Di amorevoli dispetti ed inutili tentativi di omicidio

di Nena Hyuga
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Blonde hair and bloody eyes ***
Capitolo 2: *** What excited the most ***
Capitolo 3: *** Are you afraid? ***
Capitolo 4: *** Save me ***



Capitolo 1
*** Blonde hair and bloody eyes ***


Di amorevoli dispetti ed inutili tentativi di omicidio




Capitolo 1 – Blonde hair and bloody eyes



Lo osservava da parecchi minuti ormai, ma il principino non si era minimamente accorto della silenziosa aura omicida che gli era vicino.

Forse Fran l'aveva sopravvalutato e pensare che Belphegor tenesse la guardia alta anche mentre dormiva era stato un po' troppo pretenzioso da parte sua.

Inoltre era appena tornato alla magione reduce di una missione di classe S, o Sanguinaria, come preferiva definirla Bel per creare l'atmosfera adatta alla sua regale immagine, e l'illusionista sapeva che significava letteralmente uno spargimento di sangue.

I biondi crini del Varia erano imbrattati di liquido cremisi e chiazze più dense e appiccicaticce di linfa vitale già rappresa; il viso era nelle stesse condizioni, con la differenza che sulle sue gote si notavano le impronte nitide di una mano.

Evidentemente, pensò Fran, Belphegor era stato preso da uno dei suoi soliti moti d'eccitazione dovuti alla vista del suo stesso sangue e si era sporcato la faccia toccandosi con le mani unte e grondanti.

Semplicemente raccapricciante.

La maglia a righe, poi, era diventata un miscuglio di macchie scure su sfondo viola, ripugnante alla vista e all'olfatto, poiché l'odore ferroso del liquido viscoso ormai secco diede del filo da torcere allo stomaco forte del giovane illusionista, il quale lottava contro la voglia di vomitare e desistette nell'andarsene quando una nuova ondata di maleodorante olezzo raggiunse le sue narici.

Ma il macabro quadro aveva una nota stonaca che ammaliò Fran e lo obbligò a rimanere con lo sguardo smeraldino puntato sul principe, steso in una posa innaturale e apparentemente scomoda, sul letto gonfio e straripante soffici cuscini intrisi di sangue anch'essi.

Belphegor, infatti, seppur immerso nel profondo dei propri sogni, ostentava un sorriso soddisfatto ed appagato, innocente, come constatò l'apprendista di Mukuro Rokudo.

Non era il ghigno sadico a cui erano abituati tutti quanti, nulla a che vedere con il felice stiramento delle labbra caratteristico del genio quando si inebriava della malsana follia omicida.

Non sembrava colui che si auto-proclamava Prince the Ripper.

Le labbra morbide di Bel erano tirate in un docile e flebile sorriso angelico che appariva disumano rispetto a ciò che lo circondava: dopotutto Fran si rendeva conto che al suo senpai mancava qualche rotella per sentirsi felice di sguazzare in un lago di sangue.

Non si accorse che, man mano che i dettagli si facevano via via più nitidi, il giovane si era avvicinato imprudentemente al letto dell'assassino più folle dei Varia senza badare a celare la sua presenza.

Aveva davvero sottovalutato le capacità di percezione di Belphegor o semplicemente il principe era troppo stanco per accorgersi di lui?

Eppure Fran non si insospettì: il profondo respiro non aveva subito variazioni, il battito cardiaco era regolare e rallentato dal sonno, ciò gli suggerì che Bel o stava dormendo realmente o era davvero un attore eccezionale.

Puntando sulla prima ipotesi, l'illusionista si avvicinò ulteriormente, affascinato come un bimbo davanti a quella maschera di serenità che il volto del principino rispecchiava.

Era curioso di scoprire come gli occhi del genio assassino apparissero, poiché nessuno si era mai spinto a tanto.

Si issò sul letto con agilità felina, raggiungendo lentamente il corpo steso del ventiseienne ancora immobile.

Si mise cavalcioni sopra il suo petto, tant'era che ormai a Fran non importava più nulla se si fosse svegliato proprio in quel momento, giacché avrebbe comunque avuto il tempo necessario per sfidare i misteriosi occhi demoniaci che gli avevano procurato il suo famigerato soprannome, il Principe Squartatore.

Con la mano longilinea scostò delicatamente la frangetta bionda impiastricciata di croste maleodoranti, mostrando, sotto di essa, un paio di palpebre chiuse con delle ciglia nere lunghissime, segno di bellezza nei paesi orientali.

Nonostante l'odore nauseante, ed ignorando le disgustose ditate color cremisi sulle guance affilate del Varia, il mago si chinò sul senpai, allungandosi e stendendo il busto verso il giovane uomo.

Fran si chiese, a quel punto, quanto fossero morbide le labbra sottili e rosee del genio dei Varia, una domanda che gli sorse spontanea a vedere l'inquietante espressione infantile solcante il suo viso, come se fosse possibile saggiarne l'autenticità.

Fu allora che decise di sperimentare la sua teoria di persona, accucciandosi e posando, senza remore o imbarazzo alcuno, la propria bocca fino a farla combaciare perfettamente con quella sottostante.

Erano labbra calde, fini e crudeli, come aveva previsto, dal sapore acre e ferroso a causa del sangue che le bagnava.

Si rese conto dell'improvvisa accelerazione del battito di Belphegor e percepì sulla propria pelle il calore del fiato dell'altro farsi bollente e frenetico.

Un sibilo metallico, poi, accompagnò un sinistro luccichio al proprio fianco e la tipica risatina.

Prince the Ripper era sveglio.

“Ushishishi~ Che diavolo stai facendo, ranocchia?” soffiò il biondo, il quale aveva repentinamente mosso la mano verso la gola di Fran con un pugnale argentato pronto a recidergli la giugulare. Tanto, pensò Belphegor, anche se avesse sporcato di altro sangue le sue lenzuola non avrebbe fatto differenza.

Ma, cosa più importante, era che Fran si trovò di fronte agli occhi dell'assassino senza ostacoli di sorta.

L'aveva sempre sospettato che nello sguardo di Bel non vi fosse altro che sangue, sangue rosso brillante, due profondi pozzi colmi di disperazione cremisi che avrebbero fatto rimpiangere chiunque di essere stato tanto impudente da volerli vedere.

Erano gli occhi di un principe malvagio.

Fran ne rimase talmente scioccato da finire per esserne attratto ed affascinato, anche se tale piccolo particolare non lo avrebbe mai ammesso nemmeno con il suo cappello a forma di rana.

“Tentavo di ucciderla nel sonno, Bel-senpai.” rispose senza peli sulla lingua, estraendo un coltello illusorio da sotto la casacca firmata Varia.

“E che accidenti ci facevi sopra di me, rospo?” chiese in un filo di voce, segno che un folle istinto omicida si stava impossessando del biondino.

“Ah, ecco...lei è così carino quando dorme, Bel-senpai. Sembra un innocente moccioso viziato.”

“Ushishishi~ Eh, certo che lo sono. Dopotutto sono un principe figo, io!” sbottò divertito, lasciando ricadere la propria frangia sopra gli scintillanti occhi demoniaci e facendo ruzzolare lateralmente il portatore della fiamma della Nebbia.

“Certo che lei non li sa proprio ricevere i falsi complimenti di circostanza, stupido batterio dei denti con la frangetta abnorme.” mormorò le ultime parole per non essere udito.

“Fran, potresti venire un attimo qui? Dovrei ucciderti!” sibilò irritato digrignando i denti.

“Aaah~ Bel-senpai, puzza troppo di sangue marcio, mi disgusta più del solito. Si faccia una doccia...” disse atono, sistemandosi goffamente il cappello da rana, mentre il principe dei Varia imprecava a denti stretti e acciuffò una decina di pugnali acuminati.

“Ah, Bel-senpai! Non mi ha detto nulla riguardo il bacio. Devo supporre che le sia piaciuto?” continuò, sentendo la prima triade di lame conficcarsi nel copricapo illusorio.

“Ushishishi~ Non sia mai detto che un principe venga baciato da una ranocchia!”

“Lei è troppo violento, senpai, e poi i baci dei principi fasulli non valgono come quelli nelle fiabe.” rispose fuggendo dalla stanza e lasciando l'assassino con i pugnali ancora in mano, pronti per essere scagliati.

Se la sarebbe presa con Fran in un momento successivo, quando la sua improvvisa noia fosse scemata, ma, soprattutto, quando le sue guance già tinte di sangue avessero riacquistato una tonalità consona a non farsi deridere maggiormente dal suo detestabile allievo.





Angolino dell'autrice

Bene, sono riuscita a pubblicare l'inizio di questa nuova storia frutto di innumerevoli viaggi con Trenitalia e pure mentali, perché no u.u *dà sempre la colpa a Trenitalia*

Adoro le raccolte e mi piace ancora di più il fatto che questo pairing mi dia la possibilità di gestirmi e divertirmi come più mi pare e piace, Fran è un elemento meraviglioso da manovrare =w=
La coppia è giustamente una delle mie preferite in assoluto di Reborn, la BelFran è tra i pairing che più mi ispira feeling ed intesa, ma anche comicità e violenza xD Un po' come
Xanxus e Squalo, solo che Fran si ribella ed è meno incline ad essere vittima degli abusi di Belphegor.

Ma sto divagando, a voi sicuramente non frega un accidente del perché e del per come mi piaccia tale pairing, ed io voglio solo dirvi che spero la mia raccolta di One-shot, con vari momenti quotidiani in stile Varia, vi possa allietare qualche minuto di lettura ^w^

Ah, ecco, nonostante sia una raccolta, troverete che i capitoli sono comunque collegati cronologicamente, soprattutto i primi tre.
I commenti sono sempre ben graditi e le critiche per potermi migliorare lo sono altrettanto, purché si tratti appunto di commenti costruttivi e non distruttivi.

Ringrazio due piccole bestioline (<3)che mi hanno spinta a scrivere questa fanfiction e mi sostengono da dietro le quinte. Vi adoro <3

Detto questo, vi lascio al prossimo capitolo che non so quando arriverà anche se l'ho già bello e scritto u.u”

Alla prossima!

Nena Hyuga ^-^

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Capitolo 2
*** What excited the most ***


Di amorevoli dispetti ed inutili tentativi di omicidio




Capitolo 2 – What excited the most



Belphegor si sfregò per bene i capelli unti e impiastricciati di sangue, il quale si era seccato e aveva formato delle antiestetiche chiazze sui ciuffi biondi.

L'odore pungente e nauseante gli ricordava di essere vivo ed era proprio per quel dettaglio che vedere il proprio sangue lo entusiasmava e lo eccitava da impazzire: provare l'ebrezza di rischiare la vita lo mandava letteralmente fuori di testa.

Era come essere sospesi perennemente su un precipizio: un passo falso e tutto ciò che sarebbe rimasto del suo corpo non si sarebbe potuto raccattare nemmeno con un cucchiaino.

Tale macabra visione intrisa di rosso lo divertiva e lo spaventava al contempo, e l'idea di poter essere padrone di un così labile destino lo faceva sentire divinamente.

Nelle sue orecchie riecheggiava il suono delle grida d'aiuto delle vittime.

Nei suoi occhi scorrevano fiumi di sangue e si rispecchiavano i volti deturpati dall'angoscia delle povere anime mietute.

Con la sua lingua saggiava quel fluido vitale come fosse stato vino d'ottima annata: più invecchiava, più imboniva, e più lasciava passare il tempo prima di infliggere il colpo di grazia, più Belphegor si eccitava.

Si passò velocemente un dito sul labbro superiore da cui sentì gli ultimi rimasugli del gusto dolciastro del suo sangue perché se l'era rotto nel mezzo di un combattimento corpo a corpo.

Ushishishi~ Il sangue non si fermava!” gridò estasiato, afferrandosi le ciocche bionde e stringendole convulsamente.

Rise sguaiatamente, rannicchiandosi su sé stesso come una belva impazzita in balia di una follia omicida, come il di cui portava il nome, Belphagor.

Bel-senpai...sta delirando come il suo solito?” sbottò una voce conosciuta, ma che di certo il Varia non si aspettava di udire mentre era sotto la doccia.

Che accidenti vuoi che ne capisca un idiota come te?” si innervosì il biondo, parlando sopra il suono del getto dell'acqua.

Nemmeno ci tengo a capirla, senpai, ma mi domandavo se dovevo preoccuparmi dato che sta schizzando acqua e sangue ovunque.” gli fece notare con tono flemmatico.

Preoccuparti? Ushishishi~ Non ti ho mai chiesto di badare al sottoscritto, rana. Semmai è per colpa di Mukuro Rokudo che io devo fare da balia a te, impiastro!” replicò scocciato e continuando imperterrito a sciacquarsi con cura.

Aah! Lei è proprio una carogna a prendersela con le persone assenti...Forse perché sa che non avrebbe speranza di scamparla con il mio maestro?” brontolò Fran e per una volta Bel colse una nota stizzita nelle sue parole.

Il Varia non continuò il battibecco, semplicemente decise di comportarsi come un principe ed ignorò, per quanto possibile, la presenza ambigua dell'illusionista.

Non era per motivi complicati o maliziosi che aveva scelto Belphegor come sua vittima, semplicemente gli dava soddisfazione.

Disturbare gli altri componenti dei Varia non sarebbe stata la stessa cosa dal momento che avrebbe potuto rimetterci seriamente la pelle ed aveva appena vent'anni, non gli sembrava il caso di tirare le cuoia ad una così giovane età.

Con il senpai rischiava al massimo qualche graffietto poiché Belphegor non colpiva mai i suoi punti vitali, non vi riusciva a causa delle distorsioni illusorie che Fran stesso creava per fargli sbagliare la mira.

Lussuria gli si sarebbe incollato addosso come una cozza se solo avesse provato a tormentarlo un po' con i suoi trucchetti: aveva messo in conto che quella perversa drag-queen potesse pure gioire degli eventuali abusi e dei maltrattamenti.

Levi...chi si ricordava di lui? Troppo impegnato a leccare i piedi del Boss, un altro pessimo soggetto per i suoi scopi; come minimo lo avrebbe ammazzato.

Squalo era già abbastanza suscettibile con Xanxus nei dintorni, Fran provava persino pietà di lui.

Belphegor era quindi matematicamente la vittima designata perfetta.

Il giovane illusionista non aveva impiegato molto a scassinare la porta del bagno privato del principe fasullo, si avvicinò al lavandino con il rubinetto d'oro a forma di un possente leone dalle fauci spalancate e, per divertirsi di più, fece notare la sua presenza.

Il biondo era sotto il getto della doccia, intento da ben mezz'ora ad insaponarsi i capelli ed il corpo con maniacale cura -perché lui era un principe figo, eh!- e non diede peso all'irritante intruso.

Bel-senpai, lo sa che stando troppo tempo in ammollo le verranno le branchie? Poi potrebbe diventare stupido come un pesce! Ah, mi sa che l'ho avvertita troppo tardi...” esordì il ragazzo dai capelli smeraldini, parlando in modo tale da farsi sentire di proposito dal Varia.

Ushishishi~ Non succederà, Fran. Non diventerò un anfibio idiota come te!”

Per tutta risposta l'illusionista aprì disinvolto il rubinetto dell'acqua calda del lavandino a tutta potenza.

Non ci volle molto prima che il getto della doccia divenisse ghiacciato a causa della comunicazione delle tubature dell'acquedotto ed un ululato rabbioso esplose dal box, misto a delle imprecazioni assai colorite.

Ushishishi~ Fran, prova a scappare e ti uccido!”

Ciò che dice è un controsenso, senpai, ogni persona sana di mente fuggirebbe da una così ripugnante figura.” replicò l'illusionista, riferendosi evidentemente al corpo nudo dell'assassino.

Quello che dico è legge perché sono il principe, sei tu ad essere tanto stupido da voler sfidare così il sottoscritto...” mormorò a denti stretti, saltando fuori dalla doccia e schizzando acqua ovunque.

Bel-senpai, la prego, si rimetta la sua infantile coroncina. Chissà che i suoi due unici neuroni si riconnettano in qualche modo...”

Ushishishi~ Ranocchia, inizia a fuggire!” lo minacciò facendo sgusciar fuori una triade di coltelli affilati che scagliò senza timore verso Fran.

Si decida una buona volta, non ho tutto il giorno per sentire le sue inutili minacce e...”

Il ragazzo non riuscì a finire la frase che l'avrebbe condannato a morte certa che riuscì appena a percepire il sibilo di un coltello il quale gli sfiorò la guancia, lasciandogli un taglietto da cui sgorgò qualche goccia di sangue.

“Ah, stavolta fa sul serio...” affermò il più giovane con sincero stupore, defilandosi verso il corridoio principale della magione.

Belphegor, il quale aveva sopportato fin troppo la fastidiosa presenza del suo allievo temporaneo, lo rincorse con solo un asciugamano di fortuna attorcigliato all'esile bacino dove spiccava la voglia a forma di mezza luna vicino all'ombelico, asciugamano che venne abbandonato alla rinfusa per strada perché intralciava i movimenti dell'assassino.

Oh, my~...” esclamò una voce in un acuto gridolino estasiato ed eccitato.

Belphegor e Fran si bloccarono quando sentirono quello spaventoso suono, il primo quasi addosso all'altro nell'atto di affondargli nella schiena uno dei tanti pugnali.

Si voltarono lentamente ed in fondo al corridoio videro un elettrizzato Lussuria che guardava di rimando il principino con uno scintillio diabolico poco rassicurante negli occhiali da sole.

“Ah...la perversa drag queen l'ha adocchiata, Bel-senpai.” mormorò il giovane dando di gomito al biondo per prenderlo in giro “Ora è lei che deve fuggire se vuole aver salvo il didiet...ehm, volevo dire la vita.” concluse con un'espressione apatica in viso.

Il problema non sarebbe sorto se fosse stato Squalo a trovarlo girare nudo per la magione, semplicemente gli avrebbe regalato un biglietto di sola andata per Fanculandia e, con una faccia inorridita e sdegnata, avrebbe preso il largo come uno squalo con una preda poco appetibile.

Mammon addirittura avrebbe colto l'occasione per fotografarlo e vendere le immagini sul web a prezzi esorbitanti...dopo essere svenuta per lo shock e l'emozione di vedere Belphegor come mamma l'aveva fatto, si intende.

Ma davanti a loro si trovava l'elemento più perverso e lussurioso dei Varia, colui che non era indifferente al fascino del nudo integrale maschile.

Oh, my~...” ripeté ancora con aria trasognata ed un versetto per nulla convincente “...Bel-chan, sei così carino! Mi viene voglia di abbracciarti e vestirti come una bambolina~!” esclamò portando le mani ai lati del viso e schiudendo la bocca in una smorfia estasiata.

Oh, merda.” mormorò il biondo, per nulla in imbarazzo nel farsi vedere in quelle condizioni in mezzo al corridoio principale, poiché era un modo come un altro per porsi al centro dell'attenzione e farsi rimirare, proprio come un principe.

Ciò che lo spaventò fu il rapido movimento di gambe che portò Lussuria a pochi centimetri da lui: era dannatamente veloce e la sua voglia di lottare per fuggire venne meno quando il più grande dei Varia iniziò a osservarlo attentamente e lodarlo con svenevoli e melensi complimenti sul suo bel corpicino.

Aah! Bel-chan, non avrei mai pensato che un folle e capriccioso genio come te nascondesse un qualcosa di così superbo!” mormorò.

Ushishishi~ sentito, Fran? Sono un principe anche nella bellezza!” sibilò diretto all'allievo di Mukuro, il quale si era accucciato in un angolino con il gigante copricapo calcato fin sopra gli occhi, mentre ripeteva in continuazione qualcosa di simile a: “Non vedo e non sento!” .

Al che, un irritato nonché incazzatissimo Belphegor rispose non troppo gentilmente al gesto dell'illusionista.

Purtroppo parli ancora troppo, è ora che io tranci quella lingua biforcuta!” sbottò facendo saettare i preziosi coltelli in aria, ma non riuscì nemmeno a scagliarli che il Varia del Sole se l'era caricato di peso sulle spalle, mozzandogli il fiato.

Ohohoh~!” la risata maliziosa di Lussuria riecheggiò nei corridoi mentre trasportava un traumatizzato Belphegor nella propria camera dispersa nei meandri della villa a fare chissà quali diavolerie di cui nemmeno il diretto interessato era curioso di scoprire.

Bel-senpai! Non si preoccupi, la verrò a prendere...” esclamò atono portando una mano a coppa di fianco alle labbra per amplificare la voce, sovrastando le imprecazioni e gli scongiuri del folle omicida.

La ragione principale a cui si poteva ricondurre la scelta di Fran della propria vittima era il puro e semplice divertimento personale ed il fatto che se la prendesse con lui ogni momento possibile la raccontava lunga.

Proprio per questo si assicurava del fatto che tornasse vivo dopo ogni incarico affidatogli da Xanxus. Conosceva Belphegor abbastanza bene per dire che ogni missione poteva essere l'ultima; non perché non fosse un abile combattente, bensì per le sue tendenze al masochismo che l'avrebbero condotto ad una lenta e sofferta morte per dissanguamento per il puro brivido di osservare il suo sangue scorrere e questo, Fran, non lo avrebbe mai permesso.

Non poteva permettere di farsi rubare il suo giocattolo preferito, come non poteva lasciar morire la persona che lui considerava speciale.

Ma il Varia della Nebbia sapeva che Lussuria non gli avrebbe mai concesso di tagliarsi le vene o di amputarsi una gamba pur di scampare all'agonia che lo attendeva, e fu quel pensiero a far comparire un ghigno malevolo sul viso angelico del ventenne.

...più tardi, forse.”.





Angolino dell'autrice

Oh, buon salve, gente ^w^
Vi dico subito che mi avete resa tanto contenta con le recensioni per il primo capitolo della raccolta ç///ç vi ringrazio immensamente, sono contenta che la mia diavoleria piaccia e che tante di voi aspettassero una Belphegor/Fran. Sì, perché ormai avevo anche io letto tutte quelle del sito =w= <3 Le ho amate infinitamente dalla prima all'ultima xD

Dunque, il titolo del secondo capitolo penso che dica tutto, no? “Ciò che eccita di più” è un riferimento a ciò che emoziona Belphegor e Fran. Nel primo caso abbiamo la mia interpretazione del motivo per cui Bel delira ogni volta che vede il suo sangue o.ò Mi prendo la responsabilità di tutto, so che magari non è per quello che il Varia si eccita, ma è a questo che servono le fanfiction, no?

Ciò che emoziona Fran, invece, è tormentare Bel in qualcuno modo umanamente esistente xD Sono troppo buffi, io li adoro <3

Poi c'è Lussuria <3 il che rende ancora più comica la situazione già di per sé astrusa xD Luss nee-san è insuperabile, tutti lo amano, è inevitabile u.u

Bene, ringrazio chi ha recensito coraggiosamente il primo capitolo e chi mi seguirà in questa tormentata avventura u.u

Alla prossima ^-^

Vostra, Nena Hyuga ^-^


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Capitolo 3
*** Are you afraid? ***


Di amorevoli dispetti ed inutili tentativi di omicidio



Capitolo 3 – Are you afraid?



Ushishishi~ Quella ranocchia schiatterà di paura appena mi vedrà e finalmente mi libererò dell'impiastro!” mugugnò soddisfatto il principe dei Varia.

Belphegor si infilò svogliatamente il costume di Carnevale che aveva trovato in uno scatolone nascosto sopra l'armadio di Lussuria: nessun essere umano con un po' di sale in zucca avrebbe voluto scoprire quali reconditi misteri si celassero dentro gli angoli più oscuri e polverosi del mobile in questione.

Il principino inorridì ripensando al contenitore troppo poco appariscente per non essere notato all'interno della stanza sfarzosa tutta fronzoli di sorella Luss ed era stato proprio quell'oggetto ambiguo e troppo comune ad attirare immediatamente la sua attenzione.

Non si sarebbe mai più tolto dalla testa l'immagine di un Lussuria vestito con un completino da cameriera sexy in similpelle nero, frustino, bracciali borchiati e manette annessi.

Belphegor non si pose nemmeno il quesito su chi potesse essere il malcapitato di turno che aveva avuto il privilegio di vedere il Varia dagli ambigui gusti sessuali conciato in maniera simile, e nonostante la noia e la mancanza di volontà del principe, quando si trattava di escogitare piani astrusi per mettere in imbarazzo -e magari far fuori- Fran, diventava reattivo e sadicamente fantasioso.

Ushishishi~ Lo farò indossare alla ranocchia per punirlo della sua sola esistenza...sempre se sopravviverà.” mugugnò tra sé e sé, pregustandosi il delizioso e divertente spettacolino del più giovane dei Varia con addosso abiti succinti -per non dire volgari-.

Dopotutto non era la prima volta che lo obbligava a mettere qualcosa contro la sua volontà, era successo anche per il gigantesco cappello a forma di rana; all'inizio l'aveva pure unto di colla pur di costringere Fran a tenerlo ben piantato in testa.

Bel-senpai...” si era lamentato l'ingrato allievo in quell'occasione “...non riesco più a toglierlo!” protestò mentre tentava di sfilarsi l'ingombrante copricapo.

Ushishishi~ Ovvio, l'ho cosparso di colla.” mormorò deliziato, un sorriso vittorioso prese vita sul viso appuntito del biondo.

È uno scherzo di pessimo gusto, senpai, proprio come è pessima la scelta del cappello.” brontolò Fran serrando la bocca con fare bambinesco.

Fingo di non aver sentito per la tua incolumità.” disse serio il più grande.

Mi sta stretto! Non voglio che questo coso schifoso mi spremi il cervello come la sua coroncina...” concluse strattonandolo dai lati gonfi e cicciotti.

Ushishishi~ Sempre se c'è un cervello in quella testa bacata!” replicò, spalmando sulla fronte dell'illusionista le nocche della mano chiusa a pugno.

Ripensando all'accaduto, il folle genio dei Varia provò un moto di compiacimento verso la sua idea di obbligare ad indossare il massiccio cappello all'illusionista; così facendo, infatti, avrebbe di sicuro evitato che il suo bersaglio umano morisse alla prima serie di coltelli scagliatigli contro.

Dopo aver chiuso la zip del costume carnevalesco, Belphegor fece una rapida riverenza davanti all'immenso specchio della sua camera e annuì soddisfatto.

Il vestito era una rappresentazione di un vecchio fantasma appartenente alle antiche tradizioni veneziane; era piuttosto semplice, senza fronzoli in eccesso come la maggior parte dei costumi carnevaleschi volevano, quasi completamente nero a parte i guanti in velluto rosso rappresentanti delle mani scheletriche ed insanguinate, e comprendente di una maschera bianca che ricopriva l'intero volto.

Una sfarzosa rappresentazione della morte, in sostanza.

Si sorprese di essere venuto meno alla sua accidiosa personalità e non poté che lodare sé stesso per l'inventiva, avvolgendosi, come tocco finale, in un mantello rigorosamente nero e logoro.

L'assassino si appostò dietro l'angolo del corridoio della magione dei Varia giacché aveva calcolato che la sua vittima sarebbe uscita da lì a pochi minuti dal bagno.

Fran varcò l'ampia soglia della vasca comune e si diresse, come nei piani di Bel, verso la cucina per uno spuntino serale.

Fu allora che Belphegor usò i suoi fidati coltelli diabolici per tagliare i cavi dei lampadari sopra le loro teste -tanto di soldi ne avevano a palate per ripararli- e, non appena sentì il ragazzo in preda allo sgomento, sbucò fuori dal suo nascondiglio per coglierlo alle spalle e terrorizzarlo.

Una piccola fiaccola prese forma tra le mani dell'illusionista, capace, ovviamente, di materializzare qualsiasi cosa lui desiderasse, e la luce rischiarò una piccola porzione del corridoio andando a smascherare la posizione del fantomatico spettro sanguinario.

Ushishishi~ Dì le tue preghiere, rana!” mormorò con tono volutamente gutturale.

Il ragazzo più giovane si bloccò di colpo, gli occhioni verdi puntati sul mantello nero di quello che pareva proprio...

Ah! Uno shinigami! Aiuto!” gridò il possessore della fiamma della Nebbia, alzando le braccia all'aria e mettendo su un'espressione terrorizzata.

Ushishishi~ Paura, eh?” sibilò l'assassino dai capelli biondi, avvicinandosi.

No, Bel-senpai, volevo solo darle un po' di soddisfazione per poi sfotterla ulteriormente della sua pessima sceneggiata. E non sono più un moccioso, è finita l'età in cui avevo paura degli shinigami.” sentenziò con il suo solito tono greve, portando l'indice della mano destra verso l'alto, a mo' di insegnante.

Tu, bastardo...”

Bel-senpai, mi dice che cosa sta facendo conciato in quel modo ridicolo?” volò la seconda frecciatina che andò ad innervosire maggiormente il Varia.

Ushishishi~ Che domande, volevo farti schiattare di crepacuore!” rispose con una gentilezza del tutto fasulla ed ambigua.

Non le sembra di essere un po' troppo cresciuto per mascherarsi e giocare a nascondino al buio? O le è venuto il feticcio del cosplay?” continuò ignorando i coltelli che spuntarono minacciosi da sotto le lunghe maniche scure del vestito.

Fran, appena ti acchiappo ti concerò in modo così vergognoso che non oserai più mostrare quella tua brutta faccia bitorzoluta da rospo!” sbottò togliendosi il mantello e lasciandolo in mezzo alla strada.

Oh-ah! Bel-senpai, lei è un pervertito! Cosa voleva farmi? Costringermi ad indossare l'abito da cameriera pornografica della perversa drag queen?” chiese con stupore, iniziando ad indietreggiare.

Ushishishi~ Già! Eh...e tu come fai a...” domandò uno sconcertato Belphegor il quale esitò per un istante nel suo repentino scatto per acciuffare l'illusionista.

Fran alzò le spalle in segno di menefreghismo, assumendo un'espressione disinvolta ed annoiata, tipica di quando stava pensando ad un modo atroce e malevolo per distruggere psicologicamente Belphegor.

Mah, chissà...” rispose malizioso.

Nemmeno sotto tortura Fran avrebbe ammesso che, tempo addietro, aveva scoperto lui stesso quel particolare abito succinto e si era sempre posto il quesito di sapere come risaltasse sul corpo ben disegnato del suo superiore, anche se il fine ultimo era quello di inventarsi un nuovo metodo per beffeggiarsi del principino.

Con uno schiocco di lingua, il giovane materializzò il vestito incriminato proprio addosso al biondo, gustandosi, senza darlo troppo a vedere, la demenziale figura di Bel mezzo nudo tronfio di collera.

Una fila di coltelli si fiondò contro l'illusionista, il quale si scansò e le tende alle sue spalle furono ridotte a brandelli.

Aaah~ Bel-senpai, lei è proprio un disastro...poi mi toccherà nascondere le prove del suo casino!” bofonchiò accusando un pugnale con il suo cappello.

Guardò i rimasugli di ciò che rimaneva dei tendaggi rosso cupo, un pomposo colore per una sfarzosa villa di assassini molto appariscenti, e sbuffò esasperato.

E con quelle come la mettiamo? Mica posso dire che una cameriera impazzita le ha fatte a pezzi...”

Ushishishi~ Che ne dici se le rattoppiamo con la tua pelle, rospo?”

Con estrema e studiata lentezza, Fran si toccò entrambe le braccia e si pizzicò per saggiare la consistenza della propria pelle, fingendo di prendere seriamente la minaccia dell'altro, ma l'attenzione del ragazzo dai capelli smeraldini fu catturata da ben altro...ossia ciò che risaltava all'occhio in quel delirante episodio: se l'avesse adocchiato, non era poi tanto sicuro che sarebbe sopravvissuto ad un secondo assalto da parte di Lussuria...






Angolo dell'autrice

Oh, come mi sono divertita a scrivere questo capitolo XD No, dico davvero, me la ridevo da sola mentre ticchettavo sulla tastiera con una faccia da pervertita che, ehm...u_ù Bel e Fran mi fanno decisamente male, mi riservo tutto per i prossimi capitoli.

C'è poco da spiegare, insomma, qui si fanno i dispetti a vicenda, e mi sono sempre immaginata che nella camera di Lussuria ci fossero strani oggettini dai dubbi utilizzi e fattezze XD

Ovviamente un po' di sana provocazione da parte di Fran ci sta sempre...

Good, credo di aver detto tutto, anche se mi dispiace che il capitolo sia venuto un po' corto e che non si siano visti altri Varia, ma prometto che nel prossimo ci sarà come ospite d'onore niente meno che...°^° eh, no, non ve lo dico! Dovete leggere e scoprire da soli chi sarà il prossimo Varia vittima del mio esperimento u.u Ma vi do un piccolo suggerimento...se nel secondo capitolo è apparsa sorella Luss e Levi e Gola Mosca non li considero...chi manca? =w= Lo scoprirete, kasuga! -la citazione dice tutto xD-

Colgo l'occasione per ringraziare immensamente tutte le persone che hanno visitato, messo tra le Seguite e le Preferite questa diabolica raccolta o_o sono scioccata! Vi ringrazio tanto T///T <3


Vostra, Nena Hyuga ^-^

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Capitolo 4
*** Save me ***


Di amorevoli dispetti ed inutili tentativi di omicidio




Capitolo 4 – Save me



Belphegor diede un'occhiata ammirata alla sua opera e asserì con un cenno della testa che, sì, era tutto perfettamente pronto.

“Ushishishi~ Così dovrebbe andare bene...”.

Ultimamente prendersi cura del marmocchio illusionista era diventato il suo passatempo per scacciare la noia che lo pervadeva quotidianamente, e da una parte era entusiasta di avere un animaletto -letteralmente, lo considerava tale- per casa da poter torturare.

Quel pomeriggio non aveva badato a risparmiare le energie per poltrire comodamente sulla sua poltrona preferita che, in mancanza di uno scranno regale, era diventata il suo trono personale.

Il biondo assassino si era impegnato per tessere l'intricata e fitta rete di fili taglienti ed infimi che solitamente usava per imprigionare le vittime ed immobilizzarle: se era sua abitudine guardare l'angoscia ed il dolore impresso nelle loro iridi, quel giorno si sarebbe goduto appieno l'appagante sensazione di veder sfigurato di paura il volto di Fran.

Se c'era una cosa che mandava in bestia Prince the Ripper era proprio il fatto che qualcuno non provasse terrore nei suoi confronti; con il novellino dei Varia si era sbizzarrito ed era arrivato addirittura a vegliarlo la notte, concentrando il suo istinto omicida per provocargli incubi.

In quell'occasione, la mattina dopo Fran si era svegliato tranquillamente affermando di aver sognato di essere partecipe di un film dell'orrore alquanto scadente con Belphegor come regista e, sempre allora, pure Squalo aveva temuto il peggio per il talentuoso illusionista, mentre un premuroso Lussuria tentava di dividere i due “figlioletti pestiferi”.

Quel giorno, invece, Bel aveva piazzato la sua ragnatela mortale sul pianerottolo appena sopra le scale principali della magione, un palcoscenico in grande stile ed a dir poco vistoso per un assassino dalle manie di egocentrismo. Era una fortuna che i fili fossero assolutamente invisibili ad occhi inesperti e nemmeno contro luce li si poteva scorgere scintillare sinistramente assetati di carne e sangue umani.

“Bel-senpai, cosa sta combinando? Perché sta rimirando il nulla davanti all'ingresso principale?” esordì la voce della vittima alle sue spalle.

Il tono di voce flemmatico e privo di sfumature dell'illusionista sorprese l'assassino più geniale dei Varia, il quale fece scomparire il suo solito e smagliante sorriso.

“Nh?” mugugnò il biondo, fingendo di non capire a cosa alludesse.

“Sembra più imbecille del solito, senpai.” asserì pacato, rivolgendo un'occhiata curiosa all'altro.

“Ushishishi~ E tu sembri più sfrontato del solito, rana! Perché diavolo non sei in camera tua, eh?”

Belphegor diede le spalle alla sua opera d'arte, cercando di coprirla agli occhi apparentemente distratti del più giovane; forse sarebbe ancora riuscito a farlo cadere in trappola con qualche stupida scusa.

“Ci stavo andando, ma forse non si ricorda che è stato proprio lei a mandarmi in cucina a lavare i piatti.” sbottò scocciato: quello non era di certo un lavoro adatto ad un ufficiale dell'elité di assassini della famiglia Vongola.

Il genio dei Varia lo guardò con scetticismo, dubbioso se credere o meno alla sua storia.

“Non mi ricordo di averti mai detto una cosa simile.” ribadì il più grande, portando le mani ai fianchi e fissandolo con cattiveria, occhiata che non venne vista a causa della lunga frangetta, ma che si poteva ben interpretare grazie al sadico sorriso.

“Allora è stupido.” sentenziò Fran semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, ma l'offesa non venne recepita dal principe che stava già meditando un piano “b” per poter far cadere la vittima nel suo inquietante gioco scaccia noia.

Proprio in quel momento, mentre entrambi erano impegnati a guardare altrove ed a pensare ad un modo per fregare l'altro, il Boss indiscusso dei Varia uscì dalla sua camera per scendere in cucina a fare il suo solito spuntino delle cinque del pomeriggio -il che comprendeva un intero arrosto di agnello innaffiato con una generosa quantità di vino-.

Xanxus, con la sua famosa pigrizia e la sua grazia pari ad un elefante zoppo, fece sbattere la porta della sua stanza appena ne uscì, attirando l'attenzione di Belphegor e Fran ancora intenti a discutere al pianerottolo inferiore.

“Il suo egocentrismo la porta a fare delle cose troppo ovvie e vistose, Bel-senpai. L'irritabile Boss ha fame e scenderà da quelle scale.”

“Tu, bastardo! Muoviti a salire quei gradini e ammazz...ehm...ad andare a riposare.” si corresse, cambiando addirittura il tono di voce in uno zuccheroso quanto ansioso sibilo.

Ormai, però, era troppo tardi.

Un urlo iracondo ed agghiacciante squarciò l'aria nella magione dei Varia, seguito da un ruggito furibondo proveniente dal Boss.

“Chi di voi fecce ha combinato questo casino?!” tuonò rimanendo incastrato nelle prime ragnatele, proprio sui primi gradini dell'imperiosa scala.

Xanxus, incapace di mantenere la calma, perse il suo già scarso autocontrollo e sbottò con varie imprecazioni riguardo a “prendere a calci il culo di un principe di sua conoscenza”, il quale si trovava fortuitamente di fianco alla scalinata, nascosto dal corrimano in marmo.

Era impossibile per il Boss non distinguere le tecniche di omicidio dei suoi sottoposti, men che meno quella del più geniale e pazzoide di tutti i Varia, e fu lì che Belphegor si rese conto che l'unica soluzione era nascondersi. Almeno finché le cicatrici sul corpo di Xanxus non tornassero alla loro normale dimensione, dacché stavano aumentando drasticamente a causa della sua Ira.

“Fran, fa sparire quei fili con le tue illusioni. E' un ordine!” disse il biondo premurandosi di abbassare la voce.

L'illusionista, d'altro canto, fissò con sguardo vacuo l'assassino, inclinando la testa con fare innocente e svogliato, fingendo di non capire dove stesse il problema.

Il tempo stringeva. Xanxus non avrebbe impiegato molto a bruciare con le sue fiamme dell'attributo Cielo i taglienti fili che lo tenevano prigioniero, in cui si stava intricando sempre più a causa dell'impeto della rabbia che lo muoveva.

“Uhm?” mugugnò come se il caso non fosse suo e, in effetti, Fran non aveva alcuna colpa di ciò che stava succedendo, ma vedere il suo superiore in difficoltà stava risultando più divertente del previsto.

“Se non lo fai ti ammazzo con le mie mani...” aggiunse minaccioso Belphegor, puntandogli un coltello argentato alla gola.

“Come farà ad uccidermi se il Boss la manderà all'altro mondo prima, Bel-senpai?” chiese atono, parlando lentamente di proposito per incrementare l'ansia del Varia.

“Sono un principe e non posso morire. Male che vada resusciterò e ti ucciderò in seguito.” affermò sorridendo malignamente.

“Il suo discorso non ha senso. Lei è proprio un idiota!”

Un boato simile ad un secondo ruggito fece vibrare le finestre della maestosa villa. Xanxus doveva aver finalmente liberato le fiamme ed incenerito la trappola mortale di cui era caduto accidentalmente vittima.

“Mi correggo, lei è un idiota morto.” mormorò Fran alzando un dito con fare saccente e socchiudendo gli occhioni verde smeraldo.

Far sparire i fili era ormai inutile, però poteva sempre ricorrere ad uno stratagemma per nascondere Belphegor.

“Ma dato che non voglio dover pulire il vostro sangue per punizione, senpai, la salverò io.” asserì eroicamente, rimanendo impassibile ed imperscrutabile.

Fran sbatté le palpebre e schioccò la lingua in un suono irritante e rumoroso che sapeva da presa in giro, e fece come gli era stato ordinato dal suo superiore.
Afferrò Belphegor per la giacca di pelle firmata Varia e lo trascinò all'interno della prima stanza vuota accessibile nel corridoio, il tutto coperti da una nube di fumo color indaco che li rendeva invisibili agli occhi già di per sé distratti di Xanxus.

L'illusionista coprì con una mano la bocca del genio per evitare di fargli scappare un'inevitabile risatina in degno stile del principe, ma il timore -per non dire terrore- che il Boss li scoprisse aveva ammutolito Bel, il quale se ne stava con la schiena piantata contro il muro della stanza semi-buia e deserta.

“Bel-senpai, la prego, faccia più attenzione la prossima volta che tenta di uccidere qualcuno.” lo rimproverò con una punta di soddisfazione nella voce, la quale venne colta all'istante del più grande, irritandolo maggiormente.

“Ushishishi~ Detto dalla vittima stessa sembra una barzelletta.” replicò sadicamente divertito.

“Si ricordi che le ho salvato il suo principesco fondo-schiena, dovrebbe come minimo essermi grato a vita.”

“Ushishishi~...” il tono della risata si abbassò drasticamente “...e che diavolo vuoi, rana? Che ti ringrazi e ti applauda?” mormorò stizzito, sperando di poter fuggire via da quella situazione il prima possibile.

“Ora che me lo fa presente, senpai, potrebbe anche ricompensarmi con qualcosa.”

Belphegor vi rifletté mentre vide la mano dell'illusionista scivolare rapida sul pomello della porta, minacciandolo così di farlo scoprire.

“Cosa desideri? Un bacio per trasformarti in un essere degno della mia presenza, forse?” buttò lì con tono talmente sarcastico da non credere nemmeno in tali parole.

“L'ha detto lei, Bel-senpai.” rispose atono il più giovane, voltandosi quel tanto per avere una minima distanza dal volto spigoloso del Varia “...ed io che volevo mi prestasse per un giorno la sua coroncina.” concluse apatico.

Belphegor, attonito per il meschino giochetto di furbizia in cui era caduto a causa dell'allievo, parve riflettere seriamente sulla proposta del giovane illusionista, portandosi entrambe le mani ai lati del viso spigoloso e dai tratti crudeli. Quel rospo era riuscito ad incastrarlo senza aprire bocca...

Il sorriso smagliante era stato sostituito da una smorfia di indifferenza; arricciò il naso con fare pensieroso, mugugnando di tanto in tanto contemplando i pro ed i contro delle due opzioni.

Fran attese paziente, non aveva fretta di uscire e dover spiegare al Boss lunatico ed al capitano capellone come il colpevole fosse scomparso grazie ad un miracolo, giacché ne sarebbe andato di mezzo pure lui alla ramanzina e di certo non aveva voglia di ascoltare le urla spacca-timpani del comandante Squalo.

Infine Belphegor decise.

Sorrise sghembo, accompagnando i suoi gesti con una risatina diabolica e raccapricciante, ma non tirò fuori una serie di coltelli come era solito fare in quelle occasioni, semplicemente afferrò saldamente le spalle di Fran e lo tirò verso di sé, accostando le sue labbra a quelle del giovane.

Il cappello a forma di rana cadde e rotolò a pochi metri di distanza, poiché impediva all'assassino dei Varia di continuare le sue trattative.

Il guardiano della Nebbia, dal canto suo, non mutò l'espressione vaga che abitualmente manteneva, ma socchiuse gli occhioni verdi concentrandosi sulla sensazione umida e calda della sottile bocca del suo superiore, il quale morse debolmente il suo labbro inferiore facendogli intendere che il bacio era definitivamente concluso.

“Ushishishi~ Ricordati sempre, Fran, che io sono un principe e la mia corona non si tocca.” soffiò il biondo, prendendo il viso dell'allievo tra le mani e avvicinandolo al suo ancora una volta, senza però toccarlo.

“Bel-senpai, ma se lei è un principe ed io sono il rospo...come mai non mi sono trasformato? Forse è perché lei è davvero un principe fasullo, eh?” domandò un apatico Fran, il quale non sembrava minimamente scosso dall'accaduto.

“Tu, maledetto bastardo!” ringhiò sdegnato, afferrando un coltello e notando solo in un secondo momento la mancanza di un ingombrante particolare.

“Ushishishi~ Non mi pare di averti dato il permesso di toglierti il cappello, moccioso.” affermò stizzito.

“Se non si ricorda è stato lei a farlo cadere, senpai, ma era così preso dal baciarmi che non ho voluto interromperla.” rispose, ancora seduto accucciato davanti le ginocchia dell'altro.

Fran si riteneva decisamente soddisfatto, avrebbe lasciato dire qualunque cosa a Belphegor per evitare l'imbarazzante argomento del bacio, ma il guardiano della Nebbia era conscio che la coroncina se la sarebbe potuta fabbricare con una mera illusione con un semplice schiocco di dita. Il divertimento sarebbe stato assicurato poiché Prince the Ripper non avrebbe mai permesso che un altro membro dei Varia indossasse un diadema come il suo e gli avrebbe dato la caccia per il resto della giornata.

Una semplice apparizione e tutto si sarebbe risolto senza alcunché di imbarazzante, e Fran scommetteva che lo sapeva anche il suo diabolico e sanguinario senpai.






Angolo dell'autrice


Chiedo umilmente scusa per il ritardo ç_ç

Ho avuto dei problemi, tanti problemi (?) e ovviamente io scrivo solo quando sono in fase di studio matto pre-esame universitario, ma è del tutto normale. Più o meno...

Bene, dunque, mi dispiace per questo capitolo che non è venuto comico come lo desideravo. Ha piuttosto preso una piega molto provocatoria, ma mai totalmente sentimentale perché, quando si parla di Belphegor e Fran, è inevitabile che ci sia un'ombra di gag comica xD Se poi comprendiamo anche Xanxus il gioco è fatto u.u

Perdono. Chiedo umilmente perdono ancora ç.ç
Ah, dimenticavo di ringraziare tutte le persone che hanno aggiunto la fanfiction tra le seguite e le preferite. Siete tanti e mi piacerebbe avere una vostra opinione in merito ai capitoli finora pubblicati ^-^ Non mordo a morte nessuno, promesso >-<

Alla prossima allora u.u E chi sarà mai l'ospite d'onore tra i Varia? A VOOOOOOIIIII l'ardua sentenza uwu


Vostra, Nena Hyuga <3




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