Here without you

di Silvia_sic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [Tony] Una dura realtà ***
Capitolo 2: *** [Pepper] Lacrime della tempesta ***
Capitolo 3: *** [Tony] Una ragione per vivere ***



Capitolo 1
*** [Tony] Una dura realtà ***


Heilà ragazzi, come va?

Dunque eccomi con una nuova ficcy! :)

Perdonatemi ma io ci riprovo con la prima persona ahah non me la cavo prpr benissimo, ma ci tenevo comunque a postare questa ficcy. Allora... questa fan-fiction comprende 3 capitoli, che riguardano il periodo in cui Tony è stato catturato in Afghanistan, i dialoghi sono (o dovrebbero, visto che sono andata a memoria) uguali a quelli del film, solamente che la narrazione è vissuta dai protagonisti. (Sia chiaro che parliamo della prima pellicola del fumetto)

Bhè... ora vi lascio alla lettura e ci vediamo alla fine del capitolo :) spero che vi piaccia

 

 

Here without you

[Tony] La dura realtà

 

Guarda un po' in che casino mi sono andato a cacciare... Vengo attaccato, colpito da una granata e poi sbattuto in questa buia grotta.

 

Non ricordo cosa sia successo dopo che la bomba è esplosa davanti a me... ricordo solamente la mia camicia imprimersi di quel disgustoso e denso liquido rosso. Il mio, il mio sangue.

 

Al risveglio: panico. Attaccato a dei fili senza sapere cosa sia successo e adesso mi trovo qui seduto con un affare piantato in mezzo al petto. Mi sono svegliato con questa cosa nel torace, sono più che sicuro che a farmi tutto questo è stato quell'uomo. È calvo, con un pizzetto brizzolato, una leggera montatura di occhiali appoggiata sul naso ed molto magro.

 

Adesso è lì che cucina qualcosa e fischietta allegramente, io in tutto ciò non ci trovo niente di divertente, anzi.

 

-Si può sapere che diavolo mi hai fatto?!-

 

Lui interrompe di fischiettare, mi guarda sorridendo. Se lui è felice io sono di tutt'altro stato d'animo, questo è assodato!

 

-Cosa le ho fatto?- mi fa la stessa domanda che gli ho posto, ha l'aria tranquilla e sicura, e sembra che mi stia prendendo per il culo. -Quello che serviva per salvarle la vita... Ho rimosso quante più schegge ho potuto, ma ne sono rimaste molte che puntano verso il suo setto interatriale.- enuncia con voce da saputello.

 

La granata. Ora ricordo... mi è esplosa davanti e sono stato colpito, quasi mortalmente. Se sono ancora vivo, allora è merito di quello lì, forse quando mi passa l'incazzatura lo ringrazio pure! Si avvicina ad un tavolo, prendendo tra le mani una boccetta.

 

-Tenga, vuole vedere? Ho un souvenir, dia un'occhiata!- esclama lanciandomi la bottiglietta.

 

Comincia a spiegarmi cosa sono, ma non gli sto dando ascolto. Guardo contro luce quelle piccole punte di ferro, rigirandomi tra le dita la piccola boccetta di vetro. Schegge che fino a poco prima erano incastrate nel mio petto e la cosa peggiore è che su quella granata c'era il marchio della Stark Industries.

 

All'aggeggio che ho nel petto sono collegati dei fili che portano ad una batteria. Non ho ancora capito a cosa serva e perchè lo ha fatto, salvandomi la vita.

 

-Questo cos'è?-

 

L'uomo non mi guarda neanche, ha capito perfettamente a cosa mi sto riferendo.

 

-Quello? È un elettromagnete, collegato ad una batteria per auto, serve ad impedire che le schegge raggiungano il suo cuore!-

 

Chiudo la zip della felpa che indosso, prestatemela da quello strano tipo. Siamo in una grotta, l'aria è secca, ma non calda; il fuoco crea una leggera luce e qualche lampadina illuminano l'ambiente a me circostante. Siamo intrappolati da un massiccio cancello di ferro che blocca l'uscita della grotta. I miei occhi si fermano verso l'alto e noto una telecamera fissa su di me con la lucina rossa che lampeggia ritmicamente; è sicuro: sono in gabbia come una belva feroce smaniosa della libertà. L'uomo nota che il mio sguardo è rivolto alla cinepresa.

 

-Esatto. Sorrida!- Anche lui è prigioniero, solo non capisco perchè lui sia tanto allegro, spensierato e tranquillo.

 

Dice che ci siamo già conosciuti. Io non me lo ricordo. Ed eccolo che comincia a fare il simpatico con le sue battutine... Meglio se lo interrompo, devo andarmene da qui, devo tornare a casa e mettere a posto tutto questo casino.

 

-Dove siamo?-

 

Si sentono dei rumori fuori dalla porta e poi un uomo che urla qualcosa in una lingua a me incomprensibile. Volgo lo sguardo verso il mio compagno di prigionia. Nei suoi occhi passa un barlume di terrore e tutta la sua compostezza si disintegra mandando la sua temporanea sicurezza a rotoli.

 

-Si sbrighi, si alzi in piedi. Si alzi in piedi! Faccia quello che faccio io!- esclama spaventato, tirandomi su di peso per un braccio.

 

-Avanti, metta le mani sulla testa.- Faccio ciò che mi ha detto e lui fa lo stesso, sbiancando in volto e il terrore prende possesso di lui.

 

Dalla porta entrano cinque persone con delle armi. Si ripresenta davanti ai miei occhi il marchio della mia fabbrica in mano a quegli ignobili, stringo i pugni nervosamente.

 

-Quelle sono le mie armi, chi gli ha dato le mie armi?!-

 

-Non capisce?! Faccia quello che faccio io!- dice a denti stretti. Ha paura, lo vedo nei suoi occhi, forse è meglio dargli ascolto.

 

-Ok!-

 

L'unico uomo senza un mitra sotto braccio comincia a parlare. Afghano, Turco... mah! Non capisco niente! É un tipo tozzo con barba abbastanza lunga e sembra felice di vedermi... Questo non mi piace per niente.

 

-Ha detto: “Benvenuto Tony Stark, il più famoso pluriomicida nella storia di tutta l'America.”- traduce il mio fedele compagno di detenzione, ora impaurito come un coniglietto. L'uomo aggiunge qualcosa che mi viene immediatamente tradotto.

 

-È onorato!-

 

L'afghano continua a parlare, poi porge una foto e “Mr. Coraggio” la prende.

 

-Vuole che lei costruisca il missile. Il missile Jerico che ha presentato. Questo.- dice mostrandomi l'immagine.

 

Non farò mai una cosa del genere. Non tradirò la mia patria, non metterò mai in mano a dei nemici l'arma più potente che io abbia mai creato. Tutti attendono in silenzio una mia risposta.

 

-Mi rifiuto.- enuncio con fermezza. Capisco che questa risposta non poteva di sicuro essere accettata. L'afghano sgrana gli occhi dà un ordine ai suoi uomini, che mi prendono di forza, trascinandomi verso un'altra ala della grotta dove c'erano ancora uomini armati.

 

Il mio sguardo si incrocia con un uomo calvo, che mi punta i suoi occhi taglienti addosso con un sorrisetto maligno dipinto in volto.

 

Cosa vogliono farmi? Neanche il tempo di pensare a quella domanda, che mi afferrano rudemente per i capelli, immergendomi il capo in un barile pieno d'acqua, tenendomi sotto la testa.

 

Mi dimeno, ma senza aver alcun successo con le mani bloccate dietro la schiena, non riesco a difendermi. I polmoni cominciano a bruciarmi e il bisogno di respirare è sempre più veemente.

 

Mi ritirano su, sento le grida divertite di tutti i presenti, non ho il tempo di riprendere fiato che mi spingono di nuovo la testa nell'acqua.

 

Un respiro mi fa entrare nei polmoni, mi dimeno per il forte dolore. Improvvisamente sento una scossa invadermi il corpo partendo dal centro del petto.

 

-...Tony!...- La sua voce... Pepper...

 

Tossisco, cadendo a terra in ginocchio senza fiato ancora sconvolto da quella scossa che mi ha invaso tutto il corpo e dalla sua voce... che chiamava il mio nome. Quella voce che non potrò più sentire. Mi alzano di peso, mi mettono una sacca in testa per bendarmi e vengo trascinato e spinto verso chissà quale posto.

 

Mi tolgono il sacco che mi copriva la testa. I raggi del sole, violenti mi colpiscono gli occhi, facendomeli socchiudere; metto bene a fuoco lo scenario che mi circonda, seguendo l'afghano di prima e il mio sventurato compagno d'avventura.

 

Il loro nascondiglio è peggio di quanto pensassi, ovunque il mio sguardo osservi c'è il marchio della Stark Industries... Come fanno ad avere così tanto materiale?! È materiale per l'esercito americano! Non ho mai approvato spedizioni in Afghanistan, non l'ho mai fatto e non lo farò mai.

 

Ci fermiamo e il mio torturatore comincia a parlare.

 

-Vuole sapere cosa ne pensa.- dice il mio compagno di prigionia. Ora ho capito: lui è stato reso prigioniero per farmi da traduttore, avevano pianificato tutto. Credo che la mia cattura sia stata organizzata per farmi costruire il Jerico, ma come facevano a sapere? Mi guardo intorno, inorridendo per la prima volta nel leggere il mio nome ovunque.

 

-Penso che hai molte delle mie armi.-

 

L'uomo riprende il suo discorso, camminando e facendo segno di ammirare le loro munizioni.

 

-Dice che hanno tutto quello che le serve per costruire il missile. Vuole che lei faccia la lista dei materiali.- Ormai non ho scelta, devo fare quello che mi dicono... e adesso non potrò più tornare a casa per rivederla...

 

-Dice che lei si metterà al lavoro immediatamente e quando avrà finito lui la lascerà libero.- La mia vita è finita, una volta costruito il missile mi uccideranno...

 

L'uomo mi tende la mano, sorridendo. Io gliela stringo.

 

-Non lo farà.- Lui non ha capito, ma sorride soddisfatto.

 

Il mio compagno fa una risatina nervosa e poi anche lui rassegnato dice: -Non lo farà.-

 

Non c'è via di fuga, non mi troveranno mai qui. Vorrei non essere mai partito... ora non potrò più specchiarmi nei suoi occhi color cielo.

 

 

 

 

 

 

NdA:

*.* siete arrivati alla fine? Spero di sì XD

Ho voluto pubblicare questa ficcy, xk ultimamente sono concentrata solamente sul primo film e prima o poi (più prima che poi, mi auguro) inizierò a pubblicare una long-fic che parla prpr di qlla pellicola.

Dunque... mi sono voluta concentrare su quella parte di film dove Tony viene reso prigioniero e torturato, se si fa attenzione (ma credo che ognuno di voi l'abbia sentito) ad un certo punto si sente in sottofondo una voce che chiama Tony... io ho pensato fosse Pepper... poi dipende dai punti di vista :)

Cmq spero che qsto primo capitolo vi sia piaciuto :D Ditemi che ne pensate con una piccola recensione!

Un bacione by Sic

Alla prossima!

p.s. Nel prox chappy la protagonista sarà Pepper...

Bye Bye

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Capitolo 2
*** [Pepper] Lacrime della tempesta ***


[Pepper] Lacrime della tempesta

 

Stamattina Tony è partito per la dimostrazione d'armi all'esercito... Almeno ho avuto la giornata completamente libera per il mio compleanno... alla fine non ho nemmeno festeggiato alla grande, però ho potuto rivedere i miei genitori e mio fratello che non sentivo da parecchio tempo.

 

Mio padre ancora non accetta il fatto che viva troppo lontano da loro e ho poche occasioni di vederli... mi sembra ancora di sentire la sua voce che si lamenta: “Tu lavori troppo, quel Stark ti tiene impegnata in maniera eccessiva! Dovresti licenziarti e lavorare con tua madre!”

 

Madonna, quante storie! E poi non credo che l' F.B.I. abbia bisogno di un'altra assistente, a me piace il lavoro che faccio! Invece per lui dev'essere un lavoro di famiglia: lui agente dell'F.B.I. , mia madre è un'assistente e mio fratello pure lui agente! Mi sembrava il caso di staccare!

 

Mio padre è apprensivo in maniera allucinante a volte non lo sopporto proprio. Fortunatamente me ne sono andata di casa parecchi anni fa e quelle rare volte che li vedo, almeno sono felice!

 

Adesso sto tornando a casa in macchina, è già buio ed è tardissimo. Chissà se Tony ha ultimato quella presentazione in medio-oriente... Sto percorrendo la strada che affianca l'oceano, nuvoloni neri si avvicinano dall'orizzonte: una tempesta... cosa assai normale per questa stagione, poi siamo anche a Malibu, che è proprio sulla costa.

 

Non mi piace guidare con la pioggia, meno male che sono già arrivata.

 

Spengo il motore, chiudendo gli occhi e ascoltando il suono delle onde che cominciano ad alzarsi e abbattersi rudemente contro gli scogli. Tutto sommato è stata una bella giornata, escludendo il fatto che è da stamattina che ho un brutto presentimento. Non mi piace affatto e non riesco a togliermelo dalla testa! Meglio se entro... mi faccio un bagno caldo e poi vado a dormire. Oltretutto Tony non c'è, perciò non c'è il rischio che mi svegli nel cuore della notte per una richiesta idiota!

 

Attraverso l'uscio della porta e le luci si accendono automaticamente, metto la borsa sull'appendiabiti e poi mi dirigo in salotto.

 

Strano. Jarvis non ha salutato. E Jarvis saluta sempre e quando dico sempre è SEMPRE! È successo qualcosa me lo sento...

 

Eccola che ritorna! Quell'orribile sensazione, che mi perseguita da tutto il giorno. Ho paura perfino di domandare a Jarvis se è successo qualcosa di grave... non voglio saperlo.

 

Muovo ancora qualche passo per la stanza, sperando che sia lui il primo a parlare, ma... niente. Si sente solamente il rumore dei miei tacchi sul pavimento in marmo... Il battito del mio cuore mi rimbomba nelle orecchie... La tempesta si sta avvicinando, ululando col vento.

 

Ma perchè devo pensare sempre male!? Magari non è niente! Il mio sesto senso femminile sta impazzendo!

 

-Jarvis...-

 

-Salve, signorina Potts.- enuncia lui lapidario. Non aggiunge altro, dalla sua voce computerizzata è veramente impossibile capire ciò che pensa o nasconde, dopo tutto è una macchina.

 

-Jarvis, cos'è successo?- Ecco che compare la Pepper sicura e determinata... Ma a chi vuoi darla a bere?

 

-È meglio che si sieda...- le sue parole mi portano un brivido che mi attraversa la schiena bruscamente. Faccio come mi ha detto: mi avvicino al divano e mi siedo. Sembra di stare su un letto di chiodi, questa situazione è davvero opprimente.

 

-Jarvis! Dimmi cos'è successo!- esclamo con voce più alta e questa volta severa, ma la paura nelle mie parole si percepisce come il vento sul viso.

 

-Durante il viaggio per raggiungere la base dell'esercito in Afghanistan, c'è stato un attacco nemico. Dalle notizie che sono giunte il signor Stark è stato colpito da una bomba e poi rapito dagli avversari. Le possibilità che faccia ritorno a casa sono minime, come le possibilità che sia ancora vivo.- Un tuono rimbomba nell'aria, preceduto dallo violento scrosciare dell'acqua che cade dal cielo.

 

Tony... Quel brutto presentimento era vero... Non posso crederci, anzi: non voglio crederci...

 

-Non è vero...- sussurro tra me e me, cercando di auto-convincermi che è solo un brutto incubo.

 

Una morsa di dolore invade il mio cuore. Cosa mi sta succedendo? Perchè sto così male? È solo il mio capo... o forse no...

 

No. Lui per me non è solo il mio capo... è sbagliato ciò che provo.

 

Non comprendo... Solo adesso che forse non c'è più, capisco ciò che realmente provo per lui... altrimenti non soffrirei in questo modo...

 

Fa male! Male! Male... Lo amo. Sì, ecco cos'è... l'amore che adesso mi sta distruggendo dentro.

 

Senza neanche accorgermene, le lacrime erompono dai miei occhi, scivolando bagnate sulle mie guance...

Piango, e tra i singhiozzi sento il cielo che sta piangendo con me.

 

 

NdA: Ed ecco anche Pepper!

Adesso che la guardo credo di aver esagerato con quei maledetti tre puntini... XD Scusate, ma volevo pubblicarla come inizialmente era. L'ho scritta più di un anno fa e poi l'ho lasciata lì al suo destino.

Cmq spero che il capitolo vi sia piaciuto, con il prossimo (ancora di Tony) chiudo.

Ringrazio: Miri, Nico ed Herry per aver recensito lo scorso chappy; alliearthur, Doctor Smith, nenni96, oOBlackRavenOo e _Lightning_ per averla inserta tra le seguite e ShipperFatale per averla aggiunta alle preferite.

A presto con il prossimo chappy! Grazie

Sic

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Capitolo 3
*** [Tony] Una ragione per vivere ***


[Tony] Una ragione per vivere

 

Veniamo rinchiusi di nuovo nella caverna...

 

Pepper... La sua voce che pronunciava il mio nome, riesco ancora a sentirla...

 

Oggi era anche il suo compleanno... non me l'ero scordato, ho fatto solamente finta. Lei non dovrà mai scoprire cosa provo per lei, la farei soffrire inutilmente... Ora mi resta solo aspettare di morire e poi sarà tutto finito.

 

-Sono certo che la verranno a cercare, Stark. Ma non la troveranno mai tra queste montagne. Ascolti: ciò che ha appena visto... quello è il suo retaggio, Stark! Il lavoro di una vita nelle mani di quei criminali. Così vuole uscire di scena? Questa è l'ultima sfida, l'ultima provocazione del grande Tony Stark? Oppure ha intenzione di fare qualcosa a riguardo?-

 

-Perchè dovrei intervenire?- domando, interrompendolo bruscamente. Lui non capisce in che situazione mi sto trovando! Adesso non mi interessa per niente il mio retaggio o quelle cazzo di armi! Il mio pensiero è soltanto per lei... Pepper... voglio passare la fine della mia vita, ricordando quei piccoli episodi che ho passato insieme a lei... -Uccideranno me, lei e se non lo faranno, morirò comunque tra una settimana.-

 

-Bhè... Allora sarà una settimana importante per lei, non crede?-

 

Importante... Pepper è importante... Voglio vederla per un'ultima volta... Perdermi nell'azzurro dei suoi magnetici occhi, respirare la stessa aria che lei respira, sentire di nuovo la sua voce.

 

Devo andarmene da qui...

Lo farò per rivederla...

Perchè la amo!

 

Fine

 

NdA:

Weila! Come va? Non so voi, ma in questi giorni fa un caldo torrido XP

Cmq... vi è piaciuto questo capitoletto? Ammetto che è abbastanza OOC per uno come Tony, ma potrebbe aver anche pensato a qlcs del genere no?

Cn qsto finisce anche la breve ficcy... lo so che qsto chappy è cortissimo e avevo programmato di postarlo subito dopo il secondo, solamente che mi è uscito di mente!!!

Bhè... il seguito tutti lo conoscete: Tony costruisce il reattore arc, poi l'armatura e torna a casa dalla sua Pepper (già -.- peccato che nel film hanno lasciato i nostri due amorini distanti :( Ma non scoraggiatevi! Sto lavorando ad un riadattamento della prima pellicola e prossimamente sarà in anteprima su qst sitoooooo! *il caldo le sta fondendo il cervello in maniera definitiva*)

Intanto ringrazio: Miri, Halley e Nico per aver recensito lo scorso chappy e Eleonoraa11 e sofy96 per aver aggiunto la storia alle seguite :)

Naturalmente un grazie anche a tutti quelli che hanno letto

Spero vi sia piaciuta! Lasciate qualche commentuccio :D

Alla prossima

Sic

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