Mi manchi

di Haley1994
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Caro George... ***
Capitolo 2: *** Caro Fred... ***



Capitolo 1
*** Caro George... ***


Caro papà,
ho fatto come mi hai detto e Gazza è sistemato.
Il professor Paciock mi ha parlato di Fred, a mamma non l’ho scritto, so che le verrebbe la malinconia.
Sono felice di averti come padre anche se quello vero ci guarda da lassù.
Non so perché parlo di lui. Ma mamma sembra cambiata dagli scorsi anni. È diversa, credo sia pronta per la vita. Prenditi cura di lei.
Ti voglio bene, Sofia.
 
Quelle ultime parole fecero piangere George Weasley al quale venne in mente quando Fred gli aveva consegnato una lettera prima che la guerra iniziasse. Forse se lo sentiva, chissà.
George prese dal cassetto del suo ufficio, tra le scartoffie, una lettera ingiallita.
Caro George,
lo sai anche tu che odio scrivere; io e te siamo uguali.
Ti chiederai perché questa lettera. Siamo realisti per una volta, abbiamo sempre scherzato, anche su questa Guerra, ma per una volta voglio essere serio.
So che se iniziassi questo discorso a voce faresti di tutto perché non riuscissi a portarlo a termine. Perciò te lo scrivo. Ti scrivo che qualunque cosa succeda ti voglio bene, lo sai, un bene diverso dai nostri fratelli. Siamo uno parte dell’altro. Noi Gred e Froge.
Però ti voglio chiedere un favore immenso, un favore che dovrai aver fede per il resto della vita. Fallo per me, fallo per il tuo Gred.
Prenditi cura dei Tiri Vispi Weasley, prenditi cura del negozio perché è come un figlio per noi. Riempilo ogni giorno di vita e quella vita servirà per andare avanti. Ti ricordi che volevamo che tutti ridessero sempre? Anche nei momenti più bui? Quello è il nostro posto per rendere felice la gente.

Prenditi cura di mamma e di papà, amali un po’ di più rispetto al solito perché vuol dire che li stai amando anche per me. Prenditi cura dei nostri fratelli. Sii un bravo zio quanto arriveranno i nipoti e non ti scordare di raccontare i nostri leggendari scherzi.
Ma soprattutto prenditi cura di lei, sei l’unico a cui posso affidarla, prenditi cura dell’amore della mia vita. Prenditi cura della mia piccola Davis.
Ti chiedo di esserle amico e confidente; non solo perché stia meglio ma anche perché stia meglio tu. In lei troverai sempre me. E quando avrai hai finito di vivermi in lei, non mi stupirò se inizierai anche tu a vivere di lei.
Tuo e uguale per sempre, Fred.
 
George:caro Fred.. mi sa che hai ragione..
In quel momento sentì la porta aprirsi e George ripose rapidamente via la lettera appena vide Serena entrare.
Io:ciao George..
George: ciao..
Io:ti ha scritto?
Domandò sorridendo. Quanto sei bella.
George:si..
Io:sono così felice..
George sorrise di rimando.
Quanto avrebbe voluto che lei fosse sua.
George:che ne dici se andiamo a festeggiare la nostra bambina?
Serena annuì ed entrambi uscirono dal negozio. Un negozio che custodiva tanti ricordi e tante promesse.
 

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Capitolo 2
*** Caro Fred... ***


Caro Fred,
sono passati undici anni e mi manchi ancora. Mi mancano i nostri scherzi, i nostri progetti per il negozio.
Mi manca come sognavamo e come volevamo che tutti ridessero sempre, anche nei momenti più bui.
Non so come sono riuscito a vivere in tutto questo tempo, se ci penso non ricordo nulla di questi ultimi giorni. Come se avessi un vuoto. Come se fossi andato in black-out.
Sento solo un dolore immenso nel petto. Una voragine che ogni giorno si fa più grande e mi sommerge.
Non sono più tornato a casa, ne’ alla Tana ne’ nel nostro appartamento, tutto mi ricorda te. Anche la nostra famiglia. Sono due mesi che non vedo la mamma. L’ultima volta che ho incrociato i suoi occhi sono stati al tuo funerale, da allora più niente. Mi manda sempre dei gufi e ogni tanto le rispondo per non farla preoccupare.
Ora vivo a Londra, tra i Babbani, cosa molto strana per me. Ma almeno sto lontano da quelle persone che, al solo guardarle, mi fanno pensare a te.
I nostri fratelli; Charlie, Bill, Percy, Ron e Ginny hanno qualcosa di te. Magari un gesto, il modo di porsi, il modo di dire o fare qualcosa mi fanno ricorda te.
È fa male. Fa tanto male, Fred. E poi se guardo lei sto ancora peggio.
Mi hai chiesto di proteggerla, se ti fosse successo qualcosa; ma non ci riesco. Lei ha qualcosa di te e mi fa paura. Perché più cerco di avere un contatto con lei più entrambi stiamo male.
“Prenditi cura della mia piccola Davis”.
Così mi dicesti, qualche giorno prima della Grande Guerra.
La tua piccola Davis. Hai continuato a chiamare Serena “piccola” per tutta la vita. Ma lei è non è piccola sta diventando grande. La tua ragazza è ormai una donna. Una donna che non è in grado di affrontare la vita da sola. Senza di te. Un paio di giorni fa, Ron mi ha sradicato via dal buco in cui vivo e mi ha portato davanti al nostro negozio.
Ron ora sta con Hermione. Direi che la Granger l’ha proprio cambiato; non è più stupido come prima.
Comunque, nostro fratello mi ha costretto ad aprire il negozio e giusto ieri Serena venne da me. Il suono del campanello attirò la mia attenzione, alzai lo sguardo e la vidi entrare.
Era bella, come lo è sempre stata, anche con gli occhi gonfi. Aveva lo sguardo di chi aveva pianto per giorni e giorni.
Non parlammo subito, aspettammo entrambi di essere pronti.
Sapevo che con Serena nessuna parola era abbastanza per descrivere quello che provavamo, e non ce n’era neanche bisogno, perché lo sapevamo.
Sapevamo cosa provava l’altro.
Iniziammo a parlare di stupidaggini e poi, ad un certo punto, mi guardò negli occhi e mi disse: “Questa vita è un inferno senza di lui.. ho voglia di morire George”.
A quelle parole ebbi un sussulto.
Non potevo permetterle di desiderare una cosa del genere, è la tua ragazza Fred. Era la tua ragazza. Quella che amavi. La ragazza che volevi sposare quando tutto sarebbe finito.
Ricordo ancora quando non stavate insieme e vi scambiavate quegli sguardi fugaci, quei sorrisi rubati e poi tutti quegli scherzi che le rifilavamo.
Ma lei non si arrabbiava. Non poteva arrabbiarsi con il suo Fred. Ti adorava troppo.
Lei vorrebbe che passassimo più tempo insieme, anche se soffre da morire. Ho paura. Ho tanta paura.
Perché in lei vedo te. Ovunque io ti cerchi ti trovo sempre in lei. Ho paura che quando avrò hai finito di viverti in lei, inizierò a vivere di lei.
E di questo non so se tu ne sarai felice. Ho paura, Fred. Ho paura e mi manca la mia parte perfetta. Ho bisogno di te.
Ti voglio bene. George.

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