Il Nostro Segreto - Long-

di Edelwise
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Silenzi ***
Capitolo 2: *** Bugie ***
Capitolo 3: *** Avvicinamenti ***
Capitolo 4: *** Confessioni ***
Capitolo 5: *** Pettegolezzi ***
Capitolo 6: *** Orgoglio ***
Capitolo 7: *** Limiti ***
Capitolo 8: *** Sentimenti ***



Capitolo 1
*** Silenzi ***


 

Un grazie a chiunque legga e recensisca questa storia.

Appena è possibile risponderò alle vostre recensioni.

Tutte le spiegazioni saranno contenute nel capitolo finale, ovvero il capitolo 8.

Un abbraccio

K.

 

 

 

Dedicata ai fantastici cinque, loro che hanno dato tutto per me.”

 

 

 

 

 

Tutte le mattine era la solita storia. Gli alunni di Hogwarts si dimenavano per i corridoi.

C’era chi parlava, chi cercava furiosamente gli orari delle lezioni nella propria borsa, chi oziava felice seduto in qualche muretto, chi urlava come un forsennato, coppiette che scambiavano effusioni d’amore e chi semplicemente camminava per i corridoi parlando con la sua migliore amica.

Era tutto tornato esattamente come prima : la Guerra era finita, la Scuola ricostruita e gli studenti avevano ripreso i loro studi.

Hermione era appena uscita dalla Sala Grande in compagnia di Ginny, la riccia stava esponendo le sue perplessità sul fatto che Ron non avesse voluto concludere il settimo anno per andare a lavorare dal fratello George.

Capiscilo Herm” disse la rossa “ George avrà bisogno di una mano in questo periodo, è fortemente giù di corda non c’è da biasimarlo.”

Su quello non posso ribattere Ginny, mi sembra più che giusto che aiuti il fratello, ma ha questa mezza idea di diventare Auror. Sappiamo bene entrambe che al Ministero se si tratta di noi fanno degli sconti succulenti”osservò.

Non ti va giù eh?” sorrise l’amica.

No, siamo persone come le altre…”

Si, che hanno una targa larga quanto tutta la parete al Ministero e anche in questa amabile scuola” concluse indicando la targa proprio di fronte a loro.

Ginny!” la rimproverò lei.

Herm, ci devi solo fare l’abitudine, Harry l’ha già fatto.”
“Un altro scapestrato!”

La rossa scoppiò a ridere, ma durò poco poiché si fermarono di fronte ad un’enorme folla che accerchiava qualcosa o meglio qualcuno.

No” sospirò stancamente Hermione “ l’ennesima baruffa tra ragazzi.” iniziò a farsi largo tra la folla.

Erano davvero tanti che assistevano a quella scena, per di più si sentiva la voce di un ragazzo che scherniva qualcuno.

Permesso!”esclamò Hermione facendosi largo tra la folla

In quel momento si creò un corridoio che permise alla Caposcuola di arrivare al nocciolo della questione.

Le aveva viste tutte in quei giorni, ma quella era il massimo: Jack Portman che insultava di malo modo Draco Malfoy.

Che succede qui?” chiese lei subito

Hermione, meno male che sei qui!”esclamò il ragazzo “Questo qui ha spinto la mia ragazza facendola cadere e non le ha nemmeno chiesto scusa!”

Jack” disse calma Hermione “ sei sicuro l’abbia fatto a posta?”

Stiamo parlando di Malfoy!” disse come se la cosa fosse ovvia “ E’ un bastardo di natura!”

Portman modera i termini!”

Lei si voltò verso il biondo che aveva lo sguardo basso “Malfoy, l’hai fatto a posta?”

Ma il ragazzo non la degnò ne di uno sguardo ne di una risposta.

Lo vedi Hermione, è un codardo oltre che un bastardo!”

Portman, venti punti in meno a Tassorosso!”

Ma che ho fatto?”

Modera i termini!” ribadì “E non mi va che vi insultiate così gratuitamente! Sarà Malfoy, ma è pur sempre uno studente di questa scuola e le discriminazioni sono finite da un pezzo. Abbiamo combattuto e sono morte delle persone per questa causa…è ora di finirla!” concluse “ E ora” urlò

tornate tutti dove eravate, lo spettacolo è finito!”

La folla iniziò a dileguarsi. Portman aveva preso la sua ragazza e se n’erano andati, mentre Malfoy era ancora appoggiato al muro.

La riccia si avvicinò “ Tutto a posto?” chiese.

Draco non rispose, si passò una mano fra suoi capelli biondi, si ricompose per poi allontanarsi.

Gran bel discorso!” esordì Ginny.

Ho detto solo la verità!”disse la Grifondoro “Ma che ha Malfoy?”

L’amica fece spallucce “ E’ strano dall’inizio dell’anno a dire la verità; troppo silenzioso, solitario, non attacca briga con chiunque possieda due gambe e due braccia…è strano.”

 

Lo stava osservando da qualche minuto, che poi erano diventate ore.

Era sempre lì, seduto sotto l’ombra di uno dei tanti alberi dei giardini di Hogwarts con un libro in mano che leggeva.

Non aveva nessuno al suo fianco.

Solo.

Era molto insolito da parte sua, aveva sempre qualche scagnozzo al suo fianco, invece in quel momento era isolato.

Probabilmente la guerra l’aveva cambiato, aveva cambiato il suo modo di essere.

Era troppo mansueto per essere il Malfoy di sempre, era successo qualcosa.

Qualcosa che aveva cambiato la vera natura di Draco Malfoy.

Herm” soffiò una voce affianco a lei, riportandola alla realtà.

La ragazza si voltò “ Ciao Neville” salutò.

Ti…Ti ho disturbata?”

No assolutamente, avevi bisogno di qualcosa?”

Si, mi serviva un aiuto per il compito di Pozioni di Lumacorno, sai penso di non aver ben capito il concetto” le mostrò un foglio.

Che ne dici se ci vediamo domani sera in aula così lo svolgiamo insieme?”

Si, perfetto!”esclamò il ragazzo “Grazie, sei sempre gentilissima.”

Di nulla, Neville.”

Come mai qua da sola?”

Osservavo il panorama” mentì.

Osservavi Malfoy.” la corresse sorridendo.

Sospirò “ E’ strano ultimamente.”

Molto strano” incalzò il Grifondoro “Sul treno, era da solo...come se fosse emarginato.

Dopo quello che è successo Neville, c’è chi se la lega al dito…”

Ovviamente, in questa scuola vigono ancora i pregiudizi.”

Mi spaventa questo.”confessò.

Dovrebbero tutti prendere esempio da te…”

Non ti seguo.”confermò la ragazza confusa.

Bè, sappiamo tutti cosa ti ha combinato in sette anni,eppure, oggi è come se l’avessi difeso.”

Sono Caposcuola Neville, devo mettere ordine.”

Qualche anno fa gli avresti tolto punti.”scherzò .

Bhè diciamo che le persone cambiano, molte volte in meglio”

Lui potrà mai cambiare?”

La ragazza sospirò “Non lo so Neville…il tempo sarà a deciderlo.”

Il ragazzo sorrise.

 

 

 

 

Trovo che Harry sia molto spicciolo nel scrivere lettere” osservò Ginny leggendo il biglietto appena inviato dal suo ragazzo.

Di che ti lamenti, almeno tu una volta a settimana ricevi qualcosa.”rispose Hermione.

Era un pomeriggio ventoso quello che si abbatteva su Hogwarts. Tutti gli studenti erano chiusi nelle loro rispettive Sale Comuni ha svolgere le proprie attività studentesche.

Mi dispiace che quello zuccone di mio fratello…”

Sarà solo impegnato.”la fermò la riccia “So che mi pensa.”

Su questo non ci piove” affermò Ginny “mi ha detto di tenerti d’occhio, se ti può interessare.”

Non si fida di me?”chiese piccata.

No” si giustificò subito “ non fraintendere, di te si fida…e degli altri che non si fida, d 'altronde hai salvato il Mondo Magico, sei la ragazza più quotata.”

Hermione rise “ Bhè è fantastico, si sono accorti che sono una ragazza.”

Patetico, aggiungerei.”

Tornò sui suoi libri sorridente al pensiero della gelosia di Ron.

Herm” la disturbò la rossa “ domani c’è la classica gita ad Hogsmeade, ti va di venire con me e Luna? Così almeno, anche se solo per due minuti lo vedrai.”
“Preferisco non disturbarlo, tutte le volte che ci vado è super indaffarato.”

La rossa sorrise “Quando vuoi andare a trovarlo, dimmelo.”

Tranquilla Ginny.”

Stanotte sei di turno di sorveglianza?”

Si, con Serpeverde.”

Chi è la Serpe?”

E’ quello che mi chiedevo anche io. Rimane un mistero per tutti.”

In bocca al lupo, non è mai una bella notte con le Serpi in giro. Qualunque essa sia.”

La riccia sorrise.

 

 

Era in giro da un po’ per i corridoi, il vento era ancora più violento quella notte e il freddo si faceva sentire.

Era avvolta nel suo mantello e nella sua sciarpa, pensava a Ron e quando facevano i turni di guardia insieme all’insegna delle risate.

Lui, le sue battute e il suo togliere punti così per gioco agli odiosissimi Serpeverde.

Tutto ciò rendeva le notti meno pesanti.

Sapere che lui era stato al suo fianco, che era stato lì per qualsiasi cosa.

Invece ora era lontanissimo da lei, ma con la mente era sempre, costantemente su di lei.

Sorrise a questo piccolo pensiero.

Si fermò ad osservare il cielo, era scuro quella notte.

La luna era come invisibile e di stelle non vi era traccia.

Quel tempo non prometteva nulla di buono, la notte si sarebbe abbattuta una tempesta.

Sentì dei passi venire verso di lei, era certa che fosse qualche studente fuori dal proprio dormitorio in piena notte.

Puntò il suo sguardo verso il corridoio e rimase sbalordita quando una chioma bionda uscì dal corridoio parallelo.

Portava la sua classica camicia nera e i pantaloni dello stesso colore, nonostante il vento le maniche erano a tre quarti e una macchia nera era ben visibile sul braccio sinistro.

Le venne la pelle d’oca al pensiero di tutto quello che aveva passato quel ragazzo.

Camminava tranquillo per i corridoi, controllando svogliatamente qua e la.

Hermione lo stava osservando da qualche tempo poi si decise a rivolgergli la parola

Passeggiatina notturna?”

Il ragazzo si fermò e mostrò la spilla da Caposcuola.

La ragazza sgranò gli occhi “Bene, quindi sei tu il Caposcuola Serpeverde!” esclamò.

Draco non fece nessun movimento facciale, rimase impassibile, poi riprese a camminare.

La ragazza lo seguì rimanendo ad un passo di distanza da lui, aspettandosi qualche epiteto poco carino da un momento all’altro, invece a fine giro lui voltò per i sotterranei senza nemmeno salutare.

Silenzioso come un serpente tornò nella sua tana, lasciando la Grifona a bocca aperta.

Adesso tutto le ritornava sempre più strano. Era ad un passo da lui.

Perché non le ha esplicitamente detto di stare lontana da lui?

Perché non l’ha apostrofata con qualche suo epiteto poco carino?

Perché è sempre così solitario?

Hermione non riusciva a capacitarsene, non trovava risposte, l’unica era che la guerra l’avesse segnato talmente tanto da renderlo così associale?

 

 

Ginny, ti stavo cercando!” disse la ragazza l’indomani mattina a colazione.

Herm, sono le prime luci dell’alba…”

Ho scoperto chi è il Caposcuola Serpeverde!”

Oh…”disse lei svegliandosi all’improvviso.

Non lo immagineresti mai.”

Goyle?”

No, quando mai metterebbero uno zuccone del genere come Caposcuola?”

Hai detto che non lo immaginerei mai, e infatti io non ci vedrei mai Goyle come Caposcuola.”

Malfoy!”tagliò corto la riccia.

Malfoy? Ma è assurdo…cioè lui… lui…”

Evidentemente gli hanno dato una seconda possibilità.”

Ginny stava per ribattere quando al loro tavolo comparve una bionda svampita.

Ciao ragazze.”salutò.

Ciao Luna!” salutò cordialmente Hermione.

Vieni con noi?”chiese la bionda.

No, ho promesso che avrei aiutato Neville con una ricerca, che non ho ancora svolto…” sorrise imbarazzata.

Oh che peccato, ti saluteremo Ron.”

Hermione sorrise.

Andiamo Luna” disse Ginny “ Herm ci vediamo stasera e fai la brava mentre sono via.”

Tranquilla, in biblioteca non mi segue mai nessuno.” aveva risposto.

 

Era rinchiusa in biblioteca da qualche ora, ma riusciva a concentrarsi a stento per via del chiacchiericcio continuo degli studenti che la fissavano costantemente.

Doveva finire quella ricerca, lo doveva fare per se stessa e per Neville, gliel’aveva promesso.

Quando la sua pazienza arrivò al limite, prese i libri e si diresse fuori dall’edificio.

Si sedette su un muretto e osservò il panorama.

Tutto ciò che vedeva erano coppiette che si scambiavano effusioni e si trattenne dal levare punti ad ognuna di esse, compresi Dean Thomas e Cali Patil.

Stufa di quello scenario decise di scrivere una lettera a Ron, raccontandogli il resoconto di quel mese.

Scritta l’ultima frase si diresse alla Guferia.

Doveva stare attenta in quel posto, si scivolava e molti gufi mordevano.

Scelse il più mansueto e gli legò la lettera alla zampa per poi farlo volare libero.

Osservò l’animale oltrepassare l’orizzonte come si voltò si ritrovò due occhi grigi che la fissavano.

Sussultò.

Mi hai spaventata!”esclamò inutilmente perché alla fine era ben consapevole che non le avrebbe mai risposto.

Infatti non sbagliò teoria, si voltò verso un gufo legò una piccola lettera e lo lasciò volare.

La ragazza a quel punto decise di non sprecare più fiato e se ne andò.

Sanguesporco.” disse piano.

Ad Hermione gli si gelò il sangue nelle vene, si voltò piano.

Non permetterti mai più di difendermi!”il tono era duro.

Stavo solo facendo il mio lavoro da Caposcuola.”

Me lo so cavare da solo come ho sempre fatto.”continuò “Non mi serve la tua compassione da eroina del Mondo Magico da quattro galeoni.”

Non è colpa mia se quello dalla parte sbagliata eri tu, Malfoy!” disse piccata “ Sono stata abbastanza chiara con Portman, tu per me sei uno studente come tutti gli altri. Non porto rancore e lo sai bene. Altrimenti a quest’ora eri ad Azkaban.”

E’ un avvertimento, intesi?”

Chiaro come l’acqua” rispose dura, fece per andarsene ma la voce del ragazzo la fermò “ Ti è caduto questo.”

Lei si voltò e vide che le porgeva un foglietto.

La ragazza lo prese e se lo cacciò con forza nella tasca, per poi andarsene.

 

 

 

 

E’ un ingrato!” esclamò Hermione buttando tutti i libri sul divano.

Buon pomeriggio anche a te, Hermione.”disse Ginny.

Sbruffone Purosangue!”

Si anche io ho passato una bella giornata ad Hogsmeade.”

Gli ho evitato una pessima figura di fronte a tutti e lui mi ripaga con la sua insolenza.”

Un nome a caso?”chiese Ginny.

La ragazza si fermò verso l’amica.

Malfoy?”

Quella Serpe schifosa, odiosa…”

Ma non avevi detto che era cambiato?”

Lo odio!”

La rossa scoppiò a ridere.

E’ normale che ora lo lascino tutti da solo, è diventato peggio di prima.”

Come cambi opinione in fretta, che ti ha fatto?”

Si fermò, guardò l’amica si sedette al suo fianco e le raccontò tutto.

Bhè, di cosa ti meravigli, ringrazia che non ti ha chiamata “Sporca Mezzosangue”…”

Non devo ringraziare nessuno Ginny, al massimo è lui che deve ringraziare, ho ancora un conto in sospeso!”

A volte mi fai paura sai.”

Lo dice anche Ron.”rispose lei ridendo.

Siamo fratello e sorella, mi sembra logica come cosa.”

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Capitolo 2
*** Bugie ***


 

Erano passati tre giorni da quando aveva spedito la lettera a Ron, ma lui non aveva ancora risposto.

Ogni mattina a colazione sperava che un gufo le recapitasse una lettera, ma puntualmente rimaneva delusa.

Le notti erano diventate più lunghe e tormentate, non prendeva sonno facilmente.

Ginny cercava di farle forza e ogni tanto scriveva ad Harry di riprednere il suo gioioso amico nella speranza che si facesse vivo con la propria ragazza, ma Harry puntualmente rispondeva che non vedeva il rosso da un po’.

La sorella iniziò a preoccuparsi ma non disse alla riccia, per non allarmarla ulteriormente.

Quella notte Hermione non riusciva a prendere sonno, si rigirava costantemente nel letto.

Alla fine, stufa di quello stupido giochetto, si alzò si vestì mise il mantello della divisa e decise di fare una passeggiata per i corridoi.

Silenziosi quasi da far paura.

Tutti gli studenti erano già nelle loro case, senza contare che l’orario di ronda era finito da un po’.

Nel silenzio riecheggiavano solo i suoi passi lenti e senza meta.

La luna era alta in cielo.

Si sedette in un muretto del piccolo giardino, mise il cappuccio in testa e la fissò costantemente.

Perché Ronald non le rispondeva?
Che diavolo stava combinando?

Perché Ginny, ogni volta che veniva fuori il nome del fratello cambiava espressione?

Forse doveva scrivere ad Harry. Almeno lui sarebbe stato sincero e le avrebbe dato delle dritte, d'altronde non potevano rimanere più di due giorni senza vedersi quei due, la loro amicizia era molto forte.

C’erano troppe domande senza risposta e nessuno poteva dargliene una valida.

L’ultima spiaggia era Harry e l’indomani avrebbe scritto a lui.

Sentì in lontananza dei passi lenti, probabilmente qualche studente fuori dal loro dormitorio N

on aveva la benché minima voglia di urlare contro a quest’ultimo di tornarsene nel proprio letto, così rimase impassibile e continuò a fissare il cielo.

Che ci fai fuori dal letto?”disse piano una voce dietro di lei.

Le si ghiacciò il sangue nelle vene per la seconda volta appena sentì quella voce, ma non rispose e rimase sempre li seduta a fissare la volta celeste.

Non so chi tu sia, ma non costringermi a toglierti punti.”continuò, con lo stesso tono di voce.

La ragazza si voltò mostrando a Draco Malfoy il suo viso per poi riposare il suo sguardo sulla luna.

Essere ignorato non era la cosa che preferiva di più, per cui si sedette di fianco a lei a debita distanza.

Ti ho fatto una domanda, gradirei una risposta.” disse secco.

Hermione non proferì parola.

Il gatto ti ha mangiato la lingua,Sanguesporco?”domandò.

Un soffio di vento le aprì il mantello e poco dopo lo richiuse.

Sentiva i suoi occhi fissarla e scrutarla, la stava studiando come una serpe studia la sua preda.

Magari stava trovando un modo per farla arrabbiare sul serio e dare inizio ad un teatrino in piena notte, così da far svegliare tutti.

E invece per la seconda volta la stupì, dalla tasca dei pantaloni estrasse un pacchetto di sigarette ne estrasse una l’accese con la bacchetta e iniziò a aspirare il fumo.

Hermione ricordava bene che qualsiasi cosa avesse a che fare con i Babbani per lui fosse taboo, ed invece si sbagliava anche su quello.

L’odore della sigaretta arrivò al suo naso, non le piaceva, le dava fastidio.

Era il caso di andarsene prima che quella sigaretta fosse motivo di litigio.

Si alzò e mettendosi a posto il mantello, riprese la strada per il suo dormitorio ma sapeva bene che due iridi grigie la stavano scrutando.

 

Aveva appena finito di lavorare con Neville quel pomeriggio, decise di posare in Sala Comune i libri per poi andare in Guferia a spedire una lettera ad Harry.

Dove vai?”chiese Ginny che era appena passata per il ritratto.

Sto andando a spedire una lettera.”

A Ron?” domandò con un tono diverso dal solito.

Un tono che non convinceva la Grifona, per niente.

Per una volta doveva mentire alla sua migliore amica, perché se gli avesse detto che la lettera era indirizzata a Harry, sarebbe stata certa che avrebbe cercato di sviarla dal farlo.

Ai miei genitori.”rispose sorridendo “ E’ da un po’ che nonli sento.”

La rossa sorrise “Ci vediamo a cena?”

Certo che sì, lasciami quella favolosa zuppa eh!”

Tutta tua, mia cara!” disse ridendo.

Si sentiva un po’ stupida ad aver mentito alla sua migliore amica, ma era stata costretta.

Era la prima volta, non sarebbe capitato mai più.

E’ sempre stata una persona sincera, pulita, educata e tutti la rispettavano per questo.

Non poteva dare il cattivo esempio proprio ora.

Era una piccola… innocente bugia, a fin di bene.

-Le bugie a fin di bene non hanno mai fatto male a nessuno- pensò tra se e se.

Quel senso di sporco, però, prese posto nella sua coscienza.

Una piccola macchiolina che sarebbe rimasta tale, non si sarebbe mai ingrandita.

Perché lei bugie non ne avrebbe mai più detto.

Arrivata in cima alle scale della Guferia vi entrò.

Vi erano penne di gufo ovunque, escrementi a non finire e l’aria era davvero pesante.

Legò la busta alla zampetta di un barbagianni e lo lasciò libero.

Non si degnò nemmeno di vederlo oltrepassare l’orizzonte, si voltò per andarsene ma non aveva fatto i conti con il fatto che in quel posto si scivolasse.

Mise male un piede fece per cadere, ma qualcuno la tenne per le braccia. Le sue ginocchia sbatterono comunque violentemente contro il pavimento.

Qualcuno con una forza abbastanza sviluppata, contando la presa che aveva sulle sue braccia.

Si alzò piano e vide due occhi grigi che la fissavano.

Si scostò di scatto, mettendosi dritta e composta, pulendosi la manica del mantello.

Non disse nulla, sapendo che non avrebbe ricevuto risposta o se avesse parlato magari sarebbe sfociato l’ennesimo litigio stupido tra i due.

L’oltrepassò in silenzio.

Ti sei fatta male?”chiese.

Gli occhi della ragazza si sgranarono all’improvviso.

Era la seconda volta che le rivolgeva la parola.

La seconda volta in poche ore.

Si voltò “No, sto bene”rispose educatamente.

Non mi sembra Granger, quel ginocchio sanguina e se non sbaglio c’è anche un livido.”incalzò serio.

Si abbassò a guardare il suo ginocchio, effettivamente aveva ragione la Serpe.

Era conciato piuttosto male.

Non è niente”tagliò corto andandosene.

 

 

Provava irritazione sapendo che la Serpe aveva ragione.

Il ginocchio era ridotto piuttosto male, tanto da lasciarla zoppa.

Ginny, due ore dopo, riuscì a convincerla e l’accompagnò in infermeria di corsa e Madama Chips diede un’occhiata a quello che normalmente sembrava un ginocchio.

Come te lo sei fatta, mia cara?”

Sono scivolata in Guferia.”rispose lei.

Oh, non mi stupisce per niente”esclamò “l’ho ripetuto non so quante volte alla Preside di dargli una ripulita. Mastro Gazza ne sarebbe capace.”

Non sono stata attenta.”si giustificò.

Mia cara, non sei l’unica che viene in queste condizioni, ho dovuto riparare anche denti a causa di scivoloni in quel posto.”

Pulì la ferita dal sangue, gli fasciò il ginocchio e le raccomandò “ Signorina Granger, lei per due giorni non può muoversi da qui o peggioreremo la situazione siamo intese?”

La ragazza annuì.

Guardò l’infermiera andarsene, mentre Ginny prendeva posto nella sedia affianco al letto.

Che noia!” si lamentò la riccia “ perderò un sacco di lezioni, appunti…”

Manderò Neville a tenerti aggiornata su tutto”la rassicurò l’amica.

Sorrise “Grazie Ginny.”

Di nulla, quindi sei stata fortunata…”

A quanto pare.”

Sai vedere la tua bocca senza denti è uno spettacolo raccapricciante, mi immagino la faccia di Ron…come hai fatto a non sbattere la bocca?”

La ragazza si morsicò il labbro, doveva dirglielo che a evitare di sbattere il muso ci aveva pensato Draco Malfoy?

Non poteva dire bugie si era ripromessa di non dirne più, nemmeno una.

Che male c’era alla fine? Era stato un gesto educato da parte sua.

Herm tutto ok? Perché ti stai torturando il labbro?”

Malfoy…”rispose

Oh…”disse sorpresa.

Stavo scivolando e mi ha preso per le braccia, evitando il contatto della mia bocca con il suolo.”

Ogni tanto mi sorprende,la Serpe.”

-Non immagini quanto- pensò l’altra.

In infermeria entrò anche Luna seguita da Neville.

Abbiamo saputo.”disse il ragazzo “ brutto colpo…”

Mi riprenderò.”disse armoniosa lei.

E’ arrivata questa oggi” continuò Neville, mostrando una lettera “ un gufo l’ha recapitata in sala comune.”

Notò che la lettera portava la scrittura di Harry.

Oh grazie Neville.”disse subito “I miei genitori mi hanno risposto, che tempismo.”

Fu grata a Madama Chips quando entrò e in modo molto pacato mandò via tutti, dicendo che la ragazza avrebbe dovuto riposare.

Quando fu finalmente sola aprì la lettera del suo migliore amico.

- Cara Hermione, qui al Ministero va tutto a gonfie vele, gli incarichi sono pesanti ma riesco a portarli a termine. Non vedo l’ora che tu finisca gli studi per affiancarmi come Auror.

Sono molto contento che anche i tuoi studi procedano bene, dal tronde sei la Strega più brava di tutta Hogwarts, non c’è da meravigliarsi.

Per l’ultima domanda, devo essere sincero con te, Ron è davvero molto occupato, sai al negozio di George vanno un sacco di ragazzi e lui sta cercando di aiutare il più possibile.

Lo vedo raramente anche io. Quindi non preoccuparti, ti posso assicurare che sta benissimo e appena avrà uno straccio di tempo risponderà alle tue lettere.

Ora ti devo lasciare il lavoro mi chiama, ci sentiamo presto.

Un abbraccio.

H.

P.S. Ti allego una foto del mio nuovo incarico.-

Sorrise e controllò dentro la busta, trovò una foto di Harry in giacca e cravatta seduto nella sua scrivania al Ministero.

Ridacchiò vedendolo in quella situazione.

E poté stare tranquilla, perché sapeva che il suo migliore amico era stato sempre sincero con lei.

Non le avrebbe detto mai una bugia.

Adorava Harry per quello, diceva sempre la verità anche se un vestito ti stava male.

Rimise tutto in ordine e nascose la lettera dentro il mantello.

Poco dopo la medimaga le portò la cena.

Cenare da sola non era il massimo, ma doveva resistere due giorni, due stupidissimi giorni.

Sarebbero passati in fretta ora che sapeva che il suo ragazzo stava bene, ma era sommerso di lavoro.

 

Durante la notte ebbe gli incubi.

Probabilmente era la medicina che Madama Chips le aveva dato prima di andare a dormire.

Sognò che uno stormo di gufi la stava inseguendo, che nessuno poteva salvarla, né Ginny, nèHarry nè Ron.

Aprì gli occhi di scatto, il respiro corto, affannato e stava sudando.

Era tutto buio intorno a lei, ma non poteva impedirle di vedere una sagoma che la stava fissando.

Non riconobbe la persona.

Chi sei?”chiese infine.

Ma non ebbe risposta, anzi quella sagoma si voltò e se ne andò dall’infermeria.

 

 

Era riuscita ad uscire dall’infermeria.

Il ginocchio era ancora fasciato e zoppicava ancora un po’.

Per il resto, poteva continuare la sua normalissima vita da studentessa di Hogwarts.

Aveva sopportato ferite peggiori, non poteva mica lamentarsi per un graffietto.

Eccola qui!”disse Ginny, che l’aspettava all’entrata della Sala Grande.

Ci vuole ben più di un graffietto per buttarmi giù!”

La rossa rise, si sedettero affianco a Neville che quella mattina leggeva la Gazzetta del Profeta.

Ehi Ginny” esclamò “Harry è stato nominato Auror!”

La ragazza rimase scioccata, strappò di mano il giornale all’amico e diede un’occhiata.

Hermione con la coda dell’occhio osservò la foto, era la stessa che le aveva mandato due giorni prima.

Non mi ha detto niente!”disse piccata la Weasley.

Magari voleva farti una sorpresa, lo sai com’è Harry!”rispose l’amica.

Ah ma adesso mi sente!”disse alzandosi dal tavolo.

Ginny attenta quando vai in Guferia, non vorrei che questa volta debbano riparare i denti a te”scherzò Hermione.

Ma la ragazza non l’aveva sentita, era furibonda.

Mi sembra una buona cosa questa”disse Neville

Sì, ma Ginny riteneva giusto che Harry glien parlasse.”

Ogni tanto qualche sorpresa fa piacere…”

Non nel caso di Ginny.”osservò la riccia.

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Capitolo 3
*** Avvicinamenti ***


 

Quel pomeriggio aveva deciso di provare a studiare in biblioteca, sperando che questa fosse la volta buona che nessuno si fosse recato in quel luogo silenzioso.

Si scelse un tavolino appartato e si circondò di pile di libri.

Effettivamente quel pomeriggio vi erano pochissimi studenti.

Si concentrò sui compiti, visto che era rimasta indietro di due giorni.

Notò con molto rammarico che il ginocchio le faceva male e dovette stenderlo.

Si alzò piano e fece comparire uno sgabello, lo posò sotto il tavolo e poté finalmente allungare la gamba.

Ritornò tranquillamente ai suoi studi.

Poco dopo sentì una sedia che si muoveva, alzò gli occhi pronta a fare una sfuriata all’ennesimo studente che voleva essere appiccicoso con lei, ma con sua grande sorpresa vide qualcuno che la lasciò a bocca aperta.

Draco Malfoy si era seduto al suo tavolo e stava posando i suoi libri.

Spero non sia occupato.”Disse serio.

No, sono sola.”Rispose lei, tranquillamente.

Aprì una pergamena , un libro e iniziò a fare una ricerca.

Lei continuò i suoi compiti.

Come va il ginocchio, Granger?”

Te l’ho già detto, non è nulla…e poi a te che t’importa?”

Se non sbaglio, sono stato io ad evitare che i tuoi denti sbattessero contro il pavimento e si frantumassero in mille pezzi.”

La ragazza si zittì.

Aveva ragione, ed era già la seconda volta che Malfoy che capitava.

Tornò sui suoi libri, rimasero in silenzio per qualche ora, cercando di studiare.

Ma lei con la coda dell’occhio, aveva notato che ogni tanto la osservava.

Si accese una sigaretta.

Pensavo che le diavolerie Babbane per te, fossero come l’insetticida per i ragni.”

Se tutte le diavolerie Babbane, fossero come queste” e la fissò negli occhi “ sarei volentieri un ragno”sussurrò.

La ragazza distolse lo sguardo dalle sue iridi “E comunque non si possono usare queste qua dentro.”

Non sei tu che fai le regole…”rispose annoiato.

Si da il caso che io le faccia rispettare. Sono…”

Caposcuola come il sottoscritto…”tagliò corto “Anche io le faccio rispettare Sanguesporco, ma ogni tanto mi concedo qualche privilegio.”confessò “Dieci punti in meno a…”

Hermione lo guardò esterrefatta, stava togliendo punti a Grifondoro per dispetto.

“…Corvonero! Evans smettila di origliare le conversazioni altrui e esci da lì dietro.”

Hermione tirò un sospiro di sollievo, poi vide la ragazzina uscire da dietro uno scaffale a testa china.

Vattene prima che ti spedisca in punizione!” sibilò.

Mi hai fatto prendere un colpo!”

Pensavi che stessi togliendo punti a te?”chiese ghignando.

Bhè, sai non è che noi due siamo andati molto d’accordo in questi anni.”

Sarebbe un bel dispetto da parte mia, magari un giorno…”

Magari un giorno, un corno.”

No no, non ci siamo, non si ribatte.”

Non le fai tu le regole.”lo rimarcò.

No, hai ragione non le faccio, le impongo.”

Hermione alzò gli occhi al cielo, come in segno di’resa e riprese a leggere.

Come si sta senza quei due idioti al tuo fianco?”
“Non sono affari tuoi.”

Ho sentito che San Potter è diventato Auror, Lenticchia invece, raccoglie immondizia?”

E come se dentro ad Hermione fosse scoppiato un incendio, un incendio pieno di rabbia.

Si voltò verso il ragazzo “Ronald sta lavorando presso I Tiri Vispi Weasley, almeno lui ha coscienza pulita.”

Dicevano che avreste avuto brillanti carriere, m’immaginavo qualcosa di più a dire il vero”continuò a dire il biondo come se la frase di prima non l’avesse scalfito.

La tua è un buco nero già in partenza, Malfoy, una serpe come te non la desidera nessuno. E’ per questo che sei sempre solo e triste in giro per la scuola? Senza più scagnozzi alle tue spalle, solo soletto. Se l’altro giorno non avessi fermato Portman, a quest’ora avresti avutoil labbro ancora sanguinante.”

Chiuse un libro con violenza.

Notò un velo di rabbia negli occhi del ragazzo.

Prese i suoi libri e le pergamene, osservò per l’ultima volta la ragazza e se ne andò a grandi passi verso la scuola.

 

 

 

Ginny, ancora arrabbiata con Harry?”chiese la ragazza l’indomani mattina.

Ci puoi giurare!”

Ma dai voleva farti una sorpresa.”cercò di farla ragionare l’amica.

Hermione”disse con calma la rossa “una sorpresa può essere un anello, una lettera, un mazzo di fiori, un sacchetto di cioccolatini, un anello di fidanzamento…non il diventare Auror!”

Non capisco perché ti arrabbi tanto.”

Perché…Perché ti rendi conto a che rischi va incontro quello zuccone?”

Ne sono consapevole, ma se l’è sempre cavata.”

Ho paura, concedimi almeno questo.”

Mi sembra più che normale”abbracciò l’amica tentando di farla calmare.

Dovrò scrivere una lettera di scuse ad Harry.”

Capirà, come ha sempre fatto.”

Meno male che ci sei Herm, non so cosa farei senza di te.”

La ragazza sorrise “Ginny devo lasciarti, devo fare il classico turno di ronda.”

Sei con Corvonero oggi?”

No, sono con Serpeverde.”

Ah, tanto Malfoy ultimamente è una specie di medusa che cammina per i corridoi della scuola, non ti darà fastidio.”
“Non canterei vittoria troppo presto”confessò la ragazza.

Che vuoi dire?”chiese l’amica.

Hermione le raccontò della loro conversazione in biblioteca. Ginny era sul punto di urlare sentendo che trattava il fratello ancora come uno straccione.

Lo odio!”disse semplicemente “Peccato siate ambedue Caposcuola, altrimenti una bella punizione non gliel’avrebbe tolta nessuno.”

La ragazza sorrise si alzò dal divano ed uscì dal ritratto, per svolgere il suo consueto lavoro.

Passò in molti corridoi e ogni tanto, sgridava qualche ragazzino e a qualcun altro toglieva punti.

Iniziò a piovere e si alzò anche un leggero vento, si strinse nel suo mantello.

Notò che dietro una colonna c’era nascosta una coppietta, odiava dovergli disturbare ma era il suo lavoro.

Ragazzi…”esclamò

Dean e Calì si ricomposero.

Non costringetemi a togliervi punti, tornate al dormitorio”li rassicurò sorridente.

Calì sorrise.

Thomas, Patil perché siete fuori dal dormitorio? Dieci punti in meno a Grifondoro”disse una voce fredda dietro di lei.

Si voltò di scatto “Ci penso io!”esclamò.

Si da il caso che questi siano atti osceni in luogo pubblico, Granger è il mio lavoro da Caposcuola” poi si voltò verso la coppietta “Sparite.”

Modera i toni Malfoy.”esclamò Dean.

Altrimenti cosa fai?”sfotté lui avvicinandosi al ragazzo.

Erano faccia a faccia.

Basta!”esclamò Hermione “Ragazzi tornate al dormitorio.”

Dean si allontanò da Draco prese per mano Calì e tornarono al dormitorio Grifondoro.

Hermione riprese a camminare nel corridoio, ignorando la serpe.

Fu sorpresa di ritrovarselo a fianco poco dopo.

Che vuoi ancora?”rispose piccata.

Niente Sanguesporco”rispose annoiato “Penso che tu sia troppe benevola e non tolga punti a sufficienza.”

Oh ma davvero?”

Il biondo ghignò.

In quel momento Goyle uscì dalla cucina.

Bene bene”disse Hermione fermandosi“Dieci punti in meno a Serpeverde, Goyle tornatene nei sotterranei!”

Il ragazzo mugugnò qualcosa per poi allontanarsi e non degnare nemmeno di uno sguardo Malfoy.

Dicevi?”

Dicevo, che quando vuoi, sai essere un’emerita stronza.

Malfoy!”

Granger…”rispose piano.

Si fermò a guardarlo “ Perché i primi giorni pensavo fossi cambiato e ora mi ritrovo a dover pensare che sei il solito.”

Riprese a camminare, lui era sempre al suo fianco.

C’è un vecchio detto che dice, che quando una cosa si rompe la si può sempre riaggiustare, ma non tornerà mai come prima.”

Non ti seguo.”

Hai detto che i primi giorni mi hai trovato diverso o sbaglio?”

Sì, eri solitario e taciturno.”

Hai mai visto qualcuno rivolgermi la parola?”

No, ma neanche tu a loro.”

Un motivo c’è Granger, ma non è affar tuo…sappi solo che sul cambiamento, mi brucia doverlo ammettere, ci hai quasi azzeccato.”

La ragazza si fermò “ E’ come se stessi parlando in codice per me, Malfoy.”

Un giorno capirai Granger, per ora rimani con i tuoi dubbi e le tue incertezze io me ne vado a letto.”

Lo vide imboccare un altro corridoio per dirigersi al suo dormitorio.

Era confusa.

Le aveva dato prima della stronza e poi le aveva detto che era cambiato, cambiato in cosa?

Lei lo vedeva il classico sbruffone, viziato, nervoso Malfoy di un tempo.

-Un giorno capirai …- che diavolo voleva dire con quella stupida frase.

In quel momento poco le importava, voleva tornare al suo dormitorio, per riuscire a riposare.

 

Il ginocchio le bruciava, non capiva il motivo.

Quel giorno le stava facendo vedere le stelle, e come se non bastasse era passata una settimana da quando aveva spedito la lettera a Ron, e lui non le aveva ancora risposto.

Le rassicurazioni di Harry non bastavano più, si sentiva un po’ a pezzi.

Non sentiva il suo ragazzo da ore, giorni, mesi.

E questo la infastidiva parecchio.

Scartò in partenza la possibilità di scrivere a George, poiché sapeva benissimo che non gli avrebbe mai risposto, era troppo impegnato con gli affari da poter regalare del tempo ad una ragazza che voleva sapere come stesse il suo ragazzo.

Intanto se ne andava zoppicando nella notte per i corridoi di Hogwarts aspettando che il sonno la cogliesse.

Per il troppo dolore fu costretta a sedersi in uno scalino.

Allungò la gamba, e si guardò intorno.

Tutto le ricordava Ron, gli alberi, i corridoi, le finestre dove di solito si posizionava per ridicolizzare qualche Serpeverde del primo anno.

E poi in quel giardino c’era il suo odore.

Ci andava apposta al sesto anno, quando lui stava con Lavanda, per sentire il suo profumo e in qualche modo per sentirlo vicino.

Nottata pensierosa?”

Quella voce era agghiacciante, ogni giorno di più.

Non rispose, rimase composta e silenziosa, non aveva voglia di dar via all’ennesimo battibecco con la Serpe.

Ultimamente sei sempre fuori dal tuo dormitorio, spettri dentro Grifondoro?”

Non sono affaracci tuoi!” rispose piccata.

Siamo nervosette”aggiunse sedendosi al suo fianco, questa volta più vicino rispetto all’altra “In giro si dice che Lenticchia non risponda alle tue lettere.”

Fatti gli affaracci tuoi!”disse alzandosi di scatto, ma non aveva calcolato che il suo ginocchio non avrebbe resistito a quello scatto e improvvisamente perse l’equilibrio, ma per la seconda volta Draco la tenne.

Lei cacciò un urlo di dolore, più agghiacciante della voce della Serpe, quest’ultimo sgranò gli occhi nell’udire quel suono.

Si ritrovò tra le sue braccia, ma si allontanò subito perdendo un’altra volta l’equilibrio.

Dannazione Sanguesporco!” la sgridò “stai ferma!”

Sto bene!”

Non mi sembra, visto l’urlo che hai appena emesso.”

Le impose di sedersi, le allungò la gamba con tranquillità e poi guardò la fasciatura al ginocchio che era ormai diventata rossa.

Mi vuoi dire che questa” e indicò la macchia rossa “ è niente?”

Sto benissimo!”

Stupido orgoglio Grifondoro”sibilò lui inchinandosi verso la fasciatura.

Che vuoi fare?”

Curartela.”

Penso che ci debba pensare Madama Chips, tu non sei un medimago.”

So fare parecchie cose” rispose maliziosamente “anche cose che tu non t’immagineresti.”

Prese la bacchetta e liberò il ginocchio dalle bende, piccole gocce di sangue scendeva lente e composte.

Draco con un colpo di bacchetta fece comparire un’ampolla nera.

Cosa c’è li dentro?”chiese subito.

Sanguesporco, stai facendo troppe domande, e lo sai che questo mi irrita!”

Zittì e continuò ad osservare il ragazzo che trafficava con il suo ginocchio.

Lo vide posare tre gocce sulle ferite e sentì bruciarli tutta la gamba, si morse il labbro inferiore e chiuse gli occhi.

O suvvia brucia così tanto?Eppure hai sopportato dolori peggiori.”

La ragazza lo fulminò con lo sguardo, poi lo vide far comparire delle bende e iniziò passarle intorno al ginocchio.

La ferita era stata curata, bruciava ancora un po’.

Così dovrebbe andare, domani sera vai in infermeria a fartela vedere…”

Che cosa mi hai messo?”

Te l’ho già accennato che le troppe domande mi irritano.”

E’ un mio diritto saperlo.”

Granger, l’unico diritto che hai è quello di ringraziarmi”frecciò guardandola negli occhi.

Distolse subito lo sguardo da quelle pozze argentee.

Erano così trascinanti quegli occhi? Non ci aveva mai fatto caso.

Prova ad alzarti.”

Ma la ragazza rimase seduta.

Ho detto prova ad alzarti.”

Era come se Hermione non avesse sentito, perché si rifiutava di obbedire, non prendeva ordini da nessuno lei.

Alzati!”esclamò prendendola per un braccio e mettendola in piedi.

Dove sono finite le buone maniere?”esclamò lei.

Con te possono andare benissimamente a farsi…”

Per carità!” lo fermò lei.

Il ragazzo ghignò “Riesci a camminare?”

La ragazza sgranò gli occhi, da quando Malfoy s’interessava della sua salute?

Decise di provarci, d'altronde era anche suo interesse, mosse prima una gamba poi l’altra, sentiva un po’ di dolore ma poteva farcela benissimo.

Guardò il ragazzo che sorrideva compiaciuto.

Finiscila, non è merito tuo…”

A me sembra di sì invece, ti rode doverlo ammettere? Per una volta cosa vuoi che sia…Malfoy ha sorpreso e superato la Sanguesporco…”

Piantala…sei un...”

Ragazzo dalle ottime qualità?”

Idiota, viziato” lo corresse la Grifondoro “Come fai a sapere della storia di Ron…”

Ah, ma allora è vero!”si accese lui “di solito non faccio mai molto caso ai gossip, non li ritengo veritieri.”

Chi te l’ha detto?”richiese subito.

Una Grifondoro come te, una pettegola che porta il nome di…”

Lavanda Brow”concluse Hermione con un tono piuttosto arrabbiato.

Draco ghignò. “Lo diceva ad un gruppetto di ragazze in corridoio insinuando che probabilmente pensava ancora a lei e che tu l’avevi già stancato.”

Serrò i pugni e le nocche divennero bianche.

Quanta rabbia Sanguesporco, quanta rabbia.”iniziò “La vedo sai? Prende possesso del tuo cuore e poi della tua anima, giurerai vendetta alla fine…”

Non dire idiozie…”

Avanti, lo sanno tutti che tu vedi solo Lenticchia e non andresti sotto le lenzuola di nessun altro” rispose “Ma quando giurerai vendetta, inizierai a segnare il tuo territorio…”

Chiuse gli occhi scacciando qualsiasi brutto pensiero, aprì le mani notando che le unghie avevano lasciato dei segni nei suoi palmi. Le stava sicuramente tendendo una trappola, e non doveva assolutamente cascarci, non doveva reggere quel gioco. Doveva scrivere la parola fine.

Sei uno sporco bugiardo, un parassita che si diverte a mettere zizzania ovunque vada!”

Oh sì, una volta Granger…”

Tuttora!”

Che motivo avrei di dirti così tante bugie?”

Lo sanno anche i muri della tua reputazione con le ragazze.”

Il biondo si avvicinò pericolosamente alla riccia.

E tu cosa sai, di grazia?”

So che ogni notte, una ragazza diversa lascia la tua stanza.”

Il ragazzo ghignò “ E cosa ti fa pensare che io mi porti a letto te? Manco se fossi l’ultima ragazza di questa terra!”

La cosa è reciproca, ma mi chiedo come mai tu mi stia rivolgendo la parola…”

Lo capirai con il tempo, ma probabilmente la tua testolina da Grifondoro c’è già arrivata.”la sorpassò per andare al suo dormitorio.

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Capitolo 4
*** Confessioni ***


Quella mattina si guardò bene il ginocchio, perché come ebbe appoggiato i piedi al pavimento quello non le fece male.

Era strano, e tutto era successo dopo che Malfoy le aveva messo un liquido chiaro sulle ferite.

Fece qualche passo, ma nulla, nessun dolore.

La riccia era sbigottita.

Ti trovo bene stamattina”commentò Ginny.

Ti riferisci al ginocchio?”

Direi proprio di sì, di solito facevi fatica ad alzarti, Madama Chips sa il fatto suo!”sorrise.

Eh sì”disse cercando di essere convincente.

Che diavolo le aveva messo nel ginocchio?

Qualcosa da Serpe, sicuramente, che sapeva fare solo lui.

Si mise la divisa e scese a colazione.

Si sedette di fronte a Neville quel giorno, in modo da poter scrutare bene il Serpeverde.

Come va il ginocchio?”chiese Neville.

Bene, oggi decisamente bene.”

Oh questa è una bella notizia”disse compiaciuto.

In quel momento la chioma bionda di Lavanda Brow fece capolino in Sala Grande, seguita da Ginny.

La bionda si sedette affianco a Neville, mentre Ginny nel consueto posto affianco all’amica.

Oggi hai cambiato postazione”osservò la rossa facendo colazione.

Un posto vale l’altro”osservò.

Buttò uno sguardo veloce sul tavolo dei Serpeverde, voleva parlare con la Serpe, per sapere che diavolo le avesse fatto al ginocchio.

Ma quella mattina non c’era.

Come mai Malfoy non c’è a colazione?”

Neville la guardò stranito “Herm, è dall’inizio dell’anno che non si presenta a colazione e molte volte non è presente ne a pranzo e cena!”

Non ci ho mai fatto molto caso.”

Come mai tutta questa curiosità?”s’intromise Lavanda.

Per sapere chi non si fa gli affari suoi!”rispose piccata la riccia.

La Brow si eclissò improvvisamente, chinando la testa e fissando la sua tazza.

Neville osservò molto attentamente gli occhi di Hermione che lanciavano sguardi poco carini verso la compagna.

Comunque”continuò il ragazzo “E’ molto strano dopo la guerra e tutto il casino dei tribunali e delle sue cose da Mangiamorte.”Aprì la Gazzetta del Profeta e lesse i primi articoli.

Mangiamorte. L’ultima parola rimbombava nella sua testa come campane in festa.

Perché non c’era arrivata prima?

Ti sei mai chiesta perché nessuno parla con me?”

Eccola la risposta, lui era un ex Mangiamorte e chi le avrebbe mai rivolto la parola? Chi? Dopo tutte le cattiverie combinate!

Le era totalmente sfuggito dalla mente, in quel periodo, che lui avesse un passato così oscuro. A ricordarglielo c’era sempre quella macchia nera nel braccio sinistro, ma quei giorni era sempre coperta, notte e giorno. Perché?

Ma, oltre a quello, un’altra cosa sfuggiva all’appello della Granger, perché i suoi compagni di Casa non le parlavano più?

Che diavolo stava succedendo!

Perché lui aveva iniziato a parlarle, a prendersi cura di lei.

Perché?

Si erano talmente odiati, che avrebbe giurato che proprio lui avrebbe presentato la sua testa in un piatto d’argento al Signore Oscuro.

Era totalmente confusa.

 

La sera, si trovava in biblioteca.

Il suo naso posato su un grosso tomo, mentre leggeva le ultime righe di un suo riassunto per assicurarsi che fosse svolto al meglio.

Come va il ginocchio?”chiese una voce molto familiare.

Alzò lo sguardo e vide un Malfoy con il suo solito sorriso.

Potrebbe andare meglio”disse.

Era evidente che lei non volesse dargli la soddisfazione di aver vinto un’altra volta.

No, voleva fargli credere che anche grazie alla sua azione non era cambiato nulla.

Pessima bugiarda”la informò con tono serio e piatto “ci vediamo tra dieci minuti alla vecchia aula di Trasfigurazione.”

Chi ti dice che verrò?”chiese piccata.

Il tuo ginocchio, se vuoi che ti passi completamente.”La sua voce si perse tra gli scaffali della biblioteca.

Dieci minuti dopo era nel corridoio che la portava alla vecchia aula di Trasfigurazione.

Voleva non andarci perché probabilmente era una trappola.

Ma concesse il beneficio del dubbio a lei stessa, oltre che a Malfoy, che questa volta volesse solamente aiutarla.

Non l’avrebbe mai sfiorata in altri modi, di questo ne aveva la piena certezza.

E poi, lo stava facendo per il suo ginocchio.

Si ritrovò di fronte alla porta, tirò un sospiro e con un colpo di bacchetta l’aprì, vi entrò e se la richiuse alle spalle.

Era tutto più o meno buio, alcune luci accese che illuminavano appena, vecchi banchi attaccati al muro e ancora qualche maceria qua e la.

Desolante.

Si guardò intorno, ma non c’era nessuno.

C’era cascata, le aveva teso uno scherzo.

Lo sapeva e da stupida gli aveva concesso una possibilità.

Fece per andarsene…

Dove vai?”chiese la sua voce dall’ombra.

Si voltò di scatto e lo vide uscire dall’angolo buio destro della stanza.

Con un colpo di bacchetta spostò un tavolo e una sedia al centro della stanza.

Accomodati”affermò gentilmente.

Cosa ci faccio qui?”esclamò rimanendo ferma nel suo posto.

Il ragazzo alzò un sopraciglio “Perché lo chiedi a me? Sei tu che sei venuta da me.”

Perché proprio qui e cosa vuoi ancora dal mio dannato ginocchio!”

Perché qui non ci passa anima viva, Granger” rispose “ E con il tuo ginocchio devo finire, il trattamento va fatto per una settimana.”

Ma ho solo preso un colpo, per la barba di Merlino!”

Un colpo troppo forte, ti sei beccata anche una bella infezione, ma sei vuoi che la tua gamba venga tagliata e insomma aver una targa da eroina e una gamba di legno sei libera di andartene.”

Chiuse gli occhi e cercò di mantenere la calma.

Siediti sul tavolo e appoggia il ginocchio sulla sedia.”

Seguì i suoi ordini, altrimenti l’ennesima odissea sarebbe sfociata in quella vecchia aula.

Lo vide fare gli stessi movimenti della sera precedente.

Mise una mano nella gonna, cercando di non far trapelare nulla.

Il ragazzo sorrise maliziosamente guardandola “Non m’interessa guardarti sotto la gonna, sono cose troppo infantili.”

S’imporporò all’improvviso.

Draco ghignò, contento del risultato.

Appena finì di fasciare la ferita,dal suo mantello prese una fialetta dove all’interno vi era un liquido verde.

Trasfigurò un sasso in una tazza e verso il contenuto per poi porgerla alla Grifondoro.

Quest’ultima non allungò la mano per prenderla.

Non voglio avvelenarti”la rassicurò “ avrei potuto farlo prima, senza nessuna conseguenza, non vedo il motivo di farlo ora, avanti bevi!”

Non mi fido, che cos’è?”

Il biondo sbuffò “Tisana di erbe, ti aiuterà a riprenderti”rispose in seguito.

Era ancora più confusa in quel momento.

Prese la tazza e la sorseggio: era davvero tisana.

Cosa stava succedendo a Draco Malfoy.

Il ragazzo che la osservava bere si lasciò sfuggire “Ci vuole un mare di pazienza con te, davvero, mi chiedo come faccia Weasley!”

A quel cognome abbassò lo sguardo.

Già, Ron.

Chissà dov’era o cosa stava facendo.

La reazione non sfuggì al Serpeverde che incalzò “Non ha ancora risposto alle tue lettere?”

Stanne fuori!”ringhiò lei, togliendo il ginocchio dalla sedia.

Quest’ultimo ne approfittò per sedersi e allungare le gambe.

Si accese una sigaretta e continuò a fissare la ragazza.

Le stava dando fastidio. Molto, molto fastidio.

Perché ti stai preoccupando per me?”chiese subito.

Rispondi alla mia domanda prima”sbuffò un po’ di fumo.

Non sono affari tuoi!”

Io non do niente per niente, Sanguesporco, lo sai…”rispose “Sono una Serpe”disse a bassa voce.

Hermione posò la tazza sul banco, quella si riempì di nuovo, ma di thè quella volta.

Ma che diavolo…”disse lei osservandola

Preferisci Burrobirra?”chiese lui sorridendo “Facciamo un patto, tu rispondi ad una mia domanda e io rispondo ad una tua domanda, ma tu ne avrai delle extra per il semplice fatto che mi devi qualcosa per quello”indicò il ginocchio.

Ecco, l’animo da Serpe che tornava a galla ogni qualvolta ne avesse l’occasione.

Ormai il danno era fatto.

Erano solo domande, poteva anche mentire tanto lui non se ne sarebbe mai accorto.

Aveva promesso di non mentire più dall’ultima volta, ma voleva uscire da quel gioco troppo sporco e a lui si poteva benissimo mentire, non era un amico.

Accetto”disse coraggiosa.

E’ sempre bello avere a che fare con voi pennuti”osservò “il vostro coraggio è ammirevole.”

Cosa che tu ti sogni.”

Lenticchia non ti ha ancora risposto?”chiese tagliente “E niente bugie” s’indicò la tempia.

Era fatta, era caduta nella sua ragnatela.

Lui era un abile Legilimens.

Si diceva in giro, ma lei non aveva mai dato importanza a questa notizia, ripetendosi che magari fosse solo un pettegolezzo stupido.

Invece era la verità, la triste verità.

Ron non mi ha ancora risposto.”

Il ragazzo sorrise.

Ma sarà sicuramente impegnato a lavoro”prese la tazza di te e iniziò a sorseggiarla.

Certo”disse viscido lui “la mia teoria è un’altra…sai non che gli eroi piacciono sempre anche se sono orrendi come Weasley?”

Finiscila di dire idiozie.”

Buttò il mozzicone a terra.

Perchè tutto ad un tratto ti interessi di me?”chiese lei.

E’ la stessa domanda che volevo rivolgerti io.”

Rispondi prima alla mia…”

Devo ammettere che il giorno con Portman mi hai sorpreso, ti dovevo u,n favore e mi sembra di averlo ripagato.” Guardò il ginocchio “Lo sai sono un Malfoy e se ricevo devo dare in cambio.”

Ho svolto il mio semplice lavoro da Caposcuola, sei uno studente come tutti gli altri, e poi solo perché ho fermato quella discussione?”

Tecnicamente solo per te sono uno studente come tutti gli altri, e questo mi ha sbalordito parecchio, proprio tu…”

Si cambia nella propria vita…”

Il ragazzo la stava osservando “ Non hai fermato una discussione, hai fermato una bella baruffa, sai avevo le mani che mi pungevano, avrei voluto alzarle a quello stupido Mezzosangue di Tassorosso con quel maiale della sua ragazza!”

Malfoy!”lo rimproverò.

La fulminò con uno sguardo.

Perché solo per me, sei uno studente come gli altri?”

Dimmi, Granger” si accese un’altra sigaretta “hai scoperto perché nessuno mi parla?”

Mangiamorte…”soffiò lei piano.

Esattamente, è passato solo un anno e i ragazzi ricordano perfettamente e limpidamente.”

E’ per quello che hai il Marchio coperto?”

La McGranitt mi ha pregato di tenerlo nascosto per evitare scene simile a quelle di Portman.”

Ma prima, ricordo che…”

Era ben in vista, la voce si sparge…così mi hanno cortesemente chiesto di nasconderlo, come se bastasse” sbeffeggiò “ come se la gente non ricordasse ciò che sono.”

Vide l’amaro nei suoi occhi e forse…rimpianto?

Perché i tuoi compagni di Casa non ti rivolgono la parola?”

Rise sonoramente “Bella domanda”si complimentò.

Sei stata tu che hai testimoniato a mio favore, ricordi? Non è bello per un Malfoy. La propria pelle salvata da una Sanguesporco. E poi diciamo che si aspettavano di più da me, e non questo atteggiamento da codardo.”

Perché?”

Granger, hai sforato il limite di domande…”ridacchiò.

Fammene qualcuna tu!”lo rimproverò.

Non ora, magari in seguito, anzi sicuramente in seguito.”

Si alzò dalla sedia, seguito da Hermione, rimise tutto in ordine e l’accompagnò alla porta.

Sapeva di liquirizia, tabacco e qualcosa come alcool.

Era un buon odore.

Le aprì la porta “ A domani Granger” la salutò piatto prendendo la strada per i sotterranei.

 

 

- Ci vediamo al calar del sole, di fronte alla Stanza delle Necessità.-

A colazione un piccolo Gufo, aveva fatto recapitare questo messaggio al tavolo dei Grifondoro, sotto lo sguardo di Hermione.

La scrittura elegante e composta, poteva far capire benissimo di chi si trattasse anche senza firma.

Ginny la stava osservando, e ad Hermione non sfuggi questo piccolo dettaglio.

I miei.”disse sorridendo “ stanno andando in vacanza in Francia.”

Un’altra bugia, alla sua migliore amica.

Si era ripromessa di non voler più mentire alla sua amica.

Ma come poteva dire che s’incontrava clandestinamente con Malfoy?

Non poteva.

Sapeva che tutti avrebbero pensato male, specialmente la sorella del suo ragazzo.

Doveva tenerlo nascosto finché poteva.

La piccola macchiolina nella sua coscienza si fece leggermente più grande.

Oh, la Francia”disse sognante Ginny “ Fleur ne parla sempre, vorrei andarci qualche volta.”

L’amica sorrise.

Era tutta la giornata in ansia per quell’incontro, doveva aspettare altri cinque maledettissimi giorni e gl’incontri clandestini sarebbero finiti per sempre.

Avrebbe posto la parola fine a quel teatrino.

Al calar del sole si ritrovò di fronte all’entrata della Stanza.

Poco dopo sentì i suoi passi e le si fece subito accanto.

La porta poco dopo si aprì.

Entrarono in una cmaera spoglia, con quattro mura bianche ed al centro un tavolo con affianco un letto e una sedia.

Vatti a sedere nel letto”disse serio.

L’osservò per qualche minuto e vide nei suoi occhi la rabbia.

Era successo sicuramente qualcosa.

Si sedette nel letto e Draco fece le solite cure al suo ginocchio.

Fece comparire la tazza con la tisana che lei bevve tutta d’un sorso.

Voleva capire che cos’aveva la Serpe per essere così arrabbiato ma soprattutto con chi.

Ahi…”disse piano.

Il ragazzo alzò lo sguardo.

Mi brucia”mentì

Slegò le bende e lasciò che il ginocchio prendesse aria.

Si allontanò e la ragazza si guardò intorno.

Hai scelto qualcosa di semplice.”

Una stanza per curare il tuo ginocchio, niente di più.”

Perché ci tieni al mio ginocchio?”

Ma perché ti ostini a fare sempre domande? Perché non puoi accettare che sia così e basta!”

Perché tu sei un Malfoy e non fai nulla per nulla.”

Il ragazzo alzò un sopraciglio, notò irritazione nel vedere che l’aveva risposto con la frase usata da lui stesso.

L’hai detto tu stesso, l’hai fatta suonare come una regola, quindi non ci vedo nulla di male al ripetertelo!”

Devi rimanere così per qualche minuto, vediamo se rimettendo la benda ti fa male. Nel frattempo trovati qualcosa da fare che non sia chiacchierare con il sottoscritto.”

Portava con lei sempre quella piccola borsetta dove poteva metterci il mondo dentro, estrasse un libro e si mise a studiare.

Draco la stava osservando.

Mentre studiava aveva un’altra espressione, pacifica serena…felice forse?

I libri erano tutto per lei.

Curiosa di sapere, bramosa d’imparare sempre qualcosa di nuovo.

Bramosa d’intelletto.

E poteva giurarci che sarebbe stata un’abile Mangiamorte, forse l’unica donna che avesse superato la Carrow e sua zia Bellatrix, in fatto di magie.

Che libro è?”

Creature mitologiche…”rispose distrattamente.

Ti stai occupando di qualcuna in particolare?”

Sì, su quelle rettili…sai il Basilisco, l’Idra, lo Iaculo?”

Conosco perfettamente, non c’è bisogno che mi elenchi tutte le creature”tagliò corto.

Tornò sul libro.

E lui continuava a fissarla, continuava a guardare i suoi occhi che divoravano quelle pagine.

-Bramosa- pensò.

Scosse leggermente la testa mandare via quel pensiero al seguito si accese una sigaretta.

C’è la farò per cena ad uscire da qui?”chiese.

Dipende tutto dal tuo ginocchio”osservò lui piano “se la smette di fare i capricci, probabile potremmo andare a cena entrambi.”

Ah, quindi ceni anche tu…”

Un grande punto di domanda apparve nel viso di Draco.

Hermione mise a posto il libro “Non ci sei mai nel tavolo a colazione, pranzo e cena.”

Non sapevo mi tenessi sotto controllo”si alzò dalla sedia.

Voci di corridoio.”sospirò lei guardando il soffitto.

Riprese a fasciargli il ginocchio.

Perché non ci sei mai ai tavoli?”

Granger…”la riproverò.

Stai venendo meno ai tuoi patti.”

Sbuffò sonoramente “Te l'ho spiegato ieri, i miei compagni di Casa…”

Sì, questo l’ho capito, non sono ottusa!Dicevo, perché loro lo reputano un'atto da vigliacco!”

Il mio cognome, la fama, il Marchio…nessuno si aspettava che io cambiassi opinione.”

Non è mai tardi per cambiare opinione”disse lei.

Per te, Sanguesporco…se io avessi fatto tutto ciò che il Signore Oscuro avrebbe chiesto a quest’ora sarei rispettato.”

Per me hai fatto la cosa giusta.”

Il ragazzo alzò lo sguardo verso la riccia, la guardò negli occhi.

E lei si perse in quegli occhi.

Che vuoi dire?”chiese molto tranquillamente, facendo l’ultimo nodo alle garze.

Nel senso che ci sarebbe stato un brutto destino anche per te, non saresti qui in questo momento.”

Ah sì, ricordo la confessione che mi fece Potter, della stramaledetta bacchetta.”

Ma come mai questo cambiamento?”

La tua curiosità è insaziabile!”la rimproverò.

Sono solo curiosa…”

Non sono un tipo che da risposte per soddisfare la curiosità altrui.”

Bè sono in debito con te di un po’ di domande, se rispondi a questa sarà una in più per te, o sbaglio?”

Draco ghignò “Geniale.”

Una più una meno…alla fine non conta tanto.”

Bè, ero stanco della Guerra, stanco dei piani di un pazzo, stanco di vedere mia madre piangere preoccupata per la nostra sorte, semplicemente stanco…e mi sentivo vuoto…volevo che il sole tornasse a splendere e che quel vecchio pazzo, morisse decrepito!”spiegò “ho rivelato che io ho dovuto pagare i scarsi risultati di mio padre, sono stato il prezzo da pagare di Lucius Malfoy, marchiato con prepotenza dal suo braccio destro ,Bellatrix, affidato ad un compito più grande di me…devo ringraziare Piton se sono riuscito a rimanere fuori da molte questioni.”

Piton è stato l’uomo più coraggioso che abbia mai conosciuto.”

Già. Ero il suo pupillo.”

Non si era capito…”scherzò.

E poi ovviamente siete arrivati voi tre a farmi la carità e tutto è andato a puttane!”osservò gelido.

Noi abbiamo sempre pensato che tu fossi una marionetta nelle mani sbagliate, quando hai preso la situazione di petto” scese dal tavolo e si mise di fronte a lui “ hai capito benissimo cosa stava succedendo, e così a casa tua non ci hai voluto riconoscere, porto ancora i lividi di cosa mi è stato inferto!Hai lasciato che prendessimo le bacchette e in questa stessa stanza ti abbiamo salvato la pelle, nonostante tutto il casino che hai combinato!”

Si avvicinò alla ragazza, quest’ultima sentiva il suo respiro nelle guance.

Perché mi hai salvato la pelle?Perché hai detto che ad torturarti è stata Bellatrix?”

Perché volevamo darti un’altra possibilità, dopo quello che è successo, avevi solo diciassette anni.

Tua mamma ha aiutato Harry, confermando che fosse morto ed invece era ancora vivo e vegeto per fortuna, tu non ci avevi riconosciuto e con quella storia delle bacchette siamo riusciti a scappare dalla tua Villa…abbiamo voluto lasciare che i fili per condurre la tua vita gli avessi tu e non un esaltato.”

Era così bello da vicino?

-Hermione piantala!- si rimproverò mentalmente.

Sapeva di tabacco, un tabacco misto a liquirizia.

Un odore trasportante.

Quegli occhi che ti guardavano, come se ti stessero esplorando l’anima.

Abbiamo?”puntualizzò.

Si, abbiamo…sapevamo che le domande sarebbero state rivolte a me…tu più di chiunque altro mi odiavi da morire, avrei giurato che avresti portato la mia testa su un piatto d’argento a Voldemort, e invece mi hai sorpresa,quindi la sera prima del tuo processo Harry, Ron e io abbiamo preso questa decisione.”

Dovrei ringraziarti per questo?”disse avvicinandosi ancora di più verso di lei, mantenendo una distanza pari a qualche millimetro.

Non mi aspetto ringraziamenti da parte tua”disse piano “specialmente verso di me.”

Non ringrazierò nemmeno San Potter e Weasley, se ti può interessare.”

La ragazza annuì, consapevole che non l’avrebbe fatto.

Mi avete dato una seconda possibilità alla fine…”il suo respiro cadeva nelle guance di Hermione e il suo alito sfiorava le sue labbra.

Le seconde possibilità si danno a poche persone…”

Se la devono meritare.”

Rise, poi spostò le sue labbra sul suo orecchio “ E io?”sussurrò “ Me la sono meritata?”

La Grifona chiuse gli occhi, un brivido gli percosse la schiena, durante quel sussurro.

Aprì gli occhi e si ritrovò faccia a faccia con il ghignò malizioso di Draco Malfoy.

Si ricompose “Bene, vado a cena…”

Il ragazzo ridacchiò “ Stesso posto, stessa ora…a domani, Sanguesporco.”

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Capitolo 5
*** Pettegolezzi ***


Ehi Herm!” salutò Neville.

La ragazza si voltò a guardarlo.

Neville”disse sorridente.

Andavi da qualche parte?”chiese curioso il compagno di Casa.

No”disse subito “ facevo due passi da sola.”

-Muoviti Neville, sono già in ritardo -pensò

Sai domani, abbiamo quel compito con Lumacorno…”

Sì, dobbiamo cercare di fare una pozione che curi le ferite in breve tempo.”

Ecco, io non sono molto bravo in pozioni, potresti darmi una mano?”

In questo momento Neville, preferisco riposarmi.”

Ti prego, prenderò sicuramente una T se non mi dai una mano.”

Non poteva dire di no a Neville, l’avrebbe aiutato e poi si sarebbe presa le conseguenze con Malfoy.

Va bene, andiamo in biblioteca.”

Il ragazzo sorrise.

Dopo circa un’ora chiusa in biblioteca, Hermione ne uscì con un forte mal di testa.

Però in compenso era riuscita a far capire qualcosa a Neville.

Ed ora aveva pure il turno di ronda notturno.

Il suo solito giro era molto monotono, qualche ragazzo era ancora in giro e a lei bastava un semplice “Ragazzi”sorridente, che gli studenti filavano nel loro dormitorio.

Si sentivano dei tuoni in lontananza.

Fuori era pronto ad esplodere un temporale, gradiva finire il turno prima, considerando che il freddo sarebbe aumentato e che lei era molto stanca.

Fu trascinata da qualcuno in un angolo buio, le fu tappata la bocca con una mano.

Ma lei sapeva chi era, quell’odore l’avrebbe riconosciuto all’istante.

I loro corpi aderivano per via del poco spazio.

Sanguesporco, ti diverti a prendermi in giro e a farmi perdere tempo”sibilò piano

Il suo fiato ricadeva sulle sue guance, sapeva di sigaretta.

Questo pomeriggio ti ho aspettata per ben tre quarti d’ora…”

Lei si levò la mano dalla bocca e lo spinse via “Non osare mai più.”

Tu non osare mai più!”

Ho dovuto aiutare Neville!”

Quel tonto è più importante del tuo ginocchio?”

Non chiamarlo tonto!”esclamò.

Non urlare stai rendendo questa conversazione privata un affare di Stato!”la rimproverò.

Il mio ginocchio sta bene.”

Il tuo ginocchio può benissimo peggiorare, ma se vuoi rimanere con una gamba sola, fai un po’ tu. Sono sicuro che Weasley farà meno fatica nei vostri…”

Finiscila”disse scocciata e irritata “Perché metti sempre in mezzo il nome di Ron, perché ti diverti a punzecchiarmi, perché ci tieni così tanto al mio stramaledetto ginocchio? Sai una cosa Malfoy mi sono stancata di te e dei tuoi misteri. Siamo inconciliabili. Domani andrò da Madama Chips mi farò curare e se dovrò perdere la gamba per una stupida ferita la perderò, chi diavolo se ne importa. Ma se questo servirà a levarti di mezzo, lo farò.”

Uscì dall’angolo e si diresse a grandi passi verso il giardino.

Era nervosa, non ne poteva più della Serpe e delle sue pretese.

Era stufa.

Stufa di dover stare ai suoi ordini, stufa di sentirlo parlare, stufa di doverlo assecondare per evitare una baruffa di parole.

La pioggia aveva iniziato a scendere copiosa e lei stava in piedi in mezzo al giardino, mise il cappuccio del mantello e qualche lacrima iniziò a solcarle il viso.

Era stata forte per parecchio tempo.

Aveva sopportato questa grande lontananza da Ron, ma voleva vederlo, voleva stringerlo,baciarlo, parlargli, perdersi nei suoi occhi. Ed invece doveva accontentarsi degli stupidi giochetti di quella Serpe.

Chinò la testa verso il basso.

Tratteneva i singhiozzi.

Poi sentì dei passi verso di lei. Alzò piano la testa e vide che sotto la pioggia, senza cappuccio, c’era Malfoy che la osservava.

Che vuoi ancora?”urlandogli in faccia.

Ma il ragazzo invece di rispondere sgranò gli occhi, quando vide gli occhi rossi per il pianto e quando ci lesse rabbia e frustrazione.

Si avvicinò sempre di più a lei, posando una mano sulla spalla, lei cercò di divincolarsi, ma lui la portò a se con un gesto repentino e con un gesto altrettanto repentino posò le labbra sulle sue.

Hermione si staccò subito, e un sonoro schiaffo s’infranse sulla guancia del biondo.

Schifosa Serpe”disse amareggiata “ Sei contento adesso? Mi hai umiliata per bene. Ora puoi andare in giro a gongolarti. Fai schifo.” Corse via.

Draco rimase li, sotto la pioggia, toccando la guancia che poco prima aveva ricevuto un schiaffo ben assestato dalla Mezzosangue.

 

 

Non aveva chiuso occhio tutta la notte.

Aveva visto il sole sorgere quella mattina, l’alba era così bella e quel colore mattutino le ricordava i capelli del suo ragazzo.

Scese a colazione prima degli altri, si sedette e iniziò a bere il suo succo di zucca e a mangiare dei toast con burro d’arachidi.

Beveva lentamente fissando il vuoto e spalmava il burro d’arachidi ancora più adagio.

Pensava a quello che le aveva combinato la Serpe la sera prima.

Orrendo ricordo che si sarebbe portata avanti per un po’ di tempo.

Mattutine?”chiese Neville sedendosi affianco all’amica.

Ciao Neville”salutò distrattamente.

Hai due occhiaie niente male, ti rendono terribilmente sexy”scherzò quest’ultimo afferrando dei biscotti.

La ragazza sorrise, in quel momento arrivo Ginny che guardò l’amica e poi Neville.

Quest’ultimo fece cenno alla rossa che non era aria così, l’amica, si sedette affianco a lei in silenzio.

Hermione prese la Gazzetta del Profeta che un gufo aveva fatto planare sulla testa di Paciock e iniziò a sfogliarla distrattamente.

La mattina non c’era nulla d’interessante e quella giornata si preannunciava molto monotona.

Dean entrò correndo nella Sala per poi sedersi affianco a Neville.

Ragazzi!”disse agitato e in tono molto basso “A Serpeverde c’è aria di pace”spifferò “a quanto pare Malfoy ha fatto pace con i suoi compagni di Casa.”

Hermione posò lo sguardo sul viso di Thomas.

Oh bene”disse Neville “Adesso tornerà a scorrazzare per i corridoi e a fare il bulletto.”

Ho sentito dire da Lavanda”continuò Dean “Che Malfoy ha superato una specie di iniziazione baciando una Mezzosangue e così facendo umiliandola.”

Hermione sgranò gli occhi e un fuoco di rabbia iniziò a crescere dentro di lei.

Non diciamo idiozie!”disse irata “ Quando mai quella schifosa Serpe scenderebbe ai piani di una Mezzosangue…”

Ginny asserì con la testa dando ragione alla riccia.

Lavanda è sempre la solita bugiarda…”affermò Neville bevendo succo di zucca.

Dean stava per ribattere, ma un fitto brusio distrasse i ragazzi.

In quel momento Draco Malfoy aveva messo piede in Sala Grande alla sua destra Goyle alla sua sinistra Pansy.

Oh mi sembra di tornare indietro!”esclamò sarcastica Ginny “ Pansy di nuovo tra le sue lenzuola, Neville hai visto che corna che ha quella ragazza?”

Il ragazzo scoppiò a ridere.

Ma Hermione non ci trovava nulla da ridere, puntò i suoi occhi sul piatto dove aveva appena messo una manciata di biscotti e continuò a leggere il giornale.

Sembra che ce l’abbia con questo tavolo.”osservò Dean.

Neville diede un’occhiata “Effettivamente sta fissando te, Hermione.”

La ragazza non alzò gli occhi da giornale “Starà escogitando qualche calugna contro di me, ora che non ci sono più Harry e Ron.”

Se ti da fastidio, dimmelo Herm. Sai ho sempre voluto rendergli la vita meno facile.”disse Neville.

La ragazza lo guardò.

Neville era cambiato da un po’ di tempo, sempre più coraggioso.

Aveva ottenuto dei grossi risultati e nonostante tutto era riuscito ad estrasse la spada dal capello.

Come un vero Grifondoro.

Tranquillo Neville.”

Si alzò dal tavolo perché in quel preciso istante aveva un’urgente bisogno di parlare con una persona.

Una persona che del gossip faceva la sua ragione di vita.

 

L’aveva aspettata in Sala Comune, avrebbe saltato Aritmazia quella mattina, ma con quell’oca doveva parlarci.

Ciao Lavanda.”salutò fredda.

Hermione!”disse lei sorpresa.

Dovrei parlarti.”

La Brow aveva uno sguardo perplesso.

Riguarda la storia del gossip che gira nei tavoli delle Case da stamane…”

Non ti seguo…”

Oh avanti, la finta tonta con me non regge cara, Malfoy che bacia la Mezzosangue.”

Oh…”disse lei chiudendo gli occhi a due fessure con sguardo indagatorio “E a te cosa importa?”

Bè non ti sembra di averla sparata un po’ grossa questa volta, quando mai bacerebbe una Mezzosangue?”

Non sono parole che sono uscite dalla mia bocca Herm”disse la ragazza “Ho sentito dirlo da Pansy nel bagno delle ragazze.Malfoy gli ha esplicitamente detto che aveva umiliato una Mezzosangue baciandola e poi lasciandola sola, un gesto che gli è valso il ritorno al comando di Serpeverde.”

E chi sarebbe questa fantomatica ragazza?”

Non lo so, Pansy diceva che Draco tiene in segreto il nome e soprattutto la Casa. Ma potrebbe essere anche una di loro, considerando che ci sono dei nati Babbani tra di loro.”

Capisco, mai fidarsi di Malfoy.”

Bè, se non fosse stata veritiera la cosa, non sarebbe riapparso a colazione.”

Alzò gli occhi al cielo.

Era davvero così stupida quella ragazza?

Come si poteva fidare di dicerie che uscivano dalla bocca di Draco Malfoy.

Il bugiardo per eccellenza.

Ma lei in cuor suo sapeva che quella era la verità.

Sapeva che quella notizia era vera.

Sapeva che la Mezzosangue era lei.

Dimenticavo di dirti una cosa…”disse piccata “Ronald ha smesso di pensarti da parecchio tempo.”

Tu…tu come…”

Voci di corridoio, i pettegolezzi corrono ad Hogwarts, ti auguro buona giornata.”

Uscì dalla stanza soddisfatta, si era tolto un sassolino dalla scarpa.

 

 

Il suo pomeriggio poteva definirsi concluso.

Era molto stanca, aveva in mano cinque tomi belli grossi che la notte avrebbe dovuto leggere per riuscire a trarne un sunto per una ricerca.

Aveva deciso di lavorarci quella notte.

Ehi Herm!”la chiamò Seamus.

La ragazza si voltò.

La McGranitt mi ha detto di consegnarti questo, sono i nuovi orari per le ronde notturne.”

Grazie Seamus”disse prendendo il biglietto e continuando a camminare.

Orari davvero assurdi erano quelli che la McGranitt aveva appena stilato.

Lei c’era ogni santo giorno, in più i turni non erano di sole due Case, ma bensì di tre.

Doveva chiedere delucidazioni all’insegnante, voleva capire il perché di questo cambiamento.

Ma prima che potesse voltarsi per cambiare direzione, andò a sbattere contro qualcuno, cadendo sul pavimento.

Ehi stai attenta Granger!”ringhiò Alfie McCardic, uno studente di Serpeverde.

La voce gracchiante di Pansy incalzò “Hai bisogno di un paio di occhiali saputella?”

La Grifondoro si alzò prese i libri in mano, e come alzò lo sguardo su di loro oltre a Pansy e Alfie c’era il giovane Malfoy.

Pansy il tuo gracichiare mi da il mal di testa, potresti smetterla di dire stupidaggini e magari concentrarti su qualcosa di più serio?”

La ragazza spalancò gli occhi, come oltraggiata.

Alfie guardò la compagna di casa.

Mentre sul volto di Draco, Hermione poteva giurare di aver visto un sorriso soddisfatto dalla risposta appena data.

Come osi!”disse lei estraendo la bacchetta.

Pansy!”la rimproverò il biondo “posa la bacchetta.”

Ma Draco…”

Ho detto posa la bacchetta, lascia godere il momento di gloria alla povera Mezzosangue…com’è che diceva la Cooman al terzo anno?”chiese “Il tuo cuore è raggrinzito come le pagine dei libri a cui sei devotamente attaccata”concluse facendo il verso alla professoressa.

Questa è già un' umiliazione”concluse trionfante.

Pansy scoppiò a ridere insieme a Alfie.

I tre sorpassarono la ragazza e si diressero in un altro corridoio.

Malfoy era tornato. Malfoy era di nuovo lui.

Il classico spavaldo e viziato.

Malfoy era di nuovo Malfoy.

 

Tranquilla Ginny, c’è la faccio.”

Il pomeriggio il ginocchio aveva ripreso a fare male, dopo la caduta con l’incontro del terzetto.

Herm!”la riproverò l’amica “Per l’amor del cielo zoppichi!”

Passerà è solo un turno di ronda, finirò prima e tornerò al dormitorio.”

Promettilo.”

Lo prometto”disse sorridendo.

La rossa fece un sorriso trionfante e poi tornò al proprio dormitorio.

Fece due passi e poi si vide trascinata in un angolo, ma prontamente tirò fuori la bacchetta e la puntò sul cuore di quest’ultimo.

Alzò lo sguardo e si ritrovò negli occhi di Malfoy.

Che cosa vuoi?”

Abbassa la bacchetta”disse piatto.

No, questa volta non sarà uno schiaffo a risolvere la situazione, magari uno schiantesimo fa al caso tuo.”

Il biondo rise piano “Minacciosa”osservò posando la sua mano sinistra sulla bacchetta di lei “non sapevo a Grifondoro si minacciasse la gente, di solito è campo Serpeverde.”

Hermione gli teneva testa e riusciva anche a non farle abbassare la bacchetta.

Diciamo che con studenti come voi tra i piedi, ci siamo dovuti arrangiare.”

Ma che bravi scolaretti che siete”canzonò lui, fece pressione sulla bacchetta spostandola di poco “continuando di questo passo, te la spacco, la vuoi abbassare?”

E’ l’unica barriera che mi rimane per stare lontana qualche centimetro da te!”

Anche se fremi dalla voglia di avermi addosso, vero?”

Fu una reazione a catena: la mano di Hermione partì in automatico per assestare uno schiaffo al biondo, ma questo la bloccò. La mano sinistra bloccata, la destra sulla bacchetta e lui che cercava di fargliela abbassare.

Manco morta”sputò “ sei un lurido viscido bastardo.”

Sentiva il calore dell’ira salire nelle sue membra, voleva sfogarsi, prenderlo a pugni o semplicemente schiantarlo.

Era talmente abituata a sentirsi dire le peggior umiliazioni da lui, che quando aveva visto il cambiamento nell’anno attuale, aveva perso tutta la sua familiarità con i suoi peggior sproloqui.

Abbassò la bacchetta e ritrasse il braccio.

Avanti, insultami!”disse piano “O non è divertente senza i tuoi amici?”

Il ragazzo la stava osservando.

Non voglio insultarti, ho sentito la rossa preoccupata per quello stramaledetto ginocchio.”

Colpa del tuo amichetto di McCardic!”esclamò “ e di quell’oca giuliva che avevi al tuo fianco.”

Andiamo nella Stanza delle Necessità, avanti.”

Appena entrarono, l’ambiente era diverso dal classico.

C’era il classico letto, la sedia era diventata poltrona, un tavolo e al lato un caminetto con del fuoco scoppiettante.

Sul tavolo c’era tutto l’occorrente per medicare la ferita.

Senza farsi dare ordini, si sedette nel letto e aspettò che il ragazzo la curasse in modo da poter mettere fine a quell’agonia.

Draco posò le mani fredde sulla gamba di Hermione, che di consueto si mise una mano sulla gonna per non lasciar intravedere nulla.

Non ti preoccupare”disse togliendo la bendatura “non toccherò le parti intime di una Mezzosangue.”

Sferrò un calcio, che il biondo riuscì a mala pena a schivare, la fulminò con lo sguardo.

Non sono io quella che va in giro a dire che hai umiliato una Mezzosangue baciandola, è sempre un contatto a rigor di logica.”

A rigor di logica, un vero è proprio contatto fisico con scambio di saliva e, se in questo caso è una povera verginella, sangue e quando si fa del sesso.spiegò sorridendo maliziosamente “Entrare nelle profondità di una Mezzosangue, non è nelle mie priorità e nemmeno nel mio carattere”continuò “ma dubito che tu sappia qualcosa di rapporti profondi.”

Sferrò un altro calcio che Draco parò. Sorrise togliendo le bende al ginocchio, lo fissò per qualche secondo.

Lo vide trafficare con altre fialette, un infuso comparve nel tavolo e la classica tazza comparì all’improvviso affianco a lei.

Che succede?”

Il tuo ginocchio è messo male, Granger. Cosa ne pensa Weasley delle donne a una gamba, le trova affascinanti o per lui l’importante è che abbia un buco dove potersi sfogare?”

Malfoy!”urlò a mò di rimprovero.

Mezzosangue…”disse piano.

Che cosa sta succedendo?”

Hai ribattuto oggi, quindi il tuo ginocchio va curato con un semplice infuso e bevi quella medicina, ti rimetterà in sesto.”

Hermione guardò il bicchiere stranita.

Per l’ennesima volta, non ti voglio avvelenare, bevi!”ordinò

Perché ti sta tanto a cuore il mio ginocchio?”chiese “Perché? Quando poi vengo a scoprire che mi hai umiliato di fronte a Pansy e tutta la Casata Serpeverde, per quel bacio che io non desideravo.”

Oh noto che il pettegolezzo è arrivato anche a voi, la Brown vero?”

La ragazza annuì.

Povera gallina”disse passando il classico liquido sul ginocchio

La ragazza fissò il suo ginocchio.

Volevi essere davvero umiliata?”

Sarei stata al centro di un’enorme pettegolezzo.”

Magari Weasley avrebbe capito che potrebbe starti più vicino.”

Malfoy!”

Finiscila di rimproverarmi…”

Sei tu che provochi, anzi mi provochi una crisi isterica, per poco stamattina non dovevo cancellare la memoria a tutta la Sala Grande se fosse uscito il mio nome.”

Il tuo nome non sarebbe mai uscito.”

Perché?”

Il ragazzo sorrise“La studentessa appartiene al settimo anno…”sibilò.

Bè io sono del settimo anno, taglia corto Malfoy…”

E’ alta, capelli ricci castani…”il tono si fece più basso.

Conosco il mio aspetto fisico…”

Una Mezzosangue…”ancora più basso.

Conosco anche il mio stato di sangue!”esclamò

Serpeverde!”sussurrò quasi impercettibilmente.

Hermione spalancò gli occhi.

Sorpresa?”fece l’ultimo nodo al ginocchio.

Oh” disse alzandosi dal letto “dimenticavo, la vostra casa è diventata tollerante ai Mezzosangue.” Si fece avanti a Malfoy di un passo.

Adele Kurt”disse Draco “ Povera sciocca.”

Sei un idiota” lo rimproverò lei.

Scommetto che la frase rivolta a Pansy era per il piccolo pettegolezzo, che invece è realtà… perché io la Kurt lo baciata di fronte alla Parkinson.”

Si era fatto più vicino, sentiva il suo respiro sulla pelle.

Povera ragazza.”

Povero me”disse piano.

Hermione si girò di scatto “Perché pensi sempre e solo a te?”

Perché a Serpeverde stava prendendo il comando il fratello della Kurt, secondo te Draco Malfoy si fa mettere i piedi in testa da un Mezzosangue?” i suoi occhi incatenarono quelli della Granger “Io i Mezzosangue me li mangio come voglio”sibilò al suo orecchio.

Hermione chiuse gli occhi sentendo un brivido percorrere la sua schiena.

E poi non mi pare che stia pensando solo a me, il tuo ginocchio ne è la prova.”

Chiederai qualcosa in cambio prima o poi.”

Me lo stai già dando…”

La ragazza lo guardò stranito.

Mi stai dando la tua compagnia”osservò.

Mi fa strano sentire queste cose.”

Mi fa strano vedere che mi rivolga la parola, che mi eviti il carcere e che ti fai curare da me”elencò piano.

E perché allora ti fa piacere stare con me?”

Non ho detto che mi fa piacere stare con te”la rimproverò “ho detto che sei una buona compagnia, intelligente, se ti punzecchio un po’, rispondi e sai quanto mi diverte questo e poi sei l’unica che mi rivolge la parola dopo la Guerra nonostante tutto.”

Sei uno studente come gli altri.”

Sono uno studente marchiato”la corresse.

Oh, ma quel Marchio ormai è deceduto.”

E’ il mio biglietto da visita.”

Cadde il silenzio nella stanza. Tra i due vi erano solo sguardi.

Poi Draco alzò la manica sinistra della sua camicia.

Dimmi tu quando vedi questo cosa pensi?”mostrando il Marchio.

Penso che ti sia stato imposto e che se avessi potuto scegliere avresti rifiutato, in fondo non sei pazzo come quella gente.”

Chiedi a Portman invece, sai cosa ti risponderebbe?”

Un bastardo senza gloria?”

Più o meno… un figlio di puttana, rende l’idea.”

Mi…mi dispiace.”

Sei l’unica che ha capito veramente la situazione, Granger, e l’unica che ha visto dei cambiamenti in me.”

Non mi sembri lo stesso Malfoy di questo pomeriggio.”

Il ragazzo sorrise.

Quella frase la ricordo bene”osservò lei piano.

Dal volto di Malfoy scomparve quel sorriso e un’espressione dura prese vita.

Penso che oltre tutta quella intelligenza, ci sia un gran cuore.”

L’hai detta però, con una nota di cattiveria che solo tu sai mettere.”

Fa parte del personaggio.”

Ti stai piegando a me?”

No, Sanguesporco, sei tu che ti stai piegando a me.”

Era ancora più vicino di prima, i suoi occhi la stavano fissando.

Il suo profumo stava inondando le sue narici facendogli perdere il controllo.

I suoi crini biondi le stavano sfiorando la fronte.

Ti stai piegando al volere di una Serpe”sussurrò “Il tuo cuore è raggrinzito perché affianco hai un ragazzo che non valuta bene la tua persona, sei una ragazza con un portento unico e dal cuore davvero grande.”

Dopo l’ultima parola le labbra si sfiorarono per poi posarsi l’una sull’altra.

Come a completarsi.

 

 

Quando le loro labbra si allontanarono, Hermione diede un ceffone a Draco.

Quest’ultimo non riuscì a pararlo e i segni rossi sul viso prendevano forma.

Sanguesporco!”la rimproverò.

Non osare mai più!”esclamò.

Non fare la pudica”ringhiò “con me non attacca!Se non avessi voluto quel contatto…ti saresti scansata.”

Quanto Whiskey Incendiario hai bevuto per il tuo acclamato ritorno?”

Sai benissimo che queste cose non si possono portare…”

Oh ma tu sei Malfoy e bla bla bla…avrete sicuramente festeggiato tanto da essere ubriaco e dar vita a questo scempio!”

Il ragazzo era palesemente confuso.

Chiami scempio la mia dimostrazione d’affetto?”

Si, perché lo stai facendo a posta per mettermi in imbarazzo, per farmi sentire un verme nei confronti di Ron.”

Non diciamo idiozie.”

E allora perché mi hai baciata due volte?”

Perché ti sto dando la vitalità che hai perso da due mesi a questa parte, sento la tua elettricità quando ti bacio.”

Ma a me non mi serve il tuo aiuto.”

Sei una pessima bugiarda, le tue labbra fremono a contatto con le mie.”

Idiota.”

Ma la domanda a cui devi veramente rispondere, Mezzosangue, è perché tu baci me?”

La ragazza abbassò lo sguardo.

Già. Perché non si era ritratta?

Perché era rimasta li a contatto con le labbra di Malfoy?

Perché lei sotto quelle labbra si sentiva viva, come non lo era mai stata?

Sono stata costretta, lo schiaffo però è la prova che non mi ha fatto piacere.”

Lo schiaffo è la prova che ti è piaciuto ma non lo vuoi ammettere.”

Voglio uscire!”

Draco alzò il braccio indicando la porta con il suo palmo diafano “Prego…”rispose freddo.

Hermione uscì e quando la porta alle sue spalle si richiuse, miliardi di pensieri invasero la sua mente.

-Ti sto dando la vitalità che hai perso da mesi-

Era così messa male, che Malfoy doveva fargli la carità?

Però su una cosa aveva ragione quella Serpe, quella sera si era sentita viva.

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Capitolo 6
*** Orgoglio ***


La mattina c’era troppo brusio in Sala Grande.

Fastidioso come uno sciame di mosche in piena estate.

Hermione si stava avvicinando al tavolo della sua casa, notò che parecchi occhi la fissavano di nascosto.

Si avvicinò sempre di più con passo cauto e regolato.

Sta diventato insopportabile”sentì esclamare da Neville.

Mi occuperò di lei questo pomeriggio”osservò Ginny “per ora Hermione non deve sapere.”

La riccia si sedette affianco all’amica, puntando le sue iridi castane su quelle blu della Weasley “Cosa non devo sapere?”

Ginny boccheggiò per qualche minuto in cerca di una risposta valida.

Allora?”

Nulla”s’intromise Neville “E’ una sorpresa.”

Ragazzi apprezzo visibilmente la vostra poca confidenza con le bugie, e sapete che le odio più di chiunque altro…Per favore, cosa non devo sapere?”

In quel momento, prima che Neville replicasse con qualcosa di più convincente, Dean si sedette al tavolo.

Avete sentito?”esclamò “Stamattina gira uno strano pettegolezzo.”

Hermione si voltò completamente verso il compagno di Casa.

E in quel preciso momento, sia Ginny che Neville lanciavano occhiate omicide contro Thomas, che in cuor suo non capiva il perché.

Che dicono stavolta?”chiese la Caposcuola.

Ginny faceva segno di no con la testa e aveva tirato fuori la bacchetta a mò di minaccia, posandola sul tavolo.

Neville, boccheggiava dei no e intanto stringeva forte il suo bicchiere di succo di zucca, e a Thomas pareva fosse pronto a prendere il volo verso il suo aggraziato viso.

No, nulla…”concluse il ragazzo capendo.

Ma in quel momento il nulla, divenne pubblico.

Avete sentito?”gracidò Pansy entrando in Comune seguita da Alfie, Goyle e Malfoy “la Mezzosangue pare abbia dei problemini di coppia con il rosso.”Il tono era ovviamente alto, in modo che chiunque potesse sentirla.

Hermione sbarrò gli occhi, guardò i suoi due amici, che fissavano la Parkinson con odio.

Si alzò di scatto facendo ricadere la sedia e provocando un rumore secco.

Tutti la guardavano, come avevano fatto la mattina.

L’unico che poteva aver confessato una falsità di così alto genere era quella Serpe.

Questa volta gliel’avrebbe pagata cara e a malo modo.

 

Si era nascosta in un angolo buio.

Affianco a lei la vecchia aula di Trasfigurazione.

Lo stava aspettando. Stava aspettando di poter veder pagato il suo conto.

Adesso aveva davvero fatto traboccare il vaso.

Il vaso della pazienza.

Lo vide uscire da un corridoio, con la sigaretta in bocca, testa china, mani dentro le tasche dei suoi costosissimi pantaloni, le maniche della camicia alzate e il Marchio ben in vista.

Appena fu vicino a lei, lo strattonò forte, facendolo entrare a forza nell’aula.

Cadde a terra.

Ma che diavolo….”esclamò alzando il suo sguardo verso l’assalitore o meglio assalitrice.

Hermione aveva la bacchetta puntata contro il ragazzo.

Ti conviene fare silenzio, oggi ho pochissima pazienza e pochissima bontà in corpo.”

Il tono della ragazza era nervoso, rabbioso, come se qualcuno l’avesse ferita.

Ferita profondamente.

Il biondo rimase in silenzio ad osservarla, si alzò, si pulì la camicia nera e si accese un’altra sigaretta poiché la prima era riuscita a fargliela cadere.

Conosco molti incantesimi per fare un bellissimo nodo a quella tua sporca lingua da Serpe che ti ritrovi.”

Chinò la testa e tirò dalla sigaretta.

Come ti sei permesso, come hai osato dire in giro che tra me e Ronald c’era una crisi.”

Il ragazzo sorrise.

Ti diverte tutto questo?”

Le lacrime fremevano per uscire, ma il suo orgoglio le ricaccio dentro “ Stupeficium” esclamò con voce tremante.

Il ragazzo volò vicino ad un muro.

Sei uno schifoso giocatore, ti prendi gioco delle persone che soffrono come se niente fosse, molte persone hanno sofferto per causa tua, ti fa ridere questo?”urlò.

Malfoy era di nuovo in piedi, sporco di polvere, guardava la ragazza, estrasse la bacchetta da sotto il maglione.

Expelliarmus”urlò lei.

La bacchetta volò dalle mani di Draco.

Allora cosa ti ha fatto conquistare questa bugia? Qualche notte in più nel letto di Pansy?”

Il ragazzo continuava a fissarla serio.

Non mi ha fatto guadagnare nulla!”osservò secco “solo dei vistosi lividi, per colpa del tuo Schiantesimo.”

Ti avevo avvertito che non sarebbe stato uno schiaffo a sfiorarti la prossima volta.”

Hai detto bene, Sanguesporco, la prossima volta” puntualizzò “mi pare che questa non sia la mia prossima volta, e oltretutto non sono stato io a buttar giù quel pettegolezzo.”

Bugiardo.”

Granger, cosa ci avrei guadagnato a dire che tu e Lenticchia siete in crisi se tu non m’interessi e tanto meno, ma ancora meno il tuo rosso da conati di vomito?”rispose sprezzante.

Perché non ti assumi le tue responsabilità?”

Sanguesporco!” la rimproverò “ ma credi davvero che io sprechi del tempo così? Inutilmente per voi due poi? Due straccioni ? Merlino, non diciamo stronzate!”

Così dopo avresti rivelato l’ennesima bugia, come per esempio che mi piace baciarti!”

Oh sì, ma davvero peccato che quella sia la verità!”

La ragazza ripuntò la bacchetta.

Avanti, colpiscimi di nuovo!”la incitò “Vai Sanguesporco! Colpiscimi!Così poi lo spieghi tu alla Medimaga come mi sono fatto questi lividi e questi tagli” indicò le mani.

Nel suo tono c’era ira.

La ragazza abbassò la bacchetta.

Se non sei stato tu, chi diavolo è stato?”

Il tuo amichetto ha spezzato il cuore ad una tenera Grifondoro, giurerei che è un’ottima Serpeverde”spifferò freddo.

La riccia osservò il ragazzo.

Quella patetica di Lavanda Brow è da stamattina che sta spifferando a tutti questa notizia, Pansy dice che ti fruga le lettere ogni notte mentre dormi. Sai stanno stringendo un bel rapporto.”

Stronza”disse piano.

Cosa odono le mie orecchie”disse compiaciuto ritrovando la bacchetta “Parli anche sporco, oltre ad avere un sangue lurido.”

Il fatto che abbia abbassato la bacchetta non vuol dire che non ti possa più colpire.”

Allora, avanti fallo” sussurrò piano ad un passo da lei.

E lei alzò la bacchetta puntandola sulla fronte del biondo, le sue iridi incontrarono due pozze argentee. “Ferula”soffiò.

E vide quei graffi scomparire per lasciare spazio ad una pelle immacolata.

Voi donne, siete peggio di un Drago quando v’incazzate”osservò piano “perdete il controllo e diventate inarrestabili come uragani.”

Mai provocarci.”

E’ una cosa che ho imparato da un po’, che tu sia una madre a cui si sta toccando il proprio figlio o una ragazza a cui si sta toccando il proprio consorte, preparati perché sarà capace di scatenare l’inferno.”

La ragazza sorrise “I tuoi graffi sono scomparsi, puoi tornare a passeggiare per i corridoi.”

In verità vorrei sentire una parola uscire dalla tua bocca composta da cinque semplicissime lettere”affermò freddo.

Il suo tono non era cambiato, era visibilmente irato e nervoso.

Freddo, distaccato.

Non ti chiederò mai scusa”disse subito.

Allora preparati a pagarla, nei peggiore dei modi, Sanguesporco.” La superò lasciandola li in piedi in mezzo alla stanza.

Ma quando Malfoy mise un piede fuori dalla porta, un tonfo sordo lo fece rigirare di scatto.

La Mezzosangue era a terra con il volto rivolto sul pavimento.

Si avvicinò, notò che era svenuta.

La prese tra le sue braccia e la portò via da quella stanza.

 

Neville, facendo così la sveglierai”disse la rossa.

Sta buono Neville”disse un’altra voce femminile che poteva attribuirsi a Luna.

Hermione mosse leggermente le palpebre.

Si sta svegliando!”disse eccitato il ragazzo.

Oh per l’amor del cielo, abbassa la voce”rimproverò la Weasley.

L’avrà attaccata un’Avvicino?”chiese la bionda.

No, Madama Chips dice che l’hanno trovata svenuta qui di fronte.”

La riccia fece memoria.

Era svenuta nella vecchia aula di Trasfigurazione, non di fronte all’infermeria.

Chi l’aveva portata li?

Malfoy?

No, lui non poteva essere stato dopo la discussione accesa della sera, l’avrebbe lasciata morta li se sarebbe stato necessario.

Aprì leggermente gli occhi e vide tre teste che l’osservavano.

Come ti senti?”chiese Ginny.

Meglio”bisbigliò.

Chi è stato?”incalzò la rossa “ Sappiamo che non sei la donna che sviene facilmente, a noi puoi dirlo.”

Nessuno, Ginny, ho avuto un malore e ho fatto in tempo a recarmi qui di fronte per poi svenire.”

Un’altra bugia.

La macchiolina nera, si trasformò in un tondo.

La rossa stava per ribattere, quando un lamento feroce provenne dall’altra stanza.

Un lamento di donna.

Oh, signorina Brow non si lamenti, la prossima volta starà più attenta a quello che mangia.”

O a quello che dice”spifferò Ginny.

Hermione la guardò seria.

Caramelle Lingua-Bolle dei Tiri Vispi Weasley” disse sottovoce.

Uno sguardo enigmatico comparve nel volto della ragazza.

Sai le abbiamo teso uno scherzetto, innocuo, ma la sua lingua non si riprenderàfacilmente”osservò ancora. “Mi ha dato una mano Neville, che sulle ragazze ultimamente ha un certo fascino, così ha mangiato quelle caramelle…”

E ora la sua lingua e piena di bolle, tanto da non poter parlare.”

Ma vi metteranno in punizione o peggio vi espelleranno.”

Oh…non parlerà, le minacce di Ginny sono state molto convincenti.”

Ho anche della Pasticche Vomitose in borsa, potrebbe trovarle nascoste in qualsiasi suo pasto.”

Il ragazzo rise insieme a Luna.

Ha imparato la lezione”concluse la rossa sorridente.

 

Così anche questa volta la paladina del Mondo Magico è riuscita a finire in infermeria”canzonò velenosamente una voce.

Hermione alzò la testa dal libro che si apprestava a leggere, osservò il ragazzo biondo.

Lo devo tutto a te ”frecciò.

Lusingato che per una volta sono riuscito a mettere nel sacco una Sanguesporco.”

Molto divertente”disse ironicamente “Cosa ti porta qui da me? Oltretutto alla luce del Sole.”

Il ragazzo ridacchiò, si avvicinò al letto e la osservò “La scorsa volta stavi decisamente peggio.”

Quale scorsa volta?”

La prima volta che sei finita in infermeria in quest’anno scolastico.”

La ragazza assunse un’espressione enigmatica.

Oh suvvia Granger, ti dimenavi come una pazza, digrignavi i denti poi ad un certo punto ti sei alzata ed eri sconvolta…”

L’ombra…”

Come?”

L’ombra eri tu!”esclamò.

Oh non l’avevi capito?”sorrise maliziosamente.

Abbassò lo sguardo e posò il libro sul piccolo comodino.

Si alzò, era in pigiama ma questo non le importava, ormai se lo ritrovava ovunque.

Un motivo in più per deriderla.

Si avvicinò zoppicando alla finestra.

Rimettiti a letto o Madama Chips ti farà una sfuriata delle sue.”

Sai Malfoy”disse osservando il calar del Sole “stai diventando un enigma per me.”

Il ragazzo sgranò gli occhi.

Non è semplice dover ammettere che sei cambiato, in parte…te l’ho già detto è vero. Però c’è qualcosa nel tuo sguardo e nei tuoi modi di fare che mi convince poco.”

Comincio a non capirti io”disse piano.

Malfoy, non girarci intorno…perché…perché ti stai occupando di me?”Non si voltò rimase lì ad osservare l’imbrunire e sentiva il respiro di Malfoy ma non la sua voce.

Aspettava una risposta.

Sei…”iniziò “ Sei sempre stata una che mi ha dato del filo da torcere, non c’era anno che non provassi la voglia di infliggerti una maledizione addosso. Ma non posso giustificarmi, perché sono un Malfoy, odio i Sanguesporco, come tutta la mia famiglia. E poi un Purosangue che si fa superare negli studi, in furbizia e tante altre cose da una come te, è a dir poco vergognoso.”
Hermione sorrise.

Sì lo trovi divertente?”

Abbastanza, una rivincita personale.”

Il ragazzo si mise le mani nelle tasche dei pantaloni e si avvicinò ad un passo da lei.

Ma quando ti ho vista combattere con così tanto coraggio e voglia di vincere la Guerra, ho visto in te una vera Strega. Hai usato più incantesimi tu che quella banda di esaltati. Ho visto nei tuoi occhi la paura, la determinazione, l’amore verso Weasley e la paura di perderlo. Non ho visto una nata Babbana, ho visto una Strega.”

Hermione si voltò a guardarlo negli occhi.

Quando al Ministero mi avete reso libero, ho visto la bontà verso il prossimo anche quando ho dimostrato solo odio verso di te. Ho visto rispetto nei miei confronti, quando andando via mi hai accennato un semplice saluto con la testa. Ho vista la più grande Strega che abbia mai avuto il Mondo Magico.”

Si avvicinò di un passo.

E poi quando mi hai difeso con Portman ho capito che quella volta al Ministero non era per convenienza, ma per bontà, che tu unicamente hai.”continuò“Ma in questi giorni, ti ho visto morire dentro.”

La ragazzo abbassò la testa.

Non voglio curiosare nella tua mente, anche se tecnicamente potrei farlo senza che tu te ne accorga.”

Non osare…”

No- non oso. Non oso perché non desidero vederti più giù di quello che sei già, e so che tutto questo è dovuto al tuo ragazzo.”

Il cuore iniziò a lacerarsi piano piano, piccole gocce rosse iniziavano a fuori uscire.

Perché so, che è un paio di mesi che non da segni di vita, ed è molto stupido da parte sua. Molto stupido.”

Il piccolo organo perse un battito.

Una Strega così brillante, buona, educata,parsimoniosa verso il prossimo. Che anche nel male più assoluto vede una piccola parte buona, una Strega così…” si fermò e alzò la testa della studentessa “Bella”concluse.

Lasciò il suo viso per spostarsi di qualche centimetro.

E non bella fisicamente, ma bella dentro, il che è molto diverso.”

Non sai quello che dici.”

Oh sì che so quello che dico, mai più di oggi e guarda nessuno mi obbliga a dirlo o quanto meno impedito.”

Non trovava le parole per replicare, sentirsi dire da Malfoy quelle belle parole era come aver ricevuto il più bel regalo di Natale di tutti i tempi.

E lì in quel momento credette veramente che Draco Malfoy, come un serpente, avesse cambiato la pelle vecchia con una nuova e con essa anche un nuovo spirito.

Per questo, ti ho baciata, soccorsa, e sto cercando in qualche maniera di tirarti su il morale, perché meriti un po’ di pace e di tranquillità dopotutto quello che hai passato.”

Ho solo fatto il mio dovere.”

Normalmente una Strega a diciassette anni non si mette a salvare il Mondo Magico, e non sa più incantesimi di quanti non ne sappia mezzo Ministero della Magia.”

Sorrise.

Soddisfazioni personali”si giustificò.

Draco alzò un sopraciglio.

E comunque non ho bisogno del tuo aiuto, posso cavarmela da sola.”

L’orgoglio Grifondoro ti divorerà l’anima”disse voltandosi per andarsene.

Ma appena arrivò alla soglia si girò a guardarla, si stava rimettendo nel letto.

E’ un vero peccato che sia finita tra le grinfie di Weasley.”

Ron…”iniziò.

Lenticchia si è dimenticato di te, o forse, ha altro a cui pensare…intendiamoci.”

Malfoy.”

Granger…”fece per andarsene.

Era rimasta affascinata da quel discorso, da quei complimenti che non erano stati fatti da una persona qualsiasi, ma da Malfoy, colui che avrebbe potuto tranquillamente fregarsene di una come lei. Invece aveva lodato le sue doti.

E quelle piccole gocce rosse si cristallizzarono all’improvviso, mentre le ferite rimarginavano piano.

Rimani”disse all’improvviso.

Questa è bella”esclamò “la Sanguesporco che mi chiede di rimanere con lei.”

Anche tu ogni tanto riesci a essere di compagnia, e poi sei l’unico oltre a Ginny, Neville e Luna che non rimani al mio fianco solo perché ho salvato questo Mondo.”

Io sono il cattivo di quella fiaba”osservò sedendosi affianco a lei.

E io non sono la principessa da salvare, sono l’eroina”osservò ironica.

Il ragazzo sorrise “Dunque cosa ti tiene legata a questo letto?”

Un po’ di stress.”

Un po’ di stress…”disse piano, quasi impercettibilmente.

Sono troppo tesa…”

Questo l’avevo capito.”osservò piano “Weasley ti sta facendo diventare matta.”

Non dire così.”

E’ la verità!”

Saranno gli esami”bofonchiò.

Per favore!”esclamò Malfoy “la Granger che si preoccupa di un esame? Ma la vuoi piantare di dire bugie? Non ti riesce bene il ruolo da vipera.”Si alzò dalla sedia e si avvicinò al suo letto, posò le mani sulle lenzuola e portò il suo viso ad un centimetro da quello della Grifondoro.

Conosco un modo per alleviare lo stress.”

No”disse secca.

Le tue labbra stanno fremendo.”disse piano.

Ho detto no.”

Respingimi…”concluse sottovoce posando le sue labbra fredde su quelle calde di lei.

Hermione sentiva le fredde labbra posarsi sulle sue, sentì le gote arrossirsi e una specie di pace interiore.

Un caldo che le metteva tranquillità.

Ma quel bacio casto, pian piano diventava insistente, come la lingua della Serpe che faceva pressione sulla sua bocca per poter entrare.

Si staccò di scatto, retrocedendo.

Avevi detto che non volevi nessun contatto profondo con le Sanguesporco.”

Il ragazzo sorrise maliziosamente.

Evidentemente non hai ancora afferrato il discorso.”

Si alzò per andarsene.

Dove vai? Perché non mi rispondi.”

Torno nei miei adorati sotterranei, se hai voglia di venirmi a trovare…”

Manco morta…”
“Mai dire mai.”

La lasciò sola in Infermeria.

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Capitolo 7
*** Limiti ***


 

Il pomeriggio seguente aveva in dosso già la sua divisa Grifondoro ed era già china sui suoi libri, nella sua adorata biblioteca.

 

Fogli su fogli, ricerche su ricerche. Aveva bisogno di una sosta.

- E magari di un bel bacio-osservò la sua coscienza.

Scrollò la testa cercando di cacciare via quel pensiero.

-Suvvia, ti è piaciuto!-continuò.

Cercò di concentrarsi di nuovo sul foglio, ma l’odore di tabacco misto alla liquirizia la portò ad alzare lo sguardo di fronte a sè e vide due pozze d’acqua fissarla.

Come diavolo puoi essere già fuori dall’Infermeria?”

Ho convito Madama Chips.”

Stupida Medimaga…”soffiò lasciandosi cadere su una sedia affianco a lei.

E se ti vedessero al mio fianco?”

Nessuna Serpe viene qua ”osservò

Tutte, tranne te…il famoso Re delle Serpi”canzonò.

Granger”la rimproverò

Ritornò sui libri.

Che stai studiando?”

Difesa contro le Arti Oscure.”

Il vecchio ha detto che bisogna esercitarsi con la pratica, non con la teoria.”
“Ma se non sai la teoria non puoi essere brillante nella pratica, mi sembri Ron con queste uscite.”

Sbatté un pugno nel tavolo “Non paragonarmi a quella sottospecie di straccione da due galeoni!”

Bè scusami se hai fatto un’uscita degna di Ronald Weasley!”rispose acida.

La fissò per l’ultima volta per poi posare gli occhi sul suo libro.

Sono cose che sai già fare, Sanguesporco, perché ci passi ancora il tempo?”

Per perfezionarmi.”

Secondo me dovresti perfezionare altro”ghignò

Per favore!”esclamò “sono venuta qui per studiare, non per sentire le tue idiozie.”

Le mie idiozie che a te piacciono parecchio”disse al suo orecchio.

Si voltò e con uno sguardo lo fulminò.

Lui alzò le mani al cielo, allontanandosi e giocherellando con le pagine di un tomo.

Mi stai irritando!”

Oh, allora credo proprio che me ne andrò.”

Si alzò spostando leggermente la sedia, ma una mano strinse forte il suo polso e lo riportò seduto.

Se riesci a stare buono, puoi ancora essere di compagnia, forse…”

Il ragazzo si lasciò andare portando un braccio nello schienale della sedia di Hermione.

A quel contatto la ragazza si rizzò e guardò il compagno che alzò le mani al cielo mettendosi composto e seguendo il suo studio.

 

La sera Hermione, molto scossa dagli ultimi avvenimenti, si era rifugiata nella Torre di Astronomia.

Un leggero vento le scompigliava i suoi crespi capelli, e non badava nemmeno a rimetterli in ordine perché il vento, con le sue maestose folate, glieli riduceva ad un mazzo di paglia.

Era lì, aggrappata alla ringhiera che osservava le stelle e la luna.

Coperta bene da cima a fondo cercava di nascondere il suo viso nella sciarpa rosso oro.

Sai, Ron”bisbigliò “se in questo momento stessi guardando la luna, e come se i nostri sguardi si stessero incrociando.”

Ma poco dopo si rese conto che stava parlando al vento, che le sue parole non le stava ascoltando nessuno, nemmeno il diretto interessato che ormai lei aveva dato per disperso.

Più volte la tentazione di andare al negozio l’aveva assalita ma ogni qual volta, o Ginny, o Luna o Neville avevano bisogno di lei.

Una lacrima riuscì a fuggire dai suoi occhi ed iniziò a solcare piano piano il suo viso.

Probabilmente il destino aveva deciso che doveva andare così, che lei non avrebbe mai avuto Ron tra le sue braccia.

Si era illusa di poterlo avere tra i suoi abbracci, di poterlo vedere sorridere, di poterlo vedere arrabbiato, infuriato, stanco, depresso…di poterlo vedere sorridere mettendole la fede nuziale al dito.

E invece no, doveva accontentarsi di lunghi silenzi, che avrebbero avuto risposta molti mesi dopo.

Adorava Ron, gli voleva bene, lo amava ma questo periodo di silenzio metteva a dura prova il loro rapporto.

Stava tornando indietro, come l’anno prima, in cui aveva avuto paura di perderlo definitivamente.

I suoi pensieri furono interrotti da dei passi dietro di lei, con la coda dell’occhio poté notare un ragazzo biondo avvolto nei suoi abiti firmati.

Silenzioso si era avvicinato, gli si era fatto accanto e aveva appoggiato gli avambracci nella ringhiera. Si era acceso una sigaretta aveva aspirato e aveva osservato il cielo.

I tuoi silenzi, sono chiassosi”disse serio.

La ragazza sorrise debolmente.

Non stai passando un bel momento.”

Perché sei qui?”

Perché posso fumare in santa pace da solo, ma la tua compagnia ultimamente mi è gradita.”

Sorrise di nuovo, guardando il cielo.

Troppi pensieri incasinano la mente, ne sei consapevole?”

Annuì.

E allora esprimiti.”

Rimase in silenzio per qualche minuto, poi aprì leggermente le labbra e un soffio di voce inondò l’aria.

La vedi la Luna?” e la indicò “ bèh è un soffio e se alzi un braccio puoi toccarla, ti guarda immobile ed ha un sorriso da bastarda. Come se lei sapesse e vedesse tutto. Poi ci sono le stelle” indicò dei piccolini puntini, simili a schegge di diamanti “sono i desideri della gente, che sperano che si realizzino…e quella è la mia stella”indicò la più luminosa.

Qual è il tuo desiderio?”

La ragazza abbassò lo sguardo.

La mia relazione con Ron, la si può paragonare alla Luna, siamo distanti in questo momento, posso alzare il braccio e toccarla metaforicamente, ma c’è una distanza visibile.”

Malfoy si portò una mano tra i capelli portando all’indietro quelli finiti davanti a causa del vento. Buttò la sigaretta e si alzò portando le mani in tasca.

La Luna è splendida”disse “è un cerchio, facilissima nel disegnarla. Ma guardala bene Granger, è più grande delle stelle, ha un aria nobile ed un cielo intero ad ammirarla e sai per cosa? Per la sua bellezza”iniziò “paragonabile ad una donna.”

Stai paragonando la Luna a tua madre? La descrizione corrisponde.”

No” si voltò e guardò la ragazza “la sto paragonando a te, Granger.”

Abbiamo due concezioni molto differenti di Luna…”

Ognuno di noi paragona essa ai nostri sentimenti. Tu la stai paragonando a questa relazione…”

E tu?”

Io la sto paragonando a te”rispose semplicemente.

Abbassò lo sguardo per via del rossore delle guance.

Lo sentì più vicino, sentì le sue mani nei fianchi e alzando lo sguardo si ritrovò occhi dentro occhi.

Io sto andando contro tutti i miei principi ”disse piano.

Una donna abbandonata è pericolosa”osservò

Una donna abbandonata si comporta così?”

Di solito piange per ore”scherzò “ma tu non sei di quelle, tu la dentro” e sfiorò il suo petto con un dito “hai orgoglio da vendere, e puoi andare avanti anche senza Weasley.”

Quindi mi stai dicendo che dovrei ricominciare?”

Il ragazzo annuì “Non devi essere obbligata a ricominciare, devi sceglierlo tu. Hai ancora molto amore da donare.”

La ragazza sorrise “Allora questo sentimento lo voglio donare a colui che ne ha sempre ricevuto poco. Per fargli capire cosa vuol dire. ”

Malfoy sorrise avvicinò il suo viso a quello della ragazza e si scambiarono un bacio.

Un bacio puro, desiderato ardentemente come l’acqua nel bel mezzo del deserto, le lingue fiumi in piena e pronte a combattere per prevalere l’una sull’altra.

Stretti, avvinghiati e con il fiato corto si lasciavano andare a quel bacio trasportante.

Appena conclusero quello sfiorarsi di labbra, Draco posò il mento sulla testa della ragazza e sospirò, mentre lei rifugiò il suo viso nel petto di lui.

Questo si chiama colpo di scena.”mormorò Hermione “sembra roba da film babbani.”

Sentì il biondo ridere.

Bhe, ora posso tornare al mio giro di ronda?”

Slacciò il loro abbraccio “ Stanotte ho anche io turno di ronda” Sottolineò “ te lo sei dimenticata?”

Sì”ammise arrossendo.

Oh, bhe non lasciamo quello stupido Tassorosso andarsene in giro e non levare punti a nessuno.”

Malfoy!”esclamò.

Granger?” domandò.

Alzò le mani al cielo “Per favore.”

Scesero dalla Torre sorridendo per affrontare il turno di ronda.

 

 

Ma come siamo raggianti stamane!”esclamò Luna sedendosi a colazione affianco a Hermione.

Ehi Luna, come va?”domandò cercando di sviare il discorso.

Benissimo cara, anche a te vedo va bene…”

Oh, sì”rispose semplicemente.

Hai visto Neville? E’ tutta la mattina che lo cerco devo dirgli una cosa urgente…”

Forse è con Ginny, non ho visto nemmeno lei stamattina.”

Andrò a cercarla”disse facendo spallucce “a dopo Herm.”

La Grifondoro sorrise.

Un gufo planò sul tavolo lasciando il quotidiano per Neville.

Lo prese in prestito per passare qualche minuto della colazione in santa pace prima della noiosissima giornata che l’avrebbe aspettata.

Noiosa finché non fosse arrivato lui.

Sentì la risata giuliva di Pansy e dal silenzio piombato nella Sala capì che al suo fianco c’era lui.

Dopo qualche secondo, quando il chiacchiericcio ritornò in sala capì che si era seduto.

Era la prassi di tutte le mattine.

Si sentì osservata, così alzò lentamente lo sguardo dal giornale, e guardò di fronte a lei. Draco la stava osservando, lei si lasciò sfuggire un mezzo sorriso e anche lui contraccambiò con un lieve sorriso quasi impercettibile.

Appena finì la sua colazione,s’incamminò verso l’aula di Rune Antiche, molto attenta agli studenti nell’intento di trovare la sua giovane amica.

Fu trasportata in un angolo con forza.

Herm!”disse piano una voce femminile.

Ginny la stava guardando con occhi tristi e aria malinconica.

Che succede Ginny?”esclamò, sapendo che quella faccia non preavvisava nulla di buono.

Ron…”

Che è successo a Ron?”chiese con un’ottava in più del solito.

Alcuni studenti che passavano di li si fermarono facendo finta di nulla per ascoltare la conversazione.

George dice che non è più al negozio da circa un mese.”confessò

Come?”chiese sorpresa.

Io…io lo sapevo da tanto ma pensavo fosse che ne so in vacanza o da mamma, ma di lui non c’è traccia, Harry è preoccupato perché non sa da dove iniziare a cercarlo…”
Rimase lì a bocca aperta e sguardo fisso verso l’amica “Io…io vado a cercarlo!”

No Herm, c’è una squadra di Auror che lo sta cercando stai tranquilla.”

Non posso stare tranquilla sapendo che il mio ragazzo…”

- Ex- suggerì la sua coscienza.

E’fuori e magari in pericolo di vita.”

Herm, se la caverà…non è così stupido da mettersi nei guai.”

Gli studenti aumentavano.

Tuo fratello è uno stupido”suggerì

La rossa si passò una mano sudata sui lunghi capelli.

Neville?”

Neville è in Guferia, sta mandando un gufo a papà e mamma da parte mia per dirgli una bugia, che Ron se n’è andato in vacanza.”

Non reggerà a lungo!”

Sinché regge teniamoli buoni.”

Hermione stava per ribattere quando…

Che succede qui?”chiese la voce gelida di Malfoy “ cosa c’è di così interessante per far sì che ci sia questo raggruppamento?”

Si avvicinò al gruppetto di studenti e poi fissò le due ragazze.

Granger, Weasley perché non siete a lezione? Cos’è potete permettervi tutto perché avete salvato il Mondo Magico?”

Hermione non rispose, si mise diritta.

Sapeva che quella scenata faceva parte del personaggio di Malfoy.

Ma la lingua di Ginny quella mattina era bella che sciolta.

Vai a rinchiuderti nei sotterranei Serpe, fai più bella figura.”

Dieci punti in meno a Grifondoro, Weasley tieni a freno la lingua.”

Dieci punti in meno a Serpeverde!”ribatté Hermione “ Malfoy l’abuso di potere non è concesso qui!”

Il ragazzo fulminò la ragazza per poi andarsene.

E voi cosa ci fate ancora qui?” esclamò “ Smettetela di origliare, cinque punti in meno a Tassorosso e Corvonero!” sentenziò.

Il gruppetto si sciolse e lei potè riprendere la propria strada, preoccupata confusa e nervosa.

Hermione Granger capì che quella giornata sarebbe stata molto molto movimentata.

 

Il pomeriggio, ormai a lezioni concluse, era uno straccio.

Stanca, nervosa e forse un po’ troppo pensierosa.

Aveva bisogno di stare da sola e di fare il punto della situazione, in silenzio riusciva a concentrarsi meglio.

Il bagno dei Prefetti era il posto migliore, non ci andava mai nessuno.

Poteva mettere in ordine le sue idee e magari trarre profitto da esse con un abile piano per andare a cercare il suo ragazzo.

- Ex- la corresse la coscienza.

Entrò in un bagno e si sedette sul gabinetto, porto le ginocchia al petto e iniziò a pensare.

Doveva ammetterlo Ron era sparito e lei se la stava spassando con quell’idiota di Malfoy.

Stava diventando un’ingenua, questo era sicura.

Fidarsi di una Serpe.

Di quella Serpe!

Si era ripromessa di non volere più contatti con lui ed invece, guarda caso, stava donando quel poco di amore che le rimaneva a lui.

Lui che ne aveva, disperatamente bisogno.

- Rendere il tuo gesto un’ opera di pietà non ti farà sentire meglio, signorinella!- continuava la coscienza – sappiamo benissimo che ti è piaciuto, più del succo di zucca.-

Scrollò la testa per mandare via quella voce fastidiosa, perché il suo problema principale ora era Ron.

Poi dopo gli avrebbe spiegato tutto: di lei e della sua fantomatica relazione con Malfoy.

L’avrebbe fatta passare come una sbandata.

La macchiolina sulla coscienza s’ingrandì un altro po’ e giurò di aver sentito una risata diabolica.

Si guardò intorno.

Dove poteva essere andato Ron?

Non aveva la più pallida idea.

Non ricordava se nell’ultimo periodo avesse avuto un posto particolare dove voler andare.

Non ricordava, nemmeno, se avesse esplicitamente chiesto una vacanza a George.

Oh Ron, ma perché ultimamente sei così complicato!”sibilò come un rimprovero.

Passò una mano tra i capelli.

Era venuto su un bel casino.

Era il solito stupido, non curante dei guai Ron.

Per fortuna Harry aveva mandato una squadra di Auror a seguire qualche sua traccia, Ginny aveva detto una bugia ai suoi per tenerli a bada.

E lei che era la sua ragazza se ne stava tranquilla crogiolare tra le braccia di quella schifosa Serpe. Si sentiva in colpa.

- Lacrime di coccodrillo- osservò la sua coscienza.

Scrollò di nuovo la testa e la porta s’aprì violentemente e si richiuse allo stesso modo.

Di fronte a lei Draco Malfoy la guardava curioso.

Che diavolo sta succedendo?”chiese immediatamente.

Ma la ragazza non rispose, mise in ordine la gonna in modo da non far trasparire nulla.

Ho detto che diavolo sta succedendo! Perché la rossa se ne va in giro stile fantasma?”

Hermione portò le mani sulla testa, come per reggerla.

San Potter è…”

Ron è sparito”sputò.

Cosa vuol dire sparito?”

Nessuno sa dove sia andato!”esclamò alzandosi “Nessuno sa dov’è, nessuno sa con chi sia, nè io nè Ginny, ne Harry, nè George!”

Sarà a casa sua!” optò “a rifocillarsi di tutto quello che il suo stomaco può mangiare!”

Smettila, è una cosa seria!”urlò.

Non alzare la voce Sanguesporco”ringhiò

Oh sì che la alzo, Malfoy è una cosa seria, per la miseria ma perché devi inveire su quel povero ragazzo. I suoi genitori sanno che è in vacanza.”

Tutto risolto allora”continuò serio.

No!”esclamò “Risolto un bel nulla, lo sanno perché Ginny a mentito loro. Ma nessuno sa dove sia, Harry ha messo una squadra di Auror alla ricerca, ma sono molto preoccupata.”

E’ un’idiota.”

Ma proprio non ti va a genio che potresti avere parole più pacate verso di lui?”

No”rispose.

In quel momento il fuoco della rabbia di Hermione divampò e diede un bello schiaffo sulla guancia del ragazzo, ed uscendo dal bagno.

Me la pagherai Sanguesporco”urlò.

Quel tono era rabbia, rabbia che lui avrebbe sfogato su di lei.

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Capitolo 8
*** Sentimenti ***


Per fortuna che quella sera , Hermione, aveva il turno di ronda con Corvonero e Tassorosso.

Non avrebbe retto un’altra notata a battibeccare con il suo compagno.

Salutò Cho Chang lievemente con la mano, quest’ultima si fermo.

“Herm, è vero quello che si dice in giro?”chiese piano.

“Dipende da quello che a cui ti riferisci.”chiese sorridente.

“Al fatto che Ron sia…”

“Sparito? Oh no, Cho si è solo preso una vacanza”mentì “troppo stress nel lavorare con il fratello.”

La Corvonero sorrise “ Meno male ho pensato il peggio.”disse piano “Siete una bellissima coppia”si complimentò.

Hermione divenne leggermente rossa.

“ Scusami, so che la tua vita privata non vuoi che venga insomma spiattellata in giro, ma vi trovo magnifici, ho pensato che c’era qualcosa tra di voi dal primo giorno che vi ho visti insieme battibeccare al primo anno, poi ho avuto le mie conferme al quinto.”

“Ti ringrazio per i complimenti.”

“Figurati, se vedi Harry mandagli i miei saluti”disse andandosene per continuare il suo giro di ronda.

Pochi passi più in la, si accorse che qualcuno la seguiva.

Il tempo fuori era cambiato e lei non se n’era resa conto, pioveva.

Accelerò il passo, cercando di raggiungere Cho, ma sentì solo una botta in testa e poi il buio.

 

Si risvegliò con un forte mal di testa.

In una stanza poco famigliare, poca luce e molte tenebre.

Immediatamente d’istinto prese la bacchetta in mano, cercando di osservare il posto con cautela.

“Posala, non ti servirà”disse una voce fredda.

“Malfoy?”

“Sì.”

“Che diavolo ti è saltato in mente?”

“Non mi avresti seguito, nè tanto meno usato un tono pacato…sono stato costretto.”

“Come se la cosa non ti piacesse!”

“Mi rammarica, ma non mi è piaciuto.”

“Fai più bella figura se taci.”

“Sanguesporco io capisco il tuo nervoso, capisco il tuo stato d’animo, ma io non ci posso fare nulla, perché se vedessero me cercare Weasley sarebbe come vedere Voldemort sposarsi con la mia ormai defunta zia, impossibile!”

“Una cosa la puoi fare, smettila di trattarlo come un pezzente.”

“Granger per favore, lui è un pezzente!”

“Non andremo mai d’accordo di questo passo, probabilmente ho sbagliato tutte le mie teorie.”

Si mise a sedere su una sedia che era appena comparsa, si trovava nella Stanza delle Necessità.

Draco la osservava “Posso chiamarlo Weasley in tua presenza. Solo Weasley niente pezzente, Lenticchia, Piattola…”

“Diciamo che questo è un buon inizio.”

Il ragazzo si avvicinò con cautela, sapeva che una sua azione sbagliata avrebbe portato ad una reazione altrettanto sbagliata.

“Sono un fascio di nervi…”osservò piano.

“Se Potter è alla ricerca del suo migliore amico, puoi dormire sogni tranquilli. Potter non vive senza Lent…Weasley”si corresse.

“Il punto è che non vorrei fosse sparito a causa mia, perché l’ho trascurato.”

“No, al massimo è lui che ha trascurato te.”

“Ma…”

“Oh ma al Diavolo Sanguesporco, hai inviato gufi su gufi e lui non si è degnato nemmeno di scriverti.”

“Non capisci…”

“Cosa non capisco?”chiese confuso “ mi sembra un ragionamento più che logico.”
“Non capisci perché non sei mai stato innamorato…”

Il biondo ridusse gli occhi a due fessure “Non ho mai avuto il tempo di innamorarmi…”

“Lui magari sta cercando un qualcosa che possa rendere la nostra storia migliore.”

“Ovvero?”

“Non lo so, un impiego migliore, una casa nuova…”

Malfoy si accese una sigaretta “Quindi mi stai dicendo che lo sta facendo per te?”

“Voglio pensarla così, ho questo presentimento.”

Un velo di tristezza coprì il viso del ragazzo.

“Malfoy, io lo penso”spiegò “ma non è detto che sia così…anzi non è così sicuramente si sarà ficcato in qualche guaio.”si avvicinò al ragazzo e lo abbracciò.

Sorrise posando le sue labbra sui suoi capelli ricci e crespi “Sei un enigma delle volte?”

“Delle volte?Io direi la maggior parte delle volte.”

Alzò lo sguardo e i suoi occhi incontrarono quelli del ragazzo, si scambiarono un bacio piccolo, fugace ma pieno di sentimento.

Era un bacio trasportante, lento, come desideroso di poterlo divorare.

Famelico.

Era famelico, voleva sono lei.

Tra le sue braccia, tra le sue labbra, nella sua mente .

Solo lei, nessun’altra.

Lui si sentiva come suo, come se potesse farle provare emozioni uniche.

Lei invece si sentiva viva.

Viva come non lo era mai stata in questi mesi.

“Hermione…”disse piano lui.

Lo guardò, sorpresa dal fatto che aveva appena pronunciato il suo nome per poi tornare a sfiorare le sue labbra.

Baci roventi si stampavano sulle loro labbra.

Segni di una guerra che stava per iniziare e che avrebbe avuto fine solo alle prime luci dell’alba.

In poco tempo i loro vestiti finirono in un angolo scuro della stanza, come se non dovessero vedere quello che di li a poco sarebbe successo. Non dovevano essere testimoni di questo atto.

Erano nudi l’una di fronte all’altro.

Si scrutavano in silenzio osservandosi.

Non vi erano barriere che potevano dividerli.

Erano fatti di pelle, ossa e carne.

Erano fatti di sentimenti entrambi.

Notarono che non erano poi così diversi l’una dall’altro.

Ripresero a baciarsi.

Baci che poco dopo divenne passione.

E nella silenziosa e buia notte del peccato due nomi vennero pronunciati senza alcuna paura e timore, ma solo con amore e passione.

 

Aprì gli occhi e si ritrovò abbracciata ad un corpo freddo.

Il suo respiro controllato e costante.

Il suo profumo che inondava le sue narici e le immagini della sera precedente che inondavano la sua mente.

Si alzò, rimase immobile di fronte a quel ragazzo e pian piano si vestì.

I sensi di colpa fremevano per venire fuori, ma lei li respingeva dentro.

Sapeva che non poteva sentirsi in colpa per quello che aveva fatto perché sapeva benissimo che da un po’ di tempo non dipendeva più da Ron, considerando che traccia di lui non ve ne era in giro.

Era tranquilla, aveva passato una bella notte.

Ed era vero, lui l’aveva resa viva.

Sorrise, lasciandolo solo nella stanza per raggiungere la Sala Grande.

Notò che tra i due sue amici al tavolo dei Grifondoro c’era della tensione.

Si sedette affianco a Ginny che se ne stava zitta e teneva la testa china sul piatto, non la salutò nemmeno.

Neville sfogliava nervosamente la Gazzetta del Profeta e mangiando con molta frenesia dei biscotti.

Luna quella mattina non si era avvicinata al tavolo.

Come se qualcuno sapesse qualcosa ma non volesse riferirlo.

A lei quella situazione dava sui nervi.

“Posso leggerlo?”chiese a Neville dopo che ebbe finito di sfogliare il giornale.

Il ragazzo alzò la testa di scatto e ritrasse subito il giornale “No Herm”si scusò con voce tremante “Sai è di Seamus, il mio gufo stamattina non è passato e devo ridarglielo subito” si alzò dal tavolo e scompari dalla Sala.

“Ma che avete?”

La rossa alzò la testa distratta “Dici a me?”

Sbuffò e in quel momento si alzò un enorme brusio, come se ci fosse uno sciame di mosche che ronzava intorno a del cibo.

Era tutto davvero fastidioso, da far venire mal di testa.

Non poteva essere Malfoy, perché buttando un occhio sul tavolo dei Serpeverde era lì seduto che beveva il suo succo di zucca silenzioso con Pansy che gli ocheggiava intorno.

Sentì una fitta come gelosia.

I loro sguardi s’incrociarono e lui le sorrise maliziosamente.

A qualcuno uscì dalla bocca, un po’ troppo a voce alta il nome di Harry.

Fu in quel momento che la sua mente riprese a funzionare.

Perché aveva intuito che stava succedendo qualcosa, qualcosa che avrebbe portato dei seri guai.

Si voltò verso la porta e lo vide.

Vide il suo migliore amico farsi avanti, seguito a ruota da Ron.

Vide Ginny alzare la testa e sorridere.

Vide il cielo aprirsi e le nuvole scomparire.

Si alzò e gli andò incontro.

Nel mentre procedeva verso di loro, sentì un bicchiere infrangersi in mille pezzi, con la coda dell’occhio percepì il biondo furioso alzarsi e andarsene dalla Sala Grande.

-Mi dispiace- pensò.

Quando arrivò di fronte a loro, abbracciò il suo migliore amico.

“L’hai trovato!”disse radiosa.

Harry sorrise “Deve dirti delle cose…”

Hermione posò i suoi occhi sul volto del rosso “Mi dispiace non averti risposto a tutte le lettere, mi dispiace da morire”si giustificò “ero immerso in un impegno, un impegno grande, molto grande.”

“Di cosa stai parlando Ron?”chiese lei accarezzandogli in braccio destro.

“Herm, io…”la guardò negli occhi “io sono diventato Auror.”

“Cosa?”esclamò.

“Ieri ha dato quel famoso esamino…sai il Ministro ha fatto uno sconto”lo aiutò Harry.

“Ronald Billius Weasley!”esclamò “Avevi promesso!”

“L’ho fatto per noi”disse impacciato e sorridendo.

Per noi.

Quella frase fece si che i rimorsi di Hermione presero il sopravvento.

Mentre lui faceva qualcosa per loro, lei se la spassava con il suo peggior nemico.

Lui lo stava facendo per loro, per rendere la loro vita migliore, perchè lui voleva veramente un futuro con lei. Non l'avrebbe mai lasciata. Mai.

Aveva intuito bene quella notte con Malfoy.

Il suo sesto senso non aveva fatto cilecca, c'aveva visto bene anche quella volta.

Doveva ascoltarlo più spesso.

“Tutto ok Herm?”chiese Ron.

“Sì sì…”disse lei tornando alla realtà “Sono contenta per te”disse infine abbracciandolo e sfiorandogli le labbra.

 

 

Lo stava cercando per tutti i corridoi tutta la notte, ma di lui nemmeno l’ombra.

Doveva mettere in chiaro le cose, doveva mettere fine a tutto.

Poteva farlo passare come uno sbaglio.

Uno sbaglio che le era piaciuto tanto.

Una lampadina si accese nella sua mente, sapeva dove trovarlo.

Glielo aveva confessato lui.

Salì le scale della torre di Astronomia e lo vide poggiato sulla ringhiera a guardare il cielo.

“Che ci fai qui?”chiese con tono di voce irato il biondo.

“Volevo parlarti.”

“Di cosa?”continuò a chiedere “So benissimo che Lenticchia è tornato.”

La ragazza rimase seria.

“Ho sbagliato a venire a letto con te”disse piano.

Il biondo sgranò gli occhi è un velo di rabbia invase il volto.

“Tranquilla Sanguesporco, avevo bisogno di un’ennesima donna da portarmi sotto le lenzuola, avresti dovuto capirlo che non era per sentimento, ma per sfogo.”

Si sentì toccata nel profondo.

“Ma cos’è quello sguardo? Non dirmi che credevi che io mi fossi affezionato a te?”disse sprezzante “Te l’ho già detto in passato… odio il vostro stato di sangue, non potrei mai starci con una come te. Povera illusa.”

“E’ stato comunque bello poter parlare con te e vedere che tu sei cambiato.”

Tutte quelle parole erano dovute alla rabbia, voleva trovare un modo per umiliarla e lei voleva farlo calmare, ragionare.

“Io non sono cambiato, io sono sempre il solito bastardo, sono il cattivo della fiaba. Sono il Gramo. ”

“No”disse sorridendo “Non sei il cattivo delle favole, non sei il Gramo, e non sei un bastardo. Sei un essere umano dotato di cuore e anima,sei un lupo solitario e ricordati che non tutti i cattivi delle fiabe lo sono per davvero qualcuno si ricrede delle volte...”

“Sanguesporco…”

“Draco ascoltami!”esclamò.

Malfoy rimase immobile, aveva appena pronunciato il suo nome.

L'aveva appena pronunciato, ed era...meraviglioso.

Sentire quelle cinque lettere pronunciate da quella bocca, quelle labbra rosee era tutto un altra musica. Non il solito nome pronunciato con superficialità, ira, disprezzo, accidia.

No, in quelle cinque lettere c'era gentilezza,saggezza, disponibilità, felicità e forse amore.

Come se lei non avesse paura di pronunciare quel nome che tutti un po' temevano.

“Ho fatto uno sbaglio è stata una sbandata…io non sapevo cosa diavolo stesse combinando Ron, mi sento sporca per quello che ho fatto, menzogne e tradimenti, tu ci sei abituato ma io no.”confessò “ma ti posso assicurare che è stato un bello sbaglio, mi hai ridato vitalità e questo per me conta tantissimo, mi hai dato una mano per cercare di andare avanti. Te ne sono grata, ma ora dobbiamo chiuderla qua. Dobbiamo continuare ad ignorarci e a non parlarci. Dobbiamo tornare ad essere quelli di prima.”

“Non possiamo Hermione.”disse lui “ho superato tutti i miei limiti. E tu non sei stata da meno,perchè sappiamo entrambi che quella Stanza ne è testimone.”

Hermione rimase immobile nella sua mente si scandivano una dopo l'altra le parole di quella frase.

Non aveva tutti i torti, lei aveva superato i limiti e quella stanza era la prova.

E poi lui aveva pronunciato per la seconda volta il suo nome, con gentilezza.

Un gesto che non poteva sottovalutare.

“Possiamo rientrare in quei limiti…”osservò con calma “Dobbiamo...”

“Cercherò di farlo, cercherò di tornare quel Malfoy.”

La ragazza sorrise “Ti sarei grata se non spiattellassi in giro questa nostra storia clandestina.”

“Granger, sarebbe uno scempio alla mia reputazione”disse ridendo “E' un'affermazione troppo stupida per uscire dalla tua bocca, l'avvicinamento di Weasley ti fa quest'effetto?”

La ragazza sorrise “E’ stato bello finché è durato.”

“Concordo.”

Si voltò per andarsene.

“Ricorda Sanguesporco, abbiamo un segreto io e te”disse serio.

Sarà il nostro segreto”ribatte piano Hermione scendendo le scale per tornare al suo dormitorio.

 

 

Note dell’autrice: Eccomi qua, come promesso ho scritto la Long. Per chi si fosse appena sintonizzato su questi canali, devo avvertirvi che c’è una one shot che parla di qualche anno dopo questa storia. Non c’è un lieto fine, non mi piacciono i “ e vissero tutti felici e contenti”. Non fanno per me, specialmente per questa coppia così strana. Allora, partendo dal fatto che ho lasciato un Draco Malfoy fedele all’originale di mamma Row, ho cambiato un po’ Hermione un po’ battagliera, ci sta sempre la donna bella cazzuta. Dunque, ci troviamo un anno dopo la battaglia, e ho messo i personaggi più importanti: Neville ,Luna, Ginny. Mi sono sentita di aggiungere Dean, Seamus, Pansy, Goyle e Lavanda. Per i caratteri dei personaggi sono andata un po’ alla cieca. Vi spiego ho dato a Ginny un vestito variopinto, ho dato varie sfumature al suo carattere così come a Neville che l’ho fatto diventare un po’ come dire…un gran bel personaggio. Lavanda mi è diventata una pettegola. Per gli altri ci sono state delle comparse consone alla storia.

I seguenti personaggi: Jack Portman e Alfie McCardic sono personaggi inventati da me, come anche Adele Kurt e il fratello. Non copiateli per favore!

Come avrete notato uso due termini Sanguesporco e Mezzosangue. Sanguesporco è molto dispregiativo in questa ff, anche se lo è in generale, infatti Draco lo usa con disprezzo nei confronti di Hermione all’inizio, dopo cerca di darsi una calmata ma per una casualità di eventi usarà sempre il termine Sanguesporco.

Il riferimento della Luna, è dato dalla canzone di Alessandra Amoroso “Estranei a partire da ieri” le frasi riferite al globo bianco, sono state gentilmente prese e modificate da quella canzone.

Spero sia venuta su bene, ci ho messo molto tempo a scriverla e vi assicuro che la trama c’era ma nel comporla ho avuto bisogno di tempo perché volevo darle un bel vestito.

Vi ringrazio anticipatamente per aver speso due minuti nel recensire questa storia vi assicuro che prima o poi risponderò a tutte quante.

In questo momento sono fuori casa e si sta occupando di tutto la mia Beta.

Penso che questo sia solo un arrivederci e non un addio.

Se sarà un addio, è stato bellissimo, un’esperienza che rifarei volentieri.

Un bacio a tutte.

K.

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