Proof by Contradiction.

di MorwenGwen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 5.50am. ***
Capitolo 2: *** Don't Incite me,Malik. ***
Capitolo 3: *** Welcome to The Detrò High School. ***
Capitolo 4: *** Oh please, this is a bullshit. ***
Capitolo 5: *** 8 cm. ***
Capitolo 6: *** Oh Fuck you;I'm Ashley Morgan. ***
Capitolo 7: *** Richards Adams. ***
Capitolo 8: *** It's so Easy. ***
Capitolo 9: *** Fuck you.Much Love. ***
Capitolo 10: *** Shut the fucking Up. ***
Capitolo 11: *** Never Let You go. ***
Capitolo 12: *** Do you Love me? ***
Capitolo 13: *** Proof By Contradiction. ***
Capitolo 14: *** I'dont love you. ***
Capitolo 15: *** Twinkle twinkle little whore. ***
Capitolo 16: *** ...Last Word. ***
Capitolo 17: *** This is like a Water. ***
Capitolo 18: *** Good Morning Lara. ***
Capitolo 19: *** I was sorry to be Me. ***
Capitolo 20: *** You're the problem! ***
Capitolo 21: *** Malik understands Maths. ***
Capitolo 22: *** I know that you love me. ***
Capitolo 23: *** No kids. ***
Capitolo 24: *** I can't. ***
Capitolo 25: *** No pain. ***
Capitolo 26: *** Cheltenham ***
Capitolo 27: *** So,Goodbye.. ***
Capitolo 28: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** 5.50am. ***


Il cellulare si illuminò,cominciando a far vibrare il comodino;
attorcigliata ancora nelle bianche e leggere coperte lo afferrai con poca cura spegnendo la sveglia
e solo in un secondo momento,osservai l'orario:Le  5.50.Cazzo.Strisciai fuori dal letto raccogliendo la biancheria intima sparsa nei luoghi più impensabili della stanza,avevo solo 10 minuti per attraversare tutta l'Ala Nord del college ed arrivare alla mia camera di dormitorio
che si trovava praticamente...dalla parte opposta ecco,evitando che i ragazzi di quinto anno incaricati dei turni notturni di pattuglia mi scoprissero,
bella merda.Prima di uscire afferrai prontamente il pacchetto di Malboro sul mobiletto in legno e abbassai lentamente la maniglia ma...Kevin?Si chiamava così no?Non importa,con la voce ancora impastata dal sonno mi richiamò:
< Mi hai lasciato il tuo numero? > ,alzai un sopracciglio,quasi a volergli ridere in faccia ma-forse ricordatosi con chi avesse a che fare-scosse la testa e tornò ad affondarla nel cuscino.
Uscì lentamente dalla porta,restando qualche minuto sullo stipite per osservare i freddi corridoi,pregando che fossero ancora vuoti,l'apertura della porta della camera vicina al ripostiglio mi fece sobbalzare e,con la stessa lentezza e cautela con la quale ero uscita di soppiatto io,l'ultimo ragazzo che avrei voluto ritrovarmi davanti si ri-infilò la maglietta in cotone,riaggiustandosi vanitosamente i capelli;
mi squadrò un secondo con fare curioso,alzando un sopracciglio e sorridendomi in modo schembo...Cosa cazzo ti ridi?Siamo qui per lo stesso motivo,quindi risparmiatelo.
Il cigolio di una porta nel corridoio adiacente,seguita da voci indistinte e massicce ci fece scattare entrambi verso il ripostiglio,
abbassai ripetutamente la maniglia sempre in modo più isterico e agitato ma la massiccia porta in legno scuro era chiusa a chiave.
Appena i passi si fecero sempre più vicini,che dal suono ricordavano più una marcia,
il moro mi tirò prontamente nel bagno comune di quel piano,
buttandomi nell'ala docce più fredda di quel che ricordassi.

So.
Allora,questa è la mia nuova fan fiction,per chi non mi conoscesse sono  Mel,piacere :3
Tendo a precisare che vi vorrei lasciare appositamente sulle spine con questo capitolo iniziale quindi spero ci sia riuscita uu.
Il mio metodo di ragionare forse non vi piacerà(?) ma ve lo propongo comunque :3:

Continuerò-per quanto riguarda questo capitolo- dopo un minimo di 7 recensioni in modo tale che tutti vi facciate più o meno un'idea.

Non è la mia prima FF se vi interessa ma forse no lalala(?).
Okay,non ho fantasia,spero che questa FF vi piaccia,è particolare,bulla(wtf?) ma ci ho messo il cuore.

Much Love.
Mel.

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Capitolo 2
*** Don't Incite me,Malik. ***


si chiuse alle spalle le ante scorrevoli della cabina osservandomi,
< Non guardarmi in quel modo,siamo qui per lo stesso motivo > sbuffai evitando il suo sguardo
< Da quando Morgan ritarda il rientro in camera?Di solito scappi verso le 3.45 del mattino per evitare i controlli >
chiese curioso ma con la stessa faccia da schiaffi di prima
< Ho impostato male la sveglia e se dobbiamo dirla tutta,Malik,non mi sembra che tu ti trattenga sempre molto a lungo nelle camere delle malcapitate >
lo provocai io in vena di fare lite, < Ho dimenticato il cellulare nella giacca ed ho dimenticato la giacca stessa in camera mia >sospirò dandosi evidentemente del coglione da solo < Comunque >continuò< Può anche essere che stanotte ti sia divertita così tanto da ritardare un po,se la cava a letto emh... >
schioccò le dita cercando aiuto nel ricordare il nome del ragazzo < Kevin Bolton > finì la frase io < Si,appunto,è stato...eccitante? >sorrise lui ma evidentemente non aveva ancora capito che,l'unica cosa di eccitante,che riusciva a farmi impazzire,
era solo l'odore di fumo delle malboro,ispirate di prima mattina-che poi fossero un suicidio ai polmoni,era un altro fatto-
così in risposta gli risi in faccia: < Ricordati che nessuno è mai stato in grado di farmi"divertire"più dello standard >,
aprì bocca per ribattere ma rimase a mezz'aria quando la porta del bagno si aprì;merda,merda,merda,quelli di quinto pattugliavano adirittura i bagni?E' ridicolo;
il moro a qualche centimetro da me aprì prontamente la valvola dell'acqua infischiandosene del fatto che noi fossimo puntualmente,precisamente sotto al getto,
< Chi c'è? >chiese la guardia,Malik premette il suo corpo contro il mio,sovrastando la mia ombra proiettata sul muro con la sua,effettivamente più ampia,
< Sono Zayn Malik,sto facendo una doccia >urlò per farsi sentire abbastanza,posizionandomi l'indice sulle labbra,
< A quest'ora non potevi farla in camera? >chiese ancora il ragazzo con tono diffidente,probabilmente avvicinandosi di qualche passo all'Ala docce
< E' rotta,l'ho scoperto questa mattina e,per ragioni private,avevo bisogno di una doccia,non si può? >,ci aspettammo entrambi una risposta ma la porta del bagno si aprì nuovamente < Finisci presto > si limitò a concludere il ragazzo uscendo.
Nonostante il tombale silenzio feci passare qualche minuto prima di aprire nuovamente bocca:
<  1.Sei un idiota 2.Sono fradicia 3.Togli il tuo corpo dal mio,mi stai schiacciando >
quasi ad ignorare i punti 1 e 2 si divertì ad irritarmi premendo ancora più forte su di me,giocando con la mia maglietta bagnata,Non provocarmi Malik,non farlo.
Girò intorno al suo dito la stoffa della maglietta,attorcigliandola,quanta strafottenza in una sola persona cazzo.
Nessuno amava provocarmi in questi giochi tipo"Ti farò impazzire" perchè,per quanto ammetto non dispiacesse affatto ai ragazzi,finivano sempre per avere la tacchicardia e il cuore a mille;gli afferrai la maglietta,tirando il suo viso verso di me e appropiandomene avidamente,le nostre lingue si incastrarono quasi come in un puzzle,cominciando a fare un gioco forse perfetto,gli morsi un labbro sperando di farlo o indietreggiare o impazzire ma questo in risposta mi contornò,con la lingua le labbra Questo è un colpo basso cazzo;
affondai le mani nei suoi capelli,approfondendo-per quanto fosse impossibile renderlo più profondo- il bacio,senza ricordarmi di prendere fiato,cominciando a sentire il petto alzarsi e abbassarsi in modo irregolare,allentai la presa della mano sinistra per poggiarla sul suo petto: NO,non era possibile:battiti cardiaci regolari,completa calma,niente eccitazione,puro controllo della situazione,che cazzo di scherzo era questo?
Mi cinse le spalle,allontanandomi dal suo viso
< Vacci piano sanguisuga > rise,ma la sua battuta non fece che peggiorare la sensazione di impotenza che mi stava invadendo
< Chi era la malcapitata di stanotte? > chiesi cambiando argomento
< Credo si chiamasse  Allison,una delle cheerleaders > alzai un sopracciglio
< Mi cadi così in basso,davvero?Con le Cheerleaders che la danno a mezza scuola?Troppo facile così Malik > ,
amavo chiamarlo per cognome mi faceva sentire...importante;< Se potessi capirlo,vedresti che lo stretching degli allenamenti non è utile solo quando sono in campo.. > lasciò intendere maliziosamente < E sul"la danno a mezza scuola" hai ragione ma non sono tutte d'alta classe come te Morgan. >
concluse quasi ricordandomelo,Dio grazie un minimo di oggettività l'aveva.
Il mio fare sesso non era minimamente paragonabile alla maniera sguaiata,infantile e poco sensuale con la quale quelle ragazze finivano a letto con i ragazzi per poi starci insieme una settimana e annunciare loro"amore eterno",i ragazzi mi supplicavano forse di andare a letto con loro,bisognava lavorarseli prima,quasi farli inginocchiare e poi divertirsi una notte,senza impegni senza numeri di telefono,in completa libertà.
Mi resi conto solo in quel momento che eravamo rimasti li troppo a lungo,avevo bisogno di un'ora di riposo almeno,
così feci scivolare fuori dai miei jeans le mani del moro,
< Bene,ci si vede >
mi congedai freddamente come se di quei 10 minuti non fosse accaduto niente,
uscendo tra gli squittii silenziosi delle mie scarpe completamente fradice,bella uscita di scena Morgan eh.




Osseeeervami.
Oddio mi stanno fischiando le orecchie mentre scrivo,ammettetelo qualcuno mi sta pensando(?).
Allora,ecco il secondo capitolo,ho aspettato troppo e mi scuso ma non trovavo mai il tempo di aggiustarlo lalalala.
17 recensioni solo al primo capitolo e mi rendo conto benissimo che era cortissimo e non si capiva un cazzo ma era per mettervi sulle spine lalalala.
Allora,voglio sapere se i capitoli vi vanno bene di questa lunghezza o anche più lunghi ho bisogno di sapere la lunghezza giusta quindi.

Continuerò dopo 8 Recensioni non uccidetemi,datemi della troia lalalala.

Rimanendo in tema"troia"(?) grazie per i commenti dove sottolineate il continuo scopare nelle mie FF,mi fate sentire in colpa!AHAHAHAH
Okay basta uu.
Grazie mille fgofmgfgdo spero vi sia piaciuto.
Mel.


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Capitolo 3
*** Welcome to The Detrò High School. ***


Quella mattina mi trascinai tra gli affollati corridoi,con una notte insonne davanti e una probabile-se non futura- polmonite,
ad uno sguardo poco attento quelli sarebbero sembrati i soliti corridoi affollati pre-lezioni ma,per me che di quella scuola avevo osservato ogni crepa ed ogni elemento,era un modo per rimanere aggiornati su cosa mi accadeva intorno;qualche armadietto più in la,lo stesso Kevin Bulton di quella notte,esplorava comodamente la bocca di Vaiolette Hamilton,niente in contrario sia chiaro,ma i suoi occhi di un marrone chiaro,i suoi capelli neri raccolti in un elegante chignon non facevano altro che farmela stare sul cazzo,cercava sempre un qualcosa in più-se pur inesistente-per paragonarsi a me o chiunque altro avesse la capacità di portarsi a letto un tot.numero di ragazzi che le desse filo da torcere e da quanto ne sapevo,era stata una non lontana tacca sul letto di Zayn Malik e questo parlava da se.Diedi tre colpi secchi al mio-in decomposizione,probabilmente-armadietto che si aprì con un cigolio non rassicurante,
< Chimica,pagina 236,la legge dice che...? > mi chiese improvvisamente in cerca di aiuto,
< Proust afferma che:"un composto è un prodotto privilegiato al quale la natura ha dato una composizione costante"il resto sono tutti esempi > risposi chiudendo tranquillamente l'armadietto
< Comunque buongiorno Malik > lo salutai con evidente tono acido,lui sorrise in risposta,con un non so cosa che mi dava altamente fastidio,frequentavamo lo stesso corso di chimica e matematica purtroppo;
strinsi con una mano i libri di chimica ed estrassi con l'altra una sigaretta dalla tasca portandomela tra le labbra,
< Fuma fuori,non voglio il tuo pessimo odore qui vicino > mi ordinò una testa nera più bassa di me di qualche dito-medio magari- intenta ad aprire il suo armadietto,< Ti dai al riciclo Hamilton? > le chiesi ignorando la sua pretesa ed accendendo la malboro,facendo un cenno con la testa in direzione di Kevin,
< Mi aveva accennato ad una scopata con te stanotte,roba da nulla si sa.Hai esaurito gli atleti della scuola Morgan? > rispose e la osservai arricciare il naso infastidita dall'odore di fumo < Non mi interessano i ragazzi con gli steroidi al posto dei neuroni > < Peccato che siano quelli di miglior qualità > si vantò facendo ondeggiare i capelli neri convinta della sua tesi ma-evidentemente-non aveva mai osato mettere piede nel laboratorio scientifico durante gli incontri pomeridiani di chimica,visto che in quel corso il ben di Dio in fatto di ragazzi non mancava e perlomeno questi sapevano leggere una tavola periodica-a differenza dei 3/4 della popolazione dell'Hamilton's World-
< Punti di vista > mi limitai a rispondere sorridendo tra le labbra,soffiando fuori l'ultima nuvoletta di fumo prima di spegnere la sigaretta sotto la zeppa delle scarpe e cacciarne i residui sotto agli armadietti < Incivile > sbuffò ancora Vaiolette squadrandomi quasi a volermi cancellare dalla faccia della terra
< Mi prendo la colpa dell'inquinamento globale > alzai le mani al cielo,prima di sentire i suoi tacchi allontanarsi;
con uno sguardo fulmineo fissai gli armadietti paralleli al mio,trovandoci poggiato sopra e con una smorfia di divertimento Malik,
< Immaginavo mi fossi dimenticata di qualcuno.. > osservai prima di superarlo.

Verso l'ora di pranzo mi feci spazio tra gli studenti che si ammassavano in sala mensa,
impugnando il vassoio in plastica ed accomodandomi al tavolo vicino alle grandi finestre che davano sul cortile,insieme alle pochissime persone che in quella scuola non mi stavano sul cazzo e che c'erano sempre per me,in qualche modo,
< Ashley > mi chiamò Louis,mi voltai nella sua direzione < o fai tacere Kevin Bolton o gli tiro un pugno > sentenziò massaggiandosi le tempie in senso circolare,con gli occhi verdi puntati sul tavolo bianco,
mi colpì l'avermi chiamata per nome-cosa non rara ma...particolare-che riservava alle occasioni nelle quali voleva la mia più completa attenzione o serietà,
< Che è successo ora? > chiesi mordendo una mela- l'unica cosa che probabilmente in quella mensa non mi avrebbe avvelenato-
< Continua a dire in giro che è riuscito ad avere il tuo numero e che lo vuoi risentire > ,prima che potessi aprire bocca la fragorosa e sguaiata risata del biondino vicino a me,con il viso affondato nel piatto ci spaventò un po per quanto isterica sembrasse:
< Stai scherzando spero?Lui-il numero di Ashley-sesso un'altra volta...Ma hai idea di chi tu sia? > continuò ridendo scandendo a malapena le parole < Non è ho idea Niall,non ne ho la più pallida idea > sospirai fissando i fasci di luce trapassare le grandi vetrate e lasciar intravedere cumuli di polvere,
< Comunque > attaccò con il discorso Harry ravvivandosi i capelli ricci < Non hai mai pensato a metterti con qualcuno? > chiese seriamente,
chiusi gli occhi azzurri a due fessure quando la luce solare si fece più intensa sulla vetrata di fianco al nostro tavolo e sorrisi mostrando appena la dentatura continuando a fissare i campetti di basket li fuori < Non mi piace l'amore > chiusi scrollando le spalle e tornando a mordere la mela osservando Liam che più taciturno del solito fissava l'indice del libro di storia, < E poi signor Styles non puoi proprio parlare di amore > lo riprese Louis indicandolo con la forchetta di plastica;
la domanda che sorge spontanea,alla maggior parte delle persone è"Non ti stanchi di avere un gruppo di amici senza nessuna ragazza?",ogni qualvolta mi trovavo nei guai,a fumarmi 4 o 5 sigarette di seguito per il troppo stress, mai una ragazza mi ha tolto la sigaretta di mano pestandola sotto i piedi e sequestrandomi il pacchetto,nessuna ragazza si preoccupò di allontanarmi da qualunque tipo di rissa sarebbe potuta scoppiare,non vedevo quindi l'effettivo motivo di essere amico di qualcuno che per me non aveva mai realmente fatto qualcosa come quei 5 ragazzi.
Harry era un pò come me:gli davano fastidio le relazioni,l'amore e la mancanza di libertà del poter passare da un letto all'altro,ipotizzavo fosse il più commentato-in fatto di relazioni sentimentali- nella scuola,a parimerito con Malik.Perchè,in effetti,in quella scuola contava farsi vedere,contava quanta gente si girasse per squadrarti nei corridoi,quanta gente ti volesse alle feste e quanta gente riuscivi a portarti nello tuo sgangherato letto dei dormitori;benvenuti alla Detrò High School.

Yoh.

Bene
,comincio con il dire che a soli due capitoli ci sono 30 recensioni e vi amo Lalalala.
Sono felice, se non di più di sapere che vi piacciano le mie storie - sperando che continuino a piacervi- e ammettiamolo, solo i miei lettori
mettono come complimento che sono perversa e faccio essere tutti i personaggi delle gran troie, siamo fiiiighi(?).
So, ho allungato il capitolo,sia per scusarmi per il ritardo che per andare avanti con la storia che si è fermata ad un punto che di inizio a ben poco,insomma non è neanche 1/4 di quello che vi aspetta.
Ho evidenziato i discorsi come vi aveva consigliato qualcuno di voi,è facile confondersi tra le righe me ne rendo conto, grazie per avermelo fatto notare e spero che ora leggere la storia sia più fluido e piacevole. Se ci sono ancora problemi(nello stile, ad esempio) scrivetemelo,giuro che sono degli aiuti ottimi.
Di solito,come nella prima FF non usavo caratteri particolari quindi non mi ponevo questo problema, ma è anche vero che sono due tipi di storie abbastanza differenti
e che hanno bisogno di impostazioni diversi, qui ho optato per un qualcosa di più elaborato ecco.
Questa è la mia prima FF. quella più avanti, se non verso la fine oserei dire(che paroloni che uso oggi oh?)
dfsosgndobngfdfo okay,ora ho reso l'aria meno seria (?).

Beniffffimo, continuerò dopo 7 recensioni spero non siano  troppe per voi çwç. Spero che la storia vi piaccia e bla bla bla(sono moooonotona).

Prometto di darmi da fare per aggiornare più velocemente :3
Much love. Mel.

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Capitolo 4
*** Oh please, this is a bullshit. ***


Quando la campanella della penultima ora di lezione suonò,mi alzai svogliatamente dalla sedia richiudendo il libro con ancora la matita tra le sue pagine;
ravvivai i capelli su una spalla,per poi riaggustarmi le alte scarpe che mi stavano uccidendo,
con la coda dell'occhio potevo notare gli sguardi di alcune ragazze un po più in la che mi scrutavano da capo a piedi quasi infastidite dal mio abbigliamento,
forse una in particolare mi uccideva con gli occhi, Stupida puttana sono pantaloni,questa è una camicia e questi sono tacchi più lunghi di qualsiasi cosa tu abbia avuto tra le gambe;
con la mano destra stringevo il pacco di sigarette che cadde rovinosamente insieme alla sacca appena qualcuna mi venne addosso in una caduta che di accidentale aveva ben poco,
< Oh scusa > si scusò con una voce troppo stridula per essere la sua,mostrando la bianca dentatura in un sorriso
< Raccoglimi la sacca > le ordinai indicando la borsa nera sul pavimento
< Non mi va,raccoglitela da sola,troia > si rifiutò sputando l'ultima parola con riluttanza ma continuò riassumendo il tono precedente:
< Salutami Liam,ieri l'ho lasciato solo all'appuntamento che piangeva perchè gli avevo detto che era un bambino,non vorrei che la mamma ne sia rimasta all'oscuro > raccontò sporgendo il labbro inferiore in una smorfia di tristezza ipocrita,
mi aveva definita la sua mamma solo perchè difendevo i miei amici?stronza come osi offendere Liam Payne?
< Punto primo:raccoglimi la borsa.Punto secondo:Troia nessuno offende Liam Payne > intimai attaccandola agli armadietti,
"Ashley niente risse,se ti sospendono sono cazzi"mi ripeteva una parte di coscienza "Falla fuori"ribatteva l'istinto,
eccoli:i miei patetici monologhi nei momenti meno opportuni;
sentì la ragazza fare leva sulle braccia per spingermi,facendomi cadere disastrosamente per terra,andiamo cazzo sanno tutti che il mio equilibrio lascia a desiderare e tu,mi spingi per terra mentre ho i tacchi?E' barare,< Ora basta. > conclusi intenta a togliermi i tacchi probabilmente per darglieli in testa provocandole un trauma celebrale ma venni trascinata qualche passo più indietro di peso,
< Ti mando all'ospedale,stronza > 
continuai ad urlarle dietro sperando che le parole avessero improvvisamente la capacità di far male fisicamente
< Ashley ti riprendi cazzo? > mi scosse Harry che ancora mi tratteneva le braccia < Rimettiti i tacchi,subito.Non picchierai più nessuno > mi ordinò con tono ferreo lui,era presumibilmente stanco di dovermi tirare via da ogni tipo di rissa possibile,afferrai i tacchi ri-infilandomeli ai piedi per poi essere trascinata alla lezione successiva dal riccio fino allo stipite della porta,mi sembrava di essere tornata all'asilo.

Quel pomeriggio tirava un freddo vento davanti ai cancelli della Detrò,così mi chiusi nel cappotto camminando verso l'uscita,
le pozzanghere nelle quali ci sarebbe potuto affogare un bambino-tanto profonde- e l'aria di umido ancora nell'aria non promettevano nulla di buono;
al contrario delle aspettative di molte altre persone ero goffa,impacciata e sbadata cosa che agli occhi altrui non sembrava rappresentare l'immagine che portavo oramai stabilmente di una che sa il fatto suo,sempre sulle sue,attenta ad ogni suo minimo particolare e bla bla bla,
lo confermò un secondo dopo lo scivolare delle chiavi di casa nell'acqua,
se le avesse impugnate una persona normale,secondo le leggi della fisica non sarebbero mai potute cadere,mi chinai poggiando una mano su granuloso asfalto,
per poi sporgermi verso la pozzanghera < Stupida ed idiota > continuavo a ripetermi muovendo la mano nell'aria cercando di afferrare le chiavi
come se fossi un Koala con la sua pianta,con un veloce scatto qualcun altro prese le chiavi dall'acqua
< Disastrosa,come sempre,Morgan >
scosse la testa Zayn tendendomi il mazzo,provava un certo piacere nell'accentuare il mio cognome
< Ho altre doti che compensano la mancanza dell'equilibrio,della memoria e della grazia > feci come se queste fossero qualità scadenti
< Ad esempio sai picchiare forte > finì la frase lui riferendosi molto evidentemente a poche ore prima,
< Ho i miei buoni motivi > risposi con voce atona stringendomi nelle spalle,
< Non ne dubito > mi rassicurò lui accendendo una sigaretta,
< Comunque > continuò < Dovresti smetterla di far parlare così tanto la gente>  alzai la testa per incontrare il suo volto,che superava di qualche centimetro il mio < La verità è che non mi importa cosa pensino di me > < Non è vero > mi contraddisse quasi a volermi imporre il suo pensiero,
chi cazzo saresti tu? < Tu non hai idea di chi io sia > risposi acida ma Malik spense la sigaretta neanche a metà,pestandola sotto i piedi per poi voltarsi verso di me:
< Sei un essere umano > No ma grazie al cazzo Malik!
< Nessuno è capace di vivere realmente senza fottersene degli altri,questo vuol dire vivere da soli e l'uomo è programmato per stare con gli altri > < Sono un essere umano che ha i suoi amici,per quanto pochi e che li ama > chiarì riferendomi a 4 persone contate,
< Dovresti in ogni caso smetterla di lasciarli parlare,io lo dico per te > concluse e per un secondo riuscì a vedere nei suoi occhi ancorati nei miei,alla ricerca di qualunque segno di cedimento,un color miele caldo,e da quando Malik si preoccupava per me?
< Non puoi preoccuparti di qualcuno che non conosci quindi smettila cazzo > lo rimproverai alzando di un'ottava la voce
ed in sua difesa il moro fece un passo indietro alzando le mani al cielo: < Era solo per il tuo bene > < TU > lo indicai minacciosamente con il dito
< Non sai cosa è meglio per me e basta! > ,non finì neanche la tasca che sentì l'imminente bisogno di afferrare dalla tasca una sigaretta e impugnarla tra le due dita, < Come siamo scontrosi! > si limitò a urlarmi dietro in modo composto mentre,con le mani nel giaccone grigio
usciva dal cancello girando a destra fino a sparire dalla mia vista.


Entrai nel salone generale riservato all'ala Sud del College
ed Harry,Louis,Liam e Niall si erano molto probabilmente impadroniti con la forza del divano centrale,
buttai la borsa sulla poltrona in modo poco accurato,gli occhi azzurri di Niall mi squadrarono da parte a parte e mi irrigidì di colpo:
aveva la capacità di leggermi,nel vero senso della parola,di tradurre i miei gesti,i miei atteggiamenti,il mio tono e il mio sguardo in pensieri,parole che pensavo,
era difficile capire chi fossi e quando qualuno ci riusciva ne ero letteralmente sorpresa e io francamente non amavo le sorprese perchè mi facevano sentire...prevedibile?Si,prevedibile ecco.
< E' successo qualcosa Ashley? > mi chiese prontamente Niall,a conferma di tutto ciò pensato prima,
< No,sto bene > mi limitai a rispondere ripoggiando rumorosamente la statuetta che maneggiavo sul mobiletto e con poca gentilezza mi dileguai dietro le arcate del salone per raggiungere la mia camera.
Solo i rumori ovattati dal cuscino che era diventato un tutt'uno con la mia faccia mi ricordava di essere ancora viva,
sarei potuta morire soffocata sotto lì,che ne so;la porta poco oliata della mia camera cigolò e Niall mi sfilò il cuscino dalle mani,
< Non credo che tu stia bene > suppose assumendo una smorfia tra il divertito e il preoccupato
< Ho avuto solo un crollo emotivo > spiegai puntando i gomiti sul materasso e tirandomi su con il busto,
< Non ne avevi uno da tempo > corrugò la fronte Niall,sapendo quante cose mi stressassero in quella scuola.Le parole di Malik mi rimbombarono nella testa e la cosa che mi dava più fastidio,che mi provocava dei pianti isterici era che aveva ragione.

Il giorno seguente camminai per i corridoi della Detrò più velocemente del solito,sperando magari di sparire da un momento all'altro,
aprì velocemente l'armadietto riponendo a malomodo nella sacca i libri di matematica,
< La dimostrazione per assurdo:spiegamela > quasì mi ordinò Malik spuntando come al suo solito dal nulla
< Non ho tempo da perdere,ripeti da Steile > lo congedai superandolo a grandi passi
< Chi,il secchione della classe?Preferisco la bocciatura piuttosto che farmi vedere con quello >  mi seguì a ruota mantenendo senza problemi il mio passo
< Quello,come lo chiami tu,è tra quelli con i voti più alti in tutti la Detrò ed è da 3 anni consecutivi nell'albo d'onore,non sottovalutarlo >
lo difesi prontamente rimanendo sulle mie,in realtà senza un preciso motivo, io e Steile Avons non avevamo niente in comune e francamente,non mi interessava averlo, < Acida oggi Morgan? > < Sono più paziente del solito,invece >puntai i talloni per terra fermandomi di scatto e girandomi a guardarlo
< Che c'è,astinenza?Da quanto non fai sesso? > poggiai l'indice sulle labbra corrugando la fronte in una finta espressione di concentrazione:
< Circa due giorni ma questo lo sai già,le doccie...le guardie... > gli riportai alla mente sorridendogli maliziosamente,alludendo a qualche parola chiave qua e in la,
< La tua lingua nella mia bocca... > continuò l'elenco, senza ritegno rispondendo al mio sorriso con altrettanta strafottenza
< Le tue mani nei miei jeans >
< Sono un ragazzo,dovrò pure approfittare dell'occasione>
fece spallucce lui, schioccai la lingua < Se lo dici tu..ci si vede >
camminai lentamente verso l'aula di Biologia < Ci vai al Fabric questo sabato? > mi chiese raggiungendomi permettendosi di non alzare di troppo la voce per farsi sentire
< Non ho idea di cosa ci sia sabato > mi fermai nuovamente tuttavia con una certa curiosità,
il Fabric era la discoteca più conosciuta di Londra,3 piani,5 sale per ogni musica,
< Una serata organizzata da alcuni rappresentanti della scuola,ci saranno tutti,mi sorprende che tu non lo sapessi.Gira sempre in sala mensa la voce >
< Purtroppo io non frequento i tavoli della mensa >
alzai un sopracciglio assumendo un tono ironico
< Non girava voce neanche nei letti? > la sua risposta ferì qualcosa in me che non davo a vedere da tanto tempo e il suo sarcasmo mi colpì in pieno,
lo squartai con gli occhi serrando la mascella mentre mi sentivo bollire dentro e con la paura di scoppiare a piangere
< Non volevo > biascicò grattandosi la nuca,Zayn Malik dispiaciuto ed imbarazzato?Potevo considerarmi Dio
ma in quella situazione la sensazione di impotenza si impadronì di me: < NON dire che ti dispiace perchè non è vero.Chi sei tu per potermi giudicare?Chi ti credi di essere?Sei solo un gran coglione che usa il pene al posto del cervello,ecco cosa sei >
gli buttai tutto contro digrignando di tanto in tanto i denti come se lo volessi mangiare vivo,fu probabilmente la campanella di inizio ora a salvarlo,
oppure quel briciolo di razionalità che mi era rimasto,voltai l'angolo e mi chiusi in bagno.




Lalalala.

Eccomi falala(?) Mi spiace di procedere così lentamente con questa ff ma avendone due mi preoccupo di andare avanti,
di continuare le ff su word per paura di perdere il filo del discorso o le idee, sono un tipo complicato lo so,yoh.
Comunque, ecco il quarto capitolo e visto che la lunghezza non risultava un problema l'ho allungato maggiormente per renderlo più sostanzioso
e per ripagare l'attesa nonostante le recensioni ragigunte* ancora grazie per farmi raggiungere in poco tempo i numeri di recensioni minimi, è sbalorditivo*
So, questa a mio parere è una ff particolare, non la renderò monotona come alcuni, questo in risposta ad alcuni che mi pregavano di non rovinarla,
spero davvero di procedere bene nel senso che vi possa piacere, sembrare diversa e non come le altre perchè voglio che ciò che scrivo vi rimanga in mente e vi colpisca,
è la base per la quale sono qui.
Okay,non mi dilungo yoh.

Il prossimo capitolo lo pubblicherò dopo 7 recensioni e voglio sapere se questa lunghezza vi piace,se vi piacciono le ff così lunghe di capitolo in capitolo :3
Bene,il mio lavoro è concluso.E' inutile ri-inserire il link per l'altra ff lo trovate nei capitoli precedenti u.u
Much love.Mel.

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Capitolo 5
*** 8 cm. ***


Quando aprì lentamente la porta dell'aula la professoressa Cardon mi squadrò da capo a piedi:
< 10 minuti di ritardo,ci ha voluto degnare della sua presenza Morgan? > mi chiese con fare retorico seguendomi con lo sguardo
mentre mi accomodavo vicino a Liam,smise di perseguitarmi con i suoi occhi contornati da circa 20 rughe-più o meno contate-
solo quando dovette indirizzare la classe alla pagina dell'argomento: < Affrontiamo nuovamente la Dimostrazione per Assurdo > cominciò,
< Come mai questi ritardi?Di solito la nostra Ashley è sempre puntuale,taciturna ed attenta sui libri > sussurrò Liam con fare amichevole
ma francamente,non volevo rispondergli.
Per un buon quarto d'ora il mio compagno di banco insistette sul farmi parlare,farmi ridere"qualsiasi cosa che mi risvegliasse da quel coma vegetale" c
ome diceva lui,nel quale ero caduta fissando il nero della lavagna
< Ash sei davvero strana oggi > sbuffò il ragazzo tornando con la testa sul quaderno
< E tu sei un bugiardo.Perchè non mi hai detto di Tamara? > chiesi fissando l'espressione
< Chi te lo ha detto?? >
< Lei,ieri,mi ha definito la tua mammina > alzai gli occhi al cielo, 
< Non era importante >
< Una ti da buca,tu piangi e non è importante?Se lo dici tu Payne. >
feci spallucce cercando di concludere il discorso ma la voglia di consolarlo era quasi incessantemente dentro di me
< Non voglio creare altri problemi,ne avete abbastanza con le vostre di vite e sono solo un coglione che piange > poggiai rumorosamente la penna sul banco voltandomi verso di lui: < Ti sei rincoglionito in una volta sola??Voi siete la mia vita,voi siete i miei amici e se non vi fidate voi di me,non chiedete aiuto a me non immagino che merda di vita avrei senza di voi! > cominciai a gesticolare in modo poco evidente,annuì stringendomi la mano e tornando,con l'altra a scrivere sul quaderno.

La porta poco oliata della mia camera si aprì di scatto e Louis,seguito da una chioma di ricci che identificai subito dopo come Harry si fiondò sul letto,
< La porta non era chiusa a chiave? > chiesi con evidente stupore indicando la porta ancora socchiusa che mi apprestai a chiudere un secondo dopo,
< chiavi di riserva! > affermò con aria sicura Harry,facendomi dondolare il mazzo di chiavi che avevo dato loro tempo prima sotto al naso,
< Ve le diedi "in caso di emergenza",che tipo di emergenza sarebbe? > alzai un sopracciglio non riuscendo probabilmente a trattenere un ghigno,
< L'emergenza è la serata al Fabric,tra due giorni! > spiegò Louis come se fosse la cosa più ovvia del mondo
< Si,ne avevo sentito parlare ma non so se ci andrò > accennai afferrando un libro per terra e aprendolo,concentrandomi su una parola a caso
< Stai scherzando spero >
< Che ci vado a fare? >
< A divertirti,a trovare bei ragazzi mentre noi rimorchieremo,a ballare >
seguì l'elenco contando gli elementi sulle dita delle mani Louis,
< E a sentirmi dire che sono troia > puntualizzai con una nota di stanchezza,
< Non sanno chi sei,deve importartene poco delle loro puttanate.Chiaro?? > fece Harry impostata più come un ordine che come una domanda
< Chiaro,ora...chi mi aiuta con fisica? > chiesi alzando il libro ancora chiuso < Ma che ti frega di Fisica! > chiese retoricamente Louis afferrandolo e gettandolo dall'altra parte della stanza < Louis! > lo rimproverai battendo i piedi per terra, < Scusa Ash ma ammettilo:hai bisogno di riposarti,di stare con i tuoi amici almeno un pomeriggio.Sei troppo stressata,la mattina studi,il pomeriggio anche e la notte non dormi e si sa il perchè.Rallenta. >
"E si sa il perchè"...era possibile che sembrasse una cosa così frequente quella di frequentare ragazzi la notte o forse ero io che cambiavo troppo velocemente letto? Probabilmente Harry colpì con un calcio Louis,sentì un urlo stridolo del tipo: < Ma che ho detto? > e si massaggiò una gamba
< Vorrà dire che starò qui a non far niente > sentenziai,
< Brava,impara dal maestro > si indicò con una certa fierezza Louis,
continuai non badando davvero a tutti i pensieri che stavo esternando fin troppo
< ORA BASTA > disse secco Harry alzandomi di peso dalla sedia e buttandomi fuori dalla camera,
< Louis alza quel culo grosso che ti trovi! > poi richiamò con poca finezza l'amico che era ancora comodamente sdraiato sul mio letto
< Non è grasso è solo ricco di proteine,carboidrati accumulati nel tempo > sentenziò lui uscendo.

Sarei dovuta rimanere nella mia camera,su quel cazzo di libro di fisica,magari osservando come una vecchietta dal balcone la gente che passeggiava nei cortili ma no,Harry Edward Styles doveva per forza portarmi in giro per l'istituto,buttando un "Che vuoi troia?" "Perchè la guardi?" a chiunque si voltasse a squadrarmi per almeno 1 minuto,
< Harry ti prego smettila > sibilai coprendomi il viso con le mani
< Se ti guardano devono capire che sono fuori luogo > si limitò a dire osservandomi mentre entravo nel panico
< Smettila di sputtanarmi e andiamo via,in un luogo meno trafficato > probabilmente gli balzò in mente un qualche doppio senso perchè i suoi occhi mi squadrarono con uno sguardo pieno di malizia e un sorriso sghembo
< Non-una-parola. > lo ammonì in anticipo poggiando l'indice sulle sue labbra,
<  Styles!  > lo richiamò una voce nel corridoio,NO,lui no,
< Malik! > ricambiò con entusiasmo il saluto dandogli una pacca sulla spalla < Come mai in giro per il college di pomeriggio? > gli chiese ignorandomi completamente, < Nulla,vediamo un po le solite facce > , si conoscevano?Come facevano?Perchè,quando e come?
Forse in quel momento qualcuno"ai piani alti" decise di mettermi in imbarazzo,perchè il cellulare di Styles squillò facendolo allontanare per rispondere,
< Riguardo oggi... > cominciò il moro
< Non importa >
< Mi hai perdonato? >
< No.Non mi importa,non ho detto che ti perdono >
puntualizzai io
< Come la fai lunga > sbuffò lui roteando gli occhi,
< Noi non ci conosciamo nemmeno > per quanto fossi incazzata, affermare una cosa del genere dopo averlo baciato in una doccia era alquanto imbarazzante
ma se dovevo incazzarmi,dovevo farlo per bene, < Le nostre labbra si > provocò lui,
< Ho dei tacchi alti 8 centimetri,potrei farti male > lo minacciai digrignando i denti
< Non saresti capace di avvicinarti a me senza baciarmi > affermò avvicinandosi con un passo deciso, emerita testa di cazzo,chi ti credi di essere?
< Perchè mi provochi sempre? > gli chiesi massaggiandomi una tempia e chiudendo un attimo gli occhi,era quasi una supplica a non sparare più cazzate forse,
< Sei tu che mi stai sempre tra i piedi > scrollò le spalle ma la maggior parte dei suoi muscoli erano contratti,come se la mia domanda lo avesse messo sulla difesa, < Tacchi da 8 centimetri.. > gli ricordai battendo due volte i piedi per terra, osservai come il suo sguardo saettava velocemente per tutto il corridoio,
tra la gente che ci passava e che ci osservava o che in ogni caso avrebbe potuto farlo senza problemi, era teso, forse fin troppo e potevo giurare di averlo sentito sospirare di sollievo appena la figura di Harry cominciò-con passo tranquillo- a riavvicinarsi a noi riponendo il cellulare nella tasca, < A Sabato > si limitò a dire congedandosi e per un secondo una sensazione di vuoto si impadronì di me nel vederlo voltarmi le spalle ed andare via, ero abituata anzi no, ero completamente dipendente dal modo nel quale con aria arrogante,sicura,piena di vanità pronunciava il mio cognome eppure quel giorno non aveva osato pronunciare neanche quello, ma che cazzo di complessi mi facevo?
La sua voce era,doveva essere antipatica,arrogante,presuntuosa e l'ultima cosa che avrei dovuto amare sentire sulla faccia della terra,
< Una certa Kelsie mi ha chiamato dicendo di avermi incontrato in discoteca, il che è strano visto che non ricordo di essere mai andato in discoteca.. > scoppiai in una risata nell'osservare come Harry,corrugando la fronte e incarnando le sopracciglia si accingeva a ricordare qualunque serata nella quale avesse fatto conquiste ma la maggior parte delle volte la sua memoria falliva, era solito ubriacarsi, rimorchiare, prendere numeri e dimenticare tutto il giorno dopo dopo una notte di inferno da sbronzo, era il circolo vitale di Harry Styles.



Woooooooooooooooooho.
Bene, ora che ho abbondantemente attirato la vostra attenzione(?)
Voglio farvi notare quanto è lungo il capitolo,amatemi yoh così recuperiamo tutto il tempo perso tra blocchi e dimenticanze varie C:
Allora grazie per tutte le recensioni e,per chi mi conosce seguendo la FF precedente,sa che non rispondo non per cattiveria o perchè me la tiro e bla bla bla(?) ma per pura pigrizia,sono una pigra assurda e non trovo mai il tempo per fare tutto ma giuro leggo tutto ciò che scrivete e francamente mi fate crepare dal ridere,grazie per tutto il buon umore che mi mettete :').
Nell'ultimo capitolo, pedofile-maniche che non siete altro(?) mi riferivo alla lunghezza del capitolo e tutte voi avete scritto qualche doppio senso,che teeeenerezza <3. okay la smetto lol
Ma so già che tutti avrete pensato male solo leggendo il titolo del capitolo,AMMETTETELO! AHAHAHAHAHA
Spero vi sia piaciuto lalalal,continuerò dopo 7 recensioni. Ow e per chi segue l'altra FF(Link nei capitoli precedenti) sappia che a momenti(quindi minuti) l'aggiornerò.
Much love.


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Capitolo 6
*** Oh Fuck you;I'm Ashley Morgan. ***


Saturday.
< Ashley butto la porta giù! >
minacciò Louis battendo i pugni alla porta della mia camera,
< Un attimo sono quasi pronta! > mi azzardai a rispondere mentre mi uccidevo per trovare i tacchi
< "Un attimo" un cazzo! Ora entro, che tu sia nuda o meno! > continuò Louis
< Tu non vedrai la mia Ashley nuda > lo fermò Niall probabilmente sogghignando, perchè  Dio aveva unito 3 idioti in un'unico gruppo?
la porta era abbastanza sottile da permettere di udire ogni impercettibile rumore e poi ci si chiedeva perchè tutti li sapevano tutto,
intanto Louis continuava a sbraitare aggiornandomi ansiosamente ogni minuto sull'orario;
appena riuscì a spalancare la porta della camera, allacciandomi ancora la stringa delle scarpe fulminai il ragazzo dai capelli ramati:
< Ma cosa cazzo ti urli Lou? > avrei seriamente voluto una risposta ma lui si limitò a ridermi in faccia:
< Sei buffa! > ammise indicando i capelli in condizioni più o meno pietose, < Cammina. > scandì bene l'ordine spingendolo nel corridoio.

Appena ci avvicinammo all'entrata del Fabric potevo giurare di sentire le pareti rimbombare
e appena la massiccia porta si spalancò fui investita dalla musica assordante < Non ci sento più! > urlò Niall appena dentro, tappandosi le orecchie,
lo osservai in silenzio e appena i suoi occhi azzurri ricaddero su di me gli sorrisi per la prima volta nella serata, era una situazione particolare la nostra:
capitavano giorni nei quali eravamo una cosa sola e giorni nei quali bastava un sorriso per tutta la giornata ma almeno lui per me c'era sempre.
Mi allontanai dalla pista da ballo, più ci stavo lontana meglio era e mi accomodai su un basso, bassissimo divanetto nel quale affondai un secondo dopo.
Nelle prime due ore della serata decisi, spinta forse dal fatto che mi ero avvolta-per l'occasione­- in uno strettissimo, scomodissimo vestito,
di ballare con qualunque ragazzo mi mangiasse con gli occhi, il gatto perde il pelo ma non il vizio no?
Quando la musica si alzò improvvisamente, facendo rimbombare le casse poste esattamente sulla pista da ballo, il ragazzo del quale non mi preoccupai neanche di sapere il nome cominciò a strusciarsi contro di me e sentì le sue mani sui miei fianchi:
< Giù le mani o te le cionco > mi limitai a dire puntandogli un dito contro e questo si allontanò di parecchi passi,
< Siamo diretti, Morgan ? > quella voce, quel modo così strafottente di scandire il mio nome,
mi voltai verso di lui,stringendo gli occhi per focalizzare la sua sicura nella penombra della discoteca,
< Mai abbastanza, Zayn > mi sentì in vena di chiamarlo per nome e di sorprenderlo,
non potevo soffermarmi sempre sullo stesso piano dovevo saperlo provocare, innervosire di mia iniziativa,
alzò un sopracciglio evidentemente sorpreso dal tono con il quale pronunciai il suo nome, quasi a volerglielo sottolineare
< Hai preso confidenza? > chiese e non potei non notare il cambiamento dalla 1°persona plurale che usavamo sempre in segno di sfida, al "Tu" che mi aveva appena rivolto ,
< Siamo sempre tra i piedi? >
< Non si risponde ad una domanda con una domanda >
si morse un labbro squadrandomi da capo a piedi
< Allora Non sciuparmi > gli rialzai il volto con l'indice, vantandomi davanti ai suoi occhi malgrado,
accentuando di tre volte ogni mio movimento in modo troppo teatrale e pieno di vanità, non c'era un vero dialogo o un vero ragionamento logico,
era un susseguirsi di frecciatine, frasi alle quali prima o poi qualcuno dei due sarebbe crollato con un apprezzamento verso l'altro,
un segno di cedimento o di sottomissione all'altro, DOVEVA crollare ai miei piedi, oramai era una questione personale.
Quando la traccia successiva si fece spazio mentre la precedente, meno ritmata andava sfumando, Zayn mi si avvicinò, afferrandomi i fianchi
< Divertiti piuttosto, sei un palo > criticò il mio tralasciabile modo di ballare,
la prima domanda che avrei potuto fargli sarebbe stata: "Chi ti credi di essere per criticare come ballo? "
ma francamente, il tocco di Malik mi confondeva le idee perchè, ammettiamolo: ci sapeva fare;
< Non sono un palo, è che non capite la vera danza! > cercai di buttarla sul ridere,
< Va bene, ballerina professionista ora balla > rise per davvero e devo dirlo? La sua risata era fottutamente perfetta.

Era possibile che la mia capacità di controllarmi era realmente scarsa? Il volume, il ritmo nelle casse non mi permetteva di ragionare razionalmente
così mi buttai per il resto dell'ora sul divanetto che mi aveva probabilmente sia accolto che aspettato dall'inizio della serata,
i faretti psichedelici della discoteca furono coperti da una minigonna che mi si posizionò davanti:
< il tuo tunnel per treni è proprio davanti ai miei occhi, spostati > mi limitai a dire squadrando dal basso all'alto Vaiolette Hamilton, attorcigliata in un qualcosa che più che un vestito, ricordava un fagottino,
< Sgualdrina come sempre > arricciò le labbra in un'espressione di disgusto osservandomi uscendosene con un insulto buttato a cazzo
< E dimmi, con il tuo scarso metro e una banana, riesci a non farti pestare nella pista da ballo? > chiesi puntando alla sua poco, se non per niente, slanciata figura che si salvava malapena sui trampoli,
< Non serve essere solo alti per essere belli Morgan> spiegò ravvivandosi la chioma nera
< Me ne rendo conto Hamilton ma se dobbiamo dirla tutta tu sembri proprio messa in lavatrice e restrintasi con il lavaggio >
una delle sue compagne,
avvolta in un vestito imbarazzante come quello della nana di fronte a me si intromise:
< Piuttosto che rimanere qui dovresti aiutare i tuoi amori,non stanno incassando i pugni molto bene.. >
Vaiolette continuò: < Effettivamente nell'altra sala le stanno prendendo > e si lasciò andare ad una sguaiata e insensibile risata,
Dio cosa mi tratteneva ancora dal buttarla sotto una macchina?
Mi alzai incamminandomi con passo svelto verso i corridoi del locale senza una meta precisa ma la solita folla di ragazzi che si ammassava in modo fin troppo strano in una delle piste da ballo mi attirò come se avessi avuto un doppio senso, ora hai anche i super-poteri Ashley,brava.
Mi feci largo tra la folla, a volte pestando appositamente qualche piede con i miei tacchi sottili, la scena non era delle migliori:
Louis, Niall, Harry e Liam davano o ricevevano pugni da 5 ragazzi abbastanza massicci e porca puttana non li aiutava nessuno,
gli occhi azzurri di Niall erano concentrati a sferrare pugni ad uno più alto di lui che non si preoccupava a buttarlo giù senza problemi,
cominciai ad urlare i loro nomi, sperando che il mio tono che ricordava più un richiamo di una maestra incazzata attirasse la loro attenzione verso di me ma le uniche risposte che mi vennero contro furono: < Ashley non rompere il cazzo ora! > <  Ashley cosa cazzo vuoi? > < Smettila di distrarci Ash stai zitta per l'amore del Cielo!> aspetta, aspetta, aspetta... mi avevano mandato a fanculo per davvero ?
La rabbia che cominciava a ribollire dentro si placò appena mi resi conto forse troppo tardi della situazione nella quale si trovava Liam,
buttai un urlo che ben pochi udirono nel fracasso della musica e corsi a mio malgrado, magari sembrando un canguro ferito sui tacchi verso di lui, rialzandolo
< Siete delle teste di cazzo! >
< Tu stanne fuori >
ringhiò il ragazzo di fronte a me, più pompato degli altri Liam mi spinse con ben poca dolcezza fuori dal centro:
< FATTI I CAZZI TUOI ASH! > urlò evidentemente infastidito dalla mia intromissione, ma certo Liam posso mettermi comodamente sul divano ad osservare come venite portati all'ospedale con comodo!
Saettai lo sguardo nella scena deplorevole alla quale assistevo,
Harry forse era stato scambiato per un sacco da box ma quando cadde senza più rialzarsi me ne preoccupai seriamente:
< Coglione lascialo! > allontanai quell'altro che era più steroidi che pelle,
< Troia e tu che vuoi ora? > si permise di chiedermi con evidente agitazione e rabbia
< Troia lo è tua madre > risposi sbuffando e piegandomi su Harry,
probabilmente era abbastanza ridicola quella scena perchè avevo la caratteristica di diventare di un rosso carminio in viso ogni qualvolta mi capitava di urlare più del dovuto, fumare non aiutava di certo i miei polmoni e soprattutto cominciavo a gesticolare in modo scomposto,
< Tutti dicono che sei Troia, perchè non dovresti esserlo? > stuzzicò ancora di più porgendomi una domanda retorica;
slacciai una delle scarpe rimanendo scalza e gliela tirai come una vecchietta che lancia pantofole dal balcone,
l'immenso odio che provavo fu ri-compensato in parte dalla perfetta traiettoria che la scarpa prese, colpendo in pieno la gamba del ragazzo;
le mani di Zayn mi afferrarono gli avambracci tirandomi via di forza < Ti lancio l'altra tra le palle! > continuai a buttare urla mentre mi trascinavano completamente fuori dal locale.
Appena nel parcheggio Zayn mi buttò letteralmente in macchina, gli interni erano freddi e in pelle, un design curato in ogni particolare e dei finestrini tendenti al nero, si coccolava il nostro Malik, scappò al posto di guida e mettendo in moto quasi per paura che potessi scappare,
< Hai tirato una scarpa ad un ragazzo > ruppe il silenzio lui con una considerazione del tutto ovvia
< E costavano pure 60 sterline, emerito stronzo > sbuffai seriamente irritata dal paio di scarpe buttato; continuai a buttare urla,a sbattere i piedi sui tappetini della macchina fino a quando non mi ritrovai nella camera di Malik senza neanche averci pensato, mi portò nel bagno di peso prendendomi in braccio e poggiandomi con poca grazia nella vasca
< Malik che minchia f > un'ondata di acqua gelida mi perforò la schiena, la testa, il petto, inzuppandomi i vestiti i capelli e il viso che ricordava oramai più un'opera astratta-e piena di colori- di Picasso
< Cosa cazzo ti è saltato in mente?? > urlai ancora sotto l'acqua guardandolo allibita,
< Dovevi seriamente calmarti, una doccia d'acqua fredda ti farà bene > sentenziò lui quasi a voler giustificare una mossa così idiota;
senza pensarci due volte gli afferrai i bordi della maglia e lo tirai sotto il getto con me, sentì un gemito di dolore quando il suo ginocchio andò a sbattere allo spigolo della vasca-doccia ma sinceramente non me ne importava più di tanto, la sensazione di potenza che mi invase quando la sua maglia fu completamente bagnata, mentre la sua cresta andava lentamente scomparendo man mano che il gel che la teneva su scivolava via sul suo viso , mi fece ridere di gusto osservando il ragazzo sdraiato sopra di me strizzarsi la maglia,
< Sei una troia > si limitò a dire soffocando un sorriso e fissandomi negli occhi
< Oh andiamo Malik, questa frase l'abbiamo già sentita da mezza scuola, sii più creativo! > cominciai a gesticolare io in preda alle risate,
fu come se una sensazione di adrenalina e divertimento si fosse scaricata tutta insieme, come se l'acqua avesse liberato la mia voglia di ridere
< Le mie fantasie sono tutte concentrate sul tuo vestito bagnato > ammise indicando il vestito che oramai non si poteva più definire tale,
< Astinenza Malik? > chiesi alzando un sopracciglio,
< Non hai idea di quanta > affermò mordendosi il labbro inferiore e portandosi una mano sulla fronte, sentì la voglia di saltargli addosso e per un momento mi spaventai della violenza, della forza con la quale stavo cercando di reprimere insistentemente la voglia di baciarlo.
Rimanemmo per qualche minuto in silenzio, mentre continuavo a muovermi in modo scomposto abbassando ripetutamente il vestito bagnato mentre il getto d'acqua continuava a scivolare nella vasca mentre noi due eravamo accovacciati l'uno di fronte all'altro,
< Ashley > mi richiamò con tono atono, alzai lo sguardo verso di lui
< Smettila di provocarmi > supplicò in un sospiro di rassegnazione, aggrottai le sopracciglia:
< Che ho fatto ora? >
< Tu niente ma sei...Nulla >
< Sentimentale il nostro Malik? >
chiesi in modo retorico cercando di ignorare l'improvviso attacco cardiaco che mi era venuto prima che Malik lasciasse la frase in sospeso, "sei..." cosa sono? Cosa cazzo sono dimmelo!
< E tu sei una rompi palle, siamo pari > aveva lo sguardo basso e si massaggiava continuamente le tempie, c'era qualcosa che lo turbava,
< Zayn c'è qualcosa che non va? > ora si che mi sentivo una completa idiota ma aspettai comunque una sua risposta, un suo sguardo ma niente,
rimase immobile fissando l'acqua scendere giù nelle tubature e stranamente quel silenzio mi stava uccidendo, sentivo di aver fatto io qualcosa di male,
di aver sbagliato io, di averlo reso io così taciturno e che insomma io fossi il problema ma la cosa più strana-se possiamo definirla così- era che me ne importava.
Solo dopo avermi fatto passare le pene dell'inferno mi fotografò letteralmente con lo sguardo,
gattono velocemente verso di me, sfiorandomi il collo con le labbra,
abbassai istintivamente il mio viso verso il suo cercando il contatto con la sua bocca ma lui si tirò con uno scatto fulmineo e inaspettato indietro:
< Noi abbiamo ancora un conto in sospeso Morgan.. > Mi ricordò riferendosi al fatto che, fino a quando non sarei cascata ai suoi piedi,
lui mi sarebbe rimasto sempre intorno con quei suoi atteggiamenti provocanti;
si alzò in piedi, spegnendo finalmente il getto dell'acqua e uscendo dalla vasca < Stai scherzando spero! > affermai,
posta più come una domanda retorica visto il mio tono diventato distrattamente meravigliato e stridulo
< Perchè dovrei? > chiese distrattamente osservandomi dallo specchio, mentre tornava a torturarsi vanitosamente i suoi capelli
< Perchè... Dio, sono Ashley Morgan! > uscì dalla vasca, battendo i piedi sul tappeto  morbido e in modo insonoro 
< Grazie al cazzo Morgan! >
< No, non hai capito, solo io posso fare questo.. >
gli chiarì sfiorandogli le labbra, per poi passare all'incavo tra la spalla e il collo,
sentì le sue mani afferrarmi i fianchi
< E solo io, cazzo, posso fare questo > feci scivolare la mia mano sotto la sua maglietta bagnata mordendogli il labbro,
la sua mano scivolò sulla mia guancia accarezzandola e avvicinando il suo viso al mio ma appena le sue labbra si incurvarono alla ricerca delle mie mi allontanai a debita distanza in un momento che lui non colse al volo, sorrise capendo il gioco che ero sicura di saper fare, di portare avanti - e di vincere, ovvio -
< Impari in fretta vedo > sentenziò, tralasciai il fatto che lui non era in grado di insegnarmi niente, come può l'alunno insegnare al maestro?
< Non sperarci troppo, tra noi due c'è un alunno e il maestro e ti dico un segreto: sono io quella che insegna >
< E' così segreto che francamente Morgan, non lo sai neanche tu >
portai i capelli dietro le spalle, prima di uscire dalla sua camera udì un suo ghigno,
< Smettila di guardarmi il culo Malik >
< Non ci posso far niente, mi spiace ma continuerò >
si scusò rimanendo  poggiato allo stipite della porta del bagno;
uscì scuotendo in modo esasperato la testa e mi diressi alla 211, la mia cara, calda, sicura, accogliente camera sperando che non mi prendessi una polmonite nel tragitto.

Di notte dei brusii troppo forti per essere le 3.30 di notte mi svegliarono:
< Io non busso! > si rifiutò una voce troppo vicina alla mia camera, probabilmente fuori alla porta
< Muoviti Niall! > lo incitò un altro che potevo identificare come Harry a questo punto,
< Io non sveglio le persone alle 3.30 di notte! >
< Beh c'è sempre una prima volta! >
< Ma la smettete? Siete due idioti, che ci vuole a bussare ad una cazzo di porta? >
chiese Louis probabilmente sbuffando,
sarei potuta andare ad aprire loro e lasciargli sorpresi, ma era ancora più divertente lasciarli fuori mentre si mangiavano tra loro ,
< Allora bussa tu ma poi ci parli tu con lei perchè io non voglio nessun pugno! > lo spinse Niall
< Ne hai presi già troppi di tuo > gli lanciò una frecciatina Liam,
< Okay, busso io va bene?? > nessuno rispose e subito 4 battiti forti si fecero sentire alla porta
< Chi è? > chiesi imitando una voce infastidita e impastata dal sonno < Siamo noi.. > esordì Harry come se chiunque si presentasse alle 3.30 del mattino
< Harry non ti apro > affermai fermamente convinta perchè- dopotutto - loro si erano messi nei guai, non mi avevano avvisato e non avevano voluto il mio aiuto,
< Dai Ashley, vogliamo parlarti >
< Fatti vostri >
< Ash sono Louis, aprimi dai >
< Non apro neanche a te! >
chiarì
< Sono Niall... > provò il biondo abbastanza sicuro di un rifiuto che fu per l'appunto quello che ebbe in risposta,
< Ashley dobbiamo parlare! Apri questa cazzo di porta! > Liam tirò un leggero e poco rumoroso pugno alla porta
< Tu per primo con me non ci parli! > alzai di un ottavo la voce come se fosse di fronte a me, tu non vuoi il mio aiuto? Tu mi ignori quando corro ad aiutarti? Tu mi spingi via con poca eleganza?Bene, sono cazzi tuoi ora.
Calò d'un tratto il silenzio e rimasi in ascolto: < Noi andiamo a dormire, comunque ci dispiace... > sibilò dall'altra parte della porta Liam,
evitai di rispondere per evitare di essere... troppo,
in tutti i sensi:
troppo buona, troppo cattiva, troppo acida, troppo dolce e tornai ad affondare il viso nel cuscino.


So Say Hello to Falsetto in 3.2.1 Swag.

Non centra un cazzo come titolo ma cazz,quella canzone mi ha ucciso circa 3435442 volte,meglio di Gesù,yoh.
So, visto che non vi deludo mai?Se faccio tardi mi faccio sempre perdonare per bene con dei bei e completi capitoli,dite grazie che non vi ho tenuto sulle spine con un finale aperto ee
Allorsssss, so che è lungo come capitolo*CAPITOLO,non altro,maniache* quindi voglio sapere se i capitoli così impostati vi piacicono
se vi piace leggere un capitolo con questa lunghezza altrimenti posso benissimo accorciare,non c'è problema u.u
Le recensioni mi fanno morire e prometto che alle recensioni che lascerete da questo capitolo in poi risponderò *spara coriandoli*

è un miracolo,lo so ma devo imparare a ricordarmene e ad avere tempo per rispondere a tutti anche perchè crepo ogni volta che scrivete delle recensioni perverse,graazie :'D.
Okay, Sssso:

Continuerò dopo 9 recensioni e ricordate che,tra qualche minuto*il tempo di aggiustare il tutto* pubblicherò il nuovo capitolo dell'altra FF
*che trovate alla fine dei capitoli precedenti* quindi date uno sguardo.
Much love.

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Capitolo 7
*** Richards Adams. ***


Il suono della campanella che segnava la fine della quinta ora mi fece scattare fuori dalla porta dell'aula di Biologia
nascondendomi tra la massa di gente che si affollava nei corridoi per raggiungere la mensa, ma qualcosa- o meglio qualcuno - mi si parò davanti appositamente:
< Dove credevi di andare? > mi chiese visibilmente irritato Liam, alzai il viso di un bel po,
quella mattina incontrare i suoi occhi era più difficile del solito e per quanto avessi un'altezza abbastanza rilevante,
senza tacchi potevo sentirmi una nana vicino a Liam Payne < A mangiare >
< Bene, era proprio quello che volevo sentirmi dire > concluse prendendomi per un braccio e portandomi di peso in sala mensa,
facendomi accomodare con ben poca amichevolezza al solito tavolo,
< Era ora che ti facessi vedere! > esclamò Niall esasperato buttando le braccia al cielo
< Ieri siamo tornati presto per vedere che fine avessi fatto > mi avvisò Louis e la intesi come una richiesta di gratitudine nei loro confronti
< Oh grazie, ma non dovevate, infondo la parte più bella, quella più difficile dove dovevate calmarmi ve la siete saltata >
< Eravamo...impegnati >
spiegò Harry
< In una rissa, ecco dove eravate "impegnati" a buttarmi un "Vaffanculo Ash- Smettila- Vattene " a testa > ricordai con tono più duro
< Ash non volevamo, ce ne siamo resi conto solo dopo. Tu volevi solo aiutarci > si scusò Liam
< Tu devi solo tacere! Sei stato il primo, se non quello più schietto, a mandarmi a fanculo non fiatare! > lo rimproverai
< Ero nervoso. Quel tipo era il fidanzato di Tamara a quanto pare,lei gli ha raccontato che ho cercato di scoparmela, grande stronzata >
< ALT. Cosa ha detto quella puttana?? >
richiesi conferma sperando di aver sentito male, che ne so magari ero diventata sorda tutto d'un tratto
< Che Tamara ha raccontato che quella sera dell'appuntamento ho cercato di scoparmela, il bello è che 1.Non è vero e 2. Non mi aveva neanche detto di essere fidanzata >
< Gran bella puttana > sentenziò Louis con nonchalance
< Ho bisogno di fumare, subito > scossi la testa afferrando dalla borsa il pacco di sigarette e uscendo nel cortile.
Un ragazzo biondo, e sottile - non che non avesse massa muscolare perchè quella c'era eccome- sedeva sotto la quercia del cortile,
mentre con lo sguardo saettava tra le pagine del libro che teneva tra le mani, quando notò che il mio sguardo si era posato su di lui mi sorrise
< E' di Richards Adams > spiegò alzando il libro dalla copertina bianca
<  Lo lessi parecchio tempo fa > risposi in un piccolo sorriso, in effetti la vera cosa che mi aveva attirato nell'osservarlo era stato proprio quel libro del quale mi drogavo pochi mesi prima,
< Non tutti leggono Adams, è una sorpresa! > e nei suoi occhi castani vidi una luce accendersi,
< Sei nuovo? >
chiesi non riuscendo a inquadrare bene il suo volto tra quelli di consuetudine nei corridoi
< No, veramente sono sempre esistito > disse in una risata
< Ma non mi piace mettermi in mostra > spiegò ricomponendo la sua risata in un sorriso
< Capisco. Comunque piacere io sono... >
< Ashley Morgan, lo so >
anticipò mantenendo la stessa espressione serena e allegra, la mia mano rimase a mezz'aria tesa verso di lui e strabuzzai gli occhi
< Ho sentito parlare di te e sei più bella di quanto mi raccontassero > si lasciò scappare ma a differenza di quanto mi immaginavo
non ci fu nessun tentativo- da parte sua - di rimangiarsi ciò che aveva appena detto, ne era fermamente convinto e cominciavo a pensare che con quei suoi modi di fare, quei suoi complimenti e con quella sua sicurezza in fatto di donne era esperto
< Grazie. Fumi? > chiesi porgendogli il pacchetto delle malboro, scosse la testa:
<  No grazie. Ho smesso un po di tempo fa > , chiusi gli occhi a due piccole fessure scrutandolo
< Ma tu chi sei? > chiesi incuriosita dal suo modo di fare
< Cory Tans > si limitò a rispondere
< Mh > mugugnai ancora sovrappensiero, non era possibile che un tipo del genere non rientrasse nelle mie conoscenze
< Ci vediamo in giro allora Cory > conclusi appena mi accorsi che la sigaretta mi si stava oramai sgretolando tra le mani, girai i tacchi
< Ashley! > mi richiamò
< Si? >
< Stasera sei libera? >
sorrisi, più a me stessa  in un modo pieno di vanità, che a lui
< Si, direi di si >
< Ci vediamo nel cortile del college? >
incarnai le sopracciglia, con un sorriso sghembo ancora sul volto a quella strana richiesta
< Domani ho gli esami di Fisica, non posso permettermi di uscire ma neanche di dormire sui libri > spiegò grattandosi la nuca
< Si può fare, alle 22.00 qui. Ci si vede, Tans >
finì facendogli un cenno della mano appena gli voltai nuovamente le spalle.
Non ero abituata a chiamare, in modo così provocatorio e pieno di fierezza un ragazzo per cognome se non Malik e l'effetto era piuttosto strano,
perchè di solito vi era una risposta piena di ironia e vanità dalla parte opposta, quando si parlava con il moro mentre in quel momento avevo davanti un personaggio particolare, che di santo aveva poco ma di ribelle ancora meno.

22.00 pm
< Dove vai? > mi chiese Niall poggiandosi allo stipite della porta
< Devo incontrarmi con un ragazzo in cortile e per favore, fuori dalle palle voi 4 > spiegai mettendomi il giubbotto in pelle
< Noi? Tra le palle? Ma quando mai? > fece Niall indicandosi offeso
< L'ultima volta che incontrai un ragazzo rimanendo nel college voi vi aggregaste fingendovi dei gay arrapati > gli ricordai alzando un sopracciglio
< Questa volta ce ne staremo buoni; ci hai perdonato? > chiese tornando per un secondo serio,
mi chiusi nelle spalle: < Si, penso di si, non è colpa vostra se vi siete trovati in quella situazione e non dovevo essere così impulsiva >
< Noi ti amiamo Ash, ricordatelo >
disse abbracciandomi, affondai la testa nel suo petto: il profumo di Horan di Abercrombie mi penetrò nelle narici,
Dio incollatemi a Niall Horan per sempre; poggiò le sue labbra sulla mia testa, accarezzandomi la schiena
< E' una cosa seria? > chiese e la sua voce rimbombò dalla sua gabbia toracica al suo timpano, soffocai una risata affondando il viso nella sua maglietta:
< Horan meno canne per favore >
< Scoperai anche stasera vero? >
chiese in un sospiro oramai arreso
< Ho bisogno di divertirmi > mi giustificai allontanando un attimo il viso dal suo petto per guardarlo negli occhi azzurri
< Potresti anche divertirti con la persona che ami > spiegò,
non gli andava bene il mio modo di divertirmi: era il tipo di ragazzo per il quale una ragazza avrebbe dovuto pagare
ma- a mio parere- era sempre stato troppo buono e si sa che ad essere buoni non ci si guadagna mai niente.


Swwwwwag.

Alllllllora: Visto che go risposto a tutte le recensioni?Di tutte e due le ff oddio mi sento Dio tfrgoethgnfgtodrfnero.
Solo che dopo mi è venuto il crampo alla mano LooooL. So, come al solito scusate il ritardo ma il pc si spegneva sempre e non salvava le modifiche,
ora non ho più questo problema perchè il mio carifffimo papà lo ha portato ad aggiustare ed eccolo come nuovo(O quasi c': ).
E' un capitolo abbastanza lungo ed ho scelto di continuare più o meno con questa lunghezza(del capitolo pervertite e.e)
in modo da farmi perdonare per qualsiasi ritardo o roba simile e procedere bene e.e questa storia è solo agli inizi e non avete idea di cosa vi aspetti! :'D

Tornando alla storia: continuerò dopo 8 recensioni e vi do un minuscolo spoiler...










SPOILER:
Oltre ad un accenno ad una serata movimentata ci sarà un momento nel quale la protagonista,cercherà di riassemblare tutto ciò che ha creato nella sua vita e nel suo letto.
Avrà davvero risolto qualcosa con i suoi modi di fare? E soprattutto...perchè questo biondino si ostinava a dire cose sbagliate al momento sbagliato?


Mi sento tanto un'idiota a parlare così ma okay lol
So,al prossimo!
Mel.

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Capitolo 8
*** It's so Easy. ***


Cory aprì con uno scatto alla serratura la porta della sua camera, tirandomi dentro, cazzo ora si che ci si divertiva;
quella fu una serata veloce, poche chiacchiere, fuori si gelava quindi era meglio andare subito al sodo anche perchè dovevo ammetterlo:
Tans era sexy, non come Malik ma ci si accontentava...
WAIT, Morgan che puttanate vai a pensare? Tans è  Tans e Malik... beh è Malik sono due cose differenti ed ora tu stai per farti Tans, non altri okay?
A volte pensavo di andare seriamente da uno psicanalista, i miei monologhi erano fin troppo frequenti se non indipendenti, andavano contro ogni mia logica
ma tante altre volte mi ricordavo che grazie a loro potevo comodamente parlare con qualcuno quando ero sola;
il biondo premette sulle mie labbra, ispezionando la mia bocca e facendo scivolare la mano sotto ai jeans, li abbassò lentamente e appena se ne liberò sbottonò la camicia permettendomi di fare altrettanto.
Mi baciò un'altra volta, per poi passare al collo
< Morgan > sibilò tra un bacio e l'altro
< Eh? > chiesi scocciata: come cazzo puoi chiamarmi in un momento del genere, SPIEGAMELO;
< Le voci non mentivano > disse sovrappensiero scendendo con dei movimenti lenti verso la mia pancia,
< Come scusa? > chiesi alzandomi sui gomiti e guardandolo torva,
< Beh si, si diceva in giro che eri provocante a letto > spiegò lui con molta nonchalance, baciandomi avidamente il collo,
sentivo il modo con il quale stava impazzendo nello sfiorarmi, incarnai le sopracciglia cercando almeno un minimo complimento in quella frase:
no, non c'era ed era strano, perchè fino a qualche giorno fa avrei sorriso in modo bastardo ad una frase del genere;
chiusi un secondo gli occhi respirando profondamente e senza che me ne accorgessi le sue mani scivolarono dietro la mia schiena, gli unici brividi che mi pervasero furono quelli delle sue mani gelate, Ashley è solo una notte, solo una.

La suoneria del cellulare mi perforò i timpani,
lo afferrai dal comodino, la luce accecante dello schermo mi risvegliò di colpo e finalmente spensi la sveglia impostata di consuetudine alle 3.30 del mattino,
< Dove vai? > mugugnò il biondo appena vide la mia schiena completamente nuda scoprirsi dalle lenzuola,
< In camera, come al solito >, sentì le sue dita scendere e salire delicatamente sulla mia schiena,
rimasi seduta aspettando che le sue mani si togliessero dal mio corpo, non avevo piacere a quel tocco ed era risaputo;
afferrai i vestiti della sera prima, sfilai una sigaretta dal pacchetto di Malboro oramai semivuoto
< Ci vediamo in giro, Ashley > sorrise lui ancora sotto le coperte, tirando su solo il petto per sorridermi con gli occhi ancora socchiusi dal sonno
< Speriamo di no Tans. Spero proprio di no > risposi schioccando la lingua scocciata e chiudendomi alle spalle la porta della sua camera.

Corsio nei corridoi cercando di fare il meno rumore possibile,
correndo sulle punte ma quando non mi sentì totalmente sola in quel corridoio e mi sentì osservata mi voltai di scatto e con il cuore in gola da tutte le parti;
quando incontrai i suoi occhi color miele e il suo fottuto sorriso bastardo compiaciuto della mia espressione di terrore mi ricomposi riassumendo una certa freddezza:
< pura informazione: andiamo a letto con i vicini di camera? > chiesi chiedendomi come me lo ritrovassi davanti ogni fottuta mattina,
sorrise in modo sghembo: < Non ne ho idea Morgan. Nottataccia? > chiese quasi a leggermi nel pensiero,
< E' stato un incubo > portai la testa indietro chiudendo un attimo gli occhi prima di accorgermi di come mi stessi sputtanando,
la sua risata eccheggiò ancora di più nel corridoio isolato, gli feci cenno di tacere trovandomi nel bel mezzo della stanza: < Sh. idiota così ci sentono! >
lo rimproverai, aprì bocca per ribattere ma una ragazza mugugnò qualcosa di poco chiaro nella camera dalla quale mi osservava lui e così rimase con il fiato a mezz'aria prima di farmi un cenno con il mento e chiudersi nuovamente dentro.

Liam schioccò le sue dita davanti al mio viso, scossi violentemente la testa  per risvegliarmi
< Che c'è? > chiesi stiracchiandomi sulla bassa sedia in legno dell'aula
< C'è che stai dormendo in piedi. Concluso qualcosa stanotte? > chiese probabilmente informato da Niall,
< Si, hai mai avuto dubbi su cosa io riesca a fare in una serata? >
< Mai. A che ora sei rientrata in camera? >
< 3.30 >
risposi stropicciandomi gli occhi e soffocando uno sbadiglio
< Non sei mai così stanca quando rientri a quell'ora in camera, successo qualcosa? > chiese scrutandomi con i suoi occhi castano scuro,
sembrava una cosa così tremendamente naturale che le sue domande venivano fuori come nulla, gettai la testa indietro, fissando il soffitto gialligno
< E' stato orribile Liam > spiegai chiudendo gli occhi
< Non capisco... > incarnò le sopracciglia inclinando leggermente la testa verso destra,
< Che non mi sono neanche divertita. Neanche un poco. Mi è passata improvvisamente la voglia di fare tutto questo > spiegai in un imbarazzo che cercai di nascondere chiudendo con forza le palpebre
< Stai scherzando? > chiese con tono scettico, scossi forzatamente la testa
< No, purtroppo no >, gli si illuminarono gli occhi e un sorriso ebete a mio avviso fuori luogo gli riempì il viso, strappò la prima pagina di quaderno accartocciandola e scagliandola verso Harry, qualche banco più avanti, il riccio si girò fulminando con gli occhi tutta la fila dietro di lui
< Harry ! > lo richiamò Liam sventolando la mano in modo poco evidente, nascondendosi dietro le teste dei compagni dinanzi evitando gli sguardi della Smith intenta a torturare il povero ragazzo capitato alla lavagna
< Che minchia tiri le carte Payne? > gli bisbigliò Harry
< Taci idiota: Morgan ha messo la testa apposto! > affermò esaltandosi ed indicandomi con enfasi... sta scherzando spero;
il riccio squadrò entrambi alzando un sopracciglio cercando di capire l'argomento
< ..Ne parliamo dopo > finì tornando a seguire la lezione,
< Non metterò mai la testa apposto Payne, mettiti l'animo in pace > .
Finita la 3° ora di lezione, quando la campanella risvegliò un ammasso di bufali intenti a scappare dall'aula neanche andasse a fuoco,
sgattaiolai in bagno aprendo per quanto possibile la valvola dell'acqua fredda e immergendoci sotto le mani,
chiusi un attimo gli occhi appena sentì i nervi sciogliersi sotto al getto ma li riaprì appena un'anta dei bagni singoli si aprì:
una ragazza rossa, i cui capelli ricadevano mossi e lunghi sulle spalle e che si reggeva su dei tacchi non rilevanti uscì ravvivandosi i capelli arrossendo di colpo incrociando il mio sguardo, una figura più alta e massiccia che di femminile aveva ben poco la seguì fuori... no aspetta, quella non è una ragazza;
il ragazzo aprì maggiormente gli occhi dalla sorpresa quando vide i miei occhi saettare da una parte all'altra nel bagno per capire la scena e permettendomi di notare le svariate sfumature dal marrone scuro, al nocciola, al color miele che davano alle sue iridi una luce meravigliosa,
< Buongiorno Morgan > salutò con una voce più rauca del solito
< Troppe sigarette Malik? Hai una voce da troll > chiesi importandomene ben poco e tornando a sciacquare con cura le mani
< Mi sono svegliato da poco.. >
< Nel bagno delle ragazze? >
chiesi guardandolo scettica e "impacchettando" le mani nella carta che si inumidì poco dopo per poi finire nel cestino,
< Sono qui solo perchè dovevo finire qualcosa con una persona > spiegò facendo il vago e aggiustandosi la maglietta attillata tirata un po troppo su,
< E questa persona ha i capelli rossi, dei tacchi, labbra carnose ed è di sesso opposto al tuo > elencai riassumendo le poche cose che avevo potuto osservare della ragazza scappata via qualche minuto prima
< Perspicace! > mi complimentò
< Faccio del mio meglio > scrollai le spalle poggiandomi al lavabo e prendendomi la testa tra le mani, sarei crollata dal sonno da un momento all'altro,
avevo passato troppo tempo appena rientrata in camera a chiedermi come ci ero capitata in quella situazione, in tutti quei letti, nel non sapermi innamorare, nel farmi chiamare troia e non avevo concluso nulla.
< Stanca Morgan? > chiese con quel tono sempre così irritante e sicuro di se, perchè non lo prendevo a sbrangate?
< DI TE > sputai
< Ow, cerchi ancora di convincertene? > chiese retoricamente attaccandomi con ben poca calma al lavabo più di quanto non lo fossi
< Oh ne sono più che convinta Malik > ribattei digrignando i denti, sentì una sua mano accarezzarmi una guancia e l'altra accarezzarmi il ventre,
rabbrividì appena mi toccò cominciando a far ondeggiare, ad ogni movimento, il tessuto della mia leggera maglia;
sentì le sue labbra sul mio collo, il modo con il quale lasciava piccoli baci, per poi scendere alla spalla fin sotto l'orecchio era... impeccabile
se così potevamo definirlo e se gli avessi dovuto dare un voto lui avrebbe preso il massimo, sentì le sue labbra sfiorarmi un' estremo della bocca e le sue dita contornarmi i lineamenti del viso, nessuno doveva andare al bagno in quel momento? Nessuno?? Perchè quella porta non si spalancava e non lo allontanava da me? Sarei impazzita;
Morgan sei addormentata, stanca e confusa, non rincoglionita, hai tutto il tempo e gli strumenti per lasciarlo di cazzo, fallo una buona volta,
propose quella vocina che mi rendeva un po psicopatica;
quando le sue labbra cominciarono, lasciando dei piccoli se non minuscoli baci sui bordi delle mie labbra, ad avvicinarsi sempre di più al centro,
aspettai un secondo in più ignorando l'attacco cardiaco che avevo ogni qualvolta che una vampata mi faceva sobbalzare
quando le sue labbra provocavano in attesa di una risposta le mie, appena la sua bocca sfiorò la mia affondai i denti nel suo labbro inferiore,
mordendolo con poca grazia e senza mezzi toni, scattò indietro soffocando un urlo
< Porca puttana cosa ti salta in mente? > chiese sfiorandosi con la mano il labbro sanguinante
< Non mi va di stare al gioco Malik > , spiegai sedendomi completamente sul ripiano in marmo
< Così mi rendi troppo facile il gioco Morgan > scosse la testa, appena si leccò in un modo tremendamente sexy le labbra riavvicinandosi a me,
sentì le sue calde mani afferrarmi i fianchi e solleticarmi la schiena, scattai subito indietro rimanendo seduta con la schiena incollata allo specchio.
Presa dall'ansia di non saper resistere ancora una volta alle sue provocazioni tesi una gamba verso di lui, minacciandolo con il tacco ma questo mi sfilò la scarpa con un movimento veloce buttandola in un angolo del bagno
< Me le ripaghi! > gli ordinai indicando la scarpa buttata per terra.
Quando mi riattirò a se, premendo il bacino contro il marmo per impedirmi di scendere scandì bene i miei ordini come se stessi parlando ad un cane:
< Zayn. mettimi. giù > ma il moro non fece altro che passare la sua mano sotto la maglia, accarezzando un fianco, merda merda merda ha trovato il punto debole,
< Mi piace come tremi quando ti accarezzo la pancia > sentenziò con un sorriso bastardo che avrei voluto cancellargli per sempre
< TACI > gli ordinai cercando un modo diplomatico per evadere da li , poggiò entrambe le mani sui miei fianchi per poi avvicinarsi, con estrema delicatezza alle mie labbra che si schiusero automaticamente permettendogli di giocare con la mia lingua, strinsi le mie braccia attorno al suo collo e mi tirò verso di lui facendo combaciare i nostri bacini.
Dovevo togliermi quel pensiero, non importava cosa sarebbe successo dopo, se ci sarei rimasta male, se avrei rinunciato per sempre a scopare con qualsiasi ragazzo, dovevo vedere un'ultima volta se ero capace di farlo impazzire: poggiai lentamente una mano sul suo petto, senza distaccare le sue labbra dalle mie, come se fossero il mio unico appiglio alla vita e rallentai un attimo i movimenti con i quali cercavo di rimanere attaccata a lui il più possibile, mentre il suo bacino premeva contro il mio... SI CAZZO, SI, sentì i suoi batti cardiaci irregolari, il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente e potevo giurare che stesse provando a nasconderlo, persino a trattenere il respiro, scesi con dei movimenti lenti verso i suoi pantaloni che erano fin troppo rigonfi e risi tra le sue labbra;
allontanò la sua lingua dalla mia riprendendo il respiro:
< Finiamola o finirà male > sentenziò con un sorriso compiaciuto sulle labbra e accortosi di quello che avevo notato tra i suoi pantaloni qualche secondo prima
< Assolutamente > acconsentì spostandomi i capelli su una spalla, se non fosse stato per l'intenso chiacchiericcio proveniente dalle ale dei corridoi avrei giurato di essere morta nell'esatto momento nel quale mi aveva accarezzato la schiena e invece no, ero resistita, ero resistita a Zayn Malik e mi sentivo dannatamente potente.

Appena uscita dal bagno ebbi il tempo di lanciare nuovamente un'occhiata alla porta che avevo appena varcato io,
dalla quale - con massima discrezione - stava evadendo Zayn, un ragazzo nel bagno femminile sarebbe stato imbarazzante per chiunque;
camminai contando le mattonelle bianche all'origine oramai diventate di un colore che avevo sempre individuato come "grigio topo ",
< Morgan! Come stanno i tuoi amiconi? Fatti molto male? > mi chiese con un tono amichevole Tamara, sorridendomi falsamente
< E' una bella giornata, non rovinarmela > azzardai alla ricerca di un pò di calma,
"E' una bella giornata" ma dove? Dove ero andata a scovare una cazzata così colossale?
< Hai esaurito i ragazzi? >  chiese schioccando la lingua
< Credo che tu abbia bisogno di uno psicologo, perchè il sesso è davvero un' ossessione per te > sentenziai corrugando la fronte in un'espressione di disgusto, osservai le sue labbra schiudersi e il suo fiato rimanere a mezz'aria
< Hai esaurito le battute...Tammy ? > evidenziai con enfasi il soprannome che le avevano osato addossare dal primo anno,
lo odiava ma era così dannatamente bello veder il suo viso color carota a causa del fondotinta troppo scuro per la sua tonalità di pelle diventare rosso magenta
< Troia! > urlò spingendomi, ravvivai i capelli ritenendola la cosa più importante in quel momento,
< Ferma Tamara, stai ferma. > ordinò come se le stesse impartendo un comando canino Niall sbucando dalla folla di studenti,
< Devi sempre proteggerla? > chiese indicandomi abbassando il tono, potevo giurare che stesse piagnucolando... piagnucolando innocentemente davanti a Niall Horan Cristo;
< E' mia amica > si limitò a sibilare fissandola in modo strano, il biondo aveva la mascella contratta,
< Anche io sono tua amica, o almeno ieri in camera tua lo ero.. > si lasciò sfuggire sorridendogli maliziosamente,
< Tamara! > la bloccò lui squartandola con gli occhi,
aspetta... Niall. Tamara. Di notte. Camera di lui.
No, mi prendevano in giro.


You're my kriptonyte

Non ci azzecca un cazzo ma okay,dovevo pur cambiare titolo Yoh.
So, questo capitolo è arrivato dopo taaaaanto tempo e spero che il contenuto*perverse come siete* vi sia piaciuto insieme alla lunghezza*DEL CAPITOLO,intendo*
pensavo di postarlo per quasta ma a quanto pare...ho leggermente ritardato :').
Come alcuni sapranno ho finito la FF precedente*che,nel caso voleste leggere trovate nei capitoli precedenti*
quindi mi sono dovuta concentrare maggiormente su quel finale ora invece ho l'opportunità di concentrarmi
molto su questa,anzi vi dico di più: proprio ora sto cominciando a scrivere su word l'inizio di un'altra, le farò andare contemporaneamente anche queste due,
non riesco ad aspettare anche perchè sono di due tipi abbastanza differenti quindi spero c he vi intrattengano in modi diversi entrambe.
Bene,visto che Cody vi stava sui coglioni amori belli credo che questo capitolo hard di Malik vi farà impazzire le ovaie yoh(?).

Bando alle ciance,Ciancio alle bande(???).Il prossimo capitolo lo posterò dopo 10 recensioni, perchè come vedete c'è un po di tensione e sarà una figata assurda,vi aspetta una bella sorpresa da parte di Horan come vedete!Yoh.

Much much much love.Mel.

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Capitolo 9
*** Fuck you.Much Love. ***


Cominciai a ridere in modo isterico come ero solita fare nei momenti di panico o rabbia e Niall lo sapeva,
voltò verso di me la testa mordendosi il labbro con fare colpevole 
< Mio Dio fermatemi > mi portai una mano alla pancia ,piegandomi con fare teatrale
< Vorrei tanto che fosse una battuta ma so che non lo è ma  non riesco a smettere di ridere per la puttanata che hai fatto Horan! >
spiegai scandendo le parole tra le risate poco contenute, notai qualcuno osservare dall'esterno la scena e soffermarsi nei corridoi,
< Ash senti... > sibilò il biondo sfiorandomi un braccio
< Non toccarmi. > ringhiai appena sentì il suo tocco sulla mia pelle, tornando incredibilmente seria nell'arco di un secondo e stringendo i denti,
arretrò la mano fino a nasconderla nella tasca dei suoi scuri jeans
< Non ridi più Morgan? > mi chiese la troietta nascosta per i 2/3 dalla figura di Niall
< Sono troppo impegnata a non picchiarti Laren > esordì chiamandola per cognome,
era così snervante quando le sue labbra si piegavano in uno strafottente sorriso poco intimorito dalle mie battute, come in quel momento
< Oppure a non piangere perchè il tuo amico ha preferito me > continuò la bruna arricciandosi una ciocca di capelli tra le dita,
< Tamara stai zitta! > la rimproverò Niall, questa si zittì di colpo assumendo un'espressione stupita, chi è ora la regina, troia?
< Ashley, ascolta, ero stanco, triste, annoiato e non scopavo da un pezzo... > cominciò a spiegare tenendo lo sguardo basso sulle mie scarpe,
< Non mi interessa >
< Come? >
alzò il suo viso che era fottutamente angelico verso di me
< Non mi interessa, hai scopato con una delle peggiori troie della scuola>
< Dopo di te >
aggiunse la ragazza interrompendomi, respirai affondo per poi continuare il discorso:
< La stessa che ha spezzato il cuore a Liam, la stessa che era "fidanzata" e la stessa che ha provocato la rissa al Fabric. Sono Shockata > terminai,
< Lo dirai a Liam? > chiese quasi ad implorarmi il silenzio
< Niall, per chi mi hai preso? > cominciai con un dolce sorriso sul volto e notai il suo sguardo sciogliersi un attimo prima che continuassi:
< Non sono mai stata buona, con nessuno. Lo saprà > affermai prima di divincolarmi da quella straziante situazione.

bussai con poca convinzione alla stanza numero 310,
< La porta è aperta! > urlò un ragazzo dall'interno, spinsi giù la maniglia entrando in una camera estremamente ordinata per essere di Liam Payne,
osservai la sua ampia figura di spalle chinata sui libri di matematica e accanto a lui un ragazzo con lo stesso libro aperto
< Hey Ash > mi salutò Liam voltandosi con la sedia verso di me, seguito subito dopo dalla figura mora accanto a lui che mi scrutò con un sorriso divertito
< Liam devo parlarti > azzardai
< Dimmi >
< E' qualcosa di... particolare, non so se vuoi che lui senta >
sottolineai "lui" con un certo ribrezzo che non nascosi, Zayn alzò un sopracciglio
< No tranquilla, oramai i miei problemi sono anche i suoi > spiegò dandogli una pacca sulla spalla,
c'era qualcosa che non andava: Harry amico di Zayn, Liam che si confidava con lui, Niall che andava via con le puttane e io non sapevo niente, la mia vita andava a rotoli e neanche mi avvisava.
Mi sedetti sul grande letto ad una piazza e mezza
< Niall ha scopato con Tamara, ieri sera > osservai il suo viso quasi impallidirsi, la mascella contrarsi e i muscoli irrigidirsi, avrei dovuto usare più tatto,
persino Zayn che a mio parere era un lama superficiale ed ottuso se ne accorse, sfregandogli amichevolmente una mano sul braccio,
< Come lo sai? > chiese con tono atono
< Ho litigato con Tamara nei corridoi, me lo ha detto lei e lui a suo malgrado a confermato > spiegai allisciandomi le pieghe dei pantaloni,
molto meno imbarazzante che guardarlo negli occhi direi;
il terrore che gli potesse venire un attacco cardiaco o di ira o che morisse in camera sua era forte, rifiutava nonostante lo scoccare dei minuti di parlare o di guardarci, fissava un poster dei Beatles di fronte a lui
< Voglio rimanere solo > concluse con la chiara intenzione di farci andar via, era sorprendente come il suo credere nell'amore fosse così forte perchè,
per innamorarsi di una come Tamara Laren bisognava essere completamente schiavi di questo.

Nonostante la chiara richiesta di Liam di "rimanere da solo" nessuno dei due, ne me ne Zayn rifiutava di allontanarsi dal corridoio che dava sulla sua camera
< E' distrutto > commento il moro con le braccia incrociate e la schiena verso la colonna
< Non capisco come gli possa piacere Laren > commentai io schioccando la lingua
< Oh andiamo, non criticare sempre tutto e tutti! > mi rimproverò
< Ho i miei buoni motivi > feci con un solito distacco
< Ho i miei buoni motivi > mi scimmiottò lui rendendo la sua voce il più femminile e acuta possibile
< Mi stai facendo il verso? > gli chiesi intimandolo ad un "no" e posizionandomi di fronte a lui, chiudendo gli occhi a due fessure
< Si, qualche problema? > chiese
< Si, il mio problema sei tu > ringhiai infastidita dal suo modo di rispondere
< Prima mi baci, poi mi odi ma insomma! > si lamentò con tono infantile
< Sono lunatica ok? > ammisi battendo le mani sulle sue spalle,
sentì le sue mani afferrarmi per i fianchi e trascinarmi fino a far combaciare il mio petto con il suo
< Mi piace il nostro rapporto Morgan > alzai un sopracciglio ghignando sorpresa
< Noi non abbiamo nessun rapporto Malik! > gli ricordai
< Ow no tranquilla, non parlo di rapporti profondi, non penserei mai di avere un rapporto serio con te, per giunta che mi piaccia >
buttò fuori con molta naturalezza e sentì le gambe cedermi,
< Meno male > sibilai con poca convinzione mentre sentivo che qualcosa dentro di me logorava, sembrava quasi che si trattasse dell'orgoglio.
Nei corridoi dei passi che ri-portavano più ad una corsa si fecero più vicini fino a quando Harry, seguito da Louis non sbucò dietro l'angolo facendo allontanare istantaneamente il mio corpo da quello di Malik
< Ashley cosa è successo a Liam? > chiese il riccio portandosi le mani sulle ginocchia per riprendere fiato, facendo un cenno al moro dietro di me a mò di saluto
< Come sapete che è successo qualcosa? >
< Dovevamo incontrarci oggi pomeriggio ma ha annullato tutto inviandoci un messaggio con scritto " Non voglio uscire, non voglio studiare, non voglio vedere nessuno " >
e si rialzò ricomponendosi,
< Niall è andato a letto con Tamara > riassunsi e sentì Louis emettere uno strano verso
< Scherzi? > mi chiese, ma perchè mi facevano tutti quella domanda? Sembravo un clown che faceva battute in continuazione?
< No sono serissima >
< Dobbiamo parlargli >
esordì il riccio avvicinandosi alla camera pronto a bussare ma Louis gli si mise davanti:
< No, lasciamolo in pace, altrimenti si arrabbierà con noi >
< Ha ragione Louis, Harry. E' a pezzi >
assecondò Louis il moro, la sua voce mi innervosiva, mi dava fastidio il solo sapere che era vicino a me,
sapere che pensava tutte quelle cose su di me
< Io vado via > esordì prendendo la sacca
< Perchè? >
< C'è gente che non mi piace qui >
accennai alzando i tacchi e incamminandomi con un passo lento e a mio malgrado indeciso,
< Io sono troppo adorabile per far si che qualcuno non mi ami! > esclamò Louis
< Ash mi adora, non sono io > prese la sua posizione in risposta il Riccio
< Quindi, Malik, credo che stia parlando di te >
concluse con un-se vogliamo definirlo tale- brillante ragionamento
il ragazzo dai capelli ramati.


Il pomeriggio seguente affondai la testa nei libri,
promettendo a me stessa di recuperare l'insufficienza in biologia nonostante sapessi già in partenza che non ci sai riuscita.
Qualcuno bussò insistentemente alla porta della camera e con un movimento lento e secco abbassai la maniglia:
< Dobbiamo parlare lalala > disse Harry trascinandosi dietro Louis e Liam, Niall non si era fatto vivo tutto il giorno.
Mi sdraiai sul letto, facendo cigolare le vecchie molle al di sotto di esso
< Ditemi > li incitai prestando loro attenzione:
< Abbiamo notato... > cominciò torturandosi le mani Louis,
< Che ti piace Zayn > , sentì le guance andarmi a fuoco e la voglia di urlare un "siete rincoglioniti?" crescere ogni secondo di più,
< Il punto, che non ha specificato Louis.. > continuò il riccio
< E' che non sembra sia una cotta passeggera, perchè vediamo come ti comporti con lui > stava insinuando che mi fossi innamorata?
< E che razza di comportamenti avrei con lui? > chiesi con tono acido e infastidito,
Louis si portò i capelli indietro che puntualmente gli ricaddero sulla fronte
< Sei sempre la solida acida, stronza ma... in modo diverso. Andiamo Ashley non puoi pretendere che io ti capisca >
il riccio gesticolò non sapendo continuare il ragionamento,
< A mio parere > si intromise Liam rimasto in un angolo della stanza con ancora tanta tristezza addosso,
come trasmettevano i suoi occhi che amavo veder risplendere di quella luce sul castano scuro ancora spenti dal giorno prima,
< Malik ti piace e stai rimettendo la testa apposto > ed osservai le teste degli altri muovere la testa su e giù in cenno di assenso;
mi stavano mettendo in imbarazzo, cosa che non accadeva mai, non sapevo cosa rispondere ma cazzo, ero Ashley Morgan DOVEVO rispondere,
mi avevano completamente spiazzato con una semplice frase,
tutto quello che ero e nel quale credevo per sopravvivere nella Detrò era andato a farsi fottere in quel esatto momento,
quando le loro voci accavallate per convincermi per un modo o per un altro che mi fossi innamorata mi fecero entrare nel dubbio che fossi sempre stata io quella sbagliata e non l'amore.
Richiamai l'attenzione su di me sentendo calare di due ottave alla volta le loro voci per poi zittirsi completamente,
 mi schiarì la voce per vocalizzare meglio e sorrisi:
< Andate tutti allegramente a fanculo >.



Pina la forcina(?)

no nulla,ho dato un nome alla mia forcina per capelli e si chiama Pina,vi saluta(?).
Scusate il solito ritardo per il capitolo ma con il blocco al pc non ho mai il tempo di caricare e aggiustare tutto per bene.
Mh,non ho nessuna cazzata di dirvi il che è mooolto strano(?) voglio farvi un regalino,visto che su word ho continuato di MOOOOLTO la ff continuerò
e posterò il prossimo capitolo dopo 7 recensioni,dai sono buona sono poche e voi siete così fighe che le raggiungerete senza problemi yoh
*ammettetelo che vi mancava il mio yoh,se non l'avessi messo ci sarebbe stato da preoccuparsi lalalal*
Okay la smetto.
Mucccch love.

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Capitolo 10
*** Shut the fucking Up. ***



Il mattino dopo il sole filtrava dalle tende della camera, gli uccelli cinguettavano, l'afa cominciava a farsi sentire,
era una bellissima giornata e francamente non me ne fotteva un cazzo.
Appena pronta aprì la porta della camera e prima di mettere un piede oltre il ciglio della porta mi soffermai ad osservare quella chioma bionda seduta
di spalle al muro e per terra osservarmi,
< Che ci fai qui? > chiesi dandogli le spalle e chiudendo a chiave la camera,
Niall si alzò in piedi spazzolandosi i pantaloni: < Ti aspettavo > 
< Ma davvero? > chiesi ironicamente alzando le sopracciglia e spalancando gli occhi
< Ho detto a Tamara che non voglio più essere il suo scopamico. Perchè si, ero solo un fottuto scopamico > ripeté quasi a ricordarlo a se stesso,
< Ed ora cosa vorresti da me? > chiesi incamminandomi nei corridoi dell'Ala Sud seguita a ruota da lui
< Chiarire >
< La parola "chiarire" la si usa quando c'è qualcosa da chiarire ,che non si sa. Io ho saputo e sentito già tutto, quindi non dobbiamo chiarire nulla >
< Andiamo, perchè tu puoi scopare con tutti e io no? >
chiese sentendosi la "vittima" tra i due,
puntai i piedi per terra digrignando i denti: < Per l'ultima volta: IO non vado a letto con tutti, io vado a letto con chi voglio e con chi mi interessa e in questa scuola non mi interessa quasi nessuno. Questo, teoricamente, farebbe di me una fottuta suora ma sono sincera e so di non esserlo ma nessuno ti da l'autorizzazione di definirmi così > alzai di un'ottava la voce
< E comunque > continuai notando il suo sguardo di assenso
< Io non vado a letto con gente che ha fatto soffrire i miei amici e che porta solo guai >,
Niall aggiustò la sacca dando una veloce occhiata al corridoio di fronte, rimanendo con il fiato a mezz'aria:
< Continuiamo dopo, hai visite > si congedò facendo un cenno al ragazzo che si dirigeva verso di noi.
Quando il moro mi fu abbastanza vicino da permettermi di "ammirare" i suoi meravigliosi sorrisi bastardi che mi riservava ogni mattina, mi rivolse la parola:
< Buongiorno Morgan! >
< Sparisci >
< Di cattivo umore? >
chiese avvicinandosi e passando una mano sul fianco, lo schivai con poca pazienza:
< Sono stanca Malik. Non so quante volte te l'ho detto ma tu hai sempre trovato un qualcosa per cambiare argomento. Sono stanca di te per davvero, non ti voglio scopare, non voglio baciarti e non sono una stupida puttana da portare a letto. Non ti voglio più tra i piedi, ho bisogno di gente seria e non altamente stronza. Non voglio più vederti > finì trattenendomi dall'istinto di uscire fuori di scena superandolo con una forte spallata, come in ogni fottuto film ma appena mi mossi di un solo passo, come se quel mio movimento lo avesse innervosito di colpo
< ORA BASTA > si limitò a dire e mi afferrò i polsi in una maniera che di romantico e romanzesco aveva ben poco stringendo
fino al non farmi sentire più il sangue circolare, sentì il rumore tonfo della mia schiena sbattere contro il muro e il suo viso con la mascella contratta a qualche centimetro dal mio, non voleva baciarmi, più che altro voleva uccidermi
< Sono stanco delle tue critiche, dei tuoi modi di fare, sono stanco di sentire ogni tua santa parola. Non ti va bene niente e nessuno Morgan >
digrignò quasi a cercare un po di contegno o razionalità
< Voglio che tu muoia > mi limitai a rispondere senza rispondere a nessuna delle sue insinuazioni
< E io voglio che tu chiuda quella boccaccia! >, calò per un secondo un silenzio che mi sembrò durare ore
< Mi stai facendo male.. > bisbigliai stringendo gli occhi
< E allora? >
< Allora lasciami, devo andare in classe dagli altri >
riaprì gli occhi riassumendo un po di coraggio
< Quali altri Morgan? > chiese non realmente curioso ma in una maniera strana, come se volesse farmi riflettere
< I miei amici > sottolineai
< Tu non hai amici Morgan, è questo il punto. >
Bam. Un colpo al cuore.
I battiti in gola e lo stomaco contorcersi, erano queste le sensazioni che si provavano quando si stava male?
Sembrava quasi che stessi morendo o ancora peggio: sentivo come se da un momento all'altro avessi bisogno di un inalatore e quella era roba da secchioni, lo si vedeva in ogni telefilm
< Harry, Louis... > cominciai ad elencare in un sussurro
< Niall e Liam, si li conosciamo. Gli altri invece? >
< Non mi servono altri >
abbassai lo sguardo fissando le sue scarpe nere
< Hai smesso di fare la stronza eh Morgan? > mi intimò tenendo tra il pollice e l'indice il mio mento; un solo movimento, Zayn si portò entrambe le mani su una guancia appena colpita dal mio schiaffo indietreggiando
< Non credo proprio Malik > sorrisi avanzando verso di lui, osservai i suoi chiudersi scuotendo la testa
< Non per molto Ash >
< Come mi hai chiamato? >
ripeté e alzò lo sguardo verso la campanella di inizio lezioni che cominciò a tintinnare, schioccò la lingua dirigendosi dalla parte opposta del corridoio.

Fu schiettamente una settimana di merda, ogni giorno, ogni minuto continuavo a ripetermi se non stavo mandando a puttane Ashley Morgan,
la stronza dell'istituto ma con tante domande c'era sempre la stessa risposta: no.
Ne potevano essere la prova i 7 ragazzi diversi con i quali finì per andare a letto ogni notte, cominciai persino a segnare i loro nomi su una vecchia agenda ma dopo la terza notte mandai a fanculo pure quell'impegno.
Io e Malik non avevamo più nulla a che fare e Niall continuava a rimanere estraniato dal gruppo, era strano, altamente strano.

Erano le 20.00 ed avevo una tremenda voglia di buttarmi sul letto dopo una giornata di laboratori pomeridiani;
aprì la porta con uno scatto di chiave e mi bloccai sullo stipite,
il ragazzo svegliato probabilmente dal suono rumoroso della serratura si stropicciò gli occhi tirandosi su dal cuscino

< Come sei entrato? > chiesi incrociando le braccia,
< Chiavi di emergenza > rispose il biondo stiracchiandosi
< Perchè sei qui dentro? >
< Ti aspettavo ma...mi sono evidentemente addormentato. Volevo parlarti >
sospirò
< Niall non mi va >
< Ho bisogno di proteggerti >
sputò prima che lo cacciassi, chiusi gli occhi a due fessure non riuscendo a comprenderne il significato
< Sono troppo abituato a proteggerti, a consolarti, non posso uscire dalla tua vita come un coglione > mi massaggiai le tempie, mi mancava terribilmente ma non lo avrei mai dato a vedere,
< Non so che fare.. > riaprì gli occhi incastonando il mio sguardo con il suo color ghiaccio,
< Posso fare io una cosa? Vale più di tante puttanate.. >, sentì la sua mano fredda sfiorare la mia guancia e mi sentì rabbrividire,
< Niall,ti prego.. > bisbigliai ma porca puttana, quando soffiò sulle mie labbra un < Shh > sentì un odore di fragola invadermi le narici.
Le sue labbra si posarono sulle mie e allacciai le mie braccia intorno al suo collo,
indietreggiai fino a toccare le sbarre del letto e con il mio scarso equilibrio caddi sul materasso,
trascinando il biondo che continuava ad accarezzarmi con dei tocchi impercettibili la schiena,
Smettila Ashley,non fare puttanate è il tuo migliore amico, continuava a ripetermi una vocina che probabilmente era ancora vergine per quanto stupida e santa, ecco perchè non l'avevo mai ascoltata;
prima che potessi ragionare mi ritrovai a slacciargli la camicia, mentre lui in maniera goffa cercava di togliermi i jeans e francamente non avevo mai visto una creatura così adorabile ridere in una maniera così dolce tra le mie labbra;
sentì le sue mani finalmente a diretto contatto con la mia pelle e i suoi baci lasciare delle scie umide sul mio collo e sulle spalle,
stavo impazzendo ed era una sensazione meravigliosa  cazzo.
Stava accadendo tutto troppo in fretta, il mio migliore amico mi stava baciando,
facendo combaciare il mio bacino con il suo e, la cosa peggiore,
era che non lo avrei staccato da me neanche per tutto l'oro del mondo.


Yoh.

Sooooorpresa, ammettetelo: non ve lo aspettavate e invece io vi ho ribaltato tutti i piani yoh.
Ora so già che sarete combattute tra la coppia Malik-Morgan e la scopata Horan-Morgan lalalala(?)
il bello del scrivere una ff: vi porto in cofusione e.e
So, grazie per tutte le recensioni vonfvodfs siamo a soli 10 capitoli e siamo a 156 recensioni cazzo,
il prossimo capitolo lo continuerò dopo 10 recensioni, si lo so sono una stronza ma se andate più giù trovere un piccolo spoiler u.u






























Spoiler.

 
Malik bacerà Ashley e le racconterà come ha perso l'unica ragazza che amava, Horan e Morgan decideranno il da farsi e Taylor tornerà ad odiare Zayn.
 Lalalala quindi vedete di recensire in tanti che voglio postare anche io presto il capitolo figo(?) fgogffnfgofd
Much love.
Mel.
 

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Capitolo 11
*** Never Let You go. ***


Vorrei che questo capitolo lo leggeste in un momento di calma,è abbastanza lungo per motivi che elencherò alla fine e per me è abbastanza importante se non toccante. Vi consiglio di leggerlo con  Common Denominator di Bieber.
 

 


 

-Dedico questo capitolo a tutte quelle persone
che combattono contro la morte
a quelle che tornando dalla discoteca sobri
sono solo capitati nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Un tocco che mi solleticò la pancia mi svegliò, ero nella mia camera,

nel mio letto ma l'immagine di quella creatura bionda dagli occhi azzurri della sera prima era troppo nitida per essere un sogno, infatti era li,
disteso vicino a me con gli occhi ancora chiusi, respirando in modo regolare e con le labbra schiuse,
mi avvicinai a lui e gliele sfiorai, era stato troppo il desiderio ma i sensi di colpa mi uccidevano, mi bruciavano.
Mi vestì velocemente ed uscì dalla camera, lasciandogli un bigliettino, come fosse qualunque altro ma lui non era qualunque altro, lui era Niall Horan, il mio migliore amico, la mia luce, il mio sorriso, non doveva diventare qualunque altro.

Scivolai lentamente con le spalle contro una colonna dei deserti corridoi dell'ala Sud, alle 6.00 di mattina era tutto così deprimente lì?
Ero più che si cura di non avere il morbo di Parkiston eppure sentivo le  mie mani tremare, sarei riscoppiata a piangere da un momento all'altro;
mi portai le mani sugli occhi soffocando i singhiozzi e uno scatto di serratura mi bloccò il respiro, nessuno doveva vedermi piangere,
girai di un soffio lo sguardo per capire chi, nonostante fossero passati alcuni secondi, non avesse richiuso la porta.. era chiaro che la sfiga non mi amava...
era una mia completa fan.
Malik mi osservò chinando leggermente la testa verso destra, poi sentì nel silenzioso corridoio i suoi passi lenti e cauti sempre più vicini all'area: nonavvicinartisenonvuoichetiuccido nella quale ero io,
< Vaporizzati > gli ordinai tirando su con il naso,
< Come se obbedisco ai tuoi ordini >  sbuffò lui con fare ovvio
< Forse non hai capito che sei un lurido, schifoso, insensibile verme > gli puntai il dito contro facendo riaffiorare tutto il dolore causatomi una settimana prima,
< Ti da fastidio la verità Morgan? >
< Mi da fastidio che tu me la ricordi Malik! >
urlai mettendomi le mani nei capelli sorprendendo persino lui,
se non fosse stata per la depressione che mi stava mangiando viva lo avrei di sicuro preso a morsi, sbranato e buttato in uno stanzino,
< Cosa è successo? Posso aiutarti forse... > fece con fare affidabile e saggio e sapevano tutti che Malik non era ne affidabile ne saggio
e francamente era l'origine dei miei guai con quella sua linguaccia lunga, con quel suo parlare così irritante
< Ow certo, allora spiegami cosa posso fare per dimenticare di aver appena scopato con il mio migliore amico, come posso fare per non essere più la troia della Detrò, come posso fare per essere felice, come posso fare per fregarmene degli altri e magari riesci anche a spiegarmi perchè tutto quello che ho fatto fino ad ora in questo momento non mi rende soddisfatta di me. Spiegamelo Malik! >
urlai esasperata ricominciando a vedere la sua sagoma in modo appannato,
Lasciatelo dire Ashley: sei davvero un'idiota, mi confessò l'anticamera del cervello,
hai lasciato che tutti i tuoi problemi si esternassero, per giunta di fronte a Zayn Malik brava
;
chiusi e gli occhi sospirai approfittando dell'ancora tombale silenzio di Malik,
probabilmente stava elaborando troppe informazioni insieme nel suo piccolo cervello,
< Ti prego, dimentica tutto >
< Devi innamorarti >
si limitò a dire a scoppio ritardato, alzai un estremo del labbro
< Come scusa? >
< Devi innamorarti, se non lo hai già fatto, è semplice Morgan >
, poggiai la schiena alla parete, fissando una parte di muro scrostata di fronte a me
< Che ne puoi sapere tu dell'amore Zayn > scossi la testa, beh effettivamente non ne sapevo un cazzo anche io
< Mi odi Ash? > chiese, di nuovo il mio soprannome, nessuno gli aveva autorizzato a chiamarmi così e l'ultima volta che lo fece mi attaccò al muro avventandosi psicologicamente contro di me, sorrisi riducendo a due fessure i miei occhi:
< Con tutta me stessa >, scosse la testa sorridendo tra se e se
< Vedi Ashley, per quanto strano anche i più stronzi si possono innamorare. Me compreso > sottolineò con una certa resa, risi istericamente:
< Tu innamorato? Ci servono i botti di capodanno! > ow, era strano ma... non era divertente come battuta,
in qualche altra occasione sarebbe stato bello stuzzicarlo ma in quel momento non ci provavo gusto, forse era perchè ero troppo concentrata sulle sue labbra, sospirò chiudendo un attimo gli occhi e permettendomi di osservare le lunghe ciglia che glieli contornavano
< Mi sono innamorato solo una volta > sputò
< Ero già solito passare da un letto ad un altro e nella Detrò già si sapeva ma... è difficile da spiegare > si bloccò nel racconto Zayn schiarendosi la voce, prese un respiro profondo e cercò di rimettere insieme i ricordi..


Zayn's Flashback

Camminai con molta calma tra i corridoi della Detrò, era un modo per farsi notare e potevo giurare che la maggior parte degli alunni attendesse il cambio ora solo per farsi vedere mentre pavoneggiava per i corridoi;
mi portai l'alta cresta indietro ravvivandola e fermandomi di fronte al mio armadietto cercando di ricostruire l'orario scolastico di quel giorno,
< Scusa.. > mi chiese una flebile voce femminile, mi voltai di scatto e due meravigliosi occhioni verdi mi salutarono,
< Dimmi > chiesi con tono più dolce del solito,
< Sono nuova e non so dov'è l'aula di biologia.. > spiegò brevemente arrossendo anche se di poco ma il suo colorito quasi bianco lo lasciava intravedere
< Si, devi attraversare tutta l'Ala Est, la trovi nell'Ala Ovest ed è la seconda a destra del corridoio > spiegai indicando il lato di corridoio che avrebbe dovuto prendere, ero sicuro che non avesse capito nulla
< Grazie mille, oh io sono Lara > si presentò tendendomi la mano e sorridendomi con quella siepe di denti perfetti
< Zayn > risposi sorridendole flebilmente in risposta; in un secondo si scusò di avermi chiesto indicazioni e disturbato, un disturbo che in realtà non esisteva,
ogni tanto perdevo il filo del discorso delle sue parole e mi sembrava leggermente logorroica ma terribilmente adorabile,
i liscissimi capelli neri che le ricadevano sulle spalle e la frangetta che si scostava ogni tanto con un movimento che ricordava tanto quello del voltare la pagina di un libro, i suoi occhioni contornati da un trucco semplice che faceva risaltare il suo verde smeraldo mi avevano rincoglionito per tutto il dialogo... cioè per tutto il dialogo che aveva avuto lei;
< Scusa se ti sto annoiando ma credo sia un fatto di famiglia parlare molto > si chiuse nelle spalle
< Mi piace sentirti parlare, tranquilla >, forse in preda all'imbarazzo cominciò ad aggiustarsi le pieghe dell'uniforme... usava l'uniforme scolastica? Teoricamente era di legge, praticamente gli studenti stessi l'avevano abolita,
< Mi fa piacere. Ora vado, ci vediamo Zayn ! > mi congedò scuotendo animatamente la mano a mo' di saluto mentre si incamminava per il corridoio sbagliato.

....

< L'amavo con tutto me stesso > commentò Zayn appena finito di raccontare come avesse conosciuto quell'"incredibile ragazza", eppure nonostante le sue descrizioni non riuscivo assolutamente ad identificarla nell'istituto,
< Era la mia salvezza, ad esempio: avevo seriamente pensato di darmi alla droga sai, le solite esperienze post-fumo ma lei diventava rosso magenta alla sola parola -erba- così per il suo bene mi trattenni sulle malboro > ow, le mie stesse sigarette
< Fino ad una sera... > continuò cancellando quel sorriso così adorabile che gli si era stampato in volto raccontando..

Zayn's Flashback (part 2.)
after 5 months..

Mi aggiustai meglio sul divano, facendo zapping tra i canali tv che all' una di notte non trasmettevano nulla di buono,
a volte capitavo su uno di quei canali notturni riservati ai maniaci che si eccitavano solo con delle pubblicità a ripetizione di donne nude ma francamente non mi interessava, ero innamorato di Lara, ero il suo fidanzato da 5 mesi e, strano a dirsi, Zayn Malik era uscito dalla piazza con non pochi pettegolezzi,
tante ragazze nella Detrò la odiavano, la chiamavano la mia" troia di turno" che fosse mia non c'erano dubbi ma lei rispondeva sempre con un sorriso o con un'alzata di spalle come per dirmi: "non importa";
era così deprimente rimanere a casa il sabato sera eppure Lara era uscita con i suoi amici, la sua comitiva ed io dovevo finire il corso di recupero di Algebra per il giorno seguente.
Ero una palla al piede: le avevo vietato di provare droghe, il fumo -nonostante io stesso fumassi per primo ma mi trattenevo da fumare in sua presenza- e soprattutto alcool e lei mi aveva sorriso, baciato con le sue labbra e morbide labbra carnose che erano la mia fottuta vita e sussurrato
< Ti amo anche io > prima di sparire nella sua piccola macchina che era già tanto se campava.

Il cellulare squillò e mi precipitai a rispondere con fin troppa enfasi quando lessi sullo schermo il nome" Lara "..
< Pronto? > chiesi consapevole della flebile ed adorabile voce che mi avrebbe risposto dall'altro lato del telefono,
< Signor Malik? > mi domandò in risposta una voce che di Lara aveva ben poco se non nulla: era massiccia, dura e adulta
< Si, chi è lei? e come cazzo hai il cellulare della mia fidanzata?
< La signorina Lara Evans... giusto? > chiese conferma sul suo nome
  < Si, si chiama così la mia ragazza... >
< Lo sappiamo. E' stata portata urgentemente nell'ospedale di Brighton; ha avuto un incidente in macchina e vorremmo la sua presenza, o meglio: gli amici della ragazza la pretendono >
sottolineò, serrai la mascella cercando di bloccare il vocio nella mia testa,
il cuore che batteva come una scarica di pugni contro la gabbia toracica
< Arrivo subito > mi congedai non aspettando una risposta e riattaccando subito.

L'odore di disinfettanti e medicinali mi stordiva, avevo guidato come un pazzo per arrivare all'Ospedale dell'altra città il più in fretta possibile
e se Lara l'avesse saputo mi avrebbe ucciso.
Un uomo in camice bianco mi si avvicinò sfogliando una cartella che reggeva, doveva essere il dottore, minchia che genio che sei Malik!
< Zayn Malik? > annuì
< Mi spiace di averla portata qui a quest'ora, conoscendo anche la distanza che ha dovuto percorrere per arrivare qui ma vede, la signorina Lara Evans ha avuto un incidente frontale; da quanto mi hanno raccontato due ragazze che erano in macchina con lei un uomo ha sbandato con la sua Range Over nella corsia sbagliata, sulla quale proseguiva la macchina delle ragazze. I suoi amici, che ci hanno dato le informazioni sull'infortunata ci hanno chiesto di avvisarla, i genitori non rispondono e spero che lei li possa avvisare il prima possibile. > spiegò e senza aspettare un'effettiva risposta, forse abituato al fatto che nessuno avrebbe risposto con immediatezza a simili notizie,
mi passò la cartellina lasciandomela sfogliare: I controlli fatti sul luogo dell'incidente segnavano che nessuna delle ragazze era ubriaca,
Lara era alla guida e procedeva ad 80 km all'ora, tipo le tartarughe;
l'uomo, ubriaco più del legale le aveva completamente investite frontalmente e Lara riscontrava un trauma celebrale, 4 costole e una gamba rotta,
rischiava seriamente il coma se non la morte, prospettive favorevoli vero? .
< Posso vederla? > chiesi in una supplica, l'uomo annuì pulendosi gli occhiali e mi portò a qualche camera più infondo.

Rimasi nell'ombra della camera semi-buia, illuminata solo da una lampada gialligna che rendeva la mia ragazza ancora più...morta?
Il suo colorito marmoreo non era il solito, ricordava più un cadavere, il corpo avvolto da tubi, flebo e aghi mi uccideva;
mi sporsi sul letto cercando di non fare qualche coglionata, sfiorandole le labbra fredde, fissavo incessantemente il suo petto che si alzava e abbassava con cenni minimi avendo paura che senza che me ne accorgessi non respirasse più,
< Non fare così > cominciai a parlare tenendole la mano e sentendo la voce strozzarmisi in gola, stavo parlando con una svenuta?
< Svegliati, non fare la stupida, ti prego > sibilai scuotendola un po e vedendo appannato,
< Non puoi rimanere immobile,  ti amo cazzo > continuai a dire, in quel momento tutti i miei "ti amo" detti mi sembravano troppo pochi in quei mesi;
la mia mente malata si rassicurava quasi nel vedere un leggero sorriso sulle sue labbra schiuse, le scostai la frangetta aggiustandole la vestaglia che le avevano rifilato quasi fosse una bambola
< Ti giuro, non andrò mai via. > le promisi sentendo la mia guancia bagnarsi,
mi leccai le labbra sentendo il sapore salato delle lacrime per poi accasciarmi sulla sedia li vicino rifiutandomi di lasciarle la mano e addormentandomi.

Il mio letto era così scomodo? Che ore sono? Perchè c'è questo suono incessante? E' la sveglia?
Mi chiesi svegliandomi e appena notai la stessa lugubre camera di qualche ora prima- precisamente una e mezza- tornai all'incubo che stavo vivendo,
il fischio che avevo nelle orecchie era troppo forte per essere una mia fissa, mi guardai intorno spaesato cercando di capire cosa minchia fosse p
erchè la mia sveglia non era di certo;
lo schermo dell'elettrocardiogramma lampeggiava e una retta inquietante vi si visualizzava sopra,
< DOTTORE! DOTTORE! > Urlai buttando la sedia per terra e avvicinandomi al corpo della mia ragazza tremendamente freddo per la norma,
< LARA, LARA! > Cominciai ad urlare scuotendola,spingendo le mani sul suo petto
< Porca puttana, LARA! > continuai fino ad accasciarmi accanto al muro coprendomi il viso.
Mi avevano fottuto, mi avevano tolto l'unica cosa che mi rendeva effettivamente felice.
...

< E così un incidente me l'ha portata via > concluse il racconto della serata lui;
stavo per piangere e non per me ma per lui, vidi le sue guance rigarsi di una o due lacrime, non di più, portai un braccio intorno alla sua vita abbracciandolo...
stavo abbracciando Zayn Malik? Ero fumata prima di aver comprato un pacco di sigarette,okay e le sue braccia mi strinsero a se in risposta:
< Vedi, non è questo il punto Morgan... è che tu sei così dannatamente diversa da lei, eppure mi rendi felice >
spiegò lui poggiando la fronte sulla mia testa, per poi farla scivolare e combaciare con la mia,
sentivo il suo respiro sulle mie labbra e i suoi occhi illuminarsi di un qualcosa che non avevo mai visto prima, era inutile negarlo cazzo: mi ero innamorata di Zayn.
Le sue labbra carnose incontrarono senza problemi le mie ma in un avvicinarsi progressivo e senza fretta, sapevano di miele e tabacco;
allacciai le mie mani intorno al suo collo e lui fece la stessa cosa con i miei fianchi, ritrovandomi a gattoni su di lui.
Sembrava che quel momento fosse destinato a durare per sempre e non mi dispiaceva affatto,
la sua lingua giocava con la mia dolcemente e diversamente dalle altre volte: questa volta non centrava nessuna scommessa, nessuna gara.
forse pioveva sulle mie guance, o forse ancora più semplicemente avevo ricominciato a piangere tra i suoi baci in modo silenzioso;
appena schiuse le sue labbra allontanandosi un po da me sentì congelarmisi il sangue nelle vene:
< Perchè piangi? > chiese portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
< Ho tanta confusione in testa > mi aggrappai alla sua maglia stringendo gli occhi e piangendo,
avevo baciato il mio migliore amico, ci ero andata a letto e a distanza di qualche ora stavo baciando un altro ragazzo, mi sentivo un verme;
le sue labbra premettero dolcemente, con un tocco che mi provocava i brividi contro le mie lacrime, inumidendole,
racchiudeva in un bacio tutte le lacrime che finivano per rigarmi il volto, anche quelle agli angoli della bocca, per poi tornare,
con le labbra umide e salate sulle mie,
prese il respiro per dire qualcosa ma rimase con il fiato a mezz'aria,
scuotendo tra se e se la testa e rimangiandosi tutto ciò che avrebbe dovuto dire.


Bene,lalalala.
Spero di avervi trasmesso qualcosa con questo capitolo e che lo abbiate ascoltato davvero con il sottofondo di Common Denominator.
Inanzitutto voglio ringraziarvi di cuore per le 16 recensioni ricevute in un solo giorno all'ultimo capitolo,è grazie a voi e alle vostre bellissime parole
-mettiamoci pure parecchie coglionate che scrivete lol- che continuo a scrivere con il cuore,quindi grazie davvero.
Come dicevo a inizio capitolo ho pubblicato questo capitolo subito,rispetto al solito e in una maniera così lunga per due motivi:

1) Per ringraziarvi e premiarvi della velocità e delle tante recensioni del capitolo precedente,meritavate di sapere il continuo.
2) Perchè dividerlo in capitoli più piccoli sarebbe stato inutile,non avrebbe avuto lo stesso impatto emotivo ecco perchè vi ho chiesto di leggerlo con calma.

E' un capitolo toccante per me,non so perchè ma mi ha toccato molto come situazione e ho pensato che se con queste storie posso far sognare
posso anche ricordare, insegnare qualcosa attraverso questa storia ed ho toccato l'argomento dell'alcool che come vedete ha colpito in pieno uno dei personaggi.
Non ho altro da dire,scusate ma in questo capitolo sto cercando di rimanere seria(?)
Grazie mille,davvero,vi amo.
Continuerò con il prossimo capitolo dopo 8 recensioni.
Much Love.Mel.

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Capitolo 12
*** Do you Love me? ***


Quando alle 8.00 a.m la porta della mia camera si aprì,
lasciando intravedere una splendida meraviglia bionda mi alzai in piedi dal freddo pavimento dei corridoi,
lo vidi strabuzzare gli occhi per poi tornare in un'espressione seria e rigida,
< Come mai non eri in camera stamattina? > chiese dandomi le spalle e chiudendo -con le sue chiavi d'emergenza- la porta della camera,
Si Ashley: perchè eri fuori quella mattina? Spiegaglielo!
< Volevo prendere un po d'aria... > sibilai poco convinta toccandomi nervosamente i capelli, certo Morgan "un po d'aria" alle 5 del mattino e nella bocca di un altro ,
< Mh > mugugnò con tono poco convinto quanto il mio, si voltò nella mia direzione stropicciandosi il viso con le mani in preda all'ansia:
< Ash, io... non so > sospirò senza trovare le parole giuste, avrei dovuto dirgli" non importa, dimentichiamo tutto"
sfoderando uno dei miei più falsi e amichevoli sorrisi ma c'erano dei punti da chiarire:

1. Io volevo davvero dimenticare tutto
2. Era il mio migliore amico, i miei sorrisi non potevano che essere sinceri quando i suoi occhi mi scrutavano
3. A me importava eccome

< Non so esserti d'aiuto Niall > mi limitai a rispondere
< Sei bella quando dormi > se ne uscì fuori voltandosi verso di me e sorridendomi, avvicinandosi con più sicurezza di prima,
inclinai leggermente la testa verso sinistra sorridendogli istintivamente in risposta:
< Non quanto te Horan > Minchia tieni la bocca chiusa,
finalmente si liberò ad una leggiadra risata per poi far scivolare la sua mano sulla mia guancia e sfiorarmi le labbra in modo innocente;
afferrò di peso la mia sacca per poi incamminarsi nei corridoi
< Ti vuoi muovere idiota? > mi chiese ghignando
< Horan non provocarmi! > lo raggiunsi dandogli una pacca sulla spalla come se non fosse successo nulla, come se non fosse mai esistita quella notte.

Ow, la cosa migliore con la quale si possa cominciare una giornata scolastica è di certo un 4 in Biologia! 
Sciacquai le mani sotto l'acqua fredda e mi bruciavano le corde vocali: fare una scenata in classe per il proprio 4 urlando contro al professore non era stata una tra le migliori opzioni.
Chiusi l'acqua scuotendo al vento le mani per eliminare l'eccesso d'acqua e dopo uscì dai bagni.
Battendo a ritmo con i tacchi, mi incamminai verso la fontana posta a destra degli armadietti,
ogni 5 secondi era di vitale importanza ricordare a chi passasse nei corridoi che era il mio momento di gloria: così cominciavo ad ondeggiare vanitosamente i capelli,
forse in modo troppo egocentrico;
quando voltai lo sguardo per osservare chi quotidianamente si poggiava agli armadietti vicino alla fontana, in bella vista, puntai i piedi per terra chiudendo gli occhi a due fessure,
Dio fa che sono diventata miope, quello non poteva essere lui e quella non poteva essere lei, si insomma Lui e Lei come sei chiara Ashley,
perchè gli occhi mi pizzicavano? Avevo preso un'improvvisa allergia alla retina? No Morgan, si chiama gelosia mi suggerì il cervello,
taci coglione! replicai dando spazio al mio flusso di coscienza;
camminai con un'espressione serena in volto sperando che nessuno notasse i miei muscoli tesi e la mia mascella contratta.
Mi piegai per bere dal flusso d'acqua che scorreva, posando gli occhi contemporaneamente sui due ragazzi che si mangiavano- o baciavano, dipende dai punti di vista-
  tranquillamente di fronte a me, quando il ragazzo aprì i suoi grandi occhi color miele giurai di poterlo vedere... sorpreso;
allontanò la ragazza dalla chioma nera, dall'altezza minima che avrei riconosciuto tra mille e si schiarì la voce mentre,
la troietta di fronte a lui si voltava nella mia direzione leccandosi le labbra assaporando fino all'ultimo il bacio, Vaiolette mi sorrise:
< Morgan! Come stai? > si portò i capelli neri su una spalla
< Benissimo Hamilton. Non potrei stare meglio > risposi appena asciugatami con il braccio la bocca,
< Non sai la novità? Io e Malik siamo tornati insieme! > esclamò con voce stridula stringendogli il braccio,
sibilai un innocente e vittimale: Oh che avrei dovuto reprimere pur di non vederla sorridere in un modo così beffardo
< Bene, buona vita. Hamilton ti consiglio di non sbadigliargli davanti > le consigliai arricciando le labbra e indicando la loro imbarazzante differenza d'altezza:
sembravano la nana e il gigante per rendere l'idea.
Sorrisi un'ultima volta verso di loro, in modo piuttosto forzato prima di nascondermi in qualche angolino buio.

All'ora di pranzo decisi di rimanere a digiuno e di prendere un po d'aria nei giardini; accesi l'ultima sigaretta del pacchetto, buttando fuori una densa nuvola di fumo,
qualcuno mi allungò un panino
< Devi mangiare! > affermò preoccupato Niall
< Non ho fame, mangio più tardi >  mi chiusi nelle spalle, piombò un silenzio assordante e con la coda dell'occhio non riuscì ad intercettare
lo sguardo color ghiaccio del biondo eppure mi batteva forte il cuore,
< Niall mi ami? > chiesi in un soffio trattenendo il respiro
< Credo di aver fatto una grande cazzata ieri sera Ash, tutto qui. Forse ero ubriaco, drogato, pazzo... >
cominciò lasciando chiaramente intendere che magari la perfezione con la quale in quel periodo lo stavo vedendo, il batticuore che avevo scoperto solo negli ultimi giorni,
fosse solo da parte mia,
<  Nonostante tutto sono felice di non poter tornare indietro. Lo avrei rifatto mille volte, quindi ho paura che mi stia innamorando Ashley >
finì guardandomi finalmente negli occhi in un sorriso contenuto tra le labbra in maniera rassegnata, quasi a scusarsi di quello che provava,
presi un respiro profondo portandomi indietro i capelli
< Ho bisogno di te, ho bisogno del tuo sostegno in tutto questo > cominciai a dire sentendo man mano la mia voce abbassarsi di tono,
mi alzò il viso tenendo il mento tra il pollice e l'indice
< Dimmi solo che vuoi provarci > mi bloccò riassumendo in una proposizione tutto ciò che volevo dirgli,
minchia non puoi diventare sentimentale Morgan! E Malik? Il volerlo fare impazzire? mi chiese quella parte di fierezza che avevo messo sempre al primo posto e, nonostante tutto,
avrei continuato a metterla sul trono perchè ero ancora Ashley Morgan, perchè sapevo chi ero e cosa potevo fare e mi piaceva terribilmente;
mi morsi il labbro inferiore, giocando con il suo ciuffo biondo
< Horan dovresti solo baciarmi! > lo ripresi dandogli un amichevole colpo sulle spalle, la sua melodiosa risata mi riempì le orecchie ma la interruppe subito per chiudere tutte quelle parole, quelle risate, quei sorrisi, tra le mie e le sue labbra.
Quando ci staccammo mi sentì allontanata dalla mia bombola d'ossigeno ma solo in maniera troppo distante mi arrivò il suono della campanella di fine pranzo,
< Che cosa hai ora? >
< Chimica >
sbuffai osservando con quanta dolcezza rideva delle mie espressioni, si avvicinò nuovamente
per darmi un innocente bacio dal quale si allontanò mordendomi il labbro inferiore,
collasso tra 3, 2 , 1... Sei viva Morgan rilassati;
mi incamminai a malincuore dal lato opposto del giardino rispetto alla traiettoria di Niall per dirigermi verso gli armadietti.

Quando svuotai l'enorme sacca, richiudendo sonoramente il vecchio armadietto sverniciato per poi mettere a fuoco la totalmente calma figura di Malik poggiata li vicino
< Ashley > mi chiamò per nome con un tono piuttosto fiero e senza colpe
< MORGAN. >  chiarì ristabilendo un contatto di distacco
< Vedo che Horan ti bacia piuttosto bene. Soprattutto quando ti ispeziona la bocca o ti tiene per i fianchi > esaminò lui,
lo guardai storto attendendo una spiegazione:
< Morgan... > cominciò rettificando sotto mio comando il nome
< ...La mensa ha un'intera vetrata che si affaccia sul giardino > disse scrollando le spalle e tornando sull'argomento
< E in due minuti tutta la mensa parlava di te > concluse alzando un sopracciglio e volgendo lo sguardo verso altra gente;
mi stava facendo la predica? Ow questo è troppo, gli schioccai due dita davanti per riavere la sua attenzione e gli afferrai il mento per voltare il suo viso verso il mio:
< Ascoltami bene: TU stavi comodamente baciando Vaiolette Hamilton davanti a me e francamente di te non mi interessa ma non dire più puttanate Jawaad. >
... lo avevo chiamato con il suo secondo nome? Merda,
< Come mi hai chiamato?? > intimò attaccandomi agli armadietti,
< J-a-w-a-a-d > feci fieramente lo spelling del suo nome, brava Ash sai fare lo spelling
!
Il suo viso si avvicinò con prepotenza al mio ma -passando da sotto il suo braccio che faceva leva sugli armadietti- uscì dalla situazione Minchia che agilità, ero una ginnasta nata,
< Frena Malik! Sei ridicolo! > posi il mio palmo aperto davanti al suo petto per tenere una certa distanza tra noi due, ridendo
< Pensi davvero che io ora voglia ancora giocare con te? Sono Ashley Morgan e tu sei diventato un gioco noioso > ammisi riuscendo a ferirlo un pò,
lo si poteva notare dall'espressione sul suo volto che di fiero aveva sempre meno,
< Voglio provare a stare con Niall, credo che ora sia noto a tutti no? Bene, Morgan esce dalla piazza > chiusi battendo una volta le mani a concludere la questione,
scosse la testa:
< Non durerai molto in una relazione seria Morgan, ero l'unico che sapeva tenerti >
< Minchia che modestia Malik, sei di un'umiltà assurda. Pensi sempre che le ragazze siano tue, che loro amino te e mai viceversa ma non vuoi ammettere che stai giocando con una ragazza diversa da quelle. >
mi vantai, perchè per me ritenersi "diversa" dallo stereotipo di ragazza "Fan Di Malik" era essenziale,
se non vitale per mantenere una certa dignità e un certo rispetto, perchè era sempre stato quello uno dei punti fondamentali che mi avevano reso la figura di ragazza che la gente vedeva
: il non crollare davanti a nessun ragazzo, non essere la tipica ragazza -per quanto intelligente, stupida, bionda, bruna- che sbavava dietro ad un ragazzo,
io non li cercavo, erano loro a venire da me;
< Horan non sarà mai alla mia altezza > che modestia! Schioccai la lingua guardandolo con fare scettico:
< Non ne sarei così sicura, infondo lui mi ha portato a letto in 5 minuti e tu... > lasciai in sospeso la frase sporgendo il labbro inferiore in una falsa espressione di dispiacere
< Io ti faccio impazzire > finì la frase
< No. Tu baci altre ragazze dopo averne illuse altre >
< Quindi io ti avrei illusa, ommegglio ti ho fatto credere che ti amassi, ommeglio tu speravi che ti amassi... >
ragionò immettendo in ogni proposizione la parola OMMEGLIO con troppa sicurezza, te lo ficco in culo quel ommeglio okay?
< Non si parla di me Malik, rettifica la 2°persona singolare. > lo bloccai con un palmo sul suo petto presa da un'improvvisa ansia,
< E va bene Morgan. Credo che il gioco per entrambi finisca qui, ci si vede > si congedò completamente ma non dal dialogo,
ne dall'argomento,
tantomeno dalla giornata:
si stava congedando dalla mia vita.




Premetto che vi state meritando degli aggiornamenti dei capitoli piuttosto veloci in questi giorni grazie alle vostre recensioni,quindi brave pampine(?) uu
Non mi dilungo,non ho nulla da dire yoh, per quanto riguarda le recensioni: sono felicissima che il capitolo precedente abbia coinvolto voi
come è successo con me mentre scrivevo,davvero e per chi mi conosce grazie alla FF precedente saprà che non ho mai tempo per rispondere alle recensioni,
soprattutto se sono così tante,dovete perdonarmi, mi spiace tanto ma giuro che leggo ogni cosa e ogni vostra parola mi aiuta a modificare e a rendere migliore tutto questlo.
Bene,bando alle ciance,ciancio alle bande(??)
il prossimo capitolo lo inserirò dopo 9 Recensioni
MA
Vi faccio una proposta,roba figa(?), Se raggiungiamo le 15 recensioni inserirò un capitolo mooooolto lungo nel quale ci sarà un colpo di scena,2 capitoli in uno u.u
Vi ho anticipato già troppo,a voi la scelta yoh.

Much love:Mel.



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Capitolo 13
*** Proof By Contradiction. ***


Quel pomeriggio raggiunsi Niall nella sua camera, bussai in modo incerto schiarendomi la gola ancor prima che aprisse la porta,
quando la sua figura mi apparve completamente davanti dimenticati tutti i buoni propositi di rimanere seria,
matura e amichevole e mi lasciai stringere a lui, cullandomi tra le sue labbra,
< Scusa per il ritardo > sibilai con un leggero sorriso, ero sempre in ritardo e facevo sempre aspettare la gente e questo francamente mi piaceva:
mi faceva sentire importante e attesa,
< Veramente sei in anticipo di 15 minuti > rise lui, strabuzzai gli occhi osservando con fare scettico l'orologio:
merda era vero, mi ero completamente catapultata in camera sua appena avuto il messaggio con la tremenda voglia di vederlo, non era possibile
< Oh... > soffiai ancora con lo sguardo sulla lancetta, quando finalmente mi decisi a muovere quegli arti comunemente chiamati gambe
e a sedermi sul divanetto di fronte al letto, Niall si schiarì la voce e prese parola-non prima di essersi aggiustato con fare impacciato
le pieghe dei pantaloni come era solito fare nei momenti di tensione-
< Volevo dirti che tra un po arriveranno anche gli altri e che mi sembra giusto dire loro ciò che vogliamo fare.. >
si interruppe un attimo attendendo un mio segno di vita, annuì semplicemente con la testa 
< E soprattutto volevo spiegarti come sono finito a letto con Tamara > sospirò,
mi irrigidì di colpo: volevo sapere tutto, ogni singola cosa di quell'enorme puttanata ma ero consapevole di essere troppo fragile per tenere il mio incontro con Malik quella mattina presto tutto per me, alla fine sarei scoppiata,
< Ash tu mi piaci da... un bel po di tempo ma sapevamo tutti come eri,cosa pensavi dei ragazzi e che mi volevi fin troppo bene per rischiare una cosa del genere e francamente,sapevo che mi avresti spezzato il cuore provandoci >
in quel momento mi sentì sottovalutata: non ero una macchina del sesso cazzo,
< Così una sera, circa una settimana fa, ho bevuto e mi sono scopato Tamara. 1...2...3...4... 6 volte, praticamente ogni giorno, dovevo solo sfogarmi > si fermò, ow non voglio risponderti Horan,continua e basta!
Le sue mani calde toccarono le mie ginocchia e si inginocchiò all'altezza del mio viso per continuare:
< Ma avevo capito che l'unica persona che volevo baciare eri tu e alla fine per qualche idea malsana sono finito ad aspettarti nel tuo letto,come un maniaco > ghignai, ricomponendomi subito dopo in un'espressione di serietà e maturità, calò il silenzio fino a quando il biondo non schioccò la lingua:
< Se non si è capito, la mia storiella è finita quindi dì qualcosa! > aspettava una mia considerazione:
Horan sai già che hai scopato con una grande puttana,perchè devo essere monotona?
< Non importa,è passato e...credo di poterti capire... > mi lasciai sfuggire sperando che non mi avesse sentito e invece annuì
dando poco peso alle mie parole.
Bussarono alla porta e il biondo, forse con più ansia di prima andò ad aprire: ne io ne lui sapevamo come avrebbero reagito i ragazzi;
si sedettero osservandomi, solo Liam aveva la mascella contratta e lo sguardo perso,
Niall non gli andava a genio in quel periodo ma sapevo che entrambi stavano provando a risolvere,
< Allora... > cominciò Niall battendo le mani una volta e sedendosi vicino a me, no Horan non dobbiamo annunciare che aspettiamo un bambino,rilassati
< Io e Ash stiamo insieme, ma per favore non giungete a conclusioni troppo affrettate > li zittì prima che potessero aprire bocca,
perfino prima che potessero elaborare le informazioni che li avevano colti di sorpresa,
< Oh... > sibilò Harry osservando più me che il biondino,
< Siete seri o ci prendete per il culo? Cioè... Morgan fidanzata dai! > fece indicandomi con modo stranito e incredulo Louis
< Qualcosa da ridire Tomlinson? > chiesi acidamente fissandolo
< No,per carità ma non sono abituato a vederti in una relazione seria, per di più  con uno dei tuoi migliori amici. Tutto qui >
si chiuse nelle spalle e lo sguardo di Harry non mi trasmise più nulla come invece faceva qualche secondo prima:
Louis aveva parlato anche al posto suo molto probabilmente,
< E... Tamara? > chiese Liam con tono flebile sputando l'ultimo nome,
< Passato. > risponde secco non dilungandosi sull'argomento come aveva fatto precedentemente con me, Harry battè le mani sulle sue ginocchia:
< Bene,allora possiamo definire il discorso chiuso! > si aprì in un grande sorriso con il quale cercò di contagiare anche gli altri,
Louis chinò la testa guardandolo incredulo così come me: davvero gli andava bene?
Davvero aveva lasciato passare così facilmente una relazione come quella tra me e Niall?
Insomma ci sarebbero state tante complicazioni da lì a quella parte, soprattutto se le cose non avessero funzionato
< Sono felice per te Ash, davvero. Niall saprà cambiarti e amarti, ne sono sicuro > sorrise, questa volta in modo più dolce quasi paterno,
che c'è Styles ora fai il romantico? Niall sorrise mostrando la sua bianca dentatura,
quando sorrideva in quei modi così adorabili e sorpresi mostrava la siepe di denti bianchi e i suoi occhi invece di chiudersi in due piccole fissure si spalancavano mostrando le sue iridi azzurre. Era strano ma le cose dopotutto stavano andando bene.

Non ero mai stata il tipo che la mattina si svegliava prontamente con un balzo,
spalancava le finestre ricevendo tutti i raggi del sole che si levava sul viso e salutando gli uccellini,
ero più una persona che buttava la sveglia giù dal comodino e si rannicchiava sotto le coperte per un altro quarto d'ora,
per poi alzare le tapparelle con malavoglia e aprire le finestre solo per fumare,
tuttavia anche i risvegli dopo quelle tre settimane che stavo con Niall sembravano migliori;
< Buongiorno Morgan! > salutò esuberante come sempre il biondo appostato puntualmente davanti alla mia camera,
gli circondai il collo con le braccia lasciandogli un innocente bacio a stampo:
< Buongiorno anche a te Horan > bisbigliai mentre lasciava un delicato bacio sul mio collo
< Cosa hai alla prima ora? > chiese
< Matematica, hanno cambiato l'orario > sbuffai afferrando solo al pensiero il pacco di sigarette ma la sua salda presa mi blocco:
< Ashley... > soffiò in un sospiro e ritrassi immediatamente il pacchetto nella tasca:
gli dava tremendamente fastidio il fumo e a malincuore cercavo di trattenermi;
lo stridulo suono della campanella mi fece scappare per i corridoi:
< Ci sentiamo dopo! > lo baciai mentre la sua mano accarezzava la mia guancia intersecando per un momento la sua lingua con la sua,poi mi allontanai in fretta.

Un tombale silenzio riempì l'aula illuminata da degli scarsi raggi di sole, mentre i 28 alunni ripetevano insistentemente le pagine di teoria sull'algebra;
la professoressa fece scorrere con aria crudele il dito sul registro, consapevole dell'arma che aveva: l'interrogazione.
< Allora... > cominciò saettando lo sguardo nel registro,
< Interroghiamo... > continuò lasciando bastardamente nell'ansia i ragazzi
< Malik. > concluse mentre i sospiri rasserenati di tutti crearono sconforto nel moro che trascinando la sedia per terra si avvicinò alla lavagna;
la donna fissò per un attimo il suo quadernetto:
< Malik ho rivisto il tuo compito in classe e non è andato bene ma non me ne sorprendo, il problema sarebbe vederti andar bene > ow, che tenera la professoressa Cardon con le sue battutine sarcastiche,
< Vorrà dire che non le darò problemi professoressa > rispose diligentemente il ragazzo, sorridendole in risposta,
< Poco umorismo Malik. Francamente non voglio perdere tempo con te quindi ti chiederò una cosa semplice: spiegami un'operazione insiemistica di unione con una dimostrazione per assurdo. Scegli tu > concluse volgendo finalmente lo sguardo verso il ragazzo che afferrava saldamente il gesso: No Malik, il gesso non ti scriverà la risposta magicamente.
Era un silenzio imbarazzante, soprattutto per quel lama che dopo 15 minuti non era riuscito a risolvere neanche una cazzata del genere;
mi permisi di accendere l'ipod, afferrando le cuffie e fissando fuori dalla finestra, la professoressa Cardon battè i pugni sulla cattedra:
< Santo Cielo Malik, la dimostrazione per assurdo la si affronta in primo liceo! > squadrò l'aula, soffermandosi su di me
ed osservando le mie cuffiette per poi sfogliare decisa il suo quadernetto:
< Morgan! > mi richiamò acidamente
< Ci vuole degnare della sua attenzione? Fa sempre tardi, fuma dove non deve ed ora scambia per la ricreazione la mia ora. E' troppo intelligente per certe spiegazioni? > tolsi comodamente le cuffie riponendole nell'astuccio:
< Mi scusi ma la mia attenzione è davvero scarsa per certe cose così sciocche > risposi indicando la lavagna davanti alla quale Malik mi sorrideva soddisfatto del richiamo, la donna poggiò i gomiti sulla cattedra:
< Ah si? La sua media nella mia materia è sempre stata molto alta ma questo non vuol dire che lei sia un genio >
< Mi sottovaluta professoressa >
chiuse gli occhi a due fessure per fissare un attimo la lavagna senza nessuna risoluzione della richiesta:
< Benissimo! > le si stampò un falso sorriso sul viso
< Vorrà dire che lei, signorina Morgan, spiegherà a questo caprone la Dimostrazione per assurdo, di pomeriggio! > concluse indicando Malik,
< Cosa?? Se lo scorda > chiesi strabuzzando gli occhi e con una voce stridula
< Oh, non è finita qui: se non vederò almeno un miglioramento in questo argomento Malik: lei sarà bocciato e Morgan: lei prenderà un debito a fine anno, il primo in tutta la sua vita, è un'emozione. > Oh stronza chiudi quella fogna! 
< Io non sprecherò i miei pomeriggi a studiare con lei, professoressa > si azzardò a dire il ragazzo,
Oh ma per carità Malik taci, farei solo un favore alla tua media
,
< La verità Malik, è che lei non spreca i pomeriggi a studiare in generale > lo fulminò con aria rilassata la Cardon,
la campanella di fine ora suonò e mi fiondai fuori dalla classe, sbattendo prima che potessero uscire anche gli altri la porta alle mie spalle.

Buttai fuori una densa nuvola di fumo, come se potessi buttare fuori anche i brutti pensieri: ora che Malik era uscito dalla mia vita da ben 3 settimane,
non degnandomi più di uno sguardo ed ora avrei dovuto spiegarli una cosa elementare? La Cardon era ufficialmente una puttana in astinenza.
Una mano mi picchiettò sulla spalla decisa a farmi voltare:
< Non tutto va sempre come vuoi tu Morgan > mi spiegò quella voce così fastidiosa, lo fissai un secondo:
< Per la TUA ignoranza rischio un debito. Brutto lama > ispirai nuovamente il tabacco, questa volta buttandogli il fumo addosso,
< Non girava voce che non fumassi più? > chiese alquanto sorpreso,
< Non fumo solo davanti a Niall,gli da fastidio il fumo > spiegai stizzita
< Mi ricordi tanto me, quando cercavo di proteggere Lara dal fumo > soffiò abbassando lo sguardo con un sorriso rassegnato
e per un attimo mi dimenticai di quanto fosse bastardo;
< Facciamo 12 incontri pomeridiani > propose saggiamente lui dopo un imbarazzante silenzio, un momento... da quando Zayn diceva cose sensate?
< Una. > ribattei io, Zayn si passò una mano tra i capelli:
< Cosa potrei imparare in un solo pomeriggio? Facciamo 10 >
< 6 >
barattai infine io ritenendolo un affare equo,
< A fare fatto! > accettò tendendomi la mano come si fa tra bambini quando stringono un patto
< Se pensi che io ti stringa la mano ti sbagli> dissi osservando con una certa riluttanza la sua mano tesa
sospirò con una strana smorfia sul viso: < Si comincia domani pomeriggio, alle 4.00 puntuale e in camera mia > ,
non mi lasciò neanche il tempo di finire che si voltò per scomparire dietro la prima porta.

Il pomeriggio seguente Niall bussò alla mia camera verso le 3.00 pm. Il biondo si sporse sulla mia cattedra osservando i vari libri aperti:
< Studiavi? Se vuoi me ne vado > accennò facendo un minuscolo passo verso la porta, mi alzai bloccandogli il passaggio e abbracciandolo:
< Ma dove vuoi andare? Devi rimanere qui > sorrisi sedendomi sul letto, osservando le simpatiche smorfie che faceva
mentre non riusciva a togliersi il giubbotto di jeans.
Per circa un'ora parlammo di tutto ciò che ci piaceva, nonostante tutto volevo conoscerlo meglio, sempre di più;
quando non ebbe più fiato per parlare di se si sedette vicino a me, intrecciando le sue mani così tremendamente calde con le mie e sentì un brivido pervadermi: perchè solo stringendomi la mano riusciva a farmi sentire così?
< Allora, come è andata oggi? >
< La Cardon è una puttana >
sentenziai con molta nonchalanche
< Si, si capiva da tutti i - muori troia- che le buttavi oggi ma... perchè? > chiese con un innocente e dolce sorriso sul volto,
mi avvicinai di scatto alle sue rosee labbra rubandogli un bacio
< Perchè dovrò far recuperare ad un lama alcuni argomenti e se non ci riuscirò avrò un debito > spiegai
saltando il particolare su chi fosse il lama in questione, mi alzò il mento con un dito:
< Ci riuscirai, tu sei geniale... a volte. > sussurrò facendomi perdere la cognizione spazio temporale con quei suoi occhi così blu
e quella sua voce così delicata.
Non riuscì a resistere a quegli occhi così profondi, ai suoi sorrisi, così lo baciai, schiudendo le labbra appena lui premette con forza contro le mie,
sentì le sue mani poggiarsi sui miei fianchi permettendomi di mettermi a cavalcioni su di lui,
passò le sue mani sotto la mia maglietta solleticandomi la schiena, mentre si sdraiava trattenendomi sulle sue labbra,
cominciai a sbottonare lentamente la sua camicia, mentre avvicinava il mio bacino al suo, gli slacciai la cintura
mentre con molta frenesia lasciava dei piccoli baci sul mio collo, mugugnando qualcosa tra le labbra ad ogni mio tocco ai suoi jeans.
La sveglia che avevo impostato per le 4.00 pm squillò e Niall sospirò tirando lentamente fuori le sue mani dai miei jeans:
< Non ora cazzo > sospirai portando indietro la testa e chiudendo gli occhi, prima di togliermi dal corpo del biondo e spegnere la suoneria,
< E' meglio che vada o farò tardi > dissi abbassandomi la maglietta, mentre lui riaggiustava la sua camicia
< Dove vai? > chiese stringendosi la cintura
< Da Zayn, è lui che ha bisogno di ripetizioni > ammisi aggiustandomi allo specchio, sentì un lieve
< Oh... >
< Ci sentiamo domani >
lo salutai aprendo la porta e baciandolo con trrasporto, portando le mie mani tra i suoi capelli biondi,
mentre cercava ancora un forte contatto con me,
< Va bene, a domani > sospirò prima di incamminarsi incerto per la Detrò.


Buya.

Okay questo capitolo è luuuuuuuuuuuuuuuuunghissimo, spero siate felici u.u
ma in ogni caso ve lo siete meritato per le 20 recensioni fdobgdfndfsosdf vi amo lalalalaala.
Allora come anticipatovi spero che questo capitolo abbia riscosso un altro colpo di scena lalalala e ammettiamolo:ci ho messo pure un qualcosa di Hard con Horan(?)
Ho tanta fame,quindi vi lascio con questo brevissimo spazio autrice, perchè il cibo mi aspetta in tavola lalala
Grazie mille per tutti questi complimenti sulle ff, davvero,sono felicissima di sapere che riescono a coinvolgervi così tanto, vi amo tantissimo
grazie per le splendide parole che mi scrivete e le meravigliose recensioni ALLALALALALALA (?)

Continuerò dopo 10 recensioni Ma vi ripropongo un accordo come quello precedente: se raggiungeremo 18 recensioni farò un capitolo che coinvolgerà anche un colpo di scena tra Malik e Morgan lalalala.

A voi la scelta.
Much love.Mel.

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Capitolo 14
*** I'dont love you. ***


Bussai in modo isterico alla porta, erano ben 5 secondi che ero fuori a quella dannata camera e lui non si preoccupava neanche di aprire,
stavo diventando bisbetica, aprì la porta con uno scatto fulmineo:
< Dammi il tempo di arrivare! > blaterò alzando le sopracciglia per poi farmi passare;
era una camera semplice ed ordinata per essere abitata da Zayn Malik e soprattutto profumava di... rose?
< Hai una camera che profuma di rose? > chiesi in modo scettico
< Mi stai sul cazzo già da 2 minuti che sei entrata. Poggia i libri li > mi ordinò mentre si chiudeva in bagno.
< Allora... > cominciai aprendo il libro e passandoglielo:
< Prima di tutto leggi per bene cosa significa Dimostrare per assurdo > gli indicai insistentemente il paragrafo come se fosse stupido,
oh aspetta lui era stupido,
< La dimostrazione per assurdo viene fatta ipotizzando che la tesi sia sbagliata e dimostrando che una tesi sbagliata implica delle asserzioni che entrano in contrasto con le ipotesi. > lesse corrugando la fronte e ripassando mentalmente ogni parola che a mio parere era elementare,
< Hai capito? > chiesi spazientita, scosse violentemente la testa, Dio quanto era capra,
gli presi un esempio banale:
< Prendi due rette: l'inverso delle rette parallele dice che formano due angoli alterno interni congruenti... > annuì
dandomi il consenso di proseguire
< l'ipotesi sarà che gli angoli A. e B. sono congruenti. La tesi che le rette s e r sono parallele. Neghiamo la tesi facendo si che le due rette non siano parallele, per formare due angoli congruenti come dice la tesi dovremo tracciare un'altra retta partente da un punto di s, parallela a r. Il quinto postulato di Euclide però dice che per un punto non può passare più di una retta. Quindi andiamo incontro ad un problema e affermeremo che effettivamente il teorema è giusto. > finì riprendendo fiato e poggiando la matita,
< Fai questi problemi > gli ordinai sfogliando le pagine ed evidenziandone più di 10.
Il resto dell'ora lo avrei passato osservando le sue strane espressioni alla sola vista di un comando di algebra.

Il primo incontro avuto circa 4 giorni prima non andò positivamente: 9 problemi su 10 erano sbagliati e l'unico giusto lo avevo fatto io;
mi trascinai per i corridoi tenendo saldamente i fogli di protocollo sui quali Malik aveva fatto gli esercizi:
li avrei rivisti più tardi soffermandomi sui suoi effettivi problemi in algebra; Vaiolette mi bloccò la strada:
< Zayn il pomeriggio non potrà uscire con me perchè tu gli fai ripetizione e deve esercitarsi > squittì
< E allora? >
< E allora so che cercherai di saltargli addosso mentre sarete da soli, giù le mani >
le sfiorai una spalla con fare falsamente amichevole,
mentre mi schivava come se avessi la lebbra:
< Povera Hamilton, così disperata dal trattenere con il guinzaglio un paio di boxer nel suo letto. Mi sembra strano che tu non sappia che io sto con Niall Horan > corrugai le sopracciglia,
< Certo che lo so Morgan ma ammettiamolo: hai le gambe troppo aperte, non ti accontenterai mai di Horan e lo lascerai come hai fatto con tutti! > Sentenziò con un viso dannatamente santo che di certo non le si addiceva:
< Prima o poi Hamilton perderò la pazienza e sarai rovinata > l'avvertì scuotendo la testa e scappando in aula di Inglese.

Ow, il verme solitario si stava mangiando da solo, avevo troppa fame; mi fiondai come un animale al solito tavolo
afferrando le forchette di plastica ed addentando la pasta della mensa
< Da quando mangi la pasta della mensa ? Che ne hai fatto della nostra Morgan? > chiese puntando un dito accusatorio contro Niall
che alzò le mani in segno di resa:
< E' solo fame Louis, quella che ho sempre io. > sorrise in quel modo così dannatamente dolce, Harry si schiarì la voce
osservando il pacchetto di sigarette ancora intatto, poggiato con poco bonton sul tavolo:
< Ash hai un pacchetto intero sul tavolo e non hai ancora fumato... Stai bene? > sorrisi alla sua insinuazione
< Si Harry, sto bene, non sono incinta, non ho preso una botta in testa o cose simili, è solo che a Niall da fastidio il fumo >
mi chiusi nelle spalle e sentì il leggero e delicato tocco di Niall sulla mia coscia mentre mi sorrise grato di quelli sforzi,
< Brutto bastardo, che ne hai fatto per davvero della nostra Ashley!? > quasi urlò Louis alzandosi in piedi con fare teatrale,
< Lou ripoggia quel fottuto culo sulla sedia, ci stanno fissando > intimai cercando di essere il più convincente possibile;
il biondo passò un braccio sulle mie spalle:
< Morgan oggi ci vediamo? > mi sussurrò fino a farmi rabbrividire, ero intesa ad annuire fermamente ma per un secondo,
per la mia meravigliosa anticamera del cervello mi passò che quel pomeriggio dovevo dare ripetizioni al lama:
< Devo studiare con Zayn... > sibilai poco convinta ed abbassando lo sguardo sperando che non se la prendesse:
erano troppe volte che evitavo di uscire con lui per ripetere le cose da insegnare a Malik
e al posto suo qualcun'altro mi avrebbe letteralmente mandato a fanculo, eppure lui era troppo finto:
era così dolce, gentile, meraviglioso, bello, comprensivo, sembravam essere perfino troppo per me,
Ashley Morgan che aveva sempre meritato il meglio dei ragazzi in quella scuola tutti fuorchè Niall Horan.
Si morse nervosamente un labbro inferiore distogliendo lo sguardo da me e puntandolo in un punto indefinito della grande sala,
< Abbiamo solo 6 incontri, dopo non dovrò più vederlo... > provai a spiegare con un tono di voce nettamente basso e insicuro
< Tranquilla, fai con calma, passa i tuoi interi pomeriggi a ripetere per "insegnare" a Malik,sperando che tu non gli insegni anche qualcos'altro. > lasciò intendere con una troppa acidità perfino per i miei gusti:
cazzo stai parlando ancora con Ashley Morgan e per quanto tu sia adorabile,bello e meraviglioso inizi a gasarti un po troppo biondo
< Cosa insinueresti HORAN? > Accentuai il suo cognome
< Che da te mi aspetterei di tutto Morgan >
la mia bocca si curvò in una perfetta "o" : il mio ragazzo mi stava appena dando della troia,stava appena affermando che  non si fidava ancora di me,
più o meno come tutta la Detrò che bella merda;
afferrai velocemente la sacca strattonandola da sotto al peso di Liam per poi alzarmi in piedi facendo appositamente rumore con i tacchi
per evidenziare il mio squallore:
< TU. > dissi indicando minacciosamente il biondo che presentava solo superficialmente un'espressione rasserenata
< Non osare mai più dirmi una cosa del genere. > finì serrando la mascella e mandando a fanculo lui e chi, a quel tavolo non aveva osato proferire parola.

Erano le 16.20 pm e non avevo assolutamente voglia di incontrare Zayn perchè a sua insaputa era lui la causa di tutti i miei guai,
compreso il mio litigio con Horan: colpa sua e della sua ignoranza, che gli costava studiare un'ora al giorno? Raggiungere almeno il 6?
No, non poteva studiare per rimorchiare qualche puttana di turno ed ora a risolvere i suoi problemi ci dovevo pensare io.
Bussai nervosamente alla porta ed un secondo dopo,con uno scatto fulmineo questa si aprì mostrando un Malik rilassato e sorridente:
< 20 minuti di ritardo. Sempre puntuale Morgan! > mi rivolse un sorriso sghembo
< Apri i quaderni.Subito > gli ordinai entrando e buttando la sacca sulla scrivania ancora vuota.

< affinché la dimostrazione porti a conclusioni valide, deve essere dimostrato che, data una proposizione p, il suo contrario "non p" implica un risultato che è assolutamente falso in tutti i sistemi matematici... > spiegò la lezione Malik,
< No! Zayn no! "Affinchè la dimostrazione porti ad una valida conclusione deve essere dimostrato che il contrario di p implichi un risultato assolutamente falso per il sistema matematico usato"! Se dici "per tutti i sistemi matematici" andiamo in altre matematiche e geometrie! > quasi gli urlai contro battendo violentemente il dito sul rigo del libro,
< Calma Morgan! >
ora stavo letteralmente urlando
< Ashley datti una calmata! Non sei un genio ,non hai una vita perfetta e si non capisco un cazzo di matematica ma chi sei tu per sapere cosa posso e non posso imparare? > questa volta fu lui a sovrastare il tono della mia voce e immediatamente lo guardai allibita: non si era mai adirato così prima; sospirò e si schiarì la gola:
< Affinchè la dimostrazione abbia una conclusione valida il contrario di p deve essere falso nel sistema matematico usato... >
ripetè lui a bassa voce e questa volta annuì flebilmente, fissando un punto indefinito della cattedra per non incontrare il suo sguardo,
< Hai fatto gli esercizi che ti ho assegnato in questi giorni? > chiesi con voce flebile, lui annuì prontamente porgendomi l'ordinato quadernetto blu; mordicchiai una penna, sporgendomi sulla cattedra saettando lo sguardo tra i vari problemi
e segnando 8 volte su 10 un'enorme X su ogni risoluzione,
poi con uno scatto veloce e rumoroso richiusi il quaderno:
< Va meglio, non bene ma meglio.Hai parecchi problemi soprattutto con ipotesi e tesi: le confondi ma con l'esercizio riuscirai a distinguerle e a trovare i teoremi giusti. > cercai di sforzarmi di fargli coraggio,
di non ripetere l'errore di qualche minuto prima sottovalutandolo e c'era effettivamente una parte di me che credeva nelle sue capacità
ma stava lentamente affogando in quello che Malik dimostrava di essere: un lama, un fottuto ma attraente lama.
Trascinò la sedia per terra, stiracchiandosi:
< Dove pensi di andare? >
chiesi alzando un sopracciglio e spingendolo a risedersi al suo posto
< Abbiamo finito >
< Ma se in un'ora abbiamo fatto solo 3 pagine di teoria! Come pensi di recuperare in 6 incontri se ti impegni così poco?? >

lo rimproverai riaprendo i libri e questo mi seguì a ruota sbuffando sonoramente
< Non serve che tu mi uccida con lo sguardo > gli dissi osservando con la coda dell'occhio il modo con il quale mi fissava incessantemente,
mentre sfogliavo il libro alla ricerca di qualche esercizio,
< Non ti sto fulminando, sto solo cercando di capire perchè sei così calma e non ti preoccupi di andartene il prima possibile >
aveva un sorrisino sempre presente che ti faceva venire la voglia di prenderlo a schiaffi, segnai un paio di esercizi sul libro indicandoglieli:
< Falli ora > poi mi fermai ad osservarlo.

Dopo 10 minuti non era ancora riuscito a finire tutti i problemi assegnati
ed avevo la tremenda voglia di urlargli contro che io sarei riuscita a finirli in 3 minuti
ma mi trattennì osservando i tentativi con i quali cercava autonomamente di giungere a conclusioni logiche:
almeno ci stava provando ed era buffo vedere Zayn Malik così concentrato su un qualcosa che non fosse il corpo femminile,
mentre corrugava la fronte e le folte sopracciglia come se quegli esercizi fossero arabo e risi inconsciamente tra le labbra ma se ne accorse,
minchia Malik che hai: le antenne paraboliche? voltò i suoi occhi color miele verso di me:
< Ti faccio ridere? > chiese sorridendomi in modo diverso: dolce, annuì sicura
< Abbastanza, di solito ti concentri solo sulle ragazze. > fece spallucce per poi domandare:
< Come va con Niall? > cercai il suo sguardo ma la sua domanda mi fu rivolta mentre teneva fisso lo sguardo sugli esercizi
< Bene... forse > sospirai non riuscendo a mentire e buttandomi sul letto e chiudendo gli occhi, avevo solo voglia di scomparire.

Aprì gli occhi fissando il soffitto, c'era una luce fioca e non era di certo mattino,
per giunta non ricordavo neanche di essere tornata in camera;
li richiusi rannicchiandomi lateralmente vicino a qualcosa di grande e caldo: Dio come si stava bene, quella "cosa" mi abbracciò
facendomi affondare il viso nel suo petto e a quel punto strabuzzai gli occhi riaprendoli violentemente:
< Zayn! > urlai con voce stridula e allontanandomi di colpo, il moro sobbalzò stropicciandosi gli occhi:
< Che minchia urli Morgan > <
Che minchia urlo?? Che ci fai nel mio... nel tuo letto! E che ci faccio io! E perchè ci sei pure tu? >
cominciai a domandare in preda al panico:
ero arrivata al punto di non ritorno? Ero adirittura arrivata a fare sesso senza neanche ricordarmene?
< Ashley rilassati, se noti sei ancora vestita > mi fece notare Zayn indicandomi, effettivamente -anche se in maniera inguardabile-
ero vestita come... qualche ora prima? Si, l'orologio segnava 20.00 pm.
< Oh... > mi limitai a dire
< E comunque tu ti sei addormentata sul mio letto, quando ho finito gli esercizi tu eri già nel mondo dei sogni e mi sono addormentato anche io già che c'ero, poi tu hai cominciato ad abbracciarmi nel sonno > spiegò e sentì le guance incenerirsi:
Morgan tieni le mani apposto almeno quando dormi. Afferrai il cellulare sulla cattedra sperando di aver ricevuto un messaggio da Niall: niente,
< E' proprio arrabbiato.. > bisbigliai più tra me e me per farmene una ragione ma Zayn si intromise nella mia vita privata:
< Problemi con Horan? Che c'è, lo hai già tradito? > chiese ridendo e non calcolando davvero il peso delle sue parole;
in un secondo mi ritrovai su di lui, affondando le unghie nelle sue braccia cercando di fargli male
e dimenandomi alla ricerca di qualche arma per ucciderlo:
< Chiudi quella boccaccia Malik! > gli urlai mentre cercavo di picchiarlo e di farlo sprofondare nel letto con sopra il mio peso
ma la sua risata mi spingeva più al suicidio che al suo omicidio
< Morgan sei pazza? > chiese ridendo e bloccandomi di tanto in tanto i polsi per sfuggire ai miei schiaffi
< No! Non sono pazza! Sono solo stanca! Voglio che Horan mi parli! Che si fidi di me e tu non sei di aiuto! > sputai senza
neanche rendermene conto, perfino la mia coscienza che di solito mi rimproverava per l'aver esternato i miei sentimenti in quel momento taceva.
Le risate di Zayn si placarono e gli occhi si schiusero dalle due fessure nelle quali si erano contratti per le risate,
quando sentì qualcosa di bagnato inumidirgli il viso: avevo segretamente cominciato a piangere non con Zayn Malik ma SU Zayn Malik;
puntò i gomiti sul materasso alzandosi con il busto, lasciandomi ancora a cavalcioni su di lui
< Non pensavo che la situazione fosse seria > cercò di scusarsi senza darlo a vedere, scossì la testa:
< Per te mai nulla è serio, neanche il fatto che Niall pensa che lo stia tradendo con te > alzò entrambe le sopracciglia sorpreso dalla situazione:
< Davvero? > si aspettò una risposta ma per soffocare le lacrime mi coprì il viso con entrambe le mani
sperando di sparire dalla sua vista,
la sua presa afferrò i miei polsi per permettergli di guardarmi, poi il suo tocco passò al mio viso e ad accarezzare le mie guance:
< Ascolta Ashley. Noi due siamo strani: siamo così uguali ma tremendamente distanti e lo sappiamo entrambi, entrambi tranne la gente compreso Horan. Potrà pensare ciò che vuole ma tra noi due sappiamo che non potrà mai funzionare, io ho smesso di amare da un po e tu... beh tu devi ancora imparare >
i singhiozzi si fermarono per quel minuto nel quale il silenzio fu placato dalla sua voce: non avevo mai amato nessuno e lui aveva ragione,
stranamente Malik mi stava insegnando qualcosa di ben più difficile dell'algebra e forse Niall mi avrebbe insegnato tanto altro,
< Mi spiace di non aver mantenuto la promessa Morgan > continuò chiudendo gli occhi e sospirando,
corrugai la fronte non capendo a cosa si riferisse e con un sorriso che mostrava leggermente la sua bianca dentatura continuò:
< Quella mattina, quando ci siamo baciati, ti promisi di restarti accanto ma non ci sono riuscito. Non sono il tipo Ash, io non ti amo e non ti ho mai amato. >
stava cercando le parole adatte ma ad un certo punto sembrò quasi cercare una... via di fuga?
Le sue parole erano incerte, non sapeva come definire ciò che sentiva
< Proverai a dimenticarmi Malik? Le nostre scommesse,i nostri baci e le nostre provocazioni? > chiesi sperando vivamente in un "si",
volevo dimenticare quella parte di me troppo stupida per dedicarsi completamente ad una persona,
sospirò un'altra volta ma in modo più deciso stringendo gli occhi per poi riaprirli e cercare i miei:
< Non ti ho mai ricordato Ashley. >


Lalalala

ok non mi dilungo tanto lalala.(?)
Scusate se ho dato di matto pretendendo 18 recensioni ma volevo tenervi sulle spine,m prometto di non uccidervi così in ogni santo capitolo :'D
In ogni caso le 18 recensioni sono ugualmente arrivate e senza farvi aspettare tanto,visto che ve lo siete meritato
ecco questo grande,enorme capitolo e...SORPRESA, della serie: la coppia Malik-Ashley non esiste proprio più
Come continuerà?Boh(?) lo scoprirete solo dopo
10 recensioni
Much love,grazie,di tutto,delle vostre recensioni,di chi segue la storia,di chi la commenta e anche a chi la legge.
Vi amo tanto.

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Capitolo 15
*** Twinkle twinkle little whore. ***




Rimasi immobile davanti alla sottile porta in legno, scegliendo se fosse il momento giusto per tirarmi indietro: chi lo avrebbe mai detto:
Ashley Morgan che si sveglia alle 6 di mattina solo per appostarsi davanti alla camera di un ragazzo, il mondo andava a rotoli;
avvicinai il pugno alla porta ma questa si aprì autonomamente: minchia ho anche i poteri magici adesso.
Il biondo si fermò sul ciglio della porta appena notò che gli bloccavo il passaggio
< Ciao.. > sussurrai facendo una smorfia che doveva assomigliare ad un sorriso,
< Ciao > mi rispose dandomi le spalle per chiudere la porta e francamente ci stava mettendo troppo tempo sia a trovare le chiavi che a chiuderla,
sembrava come se volesse darmi le spalle a vita ed evitarmi e le parole non sarebbero servite a nulla, non mi avrebbe mai creduto in quella circostanza,
preferiva un'antica serratura a me;
mi avvicinai alle sue spalle circondando la sua pancia con le mie braccia e poggiando un orecchio sulla sua schiena:
lo sentì sussultare per il mio gesto per poi rimanere impassibile e lasciarsi lentamente baciare il collo e la spalla,
si girò verso di me osservandomi con i suoi occhioni blu solo un attimo per poi sfiorare le mie labbra in un bacio poco casto;
premetti il mio corpo contro il suo affondando le mani nei suoi capelli biondi, mordendogli insistentemente il labbro e leccandogli le labbra,
a malincuore mi allontanai quando sentì i suoi respiri farsi fin troppo irregolari:
< Scusa per ieri, ci ho pensato tutta la notte ed ho capito tante cose ma il punto è che voglio stare con te,non ho paura degli altri, voglio amarti sperando di essere ricambiato > mi sussurrò alzandomi il mento e finalmente i nostri occhi si incontrarono per un tempo infinito
< Non fa niente > sussurrai prima di ribaciarlo in modo innocente,
< Che hai questa mattina? > mi chiese
< Matematica > sospirai prima di scappare in classe al suono della campanella.

Appena la Cardon entrò in aula feci il maggior rumore possibile trascinando la sedia per terra
ed alzandomi educatamente per salutarla in modo che potesse notare la mia adorabile puntualità quel giorno
effettivamente il suo sguardo saettò subito sul mio banco con una smorfia indescrivibile.
Quando cadde il silenzio nell'aula la donna chiuse il suo quadernino sul quale appuntava le anime dei suoi poveri alunni e puntò lo sguardo su Zayn:
< Signor Malik! Come va con la signorina Morgan? > chiese sorridendoci bastardamente,
poggiai i gomiti sul banco e il mento sulle mani osservando la scena
< Sto imparando professoressa,lentamente, ma sto imparando > spiegò lui alquanto serio, la donna mugugnò qualcosa di poco convinto
< E lei signorina Morgan? Si sente ancora così geniale? > mi chiese alzando un sopracciglio
< A dir la verità professoressa, insegnare a Malik non solo mi alza l'autostima ma mi fa capie quante cose so più della media >
risposi tenendo alto lo sguardo e questa arricciò il naso:
< Signorina Morgan non sia così sfacciata, ho molta pazienza ma non infinita quindi badi a restare al suo posto se non vuole finire in presidenza > si limitò a rimproverarmi per poi ordinare ai ragazzi di aprire i libri.

A fine lezione lasciai quei due mattoni dei libri di algebra e geometria nell'armadietto,
riponendo accuratamente le sigarette nello scompartimento in alto e chiudendole a malincuore li dentro: stavo davvero smettendo di fumare spesso per Horan;
mi voltai verso sinistra sentendo troppo fracasso vicino quelli armadietti,
arricciai il naso e le labbra appena notai Vaiolette Hamilton strusciarsi con poca dignità con Malik,
approfittai per l'intima e indisturbabile situazione per fare ciò che mi usciva meglio: appunto disturbare;
tirai fuori dalla sacca il piccolo quadernetto blu di Zayn e mi avvicinai a lui aspettando che si allontanasse appositamente dalla mora,
quando i loro corpi si distaccarono e le loro lingue smisero di ispezionarsi la gola,la ragazza schiuse le labbra in una delle sue perfette espressioni di disgusto
<  Zayn ho corretto gli esercizi > mi limitai a spiegare porgendogli sorridente più del solito il quadernetto,
questo mi fece un cenno con il capo sorridendomi
< Morgan avresti potuto darglielo anche dopo,a lezione, a mensa, in giardino, in camera... >
elencò lei cercando di farmi notare la mia intromissione
< Hamilton potete scopare in classe, in camera, in giardino... > risposi con altrettanta catalogazione io e con una certa lentezza,
strusciai i miei lunghi capelli biondi vicino alla sua spalla prima di superarla per andare in bagno.

Entrata nei bagni della Detrò non ci volle molto per sentire in lontananza l'eco di un paio di tacchi camminare decisi verso di me,
immaginavo che sarebbe successo;
una mano mi afferrò la spalla facendomi voltare bruscamente verso la piccola figura:
< Ascoltami stronzetta > cominciò Vaiolette puntandomi il dito contro
< Sei troppo fra i piedi e dovresti pensare al tuo Horan piuttosto che stare.continuamente.intorno. a Zayn ! >
scandì bene l'ultima frase evidenziando il divieto, mi poggiai al freddo ripiano in marmo continuando ad osservare la sua patetica sceneggiata:
< Hai il tuo... Horan giusto? Bene mettiti l'animo in pace che non riuscirai mai e poi mai a scoparti Zayn Malik. Lui sta con me, ora come domani e per i giorni a seguire; i migliori scelgono chi se li merita e tu non rientri tra loro >
finì compiaciuta del mio completo silenzio, quando l'aria diventò quasi tombale mi decisi a risponderle:
< Splendi,splendi, piccola troia, chiudi le gambe, non sono una porta > le sorrisi amichevolmente trattenendo a stento una risata
osservando la sua orribile espressione.
Avevo la capacità di mettermi nei guai, oppure avevo semplicemente una faccia che diceva "picchiami" forse entrambe,
in ogni caso sentì le unghie di Vaiolette penetrarmi nella carne e graffiarmi profondamente l'avambraccio,
voleva uccidermi e mangiarmi viva in quel momento mentre continuava a graffiarmi ovunque presa da un attacco d'ira,
l'avambraccio mi bruciava e soffocavo il dolore senza neanche accorgermene: non era una ragazza quella stupida puttana era un lupo mannaro;
due figure che di femminile avevano ben poco ci divisero
ed una di queste mi strinse il braccio tappando i profondi raschi con dei grandi pezzi di carta igenica,
< N.Niall? > chiesi balbettando, da quando balbettavo?
Non mi rispose: era troppo concentrato a stringere il mio avambraccio e a tamponare il sangue in eccesso,
< Ma che siete due animali? >  chiese d'un tratto osservando entrambe Zayn mentre tratteneva quella nana puttana
< E voi come ci siete arrivati qua dentro? > strabuzzai gli occhi realizzando che era il bagno femminile,
< Si sentivano dell urla ed eravamo vicino al tuo armadietto, Morgan > spiegò il moro,
< Io ti stavo aspettando per accompagnarti a lezione > finì la sua versione dei fatti il biondo
buttando tutta la carta ed osservando la ferita non ancora richiusasi:
< Andiamo in infermeria, bisogna medicarlo > e mi tirò fuori trascinandomi per i corridoi.

Sentì la puzza di disinfettante penetrarmi nelle narici:
< Brucia! > cercai di dimenarmi mentre passava il disinfettante sul braccio,
< Stai ferma Ash! > mi rimproverò Niall afferrando nuovamente l'avambraccio e continuando la tortura;
l'infermiera della scuola entrò nella sala, fornendo a Niall un po di garza
< Allora Ashley questa volta ti sei fatta male per evitare un compito in classe? > mi canzonò lei,
era una donna sulla quarantina non molto alta e abbastanza robusta, in camice bianco con un'adorabile tiara bianca e rossa
e dei capelli che raggiungevano malapena le spalle, scossì la testa evitando lo sguardo compiaciuto e divertito di Niall
< Questa volta mi hanno attaccato i lupi > indicai il profondo raschio e la donna annuì esaminandolo e mettendosi gli occhiali,
< Ho notato... l'ultima volta che ti facesti così male ti ritrovasti in una rissa.. > mi ricordò ed effettivamente quella donna
aveva di me un ricordo ben chiaro: una piccola ragazzina che fin dal primo anno di liceo si chiudeva in infermeria con finti maldipancia,
malditesta o vomito pur di saltare qualche interrogazione o compito o che finiva sempre in qualche guaio, l'infermeria era la mia seconda casa;
la donna osservò lo sguardo di Niall saettare veloce tra i suoi movimenti,cercando il momento giusto per parlarmi in privato e con non poca curiosità ci lasciò soli;
< Da quando fai finta di star male per saltare i compiti?Morgan mi deludi > scosse la testa sorridendo in quel modo così adorabile,
< Taci e baciami > gli ordinai attirando con l'unica mia mano libera
il suo viso al mio assaporando il sapore di fragola delle sue labbra,
< Hai mangiato un gelato? > chiesi ridendo e leccandogli le labbra,
< Fragola e vaniglia > rispose.


Biscotti(?).

Chi vuole un biscotto?Offre la casa(?)
Okay non mi dilungo,non ho molto da dire.
Sappiate che il prossimo capitolo lo posterò dopo  9 recensioni e spero come al solito
che vi sia piaciuto e che sia più chiaro, ho notato che magari alcuni avevano problemi o confusione nella punteggiatura(o almeno uno o due lo hanno scritto nelle recensioni)
e ho cercato di migliorare,sono una virgoletta dipendente(?): metto virgolette da tutte le parti forse lo ritengo un modo per evidenziare e soffermarmi su determinati punti,boh.
In ogni caso ho rivisto la punteggiatura e spero che vi sia chiaro e nitido il significato logico di ciò che scrivo e che scorra nella lettura senza problemi lalala :3

Much love.Mel.

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Capitolo 16
*** ...Last Word. ***



She is Ashley Morgan.

Bussai alla camera di Zayn tenendo saldamente la pila di libri,
la porta si schiuse e con un balzo, mostrando un gran sorriso mi catapultai dentro:
< E' tempo di algebra! > urlai di buon umore,
< Io non studierò tutta quella roba > disse lui indicando i vari libri,
sbuffai ruotando gli occhi e sedendomi prontamente alla piccola sediolina in legno,
< Tu farai ciò che dico io, punto e basta ed ora cominciamo Malik > gli ordinai tornando per un attimo seria
ed indicandogli degli esercizi di ripasso da svolgere al momento.
Le cose con Niall andavano benissimo, in quei giorni dopo l'infermeria eravamo più passionali se non più vicini
ed era strano amare una situazione del genere visto che non amavo chi mi cercava troppo, invece la costante presenza di Horan era d'obbligo nella mia vita;
un colpo di tosse mi riportò alla realtà e Zayn fece scivolare il suo quadernetto sotto la mia vista, osservai l'orologio corrugando la fronte:
< In soli 8 minuti, sicuro di non aver letto qualche soluzione? > chiesi squadrando il libro,
sbuffò irritato:
< Simpatica. > non risposi,cominciando a leggere il problema.

1 minuto...2minuti...3minuti, caro problema vai a fanculo;
sentivo il caldo respiro di Malik sul mio collo mentre osservava con attenzione la sua stessa rovina:
< Ci rinuncio > annunciai scaraventando la penna sulla scrivania,
< Non lo sai risolvere neanche tu,ammettilo > cercò di istigarmi ad ammettere qualcosa di non vero
< No grande idiota è che scrivi così tante puttanate nei problemi che non so cosa magari ha un briciolo di senso e cosa no. >
mi tirò un lieve pugno sull'avambraccio destro che ritrassi immediatamente dal dolore aggiustando la garza che copriva la ferita di qualche giorno prima,
< Mi spiace.. > sibilò lui abbassando lo sguardo
< Non mi hai fatto male tranquillo >
< No,intendo mi dispiace per Vaiolette, è stupida >
ammise con nonchalance,Maddai?
< Ecco perchè andate d'amore e d'accordo! > rise persino lui di quella squallida situazione: due idioti in una sola coppia, Dio li creava e Dio li univa 
< Pensa alla TUA relazione. > rispose afferrando il cellulare che cominciò a suonare,
< Cory? > chiese Malik al telefono, ingoiai rumorosamente la saliva al solo sentire quel nome,
dall'altro lato sentivo solo brusii,le uniche cose chiare erano le risposte di malik:
< Io starei ripetendo algebra... > il moro rise nuovamente:
< Si, questa volta sto ripetendo davvero in camera mia algebra > Zayn rimase in silenzio
ascoltando attentamente cosa l'individuo dall'altro capo del telefono aveva da dirgli e sinceramente anche io tuttavia sentivo solo dei brusii,
< Tans le tue situazioni sentimentali non mi interessano ora, c'è il mio tutor > cercò di congedarlo il moro dandomi una fulminea occhiata,
lo aveva chiamato Tans? Cory Tans?? E aveva chiamato me Tutor? Ommerda,
< Chi è il mio tutor? Oh beh è... > gli poggiai prepotentemente una mano sulla bocca facendogli cenno di tacere,
inizialmente corrugò le sopracciglia per poi deviare il discorso:
< Una del mio corso, secchiona > alzai un sopracciglio osservando quali altri aggettivi stesse usando per identificarmi,
< No, ora non puoi venire in camera > tornò improvvisamente serio,
< Non è il tuo tipo Tans, lascia perdere> ascoltò ancora più attentamente il biondo all'altro capo del telefono
ed osservando la sua espressione non era nulla di divertente o che in qualche modo lo mettesse a suo agio:
< Ho detto no. Ora scusa ma devo studiare. Ciao > chiuse il telefono molto rapidamente tanto da poter dire che glielo avesse chiuso in faccia,
mi squadrò un attimo tenendo ancora il telefono in mano:
< Perchè mi hai impedito di dire il tuo nome? >
mi schiarì la gola aggiustando e riordinando qualsiasi cosa trovassi sulla scrivania
< No nulla, mi andava. >
< Mi prendi per il culo? >
chiese alzando un estremità del labbro superiore, ow che situazione,
< No perchè dovrei nasconderti qualcosa? E soprattutto chi era? > cercai di deviare non totalmente l'argomento,
dovevo ancora capire come cazzo si conoscessero
< E' un mio caro amico di infanzia >
< E perchè non lo hai fatto venire?.. >
chiusi gli occhi a due fessure
< Perchè devo studiare. > risi in modo teatrale dandogli 2 pacche sulla schiena:
< E da quando sei così simpatico Malik? >
< Oh taci che ti ho salvato da uno stronzo. >
BINGO, stava lentamente cedendo per raccontarmi chi davvero fosse quel tipo, si irrigidì subito dopo
< Continua,prego > lo incitai incrociando le braccia al petto
< Cory è un mio amico di infanzia ma mi sta tremendamente sui coglioni. Qualsiasi ragazza esista lui deve portarsela a letto e francamente tu sei già impegnata > Minchia perspicace!
< Ommerda > bisbigliai: scappavo dal letto di Zayn Malik da tanto tempo per restare sulle mie,
per rimanere quella irraggiungibile e quella stronza della Detrò ma ero consapevolmente entrata in quello di uno che forse era peggio di lui;
Zayn girò forzatamente il mio viso verso il suo:
< Tu mi nascondi qualcosa > cominciai a torturarmi le labbra con i denti
< Ashley conosci Tans? > taci, sta solo zitta Morgan
tornai ad osservare il problema, sentivo ancora il suo sguardo su di me e ne approfittai per concentrarmi maggiormente su quel cazzo di esercizio
che non aveva un senso logico, feci un veloce schizzo con la penna prima di accorgermi che anche quella risoluzione era del tutto sbagliata
< Tu lo conosci > sentenziò infine Malik ed osservai che i suoi occhi si erano da tempo aperti in una seria espressione
< E non vedo perchè tu me lo debba nascondere.C'è dell'altro scommetto >
Zayn Malik sapeva leggere le menti,
era L'Edward Cullen dei poveri oppure era Edward Cullen ad essere il Zayn Malik dei poveri?
Bella domanda.

< Ci...ho...fatto qualcosa > balbettai in modo indeciso quando finalmente mi decisi a parlare:
in un modo o nell'altro lo sarebbe venuto a scoprire;
vidi i suoi occhi sgranare colto alla sprovvista in un momento di religioso silenzio
mentre quel cazzuto problema ostacolava il procedere del programma di studio
< Sei andata a letto con il mio migliore amico? > chiese sperando vivamente in un "NO"
< Credo di...si? > risposi ponendola più come una domanda,magari avrebbe evitato di uccidermi,
sarei apparsa come una puttana che si fa tutti gli amici di Malik...tranne Malik,ovvio.
< Bene.Benissimo.Anzi eccezionale! > cominciò a gesticolare alzando di un'ottava la voce
< Qual'è il problema Malik? "Tu non mi hai mai ricordato" > chiesi
riutilizzando la stessa frase con la quale congedò il nostro rapporto- se era mai esistito- qualche tempo prima,
scosse la testa impotente:
< Non sai tante cose Morgan e mai le saprai > concluse il discorso lui tornando ad osservare gli esercizi.
< Malik smettila di chiudere i discorsi con queste frasi ad effetto > lo rimproverai io
< Devi sempre avere l'ultima parola?> chiese scocciato
< Si >
< Anche ora? >
< Si >
< Ci rinuncio! >
buttò le mani all'aria come se stesse parlando con una bambina e si arrese alla discussione alquanto infantile;
rimanemmo qualche minuto in silenzio,quando mi ricordai che realmente era stato lui ad avere l'ultima parola nel dialogo:
<...Ultima parola. > conclusi con fare intelligente il battibecco.
Come sei simpatica Morgan.


...Yoh.

Bene bene bene bene,ha ricevuto meno recensioni del solito l'ultimo capitolo,non avrete nessun biscotto vergogna(?)
In ogni caso ecco il capitolo,scusate un  po il ritardo visto che avevate raggiunto le 9 recensioni da un po ma sapete,di solito continuo
quando superiamo anche di poco il minimo di recensioni,mi da la carica yoh.
Importante:
Sto per cominciare una nuova FF a mio parere fvodasndasofsno perchè ci sto lavorando calcolando tutto nei minimi dettagli e con colpi di scena,
diciamo che e 5 volte più bulla di questa,fatevi un'idea(?) Quindi la posterò forse stasera e inserirò il link qui sotto
Quindi  per favvvvore ricontrollare spesso il capitolo nel caso dovessi inserire il link alla nuova ff,così potrete vedere come l'ho organizzata lalalala.

Per il prossimo capitolo voglio 12 recensioni perchè sarà un capitolo particolare,diciamo che sarà "l'inizio" di un nuovo qualcosa.
Non vi anticipo altro,sono crudele lalalala.

Much love.Mel

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Capitolo 17
*** This is like a Water. ***



Quando alzai lo sguardo verso il muro osservai una foto incorniciata che ritraeva due sorridenti bambini insieme a due adulti
< Sei tu? > chiesi indicando uno dei due bambini con i capelli a spina e un adorabile sorriso
, lui annuì seguendo la traiettoria del mio dito
< Si, quelli sono i miei genitori e quello è mio cugino >
< Assomigli tanto a tuo padre.. > mi lasciai scappare in un sorriso, lui annuì consapevole, probabilmente non ero la prima a dirglielo
< Già. Vaiolette non sa neanche la mia storia > sospirò con tono rassegnato, strabuzzai gli occhi cercando un chiarimento: cosa significava?
< Sono cresciuto in Inghilterra ma il Pakistan resterà sempre la mia terra d'origine,eppure lei continua a rifilarmi la frase"hai fatto bene ad andare via da quel paese così povero" e mi si strozza un nodo in gola perchè quel paese"con cattiva gente" è tutto ciò che ho >
Ow che grande puttana che era quella ragazza, gli sfiorai istintivamente con un dito il braccio
e i suoi profondi occhi color miele mi scrutarono serio mentre gli accarezzavo il braccio, poi si sciolserò come miele tornando chiari e limpidi,
schioccò la lingua quando distolsi i miei occhi dai suoi:
< Perchè mi nascondi qualcosa, Ash? > chiese e il mio nomignolo così tanto sentito sembrò risuonarmi nella testa come una folata di vento
che mi fece rabbrividire al solo suono, mi ammiccò sapendo che nascondevo qualcosa anzi, forse lui lo aveva sempre saputo;
lanciai, presa dal panico, una veloce occhiata all'orologio sul letto e mi alzai velocemente buttando tutto nella mia sacca:
< E' tardi,devo incontrare gli altri. Ne parliamo un'altra volta okay? > Cercai di deviare l'argomento, scosse la testa con un sorriso sghembo:
perchè sorrideva sempre come un ebete? Mi faceva sentire sottopressione, mi lanciò un veloce cenno della mano prima di vedermi scomparire oltre la porta.

Niall fece scorrere la sua mano sul mio fianco,
< Mi sei mancata > sussurrò seriamente cominciando a baciarmi il collo, stavo per sfiorare il collasso, risi a fior di labbra:
< Non ci vediamo solo da poche ore > e affondai le mani nei suoi meravigliosi capelli biondi per avvicinare le sue labbra alle mie, sapevano di fragola;
feci una leggera pressione ma prima che potessi continuare il ragazzo si sdraiò su di me puntando i gomiti sul materasso per non pesarmi
e facendo giocare la sua lingua con la mia, attorcigliai le mie  gambe dietro al suo bacino e le sue dita cominciarono a correre con un tocco veloce e leggero
sotto la mia maglia e sul mio ventre provocandomi tanti piccoli brividi per i quali lo attiravo maggiormente a me;
sentì le sue mani scivolare velocemente verso i bordi della mia maglietta,cercando una via di fuga per sfialrmela velocemente,
continuando a lasciarmi umidi baci sul corpo, quando sollevò leggermente i due lembi un rumore sordo alla porta,
1.2.3.4 tocchi alla porta ci interruppero improvvisamente e Niall affondò la testa nel materasso soffocando qualche bestemmia,
si alzò a malincuore e con la stessa fiacca mi sedetti a mo' di indiano sul letto aspettando che aprisse la porta della sua stanza:
< Harry perchè sei così fottutamente inadeguato? > chiese il biondo appena aperta la porta
< Oh... > si limitò a sibilare sporgendo la testa oltre la sagoma di Niall per notare anche me seduta sul letto e in condizioni penose
< Ecco,quindi vedi di sbrigarti e di sparire >
< In astinenza Horan? >
lo provocò l'amico e in risposta lo sentì soffocare un urlo di dolore, ow come erano adorabili,
< Sono solo venuto per ricordarvi che non usciamo da un po tutti insieme e stasera quelli del nostro anno hanno organizzato una serata in discoteca >
< La solita? >
< Si, quella nella diciassettesima strada. >
il biondo annuì per poi posare il suo sguardo su di me < Andiamo? >
< E me lo chiedi? Prepara la macchina Styles, abbiamo una serata! >
urlai come se stessi andando ad una gara clandestina di macchine
sentendomi eccessivamente bulla
< La macchina è di Louis ed è già tanto se cammina, pretendi troppo! > si lamentò Harry,
Niall tagliò corto il discorso che per i suoi gusti si stava allungando troppo:
< Si.Okay.Ciao Harry! > e velocemente gli chiuse la porta in faccia.
Le molle del materasso rimbalzarono appena il ragazzo tornò a sdraiarsi su di me,
cominciando a scivolare dal mio collo alle mie labbra fino  a torturarmi il lobo,
sarei morta Dio mio

e poi vabbè, il resto venne da se,come sempre.

Entrai nella rumorosa macchina mentre continuavo ad aggiustarmi il vestito nero e corto,scollato a V con un ricamo bianco ed era assolutamente scomodo,
ero seguita a ruota da Niall che continuava imperterrito ad aggiustarsi la bianca camicia, perchè era così perfetto?
< Era ora! > ci salutò esasperato Liam buttando le braccia al cielo
< Payne non dire cazzate, abbiamo fatto solo 10 minuti di ritardo > rispose aggrottando le sopracciglia Niall
ed osservando il suo orologio dal centurino nero
< E sappiamo tutti i motivi > si aggiunse Harry sollevando un"ohh" pieno di malizia nella macchina
< State zitti,idioti e fate partire questo catorcio piuttosto! > li ammutolì io indicando infine la macchia nella quale eravamo rintanati,
Louis si voltò verso di me sporgendosi verso i sedili anteriori con una strana espressione in volto:
< Ascoltami bene Morgan se non ti piace questo gioiellino in discoteca ci vai a piedi ! >
< Gioiellino d'epoca >
< Tanto d'epoca che non parte neanche >
si aggregarono a canzonarlo gli altri
e il ragazzo dai capelli ramati non potè far altro che sbuffare e metterci il...broncio?
Era un broncio? Tomlinson, maggiorenne, stava mettendo il broncio come un bambino di 7 anni,si.
Niall continuava a torturare la collana che portava al collo con insistenza:
< Niall prima o poi diventerà pura ruggine quella collana > lo rimproverai sorridendo sotto ai baffi,
il ciondolo che portava al collo era estremamente piccolo e non appariscente però a vederlo aveva abbastanza valore
< E' il mio portafortuna,è importante > spiegò mostrandomelo più da vicino
< Quando sono nervoso o non ho nulla da fare ci gioco,lo tengo sempre al collo > e lo rinascose nel maglioncino.

Quando facemmo la nostra entrata in discoteca,ammassandoci all'entrata come tante pecore,
Louis ed Harry si persero immediatamente nella folla appena addocchiarono qualche gonna fin troppo corta svolazzare da una pista all'altra,
sentì la presa di Niall farsi sempre più stretta man mano che la folla cercava di dividerci pur di raggiungere un'altro punto del locale;
il biondo mi trascinò in pista senza badare al banco stracolmo di alcolici e stranamente non attirò neanche me:
quando ero con Niall non mi servivano ne sigarette ne alcool, a lui non piacevano,
diceva che mi avrebbero rovinato la vita e io avevo finito per capirlo con tutte le sue prediche che quella di lasciar perdere tutta quella roba era la scelta migliore;
il biondo cominciò a muoversi in modo scoordinato ma adorabile davanti ai miei occhi mentre la musica rimbombava nel locale
< Bevo qualcosa Niall! > lo avvisai per fiondarmi su uno sgabello libero; 
una mano mi accarezzò il fianco con estrema leggerezza, tutavia sentì che in quel tocco non ci fu nulla di casuale:
girai la testa alle mie spalle e l'alta figura di Zayn mi si piazzò davanti sorridendomi maliziosamente:
< Sola stasera Morgan? >
< Potrei porti la stessa domanda >
risposi afferrando uno dei drink sul bancone, non avevo idea di cosa fosse
ma riconoscevo solo acqua e ghiaccio al suo interno, ero una vera esperta,
Malik osservò il contenuto e strabuzzò gli occhi:
< Pensi davvero di reggerlo? E' pesante è tipo Vodka insieme al Chupito > mi prendeva per una bambina?
< Questa roba è come acqua per me Malik! > e così dicendo mandai giù un grande, enorme sorso della bevanda
ripoggiando il bicchiere oramai contornato del rosso del mio rossetto,
sentì la gola bruciarmi nonostante il ghiaccio mi avesse penetrato ogni parte delle vene, la voce mancarmi per un secondo come se mi si fossero bruciate le corde vocali e un enorme tonfo nello stomaco cazzo se era forte quella roba;
ritornai in pista lasciando su due piedi il moro al Bar che probabilmente non mi degnò di uno sguardo cercando disperatamente Niall:
la musica mi sembrava improvvisamente più alta, la gente troppo grande e la voce troppo bassa ed ero completamente sola nella pista,
dal mio punto di vista il locale traballava, era soggetto ad una scossa sismica ma ero consapevole, se non abituata, all'effetto della sbronza...
dopo un solo bicchiere di quella roba e questo mi preoccupava terribilmente.
Inciampai in una delle gambe di uno sgabello per poi afferrare prontamente il braccio di Zayn intenta a non cadere:
ti sei salvata da un'imminente figura di merda con grazia Morgan mi dissi prima di ravvivarmi teatralmente i capelli, Zayn scosse la testa divertito:
< Ti mancavo Morgan? > chiese maliziosamente, battei velocemente le palpebre dinanzi a me fissando una parte indefinita delle mensole del bar:
non vedevo più in HD(?), era tutto sfocato
< Malik... > lo richiamai con una voce che lo allarmò subito, scattò in piedi reggendo la mia precaria figura:
< Ashley stai bene?? > scossi la testa premendo una mano contro il mio stomaco
< Vuoi andare in bagno?  > mi chiese osservando come stringevo le mani intorno allo stomaco, scossi la testa
< Vuoi un po d'acqua? > continuò lui allungando velocemente una mano verso il suo bicchiere, negai nuovamente
< Ma che cazzo vuoi allora? > Ma che finezza signor Malik!
< Portami alla Detrò,ti prego > lo scongiurai chiudendo gli occhi e pregando che tutto quel casino sparisse,
intravidi la sua sagoma compresa di capelli alti 6 cm annuire e portarmi fuori da lì.


Lalalala

Siete tornati in taaaanti a recensire,sapevo che i miei superpoteri vi avrebbero riattirato(?)
è la prima volta che in un capitolo uso il(?) perchè di solito non dico cazzate incomprensibili ma quella del"Vedere in HD" meritava proprio un bel(?) tanto era idiota :'D
So, che succederà dopo?Boh,non ve lo immaginate nemmeno,lo so oppure immaginate qualcosa di sbagliato io conosco bene i miei polli...
siete dei polli?
Vabè lalalalal
Il prossimo capitolo dopo 10 recensioni

Importante:
Ho appena pubblicato la nuova FF!Vi obbligo a leggerla perchè è molto particolare e l'ho pubblicata per voi che me l'avete richiesta u.u

Human Life.

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Capitolo 18
*** Good Morning Lara. ***


< Dov'era Niall? > Chiese Zayn porgendomi un po d'acqua,
le molle del letto cigolarono quando si sedette di fianco a me, bella domanda: Dove era finito Niall?
< O al bagno, o al bar o... > cominciai a farfugliare
< O era semplicemente scomparso da dove lo avevi lasciato. > finì lui escludendo tutte le mie ipotesi, rimasta con il fiato a mezz'aria sospirai annuendo
< Io comunque ti avevo detto di non bere quella roba > mi rimproverò lui fin troppo serio
< E' stato solo un giramento di testa > spiegai ripoggiando il bicchiere ancora pieno sul mobile, corrugò le sopracciglia a quel gesto:
< Non bevi? Dovresti se è solamente un capogiro > scossi la testa
< Ho la sensazione di vomito > e feci pressione sulle braccia per alzarmi dal letto, girava il mondo, la camera, i mobili,
persino la cresta di Malik che era sempre immobile con il freddo e con la neve
< Ma lo reggi o no l'alcool? > mi chiese Zayn sollevandomi per un braccio, annuì sicura
< Si, abbastanza bene ma evidentemente non roba del genere >
< Non credo ti convenga rimanere in camera da sola con una sbornia del genere >
sentenziò Malik
< Mi coccolerai Malik? > chiesi in una risata piena di malizia, Ommiodio l'alcool cominciava a farmi delirare,
rise e la sua voce suonò come una melodia nelle mie orecchie
< Può darsi Morgan ma ora indossa questa roba e mettiti a letto > mi ordinò porgendomi dei pantaloncini da ginnastica
e una larga maglia bianca senza stampe;aveva un gusto della moda orribile.

Mi svegliai sentendo un enorme vuoto allo stomaco: in quel momento sapevo solo che la mia sopravvivenza dipendeva dalla ricerca disperata di cibo;
sentì qualcosa di caldo vicino a me: Oh ciao Malik senza maglia, ow ma che andavo a pensare??
Con dei movimenti nella dormiveglia attorcigliò le sue braccia intorno al mio corpo e si mise a gattoni su di me
< Buongiorno Lara > mi sussurrò mentre trattenevo il respiro: era una situazione alquanto imbarazzante,
lo avrei preso a pugni eppure il nome di Lara mi risuonò nella mente:
la sua mentalità aveva ripristinato una situazione giornaliera che vivevano entrambi ogni mattina
e mi sembrò estremamente inadeguato usare il mio sarcasmo in momenti simili, Complimenti Holmes per le ipotesi
< Zayn, Zayn... > cominciai a scuotergli il braccio sperando che aprisse gli occhi e quando il suo sguardo caldo e color miele,
illuminato dai raggi solari mi colpì in pieno volto sentì quasi il cuore uscirmi dal petto
< Mh... Ma che cazzo!? > bisbigliò guardandosi intorno sperando di riprendere coscienza
< Perchè sei sotto di me?? > chiese con una voce più acuta del solito
< Perchè tu e sottolineo tu, ti sei messo a cavalcioni su di me convinto c... ti sei messo  a cavalcioni su di me punto >
mi fermai non intenda a riesumare cose troppo delicate,
< Convinto che...? > mi incitò a continuare serio ma con uno sguardo che non lasciando trasparire ansia, odio o nervosismo mi scioglieva l'anima
< Convinto che fossi Lara > soffiai sperando che non capisse ma era troppo tardi:
le sue labbra si incurvarono in un sorriso rassegnato e i suoi occhi deviarono direzione fissando le coperte:
< Mi spiace Morgan, non volevo > si giustificò togliendomisi d'addosso e sedendosi sul letto
< Cosa? Malik questa è forse l'unica volta nella quale non mi devi delle scuse > lo rassicurai presa dal panico:
e se si fosse sentito in colpa?E se fosse caduto in depressione? E se avessero accusato me di omicidio pre-meditato?
Si schiarì' la voce e scosse la testa come a voler cacciare chissà quali pensieri e mi sorrise:
< Lascia perdere,scusa ancora.Ti riaccompagno in camera >
si alzò e prese le mie cose offrendosi di portarle
< Ma è sabato,abbiamo lezione.. > sussurrai non sicura di quello che stavo dicendo, un weekend in camera me lo sarei fatto volentieri
< Non credo che tu possa andare in giro per la Detrò in questo stato, riposa > mi sentì spiazzata, senza risposta,
potevo solo seguirlo e dirgli grazie.


Libri,libri,libri,libri ero sempre stata così noiosa?
Era oramai un giorno che ero rinchiusa in camera, avevo riscontrato dei sintomi di febbre raggiungendo anche la temperatura di 38 gradi
ma nessuno osava lasciarmi mettere piede fuori dalla camera nonostante stessi molto meglio;
affondai le mani ancora più affondo tra vari cassetti e nella mia piccola e sgangherata libreria,
tuttavia la cosa più interessante che trovai fu un fumetto di topolino, roba eccitante;
la porta si aprì di scatto e un affannato e stanco Niall mi si presentò davanti, mentre riprendeva fiato con le mani sulle ginocchia osservai i suoi angelici lineamenti,
i suoi meravigliosi occhi azzurri che fissavano il pavimento e i capelli biondi spettinati gli contornavano il viso, ma chi si vede signor Horan!
Niall non aveva osato mettere piede nella mia camera dopo la serata in discoteca e questo mi faceva sentire estremamente sola;
mi si avvicinò di scatto,chiudendo con un calcio la porta e baciandomi con passione,sentì le sue labbra umide premere sulle mie
e un secondo dopo il mio precario equilibrio ci trascinò entrambi sul letto
< Niall ti senti bene? > chiesi tra un bacio e l'altro,
mentre il respiro diventava irregolare,si limitò a poggiare il suo indice sulle mie labbra sussurrano un
e riprendendo a baciarmi con foga, le sue mani mi accarezzarono la schiena e mi avvicinai maggiormente al suo petto sfuggendo ai brividi.
La guarigione prospettava bene.

Schiusi gli occhi mentre la luce del mattino illuminava la mia camera: mi girai alla mia sinistra
tastando con le mani il materasso alla ricerca del petto sdraiato di Niall,tuttavia mi resi conto
che lui era già sveglio e seduto a mo' di indiano sul letto e a giudicare della concentrazione
con la quale fissava la finestra e della mascella serrata lo era anche da tanto
< Niall? > chiesi e quel mio richiamo parlò al posto mio:
< Sto bene, sta tranquilla ero solo pensieroso > e mi lasciò un piccolo bacio sulla fronte,mentre un adorabile sorriso mi sfuggiva tra le labbra
< Andiamo a fare colazione fuori? > mi chiese d'un tratto saltando giù dal letto e rivestendosi,
lo guardai torva prima di convincermi che non ci fosse nulla di strano o anormale: era domenica e si poteva benissimo permettere
di propormi qualcosa quindi lo seguì a ruota.

Mi chiusi nel cappotto che superava il bacino e aggiustai meglio il basco nero coordinato,
< Andiamo lì! Dicono che facciamo cornetti buoni > proposi ed indicai un bar con un parasole e tanti adorabili tavolini bianchi,
Niall si irrigidì di colpo stringendomi maggiormente la mano e sentì quasi che il sangue non mi circolasse più
< No, l'ho provato e si mangia malissimo andiamo a quell'altro > non me lo propose,
più che altro mi avvertì che quella era la sua decisione e doveva essere rispettata, non sospirai o non annuì
mi lasciai solo trascinare in quel bar che puzzava di cornetti bruciati.
Mi sciacquai avidamente la bocca alla fontanella del parco:
promemoria- Mai andare ad un Bar che puzza di cornetti bruciati, ci saranno cornetti bruciati;
il biondo mi circondò la vita con le braccia, stringendomi da dietro e sentì le sue labbra percorrermi il collo
< Liz... > lo sentì sibilare
< Come?? > chiesi voltandomi verso di lui
< ...Liz... è un vezzeggiativo di Ashley, più o meno > e scoppiò in una fragorosa risata, così presi a baciarlo dolcemente,
torturandogli il labbro inferiore, passai le mani intorno al suo collo:
< E la tua collana? > chiesi notando che non la portava al collo eppure dalla sua descrizione di qualche giorno prima sembrava essere importante per lui,
il ragazzo mugugnò frasi poco sensate prima di parlare in modo chiaro:
< L'ho persa in discoteca. Sono disperato e non la trovo più. >
< Mi spiace, poi in gioielleria ne scegliamo una più bella >
lo consolai come si fa con un bambino di 5 anni al quale cade il gelato appena comprato;
sentì la tasca vibrarmi... no,non era niente di perverso, mi era semplicemente arrivato qualcosa sul telefono;
aprì il messaggio in arrivo e forse per un attimo mi mancò il fiato.

Camminai in modo rumoroso, battendo ritmicamente i tacchi sulle mattonelle dei corridoi,
appena la massiccia figura di Malik cominciò a materializzarsi in lontananza vicino al mio armadietto aumentai il passo,
probabilmente aveva le cuffie perchè sembrò non accorgersi dell'assordante rumore che stavo facendo mentre frettolosamente mi avvicinavo a lui;
strattonai via i suoi auricolari attirando la sua attenzione
< Come diavolo avevi il mio numero? > chiesi senza preoccuparmi del tono della voce: di domenica pomeriggio
i corridoi della Detrò erano assolutamente deserti
< Buon pomeriggio anche a te >
< Sono seria Malik.Che cazzo significa il messaggio " dovresti sapere qualcosa di urgente"? >

chiesi rileggendo una parte del messaggio inviatomi quella mattina,seguito dal punto di incontro e dall'orario, il ragazzo alzò scettico un sopracciglio:
< Che c'è qualcosa di urgente che dovresti sapere > rispose in modo ovvio, Minchia Malik non ci arrivavo
< Maddai?? >
< Morgan di solito la gente ti fissa per i corridoi?? >
tagliò corto lui e calcolando la domanda buttata di getto
capì che aveva saltato parecchie spiegazioni
< Sono Ashley Morgan, è normale che mi fissino > risposi sorridendo, Zayn mugugnò qualcosa come un "Mh" secco
< Bene, domani vedi come procede e fammi sapere. >
< Che cazzo significa? >
chiesi mentre con le mani nelle tasche si incamminava dal lato opposto al mio
< Zayn!Torna subito qua! > gli ordinai urlando nella sua direzione
< Zayn!...Vedi di andare al diavolo! > gli bestemmiai contro
quando mi accorsi che non si sarebbe mai più girato nella mia direzione,
fanculo,era un tipo così contorto.


Lalala(?)

Oramai non so più come chiamare i miei lati-autrice,non ho più inventiva.
Coooomunque questo capitolo è abbastanza lungo,spero siate felici u.u
Che succederà dopo?Boh,non vi anticipo niente
il prossimo capitolo dopo 10 recensioni
Non mi dilungo tanto,scusate ma vado subito ad aggiornare
Human Life
*il link alla FF nuova lo trovate nel capitolo precedente*
Much love.
Mel.

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Capitolo 19
*** I was sorry to be Me. ***


Il giorno seguente camminai decisa nei corridoi: avrei trovato quel bastardo di Malik, fanculo il resto;
saettai lo sguardo nei corridoi affollati,mentre gli studenti si ammassavano ai propri armadietti e mi sentì più squadrata del solito:
la cosa non mi avrebbe infastidito se non fosse per il fatto che certa gente stava ridendo osservandomi, delle mani mi circondarono il ventre e le labbra di Niall mi sfiorarono il collo
< Buongiorno > mi sussurrò all'orecchio
< Buongiorno > risposi sovrappensiero osservando come dall'arrivo di Niall si fosse girata molta più gente verso di noi, la cosa non mi stava piacendo affatto.

Avevo fame,tanta fame e il mio cervello non avrebbe mai lavorato decentemente senza una buona e sana colazione,
per fortuna tutti  i corridoi portavano al cibo alias: tutti i corridoi portavano alla caffetteria della Detrò.
Battei nervosa il piede per terra mentre immobile al centro della stanza,
cercavo un'alternativa per saziare il mio povero stomaco:la caffetteria scolastica si stava prendendo fin troppe ferie, senza preavviso chiudeva o per mancanza di personale,o per ferie o per altre cazzate simili, anche io lavoravo come studente in quella scuola eppure a lezione ci andavo,più o meno era lo stesso ragionamento.
 Il corto giacchettino in pelle nera non mi permetteva di nascondere le mani al caldo, quindi le affondai nei jeans
e osservai qualche buon bar mentre passeggiavo per le strade di Londra: le tendine pulite,i tavoli bianchi decorati e pieni di delizie del Bar del giorno prima
mi tentarono, di certo avrei preferito provare qualsiasi cosa vendessero li dentro piuttosto che andare allo squallido Bar lì accanto,
quello dei cornetti bruciati ed ero sicura che Niall si sbagliasse.
Aprì la piccola porta del bar seguita dal tintinnio di quei cosi appesi li sopra, erano sempre stati imbarazzanti;
mi avvicinai al bancone in marmo poggiando il mento sui palmi delle mani, puntando i gomiti sul bancone,
una ragazza che potevo definire mia coetanea, con una frangetta che le copriva gli occhi scuri e dei capelli castani lisci mi si avvicinò pulendo un bicchiere:
< Cosa ordini? > mi chiese sorridendo e preparando una penna
< Un cornetto pieno di Nutella.E per Pieno intendo pieno fino all'orlo > chiarì aspettando che mi portasse quella bomba di carboidrati,
mangiavo ed ero felice, non mi importava della linea o del calcolo giornaliero di kalorie, la ragazza mi sorrise dolcemente e me lo porse dalla vetrinetta lì accanto, scrutai il suo grembiule sporco di pasta pasticcera e scorsi la sua targhetta così chiusi gli occhi focalizzando le lettere scritte a mano probabilmente da lei stessa
< Ti chiami Liz? > chiesi prima di addentare il cornetto e indicandole il petto,
la ragazza annuì:
< Si. Piacere, tu sei?...>
< Ashley >
e le porsi la mano prima di scioglierla presa dai miei pensieri;
si allontanò per qualche minuto servendo gli altri clienti, quando ripassò velocemente davanti a me la richiamai un attimo:
< Scusa, per caso eri all'ultima serata in discoteca della Detrò? >  mi avrebbe mandato a fanculo, me lo sentivo,
la ragazza curvò leggermente di lato la testa prima di sorridermi come ogni santa volta che le rivolgevo la parola, Dio ma che aveva un tic per caso?
< Si, c'eri anche tu? > io  annuì incerta osservando la nutella fumante uscire dal mio cornetto poi alzai di scatto la testa cercando un modo per continuare quell'imbarazzante discorso:
< Si, solo che non mi sono goduta la serata, giramenti di testa e cose così. Dicevano che c'erano ragazzi carini... >
Ashley passerai per una maniaca, la ragazza sorrise e le sue guance candide presero un colore più roseo
< Si, effetivamente erano parecchi e in quelle discoteche si trova sempre qualcosa da fare... > lasciò intendere lei, hai capito alla ragazzina ,
< Chi avresti incontrato? > chiesi interessandomi all'argomento e il cuore mi prese a battere forte dal panico, addentai il cornetto oramai ghiacciatosi in quell'arco di tempo, si era delizioso,
< Un ragazzo, ero abbastanza frastornata ma lui era carino, troppo carino ed adorabile > cominciò a raccontare accertandosi che i suoi colleghi non la riprendessero per la piccola pausa presasi a parlare con un cliente,
< Era biondo, occhi azzurri ed era tanto, tanto dolce > mi sembrava di star giocando ad Indovina Chi e la cosa era snervante,
< Ci sei andata a letto? > Morgan che tatto che hai, la ragazza si strozzò con la sua stessa saliva
< Beh dopo una serata in discoteca, mi ha coccolato tutta la serata e mi ha detto roba tipo"ti amo" il che è adorabile. Come non potevo divertirmi con lui? Credo si chiamasse Niall,o Nail e mi ha regalato questa collana . > affermò fiera tamburellando sul ciondolo che Niall portava sempre al collo come buon augurio,lo stesso ciondolo che affermò di aver"perso in discoteca";
il cuore perse 1.2.3.4.5 battiti,sentì il sangue congelarmisi nelle vene, perchè le gambe mi tremavano? E perchè battevo i denti se quel posto era riscaldato?
Stavo lentamente cadendo in uno stato di delirio, lasciai 6 sterline sul bancone scappando via e afferrando la borsa, volevo solo sprofondare.

I corridoi della Detrò oramai deserti mi accompagnavano nella lunga corsa verso quell'aula: ero ferita,rabbiosa,delusa e l'unica cosa che era riuscita a far uscire fuori era solamente un grande e liberatorio pianto,sembravo un panda: uno stronzo, cazzuto panda;
spalancai la porta color verde vomito della sua aula di Biologia: i banchi erano divisi gli uni dagli altri e ognuno aveva sul proprio ripiano una calcolatrice e un foglio protocollo ed ovviamente tutti gli studenti mi stavano fissando, del professore nessuna traccia nell'aula.
Scrutai la crestina bionda di Niall qualche banco più infondo, mentre mi fissava con le sue grandi,meravigliose, bastarde iridi azzurre sorpreso quanto gli altri,
mi avvicinai velocemente al suo banco sbattendoci la mano sopra:
urlai e questo si allontanò immediatamente dal banco trascinandosi spaventato più dietro
< Liz,Liz,Liz,Liz. Ma abbreviativo di Ashley un cazzo! > continuai e le cose cominciarono ad essergli più chiare
< Smettila di urlare Ash.. > cerca di bisbigliarmi accarezzandomi un braccio
< Tu.muori. adesso. > scandì ritraendo improvvisamente il braccio dal tuo tocco, non avevo i brividi, non mi batteva forte il cuore,
i suoi occhi non mi uccidevano l'anima e le sue labbra non mi stavano più chiedendo in ginocchio di baciarlo.
Il biondo si chiuse lentamente la porta dell'aula di Biologia alle spalle: " fanculo il compito" aveva detto lasciando la sua postazione e consegnando il foglio quasi completamente riempito prima di portarmi fuori ;
< Come lo hai scoperto? > chiese in un sospiro colpevole, qualsiasi cosa che faceva come muoversi, parlare, sospirare per me in quel momento era da colpevole < Il bar di domenica vendeva davvero ottimi cornetti > spiegai riutilizzando le stesse parole del giorno precedente,
Niall si passò una mano tra i capelli e dopo aver ingoiato un enorme nodo mi decisi a parlare:
< Se non era chiaro: ho chiuso con te > e quelle parole mi si strozzarono in gola mentre i suoi occhi color ghiaccio si incontravano con i miei azzurri supplicandomi di rimangiarmi quelle parole
< Non voglio più aver niente a che fare con te. Mai più > specificai con voce rauca, stavo per piangere
< Io ti amo Ash. > no stronzo, tu non mi ami porca puttana, rimanemmo entrambi in un imbarazzante silenzio, la mia sacca era comodamente poggiata per terra come la maggior parte delle volte
< Non ci credo più > risposi alla sua dichiarazione rompendo quel momento e trasciando via con me la sacca.

Stronzo,bastardo,falso,coglione,lama,idiota,approfittatore erano le uniche parole che mi rimbombavano nella mente;
chiusi violentemente con una mano l'armadietto del Moro che per poco non ci rimase con la testa dentro
< Tu! > lo chiamai piena di rabbia, era sempre stato consapevole di tutto fin da sabato eppure aveva preferito umiliarmi lasciando che quella troietta stessa dai capelli castani me lo dicesse, che tutti ridessero di me senza che ne capissi il motivo, che Niall mi usasse come una puttana
< Tu hai permesso di umiliarmi in pubblico. Tu non mi hai avvisato, lo sapevi porca puttana! > sentì le lacrime cominciare a scendermi lungo le guance e la gente nei corridoi soffermarsi ad osservare la rara scena di Ashley Morgan piangente, purtroppo i corridoi erano pieni,affollati peggio dell'inferno
< Ti dovresti calmare > sentenziò con fare composto aggiustandosi lo zaino in spalla
< Sono stata tradita, ferita, soggiogata e umiliata > gli ricordai con tono nettamente più basso e quell'elenco mi feriva profondamente
< Mi spiace > disse incamminandosi verso la classe quando la campanella lo richiamò a lezione,
mi spiace? Un semplice mi spiace? Tanto dolore per sentirsi dire una stupida frase del genere?
Mi dispiaceva di non essere ciò che gli altri si aspettavano, mi spiaceva di non essere la ragazza che nessuno tradirebbe per nulla al mondo,
l'amica fragile alla quale riservare tante premure, la ragazza dolce e timida che in qualche modo erano le migliori.
Mi dispiaceva essere me.


Pardon.

Yep,mi scuso per il ritardo ma ecco a voi il capitolo trolololol.
Allora,ho aggiustato qualche cosa tipo l'andare a capo ma capite che non posso continuare sempre su uno stesso rigo,anche perchè mi preoccupo molto dell'aspetto estetico
e da lettrice-soprattutto- so che leggere una storia impostata su ogni riga,senza spazi o roba simile è molto caotica e ci si perde facilmente,pergiunta risulta pesante da leggere
quindi ho cercato di alleggerire la lettura e ci sono riuscita o almeno spero.
In ogni caso come vedete non vado a capo così spesso,tra una virgola e l'altra bensì alla fine di ogni periodo per scandirlo bene,faccio progressi yoh :3
Ad ogni modo SOOOORPRESA,lo ssso,ora odierete sia Niall e Malik ma che accadrà dopo?Boh,mica ve lo dico :') <3

Ad ogni modo il prossimo capitolo lo metterò dopo 14 recensioni e se scendete più giù vi spiegherò come al solito il perchè di questo numero abbastanza elevato di recensioni con uno SPOILER.











Spoiler:
Morgan non sopporterà la delusione,soprattutto dopo essersi illusa di star amando Niall e perderà tutto ciò che avrà costruito,la sua personalità il suo modo di relazionarsi,
persino i suoi amici nascondendo i suoi polsi sotto delle lunghe e larghe felpe.A voi la fantasia di immaginare il perchè.

Yeeeep ammettiamolo questo spoiler è figo,un applauso a me che non ho scritto un'anticipazione come un'idiota*si applaude*
Much Love.Mel :3

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Capitolo 20
*** You're the problem! ***


Quel giorno fu un incubo, un tremendo incubo; sentivo gli sguardi divertiti di gente che qualche giorno fa umiliavo senza nulla,
sguardi di gente mai vista nella Detrò che si sentiva più importante di me, troie senza oramai nessun timore dei miei tacchi o dei miei sguardi,
per tutti loro ero Ashley Morgan: la piccola Ashley Morgan tradita da un ragazzino biondo, una caduta nelle reti di uno come tanti ecco cosa stavo diventando.
La notte stessa mia attorcigliai tra le coperte trovando un modo per dormire, le pecore le avevo uccise tutte oramai;
i ricordi cominciarono a riaffiorare, ommiodio tutto tranne i flashback...

Aggiustai la larga treccia poggiata sulla mia spalla destra, seduta da sola al banco della mensa: quella scuola era enorme, e piena di cattiveria,
lo vedevo da come mi squadravano quelli più grandi.
Il biondino del mio corso di inglese si sedette accanto a me,probabilmente intento a restarci dopo aver poggiato il suo vassoio pieno:
< Stai facendo strada Morgan! > mi disse prendendo un boccone di pasta scongelata, corrugai le sopracciglia osservandolo
< Che vuoi dire Niall? >
< Che da quando hai dato buca al tipo della squadra di football dopo esserci andata a letto tutti stanno parlando di te >
spiegò con fare ovvio, eppure la cosa non mi sembrava dover fare tanto scandalo
< Non mi piaceva solamente, non l'ho mollato nel letto per altro > e mi chiusi nelle spalle timorosa di cosa potessero pensare gli altri sul mio conto
< Stai scherzando spero? Sei la nuova arrivata di primo anno che riesce a farsi uno di terzo lasciandolo come un idiota. Credo che da te le sorprese non siano ancora finite Morgan > e mi diede una spintarella amichevole sulla spalla.


Scossi furiosamente la testa per cacciare via quell'episodio,sperando magari di eliminarlo definitivamente, sembrava che tutto ciò che avevo creato mi fosse scappato di mano e non lo avrei recuperato facilmente;
affondai i singhiozzi nell'ormai umido cuscino, tenendomi una mano sul cuore avendo paura che potesse scoppiarmi da un momento all'altro,
e sentivo la pancia contorcersi con ogni organo del mio corpo volevo che smettesse tutto, che ci fosse una vera ragione per soffrire e star male e se non sarebbe venuta da se beh,me la sarei creata;
mi alzai furiosamente dal letto inciampando nel groviglio di coperte creatomi e aprì sotto la fioca luce notturna il cassettino della scrivania:
penne,penne, gomme,temperini,carta,fogli,post-it, quando il colore argentato delle lame delle forbici si fece largo tra i vari oggetti e le afferrai tremante.
Sentì la lama squarciarmi la pelle sul polso, ero troppo debole per permettere che andasse più a fondo ma troppo debole anche per fermarmi così incisi altri piccoli ma sanguinanti tagli lì vicino, sentì il polso bruciarmi come se gli stessero dando fuoco e il sangue invadermi il braccio, lama compresa e serrai gli occhi sperando che almeno 1/4 di quel dolore svanisse ma preferì sporgermi immediatamente verso il kit d'emergenza e strappare velocemente un grande pezzo di garza che arrotolai sulle ferite;
non ero stata forte, non ero stata felice, non ero stata ciò che volevo, non avevo fatto ciò che pensavo,
non ero più me.

Nascosi i polsi sotto le maniche della lunga felpa mimetizzandomi nella folla di studenti quella mattina ,
senza tacchi e con delle semplici scarpe ginniche mi sembrava più facile.
La riccioluta chioma di Harry mi sbucò davanti strabuzzando gli occhi:
< Ashley?... > chiese titubante con la paura di aver sbagliato persona, annuì
< Fatti abbracciare > sussurrò chiudendo gli occhi e attaccandomi al suo petto, capì che avesse scoperto tutto; sentì qualcosa di umido sulle guance ed alzai lo sguardo verso di lui: i suoi occhi verdi mi osservavano lucidi
< No, ti prego non piangere > lo supplicai asciugandogli le guance umide con le maniche della felpa che si tirarono un po più su,
Harry serrò gli occhi a due fessure osservandomi i polsi, quando intercettai il suo sguardo che seguiva i lineamenti oramai cicatrizzati da quella notte provai a ritrarre il polso ma questo me lo afferrò riportandolo davanti al suo sguardo, mi avrebbe ucciso,
< Scompari dalla mia vista > sibilò buttando all'aria il mio braccio e allontanandomi da lui come se avesse scoperto che avevo la lebbra
< Har... > provai a sibilare allungando una mano verso di lui
< Se non scompari tu scomparirò io. > mi interruppe dando un forte pugno all'armadietto e andandosene.
Ma che era, un trucco di magia?

***


Passai una settimana nel silenzio, mentre Louis,Liam ed Harry si rifiutavano di parlarmi per colpa di quei fottuti tagli
ma anche per Niall le cose non erano andate per il meglio: Louis minacciò di prenderlo a pugni e la cosa francamente non mi sarebbe dispiaciuta;
erano circa 2 ore che ero riparata nella biblioteca scolastica tra qualche libro di fantasia
< Morgan? > mi chiese una voce fin troppo familiare, alzai lo sguardo verso di lui
< Senza tacchi,con dei felponi e i capelli legati in una treccia? > continuò a chiedere squadrandomi, alzai un sopracciglio:
< La cosa è inspiegabile anche per me: Zayn Malik in biblioteca, non ci sono libri da colorare mi spiace > si sedette di fronte a me poggiando qualche lbiro di chimica più in la e scrutandomi in silenzio, no ma fai con comodo!
< Cosa vuoi sapere? > chiesi secca senza alzare lo sguardo dal libro tuttavia non ne riuscivo più a capire il senso logico con lui davanti
< Perchè ti tagli > chiusì energicamente il libro fissandolo:
< Chi.te.lo.ha.detto > ringhiai
< Oramai lo sanno tutti, chi dice che mentre scrivi ti si vede in classe,quando ti cambi, quando giochi  in palestra... >
emeriti pettegolezzi del cazzo
< Sono bugie, semplici bugie > smentì tenendo un tono piatto e basso curandomi di abbassarmi lentamente le maniche della felpa quasi fino ai palmi delle mani, non ero riuscita a smettere: le ferite non si rimarginavano mai e nuove se ne creavano ogni notte, giuravo di smettere ogni volta che sentivo quella lama giocare fin troppo con la mia vita ma ero troppo debole;
ogni minuto che passava in quella posizione di pattuglia sui miei modi di fare, di vestire o persino sui miei polsi che scivolavano da una parte all'altra del libro sfogliando le pagine mi stavano mettendo in soggezione:
< Senti Zayn, non sono più il tipo che fa scenate quindi per favore lasciami in pace se non hai nulla da dirmi. > i suoi occhi che qualche settimana prima erano diventati più caldi furono improvvisamente rascurati dal muro che c'era tra di noi fin dall'inizio, mi aspettai un "In realtà dovevo dirti qualcosa... "
o un tentativo di farmi compagna ma lo scivolare rumoroso della sedia sul pavimento e il percorrere privo di sentimenti la biblioteca mi fece rendere conto che io non valevo più nulla per nessuno.

Lasciati i libri nell'armadietto, quel pomeriggio sgattaiolai nell'ala Sud del corridoio cercando tra le varie file di targhette, quella della camera di Harry:
ero così sola, avevo bisogno di lui;
mi soffermai qualche secondo sulla porta intenta a decidere cosa dirgli ma sentì la sua rauca voce alzarsi di 2 ottave alla volta:
< Tu sei il problema! Non ti rendi neanche conto di quello che hai fatto! > urlò Harry e sentì i brividi percorrermi il corpo, mai far incazzare Harry Styles, < Me ne rendo conto porca puttana! Ma ora smettetela di darmi contro! > il sangue mi si gelò nelle vene e la voglia di scappare via prima che qualcuno aprisse la porta della camera mi stava invadendo, Harry ammutolì Niall:
< Come possiamo non darti contro?Hai visto cosa le hai fatto?Come l'hai ridotta? > era oramai chiaro che l'argomento della loro discussione fossi io
< Tu non hai idea di quanto io ci stia male. > emisì uno strano verso: no, lui non ci stava male, se ci fosse davvero stato male mi avrebbe cercato
< Tu non stai male sul serio. Tu non hai idea di come mi manchi la vecchia Ashley, di come soffra vedendola nascondere i polsi sotto quei lunghi maglioni ! > la voce del riccio sembrava quasi rotta dal pianto, osservai i miei polsi sentendomi dannatamente in colpa;
un colpo secco della porta mi pietrificò all'istante quando gli occhi azzurri di Niall sgranarono trovandomi lì davanti
< Ash... > bisbigliò il biondo e questo bastò per attirare immediatamente l'attenzione di Harry sul ciglio della porta,
in un movimento veloce scostò Niall catapultandosi su di me e stringendomi a lui, il contatto con il suo corpo era caldo, delicato e protettivo e per la prima volta non sentì il bisogno di farmi del male, continuava a sussurrare il mio nome a pochi centimentri dal mio orecchio, gli accarezzai lentamente la schiena fino a sentire il bisogno di affondare le mani nel suo maglione e lasciarmi ad un silenzioso pianto, i singhiozzi che affondavo nella sua maglia facevano abbassare e alzare velocemente il mio petto
< Come ti senti? > mi chiese allontanando il mio viso dal suo maglione, stupida,idiota,sfigata,orribile,stronza,in colpa, usata, maledetta
< Bene > risposi abbozzando un sorriso e sentì il dorso della sua mano accarezzarmi il viso,
Niall ci fissava rimanendo dietro le spalle di Harry poi lo vidi muoversi fluidamente di passi impercettibili a noi:
< Ashley... > sussurrò cercando la mia attenzione, i suoi occhi trasmettevano un misto di dolore e dispiacere, provavo ancora qualche brivido mentre mi scrutava così ma non ci avrei mai più dovuto far caso, non tenni il contatto per più di qualche secondo abbassando immediatamente lo sguardo sulle scarpe di Harry:
Uh erano scamosciate, il riccio scosse la testa nella sua direzione facendogli cenno di lasciar perdere,
le sue dita scivolarono sulla mia felpa con estrema disinvoltura e sapevo bene dove andasse a parare: alzai di mia spontanea volontà il gomito mostrandogli i polsi che presentavano ancora ciccatrici più vecchie o ancora da rimarginarsi e sospirò
< Non scapperò di nuovo > disse sorridendomi
< Gli altri cosa pensano di questa storia? > chiesi
< Come me. Non capiscono come tu sia potuta cambiare così tanto,diventare così debole > mi chiusi nelle spalle
e la sensazione di essere vulnerabile cessò immediatamente quando mi ricordai cosa fino a qualche settimana a ero capace di fare a qualsiasi ragazzo, studente, troia nella Detrò e massacrai Niall per un secondo buttandogli contro tutto l'odio represso in debolezza,
avrei dovuto lentamente ricostruire ciò che avevo distrutto.


Yep.

Okay,ecco il capitolo,è alquanto lungo ed ho deciso di non tenervi fin troppo sulle spine,spero siate contenti lalala io sono buona,sisi.
Ad ogni modo,siamo quasi alle 300 recensioni oddio rodndafodafsnofnfofnaro cazzo quanta strada abbiamo fatto;
partendo dalla prima FF che ha coinvolto tanta gente fino a questa,che ha ricevuto più recensioni e più gente che la segue e spero tanto
che anche Human Life abbia un futuro come quello di questa fan fiction. A proposito:
per favore,leggetela,l'ho aggiornata ieri e il link al capitolo lo trovate alla fine dei capitoli precedenti, vorrei sapere cosa ne pensate nonostante sia solo agli inizi.
Il prossimo capitolo lo continuerò dopo 15 recensioni.Il perchè è semplice e molta gente sarà felice,me lo sento quindi qui sotto un piccolo Spoiler...





Spoiler:

Ashley dimenticherà Niall grazie e Zayn e ciò che doveva succedere da tempo finalmente si realizzerà.

Non vi dico nient'altro altrimenti vi anticipo troppo shalalala.
Much love,mel.

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Capitolo 21
*** Malik understands Maths. ***


Vi consiglio di leggere il capitolo con in sottofondo Where Have You Been di Rihanna. Yeeep.


La professoressa squadrò per la prima volta in quella giornata la classe, alzando gli occhi dal registro e posò lo sguardo su di me strabuzzando con fare teatrale gli occhi:
< Che è stato della nostra Morgan? Signorina Ashley? > mi chiese puntando i gomiti sulla sedia, sorrisi aggiustandomi i capelli su una spalla e il lungo maglione:
< Se ne è andata un po in vacanza > risposi assumendo la sua stessa posizione e sorridendole in risposta, la donna arricciò il naso
< A quanto vedo non è cambiata neanche di una virgola > azzardò a dirmi prima di aprire il suo quadernetto;
< Signor Malik quando avrò l'onore di ascoltare la sua interrogazione sulla Dimostrazione per assurdo? > chiese di punto in bianco la donna
< Gli incontri organizzati sono 6, dobbiamo svolgere il 4° > spiegò il ragazzo
< Vedete di sbrigarvi, non posso aspettare i comodi vostri. > chiuse il discorso la donna poco interessata ai reali miglioramenti di Zayn.

Fanculo Storia, ero costretta a ripetere accucciata in un angolo dei corridoi la lezione pronta per una probabile interrogazione,
Zayn mi si accucciò davanti all'altezza del viso: macciao grande lama che non sei altro
< Dimmi > dissi continuando a sfogliare le pagine del libro
< Oggi abbiamo bisogno di un altro incontro di matematica. Hai sentito la Cardon no? > annuì controvoglia esaminando i miei programmi per quel pomeriggio: fare niente,niente, niente e...niente, si okay si poteva fare visto che i miei impegni erano visibilmente calati da tante settimane
< Va bene, questa volta vieni tu in camera mia alle 16.00 > esordì e potei osservare un sorriso malizioso farsi largo sul suo viso tuttavia ci diedi poca importanza < Sei diventata noiosa Morgan,prima era divertente stuzzicarti > si lamentò lui
< Malik ora sono Ashley Morgan: la ragazza suicida e sfigata che è stata tradita da un coglione. Forse non ricordi >
< Io penso solo che tu sia Ashley Morgan: una ragazza ferita >
quelle parole così piene di verità mi diedero fastidio, bruciavano dentro e nell'orgoglio:
< Non credo. Zayn io non sono la piccola,dolce,indifesa Lara > vidi i suoi occhi sgranare e diventare immediatamente cupi al solo pronunciare quel nome, ero una fottuta cogliona cazzo, balbettai velocemente qualcosa:
< No,cioè io non volevo,intendevo,sai,beh,ecco.. > diede un forte calcio agli armadietti vicino ai miei tanto da farmi tremare,tuttavia tenendo una gran distanza di sicurezza tra il suo calcio e il mio viso per poi lasciarmi lì ad affogare nei sensi di colpa.

Il rumore dell'orologio mi rimbombava nella testa e continuavo a fissare le sue lancette incessantemente: erano le 16.30 e Malik non aveva ancora osato portare il suo culo in camera mia e la cosa era snervante,parecchio;
che poi che me ne doveva importare di lui? Non mi interessava, se voleva venire sarebbe venuto punto e basta e a me non avrebbe fatto ne caldo ne freddo,punto...o forse no.
Quando qualcuno bussò per due volte sorde alla porta mi catapultai giù dal letto aprendo di scatto la porta ed eccolo li: con un'attillata maglia bianca a maniche corte e un giacchettino in jeans chiaro coordinato ai pantaloni :
< Mi lasci sulla porta? > chiese in tono atono, scossi la testa
< Entra > mi limitai a rispondergli spostandomi sullo stipite; poggiò i suoi libri sulla mia scrivania dando una veloce occhiata alla mia camera prima di chiudere gli occhi e inspirare profondamente, che cazz...
< Profuma di Abercrombie > disse rivolgendomi uno sguardo cupo, annuì insicura indicando la quasi semi-vuota confezione del profumo comprato qualche tempo prima prima di accasciarmi sulla sedia vicino alla sua.
Zayn sfogliò il libro aprendo il suo quaderno, corrugando la fronte cercando di decifrare la sua stessa scrittura per poi spostare lo sguardo verso un paio di forbici alla sua sinistra, proprio vicino a me, osservai la lentezza con la quale le tirò via da me per nasconderle nel contenitore di matite, alzai un sopracciglio:
< Non dovevi farlo. > mi limitai a fargli notare e per la prima volta mi guardò per un tempo lunghissimo:
< Non-dovevi-assolutamente-farlo > ripetei questa volta ringhiando: aveva chiaramente dimostrato ciò che oramai ero per gli altri: una psicopatica autolesionista e sapere che anche in lui venivano alimentati tali dubbi non mi faceva stare di certo meglio,
chiuse un secondo gli occhi a due fessure non intendendo prontamente a cosa mi riferissi, era un cazzuto lama
< Anche tu non avresti dovuto parlare stamattina. > fece in tutta risposta tenendo la testa alta,
digrignai i denti e sentì i brividi pervadermi al suono stridulo nella mia bocca
< Io non l'ho fatto appositamente > borbottai e il moro si lasciò andare ad una sguaita risata:
< Oh andiamo, ancora con queste vecchie scuse? >
< Visto che la metti così Malik ora ti fai il culo tu con la matematica! >
dissi alzando di un'ottava la voce e chiudendogli violentemente il libro degli esercizi incrociando le braccia al petto, minchia che grandi minacce che fai Ashley sei proprio bulla
< Perfetto, non mi andava proprio di fare Algebra oggi! > rispose stiracchiandosi e buttandosi sul mio letto,
mi avvicinai ai piedi del materasso osservando i suoi perfetti lineamenti dall'alto al basso
< Non vorrai tenermi il broncio tutto il tempo > sbuffò tirandosi su con il busto
< Lo farò se necessario > chiarì; le sue braccia si attorcigliarono intorno alle mie ginocchia,stringendo la presa e persi quel poco equilibrio che Dio mi aveva donato < Tu sei un fottuto lama! > urlai quando ritrovai il mio viso affondato nel materasso,
osservai il suo meraviglioso sorriso trattenere a stento una risata e ne approfittai per tirargli un calcio sordo nello stomaco ma vista l'inadeguata posizione bloccò in tempo la mia caviglia trascinandomi verso di lui; quando fummo abbastanza vicini mollò la presa prima di capovolgere la situazione mettendosi a gattoni su di me, il collasso era imminente, mi osservò con fare sognante,percorrendo ogni mio minimo solco per poi arricciare le labbra:
< Sei proprio brutta > la mia bocca si curvò in una perfetta "o" e allungai il braccio come un Koala in cerca di qualche rissa
< Ma non ti permettere a dire una cosa simile! > gli intimai e questa volta la sua risata fu più leggiadra e libera, rimasi in un'espressione di beato piacere osservando il suo viso, mi scrutò affondo con i suoi occhi color miele schiudendo le labbra in quel silenzio calato all'improvviso, le nostri fronti si fecero incredibilmente vicine ad ogni singolo e impercettibile movimento, osservai le sue labbra piene e umide
< Credo di starti per baciare Morgan > soffiò lui
< Credo che tra un po mi farò baciare Malik > risposi.
Le sue labbra calde sapevano di fumo e  cioccolata, premette lentamente e la sua lingua cominciò a giocare con la mia,
affondai le mani nei suoi capelli scuri e le sue mani scivolarono sui miei jeans, li sbottonò velocemente prima di farli cadere per terra seguiti dalla larga felpa,
la stessa fine fece la sua roba; portò una mano sulla mia guancia per allontanare le nostre lingue che ci stavano prendendo fin troppo gusto e passò a baciarmi lentamente il collo, le sue labbra sfiorarono con piccoli e umidi baci la mia pancia mentre le sue dita giocavano con l'elastico del mio intimo,
stetti al suo stesso gioco e cominciai a far scivolare lentamente, con abbastanza tortura i suoi boxer e lo vidi mordersi furiosamente le labbra;
quando sentì che oramai non era più in grado di contenersi ebbi perfino paura che si tirasse indietro da quella strana situazione così mi avvicinai immediatamente al suo viso e i miei pensieri furono nuovamente annebbiati da quell'odore di cioccolata e dalla sua lingua che contornava le mie labbra, in poco tempo scivolammo lentamente sul letto e con un movimento veloce permise alla coperta buttata un po più in la di coprirci.
Hey Morgan ti ricordi di me?Ero quel briciolo di razionalità che ti era rimasta e l'hai buttata via con i tuoi vestiti,ciao.

Schiusi gli occhi  stropicciandomi il viso e giurai che le ferite del giorno prima non bruciassero più: Zayn in un'espressione beata dormiva ancora e il suo petto nudo si alzava e abbassava con ritmo regolare, percorsi con un dito i suoi pettorali e i suoi occhi color miele mi osservarono ancora socchiusi forse non focalizzandomi ancora bene: < Buongiorno > mugugnò con voce rauca e le mie ovaie minacciarono di andarsene se sottoposte a tali torture
< Buongiorno > risposi mordendogli il lobo dell'orecchio con insistenza, gemette un attimo prima di afferrarmi per i fianchi e portarsi a gattoni su di me,puntando i gomiti sul materasso per non pesarmi,
< Tu sei strano e ti odio > sibilai
< Cosa? > chiese strozzandosi la voce in gola
< Non mi hai mai amato,non mi hai ricordato,sono solo stata un gioco per te Malik, o almeno tu tempo fa dicesti così.Perchè allora adesso sei qui? > chiusi gli occhi a due fessure fin troppo confusa
< Sono un ottimo attore Morgan. Pensavi davvero che avrei permesso che tu lasciassi Horan per me? > chiese retoricamente,
eppure ero così stupida che la mia risposta sarebbe stata"si,pensavo di si"
< Quindi tu,razza di idiota, hai mentito per tutto il tempo? > lui annuì sorridendo
< Non proprio,inizialmente non mi piacevi per davvero:ti trovavo inutile,insopportabile e cogliona...non che tu non lo sia tutt'ora ovvio.Che senso aveva renderti la vita più difficile? > a quelle parole mi si sciolse il cuore, i suoi occhi color miele trasmettevano tutte quelle emozioni che da tanto tempo aveva negato.
Tornai un secondo pensierosa coprendomi il viso con le mani per sfuggire ai suoi sguardi:
< Cosa c'è? > chiese
< Non ci credo,non posso essere arrivata ad un simile punto > sibilai più a me stessa che a lui
< Sei troppo orgogliosa, smettila di sentirti Dio > mi rimproverò seriamente
< Non puoi permetterti di dire cosa mi sento e cosa no >
< Credo di poterlo dire più di quanto possa dire tu >
< Smettila >
digrignai massaggiandomi le tempie,
< La verità,Morgan > continuò tuttavia lui, accentuando dopo tanto tempo e in una tale situazione il mio cognome
< E' che le tue doti matematiche sono troppo superficiali.Mettiamo in pratica una Dimostrazione per Assurdo.La tesi sei tu che sui tuoi vertiginosi tacchi sei convinta di non saperti innamorare;l'ipotesi è che ci sia di mezzo io.Se neghiamo la tesi,ragionando al contrario e riscontriamo un problema nell'ipotesi iniziale,lasceremo perdere.Se l'ipotesi,cioè me,rimane dov'è senza contraddizioni,la tesi è sbagliata.E sappi,Ashley,che la tesi,questa volta è sbagliata > concluse lui.

Mi era strano dirlo,persino udire quelle parole nella mia mente ma erano accaduti due miracoli quella mattina:

1. Ero appena consapevole della mia fobia per l'amore.

2. Malik aveva capito l'algebra.




COOOONGA

Finalmente i fan della coppia Morgan-Malik sono stati accontentati fsodfnondfodfnfvdso
yeeeep,quando rileggo il capitolo per aggiustarlo e postarlo mi sento una maniaca,non vogliatemene LOOOL
Ma io sono una dolce e cara ragazza pura,mi fate sentire una perversa con le vostre recensioni ma si sa:i lettori delle mie FF
Sn TRaSgReSsIvI.
Aaaad ogni modo ve lo siete meritato così lungo(IL CAPITOLO) perchè state lasciando tante recensioni dfofdnfdsovn
e sappiate che voglio che mi caghiate anche la nuova FF "Human Life"(avrete il link a fine angolo-cazzeggio) perchè ora si entra nel vivo
(puccioreeeenzap!)

Continuerò dopo 12 recensioni


Vi voglio tanto bene,grazie per tutto.

Attenzione:
Ecco Human Life,appena aggiornata e.e
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1062755

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Capitolo 22
*** I know that you love me. ***


< Sei bella > mi disse d'un tratto quando entrambi rimanemmo in silenzio per una decina di minuti:
litigare in un momento simile per ciò che mi girava in testa sarebbe stato inutile percorse i miei zigomi con il dorso della mano ed intersecai le mie dita tra le sue
< Vorrei che capissi di quanta paura ho > sibilai osservando le candide coperte
< Di cosa? >
< Di farmi ancora male, anche emotivamente >
continuai non centrando esplicitamente il mio problema ma lui evidentemente capì lo stesso:
< Hai paura di innamorarti come con Niall? > chiese, scossi la testa
< Non ero innamorata di Niall,non del tutto perchè tu mi eri sempre tra le palle > sorrisi e ricevetti un piccolo schiaffo sul braccio
< Ma è vero! Avevo paura di innamorarmi, si, ma di te > chiarì incastonando finalmente i miei occhi chiari con i suoi
< Credo che fosse una paura reciproca allora > sorrise distendendo i muscoli e lasciandomi un innocente bacio
< Voglio innamorarmi di te Ashley > continuò e il cuore cominciò a battere come un tamburo, avevo persino paura che mi uscisse fuori dalla gabbia toracica
< Sarà un'impresa ardua Malik > lo avvisai
< Diffidente > sbuffò non nascondendo un sorriso.

Il pomeriggio seguente Malik decise, per mano di un miracolo, di organizzare la quinta e penultima lezione di recupero.
< La Dimostrazione per Assurdo nella filosofia > lo incitai a dare luogo ad un discorso su una lezione piuttosto complessa,
ma ero sicura che se l'avesse capita avrebbe riscontrato successo nell'interrogazione e io non avrei rischiato il debito
< Questo metodo logico fa uso del principio del terzo escluso il quale dichiara che un enunciato che non può essere falso, deve essere assunto come vero non essendovi una terza possibilità > spiegò dopo qualche minuto di riflessione, lo osservai con aria spiazzata,
mentre aspettava un cenno di assenso < ..E' incredibile > mi limitai a sibilare, il moro corrugò le sopracciglia:
< Cosa? >
< Ho insegnato l'algebra ad una capra! >
affermai alzando di un'ottava la voce e alzandomi in piedi con fare vittorioso
< Ed io sarei la capra? > chiese indicandosi con fare offeso, no Malik, io sono Heidi ed ho tante capre
< Minchia sei perspicace! > Zayn sorvolò sulla mia provocazione dando una veloce occhiata all'orologio e chiudendo il libro:
< E' tardissimo,abbiamo studiato per 4 ore > disse stropicciandogli gli occhi
< Il tuo cervello ha elaborato fin troppe informazioni, lascialo respirare > 
< La tua bocca sta sparando troppe puttanate,lasciala respirare >
rispose facendomi il verso,
presi con fare offeso e altezzoso la borsa, aprendo la porta della mia camera e incamminandomi velocemente nel corridoio;
sentì una porta chiudersi nuovamente e in pochi secondi l'alta figura di Zayn mi si accostò accanto:
< Morgan e le sue uscite di scena > disse impostandolo come il titolo di un nuovo film
< Simpatico come un calcio nelle palle >
< Fine come una donna di alta classe >
rispose passando un braccio intorno alla mie vita e lasciandomi un bacio sulle labbra,
il moro si staccò dalle mie labbra schiarendosi la voce e abbassando lo sguardo non prima di dare una veloce occhiata di fronte a noi,
< Hey Horan > salutai il biondo, Morgan hai appena salutato il tuo ex con un tono da"Hey ciao Horan stiamo per scopare,ti vuoi unire?" wow.
Il ragazzo ci guardava privo di espressione nel corridoio e lentamente lasciai la presa di Zayn
< Ero venuto a darti una cosa.. > bisbigliò indicando una piccola scatola rossa che teneva in mano e  per poco non lo sentì balbettare
< Ma non ha importanza. Ciao > si congedò immediatamente con una smorfia che doveva raffigurare un sorriso
< Credo che sia ora di andare in camera, tra poco scatta il coprifuoco nei corridoi > osservò attentamente l'orologio che portava al polso Zayn
< Da quando ti preoccupi di rispettare le regole? > gli chiesi ipotizzando che volesse scappare il prima possibile da me
< Non ho mai voluto rispettare le regole.Per"andare in camera" intendevo entrambi nella mia. > finì con un sorriso sghembo.

Il giorno seguente salutai Harry con un gran balzo saltandogli davanti:
< Buongiorno! > salutai entusiasta, il ragazzo scosse la testa riprendendosi da un evidente stato di trans nel quale era caduto
< Oh,buongiorno Ash > ricambiò con ben poco entusiasmo, Party Hard Styles?
< Sono anche io in fibrillazione nel vederti Harry > il riccio si stropicciò gli occhi:
< Scusa, ma non ho chiuso occhio. Niall è scomparso dalla Detrò stanotte e lo abbiamo cercato da tutte le parti >
< Oh > risposi nonostante avessi milioni di frasi alternative tipo"l'hai chiamato? Dove poteva essere?Sta bene?Ora l'hai visto? Come sono intelligente
< Lo hai visto stamattina? > Brava,Ashley, stai imparando
< Si ma non mi sembrava in forma e non ha risposto a nessuna delle nostre domande > e a quanto pare ero l'unica del gruppo che non aveva osato parlare con Niall in tutto quel periodo < E comunque quando pensavi di dirci di Malik? > immise immediatamente l'argomento del quale gli interessava davvero di punto in bianco, mi irrigidì di colpo: < Che cosa? >
< Ieri un numero rilevante di persone vi ha visto baciarvi più volte. Ash, noi che fine abbiamo fatto per te? > chiese con tono mortificato e mi sentì tremendamente in colpa
< Ve lo avrei detto oggi,giuro. > spiegai e notai che i muscoli di Harry non erano affatto tesi,  aveva un'espressione serena in volto
< Capisco. Ci vediamo all'ora di pranzo allora > e mi sorrise dolcemente prima di chiudere il suo armadietto e dirigersi verso la sua classe.

La Cardon entrò decisa nell'aula sbattendo il registro sulla cattedra: di buon umore la donna;
< Oggi interroghiamo. > affermò aprendo con fare dittatoriale il suo quadernetto, Zayn alzò la mano:
< Professoressa, vorrei offrirmi volontario > si propose prima che la donna potesse conannare a morte un altro povero malcapitato, la donna lo osservò per un po:
< Malik mi sta prendendo in giro o è serio? >
< Sono serissimo professoressa, posso venire? >
continuò alzandosi dalla sedia e la donna lo invitò alla lavagna.
< Allora Malik,mi spieghi teoricamente la Dimostrazione per Assurdo,articoli lei il discorso a suo piacimento > Zayn si schiarì la gola e cominciò a parlare.
Ore 8.45.am: sono scioccata, non oso muovere un dito, è avvenuto il miracolo, appunto nella mia testa.
La classe ascoltava allibita i ragionamenti logici di Malik che aiutava la comprensione attraverso disegni chiari e approfonditi alla lavagna schivando con fare abile le solite domande a trabocchetto della Cardon che oramai si era comodamente seduta ascoltando l'interrogazione,
il ragazzo concluse la sua teoria e poggiò il gessetto spazzolandosi le mani sui jeans.La professoressa Cardon aprì il suo quadernetto distogliendo gli occhi da lui:
< Signor Malik,Signorina Morgan. > ci richiamò senza far trapelare alcun giudizio,
sentì le mani tremarmi sperando di non rischiare il debito e, successivamente la bocciatura, Malik avrebbe potuto aspettare e sfruttare l'ultima lezione di recupero che aveva prestabilito eppure, da bravo lama com'era si era fiondato sull'interrogazione,
< Questa è stata una delle migliori interrogazioni che abbia mai sentito ed è strano visto che l'ha svolta Zayn Malik > appuntò con un sorriso alquanto divertito < Sfociare tramite una Dimostrazione per Assurdo nella Filosofia mi ha lasciato alquanto di stucco. Malik lei mi ha dimostrato che il suo cervello, per quanto chiuso da una porta blindata, può essere utile. Lei signorina Morgan ha un atteggiamento arrogante ma a quanto pare ha insegnato ad un lama a studiare>  Cosa le dicevo io? L'interrogazione di Malik durò un'intera ora e la campanella non fece in tempo a suonare che tutti si catapultarono fuori.

Passò una settimana, una settimana da quel peso enorme che finalmente si era vaporizzato con  un bel: non prenderai nessun debito a fine anno
e i miei pomeriggi erano finalmente tornati liberi e lontani dai libri;
le ferite che portavo sui polsi si rimarginarono lentamente ma oramai non bruciavano più e in casi estremi avevo imparato a nasconderle bene sotto il fondotinta,oramai nessuno li notava più.
La mia relazione con Malik era alquanto conosciuta nella scuola, conosciuta ma non apprezzata. Louis e Liam rimanevano sempre i più titubanti sulla faccenda, ritenendo che per me non fosse ancora giunto il momento per fidanzarmi nuovamente, "avevo sofferto troppo" dicevano
ma Zayn a mio parere sembrava l'antidolorifico migliore. Niall era assente psicologicamente e quando lo si vedeva in giro era strano,frastornato,assolutamente rincoglionito ecco.
Catapultai nello zaino i libri per il giorno dopo, preoccupandomi di inserire con estrema cura i bigliettini e i libri di fisica per la verifica del giorno seguente,
allungai le mani nella libreria alla ricerca del libro di fisica:
< Dove cazzo l'ho messo? > mi chiesi non trovando alcun libro verde, cazzo non potevo svolgere un compito senza libro sarei rimasta fottuta,
poi mi ricordai di averlo ingenuamente lasciato sul tavolo della libreria quel pomeriggio e mi apprestai a catapultarmi nei corridioi sperando che la bibliotecaia non si fosse rintanata a casa sua.
Corsi per i corridoi illuminati dalle luci gialligne ed osservai le ragazzine che si apprestavano ad uscire avvolte nei loro tubini da palla da discoteca sbrilluccicante. Era alquanto tardi e in cuor mio sapevo che avrei sicuramente dovuto affrontare il compito di fisica senza il mio accuratissimo- e pieno di appunti- libro,
magari Juls Ferdon mi avrebbe passato un pizzico della sua genialità nelle materie scientifiche,sotto minaccia magari.
Corsi nel cortile interno della Detrò, completamente deserto mentre il rumore della fontana, dell'acqua che vi cadeva all'interno si disperdeva nell'ambiente. Rallentai riprendendo fiato: quanto cazzo era grande quell'istituto?
Osservai bene le zone verdi del cortile completamente vuote, eccetto una dalla quale provenivano urla deliranti,
non me ne sarebbe importato più di tanto visto che era solito trovare gente delirante sotto l'effetto dell'alcool in giro per i corridoi di sera,
se non fosse stata per la chioma bionda e la maglia a righe blu che conoscevo fin troppo bene.
Mi avvinai con fare da ninja al ragazzo che intanto continuava ad urlare: < Vaffanculo questa scuola! > barcollando e ruotando su se stesso,
perse disastrosamente l'equilibrio cadendo rovinosamente per terra ma questo non fece altro che accentuare il suo odio per qualsiasi cosa gli si trovasse intorno;
gli corsi incontro oramai sicura di chi fosse e lo richiamai sperando che la mia voce potesse farlo ragionare: < Niall! > urlai inginocchiandomi vicino a lui, afferrai il suo braccio per tirarlo su con il busto: era proprio rincoglionito;
girò la testa verso di me ancora frastornato e non riconoscendomi nella penombra ma quando il lampione mi illuminò scostò velocemente il braccio dalla mia presa: < Non ho bisogno del tuo aiuto! > delirò allontanandosi gattonando, ommiodio avevo a che fare con un bambino
< Niall ripoggia il tuo culo sull'erba! > gli ordinai cercando di essere il più sintetica possibile ma questyo scosse furiosamente la testa
< Tu sei una gran puttana! > mi offese puntandomi il dito contro
< Non sei il primo a dirmelo > risposi con non chalance raccogliendo tutti i libri che erano caduti dalla sua sacca e riponendoglieli dentro
< Niall puzzi di alcool > notai rialzandolo e sentendo un odore di vodka pervadermi le narici
< Sono sssano come pessssce! > si difese lui assomigliando si ad un pesce, ma fuor d'acqua e in un lento stato di agonia;
quando riuscì finalmente a farlo sedere umanamente su una panchina cercai un modo per instaurare un dialogo con un ubriaco:
< Si può sapere perchè sei ubriaco? > gli chiesi, lui scrollò le spalle in modo teatrale, sapevo che nessuna domanda che gli avessi fatto avrebbe avuto una seria risposta < Perchè l'alcool è buono >
< Ho capito, stasera è inutile parlare con te >
conclusi autonomamente ogni tentativo di approccio e lo tirai per una mano cercando di farlo alzare:
< Ti porto in camera > spiegai tirandolo via, ma con uno strattone mi riportò vicino a lui:
< Tu sei una grande stronza! > ricominciò a delirare
< Tu sei la causa di tutti i miei problemi! > continuò ad urlare mentre molto lentamente lo trascinavo via dal cortile: se lo avessero trovato ubriaco nell'istituto sarebbero stati cazzi amari.
< Malik è bellissimo vero?Ceeerto che lo è! > puntai i piedi sul pavimento ascoltando cosa gli stava passando per la mente
< Ho speso metà dei miei soldi per questa scatoletta del cazzo da regalarti ! > disse buttandomi addosso la scatoletta che aveva in mano una settimana prima nei corridoi, l'aprì con fare oramai fin troppo curioso: vi era una catenella in argento con una piccola N luccicante che vi penzolava all'estremità
< E tu baci un altro coglione! Vaffanculo Ashley!Vaffanculo tu,lui,la scuola,gli amici e tutta questa merda! > ricominciò ad urlare con un tono nettamente troppo alto; nei corridoi deserti la sua alta voce rimbombava e prima o poi saremmo finiti nei guai, dovevo prendere provvedimenti,
feci scivolare con uno scatto veloce la mia mano sulla sua guancia dandogli un rumoroso schiaffo che lo zittì all'istante: < Sta zitto porca puttana! > gli intimai a bassa voce, alzai con fare deciso la manica della larga e leggera camicia bianca mostrandogli il polso:
< Tu non sai cosa significa soffrire.Sai solo nascondere i tuoi problemi nell'alcool.Ora vai al diavolo. > dissi lasciandolo vicino al muro e sperando che qualche buon'anima lo riportasse in camera al posto mio.Pregavo con tutto il cuore che il giorno dopo avesse dimenticato tutto,compreso quel mio gesto, la sbronza avrebbe fatto il suo dovere, o almeno così speravo.
Gli ubriachi erano così difficili da seminare? Niall continuava imperterrito a camminarmi dietro e spesso ad affiancarmi totalmente
< Ashley sono ubriaco,non pazzo > disse accompagnato da un singhiozzo, appunto Horan non vedo il motivo per il quale ascoltarti
<
Che sei ubriaco l'ho notato anche io >
disse fermamente convinto e nonostante quelle parole provenissero da un ubriaco mi colpirono affondo,
le farfalle che erano morte in tutto quel tempo cominciarono a ri-svolazzare nello stomaco,il cuore riprese l'abitudine di battere veloce ad ogni sua parola e queste sensazioni mi davano tremendamente fastidio
< Dimmi che mi ami Ash > mi prese per mano Niall e per un secondo i suoi occhi si liberarono di quel velo di incoscienza che lo rappresentava sotto l'effetto dell'alcool. Ripensai ai suoi baci,alle sue carezze,alle sue risate,ai suoi abbracci,alle sue scuse,alle promesse che mi aveva fatto e a come volessi riprovare tutte quelle sensazioni e immediatamente a ruota pensai a Malik, al suo modo di darmi terribilmente fastidio,di tenermi testa, al modo nel quale mi rispondeva, ai suoi sorrisi bastardi che mi davano fastidio e alle sue labbra che sapevano di tabacco
< Allora mi ami Ash?So che mi ami. > ri propose la domanda precedente Niall con una certa convinzione lasciando trasparire tuttavia una leggera ansia nell'attesa
< No Niall,non ti amo >dissi tutto d'un fiato.


Buya.

Ok,ho sonno è sabato,non voglio fare un cazzo,sono in ritardo a pubblicare il capitolo ed ho una fascetta da Hippie in testa che mi stringe il cervello lol.
Sono trementamente in ritardo nel postare il capitolo nonostante le quasi 20 recensioni dfogn fdsogfdno perdonatemi padrone(?)
Ad ogni modo eccolo ed è alquanto lungo quindi spero di essermi fatta perdonare.
Ora vado,il cervello è troppo stretto per elaborare altre frasi intelligenti LOOOL
Grazie a tutti per il vostro supporto,vi amo.
Ps: Per chi me lo ha chiesto su twitter sono @_Morwen
e si, Ashley ed Amber(di Human Life) sono interpretati dalla stessa attrice :3

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Capitolo 23
*** No kids. ***


L'aula illuminata dal sole mi soffocava e sembrava incredibilmente stretta per i miei gusti,soprattutto durante quel compito di fisica.
Lasciai la mia firma sul retro del foglio e lo consegnai non trattenendo un gran sospiro di sollievo: non era andato poi così male;
uscì dall'aula osservando i luminosi corridoi, aspirai avidamente l'odore di tabacco che si sentiva nell'aria:
< Zayn! > affermai sorpresa di trovarlo poggiato lì vicino in silenzio
< Buongiorno > rispose sorridendomi e buttando fuori dalla finestra la sigaretta oramai finita, Malik e la cura per l'ambiente: al cinema,
passò le sue mani sui miei fianchi e sfiorò le sue labbra con le mie: < Mi sei mancata > sussurrò sul mio viso e rabbrividì
< Immagino. > mugugnai sovrappensiero, troppo concentrata sul sapore delle sue labbra e sentendo la mia risposta scoppiò in una risata
< In ogni caso,come mai sei fuori? > gli chiesi
< Sono stato sospeso > spiegò con una scrollata di spalle e la cosa non mi sorprendeva affatto
< dopodomani incontro Cory... > soffiò quasi sperando che non lo sentissi e puntando gli occhi sul muro bianco, corrugai un attimo le sopracciglia:
< Cory chi? > Zayn mi guardò spiazzato ed un secondo dopo mi rianimai ricordanto il così tanto famoso Cory Tans...che morisse
< Ah. > dissi secca poco felice quanto lui di averlo ancora intorno
< Non è mai a scuola: viaggia sempre con i genitori. > spiegò
< Figlio di papà? >
< Da morire. >
confermò poi continuò: < In ogni caso lui studia sempre con un tutor privato ed è difficile vederlo alla Detrò a studiare...>
< Ma io sono stata così fortunata da incontrarlo >
lo interruppi con una saggia osservazione sarcastica, lui rise e giurai che il vero dilemma fosse se era meglio sentirlo parlare o ridere perchè entrambe le volte mi sentivo una totale rincoglionita
< In ogni caso ha detto che tornerà dopodomani per darmi una notizia e tu starai lontana da lui > sentenziò infine sorridendomi ed io arricciai le labbra in un'espressione delusa:
< Volevo divertirmi un po con lui... > mi lamentai prima di essere spinta via dal moro che mi mandò allegramente a fanculo sorridendo.

Quella sera Zayn fece la sua entrata trionfale nella mia camera, curandosi di portarsi dietro dei pop-corn in busta-alquanto scadenti- e un film;
< Scary Movie? > chiesi strozzandomi con l'acqua al solo osservare la copertina, il ragazzo sorrise felice
< Non ci penso neanche > mi rifiutai buttando con poca grazia il dvd sul letto, Malik corrugò le sopracciglia:
< Non osare più buttare Scary Movie così,è sacro > mi rimproverò inserendolo nel lettore dvd senza curarsi delle mie lamentele.
Mi trascinò sul letto, ignorando le mie richieste di cambiare film,spegnere o fare altro,
< Si può sapere perchè ti sta tanto antipatico questo film? > chiese esasperato quando scorreva ancora la presentazione del film
< Quando avevo 7 anni mio cugino me lo fece vedere. Sognai la bambina fantasma >
< Cadavere >
rettificò lui
< Quel che è.Comunque la sognai per 3 anni e fidati,non è stato piacevole > conclusi io raggomitolandomi a lui,
sentì la su arisata rimbombargli nella gabbia toracica come una scarica di fuochi d'artificio
< Quindi per favore pos > provai a lamentarmi ancora una volta ma con un veloce gesto poggiò il suo indice sulle mie labbra senza staccare gli occhi dal televisore: < Shh!Comincia. > ,la serata si prospettava lunga.

< Ma è impfoffibile fdai! > dissi io riempiendomi la bocca di pop corn
< Eh? > chiese lui distogliendo lo sguardo dal televisore
< Buttare la propria figlia in un pozzo,è immorale,nessuno lo farebbe! > continuai dopo aver ingoiato il cibo
< Anche tu lo faresti se una bambina ti minacciasse di bruciarti casa,squartarti e sterminare la tua famiglia > mi fece notare lui alzando un sopracciglio < Ricordami di non avere figli allora > dissi incrociando le braccia; Zayn mi attirò maggiormente a se alzando con l'indice il mio viso verso il suo e baciandomi con trasporto, scivolò sui cuscini accarezzandomi i capelli: < Niente figli? > bisbigliò con fare serio vicino al mio viso,
afferrai un cuscino scaraventadoglielo in faccia: < Fanculo tu e le tue frasi inadeguate! > lo rimproverai ridendo,
intrecciò le sue dita con le mie e cominciò a disegnare sul dorso della mia mano dei cerchi immaginari .
< Zayn > lo richiamai dopo qualche minuto di silenzio,
< Dimmi >
< Che cosa vuoi fare nella vita?Cioè dopo la Detrò,per vivere... >
ci pensò un attimo continuando a fissare le mie mani
< Con Cory volevo giocare a basket.E' sempre stata la mia passione > spiegò alquanto imbarazzato:
me lo vedevo Il numero 69 stampato sulla sua schiena e 69 scelto per vari motivi,ovvio;
< Perchè non sei entrato nella squadra di basket allora? > chiesi non capendo perchè non avesse scelto la strada più ovvia, lui scosse la testa:
< Non mi interessava fare lo sbruffone nella Detrò solo perchè facevo rimbalzare una palla,anche perchè qui domina il football come vedi. > annuì in silenzio aspettando che continuasse
< In ogni caso io e Cory vorremmo entrare in vere squadre di basket,di altre scuole, college importanti in futuro o attualmente licei ma oramai ho lasciato perdere > concluse lasciandomi un delicato bacio sulla fronte, le sue labbra piene sfiorarono la mia guancia prima di posarsi sulle mie labbra, mh bel modo di finire un discorso.
Il giorno dopo saltellai poco curante degli sguardi della gente per i corridoi:
oramai Ashley Morgan stava tornando e lo si poteva notare dal terrore che provava la gente che qualche settimana prima mi prendeva amorevolmente per il culo, Liam mi si parò davanti: < Tamara mi ha chiesto di tornare con lei. > disse andando subito dritto al punto
< E tu ovviamente hai rifiutato,vero? > chiesi intimandolo ad un"si"
< In realtà le ho detto che ci devo pensare.. > mi contraddisse grattandosi la nuca, alzai un sopracciglio:
< No, tu non devi pensare un cazzo,tu devi solo rifiutarla; ha portato tanti guai a te,a me a Malik e agli altri. > gli ricordai, era possibile che la sua memoria avesse una frequenza di refresh* tanto alta?
< Mi stai chiedendo di rinunciare alla persona che amo? > chiese scettico non credendo alle sue orecchie, esatto Payne
< In realtà ti sto ordinando di rinunciare alla troia che ami > specificai con fare tranquillo
< Io ho detto "persona > mi rimproverò notando il mio più colorito vocabolo
< Intendevi troia > finì io.

Mandai giù un boccone della pasta scongelata della mensa mentre osservavo Niall saltellare da un tavolo all'altro della sala con molta disinvoltura e tirandosi dietro una mandria di ragazzine con gli ormoni in subbuglio,la cosa era snervante;
intanto ero costretta ad ascoltare i discorsi infantili di Harry e Louis: < Ti dico che la Gordon se la fa con il bidello! > insistette Louis, Harry sbuffò:
< Una donna sui 50 che se la fa con uno di 60,quasi pensionato per altro. Lou è fisicamente impossibile! > Bel ragionamento Styles
< Te lo dico io: la Gordon se la fa con il Bidello dell'ala Ovest. Ci scommetto 20 sterline > la buttò lì il ragazzo dai capelli ramati,
Harry sembrò pensarci per qualche secondo prima di stringergli fortemente la mano:
< Ci sto! Alziamo la posta a 50. Se la Gordon e il Bidello hanno un flirt vincerai tu,altrimenti viceversa. > sbuffai rumorosamente stanca di quel chiacchiericcio: < Ma se la Gordon scopa o meno...che centrate voi? > il mio tono doveva apparire alquanto inacidito visto le strane occhiate che i due mi rivolsero: < Hai il ciclo Morgan? > mi chiese Louis, Harry taque aspettando seriamente una risposta,
mi ricomposi e sciolsi i muscoli del viso che si erano irrigiditi sgridandoli:
< Scusate ma sono nervosa.. >
< E...quale sarebbe la novità?Sei sempre nervosa. >
peggiorò la situazione Harry che sdrammatizzò con uno dei suoi meravigliosi sorrisi e perfino le sue fossette risultavano adoabili < Niall è sempre circondato da tante ragazze? > chiesi di punto in bianco indicando la sua figura lontana con la forchetta,
Louis lo osservò un attimo prima di ignorare la mia domanda e bere un gran sorso di coca-cola poi si schiarì la voce:
< Abbastanza, si sente fin troppo importante di questi tempi.Dovrebbe darsi una calmata. >
< Sei ancora arrabbiato con lui? >
chiesi inclinando leggermente la testa verso destra,osservando i suoi occhi verde che venivano spezzati da tonalità di azzurro, < Come potrei non essere arrabbiato con lui Ash? Ti ha fatto male > spiegò non capendo come potessi parlare di Niall Horan con tale calma, mi chiusi nelle spalle: < E' passato, ora penso a Zayn. >
< Rimanendo in tema: come se la cava il signor Malik? >
chiese curioso Harry mandando giù l'ultimo boccone di pasta, risi intenta a rispondergli
< Benissimo. Credo che le cose stiano andando alla grande.Sto bene con lui. > spiegai
< Hai un sorriso ebete che non ti si cancella dal volto > notò Louis soddisfatto
< Effettivamente ti vediamo più felice del solito > lo seguì a ruota Harry per poi continuare la sua teoria:
< Allora Morgan...chi era quella ragazza che giurava di non potersi innamorare?... >
chiese vagamente alzando le sopracciglia e rievocando alcune mie vecchie parole, decisi di non rispondere così scrollai le spalle e sorrisi.
***
Saltellai piena di energie davanti a Malik che stranamente non stava ancora fumando,
a differenza mia che avevo ripreso senza problemi dopo la rottura con Horan
< Jawaad! > lo salutai accentuando il suo secondo nome,cosa che gli dava terribilmente fastidio
< Come mi hai chiamato? > chiese in modo minaccioso attirandomi a lui e sfilandomi di mano la sigaretta
< Jawaad e potrei inventare altri vezzeggiativi se non mi ridai la sigaretta! > mi sporsi verso la sua mano mentre senza difficolta alzava il braccio ad un'altezza troppo elevata per me < Perbacco Morgan,sei proprio nana > osservò con molta naturalezza < Perbacco Malik sto per darti un calcio nelle palle > ribattei con la sua stessa espressione falsamente sorpresa, l'odore di fumo gli pervase le narici e così ebbe la brillante idea di portare la mia sigaretta tra le sue labbra e aspirarne una grande quantità, ommiodio ero sulla soglia del collasso
< La rivuoi? > chiese sorridendomi maliziosamente, scossi la testa riprendendomi dallo stato di trans:
< Se serve a farti essere così sexy ti lascio anche il pacchetto > < Io sono sempre sexy > ci tenne a precisare con fare ovvio
< Persino più di te,per fortuna uno nella coppia si salva > fermi tutti: aveva appena usato la parola coppia?
Avevo un sorriso ebete che solcava i miei zigomi,mentre il cervello rimaneva ancora in fase di elaboramento dati,
mi avvicinai pericolosomanete a lui giocando con i bordi del suo maglioncino blu e sfiorandogli le labbra:
< Rimangiatelo. > soffiai sulle sue labbra, mi morse con fare sicuro il labbro inferiore
< Effettivamente anche tu non scherzi > rispose senza perdere quel suo tono sempre strafottente,
sentivo ancora l'odore inconfondibile delle mie malboro sulle sue labbra.
I corridoi si andavano man mano svuotando per riempire i giardini, un rumore di tacchi sottili che battevano ritmicamente come una marcia sulle mattonelle si attutirono di colpo, la donna dietro di noi si aggiustò i tondi occhiali sul naso osservandoci con fare critico e schiarendosi la voce:
< Scusate tanto la mia intromissione ma non mi sembra il caso di assumere simili comportamenti nei corridoi scolastici > si permise di sgridarci notando i nostri intimi atteggiamenti, Ok,hai fatto la tua parte ora alza i tacchi,
era una professoressa della Detrò senza alcuna importanza: aveva si o no 3 corsi da gestire a differenza di molti altri pofessori che ne gestivano 7 e il suo nome non era molto conosciuto, tuttavia si permetteva di sentirsi importante e di rimproverare ogni studente che sembrasse non rispettare le regole, cosa ridicola
< Ci scusi > si limitò a dire Zayn allontanandomi leggermente da lui e sorridendo tra le labbra,la donna soddisfatta si allontanò nel corridoio girando l'angolo;
il ragazzo mi riattirò a se con aria prepotente:
< Ci scusi > gli feci il verso facendogli notare l'incoerenza dei suoi atteggiamenti
< Davvero credevi che avrei smesso di baciarti? > chiese alquanto sorpreso della mia ingenuità,
poi premette le sue labbra sulle mie lasciandomi un sapore di miele e tabacco.

Il pomeriggio seguente mi chiusi in camera sperando di capire la lezione di chimica che avevo completamente ignorato quella mattina in classe,
lessi e rilessi il terzo paragrafo per poi arrendermi ad una guerra persa in partenza: < Fanculo,faccio la spogliarellista > consigliai tra me e me
e ripensandoci l'idea non era tanto malvagia,qualcuno bussò con dei colpi quasi inudibili alla porta.
Niall si schiarì la voce prima ancora che realizzassi che lui era in camera mia, per "parlarmi" o almeno così aveva detto qualche minuto prima
mentre si torturava le mani sulla soglia, il ticchettio dell'orologio in legno mi rimbombava nella testa:
< Niall ti decidi a dirmi perchè sei venuto? > sbottai trattenendo la calma,
l'ansia e la curiosità che si erano mescolate mentre il mio cuore batteva forte quando i suoi occhi sembravano volermi parlare:
< Voglio che tu tenga questa. > e uscì dalla tasca del giubbotto il ciondolo con la N, schiusi le labbra per dedicargli un autoritario"no" ma mi ammutolì ancora prima di parlare:
< Per favore.So di aver sbagliato,so anche che infondo tu hai sempre pensato a Zayn anche quando eri con me > sorrise a fior di labbra amareggiato
< Ma giuro che tutti,giorno dopo giorno, mi hanno ricordato di quanto io facessi schifo e di quanto nonostante tutto io ti ami ancora; voglio solo che tu tenga questa collana,ci tengo tanto > finì e la sua mano stringeva ancora davanti a me quel ciondolo argentato,
lo presi ancora perplessa preoccupandomi di cosa avrebbe potuto pensare Zayn di un simile regalo,
< Oggi sei sola? > chiese deviando il discorso dalla collana,mentre la maneggiavo in modo ansioso, annuì senza guardarlo negli occhi
< Se vuoi possiamo andare a prendere qualcosa al ba... >
< Niall per favore vai via >
lo interruppì negandomi a qualsiasi programma avesse in mente per noi due,
annuì rassegnato ed uscì dalla mia camera.


yoh.

Non ho molto da dire solo chiarendo due cose.
Prima ho nominato la "frequenza di refresh" e se la cosa non è chiara è praticamente un meccanismo con il quale viene riaggiornata una memoria nel pc,
stava significare come Liam si dimenticasse in fretta le cose lol(che brava bimba studiosa che sono,sisi)
Ad ogni modo ho aggiornato human Life ed aspetto delle voostre recensioni yoh :3
Il prossimo capitolo lo metterò dopo 13 recensioni e vi do un piccolo spoiler più sotto :3.







Spoiler:
Malik darà una notizia ad Ashley che la lascerà spiazzata,riportando tutto al punto di partenza.


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Capitolo 24
*** I can't. ***


Vi consiglio di leggere il capitolo con "Stronger (What Doesn't Kill You)" by Kelly Clarkson" Cover by Cimorelli.

Il sole mi colpiva in pieno viso mentre mi nascondevo sotto le coperte per evitare che anche quel giorno scolastico cominciasse,
improvvisamente anche il cinguettio degli uccellini si fece più forte spingendomi a svegliarmi: iniziavo a sentirmi un pò troppo Cenerentola.
Chiusi la porta della mia camera riaggiustandomi in spalla la sacca prima di girarmi verso i corridoi,
rimasi sorpresa quando di fronte a me,poggiato al muro Zayn mi aspettava poggiato al muro mentre i suoi occhi accompagnavano ogni mio gesto,
hey ciao questa è la mia camera e i tuoi vestiti sono di troppo, Ommiodio Ashley che vai a pensare? Il moro si avvicinò baciandomi sul naso
< Morgan stai ancora dormendo? > mi chiese ridendo notando la mia assenza psicologica, scossi la testa un pò in risposta e un pò per riprendermi dal collasso,
mi prese sottobraccio e lo squadrai chiedendomi il perchè di una sua così delicata azione,
tuttavia non mi guardò in risposta e cominciò a camminare guardando dritto davanti a se.

Sentivo le mani di Zayn accarezzarmi dolcemente i capelli mentre la mia testa era poggiata sulle sue gambe
e gli occhi socchiusi a causa del sole mi impedivano di godere della bellezza del signor Jawaad,
tamburellò con le dita sulla mia fronte e puntando i gomiti nell'erba mi alzai con il busto per osservarlo:
< So che vuoi chiedermi qualcosa,sei troppo strano quindi parla > gli imposi
< Ashley tu verresti con me se andassi da qualche parte? > chiese osservandomi solo per un secondo prima di spostare la sua attenzione verso un filo d'erba, ci pensai un attimo decidendo di dare più una risposta a me stessa che a lui e mi resi conto che ogni giorno che passavo in quella scuola era migliore con lui accanto,che ogni volta che litigavo con lui avevo qualcosa sul quale riflettere in tutta la giornata,che le sue bastardate mi facevano ridere e che i suoi baci erano una vera e propria droga
< Si,direi proprio di si.Credo che lascerei la scuola per venire con te. > risposi in modo azzardato
e ad occhi esterni sarei potuta sembrare una maniaca appiccicosa,
< Tutto ciò che hai creato lo lasceresti per me?Non devi farlo mai > mi riprese e notando il mio sguardo preoccupato ci tenne a chiarire:
< Intendo dire,Ash, che non dovresti.Hai creato tanto in questa scuola studiando ed hai serie possibilità di andare al college se continui a studiare.Non valgo più di una borsa di studio >
< Credo che la mia felicità venga prima di una borsa di studio,di conseguenza se tu mi rendi felice scelgo te è logico Jaw >
sospirò e francamente non riuscì ad intenderne il motivo, mi guardò finalmente negli occhi e mi sentì morire mentre quelle iridi color miele mi penetravano l'anima
< Fidati sempre di me,Ash.Ti prego > mi disse di punto in bianco
e per quanto quelle parole fossero belle non riuscivo a trovare un filo logico che legasse tutte quelle domande,affermazioni,scongiure,
sentivo che dovevo capire qualcosa.

Chiusi i libri di matematica sospirando soddisfatta: anche quel pomeriggio ero riuscita a finire tutti i compiti in tempo record,
avrei avuto tutto il pomeriggio dedicato al cazzeggio;
lessi immediatamente un messaggio da parte di Zayn e come mi richiedeva esplicitamente nel testo,
uscì dalla camera e mi incamminai verso il giardino della Detrò.
Mi avvicinavo sempre di più alla figura di Malik che sembrava essere completamente perso con i suoi pensieri mentre osservava lo scrosciare dell'acqua della fontana, < Hey! > lo salutai sorridendogli
< Hey > rispose con ben poca euforia, mi sedetti vicino a lui sui bordi umidi della fontana
mentre continuavo ad osservarmi le scarpe: dovevo comprarmene un altro paio sisi
< Ashley io sto bene con te > mi disse e quelle parole mi rincuorarono,ci fu un momento di tombale silenzio
potevo giurare di sentire il suo respiro diventare meno regola e persino sentirlo prendere una grande boccata d'aria prima di parlare
< Ma non ti amo > sgranai gli occhi e se spesso il cervello ci metteva qualche secondo per assimilare tali notizie oramai era diventato abbastanza veloce da trasmettere il messaggio a tutti gli organi
< Eh? > chiesi come un'idiota
< Pensavo di riuscire a fingere durante la nostra relazione ma non è stato così.Non voglio rimanere qui con te. Ho deciso di cambiare scuola > continuò e quel misero contatto che c'era tra i nostri occhi si bloccò definitivamente perchè preferì osservare la sua cintura nera, non poteva essere che aveva deciso di cambiare scuola solo per la mia presenza:
< Perchè me lo dici solo adesso? >
< Perchè volevo trovare il momento g...>
non lo lasciai finire che cominciai a tempestarlo di domande isteriche
< Si tratta di una ragazza vero??Quando l'hai conosciuta? Dove ero io? Come fai a dire una cosa così azzardata cazzo?? >
rimase in silenzio osservandomi mentre gesticolavo, poi mi calmai
< Non ti capisco > dissi esternando la mia confusione, il mio tono era alquanto atono quasi indifferente ma nei miei occhi si poteva leggere il panico
< Ho trovato un'altra ragazza ed ho deciso di raggiungerla nel suo istituto. > Ommiodio, questa volta sentì un"track"
un rumore di qualcosa che si rompe,si spezza,si frantuma, come al solito il problema ero io:
tutti sceglievano un'altra, tutti sceglievano qualcuno che era migliore di me;
calò un silenzio imbarazzante e le mie iridi azzurre si inumidirono senza lasciar scappar via nessuna lacrima: incassa Ashley,incassa solamente
< Stai bene? > mi chiese sfregandomi una mano contro il mio braccio no pezzo di coglione,certo che non sto bene!!
Alzai gli occhi e quel gesto mi provocò istintivamente le lacrime,come se osservare qualsiasi altra cosa che non fosse il pavimento mi provocasse un'allergia agli occhi, tirai su con il naso e gli risposi:
< Vorrei dire di star bene, è solo che sono stupida > mi rimproverai ridendo istericamente mentre sentivo le guance umide e la voce tremolante
< Sono stupida perchè potrei dire di star bene,ma non è vero! > rimase in silenzio e decisi di continuare:
< E' che ora non so che fare,davvero. Non so cosa dire ai miei amici,alla gente.Non riesco più ad uscire fuori da questo dolore Zayn >
e non trovando alternative o cose che potessero migliorare la situazione,
osservai i miei polsi ancora pieni di cicatrici decisa sul da farsi: avrei ricominciato al primo problema,lo sapevo ed era inutile negarlo perchè in realta quelle cicatrici non si sarebbero mai rimarginate;
nonostante il male che mi stesse facendo in quel momento non riuscivo ad odiarlo: oramai avevo imparato che lo sbaglio non erano loro che sceglievano le altre ma io che non ero in grado di essere abbastanza per nessuno.
Zayn intercettò il mio sguardo fisso sui miei polsi ed era facile notare quanto odio provavo verso me stessa,
sembrava come se in quei minuti di silenzio fissandomi lui stesse sfogliando la mia mente;
la sua salda presa afferrò i miei polsi portandoli all'altezza del suo viso e costringendomi a guardarlo:
< Osa farti male di nuovo e io ti uccido. > digrignò tra i denti impostandola più come una minaccia, serrai gli occhi pur di non guardarlo
< Ashley tocca qualsiasi cosa di affilato,soffri ancora una volta e io ti prendo a schiaffi! > continuò a ripetermi;
liberai i miei polsi dalla sua presa e nascosi la testa tra le ginocchia soffocando i singhiozzi
< Come fai a non odiarmi Morgan?A non essere scappata via?Io in questo momento mi sto odiando > mi chiese lui passandosi le mani tra i capelli,persino i suoi occhi erano diventati lucidi,alzai il viso verso di lui:
< Tu non hai idea di quante maledizioni ti stia mandando.Ma da un lato spero che siano veloci ed indolori per il tuo bene > spiegai raccumulando un birciolo di dignità sottoforma di sarcasmo,
Zayn prese il mio viso tra le mani avvicinandolo immediatamente al suo,
le sue labbra che mi erano sembrate tanto lontane combaciarono con le mie ancora una volta in modo passionale,
perchè mi stava baciando dopo avermi tradita?Perchè?
Non me lo spiegavo proprio eppure quella domanda era l'ultima delle mie priorità in quel momento mentre assaporavo il sapore del miele e del tabacco:
< Promettimi che non ti farai male > sussurrò tenendo le nostre fronti vicine
< Lo prometto > risposi più sicura, averlo così vicino mi dava forza,persino contro di lui,
< Promettimi di andare con altri ragazzi >
< Non credo c.. >
< Promettimelo! >
< Lo prometto >
< Promettimi di dimenticarmi >
soffiò infine serrando gli occhi e ingoiando un groppo in gola che gli si era formato,
scossì furiosamente la testa come una bambina che rifiuta di mangiare:
< No. > 
< Promettimelo Morgan >
< No.Punto e basta.Spero che lei ti renda più felice di me >
deviai l'argomento sorridendo amareggiata,
mi baciò un'altra volta e un'altra volta e un'altra volta ancora
< Mi spiace Ashley.. > bisbigliò, scossì la testa:
< Ho capito che non è colpa degli altri se mi tradiscono ma colpa mia che non posso essere come le altre ragazze > gli spiegai
< Lo faccio solo per il tuo bene > disse osservando l'orologio: si era fatto terribilmente tardi,
< Ne dubito,Zayn > cosa ci poteva essere di positivo per me in un tradimento?Nel lasciare la persona che amavo senza rancore?
Posò un'ultima volta le sue labbra sulla mia fronte prima di alzarsi e scappare via,
correndo veloce verso gli archi in pietra della Detrò.



Ora mi uccidete tutti.Lo so lol.

Oddio non ho nulla da scrivere,sono in defibrillazione per inviare subito questo cazzo di capitolo.
Ricordatevi di recensire anche Human Life altrimenti non la continuo e sapete che andrà a discapito anche di questa storia,
sono malvagia fdogndfofdnfs
Continuerò dopo 13 recensioni. SHALALALALA.

Much love meeeel.

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Capitolo 25
*** No pain. ***


Erano le 3.00 a.m e non osavo dormire,non avrei dormito per un bel po a mio parere;
bussai alla camera di Harry, che si schiuse dopo un interminabile tempo, più secondi passavo da sola più stavo male,
la solitudine era una cosa che non riuscivo più a gestire e sopportare.
Harry in boxer mi venne ad aprire con la classica espressione di chi non capiva ancora un cazzo dopo essersi svegliato:
< Ashley?...Sono le 3.00.. > mugugnò stropicciandosi gli occhi, la fioca luce della sua lampada da notte illuminava a stento il mio viso sporco ancora di trucco e umido, < Za...Mal...Lui...Cioè... > cominciai a farfugliare, e pensare che prima che mi aprisse la mia mente era pronta a discutere razionalmente cazzo,
notai lo sguardo di Harry farsi sempre più preoccupato:
< E' partito.Mi ha lasciato per un'altra > buttai fuori insieme alle lacrime, il riccio si avvicinò stringendomi tra le sue braccia calde
< Dormi qui stanotte,entra > disse invitandomi ad entrare e chiudendosi la porta alle spalle.
Mi sorprese come gli fosse bastata una così piccola spiegazione per accettarmi nella sua camera e farmi sentire immediatamente a mio agio;
Harry scostò la calda coperta facendomi spazio nel letto da una piazza e mezza,
poi mi si avvicinò lasciando che mi accoccolassi vicino al suo petto,
i suoi respiri regolari e i suoi battiti cardiaci erano la miglior cosa che potessi sentire in quel momento,
mi accarezzò i capelli scrutandomi con le sue iridi verdi mentre cercavo di prendere sonno disegnando cerchi concentrici sul suo petto
< Non ti meriti tanto dolore Ash > mi bisbigliò, attorcigliai le mie mani intorno alla sua schiena alla ricerca di calore:
avevo freddo,tremavo e avevo bisogno del contatto con il suo corpo, avevo bisogno di affetto,amore o qualsiasi altro sentimento o sensazione positiva
ed Harry lo capì, lui capiva tutto stranamente, alzò il mio mento verso il suo viso e avvicinò la sua fronte alla mia mentre i suoi riccioli mi solleticavano le guance
poi posò delicatamente le sue rosee labbra sulle mie in un innocente bacio a stampo che mi sembrò durare per secoli.
No,non era tradimento,non era fidanzamento,non era amore e non era neanche la prima volta che io ed Harry ci baciavamo innocentemente,
era il nostro modo di far vedere che nonostante tutto noi c'eravamo l'uno per l'altra,
amavo i suoi baci,
amavo essere coccolata da lui
,sapeva cosa era giusto per me prima ancora che io lo pensassi.

Mi svegliai a causa di alcuni movimenti di Styles che cercava di liberarsi dalla mia stretta presa per alzarsi
ma mi strinsi maggiormente al suo petto mugugnando qualcosa di incomprensibile e si risdraiò vicino a me:
< Ash abbiamo lezione > mi sussurrò intento ad alzarsi
< Non ci vado. > mi opposì tenendo ancora gli occhi chiusi e mostrando un'espressione serena e rilassata,il riccio si mise a gattoni su di me: <
Non vorrai mica rinchiuderti in camera? > chiese ridendo, annuì fermamente convinta e questo non fece che scaturirgli una risata ancora più melodiosa
< Alza il culo Morgan. > concluse lui dandomi una pacca sulla coscia prima di catapultarsi giù dal letto.
Mi trascinai verso il mio banco,dando un'occhiata alla classe che cominciava a riempirsi:
il banco di Zayn era vuoto e ipotizzavo lo sarebbe rimasto per i prossimi giorni a venire,la giornata si prospettava lunga.

Louis tossì richiamando la mia attenzione,chiusi il mio armadietto in modo tale da poterlo osservare:
< Buongiorno Tomlinson! > salutai
< Ash vuoi un abbraccio? > chiese direttamente e le sue iridi verdi mi fecero capire che voleva solo starmi vicino in quella situazione,
niente saluti compiti o cazzate, annuì lasciando trasparire tutto il dolore che cercavo di nascondere non vedendo la figura di quel ragazzo dagli occhi nocciola davanti al mio armadietto o fuori a fumare o in classe a scarabocchiare sul suo banco,così mi avvicinai a lui e mi lasciai abbracciare-se non stritolare-
in un suo abbraccio < Passerà anche questa,forza. > mi bisbigliò lasciandomi un bacio sulla nuca
< Me ne sono fatta una ragione oramai tranquillo > risposi mostrandogli un forzato sorriso.
Quando Louis si allontanò cominciai a domandarmi come tutti avessero fatto ad inquadrare la situazione senza che io avessi proferito parola,qualcosa non andava.

5 giorni più tardi, tra pianti disperati la notte e sorrisi forzati la mattina, mi ritrovai a studiare nell'isolata Biblioteca verso le 5 del pomeriggio;
Niall trascinò la sedia per terra sedendosi difronte a me e poggiando il mento sui palmi delle mani intendo ad osservarmi,
la situazione stava diventando imbarazzante:
< Non osservarmi,mi metti ansia > dissi nascondendomi maggiormente il viso tra le mani mentre continuavo imperterrita a scorrere le righe del libro
< Ti avevo detto di non fidarti di lui > mi fece improvvisamente la predica lui, chiusi violentemente il libro:
< Mi dissero anche di non fidarmi di te > risposi alzando un sopracciglio, sentì la sua mano sfiorare la mia:
< Ash riproviamoci. > mi supplicò con quei suoi grandi occhi azzurri, sospirai affondo
< So che è patetico...e anche stupido... > risi in modo nervoso
< Ma senza troppi giri di parole: io amo ancora Zayn. > oddio Ashley stai diventando patetica,
< Nonostante ti abbia lasciata per un'altra?E' ridicolo. >
< Almeno lui ha avuto il coraggio di dirmelo in faccia. >
ringhiai fulminandolo con lo sguardo esentì il braccio del biondo ritrarsi sotto al tavolo
< Ho capito... > rispose in un sussurrò, riposi il libro in uno scaffale della libreria prima di girarmi per osservarlo ancora seduto;
presi la sacca e riordinati la sedia vicino al tavolo:
< Mi spiace Horan. > mi limitai a dirgli scrollando le spalle

*1 month after*

< Sono felice di essere tornata single! > affermai buttandosi a peso morto sul letto da una piazza emmezza la sera dopo,
Harry,Louis,Liam e Niall si erano riuniti in camera portandosi dietro cibo e dvd per ricordare i vecchi tempi: quando la vita non era così complicata,
< Non è vero,stai mentendo > scosse la testa Liam che in qualche modo riusciva sempre a fare la radiografia di ciò che pensavo,
affondai la mano nel pacco di patatine prendendone una manciata
< Sto cercando di convincermene,mi ci sto abituando > spiegai in seguito totalmente sincera e chiudendomi nelle spalle,
Liam mi guardò un attimo mentre mi affogavo con le patatine pur di non rispondere a qualsiasi domanda che avesse rievocato dolorosi ricordi ma questo non fermò la frenetica curiosità di Payne: < Morgan hai rinunciato alla persona che ami? > mi chiese serio scrutando i miei occhi azzurri,
incarnai per un secondo le sopracciglia: quella frase mi era familiare, poi mi ricordai che fu la stessa domanda che Liam mi porse qualche settimana prima,
quando lo intimai di rinunciare a Tamara,cosa che giustamente e saggiamente aveva fatto allontanando quella cagna rognosa da lui, bravo Payne;
sospirai affondo ingoiando l'ultimo boccone di patatine:
< Si Liam, ma ho rinunciato per il suo bene > Louis si lasciò scappare una risata sguaiata:
< Morgan,ti prego, risparmiami questi discorsi così filosofici!La verità è che non ti amava, per favore non illuderti. > Bastardo,
< Grazie per l'aiuto.. > brontolai raggomitolandomi sotto le coperte.
Mancava l'aria,Dio sembrava di stare in apnea sotto quelle coperte,ma non sarei uscita da la sotto fino a quando Louis non si fosse deciso a coccolarmi,
era una strategia piuttosto convincente;
sentì il freddo congelarmisi nelle vene appena Louis mi sfilò la coperta buttandola per terra ed io teoricamente con quella cosa ci dormivo,
ad ogni modo: strinse la mia testa tra le sue braccia stritolandomi verso il suo petto e baciandomi insistentemente la guancia
< Idiota non respiro! > mi dimenai battendo fortemente i pugni sulla sua schiena
< Ashley sai che ti voglio un mondo di bene vero? > mi domandò continuando a stritolarmi,tutto quello che vuoi Tomlinson ma lasciami respirare cazzo!
< Si,okay lo so ma ora alza il culo! > risposi alzando la voce in modo tale che le mie urla ovattate dal suo petto si potessero sentire a gran voce,
liberò la presa e mi sembrò di respirare nuovamente dopo tanto tempo;
Harry ci divise mentre intenta a fargliela pagare mi dimenavo come un Koala:
< Capre smettetela,il film comincia! > ci ammutolì facendoci prestare attenzione alla televisione.
Avete presente quando le tue serate cambiano improvvisamente?
Quando ti trovi con gente diversa-che tanto diversa in quel caso non era- invece di stare con un'altra persona?
Quando ti devi abituare ad una nuova vita ma ripensi ancora alla vecchia?
Quando ti chiedi cosa valevano tutti i momenti passati?
E soprattutto quando ti chiedi cosa stia facendo in quel momento la persona con la quale prima condividevi tutto questo?
Non importa la risposta, ma in ogni caso quella camera aveva bisogno di Zayn Jawaad Malik e...anche io.


ghohfndfgofdngogdfngs

Yoh,ecco il capitolo ed ora so che vorrete uccidermi per il ritardo nonostante le tantissime recensioni fdogndfdsofsdnfsd Pardon.
Allors,mi hanno detto che spesso sono stati sospesi degli acocunt per frasi tipO"continuerò dopo tot. recensioni" perchè sono stati visti come messaggi intimidatori(?)
quindi non voglio rischiare di essere fraintesa ma ad ogni modo voi oramai sapete che ragiono nell'aggiornare tramite recensioni e il numero che si raggiunge,
quindi per ora non  vi impongo esplicitamente un numero preciso,a voi la scelta di commentare o no dfgodfnfdso.
Comunque io personalmente amo la parte di Harry e Morgan,boh è stato così cxodfdnfdso scriverla e rileggerla,mi è piaciuta tanto,
ha smorzato un attimo tutto lo stress che i protagonisti hanno accumulato nella storia.
Ok vado shalalal
Vi amo,grazie.

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Capitolo 26
*** Cheltenham ***


Il film risultava noioso,idiota e privo di senso...quindi era perfetto per quei 4 geniacci che lo stavano seguendo;
ogni tanto mugugnavo qualcosa distendendomi meglio sul letto per attirare l'attenzione di qualcuno di loro e scambiare due chiacchiere
ma la cosa era inutile,assolutamente inutile poichè non mi stavano minimamente cagando,stupida attrice con le tette grosse.
Il film finì in un modo a dir poco scontato ma era una cosa adorabile vedere i loro sguardi assonnati dopo 2 ore di film,
Niall si coprì gli occhi arrosssati a causa del troppo tempo al buio e davanti alla tv quando accesero la luce,
Liam ripose il dvd nella custodia prendendo la sua sacca ed aprendo la porta:
< Vabbè,buonanotte Ash! > mi salutarono uno dopo l'altro con un cenno della mano e fermamente convinti che quella serata fosse stata davvero entusiasmante anche per me,poi si chiusero la porta alle spalle; era strano sentire la camera così vuota, il silenzio mi perforava i timpani ed io non osavo scendere dal materasso.
La cosa più schifosa è sentirsi fottutamente soli,quando invece si è circondati dalla gente.
50 elefanti si dondolavano su un filo di ragnatela e trovando la cosa inter...
sentivo gli occhi chiudersi lentamente mentre i 50 elefanti precipitavano uno dopo l'altro nel baratro del sonno,
dopo il film non ero ancora riuscita ad addormentarmi,sentì bussare alla porta e tutti i miei precedenti tentativi di addormentarmi svanirono miseramente;
aprì cautamente la porta: insomma,chi cazzo poteva essere alle 12 di notte?Un maniaco,un killer,Niall Horan che vuole stuprarmi ok forse l'ultima no
< Louis > affermai ma il mio tono si poteva interpretare più come sorpresa che come saluto, lui mi fece un cenno facendosi spazio in camera mia
no ma prego entra pure! < Ash come stai?Cioè beh,insomma sai...con Zayn... > balbettò alquanto insicuro torturandosi le mani,
bloccai i suoi movimenti isterici delle dita guardandolo negli occhi che sotto la luce tungstena della camera avevano assunto una colorazione neutra:
< Sto bene Louis,davvero,ha scelto un'altra tutto qui > spiegai facendo spallucce, il ragazzo si schiarì la voce come se qualcosa delle mie parole non combaciasse con ciò che pensava lui e spostò lo sguardo sull'armadio, gli girai forzatamente il viso verso il mio:
< Tu mi nascondi qualcosa. > digrignai i denti chiudendo gli occhi a due fessure
< Ashley ti voglio un bene dell'anima,certe cose forse è meglio non saperle,davvero. > mi scongiurò di lasciar perdere qualsiasi mia curiosità,
risi istericamente < Si ok,le solite frasi da telefilm e bla bla bla.Ora alza il culo e parla. > risposi infischiandomene delle sue scongiure,
ostentava ad un silenzio che spingeva all'omicidio,sisi
< Louis,sono seria.Parla > ripetei ancora più convinta in modo tale che il mio sguardo potesse incatenarlo con le spalle al muro,
finalmente si decise a parlare:
<     Zayn mi ha raccontato che a Cody era stato proposto un posto nella squadra di football della Cheltenham School... > smisi di ascoltare un attimo il suo discorso chiedendomi che cazzo di nome fosse per una scuola: quante h aveva?2?3? Vabbè non aveva importanza quindi tornai ad ascoltarlo
< Cody ha convinto gli allenatori della Cheltenham ad accettare anche Zayn in squadra. > finì il racconto lasciandosi andare ad un sospiro di sollievo, quel segreto lo stava uccidendo da tempo a quanto pare e se adesso la parte pratica era chiara,la motivazione del suo essere andato via totalmente irrazionale era stata la scelta di mentirmi;perchè lo aveva fatto?Voleva liberarsi di me?Stupido lama.
< E' meraviglioso.Louis ti rendi conto?Lui non ha nessun'altra,lui mi ama ancora! > cominciai ad urlare scuotendolo,
< No Ash.Non illuderti,si sarà già fatto una nuova vita in questo mese > mi scoraggiò lui, che andasse al diavolo
< Non credo che sia riuscito a dimenticarmi così facilmente Lou! > risi ad alta voce eppure in cuor mio una parte di me si convinceva del contrarioil ragazzo mi zittì: < Bionda idiota che non sei altro sono le 12 di notte,abbassa la voce! > mi ordinò bisbigliando,
aspetta...a chi aveva dato della Bionda idiota?

< Prima che ti soffochi con la coperta esci da quella porta. > gli intimai ridendo ed indicandogli la porta della mia camera
, non se lo fece ripetere due volte e ne varcò il ciglio, tuttavia prima che potesse chiudersi la porta alle spalle lo richiamai nuovamente:
< Louis? > si voltò nella mia direzione
< Grazie.>

Il giorno dopo mi ritrovai a sfogliare con estrema foga ed ansia tutte le cartine dei dintorni, dove cazzo poteva trovarsi la Cheltenham?
Nessuna di quelle scuole avesse un nome minimamente paragonabile a quello, mi sembrava di cercare qualcosa di paragonabile a Narnia;
Niall lasciò una tazza di thè fumante sul bordo della scrivania come se avesse la paura di sfiorarmi, lo guardai stranita
< Sei da questa mattina in biblioteca,bevi qualcosa di caldo > mi incitò avvicinandomi la tazza,
con la mano ancora libera sfogliai un'altra cartina di quella zona e notando la mia totale indifferenza nei suoi confronti fece retrò front per tornare indietro,
ero consapevole di star facendo una cazzata e di cercare una scuola lontana chissà quanto per dei futili motivi ma nonostante questo avevo bisogno dell'aiuto di qualcuno: < Niall sai che ti amo? > chiesi retoricamente con tono supplicante, battuta inadeguata Morgan mi suggerì il cervello quando notai un briciolo di speranza riaccendersi nei suoi occhi ma alla fine si sarebbe abituato,era solo questione di tempo prima che Horan affondasse le mani nei jeans di un'altra,
< Di cosa hai bisogno? > chiese sorridendomi e sporgendosi verso le cartine geografiche
< Conosci la Cheltenham School? > alla mia domanda il biondo annuì pensandoci un po su, non ci potevo credere: forse avevo trovato la mia salvezza
< Si, ci andava mia cugino fino a qualche anno fa.Dista 5 ore da qui > spiegò infine, mi alzai di scatto indicandolo con fare minaccioso:
<  Tu!Domani mi accompagnerai lì,non abbiamo scuola no?Bene,è deciso mi porterai alla Cheltenham! > conclusi soddisfatta della scelta fatta per entrambi, il biondo strabuzzò gli occhi
< Dovrei chiedere in prestito quel catorcio di Louis! >
< E allora? >
chiesi alzando un sopracciglio, cominciò a farfugliare qualche scusa che reggeva ben poco prima di lasciarsi andare ad un
< OK.Ma la paghi tu la benzina. >


Si lo so,volete uccidermi.

Sto ritardando tantissimo a postare i capitoli e me ne pento ma tra questa FF che,fatevelo dire: sta giungendo al termine,
Human Life che è solo agli inizi ed un'altra in lavorazione non so più come fare.
Sappiate che per il capitolo successivo devo lavorare tantissimo,di solito i capitoli li scrivo su word e quindi mi ritrovo il successivo sempre pronto,
bene: ho esaurito la dispensa(?) in poche parole i capitoli scritti fino ad ora li ho tutti postati ed ora al prossimo devo lavorarci da 0
quindi abbiate pietà di me. Shalalalalala
Beh,nulla.Ora aggiorno Human life quindi vi conviene leggerla e.e
LINK: http://www.efpfanfic.net/reviews.php?sid=1062755

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Capitolo 27
*** So,Goodbye.. ***


Il giorno seguente mi svegliai di buon umore: avevo obbligato Niall a svegliarsi alle 5 del mattino per partire verso le 6 e questo non aveva fatto altro che suscitare una mezzoretta di bestemmie da parte sua;
mi accomodai al posto del passeggero vicino al biondo che accese la macchina accendendo immediatamente la radio,
non facemmo molto caso alla musica che cominciò ad accompagnare il viaggio per due motivi: io ero troppo agitata all'idea di presentarmi all'improvviso davanti a Zayn e Niall era troppo rincoglionito dal sonno per accorgersi che aveva lasciato la radio sulla stazione di Radio Maria.
Il pomeriggio precedente 5 ore di viaggio mi risultavano pochissime eppure dopo sole 2 ore di macchina stavo completamente dormendo contro il freddo finestrino, sentì Niall scuotermi un po senza perdere d'occhio la strada:
< Siamo arrivati? > chiesi stropicciandomi gli occhi
< Ti piacerebbe > si limitò a rispondermi, chissà quale neurone scaturì in lui la voglia di sentire la musica ma ad ogni modo fu una scelta assolutamente sbagliata; il biondo alzò notevolmente il volume della musica, arricciai il naso e corrugai le sopracciglia: era musica troppo truzza per i miei gusti e così cambiai verso il canale successivo che presentava una canzone che mi si addiceva molto di più, Niall mi fulminò con lo sguardo e deciso tornò al canale precedente obbligandomi a tornare al canale che avevo deciso io
< Idiota pensa alla strada! > cercai di farlo smettere mentre cambiavamo in continuazione canale cercando di far prevalere la nostra canzone preferita
< E far scegliere a te la musica?Non ci penso proprio, voglio quella che ho scelto io! >
< Con il cazzo! E' una truzzata assurda! >
< E la tua era monotona! >
< Non è vero! >
mi difesi incrociando le braccia al petto
< Non mi metterai il broncio ora!? > domandò lui osservandomi con una certa sorpresa, oh si Horan lo farò se necessario
< Posso anche farlo >
< Tanto non cambio canale. >
tagliò corto lui
< Ti odio >
< Anche io. >
concluse lui tornando a fissare la strada.
Amicizie rovinate per che tipo di musica ascoltare in macchina.

Gli alberi sfrecciavano veloci e senza sosta accanto alla macchina: sembravano non finire più ma improvvisamente il paesaggio si aprì in una prateria abbastanza vasta da permettere ad un enorme palazzo di sbucare dal fondo della strada: < Niall,Niall ci siamo! > lo scossì in preda all'euforia che in quelle 5 ore di viaggio si era spenta, sentivo il cuore battere forte man mano che il cartello " Welcome to Cheltenham" si faceva sempre più grande e visibile.
Niall parcheggiò nel bel mezzo del parcheggio riservato agli alunni, che bullo, notai gli sguardi dei ragazzi li vicino squadrarci da capo a piedi
< Mi sembra di essere tornata alla Detrò > sibilai tra le labbra al biondo di fianco a me, Niall annuì:
< Lì ti squadravano,qui sembra che ti vogliano uccidere con gli occhi.. > confermò osservandosi a sua volta in giro
< Ad ogni modo che pensi di fare quando troverai Zayn? > mi domandò fermandosi ad offermarmi, già Ashley: che farai?
< Perchè,Ash ammettilo:non puoi presentarti da lui dicendo"Ciao ti amo,non posso vivere senza di te,mi sono fatta 5 ore di macchina per venire qui,ho obbligato Niall ad accompagnarmi e ti scongiuro di tornare" perchè sai benissimo che non è nel tuo genere > continuò ad incitarmi lui < Niall non lo so ok?Non-lo-so! > sbottai facendogli cenno di tacere: mi recava solo più confusione;
l'istituto sembrava immenso rispetto alla Detrò ed orientarsi non era affatto facile, sapevo quanto ofsse difficile trovare Malik in un luogo così grande
pergiunta con un elevato numero di studenti ma oramai non avevo nulla da perdere, fermai con ben poca timidezza una ragazza biondo cenere più bassa di me e perfettamente proporzionata, aveva un viso di porcellana e cazzo se era perfetta,mi resi conto solo in un secondo momento che tutte le ragazze in quel corridoio erano un chiaro invito al suicidio della mia autostima, la ragazza mi guardò confusa:
< Ti serve qualcosa? > mi chiese
< Si,conosci un certo Zayn Malik? > azzardai, che domanda idiota Morgan, la bionda sembrò pensarci su poi scosse la testa poco convinta:
< Non proprio,ma ho sentito un nome simile tra le nuove entrate della squadra di basket,prova al campo se ti interessa,oggi pomeriggio ci sarà una partita > la ringraziai flebilmente prima di raggiungere Niall in disparte vicino ad un armadietto:
< Allora? > mi domandò osservando la mia espressione ancora confusa:
< Mi sono resa conto che qui i 3/4 delle ragazze potrebbero scoparsi Zayn Malik solo con un battito di ciglia. > osservai con nonchalange evitando la sua domanda e notando con quante ragazze meravigliose Jawaad avesse a che fare ogni giorno.
Raggiungemmo entrambi il campo da basket indicatoci poco dopo dalla segretaria della scuola, non mi stupiva di come Zayn fosse scappato dalla Detrò:
al cospetto della Cheltenham era un fottuto buco.Le scalinate presentavano già qualche spettatore intento a fare altro nell'attesa,
mentre un ammasso di giocatori che sembravano essere usciti da Abercrombie si ammassavano verso gli spogliatoi
< Non credo io possa andare... > dissi arricciando le labbra ed indicando lo spogliatoio maschile
< Come se non hai mai visto tanti ragazzi nudi > sbuffò Niall fin troppo sicuro,lo incenerì con lo sguardo per la battuta altamente inadeguata e lo sentì sussurrare colpevole un < Scusa,non volevo > sbuffai sonoramente prima di marciare con passi pesanti verso gli spogliatoi.
Scostai qualche palestrato d'intralcio dall'entrata, continuai imperterrita tra il caldo degli spogliatoi,le panchine e gli armadietti aperti dei giocatori,
un ragazzo mi fermò: < Hey biondina dove pensi di andare? > mi chiese sorridendomi malizioso e tenendosi in vita un asciugamano,
abbassai un attimo lo sguardo verso le sue gambe senza preoccuparmi che potesse notarlo poi alzai le sopracciglia e tornai ad osservarlo:
< E cosa ti dovrebbe interessare? > feci con fare molto disinvolto, anche se di disinvolto per una ragazza che entra in uno spogliatoio maschile di regola non ci sarebbe dovuto essere nulla < Beh sei uno spogliatoio maschile... >
< E con questo? >

< Sappiamo di essere belli e poderosi ma per favore non puoi vederci nudi > la sua alta autostima mi dava letteralmente sui nervi e la voglia di strappargli quel bastardo sorriso dalla faccia prese il sopravvento; mi avvicinai lentamente sorridendogli prima di abbassare la mano sull'asciugamano e strapparlo via con uno strattone veloce: < Non intendo abbassare gli occhi verso il tuo gioiellino scoperto sappilo, ma di poderoso scommetto che c'è poco. > finì pulendomi le mani tra le risate e gli schiamazzi dei compagni, accellerai il passo per evitare che quel tpo mi corresse dietro per farmela pagare e alla fine finì per correre sentendo le sue bestemmie dietro di me: < Puttana se ti prendo sei morta! > urlava riavvolgendosi l'asciugamano e correndo per raggiungermi,
alla fine quello spogliatoio del cazzo sarebbe finito e sarei stata nella merda.
Corsi scostando qualche bell'imbusto di troppo ridendo ancora per la stramba situazione poi rallentai lentamente sentendo abbastanza distanti le urla del tipo che mi rincorreva, tornando ad avere un'espressione atona in viso, non poteva essere, era una visione:
un ragazzo alto e con il petto largo mi dava le spalle frugando le suo armadietto, avrei riconosciuto i suoi capelli ovunque e perfino il suo zaino accasciato la vicino era come quello che ricordavo, la mia espressione oltre che atona e sorpresa doveva sembrare anche alquanto stupida visto che qualche compagno li vicino con qualche schiamazzo cercò di attirare con qualche gomitata l'attenzione di Zayn verso di me, si girò cercando la figura che indicavano i suoi compagni con tanta insistenza e quando finalmente i suoi occhi incontrarono i miei sentì di aver perso in quei mesi una delle cose più importanti della mia vita:
< Ashley... > disse, non era ne un saluto ne una domanda, era una constatazione, tutti i miei propositi di rimanere rigida ferma e seria svanirono nell'esatto momento nel quale accennò a fare un passo verso di me, indietreggiai automaticamente di un passo portandomi una mano in viso
< Scusami,scusami,scusami > cominciai a balbettare
< Non sarei dovuta venire e me ne rendo conto solo ora >
continuai con la voglia di scomparire così come ero arrivata.
I miei pensieri furono interrotti bruscamente da una stretta alla spalla che mi obbligò a voltarmi dal lato opposto di Zayn:
< Puttana come hai osato togliermi l'asciugamano!? > domandò furioso il ragazzo di poco prima stringendo la presa sulla mia spalla e con il fiatone
< Cosa vuoi ancora? > domandai scocciata dalla sua presenza, allungò un braccio per darmi uno schiaffo e serrai gli occhi automaticamente aspettandomi l'impatto ma il dolore che la sua stretta faceva sulla mia spalla scomparve improvvisamente
< Che vuoi da lei? > domandò Malik piazzandosi davanti a me e trattenendo la mano dell'amico
< Quella stronza mi ha tolto l'asciugamano davanti a tutti! La conosci Malik? > il moro mi osservò un attimo,stava seriamente pensando di negare di conoscermi? < Più o meno ma ti consiglio di lasciarla stare se non vuoi che ti provochi problemi> rispose semplicemente senza lasciar trasparire emozioni, schiusi le labbra presa alla sprovvista da una delle ultime risposte che avrei voluto sentire
< E' una mia amica > concluse infine Vabbene Malik,vai a farti fottere
< Già sono una sua amica e con questo tolgo il disturbo > lo assecondai nella sua patetica bugia schizzando fuori dagli spogliatoi.
Camminai con passo furioso verso Niall che fantasticava sui culi delle ragazze lì vicino,gli schioccai un dito davanti al volto:
< Terra chiama Horan! > il biondo scosse la testa per riprendersi dallo stato di trance:
< Allora,lo hai visto? >
< Si ma non mi interessa più >
risposi semplicemente scrollando le spalle, mi guardò scettico:
< Fammi capire: ho guidato per 5 ore per sentirmi dire"non mi interessa più"? Sei malata?? > questa volta Niall era sull'orlo di urlarmi contro e soprattutto sull'orlo dell'esaurimento < Ti spiegherò tutto in macchina,5 ore basteranno a raccontarti di quello stronzo,fidati. Ora non mi interessa più nulla > lo zittì rimandando le spiegazioni
< A quanto pare a te non interessa nulla, ma a lui si > commentò osservando qualcosa aldilà delle mie spalle,mi voltai seguendo la sua traiettoria ed un ragazzo la quale altezza era formata per i 3/4 dal suo ciuffo correva verso di noi senza sosta,
< Ti aspetto in macchina > si liquidò Niall salutando con un cenno della mano Zayn che si avvicinava velocemente verso di noi e scomparendo oltre il muretto del campo.

Quando finalmente riuscimmo a trovare un luogo appartato nel quale discutere mi poggiai annoiata al muretto dietro di me,
Zayn si passò nervoso una mano nei capelli:
< Tu sei qui,cioè sei venuta...come Diavolo... > balbettò e sentì il dovere di spiegargli un po di cose chiarendo in partenza alcune cose essenziali:
< Se te lo stai chiedendo: si,sono venuta qui solo per vederti e mi sento dannatamente stupida ma capiscimi Zayn, mi hai lasciato con frasi senza senso e piene di mistero,mi hai reso la vita un inferno in quei mesi nei quali non c'eri > i suoi occhi che presentavano un velo di distacco si sciolsero a quelle parole < Non devi dire così > borbottò risi nervosamente
< E perchè?La tua coscienza ne risentirebbe? > lo provocai
< Cosa cazzo vuoi dire? >
< E' semplice Malik: te ne sei andato per giocare a basket,dicendomi solo tante bugie che mi hanno fatto star male >
< L'ho fatto per il tuo bene >
spiegò avvicinandosi e sfiorandomi il braccio con la mano,
lo ritrassi automaticamente per paura di non riuscirmi più a staccare dal suo corpo dopo un contatto troppo prolungato
< Non credo > risposi sfregandomi la mano contro il braccio sentendo dei brividi invadermi,
una voce stridula interruppe il nostro discorso e una ragazzina in gonnella e con dei pon pon in mano ci corse incontro,
osservai la sua frangetta castana caderle sugli occhi scuri e le labbra sottili piegarsi in un sorriso:
< Tesoro tra poco comincia la partita > chiamò Malik mentre si piegava sulle ginocchia dopo la corsa appena fatta,
Zayn si nascose il viso tra le mani soffiando un: < Arrivo subito >,avevo uno strano presentimento.. < Va bene,ma fai presto >
la ragazza gli si avvicinò attorcigliando le sue sottili braccia intorno al collo del moro per poi lasciargli un veloce bacio a stampo sulle labbra:
< Ti amo. > gli sussurrò sorridendogli prima di tornare verso il campo oramai stracolmo di gente;
sentì il cuore perdere qualche colpo e le gambe diventarmi pesanti, gli occhi mi si annebbiarono e i miei ragionamenti persero tutte le loro basi logiche,
Zayn osservò il mio spiazzamento davanti a quella situazione:
< Ash... >
< Tu...tu mi hai dimenticato.. >
soffiai osservando un punto indefinito davanti a me e la mia non era una domanda ma un'affermazione
< In questi mesi tu non hai fatto altro che rifarti una nuova vita dimenticandoti di me > continuai ad osservare questa volta guardandolo negli occhi
< Io non ti ho dimenticato! > disse alzando di un'ottava la voce verso di me
< Allora perchè ti sei fidanzato con un'altra Zayn??Perchè??Perchè mi hai lasciato per il basket?Perchè di sei inventato tante puttanate per evitare un mio ritorno? Se non per dimenticarmi,perchè diamine avresti fatto tutto ciò? > domandai piazzandomi a pochi centimetri da lui
< Perchè sei così stupida che mi avresti seguito mandando a puttane tutto ciò che hai creato! > sputò
< Non mi basta come spiegazione! >
< Ascoltami bene Ashley: ora io sto con Sam, la amo è bellissima e speciale e mi ha...provocato tante emozioni che tu non sei riuscita a darmi >
disse finendo con meno convinzione la seconda parte della frase come a doverci ragionare su
< Pertanto ti chiedo di andar via, perchè giuro che non sopporto più la tua presenza,mi rievoca solo tanti ricordi.Io sono venuto qua per farmi una nuova vita > scossi la testa: erano solo tante menzogne ne ero sicura,non osavo credere a tante cattiverie, a tante bugie che insistevano a farmi credere che il nostro rapporto fosse stato fin dagli inizi sbagliato:
< Stai mentendo! > urlai spintonandolo in preda alla rabbia e battendo ritmicamente i pugni sul suo petto,
sentì le lacrime uscire silenziose e indomabili come se avessi un lavandino rotto al posto degli occhi, mi lasciò sfogare respirando affondo
< Stai sparando tante puttanate Zayn ammettilo!Non puoi dire sul serio! > continuai ad urlare tra i singhiozzi, il ragazzo scosse la testa:
< Sono serio Morgan,ora torna a casa,non abbiamo più nulla da dirci > cercò di liquidarmi fermando i miei polsi e facendoli ricadere dolcemente sui miei fianchi, si mise le mani in tasca e camminò strisciando i piedi verso il campo lasciandomi lì dietro, urlai un'ultima volta:
< E così stiamo uscendo fuori dalle nostre vite per sempre?? > domandai pregando in un"no" o in un"I'm an actor,they are actors,this is a camera and you're on MTV Disaster Date!" ma a differenza di ciò che speravo lui annuì:
< Si,ci stiamo ripromettendo di non intralciarci più il cammino. > mi assecondò lui
< E così non mi ami più vero? > domandai stupidamente con gli occhi ancora umidi, sembrò rifletterci un po e sembrò persino perdersi nelle mie lacrime,
poi rinvenì da quello stato di trance rispondendomi:
< Credo che tu debba andare.. > girò i tacchi e continuò il suo percorso,
< Non mi hai risposto! >
urlai correndo un po più avanti nel sentiero sperando che si girasse nuovamente ma raggiunto l'angolo lo svoltò senza esitazioni.
Hey Morgan,stai per tornare a casa con una nuova esperienza,un bastardo in meno e il cuore distrutto.

***
P.o.v Zayn

I ciottoli del vialetto mi impedivano di far trapelare alcuna emozione,
< E così non mi ami più vero?? > sentì urlare dalla bionda che era molto più dietro di me,
la guardai per risponderle prontamente un falso"no,non ti amo più" ma improvvisamente quando i suoi occhi di un azzurro acceso, con tonalità meravigliose evidenziate dalle lacrime silenziose che stava piangendo incastrarono il mio sguardo mi sentì terribilmente idiota: stavo fingendo da tanti mesi,in tutto quel tempo avevo sperato di rincontrarla ed ora che era lì davanti a me la stavo cacciando via,
sapevo che il suo bene dipendeva da me e sapevo che mentirle era la soluzione migliore: non avrei mai permesso che i suoi sogni e la sua vita alla Detrò andassero in fumo per seguire un coglione come me,pertanto farle credere che Sam-la bruna di poco prima- fosse l'amore della mia vita mi sembrava ragionevole e razionale alla fine me ne sarei innamorato magari, ma il suo sguardo così triste mi lasciò pensare che magari il meglio per lei non era rimanere alla Detrò,ma restare con me; scossì la testa accorgendomi che lei aspettava ancora una risposta, la parte razionale di me cercava di spingermi a buttare un "no"
mentre quella più stupida,idiota,malata che avevo ovviamente sempre seguito mi  spingeva a baciarla 1,2,3 volte fino a perdere il fiato e così mi limitai a non mentire,a lasciar in sospeso una tale domanda: < Credo che tu debba andare... > soffiai girando i tacchi,
questa volta non mi sarei fermato e non avrei avuto ripensamenti,
svoltato l'angolo lei sarebbe tornata alla Detrò salendo in macchina con il suo ex ragazzo,
quello dal quale avevo promesso di proteggerla,
quello del quale ero geloso,
quello che ritenevo un dannato idiota per averla tradita
ma effettivamente io non ero stato da meno.


Sono Dio.

Amatemi cazzo dogfnerofendso ho avuto l'ispirazione e ho finito su word tutta la fan fiction quindi non dovrete aspettare molto,
a tal proposito voglio informarvi che questo è il penultimo capitolo,quindi nel successivo tutta la FF avrà una fine.
Non vi anticipo nulla,non avrebbe assolutamente senso ma diciamo che ho preferito svoltare su un finale particolare.Tutto qui.
Allora,voglio farmi perdonare per tutto il tempo per il quale non ho aggiornato,pertanto continuerò dopo sole
8 recensioni e giuro che lo farò,quindi se 8 recensioni arriveranno entro questo pomeriggio e se sarò al pc metterò il prossimo capitolo anche stasera
non meritate di morire dalla curiosità come sempre,perdonatemi çwç
I ringraziamenti è inutile farli ora,li lascio per l'ultimo capitolo,con questa ff credo che andrà via parte della mia immaginazione lol
Se avete notato è la prima volta che racconto i fatti dal punto di vista di Zayn non è nel mio stile ma è essenziale per capire le motivazioni delle sue parole,spero che come novità vi sia piaciuta(?) < br / > Al prossimo,grazie di tutto

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Capitolo 28
*** Epilogo. ***


http://www.youtube.com/watch?v=qjHlgrGsLWQ&feature=share vi consiglio di seguire l'ultimo capitolo con questa in sottofondo(Summer Paradise-Simple Plan )

Arrivati nel piccolo parcheggio della Detrò non diedi il tempo a Niall di spegnere il motore che mi ero già fiondata giù da quella macchina sbattendo rumorosamente la portiera,
< Ash dai calmati ora! > mi urlò il biondo correndo per affiancarmi dopo aver chiuso la macchina,
in quelle 5 ore di ritorno mi aveva permesso di spiegargli tra una parolaccia e l'altra quante bugie Zayn mi avesse riservato in tutto il periodo della nostra relazione e la cosa non lo stupiva affatto,mi rifiutai di dar ascolto ai suoi consigli e continuai dritta verso l'entrata principale.
Spalancai il portone dando abbastanza nell'occhio seguita a ruota da un trafelato Niall che mi veniva accanto nel vano tentativo di farmi dare una calmata;
arrivata alla porta della mia camera cercai le chiavi sotterrate nella borsa e quell'attesa fu snervante:
< Dove cazzo sono?? > mi chiesi ad alta voce prima di sentire un tintinnio provenire dalla borsa,afferrai le chiavi,aprì la porta e mi ci chiusi dentro
ovattando le prediche del biondo che evidentemente non aveva altro da fare < Niall va via! > urlai stremata buttando la testa sotto al cuscino,
poco dopo ipotizzo che se ne andò come richiesto perchè la sua voce scomparve gradualmente.
Dei pesanti tonfi verso la porta della mia camera mi svegliarono,
schiusi gli occhi rasserenata nel vedere la pareti biancastre della mia camera e per un secondo ipotizzai che tutto,
compreso il mio incontro con Zayn, fosse stato un orribile sogno ma la mia roba rovesciata per terra non era un buon segno;
la porta della mia cameretta si aprì di scatto con due click della serratura
ed Harry piombò in stanza con il fiatone:
< Che cazz... > provai a dire notando quanto tutti avessero il fiatone e come mi stessero uccidendo con lo sguardo ma Harry non mi diede il tempo di finire:
< Sei stupida??Stiamo urlando da prima di aprirci e non rispondi,tantomeno al cellulare,la porta era chiusa a chiave e non sapevamo come contattarti,Dio mio quanto cazzo dormi pesantemente si può sapere?? > Liam gli poggiò una mano sulla spalla:
< Calmati Harry > gli disse facendogli notare quanto si stesse alterando per nulla ma sapevo che era solo preoccupato per me
< Cosa diamine state cercando? > domandai finalmente alzandomi dal materasso e aggiustando le piege della maglia, Louis si fece avanti:
< Niall ci ha raccontato di Zayn e... >
< Non ho bisogno di nulla. >
< Ma Ash... >
< Non ho bisogno di nulla! Andate via! >
intimai loro alzando di un'ottava la voce
ma i loro corpi erano fermi ed immobili proprio come qualche secondo prima,non avevano intenzione di ascoltarmi,
buttai per terra la sedia facendo un fracasso assordante:
< Ho detto che voglio rimanere sola! An-da-te vi-a! > ripetei nuovamente spingendo Harry fuori dalla camera ma le mie richieste furono inutili,
Harry mi bloccò per le spalle e mi costrinse a guardarlo negli occhi mentre ricominciavo a piangere silenziosamente,
poi senza dire nulla sprofondai il viso nel suo petto cominciando a singhiozzare.

Il giorno dopo frequentai normalmente le lezioni, accurandomi di sembrare il più naturale e disinvolta possibile per i corridoi,
ovviamente le voci sul trasferimento di Zayn e la nostra storia finita in frantumi non avevano tardato a girare;
Louis mi si avvicinò sorridente, con uno di quei sorrisi rassicuranti che riservava in occasioni simili:
< Pronta ad un'ora di francese? > domandò aspettando che chiudessi l'armadietto, gli risposi ridendo
< Se potessi ne farei a meno >
< Come stai dopotutto Morgan? >
mi chiusi nelle spalle
< Ho voltato pagina > spiegai seriamente convinta e forse quella era una delle poche volte nelle quali ero seriamente convinta di ciò che dicevo
< E se dovesse tornare...? > domandò il ragazzo poggiandosi agli armadietti,
respirai affondo chiudendo un attimo gli occhi per poi riservargli uno sguardo profondo:
< E' questo il punto Louis;lui non tornerà. >

***

*3 years later*

Entrai in biblioteca in religioso silenzio, annusando l'odore di libri nuovi che c'era nell'aria e poggiai il mio materiale su un banco vuoto:
preferivo di gran lunga studiare da sola piuttosto che condividere il banco con qualcun altro che non fosse di mio gradimento.
L'esercitazione di lettere per il giorno dopo prevedeva di
"descrivere la propria vita con una spiccata filosofia di vita,evidenziando a fine testo l'insegnamento del nostro percorso"
risi tra le labbra rileggendo le assurdità che richiedevano al College ma se volevo tener alta la mia media scolastica era meglio cominciare già da subito il compito:

Il mio nome è Ashley Morgan,frequento il College e questo ovviamente vi è noto no? Sono rilegata nella biblioteca scolastica a svolgere un tema alquanto sciocco,
riconducibile ad un testo delle elementari ma ovviamente la mia media scolastica non può permettersi ribassi.Frequento il College da 3 anni,sono una ragazza calma,riservata,per nulla esibizionista...insomma un tipo apposto; la mia vita precedente al College tuttavia non presentava nulla di ordinato o calmo,ho subito una mutazione caratteriale parecchio significativa ma non credo che nel mio tema scolastico io debba evidenziarlo. I miei compagni di liceo studiano nel mio stesso College, hanno deciso di tenermi sotto controllo diciamo; se può interessarvi,cari professori, di cose significative nella mia vita ce ne sono state parecchie ma non intendo raccontarle, la mia vita sentimentale fa schifo anche perchè in questi ultimi 3 anni è stata quasi assente, l'unico ragazzo al quale tenevo mi ha mentito ma ciò deduco mi abbia reso più forte ed autonoma quindi in qualche modo gli devo un favore.
Cambio facilmente idea ma questo è un difetto tra i tanti, forse di pregi ne ho davvero pochi e ciò spiegherebbe parecchie cose.
Ho assistito a risse,liti,bugie,tradimenti,minacce e in qualche modo me la sono cavata. In compenso posso filosoficamente concludere che nonostante le avversità io sia riuscita a comprendere l'importanza della gente e l'inutilità della solitudine che non ha fatto altro che peggiorare determinate situazioni.
Bene il mio tema è finito e spero mi valga un 10. Non tornerò più indietro sui miei errori.


Posai finalmente la penna sorridendo soddisfatta del tema: nonostante i cambiamenti evidenziati nel tema tipo l'abbigliamento,la riservatezza e cose che prima non era di certo all'ordine del giorno, il sarcasmo era rimasto sempre lo stesso di 3 anni fa: pungente,acido,per nulla positivo.
Erano passati ben 3 anni dagli anni del liceo e soprattutto dalla mia relazione con Malik ma Harry,Niall,Louis e Liam erano sempre tra le palle...forse era per questo che non riuscivo a fare a meno di loro.
Un ragazzo poggiò la sua sacca sul tavolo sedendosi di fronte a me ed aprendo il suo libro
< Ti dispiacerebbe cambiare tavolo? > domandai rivedendo le righe del mio compito, mi infastidiva gli altri studenti,
anzi mi infastidiva la gente in generale negli ultimi tempi, sentì uno sguardo profondo squadrarmi, potevo sentirlo senza alzare il viso dal mio quaderno
< Non ne vedo il motivo pertanto no > mi rispose pacatamente, stranamente sbuffai, non lo facevo da tanto
< Mi infastidisce la gente,compreso tu,ok? > domandai retoricamente guardandolo, il sangue mi si ghiacciò nelle vene:
osservava soddisfatto  mia espressione di terrore puntando i gomiti sul tavolo e poggiando il viso sui palmi delle mani:
< Da quanto tempo > disse non aspettandosi un'effettiva risposta,probabilmente sembravo congelata;
non era cambiato di una virgola,forse i capelli erano diventati più lunghi allungando la sua cresta e si lasciava crescere un po di barba ma per il resto il suo sguardo caldo e il suo sorriso bastardo erano sempre gli stessi
< Già. > risposi aggiustandomi il tuppo nel quale avevo riordinato i capeli biondi, inclinò impercettibilmente la testa squadrandomi:
< Sei cambiata.. > continuò ad osservare, probabilmente perchè il mio trucco si era andato semplificando,i miei atteggiamenti avevano imparato a controllarsi
e i miei capelli non erano apposto come al solito
< Sai 3 anni non li ho passati a mangiare caramelle.Ho avuto qualche cambiamento e credo di potermelo permettere > arricciò le labbra:
< No,mi sbagliavo:il tuo sarcasmo è ugualmente pungente come 3 anni fa. > respirai affondo raccumulando parecchia calma:
< Spiegami come mai sei nel mio stesso college,perchè sei tornato a rovinarmi la vita > domandai alla ricerca di qualche spiegazione
e massaggiandomi le tempie
< Io non ti ho rovinato la vita,volevo renderla migliore > rettificò serio
< Non ricominciamo con questa storia > dissi ma lui sembrò intenzionato a continuare:
< Scommetto che ti sei guadagnata questo college di prestigio grazie ad una borsa di studio per i tuoi alti voti alla Detrò vero? >
schiusi le labbra: si,effettivamente avevo avuto la possibilità di studiare con gli altri in un college del genere grazie alla borsa di studio guadagnata negli anni di liceo ma non sembrò aspettarsi un'effettiva risposta e continuò
< Immagino di si,io sono qui grazie al trasferimento nella squadra di basket di questo istituto,è andata bene ad entrambi quindi. Se tu fossi venuta con me ti saresti davvero potuta permettere un simile istituto?Ti saresti lasciata dietro tanti anni di premi,buoni voti e comitati alla Detrò che hanno dato un aiuto alla tua media finale,agli esami. Non volevo rinunciassi per me. > concluse
< perchè certe cose me le dici solo ora? > chiesi assottigliando gli occhi, fece spallucce
< Perchè ora non ho più bisogno di mentire. Non voglio dirti quante bugie ti ho detto quel giorno che sei venuta a trovarmi ma sappi che è stato difficile mentire sui miei sentimenti,mentire a te e soprattutto mentire a me stesso > si alzò dalla sedia e automaticamente mi sentì in dovere di farlo anche io, mi si avvicinò e in un attimo mi ritrovai in un caloroso abbraccio, sentivo il suo profumo addosso:
usava ancora la stessa marca di 3 anni fa, le sue spalle ed il suo petto erano diventati più poderose
< Mi sei mancata Ash > soffiò posandomi un bacio sulla nuca
< Anche tu Zayn > risposi chiudendo gli occhi e godendomi il momento;
mi baciò velocemente imbarazzato dalla situazione: sembrava come se non si ricordasse più come si baciava e leggevo l'imbarazzo nei suoi occhi,
Dio mio sembrava un bambino
< Che ne dici di ricominciare Morgan? >
< Ci sto Malik. >
risposi stringendogli la mano
< Da dove ricominciamo? > domandai sorridendogli, lui fece per pensarci poi si illuminò:
< Ciao sono Zayn Malik e tu sei Ashley blablabla frequentiamo la stessa scuola ci odiamo  bla blabla altre cose così...perfetto,credo che sia giusto ricominciare da questo.. >
e finito il suo monologo prese il mio viso tra le sue mani e mi baciò dolcemente ma con passione,
stavo ripetendo gli stessi errori: mi stavo fidando della gente,di lui ma sentivo che ne valeva la pena.
Le mie ovaie erano ufficilamente andate in vacanza, aprì il quaderno degli esercizi e sbarrai con la penna qualche frase,
< Che stai facendo? > domandò il moro che mi aspettava un po più in la,gli feci cenno di aspettare poi soddisfatta chiusi il quaderno,
lo rimisi in borsa e saltai sulle spalle di Zayn sonofigoJawy Malik
< Ti amo Ashley,tutto qui. > mi disse e il suo sorriso mi spinse a credergli,
< Ti amo anche io Zayn.>

"

Cambio facilmente idea ma questo è un difetto tra i tanti, forse di pregi ne ho davvero pochi e ciò spiegherebbe parecchie cose.
Ho assistito a risse,liti,bugie,tradimenti,minacce e in qualche modo me la sono cavata. In compenso posso filosoficamente concludere che nonostante le avversità io sia riuscita a comprendere l'importanza della gente e l'inutilità della solitudine che non ha fatto altro che peggiorare determinate situazioni.
Bene il mio tema è finito e spero mi valga un 10. Non tornerò più indietro sui miei errori. Fate finta che non l'abbia mai scritto. "



Fine.


Dio mio ora comincia la parte difficile:come promesso ecco l'ultimo capitolo,è strano dirlo visto che ora non dovrò più affrettarmi
e pensare a strani proseguimenti,è difficile dire"Hey,dopo questyo capitolo tutta questa storia finirà" eppure dovrei essere abituata
ma ogni volta che finisco una FF è comese un pezzo di cuore se ne andasse e rinascesse con la successiva e spero che accada anche con voi qualcosa di simile.
Spero di avervi trasmesso tanto come volevo,spero di avervi rapito con questa storia e di non essere caduta nella banalità, di aver reso la mia trama diversa dalle altre
con il personaggio dI Ashley che di docile,tenero,indifeso e vergine ha ben poco.
Grazie davvero di tutto,non so cos'altro dire perchè tutto ciò che avete scritto è davvero meraviglioso.
Grazie per essere stati con Ashley,Zayn,Niall,Harry,Louis e Liam fino alla fine,grazie per avermi spinto a continuare e per avermi consigliato tante cose,
l'unico ringraziamento concreto che posso darvi è promettervi di migliorare ogni giorno di più,di scrivere sempre FF diverse,mi spiace di poter fare così poco.

Ad ogni modo,ora tocca ad Human Life ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1062755 ) continuare il suo percorso e spero che
vi affezionerete anche a questa ff come vi siete affezionati a Proof By Contradiction,spero che sia all'altezza delle vostre spettative e che vorrete crescere
con me e con le mie prossime FF,grazie davvero per esserci.

Ps: su twitter per chi me lo avesse chiesto sono _Morwen :3

Tanto amore.
Un saluto da Ashley,la ragazza complicata
Liam quello perennemente innamorato di una troia
Niall il ragazzo che dopo tanta sofferenza ha cercato di regalare amore
Louis che ha sempre cercato il sorriso in ogni personaggio
Harry che ha reso ogni difficoltà un momento d'incontro tra i personaggi
e da Zayn che ha reso questa FF ciò che è.

E soprattutto un saluto da me che vi amo tanto.

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