Once upon a time ~

di _lovecurlyhair
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Peter Pan ***
Capitolo 2: *** Sleeping beauty ***
Capitolo 3: *** The little mermaid ***



Capitolo 1
*** Peter Pan ***


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Wendy si infilò sotto il piumone bianco, dopo aver dato un' ultima occhiata al cielo scuro e nuvoloso di Londra.

Si acucciò al caldo, prendendo il suo libro preferito e iniziando a leggere da dove si era interrotta la notte precedente.

Le ci vollero pochi minuti, o forse ore, per prendere sonno e lasciarsi trasportare dalle note musicali di una vecchia canzone, che sua madre canticchiava nella stanza accanto.

L'aria fredda entrava dalla finestra, che aveva accuratamente lasciato aperta per pemettere al ragazzo di entrare.

Infatti, poco dopo si sentì un fruscio leggero sollevarsi nella stanza e fare il solletico alle orecchie di Wendy.

Louis si avvicinò a lei, afferandole la mano e sussurandole il suo nome per svegliarla.

La ragazza sorrise, aprendo gli occhi timidamente e incrociando il suo sguardo.

"Ciao" esclamò poi, arrossendo leggermente quando il ragazzo la prese in braccio, sollevandola di poco.

"Ciao Wendy" rispose lui, annullando le distanze fra loro e regalandole un tenero bacio.

Si librò in volo, tenendo la ragazza stretta al suo petto e osservandola di tanto in tanto.

Era così innocente, con quell'aria dolce e delicata, così innocente e fragile che il ragazzo doveva sforzarsi per credere che non fosse una bambola, creata da un famoso artigiano nella periferia di una città senza nome.

Volò per i cieli di Londra veloce e accorto, scrutando la luna piena nel cielo e Hyde Park che si estendeva sotto ai loro piedi.

Ma non era lì che la stava portando, bensì in un posto più lontano e sconosciuto, dove il tempo si era fermato e la gente non cresceva più.

La stava portando a casa.

 

La posò dolcemente a terra, non potendo fare a meno di osservare il suo gracile corpo racchiuso da una camicia da notte bianca, troppo grande per lei.

La guardò anche mentre si osservava intorno, spaesata dalla meraviglia di quel posto e dalla perfetta armonia che si diffondeva da qualsiasi cosa.

Wendy rabbrividì, quando una folata di vento si insinuò sotto i suoi vestiti, e cercò velocemente riparo accanto al corpo di Louis, che la accolse tra le sue braccia senza proferire parola.

"Bentornata all'isola che non c'è" aggiunse poi, staccandosi leggermente da lei per poterla guardare negli occhi cristallini, che sembrava riflettessero la bianca rugiada di quel luogo.

"Mi era mancato questo posto. Ho aspettato il tuo ritorno per mesi" dichiarò lei, spostando lo sguardo sugli alti alberi che si stagliavano accanto a loro.

"L'importante è che tu sia qui, adesso, con me. Per sempre" sussurrò lui, spostandole il viso con una mano, in modo che si ricreasse il loro contatto visivo.

"Devo tornare a casa, Louis. I mie fratelli si impauriranno e i miei genitori mi cercheranno senza tregua, senza contare il fatto che mia madre rischierebbe un infarto" esclamò poi, e il ragazzo avrebbe preferito che non avesse parlato.

In quel momento avrebbe potuto supplicarla di rimanere con lui, dirle che se la sarebbero cavata, e che sarebbero stati insieme per l'eternità, senza crescere e invecchiare, senza morire e provare dolore e senza rimpianti e delusioni, ma capì che non sarebbe riuscito a perseduarla, e così la attirò nuovamente a sè, facendo combaciare le loro labbra e rubandole un altro bacio.

E in quel momento, Louis credette che il vero significato del per sempre, si nascondesse in dei momenti, momenti come quelli.

Gli sembrò che stare con lei, fosse la cosa più naturale e spontanea del mondo e tutta quella naturalezza, anche se era racchiusa in pochi istanti e poche ore, gli sembrò davvero che fosse eterna e magica, come il fatto che lui non crescesse, come la polvere fatata di Trilli, come la sua ombra che Wendy lo aveva aiutato a ricucire.

forse i momenti con lei avevano davvero qualcosa di magico.




mylittle(but sweet)'s corner:



ciao bellezze!

Questa mia folle idea spero vivamente vi sia piaciuta :)

Sarà una raccolta di one-shot, una per ognuno di loro.

La prossima sarà su Harry o su Liam, quindi spero che recensiate e che seguiate questa storia.

Vi voglio un mondo di bene, e se vi va passate dall'altra mia fan fiction http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=904433&i=1
che aggiornerò il prima possibile (ho già il capitolo pronto devo solo sistemarlo).

lucrezia (:

ps: ma quanto è coccoloso e bello Louis in questa storia? Ce lo vedo proprio in calzamaglia verde :)

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Capitolo 2
*** Sleeping beauty ***


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Il rumore degli zoccoli sul terreno umido di quel luogo immenso e disperso, accompagnava il principe nel suo solitario cammino.

Correva.

Ma non per il piacere di farlo, e nemmeno perchè suo padre lo aveva costretto un'altra volta a partecipare a una battuta di caccia.

Correva per lei. 

Per arrivare il prima possibile e porre fine a quell'assurda maledizione.

Per baciarla e abbracciarla, e sussurrare il suo amore.

Correva perchè qualcosa dentro di sè, lo spingeva a fare in fretta, come se un imminente pericolo potesse sovrastarlo di lì a poco.

Si voltò varie volte indietro, credendo scioccamente che qualcuno lo avesse seguito.

Magari un servitore della madre, impaurito per non averlo trovato nel letto quella mattina.

Si ricordò solo poi che era ancora l'alba, e che l'unica persona sveglia al castello era la cuoca Margareth, intenta a preparare una ricca colazione, che avanzava sempre, e che spesso veniva data ai cani.

La foresta alle prime luci del mattino era qualcosa di incandescente e meraviglioso, rifletteva la purezza e la bellezza di quel posto in un modo appagante e sconcertante, al contempo.

Il castello di Aurora era oltre quella foresta, quando gli alberi cessavano di stagliarsi nel cielo, e un soffice terriccio, circondato da candidi fiori, prendeva il suo posto.

Era una fortezza elegante e raffinata, curata sia all'esterno che all'interno in ogni suo minimo particolare.

Aveva il potere di trasmetterti pace e serenità solo al guardara, e Liam non potè fare a meno di sorridere, in modo dolce e timido, di fronte a quello spettacolo della natura.

Scese dal cavallo bianco con un veloce e agile salto e si precipitò, con una smaniata e incontrollabile voglia, all'interno di quelle mura.

 

Salì le scale velocemente, spalancando poi la porta della camera della principessa.

Quello che vide però, non lo tranquilizzò affatto.

Una ragazza magra e ossuta era distesa su un letto dalle lenzuola chiare e ricamate.

Aveva gli occhi chiusi e il volto pallido e spento; le mani lunghe e affusolate erano congiunte all'altezza della pancia, e i capelli dorati le circondavano il viso, riempendo il vuoto del cuscino.

Non è lei, pensò alla svelta.

Cento anni, sussurrò poi, al corpo della ragazza.

Corpo, perchè lo spirito non lo vedeva, non era lì, non in quel momento almeno.

Si avvicinò senza fare rumore, trattenendo il respiro e socchiudendo le labbra.

Le posò delicatamente su quelle di lei, trattenendo poi un piccolo sorriso.

Il vuoto della stanza fu riempito da quel bacio e per un po' fu l'unica cosa di cui entrambi ebbero un necessario bisogno.

La ragazza si svegliò, aprendo gli occhi e mostrando a Liam le sue iridi.

Essere viva, era una cosa troppo strana per lei da spiegare a parole. 

Essere viva grazie a lui, era una cosa ancora più straordinaria e folle.

"Ti aspettavo" mormorò soltanto, allacciandosi al collo del ragazzo. "Dubitavi del mio arrivo, per caso?" esclamò Liam, storcendo le labbra in un sorriso "Sai, sei dannatamente in forma per avere centoquindici anni" dichiarò poi, facendo scappare una risata alla ragazza, che si strinse di più a lui.

La risata di Aurora era qualcosa di potente e fragile, e il cuore di Liam incespicò nei suoi stessi battiti all'udire quel suono.

 

 

 

mylittle(but sweet)'s corner:

 

Ebbene sì, un Liam romantico è proprio quello che ci vuole in questi giorni freddi e bui :)

Lasciatemi qualche consiglio e recensione, che non immaginate neanche quanto mi rendete immensamente felice!

Ho aggiornato Wicked come promesso, passateci se vi va http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=935147

Vi mando un calorosissimo abbraccio, e vi ringrazio per tutte le vostre dimostrazioni d'affetto, siete i miei angeli, che mi danno ogni giorno la forza e la voglia di scrivere.

lucrezia (:

ps: la prossima sarà su Harry, perciò stay tuned :)

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Capitolo 3
*** The little mermaid ***


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Harry era uscito di fretta e furia dalla festa che suo padre aveva organizzato per lui.

Quella stupida festa a dirla tutta non gli piaceva per nulla: troppo elegante e curata nei minimi dettagli, troppo piena di persone ricche con cui doveva sforzarsi di parlare e intrattenere una conversazione, straboccava in tutto, per i suoi gusti.

Si mise a sedere sulla spiaggia, togliendosi le scarpe e respirando l'aria fresca di quel luogo.

Gli erano sempre piaciuti i posti di mare; stare sulla spiaggia e fare il bagno lo rilassava e lo distraeva dai suoi impegni di principe.

Così quando era stanco, annoiato e confuso da tutto e da tutti, veniva lì, chiudeva gli occhi e osservava le onde infrangersi sulla battigia.

Quando alzò lo sguardo, vide una ragazza su uno scoglio, che osservava distratta la luna.

Le labbra si aprirono in un sorriso, non appena distinse i lunghi capelli rossi di Ariel.

Neanche a lei erano mai piaciute le feste troppo sfarzose, e lo sapeva bene perchè erano dannatamente uguali quei due.

Uguali in tutto, o quasi.

Harry si meravigliò di non aver intuito prima che si fosse allontanata anche la sua amata Ariel, e sorrise notando che l'unica che poteva fare il bagno a mezzanotte passata, era probabilmente lei.

Si sbottonò la camicia, avviandosi lentamente a riva e non smettendo mai di guardarla.

L'acqua era tiepida e rassicurante, così non ci mise molto a tuffarsi e a farsi accogliere dalle onde.

La ragazza si spaventò non appena sentì qualcuno avvicinarsi a lei.

"Noiosa la festa, vero?" incominciò il ragazzo, nuotando ancora un po' per raggiungerla.

La ragazza diventò pallida e si allontanò nervosa da Harry. "Già" rispose in modo flebile, scostandosi una ciocca di capelli bagnati dagli occhi.

"Dove stai andando?" la schernì il ragazzo, cercando di non farla scappare.

"Io... devo andare...a farmi una nuotata...scusa" parlava veloce e incespicava, sembrava impaurita.

Non gli diede il tempo di ribattere o di capire cosa la spaventava o turbava tanto, che era già scomparsa sotto l'acqua, lasciando Harry in un visibile stato di shock.

Lo stava rifiutando? 

Non si scoraggiò e in meno di un secondo si era immerso anche lui, cercando di vedere dove fosse la ragazza.

L'acqua salata gli dava fastidio agli occhi, che pizzicavano come trafitti da migliaia di spilli, ma non se ne preoccupò minimamente.

Voleva, piuttosto, capire dove diavolo fosse andata.

Non poteva nuotare così veloce! Dannazione!

L'unica cosa che riusciva a vedere era una coda verde chiaro che si muoveva rapida tra le profondità.

Una coda?! Aveva davvero visto una coda? E quella era Ariel? L'innocua e dolce Ariel?

Oh, sì che poteva.

Pensò dopo, riferendosi all'affemazione di poco prima.

 

 

Riemerse dalla superficie, sputando acqua e urlando a gran voce il nome della ragazza.

Non lo sentì, o semplicemente non lo volle sentire.

Così si tuffò nuovamente alla ricerca di qualche spiegazione.

Poco dopo, riuscì a vederla e la afferrò per un braccio, prima che potesse scappare di nuovo.

La trascinò di peso fuori dall'acqua e la appoggiò dolcemente sullo stesso scoglio di prima.

Aveva gli occhi gonfi e arrossati, segno che di lì a poco sarebbe scoppiata in un lungo pianto.

Prima che accadesse però, Harry la attirò a sè e la strinse forse, sussurandole parole incomprensibili all'orecchio.

Quando si fu calmata e i singhiozzi comparivano sempre più di rado, decise di parlare.

"Sono una sirena, Harry" la sua voce era incrinata dal pianto e risuonò cupa e tetra.

"Questo lo avevo capito" esclamò il ragazzo, sorridendo con il suo solito sorriso sghembo, quello che la ragazza amava tanto.

Ariel sospirò, non riuscendo però a non piegare le labbra in un accenno di sorriso.

"Non c'è molto da aggiungere o da spiegare. Sono una sirena: lo sono da quando riesco a ricordare" dichiarò, staccandosi leggermente da lui.

"Ti faccio paura?" chiese poi, rabbrividendo.

"No" sussurrò Harry, accarezzandole dolcemente i capelli. 

"Vuoi scappare però, non è vero?" domandò ancora, mescolando le lacrime all'acqua salata.

"Mai" rispose il ragazzo, sugellando il lore amore con un lungo bacio.

Si persero entrambi nella perfezione di quel momento, senza sentisi obbligati a trovare sempre una risposta alle loro domande, senza il bisogno di inutili e impacciate spiegazioni; si persero entrambi, per poi ritrovarsi l'uno nelle braccia dell'altro.




mylittle(but sweet)'s corner:



ciao ragazze! non so neanche come iniziare a dir la verità, mi mancate un casino ma avevo perso l'ispirazione e tutto.
Non avevo nemmeno più voglia di scrivere a dir la verità; e lo so che è una brutta cosa ma purtroppo è andata così.
Spero di essermi ripresa e di continuare a scrivere durante quest'etate e durante questa mia miserabile esistenza. AHAHAHHA
Scusate ancora, aggiornerò wicked prima o poi, a costo di morire (?)
Perdonatemi davvero e cercate di capirmi, vi voglio bene.
Recensite se vi va, io sono qui e spero di essermi ripresa dopo questo strano periodo.
Blocco dello scrittore? chi sa. 
Scusatemi, scusatemi, scusatemi.
Siete meravigliose, ricordatevelo sempre.

Lu

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