La mano di lui aveva afferrato la sua
La mano di lui aveva afferrato la sua, senza cattiveria, senza odio, era
stato un gesto quasi istintivo.
La voleva fermare, non voleva lasciarla andar via, gli occhi erano fissi su
di lei ed ancora la sua mano grande e forte, avvolgeva quella morbida della
ragazza, gli occhi sgranati si era voltata verso di lui e si era ritrovata più
vicina di quanto si sarebbe mai aspettata al giovane, era lui che l'aveva
attirata a se con una piccola e leggera spinta della mano che la teneva.
Ancora, altri istanti interminabili e fissarsi l'un l'altra negli occhi,
quegli occhi tanto simili, ma in fondo così diversi.
Quelli di lui, sicuri e profondi, nascondevano dentro di loro tutta la
sofferenza che portava per colpa del sigillo maledetto marchiato sulla sua
fronte.
Quelli di lei, timidi e sensibili, portavano dentro il peso della capostipite
del clan.
Soli in mezzo al nulla, loro come il Tao...
Lo Yin e lo Yang, appartenenti a stesse culture... ed in fondo gli esatti
contrari, alla fine avevano solamente la famiglia in comune, bianco e nero, uomo
e donna, forte e debole... amore e odio...
Ma come si diceva, e come è stato dimostrato... gli opposti si attraggono...
La giovane Hyuga non era stata in grado di pensare, forse era la vicinanza
così stretta al volto del ragazzo, forse era il contatto fisico che in quel
momento stavano subendo, i loro corpi erano praticamente appiccicati... i loro
petti sembravano una sol cosa, il suo schiacciato e quello di lui forte e ampio
andava ad attutire il dolce colpo.
Fu in quel momento, che per la prima volta Hinata, vide gli occhi del cugino
tremare sotto i suoi, non capì il perché, ma sentiva che per la prima volta,
dopo lunghi quindici anni il suo sguardo mostrava qualcos'altro oltre che a
odio... era qualcosa di diverso, che mai aveva visto nei suoi occhi, e non
sapeva descriverlo, forse era dolcezza... forse tenerezza... ma verso di lei?
Perché? Dopo tutti questi anni che l'aveva odiata... perché?
Non ebbe mai una risposta alle domande che si era posta in quei piccoli
istanti, ma ciò che ne giunse dopo fu oltre alle sue aspettative.
Automaticamente la sua mano libera, la sinistra andò a poggiarsi sulla
spalla di Neji.
Nel silenzio della grande casa, nel buio del corridoio, scoccò una
scintilla, chiusa in un piccolo istante che in quel momento bruciava nel cuore
di uno di loro per poi essere passato all'altra tramite quello sguardo profondo,
tremante e intenso il quale trasmetteva alla ragazza quella sensazione mai
provata ed indescrivibile che mai avrebbe saputo spiegare a parole, sentiva
sempre più i loro visi avvicinarsi, il suo respiro leggero ed insicuro a
sfiorarle il viso, in fondo al cuore aveva percepito nel buio della notte, forse
un fuoco che cominciava ad ardere... forse finalmente aveva trovato una
definizione...: Passione.
Lui le si stava avvicinando ancora e l'unica cosa che si poteva udire era il
battito forte e irregolare dei loro cuori.
Poche parole poi aleggiarono nell' aria per arrivare velocemente all'orecchio
di lei, facendola sentire più leggera che mai.
"Non vi ho mai odiato... Hinata..."
Non se ne stupì, o forse non ne ebbe il tempo, subito dopo quelle parole
l'altra mano del ragazzo andò sulla sua schiena all'altezza dei reni,
portandosela ancora più vicina, ancora più vicina... ancora più vicina...
Fino ad azzerare la distanza che li divideva, fino ad unire le loro labbra in
un bacio all'inizio innocuo, all'inizio insicuro... e man mano che tutti e due
si rendevano consapevoli di ciò che stava succedendo, fra le loro labbra si
accese un fuoco ed il bacio divenne pieno di passione, più movimentato ed i
loro respiri sempre più pesanti.
Neji fece qualche passo andando a portare la ragazza fino a schiena al muro
senza mai staccarsi dalle sue labbra.
Troppo soffici e morbide, anche se poco esperte, così belle da poter
baciare, avrebbe desiderato non staccarvisi più, avrebbe desiderato che fosse
tutto infinito... avrebbe desiderato qualcosa di impossibile.
Lei aveva chiuso gli occhi nell'istante in cui le aveva sfiorato la bocca,
aveva indietreggiato capendo subito le sue intenzioni, e adesso era lì,
poggiata al muro, consapevole di cosa stava succedendo, consapevole che forse
era sbagliato, consapevole che stavano compiendo un atto proibito, erano
parenti, non doveva succedere questo fra loro... ma ciò che l'uno provava per
l'altra era più forte di un legame di famiglia.
Ma come tutte le cose, come ogni singolo attimo, come i mesi o gli anni...
niente era infinito e non vi fu un eccezione per il loro legame temporaneo
tramite le labbra...
Quando si divisero però nessuno dei due aprì gli occhi, come per sperare
che se li avessero tenuti chiusi, non sarebbe mai finito.
Lui appoggiò la propria fronte su quella della ragazza sentendo il suo cuore
battere veloce, il suo respiro affannato, poteva persino percepire il calore
delle sue labbra.
"Hinata io..."
Tentò in un debole sussurro orecchiabile solamente da chi gli stava vicino,
ma non disse altro, l'indice della mano sinistra della ragazza andò a posarsi
leggero e dolce sulle labbra di lui.
"Non dite niente per favore"
Sussurrò accennando ad un sorriso non visibile a causa degli occhi chiusi.
La mano passò dalle labbra fino alla guancia sinistra, andò ad accarezzarla
lentamente.
"Posso sentire il vostro calore sotto la mia pelle..."
Ci fu un altra pausa dalla quale calò uno strano silenzio, poi la ragazza
parlò ancora.
"Vorrei... che tutto questo... durasse per sempre..."
Una terza lunga pausa invase l'ambiente, in quel frangente la passione era
svanita, ora l'atmosfera, era piena di tenerezza...
"C'è invece qualcosa... che vorreste voi?"
Domandò, tutto quanto in un sussurro, dolce e veloce, some un soffio, ed il
ragazzo non ci pensò due volte a rispondere.
"Io... vorrei... vorrei... vorrei potervi baciare ancora"
La richiesta fu esaudita in pochi istanti. Hinata staccò la mano, che era
ancora avvolta nella sua ed andò a prendere il viso del ragazzo fra le mani,
alzò le spalle, e questa volta fu lei a prendere l'iniziativa, ma le loro
labbra si incrociarono più volte più lentamente più dolcemente e quando
infine tutto finì quando fu lui ad accarezzarle il viso... Neji disse.
"Vi prego... ditemi che... quando aprirò gli occhi... voi sarete ancora
davanti a me... e che non sto sognando..."
Lei nel frattempo aveva riaperto gli occhi, quella fu un affermazione
inaspettata, ma sorrise ancora, sorrise dolcemente prima di dire, per la prima
volta dandogli del tu.
"Puoi aprire gli occhi perché è tutto vero... sia le nostre azioni...
sia..."
Ma non fu lei a finire la frase, al posto suo lui intervenne.
"Sia l'amore che da tempo nutro per te"
Aveva detto riaprendo gli occhi.
"Sei la luce che mi sveglia al mattino, la ninna nanna che mi culla nel
mio sonno, sei l'unica che voglio al mio fianco... e se per colpa della famiglia
non sarà possibile... la mia vita non avrà più un senso... se questo non è
un sogno allora ti prego... dimmelo adesso... dimmelo Hinata ti prego... dimmi
cosa provi per me... ti prego..."
Lo aveva osservato mentre quelle parole, dolci come non mai, le colpivano il
cuore come dolci saette e la elettrizzavano accrescendo ciò che sentiva.
"E' tutto vero Neji... Ti amo..."
FINE
Eeeeeeeee come promesso ecco il secondo chappyyyy!!! ho dovuto scriverlo
subito dopo le minacce della cara Starfish quindi mi sn data da fare =^0^=
Ringrazio Ginny per i complimenti ed anche Starfish (comunque l'idea di
essere scuoiata viva non era male XD)
ancora grazie a tutti quelli che hanno letto e spero mi lascerete dei bei
commentini per questo secondo chappy^^
E adesso un piccolo avviso per la mia prossima ff
Sarà una one-shot su hinakiba o meglio una what if (e se invece di naruto
fosse stato kiba a vedere camminare hinata sull acqua, cosa sarebbe successo?)
lo scoprirete mooolto presto^^
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