Sick of all the fighting

di Horanlepricanxx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A new life? ***
Capitolo 2: *** Old acquaintances ***
Capitolo 3: *** changes in school and not .. ***
Capitolo 4: *** up to two weeks ago, my life was disgustingly disgusting ***
Capitolo 5: *** family conflict ***
Capitolo 6: *** I love to play cards! ***
Capitolo 7: *** From Canada with fury ***



Capitolo 1
*** A new life? ***


Ed ecco che arrivò. Fu diretto e rumoroso. Lo schiaffo di mia madre fu talmente forte questa volta che la testa mi si voltò leggermente. Eravamo tornate a casa da poco,lei era appena venuta a riprendermi dalla prigione nella quale ero stata portata ore prima per aver commesso,a parer loro,un reato. Avanti,non si poteva minimamente parlare di reato in piena regola,avevo semplicemente risposto a tono  a due poliziotti che la stavano  facendo un po’ troppo lunga per avermi beccato a rubare. Per un semplice furtarello non c’era bisogno di tutta quella messa in scena e io mi ero scocciata,perciò feci per andarmene dopo avere detto delle “dolci e delicate” parole a quello sbirro,ma quello mi fermo per le spalle e io gli diedi un calcio negli stinchi. In un attimo mi ritrovai nell’auto della polizia ammanettata e poco dopo in cella. Mia madre mi venne a recuperare dopo circa 3 ore e lì cominciò tutto. Sbatté con forza la porta di casa e subito mi stampo cinque dita sulla guancia. Bruciava maledettamente,ma quello che mi faceva più rabbia non era il fatto che mi avesse appena dato uno schiaffo ma più il fatto di avere una donna del genere come madre,lei non si doveva neanche permettere lontanamente di sfiorarmi,una madre normale si,ma lei di certo no.                                                                                                                                                       

–è la terza volta in un mese Hailee che finisci in prigione,quanto ancora vuoi andare avanti?! Hai solo 17 anni! Vuoi davvero continuare così?-cominciò lei,dando il via a quella che si prospettava una seratina alquanto movimentata.                                                                                                                                        

-e a te che frega è? E se anche fosse? E se volessi davvero continuare tu che faresti,mi metti in punizione per caso?-                                                 

-smettila,non sono discorsi da fare questi,lo sai che ci tengo a te e..-       

-ah ah ah,grandi risate,davvero. Credi sul serio che io creda ad una montagna di cazzate come questa? Almeno non prendermi in giro per cortesia! Tu che tieni a me? Ma per favore!-                                                 

-non mi interrompere più ragazzina e smettila di usare questi termini,rimango sempre tua madre sai?-                                                                    

-Bé la fortuna non è dalla mia parte vedo..-risposi fredda                                       

-la devi finire di rivolgerti a me così e non mi devi rispondere sei solo una ragazzina ribelle,che crede che il mondo giri intorno a lei,ma non è così. No cara,e dovrai abituarti perché io non ti verrò più a ripigliare in prigione,mi sono stufata. Queste sono le mie regole e tu le devi rispettare se vuoi rimanere sotto questo tetto con me chiaro?-                     

-e chi ci vuole rimanere qui! Chi? Dimmelo ti prego!-                                

-i tuoi fratelli per esempio?-                                                                           

-solo perché due sono troppo piccoli per capire e gli altri due non hanno le palle per dire come stanno veramente le cose!-

-ma si sono adeguati,ed è quello che dovresti fare anche tu!-

-ma lo capisci che nessuno ti vuole? Lo capisci che non piace a nessuno stare con te? Stavamo molto meglio a Londra con i nonni,prima che tu rispuntassi magicamente nelle nostre vite!-

-tu non puoi parlarmi così,s.. sono tua madre Hailee e vi voglio bene..-stava per piangere,ma sinceramente la cosa non mi toccava minimamente,poteva pensarci prima.

-no,non è vero,tu non ci vuoi bene,altrimenti non ci avresti abbandonato quando Faith aveva solo 7 mesi ripresentandoti 5 anni dopo come se niente fosse,non l’avresti fatto. Perciò ora tu non puoi far finta che siamo la bella famigliola felice pretendendo che i tuoi 5 figli dimentichino gli anni in cui sono stati abbandonati dalla propria madre-

-e,e vostro padre?Anche lui vi ha abbandonato..-piangeva a dirotto e a me faceva ancora più rabbia

-ma lui è morto santissimo dio! Lui ci voleva bene e non ha scelto lui di allontanarsi da noi! Tu l’hai fatto di proposito,tu ci hai lasciati da soli! Noi abbiamo dovuto chiamare i nonni perché ci aiutassero,noi abbiamo dovuto trasferirci da una città all’altra,noi abbiamo dovuto crescere senza una madre,noi abbiamo dovuto soffrire! E tu doveri,mamma?-.    Aveva cominciato a piangere a dirotto coprendosi il volto con le mani e scivolando lungo la porta fino a sedersi. Le girai le spalle e salii le scale,fermandomi davanti alla stanza dei miei fratelli minori. Aprii lentamente la porta e come c’era da aspettarsi Faith singhiozzava sonoramente impaurita dalle grida di poco fa al piano di sotto stringendosi al petto di Dylan che cercava di rassicurarla accarezzandole dolcemente la testa. Mi meravigliavo sempre di più di lui,aveva solo 11 anni ma quando serviva sapeva mostrarsi all’altezza di ogni situazione e anche ora si dava da fare per consolare una bambina di appena 5 anni. Mi sedetti sul tappeto al centro della loro stanza e presi Faith che piangeva ancora imbraccio,facendo accoccolare a me Dylan che posò la sua testa sulle mie gambe scosso anche lui. Poco dopo sentimmo la porta di casa sbattere,mia madre doveva essere uscita,probabilmente sarebbe andata a rintanarsi in qualche pub a ubriacarsi,com’era solita fare. Consolai i miei fratelli fino a quando si fece ora i cena,così scendemmo e accesi la tv in salotto per loro mentre io mi diressi in cucina,con l’intenzione di preparare qualcosa da mangiare. Guardai l’orologio,le 7 e mezza,Jo e Will sarebbero arrivati a momenti. Proprio mentre dividevo la pasta nei vari piatti sentii i bambini gridare contenti segno che i nostri fratelli maggiori erano arrivati. In un attimo fece capolino dalla porta Will con imbraccio Faith e Jo mano nella mano con Dylan.

-ciao sorellina,hai cucinato tu stasera?-disse Will dandomi un bacio sulla guancia

-già..- il mio tono era a dir poco lugubre e i miei fratelli dovettero capire qualcosa perché dopo essersi scambiati una veloce occhiata Jo mi chiese

-dove’è la mamma Hailee?- era serio,si vedeva.

-non lo so,è uscita.-

-avete litigato di nuovo vero? Cos’è successo?-

-mi è dovuta venire a prendere in prigione e..-

-che cosa?! Di nuovo Hailee? È la terza volta dio santo,devi darti una calmata!-

-l,lo so ma..-

-ma non avete litigato per questo vero?-mi domandò Will sicuro di quello che diceva mentre Jo lo guardava interrogativo

-inizialmente si,ma poi lei ha cominciato a dire che ci voleva bene,a mettere in mezzo papà e io non ci ho più v visto..- senza rendermene conto cominciai a piangere e Jo mi venne ad abbracciare,sentii anche la manina di Faith sfregarmi sulla coscia,come a rassicurarmi.

-i,io.. m,me ne voglio andare.. n,non voglio più stare qui c,con lei..-

-shhh,non dire cavolate Hail,adesso passa tutto,vedrai. Ci siamo qui noi,stai tranquilla- vidi Will annuire alle parole di Jo per poi sistemarsi a tavola cercando di far tornare il buon umore ai bambini sorridendogli. Dopo cena mi avviai nella mia camera,fortunatamente ero l’unica che aveva la camera tutta per se e in quel momento non ne potei essere più felice. Non riuscivo più a sorridere forzatamente ai bambini per non fargli pesare la situazione già grave e a sfuggire agli sguardi comprensivi ma anche di rimprovero di Will e Jo. Mi addormentai quasi subito,ma la pace che si ottiene alle volte quando si dorme estraniandosi dal mondo mi abbandonò e io mi ritrovai alle 3 di notte a fissare il soffitto. In quel momento mi sentivo vuota,come se non ci fosse più un appiglio a cui sorreggermi,tutto quello che volevo fare era allontanarmi da quella donna,ma questo voleva dire allontanarmi anche dai miei fratelli,gli unici a cui volevo bene,gli unici che capivano,forse,quel che provavo. Mi alzai dal letto e mi diressi a passo lento nella camera di Will e Jo. Dormivano,un da una parte della stanza,l’altro dall’altra. Mi avviai nel letto di Jo e mi accoccolai a lui che inizialmente si spaventò,ma la sua faccia si tranquillizzò quando mi riconobbe

-che c’è Hailee,non riesci a dormire?- gli feci cenno di no con la testa

-posso dormire con te stanotte?-

-ma certo piccola,vieni qui su- alzò le coperte e mi fece sistemare al caldo al di sotto di queste poi mi cinse le spalla con un braccio e dopo avermi dato un bacio sulla tempia riprese a dormire. Adoravo Jo,certo adoravo tutti i miei fratelli,ma con lui era diverso. Eravamo gli unici ad avvicinarci come età perché avevamo solo un anno di differenza,non ci assomigliavamo tanto,forse l’unica cosa erano gli occhi,blu come i miei,come quelli di papà.. Will,Dylan e Faith invece li avevano grigetti azzurrini come quelli della mamma,ma io lo sentivo uguale a me. Mi addormentai fra le sue braccia al sicuro,almeno per una notte.
 
-Hail,Hail,svegliati avanti!- Jo mi stava strattonando le spalle già da un po’ ma io avevo sonno e quella mattina per alzarmi mi ci volle davvero una graaande forza di volontà.

-ok ok,sono sveglia ma.. le 8 e mezza? Tu mi avresti svegliato alle 8 e mezza di domenica? Ma sei completamente fuori?-

-la mamma ci vuole parlare-sbiancai a quelle parole,cosa voleva ancora?

-cosa? E perché mai?-

-non lo so Hailee ma è di sotto con Will,stanno aspettando solo noi due-

-mhh,ok arrivo-mi alzai mi misi le ciabatte e imboccai la porta quando Jo mi prese la mano sussurrandomi

-cerca di mantenere la calma ok? Sappiamo tutti come stanno le cose,ma non c’è motivo per cui dovremmo svegliare i bambini con urla isteriche chiaro?-

-non sono io quella che dovrebbe smettere di rendere la vita difficile alle persone..-

-Hailee..!-

-va bene,ho capito,me ne starò zitta e parlerò solo se interpellata contento?-

-brava la mia ragazza! Avanti andiamo.- scendemmo le scale e arrivati in cucina puntai gli occhi in quelli di Will cerando di non guardarla,per evitare che la rabbia si impossessasse nuovamente di me.

-buongiorno Hailee- disse lei,io mi limitai a risponderle con un mhh,segno che la sentivo ma non le volevo rivolgere la parola. Lei sospirò e quando io e Jo ci fummo seduti si decise a parlare.

-dopo le tue parole-disse facendomi un segno-ho riflettuto parecchio- wow,si è sprecata!-e sono giunta alla conclusione che hai ragione Hailee,per quanto io ci provi,sono una madre irresponsabile che ha perso troppo tempo con voi e non so se è una cosa riparabile. Ti voglio fare una domanda però,è vero che dai nonni stavate meglio,o comunque vi sentivate a casa?- mi aveva sorpreso,è vero,non mi aspettavo un discorso così ben preparato ma la mia idea non cambiava. Gli annuii e fissai  Will e Jo che però non esprimevano alcun parere. Ma io e la mamma li conoscevamo già. Erano d’accordo con me ma non lo dichiaravano apertamente per non infierire ancora di più. Aveva gli occhi lucidi ma assunse comunque un aria seria –bene,preparatevi,questo pomeriggio tornate a Londra-non disse una parola di più,si alzò e non rivolgendoci nessun sguardo se ne andò. Will e Jo mi guardavano strani però.

-cosa c’è? Non ho aperto bocca adesso!-

-ci è rimasta male,potevi anche non essere così schietta-

-ma possibile che voi la dobbiate sempre difendere,ogni santa cosa che fa voi dovete prendere le sue parti,se non volete andarvene,non venite,state pure qui con lei. Si vede che non va a genio solo a me quella donna-
-non è questo Hail,sinceramente anche noi vogliamo andarcene,abbiamo già sofferto abbastanza,non vogliamo continuare. In più siamo stufi di sentirvi litigare ogni giorno,non vogliamo più stare insieme a quella donna che ci ha solo danneggiato la vita-

-e allora perché fate tutte queste storie? È solo quello che si merita,che qualcuno le ricordi ciò che ha fatto in modo da potersene dispiacere per il resto della vita!-
-calma Hail,stiamo solo tentando di spiegarti che anche se quella donna ha sbagliato,rimane comunque nostra madre,una persona con dei sentimenti-

-lei però non si è curata dei nostri quando se n’è andata!-

-promettimi una cosa-fu Jo a parlare questa volta-non ti dovrai più cacciare nei guai,questo vuol dire,basta prigione!-

-si ok..-

-prometti!- 

-prometto prometto,va bene?-

-decisamente sorella- disse Will avvolgendoci in un mega abbraccio-e adesso forza,dobbiamo fare le valige!-
 
Era tutto pronto,una valanga di valige era posta sul marciapiede che,non si sa ancora come,presero posto poco dopo in un taxi. Noi 5 invece eravamo nella macchina di nostra madre,in partenza per Londra. Arrivammo alla casa dei nonni verso le nove di sera,mi era sempre piaciuta Londra,era una città caotica ma se sapevi cercare bene trovavi dei posti meravigliosi,dove potevi fermarti un attimo per pensare. I nonni ci accolsero con i consueti “bambini,come siete cresciuti” e “fatevi vedere come siete diventati grandi”. A mio parere erano delle persone straordinarie,quando mio padre morì e nostra madre uscì di testa ci accolsero a braccia aperte nonostante avessero appena perso un figlio facendoci ritornare il sorriso,per quanto potessimo sorridere a quell’epoca. Ci invitarono ad entrare rivolgendo un occhiata fredda a mia madre che cominciò a piangere silenziosamente.

-bene ragazzi,io ora ritorno a casa,fate i bravi e non fate arrabbiare i nonni mi raccomando,ci vediamo presto- si abbassò per abbracciare Faith e Dylan,li strinse forte a sé e fece la stessa cosa con Jo e Will. Quando arrivò a me mi guardò un attimo esitante prima di abbracciare forte anche me

-sei la ragazzina più forte che abbia mai conosciuto e,anche se tu non ci crederai,ti voglio davvero,davvero bene Hailee- mi irrigidii di colpo lasciando che però mi abbracciasse,non lo faceva da tanto. Si staccò di colpo e si rifugiò nell’automobile nera,partendo a tutta velocità subito dopo. Mi soffermai a guardarla andare via,chissà se magari la mia vita adesso sarebbe stata minimamente migliore. Non mi accorsi però che gli altri erano già tutti entrati in casa,me ne resi conto solo quando mio nonno mi richiamò

-Hailee tesoro,vieni dentro- gli annuii sorridendo ed entrai in casa,ma non prima di aver dato un ultima occhiata alla strada.

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Capitolo 2
*** Old acquaintances ***


Era una settimana che ci eravamo trasferiti dai nonni e le cose andavano piuttosto bene,niente più grida insopportabili,niente più visi stanchi e arrabbiati e fortunatamente niente più guai per me. C’erano solo i nonni che ci accudivano con tanto affetto e disponibilità,mio padre era stato davvero fortunato ad averli come genitori,mi ripetevo sempre e forse era grazie a loro che era diventato un uomo così buono.

-Hailee,mi stai ascoltando?-mi riprese mio nonno,quella sera a cena stavamo parlando della scuola,i miei nonni ci tenevano che noi 5 avessimo una buona istruzione perciò il giorno dopo sarebbe iniziata la famigerata scuola. Mamma che gioia!

-sisi,ho sentito..-cazzata.

-dicevo,vi abbiamo iscritto ad una scuola multipla,ossia dove ci sono più gradi di formazione così potrete andare insieme.-

-mi sembra un ottima cosa-disse Jo

-già,credo anchio,ma per me come si fa?-domandò Will

-perché? Cosa succede?-chiesi curiosa

-oh bè,questo è stato il mio ultimo anno di liceo,a partire da ottobre  andrò al college-

-al college? E dove?-

-in America-

-in America?? Ma è lontanissimo Will! Non è che potresti cercarne uno un po’ più vicino a noi?-

-mi hanno accettato in uno prestigiosissimo,mica posso rifiutare un offerta del genere!-

-lo so,ma non ci vedremo mai così…- ma perché tutte a me? Adesso anche Will se ne andava,dovevo ammetterlo,mi sentivo un po’ abbandonata,lui c’era sempre stato,era un po’ il mio punto di riferimento,l’uomo di casa insomma,se lui se ne andava io come avrei fatto? Hailee sei un egoista del cavolo! Anche lui ha il diritto di farsi una vita,cosa credevi che rimanessero tutti con te per sempre? La verità? Si.

-dai non mettere quel muso ora,c’è ancora tempo,non ci pensiamo ora-mi sorrise e io ricambiai,aveva ragione,c’era ancora parecchio tempo. Affrontiamo un problema alla volta ok? Bene,problema più urgente di questo momento è.. la scuola! Quando  abitavo qui da bambina mi ero fatta un po’ di amici alle elementari,ma sicuramente a quest’ora se n’erano già andati tutti o non mi avrebbero riconosciuto,perciò mi cominciai a preparare psicologicamente a cominciare tutto,ma proprio tutto da capo.                                                                                                          La mattina dopo mi alzai carica,non mi succedeva da tempo,segno che cominciavo a sentirmi meglio,ma il mio umore non era del tutto alle stelle,odiavo la scuola e tutto ciò che la riguardava. La trovavo semplicemente inutile ma con i miei nonni un discorso del genere non si poteva neanche cominciare a fare,per loro la scuola era come un tempio,non mi sarei stupita se ci avessero fatto dei pellegrinaggi con candele. Dopo essermi lavata e vestita scesi in cucina per la colazione dove incontrai mio nonno che leggeva il giornale mentre mia nonna si disperava per preparare la colazione a così tante persone,una bambina in preda ad una crisi di pianto per l’imminente nuovo cambio d’ambiente,un bambino agitato e un adolescente dormiente sul tavolo. Appena fui abbastanza vicina gli tirai uno schiaffetto sulla nuca,cosa che lo fece svegliare e irritare,e poi  andai ad aiutare mia nonna con la colazione. I pancake erano a dir poco deliziosi,ma tempo per gustarne ancora un pochino non ce n’era,così,alla velocità della luce,salimmo sul pulmino giallo che aveva due dita di grasso su ognuno dei finestrini. Fui l’ultima a salire e se non fosse stato per Jo che mi aveva tirato per lo zaino,sarei stata comodamente a casa a far nulla.

-non fare cavolate e stai tranquilla peste. Vai su,coraggio che non mangia mica la scuola- mi disse Will prima che io salissi dandomi una piccola pacca sul sedere,facile dirlo per lui! Se ne sarebbe stato tutto il giorno a casa a oziare mentre noi dovevamo andare a scuola a “prepararci per la vita futura”come ripeteva mio nonno,cosa che per me si traduceva in un rompimento di palle immaginabile. Quando il pulmino accostò ad un edificio bianco le porte si aprirono per far scendere gli studenti all’interno.

-io porto Dylan alla scuola elementare tu Faith all’asilo ok? Poi ci invertiamo semai domani- mi disse Jo mettendo una mano sulla spalla a Dylan. Io gli annuii e poi mi abbassai alla sua altezza

-buona fortuna ometto,ci vediamo  a casa-gli scoccai un bacio sulla guancia-noi ci vediamo in giro-dissi a Jo. Lui mi sorrise e si avviò.

-bene,andiamo?-dissi cercando di fare un sorriso per incoraggiare Faith,che sembrava avesse la mia stessa opinione riguardo all’ambito “scuola”. Infatti mi fece di no con la testa.

-tu ci vuoi andare?-mi chiese lei con una vocina flebile

-a me non piace tanto venire qui ma...-

-allora non ci vado neanche io!- dio santo quella bambina era identica a me,e non andava bene!

-ma siamo costrette entrambe ad andarci,perciò su non farti pregare,prometto che se vieni all’asilo stasera chiedo alla nonna se fa le lasagne,ci stai?- le si illuminarono gli occhi all’istante,mia sorella era davvero una gran mangiona e se si trattava di lasagne,poteva anche dichiararsi morta. Fortunatamente annuii,così la presi per mano e la accompagnai all’asilo. La lasciai lì e corsi a perdifiato verso la mia aula,avevo inglese alla prima ora e per fortuna arrivai in tempo. La classe della signorina Evans era illuminata e lei sembrava un insegnante apposto. Mi sedetti nell’ultimo banco libero accanto ad una ragazza dai capelli cortissimi neri con qualche sfumatura viola. Solo per i capelli mi stava già simpatica.

-ehi- la salutai io,lei mi guardò e mi sorrise

-sei nuova vero? Non ti ho mai vista-

-si diciamo di si-mi guardò con un espressione interrogativa

-si insomma,ho fatto le elementari qui,poi per le medie e i primi due anni di liceo mi sono trasferita a Wakefield,comunque sono Hailee-

-aspetta,Hailee Westwick? Sei proprio tu?-

-ehmm,si ma.. scusami è ma..con chi starei parlando?-e chi era sta qui,che conosceva il mio nome e cognome?

-ma come non ti ricordi di me? Sono Kathleen! Kathleen Higgins! Andavamo a scuola insieme ed ero anche la tua vicina di casa!- Kathleen.. Kathleen..

-KATHLEEN!- lei saltai direttamente imbraccio,mi si era accesa una lampadina,lei era la mia migliore amica ai tempi delle elementari,facevamo tutto insieme,passavamo così tanti
pomeriggi riunite che non so come avessi fatto a non riconoscerla

-aspetta,ma tu non avevi i capelli castani e boccolosi?-

-si bè ,diciamo che ho cambiato look-mi rispose lei facendomi l’occhiolino - ma raccontami un po’,come mai di nuovo a Londra? Mi ricordo che mi raccontasti che centravano i tuoi genitori all’epoca- colpita e affondata,forse notò il mio cambio di umore perché si affrettò ad aggiungere

-non devi dirmelo,per forza,scusami. Era solo per parlare,non  ci vediamo da così tanti anni!- la tranquillizzai e mentre la prof. Evans cominciava a parlare le raccontai a grandi linee di tutto ciò che era successo negli ultimi tempi,non soffermandomi molto nei particolari,avremmo sicuramente avuto modo di completare il racconto anche in futuro. Lei si limito ad annuire tutto il tempo arricchendolo a volte con alcuni “oh” e “mi dispiace”. Ero contenta,almeno avevo trovato qualcuno con cui parlare non sentendomi del tutto estraniata. Dopo inglese avevamo matematica,così al suono della campanella ci dirigemmo nell’aula della prof. Depreu. Durante il tragitto in corridoio Kathleen si scontrò con un’altra ragazza,si fece per alzare e per chiedere scusa quando notò contro chi si era scontrata e sbiancò totalmente.

-perché non stai attenta a dove metti i tuoi piedi storti Higgins!-fece una ragazza parecchio alta con capelli biondo platino e con due paia di ciglia più lunghe della muraglia cinese mi chiedevo se riuscisse a vederci.  Parlò sprezzante sostenuta da altre due ragazze,ma a me quella che dava fastidio era lei.

-s.s..scusa Holly- disse Kathleen facendosi piccola piccola.

-non me ne frega niente delle tue scuse,sono inutili! Non mi faccio buttare a terra da nessuno,figurarsi da te Higgins che con quei tuoi capelli sembri appena uscita da un circo!- tutte e tre cominciarono a sghignazzare malignamente

-ehi,guarda che ti ha chiesto scusa,non c’è bisogno di offendere così-intervenni io,non mi piaceva che mettessero i piedi in testa ai miei amici.

-e  tu chi saresti,l’avvocato difensore?-

-e se anche fosse? Problemi Barbie?-mi squadrò dalla testa ai piedi non abituata a sentirsi rispondere a tono.

-non ti ho mai vista da queste parti,sei nuova immagino-

-perspicace,davvero!-

-bè allora vedi di farti un giro ragazzina perché noi non abbiamo tempo da perdere con gente come te,capaci solo di dare fastidio a gente come me,capace di avere il mondo ai suoi piedi schioccando le dita. Perciò levati carogna!-che cosa? Mi aveva appena dato della carogna? A me??

-che c’è cerchi rogne donna dai superpoteri?-mi cominciavo a scaldare,ma non potevo mettermi nei guai già il primo giorno,chi l’avrebbe sentito Will senò!

-e se anche fosse? Problemi sfigata?- mi fece il verso.

-in questo caso mettiti contro a persone del tuo stesso livello di intelligenza,livello che ti assicuro non riuscirai a raggiungere arrampicandoti su dei trampoli.Ciao ciao carina- gli sventolai la mia mano davanti alla faccia paonazza e immobilizzata,presi sotto braccio Kathleen e raggiungemmo l’aula di matematica passando in mezzo alla piccola folla che si era creata per assistere alla quasi rissa,notai di striscio anche mio fratello ma non ci feci molto caso.                                                                                                   

-non dovresti farti mettere i piedi in testa così sai?-dissi alla mia amica

-lo so-mi rispose lei abbassando lo sguardo
Finita la scuola salutai Kathleen con la promessa che sarei andata a trovarla prima di cena e andai a prendere Faith al piano di sopra,adibito ad asilo. La bambina mi saltò subito imbraccio e mi strinse con le sue manine.

-Hailee!-

-ciao piccolina! Allora,com’è andata?-

-bene,ho fatto la casetta con Matt e alla maestra è piaciuta!-

-ma che bello! Allora domani ci ritorniamo?-

-siii! E tu?-

-io cosa?-

-ci vuoi ritornare domani?-

No -si certo!- lei sorrise e ci incamminammo alla fermata dell’autobus. Non c’era praticamente nessuno,tranne alcuni bambini con i rispettivi genitori e alcuni professori ritardatari. Di Jo e Dylan nessuna traccia,ma loro finivano prima di me,quindi dovrebbero essere stati già a casa. Quando arrivammo Faith si butto tra le braccia della nonna,che la accolse ridendo dando poi  un bacio a me

-Will?-chiesi

-è uscito,ma dovrebbe tornare a momenti-mi rispose lei. Io le annuii e poi salii in camera mia. Mi stesi sul letto cominciando a sfogliare un libro a caso quando la  porta si aprì.

-posso?-era Jo sorridente

-certo,entra!-

-com’è andata oggi?-

-tutto bene,ho incontrato anche una vecchia amica che avevo lasciato  qui,te la ricordi Kathleen?- lui fece di no con la testa

-quella che hai difeso oggi?-

-oh.. si ecco.. non mi sono andata a mettere nei guai,io non ho fatto niente,ma lei non faceva nulla e io non potevo permettere che la trattassero in quel modo-

-guarda che ero venuto a dirti che sei stata brava,mica per altro!-

-davvero?-

-certo! Sei stata grande! L’hai difesa benissimo senza però scatenare nessuna rissa,ti sei contenuta,brava Hail!-

-oh..ok..grazie- in quel momento entrò Will che si sedette sul letto insieme  a noi mettendo la testa sulle mie gambe  i piedi su Jo

-no ma tranquillo è!-disse quest’ultimo

-ok grazie Jo- lo ignorò Will-ho una novità-

-dicci-

-tra una settimana parto per un must di lavoro in America e subito dopo vado al college,non è fantastico!?-io e Jo ci guardammo e annuimmo

-cosa avete ragazzi?-

-ci avevi detto che saresti partito più in avanti e..-iniziò Jo

-..e questo non è più avanti! È tra 7 fottuti giorni!-finii io.

-Hailee! Le parole!-mi rimproverò lui.

-il punto comunque non cambia!-mi difese Jo

-oh avanti ragazzi lo sapevate che sarei partito!-

-si ma non ora!-dissi io

-lo so,lo so i tempi si sono un po’ accelerati ma cosa cambia se prima o dopo scusate?- io e Jo abbassammo lo sguardo colpiti da una tristezza improvvisa

-ah nono,non voglio assolutamente vedere queste facce lunghe! Prometto che vi verrò a trovare una volta al mese e tutte le volte che posso!-

-davvero lo prometti?-disse Jo

-ma certo fratellino,e vi chiamerò sempre,ogni giorno,non vi liberete così facilmente di me- ci abbracciammo tutti e tre e rimanemmo così per un po’ fino a quando non mi ricordai che dovevo uscire.

-e dove vai ora?-mi chiese Will

-dalla vicina di casa!-gli dissi sorridendogli

-dalla vicina di casa? Hailee torna qui!- cercò di fermarmi ma io ormai ero già fuori dalla porta. Attraversai la strada e mi diressi alla piccola casetta gialla proprio di fronte alla mia. Suonai alla porta un po’ titubante ma mi risollevai subito quando mi venne ad aprire Kathleen

-finalmente! Pensavo te ne fossi dimenticata,entra dai-

- macché figurati!-

-mamma è arrivata! Vieni!-una donna robusta sbucò dalla porta e mi venne incontro sorridendo raggiante

-Hailee,come sei cresciuta! Fatti un po’ vedere! Non ti avrei mai riconosciuta se non avessi saputo chi eri lo sai? Che bello che sei tornata a Kath sei mancata tanto sai? Ma lo sai che ti sei fatta davvero bellissima,sei stupenda davvero!- ok,quella donna era un amore ma con i complimenti esagerava! Cercai di nascondermi dietro ai miei lunghi  capelli biondo scuro per evitare di non farmi vedere arrossire

-basta mamma così la  metti in imbarazzo! Vieni in camera mia Hail!- salimmo le scale e cominciai pian piano a ricordare ogni singolo dettaglio di quella casa che da piccola mi aveva
ospitato per così tanto tempo. Parlammo del più e del meno,raccontandoci cosa ci era capitato nei lunghi anni in cui eravamo state separate e ridendo per ogni singola cretinata che facevamo. Si fecero le 7 e io dovetti andarmene.

-mi prometti che verrai a cena con la tua famiglia uno di questi giorni?-mi chiese Amanda,la mamma di Kathleen

-con piacere,ma guardi che siamo in tanti-la avvisai ridendo

-o in qualche modo ci staremmo tutti non preoccuparti,ciao Hailee,salutami i tuoi nonni mi raccomando- io le annuii e dopo aver salutato con un bacio sulla guancia Kathleen uscii dalla loro casa. Avevo ancora  un piede sullo scalino di casa quando un ragazzo mi travolse in pieno,io caddi all’indietro colpendo con l’avambraccio il gradino del marciapiede e lui di lato andando a finire sulla cassetta della posta che colpì con la testa.

-ahia!- dissi massaggiandomi l’avambraccio dove notai un taglio decisamente grosso. Lui si affrettò a tirarsi su e a porgermi la mano.

-scusami,scusami davvero!  Non ti ho visto tutto bene?-

-una meraviglia,con questo sguaro nel braccio poi ancora meglio!- con il suo aiuto mi riuscii ad alzare e solo allora potei constatare quanto bello potesse essere quel ragazzo. Aveva dei capelli neri tirati su a porcospino con del gel,una pelle ambrata che gli dava un tocco affascinante e due occhi color cioccolato da far paura,mai visti in vita mia degli occhi così profondi e penetranti. C’era qualcosa che però stonava in tutta quella perfezione,un rivolo di sangue gli colava dalla tempia ferita.

-ehi,tu invece non hai proprio un bell’aspetto,ti fa male?-gli chiesi sfiorando appena la ferita. Lui fece una smorfia di dolore e io mi allontanai subito.

-sisi tranquilla,non è niente. Tu piuttosto,quel taglio è parecchio profondo,dove abiti? Ti accompagno a casa-
-non serve grazie,abito proprio lì-gli dissi indicando la casa-vieni,entri un attimo e ti disinfetti anche tu-

-oh nono,non è necessario davvero,sto bene!-

-insisto!-gli risposi decisa,lui mi guardò un istante e poi mi sorrise

-grazie-
Arrivati a casa mia nonna tirò un urlo alla vista del mio e del sangue del ragazzo.

-oh cielo bambina! Cosa ti è successo?-mi disse accorrendo e attirando l’attenzione del resto della famiglia.

-tranquilla nonna,ci siamo solo scontrati e ci siamo fatti male. Potresti medicarlo tu?-

-si certo ma..-

-io vado a cercare qualcosa per fasciarmi,torno subito-Trovai della garza e qualche spillettina per tenere fermo il tutto,disinfettai e mi fasciai il braccio,dio quanto bruciava! Tornai in salotto e vidi mia nonna intenta a mettere un cerotto sopra il sopracciglio sinistro del ragazzo.

-va un po’ meglio?-gli chiesi

-si grazie mille,siete stati gentilissimi,ora vado però,grazie ancora-lo accompagnai alla porta e gliela aprii

-bè ci vediamo in giro..-

-Hailee-completai sorridendogli

-io sono Zayn,ciao Hailee- disse sorridendomi di rimando prima di incamminarsi verso casa.

-chi era quel tipo Hail?-mi chiese Jo

-non lo so,ve l’ho già detto,ci siamo scontrati qui davanti e quando ho visto che sanguinava gli ho detto che gli avremmo dato qualcosa da metterci sopra,ho fatto male?-

-no bambina per niente,hai fatto molto bene. Vieni andiamo a mangiare- dopo aver cenato rigorosamente a base di lasagne per la gioia di Faith mi rintanai nella mia stanza,ero stanchissima e volevo andare a dormire. Per mia sfortuna non fu così perché Jo entrò nella mia stanza coricandosi di fianco a me.

-O mio dio ma sei sempre qui!- lui sembrò offendersi per la mia reazione e senza dire niente fece per andarsene

-dai,stupido,scherzavo,vieni qui!-gli dissi ridendo dando delle piccole pacche sul mio copriletto color panna per indicargli dove sedersi.

-posso farti una domanda Hail?-mi chiese lui sedendosi

-ma certo,spara!-

-mi spieghi come diavolo ci sei finita in prigione già  tre volte se hai un cuore così buono?- la domanda mi spiazzò,non me l’aspettavo di certo.-si insomma,non credo che tu sia finita li dentro di tua spontanea volontà,non sei la persona adatta,nel senso oggi hai aiutato un perfetto sconosciuto non dimostrandoti la Hailee che sei stata a Wakefield. Ma la solita
Hailee,quella di sempre,quella che non vedevo da un po’-

-diciamo che quando sono con la mamma sono talmente arrabbiata con il mondo che finisco per fare casini Jo. In più ci si mettono i miei amici che mi hanno spinto a fare quelle cose-

-amici? Ne sei sicura?-

-cosa vuoi dire?-

-voglio dire che quelli non sono amici,ma delle persone che di sono approfittate di te,trasformandoti in qualcun altro,in qualcosa che non sei-

-non lo so Jo,so soltanto che ora che sono lontana da Wakefield mi sento meglio,più serena in un certo senso-

-ne sono contento sorellina,lo sai che su di me puoi sempre contare vero?-

-si lo so-sorrisi,potevo avere un fratello migliore?

-e che ti voglio Tanto tanto bene lo sai?-mi scappò da ridere

-si che lo so,e te ne voglio tanto anchio,ricordatelo-

-oh bene,bè buonanotte sorellina a domani- mi stampò un bacio sulla fronte e uscì dalla mia camera lasciandomi sola con i miei pensieri. Non ero mai stata una persona violenta né tantomeno una ladra o una ragazzaccia,ma sfortunatamente la rabbia verso mia madre mi portò a conoscere certe persone che mi fecero diventare esattamente così. Avevo solo 15 anni quando bevvi seriamente per la prima volta stando parecchio male poi nelle settimane successive e ora,due anno dopo me ne vergognavo terribilmente,ero stata stupida,ma non era tutta mia la colpa. D’istinto mi toccai l’avambraccio sinistro,quello ancora sano,dove due mesi prima mi feci tatuare la scritta the pain it’s hidden in the scars. La trovavo giusta per la mia situazione,dovevo andare avanti con la mia vita senza però dimenticare ciò che era successo.

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Capitolo 3
*** changes in school and not .. ***


-giuro che se non ti alzi da quel letto ti tiro qualcosa Hailee! Muovi il culo e scendi che è tardissimo!- che bello svegliarsi con le delicate parole di Jo che mi auguravano il buon giorno! Quella mattina la voglia di alzarsi e di ritornare a scuola era veramente poca e per aprire gli occhi perciò mi ci volle davvero tanta forza di volontà. Guardai l’orologio sulla mia scrivania e lì capii che ero tremendamente in ritardo,scesi dal letto velocissima e mi fiondai sotto la doccia maledicendo ogni oggetto all’interno della mia camera contro cui sbattevo regolarmente tutte le mattine nel tragitto camera-bagno. Impiegai 10 minuti per lavarmi e vestirmi e scesi dalle scale correndo,Jo era lì che mi aspettava con la porta di casa già aperta e appena mi vide mi prese per il braccio e mi trascinò fuori,feci una smorfia di dolore,mi aveva stratta nel punto dove c’era il taglio e oggi faceva ancora più male di ieri.

-Jo cazzo il braccio!-lui si girò a guardarmi

-oh si scusa,ma muoviti dai!-mi lasciò il braccio e mi prese per mano trascinandomi nella folle corsa verso la scuola,visto che il pulmino era già bello che andato.                           Fortunatamente quella mattina Will aveva portato Faith e Dylan a scuola,perciò potemmo correre velocemente e in una decina di minuti fummo alle porte della scuola. Jo si diresse nell’aula di scienze mentre a me toccava matematica con la prof. Depreu,quella donna il giorno prima non mi aveva fatto un bell’effetto,mi stava già sulle scatole la sua materia e se lei in più faceva la reincarnazione di Hitler di certo non saremmo state grandi amiche. Ancora con il fiatone afferrai la maniglia e mi catapultai in classe sperando in una aiuto divino,erano le 8,45.

-buongiorno Westwick,mi sembra di capire che lei non è affatto una persona mattiniera- esordì lei battendo la penna sul registro in maniera più che fastidiosa

-esattamente professoressa,ma mi creda,posso migliorare-la classe emise un paio di risatine che si zittirono subito all’occhiataccia che le rivolse la professoressa.

-non mi sono mai piaciute le persone ironiche lo sa? In più se sono anche ritardatarie non le tollero affatto!-

-avanti prof è solo il primo ritardo non mi sembra il caso di spazientirsi tanto!-

-un ritardo di 45 minuti Westwick!-tuonò alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a me

-okok non si scaldi però ora!-

-non si azzardi a farmi tacere signorina! Anzi credo che una bella passeggiatina le farà bene,arrivederci-

-lo sa? Mi ha tolto proprio le parole di bocca,anche se credo di non essere io la persona che dovrebbe  farsi un giro!-le risposi,era un ritardo mica avevo ammazzato qualcuno! La mia risposta però la fece arrabbiare,e parecchio anche. Se non fossi stata certa di conoscere il vero colorito della prof. Depreu a quest’ora avrei pensato che si trattasse ad un pomodoro  gigante da quanto era diventata rossa.

-WESTWICK!-mi avviai alla porta e uscii ma non prima di aver terminato quell’allegra conversazione,non sono mai stata il tipo che non ha l’ultima parola e poi lasciare una conversazione a metà è anche da maleducati!

-vuole che le chiuda la porta,gliela lascio aperta o la socchiudo professoressa Depreu?-chiesi con finto tono gentile e con una punta di ironia grande come una casa che lei non apprezzò perché diventò ancora più rossa

-FUORI.DI.QUI.ADEEEESSO!-

-con piacere!-le risposi prima di sbattere la porta talmente forte che si staccarono tutti i fogli appesi scivolano per terra-strega!- roba da matti! Per un ritardo fare tutte quelle scenate,chissà perché ma trovavo quell’episodio molto simile a quello successo a Wakefield,quando mi misero le manette per la terza volta. Sentii poi delle risate,delle grandi risate,come se qualcuno stesse per scoppiare da un momento all’altro. Mi voltai e sorpresi un ragazzo a rotolarsi per terra,era il ragazzo di ieri sera,Zayn

-ahahahah mi avevano avvertito che fosse entrato a scuola un peperino,ma non mi sarei mai immaginato di vederti all’opera già così presto,neanche due giorni e sei già sulla bocca di tutti,un mito davvero!- se la continuò a ridere per almeno due minuti fin quando mi scocciai di sentire un imbecille ridere a quel modo-ehi dove vai?-mi chiese inseguendomi

-pensavo di farmi un giretto sulla luna,ma anche marte mi ispira parecchio sai?-risposi acida

-mmmh belle acidine stamattina è Hailee-chiese retorico ridendo appena-lo so,la Depreu mette tutti di cattivo umore,ma vedrai che tra un po’ ritorna il tuo umore standard-

-ma guarda un po’,qui dentro è questo il mio umore standard,che sia per la Depreu sia per un certo tizio che rompe le palle seguendomi dovunque- gli risposi facendo un sorrisetto maligno

-il bidello dici? È già è proprio uno tosto quando ci si mette?-disse sorridendo. Ma che era scemo per caso? Lo guardai per un attimo con il sopracciglio alzato e poi mi sedetti su un muretto  in cortile dandogli le spalle. Stette in silenzio per qualche secondo,e quando pensai che se ne fosse finalmente andato,non sentendolo più dietro di me,lui rispuntò facendomi sobbalzare

-a che pensi?-

-dio santo,ma ti diverti a scassare le palle alla gente?-

-in questo momento quello che faccio è molto divertente,quindi credo che continuerò- “che gioia”pensai roteando gli occhi-a che pensi?ripeté poi lui.

-sto  pregando affiche un qualcosa di molto pesante ti spiaccichi levandoti definitivamente dalla mia vista-gli risposi fredda

-lo sapevo! Diventeremo grandi amici!- ma sto qui stava veramente male,a questo punto mi domandai se stessi parlando con una persona sana di mente

-non dovresti essere in classe te?-gli domandai infastidita occupando con la borsa lo spazio del muretto accanto a me dove lui  si voleva sedere.

-in teoria si,ma avevamo ginnastica quindi..-disse sorridendo-sai ieri non avrei mai detto che tu fossi così..tosta!-

-Tosta?- ripetei stizzita

-si insomma,acida e fiera-mi rispose ridendo leggermente

-un mix perfetto direi-dissi io ironica

-a me piace invece-

-e perché mai?-gli chiesi guardandolo

-perché sei diversa,guardati intorno Hailee,in questa scuola ci sono solo persone false pronte a pugnalarti appena ti volti-

-come in tutti i licei del mondo Zayn! Non è che qui cambia qualcosa,siamo nella periferia di Londra mica a Hollywood!- lui scosse la testa in disaccordo con me e in quel momento  suonò la campanella del cambio d’ora e gli studenti cominciarono a uscire dalle classi correndo a perdi fiato verso la loro prossima lezione

-e comunque questo vuol dire che anche tu sei falso..- dissi scendendo dal muretto per rientrare a scuola

-zaynuccino! Cosa ci fai con quella? non devi parlare gente del genere, e poi non ti ricordi cosa mi ha detto quella ieri?- la voce di Holly arrivò alle nostre orecchie in un baleno e lei si andò a fiondare sul braccio di Zayn che alzò gli occhi al cielo e poi sorrise al ricordo della quasi rissa di ieri

-..e anche fesso, zaynuccino- completai la frase dandogli le spalle mentre lui mi guardava sbarrando gli occhi riferendomi a Holly,non credo gli andasse molto a genio quel soprannome idiota.
Nei corridoi incrociai anche Kathleen che aveva l’ora successiva con me,e per tutto il tempo mi tartassò di domande su quello che si vociferava del battibecco tra me e la Depreu e su cosa avessi fatto dopo. Nelle ore successive mi aspettava Arte,Psicologia e inglese,potevo quindi ribadire il mio pensiero sull’odiare a  morte la scuola.

Quel pomeriggio mi attendevano ore di puro ozio,si lo so,sono una persona altamente pigra,che ci volete fare? I nonni avevano accompagnato Faith a una fiera con la classe,Dylan era da un compagno di scuola e Will era andato ad accertarsi che tutto fosse pronto per la sua partenza,accompagnato da Jo. Me ne stavo sdraiata sul portico di casa a contare le margherite che c’erano nel giardino,era una cosa che mi divertiva e rilassava parecchio. Kathleen era dovuta uscire con sua madre per delle commissioni e io mi ritrovavo completamente sola. Mi alzai e mi diressi in camera,accesi il computer per controllare se c’erano novità e per rispondere a qualche e-mail che vecchi compagni mi avevano spedito nei giorni precedenti. In quel momento dalla finestra che avevo lasciato aperto entrò una pallina di carta che andò a finire ai piedi del mio armadio. Mi alzai per capire chi fosse stato l’idiota che aveva lanciato un pezzo di carta in camera mia ma lo seppi subito non appena lessi la scritta che c’era all’interno con una calligrafia ordinata e perfettamente leggibile anche se c’erano migliaia di piegoline sulla carta che non facilitavano la lettura

Non sono falso,né tanto meno fesso!

Cominciai a ridere da sola e mi affacciai alla finestra. Di sotto c’era Zayn che aveva le braccia incrociate con un aria da finto offeso stampato sul viso

-prima che con la tua tanta simpatia che provi nei miei confronti mi denunci per essere entrato nella tua proprietà illegalmente mi dileguo signorina- e così dicendo prese la strada parallela alla mia casa e con le mani in tasca si allontanò dopo aver fatto un inchino,che a parer mio gli era venuto malissimo. Quel ragazzo era davvero un cretino!

-Hailee! Siamo a casa!-la voce di mia nonna mi distrasse e andai incontro a chi era appena entrato in casa,Faith mi saltò imbraccio e mi stampò un bacio sulla guancia.-com’è andata la giornata cara?- mi chiese mio nonno appendendo il cappotto all’attaccapanni in ingresso

-è stata un po’ noiosa,ma sopportabile-

-c’erano così tanti fiori nella serra Hailee,di tutti i colori! Te che hai fatto?-mi domando Faith sorridendo raggiante

-ho guardato anche io i fiori-ammisi ridendo,tralasciando un piccolo particolare,mi guardarono straniti.

-abbiamo incrociato il ragazzo con cui ti sei scontrata ieri sai?-mi disse mia nonna

-ah si? Anche io,cioè,viene nella mia scuola!-

-o che bello! Almeno da quello scontro hai guadagnato una nuova amicizia!-

-ehmm …si- da quando bisognava squartarsi  un braccio per fare nuove amicizie?

Dopo cena Kathleen mi invitò a dormire a casa sua,così preparato uno zaino dove avevo messo tutto ciò che serviva mi avviai dalla mia adorabile vicina di casa. In quel momento eravamo stese sul  letto a guardare un film,i miei occhi però erano troppo impegnati a scrutare attentamente le sfumature viola che Kathleen aveva in testa.

-sono davvero belle,ti danno un aria più.. artistica diciamo- lei si girò e quando capì ciò che aveva detto si mise a ridere

-lo so,sono stupende,io adoro il viola e poi sui capelli neri risalta ancora di più!-

-quando le hai fatte?-

-5 mesi fa circa,non ricordo,comunque è un bel po’. Tu hai mai pensato di farci qualcosa? Sono davvero lunghi i tuoi capelli,se te li scali un po’ magari..-

-non sia mai-la interruppi io-i miei capelli non li toccherà nessuna persona al mondo che abbia l’intenzione di tagliarmeli.. sono sacri!- si mise a ridere per la faccia da psicopatica che avevo assunto accarezzando la mia chioma,quando si trattava dei miei capelli diventavo superprotettiva,tutti volevano che li tagliassi,non che ora mi stessero male,ma per cambiare un po’ insomma,ma io non ne volevo sentire ragioni,i miei capello sarebbero rimasti lunghi ancora per molto tempo. Alla fine ci addormentammo con una mano nella ciotola delle patatine e con la tv accesa,ma poco importava,ero con la mia migliore amica e questo bastava e avanzava.
 
La mattina dopo a scuola ricevettimo la notizia peggiore che si possa immaginare. Gli insegnanti fecero accomodare tutti gli alunni dell’intera scuola sugli spalti del campo da football dove di fronte si alzava un piccolo palchetto allestito sul momento. Chi parlò fu proprio la professoressa Depreu.

-Buongiorno ragazzi,abbiamo indetto una veloce riunione dell’intero corpo studentesco per informarvi della reale situazione comportamentale che si sta svolgendo nella nostra scuola. Ebbene,gli alunni sono pigri,svogliati e maleducati- chissà perché ebbi l’impressione che la professoressa disse l’ultima parola guardandomi fissa negli occhi-perciò io,in quanto vice direttrice scolastica e presidentessa del corpo insegnanti della nostra frazione cittadina-mentre parlava il petto gli si gonfiava tantissimo,forse per farsi elogiare per le sue cariche,bhà- ho convinto il preside Ebbing a emanare alcuni decreti che vi leggerò ora: le famiglie degli alunni che metteranno poco impegno nello studio saranno richiamate,chi non avrà un profitto soddisfacente verrà automaticamente iscritto ai  corsi di recupero il sabato sera la sottoscritta..-andò avanti per una decina di minuti fino a quando non diede la notizia peggiore  a mio parere- e per concludere vi informo che da domani sarà d’obbligo l’uniforme scolastica richiesta dalla nostra scuola,chi verrà alle  lezioni sprovvisto verrà messo in punizione per un mese con l’aggiunta di un richiamo sui registri del preside- tutti i ragazzi si alzarono e cominciarono a urlare proteste su proteste alla Depreu che ci guardava soddisfatta del suo lavoro con un ghigno alquanto malefico sulla faccia. Alcuni alunni cominciarono a tirare oggetti dagli spalti ma questo causò loro solo alcuni giorni di punizione,tra quei ragazzi c’era anche Zayn. Lo seguii con lo sguardo fino a quando tutta la massa studentesca non fu riportata nelle rispettive classi.

-sei contenta Westwick del tuo operato?- mi disse Holly bloccandomi agli armadietti alla fine delle lezioni

-ma cosa stai dicendo,si può sapere?-

-sto dicendo che grazie a te e alle tue bravate che hai fatto in appena due giorni ora saremo costretti a venire a scuola indossando dei ridicoli completi da sfigati,e questo non mi sta per
niente bene! Perché no te ne torni nella tua cittadina di campagna e sparisci da Londra è?-

-ti informo che la colpa non è mia! Non sono  responsabile del rendimento scolastico di tutta la scuola sai? Scommetto che neanche tu,che parli tanto,hai tutte A!-

-non sono venuta a contestare i miei voti!-disse arrossendo leggermente

-allora dimmi cos vuoi così la facciamo finita,mi stai scocciando Holly e non poco!-

-voglio che tu sparisca,stai facendo nascere un sacco di problemi in questa scuola!-

-mi dispiace per te,ma ormai sono qui,e non me ne andrò. E se mai sei tu  quella che sta facendo sorgere polveroni inutili sulle teste di tutti,datti una calmata è?- così la liquidai e mi diressi all’asilo. Presi Faith,ma quando ce ne stavamo per andare sentii qualcuno cantare nell’auditorium. A scuola a quell’ora non c’era più nessuno,solo i bambini dell’asilo e i bidelli,tutti i ragazzi avevano terminato le lezioni già da un po’. Aprii piano la  porta e all’interno trovai Zayn che riordinava i detersivi e gli straci che aveva appena finito di usare.

-ti sei dato alle pulizie ora Zayn?- lui alzò di scatto la testa  spaventato ma si aprì in un sorriso quando vide che a parlare ero stata io,si fermò anche a cantare e la cosa mi dispiacque,era davvero bravo!

-non proprio,diciamo che questo è quello che mi aspetta per i prossimi giorni,non è stata proprio una genialata tirare quelle cose alla Depreu oggi-

-no,direi di no-dissi io ridendo al ricordo-però è stato divertente-

-tu come mai sei ancora a scuola,le lezioni sono finite già da un po’-mi chiese e io risposi indicandogli Faith che si nascondeva dietro alla mia gamba

- ehi piccola,guarda che anche se è brutto,non è cattivo,non ti mangia-la rassicurai

-ah ah molto divertente davvero,e poi non sono brutto,sono semplicemente favoloso-disse ammiccando a se stesso. Roba da pazzi!

-poco vanitoso mi dicono-

-esatto,proprio pochino. Allora,io qui ho finito,vi accompagno a casa se vuoi.-

-nono,tranquillo,so dove abito grazie-

-tanto vado anchio da quella parte acida di una ragazza!- gli feci la linguaccia per poi aspettare che mettesse tutto nello sgabuzzino del bidello. L’autobus era già passato così dovemmo andare a piedi. Durante il tragitto parlammo del più e del meno e io mi convinsi che quel ragazzo non era poi tanto male,ci si poteva fare amicizia in fondo. Ci salutammo davanti al cancello di casa mia e poi entrai in casa distrutta da quella giornata.

-bentornata cara,vieni che la cena è pronta-mi disse mio nonno. Entrai in cucina e dopo aver salutato tutti mi accomodai a tavola.

-la tua divisa è sul tuo letto Hailee,è proprio carina!-mi disse mia nonna

-un attimo,come fai a sapere dell’uniforme?-

-sono arrivato da scuola leggermente prima di te sai Hail?-mi informò retorico Jo
Dopo cena salii in camera e spostai quell’affare dal mio letto non guardandola neanche,l’avrei fatto il mattino dopo. Mi cambiai e mi misi subito a dormire,ero stanca morta.
La mattina dopo mi svegliai stranamente presto,così mi potei permettere di farmi una  bella  doccia rilassante,ritornai in camera e aprii l’armadio in cerca di qualcosa,faceva freddino oggi,ottobre era alle porte perciò optai per… un momento,l’uniforme! Chissà come mai mi ero dimenticata di quel coso che d’ora in avanti avrei dovuto indossare a scuola,era uno sacrilegio! La raccolsi da terra,dove la sera prima l’avevo cacciata senza troppi riguardi e cominciai a osservarla. Era composta da una gonna che arrivava poco sopra alle ginocchia a quadri azzurra,un gilet bianco e una giacca blu notte con lo stemma della scuola sul lato destro,il tutto completato da una specie di ridicolo fiocco uguale alla gonna,in alternativa si poteva usare la cravatta ma la mia adorata nonnina era del parere che le cravatte dovessero portarle solo gli alunni maschi. Ridicolo! Mi infilai disperata quell’obbrobrio e scesi per la colazione.

-ohh,stai benissimo Hailee,sembri una studentessa del college-si complimentò mia nonna con il consenso di mio nonno,gli risposi con un grugnito,on mi piaceva per niente,era scomoda e brutta e mi irritava parecchio. Solo allora mi accorsi di Will e Jo che sghignazzavano piano per non farsi sentire dai nonni

-la volete piantare razza di idioti? Ci mancate solo voi!-

-sei veramente bellissima con quell’uniforme Hail,una vera studentessa universitaria!-disse Jo,a quel punto Will esplose in una risata fragorosa.

-ma che simpatico! Anche a te sta d’incanto,davvero! La cravatta dovresti allentarla un po’ però,non vorrai mica strozzarti!-gli dissi io maligna. Lui storse il naso e allentò la cravatta,quella situazione non doveva piacere neanche a lui. Alle 7.40 io,Jo,Faith e Dylan andammo a suonar a Kathleen che come tutte le mattine veniva a scuola con noi. Quella mattina era particolarmente arrabbiata,tutto per colpa di quella dannatissima uniforme

-blocca la mia vena artistica! Non potrò più dipingere adesso! le idee migliori mi sono sempre venute in mente a scuola e adesso non riuscirò neanche  a prendere in mano un pennello!- parlava da sola dalla prima lezione e non la smetteva di farneticare istericamente,era davvero buffa!

-bella giacca Westwick!-mi sentii chiamare in corridoio,mi girai per rispondere a quell’idiota quando mi si parò davanti uno spettacolo. Zayn Malik in uniforme. Non si poteva chiedere di meglio,vestito elegantemente era ancora più bello! Perché si,era un individuo irritante ma non si poteva dire che fosse un brutto ragazzo!

-tutto bene Hailee?-mi richiamò lui

-sisi,tutto a meraviglia,dicevi?..la giacca?? Si.. la giacca..! ah ok,ci sono! Non azzardarti a commentare,ci hanno già pensato i miei fratelli questa mattina!- rise-e non ridere! Oggi sono ancora più di cattivo umore degli altri giorni!-

-lo vedo,tranquilla!-disse continuando a ridere

-bene,allora sparisci!- mi voltai quando mi afferrò per la manica della giacca

-no aspetta! Volevo chiederti se oggi mi potevi aspettare dopo le lezioni,così andiamo a casa insieme-ci pensai su,anche oggi mi toccava prendere Faith e non avevo meglio da fare-

-si può fare,ci vediamo alle 18.30 all’entrata,se ritardi di lincio,sappilo!-

-ok,grazie,a dopo- disse scappando via con un enorme sorriso
Alle 18.40 ero all’entrata della scuola e di Zayn neanche l’ombra

-Hail,andiamo!?- Faith cominciava a lagnarsi con ragione

-aspettate! Ci sono!-disse Zayn arrivando e appoggiando le mani alle cosce per riprendersi dalla corsa.

-sei in ritardo!-

-lo so,scusami,Bob ha voluto che pulissi anche le quinte del teatro,e poi tu non puoi parlare di ritardi!-lo fulminai con lo sguardo,sapendo che si stava riferendo al battibecco con la Depreu. Ci incamminammo verso casa e quando arrivammo gli dissi-se domani ritardi anche solo di 5 minuti me ne filo a casa!-

-sissignora!-disse lui mettendosi la mano a mo di saluto militare,cosa che mi fece ridere

-finalmente un sorriso! È tutto il giorno che hai il muso! Si può sapere che hai?-colpita e affondata

-no,non si può sapere,tanti saluti,a domani!- mi infilai in casa alla velocità della luce per evitare altre domande. Solo Kathleen lo sapeva,sapeva cosa avevo,oltre alla mia famiglia naturalmente. Da lì a due  giorni Will sarebbe partito per l’America e non l’avrei rivisto per un anno intero.
Il giorno dopo,finita la scuola lui arrivò ancora prima al nostro “appuntamento”.

-wow,devo arruolarmi nell’esercito se questi sono i risultati-lui non rispose e non spiaccicò parola per tutto il tragitto. Ad un certo punto si fermò

-scusa per ieri,non dovevo cercare di farmi gli affare tuoi-

-tranquillo,me n’ero già dimenticata- lui sorrise e ricominciammo a camminare-comunque sono triste perché domani mio fratello maggiore parte per il college e non tornerà più qui- lui mi guardò sorpreso

-mi dispiace-disse-anche io ho una sorella maggiore e posso capirti se dici che ti manca,lei è partita l’anno scorso e non è ancora tornata,ci sentiamo spessissimo ma non è la stessa cosa- mi limitai ad annuire perché mi stavo per mettere a piangere. No! Di fronte a Zayn io non avrei mai pianto,mi affrettai così a cambiare discorso

-oggi era il tuo ultimo giorno di punizione è?-

-e già,da domani sono di nuovo libero come l’aria!-

-datti una calmata Forrest!-risi-vabbè ci si vede lunedì a scuola,ciao Zayn-dissi aprendo il cancello

-ehi mi saluti così?-disse lui un poco triste

-ehmm,si. Ti saluto sempre così!- a quel punto si avvicinò e mi stampò un bacio sulla guancia-grazie per avermi tenuto compagnia in questi giorni e buona fortuna con tuo fratello-disse prima di stamparmi un secondo bacio,poi si allontanò ridacchiando. In tutto quel tempo rimasi immobile sul vialetto,mi toccai la guancia con una mano,ma tutta questa confidenza da dove spuntava? Non che la cosa mi fosse dispiaciuta ma.. frena frena,non che la osa mi fosse dispiaciuta? Hailee Bethany Weswick ma ci sei o ci fai? Da quando ragioni così? Entrai in casa ancora con i miei pensieri maledicendo la mia mente altamente contorta.

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Capitolo 4
*** up to two weeks ago, my life was disgustingly disgusting ***


[Zayn]
 
Scuola. Dio che palle. Solo la parola di per se mi faceva rabbrividire,se si accosta poi alla parola lunedì la cosa diventa traumatizzante. Arrivai ai cancelli di quell’odiato edificio e scrutai attentamente le teste della massa studentesca alla ricerca di una chioma bionda scura e due occhi blu,Hailee. Quella ragazza mi aveva colpito da subito,fin da quando ci spiaccicammo al suolo. Dovevo vederla come minimo una volta per sentirmi,non so di preciso come,ma mi sentivo bene. Non lo so se mi piaceva o no ma la trovavo comunque una ragazza interessante. In quel momento mi si parò davanti Holly,la tipica ragazza che praticamente si era fatta la scuola intera,ci ero andato a letto si e no due volte,una cosa da poco considerando la mia fama da “sex simbol”,ma per lei significava tutt’altro,per lei significava che avendolo fatto ci saremmo dovuti praticamente sposare.

-zaynuccinuccino mio come stai?- vi prego fatela stare zitta!-zayn! Mi stai ascoltando?-mi prese per la cravatta strattonandomi un poco per far si che la mia attenzione si riversasse su di lei.

-si Holly ti sento,cosa vuoi?-dissi scocciato mentre cercavo ancora con gli occhi Hailee

-cosa voglio? Voglio che tu mi consideri di più! Noi dovremmo essere quelli che tutti invidiano,quelli sulla bocca di tutti,la coppia del nostro anno e oltre,sei o non sei il mio ragazzo?-ma qualcuno la fa tacere o no?

-no,non lo sono perciò scusami ma ora devo proprio andare-la liquidai così,forse ero stato un po’ troppo freddo ma mi era sembrato di scorgere un viso un po’ troppo familiare,si dirigeva spedita verso la sua classe,doveva aver appena accompagnato la sorella all’asilo e ora tentava di volare per non arrivare tardi a lezione,eppure la vedevo strana quasi più arrabbiata col mondo del solito. Quel finesettimana aveva dovuto salutare il fratello che partiva per il college perciò mi sarei aspettato di vederla triste e abbattuta non certo vederla furente e con le lacrime agli occhi che mi sembravano rossi come se non avesse fatto altro che piangere per molto. La rincorsi e la bloccai per la manica,la feci girare per guardarla in viso e appena la
vidi non so perché mi si contorse lo stomaco. Aveva gli occhi lucidi,rossi e stanchi due guance rosse e un espressione distrutta quanto nera dalla rabbia.

-ehi Hail,che succede?-

-niente che ti possa interessare,ciao- disse fredda prima di allontanarsi,la ribloccai subito

-si che mi interessa sono tuo amico,avanti dimmelo!-

-non è che non posso dirtelo,non voglio! La cosa è diversa Zayn,io ti conosco da si e no una settimana cosa credi ,che ti metta al corrente di ogni mio spostamento?-

-no,non lo pretendo. Ma pretendo di voler sapere cosa è successo se ti presenti in questo stato a scuola!-

-te lo ripeto allora,non sono affari tuoi! E levami le mani di dosso!-disse togliendo con forza la mia mano dal suo gomito e scappando in classe. Chissà cos’era successo. Certo che però aveva la testa dura è! Mica la mangiavo se me lo diceva,la volevo solo aiutare! Poi però pensai che avesse ragione,non la conoscevo,era solo una ragazza con cui mi ero scontrato e che mi aveva procurato una dannata cicatrice sul sopracciglio sinistro,la sua conoscenza non mi aveva portato nulla di buono. Entrai in classe arrabbiato. Ma chi era lei per potermi trattare così? Sono una persona con dei sentimenti anche io sai Hailee Westwick?
 
 
[Hailee]
 
Mi sedetti al banco in fono alla classe,vicino a Kathleen,furiosa. Quel finesettimana i aveva reso una ragazza se possibile ancora più infelice. Avevo accompagnato con il resto della mia famiglia Will all’aeroporto ma prima che lui potesse imbarcarsi spuntò mia madre che prese con la forza Faith e Dylan portandoseli via mentre noi eravamo distratti,li portò a casa sua dicendo che toglieva l’affidamento ai nonni dei miei due fratelli minori e che se li riprendeva lei. Cominciò poi ad insultare i nonni dandogli la colpa della morte di mio padre,poi se la prese anche con me e Jo dicendo che non avremmo mai fatto nulla di buono nella vita,che eravamo destinati ad essere dei falliti,ma che almeno avrebbe  la vita migliore a Faith e Dylan. I due cominciarono a piangere disperatamente spaventatissimi e noi veloci chiamammo la polizia che in un batter d’occhio arrestò mia madre portandola via. Sapevo che fosse una donna disturbata in un certo senso ma non avrei mai pensato che sarebbe arrivata a tanto,aveva cercato di rapire i miei fratelli minori e aveva insultato i membri della sua stessa famiglia,mi vergognavo terribilmente a dire che era mia madre. Will dopo quell’episodio  non volle più partire ma io e Jo lo convincemmo ad andare,e che in qualche modo ce la saremmo cavata. Come se non bastasse quell’idiota di un Malik era subito presente nell’impicciarsi negli affari altrui e pretendere di sapere quanto la mia vita faccia schifo,giuro che se non ci fossero state così tante persone lo avrei preso a schiaffi! Il bello era che lui si era anche arrabbiato,convinto che la colpa fosse mia,lui non aveva il diritto e nemmeno doveva pensarci lontanamente a mettere il naso nella mia vita,che era già molto,ma molto incasinata di suo. Kathleen seppe subito cosa fosse successo all’aeroporto perché appena tornammo a casa mi fiondai da lei per sfogarmi,lei non fece alcuna domanda,ma mi stette a sentire mentre le raccontavo e mi consolò tutta la notte. Perciò quella mattina non ci fu bisogno di parole,mi strinse la mano sotto il banco e aspettò con me che la scuola terminasse. I nonni decisero che d’ora in avanti sarebbero venuti loro a prendere Faith e Dylan a scuola il pomeriggio così alle due me ne tornai a casa. Appena entrai sentii il bisogno di stare un po’ con Jo. Lo trovai in camera intento a studiare,era scosso quanto me ma non lodava a vedere.

-Joseph- lo chiamai io,lui si stupì di essere chiamato con il suo nome intero da me,che chiamavo con nomignoli e soprannomi persino il tostapane.

-ehi- mi disse venendo ad abbracciarmi,mi prese per i fianchi e mi posò sul letto. Io mi accoccolai a lui e in un secondo mi addormentai. Non c’era bisogno di fare discorsi melodrammatici con lui,ci guardavamo negli occhi e facevamo intere chiacchierate in silenzio,mi bastava sapere che lui c’era e che sarebbe stato con me.

 I giorni passavano e andarono normalmente,le mie giornate si suddividevano in scuola,famiglia,Kathleen. Nei corridoi tutti i santi giorni incontravo Zayn che non mi rivolgeva la parola da almeno quattro giorni,lo avevo trattato male è vero,ma così si comportava solo da bambino!

Quel giorno andai a scuola con un mal di testa opprimente,in piè la notte avevo fatto uno strano sogno sui miei genitori che di certo non aiutavano a ristabilizzare il mio umore. Ma non sapevo ancora cosa mi aspettava,non avrei potuto immaginarlo nemmeno nei miei incubi peggiori. All’ora di pranzo ero appoggiata ad un albero con Kathleen e stavamo mangiando tranquillamente quando si avvicinò a noi la banda di Holly

-ehi sfigata come stai?-cominciò lei,io però quel giorno non avevo voglia di litigare

-Holly non è giornata,tornatene da dove sei venuta,grazie-

-oh non credo proprio,sai volevo discutere con te sull’importanza di avere dei genitori sui quali fare affidamento-

-cosa?- che diamine c’entrava ora? Intanto intorno a noi una folla di ragazzi aveva accerchiato l’albero contro il quale ero seduta

-hai capito benissimo,tu hai dei genitori vero Westwick?- cominciavo ad arrabbiarmi seriamente,non doveva provocarmi. Mi alzai di scatto e me la ritrovai vicinissima con un sorriso
maligno e strafottente sul volto e orgogliosa di aver centrato il punto

-che cosa vuoi dire? Non girarci intorno!- dissi quasi sibilando

-sai,mio padre è il pilota capo dell’aeroporto di Londra e perciò è al corrente di tutto ciò che succede sotto il suo comando,mi è giunta voce quindi che tu e la tua famiglia di zoticoni avete dato spettacolo un po’ di giorni fa-

-uno non azzardarti mai più a dare degli zoticoni alla mia famiglia,secondo vattene Holly,credimi è meglio per te,lo dico per il tuo bel faccino- sentivo le tempie pulsarmi per la rabbia e mi stavo conficcando le unghie nei palmi delle mani ,con tutta la gente che poteva venirlo a sapere,tra tutta Londra proprio lei doveva venirne a conoscenza?

-senò che fai? Chiami quella malata di mente di tua madre per venirti a difendere?- fu qualcosa di assolutamente automatico,qualcosa che non riuscii a controllare,gli mollai un pugno in pieno viso e lei cadde a terra contorcendosi dal dolore,se solo si fosse avvicinata ancora ne avrebbe preso degli altri,poteva starne certa

-vengo da Wakefield cocca,non sono una borghesina di Londra come te,perciò prova ancora a nominare una sola persona della mia famiglia e ti rovino,te lo giuro-
All’improvviso sentii delle mani sollevarmi e mettermi in braccio a qualcuno portandomi via a mo di sacco di patate,era un ragazzo e sapevo chi fosse solo non ne ero certa al cento per cento,i miei dubbi svanirono però quando quel  qualcuno mi fece sedere sul pavimento dei bagni delle ragazze mettendosi di fronte a me

-Zayn che vuoi è?-stavo urlando dalla rabbia,altre lacrime stavano solcando il mio viso e non avevo più il controllo di me stessa-ti decidi a lasciarmi in pace una buona volta?-

-e tu ti vuoi calmare?-mi disse con una voce ferma che non gli avevo mai sentito usare. In quel momento lo volevo picchiare,allontanarlo da me il più possibile,ma più cercavo di colpirlo più lui aumentava la presa sui miei polsi bloccandomi,era una battaglia ad armi impari non ce l’avrei mai fatta a vincere contro di lui. Scoppiai in un pianto isterico scivolando in ginocchio e prendendomi il viso tra le mani. Lui si appoggiò alla parete piastrellata e mi prese nuovamente in braccio,ero seduta sopra di lui,nascondendo il viso nel suo petto. Perché doveva essere così buono con me? Nessuno lo era mai stato,perché si preoccupava per me? Non mi conosceva,ero un estranea,ero solo una sconosciuta per lui

-piangi Hail,piangi,ti farà bene vedrai- continuava a ripetermi accarezzandomi leggermente.

Dopo circa mezzora riuscii a calmare gli spasmi dovuti al pianto e controllare le lacrime,rimanevo comunque attaccata a Zayn,mi sentivo protetta ma allo stesso tempo inerme tra le sue braccia e lì capii che di lui mi potevo fidare,era stato tutto quel tempo con me non giudicandomi minimamente anche se aveva appena preso a pugni la sua ex,mi aveva stratta tra le sue braccia facendomi compagnia,così gli raccontai la mia vita,quello schifo di vita. Gli raccontai della morte di mio padre,del mio periodo buio e di quello che capitò a mia madre,gli raccontai del trasferimento da nonni,al ritorno a Wakefield e poi di nuovo il ritorno,inclusi anche ciò che era successo giorni prima e lui non fiatò,non si mosse,cercava di apprendere più cose possibili,di capirci qualcosa

-scusa se ti ho trattato male,ma non lo sa nessuno oltre a Kathleen  e pensavo mi avresti preso per una pazza squinternata con un sacco di problemi,non volevo seriamente,scusami- ecco,avevo detto tutto e non so perché sentii il mio cuore leggermente più leggero.

-scusami tu semai,ho fatto  lo stesso errore dell’altra volta,ti ho forzato a dirmi qualcosa che non eri pronta a dire,e non immagini quanto mi dispiace,non succederà più Hailee,mai più. Sono contento però che ti sei aperta con me perché vuol dire che almeno un po’ ti fidi e mi tieni a cuore-
Mi voltai per osservarlo meglio e mi accorsi che mi stava sorridendo dolcemente con la mano che ancora mi accarezzava la fronte

[Zayn]
 
La guardavo così piccola e fragile tra le mie braccia. Mi aveva stupito ancora una volta,ancora una volta mia aveva dimostrato di essere docile e trattabile come un gattino ma se provocata poteva diventare una vera tigre. E ora,dopo una lunga lotta,si era venuta a rifugiare per riposarsi proprio tra le mie braccia e la cosa mi rendeva felicissimo. Sentivo le sue guance ancora leggermente bagnate fremere sotto il mio tocco mentre il suo petto si alzava e si abbassava scandendo così il ritmo dei suoi respiri,prima quasi violento e ora calmo e regolare. Non so bene il motivo ma sentirla stare male per il veleno che Holly le aveva sputato addosso aveva fatto star male anche me e conoscendo la mia scuola,se non si fosse tolta di torno all’istante si sarebbe ritrovata in guai seri. Così la presi in braccio e la porta nel primo posto che mi venne in mente,il più lontano possibile,la sentivo dimenarsi e quando la poggiai a terra cercò più volte di colpirmi per allontanarmi ma io non volevo. Non volevo lasciarla sola,non volevo che affrontasse tutto da sola,quando si arrese la presi in braccio e lei ancora scossa si rannicchiò al mio petto mentre io le accarezzavo il viso per rassicurarla,cosa che sembrò funzionare. Ad un certo punto si girò verso di me e parlò,mi raccontò tutto ciò che le era capitato,non capii molte cose ma di sicuro non gliele avrei chieste ora,ci sarebbe stato poi il tempo senz’altro. Ni parlava guardandomi fisso negli occhi,era scossa ogni tanto da sospiri e tremiti ma era decisa a mettermi al corrente dei suoi problemi e anche questo mi resa molto felice. Quando si fermò ebbi lo strani impulsi di baciarla,di toccare quelle labbra che sapevo fossero  morbidissime,di renderla mia,di instaurare un nuovo legame tra di noi,ma sapevo di star affrettando le cose e che in quel momento lei era ancora particolarmente scossa,ci sarebbe stato il tempo senz’altro anche per questo. Per ora mi limitavo a stringerla tra le mie braccia posandole doli baci sui capelli di tanto in tanto.


[Hailee]
 
Stavo lì a riposare la mente ancora rigorosamente avvinghiata a Zayn quando dei colpi alla porta mi fecero sobbalzare.

-signorina Westwick,è li dentro?-il preside Ebbing mi stava reclamando al di là della porta-esca per favore- mi alzai e con me Zayn che mi mise una mano sulla schiena come ad
incoraggiarmi,aprii la  porta e mi ritrovai davanti ad un preside furioso, a una Holly lagnante,ai miei nonni che mi guardavano con un misto di rimprovero e compassione e a due signori vestiti di tutto punto e con un aria feroce dipinta sul volto,supposi i genitori di Holly .-andiamo nel  mio ufficio a parlare venga,servirà anche un testimone,lei è libero signor Malik?-

-assolutamente,sono a sua disposizione! Vede quello che è successo..-

-non ora,non ora,dopo-lo zitti il preside con un gesto della mano. Percorremmo i tanti corridoi della scuola e ci ritrovammo tutti e otto in presidenza-vorrei parlare per primo con il signor Malik,da solo- Zayn mi fece un mezzo sorriso per poi chiudersi la porta dell’ufficio del preside alle spalle,stette li dentro per almeno 15 minuti in cui io trovai interessantissime le punte delle mie scarpe,quando uscirono scattammo tutti in piedi-bene,lei può andare-prima di uscire Zayn mi guardò intensamente come a comunicarmi qualcosa ma non riuscii a cogliere ciò che voleva dirmi-ora la signorina Ghellan e la signorina Westwick,accomodatevi- entrammo nel piccolo ufficio e ci accomodammo sulle sedie di fronte alla scrivania.

-il signor Malik poco fa mi ha raccontato la versione dei fatti,così come li ha potuti vedere una persona estranea alla situazione. Non ho bisogno che voi mi raccontiate perciò un'altra volta ciò che è successo l’ora precedente,su questo ho le idee abbastanza chiare. Signorina Ghellan potrebbe cortesemente far si che quest’episodio non si verifichi più?-

-cosa? E a lei non dice niente,guardi il mio occhio signor preside,lo guardi!-

-ora sto parlando con lei signorina Ghellan,con la signorina Westwick parlerò in un secondo momento cosa che a lei non deve interessare minimamente. Non si verificherà più quindi un episodio del genere vero?-lei annuì sospirando

-bene,signorina Westwick vale la stessa cosa,non alzerà mai più le mani nella mia scuola un'altra volta o mi toccherà sospenderla,non lo faccio questa volta perché sono venuto a
conoscenza dei reali motivi della sua reazione..-

-guardi che non ho bisogno della sua pietà-lo interruppi io-se mi deve punire lo faccia,non voglio pietà!-

-oh,ma io la punirò Westwick,certo che la punirò. E lei Ghellan non sorrida trionfante perché punirò anche lei-disse rivolgendosi a Holly che sprofondò dalla vergogna-infatti  darà una mano al nostro bidello Bob per la prossima settimana a resettare tutte le aule della scuola al termine delle lezioni -la faccia di Holly era qualcosa di meraviglioso per me,un misto tra il disprezzo e lo sbigottito-lei Westwick invece sarà di aiuto alla professoressa Depreu nel completare gli archivi scolastici per una settimana-

-cosa? La prego signor preside no! Non con lei! Non è che potrei scambiare la mia punizione con Ghellan?- cercai di supplicarlo,avrei fatto di tutto,persino tagliare l’erba in quell’immenso campo da football che avevamo a scuola,per non passare i miei pomeriggi con la donna che odiavo di più in assoluto,dopo Holly ovviamente,anzi no,se la giocavano a pari merito diciamo.

-figurarsi! Sono sicuro che vi troverete benissimo-disse sarcastico-con voi ho finito,potete andare- ci alzammo e ci incamminammo verso la porta,dopo averla varcata Holly si diresse dall’infermiera che alzando gli occhi al cielo le spiaccicò sull’occhio un sacchetto di ghiaccio. Durante il tragitto ch facemmo per ritornare a casa seguì una ramanzina di quelle secolari,io mi sedetti nei sedili posteriori e mi arresi a quello strazio. Dopo cena salii in camera e mi feci una doccia,poi indossai un paio di leggins e un maglio grigio lungo,giusto per stare comodi in casa raccolsi i capelli in una sottospecie di coda e mi sdraiai a pancia in su sul letto guardando il soffitto,mi addormentai nel giro di poco.

Dei fastidiosissimi rumori mi avevano appena svegliato e il rumore non si attutiva nemmeno se mi giravo dall’altra parte coprendomi la testa con il cuscino,scocciata mi diressi alla fonte di quel rumore,la mia finestra. Solo allora mi accorsi che al piano di sotto qualcuno stava lanciando numerose pietroline alla mia finestra. La aprii con forza affacciandomi

-alleluia! Certo che hai il sonno pesante è!- disse una voce,anzi la voce,Zayn.

-ma sei coglione? Sono le-rientrai in casa per guardare l’ora-4 e mezza signore santo Zayn,cosa diavolo ci fai qui!?-

-innanzitutto non sono coglione secondo sei la prima persona che riesce  mettere le parole signore santo e diavolo nella stessa frase,un record quasi!-

-la finisci di fare l’idiota e te ne vuoi tornare a casa si o no?-gli dissi io irritata

-sono venuto qui per un motivo,scendi dai!-

-che cosa? Figurati se scendo di casa,di nascosto,al freddo,di notte..-

-mattina!-mi corresse lui

-poco importa!-sbottai-levati di torno!-

-avanti Hail! Non staremo via tanto,devo farti vedere una cosa!-

-ahh ho capito! Sei sordo! NO! Hai capito ora?-

-fai piano stupida che svegli tutta la casa! Avanti scendi,che ti costa?-

-mi costa eccome!-

-che palle Hailee! Scendi da quella cazzo di casa e vieni qui!-disse spazientito. Non so per quale strano motivo ma a punta di piedi scivolai lungo le scale e dopo essermi messa un paio di scarpe alla babbo uscii di casa facendo attenzione a non fare il minimo rumore,se mi avessero scoperto altro che punizione con la Depreu!

-quindi?-dissi stizzita incrociando le braccia. Lui sorrise e mi diedi un bacio sulla guancia,cosa che mi fece avvampare

-quindi ora mi segui che ti devo portare a vedere una cosa- disse raggiane prendendomi per mano. Camminammo per circa 5 minuti quando arrivammo a al posto che Zayn desiderava
mostrarmi,avevo ancora la sua mano allacciata alla sua

-a proposito Zayn..-

-dimmi-

-ecco.. vedi.. non mi hai più mollato la mano da quando sono uscita di casa..-

-ah.. ti da fastidio? Vuoi che la lasci?- mi dava davvero fastidio?

-b bè.. no,non direi,ma..-

-e allora va bene così no?-mi sorrise dolce

Ci sedemmo in un prato bellissimo,appena appena sopra una collinetta

-esattamente cos’è che mi devi fare vedere alle 4 e mezza di mattina?-chiesi curiosa. Lui non mi rispose,si limitò a guardare un punto lontano indicandomelo con la mano. Ecco svelato il mistero,l’alba. Zayn mi aveva portato in quel luogo per farmi ammirare l’alba. Devo dire che era davvero stupenda. Davanti a noi si stendevano colori immaginabili,tutto partiva da un rosa pallido che sfumava in altre mille tonalità diventando un arancione,un giallo,un violetto..

-zayn è stupendo!-dissi col fiato corto,lui sorrise

-sapevo che ti sarebbe piaciuto. È molto silenziosi qui vero?-gli annuii-il silenzio è ciò che serve per scaricare mille pensieri e mille problemi,qui puoi distrarti,l’alba aiuta perché la nostra mente è ancora leggermente sopita ed è più facile rilassarsi-

-non ti facevo una persona così profonda sai?-risi

-lo so-non aggiunse altro,sorrise fino a quando l’alba cominciava ad essere molto luminosa,segno che il sole stava facendo capolino,allora si sdraiò invitandomi a fare lo stesso

-i tuoi nonni a che ora si alzano la mattina?-mi chiese

-verso le 6 e mezza 7 dovendo preparare i bambini,perché?-

-abbiamo ancora un bel po’ di tempo allora-sorrise,poi si voltò verso di me e fece la cosa più inaspettata,improvvisa,cretina e idiota ma allo stesso tempo voluta e desiderata da me. Mi guardò attentamente  intensamente avvicinandosi sempre di più e io i sentivo sempre più stupida,non sapevo che fare,in fono Zayn,mi faceva stare bene no? Non sapevo davvero cosa c’era che mi frenava,forse era solo il semplice fatto che non mi ero mai legata così tanto a una persona. Guardai i suoi occhi,perfettamente color cioccolato,di un cioccolato scuro e intenso che mi faceva perdere la testa,come mai non me n’ero mai accorta?

-sai Hailee,è vero, ti conosco a malapena da  due settimane ma se ti dicessi che tu mi piaci cosa risponderesti?-sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra

-che stranamente è lo stesso anche per me-dissi abbassando lo sguardo,odiavo quelle situazioni,mi mettevano a disagio e basta come minimo ero diventata viola,da quanto rossa ero in viso. La sua mano libera si poggiò sul mio collo avvicinando il suo capo al mio,e le nostre labbra si incontrarono in un timido e insicuro bacio che mi folgorò totalmente. Rimanemmo così per un po’,fino a quando non sentii la sua lingua premere contro le mie labbra,a quel punto dischiusi le labbra per approfondire quel bacio. Mi ritrovai sopra di lui,finalmente lasciò la mia mano e con entrambe mi cinse la vita mentre io tenevo le mie sul suo collo.  Dopo una manciata di minuti ci staccammo e i nostri respiri si scontrarono mentre noi continuavamo  fissarci negli occhi.

-lo sai che sei bellissima?-

-ahhh,ho capito! Tu porti le ragazze a vedere una stupenda alba e poi le baci riempendole di complimenti vari,intelligente Malik,davvero!-risi e lui con me

-ma non fare la stupida,il mio piano era solo per te!-

-perciò era tutto programmato-dissi alzando il sopracciglio

-diciamo di si,dovevo provarci,come minimo mi prendevo cinque dita in faccia!-

-ah! Vedo che ti saresti consolato subito!- si mise a ridere

-ma dai che scherzo scema! In questo momento però sono molto felice,te lo assicuro – si avvicinò di nuovo posandomi un altro bacio sulle labbra che ricambiai felice. Ok,si lo ammetto
non era poi così irritante,e nemmeno fastidioso,era semplicemente favoloso,come si era definito poco tempo fa,e ora era solo mio.
 

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Capitolo 5
*** family conflict ***


Una settimana dopo a scuola la notizia di un  nostro probabile fidanzamento non destò proprio un gran successo. Chi più chi meno erano tutti in disaccordo che la teppista venuta da un borgo sconosciuto stesse con il Dio sceso in terra della scuola,eravamo considerati come la coppia “la Bella e la Bestia”solo che in quella situazione la bestia ero io. Ogni singola persona mi scrutava con aria di sufficienza come se stesse aspettando una mia minima mossa falsa per mandare a puttane il mio rapporto con Zayn. Holly era diventata quasi una sottospecie di stalker,sia per me che per lui. Per me ovviamente per convincermi di essere soltanto un peso per la sua scalata sociale,perché a suo parere l’avevo già messa in ridicolo più di una volta e per  farmi lasciare Zayn cercava anche di mettermi in testa stupide storielle da soap-opera in cui lui e lei erano ancora legati da qualcosa indiscutibilmente forte e che si vedevano ancora di nascosto da me,già proprio stupida la ragazza,almeno si fosse inventata qualcosa di più convincente,questa roba si era già vista. Per Zayn invece in maniera più opprimente,a volte arrivava perfino a entrare nella sua classe chiedendo di lui. Forse non si rendeva conto che io ormai non stavo facendo nulla contro di lei,oltre ad odiarla si capisce,ma che si stava mettendo in ridicolo completamente da sola! A tirarmi su il morale durante gli orari scolastici c’era Kathleen che con la sua idea che l’amore sconfigge tutto che aveva da buona pacifista convinta mi faceva sempre ridere.

La mattina di quel giovedì era cominciata con assurde equazioni,sezionamenti di viscide e schifose rane e su spiegazioni noiosissime  su cosa il nostro inconscio ci porta a pensare in momenti di debolezza. Era anche da un po’ che non riuscivo a parlare con Jo,a casa non c’era mai e a scuola quando tentavo di avvicinarmi mi liquidava sempre con scuse idiote e con atteggiamenti che a me sembravano quasi stizziti. Cacciai alquanto scocciata i libri nell’armadietto senza troppi preamboli e come mi capitava già da un po’ mi ritrovai ad ascoltare ciò che la Sally e la Freck spettegolavano sull’ultimo fenomeno gossip che la mia scuola poteva offrire:Io.

-cioè,tipo almeno fosse carina! Almeno fosse che ne sssò,graziosa! Ho sentito che fuma anche,ma si può una cosa del genere? E poi dopo quello che ha fatto alla Ghellan io non mi fari più neanche vedere in giro!

-punti di vista,Joy punti di vista!-sbottai io sbucando dall’armadietto. Loro ammutolirono subito alla mia vista,non si erano accorte che io ero li almeno da 5 minuti,bisbigliavano così silenziose e impacciate che,se fossero state altre le circostanze,avrei sicuramente preso in giro. In quel momento però l’arrabbiatura verso quel cazzone di latta che non si voleva chiudere e l’irritabilità che le parole “cioè,tipo,chessò” usate negli stupidi discordi di quelle idiote mi avevano provocato non giocò a loro favore.

-ma così è,solo un idea,ma una cazzo di padellata di cazzi vostri no? Troppa fatica forse?-dissi nera

-e che termini usa!-disse quella civetta di Joy Freck

-problemi bionda?-dissi avvicinandomi,loro dopo aver storto il naso se ne andarono,mi girai e con passo spedito mi diressi alla ricerca di Zayn che però aveva già trovato me,infatti due grandi mani mi fermarono abbracciandomi da dietro

-non siamo di buon umore oggi è?-mi chiese dandomi un bacio sulla tempia per poi mettere il viso tra il mio collo e la mia spalla

-mmh,fammi pensare,tutta la scuola mi parla dietro perché ho infranto i loro sogni di poter stare con te e inoltre mi aspettano tre interessantissime ore con la Depreu oggi pomeriggio,no
tutto apposto. Potrei solo andare in escandescenza!-sbottai alla fine,non volevo prendermela con lui ma ero stufa di tutto quel caos.

-perché,non lo stai già facendo?-mi girai per guardarlo in faccia alzando un sopracciglio

-oh avanti! Non fare quella faccia,è la verità! Ti stai facendo un sacco di problemi inutili!-disse alzando le mani

-inutili? Te ne rendi conto che qui dentro la gente mi considera come la tua rovina?-

-e lasciala dire! Non sei mai stata il tipo di persona che si fa intimidire dagli altri..-

-non mi sto facendo intimidire!-sbottai io

-ma ti preoccupi di cosa dice la gente! Come mai ora ti interessa tanto?-

-perché ora ci sei tu..-dissi abbassando la testa,avvampando all’istante

-certo che sei lunatica è! Prima sei una furia e un secondo dopo diventi mite-per risposta io gli feci una linguaccia a cui lui rise,dio avrei potuto uccidere per quella risata. Mi mise una mano sotto al mento facendo incrociare i nostri sguardi e mi sorrise intenerito

-guarda che non ti devi preoccupare per me,io qui ho dei veri amici e  te,non voglio altro-

-ma sei sempre stati il figo,lo spaccone,il capo o come lo vuoi chiamare della scuola!-rise di nuovo

-e allora? Non cambia nulla,io sto bene così!-

-davvero?-chiesi timida

-ma certo piccola,non ti devi preoccupare per questo!-gli sorrisi riconoscente-preoccupati più che altro della Depreu-aggiunse poi  nascondendo un evidente sorriso di divertimento,io feci una smorfia e prendendolo per mano ci incamminammo verso i tavoli in cortile per pranzare a cui poi si aggiunsero al nostro tavolo alcuni suoi amici e Kathleen. Chiacchierai un po’ con loro fino a quando la campanella suonò indicando l’inizio delle lezioni.

 Quando anche queste terminarono andai non troppo contenta in presidenza dove ad attendermi c’era lei,una montagna e mezza di ciccia stretta in un taieur grigio topo,capelli corvini leggermente bianchi alla radice raccolti in una perfetta crocchia e tanta cattiveria nello sguardo da far concorrenza ai lottatori di wrestling,la professoressa Depreu.

-mettiamo le cose in chiaro,in questa settimana noi lavoreremo agli archivi scolastici,mettendo ordine ai fascicoli degli alunni di questo anno-mi accolse e informò lei fredda

-tutti gli alunni di questa scuola?-chiesi sbigottita

-esattamente,qualcosa in contrario Westwick?- qualcosa in contrario? Lei mi stava chiedendo se avessi qualcosa in contrario? Ma mi prendi per il culo razza di pantegana obesa? Saranno centinaia e centinaia i ragazzi di questa scuola,e tu vuoi farmi mettere in ordine tutte le loro date di nascita,pagelle e altre minchiate varie?

-nessun problema professoressa- mi morsi la lingua per non parlare,altri guai non mi servivano,lei sembrò accorgersene e sorrise beffarda

-allora cominciamo,quella è la sua pila su,si sbrighi,perdo già molto del mio tempo con lei!-

-non immagina quanto ne sia felice io di stare qui in sua compagnia- borbottai sedendomi alla scrivania

-prego?- mi domandò alzandosi gli occhiali dl petto e mettendoseli sul naso

-chiedevo se devo cominciare da quelli di prima o da quelli di quinta- me la sbrigai io sorridendo innocente

-ah,mi era parso!-disse socchiudendo gli occhi. Passai le tre ore più brutte in assoluto,quella bastarda si divertiva a stuzzicarmi e a vedermi impotente,visto che non potevo risponderle. Allo scoccare delle 17 quello strazio terminò e mi congedai da lei con un sorriso molto,ma molto tirato che lei non ricambiò. Appena uscita dalla porta principale della scuola mi sistemai quella noiosa  gonna azzurra che si alzava ogni qual volta mi sedevo,rendendomi la vita un inferno,pure lei! Mi diressi verso la fermata dell’autobus,in quella fascia oraria ne giravano pochi ma sperai comunque di beccarne qualcuno. Mi sentii però chiamare.

-Hail!- mi girai e vidi  Zayn che correva nella mia direzione

-ehi-dissi stampandogli un bacio sulle lebbra-che ci fai tu qui?-

-sono venuto a prenderti,mica sono contento di tutti quegli sguardi che quei vecchietti amorfi rivolgano al tuo sedere!-disse sorridendo e ribaciandomi,io d’istinto portai le mani sul mio
fondoschiena

-perché? Che cos’ha?-chiesi preoccupata e lui si mise a ridere forte

-hai un culo da paura cara mia, e quella dannata gonna lo fa risaltare ancora di più,credi che a scuola non veda gli sguardi dei ragazzi quando passi in corridoio dove si vanno a posare?-
disse leggermente stizzito,sorrisi.

-non credo che quegli sguardi siano rivolti al mio culo sai Zayn?-

-e a cosa sentiamo-disse incrociando le braccia,glielo feci capire dal solo sguardo che gli rivolsi-oh ancora con questa storia? Se sei la mia ragazza prima o poi se ne dovranno fare una
ragione,però tirati un po’ più giù quella gonna non voglio ti consumino!-disse l’ultima frase con una faccia da cucciolo a cui io risposi con un bacio,che lui approfondì immediatamente,poi
io mi staccai

-sarà fatto capo!-lui sorrise e mi mise un braccio intorno alle spalle dirigendosi verso la sua auto,aveva detto che ero la sua ragazza per la prima volta,e questo mi diede una leggera scossa a quello che tutti noi chiamiamo comunemente cuore. Dopo aver dato un lungo bacio a Zayn nella sua auto uscii da questa e mi diressi a casa. Guardai la macchina di Zayn allontanarsi,come tempo fa aveva fatto anche quella di mia madre,abbandonandomi definitivamente. No,Zayn non mi avrebbe abbandonato,ne ero certa,di pochissime cose ero certa della mia vita ma quella era una di quelle.

-bentornata Hail!-mi accolse Dylan venendomi ad abbracciare

-ciao piccolo-lo salutai io dandogli un leggero bacio sulla testa bionda-dove sono gli altri?-gli chiesi e lui mi rispose con un “cucina nonna” prima di correre in camera sua a giocare. Entrai in cucina dove c’era mia nonna che cucinava già la cena,povera donna io sarei diventata matta a preparare la cena per sei persone!

-ciao nonna-la salutai,lei si girò e mi sorrise dolce

-ciao bambina,come è andata oggi?-mi chiese riprendendo a pelare patate

-nella norma come al solito-risposi con un alzata di spalle afferrando una mela

-nella norma è?-mi domandò con un sorrisetto furbo,le annuii curiosa-e il  giovanotto dentro alla macchina?- sbarrai gli occhi e lei si mise a ridere

-guarda che ti sbagli-dissi deglutendo,se gli avessi detto che il mio attuale fidanzato era il ragazzo con cui mi ero scontrata giorni e giorni fa avrebbe cominciato a sparare idiozie da oracolo sul destino eccetera eccetera,meglio evitare.

-ah mi sbaglio è?-disse ancora ridendo,io le sorrisi indecisa per poi salire al piano di sopra cercando Jo per chiarire una volta per tutte cosa gli prendeva,ma non c’era. Optai allora ad una visitina a casa Higgins e dopo che Amanda mi ebbe aperto mi catapultai in camera di Kathleen dove trovai.. Jo!

-ma che cazz..!-esclamai alla vista dei due che si allontanavano velocemente diventando color melanzana. Sorrisi maliziosa,quei due insieme eh? E non me ne avevano neanche parlato  per giunta,mi sarei vendicata e io Hailee ero estremamente vendicativa,ce l’avevo nel sangue! Mi cacciai addosso a Jo che mi accolse con un urlo di dolore

-sempre delicata sorellina mi raccomando!-

-perché,ti ho fatto male per caso?-chiesi con una vocina idiota facendo il labbruccio

-nono,tranquilla-

-bene allora! Che facevate? Scommetto che giocavate a carte,è un gioco che non mi appassiona particolar mente ma si può fare,che ne dite?-vidi i due girare lo sguardo sugli oggetti
della stanza arrossiti,sorrisi vittoriosa

-niente carte? A bè allora,stavate discutendo chi dei due doveva informarmi prima?-tuonai fintamente arrabbiata,solo tanto intenerita

-senti chi parla! Tu che te la fai con Malik e non mi dici niente,prendila un po’ come una ripicca!- disse Jo difendendosi

-ma che ripicca e ripicca! Lei è la mia migliore amica e tu mio fratello,non credevate che avrei dovuto saperlo? Zayn non lo conoscete direttamente,forse Kathleen un po’ di più ms tu no,quindi sarebbe stato inutile!- risposi a tono ora davvero arrabbiata

-inutile un corno! Come hai detto tu sono tuo fratello quindi devo sapere con chi esci e cose varie!-disse alzando la voce

-non è che devo informarti mica anche quante volte pronuncio la vocale “e”?-

-ma non fare la stupida per favore Hailee!-

-non sto facendo la stupida! Perché non me lo hai detto?-gli chiesi accigliata

-perché TU non me lo hai detto semai?-mi rispose alterato

-oookkei,basta,fine,stop che ne dite?-intervenne per la prima volta Kathleen

-no grazie! Non mi ha ancora risposto!-dissi io

-che cosa? Tu non mi hai ancora risposto!-si preoccupò di ribattere Jo

-andiamo a fare una passeggiatina Hail? Ti va?-mi disse prendendomi per il braccio e aprendo la porta

-no,non mi va voglio sentire cosa mi deve dire!-

-basta Hailee,ora tu vieni con me e ti calmi! Jo,ci vediamo a scuola-disse rivolgendo a quest’ultimo un sorrido dolce

-e questo sorrisini? Perché diavolo non ne sapevo niente?-ero davvero arrabbiata,possibile che due persone importanti della mia vita come loro mi avessero tenuta nascosta una cosa
del genere? Non lo trovavo giusto,forse aveva sbagliato a non parlarne con Jo ma Kathleen avrebbe potuto benissimo dirmelo!

-Dio Hailee la vuoi finire? Coraggio,due passi non ci faranno male!- uscimmo dalla casa e ci dirigemmo al parco comunale di St.Keyes. Camminammo fino all’entrata dove finalmente
Kathleen si decise a parlare

-volevo dirtelo davvero,ma Jo mi ha fatto promettere di non farlo,c’è rimasto male quando ha saputo di te e Zayn nei corridoi-

-ma tu sei la mia migliore amica! Avresti dovuto dirmelo! Io ti ho sempre raccontato di Zayn!-

-lo so,scusami-disse rattristandosi di colpo

-no,non voglio farti diventare triste,solo ci sono rimasta un po’ male. Ma dimmi un po’,quando è cominciata?-chiesi io curiosa

-stamattina,giuro! È per questo che sei sembrata esagerata,manco fossero dei mesi!-

-ah si?-cavolo che figura di merda! Però se me ne avessero parlato  questo non sarebbe mai successo!. Lei annuì ridendo leggermente

-e com’è? Cioè dai su,racconta! Mio fratello,o mio dio,non ho mai pensato a mio fratello invaghito di una ragazza mi fa..strano ecco!- lei rise arrossendo un poco

-oh bè,ecco… ma dai i particolari risparmiameli!-disse scoppiando in una risata nervosa

-scherzi? Voglio sapere TUTTO non so se hai ricevuto bene il messaggio-Stemmo lì per almeno un ora e mezza fino a quando non mi accorsi che si era fatto tardi e la gente ci cominciava a guardare male,due ragazze che non si muovevano da una panchina isolata da tutto e da tutto a ridere come delle forsennate! Dopo aver salutato Kathleen entrai in casa e andai in cucina,stavo morendo di fame! A tavola erano già seduti Faith,il nonno e Dylan,quest’ultimi chiacchieravano amabilmente mentre mia sorella si lagnava pretendendo cibo all’istante. Mi sedetti anchio e aspettai che tutto fosse pronto ricordandomi poi del discorso lasciato in sospeso con Jo. Puntualmente lui arrivò e si sedette vicino a me non rivolgendomi ne la parola ne lo sguardo. Dopo cena la famiglia era riunita i salotto a guardare la televisione,solo io e mio fratello mancavamo all’appello,eravamo entrambi chiusi nelle nostre stanze a rimuginare su quanto successo nelle ore precedenti. Avrei tanto voluto mettere fine  quella tortura,non avrei resistito ancora molto senza di lui,avevamo un rapporto speciale che in quel momento mi mancava terribilmente,ma testarda e orgogliosa com’ero non mi sarei mai fatta avanti per prima

-al diavolo!-sentii gridare dalla stanza di fronte alla mia,non feci in tempo a mettermi a sedere sul letto che la mia porta si aprì

-ok,ammettilo una buona volta che hai sbagliato così la facciamo finita!-disse Jo impaziente

-non ti dirò mai di aver sbagliato se prima tu non lo fai con me!-risposi

-Hail,ti prego io l’ho fatto solo perché ci sono rimasto male e perciò ho fatto una cosa simile-

-è un comportamento più che infantile,ne sei al corrente vero Jo?- lui annuì-che cosa di preciso ti ha dato fastidio?-lui si sedette sul mio letto appoggiando la testa al muro

-il fatto che non me ne avevi parlato,insomma noi ci siamo sempre detti tutto e venire a sapere una cosa così dagli altri,storpiata dalle mille voce di corridoio poi,non è una bella cosa. Se
solo sapessi come si rivolge a te la gente lì dentro!-disse amareggiato

-lo so come mi parlano dietro,ci sto combattendo praticamente da una settimana-

-e non ti da fastidio?-

-certo che mi da fastidio cosa credi? Che mi faccia piacere ascoltare le cretinate che la gente spara sul mio conto?-

-no,non intendevo questo! Ma..-

-ma mi ci sto abituando Jo,è questo il punto,devo farlo perché altrimenti prenderei a ceffoni ogni singola persona lì dentro,cosa che non aiuterebbe ulteriormente la mia situazione,ho già
abbastanza professori contro direi-dissi ridendo sarcastica

-bè ora hai me e Mailk a difenderti,contenta? Non sai come si rivolge ai ragazzi che prima ti insultano e poi  fanno commenti non proprio carini sul tuo sedere,te l’ho  già detto che un bel culo sorella?-

-ma la volete finire tutti quanti? Ho un normalissimo culo!-dissi alzando gli occhi al cielo-ma davvero Zayn fa così?-

-certo,sarebbe da riprendere alle volte per  come  s’infuria! È davvero uno spasso!-sorrisi intenerita,che carino che era.-ovviamente lo fa quando non riesco ad arrivare in tempo io,s’intende-disse sbrigativo

-sisi certo,ti credo-

-ma è vero! Ho una buona reputazione da bodyguard –sorrise orgoglioso

-meno male che almeno tu ce l’ai ancora una repitazione-sospirai sconsolata

-daiiii,che si sistema tutto!-disse buttandomi sul letto e fcendomi il solletico

-Jooooo! Ti prego basta mi sto..sentendo…seriamente male!-urlai disperata,se c’era una cosa che temenvo era il solletico,lo soffrivo moltissimo e dovunque. Verso l’una ci addormentammo appicicati,una buona cosa dato che le temperature scendevano sempre di più.
 
[Joseph]
Il mattino dopo mi svegliai tutto indolenzito,ormai io e Hailee eravamo cresciuti e dormire nello stesso letto non era più comodo come una volta. La sera prima avevamo chiarito il nostro stupido litigio,sapevo che anche lei voleva fare la pace con me ma da buona testarda qual è non sarebbe mai venuta per prima,così mi ero deciso a fare il primo passo dopo aver rimuginato a lungo se farlo o no. Lei non c’era più nel letto,forse era già scesa di sotto,strano. Tornai in camera mia e dopo essermi fatto una doccia mi infilai l’uniforme e scesi per la colazione. La trovai acciambellata sul divano con una tazza di tè fumante  in mano,era piuttosto pallida e sembrava che non dormisse da secoli da quanto era smorta.

-ma che ti succede?-chiesi preoccupato avvicinandomi a lei

-febbre-mormorò solo,le posai un bacio sulla fronte ma venni scansato non troppo gentilmente da mia nonna

-per l’amor del cielo ragazzo mio allontanati,se la prendi anche tu siamo spacciati,vai a mangiare su che la scuola comincia tra poco-urlò quasi lei,quella donna era un mito era dolce e
tenera ma appena c’è bisogno di lei si trasforma in un uragano

-ma no che non me l’attacca,fammi restare un po’ con lei,se non l’ho presa stanotte la febbre non la prenderò nemmeno ora-alle mie parole sbiancò

-avete dormito insieme?-chiese preoccupata

-si,che c’è di male scu..-mi infilò il termometro in bocca senza lasciarmi finire di parlare poi scappò in bagno per poi ritornare con delle pasticche

-benedetti ragazzi! mi farete uscire di testa prima o poi!-si muoveva ad una velocità pazzesca,correva su e giù per la casa in cerca di qualsiasi cosa avesse fatto stare meglio Hailee e di qualcosa anche per me nell’eventualità che anche io avessi preso la febbre. Poi con grazia mi tolse il termometro e si rassenerò appena

-ok tu non hai niente,fila di là ora su!-

-ma non mi succede niente!-

-Joseph,cucina,adesso!-tuonò lei non ammettendo repliche. Mi trascinai in cucina e mi sedetti,mio nonno mi guardava sorridente

-mai contraddirla giovanotto,mai-

Uscii con Faith e Dylan e poi andai a suonare  a Kathleen che mi venne ad aprire raggiante come al suo solito posandomi un leggero bacio sulle labbra.

-buongiorno bellissima-le dissi

-buongiorno-rispose timida diventando rossa,eccola lì la mia perfetta ragazza,assomigliava tanto ad un pulcino con la testolina nera,era così tenera

-Hailee?-mi domandò distraendomi dai miei pensieri stupidi

-ha la febbre,per oggi non viene domani si vedrà-

-ah,mi dispiace-

-domani starà meglio vedrai,andiamo,su-lei annuì e poco dopo ci incamminammo per la scuola. Dopo aver portato i bambini rispettivamente all’asilo e alle elementari andai anchio in classe mia. Durante il cambio d’ora notai Kathleen parlare con Malik,non c’era da essere gelosi lo sapevo,ma una controllatina non guasta mai

-Ehi-dissi io avvicinandomi,Kathleen si girò e immediatamente mi sorrise

-ciao Jo,stavo dicendo a Zayn che oggi Hailee è malata e per questo non è potuta venire a scuola-lui mi sorrise e poi annuì

-già stamattina era ridotta uno straccio,era proprio messa male,speriamo che si rimetta per domani-in quel momento notai e negli occhi di Zayn un ombra di preoccupazione mi sentii
geloso di mia sorella,geloso che qualcun altro tenesse a lei in quel modo,la campanella suonò però e Kathleen interruppe nuovamente i miei pensieri

-io devo scappare,non voglio che la Evans si arrabbi,ciao ragazzi a dopo-mi diede un veloce bacio e poi scappò via

-anchio dovrei andare,ci si vede in giro Malik-

-un momento! non è che…-

-cosa?-chiesi curioso

-non è che questo pomeriggio posso venire a casa tua,per vedere come sta Hailee intendo-

-ah. Bè per me va bene,non so se mia nonna ti lascia entrare in camera sua però sta mattina ci è schizzata quando mi sono avvicinato a lei di trenta centimetri-

-la saprò convincere,grazie a dopo allora,grazie ancora!- così dicendo scappò in classe. Non so se avessi fatto bene o no a dirgli di venire,in fondo era sempre uno sconosciuto,no vabbè proprio sconosciuto no,visto che era il ragazzo di mia sorella,ma io non ci avevo legato particolarmente da quando ero in questa scuola sebbene fossimo allo stesso anno. Finii la scuola alle 3 mezza quel giorno,Kathleen era già uscita da un bel pezzo così mi diressi da solo verso casa. Un ora dopo ero spaparanzato sul mio letto con l’intenzione di studiare un po’ di biologia per il compito del giorno dopo quando suonarono alla porta,no andai ad aprire io,nonostante sapessi chi fosse,dovevo ancora accettare Malik come mio probabile cognato,quindi lasciai che ad aprire andasse mia nonna che lo avrebbe sicuramente riempito di domande dopodiché quando sarebbe venuta a conoscenza del motivo della sua visita lo avrebbe rispedito a casa sua,perfetto. Dopo un quarto d’ora sentii bussare alla mia porta,era lui.

-oh ciao Jo-disse stupito.stupito? cosa credeva di trovare in camera del sottoscritto se non il sottoscritto?-credevo fosse la camera di Hailee scusami,ciao-ah ok. Ah ok un cavolo! Come
diavolo era riuscito a convincere mia nonna a fargli vedere Hailee quando non la faceva vedere neanche a me? No,non andava bene affatto. Scesi di corsa le scale e mi diressi in cucina
a chiedere spiegazioni. Lei era sempre lì,non mi sarei stupito se l’avessi trovata a dormirci anche di notte.

-nonna-

-dimmi caro-rispose lei gentile

-come mai hai lasciato che quello lì vedesse Hailee quando non lo permetti a me che sono suo fratello?-

-lui è un suo amico che è venuto a trovarla per vedere come stava e poi mi ha assicurato che è stato vaccinato più e più volte così da non ammalarsi mai, non voglio che tu ti ammali ecco tutto-

-guarda che anche io sono stato vaccinato,mica ho due anni che mi ammalo ogni tre secondi eh?!-

-fatto stà che se lui si ammala sarà sua madre a prendersi cura di lui,ma se ti ammali tu io devo curarti e in questo momento ho già abbastanza da fare con Faith e Dylan in più adesso c’
è anche tua sorella,lascia perdere-mi vennero in mente le parole del nonno i questa mattina così mi rintanai di nuovo in camera mia a studiare sconfitto. Verso le 6 e mezza sentii la porta di casa chiudersi,Malik se ne doveva essere andato. Sgattaiolai velocemente in camera di Hailee e mi sedetti sul suo letto

-ehi piccina,come stai?-le chiesi accarezzandole la fronte

-un po’ meglio grazie. Hai visto che Zayn è venuto a trovarmi? È stato carino vero?-disse dolce,io storsi il naso

-mmh,si proprio carino-

-JOSEPH,ESCI SUBITO!- una voce tuonante mi fece drizzare i capelli sulla nuca,mia nonna mi aveva beccato-non devi stare qui,te l’ho già detto più di una volta,va immediatamente via!-era arrabbiata,così senza dire niente uscii dalla stanza deciso a rientrarci di  nuovo quella sera. Sfortunatamente crollai stanco sul mio letto nell’inutile tentativo di rimanere sveglio per andare a trovare Hailee,così non riuscii a vederla nemmeno quella volta.

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Capitolo 6
*** I love to play cards! ***


-e se mi facessi piccola piccola? Se mi mettessi sotto il letto e non pronunciassi parola per tutto il giorno? Voi non mi vedreste neanche,sarò muta,silenziosa e invisibile ma ti prego non mi mandare a scuola lì c’è il diavolo che mi insegna a fare 2+2! Ti pregoooooo!- mi lagnai fino allo sfinimento quella sera,ero stata a casa una settimana e ora la febbre era completamente scomparsa,non ce n’era più traccia, ma il solo pensiero che avrei dovuto vedere quella donna ancora più furiosa di me con me,mi faceva star male. Si perché essendomi ammalata non ero potuta andare alle punizioni al pomeriggio,ne avevo parlato col preside e lui mi aveva trovato un'altra punizione che però durava solo quel pomeriggio per mia fortuna

-no,non te lo ripeto più,tu domani andrai a scuola come tutti,stai meglio quindi sei in grado di farcela!- sbottò mia nonna stufa del mio comportamento da  bambina capricciosa

-ma nonna! Chi te lo dice? Chi ti dice che io stia bene? Chi ti dice che io non stia fingendo?-

-e perché mai dovresti fingere?-

-per non farti stare più in pensiero,logico!-

-ti assicuro che sto meno in pensiero se vai a scuola,lì sei circondata da persone competenti e responsabili-

-ma lo sono anche qui! Tu sei molto più responsabile della D,Depreu!-risposi balbettando

-NO! Tu domani andrai a scuola,il discorso è chiuso,ti stai comportando malissimo Hailee,neanche tua sorella fa così,e lei ha 5 anni!-mi urlò arrabbiata,non ce l’avrei mai fatta a convincerla,era una cosa più che logica nonna Joanna non si poteva convincere della cosa contraria a quella in cui lei credeva.

-come ti pare..-aggiunsi sconsolata,lei sospirò per poi ritornare a sorridere amorevolmente come sempre

-almeno potrai rivedere quel bel giovanotto liberamente,non sempre chiusi in una stanza a bisbigliare-rise in modo ridicolo,quasi da civetta e io mi colorai di un rosso particolarmente intenso

-s,scusa?-domandai con parole strozzate,cosa che la fece ridere maggiormente

-mica sono stupida sai bambina? Sei stata a casa una settimana per l’influenza e per tutti i sette giorni lui è venuto a trovare e a farti compagnia,vi chiudevate in camera e facevate le vostre cose,anche se penso non sia stata una cosa molto furba avendo la febbre e con altre persone in giro per la casa poi-non si fermava più dal ridere

-nonna!-rlai sdegnata-ma cosa ti salta in mente? Ma ti pare che io faccia..quella cosa quando ci siete voi in casa?-

-ahah allora lo ammetti!- strabuzzai gli occhi

-assolutamente no,per l’amor del cielo,no no e no!- io e Zayn fortunatamente non avevamo ancora affrontato l’argomento,figurarsi,io che mi vergognavo a morte a fargli anche un
minimo complimento a parlare a quattrocchi con lui di sesso! Lui d’altro canto sentiva che io non ero ancora pronta e non aveva ancora deciso di “agire” diciamo,stavamo insieme da due settimane,giorno più giorno meno e cavolo,è ancora presto!

-guarda che è una cosa totalmente normale eh-

-per cortesia eh,lasciamo perdere-dissi con fermezza ancora più rossa dirigendomi in camera mia

-almeno ti ho fatto perdere quella finta aria da malata che provavi a fare,inutilmente-

-dannazione!-   urlai dalle scale e lei scoppiò in un ennesima risata. La mia nonna,la persona che più stimavo al mondo,era la mia migliore amica,certo con Kathleen di certe cose potevo parlarci più liberamente ma lei di certo non si faceva intimorire dalle limitazioni che il rapporto nonna-nipote stabiliva,voleva sapere tutto,sempre. Mi faceva da nonna,mamma,migliore amica,consulente.  Era una tutto fare  e per questo io l’adoravo ancora di più,le volevo talmente bene che forse non si può nemmeno dimostrare. Ritornai in camera dove cominciai a preparare i libri per il giorno successivo,lo sguardo mi cadde su un foglietto strappato velocemente da un quaderno “ti sei addormentata e mi hai lasciato qui come un babbuino,da solo! Ahah scherzo piccola,riposati che domani starai sicuramente meglio,mi piace guardarti mentre dormi e tenerti la mano sai? A volte sussulti nel sonno,sei così buffa:’) dormi bene piccola mi raccomando,Zaynxx” sorrisi involontariamente e anche in una maniera alquanto stupida. Lo trovai quella mattina sul mio comodino mentre facevo il letto,la sera prima Zayn era venuto a trovarmi,come faceva ormai tutti i giorni da una settimana a questa parte,e io mi ero addormentata,lasciandolo lì impalato. Era stato così premuroso a starmi vicino mentre ero malata,ci chiudevamo in camera mia e parlavamo di tutto e di più,mi aggiornava su quello che succedeva a scuola,su quello che succedeva nella sua famiglia che a quanto aveva capito era molto protettiva nei suoi confronti,alcune volte gli chiedevo  se mi potesse cantare qualcosa e lui mi accontentava sempre,mi piaceva la sua tonalità di voce,era un qualcosa che ti trasmetteva calore in un attimo,e pensare che quella stordita di mia nonna pensava che facessimo tutt’altro,pft!
 
Mi sedetti nel mio solito banco,ultima fila sul lato sinistro con Kathleen al mio fianco,fortunatamente avevamo quasi tutti i corsi in comune perciò la maggior parte delle volte eravamo insieme. Mi nascosi dietro ad una pila di libri che avevo accuratamente impilato per non farmi notare più di tanto

-ma che fai? Sei impazzita? Metti giù quei libri!-mi chiese stranita Kathleen,io le feci di no con la testa

-neanche per sogno,quella mi uccide,ho saltato il resto della punizione con lei essendomi ammalata,mi trucida come minimo!-

-ma non è colpa tua! Ne hai parlato con il preside?-io annuì-e allora?che ti ha detto?-mi chiese impaziente

-che questo pomeriggio dovrò tenere per due ore i bambini dell’asilo,facendo da aiutante ad una maestra. Di solito sono in due,ma una si è ammalata e ta daaa vado io-risposi
sconsolata sbattendo la testa sul banco

-ma è fantastico!-disse entusiasta-i bambini sono così patatosi! Anche io vorrei una punizione del genere,di cosa ti lamenti?-

-Kathleen cara,ha idea della pazienza che ho io con la gente in generale? Poppanti o pensionati che siano? Se cominciano a irritarmi minimamente non ci penso due volte e giro i tacchi non curandomi per niente se possa offenderli o no,e se mi richiamano li mando allegramente a quel paese! Perciò mi vedi a stare dietro ad una classe di mocciosi con le mani e la faccia sporche di non voglio nemmeno spere cosa?!-storse il naso e scosse la testa ridendo-ho comunque già avvertito il preside,se cominciano a frignare li lego ad una sedia e li imbavaglio fino alla fine del supplizio-sgranò gli occhi stupita

-e lui cosa ti ha risposto?-

-che se li tocco mi sbatte fuori- piagnucolai sbattendo una seconda volta la testa sul banco e lei si mise a ridere

-non lo faresti mai comunque,non sei così crudele!-mi alzai di scatto e le fissai dritta dritta negli occhi-okok,lo faresti-aggiuse poi facendomi ridere. In quel momento entrò la professoressa e io sprofondai di nuovo dietro ai libri

-la signorina Westwick?-domandò. Ma che cazzo! C’erano altre 27 persone in quella stanza,perché doveva chiamare sempre e solo me?!  Alzai la mano titubante,come ad evidenziare che ero presente,lei mi notò e mi fulminò-anche se credo che l’idea del preside sulla sua punizione non sortirà l’effetto dovuto è pregata di recarsi a scuola questo  pomeriggio,anche con la varicella!-strillò,io annuì ancora più depressa,poi si mise a spiegare. Dopo circa 40 minuti mi arrivò un messaggio da Zayn: <Canada o Galles?:)>

digitai in risposta in stile 007 per non farmi beccare dalla Depreu,poi arrivò la risposta

<non ve ne hanno ancora parlato?­­>

ero davvero curiosa,chissà cosa stava architettando

<lo scoprirai presto;)> dopo quel messaggio non mi rispose più,odio quando le persone lo fanno,leggono il messaggio e poi se ne sbattono altamente il cazzo di risponderti!

-bene ragazzi,mancano poco più di 15 minuti  alla fine della lezione perciò vi devo parlare di una cosa-tuonò con il suo fine vocione la Depreu-come ogni anno voi studenti di 4a insieme ai vostri compagni di 5a farete un viaggio di istruzione in una località a vostra scelta,la scuola ve ne propone due,il Canada o il Galles,ovviamente voi ne dovrete scegliere una per poi portarmi i moduli firmati dai genitori ne siete in grado razza di asini che non siete altro?- appena ebbe terminato di parlare Holly alzò la mano rizzandosi sulla sedia

- e chi non ha genitori come fa professoressa?-disse con una vocina degna da 100 schiaffi rivolgendo il suo sguardo a me che la uccisi trafiggndola mentalmente

-vanno benissimo anche i tutori che seguono quella determinata persona,non mi interessa-le rispose la Depreu guardando me con un ghigno. Feci un bel respiro e isolai la mente,non ascoltai più niente,avevo altro a cui pensare,come ad un imminente viaggio in cui sarei stata via una settimana da Londra,una settimana via dalla scuola,una settimana via da tutti i miei vari casini,ma soprattutto una settimana per stare con Zayn da sola. Mi affrettai a mandare un messaggio a quest’ultimo con la mia risposta

<Canada per sempre:D>

mi rispose lui alcuni minuti dopo.
 
Due settimane,erano passate due settimane da quando pian piano a scuola si era sparsa la voce del viaggio della due classi,alcuni studenti  delle classe di livello inferiore avevano sollevato delle polemiche anche,i professori avevano messo a tacere subito la cosa dicendo che sarebbe arrivato anche il loro momento prima o poi. E la partenza era arrivata,il giorno dopo,alle sette del mattino,orario più che discutibili a mio parere,ci saremmo dovuti recare all’aeroporto di Londra carichi dei nostri bagagli e pronti a partire,per
mi sfortuna una degli insegnanti che ci accompagnavano era la Depreu,ma che cavolo quella donna era sempre in mezzo ad ogni cosa io facessi!

-ma davvero è una tradizione fare questa cosa con  le quarte e le quinte?-domandai a Kathleen quel pomeriggio bellamente spaparanzata sul suo comodissimo letto.

-mh si qualcosa del genere,si fa da sempre le classi superiori vanno via una settimana,e io ne sono arci contenta! È a quando ero in prima che aspetto questo momento e ancora non ci credo!-rispose lei eccitata come non mai,stava ammucchiando sul letto vestiti su vestiti senza mai fermarsi un secondo

-Kath,sei sicura che ci entrerà tutta questa roba lì dentro? Stiamo via solo una settimana dopotutto!-lei mi zittì con una mano ricominciando ad ammassare roba,io per fortuna la
mia l’avevo già fatta,poi si fermò di botto,incrociò le braccia e si mise a contemplare quell’ammasso non uniforme che c’era sul letto di fianco a me-vabbè io devo andare,tra 5
minuti dovrebbe passare a prendermi Zayn,ciao bella-mi diressi alla porta e quando appoggiai la mano sulla maniglia lei mi bloccò

-tu non ti muovi di qui se prima non mi aiuti a ficcare sta roba nella valigia,sia chiaro!-disse ferma

-che cosa?-chiesi sorpresa

-hai capito perfettamente Hailee,ora tu mi aiuti a chiudere la valigia-

-Kath devo andare,fatti aiutare da tua madre!-risposi un po’ scocciata

-è così che si aiutano i migliori amici nel momento del bisogno?-

-ma..-

-niente ma-mi interruppe-io sono la tua migliore amica e io pretendo una mano! Prendili da quella parte e io da questa al mio tre li buttiamo dentro,ci metterei  troppo a piegarli tutti-mi avviai sbuffano all’estremità del cumulo,presi il bordo e aspettai il suo segno. Quando urlò tre tirammo insieme ma qualcosa andò storto perché al posto dei vestiti finimmo noi due nella valigia mentre loro dappertutto! C’erano reggiseni sul lampadario,magliette sul computer,pantaloni sul pavimento e alcune mutande sotto la scrivania,ci guardammo negli occhi per un secondo fino a quando non scoppiammo a ridere,era una scena più che esilarante,due ragazze spiaccicate dentro una valigia a ridere come pazze poi. Sentii subito dopo dei colpi di clacson provenire da sotto casa,mi affacciai e notai la macchina nera di Zayn lì sotto. Mi girai verso Kathleen e gli feci il labbruccio

-vai razza di disgraziata,me ne ricorderò un giorno quando avrai bisogno di me! Tzè che gente oh!-disse alzandosi facendo la vinta offesa,io le andai in contro e le saltai in braccio,lei si mise a ridere-vattene forza,vai a buttarti tra le braccia dell’ammore!-

-grazie grazie grazie,scusa scusa scusa,ti chiamo stasera per domani ciao-urlai già nelle scale,aprii la porta e mi avvicinai alla macchina sull’altro lato della strada. Zayn appena mi vide arrivare da un’altra direzione da quella che si aspettava sembrò un po’ stupito ma si riprese all’istante.

-ehi-dissi salutandolo mentre salivo dandogli un veloce bacio

-ciao piccola-mi salutò di rimando

-allora,dove si va,non me l’hai ancora detto!-domandai curiosa,lui sorrise

-pensa solo che quando saremo in Canada potremo vederci solo di sera e rigorosamente di nascosto,ho sentito che la Depreu pattuglierà i corridoi,bè prendiamola un po’ come un ultima uscita libera prima del viaggio-

-come pattuglierà i corridoi,stai scherzando?-lui assunse un aria sconfitta

- è quello che ho sentito dire,non so bene-

-nonono,in viaggio tu ed io passeremo le notti insieme,punto e basta-che cazzo avevo detto? Arrossi all’istante sperando che per una volta nella sua vita avesse deciso di non ascoltarmi. Lui dopo aver assimilato le parole mi guardò un secondo con un aria maliziosa e un sopracciglio alzato

-ah si eh?-disse continuando a guardarmi di sottecchi,ridendo silenziosamente

-b,bè hai capito cosa intendevo,e guarda la strada per cortesia in Canada voglio andarci!-lui rise e si rimise a guidare diligentemente,parlando con me del più e del meno.                                                                                           
Il viaggio durò qualcosa come un ora in cui,grazie a Dio,Zayn non parlò più dell’enorme cazzata che avevo sparato e io non feci altro che lamentarmi su quanto ci stessimo mettendo.

-ci siamo-disse semplicemente Zayn sorridendo. Dopo essere scesa dalla macchina mi prese per mano e mi condusse in un gigantesco prato,molto simile a quello in cui mi portò al nostro primo bacio,c’era un lago però che contornava il tutto rendendolo più magico

-hai la fissa dei prati eh!-

-ahah hai ragione,li adoro,mi piace stare sdraiato sull’erba­-

-come mai mi hai portato proprio qui? Insomma,ci saranno altri 75 parchi a Londra!-domanai accoccolandomi al suo petto,lui sorrise

-ecco,questo terreno è della mia famiglia e poi secondo antiche leggende metropolitane qui è dove sarei stato concepito-sbarrai gli occhi dallo stupore e lui si mise a ridere vedendo la mia faccia

-che ti ridi? Ammetterai anche tu che è una cosa alquanto bizzarra!-

-te lo assicuro,e comunque non qui su un prato,ma là dentro-disse dandomi un bacio sui capelli e indicandomi una piccola casetta di legno costruita su un molo al di sopra del lago. Assomigliava ad un bungalow molto piccolo ma il fatto di essere posizionato sopra al lago lo rendeva decisamente più bello

-vieni-disse prendendomi per mano e portandomi all’interno di esso. Appena varcata la soglia notai subito quanto fosse piccola quella stanza,la cosa lo faceva stranamente più accogliente. C’era un piccolo camino che rendeva l’aria nella stanza più calda e un soppalco. Zayn si fermò un attimo a ravvivare un po’ il fuoco,eravamo ormai a metà novembre e l’inverno era arrivato portando un ondata allucinante di gelo a Londra. Salimmo poi sul soppalco dove trovammo una grande panca in legno,sopra ad essa erano adagiati molti cuscini,era posizionata a fianco di una grande finestra in modo da avere una buona visione del lago e del boschetto circostante

-è bellissimo qui,è molto confortante-dissi mentre mi sistemavo su quella meravigliosa panca,Zayn prese una coperta rossa molto calda e si sistemò accanto a me per poi circondarmi con le braccia in modo che io mi potessi riaccoccolare a lui

-ti piace quando mi acciambello così a te?-domandai curiosa e lui sorrise dolce

-tanto,già sei minuta di tuo,ma quando ti metti così sembri piccola piccola e mi pare di poterti proteggere da tutto-lo guardai un po’ sorpresa,mi stupiva sempre di più quel ragazzo. Ormai era quasi un mese che stavamo insieme. In Canada avremmo festeggiato il nostro primo mesiversario,accidenti di già? Com’è che il tempo era andato avanti così veloce e noi stavamo insieme già da un mese? Mi sembrava ieri quando  ci scontrammo davanti a casa di Kathleen,dopo quello scontro tutto cambiò,tutto cominciò ad apparirmi migliore,anche la mia strana vita familiare,anche se non lo ammisi subito però,mi ci volle un po’ ma alla fine ne uscì vittoriosa. D’istinto portai la mano sul suo sopracciglio sinistro,se si guardava attentamente si poteva notare una piccolissima cicatrice,la fissai un po’ e lui sorrise

-te lo ricordi?-

-oh bè sai,ho anche io una bella cicatrice,forse più grande della tua che me lo ricorda ogni giorno-si mise a ridere e mi strinse un po’ di più.

-mi voglio fare un altro tatuaggio-dissi all’improvviso e stupendolo un po’-ho già in mente che cosa fare,anche tu ne hai vero?-lui annuì

-come un altro? Ne hai già uno?-scossi l testa in modo affermativo e mi alzai la manica sinistra del maglione bianco che indossavo quel giorno scoprendo il io avambraccio pallido e la scritta che giaceva su di esso. Lui la scrutò pensieroso

-non mi avevi mai detto di avere un tatuaggio-disse calmo,solo allora mi accorsi che gli avevo celato dettagli importanti della mia vita,come per esempio il fatto di essere stata in prigione,ma glielo avrei detto prima o poi. Alzai le spalle a mo di scusa-è una frase molto bella Hail-gli sorrisi,almeno lui l’aveva capita. Quando un anno fa tornai a casa con questo tatuaggio mi ricordo che c’era stata una litigata epica tra me e mia madre,come sempre d’altronde a quel tempo,ma al contrario di Zayn lei  non l’aveva neanche guardato,non aveva neanche posato gli occhi sulla scritta che lei stessa aveva causato e la cosa mi ferì tantissimo.-ma lo sai che ora ci sono io vero? Che non sei più sola e che ti starò vicino per sempre,che tu lo voglia o no-

-niente è per sempre Zayn,neanche noi- dissi con le lacrime agli occhi,una cadde sulla sua maglietta ma le altre vennero fermate dalle sue dita che dolci le raccoglievano

-ti dimostrerò che sbagli-disse serio e deciso

-e come?-domandai riprendendomi,lui mi baciò quasi con forza come a trasmettermi un po’ di quella sua sicurezza. Poi si staccò e mi fissò intensamente negli occhi

-amandoti ogni giorno sempre di più al di sopra delle mie capacità,cercando di farti sempre sorridere,cosa che mi regala non sai quanta felicità,e cercando di guarire il tuo cuore dalle tante delusioni che ha dovuto subire-

-sono orgogliosa del mio cuore sai? È ferito da molte battaglie-dissi prendendogli la mano e posandola sul mio petto-ma batte ancora pieno di vita-

-e per chi batterebbe? Se mi è concesso saperlo-disse sorridendo. Io mi sistemai meglio mettendomi sopra di lui facendo combaciare alla perfezione i nostri corpi,gli circondai il collo con le braccia e con finta indifferenza che lo fece ridere dissi

-mh,un certo pakistano,magari lo conosci-

-solo per lui?-disse avvicinandosi sempre di più

-solo ed esclusivamente per lui-dissi avvicinandomi anchio

-e perché non glielo dici?-soffiò a pochi centimetri da me

-perché magari gli sembrerei ridicola,è solo un mese quello che abbiamo trascorso insieme-

-e questo mese come ti è sembrato?-domandò con gli occhi puntati sulle mie labbra

-mi ha cambiato la vita,rendendola migliore e con più gioia-aggiunsi ormai praticamente attaccata a lui

-in questo caso credo che gli farebbe un enorme piacere sentirselo dire-eravamo talmente vicini che percepivo il calore delle sue labbra su di me,e la cosa mi piaceva,e non poco.

-tu dici?-domandai con il cuore che mi scoppiava nel petto

-lo renderebbe molto felice-o mi era ritornata la febbre o cosa più probabile stavo andando a fuoco da quanto caldo provavo in quel momento

-se è così allora-smise di fissare le mie labbra e si concentrò sui miei occhi-ti amo Malik-sussurrai  fior di labbra. Bastò quella frase,solo quella frase a far cominciare tutto. Dopo quelle parole Zayn diede inizio ad uno dei baci più belli della mia vita e non proprio uno dei più casti,le nostre lingue si intrecciavano tra di loro,l’una desiderosa dell’altra e farle separare ora sarebbe stato come condannarle ad una vita infelice.

-anche io Hailee,tanto-un tuffo al cuore è quello che ebbi in quel momento,lui ricambiava il mio amore. Lui amava me che non ero stata capace di dargli niente a mio parere,perché lui aveva dato tutto a me,senza pretendere nulla,lui mi aveva sottratta ad una vita infelice,piena di dolore,dolore che sicuramente apparterrà ancora alla mia vita ma sarà decisamente più sopportabile se Zayn rimarrà al mio fianco. Si mise poi sopra di me e sentii le sue mani indugiare sotto il mio maglione e sotto la mia maglia fino  a toccare la mia pelle provocandomi numerosi brividi in tutto il corpo. Prese a darmi piccoli baci sul collo fino ad  arrivare al lobo dell’orecchio,mi piaceva quando mi baciava lì e  aveva saputo sfruttare quel dettaglio nel migliore dei modi. Mi sfilò delicatamente sia il maglione sia la maglia dandomi piccoli baci su tutto l’addome e sul petto,ribaltai la situazione rimettendomi sopra di lui e sfilandogli la felpa e la maglia,ero praticamente a cavalcioni su di lui perciò potevo percepire con facilità la sua eccitazione,con le mani che mi tremavano  gli tolsi i pantaloni e lui fece lo stesso. Mi fece stendere di nuovo sotto di lui e con mani abili mi tolse il reggiseno cominciando a baciarmi voglioso il seno,io a quel contatto inarcai la schiena emettendo qualche gemito. Poi riprese a baciarmi le labbra,quelli che ci scambiavamo erano baci dolci seguiti da baci più vogliosi e poi ancora dolci,era un susseguirsi di sentimenti che non avevo mai provato in vita mia e che mi facevano rinascere a poco a poco proprio come faceva la mia pelle sotto il tocco di Zayn. Quando ci liberammo poi anche degli ultimi indumenti entrai nel panico,era davvero quello che volevo? Cercavo davvero questo? Dio che ragazza dalle mille paturnie che ero! Certo che potevo aspettare ancora un po’ a pensarci eh! Ad un certo punto Zayn si fermò,non sapevo se avesse capito i miei pensieri o no,fatto sta che smise di baciarmi e cominciò a scrutarmi negli occhi in cerca di un minimo dubbio da parte mia che però non trovò. Lo amavo? Si. E allora di che diavolo avevo paura? Annuì sorridendo e lui dopo poco entrò delicatamente in me. Appena lo fece feci una smorfia di dolore,faceva maledettamente male cazzo! Cominciò poi a muoversi lentamente in me e a baciarmi dolcemente per tentare di soffocare  il mio dolore. Questo mi portò a capire che seriamente lui mi amava,seriamente  provava ciò che aveva detto,seriamente teneva a me. Aumentò le spinte fino a quando non raggiungemmo entrambi l’apice. A quel punto uscì sempre piano da me e si adagiò al mio fianco sorridendo raggiante,ci coprì poi entrambi
con la coperta rossa di prima e io mi strinsi a lui maggiormente. Eravamo entrambi sudati ma con la temperatura che c’era si poteva stare.

-ti amo Hailee-sussurrò al mio orecchio

-anche io-gli sorrisi prima di lasciargli un altro bacio sulle braccia.

-era tutto programmato?-domandai dopo un bel po’ che eravamo rimasti in silenzio a pensare

-mh?-

-si insomma,il nostro primo bacio era programmato,anche la nostra prima volta lo è stata?-chiesi molto curiosa

-no affatto-mi rispose sorridendo stringendomi,anche io sorrisi,non so perché ma speravo in quella risposta.
 

-Sono a casa!- urlai entrando in salotto,dove c’erano Faith e Dylan che guardavano i cartoni come era loro solito fare prima di cenare

-Hail,vieni in cucina muoviti!-urlò Jo

-ciao anche a te fratellone!-gli dissi stizzita

-sisi ok,guarda un po’ chi c’è?-disse lui indicandomi il lato opposto della cucina. Rivolsi lo sguardo in quel punto e con mia grande gioia trovai Will che mi sorrideva felice con le braccia aperte. Mi catapultai letteralmente in braccio a lui stringendolo fortissimo

-ma che ci fai tu qui? Non eri in America nel college dei cervelloni te?-lui rise forte

-ve l’avevo detto che sarei venuto a trovarvi no?-mi rispose dandomi un bacio sulla fronte. Quella sera cenammo tutti e 7 come più di un mese fa,quando arrivammo da
Wakefield,ero contenta. Mio fratello era tornato a casa e quella sera e io lo avrei strapazzato a dovere! Finito di cenare ci trattenemmo un po’ a parlare come una volta

-allora Will,per quanto ti fermi?-domandò mio nonno

-purtroppo non tanto domani pomeriggio devo ritornare-

-anche io domani vado in America!-esclamai contenta

-cosa?-chiese lui strabuzzando gli occhi

-con la scuola andremo in Canada per una settimana!-

-davvero? Ma è fantastico Hail,vedrai ti piacerà tantissimo,ne sono sicuro-

-si perche lei sarà concentrata sul viaggio e non su uno dei viaggiatori vero sorellina cara?- chiese Jo guardandomi malizioso

-ovvio  che si,fratellino caro!-risposi fredda

-ci sarà anche quel Zayn vero bambina?-domandò mia nonna,tempismo perfetto,davvero! Io annuì tenendo fisso lo sguardo su Jo minacciandolo con una forchetta

-oh che bello! E l’uscita di oggi com’è andata?-chiese insistente lei

-si Hailee,l’uscita di oggi com’è andata?-le fece il verso Jo,sempre con quella maledetta voce maliziosa

-non credo che a Will interessi,sarà venuto qui per rilassarsi non per sapere ogni cosa,e credo che non debba interessare neanche a te!-risposi puntandogli la forchetta sempre
più vicino colorandomi le guance di rosso

-aspettate,mi sono perso qualcosa,di chi stiamo parlando più?-chiese Will stranito,prima che potessi  salvare il salvabile,Jo parlò mandando tutto a puttane

-del ragazzo di Hailee!-

-ma io ti uccido!-dissi quasi ringhiando paonazza dalla vergogna salandogli addosso e cominciando a strattonarlo

-Hailee! Rimettiti seduta!-mi rimproverò mio nonno mentre Jo se la rideva alla grande,Will intanto quasi non si strozzò nel bicchiere d’acqua che stava bevendo

-coooooosa?!- voglio sapere tutto! Dai dai racconta su!- ma che pettegolo era mia fratello quando ci si metteva? Un mostro quasi!

-allora ci vuoi dire che cosa avete fatto si o no?-riprese mia nonna,e ora? Che cazzo dicevo? Ehi famiglia oggi ho allegramente scopato!? No grazie! Così optai per un gioco di parole che solo Jo poteva capire,se mai avesse capito

-ma niente di particolare abbiamo giocato a carte in un bellissimo parco-risposi tenendo lo sguardo fisso su mio fratello. Erano le stesse parole che avevo usato quando avevo capito di Jo e Kathleen,solo che c’eravamo spinti un po’ oltre di un semplice bacio. Quella volta fui io la più veloce e prima che quel ritardato potesse assimilare il tutto fuggì in camera mia. Appena arrivata potei sentire chiaramente l’urlo di Jo

-CHE COSA?! IO GLI SPACCO LA FACCIA A QUELLO!!- stavo morendo dal ridere,quando faceva il fratello geloso era di una comicità assurda. Sentii poco dopo dei passi e poi la
porta della mia camera si aprì con un tonfo dalla quale poi fecero capolino Jo e Will,che chiuse la porta accuratamente a chiave prima di sedersi affianco al fratello di fronte a me.

-ora tu ci racconti tutto chiaro?-disse Jo con la faccia corrucciata

-scusate ragazzi ma io non capisco ancora,ha giocato a carte e allora?-domandò Will

-dio santo Will,Hailee ha scopato oggi pomeriggio!-

-sempre fine te eh,mi raccomando!-lo rimbeccai io,da che pulpito poi,ma vabbè,dettagli

-ahh!-silenzio-COSA?!-disse poi alzando la voce un bel po’

-o mio dio! Ne state facendo un dramma! Come se voi non l’aveste mai fatto poi!-

-ma Hail tu sei ancora piccola!-

-ciccio ho solo un anno meno di te,ricordatelo!-risposi stizzita mimando il gesto della forchetta di poco prima

-e com’è stato,ti ha fatto male?-domandò Will. E ora che dicevo? Se avessi detto la verità Jo come minimo avrebbe ghigliottinato Zayn,anche se non era stata assolutamente colpa sua poverino,anzi lui mi aveva baciato tentando di alleviare in qualche modo il dolore

-nono-dissi alla fine,Will mi guardava negli occhi

-le ha fatto male-sentenziò poi calmo. Ma come minchia faceva a leggere nel pensiero? Ma chi ho per fratello,Edward Cullen forse?

-io lo uccido!-ringhiò Jo e io lo fermai subito raccontando ciò che aveva fatto per non armi sentire dolore e sembrò un po’ rasserenarsi,ma non ne ero sicura al  cento per cento. Parlammo ancora un po’ tra di noi,a quanto pare Will aveva trovato un ragazza in America che gli piaceva parecchio e io mi servii dell’argomento per sfottere un po’ Jo della storia con Kathleen come lui aveva fatto con me e  Zayn a tavola. Ci addormentammo poi tutti e tre abbracciati sul mio letto e solo allora mi accorsi di quanto fossi fortunata,andiamo chi non desidererebbe dei fratelli maggiori con il quale palare di queste cose? 

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Capitolo 7
*** From Canada with fury ***


Mi accomodai nel sedile anteriore dell’auto azzurra di Will mentre Jo tentava di chiudere il portabagagli. Il tragitto durò più di tanto e quando arrivammo fummo assaliti tutti e tre da brutti ricordi legati a quel posto,nessuno di noi però lo diede a vedere scacciando subito quei pensieri

-Hail,Jo!-ci sentimmo chiamare e entrambi ci voltammo vedendo Kathleen emozionatissima correre verso di noi per poi finire tra le braccia di mio fratello-finalmente! Credevo non arrivaste più!-

-se qualcuno si fosse svegliato prima-borbottò Jo retorico

-se qualcuno non avesse occupato il bagno per ben 35 minuti!-risposi io

-se qualcuno non avesse picchiato alla porta per tutti i 35 minuti sarei uscito prima!-

-e se qualcuno ieri sera si risparmiava domande inutili facendosi i cavoli propri sarei andata a dormire prima!-ribattei stizzita

-ok basta,siete..inquietanti!-esclamò Will separandoci. Jo prese per mano Kathleen sorridendole sornione e io e         Will scoppiammo a ridere vedendo il suo cambio d’umore
improvviso cosa che lo fece arrossire e borbottare qualcosa di indefinito

-ciao ragazzi-disse qualcuno alle mie spalle e io sorrisi come un ebete,chi sarà mai! Mi sentii cingere i fianchi e mi girai di poco per guardarlo negli occhi,ed eccolo lì il mio fidanzato in tutta la sua bellezza,mi posò un leggero bacio a fior di labbra e poi guardò gli altri

-ciao,io sono Will-disse mio fratello porgendogli una mano,Zayn ricambiò sorridente ma un po’ perplesso-un altro fratello di Hailee-aggiuse poi vedendo la sua espressione

-ah ok,piacere Zayn-

-bene ora che ci conosciamo tutti possiamo andare?-disse Jo leggermente infastidito

-e lasciaci respirare!- dissi esasperata dandogli un pugnetto sulla spalla,per tutta la mattina non aveva fatto altro che stressarci dicendo che dovevamo muoverci mettendoci
addossi l’ansia

-come sei manesca sorella!-

-io manesca?-ripetei alterando il volume della voce

-si tu manesca,e anche irritante oserei aggiungere-

-irritante dillo a tu sorella idiota!-

-oh ma guarda un po’tu sei mia sorella genio!-ribattè lui

-ragazzi! io non mi fido a lasciarvi da soli per una settimana intera-esclamò Will ridividendoci

-tranquillo Will ci pensiamo io e Zayn a tenerli buoni-disse Kathleen e Zayn annuì divertito

-comunque,il mio volo sta per partire devo andare,mi raccomando eh! E divertitevi,ci sentiamo presto-disse stringendoci in un abbraccio

-Westwick,Malik,Higgins! Muovetevi,mancate solo voi!-urlò qualcuno,guardammo ancora per un po’ nostro fratello allontanarsi prima di essere richiamati una seconda volta,ci avviammo così verso i nostri compagni che si stavano già avviando verso il check-in

-brava Westwick,ci siamo contenute stavolta,niente scene tragiche oggi?-mi disse Holly avvicinandosi

-no,non direi,ma grazie per l’interessamento-risposo fredda

-vuoi mica che la gente ricominci a parlare della tua stramba famiglia?-

-vuoi  mica un altro occhio nero? Non vorrei che stonasse sul tuo bel faccino!-risposi facendo un passo in avanti,ma venni bloccata da Zayn,Jo e Kathleen che mi portarono a fare la fila per salire in aereo. Mi sedetti al mio posto e intrecciai la mia mano a quella di Zayn che stava proprio di fronte a me chiudendo gli occhi e sospirando

-calma su-mi disse avvicinandosi-sei pronta?-

-certo!-risposi entusiasma domi di colpa,poche ore e sarei stata in America! Lui si avvicinò e mi baciò fino a quando una mano non mi scostò da lui non troppo gentilmente,la Depreu. Ma come si permetteva! Già sta cosa che mi metteva le mani addosso me la doveva spiegare!

-avete intenzione di andare avanti ancora per molto?-chiese lei con le mani  sui fianchi

-da quando si usa mettere le mani addosso agli studenti professoressa?-domandai io acida,lei ridusse gli occhi a due fessure squadrandomi

-non si azzardi mai più a dire una cosa simile chiaro?-tuonò inviperita-e lei Mailk,non dovrebbe essere con  suoi compagni nell’altra zona? Stessa cosa vale per lei signor Westwick,forza alzatevi-ordinò

-che cosa?-esclamai scioccata alzandomi in piedi

-niente obiezioni e si rimetta seduta-io obbedii e guardai Zayn che mi guardava dicendomi di finirla lì con lo sguardo. Sbuffai sonoramente e mi girai dall’altra parte,verso il
finestrine,Kathleen si posizionò subito al mio fianco,quando fui richiamata

-signorina Westwick? La tengo d’occhio-disse la Depreu prima di allontanarsi a passo spedito

-dai Hail,li rivedremo dopo-disse Kathleen sorridendomi,io ricambiai e cominciammo a chiacchierare e ad ascoltare un po’ di musica per ingannare il tempo. Atterrammo sul
suolo americano ore dopo e tutte e due le classi scesero impazienti dall’aereo,cercai Zayn e mio fratello con gli occhi ma non li vidi,pazienza li avrei cercati dopo. Arrivammo in un hotel enorme,non di certo lussuoso ma comunque molto carino. Io e Kathleen eravamo finite in camera assieme ad altre due ragazze della nostra classe,Andy e Amelie,non avevamo mai parlato in verità perché ormai la scuola intera si era fatta un idea precisa tutta  sua su che tipo di persona fossi,perciò in stanza non scambiammo una parola. Sistemammo la roba e scendemmo per incontrarci con tutti fori dall’hotel. Appena entrambe le classi furono arrivate  i professori fecero qualche annuncio e poi partimmo per visitare il Canada
 
[Zayn]

Essendo il primo giorno non girammo più di tanto,rimanemmo sempre più o meno nella stessa zona andando a visitare due parchi e un paesino situato li vicino. Per tutto il giorno cercai una testa bionda intorno a me ma tutto ciò che vidi fu Jo e qualche altro mio compagno. Io e lui ultimamente avevamo legato molto,era un ragazzo d’oro proprio come la sorella,ci divertivamo insieme e le poche volte che Hailee e Kathleen non potevano uscire trascorrevamo interi pomeriggi insieme. Ritornati in albergo e dopo aver cenato ci stendemmo morti sul letto

-ed è solo il primo giorno-si lamento Phil,un mio compagno

-non oso immaginare cosa ci faranno fare per i prossimo 6 giorni!-aggiunse Jo

-Jo-lo chiamai uscendo dal bagno dopo essermi fatto una doccia veloce,lui alzò la testa guardandomi-proviamo ad andare dalle ragazze?-lui scosse la testa sconsolato

-i professori sono ovunque,hanno anche diviso le classi in maniera esagerata,l’anno scorso non avevano fatto così!-sbottò. Era vero l’intera scuola partecipante a quel viaggio era stata suddivisa in “zone”,maschi di 4° da una parte e maschi di 5° dall’altra,stessa cosa per le femmine.

-già,è assurdo che siano arrivati a tanto! Neanche volessimo fare chissà che!-disse Phil con la testa sotto il cuscino

-parla per te amico!-dissi ridendo mentre mi infilavo una tuta. Phil si unì alla mia risata ma Jo no.

-scusami?-disse fulminandomi,sgranai gli occhi colpevole,mi ero dimenticato che era sua sorella,ma sono del tutto scema allora!

-ehm..cioè,nel senso..-cominciai balbettando

-in che senso Zayn?-mi incoraggiò lui con un tono non tanto rassicurante

-bè..qualcosa come..-tentai imbarazzato,che ne potevo io se il mio migliore amico era il fratello della mia ragazza!

-come ieri intendi?-continuò,alzandosi dal letto. Come,ne era al corrente? Posso dichiarami morto

-no,ma che dici Jo! Ma sei impazzito?-dissi ironizzando

-mi prendi per il culo Zayn?-

-io? E per quale motivo dovrei?-dissi facendo il finto tonto

-la smetti?-mi rispose leggermente stizzito

-sei un po’ acidino ultimamente amico lo sai?-

-acido a chi eh?-disse avvicinandosi

-ehi,non è colpa mia se la tua ragazza non te la da eh!-risposi divertito mentre Phil si contorceva dalle risate

-ma allora vuoi morire,dillo subito!-disse inferocito Jo buttandosi sopra di me,io scappai fuori dalla stanza ma venni bloccato dall’allenatore di football che a quanto pareva
alloggiava di fronte alla nostra camera,che culo oh!

-dove va Malik?-chiese minaccioso

-in camera?-domandai facendomi piccolo piccolo,quell’uomo era enorme

-ecco bravo,vada-disse spingendomi leggermente,io rientrai e ad accogliermi c’era  Jo con un ghigno stampato sul volto. Continuammo a stuzzicarci per tutta la serata fino a
quando non ci addormentammo sfiniti.

 
[Hailee]

Nei giorni successivi io e Zayn ci riuscimmo a vedere qualche volta,ci vedevamo di nascosto dai professori e a volte anche da Jo avendo sempre i minuti contati,ci ritenevamo fortunati se riuscivamo a stare insieme 20 minuti,ma vi pare? Neanche fossimo in prigione,li se non altro ti concedevano  una chiamata e qualche svago anche se non particolarmente entusiasmante,ma almeno ti occupava in parte la testa,altro che stare in camera ogni sera sopportando due ragazze che manco ti rivolgevano la parola avendo piena coscienza sul fatto che al di fuori di quel cubicolo c’era l’America,e che cazzo! Eravamo semplici adolescenti che volevano divertirsi in gita,chi non lo vorrebbe fare? Quella sera però era la penultima che avremmo passato in Canada,tra due giorni saremmo ritornati nella spocchiosa Londra di sempre,dovevamo fare qualcosa! Per tutta la giornata non avevo fatto particolare attenzione ai monumenti canadesi  o alla storia che si celava dietro ad ogni paesino della campagna,avevo un piano niente male in mente che quella sera con l’aiuto di qualche complice avrei sicuramente attuato. Ne parlai a Kathleen e lei trovò subito da ridire su tutto puntualizzando su ogni minimo particolare,ma lei mi serviva quindi me la tenni buona rassicurandola tutto il giorno. Stessa cosa fece d’altronde Zayn ma in maniera minore,in fondo anche lui non ne poteva più dei nostri incontri con la paura di essere beccati,perché se lo fossimo stati ci saremmo trovati in un mare di guai.

-ti rendi conto che se ci beccano possiamo anche ucciderci,come minimo ci bocciano,se non espellono del tutto!-tentò di convincermi Kathleen per l’ultima volta,ma io testarda scossi la testa come per farla tacere,aveva accettato,ormai non si poteva tirare più indietro.
Arrivati dalla cena il  piano poteva avere inizio,Kathleen cominciò a lamentarsi con i professori di non stare affatto bene,rimettendo anche alcune volte,stessa cosa successe ad almeno una persona di ogni “zona” ovviamente tutto per finta. Zayn era riuscito a convincerli,non so ancora bene in che modo,ma l’importante era che accettassero portando scompiglio tra ragazzi e professori,la cosa ad un certo punto cominciò ad ingigantirsi quando un suo amico cominciò ad accusare un altro per averlo derubato. I professori correvano avanti indietro per i piani tentando di placare gli studenti che,avendo sperimentato un po’ di brio all’interno in una settimana di pura noia,si lasciavano trasportare divertendosi e facendoli impazzire. Io e Zayn ne approfittammo e in pochi minuti fummo fuori dall’hotel ridendo come pazzi.

-mi spieghi come ti vengono in mente certe idee?-disse piegato in due per le risate

-ho una mente alquanto contorta devo ammettere-risposi ridendo anchio

-si leggermente-disse riprendendosi piano piano

-l’importante comunque è che abbia funzionato no?-

-assolutamente amore,si un genio-disse avvicinandosi e baciandomi dolcemente,mi scostai sorridente

-andiamo?-

-con piacere milady-mi rispose facendomi ridere,dopo pochi passi si fermò e si voltò verso di me con un’aria un po’ spaesata-ma dove andiamo?-domandò

-in un bel parco qui vicino,ti piacerà-dissi sorridendo,lo presi per mano e lo guidai. Intorno a noi c’era ancora molta gente che camminava per la strada nonostante l’ora,cinque minuti dopo ci trovammo di fronte un enorme cancello nero che ci divideva dal parco

-è chiuso!-si lamentò Zayn

-ma dai! Non lo sapevo!-dissi sarcastica

-non capisco-disse lui corrucciando la fronte,sospirai

-Zayn secondo te,un parco nazionale alle 10 e mezza di sera si può trovare ancora aperto?-tentai di farlo ragionare

-lo sapevi dunque?-domandò

-è così dappertutto!-risposi mentre infilavo un piedi in un incavatura nella ferraglia facendomi forza con le braccia tirandomi su

-ma che stai facendo?-chiese sbalordito

-dobbiamo scavalcare,sai quella cosa che si fa superando una staccionata passandoci sopra o nel nostro caso un cancello?-misi un altro piedi e fui a metà del lavoro

-lo so cosa vuol dire scavalcare,ma lo sai che cosa ci fanno se ci beccano?-sospirai un po’ annoiata dall’essere sempre giusti e ubbidienti delle persone che mi circondavano,io
non ero così

-la stessa cosa che ci fanno se ci beccano fuori dall’hotel Zayn,la stessa identica cosa,ci cacceremmo in un sacco di guai,ma se non fai così tante storie e sali su questo maledetto cancello non attirando l’attenzione di tanti,magari potremmo anche farcela-dissi saltando e ritrovandomi di fronte a lui fissandolo negli occhi,dall’altra parte del cancello. Lui mi guardò un po’ studiandomi perplesso,poi si decise e in pochi minuti atterrò al mio fianco. Passeggiammo per un bel po’ per quel grande parco distendendoci poi sull’erba alla luna che a inizio dicembre splendeva luminosa sopra le nostre teste

-domani è il primo dicembre sai Hail?-mi disse mentre lanciava sassolini nella grande fontana sormontata da un qualcosa di simile ad un angelo

-lo so-risposi sorridendo capendo all’istante dove volesse arrivare,cos’ mi rannicchiai al suo petto

-questo vuol dire che è esattamente un mese che stiamo insieme-continuò

-già-risposi semplicemente alzando la testa per guardarlo

-devi perdonarmi,non sono riuscito ad organizzare nulla con il viaggio e tutto,mi farò perdonare tranquilla-scossi la testa

-no Zayn non voglio. Ti sembrerà strano ma preferisco stare qui a guardare la luna che a trovarmi fuori a cena a lume di candela con rose dovunque,preferisco l’essenziale,io e te,basta. Non sono mai stata abituata a questo genere di cose,non c’è mai stato tanto amore di quel tipo in casa mia,perciò mi sentire solo in imbarazzo-dissi abbassando la testa. Forse alla fine non ero adatta a lui,le ragazze con cui era stato precedentemente erano le tipiche ragazze da urletti e bacini dovunque appena ti vedono,ragazze che dal proprio fidanzato pretendono gesti eclatanti ogni giorno. Sotto quell’aspetto io ero molto semplice,non me ne fregava niente,mi bastava averlo vicino per potermi dichiarare felice. Io non ero come loro,per niente,e se Zayn si fosse stufato della ragazza diversa qual’ero? Se alla fine dei giochi avesse constatato che erano meglio loro? Quel pensiero mi distruggeva,pensare solo di perderlo per mano di una di loro,una fatta con lo stampino,era devastante. Pensiero che però rimaneva costantemente nella mia testa. Presi le sue mani e le intrecciai alle mie stringendolo forte

-ehi piccola,guarda che non scappo-disse sorridendo

-davvero?-chiesi,lui aggrottò la fronte perplesso per poi aprirsi in un dolce sorriso

-certo,non potrei mai-disse accarezzandomi il braccio e prendendo a baciarmi sul collo,sotto l’orecchio,nel punto in cui sapeva di avere il pieno controllo su di me. Spostò poi le sue labbra sulle mie cominciando a baciarmi con trasporto posizionandosi sopra di me. Gli misi le mani nei capelli e lo strinsi ancora di più sperando che quel momento non finisse mai. Dopo una manciata di minuti abbondanti si abbassò sui miei pantaloni che sbottonò insinuando una mano subito dopo all’interno di essi. Mi scappò un gemito che però non soppressi,eravamo soli dentro a quel parco,di cosa mai potevamo preoccuparci? Cominciammo a stuzzicarci a vicenda fino a quando un rumore non ci fece trasalire,dei passi più che altro che si avvicinavano. Ci risistemammo all’’istante e ci nascondemmo dietro ad un grande pino

-chi va la?-domandò una voce e potei notare con orrore che si trattava di una guardia alias,uno sbirro. Spinsi Zayn ancora più indietro ma finì per sbaglio su un ramo che schiacciò facendo rumore-ehi!-ripetè la guardia avvicinandosi nella nostra direzione. E ora? Cosa mi potevo inventare? Se fossi finita nuovamente in prigione me la sarei cavata ma non avrei potuto dire lo stesso di Zayn,da buon perfettivo com’era non so se c’e l’avrebbe fatta. Avanti,un tempo ci riuscivi benissimo Hailee,era all’ordine del giorno,cos’è,hai perso lo smalto per caso? Sorrisi amara tra me mentre pensavo,no,ero sempre stata brava in quel genere di cose,ci sarei riuscita egregiamente

-ascoltami,io in qualche modo prendo tempo,tu corri immediatamente lì dietro-dissi indicando un muretto-e aspettami,quando ti raggiungo schizziamo verso il cancello,intesi?- mi guardava boccheggiante-Zayn non c’è tempo,hai capito?!-chiesi fissandolo decisa,lui annuì-bene-.  La mia concentrazione ora si spostò alla guardia ormai vicinissima,si ritorna ai lavoretti di una volta,ma guarda un po’ te. Mi buttai addosso alla guardia che sorpresa indietreggiò prendendomi per le spalle e allontanandomi dal suo corpo

-ragazzina! Che ci fai tu qui? Come sei entrata? Cosa facevi? Sei da sola?-cominciò lui

-ehi ehi ehi,calmino eh! Cosa sono tutte queste domande? Secondo la procedura prima mi devi arrestare poi mi fai le domande,te n’eri dimenticato… Fred?-dissi strafottente leggendo il suo nome sulla targhetta sulla sua camicia,osservando sempre con la coda dell’occhio Zayn che mi fissava da dietro il muretto,la guardia socchiuse gli occhi

-devi seguirmi ragazzina-disse

-obbligami- risposi semplicemente e sorridendo avvicinandomi alla fontana,la risposta lo spiazzò perché si dovette riprendere  un attimo prima di portare le mani alla cintura
dove erano appese le manette,erano.

-ma che..?-farfugliò non trovandole

-cerchi queste Fred?-chiesi alzando la mano sinistra con le manette che penzolavano,sgranò gli occhi sorpreso. Tentò poi di prendere il walkie talkie per avvisare i suoi colleghi,tentò appunto,perché anche quello si trovava in mano mia.

-ridammi immediatamente tutto!-gridò arrabbiato avvicinandosi minaccioso,veloce buttai le manette e il walkie talkie nella fontana correndo poi da Zayn che presi per la maglia trascinandolo verso il cancello,la guardai sempre alle costole. Scavalcammo veloci e in pochi minuti raggiungemmo il centro della via principale,dove ci fermammo per riprendere fiato

-è andata bene dai,non sono arrugginita come pensavo-dissi sorridendo facendo un lungo respiro. Zayn mi fissava serio

-come mai hai la mano così veloce nell’afferrare gli oggetti?-mi chiese con un espressione strana sul viso,sinceramente non sapevo cosa rispondergli,se gli avessi detto la verità mi sarei tradita da sola ma come facevo a mentirgli?-non c’entra niente con il tuo brutto periodo a Wakefield vero?-disse alzando la voce

-cosa vuoi che ti dica Zayn? Vuoi davvero la verità? Vuoi davvero che ti dica come stanno le cose?-domandai sull’orlo del pianto

-mi sembra il minimo saperlo non ti pare?-

-non credo che lo vorresti sapere-tagliai corto io e cominciando a riprendere a camminare ma lui mi afferrò per il braccio e mi fece sbattere contro il muro in modo da non potergli
scappare

-smettila di dirlo,lo vuoi capire che sono qui per te?-urlò quasi

-ma se te lo dico tu non ci sarai più qui con me!-risposi ora piangendo sul serio,lui scosse la testa e si portò una mano alla testa allontanandosi un po’da me

-mi spieghi perché sei fissata con il fatto che la gente ti deve sempre abbandonare,che nessuno resterà mai con te?-

-perché forse è quello che mi succede da quando ho 5 anni?-ora ero io quella con la voce alta,quella arrabbiata

-si ma non tutti sono così sai?-

-ah davvero?-domandai scettica

-non ti fidi di me?-mi chiese serio come non l’avevo mai visto

-ma si che mi fido di te Zayn,è solo che..-

-allora dimmi la verità su quanto successo poco fa?-mi interruppe deciso,io stetti  guardarlo negli occhi per molti minuti,decidendomi alla fine

-quel giorno,quando eravamo nel bagno della scuola  ti raccontai i casini principali della mia famiglia,di come mi sentivo e del mio periodo buio,se così si può definire,ma non ti
raccontai come lo affrontai-abbassai la testa disgustata dai ricordi fin troppo vividi nella mia mente- avevo appena compiuto 16 anni e bevevo,bevevo tanto. La mia vita faceva schifo considerando la morte di mio padre e il ritorno a casa da mia madre,conobbi dei ragazzi,ragazzi che mi ascoltavano. Ero davvero troppo stupida per capire che razza di gente fosse ma avevo un disperato bisogno di qualcuno che ascoltasse ciò che io avevo da dire,come io mi sentivo e loro si sono approfittati di questa mia debolezza ingenua facendomi fare cose agli altri ma anche a me stessa di cui mi vergogno terribilmente-ormai tante lacrime solcavano il mio viso,perché dovevo sempre ricaderci? Perché una volta buona non riuscivo a resistere?

-che cosa Hail?-chiese Zayn stupito e forse addolorato

-non è importante-distolsi lo sguardo incapace di fissarlo negli occhi

-hail..-

-non ci riesco Zayn,n,non ci riesco a dirtelo..-dissi balbettando e lui annuì stringendomi,mi scostai e mi asciugai le lacrime riprendendomi-fatto sta che sono stata in prigione
parecchie volte-sputai infine,vidi il suo corpo irrigidirsi e rimanere immobile-Zayn..-tentai di farlo parlare

-torniamo in hotel-disse girandosi e incamminandosi,mi sentii morire. Per tutto il viaggio camminammo in silenzio,lui davanti e io a due passi di distanza indietro,se qualcuno mi avesse detto che quei due zombie due ore prima camminavano felici mano nella mano non gli avrei creduto. Lui aveva un espressione dura e indecifrabile,io ero in uno stato passivo,avevo smesso di piangere ma il mio sguardo era fisso sul cemento dei marciapiedi che percorrevamo. Non aveva detto niente,non si era espresso. Lo avevo deluso,c’era da aspettarselo,chi è che non lo rimane quando viene a contatto con me. Ma quello che mi faceva più male era che in un secondo era stato capace di cambiare totalmente umore,facendomi sentire ancora più in colpa,per il suo,forse,disprezzo. Dopo mille parole bellissime che mi aveva detto era bastato rivelargli quel particolare della mia vita per farlo distaccare da me,chissà magari anche lui ora aveva un opinione su di me,non mi sarei stupita se il giorno dopo la gente bisbigliasse “delinquente” al mio passaggio. Rientrati in albero mi salutò in maniera quasi fredda e poi scomparve,mi misi sotto le coperte lentamente,magari domani mi sarei svegliata rendendomi conto che era stato solo un brutto sogno.

La mattina dopo non fu come sperai la notte scorsa,era tutto terribilmente vero. Per tutto il giorno non ci rivolgemmo la parola e io non lo guardai neanche in faccia quando ci avvicinavamo involontariamente anche se mi sentivo costantemente due occhi puntati addosso,feci finta di niente.

-Westwick,visto che non sta seguendo niente della lezione non le dispiacerà riportarmi la borsa che ho dimenticato al piano di sopra,non è vero?-mi domandò la Depreu notando la mia aria assente,annuii e schiacciai il bottone dell’ascensore per farlo arrivare. Ci trovavamo in un musei d’arte antica,quadri,tele,reperti cose di questo genere. L’ascensore si aprì e schiacciai il tasto rotondo che mi avrebbe portato al piano superiore,alzai gli occhi e vidi Zayn guardarmi dispiaciuto. Le porte si riaprirono e scesa vagai per il piano scrutando ogni singola sedia sulla quale si potesse trovare l’oggetto appartenente a quella vipera

-cerchi questa?-mi voltai e trovai un ragazzo fissarmi sorridente con una borsa in mano-mia non è-disse e io gli sorrisi gentile prendendo la borsa

-ti ringrazio,ci avrei messo ore a trovarla-dissi

-di niente,sono qui apposta-disse sorridendomi ancora. Solo allora mi accorsi che indossava una divisa,lavorava li allora-dovrai riscendere al piano di sotto,ti accompagno mi
sembri un po’ sulle nuvole-si vedeva così tanto?

-oh no tranquillo,un piano in ascensore non mi ucciderà,grazie ancora-mi girai e feci per percorrere il corridoio al contrario quando me lo ritrovai che camminava al mio fianco-posso fare da sola ho detto grazie-ripetei

-ma io mica ti seguivo devo scendere al piano di sotto,non puoi impedirmelo sai?-

-oh,ehm.. scusa-dissi imbarazzata,cosa credi che il mondo giri intorno a te?

-visto che siamo compagni di avventura facendo insieme ben un piano di ascensore me lo dici il tuo nome?-disse sorridendo-io sono Noah-risi alla sua affermazione

-mi chiamo Hailee-risposi ed insieme entrammo in ascensore. Un attimo prima che le porte si aprissero le luci si spensero e le porte non si aprirono,e ora?

-Noah?-domandai impaurita

-dimmi-sembrava calmo ma nella sua voce potei chiaramente notare un pizzico di sorpresa

-Hai toccato qualcosa mica?-chiesi

-io no-rispose tirando fuori il cellulare facendo un po’ di luce,ottima idea afferrai il mio e feci lo stesso,lui si sedette e  io rimasi in piedi-ti conviene sederti Hailee,suppongo ci
vorrà un po’-

-che cosa?-chiesi sbalordita

-quello che ho detto-rispose semplicemente lui facendomi segno di sedermi-sta tranquilla tra poco si accenderanno le luci di emergenza e poi ci potranno tirare fuori,siamo
fortunati,siamo praticamente al piano,ci metteranno poco quando arriveranno-

-e quando arriveranno?-

-dipende da quando li chiamano-

-non è una bella cosa,e se non li chiamassero?-

-ma si che li chiamano! Non sei in gita tu? I tuoi professori se ne accorgeranno se una loro alunna è scomparsa,se è così bella poi si nota subito la tua mancanza-potei giurare
di essere arrossita

-non perdi tempo tu eh?-chiesi sorridente e lui fece spallucce

-mi do da fare. Allora,raccontami qualcosa-disse continuando sempre a sorridere

-ma tu sorridi sempre?-domandai e lui rise

-ci sono abituato,alle persone devo far vedere che questo è un ottimo posto,mi licenziano senò-sospirò riprendendo subito dopo il sorriso-e comunque ora non vedo perché non
dovrei sorridere,sono chiuso in ascensore con una bella ragazza!-

-sisi certo,non sembri però tanto vecchio come mai lavori già?-domandai curiosa e lui si mise a ridere

-ho 22 anni cara Hailee,l’affitto lo devo pur pagare-

-oh giusto giusto scusa-dissi imbarazzata,ma perché non ti fai mai i cavoli tuoi eh?

-e tu quanti anni hai?-domandò

-prossima ai 18 signore!-risposi  e lui rise

-non sei di qui vero? Non hai l’accento americano-scossi la testa

-no infatti,sono inglese-

-e quanto ti fermi?-

-domani sera riparto per Londra-dissi sospirando

-oh una londinese che bello!-

-vivo a Londra ma non sono nata lì,a dire il vero non è che mi piaccia più di tanto,la trovo abbastanza altezzosa come città,non so perché-dissi alzando le spalle

-e ti sei divertita in Canada?-

-oh si tantissimo avete le cascate più belle del mondo lo sai?-dissi entusiasta e lui si mise a ridere

-lo so tranquilla-in quel momento si riaccesero le luci nell’ascensore e mi girai sorpresa verso Noah

-ehi!-disse fissandomi

-che c’è?-chiesi titubante

-hai gli occhi uguali ai miei! Non puoi avere gli occhi uguali ai miei,sono geloso!-in effetti era vero,aveva i miei stessi occhi blu e dei capelli castani che a prima vista sembravano
morbidissimi. Ma che pensieri fai oh! Lo conosci da 10 minuti!

-credo che almeno il 15 per cento delle persone nel mondo abbiano gli occhi blu sai?-

-oh bè,ma i nostri sono i migliori-disse orgoglioso,mi fece ridere

-mi sembra giusto-dissi tra le risate

-raccontami,come mai quell’aria assorta da bella spensierata?-chiese e io mi incupii

-non sono affari tuoi-dissi facendo la linguaccia-sai una cosa? Il tuo accento mi inganna,sembra quasi che tu non sia del tutto canadese-chiesi curiosa

-non sono affari tuoi-mi rispose beffardo

-oh andiamo!-dissi spazientita e lui si mise a ridere

-facciamo una cosa,io te lo dico se tu me lo dici-propose

-è una cosa abbastanza contorta,ma ci sto! Allora,diciamo che ero così sovrappensiero perché ho deluso una persona molto importante per me che però ha deluso anche me-

-questa si che è una cosa contorta e chi è?-chiese avvicinandosi

-ehi cocco,tocca a te ora-puntualizzai io

-oh va bene,bè in effetti  è come hai detto tu,sono un vero poliglotta,è per questo che non puoi confondere l’accento,mio padre è francese e mia madre è inglese ma io mi sono trasferito qui quando avevo 16 anni e ci sono rimasto-disse alzando le spalle con nonchalance

-francese? Che bello! Non ci sono mai stati in Francia,com’è?-chiesi curiosa e stupita

-mh,francese!-

-ma non mi dire!-dissi alzando un sopracciglio e facendolo ridere

-la borsa è di una tua professoressa?-

-di un professore no  di certo!-rise-è della donna che odio di più al mondo e che vorrei uccidere con tutta me stessa-

-mmh,siete proprio amiche del cuore- disse

-oh si,proprio tanto,sono stata più in punizione io con le in due mesi che sono a Londra che qualunque altro studente!

-Hailee!-mi sentii chiamare,la voce però proveniva da fuori dell’ascensore,la voce inconfondibile,la voce che mi era mancata anche se per poco

-Zayn-soffiai-Zayn!-urlai questa volta per farmi sentire

-tutto bene?-chiese preoccupato

-si,noi stiamo bene!-

-noi? Chi c’è lì con te?-chiese

-un ragazzo che stava scendendo insieme a me!-urlai

-ok,senti fatevi indietro che devono far saltare leggermente le porte,sono completamente bloccate-urlò

-d’accordo!-risposi e mi feci indietro

-vieni qui-disse Noah indicando l’angolo dell’ascensore,mi spiccicò contrò il suo petto e contro l’ascensore,mi sembrava un gesto un po’ troppo esagerato ma comunque non mi mossi perché sentii uno schianto e venimmo entrambi investiti da una polvere assurda.

-tutto bene Hailee?-disse Zayn entrando e calpestando le poche macerie che c’erano

-Malik,torni indietro!-sentii sbraitare la Depreu rincorrendolo

-ehi tu! Togliti un po’-disse Zayn riferito a Noah fulminandolo con gli occhi che era ancora sopra di me

-ehm,si scusa,tutto bene Hailee?-mi domandò quest’ultimo

-scusate eh,ci sono anchio!-disse stizzito Zayn

-sisi grazie Noah-risposi ignorandolo

-Malik! Quante volte..-disse la Depreu entrando ma bloccandosi di colpo 

-Noah!-esclamò

-prof!-esclamò Zayn

-mamma!-esclamò Noah

-MAMMA!?-esclamai io scioccata. Cosa cosa cosa??? Noah,il bel ragazzo dagli occhi uguali ai miei,così bello e gentile era il figlio della donna più orribile,antipatica e bastarda del mondo?-ho decisamente bisogno di una camomilla-dissi prima che diventasse tutto nero

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