London in Love with five boys

di giugiu9605
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I’ll meet you there ***
Capitolo 2: *** My Love Is Like A Star ***
Capitolo 3: *** Hold Up ***
Capitolo 4: *** They don’t know about us ***
Capitolo 5: *** Good Time ***
Capitolo 6: *** Changes In My Life ***
Capitolo 7: *** Smile Please ***
Capitolo 8: *** And We Danced ***
Capitolo 9: *** Stand Up ***
Capitolo 10: *** Stay ***
Capitolo 11: *** Home ***
Capitolo 12: *** FU ***
Capitolo 13: *** Rather Be ***
Capitolo 14: *** Back To School Again ***



Capitolo 1
*** I’ll meet you there ***








You could be anywhere
I’ll meet you there
You could be anywhere
Open your eyes and see everything you can be
I’ll meet you there

Owl City – I'll meet you there

Sabato Mattina

Era una mattina come tutte le altre.

L'ultimo giorno che stavo in Italia, nella mia città, con la mia famiglia e con i miei amici.

Perché dopo andavo per 2 settimane in un college a Londra con una mia amica del Dopocresima, Monica.

L'avevo convinta...e sono contenta...

Volevo andare in Inghilterra sia per fare una vacanza...e sia per studiare...ma anche per incontrare delle persone...speciali.

A Londra...ci saranno ,nel mese di Luglio, i Giochi Olimpici...quindi ci saranno molti turisti. Sia perché ci saranno molti concerti in quel periodo. E costa andarci!

Per prenotare questa vacanza-studio pagai 305 € e la stessa cosa ha fatto Monica.

 

Uscì di casa. Mi vestì in fretta.

Mi misi una canotta colorata e dei jeans corti.

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Presi i miei occhiali, la borsa da passeggio, il mio cellulare e l'Mp3. Mi misi addosso gli occhiali, le cuffie alle orecchie e misi la prima canzone che mi capitò.

Partì Up all Night e arrivata a metà capì che era dei One Direction! Subito mi venne in mente il viso di Zayn...Poi il sorriso di Harry, la risata di Louis e infine Liam e Niall...

Erano loro i miei idoli. Sì loro erano gli idoli miei e della Monica.

Aprì la borsa e presi il cellulare. Cercai nella Galleria le Immagini dei One Direction...precisamente cercai le foto di Harry...del bellissimo Harry Styles...anzi del bellissimo Harold Edward Styles... chiamato più comunemente dai milioni di fan, Directioners e amici “Hazza”...

Guardai ,nel display del cellulare, il suo viso sorridente e i suoi occhi così brillanti che a contrasto con la luce del sole parevano. acqua...

Mentre i suoi occhi brillavano, i miei invece stavano per piangere. Divennero lucidi alla vista del suo volto...

Dopo un po' ritornai come prima.

Guardando il cellulare, non mi ero resa conto dove ero,così lo riposai nella borsa , mi guardai intorno capendo che ero vicino al semaforo rosso e che ,mentre io restavo ferma, le macchine ,intorno a me, scorrevano continuamente ricordandomi il video dei One DirectionI want”.

Devo ammettere che in questi giorni li ho sempre in testa.

Due settimane fa era uscito, nella mia città, il film di “Up All Night The Live Tourdi tutti i concerti che hanno fatto... e ad Aprile era uscito il libro... Il coraggio di sognare – Noi, gli One Direction”.

Ho tutte le loro canzoni nel mio Mp3... 19 canzoni indimenticabili...

 

Scattò il semaforo verde. Passai... mi fermai al piccolo parco vicino alla mia chiesa. Mi misi a sedere sua una panchina. Ripresi il cellulare. Chiami Monica.

-Pronto Monica? Sei pronta per domani? Sei entusiasta di partire? Io molto! :D Andremo a vedere forse un concerto dei Ragazzi?-avevo detto a Monica.

Lei mi rispose subito...

-Ehi, ciao Giulia! Si che sono pronta e contenta! :D Forse... dipende dai insegnanti...se lo avevano già programmato...si va naturalmente!- disse Monica eccitata.

 

Io continuai a parlare.

-Senti Monica, ci possiamo vedere oggi? Così possiamo comprare il film o libro... perché se noi li vedessimo a Londra... possiamo avere i loro autografi! :D E poi vorrei le loro firme nel libro o dentro alla copertina del film!-

-Si senz'altro! :D Allora ci possiamo vedere tra un ora davanti alla chiesa della zona Saione... o da un' altra parte, se ti va! :)-

-Va bene lì, vai! :D-

 

Sabato Pomeriggio

Dopo pranzo andai là, davanti alla chiesa ad aspettarla...mi rimisi le cuffie nelle orecchie e trovai in terra 2 biglietti gratis... di un concerto...dei... One Direction! Era stabilito... per... il concerto ci sarebbe stato tra tre giorni...il tour del Up All Night...

Pensai... “Se il 3 luglio invece di andare con il college...io e la Monica si scappasse dalla scuola... e si andasse a vederli... non è meglio? Ora sento anche lei se è d'accordo...non si dirà niente ai nostri genitori e insegnanti... la sera prima...e nemmeno ai nostri nuovi compagni!...”

 

Dopo dieci minuti era sbucata Monica...

Una ragazza...molto bella...con i capelli corti , neri...un viso bello...

Aveva addosso un maglietta rossa con le maniche corte, dei jeans lunghi. Aveva anche una collana con il ciondolo a forma di cuore.

Mi salutò con un sorriso.

Le dissi che avevo trovato 2 biglietti gratis per un concerto... dei One Direction...le dissi anche quando ci sarà il concerto.

Stava per svenire. Lei non ci credeva.

Le chiesi se era d'accordo di fare una fuga la sera prima ,senza avvisare nessuno, così il 3 luglio si guardava il concerto in santa pace. Monica accettò e mi disse che quando si farà dovremo mettere i cellulari a modalità volo o offline.

Sarà una buona idea!

Io e lei si camminò per via Vittorio Veneto...per poi arrivare al Corso Italia.

Innanzitutto ci fermammo al Spazio Morini Caffetteria, una specie di bar in piazza San. Jacopo, per prendere un Estatè e un succo di frutta.

Mentre entriamo nel bar, incontriamo Irene, una ragazza che conosce Monica, ma io la conosco solo grazie a Facebook. Una ragazza solare con lentiggini nelle guance. I suoi capelli si assomigliavano ai miei. Aveva addosso una maglietta a righe rosse e bianche, dei jeans e aveva una piccola borsa blu e grigia a tracolla con un fazzoletto che gli pendeva a lato.

La salutai. Lei ricambiò.

Non sapeva chi ero... ma se le dicevo subito il nome... forse avrebbe capito...

-Ehi, Irene! Non mi riconosci? Sono io, Giulia!-

-Ah! Sei te?!? Oddio! Oh... ora si che ci conosciamo faccia a faccia!-

Lei era ritornata ora dalla montagna vicino a San Remo. Si proprio vicino a San Remo... dove cinque mesi fa, il 17 febbraio, i One Direction vennero a cantare What Makes You Beautiful! La seconda volta che vennero in Italia...

Ci disse dove si stavano andando. Io le risposi che si andava alla Mondadori a comprare il secondo libro dei One Direction e poi si andava a comprare il DVD o una maglietta dal Vieri.

Irene ci chiese se poteva venire anche lei per farci compagnia. Noi accettammo.

E poi...tutti siamo andati in Liberia!

Invece di fare la solita camminata... dal Morini alla Mondadori siamo andati correndo!

Si arrivò in tempo. Un ora prima della chiusura. C'erano rimasti SOLO due libri dei One Direction... proprio per me e Monica...ma per l'Irene non c'era... menomale che lei l'aveva già comprato! :)

La negoziante ,con i capelli riccioli, prese due libri, li timbrò e li mise in due buste. Io le detti i soldi, sedici euro e novanta centesimi, anche Monica. La ragazza si salutò e ci disse buona giornata.

 

Sabato Sera

Andai a casa della Monica, che ero invitata da tanto tempo. Mi aprì il portone dell'ingresso il fratello di Monica, Nicola. Un ragazzo sui vent'anni. Moro e alto.

Mi disse benvenuta e mi accompagnò in cucina dove c'era sua madre, Anna, che cucinava.

La signora Anna mi disse che quella sera aveva cucinato delle frittelle con dei spinaci, e delle cose messicane.

Le dissi che io non avevo mai mangiato il cibo messicano. Lei mi disse che era una buona occasione per assaggiarlo.

-E poi se è fatto dalla mia mamma è più buono!- disse Monica all'improvviso.

Io mi girai dalla parte dove veniva la voce.

Monica si era cambiata la maglietta e al posto si era messa il sopra del pigiama dove ,in una parte, era bucato. Come a me. All'improvviso era sbucato il padre di Monica dalla camera da letto. Mi salutò e mi riconosceva che ero io. Andai in bagno con Monica a lavarci le mani.

-Lo sai perché mi mamma ha fatto il cibo messicano? Mi ha accontentata!-

-Bah non saprei... anche tu volevi provare come era?-dissi preoccupata e non capivo il senso della sua domanda...

Mi aveva detto che voleva sia provare il cibo, sia capire che cibo gli piaceva a Niall... Avevo capito...

Ma perché abbiamo in mente sempre i Ragazzi? E ogni cosa che facciamo o vediamo perché ci ricordano alle cinque carotine?

 

***

Finito di mangiare, io la Monica si andò in camera. La sua camera aveva due letti ed era disposto a castello. Divideva la sua camera con suo fratello, come farei io con la mia nonna. Vicino alla porta c'era una grande armadio bianco e finiva alla finestra. Dietro alla porta aveva messo, menomale, uno dei cinque poster enormi, Niall Horan! Invece io avevo messo dietro alla porta di camera mia il poster di Harry Styles.

Si accese il computer portatile. Si andò subito su Facebook sul mio account. Controllai le notifiche e le notifiche del gruppo...

(NOTA DELL'AUTRICE: SE VOLETE METTERE MI PIACE ALLA MIA PAGINA ECCO IL LINK → https://www.facebook.com/pages/%C5%81ive-hile-ere-oung/233038200133101?notif_t=page_new_likes )

misi delle #News e foto. Poi scrissi in bacheca del gruppo questa frase:

Buona sera ragazze! :3

Domani parto con la Monny per l'Inghilterra e si va in un college vicino a Londra!

Ritorniamo il 15 di Luglio! Però io forse non ci sarò perché riparto per Riccione con il prete... quindi lascio in incarico di mettere le foto , #News a -R dal primo di Luglio fino al quindici poi dal sedici di Luglio in poi alla Monny!

Ciao a tutte le Directioners! :3

-Giu

#P.s. chi parte come noi due domani o nei prossimi giorni, buon viaggio! :3

Lo pubblicai.

Chiusi la finestra di Facebook e ne aprì un altra.

Andai su Twitter sul mio profilo.

Guardai chi mi aveva scritto...

Trovai un messaggio di Harry che diceva,in inglese...

“Hi, baby! They day after tomorrow... would you like get out with me? I know you are in the college with Monica in Egham...so... you and your friend... came to concert of my group... One Direction on the three July...? Are you agreement? xx Harry.

Post script: this my number: **********

Bye bye baby *smak*

Call me tomorrow when you arrived in Airport of London! See you later! Kiss”

Stavo per svenire... divenni rossa... perché proprio a me?!? Menomale che d'ora in poi sapevo il suo numero!

Anche la Monica leggeva...nemmeno lei ci credeva...

Presi il cellulare e scrissi il suo numero... mentre lo scrivevo la mia mano tremava per l'emozione...che quasi sbagliavo a scrive...

Riguardai il messaggio... il profilo di Harry... si era il suo il profilo... non uno di quelli finti...

 

Uscì dal mio account di Twitter e ci entrò Monica.

Anche lei trovò un messaggio, simile a mio, ma questa volta scritto da Niall Horan!

Diceva quasi le stesse cose che ho letto nel mio messaggio.

C'era anche un numero. Il numero era **********. Anche lei lo appuntò sul cellulare. Nella schermata del suo cellulare c'era la foto sorridente di Niall con i capelli biondi e ritti.

Tutte e due non ci si credeva sia perché domani si partiva, e si andava in Inghilterra, sia perché Harry e Niall ci hanno chiesto di uscire e ci hanno dato i loro numeri...

Era un sogno... o era la realtà?

Io e Monica

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Capitolo 2
*** My Love Is Like A Star ***







 

My love's like a star,yeah

you can't always see me

But you know that I'm always there”

Demi Lovato – My Love Is Like A Star

 

Domenica Mattina

Mi ero appena svegliata alle quattro e mezza perché per arrivare all'Aeroporto di Roma ci voleva tre ore.

Avevo fatto colazione di fretta. Vestita velocemente. Andai subito al Pullman dove portava a Roma alla stazione della mia città. Entrai dentro e trovai subito Monica a sedere su uno dei sedili con le cuffie alle orecchie. Ma sfortunatamente dormiva. Andai accanto a lei... senza far rumore...

Io la capivo perché era stanca...

Per prima cosa: io e lei si era andati a letto a mezza notte per vedere il DVD di “Up All Night-The Live Tour” che si era comprato insieme il giorno prima. Era stato bellissimo, si ballava si imitavano i passi, si cantava, si urlava dall'emozione... di vedere i ragazzi...

Seconda cosa: non siamo abituati ad alzarci prestissimo e se poi si fanno le ore piccole è un altro disastro!

Si arrivò all'Aeroporto di Roma alle 8.

Menomale che tutte le persone, compresa io e Monica, che dobbiamo andare al college, avevamo già fatto il biglietto dell'aereo sennò dovevamo aspettare un'ora minima!

Il nostro aereo era il British Airways e partiva alle 9.

Ancora Monica non si era svegliata ma l'avevo portata io fino a una panchina dell'Aeroporto.

Si sveglio lì... non si rendeva conto dove era...mi guardò per 10 minuti e poi mi fece la domanda dove siamo. Le spiegai che si era all'Aeroporto ad aspettare l'aereo che partiva alle nove.

Mancava una mezz'oretta.

Le dissi che poteva dormire un altro po ma lei non voleva perché si sentiva già sveglia. In quella mezz'oretta mi disse che aveva sognato che lei baciava Niall e che poi aveva un bambino dopo un mese.

Io rimasi stupita del sogno e le feci la domanda che nome aveva il bambino. Mi disse che non se l'ho ricordava ma si ricordava solo che era da maschio ed era molto bello, il nome.

Quando il tempo della attesa fu finito, ci siamo diretti al nostro aereo.

Alla porta dell'aereo c'erano due persone: una hostess e uno stuart che guardavano i biglietti. La hostess guardò il mio e mi disse con l'accento londinese “Welcome!”. Invece alla Monica guardò il suo, lo stuart.

Il mio posto assegnato nel biglietto era il numero 22A e della Monica era quello 22B.

Cercammo i posti a sedere e li trovammo in fondo all'aereo;sistemammo la borsa e lo zaino il terra;ci allacciammo le cinture di sicurezza;guardammo il paesaggio dal oblò, bel tempo c'era in aeroporto. E dopo un bel po' partimmo!

Oddio che strana sensazione che avevo!

 

***

Arrivammo all'Aeroporto di Londra dopo due ore cioè alle 10.30, ora locale.

Io e Monica non ci si credeva! Si era già arrivati nel posto dei nostri sogni?

In quelle due ore ci siamo divertite.

1 davano gratis i biglietti di alcuni concerti tra cui quelli dei Ragazzi,

2 ho presentato a Monica, Benedetta, una ragazza di 13 anni, cugina della mia cognata.

Benedetta è una ragazza di carnagione scura, alta, con i capelli corti e neri, solare.

Ha la mamma italiana e il babbo iraniano.

Poi avevamo fatto le prime foto tra cui tra di noi, sia con la macchina fotografica che con il cellulare.

Dopo aver messo fuori un piede dall'aereo British Airways... urlavamo!

Tutte e due urlavamo così tanto che Benedetta ci guardava male. Le spiegai che non credevamo dove s'era!

Lei aveva capito subito.

Io avevo chiamato subito Harry. Rispose in un attimo.

Gli dissi. “ Hallo? Hi, Harry! How are you? I'm in Airport! Where are you? I'm with Monica and relative in-law, Benedetta.”

Lui disse. “Hi, Giulia! I'm fine thanks. I'm near Airport with Niall Horan! But... do you prefer to speak in Italian or in English? I' cant speak a little Italian”

Oddio... io non credevo di sentire la sua voce... e poi sentire che lui si trovava vicino all'Aeroporto con Niall... e poi mi chiedeva come vuol parlare con me... è un tipo super dolce!

Io gli dicevo che era meglio parlare in italiano, se ci riusciva.

Dall'altra parte del telefono sentivo anche la voce di Niall che urlava!

E urlava il nome di Monica... mha che strano!

Alla fine, dopo una quarantina di minuti, lo incontrai, anzi si incontrò Harry e Niall! Harry mi sorrideva e io divenni rossa. Era vestito per bene. Aveva addosso una camicia con i quadretti colorati, la mia preferita, e dei pantaloni corti di colore nocciola. Dai pantaloni sporgevano le mutande della marca Calvin Klein. Io stavo ferma a guardarle e fece anche Monica.

Tutte e due si stava per svenire. I nostri idoli davanti a noi?!?

Invece Niall era vestito con una felpa verde e una maglietta rossa. Pantaloni corti bluastri.

Niall provò a parlare in italiano ma diceva solo delle parole stropicciate, senza senso. Allora iniziava Harry a parlare.

-Ehi bellezze! Come è andato il viaggio in...in...A...Air...ehm dico...Aereo?

Siete pronte di visitare i posti d' Inghilterra? E poi venire al nostro concerto?!?-

-Tutto bene, Harry...si...si siamo molto pronte! Si anche quello!

Ma avevo deciso una cosa con Monica...-dissi a bassa voce per non farci sentire da altri-...di scappare domani sera verso le undici e mezzo...-stavo per finire la frase ma mi fermò Harry.

-Così potete venire a casa mia! È grande la casa... e Niall ci starà solo un giorno a casa mia e poi ritorna in Irlanda...a casa sua...ma non da solo...

Stavo dicendo? Ah! Vi aspetteremo, di nascosto, vicino a college con la macchina! Però viene anche Louis perché né io né Niall sappiamo guidare! (NOTA DELL'AUTRICE: lo so, Harry sa guidare la macchina!)

Poi vi aiuteremo a portare le valige!-

-Si va bene! Mi dispiace Harry e Niall ma ora dobbiamo andare! Ti faccio un messaggio domani sera!-

-Come vuoi...e tu, Niall...-rivolgendosi all'amico-prova a imparare a parlare l'italiano come faccio io!-

Mentre stavamo andando al nostro pullman, Harry all'improvviso mi prese la mia mano e la stringeva con la sua che era grande. Io mi stavo per sciogliermi sopra il suo corpo. Nemmeno un minuto mi dette un bacio sulla bocca. Un bacio passionale, caldo come un biscotto fumante appena tolto dal forno. Rimasi ferma per dei minuti avvolta in quella sensazione strana ma, per sfortuna, ci distaccammo pian piano. http://data.whicdn.com/images/3054605/tumblr_l3wvok9Hyt1qb3qnyo1_400_large.jpg

Chi guardava questa scena erano solo Niall e Monica, increduli. Invece Benedetta si era già avviata verso il pullman.

 

Domenica Pomeriggio

Ripensai a quel bacio che mi aveva dato Harry, mi ritoccai le mie labbra per la quinta volta. Non era possibile che un mito che da tanto tempo volevi conoscere dopo averci parlato e visto ti debba dare un bacio? Si l'avevo letto in uno dei giornalini che parlano dei One Direction che Harry, al primo incontro, dava un bacio o sulla guancia o sulla bocca. Sono stata fortunata che lui abbia scelto l'ultimo!

Poi questo fatto era successo verso le 10.30-11.00 cioè su per su all'incirca 6-7 ore fa! E se ci ripenso...

Come l'ho visto nei giornalini, foto di Facebook, Twitter o video di Youtube o del DVD “Up All Night-The Live Tour”, nella realtà mi sembrava più bello. Forse era così vicino a me o forse era illuminato dal sole?

Dopo aver ripensato a quel momento, Monica mi chiamava.

-Giulia! Ma che hai! Ti vedo pensierosa!-

-Ehm... niente... non ho niente...-

-Certo che hai fatto un grande colpo su Harry!-

-Chi?-

-E dai su non fare finta di non aver capito! Ho capito!! Lo stai pensando... e ripensi a quello che ti ha fatto!-

-Si... hai ragione...-

-Su forza che dobbiamo andare a fare il test per vedere a che punto siamo d'Inglese!-

-Ah! È vero! Mi ero già scordata!-

-Speriamo di essere nella stessa classe!-

-Si... speriamo!-

Noi due uscimmo dalla nostra camera, n°5 una delle prime del 3° piano del college, molto bella, due letti separati, un armadio floreale dove c'erano disegnati due fiori messicani, delle mensole color lilla, dei comodini color violaceo e un bagno con una vasca che funziona anche per l'idromassaggio con delle mattonelle fissate al muro di color blu-viola.

In due ore abbiamo sistemato la valigia, abbiamo tolto le cose più importanti (ma tanto l'abbiamo rimesse dentro per scappare dal college), ci siamo riposate e si rideva a cose stupide.

 

***

Domenica Sera

In serata si andò in camera di altre ragazze per conoscerle meglio.

C'era, in una camera, una ragazza bionda con una lunga treccia di nome Charlotte. Diceva, in inglese, di venire dalla Francia. Ha la madre inglese e il babbo francese. Aveva due anni in più di me. Cioè la stessa età di Harry...

Poi, nella sua camera, ci stava una ragazza giapponese, ma sembrava più spagnola dal modo di come vestiva e le robe che aveva in camera. Vestiti strani e anche le scarpe. Questa ragazza si chiamava Iryma. Solare, simpatica e felice.

Il numero della camera era il n°7.

Nella camera accanto alle due ragazze c'erano altre che dividevano la stanza.

Queste ultime si credevano saputelle. Si chiamavano Brions e Alexia, tutte e due venivano dalla Germania, alte, bionde con i capelli lunghi. Vestivano su per giù alla moda e si vantavano per questo. Se poi tu ci parlavi e sbagliavi una sola parola, ti squadravano malissimo. Di ogni persona parlavano male alle spalle e ridicevano tutto quello che facevi a tutti, quindi quando si sentivano arrivare nel college, io e Monica si troncava la conversazione.

Verso le 9.30 di sera si andò nel activites room per vedere la finale dei Europei di calcio. Lo scontro era tra l'Italia e la Spagna.

 

Prima che iniziasse la partita mi chiamò Niall (?) con l'accento irlandese:

-Ehm...hi...Giulia...sorry Giulia...ciao come stai? Tu...la stai per vedere the...ehm...partita? Io tifo per l'Italia! I love Italy!!! Ti voleva Harry...but now...lui è fuori...-e in sottofondo si sentiva cadere cose in terra come padelle, mestoli, borse... poi si sentivano risate a non finire.

-Ciao...Niall...io bene grazie. Si...sta' per iniziare! Oh grazie Niall come sei gentile! Ah... capisco... è strano che mi chiami tu...ma cosa succede la?-

In mente mia dicevo che erano Louis e Zayn che avevano fatto casino e stavano cercando qualcosa...

-Ehm...nothing...nothing...ci sono (ahahahah) Louis e Liam che stanno giocando con le pistole ad acqua...and...they...fall the bag, ...the ehm...pentole e piatti...poi è casa di Harry quindi...deve riparare o ricomprare i piatti..-

-Io pensavo che fossero stati Zayn e Louis a fare casino! E invece Zayn dov'è? Ah! Eh si! Deve ricomprarli! Eh mi dispiace! :(-

Salutai Niall e gli dissi che ci saremmo sentiti o ci saremmo visti domani sera.

Menomale che non mi avevano sentito le tedesche!

Alla fine del primo tempo, io e Monica ritornammo nelle nostre camere perché piangevamo. Il motivo era che l'Italia non aveva ancora fatto un goal, invece la Spagna ne aveva fatti due e ci dispiaceva molto.

In mezzo alla pausa tra il primo tempo e il secondo mi arrivò un messaggio da Harry con scritto:

-Hello Giulia! Scusa se ero fuori e non ti avevo chiamato prima! Non potevo! Poi stava per iniziare la partita! Mi dispiace per l'Italia, vorrei tanto abbracciarti e baciarti per consolarti, non aver paura.

Anche se stiamo un po' lontano tu a Egham e io a Holmes Chapel, io ci sarò sempre con te! Ti amo.

xx Harry-

Finito di leggere il messaggio, mi distesi sul letto e invece Monica si mise a sedere sulla sedia. Stavo piangendo. L'ultima frase che mi aveva scritto lui, mi stava facendo molto commuovere. Il cuscino del mio letto era diventato un po bagnato per colpa delle mie lacrime che non si fermavano mai. Scendevano lente ma erano tante.

Alla fine , non so come abbia fatto, mi addormentai. Monica mi coprì con la coperta del letto. Non mi ero nemmeno cambiata, il pigiama era ancora in valigia. E in valigia c'era anche il ben di Dio!

Io e Harry al primo incontro ( e primo bacio LOL) all'aereoporto.

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Capitolo 3
*** Hold Up ***







 

I wanna run, run, run away

In your getway car, make a getway”

Demi Lovato – Hold Up

 

Lunedì Mattina

Il giorno tanto atteso.

Quella mattina mi svegliai presto, verso le 6.30. Monica era già pronta da quando avevo aperto i miei occhi.

Mi resi conto che la sera prima non mi ero cambiata l'abito per il fatto del messaggio.

Guardai il paesaggio dalla finestra, non c'era ancora nessuno a quell'ora. Si sentiva in lontananza un aereo che volava. Si vedeva solo muovere le foglie degli alberi dal leggero vento. Si, il tempo non era bello. Guardai in alto verso il cielo. C'erano nuvole grigie e pesanti d'acqua quasi stava per piovere.

Uscimmo dalla camera, presi la chiave elettronica e ci dirigemmo verso alla sala da pranzo.

C'era una fila pazzesca anche alla mattina!

Ogni mattina si faceva il self-service (anche a pranzo e a cena) e c'erano: toast, croissant, cereali a piacere e due succhi diversi.

Ci sistemiamo al centro della sala da mensa, in un dei tavoli, con i nostri vassoi. Accanto a me c'era un ragazzo che mi guardava : io mi presentai. Lui fece lo stesso. Era simpatico questo qui. Si chiamava Juralй e veniva dal Portogallo. Un po più basso di me. Vestiva con una felpa grigia e dei jeans. Ogni volta che sorrideva, si vedeva nei suoi denti, un apparecchio fisso, colorato. Aveva iniziato la vacanza-studio una settimana prima di noi e ritornava nel suo paese lo stesso giorno nostro.

Invece a sinistra di Monica c'era una ragazza Russa. Timida. I suoi gesti li compiva delicatamente e pian pianino come se non volesse andare a scuola o non facesse altro.

Per conoscerla ci abbiamo messo trent'anni!

Tre volte a ripeterle “Hello, what you name?”

E lei niente! Stava li, continuava a mangiare come se nulla e niente fosse... alla fine, mentre si stava per alzare e stava per andare a posare il vassoio sporco, parlò. Disse, con un sol filo di voce, che quasi non sentiva, il suo nome.

Marmitt.

E ci voleva così tanto a dire il suo nome?!?!

Dopo questa odissea, passammo nel corridoio vicino alla porta d'ingresso del self-service per vedere le classi.

Io e Monica eravamo, per fortuna, in classe insieme!

Noi si era della compagnia Euro Master Studio-Bari. Nell'elenco c'erano nomi stranissimi, impronunciabili. Come tipo: Yiriiatizataratyii, Yiihrtzddfts. Le persone con questi nomi provenivano dalla Russia ed erano più che altro femmine e ad eccezione di due maschi.

Di italiani ce n'erano solo sei, tra cui io e Monica. Un maschio e tre femmine : Simona, Luca, Carla, Marika. Anche loro della nostra compagnia. Nell'elenco c'era anche un croato Kristya e due portoghesi : Juralй e Sistõl.

Il nome della classe era Camden e le lezioni iniziavano dalle 9.00 e finivano alle 12.30.

Mancava poco all'inizio delle lezioni cioè venti minuti.

Sempre io e Monica, ci sedemmo su uno scalino della scala dove portava alle classi.

C'erano due piani per classi. Nel primo piano partiva dal 1° livello al 2° livello e l'altro piano dal 3° livello al 4° livello. Nel silenzio più totale, dall'activities rooms, partì una musica rilassante dal pianoforte molto bella. Provai a pensare di chi fosse quella canzone...

Monica aveva capito che io riflettevo per il modo della faccia che avevo fatto e a un certo punto mi aveva detto: -Giulia! Ma non la riconosci? È di una cantante che in questi giorni, prima di partire per l'Inghilterra, si sentiva sempre con l'Irene! E dai su! Sforzati...-

-Non mi ricordo...scusa...in questi giorni ho la testa fra le nuvole!-

-Semmai possiamo andare dentro all'activities room a sentir meglio la musica! E poi... chi la suona? È così brava...non è così Giulia?-

-Come vuoi, tanto per me è uguale!-

Dopo un minuto si andò all'activities rooms, un passo dalle scale.

A suonarla era una cinese. Carina. Anche se era strano vedere una cinese con i capelli biondi, racchiusi in una crocchia... e poi con le lentiggini!

Aveva anche gli occhiali. Davanti al pianoforte si era riunita tanta gente di tutte le età, dagli STAFF, insegnati e studenti! Mentre suonava mica leggeva uno spartito davanti ai suoi occhi, no la musica se la ricordava a memoria! Una specie di piccola prodigio. Tutti stupiti, anche noi due.

Chiesi, in inglese, a una ragazza accanto a quella cinese, una ricciola con i capelli rossi, che musica stava suonando.

Lei gentilmente mi rispose che la canzone era di Demi Lovato e si chiamava Hold Up.

Dopo avermelo detto, capivo.

Era quella la canzone che mi diceva Monica?

Io non mi ricordavo...visto che erano passate tre settimane dall'ultima volta che l'ho sentita insieme con Monica e con Irene!

Quando la cinese finì, partì un applauso crescente dal corridoio fino ad arrivare all'activities room, dietro di lei. Quasi tutto il college del pianoterra rimbombava di applausi.

Sembrava in festa per qualche manifestazione o altro.

Le persone che erano nell'activities room, comprese io e Monica, uscirono per dirigersi nel corridoio e nelle scale per andare nelle classi prestabilite.

La nostra classe si trovava al secondo piano vicino all'inizio delle scale. Era molto grande,c'erano due finestre con due tende colorate.

A sinistra si trovava la scrivania e la lavagna bianca. Nei muri della classe c'erano appesi fogli con dei disegni o scritte in inglese.

Accanto alla lavagna c'erano tavolini di legno pieghevoli.

In mezzo alla stanza c'erano sedie di colore blu scuro o nere ed erano quasi allo stesso numero dei nuovi studenti.

Io mi sedetti in una delle sedie, fece anche Monica, e aspettai gli altri alunni e il professore. Dopo che tutti si erano seduti, passarono venti minuti.

A un certo punto si aprì la porta e entrò un signore di circa quarantanni, alto, con i capelli corti, mossi e biondicci.

Aveva in mano un computer nero e due steri piccoli. Posò quello che aveva in mano nella scrivania, si girò di scatto verso i ragazzi e disse un “Hello” e contemporaneamente fece un sorriso largo.

Dopo un po' lui ritornò nella scrivania per accendere il computer e per attaccare i due steri piccoli nei apposti spazi.

Prese dalla scrivania, dentro i cassetti dei fogli bianchi, li divise in quattro e poi li distribuì agli alunni. Con un segno di mano, indicò uno dei fogli strappati e disse di scrivere il nostro nome, così se qualcuno voleva parlare con te, leggeva il tuo nome e continuava la conversazione.

Dopo di che, il professore, prese anche lui un foglietto rimanente e ci scrisse il suo.

Sandy. Un bel nome. Forse il nome tradotto in italiano vorrebbe dire Domenico.

Finito di scrivere il mio nome, posai il foglio nel pavimento davanti ai miei piedi e fecero anche gli altri.

Da li in poi iniziò la lezione. Una lezione divertente con giochi e video.

Sia si imparava parole nuove, sia ci divertivamo a sia conosciamo a vicenda.

Qualche volta ci fermavano per cinque minuti per il relax e l'insegnante metteva una canzone o due dal computer.

Io intanto feci un messaggio a Harry: “Ciao Hazza! Allora per sta sera? A che ora venite per la fuga? Rispondi, Amore mio della mia vita! xx Giulia”

Dopo due minuti: “Ehi, Giulia mia! Viene dopo pranzo alle 13.00, Louis. Si travestirà dall'uomo delle pulizie. Forse non l'ho riconoscerai. Verrà la, di nascosto senza farvi vedere, per prendere le valigie, sia la tua, sia della tua amica, Monica.

Ah! Dimenticavo! Quando incontri un tipo che ti sembra strano, è lui. Louis ti farà l'occhiolino per dirti che è lui e che vuol avere la chiave di camera vostra. Vedrai una specie di furgone nero, è un suv. L'ho parcheggerà in un punto nascosto. xx Harry”

Risposi in fretta: “Me lo immagino Louis travestito! Ascolta Harry... ogni martedì, giovedì e domenica puoi ordinare la pizza dalle 9.00-10.00 al college! Dillo anche a Louis e Niall! Ma prima a biondino che lo so che va pazzo per la pizza! Il costo è di 5£ ma ci possiamo dividere i soldi, ognuno porta un pound! xx Giulia”

Arrivò subito un bip dal mio cellulare: “Okey, Amore. Senza altro! Louis ti porterà anche 3 pounds. La fuga è alle ore 22.30, vicino al college dove tu e Monica, alloggiate. xx Harry”

Finito il relax in classe, si continuò dove era rimasto prima il professore.

Passò un ora per la ricreazione. Mentre la facevo, andai con Monica in camera. Per entrare nel college si digitava un numero. Il numero segreto era: 6549. Per andare al nostro piano, il numero 3, non potevi andarci con l'ascensore ma ben si con le scale, che per Monica era molto faticoso andare dal piano terra al nostro piano e viceversa. Si entrò dentro alla nostra stanza. Si presero le valigie, si aprirono, si infilarono dentro le cose che si erano tolte la mattina precedente e poi si chiusero.

Ci riposammo per dieci minuti e dopo un po' di tempo ritornammo in classe per una nuova lezione e con un nuovo insegnante: Joe.

 

***

Lunedì Sera

Era sera. Avevamo già visitato Egham, vicino al nostro college. Era un paesino piccolo, con pochi negozi. C'era solo una specie di supermercato, Tesco. C'erano anche, vicino a questo, tre specie di bar: Costa, Subway e Caffè Nero.

Comprai qualcosa vicino a questi bar. Un negozio si chiamava Factory e pensai...che il nome mi fosse familiare... si! “Factory” assomiglia a “X Factor”! Ahaha che stupida!

Compari delle penne con i visi dei 1D! Costavano anche poco! In tutto spesi 99 penny! Le prese anche Monica che quando li vide urlò!

C'erano anche diari, tazze, braccialetti, collane, teli, biglietti, pupazzi, borse, timbri, felpe, portachiavi, magliette, astucci, gomme, cuscini, coperte, borsellini, sciarpe, cappelli, matite, porta custodie, mini bambole, disegni per torte e molto altro sui i One Direction! In mente mia urlavo ma non potevo farlo in pubblico sennò i clienti e i commessi pensavano che fossi pazza! Stetti con Monica, in quel negozio, un ora e mezza. Nel tempo che era rimasto si andò in un negozio a tutto un pound! Io comprai le bretelle, perché mi faceva ricordare Louis e invece Monica comprò gli occhiali da Clown perché le facevano ricordare Niall.

Erano gli stessi occhiali che si misero Niall e Zayn a un concerto per fare gli spiritosi.

Trovai anche, in questo negozio, la felpa simile a Zayn, ma di un colore diverso. Anzi, se non mi ricordavo male, lui si metteva una felpa o nera, verde o rossa. Dipendeva forse dai momenti.

La felpa che vidi era nera. La comprai subito! Trovai anche la bandiera Britannica e la bandiera Irlandese. Comprammo tutte e due le bandiere. Constavano poco, beh, il negozio era a 1 £, certo!

Fatto tutto questo, ritornammo in camera, al college.

Mi tolsi il giubbotto, gli oggetti comprati e lo zaino identico a Monica per poi andare a precipitarsi davanti alla porta del serf-service. Era presto, e c'erano poca gente. La porta non era aperta e indicava con un cartello “close”.

Quindi aspettammo un po'.

Intanto lessi il menù che si trovava a sinistra.

C'era scritto:

2th July xxxx.

First flat= pasta cool with a little tomato, cheese and mayonnaise.

Second flat= fish threaded, carrots, cucumber, French beans, meat with pineapple and cheese.

Dessert= fruit or sweet

Drink= water or tea”

Quando avevo letto “carrots” pensai subito a Tommo. Anzi, l'avevo visto prima di pranzo cioè sei ore fa.

Si, non l'avevo riconosciuto. Ed era bello averlo visto davanti a me. Mi ero emozionata. Poi che era vestito mi faceva ridere e con i baffi finti ancor di più!

Entrai dentro alla stanza del serf-service. C'era una ragazza dello Staff che distribuiva vassoi alla gente che veniva. Si chiamava Imogen. Aveva su per su venti anni e aveva i capelli biondi. A tutte le persone diceva “Good Dinner” e tutti al loro turno, dicevano “thanks”. Lo feci anch'io al mio.

Presi un dolce con le fragole, il pesce, le carote e la pasta fredda. Presi anche le posate e il pane.

La sala da mensa era quasi tutta riempita. In alcuni tavoli c'erano Russi, in altri i Tedeschi e in altri ancora i Cinesi. Solo in alcuni tavoli c'erano persone di tre paesi: Italia, Portogallo e Spagna.

Conobbi tre ragazze spagnole molto simpatiche: Critiana, Ambryna e Testy.

Si assomigliavano anche! Tutte e tre ricciole, una delle tre aveva gli occhiali e un'altra una passata rossa. Con loro si chiacchierava su quale sport facevi, se avevi un animale domestico, quale musica si ascoltava, dove volevi andare, chi volevi incontrare ecc...

Sia io e Monica, alle due domande quale musica si ascoltava e chi volevi incontrare rispondevamo: I One Direction!!

Tutte e tre areno stupite. Li conoscevano anche loro!Poi dissero che li conoscevano anche di persona! Dicevano anche che la loro piccola sorellastra, Nirya, li conosceva anche lei.

Dalla descrizione di queste, Nirya era una ragazza bionda, con occhi blu, alta 1.63 e molto simpatica.

Si scambiammo i numeri di cellulare per risentirsi il giorno dopo e per trovarci a pranzo.

Ma loro non sapevano, e nessuno del college, che sia io e sia Monica, si scappava con i propri miti.

Noi si fece finta che ci saremmo rivisti alla sala dal mensa.

Verso le nove ci dirigemmo in camera per truccarsi. Avevo i trucchi nello zaino (?). Tirai fuori il fondotinta, lucida labbra, matita blu e il mascara. Il mascara me lo mise Monica perché io ero imbranata. Dopo di me, truccai Monica ma con un'altra matita, quella con il color rosso.

Eravamo prefette. Finito di fare questo, controllai Twitter sul il cellulare per vedere cosa avevano scritto i Ragazzi.

Sul profilo “One Direction” c'era un tweet: “Tomorrow, at Hyde Park, there is a last show. Time at 21.30. See you tomorrow fans! 1D HQ xxxx

Lo ritwittai. Per ricordarmelo.

Appena avevo finito di vedere Twitter, presi la mia borsa, ci rimisi i trucchi, la richiusi e me la misi in spalla.

Monica prese anche lei il suo zaino, prese anche la chiave elettronica per chiudere per sempre la nostra camera. Chissà come saranno le camere della casa di Harry a Holmes Chapel!

Prima di chiamare Harry o Niall al cellulare, quindi di scappare, dovevamo andare nel corridoio vicino all'activities room per prendere la pizza, l'ultima cosa che mancava.

Andammo pian pianino per non dar occhio che si scappava. Tranquille. Ma, al contrario, il mio cuore e il mio cervello erano agitati.

C'erano pochi che aspettavano la pizza, perché se una pizza la mangiavano due persone, costava troppo. Invece se la mangiano in cinque cambiava!

Dopo un po arrivò il fattorino con tre o quattro cartoni contenenti la pizza. Io ero al primo posto con Monica. Gli detti £ 5.

Lui mi ringraziò. Tocco il turno delle altre persone.

Noi uscimmo dal corridoio, si avviammo verso il dentro del college per andare a vedere se era arrivato il suv nero.

Ancora non era arrivato. Allora chiamai Harry. Ma mentre chiamavo, sentimmo di lontananza un mezzo che si avvicinava, quindi staccai la chiamata. Si, era arrivato. Si fermò di colpo.

Da dietro, qualcuno apriva la portiera. Era Harry. Quando mi vide sorrideva.

-Benvenuta Principessa!-

Si stava avvicinando a me per darmi un bacio, ma fu fermato dalla voce, improvvisa di Louis.

-Ehi! Piccioncini! Su fate salire anche Monica!-

Quando Harry udì questo, divenne tutto in un colpo timido e gli divennero anche le guance rosse.

Io ero salita.

Fece anche Monica e si sedette accanto a Niall, che la guardava.

Monica, dall'entusiasmo, lo abbracciò e iniziò a piangere.

Lui, con tenerezza, le accarezzò il capo e le disse :-Monica non piangere, lo so, sembra un sogno ma è la realtà. Ti amo piccola mia.-

-Niall... sono troppo emozionata...ma...che fai?-

Niall le aveva preso la sua mano e la stava baciando. Poi passò al collo e infine arrivò alla bocca. Quando si baciavano si guardavano ne i occhi e tutti e due arrossivano. http://images5.fanpop.com/image/photos/29000000/Happy-Valentine-s-Day-Favourite-Arwen-Kiss-Tumblr-Winner-arthur-and-gwen-29058969-500-282.gif

Intanto io avevo messo il cartone ,contenente la pizza, in uno dei sedili davanti a Louis.

Per salutarlo gli detti due baci sulle guance.

Mi misi a sedere accanto a Harry.

-Lo sai che mi sei mancata?- e intanto mi guardava.

-Ah...anche te!-non sapevo che digli.

Lui mise una sua mano sulla mia spalla.

Dal suo respiro, sembrava che non sapeva cosa fare e dire a me. Il mio cuore batteva forte perché solo al pensiero che lui si trovava accanto a me...mi sentivo importate.

Sarò la sua ragazza? E cosa diranno tutti, le fans, le Directioners, i suoi parenti, i/le suoi/sue amici/amiche? Mi criticheranno? Come faremo a non farci scoprire o non farci vedere dai paparazzi? Forse lo penserà anche Monica... della stessa cosa...

-Ehi cucciola mia...ehm...allora...che hai fatto oggi al college?- un delle tante domande banali.

-Beh, sono andata a scuola, ho conosciuto persone nuove e sono andata a Egham vicino al college con Monica...-

Passava il tempo e intanto lui mi conosceva. Forse anche Monica con Niall ma questo non lo saprò perché io e Harry ci trovavamo davanti a loro con i sedili.

Dopo ci fermammo in un bar in autostrada. Erano le 23.00 quando ci fermammo.

A quell'ora non c'era nessuno. Mangiammo la pizza ordinata al college a andammo dentro quel bar per prendere qualcosa da bere.

Niall aveva preso due bottiglie di birra, caso strano, Harry aveva preso tre bottiglie di birra, Louis invece prese la Pepsi. Io e Monica non si comprò niente.

-Ehi Giulia! Perché non compri qualcosa?- mi incitò Louis.

-Dai...semmai assaggia la mia birra! È davvero buona, e se ti piace ti do una delle tre bottiglie!- mi disse Harry in fase di ubriacamento.

Mi fidai di lui. Dopo tutto, che cosa altro c'era da perdere?

Mi ubriacai. Non l'avevo mai fatto fino ad ora. Era la prima volta che bevevo la birra.

L'unico che restò fuori dall'ubriacamento era Louis. Forse perché doveva guidare o perché non voleva delle multe dalle autovelox?

Anche Monica entrò dentro il circolo dell'alcool e né io né lei si uscì più.

Per rientrare dentro il furgone, ci era voluto un ora.

Entrai tutti dentro, si iniziò a cantare a squarciagola. Cantammo una canzone inventata lì per lì con parole inglesi e italiane.

Dopo un ora, mi affondai nel sonno, smisi di cantare all'improvviso.

Da lì in poi...non capivo che cosa succedeva.

Io uBrIaCaAaAaA (non sono una BM, non credete che lo sono con questa scritta!)

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Capitolo 4
*** They don’t know about us ***







 

They don’t know about the things we do
They don’t know about the I love you’s
But I bet you if they only knew
They will just be jealous of us
They don’t know about the up all night’s
They don’t know a thing of my life?”
One Direction – They don’t know about us.

 

Martedì Mattina

Tre baci mi svegliarono. Senza di quelli non mi svegliavo. Aprì pian pianino gli occhi e mi ritrovai Harry davanti che mi stava dando l'ultimo bacio sulla fronte. Era a torso nudo con solo i boxer della marca Calvin Klein. http://24.media.tumblr.com/tumblr_mbg5tnJDsp1rnr3h7o1_500.jpg

Giulia! Rifletti...non eccitarti! Non farti prendere da questa bellezza! Ma invece di ascoltare il mio cervello, ascoltai il mio cuore.

Gli detti un bacio sulla bocca. Invece di fermarsi...lui continuò. Da un semplice bacio... si trasformò in qualcosa di più.

Lui mi morse il mio labbro inferiore senza farmi male. La mia lingua si intrecciò con la sua e poi non capì più nulla.

A un certo punto lui si fermò.

-Ti piace...questo risveglio? Se non mi rispondi, lo affermi!-

Quando mi parlò mi guardava con un piccolo sorriso e con gli occhi verdi brillanti.

Io stetti ferma, immobile. Non sapevo cosa digli. Non avevo mai pomiciato fin ora.

Lo riguardai. I suoi riccioli erano così belli anzi stupendi come di un angelo.

No lui era l'angelo. Il mio.

Harry scese dal letto, un letto grandissimo, matrimoniale. Anche la stanza era grandissima.

C'era un grande comò davanti ai piedi del letto e un grande comodino accanto al letto.

C'era appoggiata un sveglia digitale.

Cazzo! Erano le 11.00! Così tanto ho dormito?!?

Lui si infilò i jeans e si mise anche una maglietta bianca con il collo a V.

Quando si vestiva io lo guardavo con i miei occhi che mi brillavano.

Mi resi conto dopo, che lui era uscito dalla camera, che...ero nuda!!! Solo con le mutande...

Mi coprì con il lenzuolo...ero terrorizzata...al solo pensiero che l'avevo fatto... mi faceva venire il mal di stomaco.

A un certo punto, dalla camera, sbucò pian pianino Monica. Era sveglia e ben vestita.

Lei mi guardò male.

-Ehm...scusa...non volevo disturbarti... Giulia...cioè in quelle condizioni!-

-Cosa ho fatto di male?! Scusa... non mi ricordo niente... di quello che ho fatto ieri sera... visto che avevo bevuto...-

Monica mi spiegò, che dopo aver dormito, mi risvegliai e quando ero in casa... di Harry... ero ubriaca fradicia... mi spogliai tutta...e anche Harry...andai in camera mia e di lui...e... IL RESTO È STORIA.

Quando finì di dirmelo avevo i miei occhi sbarrati!! Stavo per svenire.

-E... Louis?

-Louis... ehm...era andato a dormire su uno dei due divani...-

-No in questo momento...dico dov'è?-

-Ahhh...È giù con gli altri! Su vestiti! Ti aspettiamo per fare colazione colazione!-

La salutai e le dissi che venivo più tardi.

Trovai qualcosa da mettermi...stavo cercando la mia valigia...era dentro il bagno...mah...

Frugai dentro...per cercare un vestito.

Per prima cosa presi un reggiseno e una canottiera perché quel giorno faceva freddo.

Anzi che giorno era? Il 3 Luglio. Giorno da ricordare.

Mi stavo per infilare il reggiseno...ma qualcuno mi stava toccando i miei fianchi e mi baciava il collo.

-Ehi, sei tu?-

-Si hai indovinato, piccola mia.-

Quando disse “piccola”mi trovavo in un altro mondo. Come se il tempo si fermò per dei minuti per focalizzare quella scena stupenda.

Lui continuò a parlare.

-Mi piacciono tanto i tuoi seni. È quelli che desideravo.-

-Ehi! Chi ti ha dato il permesso di vederli?!?-

-Sono meglio questi, che di altre!-

-Ehi smetti! Pervertito!-

Gli detti una manata sulla guancia sinistra.

-Piccola..ma...mi hai fatto male!-

-Dici sul serio...? Scusa...-

-Ahahaha...no! Scherzo! Non mi sono fatto niente!-

Iniziai a ridere anch'io. Più ridevo e lui rideva. Per poco non si smetteva.

-Mi piace il modo come sorridi e ridi.-

-Ti piace solo quello, di me?-

-No... anche altre piccole cose, Amore!-

-Di tu, mi piace tutto!-

-Anche... il mio amico?-

-Ehm...non so non lo conosco...-

-Allora ti sei sbagliata!! Quasi tutto, allora vuoi dire?!-

-Si...-

-Ma dai...si che lo conosci!! Lo hai conosciuto sta notte! E io invece ho conosciuto la tua amica...-

Quando finì la frase...lo guardai da ebete.

-Ecco...perché mi sento diversa... più grande...-

-Tu sei la mai donna-

Gli disse che dovevo vestirmi e il vestito era una sorpresa.

Senza fare storie, lui si avviò verso la porta della camera per andare giù in cucina e in sala.

Ma mentre usciva, si girò verso di me,

si spostò di ciuffo a sinistra e mi disse: -Ehi, ti aspetto sotto, baby.-

Mi misi una gonna larga con la Union Jack, un top bianco con i brillantini rossi e blu e un giubbottino bianco con i colori rossi e blu sulle maniche e sul colletto.

Mi truccai un po', mi misi sia la matita rossa sia quella blu e un leggero rossetto rosso carne con sfumature fucsia.

Mi misi anche le scarpe abbinate al vestito. Simili. Mi feci una crocchia con un po' di capelli fuori vicino all'orecchio sinistro.

http://cdn4.chicisimo.com/thumbs/files/2012/06/new-look-white-underground-shirt-blouses~look-main.jpg

Ero pronta. Non mi ero mai vestita così, raramente alle feste.

Chiusi la porta di camera. C'era inciso in un legno, in alto, “Camera di Harry”. Sotto c'era un foglio appiccicato con lo shock “e Giulia. Ahhahaha :D Louis x

Risi. Che simpatico Tommo!

Scesi dalle scale. Si trovavano a destra della parete. Davanti a me vidi a sinistra una cucina a muro bianca con delle sfumature blu. Davanti alla cucina c'era un tavolo rotondo grande. Era già apparecchiato. Accanto vidi un salotto con due divani, anche essi bianchi, una TV piatta a un tavolino.

L'entrata della casa di Harry si trovava in mezzo tra la cucina e la sala.

Tutti quanti erano seduti sui divani.

Harry scherzava con Louis mentre Niall e Monica parlavano abbracciati.

Quando io feci l'ultimo scalino e stavo per parlare, Louis si girò e mi guardò.

Dallo sguardo a un “ohhh”. Allora tutti mi guardavano. Tutti stupiti. Harry mi guardava più intenso rispetto agli altri. Come della serie: “tu sei mia preda e non hai più scampo”.

A un tratto divenni tutta rossa. Ero imbarazzata. Non mi ero mai sentita così importante.

Mi dissi in mente:“Ma veramente sono così bella? Forse c' è uno sbaglio...”

Harry capì, dal mio sguardo, cosa stavo pensando. Mi leggeva nella mente.

-Non c'è nessuno sbaglio...amore...è la verità. Sei bellissima!-

Divenni ancora più rossa. Non mi sono mai emozionata così tanto.

Lui si alzò dal divano, si dirigeva verso me. Mi prese la mano destra e mi disse:

-Dato che noi due ci siamo svegliati alle 11.00, noi due si fa la colazione/pranzo! Niall, Monica e Louis mangeranno normale...-

-Oh...che bella idea...-

-Ti ho preparato the eggs and the bacon per mangiare! È una nostra specialità...-

-Cercherò di cucinare una volta un piatto tipico italiano tra cui...-

Mi interrompo Niall...

-La Pasta! La Pizza!- disse con entusiasmo e fece un grande sorriso.

A un cero punto si aprì la porta d'ingresso. Era la mamma di Harry, Anne e la sorella Gemma.

-Hello and good morning my baby...-Smise di parlare perché aveva visto ospiti.

-Good morning...ehm...mum...ti...ti...presento Giulia... and her friend Monica...-

-Only fans? Or others?-

Intervenni io. -No, lady Anne. We are a Directioners...-

-Ah... I understand!-

Harry si avvicinò alla sua mamma...e le disse qualcosa nell'orecchio destro. Quando lo diceva, diventava rosso. Anne aveva capito qualcosa... un segreto che io non saprò mai.

Mi presentai alla sua sorella.

Le strinsi la mano. Lei mi sorrise.

-Welcome to this family!- Mi abbracciò.

Io mi sentivo bene. Essere stata accolta dalla sua famiglia, mi sollevava.

Gemma prese un fogliettino dalla sua borsa nera e scrisse qualcosa. Lo dette a me.

-So, this is my telephone's number. If you have got problem, you call me! I go to Clara's house, Harry. See you this night!-

-Okey, sorella!-

Prima di uscire salutò tutti con un segno di mano.

Anne restò un po' in casa e poi anche lei uscì. Non disse dove andava, ma l'avremo vista la mattina seguente.

Dopo, ci siamo sistemati a tavola.

Io con i occhi sorridevo mentre mangiavo perché lo stavo osservando. E anche lui mi guardava.

A un certo punto, Harry lasciò la posata che aveva in mano sinistra, e mi prese pian pianino la mia.

Me la accarezzava con tanta delicatezza.

Io mi bloccai in quel momento. Smisi di mangiare.

Avevo le farfalle in pancia invece del cibo. Divenni rossa per la terza o quarta volta.

Lui si alzò dalla seggiola e si precipitò sul divano e mi faceva cenno di venire.

Niall e Monica erano saliti al piano di sopra non so a cosa fare.

Forse...quello.

Louis aveva fatto la faccia delusa perché era forever alone. Allora, per rovinare un po' l'atmosfera, chiamò Eleanor, Liam e Zayn.

 

***

Martedì Sera

Di pomeriggio siamo andati al parco vicino a casa di Hazza. All'uscita di casa c'erano tante fan che lo aspettavano con tanti cartelloni e scritte. Urlavano, loro. Avevano i occhi che lacrimavano.

Tutte avevano una maglietta o altri oggetti riferiti ai One Direction.

Le ragazze non pensavano di vedere anche gli atri componenti della band e due ragazze che non conoscevano, cioè io e Monica.

Erano stupite. Alcune di queste mi guardavano sorprese, arrabbiate e interrogative come per dire: “Chi sono queste ragazze? Che cosa hanno più di me?!?”

Per cinque minuti ci siamo fermati a fare le foto.

Solo i ragazzi, perché noi, secondo alcune, non c'entravamo niente con loro.

Qualcuno, aveva fatto le foto di nascosto, nel parco a me, Harry, Niall e Monica.

Chi è che fotografa?!” mi ero domandata preoccupata.

Harold mi aveva guardato e mi aveva visto un po' giù di morale.

-My love, what happening?-

-Nothing... Hazza...-

Se ne accorgeva anche Monica di questo fatto. Io mi ero nascosta dietro un albero molto robusto e lo aveva fatto anche lei.

Gli altri ci guardavano con una faccia e con le sopracciglia aggrottate.

Parlavo sottovoce...

-È meglio che ritorniamo dentro casa, Hazza... ci sono i paparazzi in giro, l'ho visti... e ci sono anche ora!!!-

-Hai ragione...poi per arrivare Londra ci vuole 3-4 ore!! Let's go!-

Ci siamo avviati verso casa...e non ci siamo stati nemmeno un'ora!

Mentre siamo all'ingresso, io sono andata in camera mia e di Harry di corsa.

Da lontano avevo sentito qualcuno borbottare e parlava sottovoce con una persona.

Avevo cercato il mio cellulare per vedere se qualcuno mi aveva telefonato.

Trovai tante chiamate della mia famiglia... oh...oh oh... e ora?!? E alcune chiamate di ragazze che ho conosciuto nel college dove sono scappata. Erano più quelle spagnole che mi hanno chiamato all'ora di pranzo che le russe e le francesi.

Mi ero cambiata l'abito e avevo scelto uno nero al tema di “I Want” del DVD “Up All Night-THE LIVE TOUR”.

Vestito nero con sfumature blu e brillantini, sopra di esso un giubbotto nero anche quello con le sfumature blu e brillantini sul colletto.

Mi ero infilata le calze nere con sfumature grigie e le mie converse nere. Dopo avevo preso una borsettina nera e ci avevo messo il cellulare, alcuni fazzoletti, il borsello con i soldi e tanti preservativi (nel caso che facevo qualcosa di brutto con Harry...ʘ‿ʘ tanto meglio che niente).

Mi ero lasciata i capelli sciolti e li avevo messi da una parte.

http://s5.favim.com/orig/54/accessories-amazing-brightness-brunette-Favim.com-512349.jpg

Non mi ero messa il trucco perché, mi aveva detto Eleanor, a Harry non piace che le ragazze se lo mettono ma mi ero spruzzata un po' di profumo, regalato da mio nonno.

Lui mi mancava troppo, anche se non lo potevo più vedere...

Solo Monica sapeva il motivo, Harry e i ragazzi no.

Stavo ripensando a mio nonno, che a un certo punto avevo iniziato a piangere.

Mi ero piegata su me stessa e piangevo a sfare senza fermarmi.

Perché proprio ora dovevo farlo? Perché dovevo stare male? Perché non pensavo al presente? Proprio ora... che stavo per andare al concerto del mio idolo e del mio ragazzo, dovevo per forza piangere?

Non potevo essere felice? Solo il pensiero di essere felice? Felice...si! Felice!

Volevo solo un abbraccio, un gesto, una persona che mi consolava.

Ed era Harry.

Stavo pensando proprio a lui... ed era spuntato dalla camera.

-Giulia... hai fat...- Si era bloccato. Si era precipitato da me, mi aveva preso la mano e si era seduto accanto a me.

Mi stava guardando, mi aveva preso il mio viso e mi aveva guardato più attentamente.

-Spiegami il motivo... Giulia...no-non voglio farti del male... non ti lascerò mai sola... my girlfriend...-

Io lo guardavo. Mi ero conficcata nei suoi occhi smeraldi, lucenti. Stavano per lacrimare i suoi.

Avevo smesso di piangere. Lui si avvicinò ancora di più a me. Mi aveva preso il mio bacino con la mano sinistra.

Si era messo in collo a me. Aveva iniziato a baciarmi sul collo con leggeri baci fino a farmi solletico. Avevo riso di gioia.

Mi ero eccitata, ecco.

Aveva continuato a baciarmi, sempre lentamente, sotto l'orecchio sinistro, passando dalla guancia sinistra fino ad arrivare alla bocca.

http://s6.favim.com/orig/60/couple-kiss-love-random-Favim.com-540954.jpg

Si era incastrata bene la mia bocca con la sua.

Mentre la sua era calda, accogliente come se potevo dormirci e rilassarmi all'infinità, invece la mia era fredda, senza provare emozioni, sembrava nata in inverno, forse perché avevo pianto e alcune gocce d'acqua erano cadute nella mia bocca...

Erano due bocche differenti. Estate e inverno.

Quando mi aveva baciato, aveva chiuso i suoi occhi e io invece ce li avevo aperti e contemporaneamente mi stringeva il mio bacino in tutte e due le parti.

Ero in paradiso. Avevo sorriso mentre ci siamo baciati, e lui si accorse di questo e lo fece anche lui.

Aveva aperto lentamente gli occhi, vedendo il mio viso per prima cosa.

Si era staccato pian pianino per farmi sentire gli ultimi piaceri.

-Ora...ti senti meglio?-

-Si...quando ci sei tu sto' meglio...sempre...-

-Te lo ripeto: non ti lascerò mai...

Tutti ripetono che sono un puttaniere e cambio ragazza dopo un' po di tempo...ma non è così...io sono cambiato... perché ho trovato la ragazza giusta, e sei tu!

Da quando ti conosco, cioè da quattro giorni, sono cambiato tanto.

Il tempo passa lentamente ma sembra passato un anno! Ti amo...-

Quando lo diceva, mi guardava più intensamente.

Io...ero rimasta a guardarlo, questa stupenda bellezza.

I suoi riccioli...mi piacevano tanto...

Avevo iniziato a lacrimare, non per tristezza ma per una infinita felicità.

Era scaduto il tempo per l'intimità. Dovevamo montare in macchina.

Io e Monica si doveva salire nell'auto nera di Eleanor, mentre i ragazzi dovevano salire nel van nero.

Si era deciso di fare così perché, se tutti e nove si saliva dentro, quando si arrivava, le ammiratrici si domandavano chi fossero le due ragazze e allora le fotografarono e tutti poi sapevano la nuova New. Anzi due.

La macchina di Eleanor era della marca Mercedes.

Entrammo dentro. Era profumata da un deodorante al profumo di fiori stani. Nei sedili posteriori c'era coperto una coperta rossa.

A sinistra, accanto a Eleanor, dove lei guida, c'era un grande pupazzo. Era a forma di un cane.

-Oh che bel cagnolino! It's very pretty!-

-Is a gift from Louis! My boyfriend is too sweet!!-

Aveva messo in moto. Nello specchietto, in mezzo ai due sedili davanti, c'era attaccato un portachiavi a forma di cuore di color nero e intorno decorato con piccoli finti diamanti. Era aperto e c'erano due piccole foto.

Di Louis e Eleanor. http://24.media.tumblr.com/tumblr_m782kfjE2O1rzi4w9o1_500.jpg

Si vede che si volevano tantissimo bene.

Mentre si lasciava la casa di Harold...e ora anche la mia, avevo spostato lo sguardo dalla casa al van nero.

Dal vetro nero posteriore, erano seduti, Zayn, Liam e Harry. La sagoma del mio amore la riconobbi subito, perché come avrei fatto a non riconoscere il suo capo ricciolino?

Anche Payne e Malik li avevo riconosciuti subito.

A un tratto, come se Harry fosse attratto dal retro dell'auto, si girò.

Mi aveva visto nel sedile posteriore e aveva sorriso. Poi aveva messo una mano sulla bocca e mi aveva mandato un bacio. Avevo sorriso anch'io e gli avevo fatto un saluto con la mano ricambiando il bacio.

Prima che si girasse, avevo visto che prendeva qualcosa dalla tasca dei pantaloni. Era il suo IPhone. Lo aveva preso per farmi una foto. La prima foto che mi aveva fatto.

A un certo punto mi arrivò un messaggio da lui.

Giulia, ascolta. Se le fans ti chiedono chi sei, non dire la verità. Inventa un nome, età e tanto altro. Non voglio che scoprano la nostra relazione.

Lo sai anche tu...dico, come funziona...

Vale anche per Monica. Harry xxx”

L'avevo intuito.

Di fretta gli avevo risposto.

Allora...ecco qui i miei nuovi dati, Hazza.

My name is Allie Cullmann, my age is seventeen, my work is hairdresser, I born to Chicago and I live near London.

Quando mi chiami in pubblico, Allie. A casa chiamami Ju.”

 

Dopo un po' siamo arrivati vicino al parco Hyde.

Anche se siamo arrivati prima dell'orario prestabilito, c'era già la fila per entrare dentro.

Prima di entrare dentro il parco, ci siamo diretti, a piedi, io, Monica e Eleanor, a un locale.

Era lo Starbucks Coffee.

Quando si entrò, c'erano tante persone sedute ai tavolini.

Alcune riconobbero El e la salutarono in lontananza.

Presi un muffin nero e una cioccolata calda, Monica prese un muffin alla fragola e El prese un cappuccino con panna e una pastina che non mi ricordo il nome(?).

Pagò lei. Forse come un regalo di benvenuto a noi alla sua città, Londra.

Ogni parte che giravo, vedevo tante Directioners in giro.

In Italia... erano per lo più nascoste... per paura di non essere picchiate e giudicate e c'erano anche tantissime BM che si credevano Directioners.

 

Dopo siamo andate al supermercato Tesco perché io volevo comprare delle caramelle per Harry, le sue preferite, le Haribo.

Avevo preso cinque pacchetti, un pacchetto per ogni componente della band.

-The Haribo are for Harry?-

-Ya Eleanor!-

-Are you love very much him?-

-Yes of course El! I love very much him! It is very generous! You think he loves me?-

-Yes, I see it so much!

Has really changed from when she is with you.Think you more than the band.

Initially it was the same thing happened with Louis and me, but then we all are accustomed to.-

Siamo entrati dietro al palco per dare le caramelle ai Ragazzi.

Ci hanno fermati due guardie del corpo, uno era Paul. Lui aveva riconosciuto El e la aveva fatta passare. Lei invece di andare avanti e di lasciarci sole, aveva chiesto a Paul di farci passare.

Si era fidato e lo aveva fatto.

Siamo andati davanti alla porta dei Ragazzi. Avevamo bussato. Ci avevano aperto, anzi aveva aperto Zayn sorridente e in mano teneva una camicia quadrettata rossa-verde.

Erano quasi tutti pronti. Il primo che era tutto vestito era Louis.

Quando avevamo chiuso la porta del camerino, Louis si era accorto di Eleanor ed era andato da lei.

L'aveva baciata sulla bocca e l'aveva abbracciata. Poi l'aveva presa di peso e l'aveva sollevata.

Mentre lo faceva, la guardava e sorrideva. Lo aveva fatto anche lei. Stavano bene insieme.

Harry era in bagno, ma avevo paura di disturbarlo.

Ci ero andata uguale, insicura e timida.

Avevo aperto pian pianino la porta per non far rumore.

Mi ero ritrovata Harold che si stava infilando i pantaloni blu e si era cambiato la maglietta.

Prima aveva addosso la maglietta bianca poi si era messo quella rossa.

Mlmlml rossa...si...la maglietta Giulia...sì...

Dopo dei minuti, si era accorto di me.

-Giulia! Qui non potevi venire!-

-Ssh...non nominare il mio nome...lo sai...e poi ci ha fatto passare Paul. Ti ho portato una cosa... che so che tu ci vai pazzo!-

-Ehm...-

-Le Haribo!!!! *-----*-

quando avevo finito di pronunciare il nome delle caramelle, nei suoi occhi era apparsa una luce, si illuminarono.

Mi aveva preso le mie braccia, mi aveva spinto al muro e mi baciava velocemente. Per poi concludere con una lunga pomiciata.

-Ehi Hazza! Ti rendi conto dove sei!?!? E poi sta' per iniziare il tuo...cioè il vostro concerto?!?-

-Non voglio iniziarlo prima che non ho baciato la mia donna.-

Avevo capito. E la frase ci stava in pieno.

Quei pochi minuti che ero in bagno con lui, gli altri li avevano usati per finirsi di vestire (e Niall a parlare con Monica).

Mancava solo Harry all'appello del palco.

E dei spettatori/ fans/ ammiratori mancavano solo io, Monica e Eleanor.

I nostri posti della platea erano proprio i primi. Per arrivarci, si era fatta una specie di scorciatoia per arrivar prima. Ce l'aveva suggerita Josh, il batterista fico (anche lui ovvio u.u).

Ero eccitatissima al pensiero che avevo realizzato il mio sogno e che ero la fidanzata di Harry.

Forse la stessa cosa la pensava Monica con Niall.

Iniziarono a cantare per prima cosa Na Na Na e avevo toccato la mano di Niall come per incoraggiarmi e farmi capire che era la realtà.

A metà del concerto c'erano dei tweet da parte dei fans che erano rivolti ai Ragazzi.

Primo tweet: “Chi quello che salta di più?”

E Niall aveva fatto un grande salto.

Secondo tweet: “C'è qualcuno che amate profondamente?”

Aveva dato la parola Harry. Si era avvicinato a me e mi aveva portato nel palco.

She is my love. Her name's Allie.” Lo aveva detto tremando e lentamente.

Io ero timida al massimo. Mi mordevo le unghie per la timidezza mentre guardavo il pubblico. Per distrarmi, avevo guardato il suo viso e mi ero un po calmata.

“Non pensare che ora lo sanno tutti, non pensare che ora lo sanno tutti, cazzo!” mi ripetevo mentalmente.

Gli spettatori, a questa notizia, rimasero delusi e molto sorpresi.

Le uniche entusiaste erano Eleanor e Monica.

Poi, a un certo punto, mi baciò. Anzi pomiciammo in pubblico per una decina di minuti. Mi ero resa conto dopo dov'ero.

Si io che Hazza si era imbarazzati e allo stesso tempo, timidi e pensierosi.

Si capiva nel modo come lo guardavo e come mi guardava.

Come per dire “E ora...come reagiranno le fans di tutto il mondo?”

Mi ero distaccata da lui, ed ero andata a sedere sul divano del palco.

Whoo che onore!!

Dopo il mio turno, era toccato quello di Monica. Anzi di Claire.

Niall l'aveva portata sul palco a braccetto. Anche lei era imbarazzata.

Si era presentata lei al posto di Niall.

“Ehm...hello!! Hi to everybody!! Guy...ehm...I'm Claire. I'm Niall's girlfriend.

Intervenne lui.

Yes, she is my girlfriend and I love very much.

Finito di parlare, lui le toccò il sedere.

Per quel gesto, si era girata. Si attirarono a vicenda, lei tirando il collettino della camicia bianca e lui invece toccando i seni di Claire(Monica).

Fino a che si baciarono. http://24.media.tumblr.com/tumblr_m2u812Umse1rsl104o1_500.gif Volevano fare altro... ma davanti a tantissima gente nel parco Hyde e ai suoi amici...non potevano.

 

***

Martedì/ Mercoledì notte

Quanto tutte le fans erano andate via, ma prima di andare avevano salutato i Ragazzi e avevano fatto foto, autografi, e avevano ricambiato con abbracci e baci, avevamo fatto una specie di party.

A Nando's.

Io mi ero ubriacata di nuovo, tutti quanti lo erano. Avevo preso 2 bicchieri grandi di vodka alla pesca, 2 di sex on the beach e 2 Mojto.

A un certo punto, non vedevo più e non capivo più nulla.

Ballavo con tutti a braccetto in modo ubriaco.

I meno ubriachi erano Zayn e Liam(quelli che non avevano in quel momento la loro ragazza).

Liam doveva stare attento all'alcool.

Tutte e tre le coppie si baciavano e facevano altro.

Harry mi aveva preso la mano e mi aveva portato al piano di sopra dove c'erano le camere(Nando's faceva anche da hotel).

Mi ero buttata sul letto e mi ero messa distesa a pancia in su. Lui venne sopra di me. http://26.media.tumblr.com/tumblr_lybxpyGrp81qlwm93o1_500.gif Io gli slacciavo i suoi pantaloni e lui mi toglieva la gonna. Poi mi aveva toccato il seno.

Dopo un po' si era nudi. Si pomiciava velocemente per farci eccitare a vicenda.

Hazza era entrato dentro di me. E avevo visto il suo willy. Lui mi succiava il seno, e me lo mordeva.

Lui mi diceva: “spingi Amo, ancora! Ohoo ohoo...”

Mentre lo facevo, ridevo. Rise anche lui.

“Come sei potente!” gli dicevo sottovoce.

“C'mon! Facciamo il 69 dai!”

Lui aveva cambiato posto e si era messo al contrario, cioè la sua testa in mezzo alla mia amica.

Gli succiavo il suo willy e mi era entrato tanto sperma nella bocca. Eccitata al massimo, ero.

Fino alle 2 di notte si faceva sesso, poi pian pianino ero ritornata sobria ma con un po' di accenno del alcool.

Mi ero rivestita come la velocità di una gazzella. Mi faceva freddo e tanto.

Avevo il mal di stomaco e voglia di vomitare. Ero corsa al bagno e avevo vomitato. Sia per l'alcool sia perché avevo rifatto sesso con Harry. Avevo chiesto in giro o nei corridoi di Nando's o al primo piano se avevano il test di gravidanza. Me l'ho dette Eleanor, anche lei era ritornata sobria.

Ero ritornata al bagno. Controllai se ero incinta. Menomale! Non lo ero!

Detto fatto, Paul ci accompagnò a casa. Ognuno nella propria. Eleanor e Louis andarono con la propria macchina. Niall, Claire, Harry, io, Liam e Zayn si era nel van nero.

Ero arrivata a casa alle 4.00 di notte stanca e distrutta.

Mi ero buttata sul letto e non mi ero cambiata. Harry si era addormentato subito perché era più stanco di me, mica io avevo cantato per quasi tre ore!! Guardai per un attimo il mio cellulare. C'erano tante chiamate e messaggi. Anche di fans che non conoscevo.

Dovevo cambiare il numero per non trovarmi nei casini.

Al conceto dei 1D a Londra al Hyde Park.

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Capitolo 5
*** Good Time ***







 

Woke up on the right side of the bed

What's up with this Prince song inside my head?

Hands up if you're down to get down tonight

Cuz it's always a good time.

Slept in all my clothes like I didn't care

Happed into a cab, take me anywhere

I'm in if you're down to get down tonight

Cuz it's always a good time”

Owl City ft. Carly Rea Jepsen – Good Time

 

Mercoledì Mattina

La prima che si era svegliata ero io. Erano le nove e mezzo di un altro giorno: il 4 Luglio.

Avevo guardato dalla finestra. C'era un bel tempo e volavano nel cielo dei uccellini e il sole picchiava con i suoi raggi nella stanza.

Hazza ancora dormiva come un bambino.

Ero scesa giù in cucina a far colazione. Avevo trovato un biglietto da Anne che diceva:

I'll be back in a week. Don't worry Julia and my son. I give you the house. Hello and see you next week! xx Anne.

-Whoo! Casa libera per una settimana! Quindi sempre si str...No!- mi ero detta in mente.

Avevo provato a cercare una tazza e il thé. Quest'ultimo lo avevo trovato subito ma c'erano tantissimi tipi. Avevo scelto quello alla fragranza di vaniglia. Avevo preso anche un pentolino e ci avevo messo l'acqua.

Mentre bollisse, ero andata a vedere un po' di TV. Tutti i canali inglesi, ovvio. Ne avevo visto uno che parlava sul Gossip di cantanti inglesi e non.

Proprio un quel momento parlavano delle ultime nuovissime coppie, tra cui io, Harry, Niall e Claire.

Facevano vedere delle foto fatte di nascosto al parco Hyde e dietro al palco e intanto scorrevano i titoli che dicevano: “Chi sono queste due ragazze misteriose? Da dove vengono? Lo scopriremo prossimamente.”

Io immediatamente avevo spento la TV, incazzata. Non volevo che mi vedevano da tutto il mondo!

Ero andata al fornello per spegnere l'acqua calda. Avevo messo il contenuto e il thé dentro la mia tazza e per finire avevo aggiunto un po' di latte. Lo avevo bevuto e avevo aspettato dei minuti Harry che venisse giù a farmi compagnia. Ma non era arrivato.

Quindi mi ero mossa per andare in camera.

Lo avevo ritrovato nel mio posto letto che dormiva di lato.

Sembrava un gattino e mentre sognava sorrideva. Anche quando dormiva, il suo sorriso era qualcosa di speciale.

Gli avevo dato un bacio leggero sulla guancia sinistra, quella che non si appoggiava sul cuscino.

-Ehi, Hazza... good morning!- gli avevo detto quasi sottovoce nel suo orecchio.

Mi ero seduta accanto a lui, e lo guardavo per la terza volta. Gli accarezzavo i suoi riccioli, morbidi.

Lo potevo fare solo in quella occasione.

Pian piano avevo lasciato la presa della mia mano dai suoi capelli.

I suoi occhi si erano lentamente aperti. Quando mi aveva visto, mi aveva fatto un sorriso un po' sonnolente. Io mi ero alzata per farlo alzare dal letto.

Ero andata con lui, mano per la mano, in cucina per fargli compagnia.

-Scusa se non ti ho preparato la colazione: non pensavo a che ora ti alzavi, quindi ho mangiato da sola.-

-N-o non t- ti p- preoccupare... Ju...-

Finito di parlare, aveva visto una lettera sopra il tavolo. Insospettito, l'aveva letta. Quando aveva finito di leggere, aveva fatto un gran salto, ma gli avevo ricordato che c'erano Niall e Claire che dormivano, quindi si era fermato, pensando di aver fatto una stupidaggine.

Mentre Hazza faceva la colazione, io intanto mettevo l'acqua dentro la vasca da bagno.

Avevo preso tutto l'occorrente necessario dalla mia valigia e lo portavo alla toilette. Da due giorni che non mi lavavo! Quando ero già in acqua, avevano bussato.

-Sei qui, Ju? Allora vengo anch'io a farlo con te!-

Non volevo immaginare Harry nudo in quella mattina!

Dopo un po' era arrivato, aveva addosso l'accappatoio di color arancione-chiaro e a sinistra, vicino al cuore, le sue iniziali con una scrittura carina.

Grazie alla schiuma che c'era, non mi vedeva le mie parti intime.

Ero ritornata timida come la mattina precedente.

Si era spogliato davanti a me, e io guardavo l'acqua.

Mi vedeva che ero turbata. Era entrato dentro la vasca piano.

-Come stai? Sei stanca per ieri sera?-

-Insomma...Oggi si va per Londra? Io devo vederla e conoscerla per bene!-

-Si amore!-

Gli avevo fatto uno scherzo. Lo avevo schizzato, anzi gli avevo mollato i suoi riccioli senza che lui si era reso conto, http://media.tumblr.com/tumblr_m842nuxJfu1rq0hnm.gif io avevo riso e avevo lasciato scivolare la mia mano sul suo collo per poi passare nel suo petto. Mi ero avvicinata a lui, poi lo avevo abbracciato intensamente.

-Io amo il tuo corpo e il tuo profumo...-

-...e invece io le tue piccole cose.-

Lui aveva cambiato posizione, era andata dietro alla mia schiena.

Mi aveva lavato i miei capelli lisci e lunghi.

-Ho voglia di tagliarli. Voglio avere un nuovo look!-

-Quindi tu vuoi seguire un po' di “styles”? Ahah!

-Sì, ahahah, se il signorino qui presente mi consiglia un look adatto, dato che si chiama Styles...u.u-

-Va bene! Quando saremo in una parrucchiera per il centro, fai quello che vuoi...ehm...no...si...no, no! No, te lo consiglio uno quando saremo là...-

-Okey, grazie amore...:)-

Quando eravamo usciti dalla vasca, sentivamo dei strani rumori che provenivano dalla sala.

Io, per paura, non ero andata là ma ci era andato il mio lover.

Per non perdere tempo, ero andata a cambiarmi. Mi ero messa i jeans neri, una larga maglietta bianca con le maniche lunghe e sopra un golf di color nocciola.

Abbinato a questo, mi ero messa una sciarpa di color grigio chiaro, l'orologio nero, la mia borsa nera e per finire una collana che arrivava fino al seno con la lettera “H”. http://data.whicdn.com/images/40904234/tumblr_ma5w8qu6OZ1rgr8yko1_500_large.jpg

Dopo aver fatto questo, ero uscita dalla stanza ed ero andata in camera di Niall e Claire che si trovava accanto alla mia, a sinistra.

Prima di tutto avevo bussato, ma non avendo avuto risposta, ero entrata delicatamente.

Li avevo trovati abbracciarti nel letto mentre parlavano sottovoce e si guardavano a vicenda. https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/554172_500129656690156_418405032_n.jpg

-Buon giorno piccioncini... io ed Hazza abbiamo deciso di andare a Londra, quindi vi consiglio di...- mi aveva interrotto Claire.

-...di sbrigarci! Okay... quindi noi due dobbiamo fare colazione, vestirci come Superman!-

-Si, in qualche modo!-

Ero ritornata in camera mia per asciugarmi i capelli e avevo ritrovato Hazza, già vestito, che giocava sul letto con il suo gatto Dusty.

Aveva addosso una maglietta bianca con le maniche corte, a sinistra, vicino al cuore, aveva una taschina rossa con la scritta lover, dei jeans color nocciola e un cappello marroncino. Si era vestito nel modo che mi piaceva a me. Nel suo polso destro aveva sempre il suo braccialetto nero e bianco, regalato da Zio Simon come portafortuna, anche questo era il mio preferito.

Lo guardavo mentre mi asciugavo, si comportava come io facevo al mio, Chicco, gatto rosso tigrato dell'America. Quei gesti erano troppo familiari che quasi stavo per piangere, non perché ero triste ma perché ero felice. Stavo bene con Harry, ancora non lo avevo capito.

Alla fine, avevo fatto la finta gelosa.

-Tu, vuoi più bene al gatto che a me!-

-No, non è vero...- distolse lo sguardo dal micio fino a conficcarlo nei miei occhi.

Non era abbastanza facile toglierlo dalla mente, era più forte di me.

Da questa azione, per sbaglio, mi era cascato il fono in terra. Lei era accorso subito da me per aiutarmi, l'animale era fuggito dalla camera per lo spavento.

Mi aveva preso l'oggetto caduto e lo aveva posato sul letto. Dopo mi abbracciò forte come per dire “non era niente, non aver paura, ci sono io”

 

***

Mercoledì Pomeriggio

Eravamo arrivati a Londra con un taxi alle 14.10. Il pranzo lo avevamo fatto per strada, in un paesino. Il taxi si era fermato davanti al British Museum.

Avevamo pagato l'autista (Harry aveva pagato al posto mio), ma prima di andare, aveva chiesto se poteva fare una foto con Styles e Horan. Si presumeva che anche lui era un Directioner boy! E lo era!

Prima tappa era quella di andare un po' per le vie più importanti e a fare shopping!

Siamo andati in quasi tutti i negozi. Avevo comprato tantissimi vestiti di moda e costosi e anche Claire!

Dopo siamo andati al Luna Park vicino alla London Eyes, ci siamo divertiti con le pistole ad acqua, giochi di vario genere, tra cui Harry mi ha regalato un peluche, abbiamo mangiato lo zucchero filato, giocato agli autoscontri, giostre, montagne russe, mongolfiere , foto nella cabina e, per contorno, tantissime coccole e baci.

Alla fine, verso le 6.00, si era andati a da una parrucchiera, amica di Hazza. Si chiamava Mil, sorella di una famosa modella, Ri. La ragazza era alta, bionda tinta ma con le punte rosa, vestiva a modo hippy con tonalità bluastra e giallastra e portava degli occhiali da vista, i Raiban. Era molto gentile con me e Claire.

Quando aveva visto Harry, si era messa a piangere. Forse era da tanto tempo che non lo vedeva. Dopo un po',lei era ritornata sorridente.

-Hazza, then how are you famous? This girl ... I guess that's your girlfriend! Nice to meet you! -

-Hello Nice to meet you, I'm ... -

-I know who you are! All the newspapers are talking about you and Harry! I'm so happy! I'm a childhood friend...-

-Uhm ... I have to do my hair ... what do you recommend? -

-Don't worry, trust them like you do, okay?-

Alla 7.00 avevo finito. Mi ero guardata nello specchio della stanza. Whoo! Capelli rossi e corti!http://data.whicdn.com/images/51707200/tumblr_mhv4r3IX1c1r05l97o1_500_large.jpg

Sembravo una bambina da come ero così contenta, come se mi avessimo regalato un giocattolo. Mi ritenevo una nuova me!

Avevo abbracciato Mil, per come mi aveva fatto my hair!

Questa volta, avevo pagato io. Anche se costava £ 389.30, Mil mi aveva fatto lo sconto, perché sono la fidanzata di Hazza, solo per quello. Che fortuna! Detto fatto, l'avevo salutata e le avevo detto che ci sentivamo presto.

L'ultima tappa era il cibo. Si decideva dove mangiare, o Nando's, Macdonal's, KFC, BurgerKing o dal cinese. Avevamo optato per il Burger. Il locale non era tanto distante dalla parrucchiera. Mentre si mangiava, contemporaneamente si facevano foto di gruppo. Ci avevano fatto delle foto, Niall a me con Edward, io a Claire con Nialler.

Alla fine della giornata, siamo andati alla ricerca di taxi per riportarci a casa. E lo avevamo trovato subito.

 

Mercoledì Sera

La sera stessa, non avevo fatto sesso, rispetto alle altre due sere. Non avevo voglia di farlo, forse perché ero più stanca. Non ero andata subito sul letto per dormire ma sul divano, distesa, per riposarmi e vedere la TV con Harold. Lui stava seduto e io appoggiavo la mia testa sulle sue gambe.

Hazza invece di guardare lo schermo, mi guardava, quindi mi ero girata, anzi ero attratta dai suoi occhi. Dopo lo sguardo, era scattato il suo sorriso.

- Ti sei divertita?-

- Si!- ma che domanda mi faceva? Ovvio che mi ero divertita e... e stancata!

Mi aveva dato un leggero bacio sulla bocca, come se voleva che stessi zitta e forse perché sapeva cosa pensavo.

Mi ero addormentata subito, senza rendimi conto.

Il Luna Park di Londra vicino al
LondonEyes


Scusatemi!!!! Sono passati tre mesi e non avevo aggiornato!! Poi questo mi è venuto malissimo!!! ç.ç NON HO AVUTO ABBASTANZA ISPIRAZIONE!!!
Ho iniziato ora ora il capitolo 6.

Grazie chi lo legge e non recensice o lo legge e basta!! ;)

Ciao e scappo... a studiare!!! :D

Giugiu9605

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Capitolo 6
*** Changes In My Life ***







 

After all the caring and the laughter

No one else like you

I am not a preacher with a sermon

I'm so in love in you

'Cause to live without your love

Like the sun that shines above

Is the magic of the changes in my life”

Mark Sherman – Changes In My Life.

 

Giovedì Mattina

Mi ero svegliata di soprassalto. Avevo fatto un incubo troppo brutto, sui vampiri. Da quando ero in Inghilterra che non leggevo libri fantasy.

Ero ancora distesa sul divano, ma ero coperta da un caldo piumino color arancione.

Mi ero alzata per andare al bagno di sopra, mentre facevo i bisogni (eh oh, quando mi scappano!), avevo guardato la finestra, la mia usanza della mattina.

C'era la neve! Le piante e i cespugli attorno alle case erano sommersi di neve. Le stradine che portavano dall'ingresso delle case fino ai cancelli, erano pulite. Ancora l'erba attorno si vedeva poca.

Ero uscita dal bagno, ma per sfortuna mi ero scontrata con Niall!

-Goodmorning rossa tinta!-

-Buongiorno biondo tinto! Ti vedo che vai di fretta...-

-Devo, anzi dobbiamo partire per Mullingar, avevo promesso a mia madre Maura che sarei ritornato a casa dopo l'ultimo concerto... e poi perché vuol conoscere Monica, ehm, no Claire...-

-Ah...capito...quando siamo solo noi, mi puoi chiamare Giulia e vale anche per Monica, invece fuori, quando ci sono in giro i Mas Midea, Allie e Claire...okay?-

-Um... è vero me ne ero scordato!-

-Non fa nulla, Niall!-

Lo avevo salutato con un sorriso e lui mi aveva ricambiato con un abbraccio. Era la prima volta che avevo un contatto con Niall. Poi era così dolce...il suo corpo era troppo tenero. La mia testa era all'altezza del suo cuore e lo sentivo battere tantissimo. Forse era emozionato, o timido?

Chi aveva distaccato l'abbraccio era Harry.

-Non toccare la my sweetheart! È la mia e basta!-

Avevo visto il volto del mio amore più geloso che arrabbiato. Si vedeva che ci teneva a me, si capiva dalla reazione che aveva appena fatto.

Niall aveva chinato il capo per scusarsi e si era diretto verso la camera per prendere le valigie si a di Claire.

Quella mattina, non volevo mangiare. Non sapevo perché non avevo voglia, forse perché ero innamorata o dispiaciuta della partenza di Niall e Claire. Tanto forse li avrei visti di nuovo.

 

Andammo all'aeroporto per accompagnarli. Ancora non avevo visto l'ora. Strano. Erano le 9.00 quando si era appena arrivati.

Avevamo dato gli ultimi baci e abbracci. Li guardavamo mentre andavano via mano per la mano verso destinazione con le valigie. A un certo punto, era arrivata una ragazza che aveva salutato Harry. Si chiamava Nirya, lo stesso nome di una ragazza che mi avevano descritto tre ragazze spagnole del college. E se fosse lei? Harry non era sorpreso di lei, forse la conosceva di già. Anch'io la salutai. Era sorpresa che ero le fidanzata di Styles. Ancora non sapeva la notizia o non aveva letto i giornali inglesi.

Prima di andare a casa, io avevo dato il mio numero a Nirya. Era felicissima quando mi avevo conosciuto. Mi aveva detto che la rivedevo presto in giro per l'Inghilterra. L'avevamo salutata mentre noi andavamo a prendere un taxi. Lei aveva ricambiato, da lontano, con la mano.

 

***

Giovedì Pomeriggio

A pranzo avevamo mangiato la pasta alla carbonara, cucinata da me, fatta per Harry perché sapevo che ci va pazzo per questo piatto tipico italiano.

Per riposarsi, io suonavo il pianoforte, che si trovava vicino alla cucina e sala, e lui stava nella sedia, dietro di me. Tra un po' lui si addormentava. Suonavo la canzone “One Thing” la mia preferita e poi perché era più facile.

Dopo, avevo suonato la sua chitarra, ma non ce la facevo perché non mi ricordavo come erano le note.

Allora mi aveva aiutato Harry, anzi aveva suonato e cantato al mio posto.

“♪♫♪[...]from the moment I wake

to the moment I sleep

I'll be there by your side

just you try and stop me

I'll be waiting in line

just to see if you care

 

oh, did you want me to change?

Well I'd change for good

and I want you to know

that you'll always get your way

I wanted to say[...]♫♪♫

Una musica bellissima, mai sentita prima. Mi stavo emozionando, perché la musica era dedicata solo a me. Quando suonava e cantava mi guardava con gli occhi emozionati.

Lo avevo abbracciato, alla fine della canzone, dopo che aveva posato in terra la chitarra.

-L'ho cantata per te, amore...-

-Lo presumevo... grazie... è-è bellissima! Non l'ho mai sentita una così...-

Invece di sciogliere l'abbraccio, mi aveva iniziato a baciare, prima sul collo, più che altro faceva i succhiotti, poi man mano che proseguiva, mi dava baci forti fino a farmi male. Quando era arrivato alla mia bocca, invece di baciarla, iniziammo a pomiciare. Tanto nessuno ci fermava a scambiarci un po di affetto, eravamo soli in casa.

Alle 5.30 venne a trovarci Liam. Era la prima volta che lo vedevo solo.

-Hi Liam! How are you? Why you are here?-

-Hi Allie! Is there Harry?-

-Ya! Why? C'mon!-

Lo feci entrare. Ancora non aveva capito che io ero la fidanzata di Hazza, gli sembrava strano. Doveva farci l'abitudine, ancora.

Si era seduto sul divano a stava iniziando a piangere.

-Can I talk to Harry? If you want, you can listen...- lo diceva velocemente, tremante mentre guardava il pavimento.

Ero andata a chiamare Hazza che si trovava nella sala da gioco.

-What happening, Liam?!?- aveva detto Styles in modo disperato mentre scendeva veloce le scale.

-Danielle left me two days ago... But I love her. I don't know what to do now... I feel down in the dumps...- diceva in modo disperato.

Io ero rimasta sconvolta. Potevo ora, aiutare per la prima volta, un mio idolo, da vicino.

Ero andata a sedermi accanto a lui, a sinistra. Lo aveva fatto anche Harry. Tutti e due eravamo in preda al panico. Avevo preso la mano di Liam, calda e morbida, la accarezzavo piano.

Lui ancora piangeva. Dopo lo abbracciai.

-Come on, Liam... don't cry! Then you're bigger than us and you shouldn't do... I know... you have a big heart...-

Dopo Liam mi aveva guardata emi aveva fatto un grandissimo sorriso. Aveva ancora gli occhi arrossati. Harry aveva preso un fazzoletto dalla cucina per portarlo a Liam. Lui lo aveva ringraziato. Dopo io ero andata a preparare un po' di thè. Lo volevano sia io, sia i due maschi.

-Can I play 'Just Dance III'? It's very cool!!!-

-Yess you can!!!-

Liam aveva giocato un po' con la WII insieme a Harry, poi aver bevuto il thè, aveva fatto la gara con me con quel gioco. Era davvero bravo a ballare. Ma per sfortuna vincevo sempre io. Menomale che rideva così si dimenticava di Danielle.

Un ora dopo venne in casa Gemma. Era da due giorni che non la vedevo. Ah, che stupida!! Perché non ho chiamato la sister di Hazza?

Quando era entrata in casa, si era accorta che c'era Liam. Lo aveva salutato con un cenno di capo.

 

Giovedì Sera

Quella sera avevamo cucinato io e Gemma, le uniche femmine.

Tagliata, carne, salcicce, patatine, carciofi e carote. I cibi erano ispirati a quelli tipici italiani.

Alla fine Liam e Harry ci avevano applaudito per le pietanze.

Non avevamo mangiato il dolce per il fatto che Liam se vedeva un solo cucchiaio, si spaventava. È la sua fobia.

Verso la sera siamo andati in un pub vicino a casa dei Styles. Dentro il locale c'erano tantissime persone. Quasi tutti avevano riconosciuto Hazza. C'era anche il suo miglior amico d'infanzia, Nick.

Mi ero presentata con una stretta di mano.

Gemma aveva trovato il tavolo per noi quattro. Io avevo ordinato una birra grande, Harry un Mojto con due cannucce e Gemma una Coca-Cola mescolata con la Moster. Liam, piccino, non poteva prendere gli alcolici, ma aveva preso solo una Red Bull.

Il cameriere ci aveva portato anche dei stuzzichini: patatine e noccioline.

Tutta la sera si rideva di cose stupide perché mi stavo ubriacando o perché mi volevo divertire con loro.

-This Saturday, there is a party near my house. You are invited.- ci aveva detto Liam.

-Oh how nice!-

-So we have fun a while... and enjoy you too, Liam!- aveva detto Harry.

-I'm at home of Clara, Saturday.-

 

Noi tre ritornavamo a casa, mentre Liam ci aveva solo accompagnato.

-Tomorrow, I went to the Gym. Harry, you come with Giulia, or not?-

-Maybe... if my lover want...-

-Yes! It's very wonderful!-

-Okay, see you later!!- mi aveva detto Liam.

Prima che lui andava via, mi aveva dato un bacio davanti alla porta di casa. Per sbaglio, la sua bocca era cascata non nella mia guancia, ma nella mia bocca.

Harry aveva visto la scena, per rabbia e gelosia, aveva dato uno schiaffo a Liam nella guancia sinistra. Lui, visto che si era accorto che aveva fatto una gaffe, si era scusato subito. Io non ero resa ancora conto del gesto che avevamo fatto.

 

Mentre entravamo in casa, Hazza aveva iniziato a piangere.

Sottovoce, si faceva domande che forse potevano non aver risposte.

Io mi ero avvicinata a lui, ma mi aveva respinta.

-Tu... pensavo che mi amavi... Ma invece ti piace Liam... Mi deludi... No, scordati domani in palestra e la festa!-

-Harold... Non è colpa mia se mi ha baciata... Dai è passato ora...-

Era venuta Gemma a difendermi. Anche se non sapeva l'italiano, aveva intuito.

Mi aveva abbracciato e mi aveva portato da una parte della casa per non litigare con Hazza.

-Sorry for you! You must know that my brother is madly in love with you! I know, he's really jealous!-

Avevo dato la buonanotte a Gemma e mi ero avviata verso la camera.

Harold si era addormentato sul divano con la faccia irrigata da lacrime. Non potevo vederlo in quel modo.

Dopo mi ero messa il pigiama, mi ero infilata sotto le coperte e mi ero messa nella parte del letto, dove dovrebbe dormire lui.

Avevo voglia di piangere, ma non ci riuscivo. Mi sentivo sola in tutti i sensi. Avevo preso il cellulare, che si trovava sopra il comodino. Volevo chiamare Claire per parlare un po e avere dei consigli, ma avevo timore di disturbarla.

Le avevo inviato un messaggio: 'Ho litigato con Hazza. Per sbaglio Liam mi ha baciato e per questo si è infuriato. È molto geloso e si capisce che mi ama tantissimo. Ti disturbo se ti chiamo? Così ti spiego meglio. :) xx Giulia.'

avevo aspettato ben mezz'ora per il bip, ma non mi aveva risposto.

Avevo preso, allora, il mio Mp3 per sentire un po' di musica. Avevo ascoltato ' Tell Me A Lie' di loro.

Grazie a quella canzone, avevo capito che dovevo far qualcosa per Harold.

Io e Harry mentre suoniamo la chitarra insieme.

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Capitolo 7
*** Smile Please ***




Don't mess your face up with better tears

'Cause life is gonna be what it is

It's okay, please don't delay from smiling...

There're brighter days ahead”

Stevie Wonder – Smile Please

Chi mi aveva svegliata, era stato il gatto, questa volta. Avevo guardato subito l'ora. Erano le 6:30. Mi ero svegliata troppo presto rispetto agli altri giorni.

Avevo trovato una lettera solo per me.

La scrittura era di Harry.

'Scusa per ieri sera.

Non volevo arrabbiarmi con te.

Ero stanco.

Tu sei mia e di nessuno altro. Ti amo. Xxx Harry'

Sopra al comodino c'era una rosa rossa che profumava del suo profumo. Mi sentivo meglio. Bene. La brutta situazione era già passata!

Quando andavo verso la cucina, avevo visto Harry che mi guardava. Aveva sorriso e dalla felicità, piangeva.

Aveva allargato le braccia per far si che io lo abbracciavo.

Avevo corso e lo avevo fatto. Mi aveva stretta forte.

-Scusa e te lo ripeto: tu sei mia!-

Mi aveva baciato fortissimo. Mi era iniziato a battere il cuore tantissimo.

-You... are irresistible... Ehi! Tu sei la mia fonte d'ispirazione!!-

-Perché?-

-Ho in mente tanti testi da scrivere di canzoni per il nuovo album!! domani mi confronto con gli altri!!-

-Allora devi chiamare Niall, per dire di questo fatto...-

Ero sorpresa delle sue parole.

Alcune canzoni saranno dedicate a me?!?! Non ci credevo ancora.

Mi aveva preparato da mangiare e c'era una candela accesa appoggiata sul tavolo. Avevo mangiato con lui. Stavo meglio rispetto 20 minuti prima.

Dopo avevo guardato la finestra della cucina. Era un bel giorno ed era alto il sole.

Mi ero vestita velocemente: mi ero messa una maglietta rosa sbracciata e pantaloncini corti e colorati. Avevo preso anche gli occhiali Ray-Ban neri e la borsa nera.

Invece Harry si era messo una maglietta bianca con un disegno di un teschio, pantaloni blu acqua e aveva preso anche gli occhiali a goccia, sempre Ray-Ban.

-Ti va se prendiamo la bicicletta?-

-Ah, buona idea! Si dai! E dove andiamo?-

-Boo. No, scherzo. Io un posto 'speciale'.-

Prima di partire, mi aveva messo una cosa in borsa. Ero curiosa di cosa mi aveva infilato ma avevo appena iniziato a pedalare. Io lo seguivo accanto, a sinistra.

Dopo 60 chilometri o più, ci siamo fermati davanti una casa.

Harry aveva suonato al citofono per avvisare che si era arrivati. Dove mi aveva portato?

La persona che aveva parlato con Hazza, aveva aperto il cancellino dal dentro della casa.

Noi avevamo messo le bici vicino al garage.

La persona aveva aperto il portone... ed era Louis! Io lo avevo abbracciato forte. Ero felice di rivederlo, tanto! Da quando avevano suonato l'ultima volta al Hyde Park... cioè tre giorni fa. Era questa la sorpresa?

Ero entrata in casa della famiglia di Tomlinson. Davanti a me vedevo un corridoio grandissimo, da lontano vedevo una scala che portava alle camere e altre stanze, a sinistra c'era la sala, a destra una mini cucina.

Vicino alla sala c'erano due stanze: una sala da gioco e l'altra con tutti i strumenti musicali. Dalla sala da gioco potevi andare nel giardino dove c'era una grande piscina.

Al piano superiore c'erano le stanze da letto e tre bagni. Nove stanze da letto, una era con il letto matrimoniale di Johannah e Mark, patrigno di Louis, una era con il letto normale di Louis, una era con due lettini delle gemelle Daisy e Phoebe, un'altra stanza era di Lottie e Georgia, un'altra di Felicite (Fizzy) e l'ultima degli ospiti.

Nella cucina c'erano Johannah e Lottie che preparavano il pranzo.

Mettevano dei sacchetti dei panini pronti e bibite dentro un cestino grande.

Quando finirono, si erano accorti di noi tre.

Lottie aveva salutato per primo Harry, visto che era l'unico che conosceva, apparte il suo fratello.

Io l'avevo salutata con un sorriso. Lei non mi aveva ricambiato. Mi aveva guardato come se avessi la peste. Perché? Forse...anche lei non credeva che stavo con Harold?

Johannah aveva chiesto a Louis se poteva mettere i viveri in macchina.

Intanto che trasportavano le cose, avevamo salutato le altre quattro sorelle di Louis che si trovavano in sala.

Le gemelle mi salutarono con un abbraccio. Erano troppo dolci quelle bimbe.

Anche Georgia e Felicite mi guardavano male. Può darsi che avevano capito che ero di un' altro paese...

tutti quanti eravamo entrati dentro alla macchina. Per sorpresa Louis aveva messo le bici dentro il bagagliaio. Si era andati in un paesino di campagna non tanto distante da Doncaster.

Appena arrivati, avevamo sistemato i viveri sopra un prato, ma prima ci avevamo messo alcune tovaglie. Harry mi aveva preso qualcosa dalla borsa.

-Close your eyes.-

Mi aveva bendato e mi portava da qualche parte. Quando mi aveva tolto la benda, aveva visto un grosso albero.

-Qui è dove ho visto per l'ultima volta il mio vero padre. Da quando avevo 15 anni... sono passati tre anni e ancora non l'ho rivisto...-

-Oh...-

-Ehi Allie girati e guarda! C'è un coniglio!-

Io mi ero girata ma non avevo visto nulla. Che strano! Quando mi ero rigirata verso la sua parte, ero sorpresa. Aveva in mano una scatolina e dentro c'era un anello con in mezzo un diamante. Oh!

-Posso essere il tuo fidanzato?-

Lo avevo abbracciato. Avevo pianto per tanta felicità. Non stavo credendo a tutto questo. Forse stavo solo sognando.

Dopo siamo ritornati nel posto dove avevamo lasciato gli altri, mano per la mano. Io ero diventata rossa.

A pranzo era venuta anche Eleanor. Quando lei ci aveva visto mano per la mano, aveva sorriso.

Mentre si mangiava a sedere sul prato, Johannah parlava con me. Voleva sapere tutto su di me. Anche il fatto che avevo un altro nome e per quale motivo ho dovuto cambiarlo. Ma perché proprio alla madre di Louis, non quella di Harry? Forse mi fidavo di lei come con le altre madri degli altri tre ragazzi.

Dopo pranzo mi era arrivato un messaggio da Liam:'Hello dear Ju! Sorry I haven't done it on purpose last night! So, at what time you come to the Gym? If anything, I'll take you home in a little while, okay? xx Liam'

Come cavolo sapeva il mio numero? O lo aveva chiesto ad Harry, molto probabile, o Niall o Louis... Zayn è l'unico ancora che non lo conosco di persona e non ha il mio numero...

Io tremante gli avevo risposto dopo due minuti:'Hello...Liam. Listen: I'm telling you because I know that I can trust you...We're out of the house and then we can't be there... I'm sorry... Ju xx'

Non mi era arrivata la risposta di Liam, tanto che mi importava? Nell'occasione, avevo fatto un messaggio a Claire: 'Ora tutto apposto con Hazza! Tu come stai? Vi voglio rivedere presto! Un bacio! Ju xx'

 

Venerdì Pomeriggio
Dopo pranzo Louis e Harry giocavano a calcio però ci volevo giocare anch'io.
-Louis, can I play football too?-
Mi aveva detto di sì. Avevamo giocato per più di due o tre ore! Invece le sorelle diLouis, la madre e la fidanzata, stavano all'ombra degli alberi, parlavano  facevano tifo per noi.
Alla fine della giornata, io avevo fatto tante foto con le sorelle, Eleanor, Johannah e Louis per ricordo.
Così se un giorno rivedrò le foto dentro un album io dirò: 'Che ricordi con Harry, Louis e la sua famiglia e sopratutto Eleanor!'

Venerdì Sera
Quando eravamo ritornati a casa con le bici, prese prima dal bagagliaio di Louis, io ero diventata triste e stanca ma allo stesso tempo felice. Mi ero divertita tantissimo quel giorno.

Non avevo tanta fame, quindi mi avevo preparato un po' di tè, invece il mio fidanzato aveva preso dal frigo un gelato.

-Invece di bere il tè di sera, perché non prendi un po' di gelato? Ci sono tanti gusti...-

-Umh...sì! Buona idea! Sta sera non mangio tanto perché non ho tanta fame...-

Avevo preso un ghiacciolo al gusto di limone. Lo mangiavo davanti a lui, lui alla fine me lo tolse dalle mie labbra e mi baciò. La sua bocca sapeva di fragola.

-Ti amo.-

-Io di più!-

-No, di più di te!-

Dopo Harry aveva messo dentro alla TV un disco. Io mi ero incuriosita perché non sapevo quale musica c'era lì dentro. Prima di schiacciare il play, chiuse tutte le finestre e abbassò tutte le serrande, prese delle candele profumate e li aveva appoggiate alcune in cucina, alcune sopra il tavolo e altre sopra le finestre.

La prima canzone che avevamo sentito era Teenage Dream, e avevo iniziato a ballare lentamente con lui. Ballavamo una specie di valzer. Teneva una mano sopra al mio bacino e l'altra prendeva la mia mano destra. Io lo guardavo in viso e lui uguale. Mi abbandonai a lui.

Era troppo bello, i suoi occhi erano diventati di un verde brillante, la sua bocca era troppo bella per non regalargli un bacio.

Mi avvicinai di più, e lo baciai con passione. Come la prima volta che ci baciammo davanti all'aeroporto, però questa volta lo baciai io.

-Grazie.-

-Di cosa?-

-Di tutto. Sei il mio ragazzo e il mio idolo, ricordatelo.-

-Sei la mia ragazza e la mia ragione di vita, sappilo.-

Lo abbracciai per tutta la durata della musica. La seconda canzone era 'Hold My Hand' di Michael Jackson.

Come sapeva che era anche lui il mio idolo oltre la sua band? Forse era stato un caso...

Mi aveva messo le mie mani sopra il suo collo e le stringeva forte. A un certo punto mi iniziava a baciare il mio collo e contemporaneamente faceva passare una sua mano in tutta la mia schiena. Avevo i brividi, non di freddo, ma perché mi aveva riscaldato il mio cuore. Dopo mi aveva tolto la mia maglietta.

-Styles dammi la mia maglietta!-

-Perché? Stai così bene senza!-

-HARRY! Sta sera non voglio... lo so che è da un po' che non lo facciamo, sono stanca, scusami amore...-

-Not problem Ju!-

 

Tutti e due andammo a dormire pian pianino, e da lontano si sentiva ancora la musica del CD. Trasmetteva 'Send It One' cantata da Miley Cyrus, Demi Lovato, Selena Gomez e i Jonas Brothers.

 

Prima di addormentarmi, fui abbracciata da Hazza. Il suo calore mi trasmetteva sicurezza, così lo strinsi più forte prima che io chiudessi i miei bellissimi stanchi occhi.


SCUSATE PER IL RITARDO!!! HO TANTE COSE DA FARE! SONO APPENA TORNATA DA LONDRA E DEVO STUDIARE UNA MATERIA PER RECUPERARLA! HO L' ESAME IL 28 AGOSTO!!!

CIAO A TUTTI!!!
giugiu9605 xx

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Capitolo 8
*** And We Danced ***



And we danced and we cryed

and we laughed and had a really

really really good time

Take my hand, let's have a blast

And remember this moment for

the rest of our lives

Our lives, our lives, our lives, our lives

Oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh, oh

Tonight, tonight, tonight, tonight, tonight

'Cause tonight's the night

Am I right?

Dance!”

Macklemore – And We Danced

Sabato Mattina

Mi svegliai. La prima cosa che avevo visto era il viso di Harold. Lui ancora dormiva. Mi ero accorta che ancora ero abbracciata con lui. Gli detti un bacio sulla guancia per svegliarlo. Si svegliò lentamente e si stropicciò un occhio. Mi guardò con aria assonnata però mi aveva riconosciuta.

-Good morning my love.-mi diceva sbadigliando.

-Buongiorno anche a te, angelo caduto dal cielo.- Gli sorridetti. Mi piaceva guardarlo, era diventata la mia fissazione.

-Che c'è che non va?- mi aveva chiesto perplesso.

-Nulla, mi diverto a guardarti. Ti amo troppo.-

-Io di più, ogni giorno che passa mi innamoro sempre di te, piccola.-

-E allora perché non iniziamo la mattinata con un po' di baci? Amo essere baciata dall'uomo che io amo.- Mi dette dei bacetti sul mio collo, pian piano che si avvicinava alla mia bocca, mi dava dei baci più stampati.

-Tu che cosa mi faresti?-

-Farei di tutto per farti felice. Ju, resta qui. Ti vado a preparare la colazione come piace a te.-

-Okay.-

Lo aspettai sopra il letto per un po', poi mi alzai per andare al bagno. (Oh cavolo! Ho le mie cose!)-pensai. Presi dalla mia valigia un assorbente.

Quando ritornai in camera, vidi Harold seduto sul letto a torso-nudo con in mano il vassoio con i viveri.

-Che hai, Ju?-

-Ehm, non mi sento bene.-

-Vieni qui, piccola mia. Ho cambiato idea. Andiamo a far colazione in sala.-

Andammo a sedere sopra il divano. Lui accese la televisione e guardammo un po' Spongebob.

-Lo sai Hazza, che mi fa ricordare alla mia infanzia questo cartone?-

-Ah sì? Che bella cosa! Dovresti vedere le mia foto da piccolo fino a due anni fa!-

-Io alcune li ho viste su Internet... o sui vostri libri...-

-Okay...ho capito che cosa hai... Vado a comprarti i cioccolatini, gli assorbenti no, perché ho visto che ce l'hai una valanga!-

-Ehi Mr. Styles! Non esagerare! Ahah.-

Rise anche lui. Prese una maglietta che era appoggiata sopra a una sedia in cucina, prese i soldi, le chiavi di casa, gli occhiali da sole e il cellulare. Mi dette un bacio sulla fronte e uscì.

 

Intanto che lo aspettavo, mi ero vestita e mi ero messa dei leggins colorati con sfumature di rosa e fiori, una canotta color nocciola e la scritta 'LOVE' di color rosso acceso. Sopra mi ero messa una giacca leggera di jeans chiaro. Di scarpe mi ero mesa le blezer blu mare. Io ancora non avevo mangiato perché aspettavo il mio uomo che ritornasse.

Dopo chiamai Claire:- Pronto Claire? Sono Allie.. come stai? Io sto' bene. Questa sera vado con Harry e Liam alla festa di un amico di Liam. Con Niall? Che fate oggi?-

-Ehi amore bello! Quanto mi manchi! Sì, sì sto' bene! Ah... ma veniamo anche noi, sai? Ieri sera ci ha chiamato Payne... con Niall tutto apposto! Scusa se non ho risposto ai tuoi messaggi, ho pochi soldi nel cellulare...-

-VENITE ANCHE VOI?!? Che bella sorpresa che ci farete! Quindi... posso venirvi a prendere all'aeroporto senza Harold?-

-Sììì è possibile! Grazie! Così gli facciamo una sorpresa!-

La salutai e riattaccai subito.

 

Dopo ritornò lui. Mi sorrise. Mi baciò sulla guancia. Mi batteva troppo forte il cuore.

-Ecco i... anzi no, ti ho portato un dolce alla Nutella.-

-Oh! Grazie Hazza.-

Presi un pezzo di torta, invece di mangiarla, gli feci uno scherzo. Di colpo gli spalmai un pezzo di dolce nel suo viso. Lui, meravigliato, prese anche lui un pezzo e mi sporcò la mia faccia.

-Il tuo viso, ogni momento è bellissimo, anche ora che è sporco di torta.-

-Lo stesso è il tuo, Harry.-

Dopo tutti e due siamo andati al bagno a pulirci la nostra faccia.

-Ah, prima quando eri fuori, ha chiamato un mio amico giornalista. Devo andare tra due ore a una conferenza stampa. Spero che mi chiederanno di te.-

-Aww... Cosa potresti dire? Che mi ami tantissimo, non vorresti lasciarmi, non importa se sono più giovane di due anni, non importa se non sono inglese...-

-Esattamente questo dirò, piccola. Tu mi capisci al volo! Ma siamo davvero così simili di carattere?-

-Me lo chiedo da 2 anni, ora so la risposta. Ed è sì.-

 

3 ore dopo

Era già passata un ora da quando Harry era uscito da casa per fare una lunga intervist.

Io invece di stare in casa, uscì e presi un taxi per dirigermi al più vicino aeroporto. A momenti doveva atterrare l'aereo di Niall e Claire.

Mi arrivò un messaggio, questa volta da Harry:- Dove sei? Dimmi quando torni a casa così mi preparo. Ti dico dopo come è andata l'intervista, okay?-

Gli risposi:- Ehm... non posso dirlo. Okay, Harold... a dopo!-

Era già rientrato a casa?!? Così presto...

Dieci minuti dopo vidi Claire che si teneva per mano con Niall. Li vedevo un po, stanchi e....abbronzati!

-Ju!! ti avevo visto per l'ultima volta due giorni fa! Mi sei mancata uguale!-

Mi abbracciò. Piansi. La mia amica ritrovata. Pian piano mi distaccai dall'abbraccio e salutai Niall. Profumava di un profumo buonissimo. Ero troppo emozionata. Riabbracciare Niall? Sembrava ancora un sogno.

-Come stai Niall?-

-Very good... bene crazie!- Mi fece un sorriso a 32 denti, come sa fare lui.

Chiamai un altro taxi per ritornare a casa. Quando entrai, in casa, vidi Harold, con addosso un grembiule, che stava ai fornelli.

-Ehm, ciao Hazza... che prepari di buono per noi?-

Era così davvero attento a cucinare, a controllare una padella o un pentolino, che non si era nemmeno degnato di girarsi dalla mia parte.

-Hazza... ti ho portato dei tuoi amici... anzi nostri amici...Claire e Niall...-

Quando sentì il nome della ragazza, si era girato di scatto. I suoi occhi brillavano. Si era diretto verso la Mrs. Horan. La abbracciò. Però lei gli diceva di far piano al ventre.

Perché? Io e Harry ci corrucciammo le sopracciglia.

-Ho paura della vostra reazione che farete tra due minuti. Okay, sono pronta: sono incinta.-

Io spalancai i miei occhi al massimo possibile e aprì la mia bocca per l'incredulità. Harry invece si nascose dietro di me come se fosse geloso o arrabbiato. Aveva la faccia incazzata. Cosa gli era successo ad Harry?

Un attimo prima era felicissimo, poi arrabbiato.

-Tutto bene amore?-

 

Sabato Pomeriggio

Dopo pranzo uscimmo e andammo a fare una passeggiata vicino a casa. Tutti quanti stavano zitti, ed era stano. Forse tutti eravamo stupiti o preoccupati per la notizia appresa.

-Claire, allora cosa vorresti fare?-

-Forse abortirò, non sono ancora pronta per essere madre. Se dopo lo sanno i miei quando ritorno a casa, cosa gli racconto? Che ho fatto sesso con un mio idolo, Niall e poi son rimasta incinta di lui? No, non mi crederanno.-

-Sarà impossibile spiegarlo in modo semplice.-

 

2 ore dopo

Tutti e quattro siamo andati a Manchester, sempre con il taxi, per compare dei vestiti per la vesta.

Per me trovai un vestito colorato di acquamarina che slanciava molto, invece Claire trovò un vestito metà fatto di color rosso fino al seno con delle strane spallette e sopra ricamate, e poi sotto una gonna cucita di color nocciola. Di scarpe comprai dei tacchi di cinque centimetri di color blu notte, Claire comprò delle ballerine di color ambra-bronzo.

Niall comprò una maglietta bianca con disegnato un papillon di color nero, finto e con due bottoni anche essi finti. Invece Harry comprò una maglietta blu con scritto 'Vans' colorata di grigio chiaro.

 

Mentre si ritornava a casa per cambiarci, fummo travolti da tantissime Directioners inglesi e di altri paesi. Volevano tanti autografi da parte di Niall e Harry. Tantissime spingevano e facevano male.

Questa volta non c'erano le guardie che ci proteggevano, quindi si era nel casino.

Io ebbi un idea: quella di correre. Claire aveva approvato la mia idea, anche se con un po' di controvoglia.

Presi per un braccio Harry, lui mi fece una faccia come per dire 'ma che cosa stai facendo?'. Corremmo tantissimo per quasi un'ora e tutte ci seguivano. A un certo punto, ci fermammo e bussammo alla casa di Lou, la stilista di Ragazzi. Quando ci vide, non sapeva se salutare o no. Forse era la prima volta che vedeva me e Claire.

 

La casa era piccola adatta solo per tre o quattro persone. In ogni angolo, era di color vaniglia e nocciola. Noi siamo stati dentro quella casa solo un' ora. Baby Lux era così dolce...faceva versi strani ma era così carina. Non aveva nemmeno un anno.

Si seppe dopo che alla festa veniva anche Lou e il suo marito Tom, invece le piccola rimaneva a casa con la sua zia, sorella di Lou.

Dopo siamo ritornati a casa della famiglia Styles per cambiarci. Per le donne ci vollero due ore per vestirsi, invece per Mr. Horan e Mr. Styles nemmeno un ora.

La festa iniziava alle nove e trenta e noi si era puntuali. All'ingresso ci aspettava Liam, vestito con una maglietta corta blu e pois bianchi. Ci sorrideva e si vedeva il suo sorriso anche con poca luce. La prima che abbracciò fu proprio io. Per qualche motivo, io non volevo.

-Hi, welcome to everybody! This is Josh's party and tonight he has 21 years ago!-

-Ah, okay...where is Josh now?-

-He's into the house. C'mon guy!-

Entrammo, c'erano tante persone in ogni punto della casa, c'erano tante luci colorate da disco. Era una casa trasformata in una discoteca per un notte. Ai lati della casa trasformata, c'erano tante poltrone, tavolini o mobili. Dalla parte opposta della porta d'ingresso, c'era il DJ. Vicino al DJ c'era seduto con Andy, miglior amico di Liam, Josh che stava bevendo.

-Hi Josh, hi Andy. Do you remember me? I'm Harry's girlfriend... so Happy Birthday!-

-Hi...Allie. I know how you are. Thanks you.-

Intervenne Andy:-But why you say my name? Are you a friend of Liam? Or a Directioners?-

-i'm a freind of Liam and a Directioner!-

Mentre vado a sedermi in un divano, accanto a Andy, mi scontro con un ragazzo biondo, ricciolo e alto. Aveva anche gli occhiali da vista.

-Ehm sorry...What's your...name? I'm Sam, Sam Rotusath.-

-Not problem... I'm Allie, nice to meet you!-

Ci parlai per un po' e dopo mi portò fuori dalla casa dalla parte opposta dell'entrata. Lì accese una sigaretta.

-Do you want a cigarett?-

-Sorry, I don't smoke! Sorry...-

-Why you don't try to smoke? Why not?-

Intanto che fumava, io guardavo le stelle. Si vedeva nel cielo tante stelle e messe in delle posizioni strane. C'erano l'orsa maggiore, l'orsa minore, Cassiopea, la corona, il delfino, l'aquila, Perseo e altre.

A un certo punto, questo ragazzo, mi prese dal dietro della schiena, e mi iniziò a baciare nel collo. Io mi ribellai, mi staccai subito da lui e corsi fino ad arrivare a Harry e lo abbracciai. Stavo tremando dalla paura e iniziai a piangere.

-Am-more un, un tuo a-amico... ci ha provato con me... si chiama Sam...-

-Ah qual delinquente! Gli spacco la testa se riprova a toccarti! La mia piccola non si tocca, è proprietà mia e di nessuno altro!-

Dopo un po' mi calmai. Ballai con Harold per quasi tutto il tempo della serata. In pista mi ero accorta che c'era anche Louis con Eleanor e Zayn. Zayn vedevo che ballava con una ragazza bionda. Mi avvicinai e lo salutai.

-Hi Zayn, how are you?-

Lui imbarazzato, colto di sorpresa, mi fece un sorriso sforzato. Invece la ragazza mi salutò.

-Hi girl, I'm Perrie... and what's your name?-

-I'm Allie, Allie Cullmann.-

 

***

Alla fine della festa, si ritornò a casa a piedi. Non avevo nemmeno il tempo di salutare tutte le persone presenti. In tutti i momenti della festa, ci facevano foto ed era una cosa bellissima per ricordare quella serata.

Mi buttai subito sul letto, ero così stanca... Harry mi aveva coperto e mi aveva dato un bacio della buonanotte sulla guancia e subito dopo mi addormentai.

Io alla festa di Josh, chitarrista della band.


ECCOMI! SONO RITORNATA! L'ESAME MI E' ANDATO BENE, PER FORTUNA! ;)

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BUONA INIZIO SETTIMANA... E BUONA VISIONE DEL FILM 'THIS IS US' A TUTTI! ;)
giugiu9605

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Capitolo 9
*** Stand Up ***





From the moment I met you everything changed

I knew I had to get you whatever the pain

I had to take you and make you mine

 

I would walk through the desert

I would walk down the aisle

I would swim all the oceans just to see you smile

Whatever it takes is fine

 

Oh oh oooh oh so put your hands up

Oh oh oooh oh coz it's a stand up

And I won't be leaving 'til

I've finished stealing every piece of your heart

Every piece of your heart [...]”

One Direction – Stand Up

Domenica Mattina

Svegliarsi con la musica dei Ragazzi a tutto volume, che proveniva dalla sala, era fenomenale. Chi potrebbe averla messa? Harry, naturalmente per me.

La prima canzone che avevo sentito era 'Gotta Be You'. Inaspettatamente mi ritrovai lui accanto che mi abbracciava. Era caldissimo e il suo calore mi trasmetteva dolcezza, voglia di vivere, amore e sofferenze. Diciamo tutto.

-Ho messo la tua musica preferita per un buongiorno diverso dal solito.-

-Lo so, lo sento. E sarebbe la tua band... la sento la tua voce registrata.-

-Non mi piace quando è così. Forse anche a te non ti piace sentire la tua voce quando è in questo modo.-

Quel giorno era troppo caldo. Era strano. Perché nei gironi precedenti era troppo freddo?

Mi misi una canotta bianca con disegnato in tutte le parti dei uccellini neri, dei jeans-pantaloni, sopra alla canotta mi misi una leggera giacchetta di jeans con dei brillantini d'oro, indossai le vans bianche e una borsa.

Dopo andai a fare colazione con Harold in cucina. Mangiai due paste diverse, cereali, caffè-latte e yogurt al budino. Dopo un po' arrivarono Niall e Claire in cucina.

-Good morning! How are you? Today we went to the sea to Brighton! It's okay?-

-Yes Hazza! It's a good idea!-

-Di sera si potrebbe andare a casa per vedere la champions...-

-SPOSAMI PICCOLA! Ti amo perché grazie a te vivo. Sì senz'altro! Non è così, Niall?-

-Oh, Harry non fare il vanitoso! Ahaha.-

Si prese il treno, questa volta, perché Brighton era davvero troppo lontano. Io avvisai Gemma che non eravamo in casa. Lei mi aveva detto di non preoccuparsi e ci aveva augurato di divertirci. Tutto il tempo in treno, mi ero addormentata. Forse anche Harry e i due piccioncini.

Quando mi svegliai, mi trovai in collo di Harry davanti alla spiaggia. Non ci credevo. Il sole splendeva nel mare e c'erano tanti lettini sparsi e qualche telo in terra. Scesi dal corpo di Harry.

Se mi giravo verso la città, la vedevo nella sua propria funzione. Ero felice. Mi slacciai le scarpe e li posai vicino a un lettino preso da Niall e Hazza. Corsi vero il mare per bagnarmi i piedi. Anche Claire fece la stessa cosa. Intanto i due ragazzi si stavano togliendo le magliette.

-No, non pensare che Niall non ha la maglietta...-mi dicevo mentalmente.

Tutti e due si erano messi gli occhiali Ray-Ban neri e stavano sui lettini a prendere il sole.

-Lo sai, non posso fare il bagno ma lo voglio fare con te!-

-Cambiati, allora! Ti ho portato il costume e tutto!-

-Grazie Amore!-

-Figurati, farei di tutto per vederti sorridere!-

Feci il bagno per la prima volta al mare in Inghilterra. Con Harry non era la prima volta... Calire non lo fece, ma giocava con la sabbia insieme a Niall.

In acqua ci schizzavamo a vicenda e io ridevo. A un certo punto mi buttò sotto l'acqua e mi baciò. Era un bacio diverso rispetto agli altri che mi aveva dato. Ci baciammo per quasi due minuti poi ci distaccammo per riprendere l'aria.

Guardai la riva. Vidi da lontano alcuni paparazzi. Oh no! Si stavano dirigendo verso noi. Io presi per mano Harry per portarlo via per non farci vedere da quelle persone. Ci nascondemmo dentro a un bagno. Controllai dalla fessura della porta della toilette se erano andati via. Dopo un po' non c'erano più dalla nostra visuale.

-Ho fame.-

-Visto che avevo preparato, ieri sera certe cose, ho quattro packet lunch a testa. Andiamo dagli altri, allora. Penso che anche loro sono affamati.-

Uscimmo dal nostro 'nascondiglio' e ci dirigemmo verso i nostri lettini. Il pachet lunch era formato da un tramezzino di vari gusti (sempre mettono la verdura 'cetriolo'), patatine, acqua, kit-kat e una mela rossa.

 

Domenica Pomeriggio

Dopo mangiato, stavamo decidendo dove andare. Niall aveva in mano una cartina per orientarsi.

-Where you take this map?-

-A friend give me this, so... where we are going?-

Harry non voleva seguire questo metodo, voleva esplorare da sé. Il gruppo, di quattro persone, si divise a metà: uno andava da una parte, e l'altro in un'altra.

Con Harold andai nei negozi di vestiti a altri generi. C'erano anche negozi di cioccolato e dolci decorati come se fossero statue. Erano fatti apposta solo per guardarli.

Dopo siamo andati dentro allo Starbucks per avere la Wi-Fi gratis nel cellulare e per compare qualcosa di fresco. Io presi un Frappuccino al Coffee, invece Harry un Frappuccino alla fragola e un muffin al mirtillo.

Le cameriere riconobbero Harry e fecero una foto ognuno. Entrai su Facebook: avevo tante notifiche, messaggi, e richieste d'amicizia! In mezzo a queste c'erano quelle dei Ragazzi... la prima era di Edward!

Poi andai su Twitter, aggiornai il mio profilo e cambiai il mio nome. Dopo uscì da Ywitter e mi scollegai dalla Wi-Fi. Uscimmo dallo Starbucks e ritornammo al mare di Brighton per camminare un po' nella sabbia.

-Harry, ti ricordi che la prossima domenica...ehm...devo...partire con Claire per ritornare nella mia madre patria?-

-Noo...non dire così! Senza di te, nella ha senso!-

Iniziò a piangere e mi abbracciò.

-No, non mi lasciare. Perché non voglio restare da solo!-

Iniziai anch'io a piangere.

-Se mi dirai resta, io resterò per sempre con te qui in Inghilterra.-

 

Domenica Sera

Eravamo già ritornati a Holmes Chapel con il treno, e avevamo ritrovato Niall e Claire. Quella sera si mangiò la pizza, comprata vicino a casa di Styles. Si mangiava non sopra la tavola, ma in poltrona per vedere la partita tra Derby e Chelsea e si beveva la Coca-Cola o la Pepsi.

Tutti quanti si tifava per il Derby. Niall non staccava ma il suo viso dal televisore. Harold se ne stava calma sul divano, con disinvoltura. In poche parole gli fregava poco di quella partita. Forse aveva accettato la mia idea per far contento il suo amico, Niall.

Più che altro, ogni momento che segnavano i giocatori, lui mi baciava, mi abbracciava o mi faceva carezze sul viso.

Non capivo perché si comportava così quella sera. Alla fine vinse il Derby: 5 – 2!

Niall era davvero emozionato! Iniziò a ballare, urlare e saltare. O baciare Claire con passione. Quest'ultima non l'avevo ancora vista fare da loro. Era alquanto scioccata e meravigliata.

 

Dopo andai a letto con Harry perché ero stanca e lasciammo i due innamorati, in cucina per i loro momenti.

Prima di addormentarmi sopra il letto pensai: 'Oh no! La prossima domenica devo partire...e lascio Harry, i Ragazzi, i suoi amici, le loro famiglie, le città, i paesini, diciamo tutto...

Per poi dove andare? A casa, a isolarmi e studiare tutto il giorno...per fare la solita vita monotona... no se ci penso...mi si sta' spezzando il cuore via via...'

Io e Harry dentro il mare di Brighton.

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Capitolo 10
*** Stay ***



Well it’s good to hear your voice

I hope your doing fine
And if you ever wonder I’m lonely here tonight
Lost here in this moment and time keeps slipping by
And if I could have just one wish
I’d have you by my side


Oooh oh I miss you
Oooh oh I need you
And I love you more than I did before

And if today I don’t see your face

Nothing’s changed no one can take your place

It gets harder everyday
Say you love me more than you did before
And I’m sorry it’s this way
But I’m coming home
I’ll be coming home

And if you ask me
I will stay, I will stay[...]”
Miley Cyrus – Stay

Una settimana dopo

 

Domenica Mattina

Mi svegliai con il pensiero della partenza. La sera prima si era stati invitati alla festa di Eleonor. Aveva compiuto vent'anni e io avevo conosciuto le sue amiche. Erano ragazze normali. Questa volta gli invitati erano davvero pochi e la festa era stata svolta in un piccolo pub dove potevi ballare o bere.

Quella sera mi ero ubriacata e avevo pomiciato non con Harry, ma con Liam. Harry non si era nemmeno reso conto perché anche lui era sotto l'effetto d'alcool.Meno male e Edward non sapeva di questa cosa!

Scacciai via i pensieri della festa, e mi alzai dal letto. Guardai l'ora. Erano le otto e mezza.

Harold sopra il letto non c'era! Che starno! Mi preoccupai. Controllai tutta casa... e non c'era nessuna traccia di lui.

Allora lo chiamai al cellulare:-Pronto, Harry? Sono io, dove sei?-

-Amore, scusa se non te l'ho detto prima, sono a casa di...Liam. Mi ha detto una cosa bella e una brutta. Non ti preoccupare. Ora so tutto. Se pensi che mi sto arrabbiando con te, ti sbagli. Vengo subito, tra due minuti. A dopo Allie.-

Ritornò a casa sorridente e in mano teneva una lettera.

-È per te da parte di Liam. Se non capisci qualche parola, te la traduco. Da quando ti conosco, conosco bene l'italiano. Grazie per questo.-

Ero meravigliata dalle sue parole. Io non gli avevo mai insegnato nulla d'italiano...e mi diceva in questo modo?

Nella lettera diceva:' Cara Giulia-Allie-Ju, non so da dove inizire. Uno: sono innamorato di te, è il problema che tu hai già un fidanzato, il mio amico Harry, ma non mi dispiace. Secondo: sei brava a baciare (glielo detto che abbiamo pomiciato ieri sera, ma lui non si è arrabbiato).

Il problema è che io sono famoso e devo viaggiare per fare i tour, tu sei una Directioner italiana...e stai lontanissimo da casa mio o dei altri ragazzi. Non ti voglio perdere di contatto. Il mio numero ce l'hai, quindi...Liam x'

Quando finì di leggere ero diventata rossa in viso. Un'amante all'ultimo giorno?

Andai in camera, dopo questa lettera, per cambiarmi e per preparare la valigia. Anche Claire la stava facendo.

Dal lunedì che era passato, in casa non si era più in quattro persone, ma ben sì in sette! Si stava stretti in casa perché era solo adatta per quattro o cinque persone.

Erano già ritornati Anne e il suo compagno Robin, da una piccola vacanza, e Gemma da casa di una sua amica, Clara.

L'aereo partiva alle cinque e mezzo e avevo solo otto ore rimaste da trascorrere con Harry.

Quando facevo la valigia, io piangevo tanto. Non volevo partire.

Mi misi una maglietta grigia con una scritta di color arancione 'Are you happy?', dei pantaloncini bianchi con attorno una sfumatura arancione e rosa chiaro, un giubbettino nero e le blezer bianche.

A un certo punto mi scontrai con Harry e vide il mio volto irrigato di lacrime. D'istinto, mi abbracciò. Era un abbraccio diverso rispetto dal solito, come di protezione.

Come per dire:'ci sono io qui al tuo fianco' o 'lo so a cosa pensi, ma non ci puoi e non ci posso farci nulla' oppure 'vorrei che tu non parta, voglio stare con te'.

Più di venti secondi siamo stati abbracciati e man mano che passava il tempo, io mi calmavo e non scendevano più le lacrime dal mio viso.

Dalle otto di mattina fino alle tre del pomeriggio , io stavo zitta. Quando caricai i bagagliai, dovetti salutare Gemma, Anne e Robin. Li salutai con un abbraccio. E ripiansi.

-Allie, don't cry. See you next year, okay? I'll miss you.-mi aveva detto Anne mentre mi accarezzava la mia testa.

-You're a pretty girl for my brother! Call me when you are in Italy.-

-Bye Allie. Good luck for back home!- mi aveva detto Robin.

-Can...I take a photo all together? For memory.-

Approvarono e feci prima la foto con la famiglia completa, poi con Anne, con Gemma e con Robin. Poi toccò le foto con Harry. Le feci normali e alcune quando ci baciavamo o scene. Poi toccò quelle con i miei tre amici, dopo con Niall e Claire. Feci le foto anche alla coppia 'Niaire', normali o quando si baciavano.

Quando finì di fare tutte le foto, mi scesero le lacrime. Non volevo partire, davvero.

La mia casa era diventata quella dopo un po' di tempo. Mi ero così abituata alla routine in quell'edificio, che mi dispiaceva lasciarlo.

Detti l'ultimo sguardo a quelle tre persone davanti all'ingresso di quella stupenda abitazione, e antri dentro il taxi con Claire, Harry e Niall.

Destinazione: l'aeroporto più vicino.

 

Erano le cinque e in punto, quando sì arrivò all'aeroporto. Erano rimasti SOLO trenta minuti per passare insieme ad Harry e Niall. Quando arrivò l'ora della partenza, mi dette l'ultimo bacio sulla bocca.

-Mi mancherai, Allie. Ti ricorderò per sempre. Con il cuore, starò sempre al tuo fianco, anche se tu sei lontana... Tieni, questo è per te da parte mia, è un braccialetto di cuoio con inciso le nostre iniziali. Ho messo come iniziale il tuo nome vero. Ti amo ricordalo. So che tu sei una Directioner, quindi leggi sempre le News di me o della band, se ti dicono qualcosa riguardo che tu sei la mia fidanzata, rispondi di sì. Ignora le critiche, ignora quelli che dicono che Larry è reale. Louis è il mio miglior amico, come tu hai la tua amica Monica. Io non sono bisessuale.-

-Harry...non so che dire. Ti amo troppo e anche tu mi mancherai. Grazie del ragalo. Ogni giorno penserò a te.-

-Vai Allie altrimenti perdi l'aereo con Claire!-

-Non voglio lasciarti, mi spezzerà in due.-

Lo guardai, anzi li guardammo per l'ultima volta due dei cinque idoli che ci salutavano con la mano da lontano e entrammo dentro l'aereo. Tutto il viaggio guardavo dal finestrino e piangevo.

Ripensavo tutti i momenti passati con il mio fidanzato/idolo. Il primo bacio, le prime carezze, i primi sguardi e sospiri.

Ripensavo anche al concerto, ai suoi amici, Eleanor, Perrie, Nick, la famiglia di Styles, di Tomlinson, Paul, Lux e sua madre Lou, John, Andy. Infine Liam, Zayn, Louis, Niall e Harry.

Claire mi parlava, ma io non la ascoltavo.

-Giulia! Hai capito quello che ti ho detto?!-

-Claire...sono sconcertata.-

-Lo sono anch'io. Ti volevo dire che...mi mancano già... e sto per piangere. Pensare che sono stata due settimane con Niall e con gli altri era come un sogno divenuto realtà! Ora si sta' sbriciolando quel sogno. Spero di rivederlo e rivedere gli altri Ragazzi, un giorno.-

-Lo spero anch'io. Dai ora dormiamo, ci aspettano due ore di dentro a questo mezzo, poi si atterra in Italia alle sette e mezzo.-

-Hai ragione, Giù. È meglio, così mi tolgo i pensieri brutti. Buona dormita, sistha.-

-Grazie, Monny.-

 

due ora dopo

Eravamo arrivati a Roma all'ora prestabilita. Mi svegliai per prima, quindi svegliai Claire che ancora dormiva. Uscimmo dall'aereo e ci dirigemmo versi l'aeroporto per riprendere le valigie. Quando aspettavamo che arrivassero, chiamai Gemma per avvisarla che si era atterrati. Lei, dalla parte opposta del telefono, era contenta.

Dopo questa chiamata vidi da lontano un viso familiare, ma non capivo chi era. Dopo un po' arrivarono tutte le valigie, ma non riuscivo a prendere la mia. Venne accanto a me una persona.

-Vuoi una mano, Allie?-

La voce era davvero familiare, anche il timbro di voce lo era. Poi come faceva a sapere quale era il mio finto nome?

Mi girai e non credetti ai miei occhi. Era...Harry.

-Ti ho fatto una sorpresa, eh? Voglio stare con te, mia cara. Voglio conoscere i tuoi genitori italiani.-

Ero senza parole. Quindi due ore prima non era il vero addio? C'era anche Niall insieme a Claire.

Ero felicissima di rivederli insieme a me e Claire. Dopo ci fu un abbraccio di gruppo. Risi e piansi di felicità contemporaneamente.

 

Domenica Sera

Alle otto e mezza cenammo in un bar dentro all'aeroporto. Mangiammo un panino veloce. Ma il problema era che Harold non aveva gli euro, solo le sterline. Solo Niall, oltre a Claire e a me avevamo queste monete. Quindi dovetti pagare io il prezzo del panino di Styles.

-Ti consiglio di andare a un cambio monete, Harold.-

-Già, hai ragione. Quando lo vedo uno, mi fermo e vado a cambiare le sterline.-

Dopo prendemmo un taxi per andare nella mia città e quella di Claire. Ci voleva al massimo due ore e mezzo per arrivarci.

La nostra città si chiamava Arezzo. Una città con mille tradizioni e storie. Intorno ad essa, c'erano rimaste alcune cinta di mura.

Arrivammo alle dieci e quarantacinque nella periferia d'Arezzo. Scendemmo alla stazione e pagammo il tassista. Dopo Claire e Niall andarono a casa. Li salutammo.

-Nialler, ci sentiamo per questi giorni. Tra un mese dobbiamo andare di nuovo a Londra, con la nostra band, per la chiusura delle Olimpiaci!-

-Okay Hazza. È vero! E prima di quello, dobbiamo andare dalla regina Elisabetta che ci ha invitato il sette agosto! Ciao! Buon soggiorno in Italia! Ahaha.-

-Grazie amico, ahaha anche a te.-

 

Io e Hazza ci incamminammo verso cada mia. Intanto lui osservava la mia città.

-Bella! Davvero! Non pensavo che tu abitassi in una città così meravigliosa!-

-Dici sul serio?-

-Sì, lo dico v-e-r-a-m-e-n-t-e.-

Ogni angolo dove passavamo, mi ritornavano in mente dei ricordi d'infanzia. E sorridevo al solo pensiero.

Quando ci trovammo davanti alla porta della mia casa, mi baciò.

-Mi dovevi baciare proprio ora? -gli dissi con un po' di malizia.

-Perché? Hai paura che ci scoprono?-

-Beh...in qualche modo...-

 

Suonai alla mia porta di casa.

-Mamma, apri. Sono io. Sono appena torn...-

-E IN CHE MODO TI SEI VESTITA? E CHI É QUESTO RAGAZZO?!?!-

Io mentre vado all'aereoporto!
 

BUONA SERA GENTE!! :D

ECCO IL NUOVO CAPITOLO FRESCO FRESCO! :D
DEVO FINIRE DI SCRIVERE IL CAPITOLO 11 E 12 COSì POI LI POTERE LEGGERE!
VI PIACE PER ORA LA STORIA? SI O NO?
DITEMI SE CI SONO ERRORI, A-C-C-E-T-T-O  C-R-I-T-I-C-H-E!


ORA  IO VADO A LETTO!

ALLA PROSSIMA PUBBLICAZIONE!
NOTTE A TUTTI!
GIUGIU9605 ;)

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Capitolo 11
*** Home ***


And I thank you

From bringing me here

For showing me home

For singing these tears

Finally I've found

That I belong

Depeche Mode – Home

Mi svegliai, questa volta con la sveglia della mia camera e sopra il mio letto morbido e profumato.
Non credevo di essere ritornata a casa non da sola... ma con Harry! La mia madre, la sera prima, aveva esitato a farlo entrare, poi aveva controllato i miei poster appesi alla parete per vedere se realmente era lui! E lei non ci credeva la sera prima. In camera mia c'erano due letti separati, una scrivania con tutto l'occorrente per scrivere, un armadio grande, un piccolo comodino e delle mensole per appoggiare i libri o pupazzi.
Harry si era già svegliato e mi guardava meravigliato.

-Buongiorno Principessa! Sono... esterrefatto. Non realizzo che sono in Italia con te!-
-Già, lo sono anch'io! Come stai? Mia madre ha già preparato la colazione per noi e forse è già uscita per il lavoro!-
-Io sto bene. Ma tua madre come si chiama?
-Lea Reccata.-

Gli parlai di tutta la mia famiglia, partendo dal mio fratello fino ad arrivare alla mia nipote, Martina.
Gli feci vedere anche la casa, perché la sera prima eravamo andati subito a letto. Davanti alla porta della mia camera, si trovava la camera dei miei genitori, ampia stanza con un letto enorme appoggiato in una struttura lavorata in legno. Ai piedi del letto si trovava un armadio, anche esso immenso e lavorato. Accanto un vecchio lavabo e un esagerato comodino.

-Bella questa stanza, davvero!- mi aveva detto Harry stupito.

Si passò alla sala: al muro c'era un divano e davanti a esso un tavolo e la TV. Sopra il divano c'erano tre mensole. Accanto a esso, a destra c'era un pianoforte e una chitarra, invece a sinistra una poltrona con sopra tanti quadri. Gli feci vedere anche la cucina: una tavola rotonda con quattro sedie, a sinistra una lunga mensola, a destra tanti mobilini. In fondo a sinistra c'era il lavandino e a destra il forno e il frigorifero.
Sopra alla tavola, c'era proprio la colazione per me e Harry e accanto c'era un bigliettino:'Sono a lavorare, chiama quando sei sveglia. Il gatto è fuori dalla terrazza. Il babbo è da tuo fratello Lorenzo che sta guardando Martina. Mamma x'

Prima di mangiare, andai dal mio gatto. Era disteso sopra il suo tappetino colorato a prendere il sole.

-Chicco!-
-Maow!-

Lo accarezzai. Era il gatto più bello del mondo perché era di colore arancione/rosso.
Rientrai in casa e mangiai con Harry. Dopo chiamai mia madre:'Mamma, buongiorno. Ho finito ora di mangiare. Che faccio? Va bene se vado fuori con Harry per il corso?-

-Buongiorno Giulia. Fa quello che te pare. Sì sì potete. Io ritorno a pranzo. Scusa devo finire di lavorare.-
-Okay Mamma Lea. Buon lavoro! Ci vediamo dopo!-

Staccai la chiamata e andai a vestirmi.
Finito di vestirmi, presi le chiavi di casa, le misi dentro alla borsa e uscì insieme ad Harold.
Per andare in centro, prendemmo la corriera numero 4. Ci fermammo in piazza Guido Monaco. Quando scendemmo dal bus, c'erano tante persone che conoscevo. Li salutai. Una di queste persone era la mia miglior amica, Erika. Le altre ragazze erano: Sophia, Gioia, Erica e Arianna.
Tutte quante si stavano domandando chi fosse la persona che stava vicino a me.
Alle mie amiche presentai Hazza. Riconobbero subito chi era dopo aver detto il suo nome, perché una di queste aveva esclamato: questo ragazzo fa parte del gruppo più famoso: One Direction!
E un altra sapeva per filo e per segno il suo nome completo, la data di nascita, dove era nato e chi era sua sorella.
Lui era diventato timido, il suo volto si era completamente imbiancato e i suoi occhi si erano aperti al massimo per quello che aveva sentito.
Dopo salutai le mie amiche e ci avvicinammo verso il corso. Il corso era un via adatta per passeggiare e guardare i negozi.
Harry era curioso, quasi tutti i negozi erano italiani e solo due erano stranieri: Subday era italiano ma vendeva vestiti ispirati a quelli inglesi invece Urthus vendeva vestiti americani.
Per il corso c'erano tante persone straniere che facevano foto in ogni luogo. Le persone cittadine, invece, erano poche. Per caso, incrociai delle mie amiche Directioners che mi guardavano incredule.
Si erano accorti di Harry e loro avevano già lacrime di gioia. Volevano a tutti i costi fare un foto, un autografo o avere un abbraccio.
Una di quelle era Irene, la mia amica e anche di Claire.
Lui era contento di vedere tante Directioners italiane e di accontentarle. Io ero un' po gelosa, ma poi pensai ad Eleanor e Perrie, avevo riflettuto che era meglio accontentare le Directioners.
Dopo li salutai e andammo al negozio di musica, Vieri. Lui voleva controllare se avevano il CD della sua band 'Up All Night' e altre cose. Quando vide tante magliette dei Ragazzi, gli era scappato un sorriso e aveva gli occhi lucidi.

-Prossimamente pubblicherò, con la mia band, un nuovo album.- mi aveva detto bisbigliando nel mio orecchio.
-E avete in mente come si chiamerà?-
-Non lo so ancora,abbiamo scritto qualche canzone ma non abbiamo registrato. Siamo a metà album , per ora.-

Prima di uscire dal negozio, il commesso aveva riconosciuto Harry.
-Mi scusi, ma lei è un cantante dei Uan Daresctionz? Beh è un onore averla dentro il mio negozio! Mica vorrebbe fare una foto con me? Sa, mia figlia è ossessionata di te e degli altri componenti e se vedrà la foto, le farà piacere! Mica le dispiace?-
-Ehm... sì va bene...Ah, e come si chiama sua figlia? Sì, è-è possibile.-
-Il nome della mia figlia è Celia Dalla Rosa.-

Il commesso mi aveva dato la sua macchina fotografica e io scattai. Harry appariva sorridente, in realtà era timido e preoccupato. Salutammo quel signore e uscimmo dal negozio di musica.
Erano le undici e mancava solo due ore per andare a casa e pranzare. In quelle ore rimaste si andò in libreria. La prima libreria che entrammo si chiamava Edison ed era molto grande. Si andò nello spazio di musica e poi quello horror. Harry voleva vedere se i libri della sua band erano stati pubblicati o qualcosa riguardante a loro. Ne trovò due: uno era quello di Forever Young e l'altro era Il Coraggio di sognare: noi i One Direction.

-Li hai comparti tutti e due? Così ti faccio il vero autografo!-

-No, ho comprato l'ultimo uscito e ho comprato anche il DVD due settimane fa, prima di vederti e...-

-E essere la mia ragazza.-

Si ritornò a casa. Quando entrammo dentro la cucina, c'era anche mio padre Celio La Corte con mia madre.

-Ciao papà, questo è Harry. Harry questo è mio padre, Celio.-

-Piacere...-

-Piacere mio, bel giovanotto! Puoi chiamarmi per nome, se vuoi...-

 

Lunedì Pomeriggio

Lui e mio padre andarono in sala a suonare la chitarra, il pianoforte o parlavano di musica. Io li guardavo tramite la porta della sala. Poi mi sedetti vicino ad Harry. Lo abbracciai, lui invece mi baciò sulla fronte. Lo amavo troppo.

Dopo io uscì con lui per andare al cinema, avevo voglia di vedere un film. Era dall'inverno scorso che non andavo in sala. Si decise di vedere un film romantico che non mi ricordo il nome. Era anche in 3D! Iniziava alle cinque e quindici e noi si venne al UCI Cinemas un'ora prima. Si comprò i pop-corn e due Coca-cole. Mentre si era a pagare il cibo, c'erano delle persone che avevano riconosciuto Harry, di nuovo. Alcune persone facevano foto di nascosto, anche se lo vedevo solo io.

Arrivata l'ora per entrare in sala, incrociai uno di classe mia. E mi rideva in faccia.

Harry guardava male quel ragazzo e in qualche modo mi difendeva.

-Cosa hai da ridere? Non ti permetto di parlare con lei e di offenderla! Sparisci!-

Il ragazzo, terrorizzato, era corso via in direzione opposta della nostra e contemporaneamente urlava dalla paura.

-Quel tizio deve smetterla di offenderti, potrei non rispondere delle mie azioni.-

Quando lo diceva, aveva gli occhi rossi per la rabbia, aveva tutti i pugni chiusi ed era grintoso. Entrammo in sala ma c'era la pubblicità per 20 minuti, posammo i viveri nei appositi spazi e pomiciammo.

Harry mise la sua mano destra sul mio viso e l'altra sul mio fianco sinistro. Ogni volta che pomiciavamo, io ero in un' altro mondo, capivo dal quel gesto semplice che io stavo bene con lui.

Per tutto il tempo del film, io mi ero messa la testa appoggiata alla sua spalla. E lui stringeva con la sua mano sinistra, la mia mano destra.

Quasi alla fine del film, io mi ero addormentata pian piano. Però Harry mi svegliò dopo 10 minuti.

-Amore, scusa ti sei persa la parte finale del film... scusa se ti ho svegliato, ma stanno per arrivare le altre persone... dobbiamo andare...-

Io ancora connettevo poco e quindi mi prese in collo e andammo fuori dalla struttura. Prendemmo la corriera per ritornare a casa. Quando ritornammo nella mia casa, lui mi firmò subito il libro, il DVD e altre cose. Mi scrisse anche una dedica dentro il libro: 'I love you, Giulia. I hope that I met you again. Harry xx'. Dopo noi chiamammo Claire e Niall tramite cellulare e attivammo viva-voce per sentire meglio: 'Pronto, Monica? Siamo noi! Come state? Ci possiamo vedere domani pomeriggio per il centro?'

'Ciao!! Noi stiamo bene...Aww sìì!! Sei d'accordo Niall? Si si va bene! Vi chiamiamo noi!'

'Okay! Buona cena e buona serata!'

'Grazie anche a voi! Ciao e a domani!'

 

Dopo un ora arrivarono i miei genitori. Invece di mangiare in casa, andammo fuori in una pizzeria per il centro. il ristorante si chiamava “Sotto Le Mura”. Era un locale molto carino fatto tutto di pietra ed era molto affollato. Il nostro tavolo era il numero 23. Sopra di esso c'era una candela profumata. Ogni parte del locale c'erano tre televisioni che trasmettevano partite di calcio.

Tutti e quattro prendemmo una pizza: margherita, due vegetariane e al prosciutto. Ordinammo anche un piatto di patatine e da bere prendemmo l'acqua.

-Dopo ti devo dire una cosa. Te lo dico quando siamo da soli.- mi aveva detto Harry al mio orecchio sinistro.

Tutta la cena si rise di cavolate e barzellette. Dopo io e Harold andammo fuori dal ristorante, inceve i miei genitori stettero ancora un po dentro al locale. Ci sedemmo sopra a un muretto vicino al campetto di calcio.

-Dimmi Harry.-

-Ho paura di perderti, se io dovrò tornare a Londra tra tre- quattro settimane e lasciarti sola... mi spezza il cuore...-

Lo abbracciai, non volevo piangere e non volevo che lui piangesse. Guardai i suoi occhi, anche se c'era poca luce sul suo viso. Stavano per diventare colmi di acqua. Baciai la sua bocca per dimenticargli quello che dovrebbe fare nelle prossime settimane.

Presi dalla borsa un oggetto.

-Ecco, tieni questa collana, è un regalo da parte mia. Ho scelto, per ciondolo, la croce perché così ti protegga e ti ricordi sempre di me. Dietro alla croce ci sono i nostri nomi.-

-Giulia... non dovevi...grazie lo stessa, amore. È un regalo bellissimo.-

Gli misi addosso questo regalo attorno al suo collo. Lui prese la croce in mano e la guardava, dopo la baciò,

-Quando tu non sarai con me, bacerò sempre la croce per ricordarmi di te.-
-Io farò la stessa cosa con il braccialetto che mi avevi regalato, Harry.-

Dopo ritornammo a casa alle undici e mezzo con l'automobile insieme ai miei genitori.
Io e Harry. *-*

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Capitolo 12
*** FU ***




[…]But then I accidentally saw a few things in your cell

I even LOL'd man I should've known

Why why you're doing what you do

You you might as well just tell the honest truth[...]” Miley Cyrus – FU

 

Mi ero svegliata verso le cinque di mattina perché avevo fatto un altro incubo. Nel sogno c'erano due ragazzi: uno si trovava a destra di una strada e l'altro a sinistra.

Mi stavano aspettando per qualcosa che non sapevo. Non riconoscevo i loro volti. Mi stavo avvicinando a uno dei due quando una voce mi diceva: 'Devi scegliere tra i due. Se scegli quello a sinistra, l'altro si taglierà le vene. Se invece scegli quello a destra, l'altro si impiccherà. Se ti astieni, si uccideranno a vicenda. Scegli in un secondo sennò ti spareranno.'

Stavo per scegliere, quando arrivò di corsa un altro ragazzo dal mezzo della strada, mi aveva preso dal mio bacino e scappi con lui. Dopo questo tizio mi aveva detto che dovevo amarlo subito sennò mi strangolava.

A quel punto mi ero svegliata. Piangevo dalla paura. Guardavo Harry che ancora dormiva, aveva il braccio destro fuori dal letto e aveva la mano pronta per prendere qualcosa.

Pensai subito che mi sognava o mi voleva visto che avevamo i letti separati, non come a casa sua a Holmes Chapel che aveva il letto matrimoniale nella sua camera.

Aspettai le sette di mattina, e intanto guardavo il suo cellulare che si trovava accanto al letto. Andai su galleria, vidi tante foto di me e lui, altre erano con i ragazzi o con sua madre o con sua sorella.

Di musica ne aveva poca, alcuna era dei Coldplay, altra di cantanti che non conoscevo.

Poi andai sui messaggi, ne vidi tanti inviati a una stessa persona che non conoscevo, si chiamava Claudia. Ero infuriata. Mi stava tradendo? Io lo amavo tantissimo perché lui era la mia vita. Il mio cuore stava per esplodere, stavo per piangere di rabbia. Anzi di gelosia. Non volevo di nuovo litigare con lui, mi dispiaceva quando succedeva.

Dopo per distrarmi, ascoltai un po' di musica e giocavo a Nintendo.

Dieci minuti dopo Harry si svegliò.

-Buongiorno Giulia... che hai, ti vedo... strana questa mattina.-

Io me ne stavo zitta e continuavo a giocare facendo finta di non aver sentito. Non lo guardavo neanche. A un certo punto avevo sentito il suo calore dietro alle mie spalle. Mi aveva baciato sul collo e contemporaneamente mi abbracciava. Stavo per sciogliermi, ma ero di ghiaccio e quindi era impossibile farmi cambiare idea velocemente. Mi ero staccata dall'abbraccio inaspettato, e inaspettato fu il gesto che feci dopo. Gli detti uno schiaffo alla guancia sinistra.

Lui aveva reagito: sapeva i miei punti deboli, quindi conficcò i suoi occhi dolci dentro ai miei occhi pieni di rabbia.

Vinse.

Lo abbracciai e piansi.

-Scusa se ti ho dato lo schiaffo... è che ho scoperto una cosa prima. Senti: ma tu, mi stai tradendo?-

-Io? Tradirti? Non lo farei mai! Tu sei la mia ragione di vita, Giulia. Se non ti amerei, non sarei qui a casa tua. Perché non voglio un giorno senza di te, ti voglio vedere ogni santo giorno!-

Mi asciugai con la mano i miei occhi e provai a sorridere. Intorno ai miei occhi c'era un leggero rossore.

-Sorridi! Non mi piace vederti piangere, di nuovo. La mia ragazza dovrebbe sorridere più spesso per non pensare alle preoccupazioni.-

Sorrisi ancora di più dopo quello che lui aveva detto. Dopo andammo in cucina ma senza far rumore per non svegliare i miei genitori. Facemmo subito colazione.

Un ora dopo si svegliò mia madre.

-Buongiorno. Io e babbo si parte tra un ora e si va al mare fino a questa domenica. Venite con noi?-

-No, avevamo già programmato un uscita per il centro con Monica e Niall per oggi.-

-Niall? E chi è?-

-Un mio amico e anche di Harry, un mio idolo e il fidanzato di Monica.-

-Ah, altro cantante... capisco... va bene. Allora ci rivediamo domenica, okay? Quando si sveglia il babbo parto con lui. Fai la brava e tieni in ordine la casa. Tu, Harry, controllala.-

-Mamma! Mica sono una bambina! Sono adulta ormai!-

Mia madre mi abbracciò, mi accarezzò il viso e mi baciò la guancia. Amavo essere coccolata da lei.

-Ricordati una cosa: tu sarai sempre la mia bambina, anche se stai crescendo.-

-Ti voglio bene mamma Lea.-

Harry guardava la scena con una faccia addolcita.

-Come siete dolci voi due. Vedo che vi volete bene.-

Dopo dei minuti sbucò dal dietro della porta mio padre. Andai incontro a lui. Sorpreso, mi abbracciò.

-Ehi ciao cucciola mia. Buongiorno signorino Harry. Buon dì Lea.-

Prima di uscire da casa e di andare verso il parco, ci cambiammo i vestiti. Dopo li salutammo. Il parco si trovava vicino ai Carabinieri. Nel parco c'erano poche persone. Ed era normale perché quasi tutte erano in vacanza e li trascorrevano fuori dalla città. C'eran alcune che giocavano a calcio o andavano in bici o stavano distesi sopra il prato. Noi invece si guardava il laghetto con dentro due cigni e tante ninfee.

A un certo punto Harry mi prese dal dietro della schiena e mi abbracciava. Il mio cuore iniziò a battere più velocemente. Dopo mi baciò vicino all'orecchio destro.

-Sei bellissima ogni giorno.- mi aveva detto sussurrando. Volevo che quella scena si ripetesse all'infinito. La stessa, per l'eternità perché mi piaceva l'idea dell'abbraccio improvviso e un bacio vicino all'orecchio. Lo amavo. Lui con i sui modi di fare, di vestirsi, di comportarsi, la sua voce angelica, e soprattutto il modo con cui mi amava. Sentivo e vedevo che ci metteva tutta la sua buona anima. Anche al costo di perdermi o di fare il giro del mondo per stare con me.

Dopo ci avviammo verso il centro. Io avevo voglia di compare un libro fantasy.

-Harry, di solito cosa leggi di libri? Dico di genere.-

-Ehm, genere fantasy e vampiresco. Perché?-

-Ho voglia di rileggere. Sarà da due anni che non leggo! L'ultimo libro era stato quello di Morga, libro tre, di un'autrice italiana.-

-Come si chiama la scrittrice? Uhm, okay.-

-Monny Witcher.-

-Non è italiana, Giulia!-

-Ti sbagli, sciocco! È il suo psedominio, il suo vero nome è Roberta Rizzo.-

-Scusa non lo sapevo...-

Andammo alla libreria Mondadori non quella dell'Edison. Ripensai al momento quando comprai il libro della band insieme a Monica e Irene alla fine di giugno. Chiesi al commesso del negozio un consiglio sui libri. Mi consigliò un libro di un'autrice statunitense: Lisa Jane Smith. Il titolo del libro era 'Il Diario del Vampiro: il risveglio'. Lo comprai subito. Anche dalla copertina sembrava un buon racconto.

Uscimmo dal negozio mano per la mano e andammo verso piazza Guido Monaco.

A un certo punto mi scontrai contro a un ragazzo e tra un po mi faceva cadere. Menomale che c'era Harry! Il ragazzo era uno che veniva alle medie con me e all'epoca mi piaceva tantissimo ed ero innamorata persa...Il suo nome era Manuel Sartani. Quando mi aveva visto con Harry aveva fatto una faccia sbalordita. Non pensava che avevo un ragazzo. Era da tanto tempo che non lo vedevo, forse da quasi un'anno.

-Ehm, Giulia non ti avevo riconosciuta con questo nuovo look e...con questo ragazzo! Scusa ma chi è lui?-

-Ciao, lui è il mio fidanzato Harry.-

-Cosa? Lui è il tuo fidanzato?! Bella questa! Non scherzare con me, Giulia.-

-Dico sul serio, Manuel.-

Lui mi aveva preso per il collo e mi aveva sbattuto verso un muro e mi aveva dato uno schiaffo forte su una guancia. Harry si era mosso troppo tardi per proteggermi. Ma quando si era avvicinato a me, Manuel gli aveva dato tante botte sul torace, viso e schiena. Io ero pietrificata. Non avevo mai visto Harry così mal ridotto. Chiamai subito il 118 e i carabinieri. Harry perdeva molto sangue sul torace e sulla schiena. Anche l'assassino era malconcio ma era meglio della vittima. Non c'ero solo io a guardare la scena consumata in pochi minuti ma anche turisti e abitanti d'Arezzo. Quando arrivò l'ambulanza, gli infermieri misero Harry sopra una barella ospedaliera e gli misero il collare. Aveva gli occhi semi-chiusi e tutti rossi attorno e forse con quello sguardo mi voleva comunicare qualcosa. Manuel lo portarono in questura per un interrogatorio e sapere come erano andati i fatti. Io andai insieme all'ambulanza verso l'ospedale. Portarono Harry in una stanza al primo piano dove c'erano dei dottori che lo dovevano visitare. Io dovevo aspettare nella sala d'attesa per una risposta. Intanto piangevo disperatamente. Chiamai Niall: 'Niall, è saltata l'uscita per il centro insieme a te, Monica, me e...Harry. Lui si trova all'ospedale da due minuti. Non so come... spiegare.-

 

Martedì Pomeriggio

Dopo pranzo arrivarono Niall e Monica. Quando li vidi, mi trovavo dentro la stanza di Harry. Li abbracciai tutti e due allo stesso momento e piansi. Il mio fidanzato era disteso sul letto ospedaliero e aveva nel braccio attaccato un tubo che trasportava sangue. Dormiva.

-Ciao, hanno detto i dottori che starà per tre giorni all'ospedale e poi può ritornare a casa.-

-E il sangue chi glielo ha donato, Giulia?-

-Io, perché ho scoperto che abbiamo lo stesso gruppo sanguigno. Lo aveva perso... molto.-

Mi avvicinai verso il letto per accarezzargli la mano destra. Volevo stare ogni momento con lui. Donare il mio sangue era come donare la mia vita. Dopo un po, lui si svegliò. Mi guardava con aria stanca e interrogativa.

-Dove mi trovo?-

-Harry, sei all'ospedale. Non ti preoccupare. Tra tre giorni ritorni a casa.-

-E...perché ho questo tubo sul braccio con dentro il sangue?-

-Perché ne avevi perso parecchi. Il sangue te lo sto donando io.-

A un certo punto Harry riconobbe Niall e Monica. Non si era reso conto che c'erano.

-Ragazzi, ho una novità buona: non abortirò più. I miei genitori hanno acconsentito la mia gravidanza.-

-Vero, non ci credevo quando ce lo hanno detto! Quindi io sarò padre... sembra surreale ma è la realtà!-

Io stavo piangendo di felicità per loro, Harry fece un piccolo sorriso come se avesse appeso la notizia. Secondo me, diventare madre era troppo presto. Ma ognuno di noi faceva le sue scelte.

-Cambiando discorso... Harry prima abbiamo incontrato delle Directioners e mi hanno visto... forse tra un po avrai delle visite da parte loro... Mi hanno chiesto di te...gli ho risposto solo che eri all'ospedale e di tenere segreto questo fatto. In pratica di non dire nulla sui Social Network, sennò dopo lo sa tutto il mondo!-

-Ah, grazie di avermi avvertito Niall. Faccio a fatica... a muovermi. Giulia vorrei baciarti ma non posso...-

Lo guardai con i miei occhi passionalmente. Mi avvicinai verso di lui e lo baciai.

 

*3 ore dopo*

A trovare Harry, che stava male, erano solo tre Directioners. Li conoscevo tutti e tre: Ambra, Beatrice e Greta. Avevano 14 anni e venivano anche a scuola mia. Tutto il tempo parlavano con Niall e me, con Harry poco perché si addormentava ogni 10 minuti da quanto era stanco. Alla fine sono andate a casa perché dovevano andare a mangiare. Niall e Monica la stessa cosa perché sennò i genitori della mia amica si preoccupavano. Quindi restai solo io vicino a Harry e non andai a casa.


 Io e Harry all'ospedale.

BUON POMERIGGIO!

Sono tornata dalle vacanze! ;)
Il 15 settembre rinizia la scuola, eh! Per me questo anno sarà dura: avrò gli esami! E dopo andrò all'Università o lavorerò. :/

Ciaooo!!!! Giugiu9605 xx

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Capitolo 13
*** Rather Be ***



[…] When I am with you, there’s no place I rather be

N-n-n-no, no, no, no place I rather be (3x)

When I am with you, there’s no place I rather be[…]”
Clean Brandit feat. Jess Glynne – Rather Be
 

Diciannove giorni dopo
Era domenica 5 agosto. Era da un mese che stavo con Harry. Davvero? Non ci credevo. Per due settimane eravamo stati al mare con i miei a Castiglione della Pescaia e ci eravamo divertiti e rilassati. Le ferite di Harry, che aveva sul torace e schiena, si erano già emarginate. Si vedevano solo delle piccole cicatrici leggere. Eravamo ritornati ad Arezzo sabato mattina.
Era l'ultima domenica che Harry stava in Italia con me, dopo doveva ritornare a Holmes Chapel per iniziare a registrare il secondo album e fare diverse photo shoot e interviste.
Mi vesti, mi misi dei leggings colorati con disegni di leopardo, una maglietta grigia con un disegno di una ragazza e le blazer blu. Mi incamminai verso la sala. Harry era già sveglio e stava sdraiato sopra il divano mentre guardava la TV.
-Buongiorno amore, ti sei svegliata ora? Oggi è l'ultimo giorno che sto nella tua città.-
-Giorno Harry, già... vero.-
Li si alzò e venne davanti a me. Mi abbracciò. Amavo quando mi abbracciava. Mi dette anche un bacio sulla mia fronte. Era già vestito, aveva dei jeans scuri, una camicia marrone-chiara con le maniche corte e i stivali. Addosso aveva anche la collana con il crocifisso, regalata da me. Da quando l'aveva indossata per la prima volta, non se l'aveva mia tolta.
La sua valigia si trovava accanto alla porta d'ingresso, pronta per metterla in macchina di mio padre. I miei genitori erano in cucina che stavano facendo colazione. Li salutai.
-Io non mangio, non ho tanta fame.-
-Dovresti farla, Giulia! E dopo se hai fame che fai?-
-Mi arrangio padre...Noi andiamo a casa di Monica e Niall.-
-Va bene Giulia. State attenti: non parlate con le persone che non conoscete.-
Presi una borsa piccola nera, ci misi le chiavi di casa, gli occhiali da sole, il lucida labbra e un piccolo specchietto.
Il penultimo giorno, c'era il sole e un caldo afoso. Questa volta non si prese nessuna corriera ma per andare a casa dei miei amici, si andò a piedi passando da una scorciatoia. La scorciatoia era un piccolo tunnel, sopra passava il treno, con tante scritte e graffiti ripetuti più volte e male. Quando Harry vide quest'ultimi, aveva detto che se, in quel momento, ci fosse Zayn, li faceva meglio rispetto a quelli.
A un certo punto Harry mi aveva preso e mi aveva sbattuto al muro. Da quel inaspettato gesto, mi era caduta la borsa. Subito dopo, lui aveva posizionato la sua bocca sulla mia e avevamo iniziato a pomiciare. Contemporaneamente aveva messo le sue mani sui miei fianchi e mi stringeva forte.
Le stesse sensazioni non erano cambiate. Ogni giorno che passava, al contrario, aumentavano.
Lo amavo con tutta me stessa, lui pure mi amava con tutta la sua anima.
-Ehm, amore...meglio che andiamo dai nostri amici.-
-Scusa Giulia, andiamo allora!-
Dopo dieci minuti eravamo vicino al portone della casa di Monica. Da una finestra, intravedendo la madre della ragazza, la stava per aprirla. Quando mi vide sotto il palazzo, mi salutò.
-Ciao Giulia. È da tanto tempo che non ti vedevo. Vuoi, anzi volete, salire in casa?-
-Sì, grazie signora Anna.-
Era la seconda volta che andavo a casa della mia amica, l'ultima volta era stata il 30 giugno, cioè un giorno prima di andare a Londra per la vacanza-studio. La casa era sempre la stessa, solo con un piccolo cambiamento: il babbo di Monica aveva comprato due grandi velieri e li aveva messi in due grandi comodini. In casa c'erano solo Niall, Monica e la sua madre Anna. Franco, il suo padre, era al lavoro il fratello Nicola era in vacanza con la sua fidanzata Ginevra.
Quando Monica mi aveva vista, era stra felice. Era da due settimane che non la vedevo. La sua pancia era ingrossata, la toccai e il bimbo/bimba si era mosso quando mi aveva sentito. Non ero mai stata così emozionata prima d'ora.
-Hai scoperto che sesso è?-
-Sì, è un bel maschietto. Nascerà forse verso... la fine di Maggio. Siamo indecisi tra due nomi: George o Harry.-
-Deve decidere Niall secondo me...bei nomi!-
-Preferirei che il mio nipotino avesse un nome italiano, figlia mia.-
-Madre, ascolta il figlio è mio e Niall e lo chiamiamo come vogliamo.-
Mentre parlavo con Monica e Anna, Harry e Niall discutevano sulle canzoni che dovevano scrivere per il prossimo album.
-Scusate se mi intrometto nel vostro discorso, ma le canzoni le dedicherete a noi, cioè a me e Monica?-
-Sì, alcune, Amore.-


Domenica pomeriggio
Avevamo pranzato in casa, il cibo lo avevo cucinato Anna con l'aiuto di Monica. Dopo siamo andati al parco più vicino. Io e Monica ci siamo sedute in una panchina con in mezzo un tavolino mentre guardavamo giocare Niall e Harry.
-Vorrei tanto ritornare in Grand Bretagna...-
-A chi lo dici! Io invece a Dublino... vorrei rivedere Maura la mia suocera e Bobby...-
-Però mi sa che i nostri genitori non acconsentiranno mai, dato che noi siamo minorenni e solo fra due anni avremo diciotto anni...-
-È vero Giulia...hai perfettamente ragione! Proviamo a convincerli... in qualche modo.-


6 agosto
Finalmente avevamo convinto i miei genitori di partire per l'Inghilterra con Harry, Monica e Niall. Io potevo starci solo tre mesi, invece Monica solo due.
Mio padre era un po dispiaciuto che andavo via di nuovo. L'aereo partiva da Roma alle 11.00.
Partimmo d'Arezzo con la macchina alle 8.30 io, Harry e mio padre Celio. Invece Monica e Niall andarono con la macchina di Franco verso Roma. In viaggio guardavo il paesaggio e Harry si stava riposando in compagnia della musica.


*due ore e mezza dopo*
L'automobile di Franco era già nel parcheggio dell'aeroporto e sia Monica e Niall ci stavano aspettando. Quando salutai mio padre e Franco, stavamo salendo sull'aereo.
Dentro all'aereo erano già seduti Niall e Monica. Quando ci videro, erano entusiasti di partire.
Anche se erano stanchi, Niall voleva urlare perché era davvero contento che ritornava a casa.
Non da solo ma con i suoi tre amici.
-Siete pronti?-
-Sììì Niall!! Ho tanto voglia di ritornare in Inghilterra!!-


*tre ore dopo*
Quando uscimmo dall'aeroporto, avevamo visto un viso familiare che stava vicino a una macchina. Dopo ci simo resi conto che era Gemma. Quando la vidi, era contentissima di vederla. Si era tinta i capelli e li aveva fatti biondi. La abbracciai. Come sapeva che saremmo ritornati in Inghilterra? Forse Harry l'aveva chiamata.
-Ciao Giulia. You're welcome! Come stai?-
-Very well thanks. But... are you speak italian? It's an interesting thing!-
-Yea, I'm practicing this week. It's a good job.-
Tutti quanti andammo a Nando's nella periferia di Londra. Quando entrammo, io non me lo aspettavo: pensavo che a pranzo c'ero solo io e i miei amici. Invece c'era la famiglia di Niall (Maura, Bobby e Greg), Anne, Zayn con Perrie, Louis con Eleanor, Liam, Louisa, Max e baby Lux.
-Welcome back!- dissero tutti quelli che erano a sedere vicino a un tavolo lungo con sopra i menù.
Li salutammo uno per uno.
Per me era la prima volta che vedevo la famiglia di Niall, DAL VIVO! Quando salutai Maura, lei era felicissima di vedermi e conoscermi. Mi diceva che Niall le aveva parlato bene di me. Mentre lo diceva, mi abbracciava e mi sorrideva.
Nel locale si mangiò le specialità di Nando's, cioè le cosce di pollo con sopra una salsa piccante chiamata Pirhipirhi contornata da patate e verdure. Da bere c'erano sia il vino e sia le bibite gassate. A un certo punto mi alzai dal mio posto e andai a salutare Liam. Era davvero contento di rivedermi. Da quasi un mese che non ci vedevamo. Intanto Harry stava parlando con Louise di qualcosa, quindi lasciai Liam e mi intromisi dentro al loro discorso.
-Sorry, but...di cosa state parlando?-
-Ehm...sto cercando una cosa nella periferia di Londra per noi. La prossima settimana Louise ci mostrerà una casa.-
All'idea della futura casa, mi erano venuti tanti pensieri in testa. Starò per sempre con lui?
Ci sposeremo un giorno? Avrò dei bimbi?
Da quanto ero emozionata, lo abbracciai forte fin quanto potevo per trasmettergli tutto il mio amore.
 Valigia pronta per partire! Oh yeah!
 

Sono ritornata! Dopo quasi due mesi e mezzo sono ritornata a scrivere! Forse fra un mese pubblico il capitolo 14!

Ciao a tutti e buona giornata! ;)
Giugiu9605

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Capitolo 14
*** Back To School Again ***



[…] I open my eyes to another day 
i know what's a head and i want to stay in bed 
i haven't studied for my test and all my homework is a mess 
back to school again[…]”
Warzone – Back To School Again
Era il 10 settembre. Quel giorno avevo scuola per la prima volta a Holmes Chapel.
-Sbrigati Giulia! Tu devi andare a scuola! Ti accompagno io, dato che la conosci... E poi sarai la 'nuova'!-
-Non ci ho voglia, Harry...-
Mi prese fra le gambe e mi prese in collo e mi portò in cucina a fare colazione.
-Dato che qui, in Inghilterra, è tradizione portare l'uniforme, domani si compra il tuo uniforme.-
-Non me lo ricordavo...
Uscimmo da casa alle 8.00. La scuola apriva alle 9.00, quindi mi accompagnò a piedi.
-Cerca di stare attenta: ci sono dei ragazzi che conosco della tua età, che erano tremendi nella scuola quando c'ero io... potrebbero prenderti in giro. In questo caso non come proteggerti, amore.-
-Non ti preoccupare, Hazza. Me la caverò. E poi io non sono debole, no. Sono forte anche se non sembra.-
Dopo due minuti eravamo già davanti alla scuola. Prima di essa, c'era un enorme cancello e intorno c'erano dei giardini. Harry mi accompagnò fino alla Segreteria per iscrivermi. Nei corridoi accanto, c'erano attaccati gli armadietti di un color lilla. Alcuni studenti erano ancora nel corridoio e ci stavano guardando.
-Mi hanno riconosciuto, uno perché sono un vecchio studente, e due perché sono famoso...-
Entrammo, avevamo visto una signora che era seduta vicino una scrivania era era attenta a scrivere sul computer.
-Good morning, Mrs. Jole.-
-Harold! Why are you there? How are you?-
-Fine, thanks. For my girlfriend, Allie.-
-Ah, nice to meet you, Allie. I'm Cloe Jole. So you want subscrite in this school?-
-Yes, Mrs. Jole.-
-Take me your personal details, please Allie.-


*un ora dopo*
Ero già dentro nella mia nuova classe. Le persone erano quasi tutte simpatiche, eccetto tre ragazzi.
Conobbi due ragazze che erano cugine lontane di Liam ed erano contente che ero una Directioner. Si chiamavano Ashlie e Marsha ed erano sorelle gemelle. La prima lezione era di filosofia. Il professore si chiamava Jonah Strack, era lo zio di Harry da parte il suo padre naturale. Era molto bravo a spiegare. Per una altra ora c'era la lezione di matematica. Una signora anziana di nome Amilia Trast insegnava alla mia classe. Invece per un ora c'era italiano, si chiamava Bradley Atkinson. All'una avevo finito. Ero stato faticoso il primo giorno di scuola.
Poi sono ritornata a casa a piedi. Non era tanto lontana la casa, in solo quindici minuti arrivavo. Quando son rientrata in casa, c'era Harry che cucinava.
-Harry, sono tornata.-
-Amore, come è andata? Hai conosciuto qualcuno? Hai visto quei tre che ti dicevo?-
-Ehi calma! Troppe domande mi fai! Si bene, si ho conosciuto tante persone e si ho visto quei tre: Martin, Luzs e Adam. Quando mi avevano vista, mi guardavano come se fossi venuta da un altro pianeta!-
-Vuoi andare alla nostra casa, Allie? Dico ancora c'è da sistemarla...e poi quando...-
-Quando smetterò di andare a scuola staremo sempre là o si andrà a fare dei viaggi!-
-Dipende in che periodo...perché se devo girare con i ragazzi per promuovere il prossimo album o fare dei concerti nel mondo...-
-Già, vero. Al massimo vengo con voi sempre!-
-Dovrai sentire il nostro capo... e poi sentire se sarà d'accordo.-
-Okay.-
Dopo mi ero messa a sedere, la tavola era già apparecchiata. Aveva preparato patatine, carne con sopra una salsa rosa e mais.
-Cosa vuoi fare di bello oggi, mon amour?-
-Una bella torta! Se domani sarà il compleanno di Lux, dobbiamo festeggiare!-
-E ricordati che tra tre giorni è quello di Niall!-
-Non me lo scordo! Nemmeno il tuo, di Louis, di Zayn e Liam!-


Lunedì Pomeriggio
Si presero tutti gli ingredienti e tutti gli strumenti per creare una torta. Si prese anche la ricetta: si era scelto di farla al cioccolato. Harry mi aveva dato un grembiule per non sporcarsi.
-La ricetta è di Anne. Dice: prendere 200 g di farina, 200 g di zucchero, cinque uova, 100 g di cioccolato fondente, 50 gr di cacao in polvere amaro, ½ bustina di lievito chimico in polvere per dolci, 50 ml di latte fresco intero, un pizzico di sale e 200 gr di burro a temperatura ambiente.-
Un ora dopo si era finito la torta. L'avevamo messa dentro al forno per cuocerla. E intanto mi riposavo guardando la Tv dal divano con Harry, ovvio.
Mi dette un bacio sulla guancia destra, e intanto mi abbracciava.
-Tra un po andiamo fuori per la città a compare qualcosa?-
-Sì, perché no Giulia? Prima finiamo di vedere questo bel film!-
-Sì è davvero romantico e bello 'Before Sunrise'. E poi togliamo la torta sennò si brucerà!-
Dopo un po entrò in casa Gemma. Dal viso si vedeva che era stanca. Aveva in mano un malloppo di libri.
-Gemma! What happening? Can I help you?-
-Ciao Giulia. No, don't worry. I can do it. Who is this perfum?-
-By the cake! I and Harry made it one hour ago for Lux because tomorrow is her birthday!-
-Ah, now I understand.-
Io mi alzai dal divano e andai in cucina a togliere la torta. Con il cioccolato rimasto ci scrissi 'Happy Birthday Lux'. Chiesi a Gemma se voleva venire con me e Harry per i negozi di Holmes Chapel ma ripose che era stanca e voleva riposarsi.
Mentre si andava verso la città, ci tenevamo per mano. Qualche volta mi dava tanti bacetti in bocca e quando lo faceva, sorrideva pure.
-Come farò nei prossimi giorni la mattina senza di te? Non ce la farò a stare ore, minuti e secondi senza la tua presenza!-
-Questo è un grosso guaio, Harry. Anch'io vorrei allo stesso modo, ma...-
-Ma?!-
-Devo andare per forza a scuola.-
-E allora ti spierò da una finestra senza che te ne accorgi.-
Dieci minuti dopo si era davanti a una via lunghissima fitta di negozi. Erano allo stesso tempo strani ma carini. Entrammo in uno di questi col nome “ TOPSHOP TOPMAN”, vendeva di tutto: dalla piscina allo sport, dalla moda di oggi ai vestiti per la discoteca e molto altro. Andai nel reparto scuola, sui uniformi. Nella mai scuola li indossavano tutti blu, quindi dovevo scegliere proprio quel colore. Comprai la gonna blu, le calze bianche, le scarpette celesti, la maglietta blu per la primavera, la maglia blu per l'autunno e una camicia bianca. Non pagai tanto perché era tutto scontato.
Si ritornò a casa verso le sette e mezzo. A quell'ora era già ritornata Anne dal lavoro. Come ogni sera, preparavo la cena con lei e Gemma. Anche Harry aiutava.
Verso le otto e quaranta si era finito di mangiare. Così io ed Harry andammo nel solito locale vicino a casa a prendere un drink.
Nel pub c'era un cugino di Harry da parte del suo vero padre di nome Joe. Aveva 17 anni ma ne dimostrava un po' di più.


Buona sera, lo so è passato 2 mesi. Vi ho fatto aspettare? Forse. Ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia.
Accetto critiche, e se c'è qualche errore, ditemelo! ;)
 

AGGIORNAMENTO
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QUESTA STORIA NON SARA' CONTINUATA PER MANCANZA DI IDEE, TEMPO E SOPRATTUTO PERCHE' I ONE DIRECTION NON MI PIACCIONO COME UN TEMPO.
MI DISPIACE, MA NON VERRA' AGGIORNATA

GIUGIU9605

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