I'll be here for you, always.

di xitstruelove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo- Return back. ***
Capitolo 2: *** Chapter 1 - School. ***
Capitolo 3: *** Chapter 2 - No more crying. ***
Capitolo 4: *** Chapter 3 - Memories. ***
Capitolo 5: *** -IMPORTANTE. ***



Capitolo 1
*** Prologo- Return back. ***



                                       

*Allison mi strinse di più la mano a quella vista.
Tacchi alti, capelli biondi setosi lunghi e mossi, occhi blu, di una dolcezza unica e irresistibile probabilmente. Era lì, Bhrenda, la ragazza voluta da tutta la scuola, nonché mia amica che baciava il mio sogno più grande, e che dopo tante peripezie avevo ottenuto, e sembrava essere ricambiato.
In pochi secondi ho visto il mondo crollarmi addosso, tutte le mie speranze ed illusioni bruciarsi come se fossero un pezzo di carta.
Harry si staccò scostandosi in pochi secondi da lei, e mi guardò diritta negli occhi, ah quegli occhi verdi e profondi come un pozzo.
-‘’ Holly, io volevo dirtelo .. ‘’ disse abbassando lo sguardo.
-‘’ Non c’è niente da dire –dissi con gli occhi lucidi- Harry non è mai iniziata infondo fra noi, mi ero illusa io, scusami. E’ scusate per avervi interrotto. Bhre, tanta fortuna per voi!’’ Dissi queste parole con tono tristissimo ma non arrabbiato, infondo sapevo che forse ero stata io ad illudermi troppo e poi volevo bene a Bhrenda, sapevo che era una ragazza fantastica e che meritava di stare con Harry. *





‘’Ah, quante cose sono cambiate!’’ dissi queste parole fra me e me, dirigendomi verso il mio hotel dove avrei passato l’ultima sera prima di tornare a casa, si la mia casa, la mia bella città: Londra.
Ero cambiata radicalmente rispetto a due anni prima, ormai avevo ben diciotto anni e non ero più la solita normale ragazzina fragile e indifesa.
Avevo imparato che dovevo pensare anche un po’ a me, e non solo alla felicità degli altri. Avevo cambiato opinione sulle discoteche e sui luoghi ‘da sballo’. NON li amavo questo era un dato di fatto, ma ogni tanto mi piaceva fare un salto in discoteca o in qualche pub per svagarmi un po’.  Frequentavo la scuola in Italia di teatro da un anno ormai. Ma non sopportavo più di star lontana da casa. Avevo un disperato bisogno di rivedere Allison, la mia migliore amica. E poi avevo tanta voglio di tornare nella mia patria e cominciare una vita lì. I miei genitori erano quasi sempre in viaggio, ma loro volevano bene a me ed io gliene volevo a loro.
La casa a Londra era in affitto, quindi se sarei tornata avrei dovuto abitare con Allison che vive con suo fratello Simon, di diciotto anni come lei, e sua sorella di quattro anni Christine.
Mi avviai verso la mia camera di hotel, iniziando a preparare le valige.
Finii dopo poco, poi mi feci una doccia, mi asciugai ed andai a dormire aspettando l’indomani per partire.
La notte passò in fretta, senza alcun ‘imprevisto’ di insonnia.
La mattina dopo mi risvegliai con l’odore dell’albicocca che mi attraversava le narici, era il bagno schiuma della sera precedete.  Mi stiracchia per bene, prima di aprire gli occhi e rendermi conto che si stava facendo tardi. Correndo di qua e di là, mangiai un cornetto al volo e mi diressi con un taxi all’aeroporto
Tirai un sospiro di sollievo, vedendo che ero perfettamente in orario.
Arrivata davanti l’aereo, girai un altimo il mio volto dietro di me.
In Italia avevo trascorso due anni meravigliosi, avevo imparato a suonare molto bene la chitarra e il piano, e avevo fatto anche qualche lezione di canto, dato che mi piaceva tanto farlo. Roma era davvero bellissima, tutti i palazzi antichi, la gente accogliente e sempre disposta a darti una mano, e poi quel buffo dialetto. Avevo anche incontrato alcune persone che mi ero fatta amica, ma nessuno era come la mia Migliore amica, nessuno era come Allison. Ed inoltre avevo avuto piccole relazioni durate poche settimane, mai nessuno come quella mia e di Harry, ovviamente intendo corta come la nostra … ma che dico, nessuno era come Harry.
Scossi la testa, e mi rivoltai verso l’aereo sorridendo. Destinazione Londra!
Durante il viaggio iniziai ad agitarmi un po’, ero felicissima ma avevo un po’ paura o meglio imbarazzo al solo pensiero di rivedere Harry, di incrociare di nuovo i suoi occhi, il suo sorriso .. ma ero curiosa di vedere come era diventato a distanza di due anni.
                                                                                           

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Capitolo 2
*** Chapter 1 - School. ***



                                                                                                            -Autrice :)

Allora, premettendo che non sono affatto soddisfatta di questo capitolo, volevo dirvi GRAAZIE per le recensioni ricevuta all scorso capitolo, siete fantastiche!  Volevo dirvi che i primi capitoli sarrano un po' di passaggio(?) perché poi, in seguito inizierrano le scene più gtfdsf(? belle♥.
Quindi, vi prego, non annoiatevi subito ç.ç , intanto in questi primi capitoli cercherò di mettere più scene dolciose possibili. 

Scusate per eventuali errori o Orrori(?) come dice la mia prof!

                                                                                                                Baci, Aurora xx. 


Arrivai a Londra, e non appena scesi gli scalini dell’aereo un grande sorriso si fece spazio sul mio viso. Era lì, davanti a me, a pochi metri. Le saltai letteralmente addosso, lasciando fottere il cappello che avevo in testa ormai volato via.
-‘’ A-alli , oddio, come sei bella, quanto tempo!’’ dissi queste parole ormai in lacrime dalla gioia. Quanto mi era mancata, quanto mi erano mancati quegli abbracci dio solo lo sa.
-‘’Tu sempre più bona eh!?’’ esclamò lei ancor piangendo e sorridendo.  –‘’sei cambiata moltissimo, ma sempre bella sei oh!’’ disse senza smettere di abbracciarmi.
-‘’ Se se, qui quella bona sei te! ‘’ dissi liberandomi dalla sua presa, anche se avrei voluto restare così per molto altro tempo.
Davanti a me , dopo poco si fecero spazio Zayn, Louis, Liam e Niall che senza frontiere e scrupoli si gettarono addosso a me, ed io li accolsi volentieri in un caloroso abbraccio: Loro erano la mia famiglia♥.
All’appello mancava solo lui, Hazza.
Dopo qualche minuto che entrammo nell’aereoporto per mangiare qualcosa, lo vidi arrivare. Era in lontananza, ma lo riconoscevo dalla solita camminata sexy e mascolina. Finalmente, quando si avvicinò un po’ più a noi. Lo potetti vedere bene.
I suoi riccioli folti e accollati si erano trasformati in dei capelli poco più pieni (gonfi) ed erano un misto fra liscio e riccio. Era dimagrito molto, ed era anche diventato un po’ più alto. Dopo poco fu vicino a noi, salutò tutti tranne me , ma aveva in volto un’espressione interrogativa.
-‘’Tu chi s..’’ prima che finisse la frase gli sorrisi, e sul mio volto comparirono le fossette che avevo sempre avuto, proprio come lui. Harry sgranò gli occhi.
-‘’ Holly’’ disse con un filo di voce, stupito.
-‘’Si, sono io’’ dissi ridendo leggermente.
Il mio sguardo cadde ‘accidentalmente’ sui suoi occhi, lui lo notò, ed io mi paralizzai. Non avrei mai pensato che sarebbe stato un impatto così forte rivederlo I suoi occhi erano sempre gli stessi, brillanti, lucenti e … verdi. Molte persone prima di conoscerci pensavano che fossimo una coppia, una perfetta coppia. Buffo,lo pensavo anche io. Avevamo entrambi un colore di occhi profondo, e quindi, visto anche il nostro feeling tutti pensavano che fossimo fidanzati .. masi sa, l’apparenza inganna.
Le cose fino a quel punto erano andate più o meno come mi aspettavo. Con Harry ci eravamo lasciati senza neanche salutarci. Ma io non ero arrabbiata con lui a quel tempo, bensì con me che avevo creduto che la nostra fosse stata una relazione Ero tornata per una nuova vita, con una nuova Holly. Senza rancore verso nessuno, sempre sorridente. Mi ero ripromessa di non innamorarmi più, ma solo qualche volta, se mi andava qualche piccola relazione poco seria. Volevo essere senza pensieri.
Ero cambiata molto da quando avevo sedici anni. Avevo i capelli fino a sotto il seno biondo cenere, le miei forme erano anche più pronunciate, e avevo anche cambiato stile. Vestivo alla giornata diciamo, all’aeroporto avevo una felpa lunga fino a sotto il sedere azzurrina chiara con qualche scritta bianca, dei jeans attillati scuri, uno scalda collo panciuto grigio chiaro, e delle superga bianche.
L’unica cosa che non era cambiata in me erano i miei soliti occhi verdi-castani e il mio sorriso radioso, proprio come in Harry.
-‘’ Holly avrà sicuramente fame, andiamo a mangiare qualcosa da Nando’s?’’ Niall sfoderò uno dei suoi sorrisi più veri, e come mi sarei aspettata propose di mangiare nel suo luogo preferito.
-‘’ Mi andrebbe proprio’’ dissi io sorridente.
Ci incamminammo verso Nando’s , mentre raccontavo un po’ a tutti dell’Italia. Poi finalmente arrivammo , ordinammo e ci sedemmo ad un tavolo.
-‘’ Holly, tu verrai di nuovo a scuola con noi?’’ chiese Liam.
-‘’ Certamente. Mi andrebbe di non studiare più, però il dovere è dovere.’’ Dissi sbuffando.
-‘’ Già! Ma comunque arrivi proprio nel momento giusto, fra pochi giorni ci sarà il campeggio che durerà quattro giorni e tre notti. Sarà divertentissimo!’’ esclamò Allison abbracciandomi.
-‘’ Oh che bello! Io in Italia ne ho fatto anche uno, dove ho potuto esibirmi con la chitarra e la mia canzone. E’ stato bello farlo! Abbiamo dormito in un hotel lussuoso!’’ esclamai io sorridendo.
-‘’Hotel!? Noi dormiremo nelle tende, che dovremo anche montare!’’ esclamò Zayn spegnendo la sua sigaretta. Roteai gli occhi,e poi sospirai.
-‘’Vorrà dire che cercherò di adattarmi … ‘’ dissi io sbuffando.
-‘’ Lou, io e te insieme,che dobbiamo far casino, ok?!’’ Harry fece quest’è esclamazione, guardando l’amico impegnato a messaggiare che annuì fragorosamente.
-‘’Ragazzi! La prof sceglierà le coppie, potrebbero capitare anche maschi e femmine!’’ disse poi Liam, facendoci rimanere ad occhi sgranati.
-‘’ Non guardatemi così… non posso farci nulla. Però sarà bello comunque, suvvia!’’ disse concludendo lui, cercando di dare segni di ottimismo.
Io ritornai alla mia solita calma di sempre, mantenendo il sorriso vivo.
-‘’ Ci adatteremo! Comunque possiamo andare a casa, ora? Ho bisogno di riposarmi!’’ dissi.
-‘’Andiamo!’’ esclamarono tutti all’unisco.
In macchina io mi sedetti vicino ad Allison,che non la smetteva d farmi ridere.
La notte passò velocemente, ed anche se ero un po’ agitata non lo davo a vedere.
La mattina seguente, il sole abbagliante di Maggio sbucò dalle persiane, ed i raggi riuscirono ad illuminare i miei occhi, facendoli aprire per la troppa intensità di luce. Avevo dormito in camera con Allison, in un letto accanto al suo, aiutandola  a far addormentare Christine.
Mi alzai velocemente, tirando una cuscinata sul viso da angioletto –mentre dormiva- di Allison, che tirò un leggero urlo aprendo gli occhi di soprassalto.
-‘’Che ti prende!?’’ disse lei stropicciandosi gli occhi.
-‘’E’ ora di prepararsi, dobbiamo andare a scola, sono curiosa di sapere com’è!’’ dissi io eccitata.
-‘’ Sembri mia madre, Holly! ‘’ disse lei buttandosi sul letto.
-‘’ Ma non lo sono, sono la tua migliore amica ed ho il compito di portarti sulla buona strada’’ dissi io ridendo , fingendomi filosofa. Allison mi tirò un’occhiataccia, e poi annoiata si alzò e si andò a vestire.
-‘’Cosa indosso io?’’ chiesi guardandola.
-‘’Quello che ti pare … staresti bene con una mini gonna’’ le lancia un’occhiata indegna e presi subito un paio di shorts di jeans scuri.  Misi una maglia a giro maniche abbastanza lunga, bianca con alcune scritte nere, legai capelli in uno chignon lasciando il mio ciuffo di fuori, e poi delle converse bianche basse.
Scendemmo a fare colazione con un coretto al bar, per poi arrivare subito a scuola, poiché era molto vicina.
Non appena entrammo nel cortile trovammo subito Liam, Zayn,Louis e Niall in cerchio a parlare fra di loro, così ci avvicinammo.
-‘’Buongiorno ragazzi!’’ esclamò Allison salutandoli con la mano.
-‘’Hei!’’ esclamarono.
-‘’Come mai qui? Voi solitamente siete sempre a guardare le partite, giù nel campetto!’’ esclamò lei, sorpresa.
-‘’Harry sta rimorchiando con Jessika, la biondina lì infondo..’’ disse Louis indicando un punto del cortile. Io mi girai, come tutti gli altri, a guardare lo ‘spettacolo’. Il mio ricciolino ci stava provando con una di quelle solite puttanelle di turno, senza nemmeno esserne probabilmente innamorato.
Fu lì, in quel secondo, che capii che in due anni erano cambiate tante cose, forse troppe.
Ero un po’ incredula su quella scena, stavo per chiedere spiegazione ma poi ricordai che io non potevo permettermi di chiedere. Io ed Harry ormai neanche ci parlavamo più, con quale diritto avrei potuto farlo?
Diedi un taglio ai miei pensieri, e mi voltai verso Allison, che era ancora intenta a fissare Harry e Jessika.
-‘’ Alli , mi accompagni in classe, è suonata …’’ dissi io per rompere il silenzio e gli sguardi ormai calati.
-‘’ Oh si, giusto. Sei in classe con me, alla prima ora abbiamo fisica, ma la perdiamo perché la professoressa deve dirci tutto del campeggio. Ragazzi, voi avete anche la Borwn, no?’’’ chiese Allison facendo un ticchettio con il dto sulla spalla di Niall.
-‘’ Si!’’ esclamò lui.
Ci avviamo in classe, lasciandoci alle spalle Harry. La scuola era abbastanza grande, ed era parecchio cambiata da come me la ricordavo. Non appena entrammo in classe, io ed Allison ci prendemmo gli ultimi posti, con una posizione strategica.  Dopo qualche minuto, entrò Harry.
-‘’Scusate professoressa .. ho avuto un’imprevisto…’’ disse lui fingendosi dispiaciuto. La professoressa gli sorrise, e lo mandò a sedere, accettando le scuse. La Brown era circa sulla trentina, abbastanza carina e giovane. Bhé, si notava che era un po’ puttana, però infondo non era così male.
-‘’ Allora ragazzi, parliamo del campeggio … qui ho pronti i biglietti per l’estrazioni delle coppie, le tende saranno a tre, e non ci sarà possibilità di cambiare le accoppiate. Iniziamo … Payne, Horan e Dayles …poi Dailemon, Marsed, e .. Styles.’’ Oh merda.
Dailemon era il mio cognome. La professoressa aveva deto ‘Dailemon, un altro,e poi Styles. No,Holly, devi mantenere la calma, ti faranno cambiare.
Guardai per pochi secondi Harry e subito mi resi conto che anche lui lo stava facendo, così prima che potetti tornai a fissare la Brown.
-‘’Bene, abbiamo finito! Arrivederci, e ricordate..domani alle otto e mezza, dovrete essere tutti nel luogo stabilito. Se non avete come andare prendete un pullman.’’ La voce squillante della professoressa arrivò fino agli ultimi banchi, e sul mio viso si fece spazio un velo di sollievo.
Finalmente quell’interminabile ora era finita.
-‘’ Holly .. non so se stare in tenda con Harry sia la cosa giusta …’’ disse Allison preoccupandosi per me.
-‘’ Allison, lo so. Ma infondo è solo un campeggio, non succederà niente di male. Sono un’altra Holly, non sono più la solita timida ragazzina sempre imbarazzata di un tempo.’’ Dissi cercando di sorridere.
-‘’ Meglio così’’ disse lei regalandomi uno di quei sorrisi a trentadue denti.
-‘’ Bene, io vado da Harry e da Marsed per stabilire i ruoli .. tu invece sei capitata bene eh!? Liam e Niall!’’ esclamai io felice.
-‘’ Va bene , a dopo’’ disse ridendo leggermente.
Allison lasciò l’aula, o meglio tutti la lasciarono, tranne io, Harry e Marsed.
Mi avvicinai con cautela al banco di Harry, che immediatamente porse i suoi occhi nei miei, come se non stesse aspettando altro.
-‘’ Allora, cosa vogliamo fare con i ruoli!?’’ dissi spensieratamente io cercando di rompere quel impellente silenzio creatosi. Oramai ero diventata brava a fingere di essere senza pensieri, di non vergognarmi. Lo nascondevo anche a me stessa, che oltre alla parte esteriore, infondo, di Holly Dailemon era cambiato ben poco. Sapevo com’ero fatta. Le persone del passato erano sempre state un peso per me. Specialmente se erano state davvero significative. E lui lo era stato.
-‘’ Io mantengo l’’ordine e ripulisco. Am , Dailemon , se vuoi lasciare i tuo reggi seni e le tue mutande in giro per la tenda, non c’è problema eh! Per me puoi anche evitare di vestirti la notte!’’ disse Marsed  cercando di fare un tono malizioso e provocante.
-‘’ Continua a sognare, Marsed. Io allora monterò la tenda..’’ dissi io con tono rassegnato. –‘’ Io cucinerò, allora. Papà Harry  vi preparerà uno dei suoi piatti migliori!’’ disse Harry ironico.
-‘’ Non mi sono mica scordata come cucini eh! Due anni fa facevi letteralmente schifo!’’ dissi io ridendo. Ma fu in quel secondo che mi resi conto di cosa avevo osato dire. Cazzo, ma come mi veniva in mente di dire una battuta del genere proprio ad Harry, voglio dire, non ci parlavo da due anni!
-‘’ Sono cambiate tante cose in due anni.’’ Disse lui con un tono serio.
Fui letteralmente pietrificata da quel tono di voce. Pensavo realmente di averlo offeso, e me ne ero già pentita.
-‘’Harry, era una battuta ..’’
 –‘’Ma come ti permetti di dirmelo così!?’’ esclamò lui. Si alzò dalla sedia e se ne andò. Ero più agitata che mai. Non Harry, non lui. Ero consapevole di aver sbagliato, ma non pensavo si arrabbiasse fino a quel punto. Scossa, andai al mio armadietto per prendere i libri dell’ora successiva. Lì rividi Harry. Cercai di non far cadere i miei occhi su di lui, ma era quasi impossibile. Ma per la prima  volta ce la feci. Gli passai davanti facendo finta di nulla, ma lui mi tirò per un braccio a sé. Ci ritrovammo a pochi centimetri, ed io subito scostai il mio viso di lato. Lui si avvicinò al mio orecchio.
-‘’Scema, so bene che era un scherzo, volevo solo farti smuovere un po’.’’ Disse lui sorridendo al mio orecchio.
-‘’Vaffanculo.’’  Dissi io cercando di mollare la presa, ma non cedeva.
-‘’ Comunque potrai cambiare i vestiti, il taglio di capelli, ma i tuoi occhi resteranno sempre quelli di cui mi sono innamorato,sempre quei solito occhi lucidi e trasparenti.’’ Disse diventando più serio.
-‘’ Ed i tuoi di occhi resteranno sempre per me quelli di un sogno che avevo raggiunto, e poi mi sono vista cadere a pezzi davanti.’’ Con coraggio, dissi questa frase. Ma sapevo bene che le lacrime stavano per arrivare, così con decisione mollai la presa di Harry e mi diressi verso i bagni, dove incontrai Allison.

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Capitolo 3
*** Chapter 2 - No more crying. ***


Buonsalve(?) ragazze! I'm sooo sorry per il ritardo con cui ho postato il capitolo. Ma erano gli ultimi giorni. Ora ho finito, ma da oggi dovrò concentrarmi sugli esami, quindi continuerò poco alla volta, almeo fino alla fine definitiva del carcere minorile o più comunemente chiamata scuola(?).
Scusate per il capitolo un po' penoso e strano .. forse sta succedendo tutto molto infretta, ma è la mia prima fan fiction e ce la sto mettendo tutta. Spero che vi piacerà, e scusate se ci sono errori, ma non ho avuto il tempo di rileggerla.
E soprattutto GRAZIE a chi ha recensito, siete magifiche, non capite quanto per me sia importante un parere, anche minimo! Kisses xx



Trovai Allison che si ripassava un po' il trucco, e non appena mi vide corse da me.
-‘’ Holly! Perché stai per piangere?’’ chiese lei preoccupata.
-‘’Nulla. E solo che è davvero frustante stare con Styles. Sono troppi i ricordi, Alli. E’ davvero troppo per me, io pensavo di aver cancellato tutto, che non me ne fregasse più nulla. Ma quando lo vedo tutto il mio passato con lui mi torna in mente. E, credo di odiarlo… non so cosa pensare insomma. Non mi capisco, giuro’’ dissi io cercando di scacciar via le lacrime.
-‘’Credo sia normale infondo avere questa reazione, dopo due anni.  Harry ha segato un passaggio nella tua vita fondamentale, passerà Holly!’’ disse lei accarezzandomi la guancia, ed io d’istinto l’abbracciai. Volevo davvero troppo bene a Allison, ma non ero sicura che tutto sarebbe passato. Dopo una risistemata al leggero trucco ed al mio umore, riuscii dal bagno dirigendomi in classe di canto, senza Allison, che aveva biologia.
Amavo cantare e suonare ovviamente, ma mai mi sarei aspettata che anche il mio vecchio  sogno proibito aveva il mio stesso interesse. Si, esatto, fui costretta a sedermi affianco ad Harry a quella lezione a cui partecipava anche lui.
-‘’ Scusa per prima .. io non volevo, anche se non capisco cosa ho fatto’’
Cosa hai fatto!? Non so se ti ricordi che mi hai lasciata due anni fa nel peggiore dei modi, e non so se ricordi che tu eri il mio sogno.  
-‘’ Non importa..ero nervosa, scusami tu.’’ Dissi io cercando di esser fredda.
-‘’ Dì un po’, c’è l’hai un ragazzo?’’ mi chiese spudoratamente. Cosa era questa confidenza?
-‘’ Nonostante non siano affari tuoi ti risponderò: No, sono felicemente single. Con l’amore ci ho chiuso, perché è un brutto gioco. Inizia con un ciao e finisce allo stesso modo. E’ da perdenti amare, e da stupidi credere in qualcosa.’’ Dissi gelida.
–‘’ Tutti dicono così, ma alla fine tutti si innamorano di nuovo. Perché la mente e il cuore non vanno mai d’accordo, Hol.’’ Disse lui.
Hol. Solo lui mi chiamava così.
-‘’ Si vedrà. Per quanto mi riguarda ‘fanculo l’amore e le solite cazzate.’’ Dissi io mantenendomi distaccata.
-‘’ L’amore non è fatto solo di cazzate. Comunque, che suoni e che canti!??’’ chiese con tono quasi curioso.
-‘’ Fix a heart, di Demi Lovato. La suono alla chitarra. E tu?’’ dissi io con aria di sufficienza. Sinceramente non lo avevo mai sentito cantare, e non mi aspettavo avesse una bella voce pensavo fosse solo uno sfigato che andava a canto per farsi notare.
-‘’ Io canterò ‘’Let it be’’ dei Beatles. Adoro quella canzone, dice cosa vere.’’
-‘’ Ma non adatte a te.’’ Risposi fredda. A quel punto entrò il professore di canto in classe, un gran figo(?)Poteva avere vent’anni all’incirca, e già lavorava.
-‘’ Dailemon, lei è nuova!?’’ chiese lui, facendomi un cenno con la testa.
-‘’Si!’’ risposi io. –‘’Bene, allora vediamo cosa sai fare.’’
Mi alzai, percorrendo i banchi ed arrivando alla cattedra davanti a tutti. Salii sul piccolo –basso- palchetto lì in aula, presi la chitarra ed inizia a cantare ed a suonare.
’You never really can fix a heart’’
Quella canzone non faceva altro che farmi ripensare alla mia vita, alla ma storia con Styles. La Lovato aveva proprio ragione, non si può veramente aggiustare un cuore.  In quei minuti mentre suonavo, milioni di scene fra me e lui mi percorsero la mente, quasi come un rullino di una macchina fotografica. Una lacrima mi rigò il viso verso la fine della canzone non riuscii a trattenerla. Quello era davvero troppo per me, piangere di nuovo, per lui? Sempre per la stessa fottuta persona, NO, non andava per niente bene.
Tornai di corsa al mio posto, cercando di non farmi vedere da Harry, che però mi costrinse a girare il viso verso il suo.
-‘’Stai piangendo..’’disse con un tono delicato, quasi come se fosse dispiaciuto.
-‘’ No, sto solo imitando una fontana.’’ Dissi io, ironizzando, ma mantenendo la voce malinconica. Lui rise leggermente.
‘’Ah, Hol! Ma guardati un po’ …  sei la stessa di sempre, ti emozioni anche per una canzone. Non dovresti, lo sai?!’’ disse lui quasi come se fosse un papà.
-‘’ Harry basta per favore.’’ Lo supplicai quasi, mentre altre lacrime scendevano sul mio viso. –‘’ Lo so. So che sono sempre la stessa. E mi Odio profondamente per questo. Non me ne dovrebbe importare più niente di nessuno,ed invece piango ancora. Credo che presto esaurirò le lacrime. Ho pianto così tanto negli ultimi anni..E sempre a causa della stessa persona! Sempre a casa tua!’’ dissi urlando a bassa voce, singhiozzando.
Il professore ci guardava in modo strano così Harry fece una mossa inaspettata.
-‘’Prof, Holly non sta molto bene, posso portarla un attimo fuori?’’ il professore perplesso annuì, e lui mi trascinò con sé fuori dall’aula.
-‘’Ascolta Hol, io non capisco perché dai la colpa a me. Non ti ho fatto nulla. Ameno non in questi due anni.’’’ Disse lui cercando di capire.
-‘’ Il ventisei febbraio del 2010, alle ore sedici e trentuno, tu hai distrutto tutto ciò che avevo Harry, io ti avevo avuto finalmente. Ne avevo passate tante per conquistarti e poi eri lì con me, sembrava tutto perfetto … e poi senza un perché ti ho visto con Bhrenda a baciarti davanti ai miei occhi. Sai come mi sono sentita? Mi sono sentita Presa per il culo in una maniera incredibile, mi sono vergognata di me stessa, di ciò che avevo potuto credere. Sai … io immaginavo per davvero un futuro con te, credevo che potesse esserci qualcosa di serio, ma mi sbagliavo, sono stata una sciocca.’’ Dissi cercando di moderare i miei singhiozzi.
-‘’ Non sei stata sciocca, ma io a quel tempo ero un idiota. Cioè avevo deciso di divertirmi un po’ con  Bhrenda, volevo sapere cosa si sentiva a giocare con il fuoco, a fare il figo. E poi alla modesta età di sedici anni, mi spiace dirtelo, ma eri un po’ illusa, il principe non si trova al primo colpo’’ Harry sbottò questa frase con non curanza degli effetti che avrebbe potuto avere su di me.
Un’altra volta il mio cuore fece uno scricchiolio.
Scossi la testa davanti a lui, e lo lascia così correndo per i corridoi in disperata ricerca di Allison. Finalmente la trovai, e le raccontai l’accaduto.
-‘’ Oddio, che stronzetto ..’’ disse lei rassegnata.
-‘’ Ma forse ha ragione. Mi sono illusa come un’idiota. Ha sedici anni non si trova il ‘per sempre’ dietro l’angolo. E da oggi metto un punto ha questa storia.
Niente più Harry Styles nei miei pensieri.
Niente più ricordi del passato.
Niente più lacrime.
Era il momento di far conoscere a Londra la nuova ‘Holly’ quella che in Italia era stata, ma che in quei due giorni, venendo lì si era nascosta per dare spazio alla Holly sincera e fragile. Io ci avevo provato a riallacciare con lui, ma Styles era solo in grado di farmi soffrire, quindi Basta.
Uscii da quel bagno come nuova. Testa alta, trucco risistemato, ed un sorriso strappato in faccia del tipo: ‘’fottetevi tutti, io sorrido’’.
Mi diressi veloce verso la mensa, dove ad un tavolo adocchiai Louis e Liam che parlavano, così li raggiunsi velocemente.
-‘’ Salve ragazzi!’’ dissi allegra.
-‘’ Holly, come stai?’’ chiese Liam facendomi sedere affianco a lui.
-‘’Tutto bene. Sono eccitata per domani, si per il campeggio ‘’dissi io.
-‘’Oh si, anche io. Io sarò con Niall e Allison. Molto bene! Anche se quell’idiota della tua migliore amica, sicuramente sarà scansafatiche.’’ Disse lui sospirando, ma sempre scherzando.
-‘’ Heeeei! Ripeti un po’ quello che hai detto’’ Allison spuntò ‘dal nulla’ con Harry, Zayn e Niall dietro di sé, e tirò un leggero schiaffo a Liam per rimproverarlo di ciò che aveva appena detto.
-‘’ Scherzavo’’ disse Liam abbracciandola.
-‘’Lo so. Ti voglio bene’’ disse Allison, circondandogli il collo.
 Erano dolcissimi insieme.
Harry si sedette esattamente di fronte a me, ed io cercavo in tutti i modi di non far porgere i miei occhi nei suoi, intenti a fissarmi. Ero infastidita da quel suo modo di guardarmi, ma lo rendeva terribilmente sexy.
Mentre mangiavo la mia gustosa crepes alla nutella, un ragazzo mi passò affianco, lasciando una scia di profumo terribilmente forte e deliziosa.
-‘’ Ehi bella, tu sei la nuova, vero?! Bhé, sappi che sta sera ci sarà una festa a casa mia, sto invitando tutta la scuola, quindi se vuoi sarai la benvenuta..’’ disse sorridendomi.
-‘’ Umh… e come dovrei vestirmi?’’ chiesi incuriosita.
-‘’ Per quanto mi riguarda, potresti anche non mettere nulla addosso.’’ Disse con tono provocante, abbassando di poco la voce. Ma Harry aveva sentito, e dopo ne ebbi la conferma.
-‘’ Ci penserò su!’’ dissi ironica, cercando di mantenere un tono di voce provocante, giocando al suo gioco.
Lui mi lasciò con un ghigno di piacere, schioccandomi un bacio sulla guancia.
Wo,wo,wo. Non lo conoscevo e già mi baciava.
-‘’ Straffottente’’ Harry si lasciò sfuggire quel pensiero ad alta voce, ed io gli lancia un’occhiataccia.
-‘’ Sei peggio tu, suppongo.’’ Dissi io freddamente.
-‘’ Holly, non hai ancora capito, vero!? Sono cambiate molte cose in due anni. Ora io sono Harry Edward Styles, il gran pezzo di figo della scuola che tutti vogliono, nessuno può resistermi. Io non sono peggio di lui. Io sono meglio di lui!’’ sottolineò Harry. Rimasi abbastanza  scossa dalla sua affermazione , non era più il mio piccolo ricciolino. Stooop! Come potevano ancora passarmi questi pensieri per la mente!? Non  mi importava di lui, e poi aveva ragione, erano passati due anni ormai!
-‘’Chiamalo essere ‘migliore’ essere più puttaniere!’’ dissi io con aria schifata.
Harry no rispose, si limitò a guardarmi per qualche secondo intensamente, per poi concedere una pausa ai suoi occhi, mirando verso la solita cheerleader.
Arianne, la solita puttana che conosceva da sei anni oramai. Era nella scuola anche prima che io me ne andassi.
-‘’ Hei piccolina, che ne dici se sta sera vieni con me alla festa di Morrow?!’’ disse Harry facendo uno sguardo malizioso verso la ‘poco di buono’.
-‘’ Sicuramente. Passo a casa tua alle 21:00.  Un bacio’’ La voce da scoiattolo strangolato della ragazza giunse fino al nostro tavolo, ed il viso di Harry prese forma ad un’espressione compiaciuta.
Sapeva dove abitava!?
Sicuramete, piccolina?
 Quelle parole sembravano dar troppo fastidio alle mie orecchie, così cercai una scusa per girare i tacchi.
-‘’Ragazzi, io vorrei andare a casa. Ho bisogno di dormire, e poi vorrei prepararmi per la serata’’ dissi io, fingendo.
-‘’ Holly, stai bene!?’’ chiese Liam estasiato. –Non ti è MAI importato nulla dei vestiti!’’ Completò la frase, dopo aver preso un respiro profondo.
-‘’ Sono cambiata in due anni, e poi sta sera sarà una lunga serata.’’ Marcai la parola lunga spostando lo sguardo su Harry che stava facendo esattamente la stessa cosa.
-‘’ Su questo devo darti ragione, Hol.’’
-‘’Chiamami ancora una volta in quel modo e giure che…ti uccido’’ dissi io improvvisando il primo verbo che mi venisse in mente.
-‘’Dipende sempre da che modo mi farai morire. Poi vedrò se accettare’’ disse lui stando al mio gioco, che poi alla fine lui aveva creato.
-‘’Non di certo nel modo in cui pensi tu’’ dissi io spostando lo sguardo dai suoi occhi.
-‘’ Tanto io non ti voglio, ho di meglio che te’’ disse lui con voce atona.
Il mio sguardo si posò nuovamente sui suoi occhi, mentre  le mie mani fremevano per lasciare che sfoderassi uno dei miei migliori schiaffi.
Ma era inutile. Quei maledettissimi occhi, nonostante lo odiassi, continuavano a impossessarsi di me ogni volta che ci affogavo dentro, quasi come se fossero il mare. No, non riuscivo a vedere cattiveria o cose del genere in quel pozzo che aveva sul viso.  Non risposi più lascia che fosse lui a d avere l’ultima parola, tanto sapevo che era un discorso al quanto stupido. 
Io ed Allison rientrammo in casa sua, e ad accoglierci c’era una Christine con gli occhi lucidi.
‘’Piccolina, che è successo?!’’ disse Alli prendendola in braccio.
‘’ Simon non mi porta fuori, dice che è troppo impegnato. Ma io voglio uscire, mi annoia stare qui. Non esco da due giorno, frose’’ La bimba di cinque anni esclamò questa frase esausta sbuffando, come se avesse davvero necessita di uscire, così decidemmo di accontentarla.
‘’ Alli, vado io … la porto un po’ al parco, tu preparati per sta sera’’ le feci l’occhiolino, e lei annuì sorridendomi, sussurrando un grazie. Misi uno shorts e sopra una felpa molto lunga nera, delle superga del medesimo coloro, mi sistemai un po’ ed uscii prendendo per mano la piccola Christine.
-‘’Allora, dove vogliamo andare piccolina?’’ dissi io, non appena uscite nel giardino di casa.
-‘’Al parco, ci sono delle mie amichette, mi diverto sempre lì con loro’’ disse lei con un tono dolce e felice.
-‘’ D’accordo!’’ dissi sorridendole.
Per fortuna il parco era molto vicino a casa nostra, ed in cinque minuti fummo lì. Le lasciai la mano, lasciandola libera di sbizzarrirsi su quelle altalene e quegli scivoli in mezzo a quell’erba che profumava di giovinezza.
Io mi accomodai su una panchina delle tante,  ed estrassi dalla mia borsa un libro che adoravo ‘Bianca come il latte, rossa come il sangue’ ed iniziai a leggere. Era incredibile quanta pace ci fosse in quel luogo, nonostante le leggere urla dei bimbi, il venticello pre – estivo che scompigliava i capelli era estremamente rilassante.
-‘’Posso sedermi?’’ Un ragazzo biondo, con gli occhi blu ed un profumo inebriante mi si presentò davanti.
-‘’Certo.’’ Risposi io senza accennare alcun disturbo o imbarazzo.
-‘’ Sai, anche io adoro il libro che stai leggendo … comunque piacere, io sono Simone’’ disse lui sorridendomi, dio,che bel sorriso che aveva.
-‘’ Io sono Holly  … ma sei Italiano!?’’ esclamai ricordandomi di aver sentito spesso quel nome in Italia.
-‘’Hai indovinato!’’ disse lui.
-‘’Io sono tornata da pochi giorni qui, ho passato due anni in Italia’’ dissi io cominciando a parlare italiano.
-‘’ Wow, hai un buffo accento, comunque!’’ disse lui ridendo leggermente. Io sorrisi a mia volta. 
-‘’Scusa, Morrison, potresti alzare il culo dalla panchina e levarti, devo parlare con lei.’’ Una voce a me familiare, provenne da dietro di noi. Non appena ci voltammo lo vedemmo, era Harry.  Simone fece per alzarsi, ma io lo presi per una mano. –‘’Ma come cazzo di permetti a dare ordini, e idiota?!’’ guardai Harry con gli occhi ormai ridotti a due fessure dalla rabbia.
-‘’Lascia perdere, Holly. Si è fatto tardi, dovevo andare ugualmente …’’ Simone alzò una mano in cenno di saluto e si avviò verso l’altra parte del parco. Lasciando me ed Harry soli, e puntualmente lui si sedette affianco a me. 

Non poteva essere. Riusciva sempre ad averla vinta, in tutto e con tutti.

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Capitolo 4
*** Chapter 3 - Memories. ***


Buonssssera(?) ragazzuole! Todo bien?! Espero que sí. Okeey, oggi mi sento molto spagnola!
Scusate moltissimo per il colossale ritardo ma sto studiando perennemente per i fottutissimi esami e non ho un minimo di tempo.
inoltre, per scrivere questo capitolo c'ho messo un secolo, la mia ispirazione fra stress e probelmi familiari è pari a zero. 
Sono altamente INsoddisfatta di questo capitolo, avevo pochissime idee come ho detto, ed ho scritto porbaiblmente veloce e male. 
Mi scuso per eventuali errori  otrografici, ma non ho il tempo né la voglia di rileggerlo. Sono sincera, zizi:').
Bene, spero che nonostante la schifezza qui sotto continuerete a seguirmi, mi sto affezzionando molto a questo sito, e soprattutto alle belissime persone che recensiscono, Grazie di cuore, davvero. Un bacio e perdonatemi per tutto. xx




‘’Vai a fare in culo, brutto stronzo’’ dissi io scandendo bene le parole.
-‘’ Non ti consiglio di far amicizia con lui, è uno sfigato.’’ Disse non curandosi della mia precedente offesa.
-‘’ Senti Styles, è la mia vita e decido io. Tu devi farti i cazzi tuoi, e non azzardarti mai più ad intrometterti in una mia conversazione’’ dissi io con tono autoritario ed incazzato contemporaneamente.
-‘’ Mi piace quando mi chiami Styles, mi ricorda tanto quando , il primo giorno che ci siamo conosciuti e già mi odiavi, avevi preso la mano a chiamarmi per cognome. E questa era una delle cose che mi aveva fatto innamorare di te. Il tuo essere sempre sincera e non aver paura di reggere un sguardo di uno come me’’ spiegò lui. Bum, colpo a cuore. Perché doveva sempre ricordare il passato!?
-‘’ Per favore, smettiamola di parlare del passato , ora siamo cambiati. Non c’è più nulla fra noi e resta il fatto che devi farti i cazzi tuoi’’ dissi io cercando di dissimulare.
Ci furono pochi secondi di silenzio, e poco dopo vidi Christine avvicinarsi,correndo, alla panchina.
-‘’ Holly! Guarda cosa ho trovato!’’ sembrava quasi stupita dalla ‘cosa che aveva trovato. Io, sbuffando, presi la sua mano e ci incamminammo verso un albero, seguite da Harry.  La piccola Chris, scostando qualche pezzetto di muschio creatosi sulla corteccia, ci fece trovare una piccola fessurina ed affianco delle iniziali. Il cuore mi si fermò.

‘’ Piccolina! Vieni qui!’’ Harry mi prese, e mi tirò a sé, facendomi sedere affianco a lui sotto quell’albero.
-‘’Sei bellissimo!’’ gli dissi nell’orecchio.
-‘’Ci credi nelle incisioni o nei lucchetti che si fanno lì in Italia, a Rome?’’ disse lui posando una mano intorno al mio collo.
-‘’No.’’ Dissi io sorridendo e abbassando lo sguardo.
-‘’ Io ti ci farò credere.’’ Detto questo, lui prese una pietra affilata di quelle lì affianco a noi ed incise ‘’ H+H, this is infinity’’sulla corteccia dell’albero sopra di noi. Poi, con un mio aiuto, scavammo un piccolo incavo nell’albero, e dentro ci mettemmo una foto nostra, mentre ci baciavamo,  per poi coprirlo con delle foglie.


Quel momento mi rivenne in mente come un flashback ed il mio cuore iniziò una profonda meditazione, ordinando alle lacrime di salire su, per giungere ai miei occhi. Non avrei pianto, non di nuovo. Deglutii e spostai lo sguardo verso Harry che guardava incredulo l’incisione.
-‘’ Christine, torna a giocare, è davvero carino quello che hai trovato’’ Harry, con voce gentile disse questo alla piccola, che annuì e tornò agli scivoli.
-‘’Esiste ancora’’ disse lui spostando lo sguardo su di me.
-‘’ Buffo Styles, eh –dissi sarcastica- avevo ragione io , non dovevo credere a quelle cazzate delle incisioni e dei lucchetti. Niente è eterno.’’ Dissi abbassando la testa.
-‘’ Il nostro ‘noi’ era il niente a quel tempo, allora’’ disse lui.
-‘’ E allora perché, oggi, siamo qui ad odiarci, se quel noi doveva essere eterno!?’’ dissi io facendo fuori uscire la prima lacrima.
-‘’ Perché a quell’età non poteva essere per sempre. Magari,se avessimo fatto le stesse cose oggi, con la nostra maturità attuale, sarebbe durata più a lungo’’ spiegò lui, continuando a guardarmi.
-‘’ Non so tu, ma io ti amavo davvero, anche se avevo solo sedici anni.’’ Ammisi poi, lasciando un’altra lacrima cadere.
-‘’Per favore, non piangere’’ disse lui, avvicinandosi troppo a me. Il suo sguardo fissava l’erba sotto di noi, i riccioli illuminati dal sole erano bassi sul suo viso, e dopo un po’ decise di alzare gli occhi. Di nuovo i nostri occhi si incrociarono. Ci trovammo a pochi centimetri, i nostri nasi si sfioravano. E lui scrutava attentamente i miei occhi, quasi come per cercare dei ‘segnali’.
Harry aveva sempre avuto un potere su di me, sapeva guardare dentro me attraverso gli occhi. Era come se leggesse dentro essi. Ed io odiavo questo fatto. Era come se fosse in grado di capire cosa sentivo.
-‘’ Posso baciarti?’’ disse lui, lasciando che i suoi occhi diventassero lucidi.
Rimasi spiazzata da quella sua domanda. Baciarci! Io e lui? Dopo due anni!? Che idiozia. Eppure ero estremamente tentata.
Guardai anche io nei suoi occhi, lui era così vicino a me, era un momento troppo inteso per riuscire a ragionare. Così, dopo due anni, per la prima volta, lascia che fosse il cuore a parlare.
-‘’Non chiedermelo, fallo, perché se aspetti un altro po’ comincio a mettere in moto il cervello e potrei allontanarmi’’ dissi io d’un fiato, essendo totalmente sincera.
Dopo che una lacrima sorse sulla sua guancia, si aprirono sul suo viso quelle due fossette e finalmente, dopo un’attesa quasi snervante, le mie labbra si posarono di nuovo sulle sue, delicatamente. Posai una mano sulla sua guancia per scacciare via quell’ultima lacrima sul suo viso, e socchiusi le labbra per far penetrare la sua lingua nella mia bocca. Fu un momento magico. E mentre ci baciavamo piansi ancora di più, perché ogni nostro singolo momento mi tornò alla mente, quasi come se volessero divorarmi. Le nostre lingue si intrecciavano ormai abilmente, esperte nel territorio. Dopo un po’ lui posò le mani sui miei fianchi, ed io comincia a tremare. Voleva farlo con me? In un parco? Dovevo impedirlo. Ma lui smentì le mie idee.
-‘’ Mi sei mancata tanto’’ disse lui mordendosi il labbro inferiore, staccandosi dalla mia bocca. Mi asciugò le ultime lacrime, mi baciò sulla guancia e se ne andò, lasciandomi lì, in mezzo al verde, totalmente persa in lui.
Dopo poco, Christine mi fece tornare alla realtà, e dato che ormai era molto stanca,  ritornammo a casa.
                                                           ***
Era quasi ora di andare alla festa , ripensandoci ero molto stanca, e mi era davvero passata la voglia. Ma sapevo bene che mi sarebbe stato impossibile rinunciare, così decisi di aprire il guardaroba e decidere cosa indossare.
Mentre fissavo intenta l’armadio e lo specchio al mio fianco, dal bagno in camera uscì Allison, era favolosa. Sembrava Cenerentola.
-‘’Sei bellissima, Alli!’’ esclamai rimanendo quasi a bocca aperta. Capelli biondi, con i boccoli ricadenti sulle spalle, vestito bianco a tubo fino al ginocchio, ballerine bianche e un trucco velato ma efficace.
-‘’ Grazie mille, Holly. Ora tocca a te prepararti’’. Disse lei con un sorriso beffardo sulla bocca. –‘’E tu non indosserai una delle tue solite felpe ed un jeans, chiaro?’’ disse lei con autorietà.
-‘’ Allison, lo sai come sono fatta. Odio indossare queste cose.’’ Dissi io roteando gli occhi.
-‘’ Tu stessa mi avevi detto che in Italia lo facevi. Andavi alle feste, ti vestivi come le ‘persone normali ad un party’, non avevi più vergogna. Non permettere che Harry ti cambi un’altra volta, tienigli testa, fai vedere che non ritorni debole per lui. Mostra a Londra la nuova e vera Holly!’’ disse lei spronandomi con aria amichevole.
Rialzai lo sguardo, e lo posai sugli occhi della mia migliore amica, ricchi di convinzione. Aveva ragione. Niente più vergogna o fare la solita ragazza timida e solitaria. Era il momento di sorridere alla vita, e di divertirsi, senza pensare alle conseguenze o senza crearsi troppi problemi.
Sorrisi,e lei mi afferrò per una mano e mi portò in bagno.
Mi mise una benda sugli occhi, e fu lei a vestirmi, senza il mio consenso, e non appena mi levò la benda, rimasi a bocca aperta, anche io.
Indossavo un vestito poco sopra il ginocchio blu notte, con sopra un copri spalle  bianco. I capelli leggermente mossi biondi giù per la schiena, un fermaglio a rosa bianca che mi teneva il ciuffo, un trucco controllato ma bellissimo e una collana abbastanza lunga.
Sembravo quasi un’altra persona, o meglio non mi ero mai vista in quel aspetto. Ho sempre odiato i vestitini, i tacchi, le scollature, non ho mai fatto caso al mio seno o alle mie gambe. Quella sera infatti, fu la prima volta che notai che poi non ero così brutta come pensavo, come avevo sempre immaginato.  Sorrisi alla vista del mio corpo, e quasi non riuscivo a credere che quella ragazza ero veramente io. Oramai era tardi, così velocemente andammo in macchina , andando verso casa di Morrow.
                                                                ***
Scendemmo dalla macchina, è già da fuori la villa la musica era alta.
Allison, tirandomi per una mano, mi portò dentro rapidamente, per poi piantarmi in cucina –dove c’erano alcolici e buffé- , per andare a ballare, poiché io avevo rifiutato. Per fortuna erano tutti  nell’altra stanza a ballare, così mi sedetti su una sedia, presi una vodka ed inizia a berla, sempre a sorsi più veloci. Poi ne presi un’altra e feci lo stesso. Per (s)fortuna reggevo abbastanza bene l’alcool, o almeno quanto bastava per non fare sciocchezze o figuracce.
-‘’ Sei venuta, alla fine’’ qualcuno borbottò questa frase da dietro le mie spalle, così mi girai immediatamente.
-‘’Si, anche tu.. e non solo’’ dissi lanciando uno sguardo ad Arianne, che era dietro di lui.
-‘’ Esattamente. Come hai detto tu stamattina, sarà un lunga nottata’’ disse le ultime parole della frase con aria estremamente maliziosa, e per me irritante.
‘’Hai ragione.’’ Dissi io alzando le sopracciglia, con aria –quasi- di sfida.
Feci per alzarmi, ma lui mi bloccò per un polso.
-‘’Cosa c’è ancora, Styles?’’ dissi con aria seccata.
-‘’Sei venuta sola soletta, tu!?’’ disse lui, alzando un sopracciglio.
-‘’Sono cazzi miei con chi sono o non sono venuta. Ed ora sparisci dalla mia vista o riceverai un bel calcio dove non prende mai il sole’’ dissi quasi isterica.
-‘’Sei ancora più sexy quando fai l’aggressiva, e con questo vestito poi’’ disse lui avvicinandosi al mio orecchio. I brividi si fecero spazio, percorrendo tutto il mio corpo, non potevo fare niente, quando lui si avvicinava troppo a me il mio corpo e probabilmente il mio cuore reagivano così.
-‘’E tu sei ancora più odioso quando mi..si, quando mi sussurri e mi stringi il polso’’ dissi irritata e nervosa, ma tutto questo a causa dell’imbarazzo.       
-‘’ Ed allora perché stai tremando?’’ disse rimanendo vicino al lobo del mio orecchio, continuando a sussurrare.
-‘’I-io non tremo’’ dissi flebilmente. Lui sorrise mordendosi il labbro inferiore, e finalmente si sganciò da me, tornando da Arianne che lo aspettava con aria da puttana qual’era, dietro di noi.
Ritornai per così dire alla realtà, bevendo un altro bicchiere di birra , cercando di dare meno nell’occhio possibile.
Ma era quasi impossibile perché ero l’unica ragazza seduta su una sedia in cucina dall’inizio della festa, senza muoversi.
Mi ricordo solo che poi bevetti ancora, ancora ed ancora fino a trovarmi nel buio più totale, probabilmente svenuta.

HARRY POV’S.

Dopo un’altra mezz’ora sulla pista da ballo, decisi di andare in cucina , un po’ per bere una birra, ma anche un po’ –nonostante non volessi ammetterlo a me stesso- per andare a vedere cosa faceva Holly.
Non appena misi piede nella piccola stanza, vidi Holly per terra, a pancia in giù, con le gambe aperte –che lasciavano intravedere tutto-  ed il viso su un lato del pavimento. Mi allarmai subito, vedendo che non si muoveva e scrutai attentamente la sala da ballo per vedere se trovavo Allison, ma di lei nessuna traccia. Senza pensarci due volte, la sollevai a mo’ di principessa, e la portai fuori, poggiandola sul sedile della mia auto.  Le feci scuotere un po’ la testa , ma nulla non si svegliava. Capii che la cosa probabilmente era piuttosto seria, cosi misi subito in moto la macchina e mi diressi verso l’ospedale, ad un tratto però, lei sembrò dar cenni di vita.
-‘’Harry…ma cosa…che ci faccio con te?’’ chiese stanca e confusa, tenendo gli occhi semi chiusi.
-‘’ Sei svenuta, stiamo andando all’ospedale, calmati.’’ Dissi io cercando di sembrare il più tranquillo possibile.
-‘’Mi fa male la testa’’ disse lei, mantenendo lo stesso tono di voce.
-‘’Per questo, shh, dormi e riposa, farò tutto io’’ dissi per rassicurarla.
-‘’ Io non mi fido di te’’’ disse lei, ma un sorriso era sul suo volto.

Ed un sorriso comparve anche sul mio, quando capii a cosa stava pensando.


Mettemmo la macchina in moto e ci avviammo verso il nostro nuovo ‘luogo segreto’ , che doveva essere solo ed esclusivamente nostro.
-‘’Harry, mi sono addormentata, perché siamo in macchina?’’. Mi chiese Holly stropicciandosi gli occhi.
-‘’Stiamo andando in un posto… ‘’ dissi io, cercando di dissimulare.
-‘’Dove!? Dai Harry, non tenermi sulle spine!’’ disse imprecando lei.
-‘’ eh va bene, ti sto portando in un posto unico, speciale, ma soprattutto che sarà unicamente nostro’’ dissi io, sorridendo, e con la coda dell’occhio vidi anche lei sorridere.
-‘’Ma io non mi fido di te’’ disse lei trattenendo una risatina.
Io mi limitai a sorriderle, come se in quel momento quel mio gesto volesse essere una carezza che non potevo darle poiché ero impegnato alla guida.
Non appena arrivammo nel prato dove avevo programmato il nostro piccolo posticino segreto –appunto sotto un’albero-, vedemmo la polizia circondare con le sbarre il parco, e mentre io mi disperavo, Holly se la rideva di gusto.
-‘’Hai visto ricciolino mio? Il mio intuito aveva ragione, non dovevo fidarmi’’ disse lei fra una risata e l’altra, scompigliandomi i ricci.
-‘’Posso rimediare’’ dissi io sicuro, ma non avevo alcuna idea di come.
-‘’Ah…e come sentiamo..’’ disse lei continuando a ridere facendo l’incuriosita.
-‘’Un bacio ti va bene?’’ dissi io sorridendo con un velo di malizia.
-‘’ Così po..’’ non le feci terminare la frase che la presi dai polsi e la bacia, con tutta la dolcezza che avevo dentro. Fu un bacio lungo e pieno di sentimento.
-‘’Ti amo’’ finì così quel momento, con quelle due parole così importante dette da lei, che dopo un mese ancora non mi aveva mai detto. La strinsi in un abraccio, uno di quelli che non dimenticherò mai.

Sorrisi nuovamente pensando a quel giorno, mentre vidi che anche lei continuava a farlo.
-‘’Te lo ricordi ancora , vero?’’ chiese lei, girando i suoi occhi verso me.
-‘’ Chiaramente si.’’ Dissi io, impassibile. ‘’’Ed ora dormi che il viaggio è lungo’’ conclusi il mio discorso così.

Passò all’incirca un’ora, e poi fummo in ospedale. Holly continuava a dormire , così delicatamente la portarono i un stanza,e la misero in un lettino, facendole le dovute analisi. Mi faceva male vederla in quelle condizioni, sembrava un angelo indifeso mentre dormiva.
-‘’Ragazzo, vuoi restare con lei sta notte?’’ chiese la voce squillante del medico affianco a me.
-‘’Si’’ annuii vigorosamente. Il medico uscì dalla stanza, lasciando me e lei soli, così presi una sedia, la posizionai da un lato de letto, poggia le testa affianco alla pancia di Holly, le presi la mano e lentamente mi addormentai anche io.

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Capitolo 5
*** -IMPORTANTE. ***


Salve belle ragazze, oggi è una giornata totalmente negativa per me. Mancano pochi giorni all'esame orale, e non ho neanche il tempo di respirare un'altro po'.
Allo scorso capitolo mi sono arrivate delle recensioni negative, ossia dicevano che io avevo copiato la storia di un'altra ragazza. Ora spiegherò tutto:
Quest'account è condiviso da tre persone, e la prima amministratrice, Fede, ha scritto il primo capitolo dove diceva che Harry ed Holly erano ex, e che dopo qualche anno si erano rincontrati. Ho visto che questa parte in effetti è stata ''copiata'' ad un altra storia. Ma poi il resto della mia, ansi NOSTRA storia è diverso. Nella storia dell'altra ragazza Harry e la (pro)tagonista diventano ''amici di letto'' ed Harry è fidanzato. Mentre nella mia è tutto diverso. Ma non voglio problemi, e mi sono sentita attaccata, molto.
Con Fede ci ho parlato, ha detto che chiede scusa.
Ma ora almeno IO mi sono creata un'altro account dove ricomincerò a scrivere, e sta volta solo ed unicamente IO, Aurora.
Mi spiace solo che ci stavo mettendo sempre più passione a scrivere. Ma vabhé, se qualcuno vuole seguirmi, questo è il mio nuovo account: http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=205650
 
PS. La storia verrà eliminata presto. 

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