Tell me you don't want my kiss.

di El_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Si inizia così. ***
Capitolo 2: *** Dream. ***
Capitolo 3: *** Summer paradise. ***
Capitolo 4: *** Believe in yourself. ***
Capitolo 5: *** Sei un'emozione inaspettata. ***
Capitolo 6: *** Forever. ***
Capitolo 7: *** Vi ricordate di avere una figlia? ***
Capitolo 8: *** Sorry. ***
Capitolo 9: *** Non è poi così male. ***
Capitolo 10: *** Goodnight, baby. ***
Capitolo 11: *** Stay please. ***
Capitolo 12: *** I'll be there for you. ***



Capitolo 1
*** Si inizia così. ***


Mi presento, sono Scarlett, una ragazza di sedici anni compiuti da qualche mese.
 
Finalmente era arrivata l'estate, la scuola era finita e i miei pensieri si erano affievoliti; mi svegliai, diversamente dal solito, presto. Erano appena le nove, e decisi così di andare a trovare la mia migliore amica, che sicuramente avrei trovato sveglia. Feci una doccia, mi vestii e dopo aver preso i soldi uscii, e mi incamminai verso casa di Lucy. Ah, dimenticavo; non vi ho ancora parlato di lei. Beh, Lucy è la mia migliore amica, una ragazza speciale, con cui condivido il mio sogno, la mia vita. Abbiamo cinque idoli in comune, i One Direction. 
Comunque, ritorniamo a noi. Lungo la strada le mandai un messaggio avvertendola che sarei passata da lei tra dieci minuti; arrivata davanti casa sua suonai il campanello e aspettai che scendesse.
La guardai, era meravigliosa, come sempre. Lucy è una ragazza alta e con un fisico da far invidia, con degli occhi color nocciola e dei capelli mori, con i riflessi arancioni. Le sorrisi e lei ricambiò.
-Buongiorno Scar, come mai ti sei svegliata così presto?- mi chiese con un sorrisone in viso.
-Non so, non riuscivo a dormire- spiegai.
Decidemmo di andare al bar a far colazione e poi la invitai a pranzo da me, dato che i miei non erano mai a casa.
Per pranzo decidemmo di ordinare due pizze; cosa insolita vero? Vi spiego subito il motivo. I ragazzi che consegnavano le pizze erano una cosa meravigliosa e ogni scusa era buona per ordinarne una.
Mangiammo, ridendo e scherzando come al solito, poi alle tre, Lucy dovette andare a casa e io decisi di iniziare qualche compito.
Presi il libro e l’astuccio e andai a sedermi sul prato dietro casa mia, dove batteva il sole. Non mi andava molto di far matematica, ma mi stavo annoiando parecchio. Mi addormentai e quando mi svegliai alle sei, mi ricordai che quella sera, alle sette e mezza avevo la partita di calcio. Non potevo mancare, era l’ultima; quella partita stabiliva chi si aggiudicava il primo posto nelle regionali, poi avremmo avuto l’estate libera, per riprendere poi a settembre con l’inizio della scuola. Andai a preparare la borsa, corsi al campo, non molto lontano da casa mia e mentre entravo salutai l’allenatore. Mentre mi cambiavo mandai un messaggio a Lucy e la implorai di venire a vedermi giocare, poiché quella era l’ultima partita e per me era di un’importanza enorme. Iniziarono i riscaldamenti e subito dopo la partita; mentre rientravo in campo guardai tra le tribune per cercare Lucy e quando la trovai, la salutai sorridendole.
La partita iniziò e non ci volle molto per vedere i primi falli; un avversario era entrato in scivolata su un mio compagno, fratturandole la caviglia. Notai sul volto di Lucy un velo di preoccupazione, così approfittai del time-out e corsi di fronte alle tribune.
-Lu che succede?- le chiesi con il fiatone.
-Niente Scar, è che i vostri avversari sono piuttosto forti e mi sembrano abbastanza violenti, non vorrei che ti facciano male come l’ultima volta.- mi rispose. Ripensai all’ultima volta, quando il capitano della squadra avversaria mi aveva colpito in piena coscia, impedendomi di continuare la partita.
Scaccia la rabbia e le risposi –Sta tranquilla Lu, ‘sta volta non la passerà liscia-; sentii il fischio dell’arbitro, segno che la partita era ripresa, e indietreggiando le mandai un bacio, appena prima di girarmi e riprendere a correre.
La partita finì 3-1 per noi; ci eravamo aggiudicati il primo posto nelle regionali. Andai a farmi la doccia e quando uscii trovai Lucy ad aspettarmi. Andammo a casa mia e la prima cosa che ci venne in mente di fare fu prendere il computer e collegarci a twitter. Sulla home notammo un trambusto di tweet e ci impiegammo un po’ per capire cos’era successo: i One Direction avevano fissato le tappe in Italia. Felici? No, di più.
Le chiesi di rimanere a dormire da me, e dopo aver avuto la conferma dei suoi, andammo in camera mia a metterci il pigiama.
Era ormai mezzanotte, e stanche, ci addormentammo abbracciate.
Il giorno dopo, di nuovo mi svegliai presto ma non prima di Lucy. Scesi e mi diressi in cucina; quello splendore di ragazza aveva preparato addirittura la colazione.
La ringraziai e iniziammo a fare colazione; dopo dieci minuti suonò il campanello. Chi poteva essere alle otto del mattino? Mi alzai e andai al citofono chiedendo chi fosse.  Anne, amica sia mia che di Lucy.
Entrò e si sedette sul piano lavoro in cucina.
-Buongiorno ragazze- disse allegra
-Giorno anche a te Anne- le rispondemmo noi.
-Avete sentito? I One Direction vengono in Italia!- si mise a gridare e non potemmo non guardarla e ridere.
Passò la mattinata assieme a noi per poi andarsene dopo pranzo; io e Lu decidemmo per il pomeriggio di andare a farci un giro in paese.
Il pomeriggio arrivò in fretta e arrivate in piazza ci sedemmo. Accesi la playlist dei One Direction e subito ci mettemmo a cantare; eravamo stonate, ma ce ne fregavamo altamente di cosa potesse pensare la gente, a noi andava bene così.
Ero girata di schiena, di fronte a Lu, quando ad un certo punto si bloccò e guardò in un punto non preciso alle mie spalle, con gli occhi sbarrati e la bocca spalancata.
Mi girai, per vedere cosa ci fosse di tanto scandaloso, e non credetti ai miei occhi.
Erano lì, le cinque meraviglie che tanto amo, erano lì, a pochi passi da me.
Stavo sognando?  Per tutta risposta Lu corse ad abbracciarmi. No non stavo sognando allora; le lacrime di gioia non tardarono ad arrivare. Corsi verso Zayn e Lu verso Niall; strinsi Zayn più forte che potei e andai ad abbracciare anche gli altri.
Stavamo tremando tutte e due e loro se ne accorsero; ci tranquillizzarono e un misto tra sollievo e incredulità mi colpì, quando sentii le loro voci e le parole in italiano pronunciate perfettamente. Ci chiesero di portarli in un posto sicuro, così andammo a casa mia. Ordinammo per cena dieci pizze, anche se eravamo in sette, poiché Niall mi aveva strappato il telefono nel momento in cui pronunciavo la parola sette e corresse dicendo dieci. Divorò tutta la scorta mia e di Lu di marshmellow e ci addormentammo tutti assieme all’una di notte.
Il giorno dopo mi svegliò Zayn, a mezzogiorno, con un bacio sulla testa e un buongiorno sussurrato all’orecchio; gli altri erano già tutti svegli.
Salii in camera e quando aprii la porta rimasi quasi scioccata, così la richiusi e scesi facendo finta di nulla.

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Capitolo 2
*** Dream. ***


Andai allora nell’altro bagno e mi buttai sotto la doccia; cercai di schiarirmi le idee e pensai al mio sogno. Più che al mio sogno alle parole di esso.
‘-Ciao Scarlett, anzi no, ciao piccola, perché tu sarai sempre la mia piccola-‘ era così, con quelle parole che mi aveva lasciata. Ma ora mi chiedo, come fanno ad avere ancora importanza quelle parole sputate durante un litigio, dette solo per non far finire la cosa troppo bruscamente?
Finii la doccia e ritornai in camera. Ebbene sì, ciò che prima mi aveva praticamente scioccata era ancora lì; Lu e Niall erano ancora sul mio letto a baciarsi.
Possibile che con tutti i posti che c’erano dovevano farlo proprio sul mio letto?
Rimasi in piedi sulla porta, sperando si accorgessero di me ma continuavano tranquilli nella loro passione. Esitai, ma alla fine mi decisi e dando un colpo di tosse attraversai la camera per arrivare all’armadio e prendermi dei vestiti; Lu sobbalzò e sul volto di Niall scese l’imbarazzo.
-Scar scusa, mi dispiace, è solo che dormivate tutti e noi due ci stavamo annoiando..- cercò di dire Lucy.
-E così avete deciso di sbaciucchiarvi sul mio letto- la interruppi ridendo e sottolineando la parola mio. Risero entrambi e così li salutai uscendo dalla stanza. Scesi le scale e andai in cucina, ma non trovai nessuno; mi diressi quindi in sala e trovai solo Zayn intento a giocare alla play.
-Zayn, che fine hanno fatto tutti?- chiesi mettendo a posto il divano.
Niente. Non mi rispondeva.
-Zayn!- lo chiamai alzando la voce.
- Ehm, sì scusa stavo giocando ed ero concentrato- cercò di scusarsi spegnendo la play.
-Tranquillo, dove sono tutti però?- gli chiesi nuovamente.
-Harry, Liam e Louis hanno lasciato un biglietto, in cui dicevano che sarebbero andati a farsi un giro e che sarebbero tornati per pranzo e Niall boh, è sparito- mi rispose.
Sorrisi guardandolo dritto negli occhi, in quegli occhi fottutamente belli.
-Tu sai dov’è Niall?- mi domandò.
-Beh, come dire, sì. Diciamo che è impegnato a far andare la lingua con Lucy- dissi ridendo.
Sbarrò gli occhi, come se non se lo fosse aspettato e allora, con un sorriso malizioso mi disse –E perché non lo facciamo anche noi?-
Oh cazzo, Zayn Malik vuoi farmi morire? Cercai di trattenermi.
-Beh Zayn, effettivamente sarebbe un buon modo per impegnare il tempo, ma io ho un’idea migliore. Perché non mi aiuti a mettere a posto la sala che è un completo disastro?- gli risposi con un sorriso sghembo.
Fece una faccia triste e mi tirò un cuscino prendendomi in pieno; lo guardai ridendo e assieme iniziammo a mettere a posto.
Dopo cinque minuti sentimmo scendere dalle scale Lu e Niall che entrarono in sala con dei sorrisi trionfanti.
-Non cantate molto vittoria e aiutateci anche voi a mettere a posto- dissi guardandoli.
-Se speravate di scamparla vi sbagliate- commentò Zayn.
Dopo circa mezz’ora finimmo di riordinare e guardai così che ore erano; le undici e venti.
Mi rivolsi a Lu e le chiesi di aiutarmi a preparare il pranzo.
Preparammo un pranzo meraviglioso e appena tutto fu in tavola, arrivarono puntuali anche gli altri ragazzi.
Niall si abbuffò da far schifo e per quanto io e Lu fossimo due buone forchette, facemmo fatica a stargli dietro.
Aiutarono tutti a sparecchiare per poi andarsene in sala; Lu prese il pacchetto di sigarette e uscì chiamandomi con lei. La seguii e ci sedemmo fuori sulle sedie del giardino. Accese la sua sigaretta e mi guardò con un sorriso che avrebbe fatto sciogliere chiunque.
-Non hai nulla da raccontarmi?- chiesi facendo finta di non sapere nulla.
-Chi io? No no, ti sbagli- rispose trattenendo una risata.
-Dai stupida, racconta, com’è successo?- iniziai io.
-Beh, quando ci siamo svegliati Harry, Liam e Louis se n’erano già andati e tu e Zayn stavate dormendo beatamente. Così ci siamo trasferiti in cucina per non svegliarvi e abbiamo iniziato a parlare; si è avvicinato sempre di più a me e beh, hai capito- concluse con una faccia soddisfatta.
La guardai, mentre spegneva la sua sigaretta; non sapevo se raccontarle dell’ennesimo sogno sul mio ex, o far finta di niente e godermi quello che in quel momento sembrava ancora un sogno, un magnifico sogno. Optai per la seconda scelta e rientrammo tranquille.
Appena arrivate in sala trovammo Harry in mutande, Niall che mangiava e Zayn, Liam e Louis a giocare alla wii. Sia io che Lu non potemmo fare a meno che soffermarci sull’amico di Harry e poi, con un sorriso che lasciava capire tutto ci guardammo.
Harry probabilmente se ne accorse perché ci guardò per poi dire –Chiedo scusa se sono in mutande, ma avevo caldo-.
-Non ti preoccupare, non è niente- risposi io andandomi a sedere vicino a Zayn.
Zayn mi abbraccio e il suo profumo mi invase; era buono, cavolo se era buono. Mi baciò sulla guancia e poi mi disse –Sai di fumo Scar, come mai?-
-No ho fumato io e lei era con me- rispose Lu in mia difesa.
Passammo così la giornata a sfidarci alla wii.
Arrivò la sera e dopo aver cenato, andammo a dormire tutti. Lu decise di dormire nel divano-letto con Niall, Liam, Louis e Harry dormirono assieme nell’altro divano-letto e io andai in camera mia, con Zayn.
Quando uscii dal bagno lo trovai disteso nel mio letto ad aspettarmi; mi coricai di fianco a lui e appoggiai la testa sul suo petto.
Mi baciò la testa e mi accarezzò la schiena; non ci volle molto per addormentarmi.
Il giorno dopo mi svegliai tra le braccia di Zayn e mi soffermai ad osservarlo mentre dormiva; era maledettamente bello.
Lo svegliai con delicatezza e insieme scendemmo le scale e andammo in cucina.
Mentre facevamo colazione mi venne in mente una cosa: Anne, la nostra amica, era un fan dei ragazzi e non sapeva niente; mi alzai e sparecchiando ne parlai con Lucy.
-Lu, senti, dovremmo avvertire Anne?-
-Di cosa?- mi rispose scendendo dalle nuvole.
-Lu sveglia, i ragazzi!- le risposi battendole un colpetto in testa.
-Ah sì, i ragazzi! Beh credo proprio di sì, adesso la chiamo- disse.
Dopo dieci minuti Anne arrivò e nel momento in cui entrò in casa col fiatone sentì e riconobbe subito la voce di Harry; si voltò e li vide, tutti e cinque. Lo stupore sulla sua faccia era immenso, probabilmente era la stessa faccia che facemmo io e Lu.
Ci abbracciò quasi in lacrime e corse ad abbracciare i ragazzi, stritolando quasi Harry.
La invitammo a pranzo da noi e per il pomeriggio decidemmo di andare a farci un giro al centro commerciale tutti assieme.
Harry sembrava provare un certo interesse per Anne, mentre tra Niall e Lu la cosa era ormai del tutto ufficiale.
Forse stava nascendo qualcosa anche tra me e Zayn, ma non ne ero sicura; sentivo di continuo i suoi occhi puntati su di me e quando mi voltavo a guardarlo lui mi sorrideva, con quei sorrisi che ti fanno tremare le gambe.
Arrivati a casa, decidemmo di andare a mangiare in pizzeria, dato che non c’era nulla di pronto e nessuno aveva voglia di preparare.
Noi ragazze andammo a prepararci in camera mia e i ragazzi si preparano nel bagno giù.
Anne decise di mettersi un vestito rosso, stretto sotto al seno e che si allargava un po’ sulla coscia.
Lucy decise di mettere un tubino nero e io optai per un vestito simile a quello di Anne ma beige.
Ci pettinammo, truccammo e dopo aver infilato le scarpe e preso i copri spalle, scendemmo le scale e li trovammo tutti e cinque in fila, pronti per partire.
Niall prese Lu per i fianchi e la fece roteare su se stessa; era bellissima.
Harry mise un braccio intorno al fianco di Anne e uscirono tutti; io e Zayn restammo soli a guardarci.
-Lo sai che stasera sei ancora più bella?- mi disse con un tono dolcissimo.
-Lo sai che sei tu quello ancora più bello?- risposi io.
Si avvicinò e mi tirò a sé delicatamente; misi le braccia attorno al suo collo e sfiorai il suo naso con le mie labbra.
Tremavo, non mi sembrava ancora vero di averlo tra le mie braccia. Mi sorrise e a distanza di qualche secondo annullò la distanza tra noi.
Ad un certo punto Louis gridò di sbrigarci; si staccò da me e mi fisso dritta negli occhi.
Infine mi prese per mano e sorridendomi mi portò in macchina con gli altri.

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Capitolo 3
*** Summer paradise. ***


La serata passò in fretta tra una risata e l’altra; portammo a casa Anne e io mi addormentai durante il viaggio di ritorno, così Zayn mi prese in braccio e mi portò in camera mia cercando di non svegliarmi. In realtà mi svegliai ma feci finta di dormire, mi piaceva farmi cullare dalle sue braccia.
Appena mi posò nel letto aprii gli occhi e lo tirai verso di me per dargli un bacio.
-Grazie Zayn- dissi staccandomi appena da lui.
-E di che? Grazie a te piccola- mi rispose.
Piccola; era così che mi chiamava. Mi ero promessa che avrei smesso di pensare a lui, a quel fottuto stronzo, invece, ogni cosa mi ricordava lui.
Mi bloccai e con le lacrime agli occhi andai in bagno; Zayn mi venne dietro.
-Ehi Scar, ho detto qualcosa che non va?- chiese preoccupato.
-No, scusami è che..- non finii la frase, perché le lacrime presero il soppravvento.
Si avvicinò e mi strinse tra le braccia –Vuoi sederti sul letto e mi racconti un po’?- soffiò al mio orecchio.
Annuii e andammo a sederci sul letto, uno di fronte all’altra.
-Allora, mi spieghi perché stai piangendo?- disse.
-Sì.. Non saprei da dove iniziare ma detto in poche parole piango perché sto male; sto male perché dopo otto mesi io ancora penso a lui, al ragazzo di cui ero e sono tuttora innamorata. Mi ha lasciata dopo quattro mesi, dicendomi che di colpo aveva smesso di provare qualcosa per me; tutto questo dopo uno dei soliti litigi. E io ci penso ancora, non ho mai smesso se devo essere sincera- raccontai singhiozzando.
Zayn non rispose, semplicemente si avvicinò e mi abbracciò.
-Scar, tu inizi a piacermi e io non voglio vederti star male ok? Farò di tutto per farti sorridere; ora vai a farti una doccia e a metterti il pigiama, adesso vado a lavarmi anch’io ma faccio in fretta, ti aspetto qui bella- disse, poi mi lasciò un bacio sulla fronte e se ne andò. Mi sdraiai a pancia in su sul letto e chiusi gli occhi; riflettei sulle parole di Zayn.
«Tu inizi a piacermi » lo aveva detto davvero? O me lo ero sognata?
Mi alzai e andai a farmi la doccia. Quando uscii dal bagno Zayn era lì, come aveva detto prima.
Andai ad accoccolarmi tra le sue braccia, dove mi sentivo protetta e mi addormentai quasi subito.


Il mattino seguente venni svegliata da un grido: Lucy.
Cos’era successo?
Corsi giù per le scale e appena Lu mi vide mi saltò al collo gridando –Non ci credo Scar, non ci credo!-
Ancora addormentata la guardai e le chiesi –Sei impazzita o cosa?-
-Scar, questa settimana andremo a un loro concerto!-
Ci impiegai un po’ per capire ma poi sul mio volto si dipinse un sorriso e l’abbracciai, felice di quell’annuncio praticamente inaspettato.
Corsi su a svegliare Zayn e lo ringraziai stritolandolo tra le braccia; lui per tutta risposta mi diede un bacio, di quelli che ti fanno venire le farfalle nello stomaco.
Rimasi qualche minuto tra le sue braccia e poi mi alzai, andai giù, presi Lu in braccio e la buttai in piscina.
Stava per ammazzarmi, me lo sentivo, ma volevo darle un bel buongiorno anch’io.
Uscì dalla piscina e iniziò a rincorrermi ridendo; poi mi prese e mi trascinò di peso fino a buttarmi in piscina.
-Così impari bestia!- disse ridendo.
-Vai a cagare Lu!- risposi io con un sorriso.

La giornata passò in fretta, arrivò la sera e andammo tutti a dormire.
Prima di addormentarmi sentii un tonfo provenire dal salotto, così guardai se Zayn stesse dormendo o no, ma appena mi girai notai che era in ascolto anche lui.
Si voltò verso di me e sorrise –Hai sentito anche tu?-
-Sì, e credo anche di sapere da cosa proviene- dissi.
Ci alzammo e in punta dei piedi scendemmo le scale dirigendoci in sala; esattamente come pensavo.
Lu e Niall, sta volta però sul divano; Niall era sopra Lu e probabilmente si erano buttati di peso sul divano letto.
Harry, Louis e Liam dormivano già e quindi non si accorsero dei due ‘amici’ che stavano per andare oltre al bacio.
Guardai Zayn che contemporaneamente si girò verso di me –Scar tesoro mio!- disse sottovoce con un sorriso malizioso.
-Oh no caro, te lo scordi!- risposi ridendo.
-Dai fai la brava bambina e divertiti un po’!- sussurrò.
-Zayn ti ho detto..- non mi lasciò finire, perché mi prese di peso e mi porto su in camera; cercai di liberarmi ma era più forte di me.
Mi mise a terra solo per togliersi la maglia, poi mi riprese e ci buttammo sul letto ridendo.
Mi baciò il collo e poi salì fino ad arrivare alle labbra; lo guardai intensamente e solo in quel momento mi accorsi che forse iniziava a piacermi anche lui.
-Zayn, sono stanca questa sera perdonami ma niente giochetti- dissi.
-Ok ma la prossima volta niente scuse- sentenziò ridendo.
Ci addormentammo finalmente.

-Buongiorno Scar!- trillò Lucy.
-Cosa vuoi?- dissi io girandomi dall’altra parte.
-Dai dormigliona svegliati, ti ricordo che devi dare ripetizioni di matematica- mi rispose.
-Oh Lu, non ho voglia, vai tu al posto mio e dì che sono malata- dissi.
-Ma se me le devi dare tu a me, secondo te posso darle io a qualcun altro? Dai alzati su!- rise e mi baciò la guancia, per poi, andare a spalancare finestre e persiane.
Il sole era magnifico, perfetto.
Mi alzai e solo dopo mi vennero in mente i ragazzi.
-Lu dove sono i ragazzi?-
-Sono alle prove, hanno detto che staranno via per tutto il giorno purtroppo, ma stasera tornano!- mi rispose.
Andai a farmi una doccia, poi mi cambiai e presi i libri di matematica per ripassare il programma.
Per guadagnare qualcosa durante l’estate davo ripetizioni di matematica ai bambini delle medie dato che in matematica me la cavavo abbastanza.
Presi i soldi e le chiavi, salutai Lu e mi diressi a casa del mio ‘alunno’.
Quando tornai a casa Lu era coricata sullo sdraio a prendere il sole; non si accorse di me, perciò presi la gomma e aprii l’acqua. Mi avvicinai piano e le spruzzai la schiena, facendola sobbalzare.
-Brutta bastarda che non sei altro! Quando la finirai con i tuoi stupidi scherzi??- mi domandò ridendo.
-Mmm fammi pensare.. Mai?- risi.
Mi guardò male e cercò di fare la sostenuta ma non riuscì a resistere e scoppiò a ridere anche lei.
-Scar, senti, stasera io vado a danza, vieni a vedermi?-
-Ma certamente signorina!-
Lucy faceva danza classica ed era maledettamente brava a ballare.
Mangiammo assieme e poi andammo a guardare la tele.
Le sette di sera arrivarono e lasciammo un biglietto ai ragazzi, in cui dicevamo che saremmo tornate per le dieci; le chiavi intanto le avevano.
Sulla strada per la palestra, dove aveva le prove Lu, incontrammo Anne.
-Ehi Anne- dicemmo assieme io e Lucy.
-Ciao- rispose fredda.
- Che hai adesso?- commentò Lu.
-Niente è che mi da fastidio che solo per il fatto che a casa tua ci stanno i One Direction non mi cagate più e state sempre assieme- rispose acida.
-Senti, sabato sera a cena ti parlavamo assieme e tu nemmeno ci ascoltavi. Non vorrai mica rovinarci questi giorni con loro!- risposi.
-No, ma mi da fastidio anche che Harry non mi abbia più cercata- disse.
-Beh magari non gli interessi- disse Lu.
Ci guardò male e poi biascicò un ciao, girandoci le spalle e cambiando via. Perfetto, ci mancava solo questo.
Feci spallucce, sapendo che tanto le sarebbe passato e che sarebbe tornata a chiedere scusa per il comportamento.
Le due ore e mezza di allenamento di Lu passarono abbastanza in fretta e tornammo a casa subito.
Aprimmo la porta di casa, aspettandoci di trovare i ragazzi, ma niente, la porta era ancora chiusa a chiave e le luci erano spente.
Non erano ancora tornati?

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Capitolo 4
*** Believe in yourself. ***


Salimmo direttamente le scale e andammo in camera; dopo aver fatto una doccia ed esserci cambiate scendemmo in sala e ci stupimmo dopo aver acceso la luce.
I ragazzi in realtà erano già tornati, ma avevano spento la luce e si erano addormentati tutti sul divano; erano uno spettacolo. Li guardammo per qualche minuto, incantate da tanta bellezza e poi, dopo aver lasciato un bacio sulla guancia ad ognuno di loro, andammo in camera mia a dormire.
Il mattino dopo grazie al cielo, nessuno pensò di svegliarmi e io riuscii a dormire fino all’una del pomeriggio; quando mi alzai la casa era vuota, i ragazzi erano andati alle prove di registrazione e Lu era tornata a casa sua. Mi avevano lasciato tutti un biglietto sul mobile d’entrata, ma il biglietto di Lu mi aveva lasciata perplessa.
vado a casa, non mi sento molto bene ma non ti preoccupare, appena mi sento meglio torno’ aveva scritto.
Era stata male così all’improvviso? La sera prima stava bene.
Feci una doccia e mi cambiai, poi scesi ma non avendo voglia di prepararmi il pranzo mangiai una mela; presi le chiavi e corsi verso casa sua.
Arrivata, suonai il campanello, ma non rispose nessuno; probabilmente i suoi erano al lavoro e sua sorella era uscita, ma lei aveva detto che andava a casa, perché ora non mi rispondeva?
Suonai più volte e stetti circa un quarto d’ora ad aspettare una risposta, ma niente; le mandai dei messaggi, la chiamai, ma non rispose nemmeno a questi. Iniziavo a preoccuparmi seriamente.
Mandai allora un messaggio ai ragazzi, ma nemmeno loro mi degnarono di risposta.
Purtroppo ho poca pazienza e i nervi saltarono in fretta; tornai a casa e mi coricai sul prato cercando di calmarmi.
-Ragiona Scarlett, ragiona! Sei sicura che ieri stesse bene? Non ti sei accorta di nulla? Dove può essere andata? E perché non risponde a niente?- parlavo ad alta voce, da sola, come spesso mi capitava di fare quando entravo in crisi.
Mi venne poi in mente che avrebbe potuto essere dagli zii, così corsi di nuovo e arrivata a casa dei suoi zii suonai il campanello.
-Chi è?- rispose una voce femminile, probabilmente la zia.
-Salve, sono Scarlett, un’amica di Lucy, per caso è qua da voi?- chiesi agitata.
-No è qualche giorno che non la vedo, hai provato a casa?- rispose con una punta di preoccupazione nella voce.
-Ehm no, non ancora adesso provo, grazie e arrivederci!- mentii, ma non volevo che si preoccupasse anche lei.
Non sentii la risposta poiché mi ero già messa a correre verso casa sua, per suonare per l’ennesima volta al citofono.
Di nuovo altri quindici minuti ad aspettare e suonare, ma niente.
‘Magari dorme’ pensai; ‘impossibile, avrebbe sentito il campanello’ ripensai.
Decisi allora di tornare a casa; misi il costume e mi stesi sul prato a prendere il sole.
Mi rilassava farlo, lo facevo sempre quando ero nervosa o in ansia, e in quel momento dire che ero in ansia era poco.
Mi addormentai come mio solito sotto il sole, ma venni svegliata dopo circa un’ora da Liam, che era tornato a casa dopo aver visto le chiamate.
-Scar, svegliati, sono le cinque!- sentii dire da una voce famigliare.
Aprii gli occhi e mi trovai Liam di fronte; mi venne subito in mente Lucy.
-Liam, oh grazie al cielo, che fine avevate fatto? Lucy è sparita, mi ha lasciato un biglietto dicendomi che non stava bene, ma la cosa mi era sembrata strana e sono corsa a casa sua..-
-Ok ok, adesso finisci di raccontarmi ma calmati un attimo!- mi rispose preoccupato lui vedendomi così agitata.
-Sì sì, scusa è solo che sono preoccupata, ho suonato a casa sua ma non mi ha risposto, dagli zii non è, per telefono non risponde; non so più che fare- dissi.
-Stai tranquilla, magari stava dormendo e non ha sentito il campanello- mi guardò negli occhi, con un sorriso di incoraggiamento.
-Liam dai, nessuno ha un sonno così pensante da non sentire il campanello che suona diecimila volte in un minuto!- mi sentivo presa per il culo, lui lo sapeva meglio di me che non era a casa o che era successo qualcosa.
-Forse hai ragione, ma non è detto che sia successo qualcosa per forza- continuò.
-Ah ok, allora mi spieghi tu perché non mi risponde!- dissi, forse con troppa rabbia.
-Senti, vai a cambiarti e vieni qua, ti porto in un posto- mi disse ancora sorridendo.
-Liam non è ora, ho solo bisogno di sapere dov’è- mi alzai per andare in casa, ma mi fermò.
-Fai come ti ho detto, sbrigati- mi rispose.
Lo guardai per un attimo, poi mi voltai e corsi in camera a cambiarmi.
Quando scesi, salimmo subito in macchina; nessuno dei due parlò, ma ogni tanto si girava a guardarmi e mi sorrideva.
Ricambiavo il sorriso certo, ma con malavoglia.
Arrivammo poi in uno strano posto, non sapevo dove si trovasse; scese prima lui e corse ad aprirmi la portiera. In mano teneva una fascia e con essa mi coprì gli occhi.
-Mi raccomando, non sbirciare!- disse.
-Liam, porca miseria, non prendermi per il culo che non è il momento giusto!- gridai cercando di togliermi la benda.
-Eh no signorina, ora stai zitta e fai come ti dico- disse ridendo prima di prendermi in braccio.
Lo sentii salire le scale e arrivati davanti a una porta si fermò mettendomi giù e togliendomi la benda.
-Ok, siamo arrivati, ora apri e buona fortuna!- disse facendomi l’occhiolino e sparendo dietro ad un’altra porta.
Oh merda, ora ho paura; e se fosse uno scherzo?
Aprii la porta e trovai il buio totale; c’era solo una zone illuminata e lì ci trovai un divano rosso, con di fronte un tavolino su cui era poggiato un enorme mazzo di rose rosse.
Santo cielo, ma che succede?
Azzardai un passo ma mi sentii prendere per i fianchi e sollevare; Zayn, riconobbi subito il suo profumo.
-Zayn se non mi metti giù giuro che le prendi!-
-Oh ma che paura- disse ridendo.
-Dai idiota, mettimi giù- dissi ridendo.
-Ok ok capo-
-E non chiamarmi capo, ho un nome! Ah senti, dimmi che hai visto Lucy perché è tutto il giorno che la cerco e sono preoccupata da far schifo- dissi.
-Non volevo farti preoccupare Scar, scusa- la voce di Lu.
-Lu io ti uccido, sai cosa mi hai fatto passare?- mi guardavo in giro, cercandola nel buio della stanza.
Zayn era ancora lì accanto a me e mi guardava, con un sorriso stampato in volto; solo in quel momento notai che era vestito elegante, con tanto di giacca e cravatta.
-Zayn mi spieghi come ti sei vestito?-
-Scar è opera mia- disse di nuovo Lu.
-Non proprio perché l’idea era mia!- commentò Zayn.
-Sì vabbè, dettagli, ma sono io che ti ho consigliato il tutto!-
-Lucy dove diamine sei? O vieni fuori o se ti trovo vedi!- dissi cercando di trattenere il nervoso.
-Ok ok, però non mi picchiare, l’ho fatto per te e Zayn- disse ridendo e uscendo dal buio.
-Sentite, mi spiegate cosa sta succedendo?- chiesi.
-Te lo spiego io- iniziò Zayn –Volevo organizzare qualcosa per me e te, perché ti devo parlare di una cosa importante, e ho chiesto a Lucy di aiutarmi-
-Così ti ho detto che stavo male e sono venuta a prepararvi tutto- disse sorridendo.
La guardai sorridendo, come per ringraziarla.
-Zayn di che devi parlarmi?-
-Aspettate, io tolgo il disturbo- disse Lu, uscendo dalla porta da cui ero entrata e facendomi come Liam, un occhiolino.
Mi voltai verso Zayn e nell’istante di un secondo mi ritrovai le sue labbra addosso.

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Capitolo 5
*** Sei un'emozione inaspettata. ***


Le nostre labbra si muovevano assieme, con un’armonia perfetta; ad un certo punto mi staccai per prendere fiato e lo guardai dritto negli occhi.
Dio quanto era bello quel ragazzo?
-Zayn, allora, sono curiosa, cosa dovevi dirmi?-
-Beh, è una cosa importante e abbastanza complicata da dire-
-Tranquillo, abbiamo la serata a disposizione- dissi sorridendo.
-Dai, andiamo a sederci e ti dico tutto- mi rispose spingendomi delicatamente verso il divano.
Mi guardò per qualche minuto, nella stanza regnavano il silenzio e i nostri respiri.
-Scar, è un po’ che ci penso e sicuramente avrai ragione a non essere d’accordo, ci conosciamo da poco ma non resisto più; tu mi piaci, mi piaci da impazzire e volevo chiederti una cosa- si alzò, prese il mazzo di rose e si inginocchiò davanti a me.
Non sapevo cosa dire, era un momento troppo perfetto per essere rovinato da qualche parola.
Gli sorrisi e allora riprese a parlare.
-Vuoi essere la mia ragazza?- mi prese la mano, aspettando una mia risposta.
Cercai di trattenere le lacrime e feci un respiro profondo.
-Zayn, io vorrei essere la tua ragazza, lo desidero con tutto il mio cuore, tu non immagini neanche quanto, ma tu sei una star, io sono solo una ragazzina di sedici anni che vive in un piccolo paesino. Tu girerai il mondo, accrescerai la tua fama assieme agli altri ragazzi, conoscerai tante ragazze migliori di me; e ho paura di perderti. Quanto potrebbe durare? Il tempo del tour qua in Italia e poi? Poi tu dovrai andartene e io rimarrò qua- non riuscii sta volta a trattenere qualche lacrima.
-No Scar, non puoi farmi questo. Sarebbe un no il tuo?- chiese dispiaciuto.
Mi faceva male vederlo così, non avrei desiderato altro che vederlo sorridere.
-No, non potrei mai dirti di no, solo ti stavo avvertendo di tutte le conseguenze che potrebbe avere la nostra storia- dissi con un sorriso per rassicurarlo.
-Hai ragione, ci ho pensato anch’io, ma voglio vivere la nostra storia al meglio, passerò tutto il mio tempo libero assieme a te, ci divertiremo, esattamente come fanno due fidanzati. Ti rifaccio la domanda: vuoi essere la mia ragazza?-
-Sì, voglio essere la tua ragazza-
Sorridevo come un’ebete, ero maledettamente felice e nella mia mente ringraziai Lucy per aver aiutato Zayn con i preparativi per quella serata.
Poggiò il mazzo di rose sul tavolo e poi si alzò a baciarmi; si stese sul divano e io mi stesi sopra di lui.
Rimasi ferma a guardarlo, nella sua bellezza, nella sua perfezione, nel suo ‘tutto’.
Ero stanca e cercavo di combattere contro il sonno, ma lui se ne accorse perciò mi prese in braccio e mi porto in macchina.
-Zayn, piccola curiosità, dove sono i ragazzi e Lu?- chiesi mentre tornavamo a casa.
-Louis credo sia andato a casa, era stanco, e gli altri e Lu hanno detto che andavano in discoteca-
-Povero Louis, tutto solo a casa-
-Oh tranquilla, avrà già trovato un modo per divertirsi-
-Aspetta, intendi dire che ha portato qualcuno a casa mia?-
-Può darsi-
Non resistetti e i miei nervi cedettero.
-Ma come si permette? Se ha fatto qualche disastro giuro che le prende!-
-Scar calmati, è un ragazzo a posto-
-Zayn stai scherzando?-
-Dai, può essere idiota quanto vuoi, ma non andrebbe mai a fare dei disastri a casa di qualcun altro-
-Boh, spero per lui di non aver combinato nulla-
Arrivammo a casa ed entrammo in casa; mi preparai mentalmente ad ogni sorta di disastro, ma la casa era impeccabile, come l’avevo lasciata.
Guardai in sala e in cucina, seguita da Zayn, ma Louis non c’era; salimmo le scale e guardammo nella camera dei miei ed infine in camera mia. Il furbetto si era addormentato nel mio letto.
Decisi di non svegliarlo, era troppo tenero, così presi il pigiama, mi cambia e scesi in sala con Zayn.
Riempii un vaso di acqua e ci misi dentro le rose di Zayn; portai poi il vaso al centro della tavola in salotto.
Mi accomodai sul divano assieme a Zayn e ci addormentammo nell’arco di pochi minuti.
Il mattino dopo mi risvegliai per terra, coricata sul petto di Zayn; come ci ero finita lì?
Mi alzai e notai che sui divani c’erano i ragazzi, che tornati dalla discoteca erano talmente stanchi da non essersi cambiati; svegliai Lu e le diedi un grosso bacio sulla guancia.
-Grazie Lu, sei fantastica-
-L’ho fatto solo per te, non devi ringraziarmi; ora però raccontami com’è andata- disse facendo un sorrisetto malizioso.
-Non pensare male, non è successo nulla! Mi ha chiesto di essere la sua ragazza e poi siamo tornati a casa-
-Sì sì va bene e io ci devo credere?- disse ridendo.
-Ma ti giuro, non abbiamo fatto nulla-
-E come mai Zayn era senza maglietta?-
-Aveva caldo- risposi ridendo.
Liam ed Harry si svegliarono e si alzarono per venirci a salutare con un bacio sulla guancia.
-Buongiorno ragazze- dissero in coro.
-Buongiorno a voi- rispondemmo noi.
-Su dai, andiamo a preparare la colazione- disse Lu.
-Io non mangio, non ho voglia- dissi io.
Poi mi voltai verso Zayn e mi sedetti di fianco a lui; mi abbassai e gli lasciai un leggero bacio sulle labbra.
Si mosse appena e allora gliene diedi un altro; aprì così gli occhi e mi guardò sorridendo.
-Giorno splendore- mi disse mezzo addormentato.
-Buongiorno bellissimo- gli sorrisi.
Svegliai poi Niall ed infine andai a svegliare Louis.
Fecero tutti quanti colazione e io andai a farmi una doccia.
-Lu io devo andare a dare le ripetizioni, torno per pranzo; voi uscite?-
-Sì, io ed Harry andiamo a farci un giro- disse Liam.
-Io no, credo che rimarrò a casa- disse Niall lanciando un’occhiatina a Lu.
-Sì, credo che starò a casa anch’io- disse subito dopo lei.
Cosa stavano tramando quei due? Feci finta di niente e mi rivolsi a Zayn e Louis.
-Voi due, cosa fate?-
-Io non ho voglia di uscire, sto a casa a dormire- disse Louis.
-Di cosa dai ripetizioni?- chiese Zayn.
-Matematica- dissi io con un sorriso.
-Oh, me la cavo in matematica, posso venire con te? Ti prego, non lasciarmi solo in mezzo a questi pazzi-
Ci mettemmo tutti a ridere ed infine gli dissi di sì; non sapevo resistere a quel suo faccino.
Le ripetizioni finirono e io e Zayn decidemmo di non andare subito a casa.
Andammo a sederci su una panchina, in un posto abbastanza nascosto; si avvicinò a me e io a lui, fino a fare incontrare le nostre labbra.
In quel momento sentii lo scatto di una macchina fotografica: paparazzi. Mi staccai da lui e mi girai per vedere dove fosse il disgraziato che ci aveva appena fotografati.
Non mi andava che tutto il mondo sapesse di me e Zayn, non mi andava di vedere rovinata la nostra storia.
-Zayn, io non lo trovo, tu lo vedi?-
-No ma se lo trovo gliene dico quattro- disse abbastanza nervoso, guardandosi in giro.
-Eccolo è la! Dietro a quella siepe!-
Guardò il punto da me indicato e si alzò –Tu stai qui e non ti muovere, torno subito- disse per poi dirigersi verso il paparazzo.
Parlarono per qualche minuto, poi tornò verso di me con un sorriso mozzafiato.
-Tutto a posto, l’ho convinto a non pubblicare le foto-
-E tu ci credi? Quelli non aspettavano altro per fare un po’ di soldi, figurati se sta zitto-
-Beh, me l’ha promesso-
-Se lo dici tu- dissi per poi schioccargli un bacio. Tornammo a casa e trovammo Louis appisolato sul divano; non aveva dormito abbastanza?
-Louis sveglia, dove sono Niall e Lu?- dissi io scuotendolo appena.
-Boh, appena siete usciti tutti sono corsi su e si sono chiusi da qualche parte- disse con la voce impastata.
Guardai Zayn e iniziai a pregare che non avessero combinato nulla.
-Oh cavolo, dimmi che non lo stanno facendo sul mio letto- dissi salendo le scale.
Arrivata davanti la mia camera spalancai la porta e guardai in direzione del mio letto; sentii Zayn dietro di me soffocare una risata e mi girai per fulminarlo. 

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Capitolo 6
*** Forever. ***


Mi fermai sulla porta a guardarli, erano meravigliosi; si erano addormentati in intimo sul tappeto e avevano lasciata la tele accesa.
-Fortunatamente non hanno fatto nulla, o almeno spero, sul mio letto-
-Magari l’hanno fatto, che ne sai tu?- rideva.
-Beh allora vorrà dire che lì ci dormi tu, perché io vado a dormire con gli altri se è così- colpito e affondato.
-No no Scar, stavo scherzando dai, sicuramente non hanno fatto niente!-
-Troppo tardi tesoro- e inizia a scendere le scale.
-No tu non vai da nessuna parte- e mi prese in braccio, riportandomi in camera.
Lanciai un grido ma mi tappò subito la bocca –Non gridare stupida, o li svegli!-
Andammo a coricarci sul letto e dopo qualche bacio ci addormentammo anche noi.


-Zayn, Scarlett, alzatevi è tardi!- gridarono Niall ed Harry.
-Cazzo volete voi due?- aprii appena gli occhi e li guardai male.
-Sono le due del pomeriggio e voi due ancora dormite; vogliamo andare in piscina e sono già tutti pronti, mancate solo voi due!- ci disse Harry.
-Oh piantatela, andateci voi, noi arriviamo appena ci viene voglia- disse Zayn stringendomi tra le braccia.
-Va bene, fate come volete, se volete noi siamo la- rispose Niall, per poi andarsene assieme ad Harry.
-Non vengono- sentii Harry dire agli altri.
-Come non vengono? Adesso ci penso io- Lu stava già salendo le scale.
-Oh no adesso ci butta giù- guardai Zayn, che probabilmente non mi sentì neanche dato che si era già addormentato.
-Ehi voi due, alzate il culo dal letto e venite con noi!-
-No Lu, non abbiamo voglia adesso, veniamo dopo- dissi io assonnata.
-Dai ma perché? Andiamo tutti assieme!-
-Lucy per favore, lasciaci dormire in pace, noi veniamo dopo e non discutere- sta volta Zayn sembrava scazzato.
-Ok ok, fate come ci pare- e uscì dalla stanza.
Sentimmo la macchina partire e mi voltai verso Zayn per lasciargli un leggero bacio a stampo.
-Non riesci più ad addormentarti vero?- mi disse.
-No- risposi.
-Ok allora vestiti che andiamo in piscina anche noi- e mi schioccò un occhiolino.
Preparai la borsa e mi misi il costume, mi vestii e scesi; Zayn era ancora in bagno a pettinarsi.
-Zayn ti sbrighi?-
-Aspetta, devo aggiustare il ciuffo-
-Oh quante palle, tanto poi si bagna!-
-Chi ha detto che farò il bagno?-
-Lo dico io- dissi ridendo.
-Tanto sono più forte io- e mi venne incontro.
Indietreggiai fino all’entrata ma mi bloccai sulla porta di casa; colmò le distanze e mi rubò un bacio.
Uscimmo ridendo e salimmo in macchina, dirigendoci verso la piscina pubblica dov’erano andati gli altri.
-Zayn scusa, ma se qualcuno vi riconosce?-
-Non ci riconoscerà nessuno, fidati-
-E come fai ad esserne sicuro?-
-Scommetto che i ragazzi hanno fatto chiudere la piscina al pubblico, lo fanno spesso quando vogliono stare in pace-
-Oh, quindi avremo un’intera piscina a nostra disposizione?-
-Sì- e si girò a farmi l’occhiolino.
Arrivati notai che era andata esattamente come aveva dedotto Zayn: i ragazzi aveva fatto chiudere la piscina al pubblico.
Ci incamminammo verso il prato, dove c’erano i ragazzi, ma trovammo solo Lu e Liam a prendere il sole.
-Ciao ragazzi, visto che siamo venuti anche noi?- dissi abbassandomi per dare un bacio a tutti e due.
-Era ora!- disse Lu abbracciandomi.
Non feci in tempo a togliermi i vestiti, che Zayn mi prese in braccio e si mise a correre.
-Zayn porca miseria no, non farlo!-
-Cosa non dovrei fare? Buttarti in piscina?-
-Sì, non devi farlo quello!-
Troppo tardi, ormai mi aveva già lanciata.
-Ok, ora sei morto-
Uscii e corsi verso di lui cercando di prenderlo; era troppo veloce, facevo fatica a stargli dietro. Probabilmente gli allenamenti di calcio erano troppo legger, dovevo dire al mister di intensificarli.
-Tanto non mi prendi!-
-Vaffanculo!- poi mi venne in mente che potevo chiedere aiuto agli altri.
Allora tornai indietro, e andai ad avvisare Lu e Liam, che mi seguirono per andare a chiamare Harry, Niall e Louis, che stavano giocando a palla in piscina.
Accettarono di aiutarmi e uscirono dalla piscina; Zayn, vedendoci arrivare tutti iniziò a gridarmi dietro.
-Sei sleale, così non vale!-
-E chi l’ha detto che non vale? Tu?- ridemmo tutti e iniziammo a correre.
Liam ed Harry riuscirono a prenderlo, e con l’aiuto di Louis e Niall lo trascinarono verso di me.
-Allora capo, cosa facciamo con lui?- mi chiese Liam.
-Beh, io direi che potete lanciarlo in piscina-
Lo lanciarono in piscina e non potei resistere nel ridere, vedendo il suo ciuffo abbassarsi e sentendolo imprecare contro gli altri.
-Sei una stronza- disse cercando inutilmente di aggiustarsi i capelli.
-Ma cosa dici, sei matto?- dissi ridendo.
Si voltò a fissarmi negli occhi e mi strappo un bacio.
La giornata passò in fretta, e verso le sette di sera, tornammo a casa.
I risultati della giornata erano un Niall scottato e un Harry con le ginocchia sbucciate; come avesse fatto a sbucciarsi le ginocchia in piscina o su un prato poi, non lo so.
-Ragazzi, noi andiamo a dormire- dissero tutti a me e Zayn, che eravamo seduti sul mio letto.
-Ok, buonanotte a tutti- rispondemmo noi.
-Finalmente un po’ di pace- disse Zayn guardandomi negli occhi e stendendosi sul letto.
Lo seguii, e mi stesi di fianco a lui, girata in modo da poterlo guardare in faccia.
-Sì, ma oggi mi sono divertita lo ammetto-
-Anch’io, è stata una giornata memorabile- e mi sorrise.
Fu in quel momento che tornai alla realtà; per quanto sarebbe durato quel sogno? Fino a quando sarebbero rimasti in Italia?
Zayn se ne accorse, poiché si girò a guardarmi perplesso, notando il leggero velo di preoccupazione sul mio viso.
-Ehi piccola, che succede?-
-Nulla è che stavo pensando a una cosa-
-E posso sapere cosa?-
-Beh, sì, anche perché ti riguarda-
-Ok allora dai, sono qua, dimmi tutto-
-Per quanto rimarrete qua in Italia?- gli porsi la domanda con la voce rotta.
In quella stanza calò il silenzio totale; lo fissavo, in attesa di una risposta, ma lui fissava il soffitto e i suoi occhi si fecero lucidi.
-Sabato c’è il concerto, e poi partiremo per Milano e Roma, ultima tappa qua in Italia-
-Quindi da sabato non ci vedremo più?- le lacrime iniziarono a scendere, silenziose sul mio viso.
-No, se per te e Lu va bene, volevamo chiedervi di venire in tour con noi, almeno qua in Italia. C’è da contare anche che finito il concerto a Roma avremo due settimane di riposo, quindi fino ai primi di Agosto rimarremo qua in Italia-
-E poi basta, non ci vedremo più e tu ti dimenticherai di me, non è vero?-
-No Scar, io non mi dimenticherò mai di te, mettitelo in testa. Ci vedremo, finito ogni tour verrò a trovarti, è una promessa- mi baciò e sentii le sue lacrime cadere sul mio viso.
-Zayn, non puoi farmi questo ti prego, non ce la farei. E Lu? Come farà senza Niall? Non voglio vederla stare male-
-Scar, troveremo un modo, te lo prometto. Ora però, non pensarci più e godiamoci queste ultime settimane-
-Ti voglio bene Zayn, te ne voglio tanto- non mi sembrava il caso di dirgli ti amo, magari non lo ricambiava, magari invece sì, ma era troppo presto.
-Anch’io Scar, te ne voglio davvero molto-
Ci addormentammo abbracciati l’un l’altra, i nostri visi si sfioravano appena; non avrei potuto chiedere di meglio nella vita, in quel momento, desideravo solo di rimare così, abbracciati, per sempre.

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Capitolo 7
*** Vi ricordate di avere una figlia? ***


-Ehi Scar, Zayn ti ha parlato della loro proposta?- mi disse Lu, svegliandomi.
-Eh? Di cosa stai parlando?- dissi del tutto addormentata.
-Dai alza il culo e ascoltami! Ieri Niall mi ha chiesto se volevamo andare con loro in tour qua in Italia!-
-Ah sì, me ne ha parlato anche Zayn!-
-Che facciamo allora? Ci stai?- mi chiese euforica.
-Ma che razza di domanda, certo che ci sto!-
-Perfetto! Ah, oggi tu passerai una giornata con me, che ti piaccia o no!-
-Sì hai ragione, ci pensavo ieri; da quando abbiamo conosciuto i ragazzi abbiamo avuto poco tempo per stare assieme e credo di doverti raccontare una cosa-
-Anch’io, ed è molto importante- mi disse.


-Ragazzi, noi usciamo, fate i bravi!- gridai io, prima di uscire di casa assieme a Lu.
-Certo, state tranquille!- fu la risposta. Sì, certo, e io mi fidavo anche.
-Allora, che si fa oggi?- mi chiese allegra.
-Fammi pensare.. Io direi di andare al solito bar, ci sediamo fuori e parliamo un po’-
-Va bene- e in silenzio ci incamminammo al bar.
Quel silenzio non mi piaceva, non era da lei essere così silenziosa, magari quella cosa che doveva dirmi era davvero importante.
-Ciao ragazze, cosa vi porto?- ci chiese sorridente il cameriere.
-Due coca , grazie- risposi io, dato che non so per quale motivo, Lu si vergognava ad ordinare; ogni volta al bar, per quanto fossimo quasi di casa, quella che ordinava ero io, lei mi implorava cinque minuti prima di farlo anche per lei.
-Allora Lu, cosa dovevi dirmi?-
-Beh, io, non saprei come raccontartelo; magari se hai voglia parla prima tu, io intanto penso a cosa dire- mi rispose quasi imbarazzata.
-Ok ok, parlo prima io tranquilla. Parto col dirti che tra me e Zayn sta nascendo qualcosa, che forse io sto iniziando a provare qualcosa di serio nei suoi confronti. Solo che, ho paura Lu, tanta paura-
-Ecco Scar, era questo quello che non riuscivo a dire; Niall mi ha chiesto di essere la sua ragazza e io inizio a provare qualcosa di forte per lui, e sento che sta diventando importante. Rimango impotente però, davanti al fatto che probabilmente si dimenticherà presto di me finito il tour in Italia-
-Zayn mi ha promesso che non mi avrebbe dimenticata, che avrebbe fatto di tutto per rivedermi e immagino che lo stesso abbia fatto con te Niall, ma comunque vadano le cose, ci sarò io con te; certo, non sarò come Niall, ma cercherò di farti star bene a modo mio, ce la metterò tutta, puoi scommetterci- le dissi con un sorriso.
Mi guardò seria, per poi scoppiare in un sorriso e abbracciarmi.
Dio solo sa quanto avrei voluto tenerla tra le mie braccia per sempre.
Finimmo le nostre bevande e poi tornammo a casa, con l’intento di passare la giornata assieme ai nostri ragazzi.

-Siamo tornate!- gridò Lucy andando in cucina.
Io andai in sala, ma non c’era nessuno.
-Lu, in cucina c’è qualcuno dei ragazzi?- chiesi un po’ preoccupata.
-No, ho solo trovato un biglietto, è da parte dei tuoi, tieni- e mi porse il biglietto.
Oh porca merda, ora sì che sono nei pasticci. Mamma e papà non sapevano niente, erano partiti appena finita la scuola, ed erano andati nella casa al mare portandosi dietro mio fratello, e io abituata al fatto che non erano mai a casa avevo ospitato cinque sconosciuti in casa senza il loro permesso.
Lessi il biglietto e mi incazzai parecchio, anche se, non avevano scoperto nulla sui ragazzi.

Ciao Scar, tutto bene? Siamo passati da casa ma tu non c’eri, così abbiamo deciso di lasciarti questo biglietto”  Oh sì, meraviglioso, non vi siete neanche preoccupati di telefonarmi e chiedermi dov’ero.
Le vacanze proseguono bene la al mare, ci dispiace solo che tu non sia voluta venire.
Tuo papà ha trovato un lavoretto come muratore, e tutte le mattine è impegnato al lavoro

Papà cazzo, sei sempre il solito, pure in vacanza devi ammazzarti di lavoro?
Io invece ho trovato lavoro in un bar, proprio come quando ero giovane; mentre tuo fratello si è trovato un amico della sua età, sono sempre assieme, devi vedere come sono belli!
Diego, mio fratello, mi mancava molto e solo in quel momento me ne accorsi; mi scese qualche lacrime pensando a quanto fosse vuota quella casa senza di loro.
Comunque piccola ci manchi molto, sai che se vuoi sei la benvenuta qua, noi ti aspettiamo sempre.
Facci un fischio ogni tanto, ci piacerebbe sentirti un po’ di più.
Ovviamente fai la brava e non fare disastri, mi raccomando!
Ora ti salutiamo, un bacio tesoro. Ti vogliamo bene.


Andai ad abbracciare Lu, che era rimasta lì in piedi davanti a me, ad osservarmi preoccupata mentre leggevo quella lettera.
-Non piangere Scar, sono qua io- mi disse accarezzandomi la testa.
-Lu, mi mancano. Se ne sono andati e non li ho nemmeno salutati, ero così incazzata che non ho neanche dato un bacio a tutti e tre; Diego mi manca, papà e mamma anche. E’ dura ammetterlo, ma è così-
-Scar, se vuoi andare da loro vai, te l’hanno detto nella lettera che ti aspettano!-
-No Lu, io non voglio. La mia vita è qua, in questo paese e neanche per una stupida estate me ne andrei da qui-
-Fai come ti senti, io non voglio obbligarti a fare nessuna scelta-
Sentimmo scendere i ragazzi dalle scale.
-Scar, amore, che succede? Perché stai piangendo?-
-Zayn!- non seppi dire altro, mi buttai solo tra le sue braccia.
Mi strinse forte, e poi mi alzò il viso per guardarmi in faccia.
-Che è successo?-
-Niente tranquillo, è che sono passati i miei e hanno lasciato questa lettera- dissi sventolando il foglio tra le dita.
-Ma voi non eravate a casa?- chiese dubbiosa Lucy.
-Ehm, sì, cioè, non proprio. Quando ve ne siete andate siamo andati al campo da calcio qua vicino, siamo tornati circa dieci minuti fa-
-Ah ok, ecco perché i tuoi non se ne sono accorti- disse Lu.
Campo da calcio. Riuscii a sentire solo quelle tre paroline.
Di colpo mi venne voglia di tornare a giocare, e così corsi in camera a mettermi la mia tuta, il mio portafortuna.
Presi il pallone e uscii di casa senza dire nulla a nessuno.
-Ehi Scar, dove stai andando?- mi chiese Liam.
Non risposi ma lo fece Lucy al posto mio.
-Lasciatela in pace, ha solo bisogno di stare da sola un po’ ragazzi-
Quella ragazza era una cosa magnifica, riusciva a capirmi anche se non parlavo.
Arrivata al campo mi fermai sul cancello d’entrata.
Gli under 18 si stavano allenando. Perché noi dell’under 16 facevamo uno stacco fino a settembre? Che gran cavolata.
-Scusi mister, mi chiamo Scarlett, Scarlett Thompson, e gioco nell’under 16. Purtroppo abbiamo smesso gli allenamenti e riprenderemo a settembre. Anche se ho sedici anni e per fare parte della sua squadra ne devo avere 17, non è che potrebbe fare un’eccezione?-
-Ah sì, ho già sentito parlare di te, giochi nella squadra maschile giusto?-
-Esattamente-
-Beh, potresti provare oggi, facciamo un allenamento e se mi piace come giochi potresti entrare a far parte della squadra-
Intanto tutti i ragazzi in campo si erano riuniti attorno a noi, e mi fissavano con aria curiosa.
Cos’è, non avete mai visto una ragazza giocare a calcio?
Facemmo le presentazioni e subito iniziammo a giocare.
Un ragazzo in particolare, sembrava riservarmi qualche attenzione.
Perché mi stava fissando? 

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Capitolo 8
*** Sorry. ***


Perché mi stava fissando?
L’allenamento finì e il mister mi chiamò subito.
-Eccomi mister- dissi un po’ affannata. Mi avrebbe preso?
-Ti ho osservata e giochi davvero bene, hai talento ragazza. Sarei davvero felice di averti nella squadra, quindi, per me sei dentro!-
Non ci potevo credere, ero al settimo cielo; l’under 16 poteva anche andare al diavolo, ora giocavo nell’under 18, cosa poteva esserci di migliore?
-Oh grazie di cuore mister! Solo una cosa, posso giocare come attaccante?-
-Sì, è proprio quello che volevo proporti. Purtroppo in quel ruolo siamo un po’ carenti, l’unico che tira avanti è Luca, il numero 10-
-Ah sì, ho capito chi è. Posso andare adesso mister?-
-Certamente Scarlett, ci vediamo sabato mattina per gli allenamenti, e domenica pomeriggio c’è la partita, giocherai già dal primo tempo, ti avverto-
Momento, sabato sera c’era il concerto e domenica sarei dovuta partire assieme a Lu e i ragazzi.
Merda, e adesso?
-Scarlett, c’è qualche problema?- mi chiese il mister, ancora in attesa di una mia risposta.
-No è che, io domenica sera parto, tornerò per i primi di agosto!-
-Ah ma non ti preoccupare, tanto quella di domenica è l’ultima partita, poi faremo solo allenamenti, non ti preoccupare, vieni quando puoi, sei sempre la benvenuta-
-Grazie mille mister, ci vediamo sabato mattina! Ciao a tutti ragazzi, è stato un piacere conoscervi!- dissi uscendo dal cancello.
-Ehi aspetta!- una voce sconosciuta mi chiamò.
-Sì?- mi voltai e notai che il ragazzo che aveva passato l’allenamento a fissarmi mi era venuto in contro.
Era Luca, il capitano della squadra, nonché attaccante più forte.
-Piacere sono Luca!-
-Piacere mio, Scarlett!- dissi stringendogli la mano.
-Non ho sentito cosa ti ha detto il mister, domenica giocherai? Ma soprattutto, sei dentro alla squadra ora?-
-Sì, sono nella squadra e domenica giocherò in attacco, come da accordo con il mister-
-Ah ok, perfetto! Senti, che ne dici di andare assieme al bar? Così ci conosciamo meglio-
-Ehm, mi farebbe piacere solo che..-  non sapevo come dirgli che ero fidanzata, quel ragazzo mi metteva in imbarazzo.
-Solo che?- chiese un po’ dispiaciuto.
-Solo che sono fidanzata, e conoscendo il mio ragazzo non la prenderebbe molto bene-
-Oh, capisco, ma puoi sempre dirgli che ci andiamo da amici no?-
-Sì, ma non lo so, mi dispiace facciamo per un’altra volta ok?- gli sorrisi.
-Va bene, ciao bellezza, ci vediamo sabato mattina- mi schioccò un bacio sulla guancia e se ne andò.

-Sono tornata!-
-Ehi Scar, dove sei stata? Sono le dieci mi spieghi come mai rientri a quest’ora?- era Louis.
-Ehi Louis, ero al campo-
-Al campo? E a fare che?- chiese Harry venendomi ad abbracciare.
-Ero al campo ad allenarmi, sono entrata a far parte dell’under 18 adesso e domenica ho la prima partita con quella squadra-
-Ma domenica partiamo!- mi ricordò Liam.
-Sì Liam, lo so, la partita è al pomeriggio intanto, e noi partiamo alla sera, è tutto a posto-
-Scar scusa, vieni un attimo di qua- Lu mi prese per il braccio e mi trascinò in cucina.
-Cos’è successo al campo?-
-Cosa?- chiesi cercando di far finta di niente.
-Non fare la finta tonta, l’ho visto. Chi è quel ragazzo, e cosa vuole?-
-Non lo so, mi ha chiesto di uscire ma ho rifiutato-
-Sì ho notato, solo che devi stare attenta; le sue intenzioni non mi sembravano molto buone. Non dirlo a Zayn però, si arrabbierebbe-
-Lo so, ci stavo già pensando prima, non gli dirò nulla tranquilla-
-Hai fame?- mi chiese con un sorriso cambiando discorso.
-No grazie, Zayn è di sopra per caso? Ho bisogno di stare un po’ con lui-
-Sì, è in camera tua ed era parecchio preoccupato per te, vai da lui ora, muoviti!- mi disse battendomi una pacca sul sedere.
-Ok ok, mi muovo!- dissi ridendo.
Aprii lentamente la porta e guardai un po’ in giro, cercandolo.
Era disteso sul mio letto, con le braccia dietro alla testa e gli occhi chiusi.
Mi avvicinai piano e gli lasciai un bacio sulle labbra.
-Sei tornata- disse freddo.
-Sì, ero al campo-
-Bene, ma non mi interessa-
-Zayn, cos’hai?-
-Niente, è che abbiamo pochi giorni ancora per stare assieme in santa pace e tu te ne vai al campo a giocare?- si era seduto e mi guardava, arrabbiato.
-Zayn, hai ragione, ma dovevo sfogarmi e il calcio è l’unica cosa che mi aiuta a svuotare la testa-
-Se hai dei problemi ci siamo io e Lu, non hai bisogno di andare a giocare a calcio!-
-Con voi posso solo sfogarmi mentalmente, ma tutto il mio nervoso si accumula nel corpo e sento il bisogno di sfogarmi anche fisicamente! Se permetti ora, vado a farmi una doccia- gli girai la schiena e andai dritta in bagno.
-Fai in fretta- fu l’ultima cosa che sentii dire prima di chiudere a chiave la porta.
Sotto la doccia pensai a cosa mi aveva appena detto Zayn; aveva ragione, ma cosa potevo fare? Dovevo sfogarmi in qualche modo.
Mi asciugai i capelli, e mi misi il pigiama; andai in camera e trovai Zayn ancora seduto sul letto, con i gomiti appoggiati alle ginocchia e le mani sul viso.
Misi una mano sulla sua spalla ma lui non si mosse. Mi sedetti allora di fianco a lui e rimasi in silenzio qualche secondo.
-Scusa Zayn-
-No, scusami tu amore, è solo che..- non finì la frase, mi abbracciò solo, e mi portò giù sul letto con lui.
-Stanotte sarai mia-
Avevo capito bene, e avevo capito anche cosa intendeva.
Non avevo paura, me la sentivo.
Iniziò a baciarmi, e poi ci spingemmo oltre. Quella fu la nostra notte, la nostra prima volta assieme, la mia prima volta.
Il mattino seguente, fu Lucy a svegliarmi.
-Scar, sono troppo felice per te!-
Ci impiegai un po’ a realizzare di cosa stesse parlando; poi mi ricordai la notte passata.
-Dai Scar, svegliati! Vestiti e raccontami tutto!- disse euforica, raccogliendo i miei vestiti per la stanza e lanciandomeli.
Le raccontai tutto e poi, non potei fare a meno di chiederle cosa fosse successo quella notte a lei.
-E tu e Niall invece? Cosa avete fatto?-
Mi guardò, sorridente.
-Oh mamma mia, non ci credo! E non mi hai raccontato nulla? Quando è successo? Voglio sapere dai!- Le dissi sorridendo.
-Sai quando ci hai trovati in intimo sul tappeto? Beh, ci siamo rivestiti appena prima di addormentarci-
-E perché non mi hai detto nulla tontolona?- chiesi facendo l’offesa.
-Perché volevo aspettare succedesse anche tra te e Zayn- mi rispose abbracciandomi.
-Siamo le ragazze più fortunate del mondo, lo sai vero?- le chiesi.
-Sì Scar, lo so. Ora andiamo a fare colazione dai! Vestiti che andiamo al bar oggi-
Al bar? E quando mai facciamo colazione al bar? Vabbè, se proprio voleva.
Era venerdì e il giorno dopo ci sarebbe stato il concerto.
Facemmo colazione tranquille e poi mi venne in mente una cosa.
-Lu senti, domani c’è il concerto ricordi?-
-Certo! Perché?-
-Perché io non ho un cazzo da mettermi- dissi ridendo.
-Ora che mi ci fai pensare, nemmeno io- rideva.
-Allora oggi andiamo a comprarci qualcosa, ci stai?-
-Ovvio che sì Scar- mi disse sorridendo.

-Ehi ciao- mi sentii dire; era una voce famigliare, ma non troppo. Chi cazzo era adesso?

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Capitolo 9
*** Non è poi così male. ***


-Ehi ciao- mi sentii dire; era una voce famigliare, ma non troppo. Chi cazzo era adesso?
Non volevo girarmi, avevo una mezza idea di chi potesse essere ma non ne ero sicura.
-Ehi Ele, mi hai sentito?-
Mi girai ed era esattamente come pensavo: Luca.
-Ah ciao!- dissi io; mi voltai poi verso Lucy, che era rimasta lì seduta di fronte a me con gli occhi fissi su Luca.
-Ciao anche a te signorina, piacere, io sono Luca- le rivolse un sorriso e le porse la mano.
Lucy esitò un attimo, poi strinse subito la mano di Luca con un sorriso.
-Piacere, io sono Lucy-
-Che ci fate qui ragazze?-
-Che domanda è scusa? Èun bar, cosa credi che ci facciano qua le persone?- chiesi io, con una punta di acidità e ironia messe assieme.
-Era per chiedere, chiedo scusa madame- mi sorrise.
-Se siete libere che ne dite di andare a farci un giro?-
A quel punto rimasi spiazzata; ma questo non ha altro da fare?
-Certo, per noi va benissimo- fu Lucy a rispondere.
Non riuscii ad evitare di tirarle un calcio, e di ricevere una sua occhiataccia come risposta.
Ma cosa le era saltato in testa? Era forse impazzita?
-Luca scusa, non è che potresti lasciarci sole due minuti?- chiesi io sorridendogli.
-Certamente ragazze, vado a prendermi un caffè intanto-
-Lucy cosa ti salta in mente?-
-Dai, è così carino, non sembra poi così male, mi ero sbagliata-
Ok, ormai l’avevo persa.
Sì, Luca era un bel ragazzo; alto, fisico da calciatore diciottenne, capelli neri e occhi verdi.
Ora che lo guardavo bene non era affatto male.
-Ok Lu, se lo dici tu-
Andammo a pagare e uscimmo, seguite da Luca.
-Allora ragazze, che si fa?- chiese con un sorriso smagliante.
-Boh, non so, tu che dici Scar?-
-Io dico che dovremmo andare a comprarci un vestito per domani-
-E posso gentilmente sapere dove andate domani?-
-A un concerto, ma siamo delle invitate ‘speciali’- rispose Lu.
-Ovvero?-
-Le fidanzate di due componenti della band- risposi io, del tutto fiera di quello che avevo appena detto.
-Che band?-
-One Direction, tesoro- rispose Lu.
All’inizio non si mosse, poi spalancò gli occhi.
-Mi pigliate per il culo?- rideva.
-No, siamo serie e se non ci credi domani sera vedrai-
-No no, non ci tengo. Quelli mi stanno sul culo-
-Non l’hai detto- dissi io, pronta a suonargliele per bene.
-Sì, l’ho detto cara- mi fece un sorriso strafottente.
Gli tirai uno schiaffo in pieno viso, e me andai, letteralmente incazzata.
Sentivo gli occhi pungere, quello che aveva detto mi aveva dato parecchio fastidio.
-Ehi Scar, fermati!-
-Lucy lasciami stare, non so nemmeno perché hai accettato di uscire con quello-
-Dai, lo so che ti ha dato fastidio, quello che ha detto non è piaciuto neanche a me, dagli una possibilità però-
Mi voltai e la fissai dritta negli occhi per qualche secondo.
-Stai scherzando vero? Dov’è finita la Lucy pronta a fare a botte con chiunque li insultasse?-
-Hai ragione, ma dalla faccia che ha fatto quando te ne sei andata ho capito che si è pentito-
Guardai Luca, rimasto in disparte a guardarmi; aveva un’espressione dispiaciuta, forse Lu aveva ragione, dovevo dargli una possibilità.
Andai verso di lui e lo abbracciai.
-Scusami, è che non sopporto che insultino i miei idoli-
-No, scusami tu, non dovevo dirlo, e non dovevo nemmeno pensarlo; ti prometto che non succederà mai più-
Mi staccai da lui e gli sorrisi.
-Allora, andiamo a comprare questi vestiti? Sono disposto a sopportare due ragazze che fanno shopping oggi-
-Sì, prendiamo il treno?- propose Lu.
-Ma che treno, prendiamo la mia macchina!-
Lo seguimmo nel parcheggio di fianco al bar e ci portò davanti a una lancia ypsilon nera.
Salimmo in macchina e partimmo.
-Dove vi porto?-
-Andiamo agli Orsi Scar?-
-Come vuoi- le sorrisi.
-Vada per gli Orsi-
-Perfetto-
Il viaggio non fu lungo, il tempo passò in fretta tra una risata e l’altra.
Entrammo in parecchi negozi senza trovare nulla.
-Ragazzi, ho una fame tremenda vi prego, andiamo a mangiare- dissi io.
-No Scar, prima dobbiamo trovare dei vestiti!-
-Oh andiamo, abbiamo tutto il pomeriggio! Sto morendo di fame, ti prego!-
La guardai con gli occhi da cucciolo e a quel punto intervenne Luca.
-Sì effettivamente ho fame anch’io, andiamo la a quel fast-food, e dopo riprendiamo la ricerca degli abiti. Va bene Lu? Così la nostra Scar non ci muore di fame-
-Va bene, ma facciamo in fretta-
-Facciamo che riprendiamo quando sono abbastanza piena invece- risposi io.
Mentre mangiavamo, mi accorsi che Luca mi stava fissando.
-Qualcosa non va Luca?- chiesi io.
-Eh? No no, tutto a posto tranquilla- non era molto convinto di quello che aveva detto e me ne accorsi, ma feci finta di niente.
-Scar, smettila di mangiare, questo è il quarto panino!-
-E ti sembra che abbia mangiato tanto? Io ho ancora fame-
-Poi ti va tutto sul culo!-
-Domani mattina ho gli allenamenti, smaltisco tutto- risposi io ridendo.
Fece un sospiro, esasperata, poi si accorse che il suo telefono stava suonando e si allontanò per rispondere.
-Avete qualche idea di come prendere i vestiti?- mi chiese Luca.
-Sinceramente no, conoscendo i gusti di Lu prenderà qualcosa di blu o nero, per me invece va bene qualsiasi colore, dipende solo dal mio umore-
-E com’è il tuo umore in questo momento?-
-C’è il sole, sono fidanzata con Zayn Malik, sto mangiando.. Beh, sono felice, altroché se lo sono!-
Lucy tornò e si sedette di nuovo.
-Chi era?- chiesi io.
-Niall, mi voleva dire che stasera non vengono a dormire da te, dormono nel pullman del tour-
-Dormono da te?- intervenne Luca.
Annuii e finii il mio panino per poi andare a pagare.
-Ah, stasera non ci sono nemmeno io, vado un po’ a casa- mi disse Lu.
-Bene, sono sola soletta, begli amici che siete-
-Dai, solo per una notte, non muori!-
-Questo lo dici tu!- risposi io ridendo.
La ricerca dei vestiti continuò fino a quando non arrivammo davanti a una vetrina, in cui vedemmo due vestiti bellissimi.
Uno, era color rosso corallo, era stretto sotto il seno da una fascia nera, che si chiudeva a fiocco sulla schiena, e arrivava fino a metà coscia.
L’altro, era blu elettrico, fatto a tubino, anch’esso con una fascia nera sotto il seno ma senza fiocco e lungo fino a metà coscia.
Guardai Lu sorridente, ed entrammo.
Trovammo le nostre taglie e li provammo. Io avevo scelto quello rosso, e Lu, quello blu elettrico.
-Allora Luca, come ti sembrano?- chiesi io.
-Beh, io direi che siete stupende- ci rispose lui sorridendo.
Andammo alla cassa a pagare, e quando uscimmo, vidi i ragazzi dalla vetrina del negozio di fronte.
Diedi una gomitata a Lu, e indicai il negozio.
Che ci facevano i ragazzi lì? Non dovevano essere alle prove? 

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Capitolo 10
*** Goodnight, baby. ***


Lucy mi tirò per un braccio e mi guardò con fare interrogativo e confuso.
-Scar, ho visto bene? Sono loro?-
-Sì, hai visto bene e sono loro- guardavo verso il negozio, ma loro non ci avevano ancora viste.
-E quindi, che facciamo?-
-Andiamo da loro no?-
-Sei sicura? Non sarebbe meglio seguirli di nascosto?-
-No, sono stanca e non ho voglia di giocare a nascondino Lu- dissi mezza assonnata.
Ci dirigemmo verso il negozio ed entrammo.
Si voltarono verso l’uscita con le borse in mano proprio nel mentre in cui entrammo noi.
-Oh ragazze, che bello vedervi!- Harry ci corse incontro, e ci abbracciò entrambe.
-Che ci fate qui?- ci chiese Harry sorridente.
-Beh, noi potremmo farvi la stessa domanda sai?- risposi ricambiando il sorriso.
-Ma noi potremmo anche chiedervi cosa ci fa con voi quel ragazzo- chiese Zayn, guardandolo male.
-Avevamo bisogno di comprare i vestiti per domani sera e ci serviva qualcuno che ci accompagnasse- rispose tranquilla Lu.
Quella ragazza riusciva sempre a mantenere la calma, io invece, con la domanda di Zayn me la sarei già presa.
-Ah, e com’è che lo conoscete?- sta volta fu Niall a parlare.
-Viene a calcio con me- risposi cercando di mantenere la calma.
Zayn ci venne incontro e ci fece segno con la testa di seguirlo.
Uscimmo dal negozio e ci sedemmo su delle panchine al centro del corso.
-Tu lo sai che Scar sta con me vero?-
-Zayn per favore, non ha fatto niente di male!- gli risposi io.
-Tu stai zitta, stavo parlando con lui-
Ma come si permetteva cavolo? Avevo voglia di prenderlo a schiaffi.
-Ne ho tutto il diritto invece di rispondere al posto suo, dato che il soggetto in questione sono io!-
-Non mi interessa, sei uscita con un ragazzo e nemmeno me lo hai detto-
-Ma se c’era anche Lu!-
-Ragazzi ragazzi, state buoni adesso e non litigate proprio il giorno prima del concerto!- intervenne Louis, cercando di calmare le acque.
Intanto Niall e Lucy si erano spostati e li vedevo discutere animatamente.
Luca se ne stava in un angolo, infastidito dalle occhiate di Zayn.
-Senti Scar, io non volevo farvi litigare, davvero, è meglio che vado a casa. Ci vediamo domani mattina-
-Vengo con te, non voglio stare qua-
-Scar tu non vai da nessuna parte con lui hai capito?- mi disse Zayn alzandomi e tirandomi verso di lui.
-Lo vuoi un consiglio Zayn? Lasciami in pace e metti da parte la tua gelosia, perché se pensi che io possa tradirti ti sbagli di grosso-
-No Scar, non è di te che non mi fido, ma di lui!-
-Zayn, fidati di me, basta solo questo. E ora se non ti dispiace, io vado a casa che sono stanca-
-Se state andando a casa vengo anch’io ragazzi- arrivò Lucy, parecchio incazzata.
-Scar ti prego, ragiona! Vi portiamo a casa noi!-
-Zayn, lasciale andare- Anche Niall era incazzato, ma cercò di mettere da parte la gelosia.
Guardai Zayn, che mi venne incontro e mi lasciò un bacio sulla fronte.
-Allora ci vediamo domani tesoro?-
-Sì caro Malik- risposi io.
Lo bacia a stampo e gli schioccai un occhiolino, prima di andarmene assieme a Luca e Lucy.
-Ragazze, non volevo farvi litigare con loro, scusatemi tanto- eravamo in macchina e Luca si stava scusando da circa dieci minuti.
-Oh Luca, basta! Ti abbiamo già detto di stare tranquillo, è tutto a posto- Lucy stava perdendo la pazienza e io me la ridevo per non so quale motivo.
Scaricammo Lucy davanti casa sua e poi mi accompagnò a casa mia.
-Ok vado a morire di solitudine- dissi io scendendo dalla macchina.
-Ma si dai, è solo una notte!- mi rispose Luca ridendo.
-Sì, ma io mi sento sola lo stesso. Vado, buonanotte Luca, e grazie della giornata e della pazienza!-
Gli lasciai un bacio sulla guancia, ed entrai in casa.
Feci una doccia veloce, provai di nuovo il vestito e infine mi misi il pigiama.
Erano le otto e mezza ed ero già stanca morta.
Mi abbandonai sul letto ma dopo circa dieci minuti suonò il campanello.
-Ma che cazz..- andai al citofono.
Chiesi chi fosse e la risposta fu –Sono qua con dei cioccolatini, dei film e un mazzo di rose, ti basta per perdonarmi?-
Zayn.
-Fammi pensare.. I cioccolatini non mi piacciono ad essere sincera, ma le rose le apprezzo molto volentieri, se sono bianche poi, hai centrato il colpo-
-Boh, non so di che colore sono, fammi entrare e vedrai con i tuoi occhi­-
Aprii il cancelletto e lo aspettai in mutande e maglietta sulla porta.
-Uh, mi piace il tuo pigiama sai?- mi lasciò un bacio sulla guancia e mi porse il mazzo di rose.
Erano bianche, erano stupende almeno quanto lui.
-Che film hai?-
-Titanic, Cappuccetto rosso sangue..-
Lo interruppi.
-Titanic, ne sono innamorata purtroppo- gli sorrisi.
Misi il dvd e mi posizionai tra le sue gambe.
Ci addormentammo però tra un bacio e l’altro e il film non fu degnato di molto.

Mi svegliai, feci una doccia e dopo essermi vestita, presi il borsone e mi diressi verso il campo per gli allenamenti.
Zayn era già andato alle prove con la band e quando arrivai al campo gli allenamenti erano già iniziati.
-Si mister, ha ragione sono in ritardo!-
-Per punizione mi fai due giri in più del campo, ringrazia che oggi sono buono!-
-Va bene mister- risposi io senza troppo entusiasmo.
Gli allenamenti passarono in fretta e al pomeriggio venne Lucy da me.
-Allora, sei pronta?-
-Sì Lu, aspetta cazzo!-
-Dai che siamo in ritardo!-
Uscimmo di casa, eravamo in tiro da far paura, e se devo essere sincera, eravamo due gran fighe.
Ad aspettarci, trovammo una limousine.
-Oh cavolo, Lu!-
-Oddio, non ci credo!-
Il viaggio non fu lungo, e alcuni signori ci fecero accomodare nel backstage.
-Dio ragazze, sono agitatissimo!-
-Liam stai tranquillo, andrà tutto bene!-
Lucy cercava di tranquillizzarlo, ma niente, era una cosa pazzesca.
Zayn mi si avvicinò e iniziò a baciarmi.
-Zayn ok, basta adesso- lo guardai negli occhi sorridente.
-Ma perché? Io ho bisogno di un’adeguata carica!- mi stava facendo gli occhi da cucciolo.
-Con me quella faccia non funziona, e ora fila sul palco!-
Cantarono da Dio, come sempre.
Io e Lucy ballavamo e cantavamo a squarciagola, incuranti di tutte le note non azzeccate.
-E’ il momento di What makes you beautiful, e vorremmo dedicarla a due ragazze, due ragazze molto speciali-
Niall e Zayn parlarono assieme e si voltarono a sorriderci.
Sia io che Lu eravamo in lacrime, non ci sembrava neanche vero.
Il concerto finì e i ragazzi si fermarono qualche minuto con le fan.
Arrivammo a casa che era l’una inoltrata.
-Ragazzi, io sono morto- disse Louis.
-Io anche, noi andiamo a dormire- concluse Liam trascinandosi dietro Harry e Tommo, che ormai neanche stavano in piedi.
-Sì, andiamo anche noi- dissi io, prendendo Zayn per mano e portandolo in camera mia.

Pov Lucy
Eravamo rimasti soli io e Niall in sala, comodi comodi sul divano letto.
-Allora, che si fa?- mi chiese Niall con fare perverso.
-Boh, dormiamo no?-
-Oh, io credo proprio che non dormiremo, mi merito una ricompensa per il concerto sai?-
-Ah sì? Magari chiedi a Scar di sfidarti alla play, e per sta volta chiedile anche di lasciarti vincere-
-Lu, lo sai che sei una bastarda?- mi si avvicinò e mi prese il viso tra le mani.
-Sì Horan, ti amo anche io- iniziai a baciarlo, sapendo che non ci saremmo addormentati presto.
Gli sfilai la maglia e inizia a baciargli il petto.
Scesi fino all’elastico delle mutande, leggermente più in alto rispetto al bordo dei pantaloni, e risalii piano, arrivando alla sue labbra.
La situazione si ribaltò, e Niall si mise sopra di me.
Mi tolse la maglietta e continuando a baciarmi, mi tolse anche il reggiseno.
Io intanto, ero scesa con le mani al bottone dei suoi jeans, che però non riuscivo a slacciare.
-Non potevi metterti la tuta?-
-Questi jeans fanno dannare lo so, ma li ho messi apposta-
-Ah e poi sarei io la bastarda- gli sorrisi e gli lasciai un bacio sull’incavo del collo.
Mi aiutò a slacciare il pantalone, e sentii il suo amichetto, premere per uscire.
Con calma glaciale, mi tolse i pantaloni e poi si tolse i suoi.
Mi sfilò anche le mutande e poi si tolse le sue.
Era sempre sopra di me, e continuavamo a baciarci.
Intanto le sue dita scendevano verso la mia intimità, e con delicatezza ne infilò prima una, poi due, dentro di me.
Iniziai a gemere, ci sapeva fare, non c’era niente da dire.
Sorrideva, e scesi anche io con le mani verso il suo membro.
Si infilò poi un profilattico, preso dalla tasca dei suoi jeans, ed entrò con cautela, dentro di me.
Iniziò con dei movimenti concentrici, per poi procedere con delle spinte sempre più veloci.
Arrivammo all’apice del piacere assieme, senza preoccuparci del fatto che gli altri avrebbero potuto sentirci.
Si accasciò di fianco a me, e ci avvolgemmo nel lenzuolo.
-Grazie Lu, ti amo- mi baciò delicatamente, ma con passione.
-Grazie a te Niall- lo strinsi a me più forte.
-Chissà Zayn e Scar- mi disse Niall.
-Ah boh, ma qualcosa mi dice che nemmeno loro si sono addormentati subito sai?-
In quel momento sentimmo un tonfo, provenire dal piano di sopra.
Ridemmo assieme, immaginandoci cosa stessero combinando quei due.
Ci addormentammo poi, sfiniti dalla giornata, abbracciati. 

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Capitolo 11
*** Stay please. ***


Pov Scarlett
Sapevo che Niall e Lu avrebbero fatto qualcosa, ne ero sicura.
Io e Zayn ci limitammo a qualche coccola, eravamo stanchi entrambi ma non ci addormentammo subito.
-Zayn, mi faccio una doccia e torno ok?-
-Sì tranquilla, quando hai finito vado io però, sbrigati-
Mi buttai sotto l’acqua fredda, con quel caldo ci voleva.
Feci abbastanza in fretta e mentre mi rivestivo sentii bussare alla porta.
-Posso entrare?- era Zayn.
-Certo certo, vieni- risposi.
-Se non ti dispiace mi faccio una doccia anche io, altrimenti se aspetto ancora un po’ mi addormento- iniziò a togliersi i vestiti e rimase in mutande.
-Adesso esco eh, aspetta un attimo che finisco di asciugare i capelli-
Mi guardò con un’aria abbastanza strana poi si mosse di scatto, mi prese per i fianchi, aprì la doccia e mi ci buttò sotto, vestita com’ero.
-Zayn brutto cretino, questa me la paghi!-
-Dio Scar, sei fantastica- se la rideva in una maniera sproporzionata.
Lo tirai con me sotto la doccia e lo baciai.
-Sarebbe questo il tuo modo di vendicarti? Mi piace!-
-Beh se proprio vuoi me ne vado- dissi io facendo l’offesa.
-No no, stai pure qua- e mi baciò delicatamente.
Mi tolse i vestiti e mi lasciò in intimo; il baciò continuò per un po’ ma poi mi staccai.
-Zayn sono morta, vado a mettermi qualcosa di asciutto; mi trovi nel letto- gli lasciai un bacio sul naso e uscii dalla doccia.
Mi tolsi l’intimo fradicio e me ne misi un altro asciutto, mentre lui si faceva la doccia.
Asciugai i capelli, mi diressi in camera e mi buttai sul letto; dopo qualche minuto arrivò Zayn.
-Zayn ti prego, vestiti!- dissi io guardandolo in mutande.
-Ma ho caldo!- sbuffò lui venendomi incontro.
Gli sorrisi e lo guardai negli occhi; mi ci perdevo dentro ogni volta, brillavano di una luce fantastica.
-Che c’è?- interruppe lui i miei pensieri.
-Niente, è che sei bellissimo-
-Lo so- mi rispose, vantandosi.
-Ah sì? Te ne vanti pure?- dissi io ridendo.
Presi un cuscino e glielo lanciai addosso; purtroppo fu più abile di me e schivò la cuscinata.
-Bellezza, con me non vinci- mi disse buttandosi addosso a me.
-Zayn, mi fai cadere dal letto così- risi.
-Ed è esattamente quello che volevo fare!-
Mi avvolse nelle sue braccia e cademmo sul pavimento ridendo come due cretini.
-Stasera sei di una stronzaggine assoluta sai?- gli dissi.
Eravamo coricati per terra, sul tappeto, ed io ero sopra di lui.
-Voglio divertirmi, voglio farti divertire e soprattutto, non voglio perdermi un attimo di quel tuo sorriso- mi sciolsi sentendolo dire così.
Non me la cavavo molto con le parole, perciò mi limitai a baciarlo; forse, non poteva esserci risposta migliore.
Mi alzai e gli tesi la mano per aiutarlo ad alzarsi; ci coricammo nel letto e dopo qualche bacio ci addormentammo.


-Scarlett, tesoro, svegliati- era Harry.
-Harry voglio dormire- mugugnai.
-Ma è ora di pranzo, c’è già tutto pronto e ti stanno aspettando tutti! Dai alza sto culo e vieni giù- mi diede una pacca sul culo e mi alzai di scatto.
-Harry non toccarmi il culo!- lo fulminai ridendo.
-Non ti saresti mai alzata- fece spallucce e uscì dalla stanza.
Lo seguii e trovai tutti già seduti a tavola ad aspettarmi, come aveva detto Harry.
-Scarlett, il tuo aspetto appena sveglia è stupendo- mi disse Louis.
-Sì, è bellissima anche appena sveglia-
-Oh Zayn, questa potevi anche evitarla- gli risposi io.
-E perché? Ho solo detto la verità-
-Sembro un mostro e me ne frego, ma non puoi dire che sono bellissima- gli sorrisi e gli lasciai un bacio sulla fronte.
-Dai su, cosa di mangia?- chiesi io guardando la mia amata cuoca, Lucy.
-Pasta alla carbonara, bistecche di pollo impanate e patatine fritte-
-Solo?- dissi io quasi rattristata.
-No, ho fatto anche il tiramisù- mi sorrise.
-Oh Lucy, io ti amo!- corsi ad abbracciarla, e mi misi a sedere tra lei e Zayn.

-Ragazzi, io sto per vomitare!- disse Liam.
-A me sta venendo l’abbiocco-
-Lucy, a te viene sempre l’abbiocco dopo aver mangiato- risposi io ridendo.
Sparecchiammo e andammo tutti in sala sul divano.
-Allora, che si fa oggi pomeriggio?- chiese pimpante Harry.
-Noi avevamo pensato di andare a farci un giro- disse Niall prendendo la mano di Lu.
-Ok piccioncini, vi lasceremo soli- disse Louis sorridendo.
-Noi che facciamo?- chiesi io.
-Se non sbaglio, fuori c’è una piscina, perché non ci facciamo un bagno?-  chiese Liam.
-Sì ci sto!- rispose Harry. Annuimmo tutti per approvare la risposta di Harry e andammo a cambiarci; intanto Niall e Lucy erano usciti.
-Sai, dovremmo fare anche noi così- mi disse Zayn in camera.
-Così come?-
-Come fanno Niall e Lucy. Loro se ne stanno sempre per conto loro, si godono quel poco tempo che hanno per stare assieme-
-E perché noi no Zayn?-
-Sì ma ci sono sempre gli altri alla fine-
Non risposi, presi due asciugamani e scesi, seguita da Zayn.
Liam, Harry e Louis erano già in piscina a giocare, io invece, stesi gli asciugamani per me e Zayn sul prato.
Mi coricai e Zayn si accovacciò di fianco a me.
-Ti sei offesa per prima?-
-No è che, mi sento in colpa. Io con te mi diverto anche se ci sono gli altri e non pensavo che a te non andasse bene-
-Scar, non è che non mi va bene, è che vorrei stare con te, solo con te, capisci?-
-Ma non ti basta la sera e la notte?-
-Per me non è mai abbastanza-
Lo abbracciai e mi strinsi forte a lui, non volevo fargli vedere che stavo piangendo.
Mi prese il viso e notò le mie lacrime.
-Scusa, non volevo farti piangere- disse totalmente dispiaciuto.
-Non è colpa tua tonto, è che non voglio allontanarmi da te. Tu sei riuscito a farmi dimenticare il passato, tu sei riuscito a farmi pensare al presente e al futuro. Io ti amo Zayn, e non voglio che tu te ne vada-
-Non me ne andrò mai Scar, tu sarai sempre nel mio cuore e io nel tuo. Ti verrò a trovare spesso, finito ogni tour verrò promesso. Se invece per te va bene, io preferirei che tu venissi in tour con me, che mi seguissi per il mondo-
-Zayn, io vivo qui, questa è casa mia e qua ho tutto. Anche se Lucy verrà con me io devo andare a scuola, devo pensare anche a trovarmi un lavoro poi-
-Pagheremo un insegnante privato per te e Lucy e sarà tutto fatto- commentò.
-Non lo so Zayn, non è una decisione facile per me-
-Ti capisco, abbiamo ancora due settimane di tempo, adesso godiamocele- mi baciò sulla testa e si alzò.
-Vieni?- mi disse indicando con la testa la piscina.
-No grazie, sto un po’ qua al sole, dopo vengo-
Continuavo a pensare alla proposta di Zayn. Non era affatto facile scegliere, anche se lo avrei seguito in capo al mondo, era lì che vivevo, non ero ancora pronta ad andarmene.
Sospirai e decisi di non pensarci più, almeno per quella giornata; mi alzai e andai a buttarmi in piscina, schizzando Harry e Liam.

-Belli miei, sono le sette e ho una fame tremenda- disse Niall.
-Ordino sette pizze aspetta- dissi io.
-Otto- mi corresse lui.
-Niall, siamo in sette- gli risposi.
-Sì, ma io ne mangio due-
Lo guardai esasperata e telefonai per ordinare otto pizze.
Arrivarono dopo mezz’ora e mangiammo al tavolo fuori.
-Stasera c’è qualcosa in tv?- mi chiese Lucy.
-Che io sappia no, non ho guardato la tele oggi-
-Ok vorrà dire che se non c’è niente giocheremo alla play- disse Liam.
-No, guardiamo un dvd di Harry Potter- si impose Lu.
Ne era patita, io non ne ero una fan, ma ormai a forza di guardarli con lei li conoscevo tutti a memoria.
La serata passò in fretta e si addormentarono tutti.
Prima di addormentarmi fissai per qualche minuto il magnifico volto di Zayn; sembrava un angelo.
Sarebbe durata solo per quell’estate?

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Capitolo 12
*** I'll be there for you. ***


-Scarlett, le mie valige sono già fuori, ti sbrighi?- mi gridò Lucy dalle scale.
-Sì aspetta, sto mettendo dentro le ultime cose!-
Era lunedì mattina e si partiva per Milano, seconda tappa del tour italiano.
Prima di uscire dalla mia stanza mi guardai un attimo intorno; sarei tornata presto sì, solo che mi sarebbe comunque mancata quella camera.
Uscii di casa e dopo aver chiuso a chiave, mi diressi sul furgoncino dei ragazzi, lasciai le mie valige in baule e partimmo.
Era la seconda settimana di luglio e a Milano ci saremmo stati per tre giorni; poi saremmo dovuti partire per Roma, dove saremmo rimasti per altri due giorni. Il week-end era libero, e così anche le altre due settimane di luglio; le avremmo passate al mare, in Sardegna.
I ragazzi avevano prenotato una casa su una spiaggia, nel sud dell’isola, e avevano fatto chiudere la spiaggia al pubblico, in modo da poter rimanere soli, in un’adeguata privacy.
Non mi andava di parlare con nessuno, ero seduta tra Zayn e Liam ed entrambi ogni tanto mi lanciavano qualche occhiata.
Continuavo a riflettere sulla proposta di Zayn. Ce l’avrei fatta a vivere lontana da casa? E i miei, cosa avrebbero detto? Mi avrebbero mai lasciata?
Mille domande mi passavano per la testa e non ce la facevo più. Avevo bisogno di parlare con Lucy, chiederle cosa pensava della proposta era la cosa migliore.
Era seduta davanti a me, vicino a Niall e Louis, mentre un signore, probabilmente il loro autista, era alla guida.
Harry dormiva beato nei sedili dietro e a guardarlo, faceva una certa tenerezza.
Aveva un viso stanco, un viso di un bambino costretto a crescere troppo in fretta per la sua età.
Mancava ancora mezz’ora prima di arrivare a destinazione, così, alzai la testa dalla spalla di Zayn e lo guardai.
La testa era appoggiata al finestrino e gli occhi erano chiusi.
Lo fissai per un tempo indeterminato, e dopo un po’, aprì gli occhi lentamente e si girò verso di me.
Mi squadrò per un attimo, e poi, aprì le labbra in un sorriso che avrebbe fatto invidia al sole.
-Ciao bellissima, come stai?- mi chiese sottovoce.
-Bene, tu tesoro mio?-
-Bene. Perché stamattina non parlavi? Qualcosa non va?-
-No ero solo stanca, tranquillo- gli sorrisi, come per rassicurarlo.
Appoggia nuovamente la testa sulla sua spalla e intrecciai la mano nella sua.
La sua pelle, così calda e morbida, quanto mi sarebbe mancata se non l’avessi seguito?

-Siamo arrivati!- gridò euforico Louis svegliandoci tutti.
Scendemmo tutti quanti e portammo le nostre valige nelle nostre camere in hotel.
Le fan erano ovunque e gridavano da far paura.
Sorrisi, guardando il volto di alcune ragazze in lacrime.
Avrei potuto esserci io al loro posto, e invece no, io stavo dall’altro lato, ero la ragazza di Zayn.
Anche io sognavo di incontrarli, di vederli anche per solo un minuto e sentire il loro profumo in un caldo abbraccio.
E invece, li vedevo ormai da una settimana, passata fin troppo in fretta, sapevo a memoria i loro profumi, e cosa non meno importante, avevo realizzato quello che prima era un sogno, un sogno che mi sembrava irraggiungibile.

Ero in camera con Zayn, Lucy con Niall e Harry assieme a Louis e Liam.
-Ragazzi, andiamo a mangiare, ho una fame tremenda- disse, con mia sorpresa, Harry.
-Sì concordo- confermò Niall.
-Scar, tu non vieni?- mi chiese Zayn.
La testa mi girava, fissavo il vuoto e la nausea si stava facendo spazio nel mio stomaco.
-Scar, che succede?- intervenne Lucy.
-Ehm no, ragazzi, perdonatemi, non ho fame; vi aspetto qua in camera, voi andate pure-
-Scar, devi mangiare..- disse Zayn.
-No, se non ha fame lasciatela stare- Oh Lucy, grazie!
Mi coricai a pancia in giù sul letto e sospirai.
La mia testa continuava a girare; i miei problemi di cervicale tornavano all’attacco.
Mi addormentai nel giro di cinque minuti probabilmente e venni svegliata dal tocco delicato di Lucy.
-Scarlett, tesoro, sono Lu-
Aprii gli occhi e lentamente voltai la testa.
-Lu, devo assolutamente parlarti-
-Dubitavo, dimmi tutto-
-Allora, Zayn mi ha proposto di seguirli per il tour in giro per il mondo e io non ne sono molto sicura. So che l’ha proposto anche a te Niall, solo che volevo sapere cosa ne pensavi-
-Sì e ci ho riflettuto parecchio. Per convincere i nostri a lasciarci andare in giro per l’Italia è stato difficile, ti immagini convincerli per un tour mondiale? A parte questo problema, credo che sarei disposta a lasciare tutto per loro, soprattutto per Niall. Lo amo e non riesco ad immaginarmi senza lui, capisci? Dimmi solo che verrai con me, perché senza te non vado da nessuna parte- era quasi in lacrime mentre parlava.
-Io verrei, solo che, non so, non sono del tutto pronta a lasciare tutto- ero confusa, molto.
-Segui il tuo cuore Scar, solo così potrai essere felice-
La guardai sorridendole e l’abbracciai ringraziandola con tutto il cuore.
Sentimmo bussare alla porta e dopo il secondo colpo entrò Zayn.
-Ok, vi lascio soli- disse Lucy –Ciao ragazzi, a dopo!-
-Ciao Lu- rispondemmo io e Zayn.
Rimase per un attimo in piedi davanti a me, poi, si sedette al mio fianco.
-Allora, hai riflettuto sulla mia proposta? Non voglio metterti fretta eh-
-Tranquillo- mi limitai a rispondere.
-Quindi, cosa farai?-
-Ovunque tu vada, io verrò con te, ti basta come risposta?-
Le lacrime mi salirono agli occhi e mi buttai tra le sue braccia; presi un respiro profondo e mi riempii i polmoni del suo profumo.
Ci alzammo dopo poco e uscimmo dalla stanza per raggiungere gli altri che ci aspettavano fuori.
Fuori dalla stanza trovammo una ragazza.
-Ciao Zayn- disse.
-Ehi- rispose lui con un sorriso.
-Scusa cara, ti levi che vorrei abbracciare il mio idolo?- mi disse.
Mi accorsi che la mia mano era intrecciata in quella di Zayn e mi spostai.
Certo, non mi era piaciuto come si era rivolta a me.
Non fosse stato per il fatto che probabilmente mezza Italia mi odiava, l’avrei presa a pugni, sicuramente.
Abbracciò Zayn e dopo essersi staccata da lui, si voltò verso di me.
-Facci una foto- mi disse con arroganza.
-Senti, non so come dirtelo, ma vedi di darti una calmata perché ti giro al contrario ok?- le risposi.
Sorrise con disprezzo e mi si avvicinò.
-Io faccio karate, non ti conviene sai? Ti potrei fare molto male- mi soffiò in faccia.
-Ragazze, state buone- intervenne Zayn.
Lo ignorai e mi rivolsi alla ragazza.
-Le tue minacce non mi sfiorano, ma te lo dico un’ultima volta: datti una calmata- sibilai.
Si allontanò da me con un sorrisetto poco piacevole e si avvicinò a Zayn.
-Sai che ti dico? Non c’è bisogno di alzare le mani, mi riprendo ciò che è mio-
Le sue schifose labbra toccarono quelle di Zayn in meno di un secondo.
Zayn si spostò, guardandola storta.
-Zayn, lei non ti ama, sta con te solo per la fama-
Scuotevo la testa, non riuscivo a parlare.
Iniziai a piangere, come aveva potuto baciare il mio ragazzo?
Zayn mi abbracciò, lasciandomi un bacio sulla fronte.
-E ora per favore, vattene, hai fatto abbastanza- le disse.
-Ma non abbiamo neanche fatto la foto-
-Non mi interessa, hai mancato di rispetto alla mia ragazza, vattene-
-Grazie Zayn- era l’unica cosa che riuscii a dire.
-Tranquilla tesoro, adesso andiamo dagli altri-
Erano le tre del pomeriggio e fuori c’era un caldo tremendo.
-Allora, dove si va?- chiese Harry.
-Ma è ovvio, andiamo a fare un po’ di shopping!- rispose Lucy.
-Dobbiamo proprio?-  chiede Louis.
-Sì- risposi io facendogli l’occhiolino.

-Ragazzi, è stata una giornata fantastica!- esclamò Niall.
-Già, io però sono stanca, vado a dormire- e salutai tutti.
-Sì, adesso andiamo anche noi, buonanotte!- risposero tutti.
-Ok e adesso cosa si fa?- mi chiese con aria maliziosa Zayn.
-Boh, decidi tu stavolta- risposi io con un sorriso.
Non posso dire di aver fatto sesso con lui, perché io ci avevo fatto l’amore.
-Ti amo- mi sussurrò all’orecchio prima di addormentarci.
-Ti amo anche io, tanto-
Ero sicura, lo avrei seguito in capo al mondo.

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