Una strana schiavitù

di susisango
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'aquisto ***
Capitolo 2: *** Iniziano i dissapori ***
Capitolo 3: *** Sango e poi...il vestito ***
Capitolo 4: *** Per dormire! E una importante questione ***
Capitolo 5: *** La scommessa ***
Capitolo 6: *** Lezioni di danza ***
Capitolo 7: *** Il passato ***
Capitolo 8: *** Lo strano comportamento di Inuyasha ***
Capitolo 9: *** Il ballo ***
Capitolo 10: *** Il bacio dell’oblio ***
Capitolo 11: *** Un modo per salvare Kagome ***
Capitolo 12: *** Proposta indecente ***
Capitolo 13: *** Un risveglio movimentato ***
Capitolo 14: *** Si invertono i ruoli ***
Capitolo 15: *** Riflessioni ***
Capitolo 16: *** Provocazioni ***
Capitolo 17: *** Esitazioni ***
Capitolo 18: *** Annuncio ***



Capitolo 1
*** L'aquisto ***


1° capitolo 1° CAPITOLO
l'acquisto

Era Sen Goku. Inverno. Un potente e bellissimo principe si aggira per le strade del mercato del regno degli Yasha. Oggi ha sentito qualcosa di strano provenire proprio dal mercato. Ecco che si ferma davanti alla baracca del commerciante di schiavi Shan. Non si ferma mai lì davanti perchè non gli piace affatto il loro fetore: dormono per terra insieme ai cani, sono a mala pena coperti da stracci e mangiano solo tozzi di pane e bevono acqua dalle fontane. Certo anche lui nel suo palazzo aveva degli schiavi, ma non erano così perchè non gli piaceva che insudiciassero il suo castello.

"Ehi Shan, oggi sento una strana energia provenire dalla tua baracca. Dimmi cos'è!!"

"Mio Signore, sarebbe meglio che non lo facessi perchè potrei mettere in pericolo la mia vita e forse la Vostra!"

"Stupido!!Metterai d’avvero in pericolo la tua vita se non farai quello che ti ho ordinato!!"

Allora il mercante impaurito di finire sulla forca ubbidì.
"Va bene mio signore; dunque venite con me".
E fece entrare Inuyasha nella sua baracca, si recarono vicino ad un piccola stanzetta da dove provenivano delle urla: "FATEMI USCIREEEEEEE!!!!!!!!!!"

"Mercante chi c'è lì dentro?".

"E' una schiava che ho trovato qualche tempo fa in un bosco. Era un po' malridotta, ma avevo deciso di portarla con me perchè è parecchio bella e avevo pensato che avrei fatto dei soldi e...."

"Shan, vieni al punto. Perchè è lì dentro?".

"Poco dopo che l'avevo portata qui, ho scoperto che ha un grande potere spirituale latente e per non correre rischi l'ho rinchiusa qua dentro".

"Capisco. Quanto vuoi?"

"In che senso principe, avete intenzione di prenderla con Voi?"

"Tu rispondi alla mia domanda. Quello che ho intenzione di farne non sono affari tuoi!"

"Beh, considerando che questa è merce rara e che io ci sono affezionato....direi 1000 denari!" Aveva sparato una cifra molto alta dopo che aveva visto l'interesse del principe.

"Miroku! Dai a questo demone quello che ha chiesto". Miroku era il consigliere e l'amico un po' pervertito di Inuyasha, nonché il monaco del castello.

"Ma sire, è una cifra parecchio elevata per una schiava"

"Fa quello che ho detto!"

"Ecco, mercante, i tuoi soldi! Ma questo è un furto!"

Intanto Inuyasha era entrato nella stanzetta e era inorridito dalle condizioni in cui versava la ragazza: non vestiva praticamente nulla se non uno straccetto di vestito, probabilmente quello che aveva quando l'aveva trovata Shan, era sporca di fango e malnutrita; ma si vedeva lo stesso che era una bellissima ragazza, forse un po' troppo combattiva, infatti…"Tu cosa vuoi da me! VATTENE!!!NON TI AVVICINARE!!!!"

"Sta calma non voglio farti del male, ti ho comprata e adesso verrai nel mio castello"

"Ecco, appunto, mi hai comprata e già questo non è un segno buono quindi vattene!!"

"Non farmi ripetere le cose due volte!!"

"VATTENE!!!"

"Te l' avevo detto".

E Inuyasha le arriva di fronte con uno scatto fulmineo e le assesta un pugno non troppo forte ma capace di farla svenire. Quindi la prende sulle spalle come un sacco di patate e si dirige verso la carrozza.

"Miroku, andiamo".

"Addio mercante avaro!!!"
E anche lui seguì Inuyasha dentro la carrozza.

Durante il viaggio Miroku è un po' turbato per lo strano comportamento di Inuyasha quella mattina.

"Inuyasha, perchè hai voluto prendere questa ragazza con te?"

"Non lo senti?"

"Che ha un grande potere spirituale sì, ma non capisco se l'hai presa per questo o  per la sua bellezza". E intanto guardava la ragazza svenuta sul sedile accanto a Inuyasha.

"Ma che dici non sono un pervertito come te! E' solo che se fosse caduta nelle mani di altri poteva diventare pericolosa per me!!”

"Allora non è finito il risentimento di alcuni nobili verso di te!"

"Non saprei, ma sento voci che non mi piacciono!"

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Capitolo 2
*** Iniziano i dissapori ***


2° capitolo 2° CAPITOLO
Iniziano i dissapori

Intanto erano arrivati al castello: un maestoso edificio con grandi vetrate e ampie porte. Dentro era rifinito con i più bei marmi e le più belle stoffe, quadri di grandi pittori che ritraevano dei distinti personaggi, gigantesche statue di draghi e demoni, ma anche di belle fanciulle. Insomma un castello degno di un principe.
Intanto Inuyasha, sempre con la fanciulla sulle spalle entrò nell'atrio e congedò Miroku per dirigersi verso le sue stanze. Una volta arrivato entrò in una gigantesca camera con un immenso armadio intarsiato, un enorme letto a baldacchino con le tendine in seta, un bellissimo specchio con la cornice d'oro posto poco sopra un comò e in un angolo della stanza si sentiva il vivace scoppiettare del fuoco, ideale in quelle giornate un po' fredde.
Inuyasha si dirige verso il letto e vi adagia la ragazza ancora svenuta, poi va ad attizzare il fuoco per riscaldare la stanza.

"Chi sei?" Si sente quasi urlare.

"Nemmeno un 'grazie' per chi ti ha salvato la vita da quel commerciante di schiavi?"

"E per cosa dovrei ringraziarti, per avermi 'COMPRATA'?!!"

Inuyasha a quel punto si gira di scatto con aria piuttosto scocciata e arrabbiata.

"Non pensi che se avessi voluto farti del male adesso non saresti su quel bellissimo e costosissimo letto con li fuoco acceso in una giornata così fredda?!!!"

"Potrebbe essere un trucco!"

"Adesso basta ragazza fare la bambina. Qual è il tuo nome?"

"Dimmi prima il tuo demone, visto che sei il mio padrone!"

"Io sono il principe del regno degli Yasha e il mio nome è Inuyasha".

"Il mio è Kagome!"

"Quanto puzzi!"
Disse Inuyasha abbastanza schifato.

"Ehi non mi avevano dato mica una stanza con le tendine di seta!Stupido!"

E a quelle parole Inuyasha le si avvicina e le mette un dito sotto il mento in modo che lo guardasse bene negli occhi.

"Ehi, attenta a quello che dici. Io sono il principe Inuyasha e non ti permetto di insultarmi. Comunque per questa volta passi e....adesso chiamo delle donne che ti daranno una sistemata, non puoi stare nel mio palazzo in queste condizioni!"

E così dicendo se ne andò dalla stanza, lasciando una disorientata Kagome da sola.
Kagome, intanto che non c'era nessuno, pensava a un modo per evadere, ma non le veniva in mente nessuna fuga dal momento che era certa che fuori di lì ci sarebbero state di certo delle guardie. Mentre era assorta entrarono tre cameriere demoni che tutte indaffarate preparavano una vasca piena di acqua calda e portavano dei bellissimi vestiti tutti colorati: rossi, blu, verdi, gialli.
La costrinsero a lavarsi e a lasciarsi sistemare, anche se non le dispiaceva affatto ripulirsi da tutta quella sporcizia. Provò molte volte a instaurare una conversazione con quelle donne demone, se non altro per conoscere almeno un po' quel posto, ma o non le rispondevano o dicevano lo stretto indispensabile. Questo la rattristò perchè era quasi sicura che non avrebbe trovato nessuno ad aiutarla a conquistare la sua libertà.
Dopo poco le cameriere se ne andarono lasciandola sola e triste, senza speranza di fuga perchè quando erano uscite aveva visto molte guardie fuori dalla porta e certo non poteva buttarsi dalla finestra visto che era a circa sette metri da terra. Sconfortata stava quasi per piangere quando ecco arrivare il solito odioso demone.

"Perchè piangi?"

"Non sto piangendo!"

"Non mentire, sento l'odore delle tue lacrime".

"Allora forse senti anche l'odio verso di te!?"
Disse Kagome sprezzante.

"Invece di odiarmi dovresti ringraziarmi per averti tolta a quel mercante!"

"Forse, ma da lui sono finita prigioniera in questa camera!!!!"

"E chi a mai detto che non puoi uscire da qui?!"

"Quindi sono lib..."

"Non ho mai detto questo".
Inuyasha aveva un tono da presa in giro e sembrava lo divertisse quella conversazione.

"Lo sapevo che non mi avresti lasciata libera!"

"Tsè, se vuoi rimanere qui fa come ti pare. Io adesso devo andare, torno fra un' ora e ti voglio vedere pronta per la cena visto che per te ho anche saltato il pranzo!"

"Non intendo assolutamente cenare con te. Non mi trasformerai nel tuo cagnolino!!"

Inuyasha si girò improvvisamente verso di lei e con sguardo malizioso le disse "Sei sicura che non vuoi giocare con me....ti divertiresti"

"Scordatelo!!"

"Cambierai idea".

"Non penso, non credere di potermi ingannare!"

"Ma non voglio ingannarti, sarai tu che non mi resisterai"

‘Che spasso prenderla in giro!’
Pensava Inuyasha divertito.

"Cosaaaaaa....tu vaneggi!!!!"
Urlò Kagome indispettita dalle sue parole.

Ma mentre lo diceva Inuyasha era già uscito.

'Ma chi crede di essere quel demone, solo perchè è il principe di questo regno crede di poter fare quello che vuole con me!!?Io non gliela darò vinta ....e poi si può sapere che cosa intendeva con giocare e divertirsi....io di certo non mi lascerò plagiare da lui e tanto meno mi farò comandare da quello scemo di un principe.....e per dimostrarglielo non andrò a cena qualsiasi cosa succeda.'

Ma Inuyasha non era dello stesso parere:'Quella Kagome è combattiva e forte....in un certo senso...mi piace. Però non può fare di testa sua e mi deve rispettare; vedremo chi è più testardo tra di noi....e poi io la salvo da quello squallore e lei neanche mi ringrazia, e anzi mi aggredisce....intanto stasera viene a cena con me perchè non posso lasciarla troppo tempo da sola, altrimenti chissà cosa mi combina!"


N/A:Ringrazio molto chi ha iniziato a leggere questa ff. Non credevo che ha qualcuno sarebbe piaciuta! Era un'idea che mi girava da un po' in testa e che avevo iniziato a scivere un po' di tempo fa, ma da quando ho pubblicato delle poesie sul giornalino scolastico.......ho preso coraggio e ho deciso di portare a termine la ff. Non so come viene, però spero che a qualcuno piaccia! Intanto ringrazio kicka, topolina e kaggi11. Ciao a presto!!!

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Capitolo 3
*** Sango e poi...il vestito ***


3° capitolo 3° CAPITOLO
Sango e poi… il vestito

Inuyasha assorto nei suoi pensieri non si accorse di andare a sbattere contro una persona.

BOOOM

"Ma chi è che mi piomba addosso?"

"Inuyasha, sei tu che mi sei venuto addosso e non guardavi dove andavi!"

"Sango, ma che ci fai qui?"

"Ecco......insomma......stavo....."

"Allora?"

"Stavo andando da Miroku".

"Ma se l'hai visto appena è tornato!"

"E' vero, ma volevo passare un po' di tempo con lui!"

"Fa come vuoi, anche se non ti capisco come ti possa piacere un bonzo pervertito!"

"Non è che mi piace, solo...."
Disse Sango un po’ rossa sul viso.

"Va bene, non sono di certo affari miei".
Inuyasha come sempre era di poche parole.

"A proposito, Miroku mi ha detto che hai preso con te una ragazza. E' vero?"

"Sì, è perché ha un grande potere spirituale".

"Io penso che questa ragazza abbia sortito un qualche effetto su di te, al di là del suo potere!"
Disse Sango come se pensasse tra se e se. Era curiosa di vedere la reazione di Inuyasha.

"Sango, ma che dici. E' da questa mattina che la conosco!"
Inuyasha era rimasto un po’ indispettito da quella affermazione.

"Appunto, già ho visto un certo cambiamento!"

"Senti non è proprio il mio tipo....è sfacciata, insolente, prepotente, diffidente e anche un po' arrogante!!"

"Appunto, come te. Ma scommetto che se la conosci meglio è anche simpatica, dolce, comprensiva, oltre che carina. Io penso che sia solo spaventata da quello che le è successo. Sai essere una schiava e poi venduta in questo modo al primo che capita! E poi ritrovarsi circondata da demoni… Tu la dovresti capire!"

"Forse......hai....ragione. Ci penserò".

"Bravo! Anzi uno di questi giorni vengo da te a conoscerla!"

"Fa come vuoi. Io devo andare ora, ci vediamo!"

"Ciao, Inuyasha!"
E Sango lo salutò con un sorriso.

Così Inuyasha senza aver combinato niente di quello che doveva fare ritornò nella sua stanza e aprendo la porta...

"Allora sei pronta per.....CHE COSA TI AVEVO DETTO!!!!?"
Urlò Inuyasha vedendo che Kagome non si era ancora preparata per la cena.

"Ti avevo detto che non avrei cenato con te!"

"Adesso vestiti!ORA!"

"No!"

"Vediamo.....che ne dici.....se allora.....lo faccio io!"
Era una provocazione per vedere la reazione della ragazza.

"Non lo farai!"

"Tu credi che non ne abbia il coraggio?"
Questa volta cercò di mantenere un’espressione seria, quasi di ghiaccio.

E intanto iniziò a camminare verso di lei a passi lenti fino a che la imprigionò tra il muro e le sue braccia. Kagome a quel punto chiuse gli occhi e iniziò a tremare, un po’ di timore le era venuto!

"Bene, vedo che in qualche modo hai paura di me. Direi che siamo 1 a 0 per me e visto che questa volta hai perso sbrigati a cambiarti!"

Kagome a quelle parole di scatto aprì gli occhi e lo guardò molto male.

"E va bene, ma non credere di avere vinto!Allora dove posso trovare dei vestiti?"

"Guarda nell' armadio alle tue spalle, ce ne dovrebbero essere parecchi."

Allora Kagome spinse Inuyasha lontano da lei e si diresse verso quel gigantesco armadio. Quando lo aprì rimase stupita: c'erano tantissimi vestiti tutti colorati e bellissimi con mille ricami e stoffe pregiate. Al confronto il vestito che indossava era uno straccetto per quanto fosse bello anche quello. Non sapeva proprio quale mettere, era indecisa.

"Allora, ti sbrighi a prenderne uno!"

"Sì, basta che taci!"
Kagome non si era ancora abituata a vivere in quel luogo e la pressione che le metteva Inuyasha era parecchio fastidiosa.
E così scelse il vestito verde e bianco che le sembrava il più semplice.

"Allora?"

"Allora cosa?"

"Inuyasha, vuoi girarti!!?"

"Potrei anche non farlo visto che non ci sarebbe niente da vedere!"

"Coooosaaa!"

"E va bene mi giro"

Così fece e si girò verso il muro.
Intanto Kagome iniziò a sfilarsi quello che aveva addosso molto velocemente per poi mettersi l'altro. Solo aveva un piccolo problema: non riusciva ad allacciarsi i bottoni sulla schiena e a fare il fiocco dietro.

"Accidenti!"

"Allora hai fatto o ti ci vuole un secolo!"

"Ho quasi fatto, non ti girare ancora!"

Ma Inuyasha stufo di guardare il muro si girò e vide Kagome di spalle che aveva qualche problema con i bottoni del vestito. Allora le si avvicinò di spalle e senza farsi sentire le prese le mani e le cinse la vita chinandosi fino al suo orecchio e con voce bassa le disse:
"Fatti aiutare".

Kagome era disorientata, ma si ricordò di quello che era successo poco prima e allora si liberò di Inuyasha.

"Lasciami! Credevi che ci sarei cascata di nuovo?"

"Cosa credi, non sono mica uno stupido! Piuttosto volevo sul serio aiutarti perchè così ci si raffredda tutta la cena! E non mi piace il cibo riscaldato!"

"Tanto io non ho intenzione di mangiare!"

"Fa quello che ti pare. Però adesso smettila di fare la bambina!"

Così le si avvicinò di nuovo e le sistemò gli ultimi bottoni e il fiocco e poi sempre in silenzio arrivarono nella sala da pranzo, dove Inuyasha cenò. Tra i due era calato un silenzio di tomba e neanche si guardavano. Kagome come aveva detto non toccò cibo e quando Inuyasha si alzò per andare a dormire lei lo seguì in silenzio. Non le piaceva proprio quel demone.


N/A: Spero che la ff vi stia incuriosendo! Per il momento posso aggiornare abbastanza presto, perchè come ho già detto avevo già cominciato un po' ditempo fa a scriverla e quindi la devo solo riguardare...ma nel futuro non so se posso essere così veloce! :' (  Però proverò a fare del mio meglio! Ringrazio Byrba e Ery K. per aver letto anche il 2° capitolo. Se avete delle idee per la ff ditemelo! Adesso vi saluto!!!! Ciaooooooo!!!!!!!!!

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Capitolo 4
*** Per dormire! E una importante questione ***


4° capitolo 4° CAPITOLO
Per dormire! E una importante questione.

Inuyasha arrivato nella sua camera si rivolge a Kagome .
"Allora, si è fatto tardi è meglio se andiamo a dormire!"

"Sì, lo penso anch' io. Dov' è il mio letto?"
Chiese Kagome abbastanza stanca per la dura giornata che aveva passato.

"Eccolo!"
Disse Inuyasha mostrandole il letto vicino a lui.

"Ma quello è il tuo letto!"

"Sarà anche il tuo".

"Cosa significa?!!"

"Semplicemente che non c'è una stanza per te"

"SCORDATELO. Io non sarò la tua....concubina!"

"Infatti non voglio che tu lo sia. Semplicemente le altre stanze sono occupate e visto che il mio letto è abbastanza grande per tutti e due ho pensa…."

"Hai pensato male! Piuttosto dormo per terra che nel tuo stesso letto!"

"Fa come vuoi".

E così Kagome si mise seduta in un angolo della camera mentre Inuyasha si toglieva il pezzo superiore del suo Karingiou.

"Ma che fai!!"
Gli urlò Kagome completamente arrossita.

"Pretendi che vada a dormire vestito? Cos' è non hai mai visto un uomo a dorso nudo!"
Le chiese Inuyasha malizioso e curioso di sentire che cosa gli avrebbe risposto Kagome.

"Veramente…."
Era diventata ancora una volta rossa in viso.

"Dovrei essere io a vergognarmi non tu. Sei diventata tutta rossa! Forse....trovi....che abbia....un corpo..."

"Non dire altro! Non è come pensi. E' solo che non hai un minimo di pudore!"

"Beh, ti ci dovrai abituare visto che il più delle volte sto così in camera mia!"

Kagome non replicò più. Era un tantino agitata dai pettorali di Inuyasha. Certo aveva visto uomini a petto nudo ma per lo più erano schiavi malnutriti o ragazzini che andavano a fare il bagno. Inuyasha era tutta un' altra cosa. Aveva un corpo perfetto e quasi si vergognò quando le venne per la mente che forse era parecchio….carino. Ma cacciò subito via questi pensieri perchè si ricordò che lei era la sua schiava.
Inuyasha dal canto suo era compiaciuto da come lo aveva guardato Kagome e infatti l'aveva subito stuzzicata, ma poi decise che non era il caso di insistere.
.......................................................

Il mattino successivo Inuyasha si svegliò di buon ora e dopo essersi vestito si avvicinò a Kagome che ancora dormiva.

'Quando dorme non sembra la ragazzina scontrosa e ribelle che è o che sembra di essere. Deve avere dormito proprio scomoda stanotte, però l'ha voluto lei! Adesso la sveglio e dopo colazione andiamo a vedere se riesco a trovare Sango visto che la voleva conoscere.’

Così si allontanò da lei e la svegliò bruscamente.

"KAGOME!"

Kagome sentendo urlare il suo nome si svegliò di soprassalto.

"Inuyasha, ma sei impazzito!Mi hai svegliato con una bomba!"

"Sei una dormigliona. Avanti alzati e andiamo a fare colazione!"

"Uffa!!!"

A colazione di nuovo mangiò solo Inuyasha e Kagome non toccò cibo. Inuyasha pensò che quando avrebbe avuto fame si sarebbe decisa a mangiare e così la lasciò perdere.

"Forza andiamo!"

"E dove!"

"A trovare una persona al piano di sotto".

"E chi?"

"Lo scoprirai".

Arrivati al primo piano Inuyasha bussò a una porta e dall'altra parte le rispose una voce femminile che stupì Kagome.

"Chi è?"

"Sono Inuyasha!"

"Ah, entra pure!"

"Ciao Sango!"

"Ciao Inuyasha. Tu devi essere Kagome giusto?"

"Sì, ma tu come fai a conoscere il mio nome?"

"Nel castello non si parla che di te!"

"Capisco".

"Allora, ti piace il posto?"

"No!"

"E le..."

TOC TOC

"Chi è?"

"Sango, sono Miroku!"

"Entra!"

"Ciao come stai....Inuyasha, ci sei anche tu con la divina Kagome!"

"Tu!!!Sei il suo scagnozzo!!!"
Kagome quasi urlò quando vide Miroku, ricordandosi del giorno prima che l’aveva visto insieme a Inuyasha al mercato.

"Come mi hai chiamato?Inuyasha, che cosa le hai fatto per farla arrabbiare così?"

"IO???Ma se ha parlato di te?!!!"

"Sì, ma ha parlato così perchè tu l'hai fatta arrabbiare!"
Disse Miroku, come uno che la sa lunga.

"Senti bonzo io...."

"Adesso basta voi tre!Miroku che sei venuto a fare?"
Sango intelligentemente mise fine alla conversazione che altrimenti sarebbe degenerata in un battibecco.

"Cercavo Inuyasha per parlargli di quella fest..."

"Allora uscite un attimo per parlare di quella faccenda. Io intanto faccio due chiacchiere con Kagome!"

"Va bene"

E i due uscirono dalla stanza.

"Allora Kagome come sei arrivata qui?"

"Mi ha comprato Inuyasha".
Rispose Kagome un po’ triste.

"Capisco, anche a me è successa la stessa cosa!"

"CHE!!!!"
Kagome era veramente stupita. Non avrebbe mai detto che lei era stata nella sua stessa condizione.

"Devi sapere che la mia era una famiglia di sterminatori di demoni. Quando in un attacco a sorpresa sono morti tutti tranne me che sono stata salvata da un commerciante di schiavi. Pensava di fare un bel gruzzolo vendendomi come sterminatrice. Infatti quando siamo arrivati in questo regno Inuyasha mi ha subito comprata. All' inizio non mi piaceva, ma poi conoscendolo meglio e conoscendo anche il suo amico Miroku, mi sono ricreduta e ora siamo molto amici anche se lui non lo vuole dare a vedere. Sai, è pur sempre un principe e deve mantenere certe distanze in pubblico".

"Da quanto conosci Inuyasha?"

"Da circa 3 o 4 anni"

"E non hai mai desiderato la libertà?"

"All'inizio sì, però poi sono diventata gran generale delle truppe armate e oramai sono libera, e anche se non lo fossi non mi peserebbe affatto! Inuyasha è buono!"

"Sarà, ma con me non si è comportato bene!"

"Cioè?"

"Mi dà ordini, mi fa dormire per terra e non mi lascia libera!"

"Io credo che tu stia esagerando. Scommetto che ti ha detto che se vuoi puoi uscire dal castello e sul fatto che ti dia ordini è abbastanza normale. Infondo è un principe e per governare un regno ci vuole un po' di polso. Solo....non riesco a capire perchè ti faccia dormire per terra?!"

"Dormo per terra perchè secondo lui dovrei dormire nel suo letto! Ma ti rendi conto!"
Kagome ripensava alla sera prima e a quanto fosse stato insensibile e sgarbato Inuyasha con lei.

"Allora non ti fa dormire per terra lui?"

"No, ma..."

"Senti io credo che ti voglia bene anche se non te lo fa vedere e già il fatto che non indossi più stracci te lo dovrebbe far capire. Comunque devi sapere che in questo castello le camere libere sono molto poche per via dei tanti nobili che per un motivo o l’altro soggiornano qui per alcuni periodi".

"Sì, però poteva dirmelo in altro modo e comunque darsi da fare per trovare una stanzetta libera! Ma non per questo dormirò con lui!"

"Vedrai che Inuyasha non è così insensibile! Bisogna conoscerlo perché non riesce a esprimere bene i suoi sentimenti! Però Kagome potresti essere mia amica? A parte io, te e Miroku non c'è nessun altro essere umano qui dentro e mi piacerebbe avere un'amica!"

"D'accoro. In fondo anche a me farebbe piacere!"

"Allora amiche?"

"Sì"

TOC TOC

"Siete voi vero?!!Venite!"

"Sango tutto sistemato. Io e Inuyasha abbiamo fatto un ottimo lavoro. Anche se ci sarebbe un piccolo problema che spero Inuyasha risolva presto!Io ho te Sango di questo non ho problemi!"

E mentre diceva questo le diede una palpatina sul sedere che fece scattare la mano di Sango che atterrò bruscamente sulla guancia di Miroku.

"Che dolore!!Però oggi ci sei andata piuttosto pesante!Avresti potuto darmi un bacio invece!"

"Miroku ma che razza di cose dici, vuoi anche l'altra guancia con le cinque dita stampate?"

"A dire la verità........mi sono ricordato che io, Inuyasha e la divina Kagome dobbiamo fare una cosa. Perciò ti salutiamo. Ciao!"

E così trascina tutti e tre fuori dalla stanza di Sango per salvarsi dal suo assalto che altrimenti sarebbe arrivato inevitabile.
Nel corridoio si misero a parlare.

"Miroku certo che te le inventi tutte per sfuggire alla furia di Sango e come al solito ci vado di mezzo io!"

"Dai, scusa Inuyasha, ma gli schiaffi di Sango fanno molto male. Sai com'è forte!Lo si vede anche da come maneggia Hiraykotstu!"

"Una volta te lo dovrebbe dare in testa!"

"Però adesso anche tu hai una gentil donzella a cui rivolgere le tue attenzioni!"
E gli fece cenno a Kagome.

"E chi sarebbe?"

"La divina Kagome!"

"Ti riferisci a questa impertinente e bruttina ragazzina?"

"Ehi, come ti permetti schifoso demone!"
Kagome reagì sentendosi tirata in mezzo.

"Beh, almeno Inuyasha ricordati… di… domani!"

"Già, hai ragione".

"Io adesso devo andare a fare degli esorcismi nel villaggio vicino. Vi saluto!"

"Ci vediamo domani sera. Ci sarai vero!?"

"Certo, verrò con la mia adorata Sango!"

E così anche Miroku se ne andò lasciandoli soli.

"Andiamo Kagome,devo parlarti".

"E che devi dirmi?"

"Non qui, in camera mia. Andiamo".

Inuyasha prese a camminare verso la sua camera. Intanto Kagome si era un po' preoccupata per il tono serio che aveva usato Inuyasha.
Ma mentre percorrevano i corridoi si sentì una voce dietro di loro........

N/A: Ma che cosa avrà voluto dire Miroku riferendosi alla sera successiva? E chi sarà mai la voce misteriosa?........Se volete scoprirlo non dovete fare altro che leggere il capitolo successivo. Ringrazio molto Ery K. per i suoi consigli e vedrai che a mano a mano la cosa si farà più interessante.......questi sono solo i primi capitoli. Già ho in mente qualcosa di.....esplosivo!!!!!!!! Naturalmente ringrazio anche raska81, kicka, kim93, Byrba e tay88 per i loro commenti che mi spronano ad andare avanti con la mia storia!!!!!!! E naturalmente ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno letto la mia fanfiction!!!!!!!!!!!GRAZIE!!!!!!!!!!!!   ;-)

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Capitolo 5
*** La scommessa ***


5° capitolo 5° CAPITOLO
La scommessa

Una voce si sentì dietro di loro. Kagome subito si girò, mentre Inuyasha rimase girato di spalle.
“Ehi, dove stai andando cagnaccio rognoso?”

“Lupastro idiota, pensi che non ti abbia sentito?”

“Ma…cagnaccio chi è questa ragazza?”

“Non ti deve importare!”

Gli rispose Inuyasha girandosi verso di lui con sguardo di sfida.Ma il demone, senza aspettare la risposta di Inuyasha, si era già fiondato da Kagome facendole il baciamano.

“Dolce ragazza, qual è il tuo nome?”

Kagome un po’ imbarazzata da tutta quella galanteria fece un passo indietro e timida rispose:

“Mi chiamo Kagome! E tu?”

“Vedo che il cagnaccio rognoso non ti ha parlato di me! Ma non c’è problema rimedieremo. Il mio nome è Koga il capo della tribù degli Yoro!”

“Piacere di conoscerti!”

“Ehi, com’è che con lui sei così tanto gentile?!”

“Perché è gentile a differenza di te!”
Disse kagome girandosi verso di lui con aria da sufficienza.

“Se ti comportassi meglio con me magari sarei più gentile!”

Ma prima che Inuyasha potesse parlare intervenne Koga.

“Senti Kagome, domani sera Inuyasha darà un ricevimento. Che ne dici di accompagnarmi?”

“Bè, io…non saprei…”
Farfugliava Kagome in preda all’imbarazzo di un invito così improvviso e diretto. Ma a questo punto intervenne Inuyasha, un po’ infastidito dalla troppa confidenza tra Koga e Kagome e soprattutto perchè Koga lo aveva anticipato, invitando Kagome prima di lui.

“Lupastro, non ti esaltare tanto! Mi dispiace, ma Kagome non può venire con te al ricevimento!”

“E perché?” Chiese Koga.

“Già perché?” Gli fece eco Kagome.

“Perché verrai con me!”

“Cooosaaaa??!!!”
Kagome era sbalordita, Inuyasha che la invitava al suo ricevimento!

“Sì ormai l’ho ufficializzato! Ne ho parlato anche con Miroku prima, quando siamo andati fuori dalla stanza di Sango. Mi serve una ragazza che mi accompagni, altrimenti tutte quelle ochette principessine, contessine e baronessine mi saranno sempre tra i piedi!”

“E io allora dovrei accompagnarti perché così non avranno il coraggio di avvicinarsi?!”

“Esatto!”

“Ma io non voglio venire e strare tutta la serata in mezzo a demoni! Puoi sceglierti una di quelle ochette e chiederle se ti accompagna!”

“Lo vedi cagnaccio! Non vuole venire con te!”
Disse Koga speranzoso.

“No! Anche se volessi non posso più tornare indietro!”

“E perché?!” Domandò Kagome.

“Già perché?” Insistette Koga.

“Perché è stato tutto ufficializzato e oramai ogni nobile sa che sarò accompagnato da te. Se non dovessi venire o fossi accompagnato da qualcun’altra molti nobili lo definirebbero mancanza di rispetto o peggio un disonore!”

“È quello che pensi anche tu, Inuyasha?” Gli domandò Koga scettico.

“No! E lo sai. Però per i nobili è una cosa importante e lo sai anche tu cosa succede ultimamente! Voci strane giungono alle mie orecchie e quindi meglio non commettere errori!”

“E va bene cagnaccio, te la lascio per una sera! In fondo lo faccio per il regno! Ma non credere di avere vinto! Prima o poi non potrai trovare scuse!”

“Ma quali scuse?!”

“Se se…però adesso devo andare! Ci vediamo domani sera Kagome!”

“Ciao Koga!”
Kagome mentre salutava calorosamente con la mano Koga era guardata in cagnesco da Inuyasha.
Poi si girò verso di lui.

“Però se io non venissi proprio alla festa, non succederebbe niente!”
Disse Kagome speranzosa.

“Ti sbagli…te l’ho già detto sarebbe una mancanza di rispetto e se adesso gli altri demoni non ti vedono di buon occhio, dopo sarà anche peggio! Ma insomma cos’hai da lamentarti?! Verrai a una festa sontuosissima, accompagnata dal principe di questo regno…Molte ragazze pagherebbero oro!”

“Ma lo dico perché non voglio stare in mezzo a tutti quei demoni! Che mi guardano come fossi un mostro solo perché sono umana!”

“Adesso basta! Dovrai farlo! E infondo pensa che sarà un’ottima occasione per far cambiare loro opinione su di te! E poi sarai la mia accompagnatrice e se ti troverai in difficoltà non ti dovrai preoccupare…ti aiuterò!”

“Ecco…allora ci posso venire…però ad una condizione!”

“Ti ricordo che fino a prova contraria sei tu la serva e non io! Però sentiamo!”

“Grazie di avermelo ricordato! Però ti avverto che se non farai ciò che voglio ti renderò la festa orribile! Quindi ti conviene ascoltarmi!”

“E va bene sentiamo…sono curioso!”

“Voglio che stasera mi sia data una camera e…aspetta fammi finire…domani sera alla festa non voglio ballare!”

“La prima richiesta la posso esaudire anche perché mi sono già stufato di averti in camera mia! Ma riguardo la seconda non posso accontentarti!”

“Perché?”

“Perché è inevitabile che chi accompagna il principe debba ballare almeno una volta con lui! E volente o nolente lo farai!”

“Non credo proprio!!!!!”
Kagome era inviperita, non pensava che Inuyasha fosse fanto cocciuto. Possibile che non riuscisse a capire qual era il suo problema!

“Ma perché ti ostini così? Qual è il problema?”

“Bè…ecco…io…non so ballare!”

“Tutto qui il problema?!”

“Sì, e non dirlo come se non lo fosse! Se ballo e poi faccio una figuraccia?”

“Hai ragione, sarebbe un problema!”
Disse Inuyasha sarcastico facendo infuriare Kagome.

“Guarda che se faccio una figuraccia il problema sarà anche il tuo!”

“È inutile che ti arrabbi, ci avevo già pensato! E perciò per stasera ho chiamato un musicista, così ti insegnerò a ballare! Sei contenta?!”

“Cosa? Veramente mi insegnerai a ballare?”

“Certo, non posso fare una figuraccia accompagnato da una ragazza che non sa ballare!”

“Ehi, come ti permetti?! Scommetti che diventerò più brava di te?!”

“D’accordo! Cosa scommettiamo?”
Kagome rimase un po’ perplessa; lei diceva così per dire e Inuyasha l’aveva presa sul serio. 

“Ecco…io dicevo tanto per dire.”

“Ti vuoi ritirare?”

“No!”

“D’accordo, allora se vinci tu per un giorno sarai autorizzata a darmi tutti gli schiaffi che vuoi se ti faccio arrabbiare…”

“Ehi, mi piace già pregusto la vittoria e la tua faccia rossa!AHHHHHH!!”

“Aspetta a ridere…perché se perderai…sarò io a farti diventare rossa!”

“Vuoi dire che se perderò mi schiaffeggerai?”

“Ma che hai capito! Ti farò diventare rossa sì…ma per l’imbarazzo!”

“In che senso?”

“Voglio farla pagare a Koga, e per questo ti bacerò davanti a lui!”

“Cossaaaaaaaaaaa!!!!!!!!MA SEI SCEMO!!!!!!!!”
Kagome era già diventata rossa dall’imbarazzo.

“No! Già mi vedo la faccia di quel lupastro! Allora che fai?”

“Ma perché proprio baciarmi? Cioè puoi fare arrabbiare Koga in altri modi!”

“Ma se non vede l'ora di trovarsi da solo con te! Si vede lontano che ha messo gli occhi su di te! O forse sei insicura di vincere?!”

“Contro di te no! Perciò ci sto, sarà divertente schiaffeggiarti!”
Kagome non era proprio convinta di quello che aveva fatto, forse era stata un po’ troppo avventata, ma la possibilità di essere in qualche modo superiore a Inuyasha le piaceva troppo. Aveva deciso: si sarebbe impegnata a fondo per sconfiggerlo ed era sicura che ci sarebbe riuscita.
Innanzi tutto doveva rifocillarsi per avere sufficienti energie e infatti a pranzo divorò ogni pietanza e quando Inuyasha le chiese come mai aveva tanto appetito, gli rispose che per batterlo aveva bisogno di energie. Inuyasha non volle ribattere ma le disse solo che subito dopo mangiato doveva andare con Sango per le misure dei loro vestiti per la serata del giorno dopo. Poi sarebbe dovuta andare alla sala grande per iniziare con la danza................................................................... ma chissà cosa sarebbe successo?!

N/A: per scoprire cosà accadrà vi invito a leggere il prossimo capitolo che posterò nel più breve tempo possibile!!!! Anticipazioni: ci sarà da ridere con gli sforzi di Kagome a non pestare i piedi di Inuyasha e lui che si rivelerà.........forse un bravo ballerino? Vedremo, per il momento vi saluto e ringrazio raska81, sesshydil, taty88, Mirokia. 

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Capitolo 6
*** Lezioni di danza ***


6° capitolo 6° CAPITOLO
Lezioni di danza

Kagome dopo aver noiosamente atteso che le sarte finissero di prenderle le misure, correva a perdifiato per i corridoi del palazzo per cercare di non arrivare in ritardo alla lezione con Inuyasha. Non che le importasse molto di ballare con lui, però non aveva scordato la promessa e non voleva certo perdere!!

‘Accidenti sono in ritardo!! Inuyasha si arrabbierà tantissimo!!’

TOC TOC

“Entra!! Ma lo sai che sei in ritardo?”
Le chiese Inuyasha abbastanza irritato.

“Scusa è solo che la sarta ci ha impiegato di più del previsto! Io le ho detto che….”

“Si, si, va bene. Adesso iniziamo!”
Inuyasha sembrava un po’ scocciato.

“Eddai, ti ho chiesto scusa!”

“Pensavo al difficile lavoro che dovrò fare con te!”
Inuyasha si divertiva particolarmente a farla arrabbiare.

“COSAAA!!! Ma come ti permetti!!”

“Adesso calmati! Per prima cosa devo dirti che domani non potrai darmi del tu, ma chiamarmi sua maestà!”

“E perché?”

“Perché sono il principe e nessuno senza il mio permesso può chiamarmi per nome!”

“Come nessuno?”

“No, a parte che io non lo conceda in via esclusiva! Anche Koga lo sa e non si permetterebbe di usare il mio nome di battesimo!”

“AH, in questo caso…va bene. Ma neanche tra i tuoi parenti…”

“Solo due persone lo potevano fare liberamente,…..ma ora non più.”
Inuyasha era diventato improvvisamente triste, e Kagome notò subito questo cambiamento. Stava per chiedergli il perché, ma decise che era meglio rimandare: non voleva rattristarlo di più, e forse erano cose personali.

“Va bene, adesso Inuyasha possiamo iniziare?”

“Sì, credo di sì”
Disse inuyasha risvegliandosi dai suoi pensieri.

“Allora per prima cosa direi di imparare i passi fondamentali. Allora guarda le mie gambe e cerca di ricordarti il tempo. Maestro, musica!”
E Inuyasha iniziò a ballare un valzer facendo finta di avere una dama al posto dell’aria. Intanto Kagome guardava i suoi passi e notò che poi non era molto difficile quel ballo. I passi erano più o meno sempre quelli e si girava in tondo. Inuyasha si fermò.

“Allora che te ne sembra?”

“Bhè, non è molto difficile! Credo di farcela!”
Disse veramente entusiasta.

“Questo è abbastanza facile! Poi ce ne è un altro un po’ più difficile, ma credo che te la caverai!”

“Allora…come erano…un due tre.”

“No! Aspetta è così!”
E Inuyasha prese le mani di Kagome facendole vedere il passo corretto.

“Tu devi fare esattamente l’opposto di quello che faccio io! Vedi!”

“Sì, non è difficile!”
Kagome provò per qualche minuto i passi finché non iniziò a ricordarli.

“Evvai!!! Questo l’ho imparato!”

“Aspetta! Vedrai com’è semplice se un cavaliere ti guida!”
E dicendo così la attirò a sé. Kagome divenne rossa come un peperone e si bloccò diventando rigida come un pezzo di legno.

“Adesso che ti prende?”

“Ni..ni..niente!”

“Come niente sei diventata un pezzo di legno!”

“Certo…TU SEI IL SOLITO PEZZO DI GHIACCIO!!”
Kagome era quasi basita da come Inuyasha sembrasse quasi insensibile.

“Ehi, se sei in imbarazzo con me figuriamoci con un estraneo! In fondo è solo un ballo!”

“Cosa? Vuoi dire che mi toccherebbe anche con uno sconosciuto?”
Le cose stavano peggiorando per Kagome.

“Non lo so, però se ti chiedono di ballare sarebbe poco educato rifiutare!”

“Inuyasha…non puoi fare niente? Io non mi sento ancora a mio agio in questo ambiente di demoni fatto di regole assurde…voglio dire se non voglio ballare con qualcuno non vedo che male potrei fare?”

“Non devi chiederlo a me! Se fosse per me io non ballerei neanche!…ma il mio non è poi un mondo tutto rose e fiori! Però credo che ci sarebbe una soluzione!”

“E quale?”
Chiese Kagome speranzosa.

“L’unico modo sarebbe ballare sempre con me!”

“Cosa!!! E poi…non ti annoierai?”
Si stava arrampicando sugli specchi pur di non far vedere l'imbarazzo.

“Guarda che sia io che te abbiamo tutto da guadagnare!”

“In che senso?”
Kagome non riusciva a capire cosa Inuyasha volesse dire.

“Nel senso che io così rimarrò impegnato per tutta la serata e nessuna ochetta potrà rompermi e tu non dovrai compiacere gente che non vuoi conoscere!”

“Ah…ho capito.”
Kagome era un po’ delusa, pensava che lui le avesse proposto di ballare insieme per aiutarla e non solo per un profitto personale. Ma…perché si aspettava questo? Non trovando risposta lasciò perdere e accettò la proposta.

“Adesso viene il difficile!”
Disse Inuyasha riscuotendo Kagome dai suoi pensieri.

“Avanti! Sono stanca e vorrei andare a dormire nella mia stanza!”
Sembrava veramente scocciata del comportamento egoista di Inuyasha.

“Sì, effettivamente lo penso anche io! Comunque prima dobbiamo finire!”

“Bene!”

E Inuyasha iniziò a mostrare a Kagome le mosse, ma quando anche lei provò a ballare insieme a lui gli diede una tal pedata, che anche uno forte e orgoglioso come Inuyasha, non potè fare a meno di una smorfia di dolore accompagnata a un suono non ben definito.

“Ma che fai?!”

“Scusa, ma è difficile! Penso proprio di non riuscire a farcela!”
Disse Kagome con un tono freddo e distaccato.

“Allora vuoi dire che ho vinto io la scommessa?”
Chiese ironico Inuyasha.

“Sei uno stupito!”
Kagome era veramente arrabbiata dal comportamento idiota di Inuyasha e stava per andarsene… quando Inuyasha la prese per un braccio e le impedì di nuocere bloccandole qualsiasi movimento.

“Lasciami, me ne voglio andare!”

“Ma che ti è preso? Insomma cosa ti ha fatto infuriare?”

“Niente…lasciami!!!”

“No! Prima mi dici cosa c’è che non va!”

“Cosa c’è che non va?! Tu!!! Un attimo prima sembri tanto disponibile ad aiutarmi e l’attimo dopo ti comporti da egoista!”
Kagome si era sfogata, non ce la faceva più a tenersi tutto dentro.

“Adesso ho capito, è per quello che ho detto prima!”

“Sì, sembra che per te io sia solo un rimpiazzo! Un oggetto che fa comodo quando sei nei guai!”
Kagome non ce la faceva più e stava per mettersi a piangere.

“Sì, è vero quello che ho detto......... ma potevo scegliere un’altra e invece ho preferito te! E sai perché?”

“Perché sono la tua schiava!”
E in quel momento scese una lacrima.

“No, stupida! Perché con te non ho paura di parlare, non ho paura di esprimere i miei pensieri, perché non mi sento giudicato per quello che sono!”
Inuyasha non voleva che Kagome fosse gelida con lui, gli bastava anche litigare, ma non voleva da parte sua l’indifferenza. Era strano, la conosceva da solo un giorno, eppure gli sembrava che quella ragazza non fosse uguale alle altre e non solo per i suoi poteri.

“Scusa, ma in che senso per quello che sei?”

“Credo sia arrivato il momento di dirtelo, e se te ne vorrai andare senza rivedermi mai più ti capirò.”

“Ma di cosa stai parlando?”
Kagome iniziava a preoccuparsi, Inuyasha era talmente serio.

“Forse tu non te ne sei accorta, ma io............. non sono un normale demone……..io sono un mezzo demone.”

“Non capisco, che significa?”

“Significa che io non sono un demone completo, ma solo per metà. Nel mio sangue scorre sangue demoniaco e …umano.”

“Fantastico! Non ci posso credere!”
Kagome era un po’ turbata dalla notizia, ma anche contenta.

“Allora?”

“Cosa?”

“Perché non mi insulti e non fuggi da me?”

“COSAAA!!!!E perché mai lo dovrei fare?”

“Io pensavo che la scoperta della mia vera natura di avrebbe fatto schifo!”

“Ma sei matto!!! Io sono solo sorpresa e in un certo senso contenta!”

“Come…contenta?”

“Sì, perché è straordinario trovare una persona che comprenda entrambi i mondi, quello demoniaco e quello umano! Non ti rendi conto della fortuna che hai!”

“...............”
Inuyasha era stupito da come Kagome avesse trovato un lato positivo nella sua natura, che invece lui disprezzava.

“Un po’ ti invidio! Io riesco a capire i sentimenti umani, ma per me i demoni sono lontani, un mondo a parte. Forse anche per la brutta esperienza con il mercante Shan….però sono convinta che ci siano anche demoni buoni e gentili…ma forse ho paura a fidarmi di loro. Invece tu, proprio per questa tua natura, secondo me sei il più adatto a governare un regno!”

“E fai bene! I demoni non sono buoni, è la loro natura!”
Sembrava che la seconda parte del pensiero di Kagome non l'avesse colpito, ma nel profondo del suo animo gli aveva fatto piacere essere lodato e non disprezzato per la nascita.

“Ma per esempio Koga lo è!”

“Ma va, quel lupastro dei miei stivali?!”

“Inuyasha, non parlare di Koga così!”

“E come ne dovrei parlare?”

“Lasciamo perdere che non ho voglia di arrabbiarmi!”

“Sì, lasciamo perdere che è meglio!”

“Sbrighiamoci a finire che sono parecchio stanca!”

“Allora per evitare che mi pesti i piedi come un cavallo…avanti sali!”

“Ehi, prima di tutto ritira il cavallo…e poi cosa significa "sali"?”

“Devi salire sui miei piedi!”

“COSA!!!E che novità è questa?”

“In questo modo ti posso guidare e imparerai in un batter d’occhio! Sempre se vuoi ancora la tua camera e vincere la scommessa!”

“E va bene ricattatore, ma questa me la segno!”

E Kagome anche se titubante posiziona i suoi piedi sopra quelli di Inuyasha e mentre faceva di tutto per mantenere una certa distanza tra di loro….stava per rovinare clamorosamente a terra. Ma Inuyasha con uno scatto le cinse la vita con un braccio e la riportò in piedi, o meglio sui suoi piedi.

“Attenta, se cadi durante il ballo tutti ci rideranno dietro! E poi cerca i essere un po’ più rilassata… non mi voglio portare in giro tutta la sera un pezzo di legno!”

“Insomma te la smetti di prendermi in giro! Non è colpa mia se non ho mai ballato!”

“Pensa se domani ballassi con un vecchio aristocratico?”
E intanto iniziò a ballare.

“Forse sarei meno tesa con un vecchio decrepito!”

“Decrepito un corno!”

“Perché?”

“Sono i più approfittatori di tutti!”

“In che senso?”

“Che se ne approfittano!”

“E come?”

“Bè, mica te lo posso spiegare, non mi vengono le parole!”

“E allora mimali! Così sarò pronta a riconoscere un’azione poco gentile!”

“Sei sicura?”
Chissà com’era, ma Inuyasha era improvvisamente diventato rosso.

“Sì!”

“Va bene, però non mi schiaffeggiare!”

“Tanto ti schiaffeggerò quando vincerò la scommessa!”

“AH AH, divertente!”
E mentre lo diceva fece scivolare la sua mano verso il fondoschiena della ragazza.

“Inuyasha, ma che…”

“Questo intendevo con approfittarsi! E se gli vai a dire qualcosa loro ti si scusano e ripetono che è l’età avanzata che rovina i muscoli!”

“Che infami!”

“Già, quindi stai attenta a questi giochetti! Bene direi che la lezione è finita e da adesso non sono più il tuo maestro, ma il tuo rivale! La tua camera è quella alla destra della mia e queste sono le chiavi! Adesso andiamo.”

“Che bello una camera tutta mia!”
Kagome esultava dalla gioia e dalla contentezza. Inuyasha si fermò a guardarla come una cosa di poco conto la rendesse felice e anche se non ne conosceva il motivo quasi quasi gli veniva voglia di ridere di gusto. Ma il suo orgoglio gli impedì di farlo…almeno per il momento. Intanto erano arrivati alle loro camere e lì si salutarono.

“Kagome, domani molto probabilmente non ci vedremo mai per tutto il giorno, perché ho da fare delle cose. Ho dato disposizioni che ti aiuti Sango nella preparazione per la festa, anche se a dire il vero è lei che ha insistito. Comunque fatti trovare pronta alle nove nella sua stanza che io e Miroku vi verremo a prendere lì!”

“Va bene! Grazie per avermi imparato a danzare!”

“Dovere!”

“Buona notte!”
Kagome aveva un sorriso smagliante.

“Ci vediamo domani.”

Entrarono nelle loro stanze e non si rincontrarono fino alla sera successiva.

N/A: Mi scuso con gli appassionati di ballo, ma come Kagome si può dire che io non abbia mai ballato.
Cosa accadrà al ballo? Riusciranno i due ad andare d'accordo? Nel prossimo capitolo (o forse in quello successivo) ci sarà il famoso colpo di scena!!!!! Per il momento accontentatevi di questo e continuate a recensire. Intanto ringrazio sesshydil, nayo,Mirokia,  raska81.  Vedrete  accadrà qualcosa di impensabile  nei prossimi capitoli!!!!!!!!

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Capitolo 7
*** Il passato ***


7° capitolo 7° CAPITOLO
Il passato

Kagome si svegliò la mattina successiva, molto tardi per via dell’ora che avevano fatto la sera prima, sul suo nuovo letto nella sua bellissima camera.
Si chiese come mai Inuyasha le avesse dato proprio quella camera, ma non trovando la risposta si ripromise di chiederglielo la sera quando si sarebbero incontrati.
Dopo essersi alzata e vestita andò nella sala da pranzo per fare colazione, ma le cuoche le dissero che entro un ora sarebbe stata servito il pranzo. Sentendo quelle parole Kagome si stupì e chiedendo l’ora si sentì dire che erano le 11. Non si era mai svegliata così tardi, ma forse la stanchezza del giorno prima e il letto decisamente più comodo del pavimento avevano fatto il loro lavoro.
Decise di andare a trovare Inuyasha nella sua camera, ma la trovò vuota. Allora si recò davanti a quella di Sango, ma anche questa era sparita.
Sconsolata, dopo aver mangiato senza la compagnia di nessuno (sembrava che tutti fossero spariti), si aggirò per il palazzo scoprendo qua e là strani posti.
Decise di andare fuori nel giardino a prendere un po’ d’aria, quando intrufolandosi dentro una fitta coltre di rami e cespugli trovò………..

‘Che meraviglia!!!! Non ho mai visto una sorgente termale così bella!!! Sembra un posto incantato!!! Quasi quasi anche se è inverno mi viene voglia di farci il bagno…..chissà se tutti gli abitanti del castello la conoscono?..........accidenti si è fatto tardi!!! È meglio che vada da Sango che altrimenti Inuyasha chi lo sente se non sono pronta!!! Accidenti a lui che mi deve fare sempre arrabbiare! Ma stasera lo sistemo io vincendo la scommessa!! Ci sarà da ridere!! Iiiiiiiii!!!!’

Kagome a malincuore lasciò il posto magnifico che aveva trovato e di corsa si recò da Sango che la stava aspettando……………………..

“Scusa Sango, sono in ritardo?”

“No, tranquilla. E poi io ho già preparato tutto! Vedrai non ci impiegheremo molto!”
Fece accomodare Kagome e intanto rovistava tra delle cose.

“Senti Sango….come mai non c’era nessuno oggi al castello?”

“Beh, diciamo che eravamo usciti per le solite ispezioni di controllo….sai, per l’ordine pubblico…è una cosa che facciamo spesso per la sicurezza degli abitanti del castello contro i briganti e le persone poco fidate!”

“Capisco! Ma senti…tu lo sapevi che nel giardino del castello c’è una meravigliosa fonte trmale?!”
Kagome ne voleva sapere di più.

“Cosa!!! E tu come hai fatto a scoprirlo?”

“Stavo passeggiando e….ma ho fatto qualcosa che non va?....da come me l’hai chiesto…..”

“No, no. È solo che quella fonte è protetta da una barriera magica e solo Inuyasha può attraversarla! Chissà come hai fatto?”

“Boh, io non ne ho idea.”

“Forse sono i tuoi poteri spirituali?”

“Poteri spirituali? Li possiedo?”
Kagome era un po’ stupita nessuno le aveva mai detto che lei possedeva poteri spirituali.

“Sembra di sì, anche se per il momento sono latenti! Almeno da quello che mi ha detto Miroku! Poi si potrebbe anche essere sbagliato! Conoscendolo!!!”

“Ah, Miroku! Verrai accompagnata da lui al ballo?”

“Sì!”

“Capisco!”
Kagome aveva stampato in viso un sorrisetto di chi la sa lunga e questo non sfuggì a Sango.

“Com’è quel sorriso?”

“No, niente……solo che volevo sapere se Miroku è per caso un tuo amico!”
E calzò la voce sulla parola amico.

“Che intendi?”
Sango era diventata un po’ rossa.

“Beh, mi domandavo se siete fidanzati, state sempre insieme!”

“MA CHE DICI!!!No non siamo fidanzati!”

“Però a te piace non è così?!”

“Ma no…….è solo un caro amico!”
Sango cercava di arrampicarsi sugli specchi.

“E va bene, però non ti è indifferente!”

“Forse! Però adesso vieni qui che ti aiuto a mettere il vestito!”
Sango cambiò argomento per evitare che Kagome le facesse altre domande. Intanto l’aiutò a mettere un meraviglioso vestito rosa pallido senza maniche, retto su da un corpetto ricamato finemente e con una gonna che le arrivava poco sopra il ginocchio da un lato e fino ai piedi dall’altro.

“Kagome sei veramente bellissima! Non ci sono altre parole! Farai un figurone insieme a Inuyasha!”

“Eddai! Non sono poi tutto sto splendore! E poi adesso ti aiuto io e vedrai che tu con quel meraviglioso vestito blu notte sarai ancora più bella!”

“Vediamo!”
Kagome aiutò Sango a entrare nel suo vestito blu notte, molto simile al suo, ma con la gonna più lunga che le arrivava sotto i piedi e con il corpetto ricamato con un fiore di ciliegio soltanto. Era un vestito per una donna più adulta come lei rispetto a quello di Kagome. Poi si misero di fronte al grande specchio……….

“Vedi Sango, tu sei più……come dire……..donna di me e i vestiti ti stanno meglio!”

“Ma che dici, tu con la tua aria un po’ sbarazzina farai strage di cuori stasera!”

“E va bene, diciamo che siamo splendide tutte e due allo stesso modo!”

“Sì, così mi va bene!”
Ed entrambe si sorrisero con un’intesa perfetta quasi avessero capito l’una i pensieri dell’altra.

“E poi farai girare la testa a Miroku!”

“Uffa Kagome! Allora tu a Inuyasha!”
Disse Sango per ripicca.

“Seeeee, come no! Quello neanche mi degnerà di uno sguardo e non mi farà neanche un complimento! Io sono solo quella che lo toglierà dagli impicci!”

“Può essere che non ti dirà niente, ma che non di guarderà sarà difficile!”

“Beh, dopo tutto non mi interessa. Ho fatto un patto con lui e l’ha rispettato perciò adesso devo mantenere la mia promessa!”

“Che patto?”

“Se fossi venuta al ballo con lui, mi avrebbe dato una camera mia!”

“Visto che alla fine te ne ha data una! Ma quale ti ha concesso?”

“Quella alla destra della sua! È anche molto bella!”

“Cosa?!!! Non ci credo!”
Sango era rimasta ammutolita e Kagome non ne riusciva a capire il motivo.

“Ma che hai Sango?”

“Sei sicura che è quella?”

“Certo ci ho dormito stanotte!”
Kagome iniziava a scaldarsi.

“Sai Kagome…….quella stanza era…….!”

“E allora?”
Kagome non riusciva a capire che cosa c’era di strano.

“Vedi….forse lo hai capito da sola che Inuyasha non ha più i suoi genitori, sono morti in un attacco a sorpresa di demoni, quando lui aveva si e no 10 anni. Lui si è salvato miracolosamente, protetto dal corpo della madre. Durante l’attacco è svenuto per un colpo alla testa e non si ricorda quasi di niente, se non che al suo risveglio vide sua madre morta e tutti i suoi cari trucidati. Le forze del castello ressero e i nemici furono sconfitti. Tuttavia Inuyasha fin da molto piccolo dovette sopportare il peso di comandare un regno tanto importante. Qualche tempo fa incontrò prima Miroku e poi me e da allora gli siamo stati sempre vicini!”

“Mi dispiace! Ma chi ha organizzato l’assalto?”
Kagome era rimasta molto turbata e scioccata dal racconto di Sango, però ne voleva sapere qualcosa in più.

“Tutt’oggi non si sa chi l’abbia organizzato, ma pare che sia ancora vivo. E Inuyasha ci soffre molto perché vorrebbe vendicarsi, ma non sa contro chi deve rivolgere la sua ira.”

“Adesso capisco la sua aria sempre un po’ triste e il suo fare autoritario e da duro!”

“Già.”

“Ma questo Sango cosa c’entra con la camera dove dormo? Aspetta….non dirmi che…..”

“Sì Kagome. Quella era la stanza della madre di Inuyasha rimasta chiusa per dieci anni!”
Sango aveva deciso di essere sincera con Kagome.

“……..”

“Hei, stai bene?”
Kagome era ammutolita e sembrava immersa nei sui pensieri.

“Sì, scusa. Stavo pensando a ciò che mi hai detto. Stasera riconsegnerò le chiavi della stanza a Inuyasha!”

“Cosa!!!! No, se lui ti ha concesso di stare lì, significa che sei una persona di fiducia per lui altrimenti……..”

“Non è questo! Vedi Sango anche io ho perso i genitori, uccisi in un attentato! Non ricordo i loro nomi né i loro volti e neanche dove vivevo……….ma ricordo l’immagine di un pugnale che trafigge il corpo di mio padre e poi quello di mia madre…………..poi più nulla! Ho vagato per molto tempo finché non mi ha trovata Shan!”

“Mi dispiace Kagome!”
Sango era molto addolorata per l’amica.

“Non importa, ormai è passato molto tempo! Però se possedessi ancora qualcosa dei mie genitori non lo darei a nessuno per nessuna ragione al mondo! È per questo che riconsegnerò le chiavi a Inuyasha!”
Kagome proferì queste parole con molta convinzione.

“Ho capito!”
Sango sorrise a Kagome facendole capire che aveva compreso le sue ragioni.

“Però adesso è meglio che finiamo di prepararci! Dobbiamo truccarci, pettinarci e……..sbrigarci che se arriva Inuyasha e non sei pronta se la prende come me!”
Sango cercò di sdrammatizzare e riprendere il sorriso.

“Sì, hai ragione chi lo sente poi quello!”
E ritornato il sorriso sul volto di entrambe finirono di prepararsi.

N/A: Mi sa che la sorpresa dovrà aspettare qualche capitolo in più, però è già in cantiere!!! Non vi voglio anticipare niente!!!! Sono proprio cattiva vero? E a piccola rispondo che dovà aspettare il capitolo successivo dove spiegherò un po' di cose. Inoltre ringrazio moltissimo Shirin di aver paragonato la mia umilissima fanfiction a una di quelle che venivano pubblicate su Fanfic.it! E poi ringrazio athenachan, Mirokia (che lascia sempre un graditissimo commento!!!:-), Elychan ( dovrai aspettare un po', e intanto ti tengo sulle spine!!), raska81 (ti ringrazio dei commenti che lasci ogni volta!), Byrba (commenti brevi ma a effetto!!! Grazie!), daygum, sesshydil, Kaggy92. E naturalmente tutti coloro che hanno letto la mia storia!!!! Grazie!!! Un ultimo appello a Ery K. che da molto non lascia un commento; se hai smesso di recensire perchè non ti piace ti prego di dirmi cosa non va, se non hai voglia di farlo ti prego di sforzarti perchè mi piacciono i tuoi consigli, o se hai problemi tecnici allora va be, pazienza! 

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Capitolo 8
*** Lo strano comportamento di Inuyasha ***


8° capitolo 8° CAPITOLO
Lo strano comportamento di Inuyasha

Erano circa le 9 quando Inuyasha e Miroku bussarono alla porta di Sango.
TOC TOC

“Avanti!”
Si sentì rispondere dall’altra parte.

“Allora madamigelle siete pronte? Gli ospiti sono già ar…ri….va…ti….”
Miroku fu il primo ad entrare e quando vide le due ragazze così belle gli morirono le parole in bocca. Era rimasto come un pesce lesso a fissarle sullo stipite della porta e sembrava non volesse muoversi.

“Accidenti Miroku che ti è preso?! Avanti spostati!”
E dandogli uno spintone, Inuyasha lo fece entrare nella camera. Poi entrò anche lui e quando vide Sango per un attimo rimase senza parole: non era abituato a vedere la forte e determinata sterminatrice di demoni, nonché suo generale, così vestita e truccata. Pensò che era molto bella e affascinante e capiva perché Miroku si fosse piantato sulla porta. Però scrutando per la stanza non vide traccia di Kagome e si insospettì.

“Hei, ma dov’è Kagome?”

“Ecco…..come dire….”

“Non dirmi che non vuole venire?!”
Inuyasha come al solito cominciava a scaldarsi. Temeva che Kagome avesse deciso di non venire.

“No no!”
Si avvicinò a Inuyasha e in un orecchio gli sussurrò delle parole.

“Si vergogna! È dietro la tenda e non vuole uscire. Io ho provato a convincerla……ma con pochi risultati! Se vuoi provaci tu.”

“Si vergogna?!!!! Ma dico siamo già in ritardo e lei non vuole andare perché si vergogna?!”

“E dai Inuyasha! Facciamo così: io e Sango intanto ci dirigiamo nel salone, tu prova a convincere la divina Kagome intanto che noi intratteniamo gli ospiti!”
Miroku aveva intuito che Inuyasha stava per farne una delle sue e decise di intervenire.

“Va bene! Allora voi andate, mentre io convinco Kagome con le buone o con le cattive!”

“Inuyasha vedi di comportarti bene con lei!”
Lo ammonì Sango. Poi lei e Miroku si diressero fuori, verso il salone per aspettare che scendessero le due persone più importanti del ballo.

“Allora, hai deciso di restare fino a domani mattina dietro quella tenda?”

“………………..Sì!...............Io non voglio venire!”

“Avanti non fare storie, siamo già in ritardo!”

“Vai tu……….io non vengo!”

“Senti Kagome non farmi perdere la pazienza!”

“No, vedi tu di non farmi arrabbiare!”

“Quindi vuoi dire che getti la spugna e ti dichiari perdente nella scommessa?”

“Fa come ti pare! Io……..mi vergogno troppo a scendere così conciata!”

“Perché, sei per caso nuda?”
Le chiese ironicamente Inuyasha sperando in una sua reazione.

“No! Sono vestita!”
Ma Kagome gli rispose in tono brusco.

“Senti, non vedo dove sia il problema! Sicuramente le mie sarte ti hanno dato il vestito che avevo scelto, no?! Perciò penso che tu non sia vestita di stracci! E quindi non vedo di cosa dovresti vergognarti!”

“Ma……………..veramente………..l’hai scelto tu questo vestito?”

“Sì, pensavo…….che ti stesse bene! Ma forse ho sbagliato a scegliere!”

“No! Mi piace molto!”

“E allora! Mi sai dire dov’è il problema! Mi stai facendo perdere la pazienza! Se non esci fuori di lì ti vengo a prendere e ti porto in sala come un sacco di patate! Allora sì che ti dovrai vergognare!”

“Non penso proprio che lo farai! Così faresti una figuraccia anche tu!”

“Forse è vero, ma che importa! Tanto la faccia la perderei ugualmente se non ti presenti! Ma ti immagini……una ragazza che si rifiuta di accompagnare il principe! Sarei lo zimbello di tutti, perciò meglio che la figuraccia la fai tu come sacco di patate!”
Inuyasha sapeva essere veramente perfido e infido quando voleva. Aveva volto la situazione a suo favore comunque fossero andate le cose.

“Accidenti a te!  Va bene…….io esco di qui……ma se ti metti a ridere………saranno cavoli tuoi!”
Kagome gli rispose sprezzante, quasi potesse fare altrimenti. Questo fece divertire molto Inuyasha.

“E va bene, non riderò. Ma a questo punto mi domando come ti sia conciata!”
Kagome lentamente scostò le tende e a mano a mano che usciva allo scoperto si veniva a creare un silenzio di tomba.
Inuyasha era rimasto senza parole, quel vestito era uno splendore su di lei e Sango aveva fatto un ottimo lavoro con il trucco e l’acconciatura. Sembrava veramente una principessa.

“………………………..Andiamo…………………..”
Solo questo riuscì a dire Inuyasha mentre le voltava le spalle e iniziava a camminare. Non una parola, non un complimento, né una critica. Niente. Non le disse niente. Kagome quando uscì vide il suo sguardo perdere il sorriso canzonatorio che lo distingueva quando parlava con lei, diventando serio, quasi non volesse far esprimere emozioni. Non riusciva a capire quello che pensava di lei in quel momento. Poi quando giunse alle sue orecchie quell’invito di andare, quasi fosse stato un ordine, lo seguì senza fiatare. Aveva capito che non era il momento di ribattere. Era diventato talmente serio e glaciale che non si azzardò a obbiettare e come spinta da una forza superiore lo seguì.

Arrivati all’inizio della scalinata che portava al salone principale, Inuyasha si fermò.

“Non allontanarti da me! Chiaro?”

“Sì!”
Rispose Kagome quasi meccanicamente.
Poi si senti un uomo annunciare l’arrivo del principe e si aprirono le ante della porta principale. Inuyasha iniziò a percorrere la scalinata accompagnato da Kagome subito dietro. Finiti i convenevoli, subito molti nobili si avvicinarono a Inuyasha per salutarlo e per scambiare qualche parola con il principe. Questa storia andò avanti per un po’ e Kagome non fu presa mai in considerazione. Certo Inuyasha le aveva detto di non allontanarsi da lui, ma lei iniziava a stancarsi sia di seguirlo che di essere ignorata. Del resto cosa poteva pretendere? Lei era solo una debole umana che i demoni di alto rango neanche vedevano. E poi non le andava giù l’indifferenza di Inuyasha, sembrava diventato indifferente come tutti gli altri.

“Buona sera, signorino Inuyasha!”
A parlare era stato un demone che assomigliava a un nanetto, era piccolino e paffutello, ma i suoi capelli bianchi ne tradivano l’età che doveva essere ormai veneranda.

“Buona sera a te Miyoga! È da molto che non ci si vede!”

“Già, io sono sempre in viaggio, sapete non ho perso la mia passione del fabbricare antidoti!”

“Già!”

“Ma non mi presentate questa deliziosa fanciulla!”
Kagome che fino allora aveva seguito Inuyasha a tesa bassa, sentendosi tirata in causa alzò lo sguardo verso il piccolo demone e accennò un piccolo sorriso.

“È una mia ospite!”

“Sì, fino a lì c’ero arrivato. Del resto penso che tutti siamo stati chiamati da te! Ma volevo sapere il suo nome! Me lo dite graziosa signorina?”

“Ma certo! Il mio nome è Kagome!”

“E immagino che siete ospite del signorino Inuyasha?”

“Sì, Accompagno Inu…”
Ma ricevette una gomitata da Inuyasha. Lei inizialmente non capì e gli rivolse uno sguardo interrogativo.

“Stai attenta Kagome, non puoi chiamarlo per nome stasera, o qualcuno potrebbe sparlarne!”
In quel momento a Kagome ritornò in mente che Inuyasha si era raccomandato di non chiamarlo per nome. Certo però poteva ricordarglielo in un altro modo che con una gomitata.

“Adesso non ti preoccupare, con me non ci sono problemi. Conosco il signorino fin da piccolo, ma con gli altri stai attenta!”

“Grazie…….emmm”

“Conte Miyoga, signorina Kagome!”

“Allora grazie conte Miyoga!”

“Kagome, credo che dovremmo aprire le danze! Avanti vieni!”
Inuyasha la prese per un polso e la condusse in mezzo alla sala. Kagome non si aspettava di dover ballare così presto e andò un po’ in panico.

“Aspetta….”

“Zitta e seguimi!...................Signori e signore, benvenuti alla mia festa! Vi ringrazio di essere intervenuti e di aver reso piacevole questo incontro! Ora, come di consuetudine, dichiaro aperte le danze insieme alla mia ospite: la signorina Kagome, mia carissima amica proveniente dalle terre del continente! Maestro………musica!”
E prendendo per un fianco Kagome iniziò a farla ballare, anche se lei ancora era nel panico a causa di tutti gli occhi puntati sulla sua persona.

“Inuyasha, ma che ti è preso così all’improvviso?”
Disse sottovoce, senza farsi sentire da nessuno.

“Te lo avevo detto che avresti ballato con me!”

“Sì, ma così d’un tratto!”

“Senti, prima finisce e meglio è! E poi te l’ho già detto di non chiamarmi per nome!”

“Ma non ci sente nessuno!”

“Le orecchie dei demoni sono molto più sensibili, perciò per tutta la serata rivolgiti a me in modo consono anche se non c’è nessuno che possa ascoltarti!”

“Uffa!!!Inizio a stancarmi!”

“Non ti lamentare!”

“Ma Inu….ops, sire, non capisco perché sei diventato così freddo e indifferente stasera!”

“Non ti deve interessare!”

“E invece sì, io esigo un minimo di rispetto e di considerazione!”

“Sei la mia serva, questo basta!”
A quelle parole, Kagome si sentì offesa e indignata. Possibile che lei fosse solo un oggetto per lui? Iniziavano a scenderle le lacrime, ma prima che ciò accadesse il ballo finì e lei si allontanò da Inuyasha, andando nel grande balcone che dava all’esterno. Inuyasha cercò subito di raggiungerla, ma venne fermato da alcuni demoni che volevano scambiare due parole con lui. E solo dopo un quarto d’ora riuscì a liberarsi e a raggiungerla.

“Si può sapere che ti è preso?”

“Cosa vuoi che mi sia preso?! Sei uno stupido!”
Kagome era raggomitolata a terra e quando sentì la voce di lui neanche sollevò il viso per guardarlo in faccia.

“Voglio sapere perchè piangi!”

“No! Non ci arrivi da solo?”

“Non te lo avrei chiesto altrimenti!”
Kagome sentendosi presa in giro alzò il viso e guardandolo con un espressione arrabbiatissima gli urlò contro.

“Sei uno stupido! Perché ti comporti come se non mi conoscessi?.......AH, è vero per te sono solo la tua serva! Ti comporti così da quando siamo usciti dalla stanza di Sango! Forse ti dà fastidio che indossi quest’abito? È vero non si addice a una serva!”

“Adesso calmati!”

“No che non mi calmo!”
Inuyasha le si avvicinò di scatto e le prese le spalle per bloccarla.

“Lasciami!!!”

“FALLA FINITA!!”
A quelle parole Kagome si blocco.

“È vero ti ho trattato con indifferenza!”
Disse Inuyasha quando vide che lo stava ascoltando.

“Grazie me ne sono accorta!”
Disse Kagome in tono sprezzante.

“Ma questo comportamento ha le sue ragioni!”

“E quali sarebbero?”

“Primo, i demoni se vedessero che ti do troppa confidenza si incuriosirebbero e se venissero a scoprire che sei la mia serva verrebbe fuori un casino! Non trovi?”

“Beh, sì. Però….”

“E secondo……..quando ti ho vista con quel vestito.......”

“Ti ho fatto schifo?! Non è vero?”

“No, non è questo. Stai bene così…….ma mi hai ricordato una persona.”
Inuyasha diventò di nuovo triste come quando le aveva dato lezioni di ballo.

“Inuyasha, perché non ti posso chiamare per nome?”
Kagome aveva intuito che ci fosse qualche collegamento tra le due cose.

“Sapevo che prima o poi me lo avresti chiesto! Sei sveglia! Hai collegato le due cose anche se non sai la causa che le unisce!”

“No, non è così………..solo che adesso hai lo stesso lo sguardo triste di quando mi parlavi l’altra volta. Ho pensato che....ci fosse qualche episodio o qualche persona............”
Inuyasha rimase meravigliato di come Kagome si fosse accorta del suo cambiamento di umore. Di solito nessuno se ne accorgeva.

“Ebbene sì, le due cose sono collegate in qualche modo!”

“Senti Inuyasha, lo so che non sono affari miei, però ti va di raccontarmi quello che ti è successo? Se non vuoi fa niente, però così eviterei di arrabbiarmi con te! Ahah!!”
Era una risatina di circostanza per alleggerire l'atmosfera.

“Vedi i miei genitori…..”

“Aspetta!........la storia la so, e se vuoi evita di raccontarmela se ti fa soffrire!”
Gli disse Kagome con un grande sorriso. Ormai l’arrabbiatura di prima era passata.

“Ma chi…..Sango?”

“Sì!”

“Me lo dovevo immaginare! Ebbene……diciamo che solo i miei genitori potevano chiamarmi per nome, com’è tradizione. Mio padre era il più grande demone della regione!”
Inuyasha era fiero di suo parde: il più grande demone nella regione.

“E tua madre?”

“Lei era…………ti assomiglia molto, lo sai?!”

“Veramente?”

“Sì! Per quel poco che mi ricordo i tuoi lineamenti e i suoi sono molto simili.”
Inuyasha mentre le parlava la guardava così intensamente che Kagome si sentì come se le leggesse nell’anima. Infatti un po’ imbarazzata abbassò gli occhi, era difficile guardarlo negli occhi quando non la prendeva in giro o non era arrabbiato.

“E il vestito cosa c’entra?”

“Beh, anche questo era appartenuto a mia madre……!”
Disse Inuyasha con aria nostalgica.

“COSAAA????!!!!”
Kagome era sconvolta dall’affermazione che aveva fatto Inuyasha. Non pensava che le avesse dato il vestito della madre.

“Sai, volevo……”
Inuyasha non riusciva a parlare, a esprimere i suoi sentimenti, la sua nostalgia verso la madre. Lui, che doveva sembrare sempre severo e inflessibile.

“Rivederla.”
Concluse Kagome per lui.

“Credo di sì. Anche se forse ho sbagliato a volerla rivedere, è un atto di debolezza!”

“Ma che dici! Forse hai sbagliato a voler rivedere in me tua madre! Ma non è un atto di debolezza! Piuttosto di amore! Ma non capisco perché non mi hai rivolto la parola per tutta la serata?!”

“Quando sei uscita dal tuo nascondiglio……..per un attimo ho visto il suo viso e poi il tuo…e........!”
Kagome si accorse che Inuyasha era in difficoltà e decise di non metterlo ulteriormente alla prova, del resto le aveva detto parecchie cose che non si sarebbe mai sognata di sapere di lui.

“Senti Inuyasha, Sango mi ha detto che la camera che mi hai dato era quella di tua madre…..e io ti voglio ringraziare, ma ti restituisco le chiavi!”

“No! Una promessa è una promessa! E io le mantengo!”

“Non ne dubito, però anche io da piccola ho perso i genitori prima che mi trovasse Shan, e se avessi qualche cosa appartenuto a loro non lo darei a nessuno! Perciò è per un mio principio che non voglio quella stanza!”

“Non lo sapevo! Comunque dovrai rimanere lì! Non ci sono altre stanze!”

“Ti ho detto di no!”

“E va bene allora, a meno che non vuoi dormire con me…..”

“Dormirò nelle stalle! Del resto prima era anche peggio!”
Inuyasha aveva cercato di sdrammatizzare, ma non pensava che Kagome fosse così seria sulla questione. Non lo sapeva neanche lui perché le aveva dato quella camera. Forse per illudersi che sua madre fosse ancora con lui. Però decise di andare avanti e vedere cosa avrebbe fatto Kagome. Non gliele poteva dare tutte vinte!

“E va bene! Fa come vuoi! Ti assegnerò le stalle come dormitorio! Pensavi che mi sarei rammollito?!”

“Tu sei rammollito!”
Disse scherzosamente Kagome.

“Cosa!!! Adesso ti faccio vedere io! Che ne dici di portare a termine la scommessa con una gara?”

“In che senso?”

“Una gara di ballo: io contro di te!”

“E va bene ci sto! Così potrò schiaffeggiarti!”

E rientrati dentro Inuyasha diede l’annuncio di una gara di ballo tra lui e Kagome dove il giudice sarebbe stata Madame Kailì, esperta di danza. Ma mentre Madame Kailì dava le direttive una persona si avvicinò a Inuyasha e una a Kagome…………


N/A: Ma chi saranno queste persone misteriose?????? Penso che ormai lo avrete capito, ma se non fosse così vi invito a leggere il prossimo capitolo con la gara di ballo!! Chi vincerà???? Ringrazio molto Kaggy92 che però temo dovrà aspettare un altro capitolo per saperne di più; Kaggy92 che dovrà aspettare ancora un po' una svolta decisiva; Shirin che avrà una sorpresa; yulinghan che ha intuito qualcosa sulla fonte ma non proprio come l'ho pensata io ( vedrai sarà una vera e propria sorpresa!!) e comunque ottimo spirito di osservazione!!!; athenachan che puntualmente commenta; sesshydil che avrà delle risposte su Sango e Miroku molto presto; Mirokia che presto saprà come andrà a finire la questione della camera; taty88 che mi ha fatto piacere dicendo che si è commossa, però vuoi un consiglio? tieni le lacrime per dopo!!! Non vi dico più niente, se non di leggere e recensire!!! E grazie a tutti i lettori!!!  

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Capitolo 9
*** Il ballo ***


9° capitolo 9° CAPITOLO
Il ballo

Appena Inuyasha e Kagome si allontanarono l’uno dall’altra, due persone, che prima erano rimaste nel buio, si avvicinarono.

“Hei, Kagome! Buona sera! Sei splendida!”

“Grazie Koga!”
Disse Kagome arrossendo un po’. Fino ad allora nessun ragazzo le aveva fatto i complimenti per come si era vestita. Questo le fece molto piacere. Notò che anche Koga era molto elegante con un abito bianco che metteva in risalto la sua carnagione un po’ scura e i sui capelli neri.
In effetti Koga la stava divorando con gli occhi e Kagome si sentì un po' a disagio.

“Ho sentito che farai una gara di ballo contro Inuyasha!”
E sul nome “Inuyasha” Koga calzò l’accento. Non gli andava che Inuyasha avesse ballato con Kagome prima di lui.

“Sì! Sai se vinco potrò schiaffeggiarlo!”
Gli confidò candidamente Kagome, conoscendo la rivalità tra i due.

“Allora non mi posso perdere la scena! Che ne dici……….. di ballare insieme a me per sconfiggerlo?”
Koga era deciso a ballare con Kagome a tutti i costi. Inuyasha avrà avuto da lei il primo ballo, ma lui era deciso a rubargli il secondo.

“Ma……veramente……”
Kagome era un po’ spiazzata da una proposta così diretta.

“Ti prego, non ti farò perdere!”

“Non ne dubito! Ma io non sono una ballerina provetta!”

“Allora non preoccuparti! Lascia fare a me e vedrai che non perderemo! Fidati!”
Koga aveva un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. Ma Kagome non sapeva cosa rispondergli. Come avrebbe reagito Inuyasha se avesse ballato con Koga. Sarebbe diventato una furia e avrebbe fatto una delle sue solite scenate, o non gli sarebbe importato? Era indecisa, quando una cosa le fece cambiare idea.

………………………………………………………………………………………………………....

Dall’altra parte della sala Inuyasha fu raggiunto da una bellissima ragazza che fino ad allora si era tenuta nell’ombra. Era alta, sinuosa, con i capelli neri e con uno sguardo da donna matura. Era vestita con un bellissimo abito nero molto scollato sia davanti che sulla schiena. Era abbastanza provocante e allo stesso tempo sicura di sé.

“Ciao Inuyasha! È da molto che non ci si vede!”
Inuyasha sentendo quella voce si irrigidì e spalancò gli occhi. Poi si girò lentamente verso la ragazza. Non voleva crederci che quella voce appartenesse a……………

“Kikio! Cosa ci fai qui?”
Il suo sguardo era tra il meravigliato e il turbato, del resto come il suo animo.

“Sono venuta a trovarti!”
Gli rispose con un leggero sorriso sulle labbra e con un tono di voce seducente.

“Pensavo non ti avrei più rivista! E forse sarebbe stato meglio così! Dopo che ti sei sposata con…”
Inuyasha ora era serio e pensieroso, come proiettato in un’altra dimensione.

“È vero, mi sono sposata con lui, ma forse possiamo recuperare la nostra amicizia!”

“Non credo! Potevi opporti alle nozze ma non l’hai fatto e anzi sembravi quasi felice!”
Il suo tono era accusatorio e dalla sua voce traspariva un po’ di tristezza.

“Ho sentito che gareggerai contro una ragazza! Me lo concedi quest’ultimo ballo?”

“Kikio, ho in ballo una scommessa!”
Inuyasha non voleva averla vicina, figuriamoci un ballo.

“Appunto! Pensi che ti farei perdere?”

“No…..ma…”
Inuyasha non voleva ballare con la ragazza che lo aveva tradito tempo fa sposando un’altro e cercava disperatamente una scusa per rifiutare, così si volto nella direzione di Kagome perché trovasse una scusa in lei, ma quando la vide che parlava e sorrideva con Koga, come fossero vecchi amici, gli salì il sangue al cervello e reagì d’impulso.

“E va bene Kikio! Ma ricordati sarà l’ultimo ballo!”
E Kikio gli fece un sorriso in segno di assenso.

…………………………………………………………………………………………………………

Intanto, mentre Inuyasha accompagnava al centro della sala Kikio, Kagome lo vide e soprattutto si accorse dell’espressione con cui lo guardava quella ragazza. In preda a mille domande e mille perché si voltò verso Koga.

“Koga, chi è quella?”
Disse indicando la figura di Kikio.

“Quella si chiama Kikio, ed è la ex di Inuyasha! Si sono lasciati perché lei l’ha tradito sposando un altro demone. Pare che la causa fossero i genitori di lei, da sempre ostili alla famiglia reale! Quando Inuyasha seppe della notizia chiese a Kikio di ribellarsi alla famiglia, ma lei lo scaricò! Poveretto il cagnaccio rognoso!”
Koga si era quasi divertito a sparlare della vita sentimentale di Inuyasha.

“E va bene Koga accetto che tu sia il mio cavaliere!”
Kagome avendo saputo la storia e vedendoli insieme di nuovo, accettò la proposta di Koga per vedere come avrebbe reagito Inuyasha. Chissà forse sperava che Inuyasha si arrabbiasse e le dicesse che non doveva assolutamente ballare con Koga. Non lo sapeva neanche lei perchè aveva accettato.

Intanto le due coppie avanzarono e quando si girarono l’una verso l’altra Inuyasha rivolse uno sguardo accusatore verso Kagome e lei fece lo stesso. Si percepiva un’atmosfera pesante e densa. Poi la musica prese a diffondersi per il grande salone e quando le prime note giunsero alle orecchie dei quattro, iniziarono a ballare.
Sia Kagome che Inuyasha fecero del loro meglio, per vincere la scommessa e umiliare l’altro; inizialmente mentre ballavano si rivolgevano delle occhiate per vedere se l’altro accennava a qualche reazione, ma poi vedendo l’apparente disinteresse si lasciarono andare ai loro partner in una danza sublime, ma sensuale quasi se l’uno volesse far ingelosire l’altro.
Koga era un ottimo ballerino e guidava Kagome con maestria, ma d’altro canto anche Kikio era molto brava; i quattro si toccavano e si sfioravano cercando di trasmettere sensazioni e emozioni.
Anche se potevano apparire indifferenti, Inuyasha e Kagome dentro ribollivano: in fondo si erano ripromessi di ballare insieme per tutta la serata per evitare qualsiasi tipo di inconveniente, ma poi vedendo l’uno con Kikio e l’altra con Koga, qualcosa si era acceso e entrambi per dispetto avevano deciso di ballare con persone diverse.

Poi la musica si fermò, entrambe le coppie si sciolsero. Kagome e Inuyasha si guardarono subito dopo con sguardo accattivante e deciso; si scontrarono in una lotta di sguardi di fuoco che però non ebbe né vinti né vincitori perché................................ intervenne il giudice a interrompere il loro contatto.

“Bravi, veramente molto bravi! È difficile scegliere……..siete stati tutti e quattro eccellenti! Sua maestà ha guidato molto bene la contessa Kikio, che d’altro canto è stata molto sensuale e provocante nei movimenti. Però anche la signorina Kagome, forse un po’ inesperta, è stata eccellente, in una danza passionale con il già bravissimo Koga! È veramente difficile e quindi………..farò così! Vi comunicherò la mia decisione alla fine della serata, in modo da ponderare bene sulla mia decisione!”

Tutti, trepidanti di conoscere il verdetto, ammutolirono e rimasero un po’ delusi dalla decisione del giudice. Anche se erano rimasti estasiati nel vedere due coppie così affiatate ballare tanto appassionatamente. Infatti subito dopo l’annuncio di Madame Kailì si sollevò un applauso da parte di tutti i presenti. Forse Kagome dopo questo ballo aveva mostrato alcune qualità che piacquero ai demoni che la applaudirono, come applaudirono per Kikio che ormai era una vecchia conoscenza nell’ambiente. Infatti Kagome rimase piacevolmente sorpresa di questo apprezzamento nei suoi confronti e sentiva che adesso era considerata qualcosa anche dagli altri aristocratici.

“Bene! Aspetteremo il suo giudizio a fine serata!”
Disse Inuyasha. Del resto cosa poteva dirle; mica poteva essere scortese e cafone. E poi non si sarebbe mai messo contro il giudice! Lui doveva vincere! Anche se fremeva di sapere la decisione del giudice

Poi la serata riprese normalmente tra balli e chiacchiere, anche se Kagome si tenne un po’ in disparte. Aveva ballato con Koga e così si era compromessa da sola: adesso tutti avrebbero potuto chiederle di ballare e lei cosa avrebbe fatto! Non poteva dire di no, o sarebbe stato sconveniente. Quindi decise di nascondersi su una sedia nascosta dai drappeggi delle tende.

…………………………………………………………………………………………………………

Intanto in mezzo alla pista due persone, mentre ballavano, stavano parlando di quello che era appena successo.

“Ma dico Miroku, hai visto che brava Kagome!”
Sango era entusiasta della performance di Kagome, era stata bravissima a suo avviso.

“Sì, ma quello che mi preoccupa è un’altra cosa!”
Si rabbuiò Miroku.

“Kikio, vero?”

“Sì, temo che possa far soffrire di nuovo Inuyasha! E proprio adesso che c’è Kagome!”

“Già! Credo che Koga le abbia spiegato a grandi linee ciò che è successo tra lui e Kikio! Altrimenti non se la sarebbe presa e non avrebbe mai ballato con lui!”

“Però hai visto che schianto Kikio! Era veramente bella!”
Miroku mentre pronunciava queste parole si perse nella contemplazione del corpo della donna, finendo per ignorare Sango.

SCIAFF

Beccandosi uno schiaffo da Sango.

“Ma insomma! Ti pare il modo di guardare una donna sposata?!”

“Va bè, solo un’ occhiata!”

“Se, se. Solo un’occhiata! Ma quando mai!”

“Ehi Sango………sei gelosa?”
Miroku nelle sue parole ci mise un po’ di malizia che non sfuggì a Sango.

“Ma che dici! Io non ho parole! Non voglio più ballare con te!”
Facendo finta di essere arrabbiata stava per piantarlo in mezzo alla pista…………quando Miroku la riprese e continuò a ballare.

“Ma lo sai che la più bella sei tu!”
Disse avvicinandosi al suo orecchio e stringendola a sé.
Sango diventò bordeaux e il suo cuore accelerò i battiti.

“Guarda che non sei costretto a farmi i complimenti! Non stiamo mica insieme!”

“Però a questo si può porre rimedio!”
E ancora una volta usò il suo tono seducente.

“Ma dai smettila di fare l’imbecille! Sei cretino quando fai così per farmi arrossire!”
Infatti spesso Miroku le faceva dei complimenti per farla diventare rossa e perché si imbarazzasse. Pochi si degnavano di vedere la donna che c'era in lei e quando Miroku lo faceva con i complimenti lei andava in panico.

“E va bene la faccio finita! Però se devo dirti la verità sei molto carina quando arrossisci e mi piaci quando ti imbarazzi per i miei complimenti!”

Sango non sapeva cosa rispondere. Era una situazione più che imbarazzante, poi con il ragazzo per cui provava ammirazione e stima! Però non sapeva se ne era innamorata. Lui andava sempre dietro alle altre ragazze e raramente la considerava come una di loro, piuttosto la vedeva come il generale delle truppe. Però quando le faceva dei complimenti come quello, si scioglieva come un gelato e non sapeva come rispondergli. Era sempre così, ma infondo le andava bene: preferiva la sua amicizia che scoprire di non essere amata e perdere anche quella.
Perciò alla provocazione non rispose e continuò a ballare con lui in silenzio.

…………………………………………………………………………………………………………

Kagome ad un tratto vide avvicinarsi a lei una bambina e fermarsi a pochi passi dal suo vestito.

“Ciao! Ti chiami Kagome?”
Le chiese la bambina con un sorriso.

“Sì!”

“Ecco…..ti cercava Sango. Deve parlarti! Ti aspetta nella sala vicino per parlare da sole!”

“Grazie! Vado subito!”
Kagome era un po’ perplessa. Cosa aveva Sango da dirle di così importante.

“Di niente!”
Disse la ragazzina andandosene. Intanto Kagome si era alzata e con passo spedito, senza dare nell’occhio, si era diretta nella sala vicino e una volta entrata chiuse la porta dietro di sé.

“Sango? Mi hai fatto chiamare?”

“Voglio parlarti!”
Una voce profonda si levò da dietro una poltrona. Kagome si spaventò, quella non era una voce femminile e tanto meno quella della sua amica Sango.

“Chi sei?”

Una figura si levò da dietro la poltrona e si rese visibile alla vista di Kagome.

“Non ti conosco! Chi sei? E cosa vuoi da me?”

“Voglio parlarti di un affare! E l’unico modo per parlartene era quello di farti venire qui a nome della tua amica! Se avessi usato il mio nome non saresti venuta perché non sai chi sono!”

“Appunto! Però adesso che sono qui, dimmi chi sei!”
Kagome non era tranquilla. Quella persona le sembrava strana e in qualche modo però era come se l’avesse già vista.

“Io sono………………………


N/A: Quanto sono cattiva!!!! Vi lascio nel dubbio più atroce!!!! AHHHHHHH!!!! Ma non preoccupatevi il capitolo successivo è già in cantiere!!!  Saluto molto athenachan, daygum ( grazie del complimento!!!) ,sesshydil, raska81, yulinghan, Shirin, Mirokia, Kaggy92. Credo di poter dire che sono i miei lettori accaniti!!!! Che bello!!!!! Grazie tante, sul serio!!!! Però non mi dimentico di salutare con un grande abbraccio tutti coloro che per curiosità o per interesse hanno letto la mia fanfiction!!! Ciao a tutti e al prossimo capitolo, dove ne vedremo delle belle!!!!!

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Capitolo 10
*** Il bacio dell’oblio ***


10° capitolo 10 CAPITOLO
Il bacio dell’oblio

Kagome si trovava di fronte a un uomo alto, distino, con dei lunghi capelli neri: pensò che fosse molto affascinante e le sue vesti non erano di certo quelle di un poveraccio, se non fosse per i suoi occhi tanto belli quanto malvagi: rossi come il fuoco, ma freddi come il ghiaccio. Kagome si trovava un po’ in difficoltà alla presenza di quello sconosciuto, non sapeva come comportarsi.

“Scusate, ma potete dirmi chi siete?”
Kagome iniziava a spazientirsi. Però usò comunque un tonodi cortesia.

“Forse il mio nome non vi dirà niente…”

“Non importa! Ditemelo!”
Era un po' pieno di sè e a Kagome non piaceva.

“Io sono il conte Naraku, marito della contessa Kikio!”

“Kikio, ancora lei!”
Disse Kagome con un filo di sarcasmo. Non pensava che fosse sposata. Ma allora come mai faceva tutte quelle moine a Inuyasha? Insomma il marito non li aveva gli occhi?

“Vedo dalla vostra espressione che vi siete già conosciute!”
Constatò Naraku divertito.

“Non proprio! La conosco solo di vista!”
Kagome non sapeva dove voleva andare a parare quell’uomo. Le parlava come se la conoscesse da tempo.

“Tuttavia, non vi ho invitato qui per parlare di lei!”
Tagliò corto.

“E che cosa volete?”

“Voglio proporvi un affare conveniente per voi, Kagome, e per me!”
Naraku era rimasto vago nella sua risposta.

“……un uomo come voi cosa mai vuole da una come me?”
Kagome era insicura, che cosa mai voleva quell’uomo da lei che era solo una semplice serva.

“Mia cara, io non sono umano, sono un demone!”
Evidentemente voleva precisare il suo status all’interno del regno.

“…..”
Kagome non rimase poi tanto stupita, se lo aspettava che fosse un demone. Così lasciò che continuasse, voleva scoprire i suoi intenti.

“E proprio per la mia natura ho deciso di espandere il mio piccolo regno!”
Adesso si vedeva bene la luce maligna che emanava i suoi occhi.

“E io cosa c’entro nelle vostre manie di grandezza?”

“Porta pazienza e lo saprai! Io ho già attuato da qualche tempo una congiura contro Inuyasha e il suo regno; sai, sono stato io a uccidere i suoi genitori! Sfortunatamente lui si è salvato e ha impedito al mio sogno di avverarsi!”

“Canaglia!!! Come hai potuto!”
Kagome non poteva credere alle sue orecchie, sapeva chi era stato a uccidere i genitori di Inuyasha! Avrebbe dovuto scappare da lì, ma qualcosa dentro di lei lo impediva, sentiva che c’erano altre risposte in quel corrotto demone.

“Non ti scaldare! Sappi che ho intenzione di finire ciò che ho iniziato e per farlo ho bisogno del tuo aiuto!”
Naraku prese a fissarla intensamente, quasi se volesse imporle il suo volere.

“Te lo puoi anche scordare! Non potrei mai schierarmi dalla parte di un mostro come voi! E tanto meno vi sarei di aiuto!............”
Di certo non avrebbe mai assecondato i desideri di un assassino come lui.

“È qui che ti sbagli!”
Naraku non lasciò a Kagome il tempo di finire.

“In che senso?”
Kagome non sapeva a che cosa stesse alludendo Naraku.
Questo si alzò e iniziò a camminare verso di lei.

“Tu, hai un grande potere spirituale e se lo mettessi al mio servizio, diventeresti potentissima e riusciresti a dominare tutte le terre compreso questo regno!”

“Anche se fosse come dici tu, io non possiedo questi poteri!”
Kagome era conscia di quello che le aveva detto Sango, e sapeva dei suoi potrei, ma voleva togliersi dai piedi quel Naraku e inventò una scusa.

“Li hai! Sì, forse non saprai usarli, ma di questo non ti devi preoccupare! Sarò io stesso il tuo maestro!”
E intanto continuava ad avanzare verso di lei.

“Fermo! Ti ripeto che non lo farò mai! E poi non posso tradire Inuyasha!”
Kagome anche se aveva paura, si dimostrò coraggiosa e continuò a fronteggiarlo.

“Tradire Inuyasha? So che sei la sua serva e venendo con me diventeresti una donna libera! E una volta conquistati tutti i regni, diventerai la mia regina e avrai la metà delle terre sotto il tuo controllo!”

“Regina? Vuoi dire che dovrei sposarti? Primo non lo farei mai e poi l'hai detto tu che Kikio è tua moglie!!”
Kagome era disgustata dalla proposta di Naraku.

“Kikio è morta ormai da un pezzo! L’ho uccisa io e non sarà difficile farlo di nuovo!”
Ne parlava come se fosse una cosa normalissima.

“Che cosa stai dicendo? Io l’ho vista poco fa con Inuyasha!”
Kagome non aveva capito le parole di quel demone. Lei era viva, lo aveva visto con i suoi occhi.

“L’ho uccisa in un agguato facendole credere che a chiamarla lì era stato Inuyasha. Poi l’ho resuscitata con un’antica magia, tuttavia oramai lei è solo una mia pedina!”

“Come hai potuto fare questo?”
L’indignazione cresceva dentro di lei e voleva scoprire l’autentica verità di quello che era successo in passato. Forse non erano affari suoi però………..

“Mi ero infatuato di lei e per averla ero disposto a tutto! Poi quando le dissi che Inuyasha era fuggito con un’altra lei ha abbassato la guardia……..una volta resuscitata le ho imposto un sigillo inviolabile, così che facesse tutto ciò che le ordinavo!”

“Meschino e bastardo! Io non mi schiererò mai con te, MAI!!!”
Kagome era furiosa e scioccata dalle rivelazioni che quel demone le aveva detto. Lo disprezzava e non si sarebbe mai alleata con lui, tanto meno sarebbe diventata la sua consorte. A lei non interessava il denaro e il potere, voleva solo vivere in pace.

“Riflettici, Kagome. Inuyasha quando si sarà stancato di te e non gli servirai più a nulla, ti lascerà in mezzo a una strada! Ti sta solo sfruttando! Io so che sei la sua schiava e che vuoi liberarti!”
Naraku cercava di convincerla in tutti i modi sicuro che prima o poi ci sarebbe riuscito.

“Stolto demone! Io mi fido di lui! E anche se mi butterà in mezzo a una strada sarà lo stesso!”
Kagome disse quelle parole con un sorriso tirato sul volto.

“Come sarebbe?”
Naraku era rimasto un po’ spiazzato da ciò che aveva detto la ragazza di fronte a lui. Non si sarebbe mai aspettato una reazione del genere. Lui abituato ad avere tutto e subito, a vivere nel lusso, non poteva concepire una cosa del genere.

“Se non mi avesse comprato come sua schiava, probabilmente sarei già morta! Lui a modo suo mi ha fatto capire quanto ci tiene alle persone che lo rispettano e anche se un po’ rozzo e poco espansivo, si capisce che è un ottimo principe! Naraku, non riuscirai mai a portarmi dalla tua parte!”
Kagome aveva un ‘espressione seria e irremovibile sul suo viso che non faceva trasparire il minimo dubbio. Era certa di quello che aveva detto: il fatto che Inuyasha le avesse permesso di usare la camera della madre era un grande segno di fiducia che lei non voleva deludere! E il fatto del vestito ne era la conferma.

Naraku dal canto suo si fece pensieroso: non credeva che una ragazza fosse tanto forte e decisa. L’aveva sottovalutata e ora……………..solo una soluzione vedeva come possibile.

“Sei sicura di quello che dici? Pensaci bene! Potrei anche ucciderti dopo questo rifiuto!”
Naraku aveva uno sguardo freddo e i suoi occhi erano diventati due fessure. Lo avrebbe fatto sul serio.

“Se pensi che tema la morte ti sbagli! Ci sono andata vicina e l’ho vista in faccia!”
Kagome era sprezzante, anche se dentro di se sentiva un po’ vacillare quel coraggio che l’aveva sorretta fino ad adesso.

Naraku a quella affermazione si girò di scatto e con un incantesimo la immobilizzò.
Ora Kagome era alla sua mercè.
Si avvicinò a lei fino a sfiorarle l’orlo del vestito.
Poi parlò.

“Kagome, Kagome! Non avresti dovuto rifiutare la mia proposta! Vedo già che il tuo coraggio vacilla. Se vuoi puoi ripensarci fino all’ultimo; perché non posso permettere che una come te con un grandissimo potere spirituale e che sa tutto dei miei piani, giri indisturbata!...............Ti libero la bocca ma solo per dirmi che ti arrendi e ti schieri con me! Altrimenti il mio incantesimo non ti farà dire neanche una parola! AHHHHHHHH!!!!!!!”

Poi le prese il mento con una mano e con l’altra le cinse la vita, portandosela più vicino.

“Quello che sto per regalarti si chiama ‘Bacio dell’oblio’ e può uccidere semplicemente una persona, umana o demone che sia, solo con il contatto delle labbra! Mentre mi avvicinerò ti toglierò ogni ricordo di questa conversazione e inizierò a sottrarti energia. Poi quando avrai l’onore di ricevere il mio bacio.................. ti risucchierò definitivamente ogni goccia di energia vitale e morirai!”
Naraku si divertiva a vedere l’espressione terrorizzata di Kagome, che nonostante tutto non gliela avrebbe data vinta.

‘Se questo stupido si crede che mi arrenda, ha sbagliato persona! Non voglio tradire Inuyasha e la sua fiducia! Poi comunque Naraku mi avrebbe uccisa ugualmente dopo che non gli fossi stata più utile! Che gran bastardo! Però è ironico………io che non sono mai stata baciata da nessuno……venire baciata da un essere così ripugnante e poi morire…….vorrei tanto che mi avesse baciato qualcun altro prima……che ne so…….Inuyasha per esempio! Dopo tutto pochi hanno l’onore di essere baciati da un principe! Ma che vado a pensare, lui non si sarà neanche accorto della mia assenza, godendosi la presenza di Kikio! Già, che destino infelice per lei, però è stata stupida a non fidarsi di Inuyasha e questo le è costato caro……..ma che sto pensando! Lui non mi verrà a salvare……….e………….Inuyasha!!!!!!!!’

“Kagome ti do un’ ultima possibilità di dirmi di sì! Adesso o mai più! Avanti!!”
Ma Kagome non parlò, preferiva morire e poi così si sarebbe ricongiunta con i suoi genitori. In fondo non era una morte dolorosa come quella riservata ai suoi genitori…….venire pugnalati era peggio.

“Sai prima di finirti voglio dirti una cosa! Ricordi quando fecero fuori i tuoi genitori? Ebbene, probabilmente tu non ricordi niente, ma erano i regnanti di un piccolo podere vicino al regno del padre di Inuyasha e siccome si erano schierati dalla sua parte ho convenuto che fosse meglio eliminarli!”

Kagome ancora cosciente non poteva credere alle proprie orecchie e dilatò gli occhi dalla sorpresa.

“E sai chi fece fuori i tuoi genitori? IO!!! Avrei fatto fuori anche te se non fossi svenuta, e credendoti morta ti ho lasciato perdere! Non immagini la sorpresa quando ti ho rivisto e riconosciuto grazie all’odore dei tuoi genitori impresso su di te! Allora ho pensato che ti avrei potuto sfruttare per la tua dote innata, ma viste le tue resistenze………è meglio levarti di mezzo!”

Naraku lentamente si stava avvicinando alle labbra di Kagome e lentamente aveva iniziato a risucchiarle i ricordi della loro conversazione e parte delle sua energia vitale. Ormai non gli importava più se quella ragazza fosse morta, ne avrebbe trovata un’altra con poteri magari maggiori dei suoi. E poi se avesse imparato a controllare le sue facoltà, forse sarebbe diventata troppo forte da controllare e eliminarla gli iniziava a sembrare la cosa più giusta.

Kagome non poteva crederci, le verità sempre oscure che erano in lei, finalmente svelate. Però non aveva più la forza di reagire: era stanca e triste, così si lasciò andare e silenziosamente iniziò a versare lacrime.
D’improvviso Naraku sentì il corpo di Kagome mancare, rimase in piedi solo grazie al suo incantesimo che l’aveva bloccata completamente. I suoi occhi erano diventati vitrei e il suo sguardo fisso. Era svenuta. Decise che era giunto il momento di porre fine a quella vita................ e quando era a soli pochi millimetri dallo sfiorare le labbra della ragazza, sentì un rumore e………….


N/A:Sorpresa!!!!! Un aggiornamento improvviso e insperato!!!!! Vi state chiedendo se sono pazza? Vi sbagliate. La storia comincia così: mia zia mi ha telefonato dicendomi che il prossimo fine settimana siamo in montagna, e visto che non ho il portatile e che adesso sono a casa con la febbre, passo il tempo a scrivere i nuovi capitoli. Perciò per non rimanere indietro con le pubblicazioni lo faccio adesso! Però vi avverto che il prossimo fine settimana non posterò! Sapete io odio chi inizia una fanfiction e poi aggiorna si e no una volta al mese o quando gli pare!!! Se uno si prende un impegno è giusto che lo porti a termine e soddisfi le persone che ti leggono!!! Ritornando alla storia........vi ho stupiti? vi siete emozionati? Ve lo aspettavate? Sinceramente mi sono entusiasmata a sciverlo, me lo sentivo nelle corde!!! Era questo il capitolo famoso che vi annunciavo!! Adesso la faccio finita e ringrazio kaggy 93 xy ( hai visto che per questa volta non hai dovuto aspettare a lungo!!), taty88 ( Richiesta esaudita!!), sesshydil ( non ti ho detto prima come stavano le cose tra miroku e Sango per non togliere suspance al ballo!), raska81 (Quello che rompe le palle qui è Naraku, ma non escludo altri imprevisti!!), Kaggy92 (Visto che non ti ho fatto rimanere sulle spine!!! Però non farci l'abitudine!!), Shirin ( Accidenti che perspicacia, io pensavo che fosse meno ovvio!!). Grazie a tutti voi che recensite sempre con domande, complimenti e anche consigli che capto tra le righe. Veramente grazie!!!!! Chissà forse un giorno potremo fare una fanfiction tutti insieme o diventare ottimi amici!!! Va be, forse fantastico troppo!!! E poi sempre da ricordare tutti i lettori, anche quelli che non mi scrivono!!! Ciao!!!!!!!

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Capitolo 11
*** Un modo per salvare Kagome ***


11° capitolo 11° CAPITOLO
Un modo per salvare Kagome

Tutto ormai sembrava predestinato.
Naraku giocava con il filo della vita.
Kagome era diventata solo una bambola in mano al burattinaio.
Un infinitesimo soffio d’aria la separava dalle labbra di lui………
…e dalla morte.
Ormai non sentiva più niente, aspettava.

Ma quell’attimo che tutto cancella non arrivò mai.

Kagome cadde a terra svenuta………..forse morta.

…………………………………………………………………………………………………………

Inuyasha dopo la sfida con Kagome non si era più preoccupato di lei. Pensava che se ne fosse andata in qualche angolo della sala a parlare con Koga o chissà con chi. In fondo perché si stava preoccupando tanto? Che gli importava! Era solo una schiava!
Però quando il dubbio diventò troppo pressante e la compagnia di Kikio rischiava di compromettere la sua posizione, si decise ad allontanarsi da lei con una scusa e andare a cercarla.

‘E se non fosse con Koga? E se si è rintanata in qualche angolo solo per la sua vergogna? E se…….. le fosse successo qualcosa? Meglio che vada a controllare, in fondo le avevo promesso che non l’avrei lasciata da sola!’

E con questi pensieri Inuyasha si recò dalla prima persona che gli venne in mente: Koga.

“Allora, Koga vi siete divertito a ballare con Kagome?”

“Ah, principe! Sapete la vostra dama è veramente una brava ballerina e soprattutto è molto bella!”
Koga era deciso a provocare Inuyasha.

“Ma ditemi, ora dove avete nascosto la mia ospite?”
Inuyasha non voleva tergiversare su quella conversazione e tagliò corto.

“Ma come! Lo chiedete a me? Ma se si è subito allontanata appena finito il ballo! Pensavo ve ne foste accorto! Ma evidentemente eravate troppo preso da un’altra presenza!”
Koga voleva esplicitamente alludere alla storia che aveva avuto con Kikio.

“Koga, avanti non fare il deficiente! Dimmi dov’è Kagome!”
Inuyasha stava perdendo le staffe.

“Ehi, ti ripeto che non lo so! Veramente! Perché è successo qualcosa?”
Koga aveva recepito la preoccupazione di Inuyasha e aveva smesso di giocare con lui.

“No! Sarà sicuramente da Sango!”

“Principe, se non la trovate fatemelo sapere!”

“Non vi preoccupate! Forse si è solo persa o sarà andata a prendere una boccata d’aria!”
E rassicurando Koga se ne andò a cercare Sango. Ci mancava solo che gli ospiti si preoccupassero!
Girò per un po’ nel salone, finché vide Sango in compagnia del solito Miroku che bevevano appoggiati ad un tavolo. Non avrebbe voluto interromperli, ma era una causa di forza maggiore.

“Scusate! Sango, pensavo che Kagome fosse con te!”

“No! Io non l’ho più vista dalla fine del ballo! Pensavo che fosse con te o con Koga!”

“No, l’ho già chiesto a Koga!”

“Allora non so proprio! Sarà andata in qualche altra sala per riposarsi. Non ci è abituata a queste feste!”

“Va bene! Andrò a controllare!”

“Ma perché, è successo qualcosa?”
L’irrequietezza di Inuyasha mise in apprensione Sango.

“No, ma voglio sapere se sta bene!”

“Hai ragione Inuyasha! Vai a cercarla e intanto io e Sango intratteniamo gli ospiti!”
Miroku era sempre un burlone, ma quando ce ne era bisogno sapeva essere comprensivo e d’aiuto.

“Grazie! Vado.”

Così Inuyasha, come se avesse un sesto senso per quello che stava accadendo, si fiondò a cercare Kagome. Cercava anche di percepire il suo odore, ma tra tutte quelle persone non era facile.
Quando poi, avvicinandosi a una tenda che dava su un balcone, ne sentì d’improvviso la scia e senza perdere un momento si recò dove sentiva più forte il profumo.
Si fermò davanti a una porta enorme. Era quella del salottino adiacente al grande salone. Esitò un momento. Poi la aprì e quando vide il corpo di Kagome a terra con la pelle bianca come la cenere, il suo cuore mancò un battito.

“KAGOMEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Non gli importava di urlare.
Non gli importava della reputazione.
Non gli importava di quello che sarebbe successo.

Tutti i presenti si girarono ammutoliti da quell’urlo e videro Inuyasha che si precipitava sul corpo di una giovane svenuta.
Poi un ometto piccolo e paffuto accorse alla porta e vedendo ciò che era successo si rivolse al pubblico.

“Vi prego signori! Continuate pure a divertirvi! Non c’è da preoccuparsi! Appena ho visto la ragazza ho capito che è solo svenuta! Sapete a causa delle fatiche del lungo viaggio che ha fatto per venire fino a qui! Ma adesso mi occuperò io di lei e voi sapete quanto io sia un ottimo medico!”

Miyoga era intervenuto per calmare la folla, che era subito accorsa, e per non creare panico. Infatti tutti, credendo alle sue parole di medico e sapendo quanto valesse come preparatore di antidoti e rimedi miracolosi, ripresero a festeggiare e a chiacchierare come se niente fosse.

“Solo avrei bisogno dell’aiuto della signorina Sango e del monaco Miroku!”

Subito i due, che in realtà avevano capito la situazione, si fecero avanti e tutti e tre entrarono nella saletta, dove Inuyasha cercava di far rinsavire Kagome, chiudendo le porte.

“Inuyasha! Spostati!”
E lui sentendo la voce di Miyoga e sperando che potesse fare qualcosa, ubbidì come un cagnolino ammaestrato.
D’altro canto Miyoga si avvicinò al corpo della giovane e la esaminò attentamente.

“È quello che penso anch’ io, onorevole Miyoga?”
Sembrava che Miroku sapesse quello che era successo.

“Ma non può essere!”
Sango era in apprensione per l’amica e sembrava che non volesse credere a quello che aveva detto un attimo prima Miroku.

“Invece sì. Non può essere nient’altro che quello!”
Miyoga invece confermò i loro timori.

“Ma si può sapere di cosa state parlando!!!!!! Insomma vi degnate di dirlo anche a me!”
Inuyasha era infuriato. Perché tutti sembravano sapere che cosa era successo a Kagome e lui no!

“Calmati Inuyasha! Agitarsi non serve a niente! Adesso di dirò come stanno le cose!”
Miyoga cercava di rassicurarlo, ma la cosa sembrava non avere effetto.

“Voglio saperlo subito!!! ORA!!!!!!!!”

“Kagome stava per ricevere il bacio dell’oblio!”

“E che roba è!?”

“Solo pochi demoni riescono a usare questa tecnica: attraverso un bacio, alla vittima viene risucchiata tutta l’energia vitale………….fino alla morte.”

“Vuoi dire che Kagome è………è…….m…….”
Inuyasha si era bloccato, non riusciva a dire quella parola.

“No! Non ancora!”
Sango lo aveva bloccato e con tutto il fiato che aveva lo aveva smentito.

“Non capisco……”
Inuyasha era disorientato. Qual era la verità?

“Kagome non ha ricevuto il bacio, ne è stata solo sfiorata. Evidentemente con il tuo intervento hai impedito che le venisse sottratta tutta l’energia vitale. Il demone deve essersi accorto del tuo arrivo e si è allontanato.”
Spiegò brevemente Miroku per calmare Inuyasha e dissipare i suoi dubbi.

“Tuttavia se fosse stata un comune essere umano, sarebbe morta ugualmente per la grande perdita di energia! Credo che il suo potere spirituale l’abbia salvata, tenendola in vita.”

“Ma quindi Miyoga è viva!”
Inuyasha era diventato di nuovo contento e speranzoso.

“Temo che le cose siamo più complicate del previsto!”
La voce del vecchio non prometteva niente di buono.

“Perché?”

“È ancora viva, questo è vero! Però, l’energia che le è rimasta non è sufficiente a riattivare completamente le sue cellule fino al suo risveglio! Com’è adesso……... potrebbe essere considerata un morto vivente.”
Disse Myoga abbassando gli occhi.

Inuyasha a quelle parole scattò verso di lui e lo prese per il bavero.
“Non dire idiozie! Qualcosa si potrà pur fare!!”

“Calmati Inuyasha!”
Miroku si era preoccupato per la reazione dell’amico.

“Lascialo in pace! Non possiamo fare nulla!!”
Sango era scoppiata in lacrime e subito Miroku le si era avvicinato per confortarla.

Inuyasha sentendo le parole di Sango si rassegnò e lentamente mise giù il povero Miyoga.

“Invece qualcosa penso si possa fare!”
Tutti rivolsero uno sguardo interrogativo al vecchietto.

“Ci sarebbe solo un modo per risvegliarla, ma sarà difficile trovare la persona giusta.”

“Avanti parla vecchio!”

“Bisogna immetterle energia dall’esterno: qualcuno deve infonderle energia vitale. Il problema è chi?”

“Potrei farlo io!”
Si propose subito Sango.

“No! Tu sei una comune umana e se anche utilizzassi tutta la tua energia vitale non basterebbe! La riattivazione ne richiede di più!”

“Allora posso farlo io! Sono un monaco e ho un elevato livello di energia spirituale!”
Miroku era sicuro di poterlo fare.

“No! Anche se sei un monaco la tua energia non è comunque abbastanza. E poi lei ne possiede molta di più di te! Certo, potrei provarci io o qualunque demone, ma credo che l’energia demoniaca pura le possa danneggiare il corpo e lo spirito. E poi sarebbe di una forza troppo elevata perché riesca ad assorbirla correttamente. Il processo rimarrebbe comunque incompiuto!”

“Ma allora cosa possiamo fare?”
Domandò una disperata Sango.

“Non lo so. Non so a chi rivolgermi!”
E sui presenti calò un silenzio e un’atmosfera tesa che si poteva tagliare con il coltello.

POI……….

“Lo farò io!”
Inuyasha, che da un po’ era rimasto in disparte si fece avanti, più che mai deciso ad aiutare Kagome.

“TU???!!!!”
Fecero il coro gli altri due ‘scartati’ da Miyoga.

“Aspettate, potrebbe funzionare! Lui è un mezzo demone e quindi la sua natura è per metà umana e per l’altra demoniaca. Sì, bisognerebbe tentare!”

“Bene allora che aspettiamo?! Dimmi cosa devo fare!”

“Aspetta, le cose non sono così semplici. Nonostante la tua natura, potresti non avere il potere necessario e nel tentativo di salvarla c’è la possibilità di perdere la vita!”

“Correrò il rischio!”
Disse deciso e senza timore Inuyasha.

“Inuyasha! Ma che dici! Tu sei il principe di questo regno e se non ce la fai, che cosa accadrà? Chi guiderà la tua gente?”
Miroku era preoccupato per il suo amico e per le sue decisioni affrettate. Forse c’era un altro modo per aiutare Kagome.

“Stupido! Lei ha rischiato la vita per questo regno e io non dovrei provare a salvarla?!”
Inuyasha si era rivolto con un tono di sfida verso Miroku.

“In che senso? Non capisco?”
Il monaco era rimasto spiazzato da quell’affermazione.

“Chi pensi abbia tentato di ucciderla? Nessuno sapeva di lei, tranne noi tre e Koga. Io ho tenuto d’occhio Koga, che è sempre stato nella sala principale. Quindi solo un nobile che mi vuole vedere caduto e che sta congiurando contro di me avrebbe potuto attaccare Kagome, considerandola come un ostacolo…………visti i suoi grandi poteri spirituali!”

“Già, non ci avevo pensato!”
Dichiarò stupito Miroku.

“Perciò Miyoga sbrighiamoci, dimmi cosa devo fare!”

“Per il momento niente!”

“Come?!”

“Dovremo aspettare almeno l’alba di domani. Esponendola ai primi caldi raggi di sole ci sono più probabilità di successo!”

“D’accordo, ma io cosa dovrei fare?”

“Prima di tutto devi trovare un luogo adatto, che funga da protezione e eviti le dispersioni energetiche. Questo è importante per disperdere meno energia possibile! Andrebbe molto bene un posto circondato da una barriera!”

“Ma dove lo trovo?”
Disse seccato Inuyasha.

“La fonte termale!”
Sango ricordando quello che le aveva detto Kagome, intervenne.

“Ma Sango, quell’area è circondata da una barriera che solo Inuyasha o una persona della stirpe reale può attraversare!”
Disse Miroku con aria di chi la sa lunga.

“Ti sbagli, Kagome mi ha raccontato che è riuscita ad attraversarla, e senza nessuno sforzo!”

“Cosa!? Ma com’è possibile?!”
Inuyasha non credeva alle proprie orecchie, nessuno mai ci era riuscito al di fuori dei membri della famiglia reale. Quello era un posto segreto e solo in pochi ne conoscevano l'esistenza.

“Bene! Credo che i sui poteri spirituali siano più potenti di quello che immaginavamo! Però, meglio così, quel posto è perfetto.”
Spiegò brevemente Miyoga.

“E va bene! Però c’è un problema: solo io e lei a quanto pare possiamo attraversarla! Voi come farete?”

“Resteremo fuori! Inuyasha, dovrai fare da solo!”
Annunciò il vecchietto a un quanto mai stupefatto Inuyasha.

“Ma cosa devo fare?”
Il valoroso principe iniziava ad andare in panico. Lui non ne sapeva niente di pratiche magiche o incantesimi vari.

“Ti spiego. Dovrai portarla all’interno della barriera, al centro se è possibile, e una volta che i raggi del sole inizieranno a colpire il suo corpo non dovrai fare altro che………………………………… baciarla fino a quando non si riprende del tutto!”  

“COSAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Dissero gli altri tre presenti. Erano rimasti sconcertati da quello che aveva detto il vecchietto. Si aspettavano di tutto tranne quello!

N/A: Che bomba la notizia di Miyoya!!!!! E adesso finalmente è svelato il mistero della fonte termale!!!! Che accadrà al suo interno? Inuyasha riuscirà a svegliare Kagome? Chissà cosa accadrà nel prossimo capitolo???!!!!!!!
Intanto ringrazio tutti i miei lettori e quanti mi sostengono, a partire da chi ha recensito: mycca ( Grazie per il complimento!), Kaggy92 ( Sono contenta che tu sia rimasta stupita!), YulingHan ( Sei troppo accondiscendente con me, non mi merito tutti sti elogi!), raska81 ( che ne pensi del 'rimedio' alla sfortunata Kagome?), shirin ( Hai chiamato Inuyasha e lui è arrivato!), Mirokia ( Però sono troppi tutti sti complimenti insieme! Grazie!), taty88 ( Be, Inuyasha si è proposto, ma chissà se riuscirà a salvarla?), sesshydil ( Hai colpito nel segno: volevo proprio che Naraku sembrasse cinico e senza scrupoli!). Poi se ho dimenticato qualcuno m scuso, ma mi scrivete così in tanti!!!! Naturalmente ancora un grazie a chi legge solo la mia storia, e spero che vi stia appassionando. Nel prossimo capitolo prevedo qualcosa di diverso, ma non vi spavenate!! Sarà una sorpresa! Ciao.

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Capitolo 12
*** Proposta indecente ***


12° capitolo 12° CAPITOLO
Proposta indecente

Tutti erano rimasti basiti dalla notizia di Miyoga: nessuno si sarebbe immaginato che Inuyasha per risvegliare Kagome, dovesse baciarla!! Era assurdo!

“Beh, che c’è che non va? È il solo modo per salvarla!”
Spiegò il vecchietto agli altri.

“Sì, venerabile Miyoga. Però vede……….”
Miroku cercava di spiegare a Miyoga che Inuyasha non avrebbe mai fatto una cosa del genere, mentre Sango era diventata rosso fuoco e non riusciva a spiccicare parola.

“Taci Miroku! Va avanti vecchio!”
Inuyasha interruppe l’amico, che lo guardò con una faccia da pesce lesso. Però si riprese subito e sul suo viso si dipinse uno dei suoi soliti sorrisini.

“Che hai da sorridere così?”
Chiese uno scocciato Inuyasha.

“Niente, niente. È solo… non pensavo che foste arrivati fin qui. Sembrava che neanche la degnassi di uno sguardo!”

“Miroku, fattela finita!! O forse preferisci morire qui!?”
E mostrando i suoi artigli lo fece zittire, anche se il sorrisino da pervertito non glielo tolse nessuno.

“Inuyasha, sei sicuro? Cioè, non è che non voglio che Kagome si risvegli, però sai cosa comporta ciò che farai?”
Sango sembrava preoccupata per la possibile reazione di Kagome una volta sveglia.

“Non ti preoccupare! Lo so, però non abbiamo scelta né io né tanto meno lei!”

“D’accordo allora!”

“Vecchio è solo questo che devo fare?”

“Sì! Portala in questo luogo, al centro, e quando i raggi del sole la colpiranno devi immettere nel suo corpo la tua energia. Una cosa mi raccomando: non interrompere il contatto finché non si risveglia, o tutti i tuoi sforzi saranno vani!”

“Va bene, ho capito!”

“Ora Inuyasha è meglio se la porti a riposare. Domani mattina arriverà presto, perciò ha bisogno di stare tranquilla. Io, la sterminatrice e il monaco ritorniamo alla festa e ci occuperemo degli ospiti, così tu potrai controllarla. Potrebbe avere attacchi di febbre o visioni oniriche ed è meglio che tu, che la dovrai risvegliare, controlli le sue reazioni!”
E dopo le raccomandazioni il vecchio Miyoga se ne andò seguito da Sango e Miroku.

“Mi raccomando, Inuyasha! Stalle vicino! È l’unica amica che ho!”
Sango era preoccupata per la sua amica, ma sapeva che con Inuyasha sarebbe rimasta al sicuro.

“Mi raccomando, risvegliatore di fanciulle!”
Disse ironicamente Miroku per sdrammatizzare la situazione.

“Miroku, se non fosse perché mi servi vivo, ti avrei già ucciso!”
Disse di rimando il mezzo demone.

“Ingrato! E io che ti volevo aiutare dando ai nobili un qualcosa su cui sparlare!”
E indicava la figura di Sango.

“Miroku, cos’hai in mente?”
Disse l’interessata che aveva intuito il suo scopo.

“Ma mia dolce Sango, perché non distogliere l’attenzione dei nobili su una possibile nostra storia d’amore?”
Disse innocentemente il monaco avvicinandosi alla ragazza.

“Ma io dico, come ti vengono in mente queste cose!! Pervertito di un monaco!”
E per evitare che i tentacoli del ragazzo finissero sul suo corpo, gli diede un sonoro ceffone. Poi lo portò fuori dalla stanza prendendolo a braccetto. Questo gesto improvviso, lo portò a rivolgerle uno sguardo interrogativo.

“Perché mi guardi così?”

“Dopo che mi dai un ceffone di solito te ne stai lontana da me almeno per un’ ora!”

“La tua non era poi una cattiva idea……per aiutare Inuyasha, si intende!”

“Allora stasera…….potrei anche provarci con te.”
Disse Miroku guardandola da capo a piedi.

“Non dire idiozie!”
Replicò una imbarazzata Sango, che appena ascoltò la frase del monaco, abbassò gli occhi.

‘Però non hai detto che non posso!’
E pensando questo, Miroku le negò il braccio e la cinse per un fianco portandosela più vicino. Sango appena sentì che il ragazzo aveva tolto il braccio, pensò che se la fosse presa, ma quando percepì la sua mano sul suo fianco diventò piuttosto color fuoco e si irrigidì.

“Sango, ci stai a dare in pasto a questa gentaglia qualcosa su cui sparlare veramente?”
La ragazza gli rivolse uno sguardo stupito, anche se lui aveva gli occhi puntati sulla folla.

“…………..”
Lei non sapeva cosa rispondere: cosa intendeva con quella frase?

“Allora?!”
La esortò il monaco, sempre fissando la folla.

“D’accordo!”
Anche se il suo assenso era alquanto esitante.
Al permesso della sterminatrice, Miroku la portò in mezzo alla sala da ballo, la portò vicinissimo a lui e iniziò a ballare guardandola negli occhi.
Lei d’altro canto era imbarazzatissima e già iniziava a dubitare che Miroku tenesse a posto le mani, però quando incontrò il suo sguardo profondo, rivolto a lei, non potè fare a meno di irrigidirsi e sentirsi a disagio.

“Sango, non pensavo di farti un effetto del genere! Sei diventata un pezzo di legno!”
Miroku aveva capito l’imbarazzo che la sovrastava e così decise di allentare l’atmosfera prendendola in giro.

“Ci credo, siamo al centro dell’attenzione!”

“E allora?! Era questo il mio scopo, distrarli dall’assenza di Inuyasha! E devo dire che ci sto riuscendo!”

“Però…..”

“Sango, fidati di me per queste poche ore rimaste, prima che gli ospiti inizino ad andare via! Lasciati toccare!”

“Miroku, ma che…..”
Cavolo, cosa intendeva con quelle parole!? Sango era totalmente entrata in panico e stava tentando di far desistere Miroku da qualsiasi suo intento; quando sentì un dito di lui sulla sua bocca, che la invitava a tacere.

“Non ti preoccupare! Non ho intenzione né di baciarti, né di spogliarti, se è questo che pensavi! Voglio solo starti vicino e sentirti vicino.”
La sua voce era diventata dolce e calma, sembrava che niente potesse turbarlo.

“E va bene, ma se solo provi a….”
Sango aveva acconsentito, ma già era sulla difensiva.

“Se faccio qualcosa che non va, tiri fuori tutta la tua forza e come se dovessi spiaccicare una zanzara fastidiosa, riceverò lo schiaffo degli schiaffi!”
Disse scherzosamente Miroku.

“E va bene allora, se posso schiaffeggiarti!”
E gli regalò un caldo sorriso.

“Ma non puoi sorridermi così! Se no possono accadere solamente due cose!”

“E quali sarebbero?”

“La prima è che mi si scioglie la faccia e con lei il mio trucco da bellissimo ragazzo…”
Disse atteggiandosi da donna, come se si fosse spalmato sul viso due quintali di trucco.

“Ahhhhh!!!! E la seconda?”

“Non te la dico!”

“E dai!! Non puoi dire una cosa e non spiegarla!!”

“Si che posso!”

“No che non puoi! E adesso forza, dimmelo!”

“No!”

“E va bene, visto che sei così testardo, continuerò a sorriderti finché non accadrà la seconda cosa!”
Disse con insistenza Sango. Ormai era diventato un gioco.

“No, no! Altrimenti poi succede un casino!”

“E allora avanti, dimmi che succede!”

“Ma lo vuoi proprio sapere?”

“Sì!”

“Rimarresti scandalizzata! E poi se hai paura e ti metti a tremare?”

“Paura io! Ma dico, stai parlando con il generale delle truppe di questo regno, che ha ucciso molti dei più temibili demoni! Pensi che avrei paura di una cosa così?!”

“E va bene, allora te lo dico!”
E si avvicinò al suo orecchio.

“Ti bacerei!”
Così, a bruciapelo lo disse. Come se fosse una conseguenza naturale della loro conversazione. A Sango le morì il sorriso immediatamente, lasciando al suo posto un’espressione indecifrabile.

“Sango, te lo chiedo. Potrei baciarti?”

‘COSAAAAAA!!!!!!! Ma dico, che cosa gli è saltato in mente di domandarmi! E adesso come mi comporto? Non ho baciato nessuno fino adesso…….ma poi proprio lui che mi……che mi……e va bene lo ammetto: che un po’ mi piace!
Ma se gli dico di no, poi cosa succederà?
E se gli dico di sì, cosa farà?
Però forse è solo un modo per attirare l’attenzione su di noi?
Un gioco?
Ma se non fosse?
Se volesse veramente baciarmi sul serio?
Ma io lo voglio?
Accidenti quanti problemi che mi faccio!’

Però, mente era immersa nei suoi pensieri, sentì qualcosa di morbido poggiarsi sulla sua guancia. Si destò dai suoi pensieri e si accorse che Miroku le aveva dato un bacio sulla guancia.

“Chi tace acconsente!”
Le disse con tono fiero il giovane. Lei rimase con un palmo di naso: lui intendeva un bacio sulla guancia! E lei che è andata a farsi tutti i problemi di questo mondo perché pensava le avesse dato un bacio vero!

‘Però a pensarci bene… perché ho subito pensato a un bacio vero? Poteva essere anche un bacio che non provocasse scandalo, com’è successo! Ma allora… forse ero io che mi aspettavo un bacio vero? Ma se fosse così……….BASTAAAAA!!!! Smettila di pensare testa! E allontana questi pensieri!!!!’

Però per quanto faticasse il suo chiodo fisso adesso era quello: si aspettava un bacio vero da Miroku? Era una domanda a cui ancora non sapeva rispondere, o forse non voleva rispondere.

D’altro canto Miroku aveva notato l’irrequietezza di Sango e anche lui iniziò a farsi i suoi problemi.

‘Ma perché l’ha sconvolta così tanto quello che le ho detto? Il mio era solo un gioco… ma vuoi vedere che lei l’ha presa sul serio! Ma se fosse così… allora… averi potuto provarci! Accidenti! Un’occasione sprecata! Però… forse è meglio così. E se lei mi avesse respinto? Non voglio rovinare la nostra amicizia!’

E dopo questo episodio, che lasciò molti dubbi a entrambi, continuarono a ballare osservati dagli ospiti lì presenti che avevano notato lo strano comportamento dei due e avevano iniziato a sparlare. In fondo il loro scopo in qualche modo l’avevano raggiunto: distogliere l’attenzione dall’assenza di Inuyasha. Infatti neanche quando andarono via fecero poi molte domande sull’assenza del padrone di casa. Certo delle domande su dove fosse finito c’erano state, ma i due abilmente e prontamente avevano inventato una qualche scusa più o meno credibile.
L’unico che fece più resistenza fu Koga.

“Voglio sapere dove sono Kagome e Inuyasha! Ho saputo che è successo qualcosa a Kagome!”

“Senti Koga, Miyoga ha detto che non è nulla di grave e però ha chiesto a Inuyasha di rimanere con lei. È solo svenuta per la stanchezza! E il dottore ha detto che per il momento non è il caso che riceva visite!”

“Non siete molto convincenti sapete?!”
Disse spazientito Koga.

“Invece è la verità, giovane demone!”
Lo ammonì il vecchio venuto a posta per dare man forte ai due ragazzi messi sotto torchio.
Koga lo squadrò per un po’, poi il suo sguardo divenne meno corrucciato.

“E va bene vecchio! Ti credo! Però domani verrò di nuovo a controllare che Kagome stia meglio!”
E Rivolgendo uno sguardo in ‘lupesco’ ai presenti, finalmente se ne andò.

“Accidenti com’era ostinato! Grazie di averci aiutato onorevole Miyoga!”
Disse Miroku riconoscente al vecchietto.

“Non c’è di che! Però ora è meglio andare a dormire. È inutile rimanere alzati perché solo Inuyasha può riuscire a salvare la ragazza….e noi gli saremmo solo d’impiccio! Perciò è meglio andare a controllare quando il sole sarà già alto!”
E così Miyoga azzittì gli altri due che volevano aiutare Inuyasha nel suo compito. Ma in fondo pensarono che era meglio lasciarlo solo, chissà se si fosse imbarazzato vedendoli lì cosa avrebbe potuto combinare!
Così decisero di seguire il consiglio del vecchio Miyoga e andarono ognuno nelle rispettive stanze, cercando di prendere sonno per quanto possibile.

N/A: Che ne dite? Ho pensato di movimentare la festa! E di creare un attimo di pausa prima del fatidico momento, che è già in elaborazione! Nel frattempo godetevi l'intermezzo tra Sango e Miroku. Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!!!! E io intanto vado con i soliti ringraziamenti:
akitohayama4ever: grazie di aver letto la mia ff e di aver recensito, spero che continuerai a seguirmi.
michi88: aspetta a dire che ha una fortuna sfacciata! Sai, la mia mente potrebbe pensare a qualcosa di impensabile!!!Ahhhhhhhhh!!!!! Scherzi a parte, sono contenta che ti piaccia.
Shirin: e già, ma il colpo di scena è sempre in arrivo!
yulinghan: mi dispiace, ma per vedere i due soli soletti dovrai aspettare un po'! ^_^
sesshydil: beh, a dire la verità non ci avevo neanche pensato alla bella addormentata! E poi non è che il risveglio sarà proprio così idilliaco; mi spiego non è che Kagome si risveglierà tutta sorridente tra le braccia di Inuyasha!! L'imprevisto è sempre alle porte!
kaggy 93 xy: sono contenta che ti stia piacendo....e più si va avanti e più ho idee che mi frullano nella testa!!!!!
raska81: L'idea della bella addormentata non mi è sfiorata neanche per un momento, infatti ci sarnno dei colpi di scena!! Aspetta e vedrai!!!! Intanto grazie di recensire sempre puntualmente!!
taty88: sono contenta che ti piaccia, però per sapere come finirà devi aspettare un po'!!!!
athenachan: Hai centrato l'obbiettivo!!!!!!! E' solo per salvarla.......ma chissà!!!!!!
Mirokia: Grazie dei complimenti!!!!! Sono contenta che ti piaccia!!! E poi devo dirti che la tua ff inizia a piacermi molto!!
Poi ringrazio anche tutti i lettori e gli appassionati!!!! E visto che ci sono vi invito a leggere la mia poesia Nevica e a dirmi cona ne pensate!!!

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Capitolo 13
*** Un risveglio movimentato ***


13° capitolo 13° CAPITOLO
Un risveglio movimentato

Dopo che Miroku e Sango se ne furono andati dalla piccola sala, Inuyasha si avvicinò lentamente a Kagome come se avesse quasi paura di guardarla, come se fosse stato lui la causa di quello che era accaduto…

‘Accidenti a me! Perché l’ho lasciata sola?! Questo non sarebbe successo se non le avessi proposto di accompagnarmi…e poi me lo dovevo aspettare che qualche demone si accorgesse dei suoi poteri sopiti! Sono stato uno sprovveduto e per la mia stupidità ci è andata di mezzo una persona che non c’entrava niente con le congiure di corte! Se dovessi trovare chi è stato a farle questo, lo farei soffrire il doppio di quello che sta passando Kagome! Anche se è una mia serva, io la rispetto perché ha sempre avuto fiducia in me e… ha saputo capire il mio dolore…ma che vado a pensare!... è stata anche lei un po’ stupida facendosi ingannare da chissà chi…’

E con questi pensieri in testa Inuyasha si avvicinò al suo corpo, soffermandosi per un attimo nella contemplazione della sua figura.

‘Accidenti!...quando non mi sfida e non ha quell’aria combattiva e il tono altezzoso… è davvero bella…sembra una… Ahhhhhhhh, adesso basta! Una volta che si sarà risvegliata, tutto tornerà come prima e riprenderemo i nostri battibecchi…’

E risvegliandosi dai suoi pensieri si inginocchiò e prese in braccio Kagome. Provava una strana sensazione… non era come quando l’aveva presa sulle spalle dopo il loro incontro al mercato; Quella volta sentiva il suo corpo caldo e i suoi muscoli tesi, anche se era svenuta; adesso era come trasportare un corpo vuoto, senza vita e senza volontà, anche se era ancora viva! Una impressione strana lo pervase e un brivido freddo lo scosse.

‘Questo contatto è fastidioso e mi da una sensazione di inquietudine e disperazione! Oh, Kagome, ti senti anche tu così? Puoi percepire quello che ti accade… o la tua anima è caduta nella più totale oscurità?....Ti salverò, te lo prometto!’

E deciso più che mai, con un balzo, uscì dalla porta secondaria, per non dare nell’occhio. Portò Kagome nella sua stanza, adagiandola sul suo letto. Decise di non portarla nella camera della madre perché lei gli aveva detto che non voleva starci e lui decise di non turbare ulteriormente il suo animo, già abbastanza provato.

Decise di provare a dormire un po’, sdraiandosi dall’altra parte dell’ampissimo letto, senza riuscire tuttavia a prendere sonno. Pensava a chi potesse essere il colpevole dell’aggressione, il motivo per cui l’avesse fatto, come si era sentita Kagome in quel momento, se avesse avuto paura o fosse stata coraggiosa come al solito, cosa sarebbe successo se fosse arrivato prima, insomma a tutti i se e i ma che ci potevano essere. Pensò anche a come se la stessero cavando Sango e Miroku, però non aveva voglia di recarsi nel grande salone, forse perché non voleva lasciare la ragazza da sola.

Attese per tutta la notte che arrivasse il mattino, quando finalmente avrebbe saputo se il vecchio Miyoga aveva ragione o meno sull’efficacia del rimedio che aveva proposto.

Quando in lontananza, dalla finestra della sua camera, vide l’arrivo delle prime luci dell’alba, si alzò di scatto: doveva fare in fretta se non voleva perdere l’attimo giusto. Prese il corpo di Kagome e velocemente si fiondò in giardino, fino al limitare della barriera.
Esitò un attimo, con il dubbio che ciò che stava per fare non sarebbe servito a niente; però, colpito al viso dal primo raggio di sole, si riscosse e allontanando i dubbi entrò nel luogo protetto. Si avvicinò alla riva della fonte termale………

‘Accidenti! Per raggiungere il centro della barriera, devo entrare in acqua!’

E così, appoggiando Kagome a terra, si tolse velocemente il suo Kariginu, rimanendo a petto nudo. Poi guardò Kagome e con un grande sospiro si chinò su di lei e le tolse il vestito appartenuto alla madre lasciandole solo la sottoveste. Doveva farlo se non voleva che lei rischiasse di affogare per il peso del vestito imbevuto d’acqua. Certo il tutto era abbastanza imbarazzante per il mezzo demone: era sicuro che se Kagome si fosse risvegliata in quel momento gli avrebbe mollato un sonoro ceffone fraintendendo la situazione. A questo pensiero sul volto del ragazzo si dipinse un timido sorriso, ripensando alla scena comica che si sarebbe potuta creare.

Però era tardi e cercando di allontanare l’imbarazzo entrò in acqua tenendola in braccio, fino ad arrivare al centro della sorgente. Nel frattempo si erano bagnati tutti gli abiti e si iniziavano a notare perfettamente le curve di Kagome; certo Inuyasha cercava di non guardarla, però diventò ugualmente rosso come un peperone, non credeva che lei fosse così bella.

Poi con il cuore in gola aspettò che i raggi del sole arrivassero a pervadere di luce il suo corpo diafano: sembrava una bambola di porcellana, che brilla sotto la luce di un raggio dorato di sole. Era di una bellezza indescrivibile, che lasciò Inuyasha senza fiato: rimase colpito da Kagome e da come in quel momento fosse fragile tra le sue braccia, che sole reggevano una vita ad un passo dal nulla.

Non doveva lasciarsi andare a queste emozioni, perché se la voleva salvare doveva sbrigarsi o il sole sarebbe salito troppo in alto nel cielo.

Ma… doveva… baciarla!

Ci sarebbe riuscito?

Lei cosa avrebbe detto al suo risveglio?

Si sarebbe arrabbiata?

Doveva decidersi ad agire e cercando di svuotare la mente da ogni pensiero…......................la baciò.
Un bacio a fior di labbra, ma che Inuyasha sperava avrebbe potuto salvarla.

POI……………………………………………………………………………………………………..

Improvvisamente Inuyasha sentì un sibilo…………
E senza che potesse fare in tempo………….
Dal cielo piombò una spada……….

Che andò a conficcarsi nell’addome di Kagome all’altezza dello stomaco.
E non appena la lama trafisse le sue carni, Kagome aprì gli occhi e sul volto si dipinse un’espressione di terrore, come una persona che ha visto il suo assassino prima di morire.
Inuyasha a quel punto interruppe il bacio, troppo preoccupato per quello che stava accadendo così improvvisamente.

‘Ma che sta succedendo!!??’
Inaspettatamente il corpo di Kagome emise un’onda d’urto che fece arretrare Inuyasha di parecchi metri, mentre il corpo della ragazza iniziava a levitare a mezz’aria.
Cos’era?
Una stregoneria?
Un incantesimo?
O la naturale reazione al bacio che poteva portare al suo risveglio?
Ma allora perché quella spada conficcata nel petto?

Inuyasha con questi dubbi non esitò poi molto prima di cercare di raggiungere Kagome, provando a farsi strada tra le forti onde d’urto generate dal suo corpo. Non poteva lasciarla da sola anche adesso! E soprattutto con una spada che le trapassava il corpo!

‘Accidenti! Ma che cosa sta succedendo? Miyoga non mi aveva parlato di questa possibile reazione! E poi da dove viene quella spada?! Questo è un luogo protetto da una barriera magica che solo un membro della famiglia reale può attraversare! Anche se come Kagome... forse qualcun altro può farlo! E se fosse un sicario mandato da qualcuno per ucciderla e uccidere anche me?! Non posso permetterlo! Prima non l’ho protetta, ma adesso non mi tirerò indietro!’

E più convinto che mai Inuyasha diede fondo a tutte le sue energie per riuscire a vincere quella maledetta forza che lo separava da Kagome.

Quando improvvisamente tutto cessò e una luce accecante si sprigionò dal corpo di lei, più precisamente dalla spada che la trafiggeva. Una luce tanto intensa che Inuyasha non resistette e si coprì gli occhi con una mano arretrando di qualche passo.
Poi quando riuscì ad aprire gli occhi la scena che gli si presentò di fronte lo lasciò a bocca aperta…

Un demone con i capelli argentei come i suoi legati in una alta coda e con gli occhi del suo stesso colore, anche se aveva i tipici segni demoniaci viola sulle guance e le orecchi elfiche, sovrastava la figura di Kagome in un alone di luce trasparente.

Inuyasha sgranò gli occhi e la sua espressione da sbalordita passò all’incredulo.

“ Padre?!”

“Inuyasha, questa ragazza è speciale come la spada che la trafigge, Tessaiga! Per risvegliarla non bastano i tuoi poteri attuali, ma attraverso i poteri di Tessaiga lei si salverà! Estrai la lama della spada e il sangue che colerà attraverso nel suo corpo amplificherà l’energia che le hai appena donato!”

“Ma padre, voi la conoscete?”

“Non c’è tempo! Estrai la spada! E una volta che l’avrai salvata affido la lama a te Inuyasha, perché tu possa farne l’uso che è già insito nel tuo cuore!”

“Ma cosa intendete? Io non capisco!”

“Ora non c’è più tempo! Addio figlio mio!”

E la figura a poco a poco sparì dietro un muro di luce così com’era comparsa.
Inuyasha rimase per un istante paralizzato: aveva rivisto suo padre!

‘Padre, mi mancate! Però adesso devo fare come mi avete detto, o le vostre parole saranno vane!’
E avvicinandosi al corpo di Kagome, che ancora levitava a mezz’aria, prese fra le sue mani la lama di Tessaiga e cercò di estrarla il più lentamente possibile per evitare che lacerasse ulteriormente le carni della ragazza.
Intanto il suo sangue iniziava a scorrere lungo la spada a causa delle ferite che si erano create a contatto con il filo affilato della lama. Erano dolorose e più Inuyasha la estraeva, più i tagli diventavano profondi.

‘Penso che anche con il mio sangue demoniaco non si rimargineranno troppo presto! In fondo questa è pur sempre la spada di mio padre con cui ha difeso in ogni momento me e la mamma! Se non fosse affilata mi sarei meravigliato!’

Poi anche l’ultimo tratto conficcato nel petto di Kagome fu rimosso dalle mani ormai insanguinate di Inuyasha, che subito rivolse il suo sguardo sul viso di Kagome per vedere se ci fosse qualche cambiamento…ma niente. Il corpo continuava a levitare e la ferita a persistere, senza che l’espressione del volto di Kagome cambiasse di una virgola!

Inuyasha iniziava a dubitare che le parole del padre fossero vere, poteva essere stata un’allucinazione, anche se le sue ferite e la spada che stringeva in mano non erano finte. Forse era lui che non aveva abbastanza forza da poterla risvegliare.

‘Credo che ormai non si risveglierà più! Accidenti a me! Di sicuro la mia forza non è bastata a salvarla! Perché sono sempre così deboleeee!!!!!!’

E mentre si stava torturando non notò che la ferita provocata dalla spada stava lentamente scomparendo e la pelle di Kagome iniziava ad acquisire un colorito rosato ben diverso dal pallore che l’aveva caratterizzata fino a qualche ora prima. Poi anche i suoi occhi lentamente da vitrei divennero caldi e vivi e la sua espressione da terrorizzata si rilassò e distese.
Si stava lentamente riprendendo, ma Inuyasha preso dalla sua autocommiserazione non se ne era accorto…………………………………………………………………………………………………


N/A: Allora che ve ne pare?! Mi sono cervellata un casiono per trovare un modo di risvegliare Kagome che non fosse banale come un bacio! E poi in questo modo Inuyasha adesso si ritrova anche con una spada! Ma chissà se Kagome si risveglierà vermante! In tanto vi auguro una buona lettura e mi raccomando.......................RECENSITEEEEEE!!!!!!!!
E adesso passiamo ai ringraziamenti:
Kikka hachi: Sono molto contenta che ti sia piaciuta!!!!!
michi88: Ti ringrazio dei complimenti e aspetto di sapere cosa ne pensi di questo capitolo!
athenachan: Grazieeeeeeee!! Credo che ti sia proprio piaciuto Miroku in versione da pervertito ( Anche se pervertito con stile perchè a me non piacciono le volgarità!!).
taty88: Temo che per il bacuio vero, se ci sarà, dovrai aspettare un po'! In fondo anche quello in questo capitolo non è stato proprio un vero bacio.
sesshydil: Il bacio è arrivato! Anche se credo che il colpo di scena della spada ti abbia sorpreso!
kaggy 93 xy: Grazie per aver letto la mia storia! E per quanto riguarda il colpo di scena prima o poi arriverà, anche se penso che in questo capitolo ce ne sia uno!
YulingHan: Ti ringrazio per tutti i complimenti e anche per la scenetta comica!!!! Grazie veramente!!!!!!!
Shirin: Grazie per i complimenti, però per vedere la reazione di Kagome dovrai aspettare un po'!!! ^_^
Mirokia: E già era arrivato il momento di dare una piccola svolta alla coppia più indecisa!!!! Sono molto contenta che ti sia piaciuto e se devo dire la verità anche a me mi è piaciuto molto molto mentre scrivevo!!!
Raska81: Vedrai che prima o poi Sango cederà e Miroku si accorgerà di quello che prova per lui! Abbi fede!!!
E poi ringrazio anche tutti quelli che leggono anche se non lasciano una recensione!!!!! Grazie a tutti!!!!!!!!

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Capitolo 14
*** Si invertono i ruoli ***


14° capitolo 14° CAPITOLO
Si invertono i ruoli

Kagome, da quando Inuyasha aveva estratto Tessaiga dal suo corpo, aveva sentito come una scossa e improvvisamente riusciva di nuovo a percepire se stessa e a pensare. Non si ricordava cosa era avvenuto di preciso, ma aveva un sentore che la sua vita fosse stata in pericolo.
Si chiedeva se in realtà non avesse già oltrepassato la soglia dell’aldilà o se fosse ancora viva. Aveva paura di aprire gli occhi e di scoprire l’una o l’altra verità; perché se fosse morta non avrebbe più potuto realizzare i sogni che ancora erano vivi in lei, però se era ancora viva doveva di nuovo sottostare alle regole di quel mondo che a lei andava troppo stretto!
Che fare?
Cosa decidere?

Poi prese una decisione: di certo rimanere a rimuginare sui suoi pensieri non l’avrebbe aiutata a conoscere la verità e a farsene una ragione.
Perciò lentamente iniziò ad aprire gli occhi e abituarsi alla luce che la inondava.

‘Certo questa luce non mi dirà se sono viva o no! Ma poi perché dovrei essere morta? Accidenti non mi ricordo niente!..........Riesco a vedere le chiome di alcuni alberi……….’

Poi volendo vedere cosa la circondava cercò di muoversi e si ritrovò con l’acqua che le arrivava alle spalle. Ma la sorpresa più grande che ebbe fu vedere Inuyasha!

‘Se lui è di fronte a me…significa che non sono morta! Però perché ha lo sguardo basso e mormora parole senza senso? Sembra un fantasma!’

“Inuyasha!”

Lui sentendo la sua voce si riscosse dai suoi pensieri, ma non ebbe il coraggio di sollevare lo sguardo, per paura di scoprire che fosse tutto un sogno.

“Inuyasha! Ma mi dici dove siamo?”

Nel sentire per la seconda volta la sua voce iniziò a convincersi che non fosse tutto un sogno e lentamente alzò il viso.

“Ka….Kagome?!”

“Chi vuoi che sia?! Certo che sono io! Ma mi dici dove siamo?”

Non ci poteva credere! Allora aveva funzionato! Lei era tornata dal limbo dove un maledetto demone l’aveva spedita!
Non riusciva a staccare gli occhi dai suoi, ma a questo ci pensò lei, che sentendosi così osservata abbassò lo sguardo.

Poi Inuyasha le si avvicinò senza mai togliere gli occhi dalla sua persona e poggiò una mano sotto il suo mento, facendole alzare lo sguardo.

“Guardami!.........Stai bene?”

“S…Sì!”

“Bene!”

Kagome si vide scivolare Inuyasha tra le braccia e lentamente perdere ogni forza.

“Inuyasha!!! Che succede?! Stai bene?! Che hai?!!”

Kagome si era inginocchiata a terra, trascinata dal peso del corpo di lui.

“Sì!..........ma temo di aver consumato tutte le mie energie! Se…svengo…non preoccupar…”

E mentre diceva questo, il suo corpo iniziò a cambiare: le orecchie canine sparirono, gli artigli si trasformarono in  semplici unghie, i capelli divennero neri come la notte e gli occhi scuri come la pece.

“Inuyasha!!!! Ma che………”

Però ormai lui non le rispondeva più, era svenuto per lo sforzo che aveva compiuto per estrarre la spada e per l’energia ceduta a Kagome. Si accasciò al suolo sotto lo sguardo incredulo e preoccupato di chi aveva appena salvato.

‘Ma che accidenti sta succedendo!! Come mai il suo corpo è cambiato così? E perché mi ritrovo in questo luogo strano? Mi sembra famigliare…ma non ricordo…Ohhh!!! Ma che vado a pensare!!! Inuyasha sta male, scotta!!! Ha detto di non preoccuparmi, ma che significa che ha consumato tutte le energie? Per cosa? Va bè, sarà meglio che badi a lui ora, invece di farmi stupide domande!!! Quando si sveglierà lo costringerò a dirmi tutto!!!’

Così accuratamente, con uno sforzo non indifferente, sdraiò Inuyasha sull’erba in una posizione più comoda e poi si strappò un pezzo della sua sottoveste andando a bagnarlo con l’acqua del punto più lontano e quindi più freddo della sorgente. Lo pose sopra la fronte di Inuyasha e rimase per un po’ a fissarlo, sperando che la cosa gli desse almeno un po’ di sollievo.
In effetti sul viso del ragazzo l’espressione divenne più rilassata e lentamente scivolò in un sonno profondo.
Kagome restò tutto il giorno a vegliarlo; avrebbe potuto andare a cercare qualcuno, ma aveva visto quel posto solo una volta di sfuggita e, portata lì in mezzo da Inuyasha quando non era cosciente, non riusciva ad orientarsi tra tutti quei rami e quelle fronde. E poi non poteva di certo lasciare Inuyasha da solo!

Rimase tutto il giorno con lui, cambiandogli di tanto in tanto la pezza con dell’acqua fresca e piano piano la febbre calò, anche se l’aspetto del giovane rimase lo stesso.

‘È strano…sembra quasi umano…non ha più artigli, non ha più orecchie canine e i suoi occhi erano diventati neri…Chissà che non si sia trasformato in umano! Del resto è un mezzo demone! Ma forse la mia fantasia corre troppo! Comunque…adesso che ci penso…ma il mio vestito? Che fine ha fatto? E poi per quale motivo non ce l’ho addosso?’

Così verso sera, quando la situazione era migliorata e la sua preoccupazione per le condizioni del ragazzo si erano affievolite, si alzò dal capezzale di Inuyasha e prese a ispezionare i dintorni della sorgente…quando vide qualcosa dell’erba appiattita. Si avvicinò e vide il suo vestito, o meglio il vestito della madre di Inuyasha.
Lo trovò, ma era tutto rovinato, sporco di terra e di erba che formavano ampie macchie: di certo non sarebbero andate via tanto facilmente e comunque ormai era completamente rovinato!!!

‘Ma…no…accidenti si è rovinato tutto!!! Era l’abito della madre…che gli dirò adesso quando me lo verrà a chiedere?! Che si è sporcato tutto e che è inutilizzabile?!! Mi darà dell’inaffidabile e mi odierà per avergli rovinato un ricordo così importante dei suoi genitori!’

Così disperata per come si era ridotto il vestito si mise a piangere sommessamente con i lacrimoni che le uscivano dagli occhi ormai arrossati e con le mani che stringevano forte il vestito tanto importante.

“Ka…Kagome! Che succede?”

Quella era la voce di Inuyasha anche se molto debole.

‘Oh, no! Inuyasha si è svegliato! E adesso che gli racconto?’

“Ehi…guarda…che ti sento!”

Sussurrò il ragazzo con una voce sottile.

“Avanti…vieni qui!”

Più che un invito era stato un’ ordine!

Kagome malvolentieri e preoccupata di quello che le avrebbe detto, si alzò fissando Inuyasha ancora visibilmente provato e affaticato.

“Inuyasha! Non dovresti affaticarti! Hai ancora un po’ di febbre e sei sfinito! Dovresti riposare!”

“Non…se tu continui a piangere!”

“Non sto piangendo!”

“Sì che lo fai! Sento…sento il profumo dolce e pungente delle tue lacrime!”

‘Dolce?????!!!! Ma che è successo?! Mica si sarà ammattito?!!! Non me lo avrebbe mai detto!!’

“Avvicinati!”

E di nuovo aveva usato quel tono autorevole che incuteva rispetto e allo stesso tempo sicurezza.
Kagome sempre più preoccupata si avvicinò, badando bene di nascondere il vestito rovinato tra l’erba alta.

“Inuyasha! Come stai?”

“Mi…mi sto riprendendo! Ma…voglio sapere perché stai piangendo e…cosa hai nascosto tra l’erba!”

‘Accidenti!!! Quello no!!!’

 Kagome pensava che si sarebbe di sicuro arrabbiato sia se glielo avesse mostrato in quel momento, sia se lo avesse saputo in un altro momento; perciò decise che era meglio farlo subito e chissà, forse così conciato la sua ira sarebbe stata affievolita.
Si alzò titubante e andò verso il posto dove aveva nascosto il vestito e una volta preso ritornò da Inuyasha che la stava aspettando ancora sdraiato a terra.
Appena Kagome incontrò i suoi occhi si inginocchiò a terra piangendo sul petto di Inuyasha con il vestito tra le mani.

“Scusami!...non volevo…era un ricordo caro…lo so…però…se vuoi farmela pagare…ti capisco…e se può farti sentire meglio…fallo…”

“Adesso basta!”

Disse con tono comprensivo e pacato che sorprese così tanto Kagome che lei sollevò di scatto il viso puntando gli occhi meravigliati e colmi di lacrime nei suoi, cercando qualche risposta.

“Sì, è vero! Quel vestito è un ricordo importante, ma…non importa più adesso! Ha…ha molto più valore…la tua vita di un pezzo di stoffa!”

“Ma…”

“Basta! Ti prego lasciami riposare! Domani ti racconterò tutto!”

Così Kagome rincuorata dalle parole di Inuyasha, smise di piangere e decise di lasciarlo in pace senza fargli più domande. Lui le diede un ultimo sguardo, avvicinò la sua mano e con un gesto le asciugò le lacrime.
Lei era imbarazzata: mai si sarebbe aspettata tanta gentilezza e comprensione.

“Posso…posso chiederti un favore?”

“Ma sì, certo!”

Kagome era pronta a soddisfare qualsiasi suo desiderio pur di farlo sentire meglio.

“Dormiresti vicino a me?”

Kagome era diventata rosso fuoco, non si aspettava una cosa del genere! Però forse Inuyasha stava parlando in un momento di delirio, in fondo aveva avuto la febbre alta.

“Va bene!”

Così lentamente, senza non poco imbarazzo, si sistemò vicino a Inuyasha, facendo attenzione a non urtarlo. Però…lui le cinse la vita con un braccio e la portò a contatto con il suo petto ancora nudo. Kagome si irrigidì come un pezzo di legno e più che rossa sembrava lava; certo un contatto così ravvicinato e improvviso non se lo aspettava.

‘Ma che gli è preso! Ma dico! Però…in fondo…lo lascerò fare! Chissà che così si senta meno solo! Anche io quando da piccola stavo molto male mi piaceva che i miei genitori dormissero con me, mi faceva sentire al sicuro! Chissà se anche per Inuyasha era così! Forse…in questo modo si potrà ricordare della madre! Tanto non è che mi succede qualcosa se rimango qui! E poi…quale ragazza ha mai potuto avere una tale vicinanza con un principe! E oltre tutto…neanche tanto brutto! Ma che vado a pensare! Di Inuyasha poi! Credo…che se sapesse realmente quello che sta facendo…si picchierebbe da solo! Beh, magari picchiarsi no, però…ciò che sta facendo non lo avrebbe fatto mai!”

Così, con questi pensieri in testa, Kagome cercò di seguire l’esempio di Inuyasha che si era beatamente addormentato stringendo, quasi possessivamente, Kagome in un abbraccio che a quanto pare aveva turbato non poco l’animo della giovane.
Certo non fu facile con una vicinanza del genere, senza considerare che Inuyasha non poteva definirsi un brutto ragazzo…ma impegnandosi al massimo per reprimere qualsiasi pensiero, Kagome riuscì a dormire almeno qualche ora prima che spuntasse l’alba del giorno dopo.

N/A: Avete visto?!!!! Ce l’ho fatta a recuperare il file!!!!!!! E meno male!!!!!!! Spero che il capitolo soddisfi le vostre aspettative!!!!!! Io ce l’ho messa tutta!!!! Però adesso devo dirvi una cosuccia: Venerdì parto per Parigi e starò via una settimana!!!!!! Perciò visto che non ho un capitolo ancora abbastanza decente da pubblicare, l’aggiornamento subirà qualche giorno di ritardo!!!! Mi dispiace!!!!!!:-( Però non dovrete far altro che aspettare le vacanze di Pasqua………e allora lì mi rifarò un po’ del tempo perduto!!!!!!!!
Ed ora………ringraziamenti:
taty88: Grazie di aver recensito come al solito!!!!^_^ che ne dici del risveglio? Questa volta sono andata sul soft e ho evitato colpi di scena troppo intensi!!
Mirokia: Mi avevi un po’ sottovalutato nel capitolo precedente!!!! Non ti saresti aspettata un colpo di scena così!!!!! Però questo capitolo è meno cardiopatico!!! Spero che ti piaccia lo stesso!!!
michi88: Sono contenta che ti sia piaciuto il padre di Inuyasha e ti ringrazio per il tuo sforzo di leggere la mia storia!!!!
Sesshydil: Ho pensato che Tessaiga è in grado di uccidere 100 demoni con un colpo solo, quindi ho pensato che avrebbe potuto rompere l’incantesimo creato appunto da un demone. Infatti Kagome non era proprio morta, ma in una sorta di limbo tra la vita e la morte!!! Forse avrei dovuto spiegarlo meglio nella storia, ma mi sembrava un po’ troppo pesante metterci tutte queste spiegazioni in un’apparizione così breve del padre di Inuyasha!!! Comunque grazie per l’osservazione, cercheò di essere più precisa!!!! E grazie per i complimenti!!!!
kag89: Beh, direi che Inuyasha ha avuto ben poche reazioni!!!! Però chissà cosa accadrà quando si sarà ristabilizzato?!!! Grazie per continuare a leggere la mia storia!!!
yulinghan: Non ho parole!!!! Sul serio!!!! GRAZIEEEEE!!!!!!!! Ogni volta che recensisci è un piacere leggere!!!! Forse un po’ troppi complimenti, ma grazie!!! E poi sono divertenti le tue scenette!!! Però ti avviso che Naraku arriverà e più arrabbiato che mai!!! Aspetta e lo vedrai!!! Non vedo l’ora di sapere cosa ne pensi di questo capitolo!!!!
akitohayama4ever: Potrebbe essere un’idea quella del calcio il orbita, ma orami è fatta!!! Sarà un possibile spunto per un prossimo ‘incontro ravvicinato’!! Non so se mi spiego!!!!
Shirin: Inuyasha si sveglierà eccome!!! Abbi pazienza!!! La suspance qui si è un po’ allentata, ma spero che ti sia piaciuto!!
Athenachan: Inuyasha alla fine si è accorto che Kagome si è svegliata, ma l’ho fatto svenire quasi subito!!! Spero che ti sia piaciuto!!!
raska81: Grazie del complimento!!! Che te ne pare di questo capitolo? Meno colpi di scena, ma più intimo diciamo!!!
E infine grazie anche a tutti quelli che leggono e mi scuso se a qualcuno non è piaciuta la mia storia o se non era quello che si aspettava.
P.s. ho cancellato il file dove avevo scritto dei mie problemi di computer perchè mi sembrava brutta un'interruzione così brusca nella lettura. Ringrazio Mirokia, Silvia, Byrba, akitohayama4ever per i loro incoraggiamenti!!!!

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Capitolo 15
*** Riflessioni ***


15° capitolo 15° CAPITOLO
Riflessioni

“Kikio!!! Dove ti sei cacciata?!!”

Dentro al palazzo si sentivano le urla e gli imprechi del padrone, che scocciato per non aver portato a termine il suo piano, si stava sfogando con i suoi servi e soprattutto con Kikio.

“Eccomi!! Mi avete chiamata?”

Comparve Kikio sullo stipite della porta, calma e indifferente, come se l’ira di Naraku non la toccasse minimamente. Infatti sapeva cosa le avrebbe detto, ma non le interessavano i suoi discorsi…

“Ti sei divertita alla festa?”

Le chiese Naraku con tono calmo e pacato, quasi glaciale.

“…”

Lei non rispose, sapeva che era solo una provocazione.

“Perché…mi domandavo…dove ti eri cacciata con Inuyasha!!!!!!!!”

Questa volta esplose tutta la sua rabbia, senza che tuttavia il suo viso cambiasse minimamente espressione: solo la sua voce risultò alterata.

“…”

Ma anche questa volta Kikio fece scena muta.

“Non rispondi?!! Già sai a cosa mi riferisco! Mi domando come sia stato possibile che Inuyasha mi abbia interrotto! Quella sgualdrina non è morta e di sicuro Miyoga sarà a conoscenza del modo per risvegliarla!!”

“Morirà!”

Disse Kikio interrompendo il flusso continuo di pensieri esternati da Naraku.

“Ma sì…certo…come se adesso fosse semplice! Di sicuro Inuyasha d’ora in poi non la lascerà un solo secondo e come se non bastasse nella sua memoria sono registrate tutte le informazioni che le ho svelato prima di tentare di ucciderla!! Certo…per ora sono nascoste nel suo inconscio…ma se i suoi poteri le permettessero di recuperarli?!! Il mio piano sarebbe stato perfetto se tu avessi tenuto a bada Inuyasha!!”

“Distraevo Inuyasha come mi avevi detto! Ma se non sei stato abbastanza veloce e scaltro nell’uccidere la ragazza…non è colpa mia!”

Kikio aveva usato con Naraku un tono freddo e sicuro. Voleva sbattergli in faccia la realtà delle sue azioni e non aveva la ben che minima paura delle conseguenze della sua sfacciataggine.

“Come ti permetti!!! Se lui l’ha salvata è colpa tua!!”

Disse Naraku sempre più arrabbiato.

“Hai ragione, ma mi è sfuggito. Non l’ho più visto! Si era allontanato da me insospettito dell’assenza prolungata della ragazza!”

“Lo sai bene che non mi importa se lo ami ancora, ma fa in modo che questo non interferisca con il tuo compito! La tua vita, se così si può chiamare, è mia!”

Lo aveva detto con disprezzo, quasi disdegnato dalla vicinanza della donna, come se fosse un inutile oggetto per arrivare a realizzare i suoi scopi.

“Ormai lo sai che non mi importa più nulla!”

Lo disse senza rassegnazione, quasi come se fosse un constatazione di fatto che non la coinvolgesse.

“Allora fai il tuo dovere!”

“Lo farò!”

“Bene! In qualche modo bisogna uccidere la ragazza o per lo meno allontanarla da Inuyasha! La mia conquista del potere non può avvenire con lei di mezzo! Con i suoi poteri potrebbe mandare tutto a monte! Se riuscisse a svilupparli…nemmeno io forse sarei in grado di contrastarla!”

“Qualcuno che ti fa paura!?”

Chiese ironicamente Kikio osservando il viso tirato e preoccupato del demone che le stava vicino.

“Ti sbagli…potrebbe essere un ostacolo…ma la toglierò di mezzo prima possibile! E con o senza di te!”

Con queste parole si accostò a Kikio e dopo averla ghermita con un braccio alla vita se la portò vicina…e con un gesto possessivo l’avvicinò al suo viso. Dopo averla guardata intensamente negli occhi con un gesto veloce e deciso la baciò.
Un bacio senza sentimento, passivo, che non suscitava nessuna emozione.
Kikio non mosse un muscolo e lasciò fare a Naraku ciò che voleva. Sembrava che non le importasse niente di quello che ne faceva di lei. Lui approfondì il bacio senza riceverne però una risposta.
Poi la lasciò e fissandola negli occhi con uno sguardo gelido e superiore la allontanò da lui in malo modo facendole perdere l’equilibrio e lei inevitabilmente cadde a terra.

“Io ti possiedo e perciò vedi di non tradirmi!”

Con questa sicura considerazione se ne andò via e lasciò Kikio da sola.

‘Naraku tu mia hai uccisa! Ma non è per questo che ti porto rancore e neanche dell’amore di Inuyasha mi importa più nulla! Io ti odio per avermi riportata in vita! Perché sebbene ho un corpo non riesco più a sentire nessun dolore, nessun piacere e non provo più nessun sentimento, se non l’indifferenza! Ti avevo chiesto di uccidermi per dimenticare le mie sofferenze e tu lo hai fatto, del resto non ti importava niente di me. Solo non dovevi riportarmi in vita! Non è il fatto che sono legata a te, ma il fatto che non posso più essere me stessa! Te la farò pagare!”

E con questo intento in mente anche Kikio si allontanò da quella stanza, pronta ad obbedire a Naraku, fino a che i suoi intenti fossero anche a suo vantaggio.

…………………………………………………………………………………………………………

Kagome si risvegliò quando l’alba stava per spuntare e vide Inuyasha già sveglio che ancora la teneva saldamente a sé. Aveva ripreso il suo aspetto normale e gli erano rispuntate le orecchie da cane, gli artigli e i canini appuntiti. Kagome ritrovandosi in quella strana posizione si imbarazzò notevolmente e cercò di togliersi da lì, ma senza successo: Inuyasha non la lasciava andare.

“Ma insomma mi vuoi lasciare?!”

Disse infine un po’ scocciata dallo strano comportamento di lui.

“No!”

Il suo tono era autoritario e imperioso: era tornato quello di sempre.

“Come sarebbe a dire no?!”

“Prima voglio raccontarti ciò che è successo e il perché della mia trasformazione! E per essere sicuri che tu mi stia ad ascoltare rimarrai qui!”

Aveva inventato una scusa bella e buona: in realtà non voleva che se ne andasse…non voleva scoprire era tutto un sogno e che lei era morta!
Si era talmente preoccupato che adesso voleva sentirla lì, vicino a lui. E per non dirle niente che la facesse insospettire sulle sue reali intenzioni inventò quella scusa; anche se in fondo proprio scusa non era, perché già da sveglio si era riproposto di raccontarle tutto e sapere se si ricordava chi era stato il farabutto a ridurla così.

“Ma guarda che sei strano! Però va bene, sentiamo un po’ che sarebbe successo! Sono proprio curiosa!”

Kagome si rilassò e ascoltò tutto il racconto di Inuyasha, almeno quella parte che conosceva lui.
Si imbarazzarono un po’ quando lui le parlò della fonte e del bacio necessario a risvegliarla, ma era deciso a non omettere niente con la speranza che così potesse ricordarsi qualche cosa.
Parlò per diversi minuti con gli occhi di Kagome puntati su di lui e le sue orecchie pronte a captare qualsiasi sua parola.

“Ho finito. Questo è quello che so. Tu non ricordi niente?”

Kagome era spaesata dal racconto di Inuyasha, lei non si ricordava nulla. Si alzò e questa volta non trovò resistenza nel ragazzo che ormai era stato rassicurato della sua completa guarigione.
Si mise seduta sull’erba e rimase a pensare alcuni istanti al racconto di Inuyasha.

“Mi dispiace, ma io non mi ricordo nulla! I miei ricordi arrivano fino alla fine del ballo, quando mi sono allontanata per andare a rifugiarmi in un posto un po’ isolato per riposarmi, poi più niente! Adesso che ci penso…quello che sentivo era solo freddo…e quello che vedevo solo buio…è stata una sensazione orribile…quando mi sono svegliata pensavo che fosse tutto un’illusione e non volevo aprire gli occhi. Sento che dovrei ricordare qualcosa di importante, però non affiorano i miei pensieri!”

“Ho capito! Non importa, non ti sforzare! Per il momento sei viva ed è questo che conta!”

“Inuyasha…io ti…ringrazio tanto per quello che hai fatto. Pochi avrebbero messo a rischio la loro vita per cercare di salvare la mia, e meno ancora lo avrebbe dovuto fare un principe come te che ha sulle spalle il peso di un intero regno! Come potrei mai sdebitarmi!”

Kagome aveva quasi le lacrime agli occhi dalla gratitudine che sinceramente provava per lui.

“Ma va! Io…ho solo fatto ciò che era giusto fare! In fondo…anche tu hai messo in pericolo la tua vita per questo regno!!”

Inuyasha non voleva niente da lei, solo che gli stesse vicino come aveva fatto da quando l’aveva conosciuta.

“Non dire stupidaggini!! Le cose sono diverse!! Io sono…solo una schiava, mentre tu…sei il principe!”

“Accidenti, non ti avrei mai sentita parlare così fino a poco tempo fa!”

Disse ironicamente Inuyasha.

“Ti prometto che da questo momento in poi farò tutto ciò che mi chiederai!! Tutto!!!”

“Non fare promesse idiote!! E poi non mi importa!! Posso già avere tutto quello che voglio!! Sono un principe io!!”

“E allora cosa posso fare?”

“Niente! Rimani te stessa!”

“Ma…”

“Niente ma. Anche se vorrei che mi ascoltassi un po’di più e ti cacciassi un po’meno nei guai…io ti ringrazio di essermi stata vicina in questi giorni!”

“Beh, non so che dire…però ti prometto che da oggi in poi ti ascolterò di più!!”

“Promesso? Non è che poi fai di testa tua come al solito!?”

Inuyasha le diede un buffetto sulla fronte.

“No! L’esperienza è stata orribile…e poi non voglio più mettere in pericolo il principe di un regno! Se tu fossi morto chi avrebbe comandato altrettanto bene questi possedimenti? Anche se a volte puoi sembrare stupito e cretino…in realtà sei molto intelligente e giusto e sono cose che contano per governare bene e farsi volere bene dal popolo!”

“Ma va…adesso che ci penso…non avendo dinastia diretta…si farebbero avanti tutti i peggiori parenti che conosco!! In questo caso se fosse stato Miroku al mio posto ti avrebbe chiesto un figlio!!”

Inuyasha disse quelle parole per tirare su di morale Kagome, ma lei le prese un po’ troppo sul serio…

“Se…questo può migliorare la condizione del regno…allora…”

Era tutta rossa in faccia e faticava a tirare fuori le parole, ma era decisa a sdebitarsi con Inuyasha per averle salvato la vita.

“Oh!!! Ma che dici!! La mia era solo una battuta!! Però…non pensavo che per te fossi così affascinante!!”

“Ma che dici!!! Non sei di certo affascinante!! E io non sono caduta mica ai tuoi piedi!! Era solo un modo per…!!”

Inuyasha si alzò lentamente e si mise di fronte a Kagome prendendole il mento tra due dita e guardandola degli occhi intensamente.

“Mai! Non ti vendere mai così! Se ti ho salvata avevo i miei buoni motivi! E poi non avrei mai permesso che la persona che mi fa divertire di più al mondo morisse!! Vedi! Questo è già qualcosa che fai per me: mi fai dimenticare i miei doveri di principe quando sono con te!”

La voce di Inuyasha era calma e bassa, ma allo stesso tempo sicura e questo, unito alle sue parole, lasciò di sasso Kagome che si era persa nelle iridi ambrate di lui.
Non pensava che a Inuyasha facesse piacere la sua compagnia, nella maggior parte delle volte litigavano e si beccavano in continuazione!
Però la fece sentire importante essergli così vicina, poterlo distrarre dagli impegni di corte che al ballo aveva notato essere faticosi e a volte stupidi.
Poi Inuyasha si allontanò da lei e alzandosi in piedi si diresse in un punto non ben precisato tra la boscaglia.

“Inuyasha! Dove vai?”

“Andiamo a palazzo! Di sicuro Sango e Miroku vorranno avere notizie di te! E poi è il caso che ti faccia un bagno e ti cambi! Sei quasi ritornata allo stato in cui ti ho trovata!”

“Ehi, non mi offendere!! E aspetta!! Il vestito di tua madre?”

“Lascialo lì! In fondo era solo un vecchio vestito! I ricordi più importanti sono nel mio cuore!”

E con questa perla di saggezza si diresse fuori dalla barriera seguito a ruota da Kagome.



N/A: Un capitolo di collera e spiegazioni ci voleva!!! Spero che non vi siere annoiati!! La situazione di Kikio si inizia a delineare, ma nei prossimi capitoli si capirà meglio. Spero che vi sia piaciuta la discussione tra Kagome e Inuyasha!! In effetti mi sembra di aver fatto Inuyasha un po' troppo sdolcinato, ma considerando la situazione e la preoccupazione che aveva per Kagome...direi che ci può stare; come Kagome così accondiscendente.
Ringraziamenti:
Silvia: Grazie per i complimenti e spero che ti sia piaciuto questo capitolo!
athenachan: Appunto!! A Inuyasha non gli importava niente del vestito!!! Era Kagome quella afflitta dalla perdita di un ricordo!!! Infatti anche lei a perso i genitori e al contrario di Inuyasha ( come si è visto negli altri capitoli ) è più legata ai ricordi dei genitori di quanto non lo sia lui!! Quindi ricapitolando: A Inuyasha non gliene importava più di tanto, mentre Kagome lo riteneva importante!! Grazie dell'osservazione, spero di essere stata più chiara!!! ^_^
taty88: Grazie per il commento e per i complimenti un po' esagerati!!!
Michi88: Il bacio forse arriverà o forse no. Vedremo!!! Comunque grazie per i complimenti e per il 'genio delle fanfiction' shhhono commossshhha!!!!
Byrba: Grazie per gli incoraggiamenti a non darla vinta al computer!!!
akitohayama4ever: Grazie per i complimenti!!! Vedrai che le idee per la tua storia verranno, bisogna crederci!!! E poi anche io dei momenti ho delle perdite di ispirazione!!!
rebby93: In effetti credo che sia necessario un capitolo tutto zucchero!!! Ma vedremo un po' più avanti!!! Grazie del suggerimento!!
Shirin: Grazie per commentare così puntualmente i miei capitoli!!! La gita a Parigi è stata bella, ma poteva essere migliore se fosse stata organizzata meglio. Un consiglio: se ci vuoi andare ( e sono sicura che ti piacerebbe) programmala bene!!!
raska81: Chissà come procederanno le cose?!!! Apparentemente dovrebbero migliorare...ma la mia immaginazione può sconvolgere tutto in poco tempo!!!!
sesshydil: Di niente!! Era una spiegazione dovuta!! Comunque vedo che hai capito al volo che a Inuyasha non gliene importava nulla del vestito!!! Sai qualcuno ci ha impiegato un po', eppure pensavo si capisse!!!
Mirokia: Grazie per i complimenti, sono contenta che ti sia piaciuto!!! Però questo è un po' meno soft considerando la discussione tra Kikio e Naraku!!! Spero che ti sia piaciuto lo stesso!!!
Kag89: Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e che la storia riesca a coinvolgerti!!! Uno dei miei obbiettivi infatti è proprio questo!!!
Yuling: Mi ha fatto piacere ricevere un commento dettagliato sulle caratteristiche della mia fanfiction!!! E come sempre ti ringrazio per i commenti che lasci puntualmente!!!
E naturalmente un ringraziamento anche ai lettori.

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Capitolo 16
*** Provocazioni ***


16° capitolo 16° CAPITOLO
Provocazione

Quando Kagome ritornò al palazzo insieme a Inuyasha, appena dopo pochi passi Sango le saltò letteralmente addosso senza lasciarle il tempo di dire o di fare qualcosa.
Miroku invece sgranò gli occhi perché…beh, perché la sottoveste lasciava intravedere abbastanza e subito infatti tentò di avvicinarsi alle due amiche ancora abbracciate…ma Sango poco prima che Miroku raggiungesse la sua meta (il fondoschiena di Kagome), si girò improvvisamente con un’espressione indemoniata. Senza dargli il tempo di reagire gli stampò su una guancia una bella cinquina!!

“Pensavi di fare il pervertito anche con Kagome?!!”

“E dai Sango!!! Non essere gelosa!!! Se vuoi posso riservare anche a te queste mie attenzioni!!!”

Ma più Miroku parlava e più alle spalle di Sango saliva un’aura infuocata e inquietante…
Fortunatamente intervenne Inuyasha a calmare gli animi, anche se in modo un po’ brusco.

“Adesso basta!! Io e Kagome siamo stanchi, non vi immaginate neanche ciò che abbiamo passato là dentro!! Perciò finitela con queste pagliacciate!!! Andiamo Kagome!!”

Aveva usato un tono imperioso e deciso, quasi scocciato della presenza e della confusione creata dagli altri due ragazzi: era ancora provato dall’esperienza vissuta e non aveva voglia di discutere con nessuno.

“Emm…effettivamente sono un po’ stanca anche io e mi ci vorrebbe un bel bagno con una lunga dormita!”

“Ma si può sapere cos’è successo là dentro?”

Le chiese Sango perplessa dalle affermazioni di Inuyasha: lei credeva che fosse andato tutto come lo aveva spiegato Miyoga.

“Sango…ti prometto che ti dirò tutto…però adesso lasciami andare a riposare!”

“Ma certo Kagome, lo capisco!! Vai!! Solo…stai attenta d’ora in poi! Mi hai fatto prendere un tale spavento!”

Gli occhi di Sango erano diventati lucidi ricordando in che condizioni versava Kagome quando l’avevano ritrovata.

“Sta tranquilla! E poi hai visto che ho la pellaccia dura, no?!”

Così Kagome abbracciò di nuovo Sango e, dopo aver ringraziato sia lei che Miroku dell’aiuto e della loro amicizia, si allontanò raggiungendo Inuyasha che ormai era quasi arrivato all’entrata del suo palazzo.
Poi senza girarsi verso di lei, iniziò un discorso serio e importante.

“Kagome, forse non ti andrà a genio ciò che sto per dirti…ma è necessario e non ammetterò repliche da parte tua!”

‘Ma che cosa vuole dirmi? Mi mette un po’ di paura quando usa quel tono imperioso e deciso! Forse…ha deciso che è meglio che me ne vada? O forse mi vuole fare la ramanzina perché non sono stata attenta? O…chissà che cosa! Solo una cosa è certa: dal tono…temo non sarà piacevole!’

“Ti ascolto!”

“D’ora in poi dovrai essere la mia ombra! Perciò non ti muoverai mai da sola senza di me, al più con Sango o Miroku!”

“Cosa?!! E perché mai questa imposizione?”

“Per la tua incolumità. E poi di sicuro se ti attaccheranno di nuovo preferiranno un momento in cui sei da sola, perciò è bene che qualcuno ti copra le spalle! Tu hai dei grandi poteri spirituali e se per caso dovessero finire in mani sbagliate, ti obbligherebbero a azioni indicibili, forse anche contro il mio regno; io questo non posso permetterlo!!! Sono il principe ed è mio dovere difenderlo!!! E poi voglio vedere in faccia chi è quel bastardo che ha avuto la pazza idea di sfidarmi!!”

E ripensando a cosa erano arrivate a fare nel suo palazzo persone poco raccomandabili, la sua espressione in viso divenne contratta e gli occhi si piegarono in due fessure.

“Guarda che hanno cercato di uccidermi e non di farmi attaccare il tuo regno! E poi io non attaccherei mai nessuno!! Odio la guerra!!”

“È vero, hanno tentato di ucciderti; ma proprio in virtù dei tuoi poteri sei ancora viva e chi ci dice che adesso non vogliano sfruttarli a proprio vantaggio! Anche se tu non vuoi fare male neanche a una mosca, ti potrebbero costringere sotto incantesimo! Perciò per mettere relativamente al sicuro il mio regno, questa è una misura necessaria!”

Kagome alle ultime parole di Inuyasha si fermò sul posto e si rabbuiò.
Lui accorgendosi dell’assenza della ragazza al suo fianco si girò indietro andando a fissarla.

“Perché ti sei fermata? Andiamo!”

“Accidenti a te Inuyasha!!!!!!!!!! E io che pensavo chissà cosa!! A te importa solo di sapere chi cerca di conquistare il tuo regno!! Chi se ne frega di Kagome e di darle fiducia!! Credi che mi faccia manovrare tanto facilmente da dei farabutti?!! Mi pare di aver già resistito una volta ai loro piani e questo proprio in virtù dei mei poteri che tu temi tanto!!”

“Beh, mi sembra il mio dovere pensare prima di tutto al mio paese e tenerlo lontano da sporche mani! E poi chi ci garantisce che resisterai sempre ai loro complotti?”

“E già di me non ti interessa poi molto! Vuoi solo usarmi per sapere chi desidera così ardentemente il tuo trono!”

“Ma se ti ho detto che non devi andare in giro da sola anche per la tua sicurezza!!”

“E certo, perché se io morissi nessuno cercherebbe più di farmi fuori e tu non avresti più la tua vendetta!”

Inuyasha le si avvicinò e prendendola per un braccio la strattonò verso il palazzo; ma lei con un movimento altrettanto deciso si liberò dalla sua stretta.

“Lasciami!!”

“Adesso BASTA!!!!!!! Non ho voglia di discutere con te ora! E poi se non mi sbaglio non eri tu quella che mi avrebbe sempre obbedito?!!!!!”

Con queste parole zittì Kagome che non sapeva più cosa replicare: era vero che aveva detto quelle cose, però non le sembrava giusto privarla di ogni libertà.

‘Sono pur sempre una persona!! Un essere umano!!...e già, però per lui sono anche una serva…anzi…no…una schiava…’

Entrambi si diressero verso il palazzo e sempre in un silenzio fastidiosissimo salirono le scale fino alla camera di Inuyasha.

“Rimarrai con me! Almeno per il momento!”

E senza neanche guardarla in volto aprì la porta per poi richiuderla subito dopo che fu entrata anche lei.

‘Ecco! Di nuovo al punto di partenza! Di nuovo in camera con Inuyasha!’

‘Accidenti a te Kagome! Perché non vuoi capire che è anche per il tuo bene!! Non mi fare quella faccia imbronciata e offesa!!! È vero quello che ti ho detto, ma lo faccio anche perché non voglio che passi di nuovo un’esperienza come quella di ieri e perché…non voglio che la tua vita sia di nuovo in pericolo!’

Però questi pensieri non furono mai pronunciati da nessuno dei due e si chiusero in un silenzio che faceva un rumore nei loro cuori maggiore che un colpo di cannone.

“Se vuoi andare a fare un bagno vai. Credo che abbiano già portato l’acqua calda nella vasca.”

“Sì, vado.”

Kagome si diresse verso il bagno comunicante con la camera di Inuyasha e entrando vide che la vasca era già stata riempita d’acqua e che su una sedia lì vicino c’era un bellissimo vestito blu e poco più in là una camicia da notte bianca molto pesante per le notti d’inverno.
Kagome si svestì e si immerse nell’acqua calda cercando di fare chiarezza nella sua mente.

‘Forse però ho esagerato! In fondo, come penso sempre, Inuyasha è un ottimo principe e come tale è normale che per lui venga prima di tutto il regno…anche se poteva usare delle parole meno dure...e avere un’ atteggiamento meno impulsivo e più controllato!!! Del resto, se è vero ciò che mi ha raccontato, l’esperienza che ha avuto per salvarmi non è stata molto piacevole…si è anche trasformato in umano perdendo momentaneamente i suoi poteri pur di salvarmi!! In effetti anche io ho un po’ di colpa...essermi cacciata in un guaio tanto grosso!! Penso sia il caso di chiarire questa situazione con lui. Non mi va che sia così arrabbiato con me e oltre tutto l’ho fatto arrabbiare io dopo che mi ha aiutata!!!’

Così Kagome dopo un bel quarto d’ora immersa nell’acqua si decise a lavarsi e poi a indossare la camicia da notte per andare a dormire.
Varcata la soglia della porta del bagno, stava per parlare con  Inuyasha, quando quest’ultimo indifferente a lei si diresse a sua volta verso la seconda vasca preparata nel bagno.
Kagome così desistette a parlare con lui e decise di rimandare la cosa a quando fosse uscito.

Inuyasha nel frattempo si era immerso a sua volta nell’acqua diventata ormai tiepida e abbastanza velocemente si lavò.

‘Direi proprio che ho esagerato con Kagome, ma mi è venuto d’istinto! Non è colpa sua se l’hanno presa di mira, però certe cose le dovrebbe capire!!! Per il suo bene e per il bene del mio regno è necessario che la controlli, anche se non vorrei essere così invadente nei suoi confronti. È vero che il mio regno per me è molto importante, ma ciò che le ho imposto è soprattutto per lei. Ieri…non sono riuscito a proteggerla…l’ho lasciata in balia di chissà quale individuo…che l’ha quasi uccisa…non è giusto che passi di nuovo un’esperienza così!! E poi anche io…ho avuto paura…in quel momento che l’ho vista a terra…ho avuto veramente paura!!! Adesso basta, vedrò di parlarle.’

E con questi propositi, dopo essersi vestito per la notte, uscì anche lui dal bagno. Vide Kagome che si asciugava i lunghi capelli con il calore del camino seduta su una sedia e decise che non era il momento adatto per intraprendere un discorso.
Però prese una sedia anche lui e si mise vicino al fuoco come Kagome per asciugarsi come lei i capelli argentati.

“Senti Inuyasha...posso chiederti una cosa?”

“Che vuoi?”

Il suo tono non era stato dei più gentili, ma gli era venuto naturale dopo anni di esercizio del potere in cui non si poteva permettere di sembrare debole.

“Ecco…posso…posso pettinarti i capelli?”

Inuyasha credeva che lo avesse di nuovo accusato come prima, invece rimase di stucco dalla sua richiesta e molto sorpreso.

“…ma…ma perché?”

“Beh…vorrei toccare i tuoi capelli tanto particolari! Ho sempre aiutato le mie amiche di sventura al mercato degli schiavi a pettinarsi per quanto possibile, ma erano normali capelli! I tuoi sono un'altra cosa!!! Posso?”

Glielo chiese con degli occhi così supplichevoli che lui non seppe resistere e fingendo di essere scocciato le concesse il permesso.

Kagome in realtà gli aveva fatto quella richiesta non solo perché era veramente interessata a sapere come erano al tatto i suoi capelli, ma principalmente era la prima cosa che le era venuta in mente per rompere il ghiaccio creatosi tra di loro.
Così andò a prendere una spazzola e ponendosi dietro la seggiola dove era seduto lui, iniziò lentamente a spazzolargli i capelli.
Si meravigliò quando sentì la loro consistenza morbida e delicata, quasi come fossero fili di seta; pensava che fossero un po’ meno morbidi considerando la sua natura di mezzo demone e invece dovette ricredersi.

“Senti Kagome…mi dispiace per prima!”

“Sì, anche a me! Sono stata egoista e non ho pensato che a me stessa, ignorando il tuo gesto che avrebbe potuto costarti la vita! Per te sarebbe stato meglio se fossi morta così non avresti avuto più il problema di proteggermi!”

“Ma che dici!! Non è mica colpa tua se ti hanno ridotta in quel modo e poi ho voluto salvarti a tutti i costi! Non avrei permesso che tu fossi morta!!!”

“Grazie!!! Sai, ci ho pensato…e credo che sia giusto che tu voglia controllarmi…in fondo non sono conscia dei miei poteri e effettivamente potrebbero diventare pericolosi per molte persone!!! Solo vorrei che d’ora in poi tra di noi non ci fossero più malintesi e, siccome dovrò essere la tua ombra, voglio che ci diciamo chiaramente se c’è qualcosa che non va, per non tenerci il muso come poco fa!!”

“Sì, hai ragione!!! Cercherò di essere sincero con te e di parlarti con più calma!!”

“Bene!”

“………senti un po’, alla fine la scommessa l’ho vinta io!”

Le chiese Inuyasha con un sorriso sornione sul viso.

“Quale scommessa?”

Kagome proprio non si ricordava nulla di quella cosa.

“Ma sì, quella su chi fosse il più migliore a ballare!”

Kagome fece un po’ di mente locale e dopo alcuni secondi ricevette l’illuminazione divina.

“Ahhhhh, quella!!! Ma chi ha detto che sei stato tu il più bravo?!!!”

“Nessuno, però il mio premio l’ho riscosso lo stesso!!!”

“Come?...Certo che sei uno stupido!!!”

Kagome ricordandosi che Inuyasha le aveva parlato del bacio necessario a risvegliarla, arrossì tutta fino alla punta dei capelli e cercò in tutti i modi di non incrociare lo sguardo di lui.

“Anche se la penitenza non è stata proprio come doveva essere!”

“Eddai!!! Falla finita!!!”

Ma Inuyasha si alzò in piedi di scatto e indicò a Kagome la sedia su cui era seduto prima.

“Adesso tocca a me!”

Disse con il pettine in mano che aveva sfilato dalle mani di lei. Kagome si accomodò sulla sedia e Inuyasha iniziò delicatamente a pettinarle i capelli.

“Vediamo cosa sai fare…almeno in questo…!”

“Che vorresti dire?”

“Che come penitenza non era un gran che!”

“Se ti riferisci al bacio…che ne sai tu?!!! Se hai detto tu stessa che non percepivi l’esterno!!!”

“Appunto, se non ho percepito niente significa che non era un gran che!”

“Ah, non era un gran che?!!!”

“Se fosse stato un bacio decente magari qualche cosa avrei percepito!!”

“Ho fatto!”

Le disse Inuyasha come per cambiare argomento. Kagome si alzò in piedi e si scostò dalla sedia.

“Bravo, almeno una spazzola la sai usare!!”

Ma non andò avanti nel suo discorso perché si ritrovò spalle al muro con il corpo di Inuyasha che le impediva di fuggire.

“Sei ancora convinta che non fosse un gran che il mio bacio?”

Kagome in un primo momento rimase spiazzata dall’improvviso comportamento di Inuyasha, ma poi intuendo che fosse una provocazione solo per farle rimangiare quello che aveva detto, accettò la sfida.

“Sì!”

“Bene! Adesso sei sveglia e puoi giudicare attentamente; sempre che non sia troppo sconvolgente e piacevole perché tu possa giudicarmi!”

Il suo viso si faceva sempre più vicino e il suo respiro sempre più incessantemente veniva percepito da Kagome sulla sua pelle.

“Più che altro il mio timore è di rimanere delusa!”

Ancora una provocazione.

“Allora tieni gli occhi aperti e lascia che mi gusti la tua espressione di piacere!”

Un’altra.

“Direi piuttosto che sarà di disgusto!”

Ancora.

POI……………………………………………………………………………………………………..


N/A: Hola!!!!!!!!!!!!!!!!! Direi un capitolo niente male!!!!!! Ho pensato che un po’ di malizia e di sensualità fossero necessari!!!! E poi chi sa potrebbe essere una svolta tra quei due!!!!! Per saperlo non vi rimane che attendere il prossimo capitolo!!!!!!!
E come sempre i ringraziamenti:
michi88: Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e grazie di avermi chiamato genio!!!!! Mi fa piacere che qualcuno della mia età apprezzi ciò che scrivo!!!!^_^
akitohayama4ever: Come sempre lasci un gradito commento!!!! GRAZIE!!!!!!!!!
Silvia: Eeeeeeee!!!!!! Adesso non esageriamo, diciamo che mi sto impegnando perchè non sia proprio una schifezza!!!!! Però sono contenta che la consideri una storia molto bella!!!!!
taty88: E io che pensavo che fosse un po' banale e palloso il loro discorso!!!! Si sa, per chi scrive qualcosa sembra sempre che manchi quel non so che!!!!!! Quindi è piacevole scoprire che non è poi venuto così orribile il mio lavoro!!!!
 Shirin: Beh, ce da dire che la vicinanza con Kagome sta facendo crescere Inuyasha che nella storia ha dovuto sempre nascondere i suoi sentimenti per governare il regno fin da piccolo!!!! Ti ringrazio dei commenti sempre puintuali!!!!
sesshydil: Infatti ho voluto presentare Kikio come secondo me si è sentita realmente quando nell'anime è stata riportata in vita. Secondo me lei non è poi così cattiva come si possa sembrare e anzi, il sua atteggiamento è solo un modo per sfuggire al suo dolore interiore!!! Naraku invece l'ho proprio dipinto come un'approfittatore e demone senza scrupoli!!!
pillo: Veramente mi ero quasi scordata della scommessa e direi che la tua provvidenziale osservazione mi è capitata a fagiolo e mi è servita da ispirazione per questo capitolo che spero ti piaccia!!!!!! Grazie!!!!!
athenachan: Diciamo che Inuyasha è in fase di crescita e nella mia fan fiction è un po' più maturo rispetto a quello dell'anime. In fondo sin da piccolo per governare il regno si è assunto grandi impegni e responsabilità!!!! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!!!!
raska81: Kikio è un personaggio che mi incuriosisce con la sua particolare psiche e credo spunterà spesso nella storia!!! Che ne dici dei due piccioncini da soli nella camera di Inuyasha, che cosa accardà?
Yuling: Accident quanti complimenti!!!!! Sto toccando il cielo con un dito!!!!! Però ti ringrazio come sempre delle tue accurate osservazioni, sono molto interessanti; sai io mentre scrivo non mi accorgo del mio stilie e qualche volta rimango un po' insoddisfatta di quello che poi rileggo!!! Ma penso che sia una normale paranoia di chi si impegna in qualcosa!!! Mi raccomando se noti qualcosa che non ti piace fammelo sapere subito!!!!
E come ultimi, ma primi, un ringraziamento a tutti i lettori!!!!!!!!

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Capitolo 17
*** Esitazioni ***


17° capitolo 17° CAPITOLO
Esitazioni

Erano così vicini che i loro respiri quasi si confondevano, entrambi orgogliosi e apparentemente consapevoli di quello che avrebbe fatto l’altro: Inuyasha pensava che Kagome l’avrebbe fermato e Kagome era certa che lui si sarebbe fermato.
Per alcuni minuti rimasero fermi nelle loro posizioni guardandosi negli occhi intensamente per carpire anche la più piccola esitazione o incertezza negli occhi dell’altro. La tensione era alle stelle. Poi Inuyasha con un veloce movimento si avvicinò alle labbra di Kagome…………………………
……ma si fermò prima di baciarla.
Quel movimento veloce di Inuyasha l’aveva indotta a pensare che lui non si sarebbe fermato, se non altro per dimostrarle la sua superiorità, e a quel punto lei si era ritratta quanto più possibile, nonostante il muro, e aveva chiuso gli occhi in un evidente segno di panico. Al che Inuyasha notando la reazione della ragazza aveva capito che il suo scopo era stato raggiunto e si allontanò lentamente da lei, lasciandole il tempo di capire cosa stesse succedendo.

“Ma guarda un po’!! Hai finalmente capito chi è superiore!!”

Kagome a quelle parole aprì gli occhi e si ritrovò ancora appoggiata al muro senza però la presenza di Inuyasha che le impediva di muoversi.

“Ma che stai dicendo?!”

Gli chiese facendo finta di niente.

“Vediamo un po’: hai chiuso gli occhi, hai cercato di allontanarti da me e la tua espressione sembrava piuttosto impaurita. Sì credo che bastino per capire che prima la tua era tutta una finta!!”

Kagome si sentiva scoperta, colpita e affondata, senza possibilità di replicare. Se non che le venne in mente qualcosa di veramente valido da dire per controbattere all’evidente ragione di Inuyasha.

“Beh…sai…diciamo che non mi andava più di tanto di venire baciata per la prima volta da uno come te!! Credo che il mio corpo abbia reagito indipendentemente dalla mia testa e intuendo il disgusto che mi avrebbe provocato…”

“Se se!! Inventa scuse!! Ma vedi…temo che su un punto il tuo ragionamento faccia un po’ acqua!!”

“In che cosa, sentiamo?!!”

“Che tu ti ricordi o meno…il tuo primo bacio l’hai ricevuto comunque da me!!”

Kagome si azzittì immediatamente e capì dove voleva arrivare il ragazzo vicino a lei: non le voleva dare nessuna soddisfazione!!

“Beh…ma quello non conta!!”

Cercò di ribattere lei, anche se con voce incerta.

“Non sono molto d’accordo, ma adesso basta con queste scaramucce!! Andiamo a dormire che sono piuttosto stanco.”

Inuyasha si avvicinò al suo letto e scostando le lenzuola si stese per cercare di riprendere tutte le forze perse nello sforzo di salvare Kagome.
Lei invece per un attimo rimase in piedi dove l’aveva lasciata lui fissando attentamente tutti i movimenti del mezzo demone, poi si scelse un angolo della camera e si sedette appoggiata al muro cercando una posizione il più possibile comoda. Era ritornata al punto di partenza.
Rimase lì per un po’ cercando di dormire, ma appena riusciva ad appisolarsi iniziavano a dolerle tutte le articolazioni e doveva inevitabilmente svegliarsi per cambiare posizione e cercare di riassopirsi.

‘Lo sapevo che non si sarebbe mai abbassata a dormire nello stesso letto con me!! Però se continua a essere così ostinata si prenderà un qualche accidente a forza di dormire per terra in questo periodo freddo dell’anno!! E va bene…mi toccherà fare qualche cosa!! Certo che però è testarda!! Un po’ come me…chissà che non la rispetti così tanto proprio per questo?”

Con questi pensieri in mente Inuyasha si decise ad alzarsi dal letto e facendo il meno rumore possibile raggiunse Kagome. Senza darle nessun preavviso la raccolse da terra prendendola in braccio molto delicatamente per cercare di non svegliarla, ma i suoi sforzi furono inutili.

“Ahhhhhh!!!!! Chi è?!!!!”

Svegliata di soprassalto in piena notte senza neanche una candela che rivelasse il volto della persona che l’aveva toccata, Kagome non si era certo risparmiata le corde vocali.

“Stai zitta!! Sono Inuyasha! Hai intenzione di svegliare tutto il palazzo?”

“Inuyasha? Ma che stai facendo?”

Gli chiese cercando di toccare di nuovo terra e di allontanarsi da lui.

“Se continuerai a dormire a terra ti prenderai un malanno! Ho cercato di non svegliarti per evitare proprio un tuo assordante urlo!!”

“Non voglio dormire nel tuo stesso letto! E mettimi giù!”

“Non fare storie! Il mio è un ordine e non si discute! Che pensi che potrei metterti le mani addosso? Mica sono Miroku! E poi non mi permetterei mai!!”

La voce di Inuyasha era calma e decisa: voleva mettere bene in chiaro che tipo di persona era e soprattutto la sua serietà.

“Ma sì, questo lo credo anche io…e, anche se lo negherai, prima penso che non mi hai baciata proprio perché non ti saresti mai approfittato di me…però…non mi fraintendere...però…mi sento strana e a disagio quando ho un contatto fisico troppo ravvicinato con te! Credo…che inconsciamente abbia avuto molto paura quando non so chi ha tentato di uccidermi, ma soprattutto mi ricordo bene quando ero in quel maledetto mercato, esposta come merce, dove tutti potevano…”

“Basta così!!”

Inuyasha depose Kagome a terra e si allontanò da lei di qualche passo.

“Forse sono io che sono un po’ paranoica…”

“No! Posso capire! Per questa notte ormai non posso più fare niente, tutte le serve dormono ora! Però domani farò portare due letti in questa camera così che ti possa sentire meno in imbarazzo; e prendi pure tutto il mio letto stanotte, io dormirò per terra!”

“No! Non è necessario che tu dorma per terra! Lo faccio io!”

“E ti pare che io te lo permetta?!”

“E va bene dormiremo insieme allora!”

“No! Lo hai detto tu che ti crea paura e non è giusto che ti senta male!”

“Però…devo riuscire a superare quei ricordi, non mi devono condizionare! Io vorrei cercare di essere meno rigida, ma anche al ballo mi sentivo a disagio, per quanto mi stavo divertendo! Sai adesso che ci penso…non riuscirò mai ad avere un ragazzo se ne ho così timore!”

“Ehi, tu non devi avere paura di nessuno! Sei forte e caparbia! Vedrai che riuscirai a levarti questo peso!”

“Appunto! Quindi stanotte proverò a dormire nel tuo stesso letto e se mi dovessi sentire molto a disagio domani mattina faremo come hai detto tu!”

“Hai cambiato idea così in feretta! Sei sicura?”

“Sì!”

“E va bene!”

Così Inuyasha aspettò che Kagome si infilasse sotto le coperte e subito dopo anche lui fece la stessa cosa, rimanendo il più possibile sul bordo del materasso.

“Senti Inuyasha, posso farti una domanda?”

“Sì.”

“Perché sei tanto disponibile e gentile con me? In fondo sono solo la tua schiava e non mi meriterei neanche di dormire in un letto tanto lussuoso e di avere vestiti tanto belli e…”

“L’hai detto: sei la mia serva!”

“E che risposta sarebbe?”

“Basta non ho voglia di discutere con te!”

“E invece sì! Voglio una risposta!”

“…”

“Allora?”

Gli chiese Kagome con insistenza scuotendolo con una mano sulla spalla.

“Uffa!!! Sei troppo noiosa!!”

E afferrando la sua mano l’avvicinò a se senza però esagerare troppo.

“Basta con le domande! Dormi adesso!”

Kagome si lamentò ancora per un po’ volendo a tutti i costi una risposta più precisa alla sua domanda, ma l’indifferenza di Inuyasha che faceva finta di dormire la fece desistere. Un po’ delusa, alla fine si addormentò beatamente nel lettone dalle lenzuola soffici e calde, finendo quasi per ignorare la presenza di Inuyasha vicino a lei.

‘Finalmente dorme! Quanto deve aver sofferto in quel luogo di – bestie - al mercato! Però ha ragione lei: deve superare le paure che ha provato lì e cercare di parlare dei suoi problemi, come ha fatto poco fa con me! Ma chissà poi perché mi ha fatto quella domanda? È naturale che essendo la mai schiava non la posso mandare in giro come una stracciona! La sua condizione deve rispecchiare quella del principe! Che figura ci farei se la mia schiava personale fosse mal messa? Di certo molti non perderebbero l’occasione di dirmi che ho le pulci con una così sempre dietro!!.........Ma chi voglio prendere in giro!! La verità è che non la farei mai vestire di stracci, la ritengo una persona degna di stima e fiducia!! Come potrei trattarla così? Credo che…per me…sia diventata come…come un’amica! In fondo con lei mi diverto e riesco a non pensare ai miei problemi!! Quando dorme è serena e quasi indifesa a differenza della sua apparente testardaggine quando cerca di affrontarmi!E' l'unica, a parte Sango e Miroku, a cui lo lascio fare!!  Meglio che dormo adesso, se no va a finire che passo la notte in bianco!’


N/A: Piaciuto? Spero di sì! Nel prossimo capitolo si ripresenteranno diversi personaggi che abbiamo già incontrato e che chissà cosa combineranno?!! Diciamo che ci sarà una visita inaspettata!!!!
E adesso i ringraziamenti:
kag89: Ogni tanto sono cattiva e mi piace lasciare tutti con il fiato sospeso!! Il bacio non c'è stato...ma la cosa prima o poi chissà che non avvenga moooooolto presto!!!
Silvia: Direi che più di qualcosa si sta muovendo e che se anche non c'è stato il bacio, in questo capitolo si intuisce che il rispetto e l'ammirazione di entrambi i protagonisti si sta evolvendo!! In cosa però sarà il destino a deciderlo!! Chissà che non fiscano di odiarsi?!! Vedremo!!!
sesshydil: In effetti Inuyasha è stato un po' brutale, ma diciamo che lo ha fatto conoscendo la testardaggine della ragazza!!! Mi dispiace che non c'è stato il bacio che volevi, ma spero che ti sia piaciuto lo stesso il capitolo!!
akitohayama4ever: Ti ringrazio dei complimenti che mi fanno sempre piacere e non mi viene mai la nausea!!! Non si sono baciati, ma Inuyasha si è comunque in qualche modo fatto avanti! E anzi secondo me quello che ha fatto ha maggior importanza di un bacio!!! Certo un bacuio è sempre un bacio, ma chissà che a forza di andarci vicino.............................
Pillo: Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto!! Ho voluto esternare le paure e gli scheletri nel cassetto di Kagome!! Diciamo che è un capitolo più psicologico!
gre: questa volta non è finita in un momento critico!!! Spero che ti sia piaciuto nonostante il mancato bacio!!!
Shirin: Direi che in questo capitolo c'è più di una semplice comprensione e chiarimento!!!! E il loro rapporto sta diventando veramente stretto!!! Spero che ti abbia coinvolto anche senza il bacio tanto sospirato!!!
taty88: Niente bacio!!!! Kagome si è tirata indietro all'ultimo, anche se Inuyasha non l'avrebbe comunque fatto!!! Però è ora di una svolta che spiazzerà entrambi!!!
Mirokia: Non importa se non hai commentato il capitolo precedente: le vacanze prima di tutto!!!!!!!!! Lo so bene!!!!!^_^ In questo capitolo manca un po' di malizia e sensualità, però è pieno di affetto e amicizia!! Amicizia?!!! Beh, vedremo come andrà avanti!!! Grazie per il complimento della descrizione dei capelli; quando avevo pensato a questa scena mi ero preoccupata che non venisse bene e che risultasse banale o inutile!!!! Sono contenta che ti sia piaciuta!!!
michi88: Spero che non ti abbia deluso il bacio mancato!!! Sono curiosa di sapere cosa ne pensi di questo capitolo piuttosto psicologico e giocato sulla sensibilità delluno e dell'altro?!!
raska81: Beh, non è detto che Kikio possa piacere a tutti, anche nell'anime e nel manga si può odiare o compatire! E' normale che a te non possa piacere!Mi ha fatto molto piacere che mi abbia detto la tua idea sul suo personaggio!!! Che ne pensi del bacio interrotto? Ti sembra noioso il capitolo?
athenachan: che cosa pensavi che succedesse? Che si baciassero? invece no!!! Dimmi se ti è piaciuto lo stesso questo capitolo!!!
Mew_Puddy: Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo precedente!!! Però spero che non sei rimasta delusa da questo!!! Ti è piaciuto?
Ed infine un ringraziamento a tutti i lettori in generale!!!!!!!

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Capitolo 18
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Mi scuso tantissimo, ma tra gli impegni sempre più pressanti della scuola in vista dell'esame di stato e l'area di progetto da presentare come tesina, non ho veramente tempo per continuare la storia!
E in virtù dello stess preesame mi è scomparsa l'ispirazione! E come se non bastasse ho letto fanfiction bellissime che mi hanno fatto riflettere attentamente su quello che scrivevo!
Perciò mi prendo un attimo di pausa per concentrarmi sugli studi e per riguardare la mia storia!

Scusate ma sento che è necessario una pausa di riflessione perchè quello che stavo scrivendo non mi soddisfava più e se non piace a me difficilmente posso comunicarvi qualche emozione!

Mi scuso ancora, ma cercherò di riprendere al più presto a scrivere questa storia!

Ringrazio tutti quelli che l'hanno seguita e hanno commentato e a solandia, che con la sua sincerità mi ha fatto capite quello che già dentro di me pensavo da un po'! Grazie a tutti e a presto!

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