Quando un sogno si avvera

di gaietta1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Notizia inaspettata! ***
Capitolo 2: *** Il primo segno. ***
Capitolo 3: *** La fortuna mi assiste! ***
Capitolo 4: *** Ma perchè non lasciarsi andare? :) ***
Capitolo 5: *** Inaspettatamente ***
Capitolo 6: *** Tanta fortuna in un solo giorno ***



Capitolo 1
*** Notizia inaspettata! ***


CAPITOLO 1
E sono qui ancora a pensare perché sono così lontana da loro. Sono stesa sul mio letto. Mi immagino loro cinque che ridono e scherzano, come piccoli bambini innocenti. E poi il mio primo pensiero va a lui, a Harry. Il più piccolo, quel ragazzo affascinante che gioca sempre con Louis. Lui che ha detto che finché non troverà la sua ragazza ideale avrà Louis. Ricordo tutte le foto che ho visto di loro due insieme che si fanno dispetti, che giocano con le spade, che tengono una rosa fra i denti e che ridono insieme. Penso a quel suo sorriso magnifico. E’ bellissimo. Ti toglie il respiro.                                                                                                                                                       Ecco, è scesa quella maledetta lacrima. Quella lacrima che è la dimostrazione della mia rassegnazione.                                                                                                                                       E’ impossibile. Non li vedrò mai. Non lo vedrò mai. E’ vero non bisogna mai smettere di sperare. Ma io non ci riesco. Ho capito che il mio sogno è un sogno irrealizzabile. Harry, Louis, Niall, Liam e Zayn … cinque ragazzi che vivono così lontano dal mio paese, dalla mia Italia. Avvicino l’indice alla guancia per togliere quel segno così marcato della mia tristezza. Ora mi ricordo di quando altre ragazze parlavano degli One Direction e io non sapevo neanche chi fossero. Sentivo parlare tanto di loro e io non riuscivo neanche lontanamente ad immaginare come fosse la loro musica. Quella musica che ti fa ridere e piangere senza un motivo. E poi ecco che un giorno mi vado a vedere quel video su You Tube. Sì, ‘What Makes You Beautiful’. Mentre vedevo quei cinque ragazzi cantare, mi ero persa in un mondo speciale, tutto mio. I loro cinque favolosi sorrisi, le loro cinque fantastiche voci. Bhè, da quel giorno la mia vita è cambiata perché ho conosciuto loro, i One Direction.                                                                                                                                                  Ma perché non riesco che pensare a loro? Ora basta, pensiamo a studiare! Già, mi aspettano quei maledettissimi esami di terza media … ho una paura tremenda! In particolare per gli scritti di matematica e l’orale. Sto preparando la tesina e tra pochi giorni la dovrò iniziare a studiare. Che seccatura! Il bello però è che dopo gli esami avrò un estate intera da godermi! Niente compiti e senza pensare al noiosissimo rientro alla scuola media, ma ad una scuola superiore! Una scuola che io ho scelto, una scelta che ho fatto tutta da sola. Liceo linguistico. Quale altra scuola per una ragazza che adora le lingue straniere? Perfetta.                            
Compiti e tesina finalmente completati! Domani la porto alla prof di italiano e vedo che ne pensa. Ora andiamo a cenare …                                                                                                                                                                             *A tavola*                                                                                                                                                                                     Mamma: ‘Gaia, oggi ho parlato con un prof di inglese, che è un uomo che viene proprio dalla Gran Bretagna ma che sta in Italia già da tanti anni e che conosce alla perfezione l’italiano,  che organizza viaggi estivi all’estero per potenziare le conoscenze linguistiche e pratiche dell’inglese. Si chiama Jason. E’ una persona che conosco molto bene e mi piacerebbe farti provare questa nuova esperienza. La mia prima uscita all’estero fu proprio quando avevo la tua età e andai per la prima volta a Edimburgo. E’ proprio lì che Jason ha organizzato la vacanza. Lui sarà uno degli accompagnatori. Che ne pensi?’                                                                                                  ‘Mamma sarebbe fantastico! Ma quando sarà? In tutti i casi non voglio andarci da sola, voglio provare a chiedere almeno a Carola se vuole venire con me …’ ‘Mi ha detto Jason che la partenza sarà il 6 Luglio e si starà lì due settimane. Si starà in un college dove farete un corso di inglese la mattina e poi ci saranno due visite ad altre città di intera giornata e visite di mezza giornata a Edimburgo. Inoltre si farà sport, perché ci sono dei campi e palestre nel college. Sarà pensione completa. Però, all’inizio, per vedere a che livello siete prima di inserirvi in una classe, vi faranno fare prima un test d’ingresso di inglese.  Comunque oltre a Carola potresti chiedere anche a qualche altra tua amica di venire con te. Potresti chiederlo a Rossana, per esempio …’                                                                                                                                                  ‘Sì, lo chiederò anche a Rossana! Wow, che bello! Con questa esperienza sento che riuscirò a parlare ancora meglio l’inglese al mio ritorno. Fantastico!’
 

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Capitolo 2
*** Il primo segno. ***


CAPITOLO 2
‘Gaia, Gaia … dai svegliati! Su, sono già le 7.15!”                                                                                ‘No, mamma non mi va …’ le rispondo con gli occhi semiaperti.                                                 Poi, nel mio stato di dormiveglia, mi ricordo che oggi devo dare la grande notizia a Carola e Rossana.                                                                                                                                                   Mi alzo di colpo. Mi infilo le pantofole e vado in cucina ancora con gli occhi semiaperti e la mente che pensa ancora al mio caro compagno cuscino appena lasciato.                                                                                                                                               Mangio un po’ di biscotti e bevo una piccola tazza di latte. Me ne vado subito in bagno e, appena finito di lavarmi, mi vado a vestire in camera mia. Un paio di jeans e una maglietta andranno benissimo. Una spruzzatina di profumo e un po’ di gloss ed eccomi pronta per affrontare un’altra noiosa giornata di scuola.                                 Ma il solo pensiero che potrò raccontare la fantastica notizia del viaggio a Edimburgo a Carola e Rossana mi rallegra. Mia madre mi accompagna in macchina a scuola. Uffa, sono ancora le 7.50. Per fortuna c’è Carola già fuori al cancello della scuola. Ah, ma guarda che combinazione, c’è anche Rossana!                                                                            Appena esco dalla macchina le faccio avvicinare a me.                                                                          ‘Ciao ragazze!’ dico allegra. Mi salutano anche loro e ci scambiamo un bacio sulla guancia. Incomincio a raccontare loro: ‘Ho una fantastica notizia da darvi! Allora, ieri mia madre mi ha detto che un suo amico che viene dalla Gran Bretagna e che si trova in Italia da tanti anni, sta organizzando un viaggio a Edimburgo. Si starà lì due settimane e si parte il 6 Luglio. Ci sistemeremo in un college con pensione completa e faremo un corso di inglese la mattina e nel pomeriggio si farà sport o si visiterà Edimburgo. Inoltre ci saranno due gite di intera giornata. Ho subito pensato di chiedervi se mi volevate accompagnare in questo viaggio … che ne pensate?’ Rossana è la prima a rispondermi: ‘Wow, sarebbe bellissimo!!! Un sogno che si avvera!’ ma subito il suo volto si rattrista ‘Ma chissà se mia madre vorrà mandarmi …’                                                                                                                                                                        ‘Ma sì, Ross’ le rispondo pronta io  ‘tu mi dici sempre che non bisogna mai perdere la speranza!’                                                                                                                                    ‘Ah, certo! Ma questa volta non ne sono tanto convinta …’                                                       ‘Su, dai, non ti scoraggiare. E poi se insisti, vedrai che la convincerai!’ la incoraggio io. Fino a quel momento Carola ci è stata a sentire. Ma lei non aveva ancora espresso il suo pensiero.                                                                                                                         Allora le chiedo: ‘Carola, e tu che ne pensi?’                                                                                                                           ‘Mmm, sì, non lo so … poi vedo … chiedo prima a mia madre e poi ti faccio sapere …’ Lo sapevo che mi avrebbe risposto così. Lei è molto insicura, e questo sarebbe il suo primo viaggio da sola, a parte le gite scolastiche di due giorni. Ma non posso lasciar passare anche questa volta. Le altre volte le avevo chiesto se voleva venire con me in colonia e lei alla fine non è mai venuta. Questa volta verrà con me! Costi quel che costi!                                                                                                                                                   La campanella suona alle 8.00 in punto … ecco prepariamoci a sopportare altre cinque ore di pene infernali! La giornata è finita finalmente! Io,  Carola e Rossana torniamo a casa a piedi. Ovviamente, il discorso cade di nuovo sul viaggio a Edimburgo.                                                     ‘Ragazze ma ci pensate? Noi tre a Edimburgo a visitare la città e fare shopping! Dai, non possiamo perderci questa occasione! Dobbiamo assolutamente coglierla al volo!’ dico tutta eccitata.                                                                                                                            ‘Non sai quanto vorrei venire! Speriamo che mia madre si deciderà a mandarmi! Sarebbe troppo bello!’ dice Rossana sorridendo.                                                                                 Ad un certo punto ho un’illuminazione. ‘Ma ci pensate? E se proprio nei giorni in cui noi stiamo a Edimburgo i One Direction si trovassero lì per un concerto? E se li incontrassimo per caso mentre visitiamo Edimburgo o qualche altra città che visiteremo? Wow, che sogno!’ Allora Carola lancia un piccolo urlo e dice: ‘Ok, devo assolutamente venire! Se si trovassero lì proprio in quei giorni e io non li vedrò non me lo potrei mai perdonare! E poi ora che ci penso bene noi tre sole a Edimburgo … Che bello! Tra visite, risate, inglese e shopping ci divertiremmo tantissimo!’ Io e Rossana ci guardiamo sorridendo rendendoci conto di essere riuscite a convincerla. Che bello vedere Carola così eccitata! Allora le dico ‘Brava Carola, così ti voglio!’ e le do un bacio sulla guancia. Ritornando a casa stiamo tutte tre a sognare ad occhi aperti e non ci siamo accorte che c’è il ragazzo che mi piace proprio davanti a me che cammina insieme a tre suoi amici. Lui si chiama Giorgio, fa la terza media come me (ma purtroppo non viene con me in classe), è molto bravo a scuola ed è anche molto bello! E’ alto e magro, ha i capelli ricci e castani e due bellissimi e profondi occhi verdi. Lo conosco abbastanza perché ha fatto con me alcuni corsi scolastici pomeridiani e poi è il figlio di un’amica di mia madre. Mi piace da tre anni, praticamente dalla prima media, ma non sono mai riuscita a dirglielo, anche perché fino all’anno scorso pensavo che se ti piaceva qualcuno non lo doveva sapere nessuno e in particolar modo l’interessato. Ma ora ho cambiato idea e sto aspettando il momento giusto per parlare con lui. Il problema è che, non so come, quasi tutte le mie compagne di classe lo sono venute a sapere. E così ho una paura terribile che qualcuno glielo vada a dire. Io non capisco perché la gente non si fa un po’ di fatti propri. Ci sto pensando già da un po’ se confessare a Giorgio ciò che provo per lui e ora che mi sono decisa a farlo, non voglio che gli altri glielo vadano a riferire! Voglio trovare il posto e il momento adatto per dirglielo e voglio vedere di persona la sua reazione.                                                                                                                                     Do una gomitata a Carola e Rossana e con la testa faccio loro segno che Giorgio è lì davanti. Loro lo vedono e mi sorridono. Ora, ogni volta che lo vedo il mio cuore è come se si appesantisse e poi svanisse. E’ una sensazione strana, ma allo stesso tempo speciale e unica, perché succede solo quando vedo lui.                                                                                                                              Allora tutte e tre decidiamo di superarli, accelerando il nostro passo. Giorgio, Alessio, Marco e Roberto ci notano. Ho saputo che piaccio ad Alessio, ma lui non mi ha mai detto niente. Infatti da dietro sento che Roberto e Marco gli dicono ‘Guarda chi c’è! Dai, vai vicino a Gaia!’ Diciamo che sono riuscita a sentire solo questo, perché poi hanno abbassato la voce, ma hanno detto sicuramente altro. Rossana e Carola ridono, ma cercano di trattenersi. Io le guardo e sorrido con loro. E’ piacevole sapere che a qualcuno piaci! Giorgio ad un certo punto urla il mio nome. Oh mio Dio, lui che mi chiama! Rimango imbambolata per qualche secondo, tanto che Carola mi da una gomitata sussurandomi ‘Gaia, Giorgio ti ha chiamato!’. La guardo e le rispondo che l’ho sentito. Eccome se l’ho sentito!                                                                     Allora mi fermo e mi giro insieme a Carola e Rossana.                                                             Guardo Giorgio col cuore che mi batte forte e gli dico: ‘Sì? Che c’è?’                                                                                                                                   Lui mi dice sorridendo ‘Ti puoi avvicinare un attimo?’ e io gli rispondo ‘ok!’                             Così mi avvicino a lui, mentre Carola e Rossana rimangono ferme dove stavano.                   Una volta arrivata vicino a Giorgio lui mi mette una mano dietro la schiena e mi fa allontanare dai suoi amici. Un brivido mi percorre la schiena.                                                      Ci mettiamo faccia a faccia. Lui inizia a parlare: ‘Allora, non so se tu già lo sapevi, ma Alessio ti vuole. Siccome non ha il coraggio di dirtelo di persona mi ha chiesto di dirtelo.’ Io lo guardo dritto negli occhi e mi perdo lì, in quel verde, per qualche millesimo di secondo.                                                                                                                                                          ‘ Bhè, non so che dire … e ora che cosa vorrebbe da me?’ gli chiedo cercando di prolungare il più possibile quella conversazione.                                                                                        Lui mi guarda e mi sorride. ‘Bhè, tu che dici?’                                                                                  ‘Penso che lui voglia mettersi con me, non è vero?’ gli rispondo, sorridendo anch’io. ‘Già, proprio così. Quindi, che devo dirgli?’ mi dice Giorgio, che distoglie un attimo il suo sguardo guardando alle mie spalle, forse proprio Alessio.                                                         Lo guardo nuovamente negli occhi e faccio un sorriso imbarazzato. E ora che cosa gli dico? Anche lui mi sorride di nuovo.                                                                                                ‘Bhè, come dire …’ dico cercando le parole. Lui mi guarda curioso di sapere la mia risposta. ‘… scusami, ma non posso dirgli di sì. So che ci rimarrà male, ma non è lui il ragazzo che io desidero …’                                                                                                                 Lui sembra come sollevato. ‘Ah, ok. Ma scusa, allora chi sarebbe questo ragazzo che tu desideri?’ mi chiede con una faccia buffa.                                                                                  ‘Non lo vengo certo a dire a te!’ gli dico ridendo. Ma sei proprio tu, sciocchino! penso.                                                                                                                                                  Allora  ridendo anche lui, mi risponde ‘ Certo, hai ragione!’                                                                           Ma quanto è bello quando ride! Vorrei continuare a parlare con lui, ma Francesco chiama Giorgio.                                                                                                                                           ‘Di ad Alessio che mi dispiace, ma non può essere lui il mio ragazzo.’gli dico, prima di lasciarlo.                                                                                                                                                     ‘Ok … Ciao!’ mi dice sorridendo di nuovo e raggiungendo i suoi amici.                                                                      ‘Ciao!’ gli rispondo, mostrandogli il mio sorriso migliore.                                                                   Poi raggiungo Carola e Rossana. Per strada racconto loro tutto, sognando ancora ad occhi aperti.
 

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Capitolo 3
*** La fortuna mi assiste! ***


CAPITOLO 3
Ripenso ancora a quella conversazione con Giorgio di ieri, i nostri sorrisi e la mano dietro la schiena. E’ stato bellissimo! Oggi è domenica e ho lavorato stamattina alla PowerPoint che porterò agli esami, quindi oggi pomeriggio ho un po’ di tempo per riposarmi. Sono sul letto a leggere “La strada in fondo al mare” di Leah Fleming, che sto leggendo da oltre un mese, visto che è un mattone di libro con più di cinquecento pagine. Ad un certo punto sento che il telefono di mia madre squilla e lei risponde: ‘Ciao Francesca, dimmi!’ Mi siedo di scatto sul letto. Francesca è la mamma di Giorgio. Che cosa vorrà? Cerco di sentire che cosa dice mia madre. Sento ‘Ah, domenica … sai dov’è davvero bello il mare? Ti propongo il mare di Montalbano. E’ davvero cristallino e c’è la spiaggia libera.’ poi si interrompe, perché sta parlando Francesca. Poi parla di nuovo mia madre: ‘Sì, per me non ci sono problemi. Stasera ne parlo con mio marito e poi ti faccio sapere. Va bene, ci sentiamo. Buona domenica! Ciao Francesca, ciao.’                                                                                                                                                                      Oh Santo Cielo, andrò al mare con Giorgio! Almeno spero, ancora ho capito male. 
E’ passata già la domenica e ora sto andando a cenare. Spero che mia madre parli con mio padre della chiamata di Francesca.                                                                                                     Infatti ad un certo punto mia madre racconta a mio padre: ‘Oggi mi ha chiamato Francesca e mi ha chiesto se vogliamo andare domenica insieme a lei e la sua famiglia al mare. Io le ho proposto il mare di Montalbano. Che ne dici andiamo?’                                                                                                                                                                                                                          Mio padre le risponde: ‘Ok, ma dobbiamo partire verso le 7.00 o 7.30 massimo se no poi troviamo traffico. E anche al ritorno dobbiamo ripartire verso le 16.00 per lo stesso motivo.’                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Allora interviene mio fratello Francesco esclamando: ‘Che bello! Adoro quel mare! Però non mi voglio svegliare presto, uffa! Anche la domenica!’                                                                                                                                                                                                                                                                                         ‘Preferisci trovare il traffico e arrivare al mare alle 9.30?’ gli chiede mio padre.                                                                                                                                                                                     ‘No …’ gli risponde Francesco.                                                                                                                                                                                                                                                                                             Io non ho spiccicato una parola. Cercavo di nascondere i miei sorrisetti da ebete, se no sai che figura?                                                                                                                                Comunque avevo capito bene! Andrò al mare insieme al ragazzo che mi piace … wow, sono davvero fortunata!
 

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Capitolo 4
*** Ma perchè non lasciarsi andare? :) ***


CAPITOLO 4
Ho passato una settimana davvero noiosa. A scuola abbiamo portato i nostri computer portatili per preparare le nostre tesine in classe. Il pomeriggio ho studiato qualche materia che porterò agli esami, perché i professori mi volevano sentire. Tutti i giorni la stessa cosa. Ovviamente però ogni giorno ero sempre più felice perché si avvicinava la domenica.                                                                                                      Ed ora, eccomi in camera mia a prepararmi per andare al mare insieme al ragazzo che mi piace. Mi metto il mio costume più bello e poi riempio la borsa con asciugamano, libro, telefono e cuffie con cui sentirò le canzoni dei One Direction. Poi mi metto un paio di pantaloncini e una T-shirt. Ecco, sono pronta.                                                   Sono le 7.30 e sono arrivati ora Francesca con suo marito e Giorgio. Sono eccitatissima!                                                                                                                                   Usciamo da casa e riesco a vedere che lui è in macchina seduto dietro ad ascoltare la musica con le cuffie, mentre Francesca saluta mia madre.                                              Partiamo dopo cinque minuti.                                                                                                             Mi metto subito le cuffie nelle orecchie e ascolto ‘More Than This’. Mi lascio cullare dalle splendide voci dei miei cinque cantanti preferiti e mi immagino io e Giorgio insieme sulla spiaggia a parlare e ridere insieme. Il bello è che non sarà solo un sogno!
Sono le 8.15 e siamo già arrivati al mare di Montalbano. Scendo dalla macchina e lo vedo. Eccolo, si sta togliendo le cuffie dalle orecchie e ora sta prendendo l’ombrellone dal cofano della macchina. E’bellissimo! Io prendo la mia borsa e una sedia da sdraio e inizio ad incamminarmi verso la spiaggia insieme a Francesco. Anche Giorgio si incammina e ci ritroviamo vicini: io sono al centro tra lui e mio fratello. Lui mi saluta sorridendo : ‘Ciao Gaia!’ Io arrossisco un po’ e lo saluto.                                                                                                                                              Poi Giorgio saluta anche mio fratello e mi chiede: ‘Dove dobbiamo metterci con le sedie e l’ombrellone?’                                                                                                                 ‘Camminiamo ancora un po’ … vedi? Qui prima di entrare nel mare ci sono le pietre, mentre se ci allontaniamo un po’ non ci saranno più e ci sarà solo la sabbia. E poi il mare è più cristallino.’ gli rispondo sorridendogli. Sono già venuta qui, quindi so bene dove è meglio sistemarsi.                                                                                                            ‘Ok, allora andiamo!’                                                                                                                                     I nostri genitori ci stanno raggiungendo dietro.                                                                                     Ci sistemiamo dove il mare ci sembra più pulito e ci togliamo subito i vestiti, pronti a tuffarci nel bellissimo mare azzurro. Io ancora non me la sento di entrare in acqua, così mi stendo sull’asciugamano e mi metto a leggere. Giorgio e Francesco, invece, vanno subito a bagnarsi. Ovviamente, mio fratello è il primo a buttarsi in acqua. Non soffre quasi per niente il freddo!                                                                                                           In realtà, si fa per dire che sto leggendo. Ho gli occhi puntati su Giorgio. Vedo che lui ancora non si butta. Effettivamente, siamo al 3 giugno e l’acqua è ancora fredda. Ma dopo un po’ anche lui decide di tuffarsi nel bellissimo mare.                                                      Sento che lui e mio fratello si mettono un po’ a parlare. Diciamo che vanno d’accordo, anche perché Francesco è solo di un anno più piccolo di lui. Poi escono e si avvicinano a me.                                                                                                                        Francesco mi dice ‘Gaia, viene a farti il bagno? Dai, è bellissimo!’                                                 ‘Sì, vieni! E’ un po’ fredda, ma dopo un po’ ti abitui!’ esclama allora Giorgio.                          Bhè, come rifiutare una proposta da lui? Così mi alzo, rimetto il libro nella borsa e vado insieme a loro in mare.                                                                                                    Come metto i piedi nell’acqua mi scappa un urlo e dico: ‘Ma è gelida!’                                       Allora Giorgio mi rassicura: ‘Ma no, ti devi solo abituare!’                                                                 E’ davvero fredda e non riesco a buttarmi. L’acqua mi arriva alle cosce.                                 Giorgio mi dice di nuovo: ‘Dai, buttati!’                                                                                                     ‘No! Non ce la faccio! E’ gelida!’ gli dico.                                                                                                   ‘Ma che dici? Non è gelida!’ mi risponde, mentre affoga mio fratello.                                                                                           ‘No, è diversamente calda!’ gli dico sorridendogli.                                                                     Anche lui scoppia a ridere mentre ripete ‘Sì, diversamente calda!’                                         Allora inizio un po’ a bagnarmi le braccia. Ad un certo punto sento le sue mani fredde sui fianchi. Giorgio mi sta spingendo in acqua, mentre Francesco cerca di farmi perdere l’equilibrio mantenendomi i piedi fermi. Ecco, sono bagnata. Sott’acqua penso alle sue mani sui miei fianchi e sorrido.                                                                 ‘Fredda, fredda, fredda!’ grido, uscendo di scatto dall’acqua.                                                      Poi guardo loro due che stanno ridendo come matti e urlo: ‘Cretini! Ora vi faccio vedere io!’ Inizio a schizzarli all’improvviso, spiazzandoli. Poi mi avvicino a Francesco e  lo butto sott’acqua. Con un po’ di coraggio faccio lo stesso a Giorgio, mettendogli le mani sulle spalle e spingendolo giù.                                                                                                 Mi metto a ridere, felice dall’idea di averla avuta vinta su tutti e due. Ma mentre rido, Giorgio mi stringe tra le sue braccia e mi fa affogare insieme a lui, per poi lasciarmi sott’acqua. Fantastico!                                                                                                                  Il bagno in mare va avanti in questo modo, cercando di affogarci a vicenda e ridendo come pazzi. Ma dopo una mezz’oretta e anche più, decidiamo di uscire dall’acqua, guardando le nostre mani raggrinzite. Non mi ero mai divertita tanto!                                     Usciti dall’acqua ci stendiamo ognuno sui nostri asciugamani. Ripenso al momento in cui Giorgio mi ha stretta forte tra le sue braccia per farmi affogare.                                               Peccato che l’asciugamano di Giorgio è lontano da quello mio e di Francesco, perché è vicino a quello dei suoi genitori. Ma, come per magia, sembra che Giorgio mi abbia letto nei pensieri. Infatti prende il suo asciugamano e lo sistema vicino a quello mio e di Francesco. Stiamo per un po’ a prendere il sole. Giorgio si trova tra me e mio fratello.                                                                                                                                                    Ho gli occhi chiusi per il sole. Decido di girare la testa verso Giorgio e di aprirli per un secondo. Nel momento in cui li apro mi accorgo che anche lui mi sta guardando e i nostri sguardi si incrociano. Sento che mi percorre un brivido e non so che fare. Allora lui mi sorride e faccio lo stesso anch’io. Poi richiudo gli occhi.                                   Dopo cinque minuti a star ferma al sole mi sono scocciata. Un’altra volta, come se mi ha letto nel pensiero, Giorgio si siede sull’asciugamano e dice: ‘Facciamo qualcosa? Voi che proponete?’                                                                                                                                         Io ci penso un po’. ‘Che ne dite di fare una passeggiata?’ propongo.
 

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Capitolo 5
*** Inaspettatamente ***


CAPITOLO 5 Alla mia proposta Giorgio si illumina. ‘Ok!’ mi dice sorridente. Francesco invece si lamenta. ‘No, per piacere! Non mi va di camminare!’ Allora io gli rispondo seccata: ‘Francè, sei sempre il solito pelandrone! Non ti va mai di fare niente!’ Poi interviene Giorgio: ‘Ha ragione Gaia! Vieni, che cosa devi fare qui da solo?’ Dopo un po’ Francesco si convince e decide di venire con noi. ‘Mamma, andiamo a fare una passeggiata!’ dico a mia madre. ‘Ok!’ mi risponde lei. Così ci allontaniamo camminando lungo la spiaggia. Lui si trova accanto a me. Lo osservo di nascosto. I suoi capelli, come i miei, sono più ricci del solito a causa del sale dell’acqua del mare. E’ bellissimo. Francesco si è già stancato e vuole tornare indietro. Noi cerchiamo di convincerlo a camminare un altro po’ e così lui ci segue, anche se cammina più lentamente di noi e quindi si trova più dietro. Iniziamo a parlare della scuola e degli esami. ‘Che cosa porterai come argomento agli esami?’ gli chiedo. ‘La luna. Per esempio in storia Neil Armstrong, il primo uomo sulla luna, e quindi l’era di Kennedy, in scienze come è fatta la luna, in italiano “Ciaula scopre la luna” con Pirandello e la narrativa … e tu?’ ‘Bella scelta! Io porterò la “Gioia del bello”. Quindi tutte le cose e gli avvenimenti più belli. In scienze le stelle, in storia la Belle Epoque e in francese il Moulin Rouge e la Tour Eiffel, in arte e in musica l’impressionismo …’ gli rispondo. ‘Bella idea anche la tua! E’ una cosa diversa dalle altre! Tutti che portano la Prima e la Seconda Guerra Mondiale o l’Adolescenza … che noia! Almeno c’è qualcuno che ogni tanto cambia!’ mi dice sorridendomi. ‘Grazie! Come ti ho già detto mi piace il tuo argomento! Hai avuto anche tu una bellissima idea, diversa dalle altre!’ gli rispondo sorridendogli anch’io. Ad un certo punto, Francesco ci grida che non ce la fa più e che ritorna indietro e noi gli diciamo che continuiamo ancora un po’a camminare. Ora siamo soli, noi e due che camminiamo uno accanto all’altro con il dolce e romantico suono dell’oceano. Giorgio scoppia a ridere. ‘Perché ridi?’ gli chiedo incuriosita. ‘Penso ancora all’altro giorno, quando sono venuta a parlarti di Alessio. Quando poi ci siamo salutati lui mi ha assalito chiedendomi qual’era la tua risposta. Gli ho risposto che mi avevi detto no e lui ci è rimasto malissimo. Mi ha fatto un po’ pena … ci sperava davvero!’ mi ha risposto continuando a ridere. Mi metto a ridere anch’io. ‘E’ un bel ragazzo e anche molto simpatico, ma …’ in questo momento per sbaglio gli sfioro la mano e sento che sto arrossendo. ‘Ma non è il ragazzo che tu desideri.’ conclude lui la frase. Si è ricordato di ciò che gli ho detto l’altra volta fuori dalla scuola! Continuiamo a camminare sulla sabbia e ci sono degli attimi di silenzio, che sembrano durare ore. Sento il mio cuore battere forte perché gli sto vicino, quel poco che basta per sfiorarci le braccia e le mani, ogni tanto. Allora propongo di sederci un po’, dato che mi sono stancata e manca ancora molto finché rifacciamo tutta la strada per ritornare al nostro ombrellone. Ci sediamo sulla sabbia, di fronte al mare. C’è di nuovo silenzio, ma questa volta è lui ad interromperlo. ‘Posso chiederti una cosa?’ mi dice, sorridendo, con una voce dolce. ‘Certo, dimmi!’ gli rispondo sorridendogli. Siamo distanti pochi millimetri. ‘Chi è il ragazzo che tu desideri?’ Avvicina la sua mano sempre di più alla mia. I suoi profondi occhi verdi stanno cercando una risposta nelle profondità dei miei. Lo guardo dritto negli occhi e vedo che il sole li sta illuminando facendoli brillare e donando loro le sfumature più belle che abbia mai visto. Siamo uno di fronte all’altro. E’ arrivato il momento, Gaia. Con la voce tremante e le guance infuocate gli rispondo: ‘Tu’ Allora lui avvicina il suo viso sempre di più al mio. Non mi sembra vero. Io rimango ferma , impietrita. Lui avvicina lentamente le sue labbra alle mie e mi bacia.

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Capitolo 6
*** Tanta fortuna in un solo giorno ***


Già,è successo davvero. Io e Giorgio ci siamo baciati. Le nostre labbra si allontanano pian piano. Ci guardiamo negli occhi. I suoi occhi sono davvero stupendi, da mozzare il fiato. Ci scambiamo un sorriso. ‘E così sarei io il ragazzo che tu desideri...’ mi dice lui. ‘Già … povero Alessio!’ esclamo. Scoppiamo tutti e due in una grande risata. Poi ritorna il silenzio. ‘Bè, che ne dici, torniamo al nostro ombrellone? Sarà ormai passato mezzogiorno!’ gli chiedo. ‘Certo, come vuoi.’ Così ci incamminiamo di nuovo sulla spiaggia fianco a fianco, con quel mare infinito accanto a noi. C’è silenzio. Giorgio avvicina la sua mano alla mia e me la prende con delicatezza. Ci guardiamo e sorridiamo. ‘Mi piaci dall’anno scorso, ma non ho mai avuto il coraggio di dirtelo.’ mi dice. ‘Tu invece dalla prima media. Certo che non lo davi proprio a vedere che ti piacevo!’ ‘Bè, se è per questo neanche tu!’ mi risponde ridendo. Ad un certo punto vedo arrivare da lontano mio padre e il padre di Giorgio. ‘Giorgio, stanno arrivando i nostri!’ gli dico avvertendolo. Ci lasciamo la mano e continuiamo a camminare come se niente fosse. Arrivati ai nostri papà ritorniamo all’ombrellone e pranziamo con qualche panino. Ora fa proprio caldo e non sappiamo che fare, così ci stendiamo un po’ sulla sabbia. Ovviamente io e Giorgio vicini! Sento che mia madre sta parlando con Francesca della vacanza studio ad Edimburgo. ‘Abbiamo deciso di mandare Gaia in Scozia quest’estate per due settimane per fare una vacanza studio. Starà in un college ad Edimburgo e la mattina farà una lezione di inglese con un’insegnante madrelingua e ovviamente poi ci saranno visite e shopping.’ le dice mia madre. ‘Ah, che bella idea! In questo modo potrà migliorare molto il suo inglese e conoscere tanti nuovi amici. Ma quando andrà esattamente?’ ‘Dal 6 al 19 luglio.’ ‘Hai sentito Giorgio? Ti piacerebbe andare?’ dice Francesca guardando Giorgio. ‘Sì!’ dice sorridendo Giorgio guardando prima la madre e poi me con i suoi occhi intensi. Francesca rivolgendosi a mia madre le dice: ‘Poi devi darmi altre informazioni come il costo, con che compagnia andranno … poi ne parlo con mio marito e ti faccio sapere.’ Io e Giorgio torniamo a stenderci sui nostri teli da mare. Parliamo quasi sussurrando. ‘Giorgio hai sentito? C’è la possibilità di andare insieme ad Edimburgo per due settimane! Ma ci pensi? Noi due insieme?’ gli dico mostrandogli il mio sorriso più bello. ‘Wow, fantastico!’ dice lui sorridendomi. Entrambi ci accorgiamo che mia madre e Francesca ci guardano, così subito ci mettiamo le cuffie nelle orecchie per ascoltare la musica. Mi rilasso ascoltando ‘Payphone’ dei Maroon 5. La musica risuona nelle mie orecchie fino a farmi addormentare. Quando mi risveglio vedo che gli altri stanno rimettendo tutto a posto. ‘Ti sei svegliata giusto in tempo! Ce ne stiamo andando, perché se no poi troviamo traffico.’ dice mia madre. E così questa splendida giornata finisce qui. Tornata a casa mando subito un sms a Carola. ‘Ciao Carola! Non ci crederai mai! Oggi sono andata al mare con Giorgio e ci siamo baciati. Mi ha confessato che gli piaccio dall’anno scorso! :D E’ un sogno! *-* ’ ‘Che cosa?? Wow, non ci credo! Sarai felicissima immagino!! Sono davvero contenta per te! =) Baci! <3 ’ mi risponde subito Carola con un altro sms. ‘Forse verrà anche ad Edimburgo con noi! Oggi mia madre l’ha proposto a Francesca e lei era abbastanza sicura di mandare Giorgio! Ma quanta fortuna in un solo giorno!!! ^-^ ’ le scrivo. Già, una giornata più fortunata di così non la potevo davvero avere!

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