Key of my heart~

di ThatsClaudia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Her blue eyes. ***
Capitolo 3: *** It was so fucking unfair. ***
Capitolo 4: *** I have another chance! ***
Capitolo 5: *** What should I do? ***
Capitolo 6: *** Totally lies.. ***
Capitolo 7: *** Fuck you. ***
Capitolo 8: *** I'll make you feel like a shit. ***
Capitolo 9: *** You and I. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



	

Prologo

Era seduta su quella panchina, come ogni pomeriggio. La sua migliore amica tardava ad arrivare, era stanca di aspettare. Ogni giorno doveva farla aspettare quasi mezz'ora. Afferrò il suo iphone componendo il numero dell'amica che non tardò a rispondere.
"Dimmi, Clà!"- Urlò l'amica dall'altra parte del cellulare, dalla voce era piuttosto pimpante.
"Ti sei scordata che ci dovevamo vedere, oggi?!"- Urlò la ragazza irritata, iniziando ad alzare la voce.
"No, che dici! Sto arrivando!"- Buttò giù la chiamata quando la vide avvicinarsi a lei con un sorriso stampato sul viso.
Restò seduta, in attesa che l'altra la raggiunse.
"Eccomi!"-  Esclamò quest'ultima, mentre si sedeva accanto all'amica che la guardava furiosa.
"Che mi guardi così? Ho fatto giusto cinque minuti di ritardo!"
Sgranò gli occhi, sorpresa per la cavolata che la sua amica aveva appena sparato.
"Scherzi, vero? Sarà mezz'ora che ti sto aspettando! E credimi, ogni giorno è sempre la stessa storia!"
"Sì, e ti chiedo scusa. Ma oggi è per un motivo valido!"- Incrociò le braccia al petto, guardandola curiosa.
"Eh, sentiamo!"
"Ci sono gli One Direction su quel palco!"- Claudia roteò gli occhi, stanca dei suoi soliti scherzi e soprattutto di sentirla parlare dei quei cinque.
"Per favore, non ricominciare a parlare di Liam, di Niall, di Louis, di Zayn e di Hareld."
"Si chiama Harry.."- Sbuffò sonoramente. -"Non fa differenza!"
"Sei troppo dipendente di quei Juan Direction."- Sophia si alzò di scatto dalla panchina.
"Si chiamano One Direction!"
"Non mi interessa come si chiamano, sono stanca di sentir parlare di loro."- La ragazza si risedette comoda, poggiando un braccio sulla spalla di Claudia e l'attirò a sè, sorridendo soddisfatta.
"Questo perchè a te piace Harry."- Claudia la spinse, guardandola assassina.
"Non dire un'altra cazzata simile che la prossima volta ti prendo a schiaffi!"- Sophia rise. Sapeva che le piacevano, nonostante stesse dicendo che li odiava e  sbagliava i loro nomi. Le piaceva Harry e non lo voleva ammettere, cosa c'era di male?
"Ti porto da quei cinque bambocci, ma se inizi a rompere me ne vado, chiaro?!"- Sophia annuì soddisfatta facendosi tarscinare sotto il palco dei suoi idoli.
Sophia e Claudia erano due amiche di infanzia, si conoscevano dall'asilo e non si erano più staccate. Si amavano a vicenda anche se a volte Claudia la prendeva ad insulti oppure la schiaffeggiava, era un modo tutto loro di dimostarsi affetto. 
 
Era un'occasione più unica che rara per Sophia, dato che era un concerto gratis e all'aperto. Non c'era molta gente e questo metteva a proprio agio Claudia, che non voleva essere spintonata da qualche cretina e rispondere a malo modo.
Non c'era nessuno su quel palco e ancora nessuno si decideva a salire.
"Sei sicura che ci saliranno proprio loro?"- Sussurrò Claudia all'orecchio di Sophia, che era talmente emozionata da andare in iperventilazione.
"Sì, c'è scritto!"-Esclamò Sophia, stringendosi sul braccio della migliore amica, facendole male.
"Ehy, sta' calma! Mi stai spaccando un braccio!"- Sophia rise mollando la morsa dal braccio mentre Claudia gemeva dal dolore.
"Rifallo e ti strappo i capelli uno ad uno!"- Sophia la guardò complice mentre Claudia si sedette a terra, in attesa che quei cretini salissero sul palco.
Non le importava se le ragazze attorno a lei la stavano guardando, le facevano male le gambe e non sarebbe resistita a lungo.
Passò mezz'ora, gli One Direction non erano ancora saliti sul palco.
Claudia sbuffò, alzandosi da terra e allontanandosi da lì, pronta per andare a casa.
Sentì gridare le ragazze dietro di lei, segno che erano finalmente saliti.
Come sempre d'altronde. Aspetti qualcosa per ore e quando e te ne vai arriva.
"Hey, riccia. Dove vai?"- Sentì parlare al microfono uno della band, non si voltò continuò ad andare avanti.
"Maglietta rossa, ce l'ho con te!"- Abbassò lo sguardo notando che addosso aveva una maglietta rossa. 
Si voltò di scatto scocciata, alzando lo sguardo verso il palco.
"Ce l'hai con me?"- Urlò dall'altra parte della strada, per farsi sentire.
Un riccio sul palco annuì facendole cenno di avvicinarsi, e così fece, con faccia scocciata si posò sotto il palco, guardandolo negli occhi.
"Dove stavi scappando?"- Sbuffò, indietreggiando.
"Stavo andando a casa e se non ti dispiace continuo il mio percorso."
Il riccietto rise al microfono, aveva una risata stupenda.
"Ci sono gli One Direction su un palco a due metri di distanza da te e tu vai via?"- Urlò un ragazzo accanto al riccio, che però indossava una maglietta a righe. Suppose che fosse Louis.
"Vi ci vuole tanto per capire che non sono vostra fan?"- Scossero la testa tutti e cinque con un sorriso stampato sulla faccia.
Claudia sbuffò voltandosi e tornando sui suoi passi.
"Ciao Juan Direction!"- Urlò attraversando la strada e recandosi a casa, che non era poi così lontana da quel palco.
Chissà se li avrebbe rincontrati..




Yoo girlest! Questa è la mia terza FF!  Come protagonista ci sono io ed una mia amica..IMMAGINARIA (?) Se vedete nell'immagine della storia in alto sono io. PUAHAHAH mi sento potente (?) Allora..Spero solo di avervi incuriosito con questo ''SIMPLE BUT EFFECTIVE'' prologo. Mi è piaciuto molto scriverlo e sapete, quest'idea mi è venuta proprio quando ero seduta sulla panchina che aspettavo mia madre. LIKE A BOSS!  Okay, ditemi cosa ne pensate ed un abbraccio grande!

Claudia   amo la sua risata, come ho già detto nella storia! :3

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Capitolo 2
*** Her blue eyes. ***


 
Capitolo 1 
"Her blue eyes."
 
Two years before..
 
Claudia entrò a scuola e si diresse verso il suo armadietto, prese i libri e si incamminò con la sua migliore amica nella sua aula.
 
"Scusate! Permesso!"- La voce di Styles rimbombava nei corridoi della scuola, che come ogni mattina, era in ritardo.
"Sempre tardi, eh, Styles?"- Urlò il professor Smith, dopo essersi beccato uno spintone da Harry.
"Mi scusi prof! Ma stamattina non è stata colpa mia!"-Urlò quest'ultimo, prima di entrare nella sua classe.
Claudia e la sua migliore amica Sophia, ogni mattina vedevano quello spettacolo; Harry che inciampava, cadeva e sbatteva contro un professore, che lo mandava in presidenza che lo puniva mandandolo in aula professori.
"Buongiorno, professoressa Fost."-Esclamarono le due ragazze entrando nella loro classe, e come al solito si beccarono uno sguardo invidioso da parte del gruppetto delle cheerleader.
Claudia indossava una semplice t-shirt bianca che le accarezzava i fianchi, dei pantaloni rosso acceso e ai piedi le sue converse nere. Sophia aveva una maglietta che le scopriva la spalla destra nera, dei pantaloni beje e delle vans nere. Erano delle semplici ragazze, la moda non la seguivano, preferivano vestirsi come gli andava, ed era questo che le rendeva speciali. Fidanzati? Non ne avevano, non erano delle ragazze sempre circondate da ragazzi, amavano i loro spazi e la privacy. Erano due maschiacci; non si truccavano, non gli importava del loro look esteriore.
 
"Helson, hai visto Styles stamattina?"-Chiese d'un tratto la professoressa. Claudia annuì convinta ma allo stesso tempo sorpresa. Da quando alla prof. Fost interessava di Harry Styles?
"Mmh..oggi qualcuno deve dargli ripetizioni di matematica, dato che è uno dei miei peggiori allievi."-Sospirò portandosi una mano tra i lunghi capelli rossi.
"Helson, saresti così gentile di aiutarlo?"
L'aveva chiesto a lei, che di matematica non ci capiva un tubo. Perchè, perchè a lei?
"Professoressa, ma.."- La interruppe. -"Niente ma, Helson..Anche se non sei una cima sei l'unica seria quì dentro."- Lanciò uno sguardo assassino al gruppetto di cheerleader alle spalle della riccia.
 
"Okay, quando devo aiutarlo?"
"Adesso..Sala professori. E' in punizione quindi lo trovi di sicuro."
Punizione? Che diavolo aveva combinato questa volta?
 
"Okay.."- Sussurrò prima di alzarsi dalla sedia e dirigersi verso la porta. Lanciò un'occhiata a Sophia e poi si chiuse la porta alle spalle.
Si diresse verso la sala professori, aprì la porta e trovò dentro il prof. Dragone che era seduto di fronte ad Harry intento a spiegargli qualcosa.
 
Chiuse la porta, e forse facendo troppo rumore fece girare il professore.
"Helson! Finalmente!"- Esclamò lui, mentre si alzava dal posto e si dirigeva verso di lei.
"La professoressa ti ha già detto tutto?"- Annuì, intimidita dallo sguardo prepotente del riccio.
"Bene, allora il mio lavoro è finito."- Le carezzò una spalla.-"Arrivederci."
Claudia si avvicinò cauta a Harry. -neanche avesse la malaria.- sorridendogli timidamente.
 
"Ciao."- La salutò Harry, mettendosi comodo.
"Ciao."- Rispose lei, mentre si sedeva di fronte a lui.
"Tu sei?"
"Claudia..Claudia Helson."- Harry sorrise.-"Io sono.."
"Harry Styles, lo so."
Harry la guardò scettico, come faceva a sapere il suo nome, quando lui non l'aveva mai vista?
 
"Come fai a conoscermi?"
"Ti vedo correre ogni mattina nel corridoio..e sei sempre in ritardo."
"Non è vero, avrò fatto tardi un paio di volte!"
"Questo spiega le bestemmie dei professori ogni volta che ti vedono arrivare."
"Non è colpa mia se loro non scopano."
Claudia sorrise abbassando lo sguardo.
 
"Vabbeh..Basta, iniziamo."- Disse Harry sistemandosi meglio sulla sedia.
"Cosa sai di matematica?"- Chiese Claudia.
Harry si guardò intorno, spaesato per poi alzare le spalle.
"Tabelline?"- Chiese lei.
"No, tabula rasa. Odio la matematica, mi piaceva solo quand'ero piccolo perchè c'erano i lego da contare."
"Anche per me, sai? Di matematica non ci capisco nulla, e non so perchè la Fost ha mandato me per aiutarti."
"Meglio tu che il professor Dragone."- Disse Harry, passandosi una mano tra i ricci.
 
Era un bel ragazzo; due occhi verdi smeraldo, dei ricci castani, labbra da baciare, abbastanza alto, voce calda e rauca. Trovate un'imperfezione in lui.
 
"Bene, visto che di matematica non ci capiamo nulla entrambi..che si fa?"- Domandò il riccio guardandosi intorno, per impedire di rimanere di nuovo incantato negli occhi  azzurri di lei.
"Aspettiamo che finisce quest'ora."
 
Mezz'ora dopo..
 
Sentirono la porta aprirsi, si voltarono entrambi riuscendo ad intravedere un moro dagli occhi azzurri sorridere alla vista di Harry.
"Ehy, Har!"- Esclamò il moro, avvicinandosi all'amico.
"Boo!"- Si gettò su di lui abbracciandolo.
 
Ma che cazzo stavano facendo?
"Che hai combinato stamattina?"- Chiese il moro, spostandogli un riccio dal viso.
"Sono entrato alle otto e mezza e la Fost mi ha beccato, buttandomi qua!"
"Devi andare a dormire presto la sera!"- Lo trascinò per il braccio tirandolo via dall'aula.
 
Ma salutare è un'optional? Claudia raccolse la sua borsa ed uscì dall'aula, recandosi agli armadietti, si preparò per la ricreazione, Sophia le avrebbe fatto una marea di domande sull'accaduto.
 
Ai posti di combattimento!

 
LOOK AT ME:
Okay, questo è il primo capitolo!
Come potete vedere sono tornata indietro di due anni, quando Claudia e Harry si sono conosciuti.
Mooolto bene..Come andrà a finire?
Un bacio e alla prossima!
 
-Claudia
 

 

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Capitolo 3
*** It was so fucking unfair. ***



Capitolo 2
 

"It was so fucking unfair"

 




"Claudia!"- Urlò Sophia mentre si avvicinava all'amica che era voltata di schiena, intenta a prendere la merenda dall'armadietto.
Quando la raggiunse la afferrò per le spalle, voltandola verso di lei.
La guardò con gli occhi sbarrati, che aveva fatto di male?
"Sophia calmati!"- Disse Claudia, facendo gesti con la mano.
"Cosa hai fatto in aula professori con Harry?!"- Claudia la guardò scettica. Che per caso era gelosa?!
"Sophia, ma sei diventata scema?! Cosa ho fatto? Assolutamente niente!"- La rassicurò, liberandosi delle braccia della mora.
Sophia si gettò a peso morto sull'armadietto, reando un tonfo che rimbombò per tutto il corridoio.
Aveva lo sguardo sognante, perso. Ma che le prendeva?
In quel momento passò Harry, con lo zaino ciondolante su una spalla, di fronte alle due ragazze. Claudia non lo notò , troppo presa a guardare Sophia, mentre quest'ultima era presa a guardare il riccio camminare verso il suo armadietto.
"Sophia.."-La chiamò la riccia calma.
"Sophia."- Insistette.
"SOPHIA!"- Gridò dandole una spinta che la fece svegliare.
"EH?!"
 
"La smetti di fissare Harry occhismeraldo Styles e prestarmi attenzione, per favore?"- La rimproverò Claudia, arresa.
Era ovvio: Sophia era cotta di Harry.
"Non stavo guardando lui!"
"Dici? C'è solo lui in questo corridoio, sai? Non credo stavi guardando il preside!"- Sophia fece una faccia schifata, per poi sbuffare e arrendersi.
"E va bene! E' un figo da paura okay?"
"E...?"
"E mi piace!"- Claudia sorrise soddisfatta, portandosi una mano tra i ricci.
"Ma a lui piaci te."- Sussurrò Sophia, forse troppo piano, perchè la riccia al suo fianco non riuscì a sentirla, dovuto alle voci smischiate dei ragazzi che uscivano dalle classi, recandosi agli armadietti.
 
Claudia vide correre verso Harry il moro di ora prima. Gli si gettò completamente addosso, abbracciandolo e stritolandolo.
"Ciao amore mio!"- Grido quest'ultimo, mentre gli stampava un bacio sulla guancia.
A-amore mio?!
"Sophia..Il tuo Harry è..."- Sophia la interruppe, gridando un 'NO', troppo acuto.
"Sono solo amici, lo fanno apposta, non sono gay."
"Da quando due amici si chiamano con 'amore mio'?"
"Perchè io non lo faccio con te?"
"Sì, ma noi siamo ragazze. La cosa è diversa."
"No, non è affatto diversa."
"Vabbeh, se lo dici tu."- Si arrese Claudia, svuotò lo zaino dei libri precedenti e prese Biologia: l'ora successiva.
"Ciao, Claudia."- La voce del riccio suonò alle sue spalle, cosa che la fece rabbrividire per una frazione di secondo.
Strinse di più lo zaino e si voltò sorridente.
"Ciao, Harry."- Notò due occhi azzurri scrutarla.-"Ma non ti ho già vista in sala professori?"- Le chiese il moro accanto a Harry, annuì timida.
"Ah, a proposito..Scusami se me ne sono andato senza salutarti, ma Louis mi ha tirato via."
Louis? E' questo il nome del moro dagli occhi cielo? Beh, è un nome che gli si addice piuttosto bene.
 
La campanella interruppe la loro conversazione.
"Okay, noi andiamo in classe."- Disse Claudia, sorridendo ai due amici di fronte a lei, si voltò pronta ad andarsene ma Harry la bloccò per il braccio.
"Noi usciamo prima oggi, voi?"- Le sussurrò Harry, in modo troppo attraente per i suoi gusti.
"No, fino alle due."
"Vorrà dire che ti aspetterò fuori."- Le stampò un bacio sulla guancia e si voltò avviandosi verso la sua classe.
Sophia le voltò le spalle correndo, lasciandola perplessa.
"Sophia torna quì, cazzo!"- Gridò Claudia, mentre si mise a correre per raggiungere la sua migliore amica.
Sophia corse in bagno, si imbucò nella prima cabina che trovò aperta, Claudia la raggiunse sbuffando.
"Sophia, smettila di fare la bambina. Esci da lì!"
"No."- Rispose secca. -"Vattene, lasciami stare."
 
A volte non riusciva a capire perchè Sophia si comportava così..Insomma, era stato Harry a darle un bacio sulla guancia, mica lei! 
Non poteva mica dargli uno schiaffo, no? Era stato gentile, ed era dolce da parte sua.
 
"Sophia, guarda che butto giù la porta, eh?"- Urlò Claudia, presa dalla rabbia.
Non ricevendo alcuna risposta si precipitò sulla porta, fece forza sulla maniglia e trovò la sua migliore amica appoggiata al muro con un'espressione arrabbiata.
"Sophi, non voglio vederti così. Ti prego."- La supplicò, spalancando di più la porta.
"Io non capisco perchè ogni volta che mi piace un ragazzo, lui finisce col innamorarsi di te."- Sputò Sophia, guardandola con disprezzo. Perchè la guardava così? 
"Sophi, smettila di sparare cazzate prima che mi incazzi sul serio!"
"Incazzati! Tanto quella che ci rimette sono sempre io!"- La spinse, uscendo dalla cabina.
"Io sono sempre stata 'quella brutta', eh?"- Urlò Sophia dal corridoio.
"Grazie, Claudia."- Gridò ancora. -"Grazie mille!"
Sophia si diresse verso la sua classe, si ricompose per poi bussare ed entrare. Si sedette ad un posto dove non sarebbe stata costretta a sedersi accanto a Claudia.
Claudia la raggiunse, spalancò la porta della classe e si sedette composta al suo posto.
"Helson e Clarkson, smettetela di sbattere le porte altrimenti vi sbatto io in presidenza!"- Gridò la Fost, mentre si alzava di scatto dalla sua sedia.
 
L'ora passò in fretta, Claudia afferrò il suo zaino e prese un permesso per uscire prima, inventando che non si sentiva bene. Un classico.
Uscì dalla segreteria e si precipitò sulla porta d'uscita, la richiuse e camminò a passo svelto verso il cancello.
"Hey, Claudia!"- Urlò Harry, scendendo dal muretto e andandole incontro.
Fantastico, adesso ci si metteva anche lui.
"Ciao, Harry."
"Ti ho sentita litigare con Sophia prima, come mai?"
"Eh, colpa tua, Harry! Colpa del tuo fottuto bacio!"
Quanto voleva dirglielo, ma no, doveva trattenersi, infondo, che c'entrava lui se a Sophia gli piaceva? Doveva solo rallentare i rapporti con lui, dargli ripetizioni di matematica, anche se non ci capiva un mazza e basta. I contatti finivano lì.
Le dispiaceva, Harry era un bravo ragazzo, ma per Sophia avrebbe fatto questo ed altro.
 
"No, nulla di importante."- Rispose, indietreggiando lentamente.
"La Fost ha detto che dovrai darmi ripetizioni di matematica fino alla settimana prossima..E' okay per te?"
"Harry, lo sai che di matematica non ci capisco niente, no?"- Harry sorrise, mostrando due dolci fossette.
"Lo so, ma sarebbe bello rivederti."- Claudia ricambiò il sorriso, sistemò lo zaino per poi abbassare lo sguardo.
"Sarebbe bello anche per me."
"Hai da fare oggi pomeriggio?"- Le chiese, grattandosi i ricci nervoso.
Vide Sophia uscire da scuola, si sentiva un groppo alla gola, voleva uscire con Harry, ma no..Non poteva.
Doveva dirgli di no, a tutti i costi.
"No, scusami Harry. Magari facciamo un'altra volta?"- Harry spiazzato annuì, leggermente triste.
"Scusami davvero."- Claudia si voltò pronta ad andarsene.
"Ci vediamo!"- Lo salutò correndo a casa, con gli occhi lucidi per il dispiacere e con il cuore che batteva a mille.
 
Era tutto così fottutamente ingiusto.

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Capitolo 4
*** I have another chance! ***



Capitolo 3

 
"I have another chance!"


Tornò a casa, gettò la borsa a terra e si precipitò in bagno, liberandosi dei vestiti e gettandosi sotto il getto d'acqua bollente della doccia.
Lo sguardo dispiaciuto di Harry l'aveva decisamente uccisa interiormente, e poi..Le parole di Sophia, dritte al cuore, come una pugnalata.
 
"Io non capisco perchè ogni volta che mi piace un ragazzo, lui finisce col innamorarsi di te."
 
L'aveva guardata con tale rabbia che aveva paura l'avrebbe picchiata. Neanche quando avevano litigato l'aveva guardata in quel modo, era solo un ragazzo, un fottuttissimo ragazzo, che cosa aveva sbagliato quella volta?
Desiderava tanto poter uscire con Harry, le piaceva, perchè si comportava in quel modo?
Era un comportamento infantile, o così credeva Claudia.
Doveva solo non parlare più con Harry? E va bene, l'avrebbe fatto, anche se era una cosa che la mandava in bestia.
Sentì il suono del campanello rimbombare per tutta la casa, uscì dalla doccia e avvolse un'asciugamano sul seno per poi precipitarsi sulla porta.
L'aprì con calma, trovandosi la sua migliore amica con un sorriso imbarazzato.
"Sophia?"- Chiese Claudia, scettica, non credendo che fosse davvero lì.
"Claudia.."
"Che succede?"- Continuò la riccia, poggiandosi alla porta ancora spalancata.
"Mi..Mi dispiace molto per quello che è successo oggi..Sai che quelle cose non le penso davvero. Mi è preso un senso di gelosia improvvisa, davvero.. Io.."
"No, Sophia..Se vuoi che non parli più con Harry lo farò, non è un problema per me. "-Tirò un sospiro.-"Chiederò alla Fost di trovargli qualcun'altro per le ripetizioni, sai che..."- Sophia la interruppe.
"Ho sentito che hai rifiutato il suo invito ad uscire."- Claudia alzò lo sguardo verso gli occhi verde prato della migliore amica, guardandola compiaciuta.
"Come facevo ad uscire con lui se so che a te piace?"-
"Ma non dovevi, Claudia! Insomma..Io mi sono comportata da stronza, ma anche tu non scherzi!"- Sbuffò.-"Adesso quel poveraccio si starà deprimendo."
"Sophia, mi è persino passata la voglia di guardarlo in faccia dopo oggi, credimi. Figurati se dovessi uscirci."
Stettero qualche minuto in silenzio, finchè Sophia non chiese: "Posso entrare?"
Claudia le fece spazio, permettendole di passare e di sedersi sul divano, la seguì.
"Sai che Louis non è niente male?"- Claudia la guardò seria.
"Se è un metodo per.."
"No, no. Sto dicendo sul serio!"- La riccia accanto a lei sbuffò, buttandosi a peso morto sullo schienale del divano.
"Non riuscirò mai ad uscire con lui se so che a te piace. Mi farei del male da sola."
"Clau, tu fidati di me."- Le schioccò un bacio sulla guancia per poi uscire da casa sua con un sorriso sulle labbra.
Bah, quella ragazza era pazza.
 
Il giorno dopo..
 
"Buongiorno!"- urlò Sophia cogliendo Claudia di sorpresa.
"Ciao, Sophi."- La salutò, senza guardarla in faccia, continuando a cercare il libro di Italiano.
"Che cos'è questo tono triste?"- Le chiese Sophia, mentre si voltava mettendo la combinazione per aprire l'armadietto.
"Niente, non riesco a trovare il libro di Italiano. Se lo scopre la Fost mi taglia la testa!"- Urlò Claudia, sbattendo con forza un libro dentro lo zaino.
"Harry occhismeraldo Styles, ore dodici!"-Sussurrò Sophia, punzecchiando l'amica, che ormai era rimasta paralizzata.
Claudia si voltò di scatto sbattendo contro l'armadietto, gemendo ad alta voce.
"Porca puttana, Sophia! Almeno chiudilo questo cazzo di armadietto!"- ecco, aveva appena sfoggiato la sua eterna finezza davanti ad ''occhismeraldo''.
"Buongiorno anche a te, Claudia!"- Esclamò Harry, mostrando un sorriso e le sue dolci fossette.
"'Giorno, occhismer-..cioè..Harry!"
Sentì Sophia ridere sotto i baffi, le diede un leggero pugno sulla coscia, sentendola gemere all'istante.
"Dove hai lasciato il mangia carote?!"- Urlò Sophia, ancora dolorante per il pugno ricevuto.
Claudia la guardò stralunata. "MANGIA CAROTE?!"
Harry invece, dal canto suo, era intento ad osserare i capelli della mora davanti a sè. Ricci sopra e poi cadenti lisci e leggermente mossi sulle spalle.
Doveva smettere di guardarla, altrimenti se ne sarebbe accorta, ma non ci riusciva, era una calamita per lui.
"Styles occhi smeraldo, chiama terra!"- Lo chiamò Sophia, sventolandogli una mano davanti al viso, cosa che lo fece svegliare all'istante.
"Sì?"- Rispose, staccando gli occhi dalla riccia.
Prima che Sophia potesse parlare suonò la campanella, facendo sussultare il trio.
"Scusate, io corro in classe!"-Esclamò Claudia, la videro scomparire dietro l'angolo.
"Vado anch'io."- Disse Harry, si incamminò ma venne bloccato dal braccio fragile di Sophia.
"Styles, vieni quì."- Lui si voltò, guardandola negli occhi e avvicinandosi al suo viso.
"Ascolta."-Inziò a camminare.-"Visto che è stata mia la colpa della vostra 'NON-Uscita' di ieri..Perchè non la porti fuori oggi?"- Sussurrò all'orecchio del riccio, riferendosi alla sua migliore amica.
"Ma non so dov-"-Sophia sorrise.-"Questo è il suo numero e l'indirizzo di casa."-Gli diede delle pacche sulla spalla.-"Vai, Styles. Conquistala!"- Urlò prima di correre verso la sua classe.
Sul viso di Harry si aprì un ampio sorriso.


Aveva un'altra occasione!

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Capitolo 5
*** What should I do? ***




 

Capitolo 4


"What should I do?"


 



"Hey, Clà!"- Urlò Sophia, per farsi sentire dalla migliore amica, che stava uscendo da scuola, pronta per andare a casa.
"Hey, Soph."- Claudia si fermò, permettendo all'amica di raggiungerla.
"Che fai oggi pomeriggio?"- Le chiese una volta vicina a lei. Doveva essere sicura che quel pomeriggio non avesse impegni, altrimenti ad Harry che gli raccontava?!
"Niente, sono a casa."- La guardò sorpresa.-"Perchè?"- Domandò poi.
"Beh, magari oggi potevo passare, no?"- Claudia annuì, per poi salutarla e tornarsene a casa.
Era stanca morta dopo quella giornata. Non che fosse una novità, eh!
 
Una volta giunta al giardino di casa infilò le chiavi nella toppa e girò tre volte.
La portà si aprì, entrò in casa e gettò lo zaino a terra, senza forze.
Corse in camera sua e si gettò a peso morto sul letto.
Le facevano male le gambe e le braccia, fottuta ginnastica.
Si sfilò le scarpe e la giacca dell'uniforme della scuola. Che senso aveva quella stupida uniforme? Era più bello vestirsi tutti in un modo diverso, perchè è questo quello che siamo tutti: DIVERSI.
Bah, che stupidi leggi.
 
Si addormentò lì, sul morbido letto e le lenzuola profumate, segno che la madre le aveva messe pulite.
 
 
****
 

Harry sfrecciava sul suo motorino verso l'indirizzo che Sophia gli aveva dato. Sperava tanto di trovarla in casa, ma una volta giunto lì, che avrebbe fatto?
"Basta pensarci"- Si rimproverò una volta giunto davanti casa di Claudia, tirò un lungo sospiro e suonò il campanello.
Dopo un minuto gli aprì la porta una donna sui quaranta, dei lunghi capelli rossi e due occhi azzurri cielo, come la figlia.
"Salve, sono un compagno di scuola di Claudia."- Disse Harry.-"E' in casa?"
"Certo, vieni entra."- In quel momento si sentì fottutamente fortunato per averla trovata in casa, ma soprattutto di aver azzeccato l'indirizzo.
Lo fece accomodare sul divano rosso fuoco morbido.
"Tu sei?"- Chiese la signora sorridente.
"Harry."- La signora annuì per poi salire le scale, andando in camera della figlia.
Bussò due volte.
"Avanti!"- Urlò Claudia dall'interno, la madre fece forza sulla maniglia, trovando la figlia al computer.
"Claudia, c'è Harry che è venuto a cercarti."- BOM. Un balzo al cuore.-"Scendi?"
"S-sì, certo."- La madre annuì, per poi chiudere la porta e raggiungere il riccio al piano di sotto.
 
Harry? Che ci faceva Harry a casa sua? E soprattutto come faceva a sapere dove abitava?
Si alzò cauta dalla sedia e uscì dalla sua stanza, scese le scale e si voltò.
Incontrò all'istante gli occhi verdi smeraldo di Harry, che non appena la vide sorrise.
"Hey."-Sussurrò Harry, alzandosi dal divano e andandole incontro.
Lo guardò attentamente avanzare verso di lei. Era vestito bene, non con quella classica uniforme era..bellissimo.
Una giacca nera, una t-shirt bianca sotto, dei pantaloni grigi aderenti e delle converse bianche.
Notò al suo collo delle collanine, non le aveva mai notate, era stupendo.
"Ciao, Harry."- Disse abbracciandolo.
"Come mai sei quì?"- Continuò sciogliendo l'abbraccio sorridente.
"Vieni con me."- Le prese la mano, intrecciando le dita con le sue, trascinandola fuori casa.
"Monta."- Disse Harry, indicandole un motorino nero.
Claudia senza obbiettare afferrò il casco e lo indossò. Montò sul motorino, attaccandosi alla schiena di Harry, inspirò il suo buon profumo per tutto il viaggio.
"Okay, siamo arrivati."- Disse il riccio scendendo dal motorino, si tolse il casco e Claudia lo imitò, per poi essere di nuovo presa per mano e trascinata.
Non obbiettava, era tremendamente curiosa di sapere dove Harry la stesse portando, non voleva chiederglielo.
Harry, si fermò, stringendo di più la mano di Claudia.
"Harry, si può sapere dove diavolo siamo finiti?"- Urlò, spaziente la riccia guardandosi intorno.
"Ssh."- La prese per il braccio, posizionandola di fronte a lui per poi girarla, dandogli le spalle. -"Guarda."- Sussurrò Harry, lasciandole la mano e mettendosi accanto a lei.
Era un fiume, il sole si rispecchiava sulle acque cristalline e limpide, mentre intorno a loro c'erano solo alberi.
Forse era un posto banale, ma tremendamente romantico.
Claudia si sedette a terra, sull'erba verde, Harry la seguì.
"Perchè mi hai portata quì?"- Sussurrò la riccia, voltandosi verso i due occhi smeraldo che non smettevano di fissarla.
"Beh, ho saltato un'appuntamento con te, ricordi?"- Claudia annuì.-"Quale posto è meglio di questo?".
 
Harry la guardò attentamente.
I suoi occhi azzurri avevano qualcosa di più limpido quel giorno, forse per via della luce. Avevano un colore azzurro cielo, il sole batteva sui suoi ricci mori, creando dei riflessi rossi.
Aveva solo la camicia dell'uniforme e la gonna. Era stupenda.
Solo lei.
 
Claudia appoggiò la testa sulla sua spalla, mentre lui le circondò le spalle con il suo braccio, stringendola a sè.
Se fosse arrivato qualcuno avrebbe pensato che fossero una coppietta di innamorati, invece no.
La mora alzò gli occhi verso Harry, che le sorrideva accompagnato da quelle amabili fossette.
Vedeva Harry avvicinarsi sempre di più, fissava le sue labbra, cosa che la innervosiva parecchio.
Quel momento sembrava infinito, i secondi passavano lenti e man mano che Harry si avvicinava sentiva il cuore scappargli dal petto.
 
Perchè Harry l'aveva portata in un posto romantico come quello? Perchè le stava a due centimetri dal viso con l'intenzione di baciarla? Perchè era attratta da quei due smeraldi verdi, le fossette e i suoi morbidi ricci?
Che provasse qualcosa per lui? E a quanto pare il sentimento era corrisposto.
 
Tutti quei pensieri li interruppe la dolce sensazione delle labbra di Harry su le sue.
Perchè la stava baciando? Tutto quello era assurdo.
 
 
****

"Ma buongiorno, signorina ''bacioHarryStyleseallamiamiglioreamicanondiconiente''!"- Claudia tirò fuori la testa dal suo armadietto, spalancando gli occhi.
"Smettila di fare queste parole intuli, Clarkson."- Ridacchiò la riccia, prendendo il libro.
"Stavo dicendo seriamente, Helson."- Ribattè Sophia, poggiandosi all'armadietto con fare sexy.
"Sophia, non devo dirti nulla."- Dissè acida la riccia sbuffando.-"E' successo senza che io potessi volerlo."
"Mmh..Dici? Perchè la notizia del vostro bacio gira per tutta scuola, sai?"-Claudia sgranò gli occhi, scioccata. Come facevano ad averli visti?!
"Tieni, guarda tu stessa."- Disse Sophia, sbattendo il giornalino della scuola tra le mani della riccia.
 
"Harry Styles e Claudia Helson avvistati baciarsi nel fiume dietro scuola. Che stia arrivando un'altra Love Story?"
 
"Come si permette quella troia a scrivere certe cose sul giornalino?"- Urlò Claudia, ormai sull'orlo di perdere la pazienza.
Corse tra i lunghi corridoi, fino ad arrivare all'armadietto di Hilary Camac, la ''gossip-girl''. La lecca culo della preside.
 
"Che cazzo ti dice a te il cervello, Camac?!"- Urlò la riccia, sbattendo in faccia il giornalino alla mora di fronte a lei.
"Hey, calma riccioli d'oro. Vi ha visti tutta scuola."- Ridacchiò la vipera.-"La prossima volta cercate un'altro posto dove baciarvi."- Fece per andarsene ma Claudia la afferrò per il colletto della giacca, sbattendola contro l'armadietto.
"Cancella subito quel sorrisino del cazzo dalla tua faccia, prima che questo pugno ti arrivi sul tuo dolce e stratruccato viso."- Hilary non si mosse, presa alla sprovvista dalla mossa di Claudia.
Chi avrebbe mai pensato che Claudia Helson, la ragazza tutta dolcezza avrebbe potuto sbattere contro un'armadietto un'alunna?
"E ora ti avviso: io non ti calcolo, non esisti per me, quindi sei pregata di non rompermi il cazzo, Camac, se non vuoi passare guai."- La lasciò, per poi tornarsene al suo armadietto.
"Claudia!"- Urlò Sophia, mentre raggiungeva la riccia all'armadietto.
"Che diavolo ti prende?!"
"Non la sopporto. Ha anche la faccia come il culo di rispondermi con il suo tono da superiore. La odio."- Sbattè violentemente la porticina dell'armadietto, afferrò lo zaino e si avviò al bagno, l'unico posto dove starà più che tranquillla.
Gettò lo zaino a terra, per poi aprire l'acqua e sciaquarsi il viso con l'acqua gelida.
"Helson."- Una voce alle sue spalle la prese alla sprovvista, alzò lo sguardo verso lo specchio, notando Harry fissarla serio.
Si voltò lentamente, notandolo avvicinarsi a lei con fare minaccioso.
La afferrò per il braccio facendola entrare in una delle cabine e chiuse la porta. Restarono in silenzio per qualche minuto. Lei totalmente paralizzata e lui con la testa appoggiata alla porta.
"Perchè l'hai fatto?"-Sussurrò Harry voltandosi verso di lei e prendendole il viso tra le mani.
"Passerai i guai, lo sai vero?"- Non rispose, abbassò lo sguardo.
Si stava rendendo conto che aveva fatto una cazzata, se la preside lo sarebbe venuto a sapere l'avrebbe sospesa.
"Sono stato io a baciarti. Non dovevi. E' stata colpa mia."- Sussurrò ancora Harry tristemente, mentre con un pollice le carezzava la guancia.
"No."- Rispose Claudia secca.-"No..E' stata colpa mia, non dovevo reagire così."- Continuò, togliendo le mani di Harry dal suo viso.
Lo guardò negli occhi, perdendosi in essi. Sentì gli occhi farsi lucidi.
"Scusami, devo.."- Balbettò.-"Devo andare in classe."- Si liberò della presa di Harry e uscì dal bagno afferrando lo zaino, correndo fuori da quell'inferno.
Si era giocata la promozione, una sola sospensione e tutti i suoi piani andarono a puttane.
 
****

Non appena Harry notò Claudia uscire dal bagno, diede un pugno sulla porta del bagno, che si spalancò fino a sbattere al muro.
Che cazzo aveva combinato, si era fatto beccare da Hilary, Claudia l'ha minacciata ed ora rischia una sospensione.
Un'idiota. Che cazzo gli aveva detto la testa quando l'aveva baciata? Era tremendamente bella, davanti a lui, non poteva resistere, non riusciva a resistere. 
Se ne tornò nella sua classe, le sei ore passarono lentamente. Quando sentì la campanella suonare si sentì terribilmente sollevato, afferrò lo zaino e si fermò all'armadietto di Claudia, doveva rivederla, a tutti i costi.
Non arrivava, passavano tutti, tranne che lei. Dove era andata?
Da lontano riuscì ad intravedere Sophia camminare al fianco di Louis.
"Louis!"- Chiamò il suo migliore amico, che alzò lo sguardo dalla mora al suo fianco e penetrò i suoi occhi azzurri nei verdi di Harry.
Iniziò a correre, seguito da Sophia, fino a raggiungerlo.
"Hey, Har. Che succede?"- Chiese Louis, mentre poggiava una mano sulla spalla di Harry.
"Sophia, dov'è Claudia?"- Chiese il riccio, ignorando le parole del moro.
"E' andata a casa un'ora fa..diceva di avere mal di pancia."- Harry annuì, sollevato.
Lasciò che Louis salutò Sophia, per poi uscire accompagnato dal moro accanto a lui.
"Sei cotto, eh, Har?"- Chiese d'un tratto Louis, poggiando un braccio sulle spalle di Harry e stringendolo a sè con fare protettivo.
"Ho fatto una cazzata, Lou."- Louis inziò a carezzargli i ricci.
"Shh..non pensarci."- Disse in un sussurro Louis.-"Non hai fatto una cazzata..Hai solo fatto quel che ti diceva il cuore."
"No, il mio cuore è una testa di cazzo. Claudia rischia la sospensione a causa mia!"- Si iniziò ad agitare Harry, dimenandosi del braccio di Louis.
"No, Har..Claudia rischia la sospensione a causa di Hilary. Tu non hai fatto nulla di male."
Louis aveva ragione. L'aveva solo baciata, non aveva detto niente a nessuno.
"Adesso stai calmo. Vai a casa e riposati."-Disse Louis baciandogli la fronte, per poi salutarlo e girare l'angolo.
Aveva ragione, doveva stare calmo, non era successo nulla di grave.
Si avviò a casa, suonò il campanello e dopo un minuto sua madre gli aprì sorridente.
"Ciao amore della mamma!"- Gli baciò la guancia, poi una scompigliata ai capelli e lo fece entrare.
Anne gli nascondeva qualcosa, cos'era successo di così eclatante?
"Mamma, come mai sei così felice?"- Chiese Harry, mentre si sedeva sul divano.
"Sorpresa!"-Esclamò Anne, sparendo nella cucina.
Sorpresa? Che tipo di sorpresa?
 
**** 

Era seduto a tavolo con tutta la sua famiglia al completo. Che diavolo stava succedendo?
"Harry..Dobbiamo dirti una cosa."- Disse Anne, inziando a mordicchiarsi le mani.
"Cosa?"- Chiese Harry, impaziente di sapere della ''sorpresa''.
"Beh..So quanto vorresti andare a fare un provino per x-factor e.."-Sospirò.-"Ho chiamato già e hai un provino tra qualche giorno!!"- Urlò Anne, entusiasta come non mai.
Harry zompò dalla sedia felice come non mai corse ad abbracciare sua madre, che lo accolse a braccia aperte.
"Grazie mamma, grazie!"- Continuò a ripetere Harry contento.
"Figurati, amore mio."- Lo baciò per poi permettergli di correre in camera sua, doveva dirlo a Louis.
 
Afferrò il telefono di casa dalla base, compose il numero di Louis che non tardò a rispondere.
"Louis devo dirti una cosa importante!"- Gridò Harry, impaziente di dirlo al suo migliore amico.
"Anche io, Har!"-Rispose Louis.
"Ho un provino per x-factor!"-Urlarono all'unisono.
"Anche tu?"
"Sì, non è fantastico, Har?"
"Favoloso, Boo!"
 
Avrebbe coronato il suo sogno con il suo migliore amico, cosa c'era di meglio?
Ma in quel momento gli sfuggì totalmente di mente la riccia dagli occhi azzurri, che poi il suo viso gli balzò in mente non appena chiuse la chiamata, ricevendo una morsa allo stomaco terrificante.
 
Cosa avrebbe fatto?
 
 
 
 






                                                           


Massalve!
Eccomi quì, con il capitolo quattro! Forse le idee inziano a chiarirsi di più.
E' ovvio che vi è ancora tutto confuso, ma dovete continuare a leggere per scoprire il senso del ''Prologo'' e dei capitoli.
Spero vi piaccia questa storia, mi piace molto scriverla.
Un bacione e grazie di tutto.
 
Claudiaxx 

 
KISS ME,
I'M LEGAL!

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Capitolo 6
*** Totally lies.. ***



 


Capitolo 5
 

"Totally lies.."








Il provino di x-factor di Harry venne rimandato a  tre mesi dopo, in modo che avesse più tempo per imparare la canzone con cui doveva esibirsi.
Aveva anche più tempo per stare con Claudia..Ma la cosa che lo terrorizzava era: Come faceva a dirglielo? Sarebbe stato via chissà quanti mesi, e magari non sarebbe più tornato a scuola se avrebbe fatto successo.
Ecco, in quel momento tornò la morsa allo stomaco che aveva sentito 24 ore prima.
Ora era a scuola, Claudia camminava a passo lento sorridente a fianco di Sophia. Perchè doveva farla stare male? Era bella pimpante e sorridente, perchè doveva rovinarle la giornata? Doveva tenersi tutto per sè, punto. Come andava andava.
"Ciao, Harry."-Lo salutò lei, sorridente e con le guance rosse.
Era arrossita, per la prima volta davanti a lui. Le faceva davvero quell'effetto?
"Ciao, Claudia."- Si sforzò a mostrare un sorriso, ma di sicuro si notava lontano un miglio che era forzato.
"Clà, io vado a cercare Louis..A dopo!"- La congedò Sophia, dopo averle schioccato un bacio sulla guancia.
"E' successo qualcosa?"- Gli chiese Claudia mentre apriva l'armadietto, senza staccargli gli occhi da dosso.
"Harry..Se è per la sospensione io.."- "NO."- Rispose secco. 
"No, no..Tranquilla. E' che.."-Sbuffò.-"E' un periodo un po' difficile per la mia famiglia.."-Buttò la prima cosa che gli venne in mente.
"Spero tanto che tutto si aggiusti."- Commentò lei, abbracciandolo.
In quel momento Harry voleva restare così, sentiva il profumo dei suoi capelli invadergli le narici. Come avrebbe fatto senza di lei mesi e mesi?
Stava diventando la sua aria, e stare ancora accanto a lei tre mesi non faceva che peggiorare la situazione.
Scacciò i pensieri stringendola di più a sè, e lei non si oppose, sentendosi protetta tra le braccia del riccio.
La campanella suonò e i due si dovettero separare.
"Ci vediamo in mensa."- La salutò Harry, stampandole un bacio sulla guancia, creando rossore sulle guance di lei.
Harry sorrise felice, per poi lasciarle una carezza sulla guancia e correre nella sua classe.
Una volta che vide Harry girare l'angolo corse nella sua classe con il cuore che le balzava in gola e un sorriso lungo fino le orecchie.
 
 


Tre mesi dopo quel sorriso scomparve. Perchè?
Harry non veniva più a scuola, lo stesso per Louis.
Ogni giorno si sentiva morire. Un mese prima le aveva detto di provare qualcosa per lei, l'aveva baciata e poi aveva iniziato a non venire più a scuola.
E quel giorno era uno come gli altri. Era poggiata all'armadietto, con lo sguardo fisso verso sinistra, dove Harry percorreva sempre quel corridoio per venirla a salutare, nonostante il suo armadietto non fosse accanto al suo.
"Claudia."-Si voltò trovandosi il viso della sua migliore amica triste, spento.
"Soph."
"Che ne dici se torniamo a casa? Non ti vedo molto in forma."- Claudia scosse la testa e si abbassò per afferrare il suo zaino da terra.
"Dai, andiamo in classe."- Sussurrò Claudia, trascinando Sophia con sè.
Guardò di nuovo verso il corridoio di Harry, ma non c'era. Doveva arrendersi, non sarebbe venuto neanche quel giorno.
Si sedette al suo posto, pronta ad affrontare quelle terribili sei ore senza Harry.
"Hey, riccioli d'oro."- Eccola lì, l'arpia.
Si sedette accanto alle due ragazze, accavallò le gambe e prese a giocare con i suoi capelli.
"Avete sentito l'ultima su Harry Styles e Louis Tomlinson?"- Claudia alzò lo sguardo di scatto, sentendo i nomi che le interessavano.
Hilary sorrise soddisfatta, poggiandosi al banco si tirò avanti, avvicinando il suo viso a quello di Claudia.
"Sono partiti per x-factor..Non credo torneranno più a scuola. Vi consiglio di guardarli in Tv, li prenderanno di sicuro."- Claudia si alzò di scatto, afferrò il suo zaino e uscì da quella gabbia. Percorse il lungo giardino della scuola e si affrettò a tornarsene a casa.
"Claudia!"-La chiamava Sophia da lontano. La riccia si bloccò di scatto, voltandosi verso la migliore amica che la chiamava con il cuore spezzato.
"Claudia..Sta' calma, magari quello che ha detto Hilary non è vero!"- In quel momento dentro di Claudia salì una tale rabbia, da voler spaccare tutto.
"Non è vero?!"- Gridò.-"Come fai a dire che non è vero? Adesso è tutto chiaro, la dichiarazione, il bacio, il perchè non viene più a scuola."- Si calmò per un'istante.-"Una presa per il culo! Ecco cosa, Sophia! Tutte bugie, stronzate!"- Si passò una mano tra i lunghi ricci.-"Ma che cosa ci sto facendo io ancora quì."- Girò i tacchi e corse a casa, con le lacrime agli occhi.
 
L'aveva presa in giro. Perchè l'aveva fatto? Perchè? Che cosa gli costava dirle che sarebbe partito? Non l'avrebbe più visto. Si sentiva morire. Morire perchè non poteva più sentire il suo profumo, i suoi abbracci, la sua voce.
Doveva guardarlo in televisione, doveva scoprire se Hilary le aveva detto la verità.
 
Bugia, tutta una bugia.
















HERE I AM!
Avevo detto a "saretta_love97'' che stanotte lo pubblicavo il capitolo cinque. Ehh!
Non mi è piaciuto molto scrivere questo capitolo, anche perchè è triste, molto triste.
Spero tanto di poter far aggiustare le cose presto! Pardon Hazza, pardon me..Ma la storia va così! (?)
Credo che la colonna sonora di questa storia sia When You're Gone di Avril Lavigne , si addice molto a questo periodo della vita di Claudia. Quindi direi che è questa! *-*
Spero tanto che vi piaccia.
Un bacione e un grande abbraccio! :)

 Felici vacanze ragazze! *-*


Claudia.

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Capitolo 7
*** Fuck you. ***



 

Capitolo 6
 

"Fuck you."



 










Sophia tutti i giorni dopo scuola andava a casa di Claudia per farle compagnia, non voleva lasciarla da sola neanche per un secondo.
Non voleva che stava male per quell'idiota, non doveva andarsene senza dirle nulla, e adesso chi era che rimediava agli errori? Sophia. E chi è che soffriva? Claudia.
Claudia non parlava, si limitava ad annuire o rispondere con risposte brevi. Era rimasta davvero scottata da quel coglione.
 
Era uno dei tanti giorni a scuola, lei e Claudia erano ai loro armadietti, ma non parlavano, Sophia la guardava con il cuore spezzato.
"Clau, allora oggi vengo da te?"- Le chiese, cercando di farla parlare.
La riccia annuì proprio nel momento in cui la campanella suonò, vide Claudia prendere il suo zaino e correre in classe.
Sophia stava provando tanta di quella rabbia verso Harry, come si era permesso di ridurre in quel modo la sua migliore amica?
Prese anche lei il suo zaino, recandosi verso la sua aula.
"La Helson si limita a piagnucolare in silenzio, eh? Quanto mi dispiace!"- La voce di Hilary in quel momento le fece ribollire il sangue al massimo, facendola arrivare al limite della sua rabbia.
"Gira i tuoi tacchi, Camac. Oggi non è giornata."- A quanto pare quella gallina non le era bastata quella sbattuta contro l'armadietto, no. Infatti voleva un trattamento più deciso, come prenderla a sberle oppure anche qualche cazzotto in faccia.
"Acida stamattina, Clarkson? Guarda che io non sono quì per litigare!"- Si difese Hilary, facendosela addosso non appena Sophia la guardò assassina.
"E allora che cazzo vuoi? Sberle, pugni o calci? Guarda c'è un'ampia scelta!"- Le urlò Sophia, ormai al limite della pazienza.
"Voglio solo assicurarmi che Claudia non versi troppe lacrime!"-In quel momento Sophia si avvicinò a lei, le afferrò una ciocca di capelli e la tirò con forza.
"Taci Camac..oppure questa delicata e curata ciocca finirà nel cesso, accompagnata da questa tua faccia da culo."- Hilary contorse il viso in una smorfia di dolore, gemendo appena.
"Ho capito, ho capito!"- Urlò lei mentre cercava di liberarsi dalla presa di Sophia, che tirava sempre con più forza.
"Lascia stare Claudia, me ed Harry, oppure finirai veramente nei guai, e questa deve essere l'ultima volta che te lo dico, altrimenti ti sbatto davvero contro un muro."- Liberò la presa dai capelli di Hilary, che tirò un sospiro di sollievo.
Sophia si sistemò la maglietta per poi recarsi -finalmente calma e tranquilla.- nella sua classe.
 
Sei ore dopo Claudia e Sophia si stavano finalmente recando a casa della riccia, che durante il tragitto non aveva aperto bocca.
Dio, quanto le faceva male vederla così, era una pugnalata in pieno petto, avrebbe picchiato anche quel coglione solo per rivederla sorridere.
 
Claudia infilò le chiavi nella serratura, girò due volte e la porta si aprì. Corsero in camera della riccia. Due parole per descriverla? Un disastro. Piena di vestiti a terra, fogli, penne, insomma..un vero e proprio disastro.
Claudia si gettò sul letto, nascondendo il viso tra il cuscino, Sophia invece raccolse un foglio ed una penna, per poi sedersi alla scrivania della riccia.
Doveva scrivere a quel coglione, doveva fargli sapere il male che le stava facendo.
Inziò a scrivere con una calligrafia pulita e ben evidente.
 



"Ciao Harry..

Chi sono? Sophia Clarkson, la migliore amica di quella persona a cui hai spezzato il cuore. Cercherò di restare calma e di non arrabbiarmi, altrimenti ti sparerei insulti a manetta, ma voglio essere capita quando parlo, okay?
Sai, io e Claudia ci conosciamo da quando bevevamo il latte dal biberon, mi ricordo le giocate con le Barbie che ci facevamo..tutte quelle risate, i vestiti uguali, i sorrisi ricambiati. Ma adesso quel sorriso sul viso di Claudia non c'è più, i suoi occhi azzurri sono spenti, opachi, le guance rosee sono pallide, come il resto del viso. Cammina a testa bassa per non farmi notare le occhiaie, segno che non dorme la notte, e questo spiega il casino che c'è nella sua stanza.
Ora puoi anche darmi della pazza, dell'idiota, e perchè no..anche della psicopatica, ma farei di tutto pur di vederla sorridere ancora.Eh no..non sono quì per parlarti di me, non voglio che tu ti faccia i cazzi miei, ma sono quì per parlarti di lei, di quello che le stai facendo, Harry. Ti rendi conto che non parla? Eh? Annuisce solo, fa dei gesti.. Che cazzo ti sei messo in testa, eh? Che quando tornerai lei ti accoglierà? Ma che cazzo ti dice quel tuo cervello bacato? Forse quei fottuti ricci non ti permettono di vedere il male che fai alla gente, oppure sei così stronzo di natura? No, direi la seconda. 
Vuoi sapere dove sta adesso? No? Beh, io te lo dico lo stesso: è sdraiata sul suo letto, la testa sotto il cuscino, respira con l'affanno, tutta vestita, ancora con l'uniforme scolastica e le scarpe. E tu? Fai la bella vita, Styles? Come sono le donnette in quel cazzo di x-factor? Belle? Più belle di Claudia? Se sì, perchè due mesi prima le hai detto tutte quelle bugie? Te lo dico io perchè: perchè sei una grandissima testa di cazzo. E sai cosa? Lei non doveva sorriderti il primo giorno, se si fosse innamorata di qualcun'altro di sicuro le avrebbe detto tutto. Louis con me l'ha fatto, perchè tu non ti sei degnato di dirglielo? Non te ne è mai fottuto un cazzo? Egoista..Sei solo un'egoista, Harry.
Sono stata anche troppo calma con te, Harry, ma quando ti vedrò non ti guarderò neanche in faccia, e non azzardarti a rivolgermi la parola. Claudia? oh, beh. Puoi anche immaginare la sua reazione quando ti vedrà.
Tanto adesso chi è che la vede piangere? Io. Chi è che sta ventiquattro ore su ventiquattro accanto a lei? Io. 
Stronzo, egoista, testa di cazzo e pure imbecille.
Direi che ti ho descritto abbastanza bene.
Non vedo l'ora di vederti su quella cazzo di televisione, almeno ti potrò sputtanare al massimo, vedendoti sorridere come se nulla fosse.
Alla prossima lettera.
 
Ah, dimenticavo..Vaffanculo.
 
Sophia Clarkson."







 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Porca paletta, Harry! Ma la vuoi smettere di combinare danni? 
Eccomi quì..Con questo capitolo più triste del cinque..Mannaggia alle carote..Speriamo che tutto torni come prima!
Okay, me ne vado (?)



Grazie mille ragazze! *-*
Bacioni grandi grandi!!



Love you.<3

Claudiaxx

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Capitolo 8
*** I'll make you feel like a shit. ***





 

Capitolo 7

 

"I'll make you feel like a shit."













 

 

 
Claudia ogni giorno peggiorava sempre di più, ma c'era Sophia, che non faceva altro che dormire a casa sua. No, non voleva lasciarla da sola un singolo istante, sapeva che se l'avrebbe lasciata sarebbe scoppiata a piangere, ma no. Lei doveva impedirglielo, doveva dimostrarle che era forte, anche se in viso era pallida e la sua voce non la sentiva da settimane. Che guaio che aveva combinato quello stronzo, un bel guaio.
Quella sera, ci doveva essere la trasmissione di x-factor, doveva vederla. Claudia si era addormentata da un bel pezzo, almeno si sarebbe risparmiata di vederlo.
Sophia si sdraiò comoda sul lungo divano rosso, per poi accendere la Tv e aspettare che termini la pubblicità.
Non appena iniziò, salirono sul palco tutti e poi eccolo lì. Su quel fottuto palco, davanti a quei tre-quattro giudici, sorridente. C'era una donna, una ragazzina. Forse i suoi familiari, ma non le importava, lei non sopportava lui. La famiglia non si tocca.
"Ehm..mi chiamo Harry Styles."- "So come ti chiami, stronzo."- Disse Sophia a voce alta, senza rendersene conto.
Sorrideva, come cazzo faceva a sorridere? Claudia non parlava e non dormiva e lui SORRIDEVA. Quel sorriso strafottente la mandava su tutte le furie. Voleva correre fino laggiù e prenderlo a ceffoni in faccia, e magari perchè no..anche qualche calcio nelle palle non gli avrebbe fatto alcun male.
Iniziò a cantare ''Isn't she lovely'' di Stevie Wonder. Sophia non vedeva la sua espressione, ma di sicuro se qualcuno fosse passato e l'avrebbe guardata in faccia sarebbe rimasto scandalizzato dall'espressione corrugata, gli occhi chiusi in due fessure e le braccia conserte. Incazzata..era incazzata con quel faccino da cazzo, con quella voce da idiota. Tutto di lui la faceva incazzare. Ed ogni volta che vedeva qualcosa che gli ricordava la sua faccia stringeva i pugni, conficcandosi le unghie nella carne.
Doveva darsi una regolata, non risolveva niente arrabbiandosi, non avrebbe concluso nulla. Non poteva picchiarlo, era lontano. Doveva stare calma, ma non ci riusciva era più forte di lei.
 

 
****


 
Il giorno dopo Sophia era a scuola, agli armadietti - come sempre.- in compagnia di Claudia. Il silenzio regnava, -come sempre.-
"Clà."- La riccia si voltò verso l'amica.-"Mi dai un'attimo il tuo cellulare?"- Claudia annuì, porgendogli il suo iphone.
Sophia la ringraziò, per poi correre al bagno e cercare il numero del suo peggior nemico: Harry.
Una volta trovato, con una ditata sul suo numero la chiamata partì. Inziò a sentire gli squilli. Doveva rispondere, doveva.
"Pronto?"- Eccola lì, quella voce da stronzo.
"Parlo con lo stronzetto?"- Chiese Sophia con il suo classico tono minaccioso. Quello che terrorizzava Hilary, le cheerleader e chi la infastidiva.
"Chi cerchi?"- Chiese Harry, totalmente indifferente al suo insulto.
"Te, stronzo."- Harry sospirò, doveva averla riconosciuta.
"Che vuoi, Sophia? E' una persecuzione? Mi spieghi come hai avuto il mio numero?"
"Fatti i cazzi tuoi, Harry. Piuttosto.."-Fece una breve pausa, sentendolo deglutire.-"Hai ricevuto la mia lettera?"
"Senti Sophia, io non ho tempo da perd-" -"Rispondi alla mia domanda.."- Si stava irritando, e anche parecchio.-"Hai ricevuto la mia lettera?"- Chiese di nuovo, in attesa della risposta.
"Sì.."- Si limitò a rispondere lui, dopodichè il silenzio regnò durante la telefonata. Sophia aveva il coltello dalla parte del manico, si sentiva terribilmente potente.
"Ascolta."- Disse lui.-"Io volevo dirlo a Claudia, ma.."- "Ma avevi paura."- Lo precedette lei.-"Hai la faccia come il culo di dirmi queste stronzate? Harry, tu con me non la passi liscia, te lo sto dicendo con il cuore in mano, dopo di che passo alle minacce."
"Che cosa vuoi che faccia? Abbandoni tutto per i cazzi tuoi?"- Urlò lui, Sophia sorrise, poggiandosi alle piastrelle fredde del bagno e posando un piede su di esse.
"Sarebbe almeno il minimo che tu possa fare, ma non voglio distruggere i tuoi sogni, riccio. Piuttosto devi sentirti una merda per quello che le stai facendo, solo questo. Del resto, a me, della tua fottuta vita, non me ne frega un cazzo, che sia chiaro."
"E allora perchè mi chiami? Per insultarmi? Già mi sento uno schifo, cosa credi? Non ho il cuore di pietra, come te."- Aia, l'aveva detta grossa. Sophia sentì un brivido salirle dalla schiena fino alle mani, che iniziarono a pruderle.
"Come dici, scusa? 'come me'? Perchè..è colpa mia se Claudia non dorme? Non parla ed è in una depressione totale? Eh? Parla, cazzo!"- Urlò Sophia, al limite della pazienza.
"No." - Rispose, Harry.
"Non mi interessa di quello che pensi tu..Puoi dirmi che sono una stronza, un cuore di pietra, tutto quello che vuoi. Ma tu non la passi liscia con me, Harry. Te lo ripeto, non smetterò di chiamarti e di spedirti lettere fino a quando non uscirai da lì."- Dal tono che stava usando sembrava molto 'killer', ma era quello il suo scopo. Doveva farlo sentire una merda.
"Mi dispiace."- Si scusò Harry, dopo un lungo silenzio.
"Bene.."- Disse lei, leggermente soddisfatta.-"Vedo che inizi a capire."
"Sophia, ascolta.."- Tentò di dire lui, ma lei rise improvvisamente. -"Ci sentiamo. Alla prossima telefonata, Harry."- Pronunciò il suo nome con un tono ancor più minaccioso, ridendo appena.
 
Uscì dal bagno, prendendo il suo zaino e tornando dalla sua migliore amica, che non si era mossa da dove l'aveva lasciata precedentemente.
"Tieni, Claudia. Grazie."- La ringraziò Sophia, gentilmente, mentre le posava un braccio attorno alle spalle.
La scrutò per bene; aveva ancora quel viso pallido e gli occhi spenti, si guardava intorno ancora nella speranza di rivedere quel coglione spuntare dal nulla.
Ma non accadeva, non sarebbe accaduto. Sophia gli aveva messo terrore, di sicuro non sarebbe tornato neanche sotto tortura. Non si rendeva conto della gravità della situazione, era troppo stupido per capirlo.
"Sophia, e se fosse in ritardo?"- Eccola..Quella voce stupenda. Claudia aveva parlato, finalmente. Sentiva il cuore zomparle in gola dalla gioia, era così bello risentire la sua voce.
"Come?"- Chiese Sophia, ancora in trance.
"E se Harry fosse in ritardo?"- Ancora sperava che sarebbe arrivato.
"Claudia.."- Le prese il viso tra le mani, voltandola verso di lei.-"Non arriverà. E' andato ad x-factor, lo capisci questo? Perchè devi farti del male per un pezzo di merda?"- Claudia sospirò. 
"Cosa gli hai detto, Soph?"
"Nulla, l'ho solo fatto cagare sotto. Deve rendersi conto del male che ti sta facendo, e lo sai che con me non si salverà."- Rispose lei, mentre lasciava il viso della riccia e si poggiò all'armadietto.
"Io non voglio perderlo, Sophia."- Claudia continuava ad usare quel tono dolce, da bambina, cosa che faceva irritare la mora accanto a lei.
"Le persone come lui è meglio perderle che averle."
"Sophia, lui mi aveva detto che..."-Sophia la bloccò, sbattendo un pugno sull'armadietto.-"Cosa, Claudia? Che cazzo ti ha detto? Bugie, cazzate! Come fai a credergli? Come fai a credere che lui possa tornare da te? Come fai? DIMMELO!"
"Pensavo che almeno ci tenesse a me.."- Di sicuro la riccia era sull'orlo di piangere. Sophia doveva calmarsi, le stava facendo del male.
"Clà."- Le prese di nuovo il viso.-"Tu sei carina, simpatica, gentile..Che te ne fai di uno come lui? Devi dimostrarmi di essere forte. Dimostrami che sei la ragazzina che non le importa nulla di sbattere all'armadietto un'altra alunna. Perchè adesso sei debole? Non lo sei mai stata. Forte, Claudia. E' questa la parola chiave."- Claudia l'abbracciò istintamente, scoppiando a piangere.
Aveva trattenuto abbastanza quelle lacrime, era ora di tirarle fuori, insieme a tutto il dolore.
"Andrà tutto bene..Basta che ti fidi di me."- Le sussurrò Sophia al suo orecchio. Claudia annuì ancora singhiozzando. Era incredibile la forza che le trasmetteva Sophia. Come faceva quella ragazza ad essere sempre dura con tutti ma dolce allo stesso tempo? Era per quello che erano diventate amiche per la pelle, si completavano. 


 
Three months later..



 
"Liam, oggi devo andare a scuola..Non posso."- Disse Claudia freddamente, sapeva che sarebbe venuto con tutto il resto della Band, non voleva vedere Harry.
 
Liam due mesi prima l'aveva conosciuto al parco, su una panchina. Ogni giorno si vedevano a scuola, e poi una settimana dopo andò anche lui ad x-factor..e guarda caso, l'unirono come Band insieme a Louis, Harry, Niall e Zayn. Due altri ragazzi conosciuti là.
Erano diventati amici per la pelle quei cinque, e Liam non si staccava mai da loro.
Ma ormai Claudia l'aveva superata quella storia, grazie a Sophia, ma anche grazie a Liam, che ormai era diventato il suo ragazzo. Eh, già. Lo amava, o almeno così credeva.
 
"Non ci saranno gli altri, dico sul serio!"- Claudia sospirò, ed ormai arresa accettò.
"Okay, alle nove sono fuori al cancello"
"Va bene."
"A dopo, ti amo."- Eccola lì, la stretta allo stomaco che sentiva ogni volta che Liam le diceva quelle due parole.
"Anch'io."- Attaccò la chiamata, per poi buttarsi a peso morto sul letto accanto alla sua migliore amica che la guardava curiosa.
"Sai, non mi sembra che lo ami così tanto Liam."- Disse Sophia, seria, mentre giocava con i suoi capelli.
"P-perchè dici così?"
"Dentro di te c'è ancora Harry, anche se ti ha fatto male. Cerchi rifugio in Liam, ma non ci riesci."- Claudia strabuzzò gli occhi, sorpresa dalle parole di Sophia.
"Ma che sei una psicologa?"- Ridacchiò la riccia, trasportando anche la mora.
"Forse sarebbe meglio che oggi con Harry ci parli, almeno ti metti il cuore in pace."- Disse Sophia mentre si alzava dal letto e correva a vestirsi.
"No, non ci parlo con lui."
"E allora parla con Liam. Perchè devi ingannarlo?"
"Io non lo sto ingannando! Forse neanche lui mi ama come dice."- Sophia scosse la testa. 
"No, lui è sincero. Si sente dalla voce, da come ti guarda."- Disse la mora mentre si infilava una maglietta a righe.
Claudia alzò le spalle, per poi guardare la migliore amica.
"Perchè oggi ti metti quella?"- Indicò la maglietta, e Sophai sorrise.
"Perchè rivedrò Louis..Voglio dargli una bella impressione."- Si infilò anche i pantaloni e le sue Nike per poi uscire dalla stanza e andare a lavarsi.
 
Claudia rise, per poi incupirsi totalmente. Doveva davvero parlare con Harry? E se lui non provava più lo stesso per lei? 
E con Liam? Non sapeva perchè si era fidanzata con lui se non lo amava. Amava Harry, anche se si era comportato da stronzo.
Sophia tornò nella stanza, e guardò la riccia sdraiata sul letto con lo sguardo perso nel vuoto.
"Claudia, chiarisci con Harry e parla con Liam."- Le disse la mora mentre sistemava il suo zaino.
"E' la cosa migliore!"- Claudia annuì insicura.-"Adesso vai a vestirti, altrimenti arriveremo in ritardo!"- La riccia annuì ancora, correndo a lavarsi e a vestirsi.
Indossò una gonna che le arrivava a metà ginocchio rosa, una cannottiera che si abbinava alla gonna e delle ballerine rosse.
Si lavò per poi raggiungere Sophia in salone, che l'aspettava sulla porta.


 
****

 
Le sei ore erano passate velocemente, - a sua disgrazia.-
Si incamminò a passo molto lento verso l'uscita. Camminava talmente piano che Sophia le diede un pugno sul braccio.
"Muoviti, cretina. Non stiamo andando in guerra!"- Le due ridacchiarono, per poi camminare insieme all'uscita. Claudia camminava a testa bassa, non voleva vederlo.
"Hey!"- Eccola, la voce di Liam. Sentì dei passi correre verso di lei, per poi sentire qualcuno tirarle su il viso.
"Buongiorno."- Liam la baciò con passione, mentre la tirava verso di lui poggiandole una mano dietro la schiena.
 
 
Harry guardava da lontano la scena. Sentì il suo cuore spezzarsi in mille pezzi.
In quel momento si sentì proprio come quando cantavano la loro canzone 'I wish', era diventata la sua canzone in quel periodo.


 
"Whenever you kiss him, I'm breakin'. Oh how I wish, that was me."


 
Doveva parlarle, a tutti i costi. Altrimenti sarebbe uscito pazzo.
Aspettò che Liam si allontanò da lei, per poi afferrarla per il braccio e trascinarla dentro la scuola. La fece entrare nel bagno e la trascinò in una delle tante cabine.
"Che diavolo vuoi, Harry?"- Sbottò lei acida come non mai. Sì, quelle parole gli facevano male, ma se le meritava.
"Dobbiamo parlare."
"Non voglio parlare con te, lasciami in pace."- La riccia cercò di aprire la porta, ma lui la bloccò, facendola sbattere con la schiena al muro.
"Harry, io sto con Liam."- Sussurrò lei, che a stento tratteneva le lacrime. -"Amo Liam."-Continuò."
Harry la guardò serio, voleva baciarla, per farle capire che la amava nonostante tutto quel tempo. Che non le aveva detto nulla perchè la amava, aveva paura di come dirglielo. Aveva paura di perderla. Ma non dicendole nulla l'aveva veramente persa.
"Io..io non so cosa ti passa per la testa, Claudia."- Era sull'orlo di scoppiarle a piangere in faccia, cacciando tutte la sua amarezza. -"Uscirò dalla tua vita, dai tuoi progetti, dalle attività a scuola, ma resterai per sempre quí."-Indicò il cuore."-Perché tu sei stata l'unica capace di avermi aperto gli occhi, sei l'unica che mi faceva tornare il buon umore con solo la tua voce..Sai perchè non ti ho detto nulla quel giorno? Perchè avevo paura di perderti, di ferirti. Non sapevo come dirtelo, speravo tanto che tu avessi capito, ma quello che ti ho fatto in questi mesi è stato solo dolore. Ed adesso che ti ho persa veramente, vorrei solo prendermi a sberle, perchè mi merito solo questo."- Claudia gli carezzò dolcemente il viso, perdendosi in quegli occhi stupendi, dove in quel momento stavano uscendo solo una marea di lacrime.
"Harry, io mi fidavo di te. Speravo tanto che mi dicessi la verità. Ogni giorno continuavo a credere che saresti sbucato da quel cazzo di corrodio, e più non ti vedevo arrivare e più speravo. Perchè nonostante tutto io non ho mai smesso di amarti."- Harry in quel momento ricevette un tuffo al cuore. Aveva davvero detto che l'amava ancora? 
 
"Claudia? Sei tu?"- La voce di Liam li fece sobbalzare. E se aveva sentito tutto?
"S-sì, Liam."
"Oh, meno male! Mi hai fatto spaventare!"- Claudia guardò Harry, che aveva lo sguardo fisso a terra.
Claudia aprì la porta e si assicurò che Liam non vedesse Harry, per poi seguirlo ed uscire dalla scuola.
 
 
Liam..di nuovo Liam. Ancora sempre e solo lui. Perchè era sempre in mezzo alle scatole?! Ce l'aveva fatta. Aveva detto di amarlo ancora, e lui arrivava e rovinava tutto.
Preso dalla rabbia, Harry tirò un calcio alla porta, che sì aprì immediatamente. 
Corse fuori dalla scuola, per poi raggiungere i suoi amici.
"Hey, Haz!"- Louis gli poggiò una mano sulla spalla, che lui subito tolse con un colpo secco.
"Che ti prende?!"- Urlò Louis, ormai lontano da lui.
Tornò a casa. Quella villetta dove avevano deciso di abitare tutti insieme. In quel momento non voleva più vivere con Liam. Se lo vedeva la mattina gli spaccava la faccia, direttamente.
Corse nella sua stanza, per poi buttarsi nel suo letto e affondare la testa sotto il cuscino. 
Stava capendo come Claudia si sentiva quando l'aveva lasciata, una merda. Ecco.
Ricordava alla perfezione le parole di Sophia in tutte quelle telefonate, quelle lettere.
Perchè non le aveva dato retta? Adesso Liam gliel'aveva portata via. 

"Sono un coglione."






































Ciiiiaoo! c:
Eccomi quì..dopo taaanto tempo.. Mi dispiace molto di averci messo tanto a postare questo capitolo, non avevo tempo per fare nulla. >.<
Ultimamente in casa mia c'è TROPPO movimento, e direi che mi stupisco anch'io. (?)
Grazie mille a tutte voi che recensite questa FF! Mi fate molto contenta davvero, sono felice che vi piaccia! :)
Adesso scappo.

Bacioni. THANK YOU <3








Claudiaxx

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Capitolo 9
*** You and I. ***



 

Capitolo 8
 

"You and I"















 

 

 


 

 

"Claudia, allora che hai deciso?"- La riccia si voltò verso l'amica, che la guardava appoggiata al suo armadietto.
"Deciso cosa?"- Chiese lei.
Sophia roteò gli occhi al cielo, per poi lasciarsi andare uno sbuffo.
"Cavolo, stai con Liam e neanche lo ami, Harry ti ha detto che non ha smesso di amarti e tu non decidi nulla?!"- Sbottò Sophia arrabbiata. Possibile che Claudia aveva sempre la testa tra le nuvole?!
"Non voglio decidere nulla."- E dopo aver sbattuto la porticina dell'armadietto, Claudia si incamminò verso la sua aula, in compagnia di Sophia, che la guardava in attesa di una sua parola.
"E poi smettila di dire che non amo Liam! Io lo amo, punto."- Disse la riccia, iniziando ad irritarsi.
"Smettila di sparare cazzate, ti conosco, pensi davvero di riuscire a prendermi in giro?"
"Sophia non insistere, la verità te l'ho detta."- Sbattè il suo zaino a terra, per poi sedersi al suo posto.
"Ma se l'altro giorno mi avevi detto che avevo ragione! Cazzo, Claudia, non sono stupida, le cose me le ricordo!"- Urlò Sophia mentre si sedeva accanto  a lei.
"Non lo amo, e allora? Che devo farci? Dovrò pur dimenticarlo Harry in qualche modo, no?"- Sophia scosse la testa, portandosi una mano tra i capelli castani, per poi portarli all'indietro.
"Sei una stupida se speri di riuscirci."- Si sistemò comoda al suo posto, poggiando la testa sul banco.
"Devi solo dirgli la verità, tanto prima o poi lo scoprirà."- Claudia sbuffò.-"Liam è un bravo ragazzo, non merita di essere preso per il culo, mettitelo in testa."- Sophia aveva quel modo diretto di dire le cose, usava quel tono da superiore, riusciva sempre a convincerla in quelche modo. Ma Claudia non voleva cascarci, non quella volta.
"Ti rendi conto che se non arrivava lui, Harry ti baciava? Come puoi essere così scema da non capirlo?!"
"Sophia, ho capito, dannazione! Ma non è facile!"
"Oggi pomeriggio diglielo, avrai un peso in meno addosso, fidati di me."- L'avvolse tra le sue braccia, stringendola forte.-"Ti fidi di me?"- Le domandò, carezzandole i ricci dolcemente.
"Certo, Sophi."- Rispose la riccia.
 
     
****     

Liam era davanti a lei, con quel suo solito sorriso dolce.
Come poteva fargli del male? Chi era lei per fargli un dolore simile?
Doveva andare al sodo, altrimenti se ne sarebbe pentita.
"Liam, ascolta.."-Lui annuì, leggermente preoccupato.-"Dimmi."
"Beh, vedi io.."-Sospirò, non ce la faceva. Era difficile, troppo difficile. Non aveva mai lasciato un ragazzo. Bene, punto in meno per la riccia.
"Devo parlarti anch'io, Claudia."- Lei alzò lo sguardo, sentendosi leggermente sollevata.
"Okay, inizia prima tu."-Disse lei, cercando di tranquillizzarsi un po'.
"Ascolta, forse dopo che ti dirò così mi prenderai a sberle o.."-Lei annuì, per incitarlo a continuare.
Stette un po' in silenzio, torturandosi le mani.-"Non ti amo più, Claudia. Mi sono innamorato di un'altra ragazza, non sai quanto mi dispiace io.."- In quel momento il suo cervello andò in Stadby. Liam non l'amava? Si era fatta tutte quelle pippe mentali per nulla? Beh, dolore in meno!
"Anch'io Liam, credo che sia meglio così."- Lui sorrise, sollevato.
"Amici?"- Claudia annuì sorridente, per poi abbracciarlo.
Che bella sensazione. Si sentiva così libera, leggera. 
"Grazie Liam, GRAZIE!"- Pensò lei, mentre correva a casa di Sophia.
 
****
 
"L-Liam ha detto davvero di non amarti?!"- La riccia annuì, elettrizzata.
"Ha detto che è innamorato di un'altra!"- Urlò Claudia, mentre non smetteva di sorridere.-"Sai cosa vuol dire questo?"- Chiese lei, mentre afferrava Sophia per le spalle. La mora scosse la testa, ancora sotto shock.
"Harry."-Sophia rise, era bello vederla così felice.
"Beh, a dire la verità c'è qualcosa che potrebbe mandare tutto a monte."-Disse Sophia, inziando a giocare con i suoi capelli.
Il sorriso di Claudia di spense, per poi voltarsi a guardare l'amica.
"Cosa?"-Chiese.
"Beh, ho sentito che Harry si sentiva con una certa Caroline, o Carolina, roba del genere."-
"Come?!"-Urlò Claudia, scioccata.
L'aveva sostituaita così? Da un giorno all'altro? Come poteva farle questo?
"Ascoltami, Claudia."-Sussurrò Sophia, alzandosi dalla sedia e afferrando la riccia per le spalle.
"Guardami."- La riccia alzò lo sguardo, guardando Sophia dritta negli occhi.
"Questa storia non fa che farti male, Claudia. Guardati! Forse tu ed Harry non siete fatti per stare insieme, insomma..se era destino eravate già a Honolulu su un'amaca a bere coctail, non credi?"-Claudia rise, per poi tornare seria.
"Dici che dovrei lasciar stare? Dimenticarmi di lui non è facile, Sophi."
"Lo so, Claudia, lo so. Ma certe volte è meglio rinunciare, non credi?"
"Ma mi aveva detto che..insomma, io ci ho creduto davvero."-Disse Claudia, abbassando lo sguardo.
"Oh, cazzo!"-Urlò lei arrabbiata.-"Cosa si crede che con me può giocare? Prima mi ama poi sta con Carolina, ma chi cazzo si crede di essere?!"-Continuò, sbattendo un piede a terra.
"Adesso gli faccio vedere io."-Disse lei, prendendo la sua borsa e andando verso la porta.
"Dove stai andando?"
"A spaccargli la faccia."-Rispose, prima di chiudere la porta alle sue spalle e correre verso la casa dei ragazzi.
Una volta giunta davanti alla porta principale, suonò il campanello, dopo qualche minuto venne ad aprire un Louis felice.
"Claaaudia, che bella sorpresa!"- La riccia lo fulminò con lo sguardo, costringendolo ad ammutolirsi.
"Ehm..che succede?"-Chiese lui, preoccupato.
"Dov'è quella testa di cazzo del tuo migliore amico?"-Chiese lei, indicando le spalle del castano.
"H-Harry? Ehm..non ne ho idea! Credo sia uscito con Liam o.."-Balbettò.
"Louis, dov'è Harry?"-Urlò lei, cercando una risposta sensata.
"E' in camera sua."-Si arrese, facendole spazio e permettendole di entrare in casa.
Salì le scale, per poi girare per gli immensi corridoi. Sentì la voce di Harry provenire da una delle tante camere. Si affacciò, trovando il riccio ed una bionda seduti ai piedi del letto. Oh, stavano parlando, che bella cosa.
Bussò al muro, facendo azzittire i due.
"Louis? Che succede?"-Sentì Harry dire, si alzò dal letto, affacciandosi alla porta, trovando il viso della riccia a pochi centimetri dal suo.
"C-Claudia?!"
"Uh, ma come sei intelligente, vedo che mi riconosci!"-Disse lei, ironicamente.
"C-che ci fai quì? Da dove sei entrata?"-Chiese Harry, tentando di chiudere la porta, ma la riccia si era piazzata proprio di fronte ad essa.
"Non sono affari che ti devono interessare."-Harry rimase leggermente scioccato, da quando era così aggressiva?
"Sophia ti ha fatto un lavaggio del cervello? Perchè sei diventata così aggressiva?"-Chiese lui, guardandola negli occhi.
"Non nominare Sophia, non centra niente."
"E allora che ci fai quì?"-Rispose Harry, portando le braccia al petto ed incrociandole.
"Styles, è inutile che fai il duro, con me non attacca."
"Mi dici che cosa vuoi?"-Sbottò lui, sbattendo le mani sullo stipide della porta.
"Pensi davvero che io ci sarò sempre?"-Domandò la riccia, calmandosi.
"In..in che senso?"
"Credi davvero che io ti amerò per sempre?"
"Perchè stai dicendo queste cose?"
"Perchè ti diverti a prendermi in giro, Harry? Io non sono un giocattolo, mi stai trattando come una cretina. Una stupida che sarà sempre ai tuoi piedi."
"Io non ti sto prendendo in giro, Claudia."
"No? E lei chi è? Perchè prima dici di amarmi e poi vai con lei? Non sai che anch'io ho dei sentimenti?"
"Vogliamo parlare di te e Liam? Sto solo cercando di dimenticarti, dato che ti ho parlato e sei scappata tra le sue braccia!"
"Io e Liam non stiamo più insieme!"-Harry spalancò gli occhi. Stava dicendo la verità?
"Non capisci amo te? Sei davvero così stupido da non capire?!"
"Potrei dirti la stessa cosa, sai?!"
"Oh, certo! E pensi davvero di cavartela così? Sai, non è ch-"-Venne interrotta dalle labbra di Harry sulle sue. 
Un bacio magico, pieno di dolcezza, amore.
Harry le carezzò dolcemente il viso, per poi passare la mano tra i suoi ricci. Quei ricci lunghi, morbidi e perfetti. 
Si staccò dalle sue labbra, per poi annusare i suoi capelli, profumavano di albicocca, come sempre.
"Scapperai di nuovo dopo questo bacio?"- Domandò Harry, sorridendole appena, mentre passava di nuovo una mano tra i ricci della mora. Avevano un profumo buonissimo, li amava.
"Ascolta Harry io.."-Harry la interruppe di nuovo, questa volta baciandola con più passione, il profumo della sua pelle era più buono di quello dei suoi capelli.
Come faceva quella ragazza a mandarlo in tilt solo per il suo profumo?
Claudia si staccò di scatto dalle sue labbra, cosa che lo confuse parecchio. Dove aveva sbagliato?
"Mi fai parlare, per favore?"-Sbottò lei, nervosa.
"Che c'è?"-Domandò lui, mantenendo la stessa vicinanza con le sue labbra.
"Harry, io non voglio crearti problemi con la tua band, insomma, io.."-Le stampò un'altro bacio, questa volta la riccia non si innervosì.
"Come puoi pensare di essere d'intralcio se sei l'unica cosa che ormai mi fa sorridere?"-La riccia sorrise, per poi portare le braccia al suo collo, attirandolo a lei, baciandolo.
Harry adorava il sapore delle sue labbra, così morbide. Le bacerebbe a tutte le ore, se solo potesse.
"Sei un'idiota."-Sussurrò la riccia, dopo essersi leggermente staccata dalle sue labbra.
"E tu una stupida."-Sussurrò di rimando lui, per poi tornare a baciarla.
Quanto aveva voluto baciarla in quel modo? L'aveva fatto solo quella volta al fiume, ed ogni giorno, lo desiderava sempre di più, soprattutto quando pensava che quelle labbra non le poteva baciare più. Credeva di averla persa per sempre, ed invece no. Lei era davanti a lui, ed in quel momento non c'era nulla di più bello delle sue labbra.
"Vuoi restare a dormire da me stanotte?"-Chiese il riccio, stampando un'ultimo bacio alla riccia.
Claudia sorpresa, lo guardò minacciosa.
"Harry, smettila di fare il pervertito ogni volta!"-Sbottò lei, staccandosi da lui.
"Ma che hai capito?! Non voglio lasciarti andare, non voglio fare nulla!"- Urlò lui, ridacchiando appena.
"Sì, come no! Guarda che quel tono malizioso l'ho sentito, brutto stupido!"-Lo spintonò, scoppiando a ridere poco dopo.
"La maliziosa adesso sei tu, tesoro. Non cerco quello da te, lo sai bene."-Claudia annuì, ancora poco fiduciosa.
"Che ore sono?"-Chiese poco dopo lei, guardando il riccio.
Harry guardò lo schermo del suo cellulare.
"Le sette e mezza."-Rispose, sorridendo alla riccia.
"Voglio portarti a cena fuori, che ne dici?"-Chiese poco dopo, Harry, prendendola per mano.
"D'accordo!"-Harry sorrise, per poi stamparle un bacio e trascinarla fuori di casa.
     
****     
Erano le cinque del mattino, il sole doveva ancora sorgere. Londra era ancora illuminata dai lampioni e dalla luce della luna. 
Nella camera del riccio la luce della luna penetrava dalle finestre, posandosi sul viso della ragazza accanto a lui.
Era così bella, così perfetta. Era stretta al suo petto, provocandogli tanti piccoli brividi, lui le carezzava il braccio lentamente, scaldandola.
Dormiva come un'angioletto, era tenera. Aveva le sue docili braccia attaccate al suo petto, la testa su di esso, mentre i suoi riccioli ricadevano dolcemente sulle braccia di Harry, che gli creavano un po' di solletico.
Il profumo dei suoi capelli gli invadeva le narici, quel profumo così buono. La sua pelle era liscia e delicata, e soprattutto profumata, tanto profumata. Quella ragazza era un mix di profumi, cosa che faceva gli faceva girare la testa.
Non trovava un imperfezione in lei, era dolce, delicata, magrolina. Cosa c'era di più bello di lei?
No, non avevano fatto nulla..Ma stare in quella posizione, Harry si sentiva davvero amato, amato dall'unica persona che gli faceva battere davvero il cuore.




































Wowo, baby!
Sono tornata con questo capitolo super smielato. (?)
mi piace un sacco, e la cosa è rara. lol
Scusatemi se ci ho messo tanto, la mia lentezza non mi abbandona ancora, purtroppo.
Mi metterò a scrivere più spesso, sul serio, voglio riprendere a pubblicare velocemente.
Adesso vado via. 
Vi amo tanto.
<3


baci.


Claudiax


 

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