Only one month

di Myuzu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trascorrere un mese con i Big Bang ***
Capitolo 2: *** Richiesta approvata ***
Capitolo 3: *** Troppi Big Bang insieme! ***
Capitolo 4: *** E ora che dico? ***
Capitolo 5: *** Il pasticcio è fatto! ***
Capitolo 6: *** Ok ... ora muoio (di nuovo)! ***
Capitolo 7: *** O almeno, non del tutto ... ***
Capitolo 8: *** Fingersi addormentati ***
Capitolo 9: *** Io proprio non lo capisco ***
Capitolo 10: *** Innamorata della sua risata ***
Capitolo 11: *** Voglio vederlo ridere ***
Capitolo 12: *** Non disturbar GD che scrive... ***
Capitolo 13: *** Cosa ci sarebbe di male? ***
Capitolo 14: *** Perché mi stai evitando? ***
Capitolo 15: *** Morire dal dolore ***
Capitolo 16: *** Si, che m'interessa! ***
Capitolo 17: *** Mi sono persa! ***
Capitolo 18: *** Una brutta e solitaria giornata ***
Capitolo 19: *** Colazione abbondante, occhiaie e palestra ***
Capitolo 20: *** Un angioletto, quando dorme! ***
Capitolo 21: *** Come devo interpretare questo gesto? ***
Capitolo 22: *** Stracotta e felice ***
Capitolo 23: *** Fuga con gelato ***
Capitolo 24: *** Una conclusione ***
Capitolo 25: *** Un risveglio imbarazzante! ***
Capitolo 26: *** Un Pierre che cambia la giornata ***
Capitolo 27: *** Tacchi ***
Capitolo 28: *** Ed ora che succederà? ***
Capitolo 29: *** Si parte! ***
Capitolo 30: *** Paura di volare? ***
Capitolo 31: *** Credo proprio di amarlo ***
Capitolo 32: *** Senza energie ***
Capitolo 33: *** Dobbiamo parlare ***
Capitolo 34: *** Sono loro l'unico motivo per cui respiro ancora ***
Capitolo 35: *** Non ferire troppo il mio Ji Yong ***
Capitolo 36: *** Cosa dovrebbe andare storto? ***
Capitolo 37: *** Non proprio come programmato ***
Capitolo 38: *** L'unico a non saperlo ERA Ri ... ***
Capitolo 39: *** Odio quando gli altri toccano le mie cose ***
Capitolo 40: *** Voglio un bacio! ***
Capitolo 41: *** Di ritorno in Corea... ***
Capitolo 42: *** Invasione di territorio! ***
Capitolo 43: *** Ti odio! ***
Capitolo 44: *** Gli uomini non li capisco proprio! ***
Capitolo 45: *** In un bel posto ***
Capitolo 46: *** Si dice che gli ubriachi dicano sempre la verità... ***
Capitolo 47: *** Ti prego! Solo un giorno in più ***
Capitolo 48: *** Sorriderò. Fino alla fine. ***
Capitolo 49: *** Non me la sento di dirgli che non ci sarò più ... ***
Capitolo 50: *** Mentalmente ringrazio Seungri... ***
Capitolo 51: *** Cuore mio, vuoi smetterla di martellare? ***
Capitolo 52: *** Amata, protetta, con la persona giusta ***
Capitolo 53: *** Inizia il conto alla rovescia ***
Capitolo 54: *** Una lettera ai Big Bang ***
Capitolo 55: *** Promesse ***
Capitolo 56: *** My angel ***



Capitolo 1
*** Trascorrere un mese con i Big Bang ***


Morire non era decisamente nei miei programmi. Avevo un sacco di sogni, di aspettative, di progetti. Ed ecco che arriva uno svitato ubriaco o drogato, non so e non mi importa, che alla guida di un auto mi scaraventa per aria. Scaraventa me, povera ignara neodiciottenne, pronta alla vera vita.
Mi viene da dire: e che cazzo! Perdonate la scurrilità, ma io avevo tutta una vita davanti!
Ed ora, in questa sala completamente bianca, vestita totalmente di bianco, aspetto che succeda qualcosa.
«Odio il bianco. Lo detesto. È così … incolore!» sbatto i piedi. Non riesco a capire se sono in piedi o seduta. «Uff! C’è nessuno qui? Cioè come funziona? Non dovrebbe venire qualcuno a prendermi? Che so … un angelo, un diavolo, un parente … se deve essere un parente vorrei fosse nonna Veronica. Non mi ha ancora detto dove ha nascosto la ricetta dei suoi biscotti! Dalla sua morte non si mangiano più biscotti decenti! Ehilà! C’è qualcuno? Oh, cavolo insomma! Sono appena morta! Un po’ di considerazione!» incrocio le braccia o almeno credo di farlo. Tutto intorno a me è noiosamente e dannatamente bianco! «Credo che morirò di noia … Un momento, ma una morta può morire di noia? Mmm … bella domanda! Ma cosa cappero farfugli Chiara!» Mi faccio ancora qualche domanda stupida fino a che uno sbuffo di fumo grigio non attrae la mia attenzione. «Ah, finalmente! Quanto altro tempo avevate intenzione di farmi aspettare!»
Lo sbuffo di fumo cresce sempre più fino a diventare una densa nuvola grigio scuro. Al solo vederla mi viene da tossire e vorrei, ma mi rendo conto che non posso. Non sento più il mio corpo e non sono tanto sicura ci sia.
La nuvola si dirada e lascia spazio a un alto essere dai lunghi capelli scuri, ricoperto da fasce e drappi neri. Dai capelli selvaggi e in disordine fa capolino l’occhio sinistro. Giallo. Sembra quello di un gatto. Tra le mani ha un enorme falce. Apre le braccia verso di me come per incutermi timore.
«Tutto qui?! Cosa sei, uno shinigami o cosa? Un folletto della preistoria?» l’essere che ho di fronte mi guarda con l’occhio fisso e apre la bocca, ma non ne esce alcun suono. Al che continuo. «Allora? Che si fa? Dove mi porti? Paradiso? Inferno? Portami dove vuoi basta che lasciamo questo bianco! Sto impazzendo!!|!!!!!!|””!!£$%””&5e6»
«Ehm ehm …» si schiarisce la voce rauca e srotola una pergamena. «Signorina Chiara Ferrao, nata il 27 luglio del …»
«Senti lo so come mi chiamo, quando sono nata ecc ecc. Voglio solo andare via!» dico agitata.
«Sei piuttosto snervante per essere una morta, lo sai?» mi fissa disgustato ed io ricambio l’occhiata. Io non gli piaccio e il sentimento è reciproco! «Comunque, c’è stato un errore. Tu non saresti dovuta morire oggi. C’è stato un piccolo errore di distrazione da parte dell’Ufficio del ritiro delle Anime.»
«Questo significa che non sono morta e che posso riavere la mia vita e che non ricorderò nulla di tutto ciò e che vivrò per sempre felice e contenta con l’uomo che amo?» lo guardo speranzosa.
«Eh eh eh eh …» ride. «No.» esclama serio. La mia delusione deve essere chiara sul mio volto, anche se non ho più un volto. La sento, è lì! «La tua anima ha già cominciato a lasciare il tuo corpo. Non puoi riavere la tua vita.» lo sconforto mi invade e per la prima volta da quando sono arrivata qui, mi rendo conto davvero di quello che mi sta succedendo. Io sono morta. È tutto finito! «Ma …» alza un indice e mi si riaccende la speranza.
«Ma?» gli faccio eco.
«Hai diritto a un desiderio.»
«Desiderio? Cos’è? Sei anche il genio della lampada adesso?» chiedo scettica. Mi guarda stizzito.
«Dato che è stato un errore, ti è concesso un desiderio. Una specie di risarcimento. Ma se non lo vuoi …» fa per voltarsi. I suoi lunghi capelli oscuri oscillano a un vento inesistente.
«No, no, no, no! Fermo! Lo voglio. Il desiderio. Lo voglio.»
«Bene …» sbuffa. «Che cosa desideri?»
«Trascorrere un mese con i Big Bang!»

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Capitolo 2
*** Richiesta approvata ***


«Un mese con … i Big Bang?» balbetta lo Shinigami con l’occhio da gatto.
«Si! I Big Bang! Sono una band sud coreana che …» inizio a spiegare elettrizzata.
«So chi sono i Big Bang!» risponde leggermente stizzito.
«Li conosci? Ah! Lo sapevo che erano famosi dappertutto! Perfino uno shinigami primitivo in un posto come questo li conosce! Ah, sono così fiera!» sono talmente contenta che se potessi inizierei a ballare. Il capellone qui davanti a me mi fissa indignato. Sbuffa. Una lunga ciocca di capelli si scosta brevemente per poi ritornare liscia e perfetta al suo posto.
«In genere si chiede di rivedere i propri genitori, di incontrare le proprie amiche o il proprio ragazzo. Perché i Big Bang?» fa roteare la falce tagliando l’aria densa.
«Perché da quando li ho sentiti per la prima volta, sono diventati la mia vita, la mia felicità il mio tutto! E poi sono io che scelgo il desiderio, Rapunzel! Quindi non scocciare!» ribatto seccata.
«Come mi hai chiamato?» alza il sopracciglio scoperto e storce la bocca.
«Rapunzel! Sai … la ragazza rinchiusa in una torre … dai lunghi capelli … come i tuoi … La conosci? »
«Si.» torna serio e seccato. «La conosco. Ma non chiamarmi più così.»
«Allora qual è il tuo nome?» chiedo curiosa di scoprire il nome di uno shinigami.
«Io non ce l’ho un nome.» si volta e si allontana.
«Come non ce l’hai?! Tutti hanno un nome!!! Ehi, ehi, ehi! Dove vai? Non lasciarmi qui!» urlo allarmata.
«Bé lo hanno tutti tranne me, contenta? Vado a chiedere se il tuo desiderio può essere esaudito. Un mese sembra accettabile, ma non so se la tua anima possa resistere tanto a lungo.»
«Ah!» esclamo semplicemente. Il fumo riappare attorno a lui e sembra risucchiarlo. «A chi vai a chiedere? E dove? Posso venire con te?» chiedo speranzosa. Non voglio restare un momento di più in tutto questo bianco!
«No!» risponde secco.
«Ma è mai possibile che con te è sempre no!? Antipatico!» ma è già sparito e con lui tutto il fumo, lasciando tutto di nuovo perfettamente bianco.
Cerco di distrarmi.
«Così gli shinigami non hanno un nome … Che triste! Già il loro mestiere fa schifo!»
Il tempo passa. Non so esattamente quanto. Qui non si distingue nulla. Potrei definirlo il luogo dell’infinita noia …
Finalmente il fumo grigio riappare con mio grande sollievo.
«Fred!» urlo.
«Come?» spalanca l’occhio scoperto.
«Il tuo nome. Hai detto che non ne hai uno, no? Allora io te ne ho trovato uno. Fred.»
«Non ho bisogno di un nome.» afferma annoiato. «La tua richiesta è stata approvata. Un mese con i Big Bang.»
«Sul serio? Davvero? Oh, sono così contenta che se avessi le braccia, nonostante il tuo aspetto ti abbraccerei!» affermo entusiasta. Non ci posso credere, conoscerò i Big Bang!
«Ringrazio il Dio che tu non abbia le braccia, allora.»
«Te l’ha mai detto nessuno che sei estremamente simpatico quando fai così?» chiedo seria e innervosita.
«No, sfortunatamente qui è un mortorio. Ah ah ah.» ride.
«Questa è proprio squallida.» rispondo allucinata.
«Già …» ritorna serio.
«Però apprezzo il tentativo!» cerco di sorridere, ma non so se ci riesco. «Allora, andiamo? Come funziona? Per caso arriva una nuvola speedy?» domando più curiosa che mai.
«Molto più semplice. Chiudi gli occhi.» mi invita Fred.
«Ehm … come si fa?» chiedo sconcertata. Lui sbuffa di nuovo.
«Pensa di chiudere gli occhi.»
«Ah, ok. Fatto!»
«Ora riaprili.»
Riaprendo gli occhi mi ritrovo su un marciapiede affollato di persone con gli occhi a mandorla. Tutto intorno a me, palazzi e grattaceli svettano.
«Wao!» esclamo.
Abbasso lo sguardo e con meraviglia mi accorgo, che ho di nuovo il mio corpo. Mi tocco il volto, poi il naso, i capelli, la pancia e noto che indosso gli stessi vestiti dell’incidente. La stessa collana al collo e lo stesso bracciale dell’amicizia. Una stretta allo stomaco mi conferma che ho di nuovo il mio corpo. È il dolore la conferma.
Fred svolazza a qualche centimetro da terra.
«Deduco che non possono vederti.» dico piano.
«Perspicace.» ribatte sarcastico e poi si volta. «Seguimi.»
«Dove andiamo?» chiedo ad alta voce attirando l’attenzione di molte persone attorno a me. Mi crederanno pazza a parlare da sola!
«Secondo te?» sbuffa scocciato. «Andiamo dai Big Bang.» un’onda di felicità ed eccitazione mi invade il cuore. Il ricordo del luogo dell’infinita noia è già solo un lontano ricordo … 

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Capitolo 3
*** Troppi Big Bang insieme! ***


«Fred! Aspettami, Fred!» cerco di parlare piano, ma la gente comunque si volta a fissarmi. «Vuoi rallentare?! Qui mi prendono per pazza!»
«Eh eh eh. Cosa vuoi che mi importi?!» risponde secco proseguendo senza rallentare.
«Ottuso di un Fred!» urlo. Un’anziana signora si volta scandalizzata ed io le rivolgo un sorrisetto imbarazzato in segno di scuse, accelerando il passo.
Fred svolta in una strada meno affollata e mi sento libera di parlare senza che qualcuno mi acciuffi e mi rinchiuda in un manicomio!
«Fred?»
«Mmh?»
«Ehm … come faccio? Nel senso, mi presento davanti i Big Bang e dico: Ehi ciao! Mi chiamo Chiara. Sono morta per sbaglio e ora il mio amico capelluto Fred, che non potete vedere perché è uno shinigami, mi ha concesso di incontrarvi! Non credo sarei credibile …» parlo e gesticolo incurante dei sempre più radi passanti.
«Direi proprio di no.» risponde semplicemente dandomi sempre le spalle.
«E allora? Cosa dovrei fare?» chiedo nervosa. Ma continua a non rispondere. «Vuoi rispondermi per favore?»
«Sei snervante, ragazza! Fastidiosa come una zanzara!» sbuffa rumorosamente.
«Se tu rispondessi alle mie domande, io non ti seccherei in questo modo! E poi non sono una zanzara!» protesto stizzita.
«Zitta. Zanzara!» mi punzecchia. Ci prova gusto anche se non lo da a vedere.
«Vuoi dirmi che devo fare?» mi sto innervosendo sul serio ora.
«Se ti stessi un po’ zitta e la smettessi di parlare …» in questo preciso istante, inciampo in numerosi fili neri.
Cerco di non cadere e di riacquistare l’equilibrio saltellando su un piede. Ma trascino con me un filo che a sua volta trascina qualcosa di più grande. Un qualcosa simile a un proiettore da set fotografico. Mi sposto, sempre su un piede, per evitare che mi cadi addosso. Urto qualcuno. Anzi, per essere precisi, scaravento questo qualcuno a terra e gli cado rovinosamente addosso. Subito dopo il proiettore cade a terra con un tonfo, apparentemente intatto. Il mio piede è ancora avvolto nei fili.
«Visto? Lo dicevo io di stare zitta e attenta!» sogghigna Fred ed io lo freddo con un occhiata. Cerco di tirarmi su a fatica puntando le mani sull’asfalto.
«Scusa! Scusami tanto! Ero distratta e …» alzo il volto e per poco non svengo. Il qualcuno che ho urtato, scaraventato a terra e che sto ancora schiacciando con il mio peso-piuma, è niente di meno che Seungri! «Oddio!» scatto in piedi con un salto felino e crollo all’indietro sul sedere, mentre Fred si fa una grassa pancia di risate. Lo ammazzerei, shinigami da strapazzo!
«Ahi ahi ahi!» si lamenta Seungri con una mano dietro la testa. Io rimango allibita ed immobile a fissarlo, incapace di alzarmi o di fare qualsiasi altra cosa.
«Ri! Cos’è successo?» sbuca Daesung da un alto separé. «Ti sei fatto male?» si avvicina a Seungri e si china ad aiutarlo.
Oh mio Dio! Sono Seungri e Daesung quelli che ho davanti! Un momento …
«Fred! Ma io li capisco! Come è possibile?» chiedo ad alta voce dimenticando di non essere sola.
«Non mi sembra il momento di fare domande, Zanzara. Credo invece che tu debba dare delle spiegazioni invece.» sorride cattivo. Deglutisco e mi volto verso i due.
«Cosa succede qui? Il fotografo vi sta aspettando …» giunge Top che mi scorge immediatamente. «Oh!» esclama sorpreso, facendo la sua solita espressione sorpresa che mozza il fiato. «E lei chi è?»
«Non lo so.» risponde Daesung alzando le spalle.
«E che ne so! So solo che mi è piombata addosso!» si lamenta Seungri spolverandosi i pantaloni.
«Ehi, ragazzi! Sarà meglio tornare. Ji Yong si sta innervosendo di là.» arriva Taeyang frettoloso. «Ma cosa è successo? Chi è questa ragazza?» mi si avvicina e mi porge la mano per aiutarmi. La afferro un po’ sorpresa e confusa.
Quattro membri dei Big Bang sono qui davanti a me in carne ed ossa. Ed uno di loro mi ha appena aiutato a rialzarmi. Lo guardo riconoscente con un sorriso nervoso e mi sistemo i capelli dietro l’orecchio. Mi sento osservata. Otto paia di occhi a mandorla, meravigliosi tra l’altro, mi fissano in attesa di una risposta che non arriva. Uno, perché anche se aprissi la bocca non ne uscirebbe alcun suono e farei la figura di un merluzzo appena pescato. Due, non conosco il coreano e al momento l’inglese e perfino la mia lingua, l’italiano, mi sembrano arabo! Tre, non saprei assolutamente cosa inventarmi!
Li fisso uno per volta. Sono persino più belli da vicino. Seungri mi fissa ancora infastidito dal fatto che gli sono caduta addosso. Daesung mi sorride, forse divertito dalla mia espressione. Top ha un’aria curiosa, infantile. Taeyang mi tiene ancora la mano e mi guarda con uno dei suoi soliti sorrisi gentili e rassicuranti.
«Ehi, voi! Scansafatiche! Tornate sul set! Non abbiamo ancora finito.» G-Dragon arriva all’improvviso accompagnato da un coro di angeli. Bé scommetto che il coro sia nella mia testa! Si accorge subito di me e mi osserva sconcertato. «E lei chi è?»
È l’ultima cosa che sento prima di svenire. Troppe emozioni insieme. Troppi Big Bang in un colpo solo.

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Capitolo 4
*** E ora che dico? ***


Non vedo niente. Non so dove sono né che ore siano. Mi gira la testa.
«Zanzaraaaaa! Apri gli occhietti, è giorno.» la voce roca di Fred si insinua nella mia testa fastidiosamente.
Strizzo gli occhi e cerco di muovermi. Sento delle voci attorno a me, ma continuo a non vedere niente. Raccolgo tutte le mie forze per sollevare le palpebre pesanti. La luce mi acceca. Sbatto le palpebre fino a quando i miei occhi non si sono abituati.
«Oh, ecco. Si sta svegliando.» fa una voce alla mia destra.
«Finalmente!» fa un’altra.
«Allontanatevi! Lasciatala respirare, se no sviene di nuovo.» questa la riconosco. G-Dragon.
Sono stesa su un divano nero. Porto la mano dietro la testa.
«Ahia!» esclamo tastando l’enorme bernoccolo spuntatomi.
«Ah, scusa, non sono riuscito ad afferrarti in tempo.» si scusa Taeyang, la prima voce che ha parlato. «Ecco a te! Acqua e zucchero.» arriva Daesung con un bicchiere in mano e me lo porge. Lo prendo con mano tremante, sorrido di ricambio al suo sorriso enorme a trentadue denti.
«Eh, già! Diamole anche qualcosa da mangiare a questo punto! Pronto? Sono io che sono stato travolto!» sbraita Seungri, la seconda voce.
«Oh, smettila!» G-Dragon gli da un colpetto dietro la testa per poi appoggiarsi a lui abbandonando il braccio sulla spalla del maknae.
«Come va?» chiede Taeyang gentile quando ho finito di bere.
Non so se parlare né cosa dire. Mi capiranno come io capisco loro? Apro la bocca indecisa. Arriva Top di corsa agitato.
«Come sta? Si è ripresa?» il suo volto cadaverico mi suggerisce che lui e gli svenimenti non vanno molto d’accordo.
«Sta benissimo!» afferma Seungri. «Ma non la vedete che sta meglio di noi?! È tutta una messa in scena per farsi notare. Non datele importanza!»
«Senti, tu! Non è colpa mia che mi sono sentita male per le troppe emozioni! Un quinto della colpa è anche tua! Antipatico di un panda-Ri!» esplodo facendo sobbalzare Taeyang e lasciando tutti a bocca aperta. Segue il silenzio più pesante e imbarazzante della mia vita. Vorrei sprofondare. Scomparire.
«Wow, Zanzara! Ora si che li hai conquistati!» ride Fred con le mani sulla pancia a due metri da terra.
Top è il primo a scoppiare a ridere. Daesung lo segue. Poi GD, Taeyang e infine cede anche Seungri in una fragorosa risata.
«Allora sai parlare.» afferma Taeyang tra le risate. Sorrido imbarazzata e mi metto a sedere a gambe incrociate. Gli altri si calmano, finalmente. E anche Fred ritorna alla sua espressione macabramente sobria.
«Come ti chiami?» chiede Daesung sedendosi sul divano.
«Chiara.» rispondo senza pensare.
«Chiara? Di dove sei?» chiede GD fissandomi ancora appoggiato a Seungri.
«Mmm … Italia.» rispondo meno sicura. E se chiedono cosa ci faccio qui? Se mi chiedono come ci sono arrivata? Io cosa rispondo?
«Wa Italia! Bello!» Daesung batte le mani. Gli altri sorridono gentili.
«Ehi, Chiara, hai fame?» chiede GD staccandosi dal povero Ri.
«Bé … in effetti …» arrossisco lievemente, sollevata che le temute domande non siano arrivate.
«Bene! Andiamo di là. Basta aggiungere un posto.» GD si allontana e varca la porta seguito da Top e Daesung.
«Appena ti senti, vieni di là.» Taeyang mi stringe una spalla e si allontana. «Vieni Ri?»
«Arrivo Hyung, un attimo.»
Rimaniamo io e Seungri nella stanza. Ovviamente c’è anche Fred con noi. Guardo Fred che mi fa una alzata di spalle. Restiamo per un po’ in silenzio.
«Mi dispiace. Per esserti piombata addosso intendo …» dico fissando Seungri.
«Mi sembra il minimo.» ribatte altezzoso. Alzo un sopracciglio innervosita. Lui mi guarda poi sbuffa.
«Scusa. Io non sono così. E solo che odio il fatto che qualcuno possa mancarmi di rispetto perché sono il più piccolo. È difficile per me. Mi difendo e spesso divento arrogante.» confessa il maknae un po’  nervoso. Rimango a tratti allibita. E cos’è questa confessione?
«Posso … immaginare come ti senti …» dico piano. «Io sono la più piccola nella mia famiglia.» gli sorrido e lui si rasserena. Si volta verso la porta e si allontana.
«Vieni?» mi chiede di spalle.
«Un attimo.» rispondo e così esce dalla stanza. Lascio che trascorra qualche secondo prima di alzarmi in piedi sul divano per poter arrivare all’altezza di Fred. «Fred! Ho visto i Big Bang! E sto per cenare con loro! Non è meraviglioso?! Eh?! Eh?! O almeno credo che sto per cenare … ma che ore sono?»
«Fastidiosa Zanzara eccentrica.» sbuffa Fred con il suo solito allegro umore.
«Comunque … com’è possibile?! Io li capisco e loro capiscono me!» dico agitata cercando di non alzare troppo la voce.
«Ritienilo un dono incluso nel pacchetto, Zanzara. Tu capisci loro e loro te e in più nessuno si domanderà mai perché o da dove tu sia spuntata. Così è più semplice no?» spiega con la sua voce roca.
«Ah …» dico sorpresa.
«Muoviti ad andare di là!» mi esorta allontanandosi come un fantasma. «Ho fame!»
«Fame? Perché gli shinigami mangiano?» domando curiosissima scendendo con un salto dal divano.
«Muoviti!» urla in risposta.

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Capitolo 5
*** Il pasticcio è fatto! ***


Ferma sulla soglia non riesco a racimolare il coraggio per entrare. Cavolo! Sto per cenare con i Big Bang! Cosa da infarto! Faccio uno, due … tre respiri profondi prima di riuscire a muovermi. Appena entro la scena è alquanto … buffa.
GD indossa una canottiera bianca molto lunga con pantaloni larghi e cappello in testa; è seduto a gambe incrociate sulla sedia e mangia di gusto. Seungri con maglia a righe e babbuce a cane sta seduto di fronte al leader disinteressato e si dibatte animatamente su qualcosa che non ho sentito. Top, al capotavola tra i due, segue il discorso con aria interrogativa, sembra un bambino che sta per piangere! Daesung a torso nudo è seduto all’altro capotavola e ride solare. Taeyang, accanto a GD è anche lui a torso nudo ed è concentratissimo sul suo piatto. Ok, troppi torsi nudi, anche se sono due su cinque, ora risvengo!
Calma. Devo rimanere calma! Alzo lo sguardo e noto Fred che svolazza intorno alla tavola ad occhi chiusi, o almeno l’occhio scoperto è chiuso. Ma cosa sta facendo?! Top è il primo a vedermi.
«Chiara! Vieni, siediti.» tutti smettono di fare quello che stavano facendo e si voltano a guardarmi. Accenno un sorriso e mi avvicino insicura.
«Sicuro che non ci siano problemi?» chiedo timida.
«Se ce ne fossero non saresti qui.» risponde Ji Yong senza guardarmi, mentre pesca qualcosa da una ciotola. Il suo tono un po’ acido mi fa rimanere a tratti interdetta, ma decido di far finta di nulla, mi avvicino ancora ed occupo il posto libero tra Seungri e Daesung.
«Allora grazie.» sorrido più calorosa e Taeyang di fronte mi ricambia. Cerco di non soffermarmi troppo sui suoi pettorali e di non arrossire, ma ritenendomi incapace dell’impresa sposto lo sguardo sul piatto pieno di riso e qualcosa che non saprei definire.
«Ehi, voi due! Non vi sembra arrivato il momento di mettersi una maglia?!» chiede il leader, forse intuendo il mio disagio o forse chissà … Per me è già un punto interrogativo!
«Dici?» fa Taeyang abbassando il collo e guardandosi la pancia scoperta.
«Ma io ho caldo!» si lamenta Daesung con una smorfia. GD lo fredda con lo sguardo e Daesung è il primo tra i due a schizzare in piedi per prendere una maglietta. Taeyang lo segue.
«Coraggio, Chiara! Buon appetito!» mi esorta Seungri, gli sorrido. Non è come me l’avevo immaginato poco prima.
«Buon appetito.» auguro e le chiacchiere di Seungri ricominciano serene, coinvolgendo anche un Top più allegro e tranquillo. Tasto il tavolo con la mano alla ricerca delle posate,  ma, disgrazia delle disgrazie, trovo solo due bacchette! Il panico mi invade. Ho provato a mangiare con le bacchette solo una volta in un ristorante cinese e, dato che ho sprecato più di mezzo piatto sporcando tavola e pavimento, la proprietaria del ristorante fece per la prima volta uno strappo alla regola e mi portò forchetta e cucchiaio! Deglutisco tenendo le bacchette di fronte alla faccia, come se sperassi di trasformarle con il solo sguardo in posate.
«Cosa c’è Zanzara? Problemi tecnici?» mi prende in giro Fred. Gli lancio un’occhiataccia rapida.
Taeyang e Daesung ritornano al tavolo, vestiti stavolta.
Io sto ancora pensando a cosa fare, mi vergogno troppo a chiedere le posate!
«C’è qualche problema?» mi chiede Daesung gentile. «Per caso non ti piace?»
«No, no assolutamente! È tutto ok!» dico più a me stessa che a lui.
Mi sento gli occhi di GD addosso mentre in modo molto goffo e imbranato impugno le bacchette e tento di iniziare a mangiare.
Cerco di afferrare quello che, almeno in apparenza, è un pezzo di carne e sono convinta di esserci riuscita prima che, incrociando le bacchette, il pezzo di cibo non identificato schizza in faccia a Taeyang, che per lo spavento si alza facendo cadere il piatto addosso a Daesung, che urtando la tavola fa cadere l’ampolla della salsa sui pantaloni di Seungri, che schizzando in piedi spaventa Top, che tira per sbaglio la tovaglia facendo cadere tutto a terra. Il pasticcio è fatto!
GD rimane con le bacchette a mezz’aria e aria allibita sul volto. Nell’imbarazzo e nel silenzio totale, sento solo le forti risate di Fred che, se non fosse uno shinigami, sarebbe morto dal troppo ridere. Non riesco a volgere lo sguardo verso nessuno: l’imbarazzo è troppo.
«Hahahaha dimmi un po’ Zanzara, vuoi che ti presti la mia falce?» sfotte Fred ridendo a crepapelle. Mi verrebbe da piangere se la situazione non fosse così assurda.
 
Un’ora dopo, sono nel letto di Top. Mi ha gentilmente ceduto la sua stanza durante la mia permanenza, alla quale durata, fortunatamente come promesso da Fred, nessuno ha domandato. Top dormirà insieme a Daesung.
Indosso una maglietta verde lunga e larga che mi ha prestato Taeyang. Sono ancora rossa dalla vergogna, ma sembra che non ce l’abbiano con me, si sono fatti due risate anche loro. Solo Ji Yong mi è sembrato un po’ avverso, ha esclamato: “La prossima volta chiedi le posate.”
Questa sua affermazione mi ha ferita un po’. Mi rigiro nel letto.
«Fred?» chiamo a bassa voce.
«Mmm?» risponde.
«Credi che GD mi odi?»
«Cosa vuoi che ne sappia Zanzara?! Sono un dio della morte, mica il dio dell’amore!» sbotta. Il suo occhio da gatto è fosforescente al buio, così come la sua falce.
«Antipatico! E smettila di chiamarmi Zanzara!» dico acida.
«Solo se la smetti di chiamarmi Fred.» contratta lui.
«Cosa hai contro il nome Fred?» mi alzo a sedere irritata.
« È un nome da cane.» risponde serio. Scoppio a ridere.
«Ma sta zitto! Non è vero!»
«Si che è vero!»
«No, non lo è!»
«Ah come sei insistente! Dormi Zanzara che domani è il tuo secondo giorno.» mi avverte Fred serio.
«Già …» resto per un attimo in silenzio angosciata dal tempo che passa. Ma decido di non pensarci. Mi risistemo sotto le coperte. «Buonanotte Fred!»
«Buonanotte Zanzara.»

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Capitolo 6
*** Ok ... ora muoio (di nuovo)! ***


La luce del sole filtra tra le tende dischiuse illuminandomi il volto. Stropiccio gli occhi contrariata. Ho ancora sonno! Per un attimo mi chiedo dove sono, poi ricordo. Sono a casa dei Big Bang! Nel letto di Top! Allora sono morta sul serio … ma sono con i Big Bang! Non era un sogno.
Mi strofino gli occhi con i pugni chiusi. Che ore saranno?
Mi metto a sedere e con gli occhi semichiusi cerco un orologio nella penombra. Ma non ne vedo … Alzo lo sguardo e noto Fred che galleggia addormentato a pochi centimetri dal soffitto. Mi scappa un risolino.
Senza far rumore scendo dal letto e in punta di piedi esco dalla stanza richiudendo la porta alle mie spalle. Vado in cucina e finalmente trovo un orologio.
«Sono solo le sette …» sbuffo assonnata.
Prendo un bicchiere d’acqua e mi guardo intorno. La cucina è molto in disordine, ma è piuttosto pulita per essere in una casa abitata da soli maschi. Il mio sguardo vaga per la stanza e ricade su una rigogliosa pianta verde. Chissà a chi piacciono le piante …
Mi sposto in corridoio ad osservare le varie foto incorniciate. Ce ne sono molte e in alcune sono molto piccoli. Sembrano molto affiatati e una gioia improvvisa mi invade il petto. Sorrido da sola come un'ebete osservando quei volti sorridenti e amichevoli.
Una porta si apre improvvisamente facendomi sobbalzare. È Taeyang. Nel vedermi spalanca un po’ gli occhi, poi sorride.
«Buongiorno.» mi dice richiudendo la porta.
«Buongiorno.» rispondo.
«Dormito bene?» mi chiede andando verso la cucina.
«Si, grazie. Ti svegli sempre così presto?» chiede bramosa di conoscere il più possibile di loro.
«Si, in genere sono sempre io che mi sveglio per primo e a volte preparo la colazione per tutti.» dice soddisfatto.
«Sai cucinare?» chiedo curiosa accoccolandomi sul divano in cucina.
«Un po’ …» dice imbarazzato.
«Da quanto tempo è che vivete di nuovo insieme?»
«Ogni volta che dobbiamo promuovere un nuovo cd o dobbiamo scrivere nuove canzoni, ci riuniamo insieme in questa casa per collaborare meglio. È una specie di terapia di gruppo.» spiega mentre pesca ingrediente dagli scaffali.
«Ah …» annuisco osservandolo.
«Devi aver fame. Ieri sera non hai mangiato nulla.» ridacchia piano cercando di non farsi vedere e non offendermi.
«Ehm … si …» divento paonazza e nascondo il volto fino al naso nel collo della maglietta. Poi ricordo GD e non mi trattengo dal chiedere: «Non sono molto simpatica a GD, vero?»
«No, perché dici questo?» si gira triste.
«Mi è sembrato …» dico evitando il suo sguardo.
«No, non è così. È solo che ultimamente è molto nervoso e sotto pressione. Ma non è ha nulla contro di te. Te lo garantisco.» conclude rassicurante. Mi sento un po’ meglio e gli sorrido riconoscente. «Ti dispiace andare a svegliare gli altri? Tra un po’ è pronta la colazione.»
«Vado.» scatto in piedi e mi avvio lungo il corridoio.
Busso alla porta su cui c’è un enorme adesivo di Doraemon. Mi gioco quello che non ho che questa è la stanza di Daesung!
Busso ancora, nessuna risposta. Apro con cautela. La stanza è al buio e cerco di non inciampare in nulla mentre raggiungo le tende. Ne scosto una, giusto per far entrare quel po’ di luce per distinguere le sagome distese di Top e Daesung.
«Daesung?» chiamo a bassa voce. «Daesung?» mi avvicino al letto e gli sfioro il piede che spunta da sotto le coperte. Lui schizza a sedere agitato facendo spaventare Top, che in tutta risposta lo colpisce con uno schiaffo dietro la testa prima di rimettersi a dormire. «Scusa … tra un po’ è pronta la colazione.» bisbiglio.
«Ah … ok … subito …» mi risponde ad occhi chiusi. «Arriviamo subito …» sbadiglia.
«Ok …» esco dalla stanza, lasciando la porta aperta e mi dirigo verso la prossima stanza.
A questa è appesa una lavagnetta con delle fotografie che ritraggono Seungri e celebrità orientali che conosco solo di nome. Busso, ma come prima nessuna risposta. Entro e le tende sono già aperte.
«Seungri?» chiamo.
«Mmm … mmm … lasciami dormire …» risponde da sotto le coperte.
«Taeyang ha detto che è pronta la colazione.»
«Davvero?»  punta le braccia sul materasso e sbuca dalle coperte con capelli in disordine e un’espressione interrogativa. «Ah, ok. Andiamo.» si alza e mi sorpassa uscendo con mio completo stupore. Lo seguo. Daesung e Top sono già in corridoio e Seungri si unisce a loro.
« … giorno …» mi saluta Top ancora ad occhi chiusi.
«Buongiorno.» lo saluto. «Manca solo GD, ci pensate voi?» chiedo io speranzosa. È risaputo che G-Dragon è riluttante ad alzarsi la mattina e in più credo di non andargli molto a genio. Alle mie parole si voltano tutti verso di me.
«Nooo …» fa Daesung.
«Passo.» dice Top.
«Va tu …» mi incita Seungri.
Abbandonata al mio destino, faccio un respiro profondo e apro la porta della stanza del leader. Entro in punta di piedi e scosto le tende bianche. Mi guardo un po’ in giro. Forse non avrò mai più l’occasione di entrare in questa stanza. Ci sono molte foto. Il pc è acceso e la scrivania e sommersa da una marea di fogli. Sta scrivendo una canzone! Sbircio un po’, ma sento Ji Yong muoversi nel letto così mi volto spaventata. Falso allarme, sta ancora dormendo. Ma tecnicamente, io dovrei svegliarlo! Mi avvicino titubante.
«GD?» bisbiglio, ma non reagisce. «Ji Yong?» sussurro, ma ancora niente. Mi sporgo sul letto. «Ji Yong?» lo chiamo a voce un po’ più alta. Gli sfioro la spalla con la mano. Si smuove e si gira dall’altro lato, ma non si sveglia. Sbuffo. Salgo con le ginocchia sul letto e lo scuoto leggermente. «Ji Yong? Ji Yong?! Svegliati!» inizio a spazientirmi. Lo scuoto ancora più forte. «Ji Yong!»
All’improvviso mi afferra per il polso e mi sbatte su letto.
«Seungri, smettila di rompere!» ruggisce arrabbiato.
Quando apre gli occhi i nostri nasi quasi si sfiorano, sbarra gli occhi alla mia vista.
«Ti lascio un momento da sola e arrivi a questo?» chiede cinico Fred entrando fluttuante.
Sono a meno di un centimetro dal volto di GD mentre lui è su di me sul suo letto. Ok … ora muoio (di nuovo)!

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Capitolo 7
*** O almeno, non del tutto ... ***


«Mi odia.» dico seduta con le ginocchia al petto sul divano.
«Solo perché è schizzato in piedi, uscito dalla stanza sbattendo la porta, uscito di casa senza mangiare, non ha salutato nessuno e non ti ha rivolto lo sguardo nemmeno una volta, non significa che ti odi.» afferma Fred fluttuando per la stanza.
«Wow Fred! Tu si che sai far star meglio le persone!» ribatto sarcastica, mettendomi un cuscino sulla testa. Ride fragorosamente facendomi innervosire ancora di più.
Dopo quello che è successo stamattina, Ji Yong è uscito di casa senza dire nulla e gli altri più tardi sono usciti per varie commissioni o lavori lasciandomi da sola. Se avessi avuto dei vestiti sarei andata con loro. Ma da dove li prendo dei vestiti?
«Ehi Fred! Non avresti dei vestiti da darmi?»
«Mi hai preso per una boutique?» chiede secco.
«Non dovevi rendermi tutto più semplice?» mi lamento triste.
«In realtà sei tu che rendi vani tutti i tentativi di facilitarti. Potevi evitare di svegliarlo in quel modo!»  dice con aria altezzosa.
«Non è colpa mia! Non si svegliava!»
«Non è una buona scusa per saltargli addosso!» mi punzecchia. Gli scaravento il cuscino che lo trapassa.
«Non gli sono saltata addosso! Semmai lui …» divento rossa al solo pensiero. Il battito accelera. Mi sento ancora imbarazzatissima, ma una parte di me, nascosta e in silenzio, sta facendo i salti di gioia per quello che è successo.
Con un grande sospiro mi alzo dal divano.
«Dove vai?» chiede Fred annoiato.
«Faccio un po’ di pulizie. È una buona idea, no?» dico entusiasta.
«Ecco Biancaneve!» scuote la testa.
«Smettila Rapunzel da strapazzo!» grugnisco stizzita.
«Stai per caso diventando isterica, Zanzara?» domanda lui pacato alzando il sopracciglio. Sbuffo e mi allontano.
Non sto certo qui ad elencare tutto quello che ho fatto. Ma voglio dire quello che ho scoperto …
Top ha davvero la collezione di bambole (non le avevo notate proprio, prima!), sono molto belle, ma qualcuna è davvero strana! Una mi ha spaventata a morte. Tutti i boxer che ho messo a lavare di Top, avevano orsacchiotti, cagnolino e animaletti vari sopra. Che tenero!
Taeyang ha una Bibbia sotto il cuscino! Il che mi ha reso un po’ apprensiva. La sua stanza è piena zeppa di foto di lui con la sua famiglia, con il suo cane e con i membri.
Nella stanza di Daesung ho contato ben 47 gadget di Doraemon! 47! Ma quello più bello è il Doraemon gigante che ha seduto sulla poltroncina.
Seungri ha un diario segreto! Giuro che non l’ho letto. Ma ci è voluta tutta la mia forza di volontà. Sul serio. È stata la cosa più difficile di tutta la mia vita. Inoltre Fred non mi è stato per niente d’aiuto. Anzi mi ha tentata tutto il tempo! Ah, Ri è fissato con le candele profumate. Lo sapevo già, ma vederle è stato divertente. Le ha tutte ordinate per colore in un cassetto.
La scrivania di GD è un campo di battaglia. Il computer con la scritta per screensaver “Big Bang” a caratteri cubitali, è acceso tutto il giorno. Una marea di fogli ricopre la superficie della scrivania e non ho osato toccarli per paura di farlo incavolare ancora di più. La sua stanza-armadio invece è l’esatto opposto: tutti i capi sono ordinatamente appesi o sistemati sugli scaffali. Le scarpe sono perfettamente ordinate e pulite. Non ho mai visto tanto ordine e pulito, infatti nemmeno lì ho messo le mani.
Finito di pulire e riordinare mi addormento sul divano. Credo di sognare, ma non ricordo cosa.
Poco dopo o almeno mi sembra sia poco dopo, arrivano Top e Daesung.
Sono stanca, così faccio finta di dormire.
«Dorme?» chiede Top.
«Sembra di si.» risponde Daesung.
«Non prende freddo sul divano?» osserva Top.
«Zanzara, non sta bene fingersi addormentata, lo sai?» mi provoca Fred sussurrandomi all’orecchio. Lo ignoro.
«Prendo una coperta.» dice Daesung allontanandosi. «Mi sa che ha fatto pulizie.» afferma ritornando con quello che immagino un plaid.
«L’ho notato dalla cucina. Non c’è più la pila di piatti nel lavandino.» sogghigna Top. Daesung mi sistema la coperta addosso. Mi scappa un risolino.
«Attenta, Zanzara che ti sgamano!» continua Fred. Vorrei tanto dirgli di chiudere quella boccaccia.
«Aah, è così tenera quando dorme!» sospira Daesung. Sembra l’esclamazione di un padre orgoglioso. Nonostante ciò, mi imbarazzo.
«Ah ah ah, Zanzara sei arrossita!» ride Fred.
«Non svegliarla, si sarà stancata! E poi cerca di non affezionarti, lo sai Ji Yong cosa pensa riguardo le fans.» si allontana Top andando forse nella sua stanza. Una stretta mi stritola cuore, polmoni e stomaco. Cosa pensa GD delle fans? Vorrei tanto chiedere, ma continuo la mia messinscena.
«Non mi sto affezionando! Sto solo dicendo che è tenera!» ribatte contrariato Daesung allontanandosi anche lui.
Qualche minuto dopo, la porta d’ingresso mi avverte dell’arrivo di qualcun altro.
«Hyung? Sono a casa!» urla Seungri dalla soglia.
«Ssssh!» fanno Top e Daesung uscendo dalla stanza spaventando il maknae a morte.
«Sta dormendo.» spiega Daesung.
Seungri mi si avvicina e si piega sulle ginocchia.
«Chiara?» sussurra. Faccio finta di niente, così mi soffia in faccia. Per poco non cedo aprendo gli occhi, ma resisto.
«Mmm … dispettoso! Mi piace questo ragazzo!» apprezza Fred contento.
«Non svegliarla.» ordina Top rientrando in cucina.
« È  così carina quando dorme!» esclama Seungri alzandosi. Inizio a chiedermi cosa abbia la mia faccia da sveglia allora!
«Vero eh? L’ho detto anch’io.» dice Daesung tornando anche lui.
In questo momento, di nuovo la porta.
«Buonasera a tutti.» saluta Taeyang entrando.
«Ciao.» lo salutano gli altri.
«Ji Yong?» chiede Seungri.
«Sta arrivando.» risponde Taeyang. «Dorme?»
«Si. Ha fatto le pulizie.» spiega Top comprensivo.
«Oh, che dolce quando dorme!» commenta Taeyang. E sono 3!
«Salve a tutti.» entra GD e mi viene un tuffo al cuore. Ed ora che faccio? Mi sento avvampare. Non riuscirò a mantenere la mia maschera da addormentata.
«Zanzara, sei paonazza!» mi avverte Fred.
Ok. Non reggo più. Devo svegliarmi. Mi muovo lentamente e apro un po’ gli occhi. Mi stiracchio e mettendomi a sedere, mentre mi stropiccio gli occhi, sussurro: «Buongiorno.»
«Buongiorno!» mi saluta Daesung con il suo enorme sorriso.
«Olà dormigliona! Semmai buonasera.» dice Seungri sedendosi sul divano accanto alle mie gambe. Top e Taeyang mi sorridono ed io ricambio.
Quando i miei occhi incontrano quelli di GD, non passa nemmeno un nanosecondo che il leader mi getta addosso un enorme busta che afferro giusto in tempo.
«Wo! Ma cosa …?» cerco di chiedere.
«Vestiti.» risponde lui semplicemente.
«Vestiti?» chiediamo tutti noi in coro.
«Non puoi mica andare in giro così conciata.» spiega dirigendosi in camera. «E non puoi nemmeno restare da sola in questa casa. Chissà cosa combini da sola. Domani vieni con noi.» conclude chiudendosi in camera.
Il mio cuore si riempie di gioia, i miei occhi di lacrime. Forse, allora, non mi odia. O almeno, non del tutto …

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Capitolo 8
*** Fingersi addormentati ***


«Fred! Come sto?» gli chiedo mentre giro su me stessa di fronte allo specchio. Ho indossato la maglia lunga lilla e blu sui leggings neri. Tutti i vestiti che mi ha portato GD sono bellissimi. A dir poco stupendi! E il fatto che me li abbia portati lui, li rende ancora più magnifici e speciali.
«Non noto nulla di diverso.» risponde piatto Fred. «Se sei brutta, qualsiasi cosa indosserai, sempre brutta rimarrai!» lo incenerisco con lo sguardo. «Ma guarda! Ho fatto anche la rima!» gongola soddisfatto mentre mi sistemo i capelli in una cipolla disordinata.
«Sei pronta?» bussa Ri alla mia porta facendo capolino.
«Si, eccomi.»
«Mm! Carina.» commenta.
«Lo pensi sul serio?» chiedo contenta.
«Dicevo la maglia.» risponde Seungri lasciandomi a bocca aperta e delusa.
«Hahaha! Adoro questo ragazzo!» ride rumorosamente Fred tagliando l’aria con la falce.
«Però anche tu non sei male.» mi prende il giro il maknae.
«Grazie.» rispondo sarcastica, uscendo dalla stanza.
«Siete pronti?» chiede Taeyang all’ingresso.
«Si, si, arriviamo.» Seungri mi sorpassa.
«Dove andiamo?» domando curiosa come non mai.
«All’YG!» spiega Top uscendo dalla stanza. «Dobbiamo provare i balli per il prossimo concerto.» mi sorride. Che dolce Top quando ride! È un sorriso che riscalda.
«Non sapevo che provasse il pomeriggio. Pensavo provaste di mattina.» affermo.
«In realtà proviamo a tutte le ore, ma cerchiamo di coordinarci con gli orari dei ballerini.» spiega Taeyang.
«Siamo prontiiiiiii!» urla Daesung uscendo dalla porta a tutta velocità, mi scappa un risolino.
GD esce in questo momento dalla sua stanza con aria assonnata. Mi fissa, mi squadra da capo a piedi.
«Ho indovinato la taglia.» mi supera ed esce. Posso ucciderlo? Vi prego ditemi di si! Anche se volessi, non riuscirei a risultare così acida come lui.
Esco insieme a tutti gli altri diretta verso la macchina a sette posti parcheggiata sul viale. Sono emozionatissima! Andrò all’YG entertainment! Io!
«Mi sa che vi seguo sul tettuccio.» brontola Fred, lo ignoro.
«Sicuro che non sia un problema che io venga con voi?» chiedo preoccupata di dare fastidio.
«Figurati!» risponde Daesung seduto davanti a me, sta sgranocchiando dei biscotti facendo briciole dappertutto.
«No problem!» mi assicura Seungri seduto accanto a me.
Top si sistema vicino a Daesung, Taeyang si mette alla guida e GD si sistema al posto del passeggero davanti.
«Sta sempre con noi, non toccare delle bacchette, non svegliare persone che dormono e andrà tutto bene.» spiega GD senza nemmeno voltarsi. Gli altri ridacchiano, io sbuffo.
«Uuu! Umore nero anche oggi!» mi stuzzica Fred affacciandosi al finestrino dal tettuccio a testa in giù. Gli caccio la lingua senza che nessuno mi veda.
Il viaggio in macchina dura poco e serenamente. Tutti parlano del più e del meno e coinvolgono anche me nella conversazione. Mi fa molto piacere, mi sento a mio agio.
Ji Yong invece è taciturno e ciò mi preoccupa. Non mi sembra proprio il tipo che non ha nulla da dire!
Arrivati all’edificio dell’YG entertainment, il mio stupore è enorme! Tralasciando le dimensioni della struttura, l’interno, gli arredamenti, i poster, gli schermi, tutto è meraviglioso e mi lascia a bocca aperta.
Seguo i Big Bang su per l’ascensore fino alla sala prove. Mi viene detto di starmene qui seduta e zitta. Non che mi dispiaccia! A quante persone è consentito guardare i Big Bang mentre si allenano?!
Tutti ballano e sono molto concentrati, a parte qualche piccolo mini-show di Top e Daesung, qualche imitazione di Seungri e qualche piroetta di Taeyang, tutti mantengono un clima professionale.
Sono tutti bravissimi. Bellissimi. Mi salgono le lacrime agli occhi.
«Ehi, Zanzara! Stai sbavando.» mi dice Fred all’improvviso. Mi tappo la bocca automaticamente mentre lui scoppia di nuovo a ridere. I Big Bang, tranne Top ovviamente, e il corpo di ballerini sfoggiano muscoli di braccia e gambe, qualcuno anche i pettorali. Ciò mi ha leggermente incantata!
Con l’urgenza di andare in bagno, esco di soppiatto dalla stanza per non disturbarli.
«Dove stai andando?» chiede Fred spaventandomi.
«In bagno. Vorresti seguirmi anche lì?!» affermo innervosita, una volta fuori dalla sala.
«No, grazie. Non ci tengo.» ribatte lo Shinigami ritornando al suo posto di spettatore.
Con un sospiro parto alla ricerca di un bagno. Non ci impiego molto a trovarlo. Il problema si presenta dopo: mi sono persa! Non ricordo il percorso inverso e non so tornare alla sala. Cosa peggiore, non c’è nessuno in giro a cui chiedere. Come può, in un edificio così grande, non esserci anima viva?! Ed ora che faccio? Ma ti pareva che non combinavo un guaio! Lo so, si arrabbierà di nuovo con me. Sto parlando di GD ovviamente.
Cerco con tutte le mie forze di ritrovare la sala, ma questo posto sembra un labirinto senza fine! Non riesco ad orientarmi, per di più credo di essermi allontanata ulteriormente.
Ma che frana sono! Dov’è Fred quando mi serve?
Mentre mi sento totalmente persa e sola, mi salgono le lacrime agli occhi. Ecco, mancano solo quelle a completare il quadro di bambina frignona troppo cresciuta che non sa orientarsi nemmeno in spazi chiusi!
Sento dei passi avvicinarsi, così mi appresto ad asciugarmi gli occhi.
«Ah, ecco dov’eri!» la sua voce mi rassicura tantissimo e gli corro incontro.
«Ri!»
«Ti ho cercato dappertutto. Ma dov’eri?» si lamenta lui, ancora sudato per le prove.
«Cercavo un bagno, ma … mi sono persa!» esclamo imbarazzata.
«Se ce lo avessi chiesto, ti avremmo detto che c’è un bagno proprio accanto alla sala prove, sciocchina.» mi picchietta con il palmo della mano sulla fronte.
«Scusa …»
«Andiamo.» mi prende per mano conducendomi verso la sala e  facendo perdere un battito al mio povero cuore stracolmo di felicità. Credo di arrossire. «Comunque non è tanto male …»
«Cosa?» chiedo.
«Averti intorno.» arrossisco ancora di più. « È bello per una volta non essere il maknae combinaguai.»
«Idiota!» mi sfugge ridendo.
Tornati alla sala, tutti o quasi, si sono cambiati e sono pronti per andare via.
«Ri. Noi torniamo a casa, iniziamo a preparare la cena.» ci avverte Taeyang.
«Ok.» risponde Seungri preparandosi per la doccia.
«Tu, Chiara e Ji Yong prendete l’altra macchina che sta nel garage.» ci spiega Top. «A dopo.»
«Ciao.» saluta Taeyang.
«Ci vediamo dopooo!» saluta Daesung scuotendo la mano. Gli sorrido.
«A dopo!» rispondo.
«Ah, Chiara, mi faresti un favore?» mi chiede Taeyang mentre s’infila il giubbino.
«Certo.»
«Puoi portare un caffè a Ji Yong? La macchinetta è proprio qui fuori e lui è nella sala di fronte. È molto stanco e senza caffè si addormenta.» mi spiega lo Hyung apprensivo.
«Ok … ora vado …» e così dicendo se ne va.
«Zanzara, non è un’impresa troppo ardua per te?» chiede Fred fluttuandomi accanto.
«Smettila Fred! Che sarà mai?! Devo portargli solo un caffè, no?» rispondo preoccupata.
Preparo il caffè alla macchinetta ed entro nella sala dopo aver bussato. GD è seduto accanto al tavolo con testa e braccia poggiate su di esso. Mi avvicino cauta.
«Ji Yong?» sussurro, ma non risponde.
«Dorme già, Zanzara. Ed ora cosa fai? Vuoi svegliarlo di nuovo?» mi provoca Fred. Lo guardo storto.
Mi avvicino un po’ al volto di GD e noto che le palpebre vibrano leggermente. E se è sveglio? Sono indecisa sul da farsi, poi decido si rinunciare alla pessima idea di svegliarlo.
Poggio il caffè sul tavolo abbastanza distante da lui, in modo che quando si sveglia non lo rovesci. Noto una coperta piegata lì accanto, la dispiego e gliel’adagio sulle spalle. Fatto ciò esco con un gran sospiro di sollievo.
«Sei sicura che stesse dormendo?» mi chiede Fred sospettoso.
«No. Ma quale motivo avrebbe avuto per fingersi addormentato?» chiedo io perplessa.
«Il tuo stesso motivo, immagino.» ribatte sicuro.
«Stupido, Fred!» esclamo punta sul vivo, lui scoppia nuovamente a ridere.

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Capitolo 9
*** Io proprio non lo capisco ***


«Alla fine non ho capito …» dico di punto in bianco mentre mi infilo le ballerine a pois.
«Cosa?» chiede Fred.
«Cosa diavolo ti mangi? Non ti ho mai visto ingerire nulla.» affermo alzandomi e facendo calzare le scarpe alla perfezione.
«Non ti ho mai detto che mangio.» risponde indifferente.
«Ma come? Sei tu che dici sempre di avere fame!» lo guardo con aria interrogativa, ma lui con un risolino soddisfatto resta muto.
«Parli da sola?» chiede Top entrando spaventandomi a morte.
«Ah, ehm … ero sovrappensiero …» mento di malo modo. Top non ci bada.
«Pronta per uscire?» chiede lui avvicinandosi.
«Dove andiamo stasera?» chiedo contenta.
«Una festa. » risponde sistemandomi una ciocca dietro l’orecchio. Arrossisco e lui toglie la mano imbarazzato distogliendo lo sguardo.
«Un … una festa?» cerco di dire per superare il momento d’imbarazzo.
«Si, qualcosa del genere. Ci saranno varie celebrità e cantanti.» sorride soddisfatto. «Si balla, si parla e si mangia. Ci sarà un sacco di salmone!» dice con occhi scintillanti.
«Ti piace il salmone oppa?» domando curiosa, lui mi fissa interrogativo.
«Come mi hai chiamato?» chiede.
«Zanzara! Non la smetti mai di scegliere tu il nome per gli altri, eh?!» fa Fred irritato.
«Oppa. Ti da fastidio? No perché se ti da fastidio … » inizio a dire agitata.
«No, no, non mi da fastidio.» risponde imbarazzato.
«Sicuro? Perché sul serio, se non vuoi …»
«No, no, è ok.»
«Davvero non c’è bisogni che tu menta, perché io …» Top mi tappa la bocca con la mano spezzando la frase.
«Ho detto che va bene. Mi fa piacere. Fine della conversazione.» mi fa la linguaccia ed esce. «Muoviti!» urla dal corridoio. Che dolce! Posso chiamarlo oppa! Non gli da fastidio.
«E tu smettila di dare fastidio! Mi distrai!» protesto contro Fred con tono un po’ più basso di prima.
«E tu smettila di fare quelle facce da bambina ebete ogni volta che uno di loro è gentile con te!» ribatte lo Shinigami scuotendo la testa.
«Cos’è? Sei geloso?» lo prendo in giro.
«Chi sarebbe mai geloso di una bambina irritante e fastidiosa come te, Zanzara?!» risponde lui alzando i toni.
«Hai detto che sono un bambina, irritante, fastidiosa, che nessuno sarebbe geloso di me e mi hai chiamata Zanzara! Cinque offese in una sola frase! Basta! Non ti parlo più!» gli caccio la lingua ed esco dalla stanza.
«Ah, finalmente!» lo sento esclamare. Antipatico di un Fred!
Daesung arriva saltellando verso di me.
«Chiara!»
«Ehi!»
«Top mi ha detto una cosa …» mi dice lui emozionato. Cosa gli avrà detto?
«Cosa?»
«Vuoi chiamare anche me oppa?» chiede speranzoso. Con questa richiesta, occhi imploranti, sorrisone a 32 denti, sembra un cagnolino affettuoso scodinzolante. Non posso fare a meno di ridere. Rido di gusto e dimentico quel brutto muso di Fred.
«Ok, oppa. » rispondo quando riesco a parlare.
«Oh!» Daesung mi abbraccia stretta e mi solleva. «Ma che carina la nostra maknae!» mi fa girare e poi mi rimette a terra. Come mi ha chiamata? Carina? Maknae? Mi sento ancora più felice e per poco non piango. Per me significa molto. È come se fossi entrata nella loro famiglia.
«Muovetevi! Non aspetto nessuno.» brontola GD affacciandosi nel corridoio.
«Ji Yong! Ji Yong! Lo sai? Chiara mi chiama oppa!» dice Daesung emozionato come un bambino.
«Cosa vuoi che me ne importi?!» la risposta acida di GD è l’ennesima fitta al cuore.
«Oh andiamo Hyung. Come mai così acido?» chiede Daesung contrariato.
Lascio che passi qualche secondo prima di seguirli. Giusto il tempo per assicurarmi che quella dannata lacrimuccia, all’angolo dell’occhio, non si azzardi a scendere incontrollata.
 
La festa è in un club bellissimo ed esclusivo. Io mi sento un pesce fuor d’acqua. Non è il genere di posti che frequentavo e per di più non durante una serata i cui gli ospiti sono gente straricca e famosa.
«Non ti allontanare da noi.» mi sussurra Seungri in un orecchio. Annuisco e mi lascio sospingere dalla sua mano che inaspettatamente è “caduta” sul mio fianco. Alzo lo sguardo alla ricerca di Fred. Non c’è. È la prima volta che non mi segue e mi sento un po’ nervosa. Non si sarà mica offeso?!
Ci sono un sacco di persone, qualcuna mi sembra familiare, qualcuno non mi dice proprio nulla. Molti mi fissano ed io vorrei scomparire. Poi accade ciò che non volevo proprio accadesse: i Big Bang si dividono. Top e Daedung vanno al bancone a prendere qualcosa da bere. Taeyang si allontana verso quelli che sembrano suoi amici. GD scompare nella folla ed io letteralmente mi avvinghio con una mano alla camicia di Seungri per paura di perdere anche lui. Il sorrisetto sulle sue labbra, però, mi convince a lasciare subito la presa. Tuttavia non mi allontano e divento l’ombra del maknae, che a quanto pare stasera mi farà da balia. Il bello è che ci prova pure gusto! Stupido di un Seungri!
Ci avviciniamo a un gruppo numeroso che parla e ride. È composto da molte ragazze, o meglio, donne, bellissime e, almeno in apparenza, senza difetti. Quando Seungri si inserisce con naturalezza nella conversazione e mi presenta, tutte si voltano verso di me ed io mi sento ancora più piccola ed insignificante. Queste arpie sembrano voler uccidermi con lo sguardo.
Tra la paura di perdermi e quella di stare insieme a queste donne dall’aria assassina è di gran lunga peggiore la seconda, così opto di andare alla ricerca degli altri e lasciare quel gruppo dagli occhi taglienti. Non dico nulla a Seungri che avrebbe sicuramente qualcosa da ridire.
Faccio slalom tra le persone a testa bassa fino a raggiungere quella che mi sembra una terrazza. Esco e mi richiudo la porta alle spalle. Sospiro.
«Mi sembrava di soffocare!» chiudo gli occhi e inspiro un po’ d’aria fresca.
«Ora parli anche da sola?» una voce mi fa sobbalzare ed è la seconda volta oggi che dicono che parlo da sola. Mi volto e vedo GD comodamente seduto su una poltroncina, con i piedi poggiati sul tavolino di fronte a lui, intento a fumare una sigaretta.
La prima reazione è: oddio che paura! La seconda: è solo GD che fuma. La terza: GD fuma? La quarta invece è del tipo: ho appena colto GD mentre fuma e nonostante io sappia che sia meglio che lui non lo faccia lo trovo incredibilmente sexy e non voglio che smetta!
«Ah, sei tu …» riesco a dire sollevata, ma troppo eccitata in un certo senso. «Fumi?» chiedo e lui con un’alzata di spalle mi mostra la sigaretta come per dire: “Cosa ti sembra?!” «Non dovresti fumare …» lascio che a parlare sia il mio buon senso. Credo sia meglio. «Fa male. Poi per un cantante è anche peggio.» lui in tutta risposta sbuffa e spegne la sigaretta nel portacenere.
«Contenta?» chiede scocciato. L’ha spenta sul serio?!
«Bé, sarei più contenta se la smettessi definitivamente.» aggiungo.
«Mpf! Chiara …» pronuncia il mio nome con cattiveria studiata e ciò mi ferisce e mi spaventa. «Tu non sai niente di me. Non sai niente dei Big Bang. Non sai che problemi abbiamo. Ci vedi tutti sorridenti sul palco a cantare e ballare o durante le interviste e pensi che vada tutto bene. Invece no. Non è così. Tu non sai niente e non sei nessuno per dirmi cosa fare e cosa non devo fare.»
Credo che queste parole siano la botta definitiva. Ora lo so, mi odia. Non riesco più a tenermi a freno, inizio a piangere.
«È vero. Non so nulla. Non ti conosco e a quanto pare non ho capito nulla di te. Ma se ti sono tanto antipatica e non sopporti nemmeno la mia vista, perché so che è così, allora perché non mi hai mandata via? Perché mi hai portato i vestiti, eh? Perché mi permetti di venire con voi? Sii sincero per una buona volta e abbi il coraggio di sbattermi fuori se non mi vuoi intorno! Sei proprio un
ipocrita!» fatta la mia scenata ed essendomi umiliata abbastanza, ritorno di corsa nella sala alla ricerca di un bagno. In realtà un buco dove sprofondare con le mie lacrime sarebbe più appropriato.
Non lo capisco. Quelle parole, quei gesti, quell’ostilità. Non credevo potessero provenire da G-Dragon, il benamato leader dei Big Bang. Io proprio non lo capisco.

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Capitolo 10
*** Innamorata della sua risata ***


Senza guardare nessuno, cerco un bagno. Mi asciugo gli occhi come meglio posso, fortuna che non uso trucco. Non so come, lo trovo e per poco non entro in quello dei maschi. Una volta dentro chiudo la porta a chiave e lascio scivolare la schiena contro il muro fino a sedermi a terra con le gambe al petto. Piango come una bambina. Le lacrime scendono copiose e non accennano a smettere. Ma cosa mi prende? Cosa mi aspettavo? Mi fa male il petto, la testa, tutto. Vorrei scomparire.
«Fred?» chiamo, incurante che qualcuno possa sentirmi. «Fred dove sei?» continuo senza smettere di piangere. «Fred, ti prego, non lasciarmi sola …» nessuno risponde.
Chissà dov’è ora. Magari è molto lontano e non mi sente o magari non ha voglia di vedermi e sentirmi frignare. Abbasso il volto sentendomi completamente sola e volendo solo sprofondare.
«Cosa è successo Zanzara?» chiede piano Fred apparso da chissà dove.
Alzo gli occhi pieni di lacrime, grata che sia venuto.
«Fred!» esclamo contenta.
«Chi ti ha fatto piangere?» domanda stranamente preoccupato fluttuando sul water.
«Io … volevo … farti un domanda …» dico tra i singhiozzi. Mi fissa sorpreso. «Il fatto che non mi caccino di casa … fa parte di una delle “facilitazioni” di cui mi parlavi qualche giorno fa?» lui non risponde e sono sicura che non sia perché non ha capito. «Cioè … loro vorrebbero mandarmi via, ma non possono a causa del mio desiderio, vero?» spiego comunque. Il silenzio dello Shinigami è una risposta sufficiente ed io continuo a piangere. Fred abbassa lo sguardo, sembra triste e questo un po’ mi consola. «Non voglio che loro siano costretti. Non  voglioche facciano qualcosa che non vogliono solo per un mio capriccio … Per favore … basta farli essere gentili nei miei confronti. Non fa nulla se mi mandano via. Ma almeno voglio che siano sinceri, per favore.» chiedo implorante.
«Ok.» annuisce Fred.
«Ok.» ripeto cercando di calmarmi.
«Odori.» dice lui all’improvviso.
«Cosa?» chiedo credendo di aver capito male.
«Mi hai chiesto cosa mangio … odori. Mangio gli odori.» spiega serio.
«Davvero gli odori? Come fai a mangiare gli odori?» domanda scettica e divertita.
«Bé potrei chiederti la stessa cosa, come fai a ingerire quelle porcherie pesanti e ingombranti? Eh?» finge di alterarsi.
«Ma è normale mangiare!»
«Per me mangiare corrisponde ad inspirare gli  odori dei cibi!»
«Che assurdità!» rido. «E quindi non mangi proprio nulla di solido?» mi sento meglio grazie a Fred.
«Solo una cosa …» dice lui con l’occhio scoperto scintillante.
«Cosa?» chiedo curiosa, anche l’ultima lacrima asciugata.
«Zucchero filato.»
«Davvero?»
«Si.»
«Che dolce!»
«Si certo.» dice sarcastico. «Ora alzati! Cosa fai seduto sul pavimento del bagno!» mi rimprovera. Mi alzo e con le mani mi spolvero gambe e sedere. «Come va?» chiede.
«Meglio, grazie Fred.» gli sorrido uscendo dal bagno.
Ritorno alla festa con l’intento di trovare Seungri o Tae o il bancone dove si sono diretti Top e Dae. Ma nell’attimo che metto la testa fuori dalla porta che rimango ancora più spaesata. Le persone sembrano aumentate, la musica è più alta e le luci che lampeggiano ad intermittenza non mi permettono di distinguere un maschio da una femmina. Ed ora che faccio? Guardo Fred che con l’occhio sbarrato, mi fa capire che è sorpreso quanto me.
Sono impaurita, ma non posso restare qui per sempre. Dopo aver fatto un bel sospiro, mi getto nella mischia sperando di raggiungere l’uscita o “per sbaglio” incontrare uno dei Big Bang, eccetto GD possibilmente.
Vengo sballottata di qui e di lì e per poco non cado. Ora mi gira anche la testa. Questa è di sicuro la sera più brutta della mia vita in assoluto.
Mi sento afferrare una mano, così mi volto sperando con tutto il cuore che sia Seungri, ma non è così. Uno sconosciuto, un bel sconosciuto aggiungerei, mi ha tirata per il braccio costringendomi a ballare con lui. In un altro momento, probabilmente sarei rimasta a ballare. Ma considerando quello che è accaduto, che sono rimasta seduta su un pavimento di dubbia pulizia del bagno di un club pieno di estranei che non ho mai visto, che mi sono persa e non ho la più pallida idea di come andarmene di qui, non sono proprio dell’umore di ballare. Specialmente con uno sconosciuto che mette le mani in posti in cui non dovrebbe!
Cerco di allontanarmi, ma Mr. Ballerino qui, non è contento dell’idea e mi stringe un polso. Sento che sto per piangere di nuovo. Ma perché non ho dato retta a Seungri? Tutto questo non sarebbe successo. Guardo verso Fred che fa roteare nervosamente la falce tra le mani. Chiaramente per quanto innervosito, non può far nulla contro un vivente.
Così quando sento che qualcun altro mi afferra l’altro braccio liberandomi dalla presa di Mr. Ballerino e scopro che questo qualcuno è proprio GD, non m’importa, anzi sono ovviamente sollevata.
GD non molla la presa e mi trascina per tutta la sala fino alla tanto da me desiderata porta d’uscita.
«Meno male che Seungri ti aveva detto di non allontanarti.» sospira lui una volta fuori. La sua mano ancora stretta attorno al mio polso.
Si volta verso di me, ma mantengo lo sguardo basso. Non ho alcuna intenzione di parlare con lui, tanto meno ringraziarlo! Fred mi è vicino e punzecchia GD con la falce, anche se è perfettamente consapevole che il ragazzo non sente nulla.
Sento gli occhi del leader su di me e vorrei tanto dirgli di smettere e di lasciarmi il polso. Ma ho paura di scoppiare nuovamente in lacrime, così non apro bocca. Lui sospira di nuovo, si sfila la giacca e con molta nonchalance me la poggia sulle spalle. Un grande punto interrogativo compare sulla mia faccia. Ma è lunatico forte!
«Vieni.» mi prende per mano e mi tira verso il parcheggio. Guardo Fred che in tutta risposta mi alza le spalle.  
«Non è opera tua?» sussurro a Fred senza farmi sentire.
«Hai chiesto di non intervenire ed io non intervengo.» spiega lo Shinigami sorpreso quanto me.
Raggiungiamo la macchina e apre lo sportello davanti facendomi salire.
«Ma gli altri?» riesco a chiedere.
«Tornano con il manager.» risponde senza guardarmi. Mi allaccio la cintura e fisso fuori al finestrino. Fred si sistema sui sediolini dietro e si affaccia tra me e GD.
«Questo ragazzo è strano …» fa Fred guardandolo.
GD guida tranquillo e disinvolto; ogni tanto, gli lancio un’occhiata veloce senza farmene accorgere.
«Pensi si deciderà mai a parlare con quella boccuccia da femmina?» chiede a se stesso Fred; sembra un tantino isterico.
Passa qualche altro minuto. Mi accorgo di avere ancora la sua giacca addosso. Avrei dovuto restituirgliela subito. Non avrei dovuto accettarla, è stato come cedere. Penso di sfilarmela, ma poi mi rendo conto che l’aria è più fresca e poi non ha senso rifiutarla ora, così rimango ferma e immobile, impaziente di scendere da questa macchina.
«Non sei antipatica.» afferma sereno di punto in bianco GD.
«Alleluia! Si è deciso!» esclama Fred poggiandosi allo schienale. Io mi limito a voltarmi verso di lui, ma non dico nulla.
«E non ho mai pensato a sbatterti fuori.» continua come se stessimo parlando del tempo!
«Mi stai chiedendo scusa?» domando alzando le sopracciglia.
«No.» esclama lui, ma troppo in fretta perché io gli creda.
«Bene.» ribatto. «Perché se volevi chiedermi scusa avresti dovuto fare meglio di così!» lui ride, non si aspettava una risposta del genere.
«E comunque, non sono un ipocrita.» continua senza togliere gli occhi dalla strada.
«Se non sono io ad esserti antipatica, ti comporti sempre così o è il periodo?» chiedo, la mia rabbia è già sbollita. Anche volendo, non riuscirei a tenere il muso a G-Dragon.
«Credo sia il periodo …» ride.
«Me lo auguro!» mi dedica un’occhiataccia rapida. «Come mai sei di mal umore? È successo qualcosa?» domando preoccupata.
«Sono un po’ sotto tensione …» risponde vago.
«Per il concerto?»
«Non solo …» sempre più vago.
«Centra una ragazza?» azzardo istintiva.
«Si ..» risponde flebile. La sua risposta è un’ulteriore botta al mio povero cuore. Ha la ragazza?
«Hai … una ragazza?» chiedo nonostante sia traumatizzata di sentire la risposta.
«Credo non più …» risponde triste. È stato lasciato? Ma a chi diavolo mai passerebbe in testa di lasciare uno come lui? Ma stiamo scherzando!? Mi verrebbe voglia di abbracciarlo e consolarlo, povero piccolo GD. Reprimo gli istinti protettivi giusto in tempo.
«Visto? Non è vero che non ti conosco proprio!» è la risposta che scelgo per vincere il duello e per cambiare argomento. Ji Yong in tutta risposta ride. Ride ed io mi sento riscaldare il cuore. È  proprio di questa risata che mi sono innamorata. 

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Capitolo 11
*** Voglio vederlo ridere ***


Apro gli occhi. È giorno o almeno credo. Mi metto a sedere e cerco Fred con lo sguardo. Fluttua poco distante ancora addormentato. Ripenso a quello che è successo ieri e mi sento un po’ stordita. La chiacchierata con GD mi ha fatto bene, ma il fatto che potrebbe avere ancora una ragazza mi mette un po’ tristezza, anche se non ne ho il diritto.
Scatto in piedi: emergenza bagno! Esco in punta di piedi e sgattaiolo in corridoio, arrivo alla porta del bagno e la apro velocemente. Nell’aprire la porta scopro che è occupato, ma è troppo tardi, ho già aperto la porta, beccando niente di meno che Top uscire dalla doccia! La reazione è automatica: urlo, divento rossa, esco sbattendo la porta e grido: «Scusa!»  e se vi state chiedendo cosa io ho visto, la risposta è: Top fa la doccia in mutande! Ma ho avuto l’occasione irripetibile di vederlo quasi nudo,  per me è anche troppo!
Ritorno in camera più imbarazzata che mai e mi rigetto sul letto svegliando Fred.
«Ma ti sembra il modo …» brontola.
«Scusa …» dico con la testa immersa nel cuscino.
«Che hai combinato stavolta?» mi chiede rigirandosi in aria.
«Niente!» mento cercando di calmarmi. Tanto dall’agitazione che non devo nemmeno più andare in bagno! E pensare che era urgente.
Dopo qualche ora, Seungri fa irruzione nella mia (solo momentaneamente) stanza.
«Sveglia! Dormigliona di una maknae!» urla strappandomi il lenzuolo da dosso.
«Ri! Cosa vuoi?» mi lamento stringendomi il cuscino per evitare che butti per aria anche quello.
«Ti è sembrato il modo ieri sera? Ti avevo detto di non allontanarti e tu fai l’esatto opposto! Hai idea di quanto fossi preoccupato?!» dice tutto in modo velocissimo tanto che mi meraviglio di aver afferrato tutto.
«Davvero eri preoccupato per me?» chiede scostando leggermente la faccia dal cuscino. Fisso Fred.
«Io non centro nulla.» Fred alza le spalle.
«Eh no?! Secondo te per chi ero preoccupato?!» ribatte strappandomi il cuscino e usandolo per colpirmi.
«Scusa.» sfoggio la faccia più tenera che io riesca a fare e lo fisso sbattendo le ciglia.
«Ehm …» arrossisce un po’. «Non è sufficiente!» inizia a riempirmi di cuscinate e riesco giusto in tempo a prendere un altro cuscino per difendermi.
Ci immergiamo in una battaglia con i cuscini devastando il letto e ridendo come matti. Ci fermiamo solo quando un cuscino, quello di Seungri, si rompe riempiendo la stanza di piume. E pensare che ero sicura che cose del genere succedessero solo nei film!
«Ma cosa state facendo?» Ji Yong si affaccia nella stanza e Ri ed io ci immobilizziamo, incapaci di parlare.
«Fine dei giochi, Zanzara.» commenta Fred con uno sbadiglio.
«Seungri va ad aiutare Taeyang con la colazione.» ordina il leader, sembra arrabbiato. E ti pareva!
Seungri esce obbediente dedicandomi un’ultima occhiata di scuse, del genere che il fratello colpevole da alla sorella innocente che sta per essere punita.
«Giuro che metto tutto in ordine.» prometto prima che parli. Lui si avvicina con aria seria, mentre resto inginocchiata sul letto tra le piume e con ancora il cuscino in mano.
«Mmm …» fa quando arriva a un passo da me. «Hai intenzione di lanciare una nuova moda?» sorride togliendomi le piume dai capelli e mi si blocca il respiro.
«Zanzara, respira!» mi avverte Fred, ma non riesco e muovermi.
GD con le sue dita lunghe mi sfila una piuma dopo l’altra dai capelli ed io per poco non muoio asfissiata.
«Ecco.» afferma quando ha finito, sempre con il sorriso sulle labbra. Lo guardo fissa mentre riesco finalmente a riprendere a respirare. «Fame?» mi chiede.
«Abbastanza.» rispondo. «Tu … come stai?» chiedo titubante mentre scendo con i piedi per terra avvicinandomi irreparabilmente a Ji Yong.
«Meglio.» sospira imbarazzato. Sorrido nervosa.
«Nessuna reazione improvvisa? Urla o rimproveri?» chiedo speranzosa. GD sporge il labbro inferiore come fa sempre e credo di svenire perché è decisamente troppo per me!
«No, non credo. A meno che non ti comporti bene.» risponde.
«Zanzara, stai trattenendo di nuovo il fiato! Respira!» mi urla Fred.
«Ji Yong?» chiama Daesung dal corridoio, GD si volta ed io torno a respirare. «La colazione è pronta!»
«Arriviamo!» Ji Yong mi afferra con naturalezza la mano e mi trascina fuori. Ha deciso proprio di farmi morire oggi!
Appena metto piede in corridoio vengo travolta da una palla di grasso, pelle rugosa e bava.
«Gaho!» urla GD, ma io già sono a terra con un cane di circa 20 kg addosso che mi lecca tutta la faccia. «Gaho!» lo richiama il padrone cercando di togliermelo di dosso. Cerco di alzarmi, ridendo come una scema. Ho conosciuto Gaho! È qui! Lo sto accarezzando!
«Odio i cani.» afferma schifato Fred fluttuando un po’ più in alto quasi temendo di essere toccato.
«Ma ciao!» saluto Gaho mentre gli faccio un po’ di coccole. «Ma sei davvero un coccolone!»
«Proprio come Ji Yong!» esclama Daesung. GD va in cucina e si siede per mangiare.
Top esce dalla sua stanza e nell’esatto momento in cui i nostri sguardi si incontrano diventiamo rossi tutti e due.
«Buongiorno …» dico distogliendo lo sguardo.
«Giorno …» mi risponde andando ad accomodarsi anche lui.
«Lo sapevo che era successo qualcosa.» sospira Fred sopra di me. Diventa sempre più difficile ignorarlo, prima o poi scoppierò.
«Sei ancora viva!» esclama Seungri venendo verso di me intenta a grattare la pancia all’aria di questo cagnolone coccolotto.
«Sembra di si.» rispondo.
«Devi essergli simpatica.» afferma il maknae con una strana luce negli occhi.
«Cosa intendi …?»
«Seungri, muoviti! Vieni a mangiare!» ci interrompe GD dalla cucina. Il maknae obbediente si volta e se ne va.
Li raggiungo poco dopo con il mio nuovo amico rugoso.
«Come è arrivato?» chiedo indicando Gaho che sembra diventato la mia ombra.
«Questa mattina presto la madre di Ji Yong lo ha portato un po’ qui.» spiega Taeyang infilandosi la maglietta intimidito dalle occhiatacce di GD.
«Che dolce tua mamma!» esclamo spontanea.
«Non fare la lecchina Zanzara, non ti si addice.» sogghigna Fred. Mi verrebbe voglia di dargli una gomitata nelle costole, non sono una lecchina!
La colazione trascorre serena a parte qualche momento di imbarazzo con Top. Gaho non mi lascia più e questo mi fa piacere.
Nel tardo pomeriggio i Big Bang hanno vari impegni ed io, dopo l’esperienza di ieri, non ho molta voglia di uscire. Ji Yong è quello che deve uscire più tardi così rimaniamo soli con Gaho.
«Gaho.» lo chiama GD e lui scende dal divano per raggiungerlo scodinzolando la sua piccola coda. «Lo porto a fare due passi. Vuoi venire?»
Far fare una passeggiata al cane per strada come una felice coppietta di fidanzati e magari tenersi per mano e mangiare qualcosa insieme? Ovvio che si! Però magari la mia fantasia ha vagato troppo, purtroppo!
«Certo.» mi alzo dal divano ed usciamo.
Quando GD sta con Gaho è autentico. Sembra un ragazzo normale. È libero. Mi piace, così. In realtà mi piace sempre, ma ora è … naturale!
«Perché mi fissi?» mi domanda. Non mi ero accorta che lo stavo fissando.
«No, niente, scusa.» mi affretto a rispondere voltandomi.
«Le somigli un po’ …» sorride amaro. «Forse è per questo che ero così acido con te.» afferro immediatamente che stia parlando della fidanzata o, almeno spero, ex fidanzata!
«Come mai vi siete lasciati?» azzardo senza pensare.
«Mah, non lo so …» comincia. «Era da un po’ che non ci vedevamo, un bel giorno mi ha chiamato e mi ha scaricato.»
«Che stronza!» mi sfugge e mi tappo la bocca, almeno lui sorride un po’.
«Regola il linguaggio, Zanzara scostumata!» mi riprende il vigile Fred.
«L’hai chiamata per chiedere spiegazioni?» chiedo.
«Si, ma non ha mai risposto.» risponde con voce triste.
«Mi dispiace.» aggiungo. «Scommetto che ti hanno già detto e stradetto che lei non ti merita, che non sa quello che perde ecc ecc, giusto?»
«In effetti …» annuisce divertito.
«Bé io ti dico un’altra cosa: sei caduto? Rialzati! Ti ha mollato? Trovatene un’altra! Ti ha ferito? Scrivi una canzone! Tu sei un genio quando si tratta di trasformare le emozioni in musica! Sbattile in faccia, chiunque essa sia, che tu sei G-Dragon e non ti lasci fermare da nessuno! Tanto meno da un’insipida sciacquetta che non capisce nulla in fatto di uomini!» concludo senza fiato. «Mi sono fatta trasportare …» lui ride. Questo mi rende felice, ride con me e per me. E fino a quando ne ho la possibilità, voglio vederlo ridere.

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Capitolo 12
*** Non disturbar GD che scrive... ***


GD è chiuso in camera sua da quando siamo tornati. Ha annullato l’appuntamento che aveva e si è barricato nella sua stanza senza dire niente, lasciando me e il povero Gaho da soli e senza fare niente.
«Quel ragazzo ha problemi.» esclama Fred scocciato.
«Non è vero!» protesto. «Magari ha avuto l’ispirazione …»
«O magari si è chiuso in camera a piangere la fidanzata che non tornerà mai più da lui.» ribatte antipatico lo Shinigami.
«Idiota.» lo insulto.
«Non rivolgerti in questo modo con me, signorina. Ti ricordo sempre che tu sei solo una Zanzara, mentre io sono un potente Shinigami!» mi minaccia.
«Uuuh! Che paura!» mi fingo intimorita. Fred in risposta fa un sorrisetto cinico e sparisce chissà dove. «No, non lasciarmi sola anche tu!» mi lamento. Gaho, probabilmente offeso, abbaia. «Scusami, Gaho. Lo so che ci sei tu con me.» gli faccio altre due coccole, mentre accendo la tv. Almeno il vociare dell’apparecchio mi terrà compagnia.
Avrò girato tipo trenta canali o più, ma nulla ha catturato la mia attenzione.
«Uffa!» esclamo. Guardo l’orologio: le sette. Gli altri mi hanno detto che sarebbero tornati per le otto. E se cucinassi? Sempre meglio che star qui seduta senza far niente, no? Il tempo è denaro! Soprattutto per me che ho i minuti contati …
In cucina ispeziono mensole e cassetti per vedere che genere di ingredienti ci sono.
«Mmm …» mugugno cercando qualcosa che possa servirmi per la cena. Non so cosa preparare, senza contare poi che sono negata in cucina! Oddio, una visione orribile mi passa davanti agli occhi: giovane ragazza avvelena i Big Bang con la sua pessima cucina, indagata per tentato omicidio! «Ok … forse non è il caso …»
«Cosa stai facendo, Zanzara?» spunta la testa di Fred dallo stipetto di fronte e con un urlo lascio cadere il coltello che ho in mano, rischiando di trafiggermi un piede.
«Fred! Ma sei pazzo?!» urlo, incurante che GD possa sentirmi e prendermi per pazza.
«No.» risponde calmo, uscendo completamente dall’armadietto della cucina. «Volevo solo metterti paura. Ci sono riuscito?» chiede con un sorrisetto malizioso. Mi verrebbe voglia di spaccargli la faccia!
«Stavo pensando di cucinare qualcosa …» rispondo cambiando argomento, mentre recupero il coltello da terra. «Ma non so cucinare.»
«Certo che sei un caso perso figlia bella!» esclama cattivo ed io metto il broncio. Lui sospira. «Dai coraggio! Non puoi essere tanto negata. Fa quel che ti dico e ne uscirà qualcosa di commestibile.»
«Tu sai cucinare?» chiedo scettica.
«Se non ti fidi non fa nulla, meglio per me.» fa per volarsene via verso il soffitto.
«No, no, aspetta! Mi fido, mi fido.» lo blocco tenendolo per un piede. Per chi se lo stesse chiedendo, io riesco a toccarlo perché tecnicamente, bé, sono morta!
«Rimboccati le maniche Zanzara, si comincia!»
Vi dirò, per essere uno che non ingerisce cibi solidi, Fred è proprio bravo! Mi ha guidato alla perfezione e ne è uscito un piatto, piacevole da vedere e accettabile da mangiare. In realtà non so il nome di questa ricetta e non lo conosce nemmeno il mio capo-chef. Ma posso dirvi che consiste in riso, brodo, carne e molte verdure. Alla fine sono soddisfatta.
«Le otto.» dico. «Staranno per venire.»
«E il genio non è ancora uscito dalla stanza.» afferma Fred indicando la camera di GD con la falce.
Inizio a preoccuparmi, non sarà mica morto?! Mamma mia come sono drastica!
Scuoto la testa e apparecchio la tavola, con Gaho che mi osserva scodinzolando.
«Siamo a casa!» sento qualcuno entrare. Seungri.
«Ciao, Ri!» lo saluto appena entra in cucina.
«Hai cucinato?» mi fissa dubbioso e mi sento un tantino offesa. «Hai intenzione di farci fuori?»
«Smettila Ri!» lo rimprovera Taeyang entrando. «Non ti dovevi disturbare, Chiara.» dice gentile.
«Che tradotto, significa: come diavolo ti è venuto in mente di cucinare qualcosa che per non buttare siamo costretti mangiare contro il nostro volere?!»
«Nessuno ti costringe a mangiare! Stupido di un maknae!» caccio la lingua. Molto matura, eh?
«Ti ricordo mia cara, che qui la maknae sei tu.» si avvicina e mi da un buffetto sulla guancia.
Uffa! Non ha il diritto di fare così! Io mi imbambolo e non ho la lucidità per controbattere!
«Che profumino!» entra Daesung come sempre allegro. «Eh, Hyung? Lo senti?» chiede a Top poco dietro di lui. Top annuisce senza guardarmi. «Deve essere delizioso!» annuisce ancora, sempre senza rivolgermi lo sguardo. È ancora imbarazzato per l’episodio del bagno. Ma perché sono sempre così distratta?!
«E Ji Yong?» chiede Taeyang.
«È chiuso in camera sua da più di un’ora … credo stia scrivendo una canzone.» spiego.
«Allora è bene non disturbarlo.» risponde Taeyang.
«Già …» conferma Seungri sedendosi.
«L’ultima volta che l’abbiamo distratto, ha perso l’ispirazione e non ci ha rivolto la parola per più di una settimana.» racconta triste Daesung accomodandosi a tavola anche lui.
«Oh …» esclamo. Certo che ha proprio un caratteraccio!
«Quel megalomane!» commenta Fred irritato.
Top è l’ultimo a sedersi. «Allora … buon appetito.» augura, così iniziamo a mangiare.
La cena trascorre serena, tra chiacchiere e curiosità. Ormai mi sembra di essere a casa mia. Sono felice. Nonostante qualche incomprensione, mi sento accolta e protetta da questi cinque meravigliosi ragazzi. Ci sono ragazze che ucciderebbero per stare al mio posto! Mi domando solo, se sarebbero capaci di rinunciare anche alla loro vita per questo … Forse non lo farebbero, o forse si, ma se ne pentirebbero. Non che mi dispiaccia stare qui o mi penta della mia scelta, ma sapere che tutto questo a breve finirà è alquanto … triste.
Quando abbiamo finito tutti di mangiare, dico loro di andare a dormire, domani mattina hanno appuntamenti di lavoro molto presto. Io rimango a pulire la cucina. Di GD ancora nessuna traccia. Gaho dorme sul divano beatamente e Fred fluttua mezzo addormentato per il corridoio.
Finito di pulire la cucina, mi concedo una bella doccia rilassante. Finita anche questa, indosso una lunga camicia a quadroni molto larga che ho scelto come pigiama. Lascio i capelli bagnati ed esco dal bagno diretta verso la “mia”camera.
«Ehi!» mi sento chiamare e mi volto. GD sbuca solo con la testa dalla sua stanza.
«Ehi.» rispondo avvicinandomi.
«L’ho scritta. La nuova canzone.» mi dice con sorriso soddisfatto da bambino. È possibile che io m’innamori sempre di più di lui?! Scuoto leggermente la testa per concentrarmi sulle sue parole.
«Wow! Davvero?! Sono contenta!» esclamo sorridendo a mia volta, ma sono sicura che non sarà nemmeno un decimo della bellezza del suo di sorriso.
«Vuoi sentirla?» mi chiede cogliendomi alla sprovvista.
«E me lo chiedi? Ovvio che voglio!» se prima ero contenta, ora sono arrivata alle stelle! GD mi fa sentire la sua canzone nuova! Sono la prima in assoluto a sentirla! Ok … devo rimanere calma se non voglio accorciare drasticamente la mia permanenza qui!
«Ok. Solo una cosa …» dice serio.
«Cosa?» chiedo preoccupata.
«Ho fame.» afferma imbarazzato.

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Capitolo 13
*** Cosa ci sarebbe di male? ***


«Ma che ha combinato Taeyang con le spezie?!» chiede GD assaggiando il resto di quella roba che ho cucinato.
«A dire il vero … l’ho preparato io …» dico imbarazzatissima.
«Oh …» esclama. «Non cambia niente. Hai fatto un pasticcio! Troppe spezie!» mi rimprovera.
«Scusa.» nascondo la faccia tra le mani.
«Però apprezzo l’impegno.» sorride.
«Mi sembra il minimo!» esclama Fred stizzito.
«Non sei costretto a mangiare, se non ti piace …» dico timida.
«Non è così orribile, te l’assicuro. Non hai ancora assaggiato la cucina di Daesung! È a dir poco immangiabile.» finisce di mangiare e posa piatti e piattini nel lavandino. È stato talmente veloce che non ha dato nemmeno il tempo ai miei capelli di asciugarsi. «Andiamo!» dice entusiasta prendendomi per mano e trascinandomi in camera sua. Chiude la porta dietro di noi e mi fa sedere sul suo letto.
«Zanzara! Ti sembra normale entrare nella stanza di un ragazzo così?!» sbraita Fred trapassando la porta.
Se non si trattasse di GD sarei leggermente preoccupata … ma si tratta di GD, il cantante ferito da un amore appena concluso al quale, fino a pochi giorni fa, ero antipatica e che non farebbe mai entrare una ragazza nella sua stanza per fare … ehm, qualcosa, no? Andiamo, Chiara! A chi vuoi far ridere!? È GD!
Abbassando lo sguardo, noto le mie gambe nude, la camicia compre a mala pena il sedere. Ora mi sento a disagio. Ma Ji Yong è tutto preso dal recuperare una seria di fogli dalla scrivania, quindi mi convinco di essere paranoica e di essermi fatta un film, che seppure bellissimo, è impossibile.
GD si accomoda accanto a me sul letto e si schiarisce la voce.
«Ascolta, poi dimmi quello che pensi. Anche se non m’importa quello che pensano gli altri, ma sentiti libera di dire quello che vuoi.» annuncia GD, alzo un sopracciglio incrociando le gambe sul letto e le orecchie ben aperte.
«Se non vuole il tuo parere, allora cosa cavolo te la fa sentire a fare?! Qui c’è puzza di bruciato …» brontola Fred, gli lancio un’occhiata per zittirlo.
GD comincia a cantare prima un rap calmo. Il ritmo però aumenta pian piano fino ad arrivare alla parte melodica del ritornello. Non riesco a memorizzare tutto il testo, ma il messaggio è chiaro nel ritornello:
 
“Suddenly you’re out of my life, leaving only pain and emptiness …
But now, look at me! Look at me good!
I’m raising up and I’m stronger and more pissed off than before!
Now I live, I live again, better without you! Goodbye girl!
You, empty handed and I, always higher!”
 
È molto orecchiabile e posso dire di essermene innamorata subito, proprio come ci si aspettava da G-Dragon.
Quando finisce la canzone, le mie orecchie provano dolore alla mancanza di quelle parole, parole che trasmettono grinta, forza e determinazione.
«Stai piangendo?» mi chiede quando ha finito. Mi porto le mani al volto e mi rendo conto che, si, sto proprio piangendo.
«No, è che …» cerco di dire.
«Zanzara, ma che fai piangi? Oddio ora ti rendi anche vulnerabile al predatore, stupida!» urla Fred.
«Stai piangendo, sul serio?» si meraviglia Ji Yong avvicinandosi di più a me. «Fa tanto schifo?» ride.
«No ma che! È bellissima sul serio. Non ho parole. E non riesco a smettere, maledizione!» dico veloce asciugandomi gli occhi con le maniche.
«Zanzara, ricomponiti! Il predatore sta per passare all’attacco!» certo che Fred è proprio paranoico!
«Che tenera.» fa GD asciugandomi alcune lacrime con la manica della sua maglia. Guardo altrove, pur di non fissarlo negli occhi.
Lui mi sistema le ciocche umide dietro l’orecchio, mentre le lacrime continuano a scendere. Ma cavolo Chiara! Chiudi i rubinetti!
«Ehi!» fa. No, “Ehi!” no! Mi giro verso di lui e i nostri sguardi si allacciano. «Deduco che ti è piaciuta quindi.» sorride dolce.
No, ti prego non sorridere … Non rendermi tutto più difficile!
Continua ad asciugarmi e con le dita indugia sotto gli occhi, sugli zigomi, sulla guancia.
Ti prego fermati!
«Ohi tu! Pazzoide di un cantante, giù le mani! E tu non reagisci nemmeno?! Zanzara, svegliati!» gesticola Fred, ma e come se non le sentissi. Tutto ciò che sento è la presenza di Ji Yong accanto a me che, sempre più forte e decisa, si avvicina. «Zanzara?!»
La mano di GD scende sul collo e i nostri volti sono vicinissimi. C’è una battaglia dentro di me: “Lasciati andare” VS “Riprendi il controllo di te stessa”!
La seconda è sostenuta da Fred. «Zanzara!»
Mi sveglio dalla sorta di trans in cui sono caduta e scatto in piedi, lasciando GD con la mano alzata.
«Meglio che io vada a dormire!» dico andando verso la porta. «La canzone è bellissima, complimenti!» apro la porta. «Buonanotte!» saluto richiudendo in fretta la porta e andando nella mia stanza.
«Fiuu! Credevo che avresti ceduto.» sospira di sollievo Fred.
«Anch’io …» rispondo, prima di immergere la testa nel cuscino cercando di schiarirmi i pensieri. Cosa ci sarebbe stato di male se ci fossimo baciati? In fondo era lui che si stava avvicinando ed io non desidero altro. Oppure no?
In realtà la consapevolezza di avere un tempo limitato mi blocca. Non posso attaccarmi alla vita ancora più di quanto io non lo sia già. Non posso trovare altri motivi per desiderare di rimanere in vita, perché non posso. Io sono già morta.


NOTA DELL'AUTRICE: 
ciao a tutti coloro che stanno seguendo questa mia umile storia e un doppio grazie a che mi lascia recensioni, sempre graditissime! 
Volevo solo dire che questo capitolo è un po' più corto in quanto molto intenso o almeno secondo me. XD
Il pezzo della canzone l'ho inventato io, lo so è banale, ma fate finta che sia qualcosa all'altezza di GD. 
Questo è tutto per ora. Spero continuerete a segurimi e che qualcuno di buona volontà recensisca ;)
Grazie in anticipo a tutti i lettori!
Un bacio

Myuzu

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Capitolo 14
*** Perché mi stai evitando? ***


Mi alzo il cappuccio della felpa leggera color glicine e mi sistemo le ciocche di capelli che sbucano indisciplinate.
«Stanno arrivando.» mi avverte Fred rientrando nella mia stanza.
«Perfetto orario.» bisbiglio, mentre mi avvicino alla porta e la apro. «Pps!» chiamo facendo capolino dalla porta. Daesung e Seungri, che in questo preciso momento stanno attraversando il corridoio, sobbalzano.
«Aaaah!» Daesung urla nascondendosi dietro Seungri. Dimenticavo che è un fifone!
«Chiara, ma che combini? Sembri una ladra.» sfotte Ri sorridendo.
«Dove state andando?» chiedo a bassa voce.
«In studio a registrare la trasmissione radiofonica giapponese, perché?» chiede il maknae, mentre Daesung cerca di respirare di nuovo regolarmente.
«Posso venire con voi?» chiedo, finalmente uscendo per intera da dietro la porta.
«Cosa? E perché?» chiede Ri sorpreso.
«Perché … perché mi scoccio di restare a casa …» invento.
«Sii più credibili, Zanzara. O penseranno che qualcosa non va.» mi consiglia Fred galleggiando nell’aria dietro di me.
«Ma oggi c’è Ji Yong a casa, non rimarrai da sola.» dice Daesung.
Bé è proprio questo il motivo per cui non voglio rimanere in casa! Saremmo di nuovo solo noi due ed io non voglio che succeda!
Aspetta un attimo … lo sto pensando davvero? Certo che sono davvero una grandissima stupida a scappare da quel meraviglioso ragazzo per cui ho perso la testa! Chi mi capisce è bravo!
«Ma …» non so che inventarmi. Poi, colpo di genio. «Io volevo passare la giornata con oppa Daesung e oppa Ri …» a queste parole accompagnate con il mio sguardo implorante stile cucciolo abbandonato, Daesung si scioglie e sorride giocondo, mentre Ri, è talmente contento di essere chiamato oppa, dato che essere trattato da maknae gli pesa sempre un sacco, che in questo momento mi concederebbe qualsiasi cosa. Proprio qualsiasi? Chiara riprendi il controllo di stessa, stupida testa calda!
«Ma certo che puoi venire! Oppa Daesung non ti lascerebbe mai qui ad annoiarti!» mi  da dolci colpetti sul cappuccio con la mano.
«Ok. Non credo ci siano problemi.» sorride Ri.
«Ben fatto! Lecchina di una Zanzara.» sogghigna Fred.
In questo preciso istante la porta della stanza di GD si apre. Mi viene un tuffo al cuore. Scatto verso l’ingresso e spalanco la porta.
«Vi aspetto in macchina!» urlo, letteralmente scappando via.
«Ma dove va?» sento chiedere a Ji Yong.
«Viene con noi in studio …» spiega Daesung, ma continuo ad allontanarmi così non riesco sentire il resto.
Arrivata alla macchina, ho il fiatone. Mi appoggio alla fiancata e con la mano sul petto cerco di calmarmi.
«Non ti sembra essere stata un po’ sospetta?» chiede Fred sospirando.
«Ho reagito d’istinto.» rispondo.
«Avrà sicuramente capito che c’è qualcosa che non va.» continua lo Shinigami.
«Scusami se nell’agitazione del momento ho pensato solo ad andarmene! Non eri tu quello che diceva che devo stargli alla larga?!» mi altero un po’.
«Lo dico per il tuo bene …» afferma triste Fred.
«Lo so …» replico io ancora più triste di lui.
Quando Ri e Dae mi raggiungono, cerco di nascondere l’espressione triste che, naturalmente, mi si è dipinta in volto. Non ci riesco granché.
«Che è successo?» chiede Ri preoccupato.
«Niente.» mento cercando di sembrare allegra.
«Se c’è qualcosa che non va, puoi dirlo al tuo oppa.» dice serio e orgoglioso Daesung.
«Semmai lo dice a me, vero Chiara?» mi guarda e mi abbraccia. «Vieni qui.»
Seungri mi abbraccia come se fossi una bambina di tre anni che cadendo si è ferita il ginocchio. Ma mentre Daesung si accomoda al posto di guida, l’abbraccio di Ri cambia. Ora sembra possessivo: con una mano mi strofina la schiena e con l’altra mi tiene la testa premuta contro il suo petto. Mi sento mancare! Ma come gli vengono ste cose all’improvviso?!
«Ohi! Il ragazzo sta esagerando! Staccati.» ordina Fred, infastidito. Inizio a credere sia geloso.
«Oppa … oppa?» lo chiamo, ma non mi lascia. «Seungri! Sto bene!» dico alzando la voce.
Si stacca da me, finalmente. Finalmente? Ma che dico?! Oddio soffro di doppia personalità!
«Che è successo?» mi chiede prendendomi il volto tra le mani. Ma cos’è? Ci sta provando?
«E pensare che ti ritenevo simpatico, maknae!» afferma irritato Fred lanciando occhiatacce a Seungri.
 «Qualcuno per caso ti ha detto che sei brutta?» mi domanda Ri. Mi scappa un risolino. «Non dargli retta. È vero che sei brutta ma hai tante belle qualità che compensano …» mi prende in giro con tanta serietà da convincermi che lui creda davvero che io sia brutta. Gli do un pugno sul braccio. «Ahio!» si lamenta.
«Rimangio quello che ho detto … è un grande!» apprezza Fred accomodandosi sul tettuccio della macchina. Ovviamente, come me, ha capito che Seungri mi stava solo prendendo in giro!
Apro la portiera davanti e mi siedo, fingendomi irritata.
«Tu sali dietro, maknae!» gli caccio la lingua e lui ride.
«Andiamooooo!» dice Daesung accendendo i motori.
 
Lo studio di registrazione è enorme. Ma è mai possibile che non esistano posti a misura d’uomo in questa città?!
Per evitare di perdermi come ho fatto all’YG la scorsa volta, mi avvinghio alla maglia di Daesung e Ri mi dedica un’occhiata offesa. La stanza dove devono registrare è piena zeppa di fili, microfoni e fogli svolazzanti. Solo a guardarla, mi viene una specie di mal di testa. Non sono abituata a questi posti.
Mi dicono di aspettare fuori. Uffa, perché non posso entrare?
«Ci metteremo pochissimo.» promette Seungri entrando, ma non è così.
Passano ore ed io rimpiango di non essere andata con Taeyang o Top. Che noia! Non riesco nemmeno a sentire quello che stanno registrando! Fred dorme ed io mi sono letta tutte le riviste presenti in questa sottospecie di sala d’attesa.
Bello leggere una lingua senza averla mai studiata, comunque. Ti verrebbe la cattiveria di dire in faccia a coloro che la studiano: voi sgobbate anni sui libri per capirla e a me è bastato morire! Certo che ne dico di baggianate!
Escono per le due di pomeriggio ed io sto morendo di fame.
«C’è un problema …» annuncia Daesung. «Abbiamo un servizio fotografico tra … circa mezz’ora.»
«Eh?! Ma io ho fame!» mi lamento. «Cioè, sono contentissima di venire a vedervi durante un servizio fotografico, ma non potremmo prima mangiare?» chiedo implorante. Fred sbadiglia e si stiracchia sopra la mia testa.
«Mi dispiace ma non c’è tempo, cucciola. Mangeremo qualcosa sul set.» risponde Seungri. Cucciola?
«Come mi hai chiamata?» chiedo sbalordita.
«Cucciola!» ripete. «Tu mi chiami maknae, io ti chiamo cucciola!» mi stringe il naso con due dita, mentre resto immobile. Non voglio essere chiamata cucciola!
«Cucciola è carino. Potrei chiamarti anch’io così.» replica Daesung avviandosi.
«E se prometto di non chiamarti più maknae?» chiedo.
«Troppo tardi.» risponde Ri alzando le spalle e seguendo l’amico.
«Dai Ri! Ti prego …» mi lamento.
«Vedi com’è brutto essere chiamati con un nome che non ti piace?» dice Fred con un sorriso soddisfatto.
«Fred è un bel nome! E poi io, al contrario di te, ce l’ho già un nome! Cucciola è uno sdolcinato soprannome che mi fa solo urtare i nervi!» sbraito.
«Bé, c’est la vie!» alza le spalle e si allontana anche lui.
«Fantastico! Parli anche francese ora?! Odio il francese!» urlo.
 
Non so se siete mai stati ad un servizio fotografico, ma vi assicuro che è uno spasso, se non sei tu il soggetto delle foto! I poveri Daesung e Ri hanno indossato tipo cinquanta capi diversi. Hanno dovuto rifarsi fare il trucco sette volte e i capelli cinque. Secondo me hanno consumato più calorie loro che un maratoneta! Solo a guardarli, mi sento terribilmente stanca.
Le foto che hanno fatto servono per un book che sponsorizza la radio alla quale partecipano. Il fotografo avrà scattato più di cinquecento foto, se è possibile. Tutte bellissime a mio parere, ma nemmeno la metà verrà pubblicata, quindi non vedo il motivo di questo esagerato spreco di energie!
Sta di fatto che quando alle nove di sera passate torniamo a casa, vedo ancora vestiti e scarpe e flash passarmi davanti agli occhi. Orribile! Anche Fred è un po’ stordito, mi segue senza aprire bocca con l’occhio scoperto mezzo chiuso.
«Siamo tornati.» urla Seungri entrando. Daesung dietro di lui mugugna qualcosa.
«Eccovi! Come è andata?» la voce di GD mi arriva dalla cucina e ricordo il motivo della mia evasione di casa. Era lui che non volevo vedere! E se lo vedessi ora, rovinerei tutti i miei sforzi fatti di attesa, vestiti, flash e pranzo ridotto!
«Sono stanca! Vado a dormire.» dico sfrecciando dritta in camera senza guardare verso la cucina.
Apro la porta e la richiudo con foga. Fred mi raggiunge lento poco dopo.
«Finalmente si dorme.» dice prima di mettersi in posizione orizzontale per aria e chiudere l’occhio.
Sospiro. Sono riuscita almeno per oggi a non vedere GD. Sono stata brava considerando che viviamo nella stessa casa e che l’altra parte di me vorrebbe vederlo a tutti i costi.
Mi sfilo la felpa rimanendo in canotta, nel frattempo accendo un po’ lo stereo. La canzone che metto è Blue. La adoro! E poi, non so, mi sento di sentirla.
Mi rilasso stesa sul letto ad occhi chiusi. Anche se mi passano ancora vestiti davanti agli occhi, mi sono divertita e sono grata a Ri e Daesung per avermi fatto passare una così ricca ed entusiasmante giornata.
Toc Toc. Qualcuno bussa alla porta. Facendo appello alle mie poche forze rimaste, mi alzo e senza pensare, apro la porta.
Quello che vedono i miei occhi è come un fulmine a ciel sereno. GD. No! Cavolo! Tutti i miei sforzi mandati all’aria! Mi rendo conto di aver spalancato occhi e bocca incapace di reagire. È lui il primo a parlare.
«Perché mi stai evitando?»

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Capitolo 15
*** Morire dal dolore ***


«Cosa?» chiedo ancora scioccata dal fallimento del mio piano e rimproverandomi di aver naturalmente aperto la porta senza nemmeno pensare che potesse essere lui. Che stupida!
«Mi stai evitando.» afferma. «Perché?» chiede appoggiandosi allo stipite della porta e incrociando le gambe. Concedetemelo … quanto diamine è bello!
«Io non ti sto evitando!» Tenete presente quando un bambino rompe un giocattolo e lo tiene nascosto dietro la schiena e alla domanda dov’è il giocattolo, il bambino risponde: non l’ho visto? Bé è proprio quella la mia espressione! Vorrei scomparire.
«Perché non vieni a mangiare qualcosa allora?» chiede con un sorrisetto cattivo, di quelli del gatto che ha intrappolato il topo!
«Non ho fame. Sono molto stanca in realtà. Perciò se non ti dispiace andrei a dormire. Ciao.» gli sto per chiudere letteralmente la porta in faccia, ma lui la blocca. Casseruola!
«È per ieri sera?» mi chiede spiazzandomi.
«Cos … no, no! Non è per ieri sera. Ieri sera non è successo niente!» mi affretto a rispondere, ma mi pento subito di quello che ho detto. Non è successo niente?! Non potevo dire frase peggiore. L’espressione di GD me lo conferma. Se c’era la minima possibilità che il mio sogno impossibile d’amore con lui si avverasse, è sfumata in questo momento.
«Ok, allora. Buonanotte.» mi saluta togliendo la mano dalla porta e allontanandosi.
Cosa ho fatto? Deficiente che sono! Chiudo la porta e ci sbatto la testa. Perché combino sempre casini?
Mi ristendo sul letto stringendo il cuscino e addormentandomi poco dopo con qualche lacrima solitaria che mi riga il volto.
Mi sveglio con la bocca asciutta verso l’una di notte. Cambio posizione come faccio sempre quando devo riprendere sonno. All’improvviso una specie di ruggito si diffonde nella stanza.
«Cos’è?» sobbalza Fred nel sonno. «Il terremoto?!»
«Calma Fred. È il mio stomaco.» rispondo assonnata massaggiandomi la pancia.
«Ah … ok.»  si riaddormenta subito. Quanto lo invidio!
A stomaco vuoto non riuscirò mai a dormire, così mi trascino giù dal letto diretta verso la cucina il più silenziosamente possibile.
Prima di entrare noto un po’ di luce provenire dalla cucina. Impaurita mi affaccio con cautela per vedere chi fosse.
«Oppa!» lo chiamo quando capisco chi è. Top con la testa e le mani nel frigo si volta con un’espressione terrorizzata in volto.
«Chiara … sei solo tu …» sospira riprendendosi.
«Perché chi credevi che fossi?» chiedo avvicinandomi.
«Non importa, lascia stare.»
Cinque minuti dopo siamo seduti al tavolo mangiando un panino improvvisato con tonno, pomodoro e formaggio. Sarà l’imbarazzo, sarà perché è notte e tutti dormono, ma noi rimaniamo in silenzio senza scambiarci una parola. O almeno per un po’.
«Hai litigato con Ji Yong?» mi chiede all’improvviso.
«Non proprio …» rispondo vaga.
«Allora cosa è successo?» mi domanda. Lo guardo fisso negli occhi indecisa se dirglielo o no. Arrivo alla conclusione che sia meglio non creare fraintendimenti.
«Credo di non essergli simpatica.» butto lì senza pensare. Top scoppia a ridere. «Perché ridi?»
«Ji Yong è lunatico. Arrogante alle volte. Nervoso. Schizzinoso. Vuole avere sempre ragione e gli da fastidio quando qualcosa sfugge al suo controllo. Ma ha un gran cuore. Tiene a noi più della sua stessa vita e ti assicuro che se gli stessi antipatica, non saresti qui.» spiega. «Anzi ti dirò di più, credo che tu gli piaccia.» a queste ultime parole divento rossa come un pomodoro e spalanco gli occhi.
«Ma … ma … che dici!?» balbetto io e lui ricomincia a ridere. «Comunque … come mai questa visita notturna al frigorifero?» chiedo per cambiare argomento.
«Potrei chiederti la stessa cosa.» ribatte imbarazzato.
«A pranzo ho mangiato giusto qualcosina sul set fotografico e poi a cena non ho mangiato nulla. Il mio stomaco protestava così forte che non riuscivo a dormire.» bevo un bel bicchiere d’acqua. «Tu?» mi guarda fissa e come me prima, giudica se dirmi o no la verità. Sospira, ha deciso di dirmelo.
«Il personal trainer ci ha stilato una lista di quello che possiamo o no mangiare, quindi siamo noi a gestire i pasti e anche le quantità. Ma se capita che qualcuno mette qualche chilo o ne perde, deve seguire una dieta precisa scritta da lui. Io ho la tendenza a ingrassare ed ora sto seguendo la dieta datami da lui. Però capitano giorni in cui ho fame più del solito. Gli altri mi riprenderebbero se mi scoprissero a mangiare, lo fanno per il mio bene.» spiega a testa bassa.
Ho le lacrime agli occhi.
«Scommetto che non mi credi se ti dicessi che ti ammirerei e mi piaceresti anche con dei chili in più, vero?» chiedo.
«No, penso non ti crederei …» risponde amaro alzando lo sguardo e sorridendomi sghembo.
«Comunque, è legato a questo il fatto che non scopri nemmeno un centimetro della tua pelle? No perché credo sia la domanda esistenziale che tutti si pongono.» chiedo con nonchalance e lui sorride imbarazzato. Con una mano si gratta dietro la testa.
«Credo di si, non so … » inizia a dire.
«Reduce da un complesso giovanile?» azzardo.
«Può darsi.»
«Oppa. Probabilmente non lo sai e non mi crederai, ma non c’è in tutta la Corea un ragazzo che sia bello quanto te! Te l’assicuro! La gente ucciderebbe per vederti anche solo un attimo a torso nudo. Quindi qualsiasi complesso tu abbia, fattelo passare, perché non ne hai motivo. Sei alto, sei bello, hai talento, grazie ai tuoi sforzi sei anche in forma, che motivo hai per nasconderti?! Quindi cerca di non essere paranoico, ok?» Top mi fissa leggermente rosso in viso e annuisce lieve sempre più in imbarazzo.
Mi alzo e pulisco la tavola.
«Ora posso dormire!» esclamo allontanandomi soddisfatta. «Buonanotte.»
«Buonanotte.» risponde. «Chiara?» mi chiama affacciandosi in corridoio quando sono con la mano sulla maniglia della porta di camera “mia”.
«Si?» chiedo sorpresa.
«Dovresti essere più sincera con te stessa. Se ti piace diglielo, non puoi che fargli piacere.» dice pacato e spavaldo. Sembra sia passato all’attacco dei miei punti deboli … cos’è? Porta rancore per avergli fatto da psicanalista?
«Non … non so di cosa parli.» sorrido incerta entrando in camera.
Invece so di cosa parla e ho paura. Paura di essere rifiutata, ma anche di essere ricambiata in realtà. Non so cosa devo fare.
 
Mi alzo con un mal di testa martellante. Mi stropiccio gli occhi umidi. Ho pianto di nuovo. Sta diventando un’abitudine; una brutta, triste, inevitabile abitudine. Fred dorme ancora, così esco dalla stanza aprendo piano la porta.
«Buongiorno.» mi saluta GD uscendo dalla sua stanza. Lo guardo un attimo indecisa sul da farsi. «Come mai questi occhi gonfi? Non hai dormito bene?» mi prende il volto tra le mani e mi passa i pollici sotto gli occhi. Avvampo. «Vieni a fare colazione.» mi dice dolcemente avviandosi verso la cucina.
Continuo a non capirlo. Non è arrabbiato? O si? Aiuto! Che devo fare?
«Ah, sai, ieri sera mi ha richiamato la mia ex. Oggi ci vediamo.» dice dandomi le spalle.
È possibile morire dal dolore? Se si, ringrazio di essere già morta, perché altrimenti avrei lasciato la vita in questo preciso istante.



NOTA DELL'AUTRICE
non ammazzatemi! Questo capitolo è un po' triste, ma la situazione cambierà in meglio, non preoccupatevi.
Ad ogni modo, fatemi sapere cosa ne pensate. Sono ben accette anche minacce di morte e rimproveri. XD
Kiss e grazie a chi sta seguendo questa umile storia.

Myuzu

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Capitolo 16
*** Si, che m'interessa! ***


Con la testa poggiata sul tavolo e gli occhi chiusi, cerco di non pensare a quello che mi ha detto stamattina GD. Ma ogni mio sforzo è vano. Ho un dolore al petto che non se ne va e non riesco ad alzarmi.
«Chiara? Stai bene?» mi chiede Top entrando in cucina. Alzo leggermente la testa.
«Mmh mh.» annuisco.
«Non sembra. È successo qualcosa?» mi chiede.
«Hyung sai per caso Ji Yong dov’è? Non risponde al cellulare.» ci interrompe Taeyang dandomi una pugnalata al cuore con queste parole. Lascio ricadere la testa sul tavolo.
«Attenta Zanzara che il tavolo si rompe!» mi riprende Fred accanto a me.
«Stamattina ha detto di avere un impegno importante oggi. Torna stasera.» spiega Top mentre mi fissa allibito. Mi sento sprofondare sempre di più.
«Cos’ha? Non si sente bene?» chiede preoccupato Taeyang avvicinandosi.
«Non so.» risponde Top.
In questo momento sentiamo la porta sbattere. Ci voltiamo tutti verso la porta della cucina e vediamo passare Daesung di corsa diretto verso la sua stanza.
«Hyung?» lo chiama Top, ma è già entrato in camera sua sbattendo nuovamente la porta.
«Cosa sarà successo?» si interroga Taeyang.
Poco dopo arriva Seungri a sguardo basso.
«Cosa è successo a Daesung?» chiede Top preoccupato. A dire il vero sono preoccupatissima anch’io. Non è da lui comportarsi così, in genere è sempre sorridente e di buon umore.
«Ah … niente, niente. Abbiamo solo letto alcune recenti critiche in cui dicevano … dicevano che Daesung è brutto con quei suoi occhi chiusi e quel sorriso falso e che deve la sua fama agli altri Big Bang.» spiega il maknae triste.
«Bastardi! Come osano!» Top sbatte i pugni chiusi sul tavolo.
«Giovane! Sta calmo!» urla Fred sobbalzando per lo spavento.
«Hyung, calmo.» dice Taeyang poggiandogli una mano sul braccio. «Qualcuno dovrebbe parlargli …» suggerisce.
«Non ha voluto darmi ascolto.» replica Seungri sconsolato.
«Non ha mai ascoltato nessuno di noi quando si tratta di queste cose …» afferma Top un po’ più calmo.
«E se ci provassi io?» dico intromettendomi. I tre ragazzi fissano un attimo me e poi si guardano tra di loro. Alla fine annuiscono.
«Eccola, mission impossibile!» Fred scuote la testa, ma come sempre lo ignoro.
Tristissima per Daesung e contenta di distrarmi dai miei pensieri e di rendermi utile, prendo un bel respiro davanti alla porta della sua stanza. Busso.
«Oppa? Sono io, Chiara. Posso entrare?» dico. Nessuna risposta.
«Inutile, Zanzara. Non ti apre.» dice Fred pessimista.
«Oppa? Dai ti prego. Ti va di fare due chiacchiere?» ancora niente.
«Arrenditi, perdi solo tempo.» continua lo Shinigami.
«Sai cosa mi andrebbe di fare, leggere qualche bel manga di Doraemon!» passano alcuni secondi, durante i quali credo di aver fallito, ma poi la porta si apre e compare Daesung con i capelli in disordine che mi fa segno di entrare. Gli sorrido calorosa.
«Ben fatto Zanzara!» si complimenta sorpreso Fred seguendomi come sempre.
Nemmeno il momento di entrare e Daesung si tuffa sul letto aggrappandosi al Doraemon gigante. Lo guardo e mi siedo ai piedi del letto.
«Mi vuoi dire cos’è successo?» gli chiedo piano. Non mi risponde, così sospiro. Mi alzo e prendo un volume a caso dallo scaffale su cui è conservata ordinatamente la collezione dei manga. Mi stendo accanto al triste Dae, apro il volume e inizio a leggere.
Leggo a bassa voce in modo che senta anche lui, mettendo enfasi e intonazione e ridendo alle varie battute e goffaggini del protagonista. Le mie risate attirano l’attenzione di Daesung che scosta il viso dal peluche e si affaccia per vedere le immagini. Gli scappa qualche risolino e si rilassa un po’.
«Certo che Nobita è proprio un imbranato!» affermo ridendo. Daesung continua a ridere piano. «Così  leggere Doraemon ti tira su il morale. Mmh! Buono a sapersi.» inizio sistemandomi a sedere, Dae mi imita. «Sai invece cosa fa sentire meglio me?» mi guarda interrogativo. «La vostra musica.» Daesung sorride lusingato senza dire una parola. «Ma le vostre canzoni non sono sempre molto allegre …» chissà di chi è la colpa?! Se non si è capito, mi riferisco a quell’idiota di GD che scrive le canzoni! Bellissime, si. Ma spesso deprimenti. «Così spesso per sorridere, vedo qualche vostro video o intervista su Youtube. E vuoi sapere chi è che mi fa tornare immediatamente il sorriso?» la sua triste espressione mi fa capire che sa dove voglio arrivare. «Esatto, tu! E non scherzo! Hai un sorriso contagioso e bellissimo! I tuoi occhi sorridono anche loro e non sei affatto brutto! La gente parla per invidia, non gli dare retta.»
Daesung ha lo sguardo basso sull’enorme Doraemon ed io non so cos’altro dire.
«Oppa?» mi rivolge uno sguardo triste. «Sorridi.» ordino. «Sorridi o mi metto a piangere.» mi fissa interrogativo e così anche Fred. «Conto fino a tre e mi metto a piangere, giuro.» credo che Daesung sia scettico. Non ho altra scelta: a mali estremi, estremi rimedi! «1 … 2 … 3!» inizio a respirare in modo irregolare e a pensare a cose tristissime. Non  mi è difficile, basta pensare che ho meno di un mese di vita o pensare a quello che mi ha detto GD. Inizio a piangere come una fontana e Daesung si allarma, non se lo aspettava.
«No, aspetta! Chiara non piangere.» dice gesticolando, non sapendo cosa fare. «Ti prego, non piangere.»
Anche volendo non riuscirei a smettere. Purtroppo tutto il dolore che ho segregato dentro di me è esploso con tutto il suo impeto.
«Zanzara, non ti sembra di esagerare?» Fred mi si avvicina. «Zanzara …» sussurra triste intuendo che le mie cono lacrime vere.
«Chiara, ok. Sorrido. Però ti prego non piangere, che piango anch’io.» mi dice implorante Daesung carezzandomi una spalla.
Tolgo le mani dal volto e tiro su col naso, aspettando quel sorriso consolatore che non tarda ad arrivare. Il mio sorriso di risposta spunta automatico tra le lacrime e Daesung si fa più luminoso.
«Come va?» mi chiede.
«Mol… to … meglio.» singhiozzo meglio asciugandomi.
«Andrebbe ancora meglio con un po’ di solletico?» suggerisce entusiasta Daesung.
«No, no. Il solletico no.» ma Dae mi sta già solleticando pancia e fianchi facendomi ridere a crepapelle. Rido così tanto che non riesco a respirare e mi fa male lo stomaco. «Ok. Ok. Basta ora.» riesco a dire. Per fortuna il mio giocoso amico si arresta ed io ritorno a respirare.
«Va meglio?» mi chiede Daesung contento.
«Non dovrei essere io a chiedertelo?» chiedo dubbiosa e lui riscoppia a ridere. «Visto? Sei più bello quando ridi.» affermo e lui arrossisce un po’.
«Mission complete, Zanzara.» mi dice sereno Fred svolazzando sulla mia testa.
La serata trascorre tra manga di Doraemon, risate e pop corn! Daesung li teneva nascosti in un cassetto della scrivania nel caso gli venga un attacco di fame improvvisa.
Quando è abbastanza tardi esco dalla stanza decisa ad andare a dormire.
«Buonanotte!» lo saluto.
«Notteeeeeeeee!» mi ricambia stendendosi sul letto con un mega sorriso sulle labbra.
Chiudo la porta facendo un enorme sbadiglio.
«Ottimo lavoro, Zanzara. Vai a dormire che è tardi.» mi esorta Fred paterno.
«Ehi.» non c’è bisogno che mi volti per sapere di chi si tratti.
«Ciao.» lo saluto piano.
«Come sta Daesung?» chiede il leader preoccupato. Gli altri gli avranno riferito cos’è successo.
«Un po’ meglio.» rispondo.
«Vi ho sentiti ridere.» aggiunge.
«Già … ci sono riuscita.» cerco di fare un’espressione soddisfatta.
«Hai ancora gli occhi gonfi.» nota poi avvicinandosi.
«No … ehm, ho fatto un po’ di messinscena …» dico nervosa. Si avvicina di più ed io spero in un contatto che non avviene, mi sorpassa diretto nella sua stanza.
«Buonanotte.» dice dandomi le spalle.
«Buonanotte …» sussurro. «Ji Yong?» lo chiama prima che entri e lui si volta verso di me.
«Mmh?»
«Come … è andata con la tua ex?» chiedo, pentendomene il secondo dopo.
«Perché? Ti interessa?» domanda con la faccia della malizia. Al che non reggo e innervosita più che mai entro in camera mia.
«No! Non m’interessa!» urlo prima di chiudere la porta.
E invece si, si, m’interessa. Maledizione! Si, che m’interessa. Lascio scivolare la schiena contro la porta fino a sedermi.
«Zanzara?» mi chiama Fred piano. «Meglio che tu vada a dormire.» suggerisce triste.
Si, meglio che io vada a dormire.




NOTA DELL'AUTRICE:
spero che la mia storia non se ne stia scendendo XD il rapporto con GD apparentemente non migliora ... ma la situazione cambierà nel prossimo capitolo!
Fatemi sapere cosa ne pensate, critiche e consigli sono ben accetti! ;)
Un bacio e grazie a tutti coloro che stanno seguendo questa storia!

Myuzu 

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Capitolo 17
*** Mi sono persa! ***


Esco dalla stanza più irritata che mai. Sono solo le otto del mattino e già so che sarà una lunga e pesante giornata. Fred mi segue mezzo addormentato trascinando la falce controvoglia. In cucina Taeyang e Top conversano tranquilli.
«Buongiorno.» saluto sbadigliando.
«Buongiorno.» mi ricambia contento Top alzando verso di me la tazza del caffè.
«Buongiorno, Chiara. Hai fame?» mi chiede Taeyang come sempre premuroso.
«No, grazie. Sto bene così …» rispondo buttandomi sul divano della cucina cercando di calmarmi, ma non ci riesco. Più penso all’atteggiamento di quell’antipatico di un leader e più mi verrebbe voglia di spaccargli la faccia.
«Zanzara, sei elettrica. Potresti incenerire qualcuno con quegli occhi!» Fred ha recuperato le forze per interferire, a quanto pare.
«Bene. Noi andiamo.» annuncia Top alzandosi.
«Dove?» chiedo.
«Taeyang mi accompagna alle riprese del film in cui sto recitando.» mi dice.
«E Seungri, dov’è?» domando nella speranza di poter andare con lui.
«Stamattina è uscito presto. Doveva incontrarsi con Yang Hyun Suk.» spiega Taeyang depositando i piatti nel lavandino.
«Cosa ha combinato?» chiedo istintiva.
«Che testa calda, quel ragazzo!» approva Fred gongolando.
«Nulla in particolare, ogni tanto gli si deve ricordare di fare il bravo.» sogghigna Top.
«Daesung?» chiedo ancora, la mia speranza di aggiustare un po’ la giornata scema sempre di più.
«Dae è ancora in camera sua, oggi ha un’intervista.» dice Taeyang informatissimo.
«Posso andare con lui?»
«Bé non ci dovrebbero essere problemi, chiedi a lui.» risponde sorridendo Top.
«Ora dobbiamo andare, ci vediamo stasera.» afferma Taeyang uscendo dalla cucina e salutandomi con la mano.
«A stasera!» li saluto.
«Ciao.» ricambia Top, uscendo anche lui.
«Quindi andiamo ad un’intervista?» chiede Fred un po’ rinvigorito.
«Spero di si …» dico scattando in piedi ed andando in corridoio.
Mi avvicino alla porta di Daesung per bussare, ma come avevo predetto, questa per me è una giornata no: GD sta uscendo dalla sua stanza e appena mi vede sorride cattivo.
«Buongiorno.» mi saluta. Lo ignoro e lo sorpasso per andare a chiudermi in camera. «Mi stai di nuovo evitando?» chiede seguendomi.
«Si, ti sto evitando!» rispondo senza guardarlo.
«Posso sapere il motivo?» domanda afferrandomi un polso.
«Perché sei uno stupido pallone gonfiato che fa soffrire la povera Zanzara!» sbraita Fred come se volesse farsi sentire.
«Non c’è un motivo particolare.» mento cercando di liberarmi dalla presa ferrea del leader. Però! Magrolino e mingherlino, ma la forza ce l’ha!
«Ah, no?» dice lui, stringendo un po’ la presa intorno al mio polso. «Non sarà per quello che ti ho detto ieri sera?»
«Assolutamente no!» cerco di dimenarmi.
«E se ti dicessi che ho scaricato la mia ex definitivamente?» mi fissa negli occhi ed io mi sento mancare. Che cosa ha detto? Ho sentito bene? Ha lasciato la ragazza? Perché me lo sta dicendo?
I miei occhi spalancati rendono perfettamente l’idea del turbine di sentimenti che sto provando, così GD rallenta la presa, ma avvicinandosi un po’.
I suoi occhi sono così intensi, la sua bocca così carina e il suo volto così … così …
«Zanzara! Ci stai ricadendo!» urla Fred risvegliandomi.
In quest’istante Daesung esce dalla sua stanza ed io lo raggiungo di corsa, liberandomi dalla presa di GD.
«Oppa!» urlo cercando di sembrare normale.
«Chiara, buongiorno!» mi saluta allegro e raggiante e mi si riempie il cuore.
«Santo Daesung, accorso giusto in tempo!» ringrazia Fred fluttuandomi accanto.
«Come stai oggi?» chiedo preoccupata.
«Non preoccuparti Cucciola! Il tuo Oppa sta benone! Pronto per un’altra giornata!» annuncia entusiasta e questo non mi può far altro che piacere.
«Sono contenta, oppa! Posso venire con te all’intervista?» chiedo convinta di ricevere una risposta positiva.
«Certo che puoi … cosa?» chiede confuso.
«Posso venire con te all’intervista?» ripeto piano.
«Ooh … mi dispiace Cucciola, ma meglio di no. Il tuo Oppa deve farcela da solo! Non preoccuparti, starò bene!» annuncia avviandosi verso la porta d’ingresso.
«Cosa?» Fred spalanca la bocca.
«Ma oppa …» lo seguo. «Voglio venire con te, ti prego! Non darò fastidio.» imploro.
«Mi dispiace Cucciola, è una cosa che devo fare da solo. Perciò a più tardi!» mi da un buffetto sulla guancia. «Hyung! Io vado!» fa il saluto militare, mi dedica un ultimo sorriso ed esce chiudendo la porta e lasciandomi da sola con Ji Yong.
«Fantastico!» urla Fred contrariato.
Poggio le mani e la fronte sulla porta. Maledizione! E pensare che fino a una settimana fa avrei pagato per essere in questa situazione. Ma perché le cose sono cambiate in questo modo?
«Attenta Zanzara! Predatore all’attacco!» mi avverte Fred giusto in tempo perché io mi giri schiena alla porta, prima che GD pianti le mani ai lati della mia testa. I nostri volti sono vicinissimi. E ti pareva! Posso mai mica morire allo scadere del tempo?! No! Il signorino qui ha deciso di anticipare la data!
«Cos’è questa storia di “Cucciola”?» mi domanda e sembra un po’… seccato?
«Seungri … mi ha dato questo soprannome per farmi innervosire.» spiego nervosa, le mani sudano.
«Perché? Ti da fastidio, Cucciola?» chiede cattivo nel tentativo di farmi innervosire.
«Si. Quindi smettila, grazie. E già che ci sei, potresti spostarti? Non respiro!» e questa non è una bugia. La sua vicinanza mi toglie il fiato.
«Zanzara, ribellati! Reagisci!» mi incita Fred, ma non riesco a muovermi.
«Non mi sposto fino a quando non mi dici perché mi eviti.» dice serio.
«Perché sei un arrogante, imbecille, senza cervello! Digliene quattro, Zanzara!» si sbatte Fred da dietro Ji Yong.
«In realtà non ti sto evitando … solo che mi sei, come dire, indifferente!» mento, ma posso dire Touche! Ji Yong è rimasto se non ferito, almeno contrariato da questa mia risposta.
«Secondo me, sei gelosa?» ritorna all’attacco subito dopo.
«Io? Gelosa?» si, si, si, si, si, si, SI! «Assolutamente no!»
«Non sei credibile nemmeno alle mosche, mia ingenua Zanzara.» scuote la testa demoralizzato Fred.
«Ah no?» fa GD.
«No!» esclamo voltando lo sguardo altrove.
«Bugiarda.» mi accusa divertito Ji Yong. Mi salgono le lacrime agli occhi. Mi sento umiliata, lui sa che mi piace! Perché fa così se lo sa? Stupido di un G-Dragon!
«Idiota!» esclamo prima di riuscire ad aprire la porta quasi scaraventandolo per aria e correndo via.
Corro, corro, corro a perdifiato. Corro per strada, attraverso strade, rischio di cadere un paio di volte, svolto molti angoli, fino a che mi arresto all’improvviso.
«Oh, merda! Mi sono persa!»




NOTA DELL'AUTRICE:
come promesso, qualcosa è successo, ma sono sicura che non è quello che vi aspettavate...
Fatemi sapere cosa ne pensate... e vi lascio la promessa che ci saranno altri svolgimenti! ;)
Grazie a voi lettori che mi state seguendo! Un bacio

Myuzu

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Capitolo 18
*** Una brutta e solitaria giornata ***


Cosa farebbe una persona normale persa in una città come Seoul? Chiamerebbe qualcuno o chiederebbe aiuto. Ma io non sono normale, no, certo che no!
Inizio a girare per le strade curiosa più che mai. Entro in tutti i negozi che mi capitano a tiro, osservo la gente ed esploro la città fino a che non ho i crampi allo stomaco per la fame e i piedi doloranti.
Mi siedo su una panchina, distrutta. L’orologio del parco segna le quattro del pomeriggio. E ci credo che sono stanca morta e affamata!
«Fred?» chiamo piano, senza che qualche passante mi prenda per pazza. Fred non mi ha seguita stranamente ed io non ho sentito la necessità di chiamarlo, volevo rimanere un po’ da sola, lontana dai miei pensieri e dalla consapevolezza che il tempo passa. Ma ora la sua mancanza mi pesa e voglio tornare a casa. «Fred?» chiamo un po’ più ad alta voce. Nessuna traccia del mio amico Shinigami. «Fred!» quasi grido, spaventando un bambino di passaggio. Ma niente. Lui non c’è. Mi sento sola.
Con la mente cerco di orientarmi o di trovare una soluzione, ma non me ne viene in mente nessuna. Non ho un cellulare, né soldi con me. Anche se qualcuno mi concedesse di fare una telefonata, non conosco i numeri dei Big Bang, né quello di casa loro. Chiedere indicazioni? Si, ci avevo pensato, ma non conosco l’indirizzo dove abitano e dove anch’io sto dormendo. Ma si può essere tanto deficienti?!  Penso a GD. E se non lo vedessi mai più? E se lui fosse stato contento della mia fuga? E se era proprio questo che voleva?
Mi sento soffocare da tutte queste domande. Mi manca il respiro, mi manca Fred, mi mancano tutti! Voglio tornare a casa! Si, perché ora è dove sono loro casa mia. Voglio tornare dai Big Bang.
Mentre mi concentro alla ricerca di una soluzione, nella mente appare un lampo di luce e di speranza. Qual è l’unico posto che tutti potrebbero indicarmi senza sapere l’indirizzo?
«Mi scusi …» chiedo ad un ausiliare del traffico fermo sul marciapiede. «Mi saprebbe dire dove si trova l’YG entertainment?»
«Ah, si, certo. Preda questa strada, al semaforo svolti a destra e continui fino all’incrocio. A quello vada a sinistra e dopo una ventina di metri se lo ritroverà di fronte.» spiega gentile.
«La ringrazio tanto.» gli sorrido riconoscente. «Buona giornata.» lo saluto allontanandomi nella direzione indicata.
Dritto, semaforo, destra, dritto, incrocio, sinistra, dritto, ventina di metri, YG. Mi ripeto in continuazione nella mente per evitare di dimenticarmi. Le istruzioni dell’ausiliare del traffico sono perfette ed io raggiungo l’edificio in una mezz’oretta.
Entro nella struttura normalmente come se anche questa fosse casa mia! Un membro del personale mi nota.
«Le occorre qualcosa?» chiede garbato.
«Ehm … si. Seungri, per caso è ancora qui?» domando avvicinandomi a lui. Nel caso ve lo stesse chiedendo, ho chiesto di Seungri perché è l’unico che stamattina è venuto qui. Quindi c’è un minimo di speranza che ci sia ancora.
«Chi lo vuole sapere?» domanda a sua volta, diffidente.
«Chiara, mi chiamo Chiara. Al momento abito nella sua stessa casa, quindi non credo ci siano problemi.» spiego calma.
«Dunque perché sei venuta qui?» continua insistente.
«Vede, sono uscita di casa da sola e … mi sono persa! Non so come tornare e l’unico posto che sono riuscita a raggiungere è questo.» spiego agitandomi un po’.
«Capisco.» afferma dubbioso. «Aspetti su quel divano che controllo se è ancora qui.» dice infine.
«Grazie!» e questo grazie mi esce dal cuore.
L’uomo fa una serie di telefonate e per un attimo temo che stia chiamando la polizia o il manicomio, ma dopo mi si avvicina tranquillo.
«Il signor Lee Seung-Hyun ora non c’è. È ad una registrazione, ma appena avrà finito lo avvertiremo della sua presenza qui.» mi spiega.
«Grazie infinite.» sorrido. Mi raggomitolo sul divano mentre l’uomo ritorna al suo posto di lavoro.
Passa il tempo ed io mi addormento, un po’ per la stanchezza, un po’ per non sentire la fame.
Quando riapro gli occhi, vedo Seungri parlare con l’uomo con cui ho parlato prima.
«Seungri!» lo chiamo scattando a sedere. Lui si volta verso di me e mi si avvicina con un’espressione comprensiva.
«Cucciola, come stai?» mi domanda.
Sarà perché sono felicissima di vederlo o perché ho represso il desiderio di piangere fino ad ora, ma scoppio a piangere all’improvviso e mi lascio avvolgere dal caloroso abbraccio del maknae.
«Ohi, Chiara, è tutto ok. Sei con me ora. È tutto ok.» mi consola accarezzandomi. Lo abbraccio stretto per assicurarmi che io non stia sognando e con le mie lacrime gli bagno tutta la camicia. «Come va, ora?» mi stacco cercando di smettere di piangere come una bambina frignona e annuisco piano. «Andiamo a casa.» dice ed io non volevo sentire altro. “Andiamo a casa” è l’unica cosa che poteva farmi sentire meglio e lui l’ha detta. Mi lascio prendere per mano e salutando l’uomo gentilissimo che mi ha aiutata, usciamo dall’edificio diretti verso casa.
 
Seduta sul divano della cucina con in mano un’enorme tazza di camomilla fumante, cerco di calmarmi mentre Top, Daesung e Taeyang mi guardano come padri apprensivi. Di Fred, ancora nessuna traccia.
«Come ti senti?» chiede Taeyang.
«Meglio grazie.» sorrido. Seungri si accomoda accanto a me.
Il rumore della porta che sbatte ci avverte del ritorno a casa di GD. È stato tutta la giornata a cercarmi e non sapeva più che pesci prendere. Quando Seungri l’ha chiamato per dirgli che ero a casa, le sue urla si sentivano a chilometri di distanza dal cellulare. Una ramanzina da lui me l’aspetto, anzi, è il minimo.
Entra in cucina e sbatte le chiavi sul tavolo. Sobbalzo un po’.
«Mi dici cosa diavolo ti è saltato in mente?» inizia, urlandomi contro. Lo fisso senza muovermi né rispondere. «Ti ho cercata dappertutto! Hai la minima idea dei problemi che hai creato.» a queste parole abbasso lo sguardo, sentendomi in colpa. «Cioè, ma ti sembra normale che scappi all’improvviso da sola, senza un cellulare, senza dire nulla?» tutti ascoltano in silenzio. Erano tutti preoccupati quando hanno saputo che mi ero persa, quindi anche se in modo più docile, tutti pensavano la stessa cosa. Non hanno motivo per contraddire il loro leader. «Sei solo una bambina, Chiara! Cresci un po’!» queste ultime parole fanno male.
«Non ti sembra di essere un po’ ingiusto?» ribatte improvvisamente Seungri alzandosi. «Non credo proprio che Chiara, all’improvviso, senza motivo scappi e si perdi per la città. Stavi tu con lei. Che cosa le hai detto?»
Top, Daesunge e Taeyang sono scossi da queste parole ed ora fissano tutti Ji Yong.
«Sta al tuo posto maknae, nessuno ti ha interpellato!» si difende GD cambiando argomento.
«Si che sto al mio posto, al fianco di Chiara. Solo perché è la più piccola o è ospite non significa che puoi dirle tutto quello che vuoi! E comunque non cambiare argomento, cosa le hai detto? O piuttosto cosa le hai fatto?» continua alterato Seungri.
«Cosa stai insinuando?» chiede indignato Ji Yong avvicinandosi a Ri minacciosamente.
«L’hai capito!» ribatte il maknae senza farsi intimorire. Top e Taeyang sono pronti a intervenire se le cose peggiorano, ma io non permetterò che succeda altro.
«Basta, vi prego!» dico alzandomi dal divano. «È tutta colpa mia. GD non ha fatto niente, sul serio. Sono io che mi sono innervosita per una sciocchezza e senza accorgermene mi sono allontanata troppo da casa. Non litigate per colpa mia vi prego.» tutti si sono voltati verso di me. Mi guardano con occhi dolci e comprensivi, meno GD che seppur addolcendo lo sguardo, i suoi occhi non perdono quella fine ostilità.
«Va a dormire.» mi ordina un po’ più calmo il leader.
Obbedisco senza pensarci due volte e sentendomi una bambina sgridata dal padre.
Entrando in camera, trovo Fred ad aspettarmi.
«Dove sei finito oggi?» chiedo triste.
«Dovevo fare una cosa. Mi dispiace, Zanzara.» si scusa Fred triste almeno quanto me.
«Posso abbracciarti?» chiedo quasi implorante.
Rimane sorpreso dalla mia richiesta, ma senza dire nulla allarga le braccia ed io lo stringo forte.
«Non lasciarmi mai più da sola!» dico cercando di non riaprire i rubinetti.
«Promesso.»






NOTA DELL'AUTRICE:
ok, lo ammetto, questo capitolo è moooooolto triste, ma vi assicuro che se avrete la pazienza di seguirmi, ritornerà l'atmosfera divertente e ci saranno svolte romantiche.
Non aggiungo altro! Solo chi continua a leggere lo scoprirà ;)
Come sempre critiche, consigli e rensioni sono ben accette :D
Grazie a tutti coloro che stanno seguendo questa piccola storia!
Un bacio

Myuzu 

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Capitolo 19
*** Colazione abbondante, occhiaie e palestra ***


«Zanzara? Zanzaraaaaaaa? Zanzara?!» mi chiama Fred per svegliarmi, ma niente da fare, ho ancora troppo sonno. Voglio dormire! «Daesung in arrivo!» mi avverte.
«Buongiorno, Chiara!» mi saluta Daesung spalancando la porta all’improvviso. Mi volto dall’altro lato per non vedere la luce che entra. «Sveglia che è giorno!» annuncia gioioso poggiando qualcosa sulla scrivania e spalancando le tende. Infilo la testa sotto il cuscino per non essere accecata.
«Mmmmh!» mi lamento.
«È inutile, Zanzara. Ha avuto l’ordine di buttarti giù dal letto!» spiega divertito Fred fluttuando sopra si me.
«Chiaraaaaa?» mi chiama Daesung. «Ti ho portata anche la colazione …» dopo un attimo di silenzio inizia a farmi il solletico come l’ultima volta ed io mi contorco dalle risate, guastando tutto il letto che stranamente stanotte non ho sgualcito neanche un po’.
«Basta. Basta, ok. Mi alzo. Davvero. Però basta!» dico esausta tra le risate.
«Brava Cucciola!» approva Daesung prendendo il vassoio della colazione dalla scrivania.
Vorrei tanto dirgli di non chiamarmi così, ma sono troppo stanca per ribattere e oramai mi sa che è tardi! Mi sistemo a sedere e lascio che Dae mi poggi il vassoio sulle gambe.
«Colazione americana! Ci sono i cornetti, il caffè, toast, marmellata!» spiega entusiasta.
«Grazie, ma è davvero tutto per me?» il mio stomaco si sente stracolmo solo a vedere il vassoio.
«Si si! Tutto tuo! Ji Yong mi ha detto di assicurarmi che tu mangi tutto!» mi sorride Daesung.
«L’ha detto GD?» domando dubbiosa.
«Quel megalomane senza cervello?!» si meraviglia Fred.
«Si, si. Perciò ora mangia. Torno subito.» mi dice dandomi qualche dolce colpetto in testa prima di uscire dalla porta. Guardo il vassoio ad occhi spalancati. Non ce la farò mai a mangiare tutto!
«Fred? Vuoi favorire?» gli chiedo fissandolo speranzosa.
«No, grazie. Mi basta l’odore del caffè.» avvicina il naso alla tazza e ne aspira l’aroma.
Inizio a mangiare il cornetto che, so già, mi sazierà!
«Buongiorno.» mi saluta Top facendo capolino dalla porta.
«Buongiorno.» ricambio gentile.
«Come stai?» chiede preoccupato.
«Bene, grazie. Solo preoccupata di non riuscire a mangiare tutta questa roba!» indico il vassoio.
«Mmm Ji Yong ha detto che devi finirlo tutto …» mi conferma lui avvicinandosi.
«Oppa, non dire che ti tento, ma mi daresti una mano? Prendi qualcosa, per favore.» chiedo implorante.
«Perché devi corrompere questo povero ragazzo?» mi rimprovera Fred facendomi sentire subito in colpa.
«Ok, non ho fatto ancora colazione e a loro dirò che non ho fame.» mi risponde comprensivo e gentile come sempre.
«Oh, grazie Oppa!» mi sporgo un po’ dal letto e lo abbraccio rischiando di far cadere il vassoio.
Così mangiamo tutto. Top si è assicurato che almeno la metà delle cose le mangiassi io in quanto preoccupato per la mia salute. Che dolce! Non merito tutte queste attenzioni.
«Hyung? Cosa ci fai qui?» chiede Daesung entrando.
«Ehm … mi assicuravo che mangiasse tutto.» Top mi fa l’occhiolino e gli sorrido riconoscente.
«Ah, bene, bene, bene. Perfetto! Porto il vassoio in cucina, allora.» prende il vassoio vuoto e sparisce di nuovo.
«Ora vado, vestiti che tra un po’ si esce.» Top si alza dal letto ed esce anche lui chiudendo rispettosamente la porta.
«Sai per caso dove andiamo oggi?» chiedo rivolta a Fred.
«No. Non ce l’ho ancora la sfera di cristallo, Zanzara.» risponde antipatico.
«O mi scusi, genio della lampada di seconda mano!» gli faccio la linguaccia, divertita, alzandomi e cercando qualcosa da mettermi.
Scelgo un paio di jeans stretti scuri, un top bianco e una maglia estremamente larga color verde menta di quelle lunghe che lasciano scoperte le spalle. Infine scelgo le scarpe da ginnastica verdi in tinta con la maglia.
«Non guardare!» minaccio Fred.
«Quale motivo avrei?!» risponde scandalizzato girandosi.
«Non si sa mai?! Potresti anche essere un pervertito!» dico sfilandomi la camicia-pigiama e indossando i jeans e le scarpe.
In reggiseno mi guardo per un attimo allo specchio. Sono dimagrita. È possibile? Si vedono le ossa e sono molto pallida. Mi sorge un dubbio.
«Fred ma è possibile che …»
«Chiara, muoviti, usciamo!» entra Seungri senza bussare, interrompendo la mia domanda e beccandomi in reggiseno.
«Aaaaaah!» urlo. «Nessuno ti ha insegnato a bussare!?» gli lancio la prima cosa che trovo: una pantofola.
«Scusa, scusa.» richiude la porta paonazzo. «Sbrigati che dobbiamo uscire.» mi dice da dietro la porta più piano.
«Arrivo!» esclamo stizzita infilandomi Top e maglia.
«Bella scusa fingersi di dimenticarsi di bussare …» sogghigna Fred tra il contrariato e l’ammirato.
«Zitto tu!» lo zittisco uscendo dalla stanza e correndo in bagno.
Lavo faccia, denti e mani e sistemo come meglio posso i capelli. Quando riesco mi ritrovo faccia a faccia con Ji Yong. Mi si gela il sangue.
«Buon … buongiorno.» deglutisco.
«Buongiorno.» mi saluta. Non c’è traccia di sorriso sul suo volto, ma posso scorgere apprensione nei suoi occhi. «Abbiamo constatato che non sei in grado di rimanere da sola. Quindi abbiamo deciso di comune accordo che ogni giorno sarai con un membro diverso o con più di uno in base alle nostre attività.» come ho fatto fino ad ora in pratica. «Oggi vai con Taeyang.» annuncia. Annuisco piano. Forse un po’ delusa di non poter parlare con lui nemmeno oggi.
Inaspettatamente alza una mano verso di me e con aria contrariata mi sfiora le occhiaie sotto gli occhi.
«Ne approfitta sempre ‘sto Don Giovanni!» sbraita Fred.
Sembra che GD voglia dirmi qualcos’altro.
«Chiara?» mi chiama Taeyang dall’ingresso. «Dobbiamo andare.» GD toglie la mano e … sospira?
«Vai.» mi dice voltandosi. Si allontana con le mani nelle tasche dei pantaloni con fare da svogliato.
«Mi dispiace per ieri.» dico io mentre è di spalle e prima che possa dire qualcosa, raggiungo Taeyang per uscire.
«Dovrebbe essere lui a chiedere scusa a te, Zanzara!» protesta Fred arrabbiato. Sorrido tra me e me per queste sue parole.
«Andiamo?» chiede Taeyang gentile.
«Certo.» annuisco e tempo venti minuti abbiamo raggiunto il luogo dove, a quanto ho capito, trascorrerò la giornata: la palestra. Odio la palestra!






NOTA DELL'AUTRICE:
anche in questo capitolo, apparentemente, non è successo niente di rilevante. Ma chi è riuscito ad entrare nell'ottica della storia avrà capito che ci sono piccoli messaggi da cogliere.
La situazione si evolverà ulteriormente nel prossimo capitolo ... 
Grazie a chi ha la pazienza di aspettare svolgimenti;
grazie a chi mi sostiene e mi segue;
un doppio grazie a coloro che recensiscono e mi fanno sapere cosa ne pensano!
Ricordo che consigli e critiche sono ben accetti! :D
Un bacio e grazie ancora!
PS: spero di non essermene scesa! X'P

Myuzu

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Capitolo 20
*** Un angioletto, quando dorme! ***


«Devi allenarti?» chiedo sedendomi su un attrezzo all’apparenza stabile.
«Si si. Oggi è giornata piena.» mi spiega Taeyang con un sorriso.
«Deve essere dura …» dico fissandolo. Fred fluttua intorno osservando in giro come un bambino curioso.
«Non poi così tanto.» confessa Tae iniziando a riscaldarsi. «Solo che mi dispiace che tu oggi debba annoiarti qui. Ma Ji Yong è stato categorico. Ha detto che da sola non puoi stare e purtroppo per te, oggi saresti potuta venire solo qui.»
«Ma che scherzi?! No, che non mi annoio!» affermo il più decisa possibile.
«Che gran bugiarda!» sogghigna Fred.
«Non mentire.» mi rimprovera dolce Taeyang.
«No, è vero, non mi annoio. È solo che … io e le palestre non andiamo molto d’accordo …» spiego in imbarazzo. «Ma mi fa piacere stare con te!» affermo sicura.
Questo lo rincuora  e il suo viso si illumina ancora di più.
«Così possiamo fare due chiacchiere.» suggerisce Taeyang passando al primo attrezzo, per gli addominali alti, credo.
«Si, mi farebbe piacere.» segue un attimo di silenzio in cui penso a tutte le probabili domande che potrei fargli. Ma ce n’è una che, più forte di tutte, preme per uscire, così lascio che le mie labbra la pronuncino. «Oppa … cosa pensa Ji Yong delle fan?»
«Ecco!Lo sapevo! Alla fine sempre di lui si parla!» si lamenta Fred brandendo la falce.
A Taeyang scappa un risolino.
«Bé Ji Yong è … un tipo particolare, se non l’avevi notato …» inizia lui tra un addominale e l’altro.
«Ma no! Non l’avevamo capito!» sbotta Fred sarcastico. Quando si tratta di GD diventa ancora più acido, se è possibile.
«Si, l’ho notato.» mi limito a replicare ignorando l’esaltato Shinigami.
«Ha una filosofia tutta sua, idee tutte sue.» spiega Taeyang serio. «Le fan sono fondamentali per lui, come per noi. E lui, in un certo senso, lavora sodo proprio per le sue fan. Ma …»
«Ma?» chiedo, presa dalla rivelazione.
«Ma è un grandissimo pallone gonfiato senza cervello!» conclude Fred incrociando le braccia. Vorrei strangolarlo! Mi deconcentra quando fa così.
«Ma in un certo senso le allontana da sé. Se le conosce, per esempio, rimane una conoscenza superficiale, perché le nostre fan …» sorride. « … sono molte e non potremmo mai conoscerle tutte. Inoltre è per non ferire né loro né se stesso.»
«Cosa intendi dire?» chiedo mentre cambia attrezzo.
«Tempo fa, Ji Yong prese una sbandata per una fan …» inizia a spiegare affaticato dagli esercizi.
«Classico!» commenta Fred.
«Uscirono insieme un sacco di volte e lui si era affezionato. Avresti dovuto vederlo come era contento. Fino a che …»
«Fino a che?» chiedo dipendente dal racconto.
«Lei non lo ha scaricato dicendo che lui era totalmente diverso da come se lo aspettava. Che non era il grande G-Dragon, ma un ragazzino qualunque, bruttino per di più.» conclude con un sorrisino amaro.
«Brutta stronza!» esclamo arrabbiata.
«Zanzara!» mi riprende Fred mentre Taeyang mi dedica un’occhiataccia.
«Scusa …» mormoro a entrambi. Ma lo penso comunque!
«Ji Yong ne uscì distrutto e così da allora assume un comportamento, come dire … professionale con le fan.» conclude interrompendo l’esercizio e bevendo un sorso d’acqua.
«Un Don Giovanni disastrato quindi!» ride Fred cattivo.
«Quindi è per questo che non gli vado molto a genio …» dico ignorando i commenti maligni di Fred che si sta sganasciando dalle risate.
«No, no. Con te credo sia diverso.» ribatte calmo Taeyang.
«Diverso?» domando speranzosa.
«Con te ha abbandonato l’atteggiamento “professionale”. Con te è se stesso.» dice facendomi sentire molto meglio. Credo di toccare il cielo con un dito. «Credo ti veda come una sorella più piccola.» questo mi ributta nelle viscere della terra. Giù, giù, molto ma molto giù.
Sospiro mentre Fred continua a ridere di gusto delle mie espressioni di sofferenza.
Taeyang continua con gli esercizi. Spacchiamo verso le due per mangiare.
Dopo mangiato si rilassa con un pisolino e con massaggi vari che i cortesi massaggiatori hanno fatto anche a me, lasciando Fred a guardare invidioso.
Il pomeriggio trascorre veloce tra esercizi vari e stressanti. Io ho sudato al solo guardare Taeyang. Arriviamo al tardo pomeriggio. Taeyang dopo una doccia rinfrescante è di nuovo affamato, così optiamo per un panino al volo che compro io per evitare che si diffonda l’allarme “Taeyang in città”! Non ne usciremmo vivi.
«E invece tu?» chiedo a Taeyang mentre addento il panino.
«Cosa?» mi chiede sorpreso. Fino a un attimo fa ero troppo stanca perfino per parlare.
«Perché non hai una ragazza?» butto lì, come se fosse una domanda del tipo “qual è il tuo colore preferito”. Lui arrossisce e guarda in giro nervoso.
«Non ho trovato ancora quella giusta.» dice timido ed io sorrido. Che carino!
«Ma hai cercato almeno?» chiedo addentando di nuovo il panino. Lui non risponde, chiaramente in imbarazzo.
«Ma Zanzara, cosa sei?! Il detective Conan?! Lascialo mangiare, povero ragazzo.» mi rimprovera Fred.
Decido che in fondo Fred ha ragione. Non ho alcun diritto per fare queste domande, soprattutto se lo imbarazzano.
«Non fa nulla.» sorrido comprensiva.
«Le ragazze fanno paura.» dice improvvisamente Taeyang spiazzando sia me che Fred. Bé in realtà sapevo che avesse detto una cosa del genere anche in un’intervista, ma sentirlo da vicino, fa tutt’altro effetto.
«Ma … ma … Oppa. Mica hai paura anche di me?» chiedo strabuzzando un po’ gli occhi.
«No, di te no.» risponde naturale.
«Eh, e anch’io sono una ragazza! Quindi qual è la differenza, scusa?» domando preoccupata di non sembrare più una ragazza.
«Non lo so … io non ci so fare. Siete complicate.» risponde senza accenno di rimprovero. È incredibile di come riesca a dire quello che pensa senza farlo diventare una critica o un giudizio.
«Se riesci a gestire GD che è Mr. Complicato e Lunatico, allora per te le ragazze sarebbero una passeggiata. Basta un po’ di impegno e non devi aver paura! Promettimi che la prossima volta che trovi qualcuna carini, ci metti almeno un po’ di impegno.» dico sicura.
Annuisce divertito e così finiamo di mangiare.
 
«Siamo a casa.» annuncia Taeyang mentre mi tiene aperta la porta per entrare.
Sono talmente stanca. E pensare che non ho fatto niente! Che vita stressante conducono ‘sti qui!
«Bentornati!» ci saluta Daesung uscendo dalla cucina.
«Ciao Oppa!» sorrido stanca.
«Gli altri?» chiede Taeyang entrando in cucina.
«Ji Yong è in camera sua, Ri e Top non sono ancora tornati.» risponde Daesung con un’enorme tazza di caffè fumante. Si accorge che la sto fissando. «Non è per me. È per Ji Yong. Gliela porteresti?» chiede porgendomela. «Sto preparando la cena!» aggiunge felice.
«Ooh, mi dispiace tanto Oppa, ma ho già mangiato. Sarà per la prossima.» dico in fretta ricordandomi che GD mi ha avvertita delle sue pessime doti culinarie.
Mi allontano nel corridoio per consegnare il caffè. In realtà non vedo l’ora di vedere lui ...
«Non capisco perché debba portarglielo tu.» si lamenta Fred che mi segue, come sempre.
Busso. Ancora una volta. Ma niente. E ti pareva! Mai una volta che risponda!
Apro piano la porta giusto quel po’ che mi permette di scorgere la figura di Ji Yong addormentata sulla scrivania.
«Tipico …» sussurro avvicinandomi.
Poggio il caffè sulla scrivania e lo osservo un po’. È rivolto verso di me, tenendo la guancia poggiata sulle braccia incrociate sulla marea di fogli che ricoprono la scrivania.
Quando dorme sembra un angioletto. Come faceva a dire quella stronza che GD è bruttino?! Al sol pensiero mi verrebbe voglia di trucidarla! E grazie che molte delle canzoni che ha scritto sono tristi! Con quest’esperienze, non poteva certo scrivere una commedia!
Improvvisamente uno strano desiderio compare nella mia testa. Agito la mano davanti agli occhi chiusi del leader.
«Zanzara? Che stai facendo?» mi domanda Fred, ma lo ignoro.
Mi guardo furtiva  in giro come se stessi per rubare. Poi mi chino piano su Ji Yong e gli do un leggero bacio sulla guancia.
«Bleak! Che schifo!» commenta Fred inorridendo.
Mi rialzo pronta per ritornare in cucina, ma (come non detto!) GD apre gli occhi con un sorriso malizioso in volto.
«Scricciolo, cosa stavi facendo?»






NOTA DELL'AUTRICE:
Vips come va? Spero che gli svolgimenti della mia storia siano di vostro gradimento. Confesso che per un attimo mi sono bloccata, incapace di spiegare qualcosina di questo capitolo, ma spero di essere stata chiara e chesia stata capace di spiegare al meglio tutto. Qualsiasi critica, consiglio, recensione o minaccia di morte è ben accetta! :D
Spero continuerete a seguire la mia storia! 
Kisses e come sempre GRAZIE!

Myuzu

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Capitolo 21
*** Come devo interpretare questo gesto? ***


«Non impari mai eh, Zanzara?!» mi rimprovera Fred mentre io resto immobile incapace di realizzare quello che sta succedendo.
Poi con un scatto mi riprendo.
«Come mi hai chiamata?» chiedo leggermente stizzita, più per essere stata colta in flagrante che per il soprannome datomi.
«Scricciolo.» conferma alzandosi dalla sedia. «Ti si addice.» sorride e mi da un bacetto sul naso. Ok, ora svengo!
«Ne … ne … nessuno ti da il diritto di chiamarmi così!» balbetto paonazza mentre lui rilassato sorseggia il caffè. «E poi non baciarmi all’improvviso!»
«Sei stata tu a cominciare.» sogghigna fissandomi.
Non so come ribattere. Mi ha sconfitta. Imbarazzata più che mai esco dalla stanza con i suoi occhi puntati addosso e Fred alle calcagna.
«Dovresti controllarti, Zanzara.» mi fa la morale Fred una volta usciti.
Cerco di regolarizzare il respiro mentre entro in cucina.
«Tutto bene?» chiede Daesung vedendomi un tantino sconvolta.
«Si si, tutto bene.» mento, buttando giù un bicchiere d’acqua.
«Non si direbbe …» commenta Taeyang toccandomi la fronte. «Hai la febbre?»
«No, sto bene, davvero.» mi sforzo di sorridere.
«Stai facendo preoccupare tutti Zanzara. Controllati! È solo un bacetto sul naso!» sbraita Fred.
Un bacetto sul naso? Solo un bacetto sul naso? Stiamo parlando delle labbra di G-Dragon che si poggiano sul mio naso! Non è solo un bacetto sul naso! È il bacetto sul naso che GD ha dato a me! Unico!
«Ji Yong.» afferma Daesung vedendolo entrare in cucina. Il mio cuore continua a martellare. «La cena è quasi pronta.» annuncia contento.
«In realtà non ho molta fame …» si scusa il leader lasciando la tazza nel lavandino.
«Cos’è Scricciolo? Non ti senti bene?» mi chiede maliziosamente GD poggiandosi con la schiena al frigo. Lo incenerisco con lo sguardo.
«Che …» inizia a insultare Fred, ma si blocca giusto in tempo tappandosi la bocca.
«Siamo tornati!» annuncia gioioso Seungri entrando.
«Ciao.» risuona la voce di Top poco dopo.
«Bentornati!» ricambiano Daesung e Taeyang.
«Yo!» li saluta GD.
Io sono ancora troppo sconvolta per parlare.
«Cucciola! Non ti senti bene?» chiede Seungri preoccupato.
«Si, Scricciolo, non ti senti bene?» gli fa eco GD trattenendo le risate.
«E Cucciola, e Scricciolo, e Zanzara, e basta!» urlo uscendo dalla cucina diretta in bagno.
«Perché? Chi è che la chiama Zanzara?» sento chiedere a Daesung agli altri.
«Boh.» risponde Ri.
«Certo non io.» si difende Top.
Poggio l’orecchio alla porta del bagno per sentire meglio ciò che dicono.
«E tu? Come mai Scricciolo? Non eri troppo occupato ad arrabbiarti con lei?» dice Seungri per stuzzicare GD.
«Scricciolo le si addice … lei è piccola piccola. E tenera …» confessa ed io divento rossa fino alle orecchie.
«Zanzara, respira sei più rossa di un pomodoro!» mi avverte Fred galleggiando accanto a me.
Apro il rubinetto e mi butto un po’ d’acqua fredda in volto.
«A proposito … non la vedete dimagrita?» chiede Daesung preoccupato.
«Vero.» conferma Top altrettanto preoccupato.
«Eppure mangia …» afferma Taeyang. Proprio oggi con lui ho mangiato di tutto e di più!
«Dovremmo tenerla d’occhio.» dice GD agli altri.
«Mi sembra una buon’idea.» conferma Seungri serio.
Cala in silenzio seguito dai rumori delle bacchette contro i piatti.
«Fred …» chiamo piano. «Come funziona? Sto … sto scomparendo?» detto così fa ridere, ma essere il soggetto in questione fa più che paura, ve l’assicuro.
«Non proprio …» comincia Fred indeciso. «Diciamo che dal momento che tu sei già morta, la tua anima, pian piano si stacca dal corpo, lasciandolo sempre più debole. È indifferente quanto mangi o se prendi medicinali o quant’altro. Il tuo corpo si indebolirà sempre di più. » spiega triste guardandosi in giro pur di non guardare me, forse per paura di vedermi in lacrime.
Quando mi rivolge lo sguardo però, incontra il mio sorriso e rimane sorpreso.
«Sapevo che una cosa del genere sarebbe successa prima o poi. Sto bene, Fred. Grazie per la sincerità.» dico cercando di essere forte e di reprimere le lacrime.
Qualcuno bussa alla porta all’improvviso.
«Si?» dico.
«Chiara, stiamo per ordinare cinese, vuoi qualcosa?» risponde Seungri.
Apro la porta.
«Ma non aveva cucinato Daesung?» chiedo uscendo dal bagno.
«Si, ma vedi … è immangiabile!»
«Non è vero!» urla Daesung dalla cucina. «Ha solo un sapore raffinato a cui i vostri vili palati non sono abituati!» si difende. Ri ed io scoppiamo a ridere.
«Vado io al ristorante, tanto è qui vicino.» annuncia GD uscendo dalla cucina e infilandosi il giubbino di jeans. «Scricciolo, vieni con me?»
«Zanzara, sei di nuovo rossa!» si allarma Fred.
Annuisco a Ji Yong e lui mi sorride.
«Vengo anch’io.» dice Seungri.
«No, tu resti qui.» ordina GD con sguardo serio. Mi prende per mano e mi trascina fuori dalla porta senza dare il tempo al povero Ri di ribattere. Allora qualcuno mi dica: come devo interpretare questo gesto?






NOTA DELL'AUTRICE:
lo so, questo capitolo è molto breve, ma spero vi sia piaciuto comunque. :D 
Come al solito mi fa piacere ricevere vostri commenti, critiche e consigli... :) spero di non essere sfociata nello sdolcinato XS
Grazie a tutti per seguire questa storia e per il vostro sostegno :D
Kisses

Myuzu

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Capitolo 22
*** Stracotta e felice ***


Scesi in strada, GD si preme il cappello in testa e si alza il cappuccio come un ladro pronto per commettere il suo misfatto. Lo seguo in silenzio ancora intontita per poco prima.
«Come mai silenziosa, Scricciolo?» mi chiede, sorprendendomi.
«Ehm … Non sono silenziosa.» nego.
«Nulla di meglio da dire, Zanzara?» dice Fred scuotendo la testa.
«Mmm … si che lo sei.» ribatte GD preoccupato.
«Forse un po’…» sono a disagio, non so cosa dire.
«Non ti senti bene?» chiede facendomi imbarazzare ancora di più.
«No, no, sto bene, sul serio …» nemmeno il tempo di dirlo che inciampo nei miei stessi piedi e GD mi afferra giusto in tempo.
«Sei un caso perso.» sospira Fred tenendomi per le spalle. Appena mi ha vista cadere è corso anche lui per prendermi.
«Grazie.» dico ad entrambi.
Quando alzo lo sguardo, GD mi fissa con aria preoccupata.
«Sei molto pallida. Dovremmo chiamare un dottore.» conferma mentre mi allontano un pochino reggendomi finalmente da sola.
«Ji Yong. Sto bene, davvero.» sorrido. E lui si rasserena un po’. Mi fissa dolce ed io sono rapita dai suoi occhi. E meno male che dovevo stargli alla larga!
«Quando avete finito di fare i piccioncini, ci sono quattro poveri ragazzi affamati che vi aspettano!» mi ricorda Fred irritato.
«Mi piacciono i tuoi occhi.» afferma GD all’improvviso. Spalanco gli occhi e mi allontano un altro po’. Rischierei di saltargli addosso se continua così.
«Forse è meglio che ci sbrighiamo.» riesco a dire avviandomi con un sorriso nervosa.
«Ok.» acconsente GD raggiungendomi e prendendomi per mano.
«Cosa …?» chiedo sorpresa.
«Eccolo che approfitta!» sbuffa Fred.
«Imbranata come sei, Scricciolo, rischi di perderti. Così …» alza le nostre mani intrecciate all’altezza della faccia. «… non c’è pericolo che ti perda.» sorride dolcissimo.
Ok, è ufficiale: sono decisamente cotta.

Apro piano gli occhi, come sempre ho ancora sonno. Metto a fuoco tutto quello successo la sera prima e mi sento invadere dalla gioia, tanto che potrei urlare. Mi stiracchio.
Quando mi volto alla ricerca di Fred, incontro il volto di Seungri steso accanto a me sul letto.
«Giorno, Cucciola.» saluta come se fosse perfettamente normale stare nello stesso letto così.
«Seungri!» urlo scattando a sedere. «Cosa ci fai qui?» chiedo alzandomi.
«Sono venuto a svegliarti, ma quando ho visto la tua faccia mentre dormivi, ho pensato che era un vero peccato svegliarti. Sei così carina quando dormi.» si stiracchia.
«Perché cos’ha la mia faccia da sveglia?» chiedo irritata.
«Oh, niente Cucciola. È solo che quando sei sveglia, parli.» sfotte il maknae incrociando prima le gambe e poi le braccia dietro la testa.
«Idiota!» lo colpisco con un cuscino in piena faccia. «E non chiamarmi Cucciola!»
«No? Preferisci che ti chiami Scricciolo allora?» domanda un po’ innervosito alzandosi in piedi.
«No, perché Scricciolo posso chiamarla solo io.» afferma GD entrando inaspettatamente in camera. Ri lo fissa scocciato. «Ti avevo detto di venire a svegliarla, quanto ti ci vuole?»
«Mi dispiaceva svegliarla, sembra sempre così stanca.» risponde Seungri sincero.
«Ok, ora va in cucina, ti raggiungiamo.» dice il leader a mo’ di ordine. Seungri esce dalla stanza obbediente, ma un po’ scocciato. «Ehi.» mi saluta piano.
«Buongiorno.» ricambio.
«Buongiorno.» compare Fred da sotto il letto facendomi fare un salto all’indietro per lo spavento. «Hai finito di fare baccano?!» mi rimprovera sbadigliando.
«Tutto bene?» chiede GD interrogativo.
«Si … si. Credevo di aver visto uno scarafaggio.» si che ho visto uno scarafaggio! Uno scarafaggio enorme e antipatico di nome Fred che in questo momento vorrei tanto uccidere!
«Ok.» ride GD. «Oggi resti a casa con Seungri.» mi annuncia. «Posso fidarmi o combinate guai?»
«Quali guai potremmo mai combinare?» chiedo sedendomi a gambe incrociate sul letto.
«Bé, è matematico: Scricciolo più maknae uguale guai!» dice avvicinandosi e colpendomi dolce la punta del naso con l’indice. Gli caccio la lingua mentre ride. «Vieni a fare colazione.» mi dice uscendo. Poi si riaffaccia e mi fissa per un lungo momento prima di dire: «Però meglio che ti vesti prima.»
Guardo cos’ho addosso: short cortissimi e canottiera da cui si intravede il reggiseno con ricami neri. Oddio! Che vergogna! Mi copro con il lenzuolo mentre GD scoppia a ridere di nuovo, uscendo definitivamente.
«Deficiente!» urlo, in risposta ride, come sempre. «E tu!» mi rivolgo a Fred dandogli un pizzico sul braccio. Si lamenta dal dolore. Curioso … gli Shinigami provano dolore. «Non azzardarti mai più a sbucare in quel modo intesi?!» minaccio arrabbiata.
«Mamma mia Zanzara, calma!» risponde massaggiandosi il punto in cui l’ho pizzicato.
«Mpf!»
 
Nel giro di un’ora io e Ri siamo rimasti soli.
«Cosa ti va di fare?» mi chiede lui fissandomi.
«Mmm … non so. Suggerimenti?» chiedo a mia volta.
«Cucciola dai! Spremi il piccolo cervello che ti ritrovi!» ride Ri.
«Ehi maknae, sei tu il padrone di casa, dovresti suggerire tu!» ribatto io.
«Cosa centra?! Questa ormai è anche casa tua.» afferma naturale ed io mi illumino solare.
«Ciò non toglie che devi trovare qualcosa da fare!» dico incrociando le braccia fintamente contrariata.
«Perché non giocate ai videogame?» suggerisce Fred, ovviamente annoiato della nostra conversazione. Lo fisso per un attimo.
«Ottima idea!» esclamo.
«Cosa?» chiede Ri. Dimenticavo che lui non può né vedere né sentire Fred.
«Giochiamo ai videogame!» dico entusiasta.
«Ai videogame? Ma sei una femmina, non c’è sfizio! Vincerei subito!» si lamenta scocciato Seungri. Lo guardo stizzita con un sopracciglio alzato.
«Allora non hai motivo di preoccuparti, no?» lo sfido.
«Però dopo non piangere.» dice Seungri avviandosi nella sua stanza.
«Potrei dirti la stessa cosa.» affermo.
«Eccolo, l’asilo infantile …» sbadiglia Fred seguendoci controvoglia.
 
«Siamo tornati!» annuncia Top entrando seguito dagli altri.
«Oppa! Bentornati!» li saluto gioiosa. «Avete fatto presto!» osservo.
«Ri che faccia!» esclama Daesung appena lo vede.
«Vero, Seungri, che ti è successo?» chiede Taeyang.
Seungri è riluttante al rispondere.
«Oh niente,» rispondo io. «l’ho solo stracciato a tutti i videogame che mi ha proposto!» affermo soddisfatta. Gli altri ridono.
«Oh mamma, che batosta, povero maknae!» dice Daesung ridendo.
«Eh brava!» mi si avvicina GD. «Non sapevo che il mio Scricciolo sapesse giocare ai videogame.» mi scompiglia i capelli con la mano. Come ha detto? Il suo Scricciolo? Suo? Mi sento male …
«Mi vien da vomitare …» commenta sdegnato Fred.
Può dire quel che vuole, in questo momento sono troppo felice per sentirlo.






NOTA DELL'AUTRICE:
ok, inizio a ringraziare tanto chi ha letto il capitolo e segue la mia storia :D Non posso essere che contenta!
Spero di non essere stata troppo sdolcinata XD e spero che la storia stia continuando a piacervi...
Vi ricordo che critiche e commenti mi fanno sempre piacere, fatemi sapere cosa ne pensate, perché non so, sono un po' in crisi ultimamente XD hahahaha 
Grazie ancora e baciiii 

Myuzu

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Capitolo 23
*** Fuga con gelato ***


«Sto pensando ad una parola che inizia per “g” e finisce per “o”, cos’è?» dice Daesung.
Se vi state chiedendo perché stiamo facendo questo gioco cretino, è perché non abbiamo nulla di meglio da fare. È da circa un’ora che stiamo aspettando nella macchina a sette posti, che GD e Top escano dall’YG. Sono stati convocati per parlare del loro prossimo cd, ma non ci avevano detto che ci avrebbero messo così tanto! Così Daesung ed io abbiamo pensato di aspettare in macchina e di giocare un po’ a giochi deficienti.
«Mmm … Gaho?» chiedo fissandolo.
«Nnnno!» mi risponde.
«Mmm … girotondo?»
«Ma come ti escono certe parole?! No, è molto più semplice.» afferma Daesung ridendo.
«Mmm …» mi sto davvero applicando.
«Zanzara, la risposta è gelato …» suggerisce Fred che annoiato mi fissa dal sediolino di dietro.
«Gelato!» affermo.
«Eeeeeesatto!» batte le mani Daesung.
«Banale.» commenta Fred stiracchiandosi un po’.
«Ne mangerei volentieri uno a proposito …» sospira Daesung come un bambinone goloso.
«Non c’è una gelateria qui vicino?» chiedo sorridendo. Lui si illumina.
«Si è a due passi!» sorride raggiante.
«Bene!» prendo un paio di occhiali enormi di GD e glieli sistemo sugli occhi, mi tolgo il berretto nero che ho indossato stamattina e glielo calco bene in testa. «Perfetto! Se siamo fortunati nessuno ti riconoscerà.» scendiamo dall’auto con calma e ci avviamo verso la gelateria.
«Che gusto scegli?» mi chiede lui gongolando.
«Non so …» è da tanto che non prendo un gelato e questo sarebbe il mio primo gelato in Corea! Sono emozionata. «Cosa mi consigli?» chiedo contenta, probabilmente contagiata dal solito gaio umore di Daesung.
«Io prendo il gusto puffo!» sorride lui pregustando già il sapore dell’atteso gelato.
«Puffo? Fammi indovinare, è perché ti ricorda Doraemon, vero?» chiedo.
«Non credo sia tanto idiota.» commenta Fred che mi svolazza accanto.
«Si, esatto!» risponde invece Daesung.
«Come non detto. Ora ho visto proprio tutto …» afferma quasi scandalizzato lo Shinigami avviandosi verso la gelateria.
Arrivati, sembra che la gelataia non si accorga di chi ha di fronte, per fortuna. Ma dopo l’acquisto di un gelato gusto puffo per Daesung e uno al cioccolato fondente per me, a sgamarci è una bambina di si e no 5 anni.
«Mamma, ma quello non è Daesung?»
Nel momento stesso in cui la bambina pronuncia il suo nome, tutti i presenti attorno la gelateria si voltano attenti e predatori.
«Zanzara, credo sia meglio che cominciate a correre.» suggerisce Fred prevedendo risate, solo per lui ovviamente!
Afferro con la mano libera Daesung per un braccio e iniziamo ad allontanarci a passo svelto. Dopo meno di due minuti stiamo correndo a perdifiato con un gruppo di ragazzine scalmanate alle calcagna! Anche questa credevo fosse una scena solo da film e invece … Eccomi qui a correre con un gelato in mano quasi completamente sciolto, il fiatone e una celebrità dagli occhi a mandorla per mano.
Quando credo di stare per crollare una macchina ci sbarra la strada.
«Salite!» ordina una voce familiare e il mio cuore si riempie di gioia.
Daesung ed io ci infiliamo nella macchina con il fiato corto. Appena chiuso lo sportello, la macchina sgomma via e dopo un attimo di silenzio Daesung ed io iniziamo a ridere come pazzi, senza riuscire a fermarci.
«Vi state divertendo?» chiede GD serio. «Io no! Dove eravate finiti?» chiede guardandoci nello specchietto retrovisore.
«Eravamo preoccupati per voi …» inizia serio Top voltandosi verso di noi, ma nell’esatto momento in cui ci vede, morti dalla stanchezza e dalle risate, tutti sconvolti, capelli al vento e gelato sciolto in mano, lascia andare tutti i “buoni” propositi di una bella ramanzina e ride con noi.
«Non ti ci mettere anche tu!» lo ammonisce GD.
«Ma guardali!» gli dice Top indicandoci.
Il leader, fermatosi al semaforo rosso, ci dedica una lunga e attenta occhiata nello specchietto e inizia a ridere anche lui sotto i baffi.
«Non sporcate i sediolini!» ci minaccia, fintamente adirato.
«Oooookaaay!» diciamo in coro io e Daesung.
«Che idioti …» commenta Fred scuotendo la testa, ricomparso da chissà dove.
 
«Guardate!» dice Seungri raggiungendoci con il portatile. «Su internet si è già diffusa la notizia.»
E ti pareva! Internet è una rovina molte volte!
«Il celebre Daesung, membro dell’omonimo gruppo dei Big Bang, è stato avvistato oggi nei pressi di una gelateria di Seoul con una ragazza …» inizia a leggere il maknae ad alta voce per far ascoltare tutti.
«Avvistato? E cos’è, un alieno?» chiedo io. Top e Daesung ridono.
«Sarà il suo nuovo amore?» continua a leggere Ri concentrato. «Molti testimoni hanno affermato che questa ragazza ha tratti occidentali ed è anche alquanto bella …» fa una pausa. «Mi sa che non ci vedono molto bene.» afferma serio.
«Idiota!» gli do uno schiaffetto dietro la testa, irritata.
«Attento, Ri. Chi disprezza vuol comprare.» dice Taeyang con un sorrisetto beffardo.
«Gné gné gné!» fa il maknae tentando di nascondere il fatto che sia arrossito.
Lo ammetto, un po’ me ne compiaccio!
«Cosa ci troveranno mai in te …» sospira Fred per stuzzicarmi e questa volta per poco non gli rispondo.
«Ragazzi, meglio andare a dormire. Domani sveglia all’alba per tutti. Anche per te Scricciolo, quindi smetti di sogghignare e va a dormire.» mi da un buffetto sulla guancia e si allontana verso la sua stanza.
«Zanzara, sveglia. Ti sei imbambolata?» Fred mi agita una mano davanti agli occhi ed io scuoto la testa per riprendermi.
«Allora buonanotte!» saluto a tutti andando in camera.
«Notte!» saluta Top.
«Dormi bene.» mi augura Taeyang, come sempre gentile.
«A domaniiiiiii!» dice come sempre euforico Daesung.
«Notte notte …» inizia Ri. «… Cucciola.» lo guardo in cagnesco e lui sogghigna.
 
Mi sveglio con la sensazione di stare per soffocare. In realtà ho solo sete. Mi alzo di controvoglia ed esco dalla stanza diretta in cucina.
Quando sento delle voci provenire da lì, mi arresto e tendo l’orecchio. Ma in questa casa c’è sempre qualcuno in piedi?!
«Allora, cosa intendi fare?» chiede la voce profonda di Top. Appoggio  la schiena al muro in modo da non farmi vedere.
«A cosa ti riferisci?» ribatte la voce assonnata di GD.
«Lo sai a cosa mi riferisco …» controbatte Top calmo.
«Zanzara, non è bene origliare!» mi rimprovera Fred comparendo all’improvviso. Per l’ennesima volta, rischio l’infarto!
«Sssh!» gli sibilo con un indice sulla bocca e l’altra mano sul mio povero cuore martellante.
«No, non lo so.» risponde GD.
«Dicevo di Chiara.» afferma Top.
«Stanno parlando di te …» osserva il genio-Shinigami!
«Non capisco ancora dove tu voglia arrivare …» risponde seccato il leader.
«Sono preoccupato che tu faccia qualche sciocchezza.» dice Top un po’ più agitato.
«Sono il tipo che fa sciocchezze?» domanda retorico Ji Yong. Posso immaginare il suo sopracciglio alzato e il suo sorriso impertinente.
«Cos’è Chiara per te?» chiede Top serio.
Questo voglio proprio scoprirlo anch’io.






NOTA DELL'AUTRICE:
sono riuscita ad accendere la vostra curiosità? Se si, non mi scannate, prometto che aggiorno domani XD 
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto... In caso contrario fatemelo sapere :) non mi offendo... come sempre critiche, consigli e recensioni sono più che graditi! :D
Grazie a chi mi segue e un doppio grazie  e chi recensisce! *^*
Kisses

Myuzu

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Capitolo 24
*** Una conclusione ***


«Cos’è Chiara per te?»
GD tarda a rispondere, sento che fa una risatina nervosa.
«Chiara è … ma che senso ha tutto ciò, scusa?» chiede irritato Ji Yong.
«È solo una fan?» ipotizza Top intuendo che non riuscirà a fargli dire una frase intera.
«Fan? No, cioè … abita con noi, cavolo! Nessuno la considererebbe solo una fan!» esplode GD, togliendomi un peso.
«Una convivente?» chiede ancora l’altro.
«No … una convivente si rende utile, paga l’affitto. No, decisamente non è una convivente.» sfotte il leader, tutto tranne che serio. Stringo i pugni resistendo al desiderio di irrompere nella stanza e dargli un pugno in faccia. Io aiuto in casa e mi rendo sempre utile!
«Un’amica allora?» domanda ancora Top.
«Un’amica? Mmm direi più un animale domestico.» risponde ridendo. Mi sto seriamente innervosendo.
«Zanzara, cacci fumo dalle orecchie … è normale?» chiede Fred. Lo pietrifico con un occhiataccia. Non ho voglia di scherzare.
«Ji Yong, smettila! È solo un’amica o più di un’amica?» Top pone finalmente la domanda cruciale.
«Che ne so Hyung! A quest’ora non so distinguere nemmeno la destra dalla sinistra, come pretendi che io risponda a una domanda del genere? E poi la conosco da poco …» risponde il leader sulla difensiva.
Non so come prendere queste parole. A dir la verità mi fanno male …
«Allora mettiamo in chiaro una cosa …» afferma Top in tono più minaccioso. «Non  importa da quanto tempo lei sia arrivata qui, tutti le vogliamo bene e per me è già come una sorella. Se tu ferisci quella ragazza, giuro che ne pagherai le conseguenze! Che non ti passi per la testa di usarla come rimpiazzo per la tua ex. Se non ti piace in senso romantico allora smettila di illuderla o di prenderla in giro …»
«Aspetta! Io non sto illudendo proprio nessuno!» si difende GD alzando un po’ il tono.
«Ah, no? E fammi sentire, chi è che la chiama Scricciolo, eh?» chiede Top, probabilmente un po’ adirato.
«Zanzara, credo sia meglio che tu torni a dormire.» mi dice Fred osservando le lacrime che iniziano a scendermi.
«Non ci trovo nulla di male a chiamarla con un soprannome, non è una cosa esclusiva per le coppie!» ribatte Ji Yong.
«Ma lo sai che lei è cotta di te! In questo caso, è diverso! Perché così nutri le sue speranze.» spiega Top centrando in pieno il punto. Vedendo che GD non risponde allora continua. «Per non parlare poi di un altro piccolo particolare …»
«Fammi indovinare, Ri?» domanda retorico Ji Yong.
«Già. Anche lui è, come dire, affascinato da Chiara …»
Ma chi? Seungri? Ma andiamo! Non siamo ridicoli!
«Stupido di un maknae.» afferma GD con voce attenuata, probabilmente si sarà coperto il volto con le mani.
«Stupido per cosa? Per aver preso una cotta per lei? Bé allora stupidi tutti e due.» sogghigna Top.
«Idiota.» lo rimprovera ridendo Ji Yong.
«Tornando a noi …» riprende Top, di nuovo serio. «Pensa bene a quello che fai. Non farla soffrire.» sento dei passi e invece di muovermi, mi immobilizzo.
«Zanzara, stanno per uscire, muoviti!» mi avverte Fred.
«Hyung?» chiama GD. «Non sto scherzando con lei. E non mi passerebbe mai per la testa di usarla come rimpiazzo.» confessa ed io mi sento riscaldare un pochino. «Per Seungri … posso solo dire che mi dispiace. Ma comunque non sono ancora sicuro di quello che penso e provo.»
«Mm.» approva Top, probabilmente soddisfatto della confessione. «Non vai a dormire?»
«Finisco il sandwich e vado …» dice il leader.
«Notte.» saluta Top.
«Notte.» ricambia GD.
Quando Top varca la soglia della cucina e mi vede, sobbalza terrorizzato.
«Sssh!» sibilo con un dito sulle labbra e fare implorante.
«Tutto ok?» chiede Ji Yong accorgendosi dell’espressione dell’amico.
«Ehm … si, si. Non preoccuparti.» sorride incerto Top.
«Zanzara, saresti dovuta andare a dormire.» mi rimprovera Fred.
Top mi prende piano per un braccio e mi sospinge verso camera sua, che per ora è la mia. Entriamo e chiude la porta.
«Ma sei matta? Ho rischiato l’infarto!» dice Top leggermente adirato.
«Scusa … è che avevo sete e …» scoppio di nuovo in lacrime. E cavolo! Cosa diavolo piango in continuazione!?
«No, ohi, scherzavo.» cerca di scusarsi Top, andando in panico. Credo che non ci sappia fare nemmeno con le ragazze in lacrime. Che dolce Top imbranato!
«Zanzara, calmati! Sembri una bambina.» dice Fred accarezzandomi i capelli.
«Da quanto tempo eri lì?» chiede Top porgendomi un fazzoletto preso dal cassetto.
«Da un po’ …» rispondo accettando il fazzoletto e asciugandomi il viso.
«Capisco …» afferma Top con aria colpevole.
«Oppa … grazie.» riesco a dire ora che sono un po’ più calma. «Sentire le tu parole … mi ha fatta stare bene. Anche tu per me sei come un fratello. Grazie.»
Top arrossisce un po’ e si guarda in giro imbarazzato.
«Dovresti andare a dormire, ora.» mi dice. Annuisco piano, sorridendo. Mi sorride e fa per uscire.
«Oppa, non dirlo a Ji Yong.» dico mentre Fred continua ad accarezzarmi come un cane.
«Sta tranquilla.» mi fa l’occhiolino ed esce.
«Te l’avevo detto che non è bene origliare.» ribatte Fred mentre mi ristendo sul letto.
In realtà tutto quello che ho sentito non mi ha schiarito le idee. Anzi …
Alla fine gli piaccio o non gli piaccio? L’unica cosa certa è che ora ho il dubbio di piacere a Ri.
O sono deficiente o i maschi non li capisco proprio!
 
Tempo un’ora e sono di nuovo sveglia più assetata di prima. Non ho avuto la possibilità di bere.
Entro in cucina sicura di non trovare nessuno ed invece … Ji Yong è ancora qui, addormentato sul tavolo.
«Ma … si addormenta dovunque!» sussurro.
Prendo un bicchiere d’acqua e lo bevo ingordamente. Quando ho finito prendo il plaid dal divano della cucina e glielo sistemo sulle spalle.
Mi chino sul suo volto d’angioletto fino a pochi centimetri come l’ultima volta.
«Questa volta non ci casco!» gli sussurro all’orecchio. Apre gli occhi lentamente mentre il suo  solito sorriso malizioso gli sboccia sulle labbra.
«Peccato per me, Scricciolo.» afferma piano GD con la testa sul tavolo.
Mi raddrizzo e mi dirigo verso la stanza.
«Ti verrà mal di schiena se dormi lì … va a letto. Buonanotte.» gli dico uscendo svelta.
«Agli ordini, Scricciolo.» risponde assonnato.
Sono arrivata a una conclusione: io non posso farci nulla. Qualsiasi cosa pensa, qualsiasi cosa farà non ha importanza: credo di essere già irreparabilmente innamorata di lui.




NOTA DELL'AUTRICE:
questo è un capitolo molto confuso a mio parere e chiedo scusa se non è piaciuto o non corrisponde a ciò che vi aspettavate...
Volevo far capire lo stato di confusione in cui si trova GD, la sua indecisione in contrasto con la fermezza di Chiara, ma non so se ci sono riuscita XD 
Non mi scannate se non condividete questa mia scelta di prenderla per le lunghe, ma io non credo alle storie che filano sempre liscio XD
Spero di non avervi deluso e che continuerete a seguire la mia storia. 
Grazie a chi ha letto, a chi ha intenzione di continuare a seguirmi e a chi recensisce :D
Come al solito consigli e critiche sono ben accetti!
Kisses

Myuzu

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Capitolo 25
*** Un risveglio imbarazzante! ***


La sveglia suona nella stanza di GD, talmente forte che si sentirà sicuramente anche in strada. Mi premo il cuscino in faccia, tappandomi le orecchie.
«Spegnete quell’affare!» brontola Fred rabbioso.
«Distruggete quella dannata sveglia!» urlo uscendo dalla stanza e piombando in quella di GD.
In modo per niente delicato, salto sul letto del leader che dorme tranquillamente indisturbato per raggiungere la sveglia sul comodino e spegnerla.
Quando quel rumore assordante smette, il torpore del sonno mi rinvade velocemente.
«Stai comoda Scricciolo?» mi chiede GD sorridendo mezzo addormentato.
Mi accorgo di essere letteralmente stesa su di lui. Oddio! Che figura!
«Scusa!» scatto in piedi e mi allontano barcollando.
«Non ho detto che mi dispiaceva …» si lamenta lui mettendosi a sedere. Sbadiglia con una mano dietro la testa mentre cerco di riprendere il controllo sul mio corpo e tornare in camera mia. «Ehi, Scricciolo, dormi in piedi?»
«Non sto dormendo!» ribatto oscillando un po’, non riesco a stare dritta. Lui ride.
«Svegli gli altri?» mi chiede.
«Svegliali tu, ho bisogno del bagno.» riesco a dire uscendo diretta del bagno per buttarmi un po’ d’acqua fresca in faccia.
Entro e mi chiudo a chiave, apro il rubinetto e mi ci infilo con la testa sotto, bagnando capelli, faccia, collo.
«Fredda!» urlo finalmente sveglia. Mi fisso un po’ allo specchio: sono sempre più pallida, se è possibile e in più ho un bel paio di occhiaie degne di panda-Ri.
A proposito di panda-Ri … pian piano riaffiora nella mia testa tutto quello che è successo ieri sera o meglio stanotte. In contrasto con il cadaverico pallore della mia pelle, un leggero rosa colora le mie guance e sorrido come un’ebete davanti lo specchio. Mi schiaffeggio un po’ per riprendermi.
Con l’urgenza di fare pipì, mi siedo sul water abbassando short e slip e …
«Oh, cazzo!» urlo. «No, no, no, no!»
«Zanzara che è successo?» entra di fretta Fred attraversando la porta.
«Non guardare idiota!» gli lancio un rotolo di carta igienica e lui si volta tra l’offeso e l’imbarazzato.
«Si può sapere che è successo?» dice lo Shinigami di spalle un po’ preoccupato.
«Scricciolo? Chiara? Che è successo?» bussa frenetico Ji Yong fuori alla porta del bagno, preoccupato. Avrà sentito le mie urla da forsennata.
«Ni … niente. Tutto ok.» mento.
Tutto ok un corno! Avevo completamente dimenticato che sono una ragazza in età fertile e che ogni 28 giorni ho delle dannatissime perdite chiamate mestruazioni! Cavolo anche da morta devono rompere!
«Cosa faccio ora?!» dico tra me e me. Non credo proprio che in questa casa ci sia qualcuno che faccia uso di assorbenti! Che vergogna! Non ce la faccio a chiedere se qualcuno li va a comprare.
«Scricciolo, sicuro che vada tutto bene?» mi chiede ancora GD.
«Cosa è successo?» sento Top chiedere.
«Chi ha urlato?» domanda Daesung allarmato.
«Che sonno …» sbadiglia Ri.
«Ragazzi, è pronta la colazione. Ma che è successo?» chiede Taeyang di ritorno dalla cucina.
Ma che fanno? Una riunione di condominio di fronte alla porta del bagno?! Aiuto!
Per la prima volta da quando sono qui, sento seriamente la mancanza di mia mamma.
«Fred!» bisbiglio. «Procurami degli assorbenti! Ora!»
«Assorbenti?» dopo una pausa, scoppia a ridere a gambe all’aria. «Allora è questo il problema?! Hahaha»
«Cosa diavolo ridi?» chiedo allarmata.
«Mi dispiace Zanzara, ma non produco assorbenti!» continua a ridere Fred.
«Smettila!» lo rimprovero nervosa.
«Scricciolo, hai finito? Dovremmo andare anche noi in bagno.» dice Ji Yong bussando lieve con le nocche.
«No, non ho finito!» rispondo frettolosa.
Con la mente scorro i Big Bang per vedere chi è il più indicato alla mission impossibile per eccellenza per un maschio: entrare in un super market e comprare degli assorbenti.
Candidato numero 1: Ji Yong. Divento rossa dalla vergogna al solo pensare di chiederglielo. Bocciato!
Candidato numero 2: fratellone Top. Probabilmente per me lo farebbe, ma sarebbe talmente imbarazzato da non riuscire a guardarmi in faccia. Bocciato!
Candidato numero 3: panda-Ri. Non sono nemmeno sicura che sappia che cosa sono degli assorbenti! Bocciato a prescindere!
Candidato numero 4: Taeyang. Stessa cosa di Top, per me lo farebbe anche ma probabilmente l’imbarazzo sarebbe tropo. Bocciato!
Rimane solo l’ultimo candidato: Daesung. Sono sicura che il mio oppa ci scherzerà su ed entrerà disinvolto al supermarket, tornando vittorioso!
«Cucciola, dobbiamo andare in bagno!» bussa Ri.
«Mi dispiace non potete.» rispondo.
«Scricciolo, siamo in ritardo, esci.» riprende GD.
«Io non vengo.» dico tremolante.
«Oh, andiamo esci da questo bagno! Siamo in ritardo!» si altera il leader.
«Ji Yong sta calmo. Avrà i suoi buoni motivi per non uscire.» mi difende Top.
«Si, certo!» infierisce Seungri con il suo sarcasmo. E questo qui dovrebbe avere un cotta per me?!
«Ok, ok. Scricciolo noi ce ne andiamo, ci sistemeremo all’YG. Tu però prometti di non uscire di casa, intesi?» dice un po’ adirato GD.
«Si si, prometto.» mi affretto a rispondere. «Solo una cosa …»
«Cosa?» domanda preoccupato Top.
«Daesung. Voglio parlare un attimo con Daesung. Da sola.» spiego.
Posso immaginare le facce interrogative dei cinque ragazzi che si fissano l’uno con l’altro.
«Cosa devi fare con Daesung?» chiedono GD e Ri in coro.
«Sento puzza di gelosia …» gongola l’ipocrita Shinigami.
«Devo chiedergli una cosa …» dico vaga.
«Ok, non c’è problema.» risponde Daesung.
«Allora noi ci avviamo.» dice Taeyang preoccupato anche lui.
Mi sento in colpa, sto facendo preoccupare tutti.
«A dopo.» mi saluta Top.
«Mah! Chi la capisce!» brontola il maknae. GD non dice nulla. Chissà cosa pensa …
Dopo un po’ sento la porta.
«Fred? Se ne sono andati?» sussurro allo Shinigami. Lui trapassa solo con la testa la porta del bagno per assicurarsene.
«Si, è rimasto solo Mr. Sorriso.» afferma Fred.
«Chiara? Cosa dovevi dirmi?» chiede Daesung preoccupato.
«Oppa … ho un favore da chiederti.» gli chiedo sempre barricata nel bagno.
«Dimmi …»
«Mi andresti a comprare degli assorbenti?»
 
«Così era solo questo?!» GD ride con le mani sulla pancia contorcendosi sul divano.
«Smettila di ridere!» lo rimprovero paonazza.
«Ed io che pensavo che non ti sentissi bene …» sospira di sollievo Top.
«Che idiota, bastava dirlo.» borbotta Seungri leggermente in imbarazzo.
«Vuoi smetterla di ridere!» urlo al leader che non la vuole smettere proprio.
«E tu che ti preoccupavi di imabarazzarli, Zanzara …» scuote la testa Fred.
«Dai, Ji yong. È già abbastanza imbarazzata!» mi difende Daesung sogghignando un po’ anche lui. Quando stamattina gli ho fatto la richiesta, lui è scoppiato a ridere sollevato ed è corso subito a comprarmeli. Esattamente come avevo previsto.
«Ora basta Ji Yong.» lo riprende Taeyang. «Venite. La cena è pronta.» annuncia, solare come sempre.
«Finalmente! Ho una fame.» Top si avvia in cucina seguito da un saltellante Daesung.
«Cosa hai preparato?» chiede Ri andando anche lui, lasciando me e GD soli, con Fred, ovviamente.
«Hai finito di ridere?» chiedo stizzita, ma lui continua.
«Che imbecille!» sbraita Fred osservandolo più da vicino. «Ma che ci trovi in questo qui?» mi chiede indicandolo con una faccia schifata. Sorrido lieve pensando al calore che provo al solo pronunciare il suo nome.
Improvvisamente Ji Yong si alza e mi si avvicina.
«Non farmi preoccupare mai più così, chiaro?» mi dice scompigliandomi i capelli e avviandosi verso l’uscita. «Non sono riuscito a concentrarmi nemmeno un po’ oggi, per colpa tua!» mi accusa scherzoso uscendo.
Lui era preoccupato per me. Per me! Non dovrei, ma sono contenta!
«Zanzara, sei di nuovo rossa. Ti emozioni per poco eh?» fa Fred seguendo svolazzando il leader.
«Zitto, tu!» sbraito ancora emozionata.




NOTA DELL'AUTRICE:
spero che questo strambo capitolo vi sia piaciuto! XD 
Fatemi sapere cosa ne pensate, logicamente siete libere di dirmi anche se non vi è piaciuto :)
Grazie a tutti i lettori e i recensitori (se si può dire XD)
Un bacio

Myuzu

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Capitolo 26
*** Un Pierre che cambia la giornata ***


A causa dei crampi alla pancia, non sono riuscita a dormire nemmeno un po’. Sul divano, con la televisione accesa cerco di focalizzare le immagini, ma non ci riesco.
«Zanzara, non è meglio provare a dormire che friggerti il cervello davanti a quest’affare?» Fred picchietta la falce contro lo schermo.
«Zitto Fred! Non sono dell’umore.» rispondo seccata. Sono intrattabile quando ho il ciclo. Saranno gli ormoni …
«Buongiorno.» compare all’improvviso Taeyang.
«’Giorno.» lo saluto.
«Come stai?» mi chiede, premuroso come sempre.
«Diciamo …» rispondo raddrizzandomi.
«Vuoi che vada in farmacia a prenderti qualcosa?» chiede subito.
«No, grazie. Vi ho già creato troppi problemi.» sorrido.
«Ma no, cosa dici?! Nessun problema.» mi assicura gentile.
«Buongiorno.» mormora Top entrando assonnato in cucina. «Come stai?» mi chiede appena mi vede.
«Abbastanza …» rispondo.
«Ti serve qualcosa?» domanda preoccupato.
«No, non preoccuparti, grazie.» sorrido anche a lui.
«Buongiorno!» saluta gioioso Daesung. «Come sta la nostra Cucciola?» mi chiede sedendosi accanto a me.
«Non c’è male …» dico, lui mi sorride in risposta.
Non merito tutte queste attenzioni. Sono circondata da ragazzi fantastici, ma non perché siano famosi o ricchi o quant’altro. Ma perché sono delle splendide persone che si preoccupano per gli altri e si vogliono bene. Mi viene da piangere dalla gioia.
«Zanzara, che fai? Piangi?» mi chiede Fred sorpreso. «Cosa ti prende ora?»
Mi asciugo gli occhi in fretta.
«Cos’hai?» sbuca Ri all’improvviso.
«Nulla, nulla. Una cosa nell’occhio.» mento sorridendo.
«Fa un po’ vedere …» Seungri mi si avvicina ed esamina il mio occhio. «Mmm. Non c’è nulla.» si allontana un po’. «Ma hai una cosa qui … sulla guancia …» avvicina una mano al volto.
«Cosa?» chiedo.
Mi da un soffice bacio sulla guancia mentre gli altri non guardano. Sbarro gli occhi.
«Ehi ragazzo! Ti stai allargando!» sbraita Fred seccato.
«Me lo sono immaginato.» si allontana Ri con fare ammiccante. Io rimango immobile a guardarlo, sento la faccia prendere fuoco nell’esatto punto il cui le sue labbra si sono poggiate. Oddio! Non dovrei avere questa reazione, giusto?
«’Giorno a tutti.» saluta GD entrando in cucina. Sembra di buon umore.
«Giorno.» lo salutano gli altri. Rimango zitta, zitta sul divano raggomitolata con le gambe al petto.
«Mmm sbaglio o non si sente la voce snervante del mio Scricciolo?» chiede GD prendendo una bottiglia d’acqua dal frigo.
«Non è molto in vena …» risponde Taeyang per me.
Resto zitta a fissare la tv senza guardarla. Non riesco a riprendermi. Mancanza di sonno e dolori mestruali sono la coppia vincente per distruggerti la vita!
«Zanzara, fai preoccupare anche me, lo sai? Insomma il tuo Romeo cerca attenzioni e tu non lo degni nemmeno di uno sguardo!» afferma Fred cercando di farmi riprendere.
Scosto lo sguardo dalla tv verso il tavolo. I Big Bang chiacchierano sereni, ma GD non mi perde di vista un attimo. Me ne compiaccio, ma non ho la forza di agire, ho sonno.
«Scricciolo, indovina oggi dove andiamo …» mi dice GD avvicinandosi. Il mio cuore perde un battito alla sua vista.
«Ti prego, dimmi in un negozio di materassi!» imploro incrociando le dita. Lui ride un po’.
«Non proprio.» risponde piegandosi sulle ginocchia per arrivare alla mia altezza rannicchiata sul divano.
«Dove andiamo?» chiedo, non tanto sicura di voler sapere la risposta.
«Abbiamo un servizio fotografico per una rivista.» annuncia GD entusiasta scostandomi una ciocca di capelli dalla fronte. Ad ogni suo contatto mi sento male. Ma che cavolo mi prende?
«Wow.» riesco solo a dire e lui sogghigna un po’.
«No, ti prego. Tutto ma questo no!» urla Fred. «Un altro servizio fotografico non lo sopporterei! Ti prego resta a casa! Ti prego!» mi supplica il povero Shinigami.
«Verrai, vero?» mi chiede il leader con occhi imploranti.
Mi dispiace per Fred, ma non posso resistere a questi occhi.
«Certo.» annuisco.
«Bene.» si alza. «Preparati allora.» mi sorride Ji Yong, contento della mia risposta.
«Brutta traditrice! È così che ripaghi i miei sforzi di starti sempre a fianco ed aiutarti?! Non aspettarti mai più nessun aiuto da me, stupida Zanzara ignorante!» impreca offeso Fred.
Lo guardo con occhi tristi, ma lui incrocia le braccia e si gira dall’altro lato.
 
Arrivati sul set, c’è un via vai di parrucchiere, truccatrici e aiutanti del fotografo. Siamo appena arrivati ed ho già mal di testa. Fred svolazza in alto senza rivolgermi nemmeno lo sguardo. I Big Bang sono nei camerini a prepararsi. A quanto ho capito, oggi poseranno per una famosa rivista americana delle quali foto si occupa un fotografo francese.
Seduta sua una sedia, gambe a penzoloni, cerco di smettere di sbadigliare, ma sembra un’impresa impossibile. Mi alzo alla ricerca di un bagno, magari un po’ d’acqua in faccia mi farà bene. Ma nemmeno il tempo di fare due passi che investo qualcuno.
«Mi scusi!» dico immediatamente.
L’uomo che ho appena travolto è sulla quarantina, con pizzetto e baffi e un buffo panciotto fucsia. Si aggiusta un po’ il panciotto e si sistema gli occhialini sul naso. Poi mi fissa ad occhi sbarrati.
«Aaaaaaaaah!» urla spaventandomi a morte. Anche Fred scende a vedere cosa sia successo. «Chi est questa demoiselle?» chiede ad alta voce mentre tutti si girano a guardarmi. Oddio, che vuole fare? Uccidermi?
«Ecco un altro svitato!» commenta Fred con l’occhio scoperto sbarrato per la sorpresa.
«Mi … mi chiamo Chiara, sono con i Big Bang.» rispondo incerta. Almeno le sue urla mi hanno svegliata.
«Ma … ma … ma …» balbetta l’uomo osservandomi da capo a piede. «Questi cheveux (*capelli)! Queste guance! Questi yeux (*occhi)! Questo sorriso!» grida con la erre moscia. Io inizio a sentirmi come un animale da laboratorio. Inizia a girarmi intorno senza staccarmi gli occhi di dosso. «C’est fantastique (* Questo è fantastico!)! Fantastique!» urla ancora con accento francese.
«Ma è nevrastenico?» chiede Fred quasi spaventato.
«Ma che sgarbato sono! Je suis (* Io sono) Pierre, il fotografo.» si inchina e mi bacia la mano. «Tu sei perfetta per il mio servizio. Appena ti ho vista è stato come … coupe de foudre (*colpo di fulmine)!» continua agitato. «Appena ti ho vista, ho deciso che sarai la mia modella!»
«Cosa?» diciamo io e Fred in coro, praticamente sconvolti.
«Trucco!» urla Pierre senza badare alla mia domanda o alla mia espressione stravolta.
 
Meno di venti minuti dopo sono truccata, pettinata e vestita come una modella ed io stessa stento a riconoscermi allo specchio. Queste truccatrici hanno le mani d’oro! Tramuterebbero un orco nel principe azzurro in un battibaleno!
Mi hanno legata i capelli in una coda laterale abbastanza alta dalla quale ricadono morbidi boccoli, con aggiunta di extension color acquamarina. L’ombretto sugli occhi nero fa sembrare i miei occhi ancora più chiari e il vestito, bé, è bellissimo. Sembra uno di quegli abiti gotici pieni di veli scuri e merletti sfilacciati. I guanti a rete fino al gomito, i tacchi alti, il fiocco in vita. Sono sicura che è un servizio davvero strambo, ma a me piace.
«Zanzara?» mi chiama all’improvviso. «Sei davvero tu?» mi prende in giro ridendo soddisfatto.
«Dov’è la mia modella?» sento urlare l’isterico fotografo dal set.
Esco dal camerino, impacciata e nervosa. E pensare che fino a poche ore fa non volevo muovermi da casa. Ed ora sono qui, a fare da modella ad un famoso fotografo francese. Oddio! Aiuto!
Appena metto piede sul set, tutti si voltano ed io sprofondo nell’imbarazzo più totale.
«Wow!» esclamano GD e Ri a bocca aperta. Non posso fare a meno di arrossire un po’.
«Zanzara, prevedo guai …» dice Fred fissando i due, rimasti come due stoccafissi.





NOTA DELL'AUTRICE:
avviso ai carissimi ed amatissimi lettori, tra due capitoli accadrà qualcosa di bello! :D 
Quindi se siete curiosi, continuate a seguirmi! ;)
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto, consigli e critiche sempre ben accetti! 
Grazie a tutti coloro che seguono questa storia e un grazie con bacio a chi recensisce!
Baciiiiiiiii

Myuzu

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Capitolo 27
*** Tacchi ***


«Vite vite! (*Veloce veloce!)» mi incita il fotografo impaziente di cominciare.
Con la macchina fotografica in mano, obbiettivo puntato su di me, gioca con lo zoom dicendo: «C’est fantastique! Parfait! (* Perfetto!)»
Imbarazzatissima raggiungo i Big Bang sul set che mi fissano allibiti. Taeyang annuisce contento e soddisfatto. Top sbatte le palpebre a bocca aperta. Daesung si strofina gli occhi sorpreso anche lui. Ma le facce allibite di Ri e GD mi lasciano compiaciuta, ma anche interdetta! Per piacere a loro devo indossare cose del genere e mettere chili di trucco in faccia!?
Allo stesso modo, io rimango piacevolmente sorpresa da loro. Ognuno perfettamente vestito in abiti gotici neri, grigi e bianchi, con cravatta o fazzoletto di colori accesi. Bellissimi! Davvero uno spettacolo! Ma come fanno ad essere così?! Che invidia!
«Bien, bien, bien! (* Bene x3)» batte le mani Pierre compiaciuto. «Alors (* allora), immaginate che la demoiselle qui sia la vostra amant (* amante).»
«Eh?» chiede scandalizzato Fred facendo cadere la falce.
«Cosa ha detto?» sussurra Daesung a Taeyang. Quest’ultimo alza le spalle mentre Top fissa il fotografo sbigottito. Sembra però che il leader e il maknae abbiano capito perfettamente, esattamente come me. D’impulso arrossisco.
«Immaginate che siate tutti innamorati di lei!» sbraita Pierre sbuffando. «Corteggiatela! Conquistatela!»
Tutti i Big Bang si fissano l’un l’altro, poi me. Io non so proprio come gestire questa cosa. Non sono una modella! Non so come comportarmi, né che espressioni fare! Vorrei tanto scappare! E se non fosse per questi dannati tacchi, l’avrei già fatto!
«Il commence! (* Si comincia!)» urla Pierre mentre i Big Bang iniziano a muoversi sul set. «Tu! Il più alto!» indica Top. «Per primo! Prendila tra le braccia! Laissez-moi voir (* Lasciami vedere) il conquistatore che è in te!»
«Io?» si indica Top con l’indice. «Perché proprio io devo cominciare?» chiede imbarazzato almeno quanto me.
«Comincio io.» si propone Seungri.
«Piccolo bamboccio! Prendi sempre le occasioni al volo tu, eh?!» si dimena Fred, mentre Ri mi si avvicina e mi mette le mani sui fianchi.
«Cosa stai facendo?» sussurro un po’ innervosita.
«Il conquistatore.» mi fa l’occhiolino. Poi assume un’espressione seria ed una posa naturale, io mi
irrigidisco: è troppo vicino! Dannazione! Non riesco a concentrarmi!
«Mmm demoiselle … Tu es belle! (* Tu sei bellissima!) Quindi sta calma e sii naturale.» mi sorride Pierre intuendo il mio nervosismo.
«Ok …» annuisco. Ma non riesco a rilassarmi, così guardo Fred. La sua figura mi è così familiare che ormai è l’unica persona che mi ispira tranquillità.
«Zanzara! Puoi farcela! Muoviti a fare questo servizio così che il signorino qui metta giù le manine!» afferma Fred.
Così finalmente mi rilasso un po’. Cerco di essere naturale e finalmente ci riesco. Il trucco sta nell’evitare di guardare dritto in faccia Ri! Impresa tutt’altro che facile dato che con la scusa del servizio mi sta appiccicatissimo e mette le mani in posti discutibili!
«Parfait! Parfait! Exceptionnel! (* Perfetto! Eccezionale!)» approva il fotografo entusiasta scattando miriadi di foto.
Dopo è la volta di Taeyang, che nonostante sia un po’ timido, è perfettamente a suo agio e ne escono degli scatti che non mi sarei mai aspettata.
«Si! Tu es le gentleman! C’est magnifique! (* Tu sei il gentiluomo! Questo è magnifico!)» si complimenta con Taeyang mentre lui arrossisce un po’.
Io non so come, ci sto riuscendo. Sono capace di fare la modella! Sempre evitando di guardare negli occhi chi ho davanti!
Arriva il turno di Top, che un po’ più sicuro di prima, si fa avanti cingendomi la vita.
«Bien! Tu es le violent! (* Tu sei il violento!)» spiega Pierre attento. «Prendila e falla sentire una femme! (* donna)» Top lo fissa sempre più allibito ma poi cerca di fare come dice e il fotografo sembra soddisfatto.
Al turno di Daesung, io sono stremata: questi tacchi mi stanno uccidendo! Daesung non riesce a restare serio, scoppiando a ridere ogni tre e due, facendo arrabbiare l’esaurito fotografo e facendo sbellicare tutti dalle risate, compresa me e Fred.
Dopo tanti sforzi, Pierre riesce a fare delle foto a me e Daesung soddisfacenti e così è la volta di GD. Dire che stavo aspettando questo momento è dire poco. Ma nella stessa misura di quanto io lo stessi aspettando, non voglio che arrivi. Sono nervosissima e mi sudano e mani. La sola idea che i nostri corpi si sfioreranno, che le sue mani mi toccheranno e che mi sarà vicinissimo, fanno battere il mio povero cuore all’impazzata.
GD mi si avvicina con passo lento e sciolto ed io cerco di non guardarlo per evitare scene di panico. Appena mi raggiunge, mi cinge la vita con un braccio e dolcemente mi attira a se. Le mie mani casualmente (casualmente,eh!) finiscono sul suo petto, mentre lui poggia la guancia sulla mia fronte in modo da rivolgere lo sguardo all’obbiettivo. Dopo qualche scatto, alzo un po’ il volto sempre attenta a non guardarlo, così lui poggia le labbra sulla fronte, mentre le mie mani inconsciamente (inconsciamente sul serio!) si intrecciano dietro la sua nuca.
«Merveilleux! (* Meraviglioso!) Questo è il sentimento che volevo! Questo dolce e tenue sentimento che freme di esplodere e di trasformarsi in travolgente passione!» urla Pierre euforico. Ma che cavolo blatera?!
GD mi fa voltare e mi avvolge con le braccia da dietro poggiandomi la testa sulla spalla con il volto rivolto verso di me. La mia mano gli accarezza il viso e il fotografo va in escandescenza, entusiasta.
«Non ti sembra che tu ti stia calando troppo nella parte, Zanzara?» chiede contrariato Fred che vicino a me mi sostiene.
Mi stacco da Ji Yong rendendomi conto che mi sto facendo travolgere un po’ troppo, ma lui mi afferra una mano e me la poggia sul suo petto all’altezza del cuore.
«Fermi così!» grida isterico il fotografo mentre immortala questo momento.
Sotto la mia mano tremolante e un po’ sudata posso sentire il cuore di GD che batte forte, quasi quanto il mio. Mi emoziona l’idea che lui possa essere agitato quando è accanto a me.
«Perché non mi guardi?» mi sussurra. Allontano la mano un po’ impaurita da questa sua improvvisa domanda.
«Mi imbarazzo …» confesso un po’ scocciata.
«Guardami!» mi ordina gentile poggiandomi una mano sulla guancia. Sono indecisa se guardarlo o no. «Guardami …» mi sussurra ancora. Non resisto! Alzo lo sguardo e dimentico dove siamo e che ci sono almeno venti persone che ci fissano. Mi prende il volto tra le mani ed io poggio le mie mani sulle sue. Si avvicina. O cavolo! Non voglio mai pensare che … No, no. Non lo farebbe mai su un set fotografico e infatti poggia la sua fronte contro la mia e chiude gli occhi. Questo per il momento mi basta, sento il suo respiro sulla pelle e sto andando in iperventilazione!
«Parfait! C’est fait! (* fatto!)» annuncia Pierre con le lacrime agli occhi. Io e GD ci stacchiamo con mio malcontento. «Ora tutti insieme. Sistematevi come meglio credete sui divani e a terra. Potete restare anche in piedi o in ginocchio. L’importante è ricordarsi che siete amant della demoiselle!»
Inizia un’altra sezione di foto in cui io sembro una regina egiziana circondata da bei giovani che mi corteggiano e mi viziano! Seungri non si scolla letteralmente da me, gli altri si muovono liberamente cambiando posizione ogni due o tre scatti.
Quando Pierre ci urla che abbiamo finito, io sono distrutta. I piedi non me li sento proprio più.
«Demoiselle!» mi si avvicina Pierre disinvolto con un sorrisone sulla faccia. «Compliments! Sei stata a dir poco fantastique!» mi bacia la mano ed io rimango a bocca aperta da tanta galanteria. «Mi piacerebbe lavorare ancora con te! Ti cercherò non temere! Adie ma muse! (* Arrivederci mia musa!)» si allontana con fare teatrale e qualche giravolta. Rimango imbambolata a fissarlo, senza parola.
«A essere strambo, è strambo!» commenta Fred, come sempre accanto a me.
«Già …» mi sfugge. «Ma è simpatico.» sorrido.
«Va a cambiarti Zanzara. Sei stata brava ed ora sarai sicuramente stanchissima.» dice Fred. Annuisco e mi dirigo in camerino.
 
In camerino, sciolto il fiocco in vita e i capelli, mi sto dibattendo con la cerniera del vestito che non vuole venir giù. Maledetta cerniera! Il personale non si vede, probabilmente indaffarato a far cambiare e struccare i Big Bang. E intanto a me nessuno ci pensa! Sento bussare.
«Chi è?» chiedo stoppando un attimo la mia ardua impresa.
«Ji Yong. Posso entrare?» al suono della sua voce divento rossa, cerco di calmarmi.
«Entra.» rispondo il più calma possibile.
Gira la maniglia ed entra piano richiudendo la porta. Si è già cambiato ed è pronto per andare.
«Che combini?» mi chiede sogghignando.
«La cerniera … non vuole aprirsi. Non riesco a togliermi il vestito.» rispondo.
«Vuoi che te lo tolga io?» chiede con malizia.
«Stai scherzando, spero!» affermo dopo qualche secondo di silenzio. Lui ride.
«Avresti dovuto vedere la tua faccia!» mi dice.
«Idiota!» rido un po’ anch’io.
«Vado a chiamarti qualche ragazza del personale, ok?» mi dice poi.
«Si, grazie.» rispondo. Mentre lo guardo noto che ha qualcosa sulla guancia. «Ji Yong, hai qualcosa sulla faccia …»
«Dove?» mi chiede.
Non riesco a fare nemmeno un passo che inciampo da sola e sto per cadere, fortuna che GD mi afferra al volo.
«Non indossi molto i tacchi, vero?» mi chiede sorreggendomi con le braccia.
«No …» rispondo imbarazzata. Con la mano tolgo la macchietta di sporco dalla guancia. «Era solo trucco.» sorrido e faccio per staccarmi, ma lui mi trattiene.
Lo fisso negli occhi con aria interrogativa. Anche lui mi fissa e mi invade la classica sensazione di vuoto allo stomaco.
«Ji Yong, cosa …?» provo a chiedere, ma la domanda mi muore sulle labbra dato che come prima mi poggia una mano sulla guancia e lentamente mi si avvicina.
Prima, come ho detto, c’erano più di venti persone a fissarci. Ma ora … siamo solo io e lui. Non c’è nemmeno Fred, che per evitare di sbirciare, è rimasto fuori. Ora sarebbe il momento perfetto. Non mi importa più se è giusto o sbagliato. Non m’importa più se ho poco tempo. Io lo desidero. Desidero questo bacio dalla sera in cui mi ha fatto sentire la canzone, ma io mi sono ostinata a negarlo per paura di fare del male a me e a lui.
Ma ora che i nostri volti sono vicinissimi e sento il suo respiro sulle labbra, non m’importa più di nulla tranne che di questo.






NOTA DELL'AUTRICE:
sembra che ci siamo, che ne dite? Lo scoprirete nel prossimo capitolo, logicamente solo chi è interessato :)
Grazie per aver letto! Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di questo capitolo, perciò chi può, recensisca, a me fa sempre piacere :)
Grazie ancora a tutti, a presto!
Kisses

Myuzu

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Capitolo 28
*** Ed ora che succederà? ***


NOTA DELL'AUTRICE:
prima di fornirvi di torce e forconi e venire ad uccidermi, leggete il capitolo fino alla fine. 
Ringrazio in anticipo chi leggerà e recensirà ...
per favore, fatemi sapere cosa ne pensate, perché ero molto titubante riguardo questo capitolo ...
non sono brava a descrivere queste scene ... Non succede nulla di che, ma credo sia rating giallo XD
Fatemi sapere, please.
Kisses e grazie ancora.

Myuzu







Trattengo il respiro mentre il mio cuore martella all’impazzata. Quest’attesa seppur breve è snervante! Afferro piano un lembo della sua maglia, quasi per paura che possa andare via. Lui inclina un po’ la testa e sento che il momento è vicino. Socchiudo gli occhi, incerta. Le nostre labbra sono a meno di un centimetro, quando …
«Cucciola sei pronta?» dice Seungri entrando disinvolto.
Immediatamente mi stacco da GD dando le spalle alla porta. Sono sicura di essere paonazza e non voglio che nessuno mi veda. Dannazione! Mancava così poco! Non è giusto! Mi viene da piangere …
«Nessuno ti ha insegnato a bussare?» chiede chiaramente seccato Ji Yong.
«Eh?» fa il maknae che, non avendo visto nulla, non ha afferrato il messaggio implicito: “chi cavolo ti ha detto di venire?!”
«Lascia stare …» sbuffa GD uscendo e trascinandosi Ri con sé.
«E Chiara?» chiede quest’ultimo mentre viene spinto fuori dal camerino.
«Deve cambiarsi.» risponde secco il leader, chiudendo la porta e lasciandomi sola.
Cavolo! Lo desideravo davvero …
 
Sono le due di notte. Nel letto mi giro e mi rigiro senza riuscire a prendere sonno. Il volto di Ji Yong, così vicino, così perfetto, mi riaffiora nella mente ogni volta che soltanto penso di chiudere gli occhi.
«Zanzara, ti va di dirmi cos’è successo?» si avvicina Fred, posizionandosi a gambe incrociate a qualche spanna dal letto.
«Nulla …» mento, girandomi ancora.
«Mmm … sai che questa è la trentasettesima volta che ti giri?» chiede lo Shinigami incrociando le braccia.
«Le hai contate?» mi scappa un risolino.
«Bé a te sto guardando. È da prima che sei strana.» osserva Fred con il sopracciglio scoperto alzato. «Mai possibile che un momento che ti lascio sola, che un imbecille o due rovinano tutto il mio lavoro da Humor-maker?!» si lamenta. Rido, distratta dalle sue parole e mi metto a sedere.
«Solo uno d’imbecille, comunque …» dico piano.
«Fammi indovinare, il maknae?» indovina il perspicace Shinigami.
«Mm.» annuisco.
«Eeeeh …» sospira. «La mia Zanzarina è popolare! Crescono così in fretta …» finge di asciugarsi una lacrima inesistente.
«Smettila.» rido, contenta che ci sia lui con me. Ora Fred è la mia famiglia.
«Perché non ti prepari una bella camomilla?» suggerisce, paterno, Fred.
«Ok …» mi alzo con calma ed esco dalla stanza in punta di piedi.
Raggiungo la cucina e … ti pareva! Come sempre, qualcuno non dorme!
«Ri!» lo chiamo.
«Ohi, Cucciola! Mi hai spaventato!» sobbalza il maknae.
«Scusami, cosa ci fai in piedi?» chiedo.
«Non ho sonno, tu?»
«Non riesco a dormire …»
«Vuoi che mi metta accanto a te e ti canti una ninna nanna?» azzarda con sguardo furbo Seungri.
«Ehi, ehi, ehi, ragazzo! Guarda che sei in cima alla mia lista nera!» minaccia Fred puntandogli la falce contro.
«No, grazie.» dico con un sorrisino rassegnato al suo comportamento. In quest’istante lo vorrei ammazzare! È per colpa sua che il mio sogno di baciare GD non si è avverato. Stupido, stupido, stupido maknae! «Camomilla?» gli chiedo cercando di accantonare la rabbia e la voglia omicida.
«Perché no.» mi sorride, mentre riempio un pentolino d’acqua.
«Maknae! Smettila di guardare!» sbraita Fred così mi volto e noto che mi sta fissando il sedere. Mi volto con la schiena verso la cucina. «Ehm, Zanzara … peggio. Il top traspare un po’.» mi avverte Fred leggermente imbarazzato anche lui.
Mi rivolto verso la cucina indecisa su cosa fare. Non pensavo che Seungri fosse un po’ pervertito! Ma d’altronde, tutti i maschi lo sono almeno un po’, altrimenti sono froci!
«Dove sono le bustine della camomilla?» chiedo per distrarmi.
«Nello stipetto lungo sulla destra. Sullo scaffale più alto.» risponde Ri.
Mi alzo sulle punte per prendere lo scatolo, ma non ci arrivo. Mi allungo e mi stiracchio, ma nulla.
«Cucciola, sei una nanetta!» ride Seungri avvicinandosi. «Aspetta che ti aiuto.» in un attimo è dietro di me e poggia la mano sulla mia sul piano della cucina, casualmente o almeno spero.
Prende lo scatolo delle bustine della camomilla con facilità. Non mi ero accorta che era tanto più alto di me. Mi volto piano e mi ritrovo faccia a faccia con il ragazzo che mi ha rovinato la giornata! Il bel ragazzo che mi ha rovinato la giornata aggiungerei …
«Grazie.» rispondo mentre resta impalato a fissarmi con un sorriso soddisfatto in volto.
Faccio per prendergli lo scatolo da mano ma lui non me lo permette. Alza lo scatolo in alto.
«Vediamo se ci arrivi.» dice divertito.
«Dai, Ri! Lo sai che non ci arrivo. Dammi la camomilla!» inizio a saltare come una rana pur di raggiungere lo scatolo, ma ogni volta che ci sono quasi, il maknae scansa la mano.
«C’eri quasi … riprova!» mi prende in giro Seungri.
«Piccolo imbecille! Solo io posso prendere in giro così la mia Zanzara!» grida Fred.
Nonostante i miei immani sforzi non riesco a prenderlo e sono stremata. Cavolo, penso di cominciare ad odiare questo piccolo maknae dalla testa montata!
«Facciamo una cosa …» propone Ri con aria maliziosa. « … io ti do lo scatolo, se tu mi dai un bacio.»
«Eh?!» esclamo.
«Brutto pervertito!» Fred scuote in aria la falce.
«Facciamo una cosa invece …» compare GD sulla porta della cucina con aria a dir poco contrariata. «Tu, maknae vai a dormire, cosicché domani mattina ti alzi puntuale, evitando che io mi incavoli sul serio e rigetti tutta la mia rabbia e tensione su di te, chiaro?» lo dice con un’aria talmente minacciosa che non posso fare a meno di rabbrividire. GD arrabbiato è una specie di demone.
«Ok …» sbuffa Seungri sbattendo lo scatolo sul ripiano della cucina e uscendo, dando una spallata al leader che per non strozzarlo chiude gli occhi e fa un bel respiro.
Mi accorgo che l’acqua bolle, così mi affretto a spegnere il gas.
«Cosa fai ancora in piedi?» mi chiede GD.
«Non … non riuscivo a dormire.» rispondo titubante.
«Allora hai pensato bene di metterti a giocare con Seungri …» ribatte lui seccato.
«Ehi, ehi! Mr. Popolarità da strapazzo, non mi fare scene di gelosia! Non sei certo meglio di lui!» afferma Fred, convincendomi sempre di più che se potesse li avrebbe già uccisi entrambi.
«Ho pensato di farmi una camomilla e ho trovato Seungri sveglio in cucina …» mi giustifico anche se poi penso: io non devo giustificarmi! Non stavo facendo niente!
«E qual’era il motivo di stare così vicini?» chiede ancora il leader, dandomi un po’ sui nervi.
«Non arrivavo alla camomilla sull’ultimo scaffale e così l’ha presa lui per me … ma sei geloso?» chiedo io infastidita dall’interrogatorio.
«Io? Geloso? E di cosa scusa?» fa lui sulla difensiva.
«Della mia Zanzara, idiota!» risponde Fred subito.
«Allora come mai tutte queste domande?» domando.
«Forse perché non è normale amoreggiare a quest’ora della notte con uno di noi!» ribatte GD quasi arrabbiato.
«Amoreggiare?» cosa? Ma per chi mi ha preso?! «Senti, se sei venuto per criticare o farmi innervosire allora è meglio che me ne torni in camera!» dico irritata al massimo. Se pensa sul serio che io stessi amoreggiando con Seungri, allora non ha capito proprio un bel niente. Tonto di  un leader!
«Non sono venuto qui per criticarti.» dice.
«Ah, no?! E per cosa allora?» mi affretto ad uscire dalla cucina per non mostrare le lacrime,
«Sono venuto per finire quello che ho cominciato prima!» risponde afferrandomi per un polso e attirandomi a se con una dolce violenza.
Questa volta le nostre labbra si incontrano subito. Non c’è il momento ti pensare, titubare o ripensarci o peggio ancora di intromissioni. Mi ritrovo con le mie labbra sulle sue, dolci e carnose, così come le avevo immaginate. Un bacio a timbro, breve, che però rompe il sottile velo che ci divideva.
«La frittata è fatta.» esclama Fred rassegnato. «Mi dileguo, non mi va di vedere il resto …» afferma comprensivo, lasciandoci un po’ di privacy.
Nel momento che ci stacchiamo lo guardo negli occhi un po’ spaventata, ma non da lui, da quello che provo: un’onda di sentimento che mi travolge e mi confonde. Anche lui mi fissa e nel momento in cui credo si stacchi da me pentito, mi afferra il volto tra le mani, avido e per niente soddisfatto. Le nostre labbra si rincontrano. E ancora. E ancora. Mentre le mie mani salgono sul suo petto, dietro la nuca, tra i suoi capelli. Quei capelli che tanto adoro e dal colore indefinito.
Dischiude le labbra e così anch’io. Le sue mani scendono sui miei fianchi e mi trattengono, mentre le nostre lingue si incontrano.
Mi gira la testa! Sto davvero baciando Ji Yong? Mille pensieri affiorano nella mia testa, ma nessuno riesce a battere quello prorompente del bacio con GD.
Le nostre lingue si strofinano, si allacciano. Credo di toccare il cielo con un dito, non ho più la cognizione dello spazio ed ho l’impressione di galleggiare! GD sposta le mani dietro la mia schiena e mi stringe possessivo. Vorrei che il tempo si fermasse ora, in questo preciso istante, per sempre.
Infila le mani sotto il top e mi accarezza la schiena ed io sono percossa da brividi dappertutto. Se non la smette potrei anche violentarlo!
Ci stacchiamo per un attimo in cui cerco di riprendere il controllo di me, ma Ji Yong non me lo permette, dato che mi riattira a sé. Inizio a carezzargli il volto con le mie mani tremolanti, fino ad accarezzargli il collo, lui sembra gradire. Mi da piccoli morsetti sul labbro inferiore ed io sono sicura di svenire questa volta!
Un rumore ci distrae e rompe l’atmosfera, ci stacchiamo. Compare Top sulla soglia della cucina con aria assonnata. Appena ci vede insieme però sembra svegliarsi un po’.
«Tutto bene?» chiede con un sopracciglio su.
«Si.» rispondiamo in fretta ed in coro GD ed io.
Nel frattempo mi aggiusto il top che per poco non mi arrivava in testa e GD si sistema come meglio i capelli. Top ci fissa dubbioso, avrà intuito sicuramente qualcosa, basta guardarci in faccia.
«Io andrei a dormire …» dico piano, quasi per paura che la mia voce mi tradisse. «Buonanotte.» saluto sorridendo a Top che mi lascia passare.
«Notte.» saluta lo Hyung gentile, mentre GD resta in silenzio. In effetti anch’io credo di esserci salutati abbastanza.
Entrata in camera, chiudo la porta e faccio un volo sul letto. Sono quasi morta dalla contentezza! Rotolo abbracciata al cuscino, rossa in viso e con la testa molto confusa.
Stremata per le troppe emozioni, mi addormento. L’ultima cosa che penso è: ed ora? Cosa succederà?

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Capitolo 29
*** Si parte! ***


Apro gli occhi e quasi muoio dallo spavento.
«Buongiorno Zanzara!» mi saluta Fred fluttuando sopra di me e fissandomi con l’occhio scoperto, alquanto adirato. «Hai dormito bene? Bé io no! E di chi è la colpa? Si! Tua! Perché dopo aver fatto tutti i fatti tuoi sei tornata in camera, senza avvertirmi e soprattutto senza salutarmi! Sono ufficialmente offeso!» sbraita incrociando le braccia e galleggiando al lato del letto.
Lo fisso un attimo con istinto omicida, poi ricordo piano tutto quello che è successo stanotte così gli balzo al collo.
«Fred! Scusami! Ma ero troppo emozionata, confusa, agitata, felice, contenta, rimbambita per ricordarmi qualsiasi cosa. Perdonamiiiiiiiii …» faccio un po’ di scena e direi che funziona.
«Stupida di una Zanzara smemorina! Spero solo non ti pentirai di quello che hai fatto.» dice lui staccandosi.
«Perché? Dici che dovrei pentirmene?» chiedo rattristandomi. Ora che sono lucida mi rendo conto di aver bruciato tutti i miei buoni propositi di non attaccarmi di più alla vita e di ferire GD. Ok, lo ammetto, sono una testa di cacchio! Ma non mi pento affatto di quello che ho fatto!
Forse non sembrerà possibile, ma mi sono sentita viva come non lo sono mai stata nemmeno prima della mia morte! Oddio che controsenso!
«Muoviti a prepararti, c’è confusione fuori …» mi avverte Fred.
«In che senso? È successo qualcosa?» chiedo preoccupata.
Mi alzo e faccio capolino dalla porta. Vedo un borsone che vola nel corridoio, Top che l’afferra ed entra nella stanza di Daesung. Taeyang gira per la casa con un piatto pieno di toast in mano e ne da uno in bocca ad ogni membro che incontra. GD con il toast in bocca cerca di infilarsi i calzini a pois saltellando da un piede all’altro. Ri corre verso la sua stanza e inaspettatamente scivola, ma scatta in piedi ancora prima di toccare terra. Daesung esce dal bagno con le braccia piene di sapone, dentifricio, pettini e profumi.
«Ma cos’è? State evacuando?» chiedo ad occhi spalancati.
«Magari gli è arrivato un mandato d’arresto ed adesso corrono a nascondersi. Poveri topini canterini.» mi sussurra Fred che galleggia sulla mia testa, lo guardo di sbieco e lui sorride divertito. «Cosa c’è? Non posso navigare un po’ di fantasia?!»
«Buongiorno Cucciola.» mi saluta Seungri avvicinandosi di corsa per poco non cade di nuovo. «Tieni, prendi questa!» mi lancia una borsa da viaggio. «Prepara tutte le tue cose! Sbrigati!» scompare di nuovo nella sua stanza.
«Ma cosa …?» provo a chiedere.
«Apri la bocca.» mi dice Taeyang avvicinandosi. Faccio come dice e come un prete con l’ostia, mi mette un toast in bocca.
«Mpf … mpf …» cerco di dire, tolgo il toast da bocca, poi dico. «Grazie, ma qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?» ma Taeyang è già scomparso. Ma cosa diavolo succede?! Stanno arrivando gli alieni.
«Scusami, perdonami, ma devo entrare un attimo in camera mia.» mi dice Top aprendo la porta ed entrando.
«Fa pure, ma mi spieghi cosa state facendo, per favore?» domando ma lui è troppo concentrato a trafugare cassetti per ascoltarmi. «Oppa?»
«Cavolo! Ma dov’è finito?!» si lamenta Top agitato.
«Cosa?»
«Il peluche a cuscino nero e bianco!»
«Taeyang l’ha messo a lavare qualche giorno fa …» rispondo.
«Cosa?!» esce dalla stanza e inizia ad urlare qualcosa a Taeyang.
«Certo che sei finita in mezzo ai pazzi, Zanzara mia.» scuote la testa Fred.
«Eh già …» confermo uscendo in corridoio per assicurarmi che Top non uccida il povero Taeyang.
Il momento di uscire, vengo avvolta da due braccia calorose da dietro e ricevo un affettuoso bacio sulla guancia. Ok … mi sento già svenire.
«Buongiorno Scricciolo.» mi sussurra all’orecchio.
«Buongiorno …» rispondo un po’ a disagio. «Cosa … cosa sta succedendo?» chiedo sperando di ricevere  una risposta stavolta.
«Partiamo.» mi risponde tenendomi sempre tra le braccia. Mi distacco per poterlo vedere in volto.
«Partite?» chiedo scioccata.
«No, partiamo. Vieni anche tu, ovviamente.» risponde sorridendo. Quest’ovviamente mi fa piacere, ma il tono con cui l’ha detto potrei definirlo strano.
«Ah … e dove andiamo?» domando.
«Tibet.» risponde allontanandosi verso la cucina.
«Tibet? E a fare cosa?» dico rabbrividendo solo all’idea. Si arrivano almeno ai -15 gradi la notte. Ed io che sono italiana, non sono abituata a climi tanto freddi!
«Dobbiamo filmare il nuovo mv. Vedrai non sarà tanto male.» si volta verso di me per farmi l’occhiolino e poi scompare in cucina. L’occhiolino è bastato a convincermi.
«Zanzara … sei debole. Basta un suo gesto che tu cadi ai suoi piedi. Controllati, bella mia!» mi riprende Fred ed io in tutta risposta rientro in camera a preparare la borsa per partire.
Non sarà difficile prepararla, non ho molte cose. Con questo pensiero e l’emozione di poter assistere alle riprese di un mv mi preparo e gongolo un po’ all’idea di come le cosa tra me e GD si stiano evolvendo.
 
Dopo qualche ora siamo in aeroporto.
«Scusate, ma fate sempre così? Cioè partite sempre all’ultimo minuto?» chiedo assonnata.
«No, è capitato stavolta.» spiega Taeyang seduto accanto a me. «Dovevamo partire dopo il concerto, ma c’è stato un problema con le prenotazione dei biglietti, così invece di posticipare, abbiamo anticipato la data.»
«Capisco … e quando avevate intenzione di dirmelo? Non avevo nemmeno idea che dovevate filmare un mv!» dico un po’ offesa. Ma in fondo non credo di essere abbastanza importante da dirmi certe cose.
«Scricciolo, l’abbiamo saputo anche noi stamattina.» sogghigna GD. «E l’mv era una sorpresa.»
«Tieni.» dice Ri porgendomi una bottiglina di tè di ritorno dal distributore. Fisso prima la bottiglia e poi lui.
«Il piccolo maknae non molla!» afferma Fred con fare da telecronista.
Afferro la bottiglina.
«Grazie.» gli sorrido.
«E a noi non porti niente?» chiede un po’ stizzito GD.
«Ed ecco il leader che si altera e minaccia con lo sguardo il povero maknae. Chi l’avrà vinta?» Fred continua la sua telecronaca. Lo vorrei tanto uccidere in questo momento!
«Sarà a corto di monete come al solito, vero Ri?» interviene Top abbracciando il maknae e scompigliandogli i capelli.
«Cucciola, facciamoci una foto!»  dice Daesung all’improvviso.
«Ok.» sorrido. È bastato una frase normalissima di Daesung ad allentare la tensione.
Facciamo una trentina di foto. Mi diverto, sto bene, sono a casa. Per essere felice ho bisogno “solo” di Fred, GD in modalità love e gli altri Big Bang come famiglia. Mi accontento di poco eh?





NOTA DELL'AUTRICE:
spero che questo capitolo non vi sia risultato banale... XD
Ora i nostri protagonisti si faranno un bel viaggetto ;)
Grazie per aver letto :D commenti e critiche sono sempre ben accetti! *^*  
Un bacio!

Myuzu

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Capitolo 30
*** Paura di volare? ***


«Scusate la domanda …» dico mentre facciamo la fila per salire sull’aereo. «Ma in Tibet fa freddo, vero?»
«Dipende dalla zona.» risponde Top che si trova subito dietro di me.
«Ah … e noi andiamo dove fa freddo?» chiedo ancora un po’ riluttante all’idea.
«Bé direi di si! C’è anche la neve!» afferma Daesung  davanti a me, voltandosi entusiasta.
«Oh …» esclamo incapace di assumere un’espressione decente. «Ma io non nulla da indossare! Ho solo abiti leggeri!» realizzo all’improvviso sconvolta. Morta di freddo alla sola idea.
«Non preoccuparti.» mi volto verso Taeyang che sbuca dietro Top sorridente. «Ji Yong ha pensato a tutto. Ha incaricato l’autista che viene a prenderci all’aeroporto di portare abiti pesanti femminili.» conclude riscomparendo dietro l’imponente Top.
«Ah …» esclamo con un sorriso ebete, pensando che GD si prende cura di me.
«Zanzara, chiudi la bocca. Non ci fai bella figura con quell’espressione rincitrullita, sai?» osserva Fred ghignando. Mi volto di nuovo in avanti ignorandolo. Non è colpa mia se quando si parla di GD non capisco più nulla!
Seungri, davanti a Daesung, si volta di tanto in tanto. GD se l’è trascinato davanti con lui forse per evitare che mi si avvicini, ma forse mi sto pavoneggiando troppo. In fondo, io e GD, ci siamo dati solo un bacio. E che bacio! Ma non so, sono confusa e non credo che Mr. Simpatia Fred ne capisca qualcosa di sentimenti e cose varie. Non so a chi chiedere. Sospiro.
«Signorina, il suo biglietto.» mi chiede una hostess gentile risvegliandomi dai miei pensieri.
«Ecco, mi scusi.» rispondo affrettandomi.
 
Sull’aereo non siamo capitati tutti vicini, cavolo! Non è giusto. GD e Ri sono due file davanti a me. Daesung e Taeyang nella fila di dietro, ma molto lontani ed io sono finita vicino al finestrino con Top accanto. Almeno sono seduta accanto ad uno di loro!
«Ti dispiace se …» mi chiede Top mostrandomi le cuffiette dell’ipod.
«No, prego.» gli sorrido e lui si isola nella sua musica chiudendo gli occhi, mentre noto Fred aggirarsi intorno in modo alquanto strano.
«Ppst!» lo chiamo, lui scatta verso di me e si avvicina. «Cos’hai?» chiedo preoccupata.
«Nulla nulla.» risponde guardandosi in giro, sembra … spaventato?
«Fred …» sussurro. « … non dirmi che hai paura di volare?» questa domanda è la più assurda che io abbia mai chiesto in tutta la mia vita. Ma Fred arrossisce lievemente facendomi capire che ci ho azzeccato. Trattengo a stento le risate e una signora mi guarda sbigottita pensando chissà che.
«Non ridere, stupida Zanzara!» si offende lo Shinigami imbronciandosi.
«Cioè no! Questo non è possibile! Tu, uno Shinigami grande e grosso, paura di volare?! No, non è possibile!» bisbiglio ridendo, non riuscendo più a trattenermi. La signora continua a fissarmi indignata. La saluto con la mano mentre rido a crepapelle e lei si volta in avanti quasi per paura di essere aggredita da una povera pazza, cioè io.
«Smettila subito di ridere, brutta Zanzara maleducata e senza cuore!» sbraita Fred.
«Oh insomma!» mi calmo un po’ prima che mi prendano sul serio per pazza. «Tu voli tutto il tempo ed ora hai paura di volare? Non diciamoci assurdità! È come dire che un pesce ha paura dell’acqua!»
«No, no, no. È ben diverso! Volare da solo è un conto, ma con questi vostri trabiccoli! Non c’è da fidarsi!» si giustifica lui nervoso.
«E di cosa avresti paura, sentiamo. Di morire forse?» non posso evitare di scoppiare a ridere di nuovo.
«Quando avrai smesso di ridere sarà troppo tardi piccola Zanzara malvagia!» minaccia lo Shinigami poco credibile.
«Ok, ok. Ora la smetto.» dico asciugandomi una lacrima al lato dell’occhio.
Una voce gracchiante ci avverte che stiamo per decollare. Scuoto leggermente Top per avvertirlo di spegnere l’ipod, mentre Fred diventa a dir poco blu e ha l’occhio scoperto sbarrato.
«Andrà tutto bene.» gli sibilo.
«Hai detto qualcosa?» chiede Top. Scuoto la testa.
«Lo spero per te, brutta Zanzara prepotente!» urla abbracciandosi stretta la falce. Mi scappa di nuovo un risolino.
 
Siamo fuori all’aeroporto. Fa un freddo cane, nonostante io indossi un giubbino che pesa il doppio di me, guanti, stivali felpati all’interno lunghi fino al ginocchio, cappello e paraorecchi.
Fred ha la faccia verde e galleggia in aria a destra e a sinistra disorientato. Sembra ubriaco! Non l’ho mai visto così! Il viaggio l’ha sfinito e devo dire che ha stancato anche me.
Etciù! Siamo appena arrivati e già starnutisco, andiamo bene.
«Giuro che non salirò mai più su un aereo …» brontola Fred, sembra stia per vomitare. In realtà mi sento in colpa, ma non posso fare a meno di ridere. È troppo assurdo.
Saliamo sulla macchina in silenzio, siamo tutti un po’ stanchi. In macchina però sono l’unica a prendere sonno e in una delle tante curve mi abbatto su Daesung.
«Zanzara, sveglia. Siamo arrivati.» sento chiamare Fred.
«Cucciola? Siamo arrivati.» Daesung mi da un buffetto sulla guancia. Ho sonno, non mi muovo.
«Scricciolo, vuoi che ti prenda in braccio?» la sua voce basta a svegliarmi. Apro gli occhi di scatto e vedo GD che dal sedile di fronte al mio mi guarda con un sorrisone stampato in volto. «Buongiorno, Scricciolo.»
Mi strofino gli occhi scendendo dalla macchina e cercando di mettere a fuoco. È già buio. Che ore saranno? Metto i piedi a terra e mi accorgo di avere difficoltà a stare in piedi.
«Attenta!» Taeyang mi afferra per un braccio evitandomi la caduta.
«Grazie …» dico piano, rendendomi finalmente conto che sono sulla neve.
Tutto intorno a noi è ricoperto da un incantevole manto bianco in contrasto con il blu scuro della notte.
«Wow!» esclamo senza parole.
«Bello vero?» dice GD avvicinandomi e prendendomi per mano. Lo fisso dubbiosa. «Così non cadi.» mi sorride ed io gli sorrido a mia volta, imbarazzata.
L’autista ci ha fermato di fronte a un enorme costruzione in legno che presuppongo sia un albergo. È ricoperto di neve anche questo ed è davvero bellissimo.
Ci affrettiamo ad entrare ed il cambio di temperatura è impressionante! Ci saranno almeno 30 gradi qua dentro. Inevitabilmente inizio a sudare. In fretta ci sfiliamo i pesanti giubbini, mentre i poveri facchini fanno avanti e indietro per prendere i bagagli.
GD ha appena finito di aiutarmi a sfilare la giubba che sento un urlo.
«Oddio! E quest’altra pazza chi è?!» commenta Fred.
Una signora sulla sessantina dai corti boccoli grigi di precipita giù per le scale correndoci incontro.
«Ji Yong! Yongbae! I miei bambini!» urla la donna con le lacrime agli occhi.
«Eh?» esclamiamo io e Fred all’unisono rimanendo a bocca aperta.






NOTA DELL'AUTRICE:
so che questo capitolo, probabilmente, non è paiciuto... non convince nemmeno me -.-
lo potremmo definire, come quello precedente, un capitolo di attesa in cui succede poco o niente ... purtroppo sono necessari XD 
Chiedo venia se la storia non è all'altezza delle vostre aspettative, tuttavia mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :) Critiche, consiglie e recensioni sono ben accetti!
Un bacio e grazie infinite a chi continua a seguirmi, a chi mi sostiene e a chi mi recensisce! *^*

Myuzu

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Capitolo 31
*** Credo proprio di amarlo ***


Con aria a dir poco allibita, fisso questa anziana che balza al collo di Ji Yong, prima di raggiungere Taeyang trascinando il povero leader. Li stritola mormorando contenta qualcosa che non riesco a capire.
«Sarà scappata dal manicomio …» pensa ad alta voce Fred che mi svolazza accanto a  debita distanza da quella donna.
Seungri sorridendo, ne approfitta per avvicinarsi a me.
«Ri, sai per caso chi è la signora?» chiedo incapace di distogliere lo sguardo da lei avvinghiata a GD e Tae.
«Lei?» la indica sempre ridendo. «Si chiama Ka Lin. È la moglie del proprietario dell’albergo e la maestra d’asilo di Ji Yong e Taeyang.» mi spiega e mi è subito tutto molto più chiaro. Annuisco piano ridendo tra me e me alla vista di GD che agita un braccio in cerca di aiuto. Accorre Top che li divide e con un dolce sorriso saluta la donna, contenta di vedere anche lui.
«Oh, ma ci sei anche tu! Daesung caro!» Ka Lin abbraccia stretta anche Daesung che ride ricambiando l’abbraccio.
Seungri le si avvicina e la saluta anche lui cercando di sfuggire alla morsa delle sua braccia, ma non ci riesce e rimane intrappolato in un abbraccio caloroso. Rimango in disparte, un po’ a disagio. Questa è come una riunione di famiglia in cui non c’entro niente.
Come se avesse intuito il mo disagio, Ji Yong attira l’attenzione della donna per presentarci.
«Ka Lin, questa è una nostra amica. Chiara.» mi presenta.
Nel momento in cui la donna si volta verso di me però, lancia un urlò terrorizzato che ci spaventa tutti e fa accorrere i fattorini.
«Mamma di San Bernardo delle nevi!» esclama ad occhi sbarrati impaurita.
Resto immobile, non capisco cosa stia succedendo, né il motivo per cui sia spaventata.
«Zanzara …» mi richiama Fred con voce seria facendomi sobbalzare. «Ka Lin mi vede.»
 
Meno di venti minuti dopo siamo tutti seduti attorno a un tavolino del soggiorno a sorseggiare il tè. L’atmosfera è tornata tranquilla e calma. Ka Lin si è giustificata dicendo che i suoi vecchi occhi stanchi le avevano giocato un brutto scherzo, ma in realtà i suoi occhi ci vedono bene, anzi meglio degli altri.
Un po’ nervosa per quello che è successo sono seduta rigida con la tazza ancora piena in mano e lo sguardo fisso. Percepisco gli occhi di GD addosso che, preoccupato, è seduto accanto a me. Gli altri chiacchierano sereni. Fred cerca di nascondersi galleggiando dietro di me, imbarazzato e dispiaciuto. Vorrei tanto dirgli di non preoccuparsi, che non è colpa sua.
«Bevi, mia cara o si fredda.» mi dice gentile Ka Lin con un sorriso. Capisco che non aveva intenzione di spaventarmi, ma il fatto che qualcuno al di fuori di me possa vedere Fred mi preoccupa. Com’è possibile? E cosa penserà di Fred? E di me?
Le sorrido in risposta e sorseggio un po’ di tè bollente cercando di ascoltare almeno la conversazione.
«Ragazzi,» dice dopo un po’ Ka Lin. « andate a fare un bel bagno e poi dopo cena, subito a nanna. Domani avete le riprese se non ho capito male, no? Quindi in fretta, senza discutere.» li esorta con fare materno.
«Agli ordini!» Taeyang è il primo che si alza. Poi Daesung che la abbraccia prima di allontanarsi anche lui.
«Ka Lin spero che lei abbia cucinato personalmente, adoro la sua cucina!» gongola Top contento.
«Ma certo, non preoccuparti! Ti leccherai i baffi!» gli assicura lei gentile. «Su, su, Seungri in piedi.» incita il pigro maknae che non accenna ad alzarsi.
«Scricciolo?» mi chiama GD facendomi sobbalzare. Mi volto verso di lui mentre Ka Lin è occupata a parlare con Ri. «Tutto ok?» mi chiede preoccupato. Lo fisso un poco assorta. Come vorrei dirgli tutto! Per me, è un peso enorme questo segreto. Questo limite.
«Si, sono solo un po’ stanca.» mento disinvolta.
«Sicura?» insiste per niente convinto.
«Zanzara sei un libro aperto per chi ti vuole bene.» commenta Fred sibilando.
«Ji Yong, vale anche per te. Sbrigati!» mi salva Ka Lin richiamando GD che, obbediente, si alza e segue gli altri.
Fisso la sua schiena mentre si allontana. Sento come un vuoto e sono sicura che Ka Lin ora vorrà parlare con me. Cosa devo fare?
«Signor Shinigami. È un piacere fare la sua conoscenza.» si volta verso Fred e si inchina rispettosa quando tutti sono usciti.
«Fred.» puntualizzo.
«Come?» chiede la signora raddrizzandosi.
«È Fred, non Sig. Shinigami.» spiego un po’ in imbarazzo, ma sicura di quello che sto dicendo.
«Ah, capisco.» mi sorride comprensiva. «Allora, piacere, Fred.» si inchina di nuovo e Fred la imita facendo un mezzo inchino per aria.
«Immagino che tu discenda da una famiglia di sciamani.» dice Fred serio.
«Qualcosa del genere.» risponde vaga sedendosi.
«Stai scortando la ragazza?» domanda Ka Lin seria. Un peso mi si piomba in petto.
«Si …» annuisce piano Fred.
«Come sei morta, Chiara?» la donna si rivolge a me gentile. Non so cosa, se la domanda o l’espressione o la tensione tangibile nella stanza, ma inizio a piangere.
«Un incidente.» rispondo non provando nemmeno ad asciugare le lacrime.
«Immagino sia stato un errore.» ora l’anziana guarda Fred che nuovamente annuisce. «E il tuo desiderio è stato passare del tempo con i Big Bang, giusto?» è la mia volta di annuire e lei mi sorride nuovamente. «Sei innamorata di Ji Yong?» mi chiede poi spiazzandomi.
Non so cosa rispondere. Sono innamorata? Si o no? Detto su due piedi non lo so. Lo ammiro, è il mio idolo, lo desidero, ma non so se sono pronta a dire ‘Ti amo’.
«Chiara …» inizia Ka Lin come sempre gentile senza aspettare una risposta. «… è triste e ingiusto, lo so, ma tu sei morta. Non c’è futuro per te. Che senso ha attaccarsi a una persona che si dovrà perdere a breve? Questa tua scelta porterà solo sofferenza a te e a Ji Yong. Pensaci bene, prima di commettere l’irreparabile.» conclude, praticamente uccidendomi. Con il volto bagnato e i pensieri confusi, annuisco.
Ero già perfettamente cosciente di tutte queste cose, ma sentirsele dire fa male. Molto male. Mi copro il volto incapace di fermare i singhiozzi. Io sono morta e nulla può cambiarlo.
«Signora Ka Lin,» interviene severo Fred ponendosi davanti a me a mo’ di protezione. «lei non ha alcun diritto di dire cose del genere. Non mi risulta che lei sia uno Shinigami o il Giudice. Chiara ha diritto al desiderio, di innamorarsi, di vivere il tempo che le resta come desidera. Se vuole innamorarsi, che si innamori. Se vuole fare la modella, che faccia la modella. Se vuole perdere tempo con quel megalomane atteggiato di un cantante Ji Yong, che faccia pure. Merita tutto quello che desidera e nessuno ha il diritto di impedirglielo. Tantomeno lei. Quindi la prego non le si avvicini più.» a queste parole cerco di ricompormi asciugandomi il volto con le maniche come meglio posso. Sono così grata a Fred in questo momento. Lo sento vicino.
Ka Lin sorride triste mentre osserva lo Shinigami.
«Il mio era solo un consiglio. Lungi da me togliere gli ultimi momenti a questa ragazza.» si alza lentamente. «Perdonami Chiara se ti ho scossa. Ma tengo a Ji Yong e agli altri almeno quanto te.» si allontana lasciandomi un vuoto incolmabile.
«Fred …» lo chiamo quando rimaniamo soli. «Grazie.» cerco di sorridergli. Lui mi abbraccia protettivo.
 
A cena non ho toccato nulla con la scusa del mal di stomaco. In realtà penso che non mangerò più nulla, tanto non è ho più bisogno. Seduta sul divano fisso gli altri mentre si salutano, pronti per andare a dormire. Fred non lascia mai il mio fianco e lancia occhiatacce a Ka Lin ogni qualvolta entra nel raggio di tre metri.
GD mi ha fissato preoccupato per tutta la serata. Mi dispiace farlo preoccupare, ma non posso fare a meno di pensare a quello che Ka Lin mi ha detto. E quello che ha detto, può portarmi solo tristezza.
Quando decido che non ho più nulla da fare e quindi voglio andare a dormire, mi sento afferrare per un polso.
«Vieni con me.» mi sequestra GD senza farsi vedere da nessuno. Sorrido. Probabilmente solo lui è in grado di distrarmi dall’abisso che mi invade.
«Dove andiamo?» chiedo emozionata. Mi fisso in giro ma Fred non mi segue, dove sarà?
«Metti il giubbino.» ordina Ji Yong. Faccio come dice e lui mi imita. Mi infila un berretto di lana colorato con paraocchi da cui si prolungano due treccine che si concludono in pon pon. Me lo aggiusto togliendomelo dagli occhi, GD sogghigna un po’. «Vieni.» mi prende per mano e mi trascina fuori, sulla terrazza. L’aria gelata mi sferza il viso, rabbrividisco.
GD improvvisamente batte le mani e tutte le luci circostanti si spengono all’unisono lasciandoci completamente al buio. D’istinto mi aggrappo al suo braccio.
«Ji Yong?» chiedo.
«Che fifona!» ride alzandomi il volto verso il cielo con l’indice.
Il momento di alzare lo sguardo, che rimango abbagliata da quello che vedo. Migliaia e migliaia di stelle. Bellissime e così vicine che potrei toccarle. Uno spettacolo incantevole!
«Wow!» esclamo rilassandomi un po’. È uno spettacolo talmente bello che non ne troverei uno all’altezza nemmeno in cent’anni. «Ma … è bellissimo!» esclamo estasiata.
«Finalmente sorridi.» sospira GD sollevato.
«Cosa?» chiedo voltandomi verso di lui. I miei occhi si sono abituati al buio e riesco a distinguere i lineamenti del suo volto. Mi sorride e il mio cuore, come al solito, inizia la sua corsa.
«Non conosco il motivo per cui tu sia giù, ma se ne parli con me, magari ti sentirai meglio.» dice un po’ imbarazzato ed io mi sento sollevata, contenta, felice di essere con lui.
«Grazie.» lo ringrazio con le lacrime agli occhi.
«Ah, un’altra cosa …» si avvicina afferra le treccine del cappello e mi attira a se. Le nostre labbra si incontrano in un dolce e breve bacio che mi fa sentire le farfalle nello stomaco. «Ecco ora va meglio.» commenta staccandosi. Resto imbambolata.
Ritorna la luce improvvisamente e per un po’ rimaniamo accecati.
«Meglio andare a dormire ora.» mi dice afferrando di nuovo la mia mano e tirandomi dolcemente dentro. Annuisco con un sorriso e lo seguo.
Ji Yong. In fondo si, credo proprio di amarlo. La sua sola presenza mi fa stare meglio, ma quello che ha detto Ka Lin, è vero, purtroppo. E le sue parole restano dentro di me, pronte ad attaccare appena rimarrò di nuovo da sola.





NOTA DELL'AUTRICE:
chiedo umilmente scusa per il ritardo XD 
ieri purtroppo non ho avuto proprio tempo, però in compenso questo capitolo è leggermente più lungo :P 
Forse vi potrà sembrare insignificante questo capitolo, ma in realtà non lo è. Purtroppo Chiara ha una scadenza e spesso lei se ne dimentica ...
Spero che la storia continui a piacervi e spero mi farete sapere con una recensione il vostro parere, che sia critica, consiglio o apprezzamento è sempre ben accetto :D
Grazie a coloro che leggono e a coloro che recensiscono! *^*
Kisses

Myuzu

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Capitolo 32
*** Senza energie ***


La testa mi pulsa e ho una specie di senso di nausea. Ad occhi chiusi, non riesco a trovare l’energia per fare anche solo un semplice movimento.
Sento qualcosa che mi solletica il piede, ma faccio finta di nulla. La luce improvvisamente diventa più forte e mi rendo conto che qualcuno deve aver aperto le tende. Ma io non ce la faccio proprio a svegliarmi, tanto meno ad alzarmi!
Qualcuno mi carezza il volto gentile scostandomi i capelli disordinati. Delle labbra mi sfiorano la fronte e poi più nulla. Il rumore della porta che si richiude. Meno male, mi lasciano dormire!
Dopo poco la porta si riapre e sento qualcuno sedersi sul letto. Mi sa che mi sono illusa! Questo qualcuno mi tappa il naso con le dita ed io non riesco a respirare. Spalanco bocca ed occhi con evidente istinto omicida. Davanti a me, un Ji Yong allegro mi sorride.
«Buongiorno Scricciolo.» mi da un bacetto sul naso e gli perdono tutto, di avermi svegliata, di avermi chiudo il naso, di aver aperto le tende, tutto.
Mi stropiccio gli occhi mentre mi fissa sorridente.
«Sembri proprio una bambina piccola, Scricciolo.» si avvicina piano e con una mano mi alza il mento. Lo guardo un secondo negli occhi, prima che le nostre labbra si incontrino.
Se prima non riuscivo nemmeno ad aprire gli occhi, ora ho l’energia per spostare un carro armato! Mi sento formicolare dappertutto, finalmente sveglia e contenta di questo magnifico buongiorno.
«Stomachevole …» commenta schifato Fred. Mi ero proprio dimenticata di lui. «No, prego, continua pure. Non preoccuparti del povero Shinigami Fred, costretto ad assistere a queste oscenità!» si lamenta.
Mi scappa da ridere, così mi allontano controvoglia dalle labbra di GD.
«Sei sveglia ora?» mi chiede Ji Yong.
«Eh già, ci voleva il principe azzurro deficiente per svegliarla!» blatera Fred.
«Si, ora si.» do un altro bacetto leggero sulle labbra di GD prima di scattare in piedi e stiracchiarmi.
«Preparati, oggi usciamo per le riprese al lago ghiacciato.» si alza anche lui.
«Lago ghiacciato?» congelo alla sola idea.
«Perché non rimaniamo qui, Zanzara? Fa freddo pure per me lì fuori, sai?» mi chiede Fred e per un po’ prendo in conto la possibilità di restare al caldo in albergo.
«Si. Ma se non vuoi, puoi rimanere qui con Ka Lin.» mi dice un po’ triste Ji Yong.
Ok, se avevo preso in considerazione di rimanere qui, dopo aver sentito che sarei rimasta con quella signora e dopo aver visto gli occhioni tristi di GD, quella di non andare non è più un’alternativa lontanamente plausibile.
«Eccola che ricade ai suoi piedi!» scuote la testa Fred osservando la mia espressione imbambolata.
«No, vengo con voi.» rispondo sorridendo e ignorando i commenti del demoralizzato Shinigami.
«Perfetto! Lì ci sono dei vestiti più pesanti. Te li ha portati Ri prima.» mi dice GD indicandomi un borsone poggiato sul pavimento.
«Un momento … Ri?» chiedo scossa.
«Si è offerto di portarteli in camera poco prima che venissi a svegliarti. Perché?» chiede Ji Yong.
«Non dirmi che hai confuso le labbra del maknae con quelle del tuo Romeo, eh Zanzara?» ride Fred.
Automaticamente porto una mano sulla fronte, lì dove Seungri mi ha baciata. Non me lo sarei mai aspettata. GD mi fissa interrogativo.
«No, nulla. Non l’ho proprio sentito.» rispondo sorridendo incerta.
«Sbrigati, ci vediamo a colazione.» mi fa l’occhiolino e si allontana verso l’uscita.
«Ji Yong?» lo richiamo e lui si volta. «Hai detto a qualcuno di … ehm … ecco … noi due?» chiedo imbarazzata.
«Non ancora, ma ce ne sarà l’occasione. Anche se credo Top sospetti qualcosa.» ribatte il leader calmo. Annuisco d’accordo con il suo sospetto. Mi fissa ancora un po’ e poi sorride di nuovo. «Sei carina appena sveglia, lo sai?» dice, poi si allontana.
Divento completamente rossa. Perché deve dire queste cose all’improvviso, eh? Vuole uccidermi, vero?! Mamma mia quant’è bello quando ride!
Mi butto sul letto e rotolo un po’ abbracciata al cuscino.
«Eeeeh, Zanzara. Sei un caso perso, piccola mia.» sogghigna un po’ Fred, guardandomi divertito.
 
All’ingresso dell’albergo cerco di infilarmi il giaccone verde menta, ma il maglione che GD mi ha costretta ad indossare per non prendere freddo, mi limita i movimenti. Più o meno è da dieci minuti che cerco di metterlo, ma non ci riesco!
«Zanzara! Sei proprio un’imbranata!» si sbellica Fred a pancia all’aria.
«Potresti anche darmi una mano!» gli grugnisco, incurante che qualcuno mi senta.
«Cucciola, ti serve una mano?» chiede Seungri, comparso da chissà dove.
«Eh?» chiedo sorpresa di vederlo. «Ehm, si. Per favore.» rispondo.
Lui mi aiuta e finalmente riesco a infilarmi questo maledetto giaccone!
«Grazie.» rispondo sospirando soddisfatta.
Seungri mi fissa un po’ indugiando con lo sguardo sulle mie labbra. Mi sento leggermente in imbarazzo.
«Ho qualcosa sulle labbra?» chiedo.
«Cosa? No, no. Nulla.» volge lo sguardo altrove, imbarazzato. Ricordandomi di stamattina arrossisco lievemente. Non capisco il suo comportamento. Gli piaccio sul serio? Mi sembra quasi impossibile. Tutto questo sta succedendo davvero a me?
«Ehi tu, ragazzino! Non la fissare troppo che me la consumi!» sbraita Fred.
Mentre non guardavo, Ri è tornato a fissarmi insistente.
«Chiara, io …» inizia a dire.
«Ehi maknae!» chiama Top interrompendolo. «Vieni a dare una mano.» Top mi dedica una densa occhiata. Cos’avrà voluto dirmi?
Ad ogni modo, Ri si allontana sbuffando. Top mi ha salvata, o almeno credo.
«Pensi che stesse per dichiararsi?» mi domanda Fred.
«Non lo so, non credo…» riesco solo a rispondere. Non lo so. Non so niente. Ma vorrei tanto sapere cosa gli passa per la testa.
 
La giornata è stata lunga e faticosa. Le riprese sono state impegnative e a dir poco fredde. Perfino il naso di Fred è diventato viola! La testa è da stamattina che mi pulsa e non accenna a smettere. A volte mi si annebbia la vista e ho ancora la nausea. Non ho detto nulla per non fare preoccupare nessuno, anche se Taeyang e Daesung mi hanno più volte chiesto se stessi bene. Arrivati in albergo, non riesco a togliere nemmeno il cappotto che cado a terra con un tonfo.
«Chiara!» urla Fred spaventato.
«Chiara!» mi chiamano in coro i Big Bang voltandosi al rumore.
Non che io abbia perso i sensi, perché in realtà sento tutto quello che mi circonda, solo sono senza energie. E questo mi preoccupa. Perdere le forze così e svenire all’improvviso senza un apparente motivo, può essere dovuto al fatto che per quanto io mangi, non acquisisco nutrimento comunque, in quanto sono tecnicamente morta.
Il primo ad accorrere è Seungri che era il più vicino. Dopo giungono Top e GD e infine Teayang e Daesung che erano più lontani.
«Zanzara, non preoccuparti, andrà tutto bene. Sei stanca, hai solo bisogno di dormire.» mi rassicura Fred, ma dal tono di voce preoccupato, capisco che non è così. Sono sempre più debole, vero Fred? Non riuscirò ad arrivare alla fine del mese? Sto per morire ora? Fred?
Sento le voci agitate dei Big Bang ordinarsi cose a vicenda, incerti e preoccupati. Top mi prende in braccio e mi porta su un divano, mentre Teyang corre a chiedere se c’è un medico. Daesung va in cucina a chiedere dell’acqua.
Voglio aprire gli occhi. Lo voglio con tutto il cuore. Ma le mie palpebre non rispondono agli ordini. Perché, maledizione?! Voglio aprire gli occhi. Dire che va tutto bene. Dire che sto bene. Voglio rivedere GD. Non voglio morire. Non ora!
«Ti avevo detto che era molto pallida!» sento dire a Seungri. «Ma tu no. Portiamola. Se mi avessi dato ascolto ora lei non sarebbe in questo stato!»
«Ri, smettila. Non è certo colpa di Ji Yong se Chiara è svenuta.» afferma Top.
«No, Top. Io l’ho detto stamattina di farla restare in albergo per non farle prendere freddo, ma lui ha insistito. È colpa sua!» accusa il maknae colmo di rabbia.
Smettetela! Vi prego, non litigate per me! Smettetela, vorrei dire, ma non riesco a muovermi.
«Fai tanto il gradasso, prima la eviti come se avesse la lebbra e poi le stai dietro come un cagnolino! Sei un incoerente. Non sopporto le persone che fingono di voler bene qualcuno!» continua Seungri.
«Non ti permetto di dire una cosa del genere!» dice GD arrabbiato.
«Ora basta! Smettetela.» si intromette Top.
«Se ci tenessi davvero a lei, avresti intuito subito che qualcosa non andava!» insiste Ri.
Ji Yong non risponde più, posso immaginare la sua espressione colpevole.
Non voglio tutto questo! Mi viene da piangere. Perché non riesco ad aprire gli occhi?!
«Il medico sta arrivando.» annuncia Taeyang arrivando. «Come sta?»
«Non ha recuperato ancora i sensi …» dice tremolante Top.
«Fate spazio. Datele aria.» ordina la voce di uomo che immagino sulla cinquantina.
L’uomo che credo sia il dottore, mi tasta il polso, mi controlla i riflessi degli occhi con la piccola torcia e mi controlla con lo stetoscopio.
«Non è nulla di grave, ha solo la febbre. Con un po’ di riposo e stando al caldo si riprenderà in fretta. Non vi preoccupate.» li rassicura il medico. Sento vari sospiri di sollievo.
Come vorrei credere anch’io a queste parole. Come vorrei che fossero vere queste parole.
«Portatela in camera e domattina la controllerò di nuovo per sicurezza.» continua l’uomo allontanandosi.
«Grazie infinite dottore.» lo ringrazia Top sollevato.
Sento anche gli altri ringraziare, ma io non riesco ancora a muovermi.
 
Top mi ha portata in braccio in camera, mentre Taeyang rassicurava Daesung. Sono stesa sul letto, immobile. Sento il mio respiro e il mio cuore che batte piano. Ho paura. E se morissi ora?
I Big Bang mi hanno lasciata riposare, ma dopo un po’ sento di nuovo la porta.
Qualcuno è entrato e mi prende una mano.
«Mi dispiace.» sussurra. È la voce di Ji Yong ricca di dolore e senso di colpa.
Non voglio che si senta in colpa per una cosa in cui lui non c’entra assolutamente niente. Racimolo quel poco di energie che ho e stringo la mano attorno alla sua.
«Chiara?» chiede lui sorpreso. «Sei sveglia? Come ti senti?» chiede preoccupato, carezzandomi i capelli. «Vado a chiamare il dottore.»
«Resta … qui … per favore.» riesco a sibilare.
«Ok …» risponde Ji Yong, stendendosi accanto a me, sopra le coperte.
Mi accarezza piano ed io mi sento già meglio. La sua presenza mi tranquillizza e mi fa stare bene. Almeno se morirò stanotte, morirò tra le sue braccia.
«Fatti forza Zanzara. Domani starai meglio.» mi incoraggia Fred, ma chissà perché, qualcosa mi dice che nemmeno lui ne è convinto.







NOTA DELL'AUTRICE:
capitolo triste, a tratti pesante e un po' confuso il modo in cui è scritto.
Vi chiedo scusa per il ritardo, ma credo di non riuscire più ad aggiornare giorno per giorno, mi dispiace.
Spero che il capitolo per quanto triste, sia piaciuto.
Lasciatemi una recensione (chi può) e mi fate sapere cosa ne pensate o se avete critiche da fare. :) 
Ringrazio tutti i lettori e coloro che recensiscono!
Kisses

Myuzu

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Capitolo 33
*** Dobbiamo parlare ***


Con una mano mi carezza i capelli e con l’altra stringe la mia, Ji Yong è stato con me tutta la notte. Ogni qual volta mi svegliavo, lui era sveglio a vegliare su di me. Ed ogni volta che mi addormentavo gli dicevo mentalmente addio per paura di non risvegliarmi più.
Invece sono sveglia ora e nonostante il mal di testa, non mi sento più debole come ieri. Apro leggermente gli occhi, GD si è addormentato soltanto ora e tra un po’ dovrà svegliarsi per andare alle riprese. Non ha dormito nemmeno un’ora, come farà?
«Zanzara? Come ti senti?» mi chiede Fred fluttuando ai piedi del letto.
«Un po’ stordita, ma meglio di ieri sicuramente …» rispondo sussurrando per non svegliare Ji Yong.
«Mi fa piacere.» sorride lo Shinigami un po’ sollevato.
«Fred … il mio tempo è finito, vero?» chiedo timorosa della risposta.
«Ah, sei sveglia.» entra Daesung aprendo piano la porta.
«Buongiorno, oppa.» lo saluto mettendomi a sedere senza svegliare il mio povero GD.
«Sorridi, Zanzara. Sorridi. Sono tutti preoccupati.» mi esorta Fred stranamente attento ai sentimenti degli altri. Faccio come mi dice  e Daesung mi ricambia sereno. Poi Fred si volatilizza senza dire nulla. Dove andrà?
«Come ti senti?» mi chiede Daesung, attirando la mia attenzione.
«Meglio. Ho solo mal di testa.» rispondo calma.
«Non ti ha lasciata un attimo, lo sai?» sogghigna affettuoso Daesung riferendosi a GD.
«Lo so.» arrossisco un po’ mentre fisso il suo bel viso d’angelo addormentato.
«Vado ad avvertire gli altri che sei sveglia. Ah, avverto anche il dottore.» si ricorda improvvisamente. Vorrei dirgli che non c’è ne bisogno  e invece con un sorriso lo guardo uscire dalla stanza rasserenato. Perché contrariarlo?
Mi volto verso GD che, a quanto pare, parla nel sonno. Avvicino un po’ l’orecchio alle sue labbra e mi concentro per sentire cosa dice, ma non capisco nulla. Lo guardo un po’ con aria sognante e questa volta sono io che gli carezzo il volto, gentile. Gli sistemo i capelli all’indietro e disegno con le dita gli zigomi e il mento e passo leggermente con il pollice sulle labbra.
«Vedo che ti senti meglio …» dice all’improvviso, facendomi sobbalzare.
«Sei sveglio?!» dico quasi urlando e scostandomi da lui.
«Pensavo non  ci saresti più cascata.» replica presuntuoso puntando un gomito sul cuscino e poggiando il viso sulla mano.
«Scemo!» lo insulto trattenendo un sorriso.
«Come ti senti?» mi chiede strofinandosi gli occhi con l’altra mano.
«Bene, grazie.» mento con uno sbadiglio.
«Sicura?» domanda sistemandomi i capelli dietro le orecchie.
«Si …» sibilo meno convinta. Lo fisso un attimo negli occhi e per un pelo non gli dico tutta la verità. Non mi piace mentire, né tanto meno tenere nascoste cose importanti alle persone a cui voglio bene.
I suoi occhi scuri scavano nei miei, desiderosi di scoprire cosa c’è che non va. Mi studiano, mi leggono l’anima. Per paura che in qualche modo possa intuire qualcosa, distolgo lo sguardo stordita.
«Mi dispiace, per colpa mia non hai dormito …» butto lì, per concentrarmi su qualcos’altro.
«Non  mi serve dormire …» sbadiglia alzandosi. «Mi serve che tu stia bene.» conclude chinandosi per darmi un bacio sulla guancia. Rimango un po’ imbambolata.
Sentiamo bussare prima che gli altri entrano in camera insieme al dottore. Fred ancora non si vede …
«Chiara, come stai?» chiede Top appena mi vede. È un po’ pallido.
«Sto bene, oppa, sta tranquillo.» sorrido e lui riprende subito colore.
Ji Yong si sposta per far passare il dottore, Ri si siede ai piedi del letto, mentre Taeyang adagia il vassoio con la colazione sul comodino.
«Allora, signorina, come ci sentiamo oggi?» chiede il medico, un uomo dai capelli grigi e il pizzetto dall’aria molto paterna.
«Molto meglio.» gli dico guardandolo. Lui storce un po’ la bocca.
«Lasci che sia io a giudicare.» afferma l’uomo studiandomi attentamente.
I Big Bang sono in attesa, uno più nervoso di un altro. Mi sento in colpa …
«Sta seguendo qualche dieta per caso?» mi chiede il dottore rompendo il silenzio.
«No, nessuna. Anzi spesso mangio più del dovuto.» rispondo un po’ tremolante.
«Per caso vomiti dopo i pasti?» domanda ancora ed io capisco dove vuole arrivare. È ovvio, pensa che io sia anoressica o bulimica, non potrebbe mai immaginare la verità.
«Sta dicendo che è anoressica?» chiede Seungri preoccupato.
«Non è possibile, mangia sempre con noi. Fino ad ora non ha mai rinunciato a un pasto.» interviene Taeyang.
«E non ci risulta cha dopo i pasti vomiti o quant’altro.» conclude Top.
Daesung mi si avvicina sorridendo per rassicurarmi. GD resta in silenzio e in disparte, ma è ben attento.
«Non sto dicendo nulla di tutto ciò,» riprende il medico paziente. «soltanto ho notato che la ragazza ha avuto un vero e proprio calo di energie, calo probabilmente dovuto ad un’errata alimentazione. In più, ha profonde occhiaie ed è molto pallida. Non dico che non credo alle vostre parole, ma la spiegazione più plausibile è questa.» spiega, mentre cala di nuovo il silenzio.
«C’è … qualcosa che possiamo fare noi per lei?» chiede Daesung attirando l’attenzione.
«Le prescrivo degli integratori alimentari e le scriverò una dieta equilibrata. In pochi giorni, se segue i miei consigli, si riprenderà.» sorride l’uomo e gli altri si rilassano a questa notizia.
Tutti sono sollevati, tranne me. Dubito che gli integratori alimentari resuscitino i morti. Mi sforzo di sorridere, ma lo sguardo preoccupato di GD mi fa capire che non è cascato nella mia messinscena.
 
 «Sicura che starai bene da sola?» chiede per l’ennesima volta GD infilandosi i guanti.
«Sicurissima, non preoccuparti.» gli sorrido il più convincente possibile.
«Insistente, Romeo!» esclama Fred ricomparso da poco.
«Ma proprio sicura, sicura?» si avvicina e mi prende il volto tra le mani fissandomi negli occhi. «Se vuoi oggi resto qui.» continua.
Mi alzo sulle punte e gli do un leggero bacio sulle labbra. Ha paura all’idea che io possa morire mentre lui non c’è e quindi non rivederlo mai più, ma non permetterò che il mio egoismo possa intaccare il suo lavoro. Già ho creato abbastanza problemi.
«Sono sicura al cento per cento e non azzardarti nemmeno a pensare di saltare il lavoro, chiaro?» lo rimprovero tornando con i piedi ben poggiati a terra.
«Te l’hanno mai detto che sei carina anche da malata?» mi dice con un sorriso da … Wow! Infarto!
«Smettila di fare l’idiota!» lo spintono imbarazzata.
«Posso vomitare? Vi prego!» Fred finge di vomitare a testa in giù e gambe all’aria.
«Ji Yong, è ora.» avverte Top entrando.
«Arrivo.» risponde il leader.
«Il regista voleva dirti delle cose, meglio che ti avvii.» continua Top serio.
«Ok …» sbuffa GD uscendo. «A stasera.» mi saluta con un’occhiata rapida.
«Zanzara, mi sa che sguardodifuoco qui debba dirti qualcosa …» mi dice Fred e in effetti noto che Top mi fissa un po’ a disagio.
«Tutto ok?» gli chiedo e lui scuote leggermente la testa.
«Si … mi chiedevo … no niente, non preoccuparti.» scuote la testa con un sorriso e fa per uscire.
«Cosa?» chiedo curiosa.
«Non mi dire un’altra confessione!» sbraita Fred spalancando la bocca, irritato.
«Niente, sul serio …» continua Top.
«Oppa, per favore. Dimmi.» lo incoraggio con lo sguardo.
«Mi chiedevo solo … cosa c’è tra te e Ji Yong?» chiede senza malizia.
Io divento rossa dalla punta dei capelli a quella dei piedi.
«Top, dobbiamo andare.» ci interrompe Daesung affacciandosi. «Ah, sei in piedi Cucciola. Ci vediamo stasera. Mi raccomando riposati e mangia!»
«Agli ordini!» replico con un sorrisone degno dei suoi.
Top tituba un po’ curioso di sapere la mia risposta, ma Daesung entra e lo afferra per mano.
«Hyung dormi? Siamo in ritardo!» dice trascinandolo fuori dalla stanza e lasciandolo con un palmo di naso.
Agito la mano salutandoli con un mezzo sorriso.
«Zanzara, tutto ok?» mi chiede Fred affiancandomi.
«Ho paura.» dico semplicemente.
«Lo so …» replica con un sibilo, abbassando lo sguardo e prendendomi per mano.
 
La giornata è trascorsa tra letto, tv, libri e cibo. Le cameriere, sotto richiesta dei Big Bang, mi hanno messa all’ingrasso. Ho perso il conto di quante cioccolate calde e brioche alla crema ho buttato giù. Perfino Fred non ne poteva più di tutti quegli odori!
Nonostante non abbia fatto nulla di meglio che mangiare, sono ancora senza energie, ma pensavo di sentirmi peggio. Ora, ferma nel letto, sono emozionata all’idea di poter rivedere il mio Ji Yong! Si, mio! Perché è mio e basta! Almeno fino a che rimarrò in vita …
Sento movimento fuori dalla stanza.
«Ehi Fred! Sono arrivati?» chiedo allo Shinigami intento a guardare la tv.
«Aspetta …» esce dalla stanza attraversando il muro. Ritorna qualche minuto dopo dal punto in cui è sparito. «Si, sono appena arrivati.» dice pigro Fred riprendendo posizione.
«Finalmente!» esclamo mettendomi a sedere. Vedo Fred sorridere al mio entusiasmo. Guardando indietro devo dire che si è addolcito molto. Siamo diventati molto uniti e lui mi è stato sempre vicino. Gli sono davvero grata e sono sicura che lui sa.
Sento bussare.
«Avanti.» dico sicura di vedere GD entrare e invece non è così. Ka Lin attraversa piano la porta richiudendola dietro di sé con uno scatto. La mia espressione è a dir poco sconvolta. Fred in un secondo mi è accanto con aria minacciosa.
«Dobbiamo parlare.» afferma Ka Lin seria ed io non ci vedo nulla di buono.






NOTA DELL'AUTRICE:
ehilà! :) cosa ne pensate? spero che la storia continui a piacervi...  Spero mi farete sapere :)
Grazie sempre a chi segue questa storia e a chi recensisce! :D
Kisses

Myuzu

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Capitolo 34
*** Sono loro l'unico motivo per cui respiro ancora ***


«Dobbiamo parlare.»
«Mi dispiace ma credo che non ci sia niente di cui parlare con Chiara. Esca per favore.» parla Fred protettivo.
«Chiara,» continua lei noncurante dello Shinigami. «quanti giorni ti resterebbero?» chiede gentile.
«… 14.» rispondo dopo averci pensato un po’.
«Sai che probabilmente potresti anche non arrivare a domani, vero?» mi chiede Ka Lin fissandomi.
Mi sento mancare. Ma cos’è? A questa donna piace mettere il dito nella piaga?!
«Non s’intrometta.» la intima Fred con fare minaccioso.
«Ho una proposta da farti …» comincia di nuovo l’anziana intrecciando le mani sulla pancia. Fred  che fino ad ora era diffidente e minaccioso, si rilassa un po’ mettendosi in ascolto. «Posso darti una specie di filtro che ti darà le energie necessarie per arrivare alla fine dei tuoi 14 giorni. È un filtro mistico, la cui ricetta mi fu affidata da mia nonna. Serve a rafforzare il legame tra l’anima e il corpo.»
Mi illumino speranzosa e guardo Fred chiedendogli con gli occhi se una cosa del genere fosse possibile. Il suo sorriso di conferma mi riempie di gioia. Posso concludere il mese! Posso restare altri 14 giorni insieme ai Big Bang! Sono felicissima.
Purtroppo però, l’espressione di Ka Lin non mi ispira nulla di buono. Immediatamente intuisco qualcosa.
«Ci sono delle condizioni, vero?» chiedo, triste di nuovo. La donna sospira.
«Ti darò il filtro, a patto che tu saluti i Big Bang e ritorni da dove sei venuta. Vivrai i tuoi ultimi giorni lontano da loro. Non voglio che i ragazzi siano ancora più coinvolti emotivamente di quello che non lo siano già in questa faccenda.» risponde pacata Ka Lin non abbandonando il mio sguardo.
«Brutta baldracca senza cuore! Ma si rende conto di quello che sta dicendo!? Sta parlando ad una ragazzina di 18 anni! L’unica gioia che le è rimasta, sono i Big Bang. E lei cosa dice? Insipida befana dei miei stivali …» insulta Fred adirato.
«Fred! Fred, calmo! È tutto ok! Lascia parlare me.» mi alzo e lo trattengo per un braccio per farlo calmare. Mi metto davanti a lui e fiera, mi rivolgo verso Ka Lin. «Signora Ka Lin, ho 18 anni. Sono morta per sbaglio e mi hanno concesso un desiderio. Ho chiesto un mese con i Big Bang.» faccio una pausa per deglutire e non scoppiare in lacrime. «In questo momento io sono in vita per loro. Sono loro l’unico motivo per cui respiro ancora.» altra pausa. «Se lei mi dice che può darmi questi giorni, ma lontano da loro, allora si può tenere il suo filtro, perché non ne ho bisogno. Anziché trascorrere i miei ultimi giorni da sola, con Fred, lontano da qui a zonzo, allora preferisco morire ora tra le loro braccia. Sono egoista? Si, lo sono. Ma ditemi voi …» inizio a piangere. «chi è che non sarebbe almeno un po’ egoista nella mia situazione? Io non voglio morire e immagino che non lo vorrebbe nemmeno lei.» continuo a piangere ed ora è troppo tardi per fermarmi. Fred mi mette una mano sulla spalla per darmi coraggio. Mi asciugo le lacrime con le mani e cerco di sorridere. Si, sorridere a Ka Lin. Lei in fondo non vuole il mio male, ma il bene dei suoi ragazzi. È comprensibile. «La ringrazio per l’offerta …» mi inchino lievemente. « e le chiedo scusa per i problemi che ho causato.» concludo.
Ka Lin sta per dire qualcosa quando qualcuno bussa alla porta.
«Cucciola? Siamo tornati!» annuncia Ri entrando radioso. «Ah, signora Ka Lin! C’è anche lei.» la saluta abbassando il capo.
«Bene, bene, bene. I giovani sono tornati! Meglio che vada a preparare per la cena, allora.» esce lei in fretta tra le imprecazioni silenziose di Fred.
«Come ti senti?» mi chiede il maknae avvicinandosi.
«Bene …» mento, incapace di guardarlo negli occhi.
«Zanzara, resisti, cerca di non esplodere.» mi incoraggia Fred strofinandomi una mano dietro la schiena.
«Chiara? Ohi! Che ti prende? Ti fa male da qualche parte? Chiamo un dottore? Perché piangi?» si agita Seungri confuso.
«No nulla … sto bene …» rispondo cercando di calmarmi.
«Chiara …?» bisbiglia il maknae poco prima di tirarmi a sé e abbracciarmi stretta lasciandomi senza parole.
«Eccolo che riparte all’attacco!» sbraita Fred. «Ma un po’ di contegno! Vedi che soffre e tu che fai? Ne approfitti! Ma sei peggio di quell’altro idiota!»
«Chiara, io non sarò intelligente o perspicace e non sarò niente di eccezionale, ma so ascoltare. Se c’è qualcosa che non va, puoi dirmelo. Ti giuro che non lo dirò a nessuno.» mi sussurra Seungri consolandomi un po’. Almeno le lacrime hanno smesso di scendere.
«Grazie …» rispondo riconoscente cercando di staccarmi, ma non mi lascia.
«Approfittatore mentecatto!» lo insulta Fred colpendolo con la falce in testa, ma logicamente Seungri non sente nulla.
All’improvviso la porta si apre di nuovo ed io mi auguro che non sia GD. Non saprei come spiegare una cosa del genere. E per fortuna non è lui, ma è Top. Meglio o peggio? Chi lo sa …
«Seungri!» lo chiama con voce severa. Ri scatta sull’attenti staccandosi da me. «Piccolo scansafatiche, va ad aiutare fuori!» urla Top aprendogli la porta e dandogli un piccolo calcio al sedere appena esce.
«Ecco, finalmente uno con la testa a posto!» commenta soddisfatto Fred.
Top mi rivolge lo sguardo e sento l’irrefrenabile istinto di giustificarmi.
«Non è successo niente! Stavo piangendo e Seungri mi ha consolato con un abbraccio. Un abbraccio educato tra amici, tutto qui.» dico tutta d’un fiato. Top mi fissa con un sopracciglio alzato, sospira.
«Perché stavi piangendo?» mi chiede preoccupato, decidendo di cancellare l’argomento “Seungri” dalla nostra conversazione.
«Niente, una cosa nell’occhio.» mento e lui se ne accorge, ma da bravo oppa non chiede oltre. Tuttavia, da bravo oppa molto curioso, è venuto a reclamare la sua risposta.
«Stamattina non mi hai risposto …» afferma lasciando la frase in sospeso.
«Stamattina?» chiedo rimanendo un attimo disorientata. Mi siedo sul letto con le gambe a penzoloni. «Ah, si!» ricordo e mi imbarazzo un po’. Faccio una lunga pausa prima di rispondere. «Bé … io non lo so.» Top rimane a bocca aperta a questa mia affermazione. «Lui a me piace e anche molto. E … boh … credo di piacergli anch’io, poi non so …» spiego fissandomi i piedi.
«Una spiegazione degna di te, Zanzara. Confusa e contorta!» commenta Fred scuotendo la testa.
«Capisco.» risponde Top calmo. «Qualcuno dovrebbe spiegarlo a Seungri, allora.» si porta le mani ai fianchi pensieroso.
«Glielo dici tu?» chiedo speranzosa.
«Scusa, ma lui che c’entra?! Deve farlo Romeo! Non mettere terzi in mezzo!» mi rimprovera Fred dandomi un pugno in testa. Per poco non gli urlo contro. Fortuna che riesco a fermarmi.
«Non sarò di certo io a spezzare il cuoricino del povero makae!» protesta Top, indignato.
In questo momento la porta della mia stanza si apre per l’ennesima volta e stavolta è lui! Ji Yong seguito da Daesung e Taeyang.
«Buonasera!» alza una mano Daesung a mo’ di saluto.
«Ciao, Chiara.» mi sorride dolce Taeyang.
GD sembra corrermi incontro sul letto per abbracciarmi, ma in realtà mi sono illusa. Scansandomi e allargando le braccia, fa un volo d’angelo sul letto.
«Aaaaah che stanchezza!» esclama con la testa premuta contro le coperte.
«Ma se proprio oggi non hai fatto niente!» lo punzecchia Top.
«Perché quando mai fa qualcosa?!» commenta Fred allontanandosi un po’, fluttuando.
«Oh, andiamo Top, perdonalo. Era preoccupato per Chiara.» spiega Daesung sorridente.
«Sta zitto! È solo che non ho dormito!» risponde il leader lanciando un cuscino in faccia al compagno.
«Io devo aiutare e voi qui a fare un cuscino party?! Grazie, eh!» brontola Seungri arrivando. Tutti ci voltiamo verso di lui, in silenzio.
«Hai detto … cuscino party?» chiedo con luce assassina negli occhi.
«Prevedo burrasca …» afferma Fred volando sul soffitto.
Afferro un cuscino e colpisco Seungri in piena faccia.
«Questo non dovevi farlo!» dice Seungri passando all’attacco.
Cinque minuti dopo, camera mia sembra un campo di battaglia. Cuscini e cuscinetti dei divani che volano a destra e a manca. Tutti contro tutti! E pensare che ero sicura fossero troppo stanchi!
Sembriamo una banda di bambinetti cresciuti un po’ troppo! Quello che si è scatenato di più probabilmente è Top che nascosto dietro al divano fa lanci strategici e sbuca di tanto in tanto con occhi da bambinone in pieno divertimento. Taeyang salta per tutta la stanza come una molla, sul letto, giù dal letto, sul divano. Daesung e Seungri fanno squadra, mentre sono spalla contro spalla a difendersi l’uno con l’altro, si esibiscono poi in capriole alla mission impossible sul pavimento. Ji Yong che affermava di essere stanco morto, partecipa elettrizzato al combattimento. Ed io, che a tratti potrei morire, dirigo il gioco! Eh si! Ho scoperto che loro sono la mia energia. Lo sono sempre stati, ma ora la loro presenza mi da la forza di continuare ad andare avanti. Di continuare a vivere!  
 
«Notte Chiara! A domani.» mi saluta Top uscendo per primo e trascinandosi Seungri che contrariato cerca di liberarsi dalla stretta del suo Hyung.
«Hai preso gli integratori?» mi chiede Taeyang preoccupato.
«Si, li ho presi …» rispondo obbediente.
«Hai mangiato?» domanda ancora.
«Mangiato è dire poco! Credo di aver messo almeno due chili!» esclamo con una mano sullo stomaco.
«Perfetto e …» sta per chiedermi qualcos’altro, ma Daesung lo interrompe.
«Oooookaaaay! Ora basta con le paternali, è notte. A dormire Hyung!» lo prende per le spalle e lo sospinge fuori facendomi l’occhiolino.
«Mi sa che anch’io vado a farmi un giro …» dice Fred attraversando controvoglia un muro lasciando me e GD da soli.
«Mi sa che anche Daesung sospetta qualcosa …» affermo poi fissando la porta chiusa.
«Mi sa di si.» replica Ji Yong abbracciandomi e stendendomi sul letto. Oddio che vuole fare?!
Ma al contrario dei miei pensieri perversi, rimane steso immobile con gli occhi chiusi, abbracciato stretto a me. Che tenero! Mi sento svenire …
«Ji Yong?» lo chiamo.
«Mmm?» fa, sempre ad occhi chiusi.
«Dovresti andare a dormire.» gli dico sorridendo. Storce le labbra contrariato.
«Non posso dormire qui?» chiede con voce infantile.
«Meglio di no.» rispondo in un sibilo.
«Mi sei mancata …» dice e il mio cuore per poco non si ferma! Maledizione! Attenta anche lui alla mia vita?!
Non rispondo, incapace di parlare. Fisso i suoi occhi chiusi e desidero di rimanere così per sempre.
«Ah, dimenticavo …» dice in tono lamentoso staccandosi da me e mettendosi a sedere.
«Cosa?» chiedo, mettendomi a sedere anch’io.
«Ka Lin voleva parlarmi. Sarà meglio che vada un attimo.» si alza. Gli afferro un lembo della maglia. Non voglio che se ne vada. Non voglio che vada da lei.
«Di cosa deve parlarti?» domando paurosa che sia qualcosa riguardante me. Non lo farebbe mai, vero?
«Sei gelosa?» chiede compiaciuto Ji Yong, voltandosi. Punta le braccia sul letto, ai lati delle mie gambe in modo che i nostri visi si sfiorino. «Ka Lin è troppo grande per me … piuttosto dovresti preoccuparti delle decine di ballerine con cui lavoro.» sfotte ridendo.
«Scemo!» gli do una cuscinata in testa.
«Vado. Ci vediamo domattina.» mi saluta andando alla porta. Ho paura che Ka Lin gli dica tutto. Cosa penserà GD di me? Crederà alle sue parole? Ed io poi cosa gli dirò?
«Ehi, Scricciolo!» mi richiama quando sta per chiudere la porta. «Scherzavo, non ho occhi che per te.» mi fa l’occhiolino e poi chiude la porta lasciandomi crogiolare nel mio melenso umore.
«Ok, ora ho il diabete!» brontola sdegnato Fred apparendo all’improvviso. Gli sorrido sognante per poi stendermi sul letto e addormentarmi di colpo. 





NOTA DELL'AUTRICE:
cosa dirà Ka Lin a Ji Yong? Qualcuno è curioso? 
Grazie per seguire questa mia storia e di recensire :D Critiche e consigli sono sempre ben accetti! 
Un bacio a tutti *^*

Myuzu

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Capitolo 35
*** Non ferire troppo il mio Ji Yong ***


Mi sveglio di soprassalto ansiosa. È buio nella mia stanza. Cerco Fred con lo sguardo, ma non lo trovo.
«Fred?» lo chiamo, ma non mi risponde. Mi invade la solitudine e la paura. Mi manca l’aria. Cosa mi sta succedendo? Non mi dire che … No! No, ti prego! Non ancora. Inizio a piangere.
Compare Fred come uno spettro davanti a me, con espressione scura in volto.
«Fred!» esclamo contenta di vederlo. «Non … riesco … a respirare …» dico a stento, cercando di fare respiri più lunghi e profondi.
Fred mi fissa con l’occhio scoperto senza dire nulla. È strano, mi fa un po’ paura.
«Fred?» lo chiamo ancora piangendo.
«Tempo scaduto!» dice Fred brandendo di scatto la falce e decapitandomi!
 
Mi sveglio di soprassalto, sul serio stavolta. La luce è ancora accesa. Sono tutta sudata, respiro a fatica ma solo per la paura. Sto piangendo.
«Zanzara? Che ti succede?» si avvicina allarmato Fred. È di nuovo lui. Il dolce e bisbetico Fred. Gli sorrido contenta.
«Nulla … solo un incubo.» rispondo.
«Deve essere stato orribile, hai una faccia! Sembri una Zanzara spiaccicata!» sogghigna un po’.
«Scemo!» scherzo calmandomi. «Ho bisogno di acqua …» affermo con la bocca asciutta.
Girandomi verso il comodino noto che la bottiglia d’acqua è vuota.
«E ti pareva!» esclamo scocciata.
«Non guardare me! Non capisco ancora come voi umani possiate bere questi liquidi viscidi!» replica Fred schifato.
Sbuffando mi alzo e mi avvolgo nella coperta di pile. Esco dalla stanza diretta nella hall. Lì c’è un distributore. Fred mi segue galleggiando a mezz’aria, assonnato.
«Potevi rimanere in camera …» gli bisbiglio.
«Che razza di guardiano/Shinigami sarei?!» ribatte offeso.
«Ok. Scusa.» rispondo sorridendo.
Arrivati nella hall compro la bottiglina d’acqua e inizio a berla assetata. La finisco tutta d’un fiato.
«Zanzara non ti starai trasformando in un cammello?» mi fissa Fred sbigottito.
«Chiara» mi chiama una voce alle mie spalle. Mi volto e non sono per niente contenta di quello che vedo.
«Ancora lei?! Ma è un’ossessione!» sbraita Fred appena vede la signora Ka Lin.
«Purtroppo per voi, ci lavoro qui.» risponde con un sorriso. «Chiara ti dispiacerebbe seguirmi per un attimo?» chiede rivolgendomi lo sguardo.
La fisso per un po’.
«Non devi se non vuoi …» mi sussurra Fred.
Cos’altro potrebbe dirmi? Le sue parole mia hanno già ferita a sufficienza, non credo potrebbe fare peggio. Mi incammino verso di lei con Fred alle spalle. Ka Lin sorride e mi indica con una mano la porta del salotto in cui abbiamo preso il tè il primo giorno.
«Siediti.» mi dice l’anziana una volta entrate ed io obbedisco. Mi gira un po’ la testa, meglio che stia seduta. «Tieni.» mi porge una bottiglietta di vetro contenente un liquido verde.
«Cos’è?» chiedo prendendola.
«Cosa pensi che sia?» ribatte lei sarcastica.
«Il filtro …? Ma … perché? Io non ho intenzione di allontanarmi da loro!» replico seccata da questo gesto.
«Non c’è ne bisogno.» afferma Ka Lin sedendosi e intrecciando le mani, come suo solito.
«Non capisco …» dico a bassa voce mentre Fred fluttua in posizione seduta a pochi centimetri da divano, dubbioso e in silenzio.
«Ho parlato con Ji Yong …» inizia la donna con un sospiro da mamma preoccupata.
«Mica le ha detto quello … insomma … la mia situazione?» domando allarmata. Lei scoppia a ridere.
«Santi numi, no! Mia cara, davvero mi credi così idiota?!» ride Ka Lin. Arrossisco lievemente. «Non mi avrebbe mai creduto e probabilmente mi avrebbe pagato uno psicologo. Non mi sarebbe dispiaciuto in effetti … credo di averne bisogno.» Fred la fissa indeciso se ridere o prendermi e portarmi via da questa povera vecchia pazza. «Ad ogni modo … dicevamo? Ah si! Ji Yong. Ho parlato con lui. Gli ho chiesto di te e lui … bé …»
«Cosa?» chiedo sulle spine.
«Direi che è cotto!» risponde con una risata sonora. Io avvampo.
«Questo è ovvio!» esclama Fred incrociando le braccia. «Poi?»
«Non vedevo Ji Yong così emozionato da anni! Quando parla di te si illumina. Gli occhi gli brillano e si imbarazza. Che tenero il mio ragazzo! Ha detto che sei diversa, testarda, disobbediente e che hai la lingua lunga.» continua Ka Lin sicura.
«E meno male che era cotto!» dico sarcastica, un po’ offesa.
«Bé ma ha detto la verità.» commenta Fred, lo freddo con un’occhiata. «Ok. Sto zitto.»
«Ma ha detto anche che hai un gran cuore. Che sei gentile e premurosa e che sai ascoltare e dare consigli. Ha detto anche qualcosa sul tuo sedere, ma per educazione non ripeto …» sogghigna Ka Lin.
«Che ragazzo pervertito!» si altera Fred.
«Oh andiamo, Fred!» dice amichevole Ka Lin. «Le cose belle sono fatte per essere guardate, no? » mi fa l’occhiolino ed io mi imbarazzo ancora di più.
«Non quando si tratta della mia Zanzara! Insomma è una bambina!» ribatte seccato lo Shinigami.
«Oh, su! Ti comporti come un padre geloso!» lo riprende Ka Lin.
«E anche se fosse?!» chiede sgarbato Fred.
«Sei seccante! L’hai detto anche tu, no? È giovane, lasciala vivere!» afferma sicura la donna. «Comunque … premettendo che non ho mai avuto nulla contro di te e che volevo solo difendere i miei ragazzi da amori infelici, ho deciso di darti comunque il filtro perché … lui è già preso da te. Non rinuncerebbe a cercarti e probabilmente non si darebbe pace non trovandoti. Così … sfrutta questo tempo come meglio puoi! Vivi come non hai mia vissuto! Ridi! Respira! Ama!» conclude trionfante Ka Lin. Ho le lacrime agli occhi dalla contentezza.
«Grazie …» sibilo. Poi rivolgo lo sguardo alla bottiglia e la apro con un po’ di difficoltà.
L’odore che ne esce è orribile e secondo me il sapore non è da meno.
«Oddio che schifo!» esclama Fred tappandosi il naso. «Sicuro che non me la stai avvelenando?» chiede a Ka Lin sconvolto.
«Mi fai così cattiva?! Non potrei mai!» risponde la donna indignata.
Deglutisco e chiudendo gli occhi porto la bottiglia alle labbra.
«Aspetta Zanzara, o vomiti!» dice Fred tappando il naso anche a me, mentre butto giù tutto l’orribile contenuto. Appena ho finito faccio un’espressione a dir poco disgustata!
«Che schifo!» non mi reprimo dall’affermare.
«Mi dispiace …» dice mortificata Ka Lin. «Non sono granché come sciamana e così non sono stata in grado di aggiustare il sapore …» fa spallucce.
«Non si preoccupi ...» cerco di dire ancora disgustata.
«Dovresti sentirti meglio già domani mattina.» mi assicura l’anziana alzandosi dal divano. «Fatto ciò, ora posso far riposare le mie povere ossa! Mi raccomando … cerca di non ferire troppo il mio Ji Yong.» mi sorride per poi uscire dalla stanza.
«Zanzara.» mi chiama Fred ed io mi volto verso di lui. Ha uno sguardo fiero negli occhi. «Hai tutta la mia stima! Non sarei mai riuscito a bere quella roba!» dichiara contento.
«Grazie, Fred.» sorrido.
Ed ora c’è una cosa che vorrei fare …
 
In punta di piedi passo nel corridoio e raggiungo la porta della sua stanza. Come le altre, non è chiusa a chiave, essendo l’intero piano riservato a noi, così entro senza problemi. Richiudo la porta il più piano possibile.
«Che cosa ci facciamo qui?» domanda Fred contrariato.
«Sssh!» lo zittisco.
«Idiota, comunque non mi possono sentire!» sbraita lui incrociando le braccia.
Sempre in punta di piedi mi avvicino al letto e mi affaccio. Ji Yong dorme beato con gambe e braccia aperte. Mi scappa un risolino divertito. Cosa starà sognando? Ha una faccia così buffa!
Alzandomi in punta di piedi, lo bacio sulla fronte.
«Ora che l’hai visto sei contenta?» mi chiede Fred spazientito. Annuisco piano e mi volto per tornare in camera.
«Scricciolo!» chiama GD facendomi sobbalzare. Mi volto verso di lui.
«Che cavolo di paura! Parla nel sonno.» dice Fred notando che GD sta dormendo. Sospiro di sollievo. Meno male non si è svegliato … Poi ci penso. Ha detto Scricciolo! Sta sognando me! Ho un tuffo al cuore. Mi avvicino di nuovo e lo guardo.
«Allora, Zanzara! Ti muovi?!» urla Fred.
«Scommetto che non se ne accorgerebbe nemmeno …» bisbiglio più a me stessa che a Fred.
«Di cosa?» chiede lo Shinigami.
Salgo con le ginocchia sul letto e il più piano possibile mi stendo accanto GD poggiandomi con la testa sulla sua spalla.
«Zanzara ma che fai? Questo è sconveniente! Immensamente sconveniente!» protesta Fred furioso.
«Resto solo un po’ …» sussurro.
«Poco o no, lo stesso è sconveniente!» continua lui. Lo ignoro.
Mi sento bene così. Qui, accanto a lui. Sento il suo profumo e il mio battito accelera. Mi rannicchio gongolando un po’. Come fa ad essere così bello?! Dovrebbe essere illegale!
Mentre mi pongo questo genere di domande esistenziali, sento le palpebre pesanti.
«Zanzara? Zanzara! Eccola che si addormenta! Ed io lo sapevo, che ti credi! Testona!» mi rimprovera Fred.
Ma io già non sento più nulla.






NOTA DELL'AUTRICE:
allora Vip come va? :D 
Spero tutto bene ;) Vi è piaciuto questo capitolo? Sembrerebbe che Chiara non rischi più di andarsene prima del tempo...
Chissà ora cosa combina! XD
Grazie a tutti per aver letto e a chi mi sostiene con le sue recensioni! *^*
Kisses

Myuzu

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Capitolo 36
*** Cosa dovrebbe andare storto? ***


Sento l’eco di una voce, ma come al solito ho troppo sonno per aprire gli occhi. Quando mi sento solleticare pancia e fianchi però, schizzo sull’attenti, improvvisamente sveglia.
«Se volevi dormire con me bastava chiedere, Scricciolo.» sorride malizioso Ji Yong.
Il suo volto è troppo vicino e per allontanarmi cado giù dal letto.
«Scricciolo!» urla GD preoccupato affacciandosi al bordo del letto. Vedendomi sconvolta, con i capelli in disordine, le guance rosse e gli occhi sgranati per la sorpresa, non può non ridere. «Ti sei fatta male?» cerca di chiedere tra le risate.
Mi strofino gli occhi imbarazzata. Mi sono davvero addormentata accanto a lui?! Che figura!
Ji Yong incrocia le braccia sul letto e vi poggia il mento sopra, fissandomi. Lo fisso a mia volta, non sapendo cosa dire.
«Hai ripreso colorito.» afferma contento. Allunga una mano verso il mio volto ed io mi lascio accarezzare. «Questi integratori fanno miracoli, non hai più le occhiaie. Anche le tue labbra sono più rosse …» a queste parole mi passa il pollice sulle labbra, prima di avvicinarsi e baciarmi dolce.
Wow e che buongiorno! Mi lascio un po’ coccolare dai suoi baci e le sue carezze …
«Buongiorno anche a te Zanzara!» sbraita Fred comparendo all’improvviso accanto al volto di GD, facendomi sobbalzare. Mi stacco da Ji Yong che mi fissa contrariato.
«Che ore sono?» chiedo, parlando finalmente.
«È presto.» risponde GD.
«È tardi!» risponde invece Fred. Fisso prima uno, poi l’altro.
«L’ora precisa?» domando ancora.
«Saranno le sei …» dice Ji Yong vago.
«Sono le nove!» urla Fred. Non so a chi credere …
«Dai, vieni un po’ qui, Scricciolo!» mi invita GD prendendomi le mani e tirandomi sul letto.
«Non esiste! È tardi e lui deve lavorare!» dice Fred. «Giù le mani dalla mia Zanzara! Approfittatore!» grida rivolto GD che ovviamente non lo sente.
«Ehm … Ji Yong?» riesco a dire prima che mi baci di nuovo. Non che mi dispiaccia, ma se è davvero tardi, deve andare a lavoro. «Ji Yong!» mi stacco combattendo contro il mio stesso istinto. «Le riprese!» affermo non riuscendo a formulare una frase completa.
Qualcuno bussa ed io mi pietrifico.
«Ji Yong, è tardi! Sveglia!» è Seungri! Cavolo! E ora?
«Povero maknae … ora che vi vedrà assieme ne soffrirà tantissimo …» constata Fred triste. A dirla tutta non so se stia fingendo o meno.
«Non dire che sono qui!» ordino a GD a bassa voce, mentre con scatto felino mi infilo sotto al letto. Oddio! Sembra di stare in una barzelletta dei cornuti!
Senugri apre la porta ed entra. Intravedo le sue babbucce a cane.
«Ah sei sveglio …» dice appena vede GD seduto sul letto. «Sbrigati, sono le nove.» continua il maknae.
«Sbrigati lo dici a tua sorella!» risponde sgarbato GD lanciandogli un cuscino, ma sta solo prendendo il giro il piccolo (per modo di dire, piccolo!) Ri. Sento ridere il maknae mentre esce, richiudendo la porta.
GD si affaccia sotto al letto a testa in giù.
«Se n’è andato …» mi avverte. Esco strisciando e un po’ giù.
«Dovresti dirglielo …» dico sicura che sappia a cosa mi riferisco.
«Già …» sussurra assorto prima di scompigliarsi i capelli freneticamente. «Aaaaah! Maknae dei miei stivali!» impreca.
«In effetti dovremmo dirlo anche agli altri.» aggiungo incrociando le gambe sul pavimento.
«Bé credo che per gli altri non sarà un problema …» dice lui sovrappensiero.
Fisso assorta nel vuoto. Non mi va l’idea si ferire Seungri. È un ragazzo buono e gentile, non merita di soffrire.
A GD scappa un risolino, lo guardo con un bel punto interrogativo in faccia.
«Sei carina anche quando sei pensierosa!» afferma ed io divento rossa come da copione!
«Quando la finirà di dire cose smielate?! E tu che ci caschi pure!» brontola Fred, ma non lo sento.
 
«Oggi ti vedo meglio, mi fa piacere.» mi dice Taeyang avvicinandosi con un sorriso.
«Grazie. Sto meglio sul serio.» rispondo sorridendo a mia volta.
I Big Bang si stanno preparando ad uscire per un’altra giornata di riprese. Per non so quali problemi si stanno dilungando un tantino.
«Ma perché non posso venire?!» mi lamento appena GD rispunta nella hall. «Sto bene! non ho più la febbre! Ti preeeeeego!» lo imploro.
«Ho detto di no.»  replica secco.
«Zanzara, Romeo qui ha ragione. È meglio per te non sforzare il tuo corpo.» concorda Fred svolazzandoci attorno.
«Per favore!» ripeto con occhi da cucciola. Ji Yong mi guarda un attimo e sta per cedere. Lo so che sta per cedere. Ma interviene Top tappando gli occhi a GD e facendolo voltare dall’altro lato.
«No!» mi dice Top con sguardo intimidatorio. Ma continuo con gli occhi da cucciola e il suo sguardo si addolcisce. Vorrebbe continuare a dirmi di no, ma sta cedendo anche lui.
Arriva Seungri.
«Non puoi. È per la tua salute. Quindi smettila di fare la bambina!» mi dice il maknae avvicinandosi.
Con lui non c’è bisogno nemmeno degli occhi da cucciola, basta fissarlo un po’ in più. «Bé se si copre bene … potremmo portarla, no?» dice poi, arreso.
«Non esiste! Aveva la febbre ieri e se poi ha una ricaduta?» interviene Daesung, ma appena mi guarda in faccia, sbatte le palpebre due o tre volte prima di carezzarmi i capelli. «Ma che carina quella cucciola! Chi è quella cucciola brava!»
Mi sento tanto un cane!
«Zanzara … ma come fai?! Con cosa li stai drogando?» chiede Fred sbalordito.
«Chiara. Non puoi venire. Punto. Mi dispiace, ma è per il tuo bene.» dichiara Taeyang. Fisso anche lui, ma non sortisco alcun effetto. Mi concentro di più facendomi perfino venire le lacrime agli occhi. Ma niente! Rimane impassibile.
«Oppa, ti prego …» imploro Taeyang.
«Mi dispiace.» mi dice con un dei suoi sorrisi gentili e paterni.
Ok. Ammetto la mia sconfitta. Ho perso! È talmente dolce che non riesco nemmeno ad arrabbiarmi per aver perso. Mentre Taeyang mi consola dandomi dei colpetti dolci sulla testa, gli altri se la danno a gambe per paura che gli chieda nuovamente di portarmi.
Resto a fissare dalla finestra della hall il furgoncino che parte e sparisce nella neve.
«Non è giusto! Volevo andare anch’io!» mi lamento.
«Purtroppo per te, il tuo incantesimo non funziona con tutti.» sospira sarcastico Fred.
«Non aveva detto di aver paura delle ragazze?!» dico nervosa.
«Yongbae?» spunta Ka Lin spaventandomi. «Bé si. Forse di te no perché ti considera … come dire … una sorella minore! In genere si spaventa di quelle che non conosce.» ride con una mano davanti la bocca.
«Lei li conosce davvero bene …» commento pensierosa, guardandola.
«C’è qualcosa che vorresti sapere?» mi chiede la donna gentile.
«Sotto altre condizioni e in un altro momento avrei detto si, immediatamente. Ma ora … non so. Sento come se volessi scoprire da sola tutto ciò che c’è da sapere. Anche se ho poco tempo, anche se non basterebbe una vita intera, ma voglio imparare a conoscerli da sola.» spiego sicura.
«Mmm …» sorride Ka Lin. «Il mio Ji Yong ha buon occhio.»
«Cosa?» chiedo.
«Sai che stasera ci sarà una festa qui in albergo?» annuncia la donna cambiando argomento.
«Una festa? Di che genere?» chiedo curiosa e dimenticandomi di ciò che ha detto prima.
«Del genere in cui si mangia, beve, balla e si sta insieme! Pensa che bella occasione per te.» afferma entusiasta e battendo le mani.
«Ho avuto già occasione di andare a una festa con loro … ma non è andata granché …» penso ad alta voce.
«Allora dobbiamo rimediare! Stasera ti divertirai Chiara. Parola di Ka Lin!» mi fa l’occhiolino.
«Questa donna mi spaventa!» afferma Fred con l’occhio sbarrato.
«Guarda che ti sento!» risponde lei leggermente stizzita.
«Oops!» esclama sarcastico Fred. Scoppio a ridere.
«Di un po’ tesoro, ma come fai a sopportarlo?» mi chiede Ka Lin, mettendomi un braccio sulle spalle e dirigendomi verso il corridoio.
«Non lo so. Una buona dose di pazienza, immagino.» rispondo divertita.
«Ma sentila!» ribatte Fred. «E cosa dovrei dire io?! Questa ragazza è un completo disastro! Ha la lingua lunga. Spesso maleducata. Svampita. Istintiva. Ebete quando si tratta di quell’idiota. E si sbaciucchia con lui ad ogni occasione! La domanda opportuna sarebbe: tu Fred come fai a sopportare questa benedetta ragazza?!» continua agitandosi. Ka Lin ride sotto i baffi.
«Senti zoticone di un Fred! Chiudi quella boccaccia sennò con tutto questo acido corrodi il parquet!» replico offesa.
Per un po’ andiamo avanti a punzecchiarci fino a che mi esce la classica frase infantile:
«Non ti parlo più!»
«Sia ringraziato il Dio!» esclama Fred, mentre arrabbiata seguo Ka Lin.
 
Dopo una trentina di vestiti provati e scartati, ne trovo uno che mi piace: un vestito senza spalline, lungo fin su le ginocchia, color verde smeraldo. La fascia del seno è decorata con merletti neri. Un nastro nero, chiuso con un piccolo fiocco al di sotto del seno, segna l’inizio della gonna che scende liscia, dalla quale sbucano i veli neri che vi sono al di sotto.
Per le scarpe è stato ancora più difficile, perché non abbiamo trovato un paio che mi andassero e che potessero andare bene con il vestito. Nessuna delle figlie di Ka Lin (perché è nel loro guardaroba che siamo venute a cercare qualcosa da mettermi!) porta il mio numero. Così alla fine, sono costretta a mettere un paio di scarpe nere con tacco di almeno due numeri più piccole! Mi fanno già male i piedi all’idea. Ma Ka Lin ha detto che sarà una festa elegante e non posso presentarmi con le scarpe da ginnastica o gli stivali da neve!
Fred  mi gironzola attorno. Sembra impaziente. È da prima che non ci parliamo. A dire il vero, non l’ho nemmeno guardato una volta! Penso che stia per cedere.
«Scommetto che cadrai con quei tacchi, Zanzara.» dice con aria di sufficienza. «Non ti prenderò. Anzi mi farò una pancia di risate …» cerca di farmi innervosire così che io risponda, ma non cederò! «Oppure litigherai con qualcuno e correrai in bagno ed io non verrò a consolarti.» continua ed io continuo ad ignorarlo. «Non verrò da te nemmeno se mi chiami …» resto zitta e impassibile, controllando che le scarpe siano pulite. «Nemmeno se svieni!» dice a tono più alto. Ma non mi volto nemmeno. «Ok. Ok. Mi arrendo. Ma ti prego, parlami!» dice infine afflitto.
Un sorriso sboccia sulle mie labbra.
«Idiota.» lo insulto divertita.
«Non ne approfittare!» risponde, sollevato.
«Allora è deciso. Quello verde.» entra Ka Lin soddisfatta.
«Si, mi piace di più.» annuisco contenta, sia per il vestito che per aver risolto con Fred. In effetti non c’è voluto molto, meglio così!
«Perfetto. Sarai bellissima cara. Attenta a non fare stragi di cuori!» mi avverte la donna, io rido.
«Non ha bisogno di un mini abito e trampoli per fare conquiste. La mia Zanzara è bella di suo.» dichiara Fred serio. A volte non so se mi prende in giro o è convinto di quello che dice!
«Lo so. Lo so.» scuote la testa spazientita Ka Lin dedicandomi un’occhiata d’intesa. Sorrido.
Non vedo l’ora che arrivi stasera! Spero che le cose vadano diecimila volte meglio dell’altra volta. Ma ora che Ji Yong è con me, cosa dovrebbe andare storto?






NOTA DELL'AUTRICE:
altro capitolo di passaggio, spero di non avervi annoiato XD 
Sembra prorpio che sia arrivato il momento di un'altra festa, cosa pensate che succederà?
Grazie a tutti per aver letto, per il sostegno e per le recensioni :D Grazie di cuore!
Kisses *^*

Myuzu

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Capitolo 37
*** Non proprio come programmato ***


«Cosa?» gridiamo io e Ka Lin a bocca aperta.
«Cosa significa che Ji Yong stasera non verrà?» domanda poi Ka Lin contrariata.
«Deve supervisionare il montaggio del video. Alcuni addetti non hanno potuto raggiungerci e così sono a corto di personale. Ji Yong si è offerto di dare un mano.» spiega Taeyang dispiaciuto.
«Proprio stasera?!» affermo delusa. Volevo davvero andare alla festa con GD. Lo desideravo con tutto il cuore e ora mi dicono che lui non ci sarà. Cavolo! Me la sarei risparmiata la caccia al vestito!
«Oh, su cara! Non ti abbattere. Sono sicura che ti divertirai comunque.» mi consola Ka Lin.
«Che idiota, quel ragazzo!» lo insulta Fred.
«No, non è un idiota. Ama solo il suo lavoro. È giusto così …» replico. Ma in cuor mio sono triste. Mentre potrà lavorare per il resto della sua vita, il tempo che ha con me è molto limitato. Ma forse non gli interessa …
Mi volto diretta verso la mia stanza. Una volta entrata mi butto sul letto, scocciata e triste.
«Andiamo Zanzara! È solo per oggi …» afferma Fred attraversando la porta. «Passerete la giornata insieme domani.»
«Non ci sarà un’altra festa domani …» mormoro con la testa immersa nel morbido cuscino.
«Non pensavo ci tenessi tanto.» commenta Fred galleggiando a gambe incrociate a pochi centimetri dal letto.
«Avrei messo anche quelle due trappole mortali ai piedi pur di andarci, secondo te non ci tenevo?!» chiedo sarcastica.
«In effetti …» fa una pausa. «Vuoi che lo faccia venire?» chiede poi.
Mi volto lentamente verso di lui.
«Puoi farlo?» domando.
«Qualcosa del genere … anche se, come dire, si chiama giocare sporco. Un po’ come il fatto che non ti cacciavano di casa, ricordi?» mi dice guardando il soffitto. Ci penso un po’, poi sospiro.
«No, non fa nulla. Non voglio che siano condizionati nelle loro scelte.» affermo mettendomi a sedere.
«Brava la mia Zanzara.» sorride fiero Fred, carezzandomi i capelli.
Qualcuno bussa.
«Avanti.»
«Cucciola, sei pronta?» compare Daesung sorridente e con una camicia aderente blu notte.
«Non vengo …» rispondo triste.
«Cosa?! Non esiste proprio. Tu vieni! Che festa sarebbe senza di te?!» mi dice avvicinandosi.
Mantengo lo sguardo basso. Appunto, che festa sarebbe senza GD?! «Cucciola.» si inginocchia davanti a me per potermi guardare in volto. «Capisco che tu sia triste, ma non puoi farlo per noi oppa che ti vogliamo tanto bene?»
Sarà per l’ultima frase, per il suo sorriso contagioso o per lo sguardo implorante, ma tempo venti minuti che sono alla festa seduta ad un tavolino con Top e Daesung aspettando la nostra ordinazione.
«Stai bene con questo vestito.» si complimenta Top con un sorriso.
«Grazie.» sorrido a mia volta, riconoscente.
«La nostra Cucciola sta bene con tutto!» protesta Daesung, rido imbarazzata.
«Non vi sembra di fare un po’ troppi complimenti stasera?!» dice Fred stringendo la falce minaccioso. Sorrido anche a lui.
«Eccovi.» ci raggiunge Taeyang in canottiera gialla e nera. Sembra un’apina con la cresta. Sono ancora un pizzico arrabbiata per avermi lasciata qui stamattina, ma anche quel po’ di rabbia sfuma vedendo il suo angelico sorriso dedicato a me. «Sei bellissima.»
Oddio che imbarazzo!
«Grazie.» ripeto, non so cos’altro dire.
«Qualcuno stasera vuole che gli cavi gli occhi …» mormora Fred con il fumo che gli esce dalle orecchie.
«Mentre arriva la nostra ordinazione, che ne dite di ballare? C’è bella musica.» afferma Top spiazzandoci tutti. Ci voltiamo verso di lui a bocca aperta. Top? Che chiede di ballare? Impossibile!
«Oppa, non ti senti bene?» gli chiedo spaventata.
«È vero Hyung, sicuro di sentirti bene?» chiede Daesung mettendogli una mano sulla fronte.
Top da uno schiaffo alla mano di Daesung sorridendo infastidito.
«Cos’è?! Non posso aver voglia di ballare?!» domanda retorico. Noi siamo sempre più allibiti. Lui sbuffa rumorosamente e mi afferra per un polso trascinandomi in pista.
Non so camminare su questi dannati tacchi e rischio ti cadere tipo … trenta volte in dieci passi! Top mi afferra le mani e inizia a ballare in un modo molto ambiguo a tempo di musica. Mi scappa da ridere, ma lui è talmente convinto dei passi che sta facendo, che inizio a ballare anch’io, provando con tutta me stessa a non cadere.
Dopo poco sopraggiunge Daesung che mi rapisce. Tanto per dirne una, sto per cadere di nuovo! Daesung mi sorregge e con una mano nella mia e con l’altra sul fianco, ci immergiamo in uno strambo tango che non può essere nemmeno definito tale. Daesung fa delle facce assurde ed io non posso non sbellicarmi. Non penso nemmeno più al fatto che inciampo ogni due passi! Al casquet mi sfugge un gridolino e mi avvinghio a Daesung perché sul serio mi vedo a terra! Ma per fortuna tra le risate, mi tira su appena in tempo.
È la volta di Taeyang che con un modo molto dolce e timido inizia a ballare di fronte a me. Un ballo un po’ più calmo che almeno rientra nelle mie possibilità. Quando poi la musica si riscalda, si riscalda  anche Taeyang che inizia a fare piroette e ondeggiamenti spettacolari che attirano l’attenzione dei presenti in sala. Quando si accorge di essere diventato  il centro dell’attenzione, si ferma e con il suo solito sorriso, si scusa con un breve inchino. Nel frattempo Daesung ha fatto conquiste e balla tra due ragazze dall’aria assatanata. Ho quasi paura per lui.
Top è tornato al tavolo e sorseggia del vino con fare aristocratico.
«Mi devo fermare un attimo.» dico a Taeyang nell’orecchio indicando i miei piedi intrappolati nelle scarpe, lui annuisce prima di tornare a ballare.
A passo molto lento e tremolante torno al tavolo, Fred mi affianca.
«Non so se l’hai notato …» inizia vago.
«Cosa?» chiedo curiosa, cercando di contenere le smorfie di dolore.
«Stanno facendo di tutto per distrarti e farti divertire. Pensa che Top ti ha proposto di ballare!» risponde lo Shinigami, sbalordito.
È vero. Non ci avevo pensato. Lo stanno facendo per me. Inizio a sorridere come un’ebete da sola, mentre qualche lacrima di felicità mi guasta il trucco.
«Zanzara! Il trucco! Ricordi le minacce di morte di Ka Lin?» mi ricorda Fred mentre cerco di asciugarle senza fare danni. Ma sono così contenta! Sono ragazzi fantastici ed io sono talmente fortunata a conoscerli che non ho parole per esprimere la mia gioia.
«Cucciola?» mi chiama una voce incerta, mi volto e vedo Seungri. Resta fermo, impalato come un allocco a bocca aperta, mentre mi squadra dalla testa ai piedi.
«Ehilà, c’è nessunooooo?» domanda arrabbiato Fred, sventolandogli la falce davanti agli occhi.
«Ri?» lo chiamo per farlo riprendere.
«Sei … carina.» commenta arrossendo un po’.
«Tsk! Ti sei sprecato!» dice Fred sprezzante.
«Grazie. Anche tu stai bene.» ricambio, guardando il suo gilet nero aperto sulla camicia pesca. Arrossisce ancora di più.
«Ehm … ti va di … ballare?» mi chiede.
«A dire il vero, i piedi mi fanno male, volevo sedermi un po’.» rispondo mortificata.
«Dai ti prego … solo un ballo.» mi si avvicina e mi prende per mano.
«Ri, sul serio …» inizia a tirarmi. «Aspetta! Cado!»
«Se cadi, allora è meglio che ti mantenga stretta.» risponde con un sorrido malizioso.
«Scemo!» scherzo.
«Ehi, ehi, ehi! Giù le mani!» urla Fred, mentre Ri mette le mani sui miei fianchi.
Il suo tocco è educato, perciò lascio correre e inizio a ballare. Tra un ballo così, uno veloce, uno lento, uno tradizionale e altri, alla fine sono stanchissima e i piedi non me li sento più.
«Ti prego Ri, basta! Non ce la faccio più.» mi lamento.
«Soltanto un altro.» replica implorante congiungendo le mani.
«E da venti canzoni fa che lo stai ripetendo!» lo accuso stremata.
«Ok, ok. Sediamoci.» afferma trascinandomi ad un tavolo libero.
«Non torniamo dagli altri?» chiedo pensierosa, rischiando di cadere per la trecentocinquantasettesima volta.
«Il tavolo è lontano e credevo non ce la facessi a camminare.» mi risponde semplicemente.
«Attenta, Zanzara che questo non me la racconta giusta.» mi avverte Fred non lasciando mai il mio fianco. «Sai come si dice: quando il gatto non c’è, i topo ballano! E se non l’hai capito, il gatto è Ji Yong e Seungri è il topo!»
Raggiunto il tavolo, mi abbandono letteralmente sulla sedia, esausta. Non ho mai ballato così tanto, Ri, invece, è instancabile. Osservo un po’ la sala piena di gente: la folla è aumentata in confronto a prima. La sala che ci ospita è enorme e nonostante ciò non c’è nemmeno uno spazio libero.
«Ma dov’è uscita tutta questa gente?» chiedo più a me stessa.
«Non sono solo ospiti dell’albergo.» spiega Seungri. «Il proprietario ha un sacco di amici e le sue feste sono famose. C’è gente che si fa ore di aereo solo per venire a questa festa.»
«Capisco …» riesco solo a dire.
Penso a GD. Cosa starà facendo in questo momento? Uffa! Mi manca, è possibile?
Sento Ri che si avvicina con la sedia accanto a me. Cosa avrà in mente?
«In genere … a che ora finiscono queste feste?» chiedo per distrarlo da eventuali suoi strani propositi.
«Le tre o le quattro di mattina.» risponde con nonchalance.
Le tre o le quattro? Oddio! Ma allora GD ce la farebbe a fare un salto! Ma che dico?! Dopo una giornata di lavoro sarei solo un’egoista a chiedergli di venire.
«Ora che ore sono?» domando.
«Penso mezzanotte.» risponde il maknae vago.
«L’una e diciassette.» risponde invece puntualissimo Fred. Ma cos’è? Un orologio svizzero?!
«Tu non dovresti andare a dormire? Non hai le riprese domani?» gli chiedo mentre piano piano si avvicina sempre di più.
«Domani è giorno libero.» afferma.
«Davvero?!» chiedo contenta. Domani posso stare con GD!
«Contenta?» domanda lui con un sorriso. Annuisco allontanandomi un po’. «Ti va di andare a fare un giro, domani?»
Oddio! Cos’è, un appuntamento?!
«Oh cribbio! L’ha detto sul serio?» si sbalordisce Fred, contrariato.
«Ehm … non credo sia una buon’idea …» rispondo, non sapendo bene cosa dire.
«Perché no?» mette il broncio.
«Zanzara, evadi!» mi suggerisce Fred.
«Devo andare in bagno.» annuncio scattando in piedi, il più lontano possibile dal suo volto.
«Ti accompagno.» dice. Vedendo la mia espressione scandalizzata si affretta a dire. «Scema, solo fino a fuori. Con questi tacchi sei proprio un’incapace!»
Mi rilasso un po’. «Non fa nulla, sul serio.»
«Insisto.» dice Ri serio. I nostri sguardi si allacciano ed io ho paura che gli stia passando qualche idea strana per la testa, faccio un passo indietro, ma come ci si aspetta da me con questi dannati tacchi, sto per cadere.
«Attenta!» Ri mi afferra giusto in tempo. Con un braccio dietro la mia schiena, mi sorregge. Questa scena mi è tremendamente familiare! Solo che il soggetto è diverso e la mia intenzione stavolta era quella di scappare! I nostri visi sono troppo vicini.
«Zanzara, ma che combini?!» mi sgrida Fred, ma non riesco a divincolarmi dalla sua stretta.
«Ti avevo detto che sei un’imbranata su questi tacchi …» mi sussurra Ri avvicinandosi sempre di più. Cerco di indietreggiare, ma il suo braccio non me lo permette. Certo che Ri è proprio bello. Ma cosa diavolo sto dicendo?!
Inclina la testa ed ora è a pochi centimetri. Vedo le sue labbra fremere. Porca …!
Fortuna volto la faccia appena in tempo, ricevendo un bacio sulla guancia.
Seungri si stacca contrariato e vorrebbe partire di nuovo all’attacco.
«Ecco dov’eri!» urla Top, comparendo da dietro una pianta e dando uno schiaffo dietro la testa del maknae.
«Ahio! E questo per cos’era?» chiede Ri toccandosi nel punto in cui Top l’ha colpito.
«Cosa stavi facendo eh?» chiede Top con un sorrisetto assassino. Fa paura anche a me. Indietreggio finalmente libera dalla presa di Seungri.
«Stavo parlando con Chiara.» spiega il maknae.
«Non ti sembra di essere un po’ troppo vicino per parlare con lei?» continua Top minaccioso. Non so se intervenire o meno.
«Bravo! Digliene quattro anche per me!» lo incoraggia Fred.
«E allora? Anche se fossi troppo vicino, quale sarebbe il problema?» parte alla riscossa Seungri, lasciandomi a bocca aperta.
«Il problema è che sei un milione di anni luce in anticipo per provarci così con una ragazza!» continua Top un tantino … arrabbiato?
«Geloso?» provoca Ri.
«Sparisci maknae!» intima Top. Non l’ho mai visto così … Mi dispiace per Seungri, sembra esserci rimasto male per queste parole dure. Rimane un po’ a fissare l’amico con occhi di fuoco per poi dargli una spallata e andarsene.
«Al diavolo …» sento imprecare Seungri, mentre una morsa mi stritola il cuore. Mi dispiace tremendamente e mi sento in colpa …
Lo guardo allontanarsi prima di rivolgermi a Top.
«Grazie … ma non ti sembra di essere stato un tantino …» inizio.
«Gli passerà. Seungri è fatto così, non sa portare rancore.» mi risponde Top sorridendo. Annuisco. «Vieni, andiamo dagli altri.»
Lo seguo leggermente zoppicante fino al tavolo dove Taeyang ci aspetta, mentre giocherella con un bicchiere.
«E Seungri?» chiede appena ci vede.
«Era stanco. È andato a dormire.» mente Top, mentre mi siedo. «In effetti, credo di avere sonno anch’io …» sbadiglia.
«Sarà stato il vino.» ipotizza Taeyang sorridendo.
«No, non credo. Comunque vado. Buonanotte.» ci saluta e si allontana. Sono sicura che sta andando a controllare se Ri stia bene. Ed io spero con tutto il cuore che sia così.
«Tutto bene?» mi chiede Taeyang intuendo che qualcosa non va.
«Si, certo.» annuisco. «Daesung?» chiedo, non vedendolo.
«È lì. Con quelle ragazze.» lo indica. Sta ancora ballando. Ma è instancabile!
«Hai capito Mr. Sorriso!» esclama Fred.
«Wow, quante ragazze!» affermo sorridendo.
«Daesung ci sa fare.» dice Taeyang fissandolo. Lo guardo triste, intuendo quello a cui sta pensando.
«E a te? Non ha colpito nessuna, stasera?» chiedo incrociando le braccia sul tavolo e avvicinandomi un po’ a lui per non dover urlare per farmi sentire.
«Eh?» chiede sorpreso dalla domanda.
«Zanzara, non imbarazzarlo!» mi rimprovera Fred.
«Non ti piace nessuna ragazza presente stasera?» ripeto la domanda.
«Ecco, no … non proprio …» risponde Taeyang, imbarazzato.
«Aaaah, allora c’è! Dai dimmi chi è!» dico punzecchiandogli il braccio con l’indice.
«No, davvero. Non c’è nessuna.» ripete, rosso in viso.
«Dimmi, ti prego, ti prego, ti prego!» lo imploro. Lo fisso e lui sospira.
«Quella al tavolo accanto alla finestra.» me la indica con un dito.
«Quella con i capelli corti?» chiedo.
«No, quella con i capelli ondulati.» specifica.
«Ha bei gusti!» apprezza Fred.
«È davvero carina!» dico, contenta. «Chiedile di ballare!»
«Cosa? No, no. Non se ne parla.» Taeyang scuote la testa freneticamente.
«Dai! Non c’è nulla di male! Non ci vuole nulla … ti avvicini, saluti e le chiedi un ballo. Tutto qui!» lo incoraggio.
«No, no. Non voglio.» continua lui timido.
«Oppa, di cosa hai paura? Non morde mica!» affermo.
«E se dice no?» chiede lui, insicuro. Che tenero! Mi verrebbe voglia di stringergli le guance.
«Significa che non sa quello che si perde. Tu, ringrazi e te ne vai e sarà per la prossima.» dico in fretta.
«E se dice di si?» domanda ancora, agitato.
«Se dici di si, le offri la mano, la porti in sala e ballate fino allo sfinimento!» affermo incoraggiante. «Oppa, puoi farcela! Dai!»
«Ok.» si alza. Non ci posso credere, ha detto “ok”! Inizia ad allontanarsi.
«Ah, non dimenticarti di chiederle nome e numero!» mi raccomando. Mi sento come mamma uccello, fiera del suo pulcino che sta per spiccare il volo. Mi batte forte il cuore per lui.
Lo vedo avvicinarsi il tavolo e salutare.
«Come starà andando?» domando a Fred apprensiva.
«Bé è già qualcosa che ha raccolto il coraggio per andarle a parlare.» constata galleggiando seduto alla sedia dove prima c’era Taeyang.
Vedo la ragazza sorridere e annuire, poi si alza.
«Ha detto si. Ha detto si!» dico emozionata e incurante della gente che mi vede parlare da sola.
Taeyang prende la ragazza per mano e vanno in pista. Prima di scomparire tra la folla mi guarda e sorridendo, mi  fa un occhiolino, contento.
«Ce l’ha fatta!» batto le mani felice.
«Solo una sciocca avrebbe rifiutato un invito da uno dei Big Bang, no?» afferma Fred rilassato.
Mi sfugge uno sbadiglio.
«Ho sonno … andiamo a dormire.» dico e Fred annuisce.
Mi alzo con l’intenzione di tornare in camera, ma i miei piedi non me lo permettono. Raggiungo la hall dell’albergo e nel momento in cui mi sfilo le scarpe, mi addormento di sasso su un divano. Incurante delle parole di Fred che non sento nemmeno.
 
Quando apro gli occhi, mi sento disorientata e mi ci vuole un po’ per mettere a fuoco. Quando ricordo di essermi addormentata nella hall, mi metto a sedere e guardo un po’ in giro. Non c’è nessuno, le luci ancora accese mi fanno immaginare che fuori sia buio. Mi alzo e una fitta ai piedi mi fa barcollare. Raccolgo con le mani le scarpe da terra e cerco Fred. Sta dormendo, fluttuando accanto al lampadario. Sorrido un po’ alla sua espressione beata.
Chissà se GD è tornato. Pensando a questo, torno nella sala della festa per assicurarmi che sia finita.
Non c’è più nessuno, come mi aspettavo. Le luci però sono ancora accese e i tavoli sono ricoperti di bicchieri e piatti vuoti o semivuoti. Strano. Credevo facessero le pulizie subito dopo. Ma a quest’ora non biasimo chi ha preferito andare a dormire e rimandare a domani mattina la fatica.
Ora che sono sveglia, non ho più sonno. Quella perenne sensazione di stanchezza che mi accompagnava prima di prendere il filtro, non c’è più. Abbandono le scarpe accanto alle casse della musica e afferro un’enorme busta nera da dietro il bancone e inizio a cestinare fazzoletti e cartacce sparsi in giro. Tanto non ho nulla di meglio da fare.
Penso che c’è troppo silenzio, così mi allungo sulla console del Dj e cerco una canzone che possa farmi compagnia durante queste improvvisate pulizie. Scelgo una playlist a caso di canzoni lente.
A passo di danza volteggio tra i tavoli con la busta in mano, canticchiando ogni qual volta conosco le parole.  Senza tacchi, mi sento finalmente libera.
«Non pensavo avessero assunto un’altra cameriera.» dice una voce all’improvviso. Lascio cadere la busta, spaventata.
«Ji Yong!» dico portandomi una mano sul cuore.
«Non ti sembra un po’ tardi per le pulizie?» mi chiede con un sorrisetto, mentre si toglie il cappello di lana rosa, quello con gli occhi.
«Sei tornato ora?» chiedo.
«Si.» annuisce stropicciandosi un po’ gli occhi.
«Devi essere stanco.» affermo triste.
«Un po’…» risponde fissandomi. «Perché ti sei vestita così?» mi chiede.
«Sto male?» chiedo fissando il vestito, preoccupata.
«No, stai anche troppo bene. Sono geloso.» risponde sporgendo il labbro inferiore e facendomi avere le farfalle nello stomaco. «E le scarpe?» mi indica i piedi nudi soffocando un sorriso.
«Ehm … non ce la facevo più a tenerle …» mi giustifico muovendo le dita dei piedi.
«Ti fanno troppo male i piedi o …» si avvicina tirandomi a sé per un braccio. « … c’è la fai a concedermi un ballo?»
«Mmm … non so …» rispondo fingendo di pensarci.
«Hai ragione, meglio andare a dormire.» si volta e fa per allontanarsi.
«Eh? No vieni qui!» lo trattengo per un braccio. Si volta con uno dei suoi sorrisi maliziosi prima di portare le mie braccia al suo collo per poi lasciare le sue sui miei fianchi. Mi fissa serio ed io mi sento un po’ a disagio. Iniziamo ad ondeggiare lenti senza seguire il ritmo.
«Un uccellino mi ha detto che volevi ballare con me …» dice piano ed io penso immediatamente a Ka Lin. «Mi dispiace non essere venuto.» sussurra accostando le labbra al mio orecchio.
«Ora sei qui …» dico timida, che imbarazzo!
«Ti sono mancato?» chiede malizioso.
«No.» rispondo subito, divertita.
«Bugiarda.» ribatte scherzoso.
«Forse solo un po’ …»
«E ammettilo!» insiste ridendo.
«Ma cosa?» faccio la finta tonta.
«Che ti sono mancato!» mi fissa negli occhi, di nuovo serio.
«Ed io? Ti sono mancata?» domando.
«No …» sussurra prima che le nostre labbra si incontrino.
«Bé ora capisco molte cose …» la voce sprezzante di Seungri ci fa staccare. GD ed io rimaniamo senza dire una parola a fissarlo mentre, dopo un’occhiata fredda, esce dalla sala senza più dire una parola.
Il cuore mi fa male: l’ultima cosa che volevo era ferirlo. E invece è esattamente questo quello che ho fatto: l’ho ferito nel profondo.






NOTA DELL'AUTRICE:
chiedo umilmente scusa per la lunghezza chilometrica di questo capitolo, ma non ho voluto dividerlo perché la mia povera mente malata l'ha concepito così. XD
Sinceramente questo capitolo non mi piace granché, non so il motivo, ma non mi convince :( voi cosa ne pensate?
Ad ogni modo ringrazio tutti coloro che hanno letto e coloro che recensiscono e mi sostengono :) 
Kisses

Myuzu

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Capitolo 38
*** L'unico a non saperlo ERA Ri ... ***


Ji Yong ed io ci guardiamo per un attimo, prima di seguire Seungri nella hall. Non so esattamente cosa dirgli e scommetto non lo sa neanche GD, ma lasciare le cose in questo modo, non mi sembra una buon’idea.
«Ri!» lo chiamo, mente GD, più veloce di me, mi supera e afferra Seungri per il braccio costringendolo a voltarsi. Assisto alla scena, incapace di muovermi.
«Che vuoi?» chiede sgarbato il maknae, guardandolo assassino.
«Parlare.» risponde il leader non lasciandosi intimidire.
«Non ho nulla da dire.» ribatte Ri, aggressivo.
«Allora ascolta.» continua GD.
«Ma cosa sta succedendo?» chiede Fred svegliato dalle urla e accorso subito al mio fianco.
«Ascoltare? E cosa? Sentiamo … Del perché ti stavi baciando con l’unica ragazza che mi sia piaciuta da mesi o del fatto che tu nonostante lo sapessi non mi hai detto nulla di voi due?» accusa Seungri arrabbiato.
«Senti, Ri … io …» comincia Ji Yong, incerto.
«Tu cosa? Tu! Tu! Tu! Sempre e solo tu! Parli sempre di te. Tutti parlano sempre di te! G-Dragon ha fatto questo, GD ha fatto quello. Quant’è bello, quant’è in gamba GD! Sono stanco di essere considerato come una ruota di scorta! È così nel lavoro, è così nella vita ed ora anche con le ragazze! Sono stanco di arrivare sempre dopo di te.» conclude amareggiato. GD resta senza parole, così il maknae si allontana lasciandoci soli e un vuoto dentro.
 
Inutile dire che non chiudo occhio. Nel mio letto, abbracciata al cuscino e con Fred accanto, penso e ripenso al litigio tra GD e Ri e mi sento tremendamente in colpa. Se non ci fossi stata io, forse questa discussione non ci sarebbe mai stata. Trattengo i singhiozzi, mentre pesanti lacrime iniziano a bagnarmi il volto. Perché deve essere tutto così difficile?! Io non volevo questo. Volevo solo passare del tempo con loro. Divertirmi con loro e non creare problemi o litigi. Forse era molto meglio se non avessi espresso il desiderio. Forse era molto meglio morire subito.
«Zanzara, tranquilla che tutto si aggiusta.» mi consola Fred. «Davvero credi che non abbiamo mai litigato prima?» chiede retorico. Tiro su con il naso. Mi sento in colpa comunque. «Ri non ha parlato solo di te. Non l’hai sentito? L’ha accusato di varie cose. Ha i complessi di inferiorità!» continua lo Shinigami a bassa voce.
«Mi odia!» dico all’improvviso.
«No che non ti odia!» ribatte Fred affettuoso.
«E tu come fai a saperlo?» domando tra le lacrime.
«Bé lo so … in fondo sono un dio.» risponde con aria solenne.
«Sei un dio della morte, no il dio dell’amore. Parole tue!» lo accuso, asciugandomi un po’ gli occhi.
«Il contesto era diverso!» si difende Fred con il broncio. «E poi non potrebbe mai odiare una Zanzara come te! Al massimo odia il tuo Romeo.»
«Non voglio che odi GD! Preferisco essere odiata io, piuttosto!» esclamo, mettendomi a sedere sempre con il cuscino tra le braccia.
«Ma il suo odio è … un odio positivo. Tipo quello delle competizioni! Quello che fa crescere!» arrangia Fred pur di tirarmi su. È talmente buffo quando cerca di consolarmi.
«Non sapevo esistesse l’odio positivo …» sogghigno tra le lacrime.
«Ci sono tante cose che non sai.» ribatte fiero, come se lui sapesse tutto. Sorrido. «Ecco vedi? Se sorridi si illumina la stanza. E se si illumina la stanza si vede meglio. Sorridi e si risolve tutto.»
«Ma cosa blateri?» cerco di colpirlo con il cuscino che lo attraversa, ridendo.
«Cosa volevi fare Zanzara ingrata eh?» chiede scombinandomi i capelli.
«Grazie, Fred.» lo ringrazio.
«Eeeeh cosa faresti senza di me?!» sospira lo Shinigami.
«Morirei.» ridiamo un po’ insieme. Mi sento meglio e almeno ora ho la speranza che tutto si aggiusti.
 
Mi presento il sala pranzo ancora in pigiama e con la faccia stanca. Con lo sguardo cerco i Big Bang: sono tutti seduti, tranne Ri, al solito tavolo.
«Buongiorno.» saluto tutti agitando piano la mano.
«Buongiorno!» mi ricambia radioso Taeyang. Qualcosa mi dice che ieri è andata bene.
«’Giorno!» dice Daesung che conclude lo sbadiglio con un ampio sorriso.
Top mi sorride semplicemente, mentre addenta un cornetto.
«Ragazzi dobbiamo dirvi una cosa …» dichiara invece GD alzandosi.
«Che state insieme?» chiede Taeyang con nonchalance.
«Ehm … si.» annuisce GD mentre lo guardo. Oddio! Stiamo insieme sul serio? Tuffo al cuore.
«Perspicace il santarello qui!» commenta Fred che mi segue, più assonnato di me. Ancora non capisco per quale motivo gli shinigami hanno bisogno di dormire!
«Lo sapevamo già!» afferma Top, ora sorseggiando il caffè.
«Era chiaro … come il sole.» conferma Daesung con un altro sorriso prima di lasciar cadere la testa sul tavolo. Ma a che ora è andato a dormire?
«Quindi lo sapevate?» chiede Ji Yong sollevato.
«Tutti meno che Ri.» precisa Top con espressione infantile.
«Si, l’unico a non saperlo è Seungri.» ripete Taeyang, mentre Daesung mugugna qualcosa di incomprensibile.
«Era … Seungri.» dice GD enfatizzando l’”era”.
Daesung alza la testa e si volta a fissarci insieme ad un Taeyang serio ed un sorpreso Top.
«Ah …» dice semplicemente Taeyang.
«Spiegato il mistero del perché non sia sceso per colazione …» commenta Top tornando al suo caffè. Daesung ritorna con la testa sul tavolo.
«Deduco che non l’ha presa bene …» sospira triste Taeyang. GD si siede e si scompiglia i capelli ancora di più.
«Prima o poi dovevi dirglielo.» lo conforta Top. «Vedrai che gli passa.»
Resto a fissarli mentre continuano a parlare, ma non li seguo più. Mi perdo nei miei pensieri. Non è giusto che abbiano litigato per colpa mia. Non mi sta bene.
«Zanzara ti sei incantata?» Fred mi scuote una mano davanti agli occhi.
«E se gli parlassi io?» dico all’improvviso attirando l’attenzione.
«Non credo cambi qualcosa.» risponde GD serio.
«Lascia che faccia un tentativo.» gli dico sicura fissandolo negli occhi.
«Dalle fiducia. È un’ottima consolatrice.» interviene Daesung improvvisamente sveglio e attento.
Lo sguardo mio resta allacciatoa quello di GD in una sorta di conversazione muta e alla fine lui cede con un sospiro.
«Prova se vuoi …» dice.
«Bene …» sorrido allontanandomi in fretta.
«Chiara?» mi richiama Top. Mi volto. «Fighting!» gli sorrido di nuovo.
 
«Dai Zanzara! Puoi farcela!» mi incoraggia Fred accorso come supporto morale.
Davanti alla stanza di Ri faccio un bel respiro e busso. Non risponde nessuno, così provo ad aprire, ma la porta è chiusa a chiave.
«Ri? Sono Chiara, apri per favore.» dico calma.
«Cosa vuoi? Vattene!» risponde scontroso.
«Regola il linguaggio ragazzino! È con la mia Zanzara che stai parlando!» dice Fred stizzito. Non credo mi sarà molto d’aiuto.
«Fammi entrare Ri, voglio parlare con te.» affermo gentilmente.
«Io no. Quindi sparisci!» ordina arrabbiato.
«Ma ti sembra il modo?! Razza di … di …» si ferma Fred appena gli metto una mano sulla bocca, mi deconcentra!
«Dai Ri, fammi entrare per favore. Voglio solo parlare con te.» insisto il più dolce possibile.
«E di cosa?» urla il maknae.
«Voglio chiederti scusa.» butto lì senza sapere come convincerlo.
«Non sei tu a dovermi chiedere scusa e ora vattene!» grida senza ammettere repliche.
«Ri, ti prego … voglio solo che le cose si aggiustino!» lo imploro.
«E perché mai? A te cosa t’importa?» domanda stizzito, ferendomi.
«Voi siete la mia famiglia ora! Non voglio che ci siano litigi. Per favore Ri.» insisto ancora.
«Non ho alcuna voglia di fare pace con nessuno, ora. Magari tra qualche mese o qualche anno.» risponde vago e disinteressato.
«No, Ri, ora! Ti prego!» dico all’improvviso, sorprendendo me stessa.
«Ma cosa vuoi da me? Smettila di rompere! Perché mai dovrei fare pace con lui dopo tutto quello che mi fa passare, eh?»
«Perché sto morendo, maledizione!» urlo con le lacrime agli occhi.
«Zanzara!» mi riprende Fred sbalordito dalle mie parole scostando la mia mano dalla sua bocca.
Seungri dopo qualche secondo, apre finalmente la porta con un’espressione interrogativa in volto.
«Cosa?» chiede. «Che significa che stai morendo?»




NOTA DELL'AUTRICE:
confrontando questo capitolo con quello precedente, questo sembra immensamente corto XD ma in realtà è più o meno della lunghezza degli altri ...
Bé, non so perché, ma anche questo non mi convince D: oramai non mi piace nulla di quello che scrivo, sarà un periodo? boh ... 
Comunque ringrazio tutti coloro che seguono questa storia, coloro che hanno recensito e quelli che recensiranno :D
Un bacio a tutti!

Myuzu

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Capitolo 39
*** Odio quando gli altri toccano le mie cose ***


«Cosa vuoi dire Chiara?» mi chiede Seungri serio, mentre resto impalata ad occhi sgranati. Non posso credere di averlo detto. Cacchio! E ora?
«Ehm … è una bugia. Per farti uscire.» azzardo, abbozzando un sorriso. Ma Ri fa una smorfia.
«Allora perché piangi?» mi chiede.
«Zanzara, credo sia meglio battere in ritirata per ora!» mi consiglia Fred.
«Non sto piangendo …» mi volto e faccio per allontanarmi, ma mi afferma per un gomito e mi costringe a voltarmi verso di lui. Indietreggio per allontanarmi, finendo con le spalle al muro.
«Chiara, che vuol dire che stai morendo?» ripete la domanda, guardandomi negli occhi, serio. Il suo sguardo a tratti mi perfora.
«Giù le mani dalla mia Zanzara! Maknae violento e manesco!» si altera Fred volendo fare qualcosa.
«Niente! Ti ho detto che era una bugia!» dico arrabbiata distogliendo lo sguardo. Fisso i suoi piedi nudi.
«Guardami!» ordina stizzito. Gli rivolgo gli occhi pieni di lacrime e la sua espressione si addolcisce un po’. «Puoi fidarti di me …» sussurra.
«È una … lunga storia …» singhiozzo, mentre Ri allenta la presa sul mio braccio.
«Perché non me la racconti ad un appuntamento?» propone il maknae.
«Ma che stronzo!» sfugge a Fred rimasto a bocca aperta mentre io lo fisso ad occhi sbarrati.
 
Mezz’ora dopo sono ferma nella hall ad aspettare Seungri, con l’inseparabile Fred e il preoccupato GD.
«Non mi sembra una buona idea.» ripete per l’ennesima volta Fred.
«Perché dovete uscire?» chiede Ji Yong particolarmente nervoso. Sentendo aria di burrasca e vedendo la faccia estremamente irritata di GD quando gli ho detto che sarei uscita con Seungri, gli altri si sono dileguati, scansando l’ira del leader che non sa con chi prendersela.
«Così paliamo e la situazione si risolve.» rispondo, controllando che in borsa ci sia tutto.
«E per parlare c’è bisogno di andare ad un appuntamento?» domanda lui guardandomi arrabbiato.
«Non è un appuntamento.» ribatto con un sospiro.
«Bé, uscire da soli, andare a mangiare qualcosa da soli, fare un giro da soli magari per mano, al mio paese è un appuntamento!» replica GD quasi urlando.
«Ji Yong … non succederà niente, è un’uscita tra amici …» spiego prendendogli le mani, mentre mi fissa rabbioso. «Ti fidi di me?» gli chiedo fissandolo negli occhi.
«Di te si. È di lui che non mi fido.» ribatte non lasciando i miei occhi.
«Non farà nulla …» lo rassicuro.
«Io non ne sarei così sicuro!» interviene Fred, arrabbiato anche lui.
«Non lo conosci.» afferma Ji Yong.
«Bé allora farò in modo che non ci sia l’occasione per farmi qualcosa, va bene?» mi alzo sulle punte e con le mie labbra sfioro le sue in un leggero bacio. Lascio le sue mani e mi allontano verso le scale dalle quali sta scendendo Seungri, pronto per uscire.
«Ehi, tu! Romeo dei miei stivali! Non lascerai mica andare la mia piccola e ingenua Zanzara con quel malvagio e approfittatore di un maknae, eh? Reagisci! Perché la lasci andare senza dire nulla! Pensavo ci tenessi a lei!» ruggisce Fred all’orecchio di GD, come se poi lui potesse sentirlo.
«Devo aspettare ancora?» rimprovero il maknae che mi sorride radioso.
«La perfezione richiede tempo.» dice arrogante infilandosi il giaccone.
Infilo anch’io il mio giubbotto e i guanti. Lui mi mette il cappello e sistemandolo indugia con le mani sulle mie guance e poi sul mio collo.
Riesco a sentire gli occhi di fuoco di GD che ci seguono quando Ri mi cinge le spalle con un braccio e mi dirige fuori non permettendomi nemmeno di salutare.
«Zanzara, lo senti questo rumore?» mi chiede Fred. Gli lancio un’occhiata fugace come a chiedergli cosa intendesse. «È il cuore del tuo Romeo che sta cadendo a pezzi.»
Lancio un’ultima occhiata alla hall: Ji Yong è ancora li a fissarmi, con i pugno chiusi.
 
«Una malattia incurabile?» domanda scioccato Seungri, una volta seduti al tavolino di un bar e aver ordinato una fumante tazza di cioccolata calda. Ebbene si! È questa la storia che mi sono inventata! Una malattia incurabile … Cos’altro potevo raccontargli?
Fred ci supervisiona attento, reagendo ad ogni minimo accenno da parte del maknae di avvicinarsi.
«Si …» annuisco piano, mi sento un po’ in colpa per questa bugia. Ma più meno è una bugia a metà no?
«Che genere di malattia?» chiede Ri.
«Non chiedere … nome impronunciabile!» replico.
«E i tuoi lo sanno?» domanda con gli occhi lucidi.
«Ehm …» temporeggio.
«Dì di si, Zanzara!» suggerisce Fred.
«Si … ovvio.» rispondo.
«E non si può fare nulla? Cioè hai provato a parlare con un medico? Un chirurgo? Qualcuno?» si agita leggermente Ri.
«Si … non si può fare niente. Ho chiesto a molti dottori, ma mi hanno risposto tutti allo stesso modo …» invento cercando di sembrare credibile. Nonostante io sia già morta, non riesco a sembrare addolorata o dispiaciuta, perché sto sparando un sacco di cazzate!
«E … va bene che tu giri così? Cioè non dovresti stare a riposo o che so … sotto osservazione?» continua il maknae agitato, facendo agitare anche me.
«Si … cioè, non cambia nulla … posso fare quello che voglio, non ho costrizioni o cose varie …» è la conversazione più strana che io abbia mai fatto! Sono una malata terminale che parla della sua malattia come se stesse parlando di un raffreddore! Che pessima attrice!
«Zanzara, sforzati almeno un po’. O capirà che qualcosa non quadra …» scuote la testa Fred rassegnato.
La cameriera ci porta le cioccolate e restiamo per un po’ in silenzio.
«I tuoi genitori dove sono?» mi domanda dopo un po’, guardando un punto fisso.
«In Italia …» rispondo pensandoli un attimo. Anche se non sembra … mi mancano.
«Non dovresti stare con loro?» chiede triste Ri, rivolgendomi nuovamente lo sguardo.
Resto in silenzio. In effetti dovrei … Non li vedrò mai più e non mi ricordo nemmeno l’ultima volta che sono stata con loro o l’ultima cosa che gli ho detto. Non ricordo nemmeno l’ultima volta che ho detto loro di volergli bene. Sento una pesante angoscia crescermi dentro.
«Zanzara? Stai bene?» Fred mi sfiora il braccio e con un piccolo sobbalzo mi riprendo. Seungri mi sta ancora fissando, così sorrido.
«Ecco vedi … io avevo un desiderio. Quello di conoscere i ragazzi che hanno colorato la mia vita, che mi hanno fatta stare bene e mi hanno sempre consolata nei momenti tristi con la loro musica e le loro splendide canzoni. Ho desiderato di conoscere voi: i Big Bang.» faccio una pausa. «I miei genitori … hanno capito che per me era una cosa importante. Così mi hanno lasciata andare … mi hanno dato la libertà di venire qui e fare quello che voglio. Per loro è … come se fossi già morta …» sussurro triste. Per loro io sono già morta. Mi riprendo e continuo. «E il destino sembra mi abbia aiutato ad incontrarvi!» sorrido contenta.
«Ora sono diventato anche il destino?!» ride tra sé Fred. Seungri sorride lieve ricacciando dietro le lacrime.
«Perché non ce l’hai detto?» chiede poi.
«No, non voglio che qualcun altro lo sappia!» schizzo all’improvviso in piedi spaventandolo e attirando l’attenzione degli altri clienti. «Ti prego! Non deve saperlo nessuno! Non voglio che l’atmosfera tra di noi cambi! Per favore! Prometti che non lo dirai a nessuno!» gli punto il cucchiaino sporco di cioccolata contro. Seungri fissa prima me, poi il cucchiaino, poi di nuovo me. Annuisce piano, mentre Fred mi fissa sbalordito.
«Zanzara … d’ora in poi niente cioccolata, solo camomilla!» dice Fred pacato ricomponendosi.
«Hai promesso.» affermo, risedendomi ignorando i sguardi dei clienti.
Un’altra lunga pausa.
«Quanto … quanto tempo ti resta?» domanda Seungri incerto.
«Più o meno … una decina di giorni.» rispondo dopo averci pensato un po’.
Seungri lascia cadere il cucchiaino sul tavolo e resta ad occhi spalancati.
«Così poco?» urla. L’attenzione dei presenti in sala è di nuovo su di noi. Annuisco triste. Non ci avevo pensato … Mancano solo 11 giorni e mi era sfuggito per l’ennesima volta di mente.
 
Sono le otto e mezzo di sera quando ritorniamo in albergo dopo un’intera giornata passata in giro al centro commerciale. Per non pensare al tempo che passa e la mia vita che si sgretola, Ri ed io abbiamo visitato tutti i negozi, stramangiato in un fastfood, giocato nel parco giochi dei bambini e preso un paio di cadute sulla pista ghiacciata del  pattinaggio! Sempre controllati dal fedele Fred … Seungri si è comportato bene, da vero amico aggiungerei. Sono stata bene e gli sono grata per la bella giornta.
Il tempo di mettere piede nella hall, vedo GD che aspetta con le gambe accavallate sul divano. Appena ci vede entrare, si alza e si avvicina lentamente. Seungri mi aiuta a sfilare il giubbotto e quando Ji Yong è abbastanza vicino, mi attira dolcemente e mi schiocca un bacio sulla guancia guardando il leader con malizia. Dire che GD è diventato viola è dire poco. Ed io ora mi sento sfruttata! Ri mi sta usando per far saltare i nervi di Ji Yong!
«Vi sembra l’ora di tornare?» chiede GD seccato, prendendomi per mano.
«Stavamo così bene insieme che il tempo è volato.» alza le spalle Ri con aria innocente.
«Tsk!» fa Ji Yong trascinandomi via.
«Da un pescecane all’altro! Povera mia Zanzara!» mi compatisce Fred rimanendo con Seungri. Immagino voglia darci un po’ di privacy,  ma stranamente non mi sento tranquilla da sola, anche se comunque mi seguisse, non potrebbe fare niente.
Entriamo nella prima stanza che GD scorge aperta e vuota e richiude la porta, facendomici poggiare con la schiena. Confesso che mi fa un po’ paura. Anche un ceco capirebbe che è molto arrabbiato e seccato!
«Allora? Come è andata?» chiede con un sorriso degno del più cattivo tra i cattivi.
«Ehm … bene. Come promesso non è successo nulla.» rispondo sbattendo le palpebre piano e con fare innocente.
«Davvero?» richiede puntando le braccia ai lati della mia testa, come già fece tempo fa.
«Si …» sibilo mentre si avvicina a me. Sono costretta immobile fra una porta e il corpo del cantante strafigo che amo, che dite, è normale che mi giri la testa?
Guardandomi intensamente negli occhi mi si avvicina e il mio cuore inizia a martellare. Spero in un bacio sulle labbra e invece mi bacia leggermente sulla guancia, lì dove poco prima mi ha baciata Seungri. Resto immobile e senza muovermi, trattenendo il respiro.
Dolce, sposta le labbra un po’ più su, dandomi un altro bacio. Poi un altro più in là e un altro più giù. Uno vicinissimo alle mie labbra. Passa all’altra guancia evitando le mie labbra desiderose di lui. Dall’altra guancia passa la collo. Ok ora svengo! Mi sento le gambe molli. Metto le mie mani sul suo petto e cerco di allontanarlo, mi sto sentendo male sul serio! Prende le mie mani e bacia i miei polpastrelli sotto il mio sguardo bramoso e allibito.
«Odio quando gli altri toccano le mie cose.» sussurra guardandomi di nuovo negli occhi.
Ho sempre odiato quando qualcuno considera “cose” le altre persone. Ma questa frase detta da lui, con quel tono, con quella faccia … può solo farmi sentire ancora più male, in senso buono, è ovvio!




NOTA DELL'AUTRICE:
salve a tutti! Come va? Cosa ne pensate di questo capitolo? Sto peggiorando? Se si ditemelo please. >.<
Cosa succederà ora che Ri è a conoscenza del segreto di Chiara o almeno di una parte del suo segreto? Curiosi?
Spero di si ... :) Ringrazio tutti per seguire questa storia e per le recensioni e il sostegno! *^*
Kisses

Myuzu

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Capitolo 40
*** Voglio un bacio! ***


Quando mi sveglio, ho ancora le farfalle nello stomaco e i brividi vengono a trovarmi ogni volta che ripenso alle labbra di GD che mi sfiorano piano. Alla fine, un bacio sulle labbra non me l’ha dato! E non vorrei sembrarvi perversa, ma lo desideravo sul serio! Sono sicura che lui lo sa e che l’abbia fatto apposta!
«Zanzara? Ospite in camera!» mi allerta Fred. Mi volto di scatto sperando di vedere Ji Yong ed invece, ecco Seungri con un sorriso stampato in volto, seduto sulla poltroncina di camera mia.
«Buongiorno, Cucciola. Dormito bene?» mi chiede gentile. Ma c’è un non so ché di malizioso nei suoi occhi.
«Ri … ma che ore sono?» mi stropiccio gli occhi mettendomi a sedere. Fred con aria infervorata, cerca di tagliare in due Seungri con la falce, che ovviamente lo attraversa. La scena fa un po’ senso in realtà, ma quando vedo che Ri non sente niente, fa alquanto ridere, perché Fred è davvero concentrato e convinto!
«Sono le undici passate.» risponde il maknae alzandosi.
«Bugiardo! Non sono nemmeno le nove!» lo addita Fred.
«Ma perché voi maschi non mi dite mai l’ora esatta?!» protesto.
«Ehi! Io sono un maschio! E sono un orologio svizzero!» ribatte offeso Fred.
«Ho detto la verità!» replica Seungri sbarrando gli occhi e fingendosi offeso.
«Smettila di dire bugie!» continuo accigliandomi.
«Ok. Ok. L’ho detto solo per farti alzare.» ammette Ri sedendosi sul bordo del letto. «Ogni minuto per te è prezioso …» dice dolce, stringendomi piano il naso tra le nocche. «Non puoi sprecare tempo a dormire.» conclude con un sorriso triste.
«Zanzara, non lasciarti imbambolare …» dice Fred mettendo la testa tra me e Seungri. Logicamente posso vederlo solo io e Ri non capisce il motivo della mia espressione stranita. Cerco di ricompormi con un sorriso.
«Scricciolo? Sei sveglia?» entra Ji Yong senza bussare. Io e Ri ci voltiamo verso di lui all’unisono.
«Ooops!» esclama Fred indietreggiando divertito.
Il cambio di espressione di GD è spettacolarmente spaventoso: da un’espressione confusa e di sorpresa è passata ad un sorrisetto cattivo e vendicativo.
«Ecco dov’era finito il piccolo maknae. E noi tutti che ci preoccupavamo.» dice fissandolo.
Seungri punta le braccia dietro di se sul letto e incrocia le gambe stese, rilassato.
«Ho pensato di venir a svegliare la mia Cucciola. Non è bene che dormi così tanto.» replica Ri, spavaldo. Come al solito, io e Fred siamo spettatori ignari della zuffa psicologica e spirituale dei due.
«Il mio Scricciolo può dormire quanto le pare e piace e comunque …» si avvicina prendendomi per un braccio e facendomi alzare.
«Ehi, Romeo! Fa piano!» brontola Fred.
« … non c’è bisogno che tu ti prenda la briga di venire a svegliarla. A meno che tu voglia vedere le tue parti nelle canzoni ulteriormente ridotte …» ghigna Ji Yong trascinandomi fuori dalla stanza.
«Non puoi ricattarmi così!» piagnucola Seungri, non più tanto spavaldo, mentre usciamo.
Ci allontaniamo un po’ dalla mia stanza, prima che GD si arresti per voltarsi verso di me.
«Vuoi smetterla?!» dice nervoso.
«Di fare cosa, scusa?» chiedo confusa. Lui mi guarda e sbuffa.
«Un attimo che mi giro e ti saltano addosso i lupi.» continua Ji Yong guardandomi.
«Il lupo, vorrai dire …» precisa Fred. «Per l’esattezza il lupacchiotto.» sogghigna.
«Stavamo solo parlando …» mi giustifico. Quanto lo adoro quand’è geloso!
«Non centra nulla! Da oggi in poi chiudi la tua stanza a chiave.» ordina GD.
«Concordo!» annuisce Fred.
«Agli ordini, mamma!» rido un po’.
«E un’altra cosa …» mi prende il volto tra le mani. «… evita di dormire in short e top, qualcuno potrebbe saltarti addosso.»
«Concordo anche su questo!» annuisce nuovamente Fred.
GD mi si avvicina, sento il suo respiro sulle labbra e chiudo gli occhi attendendo un bacio che non arriva. Le sue labbra si poggiano brevemente sulla fronte, prima che lui parli di nuovo.
«Ritorniamo in camera. Mentre tengo a bada il maknae, tu ti vesti.» Ji Yong mi sorpassa, avviandosi e lasciandomi sbalordita.
Cavolo! L’ha fatto di nuovo!
«Zanzara … mi sa proprio che vuole fartela pagare!» ride Fred contento.
È la sua punizione. Niente baci fino a che Seungri non la smette. Ma non è colpa mia! Uffa! Voglio un bacio!
 
Seccata con Ri, ma molto di più con Ji Yong, resto rannicchiata sul divano a sgranocchiare biscotti, mentre Fred legge la rivista insieme ad una signora ignara, ospite dell’albergo.
Al ventiquattresimo biscotto, Ka Lin si avvicina.
«Chiara, tesoro, tutto bene?» mi chiede preoccupata.
«No …» sussurro nervosa.
«È successo qualcosa con quel zuccone di Ji Yong?» domanda con un sorriso. La guardo con occhi grandi e lucidi e lei si accomoda accanto a me. «Dimmi tutto cara, ci pensa zia Ka Lin a spezzargli le gambine!» dichiara sicura e mi rassereno un po’.
«Non è successo nulla in realtà … Più che altro è una specie di mio imbarazzante capriccio …» rispondo imbarazzata.
«A me puoi dire tutto, cara.» continua la donna, materna.
«Ecco … da quando Ri ha scoperto di noi … continua a punzecchiare Ji Yong standomi vicino. E GD bé … si vendica con me non baciandomi!» confesso in tono lamentoso, ma imbarazzata a morte.
«Che … che … bastardo!» sfugge a Ka Lin facendo rimanere me e Fred senza parole. «Perdonami il termine, ma non si tratta così una fanciulla! Ma dove sono le buone maniere! Povera figliola mia.» mi attira  a sé facendomi poggiare la mia testa sulla sua spalla e accarezzandomi affettuosa. «Non preoccuparti! Non pensare a quella testa vuota. Zia Ka Lin ti da un consiglio …» con non poca difficoltà riesco a sfuggire alla sua presa ferrea e rimettermi seduta come prima. Fred si è avvicinato cauto e rimane nascosto dietro di me. Ho il sospetto che Ka Lin  lo spaventi un po’. «Quello che devi fare, bimba mia, è ignorarlo. Semplice ed efficace. Stasera quando torna non lo guardare nemmeno.» spiega Ka Lin, mentre ascolto concentrata. Non sta dicendo una sciocchezza, anzi è la cosa più ovvia e che funziona sempre. «Se conosco bene i miei bambini, scommetto che torneranno insieme Ji Yong e Seungri e se è così, non puoi farti scappare l’occasione: saluta prima Seungri e il gioco è fatto. Accendere la gelosia di un uomo è cosa da nulla, specialmente se è geloso di suo ed è cotto di te.» ride perfida Ka Lin.
«Questa donna è inquietante …» commenta Fred scomparendo nel pavimento. Io sorrido leggermente spaventata e annuisco lieve.
 
Dopo qualche ora vedo Taeyang entrare nel soggiorno con un sorrisone in volto.
«Buona sera.» lo saluto contenta.
«Chiara, ehi!» si illumina mentre mi si avvicina.
«Siete tornati?» chiedo.
«Ah, no. Siamo solo io,Top e Daesung. Ji Yong e Ri sono rimasti ad aiutare con le ultime cose.» spiega mentre annuisco, Ka Lin aveva ragione!
Un trillo avverte Taeyang di aver ricevuto un messaggio. Prende il cellulare e una volta controllato il display si illumina ancora di più, riscaldando l’intera stanza.
«Chi è?» chiedo curiosa, ma ho già un sospetto.
«Il display dice … Minli.» annuncia Fred alzando il sopracciglio scoperto.
«Ricordi la ragazza alla festa?» domanda emozionato Taeyang.
«Quella con i capelli ondulati?» il mio sospetto è sempre più fondato.
«Si, lei. Si chiama Minli.» afferma. Che dolce! È proprio contento!
«Oohoh! Complimenti!» mi alzo e gli do una pacca sulla spalla. «Sono contenta che le cose vadano bene.» lui sorride arrossendo.
«Ehilà! Che si dice?» entra Daesung contento, seguito da Top.
«Taeyang messaggia con una ragazza.» dico eccitata. Il secondo dopo, mi mordo la lingua. Forse non avrei dovuto dirlo. Guardo Taeyang con uno sguardo di scuse, ma lui con il solito sorriso gentile mi scompiglia i capelli ed io mi rilasso.
«Davvero?! Chi è? Chi è? La conosciamo?» chiede Daesung. «Ci sei uscito già? Quando ci esci? Eh? Eh?»
«Daesung calmo. Dovrei uscirci stasera … ma non so …» risponde Taeyang timido.
«Come non sai?! Sta tranquillo ed andrà tutto bene!» lo incoraggio.
«Non dirmi che Mr. Santità ha trovato la ragazza?!» dice Fred sarcastico. Mi verrebbe voglia di strozzarlo.
«Se vuoi vengo io con te!» annuncia allegro Daesung.
«Daesung non offenderti, ma l’ultima volta non è andata granché bene …» replica Taeyang, mentre Daesung abbassa lo sguardo, colpevole. Chissà cosa sarà successo …
«Oppa, perché non vai tu con Taeyang?» chiedo io, rivolta a Top.
Top, che fino ad ora ascoltava in silenzio, spalanca gli occhi e ci fissa uno ad uno con aria disorientata.
«Cosa?» domanda Top, ritrovando la voce.
«Si, perché no? Le dico di portare l’amica …» dice subito Taeyang, iniziando a scrivere il messaggio con dita esperte e veloci.
«No, no. Non mi va di uscire …» si lamenta Top, ma ormai è tardi, messaggio inviato.
«Dai, oppa! Sono sicura che ti divertirai!» gli sorrido smagliante. Top mi dedica un’occhiata assassina.
«Non credevo avesse problemi ad uscire con una ragazza!» esclama Fred. «Ehi, bel faccino! Anche se la stai guardando assassino, la mia Zanzara si consuma comunque! E smettiamola un po’! Prima il leader squilibrato, poi il maknae malizioso … Ora basta!» sbraita da solo, mentre con un sorriso lascio i ragazzi chiacchierare sereni nella stanza.
Nel momento che metto piede nella hall, vedo GD e Ri togliersi i giubbini pesanti. L’impulso è quello di sorridere e correre incontro a Ji Yong, ma mi balena in mente il discorso di Ka Lin.
«Respira, Zanzara. Profilo vendetta: mode ON!» mi sussurra Fred con fare da spia.
Faccio un bel respiro e mi avvicino a passo lento, aspettando che mi notino.
Seungri alza la testa e nell’attimo in cui mi vede, sorride. Ji Yong mi nota poco dopo, anche lui sorride e qui mi sento un po’ in colpa.
«Ciao, Ri! Bentornato!» saluto sorridente. Seungri rimane spiazzato almeno quanto GD.
«Grazie, Cucciola!» sorride il maknae, riprendendosi subito.
«Ho scoperto che c’è una console nel soggiorno, ti va una partita?» chiedo innocente.
«Ok … certo …» annuisce Seungri, non capendo cosa mi frulli per la testa.
«Ottimo lavoro, Zanzara. Abbiamo un leader che va a fuoco!» mi dice Fred, mentre mi lascio superare da Seungri e rallento il passo fino a fermarmi.
Mi volto per scorgere l’espressione adirata di GD e nel momento che ci guardiamo negli occhi gli faccio la linguaccia. GD si riprende dal suo shock e con espressione arrabbiata, inizia a correre verso di me, che comincio a scappare, salendo le scale.
Prendere le scale è stata una pessima idea, al termine della rampa, ho già il fiatone, ma continuo a correre, elettrizzata dalla corsa.
«Zanzara, non aspettarti che ti segui per l’intero albergo. Ci vediamo dopo in soggiorno!» saluta Fred arrestandosi all’improvviso e lasciandomi proseguire da sola, con GD alle calcagna.
Nonostante la giornata di lavoro, Ji Yong è più in forma che mai e mentre io sono sempre più stanca, lui guadagna terreno. Ma come diavolo fa?!
Svolto varie volte, poi scendo delle scale. Oddio! Mi sono persa! Non so dove andare e sto per crollare. Quando poi scopro di aver imboccato un vicolo cieco. Mi metto con le spalle contro il muro e stendo le braccia davanti a me.
«Ok … ok … basta! Mi arrendo!» dico con il fiatone. Vedendomi ferma, rallenta e si piega puntando le mani sulle ginocchia.
«Quanto corri … Scricciolo …» anche lui ha il fiatone. Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere. Chi possono essere gli unici due idioti a giocare ad acchiapparello a quest’età in un albergo di lusso? Ovvio, solo io e il più svitato dei leader!
Mi stacco dal muro e mi avvicino.
«Ben ti sta! Così impari ad evitarmi …» dico sorpassandolo, decisa a ritrovare la strada verso il soggiorno. Wa, ritrovare la strada … e dove sono? In una metropoli?! Certo che il mio senso dell’orientamento fa proprio schifo!
Lui si rialza e mi afferra. Cavolo, si è ripreso in fretta!
«Presa!» dice tirandomi a sé. Quanto è bello anche sudato! Ok, sto sfiorando la malattia mentale ora.
«Lasciami!» dicono le mie labbra, in realtà i miei occhi dicono: baciami!
«E il mio premio?» chiede. Ji Yong si avvicina tenendo la mano sotto il mio mento e finalmente ci baciamo! Mentalmente ringrazio Ka Lin per un millisecondo, prima di godermi il tanto atteso bacio.
Dopo un primo incontro a timbro, le nostre lingue iniziano a danzare e i nostri cuori a battere all’unisono. Non sento più nemmeno la sensazione di svenire, ora c’è solo il desiderio. È normale? Non lo so … Quello che posso dire è che lo amo, lo amo davvero. Sarò capace di dirglielo prima dello scadere del tempo?
La dannata suoneria del suo telefono inizia a squillare incessante. Inizialmente la ignoriamo, ma dato che continua, GD si stacca scocciato e prende il cellulare in mano. Dopo aver visto il display, la sua faccia diventa una maschera inespressiva e un brutto presentimento mi invade. 








NOTA DELL'AUTRICE:
mi sono accorta che la dinamica dei miei capitoli è quasi sempre la stessa ... vi sto annoiando? Se si ditemelo please :) Le critiche sono sempre ben accette.
Comunque, chi sarà al telefono? Mmm ... Chi è curioso mi segua ;)
Grazie a tutti coloro che seguono questa storia e che recensiscono! 
Kisses *^*

Myuzu

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Capitolo 41
*** Di ritorno in Corea... ***


NOTA DELL'AUTRICE:
anche se non succede niente di che, direi che questo capitolo è rating giallo XD 
Spero vi piaccia :) grazie in anticipo a coloro che leggeranno e recensiranno :D
Kisses

Myuzu





Mi alzo dal letto e preparo le valigie. Oggi pomeriggio abbiamo l’aereo per tornare in Corea. Sono successe tante cose qui: mi sono sentita male, ho conosciuto Ka Lin, io e Ji Yong abbiamo detto agli altri di noi, GD e Ri hanno litigato, ho bevuto un filtro orrendo che mi garantisce di arrivare a fine mese, sono andata ad una festa, ho scoperto di amare Ji Yong …
Tornare a Seoul mi fa molto piacere, ma mi mancherà questo posto.
«Sovrappensiero, Zanzara?» mi chiede Fred, fluttuando a testa in giù sul letto.
«Mmm …» annuisco.
«Cosa c’è?» chiede gentile. «Sei preoccupata per qualcosa?»
«Nulla …» rispondo apatica, infilando le ultime cose nel borsone.
«È da ieri sera che hai questa faccia … Romeo ti ha fatto qualcosa? Se si, dillo subito a papà Fred, che ci pensa lui!» dice serio, rotolando in aria con la falce e aria accigliata.
«Papà Fred?! Ma se sembri massimo un trentenne!» rido.
«Mi fai così giovane?» dice passandosi una mano tra i capelli lunghi. «In effetti sono proprio un bel partito, lo so.» inizio a ridere come una matta alla sua espressione. «Allora, me lo dici cosa è successo?» domanda di nuovo, serio. Faccio un bel sospiro prima di rispondere.
«Ieri Ji Yong ha ricevuto una chiamata … Non ha risposto in realtà … non ha voluto dirmi chi era. Ma la sua espressione è cambiata all’improvviso quando ha letto il display ed è stato strano per tutta la serata … Non vorrei che sia successo qualcosa di cui non vuole parlarmi … Sono preoccupata.» spiego a sguardo basso.
«Mmm forse se non te l’ha detto, non era importante …» ipotizza Fred grattandosi il mento.
«O non me l’ha detto per non farmi preoccupare, avrà avuto senz’altro i suoi buoni motivi, ma non sono tranquilla …» affermo triste, prima che qualcuno bussi alla mia porta.
«Cucciola? Svegli tu Ji Yong?» si affaccia Daesung sorridendo.
«Sta ancora dormendo?» chiedo sbalordita.
«Eh già! Se potesse dormirebbe tutto il giorno quello lì!» ride Daesung, solare.
«Vado subito, non preoccuparti!» gli assicuro con un sorriso.
«Perfetto! Hai finito con la valigia?» mi chiede entrando.
«Si, proprio ora.» rispondo.
«Lascia che la porti io.» afferma galante Daesung.
«Sei sicuro?» domando.
«Ovvio! Una Cucciola piccola come te non dovrebbe fare sforzi!» mi da un buffetto sulla guancia prima di prendere il borsone e uscire.
«Ah … allora la galanteria non è morta, eh?» afferma Fred guardandolo.
«Fred … me la togli una curiosità … quanti anni hai?» chiedo all’improvviso guardandolo di sottecchi.
«Mmm … grosso modo … potrei dirti … che è un segreto professionale.» afferma convinto, fluttuando verso l’uscita.
«Dai dimmelo!» gli chiedo, ma lui ride e sembra proprio non avere alcuna intenzione di dirmelo.
 
Dopo aver bussato e puntualmente non aver ricevuto alcuna risposta, entro nella stanza di GD in punta di piedi e mi avvicino al letto. Sono sola; Fred è volato via pur di non dirmi la sua età, che scemo!
Come al solito m’incanto davanti al volto da angelo dormiente di GD. Con un sospiro mi avvicino e lo bacio su una guancia.
«Ji Yong? Ji Yong, sveglia. È tardi, tra un po’ abbiamo il pranzo con Ka Lin.» gli sussurro, ma mugugna qualcosa di incomprensibile e resta fermo e ad occhi chiusi. «Jiiiii Yooooong! Dai, svegliati!» lo scuoto un po’ e ricordo la prima volta che sono andata a svegliarlo. Quella volta mi scambiò per Seungri. Mi sembra che sia successo anni fa … «Ji? Svegliati o ti salto addosso!» oddio! L’ho detto sul serio? Bé non intendevo in quel senso, ma nel senso che gli salto sullo stomaco per farlo svegliare! «Ji Yong! Cavolo! Ti vuoi svegliare?!» per quanto io lo scuoti, non reagisce. Ma come diavolo fa?!
Stanca di provare con le “cattive” scuotendolo e urlando, mi sporgo su di lui e gli do un bacio leggero sulle labbra. Le sue palpebre tremano e le sue labbra si curvano in un sorriso.
«Svegliati …» sussurro ancora.
Con un mano tira la mia testa verso di lui, costringendomi a dargli un altro bacio, mentre con l’altra mi tiene per un fianco. La sua lingua particolarmente attiva, mi fa capire che ora è sveglio! Decisamente sveglio!
«Buongiorno …» dico appena mi permette di staccarmi. Ha ancora gli occhi chiusi e mi carezza il volto sistemandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
«Svegliami sempre così …» mormora con un sorriso. Sorrido anch’io prima di dargli un bacetto sul naso e fare per alzarmi. Ma mi blocca e mi stende sul letto mantenendomi per una spalla. Oddio! È su di me! Muoio! «Mi dispiace Scricciolo, ma stavolta non scappi.» comincia  a baciarmi sul collo mentre una sua mano cerca di farsi spazio tra i miei strati di maglie, verso la pelle. Tra un bacio e l’altro si sofferma sull’incavo della clavicola e succhia leggermente. Cavolo, il succhiotto no! Tento di spingerlo via, ma le mie mani tremano e gran parte di me non ha alcuna voglia di allontanarlo. Sento la sua mano a contatto con la mia schiena, mentre torna alle mie labbra. Con la sua lingua ne disegna il contorno, io fremo, sto impazzando!
Un bacio a fior di labbra e un altro e un altro, ma stavolta sono io a volere di più. Afferro il collo della maglia nera che usa come pigiama e lo attiro a me cosicché mi baci con più passione. Lascia che il peso del suo corpo mi schiacci piacevolmente. Le mie gambe tra le sue. Una mano sua tra i miei capelli e l’altra sotto gli strati di maglie ad esplorare il mio corpo. Le mie mani, sotto la sua maglietta, alzata per metà.
Quando sento qualcuno bussare la porta, mi taglierei subito le vene all’idea di non aver chiuso la porta a chiave. Merda!
Sospingo via Ji Yong che rotola piano accanto a me sul letto, frustrato. Ma che cavolo! C’è sempre un’interruzione! Rimango stesa, con il respiro pesante e aggiustandomi un po’ maglie e capelli, mentre GD grida scocciato: «Avanti!»
«Interrompo qualcosa?» chiede malizioso Seungri entrando.
«In effetti si! Che vuoi?» domanda sgarbato Ji Yong.
«Bé Ka Lin dice che è pronto il pranzo.» risponde Seungri con fare innocente.
«Ma se sono solo le undici!» ribatte GD arrabbiato, guardando l’orologio sul comodino.
«Ooops! Sembra che io sia un tantino in anticipo …» sogghigna divertito Ri. Ovviamente l’ha fatto di proposito.
GD prende un cuscino e glielo lancia in piena faccia.
«Sparisci maknae prima che recuperi la forza di alzarmi!» minaccia Ji Yong, mentre Seungri esce ridendo. «Odioso! Se prima mi dispiaceva per lui, ora lo ammazzerei!» si lamenta.
«Mi ha dimenticata in fretta … Spero che tu non sia come lui!» dico pensierosa.
«Non ti ha dimenticata affatto. Cerca di sdrammatizzare, è fatto così … il fatto che si comporti in questo modo invece, è per farmi innervosire.» spiega GD serio.
«E chiaramente, ci riesce.» concludo io, sorridendo guardando il soffitto.
«E chiaramente, ci riesce …» ripete rassegnato, sorridendo anche lui.
«Ci alziamo?» chiedo voltandomi verso di lui.
«Dobbiamo proprio?» si lamenta coprendosi il volto con una mano.
«Bé l’atmosfera si è rotta …» sospiro.
«Ti assicuro che non ci vuole nulla per ricrearla.» mi attira a sé per un braccio, ma gli metto una mano sulle labbra e lo fisso negli occhi.
«Alzati!» ordino con un sorriso cattivo.
«Aaaaaaaaah!» si lamenta. «Non è giusto!»
Continua a rotolarsi sul letto, mentre mi alzo e mi dirigo verso l’uscita.
«Muoviti a prepararti!» ordino ancora, prima di uscire, richiudendo la porta.
Una volta fuori scivolo la schiena contro la porta fino a sedermi. Ho il respiro affannato e il cuore a mille. Oh cavolo! Stavolta ci sono andata vicino!
 
A pranzo, mi sono ripresa. Più o meno … Il mio cuore continua a battermi forte e il desiderio di lui è sempre qui, che mi opprime, ma per il resto, si, mi sono calmata! Inoltre mi sono rilassata un po’ per quanto riguarda la telefonata, GD sembra essere normale ed è tornato quello di sempre. Forse Fred ha ragione. Forse non era nulla di importante e mi sono preoccupata per nulla.
A tavola sono seduta tra Ji Yong e Top, mentre di fronte a me Ka Lin, Daesung e Taeyang chiacchierano animatamente. Seungri è seduto accanto GD che, pur di non fargli fare cavolate, se l’è seduto vicino, facendogli qualche marachella di tanto in tanto, per fargliela pagare per prima.
«Oppa! Come è andata ieri con Minli?» chiedo a Taeyang, che alla domanda diventa paonazzo.
«Ecco … bene … credo …» balbetta timido, mentre noi tutti lo fissiamo in attesa di dettagli.
Con la coda dell’occhio, vedo Top irrigidirsi. Mi volto verso di lui per osservarlo meglio.
«E tu, oppa? Divertito?» gli chiedo inquisitoria.
«Eh? Chi? Cosa?» chiede fintamente confuso e guardandosi in giro.
«Sei andato con Taeyang no? Allora? Come è andata?» domando curiosa.
«Bé … niente di che …» risponde imbarazzato, abbassando lo sguardo sul piatto.
«Non immaginavo che sguardodifuoco fosse imbranato con le ragazze!» urla Fred spuntando attraverso il tavolo davanti a me. Io e Ka Lin tratteniamo un urlo, mentre d’istinto lo colpiamo con il cucchiaio. Tutti ci fissano straniti e noi due ci guardiamo negli occhi.
«Una zanzara!» mente in fretta Ka Lin, io annuisco e gli altri si rilassano, mentre Fred si sganascia dalle risate. Logicamente i cucchiai l’hanno solo attraversato. Lo ammazzerei quando fa così! Ho rischiato l’infarto!
«SeungHyun si è divertito molto, forse anche più di me …» spiega più sicuro Taeyang ora che non si parla di lui. «In genere è spavaldo con le ragazze, quindi si capisce che una ragazza gli piace quando diventa timido o impacciato.» sorride.
«Ooooh!» esclamo emozionata.
«E come si chiama? Come si chiama?» chiede emozionato Daesung.
«Si chiama Haru. È giapponese, ma abita in Corea insieme a Minli.» si affretta a spiegare Taeyang e Top inizia ad arrossire.
«Eh bravo il nostro Hyung!» batte le mani Ji Yong, prima di mangiare un altro boccone.
«Oh! Volete smetterla!? Io non ho detto proprio nulla!» protesta Top arrabbiandosi un po’, facendo ridere gli altri.
«Ehi oppa!» attiro la sua attenzione e lui mi fissa dubbioso. «Haru ti piace, vero?» chiedo seria. Top arrossisce fino alle orecchie e annuisce piano. Sorrido. «Sono contenta per te.»
«Anch’io sono contento!» dice Daesung fingendo di asciugarsi una lacrima.
«Ora basta! Non stavamo parlando di Minli?!» ribatte Top e Taeyang ritorna timido e rosso.
Iniziamo a ridere.
Mentre si ritorna a conversare, sento la mano di GD cercare la mia sotto il tavolo. Gliela afferro piano e lui la intreccia alla mia, dolcemente. Tutto ciò conversando con gli altri, senza guardarmi. Questo gesto così naturale, fa tanto bambini delle elementari, ma è una delle cose che mi ha dato emozioni così forti e travolgenti. Ogni secondo che passa, sono sempre più sicura dei miei sentimenti.
 
Al momento di salutarci con Ka Lin, mi sento per un attimo mancare. Mi rendo conto che non la rivedrò mai più. Non avrò più occasione di venirla a trovare. Questo non è un semplice saluto, è un addio. Ed io ho sempre odiato gli addii nei film o nei libri, figuriamoci ora che devo essere io a dirlo!
Immediatamente mi salgono le lacrime agli occhi e faccio di tutto per non farmi vedere dagli altri. Fred mi tiene una mano sulla spalla, deve già aver capito da solo a cosa sto pensando.
Ka Lin, vedendomi con gli occhi lucidi, si avvicina e mi abbraccia stretta. Ricambio l’abbraccio e la stringo forte. Anche se l’ho conosciuta da pochi giorni e all’inizio quasi la odiavo, ora mi ci sono affezionata e l’idea di non rivederla più, fa male.
«Chiara, bimba mia.» si stacca da me e noto che anche lei ha le lacrime agli occhi. «Non piangere. Ci rivedremo sicuramente, sta tranquilla. Vivi la tua vita. Gioisci di ogni momento. Sii felice.» mi asciuga le lacrime con le mani prima di mettermi un braccialetto verde al polso. «Questo è un portafortuna. Non è molto, ma volevo che tu avessi  un piccolo ricordo di me.» mi sorride ed io sono senza parole.
«Oh andiamo Ka Lin! Te la riporto appena possibile. Non state mica morendo!» dice Ji Yong scherzando. Sbianco e Seungri lo colpisce con il borsone.
«Oops, scusa!» dice Ri sbattendo le ciglia, innocente. Iniziano a rincorrersi e tutti iniziamo a ridere.
È proprio vero che il piccolo maknae è l’humor-maker del gruppo.
«Abbi buona cura della mia bambina.» afferma dolce Ka Lin, rivolta a Fred.
«Non c’è bisogno che tu me lo dici, brutta vecchiaccia! E comunque, semmai è la mia bambina!» ribatte seccato lo Shinigami.
«Non ho mai visto uno shinigami tanto maleducato!» sbotta la donna.
Infine salendo sul furgoncino addetto ad accompagnarci all’aeroporto, rivolgo un ultimo sguardo all’albergo e saluto con la mano la piccola figura di Ka Lin che in lontananza continua  a salutare.
Il viaggio procede tranquillo ed io resto in silenzio la maggior parte del tempo, con la scusa di essere stanca. In aereo, accanto a Daesung mi addormento perfino. Credo che sia proprio Daesung ad ispirarmi sonno!
Per chi se lo stesse chiedendo: no, Fred non è salito in aereo con me. Ha detto che mi avrebbe raggiunto con “mezzi propri”. Che cosa significa? Non ne ho idea, ma non ho detto nulla. Mi dispiaceva troppo vederlo in quello stato.
Una volta atterrati, una macchina ci attende per portarci a casa. È notte inoltrata quando arriviamo e solo nel vedere la porta esterna, mi sento a casa. Felice.
«Oppa, io dormo sul divano …» dico a Top sbadigliando.
«Non esiste proprio! Prendi pure la mia stanza.» ribatte lui gentile.
«Non c’è ne bisogno.» afferma GD. «Chiara dorme con me.» nemmeno il tempo di finire la frase che si ritrova gli occhi di tutti puntati addosso, un calcio nel sedere da Seungri e uno schiaffo dietro la testa da Top. «Ahio!» protesta.
«Non se ne parla proprio! Chiara,» dice Top severo. «va subito in camera tua! Cioè mia! Cioè la mia che ora è la tua!» sorrido a questo comando blaterato e obbedisco.
Nemmeno il momento di mettere piede in stanza che mi addormento subito, stanchissima.
 
Vengo svegliata dal campanello che non la vuole finire di suonare. Balzo in piedi e apro la porta di camera mia di scatto in sincronia con GD, che come me è enormemente seccato di questa sorta di sveglia. Si dirige ad occhi chiusi e passo barcollante, verso la porta ed io lo seguo, meravigliata che qualcosa sia stato in grado di svegliarlo e farlo alzare. Arrabbiato nero spalanca la porta con aura assassina. Aura che si placa subito, quando una donna dai lunghi capelli tinti biondi e una minigonna che più mini non si può, gli salta addosso baciandolo sulle labbra con foga, non permettendogli di reagire.
Io rimango a dir poco senza parole, mentre un istinto omicida mi cresce dentro. 

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Capitolo 42
*** Invasione di territorio! ***


NOTA DELL'AUTRICE:
attenzione: capitolo un tantino triste ... :( 
Tutto andrà un po' meglio dal prossimo però ... spero che vi piacerà comunque e che mi farete sapere :D
Grazie a tutti coloro che leggeranno e che recensiranno!
Kisses :3

Myuzu




Ad occhi spalancati afferro GD per la maglietta e con forza lo sfilo dalle grinfie di questa arpia cotonata e viscida.
«Ehi tu! Giù le mani!» le urlo contro, mentre lei rimane interdetta e irritata.
«E questa chi è?» chiede la ragazza con aria sdegnata.
«“Questa” ci chiami tua sorella! E tanto per la cronaca, sono la sua ragazza!» urlo. Non ci credo di averlo detto! Lo stomaco fa un balzo, non riesco ancora a capacitarmene.
In questo momento gli altri escono dalle loro stanze, svegliati dalle mie urla.
«Certo, tesoro, che hai abbassato di molto i tuoi standard.» afferma convinta lei, rivolta a Ji Yong.
«Almeno non sono una finta bionda, rifatta, che va in giro in mutande!» ribatto schifata.
«Senti, non hai nemmeno idea che cosa sia la moda!» replica lei, altezzosa.
«Se essere alla moda significa vestirsi come una sgualdrina, bé preferisco di gran lunga essere fuori moda!» rispondo stizzita.
«Hikari? Cosa ci fai qui?» domanda Taeyang interrompendoci.
«Ooh ciao zucchero! Ti sei fatto ancora più bello dall’ultima volta che ti ho visto!» cinguetta squallida Hikari.
«Oh cavolo! Hikari?!» esclama Seungri avvicinandosi e spalancando gli occhi improvvisamente sveglio.
«Ci sei anche tu! Il bebè della famiglia!» Hikari si sporge per dare un pizzicotto sulla guancia di Ri, mentre io indietreggio costringendo GD, che cerco di nascondere dietro di me, ad indietreggiare anche lui.
«Hikari?» chiede Top sorpreso per poi voltare immediatamente lo sguardo a GD, arrabbiato. Ji Yong continua a non dire niente e a dire la verità, inizio ad innervosirmi ancora di più.
«Seung Hyun! Da quanto tempo!» si avvicina la donna e lo abbraccia stretto per far aderire il seno, chiaramente rifatto, al petto di Top, che cerca di scrollarsela di dosso. «Daesung!» esclama poi la ragazza sciogliendo l’abbraccio. «Non sei contento di vedermi?» chiede vedendo che Daesung è rimasto fermo e inespressivo.
Questa donna la odio già! Che cosa diavolo ci fa qui? Sento come se avesse invaso il mio territorio! La guardo sprezzante senza dire nulla. Se aprissi la bocca potrebbe uscire fuoco!
«Cosa ci fai qui?» domanda stizzito Daesung.
«Ma come? Ji Yong non ve l’ha detto?» chiede Hikari innocente.
«Dirci cosa?» domanda Top in tono minaccioso, mentre tutti noi ci voltiamo verso GD. Mi allontano un po’ per vedere bene la sua espressione.
«Allora?» faccio io, impaziente.
GD abbassa lo sguardo indeciso su cosa dire, con un mano dietro la testa, sospira.
«Diciamo che saremo coinquiline per un po’.» spiega Hikari civettuola, avvicinandosi a me e mettendomi una mano sulla spalla, mentre a queste parole credo di sentirmi male. «Vediamo di andare d’accordo, ok?» dice guardandomi negli occhi con malizia. «In fondo quel che è mio, è tuo. E quel che è tuo … è mio.»
Ovviamente so che con questa affermazione, intende GD. Non ci vedo più e le tolgo la mano dalla mia spalla e gliela giro. Assume un’espressione dolorante.
«Non mi toccare, né tanto meno non toccare le mie cose!» minaccio furente.
Sento le braccia di Ji Yong afferrarmi e dividermi da Hikari, mi lascio trascinare, meglio che non combini guai.
«Tieni a bada la tua gattina Ji Yong! Non mi frenerò la prossima volta.» ribatte Hikari.
«E tu tieni a bada i tuoi istinti, se non vuoi svegliarti senza capelli!» replico mentre GD mi trattiene e gli altri assistono muti alla scena.
«Prova a toccare i miei capelli e sarà l’ultima cosa che farai!» ruggisce lei, tenendosi il polso con l’altra mano.
«Uuuh che paura! Ma non farmi ridere e vattene su una tangenziale!» le grido furiosa.
«E che motivo c’è, quando posso farmela con il tuo ragazzo» ribatte con un sorriso cattivo.
«Brutta stronza!» urlo dimenandomi con l’intenzione di saltarle addosso. Top interviene a trattenermi dato che GD da solo non ci riesce. «Sparisci dalla mia vista!» minaccio adirata, mentre Top e GD mi trascinano in stanza chiudendo poi la porta. «Lasciatemi!» urlo dimenandomi.
«Calmati e noi ti lasciamo!» propone GD.
«Sono calmissima, lasciami!» grido.
«Non sei calma per niente …» dice affaticato Ji Yong.
Top mi prende il volto tra le mani.
«Chiara, basta! Calmati!» mi ordina fissandomi negli occhi. Annuisco con le lacrime agli occhi e mi calmo, così la presa di GD si allenta lasciandomi libera. Resto immobile per paura che il mio corpo scatti da solo verso quella stronza e che d’istinto la uccida.
«Ji Yong che cosa hai combinato?» chiede Top sopprimendo l’ira.
«Niente … mi ha chiesto di stare qui per qualche giorno … io le devo un favore, non ho potuto dire di no.» spiega il leader.
Io mi sto sentendo male. Qualche giorno?! Io non voglio vederla un secondo di più, a quella donna odiosa! Rimango zitta e con i pugni chiusi, tremando leggermente per la rabbia.
«E quando avevi intenzione di dircelo, eh?» fa Top adirato. «Questa non è solo casa tua! Siamo in sei ad abitarci e prima di prendere decisioni del genere, dovresti consultarci prima, non ti pare?»
«È stata una cosa improvvisa.» si giustifica GD. «Mi ha chiamata l’altro ieri sera e non ho risposto.» ecco svelato il mistero della chiamata. «Poi prima di partire ho ricevuto il suo messaggio con scritto che sarebbe venuta. Non ho avuto il tempo di parlarvene.» conclude.
«Guarda …» comincia Top, ma poi vedendo le mie lacrime, si arresta. «Ne parliamo dopo.» dice uscendo e richiudendo la porta.
Do le spalle a GD e non ho nessuna intenzione di parlare.
«Scricciolo?» mi chiama piano. Lo ignoro e lui mi si avvicina mettendomi le mani sulle spalle. «Ehi? Sei arrabbiata?»
Noooooo! Guarda, ho solo il forte impulso di bastonare te e uccidere quell’oca bionda, ma no, non sono arrabbiata! Assolutamente!
Voglio Fred! Dov’è?
GD prende ad accarezzarmi le braccia piano, scendendo dalle spalle ai pugni chiusi.
«Chiara?» poggia il mento su una mia spalla. «Parlami ti prego …»
«È la tua ex vero?» esplodo.
«Si …» sussurra.
«Non avevi detto che vi eravate lasciati?» chiedo, mentre le lacrime cominciano a scendere. Il cuore mi fa male e sto stringendo i pugni talmente forte da sentire le unghie conficcate nei palmi.
«Si, ci siamo lasciati.» risponde calmo, al che mi giro di scatto.
«Allora che ci fa qui?!» urlo, ormai le lacrime scendono copiose.
«Le devo un favore …» GD si avvicina di nuovo e posa delicatamente le mani sui miei pugni nel tentativo di aprirli. «Mi ha chiesto di appoggiarsi qui per pochi giorni …»
«Ma è la tua ex! Una ex è una ex!» protesto tra i singhiozzi.
«Non c'è più nulla … per me è meno di un’estranea …» afferma poggiando la fronte alla mia.
«Ma ti ha baciato …» continuo io frustrata.
«Contro il mio volere però.» replica GD.
«Comunque non si deve permettere!» affermo sciogliendo i pugni e lasciando che lui intrecci le sue mani alle mie.
«Non gliene darò la possibilità.» sussurra GD.
«Promesso?» chiedo.
«Promesso.» scosta la sua fronte per dare un leggero bacio sulla mia, per poi tornare nella posizione di prima.
Con gli occhi chiusi, cerco di calmarmi e regolarizzare il respiro.
«Certo Scricciolo, che sei una piccola tigre …» sogghigna Ji Yong. «Non riuscivo a trattenerti!»
«Io sono gelosa delle mie cose!» dico staccandomi e guardandolo negli occhi enfatizzando la parola “mie”.
«Davvero?» chiede malizioso GD baciandomi piano. Mi lascio trasportare dal bacio e cerco di non pensare più a nulla. Mi fido di lui e se dice che non c’è più nulla tra loro due, allora ci credo. Ma anche se mi fido di lui, quella lì non mi convince proprio per niente!
 
Fred non si vede ancora e sono un po’ preoccupata, oltre che ipertesa pronta a scattare come una molla al primo segnale.
Hikari, che ho scoperto essere una modella giapponese, è più grande di Ji Yong di due anni. Brutta vecchiaccia pedofila! Ora va in giro, con indosso un top striminzito e slip, facendo urtare me e distrarre i ragazzi. Ora la uccido … non la reggo!
GD sta seduto sul divano del soggiorno a guardare la tv con me poggiata sulla sua spalla. Con una mano tiene la mia e con l’altra mi carezza i capelli nel tentativo di calmarmi, ma so già che mi calmerò solo quando quella sarà uscita per sempre da questa casa.
«Allora?» fa Hikari entrando in soggiorno. «Dormo con te, come al solito.» afferma sicura mentre sto per balzarle al collo. Ji Yong mi trattiene.
«Ti cedo la mia stanza.» risponde pacato GD. «Dormo con Taeyang.»
Hikari esce dalla stanza sbuffando ed io ritorno a cercare di concentrarmi sul film che stiamo vedendo e che io non sto seguendo per niente.
Arriva Ri e si siede sulla poltroncina. È particolarmente nervoso anche lui, non riesce a star fermo.
«Non capisco … perché è qui?» chiede a GD, che lo ignora semplicemente. «Non poteva andare in un albergo? Eh?»
Da quello che ho capito, Hikari non sta simpatica a nessuno. Tanto meglio così, ma non riesco ancora a  capire perché GD le abbia concesso di stare qui e quale grande favore lei gli abbia fatto.
Arriva anche Taeyang che si accomoda a terra sul tappeto a vedere il film anche lui.
Dopo pochissimo sopraggiunge Daesung munito di un libro e si siede al tavolino a leggere.
All’appello manca Top, che però ci raggiunge subito, portandoci pop corn e bibite.
«Grazie oppa.» gli sorrido e lui ricambia sedendosi accanto a me.
«Quanto tempo resta qui?» domanda serio Daesung senza scostare lo sguardo dal libro e ovviamente riferendosi ad Hikari. Ho il sospetto che non stia sul serio leggendo.
«Non lo so …» sospira GD, continuando a guardare inespressivo lo schermo.
«Ji Yong?»  Hikari compare di nuovo sulla porta. «Ti dispiace venire un secondo?»
«Cosa vuoi?» chiede GD guardandola di sbieco.
«Bé volevo che come al solito venissi a lavarmi la schiena, adoro le tue mani sul mio corpo nudo.» risponde.
Le lancio la lattina piena che ho in mano, mancandola davvero di poco. Lei scoppia in una risatina.
«Calma tesoro o ti usciranno le rughe.» mi fa l’occhiolino.
«A proposito di rughe … mi sa proprio che ti serve un lifting, nonnetta. Se vuoi ti do una mano. Un bel sacchetto in testa e finalmente non saremmo più costretti a vomitare ogni volta che ti ritroviamo di faccia!» rispondo, mentre Top e GD mi mantengono seduta per le spalle.
«Quando diventerai una modella, allora, forse, potrai parlare con me, ragazzina!» sbotta Hikari scuotendo i lunghi capelli tinti.
«Oooo bé va un po’ a vedere il servizio del fotografo francese Pierre nel prossimo numero della rivista americana di cui si occupa! Non ho dovuto né ritoccarmi occhi e seno né vestirmi da sgualdrina per essere scelta!» ribatto con aria soddisfatta, mentre GD sorride compiaciuto sotto i baffi.
«Hai lavorato con Pierre?» Hikari diventa verde, prima di andarsene tutta fumante di rabbia. Come avevo immaginato, Pierre è molto rinomato. Lo ringrazio mentalmente!
«Touché!» esclama Top, facendo scoppiare a ridere tutti.
«Certo che graffi, Cucciola!» ride Seungri, mentre mi accoccolo di nuovo contro il petto di GD che mi circonda con le braccia. L’atmosfera sembra essersi alleggerita un po’.
«Ora che ci penso …» dice Taeyang all’improvviso. «Abbiamo il giorno libero, perché non uscite?» chiede fissando me e Ji Yong. «Voi due da soli.»
«Cosa ne dici?» mi chiede GD.
«E lo chiedi?!» dico emozionata. «Ovvio che si!» lo stringo in un abbraccio, mentre sorride contento.
Schizzo in piedi e do un bacio sulla guancia a Taeyang per ringraziarlo.
«E a me nulla?» chiede facendo il muso Daesung.
Anche se non so il motivo per cui lo stia chiedendo, mi avvicino e gli do un bacetto sulla guancia. «A questo punto Cucciola, anche a me, scusa!» ribatte Seungri sporgendosi sulla poltrona. Mi avvicino a lui e gli do un bacio leggero. Sempre sulla guancia, ovviamente.
Mi volto e c’è Top che mi fissa indifferente, mi chino e do un bacio anche a lui anche se non l’ha chiesto. Lo vedo arrossire un po’.
«Non prendiamoci l’abitudine però!» protesta GD, contrariato. Al che vado da lui per stampargli un bel bacio sulle labbra, prima di sparire nella mia stanza per vestirmi.
 
Nella stanza sono indecisa su cosa indossare, alla fine opto per una canottiera nera aderente su degli short di jeans e una camicia aperta a quadroni azzurra. Lascio i capelli sciolti. Sono emozionatissima! È il mio primo appuntamento con Ji Yong! In più, staremo fuori tutto il giorno così non vedrò quella vipera di Hikari.
Esco dalla stanza e mi dirigo in soggiorno dove GD mi sta aspettando.
«Ji, sono pronta.» dico entrando.
Ma il momento di entrare,  rimango di stucco. Quella prostituta di Hikari è seduta in braccio a GD e ha le braccia intrecciate dietro il suo collo pronto per baciarlo.
Nel vedermi, Hikari sorride maligna, mentre GD scatta in piedi facendo scivolare quella stronza di lato sul divano.
«Chiara … non è  …» inizia a dire lui.
«Zitto!» urlo. «Non voglio sentire una sola parola. Non fino a quando quella stronza resta qui …» dico guardandolo assassina. Sto per scoppiare. Vorrei uccidere anche lui ora.
«Cosa è successo?» arriva Top allarmato. Dove saranno finiti gli altri?
«Ora ascoltami bene, perché non lo dirò due volte … Scegli: o lei o me. Chi vuoi in questa casa e nella tua vita! Perché la prossima volta che la vedo, la uccido!» minaccio tremando dalla rabbia. Mi meraviglio di me stessa che non sia saltata ancora addosso a quella.
«Chiara …» prova a dire Ji Yong.
«Scegli!» ordino. «Ora!»
Lui mi guarda sconsolato e non risponde. Non risponde … Perché non risponde?
Qualcosa si sta rompendo dentro di me. Sono arrabbiata, delusa. Ora vorrei solo morire. Per la prima volta da quando sono morta, desidero di morire.
«Vai al diavolo!» gli urlò prima di scappare fuori di casa.
«Chiara!» urla Top. Ma non mi fermo né mi volto.
Non ho alcuna intenzione di calmarmi. Non metterò mai più piede in quella casa! Non voglio mai più rivederlo! Mai!

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Capitolo 43
*** Ti odio! ***


Sono di nuovo a zonzo per Seoul senza una meta e senza alcuna intenzione di tornare indietro. Il cellulare squilla nella borsa, lo prendo e attacco la telefonata senza controllare nemmeno chi è. Spengo il telefono ed entro nella prima struttura che vedo: l’acquario.
Alquanto deprimente direi: meno di un’ora fa ero felice, con un ragazzo, pronta per andare ad un appuntamento ed adesso sono sola, per strada e non voglio nemmeno sentir nominare quel ragazzo.
Peccato che la città sia tappezzato con la sua faccia! Locandine di qua, locandine di là, pullman, cartelloni pubblicitari. È impossibile non pensarlo, maledizione!
Ci fosse almeno Fred con me, mi sentirei meglio. Ma dove sarà finito?
Passeggio tra le vasche, assente. Osservo i pesci muoversi, ma non li sto guardando realmente.
Penso che sia stato tutto un errore. Non avrei dovuto desiderare una cosa del genere. Sarei dovuta morire e basta. Se non avessi preteso così tanto, ora non sarei qui a soffrire da sola. Tra nove giorni il tempo è scaduto ed io non ho alcuna intenzione di tornare là! Mi dispiace solo di non poter salutare Top, Ri, Daesung e Taeyang. Non rivedrò mai più nemmeno loro.
Inizio a piangere e senza accorgermene il tempo vola. Si è fatta sera ed io non riesco a capacitarmene. Sono stata in giro per l’acquario tutto il giorno e se il responsabile della sicurezza non mi avesse visto, sarei rimasta chiusa lì dentro.
Di nuovo per strada. Le luci accese rendono ancora più affascinante Seoul, peccato che non sia nelle condizioni di godermela. Mi stringo nella camicia a quadroni e ricomincio a vagare fino a che non vedo un pub. Nella mia misera e breve vita non mi sono mai ubriacata. E no! Così non va! Sto per morire senza essere mai andata da fuori e quale momento migliore se non questo?
Entro sicura e un po’ più determinata. Mi siedo al bancone, in fondo, il più lontano possibile dalla gente che balla e fa baldoria.
«Ehi, tu! Questo posto non è per minorenni.» mi avverte il barman. Lo guardo di sbieco con occhi glaciali.
«Ti sembro una minorenne?!» ribatto arrabbiata. «Portami una birra.» ordino e lui, ancora non sicuro della mia età, obbedisce.
Appena ho la birra davanti, una piccola parte di me ci ripensa. Cosa diavolo sto facendo?
In un altro momento non mi sarei mai perdonata una cosa del genere. Ma, cavolo! Sto morendo! Chi può biasimarmi?
Afferro il boccale con entrambe le mani e butto giù tutto d’un fiato sotto lo sguardo sbigottito del barman. Finita la birra, sbatto il boccale sul bancone con aria schifata.
«Portami qualche drink dolce!» chiedo al barman che in silenzio mi accontenta.
 
Svariati drink dopo, non riesco nemmeno ad alzarmi dalla sedia. Tutto è confuso e non distinguo la destra dalla sinistra. Il barman mi guarda preoccupato, mentre chiedo l’ennesimo drink.
«Ehiiiiiiiii … barman … migliore amico mio d’infanzia!» blatero. «Portamene un altro! Anzi due!» dico tenendo alzate tre dita e oscillando con la testa avanti e indietro.
«Non se ne parla! Sei ubriaca fradicia! Ora ti chiamo qualcuno. Hai un parente, un ragazzo, qualcuno?» afferma il barman scandendo bene le parole.
«Si … si …» rido. «Chiamami Fred!» annuisco ad occhi chiusi.
«Fred? Il tuo ragazzo?» domanda l’uomo sedendosi sullo sgabello accanto al mio. Deve essere il suo momento di pausa. La minuscola parte di me rimasta sobria e cosciente si sente in colpa per rovinare i pochi minuti di pausa di questo povero barman che deve averne viste di tutti i colori.
«Fred … è il mio Shinigami personale …» rido di nuovo, in realtà non ho mai smesso.
«Shinigami?» scoppia a ridere anche lui. «Si, certo!»
«Non mi credi?» chiedo diventando per un millisecondo seria. «Bé non mi crederei nemmeno io!» riscoppio a ridere poggiando la fronte sul bancone. «Tu non puoi vederlo … né sentirlo e nemmeno gli altri lo vedono … posso vederlo solo io, ma non perché sono pazza, eh!» dico guardandolo negli occhi e alzando l’indice. «Posso vederlo soltanto io, perché sono morta.» rido poggiando i gomiti su banco e la testa sui palmi aperti. «Già … ma non sono morta morta, cioè sono morta, ma sono qui perché … perché … perché sono qui?» mi rabbuio un momento, mentre il barman cerca di capire cosa sto dicendo. «Sono qui perché sono un’idiota!» inizio a singhiozzare e nascondo il volto tra le braccia incrociate sul tavolo.
«No, non piangere.» cerca di consolarmi l’uomo strofinandomi una mano sulla schiena. «Non sei un’idiota. Stai solo passando un brutto momento.»
«Un brutto momento dici?» alzo un po’ il capo per farmi sentire. «Il mio ragazzo o meglio quello che era il mio ragazzo preferisce la sua ex bionda e rifatta a me! Sto per morire in meno di dieci giorni e Fred non c’è! Dov’è Fred?» ricomincio a piangere. «Voglio Fred! Ti prego, portami Fred!» urlo in lacrime.
«Zanzara!» urla una voce familiare, alzo lo sguardo e mi ritrovo Fred di faccia, immerso a mezzo busto nel bancone.
«Fred!» urlo abbracciandolo sotto lo sguardo esterrefatto del barman che non vede nulla. «Ma dov’eri stupido di un Fred? Ero preoccupata preoccupatissima preoccupatuccia e … cosa stavo dicendo?» chiedo staccandomi.
«Zanzara, sei ubriaca?» domanda sbalordito lo Shinigami.
«Io? Noooooooooooo!» rispondo sarcastica rischiando di cadere dallo sgabello. Il barman mi afferra giusto in tempo. «Forse giusto un po’ …» dico cacciando la lingua prima di ridere di nuovo.
«Ma cos’è successo?» mi domanda preoccupato accarezzandomi il viso. Il barman mi fissa ad occhi spalancati, mentre parlo con Fred: per lui sto parlando con un’allucinazione!
«Ji Yong è uno stronzo! Se la fa con una scrofa gialla!» affermo arrabbiata e sbattendo i pugni sul tavolo.
«Una scrofa gialla?» chiede Fred confuso.
«Volevo dire …» faccio una pausa rivolgendomi al barman. «Come si dice …?» l’uomo mi fissa incapace di aprire bocca, se prima voleva ridere, ora prova pena per me. «Ah si! Prostituta gialla! Cioè … bionda!» concludo rivolgendomi di nuovo al mio amico Shinigami.
«Così è colpa di quell’idiota che sei qui!» si arrabbia Fred continuando ad accarezzarmi.
«Potresti uscire dal bancone, Fred … mi fai senso …» dico a mezza voce. Lui si sposta fluttuando alle mie spalle ed io mi volto spalle al bancone, per poter continuare a parlare con lui. Il barman, sempre più confuso, probabilmente è indeciso se chiamare un ospedale o un manicomio.
«Ora va meglio …» sussurro.
«E gli altri sanno che sei qui?» chiede Fred preoccupato, non sa come aiutarmi.
«No …» sibilo, stanca.
«Chiamali! Hai il cellulare, vero?» domanda ancora lo Shinigami scuotendomi un po’ per le spalle.
«Non voglio tornare in quella casa …» inizio a piangere. «Fred … non ti vedo!» dico ad occhi chiusi.
«Sono qui Zanzara.» mi prende le mani.
«Io non voglio morire …» piango mantenendo gli occhi chiusi. «Ti prego non farmi morire … non voglio più stare qui! Voglio andare a casa, ma non voglio morire! Ti prego portami indietro nel tempo!»
«Oh Zanzara, se solo potessi …» risponde amareggiato Fred stringendomi forte in un abbraccio.
Nel frattempo il barman preoccupatissimo ha preso il cellulare dalla mia borsa e lo riaccende. Chiama l’ultimo numero che ha chiamato, che a quanto pare è quello di Top.
«Pronto?» sento dire al barman. «Mi scusi, sono il barman del locale Juice’n pop, qui c’è una ragazza, la proprietaria del telefono che, bé … è ubriaca. Potrebbe venire a prenderla.» fa una pausa in cui immagino Top stia rispondendo. «Ok, faccia presto che sembra proprio stare male.» dice colpevole l’uomo. «Non si preoccupi, la tengo d’occhio e non la faccio allontanare da qui.» riaggancia e mi rimette il cellulare in borsa. «Stanno venendo a prenderti.» mi dice.
«Non voglio tornare a casa!» cerco di alzarmi, ma Fred e il barman mi tengono seduta sulla sedia.
Continuo a piangere e all’improvviso mi addormento sul bancone, mentre Fred mi carezza protettivo.
 
Quando riapro gli occhi, non deve essere passato tanto tempo, perché sono nelle stesse condizioni di prima: non capisco un’H!
«Dov’è Chiara?» sento la voce di Top.
«Seduta al bancone.» risponde il barman indicandomi.
«Chiara? Ehi, Chiara? Sveglia! Stai bene?» mi chiede Top, allarmato.
«Oppa?» chiede ad occhi chiusi.
«Sono qui.» risponde preoccupato.
«Sto bene … un tantino ubriaca, bene, benissimo, potrei anche guidare un aereo, vero Fred?» dico ridendo come un’ebete.
«Ssssh, Zanzara. Ricordi? Nessuno mi vede …» spiega paziente lo Shinigami. Sono sicura che si sente enormemente in colpa. Se ci fosse stato lui, questo non sarebbe mai successo. Vorrei tanto dirgli che non è colpa sua …
«Chi è Fred?» chiede curioso Top.
«È il suo Shinigami personale.» risponde il barman serio.
«Ok, Chiara, andiamo a casa …» sospira Top prendendomi in braccio, dopo aver pagato il conto. «La ringrazio per aver chiamato.» lo sento ringraziare il barman.
«Mi sembrava il minimo.» ribatte l’uomo.
«Oppa, non voglio tornare a casa, mettimi giù!» cerco di oppormi, ma nessuna parte del mio corpo risponde ai miei comandi.
«Dobbiamo tornare a casa perché sono tutti preoccupati per te.» spiega Top gentile, tenendomi stretta.
«No …  non è vero …» replico triste.
«Pensa che Daesung si è messo a piangere …» dice per convincermi.
«Davvero?» chiedo.
«Mm mm.» annuisce. Apro un po’ gli occhi per vederlo in volto.
«Oppa?» chiamo.
«Si?»
«Sembri un rapinatore di banche conciato così!» affermo notando gli occhiali, la sciarpa e il cappello che indossa. Top scoppia a ridere.
«Oppa?» lo richiamo dopo un po’.
«Si?» fa lui paziente.
«Ti voglio bene.»
«Anch’io te ne voglio …» risponde e a questa risposta mi addormento.
 
Mi risveglio quando Top bussa alla porta di casa, sempre con me in braccio. Ad aprire Taeyang.
«Grazie a Dio!» sospira il ragazzo con una mano sul cuore, spostandosi per farci entrare.
«Mmm … ciao oppa … sono tornata … anche se non volevo tornare, ma oppa Top non ne ha voluto proprio sentir parlare e mi ha rapinata! Cioè volevo dire sequestrata! Io avevo in progetto una fuga d’amore con la tequila! Perché mi avete fermato? Sarei vissuta felice e  contenta e avrei avuto tanti shortini come figli e  … Oppa Daesung, ciao!» urlo appena lo vedo.
«Chiara, stai bene?» chiede Daesung chiaramente in pensiero.
«Magnificamente! Dì, non ti sembro una principessa in braccio al principe sbagliato?» chiedo blaterando e dimenandomi per scendere.
«Chiara!» esclama Ri correndomi incontro e abbracciandomi.
«Ciao Ri! Che ci fai in piedi a quest’ora?» domando seria. «Devi andare a dormire sennò domani non ce la fai ad alzarti e non possiamo vedere i cartoni della mattina!» lo rimprovero.
«È ubriaca?» chiede Ri.
«Tu dici?» ribatte Top sarcastico, sorreggendomi per le spalle, dato che non riesco a stare in piedi. Fred osserva la scena irrequieto e impotente.
«Io non sono ubriaca! Ho solo bevuto troppo!» rispondo barcollando.
«L’importante è che stia bene …» sospira Daesung un po’ sollevato.
«Chiara …» compare GD e nell’esatto momento in cui lo vedo, non so come, riesco a sfilarmi una scarpa e buttargliela addosso.
«Stammi alla larga! Ti ho tradito con la tequila! Fanculo!» gli alzo un dito medio, prima di mettermi una mano davanti alla bocca, pronta per vomitare.
«Portiamola in bagno!» dice Taeyang.
Corro in fretta nel bagno sorretta da Top e inizio a vomitare nella tazza. Ji Yong mi tiene la fronte e i capelli raccolti, mentre Fred mi massaggia la schiena e gli altri assistono senza sapere cosa fare.
Quando smetto di vomitare, non mi sento ancora bene, ma riesco a dire qualcosa di sensato.
«Ragazzi … sto meglio ora, sul serio. Andate a dormire. Domani dovete lavorare.» affermo dicendo la prima frase di senso compiuto della serata.
«Andate, resto io con lei.» dice GD colpevole.
Top annuisce preoccupato e sospinge gli altri fuori dal bagno che controvoglia e preoccupati vanno a dormire.
Aspetto che chiudano le porte delle loro stanze, prima di ricominciare a vomitare.
«Fatti forza Zanzara!» mi incoraggia Fred che non lascia il mio fianco.
«Questo è colpa tua!» accuso GD in una pausa, con le lacrime agli occhi. Sto per vomitare anche l’anima e dato la mia condizione, non sarebbe impossibile.
«Lo so …» sussurra piano Ji Yong.
«Io ti odio!» dico piangendo arrabbiata.
«Lo so …» ripete piano dopo un po’. 






NOTA DELL'AUTRICE:
ehi! Ciao a tutti! Come va? Io sono morta di sonno =_= Zzzz Stanotte non ho dormito perciò non ho proprio idea di come sia venuto questo capitolo, spero non faccia del tutto schifo O.o
Fatemi sapere please ... :)
Grazie sempre a tutti coloro che seguono questa storia e a coloro che recensiranno *^*
Ah un'ultima cosa, a qualcuno avevo detto che le cose si aggiustavano, bé non in questo capitolo XD Scusate! :P Sicuro nel prossimo comunque!
Kisses e a presto :3

Myuzu

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Capitolo 44
*** Gli uomini non li capisco proprio! ***


«Come ti senti?» mi chiede GD una volta che ho finito per l’ennesima volta di vomitare. Ma quanto cavolo ho bevuto? Sembra che l’alcol si sia triplicato nel mio stomaco!
«Come può stare pezzo d’idiota!» sbraita Fred brandendo la falce. «Se solo potessi, la tua testa sarebbe già rotolata!»
«Male …» rispondo con la testa poggiata sul muro del bagno. Non riesco ad alzarmi e credo proprio che mi addormenterò qui, sul pavimento.
«Vuoi farti una doccia fredda? Ti sentiresti meglio …» suggerisce restando vicino a me senza toccarmi. Avrà intuito che se mi tocca, potrei anche spezzargli un braccio!
«Così che tu ti possa approfittare di me?» chiedo pacata.
«Ma che dici?!» esclama offeso.
«La verità! Romeo pervertito e irresponsabile!» sbotta Fred.
«Non urlate!» dico contrariata.
«Non sto urlando!» ribatte Ji Yong, probabilmente domandandosi del perché io abbia usato il plurale. Ma sono ubriaca, questa è una delle cose più normali.
«Perché la testa non la smette di girare?» chiedo più a me stessa che a lui.
«Quanta roba hai bevuto?» sussurra triste GD.
«Diciamo che ti ho tradito alla grande!» rido amara. Anche a lui scappa un risolino.
«Cosa diavolo ti ridi?! Ti cambio i connotati!» urla Fred cercando di colpirlo con i suoi pugni chiusi che attraversano semplicemente la faccia di GD.
«Ssssh!» faccio corrugando la fronte.
«Ma non sto parlando!» ribatte in un sibilo Ji Yong.
«Scusa …» si zittisce Fred.
«Fa caldo …» biascico cercando di alzarmi. GD mi aiuta da un lato e Fred dall’altro. Mi sorreggono per le braccia. «Lasciami! Ce la faccio!» ordino sgarbata rivolta a Ji Yong. Fred mi lascia anche lui ed io barcollo un po’ prima di iniziare a sfilarmi la camicia a quadroni e lasciarla cadere sul pavimento. «Fa ancora caldo!» mi lamento togliendomi la scarpa rimasta e iniziando a sbottonarmi i pantaloni. Chiaramente, non sono ancora lucida!
«Zanzara! Che fai?!» mi riprende Fred.
«Chiara? Chiara!» mi chiama GD bloccandomi i polsi.
«Che vuoi?» domando aprendo gli occhi e scorgendo il volto di Ji Yong: una maschera di preoccupazione.
«Così sei tu che mi stai chiedendo di approfittarne, lo sai?» mi chiede, reprimendo l’istinto.
«Tu prova solo a pensare di approfittarti di lei e romperò tutte le mie regole pur di vederti morto e all’inferno!» dichiara Fred furioso.
«Ma io ho caldo …» ripeto piagnucolando e non rendendomi del tutto conto di quello che ha detto GD.
«Ok … non mi lasci altra scelta.» dice Ji Yong trascinandomi nella vasca e a tratti facendomi cadere.
«Cosa stai facendo?» urlo cercando di liberarmi, ma la sua presa è salda e anche da sobria, dubito riuscirei a liberarmi.
«Lasciala,stupido idiota pervertito!» si agita Fred infervorato.
GD apre l’acqua e con il braccio della doccia inizia a bagnarmi, tenendomi i polsi uniti con una mano.
«È fredda! Fredda! Troppo fredda! Basta!» urlo dimenandomi. «Ti prego! Ji!»
Chiude l’acqua, mentre io sbatto le palpebre infastidita.
«Va meglio ora?» chiede lasciandomi i polsi.
Lo fisso torva prima di afferrare il braccio della doccia e bagnare anche lui con l’acqua gelida, trasformando il pavimento del bagno in una piccola piscinetta.
«Ora si, mi sento meglio!» rispondo, chiudendo l’acqua, soddisfatta.
Fred si sbellica dalle risate con le gambe all’aria, mentre Ji Yong, bocca e braccia aperte, non riesce a capacitarsi che io abbia fatto una cosa del genere. Mi guarda assassino ed io faccio un sorrisetto innocente. Credo che se non fossi ubriaca, a quest’ora sarei già morta!
«Etciù!» starnutisco. GD cambia immediatamente la sua espressione, diventando apprensivo e prendendo l’accappatoio.
«Vieni …» mi porge una mano ed io l’afferro, lasciandomi alzare. «Attenta a dove metti i piedi.»
Esco dalla doccia con la testa che mi gira, mi appoggio alla spalla di Ji Yong, ma me ne pento subito e faccio un passo indietro. L’acqua a terra non aiuta il mio precario equilibrio da ubriaca, così scivolo e sto per cadere. GD va per acchiapparmi e cade anche lui, addosso a me. Strike!
«Zanzara! Stai bene! Oh povera svitata ubriaca!» si allarma Fred con le braccia alzate. Sembra una donna aracnofobica che ha appena visto un ragno!
 Ji Yong si scosta piano da me e i nostri volti sono a pochi centimetri.
«Stai bene?» mi chiede.
«Te l’ho mai detto che sei proprio bello?» dico, logicamente è l’alcol a parlare per me
«Pessimo momento per dirglielo …» scuote la testa Fred.
«No, è la prima volta.» sogghigna GD alzandosi e tirando su anche me. «Aspetta qui e non muoverti.» mi ordina poggiandomi l’accappatoio sulle spalle.
«Controllati!» ordina Fred.
«Perché? Che ho fatto?» domando confusa.
Ji Yong ritorna con dei vestiti.
«Sei in grado di asciugarti e cambiarti da sola?» mi chiede in fretta, mentre lo fisso interrogativa.
«… Cosa?» scoppio a ridere, non ho capito, sono troppo assorta a notare quanto sia dannatamente bello e stronzo.
«Chiara …» mi prende il volto tra le mani e mi fissa negli occhi.
«Giù le mani!» urla Fred, fuori di sé.
«Togliti i vestiti bagnati, asciugati e metti quelli asciutti. Hai capito?» spiega GD piano.
«Ok … ma non toccarmi! Mi confondi …» lo ammonisco.
«Fai in fretta, aspetto qui fuori.» dice uscendo dal bagno e chiudendo la porta.
«Fred?» chiamo lo Shinigami che subito mi affianca. «Esci anche tu!» ordino e lui sospirando esce.
Dopo tipo, venti o trenta minuti, non so esattamente (la mia cognizione del tempo ora, fa a dir poco schifo!), esco dal bagno con i vestiti asciutti indosso.
«Ok. Aspettami in soggiorno. Torno subito.» mi dice, sparendo nel bagno.
Non ho alcuna intenzione di andare in soggiorno, così entro in cucina e mi butto sul divano. Il soggiorno per me ora è la terra del nemico!
«Zanzara, stai un po’ meglio?» chiede Fred preoccupato.
«Si … non preoccuparti …» sorrido ad occhi chiusi.
«Non avrei dovuto lasciarti da sola …» dice lui colpevole.
«Non osare sentirti in colpa Fred, mio Shinigami personale, padre, amico e mio fratello!» blatero.
«Wow sono salito di grado.» ride Fred.
«Già …» sorrido di nuovo sentendo il torpore invadermi le gambe.
«Chiara?» compare GD agitato sulla porta della cucina. «Ti avevo detto di aspettare in soggiorno!» afferma sollevato nel vedermi.
«Odio il soggiorno!» esclamo ad occhi chiusi. Sento GD sedersi sul pavimento accanto al divano, in modo che i nostri volti siano vicini.
«Per lo stesso motivo per cui odi me, immagino.» sospira triste Ji Yong.
«Ma va?! Che perspicace!» sbotta sarcastico Fred, fluttuando lontano da lui e di conseguenza da me, ma restando vigile.
«Si … odio te, il soggiorno e la senape!» dichiaro.
«Cosa ti ha fatto la senape?» chiede divertito Ji Yong.
«Ha attentato alla mia camicetta bianca nuova di zecca l’anno scorso. La macchia non è più andata via … non ho mai visto una senape tanto testarda!» spiego semi-addormentata.
«Bé è sempre meno grave di quello che ti ho fatto io …» ride amaro GD.
«Infatti tu sei al primo posto …» dico pacata.
«Vale qualcosa dire che mi dispiace?» chiede.
«No.»
«Te lo dico lo stesso … mi dispiace.» dice sincero. Sento Fred brontolare, ma non capisco le parole.
«Di cosa?» domando, cretina.
«Di quello che è successo.»
«Cioè?»
«Di aver permesso ad Hikar …»
«Non pronunciare quel nome!» scatto un attimo a sedere, prima di ristendermi.
«Ok … di aver permesso alla mia ex di venire qui …» continua Ji Yong.
«Ok.» sorrido enigmatica. «Pensavo dicessi che ti dispiaceva di avermi preso in giro per tutto questo tempo e per avermi usato come rimpiazzo per la tua ex, ma comunque è un inizio per farti odiare giusto un po’ in meno …» penso che questa frase così lunga sia un record per la me ubriaca!
«Chiara, puoi dire tutto di me , ma non che ti ho preso in giro! Te lo giuro!» afferma alzando la voce addolorato.
«Non mi importa …» replico quasi del tutto addormentata. Lui non risponde più, così aggiungo: «E sai perché?»
«Perché?» chiede dopo un po’. Mi sembra stia piangendo.
«Perché io ti amo.» rispondo semplicemente, addormentandomi e non avendo l’occasione di pentirmene, di smentire o di vedere la sua faccia. Chi può essere tanto cretina e ubriaca da dichiararsi in questo modo praticamente squallido? Io, a quanto pare.
 
Apro gli occhi controvoglia, c’è troppo rumore. State zitti! Vorrei urlare, ma il massimo che posso fare è mugugnare qualcosa di incomprensibile anche per me.
«Sei sveglia!» si illumina Daesung appena mi vede stiracchiarmi. È alle prese con tazze  e tazzine varie.
«’Giorno …» saluto assonnata. Ho la bocca impastata e un pessimo sapore avvinghiato alla lingua. Mi alzo e … come non detto! Ricado giù seduta, la testa mi gira ancora.
«Attenta Zanzara!» mi sorregge Fred per le spalle.
«Come ti senti?» chiede Daesung avvicinandosi. Indossa un grembiule bianco a fiori. Mi scappa un risolino.
«Come ti sei conciato?» domando con espressione divertita.
«Ah! Questo?» dice sventolando contento il grembiule. «Ti sto preparando dei biscotti!» sorride radioso e non mi va di deluderlo ricordandogli che la sua cucina fa pena, così sorrido a mia volta.
«Grazie.» rispondo riconoscente.
«Sono così felice che non ti sia successo nulla di grave. Non me lo sarei mai perdonato.» mi picchietta dolce la testa con la mano prima di uscire dalla cucina, canticchiando.
«Fred? Che è successo?» chiedo intontita.
«Non ricordi nulla?» domanda fluttuandomi accanto.
«Quasi nulla … ricordo che ero al bar … poi Top mi ha portata qui e … credo di aver fatto la doccia. O no?» rispondo sforzandomi di ricordare.
«Non ricordi con chi eri? O cosa hai detto?»
«Mmm ero con Ji Yong … ma non ricordo cosa gli ho detto …» affermo. Fred scuote la testa sospirando. «Perché? Cos’ho detto? Qualcosa di grave?» domando allarmata.
«Diciamo che ti sei dichiarata …» Fred si gratta la tempia con un dito.
«Cosa ho fatto?» spalanco bocca e occhi. «E cosa gli ho detto?» domando allarmata, vorrei scomparire.
«Ehm … vuoi sapere le parole precise?» chiede lo Shinigami con aria dubbiosa.
«Si, Fred! Cosa ho detto?»
«Bé le parole esatte sono … ti amo. Ma non preoccuparti eri ubriaca! È comprensibile che dicessi solo sciocchezze! Hai detto anche di odiare la senape perché ti ha macchiato una camicetta bianca!» cerca di rimediare Fred in tono scherzoso.
«Fred … io davvero odio la senape perché mi ha macchiato una camicetta bianca! E cavolo! Perché gliel’ho detto in un momento del genere! Che idiota sono!» mi deprimo, ricordando pian piano tutto. Come posso essere stata tanto idiota?! Ho scelto il momento peggiore!
«Buongiorno Cucciola!» sbuca Seungri dalla porta, facendomi sobbalzare.
«Ri?» urlo, scattando in piedi. Sono un tantino sensibile ai rumori stamattina.
«E chi credevi che fossi?» mi si avvicina e mi abbraccia stretta.
«Non ne approfittiamo, signorino!» gli dice Fred nell’orecchio nella speranza che possa sentirlo.
«Sono stato così in pensiero!» si stacca e mi tiene per le spalle. «Capisco che ti volessi ubriacare, ma non va bene farlo da sola. Potevi chiederlo a me!» si lamenta Seungri infatile, facendomi ridere.
«Cosicché potessi approfittarti di lei, eh maknae?» scherza Taeyang entrando.
«Ma che dici? Non sono così meschino!» protesta Ri mettendo il broncio.
«Come ti senti, Chiara?» mi domanda dolce Taeyang, ignorando Seungri.
«Un po’ meglio …» rispondo sorridendo.
«Sei in piedi!» arriva anche Top. «Dì un po’ … vedi ancora Fred?»
«Ehm … Fred?» per un attimo mi coglie il panico non ricordando che l’ho nominato al bar, poi ricordo qualcosa e ritengo che la risposta che abbia dato vada bene, per una che deve fingere che Fred non esista!
«Ah meno male! È rinsavita!» sospira Top, dandomi un bacetto sulla fronte.
«Potrei ritenermi offeso che hai fatto finta che io non esista.» sbotta Fred. «Fortuna che sono uno Shinigami comprensivo!»
«Eccomi!» torna Daesung e si dirige al forno dal quale estrae i biscotti un pochino bruciacchiati. «Aaaah! Sono pronti!» sospira soddisfatto.
«Hyung, ma perché vuoi avvelenarla? Ha appena finito di vomitare!» sfotte Ri cattivo.
«Questa volta sono venuti bene!» si difende Daesung offeso.
«Diciamo che ti credo in parola …» sogghigna Top prendendo una tazza di caffè.
«Lasciate giudicare me.» mi avvicino ai biscotti.
«Zanzara ne sei sicura? No, perché l’odore non è che promette bene …» mi avverte Fred con il naso chiuso da due dita.
Prendo il biscotto meno bruciato e lo addento convinta. Mastico piano e assaporo.
«Mmm … non è male …» dico mentre ho gli occhi di tutti puntati addosso.
«Davvero?» si illumina Daesung.
«Mm mm!» annuisco con un sorriso.
«Dì la verità, fanno schifo?» chiede Daesung guardandomi negli occhi. Ai suoi occhi sinceri non so mentire.
«… si, mi dispiace!» ammetto triste.
«Lo sapevo!» esclama soddisfatto Ri. Mentre Top e Taeyang ridono.
«Non preoccuparti, ci sono abituato.» mi sorride Daesung.
«Apprezzo il tentativo però. Grazie oppa!» lo ringrazio contenta e lui sembra risollevato.
«Ti sei svegliata …» entra GD e tutti ci voltiamo verso di lui.
Quello che ho pensato? Il primo impulso è quello di saltargli alla gola e ucciderlo. Il secondo è arrossire e nascondermi sotto il tavolo per quella confessione. Il terzo ed è quello che faccio, distogliere lo sguardo, rimanendo indifferente.
Nella cucina cala il silenzio.
«Ragazzi, andate pure a lavoro. Resto io con Chiara.» afferma Ji Yong avvicinandosi al frigo.
«No!» esclamo ad alta voce, attirando l’attenzione. «Io …» ci penso un po’ su, ma non abbastanza perché subito dopo, mi pento di quel che dico. « … vado con Ri!»
Seungri rimane a bocca aperta sorpreso, gli altri lo sono un po’ meno. In un certo senso se l’aspettavano.
«Ma Chiara, non è meglio che tu stia a casa?» chiede Taeyang paterno.
«Sto bene ora.» mento. La testa non ha smesso un attimo di girarmi.
«Fa un po’ come ti pare …» sbotta GD prendendo una bottiglia d’acqua ed uscendo deluso dalla cucina.
Sembrava ferito e dispiaciuto. Vuoi vedere che alla fine la cattiva della situazione sono io?! È normale che io sia arrabbiata, no?
«Mi è sembrato ferito …» dice Fred triste. Ma si può sapere cosa gli prende anche a lui? Prima parlava di ucciderlo ed ora lo compatisce.
Sbatto le mani sul tavolo spaventando tutti e uscendo dalla cucina per poi chiudermi in bagno. Gli uomini non li capisco proprio!





NOTA DELL'AUTRICE:
questo capitolo, lo odio! Non mi piace! E spero che sia solo una mia impressione che sia orribilante, altrimenti mi uccido T^T Uffa! *fa respiri profondi per calmarsi*
Detto ciò ... non è migliorata la situzione ... ma spero migliorerà nel prossimo capitolo e spero con essa, anche le mie capacità di scrittrice, se posso definirmi tale -.-"
Grazie a tutti per aver letto e a coloro che recensiranno.
Se mi fate sapere cosa ne pensate di questo capitolo, ne sarei contenta dato che come avete notato, sono un tantino in crisi ... :(
Baci 

Myuzu

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Capitolo 45
*** In un bel posto ***


«Cucciola, sei pronta?» Ri bussa alla porta del bagno ed io mi asciugo gli occhi e il volto come meglio. Niente posso però, per i miei occhi rossi e gonfi. Apro la porta imponendo un sorriso al mio volto triste.
«Eccomi.» rispondo guardando il maknae negli occhi. Fred dietro di lui mi guarda dubbioso.
«Cucciola …» dice Ri guardando i miei occhi. «Sei sicura di voler venire?»
«C … certo! Sicurissima!» affermo per niente credibile.
«Che pessima bugiarda!» sbotta Fred sospirando.
«Ok.» Ri mi prende per mano e mi conduce all’uscita. «Noi andiamo.» dice un po’ più ad alta voce verso la cucina, dove sono gli altri.
«A stasera!» saluta Daesung.
«Andate piano con la macchina!» si preoccupa di ricordarci Taeyang.
«Ri!» chiama Top apparendo sulla soglia e guardandolo serio. «Mi raccomando a te.» dice in tono minaccioso, fissando le nostre mani intrecciate. Seungri, notando la furia crescente negli occhi di Top, lascia la presa facendo sbellicare Fred dalle risate.
«Che maknae fifone!» lo addita lo Shinigami tra le risa.
«Intesi?» insiste Top.
«S … si. Ho capito.» risponde il maknae, aprendo la porta e facendomi uscire.
«Ciao, oppa.» saluto Top con un mano che guardandomi si addolcisce in un sorriso, prima di tornare a guardare Ri, minaccioso.
«Uff, che barba!» sbuffa Seungri, una volta chiusa la porta.
«Ti ho sentito!» urla Top al di là della porta.
«Corri, corri!» mi esorta Ri tirandomi per la mano, mentre Fred non smette un secondo di ridere.
Nelle scale rischiamo di cadere tipo trenta volte, ma alla fine riusciamo a raggiungere la macchina azzurra di Seungri nel parcheggio illesi o quasi. Saliamo e restiamo fermi un attimo per regolarizzare il respiro.
«Non capisco perché stavamo correndo …» dico poi.
«Perché questo qui, Zanzara, altro che panda! È un coniglio!» ride Fred steso sul sedile posteriore.
«Ehm … diciamo che … Top oggi è un po’ irascibile …» dice Ri mettendo in moto. Mi scappa un risolino e lui mi guarda di sbieco. «Metti la cintura!» mi ordina poi.
«Agli ordini!» rispondo facendo come dice.
«Almeno ti sta attenta …» sospira divertito Fred portando le braccia piegate dietro la testa.
«Dove andiamo?» chiedo dopo un po’.
«Ti va di sentire un po’ di musica?» Ri ignora la mia domanda mettendo un loro cd. La musica riempie l’abitacolo e mi sento già più rilassata. Ora che ci penso, da quando sono con loro, ho sentito molto meno la loro musica. Che controsenso! Ma è così. Prima di morire, l’mp3 era la mia ombra. Ne avevo perfino 2. Se si scaricava uno, avevo l’altro. Si, direi proprio che sono una maniaca!
«Si, ma … dove stiamo andando?» ripeto.
«Oggi è bel tempo, meno male, odio la pioggia.» evita ancora la domanda.
«Ri?» lo richiamo.
«Cosa?» chiede innocente come se fosse tutto normale. In questo momento noto che non siamo diretti all’YG, né allo studio dell’altra volta.
«Mi dici dove stiamo andando?» domando un tantino allarmata.
«In un posto …» risponde vago con un sorrisetto.
Fred scatta sull’attenti a sedere con la faccia tra i sediolini.
«Ehi, maknae! Questo si chiama sequestro di persona!» lo accusa lo Shinigami irritato.
«In un posto dove?» chiedo ancora in cerca di dettagli.
«In un bel posto.» ribatte il maknae. Inizio ad innervosirmi.
«Ma non devi lavorare?» a dire il vero sono anche un po’ preoccupata. Cosa gli salta in mente?
«No. Devo andare oggi pomeriggio.» spiega iniziando a cantare “My Heaven” che le casse della macchina hanno appena iniziato a riprodurre.
«E ora dove stiamo andando allora?» richiedo, ma lui continua a cantare son un sorrisetto guardando la strada.
«Mondo di lupi! Non ti puoi proprio fidare di nessuno, Zanzara mia!» protesta Fred incrociando le braccia. Dove mi starà portando?
 
Dopo che abbiamo iniziato ad ascoltare il terzo cd, Seungri mette la freccia e rallenta.
«Eccoci.» annuncia.
«Dove esattamente?» domando scendendo a macchina ferma.
«Nel mio posto preferito.» sorride contento e non posso fare a meno di sorridere a mia volta. «Qui vicino c’è l’università che frequentavo. Quando ero stanco e volevo staccare un po’ la spina, venivo qui a rilassarmi.» mi prende di nuovo per mano e mi conduce verso quello che mi sembra un parco.
«Bé Zanzara, ma a noi che ce ne frega del suo posto preferito?!» protesta Fred sbuffando. Lo ignoro.
Entriamo in questo parco bellissimo e ben curato. Ovunque mi giro c’è verde. Ogni aiuola ospita fiori colorati e vistosi. Le panchine sparse qua e la sono ben verniciate e la fontana che spadroneggia al centro del parco, è a dir poco magnifica. Mi guardo in giro estasiata.
«Ti piace?» mi chiede Ri.
«E lo chiedi? È magnifico!» esclamo girando su me stessa e osservando in giro.
«Aspetta di vederlo allora …» sussurra Seungri.
«Cosa?»
«Seguimi.» con un indice mi fa segno di seguirlo ed io obbedisco, sempre con Fred subito dietro di me. «Mmm … spero non l’abbiano buttato giù …» dice sovrappensiero. «Dovrebbe essere qui … eccolo!» grida felice come un bambino, indicando un enorme albero dalla chioma folta e verde. Credo sia una quercia. «Aaaah! Come stai vecchio mio? Ti sono mancato eh?» chiede rivolto all’albero, mentre mi avvicino curiosa. Lo osservo accarezzare il tronco rugoso e arrampicarsi sul ramo più basso a meno di un metro da terra, per poi sedersi gambe a penzoloni.
«Non ti facevo un tipo da parchi …» dico ridendo, sembra un bambino spensierato.
«Aaah, quante cose non sai di me …» sospira presuntuoso. Rido, sto vedendo un lato di Seungri che non avevo mai visto. Mi siedo a gambe incrociate sull’erba, mentre Fred esplora i dintorni.
«Su quest’albero ho dormito, mangiato, studiato, sognato …» mi racconta Seungri mentre lo fisso, testa all’insù. «È da tanto che non ci venivo.»
Annuisco chiudendo gli occhi e godendomi il venticello che soffia tranquillo. Mi sento i suoi occhi addosso, ma faccio finta di nulla.
«Dovresti smetterla sai?» mi dice all’improvviso. Apro gli occhi curiosa.
«Di fare cosa?» domando sconcertata. Ora che ho fatto?
«Di essere arrabbiata con lui.» risponde fissandomi. «Con Ji Yong.» avevo capito senza che lui specificasse e sentire il suo nome mi provoca un sussulto al cuore.
«E perché? Non sono mica io quello che ha preso in giro una ragazza indifesa nel mentre sta con una prostituta tinta e rifatta!» sbotto arrabbiata. Non voglio che Ri mi faccia la morale. Sono già abbastanza giù.
«Ji Yong non è quel tipo di ragazzo. Non starebbe mai con due ragazze contemporaneamente e per di più non ne prenderebbe mai in giro una. È troppo sensibile per farlo. Lui ed Hikari si sono lasciati da tempo.» specifica il maknae. Fred origlia da lontano.
«Non dire assurdità! Uscivano ancora insieme quando ho iniziato a vivere da voi!» ribatto convinta.
«Cosa? No!» fa Ri saltando giù dal ramo e sedendosi di fronte a me. «Hikari è stata con lui qualche anno fa. Prima che si rifacesse e si rincitrullisse il cervello! Quella con cui si è lasciato da poco è un’altra …»
«Ah bene!» ribatto sarcastica. Non so se essere sollevato o meno da questa notizia. «Ciò non toglie il fatto che l’ha lasciata stare in casa! Si sono baciati e stavano per rifarlo!»
«Innanzitutto la prima volta Ji Yong è stato colto di sorpresa. La seconda volta, il bacio non c’è stato e non puoi sapere quello che è successo fino a che non lo chiedi a lui. Infine … Hikari se n’è andata.» conclude Ri.
«Come? Se n’è andata?» domando sorpresa. Felicemente sorpresa, aggiungerei.
«Ji Yong l’ha cacciata non appena sei uscita di casa.» dichiara Ri serio.
«Ma … ma … credevo le dovesse un favore. Perché …?» balbetto confusa.
«Perché non lo chiedi a lui direttamente?» opta Seungri. Lo guardo fisso negli occhi per qualche secondo, prima di abbassare lo sguardo sulle mie scarpe.
«Non  lo so … cioè … non so nemmeno se vuole parlarmi …»
«Scherzi?! Non l’ho mai visto così abbattuto!» mi dice Ri alzando un po’ la voce. «Se ti dicessi che è la prima volta che lo vedo così con una ragazza, mentirei. Ma puoi star sicura che proprio perché l’ho già visto così, sono sicuro che lui sia innamorato perso di te.» a queste parole il battito del mio cuore accelera, spalanco al bocca e sbatto le palpebre incapace di metabolizzare quello che mi ha appena detto .
«C … cosa? Ma no … cioè … non è possibile.» blatero, Fred scuote la testa ai miei discorsi senza senso.
«Sembri una menomata, Zanzara!» ride lo Shinigami. «Chiudi la bocca e respira!»
«E cosa ci sarebbe di strano?» chiede Ri, rimanendo serio. «Anch’io mi sono innamorato di te.»
Ok. Ora potete dire che sono morta definitivamente! Sto avendo una confessione. Cavolo! Sbaglio o Ri si è appena confessato?! Aiuto!
«Oddio! Maknae ma la tua bocca è collegata al cervello o il tuo di cervello si è preso una bella vacanza?» sbotta Fred rimasto allibito. «Quella è ancora tutta intontita per l’alcol, poi tu le dici tutte queste cose! Se mi sviene, ne paghi le conseguenze!»
«Ri … io …» inizio, non sapendo cosa dire.
«Non dire nulla!» mi zittisce Seungri sorridendo un po’ rosso in viso. «Lo so che ami lui … e non ho alcuna intenzione di mettermi in mezzo.» dice tranquillo. «Cioè non fraintendermi! Non sono il tipo che si arrende così, soprattutto se mi piace davvero una ragazza. Ma … dato che ti resta poco tempo, voglio solo che tu sia felice. E se Ji Yong può darti questa felcità, allora è ok. Non mi metterò in mezzo e lascerò che lui ti renda felice come meriti.» mi salgono le lacrime agli occhi a queste parole. Ri è un ragazzo buono e altruista, non me l’aspettavo così. Sono felice di sentire queste parole. «Perciò …» continua alzandosi. «che ne dici di tornare a casa e chiarire con quell’idiota di un leader?» mi tende una mano ed io lo guardo riconoscente. Afferro la sua mano e lascio che mi tiri su.
«Grazie, Ri!» dico sincera piangendo. Lui sorride asciugandomi qualche lacrima qua e là. Lo abbraccio stretta e lui ricambia l’abbraccio trattenendo le lacrime.
Oggi, in questo parco, sotto quest’albero sono una della ragazze più felici del mondo ad aver un amico unico e prezioso di nome Lee Seung Hyun.
«Solo una cosa …» dice staccandosi e ricacciando giù le lacrime. Lo guardo, non fermando le mie. «Posso chiederti un regalo?» chiede rimanendomi interdetta.
«Cosa?»
«Dì di si …» implora lui.
«Zanzara, è una trappola! Attenta!» si agita Fred.
«Ehm … dimmi prima cosa e poi rispondo.» decido di seguire il consiglio di Fred.
«Voglio …» fa una pausa in cui lo guardo ansiosa. « … un bacio.»
A questa richiesta spalanco la bocca.
«Lo sapevo! Pervertito approfittatore di un maknae! Io lo sapevo! Ti tengo scandagliato!» batte le mani Fred. Io resto a fissarlo senza parole. L’ha chiesto sul serio?
«U … un … un bacio? Ma … ma dove?» balbetto. Aiuto, panico!
«Sulle labbra! E dove sennò? Sciocchina!» Ri mi da un buffetto sulla guancia e si avvicina.
«Dovrai passare sul mio cadavere!» urla Fred mettendosi in mezzo, inutilmente. Vedere la faccia di Ri attraversare la testa di Fred e spuntare tra i suoi capelli è uno spettacolo che non auguro a nessuno!
«No, no! Ri, no!» gli metto le mani sulla bocca e lo spingo via. «No!»
«Solo  uno … ti prego …» mi chiede Seungri con occhi da cucciolo bastonato. E no! Così non vale!
È stato così dolce con me e non voglio negargli questa sua richiesta, ma per me un bacio è una cosa importante. Una cosa che va fatta solo con la persona che hai nel cuore. Sospiro. A questi occhi non so resistere.
«Ok …» sospiro e lui si rianima. «Sulla guancia però!» si rattrista di nuovo e sbuffando mi avvicina la sua guancia. Mi sollevo leggermente sulle punte per scoccargli il bacio e … Seungri si gira! Le nostre labbra, anche se per poco, si toccano!
«Te l’ho fatta Cucciola! I’m Victory, dopotutto!» mi fa l’occhiolino con aria soddisfatta, mentre indietreggio arrabbiata.
«Zanzara … sei proprio un’ingenua …» si allontana Fred svolazzando.
«Ri! Non avresti dovuto!» urlo strofinandomi le labbra con la manica della maglia.
«Wa! Che cattiva! È solo un bacio.» si volta e si allontana. Io resto dove sono, così si volta. «Pensavo volessi parlare con Ji Yong …»
«Ovvio!» esclamo.
«Allora muoviti! Si torna a casa …» mi sorride ed io lo seguo, mantenendo una debita distanza però.
 
Quando dopo poco più di un’ora entro a casa, trovo GD che attraversa il corridoio barcollando.
«Ji Yong?» lo chiamo e lui si gira facendo un movimento alquanto pericoloso. «Cosa ti è successo?» chiedo.
«Ehm … diciamo che ha bevuto qualche birra di troppo …» sospira Top sbucando dalla cucina.
«Diciamo pure tutte le birre che c’erano in frigo. E non erano poche!» precisa Taeyang uscendo anche lui dalla cucina.
«Ma perché? Testa di zucca!» lo rimprovero. «Ti sei preso appena cura di un’ubriaca fradicia e poi che fai? Ti ubriachi tu?! Certo che impari molto dall’esperienza eh?» mi avvicino per sorreggerlo.
«Non sono ubriaco, solo non riesco a stare in piedi.» dice poggiandomi un braccio sulle spalle e lasciandosi aiutare. «Chiara … mi dispiace … sul serio …» borbotta mentre lo trascino sul suo letto.
«Si, si. Parliamo dopo …» lo tranquillizzo dolce.
«Zanzara, io ti aspetto qui.» mi avverte Fred, lasciandoci un po’ di privacy.
Chiudo la porta della camera di Ji Yong e lui appoggia il mento sulla mia spalla puntando le braccia sulla porta. Il suo petto contro la mia schiena. Il suo respiro sul mio collo.
«Ji Yong?» chiedo non potendomi girare, ho un brutto presentimento.
«Non dovresti entrare in camera da letto da sola con un ubriaco …» mi sussurra all’orecchio e mi sa che ha ragione: non avrei dovuto.






NOTA DELL'AUTRICE:
chiedo infinitamente scusa per il ritardo! Ho pensato che magari con un po' più tempo avrei potuto partorire qualche buona idea, ma ne è uscito questo, che a dirla tutta non mi convince XD ma ultimamente, nulla mi convince quindi ... lascio giudicare voi. :) Spero che il capitolo non faccia proprio schifo e che piaccia!
Grazie sempre a tutti per il sostegno, per leggere questa umile storia e per le recensione! :D grazie davvero di cuore!
Kisses e a presto (mi auguro! XD)

Myuzu

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Capitolo 46
*** Si dice che gli ubriachi dicano sempre la verità... ***


Inizia  a baciarmi il collo e il mio cuore parte in quarta. I suoi baci delicati mi provocano piccoli brividi piacevoli lungo la schiena. Il suo respiro trema e anche il mio. Non voglio che succeda nulla, non così almeno.
«Ji Yong?» lo chiamo cercando di girarmi, ma non me lo permette. «Know Ji Yong!» dico severa riuscendo finalmente a voltarmi. «Sei ubriaco, quindi smettila. Va a dormire.» continuo, meno sicura. Ora che ho i suoi occhi puntati addosso, mi sento ancora più in soggezione. Mi fissa negli occhi e fa uno dei suoi sorrisi maliziosi. Non sembra ubriaco. Se non barcollasse, probabilmente non avrei mai detto che avesse bevuto.
«Chiara …» mi avvolge in un abbraccio stretto e possessivo. «Mi sei mancata …» mi sussurra.
Ricambio l’abbraccio, incerta. È bene dare corda ad un ubriaco? Bé forse no, ma stiamo parlando di Ji Yong, no?
«Ji? Stenditi sul letto e riposa un po’  …» gli dico piano.
«Non ne ho voglia.» replica in tono capriccioso.
«Dai, per favore.» lo esorto sospingendolo un po’ con le mani sul suo petto.
«Sei arrabbiata?» chiede.
«Si, per molte cose! Quindi non aggiungere qualcos’altro alla lista. Stenditi sul letto e fa il bravo!» ordino decisa. Lui si stacca controvoglia e si sdraia sul letto lasciando ricadere un braccio sugli occhi.
«Ecco … sono sdraiato … contenta?» fa a bassa voce.
«Un  po’ …» sorrido avvicinandomi al letto e sedendomi ai sui piedi a gambe incrociate.
«Dove sei stata?» domanda.
«In un parco vicino all’università di Seungri …» rispondo calma.
«Pensavo che non tornassi più da me …» dice in un sussurro. Ho un tuffo al cuore, sembra stia male e non voglio che stia così, soprattutto non voglio stia così a causa mia.
«Perché non sarei dovuta tornare?» chiedo, ma la domanda sembra stupida anche a me che la pongo.
«Perché mi odi.» risponde amaro.
«Non è vero!» scatto alzando la voce.
«No?» alza il braccio dalla faccia per potermi guardare, speranzoso.
«No …» sussurro, guardando altrove. «Ri mi ha detto che hai mandato via quella Hikari …» aggiungo dopo un po’ pronunciando il suo nome con disprezzo.
«Si … ci ho messo anche troppo tempo direi …» sospira ad occhi chiusi.
«Perché?» domando curiosa.
«Cosa?»
«Perché l’hai mandata via?» preciso.
«Sbaglio o mi hai chiesto di scegliere? È ovvio che avessi scelto te, no?» sbotta quasi arrabbiato.
«Non tanto ovvio dato che non hai risposto alla mia domanda …» ribatto io, decisa a non cedere.
«Mi dispiace … ma non posso essere grande in tutto. Sono già un cantante famoso non posso mica essere anche il ragazzo perfetto!» si difende facendo spallucce.
«Cosa centra questo ora?» domando un po’ stizzita.
«Dimentichi che sono ubriaco …» si giustifica con aria innocente.
«Ah … vero …» sospiro ricordandomene. Non è colpa mia, è lui che non sembra affatto ubriaco!
«Ad ogni modo, mi dispiace non aver risposto subito. Avevo solo paura che Hikari potesse ricattarmi ancora.» continua a bassa voce.
«In che senso ricattarti?» chiedo allarmata.
«Siamo stati insieme qualche anno fa. Lei scattò delle foto di me e lei in ehm … intimità.» fa una pausa in cui vorrei dirgli di non continuare. Il pensiero del mio Ji Yong in intimità con un’altra, che altri non è che quella scrofa gialla rifatta e tinta, mi fa bollire il sangue nel cervello. Ma stringo i pugni e lascio che continui. «Mi ha minacciato per un po’ di tempo di pubblicare quelle foto. È grazie ai suoi ricatti che è arrivata dov’è. Senza me che la proponessi, nessun fotografo l’avrebbe scelta.»
«Che grandissima zoccola!» mi lascio sfuggire. Se prima l’odiavo, ora potrei incenerirla con la forza del pensiero!
«Scricciolo!» mi riprende Ji Yong con aria seria. «Come fai ad essere adorabile anche quando dici certe parole?» chiede retorico, addolcendosi in un sorriso.
«Sm … smettila di dire assurdità!» replico completamente rossa in viso.
«Sono ubriaco, ricordi?» si giustifica ancora con un sorrisetto.
«Tsk! Bella scusa!» sbuffo incrociando le braccia. Dopo un po’ continuo. «Non capisco ancora una cosa … come hai fatto metterti con una come quella? Cioè non mi sembra proprio il tuo tipo!»
«Hikari non era così. È stato il successo ad averle dato alla testa o meglio i soldi … Una volta che ha ottenuto quelli, si è resa conto che non aveva più bisogno nemmeno di me.» spiega fissando il soffitto concentrato. «Per fortuna, aggiungerei!» sospira.
«E ti ha piantato?» chiedo triste. Perché diavolo sono triste?
«Si …» sussurra.
«Povero piccolo …» sono triste perché quando vedi G-Dragon, il cantante che ha grinta e talento da vendere, steso su un letto, ubriaco e indifeso a parlare dell’ennesima ragazza che gli ha spezzato il cuore, dovrei essere solo un mostro senza anima per non essere triste!
«Ehi, ehi! Non compatirmi, sto già abbastanza  male …» replica lui alzando un po’ la voce.
«Pensi che ora pubblicherà quelle foto?» domando dopo un po’, preoccupata.
«Non credo … ora che anche lei è famosa, nuocerebbe più lei che me.» risponde sereno.
«E non potevi pensarci prima?!» sbotto arrabbiata. Cavolo! Ci avrebbe evitato tutti i problemi ed io non avrei sprecato un altro giorno!
«E scusa! Uff! Ho già detto che mi dispiace …» dice triste. Gli dispiace davvero ed io non riesco ad essere arrabbiato con lui.
«Mmm … perché hai bevuto?» gli domando scrutandolo.
«Perché tu eri con Ri chissà dove a fare chissà cosa!» si lamenta contorcendosi un po’.
«Mi fai quel genere di ragazza?» chiedo arrabbiata.
«No, ma non mi fido di quel maknae! È furbo e meschino …» ribatte con una smorfia si rabbia.
«Non è vero. Seungri è molto dolce.» difendo Seungri che non merita di essere trattato così. Insomma! Bacio tralasciando, è solo grazie a Ri che sono qui a chiarire con lui.
«Lo stai difendendo?» chiede stizzito.
«Sei geloso?» lo punzecchio con un sorriso.
«E secondo te?» afferma sarcastico. «Pensavo che bere mi avesse aiutato a non pensarci, ma più bevevo più la gelosia mi corrodeva il cuore …» la smorfia di dolore che fa mi intenerisce ancora di più e ogni traccia della mia rabbia nei suoi confronti svanisce come per magia. Non ricordo nemmeno più perché ero arrabbiata!
«Che dolce …» esclamo guardandolo, sognante.
«Che scema …» mi insulta con un sorrisetto sghembo.
«Ora mi insulti pure?!» ribatto cambiando per l’ennesima volta umore.
«Bé sono ubriaco!» si giustifica ancora.
«Non vale più come scusa!» ribatto seccata. Lo guardo mentre mi fissa con quei meravigliosi occhi a mandorla e non reggo più: mi stendo accanto a lui, poggiando la testa e le mani sul suo petto. «Fai discorsi troppo complessi per essere ubriaco …» bofonchio.
«Mmm … a proposito di discorsi da ubriachi … ricordi per caso quello che mi hai detto stanotte quando eri sul divano in cucina?» chiede in modo molto casuale, mentre inizia ad accarezzarmi i capelli.
«Ehm … no! Perché? Cos’ho detto?»  rispondo frettolosa, cercando di non fargli notare che sono di nuovo rossa come un peperone.
«Davvero non ricordi?» insiste.
«No!» esclamo subito.
«Mmm … poco importa. Si dice che gli ubriachi dicano sempre la verità …» dice lui con nonchalance.
«Davvero?» chiedo fingendo di non saperlo.
«Mm mm. A proposito … ti piace la senape?» domanda curioso.
«La odio.» replico. Eh, sì. Gli ho dato un indizio … avrà capito che dicevo la verità? In fondo voglio che sappia quello che provo per lui, ma sarebbe troppo imbarazzante ammettere di ricordarmi di essermi squallidamente dichiarata quando ero ubriaca persa!
«Perfetto.» ribatte sorridendo.
«Cosa perfetto?»
«Quello che si dice è vero: gli ubriachi dicono sempre la verità.» conferma continuando ad accarezzarmi.
«Scemo! Dormi un po’!» gli do un piccolo colpetto sul petto e mi alzo per uscire.
«Dormo se resti qui …» mi trattiene per un braccio e quando mi volto, mi fissa implorante negli occhi.
«Ok, resto …» sospiro. In fondo mi è mancato un casino! E restare qui con lui non può farmi altro che piacere. Se avesse voluto farmi qualcosa, l’avrebbe già fatto, no?
«Più vicina …» sussurra una volta che mi sono stesa accanto a lui. Mi avvicino un po’, titubante. «Ancora.» mi avvicino ancora un po’ in più ripensando che forse non è stata buona idea. «Ancora.» ripete ed io arrivo a poggiare la mia fronte contro la sua, insicura. «Non permetterò a nessuno di portarti via da me, nemmeno mentre dormo.» con le mani mi tiene per la vita e mi avvicina ancora di più a sé. Queste sue parole mi spiazzano. L’insicurezza se ne va, lasciando spazio solo alla voglia di rimanere per sempre con lui.
«Non vado da nessuna parte …» sussurro guardandolo.
«Meglio per te … ti ritroverei …» chiude gli occhi con un sorriso in volto.
«Ne dubito …» sorrido a mia volta pensando che sì, un giorno non lontano me ne andrò, ma per quanto possa cercarmi, non mi troverà … Dovrei dirglielo? «Ji Yong?» lo chiamo dopo un po’, ma non risponde. «Dormi già?» chiedo. Ha il respiro pesante, si è addormentato, che scemo! «È  vero che ti amo …» sussurro, anche se so che lo sa già.





NOTA DELL'AUTRICE:
questo capitolo è praticamente minuscolo e chiedo umilmente scusa! *si inchina mortificata* Non so quando potrò aggiornare, quindi invece di lasciarvi a mani vuote, ho preferito lasciarvi con un mini-capitolo. Spero che piaccia anche se non succede proprio nulla di che ... 
Grazie come sempre a tutti coloro che leggono e che recensiscono, doppio grazie a quelli che mi supportano e mi incoraggiano a  continuare *^*
Kisses e a presto! :D

Myuzu

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Capitolo 47
*** Ti prego! Solo un giorno in più ***


Ad occhi chiusi, tra le braccia del mio Ji Yong, mi addormento tranquilla, fino a che …
«Brutto mascalzone! Cosa stai facendo alla mia bambina?»
«Ji Yong! Giù le mani dalla piccola Chiara!»
Gridano all’unisono entrando sbattendo la porta, Fred e Top.
GD ed io schizziamo sull’attenti spaventati a morte. Noto Fred che rotea la falce con fare assassino. Ma quello che mi preoccupa di più è Top. Con sguardo di fuoco e pugni chiusi, fissa Ji Yong con un sorriso da killer.
«Ji Yong cosa stavi facendo a Chiara eh?» chiede rabbioso Top scrocchiandosi le nocche.
«Vai così Top, spaccagli la faccia!» lo incoraggia Fred.
Sono ancora mezza addormentata per riuscire a capacitarmene, ma in effetti, cosa potrebbero mai fare una ragazza e un ragazzo, da soli chiusi in camera da chissà quanto tempo? Ecco appunto!
Top si avvicina minaccioso, mentre GD retrocede con le mani alzate in segno di resa.
«Ehi, Hyung! Ma cosa vai a pensare, non potrei mai farle nulla, lo sai!» si difende Ji Yong scappando da Top senza mai dargli le spalle, però.
«Non lasciarti ingannare Top! L’ho visto! Le ha messo le mani addosso e voleva fare chissà che cosa con la mia pura ed ingenua Zanzarina! Attacca! Senza pietà!» lo istiga Fred furioso.
Dal canto mio, resto seduta sul letto sbadigliando, facendo finta che quello che stia succedendo non sia affar mio. Ma questi tre fanno troppo rumore per i miei gusti, così mi alzo e barcollando vado in cucina, lasciando GD e Top azzuffarsi e Fred a fare il tifo per quest’ultimo. Se non fossi ancora mezza addormentata, probabilmente li fermerei, ma non ne ho voglia.
«Cucciola!» urla Daesung correndomi incontro e abbracciandomi. «Stai bene? Cosa ti ha fatto quel pervertito di Ji Yong, eh? Ti ha spaventata? Ti ha toccata? Cosa ti ha fatto quello sconsiderato?»
«A dire il vero …» comincio staccandomi da lui.
«No, non dire nulla! Top lo sistemerà per le feste, non temere!» mi interrompe Daesung stringendomi di nuovo a sé. Per poco non soffoco.
«Perdonami Chiara.» compare Taeyang con sorriso gentile. «Non sono riuscito a fermarli. Gli ho detto di non disturbarvi e invece … non mi hanno dato retta.» sospira.
«Non preoccuparti …» gli sorrido riconoscente.
«Se solo Ri non avesse detto nulla, Top non sarebbe intervenuto!» afferma Taeyang a mo’ di rimprovero. Guardo Seungri che mi fa spallucce.
«Lo so che ho detto che non mi sarei intromesso tra voi due … ma era passato troppo tempo …» si giustifica innocente. Scuoto la testa divertita, prima di guardare l’orologio.
«Le otto?» chiedo allibita.
«Eh già! Avrai fame. Hai saltato il pranzo.» dice Taeyang sistemando le ultime cose sul tavolo.
«Oppa vuoi una mano?» chiedo.
«No, no, no, no, no!» risponde in fretta Daesung. «Le ragazze che hanno subito un abuso non dovrebbero fare nulla!» Ri scoppia a ridere mentre io non riesco a capire se Daesung stia scherzando o sia davvero convinto che Ji Yong abbia abusato di me.
«Oppa?» lo chiamo.
«Si, dimmi Cucciola.» risponde Daesung, prendendo una mia mano tra le sue.
«Vuoi sapere cosa abbiamo fatto io e Ji Yong in camera?» domando seria. Taeyang si volta incerto verso di me, curioso. Seungri deglutisce cercando di nascondere il nervosismo. Daesung spalanca gli occhi come non gli ho mai visto fare.
«Ehm … ehm … Eh eh eh non credo sia … come dire … essenziale!» balbetta in risposta, sorridendo nervoso.
«Io voglio dirtelo …» dico facendogli segno di avvicinarsi a me. Lui si avvicina tremante ed io gli sussurro all’orecchio, ma possono sentire anche gli altri due. «Io e Ji Yong …» faccio una pausa in cui Daesung deglutisce a vuoto, Ri si sporge sul tavolo per sentire meglio e Taeyang allunga l’orecchio verso di noi. «… abbiamo …» un’altra pausa e la tensione è tangibile nell’aria. «… dormito!» urlo facendo sobbalzare tutti e tre e scoppiando a ridere. «Insomma … davvero credevate che io e Ji Yong … » rido sedendomi a tavola. Ri sospira sollevato. Taeyang ritorna a cucinare con sorriso stampato in volto e Daesung si massaggia l’orecchio in cui ho urlato.
Sentiamo un urlo di GD provenire dalla stanza ed io posso sentire le risate agghiaccianti di Fred che sta assistendo alla battaglia.
«Dovrei fermarli?» chiedo preoccupata.
«Oh, no. Staranno quasi per finire.» sorride Taeyang mettendo i piatti in tavola, mentre anche Daesung si accomoda, accanto a me.
«Eccoli!» esclama Seungri con un sorrisetto vedendo entrare Top e GD.
«Ti ho detto che abbiamo solo dormito, porca miseria!» protesta GD massaggiandosi una spalla.
«Sta zitto se non vuoi ritrovarti con qualche osso rotto!» minaccia Top guardandolo in cagnesco.
«Si Top! Continua! Spaccagli la faccia, spaccagli tutto! È solo uno sporco bugiardo che vuole prenderti per il  … » continua ad incoraggiarlo Fred, ma si ferma appena scorge la mia occhiata di disappunto. «Ok .. ok … Scusa Zanzara.» sbuffa.
«Ma è la verità! Diglielo tu, Scricciolo!» dichiara GD rivolto a me, facendomi rinvenire dalla mia ramanzina silenziosa a Fred.
«Oppa,» chiamo Top che mi presta subito attenzione sorridendo caloroso. «abbiamo solo dormito. Non ti preoccupare.» sorrido.
«Visto?» chiede Ji Yong sedendosi.
«Ciò non toglie che la tua mente malata avrà pensato a qualcosa di sconcio nel solo guardarla! Quindi ciò che ti ho fatto è ancora poco!» grugnisce Top.
«Esattamente! A cosa hai pensato eh? Dove volevi mettere quelle insulse e sudice manine? Guarda che te le taglio! Non osare mai più toccarla!» urla di nuovo lo Shinigami guadagnandosi un’altra occhiataccia. «Ok, ora smetto …» svolazza in alto mormorando.
«Su, su! A tavola niente liti!» Taeyang ristabilisce la calma.
«Buon appetito!» auguro contenta di ricevere tanto affetto.
«Grazie per il pasto!» afferma Daesung gioioso.
Detto ciò cominciamo a mangiare sereni e tra una chiacchiera e l’altra noto GD dall’altro lato del tavolo, fissarmi. Chissà se ha davvero pensato a … ehm … quello mentre stavamo vicini. Cioè in fondo è pur sempre un ragazzo ed io per quanto non sia Miss Mondo, sono pur sempre una ragazza appetibile, no? Pensare che Ji Yong volesse stare con me in quel senso, mi lusinga e mi rende piacevolmente nervosa. Allo stesso tempo però, mi mette ansia. Come dovrò comportarmi la prossima volta che saremo da soli?
«Ah!»  esclama Top come se si fosse ricordato di una cosa di vitale importanza. «Ma allora la data del concerto è stata fissata?» domanda.
«Oh, si.» risponde GD inghiottendo il boccone. «Tra una settimana.»
«Cosa?» urlano Top e Daesung in coro.
«Ma Ji Yong … non sarebbe dovuto essere prima di tre settimane. Perché ora si è deciso di farlo tra una settimana?» chiede spaesato Taeyang.
«Chiedetelo a Seungri.» risponde semplicemente GD irritato. «È stato lui ad insistere perché la data fosse fissata il prima possibile.» fa spallucce e continua a mangiare.
«Dì un po’ maknae ma che ti è saltato in mente?» gli chiede Top quasi arrabbiato.
«Non ce la faremo mai in una settimana!» si lamenta Daesung sconsolato.
«Ri, è vero. Perché così presto?» domanda, come sempre paziente, Taeyang. Tutti fissano il povero maknae ed io mi sento in colpa. Ho capito immediatamente il motivo per cui ha insistito per anticipare la data: l’ha fatto per me. Vuole che anch’io riesca a vedere il concerto prima che … insomma prima che io me ne vada. Gli occhi mi si riempiono di lacrime al pensiero che lui abbia pensato a me.
«Ecco … io credo … che prima è, meglio è …» blatera senza senso Ri con lo sguardo fisso sul piatto. Gli altri sbuffano spazientiti. Una settima è troppo poco per preparare le ultime cose. Ma alla fine nessuno dice più nulla.
«Dobbiamo rimboccarci le maniche allora, no?» sorride GD incoraggiante. «Da domani mattina presto, allenamenti a tutto spiano. E fra due giorni, le prove sul palco. Non è nulla che non abbiamo già affrontato prima.»
«Appunto!» intervengo io, trattenendo le lacrime con un sorriso a 32 denti. «Non dimenticate che voi siete i Big Bang! Insieme potete fare tutto!» sorrido radiante e l’atmosfera sembra allentarsi.
«Ma che Cucciola carina che abbiamo qui!» dice Daesung dandomi un buffetto sulla guancia.
«Carina è dire poco!» esclama Seungri facendomi arrossire.
«Ehi, ehi , ehi! Non vi sembra di esagerare con i complimenti!?» brontola GD dando uno schiaffetto dietro la testa di Ri.
«Non sei nella posizione per poter dire qualcosa Ji Yong …» replica minaccioso Top bevendo un sorso di vino, con classe.
«Ehi, Hyung!»  dice Taeyang rivolto a Top, scherzando. «Non è che provi qualcosa anche tu per la piccola Chiara, eh?» sorride. GD praticamente diventa blu, a me viene da ridere. Daesung scoppia in una fragorosa risata e Ri resta a bocca aperta a fissare Top che spalanca gli occhi indignato.
«Cioè … tu … cosa?» blatera Top incapace di profilare una frase compiuta. GD resta immobile, mentre cambia colore. Credo sia verde ora. «Non dire assurdità!» urla Top serio. «Chiara è una sorella per me!» GD sbianca. Ma che gli viene?
«Hyung …» sussurra Ji Yong alzando piano la testa verso Top. «Mi auguro per te che Chiara sia solo una sorella … Sai che sono geloso di ciò che è mio, vero?» sorride GD assassino e perfino Top rabbrividisce a quella vista. In effetti Top è grande e grosso e potrebbe schiacciare GD come un moscerino, ma Ji Yong sprigiona un’aura che fa impressione. Sì, un po’ come quella di Goku! GD da l’impressione che sia in grado di riuscire in tutto quello che vuole e vi assicuro che quando si arrabbia fa paura.
«Ah Ji Yong! Non fare così!» lo rimprovera Taeyang. «Noi tutti vogliamo bene a Chiara come se fosse una sorella!» mi abbraccia.
«Si si! La nostra Cucciola sorella!» gongola Daesung abbracciandomi anche lui.
«Anch’io!» urla Ri raggiungendoci e abbracciando tutti e tre. Mi stanno stritolando!
«Non vi sembra di esagerare?» chiede Top guardandoci di sbieco.
«Povera Zanzara tra i lupi! La mia povera piccola Zanzara!» si dispera Fred svolazzando sulle nostre teste.
«Conto fino a tre. Se non la lasciate, correrò ai ripari.» minaccia GD a voce bassa e luce assassina negli occhi, tenendo le bacchette come due pugnali. «1 … 2 …» al due Ri è scappato in camera, Daesung in bagno e Taeyang si è risistemato a sedere. GD sospira compiaciuto. «Bene.» riprende a mangiare, mentre Top ed io ridiamo sotto i baffi.
A rovinare il mio umore è il ricordo della discussione appena conclusa. Il concerto ci sarà tra una settimana. Sette giorni. Purtroppo però, a me ne restano solo sei. Sprofondo in un baratro scuro, non riuscirò a vederli. Maledizione!
 
Stesa nel letto con le lenzuola tirate su fino a coprirmi le labbra, fisso il soffitto con aria assente.
«Fred?» chiamo, sapendo che è ancora sveglio.
«Dimmi …» sussurra. Credo che sappia già cosa voglio dirgli.
«Quanti giorni mi restano?» chiedo nella speranza di aver sbagliato a fare i conti.
«Sono sicuro che tu lo sappia già.» risponde triste.
«Fred, quanti giorni mi restano?» richiedo, trattenendo le lacrime.
«Sei giorni.» replica in un sussurro.
«Non riuscirò a vedere il concerto …» affermo persa nei miei pensieri grigi.
«No …» conferma lo Shinigami che svolazza ai piedi del letto.
«E pensare che Ri ha fatto il possibile perché io andassi …»
«Già …» sospira Fred.
«Ha litigato anche con gli altri …»
«Già …» ripete monotono.
«Fred non voglio morire!» inizio a piangere e a singhiozzare.
«Zanzara … io …» non sa cosa rispondere.
«Ti prego!» scatto a sedere con le mani congiunte. «Ti prego Fred! Dammi un giorno in più! Uno solo! Voglio andare al concerto! So che sono egoista e avida e che non dipende da te, ma ti prego! Solo un giorno in più! Uno solo!»
Fred mi fissa sconvolto. Sembra che stia per piangere anche lui. So che forse non può concedermelo, ma dovevo provare a chiedere! Io voglio andare a quel concerto.
«Fred, ti prego …» imploro.
«Chiara … io …» inizia Fred triste e il cuore mi si stringe in una morsa: ho paura che stia per darmi una risposta negativa …





NOTA DELL'AUTRICE:
che dire? Nemmeno questo capitolo mi convince ... ma lascio giudicare voi. Scusate del ritardo e spero che il capitolo vi sia piaciuto :)
Grazie a coloro che leggono, che recensiscono e che mi supportano! *^*
Kisses :3 Spero a presto

Myuzu

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Capitolo 48
*** Sorriderò. Fino alla fine. ***


Seduta sul divano della cucina, aspetto che gli altri si sveglino. Non ho chiuso occhio e non ci sarei riuscita nemmeno se fossi rimasta a letto, così mi sono alzata. E già da un bel po’ direi …
Fred si è dileguato senza darmi una risposta, lasciando una scia di tristezza dietro di sé. Non ho idea di dove sia andato, ma mi manca. Mi sento molto sola in questo momento …
«Cucciola?» mi sento chiamare e mi volto verso la porta dalla quale è appena spuntato Seungri. «Tutto bene?»
Lo fisso come imbambolata. Mi viene da piangere. Voglio piangere. Ma è giusto condividere questo peso con Seungri? Ha già fatto tanto per me, non voglio ferirlo ulteriormente. Rivolgo lo sguardo davanti a me, rigettando indietro le lacrime.
«Mm mm. Tutto ok.» mento annuendo. Mi fissa un po’, dubbioso. Poi sospirando, si siede accanto a me.
«Cos’hai? Hai litigato con il tuo amore?» chiede scherzoso Ri, virgolettando con le dita la parola “amore”. Sorrido nervosa, scuotendo la testa.
«No, no. Lui non c’entra niente.» rispondo evitando il contatto visivo con lui.
«Mmm … è successo qualcosa con gli altri?» domanda ancora, un po’ più preoccupato. Scuoto ancora la testa. «Cucciola, guardami.»
Titubante, alzo lo sguardo verso di lui, ma come immaginavo, nel momento che i nostri sguardi si incrociano, le lacrime cominciano a scendere.
«Non ti senti bene?» chiede ora Ri, allarmato. «Vogliamo andare all’ospedale? Dove ti fa male? Sta tranquilla Cucciola, ci sono qui io.» cerca di rassicurarmi mentre si agita e non riesce a star fermo.
«Ri? Ri! È tutto ok. Sto bene, sta tranquillo.» sorrido per rassicurarlo.
«Ma … ma … ma … perché stai piangendo allora?» balbetta il maknae. Ha gli occhi lucidi anche lui.
«Nulla … È solo che … ho paura. Non voglio morire …» ammetto piangendo e fissando il vuoto. D’istinto Ri mi abbraccia, un po’ per consolarmi, un po’ per nascondere le sue lacrime. Un abbraccio dolce che mi culla. Sento il suo respiro affaticato e il suo cuore che batte forte.
«Non preoccuparti Cucciola. Ci sono io con te. Sarò con te, sempre. Non c’è nulla di cui aver paura, ok? » mi assicura con voce tremante. Mi stacco da lui e annuisco asciugandomi il volto con le mani. Seungri mi sorride con gli occhi lucidi e sguardo furbo. «Oh mio Dio, Cucciola! Sei un disastro!» mi rimprovera tirandomi con un pizzico le guance. «Sei già brutto di tuo, ma quando piangi sei proprio orribile!» sfotte strapazzando il mio povero volto. «Asciugati. Io amo la Chiara che sorride. Noi tutti amiamo la Chiara che ride, perciò …» si alza dal divano diretto al piano cottura. « … se non vuoi essere odiata, ti conviene sorridere sempre, ok?»
Lo fisso riconoscente mentre indossa il grembiule, pronto a preparare la colazione.
«Sorriderò.» affermo. «Fino alla fine.»
«Ci conto!» esclama Ri dandomi le spalle, scommetto che sta ancora piangendo. Rimango seduta rannicchiata sul divano. Sorriderò. Fino alla fine. Lo farò per Ri. Per Ji Yong. Per Top, Taeyang e Daesung. Per loro, sorriderò.
 
Non finiamo nemmeno la colazione che ci precipitiamo di corsa alla macchina per andare all’YG per le prove. Daesung ha ancora gli occhi chiusi e i segni del cuscino sul volto. Taeyang ha nascosto la cresta disordinata in un cappello con visiera. Top ha gli occhi mezzi chiusi e barcolla leggermente. GD apre talmente tanto la bocca sbadigliando che temo possa slogarsi la mascella. Pensate che alla guida mettono Ri! Devono essere proprio stanchi, non fanno mai guidare il maknae!
Io e GD siamo seduti in fondo e lui con le braccia incrociate sul petto, cerca di non riaddormentarsi. Lo fisso un po’ preoccupata, starà bene? Spero non si affatichi troppo.
Volgo lo sguardo al sediolino davanti dove Daesung è caduto addormentato sulla spalla di Top che a sua volta, troppo stanco per svegliare l’amico, si è addormentato poggiando la testa contro quella di quest’ultimo. Taeyang, che dopo Ri è quello più sveglio, sta cercando una canzone da mettere per svegliarci.
«Sono gonfi.» afferma GD all’improvviso, attirando la mia attenzione.
«Cosa?» chiedo dubbiosa guardandolo.
«I tuoi occhi. Sono di nuovo gonfi.» dichiara serio. Imbarazzata, distolgo lo sguardo. Credevo fosse troppo stanco per notare queste cose.
«Non ho dormito molto …» replico. Non è una bugia, ma non è quello il motivo per cui i miei occhi sono gonfi …
«Mmm fa un po’ vedere …» stacca la schiena dal sediolino voltandosi verso di me e prendendomi il volto tra le mani. «Sei sicura di non aver pianto?» chiede dopo aver esaminato i miei occhi attentamente.
«Ehm … no … no …» balbetto. La sua vicinanza mi manda sempre in agitazione.
«Mmm … ti ho già detto che mi piacciono i tuoi occhi, devi prenderti cura di loro, ok?» domanda mentre lo fisso con gli occhi sbarrati. Annuisco lievemente e lui fa un sorrisino malizioso in risposta al mio imbarazzo. Poi avvicina il mio volto alle sue labbra e delicatamente, con dolcezza, bacia le palpebre chiuse dei miei occhi, una per volta. Dopo mi fa un enorme sorriso e finalmente (bé non proprio!) lascia il mio volto, tornando a poggiarsi allo schienale. Sento le farfalle nello stomaco che spiccano il volo e si avventurano lungo il mio esofago. Ho paura che se aprissi la bocca potrebbero uscire, così resto con le labbra sigillate per tutto il tragitto. Ji Yong mi fissa con la coda dell’occhio sogghignando, contento della reazione che mi ha suscitato. Non è giusto! E come se io fossi in svantaggio!
 
Le prove per il concerto sono maledettamente dure. Io al solo guardarli allenarsi mi sento irreparabilmente stanca. Seduta qui, li osservo e mi sento alquanto inutile, così vado al distributore a comprare loro qualche bevanda energizzante. Qui vedo due ragazze chiacchierare. Sembrano nervose. Hanno un aspetto familiare, ma non ci bado. Mi avvicino e compro le cinque bibite.
« … pensi che possiamo? Insomma, sono molto impegnati …» dice la ragazza dai capelli lunghi.
«Andiamo solo per un saluto, non ci fermiamo … sta tranquilla.» ribatte quella con i capelli corti.
«Allora andiamo?» chiede ancora l’altra, torturandosi le mani.
«Ora ricordo!» esclamo all’improvviso spaventandole. Mi fissano allibite. Probabilmente mi hanno presa per una pazza. «Voi dovreste essere Minli e Haru, giusto?»
«E tu come fai a saperlo?» chiede quella che dovrebbe essere Minli.
«Sei per caso una veggente?» domanda Haru stralunata.
«No, no. Ma Taeyang e Top mi hanno parlato di voi …» nel momento in cui nomino i due ragazzi, le due si sciolgono. Minli diventa paonazza mentre Haru inizia a ridere nervosa.
«Davvero? E cosa ti hanno detto?» domanda Haru ansiosa.
«Che si sono divertiti molto al vostro appuntamento … ma se mi permettete, cosa ci fate qui? Cioè non eravate in Tibet?» chiedo curiosa.
«Siamo in giro per l’Asia per gli studi. E abbiamo pensato di venire per un po’ a Seoul.» spiega Minli imbarazzata. Il motivo per cui sono qui è chiaro, ma non è certo quello che mi ha appena detto. Sorrido.
«Capisco …» annuisco. «Perché non venite a salutarli? Stanno provando per il concerto, ma scommetto che presto faranno una pausa.»
«Possiamo venire sul serio?» domanda emozionata Haru.
«Possiamo?» le fa eco Minli.
«Certo. Seguitemi.» le invito. Forse non avrei dovuto, ma un saluto cosa potrà mai fare? Sono sicura che Top e Taeyang saranno ipercontenti di vederle e ciò non potrà far altro che giovare ai loro allenamenti.
Le conduco nella sala prove e al nostro ingresso la musica si stoppa.  Rimango un attimo confusa con le bibite in mano e le ragazze alle spalle.
«Minli?» chiede Taeyang sorridendo sorpreso e correndo verso di lei.
Top spalanca gli occhi alla vista di Haru e rosso in viso, corre a nascondersi sotto un asciugamano, chiaramente imbarazzato.
Do una bibita a Taeyang che la afferra distratto, troppo assorto a parlare con la ragazza dai capelli lunghi. Haru resta titubante sulla soglia. La prendo per mano e la trascino in sala.
«Tieni!» le do una bibita e lei la fissa dubbiosa. «Fa un bel respiro e portala a Top.» ora fissa me come se avesse visto un fantasma e apre e chiude la bocca senza emettere suono. Sembra tanto un pesciolino rosso, dato il colore delle sua guance! «Su, coraggio!» la invoglio.
Haru fa un bel respiro e si dirige verso Top che ha ancora l’asciugamano in testa. La vedo chiamarlo gentilmente e lui si volta cercando di essere naturalmente spavaldo, ma nel momento in cui la vede diventa rosso fino alle orecchie. Non l’ho mai visto così imbranato, che tenero!
«Prendi Ri!» dico attirando l’attenzione del maknae e lanciandogli la sua bibita. «Daesung!» ne lancio una anche a Daesung.
«Grazie Baby!» mi fa l’occhiolino quest’ultimo.
Infine mi avvicino a Ji Yong seduto sul pavimento, spalle allo specchio. Mi siedo accanto a lui porgendogli la bottiglina e lui la prende con un sorriso. Butta giù il contenuto tutto d’un fiato, mentre rimango incantata a guardarlo. Come può essere così figo e bello anche quand’è tutto sudato? Eh? Come può essere? Ingiusto mondo dei miei stivali! Dovresti diffondere equamente bellezza e fighezza! In questo modo non sarei in continuo svantaggio! E potrei farlo rimanere a bocca aperta esattamente come lui fa con me. Uff! mondo crudele!
«Grazie.» dice una volta che ha finito di bere.
«È il minimo che possa fare … vi state impegnando così tanto ed io non sto facendo nulla.» replico triste.
«Scricciolo, tu fai tanto anche solo standomi accanto.» afferma fissandomi negli occhi e il mio povero cuore si scioglie mentre un sorrisino ebete sboccia sulle mie labbra. «Sai cos’altro potresti fare?» domanda poi.
«Cosa?»
«Sono a corto di energie … ma sono sicuro che un tuo bacio mi farebbe sentire meglio.» risponde malizioso. Mi mordo il labbro inferiore, nervosa. Senza preavviso si avvicina e mi bacia delicatamente costringendomi con una mano a voltarmi. «Non morderti il labbro così per favore …» sussurra poi a pochi centimetri dalle mie labbra. Eh? In che senso?
«Aaaaaah il povero Daesung si sente tanto solo!» si lamenta Daesung interrompendo i miei pensieri e avvicinandosi a noi, GD si allontana da me sbuffando. «Guardateli!» indica con un braccio teso prima Taeyang e Minli e poi Top e Haru. «Cioè … vedo cuori svolazzare e arcobaleni spuntare dalle loro teste. Poi mi volto e voi due vi scambiate effusioni. Uffa! Voglio anch’io qualcuna!» incrocia le braccia con gli occhi al cielo. «Una ragazza che mi ami e che mi porti le bibite e che mi baci!» sorride sognante.
«Ma Hyung, ci sono io! Non ti basto?» sogghigna Seungri saltandolo improvvisamente addosso.
«Non ho bisogno di un manknae, ma di una ragazza!» ribatte Daesung mentre iniziano a rincorrersi e a scherzare.
«Un giorno o l’altro li ammazzo.» minaccia GD poggiando la testa allo specchio.
«Stanno solo giocando!» li difendo sorridendo.
«Non per quello.» risponde alzandosi e tirandomi su. «Ma per interrompermi sempre sul più bello.» conclude prima di darmi un altro leggero bacio. Mi fa l’occhiolino e si allontana.
«Fine della pausa. Riprendiamo!» annuncia il leader, mentre resto un po’ ferma a gongolare.
 
«Credo di avere tutte le ossa rotte …» si lamenta Daesung rientrando in casa. È davvero molto tardi.
«A chi lo dici …» replica Seungri.
«E questo è solo l’inizio.» dichiara Taeyang. Dopo aver visto Minli sembra che almeno lui sia in forma.
«Non lamentatevi per un paio di esercizi!» sbotta Top facendoci rimanere di stucco. Un paio si esercizi? Quello che hanno fatto oggi non erano un paio di esercizi, ma un piano di tortura perfettamente architettato dal più terribile torturatore di tutti i tempi! E poi lui odia allenarsi con il ballo. Come può definirli un paio di esercizi?! Haru deve piacergli proprio un sacco se lei è riuscita a fargli tale lavaggio del cervello!
«Lo Hyung ha ragione! Basta lamentarsi. A letto che domani si ricomincia!» incita Ji Yong sorridendo stanco.
«Yeeee …» esclama stanco con sarcasmo Seungri sparendo nella sua stanza.
«Buonanotte.» saluta Taeyang andandosene anche lui.
«Notte.» afferma Top trascinandosi Daesung per un braccio. «Ah!» esclama poi all’improvviso, voltandosi. «Ji Yong. Va a letto e non farti venire strane idee!» minaccia per poi entrare nella stanza di Daesung e richiudendo la porta.
Mi scappa un risolino.
«Lo trovi divertente?» GD alza un sopracciglio.
«È tenero!» ribatto con le mani congiunte. «Si preoccupa per me …»
«Anch’io mi preoccupo per te …» si avvicina e mettendomi una mano dietro la nuca mi attira a sé piano in un dolce bacio. Un bacio decisamente più profondo di quelli di oggi. Le nostre lingue di incontrano contente di rivedersi. Ji Yong con una mano tiene stretta la mia e con l’altra continua a tenermi per la nuca come per paura che io mi possa allontanare. Non ha capito che per ora non ho alcuna intenzione di andare da nessuna parte!
Sempre molto dolcemente, morde il mio labbro inferiore, lo succhia leggermente prima di ricominciare a baciarmi ed io credo di impazzire.
«Sbaglio o ho detto di filare a letto!» urla Top sbucando con la testa dalla stanza e facendoci dividere con la forza dello sguardo. GD sbuffa rumorosamente.
«Meglio che vada a dormire.» sorrido.
«A quanto pare …» grugnisce Ji Yong sistemandomi i capelli dietro le orecchie e dandomi un bacetto sul naso. «Buonanotte.»
«Buonanotte.» ricambio e vado in camera, mentre Top si assicura che io chiuda la porta e che GD vada nella sua stanza. Inizio a sospettare che faccia la guardia durante la notte per assicurarsi che dormiamo in stanze separate! Che assurda idea la mia! Ma trattandosi di Top, non lo escluderei!
Richiudendomi la porta alle spalle, mi volto e per poco non ho l’ennesimo infarto.
«Fred!» urlo. «Mi hai spaventata!»
«Scusa Zanzara.» si scusa per niente sincero. «Ma ti ho chiamato, solo che tu eri talmente applicata a slinguazzare con quello lì, che non ti sei accorta di me. Come sempre d’altronde!»
«Non fare la vittima ora.» sogghigno e lui sorride. «Dove sei stato?»
«A chiedere per la tua richiesta.» risponde inespressivo.
«La mia richiesta del giorno in più?» domando speranzosa.
«Si.»
«E cosa hanno detto?» chiedo. Fred fa una lunga pausa fissandomi negli occhi, ma qualcosa mi dice che se non me lo avessero concesso, lui non starebbe così, sarebbe triste esattamente come me. Tuttavia l’ansia mi divora.
«Hanno detto di si.» replica con un sorriso mentre gli balzo al collo strangolandolo con un abbraccio.
«Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie! Fred grazie! Sei un amico!» lo ringrazio stringendo ancora di più la presa.
«Ohi Zanzara! Calma! Non respiro!» cerca di liberarsi Fred, così sciolgo la morsa mantenendo il mio sorrisone riconoscente sulle labbra. «Il giorno ti è stato concesso, ma c’è un ma …» continua ed io annuisco piano in attesa di sapere di cosa si tratta. «In questo giorno, in questo tuo ultimo giorno, sentirai l’energie lasciare il tuo corpo, ti sentirai debole, probabilmente non riuscirai a goderti appieno il concerto. Potresti svenire, avere giramenti di testa, vomitare … Va bene comunque?» chiede lui studiando la mia reazione. Ma il sorriso non abbandona il mio volto.
«Per me hai fatto davvero tanto Fred, grazie. Riuscirò ad andare a quel concerto e per quanto possa essere debole, mi divertirò alla faccia della morte!»
«E brava la mia Zanzara! Così si fa!» sorride lo Shinigami. Lo abbraccio nuovamente, grata che sia con me.





NOTA DELL'AUTRICE:
lo so ... sono imperdonabile con tutto questo ritardo e chiedo umilmente scusa. Ma per me questo è un periodaccio :( spero possiate capirmi ... 
Spero anche che il capitolo vi sia piaciuto anche se come al solito non mi convince -_-" 
Ringrazio tutti coloro che leggono, recensiscono e continuano a supportarmi, grazie di cuore *^*
Kisses

Myuzu

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Capitolo 49
*** Non me la sento di dirgli che non ci sarò più ... ***


«Sveglia pigroni! È ora di fare colazione!» urlo a squarciagola dalla cucina.
«Cucciola?» chiama Daesung con uno sbadiglio entrando in cucina. «Cosa è successo?»
«È pronta la colazione.» annuncio sorridendo e versando il caffè nelle tazze.
«Yaaa!» esclama soddisfatto. «La nostra Cucciola è una brava donnina di casa, eh!» si avvicina e  mi abbraccia stretta.
«Chiara, hai preparato la colazione!» afferma Taeyang con un sorriso dolce entrando in cucina.
«Mm mm!» annuisco ricambiando il sorriso. «Mi sono svegliata presto e …»
«E hai deciso di non far dormire nemmeno me! Zanzara dei miei stivali! La prossima volta che ti serve uno chef, chiama qualcun altro!» brontola Fred.
«… e ho deciso di preparare la colazione.» concludo la frase incurante dell’arrabbiato Shinigami.
«Ehi! Cucciola da strapazzo! Ti sembra il modo di svegliare i Big Bang!» urla alterato Seungri stropicciandosi gli occhi e scansando per un pelo la porta. «Spero avrai un buon motivo sennòsarò costretto a punirti … pancakes?»
«Yup! Ti piacciono?» chiedo con un sorriso speranzoso in volto. Seungri fissa dubbioso la tavola imbandita con pancakes, latte, caffè e biscotti, prima di fissare me e arrossire lievemente.
«Mmm … certo, ma … non dovresti affaticarti troppo.» mugugna sedendosi e volgendo lo sguardo altrove.
«Chiara! Che è successo?» accorre Top con i capelli sconvolti e reggendosi i pantaloni con le mani. Immagino che vestendosi di corsa abbia dimenticato la cintura. Mi scappa una risatina.
«Mio caro Top! Sembri in un fuga da un amante assatanata!» sogghigna Fred.
«Cosa è successo? Ji Yong ti ha messo le mani addosso? Dì tutto al tuo oppa! Ci penso io! Dov’è quel farabutto?» chiede guardando dappertutto alla ricerca di GD anche sul soffitto, come se poi potesse arrampicarsi lì! GD, ovviamente, dorme ancora.
«No oppa, non è successo nulla, sta tranquillo.» lo rassicuro avvicinandomi. Allungo una mano per aggiustargli un ciuffo che gli ricade sugli occhi. «È solo pronta la colazione.» gli sorrido e lui mi fissa a bocca aperta ed espressione spaesata, mentre gli altri ridono sotto i baffi.
«Forte si, protettivo pure, ma intelligente … non proprio.» borbotta divertito Fred riferendosi al povero Top.
«Vado a svegliare Ji Yong.» avverto tranquilla scansando Top e avviandomi verso la stanza di GD.
«Sono contento. Chiara oggi è di buon umore.» sento Taeyang affermare.
«Già!» conferma Daesung a bocca piena.
Voltandomi prima di aprire la porta della camera, noto Top ancora immobile sulla porta della cucina con le mani ai pantaloni. Devo averlo proprio spaventato inutilmente con le mie urla.
«Fred.» sussurro poi. «Posso anche svegliarlo da sola, non preoccuparti.» faccio un sorriso di sufficienza con nascosto il messaggio “Sei d’impiccio, smamma!”.
«Tsk! Guardala! Zanzara ingrata! Me ne vado, me ne vado!» sbuffa svolazzando via, innervosito.
Entro richiudendomi la porta alle spalle e apro le tende. Come sempre Ji Yong sembra non accorgersi della mia presenza. Non provo nemmeno a chiamarlo, so che è perfettamente inutile. Con un abile gioco di mani gli sfilo le coperte lasciandole ricadere sul pavimento. Ma niente. Mi avvicino al letto decisa a torturarlo. Gli solletico la pianta dei piedi e con uno scatto si raggomitola assomigliando sempre più ad un tenere gattino di strada. Con un sorrisino perfido e non contenta, mi avvicino al suo volto soffiandogli con foga in faccia. Fa strane espressioni corrugando la fronte e arricciando il naso, ma non si sveglia. Con una mano inizio a fargli il solletico sotto il collo mentre con l’altra gli do piccoli pizzicotti sullo stomaco, ma non accenna ad aprire gli occhi. Oggi non mi spazientisco però, sono di buon umore e questo giochino mi diverte. So essere molto irritante quando voglio e sono proprio curiosa di vedere quanto resiste.
Comincio a strattonargli un orecchio, a tappargli il naso, tirargli il labbro inferiore. Lo afferro per i piedi e lo tiro giù dal letto, ma dopo esser caduto con un tonfo si sistema come un cane e continua a dormire. Con le mani gli scompiglio freneticamente i capelli già in disordine, ma resta fermo e dormiente. Non sapendo più che fare, scatto in piedi a prendere un pennarello dalla sua scrivania per poi accucciarmi sul pavimento e iniziare un’opera d’arte sul suo volto rilassato. Disegno un bel paio di baffoni all’inglese, belle occhiaie scure e un monocolo degno di un gentiluomo dell’800. Mi scappa una risata che trattengo con una mano: non posso credere che stia davvero dormendo, ero sicura che stesse fingendo! Per completare l’opera scrivo sulla fronte “I’m a fool!”.
«Comunque la colazione è pronta!» dico ridendo e posando il pennarello nero al suo posto. Faccio per uscire, ma mi afferra una caviglia trascinandomi sul pavimento e vi confesso che oltre a spaventarmi a morte, mi sono fatta anche male!
«Ahi!» urlo mentre si mette su di me fissandomi negli occhi. Non ho nemmeno il tempo di ridere alla vista della mia opera d’arte che mi sta baciando.
«Non ti avevo detto di svegliarmi sempre così?!» dice quasi arrabbiato una volta staccatosi. A quel punto scoppio a ridere. «Cosa?» chiede lui.
«Non … non  …» rido e non riesco a fermarmi né a parlare. «Non hai sentito nulla?»
«Si! Tu che mi martoriavi!» ribatte tenendomi per i polsi e guardandomi torvo, ma non riesco a prenderlo sul serio con quel bel po’ che mi sono dilettata a fare sul suo volto.
«E non hai sentito nulla in faccia?» trattengo come meglio posso le risate, mentre lui scatta in piedi e corre allo specchio. Scatto anch’io in piedi ed esco di corsa dalla stanza mentre lui si lascia scappare un urlo. Raggiungo correndo la cucina dove tutti stanno facendo tranquillamente colazione e  Fred legge il giornale con Daesung.
«E così io sarei uno scemo, eh?!» urla Ji Yong rincorrendomi in cucina. Mi riparo dietro Top intento a sorseggiare il caffè. Quando GD fa il suo ingresso teatrale in cucina, tutti si voltano e scoppiano inevitabilmente a ridere, Seungri per poco non cade dalla sedia! Fred rotola in aria sgambettando tra una risata e l’altra.
Cerco di trattenere le risate mentre Ji Yong come un predatore esperto mi scruta e cerca di scattare dal lato giusto del tavolo per acciuffarmi prima che io possa scappare. È difficile prenderlo sul serio conciato così, ma l’istinto mi dice comunque di scappare. Gli altri lasciano che ci rincosrriamo come bambini senza preoccuparsi, in fondo come potrebbe mai accadere qualcosa di pericolosamente romantico in una situazione del genere?
Con un salto atletico scavalco il divano per correre in camera mia e chiudermi dentro, ma GD è veloce e blocca la porta.
«Apri!» mi ordina.
«No!» rispondo cercando con tutte le forze di chiudere definitivamente la porta.
«Ho detto di aprire!» urla ancora.
«Avevi bisogno di rimanere da sola per concentrarti su quest’opera d’arte, eh Zanzara? Ed io che pensavo che la mia Zanzarina progettasse qualcosa di sconcio!» ride Fred giunto attraversando il muro.
«Non è il momento Fred!» bisbiglio spingendo la porta con tutta la forza che ho in corpo, ma Ji Yong è più forte, ovvio. Corro a ripararmi dietro il letto e lui entra sbattendo la porta e lasciandola aperta. «Dai Ji, non ti sta poi così male!» sogghigno mentre lui si affretta a girare attorno al letto per raggiungermi. Lo evito saltando con i piedi sul letto e uscendo in corridoio. Entro nella prima stanza con la porta aperta: il bagno. Non faccio in tempo a chiudere la porta, di nuovo!
«Sei arrivata al capolinea Scricciolo!» fa un sorriso cattivo Ji Yong avvicinandosi ed estraendo un pennarello dalla tasca, oggetto che non avevo proprio notato prima.
«No, Ji Yong, no dai, non c’è ne bisogno! Vieni qui che ti pulisco …» cerco di convincerlo inutilmente scuotendo le mani.
«Occhio per occhio …» gongola lui costringendomi a sedere sul bordo della vasca.
«Ji, no!» protesto.
«Zanzara, Zanzara, eeeeh ha ragione lui stavolta!» si diverte Fred immaginandosi già cosa GD disegnerà sul mio povero volto.
«Non muoverti!» intima Ji Yong ed io mi arrendo restando immobile.
Lo fisso torva mordendomi l’interno della guancia, mentre concentratissimo inizia a disegnarmi delicatamente sugli zigomi. Si morde il labbro inferiore per la concentrazione ed io lascio i miei pensieri scivolare dalla rabbia a qualcosa di ben diverso. Così da vicino, scorgo i suoi lineamenti dolci che oramai conosco bene, quelle labbra morbide, la pelle chiara sotto il pennarello, gli occhi a mandarla che tanto adoro. Ok ora sono in imbarazzo! Distolgo lo sguardo e abbasso il capo.
«Alza la testa!» mi ordina lui costringendomi ad alzarla con l’indice della mano libera sotto il mio mento. I nostri occhi si incontrano e la sua espressione seria si scioglie in un sorriso che fa sciogliere anche me. «Ho quasi finito …» annuncia iniziando a scrivere sulla mia fronte. Chissà cosa scriverà … Ora sono impaziente.
Fred cerca si sbirciare alle spalle di GD, ma non riesce a vedere così rinuncia e aspetta con le braccia incrociate.
«Fatto!» esclama infine Ji Yong mettendo il tappo al pennarello e guardandomi con aria soddisfatta.
Mi alzo tremolante e mi avvicino allo specchio.
Quello che vedo? Un gatto! Mi ha disegnato baffi, naso e bocca da gatto accentuando poi il contorno degli occhi. Per leggere cosa c’è scritto sulla mia fronte devo concentrarmi un po’, guardandomi allo specchio la frase mi appare all’incontrario e in più essendo una frase abbastanza lunga è scritta molto piccola. Dopo poco decifro la scrittura con una smorfia: “I’m deeply fell in love with the most handsome and famous singer in the world: G-Dragon!”
«Il più bello e famoso cantante del mondo?» lo guardo scettica. «Pft! Cretino!» gli caccio la lingua mentre si volta ridendo diretto in cucina.
Lo seguo incurante del mio aspetto e ci sediamo al tavolo dove gli altri ci fissano trattenendo a stento le risate.
«Miao!» esclamo facendo sganasciare Seungri, Daesung e Ji Yong dalle risate, mentre Top e Taeyang cercano di mantenere un minimo di contegno.
Fisso ridendo GD mentre mangio e Fred si rotola ancora in aria dalle risate. Quest’atmosfera è una delle cose più belle che ho trovato solo qui insieme a loro. Sorrido felice.
 
«Sta fermo!» ordino a Ji Yong che come un bambino capriccioso non sta un secondo fermo, mentre cerco di levargli il pennarello dalla faccia.
«Ma mi fai male!» protesta infantile.
«Smettila di fare il bambino!» urlo mettendoci più energia nello strofinargli la fronte.
«Ahio!» si lamenta.
«Ben ti sta! La prossima volta ti svegli subito!»  ribatto fintamente arrabbiata, al ché Ji Yong mi fa il labbruccio e si avvicina lento.
«Non sei mica arrabbiata?» chiede triste.
«Ovviamente no.» rispondo con un sorriso. Sorride a sua volta e mi da un bacio a fior di labbra.
«Ji Yong, Cucciola!» chiama Seungri fiondando in bagno. «Siamo in ritardo! Spicciatevi!»
«Arriviamo!» replico mentre riesce dal bagno.
«Quel maknae ha vita breve!» grugnisce GD che si sente interrotto per l’ennesima volta. Rido un po’ tra me e mi affretto a finire di pulire il mio “capolavoro”.
 
I ragazzi stanno provando da ore senza sosta. Hanno mangiato solo un panino al volo a pranzo ed ora sono distrutti e affamati. Vado in mensa e sotto consiglio di Fred, faccio la scorta di bibite energetiche e frutta in pezzi, così li costringo letteralmente a fare una pausa. Sono stremati, poverini ed io mi sento enormemente in colpa. È per me che stanno facendo questo sforzo sovraumano. Se non fosse stato per me, Ri non avrebbe insisto per anticipare il concerto e così ci sarebbe stato tutto il tempo per provare senza stressarsi troppo. Li fisso uno ad uno triste, non so come aiutarli e sono tentata a chiedergli di posticipare la data.
Dopo aver mangiato la frutta e bevuto un po’, ricominciano di nuovo determinati. Continuo a guardarli sull’orlo delle lacrime.
«Fatti coraggio, Zanzara.» mi sussurra Fred stringendomi una spalla.
Annuisco lieve pensando al tempo trascorso. Da una parte sembra ieri che sono piombata addosso al povero maknae e sono stata ospitata in casa loro, dall’altra mi sembra di conoscerli da una vita! Il tempo che ho trascorso con loro è stato stupendo e il pensiero che tra pochi giorni dovrò andarmene mi fa venire un groppo alla gola.
Un asciugamano in pieno volto mi distoglie dai miei pensieri. Alzo la testa e noto Seungri venuto a bere un sorso d’acqua.
«È sempre così la settimana prima di un concerto.» dice mentre recupera l’asciugamano dalle mie mani per asciugarsi come meglio la faccia imperlata di sudore. «Perciò non preoccuparti. O ora o tra un mese sarebbe stato lo stesso.» ritorna al centro della sala per allenarsi lasciandomi con un leggero sorriso e le lacrime agli occhi.
«E bravo il maknae! Riconquista punti.» sorride dolce Fred.
Non so se Seungri abbia detto la verità o meno, sta di fatto che lui è sempre attento ai miei stati d’animo e mi protegge come un vero amico. Grazie infinite, Ri.
 
Tornati a casa ci riuniamo nel soggiorno, Top ha detto di doverci annunciare una cosa. Daesung ha preparato il tè, l’unica cosa che sappia cucinare! Se si puòdire che il tè si cucina!
Così seduta per terra accanto al tavolino, sorseggio dalla tazza il liquido caldo. Ji Yong a gambe incrociate sul divano, è applicato a modificare quella che credo sia una nuova canzone. Seungri seduto accanto a me sta per crollare addormentato, resiste solo per non mostrarsi debole ai miei occhi. Taeyang seduto sulla poltrona sorseggia il tè anche lui e Daesung sgranocchia qualche biscotto in alternanza con il tè.
Top entra e si accomoda accanto a GD che lo ignora semplicemente, troppo impegnato in quello che sta facendo.
«Bene, ora che ci siamo tutti, avrei una cosa da proporre.» annuncia il più grande e noi tutti, meno Ji Yong, lo fissiamo attenti. «Chiara, è inutile dirlo, è una di famiglia oramai. E non che mi dispiaccia dormire con te, Daesung, ma credo sia arrivato il momento di comprare una casa più grande, adatta alle nostre esigenze.» conclude attirando finalmente anche l’attenzione del leader.
«Vuoi che ci trasferiamo?» chiede GD un po’ confuso.
«Si, in una casa più grande in modo che ognuno di noi abbia la propria stanza ed io non sia in costante ansia che tu possa organizzare chissà che cosa per profanare la nostra piccola Chiara.» spiega Top serio.
Rimango ferma e senza parole.
«Secondo me è un’ottima idea!» approva Daesung.
«Mm anch’io credo che sia una buona idea. Anche Chiara ha bisogno dei suoi spazi.» conferma Taeyang sporgendosi in avanti, poggiando i gomiti sulle ginocchia.
«Perfetto allora.» batte le mani GD contento. «Hai già dato un’occhiata a qualche casa interessante?» chiede a Top.
«In effetti si, mi sono permesso di iniziare a cercare e ne ho trovato un paio davvero molto accoglienti e vicino l’YG.» replica Top pacato.
«Ma ragazzi, io …» inizio non sapendo cosa dire. «Non credo sia necessario, io … posso dormire in soggiorno!» dico. Mi tremano le gambe e sento gli occhi di tutti addosso.
«Ma che! Non esiste!» sbotta Daesung.
«Trasferirsi in una casa più grande è una buona idea, non devi sentirti in difetto, Chiara. Sarà positivo anche per noi.» sorride Taeyang. Sento una voragine aprirmi nel petto.
«Ma …» non so cosa dire. Cosa faccio? Glielo dico? Gli dico che dopo il concerto non tornerò più in questa casa? Che non li vedrò mai più? Glielo dico che non c’è bisogno di una nuova casa perché io non ci sarò più?
Guardo Fred alla ricerca di una risposta.
«Non dire nulla Zanzara … non dire nulla …» scuote la testa, sconsolato.
«Io non voglio!» urla Ri sorprendendoci tutti. Lo fissiamo ad occhi sbarrati. Lui mantiene lo sguardo basso sul tavolo e i pugni stretti e tremanti.
«Cosa ti prende Ri?» chiede Ji Yong dubbioso.
«Seungri perché non vuoi trasferirti?» chiedo calmo Daesung.
«Questa è la nostra casa!» improvvisa il maknae, so che lo sta facendo per me e ciò mi fa stare ancora peggio. Gli altri penseranno male di lui di nuovo, quando invece vuole solo proteggermi. Ma non posso fare nulla! Non posso permettere loro di comprare inutilmente un’altra casa a causa mia. Quindi resto zitta. Zitta e impotente. «Stiamo qui da tanto tempo. Abbiamo passato tanti bei momenti in questa casa.» continua Ri. «Ed io non voglio lasciarla!»
«Ma Ri … è per stare meglio tutti insieme con Chiara!» ribatte Top non capendo lo strano comportamento del maknae.
«Non m’importa se è per Chiara. Non voglio. Punto e basta!» si alza sbattendo i palmi aperti sul tavolino ed esce dal soggiorno.
«Ma come fa ad essere così egoista?!» sbotta GD.
«Non preoccuparti Cucciola, non diceva sul serio.» mi sorride Daesung accarezzandomi un braccio.
«N … no … ha ragione.» balbetto reprimendo le lacrime che in questo momento sarebbero solo fraintese. Ji Yong sbuffa mentre Top e Taeyang si scambiano un’occhiata.
Mi dispiace che Ri debba passare per il bambino capriccioso ed egoista della situazione, ma non posso fare nulla. Non me la sento di dire agli altri che presto non ci sarò più … Che presto dovrò lasciare loro e questo mondo.





NOTA DELL'AUTRICE:
questo capitolo fa semplicemente schifo! E chiedo profondamente scusa che nonostante l'attesa non sia stata capace di scrivere un capitolo decente! ;'( Vi chiedo perdono, ma non so cosa mi prende. Probabilmete sono riluttante all'idea di concludere questa storia o più semplicemente è un periodo di cratività 0. Spero che non sia stato una completa delusione e che mi farete sapere cosa ne pensate, perché a me non è piaciuto. Ringrazio coloro che leggono, recensiscone e mi supportano. Grazie di cuore e ancora perdono! T^T
Kisses

Myuzu

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Capitolo 50
*** Mentalmente ringrazio Seungri... ***


Non riesco a dormire. Oramai è diventata routine. Il pensiero che tra un po’ è come se dormissi ventiquattro ore su ventiquattro, mi fa venire il voltastomaco al solo pensare di chiudere gli occhi. In più il senso di colpa mi sta uccidendo. Non voglio che ci siano incomprensioni tra di loro, soprattutto non voglio che ci siano a causa mia! Fred dorme beato galleggiando in aria.
«Tsk! Come fa a dormire sempre e comunque!?» sibilo tra i denti alzandomi e uscendo dalla stanza.
Vado in cucina nella speranza di trovare qualcuno sveglio e invece: un classico! Quando vorresti stare da sola o passare inosservata c’è mezza casa in piedi, ma quando vuoi qualcuno con cui passare il tempo,tutti dormono! E che cavolo!
Apro il frigo e prendo una bottiglia d’acqua. Sono tentata a svegliare Ji Yong, ma poi ci ripenso. Uno: potrebbe pensare male. Due: ha bisogno di dormire, è già abbastanza stanco senza che io lo disturbi. Tre: se nel remoto caso Top ci scoprisse insieme a quest’ora se ne cadrebbe la casa! Quindi, no! Non posso proprio svegliarlo.
Arrivata a metà bottiglia, non riesco a rimanere da sola, così decido egoisticamente di svegliare qualcuno e la mia scelta ricade su Seungri. Non so se è una cosa tanto imperdonabile, ma non fraintendetemi! Ho scelto lui perché è l’unico a sapere della mia situazione e posso parlare almeno un po’ più liberamente.
Davanti la sua porta vi poggio l’orecchio e sentendo il respiro appesantito dal sonno del maknae, ci ripenso. Insomma, anche lui ha il diritto di dormire in santa pace, no?
Sto per allontanarmi, ma spinta da uno strano egoismo apro piano la porta della sua stanza e come una ladra mi intrufolo dentro per poi avvicinarmi al letto.
Nella penombra scorgo i tratti del corpo di Ri che dorme in posizione stella, cioè gambe e braccia aperte. Sono ancora in tempo per desistere agli ordini del mio egoismo e guardando il volto di Seungri addormentato, ora che i miei occhi si sono abituati al buio, riesco a zittire la mia voglia di svegliarlo. Giro i tacchi, decisa a tornare in camera e tentare di dormire o al massimo di svegliare Fred. Peccato che tutto questo impegno da parte mia sia inutile, in quanto, complice il disordine  del maknae, inciampo in qualcosa di indefinito facendo un gran fracasso che inevitabilmente sveglia il Ri dormiente.
«Non sono stato io, giuro!» urla il maknae balzando a sedere.
«Ahi ahi ahi …» mi lamento, cercando di alzarmi in piedi.
«Chi è?» chiede Seungri accendendo il lume sul comodino. «Chiara? Cosa ci fai nella mia stanza?»
Metto su la faccia imbarazzata di chi è colto con le mani nel sacco e resto a gambe incrociate sul pavimento scoprendo di essere stata “scoperta” e fermata dai jeans smessi di Seungri che giacciono disordinati sul pavimento.
«Ti sembra questo il modo di tenere la tua stanza?» chiedo irritata capovolgendo la situazione. «I vestiti smessi devi portarli nella cesta del bagno e non abbandonarli a marcire sul pavimento!» sono io a fare una partaccia a lui.
«Li avrei portati domani mattina …» si difende Ri.
«Domani mattina? Ma se la mattina non hai nemmeno il tempo di guardarti allo specchio!» continuo guardandolo negli occhi. «Un proverbio dice: non rimandare a domani quello che puoi fare oggi!»
«Lo so, ma ero stanco …» si lagna lui.
«Non è una scusa! Avresti potuto uccidere qualcuno che involontariamente ci è finito dentro!» ok, ora sto dicendo cose senza senso!
«Solo una deficiente morirebbe inciampando in dei jeans e comunque … questo qualcuno che ci fa nella mia stanza?» domanda lui riagganciandosi al discorso.
«Ehm … ecco …» abbasso lo sguardo sulle miei mani che si torturano tra di loro.
«Non mi dire che sei il tipo di fan pazzoide che fissa i suoi idol mentre dormono?!» accusa lui sgranando gli occhi.
«Eh? No, no! Cosa dici?! Assolutamente no!» scuoto mani e testa, allarmata dalla conclusione a cui è arrivato.
«E allora che ci fai qui?» scende giù dal letto per avvicinarsi a gattoni con un sopracciglio alzato. «Qualcosa di sconcio da propormi?»
«Idiota!» gli copro la faccia con i suoi jeans.
«Ammettilo che ti sei innamorata di me!» sorride lui togliendosi i jeans dalla faccia.
«Mi dispiace …» affermo triste.
«Stavo scherzando Cucciola! Non fa nulla che sei entrata in camera mia!» si affretta a dire Seungri per paura di avermi offesa.
«Mi dispiace che tu abbia dovuto mentire a causa mia …» preciso.
«Ah … quello.» sospira e mi scompiglia i capelli con una mano. «Non preoccuparti.»
«Grazie …» ringrazio con un sorriso triste.
«Solo non saresti dovuta venire in camera mia …» afferma ipocrita.
«Lo so, scusami … è che …»
«Perché io potrei approfittarne!» conclude saltandomi addosso. Mi ritrovo schiena sul pavimento e Seungri a guardarmi negli occhi.
«Ri! Alzati o mi metto a urlare!» minaccio.
«Scopriranno che sei entrata nella mia stanza a quest’ora delle notte.» ribatte pacato.
«Ed io dir loro la verità!» replico agitata, non è mica serio?
«Cioè?» chiede lui con in sorrisetto sbieco.
«Che non riuscivo a dormire e volevo parlare con qualcuno.» rispondo sincera.
«E perché proprio con me?» insiste.
«Perché volevo sapere il motivo del tuo comportamento. Seungri conto fino a tre e urlo!» avverto spazientita.
«Non lo farai, perché se lo farai io dirò agli altri che stai per morire.» afferma freddo.
Qualcosa si incrina dentro di me. Lo ha detto sul serio? Come ha potuto dirlo? Mi fa male il petto.
«Ok … va bene! Diglielo allora! Diglielo, non m’importa!» alzo un po’ la voce guardando altrove.
Segue una lunga pausa di silenzio in cui fisso il comodino controllando le lacrime e lui continua a fissarmi.
«Credi davvero che sia così stupido da bruciare l’unica cosa che mi lega a te?» chiede togliendosi di dosso e sedendosi a gambe incrociate a circa un metro da me. Sospira. «Come mai non riesci a dormire?» domanda non guardandomi più in volto.
«Ho paura di non risvegliarmi …» è il mio inconscio a rispondere. Mi tappo automaticamente la bocca con la mano. Non sono riuscita a fermalo in tempo.
Segue un altro lungo attimo di silenzio in cui io non so cosa aggiungere né cosa pensare di quello che è appena successo.
«Ti va di giocare alla console?» propone all’improvviso, spezzando il silenzio e ritornando il Ri di sempre.
«Tu dovresti dormire …» replico ragionevole, desiderando tuttavia che resti sveglio con me.
«Ora non ci riuscirei comunque, pensando che ci sono andato vicino …» risponde accendendo la tv.
«Vicino … a cosa?» domando spaesata.
«Tekken?» propone ignorando la domanda.
«Ok …» annuisco. Si preannuncia una sfida alla console silenziosa e alquanto scomoda.
 
«Zanzara!» urla Fred ricomparendo all’improvviso nella sala prova dell’YG. «Non mi hai risposto! Cosa facevi nella stanza del maknae stamattina?» mi urla contro mentre diventa rosso in volto per lo sforzo. In pratica questa è la 785esima volta che me lo chiede.
«Ho giocato alla console …» è questa è la 785esima volta che rispondo così.
«Dì la verità!» urla lo Shinigami, mettendo a dura prova la mia pazienza.
«Ma questa è la verità!» ribatto enfatizzando la “è” senza farmi sentire da nessuno.
«Allora perché sei giù di morale?» domanda Fred addolcendosi un po’. Come al solito è preoccupato per me. Sono proprio una combinaguai! Faccio preoccupare tutti …
«Non sono giù di morale …» mento fissando Seungri. Nonostante non abbia dormito molto, è in forma e mantiene il ritmo delle prove senza fatica. Spero non sia fingendo solo per non farmi sentire in colpa. Conoscendolo, ne sarebbe capace.
«Bugiarda.» accusa lo Shinigami senza cattiveria.
Noto che Ri prende da parte Ji Yong e spostandosi in un angolo della sala, iniziano a parlare in modo cospiratorio. Ogni tanto mi lanciano qualche occhiata. Chissà perché un orecchio mi fischia …  Scommetto che stanno parlando di me.
«Che si stanno dicendo?» chiedo a Fred che li fissa concentrato. Un sorriso appare sul suo volto pallido. «Allora?» insisto.
«Oh, nulla.» si volta verso di me con un sorrisone. «Lo vedrai.» e mi picchietta dolce sulla testa rimanendomi perplessa e confusa. Ma cosa sta succedendo? Nell’attimo in cui mi volto, Ji Yong non c’è più, mentre Seungri è ritornato a provare. Dove sarà andato GD? In bagno?  
Mi concentro nuovamente sulle prove, pur di non farmi strane idee.
È incredibile quanto siano migliorati in questi pochissimi giorni, migliorano ora dopo ora ed io sento il cuore colmo di orgoglio.
«Chiara?» mi chiama Taeyang all’improvviso.
«Si?»
«Scenderesti in parcheggio un secondo? Il corriere ha portato il pacco con le nostre magliette. Non è un pacco pesante, potresti portarlo tu su?» mi chiede, gentile come sempre.
«Certo, vado subito.» mi alzo e mi avvio verso l’uscita, contenta di rendermi utile. «Tu non vieni?» sussurro a Fred quando noto che non mi segue.
«Hai bisogno della balia anche per prendere un pacco dal corriere?» domanda con il sopracciglio scoperto alzato.
«Antipatico!» sbuffo un po’ troppo rumorosamente ed esco.
Scendendo le scale, mi auguro con tutto il cuore di trovare il garage senza intoppi. Considerando il mio senso dell’orientamento alquanto pessimo, potrei perdermi anche in un monolocale! Per mia fortuna, chi ha progettato questo edificio, ha anche avuto l’idea di mettere dei cartelli per i deficienti come me, così trovare il garage si rivela più facile del previsto. Una volta nel garage mi guardo in giro sospirando soddisfatta, ma a parte me, non c’è anima viva.
«Ehilà?» chiedo. La mia voce rimbomba nell’enorme antro occupato per metà da auto che costano ognuna quanto una casa. «Signor corriere?» chiamo ancora, ma nessuno risponde a parte l’eco.
Gironzolo a vuoto facendo oscillare le braccia, finché il rombo di una moto non attira la mia attenzione. Il corriere arriva in moto? Mmm, non credo, ma non si sa mai. Osservo la motocicletta avvicinarsi e fermarsi davanti a me. Il conducente indossa un caso intero con la visiera scura. Lo fisso un po’ stralunata. Non credo che sotto la sella abbia uno scatolo pieno di magliette. Quindi decisamente non è il corriere e non capisco il motivo per cui si sia fermato davanti a me. Per caso mi ha presa per una chauffeur?
«Non mi riconosci Scricciolo?» chiede il motociclista con voce camuffata dal casco.
«Ji Yong?» la mia espressione è più o meno come quella di uno scienziato con le sue ferme convinzioni prettamente scientifiche e logiche che vede un asino volare. Riuscite a immaginarvela?
Lui si slaccia il casco per poi toglierselo, mentre continuo a guardarlo allibita. È lui! Su una moto! Ji Yong su una motocicletta! Ora posso svenire …
«Chi ti aspettavi?» sorride malizioso.
«A dire il vero il corriere …» sussurro ancora incapace di realizzare. Se da una parte vedere Ji Yong su una motocicletta, mi fa constatare per l’ennesima volta quanto sia sexy e dannatamente bello, dall’altra vedere il non proprio forzuto e muscoloso Ji Yong su una bestia del genere che peserà almeno il doppio di lui, mi fa ridere. Tuttavia l’espressione di sorpresa rimane sempre lì.
«Scricciolo, la bocca.» ride ed io sigillo immediatamente la mascella imbarazzata.
«Ehm … è la tua?» chiedo distogliendo lo sguardo e avvicinandomi.
«No, è di Top, ma non la porta mai.» spiega ancora sorridendo.
«Ah …»
«Cos’è questo “ah”?» chiede alzando un sopracciglio, contrariato.
«Ah, sapevo che non era la tua, ma ho chiesto per avere una conferma.» spiego con un sorrisino.
«Perché? Non mi fai un ragazzo da moto?» allarga le braccia in modo che lo possa ammirare su questa motocicletta rossa e bianca, decisamente troppo grande anche per Top.
«Nnh» scuoto la testa.
«Sali.» ordina lui divertito.
«Cosa?» chiedo sorpresa.
«Un uccellino mi ha detto che sei un tantino giù perché il tuo amato non ti sta dando retta.» dice con aria triste e afflitta.
«Pft! Cosa?» ripeto sorridendo. Ora mi è tutto chiaro. Non c’è nessun corriere! È opera di Seungri! È di questo che stavano parlando prima ed è per questo che Fred non mi ha seguita in garage. Mi sento come una completa scema, una completa scema estremamente fortunata!
«Andiamo a fare un giro, Scricciolo. Solo io e te.» afferma stringendomi dolce il naso tra le nocche.
«E le prove?» domando preoccupata di creare altri problemi.
«Ho bisogno di provare, io?» chiede sarcastico.
«Arrogante!» gli caccio la lingua, contenta di passare un po’ di tempo con lui.
«Tieni.» mi porge il casco ed io lo prendo indossandolo. «Aspetta che ti aiuto … Ecco.» mi aiuta ad allacciarlo e poi titubante salgo sulla moto, avvinghiandomi al giubbino in pelle di GD, non per approfittarmene, ma per paura.
«Ji? Dove andiamo?»
«Pensavo al mare … ti va?» si volta leggermente verso di me, prima di infilare anche lui il casco.
«Il mare? Sul serio?» domando entusiasta.
«Al mio Scricciolo piace il mare, eh? Buono a sapersi!» gongola lui mettendo in moto. Parte a tutto gas ed io cerco di non pensare al fatto che sono su una trappola mortale per gli esseri umani che sfreccia a una velocità assurda, focalizzandomi sul fatto che sto per passare un’intera giornata con il mio Ji Yong al mare, da soli. Mentalmente ringrazio Seungri con tutto il cuore che nonostante tutto è sempre un amico prezioso.





NOTA DELL'AUTRICE:
Ehi! :) In tutta sincerità, nonostante avessi pronto il capitolo, non mi andava di aggiornare, ma dopo aver letto le vostre recensioni, ho deciso si pubblicare. Il capitolo non è granché e comunque succede ben poco ... Ma è una preparazione per il prossimo capitolo che (spero vivamente di scriverlo bene) dovrebbe essere uno dei più romantici e zuccherosi ... Poi non so ... Speriamo che il mio cervello e la mia cratività non mi abbandonino proprio ora XD Grazie infinite a tutti coloro che leggono, recensiscono, mi supportano e hanno pazienza con me, pessima scrittrice in piena crisi creativa! Grazie per la fiducia! Spero a presto! :)
Kisses and hugs :3

Myuzu

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Capitolo 51
*** Cuore mio, vuoi smetterla di martellare? ***


Vedere il mare mi fa ricordare casa mia. Per un attimo dimentico anche di essere con GD guardando quella distesa di acqua agitata e maestosa. Mi scappa un gridolino di sorpresa appena lo intravedo dalla strada sulla quale stiamo sfrecciando. Gridolino seguito da una maestosa risata di Ji Yong che accelera, impaziente quanto me di arrivare. Fa slalom tra le macchine ed io sono diventata una cozza attaccata alla sua schiena per la paura! Gli vorrei dire di rallentare, ma non riesco a recuperare la voce, così chiudo gli occhi nella speranza di arrivare presto e incolumi! Quando lo sento rallentare apro leggermente gli occhi senza allentare la presa. Siamo entrati in una stradina sconnessa che costeggia la spiaggia.
«Scricciolo, siamo arrivati!» urla per farsi sentire, ma non mi muovo fino a che la motocicletta non è completamente ferma. «Scricciolo? Non che mi dispiaccia credimi, ma … dovresti lasciarmi …»
«Ah! Scusa!» alzo improvvisamente le braccia e mi affretto a scendere dalla moto. Mi gira un po’ la testa e per poco non cado.
Togliendomi a fatica il casco, mi accorgo che ci siamo fermati ad una villetta a pochi metri dalla spiaggia. In pratica chi abita qui può svegliarsi la mattina e buttarsi dal balcone direttamente a mare.
«Wow!» dico alzando la testa e ispezionandola con lo sguardo. GD parcheggia la moto nel garage con cancello elettronico.
«Ti piace?» mi chiede lui con un sorrisetto togliendosi il casco.
«E me lo chiedi?! Si! Ma … è vostra?» domando curiosa.
«No è di Seven, ce la presta per le vacanze qualche volta. In pratica ci siamo stati più noi che lui.» spiega prendendomi il casco dalle mani.
«Carino da parte sua.» affermo contenta. «Ma lui lo sa che siamo qui?»
«Ehm … chi?» mi risponde con una domanda posando i caschi e richiudendo il garage.
«Come chi?! Seven!» replico guardandolo.
«Non ha importanza …» sospira cingendomi le spalle con un braccio e sospingendomi lungo la stradina che abbiamo appena percorso.
«Non gli hai chiesto il permesso?» domando sbalordita.
«No. Non lo chiedo quasi mai. A nessuno.» risponde con nonchalance e guardando avanti.
«Non chiedi mai il permesso?» chiedo pensando di aver capito male.
«No. Mai.» conferma GD con un sorriso tranquillo e innocente.
«Ji Yong? Top sa che hai preso la sua motocicletta vero?» chiedo speranzosa di non essere complice del furto di una moto e violazione di proprietà privata!
«Oggi c’è davvero un bel sole, perfetto per la spiaggia.» si stiracchia lasciando la presa e superandomi.
«Ji Yong!» lo chiamo. «Avverti subito Top e Seven!» ordino arrabbiata.
«Pensavo volessi andare a mare …» si volta facendomi un ghigno e indicandomi il mare agitato alla mia sinistra. Do un’occhiata all’immensa distesa d’acqua poi a lui. Sbuffo.
«Non ti sopporto!» dico correndo sulla sabbia verso la riva. Ride raggiungendomi e afferrandomi la mano. Le nostre dita si intrecciano e questo piacevole contatto mi provoca un brivido. «Questo non cambia le cose!» sbotto poco convinta.
«Ah no?»
«No!» gli caccio la lingua prima di sciogliere la presa e sfilarmi le ballerine e correre con i piedi in acqua.
Nel momento in cui l’alluce del piede sfiora una goccia d’acqua schizzata da un’onda, vengo percossa da violenti brividi di freddo.
«È congelata!» urlo mentre lascio che un onda raggiunga entrambi i piedi.
GD rimane fermo a debita distanza a guardarmi con le mani nelle tasche dei pantaloni. Il caloroso sorriso sulle sue labbra, rivolto a me e a me soltanto, compensa il freddo che sento ai miei poveri piedi, ormai due poraletti! Mi stiracchio inspirando a pieni polmoni l’aria salmastra. Mi sento bene. Mi sento viva! È davvero una bella sensazione di quelle che seppur banali si incidono nell’anima e non le scordi più.
«Ji? Non vieni?» chiedo contenta e bagnandomi anche le mani.
«No grazie.» risponde serio e io metto il broncio. «Inutile che fai muso, Scricciolo. Non ho alcuna intenzione di toccare l’acqua.» è categorico.
«Tsk! Vecchietto noioso!» sbotto.
«E tu sei una bambina irritante!» ribatte stranamente offeso.
«Non ti sei mica offeso?» chiedo, lui guarda altrove ed io mi ribagno le mani prima di raggiungerlo di corsa nel tentativo di bagnargli la faccia, ma lui accortosi del mio intento, inizia a correre. Peccato per lui che da scalza sono più veloce. Lo raggiungo e in un secondo è a terra. Io sopra di lui. Gli bagno tutta la faccia facendomi spazio con le mani congelate sulla nuca e nel collo della maglietta, mentre lui cerca di sospingermi via senza risultato. Ma dopo pochi secondi, con un rapido gesto mi spinge sulla sabbia e questa volta è lui su di me. Lo fisso negli occhi cacciandogli la lingua mentre lui pensa a un modo per farmela pagare. Ma nell’attimo in cui scoppio a ridere, le piccole rughe formatesi sulla sua fronte accigliata si distendono e lui si scioglie in un sorriso. Con non poca fatica riesco a mettermi a sedere sfuggendo alla sua presa non più tanto forte.
«Non era poi così fredda, no?» chiedo ancora ridendo. Ma lui si avvicina improvvisamente mozzandomi il fiato.
«Il mio Scricciolo è proprio una bambina.» dichiara dolce fissandomi negli occhi. Non riesco a distogliere lo sguardo né a proferire parola. Perciò resto immobile a zittire il mio forte desiderio di baciare le sue labbra non lontane dalle mie, frementi. Improvvisamente si alza e con una mano mi tira su. «Hai fame?»
«Fame?» ripeto io ancora disorientata.
«Non te ne sarai accorta, ma è l’una.» replica guardando l’ora sul display del cellulare.
«Forse un po’ …» rispondo alla domanda di prima cercando ancora di riprendermi.
«C’è un ristorante giapponese qui vicino, ti va del sushi?» propone entusiasta. Al suo entusiasmo mi risveglio un po’ e annuisco con energia.
«Solo una cosa …» dico.
«Cosa?»
«Le mie scarpe …» rispondo non vedendole più, tanto che ci siamo allontanati.
«La solita!» mi da un buffetto in testa e afferrandomi la mano mi trascina verso le mie ballerine scomparse. Guardo le nostre mani intrecciate e un sorriso sboccia sulle mie labbra, se qualcuno mi avesse detto una cosa del genere un mese fa, non ci avrei mai creduto. Stento ancora a crederci che io sia qui con lui.
 
«Ecco a voi.» afferma con un sorriso il cameriere che ci ha appena portato il sushi. Sorrido raggiante in risposta, ma nell’attimo in cui si allontana il mio viso si oscura improvvisamente.
«Scricciolo, cos’hai?» chiede Ji Yong preoccupato.
«Ehm … nulla … stiamo per mangiare sushi …» blatero in imbarazzo.
«Si e allora? Non ti piace?»
«No, non che non mi piace … ma come si mangia il sushi?» chiedo pur sapendo la risposta.
«Con le bacchette.» risponde ovvio.
«E ricordi cosa è successo l’ultima volta che ho toccato delle bacchette?» chiedo arrossendo lievemente. Mi fissa per un attimo prima di scoppiare in una leggera risata. Sì, si ricorda! «Non ridere! Smettila! Non ti faceva ridere allora! Perché ora si?» domando imbarazzatissima a bassa voce per evitare di attirare l’attenzione.
«Perché allora eri una rompiscatole combina guai venuta da chissà dove in uno dei miei periodi più bui e brutti, mentre ora sei il mio Scricciolo che  ha portato un periodo felice e luminoso.» spiega spostandosi con la sedia accanto a me. «Prendi le bacchette.» ordina. Lo fisso contrariata.
«Non posso chiedere le posate?» gli chiedo con voce implorante.
«Prendi le bacchette.» ripete indicandole con un cenno del capo. Gli lancio un’ultima occhiata implorante, ma non da segni di cedimento, così controvoglia e costretta prendo le bacchette in mano.
GD mi circonda con il braccio e con la mano prende il dorso della mia.
«Devi tenerle … così.» dice, sistemandomi le bacchette in mano. La sua vicinanza mi innervosisce.
Oh insomma Chiara! Non dovrebbe farti più quest’effetto! Ma non posso evitare di agitarmi ogni qualvolta mi si avvicina.
«Ecco, prova a prendere questo con le bacchetta.» mi indica un pezzo ed io cerco di prenderlo, ma come previsto le bacchette si incrociano e non riesco a prenderlo. Gli scappa un risolino al che sbuffo anche per cercare di calmarmi dato che mi sento avvampare. «Riprova.» mi invita. Ora è così vicino che sento il suo respiro sul collo. Questo non aiuta di certo a concentrarmi! Riprovo e ovviamente fallisco. Senza che lui dica nulla, provo ancora una volta concentrandomi con tutta me stessa in modo da dimenticarmi che sia così vicino. E ancora e ancora e ancora.
«Non ci riesco!» protesto mettendo il broncio, ma GD non risponde.
«Hai cambiato shampoo?» mi chiede improvvisamente odorandomi i capelli e sfiorandomi con il naso sotto l’orecchio. Mi irrigidisco sulla sedia.
«N … no. Perché?» balbetto.
«Mi sembrava …» sorride piano allontanandosi e risedendosi composto sulla sedia. Faccio un respiro profondo nel tentativo di calmarmi. Sarà una lunga giornata …
«Posso chiedere le posate adesso?» domando una volta che mi sono sciolta un po’.
«Non c’è ne bisogno.» sogghigna prendendo un pezzo di sushi tra le bacchette. «Di “A” Scricciolo.» avvicina le bacchette alla mia bocca ed io divento rossa come un pomodoro.
«Non fare l’idiota!» sbotto girandomi dall’altro lato. Al ché lui ride e la sua risata mi percuote l’anima.
Da quando sono così sensibile? Ora non può fare niente che mi agito o arrossisco o mi emoziono. È come se il desiderio di lui fosse aumentato insieme al sentimento. O probabilmente sono solo nervosa perché è la prima volta che usciamo da soli. O non lo so … sono impazzita! Ma questa non è una novità!
«Scricciolo ~» mi chiama scuotendomi dai miei pensieri. «A cosa pensi?» nel momento in cui mi volto me lo ritrovo a pochi centimetri che mi fissa e per poco non cado dalla sedia.
«A niente!»  rispondo in fretta prendendo una bacchetta e infilzando senza delicatezza un pezzo di sushi.
«Non è proprio questo il modo di usarle, ma almeno non rimarrai digiuna Scricciolo.» afferma sogghignando prima di dami un leggero bacio sulla guancia e tornare a mangiare.
Oh cavolo cuore mio, vuoi smettere di martellare? O hai intenzione di squarciarmi il petto e andarti a fare un giro?
 
«Hai detto luna park?» chiedo entusiasta.
«Ce n’è uno qua vicino.» sorride mentre con il pollice mi scuote alcune briciole al lato della bocca. Abbasso lo sguardo arrossendo. Mi sento proprio una bambina! 
«Aspetta … e se ti riconoscono?» domando allarmata immaginando il panico che si creerebbe alla vista del celebre G-Dragon.  Rabbrividisco all’idea di un centinaio di ragazzine scalpitanti e assatanate che ci seguono  per tutta la Corea armate di torce e forconi. Vabbé non esageriamo ora! Non saranno torce e forconi, ma sicuramente carta, penna e macchina fotografica.
«Dimentichi che sono G-Dragon.»
«E proprio perché non lo dimentico che te l’ho detto!» ribatto confusa.
«Seguimi, Scricciolo. Lascia che il genio ti mostri come si fa.» mi indica con un dito di seguirlo ed io faccio come dice.
«Genio?» chiedo scettica, ma mi ignora.
Ci fermiamo accanto una bancarella molto colorata, stracolma di oggetti di ogni genere. Mi fa tanto venir voglia di fare il pieno di souvenir.
«Aspetta qui.» mi ordina Ji Yong ed io faccio come dice, mentre scompare dietro la bancarella con il proprietario.
Passa qualche minuto ed io aspetto ciondolando sui piedi osservando il mare non molto lontano.
«Eccomi.» annuncia ed io mi volto. Per poco non ho un infarto. «Come sto?» chiede un Ji Yong con il volto coperto con una specie di passamontagna con la faccia di una scimmietta. Ai lati, all’altezza delle orecchie, pendono anche delle sottili braccia di cotone.
«Ji Yong, ma come ti sei conciato?» domando ridendo.
«Così sono perfettamente mimetizzato.» bofonchia.
«Saresti perfettamente mimetizzato in una giungla non in un luna park!» sbotto ridendo allungando le mani verso di lui e sollevandogli il passamontagna. «Ma respiri qui sotto?» chiedo preoccupata. Scopro il suo volto sorridente e i nostri sguardi si incontrano.
«Pronta per andare?» domanda.
«Sicuro che non soffochi? Possiamo andare anche da qualche parte meno affollata.» suggerisco.
«Nah, il mio Scricciolo è contento del luna park. Ed oggi è tutto per lei perciò … non sarà una passamontagna a fermarmi.» replica dolce.
«Nemmeno una folla di Vip impazzite?» domando divertita.
«Nessuno mi riconoscerà! Il mio è un travestimento infallibile!» mi fa l’occhiolino.
«Ok, allora.» mi alzo sulle punte e lo bacio a fior di labbra, ma mi trattiene per i fianchi chiedendo uno bacio più profondo e glielo concedo volentieri. Quando ritorno con i piedi poggiati per terra, sia letteralmente che metaforicamente, gli abbasso piano il passamontagna e gli do un bacetto sul naso coperto. «Perché il travestimento sia perfetto dobbiamo trovarti un nome in codice … lasciami pensare … cosa ne pensi di … Cita?»
«Troppo banale.» replica cingendomi le spalle e dirigendomi sulla strada.
«Banana?»
«Mmm … non mi piace.» riesco a intravedere che storce la bocca al di sotto del passamontagna.
«Jack?» propongo ancora.
«Troppo umano.»
«Ma è la scimmia di Barbossa! Vabbé allora … che ne dici di Rafiki?» mi si illuminano gli occhi: adoro “Il re leone” e Rafiki mi ricorda un po’ Fred, non so perché …
«Troppo da vecchio.» ribatte contrariato.
«Ok … allora … Ah, si! Questo mi piace! Abù! La scimmietta di Aladdin.» sorrido trionfante.
«Abù? Mmm … può passare.» bofonchia accelerando il passo.
 
Al luna park, dire che c’è tanta gente è un eufemismo! Da un lato meglio così, nessuno farà caso ad una ragazza occidentale abbracciata ad una scimmia!
«Abù? Andiamo sulle montagne russe?» gli tiro il lembo del giubbino.
«Non ti sembra di esagerare con questo Abù?» ribatte, non riesco a capire se è realmente innervosito o sta scherzando.
«Ma è il tuo nome in codice!» sogghigno. Ci sto prendendo gusto, non ho mai trovato giusto che solo lui mi chiamasse con un soprannome. «Sulle montagne russe puoi toglierti il passamontagna se ci mettiamo dietro. Così prendi un po’ aria e non soffochi.»
«Posso togliermi il passamontagna anche nella casa infestata o nella casa degli specchi se è per questo!» ribatte incrociando le braccia.
«Anche sulla ruota panoramica. Infatti sono tutti posti in cui andremo dopo.» sorrido smagliante.
«Vada per le montagne russe allora!» alza un pugno in aria contento ed io con lui.
Sta facendo tutto quello che voglio, andiamo dove voglio e mi accontenta in tutto. Mi sta viziando! Intanto non riesco ancora a crederci e temo di svegliarmi all’improvviso. Dopo il giorno in cui ho incontrati i Big Bang la prima volta che (strana la sorte!) corrisponde al giorno in cui ho perso la vita, questo è il giorno più felice che abbia mai vissuto.
 
Tre giri sulle montagne russe dopo non riesco a restare in piedi.
«Ti avevo detto di non esagerare …» mi rimprovera GD seduto sulla panchina, io sdraiata con la testa sulle sue gambe e gli occhi chiusi.
«Ma era divertente …»  brontolo con le mani sullo stomaco.
«Immagino che non ti vada un gelato …» immagina Ji Yong.
«Richiedimelo tra cinque minuti …» dico a mezza voce. Ride un po’ prima di iniziare a carezzarmi i capelli con una mano mentre con l’altra mi carezza la fronte, gli occhi, percorre la linea del naso e disegna il contorno delle mie labbra che si stringono impercettibilmente. Vorrei aprire gli occhi per scorgere la sua espressione e almeno cercare di capire cosa gli passi per la testa, ma ricordo che è perfettamente inutile in quanto il suo volto e le sue intenzioni sono coperte dalla faccia di una scimmietta che, per quanto carina, in questo momento è fuori luogo. Si sofferma leggermente con l’indice ai lati delle mie labbra solleticandomi un po’. Ritorna a sfiorarmi le labbra ed io sento le farfalle nello stomaco. Tamburello con le dita sulla mia pancia e quando non ce la faccio più a resistere, scatto a sedere allontanandomi dal suo tocco leggero e provocante. «I cinque minuti sono passati. Voglio un gelato!» mi alzo con un salto e mi spolvero il sedere con fare disinvolto anche se non sono disinvolta per niente. Non che le sue attenzioni mi dispiacciano, ma mi rendono nervosa e non so come comportarmi. Reagisco in modo istintivo se non mi controllo e se mi controllo invece mi comporto in modo strano e bizzarro. Non vorrei che fraintenda, io lo desidero, ma non vorrei combinare pasticci o sembrare sfrontata.
Ji Yong si alza battendo le mani. Mi avvicino e lo abbraccio stretto per evitare che possa pensare, anche solo per un secondo, che io voglia stare lontano da lui. Mi ricambia strofinandomi una mano sulla schiena. Il suo è un abbraccio caldo e protettivo che lascia giusto trapelare una sottile possessività.
«Sopportami.» sussurro rendendomi conto di assomigliare sempre più a una bambina viziata.
«Scricciolo?» chiama stringendo un po’ la presa.
«Si?»
«No … nulla.» si stacca e mi prende per mano, ma sono sicura volesse dirmi qualcosa. «Andiamo.»
«Ok.»
 
Sono le sette e mezza quando usciamo dal luna park. Sono talmente stanca da non riuscire a camminare diritta. GD si sfila il passamontagna inspirando l’aria fresca.
«Mi dispiace …» mi scuso dispiaciuta. Mi siedo su un muretto, stremata.
«E di cosa Scricciolo? Mi sono divertito anch’io.» si china per lasciarmi un bacetto sul naso ed io mi prendo il passamontagna per poi indossarlo. «Carina!» commenta mentre oscillo la testa per muovere le braccine ai lati. «Ti va di andare al cinema?» propone.
È incredibilmente energetico e voglioso di divertirsi o ha voglia di restare ancora un po’ da solo con me? No, no, non mi posso frusciare! Ha solo voglia di godersi questo giorno di spacco. Oppure no? Oddio! Sono confusa! Fortuna che il passamontagna nasconde il rossore e i miei occhi spalancati.
«Perché no.» rispondo ignorando le emozioni che si agitano in me. «Solo aspettiamo un altro po’ … non ce la faccio più a camminare.» mi lamento.
«Aaaa! Pigrona.» si gira dandomi le spalle e si china sulle ginocchia. «Dai Scricciolo, sali!»
«Non dirai mica sul serio?!» sbotto, nascondendo che non desidererei altro che aggrapparmi di nuovo alla sua schiena proprio come una scimmietta. Forse meglio come un koala …
«Sali!» ripete.
«Sono pesante …» piagnucolo.
«Lascia giudicare me, su.» mi esorta e alla fine (come era ovvio!) cedo.
Più delicatamente possibile lascio scivolare le mie braccia intorno al suo collo e mi lascio tirare su. Nonostante il passamontagna, sento perfettamente il suo odore penetrante e ringrazio il Dio che non possa vedere la mia espressione!
«Scricciolo … sei una piuma! Sicura di non essere stata svuotata da qualche sorta di alieno venuto a ispezionarti?» ride incamminandosi.
«Zitto, Abù!» rido anch’io godendomi il contatto con la sua schiena.
«Guarda che ora la scimmietta sei tu, Scricciolo!» protesta, ma lo ignoro. Sono troppo contenta anche per parlare.
 
GD ha scelto una commedia romantica che, come ha detto lui, lo ispirava. Non c’è molta gente e, complice il buio, nessuno lo riconosce per fortuna. Ci accomodiamo in una delle tante file vuote ed io lotto con i crampi allo stomaco. Perché ho i crampi allo stomaco? No, non è per la fame. Anche se quella mi è stranamente venuta a trovare! Ma perché sono al cinema, luogo chiuso e al buio, con Ji Yong, al momento il mio ragazzo. Una situazione classica, no? Possono succedere tante cose al cinema … ma a dirla tutta non so nemmeno cosa voglio.
Il film inizia e la mano aperta di GD sul bracciolo è chiaramente un invito. Allungo la mia mano incerta e la intreccio alla sua senza distogliere lo sguardo dallo schermo.
Pensando che stamattina avevo l’umore sotto i piedi, trovo incredibilmente assurdo che ora mi senti al settimo cielo.
Vorrei dirgli tante cose. A Ji Yong. Vorrei confessarmi (come si deve stavolta!) prima dello scadere del tempo. Vorrei stare con lui senza essere ossessionata da stupidi pensieri  o ostacolata da inutile nervosismo. Vorrei godermi questi ultimi momenti senza paranoie. Vorrei … vorrei …
Le palpebre pesanti ricadono giù gettandomi in un sonno profondo. L’ultima cosa che vedo è il volto della protagonista del film. Certo che è proprio brutta!





NOTA DELL'AUTRICE:
spero vivamente di non aver deluso nessuno D: ma ero a corto di zucchero da spargere nella mia storia, quindi non so cosa ne è uscito. Spero di essere riuscita a passarvi il messaggio che volevo trasmettere ... E sappiate che la giornata non è ancora finita ... 
Ad ogni modo spero mi facciate sapere cosa ne pensate :) Grazie a tutti coloro che leggono, recensiscono e mi supportano! Grazie davvero di cuore! <3 
Kisses :3

Myuzu

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Capitolo 52
*** Amata, protetta, con la persona giusta ***


NOTA DELL'AUTRICE:
Attenzione: RATING  ROSSO per questo capitolo. Essendo solo questo capitolo con un rating diverso, non me la sono sentita di cambiarlo a tutta la storia, tuttavia se qualcuno ritenesse necessario cambiare il rating alla mia storia, è libero di dirmelo in un messaggio o una recensione o critica, così provvederò :D Non vi aspettate nulla di eccezionale, sono una frana nel descrivere certe scene, spero comunque che il capitolo piaccia e che mi facciate sapere il vostro giudizio. Buona lettura a tutti! E naturalmente grazie di seguire "Only one month" tra i suoi (anzi i miei XD) alti e bassi. 
Kisses :3





«Allora? Com’era il film?» mi chiede Ji Yong sorridendo mentre mi strofino gli occhi tra uno sbadiglio e l’altro.
«Molto … aaaaw … stimolante …» mento barcollando.
«Io direi soporifero, sbaglio o hai dormito tutto il tempo?» chiede divertito. Sono contenta che non si sia arrabbiato.
«Scusami …»
«Non fa nulla …» si ferma davanti a me e mi passa i pollici sugli occhi, prima di sistemarmi un cappellino in testa. Quello nero che ha sempre nella tasca interna del giubbino in caso di emergenza.
«Non ho dormito molto stanotte.» confesso lasciandomi sistemare e accarezzare.
«Lo so. Seungri mi ha detto anche questo. A proposito …» mi guarda per un attimo serio. «La prossima volta che non riesci a dormire preferirei che venissi a svegliare me.» mi da un morsetto sul naso. Mi strofino con la mano lì dove mi ha morsa, triste.
«Volevo solo sapere perché era arrabbiato con me …»
«So anche questo …» mi abbraccia e poggio la mia testa sul suo petto. «Ma sono geloso.» a queste parole il mio cuore fa una capriola.
«Mi dispiace di essermi addormentata.» ripeto per non pensare a quello che ha appena detto.
«Davvero, non fa nulla. E poi sei carina quando dormi.» commenta staccandosi.
«Continuate a ripeterlo tutti! Ma cos’ho che non va da sveglia?!» protesto.
«Bé per me sei carina anche quando ti arrabbi, quando stai male, quando ti svegli, quando parli,quando sorridi …» ad ogni cosa che aggiunge divento di una tonalità di rosso più scura.
«Ok, ok.» scuoto le mani per farlo smettere. «Cosa facciamo ora? Torniamo a casa?» domando, dispiaciuta all’idea.
«Pensavo di mangiare qualcosa sulla spiaggia … ma se vuoi tornare a casa …» alza le spalle e le sopracciglia.
«Cosa mangiamo? Ho una fame!» esclamo, d’un tratto sveglia. Sorride furbo, sapeva già la mia risposta.
 
«Quindi sei stata con questo … come hai detto che si chiama?» richiede per la terza volta, irritato.
«Luca.» rispondo prendendo una patatina dallo scatolo e addentandola. Siamo sulla spiaggia a metà tra la riva e la villetta. Le luci della strada creano un’atmosfera da film: noi, il mare, le stelle e la spiaggia. Probabilmente sto ancora dormendo nel cinema!
«Sei stata con questo Luca più grande di te di quattro anni per due anni e poi ti ha lasciata perché? Perché eri troppo piccola? Tsk! Bastardo, poi se ne accorgeva che eri piccola!» sbotta quasi arrabbiato. «Cioè, dopo due anni!» continua, non ci può pensare.
«Ovvio che era un pretesto, l’ho capito anch’io, quindi non farne un dramma.» do un morso al panino.
«Deve essere stata dura …» dice in tono triste fissandomi.
«Abbastanza …» ammetto. «Sai, è anche grazie a voi che sono riuscita a stare bene.» ricordo con un sorriso. «Era la vostra musica a tenermi compagnia e a confortarmi come nessuno avrebbe potuto fare. Dovrei dirvi grazie …» GD rimane un attimo a fissarmi prima di scuotere la testa. Si era incantato per caso?
«E dopo questo stronzo? Nessuno più?» chiede ancora riprendendo a mangiare.
Non ricordo, come diavolo siamo finiti a parlare della mia vita sentimentale?
«No, dopo di lui nessuno. Non ho voluto saperne per un po’ di ragazzi …» confesso.
«Quindi … eri davvero molto legata … cioè, nel senso …» blatera, ma capisco dalla sua espressione dove vuole arrivare. Vuol sapere se sono stata con lui in quel senso. Così arrossendo annuisco togliendogli l’imbarazzo di chiedere. «Oh.» esclama.
Cala il silenzio e con esso il disagio. Chissà cosa pensa di me. Forse non avrei dovuto dirglielo. Ma cosa dico? Non sono proprio il tipo da mantenere questo genere di segreti. Già gli sto nascondendo troppo! Come per esempio il fatto che tra pochi giorni non mi vedrà mai più.
Mentre sono sovrappensiero, non mi accorgo che si è alzato per accomodarsi alle mie spalle e avvolgermi tra le sue braccia. La mia schiena contro il suo petto, le sue gambe ai lati delle mie.
«Non hai anche tu freddo?» usa come scusa ed io ne approfitto per poggiare la testa sulla sua spalla lasciandomi coccolare.
«Un po’.» sorrido.
Rimaniamo così ed io non potrei essere più felice. La sua vicinanza, il suo calore, il suo profumo mi fanno sentire bene, ma guardando il mare scuro e agitato mi guizza un pensiero in testa.
«Non ho mai fatto il bagno di notte.» lascio via libera al mio pensiero di uscire, spiazzando non poco GD.
«Se ho capito quello che stai pensando, sappi che non è proprio il momento. L’acqua è fredda ed il mare è agitato qui.» mi ammonisce intuendo la mia idea.
Mi alzo e lo guardo a mo’ di sfida.
«Ti sfido. Facciamo a chi si butta prima.» dico sorridendo sghemba, lui ride. Crede che io stia scherzando. Ma no. Non sto scherzando. Prima di morire, voglio fare un bagno di notte e questa potrebbe essere la mia ultima occasione.
«Prego, allora. Ti do un po’ di vantaggio.» mi dedica un’occhiata di scherno. Punta le braccia alle sue spalle e mi osserva. Tolgo il cappellino nero e lo lascio cadere sull’asciugamano. Sfilo la maglia e i pantaloni rimanendo in top intimo e slip. L’espressione di GD diventa sempre più di sorpresa, ma non crede ancora che io possa buttarmi.
«Chi perde farà tutto quello che ordina l’altro. E la prima cosa che ti chiederò è quella di buttarti, perciò tanto vale che provi a vincere.» faccio due passi indietro.
«Non ho detto di si e comunque tu non ti butterai.» afferma ancora convinto.
«Mmm, non ne sarei tanto convinta se fossi in te.» replico iniziando a correre verso la riva, non lontana.
Ji Yong resta seduto sull’asciugamano a fissarmi. È convinto che non mi butterò e se non sapessi di dover morire tra qualche giorno, probabilmente non lo farei. Faccio una corsa in acqua e mi butto subito di testa per evitare che il freddo mi faccia cambiare idea.
Sento fitte dappertutto. L’acqua è congelata e sento come i polmoni rimpicciolirsi. Con una forte spinta delle gambe risalgo in superficie giusto in tempo per vedere GD con le gambe in acqua che mi urla di uscire. In effetti le onde sono forti e non credo sia una buona idea rimanere qui. Ma dovevo farmi passare lo sfizio, no?
A fatica ritorno a riva.
«Sono ancora indeciso se definirti pazza o imbecille, scegli tu, Scricciolo.» allunga una mano verso di me per aiutarmi e l’occasione è troppo perfetta per sprecarla: afferro la sua mano e lo trascino in acqua con me.
Una volta che mi sono assicurata che è bagnato completamente, scappo da lui e dalla sua ira verso l’asciugamano, incurante del vento freddo che mi sferza gambe e braccia.
GD questa volta è davvero furioso, mi raggiunge subito e stavolta è lui a buttarmi a terra. Cerco di liberarmi, ma mi blocca i polsi sulla sabbia e … Sceglie la punizione più bella che esista a questo mondo, comincia a baciarmi. Un bacio che sa di sale. Di me e di lui. La sua lingua si fa spazio tra le mie labbra dischiuse, dove la mia lingua è lì ad attenderla, impaziente. Mordo piano il suo labbro inferiore prima che passi a baciarmi ai lati della bocca. Lascia una scia di leggeri e dolci baci fino all’orecchio dove si sofferma a succhiare delicatamente il lobo. Con le mie mani, ora libere gli giro il volto delicatamente per poterlo baciare di nuovo sulle labbra. Piano inizia a scendere sul collo, per poi scendere ancora più giù.
«Etciù!» mi sfugge e in questo momento vorrei strozzarmi con le mie stesse mani. Immediatamente GD alza la testa verso di me ed io lo guardo colpevole.
Cavolo! Ora che non c’è nessuno, sono io a rovinare tutto.
«Andiamo ad asciugarci prima che ti ammali.» si alza e mi aiuta ad alzarmi. Mi lascio trascinare per mano verso le nostre cose e poi verso la villetta.
 
Davanti allo specchio del bagno di questa bellissima villa, cerco di calmarmi. Con indosso solo una maglia extralarge di GD che ha lasciato qui in una delle sue scorse vacanze, mi asciugo i capelli con il phon per evitare che qualche altro starnuto mi rovini la giornata. La maglia mi arriva fin su le ginocchia, nonostante ciò mi imbarazza molto andare in giro senza biancheria intima.
«Ho finito.» annuncio entrando nella camera da letto dove Ji Yong aspetta. Sembra particolarmente distratto.
«Ok. Vado a farmi una doccia allora.» si alza dalla sedia e mi supera senza guardarmi, diretto in bagno.
Capisco che non voglia imbarazzarmi, ma non guardarmi proprio mi sembra eccessivo.
Mi stendo sul letto e accendo la tv, come al solito non fa nulla di bello. Il sonno torna a trovarmi e in poco tempo mi addormento.
 
«Ti amo.» sono queste le parole che sento accompagnate dalle labbra che ormai conosco bene sulla mia fronte. Parole che mi scuotono profondamente e mi fanno scattare a sedere sul letto. La mia mano stretta a polso di GD.
«Cosa hai detto?» chiedo ad occhi sbarrati.
«Io? Nulla. Ti ho solo portato una coperta.» risponde neutro. Abbasso lo sguardo sulla coperta, delusa. «Dormi, torniamo a casa domattina.» mi dice ed io stringo la presa.
«E tu dove dormi?» chiedo ora guardandolo negli occhi.
«Sul divano.» risponde.
«Perché non …» inizio ma vengo interrotta da un bacio profondo e passionale che mi lascia senza fiato. Anche letteralmente …
«Non dire sciocchezze …» sussurra mentre a fiato corto poggia la fronte alla mia. Sembra … combattuto. Tra la voglia di rimanere e il buon proposito di andare a dormire sul divano. Si stacca da me e fa per uscire.
«Ji Yong?» lo richiamo, lui si blocca sulla porta. Cosa posso dire che non mi faccia sembrare una ragazza squallida o spregiudicata? Io voglio che lui resti qui perché lo amo. E se glielo dicessi? Se glielo dicessi cosa risponderebbe. «Buonanotte.» auguro. Che codarda! Sono proprio una codarda!
«Scricciolo?» alzo la testa verso di lui. Mi fissa negli occhi e un sorrisetto dolce non abbandona le sue labbra. «Ti amo.»
Ora non ci sono dubbi. L’ha detto sul serio. Ed io ho sentito. Eccome se ho sentito! Senza parole e incapace di muovermi gli dedico l’espressione più sorpresa e allibita in assoluto.
Soddisfatto della mia reazione ride ed esce chiudendosi la porta alle spalle.
Ha detto che mi ama.
L’ha detto davvero!
Ji Yong ha detto che mi ama!
Le lacrime di gioia scendono copiose ed io inizio a rotolare sul letto abbracciata al cuscino. Sono felice. Felice come non lo sono mai stata. Lui mi ama ed io amo lui.
L’unico problema è che abbiamo poco tempo. Troppo poco tempo.
 
Non so ancora come io sia riuscita a prendere sonno nonostante tutte le emozioni irrefrenabili che mi hanno investita. Sta di fatto, che mi sveglio verso le tre del mattino, completamente sveglia. Mi rigiro nel letto, nervosa e ancora emozionata. Alla fine mi arrendo. È impossibile riaddormentarsi. Mi alzo, diretta in cucina per prender un bicchiere d’acqua.
«Oh.» esclamo appena scorgo la figura rannicchiata di GD sul divano. «Sei sveglio.»
Quasi trasalisce alla mia vista, sbatte più volte gli occhi quasi per assicurarsi che sia io.
«Non riesco a dormire …» continuo. Mi sorride dolce e picchietta con la mano sul divano invitandomi a sedermi accanto a lui.
«Nemmeno io …» replica in un sospiro. Seduta accanto a lui, lo osservo bene. C’è qualcosa che non va. Ha una strana espressione …
«Tutto bene?» gli chiedo scrutandolo nella penombra.
«Diciamo di si …» risponde vago.
«Ji a me puoi dirlo.» lo invito a parlare. Lui con le ginocchia al petto e il mento poggiato su di esse rivolto in avanti, mi lancia un’occhiata con la coda dell’occhio. «Dimmi.» lo fisso intensamente negli occhi quasi volessi leggere la risposta nelle sue iridi scure.
Scatta improvvisamente in piedi sfuggendo al mio sguardo.
«Forse è meglio tornare a casa.» afferma cercando di sembrare disinvolto.
«Ma è buio.» commento contrariata. Ho paura sulla moto a quest’ora anche se so perfettamente che ci sono le luci per strada.
«Non fa nulla. Vestiti e andiamo.» mi esorta senza guardarmi. Inizio ad innervosirmi.
«Ji Yong, cos’hai? Perché vuoi andartene all’improvviso?» chiedo, il nervosismo trapela dalla mia voce un po’ più alta.
«Non c’è un perché …» mente sempre non guardandomi.
«È per caso colpa mia? Ho fatto qualcosa di sbagliato?» queste domande escono dalla mia bocca senza licenza. Ma la sua non risposta mi fa sentire angosciata. «Dimmelo ti prego se ho fatto qualcosa …»
«Chiara … non hai fatto niente, sul serio …» risponde stanco stropicciandosi gli occhi con una mano. Il fatto che mi ha chiamata Chiara e non Scricciolo, non so perché, mi sembra l’indizio evidente che qualcosa non va. E il problema sono io. Continua a non guardarmi e vorrei tanto gridargli “Guardami”, ma non sono sicura che riuscirò a reggere il suo sguardo. Non capisco cosa stia succedendo.
«Ji Yong se ho fatto qualcosa …» ricomincio.
«Non hai fatto nulla!» urla spaventandomi. Noto che stringe i pugni e le sue spalle tremano leggermente. Cala il silenzio nella stanza e non so più cosa dire. La sua reazione è stata eloquente abbastanza da farmi tornare in camera a vestirmi.
«Vado a vestirmi …» sussurro.
Prendo i vestiti dall’asciugatrice e mi rivesto in fretta. Allo specchio noto gli occhi rossi in propenso di essere svuotati dalle lacrime accumulate. Sistemo con una mano i capelli come meglio posso e ritorno da Ji Yong.
È in piedi, affacciato alla finestra, completamente rivestito.
«Ji Yong?» lo chiamo piano. «Guardami.» gli chiedo. Non mi sta bene concludere la mia uscita con lui così … «Guardami.» ripeto e lui si volta con una lentezza abgosciante. Quando i nostri occhi si incontrano sono già in lacrime. Non sono riuscita ad evitarlo.
«Io non so qual è il problema. Non so se ho sbagliato qualcosa o ho fatto qualcosa di male e non lo saprò mai fino a quando non sarai tu a dirmelo. Ma tu è come … come se volessi escludermi.» inizio a parlare veloce  per evitare che mi interrompa. «Ti sei pentito?» gli chiedo. A quelle parole appare un’enorme punto interrogativo dalla sua testa. «Se ti sei pentito di avermi detto che mi ami, io lo capisco …» la sua furia imminente è chiaramente dipinta sul suo volto. « … basta che lo dici, ma non evitarmi così … perché …»
Non riesco a concludere la frase che Ji Yong con uno scatto felino mi ha raggiunta e spingendomi con poca delicatezza contro la libreria poggiata al muro inizia a baciarmi. Un bacio avido. Spinto. Ricco di passione e di desiderio. Lo stesso desiderio che anima me da giorni.
Gli circondo il collo con le braccia infilandogli le mani tra i capelli. Per partecipare alla giocosa lotta tra le nostre lingue, sono alzata sulle punte, ma Ji Yong decide di facilitarmi la cosa e chinandosi leggermente mi solleva. Le mie gambe chiuse attorno alla sua vita mentre le sue mani esplorano il mio corpo.
Sento la testa leggera, le farfalle nello stomaco, ma soprattutto sento la voglia di lui che non è mai stata tanto forte. Riprendo fiato mentre con le sue labbra carnose scende a baciarmi il collo. Quando rialza la testa i miei occhi aspettano  i suoi e mentre ci baciamo ancora, questa volta più dolcemente, Ji Yong mi stacca dalla libreria e mi porta in camera. Durante il tragitto lo bacio piano e dolcemente sugli zigomi, sul naso, ai lati della bocca, sull labbro inferiore. Arrivati al letto, con studiata delicatezza e dolcezza, mi adagia sul letto.
Imbarazzo? No. Strano. Ma stavolta l’imbarazzo non c’è. Sarà l’atmosfera, la situazione … o sarà che mi sono accorta che davvero lo amo, ma non sono in imbarazzo.
Riprende a baciarmi piano. Un bacio sulla fronte.
«Non dire …» sussurra piano. Segue un bacio sulla guancia destra. « … mai più …» bacio sulla guancia sinistra. «… che …» bacio sul naso. «mi sono pentito.» bacio leggero sulle labbra. Si stacca per guardarmi negli occhi. Sento le sue gambe tra le mie. Il suo petto sul mio. Le nostre mani intrecciate. I nostri sguardi ricchi di sentimento. «Io ti amo.» ripete e una voragine mi inghiotte stomaco, intestino e tutto ciò che c’è all’altezza della pancia. Ma il cuore no. Il cuore lo sento. È qui a battere a festa. Contento di essersi tatuato il nome giusto. Continua a martellare rumoroso nel tentativo di ingrandirsi per paura di non contenere tutto quest’amore solo per lui.
Deglutisco. Questo è un buon momento per dirglielo? Non lo so … Ma il cervello ha lasciato un cartello con su scritto “Torno più tardi” rimanendo al comando il mio eccitato cuore, perciò …
«Ti amo anch’io.» le mie parole risuonano nell’aria.
Ji Yong sgrana leggermente gli occhi contento, prima di fare un sorriso malizioso.
«Lo so.» dice ed io faccio un risolino. «Nonostante ciò …» prende una mia mano e se la porta sul cuore. Sotto i miei polpastrelli tremanti un cuore altrettanto eccitato ed impetuoso batte forte come se non si fosse un domani. Sorrido contenta,  prima che dolce e calmo riprende a baciarmi piano le labbra e questa volta non permetterò a nessuno e a nessun starnuto di interromperci.
Maliziosamente mi succhia il labbro inferiore mentre con le mani sotto la mia maglietta esplora un po’. Anch’io ho le mani sotto la sua maglietta, lascio che una scenda sui suoi pantaloni sul membro già duro. Piano e con garbo mi lascia sollevare un po’ per sfilarmi la maglietta. Io sfilo piano la sua. Entrambi gli indumenti ricadono lontani dal letto. Prende a baciarmi i seni, piano, dolcemente. Ad ogni bacio percepisco tutto l’amore che ha per me. Lascia una scia di baci sulla pancia fino all’ombelico, poi mi lancia un’occhiata come a chiedermi il permesso di sfilarmi i pantaloni. Gli sorrido e lui cerca di aprire bottone e zip, ma non ci riesce e così con un sorrisino emozionato lo aiuto. Cerco di sfilarmi i pantaloni, ma mi blocca le mani: vuole essere lui a farlo. Lo lascio fare. Afferra i lembi dei miei pantaloni e me li sfila piano. Alzo leggermente il bacino per facilitarlo e sento le sue mani lisce e bellissime che mi carezzano le cosce man mano che i pantaloni scendono. Vengo percossa da numerosi brividi dietro la schiena. Una volta che i miei pantaloni ricadono con un tonfo sul pavimento, mi domando dove io abbia lasciato le scarpe non sentendomele ai piedi. Ma chi vuoi che se ne importi in un momento del genere?
Ji Yong riacquista la mia attenzione ristendensosi nuovamente su di me dopo avermi un po’ contemplata in intimo. Qualche bacio più tardi però è di nuovo seduto su di me ed io con mani leggermente tremanti gli sbottono la cintura e la zip dei jeans, ora diventati troppo stretti.
Rimasto in boxer lo guardo incantata. Probabilmente sono state in poche a vederlo così. Vi assicuro che dire che è sexy è ben poco!
Con mani esperte sbottona il mio reggiseno ed eccolo un po’ di imbarazzo che mi imporpora il viso.
«Sei bellissima.» mi sussurra notando il mio imbarazzo. Poi si incupisce un po’. «Non dobbiamo per forza, se non vuoi.» Il fatto che l’abbia detto mi fa molto piacere, ma che lo dica in questo momento … mi fa capire che il suo desiderio di me è grande almeno quanto il mio di lui.
«Ssssh» lo zittisco baciandolo ancora e avvolgendogli le braccia al collo.
Lo libero dai fastidiosi boxer e lui mi sfila gli slip, incerto. Lascia che i nostri sessi si sfiorino ancora un po’ mentre ci scambiamo qualche altro bacio e ci lasciamo piccoli marchi rossi, testimonianza del nostro amore e di questa notte indimenticabile.
Staccatosi da me, ora mi invita ad aprire le gambe con tocco dolce e non imperativo. Piano e con enorme delicatezza, inserisce prima la punta del suo membro. Poi, cercando di fare il più piano possibile, continua ad entrare dentro di me.
Dire che non provo dolore sarebbe una bugia. È da tanto che non faccio l’amore … Le mie mani stringono leggermente la presa intorno alle sue braccia e lui rallenta ancora se è possibile, sempre attento a non farmi male.
Il dolore dura poco e allento la mia stretta rilassando anche il volto. Mi lascio uscire un piccolo gemito di piacere che sembra invitare Ji Yong ad aumentare il ritmo. Le sue spinte, sempre cortesi diventano più profonde e veloci. Siamo uno solo ora, in questa notte che è la più bella di tutta la mia vita. Lui arriva ed io poco dopo. Il sorriso sul suo volto che si rispecchia nel mio. Mi bacia ancora piano sulle labbra mentre le mie mani carezzano la sua schiena. Le coccole continuano ancora per un bel po’… mi sento amata, protetta, con la persona giusta.
Ji Yong, ti amo.






NOTA DELL'AUTRICE 2(Il ritorno!):
Spero di non aver deluso nessuno ... >_<  Ero molto combatutta se o meno pubblicare questo capitolo ... Spero di rivedervi (?) e di avere il piacere di leggere un vostro pensiero. 
Grazie di cuore a tutti! Proprio a tutti tutti, nessun escluso! *^*
Hugs <3

Myuzu

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Capitolo 53
*** Inizia il conto alla rovescia ***


Apro gli occhi lentamente alla luce che entra prepotente dalla finestra. Infastidita li richiudo nascondendo il volto nel petto di GD che abbraccio probabilmente da quando mi sono addormentata. Un lenzuolo ci ricopre. Non ricordo di essermi coperta … Provo a muovere le gambe, ma non ci riesco. Sono bloccate da  quelle di Ji Yong. Alzo la testa verso il suo volto: è così bello! Ed io non riesco ancora a credere a quello che è successo. Mi scappa un sorrisino emozionato e se non fossi “costretta” a letto dalla presa ferrea di GD, probabilmente starei saltellando e urlando di felicità per tutta la stanza.
Lancio un’occhiata all’orologio sul comodino: le dieci. Le dieci?! Cavolo! GD ha le prove anche oggi, non dovrebbe stare qui!
Lo scuoto con poca grazia sapendo che ci vorrà ben altro per svegliarlo!
«Ji Yong? Ji Yong? Svegliati!» lo scuoto e in tutta risposta si volta verso di me e ancora dormendo mi abbraccia stretta. Con i pugni gli colpisco piano il petto per svegliarlo. «Ji Yong! Sveglia!» ordino. «Ji Yong!»
«Mmm?» mi fa stringendomi ancora.
«Hai le prove, svegliati!» lo avverto.
«Mm-mh!» mugugna ancora, sempre senza aprire gli occhi.
«Ji! Svegliati cavolo!» gli do un pizzicotto sulla guancia. In questo istante mi gira schiena sul letto ed è sopra di me con gli occhi socchiusi.
«Pensavo di essere stato chiaro su come tu dovessi svegliarmi!» afferma prima di baciarmi lievemente.
«Si, ok. Ma tu …» mi bacia di nuovo mordendomi piano il labbro inferiore. «… hai le …» mi bacia ancora schiudendo un po’ in più le labbra, preavviso di un bacio più profondo in arrivo. « … le prove …»
«Mmm-mh …» annuisce prima di iniziare a baciarmi profondamente, coinvolgendomi e cancellando i miei buoni propositi di condurlo sulla buona strada.
Ci giriamo su un fianco e la sua mano mi carezza la schiena mentre l’altra mi trattiene il viso. Con una leggera spinta sono su di lui e dopo un ultimo bacio, lo guardo dritto negli occhi …
«In piedi!» urlo, scendendo dal letto. Vi assicuro che ci è voluta tutta la mia buona volontà per riuscire a staccarmi da lui! Ah dannato il mio buon senso!
«Scricciolo, sei di una noia assurda!» si lamenta girandosi con la faccia nel cuscino.
«Vado a farmi la doccia, mi porti i vestiti?» gli chiedo.
«Ok …» bofonchia.
Faccio una doccia molto veloce, un po’ perché è tardi, un po’ per evitare che a Ji Yong venga qualche strana idea (in realtà sono io la pervertita qui a pensare una cosa del genere!). Quando esco però non trovo i  miei vestiti, ma solo una sua lunga maglietta bianca.
«Sta scherzando,vero?» dico tra me e me. Mi asciugo e infilo la t-shirt lasciando i capelli bagnati. «Ji? Ti avevo detto di portarmi i miei vestit …» uscendo dal bagno me lo ritrovo di faccia con un sorriso malizioso e in boxer. «Ah, sei qui! Dicevo, dove sono i miei vestiti?» domando cercando di essere il più severa possibile, ma mentre le mie labbra dicono una cosa i miei occhi si ostinano a mantenere una sdolcinata forma a cuoricino, maledizione!
«Non ti servono.» risponde.
«Come non mi servono?»
«Perché …» si abbassa poggiando le braccia distese sulle mie spalle. «… devi fare prima colazione, Scricciolo.» conclude con l’ennesimo bacio che mi fa perdere la concentrazione.
«Ji Yong è tardi. Non c’è tempo per la colazione.» mi abbasso scansando le sue braccia che rimangono a mezz’aria e mi dirigo in camera dove spero di ritrovare i miei vestiti.
«E no, Scricciolo. Devi mangiare.» mi afferra da dietro per le braccia e mi solleva con estrema facilità.
«Mettimi giù! Ji!» inizio a muovere freneticamente le gambe in aria. «Mettimi giù!»
Entrati in cucina mi siede su una delle sedie alte del bancone della cucina a penisola e noto che ha preparato la colazione.
«Hai … preparato la colazione?» chiedo piacevolmente stupita e finalmente calma.
«Il mio Scricciolo deve tenersi in forze.» sorride prendendo le bacchette. Le guardo spaventata.
«Mi stai prendendo in giro, vero?» gli dedico un’occhiataccia, mentre ride a crepapelle rischiando di cadere dallo sgabello.
«Ho pensato anche a te …» mi alza una forchetta davanti alla faccia e mi sciolgo in un sorriso, contenta. Inizio a prendere una forchettata di riso. «In realtà penso sempre a te …» sussurra e credo che i pomodori nel piatto si siano offesi del fatto che io gli abbia rubato il primato del rosso più vivo e acceso!
«Non … non sapevo sapessi cucinare …» butto lì per cambiare argomento.
«Il grande G-Dragon sa fare tutto.» si pavoneggia cominciando a mangiare.
Assaggio una forchettata da tutte le ciotoline e aggiungo:
«Mi sa che il grande G-Dragon non va molto d’accordo con il sale …» sogghigno e lui mi fa la linguaccia.
 
Un’ora dopo stiamo sfrecciando verso Seoul, saluto con una mano il mare e la villetta che ci ha ospitato e che per me sarà sempre il luogo più bello in cui io sia mai stata. GD corre come un pazzo, forse rinsavito e ripreso coscienza dei suoi doveri di leader. Tanto che lo stringo che probabilmente gli staranno per uscire gli occhi fuori dalle orbite.
Arriviamo a Seoul passato mezzogiorno, orario in cui la gente torna a lavoro, tradotto: orario in cui la città è immersa nel traffico.
Decidiamo di andare prima a casa per cambiarci. Ji Yong parcheggia la moto per poi raggiungermi nelle scale. Mi afferra la mano e mi attira  a sé per un bacio.
«È passato troppo tempo dall’ultimo …» si giustifica facendo spalluce.
«Scemo!» lo rimprovero scherzosa. «Pensi che gli altri siano ancora a casa?» chiedo mentre con la mano libera armeggia con la chiave per aprire la porta.
«Non credo … Penso e spero che siano all’YG per le prove …» afferma aprendo la porta.
Ma nemmeno il tempo di dirlo che ci ritroviamo un Top in vestaglia dallo sguardo laser e l’umore nero e uno Shinigami Fred che più arrabbiato non si può, con la testa in fumo e l’occhio giallo iniettato di sangue, più grande di due volte tanto che è spalancato. Entrambi ci fissano assassini, fermi all’entrata.
D’istinto io e GD ci lasciamo la mano nascondendola dietro la schiena.
«Bentornati.» dicono in coro pacati ed io invidio Ji Yong che è in grado di vederne solo uno.
Mi  mordo il labbro in attesa del peggio. Non posso vedere la reazione di GD: sono troppo occupata a tenere a freno la mia.
L’occhio di Fred sembra una pallina da pingpong impazzita tanto che passa veloce a guardare prima me e poi GD.
«Ieri, durante i miei più faticosi allenamenti prima dell’imminente concerto, mi sono accorto che quello scansafatiche di un leader mancava all’appello …» inizia Top apparentemente calmo. «… ma poco importava, perché la piccola Chiara era sana e salva a guardare gli allenamenti.» fa una pausa. Ci tengo a precisare che il tutto è raccontato con la sua voce bassa e in questo momento tombale e inespressiva, mentre perfora GD con lo sguardo, senza muoversi di un millimetro. «Poi, Taeyang ha chiesto alla piccola Chiara di andare a prendere delle fantomatiche maglie in un fantomatico pacco portate da un fantomatico corriere che solo in seguito sono venuto a conoscenza che non esistesse.» un’altra pausa. «Chiara non tornava, ma che dire? Probabilmente si è persa di nuovo nell’edificio. Ma un innocuo, immaturo, ingenuo maknae di nome Seungri si lascia sfuggire che voi due eravate insieme.» altra pausa. L’angoscia cresce e non so cosa aspettarmi. «Ma mi sono detto: non saranno andati lontano. Staranno facendo solo un giro per Seoul. GD non oserebbe mai così tanto. Ma poi … sono sceso in garage e puf! La mia motocicletta non c’era. Ho pensato: l’avranno certamente rubata! GD non farebbe mai una cosa del genere. Tuttavia ho controllato e le chiavi non c’erano più …» ancora un’altra pausa. Fred lascia parlare Top, ma sembra alimentare con la sua aura la rabbia del ragazzo. «Torno a casa e il leader e la sequestrata Chiara non ci sono. Si fanno le nove e non arrivano. Le dieci. Le undici, nulla. Mezzanotte, le due, le tre. Ancora nulla.» fa un’ultima pausa prima di porre la domanda. «Dove hai portato l’innocente piccola Chiara con la mia motocicletta resa ora complice dei tuoi misfatti? Eh? Dove, l’hai portata?» urla. Serro le labbra sperando che Ji Yong conosca un modo per calmarlo.
«Hyung, vedi. Siamo andati al mare …» inizia piano GD, incerto. Top spalanca un pochino gli occhi. «Poi però si è fatto tardi …» Top spalanca ancora un po’ gli occhi. «Allora siamo rimasti a dormire alla villetta di Seven.» gli occhi di Top non sono mai stati così spalancati.
«Ji Yong …» la voce cavernosa di top mi provoca un brivido di paura. «… che cosa hai fatto alla piccola Chiara?»
«Io? … Nulla.» replica GD. Ovviamente ha la faccia del bugiardo.
«Ti consiglio di correre.» sibila Top prima di gettare un urlo sovraumano e rincorrere GD giù per le scale al di fuori dell’appartamento.
Lascio che Top mi sfrecci davanti senza riuscire a fare nulla. Io sto per avere a che fare con la furia di Fred …
«Fred!» esclamo. «Ehm … come stai? È da ieri che non ci vediamo …» un tic anima il sopracciglio scoperto dello Shinigami.
«Zanzara, la mia pazienza ha un limite!» urla colpendomi in testa con l’estremità opposta della falce. «Dove sei stata?» mi colpisce ancora ed io inizio a correre per il soggiorno. Fred mi rincorre. «Che cosa hai fatto?» altro colpo. «Perché non sei tornata?» altro colpo ancora. Mi sento crescere già il bernoccolo. «Come hai osato rimanere fuori tutta la notte?!» urla ancora e cado per terra all’ennesimo colpo.
«Scusami, Fred!» urlo coprendomi la testa con le braccia. «Mi dispiace, non volevo farti preoccupare …» i miei occhi sono sbarrati in attesa di un altro colpo che non arriva. Sento lo Shinigami sospirare.
«Alzati …» dice meno furioso. Alzo piano la testa verso di lui e notando che non è più tanto arrabbiato mi alzo in piedi. «Come è andata? Ti sei divertita almeno?»
«Molto …» sorrido.
«Almeno la mia notte insonne non è stata inutile …» sbotta Fred stanco. Un flash mi passa nella mente: Fred e Top seduti in poltrona bevendo caffè e controllando la finestra ogni venti secondi in attesa del mio ritorno. Reprimo l’idea per non scoppiare a ridere: sarebbero una bella coppia se potessero interagire!
«Fred …» lo richiamo e lui mi rivolge lo sguardo stanco. «Sono felice.» sorrido smagliante e sorride anche lui.
«Sono contento per te, Zanzara.» mi si avvicina e mi carezza la testa protettivo.
«Cucciola!» compare Daesung dalla porta d’ingresso. «Sei tornata!» mi corre incontro per sollevarmi in un abbraccio per poi rimettermi a terra. «Tutto a posto? Ji Yong non ti ha fatto qualcosa di male, vero?» chiede preoccupato studiandomi con lo sguardo per assicurarsi che io sia intatta.
«Non preoccuparti oppa, sto bene.» sorrido.
«Ah meno male!» sospira.
«Bentornata, Chiara.» mi saluta Taeyang entrando seguito da Ri.
«Ciao, oppa.» lo saluto contenta di rivedere anche lui. «Ciao Ri.» Seungri mi fa un cenno con il capo prima di abbassare lo sguardo triste. Mi sento un po’ in colpa, ma non so cosa mai potrei fare per lui …
«Eravamo venuti a prendere Top rimasto qui ad aspettarvi, ma a quanto vedo ora è un po’ impegnato …» sogghigna Taeyang.
«Ne approfitto per mangiare qualcosa …» batte le mani Daesung contento. «A qualcuno va una brioche?» si avvia in cucina seguito da Taeyang.
«Ri?» lo chiamo prima che si allontani anche lui. Si volta verso di me senza guardarmi. «Grazie …» sorrido triste. Annuisce piano prima di scomparire in cucina anche lui. «Mi odia …» sussurro a Fred accanto a me.
«No che non ti odia …» risponde Fred calmo.
«Sarebbe meglio che mi odiasse allora …» replico triste.
 
«Non capisco perché ai suoi occhi io sia il leader pervertito da picchiare e tu l’innocente Chiara da proteggere!» sbotta GD in un momento di pausa riferendosi a Top.
Siamo all’YG e nonostante sia molto tardi, i ragazzi continuano ad allenarsi senza sosta.
«Perché è la verità! Stupido idiota pervertito di un leader senza cervello! La mia povera Zanzarina …» brontola Fred guardandolo in cagnesco.
«Perché è così!» replico io alzando le sopracciglia.
«Prrr!» beve un po’ d’acqua dalla bottiglia. «Aaah! Sono pieno di dolori!» si lamenta.
Questa volta Top era proprio arrabbiato e credo abbia perso un po’ il controllo, diciamo che se non accorreva Daesung, avremmo mangiato purè di leader per cena!
«Ti ha fatto molto male?» chiedo guardandolo.
«Me lo auguro!» sbotta Fred.
«Si!» risponde subito e facendomi sentire in colpa. «Ma lo rifarei. Rifarei tutto esattamente come è successo.» mi fa l’occhiolino e ritorna a provare con gli altri.
«Ma che don Giovanni da strapazzo! Aaaah Zanzara, non capirò mai i tuoi gusti!» sospira lo Shinigami stendendosi con le braccia dietro la testa.
Sorrido. Sono circondata da tanto amore. Non potrei essere più felice di così …
Tuttavia l’ombra del tempo che passa è sempre lì. Inizia il conto alla rovescia.
«Solo altri tre giorni …» sussurro e Fred mi abbraccia triste, mentre spingo indietro le lacrime. 





NOTA DELL'AUTRICE: 
come avrete notato siamo agli sgoccioli ed io sono triste XD assurdo, ma vero. Spero di essere all'altezza di concludere questa storia :) 
Ringrazio di cuore chi ha letto, chi ha recensito, chi mi supporta e continua a darmi fiducia :) 
Bacioni a tutti e spero a presto *^*

Myuzu

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Capitolo 54
*** Una lettera ai Big Bang ***


È l’una di notte quando usciamo finalmente dall’enorme edificio. I ragazzi sono stremati e Top e Fred sembrano tanto due zombie per quanto sono cadaverici!
«Domani le prove si terranno sul palco.» annuncia GD salendo in macchina al posto di guida.
«Hanno finito di montarlo?» chiede Taeyang sedendosi accanto a lui.
«A quanto pare …» sospira il leader mettendo in moto. «Ci siamo tutti?» chiede voltandosi. Ri e Daesung dormono testa contro testa sui sediolini in fondo ed io e Top siamo nei sediolini di mezzo. Fred è sul tettuccio della macchina, ma ho paura che possa addormentarsi e rimanere a galleggiare chissà dove.
«Si …» annuisco, stanca anche senza aver fatto niente. Quella solita sensazione di stanchezza è tornata a trovarmi e ovviamente non è una buona notizia per me.
«Andiamo allora.» GD ingrana la marcia e partiamo.
«Certo che questa volta Yeng ci è andato giù pesante …» sospira Taeyang massaggiandosi i muscoli delle braccia. Yeng è il loro trainer ed effettivamente oggi li ha proprio torturati sia con gli esercizi che con la pratica.
«Già …» conferma Ji Yong non abbandonando mai la strada con lo sguardo.
«Fosse per lui, ci avrebbe trattenuto fino all’alba!» ribatte nuovamente Taeyang.
«L’alba … non ho mai visto il sole sorgere …» sussurro sovrappensiero mezza addormentata.
«Hai detto qualcosa Scricciolo?» chiede GD guardandomi nello specchietto retrovisore.
«No, no, non preoccuparti!» scuoto testa e mani con un sorriso per rassicurarlo.
L’alba … mi piacerebbe vederla …
 
Fred russa e il suo russare è come una ninnananna. Sarà perché sono stanca, ma mi addormento subito, cullata dai ricordi della giornata e nottata precedente. Così, quando una mano mi scuote una spalla interrompendo il mio sonno tranquillo, non posso che essere stizzita. Vedendo che si tratta di Ri però, mi si disegna un gran punto interrogativo in faccia mentre gli occhi lottano con tutto se stessi per aprirsi.
«Ri …» sussurro alzandomi su i gomiti. «Cosa ci fai qui?» mi strofino gli occhi mentre rimane impalato a fissarmi. «Che ore sono?»
«Vieni.» mi dice.
«Eh?»
«Ho detto vieni.» mi ordina prendendomi per un polso e trascinandomi giù dal letto.
«Aspetta! Ri … Ri, aspetta!» balbetto.
«Che è successo?» urla Fred sobbalzando nel sonno. «Ah-ah! Sei tu piccolo insipido maknae! Come osi disturbare il sonno di uno shinigami, eh? Vuoi morire?» chiede isterico. Si vede che non ha dormito. «Zanzara, ma dove ti porta?» domanda un po’ più tranquillo sbadigliando.
«Dove stiamo andando?» chiedo a Ri che sembra non avere alcuna intenzione di lasciarmi il polso.
«Ssssh!» mi zittisce.
«Ehi maknae, non facciamo scherzi! La mia Zanzara la state strapazzando un po’ troppo, non vi pare?» sbraita Fred seguendoci trascinandosi dietro la falce.
Usciamo dalla porta d’ingresso e iniziamo a salire le scale. Non sono mai salita oltre il nostro piano, così per la curiosità mi lascio trascinare, incurante di quello che Ri abbia in mente.
«Zanzara, non è che vuole buttarti da giù? No, perché sembra intenzionato a raggiungere il terrazzo …» sbotta Fred. «Potevamo almeno prendere l’ascensore …» si lamenta. Come se lui camminasse poi! Sono io che tra un po’ collasso sulle scale!
Come Fred ha immaginato, siamo arrivati al terrazzo. Seungri spalanca la porta con un gesto secco.
«Calma maknae! Eh si che sei nervoso eh!» continua Fred sempre più nervoso.
È ancora tutto buio ed io mi domando che ore siano, tuttavia non fiato dato che dubito riceverei una risposta …
«Siediti!» mi ordina Seungri indicandomi una coperta stesa per terra. Guardo prima la coperta, poi lui, poi di nuovo la coperta.
«Vuoi … che mi sieda?» chiedo titubante, trattenendo un brivido di freddo. Io sono inevitabilmente in short e canottiera e l’aria notturna è fredda!
«Siediti!» ripete categorico.
«Non avrai idee sporche in mente eh maknae?» trasalisce Fred decapitandolo con la falce che ovviamente attraversa il collo di Ri senza causare danni. Rabbrividisco alla scena.
Obbedisco all’ordine di Seungri e mi siedo a gambe incrociate sulla coperta mentre lui si ostina a tenermi per il polso. Guardo la sua mano sul mio polso e poi lo fisso negli occhi dubbiosa. Rinsavito almeno un po’, lascia la presa e distoglie lo sguardo lievemente imbarazzato.
Tempo un minuto, si siede accanto a me e prende una coperta piegata lì accanto per metterla sulle nostre spalle. Pretesto per avvicinarsi di più a me …
«Eccoci qua … portare due coperte no, eh? Vecchio volpone! Ti decapito!» brontola Fred.
Mi stringo un po’ nelle spalle: sono a disagio.
«Ri … perché siamo qui?» chiedo incerta.
«Già perché siete qui?» urla Fred adirato.
«L’alba …» sussurra lui fissando l’orizzonte.
«Cosa?» chiedo in un soffio.
«Hai detto di non aver mai visto il sole sorgere.» replica sempre guardando davanti a sé.
«Allora eri sveglio!» affermo ricordando quello che ho detto in macchina. «Pensavo dormissi …» continuo contrariata. Ora si finge addormentato anche lui?
«Difficile che io mi addormenti con te intorno! Specialmente dal tuo intrufolamento in camera mia!» sorride. «La paura di essere violentato non mi abbandona mai!» finge di rabbrividire.
«Scemo!» gli do un pugno scherzoso sul braccio.
«Aaaaah mio caro maknae … capisco la tua sofferenza …» sospira Fred. Resto interdetta a guardare lo Shinigami. Ha detto “mio”? “Caro”? Ma … non si sente bene per caso? «Tu la ami, ma lei ama lui. Il lui che è il tuo leader e sempre un passo davanti a te …» continua guardando il cielo sognante. Sembra un hippie strafatto! «Tu le sei accanto, la proteggi, la rendi felice a discapito della tua stessa felicità, tutto questo nonostante sai che non ti ricambierà mai. Ti stimo sai … Sei un bravo ragazzo, davvero un bravo ragazzo.» ascolto le parole di Fred in silenzio, mentre il senso di colpa mi invade il petto. Per quanto Fred sembri un completo idiota fatto di chissà ché a fissare le stelle e improvvisarsi filosofo, non sta dicendo sciocchezze. Purtroppo però voglio bene a Ri e anche molto, ma gli mentirei se gli dicessi di amarlo. «Una cosa ti invidio però … tu hai un corpo e sei umano, puoi amarla, puoi strapparle un bacio … Puoi renderla tua anche se solo per il tempo di un’alba …» queste ultime parole mi confondono. Cosa vuole dire Fred?
Vorrei chiederglielo, ma ora non posso. Cerco il suo sguardo per rivolgergli una domanda muta con gli occhi, ma lui continua a guardare le stelle, ignorandomi.
«Guarda Cucciola!» dice Ri entusiasta stendendo un braccio e indicandomi l’orizzonte.
Seguo con lo sguardo la direzione che mi indica il suo dito e vedo che là, oltre la distesa dei palazzi di Seoul ancora illuminata con le luci artificiali, si sta espandendo piano, ma a vista d’occhio una sottile linea color porpora. Questa linea aumenta di spessore illuminando leggermente le punte dei palazzi più lontani e più alti. Il cielo tutt’attorno si schiarisce fino a che il sole fa capolino colpendoci in pieno con i suoi raggi già forti. Qualche nuvola in lontananza si tinge di rosa e i palazzi pian piano si colorano di arancione. Con la lenta salita del sole, le luci della città si spengono.
«È bellissimo!» esclamo estasiata.
Seungri sorride soddisfatto. Rimaniamo ad osservare il sole per un altro po’ in silenzio, prima che Ri si alzi e mi aiuti a fare lo stesso. Gli do una mano a piegare le coperte, mentre Fred sbadiglia mezzo addormentato. Quando Ri si dirige verso la porta per tornare in casa, il desiderio di fare una cosa si impadronisce di me.
«Ri?» lo chiamo e lui si volta. Mi alzo sulle punte e gli sfioro la guancia con le labbra. «Grazie.» gli dico sincera. Il suo sbattere gli occhi velocemente e il suo lieve arrossire indicano che non se l’aspettava ed io per lasciarlo reagire senza ulteriori imbarazzi lo supero per raggiungere al più presto camera mia e il letto. Ho ancora sonno …
«Dì un po’ Zanzara … non ti sarai sentita in colpa per quello che ho detto, vero?»  sogghigna Fred facendomi arrestare improvvisamente nelle scale.
«L’hai fatto a posta?!» gli dico allibita. «Hai detto quelle cose per farmi sentire in colpa?» chiedo a bocca spalancata.
«Bé il povero maknae meritava un piccolo premio, no?» brontola offeso Fred.
«Io non ti capisco! Prima lo decapiti e poi … mi fai sentire in colpa per dargli un premio! Sei impossibile!» sbraito riprendendo a scendere le scale. «La prossima volta dimmi quello che vuoi dire direttamente senza troppi giri di parole! Mi hai fatta preoccupare!» entro in casa diretta in camera sicura che mi stesse seguendo, ma mi volto e non c’è. «Fred?»
Nessuna risposta.
 
Il palco è enorme. I ragazzi provano incessanti e instancabili. Provano tutto: le entrate, le uscite, le luci, i video, le coreografie. Domani ci sarà una specie di prova generale in cui proveranno anche i microfoni e il canto. Seduta sulle tribune li guardo incantata e fiera. Fiera di essere qui, fiera di essere stata prima una loro fan e poi una loro amica. Daesung si sbraccia dal palco per salutarmi ed io lo ricambio con un sorriso. Ji Yong in queste prove ci sta mettendo l’anima, non l’ho mai visto così concentrato. Nonostante l’impegno e la concentrazione non manca qualche sguardo per me. E ne sono contenta.
«Dove sei stato?» chiedo a Fred appena mi ricompare accanto.
«A fare sue passi.» risponde vago galleggiando seduto sulle tribune.
«Dove?»
«Ora uno Shinigami non è libero nemmeno di fare due passi?!» sbotta lui. Sospiro.
«Perché te ne sei andato?» domando continuando ad osservare i Big Bang ballare.
«Non c’è un perché …» sussurra. «… Volevo restare un po’ da solo.» aggiunge poco dopo.
«Ho fatto qualcosa di sbagliato?» gli chiedo sempre più a bassa voce. Perché ultimamente mi sento come se sbagliassi ogni cosa?
«Tu non hai fatto nulla, Zanzara …» risponde.
«Allora posso fare qualcosa?» chiedo ancora.
«Sii felice Zanzara.» replica, al ché lo fisso dubbiosa. Non capisco cosa sta succedendo. Ho sempre la sgradevole sensazione che io non capisca quello che succede intorno a me. Fred mi sorride dolce per rassicurarmi, ma c’è una grande tristezza nei suoi occhi …
Allungo la mano verso la sua che galleggia a pochi centimetri sulla poltrona accanto alla mia e gliela afferro calorosa.
«Grazie, Zanzara.» mi dice sorridendomi ancora mentre volge lo sguardo al palco. Non so cosa stia pensando, né perché sia così giù di morale, sta di fatto che gli sono vicina e se avrà bisogno di me voglio che sappia che sono qui.
 
«Non fiatare!» mi ordina una voce all’orecchio mentre vengo avvolta da due braccia che conosco bene. Mi trascina di peso dietro le quinte, mentre non mi dibatto, ma non collaboro nemmeno al mio sequestro.
«Ji Yong?» chiedo quando sono sicura che nessuno a parte lui, mi senta. «Che stai facendo?»
«Secondo te che sta facendo?» chiede Fred ritornato al suo grigio sarcasmo. «L’idiota che è!»
«Ssssh! Non deconcentrarmi!» mi zittisce Gd continuando a trascinarmi. Quando è soddisfatto del posto raggiunto, si guarda intorno con sospetto e non vedendo nessuno tira un gran sospiro di sollievo. «Finalmente! A volte mi chiedo se Top sia sul serio un agente segreto o cosa! Non riuscivo a scrollarmelo di dosso!» con uno sbuffo trattengo una risata.
«Stai … scappando da Top?» rido un po’ sotto i baffi, al ché mi fissa contrariato prima di controbattere.
«Bé non è te che ha picchiato perché siamo stati fuori come due normali fidanzati farebbero!»
«Mi dispiace …» replico sincera e lui si addolcisce.
«Non dispiacerti Zanzara! È lui che ha corso troppo! Ha meritato tutto quello che Top gli ha fatto passare!» sbraita Fred con luce assassina negli occhi.
«Ti stai annoiando?» mi chiede Ji Yong cogliendomi alla sprovvista.
«Co … cosa? No, no! Perché dovrei annoiarmi?! Scherzi?!» dico subito scuotendo mani e testa.
«Non ho molto tempo da dedicarti …» GD sbuffa contrariato, come se volesse stare tutto il tempo con me. Il mio cuore accelera inevitabilmente.
«Non fa niente, lo capisco. È perfettamente normale che tu sia occupato ora.» sorrido convincente.
«Ti prometto che dopo il concerto andremo insieme da qualche parte. Scegli tu dove.» sorride raggiante e il suo sorriso è bellissimo, come sempre. Ma questa volta non emana abbastanza calore per sciogliere il ghiaccio formatosi nel mio petto. Le parole “dopo il concerto” risuonano nella mia testa come un eco freddo e impassibile in una caverna buia e umida. Non c’è nessun “dopo il concerto” per me … E lui non lo sa.
Senza rispondere, gli metto le braccia al collo e lo abbraccio stretto per nascondere qualche lacrima sfuggita al mio controllo.
«Scricciolo?» mi richiama Ji Yong dopo un po’ ricambiando l’abbraccio. Sono sicura che ha intuito la mia inquietudine, ma non potrebbe mai immaginarne il motivo ed io non voglio che lo venga a sapere. Forse sto sbagliando, lo so. Ma che senso avrebbe dirglielo ora? Che senso avrebbe rovinare questi ultimi momenti? Se gli dicessi della mia morte, probabilmente non mi crederebbe o si deprimerebbe non godendosi questi ultimi giorni. Ed io non voglio. So che sarà un colpo per lui, ma spero potrà perdonare questo mio egoismo.
«Fatti forza, Zanzara.» mi sussurra Fred. Sembra quasi più addolorato di me …
 
«Ta-dah!» urla Daesung appena abbiamo finito di cenare sbattendo una rivista sul tavolo. «Guardate un po’ chi c’è qui …»
Ci alziamo tutti per poter vedere la rivista e quando scorgo il mio volto serio tra quelli dei Big Bang a stento trattengo un urlo. Spalanco occhi e bocca e solamente dopo che testa e stomaco non me li sento più, ricordo di aver posato per il fotografo Pierre. Me n’ero proprio dimenticata!
«Waa!» esclama Seungri osservando la copertina estasiato. Poi tossicchiando e rosso in viso aggiunge: «Ma è … cioè volevo dire, sono proprio bello!»
«Presuntuoso!» ribatte Daesung ridendo.
«Scommetto che non stava fissando se stesso …» ipotizza Taeyang con un ghigno.
«Aaaaah, vero!» fa l’occhiolino Daesung. «Il nostro piccolo maknae stava guardando la meravigliosa ragazza al centro, eh?» a questo commento arrossisco. È vero che non mi riconosco in quella foto, ma definirmi meravigliosa ragazza mi sembra eccessivo. Impulsivamente Ji Yong mi afferra la mano senza farsi vedere da Top che guarda di sbieco il povero Ri, ora paonazzo.
«Non è vero! Stavo guardando me! Sono semplicemente fantastico!» cerca di giustificarsi Seungri.
«Comunque il maknae ha ragione, Chiara sta davvero bene.» afferma Taeyang sfogliando la rivista e osservando gli altri scatti. 
«Ok, ora basta, andiamo a dormire.» interviene GD serio.
«Oh, andiamo Ji Yong! Non fare il geloso!» sbotta Taeyang. «Non lo sai che questa rivista la vedranno almeno un milione di persone?» ride.
Ji Yong, Seungri ed io impallidiamo di colpo.
«Mi … milione?» chiedo, mi sento mancare.
«La mia povera Zanzara diventata merce!» scuote la testa Fred, amareggiato.
«Sarà meglio andare a dormire …» sospira Top alzandosi per primo. «Buonanotte.» si avvia verso la stanza, poi si ferma e resta così per qualche secondo prima di voltarsi e prendere GD per il colletto della maglia, come un cane. «Tu vieni con me!» ordina.
«Eh?» fa Ji Yong guardando gli altri con aria implorante, ma nessuno sembra volerlo aiutare: Daesung inizia a fischiettare guardando altrove, Taeyang alza le spalle con fare innocente e Seungri gli scoppia deliberatamente a ridere in faccia.
«Ben ti sta!» urla Fred soddisfatto e cacciandogli la lingua.
Mentre Top lo trascina con sé, Ji Yong mi fissa con occhi tristi, io congiungo le mani e con le labbra mimo un “mi dispiace”.
«A quanto pare Top dormirà con Ji Yong d’ora in poi.» sogghigna Taeyang.
«Mi mancherà dormire con il mio Hyung …» sospira triste Daesung.
«Era ora che qualcuno insegnasse le buone maniere a quell’idiota!» esclama Seungri meritandosi un’occhiataccia di Taeyang.
«Vado a dormire anch’io.» mi alzo con un sospiro. «Notte a tutti!»
«Notte Cucciola!» sorride Daesung. Seungri mi fa un cenno con il capo senza guardarmi.
«Buonanotte!» saluta Taeyang.
Raggiunta la stanza richiudo la porta alle spalle e resto immobile e pensierosa.
«Cosa c’è Zanzara?» chiede Fred preoccupato.
«Mmm … ho pensato che gli devo almeno una spiegazione, no?» sussurro più a me che a lui.
«Cosa?» chiede lo Shinigami non capendo.
«Ho deciso di non voler dire niente agli altri fino all’ultimo, ma morire senza dire nulla non mi sembra una cosa giusta e non voglio lasciare il peso di una spiegazione a Seungri …» affermo pensierosa. « … così ho deciso che scriverò una lettera. Una lettera che leggeranno dopo che me ne sarò andata.» concludo con un sorriso amaro. Guardo Fred. Ha gli occhi umidi, come me.
«Credo sia una buon’idea.» mi risponde scompigliandomi i capelli. Gli sorrido riconoscente prima di sedermi alla scrivania ed iniziare a scrivere. Una lettera ai Big Bang. Una lettera per ringraziarli. Per scusarmi. Per spiegare. Per ricordargli quanto io li abbia voluti bene. Una lettera ai Big Bang che spero potrà alleviare almeno un po’ il dolore che gli causerò andando via …






NOTA DELL'AUTRICE:
innanzitutto chiedo umilmente scusa per il megaritardo... ma sapete, questo è il terzultimo capitolo e nel mio inconscio prolungando il tempo per scrivere, sto prolungando anche la vita di Chiara (si, sono una scema XD) spero che il capitolo sia piaciuto e che mi farete sapere cosa ne pensate ... Ringrazio tutti coloro che hanno letto, che recensiscono e che mi supportano. Lo apprezzo molto :D 
Baci a tutti :3

Myuzu

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Capitolo 55
*** Promesse ***


«Zanzara? Non hai dormito nemmeno un po’?» mi chiede Fred sbadigliando, non ha retto e si è addormentato dopo le prime righe della lettera.
«Non avevo sonno …» mento ripiegando la lettera più volte.
«Ora Romeo si arrabbierà alla vista di quelle occhiaie …» afferma lui ancora mezzo addormentato. Mi scappa un risolino amaro. «Hai scritto?» chiede dopo qualche secondo.
«Sì … bé più o meno …» blatero alzandomi e stiracchiandomi.
«Che significa più o meno?! O hai scritto o non hai scritto!» sbotta lo Shinigami scansando per un pelo le mie braccia tese in alto.
«Significa che ho scritto, ma non sono convinta di aver detto tutto e di averlo detto bene, tutto qui.» sospiro pensando a dove lasciare la lettera per evitare che la trovino prima del tempo. «Secondo te, dove potrei nasconderla?» domando guardandolo per la prima volta negli occhi. La sua espressione triste mi trafigge.
«Non lo so …» sussurra piano.
«Ehi, Fred!» gli dico cercando di sorridere. «Dovrei stare io così, non tu! Andiamo! Dov’è finito lo Shinigami scorbutico e cinico, eh?» chiedo retorica. Fred non risponde e resta a galleggiare a mezz’aria in silenzio. Un silenzio opprimente intriso della tristezza e della consapevolezza che il tempo sta per scadere. Se mi concentro posso quasi sentire il ticchettare dell’orologio invisibile della mia vita, ogni ticchettio è sempre più debole e lieve.
«Fred, sto bene.» dico con poca convinzione e fissandomi i calzini. «Sapevo che questo momento sarebbe arrivato … era questione di tempo.» gli sorrido ancora, prima di voltarmi e uscire dalla stanza.
«Dove stai andando?» domanda Fred seguendomi.
«So che è egoista, ma … Mi sembra pericoloso lasciare la lettera nascosta da qualche parte. C’è la possibilità che qualcuno la trovi prima, se non la nascondo bene. O c’è anche la possibilità che nessuno la trovi o che pensino sia una cartaccia. Non si può mai sapere …» cammino a passo felpato nel corridoio. È mattino e tra un po’ sentiremo la sveglia di GD scuotere l’intero appartamento. «Così ho deciso di affidarla a Seungri.» concludo fermandomi davanti la porta del maknae e girando piano la maniglia.
«Lasciarla a Seungri?» ripete Fred un po’ confuso.
«È l’unica cosa che mi è venuta in mente.» entro in punta di piedi nella stanza buia, prestando ancora più attenzione della volta precedente a dove metto i piedi.
«Sei sicura che sia una buona idea?» insiste Fred in disaccordo con la mia scelta.
«No, ma è l’unica cosa che posso fare. So che sono molto egoista, ma non vedo altra scelta.» rispondo in un sussurro avvicinandomi al letto e sfiorando la spalla del maknae.
Non si sveglia così lo scuoto leggermente.
«Ri?» lo chiamo piano, mentre mi allontano per aprire le tende.
«Mmmmh» mugugna contorcendosi sotto le coperte. «Dobbiamo già andare?» chiede in tono lagnoso.
Con un sorrisetto divertito mi siedo ai piedi del suo letto incrociando le gambe.
«No, sono qui per chiederti un favore …» dico con nonchalance. Seungri si blocca per un attimo e apre bene gli occhi, finalmente sveglio. Mi guarda per un attimo prima di mettersi a sedere ritrovandoci faccia a faccia.
«Cosa?» chiede in tono neutro. Dai suoi occhi però posso intuire che è curioso e spaventato allo stesso tempo.
Gli porgo la lettera ripiegata e lui la prende fissandola dubbioso.
«Cos’è?» mi domanda iniziando ad aprirla.
«Non aprirla.» gli dico in fretta poggiando una mano sulle sue. Alza lo sguardo verso di me con aria interrogativa. «Questa è una lettera per voi. Per tutti voi.» faccio una pausa, incapace di formulare la frase nel modo giusto. «La leggerete soltanto dopo che …» un’altra pausa nella speranza che Seungri capisca senza che io lo dica  ad alta voce, ma la sua espressione confusa mi spinge a continuare. «Soltanto dopo che io non ci sarò più.» a queste parole il maknae sbianca automaticamente. Fissa la lettera che ha in mano e deglutisce, come se avesse appena saputo di tenere tra le mani una cosa sacra e intoccabile. «Avevo pensato di lasciarla in camera, ma poi c’era il rischio che non la trovavate o che la leggeste prima del tempo, perciò …» mi rivolge di nuovo lo sguardo. Il suo volto pallido e la fronte imperlata di sudore mi fanno capire che ha intuito che il tempo è quasi scaduto. «Ri, è l’ultimo favore che ti chiedo. Per favore, custodisci la lettera senza leggerla fino al giorno in cui io non ci sarò più. Ti prego.»
Seungri continua a fissarmi negli occhi spaesato e senza parlare. Fred che resta come sempre accanto a me, è muto.
Non so cosa aggiungere ed ormai è troppo tardi per riprendermi la lettera e fare finta che non sia successo niente. Mi domando se ho fatto la scelta giusta …
Negli occhi di Ri riesco a scorgere il desiderio di correre dagli altri e raccontargli tutto, togliendosi questo peso, ma so già che non lo farà. Non lo farà perché mi vuole bene e mi sono più volte chiesta se io non me ne stia approfittando un po’ troppo.
«Ti prego. Promettimi che lo farai …» ripeto con un sorriso incoraggiante. Ri fa una smorfia simile a quelle che precedono un “no” o un “mi dispiace”, ma poi annuisce piano.
«Ok.» sibila a sguardo basso.
«Grazie.» gli dico sincera e sentendomi più leggera. La sveglia di GD inizia a suonare ed io mi alzo dal letto. «Sarà meglio che vada.» sorrido ancora. «Ci vediamo tra un po’.» esco dalla stanza e richiudo la porta piano, senza far rumore.
«Credi che manterrà la promessa?» chiede Fred svolazzandomi accanto.
«Mi fido di lui.» affermo sicura ed è la verità.
 
Le prove generali sono uno stress. Come il resto d’altronde! Io e Fred siamo stati sballottati da una parte ad un’altra senza sapere cosa fare fino ad ora. Ora che le prove sono finite, finalmente!
Sono tutti molto stanchi, nervosi e agitati per il concerto di domani. Ma c’è un’atmosfera di soddisfazione e di orgoglio. Tutti domani daranno il meglio di sé per far sì che tutto sia perfetto e posso vedere la determinazioni in questi volti stanchi, ma felici di fare il loro lavoro.
Stare dietro le quinte e osservare il personale lavorare, ti fa rendere conto quanto lavoro e soprattutto quante persone ci siano dietro un concerto. Non sono solo i cantanti o i ballerini ad essere degni di merito, ognuno dei truccatori, dei parrucchieri, dei supervisori, dei tecnici meriterebbe di essere riconosciuto come membro fondamentale della troupe.
Stare ferma qui mi ha fatta sentire inutile, ma ho respirato aria di impegno e collaborazione e sono felice di aver visto tanta attività.
«Scricciolo?» mi richiama Ji Yong distogliendo la mia attenzione da una donna intenta ad ordinare i vestiti per il concerto. «Vieni, dobbiamo andare.»
«Eccomi.» rispondo raggiungendolo. «Ottimo lavoro!» mi complimento. Sorride solare in risposta, prima di cingermi le spalle con un braccio e sospingendomi verso l’uscita.
«Sono tutti entusiasti.» replica GD soddisfatto. «Anche se non si tratta di un concerto estremamente importante e il palco non è molto grande, noi tutti ci teniamo a fare le cose per bene.»
«L’ho notato …» confermo contenta.
«Torno subito, tu avviati all’uscita, devo parlare un attimo con una persona.» mi dice sfiorandomi le labbra con le sue e allontanandosi svelto verso un gruppo di tecnici.
«Ok …» rispondo, ma è già lontano per sentirmi.
«Non vedo che bisogno ci sia di baciarsi ogni due secondi!» protesta Fred incrociando le braccia.
«Ma se in pratica non ci vediamo da stamattina!» ribatto infastidita.
«Non c’entra se ogni volta che ti vede ha la smania di allungare quelle labbrucce da femmina che avrei tanto voglia di spaccargli!» continua Fred sferrando un pugno in aria.
«Da bravo Fred!» lo riprendo. «Non ha le labbra da femmina!»
«Ah bé, hai ragione … ha tutta la faccia da femmina!» replica lo Shinigami battendo le ciglia dell’occhio scoperto in modo civettuolo.
«Ma smettila!» gli do un pugno sul braccio.
«Davvero non capisco come possa piacerti uno come lui!» afferma Fred massaggiandosi il braccio nel punto in cui l’ho colpito.
«Ti ho già detto che …» mi interrompo nel momento in cui vengo presa da un forte giramento di testa. Il corridoio che sto percorrendo non smette di girare. Fred mi dice qualcosa, ma non distinguo le parole, la sua voce mi sembra solo un rumore lontano. Porto le mani alla testa nel tentativo di trattenerla e di farla smettere di girare, ma è tutto inutile. Cado sulle ginocchia con un tonfo che rimbomba sempre più forte nella mia testa. Vedo tutto più luminoso, così mi copro gli occhi. Cosa mi sta succedendo?
Ora è tutto buio. La testa sembra non girarmi più, ma ho paura di scostare le mani. Sento ancora una voce che mi parla, ma non riesco a capire se si tratti di Fred o meno.
«… Chiara? Chiara!»  scosto le mani dagli occhi e noto che il corridoio e di nuovo fermo come dovrebbe essere. Tiro un sospiro di sollievo. «Stai bene?» mi chiede la voce e voltandomi riconosco Seungri. Una maschera di preoccupazione a coprirgli il volto.
«Zanzara, come ti senti?» chiede Fred allarmato più di Seungri.
Annuisco piano a Ri che con mani tremanti mi aiuta ad alzarmi. Con un braccio mi avvolge la vita e mi sorregge.
«Chiara? Stai bene davvero?» domanda il maknae.
«Sì, sto bene.» annuisco di nuovo, cerco di sorridere ma non ci riesco. Mi sono spaventata questa volta. Non ero preparata ad una cosa del genere. «Che ci fai qui?» chiedo per distrarmi.
«Ji Yong mi ha detto di raggiungerti … ha detto che avevi delle occhiaie molto marcate e che sembravi pallida. Era preoccupato che ti succedesse qualcosa.» risponde sospingendomi verso l’uscita.
«Ho dormito poco stanotte, tutto qui. Non c’è bisogno di preoccuparsi.» sorrido falsa riacquistando pian piano le energie. Seungri mi fissa dubbioso con la coda dell’occhio, ma non mi dice nulla.
Raggiungiamo la macchina e mi siedo sul sediolino posteriore.
«Io devo tornare dentro …» inizia Ri indeciso. «Puoi rimanere un attimo da sola?» chiede poi.
«Ri sto bene, è stato solo un giramento di testa, niente di che.» ma suono falsa perfino a me stessa.
«Torno subito.» mi rassicura lui voltandosi.
«Ri?» lo fermo trattenendogli un braccio. «Non dire nulla a Ji Yong.» gli dico fissandolo. Lui annuisce ed io gli lascio il braccio lasciandolo tornare dentro.
«Come ti senti Zanzara?» mi domanda Fred galleggiandomi accanto sul sedile.
«Il tempo sta per scadere.» eludo la domanda. «Me ne dimentico sempre …» lascio che mi sfugga una risata nervosa. Non so se sarò in grado di vedere tutto il concerto, ma farò tutto quello che è in mio potere per restare fino alla fine.
 
«Mangiamo in fretta e andiamo a dormire.» ordina GD sedendosi a tavola di fronte a me. Ai miei lati un Top guardiano e un Daeusng gongolante. Seungri mi fissa preoccupato da quando siamo tornati a casa e Taeyang volteggia per la cucina distribuendo i piatti.
Iniziamo a mangiare e stranamente regna il silenzio. In genere è Seungri il chiacchierone della casa, ma ora è troppo occupato a tenermi sotto controllo, come se potessi svenire da un momento all’altro.
«Cos’è? Hanno fatto il voto del silenzio?» sbotta Fred.
Sospiro. Non sopporto il silenzio! Lo odio!
«Oppa» dico improvvisamente rivolta a Top facendo sobbalzare Daesung. «Come va con Haru?» alla mia domanda Top per poco non si strozza con il boccone che ha appena ingerito. Daesung si alza dalla sedia per dargli pesanti colpi dietro la schiena fino a che non ritorna a respirare normalmente. Taeyang, Ji Yong e Ri sogghignano alla scena, Fred invece, ride sguaiatamente a gambe all’aria.
«Eh?» chiede Top con gli occhi fuori dalle orbite.
«Con Haru come va?» ripeto naturale e con un sorriso innocente come se non fosse per colpa della mia domanda che si stava strozzando due secondi fa.
«Co … con Haru?» chiede diventando paonazzo.
«Mr. Sguardocheuccide è in imbarazzo, eh? Mio caro Top sta calmo! Non devi essere così suscettibile quando si tratta della tua donzella.» ride Fred a mezz’aria.
«Sì, con Haru. L’hai invitata al concerto?» domando decisa a costruire una conversazione che mi distragga. Sento la risata di Taeyang e non resisto «E tu oppa? Hai invitato Minli?» Taeyang smette di ridere e le sue guance si imporporano leggermente, mentre Daesung ride ancora più forte.
«Ma che Scricciolo dispettoso!» sogghigna GD tappandomi la bocca con il suo boccone di riso. «Mangia e sta zitta!» ride. Top da imbarazzato si tramuta in infastidito e da una sberla dietro la testa del leader. «Che ho fatto stavolta?» chiede Ji Yong massaggiandosi la testa.
«Come osi mettere le tue bacchette in bocca alla povera Chiara?» afferma Top con occhi sgranati e aria minacciosa.
«Appunto! Dico io! Ogni occasione e buona per molestare la mia povera Zanzarina! Uno schiaffo non basta, Top! Continua! Fallo fuori!» sbraita Fred.
«Dai Hyung … non fare così!» lo riprende Daesung scherzoso. «È solo un innocuo bacio indiretto!» Top lo guarda furioso.
«Oh andiamo, Hyung! Anche tu e Haru vi siete dati un bacio indiretto. E non solo quello …» dice ridendo sotto i baffi Taeyang.
«Cosa?» chiede Daesung, voltandosi verso Top di nuovo rosso e smarrito. «Hyung! Perché a me non dici mai niente?!»
«Che …? Indiretto …? Non solo quello …? Non dico mai niente?» ripete confuso Top, mentre cerca con lo sguardo una via di uscita da questa conversazione scomoda. Ji Yong è tornato a mangiare tranquillamente e con diffidenza, se prima gli era passato per la testa di salvare Top dalle mie domande, dopo aver visto la sua reazione ha deciso di abbandonarlo all’interrogatorio imminente di Daesung.
Ed io mi godo buona buona questa chiacchierata e le mille e colorite espressioni di Top. Ridiamo e scherziamo ed io mi sento bene. Sto bene.
Seungri però continua a fissarmi preoccupato, come a ricordarmi che questa è l’ultima serata che passerò con loro. L’ultima in cui li sentirò ridere e li vedrò arrossire e scherzare. Questa è l’ultima pasto insieme alla mia nuova famiglia. È possibile che mi manchi già tutto questo?
 
«Hai capito, Fred?» ripeto per l’ennesima volta.
«Si, si, ho capito!» risponde scocciato attraversando la porta con la testa e osservando il corridoio. «Top è appena entrato in camera.» mi dice con voce soffocata dal muro che ci divide o meglio che divide la sua testa da me! «Eccolo! Eccolo! GD sta uscendo dal bagno!» dice allarmato.
Apro la porta velocemente e come una ladra, con uno strattone tiro dentro la mia stanza un Ji Yong spaventato, in pigiama e con i capelli bagnati. Wow! Quant’è magnificamente stupendo! Resto per un attimo confusa prima di richiudere la porta della stanza facendogli segno di restare zitto.
«Bene Zanzara. Missione compiuta. Soldato Fred si ritira negli appartamenti!» borbotta Fred facendo il saluto militare e uscendo dalla stanza attraversando il muro.
«Scricciolo, se volevi passare del tempo con me bastava chiedere, non c’era bisogno di organizzare un sequestro!» sorride attirandomi per la vita e baciandomi. Mi lascio baciare e stringere a sé anche se non era per quello che l’ho fatto venire in camera. Mi stacco un po’ incerta. «Tutto bene?» chiede Ji Yong intuendo la mia inquietudine.
«Sì, tutto bene.» sorrido.
«Dovresti fare un corso di recitazione perché sei pessima!» ride sedendosi sul letto. Mi lascio scappare un risolino, mentre prendo l’asciugamano poggiato sulle sue spalle e inizio a strofinargli i capelli per asciugarli meglio. Lui poggia i gomiti sulle ginocchia e si lascia asciugare. Ha la testa abbassata con lo sguardo rivolto ai miei piedi avvolti nei calzini a pois che mi ha comprato i primi giorni che sono arrivata qui.
«Ji?» lo chiamo piano continuando a fregare la sua testa con delicatezza.
«Mmh?»
«Hai … sempre sofferto tanto a causa delle ragazze …» comincio incerta. «Mi dispiace …»
«Non è mica colpa tua.» replica calmo.
«Puoi farmi una promessa?» gli chiedo.
«Che genere di promessa?» domanda tranquillo. Chissà cosa si aspetta … Magari pensa che io gli chieda di non lasciarmi mai, oppure di sposarmi oppure che so … di non amare nessuna al di fuori di me … Chissà a cosa sta pensando ora …
«Promettimi che semmai un giorno io non ci sarò più, tu andrai avanti e troverai un’altra ragazza che ti ami. Promettimi che non soffrirai per la mia assenza e che non ti lascerai abbattere, che non sarai mai depresso.» chiedo in fretta smettendo di sfregare. Ji Yong alza la testa per guardarmi facendo cadere l’asciugamano sul letto. Lo guardo negli occhi e lui cerca di capire il motivo di questa mia richiesta. Scorgo nei sui occhi un sottile filo di … paura?
«Tu non vai proprio da nessuna parte.» intima serio e mi scappa un sorriso. Se dipendesse da me, diventerei come un’ombra appiccicosa e invadente fino a che non sarebbe lui a chiedermi di lasciarlo.
«Infatti io ho detto semmai …»  con le mani gli pettino i capelli all’indietro. «Allora? Me lo prometti?»
«Chiara, se c’è qualcosa ch …» inizia lui cercando di capire.
«Non c’è nulla che non va.» lo anticipo. «Davvero.» insisto sorridendo sincera. «Solo promettimi che se per qualsiasi motivo io non sarò qui, tu andrai avanti. Promettimelo, per favore.»
Mi fissa negli occhi alla ricerca del motivo di questa richiesta ed io mi servo di tutte le forze che ho in corpo per non piangere e non cedere alla voglia di dirgli che domani morirò.
«Te lo prometto.» risponde sorprendendomi. Ed io sorrido felice. Lo abbraccio stretto e lui mi ricambia.
«Ti amo.» gli sussurro stritolandolo.
«Scricciolo, certo che sei strana!» afferma Ji Yong per sdrammatizzare. Forse si è tranquillizzato o forse no. L’importante è che ha promesso e che leggendo la lettera, poi capirà che se l’ho lasciato non è certo per mio volere.
«Ora vai a dormire che domani hai il concerto.» dico staccandomi con un sorriso.
Si alza e prendendomi il volto tra le mani, preme le labbra sulle mie prima di passare a un bacio più passionale e intimo. Di quelli che ti fanno sentire piacevolmente stordita, di quelli che accrescono il desiderio, di quelli che ti legano sempre più indissolubilmente alla persona che ami. Ci stacchiamo  a malincuore. Non so se sospetta qualcosa o cosa abbia pensato della mia richiesta, ma con questo bacio ha dimostrato di amarmi e di fidarsi di me. Questo mi rende felice …
«Buonanotte Scricciolo.» mi augura e dopo un ultimo bacetto sul naso esce dalla stanza lasciandomi sola.
La stanza sembra improvvisamente più grande e un vuoto mi cresce dentro. Ho paura. Ho paura di chiudere gli occhi e di non aprirli più. Ho paura che questo sia stato l’ultimo bacio. Ho paura di non rivederlo. Di non rivedere gli altri.
Salgo sul letto e mi abbraccio il cuscino rimanendo seduta con la schiena poggiata alla sbarra.
«Zanzara?» entra Fred all’improvviso. «Come è andata?» domanda avvicinandosi.
«Ha promesso.» sorrido trionfante.
«Sei più rilassata ora?» chiede lo Shinigami galleggiando a gambe incrociate.
«Un po’ …» rispondo vaga.
«Perché non vai a dormire?» propone Fred. «Non hai dormito nemmeno la notte scorsa.»
«Ho paura di chiudere gli occhi, Fred.» dico sincera con gli occhi lucidi. Mi guarda triste, non può aiutarmi e questo lo frustra immensamente.
«Rimaniamo svegli allora …» sorride paterno. Lo guardo e gli sorrido in risposta.
Questa sarà una lunga notte insonne, probabilmente la più lunga, la più brutta e la più triste. La mia ultima notte da viva.
Sto piangendo. Non so esattamente quando ho cominciato a piangere, ma non riesco a fermarmi e non ne vedo il motivo. Devo piangere ora per evitare che domani possa cedere. Domani dovrò sorridere per loro, per me e per Fred. Non permetterò a delle sciocche lacrime di rovinarmi il concerto. L’ultimo regalo che la mia nuova famiglia mi farà.
Fred galleggia accanto a me e mi strofina la schiena con un mano. Almeno c’è lui qui con me … Grazie, Fred.



NOTA DELL'AUTRICE:
penultimo capitolo, penoso a dirla tutta. Non volevo pubblicarlo, ma alla fine ho pensato di essere già fin troppo in ritardo, perciò ecco a voi un capitolo brutto e insignificante ... 
La mia depressione per la fine della storia danneggia gravemente i risultati ... U.U perdonatemi ... 
Fatemi sapere cosa ne pensate anche se non vi è piaciuto :) Spero di rivedervi (?) presto nel prossimo e ultimo capitolo di "Only one month"!
Grazie a tutti coloro che leggono, recensiscono e mi supportano :D
Un bacione a tutti :3

Myuzu 

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Capitolo 56
*** My angel ***


Voi cosa fareste se sapeste che questo è il vostro ultimo giorno? Come vi comportereste se sapeste di dover morire e forse di non poter nemmeno concludere la giornata? Che cosa fareste? Cosa pensereste?
«Cosa ne pensi Fred?» chiedo al mio amico Shinigami voltandomi verso di lui e aprendo le braccia. «Come sto?»
Dopo una notte di pianto rimangono solo gli occhi gonfi e rossi, ma il mio sorriso, sincero e ampio, sbocciato nell’attimo in cui la sveglia di GD ha suonato, non abbandona il mio volto e non lo farà fino alla fine.
«Che posso dire Zanzara … sei bella come sempre.» afferma Fred con un sorriso triste.
«Scemo.» gli caccio la lingua, mentre ritorno a guardarmi allo specchio. Jeans scuri, maglietta verde e bianca, una collana, un bracciale dell’amicizia, scarpe da ginnastica consumatissime, capelli sciolti … Esattamente come ero vestita un mese fa, il giorno dell’incidente, il giorno della mia morte. Non so perché l’ho fatto. Non so perché ho indossato gli stessi vestiti di allora. Ma l’ho preso come un rituale …
Insomma, voi cosa indossereste il giorno della vostra morte? Qualcosa di elegante? Qualcosa di sportivo? Qualcosa di casual? Ovvio che non lo sapete o che non vi importa, perché per la maggior parte delle persone la morte arriva come la pioggia a marzo, senza preavviso … E se siete fortunati arriva quando siete vecchi e stanchi, stesi in un letto circondati dai vostri cari in un comodo pigiama.
Così non avendo alcuna intenzione di scervellarmi per una cosa perfettamente inutile, ovvero cosa indossare (tanto poi sarà tutto odiosamente bianco!), ho deciso di mettere i vestiti che avevo in quello che sarebbe dovuto essere l’ultimo giorno della mia vita. L’unica cosa diversa è che il jeans è un po’ più largo e la maglia lascia scoperte le clavicole evidenti. Anche il volto è più pallido e magro. Ah, c’è anche un elemento in più: il bracciale che mi ha regalato Ka Lin. Non so per quale motivo, ma ho voluto tenerlo. È un po’ come se lei fosse con me … mi da supporto.
«Cucciola? Tutto bene?» sento bussare freneticamente Seungri alla porta. Dato che mi prendo del tempo per rispondergli, lui si sente in dovere di spalancare la porta e piombare in camera per assicurarsi che io stai bene. «Perché diavolo non rispondi?» urla vedendomi e stringendo ancora di più la presa sulla maniglia.
«Non me ne hai dato il tempo!» protesto offesa. Alla mia risposta naturale e sincera, il suo viso si rilassa. Deve aver pensato che io mi senta meglio. E non è del tutto falso … Sto cercando di non pensare molto alla fine della giornata e di concentrarmi a vivere attimo per attimo, non sapendo quando sarà l’ultimo.
«Muoviti o facciamo tardi.» bofonchia uscendo. Sorrido all’espressione buffa di Ri, preoccupata ma sollevata dal fatto che io non sia ancora agonizzante o morente.
«Stai migliorando, Zanzara …» sospira Fred all’improvviso, mettendomi una mano sulla spalla.
«In cosa?» chiedo confusa.
«A recitare …» svolazza fuori dalla porta ed io fisso la sua schiena finché non scompare nel corridoio. Sembra quasi che stia più male di me. Sospiro.
Mi volto per un’ultima volta verso quella che è stata la mia stanza per l’intero mese. Ho chiuso le tende come le trovai la prima volta che ci sono entrata. Ho lavato gli specchi e rimesso le stesse coperte e le stesse lenzuola che vi trovai. In giro, ovvero sul pavimento, sulla scrivania, nei cassetti, non c’è più nulla di mio. Tutto ciò che mi è appartenuto è riordinato in un borsone, lo stesso borsone che ho usato per andare in Tibet. È tutto esattamente come l’ho trovato la prima volta, come se non fossi mai stata qui …
Esco e mi richiudo la porta alle spalle prima di essere travolta da un festoso Daesung che mi prende in braccio facendomi fare una giravolta.
«Cucciola!» urla allegro. «Buongiorno! Dormito bene?» chiede rimettendomi giù. Poggio una mano al muro pur di non cadere.
«Sì, abbastanza bene, e tu?» sorrido cercando di reggermi sulle mie gambe.
«Benissimo!» risponde sempre con quel suo sorrisone scintillante. «Tu sei nervosa per il concerto? Io non sono nervoso per il concerto! È tutto ok! Yeah!» credo che in realtà sia nervoso eccome! Lo è abbastanza da blaterare in questo modo. Mi scappa una risatina.
«Su, su a fare colazione!» lo esorta Taeyang appena uscito dalla stanza e sospingendolo verso la cucina.
«Agli ordini! Signor Capitan Cresta!» risponde Deasung lasciandosi spingere.
«Buongiorno …» mi saluta una voce alle mie spalle. Voltandomi mi ritrovo un Top dall’aria assonnata e scorbutica che va in giro con gli occhiali da sole e un calzino a righe e uno a rombi.
«Giorno, oppa.» lo saluto con un sorriso solare. «Non hai dormito bene?» chiedo preoccupata.
«Chi? Io?» sbadiglia mettendo la mano davanti la bocca spalancata. «Non proprio. È difficile sorvegliare Ji Yong dormendo …» grugnisce a denti stretti. «C’è sempre il rischio che sgattaioli via senza che me ne accorga … e vada ad infastidire chi non deve.»
«Non hai dormito … per fare la guardia a GD?» domando allibita. Lui gira piano il volto verso di me e posso sentire lo sguardo di fuoco dietro le lenti che mi scruta. Temo che voglia uccidermi, ma poi ammorbidisce i tratti del volto in un sorriso e mi scompiglia i capelli giocoso.
«Non preoccuparti, ho dormito a sufficienza.» si allontana verso la cucina.
Lo fisso barcollare e tossicchiare per schiarirsi la voce roca e bassa.
«Si sarà accorto dei calzini?» mi chiedo tra me e me.
«Probabilmente no …» sospira GD comparso da chissà dove e facendomi sobbalzare. «Buongiorno, Scricciolo.» si china e mi da un piccolo bacio sulla guancia.
«’Giorno.» sorrido. Si ferma un attimo a fissarmi con un sopracciglio alzato ed espressione contrariata.
«Non hai dormito.» dice e non è una domanda.
«Certo che ho dormito!» ribatto cercando di evitare il suo sguardo indagatore.
«Hai pianto?» allunga una mano verso il mio volto, ma la scanso facendo un passo indietro.
«No!» mi affretto a dire.
«Perché non hai dormito?» chiede insistente. Rischio di scoppiare a piangere da un momento all’altro.
«Ero … emozionata per il concerto!» mento con disinvoltura, evitando sempre di guardarlo. Ji Yong sbuffa una risata.
«Che scema! Non mi sorprenderà affatto se ti addormenterai durante il concerto.» ride un po’ più rilassato.
«Ma che dici?! Non potrei mai addormentarmi ad un vostro concerto!» protesto quasi arrabbiata.
«Attenzione, il mio Scricciolo si è arrabbiato.» sfotte Ji Yong abbracciandomi stretta. «C’è ancora molto tempo prima del concerto, puoi addormentarti in uno dei camerini e poi quando è il momento vengo a svegliarti, ok?» propone carezzandomi i capelli.
«Ma io non ho sonno …» affermo in tono lamentoso da bambina. In realtà non sono mai stata così stanca e assonnata, ma scommetto che se dovessi chiudere gli occhi ora, non li riaprirei più.
«Scricciolo?» chiede poi allontanandosi e tenendomi per le spalle per guardarmi meglio. «Questi vestiti … non li ho comprati io, vero?» domanda.
Resto per un attimo intontita prima di rispondere.
«No … perché? Sto male?» domando a disagio.
«Non ho detto questo.» sorride sincero e probabilmente curioso del perché abbia scelto questi vestiti.«Vieni a fare colazione.» mi da un bacio sui capelli e si allontana. Quando si è staccato completamente da me allontanandosi, ho provato una sensazione di fastidio. Volevo rimanere un altro po’ tra le sue braccia …  
Mentre penso a questo mi si oscura la vista e d’istinto allungo una mano verso il muro per sorreggermi, la testa comincia di nuovo a girarmi. Strizzo gli occhi nel tentativo di farla smettere.
«Zanzara?» sento Fred avvicinarsi svelto e sorreggermi per un braccio per evitare che io mi accasci a terra. Gira di nuovo tutto attorno a me e mi sento irreparabilmente debole.
«Chiara!» mi chiama Ri comparendo dopo poco nel corridoio ed avvicinandosi di corsa. Possibile che debba sempre esserci lui?! Non voglio che mi veda così. Non voglio che si preoccupi ancora di più. Perché spunta sempre in queste situazioni? «Chiara, mi senti?»
Alla domanda del maknae, la testa smette di girarmi e riesco di nuovo a sorreggermi senza l’aiuto di Fred, come se non fosse successo niente.
«Sto bene.» sorrido naturale a Seungri. Lui si rasserena un po’, ma non del tutto.
«Vieni a mangiare, che sembri uno zombie.» mi dice poi, afferrandomi con cautela un braccio e tirandomi.
«Bé … direi che lo sono …» sussurro, ma per fortuna non mi sente.
 
Prima di un concerto c’è probabilmente più agitazione che durante. Un continuo via vai di persone indaffarate e agitate. Per evitare di essere d’intralcio mi sono sistemata su un divanetto il più lontano possibile dalla “folla”.
Le truccatrici sono impegnate a sistemare i ragazzi ed io resto a fissarli da lontano. Daesung è già pronto e si è seduto accanto a me in silenzio. Probabilmente sta cercando di controllare il suo nervosismo e devo dire che ci riesce benissimo. È di nuovo il solito Daesung sorridente.
Vedo Top che si specchia con aria perplessa chiedendo alla donna addetta ai suoi capelli, di aggiustargli un po’ il ciuffo alzato. Ji Yong invece fissa la miriade di accessori sparsi accanto allo specchio indeciso se indossare le cose che aveva scelto in precedenza o di improvvisare. Indovinate … sì, ha scelto di improvvisare. Taeyang sembra febbricitante sulla sedia e non appena gli viene detto che è pronto scatta in piedi come una molla cimentandosi in qualche assurdo passo improvvisato che fa ridere i presenti. Seungri è nervoso. E dubito che si tratti solo del concerto perché non mi perde di vista un attimo. Il suo sguardo preoccupato non mi ha lasciata un attimo ed io per non farlo preoccupare ulteriormente gli sorrido, ma sembra che non funzioni più.
Mentre fisso un tizio con una cartellina che rilegge la scaletta delle canzoni, sento le palpebre pesanti. Così come la testa, che poggio sul palmo aperto del braccio destro il cui gomito è puntato sul bracciolo del divanetto. Non riesco a sentire tutta la scaletta. Sono solo sicura che la prima sarà “Fantastic Baby” e che l’ultima sarà “My Heaven”. Mentre l’uomo con la cartellina, che ora mi sa tanto di un ambasciatore romano per la posizione, continua a spiegare alcune cose, lascio che gli occhi mi si chiudano. Voglio lasciarli riposare. Giusto un po’ … Sono troppo stanca.
«Zanzara? Zanzara! Non chiudere gli occhi!» sento la voce allarmata di Fred, ma le palpebre non rispondono più al mio comando. Inizio a sentirmi come stordita. La testa leggera. Non sento più il suo peso sulla mano. Non sento più niente …
È come se una piacevole leggerezza mi invadi e mi convinca a non tornare più alla pesantezza e all’ingombrante corpo.
«Chiara!» mi scuote Seungri allarmato. Apro gli occhi e dalla sua faccia deduco che non è la prima volta che mi ha chiamato. «Ah …» sospira affannoso.
«Mi sono addormentata …» mi giustifico stropicciandomi gli occhi.
«Zanzara, se vuoi vedere il concerto, non devi chiudere gli occhi!» mi spiega agitato Fred. Nei suoi occhi c’è un qualcosa simile alla paura … Annuisco piano.
«Ri, lasciala dormire.» Ji Yong rimprovera il maknae con aria accigliata. «Non ha dormito stanotte.»
«Ma si è addormentata all’improvviso, sembrava che …» Seungri si morde la lingua per non concludere la frase. Poi sbuffando si alza e si allontana verso Top, impegnato a prendere in giro il povero Daesung.
«Scricciolo tutto bene?» mi chiede GD.
«Sì, tutto bene.» rispondo alzandomi. Ma non riesco ad assumere una posizione dritta che sto per cader in avanti. Ji Yong mi afferra.
«Stai ancora dormendo?» mi chiede ridendo.
Io non rido. Certo che no. Le mie gambe. Un attimo fa era come se non le avessi. Come se non fossero mie. Cerco di controllarmi e di reggermi da sola. Forzo un sorriso e GD mi guarda preoccupato.
«Scricciolo se non ti senti bene …» inizia a dire, ma viene interrotto da un membro del personale che lo avverte che è ora di cominciare. Quando GD si volta nuovamente verso di me, incontra il mio sorriso rassicurante.
«Fighting!» auguro con un pugno alzato. Ji Yong mi sorride e mi stampa una bacio sulle labbra. Arrossisco un po’, non me l’aspettavo.
Ci avviciniamo agli altri: un composto Top, un roteante Taeyang, un sorridente Daesung e un ansioso Seungri.
«Ri!» fa Top dando una pacca sulla spalla al maknae. «Non essere così nervoso! Non è da te.»
Seungri mi guarda ed io lo fisso di rimando, so perfettamente che il concerto, ora è la sua ultima preoccupazione.
«Venite qui.» dice GD facendo avvicinare gli amici in un abbraccio di gruppo. «Noi siamo i Big Bang.» mette la mano al centro e gli altri lo imitano. «Fighting!»
«Big Bang! Big Bang! Big Bang!» urlano in coro.
La loro amicizia è una cosa stupenda. I sorrisi, gli incoraggiamenti, le pacche sulle spalle, gli abbracci improvvisi e sempre sinceri. Mi viene una stretta al cuore a pensare ai pochi ma cari amici che avevo in Italia. Che pessima amica ad andarmene così! Preferire i Big Bang ai miei amici … avrei dovuto sentirmi in colpa, ma ora … Non so, saròstronza ma, non me ne pento e esprimerei nuovamente lo stesso desiderio se tornassi indietro. Potete pensare quello che volete, ma non potrete mai capire cosa si prova ad essere morti all’improvviso con l’impossibilità di tornare alla propria vita. Si desidera che almeno un capriccio, quello più irrealizzabile, si realizzi. Io l’ho espresso il mio desiderio più irrealizzabile e non me ne pento.
Mi avvicino a Daesung che mi abbraccia. Abbraccio anche Taeyang e Top. Mi avvicino a  Seungri, ma sembra non aver bisogno di un mio abbraccio perché si volta e si allontana verso il palco per primo. Ji Yong ad un abbraccio preferisce un bacio, un bacetto a timbro s’intende, ma che io gli concedo volentieri.
Alle note dell’intro del concerto, le fan sono già in delirio, ad urlare come pazze. Per quanto riguarda me, starò a guardare da dietro le quinte. Bé non è certo la stessa cosa ma … io posso vederli quando si cambiano!  
La testa mi gira di nuovo e Fred intuendo il mio disagio, mi aiuta a stare in piedi e soprattutto a restare sveglia.
 
Diverse esibizioni dopo sono entusiasta! Loro sono stupendi e perfetti! Mi sono lasciata uscire vari gridolini di gioia guadagnandomi le occhiatacce del tecnico qui vicino. Arrivati alla canzone “Haru haru” , non so cosa mi prende, ma è come se dovessi vomitare, mi allontano barcollando diretta verso il bagno con Fred che mi segue fedele e mi sostiene.
Arrivata in bagno, in realtà non vomito nulla, ma mi sento irrimediabilmente debole.
«Zanzara, calma. Respira con calma.» Fred mi massaggia la schiena con una mano.
Piegata in due sul lavandino mi butto un po’ d’acqua fredda in faccia per riprendermi. Ma mi sento soffocare da un vomito invisibile che mi sale in gola. Inizio a piangere.
«Calmati o non passerà.» mi esorta lo Shinigami.
Inspiro piano, poi espiro e ripeto queste azioni molte volte prima di riuscire a parlare.
«Fred io non voglio morire …» dico continuando a piangere e lasciandomi cadere sulle ginocchia. «Ci sono tante cose che avrei voluto fare … Volevo viaggiare, studiare, scrivere un libro. Volevo una famiglia tutta mia … volevo uscire con il mio fidanzato … fare stronzate come tutti i teenager … Ora vorrei stare con Ji Yong, con Top, Taeyang, Daesung e Seungri! Perché sono dovuta morire?! Non sarei nemmeno dovuta essere su quella strada! Perché? Fred perché? Perché per l’errore mi è stato tolto tutto ciò?» continuo a piangere e singhiozzare. In questo momento il pianto mi fa sentire viva. Strano, ma vero. Piango, sto male, ma mi sento viva. Piango per sentirmi viva …
«Zanzara, calmati ora e alzati.» cerca di consolarmi Fred non sapendo che altro dire.
«Ok …» dico piano asciugandomi gli occhi con i polsi. Quando sto per alzarmi però non riesco a muovermi, le mie gambe rifiutano di nuovo di rispondere ai miei ordini. «Non ci riesco, Fred. Non riesco ad alzarmi.» dico allarmata.
In questo momento qualcuno entra nel bagno delle donne. È Seungri. Ma cos’ha? Un radar per quando non mi sento bene? Perché compare tutte le volte quando mi trovo in questo stato?
In un attimo mi è vicino e mi aiuta a sollevarmi. Non riuscendo a reggermi in piedi da sola, mi lascio sorreggere da lui.
«Che ci fai qui?» chiedo sconvolta con ancora il volto bagnato.
«Aspettami qui Chiara, chiamo un’ambulanza.» mi avverte Ri lasciandomi con la schiena poggiata al freddo muro del bagno.
«No, no! Fermo!» a fatica gli afferro un braccio e lui si arresta. «Non andare, sto bene.»
«No, tu non stai bene, Chiara. Basta mentire.» ribatte serio Seungri. Lo guardo negli occhi incapace di ribattere.
«Dovresti essere sul palco! Che ci fai qui?» cambio argomento.
«Ora ci sono i Solo di Taeyang e a seguire quelli di Daesung. E comunque non cambiare argomento! Tu hai bisogno di un dottore.» risponde Ri arrabbiato.
«No, Ri non ho bisogno di niente. Ti prego non fare nulla …» lo imploro con gli occhi.
«Mi stai chiedendo di stare fermo e guardarti morire?» urla Seungri sempre più arrabbiato. Fred mi sorregge le spalle, le gambe non me le sento quasi più. Non so da dove prendo il coraggio e la forza di non ricominciare a piangere e di rispondere.
«Sì. È esattamente questo quello che ti sto chiedendo.» dico piano guardandolo negli occhi. «Ti prego Ri! È l’ultimo favore che ti chiedo … Va sul palco e fa finta di nulla.» faccio una pausa in cui il mio sguardo è allacciato al suo. «Ti prego …» ripeto implorante. Seungri mi tira a sé in un abbraccio strettissimo e ricco di sentimento. Sento il suo cuore martellargli nel petto.
«Tu!» urla stringendomi. «Me l’hai già chiesto un ultimo favore, ricordi?» chiede, la voce smossa dai singhiozzi.
«Scusami, Ri.» inizio a piangere anch’io, nonostante mi fossi ripromessa di non farlo, almeno davanti a loro. «Scusami tanto.»
Rimaniamo fermi a piangere come due bambini e giurerei di sentire dei singhiozzi più bassi, che siano quelli di Fred?
«Ora vai Ri …» mi stacco dalla presa ferrea del maknae e immediatamente Fred mi sorregge di nuovo per le spalle. «Ti staranno cercando.» mi asciugo le lacrime con i dorsi delle mani e sorrido. Devo sorridere. Per me. Per Seungri. Perché ho promesso a me stessa che l’avrei fatto.
Ri mi fissa nuovamente e studia ogni particolare del mio volto come per memorizzarlo, come per rendere indelebile il ricordo della mia faccia nella sua testa.
«Seungri?» sentiamo una voce chiamare in lontananza.
«Vai, Ri! Fighting!» lo esorto.
Mi da un veloce e leggero bacio sulle labbra e scappa via. Sì, scappa. Corre verso la voce che l’ha chiamato senza voltarsi, come se non volesse ricordarmi se non con il sorriso in volto ed io capisco e accetto la sua scelta.
«Zanzara, è meglio che tu ti sieda.» suggerisce Fred.
«Scherzi, Fred?» chiedo quasi inorridendo. «Ho un concerto da vedere!»
«Ma Chiara …» protesta lo Shinigami preoccupato.
«Fred, che senso avrebbe questo giorno in più se non posso vedere il concerto?» chiedo retorica con un sorriso dolce.
«Come vuoi tu …» sospira lui rassegnato e aiutandomi a camminare.
«E non chiamarmi Chiara, che mi fa strano!» mi lamento scherzando.
«Ok, Zanzara!» Fred sbuffa una risata.
Posso farcela. C’è Fred con me. Posso vedere continuare a vedere il concerto.
 
Sentire le forze abbandonare pian piano il mio corpo è una sensazione viscida e insopportabile. Fred resta come sempre vicino a me e mi ha sorretto per tutto il concerto.
Sì, l’ho visto tutto, manca solo l’ultima canzone.
Vedo GD infilarsi una giacca bianca per l’ultima performance. Mi guarda e mi fa l’occhiolino mentre si lascia sistemare.
«Fred …» chiamo lo Shinigami. «Devo parlare con lui un’ultima volta …» sussurro.
«Ok … Zanzara, ti sorreggo io. Tu incamminati …» mi rassicura Fred.
Mi avvio verso GD e noto che lui è pronto per risalire sul palco. Devo fermarlo. Non sono sicura di resistere fino alla fine della canzone.
«Ji Yong?» lo chiamo e lui si volta con il sorriso sulle labbra. Affretto il passo verso di lui per evitare di barcollare. Gli prendo il volto tra le mani e lo attiro a me. Le sue mani mi stringono i fianchi e le nostre labbra si incontrano subito. Lo so. So che questo è l’ultimo bacio, ma non ci penso, non voglio pensarci. Non lascerò che il pensiero dell’incombente fine mi rovini questo momento. Dischiude le labbra e così anch’io. Le nostre lingue si incontrano per un ultimo addio. Sentiamo qualcuno chiamare GD insistentemente, ma lo ignoriamo continuando a baciarci incuranti di chi ci guarda. Quando la voce che lo chiama diventa ancora più insistente, decido a malincuore di staccarmi. Poggio la mia fronte contro la sua trattenendo il suo volto ancora un po’.
«Ti amo.» gli dico per l’ultima volta. Lui mi guarda negli occhi e con il suo più bel sorriso risponde:
«Lo so.» mi da un ultimo bacio a fior di labbra prima di correre sul palco per l’ultima canzone: “My Heaven” Non credevo sarei riuscita a sentirla …
Fred accorre per mantenermi per le spalle. Non so se riuscirò a vederli di nuovo, ma cercherò di resistere. Mi si chiudono gli occhi e le mie gambe sono come gelatina.
«Fred?» lo chiamo piano.
«Sì, Zanzara?» chiede con voce rotta da un singhiozzo silenzioso. Mi domando se tutti gli Shinigami siano sensibili come lui ...
«Distraimi.» gli dico. «Raccontami qualcosa.»
«Cosa vuoi che ti racconti Zanzara?» chiede lui preso alla sprovvista.
«Non lo so … qualcosa. Mi servono altri quattro minuti …» voglio vederli ancora. Sono avida. Voglio altro tempo. Alcune lacrime mi pizzicano gli occhi, ma non permetto loro di scendere.
«Mmm … non so … allora …» balbetta Fred non sapendo cosa raccontarmi. «Mi hai chiesto la mia età … quanti anni mi dai?» chiede all’improvviso e mi scappa un sorriso.
«Mmm … hai l’aspetto di un ventisettenne ma qualcosa mi dice che ne hai molti di più, giusto?» ipotizzo sforzandomi di rimanere sveglia.
«Bé tira a indovinare allora.» ribatte lui accorciando le distanza tra i nostri corpi. Ora poggio la schiena al suo petto e lui sfiora con il mento la mia spalla, lasciata scoperta dalla maglia troppo larga.
«Cento?» butto lì senza pensare.
«No.» ribatte lui con uno sbuffo divertito.
«Di più o di meno?» chiedo alla ricerca di indizi.
«Di più …»
«Duecento?»
«Di più.»
«Di più di duecento anni?! Certo che sei vecchiotto eh!» faccio una pausa pensando alla cifra giusta. «Forse mille?»
«1257» risponde fiero Fred con un sorriso.
«Wow! Fred! Potresti essere il mio bis bis bis bis bis bis all’infinito nonno.» rido piano.
«Già …» afferma un po’ più triste.
«Non ti sei mica offeso?» chiedo preoccupata.
«No. Stavo pensando …» risponde assorto.
«A cosa?»
«Che mi mancherai …» si lascia sfuggire triste e una presa mi stringe lo stomaco. Sorrido lieve.
«Anche tu mi mancherai Fred …» aggiungo.
In questo momento le urla gioiose delle fan in delirio ci avvertono che il concerto è finito. Manca poco e li rivedrò. Devo resistere, manca davvero poco, pochissimo.
«Resisti Zanzara, un altro po’.» mi esorta Fred.
Ed eccoli finalmente, tornare dal palco con sorriso smagliante, soddisfatti del concerto appena finito. Stanchi, ma felici. Bellissimi.
Il primo ad entrare è Taeyang che puntualmente è a torso nudo. Chissà quale fortunata ragazza avrà afferrato la sua maglietta e starà facendo i salti di gioia sotto gli occhi delle altre, invidiose. Appena mi vede mi sorride solare. Il secondo è Daesung con i capelli tutti bagnati probabilmente vittima da una delle docce del leader. Dae non riesce a smettere di ridere con Top che gli è salito, come sua abitudine, sulle spalle. Seungri entra frettoloso e mi cerca con lo sguardo preoccupato, appena mi vede in piedi e sorridente tira un sospiro di sollievo. Per ultimo arriva GD. Si pettina con mano aperta i capelli all’indietro e appena incontra il mio sguardo sorride di nuovo. Un sorriso unico. Il sorriso di cui mi sono innamorata. Quel sorriso che non potrò mai dimenticare.
 Ecco, ora li ho visti tutti.
«Fred? Non ce la faccio più …» dico piano.
«Lasciati andare, Zanzara. Chiudi gli occhi e lascia uscire la tua anima.» mi esorta Fred.
Guardo tutti negli occhi, uno per volta, sorridendo. L’ultimo sguardo che incrocio è il suo ovviamente, quello di Ji Yong. Uno sguardo ricco di soddisfazione e desideroso di raggiungermi … Chiudo gli occhi, oramai senza forze.
Sento il mio corpo scivolare senza niente che lo freni. Ora che la mia anima è uscita dal corpo, quest’ultimo cade a terra senza vita attraversando Fred. Riaprendo gli occhi, scorgo il mio corpo sul pavimento e vedo i Big Bang accorrere allarmati.
Seungri appena mi vede stesa a terra si immobilizza e inizia a piangere. Ha capito, lo sapeva già. Ji Yong cerca di rianimarmi, mentre Taeyang corre a chiamare un’ambulanza. Daesung seduto accanto a me, inizia a piangere anche lui, mentre Top resta fermo e immobile, completamente bianco. C’è una grande confusione e non riesco a capire bene quello che dicono. È così strano vedermi lì per terra. Sono lì eppure sono qui … Mi sento la testa leggera, come se fosse piena di elio. 
Vedo le lacrime scorrere sul volto di GD mentre urla: «Non respira!»
Tutti loro intorno a me che chiamano il mio nome: «Chiara! Chiara, svegliati!»
Non è giusto che soffrano così … Perché io mi sento così leggera mentre loro soffrono così? Non è  giusto!
«Zanzara?» mi chiama flebile Fred, mi volto verso di lui. «È ora di andare.» mi sorride triste ed io annuisco seguendolo. Mi volto un’ultima volta per scorgere Ji Yong abbracciato stretto al mio corpo. Probabilmente è la cosa più triste che abbia mai visto nella mia breve vita. La cosa che mi ha ferita più di tutte. Nonostante non abbia più un corpo, sento dolore. Un dolore lancinante. Allora è vero che i sentimenti sono legati all’anima e non al cuore … Non ricordo nemmeno chi me lo ha detto …
Vengo invasa dal desiderio di tornare da lui e lo faccio. Non può vedermi né sentirmi, ma spero che possa sentire il mio abbraccio. Lui abbraccia il mio corpo, ed io abbraccio lui stretto da dietro e le mie braccia, al contrario di quello che pensavo, non lo attraversano … perché? Non lo so, ma spero possa sentire almeno un po’ di calore …
Fred mi aiuta a rialzarmi e piano mi trascina via. Ji Yong, Taeyang, Seungri, Daesung e Top vengono inghiottiti in una specie di vortice, ma credo sia io ad essere inghiottita … ora vedo tutto bianco. Di nuovo. Come un mese fa …
 
«Fred?» lo chiamo. La mia voce stona con il terribile e beato silenzio che ci circonda.
«Sì?» risponde con voce serena.
«Ho paura.» confesso sincera. In risposta allunga una mano verso di me, gliel’afferro. Continuiamo a camminare nel bianco mano nella mano, ma non vedo nessun riferimento. Per quanto ancora dovrò camminare? Odio il bianco!
«Siamo quasi arrivati, Zanzara.» sorride lo Shinigami intuendo i miei pensieri e stringendo un po’ più la stretta attorno la mia mano.
«Ti rivedrò Fred?» chiedo con l’improvvisa urgenza di assicurarmi che potrò rivedere almeno lui.
«Se lo desideri.» mi sorride ed io sorrido a mia volta. E poi … leggerezza.
 


Heilà,
non l’avrei mai detto che un giorno io avrei scritto una lettera ai Big Bang, eppure eccomi qua. La vita è imprevedibile … Succedono molte cose all’improvviso che ci sconvolgono l’esistenza. Molte cose ci colgono alla sprovvista, altre ce le aspettiamo …
Se ve lo state chiedendo, sì, sapevo che sarei morta a breve e lo sapeva anche Seungri, ma vi prego, non prendetevela con lui! Credetemi se vi dico che desiderava con tutto se stesso correre da voi per potervi dire tutto e togliersi un peso, ma non lo ha fatto perché lui è un ragazzo, anzi no, un uomo di parola. Sono stata io a chiedergli di non dirvi nulla.
Perché? Bé la risposta è molto semplice: pensate sul serio che avremmo vissuto insieme tutti quei bei momenti se aveste saputo che la mia vita era agli sgoccioli? No, non credo. Perché da meravigliosi ragazzi quali siete, mi avreste soffocato con le vostre amorevoli attenzioni e trattato magari con i guanti bianchi, cosa che odio. Perciò sento che la mia scelta è giustificata … Tuttavia chiedo scusa per avervi tenuto allo scuro di questo segreto. Non avrei dovuto. Chiedo scusa anche a te, Ri per averti affibbiato questo peso e averti dato in custodia questa lettera, ma ti assicuro che non è stato intenzionale, non volevo crearti problemi. Ti ringrazio tantissimo quindi per avermi sostenuta e difesa.
Comunque, lo scopo di questa lettera è quello di ringraziarvi. Con voi ho passato il mese più bello della mia vita. Ho riso, pianto, sognato, giocato … Cosa fondamentale ho conosciuto voi! Voi che siete fantastici, non solo perché siete cantanti internazionali, ma siete delle persone splendide e di cuore che si sostengono l’un l’altro. Ho imparato molto da voi e mi sento cresciuta. Ho fatto e visto cose nuove … Ho mangiato con le bacchette (anche se con pessimi risultati), ho fatto da modella per un fotografo francese, sono scappata da una folla impazzita di fan con un gelato in mano, ho visto l’YG, ho visto l’alba, fatto il bagno di notte, ho visto Gaho, sono stata in Tibet, ho conosciuto Ka Lin, mi sono ubriacata per la prima volta … e tante altre cose. Ho provato emozioni mai provate prima, ho trovato degli amici sinceri e l’amore … Tutto questo grazie a voi. Vi ringrazio con tutto il cuore. Siete stati famiglia, casa, sostegno, amici, tutto. Grazie.
Vorrei continuare chiedendovi dei favori … lo so che non ho alcun diritto per chiedere nulla, ma … Oppa Top. Ti prego,basta complessi. Tu sei bellissimo e perfetto così come sei. Basta fissarsi con la dieta o con il fatto di coprirsi con trentamila magliette! Non sta bene! Né per te né per le fan! Quindi abbi più autostima e credi nel tuo corpo!
Oppa Taeyang anche se la situazione si è sbloccata, ci tenevo a dirti di non aver paura delle ragazze. Sei un bellissimo ragazzo, dolce e talentuoso, il desiderio di ogni donna. Quindi non essere timido! Buttati!
Oppa Daesung! Non permettere a nessuno di toglierti il sorriso, è chiaro?! Sei perfetto e bellissimo e il tuo sorriso da speranza e conforto a milioni di persone. Non stare a sentire nessuno, parlano sempre e solo per invidia.
Ri, mi dispiace di averti fatto soffrire. Sei stato un amico prezioso e fedele e non smetterò mai di dirti grazie. Anche a te vorrei dire di non farti abbattere dai tuoi infondati complessi di inferiorità. Tu sei tu. Sei unico e irripetibile perciò non hai nulla da invidiare a nessuno.
Ji Yong, non immagini nemmeno quanto io abbia desiderato (e più volte per poco non cedevo!) rivelarti questo mio segreto. Per me è stato molto difficile non dirti nulla, come sono sicura che per te ora sia difficile affrontare questa situazione. Ti chiedo scusa. Come tutte le altre prima di me, ti sto ferendo. Più di una volta mi sono detta di non dovermi avvicinare a te per evitare il dolore al momento della nostra divisione, ma sono stata egoista … È per questo che ti chiedo di andare avanti. Di continuare a vivere e di non soffrire troppo per me, per favore.
A tutti voi dico continuate come Big Bang, perché siete la felicità di molte persone e soprattutto continuate ad essere sempre voi stessi.
Ah, un’altra cosa! Non osate sentirvi in colpa perché altrimenti mi arrabbio, eh! Voi potete solo essere contenti di avermi resa felice, di aver reso la mia morte meno dolorosa e solitaria. Ancora grazie di tutto. Vivete bene e fino in fondo. Vi voglio bene. Ji Yong ti amo, ma questo tu lo sai già.
Non temete, ci rivedremo, ma spero il più tardi possibile.
Addio, con affetto.
 

Chiara

 
 
 
 
 
1 anno dopo …
 
 
È da un’ora che la sveglia suona, maledizione! Perché diavolo non si sveglia?!
«Ehilà dormiglione! Svegliati!» urlo sbracciandomi. Sbuffo un sorriso vedendo il suo volto da angioletto. Mi chino con leggera maestria e gli bacio leggermente le palpebre.
Ji Yong apre gli occhi piano per poi spalancarli giusto per un millisecondo come fa tutte le mattine.
«Buongiorno!» lo saluto, ma ovviamente non può sentirmi. Lo fisso negli occhi e lui sta guardando i miei ora, ma lui non lo sa. Non può vedermi ...
Si volta verso il comodino dove c’è la nostra foto incorniciata, una di quelle che abbiamo scattato all’aeroporto prima di andare in Tibet.
«Buongiorno, Scricciolo.» allunga una mano e carezza il vetro che protegge la foto, prima di scattare in piedi.
«Ah! Finalmente ti sei deciso.» esclamo.
Lo seguo in cucina svolazzando, qui c’è Taeyang che sta versando il caffè nelle tazze.
«Buongiorno.» saluta solare.
«’Giorno …» mugugna GD afferrando una delle tazze già piene. «L’ho sognata di nuovo.» confida all’amico. Io già so a cosa si riferisce.
«E cosa faceva questa notte?» chiede Taeyang sinceramente curioso.
«Ha iniziato a urlarmi contro dicendo che devo bere meno caffè …» Ji Yong sorride sghembo per poi continuare dopo un sorso di caffè, come a farmi dispetto. «E mi ha detto di dire “Fighting” a tutti voi per il concerto.»
«Oh!» esclama contento Taeyang.
«Buongiorno!» arriva Daesung di corsa. «Dormito bene ragazzi? Si? No? Nervosi? Io? No! Assolutamente! Sto perfettamente bene!» blatera da solo.
«Daesung sta calmo, respira!» gli dico in un orecchio, ma non può sentirmi, così continua a saltellare per casa come un forsennato.
«’Giorno a tutti.» spunta Top con gli occhiali da sole e l’aria assonnata. Ho scoperto che il nervosismo pre-concerto non lo fa dormire bene …
«Buongiorno Hyung.» lo saluta Taeyang, mentre GD gli fa un cenno con il capo.
«Il maknae?» chiede poi il leader.
«Non lo so.» alza le spalle Top.
«Eccomi, eccomi!» arriva Seungri sbadigliando.
«Ti avevo detto di non fare tardi o sbaglio?» lo rimprovera Ji Yong guardandolo torvo.
«Non ho fatto tardi!» ribatte Ri sbuffando.
No, certo che non ha fatto tardi, è stato solo al telefono con una ragazza fino alle 3 di notte! Ma questo meglio non dirlo al leader …
«Se stasera al concerto, va qualcosa storto, giuro che …» minaccia GD.
«Sì, sì lo so! Non c’è bisogno delle minacce. Non andrà nulla storto!» ribatte Seungri sventolando la mano.
«È già passato un anno.» sospira all’improvviso Daesung ritornando in cucina.
«Già …» sospira Ji Yong fissando nel vuoto.
Segue un lungo momento di silenzio in cui vorrei tanto urlare! Cavolo! Ma vi sembra il momento di deprimervi?! Reagite! Siete i Big Bang!
«Ora basta!» batte le mani Seungri facendo sobbalzare tutti. «Lei non vorrebbe che ci comportassimo così!»
«Ben detto, Seungri!» batto le mani entusiasta. Non si direbbe, ma è maturato tantissimo e spesso sembra che sia lui a tenere le redini della situazione, specialmente quando gli altri sono giù di morale.
«Hai ragione!» annuisce Daesung asciugandosi una lacrima all’angolo dell’occhio.
«Lei vorrebbe che stessimo bene e felici.» conferma Taeyang.
«Ovvio che lo voglio.» approvo con un sorriso.
«Stasera daremo il massimo al concerto in suo onore.» afferma Top fiero.
«Non dire così o mi commuovo eh!» dico contenta.
GD rimane per un attimo in disparte e in silenzio, perso nei suoi pensieri che purtroppo conosco bene. Poi si distacca dal mobile della cucina e con un sorriso invita tutti a prepararsi.
«Per Chiara.» sorride, un sorriso malinconico, ma sempre bellissimo.
 
Non so se vi è stata mai dedicata una canzone … A me non solo è stata dedicata una canzone, ma un intero concerto! È una sensazione troppo magnificamente stupenda per descriverla con parole umane. I miei ragazzi (sì, avete capito bene: i Big Bang sono i MIEI ragazzi!) hanno deciso di dedicarmi questo concerto e i soldi guadagnati, sotto consiglio del saggio Taeyang, saranno devoluti in beneficenza. Ed io non posso essere più fiera di loro.
Seduta accanto a una delle tante luci e a gambe ciondolanti, mi godo il concerto.
«Cos’è? Batti la fiacca?» mi chiede una voce improvvisa.
«Potrei chiederti la stessa cosa!» sbotto, lui sorride. «Ciao, Fred.»
«Come sta la mia Zanzara?» mi chiede affiancandomi.
«Mmh, bene direi. O almeno per ora …» rispondo sorridendo.
«Vita difficile?» chiede sogghignando.
«Nah, è come se non esistessi.» rido.
È arrivato il momento dell’ultima canzone del concerto. Quella che parla di me. A dire il vero GD ne ha scritta più di una che parla di me, ma questa è proprio dedicata.
«Romeo non molla eh?» sbotta Fred.
«Dovrebbe dimenticarmi …» affermo triste, consapevole dell’impossibilità di stare insieme. Il classico dolore e la solita sensazione di incompletezza si impadronisce di me. Li mando via scuotendo la testa.
«Dagli tempo, è difficile dimenticare una Zanzarina come te.» commenta lo Shinigami con un sorriso triste.
«Il solito Fred!» esclamo, ma nemmeno il momento di dirlo che è sparito! «E come al solito, non saluta! Prrr» protesto.
«Ora l’ultima canzone.» avverte Taeyang, mentre il pubblico applaude e urla.
«Questa è la canzone dedicata alla nostra amica Chiara.» specifica Daesung sforzandosi di sorridere.
«Mi viene da piangere …» dico tra me e me. Bé in teoria non posso farlo … Ma posso sentire gli stessi sentimenti di una persona che piange.
Iniziano a cantare la canzone. La mia canzone. La canzone che ha scritto GD e che cantano tutti insieme con tanto affetto e sentimento da sciogliere perfino il cuore più duro e freddo.
Il ritornello dice:
 

“Suddenly you disappeared and went where I can’t see you or touch you
What are you doing now? Are you fine? Are you happy?
I know you can’t answer me
But I know even if I can’t see you and I can’t hear your voice, you are here
I feel your indelible presence
Now you’re my little Angel”

 
Chiudo gli occhi e lascio che la musica mi attraversi. Mi lascio scuotere dalle loro voci dolci e familiari. Amo la loro voce. Amo la loro musica. Amo questa canzone e semplicemente amo loro.
La canzone è finita e posso vedere i ragazzi che si inchinano, pronti a scendere dal palco. Lasciandosi dietro gli applausi, le urla e anche questa serata dedicata a me. 
Affianco Ji Yong così che possa sentire la mia presenza.
«Sei felice, Chiara?» sussurra a bassa voce guardando verso il cielo e cacciando indietro le lacrime.
«Direi di sì … pensa: sono l’unico angelo custode di cinque angeli!»
 
 

*THE END*

 
 
 
 
 

NOTA DELL’AUTRICE:
 
Ora che avete letto quest’ultimo capitolo, vorrei scrivere alcuni ringraziamenti (saranno un po’ lunghetti XD). Inizio ringraziando di cuore M_Wonnie per aver recensito tutti e sottolineo TUTTI i capitoli di questa storia; continuando, ringrazio tutti coloro che hanno recensito anche solo una volta la mia storia, ovvero: MionGD, Nagisa Shine, Fabiola_Top, lil_monkey, AghyGD, YB_Moon, saragiorndanovips, TY_FOREVER, la mia amatissima moglie HeavenIsInYourEyes, panda97, loventus, Chippie_, Malila2009, summerheartbeat, _Reyra_, SonoShawolsEVip, YumEl, Alexia__BB, Hellcat, ils95, raysy, Tsuki_, bigbangvip, Fran Hatake, ginger81726, JiusyJ, Makino Tsukushi, SmileAngel, Victoria Lee, Yaeko Nishiara, AkaRen (prima Puffola_), JimqQi, Kim Ems, Sabry7, TsukiSmooki, Valerij, Yuna_and_Tidus e le ultime arrivate Nenelafolle, Ahrya, Deadam, Asuka_Volpacchiotta e morettina tip tap.
Inoltre ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, ricordate o seguite ovvero (in ordine alfabetico, lo so ci sono dei nomi che ho già detto ma ci tenevo a ringraziare per bene XD):
AghyGD, Ahrya, Alexia__BB, ally_bens147, Ametista, Apollen Mirtill, Asuka_Volpacchiotta, bigbangvip, BlakeSoul, Blue_, brsc, Charlie_Rock, Chippie_, ChoiMinhoFigo_Elis_is_bored, ErenoaChan, Fabiola_Top, fukofull, ginger81726, glo91, grappetta666, Hellcat, ils95, ItsBieberConga, JJulia, jo Gates, Kim Ems, Kyah Suzumy, LaMaggiore, LeahYume, lil_monkey, loventus, MionGD, Mitzune_chan , MonkeyCrys, musa90, M_Wonnie, Nagisa Shine, Nenelafolle, new_jade, Ninni_, Nitta, pandaRi, peluche98, raysy, saragiordanovips, sel4ever, Serikey, SmileAngel, SonoShawolsEVip, ssilen, summerheartbeat, top_is_mine, TsukiSmooki, Tsuki_, Ugo2232, Valerij, Victoria Lee, vikarak, Yaeko Nishiara, YB_Moon, YumEl, Yuna_and_Tidus, ZigghyChannel, _giusy_GD_, _L_Black_, _Reyra_ e_tostapayne.
E ancora ringrazio coloro che hanno letto senza mai pronunciarsi.
Ringrazio davvero tutti di cuore per aver seguito questa mia storia fino alla fine, spero che il finale non vi abbia deluso e che non sia risultato troppo banale, ma non me la sono sentita di cambiarlo in quanto era nella mia mente fin dal primo capitolo. Ah, chiedo scusa se sono stata irreale per quanto riguarda il concerto, ma non ne so nulla su come si svolga o altro, perciò ho inventato XD Spero che recensirete quest’ultimo capitolo. So che sono sfrontata a chiederlo, ma … vorrei chiedere anche a chi non ha mai recensito di lasciarmi il suo parere su questa storia positivo o negativo che sia. Se non volete lasciarmi un recensione, sarei contentissima anche di ricevere un messaggio privato. È solo una mia curiosità, per sapere cosa ne pensano anche coloro che hanno letto rimanendo in silenzio.
Infine vorrei dirvi che probabilmente (non è sicuro) scriverò delle one-shot legate a questa storia …
Detto questo … grazie ancora e tanti baci e amore! <3
 
Myuzu

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