Inevitabile richiamo

di Crystal e Namida
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Dunque dunque...Cominciamo con le disclaimer!

Questi personaggi non appartengono a noi, ma alla grandiosa mente di J.K.Rowling...Di nostro c'è solo una grande immaginazione che ha portato alla creazione di questa fanfiction.

Speriamo che la leggiate...e COMMENTIATE!!! Diteci come stiamo andando perchè vorremmo continuarla...

 

INEVITABILE RICHIAMO

Capitolo 1

La neve era alta e il cielo azzurro intenso, senza una nuvola a velarlo…E contro questo cielo si stagliavano nitidi i contorni di Hogwarts. Dalla capanna di Hagrid proveniva un grigio filo di fumo…

Harry si guardò intorno: come era bello essere di nuovo a casa! Secondo il calendario che aveva progettato Hermione alla partenza del loro viaggio mancava meno di una settimana alle vacanze di Natale. Ron e Hermione erano felicissimi all’idea di poter tornare al castello, ma Harry si preoccupava di ciò che gli avrebbero chiesto i professori in particolare la McGranitt, di quello che avrebbe dovuto dire…

- Non so se è stata una buona idea venire qui…- disse. Gli altri due lo guardarono stupiti. Hermione aprì la bocca per parlare ma Ron la precedette:- Coraggio Harry! Ormai ci siamo, non possiamo tirarci indietro...Eri così entusiasta di tornare!- -Lo so.- fece Harry.

Hogwarts era l’unico luogo che era mai riuscito a chiamare CASA. Anche se dopo tutto quello che era successo…

Hermione guardava ansiosa i cancelli. –Non sei riuscita a trovare un modo per superarli??- domandò Ron seccato. –Non ancora - Hermione scosse il capo:- E per favore non usare quel tono con me, che ce la sto mettendo tutta!- -Scusa.- Ron abbassò la testa. Incredibile com’era cambiato da quando stava insieme ad Hermione. Era molto più docile, modesto, si scusava sempre e di solito pensava prima di parlare, tranne in alcuni casi…

Harry sorrise. Non avrebbe davvero potuto desiderare amici migliori. Ma Ron e Hermione non erano solo amici. Erano la sua famiglia. Senza di loro non cel’avrebbe mai fatta.

In quel momento una figura si avvicinò ai cancelli. Aveva lunghi boccoli arancione brillante e un viso a cuore, stanco, provato, ma che conservava tuttavia uno sguardo luminoso e giovale. Harry guardò la donna che li fissava incredula:- H-Harry? Ron? Hermione?-

-Tonks!!- Lei sfoderò immediatamente la bacchetta e la appoggiò contro il grande lucchetto dorato, con il sorriso sul volto :- Ragazzi, siete voi? Non ci credo… Non ho…Ma dove…?-

- Che bello rivederti!- fece Hermione.

- Che bello rivedere voi!-

Il cancello si aprì e Tonks abbracciò Hermione. Subito si ritrovarono con le lacrime agli occhi. Ron aveva un’espressione disgustata ma quando Tonks lasciò Hermione acconsentì a farsi abbracciare ed Harry anche.

Entrarono e il cancello si chiuse dietro di loro. Si incamminarono su per il sentiero innevato.

- Fai sempre la guardia qui?- chiese Ron.

-Si, sempre. E ultimamente a Hogwarts è cambiato molto. Soprattutto gli orari e, beh…. le materie.-

Le materie? Come sarebbe?-

- Difesa contro le Arti Oscure. È anche per questo che sono qui. Io, Kingsley, altri Auror che non conoscete più i professori, diamo una lezione di Difesa tutti insieme, una volta alla settimana per tutta la scuola-

- Come??- fece Harry – Con tutti gli studenti di tutte le età e di tutte le classi messe insieme?? Non è possibile! Come se un undicenne dovesse aver bisogno delle stesse lezioni di Difesa di un diciassettenne! E poi solo una volta alla settimana? È così poco!-

Tonks sospirò :- Non abbiamo potuto far di meglio. Nessuno voleva assumersi il pieno carico della cattedra di Difesa contro le Arti Oscure, sai, per quelle cose che dicono, che è stregato e dopo Piton, beh…Non possiamo che credere alle voci!-

Harry strinse i pugni nelle tasche quando sentì il nome di Piton.

- E dunque- continuò Tonks – abbiamo raggiunto un compromesso. Ogni giovedì pomeriggio per due ore, un orario che va bene a tutti i convocati, ci riuniamo-

- Cosa fate?- chiese Harry.

- Più che altro teoria. Si, lo so Harry, ma vedi è un modo per parlare, per fare passare più gente possibile dalla nostra parte, ancora ci sono molti Serpeverde che…-

- Si, lo immaginavo-

- Per esempio Draco Malfoy…Non ha mai seguito una lezione e così molti del settimo anno-

Erano davanti alla porta.

- A voi come vanno le cose? Sono davvero felice che siate tornati! Adesso andiamo dalla preside…Ma cosa avete fatto in questi mesi?-

Nessuno rispose. Harry guardava al di là della Torre di Astronomia…Il campo di Quidditch!! Doveva andarci assolutamente, sentiva come un richiamo…

TO BE CONTINUED…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Allora! Eccoci con il secondo capitolo!! Premettiamo che la fic sarà molto corta...Non durerà molti capitoli|!

Ringraziamo Flyingstar16 per averci recensito!!!

Buona lettura!

INEVITABILE RICHIAMO

Capitolo 2

 

Prima di andarsene aveva lasciato la sua Firebolt a Ginny ( sicuro che le sarebbe servita e che sarebbe stata eletta capitano dei Grifondoro) e proponendosi di non pensare più a quel gioco, che per molto tempo era stato importantissimo per lui. Si, fu in quei giorni lontani in cui la parola "Mangiamorte" ancora non aveva un senso e quella "Auror" nemmeno…

Quando non conosceva Sirius e Silente gli era sempre vicino.

Quando l’odio per Malfoy era solo un gioco…

- Aspettate un attimo – e iniziò a correre, mentre nella sua testa risplendevano immagini del passato…L’immagine di un Malfoy che si contorceva ai suoi piedi. Si! Era riuscito a scagliare la Maledizione Cruciatus e ora…M-MALFOY?? Harry guardò stupito il campo. Proprio all’inizio stava accovacciato un ragazzo dai lunghi capelli biondi; non c’erano dubbi.

Si avvicinò piano e rimase, non visto, a qualche passo da lui…Come quella volta del Sectumsempra e, come quella volta, Malfoy piangeva… Aveva tra le mani uno specchietto…No, un pezzo di specchio e stava…parlando con lo specchio?? Era come se rispondesse! All’improvviso Harry capì. Era uno specchio a doppio senso, come quello che Sirius gli aveva regalato!

E Malfoy comunicava con qualcuno, ma con chi? Doveva scoprirlo!! (Avete notato che Harry non si fa MAI gli affari suoi?? N.d. Crystal e Namida)

- Io lo so, ma…- fece Draco con la voce bassa – ho paura di non riuscire, io fallisco sempre, questa mia vita è una serie di fallimenti e basta. Di mio padre non si sa nulla da mesi e sono solo, solo nel mio dolore, nel mio pentimento, nella mia angoscia…Solo nei miei pensieri. Senza una persona che mi stia vicino. E come potrebbe qualcuno stare vicino a me? Chi sono? O Meglio, cosa sono?-

Pausa.

La persona dall’altra parte dello specchio stava sicuramente parlando.

- Facile dirlo. No, non posso riconquistare la fiducia degli amici, e poi non voglio. Quella sera che la Casa parlava di Silente, di che cosa bella era la sua morte, non ho potuto fare a meno di…di sentirmi toccato e li ho sgridati, anzi, mi sono scagliato contro di loro urlando, e ho detto che non potevano permettersi e che lui, che Silente era…era un grand’uomo! È per questo che ora sono solo. Mi hanno detto :- Lo sanno tutti che tuo padre è un mangiamorte. –

Un’altra pausa. Harry intanto rifletteva.

- Silente prima che arrivasse lei mi ha parlato, ma non da preside a alunno. Mi ha parlato da amico. Non dimenticherò mai quello che mi ha detto e ho capito che mai cel’avrei fatta ad ucciderlo. Anche se non mi avesse parlato e se io fossi rimasto convinto che la parte dell’Oscuro Signore è quella più giusta, non cel’avrei mai fatta a pronunciare quelle parole verso il mago più grande del mondo.-

Ancora un attimo di silenzio – Si, l’ho considerato così perché è così che va considerato. E so che anche lei lo considera tale. Finalmente me ne sono accorto e spero di non fare più errori…Ora so qual è la strada giusta. E, professore…lei è stato forte a non fremere mentre lo vedeva morire. È stato coraggioso. Anche lei è un grande mago. So che Potter si vuole vendicare ma quel ragazzo non ha speranza di capire il perché lei ha fatto una cosa del genere. Io lo so, e credo che forse, nessuno lo capirà, ma prima che sia resa nota questa cosa, professore, dobbiamo fare del nostro meglio per combattere il male, e senza farci scoprire!-

Malfoy si alzò. Ormai non aveva più le lacrime agli occhi, sembrava rincuorato grazie al dialogo con quella persona… Si mise lo specchio in tasca e iniziò a camminare. Harry prese a correre verso il castello. Doveva dire tutto a Ron e Hermione, e a più persone che poteva… Avevano alleati in più che nessuno avrebbe immaginato…Era davvero il caso di tornare a Hogwarts.

TO BE CONTINUED

 

 

 

Beh? Che ve ne pare? Arrivederci alla prossima!

Crystal e Namida

 

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