I'm behind this mask (sospesa)

di Im not Perfect
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prolugue ***
Capitolo 2: *** You are not Alone. ***
Capitolo 3: *** The sound of silence ***
Capitolo 4: *** Under the rain ***
Capitolo 5: *** I'm Paralyzed ***
Capitolo 6: *** I really need you ***
Capitolo 7: *** Save me ***
Capitolo 8: *** I'm finally awake ***
Capitolo 9: *** Per i miei lettori ***
Capitolo 10: *** I’m gonna marry the night : ***



Capitolo 1
*** Prolugue ***


Prologue :


                     

Erano le otto di mattina quando mi svegliò la pioggia che cadeva fitta, mi affacciai alla finestra
Dove sono ? 
Oh si dimenticavo… ero a Londra, nella casa\ufficio di mia madre che fa la psicologa.
Dopo tre giorni non mi ero ancora abituata al fatto di essermi veramente trasferita nella capitale del Regno Unito da Glastonbury.
Oh si ! quel paesino in provincia di Bristol… quello  con tutte quelle legende su Re Artù, Camelot, Avalon e qualche altro Nomestranavalon.
Era ancora mattina presto quindi decisi di andare di nuovo a dormire, mossi un piede dopo l’altro e ovviamente inciampai sugli scatoloni con la mia roba di Glastonbury. Cascai a peso morto sul pavimento freddo
“Sharlen ? Sei tu ?” disse mia madre correndo verso la mia stanza 
“No mamma sono lo yeti !”
Accese la luce
“Da quand’è che lo yeti ha i capelli biondi e arancioni ?” disse ridendo
Le lancia un occhiataccia
“Scusa tesoro…”
Il colore miei capelli erano un tasto delicato… prima erano biondi, poi crescendo si sono scuriti ed infine ecco che mi sono ritrovata con in testa dei capelli color paglia ma con molte ciocche arancione carota… il medico e il parrucchiere dicevano che mi era successo dopo che ero stata molto male e bla bla bla le cellule del mio corpo si erano bla bla bla, il betacarotene aveva bla bla bla a me non importava il perché ! Diciamo che sembravo il quadro riuscito male di un pittore mongospastico… capelli color minestra di zucca e occhi blu elettrico, potevo benissimo diventare un costume da carnevale !
“Non ti proccupare mamma”
“Vado a prepararti la colazione ok ?”
“Si va bene…”
Girò i tacchi e corse via… i ricci biondi le danzavano sulle spalle…perché non ero più così ?
Non mi andava di vestirmi, rimasi in pigiama, dopotutto avrei cominciato la scuola Lunedì… ed era Sabato… bella cosa trasferirsi e cominciare la scuola a Gennaio !
Verso mezzogiorno  mia madre mi chiese di andare a fare la spesa… perfetto ! Ero lì da tre giorni come facevo ad orientarmi ? Mi vestii e mi misi una felpa verde con cappuccio e  me lo misi sui capelli per coprirli.
Presi una piantina di Londra per sicurezza… fortunatamente riuscii ad arrivare al centro commerciale senza troppi problemi.
Controllai la lista delle cose da comprare e presi tutto, mi mancava soltanto il balsamo, andai nel reparto dove si doveva trovare e lo misi nel carrello.
Affianco a quello scaffale c’era quello con gli shampi coloranti e delle tinte…
La mia rifornitura era esaurita… andai verso la mensola e presi la tinta castana.
Mi sarei nascosta bene dietro quel marrone cioccolato…
Pagai tutto, presi l’autobus e tornai a casa. 
Mia madre stava lavorando, entrai silenziosamente perché non volevo disturbare la visita ma lei aveva già finito di parlare con il paziente.
“Allora ci vediamo domani Niall, stai tranquillo ok ?” la sentii dire al ragazzo che stava uscendo
“Si ok… grazie dottoressa”
Niall si chiuse la porta alle spalle, ma non prima che riuscissi a guardarlo negli occhi.
Stava piangendo. 


L'Angolo della scrittrice che non ha niente da fare e vi rompe a voi...
Ciao a tutti ! Sappiate che questa è la mia seconda FF... ne ho appena conclusa una e mi andava di continuare a scrivere...
Vi prego di non fare un giudizio definitivo leggendo il prologo... arrivate almeno fino al secondo capitolo che sper di pubblicare prestissimissimo 
Ciaoo <3

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Capitolo 2
*** You are not Alone. ***


You are not alone :



La Domenica seguente la passai tutta pensando a quel ragazzo e a che cosa lo avesse spinto a piangere...
Non riuscivo a capirne il motivo... mi dispiaceva molto per lui ma avevo già troppo problemi per la testa e non potevo farmi carico anche di quelli di uno sconosciuto.
Il primo problema era il cibo...Non si poteva dire che fossi grassa ma di certo non ero una modella pensai mangiando giù l'ultimo biscotto al cioccolato della scatola.
Tanto non sarei sembrata una modella neanche con quei quattro chili in meno che non mi decidevo a perdere.
Il secondo era la dislessia, non sopportavo il fatto di vedere le lettere mettersi a ballare la tarantella ogni volta che provavo a leggere qualcosa.
Poi cen'erano tanti... come il fatto di essere una ragazzina di provincia con i capelli color carota che si era appena trasferita nella gigantesca Londra.
Mi tolsi le briciole da dosso e usando la manica della maglietta mi pulii la bocca con l'eleganza di un camionista.
Sentii il cellulare squillare, alzai di malavoglia il mio sedere dal divano e andai a prendere quel romuroso apparecchio... era mia madre.
"Sharlen ! Sono bloccata nel traffico !"
"Si sente" dissi tappandomi un orecchio per il frastuono che facevano gli automobilisti.
"Senti se arriva qualche paziente digli che farò un leggero ritardo !"
Risi
"Si... leggero come un elefante !"
"Dettagli  cara... Dettagli !
"si... ciao mamma !"
"Ciao !"
Posai il telefono sul tavolo e tornai sul mio amatissimo divano
Venti minuti dopo sentii il campanello.
Sarà un paziente.
Andai ad aprire, era quel ragazzo biondo che ieri stava piangendo.
Ora che gli occhi non erano più rossi di lacrime potevo vederli chiaramente, erano blu, ma non di un blu spaventoso e inquietante come quello dei miei... erano color oceano, sbattè le palpebre ed io mi risvegliai.
"Ehm ciao...entra"
"Ciao..." Rispose lui attraversando la porta
"Non c'è la dottoressa ?"
 "Mia madre sta arrivando"
Vide la scatola dei biscotti
"Posso prenderne uno ?" mi chiese
"Ehm... li ho finiti tutti"
Scoppiò a ridere... che bel sorriso che aveva !
"Teoricamente sarei a dieta..."
"A dieta ? TE ? ma stai benissimo così !" arrossì nello stesso istante in cui disse quella frase e anche io diventai paonazza
Ci andammo a sedere sul divano e restammo per un bel po in un silenzio imbarazzante...
Dopo un po cominciammo a parlare
"Come ti chiami ?"
"mi chiamo Sharlen, ma preferisco Shar... Shar e basta"
Mi tese la mano tiepida ed io la strinsi
"Piacere, io sono Niall"
Sorrisi
"Sei nuova vero ? Non ti ho mai visto"
"Si... ma non ti dirò mai da dove vengo !"
Mi lanciò un occhiata interrogativa
"E perchè ?"
"Perchè vengo da Bristol !"
"E che c'è che non va in Bristol ?"
"Il fatto è che stavo in un paesino vicino Bristol"
"E ti fai problemi per questo ? Anche io vengo da un paesino, sono di Mullingar, in Irlanda"
Sorrisi di nuovo
"Si sentiva l'accento irlandese !"
Storse le labbra
"Sono qui solo da un anno... ho cominciato il trimestre alla Golders Hill School a Settembre"
"Anche tu vai li ? Io comicerò lunedì !"
"Davvero ?"
"Si,meno male che conosco qualcuno !"
"Una come te non penso che faccia a fatica a fare amicizia..."
"Stai scherzando ? Una come me ha sempre problemi nel farsi nuove amicizie"
"Uh ? seriamente ?" mi disse Niall
"Si... io sono molto strana, questo è solo uno dei miei innumerevoli difetti !"
Ma perchè gli stavo dicendo tutto questo ? Sarà che i suoi occhi di bambino erano così dolci che mi sembrava impossibile che potesse pensare mal di qualcuno.
"Non ci credo !"
"Credici invece... comunque, come mai hai bisogno di parlare con mia madre ?"
Arrossì
"Tua madre è davvero una brava psicologa... mi ha aiutato molto con i miei...problemi di autostima"
Problemi di autostima ?
Ecco lui era il tipo di ragazzo che non dovrebbe mai averne di questi problemi, insomma... era bello, dolce e sembrava molto simpatico...
Come faceva a pensare anche solo minimamente di essere un errore.
Io mi ero sentita molte volte sbagliata, ero sempre stata un po fuori luogo, nonostante tentassi di nascondere le mie diversita quelle riemergevano sempre.
Ero un orrendo sbaglio della vita.
E nonostante abbia sempre provato a cambiare non ci ero mai riuscita.
Qualcosa negli occhi di Niall mi diceva che anche lui aveva voglia di scappare,andare via, lontano.
E quello era il sogno di entrambi.

SPAZIO ALLA PESSIMA SCRITTRICE !  

Se sei arrivato fin qui adesso avrei voglia di abbracciarti :') lo so è ancora un po strano come capitolo però vi chiedo umilmente di continuare a leggere !!! Se non siete iscritte a EFP ma avete delle domande o qualcosa da dirmi sono @Dj__Malik su twitter !
Vi mando un enorme bacio
Au Revoir <3

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Capitolo 3
*** The sound of silence ***


"Sentiva sulla pelle il suono, quel particolare suono che ha il silenzio di notte, ne sentiva l’odore…un odore fatto di un nulla intenso…"

- Carmen Valery – "Frammenti d’Anime"

The Sound of Silence.

Per i 10 minuti dopo restammo così, in un silenzio che ci stava facendo conoscere più delle parole.

Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare.

E noi lo stavamo apprezzando, ogni attimo, ogni secondo

Stavo per aprire bocca ma mia madre entrò in casa ansimandò

"Eccomi ! Cel'ho fatta..." prese fiato "Niall entra in studio io arrivo tra un po"

Si buttò sul divano e si tolse le scarpe

"Sapete cosa ho fatto ? Ho dovuto parcheggiare lontanissimo da qui perchè era impossibile riuscire a muoversi nel traffico quindi mi sono dovuta fare tutto di corsa... con i tacchi !"

"Se vuole torno un altro giorno..." Disse Niall

"NO ! Dobbiamo parlare ora ! anzi no... posso riposarmi per una mezzoretta poi arrivo ?"

"Mamma tra una mezzoretta è ora di pranzo ! Non pensi che Niall debba mangiare ?"

"Uh, vero... senti che ne dici se rimani a pranzare con noi e poi parliamo ?"

Niall alzò le spalle "Va bene !"

"Non chiami i tuoi genitori per avvisarli ?" gli chiesi

Mia madre mi guardò spaventata per avvisarmi di non dire niente ma ormai era troppo tardi, avevo già parlato.

Niall si incupì

"No.. non cen'è bisogno"

"Sharlen te comincia a cucinare qualcosa ok ?"

"Ok mamma..."

Andai in cucina e Niall mi seguì

"Ti do una mano ok ?"

"Sai cucinare ?" gli chiesi

"Ehm... no"

Alzai gli occhi al cielo

"Cosa ti va di mangiare ? Ti va bene del pollo ?"

"Certamente !"

Cominciammo a cucinare, o meglio, io cucinavo e lui mi passave le cose.

Quando dovevamo apparecchiare cercai di prendere i bicchieri in alto dato che erano l'unico servizio pulito ma non ci arrivai, cominciai a saltare... niente. Ma che cazzo ! Mi sono rimpicciolita o cosa ?

"Ferma ti aiuto io !" disse Niall venendomi vicino

Pensavo che prendesse semplicemente i bicchieri invece mi prese per i fianchi e mi spinse verso la mensola io diventai rossissima in viso ma afferrai i bicchieri e poi portammo tutto a tavola.

Il pollo era venuto molto bene !

Mia madre finì tutto di corsa e poi si alzò per andare in studio ad ordinare le carte prima della visita

"Se vuole aiuto Shar a pulire prima"

"Ragazzo te sei un angelo !" disse mia mamma

Scoppiò a ridere e poi mi aiutò a sparecchiare

Misi i piatti nella lavastoviglie e la accesi.

Niall andò in studio da mia madre ed io tornai sul mio amato divano.

Mi scostai una ciocca biondarancione dagli occhi con uno sbuffo

Ancora non riuscivo a capire il motivo delle sue lacrime e mi vergognavo troppo a chiederglielo quindi rimasi ferma ad aspettare.

Dopo un ora e mezza uscirono tutti e due, Niall mi salutò con un cenno della mano e un "Ci vediamo domani" e andò via.

Quando chiuse la porta andai verso mia madre

"Mamma che cosa vi siete detti ?

"Non te lo posso dire !"

"E perchè ?"

"Sono cose troppo personli..."

"In che senso ?"

"Senti Sharlen... se lui vorrà dirtelo lo farà... ma deve essere lui a farlo, ha bisogno di qualcuno con cui parlare"

Annuii

"Provate a ricordare che le parole, quelle giuste, quelle vere, possono avere lo stesso potere delle azioni."

- Raymond Carver-

SALVE BELLEZZE !


Vi è piaciuto il capitolo ? Beh spero proprio di si :') magari adesso pensate che sia un po stupida come FF ma aspettate e vedrete ! Ci saranno un bel po di colpi di scena !
Au Revoir <3

 

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Capitolo 4
*** Under the rain ***


Anche quando il cielo è coperto, il sole non è scomparso. È ancora lì dall’altra parte delle nuvole.  
E. Tolle, Il Potere di adesso
 

 
Under the rain :

Il giorno dopo mi ero dimenticata che mi ero fatta la tinta e quasi non mi riconobbi allo specchio.
Nel vetro davanti a me c'era una ragazza con degli arruffati capelli marroni cioccolato e neanche una ciocca arancione... andai a  mangiare dei cereali e mi misi dei jeans e una maglietta blu, mi infilai la giacca e uscii di casa diretta a scuola. La cosa bella di quel liceo era che gli ultimi due anni si potevano fare senza indossare la divisa.
Presi la metro, odiavo la metro. C'era sempre il rischio che...
Informiamo i signori passeggieri che questa linea della metro è momentaneamente guasta.
Merda.
Ecco perchè odiavo la metropolitana.
 Dopo un po il treno ripartì... perfetto ero in ritardo il primo giorno di scuola !
Quando arrivai alla mia fermata cominciai a correre e  appena mi vide un bidello mi accompagnò nella mia classe di storia. La prima cosa che notai entrando fu Niall seduto affianco ad un ragazzo riccio. 
Lo guardai e lui mi salutò con la mano.
"Oh... la Signorina Turner ha deciso di onorarci della sua presenza !"
"Ehm... mi scusi professoressa ma la metro si è rotta..."
"Va bene... ragazzi lei è Sharlen Turner, e viene da Glastonbury in provincia di Bristol... un paesino davvero affascinante devo dire... ti andrebbe di parlarcene ?"
"Ehm sicuro... allora, Glastonbury è il paesino dove originano tutte quelle leggende su Re Artù e dove si dice sia stato costudito il sagro Graal..."
Uno studente alzò la mano e parlò senza chiedere il permesso
"Li vicino si tiene il Glastonbury Festival vero ?"
"Si !"
"E' forte ! Ci sono stato una volta..." disse ed io mi preoccupai dato che oltre ad essere conosciuto per la musica quel festival  è anche famoso per tutta la droga che girava trai partecipanti.
"Bene ora va a sederti, c'è un posto vicino alla Signorina Evans"
Andai a sedermi vicino alla ragazza che mi aveva indicato
"Ciao, io sono Cleo !" mi disse 
Era davvero una ragazza bellissima, con la pelle liscia e abbastanza scura e dei lunghi capelli neri che le incorniciavano il viso.
"Ciao io sono Shar" gli tesi la mano e lei la strinse mostrando una schiera di denti bianchissimi.
Finì la lezione ed io andai subito in corridoio insieme a Cleo, mi sembrava una ragazza simpatica, stavamo parlando quando  lei si allontanò perchè era arrivata una sua amica, poco dopo vidi arrivare Niall.
"Ciao Shar ! sai che quasi non ti riconoscevo con i capelli scuri?"
"Ciao Niall" gli risposi
Cominciammo a parlare ma suonò la campanella e tornammo tutti in classe, io a matematica e Niall a inglese.
Alla fine delle lezioni mi scambiai il numero di cellulare con Cleo e andai fuori, stava piovendo.
Stavo camminando sul marciapiede quando una macchina sfrecciò vicino a me schizzandomi addosso tutta l'acqua della pozzanghera.
"NON E' POSSIBILE !"
Ero già bagnata  per colpa della pioggia ed ora ci si mettava anche l'acqua della pozzanghera...
Qualche secondo dopo sentii qualcuno avvicinarsi
"Shar ?"
Mi girai verso la voce, era Niall.
mi squadrò dalla testa ai piedi.
"Che ti è successo ?"
"Una macchina è passata veloce sopra una pozzanghera e..." 
"Mi dispiace... senti io abito qui di fronte, se vuoi puoi salire da me ad asciugarti un po"
"Davvero ?"
Mi sorrise
"Certo !"
Andammo a casa sua e mi presto un asciugamano.
 Mi strofinai forte i capelli sporcando tutta la stoffa bianca con il marrone della tinta.
"Oddio scusa !"
"Non ti preoccupare... ho visto che hai conosciuto Cleo Evans..." disse sedendosi 
"Si perchè ?"
"No niente..."
Mi avvicinai a lui e gli restituii l'asciugamano
"Ti andrebbe di parlarmi di questo niente ?"
Cominciò a balbettare
"Ehm... la verità è che Cleo... ecco... è da Settembre che stravedo per lei..."


 

Eeeeccoci qua ! ditemi ve lo aspettavate ? Spero di avervi incuriosito almeno un po ! A prestoo !!!

 

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Capitolo 5
*** I'm Paralyzed ***


Fu allora che capii di averlo perso... e non era neanche mio.

   I'm Paralyzed :
 
Sharlen :

Non so perchè ma forse una pugnalata al cuore avrebbe fatto meno male...
Era una cosa stupida, non lo conoscevo neanche, ed era logico che gli piacesse una come Cleo...
Niall si agitava inquieto sulla sedia, gli sorrisi e lui sembrò tranquillizzarsi.
Piegai leggermente la testa verso sinistra e lo squadrai con aria interrogativa
"Perchè sei così nervoso ?"
"E' perchè non sono abituato ad aprirmi con le persone..."
Mi sedetti a gambe incrociate di fronte a lui
"Neanche io lo faccio di solito... ma sfogarsi con qualcuno fa bene, soprattutto se è la persona giusta"
Annuì
"Te hai tua madre che fa la psicologa... con lei non dovrebbe essere difficile parlare"
Storsi le labbra
"Invece è così, certe volte dovrebbe fare meno il suo lavoro e... comportarsi da mamma"
Restammo di nuovo in uno dei nostri profondi silenzi, chissà perchè non erano mai imbarazzanti, erano carichi di gesti e parole invisibili, cose che solo i nostri occhi, gli occhi di chi aveva sofferto, potevano vedere.
Quando tornai la casa era deserta, mi voltai e scrutai la mia figura bagnata nello specchio del corridoio, sbuffai, ormai la tinta era sparita, mi legai i capelli in una coda e andai a sedermi sul divano.
Stavo per sdraiarmi quando vidi un foglio di carta sul cuscino 
Sharlen stasera torno tardi preparati qualcosa te e ricordati di dar da mangiare al gatto
-Mamma-
Un momento che cosa ? Da quand'è che ho un gatto ?
Sentii un miagolio in risposta alla mia domanda silenziosa... a quanto pare da oggi...
Andai nella stanza da dove proveniava il verso e vidi un gattinino bianco e nero appoiallato dentro dei giornali.
"Non ci posso credere ! vieni qui piccolino..."
Lo presi in braccio e cominciai ad accarezzarlo, era così tenero !
La casa era molto silenziosa quindi accesi lo stereo e le note di "Domino" di Jessie J mi travolsero.
Passarono un po di ore ed io me ne stavo sdraiata sul letto a leggere con Billy sulle ginocchia.
Quando cominciò a miagolare gli diedi un po di latte e scesi in rosticceria per comprare qualcosa da mettere sotto i denti.
C'era tantissima fila, appena arrivò il mio turno presi qualcosa e mi voltai di scatto andando addosso ad un poveraccio che aveva avuto la sfortuna di capitarmi dietro.
Stavo per scusarmi con quella vittima innocente e mi accorsi che era Niall
"Oddio Niall scusa !"
"Non ti preoccupare... sono venuto qui perchè la rosticceria sotto casa mia è chiusa....anche a te non va di cucinare ?"
"Per niente ! Sono sola soletta a casa... a proposito... vieni che ti devo far vedere una cosa importantissima !"
Lo portai a casa mia 
"Aspettami qui !"
Si sedette su una sedia, titubante, ed io corsi in camera mia a prendere Billy
Quando tornai in salone cominciai a muovergli la zampetta in cenno di saluto
"Di ciao a Niall ! Dai Billy saluta lo zio !"
Scoppiammo a ridere e non finimmo più
Quando ci venne fame cominciammo a mangiare il pollo sul divano stando ben attenti a non macchiarlo d'olio.
Quella fu la prima di una serie di moltissime giornate passate con lui.
Niall :
Era il 14 Gennaio e io e Shar stavamo facendo la spesa.
"Niall lo sai che tra un mese esatto è San Valentino ?"
"Mmm... si perchè ? 
"No niente..." mi disse squadrandomi con i suoi occhi blu da dentro il carrello della spesa... si, stavo spingendo un carrello della spesa con dentro una ragazza dai capelli biondi e arancioni che mangiava i biscotti... tutto normale !
Diceva che si era slogata la caviglia e non poteva camminare... come se non sapessi che era solo una tattica !
La presi di peso e la tirai fuori per pagare tutto, ci dividemmo le spese e andammo al parco per parlare, in realtà le avevo detto poco o niente su di me e mi sentivo in colpa... ma se dopo che le dico tutto lei non vuole più vedermi ? Non ero ancora pronto, non volevo perdere la sua amicizia, non volevo perdere Lei.
Lei che mi aiutava tantissimo anche se non sapeva quale era il vero problema, Lei che aveva sempre una buona parola su tutti, Lei che provava ad aiutarmi anche con Cleo... si, Cleo, quella ragazza che non mi vorrà mai...
Guardai Shar accendersi una sigaretta...
"Non mi piace vederti fumare..."
Soffiò forte e un rivolo di fumo uscì dalle sue labbra rosa
"Non mi piace vederti piangere di nascosto..."
Colpo basso...
La abbracciai e lei ricambiò la stretta con un braccio solo, allontanando il destro verso l'esterno per non bruciarmi... Nonostante stesse fumando la sua terza sigaretta non puzzava affatto di fumo, anzi, aveva il suo solito odore, odore di fiori... odore di casa.

CIANCIO ALLE BANDE...
Allora... Buonsalve bellezze !
Che ne dite di questo capitolo ? Lo so che ha pochissimo senso... Ho messo due punti di vista per farvi capire bene i loro sentimenti :')
A Presto !

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Capitolo 6
*** I really need you ***


                                    I really need you :
 
     Occorre somigliarsi un po' per comprendersi,
ma occorre essere un po' differenti per amarsi. 
                                                                                                                                               Paul Bourget
 
Era sera tardi e stavo leggendo un libro, stavo per spegnere la luce e andare a letto quando sentii il mio cellulare squillare, guardai il display, il numero era sconosciuto 
"Pronto ?"
"Pronto Sharlen ? Sono papà" 
Perfetto aveva cambiato sim... di nuovo
"Cia papà... che succede ?" 
Non era da lui farmi una telefonata senza un motivo valido
"No niente... volevo parlare un po’ con la mia bambina"
Si come no
"Come vanno le cose con tua madre ?"
"Bene... tutto tranquillo a Glastonbury ?"
"Si, senti... ti ricordi di Savannah ?"
Come facevo a dimenticarla ? Era la sua nuova ragazza, aveva molti anni meno di lui ma mio padre sembrava felice con lei...
"Certo che mi ricordo di lei..."
"Ehm... sai, io e lei stiamo molto bene insieme quindi io... le ho chiesto di sposarmi"
Rimasi scioccata da quella notizia
"Mh, bene... fantastico, ci sentiamo papà" gli attaccai il telefono in faccia e lo lanciai sui cuscini.
Non ero affatto contenta che mio padre si risposasse, si era separato da mia madre quando avevo soltanto 10 anni, lei era venuta a Londra e lui era rimasto a Glastonbury, io avevo vissuto con mio padre fino ad ora, poi sono venuta a vivere con mia madre.
Io non avevo nulla contro Savannah ma non mi andava che si sposassero, non mi andava che qualcuno prendesse il posto della mia madre naturale... 
Ero troppo stanca per pensare quindi chiusi gli occhi e mi addormentai.
Il giorno dopo la mia scuola avrebbe fatto sciopero quindi mi svegliai tardi, mi vestii senza fare colazione e andai a prendere la posta fuori dal cancello, c'ero soltanto un pacco, lessi prima il biglietto :

Ciao Sharlen, sono Savannah.
Il matrimonio tra me e tuo padre sarà a Marzo e ci piacerebbe molto che tu ci facessi da damigella, se accetterai ti ho già spedito il vestito
A presto.

Posai il pezzo di carta e aprii la scatola, dentro c'era un bellissimo vestito color lavanda, lo indossai e chiusi la cerniera fino a dove riuscivo ad arrivare, andai a guardarmi allo specchio, feci una piroetta e lo osservai svolazzare intorno alle mie ginocchia... mai nella mia vita mi ero sentita così bella.
Stavo ancora fissando la mia figura allo specchio quando sentii suonare alla porta.
Andai ad aprire
"Oh... Niall ! Sei in anticipo... mia madre è uscita"
"Shar ! Sei... sei bellissima"
Arrossii, non ero solita a ricevere complimenti
"Grazie..." risposi a voce bassa
"Le converse poi... sono un tocco di classe"
Mi guardai i piedi, non avevo scarpe adatte a quel vestito quindi mi ero rimessa quelle che avevo prima, giusto per vedere se l'abito mi entrava...
"Si lo so !" Scoppiai a ridere
"Come mai ti sei vestita così ?"
Il sorriso sparì dalla mia faccia
"E' il vestito che dovrò mettere per il matrimonio di mio padre..."
"Wow, tuo padre si sposa ? ma è fantastico !"
"No, non lo è !"
"Lei non ti piace vero ?"
"Non proprio..."
"L'importante è che tuo padre sia felice..."
"Si, sarà così felice che si dimenticherà di me..."
Mi sorrise e mi abbracciò
"Non ci si può dimenticare di te !"
Sorrisi anche io
"Grazie Niall" era l'unica cosa che riuscivo a dire
Quando ci separammo mi voltai per andare verso il mio amato divano e lui mi mise una mano sulla spalla nuda
"Non hai alzato bene la cerniera... aspetta che faccio io"
Tirò su la lampo passando le dita sulla mia schiena.
Il mio corpo fremette al suo tocco.
***
Quando mia madre tornò Niall entrò in studio, io andai a cambiarmi e aspettai che finisse la seduta, avevo un bisogno urgente di parlargli, volevo sapere perché non riusciva a confidarsi con me, sapevo che aveva mille problemi ma non me ne diceva neanche uno… non si fidava di me forse ?
L'ansia mi stava divorando, quando uscì dalla porta della sala stava per andarsene ma io lo bloccai
“Niall devo dirti una cosa”
“Dimmi…”
Deglutii
“Io e te siamo amici ?”
Lui sembrò spiazzato da quella domanda
"Certo che lo siamo... perchè me lo chiedi ?"
"Perchè mi sembra che te non ti fidi di me... non mi dici mai nulla di te, del tuo passato..."
Annuì e inspirò forte
"Che cosa vuoi sapere ?"
"La tua famiglia" risposi decisa, mi sembrava l'argomento che si ostinava di più a celarmi, quello che lo faceva più soffrire
"M-mia madre lavora come infermiera... non c'è mai a casa e mio fratello è un militare quindi sto sempre da solo... ho imparato a cavarmela senza l'aiuto di nessuno"
"E tuo padre ?"
"Mio padre... è in prigione"

Note d'autore :
Buonsalve meraviglie della natura !
Allora come state ? Ditemi ve lo aspettavate questo colpo di scena ? AHAHA
Vi devo avvisare che io devo partire per fare un corso di vela e non potrò aggiornare per due settimane :'(
Ma che vi importa a voi !
Allora vi lascio con questo capitolo... alla prossima !

 

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Capitolo 7
*** Save me ***


L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso.
Allora non sarà trascinato, ma trascinerà. 
(Hermann Hesse)                                                                                                    
                                                                      

Save me :

Rimasi paralizzata
"In prigione ?"
"Si, è stato processato per furto..." Gli si spezzò la voce
"N-non sei obbligato a dirmi tutto..." dissi, non sopportavo di vederlo stare male, e ora stava soffrendo, soffrendo tantissimo.
"No, voglio dirtelo, tu ti sei sempre confidata con me, devo farlo anche io"
Mi scese una lacrima
"Allora come ti ho già detto io vengo dall'Irlanda, quando ero a Mullingar la mia vita non era esattamente tra le migliori, alle elementari e alle medie non avevo amici e passavo le ricreazioni da solo, i ragazzi più grandi mi rubavano i soldi per il pranzo e io non potevo dire niente, al liceo invece ho conosciuto gente simpatica ed è andata un po meglio, fino a quando a mensa sono andato a sbattere contro uno dei classici bulli della scuola e l'ho sporcato di sugo... un po come nei film solo che eravamo nella vita reale e Derek mi ha spaccato il naso con un pugno"
Si fermo per riprendere fiato
"Un giorno mio padre fu licenziato e dato che lo stipendio di mia madre non bastava siamo venuti qui a Londra per cercare lavoro ma... mio padre non lo trovò quindi si diede al furto, io e mia madre non ne sapevamo niente... fino a quando la polizia non lo è venuto a prendere"
Non sapevo che dire, mi sentivo impotente, semplicemente andai verso di lui e lo strinsi forte, avrei voluto che smettesse immediatamente di soffrire, avrei voluto che tutto il suo dolore sparisse in quell'abbraccio, o che almeno diventasse mio e smettesse di far versare lacrime a Niall.
Lui pianse sulla mia spalla e mi avvicinò di più a lui
"Mi capisci ora ?"
la sua voce rotta dal pianto provocò anche le mie lacrime
"Si... ora capisco"
"Purtroppo oltre ai problemi del mio passato ho anche quelli in cui mi aiuta tua madre... come non sentirmi mai all'altezza o aver paura di confidarmi, non era colpa tua se non ti dicevo niente, è come una forma di... autodifesa, mi tengo tutto dentro, anche a costo di scoppiare"
"Niall... io, c'è qualcosa che posso fare per te ?"
Scosse la testa
"No, ho soltanto bisogno che tu continui a trattarmi come prima, non voglio la pietà di nessuno"
"Certo, tutto quello che vuoi..."
Si asciugò le lacrime
"Ora vado... grazie per avermi ascoltato"
"D-di niente"
Uscì fuori.
Ora capivo perchè a volte lo vedevo piangere, ora capivo perchè non mi parlava mai dei suoi problemi, mi sentivo così stupida ad avergli chiesto di dirmi tutto... andai in camera mia, sul letto c'erano ancora i libri che mi ostinavo a leggere anche se non ci riuscivo a causa della mia dislessia... li gettai per terra senzai farmi troppe domande.
Mi sdraiai e chiusi gli occhi, mi risvegliai a notte fonda, mi feci una camomilla e tornai a dormire.
Il giorno dopo andai a scuola di cattivo umore, mi sedetti vicino a Cleo e cominciammo a parlare finchè non entrò l'insegnante di matematica, le ore passarono velocemente ed ero arrivata tranquillamente alla lezione di letteratura inglese.
"Oggi parleremo di Romeo e Giulietta" annunciò la professoressa cominciando a raccontarci la sorte di questi due sfortunati innamorati.
Io appoggiai la testa sul braccio e mi disinteressai completamente alla lezione per la mezz'ora seguente
"SIGNORINA TURNER ! A quanto vedo sta ascoltando molto la mia spiegazione... le andrebbe di leggerci qualche paragrafo del libro, così resta concentrata ?" Mi sgridò l'insegnante
Lei non sapeva della mia dislessia, io non riuscivo a leggere ad alta voce, soprattutto se erano delle frasi così complicate, mi inventai una scusa al volo, tossicchiai e abbassai la voce
"Mi dispiace professoressa ma oggi non ho voce..." Mentii
Lei mi scrutò da dietro i suoi occhiali
"Va bene... ma presti attenzione"
Annuii
Appena la campanella suonò mi precipitai fuori lasciando Cleo sulla porta dell'aula, mi accorsi dopo un po che Niall mi stava seguendo
"Shar ? SHAR ! Aspettami diamine !"
"Oddio Niall scusa... non mi ero accorta che mi stavi chiamando !"
Si passò una mano tra i capelli biondi
"Non ti preoccupare, un momento... ti è tornata la voce !"
Merda
"Uh... si, strano vero ?" dissi, nervosa fino alle punte dei capelli
"Molto strano... senti non è la prima volta che ti rifiuti di leggere... qual'è il problema ?"
Trattenni il respiro
"Nessuno... perchè dovrebbe esserci un problema !?"
Tirò fuori dallo zaino il libro di letteratura e aprì una pagina a caso
"Leggi qui..." mi ordinò voltando il testo verso di me
Deglutii e osservai le lettere contorcersi sul foglio
"Io... desidero quello... quello che che possiedo; il mio cuore, come...come il mare, non ha... non ha ... Niall non ci riesco !"
"Perchè non ci riesci ?!"
"Sono... sono dislessica, ho problemi da quando ero solo una bambina a causa di un blocco psicologico... sei contento ora ?"
Lui mi abbracciò forte e non disse più niente
"Oggi devo andare a parlare con tua madre... facciamo la strada insieme ?"
"Certo..."
Tornammo a casa mia e aspettammo il turno di Niall 
Ci sedemmo sul mio letto e lui notò "Il piccolo principe" buttato in malo modo sul pavimento, lo raccolse e scelse una pagina
"Shar, prova a leggere qui"
Io scossi la testa
"No Niall... non ci riesco, a mente, se mi sforzo, riesco a leggere qualcosa ma ad alta voce no... è più forte di me"
"Su... provaci !"
Afferrai il libro
"Allora... Gli uomini coltivano cinque...cinquemila rose nello stesso giardino... e non trovano quello che cercano..." sentii la testa cominciarmi a girare "Niall... non ci riesco !"  
Lui mi prese per mano e mi guardò intensamente
"Devi solo concentrarti... forza Shar, io credo in te !"
Quelle parole mi diedero forza
"E tuttavia...quello che cercano potrebbe essere trovato in una sola rosa... o in un po' d'a...d'acqua. Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna... cercare col cuore!"
Lui mi sorrise raggiante
"Hai visto ? Se è solo un blocco mentale basta che ti impegni è riuscirai a fare tutto"
La testa mi girava ancora vorticosamente, appoggiai la schiena al muro e mi posai una mano sulla fronte
"Va tutto bene ?" 
Annuii
Mia madre si affacciò alla porta 
"Niall è il tuo turno"
Lui mi diede un bacio sulla guancia e si allontanò dalla mia stanza con passi lenti e decisi
Non riuscivo a credere che fossi riuscita a leggere ad alta voce, forse avevano raggione i dottori, era solo un blocco psicologico che avrei potuto superare facilmente, afferrai di nuovo il libro e provai a ripetere quello che c'era scritto
"Se tu vuoi bene ad un... ad un fiore che sta in una... stella, è d-dolce, la...la notte..." 
Niente... Scaraventai il libro in fondo alla stanza, mi stesi sul letto e cominciai a piangere disperatamente, come potevo aver creduto seriamente di essere riuscita a risolvere il mio problema... ci voleva tempo per queste cose, prima però avevo letto, con Niall ero riuscita a farmi coraggio... mi asciugai le lacrime, ormai era chiaro, ero riuscita a leggere soltanto perchè...  lui era la mia forza.

Salve a tutte le meraviglie che hanno letto il capitolo !
Come promesso eccomi qui ! Allora sono stata in vacanza e sono tornata il 18 e ora, alle 00.20 del 21 luglio aggiorno la mia FF ! AHAHAH
Spero che vi sia piaciuto :3 
Au Revoir !

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Capitolo 8
*** I'm finally awake ***


I’m finally awake :
 

Per capire di amare qualcuno ci vuole  coraggio, è difficile dire ciò che si prova, ci vuole coraggio per donare se stessi ad un'altra persona, ma se è la persona giusta,allora non ci saranno problemi.



Esatto… Niall era la mia forza, era tutto quello di cui avevo bisogno, ma non come amico… perché io... io provavo qualcosa di più per lui.

***

“Sai che giorno è ?” domandai al ragazzo biondo seduto sul divano di fianco a me
“E’ il primo febbraio” mi rispose Niall
Sentii il mio stomaco stringersi in una morsa… La scuola aveva organizzato un ballo di San Valentino e mancavano solo tredici giorni, io sicuramente ci sarei andata da sola, nessuno si sarebbe sognato minimamente di accompagnarmi.
“Hai già chiesto a Cleo di accompanarti al ballo ?”
Lui abbassò lo sguardo
“Non penso che lo farò…” mi rispose
“E perché ?”
“Perché sicuramente lei non accetterebbe…”
“Penso che dovresti provare prima di dare le conclusioni”
Mi stavo facendo del male da sola, stavo consigliando a Niall di provarci con Cleo… chiamatemi pure masochista ma io volevo il meglio per lui, volevo soltanto che fosse felice.
Quando lui aprì la bocca per rispondermi mia madre fece capolino dalla porta dello studio
“Niall, vieni ?”
Lui inspirò forte e andò nell’ufficio, io seguii i movimenti del suo corpo finchè non lo vidi sparire dietro lo stipite del muro, per un po rimasi a fissare la porta di mogano che le mani di Niall avevano appena chiuso, poi andai in camera mia.
Sentii le palpebre pesanti, quindi mi spogliai, restai in intimo e senza mettermi un pigiama o infilarmi sotto le coperte mi addormentai

***

Niall :

Quando finii di parlare con la psicologa andai in salone per salutare Shar ma lei non c’era quindi andai in camera sua, lei si era addormentata, andai vicino al suo letto e mi accorsi che era indossavo soltanto delle mutande e un reggiseno di pizzo nero, non era un compleo volgare, ma di certo lasciava intravedere molto del suo corpo.
Restai per un po a fissarla, era bellissima.
La sua pelle era bianchissima, i capelli arancioni giacevano scompigliati sul cuscino bianco e una ciocca bionda le copriva l’occhio sinistro, gliela sistemai dietro l’orecchio.
Non riuscivo a capire come facesse a pensare di essere grassa, aveva un fisico perfetto.
Mi girai e andai verso la porta, proprio quando stavo per uscire la sentii parlare
“Niall…”
Pensavo che si fosse svegliata quindi andai verso di lei, in realtà stava ancora dormendo.
Sussurò qualche parola incomprensibile e poi di nuovo il mio nome, improvvisamente scoppiò a piangere, provai ad asciugarle le lacrime ma lei mi trattenne la mano appoggiandoci sopra il suo palmo.
Disse ancora il mio nome.
Avevo paura che stesse facendo un brutto sogno quindi prevai a svegliarla ma non ci riuscii.
“Shar… SHAR !”
Lei strinse di più la mia mano e un sorriso comparve sulle sue labbra rosa, finalmente mi sentii tranquillo, non stava facendo un incubo, stava sognando me.

***

Sharlen :


Mi svegliai la mattina dopo di buon umore, non mi ricordavo bene cosa avevo sognato ma ero sicura che fosse stato un bel sogno.

A scuola l’aria era così tesa che probabilmente si poteva tagliare con un coltello, non c’era una persona che non fosse nervosa per il ballo di San Valentino.
Mentre camminavo osservando i ragazzi che si dichiaravano andai a sbattere contro qualcuno.
“Cleo !” dissi
“Ehi Shar !”
“Scusa se ti sono venuta a sbattere addosso !”
“Non ti preoccupare…  adesso abbiamo lezione di Inglese insieme, andiamo ?”
“Certo” risposi sorridendo
Andammo in classe e seguimmo le lezioni fino al suono dell’ultima campanella.
Incrociai Niall poche volte quindi mi diressi all’uscita con Cleo
“Te sai già con chi andrai al ballo ?” le chiesi
“Veramente non ancora…  mi hanno già chiesto un paio di persone di accompagnarli, e io non so chi scegliere…”
“Oh… bhe, dovresti seguire il tuo istinto”
“Si… se ti va possiamo andare a fare shopping per il ballo insieme”
“Certamente !” le risposi
Quando tornai a casa c’era mia madre ad aspettarmi
“Ciao Sharlen, ti ho cucinato del pesce va bene ?” mi disse
“Si mamma, grazie mille”
“Ah… quasi dimenticavo, ha chiamato Niall e ha chiesto se potevi andare a casa sua oggi pomeriggio…”
“Ehm… certo, ora mangio e poi vado da lui”
Mia madre annuì ed io mi sbrigai a finirere tutto il pesce
Dopo aver messo il mio piatto nella lavostoviglie mi infilai il giacchetto e uscii di casa, se non mi ricordavo male Niall abitava vicino alla scuola quindi non ci avrei messo tanto ad arrivare da lui.
Presi la metro e in meno di un quarto d’ora mi ritrovai davanti al mio liceo, attraversai la strada e bussai alla porta di casa Horan.
Mi aprì Niall, lo salutai e ci andammo a sedere sul suo divano.
Cominciammo a parlare del più e del meno fino a quando Niall non mi disse una cosa che non c’entrava nulla
“Sai che ho imparato a cucinare ?”
“Sul serio ?” gli risposi
“Si !”
Andò in cucina e quando ritornò aveva con se un vassoio pieno di piccolissimi dolcetti al cioccolato
“Questi si chiamano Baci di Dama” mi annunciò
“Sembrano buonissimi…” gli dissi
“Tieni, assaggiane uno e dimmi se ti piacciono”  disse porgendomi un dolcetto
“Niall non posso… sono a dieta !”
“La vuoi smettere con questa convinzione di essere grassa ? Stai benissimo così come
sei !”
Io scossi la testa scoraggiata
“Lo dici solo perché sei mio amico… se mi vedessi senza maglietta cambieresti idea”
Non so per quale motivo ma lui arrossì violentemente, mi avvicinò il dolcetto alle labbra e io aprii la bocca e cominciai a masticarlo, era così piccolo che non dovetti neanche spezzarlo, il sapore era davero buonissimo.
“Mmm… Sono deliziosi !”
“Sul serio ti piacciono ?” mi chiese
Mi limitai a scuotere la testa energicamente perché avevo la bocca già occupata a masticare un altrò Bacio di Dama.
Lui sorrise raggiante.
“Allora… ti sei fatto avanti con Cleo ?” gli domandai dopo avere inghiottito il dolce
“Veramente no… non le chiederò di venire con me al ballo, sarebbe inutile”
“Ma non è vero !”
“Sinceramente… chi vorrebbe venire al ballo con me dopo che Louis Tomlinson ha intenzione di accompagnarti ?”
Quel nome mi sembrava familiare…
“Louis è quel ragazzo con la Volvo metallizzata che mi ha schizzato tutta l’acqua della pozzanghera qualche settimana fa ?”
“Si, mi sembra che abbia una Volvo…”
Io non dissi niente e lui continuò a parlare
“Come se non bastasse anche Liam Payne ha chiesto a Cleo di accompagnarla…”
“E chi è Liam ?”
“Liam è il migliore amico di suo cugino, Zayn Malik…”
“Quindi hai intenzione di lasciar perdere ?”
“Si… ma c’è anche un altro motivo”
“E qual'è ?” gli chiesi
“Avevo voglia di invitare te...”

                                                                                         
Buonslve meraviglie !

Allora... per prima cosa mi scuso del ritardo ma sono di nuovo partita e qui non c'è una connessione internet decente... passerò il mese di Agosto al mare e, per assenza di tempo e di wi-fi, non potrò aggiornare costantemente...
Passeranno massimo 9 giorni tra un capitolo e l'altro... comuuunque vi è piaciuto ? spero proprio di si :')
Au Revoir <3

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Capitolo 9
*** Per i miei lettori ***


Ciao a tutti 

Scusate si non pubblico un capitolo da mesi ma ho avuto molti problemi...
Ovviamente non starò qui a raccontarli perchè sicuramente non vi interessano, ma sappiate che il capitolo è quasi pronto !
Se vi va che continui a pubblicare regolarmente fatemi sapere perchè scrivere le mie FF mi impiega molto tempo e mi sembra inutile scrivere se nessuno le calcola...
Mi scuso ancora <3
Un abbraccio. 

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Capitolo 10
*** I’m gonna marry the night : ***


Salve a tutti !
Sono tornata a rompervi i coglioni con la mia FF, lo so che è un secolo che non aggiorno e vi chiedo scusa ! Ma come vi ho già detto ho avuto molti problemi, familiari, sentimentali e fisici, dato che mi sono sfondata un piede D:
Il capitolo è una merda, lo so, ma spero comunque chi vi piaccia
<3 



I’m gonna marry the night :


Il mio cuore accellerò di colpo i battiti cardiaci, non riuscivo a credere che Niall avesse invitato proprio me, lo guardai senza saper bene cosa dire.
“Ovviamente… come amici” mi disse lui arrossendo
Questa frase fece morire il mio entusiasmo ma cercai di non darlo a vedere.
“Certo… sarei molto felice di venire al ballo con te” gli risposi
Lui mi sorrise ed io ricambiai
Improvvisamente sentii il mio cellulare squillare, era mia madre.
“Sharlen sei ancora da Niall ?” mi chiese
“Si, devo tornare a casa ?”
“Dovresti… sto cominciando a cucinare la cena”
“Va bene… a dopo”
“Ciao Shar !”
Attaccai il telefono e mi rivolsi a Niall
“Mia madre ha detto che devo tronare a casa…”
“Va bene, ci sentiamo domani !” mi rispose
Annuii e mi sistemai la felpa prima di lanciarmi nelle fredde strade di Londra.

***

La domenica dopo mi svegliai presto, la sera prima Cleo mi aveva chiamato dicendomi che aveva deciso di andare al ballo con Louis e che le serviva qualcuno per poter andare a fare Shopping così mi aveva chiesto di accompagnarla.
Dopo aver chiarito il motivo dell’interruzzione del mio sonno andai a mangiare e uscii, diretta al negozio preferito della mia amica.
Quando arrivai trovai Cleo davanti alla cassa, intenta a parlare con la commessa che evidentemente conosceva bene.
Appena mi vide corse a salutarmi e dopo ci tuffammo in un mondo fatto completamente di vestiti, lustrini e borsette.
“Allora… chi sarà il fortunato che ti accompagnerà al ballo ?” mi chiese Cleo mentre lisciava le pieghe di un abito azzurro.
“Ehm… Niall”
“Sul serio ? Lo sapevo che c’era qualcosa tra di voi !”
Io arrossii di colpo, quanto avrei voluto che ci fose veramente qualcosa tra di noi.
“Ma non è vero ! Siamo solo amici” risposi
Lei scosse la testa, sospirando, con un l’aria di chi la sapeva lunga.
Io mi irrigidii e finsi di essere interessata ad un orrendo abito giallo canarino.
Dopo solo una ventina di minuti mi sembrò di impazzire.
Cleo stava bene con ogni abito che si provava, io invece non mi sentivo per niente a mio agio con quei vestiti.
Scoraggiata andai a sedermi su uno sgabello, Cleo mi raggiunse subito, indossava un meraviglioso abitino lilla che le stava d’incanto.
“Qual è il problema Shar ?”
“Sono orrenda… gli abiti eleganti mi stanno peggio di quelli normali, il che è tutto dire !”
“Ma smettila ! Shar sei bellissima, sei soltanto te che pensi di essere brutta !”
“Non è vero…”
Lei si alzò e andò a prendere uno stupendo  vestito blu notte senza le spalline.
“Vatti a provare questo, subito !” mi disse
Corsi nel camerino e me lo provai.
Mi piaceva come mi stava… il vestito era un capolavoro di sartoria, il corpetto era abbastanza stretto e finiva in una gonna svolazzante che mi arrivava sopra il ginocchio.
Feci un mezzo giro su me stessa e sorrisi… Avevo trovato l’abito per il ballo.

***

Finalmente era arrivato il grande giorno.
Avevo indossato il mio vestito e, dopo essermi truccata e pettinata, stavo cercando le scarpe che Cleo aveva scelto per me.
Non le avevo ancora viste, appena aprii la scatola sbiancai.
Le mie nuove scarpe erano bellissime, blu come l’abito e con la parte davanti fatta a incrocio, sarebbero state perfette se dietro non ci fosse stato un pericolosissimo tacco quindici.
Le indossai controvoglia, camminai un po per la stanza poi scesi al piano di sotto sospirando, probabilmente un T-Rex avrebbe avuto più grazia di me.

Niall :

Quando Shar scese le scale rimasi senza fiato, era bellissima.
Si avvicinò piano a me, indossava dei tacchi molto alti, non so perché mi fece effetto vederla camminare con quelle scarpe, forse mi immaginavo che sarebbe venuta al ballo in converse.
Sorrisi per quel  pensioro idiota.
Niente avrebbe potuto rovinare quella sera.

***


La festa stava andando benissimo, io e Shar ci stavamo divertendo un mondo ed io ero più felice che mai.
Il DJ stava mixando un pezzo di Rihanna quando all’improvviso cambiò disco e mise un lento.
Le coppie vicino a noi si erano già avvicinate, sembrava una tipica scena da film romantico.
Misi le mani intorno alla vita di Shar e sentii i battiti del mio cuore accellerare, le si appoggiò a me e, insieme, danzammo sulle dolci note di quella canzone.
Non poteva andare meglio di così

***


Shar :

La serata era ormai terminata ed io e Niall stavamo tornando a casa mia con la sua macchina.
Era una macchina molto vecchia e il motore faceva un rumore strano ma non ci diedi tanto peso fino a quando, a pochi Kilometri da casa, quel catorcio si fermò di colpo.
Niall imprecò e andò a controllare cosa fosse successo, niente da fare, ormai era inutilizzabile.
Chiamammo il carro attrezzi e ci avviammo verso casa mia.
“Non ti peoccupare per la macchina, ora ti accompagno a casa poi torno ad aspettare che arrivino a portarla via”
“Non mi va di lasciarti da solo a quest’ ora !” risposi
“Non ti preoccupare per me…”
Io abbassai lo sguardo verso l’asfalto nero, poco prima di sentire un dolore lancinante alla caviglia e a ritrovarmici sdraiata sopra.
Avevo preso una storta.
Altro che film romantico, pensai, qui ci trovavamo in una vera e propria telenovela !

***


Niall :

“Non è divertente !” sbratò Shar mentre la prendevo in giro per la sua caduta
“Invece si !” risposi continuando a ridere
La stavo portando sulle spalle perché non riusciva a camminare, non pesava quasi per nulla.
Appena arrivai all’uscio di casa sua la rimisi delicatamente con i piedi a terra.
“Buonanotte” le dissi, lei si avvicinò a me
“Sogni d’oro Niall…” mi sussurrò all’orecchio.
Un brivido mi percorse la schiena… Ma cosa mi stava succedendo ?
 

Per puro caso anche Shar si è fatta male al piede :') AHAHAHAH Almeno non sono l'unica zoppa (?)
Alla prossima ! <3

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