A volte è dura essere una Superstar! di MartinaOneDirection (/viewuser.php?uid=202350)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un viaggio nello scatolone dei ricordi del Liceo ***
Capitolo 2: *** Primo giorno nella capitale ***
Capitolo 1 *** Un viaggio nello scatolone dei ricordi del Liceo ***
HARRY
Ultimo giorno ad Holmes Chapel.Mancavano poche ore prima del
trasferimento nella mia nuova casa a
Londra,e Cindy (mia sorella) mi aiutava
a scegliere le varie cose da portare e quelle che invece avrei lasciato in
soffitta a casa dei miei.
Il mio nome è Allyson,ho diciotto anni e ho sempre vissuto
con i miei,ma ultimamente avevo un chiodo fisso per la testa, dovevo partire.
Dovevo andare via da Holmes Chapel,adoravo la mia cittadina,ma quello non era
il luogo adatto in cui dovevo vivere,Londra lo era.Non qui.
-Ally,guarda che cosa ho trovato!- Disse mia sorella con
tono stupefatto.
Mi girai verso di lei e vidi che stava aprendo uno scatolone
sul quale c’era scritto ‘Ricordi del Liceo’.Lo aprimmo.
All’interno dello scatolone trovammo: La mia vecchia uniforma
da cheerleader e i miei pompon, la foto
del diploma,la foto dell’ultima partita di basket che i ragazzi dell’ultimo
anno giocarono ed infine una foto con le mie due migliori amiche:Claire e Megan.
-Wow! Quanti ricordi dietro delle foto- Dissi sorridendo,ricordandomi i tempi del
liceo.
-Aspetta Ally,non è ancora finita.Sotto la tua uniforme c’è
una scatola rosa a forma di cuore.Che cos’è?- Mi chiese mia sorella.
-Non aprire quella scatola,è robaccia!- Risposi con tono
agitato.
-No,sono curiosa. Voglio aprirla!- E così dicendo scappò di
sotto e l’aprì.
All’interno della scatola c’erano delle foto e delle vecchie
lettere che mi aveva scritto il mio ex ragazzo del liceo.
-Chi sono gli White Eskimo?- Mi chiese lei un po’ perplessa.
-E’ la vecchia band in cui suonava il mio ex- Risposi con tono abbastanza malinconico.
-Dai vieni ti racconto di lui,tanto so che vuoi sapere di
più- continuai dicendole,ed insieme ci sedemmo sul mio letto.
-Il ragazzo nella foto è Harry Styles,quel tizio che fa’
parte della band degli One Direction. Io e Harry siamo stati insieme per dieci mesi quando avevamo sedici anni.
Eravamo molto innamorati,ci volevamo bene,facevamo molte cose insieme,ci
divertivamo. Per me lui non era solo il mio ragazzo,era anche il mio migliore
amico. Un giorno andai ad un concerto della sua prima band,e si,quel ragazzo
aveva del talento,un grandissimo talento. Dopo pochi mesi ha deciso di provare
ad entrare ad X-factor,e ci è riuscito,tuttavia dopo due settimane mi spedì una
lettera.Doveva fare una scelta:O me,o il suo sogno.
E per dove è arrivato oggi,mi sembra ovvio che abbia scelto
il suo sogno.
Quando ricevetti quella lettera ero arrabbiata,avevo tanta
voglia di tirargli un bel ceffone su quella sua adorabile faccia,ma poi…poi ho
capito che se fossi stata al suo posto anche io avrei rinunciato a lui per
seguire il mio sogno,quindi col passare dei giorni la rabbia passò,ceravo di
dimenticarlo,ma oramai tutti i giornali inglesi,le radio,la televisione parlava
di loro “Gli One Direction,la nuova boyband destinata ad avere un successo
planetario”, ogni giorno nascevano nuove pagine su Facebook dedicate a loro,e insieme
a queste nascevano sempre nuove storie che ritraevano Harry come un ragazzo
attratto dalle donne facili,a volte anche più grandi di lui. Tutto questo mi
faceva stare male,perché infondo non sono mai riuscita a dimenticarlo del
tutto.
Cindy.Tu, Megan e Claire siete le uniche a conoscere la mia
relazione con Harry,non devi farne parola con nessuno.Nessuno.Chiaro?-
-Certo sorellina,d’accordo. Comunque,non è che tu sei ancora
innamorata di Harry?- Mi chiese.
-Ma cosa dici!Lui non si ricorderà nemmeno più di me…-
Risposi.
-Sono passati solo due anni,le persone non si dimenticano
tanto facilmente- Mi disse lei.
-IO NON SONO PIU’ INNAMORATA DI LUI,STORIA CHIUSA! Ora
continuiamo a fare le valigie che domani mattina devo partire.- Le risposi cercando di mascherare tutto il
mio imbarazzo.
Insieme allora preparammo le valigie e dividemmo le cose da
lasciare a casa da quelle che avrei poi portato nel mio nuovo appartamento.
-E questa foto di voi due piccioncini la mettiamo in
soffitta?-Mi chiese lei prendendomi in giro.
-No,quella scatola la porterò con me. Non guardarmi con
quella faccia,sono solo ricordi.- Risposi io tirandole un cuscino addosso.
-Ceeeerto,solo ricordi- Mi disse lei con tono sarcastico.
Una volta che finimmo di sistemare tutto la stanchezza si
impadronì dei nostri corpi,tant’è che
non andammo neanche a cenare perché preferivamo restare nei nostri lettini a
dormire.
Cindy dormiva beata già da venti minuti abbondanti,mentre io
fissavo sul comodino la foto di me e Harry mentre ci baciavamo. Sembrava tutto
così perfetto allora,credevo che eravamo la coppia perfetta,quella che non si
sarebbe mai potuta separare,mentre invece .
Nella testa mi frullavano milioni di domande, del tipo: “Si
ricorderà ancora di me?”; “Sono state importante per lui come lui lo è stato
per me?”; “Dove vivrà ora?”; “Avrà una ragazza?” e cose simili.
Dopo tanto pensare Morfeo si impadronì di me,ed in me’n che non
si dica mi ritrovai in un posto surreale
dove tutto è possibile,”Il mondo dei sogni”.
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Capitolo 2 *** Primo giorno nella capitale ***
harry
Erano
le undici e mezza del mattino e dopo essermi preparata papà mi aiutò a portare
le valigie alla macchina.
-Buona fortuna,spero che a Londra ti troverai bene. Ricorda,per qualsiasi cosa
chiamaci,noi correremo a soccorrerti in un baleno.- Disse abbracciandomi.
Papà era un tipo iperprotettivo,non si sarebbe mai aspettato che la sua
piccolina,quella che ogni volta che faceva un brutto sogno correva nel suo
letto,sarebbe poi diventata un’adulta.
-Papà,a Londra non sarò da sola,ci saranno Claire e Megan con me-
Anche la mamma e Cindy vennero di fuori. Nessuno di noi sapeva cosa dire,così
ci riunimmo in uno di quegli abbracci di gruppo,quelli che vorresti non finiscano
mai,ma purtroppo anche le cose più belle sono destinate a finire.
-Ci mancherai tanto- Disse la mamma.
-Ricordati di mandarci una cartolina da Londra e non dimenticare di chiamarci
al tuo arrivo.- Disse Cindy con le lacrime agli occhi.
-Cindy,mi verrai a trovare appena mi sarò sistemata. Promesso.- Le risposi
abbracciandola.
Una volta che i saluti finirono mi misi in macchina. Salutai la mia adorata Holmes
Chapel e con lei ogni ricordo che mi riconduceva a quella cittadina.
Entro tre ore circa sarei arrivata a
Londra e lì sarebbe iniziata la mia nuova vita. Avevo già tante cose in
mente,ma la prima sarebbe stata quella di trovarmi un lavoro part-time .
Accesi la radio per far sì che le ore
del viaggio passassero quanto prima,e così fu’.
Una volta arrivata a Londra posai la macchina in un vialetto residenziale e
chiamai Megan.
-Meg,sono Ally. Sono arrivata,mi daresti il numero dell’appartamento?-
-Ehi Ally,non vedo l’ora di riabbracciarti,comunque
il numero è il 327. Abbiamo anche una sorpresa per te ragazza- Disse lei
-Non vedo l’ora di arrivare,ora sono fuori il numero 320,sarò lì da voi fra
pochissimo- Dissi riattaccando.
“321,322,323,324,325,326,eccolo!Il 327,sono a casa.” Pensai
Salii le scale che portavano al nostro appartamento. Bussai. Megan e Claire mi
aprirono e quando i nostri sguardi si incrociarono iniziammo ad urlare come tre
bambine,eravamo felici di passare di nuovo del tempo insieme,ma più di tutto
eravamo felici perché uno dei nostri sogni si era realizzato. Ora vivevamo
insieme.
Dopo una lunga serie di grida e di abbracci le ragazze mi portarono in salone. Una
volta che aprirono la porta vidi un grosso cartellone con scritto “Welcome Ally”
tutto colorato e gremito di nostre foto di quando eravamo bambine. Sul tavolo c’era un sacco di roba da mangiare e
anche una grossa torta al cioccolato a due strati con scritto il mio nome.
-Avete fatto tutto questo per me?- Chiesi io quasi commossa.
-No,l’abbiamo fatto per la nostra migliore amica. Quasi mi dimenticavo di dirti
che ti ho trovato un lavoro- Disse Claire con un grosso sorriso sulle labbra.
-Un lavoro?E dove?- Chiesi perplessa.
-Da Nando’s,un ristorante nella zona,farai inizialmente la cameriera lì per
guadagnare un po’ di soldi e poi studierai recitazione quando avrai del tempo
libero. Domani sarà il tuo primo giorno di lavoro- Rispose Claire.
-Claire,sei molto gentile,ma non ho alcuna esperienza come cameriera,e poi
vorrei trovare comunque un lavoro un po’ più dignitoso,come per esempio
lavorare in una biblioteca-
-Ally,senti Nando’s è uno dei migliori ristoranti di Londra e ti
pagano ben 700£ al mese,sono tanti soldi
per una ragazza di diciotto anni.Daaaai provaci!- Disse Claire facendomi gli
occhioni da cucciolo indifeso.
-Va bene,se ci tieni tanto domani farò una prova-Le risposi.
-Siiii!Sei la migliore!-Esclamò lei.
Una volta che finimmo di mangiare tutte quelle schifezze che c’erano sul tavolo
andai a sistemare le mie cose nella mia nuova camera e infine chiamai i miei genitori per avvisarli che il
viaggio era andato bene, e che ero arrivata a casa sana e salva.
“Toc,toc”
-Avanti!-Risposi.
-Wow,la tua camera è fantastica ora!-Mi disse Megan
-Grazie Meg-
-Sono circa sei mesi che non ci vediamo,e devo dire che sei ancora più figa di
quando ti avevo lasciata,amica-
-Anche tu sei uno schianto,ciccia!-Le risposi
Effettivamente credo che non mi possa proprio lamentare del mio aspetto
fisico,certo sono alta un metro e sessantacinque,ma non mi lamento. Ho dei
lunghi capelli biondi che mi arrivano al fondoschiena,dei grandi occhi
marroni/verdognoli,un naso dritto anche se leggermente a patata, una carnagione
abbastanza scura e delle carnose labbra dal colore roseo. La cosa che più amavo
di me era il mio sorriso,perché molte volte era proprio quel mio bizzarro
accessorio che mutava l’umore di numerose persone. L’unico mio difetto,anche se
non credo sia proprio un gran difetto è che non sono magrissima,anzi,sono
alquanto formosa,con questo non voglio dire che sono grassa,ma che col tempo ho
imparato ad apprezzare anche le mie “curve”.
Per quanto riguarda Claire e Megan,anche loro sono davvero belle. Claire è
altissima,è bionda proprio come me,solo che i suoi capelli le arrivano all’altezza
del seno. Ha dei grandi occhi scuri e un fisico mozzafiato.
Mentre Megan,è un po’ più bassa di me,riccia e bruna con degli adorabili occhi
azzurri. Anche lei come me non è particolarmente magra.
Io,Megan e Claire ci conosciamo da quando avevamo cinque anni,e d’allora non ci
siamo mai lasciate.Mai.
Quando ebbi finito di sistemare mi accorsi che si erano fatte già le
venti,tarduccio direi.
-Ragazze,la cena è prontaaaa!-Urlò Claire,e in men’che non si dica corremmo a
tavola a cenare.
Pasticcio di verdure. “Wow,la prossima volta cucino io” Pensai. Odiavo i cavolfiori
e i cavoletti di Bruxelles,e in quel pasticcio c’erano entrambi. Claire è
vegetariana,per questo cucina sempre verdure.Ma io e Megan non lo siamo,e non
potevamo mangiare solo verdure per tutta la vita.
-Ally,c’è una cosa che volevamo dirti da un po’…- Disse Megan con tono abbastanza
calmo e deciso.
-…vedi,il fatto è…- Continuò Claire.
-Mi state facendo spaventare ragazze,su,ditemi tutto!-
-Harry,vive a pochi isolati da qui. Ecco,l’ho detto!- Mi disse Megan ad una
velocità supersonica.
-Mmmh,ok! Nessun problema- Risposi cercando di mascherare tutto il mio disagio.
-Sei sicura Ally,che questo non è un problema?- Mi chiese Claire.
-Andandomene da Holmes Chapel credevo
che mi sarei lasciata alle spalle il mio passato,ma è evidente che non è
così.Dal passato non si scappa.In nessuna maniera-
-Scusa Ally se non te lo abbiamo detto prima,ma credevamo che dicendotelo non saresti
più venuta a vivere qui- Disse Megan
-Ragazze,non preoccupatevi,non è successo nulla.Ora scusatemi,vado a
letto.Notte!-
-Ciaao!-Risposero in coro.
Una volta in camera aprii la vecchia scatola a forma di cuore dove c’erano custodite
tutte le vecchie foto. Ne presi una. La guardai.
“Caro Harry Styles,perché non mi lasci in pace?Perché il tuo nome mi perseguita
dappertutto?Venendo qui credevo mi sarei liberta di te e del tuo ricordo,invece
ora scopro che abiti a pochi isolati da qui.Cosa vuoi da me? No,dai ricordi non
si scappa.I ricordi possono sfumarsi nel tempo,possono diventare meno nitidi,ma
non li dimenticheremo mai. “ Pensai,e mentre guardavo quella vecchia foto una
lacrima cadde sull’immagine delle nostre labbra che si sfioravano, così da
scambiare i colori della foto. Ma anche se quella si era rovinata,continuavo a
considerarla la mia foto preferita.Forse perché eravamo insieme,forse perché in
quella foto lo tenevo stretto tra le mie braccia o forse perché quella foto era
stata scattata in una delle più belle giornate che potei passare con lui.
Lacrima dopo lacrima,mi addormentai,d’altronde dormire era l’unico modo per
sfuggire dal suo ricordo,si,sempre se poi non me lo ritrovavo davanti anche nei
sogni.
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