Drabbles

di valley
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Uccidilo! ***
Capitolo 2: *** Erised ***
Capitolo 3: *** Due Rivali ***
Capitolo 4: *** Good Noght! ***
Capitolo 5: *** Divisa da Quiddich ***
Capitolo 6: *** Montagne Russe ***
Capitolo 7: *** Magia di Natale ***
Capitolo 8: *** Il Ricatto ***
Capitolo 9: *** Scenetta Familiare ***
Capitolo 10: *** La Forza del Destino ***
Capitolo 11: *** Lezione di Semiotica ***
Capitolo 12: *** Strumenti e Ingredienti ***
Capitolo 13: *** Il Piano ***
Capitolo 14: *** Autosuggestione ***
Capitolo 15: *** L'Alleanza ***



Capitolo 1
*** Uccidilo! ***


- Uccidilo

 

 

- Uccidilo!

 

Uccidere.

Sì, lo avrebbe ucciso. Proprio ora, senza dilungarsi, lo avrebbe ucciso. Perché è così che doveva finire. Avrebbe superato la paura. Non erano necessarie parole, bastava un gesto della mano.

Uccidere era non facile. Ma prima o poi bisognava imparare, anche se aveva solo 16 anni. Doveva decidersi. L’odio e il disgusto dovevano superare la compassione. Doveva farlo per i suoi amici. Ora era il momento per vincere la debolezza.

Uccidere.

 

- Uccidilo, Ron! – gridò Harry e lo riportò alla realtà. Un solo, rapido movimento e il ragno rimase schiacciato sotto il volume di Storia della Magia.

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Capitolo 2
*** Erised ***


Lo specchio Erised, dimenticato da anni nella stanza delle necessità, era sporco e annoiato

Lo specchio Erised, dimenticato da anni nella stanza delle necessità, era sporco e annoiato. Niente sarebbe cambiato se quel giorno Severus Piton non ci fosse inciampato uscendo.

Piton si fermò, indeciso se guardare o no. Passò una mano sulla superficie impolverata e rimase immobile.

Questa volta era qualcosa di nuovo… un campo, la nebbia, alberi qua e là, un cimitero. Un’infinità di monumenti di marmo, fiori appassiti vicino alle lapidi. Ed ecco ne una, la più desiderata, una lapide nera con la scritta cupa “Severus Piton”.

Il professore sorrise appena e si diresse verso l’uscita. E verso il suo sogno.

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Capitolo 3
*** Due Rivali ***


Dopo tanti anni Hermione non era ancora in grado di scegliere

 

 

Dopo tanti anni Hermione non era ancora in grado di scegliere. Entrambi le erano cari a modo loro. E come poteva rifiutare uno di loro, mandarlo via per sempre? Contando che i due rivali combattevano ogni giorno per ogni briciola del suo amore.

A questo punto lei poteva sperare solo…

– Hermione! Il tuo orribile gatto ha di nuovo fatto pipi nelle mie ciabatte! Giuro che uno di questi giorni ne avrò abbastanza e lo strozzo!

…in una risoluzione tra di loro, per stabilire una volta per tutte chi dei due era il padrone in casa, il gatto o il marito.

 

 

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Capitolo 4
*** Good Noght! ***


- Severus, hai lavato i piedi

 

 

 

Severus, hai lavato i piedi? Lucius si tolse la vestaglia, prese la rincorsa e si buttò con un tonfo sul letto.

E non pensate che i Malfoy non facciano così, sono esseri umani anche loro.

Lucius, come puoi chiedere una cosa del genere al nostro ospite? Narcissa sorrise gentilmente a Piton, Sono sicura che li ha lavati. Vero?

Sì, certo.

Allora prendi la birra e vieni qui, Lucius fece spazio vicino a se nel letto. Narcissa, cara, aspettiamo solo te.

Arrivo subito, caro. Narcissa appoggiò sul letto un grande secchio di popcorn, accese il televisore e si arrampicò sul letto.

 

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Capitolo 5
*** Divisa da Quiddich ***


Для Леди Малфой, которая заказал Люценарси в любом виде

 

– Narcissa cara, smetti di guardare il sedere di Krum in quel modo. E’ indecente, tutti sanno che non capisci niente di quiddich! Dovresti annoiarti e sbadigliare ogni tanto per salvare le apparenze.

– Per te invece fissare le scollature delle signore è assolutamente decente, visto che te ne intendi così bene!

Ma la scollatura che sto fissando è tua, cara.

– Non è mica colpa mia che tu non metti mai pantaloni così attillati!

– Papà, guarda che fisico ha Krum! E quando tu giocavi a quiddich, papà, le ragazze ti hanno mai…

– No!

– Non essere modesto, Lucius. E non solo le ragazze…

 

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Capitolo 6
*** Montagne Russe ***


– E tu vorresti dire che quella roba lì è ancora più forte di una scopa

 

 

 

 

– E tu vorresti dire che quella roba lì è ancora più forte di una scopa?

Lily lo guardo negli occhi e sorrise maliziosamente.

– Lo vediamo subito. Oppure hai paura?

– Io non ho paura! – disse James visibilmente teso. Fu subito evidente che non era affatto a proprio agio. Quando si chiusero le protezioni di sicurezza, impallidì leggermente. Lily si morse la lingua per non ridere.

– E’ tutto qui? – disse James rilassandosi quando la carrozza cominciò a salire con un rumore sinistro. – Ho volato mille volte più in alto di così-a-a-a-a-a-a-a!!!

 

Gli uccellini del parco, in teoria abituati a tutto, smisero di cinguettare e guardarono increduli l’enorme costruzione delle montagne russe dalle quali provenivano le grida strazianti di James.

– A-a-a!!! Stop… basta! Merlino, a testa in giù no-o-o-o-o-o! Evans ti odio-o-o-o-o-o!

Questa volta gi uccellini non sentirono il dolce sussurro di Lily.

– Potter, caro. Sono Lily Potter. E’ ora che ti abitui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Magia di Natale ***


Era bellissima

 

 

 

 

 

 

 

Era bellissima. Harry la guardava senza riuscire a distogliere lo sguardo. Era grande e rossa, decorata con dei draghi dorati. Le altre palline sull’albero luccicavano graziosamente, ma nessuna era di oscurare la bellezza della nuova arrivata. Zia Petunia non l’aveva fatta toccare neanche a Dudley.

 

Harry si guardò in torno timoroso e  allungò la mano per toccare la superficie lucida.

Il filo dorato che la reggeva scivolo dal ramo e…

 

Tzlink!

 

La pallina cadde e si disintegrò in minuscoli frammenti luminosi. Harry sentì i passi di zia Petunia avvicinarsi. Chiuse gli occhi e si irrigidì aspettando l’inevitabile sfuriata.

I passi si avvicinavano sempre più.

 

– Beh, cosa stai li impalato? – zia Petunia sembrava seccata, ma non infuriata. – Sparisci da qui. Ci mancherebbe solo che rovinassi l’albero!

Harry aprì gli occhi. La pallina luccicava al suo posto. La guardò incredulo e sorrise con sollievo. A Natale la magia visitava anche casa Drusley.

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Il Ricatto ***


Liberamente ispirata a recenti fatti di cronaca

 

Liberamente ispirata a recenti fatti di cronaca.

 

 

Voi siete indubbiamente la migliore! Sono rapito dall’indiscutibile talento giornalistico che traspare da ogni Vostro articolo. Avete un dono che Vi mette al di sopra di ogni collega ed è palese che il direttore della “Gazzetta del Profeta” muore di invidia pensando alle Vostre capacità. La Vostra intuizione e professionalità sono i più potenti strumenti al servizio dell’informazione nel mondo magico e solo Voi riuscite a rivelare i pettegolezzi più piccanti addirittura prima che accadano. Vi posso assicurare che i lettori Vi venerano e io personalmente posso definirmi il Vostro ammiratore più entusiasta. Ecco.

 

Ottimo, Rita Skeeter sorrise e fece un’altra crocetta sul suo taccuino. Sei su dieci. Ancora quattro volte, Mr Weasley, e nessuno saprà mai niente delle sue avventure notturne con Miss Granger nella Torre di Astronomia. Allora, continuiamo?

 

Ron distolse lo sguardo dal sorriso compiaciuto di Rita, strinse i pugni e cominciò:

Voi siete indubbiamente la migliore…

 

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Capitolo 9
*** Scenetta Familiare ***


– Sei in ritardo

 

 

– Sei in ritardo. – Narcissa gli versò il te senza guardarlo.

– L’Oscuro Signore ci ha convocato… – cominciò Lucius.

E c’era anche Bella? – chiese Narcissa con fredda indifferenza. Ma la mano che reggeva la tazzina tremò leggermente.

– Certo. – Lucius lascio cadere il cucchiaino con un gesto di stizza. Era davvero troppo. – Esco a prendere un po’ d’aria, – disse e usci dalla stanza prima che lei avesse tempo di replicare.

 

E poi sono io il marito geloso… – pensò Lucius camminando nervosamente tra gli alberi. Cominciò a sentire freddo e si girò per rientrare in casa.

All’improvviso da dietro una siepe sbucò una sagoma scura. Un dissennatore.

Expe… – Lucius cercò di ricordare l’incantesimo. La voce gli tremava. Lanciò un’occhiata speranzosa verso il casello. Narcissa era alla finestra e lo stava guardando. Si senti più calmo.

– Expecto patronum! – disse infine. Una pallida luce argentata e il dissennatore era scomparso.

– Lucius! – Narcissa correva verso di lui.

Sembrava agitata.  E ci mancherebbe. Avrà visto il dissennatore dalla finestra e si sarà preoccupata per Lucius.

– Chi era quella donna in nero, Lucius, quella con cui parlavi poco fa?

 

 

 

Ho sforato anche le 150 parole, mi perdoni il committente.

Grazie a tutti quelli che hanno commentato, soprattutto a spongy e a ReaderNotViewer. Grazie, grazie davvero.

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Capitolo 10
*** La Forza del Destino ***


La pioggia batteva sulla finestra con un rumore sinistro

 

 

La pioggia batteva sulla finestra con un rumore sinistro. Gli spifferi gelidi facevano tremare la fiamma della candela e i quattro ragazzi seduti per terra.

 

Tra i tanti vantaggi di essere un mago, il libero arbitrio non è compreso.

Fu Sirius ad accorgersi per primo che qualsiasi loro azione era parte di un copione già scritto. Ma i Malandrini non erano tipi da accettare la volontà altrui senza reagire.

 

Per questo nell’oscurità del dormitorio dei Grifondoro, con l’aiuto del “Manuale di Arti Oscure” stavano ora per eseguire il più pericoloso degli incantesimi: l’evocazione della dea capricciosa che teneva le redini della loro vita.

 

La dea Joanne però non fu clemente con le creature che osarono sfidare la sua autorità. All’inizio l’incidente parve dimenticato. Le conseguenze di quella notte si concretizzarono in tutta la loro perfidia solo molti anni più tardi, sotto forma di quattro destini, estremamente diversi e altrettanto crudeli.

 

 

!50 esatte.

Per caith_rikku che aveva chiesto un drabble sui Malandrini.

Il titolo, che secondo la mia beta non c’entra una beneamata mazza con il resto, voleva essere una citazione colta. Ho anche diviso la drabble in quattro atti… Sigh:(

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Capitolo 11
*** Lezione di Semiotica ***


– Professore, – Draco Malfoy, seduto nel laboratorio di Severus Piton stava pigramente tritando le foglie di valeriana, – perc

 

– Professore, – Draco Malfoy, seduto nel laboratorio di Severus Piton stava pigramente tritando le foglie di valeriana, – perché il simbolo dei Grifondoro è un leone?

Perché il leone, Malfoy, – rispose pazientemente Piton, – è un animale possente e maestoso, ed è il simbolo del più alto livello della ricerca alchemica.

E perché l’arma dei Grifondoro è una spada, e non qualcos’altro?

– Perché la spada è un’arma antica e nobile, da sempre prediletta dai re e dai cavalieri. – Questa volta il tono fu più secco.

Ma tutta questa maestosa nobiltà, insomma, non è proprio roba da Grifondoro. Per quale motivo…

– Per lo stesso motivo, – lo interruppe Piton, – per cui voi non siete velenoso e non parlate serpentese, Malfoy. Sono simboli che i fondatori hanno scelto, rappresentano un modello. L’obiettivo da raggiungere. Ma come avete saggiamente notato, i Grifondoro sono ancora ben lontani dal loro.

Draco continuò il suo lavoro in silenzio, sorridendo compiaciuto.

 

 

 

150 esatte.

Per anaizz che voleva Draco e Piton non OOC.

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Capitolo 12
*** Strumenti e Ingredienti ***


– Allora, Malfoy, – Severus Piton camminava pigramente per il suo laboratorio, – qual'è la cosa più importante che dovete aver

 

 

– Allora, Malfoy, – Severus Piton camminava pigramente per il suo laboratorio, – qual'è la cosa più importante che dovete avere per preparare una buona pozione?

– Il calderone, signore, – rispose Draco, guardando entusiasmato il professore.

– Sbagliato, – rispose Piton irritato. – Prima di tutto dovete avere un cervello!

– E il calderone , signore?

– Il calderone, Malfoy, serve semplicemente per preparare una pozione. Per preparare una buona pozione ci vuole un cervello.

– Di chi, signore?

– Il vostro tanto per cominciare! Portatelo a lezione la prossima volta! – disse Piton secco.

E lo devo mettere nel calderone? – chiese innocentemente Draco.

“ Merlino… così giovane e già una testa di legno. Come il padre d’altronde. – pensò Piton. – Ma se proprio devo perdere tempo a insegnare preferisco questa testa di legno a …” Al pensiero di Potter fece una smorfia di disgusto.

“ Non nel calderone, a quanto pare… ”, – pensò il piccolo Draco vedendo l’espressione schifata del professore.

 

 

 

Per anaizz, nella speranza di liberarmi per sempre delle sue commissioni.

Draco e Piton non OOC era l’ordine.

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Capitolo 13
*** Il Piano ***


 

... e Bella e Rodolphus penetreranno nella scuola dai cancelli ad est! Lo prenderemo! Avete capito tutti?

Ma mio Signore, vi rendete conto che abbiamo problemi più urgenti da risolvere ora? Gli auror ci stanno alle calcagna... E al diavolo Potter a questo punto! disse all'improvviso Piton.

Voldemort si girò lentamente verso di lui. Severus ebbe paura di aver esagerato questa volta. Cominciò velocemente a spiegare.

Intendevo dire, mio Signore, non possiamo permetterci di perdere in battaglia altri fedeli segua...

Severus, ma ti rendi conto di quello che hai detto? chiese Voldemort, calmo.

Io...

Hai capito cosa hai appena proposto?

Gli altri mangiamorte si allontanarono velocemente da Piton.

Come ha fatto a venirti in mente un’idea simile? Un’idea così geniale! – Voldemort sorrise sognante.

Eh?!

Ma certo! Mandare Potter all’inferno promettendo la sua anima al demonio! Cosa può esserci di più semplice! Bellatrix, gli ordini sono annullati! Devo preparami al Rituale!

Voldemort scomparve dissolvendosi nell’aria.

Severus ricominciò a respirare regolarmente. Bella gli lanciò uno sguardo di puro odio.

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Autosuggestione ***


– Io odio Draco Malfoy, – sussurrò Hermione fissando l’oscurità della stanza

 

 

 

 

 

Io odio Draco Malfoy, sussurrò Hermione fissando l’oscurità della stanza. In risposta, solo il silenzio. Le sembrò di non aver gustato a fondo il suono di quelle parole, perciò disse un po’ più forte:

Io odio Draco Malfoy.

Il suono le piacque decisamente. Valeva la pena di ripeterlo ancora.

Io odio Draco Malfoy!...

Vicino a lei si mosse qualcosa, un ammasso di capelli biondi emerse da sotto le coperte, e due occhi grigi e assonnati la fissarono.

Granger, cosa stai borbottando? Un altro incubo?

E’ tutto a posto, Draco. Dormi, sorrise lei.

Poi, quando senti il respiro di Draco di nuovo regolare accanto a se, disse:

Io odio Draco Malfoy.

Ma l’atmosfera era completamente guasta ora. La realtà stessa aveva confutato le sue parole.

 

 

Questa è per canfly che ha chiesto una Draco/Hermione.

 

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Capitolo 15
*** L'Alleanza ***


– Sei in ritardo

 

– Sei in ritardo.

– Non mi è stato facile liberarmi.

– Va bene. Cosa facciamo? Sono sempre più debole, sto perdendo le forze!

– Dobbiamo agire sul ragazzo. Mandargli dei sogni premonitori...

– Sì, forse è l'unico modo di influenzarlo.

– Harry agisce sempre diversamente da come ci aspettiamo.

– Non tutto è perduto, mi fido di te.

– Dobbiamo agire insieme. Tu continua a fissarlo intensamente. Io gli sussurrerò all'orecchio le parole giuste. Nel sonno le prenderà per pensieri propri. E quando sarà sotto il nostro controllo lo costringeremo a darti più cibo, Edvige. Tieni duro.

La civetta annuì in silenzio. Grattastinchi corse a realizzare il piano.

 

100 parole esatte.

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