai la borsa e scesi in salotto dove Nathan camminava spazientito.
“Scusa” gli sussurrai prendendo le chiavi della macchina.
“Tutto bene?”
si accertò, annuii porgendogli le chiavi e ricevendo in cambio un sorriso caloroso.
“Stai benissimo” sorrisi riconoscente, sussurrando un ringraziamento.
Dopo una decina di minuti di viaggio, arrivammo al centro della città dove c’era questo locale in cui Niall dava la festa, sospirai e scesi dalla macchina, seguita da Nathan.
“A che ora vuoi rientrare?”
mi chiese mentre ci dirigevamo all’ingresso.
“Non saprei..”
“Ok se mi perdi ho con me il cellulare”
annuii e demmo i nominativi ai bodyguard che erano lì fuori, entrammo posai la borsa nel guardaroba ed entrammo nella sala.
C’era una musica di sottofondo, non troppo alta, giusto per far compagnia al chiacchiericcio generale.
Era, evidentemente, ancora presto per iniziarsi a scatenare in pista, c’erano tante persone che conoscevo, mentre altre le vedevo per la prima volta.
Alcuni erano seduti sui divanetti, altri vicino al bar, altri in piedi in pista.. tutti chiacchieravano amichevolmente, e per un istante mi sentii fuori posto.
“E’ lì” mi sussurrò Nathan indicandomi il capo biondo di Niall, circondato dagli altri ragazzi e alcune ragazze.
Lo guardai , e lui mi rivolse uno sguardo incoraggiante, gli presi la mano e lo trascinai nella direzioni che mi aveva indicato.
Quando ero ormai vicina al gruppo, Niall alzò lo sguardo incrociando il mio.
“Non ci posso credere”
sussurrò un attimo prima di venirmi incontro e stringermi in uno dei suoi abbracci calorosi.
Quanto mi erano mancate quelle braccia che mi rassicuravano, quegli occhi che incutevano fiducia ed amore, quel sorriso che ti sgomberava la mente.
“Tanti auguri angelo” gli sussurrai ancora stretti nell’abbraccio.
“Non ci posso credere” ripeté allontanandosi e scrutandomi attentamente.
“Non sarei mancata per nessuna ragione, lo sai” lui annuì sorridente.
“Sei sempre più bella” feci labbruccio, lasciandomi sfuggire un “aw”. 
Mi sorrise nuovamente, prima di salutare Nathan al mio fianco, chiedendogli come stesse.
“Vieni” disse prendendomi per mano e accompagnandomi dagli altri.
“Ehi ragazzi, ho trovato un intrusa” disse Niall attirando l’attenzione del gruppo.
“O mio Dio, è impossibile” urlò Louis prima di buttarsi , letteralmente, sul mio corpo esile per stritolarmi in un abbraccio, risi di gusto.
Salutai i ragazzi con un cenno della mano e loro mi sorrisero calorosi.
Non erano cambiati molto, solo il taglio dei capelli e alcuni di loro erano dimagriti , diventando più palestrati come Harry, ad esempio.
Incrociai lo sguardo di Zayn e mi sembrò di tornare indietro nel tempo, i suoi occhi, la sua espressione.. non era cambiato niente.
Solo era più magro, e ancora più misterioso, se possibile.
“Allora, novità?” chiesi rallegrando la conversazione.
“Oh bhè, sei tu quella che se ne va in giro per l’Europa” disse Liam facendoci ridere.
“Si, niente di che..a parte il fatto che i miei mi hanno dato più liquidi per farmi zittire” dissi facendogli un occhiolino, ed indicando con il capo Nathan di fianco a me, che m i spinse leggermente.
Solo allora mi accorsi che c’erano troppe teste nel gruppo, due ragazze more, due biondine e una rossiccia, che riconobbi come la ragazza di Naill.
Quando quest’ultimo si accorse che la stavo guardando, si affrettò a fare il resto delle presentazioni.
“Adri ti ricordi di Emma, vero?” le chiese sorridente.
“E come la si dimentica, se parli sempre di lei” disse in tono scocciato, ma sorridendo forzatamente, la salutai con un cenno della mano, cercando di essere il più disponibile possibile.
“Loro sono Danielle e Elanor, rispettive fidanzate di Liam e Louis”
“Addirittura” sussurrai stringendo la mano alle ragazze, mentre guardavo sorpresa i miei due amici, che si pavoneggiavano di essere diventate persone serie.
“E loro sono Elly e Kelly, le..” si bloccò guardando interrogativo le ragazze.
“Le ragazze con cui usciamo io e Zayn” continuò Harry, strinsi la mano a queste ultime, ridendo sotto i baffi.
Elly e Kelly.. davvero?! – pensai scettica, guardando le biondine.
“Mi divertirò a raccontarvi i tempi oscuri di Lou e Liam, se vi va” dissi rivolta alle loro ragazze.
“Ho si ti prego, loro sono tutti muti come pesci”
rispose la riccia, che ricordai fosse Danielle.
“Si spalleggiano a vicenda”
continuò Eleanor, risi compiaciuta dal fatto che il rapporto tra i ragazzi non fosse cambiato.
“Allora Em, sei venuta a mani vuote?” mi chiese Harry, lo guardai interrogativo.
“Il regalo..” specificò.
“E’ lei il regalo” disse Niall come se fosse una cosa ovvia, cingendomi i fianchi con un braccio, gli sorrisi intenerita facendo la linguaccia al riccio.
“Se permetti glielo do lontano dai tuoi occhi” dissi in tono di sfida.
“Sarà mica qualcosa a luci rosse?” chiese Louis, malizioso.
“Ma ti pare?! È il mio migliore amico” dissi dando un buffetto sul braccio al moro. Tutti risero e Niall mi strinse a sé.
“Che bello sentirtelo dire” mi sussurrò.
“E’ la verità. Per me non è cambiato niente”
“Neanche per me Em”
ammise.
“Ok, diamo inizio alle danze” disse Harry trascinando tutti in pista.








SHE'S BACK BITCHES 
Allora, per evitare che mi mettesse al rogo, l'ho fatta tornare subito.. anche se tra questo e quel capitolo sono passati anni.. :s
Spero vi vada bene così.. l'ho fatto per non appesantire la storia con cose tipo "sentivo la sua mancanza ogni giorno" bleah diabete!

Allora, è tornata e il rapporto con Nathan , che si è dimostratao un buon fratello, è molto forte.
Con Niall sembra essere non cambiato nulla ma, con i ragazzi?
Ora sono tutti felicemente accoppiati con una propria vita..
Ci sarà ancora posto per Emma?
Il suo ritorno sarà accettato da tutti?
Vedremo nel prossimo capitolo come si evolveranno le cose..

Aggiorno a 16-17 recensioni.. datevi da fare se volete il capitlo prima di venerdì, perchè poi inizio la scuola e posso postare domenica se tutto va bene.. :) 
Vorrei fare le condoglianze a quelli che hanno iniziato la scuola oggi o che incominceranno nei prossimi giorni.. sono una di voi e vi capisco ç.ç
Possiamo farcela..
La cosa che mi deprime è che vorrei scrivere molto prima che inizi la scuola ma non ho ispirazione #fuck

BTW sariete felici(?) di spaere che questa storia l'ho scritta tutta.. devo solo pubblicarla :3 
Ok non so più che dirvi.. quindi vado..
Ci vediamo al prossimo capitolo gente

-Un bacio 

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Emma: http://25.media.tumblr.com/tumblr_ma52heUS551qd05xio1_500.jpg
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Capitolo 29
*** Chapter 29. ***


Questa tua idea di ricominciare daccapo.
Che poi ce l'abbiamo un po' tutti.
Non si ricomincia mai daccapo.
Ecco qual è il problema.
Ogni passo che fai è per sempre.
Non lo puoi annullare.
Non puoi annullare niente.





Puoi non essere il suo primo, il suo ultimo, il suo unico.
Lei ha amato prima di te e potrebbe amare ancora.
Ma ti vuole bene ora, che altro conta?
Non è perfetta, nemmeno tu lo sei, e voi due potreste non essere mai perfetti insieme.
Ma se lei sa farti ridere,
farti pensare due volte,
farti ammettere di essere umano e di commettere errori,
tienitela stretta e dalle tutto quello che puoi.

- Bob Marley.
 









Ballai per un po’ con Niall e per la maggior parte della serata con Nathan , che molto gentilmente aveva preferito non lasciarmi sola, piuttosto di andare a fare conquiste.
A metà serata però, mi decisi a lasciarlo divertirsi e conoscere qualche ragazza, così mi allontanai dalla pista avvicinandomi al bancone del bar.
Ordinai un drink e mi maledii per aver lasciato in cellulare nelle borsa, anziché portarlo con me.
Mi guardai un po’ intorno, notando come le altre persone si divertissero, e poi mi girai nuovamente verso il barman che aveva attirato la mia attenzione, porgendomi il drink.
“Vodka liscia” ordinò una voce al mio fianco, facendo subito adoperare il barman.
Non una voce qualsiasi, ma la sua voce, che era riconoscibile anche con tutto quel frastuono nelle orecchie.
Finsi di non averlo sentito e finii il mio drink, per poi posarlo sul bancone ed uscire a testa bassa sulla terrazza.
Fortunatamente era deserta, dato che erano tutti a scatenarsi in pista, così mi beai del silenzio e dell’aria fresca che vi erano lì fuori, con la città che si stendeva dinanzi a me illuminata dalle poche luci dei lampioni.
“Scappi eh?”
sobbalzai, sorpresa da sentirlo nuovamente alle mie spalle.
La sua  presenza si faceva sentire, ed era imbarazzante, non era più come un tempo, erano cambiate tante cose.
“Mi sento.. a disagio” dissi scuotendo il capo.
Non pensavo mi sarei mai sentita fuori posto alla festa del mio migliore amico, ma come ho detto, le cose erano cambiate.
“Sei tornata per restare?” mi girai incontrando i suoi occhi petrolio.
Non erano severi, cercavano solo di capire.. capire come mai, da un giorno all’altro, fossi tornata sui miei passi, nella mia vecchia vita.
“Si” fu un sussurro, che non fui sicura che ebbe udito, sino a quando non annuì comprensivo.
“Siete così diversi..”
ammisi tornando a guardare il panorama, lui mi affiancò appoggiandosi alla ringhiera.
“Siamo solo cresciuti..”
“Sembrano così pochi due anni, eppure sono tantissimi”
“Già..”
“Come te la passi Emma?”
sentirgli pronunciare il mi nome, provocò un brivido lungo la mia schiena, che mi fece perdere per un secondo la cognizione della realtà.. facendomi tornare al prima, al noi.
Scossi il capo per tornare dov’ero, su di una terrazza, con una mente troppo viaggiatrice.
“Non so, bene suppongo. Voi, come vanno le cose qui?”
chiesi sinceramente interessata.
“Bene, ci siamo abituati all’università, ai nuovi ritmi eccetera..sono cambiate un po’ di cose..”
“Siete cambiati voi”
sentenziai, lui mi guardò stupito, e poi assentì con un gesto del capo.
“Siamo solo cresciuti” ripeté prima di scostarsi dalla ringhiera e accingersi a rientrare nel locale.
“Zayn?” fu più difficile del previsto pronunciare il suo nome.
“Grazie.. per questo” dissi riferendomi alla chiacchierata, lui annuì ed entrò,sospirai e feci altrettanto.
Fui immediatamente colpita dal caldo asfissiante e l’aria pesante che regnava in quel posto, prima di accorgermi che la musica non riempiva più l’aria.
Mi guardai intorno stranita, notando un piccolo gruppo di gente intorno a qualcosa.
Pensando stessero aprendo i regali o la torta, mi avvicinai, scoprendo che invece era Harry che faceva a botte con un tipo.
I ragazzi gli erano intorno per allontanarlo dall’altro ragazzo, che non faceva altro che provocarlo, così mi avvicinai cercando di essere d’aiuto.
Mi feci largo tra la massa di curiosi, superando le fidanzate e rispettive uscenti, dei miei amici.
“Harry smettila!” urlai.
Lui si girò di botto, livido in viso sia per la rabbia che per i pugni presi.
“Non puoi farlo. Non ne hai il diritto!”
mi disse in un sussurro truce, dandomi tutta la sua attenzione, mentre l’altro ragazzo veniva sbattuto fuori dal locale .. lo guardai interrogativa.
“Tu. Tu te ne sei andata! Ci hai voltato le spalle! E ora vieni qui e pensi che sia tutto come prima, bhé sorpresa! Le cose sono cambiate e tu non sei più il centro del mondo!”
mi urlò contro, veramente arrabbiato.
Quelle parole fecero male più di mille coltellate nello stomaco, più del peso del mondo su un solo paio di spalle.
“Io non avevo grandi aspettative, infatti” sussurrai ferita.
“Ci siamo abituati alla tua assenza, ci siamo abituati a non venire più da te il pomeriggio, come abbiamo fatto per ben 18 anni in tutta la nostra vita. Ci siamo abituati a non averti al nostro fianco, mentre i miei litigavano per averci a casa e mamma ha anche litigato con Jim, la madre di Lou perdeva il lavoro, le sorella di Liam litigavano con i suoi genitori. Niall si è dovuto abituare alla tua assenza, hai idea di quanto sia stato difficile per lui, quanto abbia pianto?! Zayn ha dovuto farsi coraggio.. Zayn! Hai messo in crisi anche lui, cosa alquanto impossibile per il resto del genere umano. Tu te ne sei andata, e noi ci siamo dovuti arrangiare.”

Disse finendo di urlarmi contro e diminuendo il tono di voce.
“Avreste potuto chiamare, sapevate che ci sarei sempre stata..”
dissi prima di allontanarmi all’uscita.
“Avevamo bisogno di te”
lo sentii un attimo prima che uscissi da quell’edificio e l’aria fredda mi sbattesse in faccia come uno schiaffo. 
Mi sedetti sul marciapiede, trattenendo a fatica le lacrime.
Era prevedibile trovarli cambiati, con una nuova vita.. ma tutto quell’astio..
Non me lo sarei mai aspettato.
Sentii due braccia cingermi le spalle e mi girai trovando Nathan al mio fianco, in questi ultimi due anni era stato per me un fratello ed un compagno di avventura.
“Stai bene?”
scossi il capo, molto sinceramente e lui mi strinse un po’ più forte.
“Dentro stanno discutendo tra di loro.. i ragazzi dico. Stanno discutendo di quello che ti ha detto Harry, lo stanno rimproverando.”
“Per cosa? Per aver detto la verità?”
chiesi con voce tremante, guardai il cielo per ricacciare ancora una volta le lacrime dentro.
“Ho preso le tue cose, possiamo andare a casa quando vuoi” mi disse riferendosi alle cose che aveva poggiato di fianco alla sua figura.
“Tra un po’, ora non ce la faccio” annuì e stemmo lì in silenzio per un po’, prima di essere interrotti.
“Posso parlarti?” chiese Niall alle nostre spalle, sorpresi ci girammo a guardare il biondo,Nathan mi guardò.
“Nat mi aspetti dentro?” lui annuì e mi baciò il capo.
“Sono all’ingresso se ti servo” annuii e lo vidi sparire nel locale, mentre Niall prendeva il suo posto accanto a me.
“Mi dispiace, per tutto quello che ti ha detto Harry”
“Non ti devi scusare, ha detto la verità.”
“No Em non è così. Ho sentito la tua mancanza e ci ho pianto pure, questo è vero. Passare da essere due esseri inseparabili, che vivevano in simbiosi nella stessa casa, a due migliori amici distanti kilometri e kilometri è stato difficile. Ma tu non mi hai mai fatto sentire solo, ci sei stata comunque e questo te lo devo riconoscere. Loro hanno deciso di non chiamarti per non stare peggio e tagliare qualsivoglia rapporto, perché gli faceva troppo male. Ma io non potevo, siamo io e te, non avrei potuto perderti”
“Mi dispiace di non esservi stata vicina in questi ultimi due anni”
dissi con le lacrime negli occhi.
“T’avevo detto che essere pazienti ci avrebbe ricompensati. Abbia aspettato e ora siamo di nuovo qui, insieme. Lo capirà anche Harry.”
Annuii e abbracciai il mio fedele migliore amico.
“Ti voglio un mondo di bene Nialler”
“Io di più, piccola”
Almeno con lui, le cose non erano cambiate. 








Non credo ai principi e alle belle addormentate, ai vissero felici e contenti.
Credo alle persone che si sopportano.
A quelli che maledicono il giorno in cui si sono incontrati.
A quelli che si odiano e si amano nello stesso tempo.
Quelli che nonostante tutto continuano ad amarsi, in quel modo che nessuno sa.

 








YUPPIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
Allora, ad alcuni avevo accennato il fatto che in questo capitolo ci sarebbe stata una reazione inaspettata da una persona inaspettata..
Bhè quella persona era Harry ..
Ve lo sareste aspette da lui una cosa simile??
E' uno di quelli che ha sentito di più la mancanza di Em.. vedremo poi..
Abbiamo anche degli sviluppi con Zayn.. dato che si sono parlati..
lui è freddino e scostante.. e ha detto che sono cresciuti..
vedremo quanti cambiamenti implicherà questa crescita.
Nialler sempre dolcioso... è una persona meravigliosa, non posso farci niente :)

Ho deciso di aggiornare questa notte perchè domani devo andare a letto presto dato che venerdì ho scuola.. BUUUUU :(
Cerco di aggiornare domenica se arriviamo a  16-17 recensioni GIRLZ ok?
Ora vado perchè ho mal di schina (?) anche se a voi non importa..

See ya soon ..
Much love
-Un bacio 



P.s. aaaaaaaaaaaaaaaaah dimenticavo quasi di dirvi che - per chi me l'avesse chiesto- l'ultimo capitolo è il 45 e ora siamo al 29.. spero riusciate a sopportarmi :s
Ionltre scusate per le due frasi all'inizio.. ma non sapevo decidermi e le ho messe entrambe :) 

Emma:
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Capitolo 30
*** Chapter 30 ***


Finisce solo quello che non era.
▪ [ Silvana Stremiz ] 





Il giorno dopo mi alzai presto, indossai svelta una gonna fluo con maglietta bianca in pizzo,  bamboline al piede ed ero pronta.
( https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/182309_436430746379091_1088087086_n.jpg )  
Afferrai borsa e chiave della macchina ed uscii, lasciando Nathan ancora tra le braccia di Morfeo.
Prima tappa, casa Tomlinson.
Arrivai sul vialetto sempre perfettamente curato, e bussai a quella porta bianca tanto familiare.
Jay mi venne ad aprire poco dopo, e rimase sorpresa dal vedere la mia figura sulla soglia di casa sua, dopo così tanto tempo.
Mi abbracciò calorosamente e mi fece entrare.
“Sei così bella, non che lo avessi dimenticato, però sai com’è..” disse ridacchiando, mentre mi porgeva un bicchiere di succo alla pesca.
“Grazie Jay, anche tu sei come ti ho lasciata”
“L’età però si fa sentire”
le sorrisi.
“Senti, sono venuta a sapere del tuo lavoro” lei abbassò lo sguardo.
“Si, all’ospedale comunale non servivo più come infermiera a quanto pare..” disse risentita.
“Ascolta un caro amico del padre del mio fratellastro, lunga storia che ti racconto un altro giorno, ha una clinica privata in città. Se tu vuoi lui è disposto ad assumerti, posso fisso” le si illuminarono gli occhi e mi abbracciò gioiosa.
“Oddio Emma, grazie. Ma davvero dici? Non ci posso credere, sei la mia salvezza”
“Lo faccio con piacere, ti lascio il suo numero allora.”

Le scrissi il numero e glielo diedi, stemmo un po’ a parlare e poi dovetti andar via.
“Chiamami per qualsiasi cosa, mi raccomando”
le intimai prima di salire in macchina e dirigermi verso la seconda meta.
Bussai a casa a casa Payne e la meravigliosa donna, quale era la madre di Liam, mi venne ad aprire.
Mi salutò affettuosamente invitandomi ad entrare.
“No, vorrei sapere se ci sono le tue figle, veramente.” 
“Oh no, tesoro. Loro non vivono più qui..” disse tristemente , la ringraziai e mi rimisi in macchina.
Afferrai l’iphon e composi il velocemente il numero Ruth.
“Emma!” mi salutò gioiosa rispondendo alla chiamata.
“Ruth non fate le cretine e tornate a casa, vostra madre è distrutta. Che vi prende? Vi devo ricordare quanto sia fantastica e quanto vi ami?! Perché la fate soffrire?”
“Emma non capisci, loro sono sempre così tradizionali e bacchettoni..”
“E voi per questo li volete perdere?! Fatevi un esame di coscienza e fatemi sapere il responso. Ci sentiamo quando avrete ritrovato il senno della ragione”
dissi prima di riagganciare, sapevo me ne sarebbero state grate, le conoscevo.
Arrivai davanti casa Styles, e lì fu difficile.
Bussai e mi venne ad aprire un Anne totalmente sconfitta dalle evidenti battaglie quotidiane contro l’ex marito.
Mi fece entrare, e stemmo lì a parlare per ore.
 
Non avevo potuto fare molto per Anne, ma almeno le ero stata vicino e le avevo dato conforto a modo mio.. l’avevo ascoltata.
“Tesoro papà ti vuole parlare” mi chiamò Nathan dalla cucina, vi entrai e lo trovai a telefono con il padre, sorrisi e gli intimai di passarmelo.
Mi feci raccontare un po’ delle sue avventure lavorative, che mi affascinavano sempre.
 


Quanto fa male il dolore di una perdita? 
Mi rispose - come qualcosa in cui ci hai messo cuore e non l'hai mai avuta o tenuta con te - 
Il vero motivo di ogni dolore è sempre un vuoto.

 


 
“Ma perché devo venire anche io?” chiese Zayn per l’ennesima volta, mentre erano tutti in macchina diretti a casa di Emma.
“Zayn non rompere. Che ti costa?”
Zayn sbuffò.
“Niente”
disse sarcastico e per niente sincero in quella risposta.
Parcheggiarono sul vialetto e scesero dall’auto, chi più riluttante di altri.
Si guardarono tra di loro, come a volersi infondere conforto e coraggio, e poi bussarono alla porta.
Un paio di anni prima, chi l’avrebbe mai detto che quei ragazzi, indivisibili da sempre, avrebbero avuto paura di entrare nella casa della loro amica?
La porta venne aperta da Nathan, che rimase alquanto sorpreso dalla visita ricevuta.
Era riluttante a farli entrare, solo la sera prima Harry, che ora capeggiava il gruppo, aveva aggredito Emma in malo modo.
E se l’avesse rifatto? Emma già aveva sofferto abbastanza, pensò svelto Nathan.
Seppur guardingo li fece accomodare,andando poi in cucina a chiamare Emma.
“Em è per te” l’avviso, questa lo guardò sorpresa per poi salutare l’uomo dall’altro capo della cornetta e raggiungere Nathan in salotto.
Mai si sarebbe aspettata di trovarvi lì i suoi amici, avevano lo sguardo basso e sembravano agitati, ok.. Harry sembrava agitato.
“Ciao?”
li salutò lei , fin troppo sorpresa.
“Ciao” salutarono Harry e Niall, mentre gli altri fecero un cenno chi con la mano, chi con la testa.
“Che ci fate qui?” chiese sedendosi sulla poltrona, facendo così in modo che i ragazzi seguissero il suo esempio e si accomodassero sui divani.
Nathan preferì lasciargli la propria intimità, così si ritirò nella sua camera a guardare un po’ di televisione.
“Volevo innanzitutto chiederti scusa per quello che ho detto ieri..” cominciò Harry a sguardo basso, in cuor suo non pensava tutte quelle cose che le aveva detto.
Certo aveva davvero avuto bisogno di lei in quegli anni, ma non gliene faceva una colpa, perché consapevole che Emma doveva chiarire importanti questioni con la sua famiglia.
In cuor suo sapeva anche di amarla ancora, forse non avrebbe mai smesso di farlo, e questo gli faceva ancora più rabbia.
Come si poteva amare dopo venti anni ancora la stessa persona, che però sfortunatamente non ricambiava?
Era frustante, per il riccio, vederla e trovarla ancora più bella e dolce di quando l’aveva lasciata.
“Non lo pensavo davvero, ero solo arrabbiato. Arrabbiato per non esserti stato vicino, e perché tu non hai potuto esserlo a me. Arrabbiato per non averti telefonato, facendo così crollare qualsiasi tipo di rapporto. E spaventato, che tu potessi nuovamente lasciarci, creando un altro buco nel mio precario mondo. Mi dispiace sul serio Em” disse guardandola, finalmente negli occhi, e perdendosi in qui pozzi azzurro ghiaccio che gli incutevano sempre soggezione e amore allo stesso tempo.
“Mamma mi ha detto quello che hai fatto.. le ha fato bene parlarne, grazie”
disse sinceramente grato all’amica.
“E mamma mi ha detto che le hai trovato un nuovo lavoro, non potrò mai essertene grato abbastanza” disse Louis riconoscente.
“Le ragazza sono tornate a casa..” l’informò Liam, riferendosi alle sorella.
“Mi hanno detto che sei stata tu a farle ragionare e convincerle. Grazie, non so come o cosa tu abbia fatto, ma grazie” disse Liam felice che quella tesa situazione familiare si fosse risolta per il meglio.
“Con questo, vogliamo dirti che avevi ragione, avremmo dovuto chiamarti. Cioè guarda, in mezza mattinata hai sistemato tutti i nostri problemi, se te l’avessimo detto prima sarebbe stato meglio per tutti noi”
concluse Harry.
“Non dovete ringraziarmi, l’ho fatto con piacere, amo le vostre famiglie così come amo voi, dovreste saperlo. Ma si, avreste dovuto chiamarmi e non allontanarmi, e non solo per farvi risolvere i problemi, ma proprio per non perderci di vista.”
“Hai ragione, scusa”
assentì Liam, mortificato.
Zayn, in un angolo del divano, sbuffò scettico stralunando gli occhi, convinto che nessuno avrebbe captato quella sua azione.
Ma così non fu.
Lo sguardo attento di Emma, che teneva sott’occhio ognuno di loro dal momento che li aveva fatti accomodare, non perse quell’azione.
“Problemi?” gli chiese disinvolta.
Zayn la guardò confuso per un attimo, giusto il tempo di realizzare che parlava con lui, poi si mise a sedere composto e la guardò negli occhi.
“Avreste potuto chiamare..” citò le parole, pronunciate poco prima dalle stessa Emma.
“Con quale scopo? Per ricordare che sei andata via con il tuo fratellastro appena conosciuto, invece di rimanere con le persone che amavi e conoscevi da una vita?! Poi se non erro non hai mai chiamato nemmeno tu.. o almeno io non ho mai ricevuto una tua chiamata, o un messaggio, o un qualcosa. Sei sparita nel nulla, pretendendo che noi seguissimo le “tue tracce”
, che ti chiamassimo, che ti ricordassimo. Tu volevi rimanere nella nostra memoria, ma ti dico per esperienza, che il tuo ricordo faceva e fa tuttora male. Ricordare qualcosa di bello che ti è sfuggito dalle mani?! Gran bella merda. Io ti comprendo, e mi fa piacere che tu sia tornata, ma spero solo tu non pretenda che tutto ritornerà come prima.. perché così non è. Siamo cambiati, le cose sono cambiate.. la nostra amicizia è cresciuta, e tu sei rimasta indietro” detto questo, si alzò, fuggendo da quella casa.
Emma guardò i ragazzi interdetta, mille emozioni le frullavano dentro, dalla sorpresa alla consapevolezza.. sino all’ilarità?
Già, quella situazione la faceva ridere, cosa assurda a detta altrui.
Guardò i suoi amici, che la scrutavano preoccupati e mortificati e cercò di trattenersi, ma poi scoppiò a ridere.
I ragazzi la guardarono scioccati ma poi, vedendo come la loro amica ridesse di gusto, la seguirono non capendo bene per cosa stessero ridendo.
“Ha dell’assurdo tutto questo. Aggiusto una cosa e se ne rompe un’altra. Ma si può?!” chiese retorica tra le risate.
“Non sei triste o arrabbiata?” le chiese Niall, cercando di calmare le risa, lei ci pensò su e poi scosse il capo.
“Chiariremo.. quando sarà pronto” il biondo annuì e si alzò per abbracciarla, cosa che fecero anche gli altri stringendosi in un abbraccio di gruppo.
Dopo due anni erano di nuovo insieme.
Nulla avrebbe mai distrutto quell’amicizia – si trovò a pensare Emma.









HOLA
Premetto che aggiorno solo perchè avevo bisgono di Emma.. (giuro che anche se sembre sciocco non lo è)
Perchè poi non avete raggiunto il numero di recensioni che avrei voluto :( 
Non penso di avere mai aggiornato dopo così tanto tempo (a parte le vacanze) e mi dispice..
Ma sento che vi state disinteressando (?) alla storia.. se così fosse ditemelo.

Btw, in questo capitolo.. riassumendo aaha
-Emma sistema tutti i problemi dei ragazzi..
-I ragazzi ( ed Harry) si pentono  di aver pensato che lei li abbia abbandonati perchè non tenesse più a loro
-Chiariscono
- Zayn sbrocca.. che cazzo gli prende?
Cerchiamo di comprenderlo.. c'è stato male e ora se la vede ripiombrare in città.. wtf? 
Non fatevi strane considerazioni del tipo " a lei non frega niente" "a lui non frega niente" o cose varie..
Date il tempo a loro di ingranare la marcia (?) 

Ora vado, perchè non so cos'altro scrivere
Aggiorno a 15 recensioni.. me le fate trovare?? *u*
Grazie a chi commenta, e chi mi manda messaggi privati.. anche su twitter 
Siete adorabili :3

-Un bacione

su twitter sono 12Gennaio93  se volete seguirmi ricambio :) 

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Capitolo 31
*** Chapter 31. ***


Se ci tieni davvero ad una persona non vai via al primo sbaglio,
non la dimentichi,
non la ignori.
Evidentemente quegli sbagli fanno semplicemente comodo
a chi voleva già andarsene da tempo e ha trovato
la scusa perfetta per farlo davvero.






“Allora, ti ripeto mia cara, che io vado alla grande all’università. Sono uno studente modello” si pavoneggiò Niall mentre entravamo nel solito bar, che frequentavamo ormai da anni.
“Ma smettila” dissi spintonandolo amichevolmente, avvistammo un tavolo e subito ci avviammo, per non farcelo rubare.
“Ciao Zayn” salutò Niall.
Non l’avevo notato, ma quando girai il capo trovai il moro a fissare me e il biondo, mentre sorseggiava un caffè in compagnia di quella bionda dell’altra sera.
Sorrisi a mo’ di saluto e mi accomodai al tavolo avvistato poco prima, senza mettere l’argomento “Zayn” in mezzo.
“E a te? Come vanno gli studi?” mi chiese Niall, ridestandomi dai miei pensieri.
“Una favola, do gli esami quando mi pare. È la soluzione perfetta per me” dissi ridacchiando.
“Già” assentì il mio amico.
Alle sue spalle vidi la figura della bionda muoversi verso di noi.
Ti prego fa che vada in bagno, fa che non venga qui – pensai supplicando chiunque ci sia lì su.
Sbagliato! Venne proprio vicino a noi, poggiando una mano sulla spalla del biondo.
“Ehi Niall senti sabato prossimo darò una festa a casa mia, Zayn già ha detto che verrà, sarai dei nostri?” chiese con voce da oca.
Rimasi con il fiato sospeso in attesa di una risposta che, come mi aspettavo, non tardò ad arrivare.
“Ho già un altro impegno, ma grazie comunque dell’invito”
Niall declinò gentilmente l’offerta, facendola tornare al suo posto, di fianco a Zayn.
Era esattamente la risposta che mi aspettavo, e per questo non potevo far altro che sorridere.
“Grazie”
gli sussurrai con un sorrisino intenerito sul viso.
“Ma scherzi? Pensi davvero che al tuo compleanno, andrei alla festa della non si sa cosa di Zayn? No cara, mi sopporterai” mi alzai e lo abbracciai forte.
“Grazie angelo”
“A proposito, come sta il mio tuo tatuaggio?”
ridacchiai sentendo il mio tuo, e istintivamente mi portai una mano sotto il seno.
“Benone, grazie” rise di gusto e prendemmo il nostro caffè.
 



“Se, come il viso, si mostrasse il core.”
- Ludovico Ariosto





“Allora hai deciso che fai sabato?” mi chiese improvvisamente Nathan, stralunai gli occhi infastidita.
Stavo guardando la tv, e sapeva che mentre lo facevo non doveva parlare.. mi infastidiva terribilmente.
“E’ ancora lunedì, Nat!” gli ricordai.
“No, volevi dire è già lunedì!” stralunai gli occhi e ridacchiai.
“Penso di stare con i ragazzi se loro vogliono, niente di speciale comunque.” Gli svelai, chiudendo ormai distratta la tv.
“Mh sicura? Sono venti anni!”
“Si lo so, e si sono sicura. Anzi devo fare una cosa..”
dissi alzandomi e infilandomi le bamboline che si trovavano ai piedi del divano.
“Torno per cena, aspettami”
l’avvisai prendendo le chiavi della macchina e la borsa ed uscendo di casa, senza attendere risposta.
Arrivai dopo una decina di minuti, scesi dall’auto chiudendola, e mi fermai sulla soglia aspettando, dopo aver bussato, che qualcuno venisse ad aprire.
Me lo ritrovai sulla soglia in jeans e canottiera, con i capelli arruffati, era adorabile.
Aveva un espressione confusa sul volto, probabilmente si chiedeva cosa diamine ci facessi sulla soglia di casa sua.
“Ehi” azzardai, vedendolo muto e non intenzionato a parlare.
Mi fece un cenno con il capo, guardandomi attentamente, come se da un momento all’altro avrei fatto qualcosa di assurdo.
Presi a torturarmi le mani, si dimostrava più difficile del previsto.
Mi schiarii la voce e, dopo aver scostato per un attimo lo sguardo, tornai ad incrociare i suoi meravigliosi occhi castani.
“Ehm sono venuta per dirti che..”
ero un poco in difficoltà, solo leggermente però.
Avevo lui ,lì che mi guardava scettico ed intransigente ed io non sapevo dove fosse finita la mia sicurezza.
“Ecco sabato è il mio compleanno e pensavo di invitare i ragazzi a casa per una pizza è un film, giusto per stare insieme e bhè, ecco, mi chiedevo se ti andava di venire. Lo so che hai già un impegno, però mi faceva piacere invitarti.” Conclusi sorridendo amichevolmente.
“Come hai detto ho già un impegno”
disse rude cercando di chiudere la porta, ma lo fermai.
“Senti lo so che abbiamo litigato, anzi tu mi hai urlato contro più che altro.. e so che sei arrabbiato con me, però questo non ti dà il diritto di trattarmi con un rifiuto o di sbattermi la porta in faccia. Non me lo sarei mai aspettata da te un comportamento simile. E ti dico di più, non è facile per nessuno.. però è davvero patetico farne un melodramma, come stai facendo” detto questo gli diedi le spalle e mi incamminai verso la mia auto.
“Emma?” mi chiamò mentre aprivo la macchina, mi girai interrogativa.
“Non sto enfatizzando nulla” disse per poi sbattere la porta, sospirai per trattenere la rabbia ed entrai nell’abitacolo.
Che devo fare per farmi perdonare, Zayn? – mi ritrovai a pensare.






SERAAAAAAAAAAAAAAAAA
Io vi amo alla follia ve lo giuro.. però non ce la faccio a fare uno spazio autrice con tanto di spiegazione, come faccio di solito.
Sto crollando dal sonno e ho aggiornato solo perchè non so quando lo posso rifare e non voglio lasciarvi a bocca asciutta.
Capitolo di passaggio.. dico solo quasto, ma si era capito.
vabbè e anche: che farà Zayn?

Con questo passo e chiudo.
Aggiorno sempre a 15 recensioni, appena ho un po' di tempo.
Much love xx


Seguitemi su twitter se volete sono 12Gennaio93 .. ricambio a tutti :)) 

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Capitolo 32
*** Chapter 32. ***


E siccome niente svanisce nel nulla, forse anche tu porterai in giro qualcosa di me, forse un sorriso che invaderà il tuo volto senza motivo. E so che resterai nei momenti di distrazione, quando inciamperò in qualche lacrima e quando troverò un altro po’ di forza che non credevo di avere.
- L. Ventriglia







 -Liam-
“Zayn viene?” chiese Harry mentre Niall finiva di prepararsi.
“Dubito fortemente, so solo che Em l’ha invitato” riferii ciò che mi aveva raccontato Niall poco prima, quando gli avevo posto la stessa domanda.
Suonarono alla porta e andai ad aprire, come se fosse casa mia.
“Sera” urlò Louis entrando in casa, facendo la solita caciara.
“Oddio Tommo che ti urli?!” chiese retorico il biondo, scendendo in salotto.
“Sono felice, la piccola Em diventa ventenne” disse asciugandosi una lacrime finta, e facendoci ridere tutti.
“Comunque facciamo schifo, non le abbiamo nemmeno comprato il regalo”ci ricordò Harry.
“Vero, che pessimi amici” lo appoggiai.
“Lo compreremo posticipato, sono sicuro non ci dirà niente” sentenziò Niall, e se lo diceva lui non avevamo nulla di cui preoccuparci, la conosceva meglio di tutti.
“Il tuo regalo te l’ha dato, poi?” si informò curioso Louis.
“Ha detto che me lo dà tra un po’, perché non è per ora” disse Niall confuso dalle sue stesse parole.
Tutti ridemmo e ci avviammo a casa Davis.
 


Nella mia testa c’è sempre stata una stanza vuota per te 
quante volte ci ho portato dei fiori 
quante volte l’ho difesa dai mostri. 
- Michele Mari







-Emma-
“Resti così vestita?” mi chiese Nathan guardandomi scioccato.
Mi guardai, indossavo degli shorts di jeans e una maglia fucsia con le converse.
(https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/s720x720/522956_410834025605430_1250716438_n.jpg)
“Che c’è di male, dobbiamo restare in casa, e poi sono miei amici non ho bisogno dell’abito da sera per una pizza da asporto.” Scrollò le spalle e ridacchiò.
“Niente e che non ti ho mai vista vestita così semplicemente”
stralunai gli occhi e lo spintonai .
Non appena sentii il campanello della porta suonare mi precipitai ad aprire ai miei amici.
Li abbracciai, ringraziandoli per gli auguri e non mi ci volle molto per notare che mancava una testa.
Li feci accomodare e passammo la maggior parte del tempo a ridere e parlare di cose sciocche, come eravamo soliti fare quando eravamo insieme.
Verso le undici passate il campanello suonò nuovamente, andai ad aprire convinta fosse qualcuno che aveva sbagliato.
Quando aprii la porta rimasi interdetta e sconvolta dalla figura che mi si parava di fronte, manteneva del gelato con la mano destra e dei film con quella sinistra.
“Scusa per il ritardo, spero di essere ancora in tempo per questo” disse indicando le cose che aveva portato.
Sorrisi leggermente commossa di vederlo lì e lo abbracciai.
“Auguri” mi sussurrò. Mi scostai sorridendolo riconoscente e prendendogli le cose di mano.
“Sono arrivati i rinforzi” dissi indicando film e gelato.
“Wow Zayn?!” disse sorpreso Liam.
“Ciao ragazzi, che fate?”
“Niente di che.. Harry stava per raccontare le prestazioni sessuali della sua per niente amata”
disse Louis spintonando il riccio.
“Oddio ma non è vero, vi prego non mettete in mezzo questi argomenti da maschi” dissi coprendomi il viso con le mani e facendoli ridere.
Zayn si accomodò sul divano, mettendosi subito a suo agio con i ragazzi
. Sapevo fosse ancora arrabbiato, lo conoscevo troppo bene, ma il fatto che fosse venuto significava molto per me.
“Hai fame? È rimasta della pizza” gli proposi.
“Non preoccuparti”
disse sorridendo fugace e spostando velocemente lo sguardo. Non riusciva a sostenere il mio, constatai.
“Hai fame?” ripetei insistente,sorrise intenerito e assentì.
“Bene” dissi alzandomi per andare in cucina.
“Anche io” mi urlò Niall, ridacchiai.
“Nat mi aiuti?” chiamai mio fratello che arrivò subito, per aiutarmi con i vari cartoni.
 





E C’É SEMPRE DI MEZZO QUEL “NIENTE, NON IMPORTA, CIAO” CHE VIENE DAVVERO PRESO COME UN FOTTUTISSIMO “NIENTE, NON IMPORTA, CIAO. 
- Lettere di un amore nostro





 

“Come mai sei venuto?” chiese Liam abbassando la voce e attirando l’attenzione di tutti i compagni, Zayn lo guardò facendo finta di non capire e poi sospirò, sapendo di non poter mentire ai suoi amici.
“Sono andato alla festa di Kelly, però mentre stavo lì sapevo che era il posto sbagliato, che sarei dovuto venire. Così me ne sono andato e sono passato a comprare il gelato e i suoi film preferiti” disse a sguardo basso.
“Hai fatto la cosa giusta” disse Liam, dando una pacca sulla spalla del moro.
“Lo so” l’appoggiò quest’ultimo.
I ragazzi erano ignari del fatto che Emma, dalla cucina, riuscisse a sentire tutto ciò che si dicevano.
E rimase estremamente colpita dall’azione di Zayn, sapeva che fosse un ragazzo d’ora, ma non si aspettava che avrebbe fatto una cosa del genere.
Lei non lo meritava, pensò, non più almeno.
“La ami ancora?” chiese Louis serio, abbassando la voce in un sussurro.
Zayn sorpreso dalla domanda guardò l’amico e poi scosse il capo.
“Non esageriamo ora, ho fatto solo un gesto di cortesia. Le cose , in quel senso, sono cambiate” gli amici annuirono, non del tutto convinti dalle parole del moro, il quale pensava quella fosse la verità.
“Prego” disse Emma, servendo la pizza ai due amici, che la ringraziarono.
Il resto della serata la passarono a vedere i film preferiti di Emma, che poco prima Zayn aveva portato, e a mangiare gelato.
Verso l’una di notte i ragazzi rincasarono, contenti di aver passato del tempo, come erano soliti fare tanto tempo fa. 




 


HOLAAAAAAA
Avevo voglia di aggiornare .. quindi eccomi :)
Allora, no il capitolo della festa non è sicuramente come ve lo aspettavate..
niente sesso, baci o riappacificazioni.. solo una tregua in nome della vecchia amicizia.

Le parole di Zayn..
a buon intenditor poche parole!!!
Mi sono resa conto che sto diventando troppo buona e che aggiorno troppo spesso..
quindi non so quando aggiornerò la porssima volta ù.ù

Mi fate trovare 15 recensioniiiiiiiiiii?? *facia da cucciolo*
Non so che dirvi, perchè ho sonno e poca fantasia..

mi scoccio di rileggere sto spazio autrice quidi scusate evenutali errori..
mi scoccio di mettere le foto di Em, eccetera..
insomma, oggi mi scoccio di fare tutto..
Infatti ora vado.. 

-Un bacione xx


Su twitter sono sempre 12Gennaio93 , per chi mi volesse seguire.. ricambio :) 





P.S: Non trovate niente di strano in questo capitoloo??? se si fatemelo sapere.. #che la caccia abbia inizio 

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Capitolo 33
*** Chapter 33. ***


Se qualcuno ti ama veramente, non ti darà mai un motivo per dubitarne.





Passo alle 10, fatti trovare pronta. Ti portiamo in un posto. Nialler xx
Guardai confuso lo schermo del telefono, dove il messaggio del mio amico era ancora aperto, e poi spostai lo sguardo in alto a destra per leggere l’ora.
Erano le nove, mi sarei dovuta sbrigare in fretta.
Salii le scale di corsa e raccolsi l’intimo, per poi chiudermi in bagno e farmi una doccia.
Ero tornata a vivere da sola, dato che Nathan due giorni dopo il mio compleanno era dovuto partire per Londra per lavoro, mia aveva promesso che sarebbe venuto a trovarmi il più spesso possibile, ma quello “spesso” non aveva una data, dato che era pieno di impegni.
Uscii dalla doccia, seppur riluttante di lasciare il getto rilassante d’acqua tiepida, e asciugai velocemente i capelli, lasciandoli mossi.
Aprii l’armadio e storsi le labbra in una smorfia di terrore, non avrei mai deciso in fretta come Niall si aspettava.
Dopo vari cambi e imprecazioni, optai per un vestito dorato con pailette e decolté nere, non l’avevo mai messo perché mi sembrava sempre troppo eccessivo, ma quella sera me ne fregai, e scelsi di osare.
( https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn1/547188_433299203358912_2075197129_n.jpg )
Mi feci un trucco dorato sugli occhi, e misi un po’ di fard sulle gote.
Erano le dieci e dieci, io ero pronta e Niall in ritardo.. record!
Il campanello ,però,non tardò a suonare, afferrai la pochette e mi diressi al piano di sotto.
Aprii la porta e non trovai nessuno sull’uscio, in lontananza scorsi l’auto del mio amico con tutti i ragazzi a bordo, e stralunai gli occhi ridacchiando.
Salii di fianco al guidatore, che era Niall, e salutai i ragazzi.
“Bussa e scappa?!” chiesi ridendo, riferendomi a poco prima, risero con me.
“Siamo in ritardo” annuii e partimmo.
Arrivammo davanti ad un locale dal quale usciva musica assordante e mi girai per regalare uno sguardo di fuoco al mio amico.
“Ti odio” sussurrai sorridendo falsamente, lui mi accarezzò un braccio e mi baciò la tempia.
“Ringraziami dopo” disse facendo l’occhiolino prima di scendere dall’auto, stralunai gli occhi e seguii gli altri verso il locale.
“Ehi aspettate” dissi prima di entrare, attirando la loro attenzione.
“Domani do il regalo a Niall, ed è un po’ per tutti.. diciamo condiviso, avvertite anche Zayn se vuole venire. Nessun altro però.”
Mi raccomandai, Harry mi guardò malizioso, cingendomi la vita con un braccio.
“Orgia party?” chiese con uno sguardo da maniaco, scoppiai a ridere seguita dagli altri, e mi scostai da lui disgustata.
 



C’è una storia dietro ogni persona.
C’è una ragione per cui loro sono quel che sono.

Loro non sono così solo perché lo vogliono.
Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli






“Pensi ballerai anche tu, o resterai tutta la serata qui a vedere gli altri mentre si divertono?” le chiese il barista attirando la sua attenzione.
Emma si girò sorridendo cordiale al barman, che aveva un aspetto carino ed affabile.
“Se non ti do fastidio, penso di restare qui”
ammise prendendo un altro sorso dal suo bicchiere e facendo ridacchiare il ragazzo dietro al bancone.
I ragazzi si divertivano in pista con le rispettive fidanzate, ed Emma non era il tipo che si buttava a ballare da sola.. non più, almeno.
Zayn, che era già alla festa quando erano arrivati gli altri, ballava guardando con un occhio Kelly, con l’altro Emma da sola al bancone che, al momento, constatò stesse parlando con il barman.
Le si avvicinò un ragazzo e lei sembrava infastidita dalla sua presenza, così scostandosi un attimo da Kelly, si avvicinò un po’ al bancone.
“Ti ho detto che non mi va d ballare, ora vai via” disse Emma scocciata dal comportamento di quel ragazzo.
“Andiamo tesoro, solo un ballo”
disse questo ubriaco, cingendole i fianchi con le braccia.
Lei cercò di scostarlo ma questo la attirò nuovamente a se cercando di baciarle il collo, Emma lo allungò per non farsi toccare, cercando con le mani di spingerlo lontano da lei, con scarsi risultati.
“Amico, ti ha detto di levarti dai piedi” disse Zayn abbastanza infastidito guardando le mani di quel ragazzo sui fianchi della mora.
“Scusami?!” disse il ragazzo girandosi verso Zayn, infastidito  dall’essere stato interrotto.
“Te lo ripeto più chiaramente..”
disse Zayn beffardo alzando gli occhi al cielo.
“Lasciala” scandì. “
Altrimenti?”
lo provocò l’ubriaco. 
“Ok” disse Zayn facendolo voltare e mollandogli un pugno sullo zigomo destro.
Prese Emma per un braccio e la portò in una parte più appartata del locale.
“Stai bene?”
si accertò, scrutandola attento.
“S-si. Grazie” balbettò incredula la ragazza, lui annuì duro, con la mascella ancora contratta per la rabbia.
Furono presto raggiunti da Kelly che aveva seguito tutta la scena, dalla quale era rimasta palesemente infastidita.
Anche se infastidita era un eufemismo, per quella situazione.
“Scusa?
 .chiese sarcastica attirando la loro attenzione- Cos’era quello?” domandò riferendosi ,ovviamente, al pugno in difesa di Emma.
“Ehm, ho evitato che un cretino la violentasse?!” chiese ovvio Zayn, sminuendo la situazione.
“E l’hai fatto perché..?”
“L’avrei fatto per chiunque”
disse con tono indifferente.
E quelle parole, seppur insignificanti, ferirono inspiegabilmente la povera Emma che assisteva alla conversazione.
“Lo spero bene. Non voglio che tu stia troppo tempo con quella sgualdrina, e non voglio doverti ripetere continuamente che sei miodisse possessivamente ossessiva.
Emma la guardò scioccata e si interpose tra lei e Zayn, afferrando l’oca per un braccio.
“Primo, puttana sarai tu, ma sta’ certa che io non lo sono. Secondo, mio è un aggettivo possessivo usato per le cose e.. bipbipbip indovina cosa? Zayn è un essere umano con un cervello pensante.. credo” disse guardando il soffitto ironica.
“Comunque..” disse tornando al suo discorso incenerendo l’oca con gli occhi.
“Cerca di volare basso stronzetta, nessuna parla a me o ai miei amici in questo modo, tantomeno l’ultima sciocca del villaggio che si crede di aver potere su di loro”
“Certo che ho potere, ci ho fatto sesso”
disse la bionda, convinta di sorprendere e ferire Emma.
Quest’ultima trattenne il fiato fintamente sospesa, fingendo uno sguardo perso.
“Davvero, solo ora?! Io l’ho già fatto due anni fa.. mi sa che sei tu la seconda di turno” le fece l’occhiolino e l’allontanò da se con uno strattone, per poi girarsi seria verso Zayn.
“Dove le hai lasciate le palle? Questo non è lo Zayn che ricordavo” disse per poi lasciarli soli.
Raggiunse l’uscita il più velocemente possibile, ma fu fermata da un braccio che la richiamò.
“Em dove vai?” le chiese il biondo vedendola correre via.
“A casa, chiamo un taxi non preoccuparti. Ci vediamo domani, alle otto puntuali da me” disse liquidando in fretta ed uscendo da quell’edificio. 
Sentendo l’aria fredda sbatterle in faccia, sospirò come a togliersi un peso di dosso.








E     LUCE   SIA!
Premessa questo capitolo l'ho postato solo ed esclusivamente per una mia cara lettrice che mi ha supplicato (e torturato) affinchè lo postassi.
Non avendo raggiunto le 15 recensioni (ci sono rimasta male) ero un po' riluttante.. 
anche perchè questo è IL capitolo!!
Fino ad ora vi siete lamentate TUTTE nessuna esclusa, che Emma e Zayn fossero vicendevolemente freddi e non mostrassero le proprie emozioni..
Io vi ho detto di aspettare ed essere paziente perchè ci sarebbe stato un capitolo che le avrebbe spiegate chiaramente,
e sarebbe stato il capitolo rivelatore, in un certo senso.
Ora non dico che Emma e Zayn si rimetteranno insieme.. io non mi illuderei solo perchè Zayn l'ha difesa..

La strada è lunga ed in salita.
Analizzando.. possiamo notare uno Zayn alquanto protettivo e geloso..
amore o amicizia Zayn caro? magari è semplicmenete amicizia confusa al ricordo di un amore significativo.
Quando si ha amato una persona tanto quanto Zayn ha amato Emma.. è inevitabile che rivederla faccia un certo effetto
è inevitabile l'istinto di protezione.. così come la gelosia..
ma questo non vuol dire che le cose cambieranno..
Zayn è rimasto parecchio ferito dal gesto di Emma, di prendere e andarsene... quidni io rifletterei prima di essere troppo felici per Zemma..
Zemma non è ancora tornata piccole mie..
Emma Emma Emma e le due 2 enormi palle!! Io la stima
ahahah ha preso il toro "che è nelle vesti di una sciaquetta insignificante) per le corna, ed ha anche fatto la paternale a Zayn.. che mito! ahah
E' rimasta ferita dalle parole di Zayn quindi questo vuol dire che forse prova ancora qualcosa? 
Come vedete sono ancora tutti e due abbastanza ermetici (?) ma pian piano chiariremo tut
to
POI per quanto riguarda il capitolo precedente.. 
avete fatto tutte le ipotesi possibili immaginabile.. la più comune è stata il punto di vista di Liam..
Non era una stranezza, bensì una novità, che ritroviamo qui con un punto di vista raccontato dall'esterno e quindi da me ù.ù
La cosa strana ma più che strna in contrasto nel capitolo precedente.. era l'ultima frase, quella che precedeva l'ultimo paragrafo..
era totalmente discordante con le parole di Zayn.. perchè?
Lo scopriremo solo vivendo..
ditemi che ora avete capito, vi prego ç.ç ahahahh

AGGIORNO a 15 recensioni, la prossima volta non ci saranno Luci ad illuminarmi il cammino (?) 
ahahah no niente mi farà cambiare idea.. quidni se voleteleggere e recensiere bene, sennò vi toccherà aspettare.
Spero abbiate letto tutto, perchè ho spiegato varie cose.. 
Ora vado e la smetto di rompere.
Un bacione :)


Su twitter sono 12Gennaio93 ricambio il follow a tutte/i :))


P.s. ma quella cazzona di Danielle che lascia Liam??! è una stupida, ma non ho intenzione di insultare o giudicare era tanto per dire ù.ù ahahha 
BYE *passo e chiudo*

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Capitolo 34
*** Chapter 34. ***


“Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento o tende a svanire quando l`altro s`allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai.


- William Shakespeare
 





Alle otto del giorno seguente i ragazzi, puntualmente, erano fuori casa di Emma.
La ragazza, fortunatamente, avendo optato per un look semplice che comprendeva gonna lunga leopardata grigia e maglia semplice bianca, era pronta non appena suonò il clacson. (https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/s720x720/564769_411397958882370_492827001_n.jpg )
Occhiali da sole, borsa ed uscì di casa.
Si accostò al lato del guidatore, dove Harry era intento ad accarezzare il manubrio della sua Range Rover , alzò lo guardo interrogativo quando si accorse dell’amica.
“Scendi guido io oggi” impose lei, intimidendo il riccio che scese senza ripensamenti.
Entrò nell’abitacolo e si girò a salutare il resto del gruppo.
Rimase stupita di trovarvi anche Zayn, lo guardò interrogativo, ma lui sostenne tranquillamente il suo sguardo.
Mise in moto e partirono per una meta sconosciuta a tutti, tranne che alla guidatrice.
Parlottarono del più e del meno per tutto il viaggio, fino a quando Louis disse una cosa che attirò la particolare attenzione di Emma.
“Allora Zayn, come mai hai lasciato Kelly? Ieri era in preda ad una crisi isterica quando ho lasciato la festa”
ricordò ridendo smodatamente.
Emma guardò lo specchietto retrovisore, nel quale incrociò lo sguardo riflesso di Zayn, che a sua volta la stava guardando.
Il moro spostò nuovamente l’attenzione sull’amico, e lo liquidò con un semplice..
“Non era il mio tipo”
“E te ne sei accorto solo ieri?”
chiese beffardo Liam.
“Diciamo che qualcosa mi ha fatto aprire gli occhi”
ammise il moro, sorridendo di sbieco.
“Bhè qualsiasi cosa sia stata, le sono grato” disse Harry portando le mani al cielo e facendo ridere tutti.
L’abitacolo della macchina fu riempito dalle risate e dalle battute di Lou, per il resto del tragitto.
“Eccoci” affermò felice Emma vedendo la villa bianca, che affacciava sul mare.
“Hai aspettato il buon tempo..” disse Niall arrivando al perché l’amica avesse aspettato tanto.
Lei lo guardò sorridendo a conferma della deduzione del biondo.
“Geniale!” si sorprese Harry.
“Il migliore regalo di sempre” disse il biondo , sporgendosi per darle un bacio e poi scendere veloce ad ispezionare la casa.
“Voglio fare il bagno!” sentenziò Niall guardando l’acqua.
“Niall no!” protestò la mora.
“Si si ” lo appoggiarono i ragazzi iniziando a spogliarsi.
Emma, seppur controvoglia, si tolse i vestiti rimanendo in biancheria e si tuffò in acqua, per far felici gli amici.
“Wow qualcuno qui è sexy” disse Harry prendendo in braccio l’amica.
“Oddio Harry non mi affogare” gridò questa facendo ridere tutti.
Quei ragazzi non sarebbero mai cambiati, gli bastava stare insieme per ridere e divertirsi, ed era una cosa meravigliosa.



Mi hai sempre rimproverato di non farmi film nella mia mia mente, ma poi in fin dei conti mi regalavi i copioni. 
- Levis enot flywer




Zayn bussò leggermente alla porta, pensando di non essere udito dato il rumore del phon in sottofondo.
“Avanti” invitò invece la voce di Emma, che aveva appena finito di asciugare la biancheria e i vestiti.
Era davanti allo specchio, spazzolandosi i lunghi capelli scuri, e Zayn la trovò incantevole.
“Che ci fai qui?” chiese Emma sorpresa dalla visita.
Il moro, totalmente a suo agio, si accomodò prendendo posto sul letto della ragazza.
“Volevo ringraziarti per avermi fatto aprire gli occhi ieri..” la mora alzò un sopracciglio e scrollò le spalle.
“L’avrei fatto per chiunque” disse citando le parole pronunciate dal moro la sera precedente.
Lui ridacchiò amaro e guardò il riflesso della mora che lo guardava attraverso lo specchio, con sguardo severo.
“Mi dispiace, non lo pensavo davvero. Insomma, non prendo a pugni chiunque infastidisca una ragazza” ammise.
“Non devi mica scusarti, era tanto per dire. Ora se è tutto..” disse invitandolo, tacitamente, ad andar via.
“Sei arrabbiata?” chiese il moro guardingo e totalmente intenzionato a capirci qualcosa.
“No Zayn, sono solo stanca – disse lei sospirando – Stanca di te e di questi tuoi comportamenti indecifrabili. Stanca di questa situazione assurda, il giorno prima sei arrabbiato e quello dopo vuoi parlare. Che vuoi da me? Non ho più tutta la pazienza che avevo un tempo..” disse girandosi a guardarlo negli occhi.
Lui si alzò per fronteggiarla e si perse in qui pozzi di ghiaccio.
“Ascolta.. sto solo cercando di dirti che mi dispiace lei sbuffò stralunando gli occhi, e si allontanò.
“Quale diavolo è il tuo problema?” chiese lui infastidito dal suo comportamento.
TU! Sei tu il mio fottuto problema, lo capisci?! Me ne vado che ti amo e che mi ami, non mi chiami e non ti fai sentire sostenendo che io non ti abbia cercato, quando entrambi sappiamo che ti ho riempito di messaggi e telefonate per mesi, penso il tuo telefono si sia rifiutato di accettare messaggi registrati da parte mia, ad un certo punto. Poi torno e ti trovo mezzo fidanzato, e questo va bene, ma non comportarti così! Come se ti importasse, perché è frustante, cazzo!”
Finalmente si era liberata di tutte quella parole conservate dentro il suo cervello, sprigionando fuori rabbia e frustrazione che serbava da mesi.
Lui colmò la distanza che li separava, e senza permesso, la baciò.
Quel bacio, tanto voluto da entrambi sin dalla festa di Niall, fu un’esplosione d’amore.
Quelle labbra erano state separate per due anni, ma era come se non si fossero mai lasciate, conoscevano tutto le une delle altre, così come i proprietari.
Lei si staccò bruscamente, guardandolo negli occhi.
“Che stai facendo?” chiese ancora arrabbiata.
“Mi riprendo quello che è mio e mi sono lasciato sfuggire” disse riprendendo a baciarla.
Emma sorrise contro le sue labbra e Zayn capì che, finalmente, era tornata sua.
 



Non servono tutte quelle frasi con mille cazzate che dicono cosa fa,
cosa dice un ragazzo serio. te lo dico io.
una sola parola: maturità.
un ragazzo serio è un ragazzo maturo,
a cui frega solo di una ragazza,
quella e basta.
non è malato di sesso,
ma è malato d'amore.

 



“Quindi vi siete baciati?” mi chiese Niall mentre preparavamo la cena.
“Praticamente, si. Lui è davvero dispiaciuto e..”
“Emma non devi giustificarlo e non devi nemmeno giustificare te stessa, l’unica cosa che voglio sapere da te è se hai intenzione di ritornarci insieme”
mi disse fermandosi per guardarmi negli occhi.
“Non lo so” dissi corrugando le sopracciglia.
“Insomma capisci, credo solo non sia giusto.. forse. Per me non è cambiato niente, quando l’ho rivisto alla tua festa ho provato le stesse cose che provavo due anni fa mentre partivo, ma c’è qualcosa che mi blocca.. non so cosa sia, onestamente” chiarii a me stessa e a lui.
“Voglio solo che tu sia felice, che sia con o senza Zayn, basta che tu sia felice”
annuii e gli sorrisi per poi stringerlo forte a me. 
“Grazie per questa giornata, mi ci voleva” mi sussurrò, sorrisi e sciogliemmo l’abbraccio.
“Niall il tuo cellulare squilla!”
disse Zayn entrando in cucina con il telefono del biondo tra le mani, Niall lo prese ed uscì in spiaggia per rispondere.
Mi rimisi ai fornelli, cercando di fare del mio meglio, dato che l’esperto era il biondo.
“Tutto bene?” chiese Zayn guardandomi in viso.
Annuii e sorrisi fugace, per poi girarmi dall’altro lato.
Zayn stava per dire qualcosa, quando un forte rumore proveniente dalle spiaggia attirò la nostra attenzione.
Mi ricordai di Niall, e sbiancai all’istante.









HOLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Vi sono mancata almeno un pochino??? :3
Scusate per l'enorme ritardo, mai prima d'ora ho impiegato tanto tempo ad aggiornare ma..
non ho avuto il pc per diverse settimane.. me l'hanno rimontato oggi ed eccomi ad aggiornare :D

Succede un pò di roba in questo capitolo eh? ahahha
A voi i commenti..
Non lasicate che gli eventi vi convincano di sapere il finale.. perchè vi sorprenderò tutti.
L'ho già scritto (non mi ricordo se l'avevo già detto) e ho anche pensato ad un'altra cosa.. che poi dirò in seguito :)))

Grazie mille a tutti per le recensioni e l'impazienza.
Leggere tutti i giorni messaggi che reclamanvano il capitolo, mi ha riempito il cuore :))
VI ADOROOOO!!! <3

Ora vado però, recensite in tanti :)
Aggiorno a 15 recensioni, as always .

Un bacione a tutti!! 


P.s. chi ci sarà a Milano per vedere i ragazzi??? ..........l'eccitazzione è nell'ariaaa........bye

twitter: 12Gennaio93 (ricambio a tutti ) 

P.p.s io sono terribilemente innamorata di Mr. William .. e la prima frase, in particolare, è una delle mie sue preferite quindi.. :) 

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Capitolo 35
*** Chapter 35. ***


«Si vede che lo ami.»
«Da cosa?»
«Dagli occhi. Lo guardi come se potesse cadere in pezzi da un momento all’altro. Lo guardi per salvarlo.»






Superai svelta la figura di Zayn, seguita dal moro.
Appena uscimmo notammo Niall ed Harry che guardavano qualcosa preoccupati, mentre storcevano il naso, seguii il loro sguardo e notai che giocando a pallone avevano rotto una finestra.
“Io vi odio!” urlai isterica.
“Mi avete fatto prendere un colpo, pensavo fosse successo qualcosa, Niall era qui da solo.. cosa ci fai qui pure tu Har? Chi ti ha dato il pallone?” dissi raggiungendoli svelta, facendo domande a raffica.
Nessuno dei due mi rispondeva, Niall era girato di spalle ed Harry lo guardava serio.
Mi misi davanti al biondo per scorgere delle lacrime scorrere sul suo viso.
Non so come, ma tutto il mondo sembrò scomparire, in quel momento era come se ci fossimo isolati.. eravamo io e Niall, ed io stavo provando il suo stesso dolore, senza neanche sapere da cosa fosse causato.
Vedere quei due pezzi di cielo che il biondo aveva al posto degli occhi, arrossati e bagnati dalle lacrime, mi fece sentire male.
Volevo solo scappare e crogiolarmi nel mio dolore, fare mio il suo dolore, vederlo sorridere, sollevarlo dalla sofferenza.. ma non potevo.
Era tempo di comportarsi da adulta e stargli vicina, come aveva fatto lui per tutta  la mia vita.
Presi il suo viso tra le mani, costringendolo a guardarmi negli occhi.
“Che hai, cucciolo?” chiese in un sussurro
“Adrianna..Josh ”
balbettava parole senza senso, confuse dai singhiozzi amari che gli scuotevano il petto.
Poi scorsi la parola chiava, tra tutte, una parola sussurrata mi arrivò come una coltellata al cuore.
“Tradito”  era come se a subire il tradimento fossi stata io stessa, lo abbracciai stretto, come a volerlo proteggere da tutto ciò che avrebbe ancora potuto ferirlo.
“Amore mio..” sussurrai.
Non avevo mai visto Niall stare così male per una ragazza, era un tipo sensibile e fin troppo gentile, ma era sempre stato lui a troncare le relazione.. e nonostante ciò rimaneva male.
“Ora andiamo a casa, ti porto a casa cucciolo”
alzai lo sguardo velato dalle lacrime che non volevo liberare e trovai il viso di Zayn oltre le spalle del biondo.
“Prendo l’auto” assentì capendo.
Trascinai Niall verso l’abitacolo nero al volante del quale vi era Zayn, e lo feci entrare, i ragazzi silenziosamente ci raggiunsero.
Niall poggiò il capo sulle mie gambe e, ogni tanto, singhiozzava o sospirava triste. 
“Harry mi dai l’iphone?” il ragazzo annuì e , dopo aver frugato nella mia borsa, mi passò il cellulare.
“Maura? Si tutto bene, non preoccuparti. Senti Niall resta a dormire da me va bene?”  lasciai parlare il mio interlocutore e mi affrettai a spiegare.
“No in realtà pensavo di farlo restare per un paio di giorni, dato che sono sola in casa, te lo sequestro” dissi accennando una risatina che non aveva nulla di felice.
Ok, mando i ragazzi a  prendere i vestiti. Ti adoro” aspettai che si congedasse e riagganciai.
“Grazie” sussurrò Niall, alzando verso di me i suoi meravigliosi occhi, sorrisi teneramente.
Alzai lo sguardo nello specchietto retrovisore dove, come mi aspettavo, incrociai lo sguardo di Zayn.
“Non è che..”
“Vado dopo avervi accompagnati”
disse tornando a guardare la strada.
Sussurrai un ringraziamento e aspettai di arrivare a casa, per far calmare Niall.




Comunque te lo voglio dire che i tuoi occhi sono la cosa più bella che abbia mai guardato.





“Sto cretino mi ha finito tutta la scorta di cibo..” riferii ad Harry dall’altro capo del telefono mentre Niall ridacchiava steso sul divano.
“Non ridere!” lo ammonii, consapevole di voler ascoltare la sua risata.
Andai ad aprire la porta, dopo che il campanello aveva suonato, trovandomi Zayn con un borsone sulla soglia di casa, gli feci cenno di entrare mentre parlavo con quel cespuglio incapace.
“Devi solo comparare cibo commestibile, non è difficile! Non comprate cazzate o dolci. NO!” A quanto pareva Harry e Louis non erano proprio i tipi adatti da mandare, se volevi avere una spesa decente in frigo.
“Con chi parla?” sentii sussurrare Zayn divertito.
“Harry” dissi Niall tra le risate, mentre Liam scoteva il capo divertito.
“Fate presto” attaccai.
“Coglioni” sussurrai infastidita, posando il cellulare sul mobile.
Presi una rincorsa e mi buttai su Niall facendogli il solletico.
“Che ti ridi tu, biondo tinto che non sei altro?!” rideva come un matto sotto le mie mani, e non c’era cosa più bella della sua risata.
Eravamo tornati da due orette, ormai erano le dieci passate, ma il supermercato cittadino per nostra fortuna, chiudeva tardissimo.
Zayn era passato a casa Horan ed io ero riuscita a far ragionare Niall, e farlo ridere.
Quando smisi di fare il solletico, per il troppo ridere, mi accasciai sulle sue gambe, occupando tutto il divano.
“Vedo che stai meglio” constatò Zayn, Niall sorrise guardandomi riconoscente.
“Ha capito che sono io la donna della sua vita” dissi pavoneggiandomi e facendo ridere tutti.
Il telefono di Zayn prese a squillare insistentemente e così, dopo essersi scusato, andò in corridoio a rispondere.
Io mi stavo rilassando sotto le mani del biondo che mi accarezzavano sapenti i capelli, mentre tendevo l’orecchio per capire cosa dicesse Zayn.
“No Beth, non ora è tardi!” sentii sussurrargli, dopo una pausa riprese.
“Ok,ma ti raggiungo tra poco.”
Chiuse la chiamata nel momento in cui suonò il campanello, così decise saggiamente di aprire lui.
Fortunatamente per me, Harry e Louis avevano fatto una spesa decente, stupendo tutti.
“Anche io” piagnucolò Harry vedendo Niall che mi carezzava i capelli.
Sorrisi intenerita e lo feci sedere ai piedi del divano, carezzandogli quei morbidissimi ricci, mentre faceva le fusa come un gatto
“Perché non dormite qui oggi? Come ai vecchi tempi”
proposi ai ragazzi.
“Si” disse Harry estasiato sotto il mio tocco.
“Ottima idea mora!” proclamò Louis, appoggiato da Liam.
Tutti guardavamo Zayn in cerca di risposta, guardò frenetico il cellulare e poi noi.
“Ok, ma prima devo andare a fare una cosa. Torno tra poco non addormentatevi” concluse per poi scappare via.
Dopo un Bhà generale, ci mettemmo a fare altro.
Liam Harry e Louis avevano aperto un torneo notturno di play station, mentre io mi coccolavo il mio biondo preferito.
“Tutto bene?” chiesi infilando la mano nel morbido ciuffo biondo; portò istintivamente la testa indietro accompagnando il movimento della mano, e chiudendo gli occhi, annuì e sorrisi intenerita.
“Chi è Beth?”
gli sussurrai troppo curiosa per rimanerne all’oscuro.
Lui aprì gli occhi guardandomi confuso, poi guardò l’ingresso e poi di nuovo me. Annuì ridacchiando.
“L’ex ex di Zayn. Gli da il tormento da un po’” confusa dalle sue parole inarcai le sopracciglia, e analizzai la frase pronunciata dal biondo.
“In che senso gli da il tormento?” dissi danno voce ai miei pensieri e distraendolo, per l’ennesima volta, dalle televisione.
“Lo chiama, gli manda messaggi, lo vuole incontrare.. si sono visti spesso ultimamente. Infatti penso sia per questo che abbia lasciato quell’oca”
concluse scrollando le spalle e tornando alla tv.
Mi sentii stupida, stupida di aver creduto che lui l’avesse fatto per me.. eppure le sue parole.
Constatai, ancora una volta, che a fine giornate le parole se le porta via il vento e l’unica cosa rimasta sono i fatti.
Niall dopo una manciata di secondi si girò con sguardo colpevole verso di me.
“Oddio tesoro io..” scossi il capo e mi alzai.
“Vado a bere” gli sussurrai.
Entrai in cucina e mi appoggiai al ripiano della cucina respirano profondamente, cercando così di mettere ordine nella mia povera testa, alla quale non davo mai tregua.
L’occhio mi cadde sul cassetto che da sempre custodiva le posate.. scossi il capo e mi allontanai da quel luogo tentatore.
Tornai sul divano, tra le braccia del mio migliore amico, prendendo il filo della partita che stavano ormai guardando tutti.





Lui era l’uomo sbagliato, nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Peccato che si presentò con un sorriso incantevole.
— Via Paolo Fabbri 43





Dopo un’ora, mentre ci preparavamo per andare a dormire tornò anche Zayn, ma dato che non ne ero a conoscenza entrai in bagno, vestita solo di biancheria, senza bussare.
“Scusa” dissi mortificata non appena me lo ritrovai davanti che si asciugava il viso.
Era a torso nudo ed io mi sentii mancare per quanto fosse bello, possibile che dopo anni mi facesse sempre lo stesso effetto?
Lo guardai meglio e notai che era dimagrito parecchio, non ci avevo fatto caso quella mattina in spiaggia.
“Dovresti mangiare” dissi scansandolo per addentrarmi nel bagno.
“Guarda chi parla, sei uno scheletro che cammina” disse ridacchiando, scrollai le spalle infastidita dalla sua presenza.
Si comportava come se non fosse successo nulla, come se non avesse lasciato la bionda per un’altra, come se non mi avesse baciato, come se non nascondesse niente.. e questo mi irritava.
“Come mai sei uscito prima?” chiesi per vederlo in difficoltà, mentre mi toglievo la poca matita rimasta sugli occhi.
“Dovevo fare una cosa..” mi fermai per guardarlo circospetto.
Era appoggiato alla stipite della porta con le braccia conserte, e mi guardava con un aria irriverente.
Annuii comprensiva, riprendendo a fare ciò che ero andata a fare.
“Con Beth, a tarda sera?”
chiesi tranquillamente.
“Che ne sai di Beth?” chiese chiudendo la porta, guardandomi seriamente e anche un po’ arrabbiato.
“Dimentichi che i tuoi migliori amici sono anche i miei”  dissi asciugandomi il viso.
“Non so cosa ti abbiano detto..”
“Niente
– lo bloccai – Non mi hanno detto niente, perché niente m' interessa” dissi fronteggiandolo.
“Emma..” non avevo voglia di stare lì a sentire le sue stupide e patetiche scuse, così mi avvicinai alla porta, per poi essere bloccata da lui.
Mi guardava diritto negli occhi e, nonostante fossi amareggiata e arrabbiata dal suo comportamento, non potei fare altro che perdermi in quelle iridi ambrate.
“Voglio solo che tu ti faccia la tua vita senza rompere a me Zayn” dissi per poi lasciare quel bagno.
Tornai in camera ed infilai il pantaloncino e la canotta che fungevano da pigiama, per poi riscendere in salotto dove avremmo dormito tutti su dei materassi.
“Dormi con me?” mi chiese il ricco facendo la faccia da cucciolo.
Annuii intenerita e mi accoccolai tra le sue braccia, accarezzandogli i morbidi ricci.
“Notte Em” mi sussurrò Niall al mio fianco.
“Notte biondo, notte ragazzi” dissi per ricevere risposta da ognuno di loro.
“Zayn spegni la luce” disse Liam quando il moro entrò in stanza.
Mi fulminò con lo sguardo vedendomi tra le braccia di Harry ed io , istintivamente, mi strinsi a lui.
Dopo che Zayn ebbe chiuso la luce e tutti fummo sui materassi pronti a dormire mi rilassai.
“Notte scricciolo” mi sussurrò Harry baciandomi i capelli.
Sorrisi e lasciai che Morfeo mi trascinasse nel mondo dei sogni.




Perché il voler bene non si compra, non si vende, non si impone con il coltello alla gola, nè si può evitare:
il voler bene succede..

-Jorge Amado







BUUUUUUUUUUUUU IAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Allora, in questo capitolo sono team Harry, i don't know why D: ahaha
Amo semplicemente tutto quell'ammasso di ricci, gli occhi verde smeraldo, il sorriso con tanto di fossette corniciato da meravigliose labbra rosee...
Ok mi riprendo!!!

MAAAAAAAAAAAAAAAA.. non sto dicendo che ho scelto lui, nè niente di simile..
solo che in questo capitolo mi andava di dargli più spazio
anche se è un capitolo molto Nemma.. e anche Zemma.. e anche Hemma
Sono poco fantasiosa ad incrociare nomi scusate :( ahhaha
non so se vi sia piaciuto o meno questo capitolo (fatemelo sapere) però è lunghissimo :Q___
Mi sono superata in lunghezza eh?? fuck yeah ahaha

BTW aggiorno sempre a 15 recensioni..
spero recensiate presto, così aggiorno..
muoio dalla voglia di farvi leggere il continuo ahahh

Un bacione xx

Mi trovate su twitter ( 12Gennaio93) se volete seguirmi ricambio, magari parliamo e facciamo amicizia :) 
#muchlove


Mi dovete scusare se a volte metto tante citazioni, ma ne sono innamorata.. espirmo tutto ciò che voglio raccontare .. 
potrei scrivervi capitoli e capitoli di citazioni.. 
L'ultima in particolare.. vorrei che la leggesse capiste e conservaste in un angolo della mente e, quando sarà il momento, la tirerete fuori pensando a quanto sia vera.. capendo forse, chi vi vole davvero bene e a chi VOI volete veramente bene.
Torvo sia una delle citazioni più belle in assoluto. 
detto questo passo e chiudo .



P.s. non è vero devo dire un'altra cosa.. secondo paragrafo ..la frase è per Nialler ;) 

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Capitolo 36
*** Chapter 36. ***


E penso che sarebbe bello se l’amore fosse solo questo, accarezzarsi i capelli. Sarebbe meno rischioso.
- Giulia Carcasi
 



“Stasera vi va di andare al Karma?” propose Harry mentre si ingozzava con i cornetti al cioccolato.
I ragazzi annuirono, con le bocche troppo piene per dare una risposta, così assentii anch’io.
“Bene” disse felice Harry.
“Smettila di parlare con la bocca piena” dissi prendendo dell’altro latte dal frigo.
Mi tirò a sé facendomi stendere sulle sue gambe, era alquanto scomodo dato che lui era seduto sullo sgabello della cucina.
“Parlo come voglio” disse facendomi la linguaccia.
“Cretino mi faccio male” l’informai, guardò in che scomoda posizione mi trovassi e scoppiò a ridere, per poi farmi sedere comodamente sulle sua gambe.
“Scusa” sussurrò ancora tra le risate.
Gli diedi un buffetto sul braccio e addentai un cornetto.
“Allora che ti metti stasera?”
mi chiese sorseggiando il suo caffè.
“Harry non lo so, non mi assillare di domande, è prima mattina” risposi infastidita da tutto quel parlare, da quando ci eravamo alzati lui e i ragazzi non facevano altro di parlare e ridere, era troppo per la mia povera mente appena sveglia.
“Primo è l’una passata, secondo come sei acida!” disse infastidito.
“Si ma ci siamo appena alzati”
dissi baciandogli la guancia, e nascondendo il viso nell’incavo del suo collo, cosa che lo fece rilassare.
“Hai ancora sonno?” mi sussurrò, annuii strofinando il naso contro il suo collo, cosa che lo fece rabbrividire.
“Smettila” mi sussurrò ancora, per non farsi sentire dagli altri.
“Di fare?” chiesi confusa.
“Questo.. dopo non rispondo delle mie azioni”
ridacchiai, e iniziai a dargli tanti piccoli bacetti lungo il collo.
“Ti odio” sussurrò sorridendo.
“Non è vero, tu mi ami” dissi consapevole del bene che provava.
“Si, ma solo perché non riesco a fare altrimenti, sennò ti odierei” ridacchiai e mi alzai.
“Anche io ti voglio bene” dissi passandogli una mano nei morbidi ricci e prendendo a sistemare il casino che avevano creato.





Tantissime cose perdiamo per noncuranza, per disattenzione.
Poi le cerchiamo ovunque quando non ci sono più:
chiavi, monete, accendini, momenti, occasioni, persone...
-M. Bisotti




-Zayn-
Ero seduto di fronte a loro, con gli occhi ridotti a fessure, mentre mi mangiavo il fegato.. altro che cornetti.
Facevo finta di ascoltare l’animata conversazione dei miei amici che non si erano accorti di nulla, ma io invece, ero troppo impegnato a seguire quello scambio di effusioni pubbliche e gratuite, oltre ad essere tutt’altro che opportune.
Lei aveva il viso nell’incavo del collo di Harry, e si sussurravano complici cose che, molto evidentemente, volevano tenere per loro.
Lui disse qualcosa e lei ridacchiò, e come risposta prese a dargli tanti baci lungo il collo.
La cosa mi fece ribollire il sangue nelle vene, dovevo esserci io al suo posto.
Lei era mia.
Eravamo noi a doverci scambiare carezza nascoste, baci fugaci e parole sussurrate. Non loro.
Mi trovai a pensare che forse, anzi sicuramente, quello a sbagliare ero io.
Ieri ero andato a casa di Beth perché lei voleva vedermi per parlare e dirmi che voleva tornare con me, ma non solo gli avevo spiegato che non era il caso dato che erano ancora innamorato della mia ex, ma poi ero tornato a casa e, la stessa ex con cui mi ero baciato quel pomeriggio, era a conoscenza di Beth, e per questo fredda e scostante.
Come avrei dovuto comportarmi?
Mi aveva esplicitamente chiesto di farmi una vita senza di lei, ma come potevo?
Come potevo allontanare, ancora una volta, l’unica persona che mi aveva amato e che ero stato in grado di amare?
Ogni volta che quegli occhi ghiaccio incontravano i miei, mi scioglievo come neve a sole, e non c’era cosa che non avrei fatto, se chiesta da quegli occhi.
Quegli stessi meravigliosi occhi che un tempo erano stati miei, che avevano guardato me con amore e affetto, che si erano presi sempre cura di me.
Quelle mani che mi avevano accarezzato per rassicurarmi, o per darmi piacere.
Quelle labbra che mi avevano baciato facendomi  interi discorsi silenziosi, che solo noi eravamo in grado di capire.
Quelle labbra, perfettamente compatibili alle mie, ora baciavano il collo del mio migliore amico, ed io avrei solo voluto scomparire.
Improvvisamente lei si alzò e gli carezzò i capelli sussurrandogli qualcosa che lo fece sorridere, per poi rassettare la tavola ingombrata dalle tazze della colazione.
Incrociai, casualmente, gli occhi di Harry, che subito abbassò lo sguardo.
Distolsi anche io il mio, sforzandomi di parlare con i ragazzi, e capire di cosa stessero parlando.
Ero forse troppo sbagliato per lei, e se mi aveva detto di strale lontano c’era sicuramente una ragione.
Quindi, per quanto mi costasse e quanto male mi facesse stare, le sarei stato emotivamente lontano,il più possibile.









HOLA HOLA HOLAAAAAAAAA
Rapidamente: questo capitolo seppur piccolo è abbastanza scock, penso sia palese il perchè.
Ho aggiornato
SOLO in onore delle belle notizie di questa giorata : Little things (canzone che mi si addice perfettamente e per la quale non smetto di piangere) e le tappe del tour (per le quali sono scoppiata in un pianto di felicità che sembra una cogliona haha)
Perchè non aveve raggiunto le 15 recensioni al precedente.. :( BUU ahah
Ora se (cosa super impossibile) raggiungiamo le
10 recensioni per le 21.00/21.30 
Posto il nuovo capitolo.. subito , a freddo ahah
Sennò quando succederà.. aggiornerò :D
Ora vado, che non mi sento molto bene :(
Commentatee!! 

Un bacione x


P.s. quando trovo queste frasi no? mi batterei il cinque da sola per quanto si collegano al testo ahhahahahaha

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Capitolo 37
*** Chapter 37. ***


‎"Contro i sentimenti siamo disarmati, poiché esistono e basta – e sfuggono a qualunque censura.
Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento: su di esso non abbiamo alcun potere."

- L’identità; Milan Kundera.








Dire a qualcuno che è finita è brutto e falso.
Non è finita mai.
Anche quando non si pensa più a qualcuno,
come dubitare della sua presenza dentro di sé?
Una persona che ha contato qualcosa conta per sempre.

-Né di Eva né di Adamo, Amélie Nothomb






Infilai svelta il vestito rosso che avevo scelto di indossare quella sera, e corsi in bagno a truccarmi.
Pur essendo stata tutto il giorno in casa a non far nulla con Niall, ero in ritardo, il colmo insomma.
Passai una linea sottile di eye liner sugli occhi e della matita nera all’interno, mascara fard ed ero truccata.
I capelli li asciugai mossi, così da lasciarli ricadere liberi sulle spalle.
Tornai in camera, misi un bracciale dorato a metà braccio ed infilai svelta i tacchi crema buttati ai piedi del letto.
Mi guardai allo specchio e , dopo una spruzzata di profumo, scesi di sotto soddisfatta dall’insieme.
(https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/418297_10150935257635936_1455292121_n.jpg  )
“Ehi biondo che fai ancora lì seduto? Immaginavo già stessi sbraitando per il mio ritardo” dissi ridacchiando.
Lui mi sorrise e si alzò per raggiungermi, ma non era uno dei suoi solito sorrisi gioiosi, era un sorriso di circostanza, un sorriso che nascondeva qualcosa.
“Cucciolo tutto bene?” mi accertai titubante, annuì e mi sorrise amaro.
“Lei sarà lì e..”
“Niall ascoltami. Tu non ti fai rovinare la vita da quella stronza patentata. Andiamo lì e ci divertiamo, tu conquisti qualcuna e se vuoi te la porti a casa. Sopporterò le grida di piacere stanotte, tutto per te. Ma, ti prego, non darle più importanza di quanta non ne meriti, e ti assicuro che non ne merita affatto”
dissi mentre finivo di mettere le mie cianfrusaglie nella pochette nera, abbastanza arrabbiata.
Lui mi tirò a se e mi abbracciò stretta.
Sei tu l’angelo tra i duedisse baciandomi la guancia.
“Ma smettila, cretino. Io non sono mica bionda con il cuore d’oro” lo spintonai amichevolmente e lui rise, questa volta una risata vera.
Ci mettemmo in macchina e raggiungemmo gli altri al locale.
Il Karma era uno dei locali più in della città, quindi era sempre gremito di gente, fortunatamente non facevano entrare adolescenti in calore.
Appena entrammo fummo investiti da una cappa di calore che odorava di alcool, e dalla musica che forte pompava nelle casse, mentre i corpi di centinai di ragazzi e ragazze si muovevano al suo ritmo.
Scorgemmo il nostro gruppo di amici, circondato da ragazze che con davvero poco pudore cercavano di sedurli, e li raggiungemmo.
“Vi date già da fare?” chiese Niall salutando gli altri, sorrisi a mo’ di saluto e mi sedetti sul bracciolo del divano in finta pelle bianca, affiancata da Liam, seduto decentemente.
“Allora, pronta?” chiese sorridente.
“Per cosa?” chiesi assottigliando gli occhi.
“Per te stessa” lo guardai interrogativa e lui ridacchiò.
“Poi capirai”
detto questo si girò perché chiamato da una mora tutta tette, rimanendomi confusa e stranita.
Perché li avevo scelti tutti strani gli amici?
Intravidi la figura di Adrianna al bar con delle amiche, intenta a chiacchierare allegramente mentre sorseggiava il suo drink.
Mi alzai agguerrita e l’affiancai disinvolta, ordinando al barista, carino e palestrato, il solito drink che bevevo ormai tutte le volte in discoteca.
Una volta ricevuto, iniziai a sorseggiarlo, prestando attenzione allo stupido discorso che intratteneva con le sue amiche.
Sai pensavo che oltre agli adolescenti non facessero entrare nemmeno gli stupidi..” dissi girandomi per fronteggiarla.
“O le puttane” aggiunsi con un sorrisetto.
“Sei l’amichetta di Niall uh? Mi ricordo, come ti vanno le cose? Vi siete dichiarati?”
disse ridendo insieme alle sue amiche. 
“A noi le cose vanno alla grande, e si tesoro, ci siamo dichiarati venti anni fa quando ci siamo conosciuti. Volevo solo mostrarti quanto sei stupida” dissi mettendomi di fianco a lei in moda da non coprirle la visuale, le indicai Niall bello più che mai, mentre rideva con i ragazzi.
“Vedi quello? È il ragazzo più meraviglioso e strabiliante sulla faccia della terra e tu te lo sei lasciato sfuggire. Cioè non fraintendermi ne sono felice” dissi mettendomi di nuovo dinanzi a lei.
“Una stupida oca non è quello che merita Niall, ma sai volevo solo dirti che, se ti avvicini nuovamente al mio migliore amico, o anche lo chiami o contatti in qualsiasi modo, non mi limiterò a farti un discorsetto” guardai la sua faccia, corrucciata in un espressione di terrore misto ad incredulità.
“Ti sfigurerò quel bel faccino, ti strapperò tutti i capelli finti e , se proprio non dovessi trattenermi, ti manderei su una sedia a rotelle. Perché nessuno, e dico nessuno si deve permettere di trattare male il mio migliore amico” feci finta di aggiustarmi il bracciale e poi la guardai con un sorrisino malefico.
“Sia chiaro, non è una minaccia. Diciamo che è .. un avvertimento detto questo, senza neanche aspettare un congedo esplicito, si dileguò tra la folla insieme alle sue stupide amiche.
“Avresti fatto paura anche ad un ragazzo” mi disse il barista ridacchiando, sorrisi di rimando.
“Eri sexy mentre la minacciavi”
presi la pochette che avevo lasciato sul bancone e con un occhiolino mi congedai.
Andai in pista e ballai ora con i ragazzi, ora con qualche sconosciuto.
Mi fermai un attimo per spostarmi i capelli e prendere un po’ di respiro, dato il caldo asfissiante e lo vidi.
Parlava con una ragazza rossa non molto brutta, e rideva a quello che diceva lei, le sussurrava cose all’orecchio.
Mi andò il sangue al cervello, non ci vedevo più dalla rabbia.
A passo di carica mi avvicinai ai due, afferrandolo per un braccio per portarlo via con me, lasciando un finto sorriso alla rossa che mi guardava indignata.
Lo sbattei contro il muro della sala affianco, più isolata e silenziosa e lo incenerii con lo sguardo.
“Che stavi facendo?” sibilai, lui mi guardò confuso.
“Flirtavo con una rossa.. prima che mi interrompessi” disse ovvio, e mi arrabbiai ancora di più.
“Non puoi farlo. Tu sei miosputai quelle parole a denti stretti, per me così ovvie, eppure così stupefacenti per lui.
Lui fece finta di annuire pensieroso, e poi si avvicinò costringendomi tra le sue braccia e il muro.
“E vediamo, quando l’avresti deciso? Mentre dormivi con Harry o mentre, sempre con Harry, scambiavi effusione a colazione” sorrisi maliziosa, mentre leggevo il fastidio e la gelosia in qui pozzi ambrati che sempre mi erano piaciuti.
“Veramente.. l’ho deciso la prima volta che ci siamo incontrati. Ricordi? Quando tu cercavi disperatamente di piacermi” gli ricordai tagliente.
In un istante intrappolò le mie labbra tra le sue, costringendo la mia lingua in un bacio passionale, che tanto volevo.
Fu una vera e propria esplosione d’amore, riuscivo a percepire l'amore che cercava di trasmettermi con ogni fibra del suo corpo.
“Ricordo benissimo sussurrò mentre riprendevamo fiato, per poi rincollare le sue labbra alle mie.
Stringevo i suoi capelli tra le mani, quasi facendogli male, per fare aderire bene i nostri corpi.
Avevo bisogno di sentirlo mio, avevo bisogno del contatto con la sua pelle.
Le sue mani scesero lungo la mia schiena raggiungendo le mie natiche, facendomi rabbrividire.
“Sei ancora mia?” sussurrò baciandomi il collo, mentre sospiravo di piacere.
“Sono sempre stata tua” ansimai in preda al piacere.
Lui sorrise contro il mio collo e poi tornò a guardarmi, per piantare le sue iridi scure nelle mie cristalline.
“Non ti azzardare a lasciarmi di nuovo!” impose sorridendomi dolcemente.
“Mai più”
assentii per poi baciarlo dolcemente.
“Andiamo” disse prendendomi per mano e portandomi nell’altra sala.
Ci confondemmo con la mischia, ballando in maniera poco casta, al ritmo della musica.
“Em noi andiamo voi restate?” chiese Niall con un sorrisino complice ma allo stesso tempo malizioso.
“Veniamo” sentenziai, trascinandomi dietro Zayn.
“Così state di nuovo insieme?” chiese Louis nel parcheggio.
“Non ci siamo mai lasciati” dissi guardando dolcemente Zayn, che mi lasciò un bacio a fior di labbra sorridente.
Mi ricordai delle parole di Liam e mi girai per cercare il suo sguardo, che trovai lì a fissarci.
“Come lo sapevi?” chiesi al mio amico, mentre gli altri ci guardavano confusi.
“Ti conosco Em” lasciai a malincuore la mano del moro, per stringere il mio amico in un caloroso abbraccio.
“Grazie” gli sussurrai.
Hai fatto tutto tu piccola”
gli baciai la guancia e salii in macchina di Niall, seguita da Zayn.




Con lei era tutto diverso,
il modo di stringersi,
di guardarsi e di baciarsi,
nell'aria si respirava un'altra atmosfera,
si sentiva l'amore.




 
Uscii dal bagno struccata, con pantaloncini e canotta pronta a dormire.
Zayn era già steso sul letto, appena sentì il rumore della porta e mi vide, fece un verso di protesta, ridacchiai.
“Non te la do così facilmente Jawaad” dissi stendendomi sul letto.
Mi attirò a se mettendosi cavalcioni sul mio povero ed esile corpo.
“Vuoi schiacciarmi o violentarmi?” chiesi fingendo un tono spaventato.
“La seconda è allettante”
disse squadrandomi con un sorrisino malizioso.
“Ma non sono il tipo che lo fa senza permesso” disse stendendosi di fianco a me e costringendomi a poggiarmi sul suo petto, per cingermi le spalle con il braccio.
“Notte Em” sussurrò  dopo avermi poggiato il lenzuolo addosso.
“Notte Jawaad” dissi alzando il capo per farmi baciare.
Quello era esattamente il posto in cui dovevo essere.. tra le braccia della persona che amavo.




E se ti mostro il mio lato oscuro mi stringerai ugualmente questa notte?
E se ti apro il mio cuore e ti mostro il mio lato debole, che cosa farai?
-'The final cut' - Pink Floyd








TA DAAAAAANN
Santa mi devono fare (?)
Perchè? 
Partiamo dal non vi ho fatto aspettare nulla e arriviamo al capitolo sbam/svolta ahahahah

AMO e dico AMO questo capitolo asdfghjkl ** ahhaah
E' tutto perfetto, loro due sono perfetti **
Emma che lotta per Niall è perfetta
Emma che minaccia Adrianna è perfetta 
Emma gelosa è perfetta 
Emma possessiva è perfetta
Zayn cge la provoca è perfetto
Il loro bacio è perfetto
Liam è perfetto
L'insieme è perfetto 
E' tutto perfetto insomma haahah 
A parere mio.. poi magari a voi farà cagare haah

*sospiro*
Per chi me l'avesse chiesto (davvero tante persone, mettete ansia  ahahah)
Mancano circa 8 capitoli alla fine :(((
Dico circa non perchè potrei aggiungerne altri, ma perchè non so se ho contato bene (sarebbero comuqneu di più e non di meno)

Voglio 15 recensioni per questo capitolo, le merita tutte!!! dai :(
Scusate Team Harry se vi ho illuse, ma loro sono solo amici, io sono un irrimediabile team Zayn ahahahah
Domani non pressate (nemmeno gli altri giorni) perchè NON AGGIORNERO' finchè non avrò 15 recensioni, sorry 
Quindi per leggere dovete solo recensire. se non lo fate non posto easy ahah
Questo è per tutti quelli che leggono e non recensiscono per non so quale motivo..
Anche perchè dato che ci avviciniamo alla fine, voglio i pareri di TUTTI
vi informo che siamo arrivati alle 400 recensioni totali della storia woohu (?) ahah
Grazie a quelli che mi recensiscono vi amo tutti.

Ora vado che ho scritto fin troppo..
Much love 

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Capitolo 38
*** Chapter 38. ***


Io non gli espressi mai il mio amore a parole; ma se gli sguardi hanno un linguaggio, il più grande idiota avrebbe capito che avevo perso la testa.
- Emily Brontë





Sentii  Zayn sciogliere il nostro abbraccio e scendere dal letto, poi rumori indistinti, così mi decisi ad aprire un occhio per capire cosa stesse facendo.
La luce investì la mia povera iride azzurra, ancora intorpidita dall’oscurità della notte, impedendomi di mettere subito a fuoco la figura del moro.
Era seduto sul lato destro ai piedi del letto, vestito ed intento ad infilarsi le scarpe, gli carezzai leggermente la schiena facendolo voltare piacevolmente sorpreso, anche se nei suoi occhi lessi un po’ di urgenza.
“Ehi che fai?” domandai in un sussurro con la voce ancora impastata dal sonno.
“Torno a casa, ci vediamo più tardi?” mi chiese alzandosi e recuperando dal comodino l’orologio, che sistemò sul polso sinistro, posto fisso da ormai tempo immemore.
“Perché vai via? Resta..” gli sussurrai, in quella che a me parve una patetica preghiera, ma non potei fare a meno di pronunciarla.
“Non posso piccola, però ci vediamo più tardi promesso” infilò il cellulare nella tasca posteriore dei jeans, e prese tra le mani il mazzo di voluminose chiavi.
Si avvicinò al letto e si abbassò per baciarmi, ma mi scostai prontamente, provò a riavvicinarsi , ma ancora una volta, non gli permisi di baciarmi.
Mi guardò spaesato, ma vedendo che non ero disposta ad essere salutata in alcuno modo, sospirò tristemente e riacquistò una posizione eretta.
Mi guardò un ultima volta e poi decise saggiamente di abbandonarmi, appena sveglia dopo aver fatto pace la sera prima, nel mio letto , sola con l’amaro in bocca.
Mi rigirai per una decina di minuti nel letto, che tra l’altro era impregnato del suo odore, e poi mi alzai esasperata e consapevole che non sarei riuscita a prendere nuovamente sonno.
Mi trascinai svogliata ed infastidita in cucina, dalla quale provenivano i soliti rumori mattutini.
Vi entrai, scorgendo un Niall indaffarato a preparare delle crepes, riempiendole smodatamente di nutella.
Leccandosi l’indice sporco di nutella, alzò distrattamente lo sguardo, permettendo ai nostri occhi di incrociarci.
Sobbalzò leggermente per la sorpresa, e mi lasciai andare ad una risata che più che essere derisoria era intenerita.
“Sembri un orsetto” dissi schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia, mi sorrise dolcemente e mi porse uno dei suoi capolavori culinari.
“Per lei signorina”
“Grazie mille messere”
l’afferrai, per poi divorarla consapevole del fatto che mi avrebbe regalato minimo otto chili, da piazzare su pancia o cosce.
“Grazie per avermi fatta ingrassare con questo nettare degli dei” gli dissi pulendomi le labbra sporche di nutella, rise e fece lo stesso.
“Possono solo farti bene alcuni chiletti” stralunai gli occhi e l’aiutai a ripulire la cucina.
“Come mai Zayn si è dato alla fuga stamattina? Tutto bene?” chiese con tono apprensivo.
“Non lo so, dovresti chiedere a lui” risposi acida ed infastidita.
“Scusa.. tu stai bene?”
si accertò dolcemente, come era suo solito fare.
“Si, sono solo arrabbiata. Mi ha abbandonata dopo nemmeno otto ore insieme con la scusa di dover tornare a casa, iniziamo bene” dissi sarcastica.
“Em magari davvero aveva da fare ed aveva urgenza di tornare a casa. Ha una famiglia a cui dar conto” mi fece presente, annuii pensierosa.
In effetti, solo perché io non avevo una famiglia, non significava che nemmeno gli altri dovessero averla, o non dovessero passare del tempo con loro.
Il suono del cellulare mi ridestò dai pensieri e, quando lessi la scritta Zayn illuminarsi sullo schermo segno di chiamata in arrivo, i miei riflessi rifiutarono la chiamata, senza nemmeno chiedermi il consenso.
Mi sentii terribilmente in colpa, ma non potei evitare di pensare, che ero ancora arrabbiata con lui e che, forse, avrei continuato a rifiutare ogni sua chiamata.
 



‎"Sapevo che saresti stata troppo orgogliosa per tornare, così ho deciso di venire a prenderti."
—Gabriel García Márquez.





‘Mi rispondi?’
‘Em non farmi preoccupare e rispondi. O almeno fammi uno squillo ’
‘Cazzo Emma mi fai preoccupare’
‘Vanno a vuote questi sms vero?’
‘Mi sono rotto le palle, quando ti gira bene chiama’
Erano tutti messaggi di Zayn , che mi aveva mandato tra le 10 e le 14 di quel giorno. Poi dalle 13 alle 17 un’altra raffica.
‘Sei ancora rintanata in questo immotivato silenzio?’
‘Almeno posso sapere cosa ho fatto?’
‘ Mi sento un cretino ad inviare sms a senso unico’
‘La cosa frustante e che sono sicuro che tu li legga..ma li ignori comunque’
‘Ti sto tipo chiamando ottanta volte al secondo, rispondi cazzo!’
‘Non fare la bambina Em’
‘Tutto bene?’
‘<3’
‘Triste sapermi a pensarti ed immaginarti fare tutt’altro’
‘Emma mi incazzo seriamente se non premi quel fottutissimo tasto verde’
Perché non rispondevo? Semplice dimostrazione di testa di cazzo.
E lo ero per davvero.
Insomma quale persona sana di mente non gli avrebbe risposto?!
Certo era ormai risaputo e sottoscritto che io non ero normale, ma pensavo che almeno un po’ di buon senso mi era rimasto.. soprattutto dopo aver capito che quella mattina avevo sbagliato.
Forse ero troppo ferita.. ferita nel mio orgoglio, e sappiamo tutti quanto io fossi orgogliosa.
Insomma mi aveva abbandonata! A letto!
Tremendamente triste ed umiliante, per una donna.
Ce n’erano altri..
‘Emma mi sto spazientendo sono le sei di sera, ti rendi conto? Sei sparita’
‘Chiamo Niall sono preoccupato’
‘Sto venendo’
Niall gli aveva saggiamente riferito che non volevo parlargli, così lui non altrettanto saggiamente aveva deciso di venire di persona.
Erano le sei e mezza ed ero sedutoa sui gradini fuori casa, aspettando che arrivasse.
Mi fece bene stare un po’ da sola all’aria aperta a riflettere.
Di fianco a me giaceva il mio indifeso iphone, consapevole di avermi fatto leggere tutti i messaggi, e quindi con nulla da rimproverarsi.
Il contrario di me, insomma.
Vidi in lontananza la sua macchina scura arrivare, e il cuore prese a battere un po’ più forte, fino a quando parcheggiò nel vialetto e scese dalla macchina ampliamente scazzato.
A vederlo il mio cuore, finora martellante, perse un battito e il mio respiro mancò per un secondo.
Era bello così anche quella mattina? O ieri sera quando mi baciava? O due anni fa mentre si dichiarava?
Non credo di riuscire a spiegare cosa mi succedesse dentro ogni volta che, anche nell’ombra, guardavo la sua figura.
Zayn era un essere incredibilmente perfetto, e non solo perché avesse un fisico asciutto e palestrato capace di farmi morire, o due occhi coloro nocciola, talvolta ambrati, capaci di scavarti l’anima e ripulirtela, o due labbra sottili ma carnose, capaci di portarti in paradiso.
Nemmeno a causa di quel ciuffo sempre perfetto o quella mascella dai tratti duri che gli attribuiva un aspetto sfacciato ed arrogante, cose che non era affatto.
Ma era perfetto per tutto ciò che aveva dentro.
Per come mi accarezzava un attimo prima di baciarmi o mentre facevamo l’amore, per come mi sussurrasse cose dolci all’orecchio, per come in quel momento mi stava guardando.
Era preoccupato, glielo leggevo negli occhi anche da un miglio di distanza, e cercava di fare il freddo, con pessimi se non patetici risultati.
Potevo leggere la paura di aver sbagliato qualcosa in quegli occhi, l’incertezza di se stesso, la speranza di non avermi persa nuovamente.
Ma chi non lo conosceva bene quanto me, avrebbe visto solo un ragazzo arrogante e menefreghista che stava per sbraitare contro una ragazza inerme.
Prima che potesse emettere una qualsiasi sillaba con quelle labbra perfette, gli cinsi i fianchi con le braccia, stringendolo in un abbraccio mentre nascondevo il viso nel suo petto.
“Scusa” sussurrai solamente, consapevole di essere capita.
Quando lo lasciai andare, sempre troppo presto per i miei gusti, cercava con lo sguardo spiegazioni che non aveva intenzioni di domandare, per paura di allontanarmi.
“Avevo paura te ne andassi sul serio, mi sono sentita abbandonata. Sono una stupida, scusa” dissi in tono supplichevole, accingendomi a dargli più informazioni di quante se ne aspettasse.
Mi attirò nuovamente a sé abbracciandomi dolcemente.
“Non vado da nessuna parte che non sia al tuo fianco, mora. Te loposso giurare sorrisi e mi scostai per lasciargli un bacio a fior di labbra.
Lo trascinai con me facendolo sedere sugli scalini, occupati da me poco prima.
“Mi hai fatto preoccupare” disse guardando il cellulare.
Sorrisi colpevole ed imbarazzata e chiesi, ancora una volta in un sussurro, perdono.
“Tu stai bene?” mi accertai ricordandomi come c’eravamo lasciati quella mattina.
Io si” disse risentito, vedendo il mio sguardo interrogativo mi spiegò.
Waliyha.. un brutto periodo a scuola e aveva bisogno di me” disse facendo un faccia strana.
“Cos’era quella?”
gli chiesi ridendo.
“Ma che ne so, sono cose da ragazze..lei però pensa che io abbia risposte a tutto solo perché sono il suo fratellone”
“E c’ha ragione”
dissi appoggiando il viso nell’incavo del suo collo, sentendolo rabbrividire sotto la mia pelle, sorrisi istintivamente.
“Che tipo di problemi?”
“Ragazzi, amiche, estetica.. ha paura di non piacere da quello che ho capito”
“Dille che è perfetta e che non importa quello che dicono gli altri..con me funziona sempre”
dissi baciandogli dolcemente il collo.
“Fallo tu, ti prego”
“Cosa?”
chiesi scostandomi per guardarlo negli occhi.
“Parlaci tu.. saprai sicuramente cosa dire”
mi chiese con sguardo implorante, annuii arrendendomi troppo intenerita dalla sua espressione disperata.
“Ora?” chiese felice come un bambino.
Nemmeno il tempo di rispondere che mi trascinò in macchina, con destinazione casa Malik.
Non ebbi nemmeno il tempo di realizzare che avrei conosciuto i suoi familiari.. se per sfortuna o per fortuna, non ve lo so dire. 




Tutti dicono che l'amore fa male, ma non è vero.
La solitudine fa male.
Il rifiuto fa male.
Perdere qualcuno fa male.
Tutti confondono queste cose con l'amore, ma in realtà,
l'amore è l'unica cosa in questo mondo che copre tutto il dolore e ci fa sentire ancora meravigliosi.







ECCOMI
Allora mi va di specificare che le frasi le scelgo al omento della pubblicazione, ovvero quando copio e incollo il testo su efp, 
scelgo le frasi e le inserisco.
Dico questo perchè alcuno, soprattutto la seconda di questo capitolo, sono praticamente il succo della storia
e non mi va che si pensi che io le legga e prenda spunto, o prenda spunto dal libro stesso
Anche se non l'avete mai pensato, mi va di chiarire :)

Detto questo, rileggendo questo capitolo mi sono chiesta se l'abbia scritto davvero io, perchè onestamente io lo amo
non mi capita spesso di sorprendermi di qualcosa che faccio, perciò quando capita lasciatemelo fare ç.ç anche se voi potete tranquillamente odiarlo
mi sono anche risposta e la risposta è si.. l'ho scirtto io
e non è stato nemmeno difficile, ho semplicemente scritto TUTTO quello che penso e sento nei confronti di Zayn
e davvero non è stato difficile
Amo quei ragazzi forse più di quanto ami me stessa, e certamente più di quanto abbia mai amato un amico/fidanzato/conoscente vero
forse è insano, stupido, da masochisti..non lo so ma così è
per questo non vi scriverò niente circa il capitolo, perchè onestamente non so nemmeno dove abbia torvato la forza di aggiornaere
mi sento di merda, seriamente sono giorni bruttissimi
MAI ho pianto così tanto in vita mia..
ho un mal di stetsa da pianto che farebbe impallidire chiunque e mi sento apatica da far schifo
tutto questo "solo" per dei biglietti di un concerto che non riuscirò a vedere (?)
non fraintendetemi, spero ancora di poterli trovare.. se così non fosse non so quanto tempo ci metterò a tornare la solita me..
che finge che le cose vadano bene anche quando non è così.. 
ora nemmeno ci riesco a fingere, fa davvero troppo male stavolta.
Anche perchè ho la certezza che ci andaranno persone che non sono fan ma alle quali piace un solo membro del gruppo e non i one direction..
lo so perchè le conosco.. e questo fa ancora più male.
Detto questo mi scuso per avervi depresse (non so quante abbiano letto questo sproloquio) ma davvero siete le uniche con le quali posso sfogarmi..
Gli altri non capirebbero..

Scusate ancora, spero che il capitolo vi piaccia.
Aggiorno come sempre a 15 recensioni, non prima.

Un bacione


P.s. spero che almeno voi siate riuscite a prenderli :) 
P.p.s avete conosciuto anche il mio lato depresso :s

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Capitolo 39
*** Chapter 39. ***


Ricordati sempre che non è il coltello in sè che ferisce, ma la mano di chi lo impugna.
 




Così metteva in fila i suoi dolori,
ordinati come gocce di sangue freddo sulla lama dopo un taglio,
e sparava, sparava a quei dolori come se uccidesse, dentro di lei ,
sparava quei dolori come si spara all’assassino di un padre o di una madre.
Ma lei era figlia di se stessa, si era cresciuta da sola,
e da sola sapeva rinascere, era l’arma di se stessa,
era il colpo che ammazzava il dolore prima che diventasse importante.

- Stephen king





“Non dirle che voglio parlare con lei per aiutarla.. la farai sentire una stupida. Fa che sia una cosa naturale, lascia fare a lei ok?” dissi a Zayn davanti casa Malik, il moro annuì e bussò al campanello, anche se aveva le chiavi nella tasca sinistra dei pantaloni.
Casa Mailk era un’adorabile villetta bianca, che aveva un aspetto familiare ed invitante, la porta si aprì lasciando spazio ad una donna dai tratti dolci e un sorriso rassicurante.
La pelle e i capelli dello stesso colore di Zayn, solo un po’ più bassina e dai tratti più delicati, non mi ci volle molto a capire chi fosse, e questo costò alle mie povere gote un po’ di rossore da sopportare.
“Lei è i rinforzi” sussurrò Zayn, forse per non farsi sentire da chi era dentro.
“Mamma lei è Emma” disse solamente, e bastò per far capire alla donna chi fossi, oltre ad un nome e una figura.
Mi sorrise dolcemente e mi porse la mano che strinsi prontamente.
“Piacere Patricia”
“Emma”
sussurrai imbarazzata, si scostò dalla soglia per farci entrare , ed io seguii Zayn che mi condusse in salotto, dove si trovavano anche le sue sorelle.
Una era grandicella con dei lunghi capelli scuri ed incredibilmente somigliante a Zayn, l’altra più piccola intenta a guardare i cartoni, con due meravigliosi occhioni azzurri, ma a parte quello, era il clone spiaccicato di Zayn.
“Ragazze.. lei è Emma” disse attirando la loro attenzione, mi guardarono e sorrisero in segno di saluto.
“Loro sono Waliyha e Safaa”
le presentò indicandomele.
“Piacere” sussurrai sorridendogli.
Ci sedemmo sul divano e, mentre la madre di Zayn preparava del tè, noi parlammo con l’adorabile Safaa, dato che Waliyha si limitava a guardarci curiosa.
“Credi che un giorno i capelli mi cresceranno quanto i tuoi?” chiese la piccola, carezzandomi i capelli.
“Oh si, diventeranno certamente più lunghi e belli dei miei”
le assicurai.
“Dubito”
sussurrò Waliyha, con una strana espressione sul viso.
“Perché? Anche i tuoi sono più belli dei miei, non ci vuole molto a superarmi” dissi sorridendole amichevolmente.
“Scherzi vero? Non ho mai visto qualcuno perfetto quanto te!” disse.. ammirata(?)
“Da quant’è che non esci?” chiesi ridacchiando e Zayn fece lo stesso.
“Dico davvero” assentì Waliyha seria.
“Ti dirò un segreto allora, sono l’essere umano più imperfetto che il pianeta terra abbia mai ospitato” le dissi sussurrando, come se stesi svelando davvero un segreto impronunciabile.
Lei scosse il capo, lasciandomi capire che non mi aveva presa sul serio.
“Ok vieni”dissi facendole spazio accanto a me, per farla sedere.
“Vedi queste? Sono solo una piccola cosa che prova quanto imperfetta e stupida io sia” dissi mostrandole le evidenti cicatrici sui polsi, lei si portò una mano sulla bocca stupita da ciò che vide.
“Vedi.. mi sono sempre preoccupata di cosa pensasse la gente di me, di come apparissi agli altri, di essere sempre perfetta.. non capendo che in realtà la perfezione non appartiene agli esseri umani e che ciò che dicono gli altri non conta. Mi sono completamente creata problemi inesistenti, arrivando ad allontanare chi mi volevo davvero bene.. per poi sentirmi sola. Sono stata una sciocca, e sono arrivata al limite” le confessai, sotto lo sguardo attento di Zayn, guardando le cicatrici.
“Ti va di sapere cosa ho imparato dai miei enormi errori?” le chiesi guardandole gli occhi leggermente lucidi, annuì interessata.
“Che nessuno è più importante di me stessa e che gli altri non mi posso dire cosa fare.. ma soprattutto non mi possono dire chi sono. Quello spetta a me deciderlo.. capirlo. Quindi ora ti dirò una cosa che ti infastidirà.. Zayn mi ha detto dei tuoi problemi..” gli lanciò uno sguardo di rimprovero e io continuai in fretta il mio discorso
“Perché stai male? Cos’è che ti angoscia principalmente?” lei mi scrutò per un po’, valutando se fidarsi o meno, fino a quando non si decise.
“Vorrei diventare amica di alcune ragazze, ma loro sono delle vere stronze, e mi mettono in imbarazzo..anche davanti al ragazzo che mi piace, facendomi passare per una cretina” disse abbassando gli occhi.
“Vorrei solo piacergli capisci?”
chiese, esasperata.
“Allora non ascoltavi mentre ti parlavo.. non devi cercare di piacere a nessuno. Ti devono accettare per come sei, altrimenti non ti meritano, fidati. Hai già delle amiche fidate?” annuì.
“Bene, resta con loro, pensa a loro.. non abbandonarle per persone che nemmeno capiscono quanto tu sia fantastica. Ignorale queste cretine, fatti furba, fatti vedere superiore e non far capir loro che ti feriscono in alcun modo, sii forte. E vedrai che verranno loro da te, un giorno. E .. per quanto riguarda il ragazzo che ti piace, lui non dice niente mentre se la prendono con te?”
“Gli dice di smetterla, anche se loro non l’ascoltano”
sorrisi intenerita.
“Allora, gli piaci. Va da lui e parlaci, ti assicuro che non ti respingerà.”
“Come fai a saperlo?”
“Fidati di me, e poi fammi sapere”
dissi sorridendole sicura, lei sorrise di rimando e mi abbracciò.
“Grazie” sorrisi ancora.
“Tu e Zayn così vi siete conosciuti? Hai trovato il coraggio di parlargli?”
risi di gusto, sotto lo sguardo scocciato di Zayn.
Non perdevo occasione per ricordargli quanto io l’avessi fatto disperare all’inizio.
“No, veramente tuo fratello non era proprio nella categoria dei ragazzi che mi potevano interessare..” dissi ridendo.
“E come siete finiti insieme?” chiese lei divertita, le sorrisi e guardai Zayn.
Mi ha saputa capire anche se io non volevo essere capita e, fidati -dissi guardandola- Questo fa colpo più di qualsiasi frase romantica o mazzo di fiori” lei sorrise intenerita e io stampai un bacio a fior di labbra a Zayn, prima che Patricia entrasse in salotto.
La serata passò velocemente e fu piacevole, tutta la famiglia Malik era come il figlio.. dolce, accondiscendente e totalmente naturale.
Io Emma Davis fidanzata seriamente.. ora ero a casa del mio ragazzo a parlare tranquillamente con sua madre e le sue sorelle, senza sfuggire alle responsabilità.
Chi l’avrebbe mai detto? Facevo progressi..
Un ricordò mi attraversò la mente, facendo scorrere quelle immagini davanti ai miei occhi.
Sorrisi furba e mi girai verso Zayn.
“Ricordo bene questo divano, qui è iniziato tutto” gli sussurrai all’orecchio, lui sorrise e mi baciò le labbra.
“Devo ringraziarlo allora” ridacchiai e tornammo a parlare con Patricia.
Su quel divano ci amammo per la prima volta tanti anni fa, ignari che quell’amore, allora fioco, sarebbe cresciuto a dismisura.





La miglior cosa che ti può capitare nella vita è d'incontrare qualcuno che conosca a memoria tutti i tuoi errori, le tue mancanze, i tuoi passi falsi, i tuoi difetti e le tue debolezze e che tuttavia continui a pensare che tu sia completamente incredibile così.







-5
*suono spettrale* (?)
E già, mancano solo cinque capitoli alla fine.. io sono la prima ad esserne scioccata, e mi dico sempre che magari non ho contato bene
perchè vi giuro che devono succedere ancora delle cose..quindi vabbè.. ahah

allora cosa ve ne pare di questo capitolo? Non è nulla di scioccante
Vediamo il primo rapporto di Emma con la famiglia Malik (quasi al completo) e Emma che fungendosi da sorella maggiori da consigli alla sorellina di Zayn
Qualcuno appena ha letto "qui è iniziato tutto" subito a collegato tutto?
Siate sincere
Vi ricordate cosa e quando successe su quel divano???
io lo ricordo bene, era UN BEL PO' di capitoli fa, ed era solo l'inizio *lacrime*
sinceramente non voglio che questa storia finisca çç 
Ma l'ho già chiusa il chè mi intristisce parecchio :(

Cambiando argomento..
Avete visto il nuovo tatuaggio di harry? D: ahhahaha
Io sono un po' perplessa, non è un tatuaggio che avrei visto su di lui onestamente..
Anche perchè si è bello, però magari in un altro posto :s
Lo spazio autrice è ormai diventato il mio diario segreto (?) ahahh

COMUNQUE.. facendo i seri (?)
Aggiorno come sempre a 15 recensioni :)))))))))
(anche se ora non le ho raggiunte ho fatto uno strappo alla regola perchè nei prossi giorni non avrò tempo di agigornare) 

MI PRESTATE UN ATTIMO DI ATTENZIONE?
Anche se non c'entra assolutamente nulla io lo dico perchè tanto non faccio del male a nessuno..
Qualcuna di voi specialmente di Napoli perchè è più semplice..
Vorrebbe diventare consigliera di bellezza per l'yves rocher?
Sarebbe la vendita dei prodotti cosmetici creme ecc, "porta a porta"
Li potete vendere ad amici di scuola e non, familiari.. 
vi assicuro che si guadagna ed è assolutamente gratis (lo fanno mia madre e mia sorella)
In caso voi o qualcuno che consocete fosse interessato fatemi sapere :D
Anche se qualcuna di voi ha mamme casalinghe che lo potrebbero fare per perdere tempo e comunque guadagnarci..
Bho fatemi sapere se siete interessate lol

Scusate questa piccola parentesi
Al prossimooooo

-Un bacio 

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Capitolo 40
*** Chapter 40. ***


Le vere e pericolose distanze sono quelle psicologiche.
Si può essere molto vicini fisicamente ma molto lontani mentalmente.
-G. Martufi







Quella mattina ebbi un risveglio abbastanza brusco dato che il mio cellulare, scarico fino al midollo, continuava a vibrare imperterrito, reclamando la mia compassione.
Seppur con fatica mi alzai e racimolai il caricabatterie per mettere nuovamente in forze il mio povero iphone, notando tre messaggi ricevuti e una chiamata.
Il primo messaggio che lessi, pieno di insulti tra l’altro, era di Nathan.
Che merda di sorella è colei che si dimentica di chiamare il proprio fratellone? Brutta stronza chiamami che mi sto preoccupando, va tutto bene? Sei viva? Ciao cacca e chiama!! Love xx
Sua era anche la chiamata persa, avevo completamente dimenticato di chiamarlo, era da due giorni che non ci sentivamo e, giustamente, iniziava a preoccuparsi.
Aprii l’altro messaggio, rimasi stranita dal mittente e dall’orario di invio.
Em è da un secolo che semplicemente non ti guardo negli occhi e non ricordo nemmeno quand’è stata l’ultima volta che abbiamo scambiato una parola. Io sono sempre qui, ma tu? Dove sei finita Em?  - Har xx
Inviato all’una di notte.. era impossibile che di punto in bianco si fosse ricordato di me. Lessi l’altro, ancora suo.
Scusa, dimentica il messaggio precedente, sono uno stupido. Scusa. – Harry xx
Le due e mezza di notte.. ok, cosa stava succedendo?
Mi vestii dopo una veloce doccia, optando per una magliettina a lunghe maniche celeste chiaro, e una gonna a balze nere di pelle, borsa giallo fluo, occhiali, accessorie ed ero pronta.
( https://fbcdn-sphotos-d-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/s720x720/561365_414763618545804_1180104353_n.jpg )
Scesi in salotto, dove trovai Niall addormentato sul divano, lo guardai stranita e ridacchiai tra me e me.
Presi un post-it e gli lasciai un messaggio.
 – Mattinata stressante si preannuncia questa, per me dato che tu dormi tranquillo. Non aspettarmi a pranzo, sono fuori. Scusa, ti amo -Em xx -
Riuscii a riempire addirittura entrambe le facce del post-it che lasciai vicino al suo cellulare, mi diressi all’ingresso dove presi le chiavi della macchina e mi guardai casualmente allo specchio, ricordandomi di avere ancora i capelli legati in uno chignon sfatto.
Li sciolsi velocemente, garbandoli con le mani, per poi uscire frettolosamente di casa.
Entrai in macchina e mi presi un minuto per pensare a quanto fosse strano il fatto che, da ormai tempo immemore, non usavo la mia amata auto.
Recuperai l’iphone dalla borsa, scorsi la rubrica in cerca del numero di Nat, aprii la chiamata e misi il vivavoce, poggiando il cellulare sul sedile di fianco a quello del guidatore
“Ma che persona incredibilmente spregevole sei?”
chiese retorica la voce di mio fratello al di là della cornetta.
“Ciao anche a te fratellone, qui tutto bene sono viva e tu?” 
“Qui tutto bene brutto cactus spinosa. Che fai?”
“In realtà sono in macchina, pronta ad affrontare una bella giornata stressante”

“Problemi?” domandò apprensivo.
“No, non preoccuparti. Quando ci vediamo?” chiesi con tono supplichevole, era da un secolo e mezzo che non ci vedevamo.
Mi costava poco ammettere che mi mancava, era entrato a far parte della mia vita più velocemente di tutta la mia famiglia, che cercava solo controllarmi da lontano.
“Vieni tu qui nel finesettimana? Porti anche Zayn magari..”
“Si, sarebbe fico. Ti faccio sapere in giornata ok?”
“Em chiama, ti prego. Altrimenti mi preoccupo”
disse con tono stanco, sorrisi intenerita.
“Te lo prometto, a dopo”
“Ti voglio bene”
il mio sorriso si allargò.
“Anche io te ne voglio Nat. Un bacio”
detto questo chiusi la conversazione, mentre ero intenta a parcheggiare sul vialetto scricchiolante a causa della ghiaia.
Scesi dalla macchina afferrando al volo la borsa, mi diressi vero la porta e bussai velocemente al campanello.  
La donna dai capelli mori aprì assonnata, per poi lasciare il suo viso impossessarsi di un espressione piacevolmente sorpresa.
“Ciao” mi salutò sorridendo cauta, ricambiai piuttosto imbarazzata sussurrando un saluto.
“Immagino tu non sia qui per me -disse ridacchiando, mentre ancora imbarazzata, sorridevo sull’uscio- E’ di sopra, penso sia sveglio” disse aprendo maggiormente la porta e lasciandomi salire al piano superiore.
Bussai due volte alla porta ma , non ricevendo risposta decisi di entrare, cercando di farla cigolare il meno possibile.
Entrando trovai solo un letto sfatto e vestiti che coprivano il pavimento, mi guardavo in giro confusa quando la porta del bagno che dava in camera, si aprì lasciando intravedere la sua figura.
I ricci scompigliati, il viso ancora assonnato, il dorso scoperto e il ventre fasciato dai boxer neri.
Sorrisi insicura, mentre lui si lasciava sfuggire l’autocontrollo, assumendo un espressione confusa, infastidita, perplessa, triste.. ormai indecifrabile per me.
“Che ci fai qui?” chiese timoroso, con la voce roca ancora impastata dal sonno.
Gli mostrai l’iphone facendolo oscillare mentre lo mantenevo tra l’indice e il pollice, sospirò e si toccò i capelli in modo nervoso.
Entrò in stanza, dopo essere rimasto tutto questo tempo sull’uscio del bagno, si infilò un pantaloncino e una canotta e si sedette sulla sedia della scrivania.
“Non l’hai letto il secondo?” chiese stizzito e in difficoltà, annuii.
“E allora perché sei qua? Ti ho detto di lasciar perdere se non erro”
“Sono qua”
dissi lentamente, questa volta infastidita dal suo tono
“Perché stanotte mi hai mandato due messaggi, sono qua – ripetei trascinando queste due parole – per parlarti, dato che sembrava fosse quello che volessi. Sono qua – cantilenai ancora – per guardarti negli occhi, e farti capire che sei tu che fuggi, perché io sono dove mi hai lasciata” conclusi sospirando.
“Tecnicamente mi hai lasciato tu, anzi senza tecnicamente” disse duro.
“Qual’ è il tuo problema?” chiese alzando leggermente il tono di voce.
“Niente lascia stare” disse strafottente.
“Se hai qualche problema parla ora perché dopo non sarò più disposta ad ascoltarti”
dissi seria.
“Nessun problema.. non con te almeno, non sei più affar mio. Dovrei tenerlo a mente”
disse abbassando lo sguardo e il tono di voce.
“Cosa significa questo?” chiesi confusa e annoiata da tutto quel mistero.
“Niente Em, vai a casa, davvero”
scossi la testa incredula e mi avvicinai alla porta.
“Bene, io vado. Ma ricorda che sei tu quello che si sta allontanando. Se pur terribilmente sbagliato, perché dopo questo comportamento dovrei essere furiosa, se vuoi parlare ti darò un'altra opportunità. Ci si vede Harreh” dissi sorridendo dolcemente vedendo il sussulto che fece udendo il modo in cui lo avevo chiamato, ero l’unica a farlo, dato che ero l’unica stupida bambina che da piccola non riusciva a pronunciare un nome semplice quale “Harry” era.  Scesi di sotto, trovando Anne intenta a rassettare casa.
“Già vai via?” chiese triste, scrollai le spalle mortificata.
“Spero di rivederti presto tesoro, ci manchi”
“Mancate anche a me”
dissi allungandomi per abbracciarla.
Chissà quando ci saremo riviste.
 



 

 

Guardami o lasciami. Ma non restare, se guardi qualunque altra cosa.
-J.S. Foer






 

Ti ricordi? Il giorno prima di lasciarmi mi amavi, dicevi.
Io ti ho perdonato tutto, davvero, tutto tranne questo.
Perché vedi, adesso, ogni volta che lui mi dice "ti amo" io mi chiedo quando se ne andrà.
Questo non te lo perdono, perché io non ero così, perché io non avevo paura.
Il terrore di essere abbandonata proprio mentre sembra che vada tutto bene no,
non te lo perdono.

-S. Casciani






Bussai alla porta della villetta bianca, ormai familiare, attendendo poco pazientemente che qualcuno mi venisse ad aprire.
Cinque minuti dopo la porta si aprì, confusa ci misi un po’ a realizzare che era stata Safaa, così abbassai lo sguardo e la trovai lì a sorridermi raggiante.
“Ciao piccola, c’è Zayn?” annuì con veemenza e mi lasciò entrare.
“E’ di sopra” squittì per poi correre in cucina, ridacchiai e salii al piano di sopra.
Perché c’erano sempre scale da fare? Avrei fatto dei polpacci super muscolosi di questo passo.
Bussai leggermente, tanto per avvertire, e poi entrai.
Era sdraiato sul letto, col pc in grembo e le cuffie nelle orecchie, appena vide la porta aprirsi alzò lo sguardo e mi sorrise, ricambiai e mi stesi di fianco a lui.
Posò il computer sul comodino e mi guardò sorridendo.
“Ciao” sussurrò sfiorandomi le labbra.
“Ciao” ricambiai un attimo prima di unire le nostre labbra in un meraviglioso bacio.
Ogni volta con Zayn era come ritrovarsi dopo tanto tempo, ogni bacio era la scoperta di qualche nuova emozione, ogni bacio mi faceva sentire amata ed apprezzata come solo Zayn.. e dovevo ammetterlo Niall.. sapevano fare.
Stemmo lì , su quel letto, a coccolarci e a dirci parole dolci e a scherzare e a ridere.
Non stavo così bene con un ragazzo da una vita, forse non ero mai stata così bene con nessuno dei miei precedenti fidanzati, senza forse oserei ammettere.
Il rumore del cellulare che avvisava di un nuovo messaggio mi costrinse a staccarmi dalle sue braccia, giusto il tempo di recuperare l’iphone dalla borsa, poi tornai al mio posto.. tra le sue braccia.
Stronzaaa mi hai lasciato solo, torna o muoio di solitudine. xx
Ridacchiai e digitai velocemente la risposta al mio migliore amico.
Torno tra poco, scusa. Prepari tu oggi? Grazie! xx
Bloccai lo schermo e buttai il cellulare in una parte indefinita del letto.
“Chi era?” chiese il moro super curioso al mio fianco.
“Nialler” annuì e mi baciò ancora, ed ancora e ancora.
Il cellulare squillò nuovamente facendomi sbuffare sonoramente, ma questa volta Zayn fu più veloce di me ad afferrarlo mentre rideva.
“Ora chiamo Niall e lo picchio” disse prima di leggere il messaggio.
“Scusa
 -iniziò con voce teatrale leggendo il mio messaggio- per stamattina, mi sono comportato da stronzo, quando tu mi hai solo offerto pace, scomodandoti di venire fino a casa mia. Mi dispiace, sembra che io non faccia altro che scusarmi con te in questi giorni. Ti prego rivediamoci, hai detto che ci saresti stata.. mantieni la promessa. Ho bisogno di te, chiama o rispondi ma ti prego concedimi un appuntamento – Harreeh xx” il tono di voce era calato, lo sguardo vacuo e deluso, l’iphone ancora tra le mani con la schermata del messaggio aperta.
Lo ripresi per leggere velocemente, ancora una volta, il testo del messaggio, prima che Zayn me lo strappasse di mano. 
Em è da un secolo che semplicemente non ti guardo negli occhi e non ricordo nemmeno quand’è stata l’ultima volta che abbiamo scambiato una parola. Io sono sempre qui, ma tu? Dove sei finita Em?. E ancora.. Scusa, dimentica il messaggio precedente, sono uno stupido. Scusa Da quanto va avanti eh?” scossi il capo.
“Va avanti cosa Zayn?”
“Credi di poter venire in casa mia, stare con la mia famiglia, prenderti gioco di me e di loro mentre ti senti ancora con Harry?! Mi stai cornificando Emma? Porca troia non me lo sarei mai aspettato da te, mi fai schifo. Pensavo avessi scelto, invece sei solo una stupida bimba viziata alla quale piace avere due giocattoli con cui giocare. Bhè io non sono un pupazzo, quindi ti rendo più facile la scelta, va via! Per non tornare”
disse urlante lanciandomi il telefono.
“Non sto facendo niente” cercai di spiegargli, ma accecato dall’ira non volle sentire ragioni.
“Bene, ero venuta a chiederti se volessi venire con me a Londra, ma sai che ti dico? Va a farti fottere!” dissi adirata riappropriandomi della borsa, lasciata a giacere sul pavimento.
“Portaci Harry, ti segue sicuro”
disse sprezzante.
“Lo farò” sorrisi falsamente, prima di chiudermi la porta alle spalle e scendere di sotto.
Patricia e le ragazze guardavano la televisione e , per lo sguardo che avevano ero sicura avessero udito tutto.
“Scusatemi” dissi mortificata, la madre del moro scosse la testa sorridendomi.. un sorriso di chi ti capisce, salutai con la mano ed uscii da quella casa.
Ingranai la marcia e filai dritta a casa, la mia vera casa.
Scesi dall’auto battendo la porta un po’ troppo forte ed entrai furente, cercando ossessivamente il biondo.
Lo trovai in camera sua a sistemare il bucato, mi guardò confuso un attimo prima che mi fiondassi tra le sue braccia.
“Perché non possiamo esistere solo io e te? Li odio, li odio tutti”
mi lamentai nelle braccia di Niall, con la faccia contro il suo petto, mentre il mondo fuori scompariva perché.. si sa, il mondo.. il mio mondo, era Niall













UH LàLàààà
Che cavoli ci sarà mai un attimo di pausa? o un capitolo in cui non farò succedere casini?
La risposta è no! rassegnatevi hahaha

Harry cerca di riavvicinarsi ad Emma (mentre per tutte le Zemma shippers (?) era già finito nel dimenticatoio) 
Zayn lo scopre per puro caso e si arrabbia esageratamente con la povera Emma, cacciandola addirittura di casa. 
Ed Emma non può far altro che trovare rifugio nelle braccia di Niall.. sempre disposto ad aiutarla 
Abbiamo anche la ricomparsa di Nathan , era da un po' che non ne parlavo :)

Spero vi piaccia, è il 40° e alla fine ne mancano 5 :( 
Che cosa succederà?
Come finirà la storia se Emma, ancora una volta si ritrova da sola?
A voi la parola..
Ditemi le vostre idee.. anche se non potrò nè confermare nè smentire .. magari qualcuna ci ha visto lungo :)

A 15 aggiorno :)))
See yaaa

- Un bacio 

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Capitolo 41
*** Chapter 41 ***


‎"Diffido sempre di quelli dall’innamoramento facile.
Quelli che hanno amato mille volte, sofferto mille volte,
e poi con un colpo di spugna sono passati alla scena successiva,
dimenticando tutte le emozioni."

- Massimo Bisotti






“Vieni tu con me  a Londra?” chiesi al biondo mentre eravamo sdraiati sul letto a non far nulla.
“Se tu vuoi..”
“Burlone!”
ridacchiò mentre stralunava gli occhi.
“Niall io ti vorrò sempre, sei parte di me, e come se rifiutassi me stessa. Terribilmente cretino, ecco cosa sei” dissi ovvia.
“Anche io ti amo e tu sei l’unica cosa bella del mondo e quando mi sveglio e vedo un raggio di sole penso a te” disse con voce scocciata, prendendosi gioco di me.
“Cretino” ripetei, scatenando la sua ilarità.
“Sai che giorno è oggi?” ci pensai e scossi il capo.
“Le analisi del sangue..i controlli..” mi ricordò.
“Oh che palle, le devo fare per forza?” mi lamentai come una bambina.
“Controllo di routine, andiamo insieme anche io mi devo far visitare” annuii e lo abbracciai.
“Grazie papà.”
“Prego figliola”
disse facendo la voce profonda, risi. 
“Ho fame, scendi?” disse alzandosi, annuii e lui si avviò.
Mi rilassai cinque minuti sul letto prima che il campanello, e il vociare proveniente dal piano inferiore non mi infastidissero.
“Em è per te, sta salendo” urlò Niall, prima che alcuni passi risuonassero sulle scale di legno al di fuori della camera.
In cuor mio, anche se inconsciamente, sperai che quella visita fosse di Zayn.. speranza vana, constatai una volta che la porta si asprì.
Sorrisi non troppo entusiasta allo spilungone che entrò e si accomodò sul letto di fianco a me.
“Scusa se piombo qui all’improvviso” disse mortificato guardandomi attentamente.
“Parla”
concessi frettolosamente.
“Mi dispiace, lo so che lo ripeto una continuazione e sono diventato scocciante e petulante, ma questa volta come le altre volte ho davvero qualcosa per cui scusarmi” disse tutto d’un fiato, prima che riuscissi a fermarlo, lo lasciai parlare.
“Mi dispiace se ti amo ancora e non sono mai riuscito a dimenticarti. Mi dispiace di amarti dal primo giorno d’asilo in cui incontrai il tuo sguardo ghiacciato quanto i tuoi occhi, seppure fossi solo una bambina. Mi dispiace di non averti saputa amare come avrei dovuto e voluto fare, ho fallito per la troppa voglia di fare bene. Mi dispiace di essere ancora qui ad assillarti con tutti questi mi dispiace, però mi dispiace davvero.. o magari per niente.. di non riuscire a starti lontano. Avrei voluto fare tanto per te, ma sono solo riuscito ad innamorarmi di una meravigliosa persona , che è troppo per me. Non voglio dirti di amarmi, perché non si costringe l’amore, voglio solo che tu sappia e capisca, il perché di questo mio allontanamento. E so che sembrerà strano ed assurdo, ma voglio tornare ad essere amici, preferisco starti vicino come amico, che lontano come sconosciuto. Ti prego..” rimasi interdetta per alcuni minuti.
Era strano, e per me impensabile fino ad ora, che Harry dopo anni mi amasse ancora.
D’altronde anche Zayn lo faceva, ma con lui era diverso.. o forse no.
Sorrisi teneramente e gli carezzai i riccioli, chiuse gli occhi, come ad assaporare quel contatto.
“Tu sei mio amico, Harreeh. Ma sappi, anche se penso sia superfluo ricordartelo, che io amo Zayn” annuì.
“Solo amicizia” sorrisi.
“Amicizia sia” assentii un attimo primo di abbracciarlo.
 



E tu...ancora tu.
Con questo gioco confusionario di intenti.
Avermi vicino per poi spingermi oltre.
Avermi vicino senza farti mai sfiorare.
All'altezza dello stomaco ancora una volta quel peso...
Un po' piu' in su....il dolore.





Jeans scuri a zampa di elefante, camicetta arancio, accessori ed ero pronta.
Abbassai il capo per raccogliere i capelli in una coda alta che fermai con l’elastico nero più piccolo che avevo, i boccoli cadevano raccolti in una perfetta coda, tanto da farmi sorridere soddisfatta.
( https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/418432_459190274103138_1500374794_n.jpg )
Misi un filo di matita sugli occhi del fard e preparai la borsa.
“Emma sei pronta?” mi urlò la voce scocciata di Niall, diamine mi stavo intrattenendo inutilmente invece di muovermi.
Afferrai la borsa e con disinvoltura scesi al piano di sotto.
“Io sono qui che ti aspetto biondo!” dissi fintamente infastidita, urlando verso il piano di sopra, lui si sporse dalle scale con uno sguardo tra il sorpreso e il mortificato, per poi subito raggiungermi.
“Scusami pensavo ti stessi ancora preparando” disse mortificato, lo guardai con aria di superiorità e poi sbuffai sconfitta.
“In fatti è così, sono corsa qui dopo che mi hai chiamata” ammisi incapace di mentirgli.
“Ah! Lo sapevo” disse soddisfatto ridacchiando, mentre io stralunavo gli occhi e lo precedevo per uscire.
Ci mettemmo in macchina, diretti verso l’ospedale.
Odiavo il giorno dei controlli e delle analisi, la sola vista di un ago mi faceva accapponare la pelle.. ma non avevo scelta.
Niall accese lo stereo e iniziò a canticchiare tutte le canzoni che passavano alla radio, così appoggiai la testa al finestrino chiudendo gli occhi, rilassandomi sotto la soffice voce di Niall.

- Niall –
Una volta entrati dovemmo separarci dato che ognuno doveva fare analisi diverse, ci saremmo poi rincontrati a fine visita.
Entrai in quell’enorme stanza bianca dove mi aspettava il dottore, sospirai e sperai che finissimo il prima possibile.
 
Con il cerotto sul braccio e l’espressione scocciata, un ora dopo uscii da quella stanza.
Dopo tutti i controlli e le analisi c’era solo da sperare che fosse tutto apposto, ma non avevo motivo di pensare il contrario.
Raggiunsi l’ingresso ma non trovando ancora Emma, mi avvicinai alla stanza nella quale avrebbe fatto le analisi, la porta era semi aperta dato che lei e la dottoressa erano sull’uscio mentre la mora salutava e ringraziava la dottoressa.
Mi raggiunse sorridendomi.
“Tutto bene?” le chiesi premuroso, storse la bocca e mi mostrò il cerotto, ridacchiai e feci lo stesso ricevendo un sorrisone in cambio.
Mi prese sotto braccio trascinandomi fuori da quell’edificio.
“Voglio un enorme gelato ora. Me lo merito” sentenziò come una bambina, una volta in macchina.
Acconsentii e portai la “piccola” Emma al chiosco dei gelati, dove avrebbe preso il solito puffo e stracciatella per il quale impazziva.













scrivo due righe prima che il pc mi si blocchi.
sto avendo problemi perchè ho preso un virus, quindi questo capitolo è un miracolo (?)
per questo non ho aggiornato prima, mi dovete scusare.
Se vedete che non posto per un po' sapete il perchè.
Un capitolo abbastanza piatto -col cazzo Harry si dichiara- aahahaha
lei conferma di amare Zayn ma lui?
Non si è fatto proprio sentire..come andrà a finire?
manca poco alla fine e i nostri protagonisti devono darsi una mossa se vogliono che tutto finisca per il meglio.
Ora vado che sennò si blocca e non pubblico -cazzo culo- ahahha
Aggiorno (appena mi è possibile ) a 15 recensioni.
Grazie a tutti delle recensioni al capitolo precedente e dell'impasienza. Vi adoro da impazzire
Stasera MSG, sono emozionata anche se sono a kilometri di distanza.
Un abbraccio a tutti :) 


P.S. una parola che è contenuta in una delle due frasi che ho messo, sarà protagonista dei prossimi capitoli.. riuscite ad indovinare quale?

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Capitolo 42
*** Chapter 42 ***


Vedi, queste lacrime non hanno sapore di nulla.
Guardami Helen: Quando ho paura non chiudo gli occhi, cerco i tuoi. Cerco noi.
- Rose Liam Johans

 



“Vai tu” urlò Niall sotto lo squillo insistente del telefono, sbuffai sonoramente e scesi al piano di sotto per recuperare il cordless, buttato a casaccio sul divano.
“Pronto ?” chiesi leggermente affannata.
“Parlo con la signorina Davis?”
“Si sono io, lei è?” domandai dubbiosa.
“Chiamo dall’ospedale, i risultati delle analisi sono pronti. Potrebbe venire stesso oggi a ritirarli?” domandò affabilmente la donna dall’altro capo del telefono.
“Certo, anche quelli di Niall Horan sono pronti?”
domandai per conto del mio amico.
“Si, glieli abbiamo mandati per posta” stranita da quella risposta mi congedai e attaccai la telefonata.
 

Le lacrime invasero i miei occhi, facendoli diventare ancora più incredibilmente chiari di quanto già non fossero.
“Sta scherzando?”
chiesi incredula, scosse il capo e mi porse la cartella che bagnai con alcune lacrime che sfuggirono ai miei occhi.
Gliela restituii e corsi via dall’ospedale, respira Emma, era tutto apposto.
Corsi senza curarmi della macchina lasciata nel parcheggio, corsi verso quella villetta che non vedevo da un paio di giorni, nella quale avevo lasciato inconsapevolmente una cosa terribilmente importante.
Bussai con veemenza alla porta, fortunatamente fu lui ad aprirmi.
Mi fiondai tra le sue braccia, respirando il suo profumo e memorizzando tutte quelle piccole cose di cui non mi curavo prima.
Lo baciai, non curandomi nemmeno di sapere se lui lo volesse o meno, io ne avevo bisogno, e non rifiutandomi mi fece capire che anche a lui non dispiaceva.
“Scusa” soffiai sulle sue labbra.
“Stai bene? Perché piangi?” chiese asciugandomi qualche lacrima, scossi il capo e le scacciai con le mani.
Non è niente, posso stare un po’ qui con te?” annuì e mi portò al piano di sopra.
“Voglio fare l’amore con te.. ora” supplicai una volta che chiuse la porta alle sue spalle.
Mi guardò perplesso, ma non disse niente, mi amò solamente.
Mi spogliò velocemente degli indumenti che avevo indosso e io feci lo stesso, carezzando il suo meraviglioso corpo.
Mi baciava con quella dolcezza e quella passione, che mi rendevano pazza.
Era possibile amare qualcuno talmente tanto da far male?
Era una cosa meravigliosa e struggente allo stesso tempo, ma a me piaceva.. essere amata da lui era la mia cosa preferita.
Entrò in me senza farmi sentire dolore, voleva solo farmi sentire il suo amore e ci riuscì.
Le spinte divennero più intense, e bloccammo l’uno i gemiti dell’altra catturandoli in fugaci baci.
Arrivammo all’apice insieme, senza fiatare, solo guardandoci negli occhi.. capendoci silenziosamente.
“Ti amo Zayn” gli sussurrai mentre una lacrima mi solcava il viso.
La catturò tra le sue labbra e mi baciò la punta del naso.
“Anche io amore, non andar mai più via ti prego. Scusami”
lo baci ancora, e ancora, fino a quando le labbra non ci fecero male.
Era come essere intrappolati per metà nel cuore di qualcun altro e non riuscire ad uscirne, non voler uscirne.
E fa male perché il suo cuore ti stringe a se, ma fa anche terribilmente bene perché riesci a sentire tutto l’amore che è disposto a donarti.
 





«Dove affaccia la tua casa? Sul mare, sul lago, su un giardino, sulla strada?»
«La mia casa? Si affaccia sulla tua vita.
In ogni posto io mi trovi sono sempre a casa quando abito te.
La mia casa è dentro di te.»
- Massimo Bisotti,

 
 


-Ti sto aspettando alla 12° di P. Lane, muoviti -
Inviai il messaggio a Niall sorridendo tra me e me, pensando alla sua faccia preoccupata non appena lo avesse letto.
Dopo un quarto d’ora era lì con il fiatone, e la macchina parcheggiata sulle strisce pedonali, ridacchiai e lui mi incenerì con gli occhi.
“Allora stai bene! Mi è preso un colpo” lo abbracciai.
“Adoro il fatto che tu ti preoccupi per me, lo sai vero? Adoro te, qualsiasi cosa di te gli sussurrai riempiendolo di baci.
“Lo so Em, perché  me lo dici?” scrollai le spalle lasciando l’abbraccio.
“Voglio che tu lo sappia..fammi essere dolce”  annuì e guardò l’edificio alle mie spalle.
“Che ci facciamo qua?” lo tirai dentro con me.
“Giorno” salutò il ragazzo dietro al bancone, sorrise e ricambiai il saluto.
“Faresti una cosa per me?” chiesi al biondo che annuì prontamente.
“Qualsiasi cosa Nialler?”
“Tutto, Em”
disse serio.
“Ti tatui qualcosa per me, voglio essere sempre con te”
lo supplicai con gli occhi.
“Ma tu sei, sempre con me” disse indicando il cuore, sorrisi intenerita aspettando la risposta.
“Ok, hai già qualcosa in mente?” scossi il capo.
“Cosa ti viene in mente pensando a me?” chiesi semplicemente, lui ci pensò un po’ prima di rispondere.
“Non lo so, il sole, il cioccolato, l’amore, l’amicizia, la fratellanza, i fiori in primavera, il mare d’estate, i regali a Natale, l’infinito, stormi d’uccelli, il cielo azzurro, l’erbe bagnata di rugiada.. le cose belle della vita, tutto ciò che c’è di bello al mondo”
disse con naturalezza e una scrollata di spalle, come se quello che avesse detto non fosse la cosa più dolce del mondo, con le lacrime agli occhi guardai la persona più bella del mondo.
“Ok cambiamo metodo” dissi ridacchiando, impedendo alle lacrime di uscire fuori dagli occhi.
“Scelgo io cosa, tu il posto”
annuì sollevato e mi indicò l’avambraccio, sorrisi.
“A vista”
mi spiegò.
“E’ orizzontale..” iniziai a spiegargli.
“Em mi fido, fai tu” lo abbracciai.
“E tu, cosa fai?” sorrisi furba e andai dal tatuatore.
“Hai un foglio, devo disegnare il tatuaggio al mio migliore amico” dissi felici, lui mi sorrise e mi porse un foglio protocollo e una matita, ringraziai e presi a smanettare.
Glielo porsi lo guardò e mi sorrise.
“Vorrei anche io una persona come te” mi disse, sorrisi  grata.
“Sono la sua persona, tu troverai la tua” dissi facendogli l’occhiolino.
Portò Niall con se, dopo essermi assicurata che il biondo avrebbe visto il tatuaggio solo in mia presenza, una volta compiuta l’opera.
“Me lo fai tu a me?” chiesi all’altro ragazzo tutto tatuato, annuì e mi disse di seguirlo.
Un ora dopo raggiunsi Niall fuori, aveva il braccio fasciato, sorrisi.
“Ok vediamolo”
assentii davanti ad un biondo impaziente.
Lo scoprì e le lacrime coprirono i suoi occhi blu mare.
La scritta “Sono sempre qui” giaceva sul suo avambraccio, in alto a desta della scritta vi era un minuscolo sole stilizzato e in basso a sinistra una minuscola E.
“Esiste tatuaggio più bello?” chiese retorico, sorridendomi.
“In realtà si” ammisi pensandoci, mi spintonò amichevolmente e mi abbracciò.
“Questo è fatto con il cuore della mia migliore amica, per questo è bellissimo”
sorrisi.
“Non vuoi vedere i miei?”
I miei? Quanti precisamente?”
sbuffai e iniziai a mostrarglieli.
Partii dalla Z che avevo tatuato sull’osso del polso sinistro.
Poi passai al costato sinistro dove giaceva la scritta “Di me si ricordi che ho amato e vissuto. Di me si ricordi l’amore per James.” Lui rimase senza fiato per un secondo.
“Sei una squilibrata, Em è troppo”
“Non è mai troppo per te, e poi già ti dissi che di me avrei voluto venisse ricordato che ti ho amato”
lo bloccai, lui sorrise incredulo.
“Non è finita” lo avvertii.
Mi scoprii la schiena e gli mostrai un’infinita scritta, scritta con una calligrafia piccola per non sembrare pacchiana.  1
3 Settembre 1993-
12 Gennaio 1993-
1 Febbraio 1994-
29 Agosto 1993-
24 Dicembre 1991.

“Ho elencato le date più importanti della mia vita” spiegai, sorrise, ancora.
“L’ultimo“ lo avvertii mostrandogli il collo.
“Il vero amore non ti abbandona mai, ti comprende sempre” lesse per poi attirarmi a se e abbracciarmi.
“Che persona incredibilmente meravigliosa e preziosa ho tra le mi braccia.”
“Ti amo James”
“Anche io piccola”
mi sussurrò baciandomi i capelli.
“Posso chiederti il perché di tutti questi tatuaggi?”
scrollai le spalle.
“Ero in vene autolesionista oggi” rise di gusto e mi trascinò in macchina. 












HALOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Sono una cretina perchè mi commuovo per i miei stessi capitoli ahhaah *asciuga una lacrima*
AMO questo capitolo , voi siete libere/i di odiarlo, ma per me significa molto, ed è fose il mio preferito (?) 
Ormai non riesco a scegliere qual'è il mio preferito ahahah

Si apre con un GRAAANDE enigma, quindi passo avanti per sviare possibili ed eventulai domande alle quali non risponderà ahah
Saranno i capitoli successivi nonchè finali a sazziare la vostra fame di risposte.
Poi c'è un meraviglioso momento ZEMMA
E qui mi scuso con tutte quelle che tifavano HEMMA o NEMMA..
Ma Zayn è Zayn e in quel senso non potevo mettervi altri :')
E poi uno sdolcinato (as always) momento NEMMA
E' particolarmente pucciosa questa parte, mi sono superata nelle smancerie in un certo senso ahahaha 
Spero gradiate *fangirling*

Emma è Zayn al maschile dato che AMA i tatuaggi ahahha
Niente non so che dirvi, se penso che siamo quasi alla fine mi metto a piangere quindi è meglio s eme la squaglio (?) ahahah
Aggiorno come sempre a 15
Grazie a tutti per le bellissime recensioni, vi adoro tutti, nessuno escluso.

Un bacione 

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Capitolo 43
*** Chapter 43. ***


E niente di tutto quello che è stato detto allontanerà i nostri cuori,
perché le nostre mani a tarda sera vorranno sempre stringersi ancora una volta.






“Non sono abituata a mangiare così tanto” ammisi mentre dopo una cena alla Niall, tornavamo a casa.
C’eravamo tutti, nessuno escluso, avevamo deciso di concederci una cena insieme, dato che da tanto non passavamo una serata tutti e sei.
“Allora non ti ho insegnato proprio niente” disse Niall con tono deluso facendo ridere tutti.
Camminavo mano nella mano con il ragazzo che amavo, i miei migliori amici di sempre ci affiancavano e la brezza inglese contornava questo magico momento, che avrei lasciato impresso nella memoria. 
“Stanotte non dormirò” continuai, pensavo di esagerato davvero mangiando tutta quella roba, tutti risero, ancora. Ma erano ubriachi?
“Faremo altro” disse Zayn malizioso, mentre gli altri si lanciavano occhiatine d’intesa, sospirai e risi con loro.
“Secondo me dormirai sonni profondi” cominciò Louis.
“Sognando cibo” continuò Liam.
“Poi ti sveglierai e vomiterai tutto” rise Harry con gli altri, facendomi storcere il naso.
“No vi prego, poi sono io quello che gli deve mantenere la testa sul cesso” disse Niall scaturendo altre risa, scossi incredula il capo dinanzi a quello stupido discorso.
“E’ il mio tuo tatuaggio preferito” mi sussurrò Zayn, carezzandomi l’osso del polso dove giaceva la sua iniziale.
Sorrisi e gli stampai un bacio a fior di labbra.
“Voglio farne anche io uno per te”
mi confessò, scossi il capo.
“Non devi”
“Ma lo voglio”
insistette.
“Io non voglio che tu ti senta obbligato solo perché io l’ho fatto Zayn..” lui stralunò gli occhi e mi attirò a se stringendomi per i fianchi.
“Non capirai mai quanto io tenga a te, vero?” sorrisi mentre mi lasciava un bacio tra i capelli, prima che gli altri reclamassero la nostra attenzione.





Sai cosa sarò io per te? 
Sarò sempre quel piccolissimo particolare che ogni tanto scorgerai nell’aria, nelle cose che guardi,
nella loro bellezza, quel dettaglio emotivo che ti viene incontro.
Il diversivo, il tempo di un sorriso quasi inatteso che ti confonde i respiri, il deja vu, la sponda di un sogno. 

- Massimo Bisotti




 
-Zayn-
“Ti amo” sussurrò baciandomi sotto l’orecchio, rabbrividii e la strinsi a me.
Camminavamo per le strade di quella piccola città che aveva fatto da sfondo a tutte le nostre avventure e disavventure.
Lei era abbracciata al mio braccio sinistro e io avevo le mani nelle tasche della felpa, eravamo usciti a festeggiare i nostri primi sei mesi di fidanzamento.
Era passato così tanto, eppure sembra ieri che la vidi per la prima volta, che m innamorai del suo sorriso, dei suoi occhi.
Ero così felice di poter donare amore alla sola donna che avevo mai amato.. mi innamoravo di lei ogni giorno, era sempre solare e perfetta per me.
Era la mia metà, e con lei avevo trovato una mi parte nel mondo.
“Zayn?” cantilenò come una  bambina inclinando il capo a sinistra per guardarmi bene in viso, facendo ricadere dalla spalla i lunghissimi capelli corvini.
“Si?”
chiesi divertito, come se fosse davvero un bimba piccola.
“Ti amo” sussurrò per poi aprirsi in un meraviglioso sorriso, sorrisi di rimando e la strinsi tra le mie braccia.
“Anche io ti amo, tanto tanto tanto” dissi riempiendole il viso di baci, lei rideva mentre si contorceva tra le mie braccia divertita.
“La barba punge” urlò, mentre io facevo strusciare la mia guancia contro la sua.
Solo sentire quella risata mi dava vita, mi rendeva un uomo vivo. La amavo.
La amavo davvero con tutto il mio cuore, come nessuno aveva amato prima.
L’amavo con l’anima, con la milza, con i polmoni, con lo stomaco.. avrei dato tutto per lei.
Avrei fatto tutto per vedere quello sorriso sulle sue labbra.
“Ti amo scricciolo” sussurrai ancora, un secondo prima di sciogliere la presa.
Mentre lo facevo sentii il suo corpo lasciarsi a preso morto tra le mie braccia.
Sorrisi mentre guardavo in alto e facevo uno sforzo immenso per mantenerla, perdendo leggermente l’equilibrio.
“Emma” cantilenai per farle capire di smetterla, non sentendo la sua risata abbassai lo sguardo e la vidi ad occhi chiusi.
La scossi, e con uno sforzo notevole l’alzai avvicinandola al mio  viso.
“Emma” la richiamai, questa volta allarmato.
La scossi più e più volte cercando di farle riacquistare i sensi, chiamando il suo nome ma nulla funzionava.
La presi in braccio e mi avviai più in fretta possibile vicino all’auto caricandola dentro, e partendo verso l’ospedale.
“Niall”
dissi appena il mio amico rispose al telefono.
“Che c’è Zayn?” chiese sentendo il tono allarmato.
“Emma.. si è sentita male, raggiungimi in ospedale” mi bastò dire questo e la linea cadde di botto.
Arrivammo dinanzi all’entrata e aprii lo sportello non curandomi di parcheggiare l’auto, la presi nuovamente in braccio e la portai dentro.
“Aiuto” gridai a delle infermiere, una di queste mi vide e si avvicinò con una sedia a rotelle.
Misi la mora sopra, avevo le lacrime agli occhi e le gambe mi tremavano.
“Emma?” chiese scioccata l’infermiera, trascinandola via con se. Le seguii.
Dove la portava? La conosceva? Che stava succedendo all’amore della mia vita?
Perché era senza sensi? Perché non trovavo le risposte che volevo?
Perché era accaduto oggi.. eravamo così felici oggi.
Niall entrò correndo seguito dai ragazzi, dovevano essere insieme quando l’avevo chiamato.
“Che succede?” chiese il biondo allarmato.
Ero consapevole di avere un pessimo aspetto e lo sguardo vacuo, ma cercai di essere lucido e gli spiegai cos’era accaduto.
“E ora dov’è?” chiese Liam, prima che potesse farlo Niall.
Indicai la sala, e Niall fece per avviarsi ma lo fermai dicendogli che ci avrebbero chiamati loro e il fatto strano dell’infermiera che aveva chiamato Emma per nome..come se la conoscesse.
Mi ascoltarono e poi ci sedemmo ad attendere che uscisse qualcuno a dare notizie della persona più importante della mia vita.


-Niall-
A distanza di tre anni eravamo di nuovo seduti in quel corridoio aspettando un responso sulla vita della mia migliore amica.
Non avrei potuto vivere se le fosse successo qualcosa di grave, tutto avrebbe perso senso , compresa la mia vita.
Era lei la mia vita.
Ma perché ora era lì dentro?
Chi c'era lassù, perché stava dando proprio a noi tutti questi dolori?
Cosa avevamo fatto per meritarceli?!
Volevamo solo una vita felice e piena d’amore.. era chiedere troppo questo?





 Credo alle persone che hanno lottato per stare insieme.
Perchè incontrarsi e stare insieme è facile, è incontrarsi e combattere per stare insieme che è un po' più difficile.
Credo alle persone che litigano e hanno il coraggio di abbandonare il proprio orgoglio per chiedere scusa,
per darsi un abbraccio e tornare a guardarsi come prima, a quelle che ogni tanto non si sopportano, perchè è umano anche se si è innamorati.
Io credo alle persone che hanno pianto,
hanno creduto di essersi persi e invece si sono ritrovati più forti di prima perchè non è amore solo scriversi Ti amo ovunque,
è amore anche affrontare mille ostacoli ma continuare ad amarsi e volersi nonostante tutto."

—Lacrime di Pioggia











SOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Che sta succedendo..?
Il finale sarà un colpo di scena (?) quidni vi prego non scrivetemi tipo "finarai così.." "succederà questo o quello" perchè non vi posso rispondere e mi sento male D: ahahah
Aspettate solo pazientemente il prossimo capitolo, senza immaginarvi alcuna fine..
Vi ricordo che ci mancano ancora BEN due capitoli, nei quali - se mi conoscete un pochino- sapete potrebbe succedere di tutto.
Quindi non immaginatevi finali e aspettate il mio
VI PREGO ahahah

GRAZIEEEEEEEEEEEEEE mille per le 20 recensioni *-* sono state tutte meravigliose
amo sapere che non vogliate che la sotria finisca ma, ripeto, siate pazienti..
ho qualcosa in cantiere per tutte voi.. sempre che voi lo vogliate..
Ho dei "proggetti" anche per questo vi dico di non credere al finale che ora state pensando..
Aggiorno come sempre a 15, spero anche stavolta le superiate :')

Amo l'ultima parte di Zayn, quel loro momento Zemma asdfghjkl ***
Ora vado che è meglio, dato che devo studiare :(
VI adoro tutte

Un bacione 

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Capitolo 44
*** Chapter 44. ***


-Penultimo capitolo- 






‎"Sai qual è il nostro problema?
Che dopo tutto il male che mi hai fatto,
dopo tutte le volte che mi hai spezzato il cuore,
dopo tutti i litigi,
i pianti,
le incazzature,
le paure io sono ancora qui ad aspettarti.
E tu lo sai,
lo sai perfettamente che non importa quanto male mi fai,
non importa, perché io ti aspetterò sempre.
Io sarò sempre disposta a darti un'altra possibilità,
a guardarti un'altra volta,
a sognarti di nuovo.
Non so rinunciare, stare zitta, subire, perdonare il resto del mondo.
Ma con te,
beh
con te è diverso,
ti perdonerò sempre.
Ti sceglierò sempre,
sceglierò le tue insicurezze,
i tuoi occhi felici,
il tuo modo di camminare,
i tuoi messaggi, le tue telefonate, le tue sorprese.
Sceglierò sempre te con le tue mille paranoie, i tuoi sorrisi improvvisi, la tua dolcezza e la tua acidità.
E' questo il mio problema.
Ti scelgo ogni volta che sbagli.
Per me
ne varrà
sempre
la pena"







La stessa infermiera che l’aveva chiamata per nome quando eravamo entrati ora stava uscendo da quella stanza con espressione sconsolata.
Le corsi incontro preoccupato, troncandole la strada.
Come sta?” l’aggredii avido di notizie.
“Esattamente come prevedibile” disse con tono triste.. arreso.
“Che significa?” domandai spiazzato e spaventato,mentre i ragazzi ci raggiungevano.
“Il tumore è allo stadio finale e penso resisterà massimo un altro giorno, forse due e..”
“Aspetti quale tumore?”
chiese Niall con gli occhi azzurri bagnati dalle lacrime, tutti avevamo la stessa espressione.
Spiazzati, confusi, preoccupati.. tristi.
“Non ve l’aveva detto?” chiese incredula, non ricevendo risposta, sospirò.
“Tre mesi fa quando è venuta a fare le analisi la dottoressa aveva individuato un tumore piuttosto grande. Le aveva proposto un intervento, certo non era sicuro ..sarebbe potuta morire, ma lei ha preferito farlo crescere, che provare e morire. E bhè.. oggi è successo quello che temevamo accadesse anche prima” disse abbassando lo sguardo e lasciandoci soli.
Mi accasciai a terra e senza neanche che me ne accorgessi le lacrime presero a rigarmi il viso, lo stesso fecero gli altri.
Chi si abbracciava, chi si disperava.. io e Niall, uno di fronte l'altro, soffrivamo in silenzio non pronti a perdere l’unica persona capace di riempirci le giornate.
“Liam” chiamai con voce tremula.
“Chiama Nathan” sussurrai consapevole che avrebbe voluto suo fratello vicino.
“I genitori?” chiese con la stessa voce instabile.
“Non le si devono proprio avvicinare..deve essere serena” disse Niall, ponendo fine al discorso.
Ci guardammo negli occhi e poi l’abbracciai, facendo amalgamare il nostro straziante dolore, e la consapevolezza di una vita triste.
“Entriamo”
gli sussurrai portandolo con me.
Quando entrammo lei era stesa sul lettino, più pallida del solito, ma pur sempre bellissima. Le corsi incontro e l’abbracciai.
“Scusa” sussurrò  piangendo.
“Ssssh” la zittii stringendola a me.
“Ti amo tanto, amore” le dissi. Sospirò e sussurrò un ti amo.
La lasciai permettendo a Niall di abbracciarla.
Uscii dalla camera per lasciarli da soli.
Sarei rientrato dopo poco.
 






Come le rose io non saprò pungere la carne di chi saprà accudirmi i petali,
e sarò rossa come il sangue che è nelle tue vene,
sboccerò fra le tue mani sempre per vederti sorridere,
e sarò fragile come solo le cose belle sanno essere.
Come le rose metterò radici su una terra ben ferma,
mi alzerò verso il cielo per potermi aprire alla vita,
come le rose sempre con testa alta, non girerò le spalle al sole,
e al buio saprò dare dolcezza.
So darti l'amore solo come fanno le rose,
che parlano d'amore solo a guardarle, che solo d'amore possono vivere.
Sarò nel giardino del tuo cuore l'unica da coltivare ogni giorno un po' alla volta per poi lasciarmi guardare,
come simbolo del tuo amore per me.
Come le rose sarò il gesto più sensibile di cui ti ricorderai quando penserai al mio viso,
alle tue mani di me.
Ad ogni sostegno mi darai la vita, come la rosa aspetta l'acqua pura per vivere ancora.
Così che ogni petalo,
come ogni parte di me porterà il tuo nome

,così che tu sia indelebile da portar via mi scorrerai dentro come una promessa.
Ti lascerò il mio profumo sulle mani così che non toccherai nient'altro che non ti ricordi me.
Se dovessi un giorno fermarti capiresti che potresti morirne senza.
Sarò la tua rosa e mi regalerò a te come la primavera si slega dall'inverno e fiorisce al mare ,
senza chiedere scusa a nessuno.
Come una rosa ti ascolterò e mi parlerai delle tue fragilità perché sarò il simbolo della tua forza,
e conoscerai la fragilità come una bellezza che sa diventare un'arma.
Ricorderemo insieme il sacrificio, l'attesa,
il calar della luna e conoscerai il valore di ogni mio petalo su cui appoggerai le labbra almeno una volta.
Come le rose ci ameremo come nei per sempre,
e tutti si chiederanno e nessuno capirà mai il nostro amore;ma noi sapremo,
ed io sarò sempre il bocciolo che saprà sbocciare fra le tue tiepide mani dolci
e gli occhi innamorati di chi conosce ciò che vale la pena di impreziosire
con tutto l'amore che ha dentro.






-Niall-
La tenevo stretta tra le mie braccia, incapace di lasciarla andare in tutti i sensi.
Sciogliere l’abbraccio avrebbe significato tante cose, preludio di cose brutte che non ero pronto ad affrontare senza di lei.. causate, involontariamente, da lei.
L’amavo come mai avrei potuto amare un’altro essere umano sulla terra, l’amavo più di mio fratello e della mia stessa famiglia.
Era lei la mia famiglia, era la mia casa, la mia roccia.. un luogo sicuro nel quale tornare dopo aver visto mille facce in giro per il mondo.
Senza lei sarei stato perso, sarei stato una mina vagante che spenta ed inutile viaggiava per il celo oscuro e tempestoso che si preannunciava.
“Mi dispiace” sussurrò con lo sguardo basso, mentre una lacrima le solcava il viso.
“Ascoltami
– dissi tirando su con il naso – Tu sei tutta la mia vita, sei, sei stata e sarai la persona più importante della mia vita, e lasciarti andare e la cosa più difficile che farò. Ma sono costretto, anche se riluttante, non posso combattere contro la natura. Sappi solo che ti amo e che un giorno ci rincontreremo lassù e che ti ricorderò sempre” dissi mentre le lacrime scendevano e io mi guardavo il tatuaggio.
Mi asciugò le lacrime dal viso per poi accarezzarmelo dolcemente.
“Grazie di esistere e grazie di avermi permesso di far parte della tua vita. Condividere tutto ciò che abbiamo vissuto è stata la cosa per la quale sono più grata, tu sei la cosa per la cosa per la quale sono più grata. Onestamente non avrei mai pensato di terminare la corsa così prematuramente – mi asciugò una lacrima che non riuscii a trattenere – Ma, sono ugualmente contenta di aver vissuto abbastanza, ho vissuto giorno per giorno le persone che amo, e mi sta bene chiudere il libro a metà, perché so che dentro vi ho scritto tante cose belle. Ci sono stati parecchi drammi nella mia vita, c’è da ammetterlo.. ma tu, Niall Horan, te ne se fatto carico sollevandoli da me e facendoli dileguare nell’aria come se questi non fossero abbastanza importanti da farmi star male”
“Non lo erano,infatti”
l’interruppi, sorrise.
“Io ti amo lo sai questo, vero?” chiese per la prima volta con gli occhi lucidi, annuii.
“Bene. Voglio solo che tu mi prometta che i tuoi figli siano meravigliosi quanto te”
“Insegnerò loro tutto ciò che di bello c’è e che ho scoperto con te”
  sorrise e per un secondo spostò lo sguardo per far sì che le lacrime non le rigassero il volto, poi mi tornò a guardare e tirò su con il naso.
“Mi fai entrare Zayn? Penso di dover salutare un attimo anche lui” disse spaventata, annuii e l’abbracciai forte.
“Ti voglio più bene di quanto tu possa immaginare Em, non ti dimentico sappilo”
“Ciao Nialler”
disse sorridendomi, prima che lasciassi la stanza.
“Amico è tutta tua” dissi sedendomi di fianco a Zayn che subito entrò nella stanza di Emma.
Finalmente fuori, lontano dai suoi occhi, potei lasciarmi andare ad un pianto liberatorio.. colmo di tristezza.



 

Volevo solo dirti che non c'è mattina in cui le mie labbra non smettono di cercarti.
Riesco a ritrovarti fra le lenzuola del mio letto, nel soffitto bianco,
nella luce che si fa sempre più chiara fuori dalla finestra.
Mi piace immaginarti dietro questa porta chiusa, sotto la mia coperta calda ,
e mai troppo lontano da me.
Volevo solo dirti che non c'è buongiorno migliore del tuo,
anche se non lo ricevo.
Volevo solo dirti che non ci sarà mai risveglio in cui i miei occhi
- come ora -
vogliano vedere i tuoi per sentirsi davvero felici di aprirsi.
-cit





-Zayn-
Presi un bel respiro ed entrai.
Come si fa a dire addio alla persona più importante della tua vita?
Come si fa ad accettare il fatto che domani quando ti sveglierai non potrai rivedere il suo sorriso?
Che non potrai farlo mai più.. come si fa ad andare avanti?
Mentre mi dirigevo verso il suo letto, tra le sue braccia, mi era inevitabile pensare a tutto ciò che sarei voluto diventare con lei.
Cosa avrei fatto d’ora in avanti?
Era lei il mio futuro.. e ora che questo mi stava lasciando, cosa ne avrei fatto della mia vita?
La strinsi forte tra le mie braccia e la bacia, con tanto di quell’amore che era palpabile nell’aria.
“Em io non so cosa dire” ammisi mentre gli occhi iniziavano ad inumidirsi.
“Ehi Zayn.. amore mio. Non devi dire niente” disse asciugandomi una lacrima che mi scappò e sorridendomi dolcemente.
Perché era lei a consolare me? Cosa avevo di sbagliato? Dovevo essere forte per lei, in quel momento.
“Ascoltami attentamente. Io non ho detto niente proprio per viverci il tempo passato in serenità.. ma ora, arrivati al capolinea, sono inevitabili le lacrime e le parole dolci. E mi sta bene, ma voglio che tu sappia che io accetto il tutto con serenità e con la consapevolezza di aver fatto la scelta giusta, anni fa” disse mentre le sua dita sfioravano le mie labbra, schiuse in un lieve sorriso, gliele baciai e lei ricambiò il sorriso.. un sorriso amaro, seppur amorevole.
“Voglio solo vivere la mia vita con te.. sposarti, fare dei bambini, comprare una nostra casa. Non posso e non voglio arrendermi, non rinuncio a noi Em. Sposiamoci le proposi.
“Chiamo un prete e ci sposiamo, voglio che tu sia mia moglie Emma Davis, voglio che tu sia mia moglie ti prego la supplicai piangendo.
“Amore ascoltami attentamente. Ti ho dato tutto l’amore che avevo e leggo nei tuoi occhi tutto l’amore che tu ancora hai da offrire. Anche io voglio essere tua moglie e voglio donarti tanti bambini..ma questo non è possibile. Qualcun altro ha deciso che questo non deve essere il mio destino. Tu ti sposerai,avrei meravigliosi bambini, una casa sul lago magari con dei campi fioriti intorno.. ricordi? Come in quel film che abbiamo visto..” annuii mentre mi aprivo in un sorriso bagnato dalle lacrime.
“Tua moglie ti amerà e tu l’amerai e sarete felici Zayn, perché è questo che ti meriti tanto amore e felicità.. è l’avrai. Perché io sarò lassù e veglierò ogni singolo giorno su di voi e vi prometto che avrete le vite migliori che possiate desiderare. Non posso mentirti dicendo che non vorrei essere io quella donna, lo voglio e come. Ma non posso, quindi mi limito a donarti il mio amore persino ora che, anche se è brutto e triste dirlo, sono sul letto di morte. E a me non importa. Perché so, e di questo ne sono sicura, che qui lascio persone che continuano ad amarmi e pensarmi, e questo mi basta. Mi basta per sempre la baciai e baciai, per infinite volte.
Non avrei dimenticato quelle labbra rosee, ne quel sorriso che illuminava il mio mondo, ne tantomeno quegli occhi che mi avevano amato.
Non avrei potuto dimenticare quell’unica persona sulla terra che era stata, era e sarebbe rimasta per sempre la mia unica eccezione.
“Non voglio rinunciare a noi” dissi sulle sue labbra, mentre le nostre lacrime amare si confondevano le une con le altre.
“Non lo stai facendo” disse baciandomi dolcemente.
 


 

“Non cerco di capire cosa accade, 
mi sdraio sul tuo corpo e ascolto ciò che dicono le stelle.”
- Efraim Medina Reyes






Susseguirono visite su visite, Nathan, Liam, Louis ed Harry.
Harry pianse, pianse molto, molto più di tutti gli altri che davanti a lei cercavano di trattenersi.
E le chiese scusa per non essere stato abbastanza, le disse che non l’avrebbe dimenticata, che l’avrebbe amata e lei questo l’apprezzò.
Louis le procurò un sorriso anche in quel momento orribile, l’abbracciò e fu l’unico forte abbastanza da riuscire a rassicurarla, proprio come un fratello.
Le disse che sarebbe rimasta viva nella memoria di quelle persone che ora erano lì per dirle quanto l'amavano, e lei questo lo sapeva.
Liam stette in silenzio, non disse esattamente nulla se non quanto le volesse bene.
Ma poi stette lì di fianco alla migliore amica, in silenzio facendole assaporare l’amore che aleggiava nell’aria e tenendola stretta a se, voleva che in qualsiasi posto sarebbe stata dopo la morte, se avrebbe chiuso gli occhi avrebbe potuto sentire il suo abbraccio e sentirsi al sciuro. Ci riuscì.
Con Nathan parlò, parlò molto, cercando di raccontarsi cose, cercando di conoscersi fino all’ultimo.
Voleva sapere chi fosse in tutto e per tutto sua sorella quando quest’ultima non ci fosse stata più.
Abbracciò e baciò tutti.
E cosa più triste, nessuno avrebbe mai rivissuto.
Si sedettero tutti sul letto di Emma, per parlare da buoni amici, qual’erano.
Zayn l’abbracciava e le accarezzava i capelli e la baciava ad intermittenza.
Niall dall’altro lato le teneva la mano e la guardava, imponendosi di non piangere.
Louis cercava di far ridere tutti e Liam e Nathan cercavano di aiutarlo, per non far pesare quella situazione alla mora.
Harry seduto nell’angolo del letto guardava Emma e i suoi amici e pregava, pregava sperando in un miracolo.
Che non sarebbe avvenuto.
 “Credi che da lassù ci terrai tutti sotto controllo Em? Mica vedrai anche le scene rosse.. ti prego no, sarebbe imbarazzante” fece ridere Louis.
Tutti risero eccetto Emma, Zayn la scosse per farla rispondere ma lei non diede nessuno segno.
“Emma amore” la chiamò Zayn.
Lo face per altre dieci volte, scuotendola con avidità.
Ma era troppo tardi, Emma era volta via e li stava guardando da un'altra prospettiva ora.
Quella stanza fu testimone di tanto dolore e lacrime, ma anche di tanto amore e tanta amicizia.
Nessuno di loro si sarebbe perso di vista, nessuno di loro avrebbe dimenticato..
Emma li aveva legati e Emma li avrebbe mantenuti uniti. 



 

“E in quel momento, lo giuro, eravamo infiniti.”





 


.....................................................
Lo so che mi state odiando.. :(
Però era il modo giusto, questo.. era quello che avevo pensato da circa metà storia..
susatemi :((

*quanto ho pianto scrivendo e rileggendo questo capitolo :'(*
PERO' vorrei ricordarvi che c'è ancora un altro capitolo..
questo non è l'epilogo.. ma allora, che ci sarà nell'ultimo capitolo???
BHO.. lo scoprirete solo leggendo

Ho amato Emma troppo.. e farla morire è stato struggente anche per me, giuro.. però..
HA SCELTO ZAYN.. avrebbe sempre scelto Zayn..

C'è una cosa in questo capitolo, una cosa che leggendola ora appare una sciocchezza e si confonde tra le altre parole più importanti..
Però è una cosa che ritroverete anche nel prossimo ed ULTIMO capitolo, quindi spero la riconosciate.
Non sprecate tutte le lacrime per ora, perchè potreste averne bisogno nell'altro capitolo :s ahahah

Spero che vi piaccia comunque..
Che non odiate tutto per via del finale, mi dispiacerebbe troppo :(

Aggiorno sempre a 15 recensioni :)
Spero siate curiose di leggere l'epilogo e spero anche di non avervi perse tutte con questo capitolo :s
Un bacione :)) xx


P.s. scusate le citazioni lunghissime ma, mi capirete, era un'occasione speciale <3

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Capitolo 45
*** Chapter 45. ***


Vi prgo leggete lo spazio autrice alla fine, è importante


Epilogo







Non penso ci sarà mai una notte in cui non farò finta che il cuscino sia la tua pelle
su cui vorrei addormentarmi con la pace negli occhi.








“Lilien” pronto ad uscire sulla soglia di casa, Zayn Malik chiamava ad alta voce la moglie, che però era indaffarata con la piccola Siva.
“Zayn un attimo, che c’è?” chiese entrando in salotto per parlare con il marito.
“Io esco, torno per pranzo ok?” lei annuì e gli stampò un bacio a fior di labbra, dopo che Zayn ebbe baciato la figlia.
“Dove vai papà?” chiese la piccola, lui sorrise e le accarezzò i lunghi capelli neri.
“A trovare la mia amica”
le sorrise dolcemente.
“L’amica del tatuaggio?” sorrise la bambina, lui annuì e la ribaciò.
“Salutamela” gli urlò la bimba prima che il padre salisse in auto e partisse .
Zayn con le mani poggiate sul manubrio guardò per un secondo il tatuaggio che anni addietro aveva fatto sull’avambraccio sinistro.
Recitava  “I won’t give up on us. I’ve gave you all my love. God Knows we’re worth it. When I looked into your eyes..there’s so much they hold”
Occupava tutto il braccio e a lui faceva piacere, ogni volta che lo guardava se ne innamorava e si innamorava della persona a cui era dedicato.
Tante volte Siva le aveva chiesto del tatuaggio e lui le aveva sempre detto la verità, raccontandogli che persona meravigliosa fosse l’amica a cui era dedicato.


TU, SEI QUALCOSA DI SPECIALE, SEI LA LUCE DEL MIO CUORE. 





Niall con Emma in braccio e Nick alla mano camminava per quei corridoi che tante volte in quegli anni aveva percorso.
La figlia chiedeva e parlava sempre della zia mai conosciuta, mentre il figlio ne conservava una foto sul comodino di fianco a quella di Niall e Brittany, la moglie.
“Niall” lo chiamò Liam, raggiungendolo affrettando il passo.
Di fianco a lui con un dinosauro in mano camminavano Jason e Mike, avuti da Danielle, con la quale la storia era durata e anche bene.
Arrivarono a destinazione dove trovarono Harry e Louis parlottare come tanti anni fa, con lo stesso affiatamento, solo più invecchiati.
Mary e Jimmy, rispettivamente la figlia di Harry e il figlio di Louis, si guardavano intorno toccando ora questo ora quel fiore.
Quando videro gli altri amichetti, corsero loro incontro prendendo subito a giocare.
“Zayn?”
chiese Harry non vedendo l’amico.
“Eccomi” disse il moro spuntando dietro le spalle del biondo. Si sorrisero e continuarono la loro camminata.
“Siva?” chiese Liam non vedendo la piccola.
“E’ rimasta con Lilien a casa, ieri l’è passata la febbre ho preferito non rischiare”
spiegò brevemente.
Arrivarono a destinazione, ed ogni volta era  come la prima volta.
La tristezza si mischiava inspiegabilmente all’emozione.
Le mani sudavano, il sorriso era stampato sul volto, e il cuore di uno batteva più veloce di quello degli altri.
Vederla lì era stato duro e doloroso all’inizio, ma adesso era un appuntamento abituale che, puntualmente, faceva impazzire ed emozionare Zayn come al loro primo appuntamento.
“Ciao Em” salutarono gli amici, seppur consapevoli di non ricevere risposta.
I bambini si sedettero sulla tomba della mora, convinti di esserle seduti in grembo, mentre ognuno dei loro genitori, parlava in mente propria con l’amica.
“Ciao amore, scusa se non ti ho portato Siva oggi, ma è stata poco bene – dicevano i pensieri di Zayn – Prima che le venisse la febbre abbiamo piantato nuovi fiori in giardino e le ho fatto fare il bagno nel lago. Forse per questo l’è venuta la febbre. Chiede sempre di te e io le spiego quanto tu fossi meravigliosa. Mi manchi ma non c’è cosa che non mi ricordi di te.. e questo mi aiuta ad andare avanti”
Brit oggi voleva venire, ma gliel’ho impedito. Ti giuro che la prossima volta che te la porto – recitavano quelli di Niall – E’ così bella, mi trovo sempre meglio con lei, e la amo. Ogni volta che guardo Emma mi viene inevitabile da pensarti, ma era questo il mio scopo. I bimbi ti voglio tanto bene anche se non ti conoscono, e anche io te ne voglio ancora..sempre di più veramente. Mi manchi Em, spero tu stia bene dove sei ora..”
“E lei ha detto che io non ero abbastanza. Alloro ho chiesto il divorzio, ma Mary la tengo con me, lei è la mia bambina. Oh Em come ti vorrei qui a darmi una mano in questo casino, ogni giorno la tua mancanza si sente sempre di più. Ti vogliamo tanto bene quaggiù..
– le raccontavano quelli di Harry
“Jimmy ieri ha compiuto cinque anni, è così bello. L’avresti amato, è spavaldo la metà di quanto lo eri tu, sareste andati d’accordo. Infatti tante volte evito di raccontargli i nostri aneddoti, sono convinto li imiterebbe, altrimenti. Mi manchi piccolina, sperso tu senta tutto ciò, perché almeno mi resta la convinzione di averti ancora nella mia vita – erano quelli di Louis.”
“I bambini e Danielle tutto bene, ma io vorrei sapere tu come stai, anche se questo è estremamente impossibile. Spero solo tu sia felice quanto tentiamo di esserlo noi. Manchi a tutti un casino.. tutta la settimana non vediamo l’ora che si faccia Giovedì per venire qui tutti insieme.. siamo strani?  Io non credo
– erano quelli di Liam.



Ognuno di loro portava conservato nel cuore un pezzo di Emma, e lei da lassù li guardava, ma loro questo lo sapevano.
Riuscivano a sentire il suo amore, riuscivano a sentirla. 






Sai cosa sarò io per te? 
Sarò sempre quel piccolissimo particolare che ogni tanto scorgerai nell'aria,
nelle cose che guardi,
nella loro bellezza,
quel dettaglio emotivo che ti viene incontro.
Il diversivo, il tempo di un sorriso quasi inatteso che ti confonde i respiri,
il deja vu,
la sponda di un sogno.
-Cit.

 















350 - sono le persone che seguono questa ff-  per un totale di 542 recensioni - fino al capitolo precedente- 
Triste triste triste, sono tristeeeee!!! :(
Come avevo promessi ad alcuni, pubblico l'epilogo prima della fine del mondo (?) ahha
Lo so, non è lungo come quelli precedenti.. ma è l'epilogo quindi è normale 
Spero di non avervi delusa.. so che molti si aspettavano che Emma resuscitasse ma.. andiamo, no! ahah

ORA passando alle notizie...
Ci sarebbe una possibilità (bella grande) di continuare la storia.. questa storia!
Quello che vorrei sapere e se voi la leggereste..
certo è, che voi dovete essere pronti a TUTTO!
Quindi, nelle recensioni ci terrei a sapere il vostro parere per regolarmi di conseguenza..

Altrimenti inizio a postare un'altra ff , che ho sempre iniziato in questi giorni..
non c'entra niente con questa, ovviamente..
Quindi, FATEMI SAPEREEE.

GRAZIE MILLE A TUTTI!!
Davvero non potrei ringraziarvi mai abbastanza, per i mille complimenti con i quali mi avete riempita per messaggio, su fb, su twitter, nelle recensioni
siete davvero TROPPO gentili, e io vi amo un casino perchè avete amato questa storia, la metà - se non quanto- l'ho amata io! 
E davvero vi ringrazio :')
Il capitolo pregedente ha ricevuto ben 26 recensioni.. 26!!!!
Siete una cosa indescrivibile, davvero è stato un piacere pubblicare questa storia..
perchè sapevo che ci sarebbe sempre stato qualcuno che mi avrebbe calcolata :')
Mi avete sempre fatta sentire tanto amata e apprezzata.. e io non posso fare altro che amarvi a mia volta!!!

DEDICO QUESTO CAPITOLO A TUTTI VOI, che siete stati con me un po' i cratori di ogni singolo capitolo..
E a "Lilien" che è entrata in prima linea in questa ff :')
VI AMO TUTTI.. e vi ringrazio altre 2141246247 volte! (anche se non sarebbero abbastanza!)
Ora vado, spero che domani non finisca niente, perchè voglio continuare a scrivere..
per me, e per chi di voi vorrà continuare a seguirmi.
Non so se pubblicherò la nuova ff continuo di questa, o un'altra..
quindi chi è interessato controlli il mio profilo per novità, perchè mi è impossibile mandare un messaggio a tutti. 
I numeri di sopra, sono cifre significative, che per me valgono TANTISSIMO!!
Un bacio e.. 
vorrei dire che aggiorno come sempre a 15 recensioni, ma questa volta mi limiterò a sbarrare la casella "completa" di questa storia.

GRAZIE! 

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Capitolo 46
*** Avviso ***


Hola :) No, mi dispiace non è un nuovo capitolo :( Volevo solo avvisarvi che ho creato una pagina su facebook che si chiama You only live once_ proprio come il mio profilo efp. Su questa appunto pubblicheró le novità circa il mio profilo efp..se quando e cosa pubblicherò ecc, inoltrete potrete contattarmi privatamente o pubblicamente se volete chiedermi qualcosa ecc (è capitato spesso nel corso della storia, quindi questo è un metodo piú comodo per me e sopratutto per voi che potete sempre rimanere aggiornate sulle mie storie ) Quindi vi consiglio di seguire gli aggiornamenti in pagina, sopratutto se avete letto questa storia e siete interessati alle novità che la riguardano. Vi dico solo che sto scrivendo moooolto e troppo, non è vero non è mai troppo, per questa storia. Fatemi sapere , grazie se avete letto. Un bacione, spero di risentirvi presto xx

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Capitolo 47
*** AVVISO ***






HELLOOO
E già, questa volta è quello che pensate, non vi anticipo niente, leggete per credere:
Cosmic Love. 

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