The girl who couldn't forget

di Im a muffin
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** E' sempre il momento adatto per sparare cazzate ***
Capitolo 2: *** Faccia da culo fino in fondo ***
Capitolo 3: *** Wikipedia è nata per te ***



Capitolo 1
*** E' sempre il momento adatto per sparare cazzate ***



    


Danielle singhiozza in maniera spaventosa. Sembra che dalla schiena le stia per uscire un mostricciatolo e che una volta uscito quell'essere ci mangi tutti. Mi viene da ridere ma mi trattengo, seppellendo la bocca sotto entrambe le mani. Harry mi guarda truce. Non è il momento mima con le labbra. Ma grazie, lo so persino io che non è il momento.
il fatto è che in questo istante, mentre Danielle piange e mugola con le ginocchia strette al petto, mentre Liam cerca di consolarla ma vorrebbe soltanto andare ed ammazzare tutti per vendetta, mentre Niall e Zayn sono rigidi e immobili con lo sguardo fisso alla camera da letto dei "signori Payne" ed Harry borbotta incazzato qualcosa di incomprensibile, io mi sento depresso e, odiando questo stato di depressione, non c'è nulla di meglio che viaggiare un po' con la fantasia e sparare cazzate; anche se, quando c'è qualcuno ad ascoltarti e ridere, è tutto molto più divertente.
Il campanello suona due volte, con grande energia. Danielle scatta in piedi, i tacchi vertiginosi delle sue scarpe traballano un poco e lei barcolla ma, tenendosi salda alla spalla di Liam, evita una bella caduta. Lì si che avrei riso, accidenti.
-E' arrivata!- squittisce la ragazza -E' arrivata la polizia!!- la sua voce ha un'inflessione acuta ed isterica. Stringo le labbra mentre lei barcolla fino alla porta ed apre prima quella dell'atrio del palazzo, poi quella del loro appartamento.
-E' arrivata! E' arrivata- continua a ripetere, voltandosi verso di noi.
Oh. Mio. Dio.
Dicevo che era isterica? Naaah, diciamo soltanto che se in questo momento la vedesse uno psichiatra, non esiterebbe a rinchiuderla in un manicomio. Ce la vedrei bene, con indosso una di quelle belle vestaglie da ospedale che si chiudono sul retro. Anche se temo che questo la possa far svalvolare ancora di più per la totale assenza di stile e, soprattutto la scarsa abbinabilità che certe vesti hanno nei confronti delle scarpe col tacco. Ma immagino che questa sia la fine che farebbe qualunque ragazza, in un posto del genere.
Noto con enorme piacere che anche Niall è rimasto sconvolto da Danielle mentre invidio Liam per la sua calma.
-Tranquilla tesoro, ci penso io, torna a sederti, d'accordo?- le sussurra, accompagnandola alla poltrona che ha appena abbandonato.
L'inquietante essere squittente, con il mascara colato fino alle caviglie, lo sguardo spiritato, i ricci scompigliati ed un mostro mangia uomini nella schiena che una volta era Danielle annuisce febbrilmente, ubbidendo subito dopo.
-Salve a tutti- esordisce una voce profonda e virile, proveniente dalla soglia di casa. Ci voltiamo all'unisono, ma la prima a vederlo è Danielle, che si volta con uno scatto felino. Coi piedi ben piantati sullo zerbino, lo sguardo rapace fisso su Liam che si sta avvicinando e la figura massiccia che occupa quasi interamente lo spazio della porta, sta un uomo sui trentacinque, i capelli biondo miele perfettamente pettinati. Nonostante si sia appena fatto quattro piani di scale non ha il minimo accenno di fiatone. Che invidia. Se Clark Kent fosse biondo, direi che quest'uomo è Superman: ha un'aria forte, maschile, di quelle che fanno impazzire le donne, non le ragazze, sia chiaro, le donne, ed ispira fiducia, immagino lo si possa vedere bene come una sorta di ancòra, come un punto saldo. Che invidia porco cazzo.
Sento l'autostima scendermi a livelli mai raggiunti fin'ora.
A questo punto normalmente sparerei una cazzata o farei una battuta o mi metterei ad urlare ma
a) se lo facessi sembrerei un'insensibile bastardo perche "questo non è il momento"
b) il macho sulla porta mi intimidisce fottutamente e, dato che soltanto a vederlo mi sento un bambino di tre anni, non ho voglia di rendermi ridicolo ai suoi occhi.
Dio che situazione.
-Salve agente, entri pure, io sono Liam Payne- inizia Liam, affiancandosi all'entrata e porgendogli la mano. Accipicchia com'è formale, forse non è poi così assetato di sangue come immaginavo.
L'agente gliela stringe molto cordialmente. Quella stretta è un trita sassi! Il volto di Liam si deforma dal dolore per un secondo, giusto il tempo che l'agente impiega per alzare lo sguardo dalle loro mani ai suoi occhi. Ora si presenta Io sono Clark. Clark Kent, ci scommetto i boxer.
-Piacere. Io sono il dective- che figo, lo voglio anche io il titolo di detective! Io sono Tomlinson. Detective Louis Tomlinson. -Frank Blount- ma porco cazzo, perchè con lui suona meglio? Dio dio dio che serata di merda!!
Muove i primi passi nell'appartamento e Liam si affretta a chiudere la porta. Sento Danielle che pigola ancora, a bassa voce -E' arrivata, è arrivata- Povera ragazza.
-No, si fermi Liam. Non sono da solo, dovrebbe raggiungermi il mio partner. Diversamente da me non è tipo da affrettarsi, starà salendo le scale- Liam annuisce e lascia aperto, non schiodandosi dalla porta. -Voi invece dovete essere i signori Malik, Horan, Styles e Tomlison- Per lo più annuiamo, anche se Niall si lascia scappare un flebile di conferma. Ci siamo evitati la stretta tritasassi. Grazie signore, finalmente un buon segno!! Ed ora, tutti insieme, balliamo la tunga!! Pepe...pe...pe... ecco, meglio di no.
-Lei invece è la signorina Peazer, giusto? Non si preoccupi, ci penseremo noi.- Danielle annuisce come un cagnolino. Fai bau, piccola Danielle, fai bau!
-Avanti Frank, chiedi loro un autografo e falla finita, lo so che non aspetti altro!- esclama qualcun.... a? qualcuna? di nuovo dalla porta. Ed ancora una volta ci voltiamo tutti, mentre Liam, che aveva dato le spalle al corridoio per seguire con gli occhi il trentacinquenne, fa una piccola giravolta su sè stesso per vedere la nuova arrivata. Con la coda dell'occhio noto che Frank è paonazzo. Ah ah!! Anche i supereroi si imbarazzano! Ma, ammettiamolo, l'intervento di quella grandissima figa che stà...sulla..p...orta.... Dio ma quanto è bella quella ragazza?!
-Salve- saluta Liam con un cipiglio sorpreso, facendola passare. Sarà perchè indossa l'uniforme azzurra della polizia, sarà per quel cappello nero un poco bombato che ha in testa, ma sento gli ormoni a mille. Poi, è risaputo, le poliziotte lo fanno meglio. -Io sono-
-Liam James Payne- lo anticipa la ragazza, il tono assolutamente piatto -Io sono il detective Kendra Blackmore, piacere-
-L'autografo lo chiedo dopo, Kendra- l'apostrofa il macho. C'è una grande intesa fra loro, ci scommetto i boxer: quei due scopano.
-Si ma ricordatelo, non vorrei mai che Sally ti uccidesse- la voce della figa, Kendra, cazzo persino il suo nome ispira sesso!, ha un cipiglio divertito, ma dura solo un attimo.
-Perdonateci- interviene Frank che ha ripreso il suo colorito naturale ed ha un sorriso che spodesta allegramente il mio e quello di Harry messi insieme. Ma caaaaazzo che invidia. -Sally è mia figlia- un nome fantasioso davvero -e vi adora, siete i suoi idoli.-
-Saremo felici di firmarle un autografo allora- assicuro con un gran sorriso. Mi rivolgo al poliziotto, ma sto guardando solo quella gran figa di Kendra. Oddio, spero che i miei pantaloni non diano modo di vedere quello che mi sta succedendo sotto.
In ogni caso mi costringo ad avvicinarmi a lei ed allungo la mano destra, cordiale - Piacere io sono...-
-Louis Tomlinson- mi anticipa, stringendomi la mano. Spalanco la bocca per un secondo, ma lei non mi sta guardando. I suoi occhi si muovono come impazziti per la stanza, dedicando ad ogni dettaglio appena un secondo di attenzione, per poi rivolgersi ad un altro oggetto o persona. Scansiona i ragazzi con rapidità partendo dall'alto, ma è un secondo ed ha già smesso di guardarli.
Sono basito, cosa sta facendo quella ragazza? Mi costringo a scollare la bocca dal pavimento e ad atteggiare il mio sorriso in modo provocatorio. Sono già in modalità abbordaggio. -Sei una directioner anche tu?- le chiedo con ironia. Dietro di me Danielle geme spazientita.
-Se essere una directioner significa conoscere i vostri nomi ed una sola canzone allora si, se significa sbavarvi addosso e venire a letto con voi al solo rivolgermi un sorriso del genere, allora direi proprio di no. E questo significa che, bello mio, puoi anche dire al tuo amico di mettersi a cuccia, io sono qui per lavorare- Mi guarda, mi sorride, è veleno. E questo mi eccita molto. Ma sono anche conscio di aver fatto una gran bella figura di merda con
a) il macho, per il quale non sarò altro che un piccolo pervertito
b) i ragazzi che ora sanno che non tutte le ragazze cedono a Tomlinson
c) Danielle per la quale non sarò altro che uno stronzo insensibile
d) il tocco di figa Kendra, che sarà soddisfatta di avermi dato una bella lezione. Anche se, riflettendoci, tecnicamente ha detto di no solo perchè in servizio.
Harry ride sommessamente dietro di me. Lo fulmino e lui alza entrambe le mani all'altezza del viso, mostrandomi i palmi.
-Bene- inizia Frank - Ora che ci siamo presentati vi chiedo cortesemente di sedervi tutti sul divano, io vi farò delle domande- Trotterelliamo ubbidienti mentre Frank tira fuori dalla tasca un antiquato registratore ed accendendolo. Una spia rossa sul lato del dispositivo ci avvisa che qualunque cosa diremo verrà ascoltata -mentre Kendra andrà in camera da letto, dove, se mi è stato giustamente riferito dalla centralinista, si trovava la cassaforte scassinata-
Danielle geme come un animale ferito, nascondendo la faccia dietro le mani ed i capelli, che le ricadono sul viso. Almeno adesso non mi tocca vedere la sua faccia da film dell'orrore.
Kendra la detective si muove verso la camera ed i suoi passi risuonano nella mia testa. Oh, se solo potessi alzarmi! Penso che le salterei addosso senza tanti problemi e, se dovesse protestare, credo proprio che la legherei.
Mio Dio, sto male. Dannati ormoni.
Alzo lo sguardo giusto in tempo perchè lei non scompaia nell'altra stanza ed osservo la sua fluente chioma nera, mossa ma non riccia, dondolare sulla sua schiena, accarezzando il grezzo cotone dell'uniforme. E il ricordo di quegli occhi così blu, vivi ed energici, senza alcuna particolare sfumatura, senza alcun riflesso, solo blu. Disarmanti.
Abbasso gli occhi sulla mia erezione. Evidente. Pulsante. Dolorosa.
-Dovrei... ehm, andare in bagno- annuncio. Che bellissima, splendida, luminosa, rifulgente, folgorante, straordinaria, meravigliosa idea, Tomlinson, bravo! Se vado in bagno ho la possibilità di passare davanti alla camera, passando davanti alla camera ho l'occasione di rivedere quella moretta. Mi chiedo quanti anni abbia... forse diciotto, diciannove, ma anche così mi sembrano un po' pochi per lavorare già in polizia. Bho!
-Mi spiace Louis, dovrà aspettare. Bene, Liam, mi racconti come ha scoperto tutto-
E Liam inizia a parlare.


Quante di voi in questo momento mi odiano?
Di sicuro una: io.
Cioè, anzichè ritirarmi inizio la terza ff?
Questo si che è furbo, complimenti!
Ma d'altro canto mi sentivo così ispirata!
Dovevo farlo u.u
Biiiene belle vi abbandono.

May the odds be ever in your favor!

Ale
Ok, si , vbrjkfOk, si 



          

               


          

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Capitolo 2
*** Faccia da culo fino in fondo ***


  


Dai pensieri di Eleanor:


 

                                  Ti lascerò nelle pieghe dell'anima
                                  Ti lascerò in quel cassetto chiuso
                                                 dove vivono i sogni
                           Ti lascerò nel mondo della mia malinconia
                                dove ogni lacrima invoca il tuo nome

                                                        Lì tu vivrai
                                                 tra favola e realtà
                              e nel sentiero sperduto dei miei occhi
                              nell'angolo più profondo del mio cuore
                                              Lì, sarà il tuo regno.


  
                                                      (T. Cannistrà)

                                                                           



Il mio telefono sta squillando. Eleanor lo guarda con disgusto e storce il naso. Un poco montata la principessina? Peccato che io non sia un principe adatto a lei.
-Pronto?- Non mi disturbo neppure a guardare il mittente
-Lou? Lou sono Liam!-
-Ciao Liam- sono tre giorni che non lo sento così felice, da quando gli hanno scassinato la cassaforte e rubato la preziosissima spilla della bis-bis-bis-bis-bis- nonna di quella lagna umana di Danielle, non è stato particolarmente loquace. Eleanor alza gli occhi al cielo. Dio, ti prego, fucilala!
-Lou, la tua ragazza ha fatto un lavoro straordinario!- esclama euforico. Tossisco, la saliva dev'essermi andata di traverso.
-La mia... ma sei scemo? Dio! Sono con Eleanor- dico tra i colpi di tosse. Sono tre giorni, e dico tre giorni, che me la menano con la questione "Kendra". Che cosa ho fatto per aver conosciuto gente così completamente cogliona? Oh, già, io sono il primo fra i coglioni e, in ogni caso, col mio exploit l'altra sera me la sono andata a cercare. Se uno qualunque dei ragazzi avesse fatto qualcosa di simile glielo rinfaccerei a morte.
-E chissenefrega!- Questo non è il vero Liam. Il vero Liam è stato rapito dagli alieni.
-Cosa ne hai fatto di Liam sporco extraterrestre?!- urlo alla cornetta. Eleanor sbuffa. Qualcuno le lanci addosso un'arma nucleare!
-Scemo- qui i titoli volano come lievi uccellini e si posano sulle palle del sottoscritto perchè, ovviamente, gli scemo, deficente, idiota, coglione vengono riferiti al buffone del gruppo.
-Comunque dicevo, quel genio di Kendra pare abbia trovato delle impronte parziali ed un capello probabilmente del ladro e...indovina! Pare che il ladro faccia parte del database e, dio non ci credo, che siano andati a casa sua, abbiano fatto irruzione e recuperato la refurtiva. Compresa la spilla-
Diiiiiiio! Quella fottuta spilla mi ha triturato i gioiellini di famiglia. -Benissimo!!- che faccia da culo immensa che sono.
-Per cui volevo chiederti se tu potessi accompagnarmi in centrale ma visto che sei con El...- Perchè il suo tono è così allusivo? Sospiro, non posso rinunciare a rivedere di nuovo quella grandissima gnocca. Magari avrò occasione di vederla meglio ed assaporare ogni. singolo. delizioso. dettaglio. Che bella giornata, si prospetta essere oggi!
-Ma figurati- trillo al caro, dolce, gentile amico che ha avuto quest'idea brillante. -Vieni a prendermi sono ad Hyde Park- Eleanor ha un'espressione scioccata e con quella bocca spalancata sembra un merluzzo. Beh, il cervello è lo stesso.

-Grazie amico, grazie, grazie, grazie, grazie- Penso che in questo momento bacerei i piedi di quel santo sceso in terra di Liam.
-Ti piace così tanto o volevi levarti Eleanor dalle palle?- L'empatia di questo ragazzo è spaventosa.
Sospiro -Entrambe le cose-
-Capito. Oh, Lou, sono troppo felice! Ti giuro, entrare in casa e trovare la cassaforte vuota è stato uno shock ed ancor peggiori sono stati questi giorni, dovevi sentire la tensione che c'era in casa. Invivibile, davvero, invivibile- scuote la testa con rammarico, lo sguardo fisso sulla strada. Le via di Londra si rincorrono lentamente, rallentate dal traffico. -E devo tutto a Frank e Kendra, ma soprattutto a Kendra. Senza di lei non avrebbero scoperto il colpevole-
-Potresti presentarmi a lei come regalo di ringraziamento- Propongo dondolando un poco la testa, non sarebbe male come cosa. Sarei un ottimo ragalo, accidenti, proprio ottimo. Già mi vedo, tutto vestito di colori sgargianti e un gran fioccone rosso sulla testa. E il sorriso ovviamente, il mio meraviglioso sorriso che fa sciogliere milioni di fans.
Modestia regna!
Scuote di nuovo la testa -Mamma mia, ti ha proprio preso la ragazza!- commenta
-Chi quella? Ma per favore! Si crede Dio sceso in terra, quella ragazza! Hai notato che non ti rivolge lo sguardo nemmeno pagandola? Posso avere di meglio, io. Mi eccita e basta- Oddio, non ride nessuno, Louis, è inutile che dici queste cazzate.
-Bel discorso Lou, ma non so se l'altra sera hai notato il rigonfiamento dei tuoi pantaloni-
-Te l'ho detto- ribatto simulando irritazione -Mi eccita e basta-
-E allora perchè continui a parlarne?!- Lo spazientito è lui, questa volta.
Ahi. Ha colto nel segno il ragazzo. Mi mordicchio un poco il labbro inferiore, incerto su cosa rispondergli.
-Siamo arrivati- Ha il tono basso ed annoiato di chi concede qualcosa ad un bambino; ma lui non è Frank, anzi, anagraficamente è più piccolo di me e per questo non riuscirebbe certo a farmi sentire sciocco, o inferiore. Sorrido trionfante mentre lui parcheggia. Non gli ho risposto ma sono certo che il discorso non sia terminato e che verrà ripreso presto. Dopo aver visto quello che accadrà fra poco.
Speriamo bene.
Lui arresta il motore e si volta verso di me, ma non gli do il tempo per aprire bocca che già scendo dalla macchina e mi avvio saltellando verso la centrale, canticchiando a denti stretti una canzoni insulsa inventata sul momento. Sono il ritratto della colpevolezza e ne sono pienamente, assurdamente, fieramente consapevole. Liam mi segue rimanendo indietro di qualche passo. Sono quasi certo che stia scuotendo la testa pieno di riprovazione, ma sai quanto mi importa? Credo che zero non renda l'idea, no.
New Scotland Yard è trafficatissima, c'è un andirivieni impressionante di civili e poliziotti e, oh porco cazzo, laggiù stanno trasportando un tipo in manette! Lo faccio notare a Liam strattonandolo per la manica e anche lui è piuttosto sorpreso. E' la prima volta che vedo qualcuno in manette, che gran figata.
-Hai notato che ci sono molti più poliziotti che poliziotte?- Mi domanda. Lui e la sua cura per i dettagli! Secondo me certe cose non meritano tutta questa esagerata attenzione! No, ok, la verità è che io non sono abbastanza attento per notarlo.
-Uhm, si, hai ragione- Mi volto sorridendogli -Kendra è unica nel suo genere-
-Kendra- mormora, rabbrividendo moolto teatralmente -Che nome inquietante!-
-Ispira sesso- taglio corto. Saliamo le scale che dovrebbero portarci nell'atrio, un po' per nostra volontà, un po' perchè, totalmente disorientati, scegliamo silenziosamente di seguire la fiumana di persone che frequenta questo posto.
-Mamma mia, Louis! Ma trattieniti, Cristo Santo- Non ho il tempo per ribattere perchè, finalmente, giungiamo nell'atrio. La folla si dirada dirigendosi verso le cinque porte scorrevoli a vetri che si aprono in questa enorme, ma anonima, sala. Il pavimento è composto da piastrelle di marmo, mentre i muri sono bianchi, immacolati. Caso non si notasse, sto facendo caso ai dettagli. Yeah!
Per il resto l'unico arredamento che compone l'atrio(che lessico, che lessico!!) è un tavolo alto dietro al quale siedono tre ragazze in borghese.
-Rivolgiamoci alla reception- suggerisce Liam.
-Un'idea brillante, mio caro Watson! Io avrei invece suggerito di vagare per Scotland Yard senza una meta, sperando di incontrare la balda giovina per poi saltarle addosso, portando via la sua verginità- Simulo la voce piena di un vecchietto e mi metto il dito indice della sinistra sotto il naso, dondolando la testa come il completo idiota che in effetti sono.
Liam ride e scuote la testa. Beh, quantomeno sono simpatico.
-Salve signorina- esordisce il paparino, rivolgendosi all'unica receptionist libera, una ragazza dai tratti affilati e i capelli castani molto corti. Non ci sta cagando molto: ha lo sguardo basso su un fascicolo invisibile che sta sfogliando dietro al tavolo.
-Salve- strascica un poco le parole, scarabocchia qualcosa sopra a quel qualcosa che il tavolo mi impedisce di vedere ed alza lo sguardo.
Spalanca la bocca.
Anche a Scotland Yard, nel pieno dell'istituzione giustiziaria londinese, due membri dei One Direction scatenano meraviglia e sorpresa generale. Non so se essere lusingato o preoccupato per la sicurezza della mia nuova città. Scelgo la prima, dopotutto un po' vanesio lo sono sempre stato.
- P-p-p-osso a-a-iutarvi? - Sembra stia per compiere un salto in avanti, superare il tavolo e baciarci entrambi. Per sua sfortuna però si è trovata gli unici due membri ufficialmente fidanzati della band. La situazione Zayn-Perrie l'ornitorinca è piuttosto complicata.
-Si, ecco, noi stiamo cercando il detective Kendra Blackmore perchè ci restituisca la refurtiva sottratta a casa mia- Ma che sorriso dolce, signor Payne. Si direbbe quasi che tu ci stia provando... Magari si è svegliato e ha capito che Danielle è una palla al piede di dimensioni elefantesche!
-Oh, certo- ha dominato il tremore, ma braaaavvva!! -Prego, seguitemi- sgattaiola da dietro il tavolone e, senza attendere un nostro cenno di assenso, si avvia verso la terza porta a partire da sinistra. Indossa una camicia rossa ed una gonna bianca a vita alta. Ha un fisico da paura e sculetta tremendamente, indubbiamente per attirare la nostra famosa e milionaria attenzione. Mica scema la ragazza.
Siamo entrati in un salone enorme e trafficatissimo. Tantissime scrivanie riempiono lo spazio centrale e l'andirivieni è da capogiro. Ci sono numerosissime porte scorrevoli a vetri, identiche a quelle dell'ingresso, ma ancora di più sono le porte standard, sempre a vetri, che introducono in uffici trasparenti il cui interno è celato da tendine grigie a fisarmonica.
La segretaria senza nome si piega su una delle tante scrivanie, grigie pure loro, figuriamoci, per discorrere fittamente con l'uomo che vi siede. Inutile dire che si è abbassata abbastanza da fornirci una generosa visuale del suo sedere. Liam si volta, alzando ed abbassando le sopracciglia.
La ragazza annuisce un paio di volte e si rialza, gratificandoci con un sorriso. -Seguitemi- ripete, avviandosi di nuovo, sempre senza preoccuparsi di controllare se siamo al suo seguito, sempre sculettando allegramente. Ci dirigiamo verso quegli uffici nascosti dalle tendine. -Queste- ci spiega la segretaria con quella sua vocetta acuta indicandoci gli uffici -sono le stanze dedicate agli interrogatori- Sono tutte numerate.
1, 2, 3, 4.... ci fermiamo davanti all'undicesima. Si sentono delle urla femminili, parole in una lingua sconosciuta pronunciate ad una velocità pazzesca.
Una seria di imperiosi Niet niet niet, questa volta maschili, mi fa capire che all'interno della stanza si sta parlando in russo.
-DA!- un urlo più forte degli altri ed un botto, probabilmente un pugno sbattuto contro un tavolo.
La segretaria sembra imbarazzata e tossisce un paio di volte, dall'interno sento un lieve, sconosciuto, brusio -Ehm, si... scusatela tanto-
Sollevo un sopracciglio: la superficialità di quella ragazza mi sta dando sui nervi. -Perchè scusarla? E' il suo lavoro-
Balbetta qualcosa, poi si morde il labbro inferiore, incerta su come ribattere. Ah-ah! Spenta!! Aggiungerei a tutto questo anche un bel gestaccio, ma mi trattengo e sorrido. Io si che sono una faccia da culo. Liam mi guarda con uno sguardo compiaciuto.
-Vado a chiamarla- annuncia dopo un attimo di silenzio.
-Non vogliamo interromperla- obbietta Liam.
-Naaaah- frusta l'aria con la mano, come a dire che non importa, ed entra.
-Insopportabile- commento. Lui annuisce.
-Cerca di farlo parlare, se quando torno non ha detto nulla, giuro che lo spremo fino all'ultima goccia- Le parole di Kendra escono insieme con la receptionist senza nome, che zampetta fuori dalla stanza per interrogatorio, ed anticipano di poco la ragazza.
Sarà per le parole che ha appena pronunciato, così serie e spietate, sarà per l'aspetto un poco trafelato, i capelli sono raccolti in una coda bassa ma sono più quelli sfuggiti dal controllo dell'elastico che quelli all'interno, ma quella ragazza mi ispira sempre più sesso. Lasciate che le salti addosso, cristo!
Indossa sempre l'uniforme di cotone grezzo, ma questa volta è slacciata quasi fino al seno, lasciando intravedere una canottiera bianca che lascia poco all'immaginazione. Non ha un seno molto prosperoso, che dispiacere, che dispiacere! Le luci di Scotland Yard non sono le luci soffuse di casa Payne-Peazer quindi riesco a vederla molto bene e a notare quel po' di carne in più che ha sui fianchi e sul sedere, nulla di esagerato, solo non ha un fisico da modella. E questo mi piace, la rende umana.
-Grazie Ethel- sorride appena alla segretaria, quasi con sufficienza. -Puoi andare ora-
Ethel tentenna, poi annuisce e scappa via, con la coda fra le gambe. Questa ragazza incute terrore.
-Signor Payne- questa volta si rivolge a Liam, mentre il sorriso si allarga e si fa più sincero -Salve. Se vuole seguirmi, sarò lieta di restituirle il maltolto- Si volta verso di me con lentezza. Sento in sottofondo la colonna sonora di Profondo Rosso. Mi incute terrore, l'ho già detto?
-Ah, Tomlinson- oddio, sta ghignando? -Vuole essere messo al fresco?-
-Si... no...che?- Spalanco la bocca. Liam soffoca una risata dietro alla mano, ma non mi interessa. In questo momento vorrei sapere di cosa cazzo stia parlando questa ragazza!
-Tomlinson, lunedì sera indossava una t-shirt bianche-azzurre, oggi ne indossa una con righe grigio-nere... Quindi mi viene da pensare che lei voglia essere arrestato. In effetti in questo momento basterebbe darle la targhetta col numero ed assegnarle una cella- Fa un sorriso che più falso non potrebbe essere. Oddio oddio oddio che cosa le rispondo!?
-D'accordo, poliziotta, io mi faccio arrestare, ma tu vieni con me in cella. E' un buon compromesso, ti pare?- Kendra spalanca gli occhi, meravigliata dalla mia sfrontatezza. Chi è che non sa rispondere ora, Blackmore?
-Spiacente Tomlinson, in quel momento sarò sicuramente al lavoro- detto ciò si volta verso Liam, il sorriso si fa di nuovo sincero, ma formale -Mi segua- E, al pari di Ethel, si volta e si avvia di gran carriera mentre noi la seguiamo come paperotti. Non sculetta minimamente, anzi è piuttosto rigida, e i suoi mocassini producono un ritmato ticchettio che il brusio della folla presente inghiotte senza riserve.
Facciamo slalom tra le scrivanie, raggiungendone una piuttosto centrale.
-Eccoci- mormora tra sè, abbassandosi per raggiungere un cassetto. Mentre alcuni di questi tavoli hanno piantine o foto o peluches, la scrivania di Kendra è di un'anonimità impressionante: nessun post-it, nessuna foto, niente. Solo fogli sparsi, rapporti da compilare o revisionare, immagino.
-A lei- esclama improvvisamente, quasi facendomi sobbalzare. Estrae dal cassetto una busta di nylon, tutta fasciata su sè stessa -Questo è quello che abbiamo trovato a casa del ladro, ho guidato io stessa l'operazione e le posso assicurare che non c'era altro- Liam annuisce con serietà -Comunque, se vuole le faccio vedere una foto del ladro, giusto per sapere se l'ha mai visto e trascriverlo nel rapporto- Indica con un cenno del capo i fogli sparsi sulla scrivania. Ah ah! Avevo indovinato! Che genio!!
-D'accordo- Kendra la gnocca scava un po' tra i fogli e ne estrae una fototessera, che ci mostra. Ritrae un uomo di etnia sud americana, direi, piuttosto imbronciato e col collo pieno di tatuaggi colorati. Mai visto.
-Lui è Fernando Enrique Alquazàr Hernandez, volto noto alla polizia per aver abusato della sua fidanzata ed ora in carcere con l'accusa di furto e tentata agressione ad un pubblico ufficiale- Si blocca un attimo. Mi chiedo perchè la sua voce sia così piatta, come se non provasse emozioni. Ma che cos'è questa ragazza? -Per intenderci, ci ha sparato addosso. Lo conoscete?-
Liam la guarda sorpreso -Oddio, qualche ferito? No, mai visto-
Lei si volta verso di me -Nemmeno io- rispondo con sicurezza.
-No nessun ferito. In ogni caso signor Payne, sospettiamo che il suo sia stato l'ultimo di una serie di furti piuttosto lunga. Le farò sapere- Ci sta decisamente congedando. Scaglia la fototessera fra le varie carte.
-Ti andrebbe di uscire con me?- Azzardo. Non ti mordere le labbra Louis, mostrati sicuro, mostrati sicuro. Dio che ansiaaa!
-Non ora sto lavorando, ho da finire un inter-
-Quando stacchi?- la blocco con un sorriso.
-Lo scopra- ghigna, ironica -Arrivederci, signor Payne-
   


 

   Pace e amore fratelli e sorelle!
Non ci crederete ma ho quasi finito Il Canto della Vittoria.... sono eccitatissima!! Chissà se Peeta tornerà normale!! TEAM PEETA FOREVER!! <3
Detto questo, vi piace lo spazio all'inizio? Per oggi l'ho dedicato ad Eleanor ma ospiterà, tramite citazioni varie, i pensieri degli altri personaggi, dato che ho deciso non ci saranno cambi di POV e sappiate che se ci dovessero essere siete obbligate/i (io credo nei Directioner Boy! much love) ad eliminare questa ff dalle seguite/preferite/ricordate, ok?
Ah! Colgo l'occasione x ringraziarvi, siete fantastiche:3
Giuro che è l'ultima cosa: secondo voi perchè Kendra è la ragazza "che non poteva dimenticare"? Vi siete fatti delle idee? :D
AnneEvans, sei OBBLIGATA a non dirlo!! Se tu dovessi farlo ti sminuzzerò allegramente e ti getterò nel mare dopo averti fatta mangiare con l'inganno alla Mela. u.u Sia chiaro :P
Detto questo,
Andate in pace

May the odds be ever in your favor!

Ale    


 

Pace e amore fratelli e sorelle!
Non ci crederete ma ho quasi finito Il Canto della Vittoria.... sono eccitatissima!! Chissà se Peeta tornerà normale!! TEAM PEETA FOREVER!! <3
Detto questo, vi piace lo spazio all'inizio? Per oggi l'ho dedicato ad Eleanor ma ospiterà, tramite citazioni varie, i pensieri degli altri personaggi, dato che ho deciso non ci saranno cambi di POV e sappiate che se ci dovessero essere siete obbligate/i (io credo nei Directioner Boy! much love) ad eliminare questa ff dalle seguite/preferite/ricordate, ok?
Ah! Colgo l'occasione x ringraziarvi, siete fantastiche:3
Giuro che è l'ultima cosa: secondo voi perchè Kendra è la ragazza "che non poteva dimenticare"? Vi siete fatti delle idee? :D
AnneEvans, sei OBBLIGATA a non dirlo!! Se tu dovessi farlo ti sminuzzerò allegramente e ti getterò nel mare dopo averti fatta mangiare con l'inganno alla Mela. u.u Sia chiaro :P
Detto questo, pace amore e amicizia
Andate in pace

May the odds be ever in your favor!

Ale 

PPppppeuji    

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Capitolo 3
*** Wikipedia è nata per te ***


   


Dai pensieri di Kendra:
                                                          
                                            Tu cavalca, cavalca mio cow-boy
                                       che la terra tanto ce la fotti a noi

                                                       Ah, che cazzo dici?!
                                                          La vostra libertà
                                                         Oh, ma cosa dici?!
                                                      Noi ce l'avevamo già!

                                        

                                                            (Tex, Litfiba)
                                              
                                                          
                                                                   ---------
                                       
          -Non riesco a ricordarmi niente, come fate voi comuni mortali?-
                   -Come farai anche tu: ci scriviamo le cose sulla mano-
                                                             -Terribile!-

                                                           

                                            (Carrie ed Al, Unforgettable)



Sono sotto Scotland Yard da due ore, aspettando che esca. E rifletto. Mi piace, e tanto, ma non sono ancora pronto a lasciare Eleanor nè per lei, nè per nessun altro motivo e dubito che Kendra sia tipa da relazione parallela. Inoltre, se venissi beccato, sarebbe un bello scandalo. In lontananza una campana suona le sei. Quella ragazza ha degli orari piuttosto pesantucci... Però in effetti io ed Eleanor abbiamo un sacco di problemi, una pausa farebbe bene ad entrambi. Però la amo. O forse no, non ne sono più sicuro.
Eccola!
In mezzo all'andirivieni incessante degli scaloni di Scotland Yard finalmente sta arrivando Kendra, il viso avvolto dal fumo di una sigaretta. Stringe nella mano destra un antiquatissimo cellulare, uno di quei Nokia che nessuno produce più. Se lo porta all'orecchio e, senza che si sia accorta di me, si dirige verso un parchetto che prima non avevo neppure notato, pieno di panchine e di agenti in borghese. Lei stessa lo è: ora indossa una semplice camicia blu scura, piuttosto larga, troppo per lei, e dei jeans stretti che sicuramente le donano molto di più di quelli della divisa. E' molto molto bella. Ha anche sciolto i capelli e adesso le ricadono sulla schiena, mossi e vaporosi.
La seguo, cercando di non farmi vedere anche quando lei si siede su una panchina fra le tante libere dei giardini. Striscio dietro di lei, in modo da porter origliare.
Ride, con sincerità. Una risata bellissima -E com'è in ambulatorio?- Tace, aspettando la risposta dall'altro capo del telefono. -Davvero?Buono a sapersi, chissà che tra qualche anno non ti raggiunga, eh Zoey?- Ride di nuovo, ma improvvisamente si ferma; sembra turbata ora -Oh, avanti, lo sai che avevano bisogno di me... e poi, dovevo staccare un po', cercare un po' di brivido, lo sai...Ah! Ne ho trovato un altro, uno come me!- Annuisce, anche se il suo interlocutore non la può vedere -Si a Chicago, lavora in polizia anche lui, pensa!- Uno come lei? Come lei? Ma cos'è questa ragazza?! -Mi sono messa in contatto con lui, verrà a Londra fra due settimane. Non vedo l'ora!- Di fare che? Parlare con un'essere umano qualunque proveniente da Chicago? Ma dai! Le manca sicuramente qualche rotella, poverina. -Oh, ma continui!- sembra divertita -Avanti su! Suona da Dio: Dottoressa Detective Kendra Blackmore. E' fantastico no? E tra qualche anno potrò dire di saper operare una persona e di sparare a qualcuno senza problemi- Avrà si e no diciannove anni. E' impossibile che sia già laureata e contemporaneamente sia entrata in polizia! -Ma non ci credo Zo'!- strilla quasi, piegandosi in avanti con la schiena -Piacciono anche a te! Ma daii!- ride come una pazza -Per l'amor del cielo, no! Ho sentito una loro canzone e mi è bastata, davvero. Troppo deprimente!- Ed atteggia la voce in una tonalità acuta davvero insopportabile -If I'm lauder, would you see me?- Cristo, ci sta imitando la stronza!
-No, Zo', non cantano male ma sono deprimenti! Mi deprimo benissimo da sola, se in più ascolto canzoni del genere che faccio? Mi taglio le vene? Facessero canzoni più allegre li ascolterei- Hai sentito la più triste idiota! Non giudicare senza conoscerci!! Mi accorgo di essermi mosso un poco facendo frusciare un cespuglio dietro di me e mi blocco, sperando che la stronza sia così presa dalla telefonata da non fare caso al resto del mondo
Improvvisamente però si blocca, non parla nè si muove. Sento dall'altro capo del telefono la voce dell'interlocutrice che cerca di richiamarla sulla terra. Si riscuote rabbrividendo. -Scusa Zo', dicevamo? Ah, si! D'accordo, d'accordo, prometto che ascolterò altre loro canzoni prima di criticare- La directioner dall'altro capo del telefono merita di essere baciata: senza neanche farlo apposta sta gettando i semi della nostra relazione. -Coooomunque- non la facevo mica così allegra e spumeggiante!
-E' vero, hanno rubato il contenuto della cassaforte di Liam e indovina un po' chi è stato mandato a casa loro?- ridacchia sottovoce -Si! Ti giuro, se avessi saputo che ti piacciono avrei chiesto un autografo!- Il mio autocompiacimento sta salendo alle stelle
-Come sono di persona? Beh, ecco... lo ammetto, sono dei fighi pazzeschi. Uno più bello dell'altro- Dio, siiiii!! Piaccio a Kendra la figa! Piaccio a Kendra la figa! Sento i fuochi artificiali nello stomaco, sento... sento l'amichetto che si anima, mi sento proprio felice! Queste parole mi ripagono della scomoda posizione che ho assunto
-Si, ne ho conosciuto solo due, però: Liam e Louis- La mia concentrazione è al massimo.
-Liam è molto formale, ma mi sembra proprio un bravo ragazzo... Louis, beh ecco... lui c'ha provato- Oh, se l'è data!
-Si, ha provato a sedurre Frank, sicuramente! Ma dai Zoey, con me! E con chi sennò? Siamo io e Frank, nessun altro- Non devo ridere, non devo ridere, non devo ridere
-Si, oggi mi ha chiesto a che ora staccassi e io gli ho risposto di scoprirlo da solo.. Ma dovevi vederlo lunedì sera, da pazzi- scuote la testa, ridacchiando -Ah, e quindi solo perchè è un personaggio famoso dovrei starci?! Ma dai! Non voglio essere una delle tante "botte e via" di una star, eccheccazzo!- Oh, ma non lo sarai piccola Kendra...
-Ma si, mi piace e molto pure. Ha degli occhi, Zoey... una meraviglia! Così blu ma con mille riflessi e screziature, non come i miei che sono totalmente piatti...- Com'è dolce! Ma si sbaglia: i suoi occhi, proprio per quella loro assenza di particolari, sono così diversi, così belli. Fanno paura, un po' come lei.
Ho capito di averne abbastanza, è il momento di entrare in azione. Mi alzo molto furtivamente, senza ascoltare quello che sta dicendo, troppo attento a non fare rumore. Sgattaiolo per il sentierino, pregando ogni sorta di divinità che non si accorga di me. Devo assolutamente uscire dai giardini e tornare indietro, fingendo di averla vista per caso. E ci riesco. Dio, Tomlinson! Sei proprio un genio!
-Ehi, Kendra!- è ancora seduta sulla panchina a chiaccherare amabilmente con la directioner Zoey.
-Devo chiudere Zo', a più tardi- sussurra al telefono prima di chiudere la telefonata -Devo denunciarla per stalking, Tomlinson?- La ragazza simpatica e dolce che ho visto prima è scomparsa, inghiottita dal sarcasmo e la stronzaggine di quella che sembra essere la vera Kendra. O la vera Kendra è quell'altra? Finge dolcezza o finge cattiveria?
-No, signorina Blackmore, al massimo può denunciarmi di origliamento molesto- ribatto molto pacatamente.
-Cosa?!- tuona scattando in piedi -Tu hai ascoltato la mia telefonata?! Brutto bastardo! Ma io veramente di ammazzo!- Mi chiedo dove sia in questo momento la sua pistola d'ordinanza, visto che la minaccia è stata pronunciata con così tanto fervore da farmi quasi paura.
-Quindi ti piaccio?- ignoro platealmente i suoi discorsi, disegnandomi in volto un gran bel ghigno.
Kendra geme di frustrazione e torna a sedersi, incrociando le braccia sotto il seno ma rimanendo muta. Mi siedo accanto a lei -Avanti Kendra, ti da così fastidio che io abbia scoperto che non sei una vipera come vuoi sembrare?-
Sbuffa -Che cavaliere, Tomlinson. Forse non ti viene in mente che io mi comporti così con Zoey perchè lei è dolce, gentile, disponibile e fragile mentre tu sei un fottuto arrapato stronzo montato-
-Ma ti piaccio- commento.
-Fottiti!- strilla alzandosi di nuovo in piedi, aprendo le braccia e portandosi poi le mani sui fianchi, fissandomi truce.
-Con te o da solo?-
-Da solo!- La sua voce ha un'inflessione che rasenta vagamente l'isterismo, quindi decido di placarmi.
-Ok, calmati, non volevo farti arrabbiare. Siediti su- Copio la faccia implorante di quel gran ruffiano di Horan. Non si scompone minimamente difronte a cotanta dolcezza, ma torna a sedersi. Sprizza incazzatura da tutti i pori.
Fingo di godermi i pallidi raggi di sole che filtrano dalle nuvole e che opprimono questa Pasqua londinese in una calura davvero inusuale. Sento su di me il suo sguardo folgoratore -Quanti anni hai?- Ho gli occhi chiusi e cerco di millantare relax e tranquillità. In realtà sono un fascio di nervi: temo non sarà facile sostenere una conversazione con lei.
-Ne faccio diciannove quest'estate- risponde. C'è una vibrazione inquietante nella sua voce che mi fa capire che stia tentando di dominarsi e non staccarmi la testa a morsi. Spero che ci riesca, ma al di là di questo mi lascia sgomento la risposta.
-Diciannove?- Strillo anche io, tra un po'. Raddrizzo la schiena e la guardo, gli occhi e la bocca spalancati. Che gran fesso sono, mamma mia. -Come fai ad essere laureata a diciannove anni? E come fai ad essere laureata e pure poliziotta? Cazzo ma hai solo diciannove anni! Che cosa sei, Wonder Woman?- Un paragone davvero intelligente e colto, si.
Mi guarda senza fare una piega, il suo tono riprende quella totale assenza di tono che mi aveva tanto inquietato tre giorni fa -Sono ipertimesiaca, Tomlinson-
Cosa? - Ipertime-che?? - Non ho capito un cazzo quindi, ben conscio che se non so qualcosa Wikipedia saprà rivelarmera, tiro fuori il BlackBarry, dimenticandomi per un attimo che Kendra potrebbe benissimo spiegarmelo.
Lei sbuffa, attirando la mia attenzione e facendo si che il telefono torni in tasca
-Ipertimesiaca, Tomlinson. Significa che soffro di ipertimesia- Visto che probabilmente ho una faccia da idiota totale o quantomeno può capire dalla mia espressione che non ho capito un cazzo, continua a spiegare -L'ipertimesia è una sorta di malattia, o malformazione celebrale, vedila come cazzo ti pare e piace, che mi impedisce di dimenticare. Io ricordo ogni singolo mio giorno a partire dagli otto anni e anche gli avvenimenti di giorni antecedenti quella data. Ogni singolo giorno, ogni singola cosa che vedo. Per questo ricordo perfettamente cosa mangiai il cinque luglio 2004, che tra l'altro era un lunedì, oppure tutte le parole dell'unica vostra canzone che io abbia mai ascoltato. Ed è per questo che mi sono laureata quando avevo sedici anni. Perchè non riesco a dimenticare nulla di ciò che leggo. E sono entrata normalmente in polizia dopo i due anni di addestramento- Si blocca di nuovo. Il suo sguardo è fisso nel vuoto, la bocca socchiusa in modo molto sexy. Cioè, sarebbe sexy, se non fosse che è tutto piuttosto inquietante: lei che si blocca, i suoi capelli che ondeggiano nel vento, lo sguardo vitreo che di certo non sta guardando me. Mi chiedo cosa stia succedendo nella sua testa. Si riscuote di nuovo, rabbrividendo -Ecco, questo è dovuto all'ipertimesia. Quelli come me spesso fanno fatica a vivere nel presente, siamo spesso colpiti da questi dejavou. Ci prendono tutto il nostro tempo e, come hai visto, ci blocchiamo finchè non finiscono. Per questo non posso guidare- Probabilmente legge il mio scetticismo. Sembra tutta un frottola, è innegabile. -Oh! Fanculo, Tomlinson, liberissimo di non credermi!- Urla, alzandosi di nuovo in piedi e guardando con un'espressione omicida.
-No, ti credo, Kendra. Solo che è una cosa molto strana, ti pare?- cerco di placarla.
-Cercatela su Wikipedia, la trovi sicuramente- Risponde, voltandosi. Sta andando via!
-Aspetta! Dammi almeno il tuo numero!- Mi alzo anche io, ma rimango fermo davanti alla panchina. Lei lo recita ad alta voce, ma vuoi il fatto che sia di spalle, vuoi il vento che sta frustando Londra da cinque giorni, capisco solo gli ultimi tre numeri: quattro, nove e cinque.


Pax and love(much love)
Vorrei dilungarmi in auto commiserazioni per l'obrobriosità di questo capitolo che però era anche necessario: abbiamo infatti l'incontro-scontro tra Kendra e Lou. Necessario al massimo, quindi.
Ma comunque orrido.
Vabbè, che dire? Non dovrei aggiornare anche le altre due? In teoria si, ma penso che le sospenderò fino a quando non terminerò questa, perchè davvero mi ha preso da morire <3 <3
Adoro Kendra più di quanto possa adorare Karim, Ale e Kyle, inoltre l'ff ha un intreccio molto più interessante sia di "Avessimo il coraggio" che di "Come un leone"... vabbè ci penserò, voi intanto ditemi cosa pensate di questa mia idea! ;)
Discutendo sul capitolo, al di là del discutere riguardo quanto io non sia convinta riguardo ad esso, direi che è cruciale anche e soprattutto perchè capiamo l'origine del titolo e grande particolarità di Kendra: l'ipertimesia. Per descrivervi la malattia mi sono basata sull'articolo di Wiki che ne parla: potete trovarlo qui se desiderate saperne di più.
Inoltre sono ace su twitter m La citazione-pensiero è tratta da una delle più belle canzoni dei Litfiba. < Che musica! > direte voi. Ma sappiate che sono stata metallara e pure Hater. Me ne vergogno, ma dovevo confessarmi :(
Ah, se anche sembra non centrare niente ha un significato nascosto: trovatelo!
Ultima cosa, sono anche su twitter, il mio nick è @tellme_myname, seguitemi se vi va! ;)

May the odds be ever in your favor!

Ale

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