Una strana schiavitù di susisango (/viewuser.php?uid=14070)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'aquisto ***
Capitolo 2: *** Iniziano i dissapori ***
Capitolo 3: *** Sango e poi...il vestito ***
Capitolo 4: *** Per dormire! E una importante questione ***
Capitolo 5: *** La scommessa ***
Capitolo 6: *** Lezioni di danza ***
Capitolo 7: *** Il passato ***
Capitolo 8: *** Lo strano comportamento di Inuyasha ***
Capitolo 9: *** Il ballo ***
Capitolo 10: *** Il bacio dell’oblio ***
Capitolo 11: *** Un modo per salvare Kagome ***
Capitolo 12: *** Proposta indecente ***
Capitolo 13: *** Un risveglio movimentato ***
Capitolo 14: *** Si invertono i ruoli ***
Capitolo 15: *** Riflessioni ***
Capitolo 16: *** Provocazioni ***
Capitolo 17: *** Esitazioni ***
Capitolo 18: *** Annuncio ***
Capitolo 1 *** L'aquisto ***
1° capitolo
1° CAPITOLO
l'acquisto
Era Sen Goku. Inverno. Un potente e
bellissimo principe si aggira per le strade del mercato del regno degli
Yasha. Oggi ha sentito qualcosa di strano provenire proprio dal
mercato. Ecco che si ferma davanti alla baracca del commerciante di
schiavi Shan. Non si ferma mai lì davanti perchè non gli piace affatto
il loro fetore: dormono per terra insieme ai cani, sono a mala pena
coperti da stracci e mangiano solo tozzi di pane e bevono acqua dalle
fontane. Certo anche lui nel suo palazzo aveva degli schiavi, ma non
erano così perchè non gli piaceva che insudiciassero il suo castello.
"Ehi Shan, oggi sento una strana energia provenire dalla tua baracca. Dimmi cos'è!!"
"Mio Signore, sarebbe meglio che non lo facessi perchè potrei mettere in pericolo la mia vita e forse la Vostra!"
"Stupido!!Metterai d’avvero in pericolo la tua vita se non farai quello che ti ho ordinato!!"
Allora il mercante impaurito di finire sulla forca ubbidì.
"Va bene mio signore; dunque venite con me".
E
fece entrare Inuyasha nella sua baracca, si recarono vicino ad un
piccola stanzetta da dove provenivano delle urla: "FATEMI
USCIREEEEEEE!!!!!!!!!!"
"Mercante chi c'è lì dentro?".
"E'
una schiava che ho trovato qualche tempo fa in un bosco. Era un po'
malridotta, ma avevo deciso di portarla con me perchè è parecchio bella
e avevo pensato che avrei fatto dei soldi e...."
"Shan, vieni al punto. Perchè è lì dentro?".
"Poco
dopo che l'avevo portata qui, ho scoperto che ha un grande potere
spirituale latente e per non correre rischi l'ho rinchiusa qua dentro".
"Capisco. Quanto vuoi?"
"In che senso principe, avete intenzione di prenderla con Voi?"
"Tu rispondi alla mia domanda. Quello che ho intenzione di farne non sono affari tuoi!"
"Beh,
considerando che questa è merce rara e che io ci sono
affezionato....direi 1000 denari!" Aveva sparato una cifra molto alta
dopo che aveva visto l'interesse del principe.
"Miroku! Dai a
questo demone quello che ha chiesto". Miroku era il consigliere e
l'amico un po' pervertito di Inuyasha, nonché il monaco del castello.
"Ma sire, è una cifra parecchio elevata per una schiava"
"Fa quello che ho detto!"
"Ecco, mercante, i tuoi soldi! Ma questo è un furto!"
Intanto
Inuyasha era entrato nella stanzetta e era inorridito dalle condizioni
in cui versava la ragazza: non vestiva praticamente nulla se non uno
straccetto di vestito, probabilmente quello che aveva quando l'aveva
trovata Shan, era sporca di fango e malnutrita; ma si vedeva lo stesso
che era una bellissima ragazza, forse un po' troppo combattiva,
infatti…"Tu cosa vuoi da me! VATTENE!!!NON TI AVVICINARE!!!!"
"Sta calma non voglio farti del male, ti ho comprata e adesso verrai nel mio castello"
"Ecco, appunto, mi hai comprata e già questo non è un segno buono quindi vattene!!"
"Non farmi ripetere le cose due volte!!"
"VATTENE!!!"
"Te l' avevo detto".
E
Inuyasha le arriva di fronte con uno scatto fulmineo e le assesta un
pugno non troppo forte ma capace di farla svenire. Quindi la prende
sulle spalle come un sacco di patate e si dirige verso la carrozza.
"Miroku, andiamo".
"Addio mercante avaro!!!"
E anche lui seguì Inuyasha dentro la carrozza.
Durante il viaggio Miroku è un po' turbato per lo strano comportamento di Inuyasha quella mattina.
"Inuyasha, perchè hai voluto prendere questa ragazza con te?"
"Non lo senti?"
"Che
ha un grande potere spirituale sì, ma non capisco se l'hai presa per
questo o per la sua bellezza". E intanto guardava la ragazza svenuta
sul sedile accanto a Inuyasha.
"Ma che dici non sono un
pervertito come te! E' solo che se fosse caduta nelle mani di altri
poteva diventare pericolosa per me!!”
"Allora non è finito il risentimento di alcuni nobili verso di te!"
"Non saprei, ma sento voci che non mi piacciono!"
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Capitolo 2 *** Iniziano i dissapori ***
2° capitolo
2° CAPITOLO
Iniziano i dissapori
Intanto erano arrivati al castello: un maestoso edificio con grandi
vetrate e ampie porte. Dentro era rifinito con i più bei marmi e
le più belle stoffe, quadri di grandi pittori che ritraevano dei
distinti personaggi, gigantesche statue di draghi e demoni, ma anche di
belle fanciulle. Insomma un castello degno di un principe.
Intanto Inuyasha, sempre con la fanciulla sulle spalle entrò
nell'atrio e congedò Miroku per dirigersi verso le sue stanze.
Una volta arrivato entrò in una gigantesca camera con un immenso
armadio intarsiato, un enorme letto a baldacchino con le tendine in
seta, un bellissimo specchio con la cornice d'oro posto poco sopra un
comò e in un angolo della stanza si sentiva il vivace
scoppiettare del fuoco, ideale in quelle giornate un po' fredde.
Inuyasha si dirige verso il letto e vi adagia la ragazza ancora svenuta, poi va ad attizzare il fuoco per riscaldare la stanza.
"Chi sei?" Si sente quasi urlare.
"Nemmeno un 'grazie' per chi ti ha salvato la vita da quel commerciante di schiavi?"
"E per cosa dovrei ringraziarti, per avermi 'COMPRATA'?!!"
Inuyasha a quel punto si gira di scatto con aria piuttosto scocciata e arrabbiata.
"Non pensi che se avessi voluto farti del male adesso non saresti su
quel bellissimo e costosissimo letto con li fuoco acceso in una
giornata così fredda?!!!"
"Potrebbe essere un trucco!"
"Adesso basta ragazza fare la bambina. Qual è il tuo nome?"
"Dimmi prima il tuo demone, visto che sei il mio padrone!"
"Io sono il principe del regno degli Yasha e il mio nome è Inuyasha".
"Il mio è Kagome!"
"Quanto puzzi!"
Disse Inuyasha abbastanza schifato.
"Ehi non mi avevano dato mica una stanza con le tendine di seta!Stupido!"
E a quelle parole Inuyasha le si avvicina e le mette un dito sotto il mento in modo che lo guardasse bene negli occhi.
"Ehi, attenta a quello che dici. Io sono il principe Inuyasha e non ti
permetto di insultarmi. Comunque per questa volta passi e....adesso
chiamo delle donne che ti daranno una sistemata, non puoi stare nel mio
palazzo in queste condizioni!"
E così dicendo se ne andò dalla stanza, lasciando una disorientata Kagome da sola.
Kagome, intanto che non c'era nessuno, pensava a un modo per evadere,
ma non le veniva in mente nessuna fuga dal momento che era certa che
fuori di lì ci sarebbero state di certo delle guardie. Mentre
era assorta entrarono tre cameriere demoni che tutte indaffarate
preparavano una vasca piena di acqua calda e portavano dei bellissimi
vestiti tutti colorati: rossi, blu, verdi, gialli.
La costrinsero a lavarsi e a lasciarsi sistemare, anche se non le
dispiaceva affatto ripulirsi da tutta quella sporcizia. Provò
molte volte a instaurare una conversazione con quelle donne demone, se
non altro per conoscere almeno un po' quel posto, ma o non le
rispondevano o dicevano lo stretto indispensabile. Questo la
rattristò perchè era quasi sicura che non avrebbe trovato
nessuno ad aiutarla a conquistare la sua libertà.
Dopo poco le cameriere se ne andarono lasciandola sola e triste, senza
speranza di fuga perchè quando erano uscite aveva visto molte
guardie fuori dalla porta e certo non poteva buttarsi dalla finestra
visto che era a circa sette metri da terra. Sconfortata stava quasi per
piangere quando ecco arrivare il solito odioso demone.
"Perchè piangi?"
"Non sto piangendo!"
"Non mentire, sento l'odore delle tue lacrime".
"Allora forse senti anche l'odio verso di te!?"
Disse Kagome sprezzante.
"Invece di odiarmi dovresti ringraziarmi per averti tolta a quel mercante!"
"Forse, ma da lui sono finita prigioniera in questa camera!!!!"
"E chi a mai detto che non puoi uscire da qui?!"
"Quindi sono lib..."
"Non ho mai detto questo".
Inuyasha aveva un tono da presa in giro e sembrava lo divertisse quella conversazione.
"Lo sapevo che non mi avresti lasciata libera!"
"Tsè, se vuoi rimanere qui fa come ti pare. Io adesso devo
andare, torno fra un' ora e ti voglio vedere pronta per la cena visto
che per te ho anche saltato il pranzo!"
"Non intendo assolutamente cenare con te. Non mi trasformerai nel tuo cagnolino!!"
Inuyasha si girò improvvisamente verso di lei e con sguardo
malizioso le disse "Sei sicura che non vuoi giocare con me....ti
divertiresti"
"Scordatelo!!"
"Cambierai idea".
"Non penso, non credere di potermi ingannare!"
"Ma non voglio ingannarti, sarai tu che non mi resisterai"
‘Che spasso prenderla in giro!’
Pensava Inuyasha divertito.
"Cosaaaaaa....tu vaneggi!!!!"
Urlò Kagome indispettita dalle sue parole.
Ma mentre lo diceva Inuyasha era già uscito.
'Ma chi crede di essere quel demone, solo perchè è il
principe di questo regno crede di poter fare quello che vuole con
me!!?Io non gliela darò vinta ....e poi si può sapere che
cosa intendeva con giocare e divertirsi....io di certo non mi
lascerò plagiare da lui e tanto meno mi farò comandare da
quello scemo di un principe.....e per dimostrarglielo non andrò
a cena qualsiasi cosa succeda.'
Ma Inuyasha non era dello stesso parere:'Quella Kagome è
combattiva e forte....in un certo senso...mi piace. Però non
può fare di testa sua e mi deve rispettare; vedremo chi è
più testardo tra di noi....e poi io la salvo da quello squallore
e lei neanche mi ringrazia, e anzi mi aggredisce....intanto stasera
viene a cena con me perchè non posso lasciarla troppo tempo da
sola, altrimenti chissà cosa mi combina!"
N/A:Ringrazio molto chi ha
iniziato a leggere questa ff. Non credevo che ha qualcuno sarebbe
piaciuta! Era un'idea che mi girava da un po' in testa e che avevo
iniziato a scivere un po' di tempo fa, ma da quando ho pubblicato delle
poesie sul giornalino scolastico.......ho preso coraggio e ho deciso di
portare a termine la ff. Non so come viene, però spero che a
qualcuno piaccia! Intanto ringrazio kicka, topolina e kaggi11. Ciao a presto!!!
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Capitolo 3 *** Sango e poi...il vestito ***
3° capitolo
3° CAPITOLO
Sango e poi… il vestito
Inuyasha assorto nei suoi pensieri non si accorse di andare a sbattere contro una persona.
BOOOM
"Ma chi è che mi piomba addosso?"
"Inuyasha, sei tu che mi sei venuto addosso e non guardavi dove andavi!"
"Sango, ma che ci fai qui?"
"Ecco......insomma......stavo....."
"Allora?"
"Stavo andando da Miroku".
"Ma se l'hai visto appena è tornato!"
"E' vero, ma volevo passare un po' di tempo con lui!"
"Fa come vuoi, anche se non ti capisco come ti possa piacere un bonzo pervertito!"
"Non è che mi piace, solo...."
Disse Sango un po’ rossa sul viso.
"Va bene, non sono di certo affari miei".
Inuyasha come sempre era di poche parole.
"A proposito, Miroku mi ha detto che hai preso con te una ragazza. E' vero?"
"Sì, è perché ha un grande potere spirituale".
"Io penso che questa ragazza abbia sortito un qualche effetto su di te, al di là del suo potere!"
Disse Sango come se pensasse tra se e se. Era curiosa di vedere la reazione di Inuyasha.
"Sango, ma che dici. E' da questa mattina che la conosco!"
Inuyasha era rimasto un po’ indispettito da quella affermazione.
"Appunto, già ho visto un certo cambiamento!"
"Senti non è proprio il mio tipo....è sfacciata, insolente, prepotente, diffidente e anche un po' arrogante!!"
"Appunto, come te. Ma scommetto che se la conosci meglio è anche
simpatica, dolce, comprensiva, oltre che carina. Io penso che sia solo
spaventata da quello che le è successo. Sai essere una schiava e
poi venduta in questo modo al primo che capita! E poi ritrovarsi
circondata da demoni… Tu la dovresti capire!"
"Forse......hai....ragione. Ci penserò".
"Bravo! Anzi uno di questi giorni vengo da te a conoscerla!"
"Fa come vuoi. Io devo andare ora, ci vediamo!"
"Ciao, Inuyasha!"
E Sango lo salutò con un sorriso.
Così Inuyasha senza aver combinato niente di quello che doveva fare ritornò nella sua stanza e aprendo la porta...
"Allora sei pronta per.....CHE COSA TI AVEVO DETTO!!!!?"
Urlò Inuyasha vedendo che Kagome non si era ancora preparata per la cena.
"Ti avevo detto che non avrei cenato con te!"
"Adesso vestiti!ORA!"
"No!"
"Vediamo.....che ne dici.....se allora.....lo faccio io!"
Era una provocazione per vedere la reazione della ragazza.
"Non lo farai!"
"Tu credi che non ne abbia il coraggio?"
Questa volta cercò di mantenere un’espressione seria, quasi di ghiaccio.
E intanto iniziò a camminare verso di lei a passi lenti fino a
che la imprigionò tra il muro e le sue braccia. Kagome a quel
punto chiuse gli occhi e iniziò a tremare, un po’ di
timore le era venuto!
"Bene, vedo che in qualche modo hai paura di me. Direi che siamo 1 a 0
per me e visto che questa volta hai perso sbrigati a cambiarti!"
Kagome a quelle parole di scatto aprì gli occhi e lo guardò molto male.
"E va bene, ma non credere di avere vinto!Allora dove posso trovare dei vestiti?"
"Guarda nell' armadio alle tue spalle, ce ne dovrebbero essere parecchi."
Allora Kagome spinse Inuyasha lontano da lei e si diresse verso quel
gigantesco armadio. Quando lo aprì rimase stupita: c'erano
tantissimi vestiti tutti colorati e bellissimi con mille ricami e
stoffe pregiate. Al confronto il vestito che indossava era uno
straccetto per quanto fosse bello anche quello. Non sapeva proprio
quale mettere, era indecisa.
"Allora, ti sbrighi a prenderne uno!"
"Sì, basta che taci!"
Kagome non si era ancora abituata a vivere in quel luogo e la pressione che le metteva Inuyasha era parecchio fastidiosa.
E così scelse il vestito verde e bianco che le sembrava il più semplice.
"Allora?"
"Allora cosa?"
"Inuyasha, vuoi girarti!!?"
"Potrei anche non farlo visto che non ci sarebbe niente da vedere!"
"Coooosaaa!"
"E va bene mi giro"
Così fece e si girò verso il muro.
Intanto Kagome iniziò a sfilarsi quello che aveva addosso molto
velocemente per poi mettersi l'altro. Solo aveva un piccolo problema:
non riusciva ad allacciarsi i bottoni sulla schiena e a fare il fiocco
dietro.
"Accidenti!"
"Allora hai fatto o ti ci vuole un secolo!"
"Ho quasi fatto, non ti girare ancora!"
Ma Inuyasha stufo di guardare il muro si girò e vide Kagome di
spalle che aveva qualche problema con i bottoni del vestito. Allora le
si avvicinò di spalle e senza farsi sentire le prese le mani e
le cinse la vita chinandosi fino al suo orecchio e con voce bassa le
disse:
"Fatti aiutare".
Kagome era disorientata, ma si ricordò di quello che era successo poco prima e allora si liberò di Inuyasha.
"Lasciami! Credevi che ci sarei cascata di nuovo?"
"Cosa credi, non sono mica uno stupido! Piuttosto volevo sul serio
aiutarti perchè così ci si raffredda tutta la cena! E non
mi piace il cibo riscaldato!"
"Tanto io non ho intenzione di mangiare!"
"Fa quello che ti pare. Però adesso smettila di fare la bambina!"
Così le si avvicinò di nuovo e le sistemò gli
ultimi bottoni e il fiocco e poi sempre in silenzio arrivarono nella
sala da pranzo, dove Inuyasha cenò. Tra i due era calato un
silenzio di tomba e neanche si guardavano. Kagome come aveva detto non
toccò cibo e quando Inuyasha si alzò per andare a dormire
lei lo seguì in silenzio. Non le piaceva proprio quel demone.
N/A: Spero che la ff
vi stia incuriosendo! Per il momento posso aggiornare abbastanza
presto, perchè come ho già detto avevo già
cominciato un po' ditempo fa a scriverla e quindi la devo solo
riguardare...ma nel futuro non so se posso essere così veloce!
:' ( Però proverò a fare del mio meglio! Ringrazio Byrba e Ery K. per aver letto anche il 2° capitolo. Se avete delle idee per la ff ditemelo! Adesso vi saluto!!!! Ciaooooooo!!!!!!!!!
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Capitolo 4 *** Per dormire! E una importante questione ***
4° capitolo
4° CAPITOLO
Per dormire! E una importante questione.
Inuyasha arrivato nella sua camera si rivolge a Kagome .
"Allora, si è fatto tardi è meglio se andiamo a dormire!"
"Sì, lo penso anch' io. Dov' è il mio letto?"
Chiese Kagome abbastanza stanca per la dura giornata che aveva passato.
"Eccolo!"
Disse Inuyasha mostrandole il letto vicino a lui.
"Ma quello è il tuo letto!"
"Sarà anche il tuo".
"Cosa significa?!!"
"Semplicemente che non c'è una stanza per te"
"SCORDATELO. Io non sarò la tua....concubina!"
"Infatti non voglio che tu lo sia. Semplicemente le altre stanze sono
occupate e visto che il mio letto è abbastanza grande per tutti
e due ho pensa…."
"Hai pensato male! Piuttosto dormo per terra che nel tuo stesso letto!"
"Fa come vuoi".
E così Kagome si mise seduta in un angolo della camera mentre Inuyasha si toglieva il pezzo superiore del suo Karingiou.
"Ma che fai!!"
Gli urlò Kagome completamente arrossita.
"Pretendi che vada a dormire vestito? Cos' è non hai mai visto un uomo a dorso nudo!"
Le chiese Inuyasha malizioso e curioso di sentire che cosa gli avrebbe risposto Kagome.
"Veramente…."
Era diventata ancora una volta rossa in viso.
"Dovrei essere io a vergognarmi non tu. Sei diventata tutta rossa! Forse....trovi....che abbia....un corpo..."
"Non dire altro! Non è come pensi. E' solo che non hai un minimo di pudore!"
"Beh, ti ci dovrai abituare visto che il più delle volte sto così in camera mia!"
Kagome non replicò più. Era un tantino agitata dai
pettorali di Inuyasha. Certo aveva visto uomini a petto nudo ma per lo
più erano schiavi malnutriti o ragazzini che andavano a fare il
bagno. Inuyasha era tutta un' altra cosa. Aveva un corpo perfetto e
quasi si vergognò quando le venne per la mente che forse era
parecchio….carino. Ma cacciò subito via questi pensieri
perchè si ricordò che lei era la sua schiava.
Inuyasha dal canto suo era compiaciuto da come lo aveva guardato Kagome
e infatti l'aveva subito stuzzicata, ma poi decise che non era il caso
di insistere.
.......................................................
Il mattino successivo Inuyasha si svegliò di buon ora e dopo
essersi vestito si avvicinò a Kagome che ancora dormiva.
'Quando dorme non sembra la ragazzina scontrosa e ribelle che è
o che sembra di essere. Deve avere dormito proprio scomoda stanotte,
però l'ha voluto lei! Adesso la sveglio e dopo colazione andiamo
a vedere se riesco a trovare Sango visto che la voleva conoscere.’
Così si allontanò da lei e la svegliò bruscamente.
"KAGOME!"
Kagome sentendo urlare il suo nome si svegliò di soprassalto.
"Inuyasha, ma sei impazzito!Mi hai svegliato con una bomba!"
"Sei una dormigliona. Avanti alzati e andiamo a fare colazione!"
"Uffa!!!"
A colazione di nuovo mangiò solo Inuyasha e Kagome non
toccò cibo. Inuyasha pensò che quando avrebbe avuto fame
si sarebbe decisa a mangiare e così la lasciò perdere.
"Forza andiamo!"
"E dove!"
"A trovare una persona al piano di sotto".
"E chi?"
"Lo scoprirai".
Arrivati al primo piano Inuyasha bussò a una porta e dall'altra
parte le rispose una voce femminile che stupì Kagome.
"Chi è?"
"Sono Inuyasha!"
"Ah, entra pure!"
"Ciao Sango!"
"Ciao Inuyasha. Tu devi essere Kagome giusto?"
"Sì, ma tu come fai a conoscere il mio nome?"
"Nel castello non si parla che di te!"
"Capisco".
"Allora, ti piace il posto?"
"No!"
"E le..."
TOC TOC
"Chi è?"
"Sango, sono Miroku!"
"Entra!"
"Ciao come stai....Inuyasha, ci sei anche tu con la divina Kagome!"
"Tu!!!Sei il suo scagnozzo!!!"
Kagome quasi urlò quando vide Miroku, ricordandosi del giorno
prima che l’aveva visto insieme a Inuyasha al mercato.
"Come mi hai chiamato?Inuyasha, che cosa le hai fatto per farla arrabbiare così?"
"IO???Ma se ha parlato di te?!!!"
"Sì, ma ha parlato così perchè tu l'hai fatta arrabbiare!"
Disse Miroku, come uno che la sa lunga.
"Senti bonzo io...."
"Adesso basta voi tre!Miroku che sei venuto a fare?"
Sango intelligentemente mise fine alla conversazione che altrimenti sarebbe degenerata in un battibecco.
"Cercavo Inuyasha per parlargli di quella fest..."
"Allora uscite un attimo per parlare di quella faccenda. Io intanto faccio due chiacchiere con Kagome!"
"Va bene"
E i due uscirono dalla stanza.
"Allora Kagome come sei arrivata qui?"
"Mi ha comprato Inuyasha".
Rispose Kagome un po’ triste.
"Capisco, anche a me è successa la stessa cosa!"
"CHE!!!!"
Kagome era veramente stupita. Non avrebbe mai detto che lei era stata nella sua stessa condizione.
"Devi sapere che la mia era una famiglia di sterminatori di demoni.
Quando in un attacco a sorpresa sono morti tutti tranne me che sono
stata salvata da un commerciante di schiavi. Pensava di fare un bel
gruzzolo vendendomi come sterminatrice. Infatti quando siamo arrivati
in questo regno Inuyasha mi ha subito comprata. All' inizio non mi
piaceva, ma poi conoscendolo meglio e conoscendo anche il suo amico
Miroku, mi sono ricreduta e ora siamo molto amici anche se lui non lo
vuole dare a vedere. Sai, è pur sempre un principe e deve
mantenere certe distanze in pubblico".
"Da quanto conosci Inuyasha?"
"Da circa 3 o 4 anni"
"E non hai mai desiderato la libertà?"
"All'inizio sì, però poi sono diventata gran generale
delle truppe armate e oramai sono libera, e anche se non lo fossi non
mi peserebbe affatto! Inuyasha è buono!"
"Sarà, ma con me non si è comportato bene!"
"Cioè?"
"Mi dà ordini, mi fa dormire per terra e non mi lascia libera!"
"Io credo che tu stia esagerando. Scommetto che ti ha detto che se vuoi
puoi uscire dal castello e sul fatto che ti dia ordini è
abbastanza normale. Infondo è un principe e per governare un
regno ci vuole un po' di polso. Solo....non riesco a capire perchè
ti faccia dormire per terra?!"
"Dormo per terra perchè secondo lui dovrei dormire nel suo letto! Ma ti rendi conto!"
Kagome ripensava alla sera prima e a quanto fosse stato insensibile e sgarbato Inuyasha con lei.
"Allora non ti fa dormire per terra lui?"
"No, ma..."
"Senti io credo che ti voglia bene anche se non te lo fa vedere e
già il fatto che non indossi più stracci te lo dovrebbe
far capire. Comunque devi sapere che in questo castello le camere
libere sono molto poche per via dei tanti nobili che per un motivo o
l’altro soggiornano qui per alcuni periodi".
"Sì, però poteva dirmelo in altro modo e comunque darsi
da fare per trovare una stanzetta libera! Ma non per questo
dormirò con lui!"
"Vedrai che Inuyasha non è così insensibile! Bisogna
conoscerlo perché non riesce a esprimere bene i suoi sentimenti!
Però Kagome potresti essere mia amica? A parte io, te e Miroku
non c'è nessun altro essere umano qui dentro e mi piacerebbe
avere un'amica!"
"D'accoro. In fondo anche a me farebbe piacere!"
"Allora amiche?"
"Sì"
TOC TOC
"Siete voi vero?!!Venite!"
"Sango tutto sistemato. Io e Inuyasha abbiamo fatto un ottimo lavoro.
Anche se ci sarebbe un piccolo problema che spero Inuyasha risolva
presto!Io ho te Sango di questo non ho problemi!"
E mentre diceva questo le diede una palpatina sul sedere che fece
scattare la mano di Sango che atterrò bruscamente sulla guancia
di Miroku.
"Che dolore!!Però oggi ci sei andata piuttosto pesante!Avresti potuto darmi un bacio invece!"
"Miroku ma che razza di cose dici, vuoi anche l'altra guancia con le cinque dita stampate?"
"A dire la verità........mi sono ricordato che io, Inuyasha e la divina
Kagome dobbiamo fare una cosa. Perciò ti salutiamo. Ciao!"
E così trascina tutti e tre fuori dalla stanza di Sango per
salvarsi dal suo assalto che altrimenti sarebbe arrivato inevitabile.
Nel corridoio si misero a parlare.
"Miroku certo che te le inventi tutte per sfuggire alla furia di Sango e come al solito ci vado di mezzo io!"
"Dai, scusa Inuyasha, ma gli schiaffi di Sango fanno molto male. Sai
com'è forte!Lo si vede anche da come maneggia Hiraykotstu!"
"Una volta te lo dovrebbe dare in testa!"
"Però adesso anche tu hai una gentil donzella a cui rivolgere le tue attenzioni!"
E gli fece cenno a Kagome.
"E chi sarebbe?"
"La divina Kagome!"
"Ti riferisci a questa impertinente e bruttina ragazzina?"
"Ehi, come ti permetti schifoso demone!"
Kagome reagì sentendosi tirata in mezzo.
"Beh, almeno Inuyasha ricordati… di… domani!"
"Già, hai ragione".
"Io adesso devo andare a fare degli esorcismi nel villaggio vicino. Vi saluto!"
"Ci vediamo domani sera. Ci sarai vero!?"
"Certo, verrò con la mia adorata Sango!"
E così anche Miroku se ne andò lasciandoli soli.
"Andiamo Kagome,devo parlarti".
"E che devi dirmi?"
"Non qui, in camera mia. Andiamo".
Inuyasha prese a camminare verso la sua camera. Intanto Kagome si era
un po' preoccupata per il tono serio che aveva usato Inuyasha.
Ma mentre percorrevano i corridoi si sentì una voce dietro di loro........
N/A: Ma che cosa avrà
voluto dire Miroku riferendosi alla sera successiva? E chi sarà
mai la voce misteriosa?........Se volete scoprirlo non dovete fare
altro che leggere il capitolo successivo. Ringrazio molto Ery K.
per i suoi consigli e vedrai che a mano a mano la cosa si farà
più interessante.......questi sono solo i primi capitoli.
Già ho in mente qualcosa di.....esplosivo!!!!!!!! Naturalmente
ringrazio anche raska81, kicka, kim93, Byrba e tay88 per
i loro commenti che mi spronano ad andare avanti con la mia
storia!!!!!!! E naturalmente ringrazio tantissimo tutti coloro che
hanno letto la mia fanfiction!!!!!!!!!!!GRAZIE!!!!!!!!!!!! ;-)
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Capitolo 5 *** La scommessa ***
5° capitolo
5° CAPITOLO
La scommessa
Una voce si sentì dietro di loro. Kagome subito si girò, mentre Inuyasha rimase girato di spalle.
“Ehi, dove stai andando cagnaccio rognoso?”
“Lupastro idiota, pensi che non ti abbia sentito?”
“Ma…cagnaccio chi è questa ragazza?”
“Non ti deve importare!”
Gli rispose Inuyasha girandosi verso di lui con sguardo di sfida.Ma il
demone, senza aspettare la risposta di Inuyasha, si era già
fiondato da Kagome facendole il baciamano.
“Dolce ragazza, qual è il tuo nome?”
Kagome un po’ imbarazzata da tutta quella galanteria fece un passo indietro e timida rispose:
“Mi chiamo Kagome! E tu?”
“Vedo che il cagnaccio rognoso non ti ha parlato di me! Ma non
c’è problema rimedieremo. Il mio nome è Koga il
capo della tribù degli Yoro!”
“Piacere di conoscerti!”
“Ehi, com’è che con lui sei così tanto gentile?!”
“Perché è gentile a differenza di te!”
Disse kagome girandosi verso di lui con aria da sufficienza.
“Se ti comportassi meglio con me magari sarei più gentile!”
Ma prima che Inuyasha potesse parlare intervenne Koga.
“Senti Kagome, domani sera Inuyasha darà un ricevimento. Che ne dici di accompagnarmi?”
“Bè, io…non saprei…”
Farfugliava Kagome in preda all’imbarazzo di un invito
così improvviso e diretto. Ma a questo punto intervenne
Inuyasha, un po’ infastidito dalla troppa confidenza tra Koga e
Kagome e soprattutto perchè Koga lo aveva anticipato, invitando Kagome prima di lui.
“Lupastro, non ti esaltare tanto! Mi dispiace, ma Kagome non può venire con te al ricevimento!”
“E perché?” Chiese Koga.
“Già perché?” Gli fece eco Kagome.
“Perché verrai con me!”
“Cooosaaaa??!!!”
Kagome era sbalordita, Inuyasha che la invitava al suo ricevimento!
“Sì ormai l’ho ufficializzato! Ne ho parlato anche
con Miroku prima, quando siamo andati fuori dalla stanza di Sango. Mi
serve una ragazza che mi accompagni, altrimenti tutte quelle ochette
principessine, contessine e baronessine mi saranno sempre tra i
piedi!”
“E io allora dovrei accompagnarti perché così non avranno il coraggio di avvicinarsi?!”
“Esatto!”
“Ma io non voglio venire e strare tutta la serata in mezzo a
demoni! Puoi sceglierti una di quelle ochette e chiederle se ti
accompagna!”
“Lo vedi cagnaccio! Non vuole venire con te!”
Disse Koga speranzoso.
“No! Anche se volessi non posso più tornare indietro!”
“E perché?!” Domandò Kagome.
“Già perché?” Insistette Koga.
“Perché è stato tutto ufficializzato e oramai ogni
nobile sa che sarò accompagnato da te. Se non dovessi venire o
fossi accompagnato da qualcun’altra molti nobili lo definirebbero
mancanza di rispetto o peggio un disonore!”
“È quello che pensi anche tu, Inuyasha?” Gli domandò Koga scettico.
“No! E lo sai. Però per i nobili è una cosa
importante e lo sai anche tu cosa succede ultimamente! Voci strane
giungono alle mie orecchie e quindi meglio non commettere errori!”
“E va bene cagnaccio, te la lascio per una sera! In fondo lo
faccio per il regno! Ma non credere di avere vinto! Prima o poi non
potrai trovare scuse!”
“Ma quali scuse?!”
“Se se…però adesso devo andare! Ci vediamo domani sera Kagome!”
“Ciao Koga!”
Kagome mentre salutava calorosamente con la mano Koga era guardata in cagnesco da Inuyasha.
Poi si girò verso di lui.
“Però se io non venissi proprio alla festa, non succederebbe niente!”
Disse Kagome speranzosa.
“Ti sbagli…te l’ho già detto sarebbe una
mancanza di rispetto e se adesso gli altri demoni non ti vedono di buon
occhio, dopo sarà anche peggio! Ma insomma cos’hai da
lamentarti?! Verrai a una festa sontuosissima, accompagnata dal
principe di questo regno…Molte ragazze pagherebbero oro!”
“Ma lo dico perché non voglio stare in mezzo a tutti quei
demoni! Che mi guardano come fossi un mostro solo perché sono
umana!”
“Adesso basta! Dovrai farlo! E infondo pensa che sarà
un’ottima occasione per far cambiare loro opinione su di te! E
poi sarai la mia accompagnatrice e se ti troverai in difficoltà
non ti dovrai preoccupare…ti aiuterò!”
“Ecco…allora ci posso venire…però ad una condizione!”
“Ti ricordo che fino a prova contraria sei tu la serva e non io! Però sentiamo!”
“Grazie di avermelo ricordato! Però ti avverto che se non
farai ciò che voglio ti renderò la festa orribile! Quindi
ti conviene ascoltarmi!”
“E va bene sentiamo…sono curioso!”
“Voglio che stasera mi sia data una camera e…aspetta fammi
finire…domani sera alla festa non voglio ballare!”
“La prima richiesta la posso esaudire anche perché mi sono
già stufato di averti in camera mia! Ma riguardo la seconda non
posso accontentarti!”
“Perché?”
“Perché è inevitabile che chi accompagna il
principe debba ballare almeno una volta con lui! E volente o nolente lo
farai!”
“Non credo proprio!!!!!”
Kagome era inviperita, non pensava che Inuyasha fosse fanto cocciuto.
Possibile che non riuscisse a capire qual era il suo problema!
“Ma perché ti ostini così? Qual è il problema?”
“Bè…ecco…io…non so ballare!”
“Tutto qui il problema?!”
“Sì, e non dirlo come se non lo fosse! Se ballo e poi faccio una figuraccia?”
“Hai ragione, sarebbe un problema!”
Disse Inuyasha sarcastico facendo infuriare Kagome.
“Guarda che se faccio una figuraccia il problema sarà anche il tuo!”
“È inutile che ti arrabbi, ci avevo già pensato! E
perciò per stasera ho chiamato un musicista, così ti
insegnerò a ballare! Sei contenta?!”
“Cosa? Veramente mi insegnerai a ballare?”
“Certo, non posso fare una figuraccia accompagnato da una ragazza che non sa ballare!”
“Ehi, come ti permetti?! Scommetti che diventerò più brava di te?!”
“D’accordo! Cosa scommettiamo?”
Kagome rimase un po’ perplessa; lei diceva così per dire e Inuyasha l’aveva presa sul serio.
“Ecco…io dicevo tanto per dire.”
“Ti vuoi ritirare?”
“No!”
“D’accordo, allora se vinci tu per un giorno sarai
autorizzata a darmi tutti gli schiaffi che vuoi se ti faccio
arrabbiare…”
“Ehi, mi piace già pregusto la vittoria e la tua faccia rossa!AHHHHHH!!”
“Aspetta a ridere…perché se perderai…sarò io a farti diventare rossa!”
“Vuoi dire che se perderò mi schiaffeggerai?”
“Ma che hai capito! Ti farò diventare rossa sì…ma per l’imbarazzo!”
“In che senso?”
“Voglio farla pagare a Koga, e per questo ti bacerò davanti a lui!”
“Cossaaaaaaaaaaa!!!!!!!!MA SEI SCEMO!!!!!!!!”
Kagome era già diventata rossa dall’imbarazzo.
“No! Già mi vedo la faccia di quel lupastro! Allora che fai?”
“Ma perché proprio baciarmi? Cioè puoi fare arrabbiare Koga in altri modi!”
“Ma se non vede l'ora di trovarsi da solo con te! Si vede lontano
che ha messo gli occhi su di te! O forse sei insicura di
vincere?!”
“Contro di te no! Perciò ci sto, sarà divertente schiaffeggiarti!”
Kagome non era proprio convinta di quello che aveva fatto, forse era
stata un po’ troppo avventata, ma la possibilità di essere
in qualche modo superiore a Inuyasha le piaceva troppo. Aveva deciso:
si sarebbe impegnata a fondo per sconfiggerlo ed era sicura che ci
sarebbe riuscita.
Innanzi tutto doveva rifocillarsi per avere sufficienti energie e
infatti a pranzo divorò ogni pietanza e quando Inuyasha le
chiese come mai aveva tanto appetito, gli rispose che per batterlo
aveva bisogno di energie. Inuyasha non volle ribattere ma le disse solo
che subito dopo mangiato doveva andare con Sango per le misure dei loro
vestiti per la serata del giorno dopo. Poi sarebbe dovuta andare alla
sala grande per iniziare con la
danza...................................................................
ma chissà cosa sarebbe successo?!
N/A: per scoprire cosà
accadrà vi invito a leggere il prossimo capitolo che
posterò nel più breve tempo possibile!!!! Anticipazioni:
ci sarà da ridere con gli sforzi di Kagome a non pestare i piedi
di Inuyasha e lui che si rivelerà.........forse un bravo
ballerino? Vedremo, per il momento vi saluto e ringrazio raska81, sesshydil, taty88, Mirokia.
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Capitolo 6 *** Lezioni di danza ***
6° capitolo
6° CAPITOLO
Lezioni di danza
Kagome dopo aver noiosamente atteso che le sarte finissero di prenderle
le misure, correva a perdifiato per i corridoi del palazzo per cercare
di non arrivare in ritardo alla lezione con Inuyasha. Non che le
importasse molto di ballare con lui, però non aveva scordato la
promessa e non voleva certo perdere!!
‘Accidenti sono in ritardo!! Inuyasha si arrabbierà tantissimo!!’
TOC TOC
“Entra!! Ma lo sai che sei in ritardo?”
Le chiese Inuyasha abbastanza irritato.
“Scusa è solo che la sarta ci ha impiegato di più del previsto! Io le ho detto che….”
“Si, si, va bene. Adesso iniziamo!”
Inuyasha sembrava un po’ scocciato.
“Eddai, ti ho chiesto scusa!”
“Pensavo al difficile lavoro che dovrò fare con te!”
Inuyasha si divertiva particolarmente a farla arrabbiare.
“COSAAA!!! Ma come ti permetti!!”
“Adesso calmati! Per prima cosa devo dirti che domani non potrai darmi del tu, ma chiamarmi sua maestà!”
“E perché?”
“Perché sono il principe e nessuno senza il mio permesso può chiamarmi per nome!”
“Come nessuno?”
“No, a parte che io non lo conceda in via esclusiva! Anche Koga
lo sa e non si permetterebbe di usare il mio nome di battesimo!”
“AH, in questo caso…va bene. Ma neanche tra i tuoi parenti…”
“Solo due persone lo potevano fare liberamente,…..ma ora non più.”
Inuyasha era diventato improvvisamente triste, e Kagome notò
subito questo cambiamento. Stava per chiedergli il perché, ma
decise che era meglio rimandare: non voleva rattristarlo di più,
e forse erano cose personali.
“Va bene, adesso Inuyasha possiamo iniziare?”
“Sì, credo di sì”
Disse inuyasha risvegliandosi dai suoi pensieri.
“Allora per prima cosa direi di imparare i passi fondamentali.
Allora guarda le mie gambe e cerca di ricordarti il tempo. Maestro,
musica!”
E Inuyasha iniziò a ballare un valzer facendo finta di avere una
dama al posto dell’aria. Intanto Kagome guardava i suoi passi e
notò che poi non era molto difficile quel ballo. I passi erano
più o meno sempre quelli e si girava in tondo. Inuyasha si
fermò.
“Allora che te ne sembra?”
“Bhè, non è molto difficile! Credo di farcela!”
Disse veramente entusiasta.
“Questo è abbastanza facile! Poi ce ne è un altro
un po’ più difficile, ma credo che te la caverai!”
“Allora…come erano…un due tre.”
“No! Aspetta è così!”
E Inuyasha prese le mani di Kagome facendole vedere il passo corretto.
“Tu devi fare esattamente l’opposto di quello che faccio io! Vedi!”
“Sì, non è difficile!”
Kagome provò per qualche minuto i passi finché non iniziò a ricordarli.
“Evvai!!! Questo l’ho imparato!”
“Aspetta! Vedrai com’è semplice se un cavaliere ti guida!”
E dicendo così la attirò a sé. Kagome divenne
rossa come un peperone e si bloccò diventando rigida come un
pezzo di legno.
“Adesso che ti prende?”
“Ni..ni..niente!”
“Come niente sei diventata un pezzo di legno!”
“Certo…TU SEI IL SOLITO PEZZO DI GHIACCIO!!”
Kagome era quasi basita da come Inuyasha sembrasse quasi insensibile.
“Ehi, se sei in imbarazzo con me figuriamoci con un estraneo! In fondo è solo un ballo!”
“Cosa? Vuoi dire che mi toccherebbe anche con uno sconosciuto?”
Le cose stavano peggiorando per Kagome.
“Non lo so, però se ti chiedono di ballare sarebbe poco educato rifiutare!”
“Inuyasha…non puoi fare niente? Io non mi sento ancora a
mio agio in questo ambiente di demoni fatto di regole
assurde…voglio dire se non voglio ballare con qualcuno non vedo
che male potrei fare?”
“Non devi chiederlo a me! Se fosse per me io non ballerei neanche!…ma
il mio non è poi un mondo tutto rose e fiori! Però credo
che ci sarebbe una soluzione!”
“E quale?”
Chiese Kagome speranzosa.
“L’unico modo sarebbe ballare sempre con me!”
“Cosa!!! E poi…non ti annoierai?”
Si stava arrampicando sugli specchi pur di non far vedere l'imbarazzo.
“Guarda che sia io che te abbiamo tutto da guadagnare!”
“In che senso?”
Kagome non riusciva a capire cosa Inuyasha volesse dire.
“Nel senso che io così rimarrò impegnato per tutta
la serata e nessuna ochetta potrà rompermi e tu non dovrai
compiacere gente che non vuoi conoscere!”
“Ah…ho capito.”
Kagome era un po’ delusa, pensava che lui le avesse proposto di
ballare insieme per aiutarla e non solo per un profitto personale.
Ma…perché si aspettava questo? Non trovando risposta
lasciò perdere e accettò la proposta.
“Adesso viene il difficile!”
Disse Inuyasha riscuotendo Kagome dai suoi pensieri.
“Avanti! Sono stanca e vorrei andare a dormire nella mia stanza!”
Sembrava veramente scocciata del comportamento egoista di Inuyasha.
“Sì, effettivamente lo penso anche io! Comunque prima dobbiamo finire!”
“Bene!”
E Inuyasha iniziò a mostrare a Kagome le mosse, ma quando anche
lei provò a ballare insieme a lui gli diede una tal pedata, che
anche uno forte e orgoglioso come Inuyasha, non potè fare a meno
di una smorfia di dolore accompagnata a un suono non ben definito.
“Ma che fai?!”
“Scusa, ma è difficile! Penso proprio di non riuscire a farcela!”
Disse Kagome con un tono freddo e distaccato.
“Allora vuoi dire che ho vinto io la scommessa?”
Chiese ironico Inuyasha.
“Sei uno stupito!”
Kagome era veramente arrabbiata dal comportamento idiota di Inuyasha e
stava per andarsene… quando Inuyasha la prese per un braccio e
le impedì di nuocere bloccandole qualsiasi movimento.
“Lasciami, me ne voglio andare!”
“Ma che ti è preso? Insomma cosa ti ha fatto infuriare?”
“Niente…lasciami!!!”
“No! Prima mi dici cosa c’è che non va!”
“Cosa c’è che non va?! Tu!!! Un attimo prima sembri
tanto disponibile ad aiutarmi e l’attimo dopo ti comporti da
egoista!”
Kagome si era sfogata, non ce la faceva più a tenersi tutto dentro.
“Adesso ho capito, è per quello che ho detto prima!”
“Sì, sembra che per te io sia solo un rimpiazzo! Un oggetto che fa comodo quando sei nei guai!”
Kagome non ce la faceva più e stava per mettersi a piangere.
“Sì, è vero quello che ho detto......... ma potevo
scegliere un’altra e invece ho preferito te! E sai
perché?”
“Perché sono la tua schiava!”
E in quel momento scese una lacrima.
“No, stupida! Perché con te non ho paura di parlare, non
ho paura di esprimere i miei pensieri, perché non mi sento
giudicato per quello che sono!”
Inuyasha non voleva che Kagome fosse gelida con lui, gli bastava anche
litigare, ma non voleva da parte sua l’indifferenza. Era strano,
la conosceva da solo un giorno, eppure gli sembrava che quella ragazza
non fosse uguale alle altre e non solo per i suoi poteri.
“Scusa, ma in che senso per quello che sei?”
“Credo sia arrivato il momento di dirtelo, e se te ne vorrai
andare senza rivedermi mai più ti capirò.”
“Ma di cosa stai parlando?”
Kagome iniziava a preoccuparsi, Inuyasha era talmente serio.
“Forse tu non te ne sei accorta, ma io............. non sono un
normale demone……..io sono un mezzo demone.”
“Non capisco, che significa?”
“Significa che io non sono un demone completo, ma solo per
metà. Nel mio sangue scorre sangue demoniaco e
…umano.”
“Fantastico! Non ci posso credere!”
Kagome era un po’ turbata dalla notizia, ma anche contenta.
“Allora?”
“Cosa?”
“Perché non mi insulti e non fuggi da me?”
“COSAAA!!!!E perché mai lo dovrei fare?”
“Io pensavo che la scoperta della mia vera natura di avrebbe fatto schifo!”
“Ma sei matto!!! Io sono solo sorpresa e in un certo senso contenta!”
“Come…contenta?”
“Sì, perché è straordinario trovare una
persona che comprenda entrambi i mondi, quello demoniaco e quello
umano! Non ti rendi conto della fortuna che hai!”
“...............”
Inuyasha era stupito da come Kagome avesse trovato un lato positivo nella sua natura, che invece lui disprezzava.
“Un po’ ti invidio! Io riesco a capire i sentimenti umani,
ma per me i demoni sono lontani, un mondo a parte. Forse anche per la
brutta esperienza con il mercante Shan….però sono
convinta che ci siano anche demoni buoni e gentili…ma forse ho
paura a fidarmi di loro. Invece tu, proprio per questa tua natura,
secondo me sei il più adatto a governare un regno!”
“E fai bene! I demoni non sono buoni, è la loro natura!”
Sembrava che la seconda parte del pensiero di Kagome non l'avesse
colpito, ma nel profondo del suo animo gli aveva fatto piacere essere
lodato e non disprezzato per la nascita.
“Ma per esempio Koga lo è!”
“Ma va, quel lupastro dei miei stivali?!”
“Inuyasha, non parlare di Koga così!”
“E come ne dovrei parlare?”
“Lasciamo perdere che non ho voglia di arrabbiarmi!”
“Sì, lasciamo perdere che è meglio!”
“Sbrighiamoci a finire che sono parecchio stanca!”
“Allora per evitare che mi pesti i piedi come un cavallo…avanti sali!”
“Ehi, prima di tutto ritira il cavallo…e poi cosa significa "sali"?”
“Devi salire sui miei piedi!”
“COSA!!!E che novità è questa?”
“In questo modo ti posso guidare e imparerai in un batter
d’occhio! Sempre se vuoi ancora la tua camera e vincere la
scommessa!”
“E va bene ricattatore, ma questa me la segno!”
E Kagome anche se titubante posiziona i suoi piedi sopra quelli di
Inuyasha e mentre faceva di tutto per mantenere una certa distanza tra
di loro….stava per rovinare clamorosamente a terra. Ma Inuyasha
con uno scatto le cinse la vita con un braccio e la riportò in
piedi, o meglio sui suoi piedi.
“Attenta, se cadi durante il ballo tutti ci rideranno dietro! E
poi cerca i essere un po’ più rilassata… non mi
voglio portare in giro tutta la sera un pezzo di legno!”
“Insomma te la smetti di prendermi in giro! Non è colpa mia se non ho mai ballato!”
“Pensa se domani ballassi con un vecchio aristocratico?”
E intanto iniziò a ballare.
“Forse sarei meno tesa con un vecchio decrepito!”
“Decrepito un corno!”
“Perché?”
“Sono i più approfittatori di tutti!”
“In che senso?”
“Che se ne approfittano!”
“E come?”
“Bè, mica te lo posso spiegare, non mi vengono le parole!”
“E allora mimali! Così sarò pronta a riconoscere un’azione poco gentile!”
“Sei sicura?”
Chissà com’era, ma Inuyasha era improvvisamente diventato rosso.
“Sì!”
“Va bene, però non mi schiaffeggiare!”
“Tanto ti schiaffeggerò quando vincerò la scommessa!”
“AH AH, divertente!”
E mentre lo diceva fece scivolare la sua mano verso il fondoschiena della ragazza.
“Inuyasha, ma che…”
“Questo intendevo con approfittarsi! E se gli vai a dire qualcosa
loro ti si scusano e ripetono che è l’età avanzata
che rovina i muscoli!”
“Che infami!”
“Già, quindi stai attenta a questi giochetti! Bene direi
che la lezione è finita e da adesso non sono più il tuo
maestro, ma il tuo rivale! La tua camera è quella alla destra
della mia e queste sono le chiavi! Adesso andiamo.”
“Che bello una camera tutta mia!”
Kagome esultava dalla gioia e dalla contentezza. Inuyasha si
fermò a guardarla come una cosa di poco conto la rendesse
felice e anche se non ne conosceva il motivo quasi quasi gli veniva
voglia di ridere di gusto. Ma il suo orgoglio gli impedì di
farlo…almeno per il momento. Intanto erano arrivati alle loro
camere e lì si salutarono.
“Kagome, domani molto probabilmente non ci vedremo mai per tutto
il giorno, perché ho da fare delle cose. Ho dato disposizioni
che ti aiuti Sango nella preparazione per la festa, anche se a dire il
vero è lei che ha insistito. Comunque fatti trovare pronta alle
nove nella sua stanza che io e Miroku vi verremo a prendere
lì!”
“Va bene! Grazie per avermi imparato a danzare!”
“Dovere!”
“Buona notte!”
Kagome aveva un sorriso smagliante.
“Ci vediamo domani.”
Entrarono nelle loro stanze e non si rincontrarono fino alla sera successiva.
N/A: Mi scuso con gli appassionati di ballo, ma come Kagome si può dire che io non abbia mai ballato.
Cosa accadrà al
ballo? Riusciranno i due ad andare d'accordo? Nel prossimo capitolo (o
forse in quello successivo) ci sarà il famoso colpo di
scena!!!!! Per il momento accontentatevi di questo e continuate a
recensire. Intanto ringrazio sesshydil, nayo,Mirokia, raska81. Vedrete accadrà qualcosa di impensabile nei prossimi capitoli!!!!!!!!
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Capitolo 7 *** Il passato ***
7° capitolo
7° CAPITOLO
Il
passato
Kagome si svegliò la mattina successiva, molto tardi per
via dell’ora che avevano fatto la sera prima, sul suo nuovo letto nella sua
bellissima camera.
Si chiese come mai Inuyasha le avesse dato proprio quella
camera, ma non trovando la risposta si ripromise di chiederglielo la sera quando
si sarebbero incontrati.
Dopo essersi alzata e vestita andò nella sala da
pranzo per fare colazione, ma le cuoche le dissero che entro un ora sarebbe
stata servito il pranzo. Sentendo quelle parole Kagome si stupì e chiedendo
l’ora si sentì dire che erano le 11. Non si era mai svegliata così tardi, ma
forse la stanchezza del giorno prima e il letto decisamente più comodo del
pavimento avevano fatto il loro lavoro.
Decise di andare a trovare Inuyasha
nella sua camera, ma la trovò vuota. Allora si recò davanti a quella di Sango,
ma anche questa era sparita.
Sconsolata, dopo aver mangiato senza la
compagnia di nessuno (sembrava che tutti fossero spariti), si aggirò per il
palazzo scoprendo qua e là strani posti.
Decise di andare fuori nel giardino
a prendere un po’ d’aria, quando intrufolandosi dentro una fitta coltre di rami
e cespugli trovò………..
‘Che meraviglia!!!! Non ho mai visto una sorgente
termale così bella!!! Sembra un posto incantato!!! Quasi quasi anche se è
inverno mi viene voglia di farci il bagno…..chissà se tutti gli abitanti del
castello la conoscono?..........accidenti si è fatto tardi!!! È meglio che vada
da Sango che altrimenti Inuyasha chi lo sente se non sono pronta!!! Accidenti a
lui che mi deve fare sempre arrabbiare! Ma stasera lo sistemo io vincendo la
scommessa!! Ci sarà da ridere!! Iiiiiiiii!!!!’
Kagome a malincuore lasciò
il posto magnifico che aveva trovato e di corsa si recò da Sango che la stava
aspettando……………………..
“Scusa Sango, sono in ritardo?”
“No,
tranquilla. E poi io ho già preparato tutto! Vedrai non ci impiegheremo
molto!”
Fece accomodare Kagome e intanto rovistava tra delle
cose.
“Senti Sango….come mai non c’era nessuno oggi al
castello?”
“Beh, diciamo che eravamo usciti per le solite ispezioni di
controllo….sai, per l’ordine pubblico…è una cosa che facciamo spesso per la
sicurezza degli abitanti del castello contro i briganti e le persone poco
fidate!”
“Capisco! Ma senti…tu lo sapevi che nel giardino del castello
c’è una meravigliosa fonte trmale?!”
Kagome ne voleva sapere di
più.
“Cosa!!! E tu come hai fatto a scoprirlo?”
“Stavo
passeggiando e….ma ho fatto qualcosa che non va?....da come me l’hai
chiesto…..”
“No, no. È solo che quella fonte è protetta da una barriera
magica e solo Inuyasha può attraversarla! Chissà come hai fatto?”
“Boh,
io non ne ho idea.”
“Forse sono i tuoi poteri spirituali?”
“Poteri
spirituali? Li possiedo?”
Kagome era un po’ stupita nessuno le aveva mai
detto che lei possedeva poteri spirituali.
“Sembra di sì, anche se per il
momento sono latenti! Almeno da quello che mi ha detto Miroku! Poi si potrebbe
anche essere sbagliato! Conoscendolo!!!”
“Ah, Miroku! Verrai accompagnata
da lui al ballo?”
“Sì!”
“Capisco!”
Kagome aveva stampato in
viso un sorrisetto di chi la sa lunga e questo non sfuggì a Sango.
“Com’è
quel sorriso?”
“No, niente……solo che volevo sapere se Miroku è per caso
un tuo amico!”
E calzò la voce sulla parola amico.
“Che
intendi?”
Sango era diventata un po’ rossa.
“Beh, mi domandavo se
siete fidanzati, state sempre insieme!”
“MA CHE DICI!!!No non siamo
fidanzati!”
“Però a te piace non è così?!”
“Ma no…….è solo un caro
amico!”
Sango cercava di arrampicarsi sugli specchi.
“E va bene, però
non ti è indifferente!”
“Forse! Però adesso vieni qui che ti aiuto a
mettere il vestito!”
Sango cambiò argomento per evitare che Kagome le facesse
altre domande. Intanto l’aiutò a mettere un meraviglioso vestito rosa pallido
senza maniche, retto su da un corpetto ricamato finemente e con una gonna che le
arrivava poco sopra il ginocchio da un lato e fino ai piedi dall’altro.
“Kagome sei veramente bellissima! Non ci sono altre parole! Farai un
figurone insieme a Inuyasha!”
“Eddai! Non sono poi tutto sto splendore! E
poi adesso ti aiuto io e vedrai che tu con quel meraviglioso vestito blu notte
sarai ancora più bella!”
“Vediamo!”
Kagome aiutò Sango a entrare nel
suo vestito blu notte, molto simile al suo, ma con la gonna più lunga che le
arrivava sotto i piedi e con il corpetto ricamato con un fiore di ciliegio
soltanto. Era un vestito per una donna più adulta come lei rispetto a quello di
Kagome. Poi si misero di fronte al grande specchio……….
“Vedi Sango, tu
sei più……come dire……..donna di me e i vestiti ti stanno meglio!”
“Ma che
dici, tu con la tua aria un po’ sbarazzina farai strage di cuori
stasera!”
“E va bene, diciamo che siamo splendide tutte e due allo stesso
modo!”
“Sì, così mi va bene!”
Ed entrambe si sorrisero con un’intesa
perfetta quasi avessero capito l’una i pensieri dell’altra.
“E poi farai
girare la testa a Miroku!”
“Uffa Kagome! Allora tu a Inuyasha!”
Disse
Sango per ripicca.
“Seeeee, come no! Quello neanche mi degnerà di uno
sguardo e non mi farà neanche un complimento! Io sono solo quella che lo
toglierà dagli impicci!”
“Può essere che non ti dirà niente, ma che non
di guarderà sarà difficile!”
“Beh, dopo tutto non mi interessa. Ho fatto
un patto con lui e l’ha rispettato perciò adesso devo mantenere la mia
promessa!”
“Che patto?”
“Se fossi venuta al ballo con lui, mi
avrebbe dato una camera mia!”
“Visto che alla fine te ne ha data una! Ma
quale ti ha concesso?”
“Quella alla destra della sua! È anche molto
bella!”
“Cosa?!!! Non ci credo!”
Sango era rimasta ammutolita e Kagome
non ne riusciva a capire il motivo.
“Ma che hai Sango?”
“Sei
sicura che è quella?”
“Certo ci ho dormito stanotte!”
Kagome iniziava
a scaldarsi.
“Sai Kagome…….quella stanza era…….!”
“E allora?”
Kagome non riusciva a capire che cosa c’era di
strano.
“Vedi….forse lo hai capito da sola che Inuyasha non ha più i
suoi genitori, sono morti in un attacco a sorpresa di demoni, quando lui aveva
si e no 10 anni. Lui si è salvato miracolosamente, protetto dal corpo della
madre. Durante l’attacco è svenuto per un colpo alla testa e non si ricorda
quasi di niente, se non che al suo risveglio vide sua madre morta e tutti i suoi
cari trucidati. Le forze del castello ressero e i nemici furono sconfitti.
Tuttavia Inuyasha fin da molto piccolo dovette sopportare il peso di comandare
un regno tanto importante. Qualche tempo fa incontrò prima Miroku e poi me e da
allora gli siamo stati sempre vicini!”
“Mi dispiace! Ma chi ha
organizzato l’assalto?”
Kagome era rimasta molto turbata e scioccata dal
racconto di Sango, però ne voleva sapere qualcosa in più.
“Tutt’oggi non
si sa chi l’abbia organizzato, ma pare che sia ancora vivo. E Inuyasha
ci soffre molto perché vorrebbe vendicarsi, ma non sa contro chi deve rivolgere
la sua ira.”
“Adesso capisco la sua aria sempre un po’ triste e il suo
fare autoritario e da duro!”
“Già.”
“Ma questo Sango cosa c’entra
con la camera dove dormo? Aspetta….non dirmi che…..”
“Sì Kagome. Quella
era la stanza della madre di Inuyasha rimasta chiusa per dieci anni!”
Sango
aveva deciso di essere sincera con Kagome.
“……..”
“Hei, stai
bene?”
Kagome era ammutolita e sembrava immersa nei sui pensieri.
“Sì,
scusa. Stavo pensando a ciò che mi hai detto. Stasera riconsegnerò le chiavi
della stanza a Inuyasha!”
“Cosa!!!! No, se lui ti ha concesso di stare lì,
significa che sei una persona di fiducia per lui altrimenti……..”
“Non è questo! Vedi Sango anche io ho perso i genitori,
uccisi in un attentato! Non ricordo i loro nomi né i loro volti
e neanche dove vivevo……….ma ricordo
l’immagine di un pugnale che trafigge il corpo di mio padre e poi
quello di mia madre…………..poi più
nulla! Ho vagato per molto tempo finché non mi ha trovata
Shan!”
“Mi dispiace
Kagome!”
Sango era molto addolorata per l’amica.
“Non importa, ormai è
passato molto tempo! Però se possedessi ancora qualcosa dei mie genitori non lo
darei a nessuno per nessuna ragione al mondo! È per questo che riconsegnerò le
chiavi a Inuyasha!”
Kagome proferì queste parole con molta
convinzione.
“Ho capito!”
Sango sorrise a Kagome facendole capire che
aveva compreso le sue ragioni.
“Però adesso è meglio che finiamo di
prepararci! Dobbiamo truccarci, pettinarci e……..sbrigarci che se arriva Inuyasha
e non sei pronta se la prende come me!”
Sango cercò di sdrammatizzare e
riprendere il sorriso.
“Sì, hai ragione chi lo sente poi quello!”
E
ritornato il sorriso sul volto di entrambe finirono di prepararsi.
N/A: Mi sa che la sorpresa
dovrà aspettare qualche capitolo in più, però
è già in cantiere!!! Non vi voglio anticipare niente!!!!
Sono proprio cattiva vero? E a piccola rispondo che dovà aspettare il capitolo successivo dove spiegherò un po' di cose. Inoltre ringrazio moltissimo Shirin di aver paragonato la mia umilissima fanfiction a una di quelle che venivano pubblicate su Fanfic.it! E poi ringrazio athenachan, Mirokia (che lascia sempre un graditissimo commento!!!:-), Elychan ( dovrai aspettare un po', e intanto ti tengo sulle spine!!), raska81 (ti ringrazio dei commenti che lasci ogni volta!), Byrba (commenti brevi ma a effetto!!! Grazie!), daygum, sesshydil, Kaggy92. E naturalmente tutti coloro che hanno letto la mia storia!!!! Grazie!!! Un ultimo appello a Ery K. che
da molto non lascia un commento; se hai smesso di recensire
perchè non ti piace ti prego di dirmi cosa non va, se non hai
voglia di farlo ti prego di sforzarti perchè mi piacciono i tuoi
consigli, o se hai problemi tecnici allora va be, pazienza!
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Capitolo 8 *** Lo strano comportamento di Inuyasha ***
8° capitolo
8° CAPITOLO
Lo strano comportamento di Inuyasha
Erano circa le 9 quando Inuyasha e Miroku bussarono alla porta di Sango.
TOC TOC
“Avanti!”
Si sentì rispondere dall’altra parte.
“Allora madamigelle siete pronte? Gli ospiti sono già ar…ri….va…ti….”
Miroku fu il primo ad entrare e quando vide le due ragazze così
belle gli morirono le parole in bocca. Era rimasto come un pesce lesso
a fissarle sullo stipite della porta e sembrava non volesse muoversi.
“Accidenti Miroku che ti è preso?! Avanti spostati!”
E dandogli uno spintone, Inuyasha lo fece entrare nella camera. Poi
entrò anche lui e quando vide Sango per un attimo rimase senza
parole: non era abituato a vedere la forte e determinata sterminatrice
di demoni, nonché suo generale, così vestita e truccata.
Pensò che era molto bella e affascinante e capiva perché
Miroku si fosse piantato sulla porta. Però scrutando per la
stanza non vide traccia di Kagome e si insospettì.
“Hei, ma dov’è Kagome?”
“Ecco…..come dire….”
“Non dirmi che non vuole venire?!”
Inuyasha come al solito cominciava a scaldarsi. Temeva che Kagome avesse deciso di non venire.
“No no!”
Si avvicinò a Inuyasha e in un orecchio gli sussurrò delle parole.
“Si vergogna! È dietro la tenda e non vuole uscire. Io ho
provato a convincerla……ma con pochi risultati! Se vuoi
provaci tu.”
“Si vergogna?!!!! Ma dico siamo già in ritardo e lei non vuole andare perché si vergogna?!”
“E dai Inuyasha! Facciamo così: io e Sango intanto ci
dirigiamo nel salone, tu prova a convincere la divina Kagome intanto
che noi intratteniamo gli ospiti!”
Miroku aveva intuito che Inuyasha stava per farne una delle sue e decise di intervenire.
“Va bene! Allora voi andate, mentre io convinco Kagome con le buone o con le cattive!”
“Inuyasha vedi di comportarti bene con lei!”
Lo ammonì Sango. Poi lei e Miroku si diressero fuori, verso il
salone per aspettare che scendessero le due persone più
importanti del ballo.
“Allora, hai deciso di restare fino a domani mattina dietro quella tenda?”
“………………..Sì!...............Io non voglio venire!”
“Avanti non fare storie, siamo già in ritardo!”
“Vai tu……….io non vengo!”
“Senti Kagome non farmi perdere la pazienza!”
“No, vedi tu di non farmi arrabbiare!”
“Quindi vuoi dire che getti la spugna e ti dichiari perdente nella scommessa?”
“Fa come ti pare! Io……..mi vergogno troppo a scendere così conciata!”
“Perché, sei per caso nuda?”
Le chiese ironicamente Inuyasha sperando in una sua reazione.
“No! Sono vestita!”
Ma Kagome gli rispose in tono brusco.
“Senti, non vedo dove sia il problema! Sicuramente le mie sarte
ti hanno dato il vestito che avevo scelto, no?! Perciò penso che
tu non sia vestita di stracci! E quindi non vedo di cosa dovresti
vergognarti!”
“Ma……………..veramente………..l’hai
scelto tu questo vestito?”
“Sì, pensavo…….che ti stesse bene! Ma forse ho sbagliato a scegliere!”
“No! Mi piace molto!”
“E allora! Mi sai dire dov’è il problema! Mi stai
facendo perdere la pazienza! Se non esci fuori di lì ti vengo a
prendere e ti porto in sala come un sacco di patate! Allora sì
che ti dovrai vergognare!”
“Non penso proprio che lo farai! Così faresti una figuraccia anche tu!”
“Forse è vero, ma che importa! Tanto la faccia la perderei
ugualmente se non ti presenti! Ma ti immagini……una
ragazza che si rifiuta di accompagnare il principe! Sarei lo zimbello
di tutti, perciò meglio che la figuraccia la fai tu come sacco
di patate!”
Inuyasha sapeva essere veramente perfido e infido quando voleva. Aveva
volto la situazione a suo favore comunque fossero andate le cose.
“Accidenti a te! Va bene…….io esco di
qui……ma se ti metti a
ridere………saranno cavoli tuoi!”
Kagome gli rispose sprezzante, quasi potesse fare altrimenti. Questo fece divertire molto Inuyasha.
“E va bene, non riderò. Ma a questo punto mi domando come ti sia conciata!”
Kagome lentamente scostò le tende e a mano a mano che usciva allo scoperto si veniva a creare un silenzio di tomba.
Inuyasha era rimasto senza parole, quel vestito era uno splendore su di
lei e Sango aveva fatto un ottimo lavoro con il trucco e
l’acconciatura. Sembrava veramente una principessa.
“………………………..Andiamo…………………..”
Solo questo riuscì a dire Inuyasha mentre le voltava le spalle e
iniziava a camminare. Non una parola, non un complimento, né una
critica. Niente. Non le disse niente. Kagome quando uscì vide il
suo sguardo perdere il sorriso canzonatorio che lo distingueva quando
parlava con lei, diventando serio, quasi non volesse far esprimere
emozioni. Non riusciva a capire quello che pensava di lei in quel
momento. Poi quando giunse alle sue orecchie quell’invito di
andare, quasi fosse stato un ordine, lo seguì senza fiatare.
Aveva capito che non era il momento di ribattere. Era diventato
talmente serio e glaciale che non si azzardò a obbiettare e come
spinta da una forza superiore lo seguì.
Arrivati all’inizio della scalinata che portava al salone principale, Inuyasha si fermò.
“Non allontanarti da me! Chiaro?”
“Sì!”
Rispose Kagome quasi meccanicamente.
Poi si senti un uomo annunciare l’arrivo del principe e si
aprirono le ante della porta principale. Inuyasha iniziò a
percorrere la scalinata accompagnato da Kagome subito dietro. Finiti i
convenevoli, subito molti nobili si avvicinarono a Inuyasha per
salutarlo e per scambiare qualche parola con il principe. Questa storia
andò avanti per un po’ e Kagome non fu presa mai in
considerazione. Certo Inuyasha le aveva detto di non allontanarsi da
lui, ma lei iniziava a stancarsi sia di seguirlo che di essere
ignorata. Del resto cosa poteva pretendere? Lei era solo una debole
umana che i demoni di alto rango neanche vedevano. E poi non le andava
giù l’indifferenza di Inuyasha, sembrava diventato
indifferente come tutti gli altri.
“Buona sera, signorino Inuyasha!”
A parlare era stato un demone che assomigliava a un nanetto, era
piccolino e paffutello, ma i suoi capelli bianchi ne tradivano
l’età che doveva essere ormai veneranda.
“Buona sera a te Miyoga! È da molto che non ci si vede!”
“Già, io sono sempre in viaggio, sapete non ho perso la mia passione del fabbricare antidoti!”
“Già!”
“Ma non mi presentate questa deliziosa fanciulla!”
Kagome che fino allora aveva seguito Inuyasha a tesa bassa, sentendosi
tirata in causa alzò lo sguardo verso il piccolo demone e
accennò un piccolo sorriso.
“È una mia ospite!”
“Sì, fino a lì c’ero arrivato. Del resto
penso che tutti siamo stati chiamati da te! Ma volevo sapere il suo
nome! Me lo dite graziosa signorina?”
“Ma certo! Il mio nome è Kagome!”
“E immagino che siete ospite del signorino Inuyasha?”
“Sì, Accompagno Inu…”
Ma ricevette una gomitata da Inuyasha. Lei inizialmente non capì e gli rivolse uno sguardo interrogativo.
“Stai attenta Kagome, non puoi chiamarlo per nome stasera, o qualcuno potrebbe sparlarne!”
In quel momento a Kagome ritornò in mente che Inuyasha si era
raccomandato di non chiamarlo per nome. Certo però poteva
ricordarglielo in un altro modo che con una gomitata.
“Adesso non ti preoccupare, con me non ci sono problemi. Conosco
il signorino fin da piccolo, ma con gli altri stai attenta!”
“Grazie…….emmm”
“Conte Miyoga, signorina Kagome!”
“Allora grazie conte Miyoga!”
“Kagome, credo che dovremmo aprire le danze! Avanti vieni!”
Inuyasha la prese per un polso e la condusse in mezzo alla sala. Kagome
non si aspettava di dover ballare così presto e andò un
po’ in panico.
“Aspetta….”
“Zitta e seguimi!...................Signori e signore, benvenuti
alla mia festa! Vi ringrazio di essere intervenuti e di aver reso
piacevole questo incontro! Ora, come di consuetudine, dichiaro aperte
le danze insieme alla mia ospite: la signorina Kagome, mia carissima
amica proveniente dalle terre del continente!
Maestro………musica!”
E prendendo per un fianco Kagome iniziò a farla ballare, anche
se lei ancora era nel panico a causa di tutti gli occhi puntati sulla
sua persona.
“Inuyasha, ma che ti è preso così all’improvviso?”
Disse sottovoce, senza farsi sentire da nessuno.
“Te lo avevo detto che avresti ballato con me!”
“Sì, ma così d’un tratto!”
“Senti, prima finisce e meglio è! E poi te l’ho già detto di non chiamarmi per nome!”
“Ma non ci sente nessuno!”
“Le orecchie dei demoni sono molto più sensibili,
perciò per tutta la serata rivolgiti a me in modo consono anche
se non c’è nessuno che possa ascoltarti!”
“Uffa!!!Inizio a stancarmi!”
“Non ti lamentare!”
“Ma Inu….ops, sire, non capisco perché sei diventato così freddo e indifferente stasera!”
“Non ti deve interessare!”
“E invece sì, io esigo un minimo di rispetto e di considerazione!”
“Sei la mia serva, questo basta!”
A quelle parole, Kagome si sentì offesa e indignata. Possibile
che lei fosse solo un oggetto per lui? Iniziavano a scenderle le
lacrime, ma prima che ciò accadesse il ballo finì e lei
si allontanò da Inuyasha, andando nel grande balcone che dava
all’esterno. Inuyasha cercò subito di raggiungerla, ma
venne fermato da alcuni demoni che volevano scambiare due parole con
lui. E solo dopo un quarto d’ora riuscì a liberarsi e a
raggiungerla.
“Si può sapere che ti è preso?”
“Cosa vuoi che mi sia preso?! Sei uno stupido!”
Kagome era raggomitolata a terra e quando sentì la voce di lui neanche sollevò il viso per guardarlo in faccia.
“Voglio sapere perchè piangi!”
“No! Non ci arrivi da solo?”
“Non te lo avrei chiesto altrimenti!”
Kagome sentendosi presa in giro alzò il viso e guardandolo con un espressione arrabbiatissima gli urlò contro.
“Sei uno stupido! Perché ti comporti come se non mi
conoscessi?.......AH, è vero per te sono solo la tua serva! Ti
comporti così da quando siamo usciti dalla stanza di Sango!
Forse ti dà fastidio che indossi quest’abito? È
vero non si addice a una serva!”
“Adesso calmati!”
“No che non mi calmo!”
Inuyasha le si avvicinò di scatto e le prese le spalle per bloccarla.
“Lasciami!!!”
“FALLA FINITA!!”
A quelle parole Kagome si blocco.
“È vero ti ho trattato con indifferenza!”
Disse Inuyasha quando vide che lo stava ascoltando.
“Grazie me ne sono accorta!”
Disse Kagome in tono sprezzante.
“Ma questo comportamento ha le sue ragioni!”
“E quali sarebbero?”
“Primo, i demoni se vedessero che ti do troppa confidenza si
incuriosirebbero e se venissero a scoprire che sei la mia serva
verrebbe fuori un casino! Non trovi?”
“Beh, sì. Però….”
“E secondo……..quando ti ho vista con quel vestito.......”
“Ti ho fatto schifo?! Non è vero?”
“No, non è questo. Stai bene così…….ma mi hai ricordato una persona.”
Inuyasha diventò di nuovo triste come quando le aveva dato lezioni di ballo.
“Inuyasha, perché non ti posso chiamare per nome?”
Kagome aveva intuito che ci fosse qualche collegamento tra le due cose.
“Sapevo che prima o poi me lo avresti chiesto! Sei sveglia! Hai
collegato le due cose anche se non sai la causa che le unisce!”
“No, non è così………..solo che
adesso hai lo stesso lo sguardo triste di quando mi parlavi
l’altra volta. Ho pensato che....ci fosse qualche episodio o qualche persona............”
Inuyasha rimase meravigliato di come Kagome si fosse accorta del suo
cambiamento di umore. Di solito nessuno se ne accorgeva.
“Ebbene sì, le due cose sono collegate in qualche modo!”
“Senti Inuyasha, lo so che non sono affari miei, però ti
va di raccontarmi quello che ti è successo? Se non vuoi fa
niente, però così eviterei di arrabbiarmi con te!
Ahah!!”
Era una risatina di circostanza per alleggerire l'atmosfera.
“Vedi i miei genitori…..”
“Aspetta!........la storia la so, e se vuoi evita di raccontarmela se ti fa soffrire!”
Gli disse Kagome con un grande sorriso. Ormai l’arrabbiatura di prima era passata.
“Ma chi…..Sango?”
“Sì!”
“Me lo dovevo immaginare! Ebbene……diciamo che solo
i miei genitori potevano chiamarmi per nome, com’è
tradizione. Mio padre era il più grande demone della
regione!”
Inuyasha era fiero di suo parde: il più grande demone nella regione.
“E tua madre?”
“Lei era…………ti assomiglia molto, lo sai?!”
“Veramente?”
“Sì! Per quel poco che mi ricordo i tuoi lineamenti e i suoi sono molto simili.”
Inuyasha mentre le parlava la guardava così intensamente che
Kagome si sentì come se le leggesse nell’anima. Infatti un
po’ imbarazzata abbassò gli occhi, era difficile guardarlo
negli occhi quando non la prendeva in giro o non era arrabbiato.
“E il vestito cosa c’entra?”
“Beh, anche questo era appartenuto a mia madre……!”
Disse Inuyasha con aria nostalgica.
“COSAAA????!!!!”
Kagome era sconvolta dall’affermazione che aveva fatto Inuyasha. Non pensava che le avesse dato il vestito della madre.
“Sai, volevo……”
Inuyasha non riusciva a parlare, a esprimere i suoi sentimenti, la sua
nostalgia verso la madre. Lui, che doveva sembrare sempre severo e
inflessibile.
“Rivederla.”
Concluse Kagome per lui.
“Credo di sì. Anche se forse ho sbagliato a volerla rivedere, è un atto di debolezza!”
“Ma che dici! Forse hai sbagliato a voler rivedere in me tua
madre! Ma non è un atto di debolezza! Piuttosto di amore! Ma non capisco
perché non mi hai rivolto la parola per tutta la serata?!”
“Quando sei uscita dal tuo nascondiglio……..per un
attimo ho visto il suo viso e poi il tuo…e........!”
Kagome si accorse che Inuyasha era in difficoltà e decise di non
metterlo ulteriormente alla prova, del resto le aveva detto parecchie
cose che non si sarebbe mai sognata di sapere di lui.
“Senti Inuyasha, Sango mi ha detto che la camera che mi hai dato
era quella di tua madre…..e io ti voglio ringraziare, ma ti
restituisco le chiavi!”
“No! Una promessa è una promessa! E io le mantengo!”
“Non ne dubito, però anche io da piccola ho perso i
genitori prima che mi trovasse Shan, e se avessi qualche cosa
appartenuto a loro non lo darei a nessuno! Perciò è per
un mio principio che non voglio quella stanza!”
“Non lo sapevo! Comunque dovrai rimanere lì! Non ci sono altre stanze!”
“Ti ho detto di no!”
“E va bene allora, a meno che non vuoi dormire con me…..”
“Dormirò nelle stalle! Del resto prima era anche peggio!”
Inuyasha aveva cercato di sdrammatizzare, ma non pensava che Kagome
fosse così seria sulla questione. Non lo sapeva neanche lui
perché le aveva dato quella camera. Forse per illudersi che sua
madre fosse ancora con lui. Però decise di andare avanti e
vedere cosa avrebbe fatto Kagome. Non gliele poteva dare tutte vinte!
“E va bene! Fa come vuoi! Ti assegnerò le stalle come dormitorio! Pensavi che mi sarei rammollito?!”
“Tu sei rammollito!”
Disse scherzosamente Kagome.
“Cosa!!! Adesso ti faccio vedere io! Che ne dici di portare a termine la scommessa con una gara?”
“In che senso?”
“Una gara di ballo: io contro di te!”
“E va bene ci sto! Così potrò schiaffeggiarti!”
E rientrati dentro Inuyasha diede l’annuncio di una gara di ballo
tra lui e Kagome dove il giudice sarebbe stata Madame Kailì,
esperta di danza. Ma mentre Madame Kailì dava le direttive una
persona si avvicinò a Inuyasha e una a
Kagome…………
N/A: Ma chi saranno queste
persone misteriose?????? Penso che ormai lo avrete capito, ma se non
fosse così vi invito a leggere il prossimo capitolo con la gara
di ballo!! Chi vincerà???? Ringrazio molto Kaggy92 che però temo dovrà aspettare un altro capitolo per saperne di più; Kaggy92 che dovrà aspettare ancora un po' una svolta decisiva; Shirin che avrà una sorpresa; yulinghan che
ha intuito qualcosa sulla fonte ma non proprio come l'ho pensata io (
vedrai sarà una vera e propria sorpresa!!) e comunque ottimo
spirito di osservazione!!!; athenachan che puntualmente commenta; sesshydil che avrà delle risposte su Sango e Miroku molto presto; Mirokia che presto saprà come andrà a finire la questione della camera; taty88 che
mi ha fatto piacere dicendo che si è commossa, però vuoi
un consiglio? tieni le lacrime per dopo!!! Non vi dico più
niente, se non di leggere e recensire!!! E grazie a tutti i lettori!!!
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Capitolo 9 *** Il ballo ***
9° capitolo
9° CAPITOLO
Il ballo
Appena Inuyasha e Kagome si allontanarono l’uno dall’altra,
due persone, che prima erano rimaste nel buio, si avvicinarono.
“Hei, Kagome! Buona sera! Sei splendida!”
“Grazie Koga!”
Disse Kagome arrossendo un po’. Fino ad allora nessun ragazzo le
aveva fatto i complimenti per come si era vestita. Questo le fece molto
piacere. Notò che anche Koga era molto elegante con un abito
bianco che metteva in risalto la sua carnagione un po’ scura e i
sui capelli neri.
In effetti Koga la stava divorando con gli occhi e Kagome si sentì un po' a disagio.
“Ho sentito che farai una gara di ballo contro Inuyasha!”
E sul nome “Inuyasha” Koga calzò l’accento.
Non gli andava che Inuyasha avesse ballato con Kagome prima di lui.
“Sì! Sai se vinco potrò schiaffeggiarlo!”
Gli confidò candidamente Kagome, conoscendo la rivalità tra i due.
“Allora non mi posso perdere la scena! Che ne
dici……….. di ballare insieme a me per
sconfiggerlo?”
Koga era deciso a ballare con Kagome a tutti i costi. Inuyasha
avrà avuto da lei il primo ballo, ma lui era deciso a rubargli
il secondo.
“Ma……veramente……”
Kagome era un po’ spiazzata da una proposta così diretta.
“Ti prego, non ti farò perdere!”
“Non ne dubito! Ma io non sono una ballerina provetta!”
“Allora non preoccuparti! Lascia fare a me e vedrai che non perderemo! Fidati!”
Koga aveva un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. Ma Kagome
non sapeva cosa rispondergli. Come avrebbe reagito Inuyasha se avesse
ballato con Koga. Sarebbe diventato una furia e avrebbe fatto una delle
sue solite scenate, o non gli sarebbe importato? Era indecisa, quando
una cosa le fece cambiare idea.
………………………………………………………………………………………………………....
Dall’altra parte della sala Inuyasha fu raggiunto da una
bellissima ragazza che fino ad allora si era tenuta nell’ombra.
Era alta, sinuosa, con i capelli neri e con uno sguardo da donna
matura. Era vestita con un bellissimo abito nero molto scollato sia
davanti che sulla schiena. Era abbastanza provocante e allo stesso
tempo sicura di sé.
“Ciao Inuyasha! È da molto che non ci si vede!”
Inuyasha sentendo quella voce si irrigidì e spalancò gli
occhi. Poi si girò lentamente verso la ragazza. Non voleva
crederci che quella voce appartenesse
a……………
“Kikio! Cosa ci fai qui?”
Il suo sguardo era tra il meravigliato e il turbato, del resto come il suo animo.
“Sono venuta a trovarti!”
Gli rispose con un leggero sorriso sulle labbra e con un tono di voce seducente.
“Pensavo non ti avrei più rivista! E forse sarebbe stato
meglio così! Dopo che ti sei sposata con…”
Inuyasha ora era serio e pensieroso, come proiettato in un’altra dimensione.
“È vero, mi sono sposata con lui, ma forse possiamo recuperare la nostra amicizia!”
“Non credo! Potevi opporti alle nozze ma non l’hai fatto e anzi sembravi quasi felice!”
Il suo tono era accusatorio e dalla sua voce traspariva un po’ di tristezza.
“Ho sentito che gareggerai contro una ragazza! Me lo concedi quest’ultimo ballo?”
“Kikio, ho in ballo una scommessa!”
Inuyasha non voleva averla vicina, figuriamoci un ballo.
“Appunto! Pensi che ti farei perdere?”
“No…..ma…”
Inuyasha non voleva ballare con la ragazza che lo aveva tradito tempo
fa sposando un’altro e cercava disperatamente una scusa per
rifiutare, così si volto nella direzione di Kagome perché
trovasse una scusa in lei, ma quando la vide che parlava e sorrideva
con Koga, come fossero vecchi amici, gli salì il sangue al
cervello e reagì d’impulso.
“E va bene Kikio! Ma ricordati sarà l’ultimo ballo!”
E Kikio gli fece un sorriso in segno di assenso.
…………………………………………………………………………………………………………
Intanto, mentre Inuyasha accompagnava al centro della sala Kikio,
Kagome lo vide e soprattutto si accorse dell’espressione con cui
lo guardava quella ragazza. In preda a mille domande e mille
perché si voltò verso Koga.
“Koga, chi è quella?”
Disse indicando la figura di Kikio.
“Quella si chiama Kikio, ed è la ex di Inuyasha! Si sono
lasciati perché lei l’ha tradito sposando un altro demone.
Pare che la causa fossero i genitori di lei, da sempre ostili alla
famiglia reale! Quando Inuyasha seppe della notizia chiese a Kikio di
ribellarsi alla famiglia, ma lei lo scaricò! Poveretto il cagnaccio
rognoso!”
Koga si era quasi divertito a sparlare della vita sentimentale di Inuyasha.
“E va bene Koga accetto che tu sia il mio cavaliere!”
Kagome avendo saputo la storia e vedendoli insieme di nuovo,
accettò la proposta di Koga per vedere come avrebbe reagito
Inuyasha. Chissà forse sperava che Inuyasha si arrabbiasse e le
dicesse che non doveva assolutamente ballare con Koga. Non lo sapeva neanche lei perchè aveva accettato.
Intanto le due coppie avanzarono e quando si girarono l’una verso
l’altra Inuyasha rivolse uno sguardo accusatore verso Kagome e
lei fece lo stesso. Si percepiva un’atmosfera pesante e densa.
Poi la musica prese a diffondersi per il grande salone e quando le
prime note giunsero alle orecchie dei quattro, iniziarono a ballare.
Sia Kagome che Inuyasha fecero del loro meglio, per vincere la
scommessa e umiliare l’altro; inizialmente mentre ballavano si
rivolgevano delle occhiate per vedere se l’altro accennava a
qualche reazione, ma poi vedendo l’apparente disinteresse si
lasciarono andare ai loro partner in una danza sublime, ma sensuale
quasi se l’uno volesse far ingelosire l’altro.
Koga era un ottimo ballerino e guidava Kagome con maestria, ma
d’altro canto anche Kikio era molto brava; i quattro si toccavano
e si sfioravano cercando di trasmettere sensazioni e emozioni.
Anche se potevano apparire indifferenti, Inuyasha e Kagome dentro
ribollivano: in fondo si erano ripromessi di ballare insieme per tutta
la serata per evitare qualsiasi tipo di inconveniente, ma poi vedendo
l’uno con Kikio e l’altra con Koga, qualcosa si era acceso
e entrambi per dispetto avevano deciso di ballare con persone diverse.
Poi la musica si fermò, entrambe le coppie si sciolsero. Kagome
e Inuyasha si guardarono subito dopo con sguardo accattivante e deciso;
si scontrarono in una lotta di sguardi di fuoco che però non
ebbe né vinti né vincitori perché................................ intervenne il
giudice a interrompere il loro contatto.
“Bravi, veramente molto bravi! È difficile
scegliere……..siete stati tutti e quattro eccellenti! Sua
maestà ha guidato molto bene la contessa Kikio, che
d’altro canto è stata molto sensuale e provocante nei
movimenti. Però anche la signorina Kagome, forse un po’
inesperta, è stata eccellente, in una danza passionale con il
già bravissimo Koga! È veramente difficile e
quindi………..farò così! Vi
comunicherò la mia decisione alla fine della serata, in modo da
ponderare bene sulla mia decisione!”
Tutti, trepidanti di conoscere il verdetto, ammutolirono e rimasero un
po’ delusi dalla decisione del giudice. Anche se erano rimasti
estasiati nel vedere due coppie così affiatate ballare tanto
appassionatamente. Infatti subito dopo l’annuncio di Madame
Kailì si sollevò un applauso da parte di tutti i
presenti. Forse Kagome dopo questo ballo aveva mostrato alcune
qualità che piacquero ai demoni che la applaudirono, come
applaudirono per Kikio che ormai era una vecchia conoscenza
nell’ambiente. Infatti Kagome rimase piacevolmente sorpresa di
questo apprezzamento nei suoi confronti e sentiva che adesso era
considerata qualcosa anche dagli altri aristocratici.
“Bene! Aspetteremo il suo giudizio a fine serata!”
Disse Inuyasha. Del resto cosa poteva dirle; mica poteva essere
scortese e cafone. E poi non si sarebbe mai messo contro il giudice!
Lui doveva vincere! Anche se fremeva di sapere la decisione del giudice
Poi la serata riprese normalmente tra balli e chiacchiere, anche se
Kagome si tenne un po’ in disparte. Aveva ballato con Koga e
così si era compromessa da sola: adesso tutti avrebbero potuto
chiederle di ballare e lei cosa avrebbe fatto! Non poteva dire di no, o
sarebbe stato sconveniente. Quindi decise di nascondersi su una sedia
nascosta dai drappeggi delle tende.
…………………………………………………………………………………………………………
Intanto in mezzo alla pista due persone, mentre ballavano, stavano parlando di quello che era appena successo.
“Ma dico Miroku, hai visto che brava Kagome!”
Sango era entusiasta della performance di Kagome, era stata bravissima a suo avviso.
“Sì, ma quello che mi preoccupa è un’altra cosa!”
Si rabbuiò Miroku.
“Kikio, vero?”
“Sì, temo che possa far soffrire di nuovo Inuyasha! E proprio adesso che c’è Kagome!”
“Già! Credo che Koga le abbia spiegato a grandi linee
ciò che è successo tra lui e Kikio! Altrimenti non se la
sarebbe presa e non avrebbe mai ballato con lui!”
“Però hai visto che schianto Kikio! Era veramente bella!”
Miroku mentre pronunciava queste parole si perse nella contemplazione del corpo della donna, finendo per ignorare Sango.
SCIAFF
Beccandosi uno schiaffo da Sango.
“Ma insomma! Ti pare il modo di guardare una donna sposata?!”
“Va bè, solo un’ occhiata!”
“Se, se. Solo un’occhiata! Ma quando mai!”
“Ehi Sango………sei gelosa?”
Miroku nelle sue parole ci mise un po’ di malizia che non sfuggì a Sango.
“Ma che dici! Io non ho parole! Non voglio più ballare con te!”
Facendo finta di essere arrabbiata stava per piantarlo in mezzo alla
pista…………quando Miroku la riprese e
continuò a ballare.
“Ma lo sai che la più bella sei tu!”
Disse avvicinandosi al suo orecchio e stringendola a sé.
Sango diventò bordeaux e il suo cuore accelerò i battiti.
“Guarda che non sei costretto a farmi i complimenti! Non stiamo mica insieme!”
“Però a questo si può porre rimedio!”
E ancora una volta usò il suo tono seducente.
“Ma dai smettila di fare l’imbecille! Sei cretino quando fai così per farmi arrossire!”
Infatti spesso Miroku le faceva dei complimenti per farla diventare
rossa e perché si imbarazzasse. Pochi si degnavano di vedere la
donna che c'era in lei e quando Miroku lo faceva con i complimenti lei
andava in panico.
“E va bene la faccio finita! Però se devo dirti la
verità sei molto carina quando arrossisci e mi piaci quando ti
imbarazzi per i miei complimenti!”
Sango non sapeva cosa rispondere. Era una situazione più che
imbarazzante, poi con il ragazzo per cui provava ammirazione e stima!
Però non sapeva se ne era innamorata. Lui andava sempre dietro
alle altre ragazze e raramente la considerava come una di loro,
piuttosto la vedeva come il generale delle truppe. Però quando
le faceva dei complimenti come quello, si scioglieva come un gelato e
non sapeva come rispondergli. Era sempre così, ma infondo le
andava bene: preferiva la sua amicizia che scoprire di non essere amata
e perdere anche quella.
Perciò alla provocazione non rispose e continuò a ballare con lui in silenzio.
…………………………………………………………………………………………………………
Kagome ad un tratto vide avvicinarsi a lei una bambina e fermarsi a pochi passi dal suo vestito.
“Ciao! Ti chiami Kagome?”
Le chiese la bambina con un sorriso.
“Sì!”
“Ecco…..ti cercava Sango. Deve parlarti! Ti aspetta nella sala vicino per parlare da sole!”
“Grazie! Vado subito!”
Kagome era un po’ perplessa. Cosa aveva Sango da dirle di così importante.
“Di niente!”
Disse la ragazzina andandosene. Intanto Kagome si era alzata e con
passo spedito, senza dare nell’occhio, si era diretta nella sala
vicino e una volta entrata chiuse la porta dietro di sé.
“Sango? Mi hai fatto chiamare?”
“Voglio parlarti!”
Una voce profonda si levò da dietro una poltrona. Kagome si
spaventò, quella non era una voce femminile e tanto meno quella
della sua amica Sango.
“Chi sei?”
Una figura si levò da dietro la poltrona e si rese visibile alla vista di Kagome.
“Non ti conosco! Chi sei? E cosa vuoi da me?”
“Voglio parlarti di un affare! E l’unico modo per
parlartene era quello di farti venire qui a nome della tua amica! Se
avessi usato il mio nome non saresti venuta perché non sai chi
sono!”
“Appunto! Però adesso che sono qui, dimmi chi sei!”
Kagome non era tranquilla. Quella persona le sembrava strana e in
qualche modo però era come se l’avesse già vista.
“Io sono………………………
N/A: Quanto sono cattiva!!!! Vi
lascio nel dubbio più atroce!!!! AHHHHHHH!!!! Ma non
preoccupatevi il capitolo successivo è già in
cantiere!!! Saluto molto athenachan, daygum ( grazie del complimento!!!) ,sesshydil, raska81, yulinghan, Shirin, Mirokia, Kaggy92. Credo
di poter dire che sono i miei lettori accaniti!!!! Che bello!!!!!
Grazie tante, sul serio!!!! Però non mi dimentico di salutare
con un grande abbraccio tutti coloro che per curiosità o per
interesse hanno letto la mia fanfiction!!! Ciao a tutti e al prossimo
capitolo, dove ne vedremo delle belle!!!!!
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Capitolo 10 *** Il bacio dell’oblio ***
10° capitolo
10 CAPITOLO
Il bacio dell’oblio
Kagome si trovava di fronte a un uomo alto, distino, con dei lunghi
capelli neri: pensò che fosse molto affascinante e le sue vesti non erano di certo quelle di un poveraccio, se non fosse
per i suoi occhi tanto belli quanto malvagi: rossi come il fuoco, ma freddi come il ghiaccio. Kagome si trovava un
po’ in difficoltà alla presenza di quello sconosciuto, non sapeva come comportarsi.
“Scusate, ma potete dirmi chi siete?”
Kagome iniziava a spazientirsi. Però usò comunque un tonodi cortesia.
“Forse il mio nome non vi dirà niente…”
“Non importa! Ditemelo!”
Era un po' pieno di sè e a Kagome non piaceva.
“Io sono il conte Naraku, marito della contessa Kikio!”
“Kikio, ancora lei!”
Disse Kagome con un filo di sarcasmo. Non pensava che fosse sposata. Ma
allora come mai faceva tutte quelle moine a Inuyasha? Insomma il marito
non li aveva gli occhi?
“Vedo dalla vostra espressione che vi siete già conosciute!”
Constatò Naraku divertito.
“Non proprio! La conosco solo di vista!”
Kagome non sapeva dove voleva andare a parare quell’uomo. Le parlava come se la conoscesse da tempo.
“Tuttavia, non vi ho invitato qui per parlare di lei!”
Tagliò corto.
“E che cosa volete?”
“Voglio proporvi un affare conveniente per voi, Kagome, e per me!”
Naraku era rimasto vago nella sua risposta.
“……un uomo come voi cosa mai vuole da una come me?”
Kagome era insicura, che cosa mai voleva quell’uomo da lei che era solo una semplice serva.
“Mia cara, io non sono umano, sono un demone!”
Evidentemente voleva precisare il suo status all’interno del regno.
“…..”
Kagome non rimase poi tanto stupita, se lo aspettava che fosse un
demone. Così lasciò che continuasse, voleva scoprire i
suoi intenti.
“E proprio per la mia natura ho deciso di espandere il mio piccolo regno!”
Adesso si vedeva bene la luce maligna che emanava i suoi occhi.
“E io cosa c’entro nelle vostre manie di grandezza?”
“Porta pazienza e lo saprai! Io ho già attuato da qualche
tempo una congiura contro Inuyasha e il suo regno; sai, sono stato io a
uccidere i suoi genitori! Sfortunatamente lui si è salvato e ha
impedito al mio sogno di avverarsi!”
“Canaglia!!! Come hai potuto!”
Kagome non poteva credere alle sue orecchie, sapeva chi era stato a
uccidere i genitori di Inuyasha! Avrebbe dovuto scappare da lì,
ma qualcosa dentro di lei lo impediva, sentiva che c’erano altre
risposte in quel corrotto demone.
“Non ti scaldare! Sappi che ho intenzione di finire ciò
che ho iniziato e per farlo ho bisogno del tuo aiuto!”
Naraku prese a fissarla intensamente, quasi se volesse imporle il suo volere.
“Te lo puoi anche scordare! Non potrei mai schierarmi dalla parte
di un mostro come voi! E tanto meno vi sarei di
aiuto!............”
Di certo non avrebbe mai assecondato i desideri di un assassino come lui.
“È qui che ti sbagli!”
Naraku non lasciò a Kagome il tempo di finire.
“In che senso?”
Kagome non sapeva a che cosa stesse alludendo Naraku.
Questo si alzò e iniziò a camminare verso di lei.
“Tu, hai un grande potere spirituale e se lo mettessi al mio
servizio, diventeresti potentissima e riusciresti a dominare tutte le
terre compreso questo regno!”
“Anche se fosse come dici tu, io non possiedo questi poteri!”
Kagome era conscia di quello che le aveva detto Sango, e sapeva dei
suoi potrei, ma voleva togliersi dai piedi quel Naraku e inventò
una scusa.
“Li hai! Sì, forse non saprai usarli, ma di questo non ti
devi preoccupare! Sarò io stesso il tuo maestro!”
E intanto continuava ad avanzare verso di lei.
“Fermo! Ti ripeto che non lo farò mai! E poi non posso tradire Inuyasha!”
Kagome anche se aveva paura, si dimostrò coraggiosa e continuò a fronteggiarlo.
“Tradire Inuyasha? So che sei la sua serva e venendo con me diventeresti
una donna libera! E una volta conquistati tutti i regni, diventerai la
mia regina e avrai la metà delle terre sotto il tuo
controllo!”
“Regina? Vuoi dire che dovrei sposarti? Primo non lo farei mai e poi l'hai detto tu che Kikio è tua moglie!!”
Kagome era disgustata dalla proposta di Naraku.
“Kikio è morta ormai da un pezzo! L’ho uccisa io e non sarà difficile farlo di nuovo!”
Ne parlava come se fosse una cosa normalissima.
“Che cosa stai dicendo? Io l’ho vista poco fa con Inuyasha!”
Kagome non aveva capito le parole di quel demone. Lei era viva, lo aveva visto con i suoi occhi.
“L’ho uccisa in un agguato facendole credere che a
chiamarla lì era stato Inuyasha. Poi l’ho resuscitata con
un’antica magia, tuttavia oramai lei è solo una mia
pedina!”
“Come hai potuto fare questo?”
L’indignazione cresceva dentro di lei e voleva scoprire
l’autentica verità di quello che era successo in passato.
Forse non erano affari suoi però………..
“Mi ero infatuato di lei e per averla ero disposto a tutto! Poi
quando le dissi che Inuyasha era fuggito con un’altra lei ha
abbassato la guardia……..una volta resuscitata le ho
imposto un sigillo inviolabile, così che facesse tutto
ciò che le ordinavo!”
“Meschino e bastardo! Io non mi schiererò mai con te, MAI!!!”
Kagome era furiosa e scioccata dalle rivelazioni che quel demone le
aveva detto. Lo disprezzava e non si sarebbe mai alleata con lui, tanto
meno sarebbe diventata la sua consorte. A lei non interessava il denaro
e il potere, voleva solo vivere in pace.
“Riflettici, Kagome. Inuyasha quando si sarà stancato di
te e non gli servirai più a nulla, ti lascerà in mezzo a
una strada! Ti sta solo sfruttando! Io so che sei la sua schiava e che
vuoi liberarti!”
Naraku cercava di convincerla in tutti i modi sicuro che prima o poi ci sarebbe riuscito.
“Stolto demone! Io mi fido di lui! E anche se mi butterà in mezzo a una strada sarà lo stesso!”
Kagome disse quelle parole con un sorriso tirato sul volto.
“Come sarebbe?”
Naraku era rimasto un po’ spiazzato da ciò che aveva detto
la ragazza di fronte a lui. Non si sarebbe mai aspettato una reazione
del genere. Lui abituato ad avere tutto e subito, a vivere nel lusso, non poteva concepire una cosa del genere.
“Se non mi avesse comprato come sua schiava, probabilmente sarei
già morta! Lui a modo suo mi ha fatto capire quanto ci tiene
alle persone che lo rispettano e anche se un po’ rozzo e poco
espansivo, si capisce che è un ottimo principe! Naraku, non
riuscirai mai a portarmi dalla tua parte!”
Kagome aveva un ‘espressione seria e irremovibile sul suo viso
che non faceva trasparire il minimo dubbio. Era certa di quello che
aveva detto: il fatto che Inuyasha le avesse permesso di usare la
camera della madre era un grande segno di fiducia che lei non voleva
deludere! E il fatto del vestito ne era la conferma.
Naraku dal canto suo si fece pensieroso: non credeva che una ragazza
fosse tanto forte e decisa. L’aveva sottovalutata e
ora……………..solo una soluzione vedeva
come possibile.
“Sei sicura di quello che dici? Pensaci bene! Potrei anche ucciderti dopo questo rifiuto!”
Naraku aveva uno sguardo freddo e i suoi occhi erano diventati due fessure. Lo avrebbe fatto sul serio.
“Se pensi che tema la morte ti sbagli! Ci sono andata vicina e l’ho vista in faccia!”
Kagome era sprezzante, anche se dentro di se sentiva un po’
vacillare quel coraggio che l’aveva sorretta fino ad adesso.
Naraku a quella affermazione si girò di scatto e con un incantesimo la immobilizzò.
Ora Kagome era alla sua mercè.
Si avvicinò a lei fino a sfiorarle l’orlo del vestito.
Poi parlò.
“Kagome, Kagome! Non avresti dovuto rifiutare la mia proposta!
Vedo già che il tuo coraggio vacilla. Se vuoi puoi ripensarci
fino all’ultimo; perché non posso permettere che una come
te con un grandissimo potere spirituale e che sa tutto dei miei piani,
giri indisturbata!...............Ti libero la bocca ma solo per dirmi
che ti arrendi e ti schieri con me! Altrimenti il mio incantesimo non
ti farà dire neanche una parola! AHHHHHHHH!!!!!!!”
Poi le prese il mento con una mano e con l’altra le cinse la vita, portandosela più vicino.
“Quello che sto per regalarti si chiama ‘Bacio
dell’oblio’ e può uccidere semplicemente una
persona, umana o demone che sia, solo con il contatto delle labbra!
Mentre mi avvicinerò ti toglierò ogni ricordo di questa
conversazione e inizierò a sottrarti energia. Poi quando avrai
l’onore di ricevere il mio bacio.................. ti risucchierò
definitivamente ogni goccia di energia vitale e morirai!”
Naraku si divertiva a vedere l’espressione terrorizzata di Kagome, che nonostante tutto non gliela avrebbe data vinta.
‘Se questo stupido si crede che mi arrenda, ha sbagliato persona!
Non voglio tradire Inuyasha e la sua fiducia! Poi comunque Naraku mi
avrebbe uccisa ugualmente dopo che non gli fossi stata più
utile! Che gran bastardo! Però è
ironico………io che non sono mai stata baciata da
nessuno……venire baciata da un essere così
ripugnante e poi morire…….vorrei tanto che mi avesse
baciato qualcun altro prima……che ne
so…….Inuyasha per esempio! Dopo tutto pochi hanno
l’onore di essere baciati da un principe! Ma che vado a pensare,
lui non si sarà neanche accorto della mia assenza, godendosi la
presenza di Kikio! Già, che destino infelice per lei,
però è stata stupida a non fidarsi di Inuyasha e questo
le è costato caro……..ma che sto pensando! Lui non
mi verrà a
salvare……….e………….Inuyasha!!!!!!!!’
“Kagome ti do un’ ultima possibilità di dirmi di sì! Adesso o mai più! Avanti!!”
Ma Kagome non parlò, preferiva morire e poi così si
sarebbe ricongiunta con i suoi genitori. In fondo non era una morte
dolorosa come quella riservata ai suoi genitori…….venire
pugnalati era peggio.
“Sai prima di finirti voglio dirti una cosa! Ricordi quando
fecero fuori i tuoi genitori? Ebbene, probabilmente tu non ricordi niente, ma erano i regnanti di un piccolo
podere vicino al regno del padre di Inuyasha e siccome si erano schierati
dalla sua parte ho convenuto che fosse meglio eliminarli!”
Kagome ancora cosciente non poteva credere alle proprie orecchie e dilatò gli occhi dalla sorpresa.
“E sai chi fece fuori i tuoi genitori? IO!!! Avrei fatto fuori
anche te se non fossi svenuta, e credendoti morta ti ho lasciato
perdere! Non immagini la sorpresa quando ti ho rivisto e riconosciuto
grazie all’odore dei tuoi genitori impresso su di te! Allora ho
pensato che ti avrei potuto sfruttare per la tua dote innata, ma viste
le tue resistenze………è meglio levarti di
mezzo!”
Naraku lentamente si stava avvicinando alle labbra di Kagome e
lentamente aveva iniziato a risucchiarle i ricordi della loro
conversazione e parte delle sua energia vitale. Ormai non gli importava
più se quella ragazza fosse morta, ne avrebbe trovata
un’altra con poteri magari maggiori dei suoi. E poi se avesse
imparato a controllare le sue facoltà, forse sarebbe diventata
troppo forte da controllare e eliminarla gli iniziava a sembrare la
cosa più giusta.
Kagome non poteva crederci, le verità sempre oscure che erano in
lei, finalmente svelate. Però non aveva più la forza di
reagire: era stanca e triste, così si lasciò andare e
silenziosamente iniziò a versare lacrime.
D’improvviso Naraku sentì il corpo di Kagome mancare,
rimase in piedi solo grazie al suo incantesimo che l’aveva
bloccata completamente. I suoi occhi erano diventati vitrei e il suo
sguardo fisso. Era svenuta. Decise che era giunto il
momento di porre fine a quella vita................ e quando era a soli pochi
millimetri dallo sfiorare le labbra della ragazza, sentì un
rumore e………….
N/A:Sorpresa!!!!!
Un aggiornamento improvviso e insperato!!!!! Vi state chiedendo se sono
pazza? Vi sbagliate. La storia comincia così: mia zia mi ha
telefonato dicendomi che il prossimo fine settimana siamo
in montagna, e visto che non ho il portatile e che adesso sono a casa
con la febbre, passo il tempo a scrivere i nuovi capitoli.
Perciò per non rimanere indietro con le pubblicazioni lo faccio
adesso! Però vi avverto che il prossimo fine settimana non
posterò! Sapete io odio chi inizia una fanfiction e poi aggiorna
si e no una volta al mese o quando gli pare!!! Se uno si prende un
impegno è giusto che lo porti a termine e soddisfi le persone
che ti leggono!!! Ritornando alla storia........vi ho stupiti? vi siete
emozionati? Ve lo aspettavate? Sinceramente mi sono entusiasmata a
sciverlo, me lo sentivo nelle corde!!! Era questo il capitolo famoso
che vi annunciavo!! Adesso la faccio finita e ringrazio kaggy 93 xy ( hai visto che per questa volta non hai dovuto aspettare a lungo!!), taty88 ( Richiesta esaudita!!), sesshydil ( non ti ho detto prima come stavano le cose tra miroku e Sango per non togliere suspance al ballo!), raska81 (Quello che rompe le palle qui è Naraku, ma non escludo altri imprevisti!!), Kaggy92 (Visto che non ti ho fatto rimanere sulle spine!!! Però non farci l'abitudine!!), Shirin (
Accidenti che perspicacia, io pensavo che fosse meno ovvio!!). Grazie a
tutti voi che recensite sempre con domande, complimenti e anche
consigli che capto tra le righe. Veramente grazie!!!!! Chissà
forse un giorno potremo fare una fanfiction tutti insieme o diventare
ottimi amici!!! Va be, forse fantastico troppo!!! E poi sempre da
ricordare tutti i lettori, anche quelli che non mi scrivono!!!
Ciao!!!!!!!
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Capitolo 11 *** Un modo per salvare Kagome ***
11° capitolo
11° CAPITOLO
Un modo per salvare Kagome
Tutto ormai sembrava predestinato.
Naraku giocava con il filo della vita.
Kagome era diventata solo una bambola in mano al burattinaio.
Un infinitesimo soffio d’aria la separava dalle labbra di lui………
…e dalla morte.
Ormai non sentiva più niente, aspettava.
Ma quell’attimo che tutto cancella non arrivò mai.
Kagome cadde a terra svenuta………..forse morta.
…………………………………………………………………………………………………………
Inuyasha dopo la sfida con Kagome non si era più preoccupato di
lei. Pensava che se ne fosse andata in qualche angolo della sala a
parlare con Koga o chissà con chi. In fondo perché si
stava preoccupando tanto? Che gli importava! Era solo una schiava!
Però quando il dubbio diventò troppo pressante e la
compagnia di Kikio rischiava di compromettere la sua posizione, si
decise ad allontanarsi da lei con una scusa e andare a cercarla.
‘E se non fosse con Koga? E se si è rintanata in qualche
angolo solo per la sua vergogna? E se…….. le fosse
successo qualcosa? Meglio che vada a controllare, in fondo le avevo
promesso che non l’avrei lasciata da sola!’
E con questi pensieri Inuyasha si recò dalla prima persona che gli venne in mente: Koga.
“Allora, Koga vi siete divertito a ballare con Kagome?”
“Ah, principe! Sapete la vostra dama è veramente una brava ballerina e soprattutto è molto bella!”
Koga era deciso a provocare Inuyasha.
“Ma ditemi, ora dove avete nascosto la mia ospite?”
Inuyasha non voleva tergiversare su quella conversazione e tagliò corto.
“Ma come! Lo chiedete a me? Ma se si è subito allontanata
appena finito il ballo! Pensavo ve ne foste accorto! Ma evidentemente
eravate troppo preso da un’altra presenza!”
Koga voleva esplicitamente alludere alla storia che aveva avuto con Kikio.
“Koga, avanti non fare il deficiente! Dimmi dov’è Kagome!”
Inuyasha stava perdendo le staffe.
“Ehi, ti ripeto che non lo so! Veramente! Perché è successo qualcosa?”
Koga aveva recepito la preoccupazione di Inuyasha e aveva smesso di giocare con lui.
“No! Sarà sicuramente da Sango!”
“Principe, se non la trovate fatemelo sapere!”
“Non vi preoccupate! Forse si è solo persa o sarà andata a prendere una boccata d’aria!”
E rassicurando Koga se ne andò a cercare Sango. Ci mancava solo che gli ospiti si preoccupassero!
Girò per un po’ nel salone, finché vide Sango in
compagnia del solito Miroku che bevevano appoggiati ad un tavolo. Non
avrebbe voluto interromperli, ma era una causa di forza maggiore.
“Scusate! Sango, pensavo che Kagome fosse con te!”
“No! Io non l’ho più vista dalla fine del ballo! Pensavo che fosse con te o con Koga!”
“No, l’ho già chiesto a Koga!”
“Allora non so proprio! Sarà andata in qualche altra sala
per riposarsi. Non ci è abituata a queste feste!”
“Va bene! Andrò a controllare!”
“Ma perché, è successo qualcosa?”
L’irrequietezza di Inuyasha mise in apprensione Sango.
“No, ma voglio sapere se sta bene!”
“Hai ragione Inuyasha! Vai a cercarla e intanto io e Sango intratteniamo gli ospiti!”
Miroku era sempre un burlone, ma quando ce ne era bisogno sapeva essere comprensivo e d’aiuto.
“Grazie! Vado.”
Così Inuyasha, come se avesse un sesto senso per quello che
stava accadendo, si fiondò a cercare Kagome. Cercava anche di
percepire il suo odore, ma tra tutte quelle persone non era facile.
Quando poi, avvicinandosi a una tenda che dava su un balcone, ne
sentì d’improvviso la scia e senza perdere un momento si
recò dove sentiva più forte il profumo.
Si fermò davanti a una porta enorme. Era quella del salottino
adiacente al grande salone. Esitò un momento. Poi la aprì
e quando vide il corpo di Kagome a terra con la pelle bianca come
la cenere, il suo cuore mancò un battito.
“KAGOMEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Non gli importava di urlare.
Non gli importava della reputazione.
Non gli importava di quello che sarebbe successo.
Tutti i presenti si girarono ammutoliti da quell’urlo e videro
Inuyasha che si precipitava sul corpo di una giovane svenuta.
Poi un ometto piccolo e paffuto accorse alla porta e vedendo ciò che era successo si rivolse al pubblico.
“Vi prego signori! Continuate pure a divertirvi! Non
c’è da preoccuparsi! Appena ho visto la ragazza ho capito
che è solo svenuta! Sapete a causa delle fatiche del lungo
viaggio che ha fatto per venire fino a qui! Ma adesso mi
occuperò io di lei e voi sapete quanto io sia un ottimo
medico!”
Miyoga era intervenuto per calmare la folla, che era subito accorsa, e
per non creare panico. Infatti tutti, credendo alle sue parole di
medico e sapendo quanto valesse come preparatore di antidoti e rimedi
miracolosi, ripresero a festeggiare e a chiacchierare come se niente
fosse.
“Solo avrei bisogno dell’aiuto della signorina Sango e del monaco Miroku!”
Subito i due, che in realtà avevano capito la situazione, si
fecero avanti e tutti e tre entrarono nella saletta, dove Inuyasha
cercava di far rinsavire Kagome, chiudendo le porte.
“Inuyasha! Spostati!”
E lui sentendo la voce di Miyoga e sperando che potesse fare qualcosa, ubbidì come un cagnolino ammaestrato.
D’altro canto Miyoga si avvicinò al corpo della giovane e la esaminò attentamente.
“È quello che penso anch’ io, onorevole Miyoga?”
Sembrava che Miroku sapesse quello che era successo.
“Ma non può essere!”
Sango era in apprensione per l’amica e sembrava che non volesse credere a quello che aveva detto un attimo prima Miroku.
“Invece sì. Non può essere nient’altro che quello!”
Miyoga invece confermò i loro timori.
“Ma si può sapere di cosa state parlando!!!!!! Insomma vi degnate di dirlo anche a me!”
Inuyasha era infuriato. Perché tutti sembravano sapere che cosa era successo a Kagome e lui no!
“Calmati Inuyasha! Agitarsi non serve a niente! Adesso di dirò come stanno le cose!”
Miyoga cercava di rassicurarlo, ma la cosa sembrava non avere effetto.
“Voglio saperlo subito!!! ORA!!!!!!!!”
“Kagome stava per ricevere il bacio dell’oblio!”
“E che roba è!?”
“Solo pochi demoni riescono a usare questa tecnica: attraverso un
bacio, alla vittima viene risucchiata tutta l’energia
vitale………….fino alla morte.”
“Vuoi dire che Kagome è………è…….m…….”
Inuyasha si era bloccato, non riusciva a dire quella parola.
“No! Non ancora!”
Sango lo aveva bloccato e con tutto il fiato che aveva lo aveva smentito.
“Non capisco……”
Inuyasha era disorientato. Qual era la verità?
“Kagome non ha ricevuto il bacio, ne è stata solo
sfiorata. Evidentemente con il tuo intervento hai impedito che le
venisse sottratta tutta l’energia vitale. Il demone deve essersi accorto del tuo arrivo e si è allontanato.”
Spiegò brevemente Miroku per calmare Inuyasha e dissipare i suoi dubbi.
“Tuttavia se fosse stata un comune essere umano, sarebbe morta
ugualmente per la grande perdita di energia! Credo che il suo potere
spirituale l’abbia salvata, tenendola in vita.”
“Ma quindi Miyoga è viva!”
Inuyasha era diventato di nuovo contento e speranzoso.
“Temo che le cose siamo più complicate del previsto!”
La voce del vecchio non prometteva niente di buono.
“Perché?”
“È ancora viva, questo è vero! Però,
l’energia che le è rimasta non è sufficiente a
riattivare completamente le sue cellule fino al suo risveglio!
Com’è adesso……... potrebbe essere
considerata un morto vivente.”
Disse Myoga abbassando gli occhi.
Inuyasha a quelle parole scattò verso di lui e lo prese per il bavero.
“Non dire idiozie! Qualcosa si potrà pur fare!!”
“Calmati Inuyasha!”
Miroku si era preoccupato per la reazione dell’amico.
“Lascialo in pace! Non possiamo fare nulla!!”
Sango era scoppiata in lacrime e subito Miroku le si era avvicinato per confortarla.
Inuyasha sentendo le parole di Sango si rassegnò e lentamente mise giù il povero Miyoga.
“Invece qualcosa penso si possa fare!”
Tutti rivolsero uno sguardo interrogativo al vecchietto.
“Ci sarebbe solo un modo per risvegliarla, ma sarà difficile trovare la persona giusta.”
“Avanti parla vecchio!”
“Bisogna immetterle energia dall’esterno: qualcuno deve infonderle energia vitale. Il problema è chi?”
“Potrei farlo io!”
Si propose subito Sango.
“No! Tu sei una comune umana e se anche utilizzassi tutta la tua
energia vitale non basterebbe! La riattivazione ne richiede di
più!”
“Allora posso farlo io! Sono un monaco e ho un elevato livello di energia spirituale!”
Miroku era sicuro di poterlo fare.
“No! Anche se sei un monaco la tua energia non è comunque
abbastanza. E poi lei ne possiede molta di più di te! Certo,
potrei provarci io o qualunque demone, ma credo che l’energia
demoniaca pura le possa danneggiare il corpo e lo spirito. E poi
sarebbe di una forza troppo elevata perché riesca ad assorbirla
correttamente. Il processo rimarrebbe comunque incompiuto!”
“Ma allora cosa possiamo fare?”
Domandò una disperata Sango.
“Non lo so. Non so a chi rivolgermi!”
E sui presenti calò un silenzio e un’atmosfera tesa che si poteva tagliare con il coltello.
POI……….
“Lo farò io!”
Inuyasha, che da un po’ era rimasto in disparte si fece avanti, più che mai deciso ad aiutare Kagome.
“TU???!!!!”
Fecero il coro gli altri due ‘scartati’ da Miyoga.
“Aspettate, potrebbe funzionare! Lui è un mezzo demone e
quindi la sua natura è per metà umana e per l’altra
demoniaca. Sì, bisognerebbe tentare!”
“Bene allora che aspettiamo?! Dimmi cosa devo fare!”
“Aspetta, le cose non sono così semplici. Nonostante la
tua natura, potresti non avere il potere necessario e nel tentativo di
salvarla c’è la possibilità di perdere la
vita!”
“Correrò il rischio!”
Disse deciso e senza timore Inuyasha.
“Inuyasha! Ma che dici! Tu sei il principe di questo regno e se
non ce la fai, che cosa accadrà? Chi guiderà la tua
gente?”
Miroku era preoccupato per il suo amico e per le sue decisioni affrettate. Forse c’era un altro modo per aiutare Kagome.
“Stupido! Lei ha rischiato la vita per questo regno e io non dovrei provare a salvarla?!”
Inuyasha si era rivolto con un tono di sfida verso Miroku.
“In che senso? Non capisco?”
Il monaco era rimasto spiazzato da quell’affermazione.
“Chi pensi abbia tentato di ucciderla? Nessuno sapeva di lei,
tranne noi tre e Koga. Io ho tenuto d’occhio Koga, che è
sempre stato nella sala principale. Quindi solo un nobile che mi vuole
vedere caduto e che sta congiurando contro di me avrebbe potuto
attaccare Kagome, considerandola come un
ostacolo…………visti i suoi grandi poteri
spirituali!”
“Già, non ci avevo pensato!”
Dichiarò stupito Miroku.
“Perciò Miyoga sbrighiamoci, dimmi cosa devo fare!”
“Per il momento niente!”
“Come?!”
“Dovremo aspettare almeno l’alba di domani. Esponendola ai
primi caldi raggi di sole ci sono più probabilità di
successo!”
“D’accordo, ma io cosa dovrei fare?”
“Prima di tutto devi trovare un luogo adatto, che funga da
protezione e eviti le dispersioni energetiche. Questo è
importante per disperdere meno energia possibile! Andrebbe molto bene
un posto circondato da una barriera!”
“Ma dove lo trovo?”
Disse seccato Inuyasha.
“La fonte termale!”
Sango ricordando quello che le aveva detto Kagome, intervenne.
“Ma Sango, quell’area è circondata da una barriera
che solo Inuyasha o una persona della stirpe reale può attraversare!”
Disse Miroku con aria di chi la sa lunga.
“Ti sbagli, Kagome mi ha raccontato che è riuscita ad attraversarla, e senza nessuno sforzo!”
“Cosa!? Ma com’è possibile?!”
Inuyasha non credeva alle proprie orecchie, nessuno mai ci era riuscito
al di fuori dei membri della famiglia reale. Quello era un posto
segreto e solo in pochi ne conoscevano l'esistenza.
“Bene! Credo che i sui poteri spirituali siano più potenti
di quello che immaginavamo! Però, meglio così, quel posto
è perfetto.”
Spiegò brevemente Miyoga.
“E va bene! Però c’è un problema: solo io e
lei a quanto pare possiamo attraversarla! Voi come farete?”
“Resteremo fuori! Inuyasha, dovrai fare da solo!”
Annunciò il vecchietto a un quanto mai stupefatto Inuyasha.
“Ma cosa devo fare?”
Il valoroso principe iniziava ad andare in panico. Lui non ne sapeva niente di pratiche magiche o incantesimi vari.
“Ti spiego. Dovrai portarla all’interno della barriera, al
centro se è possibile, e una volta che i raggi del sole
inizieranno a colpire il suo corpo non dovrai fare altro
che…………………………………
baciarla fino a quando non si riprende del tutto!”
“COSAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
Dissero gli altri tre presenti. Erano rimasti sconcertati da quello che
aveva detto il vecchietto. Si aspettavano di tutto tranne quello!
N/A: Che bomba la notizia
di Miyoya!!!!! E adesso finalmente è svelato il mistero della
fonte termale!!!! Che accadrà al suo interno? Inuyasha
riuscirà a svegliare Kagome? Chissà cosa accadrà
nel prossimo capitolo???!!!!!!!
Intanto ringrazio tutti i miei lettori e quanti mi sostengono, a partire da chi ha recensito: mycca ( Grazie per il complimento!), Kaggy92 ( Sono contenta che tu sia rimasta stupita!), YulingHan ( Sei troppo accondiscendente con me, non mi merito tutti sti elogi!), raska81 ( che ne pensi del 'rimedio' alla sfortunata Kagome?), shirin ( Hai chiamato Inuyasha e lui è arrivato!), Mirokia ( Però sono troppi tutti sti complimenti insieme! Grazie!), taty88 ( Be, Inuyasha si è proposto, ma chissà se riuscirà a salvarla?), sesshydil (
Hai colpito nel segno: volevo proprio che Naraku sembrasse cinico e
senza scrupoli!). Poi se ho dimenticato qualcuno m scuso, ma mi
scrivete così in tanti!!!! Naturalmente ancora un grazie a chi
legge solo la mia storia, e spero che vi stia appassionando. Nel
prossimo capitolo prevedo qualcosa di diverso, ma non vi spavenate!!
Sarà una sorpresa! Ciao.
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Capitolo 12 *** Proposta indecente ***
12° capitolo
12° CAPITOLO
Proposta indecente
Tutti erano rimasti basiti dalla notizia di Miyoga: nessuno si sarebbe
immaginato che Inuyasha per risvegliare Kagome, dovesse baciarla!! Era
assurdo!
“Beh, che c’è che non va? È il solo modo per salvarla!”
Spiegò il vecchietto agli altri.
“Sì, venerabile Miyoga. Però vede……….”
Miroku cercava di spiegare a Miyoga che Inuyasha non avrebbe mai fatto
una cosa del genere, mentre Sango era diventata rosso fuoco e non
riusciva a spiccicare parola.
“Taci Miroku! Va avanti vecchio!”
Inuyasha interruppe l’amico, che lo guardò con una faccia
da pesce lesso. Però si riprese subito e sul suo viso si dipinse
uno dei suoi soliti sorrisini.
“Che hai da sorridere così?”
Chiese uno scocciato Inuyasha.
“Niente, niente. È solo… non pensavo che foste
arrivati fin qui. Sembrava che neanche la degnassi di uno
sguardo!”
“Miroku, fattela finita!! O forse preferisci morire qui!?”
E mostrando i suoi artigli lo fece zittire, anche se il sorrisino da pervertito non glielo tolse nessuno.
“Inuyasha, sei sicuro? Cioè, non è che non voglio
che Kagome si risvegli, però sai cosa comporta ciò che
farai?”
Sango sembrava preoccupata per la possibile reazione di Kagome una volta sveglia.
“Non ti preoccupare! Lo so, però non abbiamo scelta né io né tanto meno lei!”
“D’accordo allora!”
“Vecchio è solo questo che devo fare?”
“Sì! Portala in questo luogo, al centro, e quando i raggi
del sole la colpiranno devi immettere nel suo corpo la tua energia. Una
cosa mi raccomando: non interrompere il contatto finché non si
risveglia, o tutti i tuoi sforzi saranno vani!”
“Va bene, ho capito!”
“Ora Inuyasha è meglio se la porti a riposare. Domani
mattina arriverà presto, perciò ha bisogno di stare
tranquilla. Io, la sterminatrice e il monaco ritorniamo alla festa e ci
occuperemo degli ospiti, così tu potrai controllarla. Potrebbe
avere attacchi di febbre o visioni oniriche ed è meglio che tu,
che la dovrai risvegliare, controlli le sue reazioni!”
E dopo le raccomandazioni il vecchio Miyoga se ne andò seguito da Sango e Miroku.
“Mi raccomando, Inuyasha! Stalle vicino! È l’unica amica che ho!”
Sango era preoccupata per la sua amica, ma sapeva che con Inuyasha sarebbe rimasta al sicuro.
“Mi raccomando, risvegliatore di fanciulle!”
Disse ironicamente Miroku per sdrammatizzare la situazione.
“Miroku, se non fosse perché mi servi vivo, ti avrei già ucciso!”
Disse di rimando il mezzo demone.
“Ingrato! E io che ti volevo aiutare dando ai nobili un qualcosa su cui sparlare!”
E indicava la figura di Sango.
“Miroku, cos’hai in mente?”
Disse l’interessata che aveva intuito il suo scopo.
“Ma mia dolce Sango, perché non distogliere
l’attenzione dei nobili su una possibile nostra storia
d’amore?”
Disse innocentemente il monaco avvicinandosi alla ragazza.
“Ma io dico, come ti vengono in mente queste cose!! Pervertito di un monaco!”
E per evitare che i tentacoli del ragazzo finissero sul suo corpo, gli
diede un sonoro ceffone. Poi lo portò fuori dalla stanza
prendendolo a braccetto. Questo gesto improvviso, lo portò a
rivolgerle uno sguardo interrogativo.
“Perché mi guardi così?”
“Dopo che mi dai un ceffone di solito te ne stai lontana da me almeno per un’ ora!”
“La tua non era poi una cattiva idea……per aiutare Inuyasha, si intende!”
“Allora stasera…….potrei anche provarci con te.”
Disse Miroku guardandola da capo a piedi.
“Non dire idiozie!”
Replicò una imbarazzata Sango, che appena ascoltò la frase del monaco, abbassò gli occhi.
‘Però non hai detto che non posso!’
E pensando questo, Miroku le negò il braccio e la cinse per un
fianco portandosela più vicino. Sango appena sentì che il
ragazzo aveva tolto il braccio, pensò che se la fosse presa,
ma quando percepì la sua mano sul suo fianco diventò
piuttosto color fuoco e si irrigidì.
“Sango, ci stai a dare in pasto a questa gentaglia qualcosa su cui sparlare veramente?”
La ragazza gli rivolse uno sguardo stupito, anche se lui aveva gli occhi puntati sulla folla.
“…………..”
Lei non sapeva cosa rispondere: cosa intendeva con quella frase?
“Allora?!”
La esortò il monaco, sempre fissando la folla.
“D’accordo!”
Anche se il suo assenso era alquanto esitante.
Al permesso della sterminatrice, Miroku la portò in mezzo alla
sala da ballo, la portò vicinissimo a lui e iniziò a
ballare guardandola negli occhi.
Lei d’altro canto era imbarazzatissima e già iniziava a
dubitare che Miroku tenesse a posto le mani, però quando
incontrò il suo sguardo profondo, rivolto a lei, non potè
fare a meno di irrigidirsi e sentirsi a disagio.
“Sango, non pensavo di farti un effetto del genere! Sei diventata un pezzo di legno!”
Miroku aveva capito l’imbarazzo che la sovrastava e così decise di allentare l’atmosfera prendendola in giro.
“Ci credo, siamo al centro dell’attenzione!”
“E allora?! Era questo il mio scopo, distrarli dall’assenza di Inuyasha! E devo dire che ci sto riuscendo!”
“Però…..”
“Sango, fidati di me per queste poche ore rimaste, prima che gli ospiti inizino ad andare via! Lasciati toccare!”
“Miroku, ma che…..”
Cavolo, cosa intendeva con quelle parole!? Sango era totalmente entrata
in panico e stava tentando di far desistere Miroku da qualsiasi suo
intento; quando sentì un dito di lui sulla sua bocca, che la
invitava a tacere.
“Non ti preoccupare! Non ho intenzione né di baciarti,
né di spogliarti, se è questo che pensavi! Voglio solo
starti vicino e sentirti vicino.”
La sua voce era diventata dolce e calma, sembrava che niente potesse turbarlo.
“E va bene, ma se solo provi a….”
Sango aveva acconsentito, ma già era sulla difensiva.
“Se faccio qualcosa che non va, tiri fuori tutta la tua forza e
come se dovessi spiaccicare una zanzara fastidiosa, riceverò lo
schiaffo degli schiaffi!”
Disse scherzosamente Miroku.
“E va bene allora, se posso schiaffeggiarti!”
E gli regalò un caldo sorriso.
“Ma non puoi sorridermi così! Se no possono accadere solamente due cose!”
“E quali sarebbero?”
“La prima è che mi si scioglie la faccia e con lei il mio trucco da bellissimo ragazzo…”
Disse atteggiandosi da donna, come se si fosse spalmato sul viso due quintali di trucco.
“Ahhhhh!!!! E la seconda?”
“Non te la dico!”
“E dai!! Non puoi dire una cosa e non spiegarla!!”
“Si che posso!”
“No che non puoi! E adesso forza, dimmelo!”
“No!”
“E va bene, visto che sei così testardo, continuerò
a sorriderti finché non accadrà la seconda cosa!”
Disse con insistenza Sango. Ormai era diventato un gioco.
“No, no! Altrimenti poi succede un casino!”
“E allora avanti, dimmi che succede!”
“Ma lo vuoi proprio sapere?”
“Sì!”
“Rimarresti scandalizzata! E poi se hai paura e ti metti a tremare?”
“Paura io! Ma dico, stai parlando con il generale delle truppe di
questo regno, che ha ucciso molti dei più temibili demoni! Pensi
che avrei paura di una cosa così?!”
“E va bene, allora te lo dico!”
E si avvicinò al suo orecchio.
“Ti bacerei!”
Così, a bruciapelo lo disse. Come se fosse una conseguenza
naturale della loro conversazione. A Sango le morì il sorriso
immediatamente, lasciando al suo posto un’espressione
indecifrabile.
“Sango, te lo chiedo. Potrei baciarti?”
‘COSAAAAAA!!!!!!! Ma dico, che cosa gli è saltato in mente
di domandarmi! E adesso come mi comporto? Non ho baciato nessuno fino
adesso…….ma poi proprio lui che mi……che
mi……e va bene lo ammetto: che un po’ mi piace!
Ma se gli dico di no, poi cosa succederà?
E se gli dico di sì, cosa farà?
Però forse è solo un modo per attirare l’attenzione su di noi?
Un gioco?
Ma se non fosse?
Se volesse veramente baciarmi sul serio?
Ma io lo voglio?
Accidenti quanti problemi che mi faccio!’
Però, mente era immersa nei suoi pensieri, sentì qualcosa
di morbido poggiarsi sulla sua guancia. Si destò dai suoi
pensieri e si accorse che Miroku le aveva dato un bacio sulla guancia.
“Chi tace acconsente!”
Le disse con tono fiero il giovane. Lei rimase con un palmo di naso:
lui intendeva un bacio sulla guancia! E lei che è andata a farsi
tutti i problemi di questo mondo perché pensava le avesse dato
un bacio vero!
‘Però a pensarci bene… perché ho subito
pensato a un bacio vero? Poteva essere anche un bacio che non
provocasse scandalo, com’è successo! Ma allora…
forse ero io che mi aspettavo un bacio vero? Ma se fosse
così……….BASTAAAAA!!!! Smettila di pensare
testa! E allontana questi pensieri!!!!’
Però per quanto faticasse il suo chiodo fisso adesso era quello:
si aspettava un bacio vero da Miroku? Era una domanda a cui ancora non
sapeva rispondere, o forse non voleva rispondere.
D’altro canto Miroku aveva notato l’irrequietezza di Sango e anche lui iniziò a farsi i suoi problemi.
‘Ma perché l’ha sconvolta così tanto quello
che le ho detto? Il mio era solo un gioco… ma vuoi vedere che
lei l’ha presa sul serio! Ma se fosse così…
allora… averi potuto provarci! Accidenti! Un’occasione
sprecata! Però… forse è meglio così. E se
lei mi avesse respinto? Non voglio rovinare la nostra amicizia!’
E dopo questo episodio, che lasciò molti dubbi a entrambi,
continuarono a ballare osservati dagli ospiti lì presenti che
avevano notato lo strano comportamento dei due e avevano iniziato a
sparlare. In fondo il loro scopo in qualche modo l’avevano
raggiunto: distogliere l’attenzione dall’assenza di
Inuyasha. Infatti neanche quando andarono via fecero poi molte domande
sull’assenza del padrone di casa. Certo delle domande su dove
fosse finito c’erano state, ma i due abilmente e prontamente
avevano inventato una qualche scusa più o meno credibile.
L’unico che fece più resistenza fu Koga.
“Voglio sapere dove sono Kagome e Inuyasha! Ho saputo che è successo qualcosa a Kagome!”
“Senti Koga, Miyoga ha detto che non è nulla di grave e
però ha chiesto a Inuyasha di rimanere con lei. È solo
svenuta per la stanchezza! E il dottore ha detto che per il momento non
è il caso che riceva visite!”
“Non siete molto convincenti sapete?!”
Disse spazientito Koga.
“Invece è la verità, giovane demone!”
Lo ammonì il vecchio venuto a posta per dare man forte ai due ragazzi messi sotto torchio.
Koga lo squadrò per un po’, poi il suo sguardo divenne meno corrucciato.
“E va bene vecchio! Ti credo! Però domani verrò di nuovo a controllare che Kagome stia meglio!”
E Rivolgendo uno sguardo in ‘lupesco’ ai presenti, finalmente se ne andò.
“Accidenti com’era ostinato! Grazie di averci aiutato onorevole Miyoga!”
Disse Miroku riconoscente al vecchietto.
“Non c’è di che! Però ora è meglio
andare a dormire. È inutile rimanere alzati perché solo
Inuyasha può riuscire a salvare la ragazza….e noi gli
saremmo solo d’impiccio! Perciò è meglio andare a
controllare quando il sole sarà già alto!”
E così Miyoga azzittì gli altri due che volevano aiutare
Inuyasha nel suo compito. Ma in fondo pensarono che era meglio
lasciarlo solo, chissà se si fosse imbarazzato vedendoli
lì cosa avrebbe potuto combinare!
Così decisero di seguire il consiglio del vecchio Miyoga e
andarono ognuno nelle rispettive stanze, cercando di prendere sonno per
quanto possibile.
N/A: Che ne dite? Ho pensato di
movimentare la festa! E di creare un attimo di pausa prima del fatidico
momento, che è già in elaborazione! Nel frattempo
godetevi l'intermezzo tra Sango e Miroku. Mi raccomando fatemi sapere
cosa ne pensate!!!! E io intanto vado con i soliti ringraziamenti:
akitohayama4ever: grazie di aver letto la mia ff e di aver recensito, spero che continuerai a seguirmi.
michi88: aspetta a dire che ha
una fortuna sfacciata! Sai, la mia mente potrebbe pensare a qualcosa di
impensabile!!!Ahhhhhhhhh!!!!! Scherzi a parte, sono contenta che ti
piaccia.
Shirin: e già, ma il colpo di scena è sempre in arrivo!
yulinghan: mi dispiace, ma per vedere i due soli soletti dovrai aspettare un po'! ^_^
sesshydil: beh, a dire la
verità non ci avevo neanche pensato alla bella addormentata! E
poi non è che il risveglio sarà proprio così
idilliaco; mi spiego non è che Kagome si risveglierà
tutta sorridente tra le braccia di Inuyasha!! L'imprevisto è
sempre alle porte!
kaggy 93 xy: sono contenta che ti stia piacendo....e più si va avanti e più ho idee che mi frullano nella testa!!!!!
raska81: L'idea della bella
addormentata non mi è sfiorata neanche per un momento, infatti
ci sarnno dei colpi di scena!! Aspetta e vedrai!!!! Intanto grazie di
recensire sempre puntualmente!!
taty88: sono contenta che ti piaccia, però per sapere come finirà devi aspettare un po'!!!!
athenachan: Hai centrato l'obbiettivo!!!!!!! E' solo per salvarla.......ma chissà!!!!!!
Mirokia: Grazie dei complimenti!!!!! Sono contenta che ti piaccia!!! E poi devo dirti che la tua ff inizia a piacermi molto!!
Poi ringrazio anche tutti i lettori e gli appassionati!!!! E visto che
ci sono vi invito a leggere la mia poesia Nevica e a dirmi cona ne
pensate!!!
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Capitolo 13 *** Un risveglio movimentato ***
13° capitolo
13° CAPITOLO
Un risveglio movimentato
Dopo che Miroku e Sango se ne furono andati dalla piccola sala,
Inuyasha si avvicinò lentamente a Kagome come se avesse quasi
paura di guardarla, come se fosse stato lui la causa di quello che era
accaduto…
‘Accidenti a me! Perché l’ho lasciata sola?! Questo
non sarebbe successo se non le avessi proposto di
accompagnarmi…e poi me lo dovevo aspettare che qualche demone si
accorgesse dei suoi poteri sopiti! Sono stato uno sprovveduto e per la
mia stupidità ci è andata di mezzo una persona che non
c’entrava niente con le congiure di corte! Se dovessi trovare chi
è stato a farle questo, lo farei soffrire il doppio di quello
che sta passando Kagome! Anche se è una mia serva, io la
rispetto perché ha sempre avuto fiducia in me e… ha
saputo capire il mio dolore…ma che vado a pensare!... è
stata anche lei un po’ stupida facendosi ingannare da
chissà chi…’
E con questi pensieri in testa Inuyasha si avvicinò al suo
corpo, soffermandosi per un attimo nella contemplazione della sua
figura.
‘Accidenti!...quando non mi sfida e non ha quell’aria
combattiva e il tono altezzoso… è davvero
bella…sembra una… Ahhhhhhhh, adesso basta! Una volta che
si sarà risvegliata, tutto tornerà come prima e
riprenderemo i nostri battibecchi…’
E risvegliandosi dai suoi pensieri si inginocchiò e prese in
braccio Kagome. Provava una strana sensazione… non era come
quando l’aveva presa sulle spalle dopo il loro incontro al
mercato; Quella volta sentiva il suo corpo caldo e i suoi muscoli tesi,
anche se era svenuta; adesso era come trasportare un corpo vuoto, senza
vita e senza volontà, anche se era ancora viva! Una impressione
strana lo pervase e un brivido freddo lo scosse.
‘Questo contatto è fastidioso e mi da una sensazione di
inquietudine e disperazione! Oh, Kagome, ti senti anche tu così?
Puoi percepire quello che ti accade… o la tua anima è
caduta nella più totale oscurità?....Ti salverò,
te lo prometto!’
E deciso più che mai, con un balzo, uscì dalla porta
secondaria, per non dare nell’occhio. Portò Kagome nella
sua stanza, adagiandola sul suo letto. Decise di non portarla nella
camera della madre perché lei gli aveva detto che non voleva
starci e lui decise di non turbare ulteriormente il suo animo,
già abbastanza provato.
Decise di provare a dormire un po’, sdraiandosi dall’altra
parte dell’ampissimo letto, senza riuscire tuttavia a prendere
sonno. Pensava a chi potesse essere il colpevole
dell’aggressione, il motivo per cui l’avesse fatto, come si
era sentita Kagome in quel momento, se avesse avuto paura o fosse stata
coraggiosa come al solito, cosa sarebbe successo se fosse arrivato
prima, insomma a tutti i se e i ma che ci potevano essere. Pensò
anche a come se la stessero cavando Sango e Miroku, però non
aveva voglia di recarsi nel grande salone, forse perché non
voleva lasciare la ragazza da sola.
Attese per tutta la notte che arrivasse il mattino, quando finalmente
avrebbe saputo se il vecchio Miyoga aveva ragione o meno
sull’efficacia del rimedio che aveva proposto.
Quando in lontananza, dalla finestra della sua camera, vide
l’arrivo delle prime luci dell’alba, si alzò di
scatto: doveva fare in fretta se non voleva perdere l’attimo
giusto. Prese il corpo di Kagome e velocemente si fiondò in
giardino, fino al limitare della barriera.
Esitò un attimo, con il dubbio che ciò che stava per fare
non sarebbe servito a niente; però, colpito al viso dal primo
raggio di sole, si riscosse e allontanando i dubbi entrò nel
luogo protetto. Si avvicinò alla riva della fonte
termale………
‘Accidenti! Per raggiungere il centro della barriera, devo entrare in acqua!’
E così, appoggiando Kagome a terra, si tolse velocemente il suo
Kariginu, rimanendo a petto nudo. Poi guardò Kagome e con un
grande sospiro si chinò su di lei e le tolse il vestito
appartenuto alla madre lasciandole solo la sottoveste. Doveva farlo se
non voleva che lei rischiasse di affogare per il peso del vestito
imbevuto d’acqua. Certo il tutto era abbastanza imbarazzante per
il mezzo demone: era sicuro che se Kagome si fosse risvegliata in quel
momento gli avrebbe mollato un sonoro ceffone fraintendendo la
situazione. A questo pensiero sul volto del ragazzo si dipinse un
timido sorriso, ripensando alla scena comica che si sarebbe potuta
creare.
Però era tardi e cercando di allontanare l’imbarazzo
entrò in acqua tenendola in braccio, fino ad arrivare al centro
della sorgente. Nel frattempo si erano bagnati tutti gli abiti e si
iniziavano a notare perfettamente le curve di Kagome; certo Inuyasha
cercava di non guardarla, però diventò ugualmente rosso
come un peperone, non credeva che lei fosse così bella.
Poi con il cuore in gola aspettò che i raggi del sole
arrivassero a pervadere di luce il suo corpo diafano: sembrava una
bambola di porcellana, che brilla sotto la luce di un raggio dorato di
sole. Era di
una bellezza indescrivibile, che lasciò Inuyasha senza fiato:
rimase colpito da Kagome e da come in quel momento fosse fragile tra le
sue braccia, che sole reggevano una vita ad un passo dal nulla.
Non doveva lasciarsi andare a queste emozioni, perché se la
voleva salvare doveva sbrigarsi o il sole sarebbe salito troppo in alto
nel cielo.
Ma… doveva… baciarla!
Ci sarebbe riuscito?
Lei cosa avrebbe detto al suo risveglio?
Si sarebbe arrabbiata?
Doveva decidersi ad agire e cercando di svuotare la mente da ogni pensiero…......................la baciò.
Un bacio a fior di labbra, ma che Inuyasha sperava avrebbe potuto salvarla.
POI……………………………………………………………………………………………………..
Improvvisamente Inuyasha sentì un sibilo…………
E senza che potesse fare in tempo………….
Dal cielo piombò una spada……….
Che andò a conficcarsi nell’addome di Kagome all’altezza dello stomaco.
E non appena la lama trafisse le sue carni, Kagome aprì gli
occhi e sul volto si dipinse un’espressione di terrore, come una
persona che ha visto il suo assassino prima di morire.
Inuyasha a quel punto interruppe il bacio, troppo preoccupato per quello che stava accadendo così improvvisamente.
‘Ma che sta succedendo!!??’
Inaspettatamente il corpo di Kagome emise un’onda d’urto
che fece arretrare Inuyasha di parecchi metri, mentre il corpo della
ragazza iniziava a levitare a mezz’aria.
Cos’era?
Una stregoneria?
Un incantesimo?
O la naturale reazione al bacio che poteva portare al suo risveglio?
Ma allora perché quella spada conficcata nel petto?
Inuyasha con questi dubbi non esitò poi molto prima di cercare
di raggiungere Kagome, provando a farsi strada tra le forti onde
d’urto generate dal suo corpo. Non poteva lasciarla da sola anche
adesso! E soprattutto con una spada che le trapassava il corpo!
‘Accidenti! Ma che cosa sta succedendo? Miyoga non mi aveva
parlato di questa possibile reazione! E poi da dove viene quella
spada?! Questo è un luogo protetto da una barriera magica che
solo un membro della famiglia reale può attraversare! Anche se
come Kagome... forse qualcun altro può farlo! E se fosse un sicario
mandato da qualcuno per ucciderla e uccidere anche me?! Non posso
permetterlo! Prima non l’ho protetta, ma adesso non mi
tirerò indietro!’
E più convinto che mai Inuyasha diede fondo a tutte le sue
energie per riuscire a vincere quella maledetta forza che lo separava
da Kagome.
Quando improvvisamente tutto cessò e una luce accecante si
sprigionò dal corpo di lei, più precisamente dalla spada
che la trafiggeva. Una luce tanto intensa che Inuyasha non resistette e
si coprì gli occhi con una mano arretrando di qualche passo.
Poi quando riuscì ad aprire gli occhi la scena che gli si
presentò di fronte lo lasciò a bocca aperta…
Un demone con i capelli argentei come i suoi legati in una alta coda e
con gli occhi del suo stesso colore, anche se aveva i tipici segni
demoniaci viola sulle guance e le orecchi elfiche, sovrastava la figura
di Kagome in un alone di luce trasparente.
Inuyasha sgranò gli occhi e la sua espressione da sbalordita passò all’incredulo.
“ Padre?!”
“Inuyasha, questa ragazza è speciale come la spada che la
trafigge, Tessaiga! Per risvegliarla non bastano i tuoi poteri attuali,
ma attraverso i poteri di Tessaiga lei si salverà! Estrai la
lama della spada e il sangue che colerà attraverso nel suo corpo amplificherà l’energia
che le hai appena donato!”
“Ma padre, voi la conoscete?”
“Non c’è tempo! Estrai la spada! E una volta che
l’avrai salvata affido la lama a te Inuyasha, perché tu
possa farne l’uso che è già insito nel tuo
cuore!”
“Ma cosa intendete? Io non capisco!”
“Ora non c’è più tempo! Addio figlio mio!”
E la figura a poco a poco sparì dietro un muro di luce così com’era comparsa.
Inuyasha rimase per un istante paralizzato: aveva rivisto suo padre!
‘Padre, mi mancate! Però adesso devo fare come mi avete detto, o le vostre parole saranno vane!’
E avvicinandosi al corpo di Kagome, che ancora levitava a
mezz’aria, prese fra le sue mani la lama di Tessaiga e
cercò di estrarla il più lentamente possibile per evitare
che lacerasse ulteriormente le carni della ragazza.
Intanto il suo sangue iniziava a scorrere lungo la spada a causa delle
ferite che si erano create a contatto con il filo affilato della lama.
Erano dolorose e più Inuyasha la estraeva, più i tagli
diventavano profondi.
‘Penso che anche con il mio sangue demoniaco non si
rimargineranno troppo presto! In fondo questa è pur sempre la
spada di mio padre con cui ha difeso in ogni momento me e la mamma! Se
non fosse affilata mi sarei meravigliato!’
Poi anche l’ultimo tratto conficcato nel petto di Kagome fu
rimosso dalle mani ormai insanguinate di Inuyasha, che subito rivolse
il suo sguardo sul viso di Kagome per vedere se ci fosse qualche
cambiamento…ma niente. Il corpo continuava a levitare e la
ferita a persistere, senza che l’espressione del volto di Kagome
cambiasse di una virgola!
Inuyasha iniziava a dubitare che le parole del padre fossero vere,
poteva essere stata un’allucinazione, anche se le sue ferite e la
spada che stringeva in mano non erano finte. Forse era lui che non
aveva abbastanza forza da poterla risvegliare.
‘Credo che ormai non si risveglierà più! Accidenti
a me! Di sicuro la mia forza non è bastata a salvarla!
Perché sono sempre così deboleeee!!!!!!’
E mentre si stava torturando non notò che la ferita provocata
dalla spada stava lentamente scomparendo e la pelle di Kagome iniziava
ad acquisire un colorito rosato ben diverso dal pallore che
l’aveva caratterizzata fino a qualche ora prima. Poi anche i suoi
occhi lentamente da vitrei divennero caldi e vivi e la sua espressione
da terrorizzata si rilassò e distese.
Si stava lentamente riprendendo, ma Inuyasha preso dalla sua
autocommiserazione non se ne era
accorto…………………………………………………………………………………………………
N/A: Allora che ve ne pare?! Mi
sono cervellata un casiono per trovare un modo di risvegliare Kagome
che non fosse banale come un bacio! E poi in questo modo Inuyasha
adesso si ritrova anche con una spada! Ma chissà se Kagome si
risveglierà vermante! In tanto vi auguro una buona lettura e mi
raccomando.......................RECENSITEEEEEE!!!!!!!!
E adesso passiamo ai ringraziamenti:
Kikka hachi: Sono molto contenta che ti sia piaciuta!!!!!
michi88: Ti ringrazio dei complimenti e aspetto di sapere cosa ne pensi di questo capitolo!
athenachan: Grazieeeeeeee!! Credo che ti sia proprio piaciuto
Miroku in versione da pervertito ( Anche se pervertito con stile
perchè a me non piacciono le volgarità!!).
taty88: Temo che per il bacuio vero, se ci sarà, dovrai
aspettare un po'! In fondo anche quello in questo capitolo non è
stato proprio un vero bacio.
sesshydil: Il bacio è arrivato! Anche se credo che il colpo di scena della spada ti abbia sorpreso!
kaggy 93 xy: Grazie per aver letto la mia storia! E per quanto
riguarda il colpo di scena prima o poi arriverà, anche se penso
che in questo capitolo ce ne sia uno!
YulingHan: Ti ringrazio per tutti i complimenti e anche per la scenetta comica!!!! Grazie veramente!!!!!!!
Shirin: Grazie per i complimenti, però per vedere la reazione di Kagome dovrai aspettare un po'!!! ^_^
Mirokia: E già era
arrivato il momento di dare una piccola svolta alla coppia più
indecisa!!!! Sono molto contenta che ti sia piaciuto e se devo dire la
verità anche a me mi è piaciuto molto molto mentre
scrivevo!!!
Raska81: Vedrai che prima o poi Sango cederà e Miroku si accorgerà di quello che prova per lui! Abbi fede!!!
E poi ringrazio anche tutti quelli che leggono anche se non lasciano una recensione!!!!! Grazie a tutti!!!!!!!!
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Capitolo 14 *** Si invertono i ruoli ***
14° capitolo
14° CAPITOLO
Si invertono i ruoli
Kagome, da quando Inuyasha aveva estratto Tessaiga dal suo corpo, aveva
sentito come una scossa e improvvisamente riusciva di nuovo a percepire
se stessa e a pensare. Non si ricordava cosa era avvenuto di preciso,
ma aveva un sentore che la sua vita fosse stata in pericolo.
Si chiedeva se in realtà non avesse già oltrepassato la
soglia dell’aldilà o se fosse ancora viva. Aveva paura di
aprire gli occhi e di scoprire l’una o l’altra
verità; perché se fosse morta non avrebbe più
potuto realizzare i sogni che ancora erano vivi in lei, però se
era ancora viva doveva di nuovo sottostare alle regole di quel mondo
che a lei andava troppo stretto!
Che fare?
Cosa decidere?
Poi prese una decisione: di certo rimanere a rimuginare sui suoi
pensieri non l’avrebbe aiutata a conoscere la verità e a
farsene una ragione.
Perciò lentamente iniziò ad aprire gli occhi e abituarsi alla luce che la inondava.
‘Certo questa luce non mi dirà se sono viva o no! Ma poi
perché dovrei essere morta? Accidenti non mi ricordo
niente!..........Riesco a vedere le chiome di alcuni
alberi……….’
Poi volendo vedere cosa la circondava cercò di muoversi e si
ritrovò con l’acqua che le arrivava alle spalle. Ma la
sorpresa più grande che ebbe fu vedere Inuyasha!
‘Se lui è di fronte a me…significa che non sono
morta! Però perché ha lo sguardo basso e mormora parole
senza senso? Sembra un fantasma!’
“Inuyasha!”
Lui sentendo la sua voce si riscosse dai suoi pensieri, ma non ebbe il
coraggio di sollevare lo sguardo, per paura di scoprire che fosse tutto
un sogno.
“Inuyasha! Ma mi dici dove siamo?”
Nel sentire per la seconda volta la sua voce iniziò a
convincersi che non fosse tutto un sogno e lentamente alzò il
viso.
“Ka….Kagome?!”
“Chi vuoi che sia?! Certo che sono io! Ma mi dici dove siamo?”
Non ci poteva credere! Allora aveva funzionato! Lei era tornata dal limbo dove un maledetto demone l’aveva spedita!
Non riusciva a staccare gli occhi dai suoi, ma a questo ci pensò
lei, che sentendosi così osservata abbassò lo sguardo.
Poi Inuyasha le si avvicinò senza mai togliere gli occhi dalla
sua persona e poggiò una mano sotto il suo mento, facendole
alzare lo sguardo.
“Guardami!.........Stai bene?”
“S…Sì!”
“Bene!”
Kagome si vide scivolare Inuyasha tra le braccia e lentamente perdere ogni forza.
“Inuyasha!!! Che succede?! Stai bene?! Che hai?!!”
Kagome si era inginocchiata a terra, trascinata dal peso del corpo di lui.
“Sì!..........ma temo di aver consumato tutte le mie energie! Se…svengo…non preoccupar…”
E mentre diceva questo, il suo corpo iniziò a cambiare: le
orecchie canine sparirono, gli artigli si trasformarono in
semplici unghie, i capelli divennero neri come la notte e gli occhi
scuri come la pece.
“Inuyasha!!!! Ma che………”
Però ormai lui non le rispondeva più, era svenuto per lo
sforzo che aveva compiuto per estrarre la spada e per l’energia
ceduta a Kagome. Si accasciò al suolo sotto lo sguardo incredulo
e preoccupato di chi aveva appena salvato.
‘Ma che accidenti sta succedendo!! Come mai il suo corpo è
cambiato così? E perché mi ritrovo in questo luogo
strano? Mi sembra famigliare…ma non ricordo…Ohhh!!! Ma
che vado a pensare!!! Inuyasha sta male, scotta!!! Ha detto di non
preoccuparmi, ma che significa che ha consumato tutte le energie? Per
cosa? Va bè, sarà meglio che badi a lui ora, invece di
farmi stupide domande!!! Quando si sveglierà lo
costringerò a dirmi tutto!!!’
Così accuratamente, con uno sforzo non indifferente,
sdraiò Inuyasha sull’erba in una posizione più
comoda e poi si strappò un pezzo della sua sottoveste andando a
bagnarlo con l’acqua del punto più lontano e quindi
più freddo della sorgente. Lo pose sopra la fronte di Inuyasha e
rimase per un po’ a fissarlo, sperando che la cosa gli desse
almeno un po’ di sollievo.
In effetti sul viso del ragazzo l’espressione divenne più
rilassata e lentamente scivolò in un sonno profondo.
Kagome restò tutto il giorno a vegliarlo; avrebbe potuto andare
a cercare qualcuno, ma aveva visto quel posto solo una volta di
sfuggita e, portata lì in mezzo da Inuyasha quando non era
cosciente, non riusciva ad orientarsi tra tutti quei rami e quelle
fronde. E poi non poteva di certo lasciare Inuyasha da solo!
Rimase tutto il giorno con lui, cambiandogli di tanto in tanto la pezza
con dell’acqua fresca e piano piano la febbre calò, anche
se l’aspetto del giovane rimase lo stesso.
‘È strano…sembra quasi umano…non ha
più artigli, non ha più orecchie canine e i suoi occhi
erano diventati neri…Chissà che non si sia trasformato in
umano! Del resto è un mezzo demone! Ma forse la mia fantasia
corre troppo! Comunque…adesso che ci penso…ma il mio
vestito? Che fine ha fatto? E poi per quale motivo non ce l’ho
addosso?’
Così verso sera, quando la situazione era migliorata e la sua
preoccupazione per le condizioni del ragazzo si erano affievolite, si
alzò dal capezzale di Inuyasha e prese a ispezionare i dintorni
della sorgente…quando vide qualcosa dell’erba appiattita.
Si avvicinò e vide il suo vestito, o meglio il vestito della
madre di Inuyasha.
Lo trovò, ma era tutto rovinato, sporco di terra e di erba che
formavano ampie macchie: di certo non sarebbero andate via tanto
facilmente e comunque ormai era completamente rovinato!!!
‘Ma…no…accidenti si è rovinato tutto!!! Era
l’abito della madre…che gli dirò adesso quando me
lo verrà a chiedere?! Che si è sporcato tutto e che
è inutilizzabile?!! Mi darà dell’inaffidabile e mi
odierà per avergli rovinato un ricordo così importante
dei suoi genitori!’
Così disperata per come si era ridotto il vestito si mise a
piangere sommessamente con i lacrimoni che le uscivano dagli occhi
ormai arrossati e con le mani che stringevano forte il vestito tanto
importante.
“Ka…Kagome! Che succede?”
Quella era la voce di Inuyasha anche se molto debole.
‘Oh, no! Inuyasha si è svegliato! E adesso che gli racconto?’
“Ehi…guarda…che ti sento!”
Sussurrò il ragazzo con una voce sottile.
“Avanti…vieni qui!”
Più che un invito era stato un’ ordine!
Kagome malvolentieri e preoccupata di quello che le avrebbe detto, si
alzò fissando Inuyasha ancora visibilmente provato e affaticato.
“Inuyasha! Non dovresti affaticarti! Hai ancora un po’ di febbre e sei sfinito! Dovresti riposare!”
“Non…se tu continui a piangere!”
“Non sto piangendo!”
“Sì che lo fai! Sento…sento il profumo dolce e pungente delle tue lacrime!”
‘Dolce?????!!!! Ma che è successo?! Mica si sarà ammattito?!!! Non me lo avrebbe mai detto!!’
“Avvicinati!”
E di nuovo aveva usato quel tono autorevole che incuteva rispetto e allo stesso tempo sicurezza.
Kagome sempre più preoccupata si avvicinò, badando bene di nascondere il vestito rovinato tra l’erba alta.
“Inuyasha! Come stai?”
“Mi…mi sto riprendendo! Ma…voglio sapere
perché stai piangendo e…cosa hai nascosto tra
l’erba!”
‘Accidenti!!! Quello no!!!’
Kagome pensava che si sarebbe di sicuro arrabbiato sia se glielo
avesse mostrato in quel momento, sia se lo avesse saputo in un altro
momento; perciò decise che era meglio farlo subito e
chissà, forse così conciato la sua ira sarebbe stata
affievolita.
Si alzò titubante e andò verso il posto dove aveva
nascosto il vestito e una volta preso ritornò da Inuyasha che la
stava aspettando ancora sdraiato a terra.
Appena Kagome incontrò i suoi occhi si inginocchiò a
terra piangendo sul petto di Inuyasha con il vestito tra le mani.
“Scusami!...non volevo…era un ricordo caro…lo
so…però…se vuoi farmela pagare…ti
capisco…e se può farti sentire
meglio…fallo…”
“Adesso basta!”
Disse con tono comprensivo e pacato che sorprese così tanto
Kagome che lei sollevò di scatto il viso puntando gli occhi
meravigliati e colmi di lacrime nei suoi, cercando qualche risposta.
“Sì, è vero! Quel vestito è un ricordo
importante, ma…non importa più adesso! Ha…ha molto
più valore…la tua vita di un pezzo di stoffa!”
“Ma…”
“Basta! Ti prego lasciami riposare! Domani ti racconterò tutto!”
Così Kagome rincuorata dalle parole di Inuyasha, smise di
piangere e decise di lasciarlo in pace senza fargli più domande.
Lui le diede un ultimo sguardo, avvicinò la sua mano e con un
gesto le asciugò le lacrime.
Lei era imbarazzata: mai si sarebbe aspettata tanta gentilezza e comprensione.
“Posso…posso chiederti un favore?”
“Ma sì, certo!”
Kagome era pronta a soddisfare qualsiasi suo desiderio pur di farlo sentire meglio.
“Dormiresti vicino a me?”
Kagome era diventata rosso fuoco, non si aspettava una cosa del genere!
Però forse Inuyasha stava parlando in un momento di delirio, in
fondo aveva avuto la febbre alta.
“Va bene!”
Così lentamente, senza non poco imbarazzo, si sistemò
vicino a Inuyasha, facendo attenzione a non urtarlo.
Però…lui le cinse la vita con un braccio e la
portò a contatto con il suo petto ancora nudo. Kagome si
irrigidì come un pezzo di legno e più che rossa sembrava
lava; certo un contatto così ravvicinato e improvviso non se lo
aspettava.
‘Ma che gli è preso! Ma dico! Però…in
fondo…lo lascerò fare! Chissà che così si
senta meno solo! Anche io quando da piccola stavo molto male mi piaceva
che i miei genitori dormissero con me, mi faceva sentire al sicuro!
Chissà se anche per Inuyasha era così! Forse…in
questo modo si potrà ricordare della madre! Tanto non è
che mi succede qualcosa se rimango qui! E poi…quale ragazza ha
mai potuto avere una tale vicinanza con un principe! E oltre
tutto…neanche tanto brutto! Ma che vado a pensare! Di Inuyasha
poi! Credo…che se sapesse realmente quello che sta
facendo…si picchierebbe da solo! Beh, magari picchiarsi no,
però…ciò che sta facendo non lo avrebbe fatto
mai!”
Così, con questi pensieri in testa, Kagome cercò di
seguire l’esempio di Inuyasha che si era beatamente addormentato
stringendo, quasi possessivamente, Kagome in un abbraccio che a quanto
pare aveva turbato non poco l’animo della giovane.
Certo non fu facile con una vicinanza del genere, senza considerare che
Inuyasha non poteva definirsi un brutto ragazzo…ma impegnandosi
al massimo per reprimere qualsiasi pensiero, Kagome riuscì a
dormire almeno qualche ora prima che spuntasse l’alba del giorno
dopo.
N/A: Avete visto?!!!! Ce l’ho fatta a recuperare il file!!!!!!! E
meno male!!!!!!! Spero che il capitolo soddisfi le vostre
aspettative!!!!!! Io ce l’ho messa tutta!!!! Però adesso
devo dirvi una cosuccia: Venerdì parto per Parigi e starò
via una settimana!!!!!! Perciò visto che non ho un capitolo
ancora abbastanza decente da pubblicare, l’aggiornamento
subirà qualche giorno di ritardo!!!! Mi dispiace!!!!!!:-(
Però non dovrete far altro che aspettare le vacanze di
Pasqua………e allora lì mi rifarò un
po’ del tempo perduto!!!!!!!!
Ed ora………ringraziamenti:
taty88: Grazie di aver recensito come al solito!!!!^_^ che ne dici del
risveglio? Questa volta sono andata sul soft e ho evitato colpi di
scena troppo intensi!!
Mirokia: Mi avevi un po’ sottovalutato nel capitolo
precedente!!!! Non ti saresti aspettata un colpo di scena
così!!!!! Però questo capitolo è meno
cardiopatico!!! Spero che ti piaccia lo stesso!!!
michi88: Sono contenta che ti sia piaciuto il padre di Inuyasha e ti ringrazio per il tuo sforzo di leggere la mia storia!!!!
Sesshydil: Ho pensato che Tessaiga è in grado di uccidere 100
demoni con un colpo solo, quindi ho pensato che avrebbe potuto rompere
l’incantesimo creato appunto da un demone. Infatti Kagome non era
proprio morta, ma in una sorta di limbo tra la vita e la morte!!! Forse
avrei dovuto spiegarlo meglio nella storia, ma mi sembrava un po’
troppo pesante metterci tutte queste spiegazioni in
un’apparizione così breve del padre di Inuyasha!!!
Comunque grazie per l’osservazione, cercheò di essere
più precisa!!!! E grazie per i complimenti!!!!
kag89: Beh, direi che Inuyasha ha avuto ben poche reazioni!!!!
Però chissà cosa accadrà quando si sarà
ristabilizzato?!!! Grazie per continuare a leggere la mia storia!!!
yulinghan: Non ho parole!!!! Sul serio!!!! GRAZIEEEEE!!!!!!!! Ogni
volta che recensisci è un piacere leggere!!!! Forse un po’
troppi complimenti, ma grazie!!! E poi sono divertenti le tue
scenette!!! Però ti avviso che Naraku arriverà e
più arrabbiato che mai!!! Aspetta e lo vedrai!!! Non vedo
l’ora di sapere cosa ne pensi di questo capitolo!!!!
akitohayama4ever: Potrebbe essere un’idea quella del calcio il
orbita, ma orami è fatta!!! Sarà un possibile spunto per
un prossimo ‘incontro ravvicinato’!! Non so se mi spiego!!!!
Shirin: Inuyasha si sveglierà eccome!!! Abbi pazienza!!! La
suspance qui si è un po’ allentata, ma spero che ti sia
piaciuto!!
Athenachan: Inuyasha alla fine si è accorto che Kagome si
è svegliata, ma l’ho fatto svenire quasi subito!!! Spero
che ti sia piaciuto!!!
raska81: Grazie del complimento!!! Che te ne pare di questo capitolo? Meno colpi di scena, ma più intimo diciamo!!!
E infine grazie anche a tutti quelli che leggono e mi scuso se a
qualcuno non è piaciuta la mia storia o se non era quello che si
aspettava.
P.s. ho cancellato il file dove avevo
scritto dei mie problemi di computer perchè mi sembrava brutta
un'interruzione così brusca nella lettura. Ringrazio Mirokia,
Silvia, Byrba,
akitohayama4ever per i loro incoraggiamenti!!!!
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Capitolo 15 *** Riflessioni ***
15° capitolo
15° CAPITOLO
Riflessioni
“Kikio!!! Dove ti sei cacciata?!!”
Dentro al palazzo si sentivano le urla e gli imprechi del padrone, che
scocciato per non aver portato a termine il suo piano, si stava
sfogando con i suoi servi e soprattutto con Kikio.
“Eccomi!! Mi avete chiamata?”
Comparve Kikio sullo stipite della porta, calma e indifferente, come se
l’ira di Naraku non la toccasse minimamente. Infatti sapeva cosa
le avrebbe detto, ma non le interessavano i suoi discorsi…
“Ti sei divertita alla festa?”
Le chiese Naraku con tono calmo e pacato, quasi glaciale.
“…”
Lei non rispose, sapeva che era solo una provocazione.
“Perché…mi domandavo…dove ti eri cacciata con Inuyasha!!!!!!!!”
Questa volta esplose tutta la sua rabbia, senza che tuttavia il suo
viso cambiasse minimamente espressione: solo la sua voce risultò
alterata.
“…”
Ma anche questa volta Kikio fece scena muta.
“Non rispondi?!! Già sai a cosa mi riferisco! Mi domando
come sia stato possibile che Inuyasha mi abbia interrotto! Quella
sgualdrina non è morta e di sicuro Miyoga sarà a
conoscenza del modo per risvegliarla!!”
“Morirà!”
Disse Kikio interrompendo il flusso continuo di pensieri esternati da Naraku.
“Ma sì…certo…come se adesso fosse semplice!
Di sicuro Inuyasha d’ora in poi non la lascerà un solo
secondo e come se non bastasse nella sua memoria sono registrate tutte
le informazioni che le ho svelato prima di tentare di ucciderla!!
Certo…per ora sono nascoste nel suo inconscio…ma se i
suoi poteri le permettessero di recuperarli?!! Il mio piano sarebbe
stato perfetto se tu avessi tenuto a bada Inuyasha!!”
“Distraevo Inuyasha come mi avevi detto! Ma se non sei stato
abbastanza veloce e scaltro nell’uccidere la ragazza…non
è colpa mia!”
Kikio aveva usato con Naraku un tono freddo e sicuro. Voleva sbattergli
in faccia la realtà delle sue azioni e non aveva la ben che
minima paura delle conseguenze della sua sfacciataggine.
“Come ti permetti!!! Se lui l’ha salvata è colpa tua!!”
Disse Naraku sempre più arrabbiato.
“Hai ragione, ma mi è sfuggito. Non l’ho più
visto! Si era allontanato da me insospettito dell’assenza
prolungata della ragazza!”
“Lo sai bene che non mi importa se lo ami ancora, ma fa in modo
che questo non interferisca con il tuo compito! La tua vita, se
così si può chiamare, è mia!”
Lo aveva detto con disprezzo, quasi disdegnato dalla vicinanza della
donna, come se fosse un inutile oggetto per arrivare a realizzare i
suoi scopi.
“Ormai lo sai che non mi importa più nulla!”
Lo disse senza rassegnazione, quasi come se fosse un constatazione di fatto che non la coinvolgesse.
“Allora fai il tuo dovere!”
“Lo farò!”
“Bene! In qualche modo bisogna uccidere la ragazza o per lo meno
allontanarla da Inuyasha! La mia conquista del potere non può
avvenire con lei di mezzo! Con i suoi poteri potrebbe mandare tutto a
monte! Se riuscisse a svilupparli…nemmeno io forse sarei in
grado di contrastarla!”
“Qualcuno che ti fa paura!?”
Chiese ironicamente Kikio osservando il viso tirato e preoccupato del demone che le stava vicino.
“Ti sbagli…potrebbe essere un ostacolo…ma la
toglierò di mezzo prima possibile! E con o senza di te!”
Con queste parole si accostò a Kikio e dopo averla ghermita con
un braccio alla vita se la portò vicina…e con un gesto
possessivo l’avvicinò al suo viso. Dopo averla guardata
intensamente negli occhi con un gesto veloce e deciso la baciò.
Un bacio senza sentimento, passivo, che non suscitava nessuna emozione.
Kikio non mosse un muscolo e lasciò fare a Naraku ciò che
voleva. Sembrava che non le importasse niente di quello che ne faceva
di lei. Lui approfondì il bacio senza riceverne però una
risposta.
Poi la lasciò e fissandola negli occhi con uno sguardo gelido e
superiore la allontanò da lui in malo modo facendole perdere
l’equilibrio e lei inevitabilmente cadde a terra.
“Io ti possiedo e perciò vedi di non tradirmi!”
Con questa sicura considerazione se ne andò via e lasciò Kikio da sola.
‘Naraku tu mia hai uccisa! Ma non è per questo che ti
porto rancore e neanche dell’amore di Inuyasha mi importa
più nulla! Io ti odio per avermi riportata in vita!
Perché sebbene ho un corpo non riesco più a sentire
nessun dolore, nessun piacere e non provo più nessun sentimento,
se non l’indifferenza! Ti avevo chiesto di uccidermi per
dimenticare le mie sofferenze e tu lo hai fatto, del resto non ti
importava niente di me. Solo non dovevi riportarmi in vita! Non
è il fatto che sono legata a te, ma il fatto che non posso
più essere me stessa! Te la farò pagare!”
E con questo intento in mente anche Kikio si allontanò da quella
stanza, pronta ad obbedire a Naraku, fino a che i suoi intenti fossero
anche a suo vantaggio.
…………………………………………………………………………………………………………
Kagome si risvegliò quando l’alba stava per spuntare e
vide Inuyasha già sveglio che ancora la teneva saldamente a
sé. Aveva ripreso il suo aspetto normale e gli erano rispuntate
le orecchie da cane, gli artigli e i canini appuntiti. Kagome
ritrovandosi in quella strana posizione si imbarazzò
notevolmente e cercò di togliersi da lì, ma senza
successo: Inuyasha non la lasciava andare.
“Ma insomma mi vuoi lasciare?!”
Disse infine un po’ scocciata dallo strano comportamento di lui.
“No!”
Il suo tono era autoritario e imperioso: era tornato quello di sempre.
“Come sarebbe a dire no?!”
“Prima voglio raccontarti ciò che è successo e il
perché della mia trasformazione! E per essere sicuri che tu mi
stia ad ascoltare rimarrai qui!”
Aveva inventato una scusa bella e buona: in realtà non voleva
che se ne andasse…non voleva scoprire era tutto un sogno e che
lei era morta!
Si era talmente preoccupato che adesso voleva sentirla lì,
vicino a lui. E per non dirle niente che la facesse insospettire sulle
sue reali intenzioni inventò quella scusa; anche se in fondo
proprio scusa non era, perché già da sveglio si era
riproposto di raccontarle tutto e sapere se si ricordava chi era stato
il farabutto a ridurla così.
“Ma guarda che sei strano! Però va bene, sentiamo un po’ che sarebbe successo! Sono proprio curiosa!”
Kagome si rilassò e ascoltò tutto il racconto di Inuyasha, almeno quella parte che conosceva lui.
Si imbarazzarono un po’ quando lui le parlò della fonte e
del bacio necessario a risvegliarla, ma era deciso a non omettere
niente con la speranza che così potesse ricordarsi qualche cosa.
Parlò per diversi minuti con gli occhi di Kagome puntati su di
lui e le sue orecchie pronte a captare qualsiasi sua parola.
“Ho finito. Questo è quello che so. Tu non ricordi niente?”
Kagome era spaesata dal racconto di Inuyasha, lei non si ricordava
nulla. Si alzò e questa volta non trovò resistenza nel
ragazzo che ormai era stato rassicurato della sua completa guarigione.
Si mise seduta sull’erba e rimase a pensare alcuni istanti al racconto di Inuyasha.
“Mi dispiace, ma io non mi ricordo nulla! I miei ricordi arrivano
fino alla fine del ballo, quando mi sono allontanata per andare a
rifugiarmi in un posto un po’ isolato per riposarmi, poi
più niente! Adesso che ci penso…quello che sentivo era
solo freddo…e quello che vedevo solo buio…è stata
una sensazione orribile…quando mi sono svegliata pensavo che
fosse tutto un’illusione e non volevo aprire gli occhi. Sento che
dovrei ricordare qualcosa di importante, però non affiorano i
miei pensieri!”
“Ho capito! Non importa, non ti sforzare! Per il momento sei viva ed è questo che conta!”
“Inuyasha…io ti…ringrazio tanto per quello che hai
fatto. Pochi avrebbero messo a rischio la loro vita per cercare di
salvare la mia, e meno ancora lo avrebbe dovuto fare un principe come
te che ha sulle spalle il peso di un intero regno! Come potrei mai
sdebitarmi!”
Kagome aveva quasi le lacrime agli occhi dalla gratitudine che sinceramente provava per lui.
“Ma va! Io…ho solo fatto ciò che era giusto fare!
In fondo…anche tu hai messo in pericolo la tua vita per questo
regno!!”
Inuyasha non voleva niente da lei, solo che gli stesse vicino come aveva fatto da quando l’aveva conosciuta.
“Non dire stupidaggini!! Le cose sono diverse!! Io sono…solo una schiava, mentre tu…sei il principe!”
“Accidenti, non ti avrei mai sentita parlare così fino a poco tempo fa!”
Disse ironicamente Inuyasha.
“Ti prometto che da questo momento in poi farò tutto ciò che mi chiederai!! Tutto!!!”
“Non fare promesse idiote!! E poi non mi importa!! Posso
già avere tutto quello che voglio!! Sono un principe io!!”
“E allora cosa posso fare?”
“Niente! Rimani te stessa!”
“Ma…”
“Niente ma. Anche se vorrei che mi ascoltassi un po’di
più e ti cacciassi un po’meno nei guai…io ti
ringrazio di essermi stata vicina in questi giorni!”
“Beh, non so che dire…però ti prometto che da oggi in poi ti ascolterò di più!!”
“Promesso? Non è che poi fai di testa tua come al solito!?”
Inuyasha le diede un buffetto sulla fronte.
“No! L’esperienza è stata orribile…e poi non
voglio più mettere in pericolo il principe di un regno! Se tu
fossi morto chi avrebbe comandato altrettanto bene questi possedimenti?
Anche se a volte puoi sembrare stupito e cretino…in
realtà sei molto intelligente e giusto e sono cose che contano
per governare bene e farsi volere bene dal popolo!”
“Ma va…adesso che ci penso…non avendo dinastia
diretta…si farebbero avanti tutti i peggiori parenti che
conosco!! In questo caso se fosse stato Miroku al mio posto ti avrebbe
chiesto un figlio!!”
Inuyasha disse quelle parole per tirare su di morale Kagome, ma lei le prese un po’ troppo sul serio…
“Se…questo può migliorare la condizione del regno…allora…”
Era tutta rossa in faccia e faticava a tirare fuori le parole, ma era
decisa a sdebitarsi con Inuyasha per averle salvato la vita.
“Oh!!! Ma che dici!! La mia era solo una battuta!!
Però…non pensavo che per te fossi così
affascinante!!”
“Ma che dici!!! Non sei di certo affascinante!! E io non sono
caduta mica ai tuoi piedi!! Era solo un modo per…!!”
Inuyasha si alzò lentamente e si mise di fronte a Kagome
prendendole il mento tra due dita e guardandola degli occhi
intensamente.
“Mai! Non ti vendere mai così! Se ti ho salvata avevo i
miei buoni motivi! E poi non avrei mai permesso che la persona che mi
fa divertire di più al mondo morisse!! Vedi! Questo è
già qualcosa che fai per me: mi fai dimenticare i miei doveri di
principe quando sono con te!”
La voce di Inuyasha era calma e bassa, ma allo stesso tempo sicura e
questo, unito alle sue parole, lasciò di sasso Kagome che si era
persa nelle iridi ambrate di lui.
Non pensava che a Inuyasha facesse piacere la sua compagnia, nella
maggior parte delle volte litigavano e si beccavano in continuazione!
Però la fece sentire importante essergli così vicina,
poterlo distrarre dagli impegni di corte che al ballo aveva notato
essere faticosi e a volte stupidi.
Poi Inuyasha si allontanò da lei e alzandosi in piedi si diresse in un punto non ben precisato tra la boscaglia.
“Inuyasha! Dove vai?”
“Andiamo a palazzo! Di sicuro Sango e Miroku vorranno avere
notizie di te! E poi è il caso che ti faccia un bagno e ti
cambi! Sei quasi ritornata allo stato in cui ti ho trovata!”
“Ehi, non mi offendere!! E aspetta!! Il vestito di tua madre?”
“Lascialo lì! In fondo era solo un vecchio vestito! I ricordi più importanti sono nel mio cuore!”
E con questa perla di saggezza si diresse fuori dalla barriera seguito a ruota da Kagome.
N/A: Un capitolo di collera e
spiegazioni ci voleva!!! Spero che non vi siere annoiati!! La
situazione di Kikio si inizia a delineare, ma nei prossimi capitoli si
capirà meglio. Spero che vi sia piaciuta la discussione tra
Kagome e Inuyasha!! In effetti mi sembra di aver fatto Inuyasha un po'
troppo sdolcinato, ma considerando la situazione e la preoccupazione
che aveva per Kagome...direi che ci può stare; come Kagome
così accondiscendente.
Ringraziamenti:
Silvia: Grazie per i complimenti e spero che ti sia piaciuto questo capitolo!
athenachan: Appunto!! A Inuyasha non gli importava niente del
vestito!!! Era Kagome quella afflitta dalla perdita di un ricordo!!!
Infatti anche lei a perso i genitori e al contrario di Inuyasha ( come
si è visto negli altri capitoli ) è più legata ai
ricordi dei genitori di quanto non lo sia lui!! Quindi ricapitolando: A
Inuyasha non gliene importava più di tanto, mentre Kagome lo
riteneva importante!! Grazie dell'osservazione, spero di essere stata
più chiara!!! ^_^
taty88: Grazie per il commento e per i complimenti un po' esagerati!!!
Michi88: Il bacio forse
arriverà o forse no. Vedremo!!! Comunque grazie per i
complimenti e per il 'genio delle fanfiction' shhhono commossshhha!!!!
Byrba: Grazie per gli incoraggiamenti a non darla vinta al computer!!!
akitohayama4ever: Grazie per i complimenti!!! Vedrai che le idee
per la tua storia verranno, bisogna crederci!!! E poi anche io dei
momenti ho delle perdite di ispirazione!!!
rebby93: In effetti credo che sia necessario un capitolo tutto
zucchero!!! Ma vedremo un po' più avanti!!! Grazie del
suggerimento!!
Shirin: Grazie per commentare
così puntualmente i miei capitoli!!! La gita a Parigi è
stata bella, ma poteva essere migliore se fosse stata organizzata
meglio. Un consiglio: se ci vuoi andare ( e sono sicura che ti
piacerebbe) programmala bene!!!
raska81: Chissà come procederanno le cose?!!!
Apparentemente dovrebbero migliorare...ma la mia immaginazione
può sconvolgere tutto in poco tempo!!!!
sesshydil: Di niente!! Era una spiegazione dovuta!! Comunque
vedo che hai capito al volo che a Inuyasha non gliene importava nulla
del vestito!!! Sai qualcuno ci ha impiegato un po', eppure pensavo si
capisse!!!
Mirokia: Grazie per i
complimenti, sono contenta che ti sia piaciuto!!! Però questo
è un po' meno soft considerando la discussione tra Kikio e
Naraku!!! Spero che ti sia piaciuto lo stesso!!!
Kag89: Sono contenta che ti sia
piaciuto il capitolo e che la storia riesca a coinvolgerti!!! Uno dei
miei obbiettivi infatti è proprio questo!!!
Yuling: Mi ha fatto piacere
ricevere un commento dettagliato sulle caratteristiche della mia
fanfiction!!! E come sempre ti ringrazio per i commenti che lasci
puntualmente!!!
E naturalmente un ringraziamento anche ai lettori.
|
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Capitolo 16 *** Provocazioni ***
16° capitolo
16° CAPITOLO
Provocazione
Quando Kagome ritornò al palazzo insieme a Inuyasha, appena dopo
pochi passi Sango le saltò letteralmente addosso senza lasciarle
il tempo di dire o di fare qualcosa.
Miroku invece sgranò gli occhi perché…beh,
perché la sottoveste lasciava intravedere abbastanza e subito
infatti tentò di avvicinarsi alle due amiche ancora
abbracciate…ma Sango poco prima che Miroku raggiungesse la sua
meta (il fondoschiena di Kagome), si girò improvvisamente con
un’espressione indemoniata. Senza dargli il tempo di reagire gli
stampò su una guancia una bella cinquina!!
“Pensavi di fare il pervertito anche con Kagome?!!”
“E dai Sango!!! Non essere gelosa!!! Se vuoi posso riservare anche a te queste mie attenzioni!!!”
Ma più Miroku parlava e più alle spalle di Sango saliva un’aura infuocata e inquietante…
Fortunatamente intervenne Inuyasha a calmare gli animi, anche se in modo un po’ brusco.
“Adesso basta!! Io e Kagome siamo stanchi, non vi immaginate
neanche ciò che abbiamo passato là dentro!! Perciò
finitela con queste pagliacciate!!! Andiamo Kagome!!”
Aveva usato un tono imperioso e deciso, quasi scocciato della presenza
e della confusione creata dagli altri due ragazzi: era ancora provato
dall’esperienza vissuta e non aveva voglia di discutere con
nessuno.
“Emm…effettivamente sono un po’ stanca anche io e mi ci vorrebbe un bel bagno con una lunga dormita!”
“Ma si può sapere cos’è successo là dentro?”
Le chiese Sango perplessa dalle affermazioni di Inuyasha: lei credeva che fosse andato tutto come lo aveva spiegato Miyoga.
“Sango…ti prometto che ti dirò tutto…però adesso lasciami andare a riposare!”
“Ma certo Kagome, lo capisco!! Vai!! Solo…stai attenta
d’ora in poi! Mi hai fatto prendere un tale spavento!”
Gli occhi di Sango erano diventati lucidi ricordando in che condizioni versava Kagome quando l’avevano ritrovata.
“Sta tranquilla! E poi hai visto che ho la pellaccia dura, no?!”
Così Kagome abbracciò di nuovo Sango e, dopo aver
ringraziato sia lei che Miroku dell’aiuto e della loro amicizia,
si allontanò raggiungendo Inuyasha che ormai era quasi arrivato
all’entrata del suo palazzo.
Poi senza girarsi verso di lei, iniziò un discorso serio e importante.
“Kagome, forse non ti andrà a genio ciò che sto per
dirti…ma è necessario e non ammetterò repliche da
parte tua!”
‘Ma che cosa vuole dirmi? Mi mette un po’ di paura quando
usa quel tono imperioso e deciso! Forse…ha deciso che è
meglio che me ne vada? O forse mi vuole fare la ramanzina perché
non sono stata attenta? O…chissà che cosa! Solo una cosa
è certa: dal tono…temo non sarà piacevole!’
“Ti ascolto!”
“D’ora in poi dovrai essere la mia ombra! Perciò non
ti muoverai mai da sola senza di me, al più con Sango o
Miroku!”
“Cosa?!! E perché mai questa imposizione?”
“Per la tua incolumità. E poi di sicuro se ti
attaccheranno di nuovo preferiranno un momento in cui sei da sola,
perciò è bene che qualcuno ti copra le spalle! Tu hai dei
grandi poteri spirituali e se per caso dovessero finire in mani
sbagliate, ti obbligherebbero a azioni indicibili, forse anche contro
il mio regno; io questo non posso permetterlo!!! Sono il principe ed
è mio dovere difenderlo!!! E poi voglio vedere in faccia chi
è quel bastardo che ha avuto la pazza idea di sfidarmi!!”
E ripensando a cosa erano arrivate a fare nel suo palazzo persone poco
raccomandabili, la sua espressione in viso divenne contratta e gli
occhi si piegarono in due fessure.
“Guarda che hanno cercato di uccidermi e non di farmi attaccare
il tuo regno! E poi io non attaccherei mai nessuno!! Odio la
guerra!!”
“È vero, hanno tentato di ucciderti; ma proprio in
virtù dei tuoi poteri sei ancora viva e chi ci dice che adesso
non vogliano sfruttarli a proprio vantaggio! Anche se tu non vuoi fare
male neanche a una mosca, ti potrebbero costringere sotto incantesimo!
Perciò per mettere relativamente al sicuro il mio regno, questa
è una misura necessaria!”
Kagome alle ultime parole di Inuyasha si fermò sul posto e si rabbuiò.
Lui accorgendosi dell’assenza della ragazza al suo fianco si girò indietro andando a fissarla.
“Perché ti sei fermata? Andiamo!”
“Accidenti a te Inuyasha!!!!!!!!!! E io che pensavo chissà
cosa!! A te importa solo di sapere chi cerca di conquistare il tuo
regno!! Chi se ne frega di Kagome e di darle fiducia!! Credi che mi
faccia manovrare tanto facilmente da dei farabutti?!! Mi pare di aver
già resistito una volta ai loro piani e questo proprio in
virtù dei mei poteri che tu temi tanto!!”
“Beh, mi sembra il mio dovere pensare prima di tutto al mio paese
e tenerlo lontano da sporche mani! E poi chi ci garantisce che
resisterai sempre ai loro complotti?”
“E già di me non ti interessa poi molto! Vuoi solo usarmi
per sapere chi desidera così ardentemente il tuo trono!”
“Ma se ti ho detto che non devi andare in giro da sola anche per la tua sicurezza!!”
“E certo, perché se io morissi nessuno cercherebbe
più di farmi fuori e tu non avresti più la tua
vendetta!”
Inuyasha le si avvicinò e prendendola per un braccio la
strattonò verso il palazzo; ma lei con un movimento altrettanto
deciso si liberò dalla sua stretta.
“Lasciami!!”
“Adesso BASTA!!!!!!! Non ho voglia di discutere con te ora! E poi
se non mi sbaglio non eri tu quella che mi avrebbe sempre
obbedito?!!!!!”
Con queste parole zittì Kagome che non sapeva più cosa
replicare: era vero che aveva detto quelle cose, però non le
sembrava giusto privarla di ogni libertà.
‘Sono pur sempre una persona!! Un essere umano!!...e già,
però per lui sono anche una
serva…anzi…no…una schiava…’
Entrambi si diressero verso il palazzo e sempre in un silenzio fastidiosissimo salirono le scale fino alla camera di Inuyasha.
“Rimarrai con me! Almeno per il momento!”
E senza neanche guardarla in volto aprì la porta per poi richiuderla subito dopo che fu entrata anche lei.
‘Ecco! Di nuovo al punto di partenza! Di nuovo in camera con Inuyasha!’
‘Accidenti a te Kagome! Perché non vuoi capire che
è anche per il tuo bene!! Non mi fare quella faccia imbronciata
e offesa!!! È vero quello che ti ho detto, ma lo faccio anche
perché non voglio che passi di nuovo un’esperienza come
quella di ieri e perché…non voglio che la tua vita sia di
nuovo in pericolo!’
Però questi pensieri non furono mai pronunciati da nessuno dei
due e si chiusero in un silenzio che faceva un rumore nei loro cuori
maggiore che un colpo di cannone.
“Se vuoi andare a fare un bagno vai. Credo che abbiano già portato l’acqua calda nella vasca.”
“Sì, vado.”
Kagome si diresse verso il bagno comunicante con la camera di Inuyasha
e entrando vide che la vasca era già stata riempita
d’acqua e che su una sedia lì vicino c’era un
bellissimo vestito blu e poco più in là una camicia da
notte bianca molto pesante per le notti d’inverno.
Kagome si svestì e si immerse nell’acqua calda cercando di fare chiarezza nella sua mente.
‘Forse però ho esagerato! In fondo, come penso sempre,
Inuyasha è un ottimo principe e come tale è normale che
per lui venga prima di tutto il regno…anche se poteva usare
delle parole meno dure...e avere un’ atteggiamento meno impulsivo
e più controllato!!! Del resto, se è vero ciò che
mi ha raccontato, l’esperienza che ha avuto per salvarmi non
è stata molto piacevole…si è anche trasformato in
umano perdendo momentaneamente i suoi poteri pur di salvarmi!! In
effetti anche io ho un po’ di colpa...essermi cacciata in un
guaio tanto grosso!! Penso sia il caso di chiarire questa situazione
con lui. Non mi va che sia così arrabbiato con me e oltre tutto
l’ho fatto arrabbiare io dopo che mi ha aiutata!!!’
Così Kagome dopo un bel quarto d’ora immersa
nell’acqua si decise a lavarsi e poi a indossare la camicia da
notte per andare a dormire.
Varcata la soglia della porta del bagno, stava per parlare con
Inuyasha, quando quest’ultimo indifferente a lei si diresse a sua
volta verso la seconda vasca preparata nel bagno.
Kagome così desistette a parlare con lui e decise di rimandare la cosa a quando fosse uscito.
Inuyasha nel frattempo si era immerso a sua volta nell’acqua
diventata ormai tiepida e abbastanza velocemente si lavò.
‘Direi proprio che ho esagerato con Kagome, ma mi è venuto
d’istinto! Non è colpa sua se l’hanno presa di mira,
però certe cose le dovrebbe capire!!! Per il suo bene e per il
bene del mio regno è necessario che la controlli, anche se non
vorrei essere così invadente nei suoi confronti. È vero
che il mio regno per me è molto importante, ma ciò che le
ho imposto è soprattutto per lei. Ieri…non sono
riuscito a proteggerla…l’ho lasciata in balia di
chissà quale individuo…che l’ha quasi
uccisa…non è giusto che passi di nuovo
un’esperienza così!! E poi anche io…ho avuto
paura…in quel momento che l’ho vista a terra…ho
avuto veramente paura!!! Adesso basta, vedrò di parlarle.’
E con questi propositi, dopo essersi vestito per la notte, uscì
anche lui dal bagno. Vide Kagome che si asciugava i lunghi capelli con
il calore del camino seduta su una sedia e decise che non era il
momento adatto per intraprendere un discorso.
Però prese una sedia anche lui e si mise vicino al fuoco come Kagome per asciugarsi come lei i capelli argentati.
“Senti Inuyasha...posso chiederti una cosa?”
“Che vuoi?”
Il suo tono non era stato dei più gentili, ma gli era venuto
naturale dopo anni di esercizio del potere in cui non si poteva
permettere di sembrare debole.
“Ecco…posso…posso pettinarti i capelli?”
Inuyasha credeva che lo avesse di nuovo accusato come prima, invece rimase di stucco dalla sua richiesta e molto sorpreso.
“…ma…ma perché?”
“Beh…vorrei toccare i tuoi capelli tanto particolari! Ho
sempre aiutato le mie amiche di sventura al mercato degli schiavi a pettinarsi per quanto possibile, ma
erano normali capelli! I tuoi sono un'altra cosa!!! Posso?”
Glielo chiese con degli occhi così supplichevoli che lui non
seppe resistere e fingendo di essere scocciato le concesse il permesso.
Kagome in realtà gli aveva fatto quella richiesta non solo
perché era veramente interessata a sapere come erano al tatto i
suoi capelli, ma principalmente era la prima cosa che le era venuta in
mente per rompere il ghiaccio creatosi tra di loro.
Così andò a prendere una spazzola e ponendosi dietro la
seggiola dove era seduto lui, iniziò lentamente a spazzolargli i
capelli.
Si meravigliò quando sentì la loro consistenza morbida e
delicata, quasi come fossero fili di seta; pensava che fossero un
po’ meno morbidi considerando la sua natura di mezzo demone e
invece dovette ricredersi.
“Senti Kagome…mi dispiace per prima!”
“Sì, anche a me! Sono stata egoista e non ho pensato che a
me stessa, ignorando il tuo gesto che avrebbe potuto costarti la vita!
Per te sarebbe stato meglio se fossi morta così non avresti
avuto più il problema di proteggermi!”
“Ma che dici!! Non è mica colpa tua se ti hanno ridotta in
quel modo e poi ho voluto salvarti a tutti i costi! Non avrei permesso
che tu fossi morta!!!”
“Grazie!!! Sai, ci ho pensato…e credo che sia giusto che
tu voglia controllarmi…in fondo non sono conscia dei miei poteri
e effettivamente potrebbero diventare pericolosi per molte persone!!!
Solo vorrei che d’ora in poi tra di noi non ci fossero più
malintesi e, siccome dovrò essere la tua ombra, voglio che ci
diciamo chiaramente se c’è qualcosa che non va, per non
tenerci il muso come poco fa!!”
“Sì, hai ragione!!! Cercherò di essere sincero con te e di parlarti con più calma!!”
“Bene!”
“………senti un po’, alla fine la scommessa l’ho vinta io!”
Le chiese Inuyasha con un sorriso sornione sul viso.
“Quale scommessa?”
Kagome proprio non si ricordava nulla di quella cosa.
“Ma sì, quella su chi fosse il più migliore a ballare!”
Kagome fece un po’ di mente locale e dopo alcuni secondi ricevette l’illuminazione divina.
“Ahhhhh, quella!!! Ma chi ha detto che sei stato tu il più bravo?!!!”
“Nessuno, però il mio premio l’ho riscosso lo stesso!!!”
“Come?...Certo che sei uno stupido!!!”
Kagome ricordandosi che Inuyasha le aveva parlato del bacio necessario
a risvegliarla, arrossì tutta fino alla punta dei capelli e
cercò in tutti i modi di non incrociare lo sguardo di lui.
“Anche se la penitenza non è stata proprio come doveva essere!”
“Eddai!!! Falla finita!!!”
Ma Inuyasha si alzò in piedi di scatto e indicò a Kagome la sedia su cui era seduto prima.
“Adesso tocca a me!”
Disse con il pettine in mano che aveva sfilato dalle mani di lei.
Kagome si accomodò sulla sedia e Inuyasha iniziò
delicatamente a pettinarle i capelli.
“Vediamo cosa sai fare…almeno in questo…!”
“Che vorresti dire?”
“Che come penitenza non era un gran che!”
“Se ti riferisci al bacio…che ne sai tu?!!! Se hai detto tu stessa che non percepivi l’esterno!!!”
“Appunto, se non ho percepito niente significa che non era un gran che!”
“Ah, non era un gran che?!!!”
“Se fosse stato un bacio decente magari qualche cosa avrei percepito!!”
“Ho fatto!”
Le disse Inuyasha come per cambiare argomento. Kagome si alzò in piedi e si scostò dalla sedia.
“Bravo, almeno una spazzola la sai usare!!”
Ma non andò avanti nel suo discorso perché si
ritrovò spalle al muro con il corpo di Inuyasha che le impediva
di fuggire.
“Sei ancora convinta che non fosse un gran che il mio bacio?”
Kagome in un primo momento rimase spiazzata dall’improvviso
comportamento di Inuyasha, ma poi intuendo che fosse una provocazione
solo per farle rimangiare quello che aveva detto, accettò la
sfida.
“Sì!”
“Bene! Adesso sei sveglia e puoi giudicare attentamente; sempre che non sia troppo sconvolgente e piacevole perché
tu possa giudicarmi!”
Il suo viso si faceva sempre più vicino e il suo respiro sempre
più incessantemente veniva percepito da Kagome sulla sua pelle.
“Più che altro il mio timore è di rimanere delusa!”
Ancora una provocazione.
“Allora tieni gli occhi aperti e lascia che mi gusti la tua espressione di piacere!”
Un’altra.
“Direi piuttosto che sarà di disgusto!”
Ancora.
POI……………………………………………………………………………………………………..
N/A: Hola!!!!!!!!!!!!!!!!!
Direi un capitolo niente male!!!!!! Ho pensato che un po’ di
malizia e di sensualità fossero necessari!!!! E poi chi sa
potrebbe essere una svolta tra quei due!!!!! Per saperlo non vi rimane
che attendere il prossimo capitolo!!!!!!!
E come sempre i ringraziamenti:
michi88: Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e grazie
di avermi chiamato genio!!!!! Mi fa piacere che qualcuno della mia
età apprezzi ciò che scrivo!!!!^_^
akitohayama4ever: Come sempre lasci un gradito commento!!!! GRAZIE!!!!!!!!!
Silvia: Eeeeeeee!!!!!! Adesso non esageriamo, diciamo che mi sto
impegnando perchè non sia proprio una schifezza!!!!! Però
sono contenta che la consideri una storia molto bella!!!!!
taty88: E io che pensavo che fosse un po' banale e palloso il
loro discorso!!!! Si sa, per chi scrive qualcosa sembra sempre che
manchi quel non so che!!!!!! Quindi è piacevole scoprire che non
è poi venuto così orribile il mio lavoro!!!!
Shirin: Beh, ce da
dire che la vicinanza con Kagome sta facendo crescere Inuyasha che
nella storia ha dovuto sempre nascondere i suoi sentimenti per
governare il regno fin da piccolo!!!! Ti ringrazio dei commenti sempre
puintuali!!!!
sesshydil: Infatti ho voluto presentare Kikio come secondo me si
è sentita realmente quando nell'anime è stata riportata
in vita. Secondo me lei non è poi così cattiva come si
possa sembrare e anzi, il sua atteggiamento è solo un modo per
sfuggire al suo dolore interiore!!! Naraku invece l'ho proprio dipinto
come un'approfittatore e demone senza scrupoli!!!
pillo: Veramente mi ero quasi
scordata della scommessa e direi che la tua provvidenziale osservazione
mi è capitata a fagiolo e mi è servita da ispirazione per
questo capitolo che spero ti piaccia!!!!!! Grazie!!!!!
athenachan: Diciamo che Inuyasha è in fase di
crescita e nella mia fan fiction è un po' più maturo
rispetto a quello dell'anime. In fondo sin da piccolo per governare il
regno si è assunto grandi impegni e responsabilità!!!!
Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!!!!
raska81: Kikio è un personaggio che mi incuriosisce con
la sua particolare psiche e credo spunterà spesso nella
storia!!! Che ne dici dei due piccioncini da soli nella camera di
Inuyasha, che cosa accardà?
Yuling: Accident quanti
complimenti!!!!! Sto toccando il cielo con un dito!!!!! Però ti
ringrazio come sempre delle tue accurate osservazioni, sono molto
interessanti; sai io mentre scrivo non mi accorgo del mio stilie e
qualche volta rimango un po' insoddisfatta di quello che poi rileggo!!!
Ma penso che sia una normale paranoia di chi si impegna in qualcosa!!!
Mi raccomando se noti qualcosa che non ti piace fammelo sapere
subito!!!!
E come ultimi, ma primi, un ringraziamento a tutti i lettori!!!!!!!!
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Capitolo 17 *** Esitazioni ***
17° capitolo
17° CAPITOLO
Esitazioni
Erano così vicini che i loro respiri quasi si confondevano,
entrambi orgogliosi e apparentemente consapevoli di quello che avrebbe
fatto l’altro: Inuyasha pensava che Kagome l’avrebbe
fermato e Kagome era certa che lui si sarebbe fermato.
Per alcuni minuti rimasero fermi nelle loro posizioni guardandosi negli
occhi intensamente per carpire anche la più piccola esitazione o
incertezza negli occhi dell’altro. La tensione era alle stelle.
Poi Inuyasha con un veloce movimento si avvicinò alle labbra di
Kagome…………………………
……ma si fermò prima di baciarla.
Quel movimento veloce di Inuyasha l’aveva indotta a pensare che
lui non si sarebbe fermato, se non altro per dimostrarle la sua
superiorità, e a quel punto lei si era ritratta quanto
più possibile, nonostante il muro, e aveva chiuso gli occhi in
un evidente segno di panico. Al che Inuyasha notando la reazione della
ragazza aveva capito che il suo scopo era stato raggiunto e si
allontanò lentamente da lei, lasciandole il tempo di capire cosa
stesse succedendo.
“Ma guarda un po’!! Hai finalmente capito chi è superiore!!”
Kagome a quelle parole aprì gli occhi e si ritrovò ancora
appoggiata al muro senza però la presenza di Inuyasha che le
impediva di muoversi.
“Ma che stai dicendo?!”
Gli chiese facendo finta di niente.
“Vediamo un po’: hai chiuso gli occhi, hai cercato di
allontanarti da me e la tua espressione sembrava piuttosto impaurita.
Sì credo che bastino per capire che prima la tua era tutta una
finta!!”
Kagome si sentiva scoperta, colpita e affondata, senza
possibilità di replicare. Se non che le venne in mente qualcosa
di veramente valido da dire per controbattere all’evidente
ragione di Inuyasha.
“Beh…sai…diciamo che non mi andava più di
tanto di venire baciata per la prima volta da uno come te!! Credo che
il mio corpo abbia reagito indipendentemente dalla mia testa e intuendo
il disgusto che mi avrebbe provocato…”
“Se se!! Inventa scuse!! Ma vedi…temo che su un punto il tuo ragionamento faccia un po’ acqua!!”
“In che cosa, sentiamo?!!”
“Che tu ti ricordi o meno…il tuo primo bacio l’hai ricevuto comunque da me!!”
Kagome si azzittì immediatamente e capì dove voleva
arrivare il ragazzo vicino a lei: non le voleva dare nessuna
soddisfazione!!
“Beh…ma quello non conta!!”
Cercò di ribattere lei, anche se con voce incerta.
“Non sono molto d’accordo, ma adesso basta con queste
scaramucce!! Andiamo a dormire che sono piuttosto stanco.”
Inuyasha si avvicinò al suo letto e scostando le lenzuola si
stese per cercare di riprendere tutte le forze perse nello sforzo di
salvare Kagome.
Lei invece per un attimo rimase in piedi dove l’aveva lasciata
lui fissando attentamente tutti i movimenti del mezzo demone, poi si
scelse un angolo della camera e si sedette appoggiata al muro cercando
una posizione il più possibile comoda. Era ritornata al punto di
partenza.
Rimase lì per un po’ cercando di dormire, ma appena
riusciva ad appisolarsi iniziavano a dolerle tutte le articolazioni e
doveva inevitabilmente svegliarsi per cambiare posizione e cercare di
riassopirsi.
‘Lo sapevo che non si sarebbe mai abbassata a dormire nello
stesso letto con me!! Però se continua a essere così
ostinata si prenderà un qualche accidente a forza di dormire per
terra in questo periodo freddo dell’anno!! E va bene…mi
toccherà fare qualche cosa!! Certo che però è
testarda!! Un po’ come me…chissà che non la
rispetti così tanto proprio per questo?”
Con questi pensieri in mente Inuyasha si decise ad alzarsi dal letto e
facendo il meno rumore possibile raggiunse Kagome. Senza darle nessun
preavviso la raccolse da terra prendendola in braccio molto
delicatamente per cercare di non svegliarla, ma i suoi sforzi furono
inutili.
“Ahhhhhh!!!!! Chi è?!!!!”
Svegliata di soprassalto in piena notte senza neanche una candela che
rivelasse il volto della persona che l’aveva toccata, Kagome non
si era certo risparmiata le corde vocali.
“Stai zitta!! Sono Inuyasha! Hai intenzione di svegliare tutto il palazzo?”
“Inuyasha? Ma che stai facendo?”
Gli chiese cercando di toccare di nuovo terra e di allontanarsi da lui.
“Se continuerai a dormire a terra ti prenderai un malanno! Ho
cercato di non svegliarti per evitare proprio un tuo assordante
urlo!!”
“Non voglio dormire nel tuo stesso letto! E mettimi giù!”
“Non fare storie! Il mio è un ordine e non si discute! Che
pensi che potrei metterti le mani addosso? Mica sono Miroku! E poi non
mi permetterei mai!!”
La voce di Inuyasha era calma e decisa: voleva mettere bene in chiaro
che tipo di persona era e soprattutto la sua serietà.
“Ma sì, questo lo credo anche io…e, anche se lo
negherai, prima penso che non mi hai baciata proprio perché non
ti saresti mai approfittato di
me…però…non mi fraintendere...però…mi sento
strana e a disagio quando ho un contatto fisico troppo ravvicinato con
te! Credo…che inconsciamente abbia avuto molto paura quando non
so chi ha tentato di uccidermi, ma soprattutto mi ricordo bene quando
ero in quel maledetto mercato, esposta come merce, dove tutti
potevano…”
“Basta così!!”
Inuyasha depose Kagome a terra e si allontanò da lei di qualche passo.
“Forse sono io che sono un po’ paranoica…”
“No! Posso capire! Per questa notte ormai non posso più
fare niente, tutte le serve dormono ora! Però domani farò
portare due letti in questa camera così che ti possa sentire
meno in imbarazzo; e prendi pure tutto il mio letto stanotte, io
dormirò per terra!”
“No! Non è necessario che tu dorma per terra! Lo faccio io!”
“E ti pare che io te lo permetta?!”
“E va bene dormiremo insieme allora!”
“No! Lo hai detto tu che ti crea paura e non è giusto che ti senta male!”
“Però…devo riuscire a superare quei ricordi, non mi
devono condizionare! Io vorrei cercare di essere meno rigida, ma anche
al ballo mi sentivo a disagio, per quanto mi stavo divertendo! Sai
adesso che ci penso…non riuscirò mai ad avere un ragazzo
se ne ho così timore!”
“Ehi, tu non devi avere paura di nessuno! Sei forte e caparbia! Vedrai che riuscirai a levarti questo peso!”
“Appunto! Quindi stanotte proverò a dormire nel tuo stesso
letto e se mi dovessi sentire molto a disagio domani mattina faremo
come hai detto tu!”
“Hai cambiato idea così in feretta! Sei sicura?”
“Sì!”
“E va bene!”
Così Inuyasha aspettò che Kagome si infilasse sotto le
coperte e subito dopo anche lui fece la stessa cosa, rimanendo il
più possibile sul bordo del materasso.
“Senti Inuyasha, posso farti una domanda?”
“Sì.”
“Perché sei tanto disponibile e gentile con me? In fondo
sono solo la tua schiava e non mi meriterei neanche di dormire in un
letto tanto lussuoso e di avere vestiti tanto belli e…”
“L’hai detto: sei la mia serva!”
“E che risposta sarebbe?”
“Basta non ho voglia di discutere con te!”
“E invece sì! Voglio una risposta!”
“…”
“Allora?”
Gli chiese Kagome con insistenza scuotendolo con una mano sulla spalla.
“Uffa!!! Sei troppo noiosa!!”
E afferrando la sua mano l’avvicinò a se senza però esagerare troppo.
“Basta con le domande! Dormi adesso!”
Kagome si lamentò ancora per un po’ volendo a tutti i
costi una risposta più precisa alla sua domanda, ma
l’indifferenza di Inuyasha che faceva finta di dormire la fece
desistere. Un po’ delusa, alla fine si addormentò
beatamente nel lettone dalle lenzuola soffici e calde, finendo quasi
per ignorare la presenza di Inuyasha vicino a lei.
‘Finalmente dorme! Quanto deve aver sofferto in quel luogo di
– bestie - al mercato! Però ha ragione lei: deve superare
le paure che ha provato lì e cercare di parlare dei suoi
problemi, come ha fatto poco fa con me! Ma chissà poi
perché mi ha fatto quella domanda? È naturale che essendo
la mai schiava non la posso mandare in giro come una stracciona! La sua
condizione deve rispecchiare quella del principe! Che figura ci farei
se la mia schiava personale fosse mal messa? Di certo molti non
perderebbero l’occasione di dirmi che ho le pulci con una
così sempre dietro!!.........Ma chi voglio prendere in giro!! La
verità è che non la farei mai vestire di stracci, la
ritengo una persona degna di stima e fiducia!! Come potrei trattarla
così? Credo che…per me…sia diventata
come…come un’amica! In fondo con lei mi diverto e riesco a
non pensare ai miei problemi!! Quando dorme è serena e quasi
indifesa a differenza della sua apparente testardaggine quando cerca di
affrontarmi!E' l'unica, a parte Sango e Miroku, a cui lo lascio
fare!! Meglio che dormo adesso, se no va a finire che passo la
notte in bianco!’
N/A: Piaciuto? Spero di
sì! Nel prossimo capitolo si ripresenteranno diversi personaggi
che abbiamo già incontrato e che chissà cosa
combineranno?!! Diciamo che ci sarà una visita inaspettata!!!!
E adesso i ringraziamenti:
kag89: Ogni tanto sono cattiva
e mi piace lasciare tutti con il fiato sospeso!! Il bacio non
c'è stato...ma la cosa prima o poi chissà che non avvenga
moooooolto presto!!!
Silvia: Direi che più di qualcosa si sta muovendo e che
se anche non c'è stato il bacio, in questo capitolo si intuisce
che il rispetto e l'ammirazione di entrambi i protagonisti si sta
evolvendo!! In cosa però sarà il destino a deciderlo!!
Chissà che non fiscano di odiarsi?!! Vedremo!!!
sesshydil: In effetti Inuyasha è stato un po' brutale, ma
diciamo che lo ha fatto conoscendo la testardaggine della ragazza!!! Mi
dispiace che non c'è stato il bacio che volevi, ma spero che ti
sia piaciuto lo stesso il capitolo!!
akitohayama4ever: Ti ringrazio dei complimenti che mi fanno
sempre piacere e non mi viene mai la nausea!!! Non si sono baciati, ma
Inuyasha si è comunque in qualche modo fatto avanti! E anzi
secondo me quello che ha fatto ha maggior importanza di un bacio!!!
Certo un bacuio è sempre un bacio, ma chissà che a forza
di andarci vicino.............................
Pillo: Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto!! Ho voluto esternare le paure e gli scheletri
nel cassetto di Kagome!! Diciamo che è un capitolo più
psicologico!
gre: questa volta non è finita in un momento critico!!! Spero che ti sia piaciuto nonostante il mancato bacio!!!
Shirin: Direi che in questo
capitolo c'è più di una semplice comprensione e
chiarimento!!!! E il loro rapporto sta diventando veramente stretto!!!
Spero che ti abbia coinvolto anche senza il bacio tanto sospirato!!!
taty88: Niente bacio!!!! Kagome si è tirata indietro
all'ultimo, anche se Inuyasha non l'avrebbe comunque fatto!!!
Però è ora di una svolta che spiazzerà entrambi!!!
Mirokia: Non importa se non hai
commentato il capitolo precedente: le vacanze prima di tutto!!!!!!!!!
Lo so bene!!!!!^_^ In questo capitolo manca un po' di malizia e
sensualità, però è pieno di affetto e amicizia!!
Amicizia?!!! Beh, vedremo come andrà avanti!!! Grazie per il
complimento della descrizione dei capelli; quando avevo pensato a
questa scena mi ero preoccupata che non venisse bene e che risultasse
banale o inutile!!!! Sono contenta che ti sia piaciuta!!!
michi88: Spero che non ti abbia deluso il bacio mancato!!! Sono
curiosa di sapere cosa ne pensi di questo capitolo piuttosto
psicologico e giocato sulla sensibilità delluno e dell'altro?!!
raska81: Beh, non è detto che Kikio possa piacere a
tutti, anche nell'anime e nel manga si può odiare o compatire!
E' normale che a te non possa piacere!Mi ha fatto molto piacere che mi
abbia detto la tua idea sul suo personaggio!!! Che ne pensi del bacio
interrotto? Ti sembra noioso il capitolo?
athenachan: che cosa pensavi che succedesse? Che si baciassero? invece no!!! Dimmi se ti è piaciuto lo stesso questo capitolo!!!
Mew_Puddy: Sono contenta che ti
sia piaciuto il capitolo precedente!!! Però spero che non sei
rimasta delusa da questo!!! Ti è piaciuto?
Ed infine un ringraziamento a tutti i lettori in generale!!!!!!!
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Capitolo 18 *** Annuncio ***
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Mi scuso tantissimo, ma tra gli
impegni sempre più pressanti della scuola in vista dell'esame di
stato e l'area di progetto da presentare come tesina, non ho veramente
tempo per continuare la storia!
E in virtù dello stess preesame mi è scomparsa
l'ispirazione! E come se non bastasse ho letto fanfiction bellissime
che mi hanno fatto riflettere attentamente su quello che scrivevo!
Perciò mi prendo un attimo di pausa per concentrarmi sugli studi e per riguardare la mia storia!
Scusate ma sento che è necessario una pausa di riflessione
perchè quello che stavo scrivendo non mi soddisfava più e
se non piace a me difficilmente posso comunicarvi qualche emozione!
Mi scuso ancora, ma cercherò di riprendere al più presto a scrivere questa storia!
Ringrazio tutti quelli che l'hanno seguita e hanno commentato e a
solandia, che con la sua sincerità mi ha fatto capite quello che
già dentro di me pensavo da un po'! Grazie a tutti e a presto!
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